PROTOCOLLO D’INTESA
PROTOCOLLO D’INTESA
FINALIZZATO ALL’ATTUAZIONE DELLA SECONDA ANNUALITA’ DEL PROGETTO DEL CRS&S DEL LAZIO, D.M. n. 663/2016,
D. 1538/2017
per la realizzazione della fase progettuale affidata al CPIA “X. Xxxx” 5 dal titolo:
“Il diritto delle persone all’apprendimento permanente: la rete per un efficace servizio ai cittadini” Ricerca partecipata rivolta a dirigenti e docenti dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti del Lazio, in sinergia operativa con altri stakeholders territoriali, per la prosecuzione dell’attività progettuale avviata con la realizzazione della prima fase, in cui è stata elaborata un’ ipotesi di modello operativo di servizi integrati, scaturito dal percorso di ricerca-azione intrapreso, per la “presa in carico” dei cittadini adulti per innalzarne i livelli di istruzione e potenziarne le competenze di base, ai fini dell’esercizio attivo del diritto all’apprendimento permanente, in collaborazione con l’Università della Tuscia.
TRA
CPIA “XXXXXXXX XXXX” 5 DEL LAZIO coordinatore della Rete dei CPIA del Lazio per il Centro Ricerca Sperimentazione e Sviluppo, nella persona di Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx, in qualità di Dirigente Scolastico pro tempore, nata a Roma il 2/10/1958
COMUNE DI VITERBO nella persona di Xxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx in qualità di Dirigente Settore IV Attività Produttive - Sviluppo ed Interventi Economici - Statistica - Entrate Tributarie
nato a Viterbo il 24/06/1957
PROVINCIA DI VITERBO nella persona di Xxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Dirigente del Settore Amministrativo - Servizio funzioni non fondamentali - Formazione professionale e Scuola Alberghiera nato a Orvieto (TR) il 15/09/1963
REGIONE LAZIO – DIREZIONE REGIONALE LAVORO - Area decentrata CPI Lazio Nord nella persona di Xxxxx Xxxxxxxx in qualità di Direttore della Direzione Regionale Lavoro nato a Roma il 02/12/1955
XXXXXX XXXXXXX nella persona di Xxxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Rettore pro tempore nato a Perugia il 9/07/74
CAMERA DI COMMERCIO di Viterbo nella persona di Xxxxxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Segretario Generale nato a Viterbo il 24/01/1970
CNA SOSTENIBILE SRL nella persona di Xxxxxx Xxxxxxxxx in qualità di Rappresentante Legale nata a Viterbo il 9/04/1969
COLDIRETTI nella persona di Xxxxxxx Xxxxxx in qualità di Coordinatore Provinciale Servizi nato a Viterbo il 10/09/1966
ASSOCIAZIONE DEL PRIVATO SOCIALE RETESCUOLEMIGRANTI nella persona di Xxxxx Xx
Xxxxxxxxx in qualità di Rappresentant eletta per la rete della Tuscia nata a Catania il 31/10/1975
UIL VITERBO nella persona di Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx in qualità di Segretario Generale della Uil di Viterbo e Alto Lazio, nato a Tarquinia (VT) il 08/04/1965
UST CISL VITERBO nella persona di Xxxxx Xxxxxxxxx in qualità di Segretaria Confederale UST CISL VT nata a Viterbo il 30/04/83
CGIL CDLT di Viterbo nella persona di Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxxxxx Confederale della Camera del Lavoro Civitavecchia - Roma Nord - nata a Taviano (LE) il 10/12/1960
PREMESSO CHE
la L. 241/1990 che all’art. 15 prevede che le pubbliche amministrazioni possono sempre concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune
il Decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente regolamento recante “Norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche” prevede che le scuole, sia singolarmente che collegate in rete, possono stipulare convenzioni con università statali o private, ovvero con istituzioni, enti, associazioni o agenzie operanti sul territorio che intendono dare il loro apporto alla realizzazione di specifici obiettivi; inoltre possono promuovere e partecipare ad accordi e convenzioni per il coordinamento di attività di comune interesse che coinvolgono, su progetti determinati, più scuole, enti, associazioni del volontariato e del privato sociale.
l’articolo 4, comma 52, 53, 55 e 56 della legge 28 giugno 2012, n. 92, con riferimento alla promozione e al sostegno di reti territoriali che comprendono l’insieme dei servizi di istruzione, formazione, lavoro, prevede la valorizzazione e integrazione di tutti i soggetti e tutte le forme dell’apprendimento formale, informale e non formale basando le azioni sinergiche sulla centralità della persona
l’Accordo tra Governo, Regioni ed Enti locali sul documento recante “Linee strategiche di intervento in ordine ai servizi per l’apprendimento permanente e all’organizzazione delle reti territoriali”, Rep. n. 76/CU del 10 luglio 2014 con particolare riferimento al punto 1.4 della Parte prima, indica obiettivi, priorità e leve strategiche per l’implementazione del sistema dell’apprendimento permanente, basato sull’integrazione dei sistemi di istruzione, formazione professionale e lavoro e dei contesti di apprendimento formale, informale e non formale, finalizzato a sostenere le persone lungo tutto l’arco della vita, in una prospettiva occupazionale e di cittadinanza attiva
- le Conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell’istruzione e della formazione (“ET2020”);
- la Risoluzione del Consiglio sull’agenda europea rinnovata per l’apprendimento degli adulti pubblicata sulla gazzetta ufficiale dell’Unione Europea del 20 dicembre 2011;
- la Raccomandazione del Consiglio sulla convalida dell’apprendimento non formale ed informale del 20 dicembre 2012;
- la Raccomandazione del Consiglio sui percorsi di miglioramento del livello delle competenze: nuove opportunità per gli adulti del 19 dicembre 2016;
tutti questi documenti riportano l’attenzione sulla valenza sociale e culturale dell’apprendimento permanente in prospettiva di occupabilità.
CONSIDERATO CHE
le attività e gli interventi realizzati dai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti, anche organizzati in rete attraverso la costituzione dei Centri Regionali di Ricerca Sperimentazione e Sviluppo, mirano alla garanzia dell’esercizio del diritto all’apprendimento permanente;
il Ministero dell’Istruzione ricerca le condizioni per realizzare nelle scuole, in attuazione dell'art. 21 della legge
n. 59/97 e del DPR 275/99, la massima flessibilità organizzativa, la tempestività e l’efficacia degli interventi, anche attraverso l’apporto costruttivo di reti di scuole e di soggetti e risorse diversi, presenti a livello territoriale e nazionale;
il Ministero dell’Istruzione promuove nella scuola l’attività di ricerca-azione dei docenti al fine di favorire la didattica per competenze e di migliorare i risultati di apprendimento e le prestazioni degli studenti, anche adulti;
tra i soggetti del presente Protocollo si sono già tenuti incontri propedeutici alla costruzione di una rete di intervento e di un tavolo di confronto sulle tematiche di interesse comune;
TUTTO CIÒ PREMESSO TRA LE PARTI COME SOPRA RAPPRESENTATE SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE
Art. 1 . Premesse
Le premesse sono parte integrante e sostanziale del presente protocollo d’intesa.
Art. 2 - Oggetto e finalità
Il presente protocollo d’intesa ha per oggetto la definizione di un modello di servizi integrati dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per le finalità di crescita e sviluppo sociale e culturale della cittadinanza. A tal fine si propone la collaborazione fra le parti per l’attuazione della Ricerca partecipata rivolta a dirigenti e docenti dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti del Lazio, in sinergia operativa con altri stakeholders territoriali, per la prosecuzione dell’attività progettuale avviata con la realizzazione della prima fase del Progetto del Centro Ricerca S&S del Lazio, istituito con nota prot. n. 1359 del 7/12/2016, in cui è stata elaborata un’ ipotesi di modello operativo di servizi integrati, scaturita dal percorso di ricerca-azione intrapreso per la “presa in carico” dei cittadini adulti per innalzarne i livelli di istruzione e potenziarne le competenze di base, ai fini dell’esercizio attivo del diritto all’apprendimento permanente, in collaborazione con le Università della Tuscia e Roma TRE, nonché di altre specifiche azioni rivolte alle categorie sociali svantaggiate.
Art. 3 – Obiettivi e risultati attesi
Obiettivi
1. A partire da un Protocollo d’intesa interistituzionale per il coinvolgimento operativo dei soggetti indicati nella Conferenza Stato/Regioni 2014 al fine di creare il raccordo tra gli attori di sistema, operare la contestualizzazione del modello di servizi integrati già elaborato
2.Individuare e condividere con la rete le modalità operative del CPIA quale agente di governance territoriale 3.Definire le azioni specifiche da realizzare nella prospettiva dell’individuazione e integrazione dell'offerta
formativa territoriale
4.Individuare modalità e criteri operativi per la ricognizione e il monitoraggio continuo dei bisogni formativi 'espliciti' espressi dal territorio (richiesta diretta da parte dei soggetti adulti svantaggiati, da parte delle imprese, del privato sociale, ecc.)
5.Potenziare – in tutti i soggetti della rete - le competenze necessarie al funzionamento efficace ed efficiente del sistema di servizi integrati per la formazione permanente.
6.Condividere principi, criteri e buone pratiche per l'analisi/emersione dei bisogni formativi 'impliciti' e potenziali del target adulto.
Risultati attesi
1. Formalizzazione di protocolli e procedure per la costituzione della rete integrata
2. Attivazione e sperimentazione delle sinergie di rete predisposte
3. Progettazione di database per la raccolta e diffusione/condivisione dati funzionali riguardanti i soggetti da prendere in carico
4. Monitoraggio e valutazione dei processi
5. Validazione del modello funzionale di rete
Art. 4 - Impegni delle parti
Per l’attuazione di quanto indicato all’art.2 le parti si impegnano, ognuna per le proprie competenze a garantire le seguenti azioni:
1) RUOLO E FUNZIONI DEL CPIA “X. XXXX” COORDINATORE DEL CRS&S DEL LAZIO:
Il CPIA “X. Xxxx” è il coordinatore del Centro Ricerca Sperimentazione e Sviluppo del Lazio, acquisito con importanti finanziamenti MIUR (D.M. 851/2016) ed è costituito a partire da un Comitato Tecnico Scientifico,
che ha al suo interno organi di riferimento per il compito dato: un rappresentante della Regione Lazio , un rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale, i dirigenti dei 10 CPIA del Lazio e due università, l’Università della Tuscia di Viterbo e l’Università Roma Tre.
In riferimento all’Accordo Stato Regioni del 2014, in cui i CPIA sono individuati come collante di tutta una serie di azioni da svolgere insieme ad altri attori di sistema, il progetto del Centro Ricerca ha visto il coinvolgimento degli stakeholders locali, in una prospettiva di messa in atto di sinergie interistituzionali al fine di realizzare una rete estesa territoriale di servizi efficaci per la cittadinanza adulta.
Il Centro Ricerca, attivato attraverso l’azione di dirigenti e docenti dei CPIA e delle scuole superiori in rete, con la collaborazione degli stakeholders territoriali - Enti Territoriali, Comune e Provincia, il Centro per l’Impiego, le Scuole Superiori con i percorsi per adulti, la Formazione Professionale, le Associazioni del Privato Sociale, gli enti datoriali come Camera di Commercio, CNA, Coldiretti, i Sindacati del Lavoro e della Scuola - nella sua prima fase operativa (2016/2017) ha elaborato un modello operativo di servizi integrati, per la presa in carico dei cittadini adulti, per innalzarne i livelli di istruzione e potenziarne le competenze di base, ai fini dell’esercizio attivo del diritto all’apprendimento, attraverso due linee di sviluppo delle azioni:
- indagine dei fabbisogni formativi del territorio, prendendo a campione la città di VITERBO, per arrivare all’analisi dei bisogni formativi dei cittadini;
- confronto sulle metodologie efficaci per l’accoglienza/orientamento dei cittadini, in tema di apprendimento permanente.
La seconda progettualità messa in atto persegue ulteriori obiettivi operativi in ordine alla realizzazione del Piano Triennale della Ricerca dei CRS&S nazionali, emanato con nota MIUR prot. n. 10287 del 22/06/2018. Nell’alveo del ruolo istituzionale sopra delineato e nello specifico del presente Protocollo d’Intesa, il C.P.I.A.
G. Xxxx assicura il proprio contributo alla definizione e al compimento del Progetto in questione, attraverso la messa a disposizione dei servizi che costituiscono la ragion d’essere di questa nuova tipologia di istituzione scolastica istituita su tutto il territorio nazionale.
In particolare le azioni, che in tal senso possono essere attuate dal CPIA “X. Xxxx”, sono le seguenti:
● Strutturazione di percorsi ordinamentali flessibili e adattabili alle esigenze dell’utenza
● Valorizzazione delle certificazioni, delle competenze e delle esperienze, lavorative e non, già acquisite dagli aspiranti corsisti, finalizzate al riconoscimento di crediti orari per competenze acquisite in contesti informali e non formali, al fine di ridurre il monte ore formativo del piano di studi personalizzati
● Partecipazione gratuita ai percorsi di ampliamento dell’offerta formativa posti in essere dal nostro Istituto (corsi base di informatica, corsi di Lingua inglese, corsi in collaborazione con Istituti di Formazione Professionale), di norma destinati esclusivamente ad utenti che già frequentano la nostra scuola
● Approfondimento dei bisogni formativi degli studenti, al fine di realizzare strutturazioni di percorsi formativi realmente rispondenti all’urgenza di un reinserimento attivo
● Orientamento finalizzato alla scelta di percorsi scolastici di livello superiore o di istituti professionali
● Partecipazione a progetti nazionali ed europei che consentano la realizzazione di percorsi per l’occupabilità delle persone, anche con inserimento di moduli professionalizzanti
2) RUOLO E FUNZIONI DEL COMUNE DI VITERBO
Le azioni che il Comune di Viterbo si impegna ad espletare sono le seguenti:
orientamento di primo livello finalizzato a fornire informazioni orientative sul mercato del lavoro ed individuare il percorso più idoneo per l’;utente;
orientamento specialistico finalizzato a mettere in atto una serie di strategie, a valenza educativa, per aiutare il giovane a compiere una scelta vocazionale - professionale;
orientamento scolastico;
bilancio delle competenze finalizzato a predisporre un progetto di scelta ed un piano d’azione per l’inserimento e/o reinserimento nel mercato del lavoro;
percorsi di accompagnamento al lavoro con l’obiettivo di progettare e attivare le misure di inserimento lavorativo, sostenendo il disoccupato nelle fasi di avvio e ingresso nel mercato del lavoro;
supporto alla creazione d’impresa ed autoimprenditorialità attraverso un’;offerta mirata ed integrata di attività di orientamento, formazione, assistenza e supporto consulenziale per lo start up e lo sviluppo dell’idea imprenditoriale;
profilatura professionale finalizzata al tracciare il settore ed il profilo professionale dell’utente;
Incontro domanda/offerta di lavoro finalizzato a incrociare le richieste delle aziende con le disponibilità dei lavoratori;
Promozione ed attivazione di tirocini extracurriculari con l’obiettivo di creare un contatto diretto tra le aziende e il tirocinante per favorire l’acquisizione di competenze professionali e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Supporto all’esercizio del diritto all’istruzione veicolato tramite l’adulto, al fine dell’integrazione anche del minore in carico alla famiglia.
3) RUOLO E FUNZIONI DELLA PROVINCIA DI VITERBO - CENTRO FORMAZIONE PROFESSIONALE
Il ruolo del centro di formazione professionale è quello dell’assolvimento nel contesto dei corsi dell’istruzione e formazione professionale dell’obbligo scolastico e dell’obbligo formativo con corsi triennali e con un quarto anno di alternanza scuola-lavoro.
L’attività iene finanziata con fondi regionali, nazionali e fondo sociale europeo.
La formazione professionale è interessata a sviluppare una rete funzionale con tutti i soggetti coinvolti al fine di rispondere ai fabbisogni formativi degli studenti in assolvimento dell’obbligo scolastico. Una delle finalità è anche quella di abbassare la dispersione scolastica che nella Provincia di Viterbo è ancora molto alta.
La costituzione di questa rete consentirebbe alla formazione professionale di rispondere con più efficacia alle necessità del mondo del lavoro e del nostro territorio offrendo i profili professionali richiesti dalle esigenze imprenditoriali. Inoltre la rete può essere uno strumento di collegamento, visibilmente concreto, per consentire il proseguo nei corsi post- obbligo formativo nelle lingue straniere e informatiche considerata la dinamica evoluzione dei lavori sempre più digitalizzati e robotizzati.
Prospettive:
1) organizzazione dei corsi C.P.F.P. triennali più 4° anno, duale, adeguati alle esperienze del territorio e del mercato del lavoro al fine di costriure profili professionali connessi alle esigenze imprenditoriali.
2) possibilità di organizzare moduli formativi per studenti di altre istituzioni scolastiche (C.P.I.A.).
3) connessione con organismi della rete per il perfezionamento delle competenze post obbligo formativo nelle lingue straniere, informatiche e altre esperienze significative.
4) RUOLO E FUNZIONI DELLA REGIONE LAZIO – DIREZIONE REGIONALE LAVORO AREA DECENTRATA CPI LAZIO NORD
Le politiche attive consistono in una serie di servizi erogati da strutture pubbliche e private, con competenze professionali specifiche su:
• incentivi all’occupazione, autoimprenditorialità, mantenimento e stabilizzazione di posti di lavoro;
• interventi di orientamento;
• programmi per l’inserimento lavorativo di persone in difficoltà: donne, giovani, disoccupati di lungo periodo, disabili, lavoratori extracomunitari.
Con l’entrata in vigore del D.Lgs. 150/2015, uno dei decreti attuativi del “Jobs Act” (L. 183/2014), i servizi per il lavoro e gli strumenti di “politiche attive” sono stati riorganizzati per rendere i servizi per l’impiego più efficienti e funzionali, assicurare la partecipazione attiva per chi percepisce contributi di sostegno al reddito, coinvolgere in modo stabile i soggetti privati che possono fare da intermediari e garantire maggiore accessibilità al “fascicolo elettronico” del lavoratore.
L’Area decentrata dei CpI Lazio Nord della Direzione regionale Lavoro, istituita con determinazione R.L. n. G07549 del 12/06/2018, ha lo scopo di garantire la prosecuzione delle attività connesse alle funzioni concernenti le Politiche attive del Lavoro nei CpI di propria competenza.
In particolare il CpI di Viterbo svolge tutte le attività relative all’accoglienza e prima informazione, alle iscrizioni degli utenti, alla stipula del Patto di servizio personalizzato (PSP), all’aggiornamento delle schede anagrafico- professionali, all’orientamento di base, all’orientamento specialistico, alle attività di profilazione, all’orientamento all’autoimprenditoria, alle procedure relative al servizio domanda-offerta di lavoro (raccolta curricula, pubblicazione avvisi, verifica requisiti, preselezioni, ecc.), all’attivazione di tirocini, al servizio alle imprese, alle procedure relative all’art. 16-Legge 56/87 per avviamenti presso enti pubblici, ai servizi rivolti ai percettori di ammortizzatori sociali (ASPI, NASPI, ASDI, DIS-COLL) ed al programma Eures.
Vengono inoltre erogati i seguenti servizi relativi a:
- la nuova Fase del Programma Xxxxxxxx Xxxxxxx;
- il Contratto di ricollocazione-Generazioni;
- i servizi per l’Assegno di Ricollocazione (A.d.R)
- la stipula del patto di lavoro per il Reddito di cittadinanza (Legge n. 26 del 28/03/2019).
Il SILD (Servizio Inserimento Lavoro Disabili) di Viterbo eroga servizi a favore di cittadini disabili, ai sensi della legge 68/99 e delle categorie protette.
In totale coerenza con la propria Mission istituzionale, al fine di migliorare l’occupazione e l’occupabilità, evitando sovrapposizioni o duplicazioni, il CpI intende assicurare, nell’ambito del protocollo d’intesa di che trattasi, la propria collaborazione per agevolare con il proprio know-how la definizione di un modello di servizi integrati che operino in sinergia con gli stakeholders di progetto, fornendo tutte le informazioni sulle caratteristiche e sulle opportunità del mercato del lavoro locale, anche con l’impegno di condividere e sostenere iniziative congiunte di natura informativa.
L’Area Decentrata Centri per l’Impiego Lazio Nord, sede di Viterbo, può stabilire connessioni con i seguenti Enti:
● Xxxxx (Agenzia Nazionale delle politiche attive per il lavoro), per assistenza tecnica al piano di Rafforzamento dei Centri per l’Impiego;
● Enti accreditati per il lavoro (COL di Viterbo, ecc.), per Programmi quali “Xxxxxxxx Xxxxxxx” e Contratto di
ricollocazione;
● Collaborazione nell’ambito Rete Tuscia Lavoro con CCIAA di Viterbo, Comune di Viterbo COL, Porta Futuro e Lazio DISCO attivazione di tirocini curriculari;
● INPS, per Reddito di cittadinanza e rete sul lavoro agricolo di qualità;
● Ente locale (comune/servizi sociali/distretti socio-sanitari), per presa in carico di utenti con disagio lavorativo;
● Formazione Professionale Provincia di Viterbo, per corsi per l’ottenimento di qualifica professionale;
● CPIA, per Corsi italiano L2, Licenza media, competenze base per l’obbligo scolastico, corsi di lingua inglese, corsi di informatica;
● Servizio pubblico (Istituti penitenziari, ASL, ecc.), per riabilitazione e inclusione sociale, attraverso l’attivazione di tirocini di inserimento o reinserimento
● Patronati/Caf, per beneficiari NASPI;
● ASL per Sedute del comitato tecnico del collocamento mirato (L. 68/99) per lavoratori disabili;
● Scuole superiori, per Attività di orientamento.
5) RUOLO E FUNZIONI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA (UNITUS):
L’Università degli Studi della Tuscia, nell’ambito delle finalità istituzionali scientifiche e formative e, in particolare, in riferimento alle funzioni della cosiddetta Terza Missione: “propensione delle strutture all’apertura verso il contesto socio-economico, esercitato mediante la valorizzazione e il trasferimento delle conoscenze (Bando VQR 2004-2010)” è componente del comitato Tecnico Scientifico del Centro Ricerca Sperimentazione e Sviluppo del Lazio (MIUR .D.M. 851/2016) dal 2017 ed ha partecipato all’elaborazione del modello operativo della rete territoriale dei servizi integrati per la presa in carico dei cittadini adulti, per innalzarne i livelli di istruzione e potenziarne le competenze di base, come previsto dal programma della prima annualità di progetto del CRS&S. In riferimento agli obiettivi e ai risultati attesi di cui all’art. 3 del presente Protocollo, la cui sottoscrizione costituisce essa stessa uno dei prodotti funzionali all’implementazione e validazione del modello di rete, Unitus si impegna a svolgere le seguenti azioni:
• Collaborare all’individuazione di criteri operativi per la ricognizione e il monitoraggio continuo dei bisogni formativi ‘espliciti’ (richiesta diretta da parte dei soggetti adulti svantaggiati, da parte delle imprese, del privato sociale, ecc.) ed ‘impliciti’ espressi dal territorio;
• Progettare ed erogare moduli professionalizzanti in risposta ai bisogni formativi di soggetti adulti che intendono accedere alla formazione superiore, per conseguire competenze afferenti ai percorsi di laurea già attivi presso l’ateneo, nella prospettiva di integrare l’offerta formativa territoriale rivolta ad adulti svantaggiati;
• Organizzare e coordinare attività laboratoriali ed esperienziali per la comunità dei soggetti della rete al fine di potenziare le competenze di sistema necessarie al funzionamento efficace ed efficiente dei servizi integrati per la formazione permanente;
• Studiare e progettare un database per la raccolta e diffusione/condivisione di dati funzionali alla presa in carico integrata dei soggetti target;
• Monitorare e valutare i processi di integrazione della rete per la formazione permanente al fine di validarne il modello funzionale.
• Partecipare in partnerariato con i soggetti della rete a progetti Europei sull’apprendimento permanente.
6) RUOLO E FUNZIONI DELLA CAMERA DI COMMERCIO I.A.A. DI VITERBO
Le azioni che la Camera di Commercio di Viterbo si impegna ad espletare sono le seguenti:
• Attività formativa ed informativa sull’autoimprenditorialità, adempimenti amministrativi, opportunità di finanziamento, deposito di marchi e brevetti;
• Collaborazione nella progettazione di interventi finanziati a favore dell’occupabilità, con particolare riferimento a situazioni di disagio sociale;
• Strutturazione di flussi informativi finalizzati alla rilevazione dei fabbisogni ed al matching tra domanda e offerta di lavoro.
7) RUOLO E FUNZIONI DI CNA SOSTENIBILE SRL, SOCIETÀ di servizi del sistema CNA
(Confederazione Nazionale Artigianato) Associazione di Viterbo e Civitavecchia con sede in Viterbo La CNA Sostenibile srl, nella sua qualità di soggetto accreditato presso la Regione Lazio per l’erogazione di attività di orientamento e formazione, nonché per i servizi per il lavoro, nell’ambito delle proprie attività, si rende disponibile a fornire il proprio supporto attraverso:
- la propria offerta formativa gratuita - finanziata attraverso risorse pubbliche quali FSE, Fondi interprofessionali, ecc - rivolta a giovani e adulti sia inoccupati (corsi di Qualifica, frequenza, specializzazione) che occupati (corsi di aggiornamento, abilitazione alle professioni, riqualificazione), previo
superamento da parte degli interessati delle prove di selezione previste dalla normativa;
- l’attivazione di percorsi gratuiti di orientamento e accompagnamento alla creazione dell’impresa/lavoro autonomo, finanziati nell’ambito del programma Xxxxxxxx Xxxxxxx;
- la segnalazione di eventuali opportunità occupazionali provenienti dal tessuto imprenditoriale rappresentato dalla CNA di Viterbo e Civitavecchia.
8) RUOLO E FUNZIONI DI FEDERAZIONE PROVINCIALE COLDIRETTI VITERBO:
• Attività formativa ed informativa, tramite il supporto di nostri tecnici specializzati, per tutti coloro i quali volessero intraprendere l’attivita da imprenditore agricolo,.
• Adempimenti amministrativi e tecnici, specifici per l’assistenza alle imprese già avviate, usufruendo dei nostril uffici CAA, CAF e di Patronato, dislocati su tutto il territorio Provinciale.
• Opportunità di finanziamento alle imprese tramite il nostro Confidi Creditagri.
• Collaborare alla stesura di un data base, da condividere con tutti i soggetti partecipanti al protocollo d’intesa, per uno scambio di informazioni e un intervento mirato e specifico verso le persone interessate.
9) RUOLO E FUNZIONI DI RETESCUOLEMIGRANTI
• organizzare attività mirate al soddisfacimento di alcuni bisogni formativi di cui determinati soggetti, specie se già fuori dai circuiti educativi istituzionali, sono portatori, con particolare riferimento al conseguimento di competenze afferenti alla comprensione della lingua inglese e all'uso di dispositivi
informatici;
• partecipare ai programmi operativi nazionali (PON) che eroghino corsi rivolti a quanti debbano o vogliano acquisire competenze in lingua italiana;
• erogare corsi di lingua italiana di livello Prealf e PreA1 (o anche relativi a livelli successivi) rivolti a coloro che per motivi di lavoro, personali o logistici rischiano di restare esclusi dai circuiti istituzionali;
• indire sessioni di esame in modalità di sede autorizzata distaccata dell'Università Unistra di Perugia, finalizzate al conseguimento della certificazione linguistica in lingua italiana, per tutti i livelli previsti dal quadro comune europeo;
• individuare un bacino di utenza bisognoso di acquisire conoscenze funzionali al pieno esercizio del diritto di cittadinanza e guidarlo verso la ricerca di percorsi atti al soddisfacimento dei suddetti bisogni, anche attraverso l'organizzazione di percorsi e/o incontri formativi ad hoc;
• monitorare i bisogni formativi di cittadini stranieri e di cittadini in situazioni di disagio economico e sociale, oltre che portatori di disabilità fisica e psichica;
• organizzare laboratori per facilitare il reinserimento di soggetti fragili all’interno della rete dei servizi istituzionali e per supportare il riconoscimento di competenze già acquisite che orientandolo nella conoscenza di tematiche inerenti le finalità associative;
• gestire sportelli di orientamento ai servizi del territorio rivolti in particolare a persone socialmente svantaggiate;
• monitorare e soddisfare bisogni di assistenza ad anziani, coinvolgendo adulti in formazione o già in possesso di competenze in materia;
• organizzare e fornire all'utenza percorsi e/o incontri di divulgazione e formazione riguardanti l'alimentazione e la salute psico-fisica degli individui, in collaborazione con specialisti del settore.
10) RUOLO E FUNZIONI DI UIL VITERBO E ALTO LAZIO
La UIL è il sindacato dei cittadini quindi,oltre ad occuparsi della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori cercando di migliorare le condizioni lavorative, offre risposte a tutti quei cittadini bisognosi di assistenza, aiuto, tutela per migliorare la qualità della vita nella società contemporanea attraverso:
- Servizi di patronato e CAF: estratti contributivi, pensioni, assegni familiari, invalidità, ISEE, 730, unico, successioni ecc.
- Ufficio vertenze: consulenze legali, conteggi su attività lavorativa, supporto ai contratti collettivi nazionali nei vari comparti lavorativi
- Corsi di formazione attraverso il proprio ente di formazione ERFAP
- Assistenza agli inquilini attraverso UNIAT e ai consumatori attraverso ADOC
- Intermediazione fra domanda e offerta di lavoro attraverso il proprio Sportello di lavoro regionale Connessioni funzionali con soggetti della rete possono essere le seguenti:
- con CPIA di Viterbo per orientare le persone che cercano lavoro o lo hanno perso e per aumentare la possibilità di avere opportunità d’impiego;
- con il Comune di Viterbo per aumentare la condivisione con i rappresentanti tramite incontri per aiutare le
persone che ivi si rivolgono;
- con la Provincia di Viterbo per creare una rete di specializzazione dell’ impiego per tutte le attività artigianali
della nostra provincia;
- con gli altri sindacati per avere maggiori opportunità di incontri e condivisioni e ideare politiche concrete;
- con il Centro per l’ Impiego affinché venga data possibilità a chi viene inviato di trovare una opportunità di lavoro;
- con la Camera di Commercio affinché possano essere tutelati gli interessi collettivi delle attività associate e creare opportunità di impiego;
- con RETESCUOLEMIGRANTI per favorire politiche giovanili assistenzialistiche nei confronti delle fasce sociali più deboli;
- con il CNA per politiche giovanili concretizzabili nel Welfare del mondo del lavoro;
- con la COLDIRETTI per incrementare la peculiarità del nostro territorio che vede l’agricoltura come uno sbocco professionale per i giovani.
11) RUOLO E FUNZIONI DI UST CISL VITERBO:
La UST Cisl di Viterbo, in qualità di ente sindacale che si occupa di migliorare le condizioni lavorative delle persone onde ottenere un miglioramento della qualità di vita della società nel suo insieme, può collaborare alla rete nei seguenti modi:
• può aiutare il fruitore della rete ad ottenere i documenti di cui può aver bisogno per usufruire dei servizi offerti dagli altri enti, tramite i CAF e i patronati: isee, certificazioni lavorative, richieste e certificati che riguardano la situazione socio-economica-lavorativa;
• può fornire supporto sulla legislazione dei contratti nazionali che riguardano i vari comparti lavorativi, l’insieme dei diritti e dei doveri che regola il rapporto di lavoro;
• può fornire formazione settoriale sulle leggi che regolano il mondo del lavoro, ad esempio il Testo Unico sull’igiene e sicurezza sul posto di lavoro;
• può aiutare chi vuole partecipare ai concorsi con un addestramento finalizzato al superamento degli stessi;
• si pone come intermediario fra domanda ed offerta di lavoro, fornendo aiuto pratico con contratti e documenti, anche attraverso strumenti come lo Sportello Lavoro;
12) RUOLO E FUNZIONI DI CGIL VITERBO
La Camera del Lavoro della CGIL offre risposte ai molteplici bisogni di tutela individuale e collettiva attraverso un insieme di servizi tra loro coordinati al fine di dare informazioni, assistenza e tutele.
Le tutele si esplicano in un’attività di consulenza ed assistenza nell’affermazione e nella difesa di diritti di natura legale o contrattuale, nel facilitare il godimento di benefici e provvidenze fiscali oltre a rendere accessibili tutti quei diritti che potremmo definire “ diritti di cittadinanza” come ad esempio l’accesso ai servizi socio-sanitari, assistenziali, ai trasporti, assistenza fiscale, servizi CAAF e Patronato (INCA).
La CDLT partecipa alla rete e si rende disponibile ad espletare:
• Collaborazione alla strutturazione di corsi di formazione e certificazioni
• Collaborazione a progetti di sviluppo occupazionale
• Attività di alfabetizzazione e formazione professionale
• Programmazione ed indirizzo in base alla reale offerta di lavoro
• Ricognizione delle esigenze dei settori di sviluppo nei settori lavorativi
• Individuazione di figure professionali specifiche a seconda delle richieste del mercato del lavoro
• Supporto nel fornire documenti per usufruire di servizi tramite CAF e Patronato
• Informazioni sulla legislazione riferita ai contratti di lavoro e ai diritti dei lavoratori
Art. 5 - Responsabili del Protocollo
I responsabili del Protocollo, come individuati in premessa, manterranno la responsabilità esclusiva in merito alla corretta attuazione delle attività di propria competenza, fermo restando che le stesse sono concepite in un contesto di collaborazione fra pubbliche amministrazioni per il perseguimento di un interesse pubblico comune.
Art. 6 - Verifica di coerenza
Copia del presente Protocollo d’intesa e della documentazione collegata sarà inviata al MIUR e alla Regione Lazio per la verifica di coerenza con i fini istituzionali affidati e con le disposizioni in materia.
Art. 7 - Decorrenza e durata del Protocollo
La durata del presente Protocollo è stabilita in 3 anni, decorrenti dalla data della sua sottoscrizione, fermo restando che la data di effettiva attivazione delle singole funzioni verrà disposta in attuazione degli specifici accordi operativi di cui all’art. 2.
Art. 8 - Riservatezza
1. Le parti si impegnano a osservare e far osservare la riservatezza su notizie, dati, fatti o circostanze di cui siano venuti a conoscenza durante la realizzazione del progetto.
2. Le parti si impegnano a trattare i dati personali di reciproca provenienza unicamente per le finalità connesse all’esecuzione del presente accordo, ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 «relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (Regolamento generale sulla protezione dei dati)» (di seguito RGPD), in vigore dal 24 maggio 2016
Firmatari:
Dirigente Scolastico XXXXXXXXX XXXXXXXXX - CPIA “XXXXXXXX XXXX” 5 DEL LAZIO
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Dirigente Settore IV Attività Produttive - Sviluppo ed Interventi Economici - Statistica - Entrate Tributarie XXXXXXXXX XXXXX XXXXXXX - COMUNE di Viterbo
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Dirigente del Settore Amministrativo - Servizio funzioni non fondamentali - Formazione professionale e Scuola Alberghiera XXXXXX XXXXXXXX - PROVINCIA di Viterbo
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Direttore della Direzione Regionale Xxxxxx XXXXX XXXXXXXX - Area decentrata CPI Lazio Nord
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Rettore pro tempore XXXXXXX XXXXXXXX - UNITUS VITERBO
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Segretario Generale XXXXXXXXX XXXXXXXX - CAMERA DI COMMERCIO di Viterbo
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Rappresentante Legale XXXXXX XXXXXXXXX - CNA SOSTENIBILE SRL
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Coordinatore Provinciale Servizi XXXXXXX XXXXXX - COLDIRETTI di Viterbo
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Rappresentante AGATA DI XXXXXXXXX per la rete della Tuscia - ASSOCIAZIONE DEL PRIVATO SOCIALE RETESCUOLEMIGRANTI
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Segretario Generale XXXXXXXXX XXXXXXXXX della Uil di Viterbo e Alto Lazio
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Segretaria Confederale XXXXX XXXXXXXXX UST CISL Viterbo
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Segretaria Confederale XXXXX XXXXXX XXXXXX della Camera del Lavoro Civitavecchia - Roma Nord
- CGIL CDLT di Viterbo
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Viterbo
Data …………………………………...