ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA “QUARTIERE BEN-ESSERE A BRESSO” ALLEGATO A - RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO DI RIGENERAZIONE URBANA “QUARTIERE BEN-ESSERE A BRESSO” ALLEGATO A - RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
INDICE :
BRESSO CITTA’ DELLA SALUTE E DEL BEN ESSERE , NEL CUORE DELLA LOMBARDIA PAG. 3
IL NUOVO QUARTIERE DEL BEN ESSERE………………………………………………………………………….……….. PAG. 4
L’ACCORDO DI PROGRAMMA ………………………………………………………………………………..………………….. PAG. 6 IL PALAZZETTO DELLO SPORT INCLUSIVO……………………………….…………………………………………………………… PAG. 7
AZIONI PILOTA PER LA GESTIONE DELLE ACQUE DI PIOGGIA E I DEFLUSSI URBANI…………………………….……….. PAG. 15
OPERE CONNESSE …………………………………………………………………………………………….……………..…………… PAG. 19
INTERVENTI COMPLEMENTARI NON OGGETTO DELL’ACCORDO DI PROGRAMMA ……………. PAG. 21
LA CASA PROTETTA …………………………………………………………………………………………………..……………. PAG.21 CANALE VILLORESI ………………………………………………………………………………………………….……………… PAG. 21
Bresso, città della salute e del BenEssere, nel cuore della Lombardia
Il progetto di rigenerazione urbana “Quartiere Ben-Essere nel Comune di Bresso ”prevede la realizzazione di un quartiere dedicato alla salute e al benessere per tutti gli abitanti dell’area che comprende la parte Nord della Città di Milano e i Comuni del Nord Milano; un territorio dove in poche decine di chilometri quadrati vivono, lavorano e studiano circa mezzo milione di Lombardi.
In questa progettualità è prevista la realizzazione : del Palazzetto dello Sport Inclusivo e delle azioni pilota per la gestione delle acque di pioggia e i deflussi urbani grazie all’adesione e al cofinanziamento di Regione Lombardia
, oltre alla realizzazione delle opere accessorie connesse all’intervento con finanziamento interamente Comunale.
Sarà un quartiere a servizio dell’Area Metropolitana, dove la filantropia lombarda si potrà incontrare con le Istituzioni Regionali e gli Enti Locali generando welfare di comunità ed estendendo i servizi che già oggi vi sono erogati, a beneficio di oltre mezzo milione di cittadini della Regione Lombardia.
Bresso è un Comune di circa 27.000 abitanti della Città Metropolitana di Milano, con un’estensione di poco superiore ai 3 kmq. Lambito dall’autostrada A4 , forma un continuo di territorio urbanizzato con il Capoluogo (Municipio 9). Il Comune fa parte del territorio del Nord Milano confina con Sesto San Xxxxxxxx, Cinisello Balsamo, Cormano e Xxxxxx Milanino.
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E’ il Comune della Lombardia con la maggior densità di abitanti per chilometro quadrato, dove dagli anni ’60 si è svolto un intenso fenomeno migratorio di nuove famiglie, che ha triplicato il numero di abitanti. Negli ultimi decenni si è invece registrato un progressivo invecchiamento della popolazione residente. Attualmente oltre il 35% della popolazione ha più di 65 anni, con concentrazioni più elevate nei quartieri costruiti negli anni del boom demografico; l’indice di vecchiaia è fortemente “maturo”; il terzo in assoluto della città metropolitana.
IL NUOVO QUARTIERE DEL BEN ESSERE
A circa 300 metri dai nuovi insediamenti produttivi Zambon e al confine del Parco Regionale “ Parco Nord Milano” e dello stesso Comune di Milano si è individuata un’area che diventerà il nuovo quartiere del Ben
- Essere nella nostra Città, a servizio dei residenti dei Comuni dell’area del Nord Milano.
In quest’area sono presenti: una Residenza Sanitaria per Anziani in corso di ampliamento , una Residenza per Disabili, una parrocchia con un grande centro sportivo all’aperto ed una palestra comunale realizzati senza una progettazione unitaria e gestiti in modo disomogeneo. Il progetto in fase di sviluppo parte dall’idea di riqualificare il territorio creando nuove strutture che siano integrate e armoniche con il contesto urbano già esistente.
La Residenza Sanitaria per Disabili (da ora RSD) è di proprietà Comunale; è stata realizzata 17 anni fa dal Comune di Bresso su aree di proprietà grazie ad un finanziamento statale.
L’utenza dell’RSD è sovracomunale, attualmente solo 6 persone su 40 sono residenti nel nostro Comune; circa il 38% dei posti sono occupati da persone residenti a Milano e il resto sono riferiti ad altri Comuni tra cui Cinisello, Sesto San Xxxxxxxx, Brugherio, Lissone, Meda, Paderno Dugnano e Rodengo-Saiano.
L’importanza della struttura è testimoniata dalla presenza di una consistente lista di richieste in attesa di inserimento che provengono da tutta la Città Metropolitana.
Gli ospiti della struttura attualmente non possono beneficiare dell’utilizzo, sia come spettatori che come utilizzatori, degli eventi organizzati nella vicina palestra, costruita circa 50 anni fa, a causa della presenza di insormontabili barriere architettoniche strutturali.
La Residenza Sanitaria per Anziani (da ora RSA) è di proprietà dell’Ente Morale Xxx XX, Istituzione senza scopo di lucro presente da quasi un secolo nel nostro Territorio. Nasce, infatti nel 1926 come Asilo Infantile Xxx XX e nei decenni successivi apre diverse Scuole Materne.
Nel 1989, a causa del calo demografico, la scuola materna di via Xxxxxxxx xx Xxxxx viene chiusa e nel medesimo stabile, in seguito a opportune ristrutturazioni, viene realizzata la “Casa dell’Anziano”.
E’ una residenza strutturata in 5 nuclei su due livelli pronti ad accogliere 90 ospiti. All’interno della struttura è presente un nucleo di tredici posti letto attrezzato per gli ospiti affetti da Alzheimer , che rispetta gli standard previsti dalla DGR 5/64515 della Regione Lombardia. Il nucleo protetto è stato accreditato dalla Regione Lombardia nell’ottobre 2012
L’attuale Amministrazione Comunale ha iniziato un proficuo dialogo con l’Ente Morale che ha portato a definire un nuovo progetto di espansione dell’RSA. Sono previsti l’ampliamento del numero di circa 10 nuove unità in solvenza, la realizzazione di un Centro Diurno per Anziani, di un Centro per le Cure Intermedie, di una Residenza Protetta basata su minialloggi e di un Poliambulatorio.
Il Comune ha inoltre in previsione la realizzazione di una Casa Protetta per ragazzi con disturbi nell’area neuropsichiatrica, pensata per una comunità da circa 10 utenti, ubicata nella parte del quartiere inclusa nel perimetro del Parco Nord Milano.
All’interno dello stesso quartiere è attualmente presente una palestra che è l’ultima parte non demolita del vecchio Istituto Scolastico “Xxxxx Xxxxx” che fu smantellato circa 15 anni fa perché strutturalmente non più in grado di adempiere alla sua funzione. La palestra fu mantenuta con la raccomandazione che fosse oggetto di una significativa riqualificazione e messa a norma.
L’unico intervento significativo realizzato fu la costruzione di un gruppo spogliatoi che già presenta una grave compromissione strutturale.
Nonostante ciò, questa struttura rappresenta il principale impianto sportivo al coperto del nostro Comune dove oggi svolgono attività sportiva centinaia di ragazzi ogni settimana e si svolgono le gare di Campionato di molte società sportive, tra cui la Serie B di Pallavolo Maschile e la Serie C di Pallavolo Femminile; purtroppo la Serie B di Pallacanestro Femminile da alcuni anni non può più svolgere il proprio campionato nella
struttura perché troppo piccola per essere certificata dalla Federazione.
La realizzazione di un Palazzetto Sportivo Inclusivo in sostituzione dell’attuale vecchia palestra risponde all’esigenza di aumentare la capienza e la fruibilità di utilizzo, oltre che permettere di intervenire a risolvere una situazione di criticità del vecchio edificio.
Il ridisegno complessivo degli spazi pubblici e la ricucitura dei percorsi divengono azioni complementari necessarie per un’effettiva riqualificazione organica del quartiere e l’integrazione urbanistica e sociale delle diverse componenti. La ricerca di modalità di gestione sostenibile delle acque meteoriche contribuisce alla rigenerazione, qualificando il quartiere dal punto di vista ambientale e ponendolo come riferimento per interventi futuri.
L’Accordo di Programma prevede la realizzazione delle seguenti opere comunali:
• Il Palazzetto dello sport Inclusivo
• Le azioni pilota per la gestione delle acque di pioggia e i deflussi urbani.
• Le opere connesse
Gli interventi indicati riguardano aree e immobili di proprietà comunale o in corso di acquisizione tramite permuta (tratti delle opere connesse).
Anche se non inseriti nell’AdP sono previsti i seguenti interventi:
• La realizzazione della Casa Protetta
• Il riutilizzo del vecchio canale Villoresi
Il Palazzetto dello Sport inclusivo
L’Amministrazione Comunale ha stabilito che la realizzazione di un Palazzetto dello Sport Inclusivo pienamente accessibile al posto della vecchia palestra è un punto estremamente qualificante per l’intero insieme dei servizi sovra comunali che sono presenti nell’area e che vi andrebbero ad essere implementati.
Il Palazzetto dello Sport come luogo Inclusivo, capace di accogliere persone con disabilità, un luogo che diventa una vera e propria palestra della salute e delle attività riabilitative. Parte da questi presupposti il progetto dell'Amministrazione Comunale.
Il nuovo Palazzetto, oltre a rispondere all’esigenza dell’attuale utenza, avrà la caratteristica di essere totalmente privo di barriere architettoniche per gli spettatori e gli atleti; vogliamo che sia una struttura a servizio delle persone che vivranno o frequenteranno le strutture socio-sanitarie del quartiere e la comunità per Minori.
L’idea è progettare e realizzare una struttura che metterà al centro la persona, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità, una struttura che vuole abbattere le barriere fisiche ed elevare la qualità della vita dei cittadini della zona omogenea Nord Milano e della Zona 9 del Comune capoluogo.
L’Amministrazione comunale di Bresso ha approvato il progetto preliminare del Palazzetto dello Sport inclusivo con Delibera di Giunta n. 11 del 16/02/2021
Dopo la realizzazione verrà favorita la pratica sportiva inclusiva, coinvolgendo associazioni che promuovono attività per diversamente abili, oltre a svilupparsi come una “palestra della salute” convenzionata con le strutture sanitarie e socio-sanitarie adiacenti e prossime.
Partendo da questi presupporti, stiamo progettando il Palazzetto con una dimensione superiore all’attuale che permetta oltre alla omologazione dei campionati delle Federazioni Sportive, la possibilità di separare il volume principale di gioco in due settori per favorire le attività attuali e quelle da implementare, a partire dal mattino con corsi per anziani e persone con disabilità fisica e intellettiva, al pomeriggio le attività delle società sportive per minori fino agli allenamenti delle squadre agonistiche e paraolimpiche.
Il Complesso sportivo, in via di progettazione, avrebbe un numero maggiore di spogliatoi, una palestra dedicata anche all’attività motoria di persone Disabili e un’area ricreativa, diventando il “Play maker” del quartiere nella visione che lo sport sia al centro della vita e del benessere.
Il progetto del Nuovo Palazzetto dello Sport di Bresso ha come scopo l’inclusione per la pratica sportiva attiva e passiva di tutte le fasce di utenza, comprese le persone con disabilità motorie e fisiche. Questo obiettivo guida l’intera progettualità viene ad essere declinato su tutte le aree dell’intervento.
La proposta progettuale è finalizzata a realizzare un intervento che permetta un’offerta di pratica sportiva globale in grado di:
• soddisfare i diversi segmenti di utenza;
• dotare il territorio di un centro erogatore di servizi sportivi non solo agonistici, ma anche educativi e di
• promozione di un corretto stile di vita;
• generare inclusività;
• creare uno spazio adeguato a rispondere alle esigenze di rieducazione alla vita quotidiana delle persone con disabilità fisiche attraverso l’avviamento allo sport.
Il nuovo Palazzetto si rivolge quindi ad un’utenza non esclusivamente legata alla pratica sportiva agonistica, ma è aperto a nuove funzioni legate alla riabilitazione motoria e alla pratica sportiva di utenti con disabilità motoria.
Questo progetto si inserisce, inoltre, in un contesto di rinnovamento dell’intero isolato, che andrà ad ospitare anche due nuovi edifici legati alle vicine attività della casa per anziani e della cooperativa sociale. Questa azione di trasformazione comporta l’occupazione dell’attuale sedime di Via Villoresi, che in parte viene inserita all’interno del lotto di intervento del nuovo Palasport, che vede così ampliata la sua area di influenza.
Attraverso un’attenta progettazione, gli spazi interni sono stati ottimizzati nel loro sviluppo planimetrico in modo tale da favorirne un efficiente utilizzo e allo stesso tempo garantire una chiara differenziazione dei flussi degli utenti. Gli ambienti principali presentano regolarità distributiva e modularità per garantire la massima flessibilità degli spazi e a tal fine la realizzazione di una pavimentazione interna continua, le aperture regolari, l’utilizzo di spazi modulari comunicanti e l’utilizzo di tribune mobili impachettabili concorrono a questo obiettivo.
L’edificio si sviluppa prevalentemente su un solo piano con l’eccezione del volume collocato al di sopra del campo da gioco, necessario per lo svolgimento dell’attività sportiva, che si eleva, movimentando la composizione. Questo volume della palestra smorza la propria imponenza grazie ad un rivestimento continuo dell’intero piano terra che permette di distaccare quello superiore.
Data l’assenza di elementi tipologici e formali di grande interesse nell’intorno, l’edificio si inserisce discretamente nel paesaggio scegliendo soluzioni architettoniche gradevoli, semplici, e adeguate al contesto. La percezione dell’imponenza altimetrica del complesso viene limitata dall’uso del materiale, dalle differenze di finiture e giochi di colore e dalle difformità di altezze nei volumi.
Volumetricamente, si è cercato di unire una forma pura, data dal doppio volume dell’area campo, e una maggiormente dinamica, della piastra rettangolare degli spogliatoi, che pur mantenendo un unitario solaio di copertura orizzontale, si movimenta attraverso l’inserimento di piani inclinati e parapetti, atti a celare gli impianti dell’edificio.
Area di ingresso e parcheggio
La struttura presenta vari accessi, principalmente differenziati per scopo e utilizzo. I principali sono quelli destinati al pubblico e sono due: uno posto verso nord, per l’accesso degli utenti provenienti dal parcheggio limitrofo e uno a sud, posto sul fronte principale, in diretta relazione con il parcheggio di xxx Xxx Xxxxxxx x xx Xxxxx Xxxx xx Xxxxxx. Questi due ingressi, considerati maggiormente di rappresentanza, presentano degli spazi esterni maggiormente caratterizzati. Si definiscono infatti, davanti ad essi due piazzette pubbliche dotate di sedute ed aree verdi. è presente poi un altro accesso sul lato nord, in diretta relazione con il porticato che dal parcheggio conduce all’edificio. Questo ingresso è funzionale ad un utilizzo infrasettimanale e rimane interdetto in caso di manifestazione, in maniera tale da impedire la mescolanza dei flussi tra atleti e pubblico. Questa differenziazione è possibile grazie alla presenza di un ulteriore ingresso sul fronte ovest, destinato ai soli atleti e direttamente accessibile dal parcheggio limitrofo alla RSD.
Per quanto riguarda i parcheggi, essi sono già presenti nelle zone circostanti il nuovo edificio e per tale motivo non dovranno essere previsti all’interno del lotto.
Atrio e area pubblico
Le zone di atrio, caratterizzate con ampi openspace, sono dotate ciascuna di un’area reception per l’accoglienza degli utenti. Gli atri d’accesso, che presentano esternamente una parte coperta si configurano come punto di controllo nei casi di emergenza, ma anche come spazio di accoglienza e di filtro. Questi vengono illuminati naturalmente con grandi vetrate che amplificano la suggestione dello spazio.
Dall’atrio è possibile accedere, attraverso un ampio corridoio di 2,70m, a tutti i luoghi a destinazione pubblica: le tribune telescopiche, che accolgono fino a 416 utenti e i servizi igienici, distinti per sesso e dotati ciascuno di un wc per utenti DA.
Per quanto riguarda le tribune, da sottolineare come, la scelta di utilizzarle nella modalità telescopica è funzionale ad un’ampia flessibilità dell’area del campo da gioco e lo spazio per i disabili su sedia a ruote è posto direttamente ai piedi del primo gradone.
Questo permette di posizionare gli utenti su sedia a ruote davanti alla prima fila e poter comunque assicurare un percorso di esodo di 1,20 m netti. Questa scelta comporta, tuttavia l’eliminazione dei posti a sedere nella prima fila della tribuna, ma garantisce l’assegnazione dei posti a un numero elevato e flessibile di utenti diversamente abili. La
tribuna è predisposta per accogliere 416 utenti seduti. In caso di ampia presenza di spettatori DA è in grado di ospitare fino a 32 utenti su sedia a ruote e 350 utenti seduti sulle tribune. Si garantisce la curva di visibilità, secondo le prescrizioni in normativa CONI: il rispetto di tale prescrizione verrà approfondito nella relazione tecnica.
Dall’atrio nord è poi presente un corridoio distributivo di collegamento con gli spogliatoi, interdetto in caso di manifestazione, che garantisce un distributivo continuo interno a tutto l’edificio. La scelta progettuale di posizionare al piano terra tutte le funzioni, connettendole con un'unica distribuzione, è mossa da ragioni di accessibilità ed equità di fruizione (per normodotati e diversamente abili), di diminuzione dei costi di gestione e di manutenzione, di ampliamento dello spazio della tribuna, dall’avere un maggiore controllo in caso di esodo e una maggior disponibilità di spazio in occasione di grandi eventi.
Campo da gioco
L’area del campo da gioco è pensata per essere utilizzata da atleti di tutti i livelli e categorie e, a tribune chiuse, presenta una superficie pari a 1345 mq. Può presentarsi come un’unica area con campi regolamentari da pallavolo, basket e calcio a 5 ed essere utilizzata per le manifestazioni con pubblico numeroso. In alternativa chiudendo le tribune telescopiche, è possibile trasformare lo spazio tramite una tenda mobile che permette la creazione di due campi con sviluppo orizzontale adatti ad accogliere campi da basket e da pallavolo.
Questa possibilità apre ancora più le porte ad una vocazione multifunzionale delle attività all’interno del nuovo Palazzetto dello Sport. Queste, infatti, non si devono necessariamente focalizzare esclusivamente sulla classica pratica sportiva agonistica e non, ma possono riguardare anche attività riabilitative della motricità o sport per utenti diversamente abili. In relazione al quest’ultima funzione, infatti, nel locale deposito è stato predisposto uno spazio non solo per lo stoccaggio delle attrezzature sportive, ma anche per il deposito delle sedie a ruote sportive utilizzabili proprio per le attività sportive di utenti DA.
L’area sportiva accoglie quattro campi da gioco (basket e minibasket, calcetto e pallavolo), secondo un sistema di combinazioni e flessibilità dell’area. I 3 campi da gioco del basket, del calcio a 5 e della pallavolo sono sovrapposti e presentano rispettivamente le dimensioni di 28x15m, 38x18m e 18x9m, escluse le rispettive fasce di rispetto. I due campi minori da minibasket (14x26m ciascuno) vengono divisi da una tenda motorizzata che rimane nascosta dalle travi.
L’area sportiva è completamente circondata da un corridoio distributivo, che permette l’accesso alla stessa da ciascuno degli ambienti circostanti: sia dall’area atleti, che dalla palestra e dagli spogliatoi atleti e ovviamente dall’area del pubblico. Unica eccezione è rappresentata dai magazzini che presentano un accesso diretto per facilità di utilizzo.
Spogliatoi e servizi igienici
Il progetto prevede la creazione di 2 spogliatoi per i giudici di gara e 4 spogliatoi per gli atleti.
Gli ingressi degli spogliatoi degli atleti vengono arretrati per spezzare la linearità del lungo percorso e permettere una larghezza costante del corridoio (di 2,00 m) senza interferenze con le porte. Quelli degli arbitri, posti su un corridoio a minore affluenza, invece sono in continuità, anche per evitare di ridurre lo spazio utile di spogliatoio.
Per quanto riguarda le docce, esse sono previste in n. 6 per gli spogliatoi atleti (di cui una con attrezzatura per utenti DA) e in n.2 per i giudici di gara (di cui 1 per DA). I wc invece sono 2, di cui uno per DA, per gli atleti e 1 per i giudici accessibile ad utenti DA.
Tutti i servizi igienici, sia quelli relativi allo spazio per il pubblico che a quelli degli spogliatoi per gli atleti e gli arbitri sono dotati di almeno un wc per utenti diversamente abili. Tali servizi presentano una dimensione di 1,80x1,80m con porta apribile verso l’esterno del locale. All’interno del locale wc sono inoltre previsti il lavabo, i maniglioni fissi e ribaltabili necessari per l’utilizzo del wc stesso e il campanello di emergenza.
La distribuzione interna degli arredi garantisce la presenza dello spazio destinato all’accostamento di 1,00m per la sedia a ruote e per l’accostamento frontale al lavabo.
Per quanto riguarda gli spogliatoi, essi sono interamente accessibili agli utenti diversamente abili, anche per quanto concerne i varchi di accesso e le porte. Ciascun locale doccia è dotato di una doccia fruibile da utenti DA, dotata di sedile ribaltabile e con spazio di accostamento della sedia a ruote. Le altre docce non costituiscono tuttavia un ostacolo non essendo presenti piatti doccia rialzati o divisori fissi.
Infermeria
Sempre sulla fascia est, nell’angolo a nord, in diretta relazione con l’accesso esterno è prevista un’infermeria, con relativo antibagno e servizio igienico accessibile a DA. Questo tipo di servizio è importante per gli impianti che mirano a raggiungere un utilizzo sportivo ad alti livelli, anche in relazione alle necessarie cure per gli atleti. Le dimensioni del locale, circa 16 mq di superficie (servizi esclusi), permette l’agevole passaggio di una barella.
Locale antidoping
Tra gli spogliatoi degli arbitri e la centrale termica è collocato il locale per i controlli antidoping. La posizione è ottimale per poter permettere una frammentazione del corridoio distributivo in maniera tale da poter svolgere ali accertamenti senza possibili intromissioni, grazie alla compartimentazione con porte. Il locale è dotato di un servizio igienico accessibile a DA. Questo tipo di servizio è importante per gli impianti che mirano a raggiungere un utilizzo sportivo ad alti livelli. Le dimensioni del locale, circa 12 mq di superficie (servizi esclusi).
Sala muscolazione
Sul fronte nord, in aderenza all’atrio di ingresso, viene predisposta una sala muscolazione per l’attività di pesistica e preparazione atletica degli sportivi di 90 mq. Questo spazio costituisce un utile servizio di supporto per l’attività sportiva e permette lo svolgimento di tutte le attività legate all’esercizio sportivo in un unico edificio, evitando alle società di dover stipulare convenzioni con palestre fitness limitrofe. Essa è caratterizzata da ampie vetrate sia verso l’esterno che verso il corridoio distributivo, in modo da costituire un interessante sfondamento visivo all’interno dell’edificio.
Depositi e locali tecnici
All’interno dell’edificio sono stati predisposti due magazzini, collocati nell’angolo sud-est dell’edificio. Essi hanno diretto accesso dall’area campo, in maniera da rendere più agevole il deposito delle attrezzature. Uno è destinato ad accogliere le attrezzature sportive, mentre il secondo, più piccolo di dimensioni ospiterà le sedie a ruote. In totale l’area destinata a deposito è pari a 80 mq, ben superiore al limite richiesto dal CONI.
I locali tecnici, invece, sono dislocati in postazioni differenziate. La centrale termica è collocata a nord, tra gli spogliatoi dei giudici di gara e la palestra e ha una superficie pari a 28 mq. Il locale dei quadri elettrici invece, è posto nella zona del pubblico, vicino all’ufficio della società e presenta una superficie pari a 10 mq.
Gli altri impianti saranno collocati sulla copertura della piastra dei servizi. Uno spazio è predisposto sul fronte nord in corrispondenza dell’atrio e della palestra, mentre l’altro sopra ai due depositi. Per questo motivo è stato necessario prevedere dei collegamenti verticali, ad uso esclusivo del personale specializzato, per raggiungere tali aree. Una scala è collocata all’interno della centrale termica, mentre l’altra si trova nel deposito per le sedie a ruote.
Copertura
L’edificio è caratterizzato da differenti quote di copertura. Come già accennato, questa scelta è legata ad una volontà progettuale di creare un dinamismo dei prospetti.
Il solaio di copertura dei servizi è posto ad una quota di +4.00m. Questa quota è costante solamente nelle zone perfettamente orizzontali della copertura e nelle zone calpestabili dove sono ospitati gli impianti. Tuttavia, per poter celare questi apparecchi sono stati previsti dei parapetti di altezza differenziata (3 m nella xxxx xxxx x 0 x xxxxx xxxx xxx). La copertura dell’area sportiva invece, presenta due sole quote: +11.00m nella quota più bassa e +12.00 in corrispondenza del parapetto che nasconde le vetrate a shed. L’area campo infatti sfrutta questo tipo di illuminazione naturale, che garantisce una diffusione omogenea della luce e impedisce l’abbagliamento. Sugli shed è poi possibile collocare i pannelli solari utili a sostenere energeticamente l’edificio.
AZIONI PILOTA PER LA GESTIONE DELLE ACQUE DI PIOGGIA E I DEFLUSSI URBANI
Gli interventi di progetto prevedono di gestire, il più possibile in modo superficiale, le acque di pioggia generate dalla nuova lottizzazione del quartiere BEN-ESSERE e da alcune delle pavimentazioni limitrofe per mezzo di un sistema integrato di soluzioni di drenaggio urbano sostenibile (SuDS) che interessa, in modo integrato, via Martiri delle Fosse Ardeatine, le nuove lottizzazioni del quartiere BEN-ESSERE e il Parco Nord.
Il progetto verrà a realizzare strategie per l’applicazione di azioni di gestione delle acque meteoriche su scala di quartiere coinvolgendo, in un unico disegno, aree pubbliche e aree private diventando esempio virtuoso delle modalità corrette di progettazione urbana.
Il progetto abiliterà il riutilizzo del derivatore del Canale Villoresi come dorsale di raccolta delle acque meteoriche del quartiere Sud-Est di Bresso per il successivo ampliamento volto a deimpermeabilizzare il 25% del territorio urbanizzato del Comune.
La proposta progettuale per la gestione delle acque meteoriche prevede:
• raccolta delle acque di pioggia di via M.F. Ardeatine e della rotonda di via XX Settembre con aree di bioritenzione, capaci di trattare le acque di prima pioggia e recapitare, in via prioritaria, tali acque per infiltrazione nel sottosuolo;
• convogliamento dei troppi pieni delle aree di bioritenzione di via delle F. Ardeatine in un canale a cielo aperto che attraversi l’area verde del quartiere BEN-ESSERE e funga da recapito delle acque di pioggia dei tetti delle nuove lottizzazioni;
• dopo attraversamento sotto via Xxx Xxxxxxx, riaffioro a cielo aperto del canale nel Parco Nord e recapito delle acque in un bacino di detenzione presso un’area all’interno del Parco Nord stesso;
• deviazione del canale Villoresi, con nuovo percorso che si ricongiunga al canale a cielo aperto in prossimità del Parco Nord, in modo da non precludere eventuali futuri sviluppi legati al recupero del canale Villoresi come nuovo recapito di acque bianche a servizio del comune di Bresso;
• disconnessione del sistema di raccolta delle acque di pioggia ricadenti sul parcheggio all’incrocio tra via Villoresi e via Martiri delle F.Ardeatine posto di fronte alla Parrocchia Madonna della Misericordia, sede di un mercato rionale, e connessione al canale Villoresi; proposte SuDS alternative per quest’area non sono state fatte, in accordo col comune, sia per via della presenza del mercato rionale, sia perché la nuova lottizzazione e il nuovo assetto di via Martiri delle F. Ardeatine rimuoveranno già un numero significativo di parcheggi e si voleva evitare ulteriori perdite di posti auto; l’assetto di progetto, comunque, consente una gestione sostenibile delle acque di pioggia del parcheggio, rimuovendole dalla fognatura mista e infiltrandole e laminandole presso il bacino di detenzione nel Parco Nord;
• utilizzo del canale Villoresi a monte dell’incrocio tra xxx Xxxxxxxxx x xxx Xxxxxxx xxxxx X.Xxxxxxxxx come invaso in linea, permettendo il ripristino del canale già in ottica di un recupero futuro come tratto di fognatura bianca a servizio del comune di Bresso;
• nuovo assetto stradale per via Martiri delle F. Ardeatine, con inserimento di pista ciclabile e parete verde con rampicanti divisoria col parcheggio;
• nuovo camminamento coperto per in prossimità del canale attraversante il quartiere BEN-ESSERE;
• su richiesta del Parco Nord, si prevede una fonte d’acqua costante per il canale a cielo aperto per mezzo di un pozzo, che permetta di inserire un laghetto permanente in prossimità del bacino di detenzione nel Parco Nord.
E’ stata proposta una versione del progetto con un profilo interamente a gravità, con un doppio attraversamento con scatolari in ca. presso via Xxx Xxxxxxx e i sentieri all’ingresso del Parco Nord.
L’Amministrazione Comunale ha approvato con deliberazione di G.C. 77 del 02/09/2021 il progetto di fattibilità delle azioni pilota acque e deflussi – opere connesse
Interventi nel futuro quartiere BEN-ESSERE e nel Parco Nord
I troppo pieni per le acque di pioggia raccolte dalla rete SuDS di via M.F. Ardeatine verranno convogliati presso un nuovo canale a cielo aperto posizionato, all’incirca, a metà della via e trasversale ad essa. Il canale riceverà, inoltre, le acque di pioggia dei tetti raccolte dagli edifici di nuova lottizzazione e della nuova palestra. Si stima, quindi, che il canale servirà una superficie drenata impermeabile di circa 0.5 ha. Il canale attraversa l’area verde del quartiere BEN-ESSERE, poi con manufatto via Xxx Xxxxxxx e sfociare, nuovamente a cielo aperto, nel Parco Nord.
Le sezioni di progetto prevedono sponde dolci 1:3 e sono state predimensionate per convogliare una portata massima di 250 l/s, in accordo alle intensità di pioggia per dimensionare i pluviali degli edifici in accordo alla UNI EN 12056.
Sono previsti attraversamenti del canale (larghezza minima 1.5 m per mantenere accessibilità disabili) tra l’edificio privato e la Residenza Sanitaria per Disabili e in concomitanza delle uscite di sicurezza della nuova Palestra; l’esatta posizione dovrà essere decisa in sede di progetto definitivo in accordo con la progettazione definitiva dei nuovi edificati del quartiere BEN-ESSERE.
Su richiesta del Parco Nord, è stata prevista una pompa che prelevi dalla falda superficiale (profondità attesa circa 20 m) una portata di circa 5 l/s, in modo da mantenere il canale costantemente bagnato e permettere l’inserimento di un nuovo specchio d’acqua presso il bacino di detenzione nel Parco Nord.
In parallelo al canale a cielo aperto scorrerà il nuovo tracciato intubato del canale Villoresi che manterrà il diametro (DN700) e la pendenza di progetto prevista dalle analisi preliminari di CAP Holding (0.2%), in modo da mantenere l’officiosità preliminare prevista da CAP Holding di 500 l/s. Allo stato di progetto, il canale Villoresi riceverà solo le acque drenate dal parcheggio in prossimità del mercato rionale e della Parrocchia Madonna della Misericordia (circa
800 mq), mentre qualsiasi futuro allaccio di ulteriori acque bianche dovrà essere accordato con Parco Nord, Comune di Bresso e CAP Holding.
A valle dell’attraversamento di via Xxx Xxxxxxx il canale torna a cielo aperto e riceve anche le portate del canale Villoresi non mutando di sezione; in caso di un futura riconversione del canale Villoresi a ramo di fognatura bianca a servizio del comune di Bresso dovrà, quindi, essere accordato con Parco Nord, Comune di Bresso e CAP Holding la decisione di come gestire queste possibili acque di pioggia in aggiunta. Possibili soluzioni sono il risezionamento del canale o il proseguimento del Villoresi intubato.
Le acque del canale, quindi, giungono infine in un bacino di detenzione asciutto. La forma e l’inserimento paesaggistico sono stati proposti dal Parco Nord in accordo con gli obiettivi di laminazione di progetto. In particolare, l’inserimento di Parco Nord prevede il convogliamento delle acque a uno specchio d’acqua permanente in periodi secchi e che, in tempo di pioggia, funga come alimentatore a stramazzo del bacino di detenzione. Il volume di laminazione del bacino di detenzione è dimensionato con sponde dolci massimo 1:3, altezza massima di accumulo di 80 cm e volume di laminazione di circa 400 mc.
Il bacino di detenzione è previsto che si svuoti in 24 ore; a tal fine è stata predimensionata una trincea infiltrante pari a 100 mq. Un troppo pieno scarica le acque in eccesso presso lo scatolare esistente attraversante il Parco Nord e scaricante nel Seveso.
Il volume di laminazione aggiuntivo, in accordo alle stime preliminari di CAP Holding è pari a 1800 mc. Seguendo gli stessi criteri progettuali usati per il bacino di detenzione di progetto, si stima, in via del tutto preliminare, un ingombro di circa 4000 mq netti. L’ingombro è comprensivo di uno stadio fitodepurazione delle acque di prima pioggia di circa 1000 mq, suggerito data l’estensione del bacino drenato potenziale e l’assenza di aree di bioritenzione che possano trattare, come avviene per via M.F. Ardeatine, le acque di prima pioggia delle carreggiate stradali.
Prescrizioni per lottizzazione quartiere BEN-ESSERE
La proposta progettuale prevede un approccio “water sensitive” alla gestione delle acque meteoriche, che superi le limitazioni pubblico/privato e permetta di minimizzare i costi ripensando gli spazi verdi come infrastrutture verdi e blu per questo specifico scopo. In tal modo, il comune di Bresso mette già a disposizione delle nuove lottizzazioni del quartiere BEN-ESSERE i volumi di laminazione d’invarianza idraulica così come richiesti dal reg. RL 07/2017.
Per sfruttare in modo appropriato le proposte di questo progetto e per integrarle ulteriormente in termini di gestione sostenibile delle acque, il comune dovrà richiedere le seguenti prescrizioni ai progettisti delle lottizzazioni del quartiere BEN-ESSERE:
• i nuovi edifici dovranno dotarsi di rain garden per il trattamento e recupero delle acque di pioggia,
• le acque in uscita dai rain garden dovranno essere accumulate in serbatoi per il riuso,
• il troppo pieno dei serbatoi per il riuso degli edificati dovranno scaricare nel canale a cielo aperto di progetto;
• il troppo pieno dei serbatoi per il riuso dovranno comunque scaricare in rete bianca separata allacciata alla rete di raccolta che convoglia le acque al canale a cielo aperto di progetto
I volumi di laminazione per l’invarianza idrologica-idraulica in accordo al reg. RL 07/2017 sono, quindi, già messi a disposizione dal bacino di detenzione di progetto.
OPERE CONNESSE :
Via Martiri delle Fosse Ardeatine e rotonda in via XX Settembre
Nel progetto di lottizzazione del quartiere BEN-ESSERE è prevista la riapertura di via M.F. Ardeatine da via Villoresi a via XX Settembre, corrispondente ad un tratto lungo circa 130 m. Si prevede il riassetto della sezione stradale.
Le pendenze del manto stradale saranno realizzate veicolando le acque di pioggia in modo prioritario verso gli elementi SuDS, senza caditoie pluviale lungo l’asse stradale. Le caditoie saranno posizionate all’interno delle aree SuDS, con funzionamento di troppo pieno.
Una serie di interventi riguarderanno la risoluzione delle interferenze della fognatura. Lungo via M.F. Ardeatine è attualmente presente un ramo fognario con pendenza verso via Villoresi, il quale verrà dismesso ed inertizzato. Sotto la sede stradale, invece, passera il nuovo tracciato fognario di progetto che convoglierà i reflui della fognatura mista di via Villoresi presso il collettore di via XX Settembre.
Per il drenaggio dei parcheggi in linea saranno realizzate delle aree di bioritenzione alberata. L’area drenata è pari a circa 1000 mq con una copertura SuDS di circa 150 mq.
In accordo con la nuova viabilità instaurata dalla riapertura di via M.F. Ardeatine viene prevista una nuova rotonda in via XX Settembre, anch’essa progettata secondo i principi SuDS. Si prevede di drenare le acque di deflusso superficiale provenienti da una porzione delle strade limitrofe, presso l’area di bioritenzione che verrà realizzata perimetralmente alla rotatoria, per una larghezza di 0.8 m. L’accesso delle acque di runoff verso la nuova area è garantita grazie alla realizzazione di un invito che favorisce il deflusso delle acque superficiali verso l’area di bioritenzione. La sezione di progetto proposta, inoltre, permette di laminare una significativa quantità di acque nelle aree verdi della rotonda.
Completa il disegno del quartiere la modifica sulla viabilità a garanzia della mobilità privata per residenti e per chi verrà a fruire dei servizi di futura realizzazione, dovrà essere previsto anche un percorso pedonale per accedere alle aree Parco e un adeguato numero di parcheggi di prossimità.
Interventi complementari non oggetto dell’Accordo di Programma
LA CASA PROTETTA
Anche se non incluso nell’Accordo di Programma, il progetto del quartiere Xxx Xxxxxx si completerà con la realizzazione della Casa Protetta per ragazzi con disturbi nell’area neuropsichiatrica. L’edificio è pensato per una comunità da circa 10 utenti ed è ubicato nella parte del quartiere incluso nel perimetro del Parco Nord Milano.
Con la Direzione di ATS Città Metropolitana è stato individuato il fabbisogno di posti di residenzialità in comunità protetta e la necessità di un’integrazione del sistema di offerta sociosanitaria. Questa situazione di carenza determina il ricorso a ricoveri e inserimenti in strutture extraregionali con criticità conseguenti non solo di carattere finanziario ma in particolare legate alle difficoltà di reperimento di strutture disponibili, le distanze conseguenti dalle famiglie e la ridotta possibilità di mantenere i raccordi con esse e i progetti terapeutico-riabilitativi collegati alla rete dei servizi territoriali di residenza. Si tratta di un fabbisogno che infatti riguarda un target specifico di situazioni interessate da disturbi del comportamento e della sfera emotiva nell’area della neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza.
In accordo con Regione Lombardia, per la comunità residenziale, con valenza terapeutica-riabilitativa, verrà richiesto l’accreditamento regionale e la contrattualizzazione con ATS Città Metropolitana per realizzare l’accoglienza da tutto il territorio regionale.
L’idea è sviluppare non solo una realtà fortemente integrata con il territorio, immersa in una rete fitta e significativa di rapporti e di relazioni, con il Comune di Bresso ma anche con i Comuni limitrofi e con lo stesso Parco regionale , vicino a diversi presidi ospedalieri e on da ultimo, a meno di 3 km dal polo di eccellenza dell’Università Bicocca .
L’ intervento edilizio per la costruzione di una proprietà comunale per attività sociosanitarie denominato “Casa Protetta” con annessa area pertinenziale e area per coltivazione in campo, fa parte dell’intervento per la riqualificazione complessiva Urbanistica ed Ambientale dell’area Sud Est del territorio del Comune di Bresso.
Si è nel quartiere di Via Leopardi, sito nel tessuto del Parco Nord Milano, attraverso un Piano attuativo che interessa delle aree poste a Sud dell’aeroporto di Bresso.
In particolare l’area dedicata al presente intervento è oggetto di cessione al Comune di Bresso nell’ambito della convenzione legata al succitato piano attuativo.
CANALE VILLORESI
Come già indicato in precedenza, anche se non incluso nell’AdP, il progetto del quartiere Xxx Xxxxxx si completerà con il ripristino e l’utilizzo del Canale Derivatore di Nova (attualmente tombinato e inutilizzato) come recapito per le acque meteoriche delle reti esistenti e da realizzare nell’intero settore urbano di via Villoresi che confluirà nelle opere che verranno realizzate nell’ambito dell’AdP.