AREA ALUNNI
AREA ALUNNI
◆ PROTOCOLLI ACCOGLIENZA
-protocollo accoglienza/integrazione alunni con diversa abilità
PROTOCOLLO ACCOGLIENZA/INTEGRAZIONE ALUNNI CON DIVERSA ABILITA’
INTRODUZIONE
Il Protocollo di Accoglienza è una guida dettagliata d’informazione riguardante l’integrazione degli alunni diversamente abili e lo sviluppo di una cultura dell'integrazione sia negli alunni che negli adulti, che dia spazio ad un atteggiamento di accoglienza e solidarietà, tale da stimolare la capacità di convivenza con realtà umane diverse all’interno dell’Istituto Comprensivo.
CONTENUTI
Il Protocollo d’Accoglienza contiene principi, criteri ed indicazioni riguardanti le procedure e le pratiche per:
🗸 promuovere un inserimento ottimale degli alunni disabili;
🗸 definire i compiti e i ruoli delle figure operanti all’interno dell’istituzione scolastica, favorendo il raccordo educativo-didattico tra gli insegnanti della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo/secondo grado;
✓ identificare le linee delle possibili fasi dell’accoglienza, predisponendo una situazione facilitante e permettendo agli alunni diversamente abili la conoscenza dei nuovi insegnanti, dei nuovi compagni e del contesto scolastico in generale;
✓ tracciare le linee delle possibili fasi delle attività di facilitazione per l’apprendimento, conoscendo le strategie metodologiche e didattiche utilizzate nell’anno scolastico precedente.
DESTINATARI
E’ rivolto agli alunni diversamente abili e alle loro famiglie, ai docenti, ai collaboratori scolastici, agli assistenti educatori e a tutti coloro che operano nella scuola per l’assistenza, la cura, l’educazione e l’istruzione degli alunni disabili.
FINALITÀ
Il Protocollo d’Accoglienza si propone di:
- definire pratiche condivise tra tutto il personale all’interno dell’Istituto Comprensivo;
- facilitare l’ingresso a scuola degli alunni diversamente abili, sostenendoli nella fase di adattamento al nuovo ambiente e per tutta la durata del percorso scolastico;
- promuovere iniziative di comunicazione e raccordo tra scuola, Enti territoriali (Comune, ASL, Provincia, cooperative, Enti di formazione) e famiglie attraverso l’informazione, la collaborazione educativa, il rispetto della privacy, la trasparenza.
Il Protocollo di Accoglienza delinea, inoltre, prassi condivise di carattere:
- amministrativo e burocratico (documentazione necessaria);
- comunicativo e relazionale (prima conoscenza);
- educativo-didattico (assegnazione alla classe, monte ore, accoglienza, frequenza, coinvolgimento dell’equipe pedagogica e didattica);
- sociale (eventuali rapporti e collaborazioni della scuola con il territorio per la costruzione del “progetto di vita”).
PROGETTO INTEGRAZIONE
Le fasi principali dell’integrazione, dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo/secondo grado, sono sintetizzabili in:
1. pre-conoscenza e coinvolgimento della famiglia,
2. contatti con la scuola di provenienza e percorsi tra ordini di scuole;
3. criteri di inserimento nelle classi;
4. criteri per l’assegnazione del monte ore;
5. criteri per l’assegnazione dell’insegnante di sostegno;
6. presentazione all’equipe pedagogica;
7. inserimento, osservazione e conoscenza;
8. rapporti con gli esperti della ASL e predisposizione di percorsi personalizzati;
9. verifica e valutazione.
PRIME TAPPE D’INSERIMENTO SCOLASTICO:
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SECONDARIA DI 2° GRADO
FASI | TEMPI | ATTIVITA’ PER L’ALUNNO DISABILE |
Iscrizione | Entro fine gennaio | Nell’ambito dei percorsi di continuità tra scuola dell’infanzia , scuola primaria e secondaria di I e II grado è previsto un progetto continuità. L’alunno con la famiglia può visitare la scuola ed avere un primo contatto conoscitivo. La famiglia procede con l’iscrizione dell’alunno presso la segreteria dell’ I.C. nei termini prestabiliti. La famiglia, entro breve tempo, fa pervenire la certificazione attestante la diagnosi clinica e tutta la documentazione necessaria a favorire l’integrazione e l’assistenza scolastica. |
Pre-accoglienza | Entro maggio | Vengono organizzate attività ed incontri di continuità, funzionali alla reciproca conoscenza e inserimento futuro. |
Condivisione | Settembre | Presentazione dell’alunno diversamente abile all’equipe pedagogica e didattica di riferimento ed eventuale incontro con gli operatori ASL nel caso di alunni particolarmente gravi. |
Accoglienza | Nel corso dell’anno | Durante la prima settimana di scuola vengono proposte alle classi coinvolte attività finalizzate ad un positivo inserimento nella nuova realtà. Successivamente vengono contattati gli operatori ASL, e viene co-costruito un primo percorso didattico, mentre proseguono le fasi del progetto di accoglienza predisposto. |
PROGETTO DI ACCOGLIENZA:
COME FACILITARE IL PASSAGGIO DEGLI ALUNNI DA UN ORDINE DI SCUOLA ALL’ALTRO
FASI DEL PROGETTO
FASI | PERSONE COINVOLTE | TEMPI PREVISTI |
SCAMBIO INFORMAZIONI SULL’ALUNNO | Gruppo di lavoro handicap (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria) | Marzo - Aprile - Maggio |
CONOSCENZA DELL’AMBIENTE SCOLASTICO | Docenti di sostegno e curricolari (scuola dell’infanzia, primaria e secondaria) | Nov - Dicembre Aprile - Maggio |
CONSAPEVOLEZZA E CONDIVISIONE | Insegnanti dell’equipe pedagogica e didattica, operatori, genitori, collaboratori scolastici, neuropsichiatra/psicologo | Settembre |
COSTRUZIONE RAPPORTI INTERPERSONALI | Docente di sostegno, insegnanti curricolari, operatore socio-educativo- assistenziale, collaboratori scolastici | Settembre Ottobre |
PARTECIPAZIONE ED INCLUSIONE | Docenti di sostegno e curricolari della classe | Novembre Dicembre |
PERSONE DI RIFERIMENTO PREPOSTE ALL’ORGANIZZAZIONE RUOLI – COMPITI
PERSONALE | COMPITI |
Dirigente Scolastico | -espleta compiti consultivi ed è titolare dei rapporti con le amministrazioni locali (Comune, Provincia…) -determina la formazione delle classi -assegna i docenti di sostegno |
Funzione strumentale | -raccorda le diverse realtà (enti territoriali, enti di formazione, cooperative, scuole, ASL, famiglie) -attua il monitoraggio di progetti -promuove l’attivazione di laboratori specifici |
Coordinatore dipartimento “h” | -coordina il personale -controlla la documentazione in ingresso e predispone quella in uscita |
Docente di sostegno | -partecipa alla programmazione educativa e didattica e alla valutazione -cura gli aspetti metodologici e didattici -svolge il ruolo di mediatore dei contenuti programmatici, relazionali e didattici -tiene rapporti con la famiglia, esperti ASL, operatori comunali -fa parte del gruppo di lavoro handicap con cui coopera per un miglioramento costante del servizio - collabora alla formulazione del PEI e PDF |
Docente curricolare | -accoglie l’alunno nel gruppo classe, favorendone l’integrazione -partecipa alla programmazione e alla valutazione individualizzata - collabora alla formulazione del PEI e PDF |
Personale socio-educativo-assistenziale | -prende visione del PEI -collabora con gli insegnanti per la partecipazione dell’alunno a tutte le attività scolastiche e formative -si attiva per il potenziamento dell’autonomia, della comunicazione e della relazione dell’alunno |
Collaboratore scolastico | -su richiesta aiuta l’alunno disabile negli spostamenti interni, a mensa, nei servizi e nella cura dell’igiene personale |
ANALISI DELLA SITUAZIONE INIZIALE
Si fa riferimento a :
1. Diagnosi funzionale
2. Profilo dinamico funzionale
3. Piano educativo individualizzato
PROGRAMMAZIONE
Può essere:
1. di classe (individuata nel POF);
2. per obiettivi minimi (sono obiettivi minimi delle singole programmazioni, quindi si tratta di una programmazione semplificata e/o ridotta); è rivolta ad alunni con disabilità fisica e/o sensoriale (valutazione O.M. 395/91 art. 13);
3. differenziata (prevede interventi educativi e didattici adeguati alle capacità e potenzialità riscontrate); è rivolta ad alunni con disabilità psichica e in rari casi ad alunni con disabilità fisica e sensoriale (valutazione differenziata – promozione senza voti O.M. 395/91 art. 13).
CRITERI DI ASSEGNAZIONE DOCENTI DI SOSTEGNO
• esperienza del docente in relazione all’h. specifico
• continuità didattica
• eventuali risorse esterne (presenza di educatori comunali …)
• variabili esogene (casi assegnati allo stesso docente …)
CRITERI PER ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE ALL’ALUNNO DIVERSAMENTE ABILE
• esperienza docenti in relazione all’h. specifico
• stile insegnamento prevalente e atmosfere di classe
• disponibilità a progetti sperimentali
INDICATORI DI QUALITA’
Indicatori strutturali
(pre-condizioni organizzative del servizio scolastico e dei servizi territoriali)
1. classi di norma con 20 alunni
2. insegnante specializzato
3. classe/sezione con insegnanti aggiornati sulla tipologia specifica di disabilità
4. collaboratori scolastici per l’assistenza materiale ai diversamente abili con un discreto periodo di esperienza e corsi di formazione ove necessari (note ministeriali – Dir. Gen. Organizzazione dei servizi nel territorio del 17/09/01 e 30/11/01)
5. gruppo di lavoro di istituto
6. rapporti formalizzati tra scuola e servizi socio-sanitari (accordi di programma, convenzioni)
7. risorse finanziarie per acquisto, godimento in uso, leasing di sussidi didattici (DPR 44/01) e tecnologie supportive (strumenti informatici L. 4/2004)
8. rapporti scuola famiglia
Indicatori di processo
(realizzazione dell’integrazione)
1. diagnosi funzionale che evidenzi la disabilità e le potenzialità
2. PEI, prodotto di collaborazioni congiunte
Indicatori di risultato
(effetti che il processo di integrazione produce sugli alunni con h)
1. crescita negli apprendimenti (compresa la partecipazione a progetti e attività integrative curricolari ed extracurricolari)
2. crescita nelle capacità di comunicazione
3. crescita nella socializzazione
4. crescita nella realizzazione delle relazioni interpersonali (frequenza interazioni spontanee non sollecitate con i docenti e il gruppo classe, grado di accettazione da parte del gruppo classe)
5. numero delle assenze
6. tempi e modalità del grado di inserimento nel proseguimento degli studi
7. autovalutazione degli insegnanti e valutazione in sede di CD.
DOCUMENTAZIONE
DOCUMENTO | CHI LO REDIGE | QUANDO | ||||
DIAGNOSI FUNZIONALE | ||||||
Descrive i livelli di funzionalità | Operatori ASL (o specialisti | Viene redatta all’atto della | ||||
presenti e la previsione di | privati con opportuna | prima segnalazione. | ||||
possibile evoluzione dell’alunno | vidimazione dell’ASL) | Deve essere aggiornata | ||||
certificato | ad ogni passaggio da un ordine di scuola all’altro | |||||
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE | ||||||
Indica le caratteristiche fisiche, | Operatori socio-sanitari, | Viene aggiornato | ||||
psichiche e sociali dell’alunno, le | docenti curricolari, docente | -al termine della Scuola | ||||
possibilità di recupero, le | di sostegno, genitori | d’Infanzia, Primaria, | ||||
capacità possedute, da | dell’alunno (art. 12, commi | Secondaria di primo grado | ||||
sollecitare e progressivamente rafforzare. | 5° e 6° della L. 104/92) | e durante la Scuola Secondaria secondo | ||||
Evidenzia le aree di potenziale | grado; | |||||
sviluppo sotto il profilo | -“in via orientativa alla | |||||
riabilitativo, educativo-didattico | fine della seconda | |||||
e socio-affettivo (in base alle | elementare, della quarta | |||||
linee guida degli accordi di | elementare alla fine della | |||||
programma) | seconda media”. | |||||
D.P.R. 24 febbraio 1994 | ||||||
PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO | ||||||
E’ il documento nel quale | Gli operatori sanitari, gli | Viene redatto | entro i | |||
vengono descritti gli interventi | insegnanti curricolari, il | primi tre mesi | di ogni | |||
integrati ed equilibrati tra loro, predisposti per l’alunno; mira ad | docente di sostegno, gli operatori degli Enti Locali e | anno scolastico | ||||
evidenziare gli obiettivi, le | i genitori dell’alunno | |||||
esperienze, gli apprendimenti e | ||||||
le attività più opportune | ||||||
mediante l’assunzione concreta | ||||||
di responsabilità da parte delle | ||||||
diverse componenti firmatarie | ||||||
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA PERSONALIZZATA | ||||||
Parte integrante del PEI, | Insegnanti della classe | Viene redatta | entro i | |||
descrive gli interventi didattici | primi tre mesi | di ogni | ||||
integrati che si realizzano in | anno scolastico | |||||
classe, fissando obiettivi e | ||||||
competenze | ||||||
VERIFICA IN ITINERE | Insegnanti | di | sostegno | e | In itinere | |
Riscontro delle attività | curricolari | |||||
programmate nel PEI con | ||||||
eventuali modifiche |
(Questo documento è stato elaborato dal gruppo di lavoro handicap nell’articolazione del collegio docenti di giugno 2008).
RIFERIMENTI NORMATIVI ESSENZIALI
L 517/1977 | Integrazione a favore di alunni portatori di handicap |
CM 258/1983 | Indicazioni di linee di intesa tra scuola, EELL, USL in materia di integrazione |
CM 250/1985 | Azioni di sostegno a favore degli alunni con h. |
Sentenza Corte Costituzionale 3 giugno 1987, n.215 | |
CM 1/1988 | Continuità educativa nel processo di integrazione (modalità operative di raccordo) |
CM 262/88 Prot. n. 16676/693/GL | Oggetto: Attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n. 215 del 3 giugno 1987 - Iscrizione e frequenza della scuola secondaria di II grado degli alunni portatori di handicap |
L142/1990 Abrogata art. 34 DLgs 18 AGOSTO 2000, in ordinamento delle autonomie locali | Accordi di programma stipulati nell’ambito delle rispettive competenze tra enti locali, organi scolastici, unità sanitarie locali nell’ambito delle rispettive competenze (art.27) |
L.04/1992 | Legge quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con h. |
DM 122/94 | Costituzione GLH d’istituto (CM 258/83; D.M. n.122/94 ex l art.15 c.2 legge104/92) |
DPR 24 febbraio 1994 | Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle USL in materia di alunni con h. - accertamento della condizione di h. (art.2) - complilazione della diagnosi funzionale (art.3) - PDF (art.4) - PEI (art.5) - |
DLgs 16 aprile 1994, n.297 | Art.127 docenti di sostegno Art.313 soggetti aventi diritto Art.314 diritto all’educazione ed istruzione Art.315 integrazione scolastica (+DLgs 18 agosto 2000) Art.316 modalità di attuazione dell’integrazione scolastica Art. 318 c. 2 Prove d’esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. c. 4 Uso degli ausili necessari |
DLgs 626/1994 e D.Lgs 81/2008 | Sicurezza e diversa abilità |
L 59/1997 | Personalizzazione e individualizzazione (art.21,comma 8: L'autonomia organizzativa è finalizzata alla realizzazione della flessibilità, della diversificazione, dell'efficienza e dell'efficacia del servizio scolastico, alla integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, all'introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale. Essa si esplica liberamente, anche mediante superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione) |
L 449/1997 | Possibilità di assumere con contratto a tempo determinato insegnanti di sostegno in deroga al rapporto docenti-alunni in presenza di handicap particolarmente gravi |
DLgs 112/98 | Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 |
DM 331/1998 | Disposizioni concernenti la riorganizzazione della rete scolastica, la formazione delle classi e la determinazione degli organici Art.41 e 44: le ore di sostegno sono assegnate sulla base del piano educativo personalizzato redatto da tutto il consiglio di classe. Non ci sono più dei minimi o massimi d’orario. Tutto viene deciso dal CD o dal Gruppo di Lavoro di Istituto che vagliano la situazione globale della scuola e sulla base dei PEI decidono quante ore assegnare a ogni alunno |
L 17/1999 | Integrazione e modifica della legge-quadro 5 febbraio 1992 n. 104 per l’assistenza l’integrazione sociale e i diritti delle persone con h. |
DM 141/1999 | Formazione delle classi con alunni disabili |
TU sull’istruzione n. 297/99 | Obbligo scolastico (art. 314) |
DM 323/99 | Iter scolastico sec. superiore (art. 2) |
DPR 275/1999 | Regolamento autonomia scolastica (art. 3-4) Progettazione di percorsi organizzativi flessibili |
CCNL 1999 | Collaboratori scolastici: assistenza alla persona -Mansioni ordinarie: art. 50, com. 1 tab. A, profili professionali area A2: Profilo Collaboratore scolastico “…ausilio materiale degli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche e nell’uscita da esse. In relazione alle esigenze emergenti nel sistema formativo, con riguardo anche all’integrazione di alunni portatori d’handicap e alla prevenzione della dispersione scolastica, partecipa a specifiche iniziative di |
formazione e aggiornamento”. -Mansioni aggiuntive, con diritto a premio incentivante, art. 50, com. 1 “…assistenza agli alunni portatori d’handicap all’interno della struttura scolastica, nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale”. Per tutte le mansioni ordinarie e aggiuntive i collaboratori scolastici debbono frequentare un corso di aggiornamento. | |
L 69/2000 | Incremento del fondo |
L 328/2000 | Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali |
L 448/01, art. 22, c.1,2,3 FINANZIARIA | Le dotazioni organiche di cui al comma 1 sono definite, nell'ambito di ciascuna regione, dal dirigente preposto all'ufficio scolastico regionale, su proposta formulata dai dirigenti delle istituzioni scolastiche interessate, sentiti i competenti organi collegiali delle medesime istituzioni, nel limite dell'organico regionale assegnato con il decreto di cui al comma 2 assicurando una distribuzione degli insegnati di sostegno all'handicap correlata all'effettiva presenza di alunni iscritti portatori di handicap nelle singole istituzioni scolastiche. |
2001 | International Classification of Functioning, Disability and Health |
L 289/2002 | Attivazione di posti di sostegno in deroga al rapporto insegnanti alunno in presenza di h. gravi è autorizzata dal dirigente preposto all’ufficio scolastico regionale |
L 4/2004 | Accesso dei disabili agli strumenti informatici |
DPCM 185/2006 | Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’ alunno come soggetto in situazione di h. |
L 296/2006 | Art. 1, c. 605 lett. b) Modalità di individuazione dei soggetti h e dei criteri per la costituzione dei posti in deroga. |
CM 28/2007 | Esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’a.s.2006/07 |
CM n. 51 del 12 giugno 2007 | Adeguamento degli organici di diritto alle situazioni di fatto. |
L18/2009 | Ratifica Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità |
DPR 89/2009 | Regolamenti Primo Ciclo |
2009 | Linee guida per l’integrazione (Ministro Xxxxxxx) |
Deliberazione Giunta Regione MARCHE n. 227 del 09-02-2010 | Integrazione scolastica degli alunni con disabilità – Approvazione schemi di accordo di programma tra gli Enti competenti relativa modulistica – Avvio corso di formazione sull’ICF |