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CAPITOLATO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO, GESTIONE E CONDUZIONE DEL PROCESSO PARTECIPATIVO “CI VEDIAMO A PORTA SAN MARCO” DEL COMUNE DI LIVORNO CON IL SOSTEGNO DELL'AUTORITÀ PER LA PARTECIPAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA
Art. 1 DESCRIZIONE DEL CONTESTO E DEGLI OBIETTIVI DEL PROGETTO
Premessa
Il progetto partecipato “Ci vediamo a Porta San Marco” ha lo scopo di ridare nuova vita al quartiere San Marco evidenziandone le peculiarità e il valore storico e di creare, al contempo, una rigenerazione dal basso che inneschi una serie di future progettualità per la riqualificazione degli spazi urbani attualmente trascurati e depotenziati.
Per tale progetto il Comune di Livorno ha richiesto ed ottenuto il sostegno dall’APP, ai sensi della legge R.T. n.46/2013 sulla partecipazione, che ha valutato in via definitiva il progetto, con delibera n° 9 del 21 dicembre 2020.
In tale quadro, l’Amministrazione comunale e il responsabile operativo del progetto intendono avvalersi delle competenze e dell’expertise di un soggetto esterno esperto di processi partecipativi. Pertanto, il Comune intende individuare un soggetto esterno quale responsabile operativo della gestione del progetto, attenendosi allo stesso e assicurando la massima inclusività delle procedure, nonché la neutralità e imparzialità della gestione del processo partecipativo (art. 15, comma 2, lett. b, legge 46/2013), attraverso l’utilizzo di una comunicazione trasparente dei risultati prodotti nelle diverse fasi di partecipazione mediante la pubblicazione sui principali canali di informazione del comune.
Oggetto
Il processo partecipativo “Ci vediamo a Porta San Marco” ha come oggetto il percorso di riattivazione e di riscoperta, da parte della comunità locale, della zona posta a cavallo dei quartieri San Marco e l’area nord del quartiere Pontino nella città di Livorno, area urbana prossima al centro della città il cui fulcro nevralgico è costituito dalla piazza e dalla porta omonime. Il processo, puntando all’attivazione di pratiche intersettoriali e interdisciplinari che attingono dall’esperienza dell’urbanistica partecipata e dal mondo dell’arte (teatro, musica, light design, arte visiva) vuole innescare un percorso di rigenerazione urbana e sociale altamente innovativo (mediante una sperimentazione di urbanismo tattico ibridata da incursioni artistiche di ambito performativo), che sia capace di riaccendere l’attenzione su questo spazio interstiziale della città, attualmente caratterizzato da molti elementi di trascuratezza che lo rendono scarsamente vivibile e sotto utilizzato.
Partecipanti
Il processo partecipativo è rivolto a tutta la popolazione che abita a diverso titolo (residenti, commercianti, ecc) nell’area in oggetto. Avendo come obiettivo complessivo l’innesco di un processo di rigenerazione urbana e sociale dell’area, il processo mira a costruire un’alleanza tra i diversi attori presenti. Esso andrà così a coinvolgere i molteplici settori della comunità locale in modo da promuovere una mobilitazione cognitiva collettiva in grado di accrescere il grado di coinvolgimento degli attori locali nella costruzione di strategie condivise e nell’accensione di progetti di urbanismo tattico per ripensare l’uso dello spazio della loro città. Verrà dato particolare
rilievo al coinvolgimento della comunità giovane, nella prospettiva di offrirle spazi di possibilità per creare occasioni favorevoli a nuove opportunità di incontro.
Nello specifico, puntando al criterio della massima inclusività, il processo partecipativo intende coinvolgere attivamente:
• cittadini;
• comunità giovane (in particolare si intende reclutare la fascia di età 15-25);
• associazioni di promozione sociale;
• associazioni di volontariato;
• associazioni sportive;
• associazioni e operatori del settore culturale;
• operatori economici e imprese (turismo, artigianato, commercio, agricoltura, ristorazione);
• amministrazione locale e funzionari degli uffici comunali;
• enti pubblici.
Finalità
Il progetto mira a creare le condizioni di innesco di un processo di rigenerazione urbana e sociale dell’area, attraverso l’ibridazione di tecniche e linguaggi propri dell’urbanistica partecipata e del mondo dell’arte relazionale e partecipata, in un’esperienza di urbanismo tattico, finalizzata a perseguire i seguenti obiettivi:
• intercettare un insieme complessivo di volizioni, bisogni e visioni al futuro da parte della comunità locale per la rigenerazione urbanistica e sociale dell’area;
• ricucire il senso di comunità tra gli abitanti del quartiere in modo da riallacciare sodalizi tra gli attori coinvolti, attraverso il contributo degli aspetti performativi di natura artistica e teatrale;
• dotare il processo di un carattere fortemente simbolico e comunicativo affinché si riaccenda l’attenzione della comunità livornese sugli spazi pubblici oggetto del progetto.
Il progetto, perseguendo tali finalità, cerca di dare una risposta partecipata e condivisa alle condizioni di disagio e fragilità urbana che interessano attualmente l’area in termini di sottoutilizzazione degli spazi pubblici, degrado diffuso, scarsa sicurezza, bassa attrattività. Attraverso l’adozione di tecniche di coinvolgimento mirate al rafforzamento della comunità e del suo legame con i luoghi esso realizza interventi spaziali e performativi leggeri finalizzati a riportare lo spazio pubblico al centro dell’area e della vita degli abitanti. Esso ambisce a far tornare le piazze a essere luoghi centrali della vita dei quartieri, aree da vivere e in cui vivere, in cui Comune e cittadinanza collaborano attivamente sia nella realizzazione concreta di attività performative sia nella ideazione di future idee progettuali. Restituire gli spazi ai cittadini che potranno con attività, incontri o anche solo vivendo l’area tornare a dare un senso compiuto al termine ‘spazio pubblico’ come luogo di relazioni del quartiere.
Risultati e benefici attesi
Il progetto intende raggiungere importanti risultati a breve e lungo termine, innescando un processo rigenerativo per il quartiere San Marco di Livorno. Nel breve termine l’impatto atteso dal progetto si sostanzia in un processo di riscoperta collettiva dei luoghi da parte della comunità livornese, mediante l’azione simbolica di riapertura della Porta San Marco, così da riconnettere il quartiere al resto della città. A lungo termine, gli impatti e i benefici che il progetto vuole ottenere riguardano l’innesco di tutta una serie di progettualità dal basso, finalizzate a riqualificare l’area urbana attraverso interventi per migliorarne la sua vivibilità, per accrescerne la sicurezza e per favorire usi alternativi degli spazi attualmente trascurati e depotenziati.
I risultati attesi saranno valutati in base agli indicatori elencati nella seguente tabella.
Risultati | Indicatori da usare | |||||||
Riavvicinamento contesti di vita. | dei | cittadini | ai | propri | Numero ed intercettati. | eterogeneità | dei | partecipanti |
Costruire e consolidare coalizioni di attori in grado di esprimere progettualità dal basso sul tema della riappropriazione degli spazi pubblici della città. | Numero di patti, convenzioni, micro-progetti, ovvero tutti i documenti e atti dell’amministrazione prodotti durante questa fase per creare coalizioni. |
Inoltre, si ritiene che il processo partecipativo possa avere un impatto rilevante su paesaggio o ambiente, riferendosi ad una modalità di intervento propria dell’urbanismo tattico, ibridato da incursioni da parte del mondo dell’arte performativa.
Il progetto, infatti mira ad un miglioramento, ancorché momentaneo, degli spazi pubblici del quartiere in cui si sviluppa. Esso svilupperà quindi piccoli interventi urbanistici veloci e reversibili, di natura performativa ma di forte impatto, al fine di invertire la narrazione e la percezione che attualmente caratterizzano quest’area e di innescare un più ampio progetto di riqualificazione permanente.
Art. 2 OGGETTO DEL SERVIZIO
Le prestazioni oggetto del servizio sono riconducibili ad un insieme di metodologie e tecniche partecipative da applicarsi in osservanza della legge R.T. n.46/2013. Eventuali modifiche della suddetta normativa che rappresentino norme imperative o prescrizioni obbligatorie in materia, costituiscono clausole inserite di diritto nel presente capitolato, anche in sostituzione delle clausole difformi ivi contenute.
In particolare l’affidatario dovrà svolgere le seguenti prestazioni:
• progettare nel dettaglio e coordinare le attività delle diverse fasi del progetto;
• coordinare il processo, monitorandolo e fornendo supervisione scientifica, soprattutto per quanto riguarda l’impostazione metodologica;
• promuovere l’attivazione del territorio; favorire il dialogo tra i diversi portatori di interesse;
• selezionare il gruppo dei partecipanti secondo quanto previsto nel progetto e costituire i conseguenti gruppi di lavoro;
• operare per condurre alla presentazione di proposte realistiche sotto il piano economico- finanziario e organizzativo;
• redigere i report dei gruppi di lavoro da sottoporre all’Amministrazione;
• svolgere tutto quanto previsto nel progetto e che non sia esplicitamente a carico di altri soggetti o dell'Amministrazione.
Metodologia
Il progetto intende la partecipazione come processo di apprendimento reciproco e dinamico tra tutti i diversi attori in gioco, capace di esplicitare e valorizzare le competenze e le conoscenze tacite della comunità. Le tecniche e gli strumenti utilizzati devono perciò essere in grado di stimolare le connessioni esistenti nel territorio, attivare i cittadini, sviluppare sinergie, esplicitare possibili conflittualità e promuovere uno spazio di condivisione, analisi e confronto in un clima di trasparenza e fiducia. In questo senso, l’impostazione metodologica del progetto è di tipo semi- strutturato, in quanto gli strumenti e le tecniche previste per la sua realizzazione potranno essere parzialmente rivisti, adattati e/o integrati, in relazione agli sviluppi ed alle dinamiche attivate col percorso partecipativo e all’impatto di questo sui soggetti coinvolti.
Il carattere sperimentale del progetto, in virtù del dialogo tra due diversi settori dell’amministrazione comunale (Urbanistica, Edilizia, Cultura), prevede la messa in opera di un
pacchetto di metodologie, strumenti e tecniche innovative di natura interdisciplinare. Pertanto, il metodo proposto si basa su un approccio ibridato dai due linguaggi dell’urbanistica partecipata e dell’arte performativa applicata alla dimensione spaziale, capace di adattarsi al modificarsi continuo delle condizioni di contesto, tipico di un processo interattivo, che comunque seguirà le seguenti tappe fondamentali, identificate nelle sei fasi principali di progetto, sotto specificate.
Infine, è necessario garantire la massima inclusione rispetto ai partecipanti (piena parità di espressione di tutti i punti di vista ed eguaglianza di accesso al dibattito, considerazione per differenze di genere, orientamenti culturali e religiosi, rappresentanza di tutti gli interessi in gioco), come previsto dall’art.15.2.a L.R. 46/2013, attraverso i seguenti elementi:
• una pluralità di tecniche di reclutamento, tramite le quali, da e attraverso un primo gruppo di soggetti locali individuati nella fase iniziale del processo (associazioni locali, operatori economici, ecc), sarà costruita una estesa mappa degli attori da coinvolgere nel proseguimento del percorso di partecipazione;
• incontri di ascolto e co-progettazione diversificati e in grado, attraverso tecniche partecipative ibridate da expertise artistiche, di fornire strumenti espressivi anche a coloro che normalmente non sono in grado di esprimersi;
• attività di comunicazione e inclusione: gli step del percorso devono essere resi pubblici e ampiamente documentati ed accessibili in modo da assicurare, attraverso gli strumenti online, la massima inclusione anche da parte dei cittadini che, per vari motivi, non potranno o avranno difficoltà a partecipare direttamente al percorso;
• coinvolgimento delle scuole cittadine e delle associazioni che si occupano a vario titolo delle tematiche legate al mondo giovanile, per garantire un’ampia partecipazione dei giovani che sono il principale target del progetto;
• partecipazione di tutte le componenti sociali e demografiche della città, con particolare attenzione al coinvolgimento dei soggetti a rischio di esclusione sociale;
• tecniche partecipative dedicate;
• utilizzo della piattaforma OpenToscana – PartecipaToscana, strumento innovativo della Regione Toscana per la partecipazione, sul quale sono sviluppati i processi partecipativi sostenuti mediante gli strumenti previsti dalla legge n.46/2013;
• utilizzo dei siti internet del Comune di Livorno;
É necessario inoltre garantire la neutralità e l’imparzialità del processo (ex art.15.2.a L.R. 46/2013), attraverso i seguenti elementi:
• la terzietà del soggetto tecnico esterno incaricato di gestire il percorso, in quanto “estraneo” ai differenti “interessi in gioco” e con un ruolo, appunto, essenzialmente “tecnico”;
• garanzia della parità di espressione da parte dei facilitatori esperti, che durante gli incontri organizzeranno le discussioni tra i partecipanti ai vari laboratori secondo le regole dell’ascolto attivo e gestiranno eventuali conflitti che potranno scaturire nelle diverse fasi del progetto.
Fasi
Quanto sopra si dovrà sviluppare nelle seguenti fasi:
Fase 0 – Lancio
Nella fase iniziale del lavoro, qui definita Fase 0, verranno gettate le basi per l’avvio del processo e costituiti tutti gli elementi necessari al suo corretto svolgimento.
Il contributo dei cittadini e degli stakeholder, per essere un contributo pertinente e di qualità, richiede una base qualificata di informazione. A questo scopo saranno realizzati documenti divulgativi che in termini semplici e con rappresentazioni grafiche chiare sappiano illustrare i contenuti di massima degli incontri per i temi oggetto del processo partecipativo.
Verrà quindi creata un’immagine grafica unitaria, la quale permetterà di caratterizzare tutti gli strumenti di comunicazione e informazione dell’intero processo.
Parallelamente saranno stampati strumenti cartacei informativi e sarà predisposta la piattaforma web e i canali social dedicati (si veda punto C.4) per garantire piena trasparenza a tutto il processo così come per comunicare le attività e le iniziative programmate.
Fase 1 - Ascolto attivo e di diagnostica condivisa.
Saranno condotte diverse attività di indagine, rivolte ai cittadini residenti nell’area e ai principali stakeholder locali, attraverso l’utilizzo di tecniche dell’ascolto attivo, al fine di sondare le problematiche, i bisogni e le necessità rispetto a questo brano della città. In particolare, verranno svolte le seguenti attività:
• Interviste in profondità a testimoni privilegiati;
• Pali dell’ascolto (in numero minimo di 3);
• Passeggiate esplorative nei luoghi emblematici dell’area.
Fase 2 - Traduzione artistica e performativa dell’ascolto.
Il materiale raccolto, rielaborato tramite i linguaggi artistici, diventa oggetto e soggetto di istallazioni e performance negli spazi pubblici dell’area in oggetto, rendendone protagonisti gli abitanti e le loro relazioni con la comunità e i luoghi. L’esperienza ha lo scopo di rafforzare negli abitanti senso di comunità e generare interesse per lo spazio pubblico attraverso il coinvolgimento empatico ed emotivo.
Fase 3 - Fase di co-progettazione.
Verranno realizzati dei laboratori di progettazione partecipata con la comunità locale volti ad individuare le principali visioni, proposte ed idee per la rigenerazione futura degli spazi pubblici dell’area di intervento. E’ utile precisare che per questa fase di natura progettuale, grazie all’approccio adattativo proprio del processo, sarà possibile fornire l’indicazione più specifica degli strumenti da utilizzare soltanto dopo una prima fase di indagine sul campo, così da affinare le tecniche più adeguate al contesto.
Fase 4 - Traduzione artistica e performativa della co-progettazione.
Gli eventi e le attività di co-progettazione verranno affiancati da esperienze performative di urbanistica tattica, finalizzate ad apportare un’occupazione temporanea dei luoghi e ad una modifica dello spazio in attesa delle trasformazioni future che saranno esplorate grazie alle progettualità espresse dal percorso partecipativo. I percorsi artistici con gli abitanti hanno lo scopo di attivare la creatività, l’immaginazione e l’espressività nella sfera pubblica, esplorando le relazioni con lo spazio pubblico e la comunità. Le creazioni verranno allestite negli spazi in questione creando eventi atti a far vivere e scoprire la piazza dagli abitanti, non solo del quartiere, ma di tutta la città.
Fase trasversale - Comunicazione e coordinamento metodologico.
Durante tutto lo svolgimento del processo sarà garantita una costante attività di coordinamento metodologico (che potrà apportare allo stesso cambiamenti in corso d’opera in relazione alle condizioni di contesto che di volta in volta potranno verificarsi e funzionali al raggiungimento della massima efficacia dello stesso). Sarà inoltre portata avanti una intensa attività di comunicazione dello stato di avanzamento degli esiti dello stesso ai fini di garantire la massima trasparenza delle azioni intraprese e di amplificare di volta in volta il pubblico coinvolto.
Cronoprogramma delle fasi del progetto
Processo della durata di 6 mesi | Mar. | Apr . | Mag . | Giu . | Xx x. | Ago. |
Fase 0 Informazione e lancio | ||||||
Fase 1 Ascolto attivo e diagnostica condivisa | ||||||
Fase 2 Traduzione artistico- performativa dell’ascolto | ||||||
Fase 3 Co-progettazione | ||||||
Fase 4 Traduzione artistico- performativa della co- progettazione | ||||||
Fase trasversale Comunicazione e coordinamento metodologico |
Art. 3 IMPORTO COMPLESSIVO DEL SERVIZIO
L’importo per la progettazione, gestione e conduzione, facilitazione del processo partecipativo è quantificato in 30.000,00 € omni comprensivo di IVA e oneri dovuti di legge .
Art. 4 TEMPI DI ESECUZIONE
Il contratto avrà durata a decorrere dall’affidamento, che avverrà con convenzione, fino al termine del progetto previsto per ottobre 2021, salvo proroga concessa dall'APP della Regione Toscana.
Art. 5 REQUISITI PER LA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE
Possono partecipare alla manifestazione d’interesse soggetti singoli o associati, società e/o raggruppamenti temporanei. Sono anche consentiti RTI che coinvolgano soggetti non imprenditoriali
Art. 6 VERIFICHE SULLO SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO
Il Comune di Livorno si riserva, con ampia e insindacabile facoltà e senza che il soggetto affidatario nulla possa eccepire, di effettuare verifiche e controlli circa la perfetta osservanza, da parte dello stesso, di tutte le disposizioni contenute nel presente capitolato e, in modo specifico, controlli di rispondenza e di qualità.
Qualora dal controllo sulle prestazioni effettuate dovessero risultare delle difformità rispetto a quanto disposto nel presente capitolato nonché alle modalità di svolgimento offerte nella manifestazione d’interesse o al successivo contratto, il soggetto affidatario dovrà provvedere ad
eliminare le disfunzioni rilevate nei termini indicati nella formale contestazione effettuata, pena l’applicazione delle penalità di cui al presente capitolato .
Il soggetto affidatario, durante lo svolgimento delle attività previste, dovrà tener conto di osservazioni, chiarimenti e richieste formulate dall'Amministrazione rientranti nell’ambito del presente servizio apportando all’occorrenza eventuali integrazioni.
Art. 7 ONERI DELL'AMMINISTRAZIONE
Il Comune di Livorno svolgerà le seguenti funzioni:
• promozione ed organizzazione del gruppo di lavoro degli enti promotori, composto da rappresentanti di detti enti nei settori relativi alla cultura e all’urbanistica ed edilizia, con la funzione di costituire un ponte fra le fasi ed i risultati del processo partecipativo, le determinazioni dell’Amministrazione e le ricadute sulle attività amministrative;
• partecipazione al tavolo di accompagnamento;
• fornitura di dati e quant'altro essenziale per poter consentire che il processo partecipativo avvenga nella consapevolezza dei costi economico-finanziari e dell'impatto organizzativo delle opzioni in campo;
• indicazioni relative agli adempimenti per il rispetto della normativa di contrasto al COVID 19;
• fornitura di materiali di consumo (materiale di cancelleria, etc.);
• messa a disposizione delle risorse costituite da attrezzature, locali e spazi, qualora necessari;
• pagamento del corrispettivo dovuto all'affidatario, con le condizioni e modalità previste all'art.3.
Art. 8 ONERI E OBBLIGHI DELL’AFFIDATARIO
Tutte le spese contrattuali ivi comprese le spese di bollo e di registro saranno a carico del soggetto affidatario come pure tutte le spese occorrenti per la legalizzazione degli atti necessari alla contabilità del servizio.
Il soggetto affidatario dovrà garantire il corretto funzionamento del servizio e assumere tutti i necessari accorgimenti per garantire lo stesso nel pieno rispetto delle norme in materia e delle indicazioni riportate nel presente capitolato.
Il soggetto affidatario dovrà dichiarare di essere a conoscenza delle disposizioni normative in materia di lotta al COVID 19, e di impegnarsi al rispetto scrupoloso di dette norme in vigore ed ai successivi aggiornamenti delle medesime.
Il soggetto affidatario si impegna a trasmettere al Comune, prima dell’inizio del servizio, la documentazione di avvenuta denunzia agli enti previdenziali, ove necessario, assicurativi ed antinfortunistici.
Il soggetto è obbligato ad applicare integralmente, a favore dei propri dipendenti, tutte le norme contenute nel contratto nazionale di lavoro e negli accordi integrativi, territoriali ed aziendali e per il settore di attività e per la località dove sono eseguite le prestazioni.
In caso di utilizzo di volontari, l’affidatario è tenuto a provvedere ad idonea assicurazione per i rischi connessi all’attività dei medesimi.
Il soggetto è altresì obbligato a rispettare la vigente normativa in materia retributiva, contributiva, previdenziale, assistenziale, assicurativa, sanitaria, di solidarietà paritetica, previste per i dipendenti. Il soggetto è tenuto a presentare la documentazione amministrativa e contabile necessaria per la rendicontazione del progetto alla Regione Toscana nei tempi previsti per tale adempimento.
Il Comune provvederà al pagamento del corrispettivo dovuto all'affidatario, previa esibizione da parte di quest'ultimo della documentazione attestante il corretto adempimento delle obbligazioni di cui sopra.
Per ogni inadempimento rispetto agli obblighi di cui al presente articolo, accertato dagli enti competenti che ne richiedano il pagamento, il Comune di Livorno effettua trattenute su qualsiasi credito maturato a favore dell'appaltatore per l'esecuzione delle prestazioni.
Non è richiesta all’affidatario garanzia fideiussoria, in considerazione del valore dell’affidamento.
Art. 9 REFERENTE DEL SERVIZIO
Prima dell’inizio del servizio, l’affidatario dovrà comunicare all'Amministrazione Comunale il nominativo, l’indirizzo ed il recapito telefonico del referente del servizio. Tale referente è tenuto ad essere reperibile durante l’orario giornaliero di espletamento delle prestazioni al fine di presidiare le attività e risolvere tempestivamente gli eventuali problemi che insorgessero. In caso di assenza dovuta a qualunque causa, deve esserne garantita l'immediata sostituzione.
Il referente risponde della completa realizzazione del servizio affidato e dell’organizzazione del personale, ed avrà il compito di tenere i collegamenti operativi con l' Amministrazione Comunale.
Tutte le contestazioni di inadempienze fatte in contraddittorio con detto incaricato si intendono fatte direttamente all’affidatario.
Art. 10 INCOMPATIBILITÀ
Il soggetto affidatario non deve avere in corso, o aver avuto nell'ultimo anno decorrente dalla data di pubblicazione della gara in oggetto, rapporti di lavoro subordinato o autonomo o incarichi professionali con soggetti associativi portatori di interessi di parte relativi al processo partecipativo di cui al presente capitolato; può invece avere avuto rapporti professionali con il Comune o con altri soggetti istituzionali.
Inoltre il soggetto affidatario non deve utilizzare per il presente servizio esperti o professionisti che siano stati, negli ultimi tre anni dalla pubblicazione del presente avviso, dipendenti del Comune di Livorno, o abbiano esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto del Comune di Livorno (art. 53 del d.lgs. 165/2001).
Art.11. CODICE DI COMPORTAMENTO
Il soggetto affidatario dichiara di volersi attenere e di impegnarsi a far applicare ai propri dipendenti gli obblighi di condotta previsti dal D.P.R. n. 62/16.4.2013 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici” e successive modifiche ed integrazioni, in particolare per ciò che attiene alle norme relative all'accettazione di regali, compensi o altre utilità, agli obblighi di astensione dal prendere decisioni o svolgere attività in situazione di conflitto anche potenziali di interessi personali, del coniuge, dei conviventi dei parenti affini entro il secondo grado .
Il conflitto può riguardare interessi di qualsiasi natura anche non patrimoniali compresi quelli derivanti dall'intento di voler assecondare pressioni politiche o sindacali.
Art. 12 SICUREZZA, NORME DI PREVENZIONE INFORTUNI IGIENE
È fatto divieto al personale del soggetto affidatario di eseguire qualsiasi operazione non espressamente autorizzata e prevista specificatamente dal capitolato, con particolare riferimento all'utilizzo di macchine e /o attrezzature, energia elettrica, ecc.
Il soggetto affidatario deve porre in essere nei confronti dei propri dipendenti tutti i comportamenti dovuti in forza delle normative disposte a tutela della sicurezza ed igiene del lavoro e dirette alla prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
In particolare deve imporre al proprio personale il rispetto della normativa di sicurezza e ai propri preposti di controllare ed esigere tale rispetto.
Il soggetto affidatario deve osservare e far osservare al suo personale tutte le disposizioni legislative, le norme interne ed i regolamenti vigenti all'interno delle aree del Comune di Livorno.
Art. 13 COPERTURA ASSICURATIVA
Il soggetto affidatario prima di dare corso all’esecuzione del contratto dovrà dare dimostrazione di essere provvisto di una polizza assicurativa, di durata corrispondente a quella del contratto, che tenga indenne l’Amministrazione da tutti i rischi connessi all’esecuzione del servizio da qualsiasi causa determinata e che preveda una garanzia per la responsabilità civile per danni e per i rischi che possano derivare dall’esecuzione dello stesso.
Art. 14 PENALITÀ E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
In caso di inottemperanza alle disposizioni del presente capitolato od in caso di mancato rispetto degli obblighi contrattuali, il soggetto affidatario potrà incorrere nel pagamento di una penale graduata in rapporto alla gravità della mancata prestazione, fatta salva la risoluzione contrattuale nei casi previsti e impregiudicata l’azione per il risarcimento del danno.
L’applicazione delle penali non preclude l’esercizio di azioni giudiziarie da parte del Comune di Livorno anche al fine di ottenere il risarcimento dei danni.
L’Amministrazione Comunale effettuerà mediante il proprio personale controlli ed accertamenti sulla corretta esecuzione del contratto e sulla conformità delle prestazioni rese rispetto alle norme prescritte nel presente capitolato.
L’applicazione della penale sarà preceduta da formale contestazione, rispetto alla quale il soggetto affidatario avrà la facoltà di presentare le proprie controdeduzioni entro e non oltre dieci giorni dalla notifica della contestazione stessa.
L’importo complessivo delle penali irrogate non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale. In caso di importo superiore alla predetta percentuale l’Amministrazione procederà alla risoluzione di diritto del contratto.
Il provvedimento applicativo della penale sarà assunto con determinazione dirigenziale e verrà notificato al soggetto affidatario tramite raccomandata o PEC.
L’importo relativo all’applicazione della penale, esattamente quantificato nel provvedimento applicativo della stessa penalità, verrà detratto dal pagamento della fattura emessa oppure escusso dalla cauzione definitiva, successivamente all’adozione del provvedimento stesso.
In caso che l’affidatario ritardi per negligenza la consegna dell’affidamento o in caso di mancato rispetto della tempistica prevista per le fasi di cui all’art. 2, l’Amministrazione Comunale applicherà, per ogni giorno di ritardo fino ad un massimo di 30 giorni, una penale da 100,00 € a 300,00 € in relazione alla gravità ed al perdurare del ritardo stesso. Trascorso tale periodo il Comune potrà risolvere anticipatamente il contratto incamerando la cauzione a prima richiesta riservandosi il diritto di agire legalmente per eventuali danni.
L’Amministrazione procederà alla risoluzione di diritto del contratto, oltre che nei casi già indicati nel presente articolo, nei seguenti casi:
• ove l'affidatario e i suoi dipendenti assumano comportamenti tali da far venir meno il rispetto dei principi di imparzialità connessi con la particolare tipologia del servizio da svolgersi;
• ove l'affidatario utilizzi personale e mezzi di livelli e qualità difformi rispetto a quelli proposti in sede di manifestazione d'interesse;
• ove l'affidatario subappalti tutto o parte del servizio senza autorizzazione da parte del Comune;
• ove l'affidatario non rispetti le incompatibilità e le norme comportamentali previste nel presente capitolato;
• nel caso in cui l’affidatario ponga in essere frodi verso il Comune, sia dichiarato fallito o sottoposto a procedure concorsuali o non versi i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori per legge nei confronti dell’INAIL e degli Istituti di Previdenza;
• in caso di comportamenti od omissioni da parte dell'affidatario che siano tali da pregiudicare il rapporto fiduciario connesso con il servizio;
• in tutti i casi di grave o reiterata negligenza nello svolgimento del servizio, o anche nei casi in cui tali comportamenti comportino il venir meno del necessario rapporto fiduciario con l’Amministrazione ;
• per tutti gli altri casi contemplati dalla legislazione vigente.
Art. 15 AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
Si procederà all’affidamento del servizio mediante valutazione delle manifestazioni d'interesse presentate dai soggetti di cui all’art.5 entro il termine previsto nell'avviso da pubblicarsi sul sito del Comune di Livorno. A tale scopo sarà costituita una commissione di cui faranno parte rappresentanti del Comune di Livorno.
L’affidamento avverrà tenendo conto degli elementi previsti nell’avviso di manifestazione d’interesse.
Il Comune di Livorno si riserva la facoltà di affidare il sevizio anche in presenza di una sola manifestazione d'interesse valida, sempre che sia ritenuta adeguata e congrua.
I risultati della valutazione saranno accolti in apposito verbale.
Resta facoltà all’Amministrazione di non procedere all’affidamento del servizio qualora tutte le manifestazioni debbano considerarsi inadeguate.
Art. 16 SUBSERVIZIO
Il servizio non può essere sub affidato. Tuttavia possono essere affidate a terzi attività collaterali quali a titolo esemplificativo la redazione di materiale stampato, la realizzazione di programmi informatici o telematici. In ogni caso le attività da affidarsi a terzi debbono essere preventivamente autorizzate dal Comune.
Art. 17 RECESSO
L’Amministrazione si riserva la più ampia facoltà di recesso in ogni momento del contratto, liberamente riconosciuta ed accettata senza eccezioni dell’affidatario, mediante l’invio di lettera raccomandata al soggetto affidatario. In tale caso spetterà all’Amministrazione il pagamento del servizio regolarmente eseguito senza che il soggetto affidatario possa avanzare alcuna pretesa di indennizzi.
L’affidatario non ha la facoltà di recedere dal contratto
Art. 18 FLUSSI FINANZIARI (art. 3 legge n. 136/13.8.2010 e s.m.i.)
Allo scopo di assicurare la tracciabilità dei flussi finanziari connessi all’servizio in oggetto, fermo restando quanto previsto dall’art. 3, quinto comma, della legge n.136/13.8.2010, il soggetto affidatario assume su di sé l’obbligo di utilizzare uno o più conti bancari o postali presso banche o presso la Società Poste Italiane S.P.A. dedicati, anche non in via esclusiva.
Tutti i movimenti devono essere registrati su conti correnti dedicati e, salvo quanto previsto dall’art. 3, terzo comma, della suddetta legge n.136/13.8.2010, devono essere effettuati esclusivamente tramite lo strumento del bonifico bancario o postale.
Ogni eventuale inottemperanza a quanto sopra previsto costituirà clausola risolutiva espressa del contratto, ai sensi dell’art. 3, ottavo comma, della predetta legge n.136/13.8.2010, con la facoltà del Comune di Livorno di esigere il risarcimento del danno.
L’Amministrazione si riserva, inoltre, di svolgere tutti i controlli necessari affinché i contratti sottoscritti con i soggetti a terzi a cui siano affidate attività collaterali i sensi del’art.15 contengano una clausola a pena di nullità assoluta del contratto con la quale ciascuno di essi assume gli obblighi di tracciabilità dei flussi finanziari dei cui alla legge 136/2010.
ART.19 RINVIO
Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato di fa riferimento alla normativa nazionale e regionale in materia di affidamento di servizi.
Art. 20 RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE
Per la risoluzione di qualunque controversia insorta sarà adita l’Autorità Giudiziaria Ordinaria competente. Foro territoriale competente è quello di Livorno.
TIPO
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Contrassegno Elettronico
IMPRONTA (SHA-256): 41d5244faab9ec8a8ef7f4a62ab59f05827b57eab2d3ff338962352339f6964e
Firme digitali presenti nel documento originale Xxxxxxx Xxxxxxxx
Dati contenuti all'interno del Contrassegno Elettronico Determinazione N.1827/2021
Data: 08/03/2021
Oggetto: PROGETTO PARTECIPATIVO “CI VEDIAMO A PORTA SAN MARCO” – APPROVAZIONE SCHEMA DI AVVISO DI INTERESSE E RELATIVO CAPITOLATO – PUBBLICAZIONE SULLA RETE CIVICA.
Ai sensi dell’articolo 23-ter, comma 5, del D.Lgs. 82/2005, le informazioni e gli elementi contenuti nel contrassegno generato elettronicamente sono idonei ai fini della verifica della corrispondenza al documento amministrativo informatico originale. Si precisa altresì che il documento amministrativo informatico originale da cui la copia analogica è tratta è stato prodotto dall’amministrazione ed è contenuto nel contrassegno.
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