LOTTO N. 3: CATEGORIA
All. B3)
OGGETTO: PROCEDURA PER L’INDIVIDUAZIONE DI UN SOGGETTO GESTORE PER LA PROSECUZIONE DEI SERVIZI DI PROTEZIONE PER TITOLARI DI PROTEZIONE INTERNAZIONALE E PER I MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI (SIPROIMI). PERIODO 1 GENNAIO 2021-31 DICEMBRE 2022.
CAPITOLATO SPECIALE D’APPALTO (CSA)
LOTTO N. 3: CATEGORIA
MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
CODICE PROG-447-PR-2
CIG: 850515431D
INDICE
Art. 1 – PREMESSE
Art. 2 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO Art. 3 – DEFINIZIONI
Art. 4 – OGGETTO DELL'APPALTO – QUADRO DI RIFERIMENTO Art. 5 – IMPORTO DELL’APPALTO E SUDDIVISIONE IN LOTTI Art. 6 – DURATA DELL’APPALTO, OPZIONI E RINNOVI
Art. 7 – DESTINATARI DEI SERVIZI E NUMERO MASSIMO SOGGETTI ACCOGLIBILI Art. 8 – DIRITTI DEL MINORE
Art. 9 – STRUTTURE
Art. 10 – PROGETTO EDUCATIVO GENERALE DELLA STRUTTURA
Art. 11 – PIANO ORGANIZZATIVO DEL PERSONALE DELLA STRUTTURA Art. 12 – CARTA DEI SERVIZI
Art. 13 – PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE Art. 14 - IL TUTOR
Art. 15 – EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
Art. 16 – TEMPI E PROROGHE DELL’ACCOGLIENZA
Art. 17 – SERVIZI E COMPITI DEL SOGGETTO ATTUATORE
Art. 18 – ATTIVITÀ CONNESSE ALL’INGRESSO DEL MINORE NELLA STRUTTURA
Art. 19 – ATTIVITÀ PREVISTE DURANTE IL SOGGIORNO DEL MINORE NELLA STRUTTURA Art. 20 – PROGRAMMAZIONE E PROGETTO EDUCATIVO
Art. 21 – ATTUAZIONE DEL PROGETTO Art. 22 – SERVIZIO DI SORVEGLIANZA
Art. 23 – PERSONALE E ORGANIZZAZIONE Art. 24 – TUTELA DELLA SALUTE
Art. 25 – DOCUMENTAZIONE
Art. 26 – VINCOLI ORGANIZZATIVI Art. 27 – CENTRALE OPERATIVA
Art. 28 – AGGIORNAMENTO E GESTIONE DELLA BANCA DATI
Art. 29 – RENDICONTAZIONE E ALTRI ADEMPIMENTI CONTABILI E AMMINISTRATIVI Art. 30 – SUBAPPALTO
Art. 31 – VOLONTARIATO, SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO E TIROCINI
Art. 32 – ORGANIZZAZIONE, COMPITI E FORNITURE A CARICO DEL COMUNE Art. 33 – COMPITI DEL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Art. 34 – ORGANICO E QUANTITA' DI PRESTAZIONI Art. 35 – MODIFICA DEL CAPITOLATO/CONTRATTO
Art. 36 – RESPONSABILITA’ E COPERTURE ASSICURATIVE Art. 37 – DIRETTORE DELL'ESECUZIONE
Art. 38 – LIQUIDAZIONE E PAGAMENTI
Art. 39 – OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
Art. 40 – SUPERVISIONE, CONTROLLO E VERIFICHE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE Art. 41 – MONITORAGGIO EX D.M. 18.11.2019
Art. 42 – CONTESTAZIONI Art. 43 – PENALI
Art. 44 – RECESSO
Art. 45 – SOSPENSIONE E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Art. 46 – CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
Art. 47 – PROCEDURE DI AFFIDAMENTO IN CASO DI FALLIMENTO DELL'ESECUTORE O RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Art. 48 – GARANZIA DEFINITIVA
Art. 49 – OBBLIGHI DELLA DITTA NEL RISPETTO DEL D.LGS. N. 81/20
Art. 50 – POLITICA INTEGRATA QUALITA’– AMBIENTE- SOSTENIBILITA’ EVENTI DEL COMUNE DI FERRARA
Art. 51 - DOMICILIO DELL’APPALTATORE Art. 52 – CONTROVERSIE
Art. 53 – TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Art. 54 – RINVIO
- PIANO FINANZIARIO PREVENTIVO
Art. 1 – PREMESSE
Fin dai primi anni duemila il Comune di Ferrara ha dato la propria disponibilità all’accoglienza ed all’inclusione dei richiedenti asilo e rifugiati, proponendosi come ente locale titolare del sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (ex Sprar) a seguito delle disposizioni di cui alla L. n. 189/2002. Sin dal 2006 il Comune di Ferrara ha partecipato ai progetti di accoglienza integrata per stranieri.
Il Comune di Ferrara è titolare di tre progettualità con scadenza al 31.12.2019 per servizi di accoglienza integrata nell’ambito del Sistema di protezione per i titolari di protezione internazionale ed i minori stranieri non accompagnati per il triennio 2017-2019, sistema SIPROIMI (ex SPRAR), attivati e finanziati a valere sul Fondo Nazionale delle Politiche ed i Servizi dell’Asilo (FNPSA) di cui al DM 10 agosto 2016:
- codice PROG-445/1, categoria Ordinari (accoglienza ordinaria), per un totale di 84 posti, con l’adesione dei comuni di Argenta, Cento, Comacchio, Fiscaglia, Jolanda di Savoia, Masi Torello, Tresigallo (ora Tresignana), nei cui territori si trovano strutture che ospitano beneficiari ex Sprar;
- codice PROG-446/1, categoria Disagio Mentale (accoglienza di beneficiari con necessità di assistenza sanitaria, sociale e domiciliare, specialistica e/o prolungata o con disagio mentale o psicologico), per un totale di 8 posti;
- Codice PROG-447/1, categoria Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA), per un totale di 36 posti, di cui 18 posti per minori, 11 posti per neo maggiorenni e 7 posti per accoglienza in famiglia (progetto VESTA).
Con deliberazione GC-2019-722 del 20.12.2019, il Comune di Ferrara ha approvato la prosecuzione sino al 31.12.2022 dei servizi di accoglienza del sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi), finanziati dal Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell’asilo, autorizzando il servizio comunale competente a formalizzare la domanda di prosecuzione dei progetti in essere al 31.12.2019, categoria Ordinari, categoria Disagio mentale, categoria Minori Stranieri Non Accompagnati, per i posti disponibili ed attivi, secondo le modalità ed i contenuti definiti dal DM 18 novembre 2019.
Con Decreto del Ministero dell’Interno Prot. n. 16288 del 10 agosto 2020, sono stati ammessi alla prosecuzione dal 01.01.2021 al 31.12.2022 i progetti Siproimi scaduti il 31.12.2019 e prorogati fino al 31.12.2020, tra cui rientrano i 3 progetti Siproimi del Comune di Ferrara.
In particolare, il progetto MSNA è stato ammesso in prosecuzione come segue:
Codice progetto | Ente locale | Tipologia di accoglienza | Periodo di finanziamento della prosecuzione | Posti | Finanziamento annuale assegnato |
36 | |||||
PROG-447-PR-2 | Ferrara | MSNA | 01.01.2021- 31.12.2022 | (di cui 24 minorenni, 8 neomaggiorenni, 4 neomaggiorenni accolti in | € 827.110,19 |
famiglia) |
Con Decreto del Ministero dell’Interno del 18.11.2019 sono state approvate le “Modalità di accesso degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo e di funzionamento del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi) (19A07582)” (GU n.284 del 4-12-2019).
Art. 2 – NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il quadro normativo di riferimento è costituito fondamentalmente dai seguenti documenti:
- Legge n. 184/1983, così come modificata dalla legge 28.03.2001 n. 149 "Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, recante «Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori», nonché al titolo VIII del libro primo del codice civile";
- D.G.R. 19 dicembre 2011, n. 1904 “Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari” e ss.mm.ii, come temporaneamente derogata dalla D.G.R. 11 settembre 2014, n. 1490;
- D.Lgs. 18.08.2015 n. 142 “Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all'accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale;
- Legge 07.04.2017 n. 47 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”;
- Decreto del Ministero dell’Interno del 18.11.2019 “Modalità di accesso degli enti locali ai finanziamenti del Fondo nazionale per le politiche ed i servizi dell'asilo e di funzionamento del Sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati (Siproimi)”;
- Decreto Legge 21.10.2020 n. 130 “Disposizioni urgenti in materia di immigrazione, protezione internazionale e complementare, modifiche agli articoli 131-bis, 391-bis, 391-ter e 588 del codice penale, nonché misure in materia di divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico trattenimento, di contrasto all'utilizzo distorto del web e di disciplina del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale”;
- “Manuale Operativo per l’attivazione e la gestione dei servizi di accoglienza e integrazione per richiedenti e titolari di protezione internazionale”, di seguito denominato “Manuale Operativo”;
- “Manuale unico di rendicontazione”;
- “Manuale di utilizzo del sistema di gestione della Banca Dati del Servizio Centrale per operatori e visitatori”;
- Circolari e note operative del Servizio Centrale.
I documenti sono consultabili e scaricabili dal sito web: xxxx://xxx.xxxxxxxx.xx.
Art. 3 – DEFINIZIONI
Stazione Appaltante o S.A.: Comune di Ferrara – Settore Servizi alla Persona – Servizio Politiche Sociali, Sanitarie e Abitative – Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx x. 000 - 00000 Xxxxxxx – Tel. 0532/419690 – xxx.xxxxxx.xx.xx
– PEC xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxx.xx.xx - C.F. e P.I. 00297110389.
CSA: Capitolato Speciale d’Appalto.
Operatori Economici o O.E.: partecipanti alla procedura di gara.
Soggetto Attuatore: impresa che risulterà aggiudicataria e affidataria dei servizi di cui al presente CSA.
RUP - Responsabile Unico del procedimento: Dott.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx, Dirigente del Settore Servizi alla Persona, nonché del Servizio Politiche Sociali, Sanitarie e Abitative del Comune di Ferrara, Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx x. 000 - 00000 Xxxxxxx – e-mail: x.xxxxxxxx@xxxxxx.xx.xx.
DEC – Direttore Esecuzione del Contratto: Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx, Responsabile U.O. rapporti con ASP e programmazione delle politiche socio-sanitarie, Servizio Politiche Sociali e Sanitarie del Comune di Ferrara, Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx x. 000 - 00000 Xxxxxxx – e-mail: x.xxxxxxx@xxxxxx.xx.xx.
Progetto PROG-447-PR-2: domanda di contributo relativa alla ripartizione delle risorse iscritte nel Fondo Nazionale per le Politiche e i Servizi dell’Asilo presentata al Ministero dell’Interno, ammessa a finanziamento in prosecuzione per il biennio 2021-2022.
Minore straniero non accompagnato (MSNA): il cittadino di paesi terzi o apolide di età inferiore ai diciotto anni che si trova nel territorio nazionale privo di assistenza e rappresentanza legale o colui che pur avendo compiuto i 18 anni di età, resta in accoglienza nei tempi e con le modalità previste nel DM 18.11.2019.
Ufficio Competente: U.O. rapporti con ASP e programmazione delle politiche socio-sanitarie del Servizio Politiche Sociali, Sanitarie e Abitative – Settore Servizi alla Persona del Comune di Ferrara, Xxxxx xxxxx Xxxxxxxx x. 000 - 00000 Xxxxxxx – Tel. 0532/419690.
Servizio Sociale Professionale: Assistenti Sociali ed educatori professionali operanti in ASP Ferrara – Centro Servizi alla Persona, titolari della presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, in base al contratto di servizio in essere.
Responsabile di Progetto: figura individuata dal Soggetto Attuatore quale referente dell’intero progetto. Egli sovrintende a tutte le attività previste nel presente capitolato, è responsabile dell'intero servizio affidato, dei rapporti con il Settore Servizi alla Persona del Comune di Ferrara, delle comunicazioni con l’Ente e della produzione e trasmissione della documentazione obbligatoria da fornire all’Amministrazione Comunale ed al Servizio Centrale SIPROIMI. Il nominativo del responsabile di progetto deve essere comunicato al Comune insieme a un recapito telefonico che ne assicuri la reperibilità 24 ore al giorno. Detto nominativo va inserito inoltre nella piattaforma FNAsilo.
Equipe multidisciplinare: L’ente attuatore è tenuto a garantire la presenza di un’equipe multidisciplinare con competenze adeguate ai servizi previsti nel progetto di accoglienza. L'equipe lavora in sinergia con le figure professionali e le competenze presenti negli altri servizi pubblici locali. L’equipe è composta da personale specializzato e con esperienza pluriennale, adeguato al ruolo ricoperto e in grado di garantire
un'effettiva presa in carico delle persone in accoglienza; L’equipe garantisce adeguate modalità organizzative nel lavoro e l'idonea gestione di programmazione e coordinamento. Nel caso di accoglienza di persone portatrici di specifici bisogni o di vulnerabilità o di accoglienza di minori si deve prevedere all'interno dell'equipe figure con esperienza e professionalità adeguate. L’equipe è incaricata di monitorare il corretto svolgimento delle mansioni del personale impiegato nell'ambito degli interventi Siproimi.
Responsabile della tenuta e aggiornamento della Banca Dati SIPROIMI: Coordinatore di progetto, con delega da parte del Responsabile del Progetto ai sensi dell’art. 37 delle Linee Guida.
Tutor: operatore individuato dai soggetti attuatori quale riferimento principale del minore e suo referente privilegiato per i rapporti con i familiari, con la scuole e con i servizi sociali e sanitari; predispone l’attuazione delle azioni previste nel progetto educativo individuale.
Mediatore: soggetto con ottima conoscenza della lingua madre del minore. La mediazione è una forma di intervento a sostegno dei minori sia nel rapporto con le istituzioni e con i servizi, sia nei loro percorsi di integrazione sociale.
Luogo di svolgimento del servizio: Comune di Ferrara.
Art. 4 – OGGETTO DELL'APPALTO – QUADRO DI RIFERIMENTO
Il presente Capitolato Speciale d’Appalto (di seguito CSA) contiene le informazioni relative all’appalto per l’affidamento dei servizi di accoglienza, integrazione e tutela rivolti ai minori stranieri non accompagnati nell'ambito del Progetto SIPROIMI–PROG-447-PR-2 a valere sul Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi per l'Asilo di cui al D.M. 18.11.2019.
L’appalto è finanziato dal Ministero dell’Interno con Decreto Prot. n. 16288 del 10 agosto 2020, per il periodo dal 01.01.2021 al 31.12.2022.
Obiettivo generale del progetto è quello di garantire, in strutture regolarmente autorizzate messe a disposizione dell’ente attuatore, l'accoglienza e percorsi di autonomia ed integrazione socio-lavorativa a favore di n. 36 beneficiari maschi - categoria MSNA minori stranieri non accompagnati, di cui:
- n. 24 accolti in comunità residenziale per MSNA;
- n. 8 inseriti in percorsi di autonomia per neo maggiorenni
- n. 4 inseriti in percorsi di accoglienza in famiglia tutti collocati sul territorio del Comune di Ferrara.
Il progetto relativo alla attività attualmente in esecuzione potrà essere richiesto per essere visionato agli uffici del Settore Servizi alla Persona del Comune di Ferrara, via e-mail al seguente indirizzo: xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxx.xxxxxx.xx.xx.
In particolare il progetto fissa i seguenti obiettivi:
a. offrire accoglienza ai MSNA, in strutture che garantiscano la loro protezione e ove possano beneficiare dell’assistenza e della tutela necessaria a consentire loro di intraprendere un percorso personale di crescita e di inclusione;
b. assicurare un sistema di gestione dei casi integrato;
c. rafforzare la tutela del minore attraverso la definizione di un Progetto Socio – Educativo individualizzato e condiviso con particolare attenzione sulla mediazione etno - clinica e linguistico – culturale;
d. assicurare un percorso graduale alla vita autonoma, agli impegni lavorativi, alla gestione della casa, alle relazioni con le istituzioni e i servizi mediante l’individuazione/progettazione di percorsi formativi basati sulle attitudini e gli interessi del minore e con il coinvolgimento diretto del minore stesso;
e. supportare i minori nell’acquisizione di capacità linguistiche e relazionali adeguate e nell’acquisizione di regole e stili di vita che li rendano in grado di affrontare le tappe successive della loro crescita.
I percorsi e le azioni di accoglienza integrata sono condivisi con il Comune di Ferrara anche per il tramite di ASP Ferrara – Centro Servizi alla Persona, quale soggetto delegato alle funzioni di assistenza e tutela dei minori, nonché dei servizi territoriali dell’Azienda USL di Ferrara. I percorsi e le azioni di accoglienza integrata del progetto Siproimi – MSNA sono sviluppati tenendo in considerazione le collaborazioni e sinergie con i soggetti istituzionali (Centri per l’Impiego, Formazione Professionale, Centri per l’Istruzione degli Adulti, Procura della Repubblica, Giudice Tutelare, ecc.) e del Terzo settore presenti sul territorio.
Art. 5 – IMPORTO DELL’APPALTO E SUDDIVISIONE IN LOTTI
Ai sensi dell’art. 51, comma 1 del Codice dei Contratti, l’appalto è costituito da 3 (tre) lotti funzionali:
LOTTO 1 | “Categoria ordinari” Codice progetto PROG-445-PR-2 |
LOTTO 2 | “Categoria Disagio mentale” Codice progetto PROG-446-PR-2 |
LOTTO 3 | “Categoria Minori Stranieri Non Accompagnati” Codice progetto PROG-447-PR-2 |
Il progetto per il biennio 2021 - 2022 è finanziato dal Ministero dell’Interno con D.M. Prot. n. 16288 del 10.08.2020, a valere sul Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi dell’Asilo (FNPSA).
Il Ministero dell’Interno ha rimodulato il Piano Finanziario Preventivo di ciascun progetto, determinando i nuovi importi del finanziamento ministeriale assegnato a ciascun Ente locale titolare di progettualità Siproimi che, per quanto riguarda il Comune di Ferrara per il progetto MSNA corrispondono a:
Codice progetto | Ente locale | Tipologia di accoglienza | Periodo di finanziamento della prosecuzione | Posti | Finanziamento annuale assegnato |
LOTTO 3 PROG-447-PR-2 | Ferrara | MSNA | 01/01/2021- 31/12/2022 | 36 (di cui 24 minorenni, 8 neomaggiorenni, 4 neomaggiorenni accolti in famiglia) | € 827.110,19 |
Si precisa che tra le novità e modifiche introdotte dalla normativa inerente la prosecuzione dei servizi Siproimi vi è la soppressione dell’obbligo di cofinanziamento da parte dell’Ente Titolare per via delle modifiche introdotte dal D.L. n. 113/2018, convertito con modifiche nella L. n. 132/2018 (art. 12).
In aderenza a quanto riportato su “I nuovi form del PFP Siproimi - Disposizioni Operative”, pubblicato dal Servizio Centrale del Sistema di Protezione per richiedenti asilo e rifugiati, sono imputati tra i costi del progetto a carico del FNSPA “… tutte le spese connesse agli oneri derivanti dalle procedure di selezione dei soggetti del privato sociale e ai costi di gestione amministrativa in capo sia all’ente locale che ad eventuali enti attuatori”.
Tra le suddette spese va considerato quanto segue:
a) ai sensi dell’art. 31 DM 18.11.2019 l'ente locale ha l'obbligo di avvalersi della figura di un revisore contabile indipendente, che assume l'incarico di effettuare le verifiche amministrativo-contabili di tutti i documenti giustificativi originali relativi a tutte le voci di rendicontazione, della loro pertinenza al piano finanziario preventivo o rimodulato, della esattezza ed ammissibilità delle spese in relazione a quanto disposto dalla legislazione nazionale europea, dai principi contabili e da quanto indicato nel Manuale unico per la rendicontazione; l'incarico di revisione può essere affidato a professionisti o società di servizi o di revisione contabile, ed il Comune di Ferrara tratterrà a tal fine, a monte della determinazione della base d’asta dall’importo totale del finanziamento del Ministero dell’Interno € 7.500,00 annui per l’incarico al revisore indipendente del progetto Siproimi cat. Minori Stranieri Non Accompagnati 2021-2022;
b) costi di gara, comprensivi dei costi afferenti alle attività di predisposizione e di controllo delle procedure di gara e di esecuzione dei contratti pubblici in capo alle figure del RUP e del DEC, quantificati in € 1.100,00 annui per il progetto Siproimi cat. Minori Stranieri Non Accompagnati 2021- 2022.
Il lotto MSNA dell’appalto in oggetto presenta pertanto il seguente quadro economico:
CATEGORIA | CONTRIBUTO MINISTERIALE CONCESSO Col. A | PROGETTO VESTA Col. B | REVISORE DEI CONTI Col. C | COSTI DI GARA Col. D | TOTALE Col. E (Col A - Col. B, C e D) | I.V.A. al 22% Col. F (calcolata sul totale della Col. E) | VALORE AFFIDAMENTO ANNUALE Col. G (Col. E – Col. F) |
LOTTO 3 MSNA | € 827.110,19 | € 16.800,00 | 7.500,00 € | € 1.100,00 | € 801.710,19 | € 144.570,69 | € 657.139,50 |
L’importo degli oneri per la sicurezza da rischi da interferenze è pari a € 0,00.
Ai sensi dell’art. 23, comma 16 Codice dei Contratti, l’importo posto a base di gara comprende i costi della manodopera, per i quali le “Disposizioni Operative per i nuovi form del PFP Siproimi” (xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/Xxxxxxxxxxxx-xxxxxxxxx-xxx-xx-xxxxxxxxxxxx-XXX.xxx) stabiliscono che è prevista una percentuale da applicare rispetto al costo complessivo di progetto, quale limite massimo di imputazione, pari al 50% per i progetti DM, applicato solo alla sezione denominata Equipe multidisciplinare.
In forza di tutto quanto sopra esposto gli importi complessivi previsti a base di gara, ottenuti detraendo dal finanziamento ministeriale gli oneri a carico dell’ente locale (costi per l’IVA sui servizi resi dall’ente attuatore, costi del revisore contabile indipendente, costi connessi all’espletamento delle procedure di affidamento), ammontano come segue:
Quantità contrattuali | Valore annuale | Valore (base di gara) | Opzione di rinnovo 3 anni | Valore globale presunto | |
Lotto 3 (MSNA) | 2 anni | 657.139,50 | 1.314.279,00 | 1.971.418,50 | 3.285.697,50 |
Il Ministero dell’Interno ha specificato espressamente (6dm18-19.Faq-Utilizzo-economie-1) che l’utilizzo dell’importo ottenuto dalle eventuali economie che si dovessero verificare in conseguenza del diverso regime fiscale degli enti attuatori, potrebbe avvenire utilizzando la previsione contenuta nel codice dei contratti ai fini dell’esercizio della facoltà per gli enti locali di affidamento dei servizi cd. complementari; tali servizi dovranno essere individuati compiutamente negli atti di gara (ai sensi degli articoli 63 e 106), indicando specificatamente i servizi complementari cui dedicare l’eventuale economia di gara, anche in relazione al relativo valore economico; le attività proposte devono essere coerenti con il progetto originario e già finanziato, non costituendo modifica al progetto originario che, anzi, dovrà risultare valorizzato.
Il Comune di Ferrara intende pertanto prevedere l’utilizzo delle economie di gara che dovessero verificarsi in caso di diverso regime fiscale degli enti attuatori affidatari (quindi con applicazione di un’aliquota di imposta pari al 5% anziché il 22% come calcolata nello schema sopra riportato, ovvero per un risparmio d’imposta di
€ 144.570,69 - € 38.176,68 = € 106.394,01 annui), indicando quali possibili servizi complementari cui dedicare l’economia i seguenti aggregati di spesa da modello ministeriale PFP:
CODICE | DESCRIZIONE SPESA |
A | Costo del personale |
D | Spese direttamente riconducibili alla presa in carico dei beneficiari |
nel rispetto dei vincoli e delle percentuali ministeriali di cui alle “Disposizioni Operative per i nuovi form del PFP Siproimi” (xxxxx://xxx.xxxxxxxx.xx/xx-xxxxxxx/xxxxxxx/0000/00/Xxxxxxxxxxxx-xxxxxxxxx-xxx-xx- compilazione-PFP.pdf).
Art. 6 – DURATA DELL’APPALTO, OPZIONI E RINNOVI
6.1. Durata
La durata dell’appalto (escluse le eventuali opzioni) è di anni 2, dal 01.01.2021 al 31.12.2022, in relazione alla deroga alla ordinaria durata triennale dei progetti Siproimi operata con disposizioni ministeriali e normative durante l’anno 2020.
6.2. Rinnovo
Alla scadenza di cui all’art. 6.1, il Comune di Ferrara si riserva la facoltà di rinnovo per ulteriori tre anni, vincolata all’approvazione del finanziamento per il triennio successivo e se compatibile con eventuali ulteriori disposizioni del Ministero dell’interno, anche per un solo lotto, in caso di esito soddisfacente del primo periodo contrattuale.
6.3. Proroga tecnica
Resta inteso che, allo scadere del contratto il Comune di Ferrara si riserva la facoltà di effettuare la proroga
tecnica nelle more dell’espletamento della nuova gara per l’individuazione dell’ente gestore, sulla base di specifiche indicazioni del Ministero dell’Interno per un periodo massimo di sei mesi ai sensi dell’art. 106, comma 11, del Codice Contratti. A tale fine l’Appaltatore è tenuto a continuare la gestione alle medesime condizioni tenuto conto degli importi stabiliti dal nuovo decreto ministeriale in vigore al momento della proroga.
Art. 7 – DESTINATARI DEI SERVIZI E NUMERO MASSIMO SOGGETTI ACCOGLIBILI
Beneficiari degli interventi e dei servizi di cui alla presente procedura sono i Minori stranieri non accompagnati (MSNA) in quanto cittadini di paesi terzi o apolidi di età inferiore ai diciotto anni che entrano nel territorio degli Stati membri dell’UE senza essere accompagnati da una persona adulta responsabile per essi in base alla legge o agli usi, finché non ne assuma effettivamente la custodia una persona per essi responsabile, ovvero i minori che vengono lasciati senza accompagnamento una volta entrati nel territorio di uno Stato membro – Legge 47/2017 art. 2.
Il progetto prevede l’accoglienza di n. 36 beneficiari maschi - categoria MSNA minori stranieri non accompagnati, di cui:
- n. 24 accolti in comunità residenziale per MSNA;
- n. 8 inseriti in percorsi di autonomia per neo maggiorenni
- n. 4 inseriti in percorsi di accoglienza in famiglia
tutti collocati sul territorio del Comune di Ferrara, in strutture messe a disposizione dal soggetto attuatore.
Art. 8 – DIRITTI DEL MINORE
Il soggetto attuatore si impegna ad organizzare un servizio in forma integrata e unitaria, che tenga conto, quale principio preminente nella scelta e nella predisposizione di tutte le azioni poste in essere, del “superiore interesse del minore”, così come stabilito dall’art.3 comma 1 della “Convenzione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”.
Per tutto quanto non definito e specificato nel presente capitolato si applicano le norme stabilite dalle Linee Guida enunciate dal Ministero dell’Interno nel Decreto del 18.11.2019 e dal SIPROIMI in materia di accoglienza con particolare riguardo ai MSNA.
Il soggetto attuatore si impegna ad attivare servizi destinati a garantire i diritti di cui i minori sono portatori attraverso un articolato percorso di accoglienza che mira ad incentivare la collaborazione tra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti nell’accoglienza e nella protezione dei MSNA. A totale beneficio di un percorso di accoglienza che miri all’integrazione e all’inclusione sociale dei minori ospiti, il soggetto attuatore si impegna inoltre a realizzare le attività ed i servizi, avendo come riferimento metodologico l’approccio di “accoglienza integrata” sperimentato e sviluppato negli anni nell’ambito del SIPROIMI.
L’individuazione del percorso avviene, quindi, attraverso il coinvolgimento diretto del minore fin dal primo momento di incontro che sarà gestito con un approccio partecipativo e di ascolto attivo.
Il soggetto attuatore deve garantire:
a. il rispetto dei diritti di cui è portatore il minore straniero non accompagnato secondo la normativa nazionale e internazionale vigente;
b. l’accoglienza del minore, attuando tutte le procedure previste nel presente CSA.
Gli obiettivi che i servizi e le attività del presente capitolato debbono raggiungere, operando, per ciascun singolo minore, secondo la programmazione dell’equipe multidisciplinare di cui al successivo art. 15, sono:
- valutare ogni specifica necessità di cui il minore è portatore;
- scegliere le azioni opportune da intraprendere e le modalità di svolgimento;
- accompagnare il minore verso il raggiungimento del suo benessere secondo i suoi particolari bisogni e diritti;
- costruire percorsi integrati e multidisciplinari finalizzati alla predisposizione di progetti individualizzati di tutela rispondenti al bisogno del minore individuando le migliori strategie d’intervento in raccordo con ASP Centro Servizi alla Persona di Ferrara – Area Minori;
- fornire un servizio di accoglienza in regime residenziale per minori in stato di abbandono, di pregiudizio o in situazione di grave disagio socio-familiare;
- assicurare una connotazione di tipo familiare alle relazioni educative e all’ambiente;
- assicurare, ove possibile, il rintraccio di eventuali parenti dei minori sul territorio nazionale.
Art. 9 – STRUTTURE
Le strutture individuate e proposte per lo svolgimento dei servizi e degli interventi di cui alla presente procedura dovranno avere i seguenti requisiti:
a) destinate ad uso residenziale e/o a civile abitazione;
b) immediatamente e pienamente fruibili;
c) ubicate nel territorio dell'ente locale proponente;
d) conformi alle vigenti norme e regolamenti europei, nazionali, regionali e locali in materia urbanistica e di edilizia residenziale, nonché in materia igienico sanitaria, di sicurezza antincendio, anti-infortunistica, impiantistica e di tutela della salute, prevenzione e protezione sui luoghi del lavoro;
e) predisposte e organizzate in relazione alle esigenze dei beneficiari, tenendo conto del numero e delle caratteristiche delle persone da accogliere;
f) adeguate, in relazione al rapporto superficie-soggetti accolti, alla capacità abitativa stabilita dalla normativa locale, regionale o nazionale;
g) in caso di accoglienza di minori stranieri non accompagnati, autorizzate e/o accreditate in base alla vigente normativa regionale (DGR 19 dicembre 2011, n. 1904 “Direttiva in materia di affidamento familiare, accoglienza in comunità e sostegno alle responsabilità familiari” e ss.mm.ii, come temporaneamente derogata dalla D.G.R. 11 settembre 2014, n. 1490);
h) in possesso dei requisiti previsti dalle vigenti normative per l'accoglienza di soggetti portatori di esigenze particolari;
i) non collocate in luoghi lontani dai centri abitati;
j) ubicate in luoghi adeguatamente serviti da mezzi di trasporto al fine di garantire una efficace erogazione e fruizione dei servizi di accoglienza integrata;
k) con costi di locazione in linea con i prezzi medi del mercato immobiliare locale determinati in base ai parametri fissati dall'Agenzia delle entrate (banca dati quotazioni immobiliari);
l) destinate esclusivamente a progetti Siproimi, ad eccezione delle ipotesi in cui l'accoglienza nell'ambito del sistema e' assicurata in strutture specialistiche destinate a soggetti con particolari vulnerabilità.
Si sottolinea infine che gli arredi ed i beni materiali, attualmente utilizzati nelle strutture adibite allo svolgimento dei progetti Siproimi in essere, sono di proprietà del Comune di Ferrara, in quanto acquistati avvalendosi del Fondo Nazionale per le Politiche ed i Servizi dell’Asilo durante l’esecuzione dei progetti in corso; tali beni resteranno pertanto a completa disposizione dell’ente attuatore per arredare ed allestire le strutture destinate all’accoglienza dei progetti Siproimi in prosecuzione.
Ai fini della realizzazione delle attività il soggetto attuatore mette a disposizione i locali e deve predisporre per ciascuna struttura i seguenti atti:
a. il Progetto Educativo Generale del Servizio;
b. il Piano Annuale delle Attività;
c. il Piano Organizzativo del personale addetto al servizio specificato per qualifiche, mansioni e numero di ore prestate;
d. la Carta dei Servizi;
e. il Regolamento interno di organizzazione e funzionamento;
f. le planimetrie delle strutture di accoglienza messe a disposizione per la realizzazione delle attività di progetto previste dal presente CSA.
I predetti atti saranno conservati agli atti dell’Ufficio competente.
Il soggetto attuatore si impegna a dotare ciascuna struttura del regolamento interno di cui alla precedente lettera e) condiviso con il Settore Servizi alla Persona del Comune di Ferrara.
Il regolamento deve essere tradotto nelle lingue comprese dagli ospiti e dagli stessi sottoscritti al momento dell’ingresso dei minori nella struttura.
Il soggetto attuatore deve mantenere le strutture secondo quanto disposto dalla normativa regionale di cui al comma 1.
Art. 10 – PROGETTO EDUCATIVO GENERALE DELLA STRUTTURA
Il soggetto attuatore definisce nel Progetto Educativo Generale la tipologia di servizio che la struttura svolge nel campo della tutela dei minori. Tale Progetto precisa, come suo contenuto minimo, il tipo di utenza a cui le strutture si rivolgono, delinea la natura dei bisogni e dei problemi per i quali interviene, definisce gli obiettivi educativi che persegue, determina la metodologia di lavoro ed il tipo di prestazioni offerte, precisa le modalità di rapporto con la comunità locale, con i suoi servizi e le sue istituzioni, indica i criteri di regolamentazione della vita interna e prevede criteri e modalità per la formazione permanente del personale.
Art. 11 – PIANO ORGANIZZATIVO DEL PERSONALE DELLA STRUTTURA
Il soggetto attuatore deve organizzare il servizio in forma integrata e unitaria, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal presente CSA, curando le necessarie forme di raccordo operativo con i referenti del Settore Servizi alla Persona dell’Ente.
In particolare, il soggetto attuatore deve definire il Piano Organizzativo del personale prevedendo le necessarie modalità di turnazione del personale impiegato ed assicurando la sorveglianza dei minori 24 ore al giorno, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.
Il personale impiegato dal soggetto attuatore deve essere composto da figure con i titoli di studio previsti dalla normativa vigente e in possesso di esperienza pluriennale documentata nel settore dei servizi socio- assistenziali minorili e da assistenti di base, secondo i parametri stabiliti dalla normativa regionale vigente in materia.
Nell’ambito del Piano, l’impegno orario settimanale di ciascuna figura professionale deve essere comprensivo delle attività di programmazione individuale, delle verifiche e del raccordo operativo con i soggetti coinvolti, nonché di ogni altro intervento inerente l’attuazione del presente CSA.
Art. 12 – CARTA DEI SERVIZI
La Carta dei Servizi è strumento di tutela e garanzia della risposta sociale erogata, in conformità ai livelli essenziali di assistenza sociale. La Carta definisce le modalità di raggiungimento degli obiettivi di qualità. Il contenuto minimo della Carta riguarda:
• le azioni e le attività messe in atto per rispondere ai bisogni dei minori;
• le azioni volte alla tutela dei diritti dei minori;
• le forme di partecipazione e di ascolto degli stakeholder;
• le modalità di erogazione del servizio e le azioni volte al miglioramento della qualità, efficacia ed efficienza dello stesso.
La Carta dei Servizi deve essere esposta in bacheca, essere a disposizione degli ospiti o di chi ne faccia richiesta ed è pubblicata sul sito del soggetto attuatore.
In bacheca e sul sito del soggetto attuatore deve essere, altresì esposto il progetto educativo generale della struttura di accoglienza.
Art. 13 – PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALE
Il Progetto Educativo Individuale, deve essere redatto secondo modulistica predisposta dal soggetto attuatore e deve contenere gli obbiettivi da raggiungere a breve, medio e lungo termine, le azioni sia generali che specifiche e i soggetti che devono compierle, gli esiti attesi ed i tempi, sulla base del progetto presentato al Ministero ed ammesso al finanziamento in prosecuzione per il biennio 2021-2022.
I percorsi e le azioni di accoglienza integrata sono condivisi con il Comune di Ferrara, anche per il tramite di ASP “Centro Servizi alla persona” di Ferrara, quale soggetto delegato dal Comune di Ferrara alle funzioni di assistenza e tutela, nonché i servizi territoriali dell’Azienda USL di Ferrara. Sono, inoltre, sviluppati tenuto conto delle collaborazione e delle sinergie con ALTRI soggetti Istituzionale (Centri per l’Impiego, Enti di formazione professionale, Centri per l’istruzione degli adulti, ecc..) e del Terzo settore del territorio.
ASP Centro Servizi alla Persona di Ferrara è tenuto ad effettuare verifiche sull’andamento del Progetto Educativo Individuale mediante sopralluoghi in struttura con cadenza trimestrale (anche non programmati), colloqui con il minore, incontri con il tutor e con il coordinatore della struttura e riunioni periodiche dell’equipe multi professionale. Tali verifiche devono rimanere agli atti attraverso l’utilizzo della modulistica apposita da predisporsi a cura del soggetto attuatore.
L’equipe multidisciplinare di cui al successivo art. 15 è tenuta a ridefinire annualmente e/o diversamente secondo le esigenze del minore, il Progetto Educativo Individuale secondo l’apposita modulistica da predisporsi a cura del soggetto attuatore.
Art. 14 - IL TUTOR
A ciascun minore accolto in struttura deve essere assegnato un educatore con funzioni di tutor.
Ciascun tutor può avere più minori assegnati. Il Tutor è il riferimento principale del minore ed il suo referente privilegiato per i rapporti con i familiari, con la scuola e con i servizi sociali e sanitari.
Il Tutor, è un operatore individuato dal soggetto attuatore che predispone l’attuazione delle azioni previste nel progetto educativo individuale allo scopo di dare una risposta ai bisogni del minore. In particolare, il tutor deve sotto la supervisione dell’assistente sociale di riferimento:
• garantire la continuità logica con l’accertamento o analisi dei bisogni;
• rendere gli obiettivi a breve termine realizzabili;
• individuare per ciascun obiettivo le azioni ed i risultati, la divisione dei compiti e la tabella dei tempi;
• realizzare le attività previste nel progetto educativo individuale.
Art. 15 – EQUIPE MULTIDISCIPLINARE
Ai sensi dell’art. 36 DM 18.11.2019, il soggetto attuatore è tenuto a:
a) garantire un equipe multidisciplinare con competenze adeguate ai servizi previsti nel progetto di accoglienza. L'equipe lavora in sinergia con le figure professionali e le competenze presenti negli altri servizi pubblici locali, anche attraverso la stipula da parte dell'ente locale di protocolli, convenzioni, accordi di programma;
b) garantire la presenza di personale specializzato e con esperienza pluriennale, adeguato al ruolo ricoperto e in grado di garantire un'effettiva presa in carico delle persone in accoglienza;
c) garantire adeguate modalità organizzative nel lavoro e l'idonea gestione dell'equipe attraverso attività di programmazione e coordinamento;
d) nel caso di accoglienza di persone portatrici di specifici bisogni o di vulnerabilità o di accoglienza di minori prevedere all'interno dell'equipe figure con esperienza e professionalità adeguate;
e) monitorare il corretto svolgimento delle mansioni del personale impiegato nell'ambito degli interventi Siproimi.
Art. 16 – TEMPI E PROROGHE DELL’ACCOGLIENZA
In conformità a quanto previsto dagli artt. 38 e 39 DM 18.11.2019, i minori stranieri non accompagnati richiedenti asilo al compimento della maggiore età rimangono nel Siproimi fino alla definizione della domanda di protezione internazionale. Per i minori stranieri non accompagnati è previsto il protrarsi dell'accoglienza fino ai sei mesi successivi al compimento della maggiore età o per il periodo ulteriore disposto dal Tribunale per i minorenni ai sensi dell'art. 13 L. 7 aprile 2017, n. 47. L'accoglienza del neo maggiorenne è assicurata all'interno di strutture appositamente adibite o, qualora non disponibili, nel progetto territoriale Siproimi per adulti più prossimo.
Il periodo di accoglienza può essere prorogato previa autorizzazione della Direzione centrale, per il tramite del Servizio centrale, per complessivi sei mesi, per consentire la conclusione dei percorsi di integrazione in scadenza, adeguatamente documentati, ovvero in presenza di circostanze straordinarie derivanti da motivi di salute, adeguatamente documentati, nonchè per le categorie vulnerabili di cui all'art. 17 D.Lgs. n. 142/2015.
Il periodo di accoglienza può, con le medesime modalità, essere ulteriormente prorogato per un periodo complessivo non superiore a sei mesi, in presenza di perduranti gravi motivi di salute, adeguatamente documentati, ovvero per consentire il completamento dell'anno scolastico.
In assenza di autorizzazione alla proroga da parte della Direzione centrale, non sono riconosciute spese per la prosecuzione dell'accoglienza.
16.2 Trasferimento del minore presso altro progetto SIPROIMI
Qualora nel corso dell’accoglienza, attraverso il lavoro mirato all’individuazione dell’eventuale presenza di punti di riferimento parentali e/o amicali, emergesse la propensione del minore a trasferirsi, il soggetto attuatore, di concerto con il Settore Servizi alla Persona del Comune e ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona, qualora sia ritenuto opportuno per la migliore realizzazione del progetto individualizzato del minore, potrà avanzare al Servizio Centrale la richiesta di trasferimento del minore presso l’Ente locale in cui risiedono tali figure di riferimento.
In tale eventualità, il passaggio di competenze sul minore, dovrà essere comunque realizzato in ottemperanza a quanto previsto dalla legge.
Considerato che, raggiunta la maggiore età, qualora se ne ravvisi la necessità amministrativa in conformità a quanto previsto dal D.Lgs. n. 140/2005 e dalle Linee Guida allegate al D.M. 18.11.2019, il neomaggiorenne richiedente o titolare di protezione internazionale e/o umanitaria è inseribile dal Servizio Centrale all’interno
di una progettualità SIPROIMI dedicata ai maggiorenni, il soggetto attuatore di concerto con il Settore Servizi alla Persona del Comune e ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona, opererà in sinergia con il Servizio Centrale al fine di favorire l’inserimento del neo maggiorenne in uno dei progetti della rete SIPROIMI attivi sul territorio.
16.3 Allontanamento non autorizzato del minore dalla struttura
In caso di allontanamento non autorizzato del minore, il coordinatore segnala il caso immediatamente alle Forze dell’Ordine e al Settore Servizi alla Persona del Comune, ad ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona ed al Tutore del minore.
Art. 17 – SERVIZI E COMPITI DEL SOGGETTO ATTUATORE
17.1. Principi
Il Soggetto attuatore, all’atto di presa in carico del minore straniero non accompagnato, deve garantire:
a. il rispetto delle tradizioni culturali e religiose degli ospiti;
b. la regolarizzazione dello status giuridico del minore;
c. l’avvio graduale del minore verso l’autonomia e l’inclusione nel tessuto sociale del territorio tenendo sempre presente il suo superiore interesse.
Quale che sia la modalità prevista per l’accoglienza del minore, quest’ultimo dovrà essere inserito in un clima familiare, accogliente e rispettoso della sua individualità e della sua cultura, anche al fine di incidere positivamente sulle sue motivazioni ad aderire al progetto proposto, facendogli percepire l’utile finalità delle attività svolte all’interno della propria dimensione di vita.
In tale direzione dovranno pertanto prevedersi attività pedagogiche e ludico-ricreative-sportive per favorire e sostenere l’integrazione nel tessuto sociale. Sarà altresì importante favorire momenti di raccordo con la cultura di appartenenza e, ove possibile, con la famiglia d’origine, anche attraverso l’uso di strumenti informatici (internet), sotto il controllo e la sorveglianza di un educatore. L’insieme delle attività deve essere affidato a figure professionali specifiche.
17.2 Obiettivi
Durante la permanenza del minore nelle strutture, gli operatori sono chiamati a svolgere specifiche attività dirette a una prima valutazione dei bisogni di ogni singolo minore ospitato.
Il servizio dovrà essere organizzato seguendo quanto indicato nel progetto attualmente in vigore – visionabile su richiesta al competente ufficio -, nelle linee guida definite dal Ministero dell’Interno nel Decreto del 18.11.2019 e nel Manuale operativo per l'attivazione e la gestione dei servizi di accoglienza e d'integrazione del SIPROIMI e sempre comunque nel superiore interesse del minore.
Il soggetto attuatore deve favorire, come altra forma di accoglienza, l’affidamento familiare, che si raffigura come intervento di sostegno caratterizzato da stabilità, continuità e progettualità per permettere al minore di trovare in un’altra famiglia il supporto educativo, affettivo e materiale.
Possono essere considerate tutte le possibilità previste dalla legge relativamente alla scelta dei nuclei affidatari (coppie con o senza figli, sposate o conviventi, adulti singoli, di nazionalità italiana o straniera) nonché tutte le tipologie di affidamento (residenziale, part-time, diurno per parte della giornata o della settimana, etc.).
A tal proposito il soggetto attuatore, in accordo con l’Assistente Sociale o l’Educatore professionale di ASP, può avvalersi dell’Equipe socio-sanitaria per l’affidamento familiare già operante sul territorio.
17.3 Compiti specifici del Soggetto attuatore
Il soggetto attuatore deve organizzare e gestire le seguenti specifiche attività:
a. inserimento del minore, tenendo conto in modo particolare dell'età, del genere e del paese di provenienza;
b. fornitura di beni di prima necessità e prodotti per l'igiene personale e vestiario;
c. svolgimento di attività di socializzazione;
d. nel caso in cui non sia stato precedentemente effettuato, il soggetto attuatore, deve provvedere:
- alla iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale;
- alla richiesta del Codice Fiscale;
- all’assistenza sociale e sanitaria, orientamento e supporto legale per la regolarizzazione dello status
giuridico e della presenza sul territorio.
Art. 18 – ATTIVITÀ CONNESSE ALL’INGRESSO DEL MINORE NELLA STRUTTURA
18.1 Compiti del Soggetto attuatore
Una volta inserito il minore, è necessario procedere in tempi rapidi, con il supporto di mediatori a:
a. acquisire prime e brevi informazioni relative agli eventi connessi al viaggio compiuto e alle modalità di arrivo, ai propri familiari (anche in patria);
b. garantire al minore un colloquio con uno psicologo dell’età evolutiva, ove necessario alla presenza di un mediatore culturale;
c. approfondire le singole necessità legate alla cultura ed alle tradizioni di provenienza del minore (riti religiosi, tradizioni alimentari , ecc.);
d. leggere e spiegare segnalando le priorità, il regolamento e il contratto di accoglienza (precedentemente condiviso con il Settore Servizi alla Persona del Comune e ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona) specifico della struttura. Questi documenti saranno poi ripresi e approfonditi in incontri di informazione condotti con metodologie specifiche di attività partecipativa progettate proprio per MSNA. Il regolamento deve essere tradotto nelle lingue comprese dagli ospiti, condiviso con ogni minore accolto e dallo stesso sottoscritto;
e. consegnare il set per l’igiene personale, il set di biancheria composto da lenzuola, federe, coperte ed asciugamani e, inoltre, un kit che comprenda abbigliamento e calzature;
f. assegnare ad ogni minore un armadietto con chiave per la custodia degli effetti personali;
g. prevedere l’erogazione di un "pocket money" da erogarsi, con periodicità mensile, in base alle modalità educative definite dal progetto;
x. xxxxxxxxxx un tesserino di riconoscimento corredato di foto e dei dati anagrafici del minore; nel tesserino devono inoltre essere indicati ubicazione e recapiti telefonici della struttura di accoglienza ove il minore è ospitato. Tale tesserino svolgerà funzione di controllo per gli ingressi e uscite del minore dalla struttura, oltre che a fornire un contatto per l’esterno qualora il minore ne abbia necessità (controlli sul territorio da parte delle Forze dell’Ordine, controllori dei servizi di trasporto, ecc..). Il tesserino dovrà essere restituito al personale addetto all’accoglienza al momento del trasferimento in altra struttura;
i. riportare quotidianamente su apposito registro gli orari di ingresso e di uscita dalla struttura di tutti i minori accolti;
j. registrare la situazione relativa ai permessi di soggiorno di ciascun minore (data rilascio, data di scadenza/rinnovo ecc.);
x. riportare in apposito registro, sul quale dovrà essere apposta la firma dal minore in occasione di ogni somma percepita, il pocket money mensilmente erogato;
l. rilevare quotidianamente le presenze dei minori in carico alla struttura di accoglienza in apposito registro delle presenze mensili;
m. prevedere in ogni struttura il diario di bordo nel quale dovranno essere riportati a cura degli educatori gli episodi significativi e rilevanti accaduti in loro presenza.
18.2 Presentazione
Il Soggetto attuatore, nei primi giorni di permanenza, deve illustrare al minore:
a) la funzione e lo scopo del progetto SIPROIMI;
b) i diritti e i doveri dei MSNA in Italia;
c) l’eventuale procedura di accertamento dell’età in caso di dubbi fondati relativi all’età dichiarata;
d) la procedura di accesso alla protezione internazionale;
e) le norme relative ad affidi presso parenti regolarmente presenti in Italia e/o in altri paesi EU;
f) i programmi di rimpatrio assistito e volontario;
g) le regole della struttura e dell'uso dei suoi spazi;
h) il team dedicato al progetto con i rispettivi ruoli;
i) i servizi e le diverse azioni che saranno messe in atto (es. domande sulla vita del minore, azioni relative alla determinazione dell’età, eventuali visite mediche ecc ).
In questa attività interverranno il responsabile del progetto insieme all’equipe Multidisciplinare e al mediatore
e sarà adottata una modalità d'informazione e tecniche di comunicazione anche di gruppo tese a facilitare la comprensione.
18.3 Screening medico
Nel momento dell’ingresso in struttura del minore, il responsabile del progetto contatta i competenti servizi sanitari che provvedono ad effettuare il primo screening medico alla presenza del mediatore. Contestualmente, l’equipe avvia la procedura per l’iscrizione al SSN che consente l'accesso ai servizi di base di assistenza sanitaria e alle prestazioni specialistiche per attestare lo stato fisico e psichico dei minori che possono aver subito torture o siano state vittime di tratta o di prostituzione coatta.
Art. 19 – ATTIVITÀ PREVISTE DURANTE IL SOGGIORNO DEL MINORE NELLA STRUTTURA
19.1 Redazione della scheda anagrafica e fascicolo del minore
Indicativamente entro la prima settimana dall’ingresso del minore, gli operatori devono accertare l’eventuale presenza di figure parentali in Italia e/o in paesi terzi, eventuali altre lingue e/o dialetti parlati e il percorso scolastico seguito nel paese di origine. Deve essere avviata, inoltre, una prima rilevazione di eventuali stati di vulnerabilità. La metodologia adottata sarà un colloquio individuale condotto dall’operatore di ASP Ferrara
– Centro Servizi alla Persona con il responsabile del progetto, con il mediatore e con l’eventuale presenza dell’educatore.
In questa prima fase dei colloqui, gli operatori devono verificare la presenza di indicatori che possano far emergere l’ipotesi che il minore sia vittima di tratta e/o sfruttamento e l’eventuale timore di persecuzioni o di subire un danno grave nel paese di origine, al fine di orientarlo verso la richiesta di protezione internazionale qualora non fosse già stata presentata.
In caso di sussistenza di significativi indicatori circa la possibilità che il minore sia stato o sia ancora soggetto a fenomeni di tratta, il responsabile del progetto deve segnalare quanto emerso sia al Settore Servizi alla Persona del Comune e ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona sia alle Forze dell’Ordine e parallelamente prendere contatti con associazioni accreditate sul tema per iniziare a predisporre un trasferimento del minore in strutture appropriate per l’accoglienza.
19.2 Primo contatto con il parente che il minore ha dichiarato di aver in Italia e/o in paese terzo
Nel caso in cui il minore dichiari di avere parenti sul territorio e/o in Paese terzo, l’educatore, supportato dal mediatore e dall’operatore di ASP Centro Servizi alla Persona, porrà domande sull’identità del parente, sul legame parentale, sulla data e le modalità di abbandono del Paese di provenienza ecc..).
Qualora il parente contatti l’equipe o chieda un incontro in struttura, è cura dell’educatore verificare l’identità e raccogliere i dati anagrafici e le informazioni utili, da inoltrare all’operatore di ASP Ferrara – Centro Servizi alla Persona, al fine di valutarne il rapporto di parentela e se opportuno proporre l’affido familiare. Attestata la veridicità, gli educatori, forniscono al familiare informazioni sulle condizioni del minore e facilitano l’incontro con l’Assistente Sociale al fine dell’eventuale ricongiungimento da parte del parente.
19.3 Apertura della tutela e avvio procedura rilascio permesso di soggiorno
Ove non precedentemente effettuato, ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona– come da delega da Contratto di Servizio con il Comune di Ferrara - provvede all’invio della richiesta di tutela al Tribunale dei Minorenni territorialmente competente.
Ove il minore non sia ancora in possesso di un permesso di soggiorno, a seguito della presa in carico, il soggetto attuatore provvede alla richiesta del permesso di soggiorno per minore età alla Questura competente per territorio. Nel caso di richiesta di accesso alla Protezione Internazionale, non appena sia stato nominato il tutore del minore, il soggetto attuatore provvede, di concerto con il tutore, all’avvio della procedura per la richiesta del rilascio del relativo permesso di soggiorno alla Questura competente per territorio.
19.4 Valutazione dell’età del minore
Nel caso di dubbi sull’età reale del minore, il soggetto attuatore provvede a richiedere al Settore Servizi alla Persona del Comune e ad ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona l’attivazione della procedura per l’ottenimento dell’autorizzazione all’effettuazione degli ulteriori accertamenti per stabilire l’età dell’utente, nel pieno rispetto dei diritti e della dignità del minore.
19.5 Tutela legale
Al minore deve essere garantito il servizio di orientamento e tutela legale dal momento della presa in carico e per tutto l’arco temporale dell’accoglienza. A tal fine, una volta accolto il minore, si deve procedere a:
- supportarlo nell’espletamento delle procedure di identificazione. Anche se il riconoscimento dell’identità in assenza di un documento valido è di competenza della Questura, un lavoro mirato in sede di colloquio con il
minore può permettere di acquisire informazioni utili all’identificazione e quindi ad incrementare l’azione di protezione e tutela nelle fasi successive;
- supportarlo nell’espletamento delle procedure di richiesta del permesso di soggiorno. La regolarizzazione della presenza sul territorio del MSNA è condizione indispensabile per programmare gli interventi durante la fase dell’accoglienza ed avviarlo verso un percorso di integrazione sociale. La richiesta deve essere, pertanto, presentata alla Questura territorialmente competente in tempi rapidi, corredata del maggior numero di informazioni possibili, utili ad accelerare la procedura;
- informarlo sulla normativa nazionale e dell’Unione Europea a tutela dei soggetti vittima di tratta e/o di grave sfruttamento e/o di prostituzione coatta;
- garantire l’orientamento e l’accompagnamento nelle diverse fasi della procedura qualora il minore manifesti la propria volontà di richiedere protezione internazionale;
- garantire l'informazione sulla normativa italiana in materia di ricongiungimento familiare e rimpatrio assistito assicurando il supporto e l'assistenza all'espletamento della procedura;
- garantire l'orientamento e l'accompagnamento in materia di procedure burocratico-amministrative;
- garantire l’informazione sui diritti e i doveri sanciti dall’ordinamento italiano.
Il soggetto attuatore provvede, inoltre, al deposito di documenti di identità di cui il minore è in possesso o è riuscito a reperire durante la prima fase della permanenza in struttura.
Il soggetto attuatore deve informare il minore, con una comunicazione chiara e specifica, prima dell’accompagnamento presso gli Uffici della Questura, della procedura prevista ai fini del rilascio del permesso soggiorno (foto segnalazione ecc.).
19.6 Colloqui individuali conoscitivi con il minore
L’equipe approfondisce i fattori personali soffermandosi sugli aspetti sociali e psicologici. L’equipe deve, in particolare, approfondire le seguenti tematiche:
a. Informazioni sulla famiglia nel paese di origine e sugli eventuali familiari presenti in Europa;
b. la situazione del Paese di provenienza (situazione politica, condizioni socio-economiche, presenza di strutture e infrastrutture, presenza di servizi, tipologia della propria comunità);
c. verifica dei comportamenti che denotino che il soggetto sia vittima di eventi traumatici, tratta, e/o di grave sfruttamento e/o di prostituzione coatta;
d. approfondimento delle già osservate dinamiche di comportamento individuale e all’interno del gruppo.
Tutti i colloqui sono svolti dagli operatori del soggetto attuatore in luogo riservato e protetto e hanno una durata proporzionata alla capacità del minore di sostenere questi momenti di incontro/confronto anche con se stesso.
19.7 Aggiornamento del fascicolo personale del minore
Il fascicolo personale del minore deve essere aggiornato costantemente, a cura del tutor, il quale raccoglie i dati e le informazioni da tutte le figure professionali impegnate nella struttura che hanno messo in atto attività specifiche con il minore, includendo anche le informazioni condivise da altri operatori che hanno avuto interazioni significative con il minore stesso, già discusse e sistematizzate durante le riunioni di team.
19.8 Sessioni specifiche di informazione legale
Il soggetto attuatore deve garantire un corretta informazione legale secondo le esigenze specifiche del minore, sia attraverso attività partecipative e di gruppo, sia attraverso colloqui individuali. Sia le attività che i colloqui dovranno essere supportati, se necessario per la corretta comprensione dei contenuti, dalla presenza del mediatore.
19.9 Eventuali approfondimenti medici
In caso di necessità e ogni qualvolta il minore accusi un malessere, il soggetto attuatore provvede a far effettuare i controlli medici presso medici e/o presidi ospedalieri adeguati alla tipologia e alla gravità del malessere. L’educatore accompagnerà il minore presso la struttura più adeguata con la presenza del mediatore, ove necessario.
19.10 Valutazione Psico-Sociale
Possono essere effettuati ulteriori colloqui individuali tesi ad approfondire tematiche relative alla storia ed al vissuto del minore. Tali colloqui, che avvengono con cadenza periodica e/o a richiesta del minore, hanno lo scopo di far emergere fragilità sociali e psicologiche, potenzialità individuali, talenti particolari ed aspirazioni.
19.11 Nomina del Tutore
L’operatore di ASP Ferrara - Centro Servizi alla Persona, con la collaborazione del responsabile del progetto, provvede a monitorare il procedimento in capo al Giudice Delegato alle funzioni tutelari presso il Tribunale dei Minori, per la nomina del tutore nelle sue diverse fasi.
19.12 Prosecuzione contatti con la famiglia di origine o con il/i famigliare/i presente in Italia o in altro paese terzo
Il soggetto attuatore provvede a monitorare i contatti con la famiglia di origine o con il/i famigliare/i presente in Italia o in altro paese terzo per tramite del mediatore che deve riferire in modo costante e strutturato all’operatore di ASP e al responsabile del progetto.
19.13 Attività specifiche
Il soggetto attuatore assicura inoltre:
a. accompagnamenti vari nel luogo ove è collocata la struttura soprattutto nella prima fase dell’accoglienza quando il minore non ha ancora acquisito la conoscenza del territorio e dei servizi in esso presenti (servizi sanitari, Questura, sedi scolastiche o strutture sportive ecc..);
b. cambio e ritiro di biancheria piana, piumoni, coprimaterassi, asciugamani, accappatoio/telo bagno, nonché eventuali sostituzioni in caso di necessità;
c. servizio di lavaggio della biancheria piana (a titolo esemplificativo: da letto, da bagno), con frequenza almeno settimanale, oltre a tutte le volte che a seguito di particolari situazioni (per esempio: le dimissioni di un minore) se ne ravvisi la necessità, nonché lavaggio e sanificazione all’occorrenza di coperte, guanciali, coprimaterassi e materassi;
d. lavaggio biancheria ed indumenti ad uso personale degli ospiti;
e. acquisto di tutti i beni di consumo necessari con particolare riferimento a: acquisto di titoli di viaggio per trasporti pubblici urbani (abbonamenti e/o singoli biglietti), pagamento iscrizioni a corsi scolastici di ogni ordine e grado, materiale didattico (libri, fotocopie, corredo scolastico, quaderni, penne, ecc.), procedure e pagamento spese amministrative per il rilascio e/o rinnovo del permesso di soggiorno dei minori ospiti;
Presso ogni struttura dovranno essere tenuti e costantemente aggiornati i seguenti registri:
- registro dei permessi di soggiorno: nel quale sono riportati i permessi di soggiorno e le relative scadenze nonché le eventuali date di convocazione delle commissioni per il riconoscimento dello status di richiedente protezione internazionale;
- registro dei contributi economici: in tale registro, conforme al modello previsto dal Servizio centrale SIPROIMI, dovranno essere riportate le somme erogate a titolo di pocket money, con la relativa attestazione di ricevuta da parte del percettore. Tale registro è uno dei documenti integrativi da allegare alla rendicontazione annuale del progetto;
- registro degli ingressi e delle uscite giornaliere degli ospiti: nel quale dovranno essere rilevati gli orari di entrata e di uscita dei minori accolti;
- registro delle presenze: il soggetto attuatore deve dotarsi di un registro – a fogli mensili - conforme al modello previsto dal Servizio centrale SIPROIMI, nel quale dovranno essere rilevate le presenze giornaliere dei minori accolti (tale registro può essere realizzato anche in formato digitale). Tale registro è uno dei documenti integrativi da allegare alla rendicontazione annuale del progetto.
Art. 20 – PROGRAMMAZIONE E PROGETTO EDUCATIVO
20.1 Coinvolgimento del minore nella programmazione di attività ricreative e socializzanti
Gli educatori, attraverso l’utilizzo di risorse del territorio, anche esterne alla struttura, propongono e condividono, coinvolgendo i minori in maniera attiva, una programmazione delle attività di socializzazione e ricreative al fine di offrire tipologie diverse di servizi.
La programmazione del percorso socio-educativo si basa, prioritariamente, su attività di alfabetizzazione alla lingua italiana attraverso la partecipazione dei minori ai corsi organizzati a vari livelli sul territorio, in relazione alle loro esigenze e caratteristiche (età, livello di alfabetizzazione pregressa, competenze linguistiche di base, eventuali ritardi cognitivi) e su attività socializzanti, sportive e ricreative organizzate in collaborazione con le risorse territoriali istituzionali e non, la rete del volontariato e del terzo settore e con i servizi presenti sul territorio gestiti dal concorrente.
Il programma delle attività ricreative e socializzanti sono sottoposti all’esame e approvazione del Settore Servizi alla Persona del Comune.
20.2 Insegnamento di base della lingua italiana
Deve essere attivato per ogni minore un supporto linguistico attraverso l’insegnamento della lingua italiana, per almeno 15 ore settimanali, al fine di fornire lo strumento essenziale per la comunicazione, l’interazione con il contesto sociale di accoglienza e l’avvio di un percorso di inclusione sociale.
L’erogazione di tale servizio va attivata nel più breve tempo possibile dall’ingresso in struttura del minore, preferibilmente beneficiando dei corsi previsti all’interno di strutture pubbliche a ciò preposte (Centri Territoriali Permanenti) anche al fine di acquisire idonea certificazione.
20.3 Programma Educativo e le attività di socializzazione e ricreative
Il soggetto attuatore deve predisporre il progetto educativo che definisca gli interventi da attuare durante la permanenza del minore.
Il programma è redatto dall’educatore e validato dall’equipe multidisciplinare. In particolare, il soggetto attuatore deve:
a. effettuare una valutazione individuale approfondita del singolo minore preso in carico (aspirazioni, competenze di base, conoscenza della lingua ecc..);
b. effettuare l’analisi dei bisogni, delle aspettative e delle risorse individuali;
c. elaborare un piano di inserimento sociale;
d. definire un progetto personalizzato di assistenza psicosociale e sanitaria;
e. realizzare incontri terapeutici individualizzati in funzione dei bisogni degli utenti, da attuarsi con la collaborazione del tutore del minore e degli educatori della struttura di accoglienza;
f. programmare percorsi di riabilitazione psico-sociale a supporto degli interventi sanitari, quali: laboratori, attività per il tempo libero, attività sportive, definiti in base agli interessi e alle esigenze dei singoli destinatari dell’intervento;
g. attivare un servizio individualizzato per l’inclusione sociale e la formazione professionale da attuarsi con la collaborazione degli educatori della struttura di accoglienza. Tale servizio prevede azioni quali: tutoraggio; educazione scolastica; formazione linguistica, professionale e di educazione alla cittadinanza;
h. far sottoscrivere a ciascun minore accolto il contratto di inserimento sociale;.
Il soggetto attuatore provvede a redigere ed inviare una relazione bimestrale sull’andamento del progetto al Settore Servizi alla Persona del Comune.
Il programma delle attività deve prevedere un’organizzazione temporale delle attività all’interno e all’esterno della struttura, tenendo conto dell’interazione ambientale come strumento per la crescita. La programmazione delle attività esterne/interne è organizzata in base alla stagione, considerando come luogo privilegiato il territorio di riferimento.
Le attività devono tener conto degli interessi, dell’età, delle propensioni dei minori presenti in struttura e della permanenza prevista.
Fra le attività all’interno della struttura o altri luoghi individuati possono essere previsti: alfabetizzazione telematica, rinforzo all’apprendimento della lingua italiana, attività ludico espressive, attività motorie, attività musicali, ecc… Fra le attività all’esterno possono essere previsti: uscite in gruppo con educatore, attività sportive, escursioni, partecipazione ad eventi culturali e folkloristici del luogo ecc….
Tutte le attività si svolgeranno seguendo una metodologia che preveda il coinvolgimento attivo e partecipato di ciascun minore tenendo conto delle sue specificità. Questo approccio deve essere adottato anche nell’ottica di responsabilizzazione e autonomia, coinvolgendo i minori nella quotidianità della vita in struttura, proponendo loro di responsabilizzarsi sulla cura di sé e degli ambienti in cui vivono e che utilizzano.
20.4 Sostegno Scolastico
Il soggetto attuatore deve avviare tutte le procedure necessarie per l’inserimento scolastico dei minori, anche se temporaneamente privi di permesso di soggiorno. I MSNA sono infatti soggetti all’obbligo scolastico e hanno diritto ad essere iscritti alle scuole di ogni ordine e grado secondo i modi e le condizioni previsti per i minori italiani. L’iscrizione può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico per quanto riguarda le scuole dell’obbligo e, in mancanza di relativa documentazione anagrafica, i minori sono iscritti con riserva.
E’ opportuno, sulla base delle competenze e predisposizioni del minore, individuare gli ambiti su cui sviluppare eventuali interventi formativi che tengano conto della sua volontà di inserimento nel mercato del lavoro.
L’apprendimento della lingua italiana e l’inserimento scolastico e professionale sono indispensabili attività
propedeutiche all’inclusione sociale nel contesto territoriale di accoglienza e sarà opportuno avviare il minore ad ogni attività utile alla sua integrazione sociale (attività sportive, artistico – culturali, di volontariato, ecc..).
Dovranno inoltre essere attuate azioni tese all’inserimento socio-lavorativo attraverso corsi di formazione professionale, tirocini formativi e borse lavoro, promossi in collaborazione con i soggetti del territorio pubblici e/o del privato sociale deputati a tali tipologie di interventi.
Le azioni previste devono essere allegate al progetto educativo.
Art. 21 – ATTUAZIONE DEL PROGETTO
La progettazione degli interventi e delle azioni viene verificata, monitorata e modificata/integrata continuamente all’interno di un processo ciclico di analisi dei bisogni.
A seguito del monitoraggio sono individuati dall’equipe multidisciplinare, su proposta di uno dei componenti, i necessari correttivi e/o integrazioni al progetto educativo.
Art. 22 – SERVIZIO DI SORVEGLIANZA
Il soggetto attuatore deve garantire il servizio di sorveglianza 24 ore al giorno per i minorenni e in ogni caso nel rispetto delle normative regionali in materia.
Art. 23 – PERSONALE E ORGANIZZAZIONE
23.1 Personale addetto
Il soggetto attuatore garantisce la presenza delle figure professionali necessarie per l’espletamento del servizio previsto nel presente CSA ed in particolare le figure previste nei punti che seguono.
Il soggetto attuatore deve rispettare il rapporto tra il numero del personale stabilmente presente nella struttura e quello degli utenti sulla base della normativa regionale di riferimento così come le singole professionalità coinvolte.
23.2 Educatore
La figura dell’operatore di base garantisce lo svolgimento delle seguenti mansioni:
a. coordinare la presa in carico integrata dei minori, indicando i compiti da eseguire e le procedure da operare;
b. curare, coordinare e assicurare l’attuazione di tutte le azioni e gli interventi socio – educativi;
c. partecipare ai colloqui di ingresso, per conoscere l’ospite e contribuire a creare un clima di accoglienza e collaborazione;
d. raccogliere le informazioni anagrafiche riportandole in un apposito modello informatico predisposto dal soggetto attuatore per l’invio al Settore Servizi alla Persona del Comune;
e. raccogliere i documenti relativi al regolamento e contratto firmati dagli ospiti, e consegnarne copia a ciascun minore al momento dell’accoglienza in struttura;
f. curare la sistemazione logistica degli ospiti all’interno della struttura, attraverso l’assegnazione dei posti letto e delle camere;
g. distribuire i kit per la biancheria e per l’igiene personale;
h. verificare quotidianamente lo stato di pulizia delle stanze, e richiamare tempestivamente gli ospiti non ottemperanti a quanto previsto da regolamento;
i. verificare quotidianamente gli ospiti in ingresso in struttura, tramite l’apposito tesserino di riconoscimento;
j. inviare mensilmente il riepilogo delle presenze in struttura al Coordinatore di Progetto ai fini della redazione del Registro Mensile delle Presenze;
k. ammettere o respingere, secondo un criterio di opportunità, eventuali visitatori all’interno della struttura, previa verifica della loro identità;
l. curare la tempistica quotidiana dei pasti;
m. garantire, anche con la collaborazione degli ospiti, l’ordine e la pulizia dei locali adibiti alla consumo dei pasti;
n. curare il rispetto generale di quanto previsto nel regolamento, comunicando tempestivamente al responsabile del progetto eventuali infrazioni;
o. assicurare l’accompagnamento scolastico e in altre zone della città dei minori;
p. provvedere alla regolarizzazione dello status giuridico, inserimento scolastico, alla richiesta del permesso di soggiorno e della protezione internazionale;
q. assicurare l’orientamento ai servizi pubblici e privati esistenti nel territorio e l’assistenza nell’espletamento delle pratiche burocratico/amministrative nonché l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale;
r. gestire le dimissioni dalla struttura, in collaborazione con l’équipe multidisiplinare.
23.3 Il Responsabile di struttura
E’ il referente organizzativo di ciascuna struttura, e deve provvedere ad organizzare, coordinare, monitorare e verificare l’efficace ed efficiente svolgimento dei compiti assegnati agli operatori impiegati nelle attività, provvedendo altresì alla gestione dei volontari e dell’eventuale personale, alla distribuzione dei carichi di lavoro, all’assegnazione di compiti specifici ai singoli operatori, alla definizione dei programmi. E’ altresì responsabile della tenuta del fascicolo personale del minore e dei registri di cui al precedente art. 19 del CSA.
23.4 Il Coordinatore di progetto
E’ individuato dal soggetto gestore ed è l’unico referente con il Settore Servizi alla Persona del Comune, per l’attuazione di tutto quanto previsto dal presente CSA. Il suo nominativo è comunicato all’Ufficio entro 10 giorni dall’avvio del progetto.
In particolare è responsabile della/e:
a) funzione generale di coordinamento sul gruppo di lavoro delle sedi di accoglienza e dell’interfaccia con il Settore Servizi alla Persona del Comune per tutta la durata del progetto;
b) funzione generale di verifica, controllo e monitoraggio dell’andamento del progetto;
c) comunicazione al Settore Servizi alla Persona del Comune dei riferimenti telefonici delle strutture e dei singoli responsabili di struttura;
d) tenuta, aggiornamento e corretto utilizzo del sistema di gestione della banca dati SIPROIMI;
e) predisposizione ed invio della rendicontazione periodica del progetto secondo le disposizioni ed i termini di cui al Manuale Unico di Rendicontazione;
f) redazione ed invio al Settore Servizi alla Persona del Comune delle presenze mensili degli accolti nel progetto nonché della tempestiva comunicazione relativa ai trasferimenti di utenti nell’ambito delle strutture di accoglienza del progetto;
g) degli ingressi e dimissioni nelle e dalle strutture, in condivisione con l’Ufficio;
h) della predisposizione e trasmissione all’Ufficio competente dei report semestrali sulle attività del progetto di cui all'art. 31 del presente CSA.
23.5 Mediatore
Il soggetto attuatore assicura la presenza di un mediatore per ogni specifica area linguistica di provenienza dei minori presenti nella struttura. Il mediatore deve essere presente:
• durante il colloquio effettuato dall’operatore di ASP o dallo psicologo o dall’esperto legale nella fase di presa in carico del minore da parte del servizio, anche al fine di far emergere tutti gli elementi che possano agevolare l’individuazione di eventuali vissuti di tratta e/o sfruttamento e/o prostituzione coatta o timori di persecuzione nel paese di origine;
• a supporto dell’accoglienza del minore;
• nelle comunicazioni con i familiari del minore (nel caso in cui queste siano possibili) allo scopo di informarli sulla sua situazione, di raccogliere informazioni utili alle eventuali indagini familiari e incoraggiare il contatto tra il minore e i familiari stessi;
• qualora Il minore debba ricorrere a visite ambulatoriali od ospedaliere, al fine di facilitare l’anamnesi medica e una corretta comprensione dell’eventuale terapia;
• durante l’accompagnamento del minore in Questura da parte dell’operatore di riferimento per la richiesta del permesso di soggiorno o per la formalizzazione della richiesta di protezione internazionale;
• ogni qualvolta si renda necessario fornire un adeguato supporto al tutore nello svolgimento delle sue funzioni;
• in fase di elaborazione del progetto individualizzato, al fine di cogliere al meglio le aspirazioni del minore e di informarlo adeguatamente circa le opportunità offerte e i vincoli che esse comportano;
• ogni qualvolta si rende necessario anche nei rapporti con il mondo della scuola, del lavoro, dello sport e nelle attività ludico ricreative.
23.6 Psicologo
Verifica le condizioni psicologiche e psico-sanitarie dei minori con particolare riferimento alla condizione di subalternità nei confronti di organizzazioni criminale e sfruttatori.
23.7 Operatore Legale
Il soggetto attuatore assicura la presenza di un operatore legale qualificato al fine di garantire:
- orientamento e informazione legale sulla normativa italiana ed europea in materia di asilo;
- informazione sulla normativa italiana in materia di ricongiungimento familiare nonché supporto e assistenza nell'espletamento della procedura;
- orientamento e accompagnamento in materia di procedure burocratico amministrative.
23.8 Amministrativo
Il soggetto attuatore assicura la presenza di operatori per lo svolgimento di tutte le prestazioni amministrative di cui al presente CSA.
23.9 Operatori addetti alle pulizie
Il soggetto attuatore assicura la presenza di operatori ausiliari (portieri, custodi, addetti alla cucina e alle pulizie) per garantire il funzionamento delle strutture per minori.
Il soggetto attuatore assicura ogni e qualsiasi adempimento inerente l’osservanza degli obblighi di cui al D.Lgs. 4 marzo 2014, n. 39 (abusi su minori e pedofilia). Il contratto è automaticamente risolto in caso di violazione accertata dei predetti obblighi.
Art. 24 – TUTELA DELLA SALUTE
I minori inseriti nella struttura usufruiscono delle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, così come previsto dal Piano Sanitario Regionale.
Lo stato di salute dei singoli minori deve essere seguito, in base all’età, dai pediatri e/o medici di medicina generale, convenzionati.
Per quanto concerne gli accertamenti sanitari e le vaccinazioni nei riguardi dei minori stranieri, si rinvia alle disposizioni dei protocolli regionali vigenti e loro eventuali modifiche e integrazioni.
Tutti gli interventi, attuati nei confronti della tutela della salute psico-fisica, dovranno essere registrati nella cartella personale del minore.
Art. 25 – DOCUMENTAZIONE
La struttura si impegna a predisporre e tenere un sistema di documentazione relativa al servizio, alla sua evoluzione, ai minori ed alla organizzazione della vita comunitaria, in applicazione dei Manuali Siproimi e della normativa regionale di riferimento.
La suddetta documentazione deve essere tenuta e conservata nel rispetto delle norme e con le modalità previste dal D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, dal D.Lgs 10 agosto 2018, n. 101 e dal Regolamento n. 2016/679/UE, esclusivamente nell’ambito del presente progetto.
Art. 26 – VINCOLI ORGANIZZATIVI
I Servizi oggetto del presente CSA devono essere organizzati in forma integrata e unitaria, al fine di favorire il raggiungimento degli obiettivi fissati nel presente atto.
A tal fine, il soggetto attuatore deve garantire la gestione coordinata e integrata delle attività di cui al presente CSA, curando le necessarie forme di raccordo operativo con i referenti dell’Ufficio competente comunale.
Art. 27 – CENTRALE OPERATIVA
Il soggetto attuatore deve garantire una centrale operativa ubicata nel territorio del Comune che svolga il coordinamento tecnico-organizzativo e la funzione di segreteria/gestione amministrativa.
La centrale operativa deve garantire:
- una segreteria funzionante almeno dalle ore 9,00 alle 18,00;
- una reperibilità, tramite cellulare, del Coordinatore tecnico-organizzativo;
- la conservazione delle cartelle individuali degli operatori e della documentazione sul coordinamento tecnico-organizzativo, sulla organizzazione aziendale, sulla progettazione e sul lavoro di reclutamento e selezione del personale;
- la tenuta di un archivio di cartelle individuali degli ospiti e di ogni altra documentazione necessaria per l’organizzazione e lo svolgimento del servizio;
- la registrazione degli interventi effettuati sia di routine che di urgenza.
Art. 28 – AGGIORNAMENTO E GESTIONE DELLA BANCA DATI
Il soggetto attuatore ha l’obbligo di provvedere a tutti gli adempimenti di aggiornamento e gestione della banca dati Siproimi di cui all’art. 37 delle Linee Guida, nonché di monitoraggio e valutazione dei singoli progetti individualizzati e dell’attivazione / aggiornamento delle strutture di accoglienza.
In particolare, deve:
- registrare i nuovi ingressi e le uscite dei beneficiari entro tre giorni lavorativi dall’ingresso e dall’uscita;
- inserire le informazioni relative ai servizi e ai corsi erogati dal progetto;
- aggiornare i dati relativi ai beneficiari (audizione presso Commissione Territoriale, permesso di soggiorno, esperienze lavorative, studi, assegnazione corsi e servizi etc.) entro cinque giorni lavorativi dagli avvenuti cambiamenti delle informazioni;
- richiedere le proroghe dell’accoglienza;
-aggiornare la sezione relativa agli operatori (specificando funzione, recapiti telefonici, e-mail e fax) entro cinque giorni lavorativi dagli avvenuti relativi cambiamenti;
Per gli aspetti pratici e operativi si rimanda al Manuale operatore e visitatore banca dati SIPROIMI di cui all’art. 2 del presente CSA.
ART. 29 – RENDICONTAZIONE E ALTRI ADEMPIMENTI CONTABILI E AMMINISTRATIVI
Il soggetto attuatore provvederà, in stretta relazione con i referenti del Settore Servizi alla Persona del Comune, a qualsiasi altro adempimento amministrativo e contabile necessario per il monitoraggio e la rendicontazione del progetto, rispondendo in caso di eventuali inadempienze, omissioni e irregolarità.
Il soggetto attuatore dovrà predisporre, per l’invio al Servizio Centrale:
- le relazioni annuali (intermedie e finali) sulle attività svolte dal progetto, compilate in maniera esauriente e completa, sulla base dei modelli previsti e nei termini stabiliti dal Servizio Centrale;
- la scheda semestrale e annuale di monitoraggio, elaborata dalla banca dati SIPROIMI, relative alle presenze e ai servizi erogati, nei termini stabiliti;
- i rendiconti finanziari delle spese sostenute, sulla base delle modalità previste dal Manuale Unico di Rendicontazione di cui all’art. 2 del presente CSA.
Art. 30 – SUBAPPALTO
In applicazione all’art. 105, comma 4, lett. a) D.Lgs. n. 50/2016, l’Amministrazione ha ritenuto di NON
prevedere la possibilità per il gestore di subappaltare attività inerenti il servizio oggetto del CSA.
E’ quindi vietato subappaltare il servizio assunto sotto la comminatoria dell’immediata risoluzione del contratto e la perdita della cauzione a titolo di risarcimento danni e delle spese causate all’Amministrazione, salvo maggiori danni accertati. Tale previsione trova il suo fondamento sia nella tipologia di servizi oggetto del presente capitolato sia nei suoi fruitori finali.
Le prestazioni richieste, infatti, si collocano in un contesto organizzativo improntato sulla condivisione progettuale delle azioni poste in essere con il soggetto individuato.
L’unitarietà dell’affidamento costituisce quindi un valore aggiunto in termini gestionali e di efficacia del servizio. La necessità di continui e sistematici momenti di confronto/condivisione tra i soggetti che partecipano alla gestione nonché la collegialità che connota il servizio inducono a ritenere necessaria la presenza di un unico operatore economico, sia esso singolo o in raggruppamento.
Art. 31 – VOLONTARIATO, SERVIZIO CIVILE VOLONTARIO E TIROCINI
Il soggetto attuatore può prevedere l’utilizzo di volontari, tirocinanti e giovani in servizio civile, per lo svolgimento di compiti e attività complementari e comunque non sostitutive, rispetto ai compiti e alle attività di pertinenza del personale impegnato per l’esecuzione dei servizi previsti dal presente CSA.
Il soggetto attuatore dovrà fornire all’Ufficio comunale l’elenco dei volontari presenti all’interno dei progetti e dovrà loro garantire adeguata formazione ed idonea copertura assicurativa.
Il soggetto attuatore può altresì provvedere all’inserimento, a scopo di tirocinio, di allievi frequentanti corsi di formazione per le figure professionali delle stesse qualifiche di quelle operanti nel servizio. Qualsiasi onere derivante da tali rapporti è a carico del soggetto medesimo.
Art. 32 – ORGANIZZAZIONE, COMPITI E FORNITURE A CARICO DEL COMUNE
1. Spetta al Settore Servizi alla Persona del Comune:
- la titolarità del progetto ed il raccordo con gli Enti;
- il monitoraggio e la valutazione dell’attività complessiva del servizio;
- il controllo dell’efficacia e dell’efficienza del servizio reso;
- il controllo del rispetto delle norme contrattuali e regolamentari.
Art. 33 – COMPITI DEL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO
Il Responsabile Unico del Procedimento ha compiti di pianificazione e gestione del presente capitolato, anche attraverso il coordinamento di tutte le risorse a disposizione, allo scopo di assicurare l’unitarietà dell’intervento, il raggiungimento degli obiettivi nei tempi e nei costi previsti, la qualità della prestazione e il controllo dei rischi.
Il RUP cura, in ciascuna fase di attuazione degli interventi, il controllo sui livelli di prestazione, di qualità e di prezzo del presente appalto e segnala, ove le due figure non coincidano, al Direttore dell’Esecuzione del contratto eventuali disfunzioni, impedimenti, ritardi nell'attuazione degli interventi.
Il RUP ha il compito di:
a) provvedere a creare le condizioni affinché l’esecuzione del capitolato possa essere condotta in modo unitario in relazione a tempi e costi preventivati nonché alla sicurezza e salute dei lavoratori. In particolare il RUP ha il compito di verificare l’esatto adempimento da parte del soggetto attuore degli adempimenti di cui alla legge del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;
b) verifica della conformità delle prestazioni eseguite alle prescrizioni contrattuali;
c) svolge, in coordinamento con il direttore dell’esecuzione, le attività di controllo e vigilanza nella fase di esecuzione, fornendo al Dirigente responsabile, dati, informazioni ed elementi utili anche ai fini dell’applicazione delle penali, della risoluzione contrattuale e del ricorso agli strumenti di risoluzione delle controversie, secondo quanto stabilito dal Xxxxxx, nonché ai fini dello svolgimento delle attività di verifica della conformità delle prestazioni eseguite con riferimento alle prescrizioni contrattuali;
d) autorizza le modifiche, nonché le varianti contrattuali con le modalità previste dal Codice, previa autorizzazione del Direttore di Esecuzione del Contratto;
e) compie, in coordinamento con il Direttore di Esecuzione del Contratto, le azioni dirette a verificare, anche attraverso la richiesta di documentazione, attestazioni e dichiarazioni, il rispetto, da parte dell’esecutore, delle norme sulla sicurezza e sulla salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro;
f) provvedere alla raccolta, verifica e trasmissione all’Osservatorio dell’A.N.A.C. degli elementi relativi agli interventi di sua competenza;
g) individua preventivamente le modalità organizzative e gestionali attraverso le quali garantire il controllo effettivo da parte del Comune sull'esecuzione delle prestazioni, programmando accessi diretti del personale del Comune sul luogo dell'esecuzione stessa, nonché verifiche, anche a sorpresa, sull'effettiva ottemperanza di tutte le prestazioni previste dal capitolato.
Art. 34 – ORGANICO E QUANTITA' DI PRESTAZIONI
Il soggetto attuatore si impegna a garantire le unità di personale richieste per l’espletamento delle prestazioni e dei servizi in numero congruo ai beneficiari previsti.
Il personale deve partecipare a riunioni di servizio ogni qualvolta vengano indette dal Settore Servizi alla Persona del Comune senza oneri aggiuntivi per il Comune.
Il soggetto attuatore si impegna ad eseguire i servizi previsti nel presente CSA e comunque riconducibili al progetto SIPROIMI di cui all’oggetto, impiegando personale con competenze educative e psicologiche e/o adeguata esperienza nel settore o con specifica qualifica professionale in ambito di accoglienza di MSNA, nonché a promuovere la partecipazione ad iniziative di aggiornamento formativo per ottenere un adeguato livello qualitativo e di professionalità.
Si impegna affinché le attività programmate siano rese con continuità per il periodo preventivamente concordato e si impegna, inoltre, a dare immediata comunicazione delle interruzioni che, per giustificato motivo, dovessero intervenire nello svolgimento delle attività, nonché a comunicare le eventuali sostituzioni
degli operatori. Lo svolgimento delle attività a diretto contatto con l’utenza deve essere assicurato nell’arco delle 24 ore.
Il Comune di Ferrara è tenuto a comunicare immediatamente ogni evento che possa incidere sull’attuazione del progetto, nonché sulla validità del presente capitolato.
34.1 Obblighi del soggetto attuatore nei confronti del personale
Il soggetto attuatore si obbliga ad ottemperare a tutti gli obblighi verso i propri dipendenti derivanti da disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro, ivi comprese quelle in tema di igiene e sicurezza, previdenza e disciplina infortunistica, assumendo a proprio carico tutti gli oneri relativi. Dovrà inoltre rispettare tutti gli adempimenti previsti dall’art. 17 L. 68/1999 e dalla normativa in materia di misure di contenimento dell’epidemia sanitaria da Covid-19.
Si obbliga, altresì, ad applicare nei confronti dei propri dipendenti occupati nelle attività contrattuali le condizioni normative retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili, alla data di stipulazione del contratto, alla categoria e nelle località di svolgimento delle attività, nonché le condizioni risultanti da successive modifiche ed integrazioni.
Si obbliga altresì a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la loro scadenza e fino alla loro sostituzione, fatto in ogni caso salvo il trattamento di miglior favore per il dipendente.
Gli obblighi relativi ai contratti collettivi nazionali di lavoro di cui ai commi precedenti vincolano il soggetto attuatore anche nel caso in cui questo non aderisca alle associazioni stipulanti o receda da esse, per tutto il periodo di validità del contratto.
Il soggetto attuatore si obbliga a dimostrare, a qualsiasi richiesta dell’Amministrazione, l’adempimento di tutte le disposizioni relative alle assicurazioni sociali, derivanti da leggi e contratti collettivi di lavoro, che prevedano il pagamento di contributi da parte dei datori di lavoro a favore dei propri dipendenti.
Ai fini di cui sopra, questa l’Amministrazione acquisirà, ex art. 16bis della L. 2/2009, il DURC attestante la posizione contributiva e previdenziale del datore di lavoro, gestore del servizio, nei confronti dei propri dipendenti.
Ai sensi dell'art. 30, comma 5 D.Lgs. n. 50/2016, in caso di inadempienza contributiva risultante dal documento unico di regolarità contributiva relativo a personale dipendente impiegato nell’esecuzione del contratto, l’Amministrazione trattiene dal pagamento l’importo corrispondente all’inadempienza per il successivo versamento diretto agli enti previdenziali e assicurativi. In caso di ritardo del soggetto attuatore nel pagamento delle retribuzioni dovute al personale impiegato nell'esecuzione del contratto, l’Amministrazione potrà intervenire con la procedura individuata dall'art. 30, comma 6D.Lgs. n. 50/2016.
Fermo restando quanto sopra, in caso di gravi, ovvero, ripetute violazioni dei suddetti obblighi, l’Amministrazione ha facoltà, altresì, di dichiarare risolto di diritto il contratto.
Il soggetto attuatore può anche utilizzare personale con un rapporto di lavoro autonomo. In tal caso, comunica preventivamente l’utilizzo di tale personale e, in ogni caso, l’utilizzo di lavoro autonomo può avvenire solo nel pieno rispetto della normativa vigente.
Il soggetto attuatore si impegna a permettere la visione del libro unico del lavoro e di ogni altra documentazione inerente i rapporti contrattuali con dipendenti e soci impegnati nei servizi di cui al presente capitolato alla stazione appaltante, al fine di verificare il rispetto delle condizioni poste dal presente e da altri articoli. I dipendenti e i collaboratori sono tenuti al segreto d’ufficio sulle notizie apprese, salvo che le stesse configurino illecito o denuncino un contrasto con quanto pattuito con l’Amministrazione comunale.
34.2 Obblighi del personale del soggetto attuatore - estensione degli obblighi previsti dal codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Tra gli obblighi derivanti dal presente contratto si evidenzia che il comma 3 dell'art. 2 DPR n. 62/2013 (Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici) prevede l’estensione, per quanto compatibile, degli obblighi previsti dal codice “ai collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi e che realizzano opere in favore dell’amministrazione”.
34.3 Vertenze sindacali e esercizio del diritto di sciopero
Le vertenze sindacali devono avvenire nel pieno rispetto della L. 12/06/1990 n. 146 e successive modifiche e integrazioni ed eventuali successivi protocolli applicativi, con particolare riguardo all’obbligo di congruo preavviso.
Nulla è dovuto al soggetto aggiudicatario per le mancate prestazioni, qualunque ne sia il motivo.
34.4 Clausola sociale di prioritario assorbimento di personale del precedente appaltatore
Qualora a seguito della presente procedura si verificasse un cambio di soggetto attuatore, il soggetto subentrante dovrà prioritariamente assumere, qualora disponibili, i lavoratori che già vi erano adibiti, quali soci lavoratori o dipendenti del precedente aggiudicatario, a condizione che il loro numero e la loro qualifica siano armonizzabili con l'organizzazione d'impresa prescelta dall'imprenditore subentrante.
I lavoratori che non trovano spazio nell'organigramma del gestore subentrante e che non vengano ulteriormente impiegati dal gestore uscente in altri settori, sono destinatari delle misure legislative in materia di ammortizzatori sociali.
Detta clausola dovrà essere appositamente sottoscritta in applicazione dell’art. 100, comma 2 D.Lgs. n. 50/2016.
Il Comune di Ferrara sarà estraneo dalla concreta applicazione della clausola in oggetto e non provvederà al rilascio di valutazioni e certificazioni preordinate all’applicazione della presente clausola. Le valutazioni necessarie alla concreta applicazione, sono di esclusiva competenza del subentrante.
34.5 Esecuzione d’urgenza del contratto
Divenuta efficace l’aggiudicazione, qualora si ravvisino le condizioni di cui all’art. 32, comma 8 D.Lgs. n. 50/2016, l’Amministrazione si riserva la facoltà di richiedere l’esecuzione d’urgenza del contratto nelle more della stipulazione dello stesso.
Art. 35 – MODIFICA DEL CAPITOLATO/CONTRATTO
Data la peculiarità del servizio ed in funzione del perseguimento degli obiettivi del progetto, la gestione deve avere carattere flessibile e deve adattarsi all’evoluzione dei bisogni degli utenti nonché alle mutate esigenze connesse alla funzionalità del servizio.
Pertanto il Comune ha il diritto di ordinare variazioni al progetto di gestione, variazioni alle modalità di organizzazione del servizio, modificazioni delle figure professionali utilizzate nella esecuzione del servizio, variazioni in aumento o diminuzione della quantità delle prestazioni, fino alla concorrenza di un quinto, in più o in meno, dell’importo dell’appalto ai sensi dell’art. 106, comma 13 D.Lgs. n. 50/2016, nei seguenti casi:
a) per servizi supplementari da parte del contraente originale, il cui prezzo non ecceda il 50% del valore del contratto iniziale, che si siano resi necessari e non erano inclusi nell'appalto iniziale, ove un cambiamento del contraente produca entrambi i seguenti effetti:
1) risulti impraticabile per motivi economici o tecnici;
2) comporti per l'amministrazione notevoli disguidi o una consistente duplicazione dei costi;
b) qualora il prezzo non ecceda il 50% del valore del contratto iniziale e ove siano soddisfatte tutte le seguenti condizioni:
1) la necessità di modifica è determinata da circostanze impreviste e imprevedibili per l’amministrazione. Tra le predette circostanze può rientrare anche la sopravvenienza di nuove disposizioni legislative o regolamentari o provvedimenti di autorità od enti preposti alla tutela di interessi rilevanti;
2) la modifica non altera la natura generale del contratto.
Il Comune può comunque ordinare tutte le variazioni che si rendano necessarie od opportune in conseguenza dell’intervento di disposizioni legislative o regolamentari o direttive regionali o da parte del Servizio Centrale, del Ministero dell'Interno ovvero per il sopravvenire di esigenze impreviste e imprevedibili o per l'intervenuta possibilità di conseguire miglioramenti nella qualità delle prestazioni da eseguire.
Il soggetto attuatore è tenuto ad eseguire le variazioni agli stessi patti prezzi e condizioni del contratto originario fatta salva l’eventuale approvazione di nuovi prezzi non previsti dal contratto.
Nessuna variazione o modifica al contratto può essere comunque introdotta dal soggetto attuatore, se non è disposta dal RUP e preventivamente approvata dal DEC nel rispetto delle condizioni e dei limiti previsti dalla normativa vigente.
Le modifiche non previamente autorizzate non danno titolo a pagamenti o rimborsi di sorta e, ove il RUP lo giudichi opportuno, comportano la rimessa in pristino, a carico del soggetto attuatore, della situazione originaria preesistente, secondo le disposizioni della SA.
Per quanto riguarda l’importo ottenuto dalle eventuali economie che si dovessero verificare in conseguenza del diverso regime fiscale degli enti attuatori, il Ministero dell’Interno ha specificato espressamente (6dm18-19.Faq-Utilizzo-economie-1) che esso potrebbe avvenire utilizzando la previsione contenuta nel codice dei contratti ai fini dell’esercizio della facoltà per gli enti locali di affidamento dei servizi cd. complementari; tali servizi dovranno essere coerenti con il progetto originario e già finanziato, non
costituendo modifica al progetto originario che, anzi, dovrà risultare valorizzato.
Questa amministrazione intende pertanto prevedere l’utilizzo delle economie di gara che dovessero verificarsi in caso di diverso regime fiscale degli enti attuatori affidatari (quindi con applicazione di un’aliquota di imposta pari al 5% anziché il 22%), indicando quali possibili servizi complementari cui dedicare l’economia i seguenti aggregati di spesa da modello ministeriale PFP:
CODICE | DESCRIZIONE SPESA |
A | Costo del personale |
D | Spese direttamente riconducibili alla presa in carico dei beneficiari |
nel rispetto dei vincoli e delle percentuali ministeriali;
Art. 36 – RESPONSABILITA’ E COPERTURE ASSICURATIVE
Il soggetto attuatore assicura le prestazioni con proprio personale avente i requisiti di base e professionali dichiarati nella proposta tecnica ed esonera il Comune da ogni responsabilità per danni, infortuni od altro che dovessero accadere al personale per qualsiasi causa nell’esecuzione del servizio.
Il soggetto attuatore in qualità di titolare, gestore ed esecutore delle attività oggetto del presente CSA, gestisce il servizio affidato, in proprio nome, per proprio conto ed a proprio rischio e pericolo, a tutti gli effetti di legge; è posta a carico del soggetto attuatore ogni piena e diretta responsabilità gestionale dei servizi stessi, liberando a pari titolo il Comune.
Il soggetto attuatore risponde direttamente, penalmente e civilmente, dei danni, infortuni od altro che dovessero accadere alle persone, siano esse utenti, proprio personale, o terzi, ed alle cose tutte, durante lo svolgimento o in conseguenza dei servizi espletati, restando a suo completo ed esclusivo carico qualsiasi risarcimento, senza diritto di rivalsa nei confronti del Comune.
A tale fine, il soggetto attuatore dovrà stipulare un’idonea polizza assicurativa R.C.T./R.C.O. (Responsabilità civile verso terzi / Responsabilità civile verso prestatori di lavoro) a copertura dei danni relativi ai rischi inerenti la gestione del servizio affidato e annoverare tra i terzi, il Comune di Ferrara.
La suddetta polizza dovrà avere i seguenti massimali:
- RCT € 3.500.000,00 unico
- RCO € 3.500.000,00 con limite di € 1.500.000,00 per persona
Copia della suddetta polizza dovrà essere trasmessa entro 30 gg. dall’aggiudicazione al Settore Servizi alla Persona del Comune; il soggetto attuatore è tenuto a mantenere in vigore e pienamente efficaci le coperture assicurative di cui al presente articolo, per tutta la durata dell’appalto.
Art. 37 – DIRETTORE DELL'ESECUZIONE
Il DEC ha il compito di verificare il regolare andamento dell'esecuzione del contratto da parte del soggetto attuatore. In particolare provvede:
- al coordinamento, alla direzione e al controllo tecnico-contabile dell'esecuzione del contratto;
- a sovraintendere alla regolare esecuzione del contratto, verificando che le attività e le prestazioni contrattuali siano eseguite in conformità ai documenti contrattuali;
- a svolgere tutte le altre attività allo stesso espressamente demandate dal D.Lgs. n. 50/2016, nonchè tutte le attività che si rendano opportune per assicurare il perseguimento dei compiti a questo assegnati.
Qualsiasi variazione dovesse intervenire in merito al DEC, l’Ufficio provvederà a darne tempestiva comunicazione al soggetto attuatore.
Art. 38– LIQUIDAZIONE E PAGAMENTI
Il costo complessivo massimo dei servizi oggetto di appalto riconoscibile al soggetto attuatore è determinato secondo le voci di spesa dettagliate nel Piano Finanziario Preventivo SIPROIMI annuale, approvato dal Ministero dell'Interno.
Il Piano Finanziario Preventivo annuale dei servizi affidati all’ente attuatore è allegato al presente capitolato e ne costituisce parte integrante:
Il Piano Finanziario Preventivo è rimodulabile in corso d'opera secondo i criteri, i limiti e le tempistiche previsti dal Manuale Unico di Rendicontazione SIPROIMI:
– all'interno delle macrovoci di spesa, gli importi relativi alle singole voci di spesa sono liberamente rimodulabili in base alla necessità;
– le rimodulazioni degli importi riferiti alle macrovoci, sono rimodulabili nei limiti previsti dal DM 18.11.2019 e dal Manuale di Rendicontazione SIPROIMI vigente.
Tutte le rimodulazioni sono di competenza dell'Amministrazione comunale titolare del progetto e verranno eventualmente disposte in stretta collaborazione con l’ente attuatore. sulla base dell'andamento delle attività e delle relative spese.
La modalità di riconoscimento delle spese sostenute dall'Ente attuatore aggiudicatario nello svolgimento dei servizi oggetto dell'appalto è quella prevista e puntualmente disciplinata dal Manuale Unico di Rendicontazione SIPROIMI, nonché dalle norme e dalle circolari emanate dal Ministero dell'Interno e dal Servizio Centrale.
Il riconoscimento delle spese avverrà dietro presentazione di fatture periodiche, su base mensile.
La liquidazione delle fatture è subordinata all'acquisizione del D.U.R.C. regolare, al superamento positivo delle verifiche tecniche ed in generale alla sussistenza di tutti i presupposti di legge che ne condizionano l'esigibilità.
A tal proposito, si precisa che, ai sensi dell’art. 31 del Decreto Ministero dell’Interno 18.11.2019, la Stazione Appaltante è chiamata ad avvalersi della figura di un Revisore indipendente per le verifiche amministrativo- contabili di tutti i documenti giustificativi originali relativi a tutte le voci di rendicontazione, della loro pertinenza al Piano Finanziario Preventivo o rimodulato, della esattezza ed ammissibilità delle spese in relazione a quanto disposto dalla legislazione nazionale ed europea, dai principi contabili e da quanto indicato nel Manuale unico per la rendicontazione.
L'attività di verifica si sostanzia in un «certificato di revisione» che accompagna obbligatoriamente la rendicontazione delle spese sostenute.
Il soggetto attuatore è tenuto a collaborare con detto revisore in ogni circostanza in cui ne venga fatta richiesta.
Eventuali spese che dovessero non risultare ammissibili saranno oggetto di rimborso da parte degli Enti attuatori alla stazione appaltante. Ciascun ente attuatore è obbligato a presentare i documenti giustificativi nei tempi e nei modi che saranno richiesti dalla Stazione Appaltante e/o dal Revisore indipendente e a restituire le somme non ammesse a rimborso.
Il corrispettivo dovuto all’Appaltatore è da intendersi comprensivo di tutti i servizi, le prestazioni, le spese accessorie e quant’altro necessario per la perfetta esecuzione dell’appalto.
Ai sensi del D.L. 66/2014, le fatture dovranno essere emesse solo in formato elettronico. Non potranno essere accettate fatture che non siano trasmesse in forma elettronica secondo le modalità contenute nel DM n. 55/2013 e ss.mm.ii..
Il Codice Univoco Ufficio per il Comune di Ferrara è: 95EH6R.
L’Amministrazione Comunale, avvalendosi degli interlocutori interessati, provvederà alla liquidazione delle fatture entro 30 (trenta) giorni dalla loro accettazione. La fattura si intende accettata qualora sia stata verificata la regolarità del DURC (documento di regolarità contributiva) e la corretta esecuzione del servizio da parte dell’Appaltatore. La decorrenza dei termini di pagamento di cui sopra è quindi subordinata agli adempimenti e al superamento positivo delle verifiche tecniche ed alla sussistenza in genere dei presupposti condizionanti l’esigibilità del pagamento.
Le fatture dovranno essere espresse in lingua italiana e contenere necessariamente i seguenti elementi:
- i riferimenti del contratto a cui la fatturazione si riferisce (oggetto, prestazione svolta, altri dati comunicati all'Amministrazione Comunale);
- tutti i dati relativi al pagamento (numero conto corrente bancario dedicato e codice IBAN oppure numero di conto corrente postale dedicato);
- il codice CIG (Codice Identificativo di Gara) relativo all'affidamento;
- l’importo fatturato totale ed articolato per voce di spesa secondo il Piano Finanziario SIPROIMI, oltre al codice destinatario 95EH6R (Identificativo del Comune di Ferrara).
Si precisa che in mancanza dei suddetti elementi e dei giustificativi necessari le fatture non saranno accettate.
Dall'importo fatturato dalla ditta saranno detratte le eventuali penalità applicate.
Art. 39 – OBBLIGHI DI TRACCIABILITA’ DEI FLUSSI FINANZIARI
Il soggetto attuatore si impegna a rispettare puntualmente quanto previsto dalla Legge 13 agosto 2010 n.136 e s.m.i. in ordine alla tracciabilità dei flussi finanziari.
In particolare il soggetto attuatore dovrà trasmettere al Comune gli estremi del conto dedicato al contratto, nonché le generalità e il codice fiscale delle persone delegate alle operazioni sullo stesso.
Art. 40 –SUPERVISIONE, CONTROLLO E VERIFICHE SULL’ANDAMENTO DELLA GESTIONE
L’Amministrazione eserciterà funzioni di controllo e verifica circa il regolare svolgimento delle attività da parte del gestore. L’Amministrazione ha il diritto, in qualsiasi momento e senza preventiva informazione, di effettuare controlli, ispezioni e indagini al fine di operare le opportune verifiche sul rispetto dei punti concordati con particolare riferimento alla qualità dei servizi prestati e alla migliore utilizzazione delle risorse.
In specifico tali controlli saranno effettuati dal RUP o dal Direttore dell’esecuzione che procede alla verifica di conformità nel rispetto delle disposizioni di cui all'art. 102 D.Lgs. n. 50/2016.
Essi potranno disporre, in qualsiasi momento, i controlli ritenuti necessari al fine di garantire:
- il controllo delle prestazioni effettuate: la rispondenza del servizio offerto alle prescrizioni del vigente capitolato nonché al progetto, parte integrante della convenzione sottoscritta;
- la rispondenza e la permanenza dei requisiti e delle condizioni che hanno dato luogo all’affidamento;
- l’andamento della gestione, sia sul piano organizzativo sia sul piano delle attività svolte, mediante verifiche in itinere;
- il consolidamento dei livelli di qualità e di efficacia degli interventi e delle azioni previsti dal progetto;
- l’idoneità del personale a perseguire le finalità del progetto. il rispetto dei Contratti Collettivi di Lavoro; osservanza della normativa antinfortunistica;il regolare assolvimento degli obblighi contributivi;
- l’adempimento degli obblighi fiscali.
I controlli di tipo tecnico-qualitativo saranno effettuati dall’Amministrazione attraverso:
- la richiesta all’Ente Gestore di report periodici – con cadenza almeno bimensile - sull’attività effettuata;
- la richiesta all’Ente Gestore di copia di materiali di documentazione del Servizio (relazioni di verifica, diari, schede personali, fotografie);
- osservazioni e ispezioni nei plessi all’interno dei quali si svolge l’attività, anche mediante personale esterno incaricato dall’Amministrazione;
- colloqui periodici con i responsabili e il coordinatore dell’ente gestore;
- partecipazione ad incontri dei gruppi di lavoro ed agli incontri tra gli operatori dell’ente gestore alla presenza del Coordinatore dell’Ente gestore.
In relazione alla natura della prestazione, saranno disposti controlli a campione con modalità idonee a garantire la verifica dell’esecuzione contrattuale.
Al termine dell’appalto, il R.U.P. rilascia il certificato di verifica di conformità quando risulti che l’esecutore abbia completamente e regolarmente eseguito le prestazioni contrattuali. Il certificato di verifica di conformità viene trasmesso per la sua accettazione al gestore, il quale deve firmarlo nel termine di 15 dal ricevimento dello stesso.
Al gestore è riconosciuto il diritto di richiedere ulteriori specifici momenti di verifica su temi o problemi autonomamente individuati.
Il gestore, inoltre, dovrà prevedere modi e forme di controllo sull’attività del proprio personale e dei servizi svolti ogni mese.
Art. 41 – MONITORAGGIO EX D.M. 18.11.2019
Il soggetto attuatore presenterà al Servizio Centrale per il successivo inoltro alla Direzione Centrale, la scheda di monitoraggio e la relazione di cui al comma 4 dell'art. 42 del D.M. 18.11.2019.
Il soggetto attuatore, in accordo con il Comune, si impegna ad organizzare una riunione bimestrale di coordinamento, monitoraggio sullo stato di attuazione ed avanzamento del progetto . Di ogni incontro si impegna a redigere verbale e provvederà ad inoltrare una relazione sullo stato di attuazione del presente appalto.
Il soggetto attuatore si impegna a garantire un quotidiano e costante aggiornamento della Banca Dati SIPROIMI, come forma di monitoraggio e controllo nei confronti del Ministero dell'Interno e del Servizio
Centrale.
Art. 42 – CONTESTAZIONI
Ove l’Amministrazione riscontrasse inadempienze degli obblighi assunti ovvero violazioni delle disposizioni contenute nel presente capitolato, provvederà alla formale contestazione per iscritto (diffida) con descrizione analitica e motivata delle contestazioni e con invito a conformarsi immediatamente alle prescrizioni violate, mediante lettera raccomandata A.R. indirizzata al legale rappresentante del gestore. In ogni caso, le comunicazioni e le eventuali contestazioni di inadempienza relative al servizio fatte dall’amministrazione al coordinatore referente dell’Ente gestore si intendono come presentate direttamente allo stesso.
Questa potrà far pervenire le proprie controdeduzioni entro e non oltre 10 (dieci) giorni dalla data di ricevimento della contestazione o comunque entro il termine stabilito nella diffida.
Art. 43 – PENALI
Ove ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione le controdeduzioni di cui all’articolo precedente risultassero irrilevanti o non pervenissero entro 10 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della contestazione o comunque entro l’eventuale termine stabilito nella diffida, nei confronti della Ditta Appaltatrice saranno applicate le seguenti penalità. Tassativamente l’applicazione delle penali dovrà essere preceduta da regolare contestazione.
Le penali vengono così articolate:
1) In caso di mancata effettuazione del servizio, totale o parziale, tale da costringere l’amministrazione a provvedere in altro modo, verrà applicata una penale pari al 50% dell’importo giornaliero relativo al servizio non effettuato, oltre all’addebito degli oneri connessi all’affidamento del servizio non eseguito ad altra impresa idonea, anche a prezzo superiore, in considerazione della facoltà dell’Amministrazione di procedere, a spese della Ditta inadempiente, all’esecuzione d’ufficio, totale o parziale, dei mancati servizi oggetto dell’appalto;
2) per ogni violazione di impegni assunti in sede di procedura di gara, o per violazioni di norme di legge, in ragione della gravità dell’infrazione, in termini di prestazioni non eseguite o non esattamente eseguite, e delle ripercussioni sulla qualità e sicurezza del servizio fino al massimo del 10% del corrispettivo mensile;
3) ogniqualvolta venga negato l’accesso agli incaricati dell’Amministrazione ad eseguire i controlli di conformità o non venga fornita dal personale dell’Appaltatore la necessaria collaborazione durante i controlli, compresi quelli del revisore indipendente, verrà applicata una penale pari a € 3.000,00 (euro tremila/00);
Gli importi addebitati a titolo di penale o per il risarcimento di danni e spese saranno recuperati mediante trattenuta sulle fatture in fase di liquidazione ovvero verranno incamerati con detrazione dal deposito cauzionale costituito a garanzia dell’esatto adempimento del contratto.
Il Comune si riserva in ogni caso tutte le azioni a tutela dei propri interessi anche attraverso l'immediata escussione della polizza fideiussoria.
Art. 44 – RECESSO
Il Comune può recedere dal contratto in qualsiasi momento per sopravvenute ragioni di interesse pubblico connesse al mantenimento degli equilibri economico/finanziari di bilancio, con preavviso di 15 (quindici) giorni solari da comunicarsi al soggetto attuatore mediante posta elettronica certificata. In tal caso, il soggetto attuatore avrà diritto esclusivamente al pagamento delle prestazioni regolarmente eseguite secondo il corrispettivo e le condizioni contrattuali stabilite per l'esecuzione del servizio e non potrà avanzare alcuna richiesta di indennizzo, compensi aggiuntivi o risarcimento danni.
Il Comune può altresì, ai sensi dell' art. 103 D.Lgs. n. 50/2016, recedere dal contratto in qualunque momento, previo pagamento delle prestazioni eseguite.
ART. 45 –SOSPENSIONE E RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
45.1 Sospensione
Si applica in materia, per quanto compatibile, l'art. 107 D.Lgs. n. 50/2016.
45.2 Risoluzione
Sono causa di risoluzione del contratto i motivi individuati ai commi 1 e 2 dell’art. 108 del D.Lgs. n. 50/2016.
Inoltre, quando il responsabile dell’esecuzione accerti che comportamenti dell'appaltatore concretizzino grave inadempimento alle obbligazioni di contratto o grave irregolarità tale da compromettere la esecuzione a regola d’arte dei servizi, invia al responsabile del procedimento una relazione particolareggiata, corredata
dei documenti necessari, indicando la stima dei servizi eseguiti regolarmente e che devono essere accreditati all'appaltatore. Su indicazione del responsabile del procedimento il responsabile dell’esecuzione formula la contestazione degli addebiti all'appaltatore, assegnando un termine non inferiore a quindici giorni per la presentazione delle proprie controdeduzioni al responsabile del procedimento. Acquisite e valutate negativamente le predette controdeduzioni, ovvero scaduto il termine senza che l'appaltatore abbia risposto, la stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento dichiara risolto il contratto.
Qualora, al di fuori dei precedenti casi, l'esecuzione dei servizi ritardi per negligenza dell'appaltatore rispetto alle previsioni contrattuali, il responsabile dell’esecuzione gli assegna un termine, che, salvo i casi d'urgenza, non può essere inferiore a dieci giorni, per compiere i servizi in ritardo, e dà inoltre le prescrizioni ritenute necessarie. Il termine decorre dal giorno di ricevimento della comunicazione. Scaduto il termine assegnato, il responsabile dell’esecuzione verifica, in contraddittorio con l'appaltatore, o, in sua mancanza, con l’assistenza di due testimoni, gli effetti dell'intimazione impartita, e ne compila processo verbale da trasmettere al responsabile del procedimento. Sulla base del processo verbale, qualora l'inadempimento permanga, la stazione appaltante dispone la risoluzione del contratto.
In tutti i casi di risoluzione, l'appaltatore ha diritto soltanto al pagamento dei servizi regolarmente eseguiti, decurtato degli oneri aggiuntivi derivanti dallo scioglimento del contratto, fatto salvo quanto disposto dall'art. 108, comma 8 D.Lgs. n. 50/2016.
A titolo esemplificativo e non esaustivo, costituiscono motivo per la risoluzione del contratto per inadempimento, ai sensi dell’art. 1456 del Codice Civile, le seguenti fattispecie:
a) quando il Comune e il soggetto attuatore, per mutuo consenso, sono d'accordo sull'estinzione del contratto prima dell'avvenuto compimento dello stesso: la Ditta ha diritto alla restituzione della cauzione definitiva;
b) sopravvenuta, assoluta e definitiva impossibilità della prestazione da parte del soggetto attuatore per causa ad esso non imputabile;
c) formulazione da parte del RUP di più di 2 diffide e/o richiami relativi a fatti per i quali è ravvisabile una inadempienza di particolare gravità, ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione, nell’esecuzione delle prestazioni contrattuali;
d) apertura di una procedura di fallimento a carico della Ditta o altre procedure derivanti da insolvenza;
e) cessione del contratto o subappalto (non ammesso dal CSA)
f) inosservanza delle norme di legge relative al personale dipendente e mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro ed agli integrativi della Provincia;
g) mancato rispetto da parte del soggetto attuatore dei minimi salariali e delle altre clausole del contratto collettivo delle categorie interessate dall’appalto, nonché delle norme relative agli oneri riguardanti la previdenza e l’assistenza dei propri prestatori di lavoro;
h) danni volontari prodotti ad impianti ed attrezzature di proprietà del Comune;
i) non ottemperanza, di norma entro 10 giorni, alle prescrizioni del Comune in conseguenza dei rilievi effettuati dal Comune stesso;
j) interruzione non motivata del servizio;
k) violazioni ripetute delle norme di sicurezza;
l) frode, grave negligenza e inadempimento, mancato rispetto degli obblighi e delle condizioni sottoscritte, verificata inadeguatezza degli operatori impegnati relativamente alle mansioni previste dalle rispettive qualifiche professionali;
m) persistenti inosservanze delle indicazioni organizzative date dall’Amministrazione;
n) mancato reintegro della cauzione nei termini previsti dall’art. 48;
Art. 46 – CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
Cessione del contratto: è vietata la cessione totale o parziale del contratto, salvo quanto previsto nell'art. 106 del Codice. Fermo il divieto di cedere il contratto, non sono considerate cessioni ai fini del presente appalto, le modifiche di sola denominazione sociale o di ragione sociale o i cambiamenti di sede, purchè il nuovo soggetto venga indicato subentrante nel contratto in essere con il Comune.
Cessione dei crediti derivanti dal contratto: si applica in materia l’art. 106, comma 13 D.Lgs. n. 50/2016.
Art. 47 – PROCEDURE DI AFFIDAMENTO IN CASO DI FALLIMENTO DELL'ESECUTORE O RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
Ai sensi e per gli effetti dell'art. 110 del Codice, il Comune, in caso di fallimento dell'appaltatore o di liquidazione coatta e concordato preventivo dello stesso, ovvero procedura d'insolvenza concorsuale o liquidazione del soggetto attuatore, o di risoluzione del contratto ai sensi dell'art. 108 del Codice, ovvero di recesso ai sensi dell'art. 88 comma 4 ter del Codice, ovvero in caso di dichiarazione giudiziale di inefficacia del contratto, interpella progressivamente i soggetti che hanno partecipato all'originaria procedura di gara, risultanti dalla relativa graduatoria, al fine di stipulare un nuovo contratto per l'affidamento del completamento del servizio.
Si procede all'interpello a partire dal soggetto che ha formulato la prima migliore offerta, fino al quinto migliore offerente, escluso l'originario aggiudicatario. L'affidamento avviene alle medesime condizioni già proposte dall'originario aggiudicatario in sede di offerta.
Nel caso di raggruppamenti temporanei, si applica l'art. 48, commi 17 e 18 del Codice.
Art. 48 – GARANZIA DEFINITIVA
A garanzia dell’adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, del risarcimento dei danni derivanti dall’inadempimento degli obblighi stessi, nonchè a garanzia del rimborso delle somme pagate in più al soggetto attuatore rispetto alle risultanze della liquidazione finale, fatta salva comunque la risarcibilità del maggiore danno, il soggetto attuatore deve costituire una cauzione definitiva, pari al 10% (dieci per cento) dell'importo contrattuale IVA esclusa.
La cauzione dovrà essere costituita a mezzo di fideiussione bancaria o assicurativa che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività o rilasciata da intermediari finanziari iscritti all’albo speciale di cui all’art. 107 D.Lgs. n. 385/1993, che svolgono in via esclusiva o prevalente attività di rilascio di garanzie, che sono sottoposti a revisione contabile da parte di una Società di revisione iscritta nell'Albo previsto dall'art. 161 del D.Lgs. n. 58/1998 e che abbiano i requisiti minimi di solvibilità richiesti dalla vigente normativa bancaria assicurativa.
La cauzione verrà resa solo al termine del contratto, è prestata a garanzia di ogni adempimento della ditta assunto con la sottoscrizione del contratto, con facoltà di rivalsa del Comune per ogni e qualsiasi inadempienza contrattuale, nonché per danni di qualsiasi natura provocati per effetto della prestazione. Deve contenere espressamente le seguenti condizioni:
a. il garante non godrà del beneficio della preventiva escussione del debitore principale di cui all’art. 1944 del codice civile;
b. il garante rinuncia all’eccezione dei cui all’art. 1957 c. 2 del codice civile;
c. il garante pagherà la somma garantita a semplice richiesta scritta del Comune, entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta medesima;
d. per qualsiasi controversia tra il Comune ed il garante, il foro competente è quello di Ferrara.
4. La garanzia non può essere modificata senza il consenso del Comune e comunque alla scadenza si rinnova sino a quando il Comune, con dichiarazione scritta, non avrà autorizzato.
Ove non sussistano contestazioni formali tra le parti, la garanzia sarà svincolata con comunicazione scritta, senza la materiale restituzione dell'eventuale polizza fideiussoria, dopo la scadenza del contratto.
La garanzia cessa di avere effetto dalla data del certificato di regolare esecuzione.
Il Comune può richiedere al soggetto attuatore la reintegrazione della garanzia, ove questa sia venuta meno in tutto o in parte. In caso di inottemperanza, la reintegrazione si effettua a valere sui ratei di prezzo da corrispondere all'esecutore.
La mancata costituzione della garanzia definitiva, determina la decadenza dell'affidamento e l'acquisizione della cauzione provvisoria presentata in sede di offerta, da parte della stazione appaltante che aggiudica l'appalto al concorrente che segue nella graduatoria.
Art. 49- OBBLIGHI DELLA DITTA NEL RISPETTO DEL D.LGS. N. 81/2008
Il presente appalto non presenta rischi d’interferenza, così come delineato dall’art. 26 D.Lgs. n. 81/2008; pertanto non è necessario elaborare un unico documento di valutazione dei rischi.
Conseguentemente alla mancanza di misure da adottare per eliminare i rischi in materia di salute e sicurezza derivanti dalle interferenze delle lavorazioni, i costi per la sicurezza sono pari a zero.
Tuttavia tale documento potrà essere redatto dallo stesso committente, anche su richiesta del soggetto attuatore, in caso di modifiche tecniche o logistiche che possano incidere sulle modalità organizzative e/o operative.
Il personale incaricato dal soggetto attuatore, durante lo svolgimento in regime della presente gestione,
dovrà essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore (inclusa la data di nascita) e l’indicazione del Datore di lavoro.
Il soggetto attuatore dichiara di aver ricevuto l'informativa, ai sensi dell'art. 26 comma 1 lett. b) D.Lgs. n. 81/2008, sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui la stessa è destinata ad “operare” e sulle misure di prevenzione e di emergenza presenti.
Il soggetto attuatore dovrà inoltre dichiarare di aver assolto tutte le incombenze in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. n. 81/2008 (con particolare riferimento al titolo I capo III sezione IV riguardo alla gestione delle emergenze – Primo Soccorso e Prevenzione Incendi).
E' obbligo per il soggetto attuatore rispettare le norme contenute nel D.Lgs. n. 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Per tutti gli altri rischi non riferibili alle interferenze, il soggetto attuatore è tenuto ad elaborare il proprio documento di valutazione dei rischi e di provvedere all'attuazione delle misure necessarie per eliminare o ridurre al minimo i rischi specifici propri dell'attività svolta.
Il Comune, nell'ambito della cooperazione e del coordinamento di cui all'art. 26, comma 2, lett. a) D.Lgs. n. 81/2008, rimane a disposizione del soggetto attuatore per ogni eventuale necessaria informazione richiesta in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e di igiene del lavoro.
Il soggetto attuatore deve inoltre provvedere ad adeguare il servizio in conformità alle norme finalizzate al contenimento del contagio Covid19 e/o a quelle specifiche emanate per il contenimento del contagio nell’ambito dei servizi sociali, vigenti e sopravvenute in corso di gara e/o di esecuzione del contratto di appalto.
Art. 50 – POLITICA INTEGRATA QUALITA’– AMBIENTE- SOSTENIBILITA’ EVENTI DEL COMUNE DI FERRARA
La Ditta che risulterà aggiudicataria sarà tenuta a conoscere ed osservare i contenuti della Politica Integrata Qualità- Ambiente-Sostenibilità Eventi del Comune di Ferrara (P.G. n. 18116 del 21/03/2016) di cui prenderà visione con la sottoscrizione del contratto.
La Ditta si impegna inoltre ad informare i propri dipendenti del contenuto della Politica Integrata del Comune di Ferrara ed a distribuirne copia al proprio interno.
Il Comune porterà a conoscenza dell’Aggiudicatario, con opportuni mezzi, tutte le deliberazioni, ordinanze, provvedimenti che comportino variazioni della situazione iniziale.
Nell’ambito dell’esecuzione dl servizio in oggetto, la Ditta si conforma inoltre alle principali norme di legislazione in materia di qualità, ambiente e sostenibilità eventi.
Art. 51 – DOMICILIO DELL’APPALTATORE
Agli effetti del contratto, le parti contraenti eleggono domicilio presso le rispettive sedi legali. Tutte le comunicazioni inerenti il presente contratto verranno effettuate tramite la PEC indicata dall’Appaltatore o risultante dal Registro delle Imprese, ai sensi dell’art. 5-bis D.Lgs. n. 82/2005 denominato “Codice dell’Amministrazione Digitale”.
Eventuali modifiche dell’indirizzo PEC o problemi temporanei nell’utilizzo di tale forma di comunicazione dovranno essere tempestivamente segnalate aall’Ente Committente, diversamente lo stesso declina ogni responsabilità per il tardivo o mancato recapito delle comunicazioni.
Art. 52 – CONTROVERSIE
Per eventuali controversie derivanti dal contratto la competenza è del Foro di Ferrara.
Art. 53 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
I dati raccolti del soggetto attuatore saranno trattati, anche con strumenti informatici, ai sensi del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, del D.Lgs. 10 agosto 2018, n. 101 e del Regolamento UE 27 aprile 2016, n. 2016/679/UE, esclusivamente nell’ambito del rapporto contrattuale disciplinato dal presente CSA.
Per quanto riguarda i dati personali dei beneficiari del servizio SIPROIMI, di cui l’ente attuatore verrà a conoscenza nell’adempimento della propria prestazione, il Comune di Ferrara è titolare del trattamento , mentre il soggetto attuatore con la sottoscrizione del contratto assume il ruolo di Responsabile del trattamento di dati personali e appartenenti a categorie particolari e si impegna ad ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa in materia (D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, X.Xxx. 10 agosto 2018, n. 101 e Regolamento UE 27 aprile 2016, n. 2016/679/UE), oltre che alle disposizioni vigenti in materia di tutela della riservatezza. Il soggetto attuatore si obbliga a trattare i dati di cui entra legittimamente in possesso, per i soli fini dedotti dal contratto, limitatamente al periodo contrattuale e secondo i principi di riservatezza e
necessarietà, esclusa ogni altra finalità.
Art. 54 – RINVIO
L’appalto in oggetto è disciplinato dal presente capitolato speciale, dal bando e dal disciplinare di gara.
Il soggetto attuatore è tenuto all'osservanza di tutte le leggi, decreti, regolamenti in quanto applicabili e al rispetto delle eventuali norme che dovessero intervenire successivamente all'aggiudicazione e durante il rapporto contrattuale.
PIANO FINANZIARIO PREVENTIVO "MSNA" | |||
PROGETTO ENTE LOCALE | FERRARA | ||
CODICE PROGETTO | PROG-447-PR-2 | ||
NUMERO POSTI | 36 | ||
COD | COD. RIF. TRIENNIO PRECEDENTE | DESCRIZIONE SPESA | COSTO |
A | P | Costo del Personale | € 0,00 |
Equipe multidisciplinare | € 0,00 | ||
A1e | P1 | Operatori sociali | |
A2e | P2 | Interpreti e mediatori culturali | |
A3e | P3 | Operatori legali | |
A4e | P5 | Assistenti sociali | |
X0x | X0 | Xxxxxxxxx | |
X0x | Operatori dell'integrazione | ||
A7e | P4 | Personale addetto alle pulizie | |
A8e | P7 | Altre figure professionali | |
Consulenze | € 0,00 | ||
A1c | T1 | Esperti legali (avvocato) | |
A2c | Operatori anti-tratta | ||
A3c | S2 | Mediazione culturale e interpretariato | |
A4c | A2 | Consulenti fiscali e del lavoro | |
A5c | Altre figure professionali (supervisione psicologica) | ||
B | A/Ci | Spese di gestione diretta | € 153.170,69 |
B1 | Ci1 | Spese telefoniche per utenze fisse e mobili usufruite dal personale | |
B2 | Ci2 | Spese di carburante per automezzi di servizio | |
B3 | A4 | Spese per fideiussioni | |
B4 | A4 | Costi del revisore contabile indipendente | € 7.500,00 |
B5 | A4 | Costi dell'IVA sui servizi resi dall'ente attuatore | € 144.570,69 |
B6 | A4 | Costi connessi all'espletamento delle procedure di affidamento (RUP, DEC, registrazione atti, pubblicità) | € 1.100,00 |
B7 | B1 | Acquisto, noleggio o leasing di mobili, arredi ed elettrodomestici (opzione più favorevole) | |
B8 | B2 | Acquisto, noleggio o leasing di hardware, software, strumentazione tecnica ed autovetture | |
C | L | Immobili e utenze | € 0,00 |
C1 | L1 | Ristrutturazione dei locali destinati all'ospitalità dei beneficiari - solo per beni di proprietà dell'Ente Locale o ad esso assegnati - (massimo 3,33% del costo totale di progetto annuo) | |
C2 | L2 | Opere di piccola manutenzione rientranti nel contratto di locazione e relativi materiali (massimo 3% del costo totale di progetto annuo) | |
C3 | L3 | Affitto locali, condominio, registrazione contratti |
C4 | Ospitalità presso strutture dedicate alla riabilitazione/strutture protette per nucleo familiare (riconoscimento del costo per la quota non coperta dal SSN). | |||
C5 | L4 | Pulizia locali e relativi materiali | ||
C6 | L5 | Utenze delle strutture di accoglienza (acqua, elettricità, gas e gasolio da riscaldamento) | ||
D | I ,G,S,T,A3 | Spese direttamente riconducibili alla presa in carico dei beneficiari | € 0,00 | |
D1 | G1 | Vitto, abbigliamento, igiene personale, assistenza infanzia, materiale ludico | ||
D2 | G2 | Effetti letterecci | ||
D3 | T2 | Assistenza sanitaria specialistica (infermieri, medici e psicologi con specializzazioni adeguate, anche in etnopsichiatria) da attivare previa autorizzazione concessa dal S.C come previsto dal manuale di rendicontazione. | ||
D4 | G3 | Altre spese per la salute (medicinali, protesi) non riconosciute dal SSN, da attivare previa autorizzazione concessa dal S.C come previsto dal manuale di rendicontazione. | ||
D5 | G4 | Spese di trasporto urbano ed extra-urbano, spese di trasferimento, viaggio e soggiorno temporaneo dei beneficiari | ||
D6 | G6 | Pocket Money | ||
D7 | G5 | Spese per la scolarizzazione | ||
D8 | G7 | Alfabetizzazione | ||
D9 | I1 | Corsi di formazione professionale | ||
D10 | I2 | Borse lavoro e tirocini formativi | ||
D11 | I6 | Spese per l'integrazione | ||
D12 | A3 | Spese relative all'assistenza (tessere telefoniche per beneficiari, spese di assicurazione per infortuni e r.c. dei beneficiari, fototessere) | ||
Contributi per l'uscita | ||||
D13 | I3 | Contributi alloggio ed interventi per agevolare la sistemazione alloggiativa | ||
D14 | I4 | Contributi acquisto arredi per alloggi beneficiari | ||
D15 | I5 | Contributi straordinari per l'uscita | ||
E | I6, A1 | Viaggi/formazione/sensibilizzazione | € 0,00 | |
E1 | I6 | Eventi di sensibilizzazione | ||
E2 | A1 | Spese per incontri nazionali, convegni, corsi di formazione, trasporto pubblico a favore del personale. Viaggi | ||
E3 | Attività di raccordo con i tutori volontari | |||
G | A3 | Retta/Affido | € 0,00 | |
G1 | A3 | Retta omnicomprensiva dei servizi di accoglienza minori | ||
G2 | A3 | Affido familiare | ||
TOTALE COSTI DIRETTI | € 153.170,69 | |||
F | Ci | Costi indiretti (spese generali di gestione e di supporto alle attività di progetto e relativi materiali) - massimo 7% dei costi diretti - | ||
TOTALE COMPLESSIVO | € 153.170,69 | |||
IMPORTO FINANZIATO € 827.110,19 |