PART-2019
PART-2019
BANDO 2019 PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI A SOSTEGNO DEI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE
Allegato al Bando Partecipazione 2019
Soggetto richiedente
Soggetto richiedente *
ASP TERRE DI CASTELLI - XXXXXXX XXXXXXXXX con delega
dell’Unione Terre di Castelli (Prot.N.411)
Codice fiscale * 03099960365
Tipologia * Altri soggetti pubblici
Specificare Altri enti locali UNIONE TERRE DI CASTELLI
* CHIEDE di partecipare al Bando regionale Partecipazione 2019
* DICHIARA che il progetto, di cui alla presente richiesta, non ha ricevuto altri contributi dalla Regione Xxxxxx-Romagna, ne' sono stati richiesti
Dati Legale rappresentante / Delegato
In qualità di * Legale rappresentante
Nome * MARCO
Cognome * XXXXXXXXX
Codice fiscale *
Ente titolare della decisione
Ente titolare della decisione * ASP TERRE DI CASTELLI - XXXXXXX XXXXXXXXX
N. atto deliberativo * 34
Data *
Copia delibera (*)
20-09-2019
34_2019 approvazione prima fase Senior Coach.PDF (1829 KB)
Pagina web ove e' reperibile lo
Statuto dell'Ente
Pagina web ove e' reperibile il Regolamento sugli istituti di
partecipazione
xxxx://xxx.xxxxxxxxxx.xx.xx/xxx-xxxxxxxxxxx/xxxxxxxxx- istituzionali/
xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx.xx/xxxxxxxx/00/xxxxxxx
%20unione%20terre%20di%20castelli%20all14cu028bur%20e
%20sito.pdf
Partner di progetto
Nome * Tipologia * Specificare altro
Comune sede *
ASPEOPLE.INNOVAZIONE
Altro
ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE VIGNOLA
Partner di progetto
Nome * ASSOCIAZIONE PER NON SENTIRSI SOLI
Tipologia * Specificare altro
Comune sede *
Altro
ONLUS
VIGNOLA
Partner di progetto
Nome * ASSOCIAZIONE ITALIANA ASSISTENZA SPASTICI - A.I.A.S.
Tipologia *
Specificare altro
Altro
ONLUS
Comune sede * BOLOGNA
Partner di progetto
Nome * ASSOCIAZIONE MAGICAMENTE LIBERI
Tipologia *
Specificare altro
Altro
ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE
Comune sede * SAVIGNANO SUL XXXXXX
Partner di progetto
Nome * UNIVERSITA' POPOLARE XXXXXXX XXXXXXXX
Tipologia * Altro
Specificare altro ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE
Comune sede * VIGNOLA
Tipologia * Specificare altro
Comune sede *
Altro
ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE
VIGNOLA
Nome *
Partner di progetto
Partner di progetto
CENTRO SOCIALE RICREATIVO CULTURALE AUTOGESTITO ETA' LIBERA
Nome * Tipologia * Specificare altro
Comune sede *
AUSER VOLONTARIATO MODENA
Altro
ASSOCIAZIONE PROMOZIONE SOCIALE MODENA
Partner di progetto
Nome * SYNDECK SAGL
Tipologia * Specificare altro
Comune sede *
Altro
SOCIETA' GARANZIA LIMITATA
SAVOSA SVIZZERA
Partner di progetto
Nome * NET SERVICE SPA
Tipologia *
Specificare altro
Altro
SOCIETA' PER AZIONI
Comune sede * BOLOGNA
Partner di progetto
Nome * LEPIDA SCPA
Tipologia *
Specificare altro
Altro
XXXXXXX' CONSORTILE
Comune sede * BOLOGNA
Responsabile del progetto
Nome *
Cognome *
Telefono fisso o cellulare *
Email (*)
PEC (*) xxxxxxxxxx@xxx.xx
Processo partecipativo
Titolo del processo partecipativo Ti AsPetto a casa: percorso partecipativo per l’avvio del
* progetto “senior Coach per l’invecchiament
Ambito di intervento (*)
SALUTE, BENESSERE
progetti per la promozione di comportamenti volti a preservare e migliorare lo stato di salute e di benessere di tutte le fasce di età
Oggetto del processo
partecipativo art. 15, comma 2, l.r. 15/2018 *
L’Azienda dei servizi alla Persona Terre dei Castelli - Xxxxxxx Xxxxxxxxx, ente controllato dell’Unione dei Comuni “Terre di Castelli", è un˙organizzazione che in questo periodo della propria storia aziendale vuole sperimentare nuove modalità di partecipazione della società civile alla progettazione di un nuovo modello di Welfare di comunità, in grado di affrontare le sfide poste da una società sempre più longeva.A fronte dei nuovi bisogni emergenti, non si ritiene infatti più sufficiente un modello di servizio basato sull˙attesa" in cui il bisogno stesso si presenti sotto forma di necessità emergenziale.A questo scopo ASP,su mandato della propria Unione dei Comuni,intende coinvolgere tutte le componenti della propria comunità di riferimento:cittadini singoli e/o associati,soggetti privati,altre istituzioni,il mondo imprenditoriale e associativo,soggetti del terzo settore e del Volontariato,consolidati nel territorio.
L’Unione dei Comuni “Terre di Castelli" ha,infatti,tra le sue competenze,quelle di individuare e attuare modalità di coinvolgimento dei cittadini dei Comuni dell’Unione in processi decisionali per lo sviluppo della cittadinanza attiva tramite l’avvio di processi partecipativi. Già in precedenza l˙AsP,in coerenza con il mandato conferito dall’Unione dei Comuni,aveva avviato iniziative per la creazioni di spazi fisici ed azioni territoriali che hanno visto la partecipazione strutturata come metodologia e strumento operativo nelle strategie di sviluppo di nuovi servizi.Dal punto di vista di azioni territoriali,l'ASP è stata,inoltre,più volte portatrice di tematiche di innovazione dei servizi attraverso convegni periodici fortemente partecipati.
L’idea futura è rendere l’AsP un soggetto territoriale istituzionale innovatore nei servizi alla persona avviando,in maniera stabile,laboratori di partecipazione che utilizzino metodologie di design thinking per co-progettare soluzioni per persone anziane,famiglie e comunità di appartenenza. Il design thinking consiste nell’applicazione delle metodologie di design in chiave human-centered,proponendo una soluzione ai bisogni rintracciati e osservati nella società nel mercato,in modo che sia tecnologicamente fattibile (Brown,2008).Tale metodologia pone i bisogni come il motore di tutte le idee innovative dando alle persone ciò che loro vogliono e trasformando così il bisogno latente in domanda. In questo approccio partecipativo,l'utente diventa un partner di processo dalla raccolta dei dati,fino alla prototipazione di nuove idee e alla progettazione delle xxxxxxxxx.Xx co-progettazione accresce l'efficacia di processi creativi e innovativi.Con Delibera Nº 34 del 20l09l2019 l’AsP Terre di Castelli ha approvato il progetto “senior coach per l’invecchiamento attivo - social Delivery" rivolto alle persone che desiderano migliorare il proprio stile di vita per mantenersi sani nel tempo.L’idea progettuale riguarda la definizione delle caratterstiche e formazione di professionista nell’ambito dell’invecchiamento attivo:il senior coach per l’invecchiamento attivo. Il progetto prevede l’avvio di una fase preliminare di attivazione delle comunità locali attraverso un processo partecipativo strutturato grazie al quale individuare nuove modalità di venire incontro alle necessità delle persone anziane
e nuove figure professionali in grado di operare all'interno della comunità come "animatori" di partecipazione continua,in un processo di innovazione sociale che riprogetta continuamente se stesso. Per far questo si intende coinvolgere in maniera attiva le rispettive istituzioni locali (Comuni dell’Unione dei Comuni “Terre di Castelli" e del Distretto sanitario di Vignola) e gli altri portatori di interesse (stakeholders) che possono avere interesse nel rendersi “utili" allo scopo attivando relazioni dinamiche stabili tra i portatori di interesse riguardo l’invecchiamento attivo in casa facilitando la comunicazione,l'interazione,il coinvolgimento e lo scambio tra loro. Rendere gli anziani, la loro famiglia e la comunità di appartenenza protagonisti nella gestione della salute significa innanzitutto negoziare con loro, le condizioni, i momenti e le occasioni in cui questo sia possibile e desiderabile. Imporre “dall’alto" interventi di Invecchiamento attivo,senza tener conto dei bisogni e delle motivazione di tutti questi “attori" potrebbe rappresentare un rischio di xxxxxxxxxx.Xx questo contesto innovativo i senior coach sono i nuovi protagonisti professionali che l’AsP,insieme con i Comuni del DistrettolUnione intende individuare e mettere in atto, presso le comunità, per raggiungere questo xxxxx.Xx percorso partecipativo strutturato che l’AsP intende attivare è finalizzato,quindi,in primo luogo,a condividere con la cittadinanza e le istituzioni locali dell’Unione dei Comuni le possibilità realizzative effettive di questo nuovo servizio e,contemporaneamente,a definire in maniera partecipata,le caratteristiche principali e le competenze specifiche.
Sintesi del processo partecipativo
*
Laboratorio 1:presentazione e condivisione rivolto a tutti i portatori di interesse per il progetto partecipativo,a qualsiasi titolo interessati.Ha lo scopo di far conoscere le finalità del processo partecipativo e captare l’interesse dei soggetti partecipanti in termini di un possibile futuro coinvolgimento. La gestione di questo laboratorio consiste in una presentazione del progetto con storytelling e dibattito guidato,formazione di gruppi lavoro dedicati a temi specifici da approfondire e sviluppare. Durante questo laboratorio sarà anche avviata la strutturazione di un percorso formativo rivolto ai soggetti attivi su metodologie di partecipazione e co-design.I soggetti sperimenteranno metodi per la partecipazione attiva e saranno di supporto di eventi collaterali (gruppi di lavoro, eventi comunicativi,etc). Laboratorio 2:è rivolto ai fruitori e ha lo scopo di definire quali sono le loro esigenze in termini di invecchiamento attivo e intercettare un possibile interesse per il progetto.Prevede la creazione di gruppi omogenei di anziani e famiglie con un coordinatore che lavoreranno su varie categorie di supporti e servizi (tecnologia,coinvolgimento della comunità, tempo libero).Particolare rilevanza sarà data all’indagine sull’uso di prodotti tecnologici e la loro reale xxxxxxxxxx.Xx gestione del laboratorio avverrà in brainstorming per fare emergere bisogni degli anziani (cosa esiste, cosa manca, cosa vorrebbero e come andrebbe realizzato). Laboratorio 3:è rivolto a istituzioni e i soggetti xxxxxx.Xx si propone di implementare in ottica di invecchiamento attivo l’offerta presente nel territorio per definire come i servizi del territorio potrebbero integrarsi
con l’idea di senior Coach.I partecipanti lavoreranno in gruppo.Le attività di questo laboratorio consistono in: creazione di gruppi omogenei secondo le categorie già predisposte per il laboratorio dei fruitori;Utilizzazione del metodo del design thinking; condividere i “personas",“schede sintetiche bisogni emersi" e “mappa dei servizi dell’AsP"; brainstorming in cui identificare tutti i bisogni emersi;clusterizzare bisogni in sottocategorie per macro-tema;realizzare una mappa mentale dei bisogni; rappresentare i servizi attraverso una storyboard disegnata. Laboratorio 4: è rivolto a far incontrare i fruitori con le istituzioni e i soggetti xxxxxx.Xx metodologia vedrà la suddivisione in gruppi mantenendo le categorie di servizi su cui si è lavorato precedentemente. Ogni gruppo dovrà produrre una stakeholder map per definire i ruoli dei singoli attori coinvolti all’interno del xxxxxxxx.xx prevede l’utilizzo dello strumento del fast idea generator per valutare se il servizio proposto può raggiungere gli obiettivi xxxxxxxx.Xx terzo aspetto della conclusione si concentrerà nella rilevazione dei risultati dei laboratori che saranno utilizzati per produrre un piano operativo per la sperimentazione della figura del senior coach nel distretto di Vignola.
Contesto del processo
partecipativo *
Il progetto “senior Coach" che il processo partecipativo intende supportare in fase iniziale e propedeutica si rivolge alle persone over 65 dell’Unione dei Comuni “Terre di Castelli"- Distretto sanitario di Vignola. Nello specifico si intende venire incontro alle necessità degli anziani soli dell’Unione-Distretto, implementando l’offerta di sostegno alla domiciliarità, compresi i caregivers, attraverso un approccio di promozione della salute e invecchiamento attivo. Dall’analisi dei dati relativi all’anno 2018 sul Distretto di Vignola (unione dei comuni) i nuclei familiari risultano essere 37.940, di cui 5.614 (il 14.79%) unipersonali in cui l’unico componente è over 65enne e 3.827 (il 10.08%) composte da 2 persone entrambe ultra 65enni. Tale fascia di popolazione può essere considerata, sulla base dei dati rilevati sia dal piano di zona che dall’analisi Passi d’argento, quella con maggiore vulnerabilità da un punto di vista economico, fisico e sociale. Si intende dare quindi risposta alle esigenze dei possibili portatori di interesse: popolazione complessiva; anziani soli e famiglie; ASP; soggetti attivi locali del terzo settore e delle imprese; istituzioni locali. Per quanto riguarda la popolazione complessiva si fa riferimento al fenomeno dell’Invecchiamento progressivo della popolazione e alle sue implicazioni e conseguenze sociali e sociosanitarie; i dati demografici indicano, senza dubbio alcuno, che la prossima sfida dei servizi dovrà concentrarsi sull’invecchiamento della popolazione e sulla solidarietà tra le generazioni cercando di assolvere a due ordini di bisogni: sostenibilità del sistema welfare, qualità della vita. Per quanto riguarda gli anziani soli, essi necessitano di sostegno nello svolgimento della vita quotidiana nel loro ambiente di vita per acquisire competenze e strumenti funzionali a rafforzare la propria sicurezza e le opportunità e modalità di inclusione nella vita di comunità, in linea con le proprie esigenze; le famiglie degli anziani soli, d’altra parte, necessitano di avere un monitoraggio della salute dei propri cari ed essere coinvolte nel co-progettare nuove
forme di inclusione degli stessi nella vita di comunità, oltre che garanzia di sicurezza riguardo al proprio familiare anziano che decide di vivere da solo in casa. Per quanto riguarda la ASP, è necessario generare una maggior condivisione con tutti gli stakeholders locali coinvolti nei servizi alla persona e, in particolare, con le persone anziane. Nello stesso tempo comprende come la rivoluzione digitale stia spostando l’asset delle imprese economiche da produzione a service. In altre parole, in futuro non sarà la gestione diretta dei servizi ad essere la finalità prioritaria dell’azienda quanto l’accesso ai bisogni. Coniugare la crescita dell’offerta con la domanda sarà la sua nuova mission. A questo va aggiunto il bisogno di implementare l’utilizzo di strumenti tecnologici a favore dei servizi alla persona. Il rilevamento dei dati relativi all’invecchiamento attivo inoltre, consentirà all’AsP, per conto dei comuni dell’Unione e del Distretto sanitario di Vignola, di dotarsi di un profilo quanto mai preciso rispetto alle caratteristiche ed esigenze delle persone anziane che vivono nel distretto, permettendo di adattare “in tempo reale" la futura offerta dei servizi sulla base delle esigenze reali di invecchiamento attivo della propria popolazione in processo di invecchiamento. Per quanto riguarda i soggetti attivi locali del terzo settore e delle imprese, si sente il bisogno di finalizzare il loro ruolo sociale inserendoli e integrandoli nei percorsi e processi di innovazione sociale che l’AsP sta avviando da tempo con vantaggi reciproci derivanti dalla messa in rete di ruoli, competenze, risorse in un'ottica di reciprocità. Per quanto riguarda le istituzioni locali si rende sempre più urgente provvedere a riorganizzare il loro ruolo di governo come “governance sostenibile" dentro una logica di innovazione sociale istituzionale. Le istituzioni locali si dovranno sempre più confrontare con la necessità di sostenibilità del welfare locale e, riuscire a trovare nuovi modelli di governance, più partecipazione e condivisione tra stakeholders, ruolo della ASP come Azienda locale di servizi alla persona, rappresenta una sfida per il futuro di questo territorio.
Obiettivi del processo
partecipativo art. 13, l.r. 15/2018 *
Il progetto partecipativo è principalmente finalizzato a promuovere l’empowerment delle persone anziane nel co- progettare il loro percorso di invecchiamento attivo nel proprio ambiente di vita, perché diventino protagonisti del loro “stare in salute". Nello stesso tempo intende coinvolgere in maniera attiva gli altri portatori di interesse (stakeholders) che intendono partecipare condividendo l’impegno verso lo scopo e, in maniera più vasta, a sviluppare processi di engagement per accompagnare la persona che invecchia in un vero e proprio cammino alla scoperta di se stessi, la maturazione di una buona consapevolezza, non solo di sé, delle proprie potenzialità, ma anche della realtà e dei contesti di vita mentre invecchia restando inserito nel proprio ambiente e nella propria comunità. Gli obiettivi specifici che il processo partecipativo si propone sono i seguenti: - coinvolgere i cittadini singoli e associati del Distretto di Vignola e dei Comuni dell’Unione Terre di Castelli alla partecipazione attiva per sviluppare sensibilità compiuta al tema dell’invecchiamento attivo in casa auto promovendo la propria salute attraverso l’utilizzo di stili di vita sani; -
coinvolgere i soggetti istituzionali (Comuni dell’Unione Terre di castelli , Distretto sanitario e ASP) in attività di co-progettazione in ottica di innovazione sociale; - coinvolgere attivamente soggetti attivi (imprese, cooperative, associazione del terzo settore), persone anziane e familiari nel co-progettare attraverso co-design progetti personalizzati di invecchiamento attivo in casa in salute; - attivare e sviluppare nuove collaborazioni tra cittadini singoli e associati, istituzioni, soggetti attivi, per sviluppare progetti di innovazione sociale di ambito locale, rivolti all’evoluzione dell’attuale modello di Welfare verso una sua maggiore efficacia e sostenibilità; - consolidare modalità di partecipazione dell’AsP per lo sviluppo dei propri progetti attraverso l’utilizzo di metodologie di Design thinking che consentano ai portatori di interesse di essere protagonisti sin dal principio dei nuovi servizi che verranno offerti; - verificare le condizioni locali (ambiente sociale, condizioni socio economiche locali, caratteristiche imprenditoriali locali, capacità di “fare rete") per lo sviluppo di un processo di social Delivery che l’AsP intende coordinare per costruire nuova offerta di prodotti (ICT) e servizi rivolti alla popolazione anziana, correlati in ottica di innovazione sociale attraverso la figura del Senior Coach.
Risultati attesi del processo
partecipativo art. 13, l.r. 15/2018 *
Il processo partecipativo ambisce a co-progettare alcune importanti innovazioni rispetto alle modalità consolidate di servizi domiciliari di natura assistenziale passiva, riorientandoli verso processi e percorsi di engagement personale e comunitario di invecchiamento attivo in casa. Ciò si può ottenere se si coinvolgono in maniera attiva e pro-attiva tutti i soggetti che hanno interessi relativi a questi servizi (stakeholder): persone anziane, familiari, caregiver, professionisti, associazioni locali, istituzioni, soggetti imprenditoriali e del terzo settore, volontariato e altri che lo stesso processo partecipativo intende individuare durante il suo svolgimento. Partendo da tale presupposto si elencano a seguire i risultati attesi del progetto, in termini di prodotti, suddivisi per stakeholder Anziani soli e famiglie: 1. Mappa dei bisogni e desideri della popolazione anziana in termine di attività, i servizi e i prodotti; Comunità, Istituzioni Locali e ASP:
1. Mappa dell’offerta che gli stakeholder coinvolti nel processo partecipativo possono mettere a disposizione; 2. Partenariato definitivo per lo sviluppo integrato futuro del progetto Senior Coach; 3. Un modello di servizio innovativo del sostegno alla domiciliarità; 4. Profilo professionale del Senior Coach in termini di competenze da acquisire; 5. Mappa di soluzioni tecnologiche assistive (comprese soluzioni di Active Assisted Living, Internet of Things, Connected Health Care, Adattamenti Ambientali per l’accessibilità e la sicurezza); 6. Mappa dei bisogni formativi per un successivo programma formativo articolato in merito ai temi precedenti con livelli di approfondimento in base ai bisogni emersi in fase di percorso partecipativo e che si integrerà con attività formative in altri ambiti (da definire col gruppo progettuale); 7.Disegno/architettura di un sistema tecnologico di base a supporto del processo di empowerment dell’utente, del Senior Coach e di altre figure coinvolte nel processo di innovazione del servizio; Partnership (Distretto di Vignola /
Unione Terra di Castelli / stakeholder): 1. Cabina di regia per lo sviluppo integrato futuro del progetto e per la sua governance;
2. Luogo fisico pubblico aperto in cui creare uno sportello di orientamento e portierato per usufruire dei servizi che saranno messi a disposizione al progetto Senior Coach: ambienti accessibili per gli orari di apertura e attrezzati (sale per laboratori/incontri partecipativi, accesso a internet, computer, stampanti-scanner); 3. Scheda di Integrazione di soluzioni tecnologiche in servizi e modalità operative esistenti.
Data di inizio prevista * 15-01-2020
Durata (in mesi) * 6
N. stimato persone coinvolte * 200
Descrizione delle fasi (tempi) * FASE DI APERTURA Fase di condivisione del progetto
partecipativo che partirà con un evento pubblico informativo di open day. L’evento potrà essere gestito in parte in Open space Technology preliminare propedeutico all’attivazione del Laboratorio 1. Laboratorio 1 - ASPettiamo anche te Durata: 15 giorni da 15 Gennaio 2020 A chi è rivolto: fruitori, familiari, istituzioni, ASP, freelance, imprese, cooperative, associazioni, terzo settore. Obiettivi: far conoscere le finalità del processo partecipativo e captare l’interesse dei soggetti partecipanti in termini di un possibile futuro coinvolgimento. Risultati attesi: adesioni dei partecipanti, a coinvolgersi attivamente nel processo partecipativo per interesse diretto al progetto o solo per sviluppare esperienza partecipativa. SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Laboratorio 2 Durata: 2 mesi da Febbraio 2020 A chi è rivolto: persone anziane e famiglie, ASP Obiettivi: stimolare un confronto partecipato tra i possibili fruitori del servizio per definire le reali esigenze in termini di invecchiamento attivo e individuare possibile interesse per il progetto. Risultati attesi: mappatura dei bisogni, desideri e possibili risposte ai bisogni. Laboratorio 3 Durata: 2 mesi da Marzo 2020 A chi è rivolto: operatori socio-sanitari, imprenditori, associazioni di categoria, associazioni, terzo settore, istituzioni, imprenditori Obiettivi: coinvolgere i soggetti attivi del territorio e le istituzioni per individuare soluzioni che il Senior Coach possa mettere a disposizione delle persone anziane e delle famiglie. Risultati attesi: mappa dei servizi innovativi da proporre per l’invecchiamento attivo in casa FAsE DI CHIUsURA Laboratorio 4 Durata: 2 mesi da Maggio 2020 A chi è rivolto: fruitori, soggetti attivi, istituzioni locali, Distretto sanitario, ASP Obiettivi: definire le nuove modalità e le caratteristiche dell'offerta che il Senior Coach porterà sul territorio. Risultati attesi: stakeholder map per idea progettuale per definire i ruoli dei singoli attori coinvolti nel progetto. AZIONI TRASVERSALI Percorso formativo Durata: 6 mesi da Gennaio 2020. Verrà attivato durante il Laboratorio 1 e seguirà come esercitazione pratica durante gli altri laboratori A chi è rivolto: operatori socio-sanitari, imprenditori, responsabili di associazioni di categoria, associazioni, soggetti del terzo settore, istituzioni, imprenditori Obiettivi: Formazione su strumenti e metodologie per generare percorsi partecipativi e sul co-design di servizi per l’invecchiamento attivo. Risultati attesi: fornire le competenze su modalità progettuali di co-
progettazione che rendano i servizi identificativi dei reali e bisogni della popolazione. Impatto sul procedimento amministrativo L’AsP intende strutturare un monitoraggio concreto delle varie fasi del processo partecipativo elaborando per ogni laboratorio documenti per la rendicontazioni (report delle attività svolte, registro presenze, definizione del raggiungimento di dati, indicatori di valutazione di impatto, mappatura evolutiva del progetto partecipativo). Il prodotto finale del processo partecipativo consterà in un Documento di Proposta Partecipata (DocPP) la cui redazione sarà coordinata dal responsabile del processo, assieme al curatore. Il Tavolo di Negoziazione e il Comitato di Garanzia locale potranno aggiungere le proprie considerazioni ed comunicare al Tecnico di garanzia eventuali incongruenze. Una volta approvato dal Tavolo di negoziazione e dal CdG, il DocPP sarà comunicato all’AsP. Il TdN e il TdG seguiranno l˙aggiornamento sul processo e l’impatto che il DocPP avrà nel procedimento amministrativo dell’AsP. L’AsP renderà pubblico il DocPP dopo averlo adottato insieme agli Enti istituzionali e i soggetti del partenariato finale. Verrà poi comunicato dall’AsP al Tecnico di garanzia regionale. IMPEGNI DOPO CHIUSURA DEL PROCESSO Alla fine del
processo partecipativo l’AsP intende avviare due nuovi processi che saranno supportati da nuovi atti amministrativi specifici: Strutturazione del Progetto esecutivo del Senior Coach; Strutturazione di un Partenariato pubblico-privato per le gestione del progetto esecutivo. La strutturazione del Progetto esecutivo terrà conto dei risultati ottenuti dai laboratori partecipativi, che sarà oggetto di Atto deliberativo specifico da parte dell’AsP; porterà alla strutturazione di una blueprint per la riorganizzazione dei servizi di invecchiamento attivo in casa e prevederà un piano finanziario con le possibili fonti di finanziamento. Il partenariato sarà il risultato delle adesioni emerse durante i Laboratori e prevederà uno specifico percorso partecipato per la realizzazione di un Accordo formale di Partenariato che individui ruoli, impegni, responsabilità e risorse che ogni partner metterà a disposizione.
Staff di progetto
Nome * Cognome *
Xxxxx * PROGETTISTA DI ABITARE SOCIALE
Email *
Staff di progetto
Nome * Cognome *
Xxxxx * PROGETTISTA DI ABITARE SOCIALE
Email *
Staff di progetto
Nome * MARCO
Cognome * XXXXXXXXX
Ruolo * AMMINISTRATORE UNICO DI ASP TERRE DI CASTELLI - XXXXXXX XXXXXXXXX
Email * xxxxxxxxx.x@xxxxxxxxxx.xx.xx
Staff di progetto
Nome * Cognome *
Ruolo * RESPONSABILE AREA AMMINISTRATIVA DI ASP TERRE DI CASTELLI - XXXXXXX XXXXXXXXX
Email *
Staff di progetto
Nome * Cognome *
Ruolo * VOLONTARIO ASP TERRE DI CASTELLI - XXXXXXX XXXXXXXXX
Email *
Elementi di qualità tecnica per la certificazione del tecnico di garanzia
Sollecitazione delle realtà sociali
*
È prevista una campagna di informazione nella quale si rendono pubblici gli appuntamenti degli incontri e rimarcando che tutti gli interessati possono partecipare. Saranno sollecitati a partecipare le persone anziane e le loro famiglie, gli assistenti familiari (badanti) e i loro comitati spontanei o aggregazioni in circoli ricreativi, le rispettive rappresentanze associative sia degli anziani che delle famiglie e assistenti familiari, i soggetti istituzionali dell’Unione dei Comuni “Terre di castelli" e del Distretto sanitario di Vignola, l’Ufficio di Piano di Zona del Distretto di Vignola e i soggetti attivi delle comunità locali organizzati in associazioni di categoria, imprese, soggetti del terzo settore, parrocchie, altri enti (scuole, fondazioni, ) organizzazioni sindacali. Ulteriori enti e soggetti attivi saranno coinvolti nella fase esecutiva del progetto partecipativo ed invitati ad esprimere un coinvolgimento formale per successivi accordi o costituzione di organismi partecipativi che lo stesso processo partecipativo farà emergere. Tra questi saranno coinvolti soprattutto soggetti radicati nel territorio, riconosciuti
gestori di luoghi partecipati, interessati al tema del welfare comunitario promotori di eventi e iniziative partecipate, azioni/ eventi/progetti educativi innovativi e coinvolgenti, anche associazioni di anziani o di care giver, associazioni di familiari di Alzheimer. Di seguito i soggetti specifici che si ritiene di dover coinvolgere: Enti scolastici, Comitati spontanei, Centro Servizi per l’Impiego, Associazione di pensionatilAnziani, sindacati , Camera di Commercio Saranno sistematicamente utilizzate le seguenti metodologie di coinvolgimento: evento pubblico di presentazione; contatti diretti per presentare in sintesi le iniziative e proporre la sottoscrizione di un accordo di partnership per la partecipazione attiva; contatti diretti con il Centro servizi Volontari per acquisire l’elenco di tutte organizzazioni con cui lavorano con le caratteristiche sopra indicate; contatti diretti con le organizzazioni che sono state coinvolte nel Community Lab attraverso l'Ufficio di Piano (di Zona) del Distretto; invito diretto ai sindaci di ogni comune del Distretto di Vignola di dare i contatti con almeno 5 organizzazioni locali; annuncio sui social rivolto alle organizzazioni e singoli cittadini; presentazione dell’iniziativa nei Centri sociali dei Comune e nelle strutture residenziali per anziani; invio mail dirette a singole persone possibilmente interessate: elenco di anziani e famiglie fornite dai Servizi sociali Professionali dei Comuni; presentazione dell’iniziativa al Direttore del Distretto Sanitario di Vignola per coinvolgimento di operatori e utenti dei servizi di Cure Domiciliari Integrate. Alcune categorie di persone saranno raggiunte in loco, presso le proprie abitazioni o nei luoghi di incontro dedicati.
Soggetti sociali sorti conseguentemente all'attivazione
del processo *
Durante il processo partecipativo,con i soggetti che manifesteranno un interesse preciso a proseguire un rapporto di collaborazione per partenariato concreto sarà proposto di lasciare un contatto per un percorso dedicato per costruire il percorso di condivisione per la costituzione del partenariato definitivo in fase di conclusiva. Proprio per dare coerenza all˙approccio della “porta aperta",durante tutte le fasi del processo partecipativo si proseguirà nel coinvolgimento di altri soggetti singoli o associati che potrebbero avere interesse a coinvolgersi e che nella prima fase non sono stati rintracciati o non avevano manifestato interesse.Gli stessi laboratori,di durata mensile, sono strutturati per gestire queste attività di “porta aperta" I potenziali interessati vengono individuati e avvisati in diverse modalità: -proseguendo la comunicazione pubblica in fase di apertura con ulteriori eventi di comunicazione pubblica e diffusione programmata sui social, -organizzazione di gruppi dedicati durante i laboratori che si impegnano a individuare e avvisare i potenziali interessati:anziani soli,badanti stranieri/ e,assistenti familiari stranieri,anziani soli,famiglie di anziani soli
-invio di comunicazione diretta tramite posta elettronica a soggetti del terzo settore,organizzazioni sindacali,associazioni di anziani e di categoria conosciuti o che emergeranno attraverso i gruppi di lavoro per conoscenze personali o di categoria associativa -questionari specifici da somministrare a persone anziane in assistenza domiciliare e in strutture residenziali e ai familiari per focalizzare quanto necessario ai possibili utenti che già usufruiscono di servizi tradizionali di
assistenza.L’occasione per questo ulteriore coinvolgimento sarà anche la diffusione dei report dei singoli laboratori sui social e tramite gli stessi soggetti che stanno partecipando. Se durante il processo emergono scenari nuovi non previsti prima,si prefigurano ulteriori comunicazioni pubbliche, negli ambienti,quartieri e strutture di potenziale impatto,per estendere l’invito a nuovi soggetti specifici la cui importanza è emersa nei laboratori. Saranno ricercati gli operatori e ospiti dei servizi per anziani,domiciliari diurni e residenziali,in particolare gli anziani fragili e soli già assistiti in cure domiciliari e assistenza domiciliare,ospiti delle case di riposo,RSA,Centri diurni. Le badanti si coinvolgeranno tramite mediatori culturali,comunicazioni bilingue,canali di comunicazioni specifici in luoghi di incontro consueti e dedicati individuando leader informali o rappresentanti provvisori,da invitare al Tavolo di negoziazione.Per tutti questi,durante il Laboratorio 1 si attiveranno iniziative per raggiungerli e farli partecipare individuando orari specifici,creando spazi di discussione protetti (circoli per stranieri),forme di raccolta delle opinioni e pareri a loro adatti:proposte da inviare per iscritto,audio registrazioni personali, mediazioni culturali).
Programma creazione TdN *
Fin dall’inizio sarà costituito un Tavolo di Negoziazione (TdN) costituito da tre rappresentanti partner iniziali (per accordi o votazioni),tre rappresentante di ASP e tre rappresentanti di Comuni. Durante processo, saranno aggiunti altri sei rappresentanti dei soggetti che si candidano ad entrare nel partenariato. L’insediamento del TdN sarà documentato da un atto deliberativo di AsP; dopo l’insediamento il TdN adotterà atti propri resi pubblici e disponibili via web. Il TdN iniziale stila un regolamento di funzionamento che prevede modalità di convocazione, sede degli incontri, responsabilità, modalità di svolgimento delle sedute e di presa di decisioni e la regolazione dei conflitti. Il TdN iniziale individua anche modalità di formazione di un Comitato di Garanzia, al suo interno, indicando propri delegati Il TdN condivide il percorso partecipativo come indicato nel progetto approvato dal Tecnico di garanzia; solo in fase di esecuzione, potrà richiedere modifiche da approvare previo parere del Tecnico di garanzia. Il TdN elabora dei temi di discussione per fare emergere diversi punti di vista e garantire equità di pareri. Il TdN avrà anche il compito di Cabina di Regia della conduzione del processo insieme con lo staff di progetto, e della verifica dei risultati dei singoli laboratori e alla conclusione dei lavori. Il TdN si rapporta con lo staff di progetto per condividere le procedure, integrazioni e variazioni in itinere e verificare la qualità dei risultati La modalità di conduzione del TdN avverrà nello spirito partecipativo individuando un conduttore anche diverso, a seconda delle circostanze, per facilitare la discussione. Modalità e tecniche di moderazione, sono a discrezione del conduttore ma conformi al regolamento approvato. Le convocazione saranno rese pubbliche nelle modalità stabilite dal regolamento. l TdN scioglierà i nodi conflittuali, per arrivare ad accordi condivisi, attraverso strumenti di DDDP secondo principi di imparzialità, con lo spirito della democrazia partecipativa. Per ulteriori divergenze saranno attivate ulteriori mediazioni come previsto da gestione
dei conflitti nelle attività di gruppo (intelligenza emotiva e problem solving). Se gli accordi raggiunti con DDDP risolvono i nodi, il TdN adotta e sottoscrive gli esiti degli accordi. Se gli accordi non sciolgono completamente i nodi, il TdN può proporre un percorso alternativo successivo per raggiungerli in seguito ipotizzando nuove ipotesi e soluzioni anche con momenti di discussione separati, di concerto con il Tecnico di garanzia, attivando propri canali di comunicazione e confronto, paralleli al processo. In caso di accordi da formalizzare tra soggetti dotati di proprio statuto e regolamenti, le divergenze si affrontano anche con votazioni a maggioranza della democrazia rappresentativa e deliberativa e adozione di atto dopo votazione ).
Metodi mediazione *
Per lo svolgimento degli incontri si utilizzano metodologie validate dei processi partecipativi e progettazione partecipata(DDDP). Le diverse metodologie saranno adattate ai diversi incontri : storytelling, brainstorming, dibattito guidato, OST (utili fase iniziale e apertura), focus group, discussioni aperte guidate, metodologia degli scenari, world caffè (nelle fasi intermedie e conclusiva e finale). Una specifica metodologia, il design thinking sarà utilizzata per i laboratori partecipativi, oltre che per la fase di apertura degli stessi, in quanto approccio di progettazione per trovare soluzioni a problemi con tecniche di design. L’approccio è basato sulla convinzione che il design sia di tutti e per tutti, che le idee e le capacità che tutti hanno possano essere espresse attraverso metodi alternativi di brainstorming in cui si punta alla condivisione, all’importanza del lavoro in team e all’esaltazione della diversità che è arricchimento per tutti e permette di raggiungere risultati importanti. La metodologia pone i bisogni come il motore di tutte le idee innovative dando alle persone ciò che loro vogliono e trasformando così il bisogno latente in domanda e si basa sulla capacità dei progettisti di considerare allo stesso tempo: i bisogni umani e nuove visioni di vivere bene; le disponibilità materiali e le risorse tecniche; i limiti e le opportunità di un progetto o di un business. In questo approccio partecipativo, l'utente diventa un partner di processo dalla raccolta dei dati, fino alla prototipazione di nuove idee e alla progettazione delle soluzioni. Tutte le metodologie sopra descritte contemplano, al loro interno, modalità e metodi per la mediazione dei conflitti, in quanto finalizzate alla implementazione di una DDDP. Qualora si rendesse necessario e opportuno attivare ulteriori e specifici interventi di mediazione delle eventuali divergenze e forte conflittualità saranno sistematicamente avviate, da parte dei conduttori e facilitatori dei processi partecipativi, le modalità previste dalla gestione dei conflitti nelle attività di gruppo (utilizzo di intelligenza emotiva e problem solving). Solo in casi di verifica di accordi tra soggetti organizzati dotati di proprio statuto, saranno utilizzate modalità di soluzione delle divergenze con il voto della democrazia deliberativa con adozione di un atto dopo votazione . Si vota esprimendo 4 opzioni, (1 - favorevole e sostenitore; 2 - favorevole non sostenitore; 3 contrario non oppositore; 4 oppositore) - Se ci sono 1 o più oppositori allora si chiede agli oppositori un intervento e altrettanti interventi ai sostenitori. Se gli oppositori rientrano dalle opposizioni si
votano nuovamente a maggioranza le posizioni rimanenti. Se gli oppositori non rientrano, come almeno “contrari non oppositori", si chiede al tavolo di votare se procedere con il voto a maggioranza o rimandare la discussione.
Piano di comunicazione *
Il processo partecipativo prevede sin dall’inizio del percorso l’uso di uno strumento web (sito web dedicato) che avrà il duplice obiettivo di: -Storytelling: rendere trasparente e comunicare tutte i momenti del processo partecipativo mostrandone la filiera con contenuti multimediali e accessibili. Il processo partecipativo ha lo scopo di rendere trasparente il processo e incrementare il numero di enti che comporranno il partenariato che, nella fase esecutiva del progetto Senior Coach, renderanno possibile creare “pacchetti" di servizi sempre più in gradio di rispondere bisogni della popolazione anziana e delle proprie famiglie con multidimensionalità e qualità. Per tale motivo sarà previsto che ogni laboratorio/incontro oltre ad essere pubblicato sulla piattaforma sarà condiviso sui social network (facebook e instagram) e siti web di ASP, stimolando anche gli enti partner a fare lo stesso. Ogni incontro sarà preceduto da annunci sui canali social (facebook e instagram), sito web e da un google form inviato ai comuni, partner e possibili stakeholder in modo da monitorare la partecipazione, raccogliere contatti e recapito, ricevere suggerimenti e favorire la creazione di una community. Inoltre, verrà fatta una newsletter tramite mailchimp che verrà inviata ai comuni, partner e possibili stakeholder per ampliare la disseminazione e conoscenza del progetto fidelizzando e creando interesse nel contesto locale. Infine, per ogni laboratorio verrà trasmesso live su facebook in modo che questo possa essere condiviso nelle pagine dei singoli partecipanti ai laboratori e anche possibili stakeholders che non abbiano potuto partecipare agli incontri possano rivederlo ed essere coinvolti. -Monitoraggio: La struttura web dedicata sarà costituita, secondo quanto emergerà nella prima fase di presentazione/condivisione del progetto (Laboratorio 1) e avrà comunque configurazione non complessa ma che sia funzionale alle due finalità sopra descritte. Sarebbe opportuno che lo strumento web fosse di facile implementazione, utilizzo semplificato perché accessibile a tutti, collegata o comunque in grado di interfacciarsi in maniera semplice con i siti dei soggetti istituzionali che aderiscono al partenariato. Presso il sito della ASP saranno presenti comunque tutti i resoconti, report e informazioni utili consultabili, attraverso una sezione apposita creata per il progetto Senior Coach e il presente progetto partecipativo.
Accordo formale
Il/La sottoscritto/a *
DICHIARA che il progetto e' corredato da accordo formale stipulato tra il soggetto richiedente, l'ente titolare della decisione e dai principali attori organizzati del territorio
Accordo formale *
progetto senior coach bozza di accordo.pdf (34 KB)
Soggetti sottoscrittori *
Unione Terre di Castelli Aias; Net Service Lepida; Ausilioteca; Auser; AsPeople.Innovazione; Associazione “Magicamente liberi"; Associazione “Per non sentirsi soli"; Università Popolare “Xxxxxxx Xxxxxxxx; Centro sociale ricreativo culturale autogestito Età Libera.
I firmatari assumono impegni a Si
cooperare? *
Dettagliare i reali contenuti
1.L’AssociazionelEnte… , condividendo i fini perseguiti con
il progetto “senior Coach" e con il processo partecipativo che sarà avviato in fase preliminare, meglio dettagliato in premessa dà la propria disponibilità a collaborare nella realizzazione del progetto in questione, sia come protagonista e portatore di idee in tutta la fase del processo partecipativo, sia come partecipante attivo in ruoli specifici da definire durante il progetto partecipativo stesso. 2.Alla fine del processo parte
Soggetti sottoscrittori Unione dei Comuni “Terre di Castelli per delega dei rispettivi
comuni di appartenenza (Comune di Castelvetro di Modena., Comune di Savignano sul Xxxxxx, Comune di Marano sul Xxxxxx, Comune di Spilamberto ., Comune di Guiglia, Comune di Zocca.); Lepida; Aias; Auser; AsPeople; Associazione “Magicamente liberi"; Associazione “Per non sentirsi soli"; Università Popolare “Xxxxxxx Xxxxxxxx; Associazione culturale autogestita “Centro Età Libera"
Attivita' di formazione
*
Durante il processo partecipativo sarà avviato un percorso formativo rivolto a operatori dei soggetti istituzionali partner di progetto (ASP e Comuni), al personale dei soggetti attivi che hanno firmato l’accordo o firmeranno l’accordo (associazioni, terzo settore e imprenditori), singoli cittadini partecipanti che si renderanno disponibili. Il percorso formativo verterà su aree tematiche correlate all’utilizzo di metodologie e strumenti per la progettazione, conduzione e gestione di di partecipazione attiva e di progettazione partecipata, in particolare sul co-design di servizi per l’invecchiamento attivo. Lo scopo è che la formazione riguardo tali metodologia possa fornire al personale dei vari partner le competenze per poter essere, a loro volta, promotori di modalità progettuali differenti come quella del design thinking che permetterà loro di saper co-ideare, implementare e continuamente ridisegnare i presenti e nuovi servizi rendendoli maggiormente focalizzati ed identificativi dei reali e bisogni della popolazione anziana. La formazione avrà inizio fin dal Laboratorio 1 e proseguirà per la durata dei successivi laboratori considerando una prima fase di formazione intensiva e successive fasi di formazione e sperimentazione sul campo. Gli operatori durante il percorso formativo rappresenteranno una risorsa di supporto alle attività durante tutto il percorso partecipativo e successivamente per l’implementazione della partecipazione attiva nel territorio. Un possibile sviluppo successivo di tale percorso potrebbe, infatti, essere il lancio di una formazione più strutturata la cui verifica sarà condotta nei laboratori partecipativi in termini di condizioni
locali con il triplice obiettivo di rendere continua la formazione, identificare/selezionare i senior coach che implementeranno la prima sperimentazione del progetto e fornirgli le competenze e la cassetta degli attrezzi necessaria per realizzare il progetto.
Monitoraggio
Attività di monitoraggio e
controllo *
Le attività di monitoraggio e di controllo del processo partecipativo vertono sui seguenti tre aspetti: 1.attività del processo partecipativo inerenti lo svolgimento dei laboratori e dei gruppi (sistema di reporting),le comunicazioni all’esterno necessarie a rendere sempre visibile il processo partecipativo, (sistema della comunicazione),le azioni che i partecipanti decideranno di intraprendere (sistema dei risultati attesi),il budget individuato in fase di progetto (sistema dell’utilizzo delle risorse) 2.strumenti di monitoraggio, quali report strutturati dopo ogni attività, relazioni e documenti specifici che i gruppi/ laboratori producono,atti deliberativi conseguenti ad accordi tra soggetti organizzati,accordi da siglati tra i soggetti/partner. 3. indicatori di monitoraggio, quale set minimo che il progetto intende identificare e mettere a disposizione del TdN e CdG Loc; ulteriori indicatori potranno emergere nella fase iniziale di presentazione del progetto,in fase di insediamento dei due organismi sopra citati. Alcuni strumenti relativi a specifiche attività (report,relazioni,documenti,atti deliberativi e accordi) sono elaborati,come resoconto puntuale delle attività svolte in funzione delle azioni che si intende intraprendere a seguito delle stesse e ai risultati attesi; gli strumenti di monitoraggio della gestione del budget sono di rendicontazione finanziaria. La documentazione prodotta sarà aggiornata costantemente in un sistema web-based (community online dei partecipanti) come comunicazione e verifica interna e ed esterna. indicatori minimi:
a. indicatori di input: misurano grado di sollecitazione di soggetti a partecipare al processo partecipativo:n°soggetti che aderiscono al progetto/n° di soggetti che sono stati contattati; n° soggetti che partecipano realmente al processo partecipativo/n° soggetti che hanno aderito al progetto. b. indicatori di processo:misurano la qualità dello svolgimento del processo partecipativo in termini di coinvolgimento dei partecipanti al processo, utilizzo corretto delle procedure e metodologie: n
°soggetti che si sono attivati/n° di soggetti presenti al processo (n° valutazione positive registrate dai partecipanti/n° soggetti che hanno partecipato (c.indicatori di output/outcome: misurano gli esiti del processo partecipativo rispetto ai risultati ottenuti e ai prodotti derivanti dalla partecipazione: n°risultati realmente conseguito/n° di risultati ipotizzati in progetto partecipativo d. indicatori di inclusione/implementazione: misurano il grado di inclusione del processo partecipativo di sviluppo futuro; gli impegni precisi presi: n° nuovi soggetti inclusi; n°nuovi risultati realmente conseguiti/n° di risultati ipotizzati; n° nuovi prodotti realizzati/n° prodotti previsti; n° iniziative programmate per prosecuzione dei lavori/n° prodotti realizzati; n° di iniziative programmate alla conclusione del processo partecipativo/n° di azioni concordate negli accordi stipulati dal partenariato finale
Comunicazione di garanzia locale
Comitato di garanzia locale
Fin dall’inizio sarà costituito un Comitato di Garanzia locale (CdG) tra i partecipanti formato da delegati degli attori e sarà costituito come sottogruppo del TdN. Avrà il compito di seguire il processo dal punto di vista metodologico, verificare il rispetto dei tempi e azioni previste, applicazione delle metodologie e monitoraggio degli esiti. Inoltre sorveglierà il rispetto del programma stabilito, delle regole, dello stile imparziale dei conduttori delle discussioni e congruenza degli atti e delle comunicazioni degli enti responsabili rispetto agli esiti del processo. In caso di anomalie e obiezioni, dovrà tenere i rapporti con il Tecnico di garanzia. Il CdG ha inoltre il compito di responsabile delle attività di monitoraggio e controllo continui e dell’implementazione del monitoraggio dopo la conclusione.I membri del CdG sono individuati tra persone che conoscono le pratiche di discussione pubblica, le metodologie partecipative e della documentazione messa a disposizione dal Tecnico di garanzia. Il CdG di garanzia sarà arricchito, volta per volta da esperti individuati tra i partecipanti al processo partecipativo ritenuti idonei, e motivati. Nella prima seduta stila un regolamento di funzionamento con modalità di convocazione, sede degli incontri, responsabilità, modalità di svolgimento delle sedute e di presa di decisioni e la regolazione dei conflitti . Il CdG nomina, al suo interno un coordinatore/referente, i membri non dovranno superare il numero di 13. I membri dello staff di progetto non potranno far parte del Comitato di garanzia Il TdG utilizzerà il sistema di monitoraggio e di controllo previsto dal presente progetto L’insediamento del CdG sarà documentato da un atto deliberativo di AsP; dopo l’insediamento il CdG adotterà atti attraverso verbali che saranno resi pubblici e messi a disposizione.
Comunicazione dei risultati del processo partecipativo
Modalità di comunicazione
pubblica *
Sarà organizzato un evento pubblico di apertura per condividere il progetto partecipativo e uno di chiusura per la restituzione dei risultati definitivi. I laboratori saranno preceduti da una comunicazione pubblica in fase di apertura e in fase di chiusura. Sarà adottata una comunicazione continua secondo canali tradizionali che permettono di comunicare tutta la documentazione formale prodotta ed elaborata nel corso del processo, dalla certificazione del progetto fino alle relazioni richieste dal Tecnico di garanzia. Attraverso una pagina web dedicata sarà fornito un accesso completo almeno alle seguenti informazioni: contenuti del progetto; verbali degli incontri del Tavolo di Negoziazione e dell’eventuale Comitato di Pilotaggio; verbali descrittivi e sintetici ed eventuali reportage audiovisivi degli eventi DDDP; documento di Proposta Partecipata; relazioni da fornire al Tecnico di garanzia: relazione intermedia e relazione finale; altri documenti richiesti dal Tecnico di garanzia. La pagine web sarà facilmente accessibile attraverso banner o link posizionati in evidenza sulle home page del sito dell’AsP e dei soggetti firmatari degli accordi pubblici e privati. La stessa documentazione sarà messa a disposizione in cartelle stampate
presso l’URP dell’AsP e dei soggetti firmatari degli accordi pubblici e privati Sarà attivata una comunicazione dinamica durante la preparazione e svolgimento dei laboratori e degli eventi collaterali tramite mass media: Conferenza stampa di apertura e chiusura dei lavori, spot radio,stampa di materiale informativo divulgativo, canali social network , newsletter da parte di Comuni, AUSL, ASP, trasmissioni radiofoniche, lettere, articoli, interviste su quotidiani, volantini e affissioni pubbliche (brochure, pieghevoli, locandine, manifesti).
Oneri per la progettazione
Importo * 3000,00
Dettaglio della voce di spesa * Costi per l’affidamento di incarico di progettazione esterno
Oneri per la formazione del personale interno esclusivamente riferita alle pratiche e ai metodi
Importo * 7000,00
Dettaglio della voce di spesa * Costo relativo all’incarico di due formatori negli ambiti del
Design Thinking
Oneri per la formazione del personale interno esclusivamente riferita alle pratiche e ai metodi
Importo * 2000,00
Dettaglio della voce di spesa * Pratiche e procedure
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 4000,00
Dettaglio della voce di spesa * Incarico facilitatori
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo *
Dettaglio della voce di spesa *
600,00
Noleggio attrezzature, business lunch, baby parking
Oneri per la fornitura di beni e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi
Importo * 1000,00
Dettaglio della voce di spesa * Organizzazione del processo partecipativo
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 150,00
Dettaglio della voce di spesa * stampa volantini e manifesti
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 150,00
Dettaglio della voce di spesa * stampa materiale grafico per allestire le sale
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 150,00
Dettaglio della voce di spesa * materiale cartoleria per gestione laboratori
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 350,00
Dettaglio della voce di spesa * acquisto spot media
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo * 100,00
Dettaglio della voce di spesa * spese gestione sito web
Oneri per la comunicazione del progetto
Importo *
Dettaglio della voce di spesa *
1500,00
incarico agenzia di comunicazione
Costo totale del progetto
Tot. Oneri per la progettazione *
Tot. Oneri per la formazione del
personale interno esclusivamente riferita alle pratiche e ai metodi *
Tot. Oneri per la fornitura di beni
e servizi finalizzati allo svolgimento dei processi partecipativi *
3.000,00
9.000,00
5.600,00
Tot. Oneri per la comunicazione
del progetto *
Totale costo del progetto *
2.400,00
20.000,00
Co-finanziamento
Soggetto co-finanziatore *
ASSOCIAZIONE ITALIANA ASSISTENZA SPASTICI - A.I.A.S. BOLOGNA
Importo * 2000,00
Copia documentazione co-
finanziamento *
Co-finanziamento
Accordo Aias.PDF (1110 KB)
Soggetto co-finanziatore * ASP TERRE DI CASTELLI - XXXXXXX XXXXXXXXX
Importo * 3000,00
Copia documentazione co-
finanziamento *
Contributo regione e % Co-finanziamento
cofinanziamento ASP.pdf (577 KB)
B) Co-finanziamenti di altri 5.000,00
soggetti
C) Contributo richiesto alla 15000,00
Regione
Totale finanziamenti (A+B+C) 20.000,00
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Progettazione/Comunicazione
Descrizione sintetica dell'attività * Progettazione esecutiva partecipata del processo partecipativo
organizzazione, progettazione e agenzia di comunicazione
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 5500,00
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Comunicazione, Presentazione, Formazione
Descrizione sintetica dell'attività * Avvio comunicazione del Progetto partecipativo. Evento
pubblico di presentazione del Progetto partecipativo e del Progetto Senior Coach. Avvio della formazione.
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 4300,00
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Laboratorio 1
Descrizione sintetica dell'attività * Far conoscere ai partecipanti il progetto e capire chi è
interessato e se questo interesse può essere raccolto in un coinvolgimento; Prosieguo della formazione con esperienze sul campo
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 1700,00
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Laboratorio 2
Descrizione sintetica dell'attività * Definire insieme ai possibili fruitori del servizio quali sono le
loro reali esigenze in termini di invecchiamento attivo e individuare possibile interesse per il progetto da parte degli utenti. Prosieguo della formazione con esperienze sul campo.
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 1700,00
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Laboratorio 3
Descrizione sintetica dell'attività * Coinvolgere nel progetto i soggetti attivi e individuare possibili
soluzioni che il Senior Coach possa mettere a disposizione. Prosieguo della formazione con esperienze sul campo
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 1700,00
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Laboratorio 4
Descrizione sintetica dell'attività * Laboratorio di co-progettazione che faccia incontrare i
partecipanti del laboratorio 2 (fruitori dei servizi e portatori dei bisogni) con quelli del laboratorio 3 (partner attivi che costituiscono la potenziale offerta). Prosieguo della formazione con esperienze sul campo
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 2200,00
programmate 2020 *
Cronoprogramma delle attivita' e relativi costi 2019 e 2020
Titolo breve dell'attività * Conclusione-Comunicazione-Condivisione
Descrizione sintetica dell'attività * Conclusione del processo Comunicazione con evento pubblico
e restituzione dei risultati alle comunità e istituzioni Conclusione della formazione
Dettaglio costi attività 0,00
programmate 2019 *
Dettaglio costi attività 2900,00
programmate 2020 *
Riepilogo costi finanziamenti e attivita'
Costo totale progetto
20.000,00
Totale contributo Regione e cofinanziamenti | 20.000,00 |
Totale costi attività programmate 2019 | ,00 |
Totale costi attività programmate 2020 | 20.000,00 |
Totale costi attività | 20.000,00 |
% Co-finanziamento (richiedente e altri soggetti) | 25,00 |
% Contributo chiesto alla Regione | 75,00 |
Co-finanziamento (richiedente e altri soggetti) | 5.000,00 |
Contributo richiesto alla Regione
15000,00
Impegni del soggetto richiedente
*
Il processo partecipativo avra' avvio formale entro il 15 gennaio 2020. Il soggetto richiedente provvedera' tempestivamente a trasmettere al Responsabile del procedimento della Giunta regionale copia della documentazione compilando il modulo fac simile rinvenibile in xxxxx://xxxxxxxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx/ bando2019, che attesta l'avvio del processo partecipativo
* Il soggetto richiedente si impegna a predisporre una Relazione al cronoprogramma. La relazione deve essere trasmessa entro il 15 aprile 2020, mediante posta elettronica certificata all'indirizzo xxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xxxxxxx.xxxxxx-xxxxxxx.xx specificando in oggetto "L.R. 15/2018 Bando 2019 Relazione al cronoprogramma"
*
Il soggetto richiedente si impegna a concludere il processo partecipativo con un Documento di proposta partecipata. La data di trasmissione del Documento di proposta partecipata, validato dal Tecnico di garanzia, all'Ente titolare della decisione fa fede per il calcolo dei tempi del processo partecipativo, misurati a partire dalla data di avvio formale del procedimento
* Il soggetto richiedente si impegna a predisporre la Relazione finale. Alla Relazione finale devono essere allegate le copie dei documenti contabili (punto 16 del Bando). La Relazione finale deve essere inviata alla Regione entro 30 giorni dalla conclusione del processo partecipativo sancita dalla data di trasmissione del Documento di proposta partecipata all'ente titolare della decisione
* Il soggetto richiedente, beneficiario del contributo regionale, si impegna ad inviare entro 60 giorni dalla data del mandato di pagamento del saldo del contributo effettuato dalla Regione, tutta la documentazione contabile nel caso in cui non avesse potuto provvedere contestualmente all'invio della Relazione finale (punto 16 del bando)
* Il soggetto beneficiario del contributo si impegna a mettere a disposizione della Regione tutta la documentazione relativa al processo, compresa quella prodotta da partner e soggetti coinvolti (punto 16 del bando)
* Il soggetto beneficiario del contributo si impegna a rendere visibile il sostegno regionale in tutti i documenti cartacei, informativi e video che siano prodotti durante il progetto e presentati nel corso degli eventi pubblici previsti (incontri e simili), apponendo la dicitura Con il sostegno della legge regionale Xxxxxx-Romagna n. 15/2018 e il logo della Regione Xxxxxx-Romagna (punto 16 del Bando)
Impegni dell'ente titolare della decisione (art. 19 l.r. /2018)
*
Dopo la conclusione del processo partecipativo, l'ente responsabile deve approvare formalmente un documento che da' atto: a) del processo partecipativo realizzato; b) del Documento di proposta partecipata; c) della validazione del Documento di proposta partecipata da parte del Tecnico di garanzia, oppure della mancata validazione
* L'ente responsabile, valutata la proposta partecipata, xxx' decidere di recepire in tutto o in parte, le conclusioni del processo partecipativo o di non recepirle. In ogni caso l'ente responsabile deve: a) comunicare al Tecnico di garanzia il provvedimento adottato o la decisione assunta, indicando nella comunicazione, in modo dettagliato, le motivazioni delle proprie decisioni, soprattutto nel caso in cui esse siano diverse dalle conclusioni del processo partecipativo; b) rendere note le motivazioni delle proprie decisioni in merito all'accoglimento delle conclusioni del processo partecipativo tramite comunicazione pubblica con ampia rilevanza e precisione, anche per via telematica; c) comunicare, anche per via telematica, ai soggetti che hanno preso parte al
processo partecipativo il provvedimento adottato o la decisione assunta, nonche' le motivazioni delle proprie decisioni in merito all'accoglimento delle conclusioni del medesimo
Il/La sottoscritto/a *
DICHIARA dichiara di aver preso atto dell'informativa ai sensi dell'art. 13 del regolamento europeo n. 679/2016