PROTOCOLLO D’INTESA
m_pi.AOOGABMI.ATTI del Ministro.R.0000008.20-11-2020
PROTOCOLLO D’INTESA
tra
Ministero dell’Istruzione
e
Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio (di seguito denominata FEduF)
“Promuovere iniziative sui temi dell’economia, della finanza e del risparmio nelle
scuole del territorio nazionale”
VISTI
- il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, recante il “Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado”, e successive modificazioni e integrazioni;
- la legge 15 marzo 1997, n. 59, e, in particolare, l’articolo 21, recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche che consente alle stesse di interagire con le autonomie locali, i settori economici e produttivi, gli enti pubblici e le associazioni del territorio, nonché di perseguire la massima flessibilità;
- il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, che regolamenta l’autonomia didattica, organizzativa, di ricerca e sperimentazione delle istituzioni scolastiche;
- la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione;
- la legge delega 28 marzo 2003, n. 53, per la definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale;
- il decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, per la definizione delle norme generali relative all'alternanza scuola-lavoro, a norma dell'articolo 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53;
- il decreto ministeriale 13 giugno 2006, n. 47, concernente la quota del 20% dei curriculi riservata all’autonomia delle istituzioni scolastiche;
- la legge 11 gennaio 2007, n. 1, e, in particolare, l'articolo 2, recante delega al Governo per la definizione di percorsi di orientamento, di accesso all’istruzione post-secondaria e di valorizzazione dei risultati di eccellenza;
- il decreto legislativo 29 dicembre 2007, n. 262, recante disposizioni per incentivare l’eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione;
- il decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università e la circolare ministeriale 27 ottobre 2010, n. 86, che ha fornito indicazioni attuative per l’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione”;
- i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87, n. 88, n. 89, recanti i Regolamenti per la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico, rispettivamente, degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei;
- la strategia Europa 2020 dell’Unione Europea, e in particolare gli obiettivi da realizzare nel campo dell’istruzione per migliorare le condizioni dei Paesi europei;
- la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che, in relazione all’offerta formativa, individua gli obiettivi formativi tra i quali le istituzioni scolastiche possono scegliere le proprie priorità di intervento;
- l’Agenda 2030 concernente la risoluzione adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e, in particolare, gli obiettivi da realizzare per migliorare le condizioni dei vari Paesi;
- i documenti internazionali, le raccomandazioni dell’UNESCO e le direttive comunitarie, che costituiscono un quadro di riferimento generale entro cui collocare l’educazione alla cittadinanza, alla legalità, ai valori sedimentati nella storia dell’Umanità come elementi essenziali nel contesto pedagogico e culturale di ogni Paese;
- le risoluzioni, gli atti e le raccomandazioni dell’Unione Europea in materia di istruzione, formazione e lavoro;
- il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61, “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;
- il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, “Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107”;
- il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, 3 novembre 2017, n. 195, “Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro”;
- il decreto del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 4 settembre 2019, n.774, concernente le Linee guida in merito ai percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento di cui all’articolo 1, comma 785, della legge 30 dicembre 2018, n. 145;
- il decreto legge 9 gennaio 2020, n.1, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 marzo 2020, n.12, recante disposizioni urgenti per l’istituzione del Ministero dell’istruzione e del Ministero dell’università e della ricerca
- l’atto di indirizzo del Ministero dell’istruzione adottato il 7 febbraio 2020, n. 2, con il quale sono state individuate le priorità politiche per il 2020;
- lo statuto della Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio che attribuisce alla FEduF compiti di informazione, realizzazione e diffusione di materiali e modalità didattiche in materia di promozione dell’educazione finanziaria con la possibilità di istituire, tra l’altro, borse di studio;
- il protocollo d’intesa sottoscritto il 26 febbraio 2016 dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e dalla FEduF, di durata triennale;
TENUTO CONTO
- dell’accordo di partenariato 2014-2020 tra l’Unione Europea e l’Italia, adottato il 29 ottobre 2014, per lo sviluppo del Paese nell’ottica di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, in linea con la strategia Europa 2020 e, in particolare, dell’obiettivo di “Investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente” (Obiettivo Tematico 10) per migliorare la qualità, l'efficacia e l'efficienza del sistema scolastico nazionale, anche allo scopo di favorire una più agevole transizione dalla scuola al lavoro attraverso l'ampliamento della formazione pratica e la diffusione dell’apprendimento basato sul lavoro, in particolare nella scuola secondaria di secondo grado e nel ciclo di istruzione terziaria;
PREMESSO CHE
il Ministero dell’istruzione:
- ritiene di significativa importanza la collaborazione con tutti i soggetti educativi, a partire dalla famiglia, per diffondere la cultura della cittadinanza economica, dello sviluppo sostenibile, della legalità, del rispetto delle regole e dell’integrazione;
- sostiene le autonomie scolastiche nell’esercizio del loro ruolo di interpreti dei bisogni del territorio, unitamente alle autonomie locali, agli enti pubblici e alle associazioni del territorio, per la definizione e la realizzazione di piani formativi integrati;
- promuove un’educazione che sviluppi nei giovani le competenze necessarie per contribuire alla crescita della società unitamente al senso di responsabilità individuale nei confronti della collettività attraverso la consapevolezza dei diritti e dei corrispondenti doveri di cui ciascuno è titolare;
- promuove il Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze al fine di incentivare gli studenti frequentanti i corsi di istruzione delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie;
- ha interesse a stipulare protocolli d’intesa e accordi operativi con aziende, fondazioni, enti e associazioni che intendano contribuire al processo di innovazione della Scuola attraverso l’individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli studenti;
- promuove le Olimpiadi di economia e finanza al fine di favorire nei giovani la conoscenza e la comprensione di fenomeni economici e sociali complessi e far acquisire una maggiore consapevolezza in tema di questioni economiche, finanziarie e sociali che riguardano la contemporaneità;
- promuove un percorso di educazione all'imprenditorialità attraverso l’utilizzo del Sillabo per la scuola secondaria di secondo grado che contiene tra le tematiche individuate anche quella della “Cittadinanza economica”;
- si propone di rafforzare il raccordo tra scuola e territorio per offrire alle studentesse e agli studenti opportunità formative di alto e qualificato profilo, per l’acquisizione di competenze trasversali e titoli di studio spendibili nel mercato del lavoro in continua evoluzione;
- promuove specifiche iniziative per il potenziamento delle attività laboratoriali, individuando nelle diverse modalità di apprendimento anche al di fuori dell’ambito scolastico lo strumento in grado di ottimizzare conoscenze, abilità e competenze previste nei profili dei diplomati;
- promuove la qualificazione del servizio scolastico attraverso la formazione del personale docente e amministrativo, favorendo forme di partenariato con enti pubblici e imprese, anche con l’apporto di esperti esterni per la qualificazione di competenze specialistiche;
- considera necessario contribuire allo sviluppo e all’innovazione tecnologica e produttiva del Paese attraverso la costruzione di un rapporto virtuoso di confronto e di trasferimento tra il know-how operativo e i saperi disciplinari consolidati che costituiscono i curricoli scolastici;
- favorisce e sostiene, in coerenza con le priorità strategiche di “Europa 2020”, l’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza, anche attraverso interventi mirati e puntuali;
- opera per facilitare, attraverso l’orientamento, una scelta consapevole dei percorsi di studi di livello terziario, siano essi accademici o non accademici, e per favorire, anche attraverso la valorizzazione delle esperienze e il riconoscimento delle competenze maturate in diversi contesti, la conoscenza delle opportunità e degli sbocchi occupazionali per le studentesse e gli studenti iscritti alle scuole secondarie di secondo grado;
- sostiene il ruolo attivo delle scuole nella creazione di un rapporto costruttivo con i territori, allo scopo di rendere sempre più efficace l’azione didattica e formativa.
la FEduF:
- ritiene che l’educazione finanziaria sia parte integrante del bagaglio culturale indispensabile per la formazione di cittadini consapevoli, nonché per la crescita della democrazia economica e della legalità del Paese;
- sostiene l’agire economico consapevole come elemento indispensabile ai fini della costruzione di un valido progetto di vita ispirato ai valori di sviluppo sostenibile e globale fissati dall’Agenda
2030;
- riconosce, in qualità di promotore di iniziative volte a sviluppare un positivo e moderno sistema di relazioni tra l’industria bancaria e le varie componenti della società, l’importanza di operare in collaborazione con il sistema scolastico per promuovere nei futuri cittadini una educazione e una capacità di lettura dei fatti e dei fenomeni dell’economia e della finanza;
- fornisce ai docenti gli strumenti per sviluppare programmi di cittadinanza economica non solo dal punto di vista teorico, ma anche da quello pratico-applicativo in qualità di ente aderente al progetto di educazione all'imprenditorialità promosso con nota del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 13 marzo 2018, n. 4244;
- riconosce i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento come modalità didattica fondamentale per far acquisire ai giovani competenze di base applicabili nel contesto socio- economico e produttivo e spendibili nel mercato del lavoro;
- promuove, secondo quanto previsto nel proprio Statuto, l’educazione finanziaria con la possibilità, tra l’altro, di istituire borse di studio;
- promuove e sostiene le Olimpiadi di Economia e Finanza in qualità di ente partecipante al Comitato Tecnico Scientifico istituito con decreto dipartimentale del 4 dicembre 2018, n. 1777;
- rende disponibili le professionalità delle proprie strutture organizzative per promuovere percorsi atti a sviluppare nei giovani le competenze trasversali utili alla loro futura occupabilità;
- intende realizzare sinergie con il sistema educativo nazionale di istruzione e formazione, per contribuire con risorse proprie e dei propri associati, nonché con esperienze, conoscenze scientifiche, tecnologiche e gestionali, al miglioramento della formazione tecnico-professionale, tecnologica, scientifica e operativa delle studentesse e degli studenti;
- riconosce gli obblighi formativi che la normativa richiamata in premessa, e successive modificazioni e integrazioni, pone in capo alle strutture ospitanti per i percorsi di apprendimento al di fuori dell’ambiente scolastico;
- ha interesse a favorire le iniziative formative negli ambienti operativi, intese come progetti formativi per le scuole volti a consolidare l’apprendimento fondato sul saper fare, nonché l’orientamento dei giovani verso settori lavorativi che valorizzino le loro attitudini;
- ritiene che l’attenzione alle esigenze formative delle giovani generazioni rappresenti una delle azioni prioritarie sul piano della responsabilità sociale, contribuendo allo sviluppo sociale e alla qualità della vita con iniziative concrete.
SI CONVIENE QUANTO SEGUE
Art.1
(Oggetto)
1. Il Protocollo d’intesa ha per oggetto l’individuazione di aree di collaborazione tra il Ministero dell’istruzione e la FEduF per la realizzazione di iniziative congiunte finalizzate a:
a) promuovere il progetto “I Fuoriclasse della Scuola” mirato a premiare gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado, tramite l’assegnazione di contributi economici derivanti dall’attivazione della filantropia privata e la partecipazione al Campus residenziale sull’educazione finanziaria;
b) promuovere le Olimpiadi di Economia e Finanza;
c) promuovere percorsi formativi che permettano l’acquisizione di competenze di cittadinanza economica oltre che professionali-manageriali nel settore dell’economia, da parte dei
xxxxxxx, favorendo l’incontro tra le istituzioni scolastiche e le unità operative della FEduF per la co-progettazione degli obiettivi di apprendimento e la stipula delle relative convenzioni;
d) promuovere azioni per l’orientamento dei giovani e per lo sviluppo degli ambienti di apprendimento che attingano alla realtà operativa per la formazione culturale, tecnica, scientifica e all’etica del lavoro, anche attraverso l’apporto di esperti di settore nelle diverse attività didattico-educative;
e) promuovere, nel rispetto dei Piani triennali dell’offerta formativa adottati dalle scuole nell’ambito della propria autonomia, la collaborazione tra le istituzioni scolastiche e la FEduF, per la realizzazione di iniziative di informazione rivolte alle studentesse e agli studenti sulle tematiche riferite ai settori dell’economia, della finanza e del risparmio, atte a favorire comportamenti attivi e consapevoli in tali settori;
f) promuovere l’inclusione delle studentesse e degli studenti con disabilità, con percorsi formativi sulle tematiche di riferimento dimensionati in modo da favorire l’autonomia degli studenti stessi, il proseguimento degli studi e l’inserimento nel mondo del lavoro.
Art.2
(Impegni delle Parti)
1. In particolare, il Ministero dell’istruzione si impegna a:
- comunicare i contenuti del presente Protocollo d’intesa agli Uffici scolastici regionali e, per il loro tramite, alle scuole del territorio nazionale;
- comunicare sul sito le notizie relative alle attività congiunte, realizzate a seguito del presente Protocollo d’intesa;
- comunicare i nominativi degli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado che si sono classificati ai primi posti in alcune delle olimpiadi e delle competizioni elencate nel Programma annuale per la valorizzazione delle eccellenze e che risultano destinatari delle borse di studio per il Progetto “I Fuoriclasse della Scuola”. Tra le competizioni nazionali sono state individuate le seguenti:
▪ Olimpiadi di: Italiano, Matematica, Fisica, Informatica, Scienze naturali, Lingue e civiltà classiche, Astronomia, Filosofia e Statistica;
▪ Giochi della Chimica, Concorso New Design e Concorso EconoMia;
▪ Gara Nazionale per gli alunni degli istituti professionali e per gli alunni degli istituti tecnici.
- comunicare i nominativi degli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado che risultano destinatari delle borse di studio per il Progetto “I Fuoriclasse della Scuola” per premiare i campioni nello sport con alti rendimenti scolastici e gli studenti che si sono classificati ai primi posti nelle Olimpiadi di Economia e Finanza e in altre iniziative individuate dal Gruppo di lavoro Ministero dell’istruzione – FEduF, di cui al successivo articolo 3.
2. In particolare, la FEduF si impegna a:
- realizzare iniziative di informazione che coinvolgano gli studenti, gli insegnanti e i dirigenti scolastici secondo criteri di gradualità;
- supportare incontri sul territorio, a favore di scuole o reti di scuole, tra docenti ed esperti del sistema bancario, al fine di promuovere il confronto e la collaborazione;
- organizzare per gli studenti incontri e laboratori sul rapporto tra i giovani e l’economia;
- promuovere e sostenere il progetto “I Fuoriclasse della Scuola” sulla base delle attività concordate dal Gruppo di lavoro Ministero dell’istruzione – FEduF, di cui al successivo articolo 3;
- promuovere e sostenere attraverso i propri canali comunicativi istituzionali le Olimpiadi di Economia e Finanza;
- assicurarsi che gli enti partecipanti alle iniziative di educazione finanziaria promosse da FEduF svolgano l’attività divulgativa nelle scuole nel più rigoroso rispetto degli standard etici, avendo come fine ultimo ed esclusivo l’interesse della collettività;
- ricercare e selezionare, anche attraverso accordi di rete, unità operative o strutture che, a livello territoriale, si rendano disponibili ad accogliere studentesse e studenti in progetti formativi di qualità in grado di favorire l’acquisizione di competenze di cittadinanza economica, nonché capacità professionali-manageriali nel settore dell’economia utili alla loro futura occupabilità;
- favorire l’incontro tra le istituzioni scolastiche e le unità operative della FEduF mediante azioni e interventi informativi e collaborare, insieme alle istituzioni scolastiche, all’attività di co-progettazione dei percorsi formativi in ambienti di apprendimento che attingano alla realtà operativa, anche al di fuori delle aule scolastiche;
- attivare occasioni di confronto e di condivisione con altri soggetti interessati al settore economico-finanziario, al fine di favorire forme strutturate di collaborazione tra mondo del lavoro e sistema scolastico;
- favorire il coordinamento delle iniziative sui temi dell’orientamento scolastico, dei percorsi di qualità finalizzati all’acquisizione, da parte dei giovani, di competenze tecniche, scientifiche, trasversali, manageriali, e all’etica del lavoro;
- procedere all’iscrizione nel Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro, di cui all’articolo 1, comma 41, della legge n. 107/2015, tenuto presso le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (CCIAA).
Art.3
(Gruppo paritetico di lavoro)
1. Per il coordinamento, l’attuazione e il monitoraggio dello stato di avanzamento di tutte le iniziative derivanti dagli impegni definiti all’articolo 2 del presente Protocollo d’intesa, è istituito un Gruppo paritetico di lavoro presieduto da un rappresentante del Ministero dell’istruzione.
2. Il Gruppo cura in particolare:
- il monitoraggio e la valutazione dei percorsi formativi che saranno attuati in applicazione del presente Protocollo d’intesa;
- l’organizzazione delle iniziative di informazione e di orientamento di cui all’articolo 2 del presente Protocollo d’intesa;
- la predisposizione e il monitoraggio delle convenzioni sul territorio relative alla realizzazione dei percorsi formativi, da mettere a disposizione delle istituzioni scolastiche e delle strutture ospitanti;
- il monitoraggio dell’efficacia dei percorsi formativi e degli ambienti di apprendimento in termini di crescita delle competenze professionali e trasversali acquisite dalle studentesse e dagli studenti, attraverso la raccolta delle valutazioni in relazione all’efficacia e alla coerenza dei percorsi proposti;
- la raccolta delle valutazioni dei dirigenti scolastici o dei docenti, in ordine alle strutture con le quali sono stipulate convenzioni relative alle iniziative formative realizzate, con evidenza
della specificità, del potenziale formativo e delle eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione;
- l’analisi delle richieste emergenti dal mercato del lavoro, al fine di individuare/rimodulare nuovi profili professionali e le connesse competenze, anche trasversali, per garantire ai giovani le migliori opportunità di occupazione.
3. Il Gruppo di lavoro predispone annualmente una relazione da inviare al Direttore generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e al Presidente della FEduF, evidenziando le iniziative assunte, i punti di forza e di criticità nell’attuazione del presente Protocollo d’intesa, le eventuali modifiche o integrazioni che si rendano necessarie.
4. Il Gruppo di lavoro potrà decidere di avvalersi di esperti esterni alle Parti, secondo gli argomenti posti all’ordine del giorno delle riunioni.
5. Per la partecipazione ai lavori del Gruppo di lavoro non sono previsti compensi, emolumenti, indennità, gettoni di presenza, rimborsi spese o altre utilità, comunque denominate.
Art.4
(Gestione e Organizzazione)
1. La Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione cura la costituzione del Gruppo paritetico di lavoro di cui al precedente articolo, nonché il profilo gestionale e organizzativo, il coordinamento delle azioni e la valutazione delle attività realizzate a seguito del presente Protocollo d’intesa.
2. Il Ministero dell’istruzione e la FEduF convengono, altresì, che eventuali, ulteriori temi di interesse e progetti congiunti potranno essere individuati nella vigenza del presente Protocollo d’intesa.
Art.5
(Durata e oneri)
1. La presente intesa ha la validità di tre anni a decorrere dalla data di sottoscrizione.
2. Dall’attuazione del presente Protocollo d’intesa non devono, in ogni caso, derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.
Roma,
Ministero dell’Istruzione | Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio |
IL MINISTRO | IL PRESIDENTE |
On. Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx | Xxxxxx Xxxxxxxxx |
Firmato digitalmente da XXXXXXXX XXXXX C=IT
O=MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA