FONDO SOCIALE EUROPEO
giunta regionale – 9^ legislatura
ALLEGATOB alla Dgr n. 651 del 07 maggio 2013 pag. 1/16
FONDO SOCIALE EUROPEO
POR 2007/2013
OB. COMPETITIVITA’ REGIONALE E OCCUPAZIONE
“Il dottorato in alto apprendistato”
VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO POLITICHE PER L’OCCUPAZIONE E L’OCCUPABILITÀ
ANNO 2013
INDICE
1. Riferimenti normativi 3
2. Finalità dell’avviso 4
3. Dotazione finanziaria 4
4. Requisiti per la richiesta dei contributi 5
5. Articolazione dei percorsi formativi 5
5.1 Diritto d’Autore 7
6. Ammontare dei contributi 7
7. Aiuti di stato 8
8. Modalità e termini di presentazione della domanda di contributo 9
9. Istruttoria delle richieste di contributo 10
10. Procedure e criteri di valutazione 11
11. Adempimenti e modalità di gestione 12
12. Visite ispettive e controlli 14
13. Modalità di erogazione dei contributi 15
14. Comunicazioni 15
15. Foro competente 16
16. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i. 16
1. Riferimenti normativi
Il presente Avviso viene emanato nell’ambito del quadro normativo previsto dalle seguenti disposizioni:
- Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006 relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1784/1999 - modificato dal Regolamento (CE) n. 396/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 6 maggio 2009;
- Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999 - modificato dal Regolamento (CE) n. 1310/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 13 dicembre 2011;
- Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale - modificato dal Regolamento (CE) n. 846/2009 della Commissione dell’1 settembre 2009;
- Regolamento (CE) n. 800/2008 del 6 agosto 2008 relativo agli aiuti di stato;
- Decisione comunitaria di adozione del Programma Operativo per il Fondo Sociale Europeo Ob. Competitività Regionale e Occupazione nella Regione Veneto C(2007) 5633 del 16/11/2007;
- L. n. 34 del 25 febbraio 2008 - Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità europee - (Legge comunitaria 2007);
- Artt. 117 e 118 della costituzione che assegnano alle regioni competenze esclusive in materia di istruzione e formazione professionale e concorrenti in materia di istruzione;
- Art. 12 della L. 7 agosto 1990 n. 241;
- L.R. n. 10 del 30 gennaio 1990, “Ordinamento del sistema di formazione professionale e organizzazione delle politiche regionali del lavoro”;
- L.R. n. 39 del 29 novembre 2001 “Ordinamento del bilancio e della contabilità della Regione”;
- L.R. n. 19 del 9 agosto 2002, “Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”, come modificata dalla L.R. n. 23 dell’8 novembre 2010;
- L.R. n. 3 del 13 marzo 2009, “Disposizioni in materia di occupazione e mercato del lavoro”;
- Legge 14 febbraio 2003, n. 30 "Delega al Governo in materia di occupazione e mercato del lavoro";
- Vista la Legge 92 del 28 giugno 2012 “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”;
- Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n. 226 "Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi dell'articolo 2 della Legge 28 marzo 2003, n. 53";
- Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276 “Attuazione delle deleghe in materia di occupazione e mercato del lavoro, di cui alla legge 14 febbraio 2003, n. 30”;
- Decreto Legislativo 14 settembre 2011, n. 167 Testo unico dell'apprendistato, a norma dell'articolo 1, comma 30, della legge 24 dicembre 2007, n. 247;
- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 422 del 27 febbraio 2007 “Approvazione della proposta di Programma Operativo Regionale - Fondo Sociale Europeo – Ob. Competitività Regionale e Occupazione - 2007/2013”;
- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 3289 del 21/12/2010: “L.R. n. 19/2002 Istituzione dell’elenco regionale degli Organismi di Formazione accreditati”. Approvazione delle Linee Guida e
contestuale revoca delle DD.G.R. n. 971 del 19 aprile 2002; n. 1339 del 9 maggio 2003; n. 113 del 21 gennaio 2005; n. 3044 del 2 ottobre 2007 (limitatamente alla modifica apportata alla D.G.R. n. 971/2002); n. 1265 del 26 maggio 2008; n.1768 del 6 luglio 2010”;
- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1560 del 31/07/2012 “Approvazione schema di Accordo tra Regione del Veneto, Parti Sociali, Università e Ufficio Scolastico regione del Veneto (USRV) per la formazione degli apprendisti con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca (d.lgs n. 167/2011 – lr n. 3/2009)”.
- Deliberazione della Giunta Regionale del Veneto n. 1685 del 07/08/2012 “Direttiva per la richiesta di voucher di Alto Apprendistato (D.Lgs 167 del del 14.9.2011 e L.R. 3/2009)”.
2. Finalità dell’avviso
Il contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca (art. 5 del D.Lgs n. 167 del 14 settembre 2011 - Testo Unico dell’apprendistato) rappresenta uno strumento privilegiato di intervento per l’occupazione giovanile perché in grado di fornire alle imprese una risposta alla loro esigenza di competenze ad elevato livello di specializzazione e di rafforzare lo spessore conoscitivo e professionale dei giovani e la loro spendibilità nel mondo del lavoro.
Il 31/07/2012 la Regione del Veneto ha sottoscritto con tutte le parti sociali, l’Ufficio Scolastico Regionale e con le Università l’Accordo per la formazione degli apprendisti assunti con contratto di alta formazione e di ricerca, che ha stabilito che i percorsi di alta formazione in apprendistato portano al conseguimento di titoli di Master di I e II livello, nonché di dottore di ricerca, ratificato con DGR n. 1560 del 31/07/2012.
Con provvedimento della Giunta Regionale n. 1685 del 07/08/2012, la Regione del Veneto ha dato concreta attuazione al suddetto accordo regolamentando la Direttiva per la richiesta di voucher di alto apprendistato per la frequenza di Master di I e II livello nell’ambito del Catalogo Interregionale dell’Alta Formazione, progetto di cui la Regione è capofila e che ha la finalità di stimolare l’accesso alla formazione lungo tutto l’arco della vita in un’ottica di aggiornamento costante e specializzazione delle persone al fine di aumentarne l’occupabilità e l’adattabilità. Tale Xxxxxxxxx ha voluto allargare l’esperienza del Catalogo Interregionale dell’Alta Formazione all’istituto dell’apprendistato, mettendo a disposizione dei giovani, e quindi delle imprese, l’offerta formativa di Master già presente a Catalogo, prevedendo la possibilità di ridefinirla e implementarla con altri percorsi co-progettati da Università/istituzioni formative e aziende in modo da rispondere alle esigenze specifiche degli apprendisti.
Con il presente provvedimento si intende portare a termine gli impegni assunti dalla Regione del Veneto con la sottoscrizione dell’Accordo del 31/07/2012 per la formazione obbligatoria degli apprendisti assunti con contratto di alta formazione e di ricerca, regolamentando anche le modalità della formazione finalizzata al conseguimento del titolo di Dottore di ricerca in apprendistato.
3. Dotazione finanziaria
La dotazione finanziaria complessiva del presente avviso per la concessione di contributi per la formazione in alto apprendistato per il conseguimento del titolo di dottore di ricerca è di Euro 1.000.000,00 per l’esercizio 2013 a valere sull’Asse “Capitale Umano” del POR FSE 2007-2013 Ob. Competitività Regionale e Occupazione.
I contributi erogabili nell’ambito di tale dotazione finanziaria potranno essere utilizzati per le attività svolte fino al 30/04/2015. I percorsi di dottorato, la cui conclusione è prevista dopo tale data, potranno essere oggetto di ulteriori finanziamenti stabiliti con provvedimenti successivi.
L’Avviso è inserito nell’Asse IV – Capitale Umano del POR FSE, di cui si riporta di seguito lo schema:
Asse | IV – Capitale Umano |
Obiettivo specifico | Sostenere la creazione di reti tra Università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale, con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell’innovazione. |
Obiettivo operativo | Promuovere la realizzazione di processi di alta formazione rivolti a neolaureati e ricercatori in settori e comparti produttivi di interesse regionale, finalizzati al trasferimento di innovazione e di competenze al sistema delle imprese. |
Categorie di spesa | 74 |
Tipologie di azione | Azioni di formazione rivolte a neolaureati e ricercatori in settori e comparti produttivi di interesse regionale, finalizzati al trasferimento di innovazione e di competenze al sistema delle imprese. |
4. Requisiti per la richiesta dei contributi
I contributi sono destinati alla realizzazione della formazione obbligatoria prevista dal D. Lgs. 167/2011 per gli apprendisti assunti presso le imprese pubbliche e private di qualsiasi settore di attività, con unità produttive localizzate sul territorio regionale, per il conseguimento del titolo di Dottore di ricerca. I percorsi di formazione sono realizzati dalle Università del territorio in collaborazione con le imprese sopra citate. Le domande di contributo sono presentate dai medesimi soggetti (Università e imprese).
Alla data di presentazione della domanda di contributo le aziende che assumono l’apprendista e attuano il progetto dovranno possedere i seguenti requisiti:
- non aver cessato o sospeso la propria attività;
- essere in regola con l’applicazione del CCNL di riferimento;
- essere in regola con la normativa in materia di sicurezza del lavoro;
- essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili;
- essere in regola con il versamento degli obblighi contributivi e assicurativi;
- non trovarsi sottoposti a procedure per fallimento o concordato preventivo;
- essere in regola con quanto previsto dalle normative regionali rispetto a tipologie contrattuali e obblighi formativi previsti dal contratto di apprendistato;
- non trovarsi in una delle condizioni di “difficoltà” previste dagli Orientamenti Comunitari per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà (GUCE C 244/2 del 1.10.2004);
- non essere incorsi, negli ultimi dieci anni, in irregolarità definitivamente accertate dalle autorità competenti, nella gestione di interventi che abbiano beneficiato di finanziamenti pubblici.
Ai sensi dell’art.5 del D.LGS. 167 del 14 settembre 2011 e ai fini del presente Avviso, possono essere assunti con un contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca, i soggetti fino a ventinove anni di età, che abbiano già conseguito i titoli idonei per l’accesso a percorsi di dottorato di ricerca.
5. Articolazione dei percorsi formativi
Le Università, eventualmente anche in collaborazione con le imprese, individuano i dottorati di ricerca e il numero di posti riservati per l’apprendistato.
Le imprese possono assumere con contratto di alta formazione e di ricerca i laureati che superano le selezioni per l’ammissione al dottorato e/o i giovani che già frequentano i dottorati di ricerca per completare nell’ambito del rapporto di lavoro il percorso di studi già iniziato.
Destinatari del contratto di apprendistato di alta formazione e ricerca per il conseguimento del titolo di Dottore di ricerca sono i giovani fino a 29 anni, che non siano già titolari di borsa di dottorato. La durata del contratto di apprendistato per l’acquisizione del titolo di dottore di ricerca non può essere inferiore a 24 mesi e superiore a 48 mesi.
Il percorso formativo durante il periodo di apprendistato viene definito dall’Università, in collaborazione con l’impresa, e deve prevedere, nella prima annualità del percorso di dottorato, almeno 150 ore (75 ore per semestre) di attività didattica e di formazione (seminari organici strutturati, convegni di studio, lezioni- conferenze di docenti interni all’Università e ospiti, attività di laboratorio, ecc.), di cui almeno 40 ore (20 ore per semestre) devono essere realizzate nella prospettiva dell’action research. Tali attività, basate sul collegamento tra teoria e prassi, si pongono la finalità di analizzare una pratica relativa ad un campo imprenditoriale e/o manageriale, implementando azioni di sviluppo e innovazione dei processi sotto la guida esperta e mirata di docenti e tutor altamente qualificati, con lo scopo di generare cambiamenti migliorativi fruibili dall’intera realtà socio-economica regionale e dalla comunità scientifica. Queste attività intendono sostenere la specializzazione finalizzata all’occupabilità e alla crescita professionale dei destinatari (apprendista/dottorando); promuovere la circolazione di saperi ed esperienze tra Università, centri di ricerca, esperti specialistici e mondo imprenditoriale; promuovere l’introduzione nel sistema produttivo regionale di figure professionali qualificate nell’ambito dei processi di innovazione, ricerca e sviluppo tecnologico. Nelle successive annualità del percorso di dottorato, il monte ore del percorso formativo, realizzato nelle modalità sopra descritte, potrà essere proporzionalmente ridotto1, fermo restando il monte ore minimo delle attività di action research (almeno 40 ore annuali), che potrà esclusivamente essere aumentato al fine di mantenere un costante contatto con il mondo della ricerca. Tali attività di action research devono prevedere la partecipazione dell’apprendista/dottorando, del tutor accademico/responsabile scientifico del percorso di dottorato e/o di uno o più esperti con elevata qualificazione. Le attività formative devono essere erogate lungo l’intero arco di durata del contratto, per assicurare l’alternanza formazione-lavoro e il raggiungimento degli obiettivi previsti sia lungo la dimensione accademica che quella aziendale.
Xxxxxxxxxx, impresa e apprendista/dottorando definiscono il Piano Formativo Individuale, parte integrante del contratto di apprendistato.
La richiesta di assegnazione di contributo dovrà essere sottoscritta da Università, impresa e apprendista/dottorando e contenere i seguenti elementi:
• la durata massima della componente formativa del contratto. Si ricorda che in ogni caso, la componente formativa del contratto di apprendistato termina a seguito del conseguimento del titolo di Dottore di ricerca;
• l’articolazione e le modalità di realizzazione del percorso di dottorato2: durata complessiva in ore di attività didattica e di formazione (corsi seminari organici strutturati, convegni di studio, lezioni- conferenze di docenti interni all’Università e ospiti, attività di laboratorio, ecc..), durata complessiva in ore di action research, numero delle annualità del percorso di dottorato3, nonché l’articolazione dettagliata in numero di semestri e il totale dei contributi richiesti;
• le modalità con le quali le attività formative (interne ed esterne all’azienda) sono erogate al fine di assicurare l’alternanza studio-lavoro, che caratterizza il contratto di apprendistato; si ricorda che
1 Il monte ore di attività didattica e di formazione non potrà comunque essere inferiore a quanto previsto dal regolamento di ateneo in relazione ai percorsi di dottorato
2 Nella prima annualità devono essere previste almeno 150 ore (75 ore per semestre) di attività didattica e di formazione, di cui 40 ore (20 per semestre) di action research
3 Si ricorda che possono essere assunti con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca sia i soggetti che abbiano appena superato le selezioni per l’ammissione ai percorsi di dottorato sia giovani che già frequentano i dottorati di ricerca per completare nell’ambito del rapporto di lavoro il percorso di studi già iniziato, purché non già titolari di borsa di dottorato. Tenuto conto di ciò, dovrà essere chiaramente indicato la condizione in cui si trova l’apprendista e il numero di annualità necessarie al completamento del percorso di dottorato, nonché il numero di semestri per i quali si richiede il contributo.
almeno 40 ore annuali dei percorsi formativi devono essere realizzate nella prospettiva dell’action research;
• l’eventuale permanenza all’estero e le finalità cui la stessa risponde, nonché la durata della permanenza in mesi e il corrispondente numero di contributi richiesti;
• le modalità (strumenti e professionalità) con cui le imprese assicurano la necessaria formazione interna, che integra quella delle Università;
• specifiche attività di sostegno agli apprendimenti mediante l’attivazione di servizi di tutoraggio formativo e aziendale dedicati.
Nel Piano Formativo Individuale, parte integrante del contratto di apprendistato, sono richiamati i suddetti elementi e sono descritti compiutamente gli obiettivi e i contenuti dell’azione formativa.
Le imprese devono garantire la necessaria formazione interna che integra quella delle Università e, a tal fine, rendono disponibili adeguati strumenti e professionalità, mediante le quali assicurare anche un collegamento continuo con il mondo accademico.
5.1 Diritto d’Autore
Gli articoli 2575-2583 del Codice civile e la legge n. 633 del 22 aprile 1941 e successive modifiche ed integrazioni sulla “protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio” disciplinano la proprietà intellettuale dei prodotti realizzati e la loro utilizzazione economica.
L’art. 11 della citata legge prevede che “alle Amministrazioni dello Stato, alle Province ed ai Comuni spetta il diritto di autore sulle opere create e pubblicate sotto il loro nome ed a loro conto e spese.”
Gli articoli successivi distinguono la titolarità del diritto di utilizzazione economica, da quello connesso alla “paternità” dell’opera stessa (Art. 20 “diritto morale dell’autore” - legge n. 633 del 22 aprile 1941).
Nel caso di gara di appalto, pertanto, ferma restando la titolarità del diritto morale (diritto della personalità indissolubilmente legato all’individuo, indisponibile, inalienabile, imprescrittibile) in capo all’autore dell’opera, il diritto di utilizzazione dei prodotti realizzati spetta all’Amministrazione appaltante.
Nel caso degli affidamenti in regime concessorio, come i progetti finanziati nell’ambito della presente Xxxxxxxxx, le disposizioni della legge suddetta si applicano per analogia. L’amministrazione regionale si riserva i diritti in caso di utilizzazione economica. La titolarità del diritto rimane in capo al suo autore.
L’utilizzazione, in particolare ai fini della diffusione/promozione dell’opera oggetto di protezione, invece, deve essere condivisa quanto a modalità e termini con l’Amministrazione competente, trattandosi di prodotti realizzati attraverso contributi pubblici aventi natura sovventoria e non di corrispettivo contrattuale.
Ne deriva che i rapporti di ricerca e i documenti allegati, prodotti al termine dei progetti che saranno finanziati nell’ambito della presente Direttiva, saranno di proprietà dell’ente finanziatore e quindi, nella fattispecie, della Regione del Veneto. Essi dovranno obbligatoriamente riportare sulla copertina i seguenti elementi:
- la denominazione del soggetto attuatore nonché i nominativi dell’autore o degli autori;
- l’anno di produzione ed i riferimenti amministrativi dell’azione nel cui ambito è stato prodotto;
- le fonti di finanziamento utilizzate con utilizzo del corporate design del FSE;
- il titolo di proprietà dell’Ente finanziatore.
6. Ammontare dei contributi
Il contributo approvato, di natura forfettaria omnicomprensiva, è finalizzato a:
⮚ coprire il costo di iscrizione al dottorato per l’apprendista/dottorando4;
⮚ assicurare la formazione realizzata, anche internamente all’azienda, in cooperazione tra impresa e Università;
⮚ realizzare specifici momenti di incontro tra azienda e mondo accademico con la finalità di ridurre la distanza impresa-Università;
⮚ coprire parte dei costi per la permanenza all’estero eventualmente prevista dal percorso di dottorato.
L’importo massimo di tale contributo è pari a Euro 2.500,00, per ogni apprendista, per ciascun semestre delle diverse annualità del percorso di dottorato. Nella richiesta di contributo dovrà essere indicato il numero preciso di semestri e il numero complessivo delle corrispondenti annualità per le quali si richiede il contributo.
Sarà possibile riconoscere un ulteriore contributo onnicomprensivo di Euro 2.500,00 per il 4°anno in proroga eventualmente necessario per il completamento della tesi di dottorato.
Nel caso i percorsi di dottorato prevedano un periodo di permanenza all’estero sarà possibile riconoscere un ulteriore contributo di Euro 500,00 al mese per la copertura dei costi legati a tale permanenza (per una durata massima di 12 mesi).
Tipologia contributo | Valore | Note |
contributo semestrale | € 2.500,00 | contributo riconoscibile per ciascun semestre dei tre anni di dottorato |
contributo annuale | € 2.500,00 | contributo riconoscibile per la frequenza del 4° anno in proroga, ma subordinato al conseguimento del titolo di dottore |
contributo estero | € 500,00 | contributo riconoscibile mensilmente per i mesi di permanenza all’estero (max 12 mesi)* *la mensilità sarà riconosciuta qualora la permanenza sia di almeno 16 giornate |
Il contributo semestrale sarà riconoscibile qualora il destinatario abbia frequentato almeno l’80% delle ore di attività didattica e di formazione previste per ciascun semestre, escluse le attività di action research il cui monte ore deve essere frequentato integralmente, pena la mancata riconoscibilità del contributo stesso.
L’erogazione del contributo annuale riferito alla frequenza del 4° anno in proroga per terminare la tesi di dottorato è subordinata al conseguimento del titolo di dottore di ricerca.
Il contributo mensile per la permanenza all’estero sarà riconoscibile solo per i mesi di effettiva presenza all’estero e per un massimo di 12 mesi. La mensilità sarà riconosciuta solo nel caso in cui venga raggiunta una permanenza all’estero di almeno 16 giornate (inclusi sabato e domenica).
Il contributo è riconoscibile solo per i semestri conclusi entro il 30/04/2015. I semestri successivi potranno essere finanziati con provvedimenti successivi.
Tali agevolazioni non sono cumulabili con altri contributi finalizzati alla partecipazione al percorso di dottorato, erogati da organismi pubblici a favore dell’impresa richiedente e/o del medesimo lavoratore, ma sono comunque integrabili con altri finanziamenti finalizzati all’inserimento occupazionale con contratto di apprendistato di alta formazione e di ricerca erogati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (vedi ad esempio il programma FIxO S&U) e/o eventualmente dalle Regioni e Province Autonome.
7. Aiuti di stato
Gli interventi previsti dalla presente Direttiva risultano coerenti con gli orientamenti specifici della Strategia Europea per l’occupazione (SEO).
4 In nessun caso il contributo potrà essere corrisposto all’apprendista/dottorando già titolare di altra borsa di dottorato.
I progetti di ricerca sono predisposti dalle Università del territorio veneto e hanno come finalità, attraverso un percorso obbligatorio di alternanza previsto dalle disposizioni in materia di apprendistato, il conseguimento del titolo di Dottore di ricerca per il soggetto assunto con contratto di apprendistato di alta formazione. Il numero e modalità di percorsi di dottorato disponibili, nonché la relativa selezione dei candidati, sono definiti dalle Università.
Come ribadito nei punti precedenti, obiettivi principali dell’attività sono l’occupabilità e la crescita professionale dei destinatari (apprendisti/dottorandi), nonché la promozione della circolazione di saperi ed esperienze tra Università, centri di ricerca, esperti specialistici e mondo imprenditoriale.
La formazione erogata dalle Università inoltre dovrà obbligatoriamente essere integrata dalla formazione interna erogata dall’impresa con risorse proprie.
Per le motivazioni sopra esposte gli interventi previsti dalla presente Xxxxxxxxx non rientrano nell’ambito delle disposizioni comunitarie in materia di aiuti di stato.
8. Modalità e termini di presentazione della domanda di contributo
La presentazione dei progetti deve avvenire, a pena di inammissibilità, secondo queste modalità:
- Accesso, da parte dell’azienda attuatrice, all’area riservata del portale regionale (xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx ) con login e password assegnati dalla Regione Veneto;
- per i soggetti non in possesso di login e password, richiesta delle credenziali tramite l’applicativo accessibile dall’area riservata del portale regionale (www.regione.veneto.it5), successivamente accesso all’applicativo di acquisizione on line dei progetti;
- imputazione nel sistema di acquisizione dati on line dei dati relativi alle domande di contributo;
- passaggio del progetto in stato “confermato” attraverso l’apposita funzione dell’applicativo entro la scadenza prevista dal presente provvedimento; il passaggio in stato “confermato” è irreversibile, e l’operazione non consente successive modifiche del progetto;
- predisposizione e presentazione della domanda di contributo sottoscritta dai legali rappresentanti (o soggetti in possesso di specifica delega) dell’impresa e dell’Università e dall’apprendista, in regola con la normativa sull’imposta di bollo, e accompagnata da:
• fotocopia del documento di identità in corso di validità dei sottoscrittori;
• copia del Piano Formativo Individuale per ciascun apprendista;
• autocertificazione relativa ai requisiti indicati al punto “Requisiti per la richiesta dei contributi”;
• copia del modello UniLav, UniSom o altro documento equivalente attestante l’assunzione dell’apprendista.
Non è prevista la presentazione cartacea del progetto. Ai fini della valutazione, faranno fede le informazioni imputate nel sistema gestionale on line.
Per la presentazione delle domande è prevista una modalità a sportello sempre aperto.
Le domande di ammissione al contributo, in regola con le norme sul bollo del valore di 14,62 Euro, e relativi allegati potranno pervenire in qualsiasi momento (sino al 31/03/2014) al seguente indirizzo:
Regione del Veneto - Direzione Formazione Xxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxxx 00 - 00000 Xxxxxxx
Qualora le risorse finanziarie disponibili dovessero esaurirsi prima del 31/03/2014 a seguito del numero elevato di richieste, il Dirigente regionale della Direzione Formazione provvederà a comunicare con specifico provvedimento la chiusura anticipata del presente Avviso pubblico per la presentazione delle domande di contributo per il dottorato in alto apprendistato.
5 xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Le domande di ammissione al contributo dovranno essere consegnate a mano o in alternativa inviate tramite PEC e sulla busta dovrà essere riportato il seguente riferimento: “POR FSE – Xxxxxxxxx il dottorato in alto apprendistato”.
La trasmissione della documentazione per via telematica dovrà avvenire inviando una mail all’indirizzo di Posta Elettronica Certificata della Regione del Veneto, xxxxxxxxxx.xxxxxxxx@xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx e specificando nell’oggetto del messaggio di posta elettronica “POR FSE – Direttiva il dottorato in alto apprendistato” e all’inizio del messaggio, l’ufficio destinatario competente per materia, nel caso specifico “Direzione Formazione”. Verranno accettate le domande di ammissione al contributo inoltrate tramite e-mail provenienti da caselle di posta elettronica certificata nelle quali il messaggio o gli allegati siano stati sottoscritti con firma digitale, il cui certificato sia rilasciato da un certificatore accreditato.
A ciascuna istanza trasmessa alla Regione del Veneto, dovrà corrispondere un unico messaggio PEC di trasmissione. Le modalità e termini per l’utilizzo della stessa, predisposti dalla Direzione Affari Generali, sono disponibili nel sito web della Regione del Veneto al seguente indirizzo: xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxxxxxxxx-x-x-xxxxxxxxxx/xxx.
La presentazione dei progetti e della relativa documentazione costituisce presunzione di conoscenza e di accettazione senza riserva delle specifiche indicazioni formulate nella presente direttiva e delle disposizioni regionali riguardanti la materia.
Il formulario per la presentazione delle domande di contributo sarà successivamente approvato con Decreto del Dirigente Regionale della Direzione Formazione, unitamente alla guida alla compilazione delle domande e sarà fornito unicamente a scopo di diffusione.
La Direzione Regionale Formazione è a disposizione degli operatori per fornire eventuali informazioni necessarie. Tali informazioni possono essere richieste dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 ai seguenti recapiti telefonici:
- per quesiti di carattere contenutistico (tipologie e caratteristiche dei progetti presentabili, degli utenti destinatari, ecc.): 041 279 5020 – 5016;
- per quesiti di carattere tecnico, in particolare per quanto riguarda le modalità di accesso e utilizzo del sistema informatico: 041 279 5154 – 5131.
I soggetti richiedenti saranno ritenuti responsabili della correttezza e della veridicità delle informazioni fornite ai sensi del codice penale e della legislazione in materia di autocertificazione.
Le suddette autocertificazioni saranno sottoposte a controlli; nel caso in cui emergessero elementi di non veridicità il dichiarante decadrà dal diritto al contributo.
9. Istruttoria delle richieste di contributo
Per l’istruttoria di ammissibilità delle domande di contributo sarà istituito un apposito nucleo di valutazione formalmente individuato dal Dirigente regionale della Direzione Formazione.
Le domande pervenute saranno ritenute ammissibili se:
• presentate da soggetti in possesso dei requisiti indicati all’art. 4 del presente avviso;
• compilate on line ed inviate all’ufficio preposto per via telematica o cartacea secondo quanto indicato al precedente art. 8;
• debitamente sottoscritte;
• pervenute nei modi e nei termini previsti al precedente art. 8, corredate dei documenti richiesti.
La Regione si riserva la facoltà di richiedere integrazioni documentali, per l’espletamento della procedura di istruttoria delle domande. La data di protocollazione delle integrazioni pervenute è da intendere come nuova data di invio della domanda, ai fini dell’inserimento negli elenchi, contenenti gli esiti di istruttoria, previsti alle scadenze indicate al successivo art.10.
10. Procedure e criteri di valutazione
Le domande di contributo saranno approvate con Decreto del Dirigente regionale della Direzione Formazione entro 15 giorni lavorativi dalla data di ricezione delle domande stesse, a meno che il numero e la complessità delle richieste pervenute non giustifichino tempi più lunghi6.
Il suddetto Decreto sarà pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione e sul sito istituzionale dell’Amministrazione Regionale xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx, che vale quale mezzo di notifica dei risultati dell’istruttoria e degli adempimenti previsti. Di conseguenza, è fatto obbligo ai Soggetti presentatori delle domande di contributo di consultare regolarmente il predetto sito per essere informati sugli esiti delle attività istruttorie, sugli adempimenti e le eventuali scadenze da rispettare.
Le domande di contributo saranno finanziate in base all’ordine di arrivo e in caso di esaurimento dei fondi disponibili, di cui al paragrafo 3, e nei limiti degli importi residui disponibili per la copertura parziale, le domande saranno ordinate per punteggio in una graduatoria sulla base dei parametri riportati nella tabella che segue:
Tabella 1: parametri per l’assegnazione di punteggio alle domande di contributo
Parametri riferito all’azienda | Criteri | Punti assegnati |
Dimensione impresa | Micro | 2 |
Piccola | 5 | |
Media | 10 | |
Grande | 15 | |
Parametri riferiti al percorso di dottorato | Criteri | Punti assegnati |
Coerenza tra percorso e settore/ambito produttivo dell’impresa | Alta | 30 |
Media | 15 | |
Bassa | 5 | |
Parametri riferito all’apprendista7 | Criteri | Punti assegnati |
Età dell’apprendista | 20 – 23 anni | 15 |
24 – 26 anni | 10 | |
27 – 29 anni | 5 | |
Genere dell’apprendista | Femmina | 5 |
Maschio | 0 |
6 Il termine degli esiti dell’istruttoria sono riportati a titolo indicativo. Il termine del procedimento è di 90 giorni per ciascuna istruttoria.
7 Tali parametri saranno applicati solo nel caso in cui l’apprendista sia già stato individuato e/o il contratto di apprendistato sia già stato formalizzato.
In caso di parità di punteggio, sarà data priorità all’età più bassa degli apprendisti. Persistendo la situazione di parità si favoriranno le domande presentate da donne. Ulteriore criterio prioritario di selezione sarà la dimensione dell’azienda: sarà data priorità alle aziende con il maggior numero di addetti.
11. Adempimenti e modalità di gestione
Il progetto deve essere attuato secondo quanto dettagliato nell’Accordo tra Università e impresa e formalizzato nella richiesta di contributo presentata.
Il progetto si intende concluso al raggiungimento del titolo di Dottore di ricerca. Si ricorda che, come previsto anche dal Testo Unico sull’apprendistato (D.Lgs n. 167/2011), qualora gli obiettivi formativi vengano raggiunti prima dei termini fissati dal contratto, venendo meno con la formazione una componente causale e sostanziale dell’istituto, l’apprendistato si intende portato a buon fine e da quel momento decorrono, per l’apprendista e l’azienda, i termini di preavviso per il recesso o la prosecuzione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro.
Si precisa che qualora, da parte dell’apprendista, intervenga la decisione di interrompere il rapporto di lavoro o la frequenza del percorso di dottorato, il contributo assegnato decade e il progetto di ricerca non potrà essere trasferito automaticamente ad un altro soggetto anche se dipendente della stessa azienda presso cui operava il precedente dottorando/apprendista.
Il progetto è da intendersi concluso e si interrompe con revoca del contributo:
• in caso di dimissioni del destinatario del percorso prima della prevista data di conclusione della parte formativa del contratto;
• in caso di mancato conseguimento del titolo previsto nei termini previsti e comunque entro la conclusione del contratto.
Le Università hanno l’obbligo di comunicare, inserendo i dati richiesti, tramite il portale gestionale dedicato alle attività della Direzione Formazione xxxx://xxxxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxxxxxx.xxxx
- l’attivazione del percorso di dottorato e il nominativo dell’apprendista partecipante;
- la data di avvio della formazione e dell’attività didattica, con particolare attenzione alle attività di
action research;
- la calendarizzazione delle attività di action research, specificando le sedi in cui si realizza;
- l’aggiornamento dei calendari delle attività action research, comunicando qualsiasi eventuale variazione entro il termine previsto di avvio delle attività;
- la conclusione dei percorsi, inserendo la data di termine della formazione e dell’attività didattica, ivi comprese le attività di action research, gli esiti del percorso/conseguimento del titolo e il numero di ore di frequenza per ciascun apprendista/dottorando;
- gli operatori coinvolti nell’attività in qualità di tutor accademico/responsabile scientifico del percorso di dottorato e tutor aziendale di riferimento.
Ogni variazione delle attività̀ di action research programmate, in ordine a sede di realizzazione, data di avvio e termine, calendario delle attività, va comunicata alla Direzione Formazione entro l’orario di inizio dell’attività aggiornando il relativo calendario inserito nel sistema gestionale dei progetti.
Le attività formative e didattiche, nonché le attività di action research dovranno essere registrate su appositi fogli mobili individuali opportunamente vidimati, secondo il fac-simile e le indicazioni che saranno successivamente fornite. Sarà onere dell’Università assicurare l’adeguata registrazione delle presenze degli apprendisti/dottorandi durante le attività e conservare i fogli mobili, atti a registrare e certificare l’effettiva frequenza dei beneficiari, presso la sede di svolgimento delle attività.
Si precisa che le attività dovranno essere registrate giornalmente, anche con riferimento alle assenze degli utilizzatori del contributo e alle variazioni, specificando l’indicazione della data dell’intervento in corso e la firma in entrata degli utilizzatori stessi. Non sono ammesse compilazioni anticipate rispetto allo svolgimento delle attività o successive alla giornata dell’attività. Le firme degli stessi devono essere apposte all’inizio e al termine di ogni attività. Le firme dei docenti/tutor devono essere apposte alla fine di ogni attività.
I fogli mobili vidimati costituiscono l’unico documento valido ai fini del riconoscimento delle attività realizzate e sono a tutti gli effetti equiparati ad un atto pubblico. Tutti i soggetti interessati (Università, docenti, utilizzatori del contributo/apprendisti, aziende) sono pertanto tenuti a prestare la massima cura nella compilazione degli stessi, evitando in ogni caso cancellazioni, abrasioni, omissioni o alterazioni che potrebbero costituire illeciti penali perseguibili a norma di legge.
In caso di smarrimento dei fogli mobili, l’Università è tenuta ad informare tempestivamente la Direzione Formazione della Regione del Veneto alla quale viene prodotta formale dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante dell’Università relativa all’attività svolta (utenti, docenti, ore e giorni), conservando agli atti analoghe dichiarazioni rilasciate dagli utenti e dai docenti interessati. Eventuali fogli mobili vidimati ma non utilizzati devono essere consegnati alla Direzione Formazione.
Le Università e le aziende hanno, inoltre, l’obbligo di:
- comunicare tempestivamente alla Regione Veneto – Direzione Regionale Formazione - eventuali modifiche apportate all’atto costitutivo e/o allo statuto e le modifiche alla struttura e/o all’attività dell’Organismo di formazione, anche per effetto – a titolo puramente esemplificativo – di fusione, incorporazione, trasferimento del ramo aziendale, cessione di quote sociali, cessione di partecipazioni sociali;
- disporre di sedi che posseggano i medesimi requisiti richiesti per le sedi accreditate ed essere in regola con le vigenti norme in tema di antinfortunistica, igiene, tutela ambientale, edilizia scolastica, tutela della salute negli ambienti di lavoro, prevenzione ed incendi. La Regione è inoltre sollevata da ogni responsabilità verso terzi per inosservanza delle predette idoneità della sede comunque oggetto di svolgimento (tale obbligo è di escluisva pertinenza delle Università);
- rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale, di sicurezza dei lavoratori;
- di garantire le competenze e le professionalità necessarie alla realizzazione delle attività didattiche e formative, nonché di action research;
- rispettare in fase di realizzazione i contenuti specifici dettagliati in fase di presentazione della domanda di contributo;
- conservare tutta la documentazione contabile e di gestione del percorso (tale obbligo è di esclusiva pertinenza delle Università);
- adottare una contabilità separata o un sistema di codificazione contabile adeguato per le attività oggetto del finanziamento, tale da consentire la tracciabilità delle transazioni, in conformità con quanto previsto dall’art. 60 comma 1 lettera d. del Regolamento CE 1083/06;
- rispettare la normativa in tema di ambiente e pari opportunità nell’attuazione dell’operazione, nonché la normativa comunitaria in tema di pubblicità e informazione,
- rispettare il divieto di doppio finanziamento delle attività;
- fornire, secondo i modi e i tempi stabiliti dalla Regione, tutte le informazioni necessarie al corretto espletamento del monitoraggio procedurale, finanziario e fisico di cui alle presenti disposizioni e ai Regolamenti Comunitari in vigore.
12. Visite ispettive e controlli
L’Università e l’azienda garantiscono l’accesso ai locali per lo svolgimento di visite ispettive e controlli dell’Amministrazione regionale del Veneto e di altre Amministrazioni successivamente individuate (secondo indicazioni eventualmente fornite tramite il sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx), relativamente alla regolarità esecutiva delle attività, e si impegnano a segnalare le eventuali anomalie dell’esecuzione del percorso formativo.
Le Amministrazioni possono predisporre controlli anche su segnalazione degli apprendisti/dottorandi. E’ onere degli utilizzatori segnalare eventuali anomalie anche attraverso la casella e-mail messa a disposizione per la gestione delle comunicazioni con l’Amministrazione regionale del Veneto (xxxx.xxxxxxxxxx@xxxxxxx.xxxxxx.xx).
La correttezza della gestione dell’attività sarà verificata durante lo svolgimento delle attività stesse, anche attraverso visite in loco sia tramite personale regionale che tramite soggetti appositamente incaricati. In questo caso l’Organismo di formazione è tenuto a consentire senza indugio al predetto personale l’accesso ai locali sede di svolgimento dell’attività. Il rifiuto dell’accesso o l’ingiustificata dilazione dello stesso comporterà la revoca del contributo pubblico, fatto salvi i diritti degli apprendisti/.
In via generale sono monitorati i seguenti aspetti:
- comunicazione avvio delle attività didattiche e formative, nonché delle attività di action research e relativa iscrizione dell’apprendista;
- per ogni singolo destinatario i fogli mobili che devono essere resi disponibili per i controlli;
- calendario delle attività: nel caso in cui eventuali modifiche del calendario on line non vengano inserite entro l’orario di inizio della lezione/attività, il corrispondente contributo pubblico non verrà riconosciuto all’Università, fatti salvi i diritti dell’apprendista/dottorando;
- idoneità della sede di svolgimento dell’attività: in caso di attività svolta in sede non idonea, valutata in contraddittorio con l’Università, il corrispondente contributo pubblico non verrà riconosciuto in toto o in parte, fatti salvi i diritti dell’apprendista/dottorando.
La riscontrata mancanza in sede ispettiva, nel luogo di svolgimento dell’attività, del foglio mobile, comporta, in sede di rendicontazione, il mancato riconoscimento del contributo relativo alla corrispondente attività, ancorché la stessa sia stata riscontrata in atto, fatti salvi i diritti dell’apprendista/dottorando.
Eventuali attestazioni riportate nei fogli mobili ed eventuali trascrizioni successive alla data di svolgimento e non corrispondenti a quanto rilevato durante l’ispezione, comporteranno la decurtazione del contributo pubblico per un importo corrispondente alle attività oggetto di irregolarità, fatti salvi i diritti dell’apprendista/dottorando.
In esito al controllo, il personale che lo ha eseguito redige verbale di verifica. Copia della documentazione concernente l’attività ispettiva è inserita nel fascicolo di gestione. Su richiesta del Legale Rappresentante dell’Università ai sensi della L. n. 241/90 e s.m.i., la competente struttura rilascerà copia del predetto verbale.
Il verbale rappresenta sinteticamente la situazione di fatto al momento del controllo, in ordine allo svolgimento delle attività ed alla compilazione dei fogli mobili, in rapporto al progetto approvato e alla documentazione presentata alla competente struttura regionale. Quanto rilevato in detto verbale forma oggetto di istruttoria da parte della competente struttura. Qualora fossero rilevate, in esito a detta istruttoria, irregolarità concernenti lo svolgimento dell’attività progettuale o delle attività di pubblicizzazione del progetto, le stesse saranno formalmente contestate all’Università con eventuale richiesta di chiarimenti e con facoltà di presentare comunque osservazioni e memorie entro il termine di 20 giorni dalla ricezione della contestazione da parte dell’Università. In casi di particolare gravità ed urgenza potrà essere concesso un termine di 10 giorni. Tenuto conto degli eventuali chiarimenti e/o delle osservazioni o memorie pervenuti, la competente struttura, nel caso ritenesse sussistenti e ingiustificate le irregolarità contestate, adotterà o proporrà, entro 90 giorni dal termine sopra richiamato, i conseguenti provvedimenti, che comporteranno una
corrispondente riduzione del contributo pubblico in sede di liquidazione, fatti salvi i diritti dell’apprendista/dottorando, dandone comunicazione all’Organismo di Formazione.
Salvo che non si configuri una più grave violazione da parte del beneficiario, le irregolarità od omissioni rilevate e debitamente contestate nella tenuta dei fogli mobili comportano, in sede di rendicontazione, una decurtazione proporzionale all’entità dell’irregolarità.
13. Modalità di erogazione dei contributi
La liquidazione dei contributi, subordinata all’effettiva disponibilità di cassa, sarà attuata dalla Direzione Regionale Formazione direttamente alle Università, quali soggetti beneficiari finali del contributo e attuatori del progetto, in base alle richieste di liquidazione che le stesse Università dovranno inviare a cadenza semestrale in coincidenza del termine delle attività formative e didattiche semestrali.
Si ricorda che il contributo semestrale sarà riconoscibile qualora il destinatario abbia frequentato almeno l’80% del monte ore di formazione e di didattica previsto per ciascun semestre.
In caso di mancata attuazione degli adempimenti sopra citati, la Regione si riserva il diritto di revocare totalmente o parzialmente il contributo erogato.
L’Università dovrà presentare alla Direzione Regionale Formazione - Regione del Veneto, tutta la documentazione prevista ai fini della liquidazione:
▪ per ogni utilizzatore fogli mobili in originale correttamente compilati in ogni loro parte;
▪ modulo di rendicontazione delle attività realizzate, con allegata fotocopia del documento di identità, in corso di validità, dei sottoscrittori (apprendista/dottorando, Legale Rappresentante dell’Università responsabile del percorso di Dottorato e Legale Rappresentante dell’Azienda);
▪ idonea documentazione fiscale in regime di esclusione dal campo IVA ex art. 4 dpr 633/72 intestata alla Regione del Veneto (Giunta Regionale, Palazzo Balbi - Dorsoduro 3901, 30100 Venezia, P.IVA: 02392630279), in regola con le normative sull’IVA e sul bollo, per l’importo pari al contributo pubblico riconosciuto. Il documento fiscale deve indicare i riferimenti alla Delibera di approvazione della presente Direttiva e al Decreto di approvazione del contributo
▪ scheda dati anagrafici (reperibile sul sito xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx)
Successivamente all’assegnazione dei contributi, l’Università dovrà inoltre inviare all’Ufficio Erogazioni- Bilancio-Contabilità della Direzione Formazione la scheda contenente i dati anagrafici (reperibile sul sito xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx) integrandola con i dati aggiuntivi costituiti da Codice ATECO 2007 e nome del legale rappresentante.
La documentazione per la richiesta di liquidazione dovrà essere presentata, a mano oppure a mezzo lettera raccomandata A.R., entro il trentesimo giorno dal termine dell’attività didattica e formativa riferita a ciascun semestre alla Regione del Veneto – Direzione Regionale Formazione, Fondamenta S. Lucia Xxxxxxxxxx, 00 - 00000 Xxxxxxx.
L’invio dovrà recare sulla busta l'indicazione del mittente e la dicitura “POR FSE – Direttiva il dottorato in alto apprendistato”.
14. Comunicazioni
Tutte le disposizioni di interesse generale in relazione al presente avviso saranno comunicate sul sito istituzionale xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx 8, che pertanto vale quale mezzo di notifica, anche ai fini del rispetto di
8 La pagina sarà disponibile all’indirizzo: xxxx://xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxxxxxxxxx/xxxxxx-xxxxxxxxxxxxxxxxxxx
eventuali termini. E’ fatto obbligo a tutti i soggetti proponenti di consultare regolarmente il predetto sito per esserne informati. Tutte le comunicazioni, compresi eventuali quesiti, di qualsiasi natura, devono essere comunicati attraverso il suddetto sito. Nel caso venisse evidenziato l’interesse generale del quesito e della relativa risposta, si provvederà alla pubblicazione dello stesso nello spazio riservato alle FAQ.
15. Foro competente
Per tutte le controversie si elegge quale foro competente quello di Venezia.
16. Indicazione del responsabile del procedimento ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i.
Il Responsabile del procedimento ai sensi delle L.241/90 è il dott. Santo Romano – Dirigente Regionale della Direzione Formazione.