UNIONE COMUNI DELLA TREXENTA
UNIONE COMUNI DELLA TREXENTA
VIA CAMPIOOI N. 16, 09040 SENORBÌ – TEL. 000.0000000 – C.F. 92121000928
PLUS 2020 - UFFICIO DI PIANO
CAPITOLATO D’APPALTO
AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL “SERVIZIO SOCIO EDUCATIVO TERRITORIALE” - PROCEDURA APERTA MEDIANTE RDO SU SARDEGNA CAT.
CIG: 84053824A7
Art. 1 - Oggetto e Ambito territoriale
1. L’affidamento ha per oggetto la gestione del Servizio socio Educativo Territoriale (di seguito
SET).
2. L’Ambito territoriale di attuazione delle prestazioni del SET è costituito dai Comuni di: Barali, Gesico, Goni, Guamaggiore, Guasila, Mandas, Nuraminis, Ortacesus, Xxxxxxxx, Samatzai, San Xxxxxxx, Sant’Xxxxxx Xxxxxx, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala, Suelli, che intendono collaborare in un’ottica di integrazione che consenta il soddisfacimento dei bisogni dei propri cittadini attraverso l’erogazione di livelli essenziali di assistenza omogenei in tutto il territorio di riferimento.
3. Il soggetto gestore del SAD è l’Ufficio di Piano (di seguito UdP) del PLUS dell’Unione Comuni della Trexenta, pertanto, ogni qualvolta si rimanda all’UdP l’assunzione di decisioni in merito a quanto stabilito nel presente Capitolato, resta chiaro e inteso che questo si consulterà preventivamente, per gli aspetti di competenza, con gli altri Comuni coinvolti nel SET.
4. Si precisa altresì che qualora nuove disposizioni Regionali sull’assegnazione delle risorse del Fondo unico o l’introduzione/applicazione di nuove norme (quale a titolo esemplificativo la riforma degli Enti Locali) o la Conferenza dei Servizi del PLUS o l’Unione Comuni della Trexenta, dovessero, per qualsiasi motivo, individuare per l’annualità 2020 e seguenti un nuovo soggetto gestore nel corso della realizzazione del SET, la Ditta aggiudicataria dovrà riferirsi, per qualsiasi aspetto, al nuovo soggetto gestore individuato.
Art. 2 - Durata e decorrenza
1. La durata del Servizio oggetto del presente Capitolato è fissata in anni 3 (tre), decorrenti, obbligatoriamente, dalla data di sottoscrizione del contratto; è altresì prevista la ripetizione del contratto che potrà avvenire disgiuntamente per i successivi e ulteriori anni 3 (tre) in funzione delle esigenze/necessità di continuità del Servizio ed ai finanziamenti ottenuti.
2. Ai sensi del comma 11 dell’art. 106 del D. Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., può altresì richiedersi alla Ditta aggiudicataria, agli stessi patti e condizioni, la proroga tecnica, quando ciò si rende necessario, per situazioni non imputabili alla stazione appaltante, e limitatamente al tempo strettamente necessario alla conclusione delle procedure necessarie per l'individuazione di un nuovo contraente, e comunque per un periodo non superiore a mesi 6 (sei).
3. Per gli importi relativi alle prestazioni di cui ai precedenti punti 1., 2., e 3., si rimanda al Bando di gara.
Art. 3 - Destinatari
1. I destinatari del SET sono tutti i cittadini indicati dall’art. 4 della L.R. 23/2005 che versano in condizioni, anche temporanee, di parziale o totale non autosufficienza, siano essi minori, adulti, anziani o nuclei familiari in situazioni di particolare difficoltà.
2. L’accesso al SET viene valutato e autorizzato dal Servizio Sociale di ciascun Comune (di seguito SSC) e sarà rivolto a soggetti di età compresa tra i 0 ed i 18 anni, inclusi coloro i quali, seppur maggiorenni, presentino problematicità tali da necessitare un intervento educativo.
3. In particolare i destinatari del SET sono coloro che:
a) versano in situazione di rischio di emarginazione rispetto al contesto familiare e/o sociale;
b) sono segnalati e/o affidati al SSC con decreto dell’Autorità Giudiziaria;
c) versano in situazione di handicap e minorazione sensoriale;
d) presentano situazioni di difficoltà relazionali;
e) versano in situazione di sospetto e/o accertato abuso e maltrattamento;
f) possiedono significativi ed importanti problemi di carattere mentale;
g) risultano appartenenti a nuclei familiari caratterizzati da cronicità assistenziale, con un rapporto trattamentale continuato con il SSC.
4. Sono altresì destinatari degli interventi/azioni del SET le famiglie e la Comunità in generale corresponsabile delle funzioni educative in favore dei minori.
Art. 4 - Finalità e obiettivi
1. La finalità del SET è quella di provvedere al soddisfacimento dei bisogni essenziali della persona, anche presso il proprio domicilio, al fine di favorirne il mantenimento, il ripristino e l’incentivazione della qualità della vita complessivamente intesa.
2. Gli obiettivi che si intendono perseguire con l’avvio del SET sono i seguenti:
a) garantire l’osservazione, la ricerca ed il recupero di tutte le risorse presenti all’interno del nucleo familiare del minore al fine di prevenire in maniera specifica l’istituzionalizzazione;
b) valorizzare la famiglia intesa come comunità educante e come soggetto attivo in termini di risorsa al fine di orientarla e sostenerla a svolgere in maniera adeguata il proprio ruolo;
c) mantenere il minore in famiglia attraverso il recupero delle risorse potenziali della famiglia stessa ed il rafforzamento delle figure parentali;
d) contrastare e prevenire forme di disagio ed emarginazione sociale di devianza minorile;
e) ricercare e facilitare i rapporti e i legami significativi con la comunità di appartenenza ed in particolare con le agenzie sociali ed educative in esso agenti ed interagenti;
f) educare al rispetto degli altri, sviluppando la capacità di ascolto e di comunicazione, per modificare e ridurre comportamenti aggressivi;
g) valorizzare e supportare nel caso di allontanamento del minore dal nucleo d’origine l’istituto dell’affidamento familiare;
h) sostenere nel caso di allontanamento del minore dal nucleo d’origine le figure genitoriale al fine di favorire le condizioni per il rientro del minore in famiglia;
i) promuovere e sviluppare le potenzialità di ogni minore disabile all’interno degli ambienti scolastici al fine di favorire lo sviluppo di capacità di socializzazione attraverso la creazione di corrette e soddisfacenti relazioni con i compagni di scuola e con il personale docente e non docente individuando strategie metodologiche e strumentali che facilitino il conseguimento degli obiettivi individuati nel PEI;
j) rompere l’isolamento sociale e sostenere adeguatamente i membri della famiglia promuovendone l’inserimento nella comunità sociale di riferimento, stimolando la loro partecipazione e collaborando alla ricerca di possibili soluzioni ai problemi evidenziati anche ricorrendo, con il supporto dei necessari professionisti, a nuove metodologie e strumenti;
k) ridurre il ricorso agli allontanamenti ed evitare pertanto il ricovero in strutture comunitarie;
l) promuovere nelle Comunità, la cultura della solidarietà e dell’inclusione sociale attraverso azioni strategiche a favore della popolazione, degli Operatori coinvolti e dei beneficiari del Servizio. A tal proposito possono essere previsti, in accordo con ciascun Comune, incontri di formazione e formazione su nuovi modelli di approccio
e gestione delle problematiche legate ai beneficiari e alle loro famiglie con la partecipazione, nell’ottica del lavoro di rete, di altre agenzie educative territoriali.
Art. 5 - Modalità organizzativa
1. All’UdP, in collaborazione con ciascuna Amministrazione Comunale afferente, compete la programmazione, l’organizzazione, il monitoraggio e la verifica del Servizio. Pertanto il SSC svolge un’azione di controllo generale e di verifica sull'andamento delle prestazioni e sul rispetto delle norme contenute nel presente capitolato, attraverso la vigilanza sulla rispondenza delle prestazioni alle finalità del SET e sull’assistenza qualitativamente idonea a soddisfare i bisogni dei destinatari.
2. La prima fase, a carico esclusivo dell’Operatore del SSC; consiste nell’accogliere la domanda del cittadino, anche su segnalazione del territorio, ed effettuare una prima valutazione del bisogno (lettura della domanda) per l’identificazione del bisogno e l’ipotesi di intervento. Il SSC che accoglie e valuta la domanda e individua l’intervento con le singole prestazioni e relativa tempistica, trasmette la “scheda di invio” al coordinatore del SET il quale provvederà a dare immediata soddisfazione della richiesta.
3. Compete alla Ditta aggiudicataria la predisposizione del Piano Educativo Individualizzato (di seguito PEI) nel rispetto di quanto previsto nel seguente capitolato e delle indicazioni operative generali di servizio e contenute nella “scheda di invio”.
4. Compete al SSC il costante monitoraggio e verifica del PEI, nonchè la titolarità in ordine alle sospensioni e/o cessazioni degli interventi in favore dei beneficiari.
5. La metodologia di lavoro del SET dovrà essere improntata in un’ottica di integrazione e di lavoro di rete. Le attività progettuali dovranno prevedere un alto livello di integrazione fra la Ditta aggiudicataria e l’UdP; per detto motivo la Ditta aggiudicataria dovrà proporre una modalità di gestione che renda efficiente la collaborazione.
Art. 6 - Tipologia delle prestazioni
1. Le attività, le modalità organizzative, la metodologia del SET, il raccordo e i rapporti con gli Enti Istituzionali coinvolti, sono disciplinati oltre che dal presente Capitolato anche dal Progetto che la Ditta aggiudicataria presenterà in sede di gara e si impegnerà a rispettare.
2. Il servizio prevede l’erogazione di interventi educativi rivolti sia al destinatario del SET che al proprio contesto di riferimento, nel rispetto delle indicazioni fornite dal SSC.
3. Le prestazioni del SET avranno l’obiettivo di intervenire come supporto alla sfera sociale, relazionale ed emotiva, che consente alla persona in difficoltà di ricevere, nel proprio ambiente di vita, l’aiuto di cui necessita, in forme flessibili e adatte alle esigenze personali e familiari.
4. I compiti e le prestazioni che la Ditta aggiudicataria, attraverso il personale di cui al successivo Art. 7, è tenuta a garantire sono le seguenti:
4.1.) interventi di educativa familiare, riassumibili nelle seguenti attività:
a) sostegno nella quotidianità rispetto ai bisogni del minore;
b) affiancamento nei compiti educativi, previa conoscenza e condivisione di quelli di appartenenza culturale del nucleo familiare compresi i percorsi favorenti l’autonomia personale legata alla cura della persona (igiene, alimentazione, attenzione agli spazi di vita familiare, ecc.);
c) attività di negoziazione e mediazione tra le richieste/bisogni dei vari componenti del nucleo familiare e quelli del minore;
d) attività di supporto ai processi di aiuto attivati dal SSC, in collegamento stretto con i Servizi Specialistici ed ai processi di auto–aiuto interni al nucleo familiare;
e) attività di facilitazione, in caso di grave conflittualità genitoriale, alla costruzione di un “contratto educativo” tra i genitori, anche non conviventi, in stretto raccordo con il SSC, i Servizi territoriali e le altre realtà del privato sociale coinvolte nella gestione del caso;
f) interventi di mediazione/negoziazione delle dinamiche relazionali e gestione di “spazi neutri” e “spazi protetti”.
4.2.) Interventi individualizzati con il minore, riassumibili nelle seguenti attività:
a) individuazione dei bisogni individuali correlati alla conoscenza di sé, delle proprie risorse, delle proprie abilità e della presa di coscienza della propria realtà;
b) facilitazione della connessione tra le risorse individuali, familiari e della rete comunitaria per l’incremento del processo d’autonomia sociale;
c) agevolazione nell’inserimento positivo nelle strutture scolastiche, educative e formative;
d) mediazione e negoziazione nei rapporti all’interno dello spazio di vita (scolastico, aggregativo, formativo) attivando percorsi di cooperazione educativa in particolare all’interno del gruppo classe;
e) ricerca e promozione delle risorse/attività del tempo libero con affiancamento iniziale, anche con l’accompagnamento, alla frequentazione di spazi culturali, sportivi, e di attività informale;
f) sostegno alle attività di studio (dall’individuazione alla comprensione delle proprie difficoltà al trovare soluzione adattive di tipo autonomo).
4.3.) Interventi all’interno della scuola, riassumibili nelle seguenti attività:
a) consulenza psico-pedagogica agli insegnanti;
b) interventi di facilitazione della comunicazione a carico di personale specializzato;
c) laboratori;
d) strategie volte a promuovere le finalità educative alla base del progetto educativo;
e) costruzione di Protocolli operativi.
4.4.) Interventi diretti al minore e al nucleo familiare coinvolti in progetti di allontanamento temporaneo (istituzionalizzazione, affidamento, ecc.) e/o di de istituzionalizzazione riassumibili nelle seguenti attività:
a) costruzione di un percorso di accompagnamento del bambino/adolescente nella separazione della famiglia e/o nel progetto di rientro (osservazione e comprensione delle dinamiche intrafamiliari con specifica attenzione alla coppia genitoriale, ascolto empatico del bambino/adolescente, ecc..);
b) accompagnamento e mantenimento della relazione affettiva con il minore durante la permanenza nella struttura o affidamento etero familiare.
4.5.) Interventi di comunità, intesi come l’insieme di azioni/interventi laboratoriali e non, anche di prevenzione, quali a titolo esemplificativo, i Centri di Aggregazione Sociale, mirati a:
a) favorire l’inserimento sociale del minore/giovane e ove possibile, anche del suo nucleo familiare, dando sostegno informativo ed esperienziale al fine della partecipazione attiva nelle reti comunitarie e sociali; in tal senso la Ditta aggiudicataria dovrà programmare, organizzare e gestire spazi e attività di aggregazione e socializzazione;
b) promuovere la cultura della solidarietà e dell’inclusione sociale attivando soprattutto le famiglie e i giovani come risorsa di mutuo-aiuto;
c) promuovere incontri di formazione/aggiornamento e confronto tra professionisti e istituzioni, su tematiche oggetto dell’appalto e che li vedono coinvolti.
5. Dagli interventi sopra descritti, si capisce che con il presente Servizio non si intende limitare il lavoro al domicilio, ma contribuire a creare, ristabilire e/o promuovere, il mantenimento e il consolidamento delle relazioni e reti familiari e sociali creando occasioni di socializzazione e aggregazione anche al di fuori di esso. La risorsa domiciliare permette così di effettuare anche un lavoro di orientamento, mediando e accompagnando l’utente nella sua presa di contatto con l’ambiente esterno, permettendogli di individuare altri interlocutori quando la risorsa educatore non ci sarà più.
6. La Ditta aggiudicataria dovrà altresì garantire l’accompagnamento e/o trasporto dei beneficiari del SET, presso i presidi sanitari e socio assistenziali anche fuori sede ed assistenza in ospedale in caso di urgente necessità e/o assenza di parenti o altre persone disposte a provvedervi, le cui necessità e modalità sono stabilite dal SSC. Il servizio di trasporto risponde anche ad altre necessità quali, ad esempio, la fruizione del tempo libero e la socializzazione;
7. Le prestazioni saranno assicurate, di norma, in orario diurno, tutti i giorni della settimana comprese le domeniche ed i festivi, secondo l’orario da concordare con il SSC. Per le ore effettuate nei giorni festivi, per le quali occorrerà specifica autorizzazione del SSPC, il corrispettivo orario sarà maggiorato delle percentuali stabilite dal CCNL di riferimento.
8. Tutte le azioni suddette verranno coordinate e supervisionate, oltre che dal Responsabile/Coordinatore dell’Ufficio di Piano, anche, e soprattutto, dall’Operatore del SSC che continua a detenere la titolarità del caso e delle iniziative territoriali.
9. Qualora i Comuni fossero interessati a garantire ai beneficiari anche attività laboratoriali, di socializzazione e aggregazione come meglio sopra indicato, resta a carico di ciascun Comune l’individuazione della sede e il riconoscimento delle spese di gestione ad essa connesse previa presentazione di pezze giustificative da allegare in fattura compreso tutto ciò che è legato alla organizzazione e realizzazione delle attività. A tal proposito occorre precisare che resta in capo a ciascun Comune interessato, in funzione delle proprie necessità e delle risorse a disposizione, procedere discrezionalmente ad individuare le linee di azione, il numero e la frequenza delle attività, le fasce di età dei partecipanti, anche se queste dovessero discostarsi in maniera netta dalle attività fino ad ora garantire e comportare diminuzione del personale fino ad ora in servizio. Allo stesso modo il Comune può valutare che alcune attività vengano coordinate da proprio personale interno all’uopo incaricato.
10. Tutte le azioni suddette verranno coordinate e supervisionate, oltre che dal Responsabile/Coordinatore dell’UdP del PLUS dell’Unione Comuni della Trexenta, anche, e soprattutto, dagli Operatori dei Comuni che continua a detenere la titolarità del caso.
Art. 7 - Dotazione organica
1. Per l’attuazione del SET la Ditta aggiudicataria dovrà avvalersi del personale seguente, tenuto conto che lo stesso dovrà svolgere il proprio incarico in funzione delle esigenze e degli orari necessari stabiliti da ciascun SSC interessato:
a) Coordinatore, referente e responsabile del SET, preposto all’organizzazione del SET ed alla direzione/conduzione degli Operatori in possesso del titolo di Assistente Sociale/Pedagogista/Educatore con esperienza di n. 12 mesi continuativi di coordinamento di Servizi Educativi Territoriali (è escluso il coordinamento presso strutture socio assistenziali). Il monte ore riconosciuto al coordinatore, sarà individuato discrezionalmente da ciascun SSC. Per una maggiore attenzione sull’andamento del SET e delle prestazioni/attività ad esso correlate, il coordinatore dovrà spostarsi anche nelle sedi dei SSC aderenti al SET o in altri spazi messi a disposizione gratuitamente dalla Ditta aggiudicataria. Pertanto la Ditta aggiudicataria dovrà tenere conto che, su richiesta specifica dei SSC, al coordinatore potrà essere richiesto di dedicare la sua presenza presso la sede del SSC per il complessivo delle ore a disposizione o per parte di esse; nel suddetto caso resta a carico di ciascun SSC richiedente mettere a disposizione la sede, farsi carico di tutte le spese ad essa connesse e individuare un ventaglio di giorni e orari di presenza del coordinatore. In caso di assenza xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxxxxx xxxxx 00 (xxxxxx) giorni, la Ditta aggiudicataria ha l’obbligo di individuare altro referente con pari requisiti e capacità
professionali, esperienza lavorativa richiesti per l’accesso pena l’applicazione delle penali di cui al successivo Art. 18; alla comunicazione dovrà essere allegato il titolo di studio e curriculum. In caso di assenze brevi o comunque inferiori ai 15 (quindici) giorni del coordinatore, la Ditta aggiudicataria dovrà comunicare congiuntamente all’informativa sull’assenza, il nominativo di altro referente, pena l’applicazione delle penali di cui al successivo Art. 18;
b) Coordinatore, referente e responsabile del Centro di Aggregazione Sociale (di seguito CAS), preposto alla programmazione, organizzazione e realizzazione delle attività ad esso afferenti. Il Coordinatore del CAS dovrà possedere la laurea in pedagogia o scienze dell’educazione o equipollente e possedere almeno 12 mesi continuativi di esperienza in coordinamento di attività a favore di minori e famiglie. Il monte ore riconosciuto al coordinatore, sarà individuato discrezionalmente da ciascun SSC interessato. Per una maggiore attenzione sull’andamento del CAS e delle prestazioni/attività ad esso correlate, il coordinatore dovrà spostarsi anche nelle sedi dei SSC che hanno in corso un CAS o in altri spazi messi a disposizione gratuitamente dalla Ditta aggiudicataria. Pertanto la Ditta dovrà tenere conto che, su richiesta specifica dei SSC, al coordinatore potrà essere richiesto di dedicare la sua presenza presso la sede del CAS per il complessivo delle ore a disposizione o per parte di esse. In caso di assenza xxxxxxxxxx xxx xxxxxxxxxxxx xxxxx 00 (xxxxxx) giorni, la Ditta aggiudicataria ha l’obbligo di individuare altro referente, con pari requisiti e capacità professionali, esperienza lavorativa richiesti per l’accesso pena l’applicazione delle penali di cui al successivo Art.; alla comunicazione dovrà essere allegato il titolo di studio e curriculum. In caso di assenze brevi o comunque inferiori ai 15 (quindici) giorni del coordinatore, la Ditta aggiudicataria dovrà comunque comunicare congiuntamente all’informativa sull’assenza, il nominativo di altro referente, pena l’applicazione delle penali di cui al successivo Art.
c) Assistente Sociale che avrà incarichi specifici ed esclusivi sulla presa in carico dei casi inerenti le prestazioni/azioni oggetto del Capitolato a titolo esemplificativo e non esaustivo: predisposizione, progettazione, gestione, anche amministrativa, e avvio Piani Personalizzati L.162/98, collaborazione nella gestione della programmazione RdC e RE.I.S., collaborazione in gestione amministrativa di progetti e servizi rivolti a minori previa analisi e valutazione preliminare del SSC richiedente. Qualora detta figura venisse inserita nel corso dell’esecuzione del Servizio e non prevista in fase di avvio, sarà l’UdP, su specifica richiesta formale del SSPC interessato, ad affidare la prestazione ulteriore alla Ditta aggiudicataria, a richiederne l’avvio con specifiche che verranno definite nelle comunicazioni di incarico indicate precedentemente sempre dal SSPC interessato. All’Assistente Sociale potrà essere richiesto di dedicare la sua presenza presso la sede del SSPC per il complessivo delle ore assegnate dal SSPC richiedente o per parte di esse; nel suddetto caso resta a carico di detto SSPC mettere a disposizione la sede, farsi carico di tutte le spese ad essa connesse e individuare giorni e orari di presenza;
d) Educatori Professionali quali figure cardine ed indispensabili nella realizzazione del progetto educativo. Si precisa che ai fini di una maggiore efficacia nell’intervento educativo individualizzato e la qualità della relazione che dovrebbe instaurarsi tra il minore e l’operatore, in riferimento alla necessità per lo stesso di potersi identificare sia con il modello maschile che femminile a seconda dell’esigenza, è strettamente necessario che tra le figure degli Educatori siano rappresentati entrambi i sessi;
e) Facilitatore linguistico non formato
f) Pedagogista;
g) Psicologo;
h) Mediatore familiare
i) Animatore, in possesso del titolo specifico nonché del Diploma di Scuola media superiore;
j) Assistente per l’infanzia, in possesso del titolo specifico nonché del Diploma di Scuola media superiore;
k) Istruttore di attività manuali e despressive;
l) Istruttore Amministrativo, in possesso del diploma di Scuola media superiore, che a titolo esemplificativo e non esaustivo potrà occuparsi di: rendicontazione e liquidazione interventi afferenti l’area minori e famiglia, collaborare nella predisposizione, progettazione, gestione, amministrativa Piani Personalizzati L.162/98, gestione amministrativa piani RE.I. e RE.I.S., implementazione SIUSS, gestione amministrativo-contabile di progetti e servizi rivolti a minori, previa analisi e valutazione preliminare del SSC richiedente. Alla suddetta figura potrà essere richiesto di dedicare la sua presenza presso la sede del SSC per il complessivo delle ore assegnate o per parte di esse; nel suddetto caso resta a carico di detto SSC mettere a disposizione la sede, farsi carico di tutte le spese ad essa connesse e individuare giorni e orari di presenza;
m) Operatore “spazio neutro” e “spazio protetto”;
3. Nell’attivazione degli interventi presso gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, è escluso il ricorso al personale addetto agli interventi specialistici per garantire un ampliamento d'orario del docente di sostegno o alla sua sostituzione seppur occasionale e temporanea; è escluso altresì l'impiego del personale in ruoli, funzioni e mansioni ascrivibili al profilo professionale del collaboratore scolastico così come definito o in sede contrattuale o normativa, o di operatori della sanità (infermiere, logopedista, fisioterapista, etc.).
4. A ciascun professionista verranno riconosciute oltre alle ore di intervento in back office, anche le ore effettuate per la programmazione per il singolo intervento, per l’equipe e per gli incontri che si riterranno necessari; dette ore andranno calcolate nella misura massima del 20% delle ore settimanali di intervento in back office attribuite e potranno essere accumulate anche nell’arco di uno o più mesi in funzione del caso specifico.
4. La Ditta aggiudicataria è obbligata ad applicare per ogni lavoratore il CCNL delle Cooperative Sociali, in tal senso ha responsabilità diretta sull’osservanza degli obblighi contrattuali, retributivi, assicurativi, assistenziali e previdenziali per il personale dipendente, esonerando l’UdP da ogni e qualsiasi responsabilità in merito. Qualora la Ditta aggiudicataria volesse assumere con altra tipologia contrattuale il costo orario riconosciuto dalla Stazione appaltante, questo non potrà comunque essere inferiore a quanto previsto dal CCNL per la categoria di appartenenza del/i lavoratore/i individuati.
5. La Ditta aggiudicataria si impegna altresì, in caso di nuove assunzioni, a collaborare con il SSC promovendo prioritariamente gli inserimenti lavorativi con finalità di inclusione sociale/lavorativa.
6. La Ditta aggiudicataria dovrà, con spese a proprio carico, dotare tutto il personale di un tesserino di riconoscimento con intestazione della Ditta aggiudicataria, recante nome e cognome, qualifica rivestita e foto.
7. La Ditta aggiudicataria dovrà assicurare per tutto il personale suddetto, ma anche per il personale del SSC qualora da quest’ultimo richiesto, l’aggiornamento costante sulle tematiche inerenti il Servizio o altri similari di natura innovativa e/o sperimentale
Art. 8 - Coordinamento e integrazione dei livelli operativi
1. Compete all’UdP la programmazione generale, l’organizzazione e la costante verifica sull'andamento delle prestazioni rese e della corrispondenza alle norme contenute nel presente Capitolato.
2. L’UdP svolge la propria azione di controllo generale e di verifica della regolarità delle prestazioni erogate tramite verifiche periodiche, contatti e incontri con il personale incaricato, nonché tramite le relazioni periodiche.
Art. 9 - Obblighi della Ditta aggiudicataria
1. La Ditta aggiudicataria si impegna:
a) a garantire in ogni caso la realizzazione di tutte le iniziative previste nell’elaborato progettuale, e di quelle eventualmente aggiuntive che successivamente verranno concordate tra le parti in sede di programmazione periodica;
b) a rendersi disponibile a modificare la programmazione e l’organizzazione delle attività progettuali qualora l’UdP lo ritenesse necessario ed indispensabile per il buon andamento del Servizio e il raggiungimento degli obiettivi;
c) a limitare i fenomeni di turnover, allo scopo di non compromettere la continuità dei rapporti instaurati con gli utenti destinatari delle attività Progettuali, e garantire la non interruzione degli stessi. La sostituzione del personale potrà avvenire esclusivamente per giustificati motivi da comunicarsi all’Ente capofila contestualmente al nominativo del sostituto. A questo proposito la Ditta aggiudicataria, previo benestare dell’UdP, dovrà sostituire il personale assente entro le 48 ore, indicando per iscritto, anche via fax, la data di decorrenza dell’assenza, le generalità del sostituto e la decorrenza della sostituzione. Qualora l’UdP verifichi che i motivi addotti non possano giustificare l’assenza diffiderà la Ditta aggiudicataria e applicherà le sanzioni di cui al successivo art. e in casi estremi si riserva di revocare il contratto;
d) ad applicare per ogni lavoratore il CCNL delle Cooperative Sociali, in tal senso ha responsabilità diretta sull’osservanza degli obblighi contrattuali, retributivi, assicurativi, assistenziali e previdenziali per il personale dipendente, esonerando l’UdP da ogni e qualsiasi responsabilità in merito. Qualora la Ditta aggiudicataria volesse assumere con altra tipologia contrattuale il costo orario riconosciuto dall’UdP non potrà comunque essere inferiore a quanto previsto dal CCNL per la categoria di appartenenza del/i lavoratore/i individuati;
e) a retribuire regolarmente il proprio personale, a prescindere dalla tipologia contrattuale applicata; a tal proposito si precisa che non sono ammessi accordi tra la Ditta aggiudicataria e il lavoratore che prevedono la posticipazione della retribuzione in tempi diversi da quelli sotto esplicitati. La retribuzione dovrà avvenire entro il giorno 20 del mese successivo a quello in cui sono state rese le prestazioni; qualora il giorno 20 coincida con un giorno festivo la retribuzione andrà fatta nel giorno precedente a quello festivo. La mancata osservanza di quanto sopra detto comporterà non solo la sospensione del procedimento di liquidazione delle fatture ma anche l’applicazione delle penali secondo le modalità stabilite nel successivo art. nonché l’attuazione delle disposizioni di cui al DPR 207/2010 Art. 5.
f) attivare il servizio richiesto entro 3 (tre) giorni dalla comunicazione del SSC e nei casi urgenti entro 24 ore. In casi eccezionali la Ditta aggiudicataria dovrà inoltre garantire, su richiesta anche informale del SSC, il pronto intervento. Tale richiesta riguarderà le persone che vengono a trovarsi in situazioni caratterizzate da un bisogno improvviso e urgente;
g) in tutti i casi in cui il personale sia assente per l’intera giornata lavorativa, ovvero anche solo per una parte di questa, e non sia stata rispettata la procedura prevista dal presente capitolato, oltre a non riconoscere il relativo compenso, alla Ditta aggiudicataria sarà applicata la penale di cui al successivo art.;
h) a non far recuperare autonomamente le ore non effettuate dal personale, ma previa richiesta da inoltrare al SET che risponderà in merito. La richiesta del recupero delle ore deve essere presentata per iscritto e deve contenere le motivazioni, le attività da realizzarsi, le modalità e la tempistica;
i) a farsi carico della piena ed incondizionata idoneità professionale e morale del personale impiegato ed è tenuta a sostituire, a semplice richiesta, che nei casi urgenti può essere comunicata anche verbalmente, gli Operatori ritenuti inidonei ad insindacabile giudizio del SSC al compito specifico per negligenza operativa, imperizia ed inosservanza del piano di intervento, entro e non oltre sette giorni dalla sospensione stessa;
j) a dare immediata comunicazione all’UdP di qualsiasi circostanza ed evenienza che, rilevata nell’espletamento del SET, possa impedirne il suo corretto svolgimento;
k) a garantire personale con competenza professionale ed in grado di svolgere i compiti assegnati;
l) a predisporre, a carico del Coordinatore, la modulistica relativa al Servizio (schede presenza
personale, diario degli interventi, griglia relazione delle attività, ecc…) tenuto conto degli indirizzi del parere definitivo espresso dall’UdP;
m) a far compilare al proprio personale incaricato delle prestazioni richieste, schede giornaliere con le precise prestazioni fornite e l'orario osservato. Tali schede, firmate dall’Operatore preposto, dovranno essere mensilmente trasmesse in originale al SSC congiuntamente alla fattura di riferimento;
n) ad operare in linea con i principi della tutela fisica e psichica dei cittadini e nel rispetto dei diritti individuali. A tal proposito la Ditta aggiudicataria e il personale impiegato nel SET hanno altresì l’obbligo di rispettare scrupolosamente il segreto su fatti e circostanze riguardanti i destinatari delle prestazioni, garantendo l’assoluta riservatezza;
o) a garantire l’osservanza del decreto legislativo 196/2003 “Testo Unico sulla protezione dei dati personali” per il proprio personale che sarà ritenuto personalmente responsabili in caso di violazione della riservatezza dei dati personali e di ogni altra informazione riservata di cui avrà conoscenza in ragione del loro incarico;
p) ad osservare e far osservare ai propri dipendenti le ulteriori direttive e/o disposizioni legislative e regolamentari che potranno essere emanate durante il corso del SET;
q) a rendersi responsabile di qualsiasi danno e/o inconveniente causato direttamente o indirettamente alle Istituzioni coinvolte o a terzi dal personale addetto al SET e di ogni altro danno o inconveniente dipendente dalla gestione del SET stesso;
r) a trasmettere con periodicità semestrale, a cura del Coordinatore, una dettagliata relazione, concernente l’andamento della gestione del SET con indicazione dei risultati conseguiti e delle problematiche emerse e con la rendicontazione statistica del numero di persone che hanno avuto accesso al Servizio nel periodo di riferimento; la relazione dovrà essere allegata alla prima fattura utile successiva al trimestre pena la sospensione della liquidazione;
s) ad assumere, nella fase di subentro, tutto il personale impiegato al fine di salvaguardare, secondo quanto disciplinato all’Art 50 del D. Lgs. 50/2016, la loro stabilità occupazionale, salvo successive valutazioni che la Ditta effettuerà sul personale nel corso del contratto e/o di riduzioni delle prestazioni di servizio, facenti parte della normale tipicità del Servizio in oggetto;
t) a garantire sempre e comunque il normale svolgimento delle attività previste in sede di programmazione;
u) a promuovere il SET attraverso le forme e le modalità ritenute più idonee e che verranno presentate in sede di gara con la proposta progettuale;
v) a curare e depositare presso la propria sede operativa (osservando tutte le precauzioni a tutela della privacy) tutta la documentazione tecnica ed amministrativa relativa ai Servizi aggiudicati. Tale documentazione potrà essere visionata dal personale del SSC in qualsiasi momento questa lo riterrà opportuno. Tutta la documentazione con i fascicoli personali degli utenti seguiti dovrà essere inventariata e consegnata al Responsabile del SSC a conclusione dei Servizio;
w) a mettere a disposizione nel territorio, una sede dotata di segreteria telefonica, e telefax, attivi 24 ore su 24, debitamente attrezzata per lo svolgimento delle attività oggetto dell’appalto, quali ad esempio le consulenze ed i colloqui e le riunioni d’equipe. Tutte le spese di gestione della struttura e quant’altro necessario, saranno a carico della Ditta. Detta sede dovrà altresì essere garantita anche da ciascuna Amministrazione Comunale con spese a suo totale carico;
x) ad assicurare a tutti gli Operatori utilizzati, la frequenza, al di fuori dell’orario di lavoro e senza alcun compenso da parte dei Comuni, di corsi di aggiornamento annuali su temi inerenti le attività da svolgere, nell’ottica di promuovere lo sviluppo di abilità, conoscenze e capacità
y) a trasmettere a seguito della conferma dell’aggiudicazione ed entro i 7 giorni lavorativi antecedenti l’avvio del Servizio, l’elenco nominativo del personale individuato con indicazione della specifica qualifica professionale, mansione e della tipologia contrattuale applicata. A tal fine per ciascun Operatore dovrà fornire all’UdP:
- titolo di studio;
- copia del contratto di lavoro;
- per le figure di Coordinatore sia del SET che del CAS anche il curriculum vita;
pari documentazione dovrà essere puntualmente prodotta, via PEC, ogni qualvolta il personale impiegato necessita di essere sostituito.
2. Qualora il Comune intenda organizzare iniziative ed eventi come indicati ai precedenti artt., la Ditta aggiudicataria è obbligata a trasmettere, oltre al Progetto inerente l’iniziativa, almeno tre preventivi di spesa qualora l’organizzazione e realizzazione comportino l’acquisto di dotazioni, noleggi, materiali e quant’altro necessario al buon funzionamento dell’attività da realizzare. Le dotazioni ed i materiali resteranno di proprietà di ciascun Comune.
Art. 10 - Verifiche e controlli
1. Rimane facoltà dell’UdP effettuare in qualsiasi momento, senza preavviso e con le modalità che riterrà opportune, controlli, ispezioni e indagini conoscitive volte a verificare:
a) l’adempimento puntuale e preciso delle prestazioni previste nel presente capitolato e nel contratto;
b) il livello di qualità delle prestazioni erogate;
c) il rispetto di tutte le norme contrattuali nei confronti del personale impiegato.
2. Dei controlli e accertamenti effettuati verrà redatto apposito verbale.
Art. 11 - Corrispettivo e sistema di pagamento
1. A fronte dell’attività prestata l’UdP corrisponderà alla Ditta aggiudicataria i corrispettivi relativi, dai quali verrà decurtato il ribasso offerto in sede di gara.
2. Alla fine di ogni mese la Ditta aggiudicataria è tenuta a inviare all’UdP e a ciascun Comune le schede rendicontative di competenza.
3. Il processo di liquidazione alla Ditta aggiudicataria, avverrà nel rispetto delle seguenti fasi:
a) a conclusione di ogni mese la Ditta aggiudicataria trasmetterà all’UdP il report delle prestazioni effettuate distinte per ciascun Comune; lo stesso report corredato però anche dalle giornaliere, verrà trasmesso a ciascun Comune per le verifiche di competenza;
b) a seguito del ricevimento dei report, l’UdP trasmetterà alla Ditta il certificato di pagamento che consentirà a quest’ultima di emettere la fattura dell’importo pari all’80% dell’importo documentato dalla Ditta nei report suddetti;
c) trimestralmente i Comuni trasmetteranno all’UdP, e p.c. alla Ditta aggiudicataria, la certificazione attestante la verifica della regolarità delle prestazioni rese; detta certificazione dovrà essere rilasciata entro 7 (sette) giorni lavorativi dal ricevimento del report relativo a chiusura del trimestre;
d) trimestralmente l’UdP ricevute le certificazioni dei Comuni procederà ad effettuare i relativi conguagli, e ad emettere il certificato di pagamento relativo al saldo del trimestre precedente;
e) le liquidazioni delle fatture avverranno a cura dell’UdP entro 30 (trenta) giorni (o quelli superiori eventualmente indicati in fattura) dal ricevimento della fattura (diversificate per Comune).
4. Qualora il SSC non provveda a trasmettere puntualmente la certificazione trimestrale entro i tempi suddetti, l’UdP, scaduti detti termini, è autorizzata a trasmettere il certificato di pagamento alla Ditta aggiudicatari secondo quanto riportato dalla Ditta nei report trasmessi. Sarà onere del SSPC comunicare all’UdP eventuali difformità entro 20 giorni dalla data di richiesta di emissione della certificazione da parte della Ditta aggiudicataria; qualora ciò non avvenga, la fattura, nel frattempo emessa dalla Ditta aggiudicataria, sarà considerata regolare a tutti gli effetti.
5. Trattandosi di un Servizio finanziato parte da risorse regionali e parte dai Comuni aderenti all’Ambito PLUS dell’Unione Comuni della Trexenta, si precisa che la liquidazione di quanto
dovuto alla Ditta aggiudicataria avverrà solo a seguito dell’impegno delle risorse da parte della Regione Sardegna e dei singoli Comuni qualora gli stessi avessero necessità di integrare con proprie risorse quanto già stanziato dalla Regione.
6. Resta inteso che il corrispettivo spettante alla Ditta aggiudicataria verrà liquidato in funzione del numero delle ore di intervento realmente effettuate. A tal proposito potranno essere riconosciute agli Operatori, a discrezione di ciascun SSC, anche le ore di programmazione e verifica periodica specificatamente assegnate dall’Assistente Sociale del SSC titolare del caso e precisate nella “scheda di invio”.
7. Il costo orario stabilito in sede di gara e diversificato per Professionista, si riferisce al costo orario feriale, ed è comprensivo di ogni onere occorrente per l’espletamento delle prestazioni di cui al presente Capitolato, ivi inclusi gli emolumenti al personale, gli oneri assicurativi e previdenziali antinfortunistici, i costi di gestione amministrativa e non, le spese di viaggio inerenti qualunque spostamento degli Operatori, ed ogni altro onere e responsabilità di qualsiasi tipo e natura, compresa, in particolare, la sostituzione del personale assente per congedo ordinario e/o straordinario.
8. Qualora il SSC ravvisasse la necessità di richiedere le prestazioni di cui al SET in giorni definiti dal CCNL delle Coop. Soc., festivi e super festivi, il costo orario aggiudicato alla Ditta aggiudicataria in sede di gara e diversificato per Professionista, verrà aumentato per le percentuali stabilite dallo stesso CCNL per i giorni festivi e super festivi.
Art. 12 - Adeguamento del costo del Servizio
1. Il costo complessivo del SET indicato in sede di gara deve intendersi per tutta la durata del contratto fisso ed invariabile. Non è pertanto ammessa alcuna revisione del prezzo contrattuale.
2. Pertanto la Ditta aggiudicataria nel formulare l’offerta dovrà tenere conto di quanto previsto nel presente Capitolato e di eventuali aumenti derivanti da contratti di lavoro o ISTAT o quant’altro dovesse intervenire nel periodo di affidamento.
Art. 13 - Variazioni servizi e prestazioni
1. Resta insindacabile facoltà di ogni SSC richiedere eventuali variazioni in aumento o in diminuzione, rispetto all'ammontare del SET e nel rispetto dei limiti di spesa indicati nel Bando di gara, da comunicare formalmente all’UdP con preavviso di almeno 30 giorni al fine di avviare e concludere tutte le procedure necessarie e strettamente legate al Bilancio; sarà l’UdP a comunicare successivamente al Comune interessato e alla Ditta aggiudicataria l’autorizzazione a effettuare le prestazioni aggiuntive.
Art. 14 - Subappalto
1. Si ammette il subappalto esclusivamente per:
a) formazione;
b) pubblicizzazione e promozione del SET;
c) acquisti vari di dotazioni, strumentazioni, attrezzature e materiali di facile consumo.
Art. 15 - Decadenza, revoca e risoluzione
1. Sono motivo di decadenza dall’affidamento i seguenti casi:
a) abbandono e interruzione del SET e delle singole prestazioni senza giustificato motivo;
b) fallimento della Ditta aggiudicataria;
c) reiterato mancato utilizzo delle figure professionali non in possesso del titolo e dell’esperienza richiesta in sede di gara;
d) mancato rispetto dell’inquadramento contrattuale e degli obblighi previsti per il personale impiegato;
e) mancata esecuzione delle proposte innovative e migliorative presentate in sede di gara.
2. La pronuncia di decadenza dell’affidamento sarà effettuata dall’UdP con provvedimento formale che sarà notificato al domicilio della Ditta aggiudicataria.
3. Si precisa che, fatta salva l’applicazione di sanzioni pecuniarie e di ogni rivalsa di danni, per i quali, oltre che con la cauzione ed eventuali crediti verso l’UdP, la Ditta aggiudicataria risponde con il proprio patrimonio.
Art. 16 - Cooperazione tra le parti
1. Al fine di prevenire e/o ridurre le conseguenze di eventi potenzialmente dannosi, è fatto obbligo alla Ditta aggiudicataria e/o al personale da questi utilizzato nello svolgimento delle attività, dover (pena contestazione di addebiti) comunicare all’UdP, in forma scritta, tutte quelle circostanze o evenienze che possono impedire il regolare svolgimento del SET di cui, in ragione del proprio compito, venissero a conoscenza.
Art. 17 - Penali
1. Ogni inadempienza rilevata ad obblighi derivanti dalla Ditta aggiudicataria, comporterà l'applicazione delle seguenti penali:
a) per la mancata esecuzione delle attività programmate o di quelle previste dal Capitolato o nell’offerta, entro i termini di esecuzione formalmente richiesti dell’UdP, verrà applicata una penale di €. 500,00 per ogni episodio verificatosi;
b) per l'inosservanza delle prescrizioni relative alla sicurezza previste dalla vigente normativa, e per quanto di sua competenza, verrà applicata una penale di € 200,00 fatte salve le responsabilità penali e le sanzioni amministrative che potranno essere comminate dai competenti organismi di controllo;
c) assenze degli operatori non comunicate nei modi e nelle forme previste dal presente Capitolato € 100,00 per ogni giorno di assenza per operatore;
d) reiterati ritardi di orario del personale impiegato nello svolgimento delle attività nonché in caso di ritardo nell’erogazione delle prestazioni da svolgere: al secondo episodio segnalato € 100,00;
e) per la mancata osservanza di quanto stabilito all’Art. 9 comma 1 lett. d), penale di €
300,00 per ogni giorno di ritardo moltiplicato per ogni Operatore non retribuito;
f) comportamenti degli Operatori caratterizzati da imperizia o negligenza nei confronti dei beneficiari: € 500,00;
g) mancato e/o insufficiente espletamento delle prestazioni richieste al Coordinatore: € 250,00;
h) utilizzo di personale privo di titolo specifico anche per una sola prestazione: € 3.500,00;
i) recesso dal contratto: € 8.000,00 (oltre all’incameramento della garanzia);
j) disattesa delle indicazioni dei diversi SSPC nelle attività di designazione, sostituzione, rotazione degli operatori: € 200,00.
2. L’UdP provvederà al recupero delle penalità mediante detrazione sui corrispettivi dovuti per le prestazioni rese dalla Ditta aggiudicataria con provvedimento motivato, previa apposita e formale contestazione secondo quanto previsto dal presente Capitolato.
Art. 18 - Sicurezza
1. La Ditta aggiudicataria deve adottare tutte le precauzioni idonee a prevenire infortuni e ad assumere tutte le cautele per assicurare e salvaguardare l’incolumità del personale addetto alle
prestazioni ed alle attività oggetto dell’appalto, sollevando in ogni caso l’UdP da ogni responsabilità in relazione all’espletamento delle attività progettuali.
2. Per garantire la sicurezza sul luogo di lavoro, la Ditta aggiudicataria deve attenersi a quanto previsto dalla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e della prevenzione ed igiene sui luoghi di lavoro.
3. L’UdP, dovendo garantire la salute e la tutela degli utenti e terzi, ha facoltà di imporre le regole ritenute necessarie.
Art. 19 - Spese di stipula del contratto e costi di pubblicità
1. La stipula del contratto avverrà entro i termini fissati dall’UdP. Se la Ditta aggiudicataria non fornirà la documentazione richiesta a convalida delle dichiarazioni prodotte in sede di gara entro i termini stabiliti, o non si presenta alla stipulazione del contratto e non concorrono giusti motivi, tali da essere valutati dallo stesso UdP validi per una stipula tardiva, questa possiede la facoltà di ritenere come non avvenuta l’aggiudicazione e potrà in questo caso aggiudicare la gara al concorrente che segue in graduatoria.
2. Xxxxxxx parte integrante e sostanziale del contratto:
a) il presente Capitolato;
b) l’offerta presentata dalla Ditta aggiudicataria in sede di gara;
3. Tutte le spese relative, connesse e conseguenti alla stipula del contratto sono a carico della Ditta aggiudicataria e così pure, ai sensi del D.Lgs. 50/2016 e ss.mm.ii., il rimborso delle spese di pubblicazione della gara sostenute dalla Stazione appaltante. Si precisa che nell’ipotesi in cui l’aggiudicatario sia esente dall’obbligo di pagare l’imposta di bollo, sarà suo onere presentare l’autocertificazione recante l’indicazione delle norme di legge che consentono tale esenzione
4. La Ditta aggiudicataria assume a suo carico ogni e qualsiasi imposta e tassa eventuale relativa al SET in affidamento con rinuncia al diritto di rivalsa comunque derivantegli nei confronti dell’UdP.
Art. 20 - Assicurazione
1. La Ditta aggiudicataria dovrà provvedere a stipulare specifica polizza assicurativa per la copertura di danni a persone e/o cose derivanti dalla gestione del SET, avente validità per tutto il periodo contrattuale. Detta polizza dovrà esonerare l’Unione Comuni della Trexenta e ciascun Comune afferente all’Ambito PLUS da ogni responsabilità per danni o sinistri anche in itinere che dall’espletamento del SET dovessero derivare alle persone e alle cose.
2. Le polizze dovranno contenere l’espressa rinuncia alla rivalsa nei confronti dell’Unione Comuni della Trexenta anche per danni imputabili ai propri dipendenti. Nei contratti assicurativi sopra elencati, dovrà essere inclusa la clausola di vincolo a favore dell’Unione Comuni della Trexenta. Tutti i documenti relativi alle polizze assicurative, comprese le quietanze di pagamento, dovranno essere prodotte in copia prima della sottoscrizione del contratto.
Art. 21 - Controversie
1. In caso di contestazione nel corso del contratto, è precluso alla Ditta aggiudicataria l’assunzione di decisioni unilaterali, quali sospensione, riduzione o modificazione del SET.
2. Tutte le controversie, riguardanti la corretta applicazione delle procedure previste dal presente Capitolato e quindi dell’esecuzione del contratto, dovranno essere preliminarmente esaminate dalle parti in via amministrativa.
3. Le notificazioni e le intimazioni saranno effettuate a mezzo di messo comunale consegnate a mano al referente oppure via PEC o per lettera raccomandata.
4. Non è ammesso l’arbitrato in merito all’interpretazione del presente Capitolato e relativi allegati. Per le controversie non composte in via amministrativa derivanti dall’interpretazione ed esecuzione del contratto sarà competente il Foro di Cagliari.
Art. 22 - Domicilio legale
1. La Ditta aggiudicataria elegge nel Comune di Senorbì, quale sede legale dell’Unione Comuni della Trexenta, proprio domicilio legale.
Art. 23 - Volontariato
1. L'impiego di operatori volontari da parte della Ditta aggiudicataria viene riconosciuto e stimolato. L’eventuale utilizzo di personale volontario dovrà essere previsto in un progetto specifico trasmesso e avvallato dal SSC interessato e successivamente formalmente comunicato da quest’ultimo all’UdP.
2. Le prestazioni del volontariato sono in ogni caso aggiuntive ed ulteriori rispetto a quelle contrattualmente previste.
3. L'utilizzo dei volontari, pertanto, deve essere considerato non sostitutivo, ma integrativo dei parametri di impiego degli Operatori e le loro prestazioni non potranno concorrere alla determinazione dei costi del SET.
Art. 24 - Trattamento dei dati
1. Ai sensi e per gli effetti del D. Lgs. 196/2003, si informa che i dati forniti dai concorrenti saranno trattati dall’UdP dell’Unione Comuni della Trexenta esclusivamente per le finalità connesse alla gara e per l’eventuale successiva stipula e gestione del contratto oltre a quanto previsto dal presente Capitolato.
2. Con la sottoscrizione e l’invio dell’offerta per la partecipazione alla gara, i concorrenti esprimono il loro consenso al suddetto trattamento.
Art. 25 - Disposizioni transitorie e finali
1. Per tutto quanto non previsto nel presente Capitolato, si rinvia alle norme vigenti in materia di appalti di pubblici servizi ed alle disposizioni di legge in vigore nonché alle norme e leggi vigenti in materia socio assistenziale ed in particolare alla L. 328/2000 e alla L.R. n. 23/05 e regolamenti di attuazione.
Art. 26 - Responsabile Unico del Procedimento
1. Il Responsabile Unico del Procedimento è l’Assistente Sociale Dr.ssa Xxxxxxxxxx Xxxxxxx.