PROGETTI DI FRONTIERA PER LE COOPERATIVE
PROGETTI DI FRONTIERA PER LE COOPERATIVE
STUDI DI FATTIBILITÀ
PER UNA COLLABORAZIONE INNOVATIVA TRA SISTEMA PUBBLICO E MOVIMENTO COOPERATIVO
STUDIO DI FATTIBILITÀ PER LA “REALIZZAZIONE DI UN CONTRATTO DI RETE A SOSTEGNO DELLA COMPETITIVITÀ DELLE COOPERATIVE ED IMPRESE SOCIALI DEDITE ALLA PRODUZIONE E VENDITA
DI PRODOTTI AGRICOLI E DELL’AGRICOLTURA SOCIALE”
SINTESI
FINALITÀ DELLO STUDIO
Lo studio di fattibilità si propone di individuare soggetti, modelli e strumenti in grado di sostenere e sviluppare la competitività degli operatori definibili di Agricoltura Sociale, con una declinazione particolare sulle Cooperative Sociali che operano in Agricoltura Sociale o che sviluppano progetti ascrivibili alla sfera di attività dell’Agricoltura Sociale.
Il macro-obiettivo dello studio è l’individuazione di un Modello di Business che sposti le esperienze di agricoltura sociale da una dimensione sperimentale ad una dimensione d’impresa, trasformando progetti in attività economiche vere e proprie. In tal senso l’Agricoltura Sociale non è solo il modo di sperimentare azioni di recupero, di inclusione, di educazione e riabilitazione delle persone e dei territori, ma diviene un’attività d’impresa che si “sostiene” sui mercati e che si pone l’obiettivo di “perdurare nel tempo”.
Gli obiettivi specifici, propedeutici al raggiungimento dell’obiettivo generale, sono:
► promozione e valorizzazione degli operatori di agricoltura sociale e dei loro obiettivi e valori attraverso la creazione e promozione di un marchio che ne identifichi e certifichi i prodotti
► migliorare la competitività degli operatori sui mercati attraverso la creazione di filiere produttive/ commerciali dedicate che consentano di eludere le logiche dei mercati tradizionali governati dalla Grande Distribuzione Organizzata. Tale obiettivo si raggiunge attraverso l’aggregazione di operatori a livello nazionale in un contratto di rete che aumenti:
● il peso contrattuale in termini di visibilità sul mercato
● l’ampiezza e profondità della gamma prodotti
● i volumi di produzione
● l’efficienza organizzativa, produttiva, e di gestione dei processi distributivi
► ottimizzazione dei processi di produzione e distribuzione attraverso meccanismi di scambio di buone prassi, condivisione di competenze specifiche e di supporto allo sviluppo di prodotti e processi.
Tutte gli obiettivi sono perseguiti attraverso strategie e azioni che conservano la natura e le caratteristiche strutturali degli operatori destinatari degli interventi.
IL GRUPPO DI LAVORO
Il gruppo di lavoro che ha progettato e sviluppato lo studio è composto da:
► xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx: Presidente di Un Fiore per la Vita Cooperativa Sociale Onlus, Perito Agrario esperto nel ciclo produttivo e mercato agroalimentare e di Agricoltura Sociale; membro del Direttivo Nazionale del Forum Agricoltura Sociale
► xxxx. Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx – Presidente del Consorzio Xx.Xx. Società Cooperativa Sociale e referente Confcooperative-Federsolidarietà: facilitatore per i rapporti con le cooperative
► dott. Xxxxx De Xxxxxxxx – Aziendalista e cooperatore sociale presso Consorzio Xx.Xx. Società Cooperativa Sociale, esperto in analisi dei sistemi produttivi e sviluppo delle reti di imprese
► xxxx. Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxxx – Esperto di marketing e comunicazione – ideatore del piano di marketing del brand Panecotto presso Società Cooperativa Sociale La Città Essenziale – Consorzio Cooperative Sociali.
Hanno contribuito, inoltre, alla stesura del presente lavoro:
► xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxx - funzionario Federsolidarietà – Confcooperative
► gli operatori Sociali, gli operatori di Agricoltura e di Agricoltura Sociale che hanno fornito informazioni e dati, che hanno condiviso esperienze e visioni e che hanno aiutato ad animare i territori:
● Xxxxxxxx Xxxxx (La città Essenziale)
● Xxxxxxx Xxxxxxx (CGM)
● Xxxxxx Xxxxxxxx (CGM)
● Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx (Il Sentiero)
● Xxxxxxxxx Xxxxxx (Agricoltura Capodarco)
● Xxxxxxxx Xxxxxxx (Consorzio Css)
● Xxxx Xxxxxxx (Arcadia)
● Xxxxxxx Xxxxxxx (Biplano)
● Xxxxxx Xxxxxxxx (La Formica)
● Xxxxxx Xxxxxxx (Mercatale di Montevarchi)
● Xxxxxxx Xxxx (Casa Novella – Xxxxxxxx e Mestieri coop soc.)
● Xxxxx Xxxxxxxx (cooperativa sociale La Torre)
● Xxxxxxx Xxxxxxxxx ( Asineria Sociale la Pachamama)
● Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx (coop. Soc. Sfrang)
● Xxxxxxxx Xxxxxxx (coop. Oasi Mosaico)
● Xxxxxxx Xxxxxxx (Consorzio CS)
CONCLUSIONI
Gli obiettivi prefissati sono raggiungibili attraverso la realizzazione del piano di business che è stato testato sotto gli aspetti tecnici, organizzativi, giuridici, economico finanziari. Esso può essere schematizzato nelle seguenti fasi:
► creazione di un marchio identificativo dei prodotti di Agricoltura Sociale
► costituzione di un Contratto di Rete tra operatori di Agricoltura Sociale
► accentramento presso il contratto di rete delle funzioni di pubblicità, promozione e commercializzazione e quindi creazione di un catalogo prodotti delle Rete
► sviluppo commerciale sul mercato Business to Business del catalogo prodotti
► sviluppo dalla commercializzazione al Consumer attraverso:
● punti vendita propri del Contratto di Rete
● programma di affiliazione di punti vendita esterni
● la rete di operatori sociali: i soci del contratto di rete commercializzano i prodotti rifornendosi dal contratto di rete stesso. Si alimenta così una fornitura interna che sfocia sul mercato al consumer.
L’ultimo degli aspetti rappresenta uno dei maggiori elementi di innovatività del modello, così come lo è l’impianto di azioni comuni centralizzate afferenti alla sfera “gestionale”, cosa che, usualmente, non è propria delle esperienze aggregative.
Il modello di business si qualifica come modello di impresa, e, in quanto tale, presuppone un investimento e quindi un rischio da parte dei soggetti che vogliono implementarlo.
L’elemento distintivo è dato dalla capacità di sviluppare una nuova organizzazione del business preservando l’assetto organizzativo del singolo in quanto affidata al Contratto di Rete. Questo non fa altro che ottimizzare le risorse già presenti in ogni soggetto che vi aderisce.
Il meccanismo individuato, a regime, si autofinanzia e contiene meccanismi di sostegno ai soggetti che hanno bisogno di un accompagnamento alla crescita, oltre che meccanismi di promozione delle attività ricadenti nel più ampio raggio d’azione e ambiti di attività degli operatori sociali.
Il modello è replicabile sia a livello locale che nazionale, nel mondo della cooperazione sociale (italiana) che opera in agricoltura sociale, oltre che in attività socio-assistenziali, essendo il campione coinvolto rappresentativo del settore sia per tipologia di produzione (quantità e qualità) che per assetto organizzativo (multidisciplinarietà).