PROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA
tra
L’AUTORITÀ NAZIONALE ANTICORRUZIONE, in prosieguo denominata “Autorità”, con sede legale in Roma (cap 00187), Via X. Xxxxxxxxx n.10, codice fiscale n. 97584460584, in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore, xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxxx, nato a Napoli, il 24 novembre 1963, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliato presso la sede dell’Autorità
e
LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, DIPARTIMENTO PER LE
POLITICHE DI COESIONE, con sede legale in Roma (cap 00184), Xxxxx Xxxxx, 00, codice fiscale
n. 80188230587, in persona del Capo Dipartimento e legale rappresentante pro tempore, Cons. Xxxxxxxx Xxxxxx, nato a Caserta il 4 settembre 1953, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliato presso la sede del Dipartimento;
L’AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE, in prosieguo denominata “Agenzia”, con sede legale in Roma (cap 00182), Xxx Xxxxxxx x. 000, codice fiscale n. 97828370581, in persona del Direttore e legale rappresentante pro tempore, dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx Xxxx, nata a Roma il 26 marzo 1954, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliata presso la sede dell’Agenzia;
L’ISTAT con sede legale in Roma (cap 00184), Xxx Xxxxxx Xxxxx x. 00, codice fiscale n. 80111810588, in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore, Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx, nato a Roma il 6 maggio 1955, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliato presso la sede dell’Istat;
Il MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, con sede legale in Roma (cap 00187), Xxx XX Xxxxxxxxx x. 00, codice fiscale n. 80415740580, in persona del Capo dell’Ufficio del Coordinamento Legislativo e legale rappresentante pro tempore, Cons. Xxxxxxxxx Xxxxxx, nata a Napoli il 25 luglio 1963, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliata presso la sede del Ministero;
Il MINISTERO DELL’ INTERNO, con sede legale in Roma (cap 00184), Piazza del Viminale n.1, codice fiscale: 97149560589, in persona del Vice Capo di Gabinetto per l’espletamento delle funzioni vicarie Prefetto dott.ssa Patrizia Impresa, nata ad Avellino il 13 maggio 1955, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliata presso la sede del Ministero;
IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA, con sede legale in Roma (cap 00186), Xxx Xxxxxxx x. 00, codice fiscale n. 97591110586, in persona del Vice Capo di Gabinetto dott.ssa Xxxxx Xxxxxx, nata a Roma il 3 febbraio 1963, per la carica ed agli effetti del presente atto domiciliata presso la sede del Ministero,
di seguito congiuntamente indicati come “le Parti”,
Visto l’articolo 15, comma 1, della legge 7 agosto 1990 n. 241, e successive modifiche e integrazioni, in base al quale le pubbliche amministrazioni possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
Vista la legge 6 novembre 2012, n. 190, la quale ha individuato l’ANAC quale Autorità nazionale chiamata a svolgere attività di prevenzione e di contrasto della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione;
Visto l’art. 50, comma 2, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82 “Codice dell'amministrazione digitale” e successive modifiche e integrazioni, in base al quale qualunque dato trattato da una pubblica amministrazione, con le esclusioni previste dall’art. 2, comma 6, del medesimo decreto e salvi i casi previsti dall’art. 24 della l. 241/90, nonché nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali, è reso accessibile e fruibile alle altre amministrazioni quando l’utilizzazione del dato sia necessaria per lo svolgimento dei compiti istituzionali dell'amministrazione richiedente, senza oneri a carico di quest'ultima, salvo per la prestazione di elaborazioni aggiuntive;
Visto il decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 “Norme sul Sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell’Istituto nazionale di statistica, ai sensi dell’art. 24 della L. 23 agosto 0000, x. 000”, xx base al quale, ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. a) e b), fanno parte del SISTAN rispettivamente l’Istat e gli uffici di statistica delle amministrazioni dello Stato, con particolare riferimento a quanto previsto dall’art. 6 in materia di circolazione dei dati tra enti SISTAN e di collaborazione ai fini della promozione e dello sviluppo informatico a fini statistici degli archivi gestionali e delle raccolte di dati amministrativi; nonché dall’art. 15, comma 1, lett. e), in base al quale l’ISTAT provvede alla predisposizione delle nomenclature e metodologie di base per la classificazione e la rilevazione dei fenomeni di carattere demografico, economico e sociale, vincolanti per gli enti e organismi facenti parte del SISTAN;
Visto quanto previsto dal decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e successive modificazioni e integrazioni, con particolare riferimento all’art. 8 dell’Allegato A.4 “Codice di deontologia e di buona condotta per i trattamenti di dati personali a scopi statistici e di ricerca scientifica effettuati nell'ambito del Sistema statistico nazionale”, nonché dalla Direttiva n. 9 del 20 aprile 2004 del Comitato di indirizzo e coordinamento dell’informazione statistica (Comstat), in materia di criteri e modalità per la comunicazione dei dati personali nell’ambito del SISTAN e dall’art. 9 del decreto legislativo n. 322/1989, in materia di tutela del segreto statistico;
Visto l’accordo di partenariato tra l’UE e l’Italia per definire strategie, metodi e priorità di spesa nell’ utilizzo dei fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE, ossia FESR, FEASR, FSE e FEAMP), in attuazione della politica di coesione, approvato con decisione della Commissione del 29 ottobre 2014;
Visto il Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, adottato con Decisione C(2015) 1343 del 23 febbraio della Commissione europea, che mira al raggiungimento degli obiettivi di Europa 2020 attraverso il sinergico investimento su due obiettivi tematici: “Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e
un’amministrazione pubblica efficiente” (Obiettivo Tematico n. 11) e “Migliorare l’accesso alle Tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché l’impiego e la qualità delle medesime” (Obiettivo Tematico n. 2);
Premesso che
- le risorse delle politiche di coesione hanno sempre fornito il proprio contributo per migliorare l’offerta statistica territoriale e anche nel ciclo di programmazione 2014-2020 rappresentano un’opportunità per ampliare il set di dati e informazioni statistiche di dettaglio;
- nel corso del 2014, l’ANAC ha avviato una collaborazione con l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Dipartimento per le Politiche di Coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, volta a dare attuazione alle risultanze dello studio dell’ex Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica (“Legalità e trasparenza amministrativa: criteri, modelli e indicatori per la stima con riferimento alle regioni convergenza”) realizzato nell’ambito di un progetto di valutazione del PON Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013;
- nell’ambito di tale collaborazione è stato istituito un gruppo di studio, coordinato dall’ANAC, con l’obiettivo di approfondire la costruzione di indicatori di corruzione a livello nazionale composto da un team di esperti di analisi e valutazione in tema di legalità e trasparenza, con competenze multidisciplinari e da un gruppo interistituzionale di rappresentanti designati dalle amministrazioni interessate e coinvolte sul tema del contrasto alla corruzione;
- hanno partecipato alle attività del gruppo di studio l’Agenzia per la Coesione Territoriale, il Nucleo di Valutazione e Analisi per la Programmazione (NUVAP) del Dipartimento per le Politiche di Coesione (Presidenza del Consiglio dei Ministri), il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero della Giustizia, la Corte dei Conti, il Dipartimento della Funzione Pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Banca d’Italia e l’Istat;
- partendo dall’analisi degli strumenti di misurazione esistenti e dalle criticità ad essi associate, il predetto gruppo di studio ha elaborato uno studio contenente la proposta di una metodologia per la costruzione di indicatori di rischio di corruzione e di contrasto del fenomeno che, se implementata, consentirebbe di disporre di dati sistematici e disaggregati a livello territoriale finalizzati a consentire la misurazione del fenomeno;
Considerato che la metodologia elaborata si concretizza nella proposta di un progetto di cui si propone la realizzazione nell’ambito del PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020;
Rilevato che
- obiettivo del progetto è disporre di una strumentazione analitica per la misurazione di fenomeni corruttivi a livello territoriale, puntando a fornire una quantificazione di indicatori di rischio di corruzione e di contrasto su base analitica distintamente per le varie amministrazioni dello Stato, a valorizzare, e ad aggiornare con regolarità, indicatori sintetici su base territoriale e, infine, a sviluppare una metodologia di riferimento in ambito europeo per la misurazione del rischio di corruzione;
- le attività sono strutturate in modo da garantire nel tempo l’effettiva sostenibilità dell’iniziativa, sia economica che organizzativa, anche al termine del Progetto che ne sostiene la prima realizzazione;
- il risultato che ci si attende è un aumento della disponibilità, della fruibilità e dell’utilizzo di dati e indicatori affidabili sui fenomeni corruttivi, aggiornati annualmente, disaggregati a livello territoriale e fruibili anche attraverso piattaforme di libero accesso;
- il progetto è strutturato in tre Linee, a loro volta articolate in una o più Attività, come di seguito descritto:
▪ Costruzione, quantificazione e pubblicazione di un set di indicatori territoriali, settoriali e per livello di governo sul rischio di corruzione e sul contrasto alla corruzione.
o Analisi delle banche dati amministrative per la definizione di indicatori sul rischio di corruzione e delle metodologie; elaborazione dati, validazione e pubblicazione degli indicatori.
o Rilevazione, quantificazione e pubblicazione di indicatori territoriali di prevenzione e di contrasto della corruzione, settoriali e per livello di governo.
▪ Metodologie di riferimento in ambito europeo per la misurazione del rischio di corruzione.
o Sviluppo di una metodologia di riferimento in ambito europeo per la misurazione del rischio di corruzione e validazione a livello di SISTAN di alcuni degli indicatori elaborati.
▪ Trasparenza, partecipazione diffusa e monitoraggio civico.
o Predisposizione e pubblicazione di analisi e report periodici.
o Promozione di progetti di riuso dei dati, della partecipazione diffusa e del monitoraggio civico;
Considerato che
- per garantire la governance del progetto si è ipotizzata la costituzione di un Gruppo di lavoro coordinato dall’ANAC e composto dalle amministrazioni più interessate al progetto che siano in possesso di sistemi informativi e dati statistici rilevanti;
- si prevede l’affiancamento, a tale Gruppo di lavoro, di un team di esperti con competenze multidisciplinari e di un Comitato di pilotaggio composto dal coordinatore del gruppo di lavoro ANAC, da un referente Istat e da almeno un rappresentante per il Dipartimento per le politiche di coesione e uno per l’Agenzia per la Coesione Territoriale;
- la proposta di finanziamento del progetto sarà presentata a valere sul PON Governance 2014/2020;
- per la realizzazione del progetto, l’ANAC, con l’Agenzia per la Coesione Territoriale e il Dipartimento per le Politiche di Coesione, l’Istat, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, il Ministero dell’Interno e il Ministero della Giustizia dovranno avviare, col coordinamento dell’ANAC stessa, un’intensa attività di collaborazione allo scopo di realizzare attività di ricerca, monitoraggio, studio e valutazione dei dati necessari all’elaborazione degli indicatori;
Ritenuto opportuno, pertanto, stipulare un Protocollo di intesa volto a contribuire alla definizione, valutazione, sperimentazione e monitoraggio degli indicatori rilevanti per la misurazione di fenomeni corruttivi a livello territoriale, oltre che gli impegni delle amministrazioni coinvolte, al fine di garantire la regolare trasmissione dei dati e la loro elaborazione per le finalità indicate nella proposta progettuale,
CONVENGONO QUANTO SEGUE
Art. 1. Obiettivo del Protocollo d’intesa
Il presente Protocollo stabilisce le condizioni della collaborazione tra le Parti per il raggiungimento dei seguenti obiettivi comuni:
- promuovere l’attuazione del Progetto “Individuazione di indicatori di rischio corruzione e di prevenzione e contrasto nelle amministrazioni pubbliche ”, che prevede:
a) la collaborazione alla realizzazione delle attività previste dal Progetto e, in particolare, alla creazione ed alla alimentazione delle banche dati finalizzate a consentire il calcolo degli indicatori;
b) la partecipazione alla definizione degli indicatori rilevanti, alle fasi della loro individuazione, valutazione, sperimentazione e monitoraggio, così come previsto dalla proposta progettuale;
- garantire la produzione e la pubblicazione di dati e indicatori statistici su rischio corruzione, prevenzione e contrasto della stessa, a partire dalle elaborazioni di informazioni strutturate fornite in primis dalle Amministrazioni firmatarie, nonché dalle altre istituzioni e organizzazioni che potranno aderire nel tempo al presente Protocollo. Le attività dovranno essere realizzate in maniera da garantire, anche al termine del Progetto che ne sostiene la prima realizzazione, l’aggiornamento periodico delle informazioni alla base del sistema di indicatori individuato che dovrà essere alimentato il più possibile in via automatica e costante, tale da garantirne la effettiva sostenibilità nel tempo sia economica sia organizzativa.
- sostenere lo sviluppo di ulteriori aree di collaborazione attinenti che le Parti potranno individuare nel corso dell’ attuazione del Progetto.
Tutte le attività devono essere eseguite conformemente alle norme e pratiche delle Parti.
Art. 2. Forme di cooperazione
Le Parti coopereranno attraverso varie modalità che includeranno, ma non saranno limitate a:
- scambio di informazioni e trasmissione dei dati necessari ad implementare il sistema degli indicatori previsti nella proposta progettuale e di quelli successivamente elaborati dal gruppo di lavoro che sarà istituito per l’attuazione del progetto, al fine di consentirne l’elaborazione, la sperimentazione, la valutazione e il monitoraggio. Le modalità di trasmissione e comunicazione dei dati saranno definite in fase attuativa, ferma restando la possibilità, da parte delle amministrazioni che alimenteranno le
banche dati create per l’elaborazione degli indicatori, di anonimizzare i dati o di fornirli in forma aggregata;
- organizzazione comune di studi, eventi, workshop e iniziative che promuovano le attività previste dal Progetto;
- coinvolgimento di altri partner istituzionali per la più efficace attuazione del Progetto o per orientarne l’attuazione a settori specifici.
Le Parti individuano il proprio contributo specifico alla realizzazione del Progetto attraverso la stesura di un Piano Esecutivo che definisca con dettaglio le conoscenze, i metodi e le fonti messe a disposizione da ciascuna delle Amministrazioni firmatarie nonché le tempistiche di aggiornamento.
Fermo restando quanto precede, l’eventuale scambio di dati personali attuato in esecuzione del presente accordo rispetteranno le disposizioni di cui al decreto legislativo n. 196/2003 ed i Provvedimenti del Garante per la protezione dei dati personali, con particolare riferimento al “Codice di deontologia e buona condotta per i trattamenti di dati personali per scopi statistici e scientifici” richiamato nelle Premesse. In particolare, i predetti scambi di dati personali potranno essere disciplinati, se necessario, da uno o più allegati tecnici che diverranno parte integrante del presente accordo.
Art. 3. Finanziamento
Il presente Protocollo non crea o implica alcun obbligo di natura finanziaria per le Parti.
Art. 4. Utilizzo e diffusione dei risultati
Le Parti possono divulgare al pubblico le attività oggetto del Protocollo d’intesa. Le elaborazioni realizzate come risultato finale del progetto saranno diffuse da ANAC citando espressamente la fonte. Gli indicatori elaborati saranno resi disponibili con licenza aperta di riutilizzo, nel rispetto del segreto statistico.
Art. 5. Durata
Il presente Protocollo avrà una durata triennale e comunque coerente con la durata del progetto che, con le attività previste nel presente protocollo, si proporrà per l’ammissione a finanziamento. Il Protocollo può essere prorogato o rinnovato per espressa volontà di tutte le Parti da manifestare in forma scritta prima della scadenza dell’atto.
Ciascuna Parte ha facoltà di recedere dal presente Protocollo mediante comunicazione scritta da trasmettere alle altre Parti almeno tre mesi prima della data del recesso. In tal caso, le Parti concordano, se del caso, le misure per garantire che le attività avviate nell'ambito del Protocollo d’intesa siano portate ad una conclusione rapida e ordinata.
Art. 6. Divergenza di opinioni
Qualsiasi divergenza di opinioni tra le Parti, derivanti da o relative al protocollo d’intesa, incluse quelle riguardanti l’interpretazione o l’applicazione di qualsiasi disposizione in esso contenuta, sarà risolta amichevolmente dalle Parti.
Art. 7. Responsabili dell’attuazione del protocollo
Ciascuna Parte designa di seguito il suo rappresentante con la responsabilità globale per l’attuazione del protocollo d’intesa, compresa la responsabilità per la trasmissione e l’elaborazione dei dati da utilizzare.
Art. 8 Controversie
In caso di controversia nell’interpretazione o esecuzione del presente accordo, la questione verrà in prima istanza definita in via amichevole. Qualora non fosse possibile, il foro competente sarà quello di Roma.
Art. 9 Norme finali
Il presente accordo è esente dall’imposta di registrazione (salvo in caso d’uso) ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. 26.4.1986, n. 131.
Roma, 20 novembre 2017
Per l’Autorità Nazionale Anticorruzione Il Presidente
Xxxxxxxx Xxxxxxx
Per la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche di Coesione Il Capo Dipartimento
Cons. Xxxxxxxx Xxxxxx
Per l’Agenzia per la coesione territoriale
Il Direttore
dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx Xxxx
Per l’Istat
Il Presidente
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxx
Il delegato per la firma cartacea xxxx. Xxxxx Xxxxx
Per il Ministero dell’economia e delle finanze
Il Capo dell’Ufficio del Coordinamento Legislativo Cons. Xxxxxxxxx Xxxxxx
Per il Ministero dell’Interno Il Vice Capo di Gabinetto
Prefetto dott.ssa Patrizia Impresa
Per il Ministero della Giustizia Il Vice Capo di Gabinetto Dott.ssa Xxxxx Xxxxxx