Codice procedura:1603
Codice procedura:1603
Classifica: CT_037_IF01603
Proponente: IRON SPV SRL
OGGETTO: Realizzazione di un impianto agrovoltaico della potenza di circa 37,726 MWp da realizzarsi nel Comune di Ramacca (CT)
Procedimento: Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) ai sensi dell’art.23 del D.lgs. 152/06 e ss.mm.ii. nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (P.A.U.R.) ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal Servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente Regione Siciliana e contenute sul portale regionale SI-VVI.
PARERE ISTRUTTORIO CONCLUSIVO C.T.S. n. 164/2024 del 02/04/2024
Proponente | IRON SPV SRL |
Sede Legale | Via Xxxxxxx Xxxxx, 4-16, 20099 Sesto S. Xxxxxxxx (MI) |
Capitale Sociale | € 425.000,00 |
Legale Rappresentante | Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Progettisti | ICS S.R.L. |
Località del progetto | Ramacca (CT) |
Data presentazione al dipartimento | 02/08/2021 |
Data procedibilità | Prot. 64091 del 22/09/2021 |
Data Parere Istruttorio Intermedio | 02/09/2022 n.164 |
Versamento oneri istruttori | 36.410,33 € in data 13/07/2021 |
Valore complessivo dell’opera | 33.410.332,68€ trentatremilioniquattrocentodiecimilatrecentotrentadue/68 € |
Conferenze di servizio | Prima CdS 08/02/2023; Seconda CdS 21/04/2023; Terza CdS 24/07/2023 |
Responsabile del procedimento | Patella Xxxxxxx |
Responsabile istruttore del dipartimento | Xxxxxxxx Xxxxx |
Contenzioso | SI |
VISTE le Direttive 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 giugno 2001, concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente, e 85/337/CEE del Consiglio, del 27 giugno 1985, come modificata dalle direttive 97/11/CE del Consiglio, del 3 marzo 1997, e 2003/35/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 maggio 2003, concernente la valutazione di impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, nonché riordino e coordinamento delle procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per la valutazione ambientale strategica (VAS) e per la prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento (IPPC);
VISTO il D.P.R. n. 357 del 08/03/1997 “Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche” e ss.mm.ii.; VISTA la legge regionale 03/05/2001, n. 6, articolo 91 e successive modifiche ed integrazioni, recante norme in materia di autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il Decreto Legislativo n. 387/2003 e s. m. “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”;
VISTO il Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n. 137” e ss.mm.ii..
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, come modificato, da ultimo, con legge 29 luglio 2021, n. 108, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77, che ha ridisciplinato i procedimenti di autorizzazione di impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili e la disciplina della valutazione di impatto ambientale (VIA), contenuta nella parte seconda del predetto Codice dell’ambiente;
VISTO Decreto dell’Assessore del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana del 17 maggio 2006 “Criteri relativi ai progetti per la realizzazione di impianti per la produzione di energia mediante lo sfruttamento del sole” (G.U.R.S. 01/06/2006 n. 27);
VISTA la legge regionale 8 maggio 2007, n. 13, recante disposizioni in favore dell’esercizio di attività economiche in siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale;
VISTO il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010, n. 49 “Attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi di alluvioni”;
VISTO il D.M. 10 settembre 2010 “Linee guida per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”; VISTO il D.P.R.S. 18 luglio 2012, n. 48 “Regolamento recante norme di attuazione dell’art. 105, comma 5, della legge regionale 12 maggio 2010, n. 11”;
VISTO il Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 46 “Attuazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento)”;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 48 del 26 febbraio 2015 concernente: “Competenze in materia di rilascio dei provvedimenti di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione d’impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.)”, che individua l’Assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente quale Autorità Unica Ambientale competente in materia per l’istruttoria e la conseguente adozione dei provvedimenti conclusivi, ad eccezione dell’istruttoria e della conseguente adozione dei provvedimenti conclusivi concernenti l’autorizzazione integrata ambientale (AIA) in materia di rifiuti (punto 5 dell’Allegato VIII alla parte II del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e successive modifiche ed integrazioni);
VISTO l’art. 91 della legge regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016”; VISTO il Decreto Legislativo n 18 aprile 2016, n. 50 e ss.mm.ii. “Codice dei contratti pubblici”;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;
VISTO il DPR 13 06.2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.P.R. 13 febbraio 2017, n. 31 “Regolamento recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzatoria semplificata”;
VISTO il D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120 “Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo”;
VISTO il Decreto Legislativo 15 novembre 2017, n. 183 “Attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2015, relativa alla limitazione delle emissioni nell’atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché; per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell’atmosfera, ai sensi dell’articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170”; VISTA la nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente; VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
VISTO il D.A. n° 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS.
VISTO il D.A.6/Gab del 13/01/2023 con il quale è stata riformulata, in via transitoria, la composizione del Nucleo di Coordinamento;
VISTO il D.A.237/GAB del 29/06/2023 “Procedure per la Valutazione di Incidenza (VINCA);
VISTO il D.A. n° 252/Gab. del 6 luglio 2023 con il quale è stata prorogata l’efficacia del D.A. n. 265/Gab. del 15 dicembre 2021 e del D.A. n. 06/Gab. del 19 gennaio 2022;
VISTO il D.A. n. 282/GAB del 09/08/2023 con il quale il Prof. Avv. Xxxxxxx Xxxxx è stato nominato Presidente della CTS;
VISTO il D.A. n. 284/GAB del 10/08/2023 con il quale sono stati confermati in via provvisoria i tre coordinatori del nucleo della CTS;
VISTO il D.A. n. 333 del 2/10/2023 con il quale sono stati nominati ventitré nuovi componenti della Commissione Tecnica Specialistica ai sensi della legge regionale 7 maggio 2015 n. 9 e ss.mm.ii.;
RILEVATO che con D.D.G. n. 195 del 26/03/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione;
VISTO il protocollo di legalità stipulato tra la Regione Siciliana-Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, le Prefetture della Regione Sicilia e Confindustria Sicilia, del 23/05/2011 e s.m.i., ed alla stregua del quale le parti assicurano la massima collaborazione per contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia ed in particolare nei settori relativi alle energie rinnovabili ed all’esercizio di cave, impianti relativi al settore dei rifiuti ed a tutti quelli specificati dal predetto protocollo e si impegnano reciprocamente ad assumere ogni utile iniziativa affinchè sia assicurato lo scrupoloso rispetto delle prescrizioni di cautele dettate dalla normativa antimafia di quanto disposto dal protocollo e ritenuto che le valutazioni di pertinenza saranno svolte dalla competente amministrazione con sede di emanazione del provvedimento autorizzatorio, abilitativo o concessorio finale;
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi; VISTA la nota prot.n. 53292 del 02/08/2021 dove il Proponente trasmette in data 29/07/2021 “Istanza di attivazione della procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale nell’ambito del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale ai sensi dell’art.27-bis del D.lgs 152/06 e s.m.i. per la progettazione, realizzazione ed esercizio di un impianto agrivoltaico della potenza di circa37,726MW e relativo sistema di accumulo integrato avente capacità di accumulo pari a 10MW-20MWh, e di tutte le opere connesse ed infrastrutture, complessivamente denominato “IRON”, da realizzarsi nel Comune di Ramacca (CT).
VISTA la nota prot.n. 54156 del 04/08/2021 dove il Proponente trasmette “richiesta avvio procedura valutazione ai fini rilascio PAUR per progetto agrivoltaico”
VISTA la nota prot.n. 44515 del 15/06/2022 dove il Proponente trasmette sollecito indizione CdS.
VISTO il parere n.164/2022 reso dalla Commissione Tecnica Specialistica nelleseduta del 02/09/2022 il cui contenuto qui si intende integralmente richiamato e trascritto.
VISTA la nota prot.n. 69910 del 27/09/2022 dell’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente - dipartimento Ambiente - Servizio 1 “Autorizzazioni e Valutazioni Ambientali” recanteNotifica P.I.I. n. 164/2022.
VISTA la nota prot.n. 74154 del 12/10/2022 dove il Proponente trasmette Richiesta proroga 30 giorni.
VISTA la nota prot.n. 80786 del 08/11/2022 di TERNAtrasmette comunicazione ripetto all’ottenimento delle autorizzazioni.
VISTA la nota prot.n. 86014 del 26/11/2022 dove il Proponente trasmette controdeduzioni al Parere Istruttorio Intermedio C.T.S. n. 164/2022 (“il P.I.I.”).
VISTA la nota prot.n. 87618 del 02/12/2022 dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità- Dipartimento Regionale dell’Energia-Struttura operativa di progetto- Task force dipartimentale con la quale trasmette perfezionamento atti.
VISTA la nota prot.n. 89791 del 12/12/2022 dove il Proponente trasmette documentazione integrativa riscontro nota ASS ENERGIA prot 37836 del 01/12/2022
VISTA la nota prot.n. 90878 del 15/12/2022 dell’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità- Dipartimento Regionale dell’Energia-Struttura operativa di progetto- Task force dipartimentale con la quale comunica documentazione integrativa ai fini della procedibilità prot 395061303 del 15/12/2022.
VISTA la nota prot.n. 5416 del 27/01/2023dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco-Catania con la quale trasmetteconsiderazione che l’impianto non costituisce attività soggetta ai procedimenti prevenzione antincendi prot 2051 del 25/01/2023
VISTA la nota prot.n. 5756 del 30/01/2023dall’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste Catania- Corpo Forestale trasmettecomunicazione di non ricadere in zona sottoposta a vincolo idrogeologico
VISTA la nota prot.n. 6956 del 02/02/2023dall’Assessorato dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità- Dipartimento Regionale dell’Energia-Struttura operativa di progetto- Task force dipartimentale con la quale trasmette comunicazione procedibilità.
VISTA la nota prot.n. 8446 del 08/02/2023dove il Proponente trasmette al Comune di RamaccaPresentazione Progetto e descrizione iniziative a sostegno della comunità del territorio delComune di Ramacca (CT).
VISTA la nota prot.n. 8450 del 08/02/2023la Città Metropolitana di Catania trasmette Delega per la CDS del 08/02/2022
VISTA la nota prot.n. 8481 del 08/02/2023il Proponente trasmette documentazione integrativa riscontro nota ente VVFF Catania prot 2051 del 25/01/2023 prot 8468
VISTA la nota prot.n. 8585 del 08/02/2023da ARPA con la quale comunica di non partecipare alla CdS si comunica ad ogni modo che è in corso l’istruttoria ai fini dell’emissione del parere richiesto.
VISTA la nota prot.n. 11765del 21/02/2023dove il proponente trasmette RICHIESTA DI AUTORIZZAZIONE IDRAULICA UNICAall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia.
VISTA la nota prot.n. 11774 del 21/02/2023dove il proponente trasmette RISCONTRO A RICHIESTA DELL'AUTORITA' DI BACINO PER OTTONIMENTO A.U.
VISTA la nota prot.n. 12150 del 22/02/2023L'Autorita' di Bacino del Distretto Idrografico della Siciliatrasmette richiesta di documentazione istruttoria integrativa
VISTA la nota prot.n. 17452 del 14/03/2023del Genio Civile con la quale trasmette richiesta integrazioni
VISTA la nota prot.n. 27174 del 17/04/2023del Dipartimento Energia- Servizio 8 con la quale trasmette “si trasmette e si conferma Nulla Osta di cui alla nota n.31369 del 01.10.2021”
VISTA la nota prot.n. 28490 del 20/04/2023della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania con la quale trasmette Xxxxxxxx parere rilasciato a condizione PROT 2446 DEL 14/02/2023
VISTA la nota prot.n. 28693 del 21/04/2023dove il Proponente trasmettedocumentazione integrativa riscontro nota Autorita' di Bacino - prot 4078 del 22/02/2023
VISTA la nota prot.n. 29343 del 26/04/2023dove il Proponente trasmettedocumentazione integrativa riscontro nota Autorita' di Bacino - prot 4078 del 22/02/2023errata corrige prot 28971;30872
VISTA la nota prot.n. 31638 del 04/05/2023dove il Proponente trasmetteintegrazioni per GENIO CIVILE di CATANIA.
VISTA la nota prot.n. 31992 del 05/05/2023dove il Proponente trasmettePIANO PARTICELLARE DI ESPROPRIO E AVVISO AL PUBBLICO AGGIORNATI.
VISTA la nota prot.n. 32867 del 09/05/2023dove il Proponente trasmetteINTEGRAZIONI PER ARPA – PMA VISTA la nota prot.n. 41505 del 06/06/2023dove l'Autorita' di Bacino del Distretto Idrografico della Siciliatrasmette il rilascio dell’AUTORIZZAZIONE IDRAULICA UNICA prot 12919 del 25/05/2023
VISTA la nota prot.n. 45362 del 19/06/2023il Comune di Ramaccatrasmette nuovo avviso al pubblico albo online del Comune di Ramacca.
VISTA la nota prot.n. 49378del 29/06/2023della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania con la quale trasmette Xxxxxxxx parere rilasciato a condizione PROT 2446 DEL 14/02/2023
VISTA la nota prot.n. 56911 del 24/07/2023dal Comando Provinciale Vigili del Fuoco-Catania con la quale trasmetteREITERO PARERE PROT 8778 DEL 30/03/2023
VISTA la nota prot.n. 87170 del 30/11/2023con la quale il Proponente trasmette diffida alla conclusione del procedimento amministrativo a norma dell’art. 2 l.r. 07/2019 elegge 241/1990 e ss.mm.ii.
VISTA la nota prot.n. 4955 del 25/01/2024con la quale il Proponente trasmette Sollecito del PIC.
VISTA la nota prot.12723 del 28/02/2024 con la quale il proponente trasmette RICORSO AL TAR SICILIA - CATANIA CON RELATIVA PROCURA ALLE LITI, con oggetto “Ricorso al T.A.R. ai sensi ex. art. 31 e 117
C.P.A. - pendente presso il Tribunale amministartivo Regionale Catania.”
PARERI RILASCIATI DAGLI ENTI
(i) Nota dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio 8 – Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermia prot. n.31369 del 01/10/2021 assunta al prot. ARTA del n. 66857 del 04/10/2021 con la quale si comunica che “Dall'esame della documentazione pervenuta, dagli accertamenti eseguiti sul progetto e sulla documentazione agli atti di questo Ufficio, non è emersa alcuna interferenza con attività relative a titoli minerari per la ricerca o la coltivazione di Idrocarburi e risorse geotermiche di competenza dello scrivente Servizio; In relazione a quanto sopra questo Ufficio comunica, il proprio nulla osta….”
(ii) Nota dell’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità – Dipartimento Regionale dell’Energia – Servizio X – Attività tecniche e risorse minerarie prot. n.35135 del 28/10/2021 assunta al prot. ARTA del n. 73827del 28/10/2021 con la quale si comunica che “nulla osta da parte di questo Servizio all'accoglimento della richiesta in argomento, per quanto attiene esclusivamente agli aspetti minerari citati. Per quanto riguarda eventuali interferenze con attività minerarie di competenza dell'Ufficio regionale Idrocarburi e Geotennia (URIG), compresi gli oleodotti ed i metanodotti, il relativo nulla osta potrà essere direttamente reso dal Servizio 8 - URIG.”
(iii) Nota del Consorzio di Bonifica Catania- Mandatari o del Consorzi o Ben. Sicilia Orientale prot. n.0017083 del 13/12/2021 assunta al prot. ARTA del n. 84512del 15/12/2021 con la quale si comunica che “Nulla osta condizionato”
(iv) Nota del MISE- Ministero dello sviluppo Economico- Direzione Generale per i Servizi di Comunicazione Elettronica di Radiodiffusione e Postali- ex Divisione XIV- Ispettorato Territoriale Sicilia – DGAT-Settore 3° •Reti e servizi di comunicazione elettronica nel settore telefonico prot. n.28696 del 25/02/2022 assunta al prot. ARTA del n. 11530del 25/02/2022 con la quale si comunica che “NULLA OSTA ALLA COSTRUZIONE”
(v) Nota di TERNA prot. n.201800348 del 26/05/2022 assunta al prot. ARTA del n. 51170 del 07/07/2022 con la quale si comunica benestare al progetto.
(vii) Nota dellaCittà Metropolitana di Cataniaprot. n.4486 del 26/01/2023 assunta al prot. ARTA del n. 6264 del 01/02/2023 con la quale si comunica che “…Per quanto di competenza di questo Ufficio, nel prendere atto del contenuto negli elaboratiprogettuali esaminati, in linea preventiva, non si ravvisano elementi ostativi al rilascio della successivaconcessione, per i lavori di cui in oggetto.Resta inteso che le opere da realizzare lungo le strade di questo Ente dovranno rispettare lenorme contenute nel Codice della Strada e del Regolamento della Città Metropolitana di Xxxxxxx.Xx presente viene rilasciato senza pregiudizio per i diritti dei terzi, e fatti salvi i poteri che laLegge attribuisce ad altri Organi, non costituisce titolo per l’esecuzione dei suddetti lavori, restandogli stessi subordinati all’acquisizione preventiva della concessione, a seguito di regolare istanzacompleta di tutti gli elaborati di rito.Per l’adozione del presente atto non sussistono ipotesi, anche potenziali di conflitto di interessi, ai
sensi di quanto prescritto dall’articolo n° 6 bis della L. n. 241/1990 e dell’art. 7 del D.P.R. n. 62/2013.
(viii) Nota dellaSoprintendenza dei Beni culturali di Catania prot. n.42446 del 14/02/2023 assunta al prot. ARTA del n. 10077 del 14/02/2023 con la quale si comunica che “…si procede all'approvazione del progetto con le seguenti prescrizioni:nelle aree a rischio alto e medio-alto si prescrivono saggi preventivi con utilizzo di metodo stratigrafico disposti 50metri di distanza con una profondità di due metri e trenta ed una larghezza di 6 metri per 6metri, con la possibilità di variante del progetto nel caso di rinvenimenti, nelle aree a rischio medio si prescrivono saggi preventivi con utilizzo di metodo stratigrafico disposti a 70 metri di distanza con una profondità di due metri e trenta ed una larghezza di 6 metri per 6 metri, con la possibilità di variante del progetto nel caso dirinvenimenti.Per le restanti aree si prescrive la presenza costante dell'archeologo per tutto il tracciato.Le attività di scavò dovranno essere seguite da archeologi incaricati dalla ditta esecutrice dei lavori scelti dall'albo del MIBACT con la direzione scientifica di questa unità xxxxxxxxx.Xx ditta è tenuta ad inviare un piano di indagini archeologiche a questa Soprintendenza."Questa Unità Operativa di Base S14.3 Sezione per i Beni Paesaggistici e Demoetnoantropologici, tenuto conto delle considerazioni esposte in sede di CDS, dichiara l'inesistenza di criticità rispetto all'istanza in oggetto, e rilascia l'autorizzazione paesaggistica ai sensi dell'art. 142 del DLgs 42/04 e s.m.i. alle condizioni sopra espresse dall'Unità operativa di base S14.4 - Sezione per i beni archeologici e prescrive che l'attraversamento del corso d'acqua da parte del cavidotto, sia effettuato tramite TOC.”
(ix) Nota delComando Provinciale Vigili del Fuoco di Cataniaprot. n.8778 del 30/03/2023 assunta al prot. ARTA del n. 22662 del 31/03/2023 con la quale si comunica che “…parere di conformità favorevole”
(x) Nota dellaCittà Metropolitana di Cataniaprot. n.26967 del 13/04/2023 assunta al prot. ARTA del n. 26598 del 14/04/2023 con la quale si comunica che “Per quanto di competenza di questo IV Servizio - II Dipartimento, per le opere da realizzare nel territorio della Città Metropolitana di Catania con la presente si esprime, sotto il profilo della compatibilità ambientale,PARERE FAVOREVOLE. Per la mitigazione degli effetti negativi prodotti dalla
esecuzione delle opere in progetto, dovranno essere messe in atto tutte le attenzioni e cautele già richiamate nello Studio di Impatto Ambientale..”
(xi) Nota di ARPA SICILIAprot. n.20990 del 26/05/2023 assunta al prot. ARTA del n. 30988 del 03/05/2023 con la quale si comunica Parere Favorevole con Codizioni
(xii) Nota dell’ Ufficio del Genio Civile di Cataniaprot. n.97132 del 10/07/2023 assunta al prot. ARTA del n. 54985 del 18/07/2023 con la quale si comunica “questo ufficio esprimeparere favorevole di fattibilità ai sensi del D.M. 17/01/2018 (art. 6 par. 12fattibilità di opere su grandi aree) al progetto inargomento nell’ambito della Procedura di VIA in argomento.”
(xiii) Nota del Consorzio di Bonificaprot. n.15628 del 25/09/2023 assunta al prot. ARTA del n. 70450 del 25/09/2023 con la quale si comunica “Per tutto ciò, xxXxxxx Xxxx rimane condizionato in attesa di conoscere la soluzione delle interferenzeda approvare e successivamente di ricevere la dichiarazione di "manleva sottoscritta dal legale rappresentate, afferente ad eventuali danni patrimoniali agli impianti di Vs.pertinenza derivanti da allagamenti causati da straripamenti di valloni/fossi e/o rotture degli impianti irrigui consortili" .
LETTO il “PII” di questa CTS n. 164 del 02/09/2022
LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente per il tramite del Portale della Regione Siciliana a seguito del PII:
RS06ADD0041I8.pdf Lettera intenti coltivazione terreni RS06EPD0019S8.pdf Layout impianto Iron 1 RS06EPD0020S8.pdf Layout impianto Iron 5 RS06EPD0021S8.pdf Layout impianto Iron 6 RS06EPD0046S8.pdf Cabina di trasformazione RS06EPD0047S8.pdf Cabina di raccolta RS06EPD0048S8.pdf Cabina di servizio
RS06EPD0059S8.pdf Carta della Visibilità, componenti del paesaggio e layout produzione RS06EPD0070S8.pdf Piano Paesaggistico - Regime di tutela e layout produzione RS06EPD0074S8.pdf Rete ecologica e layout produzione
RS06EPD0077S8.pdf Carta Natura Fragilità ambientale e layout produzione RS06EPD0078S8.pdf Carta Natura Pressione antropica e layout produzione RS06EPD0079S8.pdf Carta Natura Sensibilità ecologica e layout produzione RS06EPD0080S8.pdf Carta Natura Valore ecologico e layout produzione RS06EPD0090I8.pdf Carta della Visibilità su beni paesaggistici e layout produzione RS06EPD0091I8.pdf Carta di analisi della visibilità cumulata a 10 km RS06EPD0092I8.pdf Carta morfologia, infrastrutture e reti
RS06EPD0093I8.pdf IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - prima tavola
RS06EPD0094I8.pdf IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - seconda tavola
RS06EPD0095I8.pdf IRON 5-6 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali RS06EPD0096I8.pdf Tipici scavi e fondazioni
RS06EPD0097I8.pdf Tavola illuminazione RS06EPD0098I8.pdf Dettaglio recinzione per passaggio fauna RS06REL0009S8.pdf Relazione paesaggistica RS06REL0021I8.pdf Studio idrogeologico e idraulico RS06REL0022I8.pdf Analisi componenti tecnologiche RS06REL0023I8.pdf Gestione rifiuti
RS06REL0024I8.pdf Impianto illuminazione RS06REL0025I8.pdf Piano di cantieramento RS06REL0026I8.pdf Fotosimulazioni RS06REL0027I8.pdf Relazione Geomorfologica
RS06EPD0099I8.pdf Tavola con indicazione del piano colturale RS06REL0014S8.pdf Relazione di agrivoltaico
RS06REL0018S8.pdf Piano di monitoraggio ambientale RS06SIA0001S8.pdf Studio di impatto ambientale
RS06REL0019I8.pdf Documento di risposta alla richiesta di integrazioni formulata con P.I.I. C.T.S. n. 164/2022 del 02/09/2022
RS06IST0009I8.pdf File istanza
CONTRODEDUZIONI DEL PROPONENTE ALLE CRITICITA’ RISCONTRATE NEL PARERE ISTRUTTORIO INTERMEDIO
Criticità 1 –“La valutazione di coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto a tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione presi in considerazione dal proponente – ivi compresi quelli esaminati nella documentazioni in atti - deve indicare specificatamente le caratteristiche e la tipologia dell’area di riferimento (secondo la classificazione operata da ciascun piano o programma esaminato), evidenziando altresì vincoli e prescrizioni - contenute nella parte riguardante i regimi normativi di ciascun piano o programma, nelle NTA o altro atto equivalente – riferibili alla tipologia di area su cui ricade l’intervento e rappresentando esplicitamente i rapporti di coerenza del progetto rispetto al quadro prescrittivo e vincolistico desumibile dai regimi normativi di ciascun strumento di pianificazione.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il proponente in in riscontro alla criticità n.1 ha dettagliato nel quadro programmatico del SIA la coerenza dell’intervento con i tutti gli strumenti di pianificazione e programmazione.
Vedasi Elaborato:
- RS06SIA0001S8 Studio di impatto ambientale (capitolo 7.2.1.1)
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.1 è superata
Criticità 2 -“La descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità dell’Interventorispetto agli strumenti di pianificazione e programmazione deve essereestesa anche alle aree che saranno interessate dalla linea di connessione.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il proponente specifica che “Le analisi di coerenza redatte in fase di SIA e tutte le cartografie presentate interessano anche tutte le opere connesse compresa la linea di connessione, come evidenziato nelle cartografie redatte fuori testo, codici RS06EPD0090I8, RS06EPD0091I8, RS06EPD0092I8, RS06EPD0059S8, RS06EPD0070S8, RS06EPD0074S8, RS06EPD0077S8, RS06EPD0078S8, RS06EPD0079S8, RS06EPD0080S8, RS06EPD0060A0, RS06EPD0063A0, RS06EPD0064A0, RS06EPD0065A0, RS06EPD0066A0,RS06EPD0067A0, RS06EPD0068A0, RS06EPD0069A0, RS06EPD0071A0, RS06EPD0081A0,RS06EPD0082A0,RS06EPD0083A0, RS06EPD0084A0, RS06EPD0085A0
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.2 è superata
Criticità 3 –“Con specifico riferimento ai regimi normativi previsti dal PianoPaesaggistico, occorre documentalmente chiarire – tramite appositoelaborato che evidenzi il layout dell’impianto (dal quale si evinca anchela puntuale collocazione dei pannelli e delle altre componentidell’impianto, ivi comprese quelle di connessione) in sovrapposizionerispetto alla configurazione dei Paesaggi Locali interessati(evidenziando i sottosistemi per i quali è previsto uno specifico livello ditutela) nonché attraverso una relazione integrativa – la coerenza delprogetto dell’intervento, in ogni sua fase, rispetto alle prescrizioniriferite ai diversi livelli di tutela e agli obiettivi di tutela e valorizzazionecontemplati per i diversi PPLL nonché relativamente alla presenza divincoli paesaggistici ovvero rispetto alle ulteriori prescrizioni conferenticontenute nel suddetto Piano..”
Vedasi Elaborato:
- RS06SIA0001S8 Studio di impatto ambientale (capitolo 7.2.1.2)
- RS06EPD0070S8 Piano Paesaggistico - Regime di tutela e layout produzione
- RS06EPD0019S8 Layout impianto Iron 1
- RS06EPD0020S8 Layout impianto Iron 5
- RS06EPD0021S8 Layout impianto Iron 6
CONSIDERATO E VALUTATO che in relazione alla criticità n. 3, il Proponente ha rilevato che:“è stato redatto l’elaborato richiesto (codice RS06EPD0070S8)che evidenzia il layout dell’impianto, dal quale si evince la puntuale collocazione dei pannelli e delle altre componenti dell’impianto, ivi comprese quelle di connessione, in sovrapposizione rispetto alla configurazione dei Paesaggi Locali interessati. L’elaborato evidenzia i sottosistemi per i quali è previsto uno specifico livello di tutela e la coerenza del progetto, in ogni sua fase, rispetto alle prescrizioni riferite ai diversi livelli di tutela e agli obiettivi di tutela e valorizzazione contemplati per i diversi PPLL nonché relativamente allapresenza di vincoli paesaggistici ovvero rispetto alle ulteriori prescrizioniconferenti contenute nel suddetto Piano.
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 3 è superata
Criticità 4 - “Relativamente alla disamina degli strumenti di pianificazione energetica,gli elaborati prodotti non specificano se gli obiettivi programmati inordine alla produzione energetica tramite FER risultano già raggiunti inambito regionale.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alla criticità n.4, ha specificato che “Si precisa che oltre gli obiettivi descritti nel Piano EnergeticoRegionale, ad oggi sono vigenti anche gli obiettivi del PNRR, PNIEC, delprotocollo di Kyoto, della convenzione di Parigi, etc.Sulla base di quanto rilevato ad oggi, dall’analisi di tutti gli strumenti diprogrammazione e pianificazione in campo energetico e di tutti gli accordiinternazionali ed europei che il Governo ha sottoscritto, risulta chiaramenteche gli obiettivi programmati in ordine alla produzione energetica da FER,sono ben lontano dall’essere raggiunti.”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 4 è superata
Criticità 5 – “Occorre produrre una, o più, rappresentazione cartografica su scala adeguata nella quale deve essere adeguatamente segnalata la presenza, nell’area di progetto nonché nelle aree limitrofe, di eventuali bacini idrici, impluvi, beni paesaggistici, muretti a secco, edifici rurali, beni monumentali, manufatti ecc. nonché delle interferenze segnalate dal Consorzio 9 con le infrastrutture irrigue lineari e/o puntuali.”
Vedasi Elaborato:
- RS06EPD0093I8IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - prima tavola
- RS06EPD0094I8IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali ruraliseconda tavola
- RS06EPD0095IIRON 5-6 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali
- RS06REL0021I8Studio idrogeologico e idraulico
CONSIDERATO E VALUTATO che il proponente in relazione alla criticità n.5 afferma che “La risposta a questa richiesta è visibile nell’elaboraticartografici codici RS06EPD0093I8, RS06EPD0094I8 e RS06EPD0095I8.All’interno dell’area di proprietà relativamente al:1) sottocampo IRON 1, sono presenti: quattro fabbricati diruti, duesentieri rurali, due filari di ulivi, cinque impluvi, nove bacini ed unacondotta a cielo aperto.2) sottocampo IRON 56,sono presenti: sei fabbricati, in parte diruti, duebacini, due condotte a cielo aperto, ed un sentiero agricolo.Per quanto riguarda gli impluvi, ci si è distanziati 10 metri sulla basedell’analisi della CTR e degli approfondimenti effettuati tramite relazioneidraulica, documento codice RS06REL0021I8 in cui sono riportati i dettaglidi posizionamento del sistema di laminazione ed i dettagli costruttivi dellostesso.Per quanto riguarda i bacini si è mantenuta una fascia di 10 metriattorno, delle stesse caratteristiche della fascia di mitigazione, nella qualenon si sono previste opere di impianto.Tutti i fabbricati rurali, i sentieri rurali, i filari di ulivi ed i muretti asecco, laddove presenti, sono stati o esclusi dall’area di impianto osalvaguardati, rispetto alle opere da realizzare.”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 5 è superata
Criticità 6 – “Occorre indicare puntualmente la quantificazione del materiale scavato,tendo conto di tuttele lavorazioni comprese nel progetto, ivi compresequelle afferenti alla realizzazione delle connessioni per l’allacciamentoalla rete. Si chiede in particolare di integrare – ove occorra ilprogettocon il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, con i contenutiprevisti dal DPR 120/2017 anche preliminare, ove sussistano lecondizioni per l’applicazione dell’art.24 del D.P.R. citato..”
CONSIDERATO E VALUTATO In merito alla criticità n. 6, il proponente, in riscontro al PII, ha affermato che “In fase di avvio della procedura di PAUR è stato prodotto il Piano Preliminare di utilizzo delle Terre e Rocce da Scavo ai sensi dell’art.24 del DPR 120/2017 ed in piena coerenza con quanto indicato nella norma sulla redazione di tale documento. In risposta a tale richiesta si allega la tabella con tutti i volumi di scavo ivi comprese quelle afferenti alla realizzazione delle connessioni per l’allacciamento alla rete.
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la
criticità n.6 è superata
Criticità 7 – “Deve essere trasmesso/adeguato
il Piano di Monitoraggio Ambientaleredatto in conformità alle linee guida nazionali per i progetti sottopostia VIA del MATTM ora MITE.”
CONSIDERATO E VALUTATO In merito alla criticità n. 7, il proponente, in riscontro al PII, ha prodotto il nuovoelaboratoRS06REL0018S8. Il PMA è stato redatto in conformità alle linee guida nazionaliper i progetti sottoposti a VIA del MATTM ora MASE.
- RS06REL0018S8Piano di monitoraggio ambientale
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.7 è superata
Criticità 8 – “È necessario produrre un’adeguata rappresentazione cartografica del layout dell’impianto in sovrapposizione con la Carta Sensibilità Ecologica, la Carta Pressione Antropica, la Carta Rete Ecologica, la Carta Fragilità Ambientale, e la Carta Valore Ecologico (presenti nel geo-portale Sicilia), rappresentando, altresì, a fronte delle caratteristiche risultanti dalle predette Carte, idonei elementi valutativi al fine di dimostrare l’assenza di significativi impatti rispetto alle componenti interessate.”.
CONSIDERATO E VALUTATO che dall’analisi eseguita dal Proponente in relazione alla criticità n.8 ha prodotto i seguenti elaborati:
- RS06EPD0079S8 Carta Natura Sensibilità ecologica e layout produzione
- RS06EPD0078S8 Carta Natura Pressione antropica e layout produzione
- RS06EPD0074S8 Rete ecologica e layout produzione
- RS06EPD0077S8 Carta Natura Fragilità ambientale e layout produzione
- RS06EPD0080S8 Carta Natura Valore ecologico e layout produzione
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 8 è superata
Criticità 9 – “E’necessario fornire un puntuale dimensionamento dei mezzi di trasporto (anche per l’approvvigionamento idrico) e dei macchinari di cantiere (e delle relative caratteristiche emissive) coinvolti nella fase di realizzazione dell’opera. Ferma l’esigenza di rappresentare preliminarmente i livelli ante operam in relazione alle componenti ambientali interessate (ad es. atmosfera, rumore, traffico), deve essere rappresentato l’impatto specifico connesso alla presenza di tali mezzi, verificando altresì se le emissioni prodotte - unitamente alle ulteriori emissioni legate a ciascuna componente ambientale (ad es. polveri, in caso di atmosfera) - siano contenute entro i limiti previsti dalla normativa vigente o dalla pianificazione di settore in relazione a ciascuna componente ambientale, tenendo conto dell’eventuale presenza di recettori sensibili che devono comunque essere segnalati.”
CONSIDERATO E VALUTATO che dall’analisi eseguita dal Proponente in relazione alla criticità n.9 il Proponente ha affermato che “Si è redatto il Piano di Cantierizzazione, documento codice RS06REL0025I8, nel quale si è dato una puntuale descrizione delle attività di cantiere, del dimensionamento dei mezzi di cantiere, nonché specifica analisi delle componenti ambientali atmosfera, rumore, suolo, sottosuolo ed acque. Dall’analisi di tale documento si può evincere come gli impatti siano, intrinsecamente e/o grazie alle azioni intraprese, nulli o ridotti e comunque contenuti entro i termini di xxxxx.Xx tal senso si ricorda che nel capitolo 7.6.1 del SIA era stata giàeseguita una valutazione sia della produzione di polveri che dell’impattoacustico causato dai mezzi di cantiere, giungendo alla conclusione chequesti sono del tutto trascurabili.Per quanto riguarda i mezzi di trasporto, come indicato nel documentopiano di cantierizzazione, codice RS06REL0025I8, siprevede un numero di 120 mezzi di trasporto/macchinari di cantiere a variotitolo coinvolti nelle attività, durante il periodo di realizzazione di 18 mesi,come ivi descritto; un numero del tutto trascurabile in termini di modificadello stato della qualità dell’aria e del clima acustico ex ante.
- RS06REL0025I8 Piano di cantieramento
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.9 è superata
Criticità 10 – “Occorre produrre specifica documentazione tecnica atta a: (i) dimostrare, tramite apposita relazione, il rispetto dei limiti indicati dalla normativa in vigore per l’elettromagnetismo, tenendo conto di tutti i recettori sensibili lungo il percorso del cavidotto / elettrodotto; (ii) descrivere le quantità e le tipologie di rifiuti prodotti durante la fase di costruzione, esercizio e dismissione del progetto e le specifiche modalità di recupero previste; (iii) rappresentare la fonte di approvvigionamento e le stime di fabbisogno della risorsa idrica nelle diverse fasi di cantiere, esercizio e dismissione; (iv) fornire dettagli in merito al sistema di illuminazione dell’area oggetto dell’intervento, assicurando l’utilizzo di soluzioni tecniche al fine di limitare l’eccessivo inquinamento luminoso della stessa.”
CONSIDERATO E VALUTATO che dall’analisi eseguita dal Proponente in relazione alla criticità n.10 il Proponente ha prodotto i seguenti elaborati:
- RS06REL0023I8 Gestione rifiuti
- RS06REL0014S8 Relazione di agrivoltaico
- RS06REL0024I8 Impianto illuminazione
- RS06SIA0001S8 Studio di impatto ambientale
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 10 è superata
Criticità 11 – “Occorre fornire apposita relazione recante l’analisi dell’impatto visivo, integrando ove occorra la documentazione prodotta con idoneo report fotografico dell’area d’intervento effettuato da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici, accompagnata altresì da: (i) carta dell’intervisibilità su base topografica ove riportare oltre all’impianto anche i beni di cui al D.Lgs. 42/2004, i centri abitati e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio (costa, punti panoramici ecc..);
(ii) rappresentazione dello stato attuale dell’area d’intervento effettuata attraverso ritrazioni fotografiche
“a volo d’uccello”, da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici; (iii) planimetria a scala adeguata con indicati i punti da cui è visibile l’area di intervento; (iv) cartografia a scala adeguata che evidenzi le caratteristiche morfologichedei luoghi, la tessitura storica del contesto paesaggistico, il rapporto con le infrastrutture, le reti esistenti naturali e artificiali; (v) planimetria a scala adeguata, che riveli la presenza degli elementi costitutivi del paesaggio nell’area di intervento; (vi) rendering fotografico che illustri la situazione ante e post operam su immagini reali ad alta definizione in riferimento a punti di vista significati.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente ha prodotto i seguenti elaborati:
- RS06REL0009S8 Relazione paesaggistica
- RS06EPD0090I8 Carta della Visibilità su beni paesaggistici e layout produzione
- RS06EPD0091I8 Carta di analisi della visibilità cumulata a 10 km
- RS06EPD0059S8 Carta della Visibilità, componenti del paesaggio e layout produzione
- RS06SIA0001S8 Studio di impatto ambientale (Cap.7.2.2.3)
- RS06REL0026I8 Fotosimulazioni
- RS06EPD0090I8 Carta della Visibilità su beni paesaggistici e layout produzione
- RS06EPD0092I8 Carta morfologia, infrastrutture e reti
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.11 è superata
Criticità 12 – “Occorre produrre/integrare appositi elaborati, a scala adeguata, dai quali sarà comunque possibile evincere: (i) il disegno di coerenza della fascia perimetrale arborea posta al margine dell’impianto con il contesto circostante e il pattern del paesaggio di riferimento; (ii) l'ampiezza e l'uniformità della fascia di mitigazione che non dovrà essere inferiore a 10 metri; (iii) la regolarità dell'allineamento al fine di armonizzare il disegno del tessuto antropico colturale; (iv) la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti nel rispetto della tessitura agraria e degli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici); (v) il posizionamento della fascia arborea al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico. In particolare la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti dovranno il più possibile rispettare la tessitura agraria e gli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici) o i limiti derivanti da vincoli normativi (es. 150 metri dai corsi d’acqua) e non i perimetri delle particelle catastali che definiscono segni astratti e non fisici del contesto di riferimento e impatto dell’intervento.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente in relazione alla criticità n.12 ha affermato che “Le aree di impianto si inseriscono all’interno del contesto antropico/naturale, nel rispetto degli elementi esistenti, per cui la forma ed il perimetro delle varie aree si integrano all’interno di questo contesto in maniera ottimale. Inoltre, si è mantenuta una fascia di mitigazione di dieci metri al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico, si sono rispettati i vincoli normativi, quali, ad esempio i 150 metri dai corsi d’acqua vincolati, nonché il rispetto degli elementi naturali ed antropici presenti (bacini, impluvi, fabbricati rurali, sentieri naturali, filari di ulivo, e muri a secco). Come riportato al paragrafo 5.3.6. della Relazione Agrivoltaica (Codice RS06REL0014S8), nelle aree esterne agli impianti (aree di mitigazione e quelle sottoposte a vincoli ma suscettibili di coltivazione) verranno poste a dimora piante arbustive officinali autoctone (alloro, rosmarino e salvia) e piante arboree da frutto tipiche della Piana di Catania (agrumi, olivo e melograno) individuate anche in funzione del loro potenziale nettarifero e pollinifero in modo da sostenere oltre le loro produzioni specifiche, sia l’attività dei pronubi che la produzione di miele e degli altri prodotti dell’apiario stanziale. Per il dettaglio di ciò si rimanda alle tavole codice RS06EPD0099I8 ed al capitolo 7.2.4 del SIA aggiornato”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 12 è superata
Criticità 13 – “Occorre produrre un apposito studio idrogeologico e idraulico – o comunque integrare la documentazione già prodotta- finalizzato:(i) a comprendere in maniera dettagliata e pgli effetti degli impianti sull’assetto idraulico-idrogeologico tenendo conto dell’esigenza di garantire il principio dell'invarianza idraulica e idrologica di cui al DPCM del 7 marzo 2019, con specifico riferimento alla norme
di attuazione del Piano di Gestione Rischio Alluvioni, ed evidenziando, ove occorre, le eventuali misure di mitigazione previste a tale fine. Rispetto a tali profili lo studio dovrà prevedere, in generale, gli interventi idonei e compatibili con l’assetto idrogeologico dell’area vasta e dell’area con metodi e tecniche anche richiamati dal D.D.G. 102 del 23/6/2021 emanato congiuntamente dalla DRU e dall’Autorità di Bacino della Regione Siciliana;(ii) ad analizzare e proporre misure mitigative in considerazione del decadimento delle permeabilità del suolo, a seguito della nuova destinazione (riduzione della ritenuta idrica e dell’evapotraspirazione; riduzione dei tempi di corrivazione delle acque superficiali; riduzione della infiltrazione efficace a detrimento dell'alimentazione della falda idrica);(iii) a rappresentare le soluzioni ipotizzate per attenuare/ridurre al massimo un eventuale veloce drenaggio delle acque meteoriche verso i fossi di guardia eventualmente previsti.(vi) Prevedere eventuali bacini (di contenimento e/o assorbimento) e/o trincee di laminazione, strategicamente dislocati per facilitare l'infiltrazione controllata delle acque all'interno dell'area progettuale..”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in riscontro alla criticità n.13 afferma quanto segue:”Il sito di progetto è perfettamente coerente con il PAI idraulico e con il PRGRA essendo al di fuori di qualunque area a rischio o pericolosità idraulico di qualunque livello. E’stato redatto uno studio idraulico elaborato codice RS06REL0021I8. Il progetto non interferisce in alcun modo sull’assetto idraulicoidrogeologico del sito. Il terreno sarà soggetto ad attività agricole e quindi la permeabilità dei terreni sarà garantita. In aggiunta a tutto questo si è previsto un sistema di regimazione/laminazione delle acque piovane ad ulteriore beneficio di sicurezza.
Vedasi Elaborato:
- RS06REL0014S8 Relazione di agrivoltaico
- RS06REL0021I8 Studio idrogeologico e idraulico
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse dal proponente e Vista la nota prot.12919 del 25/05/2023 con la quale l’Autorità di bacino rilascia Autorizzazione Idraulica Unica la criticità n.13 è superata
Criticità 14 – “Devono essere prodotti: (i) allegati grafici (planimetria, profili, sezioni) relativi alle modifiche della morfologia (movimenti di terra, viabilità esistente e di progetto ecc.) corredati dal calcolo degli scavi e dei riporti; (ii) allegati grafici relativi alla modificazione della compagine vegetale; (iii) allegati grafici relativi alle modificazioni dello skyline naturale e antropico.”
CONSIDERATO E VALUTATO cheil Proponente ha afferma quanto segue: “La morfologia del terreno non sarà modificata, poiché vi saranno scavi di modesta entità, relativi a cavidotti, minima viabilità interna e cabine elettriche prefabbricateNel terreno allo stato attuale insistono principalmente seminativi, esuccessivamente saranno messe a dimora colture arbustive ed arboree nellafascia perimetrale di mitigazione e nelle aree vincolate ma suscettibili dicoltivazione che non modificheranno, se non in maniera del tuttotrascurabile, lo skyline naturale ed antropico.Sarannomesse a dimora specie arbustive autoctone (alloro, rosmarino, salvia), speciearboree da frutto tipiche della Piana di Catania (olivo, arancio, melograno) especie spontanee caratteristiche dell’area oggetto di intervento.. ”
CONSIDERATO E VALUTATO cheil Proponente ha prodotto i seguenti elaborati:
- RS06EPD0096I8 Tipici scavi e fondazioni
- RS06REL0014S8 Relazione di agrivoltaica (paragrafo 5.3.6)
- RS06EPD0099I8 Tavola con indicazione del piano colturale
- RS06REL0026I8 Fotosimulazioni
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.14 è superata
Criticità 15 – “Devono essere puntualmente indicati gli accorgimenti che saranno adottati nella fase di cantiere, esercizio e dismissione al fine di ridurre il rischio di contaminazione di suolo, sottosuolo e delle acque.”
CONSIDERATO E VALUTATO cheil Proponente ha afferma quanto segue: “Gli impatti potenziali sulla componente suolo, sottosuolo edelle acque, durante la fase di cantiere, esercizio e dismissione siattribuiscono all’utilizzo dei mezzi d’opera necessari alla movimentazione etrasporto di materiale e manodopera, nonché a strumentazione utile per lelavorazioni e di xxxxxxxx.Xx fa quindi esclusivo riferimento ad eventuale sversamento di olii e/oidrocarburi; se del caso, saranno previste misure di prevenzione e relativipiani di intervento rapidi per l’assorbimento di eventuali sversamentiaccidentali che potrebbero interessare il suolo.I moduli non saranno puliti con l'uso di xxxxxxxxxx.Xx precisa altresì che il rischio di sversamento, è maggiormente presentenelle fasi di cantiere e dismissione, piuttosto che nella fase di esercizio, cheperò, è decisamente più protratta nel tempo rispetto alle prime xxx.Xx può quindi asserire che il rischio è remoto ed è concretamentegestito attraverso procedure specifiche, garantendo la completa sicurezzain relazione ai rischi paventati.
Vedesi Elaborato
- RS06REL0023I8 Gestione rifiuti
- RS06REL0025I8 Piano di cantieramento
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.15 è superata
Criticità 16 – “Occorre approfondire l’analisi della vulnerabilità geomorfologica dell'area e della presenza di forme e processi geomorfologici attivi o potenzialmente attivi, fornendo resoconto e rappresentazione analitica ed esaustiva di tale vulnerabilità attraverso approfondimenti geologici e geotecnici..”
Vedesi Elaborato
- RS06REL0027I8 Relazione Geomorfologica
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in riscontro alla criticità n.17ha prodotto l’aggiornamento dello studio geomorfologico come richiesto le cui conclusioni confermano in pieno le valutazioni sugli impatti alla componente “Territorio” già presenti nello SIA.
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.16si ritiene superata
Criticità 17 – “Occorre produrre adeguati approfondimenti in merito al consumo di suolo, considerando anche la superficie occupata dalla stazione elettrica e/o interventi connessi, rapportandolo ai dati forniti da ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suolo in Sicilia Monitoraggio nel periodo 2017-2018”, ed eventualiaggiornamenti, ciò al fine di evitare che l’intervento generi - insieme agli altri interventi della stessa tipologia e natura e realizzati/programmati in aree prossime - l’alterazione, sistematica e continuativa, dei caratteri specifici delle aree agricole e del paesaggio rurale e conflitti con gli obiettivi e gli indirizzi di conservazione e tutela del suolo e del paesaggio attivi e vigenti; l’analisi riferita al consumo di suolo deve contenere almeno, per un raggio di 10 Km, il rapporto tra superficie territoriale considerata e le superfici occupate degli impianti fotovoltaici esistenti, autorizzati e in fase di istruttoria/autorizzazione.”
CONSIDERATO E VALUTATO che in merito alla criticità n. 18, il proponente, in riscontro al PII, ha affermato quanto segue” Gli impianti presenti/autorizzati/in xxx xxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxx xxx 00 xx xx xxxxxx dall’impianto, alla data dipresentazione del progetto IRON, sono:
-136 cod. proc. SG PROGETTI UNO S.R.L.
-170 cod. prod. SUNCORE 5 AMARANTO 3 SRL.
-213 cod. proc. EUROSUN SICILY 3 S.R.L.
-214 cod. proc. EUROSUN SICILY 3 S.R.L.
-278 cod. proc. Big Fish srl.
-849 cod. proc. LUMINORA XXXXXXX X.X.X. (XXX XXXXXXXXX.X.X.)
-0000 cod. proc .IBVI 8 S.R.L.
-1024 cod. proc. ITS MEDORA S.R.L.
-1025 cod. proc. LENERGIE RINNOVABILI S.R.L.
- 1026 cod. proc. LENERGIE RINNOVABILI SRL.
-1047 cod. proc. SONNEDIX XXX XXXXXXXXX X.X.X.
-0000 cod. proc. NEXTA BEL S.R.L.
-1117 cod. proc. SONNEDIX XXX XXXXX X.X.X.
-0000 cod. proc. ENEL GREEN POWER SOLAR ENERGY S.R.L.
- 1225 cod. proc. RAMACCA SOLAR S.R.L.
-1230 cod. proc. FALCK RENEWABLES SICILIA S.R.L.
-1237 cod. proc. ITS MEDORA S.R.L.
-1255 cod. proc. OVERSTAR S.R.L.
- 1309 cod. proc. ECOSOUND 1 S.R.L.
-1327 cod. proc. SONNEDIX SANTA XXXX S.R.L.
-1335 cod. proc. SERRALUNGA FV S.R.L.
-1444 cod. proc. ACCIONA ENERGIA GLOBAL ITALIA S.R.L.
-1511 cod. proc. SCS SVILUPPO 2 S.R.L.
-1534 cod. proc. ACCIONA ENERGIA GLOBAL ITALIA S.R.L.
In funzione del cumulo con altri impianti presenti nel raggio di 10 km,si premette che l’area impermeabilizzata dovuta al nostro progetto è, inrelazione alla problematica del consumo di suolo e della lotta alladesertificazione, nel concreto circa 2,08 ha (cabine, manufatti impianti, SSE,ect) su una superficie di proprietà pari a circa 104 ha pari a solo il 2%dell’intera area interessata dal progetto e, quindi, non vi sarà alcun impattonegativo sulla lotta alla desertificazione, perché:-tutte le aree non utilizzate per l’istallazione delle cabine elettriche e la realizzazione della viabilità (aree verdi perimetrali, spaziinterfilari ed aree intercluse) saranno oggetto in generale di attività agricola biologica e di periodica rizollatura che garantirà ilmantenimento o ilmiglioramento delle attuali caratteristiche dipermeabilità dei terreni.-la realizzazione dell’impianto anche per quanto riguarda le areeoccupate dai pannelli fotovoltaici non crea nessuna occupazionedi suolo. L’irraggiamento solare sul terreno sotto i moduli è del 30% circainferiore rispetto al campo agricolo di riferimento (senza pannelliFV), quindi la temperatura del suolo è più bassa e la terra piùumida e xxxxxx.Xx ritiene pertanto che l’impianto agro voltaico, per le sueintrinseche caratteristiche di produzione dell’energia, per la disposizione, il distanziamento e l’altezza dei pannelli, per lasuperficie occupata, in relazione agli ampi spazi aperti che locircondano, per le caratteristiche microclimatiche, in particolarela ventosità, sia per la presenza della fascia perimetrale verdenon possa costituire un impatto per la biodiversità presente, néper l’occupazione di suolo, anche in relazione a quanto diremonel seguito.”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 17 è superata
Criticità 18 – “Occorre produrre uno studio – considerando anche la superficie occupata dalla stazione elettrica e/o interventi connessi, rapportandolo ai dati più aggiornati pubblicati da ARPA Sicilia sul monitoraggio del Consumo di suolo in Sicilia” e corredato dai necessari elaborati grafici - che fornisca, almeno su scala provinciale (e con specifica indicazione dei dati riferibili ai singoli Comuni), un’adeguata rappresentazione dell’indice di consumo di suolo occupato da impianti da FTV esistenti/autorizzati riferito:
(i) sia al rapporto tra superficie di suolo “consumato” e superficie territoriale complessiva; (ii) sia al consumo di territorio per abitante insediato.”
CONSIDERATO E VALUTATO che in merito alla criticità n. 19, il proponente, in riscontro al PII, ha affermato quanto segue: “Al di là degli effetti benefici che un impianto fotovoltaico ha sulla fertilità dei suoli occupati e sulla biodiversità si deve sottolineare che lastessa pubblicazione ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suoloin Sicilia Monitoraggio nel periodo 20172018”dimostra come il sitoprescelto è ottimale per l’istallazione di un campo fotovoltaico in quanto:✓ l’altezza e il distanziamento dei trackers permettono l’insolamentodel suolo e l’assorbimento delle acque meteoriche e dell’umiditàmantenendo integre le caratteristiche di permeabilità dei suoli cheè comunque garantita dalla periodica rizollatura e lavorazione del
suolo che verranno eseguite sia nelle aree interfilari sia al di sottodei pannelli;✓ in relazione alla pubblicazione dell’ARPA citata si evidenzia chei campi fotovoltaici sono inseriti tra le attività di consumo di suoloreversibile e, quindi, già la stessa ARPA, seguendo le linee guidadell’ISPRA, non considera la presenza di un campo
fotovoltaicocome un elemento che causa impatti irreversibili o che puòprovocare fenomeni di desertificazione. In ogni caso si tratta divalutazioni in via di aggiornamento e con le nuove tecniche direalizzazione dei campi fotovoltaici la direzione verso cui si va èquella di modificare anche questa tipologia di valutazione; in ognicaso si evidenzia che la provincia di Catania è caratterizzata dapercentuali di occupazione di suolo modeste (0,41 mq/ab/anno),con performance decisamente migliori della media nazionale ed ilComune di ramacca è caratterizzato da perfomance ancoramigliori visto che il consumo di suolo negli ultimi anni èpraticamente nullo, come si evince sempre dalla pubblicazione diARPA.Anche in relazione al rapporto tra superficie di suolo “consumato”e superficie territoriale complessiva la Provincia di Catania ed inparticolare il Comune di Ramacca hanno indici veramente bassi.✓ in relazione agli impatti cumulativi con altri progetti esistenti/autorizzati/in via di autorizzazione si può dire che in una vasta areadi raggio 10 km dai siti di interesse (436 kmq) sono presenti alcuniimpianti che complessivamente rappresentano una superficie lorda(aree impermeabilizzate, aree interessate dai pannelli ed areeinterfilari) pari a 17,75 kmq di cui aree impermeabilizzate pari acirca 0,355 kmq (estensione approssimativa ma in eccesso nonconoscendo l’esatta distribuzione delle aree impermeabilizzatedegli altri parchi (cabine, locali tecnici, stazioni di utenza, ect)), inogni caso percentuale minimale rispetto all’intera area studiata(0,0814%).Anche aggiungendo la porzione di area impermeabilizzataprevista dal nostro progetto la percentuale complessiva di areaimpermeabilizzata resta del tutto irrilevante.Per le motivazioni sopra esposte, l’impatto cumulativo relativoalla sottrazione di suolo è del tutto trascurabile.”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.18è superata
Criticità 19 – “Si chiede di considerare nello Studio di Impatto Ambientale gli effetti prodotti dal tipo di lavorazioni effettuate nella fase di cantiere e durante la manutenzione (diserbo e compattazione) nonché dalle condizioni di esercizio (ad esempio ombreggiamento pressoché costante del terreno) in relazione al mantenimento/incremento della fertilità dei suoli.”
CONSIDERATO che in relazione alle criticità n.20il Proponente chiarisce che: “Le attività durante la fase di cantiere sono ridotte ad un periodoestremamente limitato che non può causare, per la sua brevità ed intensitàlimitata, alcun effetto negativo tenuto conto che a fine lavori l’area sarà tuttasoggetta ad attività di rizzollatura ed aratura per la predisposizione delleattività agricole.Riguardo la fase di manutenzione e di gestione delle attività agricole,come riportato nei paragrafi 5.2. e 5.3. della Relazione Agrivoltaica (CodiceRS06REL0014S8), si evince chiaramente che la realizzazione del sistemaagrivoltaico migliorerà le condizioni di fertilità dei suoli rispetto allasituazione attuale. I criteri adottati per l’individuazione degli indirizziproduttivi da implementare all’interno del sistema agrivoltaico ‘IRON’ aifini dell’incremento della fertilità del suolo, comprendono infatti:- la meccanizzazione delle operazioni colturali attraverso l’impiegodi attrezzature leggere e di ridotte dimensioni per evitare lacompattazione del terreno;- la capacità di valorizzare le condizioni di riduzione dellaradiazione solare incidente (ombreggiamento e raffrescamento)che si creano al di sotto dei moduli fotovoltaici;- l’elevata capacità di adattamento e potenzialità produttiva dellespecie vegetali ed animali nel contesto pedoclimatico della Pianadi Catania;- l’influenza positiva sulla fertilità fisica, chimica e biologica delsuolo attraverso l’incremento del contenuto di sostanza organicadel terreno;- il mantenimento di una copertura vegetale sul terreno il più stabilepossibile nel tempo per impedire fenomeni di erosione edesertificazione del suolo (prato polifita permanente nelle aree diimpianto e colture di copertura nelle aree di mitigazione);- l’influenza positiva sull’incremento della biodiversità tellurica,della fauna selvatica e della flora spontanea;- l’adozione di un approccio agroecologico e di tecniche colturaliconservative e rigenerative della fertilità del suolo;- l’eliminazione degli input chimici di sintesi per la fertilizzazionedel suolo, per la difesa delle colture dalle avversità ambientali eparassitarie e per il controllo delle piante infestanti.”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.19 è superatacon le condizioni inserite nel dispositivo finale.
Criticità 20 – “Occorre attestare che nell’area oggetto dell’intervento non vi siano colture di pregio e non sussistano i divieti previsti dall’art. 10 della L. 353/2000, dalla L.R. 16/1996 e xx.xx. e ii. e dall’art. 58 della
L.R. del 04/2003.”
CONSIDERATO che in relazione alle criticità n. 21 il Proponente chiarisce che: “la dichiarazione sottoscritta dal xxxx. Xxxxx Xxxxxxxxxx, responsabile scientifico della Convenzione sottoscritta tra il Dipartimento diAgricoltura, Alimentazione e Ambiente dell’Università di Catania e lasocietà Falck Renewables Sicilia (Gruppo Falck Renewables) è allegata alla Relazione Agrivoltaica (Codice RS06REL0014S8).
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.20 è superata
Criticità 21 – “Occorre integrare la relazione agronomica per chiarire in maniera dettagliata e approfondita il rispetto delle condizioni previste per la realizzazione di impianti FER in aree agricole, con particolare riferimento alle previsioni di cui all’art. 16.4. del d.m. 10 settembre 2010, attestando espressamente altresì se nell’area di intervento sono presenti culture di pregio e/o specie tutelate.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente ha prodotto i seguenti elaborati:
- RS06REL0014S8 Relazione di agrivoltaico (Allegato 1)
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.21 è superata
Criticità 22 – “Deve essere chiarite -anche attraverso elaborati grafici - le modalità di utilizzo e gestione del sopra-suolo dell’area interessata dall’impianto, prevedendo in ogni caso che lo stesso sia mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento, e definendo altresì le modalità di intervento e manutenzione del soprasuolo mediante un adeguato piano colturale finalizzato a mantenere la fertilità dei terreni.”
CONSIDERATO che in relazione alla criticità n.23Proponente afferma che “gli indirizzi produttivi individuati al fine del mantenimento e dell’aumento della fertilità del terreno sono i seguenti:
1. coltivazione, nelle aree di impianto, di un prato permanente polifita irriguo costituito da specie a ciclo poliennale (sulla, trifoglio alessandrino tra le leguminose; loietto, festuca, dactylis tra le graminacee) da utilizzare come pascolo per l’allevamento estensivo semibrado di pecore da carne;
2. coltivazione, nelle aree di impianto, di specie erbacee a ciclo annuale secondo uno schema di rotazione biennale al fine di mantenere condizioni di elevata fertilità del suolo attraverso l’alternanza tra.colture miglioratrici foraggere e le specie ortive da pieno campo: a. colture ortive da pieno campo per il consumo fresco (carciofo, melone, anguria) e da industria (pomodoro); b. colture foraggere annuali per la produzione di fieno (veccia, lupinella, ginestrino, trigonella tra le leguminose; avena, orzo, triticale tra le graminacee) per la creazione di scorte da utilizzare nel caso di mancata disponibilità di foraggio fresco da utilizzare al pascolo nei mesi estivi o nel caso di fenomeni di ristagno idrico dovuti ad un eccesso di precipitazioni durante i mesi invernali, condizioni nelle quali è assolutamente da evitare il calpestio degli animali al pascolo che provocherebbe seri danneggiamenti alla struttura del terreno; c. colture da granella ad uso zootecnico (favino, pisello proteico e lupino tra le leguminose; orzo e mais tra i cereali) per la produzione di mangimi concentrati da integrare nella razione alimentare giornaliera dell’allevamento di pecore e di pollame allo stato semibrado;
3. Coltivazione, nelle aree di mitigazione ed in quelle vincolate ma suscettibili di coltivazione, di specie officinali arbustive (alloro,rosmarino, salvia, mirto, sommacco, ginestra,) e di specie arboree dafrutto (arancia rossa var. Tarocco, olivo var. Nocellara dell’Etna,melograno, gelso, fico) tipiche della Piana di Catania;
4. Allevamento estensivo semibrado di pecore per la produzione di carne;
5. Allevamento di specie avicole nell’area del campo IRON 1 dove saranno installati i moduli fissi (polli e tacchini da carne);
6. Allevamento di api per la produzione di miele e degli altri prodotti dell’alveare (polline, propoli e pappa reale).Riguardo gli interventi agronomici, in un’ottica agroecologica, saranno adottate tecniche colturali conservative e rigenerative della fertilità del suolo (colture di copertura, pascolo razionale, utilizzo di compost, minime lavorazioni quando necessario) e non saranno utilizzate sostanze chimiche di sintesi.
Vedesi Elaborato
- RS06EPD0099I8. Tavola con indicazione del piano colturale
- RS06REL0014S8. Relazione di agrivoltaico (paragrafo 5.3)
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.22 è superata con le condizioni inserite nel dispositivo finale
Criticità 23 - “Deve essere trasmessa idonea planimetria che preveda passaggi naturali per consentire alla fauna di attraversare l’area. I passaggi faunistici dovranno essere progettati (posizione, tipologia, dimensionamento ecc) sulla base di uno studio sugli habitat e sulle principali specie target.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il proponente in riferimento al superamento della criticità n. 24 afferma quanto segue: Non sono state inserite specifiche posizioni con aperture per i passaggi faunistici ma si è preferito optare per alzare la recinzione di 20 cm, su tutto il perimetro, per semplificazione di fornitura ed installazione e, allo stesso tempo, per lasciare libero tutto il perimetro, per la piccola fauna locale.
Vedasi Elaborato:
- RS06EPD0098I8 Dettaglio recinzione per passaggio fauna
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 23 è superata
Criticità 24 – “Xxxxxxx descrivere in modo dettagliato e riportare su adeguate cartografie il progetto delle misure di mitigazione relative alle componenti suolo, paesaggio, vegetazione, fauna, con riferimento sia alla fase di cantiere che a quella di esercizio, allegando altresì un piano di monitoraggio (ante, in corso e post operam) degli interventi di mitigazione. La fascia arborea dovrà essere concepita oltre ai fini dell’azione schermante dell’impianto, anche ai fini di incrementare la biodiversità, considerando i caratteri ambientali e paesaggistici del contesto territoriale. Con particolare riferimento alla fascia arborea perimetrale:i) dovrà essere previsto un piano mantenimento colturale delle specie con indicazione degli interventi che verranno eseguiti sugli stessi (irrigazioni, concimazioni, potature, ecc);”
CONSIDERATO e VALUTATO che in relazione alla criticità n.25il Proponente afferma che: “il sistema agrivoltaico progettato prevede unagestione unica centralizzata dell’intero sistema produttivo attraverso unafunzionale integrazione tra le produzioni che saranno realizzate nelle aree diimpianto propriamente dette (specie foraggere poliennali e specie erbacee aciclo annuale in rotazione) e quelle che saranno realizzate nelle aree dimitigazione (specie arbustive officinali, arboree da frutto, essenze spontanecaratteristiche dell’area oggetto di intervento).Tutte le produzioni ottenute (frutta e ortaggi; piante officinali; olive damensa e olio extravergine di oliva; foraggi freschi, mangimi e fieno; agnelli,polli e tacchini da carne; miele e prodotti dell’alveare) potranno essereauspicabilmente certificate da agricoltura biologica posizionandosi in unsettore di mercato in forte crescita e caratterizzato da prezzi più alti e stabilinel tempo rispetto ai quelli dei prodotti convenzionali. La sostenibilitàambientale degli indirizzi produttivi individuati sarà raggiunta tramite:- l’adozione di un approccio agroecologico, diversificato epolicolturale (sistema agrosilvopastorale);-l’adozione di tecniche colturali conservative e rigenerative dellafertilità del suolo (minime lavorazioni, colture di copertura,sovesci, utilizzo di fertilizzanti naturali e compost, gestionesostenibile dei residui colturali, utilizzo di varietà vegetali e razzeanimali locali dotate di resistenza alle avversità ambientali eparassitarie)- controllo sostenibile delle avversità ambientali e parassitarie edella flora infestante e tecniche di fertilizzazione sostenibili econseguente eliminazione degli input chimici di sintesi; - l’incremento della sostanza organica nel terreno e della fertilità del
suolo;- la protezione del terreno dagli impatti negativi dei processi erosivi;- il mantenimento di un elevato livello di biodiversità vegetale, siadi interesse agrario che ambientale; - il mantenimento degli insetti pronubi attraverso la scelta di piantead elevato potere nettarifero e pollinifero che saranno introdotte sianelle aree coltivate che in quelle di mitigazione.Risposta punti (ii) e (iii): come riportato nel paragrafo 5.3.6. della Relazione Agrivoltaica (codice RS06REL0014S8) la coerenza delle specie arboree ed arbustive con funzione di mitigazione dell’impatto visivo rispetto al contesto caratterizzato da seminativi nudi viene confermata dall’utilizzo di specie arbustive autoctone, specie arboree da frutto tipiche della Piana di Catania e specie spontanee caratteristiche dell’area
oggetto di intervento con funzioni sia di mitigazione paesaggistica ma anche naturalistica e produttiva. La progettazione delle aree di mitigazione è stata realizzata in linea con quanto previsto dalla PAC con particolare riferimento all’implementazioneall’interno delle aziende agricole, lungo i confini o bordi degli appezzamenti, di aree di interesse ecologico di fondamentale importanza per ripristinare l’equilibrio ecologico e la biodiversità all’interno delle aree coltivate riguardo la presenza di insetti utili, della fauna selvatica e dei pronubi selvatici. Nelle aree esterne agli impianti (aree di mitigazione e quelle sottoposte a vincoli ma suscettibili di coltivazione) verranno poste a dimora piante arbustive officinali e piante arboree da frutto tipiche della Piana di Catania individuate anche in funzione del loro potenziale nettarifero e pollinifero in modo da sostenere oltre le loro produzioni specifiche, sia l’attività dei pronubi che la produzione di miele e degli altri prodotti dell’apiario stanziale. L’ipotesi progettuale prevede la realizzazione di apposite fasce di mitigazione perimetrali dello spessore di 10,0 metri, perfettamente coerenti con il contesto paesaggistico, che schermeranno i moduli fotovoltaici, limitando l’impatto visivo dell’impianto dalla strada e dagli appezzamenti limitrofi. Tali fasce di mitigazione saranno composte in parte da esemplari arborei già presenti sui luoghi, in parte da giovani piante di nuova introduzione.
Vedasi Elaborato
- RS06REL0014S8. Relazione di agrivoltaico
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.24 è superata
Criticità 25 – “Dovrà essere approfondita e dettagliata l’analisi delle alternative di progetto con particolare riferimento agli aspetti tecnologici, tipologicocostruttivi e dimensionali, alla tipologia di moduli selezionati. Ogni alternativa considerata dovrà essere analizzata in modo dettagliato e a scala adeguata, per ogni tematica ambientale coinvolta, al fine di effettuare il confronto tra i singoli elementi dell’intervento in termini di localizzazione, aspetti tipologicocostruttivi e dimensionali, processo, uso di risorse, scarichi, rifiuti ed emissioni, sia in fase di cantiere sia di esercizio. La scelta della migliore alternativa dovrà essere valutata sotto il profilo dell’impatto ambientale, relativamente alle singole tematiche ambientali e alle loro interazioni, attraverso metodologie scientifiche ripercorribili che consentano di descrivere e confrontare in termini qualitativi e quantitativi la sostenibilità di ogni alternativa proposta.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alla criticità n. 26 afferma che: “l’analisi è stata svolta con riferimento a:si è optato per la tecnologia di moduli fotovoltaici in siliciomonocristallino, che presenta, allo stato attuale, le migliori prestazioniin termini di efficienza, che si traduce in minore superficie necessaria aparità di potenza con enormi vantaggi da un punto di vista ambientale….. Laattenta analisi degli aspetti tecnologici, relativi alla tipologia dimoduli utilizzati (tipologia di celle, tipologia di moduli, tensione massimadi sistema) ed agli aspetti costruttivi ed il loro impatto sugli aspettiambientali, ha orientato le scelte progettuali verso tecnologie chepresentino il minor fabbisogno di superficie a parità di potenza e il minorimpatto sull’area in termini di interazione con il suolo e la vegetazionecircostante: ✓ tecnologia celle fotovoltaiche✓ utilizzo di moduli bifacciali da 560 Wp✓ tensione massima di sistema 1500 V dc”
CONSIDERATO E VALUTATO che l’analisi delle alternative è stata effettuata con il fine di individuare le possibili soluzioni implementabili e di confrontarne i potenziali impatti con quelli determinati dall’intervento proposto.
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n. 25 è superata
Criticità 26 – “La documentazione prodotta dovrà essere adeguata per considerare adeguatamente l’effetto cumulo con altri progetti ed impianti FER limitrofi già realizzati o in previsione di realizzazione (considerando anche i progetti sottoposti a procedura VIA nazionale) nel raggio dell’area vasta di studio individuata. Nello specifico, dovrà esserevalutato l’effetto cumulo con riferimento all’avifauna migratrice (effettolago), agli aspetti percettivi sul paesaggio ed al consumo di suolo. Per ciascuna componente al fine di valutare gli effetti cumulativi dovrà essere definita ed adeguatamente motivata l’area di analisi idonea in
relazione alle caratteristiche del contesto locale ed alle dimensioni delprogetto (considerando per levalutazioni a scala vasta un’area pari a10 km) Dovrà essere prodotta una relazione dettagliata volta, fra l’altro,a dimostrare gli assunti del proponente in ordine ai potenziali impatticumulativi. Con riferimento agli impatti cumulativi per la componentepaesaggio dovranno essere effettuati adeguati report fotografici ante epost operam da più punti di vista (strade di normale accessibilità, percorsipanoramici, luoghi simbolici, beni culturali ecc). Le simulazionidovranno comprendere l’effetto complessivo degli altri eventualiimpianti esistenti, autorizzati, o in corso di valutazione, in modo da poterstimare gli effetti dell’impatto cumulativo.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alla criticità n.27afferma quanto segue: “In relazione all’effetto lago si può dire che gli impianti agro voltaici non creano alcun effetto lago. gli impianti agrovoltaici in studio, per le loro intrinseche caratteristiche di produzione dell’energia, per la disposizione e l’altezza dei pannelli, per la superficie occupata, in relazione agli ampi spazi aperti che lo circondano, per le caratteristiche microclimatiche, in particolare la ventosità, non possano costituire un impatto, in relazione al così detto “effetto lago”, sull’avifauna specifica che frequenta il sito ed in generale per la biodiversità presente.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione all’Effetto cumulo afferma quanto segue: “Gli impianti presenti/autorizzati/in xxx xx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxx xxx 00 xx xx xxxxxx dall’impianto sono: -136 cod. proc. SG PROGETTI UNO S.R.L.- 170 cod. prod. SUNCORE 5 AMARANTO 3 SRL .- 213 cod. proc. EUROSUN
SICILY 3 S.R.L. - 214 cod. proc. EUROSUN SICILY 3 S.R.L. - 278 cod. proc. Big Fish srl. - 849 cod. proc. LUMINORA CATANIA S.R.L. (GIA POWERTIS S.R.L.)- 1007 cod. proc .IBVI 8 S.R.L. - 1024 cod. proc. ITS MEDORA S.R.L. -1025 cod. proc. LENERGIE RINNOVABILI S.R.L. -1026 cod. proc. LENERGIE RINNOVABILI SRL. -1047 cod. proc. SONNEDIX XXX XXXXXXXXX X.X.X. -0000 cod. proc. NEXTA BEL S.R.L. -1117 cod. proc. SONNEDIX XXX XXXXX X.X.X. -0000 cod. proc. ENEL GREEN POWER SOLAR ENERGY S.R.L. -1225 cod. proc. RAMACCA SOLAR S.R.L. -1230 cod. proc. FALCK RENEWABLES SICILIA S.R.L. -1237 cod. proc. ITS MEDORA
S.R.L. -1255 cod. proc. OVERSTAR S.R.L. -1309 cod. proc. ECOSOUND 1 S.R.L. -1327 cod. proc. SONNEDIX SANTA XXXX S.R.L. -1335 cod. proc. SERRALUNGA FV S.R.L. -1444 cod. proc. ACCIONA ENERGIA GLOBAL ITALIA S.R.L. -1511 cod. proc. SCS SVILUPPO 2 S.R.L. -1534 cod. proc. ACCIONA ENERGIA GLOBAL ITALIA S.R.L.
Vedasi Elaborati
-RS06EPD0091I8.Carta di analisi della visibilità cumulata a 10 km
- RS06SIA0001S8Studio di impatto ambientale
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.26 è superata
Criticità 27 – “Valutare la realizzazione in termini di compensazione del consumo di suolo, di un intervento di riqualificazione/formazione della funzionalità ecologica di ecosistemi esistenti, in aree in disponibilità del proponente e/o con eventuali accordi con l’Amministrazione Comunale interessata territorialmente (e/o Riserve, Parchi, Oasi naturali, etc..), che preveda la creazione di mosaici di vegetazione naturale diversamente strutturata in modo da permettere la formazione di ambiti ecologici diversificati a vantaggio anche della fauna locale. A tale scopo, gli interventi compensativi di riqualificazione/formazione andranno realizzati con pluralità di specie tipiche della vegetazione autoctona. In coerenza con gli aspetti della vegetazione potenziale e con le relative serie, andranno messe a dimora anche specie pioniere arbustive e fasce erbacee allo scopo di diversificare le tipologie ecosistemiche. Le specie arbustive andranno scelte preferibilmente fra quelle più idonee al miglioramentodella fertilità del suolo, e fra quelle in grado di fornire fioriture e fruttificazioni utili alla fauna locale.” Il progetto di riqualificazione dovrà essere corredato da un puntuale piano di manutenzione.”
CONSIDERATO e VALUTATO che in merito alla criticità n.28 il Proponente afferma che: “la Società ha già previsto di adottare un intervento di riqualificazione naturalistica con funzione paesaggistica ma anche ambientale e produttiva prevedendo la messa a dimora di specie arbustive officinali autoctone, specie arboree da frutto tipiche della Piana di Catania e specie spontanee caratteristiche dell’area oggetto di intervento. L’intervento, come
riportato nel paragrafo 5.3.6. della relazione Agrivoltaica (codice RS06REL0014S8) riguarderà sia le fasce, larghe 10 metri, di mitigazione perimetrali rispetto alle aree dell’impianto (circa 9 ettari) che le aree vincolate ma suscettibili di coltivazione (circa 39 ettari) per un totale di circa 48 ettari. Al fine comunque di venire incontro alle esigenze rappresentate da Codesta Amministrazione, la Società Falck Renewables Sicilia Srl si rende disponibile a valutare, in accordo con le Amministrazioni Comunali dei Comuni interessati, l’eventuale esecuzione di un intervento di riqualificazione/formazione della funzionalità ecologica di ecosistemi esistenti. La Società ritiene che tale intervento potrà essere eseguito quale misura di compensazione ai sensi dell’art. 2 dell’Allegato 2 del DM
10.09.201 (di seguito le “Linee Guida Rinnovabili”), presentandone le caratteristiche necessarie per essere così inquadrato, per un ammontare complessivo fino al 3% del valore della produzione dell’impianto per ciascun anno di esercizio..”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.27 è superata
Criticità 28 – “Per poter definire l’impianto in oggetto “Agrivoltaico” se ne dovrà verificare la coerenza con le “Linee Guida in materia di Impianti Agrivoltaici” del MITE (giugno 2022).”
CONSIDERATO e VALUTATO che in merito alla criticità n.29 il Proponente analizzando la coerenza con le Linee Guida in materia di impianti Agrivoltaici, afferma che:
- “REQUISITO A:Il sistema agrivoltaico IRON è progettato e sarà realizzato in modo da adottare una configurazione spaziale ed opportune scelte tecnologiche, tali da consentire l’integrazione fra attività agricola e produzione elettrica e valorizzare il potenziale produttivo di entrambi i sottosistemi. Vengono infatti soddisfatte le condizioni costruttive e spaziali previste dalle linee guida del MITE. In particolare, sono identificati i seguenti parametri:
A.1) Superficie minima coltivata: SAGR/STOT = 0,87 maggiore di quella prevista dalle linee guida (0,7);A.2) Rapporto massimo fra la superficie dei moduli e quella agricola: LAOR (SPV/STOT) = 0,28 minore di quello massimo previsto dalle linee guida (0,4);
- REQUISITO B: Il sistema agrivoltaico IRON sarà esercito, nel corso della vita tecnica, in maniera da garantire la produzione sinergica di energia elettrica e prodotti agricoli e non compromettere la continuità dell’attività agricola e pastorale. In particolare, sarà assicurata:
B.1) la continuità dell’attività agricola e pastorale sul terreno oggetto dell’intervento: l’impianto sarà dotato di un sistema per il monitoraggio dell’attività agricola per verificare:
a) L’esistenza e la resa della coltivazione
b) Il mantenimento dell’indirizzo produttivo
B.2) la producibilità elettrica dell’impianto agrivoltaico, rispetto ad un impianto standard e il mantenimento in efficienza della stessa: FVagri/FVstandard = 0,69 maggiore di 0,60 limite minimo previsto dalle linee guida.
- REQUISITO D: Il sistema agrivoltaico sarà dotato di un sistema di monitoraggio che consentirà di verificare:
D.1) il risparmio idrico;
D.2) la continuità dell’attività agricola, ovvero: l’impatto sulle colture, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture o allevamenti e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate.
- REQUISITO E: Il sistema agrivoltaico potrà essere dotato in futuro anche di un sistema di monitoraggio che, oltre a rispettare il requisito D, consentirà di verificare il recupero della fertilità del suolo, il microclima, la resilienza ai cambiamenti climatici.
Si ritiene dunque che il sistema agrivoltaico IRON attraverso il rispetto dei requisiti A1 e A2, B1 e B2, D1 e D2 possa essere definito un impianto fotovoltaico realizzato in area agricola come “agrivoltaico”.
CONSIDERATO che il proponente produce un quadro sintetico sulle produzioni e ricavi derivanti dall’attività agricola:
Coltivazione di specie foraggere poliennali
Al fine di valutare il valore della produzione del prato polifita permanente, ipotizzando una produzione di fieno con una resa in biomassa pari a 7 t/ha ed un prezzo medio di vendita pari a 0,14 €/kg, si ottiene un valore pari a 980,00 €/ha/anno che sarà totalmente reimpiegato in azienda. Considerando la superficie interessata dal prato polifita permanente che è pari a 30 ha per anno, il valore totale della produzione sarà pari a circa a 29.400,00
€/anno.
Coltivazione di specie erbacee annuali in rotazione
Si prevede una superficie annuale interessata dalle 4 colture ortive da pieno campo pari a circa 20 ha nella fase iniziale equamente suddivisa tra le 4 specie (5 ha cadauna), successivamente il rapporto tra le diverse specie potrebbe variare in funzione delle quantità richieste dal mercato, dalle rese ottenute, dai costi di produzione e dai prezzi di vendita. Ipotizzando le rese e i prezzi di vendita riportati in tabella 8, sui 20 ha coltivati con specie ortive da pieno campo individuate, si otterrà un valore annuale della produzione lorda vendibile di ortaggi pari a € 190.000,00
Colture foraggere per la produzione di fieno
La superficie annualmente destinata alla coltivazione di specie foraggere annuali per la produzione di fieno sarà pari a circa 10 ha. Ipotizzando una resa media in sostanza secca pari a 5 t/ha ed un prezzo medio di conferimento pari a 0,14 €/kg, si otterrà un valore della produzione di fieno pari a circa 700,00 €/ha/anno che sarà totalmente reimpiegato in azienda. Considerando la superficie interessata dalla produzione di fieno che è pari a 10 ha per anno, il valore della produzione di fieno sarà pari a circa a 7.000,00 €/anno
Colture da granella per la produzione di mangimi
In relazione allo schema di rotazione adottato, la superficie annualmente destinata alla coltivazione di colture da granella per la produzione di mangimi sarà pari a circa 100 ha, di cui 50 ha per le specie leguminose e 50 ha per i cereali. Ipotizzando una resa media generale pari a 2,4 t/ha ed un prezzo medio di conferimento pari a 0,26 €/kg, sui 10 ettari di superficie destinati a queste colture si otterrà un valore annuale della produzione totale di granella pari a 6.850,00 €/anno che sarà totalmente reimpiegata in azienda.
Allevamento di pecore per la produzione di carne
Allevamento di specie avicole per la produzione di carne
La Produzione Lorda Vendibile dell’allevamento di polli a terra all’aperto è stata stimata considerando una superficie pari a 24.000 m2 (2,4 ha) corrispondente ad una parte dell’area dell’impianto realizzato con le strutture fisse nel campo IRON 1. In conformità con il disciplinare sugli allevamenti biologici, è stata stabilita una densità di 1 pollo per ogni 4 m2 di superficie mentre per il dimensionamento dei ricoveri la densità utilizzata è pari a 5 polli/m2. Ipotizzando un ciclo produttivo pari a circa 80 giorni (il doppio rispetto a quello degli allevamenti intensivi) è possibile realizzare 4 cicli di produzione in un anno che consentono di ottenere una produzione di
24.000 polli aventi un peso pari a 2,3 kg/capo che, venduti ad un prezzo di 1,27 €/kg, possono dare luogo ad una PLV di circa 70.000 €/anno ed una PLT pari a circa 30.000 €/ha
Allevamento di api per la produzione di miele e altri prodotti dell’alveare
La produzione lorda vendibile annua di miele e degli altri prodotti dell’alveare, sarà pari a € 67.360,00
Coltivazione di specie arbustive e arboree nelle aree esterne agli impianti
La superficie totale delle aree di mitigazione e di quelle sottoposte a vincoli ma suscettibili di coltivazione che saranno destinate alla coltivazione di specie officinali arbustive e di piante arboree da frutto sarà pari a circa 48 ha.
Coltivazione di piante officinali arbustive
Produzione lorda vendibile annuale della coltivazione di specie officinali arbustive nelle aree di sarà pari a circa
138.340 €/anno mentre la PLT sarà pari a 5.670 €/ha
Coltivazione di piante arboree da frutto
Produzione lorda vendibile della coltivazione delle specie arboree da frutto nelle aree di sarà pari a circa 300.000
€/anno mentre la PLT sarà pari a circa 12.500 €/ha
COSIDERATO e VALUTATO che il proponente afferma che La stima della Produzione Lorda Totale (PLT) per ettaro presenta il valore più alto per l’allevamento di polli da carne (€ 29.210) seguito dalle colture arboree da frutto (€ 12.500) e dalle colture ortive da pieno campo (€ 9.500). I valori per ettaro si abbassano ulteriormente per
le colture officinali arbustive (€ 5.760) per attestarsi poi sotto i 1.000 €/ha per gli altri indirizzi produttivi (prato polifita permanente, erbaio annuale, leguminose e cereali da granella).
La PLT complessiva, che tiene conto delle superfici di terreno interessate dai diversi indirizzi produttivi, mostra un valore pari a € 804.229 a cui maggiormente contribuiscono, in ordine decrescente, le colture arboree da frutto (€ 300.000), le colture officinali arbustive (€ 138.240), l’allevamento di ovini (€ 97.200), le colture ortive da pieno campo (€ 95.000), l’allevamento di polli da carne (€ 70.104), l’allevamento di api (€ 67.360) e il prato polifita permanente (€ 29.400). I restanti ordinamenti colturali (leguminose e cereali da granella e foraggere annuali) seppure forniscano cadauno una PLT complessiva inferiore ai 5.000 €, svolgono un ruolo importante sotto il profilo agronomico per il mantenimento della fertilità del suolo e l’autoproduzione di mezzi tecnici (mangime concentrato e fieno) per l’allevamento degli ovini e dei polli da carne.
Le produzioni provenienti dalla coltivazione del prato polifita permanente (utilizzato come pascolo), delle colture foraggere annuali (produzione di fieno) e delle leguminose e dei cereali da granella (mangime concentrato), che insieme forniscono una PLT complessiva di € 36.325, sono interamente reimpiegate nel ciclo produttivo aziendale. La PLV complessiva riferita alla superficie totale coltivabile del sistema agrivoltaico IRON (98 ettari), decurtata dalla Produzione Reimpiegata (PR), risulta pari a € 767.904 con un valore medio per unità di superficie pari a 7.835 €/ha…producendo una tabella complessiva sugli indirizzi produttivi complessivi
CONSIDERATO e VALUTATO il proponente intende destinare le aree agricole anche al pascolo di ovini, i requisiti da soddisfare oltre che A, B, D, E di cui al Decreto MITE del giugno 2022 per gli impianti agrovoltaici sono quelli del punto “C” altezza dei moduli dal piano di campagna (H minima 1,30 m. nel caso di attività zootecnica per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame), pertanto la criticità n.28 è superata con le condizioni inserite nel dispositivo finale.
Criticità 29 – “La proposta di intervento volto a realizzare un impianto agrivoltaico dovrà essere corredata da un Piano aziendale di produzione dal quale risulti altresì il piano colturale, il piano delle manutenzioni, il piano degli investimenti e il modello gestionale. È necessario inoltre che il proponete, tramite apposita relazione corredata dalla documentazione necessaria, rappresenti adeguatamente e motivatamente: - la scelta in ordine alla localizzazione (condizioni locali e anche di inserimento paesaggistico nell’area vasta); - le condizioni del suolo e dell’ambiente di partenza in ordine a potenzialità agronomica, inserimento paesaggistico, benefici e ricadute sul tessuto imprenditoriale, producendo gli accordi con
imprenditori/conduttori di aziende agricole e/o zootecniche che permettano l’effettivo avvio ed esercizio dell’attività ipotizzata; - le tipologie di produzioni e/o allevamenti potenziali sulla scorta delle analisi sito- specifiche e delle analisi di mercato (condotte per ogni sito valutato e per il sito selezionato): - che le componenti dell’intervento (agricole e fotovoltaiche) risultino armonizzate con il contesto, rappresentate come un unico e inscindibile impianto con un mosaico colturale definito e con tipologie progettuali di FTV che consentano una vasta e variegata gamma di coltivazioni agricole(non necessariamente coincidenti con quelle indicate in progetto), soprattutto in aree con preesistenti colture di pregio e anche per interventi e impianti che prevedano l’innesto, il potenziamento e/o il mantenimento di allevamenti zootecnici e/o di aziende a servizio dell’offerta di agriturismo e/o turismo rurale, dove l’integrazione tra paesaggio agricolo e fruizione turistica costituiscono un unicum inscindibile; - le eventuali infrastrutture previste per l'esercizio dell’attività agricola ipotizzata e per la coltivazione e per il deposito delle colture da mettere in produzione (rappresentando in apposite planimetrie ed elaborati progettuali le superfici che si intendono utilizzare nell'ambito del piano di coltivazione); - l’adeguatezza della selezione delle alternative tipologiche degli impianti pannellati (nelle altezze, nelle distanze tra le file, ecc.) rispetto all’obiettivo e all’accezione “agricola” e/o zootecnica dell’agrofotovoltaico oggetto dell’intervento. Nella relazione agronomica devono essere analizzate alternative colturali rispetto a quelle oggetto del progetto, tenendo conto del contesto agrario di riferimento.”
Vedesi Elaborato
- RS06REL0014S8. Relazione Agrivoltaica
- RS06EPD0099I8. Tavola con indicazione del piano colturale
- RS06EPD0093I8. IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - prima tavola
- RS06EPD0094I8. IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - seconda tavola
- RS06EPD0095I8. IRON 5-6 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali
- RS06ADD0041I8. Lettera intenti coltivazione terreni
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alle criticità n.30ha specificato quanto segue: nella Relazione Agrivoltaica (codice RS06REL0014S8) sonoriportati i criteri adottati per la definizione del sistema colturale e gli indirizziproduttivi del sistema agrivoltaico IRON che, nelle aree di impianto, prevedela coltivazione di specie foraggere poliennali, di specie erbacee annuali inrotazione (colture ortive da pienocampo, colture foraggere per la produzionedi fieno e colture da granella per la produzione di mangimi), l’allevamentodi pecore per la produzione di carne, l’allevamento di specie avicole per laproduzione di carne e l’allevamento di api per la produzione di miele e altriprodotti dell’alveare.Riguardo alle fasce di mitigazione e alle aree vincolate ma suscettibili dicoltivazione, è prevista la coltivazione di specie officinali arbustiveautoctone, specie arboree da frutto tipiche dell’ambiente pedoclimatico dellaPiana di Catania e specie spontanee caratteristiche dell’area oggetto diintervento con funzione dimitigazione paesaggistica ma anche produttiva edambientale (riparo e alimentazione di insetti utili, avifauna selvatica epronubi).Viene, inoltre, presentato un quadro sintetico sulle produzioni, ipotenziali ricavi e le ricadute in termini occupazionali derivanti dall’attivitàagricola. Infine vengono trattati i principali aspetti relativi alle infrastrutturenecessarie per le coltivazioni e gli allevamenti e alla gestione operativa delleattività agricole.Come si può rilevare dall’elaborato sopra riassunto, in coerenza con larichiesta di integrazione e con le più recenti direttive governative, nelprogetto si è prevista una integrazione profonda tra la produzione di energiae le attività agricole.Inoltre, come si può rilevare, oltre che dalla relazione agrivoltaica codiceRS06REL0014S8, dalla tavola di indicazione del piano colturale codiceRS06EPD0099I8, e dalle tavole con indicazione degli elementi naturali edantropici codice RS06EPD0093I8, RS06EPD0094I8 e RS06EPD0095I8, sipuò confermare che vi è sia la pienaintegrazione tra attività agricola efotovoltaica, nonché l’integrazione dell’attività agrivoltaica nel suocomplesso, rispetto al contesto xxxxxxxxxxx.Xx Società ha stipulato una lettera di intenti con un'azienda agricolalocale per il coordinamento e lo svolgimento delle attività agricole all’internodell’impianto, alla quale si rimanda: documento codice RS06ADD0041I8.”
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.29 è superata
Criticità 30 – “Qualora l’adeguamento ad eventuali richieste formulate dagli enti coinvolti nel procedimento dovesse prevedere modifiche, anche non sostanziali, della soluzione progettuale oggetto dell’istanza, è necessario fornire apposita relazione tesa ad analizzare le eventuali ricadute sulle componenti ambientali interessate dall’intervento.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alla criticità n.31ha prodotto iseguenti elaborati:
- RS06EPD0093I8.IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - prima tavola
- RS06EPD0094I8.IRON 1 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali - seconda tavola
- RS06EPD0095I8.IRON 5-6 - Rilievo fotografico degli elementi naturali, antropici e infrastrutturali rurali
Le modifiche apportate hanno ridotto complessivamente l’impatto dell’impianto in quanto le aree utilizzate per l’installazione deimoduli fotovoltaici si sono ridotte, al fine di rispettare tutti gli elementi naturali ed antropici presenti.
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.30 è superata
Criticità 31 – “Sulla base delle criticità elencate e delle richieste effettuate, il Proponente dovrà provvedere ad aggiornare/integrare lo SIA, anche in considerazione dei contenuti delle LINEE GUIDA - SNPA 28/2020.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alla criticità n.32ha prodotto il seguenti elaborato:
- XX00XXX0000X0.Xxxxxx di impatto ambientale
Lo SIA è stato redatto secondo le Linee Guida SNPA 28/2020 ed è stato aggiornato in questa sede ai sensi del PII della CTS.
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.31 è superata
Criticità 32 – “Dovrà essere prodotta una relazione di sintesi in cui sono indicate sommariamente le controdeduzioni alle criticità espresse, indicando anche il rinvio alla documentazione integrativa di riferimento. Tutte le carte dovranno essere fornite anche in formato shapefile.”
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente, in relazione alla criticità n.33ha prodotto i seguenti elaborati:
- RS06REL0019I8.Documento di risposta alla richiesta di integrazioni formulata con P.I.I. C.T.S. n. 164/2022 del 02/09/2022
Pertanto, a seguito delle integrazioni trasmesse la criticità n.32 è superata
CONSIDERATO che, dallo Studio di Impatto Ambientale (SIA) e dalla documentazione progettuale sopra indicata, emerge quanto segue:
▪ LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
L’impianto sarà realizzato nella parte orientale della Regione Sicilia, su un’area appartenente al territorio del Comune di Ramacca. L’intera area ricade nella Carta Tecnica Regionale n. 633140 e n. 640020. L’impianto sarà realizzato su terreni aventi destinazione urbanistica “area agricola” sulla base del Piano Urbanistico del comune di Ramacca, distanti più di 10 km dai centri abitati. Le aree di impianto, rientrano in un raggio di circa 2,5 km, per una superficie complessiva pari a circa 95 Ha. La distanza tra i due campi più lontani risulta di circa 3 chilometri. Il sito di impianto è raggiungibile attraverso la viabilità ordinaria. In particolare, gli impianti IRON 5 e IRON 6 sono direttamente raggiungibili dalla Xxxxxx Xxxxxxxxxxx 000, mentre l’impianto IRON 1 è collegato alla medesima Xxxxxx Xxxxxxxxxxx 000 tramite due diverse strade vicinale, una delle quali attraversa parte dell’impianto stesso. L’intero progetto è suddiviso in tre aree, Iron 1, Iron 5 e Iron 6 appunto, le quali ricadono tutte nel territorio del comune di Ramacca.
1 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che il Proponente ha fornito, nei termini di seguito sintetizzati, una descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità del progetto con i seguenti strumenti di pianificazione e programmazione:
Concetto Di Sostenibilità Ambientale E Sviluppo Sostenibile
…..tenendo conto che il progetto: - produce energia elettrica a costi ambientali nulli e da fonti rinnovabili; - è economicamente valido; - tende a migliorare il servizio di fornitura di energia elettrica a tutti i cittadini ed imprese a costi sempre più sostenibili; - agisce in direzione della massima limitazione del consumo di risorse naturali; - produce una quantità di rifiuti estremamente limitata ed il con-ferimento a discarica a ridotto a volumi irrisori; - contribuisce a ridurre l’emissione di gas climalteranti, considerato che l’entrata in funzione dell’impianto porta ad un risparmi di kg 904.235.475 di CO2 e di kg 981.713 di NOx in 30 anni. si può certamente affermare che è perfettamente coerente con il concetto di sviluppo sostenibile.
Il Protocollo Di Kyoto, La Conferenza Sul Clima Di Parigi E Gli Obiettivi Europei
….il progetto è perfettamente coerente con la politica messa in campo per raggiungere gli obiettivi fissati dal protocollo di Kyoto e dalla Convenzione sul clima di Parigi…..Il progetto è perfettamente coerente con la politica messa in campo dalla Comunità Europea per raggiungere gli obiettivi che sono stati fissati.
Piano Nazionale Di Ripresa E Resilienza (P.N. R.R.)
Per quanto riguarda il nostro progetto la missione di riferimento è la transizione verde che discende direttamente dallo European Green Deal e dal doppio obiettivo dell’UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e ridurre le emissioni di gas ad effetto serra del 55 per cento rispetto allo scenario del 1990 entro il 2030. si evince con chiarezza come il nostro progetto sia coerente con il PNRR.
Strategia Energetica Nazionale 2017
La diffusione di queste tecnologie, soprattutto del fotovoltaico (che ha il più rilevante potenziale residuo), potrà essere ancora maggiore in presenza di politiche territoriali fortemente orientate all’inserimento di tali insediamenti produttivi e di processi autorizzativi e amministrativi che facilitino le scelte di investimento. Da quanto sopra specificato emerge con chiara evidenza la coerenza dell’intervento proposto con gli obiettivi della XXX 0000.
PNIEC Dicembre 2019 (Piano Nazionale Energia e Clima) e PNCIA (Programma Nazionale Di Controllo Dell’inquinamento Atmosferico) ..il nostro progetto è perfettamente coerente con gli obiettivi previsti dal PNIEC 2019 e dal PNCIA.
Presupposti Normativi Nazionali All’individuazione Delle Aree Non Idonee
La Regione Sicilia non ha adottato alcun decreto per l’individuazione delle aree non idonee per l’istallazione di impianti fotovoltaici ma lo ha fatto per gli impianti di produzione da fonte eolica. In ogni caso il progetto di cui al presente SPA rispetta perfettamente i limiti e le condizioni individuate dalle "Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili", pubblicate il 18 Settembre 2010 sulla Gazzetta Ufficiale n. 219 con Decreto del 10 Settembre 2010 ed è coerente con le stesse. L’unico elemento di criticità potrebbe essere legato alla presenza di aree a pericolosità/rischio P1/R1 per fenomeni di esondazione ma, come vedremo nel prosieguo, dalle NTA del PAI redatte dalla Regione Sicilia, questi impianti sono perfettamente realizzabili in queste aree, a precise prescrizioni, e comunque tale criticità è superata dalle opere di mitigazione previste dal progetto.
Piano Energetico Regionale
le opere previste dal presente progetto sono perfettamente coerenti con il PEARS approvato con DPR n. 13 del 2009, confermato con l’art. 105 della L.R. 11/2010 e con il suo aggiornamento approvato nel 2019.
Piano Regolatore Generale comunale di Ramacca
L’intero progetto ricade nel territorio del comune di Ramacca che è provvisto di Piano Regolatore Generale approvato il PRG con D.A. del 23/07/2002 e l’area dove verrà realizzato il progetto rientra tra quelle urbanisticamente definite come “E aree per usi agricoli”
Piano Territoriale della Provincia di Catania
Gli indirizzi di lavoro su cui si basa il PTP per lo sviluppo della provincia di Catania sono quelli di favorire lo sviluppo della "green economy", intesa come un modello di business fondato su criteri di "sviluppo sostenibile", ossia sviluppare le potenzialità del territorio e dei settori tradizionali in una logica di utilizzo di risorse naturali che possano rilanciare l'economia locale….La provincia di Catania, per condizioni ambientali, climatiche, per know how ed elevata concentrazione di tecnologia e saperi, rappresenta dunque l’area vocata dell’intero territorio
meridionale per enfatizzare una nuova traiettoria di sviluppo basata sulle fonti rinnovabili ed, in particolare, sul fotovoltaico. Se ne deduce da quanto detto prima che il nostro progetto è perfettamente coerente con il PTP della Provincia di Catania.
Inquadramento Vincolistico
L’intero impianto fotovoltaico, ricadente nel territorio del Comune di Ramacca, presenta alcuni campi in cui vi è la presenza di vincoli paesaggistici ai sensi del D. Lgs. 42/04. Nei casi in cui si è riscontrata la presenza di vincoli paesaggistici, si è proceduto ad escludere tali aree da quelle oggetto di intervento nel posizionamento dei moduli o delle cabine, a prescindere dal regime normativo di riferimento. Invece, per quanto riguarda il piano di assetto idrogeologico, così come indicato nelle nuove direttive unificate, di cui al D.A. n.569 del 17.04.2012, si riportano per ogni campo le eventuali presenze di pericolosità o rischi idraulici meglio evidenziate nella tavola di inquadramento vincolistico RS06EPD0007-RS06EPD0008- RS06EPD0009.
CONSIDERATO che, rispetto alle interferenze con siti sensibili, il Proponente ha evidenziato che il Sito più vicino all’area interessata dall’impianto fotovoltaico in progetto è: XXX 000000XXX XXX Xxxx Xxxxxxxxx, distanza lineare circa 19 km; ITA 070029 ZPS Biviere di Lentini, Tratto mediano e Foce del Fiume Simeto e Area antistante la Foce, distanza lineare maggiore di 16 km; ITA 07001 ZPS Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga, distanza lineare maggiore di 19 km.
CONSIDERATO che l'area oggetto di studio non interessa aree di particolare pregio naturalistico, classificate dalla rete Natura 2000 come SIC, ZPS e ZSC
RILEVATO che il Proponente ha fornito una descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità del progetto con i seguenti strumenti di pianificazione e programmazione: PROTOCOLLO DI KYOTO, CONFERENZA SUL CLIMA DI PARIGI E OBIETTIVI EUROPEI - Strategia Europa 2020; - Pacchetto per l’energia pulita (Clean Energy Package); - Piano Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile; - Strategia Energetica Nazionale; - Programma Operativo Nazionale (PON) 2014-2020; - Piano d’Azione Nazionale per le fonti rinnovabili; - Piano d’Azione Italiano per l’Efficienza Energetica (PAEE); - Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra; - Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile; - Piano Energetico Ambientale Regione Siciliana (PEARS); - Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) e Piano Gestione Rischio Alluvioni; - Piano di Tutela delle Acque (PRTA); - Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sicilia (PGA); - Piano Territoriale Paesaggistico Regionale; - Rete Natura 2000; - Piano Regionale di Tutela della Qualità dell’Aria; - Piano Regionale dei Parchi e delle Riserve; Piano Territoriale Provinciale di Catania(PTP); - Piano Regolatore del Comune di Ramacca (CT).
2 QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
CONSIDERATO che nel capitolo “Descrizione del Progetto” del SIA, viene descritto il progetto per la realizzazione dell’impianto agrivoltaico in oggetto, la scelta della localizzazione e la valutazione delle alternative progettuali che si riportano, nei termini di seguito sintetizzati:
L’intero progetto è suddiviso in tre aree, Iron 1, Iron 5 e Iron 6 . L’impianto di generazione fotovoltaica denominato “Iron” è di potenza nominale pari a circa 37,726 MWp, con potenza in immissione pari a 30 kW, su strutture di supporto sia fisso che ad inseguimento monoassiale con asse di rotazione in direzione asse N-S, da realizzare nell’agro del comune di Ramacca (CT) e destinato ad operare in parallelo alla rete elettrica di distribuzione (RTN). L’impianto sarà connesso alla RTN in ottemperanza alle disposizioni del Codice di Rete di Terna mediante una linea in AT esercita a 150 kV da Terna S.p.A. Il generatore fotovoltaico è diviso in n 3 campi ubicati all’interno di un’area di raggio pari a circa 2,5 km. Le opere in progetto sono di seguito sinteticamente elencate: - sottostazione di consegna dell’energia nella RTN ad AT (SSE area gestore) completa di opere ed impianti accessori; - edificio gestore presso sottostazione di consegna dell’energia; - sottostazione di trasformazione dell’energia MT/AT (SSE area utente) completa di opere ed impianti accessori; - edificio utente presso sottostazione di trasformazione; - quadro generale MT d’impianto presso edificio utente; - cabine di trasformazione MT dotate di trasformatori BT/MT ubicate presso l’area di impianto; - linee BT ed MT per i collegamenti; - campo fotovoltaico con pannelli in silicio policristallino su strutture di supporto metalliche ad inseguimento monoassiale inacciaio zincato ancorate al terreno; - rete di messa a terra; - sistema di monitoraggio ed impianti di anti intrusione e videosorveglianza; - opere edili (viabilità interna impianto fotovoltaico, recinzione perimetrale etc…) e predisposizioni varie; - sistema
di storage da 10 MW, con capacità di 20 MWh .Per quello che attiene la progettazione civile ed impiantistica, i criteri guida a base delle scelte progettuali sono stati quelli di: - rendere il campo fotovoltaico il più possibile invisibile all’osservatore esterno mediante realizzazione di opere di mitigazione dell’impatto visivo costituite da siepi e specie arboree autoctone da piantumare lungo il perimetro dell’impianto; - utilizzare sistemi di fissaggio al suolo delle strutture di supporto dei moduli agevolmente rimovibili, senza produrre significative alterazioni del suolo al momento della dismissione delle opere; - lasciare inalterato il terreno di sedime, avendo cura di utilizzare in fase di manutenzione, strumenti che non alterino il naturale inerbimento del terreno, in modo da preservarne le caratteristiche per tutta la durata dell’iniziativa, permettendo di riportare lo stato dei luoghi alla condizione iniziale a seguito della dismissione dell’impianto al termine della sua vita utile e nel contempo permettendo durante la vita dell’impianto, il possibile utilizzo delle aree per scopi agricoli e di allevamento, compatibilmente con le opere installate; - massimizzare la conversione energetica mediante applicazione di strutture di supporto ad inseguimento mono-assiale (tracker) ancorate al terreno, con asse di rotazione N-S; - mantenere l’altezza massima dei pannelli inferiore a 4,50 m rispetto al piano di campagna; - utilizzare locali tecnologici di tipo prefabbricato che si si sviluppano esclusivamente in un solo piano fuori terra, poggiate su vasche di fondazione di tipo prefabbricato; - installare le strutture di supporto ed i locali tecnologici sufficientemente rialzati dal suolo, in modo da prevenire danni in caso di presenza di ristagni d’acqua all’interno. L’impianto fotovoltaico IRON ha una potenza nominale complessiva pari a circa 37,726 MWp suddivisa in 3 campi.
Per la conversione CC/CA si prevede l’impiego di inverter di stringa con potenza in uscita pari a 175 kW, posizionati in corrispondenza delle strutture di supporto dei moduli, ai quali afferiscono un numero di stringhe variabile da 12 o da 18, ciascuna formata da n. 26 moduli fotovoltaici in serie. I cavi in uscita dagli inverter vengono poi raccolti in cabine di trasformazione MT/BT. La parte di impianto che afferisce a ciascuna cabina di trasformazione definisce un sottocampo. Ciascun sottocampo è costituito pertanto dai seguenti elementi: - generatore fotovoltaico (moduli fotovoltaici e sistemi di conversione DC/AC); - strutture di supporto del tipo ad inseguimento mono-assiale; - opere elettriche e cavidotti di collegamento necessari al trasporto ed alla trasformazione dell’energia elettrica prodotta; - opere edili per la realizzazione dei locali tecnologici contenenti le apparecchiature elettriche. L’impianto è di tipo “grid-connected” in modalità trifase, collegato alla rete di distribuzione XXX 000 kV mediante una nuova linea ed immette in rete tutta l’energia prodotta, al netto degli autoconsumi per l’alimentazione dei servizi ausiliari necessari per il funzionamento della centrale.
Il generatore fotovoltaico sarà costituito da circa 67.366 moduli fotovoltaici in silicio cristallino, con potenza nominale pari a 560 Wp, per una potenza nominale massima pari a 37.726 kWp e una potenza in immissione pari a 30.000 kW. Per consentire il matching ottimale con gli inverter, i moduli saranno collegati in serie a formare le stringhe, poi direttamente collegati all’inverter.
Le stringhe saranno tutte identiche fra loro e formate da n. 26 moduli in serie, in caso di moduli da 560 Wp con le seguenti caratteristiche: - Potenza modulo fotovoltaico 560 Wp - Dimensioni modulo fotovoltaico 2.411 mm x 1.134 mm - Vmp 43,65 V - Imp 12,83 A - Voc 52,85 V - Isc 13,51 A - Efficienza 20,48% - Numero di moduli in serie 26 - Tensione a vuoto di stringa 1374 V - Corrente di stringa 12,83 A.
I moduli saranno montati su strutture di supporto sia fisse che ad inseguimento mono-assiale con asse di rotazione disposto in direzione NORD-SUD, costituite da telai metallici in acciaio zincato ed ancorati a terra mediante pali di fondazione anch’essi in acciaio zincato. La modalità di ancoraggio è generalmente ad infissione diretta tramite battipalo e comunque sarà determinata in funzione delle caratteristiche del terreno, in modo da avere il minor impatto possibile sull’area di impianto. Le strutture di supporto ad inseguimento sono modulari e realizzate in modo da ospitare n. 78 moduli con doppio modulo in configurazione “portrait”. Ciascuna vela in questo caso ospiterebbe pertanto n. 3 stringhe del campo fotovoltaico. In altri casi saranno adoperate anche strutture di supporto più corte, in maniera da inserirsi meglio nella geometria dell’area, capaci di ospitare ad esempio n. 52 moduli sempre con doppio modulo in configurazione “portrait”. In tal caso ciascuna vela ospiterebbe n. 2 stringhe del campo fotovoltaico. Le vele saranno disposte in file parallele, con inclinazione (tilt) variabile in funzione della pendenza del terreno. Le vele saranno distanziate lungo l’asse E-O con interasse di circa 10,5 m, in modo da minimizzare gli ombreggiamenti reciproci. L’altezza massima della vela sarà inferiore a 4,50 m. L’altezza massima sarà raggiunta in ogni caso dal bordo esterno solo nelle prime ore del mattino o nelle ore serali per catturare i raggi del sole ad inizio e fine giornata, quando la struttura sarà ruotata del suo angolo massimo pari a 60°. Le strutture di supporto fisse sono modulari e realizzate in modo da ospitare n. 26 moduli con doppio modulo in configurazione “portrait”. Ciascuna vela in questo caso ospiterebbe pertanto n. 1 stringa del campo fotovoltaico. Le vele saranno distanziate lungo l’asse NORD-SUD con interasse di circa 7 m, in modo da
minimizzare gli ombreggiamenti reciproci. L’altezza della vela sarà inferiore a 4,50 m. L’intero impianto si compone di circa n. 171 inverter di stringa trifase da circa 175 kWp. Tali inverter saranno posti all’esterno, affiancati al telaio delle strutture, in posizione quanto della potenza dal campo fotovoltaico alle cabine di trasformazione, in conformità ai requisiti normativi tecnici e di sicurezza applicabili. I valori della tensione e della corrente di ingresso di questa apparecchiatura saranno compatibili con quelli del rispettivo campo fotovoltaico, mentre i valori della tensione e della frequenza in uscita saranno compatibili con quelli delle cabine di trasformazione alla quale viene connesso ciascun sottocampo.
I locali tecnici saranno costruiti mediante box prefabbricati, conformi alla norma CEI EN 62271-202, con tipologia strutturale a monoblocco ad un unico piano fuori terra. La stessa tipologia di strutture metalliche o in c.a.v. sarà utilizzata per ospitare le apparecchiature elettroniche di controllo e supervisione della centrale e le apparecchiature dei sistemi di anti-intrusione, videosorveglianza ed illuminazione dell’area di impianto. Il trasporto dell’energia avverrà mediante cavidotti interrati posati su letto di sabbia, secondo quanto prescritto dalla norma CEI 11-17. Al fine di garantire l’accessibilità di eventuali mezzi di lavoro per lo svolgimento delle attività di manutenzione dell’impianto, verrà predisposta una viabilità interna. La strada di servizio sarà perimetrale ed opportuni spazi consentiranno l’accesso alle file interne. Al fine di minimizzare l’impatto sul terreno, la strada perimetrale sarà realizzata in terra battuta.L’elettrodotto avrà una lunghezza complessiva di circa 2,7 km e sarà realizzato in cavo interrato con tensione nominale di 30 kV e collegherà l’impianto fotovoltaico in oggetto con la stazione di utenza. Il tracciato è costituito da una terna di cavi MT, diramato dalla cabina di impianto del parco fotovoltaico. In particolare, partendo dalla cabina dell’impianto il tracciato corre in direzione nord-est lungo una strada locale. Durante il percorso ovest-est verso la sottostazione di utenza, il tracciato attraversa quattro torrenti e una linea BT. Dopo un tratto di circa 2,5 km e immediatamente prima dell’incrocio con le XX x. 000 x x. 000, il tracciato entra nell’area della sottostazione di utenza, ubicata immediatamente a sud della sottostazione di rete. La linea sarà posata all’interno di uno scavo opportunamente dimensionato, di profondità tra 1 m e 1,5 m, misurato dall’estradosso superiore del tubo secondo gli schemi seguenti. Tutti i cavi verranno alloggiati in terreno di riporto, la cui resistività termica, se necessario, verrà corretta con una miscela di sabbia vagliata. La restante parte della trincea verrà ulteriormente riempita con il materiale scavato in situ.
CONSIDERATO che il Proponente, nello SIA, in relazione alla dismissione dell’impianto, ha affermato che:
In relazione alla dismissione dell’impianto a fine esercizio si può dire che verrà smantellato e sarà ripristinato lo stato dei luoghi attraverso l’eliminazione di recinzioni, strutture di supporto dei pannelli fotovoltaici, cabine elettriche ed impianti tecnologici. In particolare la rimozione dei pannelli fotovoltaici, verrà eseguita da ditte specializzate, con recupero dei materiali. Le strutture in acciaio e quelle in vetro verranno smontate e saranno smaltite presso specifiche aziende di riciclaggio, analogamente la cornice dei moduli fotovoltaici verrà avviata presso un centro di raccolta per l’alluminio. Le strutture di sostegno sono costituite da una struttura in profilati in materiali ferrosi ancorati a terra con vitoni in materiali ferrosi. Tutti gli elementi verranno smontati ed inviati ad un centro di raccolta e riutilizzo di materiali ferrosi. Per quanto riguarda i cavi interrati la rimozione dei cavi verrà eseguita attraverso lo scavo a sezione ristretta al fine di consentire lo sfilaggio dei cavi. Si procederà alla rimozione e demolizione dei pozzetti di sezionamento/raccordo. Si procederà quindi alla chiusura degli scavi e al ripristino dei luoghi ed al recupero dell’alluminio e del rame dei cavi come elemento per riciclaggio, il calcestruzzo dei pozzetti verrà recuperato da ditte specializzate. La viabilità interna è prevista in materiali inerti permeabili e non necessita di alcuna opera di rimozione, verrà conservata in esercizio anche dopo la dismissione dell’impianto per migliorare la viabilità connessa con lo sfruttamento agricolo. La presenza della viabilità rappresenta in ogni caso una fascia antincendio che conviene mantenere in funzione anche dopo la dismissione dell’impianto. Una volta rimossi i pannelli e le strutture di sostegno le aree di sedime verranno restituite alla loro destinazione agricola. La demolizione delle platee e dei cordoli di fondazione poste alla base della recinzione e delle cabine sarà tale da consentire il ripristino geomorfologico dei luoghi con terreno agrario e recuperare il profilo originario del terreno. In tale modo sarà quindi possibile, nelle limitate aree interessate dagli interventi, restituire le stesse all’uso originario per le attività di tipo agricolo.
CONSIDERATO che il Proponente, nello SIA, in riferimento alle Terre e rocce da scavo ha affermato che:
Il presente progetto prevede lo scavo di circa 17.727 mc e di circa 8.703 da riutilizzare in situ ai sensi dell’art. 24 del DPR 120/2017. Conformemente al già citato art. 24 del DPR 120/217 si rende necessaria la verifica prima dell’inizio dei lavori della compatibilità dei materiali scavati al loro riutilizzo nello stesso sito in cui vengono
scavati. Dall’analisi eseguita sull’uso pregresso del suolo, risulta che l’area interessata, si trova all’interno un’importante area agricola, dove non risultano fonti di potenziali fenomeni di inquinamento. Inoltre, il sito oggetto dello studio risulta di tipo “Verde agricolo” secondo gli strumenti urbanistici vigenti e dunque afferente alla destinazione d’uso di tipo A (siti ad uso verde pubblico, privato o residenziale), Considerata l’estensione delle aree in studio oggetto di operazioni di scavo e la lunghezza delle infrastrutture lineari (cavidotti) sono stati ubicati
n. 253 punti di campionamento che verranno eseguiti nella misura di uno ogni 500 mt di lunghezza del cavidotto, mentre nell’area dei singoli sub parchi la distribuzione sarà conforme all’estensione delle aree interessate dagli scavi. Trattandosi i primi di scavi intorno al metro ed i secondi di scavi necessari ad asportare il solo terreno vegetale non idoneo come terreno di fondazione dei rilevati perimetrali verdi per ogni punto di campionamento si preleverà un campione da sottoporre ad analisi fisico-chimica. Tutte le operazioni di prelievo, conservazione, stoccaggio, trasporto dei campioni saranno effettuate in condizioni rigorosamente controllate, in modo da evitare fenomeni di contaminazione o perdita di rappresentatività del campione a causa di possibili alterazioni delle caratteristiche chimicofisiche della matrice ambientale investigata. Considerato che, vista la morfologia pianeggiante e la filosofia progettuale gli scavi saranno sempre limitati a meno di 2 metri per cui si prevede, per ogni punto di prelievo, n. 1 campione composito fino a fondo scavo in corrispondenza di ciascun punto di indagine, sui quali eseguire le analisi indicate nei paragrafi precedenti. Considerato che saranno prelevati in tutto al massimo 253 campioni (numero da rivedere in funzione dei rilievi esecutivi che ci indicheranno con precisione l’estensione delle aree interessate dagli scavi) e tenuto conto che i terreni da scavare risultano pari a 17.727,27 mc, verrà analizzato n. 1 campione ogni 70 mc di terre movimentate. I volumi degli scavi e del materiale da riutilizzare in situ è riassunto nella tabella seguente.
3 QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
CONSIDERATO che il Proponente ha rappresentato nello SIA gli elementi conoscitivi per la valutazione dell’impatto ambientale del progetto in esame, fornendo una descrizione delle seguenti componenti ambientali interessate dall’intervento:
BENI MATERIALI, PATRIMONIO CULTURALE, PAESAGGIO
Per quanto riguarda il sito, questo è inserito nel Piano Territoriale Paesaggistico dell’Ambito 00 (Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx) xxxxx Xxxxxxxxx xx Xxxxxxx per quanto riguarda l’impianto (sub parchi 1, 5 e 6), mentre la sottostazione è ubicata nell’Ambito 12. Dall’analisi delle schede e della cartografia presenti sia nelle Linee Guida che nei PTP degli ambiti 14 e 12 si evince che: per quanto riguarda i beni tutelati, i biotopi, i siti archeologici, i tratti panoramici, i centri e nuclei storici individuati dal Piano Paesaggistico l’area è caratterizzata dalla presenza di alcuni elementi di interesse. All’interno della proprietà di cui al sub campo 6 viene indicata una fascia caratterizzata da un livello di tutela 3 legata alla presenza di un corso d’acqua; all’interno della proprietà di cui ai sub campi 5 e 6 è ubicata un’area con livello di tutela 1 in relazione alla presenza di un’area di interesse archeologico (Perriere Sottano); alcuni tratti di cavidotto, nell’attraversare i corsi d’acqua, interferiscono con le aree di tutela 2 per la presenza della fascia di rispetto dei corsi d’acqua; nelle vicinanze della sottostazione sono presenti due aree di interesse archeologico (Contrada Stimpato e Contrada Xxxxxxxxxx) ed un’area vincolata da un punto di vista archeologico (Contrada Xxxxxxxxxx); nell’area vasta sono presenti la Masseria Moligno (distanza 214 m dal sub campo Iron 1)e la Masseria Stella (distanza 371 m dalla sottostazione) che sono ritenute di interesse dalla Soprintendenza quali beni isolati.
L’area vasta è di scarso valore paesaggistico in quanto fortemente antropizzato e caratterizzato da enormi estensioni adibite a frutteti ed altre attività agricole prevalentemente seminative e colture erbacee estensive; l’area non è visibile dai tratti panoramici individuati, alcune modeste porzioni della proprietà interessa la fascia di rispetto dei 150 dai corsi d’acqua, caratterizzata da un livello di tutela 3. Opere di mitigazione: in queste aree non si prevede alcuna opera ad esclusione delle “aree perimetrali verdi” che si realizzeranno secondo il progetto di mitigazione proposto nel presente studio e solo a seguito del parere positivo della Soprintendenza BB.CC.AA.; alcuni tratti di cavidotto, nell’attraversare i corsi d’acqua, interferiscono con le aree di tutela 2 per la presenza della fascia di rispetto dei corsi d’acqua. Opere di mitigazione: i cavidotti saranno collocati sempre all’interno delle sedi stradali esistenti e l’attraversamento dei corsi d’acqua avverrà tramite la tecnica del microtunneling per evitare qualunque interferenza con i corsi d’acqua e le sue fasce di rispetto; è presente al limite dei sub campi 5 e 6 l’area di interesse archeologico Xxxxxxxx Sottano. Opere di mitigazione: l’area di interesse archeologico sarà salvaguardata in quanto si è deciso che al suo interno non si prevede la realizzazione di nessuna opera; nelle vicinanze della sottostazione sono presenti due aree di interesse archeologico (Contrada Stimpato e Contrada Xxxxxxxxxx) ed un’area vincolata da un punto di vista archeologico (Contrada Xxxxxxxxxx). Opere di mitigazione: Le aree sono a distanza tale da non essere interferite dalle opere in progetto ma il proponente, qualora di interesse della Soprintendenza BB.CC.AA., si impegna ad eseguire i lavori con l’assistenza di un esperto archeologo; nelle vicinanze sono presenti alcune Masserie individuate come beni isolati. Si tratta di manufatti ubicati a distanza tale da non essere interferiti dalle opere in progetto, solo due (Masseria Xxxxxx e Masseria Moligno) sono entro la fascia di 500 mt dalle opere. Opere di mitigazione: la presenza di un’elevato numero di impianti arborei e la realizzazione di rilevati perimetrali verdi di altezza adeguata e con essenze arboree rende praticamente invisibile l’impianto. Si può affermare che la realizzazione delle opere impone impatti trascurabili alla componete paesaggio.
Il sito è di scarso valore paesaggistico in quanto fortemente antropizzato e caratterizzato da enormi estensioni adibite a frutteti ed altre attività agricole prevalentemente seminative e colture erbacee estensive e non è visibile dai tratti panoramici individuati; il territorio interessato, ad esclusione delle aree di rispetto dei corsi d’acqua e di alcune piccole aree di interesse archeologico, non rientra all’nterno di aree dove sono previsti livelli di tutela di alcun tipo.
CONSIDERATO che il Proponente, nello SIA, in riferimento all’analisi della visibilità ha affermato che:
Nel caso in esame l'analisi di visibilità è stata utilizzata per determinare da dove è visibile il sito dell'impianto in progetto rispetto all'area circostante (nel caso specifico un'area di 10 km di raggio), in modo da determinare e progettare eventuali misure di mitigazione degli impatti sul territorio. L'analisi di visibilità è stata effettuata utilizzando il programma QGIS e il relativo plug-in Viewhed.
Si evince con chiarezza che l’impianto è praticamente invisibile da gran parte del territorio circostante ed è visibile solo dalle parti alte dei versanti che circondano la piana in cui sarà realizzato. In queste aree, oltre ad essere lontane e difficilmente raggiungibili, non sono presenti né ricettori sensibili né centri abitati né elementi di interesse paesaggistico ma solo qualche manufatto sparso, spesso diroccato, ed in ogni caso, con le opere di mitigazione previste (rilevati perimetrali verdi), renderà l’impianto praticamente invisibile da chi vive o transita nella xxxxx.Xx definitiva: - l’impianto fotovoltaico sarà circondato lungo tutti i confini da rilevati verdi di varia altezza con la messa a dimora di esemplari di arance rosse, caratteristiche della zona; - i rilevati verdi lo renderanno praticamente invisibile da chi vive e percorre la piana in cui è inserito; - le stesse opere di mitigazione saranno utilizzate per la sottostazione; - come esposto nel capitolo precedente non vi sono elementi di criticità e di incoerenza con gli obiettivi di tutela e valorizzazione fissati dalle linee guida del PPR e dal PP degli Ambiti 12 e
14 della Provincia di Catania e l’impianto fotovoltaico è esterno alle aree vincolate individuate dalla Soprintendenza XX.XX. AA. ad eccezione di alcune situazioni indicate nel capitolo precedente; - a valle delle opere di mitigazione previste non si individuano impatti significativi e negativi che la realizzazione del progetto può causare sulla componente Paesaggio.
TERRITORIO ED ACQUA
Per quanto riguarda la pericolosità ed il rischio idraulico si deve dire che la sottostazione ed il sub parco 1 si trovano all’esterno di qualunque area caratterizzata da pericolosità e/o rischio, mentre i sub parchi 5 e 6 ed una porzione del cavidotto si trovano parzialmente all’interno dell’area definita con un livello di pericolosità P1 e rischio R1. Per garantire la piena efficienza dell’impianto anche nel caso delle piene individuate dal PAI il progetto prevede la realizzazione di rilevati perimetrali verdi di altezza adeguata ad evitare che le onde di piena possano invadere i vari sub parchi. Preso atto della fattibilità dell’intervento, nell’ambito delle successive fasi di
progettazione, al fine di dimensionare al meglio le opere di mitigazione del rischio e della pericolosità (rilevati perimetrali verdi) si eseguirà lo studio idrologico-idraulico previsto dalle NTA del PAI.
Valutazione sugli impatti imposti dal progetto alle componenti ambientali “Territorio” ed “Acqua”
Da quanto detto precedentemente, in ordine alle caratteristiche geologiche, geomorfologiche, idrogeologiche e tecniche del sito si evince che: - le condizioni di stabilità dell'area sono ottime in relazione alla favorevole giacitura dei terreni presenti, nonché alla mancanza assoluta di agenti geodinamici che possano in futuro turbareil presente equilibrio; -non si ritiene, quindi, di eseguire verifiche di stabilità poichè essendo l’area pianeggiante e totalmente esente da qualunque fenomenologia che possa modificare l’attuale habitus geomorfo-logico, non è possibile l’instaurarsi di alcun movimento franoso e, quindi, i calcoli farebbero registrare valori del coefficiente di sicurezza decisamente superiori ai minimi previsti dalla legge; -quanto detto prima è confermato dal Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) che esclude tale area da qualunque fenomenologia di dissesto e di rischio geomorfologico. -vista la natura dei terreni presenti si può affermare che il livello piezometrico della falda presente all’interno del complesso calcarenitico si attesta intorno ai 3-4 metri, mentre nel complesso alluvionale si attesta a una quota pari a circa 1.0 m dal p.c., ma può raggiungere il piano campagna durante i periodi di pioggia; - le aree di affioramento delle argille sono caratterizzate da fasce di 3-4 metri di saturazione e presenza di livelli idrici a carattere stagionale; - per quanto riguarda la pericolosità ed il rischio idraulico si deve dire che la sottostazione ed il sub parco 1 si trovano all’esterno di qualunque area caratterizzata da pericolosità e/o rischio, mentre i sub parchi 5 e 6 ed una limitata porzione del cavidotto si trovano in parte all’interno dell’area definita con un livello di pericolosità P1 e rischio R1; -il sub parco 5 è in parte all’interno di un'area di esondazione per il collasso della diga Ogliastro ed in parte all'interno di un'area di esondazione per la manovra di apertura degli scarichi della Diga Ogliastro; - le suddette previsioni del PAI non sono ostative alla realizzazione dell’impianto in progetto come meglio specificato dalle Norme Tecniche di Attuazione ma, consci delle suddette criticità, il progetto ha previsto, in coerenza con le N.T.A. del P.A.I., la realizzazione di rilevati perimetrali verdi di altezza adeguata ad annullare qualunque tipologia di pericolosità e rischio; - ai sensi del D.M. 17/01/2018 i terreni presenti appartengono alla Categoria C “Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti con profondità del sub-strato superiori a 30 m, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di velocità equivalente compresi tra 180 m/s e 360 m/s. Come si evince gli impatti ambientali che potrebbero essere imposti dagli specifici lavori proposti nel presente studio sulla componente “Acqua” sono da considerare trascurabili/nulli. Come si evince gli impatti ambientali che potrebbero essere imposti dagli specifici lavori proposti nel presente studio sulla componente “Territorio” sono da considerare trascurabili e per certi versi positivi.
FATTORI CLIMATICI
L'area oggetto di studio costituisce uno dei settori più siccitosi della Sicilia e subisce notevoli escursioni termiche sia giornaliere che stagionali. Infine, poiché l'esercizio dell’impianto presuppone un consumo dienergia elettrica ridottissimo e non sono previste emissioni di gas climalteranti se non in misura del tutto insignificante visto il modestissimo uso di mezzi a combustibile fossile necessari solo per le attività di manutenzione dell’impianto mentre, al contrario, produce energia da fonti rinnovabili e consente un notevole risparmio di emissioni di gas climalteranti, si può tranquillamente affermare che il presente progetto avrà impatti positivi sul "Clima" e sul "Microclima".
BIODIVERSITA’
Biodiversità - Habitat, vegetazione e flora
L'areale oggetto di studio rappresenta una delle aree a più alta vocazione agricola, nelle superfici agricole si annoverano sia seminativi di tipo estensivo, sia colture permanenti, presenti sempre nella stessa zona e costituite prevalentemente da oliveti e agrumeti, altri piccoli appezzamenti destinati ad usi agricoli rientrano tra le aree eterogenee (2%) costituite da mosaici di seminativi, colture orticole, colture arboree e piccole superfici interessate da lembi di vegetazione naturale. Lungo le aste fluviali la classe più rappresentata è occupata da formazioni erbacee e/o arbustive. Sono costituite da incolti, ubicati prevalentemente lungo il fiume, da pascoli e da aree in evoluzione naturale, in cui vanno progressivamente insediandosi gli arbustivi. Piccole aree boscate sovente in formazioni lineari, interessano piccole superfici del territorio e sono spesso ubicate lungo le sponde dei corsi d’acqua. Nelle aree direttamente interessate dallo studio non sono presenti specie comprese nell’Allegato II della Direttiva Habitat.
Sottrazione di habitat e/o di vegetazione – frammentazione di habitat
Per quanto riguarda questo primo impatto, legato principalmente all’attività di cantiere, si ritiene, sia per l’area del campo fotovoltaico che per l’area della sottostazione, non significativo poiché non vi sono aree di vegetazione naturale consumate poiché le superfici interessate dai lavori sono caratterizzate da vegetazione quasi esclusivamente dedicate ad attività agricole. Le aree di cantiere possono, inoltre, essere facilmente ripristinate al termine delle attività. Non sono previste attività che possano provocare né sottrazione, né frammentazione di habitat.
Occupazione di suolo ed Alterazione di struttura e funzione delle fitocenosi
L’occupazione di suolo e l’alterazione di struttura e funzione della fitocenosi ed in definitiva gli impatti dovuti alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico sulla componente vegetazione e flora sono molto limitati, praticamente nulli. La fase di esercizio dell’impianto fotovoltaico, infatti, sebbene implichi l’occupazione dell’area, permette però il mantenimento della vegetazione sottostante i pannelli fotovoltaici; l’altezza dal suolo dei pannelli, inoltre, consente l’irraggiamento solare e l’apporto idrico dovuto alle precipitazioni. Occorre, inoltre, considerare che l’occupazione di suolo legata all’insediamento è reversibile. Per quanto riguarda la sottostazione la sottrazione di suolo è effettiva ma estremamente limitata.
Fauna
L'area oggetto dello studio è caratterizzata dalla presenza di aziende agricole che attuano agricoltura di tipo intensivo e questo influisce negativamente sulla biodiversità animale che si concentra lungo l'asta dei corsi d’acqua in cui si sono inseriti processi evolutivi di habitat primari e secondari.
Definizione e valutazione degli impatti sulla fauna
Le attività di cantiere possono, in linea teorica, comportare la riduzione della disponibilità di habitat per le specie animali. Nel nostro caso, essendo le aree fortemente antropizzate e dedicate ad attività agricole particolarmente impattanti sulla fauna, con il presente progetto non si impongono impatti diversi da quelli a cui la fauna è già sottoposta da tempi immemorabili. La dismissione delle aree di cantiere e il loro successivo ripristino, comporteranno, comunque, un sensibile effetto positivo sugli habitat presenti nell’area. - Disturbo alla fauna: Un’interferenza tipicamente associata alla fase di cantiere è costituita dal disturbo alla fauna per la pressione acustica. Gli animali rispondono all’inquinamento acustico alterando lo schema di attività, con un incremento ad esempio del ritmo cardiaco o manifestando problemi di comunicazione. gli impatti potenziali non abbiano effetti sulla componente, poiché limitati nel tempo e per il fatto che l’area è già intensamente antropizzata e caratterizzata da attività particolarmente impattanti sulla fauna, al confronto delle quali la realizzazione delle opere non comporta una modifica sostanziale del clima acustico. In ogni caso dalle verifiche e simulazioni eseguite nell’ambito dello SIA si evince che le attività di cantiere non modificano il clima acustico al di fuori delle stesse aree di cantiere e, solo per tempi limitatissimi (quando i mezzi lavorano ai confini dell’area), nell’ambito di aree circostanti per una fascia di 70-80 mt dal confine.
Effetto lago
Gli impianti agrovoltaici in studio, per le loro intrinseche caratteristiche di produzione dell’energia, per la disposizione e l’altezza dei pannelli, per la superficie occupata, in relazione agli ampi spazi aperti che lo circondano, per le caratteristiche microclimatiche, in particolare la ventosità, non possano costituire un impatto, in relazione al così detto “effetto lago”, sull’avifauna specifica che frequenta il sito ed in generale per la biodiversità presente.
POPOLAZIONE, ARIA, RUMORE, VIBRAZIONI E SALUTE UMANA
Salute Umana
In relazione alla componente “Salute umana” il proponente conclude dire che la tipologia del progetto non modificherà la qualità della vita della popolazione e non introduce elementi che possano far pensare a fenomeni di alterazione della qualità dell’aria, del suolo, delle acque e del rumore e per quanto riguarda la salute pubblica non vi introduce alcun elemento di rischio, mentre quelli sulla popolazione, intesi quelli relativi alla lotta ai cambiamenti climatici, sono certamente positivi. nell’area e nelle vicinanze non sono presenti ricettori sensibili (centri abitati, scuole, ospedali, monumenti); nell’area e nelle vicinanze non sono presenti zone critiche dal punto di vista microclimatico (isole di calore, nebbie persistenti, etc.); non sono previste emissioni gassose; non sono presenti situazioni di criticità per la qualità dell’aria ed in ogni caso le opere in progetto non modificano l’attuale stato di qualità dell’aria; non sono previsti aumenti significativi del traffico veicolare; per quanto riguarda la produzione di polveri non si prevedono particolari criticità, vista la modestia degli interventi, la presenza di rilevati perimetrali verdi che saranno realizzati come priorità e la distanza da qualunque ricettore; non sono previste emissioni di sostanze che possono contribuire al problema delle piogge acide né di gas climalteranti; le opere
previste dal presente progetto non comportano la realizzazione di barriere fisiche alla circolazione dell’aria; come si evince dalle carte allegate tutte le lavorazioni sono ubicate a distanza di oltre 200 metri dalle masserie più vicine per cui, in generale, non sono da prevedere azioni mitigative e/o monitoraggi. Gli impatti ambientali che potrebbero essere imposti dagli specifici lavori proposti nel studio PA sulla componente “Aria” sono considerati trascurabili.
Rumore e Vibrazioni
In merito alla componente ambientale “Rumore e vibrazioni” si riassume che, vista la tipologia di progetto e le sue dimensioni è bene sottolineare come l’incremento dei mezzi pesanti dovuti all’approvvigionamento è da considerare del tutto trascurabile rispetto al traffico attualmente in circolazione e, quindi, il loro effetto negativo è praticamente nullo. Al fine di definire gli impatti ambientali nello SPA si riportano di seguito i principali elementi che ci permettono di analizzare nel concreto le caratteristiche sito-specifiche della componente ambientale “Rumore e vibrazioni” nell’area oggetto dell’intervento da cui si evince che: gli unici impatti sono legati all’attività di cantiere, peraltro minimali per quanto dimostrato nei capitoli precedenti e per quanto descritto nel seguito; non esistono nelle zone di intervento e nelle immediate vicinanze presenze stabili, né ricettori sensibili (scuole, ospedali, luoghi di culto, ect); non esistono nelle zone di intervento e nelle immediate vicinanze sorgenti di rumore particolarmente critiche. Le uniche sorgenti sono da individuare nel traffico veicolare; le vibrazioni indotte dai lavori sono del tutto trascurabili; come si evince dalle carte allegate tutte le lavorazioni sono ubicate a distanza di oltre 200 metri dalle masserie più vicine per cui, in generale, non sono previste azioni mitigative e/o monitoraggi.
Come si evince sinteticamente nelle conclusioni dello SPA, gli impatti ambientali che potrebbero essere imposti dagli specifici lavori proposti nello studio sulla componente “Rumore e vibrazioni” sono da considerare non rilevanti in quanto il proponente ritiene che non vi saranno variazioni negative e significative del clima acustico né in fase di realizzazione né in fase di gestione delle opere.
Radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
In fase di realizzazione non emette radiazioni ionizzanti e non ionizzanti ed in fase di esercizio le emissioni di radiazioni non ionizzanti, presenti lungo il cavidotto e la stazione elettrica in progetto, sono del tutto ininfluenti sia perché il cavidotto corre interrato utilizzando quasi esclusivamente la strada esistente, sia perché la distanza con i ricettori sensibili, come ampiamente dimostrato dalla relazione di progetto, è decisamente superiore a quella minima entro cui si possono avvertire tali radiazioni. Ne consegue che rispetto a tale componente l’impatto è da considerare nullo.
PATRIMONIO AGROALIMENTARE
Dallo studio agronomico effettuato e dall'analisi degli strumenti di programmazione e pianificazione del territorio si rileva la compatibilità del progetto per la realizzazione di un impianto fotovoltaico con l'ambiente e le attività agricole circostanti. L'installazione avverrà su superfici coltivate a seminativo e agrumi il cui stato fisiopatologico dovuto alla presenza di infestazione da Citrus Tristezza Virus determina la necessità di avviare processi di eradicazione per evitare il diffondersi della fitopatia agli appezzamenti contigui. l'installazione di impianti fotovoltaici su suoli agrari ha carattere temporaneo, questo rappresenta una opzione che consente di continuare a produrre reddito, agevolando i naturali processi di sanificazione da CTV, strutturazione umificazione e lisciviazioni di sali su suoli oggi degradati. La realizzazione dei rilevati perimetrali verdi di larghezza 10 metri in sommità con essenze di arancia rossa con una densità pari a 4 alberi x 3 ogni 100 mq permette di ripristinare le piante malate con piante giovani e sane ed ha certamente un impatto positivo perché permette di sostituire piante oramai destinate alla morte e non più produttive con alberi sani e produttivi. Gli impatti su questa componente sono, quindi, nulli.
CONSIDERATO E VALUTATO che il valore ecologico e della fragilità ambientale dell’area di riferimento accertato, rispettivamente, dalla Carta del Valore Ecologico e dalla Carta della fragilità ambientale del geo-portale della regione Sicilia, risulta essere medio-alto; l’area di progetto ricade fuori da aree IBA, Rete Natura 2000, Parchi e Riserve e non è interessata da importanti flussi migratori (come evidenziato nella Carta delle principali rotte migratorie del Piano Regionale Faunistico Venatorio Regionale 2013-2018);
CONSIDERATO che il Proponente analizza le alternative strategiche evidenziando in particolare che:
Trattandosi nella fattispescie, di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica, le alternative strategiche prese in considerazione sono di seguito riportate insieme con le corrispondenti elucubrazioni ed analisi:
-impianto per la produzione di energia elettrica da fonte non rinnovabile: la presente alternativa è stata esclusa sulla base delle seguenti considerazioni: - incoerenza dell’intervento con tutte le norme comunitarie; - incoerenza dell’intervento con le norme e pianificazioni nazionali e regionali;
- impatto sulle componenti ambientali: le fonti convenzionali non possono prescindere, in qualsiasi forma esse siano implementate, da un impatto sulle componenti ambientali tra cui sicuramente ambiente idrico ed aria. Le fonti non rinnovabili aumenterebbero considerevolmente la produzione di emissioni inquinanti in atmosfera contribuendo significamenrte all'effetto serra, principale causa dei cambiamenti climatici.
- impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di altro tipo: la presente alternativa è stata esclusa sulla base delle seguenti considerazioni: - maggiore consumo di suolo (solare a concentrazione): - minore impatto paesaggistico (eolico); - mancanza di materia prima per la fonte idroelettrica; - impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica: la presente alternativa è stata prescelta sulla base delle seguenti considerazioni: - coerenza dell’intervento con le norme e le pianificazioni nazionali, regionali e comunitarie; - mancanza di emissioni al suolo, in ambiente idrico ed atmosfera; - consumo di suolo decisamente minore a parità di potenza rispetto ad altre soluzioni che sfruttano l’energia solare; - disponibilità di materia prima (solare) nell’area di istallazione; - affidabilità della tecnologia impiegata; - ottima scelta del sito in relazione alle caratteristiche ambientali e territoriali.
Tra le possibili alternative nel campo fotovoltaico è stata scelta quella dell’agro-voltaico che appare la migliore e la più rispondente alle normative vigenti, nonché all’evoluzione scientifica per annullare qualunque impatto sul suolo.
CONSIDERATO che il Proponente analizza le alternative localizzative evidenziando in particolare che: All’interno del territorio regionale il posizionamento dell’opera in esame è stato stabilito in considerazione delle seguenti: - presenza di fonte energetica: questa risulta essere un’area molto soleggiata ed in particolare l’area di posizionamento dell’impianto è risultata essere particolarmente ricca di fonte solare; - assenza di altre particolari destinazioni d’uso per i territori coinvolti: tutte le aree in esame sono destinate al pascolo o all’agricoltura; - vincoli: l’area di localizzazione dell’impianto in esame non rientra tra quelle individuate come aree non idonee dalle Linee Guida nazionali; - distanza da aree naturali protette: l’area prescelta è sufficientemente distante da tutte le aree protette e non è necessario attivare procedura di V.Inc.A. - per quanto alla viabilità: - massimizzazione dell’impiego delle strade esistenti, in quanto non sono necessarie nuove strade per il trasporto dei mezzi e dei materiali in cantiere sfrutterà in massima parte la viabilità esistente; - mantenimento delle pendenze naturali e minimizzazione dei movimenti terra assecondando le livellette naturali; - predisposizione delle vie di accesso all’impianto, per facilitare gli accessi dei mezzi durante l’esercizio, inclusi quelli adibiti agli interventi di controllo e sicurezza. - per quanto alle apparecchiature elettromeccaniche: - minimizzazione dell’impatto elettromagnetico, tramite lo sfruttamento di un nodo della rete elettrica preesistente e la mancata realizzazione di nuove linee aeree;
- minimizzazione dei percorsi dei cavi elettrici; - minimizzazione delle interferenze in particolare con gli elementi di rilievo paesaggistico, quali ad esempio i corsi d’acqua e le aree di interesse archeologico. In conclusione la soluzione adottata risulta ottimale.
CONSIDERATO che in riferimento all’alternativa zero il Proponente specifica che:
La non realizzazione del progetto è stata esclusa sulla base delle seguenti considerazioni: - effetti positivi: la non realizzazione del progetto avrebbe come effetto positivo esclusivamente il mantenimento di una poco significativa/assente produzione agricola nelle aree di impianto ed una assenza totale di impatti (sebbene nel caso in esame essi siano ridotti/trascurabili e riferibili esclusivamente alle componenti “Rischio Idraulico” e “Paesaggio” e non interessino significativamente le altre componenti ambientali); - effetti negativi: la mancata realizzazione del progetto determina la mancata produzione di energia elettrica da fonte alternativa e, quindi, la sua sostituzione con fonti non rinnovabili e conseguente emissione di gas climalteranti nella misura di 904.235.475 kg di CO2, di 981.713 di Nox; - mancato incremento del parco produttivo regionale e nazionale da fonti rinnovabili rendendo più difficle raggiungere gli obiettivi che l’Italia ha preso nell’ambito delle convenzioni internazionali sulla lotta ai cambiamenti climatici; - mancato incremento occupazionale nelle aree; - mancato incremento di
indipendenza per l’approvvigionamento delle fonti di energia dall’estero. In conclusione l’alternativa 0 è certamente da scartare.
4 PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
CONSIDERATO che in riferimento al Piano di Monitoraggio il Proponente specifica che:
Biodiversità
Le attività di monitoraggio saranno eseguite da tecnici professionisti abilitati, specialisti di ecologia, flora, vegetazione e fauna, per la redazione dei documenti e per l’elaborazione dei dati osservati, al fine di redigere i risultati del monitoraggio. I dati e i risultati ottenuti saranno redatti sotto forma di relazione scritta a supporto della quale saranno forniti schemi, foto ed elaborati grafici, tutti interpretabili, leggibili e confrontabili in modo chiaro per ciascuna fase di monitoraggio: Ante operam, In operam ed In esercizio.
Vegetazione, Flora, Ecosistemi
Per quanto riguarda la vegetazione, flora ed ecosistemi sono previste in ciascuna delle aree individuate le seguenti indagini: -Ante Operam: 1 rilievo sei mesi prima dell’inizio dei cantieri; Area di indagine: a) area di ciascun sottocampo; b) la stazione di Utenza, c) Sottostazione. -In Operam: 2 rilievi a distanza di un semestre a conclusione delle attività di cantiere: a) area di ciascun sottocampo; b) la stazione di Utenza, c) Sottostazione. -In Esercizio: 1 rilievo, 1° e 2° anno dall’inizio dell’esercizio; Area di indagine: a) area di ciascun sottocampo; b) la stazione di Utenza, c) Sottostazione.
Fauna
Non essendoci né fauna di pregio tutelata, né habitat prioritari, né habitat di specie di interesse e poiché si ritiene non sia possibile un impatto del parco agrovoltaico con l’avifauna non si ritiene necessario eseguire un monitoraggio ante operam ed in operam della fauna, anche in relazione al fatto che la recinzione sarà realizzata prevedendo gli adeguati passaggi faunistici in maniera tale che la stessa non costituirà alcun ostacolo al naturale transito della micro fauna.
Rumore
Il monitoraggio dell’inquinamento acustico, inteso come “l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi,
Il monitoraggio ante operam (AO) viene eseguito in fase di redazione dello SIA ed ha come obiettivi specifici: -la caratterizzazione dello scenario acustico di riferimento dell’area di indagine; - la stima dei contributi specifici delle sorgenti di rumore presenti nell’area di indagine; - l’individuazione di situazioni di criticità acustica, ovvero di superamento dei valori limite, preesistenti alla realizzazione dell’opera in progetto. Il monitoraggio in corso d’opera (CO) ha come obiettivi specifici: -la verifica del rispetto dei vincoli individuati dalle normative vigenti per il controllo dell’inquinamento acustico (valori limite del rumore ambientale per la tutela della popolazione, specifiche progettuali di contenimento della rumorosità per impianti/mac- chinari/attrezzature di cantiere) e del rispetto di valori soglia/ standard per la valutazione di eventuali effetti del rumore sugli ecosistemi e/o su singole specie; - la verifica del rispetto delle prescrizioni eventualmente impartite nelle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici rilasciate dai Comuni; -l’individuazione di eventuali criticità acustiche e delle conseguenti azioni correttive: modifiche alla gestione/pianificazione temporale delle attività del cantiere e/o realizzazione di adeguati interventi di mitigazione di tipo temporaneo;- la verifica dell’efficacia acustica delle eventuali azioni correttive. Durata e frequenza del monitoraggio Rumore
Si prevede il monitoraggio ante operam e nel periodo in cui sono in essere le lavorazioni in prossimità dei 2 ricettori vicini (vedi "Carta con l'ubicazione dei punti di monitoraggio ambientale”) in particolare sono previste le seguenti indagini: -Ante Operam: n. 1 rilievo per una durata di 24 h. - In Operam: n. 1 rilievo per una durata di 24 h da eseguirsi nel periodo in cui sono in essere le lavorazioni in prossimità dei 2 ricettori vicini.
Atmosfera
Il monitoraggio sarà eseguito in corrispondenza dei ricettori indicati nel rispetto della UNI EN 12341:2014 – “Metodo gravimetrico di riferimento per la determinazione della concentrazione in massa di particolato sospeso PM10 o PM2,5”. Durata e frequenza del monitoraggio Sono previste in ciascuno dei 2 punti di misura individuati (vedi "Carta con l'ubicazione dei punti di monitoraggio ambientale”) le misure della concentrazione delle polveri sottili PM10 e PM2.5 quando le attività di cantiere sono in prossimità dei 2 ricettori vicini ai sottocampi.
Suolo (Monitoraggio Sostanze Inquinanti)
Il monitoraggio della componente ante operam sarà eseguito per verificare che i terreni interessati non siano soggetti a fenomeni di inquinamento. Il monitoraggio a fine lavori avrà lo scopo di controllare: -le condizioni dei suoli accantonati e le necessarie operazioni di mantenimento delle loro caratteristiche; -l’eventuale insorgere di situazioni critiche, quali sversamenti accidentali di inquinanti nei suoli limitrofi ai cantieri; - la verifica che i parametri ed i valori di concentrazione degli inquinanti indicati nelle norme di settore siano conformi ai livelli di CSC.
Procedure ed attività di campionamento
Dall’analisi eseguita sull’uso pregresso del suolo, risulta che l’area interessata, si trova all’interno un’importante area agricola, dove non risultano fonti di potenziali fenomeni di inquinamento. Tutti i punti previsti per la caratterizzazione del sito saranno localizzati sulle aree di indagine con l’ausilio di un topografo e materializzati mediante l’infissione di picchetti identificativi. Il contesto areale del punto di indagine sarà documentato mediante l’ausilio di macchina fotografica. Il materiale estratto sarà adagiato sopra un telo diplastica pulito e su di esso saranno eseguite le operazioni di preparazione del campione. Mediante l’ausilio di una paletta e di un setaccio, il campione sarà privato della frazione grossolana maggiore di 2 cm; successivamente sarà mescolato ed omogeneizzato. Una volta preparato il campione, lo stesso sarà posto all’interno di barattoli di vetro trasparente, avendo cura di impermeabilizzare ed isolare il contenitore da ogni forma di contaminazione. Il barattolo di vetro, contenente il campione, sarà etichettato al fine di identificarlo univocamente. Su ciascuna etichetta adesiva saranno riportate le seguenti informazioni: -identificativo del progetto di riferimento; - data di campionamento;- nome dell’area di prelievo del campione; - identificativo del punto e della profondità di campionamento. L’elenco dei campioni inviati al laboratorio, le informazioni ad essi relativi, riportati su ciascuna etichetta, e l’elenco delle analisi chimiche previste sarà riportato su apposito verbale che ha accompagnato i campioni durante la spedizione. Tutti i campioni, a seguito del prelievo, durante il trasporto e una volta giunti in laboratorio, saranno conservati al buio e alla temperatura di 4 +/- 2 °C. Il trasporto dei contenitori sarà effettuato mediante l’impiego di idonei imballaggi refrigerati (frigo box rigidi o scatole in polistirolo), resistenti e protetti dagli urti, al fine di evitare la rottura dei contenitori di vetro ed il loro surriscaldamento Si precisa che, prima di procedere ad ogni nuovo campionamento, tutta l’attrezzatura utilizzata al prelievo precedente sarà lavata accuratamente al fine di evitare fenomeni di cross-contamination.
Procedure di decontaminazione
Tutte le operazioni di prelievo, conservazione, stoccaggio, trasporto dei campioni saranno effettuate in condizioni rigorosamente controllate, in modo da evitare fenomeni di contaminazione o perdita di rappresentatività del campione a causa di possibili alterazioni delle caratteristiche chimicofisiche della matrice ambientale investigata. In particolare saranno messi in atto i seguenti accorgimenti: -utilizzo, nelle diverse operazioni, di strumenti ed esattamente attrezzature costruiti in materiale quali acciaio inox e PVC, tali che il loro impiego non modifichi le caratteristiche del campione e la concentrazione delle sostanze contaminanti; -rimozione di qualsiasi grasso o lubrificante dalle zone filettate degli utensili; -uso di guanti monouso per prevenire il diretto contatto con il materiale estratto; - uso di contenitori nuovi; - lavaggio della strumentazione tra un campionamento e il successivo. Parametri fisico-chimici da ricercare
Il set di parametri analitici da ricercare è stato definito tenendo conto delle possibili sostanze ricollegabili alle attività antropiche svolte sul sito o nelle sue vicinanze, ai parametri caratteristici di eventuali pregresse contaminazioni, di potenziali anomalie del fondo naturale, di inquinamento diffuso, nonché di possibili apporti antropici legati all’esecuzione dell’opera.
Suolo (Monitoraggio Qualità Biologica)
La valutazione della qualità del suolo è considerato il principale indicatore della gestione sostenibile del territorio: il suolo, infatti, è lo specchio del metabolismo dell’ecosistema ed integra al proprio interno i processi biogeochimici delle differenti componenti dello stesso. Il QBS-ar (indice sintetico per la valutazione della qualità biologica del suolo) descrive il grado di sofferenza delle popolazioni di microartropodi, analizzando la funzionalità e il livello di adattamento delle forme presenti e valuta la qualità biologica di un suolo attraverso l'analisi di tutti i gruppi di microartropodi presenti nel terreno
Determinazione dell’indice QBS-ar
L’applicazione dell’indice QBS-ar sarà in 5 cinque fasi: prelievo del campione, estrazione e conservazione dei microartropodi, determinazione delle forme biologiche contenute e infine calcolo dell’indice QBS-ar (Parisi et al., 2005)
Attività di campionamento
Prima di procedere al campionamento verranno raccolte informazioni sull’uso del suolo, la coltura e la fase della stessa e saranno definite alcune delle caratteristiche ambientali dei sottocampi dove verrà effettuato il prelievo, come la zona climatica di riferimento e il bacino deposizionale di appartenenza. Verranno acquisiti i dati relativi alle medie (calcolate sui 30 giorni precedenti il giorno di campionamento) della piovosità nonchè della temperatura misurata a 2 m dal piano di campagna e a 30 cm di profondità all'interno dell'area di campionamento. Tramite la realizzazione di trivellate e profili saranno rilevati tessitura, granulometria, drenaggio, le percentuali di carbonati e di carbonio organico del suolo. Ogni singolo campione estratto sarà costituito da tre distinte zolle cubiche di 10 cm di lato (repliche), raccolte in punti distanti una decina di metri l’uno dall’altro, curando di comprendere la massima variabilità. Dopo aver rimosso l’eventuale lettiera o copertura erbacea, i campioni saranno riposti in buste di plastica in cui rimarrà una riserva di aria. Estrazione e conservazione della selettura Entro le 24 ore seguenti i campioni saranno posizionati nel selettore di Berlese-Xxxxxxxx costituito da un imbuto in cui sarà posto un setaccio del diametro di 220 mm e maglie della rete di circa 2 mm, sotto il quale vi sarà un recipiente di raccolta. Ad una distanza di circa 20 cm al di sopra di esso sarà posizionata una moderata sorgente di calore, generalmente una lampada da 40 watt, che provocherà lo spostamento progressivo della pedofauna attiva verso il basso per sfuggire all’essiccamento, fino a cadere nel recipiente. Si lascerà per 5 giorni nel selettore che porterà all’estrazione di oltre il 95% degli animali cosi raccolti (definiti in seguito“selettura”). La selettura verrà fissata direttamente nel recipiente in una soluzione composta da due parti di etanolo al 70% e una di glicerina. Analisi del campione Per il riconoscimento delle forme biologiche in essa contenute, la selettura sarà osservata e analizzata utilizzando un microscopio ottico stereoscopico a luce riflessa ad ingrandimenti variabili da 8X a 50X. La determinazione sarà condotta fino al livello di famiglia o genere e ad ogni taxon e sarà assegnato un punteggio utilizzando una scala di riferimento chiamata EMI. Calcolo del valore EMI Gli EMI (Indici EcoMorfologici) non si basano sulla tassonomia in senso stretto, quanto sul principio secondo il quale tutti gli organismi del suolo, indipendentemente dall’origine embriologica, convergano verso una forma biologica (FB) che consenta il miglior adattamento all’ambiente. Le forme biologiche comprendono pertanto taxa diversi accomunati però dall’avere la stessa serie di caratteri convergenti. Il grado di adattamento alla vita nel suolo varia in base alla presenza e alla combinazione di alcuni caratteri quali: depigmentazione, miniaturizzazione, allungamento e appiattimento del corpo, accorciamento delle appendici sensoriali e locomotorie (spesso irrobustite), riduzione o scomparsa degli organi deputati alla vista, sviluppo di organi sensoriali atti alla percezione del grado di umidita. Alle forme che presenteranno il maggior grado di adattamento alle condizioni del suolo (euedafiche), verrà attribuito un punteggio EMI pari a 20, mentre a quelle che lo saranno scarsamente sarà assegnato un punteggio pari a 1 (epiedafiche); tutte le forme biologiche caratterizzate da condizioni intermedie, presenteranno un punteggio pari al loro grado di specializzazione (emiedafiche).
Durata e frequenza del monitoraggio
- Ante Operam: si prevede il campionamento ed analisi su n. 1 punto per ogni sottocampo;
- A fine lavori: si prevede il campionamento ed analisi sullo stesso punto per ogni sottocampo campionato in fase Ante Operam.
Acque Sotterranee
Come prima operazione verrà eseguita la misura della profondità della superficie freatica rispetto alla testa del piezometro, mediante sonda freatimetrica. In accordo con quanto previsto dalla normativa vigente, tutte le misure sono state effettuate prendendo come riferimento la testa della tubazione in PVC (testa pozzo).
Tutte le operazioni di prelievo dei campioni saranno eseguite nel rispetto delle procedure standard di controllo della qualità, tese in particolare ad evitare episodi di contaminazione incrociata tra un punto di campionamentoe l’altro. Per le acque sotterranee prelevate in modalità dinamica all’interno di piezometri x xxxxx si possono adoperare: - Pompe a 12 volt da 1,5“ in plastica di differente prevalenza (da 20 m fino a 66 m) e dotate di frequenzimetri necessari a regolare la portate delle pompe stesse. -Pompe a 12 volt da 2“ in acciaio con motore sostituibile di differente prevalenza (da 47 ma 60 m) dotate di frequenzimetri necessari a regolare la portate delle pompe stesse. - Pompe a 220 V da 2,5” e 3” della Groundfos in acciaio con prevalenza fino a 90 m, All’interno dei piezometri, nel tempo che intercorre tra un campionamento e quello successivo, si possono accumulare residui di natura minerale ed avere scambi con l’atmosfera, per cui la colonna d’acqua non è più rappresentativa di quella dell’acquifero L’operazione di spurgo viene effettuata con pompe sommerse, di solito a bassa portata, che permettono di rimuovere l’acqua dal piezometro a dal suo intorno senza mobilizzare particelle di terreno che finirebbero nel campione rendendolo torbido. Lo spurgo comporta la rimozione di un volume di acqua compresa tra 3 e 5 volte il volume di acqua presente in condizioni statiche all’interno del piezometro. La sequenza di
operazioni da effettuare è la seguente: -Rimuovere la chiusura del piezometro; -Misurare il livello statico dell’acqua all’interno del pozzo per mezzo di un freatimetro; - Misurare la profondità del Pozzo; -Pulire e decontaminare il freatimetro mediante una specifica soluzione sgrassante di cui è dotato ogni AC; - Determinare il diametro interno del pozzo; -Assemblare pompa, tubi e linee di alimentazione. -Calare lentamente la pompa fino ad una profondità di poco inferiore al livello statico dell’acqua, evitando agitazioni non necessarie all’interno del piezometro. - Avviare la pompa e regolarne il flusso, se dotata di apposito regolatore. La portata non deve superare 30 l/min, per evitare il risollevamento di sedimenti fini eventualmente presenti sul fondo e/o il prosciugamento del piezometro. - Eliminare l’acqua spurgata in modo che non possa ritornare nell’acquifero. - Mantenere sotto controllo il livello dell’acqua all’interno del piezometro mediante freatimetro. Se durante il pompaggio il livello dovesse abbassarsi fino a scoprire la pompa (Portata maggiore rispetto alla capacità di ricarica della formazione), ridurre la portata di pompaggio; nel caso ciò non fosse possibile, interrompere lo spurgo per permettere la ricarica, oppure calare la pompa a profondità maggiore. La scelta tra queste due alternative dipende da molti fattori relativi alle caratteristiche geo-fisiche del piezometro e ad ogni modo si deve evitare di fare lavorare la pompa a vuoto. Una volta terminato lo spurgo del piezometro si procede al campionamento. I campioni di acqua saranno raccolti e conservati in conformità alla normativa vigente e trattato e conservato in contenitori in PE, bottiglie di polietilene di vetro ambrato, vials e falcon, a seconda del tipo di determinazione da eseguire, le quali garantiranno un volume pari alla quantità necessaria per la esecuzione di un set di analisi ed hanno costituito l’elemento campione. Tutti i campioni prelevati saranno contrassegnati con etichette adesive riportanti: - Identificativo del progetto di riferimento;- Data del campionamento;- Identificativo del piezometro di monitoraggio per i campioni di acque sotterranee. L’elenco dei campioni inviati in laboratorio, le informazioni ad essi relativi riportati su ciascuna etichetta e l’elenco delle analisi chimiche previste saranno indicati su un’apposita scheda (catena di custodia) che accompagneranno i campioni durante la spedizione, conservati alla temperatura di 4°C
+/- 2° C, mediante l’impiego di mezzi frigoriferi. Ciascuna sonda sarà opportunamente calibrata prima dell’avvio della misurazione, così come indicato nel manuale di istruzione del dispositivo, al fine di ottenere dati veritieri dei parametri rilevati. Considerato che le fondazioni dei tracker sono in acciaio zincato particolare attenzione sarà posta all’analite zinco I 5 punti di misura (vedi "Carta con l'ubicazione dei punti di monitoraggio ambientale”) sono stati scelti in funzione degli studi idrogeologici che ci indicano le aree in cui sono presenti le falde ed i relativi bacini di alimentazione. Sono state previste in ciascuno dei punti di misura individuati ed ubicati in planimetria, le seguenti indagini: -Ante Operam: n. 1 campionamento ed analisi per in ciascun punto; -In Operam: n. 2 campionamenti ed analisi per in ciascun punto (1 ogni 6 mesi). -In esercizio: n. 1 campionamento ed analisi per in ciascun punto.
Acque Superficiali
Il prelievo sarà eseguito nel filo principale della corrente, a circa 10 cm dal pelo libero. A tale scopo, il campionatore sarà posizionato nel punto prescelto e, prima di eseguire il prelievo, attende che il materiale sollevato si sia risedimentato o allontanato dalla corrente. Durante prelievi saranno misurate direttamente sul punto di campionamento la temperatura dell’acqua, la temperatura dell’aria, la conducibilità elettrica, il potenziale redox, il pH e l’ossigeno disciolto. Tutte le operazioni di prelievo dei campioni saranno eseguite nel rispetto delle procedure standard di controllo della qualità, tese in particolare ad evitare episodi di contaminazione incrociata tra un punto di campionamento e l’altro. Allo scopo di ottenere delle misurazioni rappresentative del corpo idrico in sarà predisposto un campionamento che tiene conto delle possibili stratificazioni, verticali e/o orizzontali, cui il corpo idrico può essere soggetto. Verrà scelto il campionamento per incrementi. Si ricorre nella fattispecie all'ausilio di contenitore (Bottiglia Beta) con il quale effettuare il prelievo del campione e si trasferisce in un’unica bottiglia (bulk bottle). Si utilizza anche il "braccio" telescopico in cui montare il contenitore. I campioni di acqua saranno raccolti e conservati in conformità alla normativa vigente e trattato e conservato in contenitori in PE, bottiglie di polietilene di vetro ambrato, vials e falcon, a seconda del tipo di determinazione da eseguire, le quali garantiranno un volume pari alla quantità necessaria per la esecuzione di un set di analisi ed hanno costituito l’elemento campione. Tutti i campioni prelevati saranno contrassegnati con etichette adesive riportanti: - Identificativo del progetto di riferimento; -Data del campionamento; -Identificativo del piezometro di monitoraggio per i campioni di acque superficiali. L’elenco dei campioni inviati in laboratorio, le informazioni ad essi relativi riportati su ciascuna etichetta e l’elenco delle analisi chimiche previste saranno indicati su un’apposita scheda (catena di custodia) che accompagneranno i campioni durante la spedizione, conservati alla temperatura di 4°C
+/- 2° C, mediante l’impiego di mezzi frigoriferi. Durante le attività su tutti i punti di campionamento sarà eseguita la misura della portata
Scelta dei punti di monitoraggio, durata e frequenza del monitoraggio
I quattro punti di monitoraggio sono stati scelti in corrispondenza degli impluvi più vicini a monte ed a valle dell’impianto, (vedi "Carta con l'ubicazione dei punti di monitoraggio ambientale”), e devono essere previste in ciascuno dei punti di misura individuati le seguenti indagini: - Ante Operam: n. 1 campionamento ed analisi per in ciascun punto; -In Operam: n. 1 campionamento ed analisi per in ciascun punto alla fine delle attività di cantiere. Paesaggio E Stato Fisico Dei Luoghi
Le indagini condotte in fase Ante Operam avranno lo scopo di definire compiutamente la caratterizzazione dello stato delle aree d’indagine prima dell’inizio dei lavori, individuando gli indicatori visivi in grado di consentire il raffronto tra le tre fasi del monitoraggio ed una valutazione il più possibile oggettiva degli effetti sulla componente. Le indagini che saranno condotte in fase di Corso d’Opera avranno il principale scopo di accertare le eventuali condizioni di criticità indotte dalle lavorazioni. Nella fase in esercizio le indagini saranno finalizzate per lo più ad accertare l’efficacia delle misure di mitigazione ambientale indicate nel progetto, in termini di percezione visiva delle opere realizzate. Tutte le informazioni raccolte, opportunamente confrontate con quelle raccolte durante il monitoraggio degli altri ambiti, permetteranno di comporre, per la situazione attuale ed un esaustivo quadro di riferimento sull’evoluzione dei caratteri del paesaggio nelle fasi costruttive e successivamente all’entrata in esercizio dell’opera, raffrontandoli con le previsioni dello SIA e della Relazione Paesaggistica. In base alle caratteristiche del progetto in esame sarà eseguita un’indagine, con la finalità di verificare l’integrazione delle opere nel contesto paesaggistico attraverso il confronto delle visuali dai beni tutelati e dai centri abitati più vicini. La principale tipologia d’impatto sul paesaggio, relativa all’inserimento di un nuovo impianto, è legata alla modificazione della percezione visiva dei recettori sensibili, dovuta a: -fenomeni di mascheramento visivo totale o parziale; - l’alterazione dell’equilibrio reciproco dei lineamenti caratteristicidell’unità paesaggistica, a causa dell’intromissione di nuove strutture fisiche estranee al contesto per forma, dimensione, materiali o colori. La stima della misura dell’alterazione della percezione visiva rileva in senso inverso l’integrazione dell’opera nel contesto paesaggistico in cui si va ad inserire. La prima fase di monitoraggio è stata finalizzata a documentare lo stato dell’area di indagine prima dell’inizio dei lavori. Si avrà cura che nelle immediate vicinanze non fossero presenti ostacoli di dimensioni rilevanti tali da “oscurare” il campo visivo inquadrato. Per la definizione del cono visivo, come metodo di analisi dello stato del paesaggio percepibile dalle postazioni dei recettori, sarà considerato il campo visivo diviso in tre zone: -un “cono di alta percezione”, corrispondente ai 45° centrali del cono visivo, nel quale si concentra principalmente la percezione visiva; -due “coni di media percezione”, complementari al cono di alta percezione (45° a destra e a sinistra), all’interno dei quali gli oggetti in esso presenti possono essere osservati ruotando gli occhi; - due “coni di bassa percezione”, tra i 45° ed i 90° rispetto all’asse frontale, potenzialmente percepibili, all’interno dei quali gli elementi più periferici possono essere visibili nitidamente ruotando la testa. I punti di monitoraggio, da cui si acquisiranno le immagini fotografiche, consistono nei beni tutelati e nei centri abitati più vicini alle opere in progetto. Saranno redatte delle schede in cui si riporterà: 1) lo stralcio planimetrico in scala 1:10.000 con ubicazione dei punti di vista fotografici; 2) documentazione fotografica dell’area d’intervento con rilevamento delle porzioni di territorio dove è prevedibile la massima visibilità delle opere in progetto e dei suoi elementi di maggiore impatto percettivo.
Durata e frequenza del monitoraggio
Sono previste in ciascuna dei punti di misura individuati, le seguenti indagini: -Ante Operam: n. 1 rilievo in ciascun punto di monitoraggio; -In Operam: n. 2 rilievi in ciascun punto di monitoraggio; -In esercizio: n. 1 rilievo in ciascun punto di monitoraggio.
Campi Elettromagnetici
Il monitoraggio dei campi elettromagnetici è finalizzato alla verifica degli effetti/impatti sulla popolazione rispetto sia al campo elettrico che magnetico all’interno delle “fasce di rispetto”, così come definite dalla Legge 22 febbraio 2001 n.36. Le possibili interferenze sulla componente riguardano esclusivamente la fase di esercizio dell’opera, in ragione di ciò si intende indicare la metodologia generale del monitoraggio ambientale della componente “Campi elettromagnetici” da considerare per tutti i ricettori individuati in fase di valutazione dei campi elettrico e magnetico e calcolo delle fasce di rispetto. Dalleindicazione del progettista si evince che la distanza minima tra il cavidotto/stazione di utenza ed i ricettori più vicini è tale da escludere la necessità di un monitoraggio di tale componente.
CONSIDERATO che in riferimento alle misure di mitigazione il Proponente specifica che:
Le misure di mitigazione previste sono:
-realizzazione di aree/rilevati verdi perimetrali a tutti i sub parchi ed alla sottostazione; -evitare che i mezzi rimangano accesi quando non utilizzati; -utilizzare macchinari moderni dotati di tutti gli accorgimenti per limitare il rumore e le emissioni in atmosfera; -utilizzare sistemi di abbattimento delle polveri durante le fasi di carico, scarico e lavorazione; -mantenere sempre umide le aree di transito dei mezzi in cantiere; -utilizzare sistemi di copertura con teloni dei cassoni durante il trasporto di inerti; -mantenimento di tutta la vegetazione naturale esistente, per la verità molto scarsa; - incremento di alberi e specie arbustive nelle fasce di delimitazione dell’area, lungo i confini del lotto, delimitati da aree a verde; -rinverdimento delle aree libere all’interno della proprietà con specie arbustive aventi buona capacita di propagazione vegetativa. Infine si evince, inoltre, che: -il progetto produce energia elettrica a costi ambientali nulli, è economicamente valido, tende a migliorare il servizio di fornitura di energia elettrica a tutti i cittadini ed imprese a costi sempre più sostenibili, agisce in direzione della massima limitazione del consumo di risorse. -il tipo di progetto e di lavorazione non implicano consumo di energia elettrica tranne quello minimo necessario per alimentare gli impianti di illuminazione di sicurezza;- non sono previste emissioni di gas clima-alteranti se non in misura estremamente limitata in quanto i trasporti su gomma sono previsti praticamente solo in fase di cantiere e di dismissione ed in misura del tutto irrilevante; -il tipo di progetto e di lavorazione non implicano emissione di luce, calore e radiazioni ionizzanti e il tipo di progetto non incide sulla variazione del clima e del microclima, anzi trattandosi di un progetto di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili farà risparmiare 33.217.800 kg/anno di CO2 e 35.231.000 kg/anno di NOx; -l’impianto fotovoltaico consente la riduzione di emissioni in atmosfera delle sostanze che hanno effetto inquinante e di quelle che contribuiscono all’effetto serra. - il tipo di progetto e di lavorazione non implicano emissioni di sostanze inquinanti; le uniche emissioni sono relative alle polveri nella sola fase di cantiere che si è dimostrato essere di entità trascurabile, ulteriormente ridotta a valle delle opere mitigative previste ed illustrate nel presente studio; - il tipo di progetto e di lavorazione non implicano produzione di rifiuti, tranne modeste quantità di RSU dovuti al pasto degli operai. I rifiuti saranno differenziati; - per quanto riguarda i materiali scavati si tratta di modestissime quantità in quanto l’area sarà lasciata nella sua attuale configurazione morfologica visto che il progetto è stato studiato al fine di evitare il livellamento dell’area. Quelli in esubero saranno riutilizzati in situ per la realizzazione delle barriere verdi; In relazione al monitoraggio, il presente studio ha messo in evidenza come il nostro progetto non produce alcuna modifica, né in fase di realizza- zione né in fase di gestione, alla qualità dell’aria, al clima acustico, al suolo ed all’ambiente idrico sia superficiale che sotterraneo. Inoltre, si precisa che lo studio in situ ha evidenziato la totale assenza di ricettori sensibili nell’area vasta e che il rumore esistente è dovuto esclusivamente al traffico veicolare. Per quanto detto nei capitoli precedenti, non sono previste attività di monitoraggio per le componenti “Territorio”, “Aria”, “Rumore”, “Vibrazioni” e “Radiazioni ionizzanti e non”. E’solo necessario tenere sotto controllo egarantire la perfetta manutenzione delle opere a verde previste dal Progetto di mitigazione relativo ai rilevati perimetrali verdi. In fase di sopralluogo non si è accertata la presenza di impianti fotovoltaici assimilabili per tipologia a quelli che si intende realizzare. Vista la natura del paesaggio circostante caratterizzato da una fortissima artificialità, non si individuano impatti cumulativi significativi.
VALUTAZIONI FINALI
CONSIDERATO che la Società Proponente ha presentato il progetto per “Realizzazione di un impianto agrovoltaico della potenza di circa 37,726 MWp da realizzarsi nel comune di Ramacca (CT)”.
CONSIDERATO chesi tratta di un impianto di generazione fotovoltaica di potenza nominale pari a circa 37,7 MWp, su strutture di supporto fisse e ad inseguimento mono-assiale con asse di rotazione in direzione dell’asse NORD-SUD, da realizzare nell’agro del comune di Ramacca (CT), destinato ad operare in parallelo alla rete elettrica nazionale (RTN).
CONSIDERATO che l’impianto fotovoltaico IRON è suddiviso in 3 campi: IRON 1, IRON 5, IRON 6. La superficie catastale complessiva è pari a 105,5 ha; la dimensione dei singoli campi è, nell’ordine, pari a 62,0, 31,2 e 12,3 ha.
CONSIDERATO che la tipologia di impianto appartiene alla Categoria II riportata nella Norma DIN SPEC 91434 ‘impianti con elevazione a livello del suolo (ground mounted)’.
CONSIDERATO che le superfici delle aree non coltivabili nei 3 campi hanno un valore totale pari a 6,2 ha che rappresentano il 10,8% della superficie delle aree dove sono localizzati gli impianti fotovoltaici.
CONSIDERATO che le superfici coltivabili totali nei 3 campi risultano, al netto di quelle non coltivabili, pari a 99,4 ha; esse comprendono quelle presenti all’interno delle aree di impianto al netto delle tare di coltivazione (50,8 ha), quelle delle aree di mitigazione (9,2 ha) e quelle delle aree sottoposte a vincoli (metanodotti, elettrodotti, vincoli paesaggistici) ma suscettibili di coltivazione (39,3 ha).
CONSIDERATO che, rispetto alle interferenze con siti sensibili, il Proponente ha evidenziato che il Sito più vicino all’area interessata dall’impianto fotovoltaico in progetto è: XXX 000000XXX XXX Xxxx Xxxxxxxxx, distanza lineare circa 19 km; ITA 070029 ZPS Biviere di Lentini, Tratto mediano e Foce del Fiume Simeto e Area antistante la Foce, distanza lineare maggiore di 16 km; ITA 07001 ZPS Foce del Fiume Simeto e Lago Gornalunga, distanza lineare maggiore di 19 km.
CONSIDERATO che l'area oggetto di studio non interessa aree di particolare pregio naturalistico, classificate dalla rete Natura 2000 come SIC, ZPS e ZSC
CONSIDERATO che l’impianto sarà realizzato su terreni aventi destinazione urbanistica “area agricola” sulla base del Piano Urbanistico del comune di Ramacca, distanti più di 10 km dai centri abitati
CONSIDERATO che il generatore fotovoltaico, costituito da strutture fisse e ad inseguimento (tracker) avendo asse di rotazione posizionato oltre i 2,10m dal suolo, fa ricadere l’impianto nella categoria agrivoltaica denominata “categoria II” della Norma DIN SPEC 91434.
CONSIDERATOche il progetto agronomico proposto fa riferimento ai sistemi colturali definiti ‘agro-silvo- pastorali’attraverso l’integrazione di coltivazioni permanenti (prati polifiti da utilizzare come pascolo), colture annuali inserite in uno schema di rotazione agraria (foraggere per la produzione di fieno, leguminose e cereali da granella per la produzione di mangimi, ortaggi da pieno campo), sistemi di allevamento (ovini da carne allevati al pascolo, polli da carne allevati a terra e all’aperto e apiari stanziali per la produzione di miele e altri prodotti dell’alveare) e un sistema misto arbustivo-arboreo da realizzare nelle aree esterne agli impianti con specie spontanee tipiche della flora mediterranea e colture tradizionalmente presenti nel territorio.
CONSIDERATO che il proponente intende destinare le aree agricole anche al pascolo di ovini, i requisiti da soddisfare oltre che A, B, D, E di cui al Decreto MITE del giugno 2022 per gli impianti agrovoltaici sono quelli del punto “C” altezza dei moduli dal piano di campagna (H minima 1,30 m. nel caso di attività zootecnica per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame).
CONSIDERATO che il proponente ha analizzato i possibili impatti che si possono generare sulle seguenti componenti ambientali: popolazione e salute umana, biodiversità, territorio, suolo, acqua, aria, clima, beni materiali, patrimonio culturale, paesaggio;
CONSIDERATO che il proponente ha previsto delle misure di mitigazione sui potenziali impatti delle componenti ambientali analizzate;
CONSIDERATO che la presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è parte integrante della procedura di autorizzazione unica regionale (PAUR) di cui all’art 27-bis del D.lgs. 152/2006.
CONSIDERATO e VALUTATO che dall’esame del quadro programmatico, non sono emersi profili ostativi alla realizzazione dell’intervento;
CONSIDERATO cheil progetto definitivo dell’intervento in esame ha visto la valutazione di diverse ipotesi progettuali e di localizzazione, ivi compresa quella cosiddetta “alternativa zero”, cioè la possibilità di non eseguire l’intervento;
CONSIDERATO e VALUTATO che: (i) attraverso la documentazione prodotta, il Proponente ha riscontrato positivamente le criticità rappresentate in sede di Parere Istruttorio Conclusivo; (ii) questa CTS ritiene per la più parte superate, sulla base delle argomentazioni svolte in precedenza, le problematiche emerse nel corso dell’istruttoria; (iii) le residue criticità possono essere risolte attraverso l’apposizione di specifiche condizioni che permettano di attenuare ulteriormente la pressione ambientale determinata dalla realizzazione dell’intervento;
VALUTATO che non sarà alterata negativamente in maniera significativa la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse naturali delle aree interessate dall’opera;
VALUTATO che gli impatti legati alla realizzazione dell’opera sono in parte ridotti attraverso specifici interventi di mitigazione nonché attraverso le condizioni ambientali previste nel presente parere;
VALUTATO che le condizioni ambientali porteranno a mitigare gli effetti negativi sulle componenti suolo, paesaggio e beni culturali, risorse idriche superficiali e sotterranee e aspetti sulla biosfera.
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili;
VALUTATO che complessivamente gli impatti ambientali relativi al “Realizzazione di un impianto agrovoltaico della potenza di circa 37,726 MWp da realizzarsi nel comune di Ramacca (CT)” possono ritenersi nel complesso compatibili con le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali del contesto in cui è stato previsto tenuto anche conto delle misure previste nello Studio di Impatto Ambientale, nella Relazione di Incidenza Ambientale e nelle Condizioni Ambientali riportate nella parte dispositiva del presente Parere.
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale,
ESPRIME
parere favorevole di compatibilità ambientale dell’intervento denominato “Realizzazione di un impianto agrovoltaico della potenza di circa 37,726 MWp da realizzarsi nel comune di Ramacca (CT)” a condizione che siano ottemperate le seguenti Condizioni Ambientali:
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere trasmessa copia del progetto esecutivo rielaborato in funzione delle condizioni/prescrizioni impartite dal presente parere. Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di progetto esaminata non in contrasto con le seguenti condizioni. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni Vegetazione-Fauna |
Oggetto della prescrizione | In sede di Progetto Esecutivo dovranno essere adeguati gli elaborati di dettaglio (relazioni, grafici a scala non superiore al rapporto 1:2000 e stralci 1:500 oltre a computi e stime) per dare evidenza degli interventi di mitigazione, delle specie e delle tecniche utilizzate. Inoltre: a) Relativamente alla fascia arborea perimetrale il Proponente dovrà presentare gli elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei e arbustivi caratteristici della macchia mediterranea; b) Le fasce perimetrali dovranno avere un’ampiezza di almeno 15 metri e con un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente, ai fini della mitigazione visiva dell’impianto; c) La fascia di mitigazione dovrà essere effettuata prima della messa in esercizio dei pannelli fotovoltaici; d) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto; e) Dovranno essere previsti, ogni 5 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nelle recinzioni della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola fauna; f) Le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta e/o stabilizzata. Dovrà inoltre essere ridotto e razionalizzato il sistema delle stradelle di servizio all’interno dell’impianto; g) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni el'assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio); h) La recinzione prevista dovrà essere posizionata tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico del progetto. La recinzione dovrà essere realizzata con una struttura leggera metallica in grigliato infissa al suolo. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n.3 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Vegetazione |
Oggetto della prescrizione | Per tutti gli impianti a verde previsti: a) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone o storicizzate e/o colture legnose-agrarie, coerenti con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Nel caso di utilizzo di colture agrarie, queste dovranno essere alternate conspecie vegetali caratteristiche della macchia mediterranea. È fatto divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo; |
b) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del D.Lgs. n. 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono) ad eccezione delle specie erbacee coltivate per le quali è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza fuori situ; c) Tra le specie erbacee e arbustive facenti parte del progetto a verde si dovranno prevedere anche specie atte a fornire un'alta diversità entomologica, grazie alla presenza di fioriture dilazionate nell'arco dell'anno. Per la componente avifaunistica si dovrà prevedere la presenza di specie arboree e arbustive che possano offrire sia rifugio che fonti alimentari; d) Gli interventi a verde dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori; e) Dovrà essere previsto un piano colturale con specifica indicazione delle specie che verranno utilizzate, tecniche di impianto e cure colturali al fine di mantenere e migliorare il livello della fertilità dei suoli. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni –Vegetazione – Fauna - |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere presentato il progetto esecutivo degli interventi di compensazione ed in particolare: a) Gli interventi di riqualificazione naturalistica dovranno interessare tutta l’area di proprietà del proponente, con vegetazione autoctona coerente con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. La scelta dovrà essere effettuata attingendo all’elenco specie delle Aree Ecologicamente Omogenee allegate al Piano Forestale Regionale; b) Dovrà essere prevista la riqualificazione naturalistica degli impluvi con interventi di ingegneria naturalistica, prevedendo fasce, di ampiezza almeno10 metri lungo l’impluvio con specie arbustive coerenti con il contesto pedoclimatico e naturalistico dell’area; c) Gli interventi dovranno essere corredati da un idoneo Piano di manutenzione. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 5 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Fauna/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | I pannelli fotovoltaici dovranno avere un basso indice di riflettanza, al fine di ridurre il cosiddetto “effetto-acqua” o “effetto-lago” che potrebbe confondere l’avifauna. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 6 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Suolo/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Tutti i manufatti (comprese Cabina Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili: a) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; b) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, dotati di impianto antincendio; c) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 7 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Suolo-Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | Dovranno essere presentati in fase di progettazione esecutiva adeguati elaborati progettuali al fine di dimostrare che non viene alterata la morfologia dei luoghi,e l’attuale pendenza deiterreni. In fase di progettazione esecutiva, dovranno essere indicati in maniera dettagliata tutte le misure di mitigazione che verranno attuate al fine di mantenere l’equilibrio idrogeologico e l’invarianza idraulica dell’area sulla base di appositi e specifici studi di dettaglio. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 8 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, si dovranno quantificare i fabbisogni idrici dell’impianto nelle fasi di cantiere ed esercizio ed identificare le soluzioni impiantistiche, opportunamente dimensionate, per il recupero ed il riutilizzo delle acque meteoriche. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 9 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Rifiuti |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva si dovrà redigere una stima dei rifiuti prodotti in fase di cantiere dell’impianto avendo cura di specificare la quantità per ciascuna tipologia di rifiuto. |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 10 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di Applicazione | Terre e rocce da scavo |
Oggetto della prescrizione | Il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo dovrà essere adeguato alle modifiche progettuali derivanti dalle condizioni ambientali del presente parere. Le eventuali terre in esubero dovranno essere conferite in impianti di recupero escludendo il trasporto in discarica del terreno agrario. |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 11 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni / Cantierizzazione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’inizio dei lavori dovrà essere redatto un Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica delle aree interessate dal cantiere, che preveda tra l’altro le misure di mitigazione da applicare in tale fase, ed in particolare: a. In corrispondenza delle fasi di scavo e/o movimentazione terre prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc); b. Durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee; c. Durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna; d. Dovrà essere prodotto cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione) |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 12 |
Macrofase | Corso Operam |
Fase | In fase di cantiere |
Ambito di Applicazione | Suolo Acqua – Atmosfera - Rumore |
Oggetto della prescrizione | a) I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri mezzi potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque meteoriche. b) Durante la fase di esecuzione delle operazioni di cantiere e di dismissione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a evitare la produzione di polveri aero-disperse, rumore ed emissioni in atmosfera |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 13 |
Macrofase | Corso Operam |
Fase | In fase di cantiere |
Ambito di Applicazione | Cantiere |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dei lavori di realizzazione dei Parchi fotovoltaici, e successivamente alle opere di recinzione, dovranno essere realizzati tutti gli interventi di mitigazione con le fasce vegetate. Gli interventi dovranno avvenire secondo quanto descritto in progetto. Il Proponete in merito dovrà presentare una relazione con dettagliata documentazione fotografica sugli interventi di mitigazione realizzati. |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 14 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ambito di Applicazione | Suolo – Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco-compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti. |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 15 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di Applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra, ripristino della viabilità pubblica e privata, utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 16 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di Applicazione | Dismissione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato: a) Il piano di disattivazione e smantellamento dell’impianto a fine esercizio e il progetto di ripristino ambientale dell’area, assicurando l’utilizzo di elementi vegetali con altezze di tronco pari ad almeno un metro e mezzo. Il progetto deve prevedere la rinaturazione di tutta l’area interessata dall’impianto o il ripristino con colture legnose agrarie. Il progetto di recupero ambientale dovrà essere integrato con un puntuale cronoprogramma e con un piano di manutenzione delle aree verdi; b) Il piano che dovrà prevedere che in fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti, con particolare riferimento alle sostanze pericolose negli stessi contenute, quali piombo, cadmio, bromurati ritardanti di fiamma, cromo, capaci di generare significativi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, dovranno essere trattati a norma di legge; c) Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi; d) Rilascio di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici; |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 17 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Agrivoltaico |
Oggetto della prescrizione | In considerazione della natura agrivoltaica dell'intervento, dovrà essere prodotta sufficiente/adeguata documentazione (relazione, elaborati grafici a scala adeguata, ecc.) dalla quale sia possibile evincere il rispetto dei requisiti riportati nelle Linee guida del MITE 2022 sugli impianti agrivoltaici, in funzione della specifica tipologia di impianto che si intende realizzare. La scelta delle specie utilizzate dal proponente per gli interventi di mitigazione, compensazione e/o da utilizzare in pieno campo dovrà essere effettuata compatibilmente con la natura agrivoltaica dell'intervento, ma dovrà anche essere in grado di garantire le funzioni ecologiche nei riguardi della fauna e della flora selvatiche presenti nell'area di riferimento.Considetato che il proponente intende destinare le aree agricole anche al pascolo di ovini, i requisiti da soddisfare oltre che A, B, D, E di cui al Decreto MITE del giugno 2022 per gli impianti agrovoltaici sono quelli del punto “C” altezza dei moduli dal piano di campagna (H minima 1,30 m. nel caso di attività zootecnica per consentire il passaggio con continuità dei capi di bestiame). Dovrà essere altresì specificata in maniera puntuale la modalita di smaltimento delle deiezioni avicole, ferma restando l’eventuale attivazione di una procedura di AIA, in relazione alle norme ambientali in vigore, per l’allevamento avicolo che il proponente intende avviare. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 18 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Difesa del territorio (prevenzione rischio antincendio) |
Oggetto della prescrizione | Prima dell'entrata in esercizio dell'impianto, il Proponente dovrà collocare in cima a ciascun palo di illuminazione posto lungo la recinzione perimetrale, assicurando anche adeguata manutenzione, una telecamera termica con capacità di visualizzazione a 360° ed operativa h.24, collegata attraverso ausili telematici con le centrali operative del Dipartimento Regionale della Regione e del Corpo Forestale Regionale al fine di monitorare e segnalare eventuali incendi. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 19 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti Economici |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere prodotta apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa proveniente da azienda iscritta all’albo di cui all’art. 106 T.U.B. e secondo schema presente sul sito dell’Assessorato al Territorio e all’Ambiente o, in alternativa, |
Condizione Ambientale | n. 19 |
sottoscrizione e versare aumento di capitale sociale di importo pari al minimo al 10% del valore dell’investimento, come da computo metrico, finalizzata anche a garantire la realizzazione dell’opera e delle opere di mitigazione ambientale presentate per la valutazione da parte della Commissione. Il Dipartimento all’ambiente, prima di procedere all’emanazione del Decreto Autorizzatorio o della sua proposizione al competente Assessore, acquisisce certificazione della superiore garanzia dandone visibilità sul portale si- vii/xxxxxxx.xxxxxxx.xx. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
ATTESTAZIONE PRESENZA DEI COMPONENTI ADUNANZA DEL 02.04.2024
COMMISSIONE TECNICA SPECIALISTICA
per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
1. | Xxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
2. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
3. | Xxxxxx | Xxxxxx | Xxxxxxxx |
4. | Xxxxx | Xxxxxxx | Presente |
5. | Xxxxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
6. | Xxxxxxxxxx | Xxxxxx | Presente |
7. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
8. | Xxxxxxx | Xxxxx Xxxxxx | Xxxxxxx |
9. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
10. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxx | Xxxxxxx |
11. | Xxxxxx | Xxxxxx | Presente |
12. | Xxxxxxx | Xxxxxxxxxx | Xxxxxxx |
13. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxxxx | Presente |
14. | Xxxxx | Xxxxxxx | Xxxxxxxx |
15. | X’Xxxx | Xxxxxxx | Xxxxxxx |
16. | Xxxxxx | Xxxxx | Xxxxxxx |
17. | Di Xxxxxx | Xxxxx | Presente |
18. | Xxxxx | Xxxxxxx | Presente |
19. | Xxxxxx | Xxxxxx | Presente |
20. | Xxxxx | Xxxxxx | Presente |
21. | Xxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
22. | Xxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
23. | Xxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
24. | Xxxxxx | Xxxxxx | Presente |
25. | Lo Xxxxxx | Xxxxxxxxxxxx | Presente |
26. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
27. | Xxxxxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
28. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
29. | Xxxxxx | Xxxxx | Presente |
30. | Xxxxxxxxxx | Xxxxx | Presente |
31. | Xxxxxx | Xxxxxx | Presente |
32. | Xxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
33. | Xxxxxxxxx | Xxxx | Presente |
34. | Xxxxxxxx | Xxxxxx | Presente |
35. | Xxxxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
36. | Xxxxxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
37. | Xxxxxxxxxxx | Xxxxxx | Presente |
38. | Xxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
39. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx |
40. | Salvia | Xxxxxx | Presente |
41. | Xxxxxxx | Xxxxx | Presente |
42. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
43. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
44. | Xxxxxxxx | Xxxxxxxxx | Xxxxxxxx |
45. | Xxxxxxxx | Xxxxxxx | Presente |
46. | Xxxxxxx | Xxxxxxxx | Presente |
47. | Xxxxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
48. | Villa | Xxxxxxx | Presente |
49. | Xxxxx | Xxxxxxxxx | Presente |
I sottoscritti, preso atto del verbale della riunione del 02.04.2024, attesta il voto dai componenti espresso e verbalizzato e la presenza e l’assenza degli stessi.
Il Segretario Avv. Xxxx Xxxxxxxxx
XXXXXXXXX
XXXX
Firmato digitalmente da XXXX XXXXXXXXX
Il Presidente Prof. Avv. X. Xxxxx
Data: 2024.04.13
11:02:28 +02'00'