Contract
5.2 Gli appalti relativi alla manutenzione delle grandi infrastrutture e degli impianti di prova facenti parte del patrimonio dello Stato
La manutenzione e conduzione degli impianti e infrastrutture realizzati nell’ambito del Pro.R.A. e facenti parte del patrimonio dello Stato costituisce oggetto dell’affidamento più importante della Società, sia sotto il profilo finanziario (importo complessivo capitolato global server di 2,4 mln, elevato nel modello “destrutturato” a 2,8 mln), sia sotto quello funzionale, trattandosi di attività essenziale per l’assolvimento della funzione istituzionale di realizzazione e gestione del patrimonio dello Stato, ex lege assegnata al CIRA, e per la concreta operatività aziendale.
Questa Corte ribadisce la necessità di una revisione delle procedure interne che assicurino una pronta ed efficace attivazione delle pratiche per l’affidamento, nel rispetto della disciplina di legge e sulla base di corrette e accurate stime dei reali fabbisogni manutentivi, al fine di evitare affidamenti diretti o frazionati e salvaguardare il patrimonio impiantistico e infrastrutturale dello Stato dal rischio di inadeguata, insufficiente e disorganica manutenzione.
In ordine al sistema informativo relativo alla manutenzione, il CIRA ha avviato l'utilizzo sistematico del Sistema Informativo di Manutenzione (SIM): si tratta di un sistema aziendale di tipo proprietario, sviluppato all'interno del Centro a partire dai motori open source liberamente e gratuitamente accessibili sul mercato, denominato CIRAMOMS 2.0. In tal senso, l’adozione da parte del CIRA di un sistema informativo atto a consentire un monitoraggio tempestivo ed efficace dell’andamento degli appalti manutentivi e del relativo fabbisogno si impone quanto mai ora che il CIRA, abbandonando il precedente modello del Global service, si è riappropriata del governo diretto delle attività manutentive che caratterizza l’attuale modello di affidamento c.d. “destrutturato”, nell’ambito del quale la disponibilità di dati completi e costantemente aggiornati costituisce un fondamentale presupposto per una tempestiva ed efficace identificazione e programmazione degli interventi necessari ad assolvere al meglio la missione istituzionale di mantenere il patrimonio infrastrutturale e impiantistico dello Stato in condizioni ottimali di efficienza. L’adozione del cd. “Modello di gestione destrutturato” dei contratti di approvvigionamento dei Servizi di Maintenance & Operations (M&O) degli impianti generali e degli impianti di prova del CIRA che è stato varato con la delibera consiliare del 13 febbraio 2018 ha riguardato un ammontare complessivo a base d’asta di 5.656.000 euro, che ha
portato all’avvio di contratti biennali approvvigionati tramite CONSIP (Sdapa e Mepa), in scadenza nel periodo marzo-settembre 2020, per un importo totale aggiudicato per circa
4.133.000 euro. Nella seguente tabella si riporta il quadro riepilogativo degli appalti manutentivi che risultavano aggiudicati dal CIRA al 28 gennaio 2019 sulla base del quadro economico autorizzato nella citata seduta consiliare del 13 febbraio 2018.
Tabella 21 - Appalti di manutenzione aggiudicati al 28 gennaio 2019
Quadro Economico autorizzato nella seduta consiliare del 13/02/2018 | |||||||
su base biennale | 5.656.000,00 | ||||||
su base annuale | 2.828.000,00 | ||||||
APPALTO nello Schema Destrutturato "Inviluppo Economico complessivo per la fornitura di servizi di M&O del c.d. Modello Destrutturato" | 1.083.140,02 | 977.747,25 | 2.060.887,27 | 4.121.774,54 | |||
CANALE CONSIP UTILIZZATO | Descrizione attività | Data Affidamento | Periodo di Efficacia del Contratto | Importo annuale canone | Importo annuale extra-canone (Plafond) | Importo annuale canone + extra- canone | Importo Totale su intero periodo contrattuale |
SISTEMA DINAMICO | Capitolato Speciale di appalto per servizi di manutenzione e conduzione su reti di distribuzione, impianti e sistemi termici, fluidici, meccanici, tecnologici, idrico-sanitari e relativi sistemi di controllo FTM | 09/05/2018 | 16/05/2018 - 15/05/2019 (opzionabile fino al 15/05/2020) | 596.070,00 | 400.000,00 | 996.070,00 | 1.992.140,00 |
SISTEMA DINAMICO | Capitolato Speciale d'Appalto per servizi di manutenzione e conduzione su reti di distribuzione elettrica, impianto e sistemi elettrici, speciali e relativi sistemi di controllo SEC | 14/05/2018 | 16/05/2018 - 15/05/2019 (opzionabile fino al 15/05/2020) | 388.200,00 | 200.000,00 | 588.200,00 | 1.176.400,00 |
MERCATO ELETTRONICO | Ascensori e Montacarichi | 12/03/2018 | 16/03/2018 - 15/03/2019 (opzionabile fino al 15.03.2020) | - | 9.700,00 | 9.700,00 | 19.400,00 |
MERCATO ELETTRONICO | ANTINCENDIO | 08/03/2018 | 16/03/2018 - 15/03/2019 (opzionabile fino al 15.03.2020) | 21.220,02 | 13.480,00 | 34.700,02 | 69.400,04 |
MERCATO ELETTRONICO | Mezzi di Sollevamento | 12/03/2018 | 16/03/2018 - 15/03/2019 (opzionabile fino al 15.03.2020) | - | 10.300,00 | 10.300,00 | 20.600,00 |
MERCATO ELETTRONICO | Monitoraggio Ambientale | 11/04/2018 | 16/04/2018 - 15/04/2019 (opzionable fino al 15.04.2020) | - | 44.267,25 | 44.267,25 | 88.534,50 |
MERCATO ELETTRONICO | "EDILE" - Lotto III - Accordo Quadro per Lavori e Servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria - Opere edili sul patrimonio civile, industriale ed infrastrutturale del CIRA ScpA di Capua (CE) tramite "Richiesta di Offerta (RDO) nell'ambito del Mercato elettronico della P.A. (Xx.Xx.) | 11/04/2018 | 11/09/2018 - 10/09/2020 | 77.650,00 | 300.000,00 | 377.650,00 | 755.300,00 |
Nessuno | "SEPR" - Lotto IV - Servizi Professionali | progetto di gara abbandonato | |||||
Nessuno | "Fluido-Termo-Meccanico" - Lotto I - FTM Servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria circa reti di distribuzione, impianti e sistemi termici, fluidici, meccanici, tecnologici, idrici, idrico-sanitari e relativi sistemi di controllo | progetto di gara abbandonato | |||||
Nessuno | "Sistemi Elettrici e di Controllo" - Lotto II - SEC Servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria circa reti di distribuzione elettrica, impianti e sistemi elettrici speciali e relativi sistemi di controllo | progetto di gara abbandonato |
67
Corte dei conti - Relazione CIRA – esercizio 2019
Fonte: CIRA
Nella seduta del 12 novembre 2019 il Consiglio di amministrazione ha valutato positivamente l’adozione del cd. “Modello di gestione destrutturato” dei contratti di approvvigionamento dei servizi di Maintenance & Operations (M&O) degli impianti generali e degli impianti di prova del CIRA varato con la delibera consiliare del 13 febbraio 2018.
Si riporta nella seguente tabella il quadro economico degli appalti manutentivi autorizzati nella citata seduta consiliare del 12 novembre 2019.
Tabella 22 - Quadro Economico degli appalti di M&O autorizzato nella seduta consiliare del 12 novembre 2019
Fonte: CIRA
Nella seduta del 7 maggio 2020 il CdA ha ravvisato l’esigenza di modificare il predetto Quadro economico, mantenendo invariato sia l’importo massimo a base di gara e sia il numero complessivo di contratti di M&O (attualmente pari a sette) nonostante la necessità operativa richiesta da Sdapa di predisporre n. 2 appalti specifici (FTM‐IP e SEC‐IP), con assegnazione di
4 contratti ponte della durata di 6 mesi (+ 2 opzionali), al fine di permettere di allineare temporalmente tutti i contratti di M&O, con medesima data di avvio della fase esecutiva e medesima data di scadenza del periodo di efficacia contrattuale (durata 4 anni = 3 + 1), secondo la configurazione delle durate e degli importi massimi indicati nella tabella seguente, prevedendosi in particolare, quanto alla manutenzione degli impianti di prova, una riallocazione di budget di circa 150 mila euro dal plafond al canone.
Tabella 23 – Quadro Economico degli appalti di M&O modificato nella seduta consiliare del 7 maggio 2020
Fonte: CIRA
Questa Corte ha già segnalato nella precedente Relazione le criticità legate all’istituto del “plafond” contrattuale: si tratta di prestazioni e/o servizi non rientranti nelle attività remunerate “a canone”, che vengono eseguiti su richiesta del CIRA verso corrispettivi determinati, ove non diversamente stabilito, in base ai prezzi predefiniti in base a prezziari indicati nel capitolato, con applicazione del ribasso di gara.
Tali attività extra-canone vengono gestite attraverso buoni di acquisto (BDA) secondo il processo autorizzativo interno previsto dal CIRA per l’attivazione del plafond per gli importi che si situino al di sotto della soglia contrattualmente prevista. Invece, per gli interventi di importo superiore al limite di franchigia contrattuale l’assuntore può avviare attività di manutenzione a guasto soltanto dopo aver ricevuto il relativo BDA sottoscritto dalla Direzione CIRA. In via eccezionale, laddove ricorrano gli estremi di urgenza e/o di messa in sicurezza, le attività possono essere autorizzate per iscritto dal DEC e/o RUP in attesa del successivo perfezionamento ed emissione del BDA.
Normalmente il peso del plafond rispetto alle attività a canone è largamente minoritario, di regola non superiore a un terzo. Ha fatto eccezione, e per questo è stato oggetto di maggiori approfondimenti relativamente al periodo campionato da settembre 2018 a maggio 2019, il Sub-Lotto III Edile acquistato tramite RDO Xx.Xx., in cui tale proporzione è stata più che ribaltata. Si rammenta in proposito che il CIRA aveva proceduto all’aggiudicazione isolata del Lotto predetto, per il periodo 11 settembre 2018-10 settembre 2020, per un importo complessivo di 755.300 euro, dei quali soltanto 155.00 euro a canone i restanti 600.000 euro a plafond: di essi, ben oltre 340.000 risultano essere stati spesi nei soli otto mesi da settembre 2018 al 23 maggio 2019 per interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico del Fabbricato 0, dell’edificio LCS e del fabbricato mensa banca, come risulta dalla relazione CIRA- CIP-19-1698 del 23 maggio 2019.
Nella precedente Relazione è stato già segnalato anche che tali importi sono andati anche a cumularsi agli ingenti lavori, ugualmente finalizzati alla riqualificazione di alcuni immobili, che sono stati appaltati a luglio 2018 mediante una procedura Me.P.A, ai sensi dell’articolo 36, comma 6 e comma 2 lett. b del d.lgs. 50 del 2016, previa consultazione di almeno 10 operatori economici); tali interventi sono iniziati nell’agosto 2018 e sono stati ultimati nell’ottobre 2018, per un importo complessivo consuntivato di euro 407.344, comprensivo di oneri per la sicurezza e modifiche contrattuali.
Oltre ai predetti appalti di lavori sui fabbricati CIRA di cui si è detto, da settembre 2018 al 15 marzo 2019 sono stati spiccati buoni di acquisto per oltre 340.000 euro, a valere sul plafond edile, sempre destinati ad interventi di “riqualificazione dei fabbricati CIRA”. Anche tali interventi avrebbero più propriamente potuto e dovuto essere oggetto di previa regolare pianificazione dei fabbisogni e di organica progettazione degli interventi complessivi da eseguire, nonché di bando di gara secondo le procedure prescritte per gli appalti di lavori.
Al riguardo, in particolare, si evidenzia che sul fabbricato principale del CIRA (LCS), tra settembre 2018 e maggio 2019, si sono cumulati interventi ingenti eseguiti a valere sul plafond edile per complessivi 242.384 euro: in tale ambito, soltanto gli interventi sul “parcheggio LCS” sono ammontati complessivamente a euro 63.831 e soltanto gli interventi sulla “facciata LCS” sono ammontati complessivamente a euro 152.686. In merito, si osserva che, stante l’evidente unitarietà economico-funzionale degli stessi, sarebbe stato opportuno che il CIRA si fosse avvalso di regolari procedure di predeterminazione dei fabbisogni e di programmazione degli approvvigionamenti, oltre che di regolari fasi di progettazione preliminare ed esecutiva, così come delle garanzie tecniche offerte dalla direzione dei lavori, che caratterizzano le ordinarie procedure di appalto.
Le causali degli interventi effettuati a valere sul plafond riportate nella nota del 23 maggio 2019 evidenziano che, dei ben 32 interventi eseguiti nel periodo osservato a valere sul plafond edile, soltanto alcuni fanno riferimento a situazioni con carattere di imprevedibilità e urgenza dell’intervento (es. necessità di fronteggiare improvvise avarie o infiltrazioni ovvero eventi meteo eccezionali), mentre la maggior parte di essi sono riferiti ad esigenze di adeguamenti normativi, sismici o di sicurezza o finalità di garanzia del decoro o dello stato di funzionalità e conservazione del patrimonio impiantistico e immobiliare che sottintendono, come tali, fabbisogni che si manifestano nel corso del tempo e il cui soddisfacimento dovrebbe, pertanto, essere oggetto di tempestiva programmazione.
Continua in proposito a registrarsi un ricorso ai plafond per importi ingenti, in vero riferibili a interventi che, in quanto ben prevedibili e affatto inattesi, avrebbero ben potuto, e dunque dovuto, essere oggetto di adeguata programmazione e di regolari procedure di approvvigionamento. Rilevano in tal senso tutti gli interventi che presentano natura servente, strumentale e di completamento rispetto alla complessiva riqualificazione dell’edificio mensa; tale intervento, infatti, pur presentandosi evidentemente come unitario sotto un profilo
economico-funzionale, attraverso una molteplicità di ordini spiccati sui plafond, è stato frazionato in numerosi interventi che, per di più, si sommano agli ulteriori lavori riguardanti il medesimo edificio, oggetto di attenzione nella precedente Relazione. In sostanza, in tal modo vengono inevitabilmente meno tutti i presìdi connessi al bando di regolari gare di appalto, che sono il presupposto di una corretta identificazione dei fabbisogni e di una ordinata programmazione del relativo soddisfacimento, nonché di un efficace riscontro, in più fasi e in forza del concorso di più soggetti (DEC, RUP, Direttore generale, oltre al vaglio del Consiglio di amministrazione laddove l’importo dei lavori superi i 500 mila euro), di conformità e congruità delle prestazioni eseguite “a corpo”. Diversamente è accaduto nel periodo approfondito, nel corso del quale tutti i ruoli, sia operativi che di controllo, sono di fatto venuti a concentrarsi nella stessa persona. Né può sottacersi ancora che l’impiego da parte del RUP del plafond manutentivo per la realizzazione degli ingenti “lavori di riqualificazione dei fabbricati”, di non trascurabile rilevanza tecnica e impegno economico, può favorire in concreto il verificarsi delle precondizioni per addivenire a modifiche postume delle condizioni contrattuali, considerata la difficoltà di prevedere, nei prezziari le specifiche di interventi mirati sul patrimonio edile, per di più di non trascurabile rilievo tecnico ed economico, come quelli in concreto realizzati presso il CIRA. La situazione descritta apre agevolmente la strada a susseguenti “imprevisti” e, per tale via, a modifiche postume delle reali condizioni tecniche ed economiche dell’appalto attraverso la critica prassi delle varianti, degli addenda al contratto quadro (es. Addendum del 5 ottobre 2018), dei lavori complementari, del concordamento di nuovi prezzi.
Si ribadisce anche che il riscontro, negli atti del RUP, della ricorrenza delle condizioni e dei presupposti tassativamente stabiliti dall’art. 106 d.lgs. n. 50 del 2016 per la modifica dei contratti di appalto durante il periodo di efficacia non può essere oggetto di motivazioni meramente generiche, o apodittiche o ripetitive delle previsioni normative, dovendo per contro essere oggetto di riscontro puntuale, documentato e circostanziato con riferimento alla specificità della singola situazione trattata. È inoltre sancito dall’art. 106 del Codice dei contratti, l’obbligo della trasmissione all’ANAC degli atti del RUP dispositivi di modifiche contrattuali, concordamento di nuovi prezzi e varianti in corso d’opera.
5.3 Contenzioso in materia di appalti
Nella seguente tabella si riportano i dati relativi alle gare sopra soglia europea (221.000 euro per servizi e forniture nonché sopra 100.000 euro per i servizi di ingegneria).
Tabella 24 - Gare sopra soglia comunitaria
Anno 2018 | |||||
Oggetto | Base d'Asta | Data Aggiudicazione | Modalità d'indizione | Contenzioso | Esito |
Progettazione definitiva dell'impianto integrato di propulsione spaziale a liquido da realizzarsi presso il CIRA | 245.000 | 16/03/2018 | PROCEDURA APERTA ART. 60 CO. 1. | NO | |
Convenzione servizi bancari e finanziari del CIRA. Gara 01-2018 | 1.300.000 | 30/9/2018 | PROCEDURA APERTA ART. 60 CO. 1. | NO | |
Servizi di manutenzione e consuzione su reti di distribuzione elettrica, impianti e sistemi speciali e relativi | 1.534.000 | 14/5/2018 | PROCEDURA SDAPA N.1912241 ART. 55 DEL D.LGS. 50/2016 | SI | Vittoria al TAR Passata in giudicato |
sistema di controllo del CIRA | |||||
Servizi di manutenzione e | |||||
conduzione su reti di distribuzione impianti e sistemi termici, fluidici, meccanici, tecnologici, idrici, idrico- sanitari e relativi sistemi di controllo | 2.440.000 | 10/05/2018 | PROCEDURA SDAPA N. 1909828 ART. 55 DEL DLGS 50/2016 | SI | Vittoria al TAR Passata in giudicato |
del CIRA | |||||
Servizio di pulizia ed igiene ambientale | 1.050.000 | 16/04/2019 | PROCEDURA SDAPA N. 2164187 ART. 55 del DLGS 50/2016 | NO | |
Servizio di Manutenzione Aree a Verde | 678.132 | 10/05/2018 | Gara Pubblica ART. 60 DEL DLGS 50/2016 | SI | Vittoria al TAR Passata in giudicato |
Anno 2019 | |||||
Oggetto | Base d'Asta | Data Aggiudicazione | Modalità d'indizione | Contenzioso | Esito |
Fleet Management delle Apparecchiature Informatiche e Servizi Sistemistici - Gara 01-2019 | 1.740.605,07 | 31/01/2020 | Procedura Aperta ex art. 60 comma 1, mediante piattaforma telematica di navigazione art. 58 DLgs 50/16 | NO |
Fonte: CIRA
Nel 2019, su un totale di 402 affidamenti, c’è stato un unico contenzioso dovuto ad una esclusione di una ditta da una gara sottosoglia ex art. 36 c. 2 lett. b) previa manifestazione d’interesse, che ha visto il TAR Campania accogliere il ricorso del concorrente escluso, che è stato riammesso alla procedura de qua.
6. INCARICHI E CONSULENZE ESTERNE
Il CIRA ha disciplinato il ricorso a soggetti esterni per incarichi professionali di studio, ricerca e consulenza a mezzo del regolamento sull’affidamento di incarichi professionali esterni adottato nel 2011.
Dalla tabella che segue emerge che nel 2019 i costi sostenuti dal CIRA per incarichi di assistenza legale crescono nuovamente raggiungendo euro 232.405 (circa 125.000 euro nel 2018). Sempre considerevoli restano, altresì, gli importi spesi per servizi in campo amministrativo e fiscale (euro 137.000 nel 2019, euro 223.000 nel 2018) e per servizi tecnici (euro 265.000 nel 2019 e circa euro 248.000 nel 2018). Al riguardo, si raccomanda di effettuare una verifica puntuale in ordine alla presenza in Azienda di risorse idonee che consentano di provvedere senza il ricorso a incarichi esterni.
Tabella 25 - Incarichi di consulenza di natura legale
Oggetto della consulenza | Costo complessivo | |
2018 | ||
1 | Compenso per assistenza legale | 125.038,44 |
2 | Servizi notarili | 4.147,60 |
2019 | ||
1 | Compenso per assistenza legale | 232.405,20 |
Fonte: CIRA
Gli ordini emessi nel 2019 per spese legali ammontano ad euro 232.405,20 la maggior parte dei
quali attiene all’attività di difesa in giudizio.
Di seguito sono riportati affidamenti di servizi attivi nel 2018 e 2019 riconducibili a collaborazioni esterne.
Tabella 26 - Affidamenti di servizi attivi
Oggetto della consulenza | Costo complessivo |
2018 | |
Servizi in campo amministrativo/fiscale | 223.607,00 |
Pratiche varie di agenzia | 1.716,89 |
Servizi Tecnici | 248.106,44 |
2019 | |
Servizi in campo amministrativo/fiscale | 137.393,65 |
Pratiche varie di agenzia | 1.143,05 |
Servizi Tecnici | 264.919,93 |
Fonte: CIRA
7. PARTECIPAZIONI SOCIETARIE
Ai sensi dell’art. 5 del proprio statuto, il CIRA può costituire e partecipare a società, consorzi e fondazioni coerentemente con il proprio scopo sociale. La Società possiede le seguenti partecipazioni:
1) Società consortili
a) A.O.S. - Aeroporto “Xxxxxx Xxxxxxxx” (Società consortile a responsabilità limitata). Valore della quota 3.000 euro, pari al 10 per cento del capitale sociale. E’ in corso il procedimento di liquidazione della Società, iniziato il 12 dicembre 2017;
b) IMAST - Distretto sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e dei relativi componenti (Società consortile a responsabilità limitata). Valore della quota 22.000 euro, pari al 3,24 per cento del capitale sociale;
c) DAC - Distretto tecnologico aerospaziale della Campania (Società consortile per azioni a responsabilità limitata). Valore della quota 65.000 euro, pari al 8,81 per cento del capitale sociale;
e) DASS – Distretto aerospaziale della Sardegna (Società consortile per azioni a responsabilità limitata). Valore della quota 4.598 euro, pari al 4,91 per cento del capitale sociale (93.612 euro);
f) SESAMO - Security and Safety Mobility scarl - Innovazione tecnologica per la gestione delle reti infrastrutturali (Società consortile a responsabilità limitata). Valore della quota 15.000 euro, pari al 15 per cento del capitale sociale. E’ in corso il procedimento di liquidazione della Società, iniziato il 31 dicembre 2017;
g) IR4I - Cluster Tecnologico Aerospaziale dell’Xxxxxx-Romagna. Partecipazione acquisita nel maggio 2016, pari ad euro 2.000, rappresentanti il 2,94 per cento del capitale sociale (euro 80.000).
2) Partecipazione in impresa controllata
S4A - Scandium for Aerospace (Società a responsabilità limitata). Valore della quota 34.000 euro, pari al 34,00 per cento del capitale sociale. La società, costituita allo scopo di sviluppare e promuovere l’utilizzo di leghe alluminio-scandio, è stata posta in liquidazione nel
dicembre 2015, procedura conclusasi il 7 dicembre 2017. La stessa è stata definitivamente cancellata dal registro delle imprese e non è oggetto della revisione periodica delle partecipazioni societarie detenute dall’Asi.
3) Partecipazione in impresa collegata
ASPEN Avionics Inc. (Società di diritto statunitense con sede nel Delaware e New Mexico, USA, produttrice di sistemi elettronici per velivoli dell’aviazione generale e di aviazione leggera). Valore di acquisto della quota di 3.137.009 mln, pari al 12,9 per cento del capitale sociale, svalutata nel bilancio 2016 a 0,8 mln e nel bilancio 2017 a 0,4 mln, nonché ad euro 66.357,34 nel bilancio 2018 e azzerata nel bilancio 2019, approvato nella seduta assembleare del 3 dicembre 202029.
In data 27 marzo 2013 il CIRA ha avviato un accordo di collaborazione industriale con la società ASPEN Avionics, acquisendo in essa una quota di minoranza (inizialmente fissata al 12,9 per cento, poi progressivamente scesa, a causa della mancata adesione da parte del CIRA ad aumenti di capitale, all’attuale 7,7 per cento) con un investimento di 4 mln dollari effettuato a valere sugli “utili della Società al 2012 accantonati nel Fondo di cui all’art. 10 della legge 237 del 1993” (nota dell’allora Presidente del CIRA del 22 marzo 2013).
Nel bilancio 2018 sono stati svalutati per un ammontare di euro 131.472 i crediti maturati verso la società ASPEN relativi alle “Convertible notes” che furono emesse da ASPEN il 23 novembre 2015 e che sono scadute il 23 novembre 2018 (a seguito di proroga annuale della originaria scadenza biennale), di importo pari a USD 121.400 più interessi maturati, non onorate.
Risultano, poi, appostati nel fondo di svalutazione i crediti relativi alle royalties non onorate legate alla commercializzazione dei prodotti ASPEN, derivanti dall’accordo di sviluppo del 27 marzo 2013, per un ammontare complessivo di euro 425.951,04 ($ 488.831,01). Al riguardo, allo
29 La svalutazione della partecipazione in ASPEN attuata al 31 dicembre 2018 per complessivi 334.000 euro è composta da:
- 267.000 euro per adeguamento di valore alla quota di patrimonio netto di competenza;
- un’ulteriore svalutazione per 67.000 euro, come ulteriore fattore riduttivo del 50 per cento sul valore residuo della partecipata già determinato con il metodo dell’incidenza sul patrimonio netto, in mancanza di una valutazione aggiornata della partecipata da parte di un auditor terzo e in applicazione del principio di prudenza, tenuto conto che la società ASPEN continua a confermare un andamento in perdita costante con un progressivo avvicinamento del suo valore bilancistico allo zero. Al riguardo, come da ve rbale della seduta consiliare del 15 gennaio 2020, dalla relazione tecnica commissionata dal CIRA a professionista esterno per l’aggiornamento del valore intrinseco della partecipazione, trasmessa dal CIRA a Presidente dell’ASI il 12 dicembre 2019, antecedentemente all’approvazione del bilancio 2018 da parte dell’Assemblea in data 08 gennaio 2020, si rileva che il valore della partecipazione CIRA in ASPEN è stimato, oramai, pari a zero in considerazione delle ulteriori perdite registrate dalla società partecipata.
stato risultano insolute le fatture emesse dal CIRA nel periodo 23.05.2016 – 21.11.2018, mentre sono stati onorati i pagamenti relativi alle fatture 2019.
Per il recupero di tali crediti il CIRA ha conferito in data 17 gennaio 2019 un ulteriore incarico di assistenza legale per il costo di euro 30.000,00. All’esito di intercorse trattative tra le parti, è stata autorizzata dal CdA la sottoscrizione di un accordo transattivo stragiudiziale “Confidential Settlement Agreement and Mutual Release”, avente efficacia di titolo esecutivo ai sensi della normativa estera applicabile, che prevede una dilazione dei pagamenti da effettuarsi con cadenza trimestrale, pari a $ 25.000, o al diverso maggiore valore maturato a titolo di royalty, durante il trimestre precedente, alle condizioni stabilite nell’accordo di sviluppo.
Come da verbale della seduta consiliare del 17 dicembre 2020, Aspen Avionics ha provveduto al pagamento, con valuta 24 giugno e 28 settembre 2020, delle prime due rate dell’importo di
$ 25.000 come previsto dall’accordo transattivo. Il piano di dilazione prevede che le successive rate siano corrisposte con cadenza trimestrale e che il saldo sia versato entro il 9 dicembre 2020 o prima del verificarsi di un eventuale cambio di controllo della società, oltre alla corresponsione di un importo una tantum del 2 per cento di interessi, da calcolare sull’importo totale dei crediti scaduti e non pagati pari a $ 441.695,6430. La situazione al 31.12.2020 è la seguente31:
Tabella 27 - Crediti verso Aspen al 31 dicembre 2020
Crediti scaduti e non pagati pari a | 441.695,64 |
Una tantum del 2 per cento di interessi | 9.233,86 |
Pagamento 22 giugno 2020 | -25.000,00 |
Pagamento 28 settembre 2020 | -25.000,00 |
Pagamento 21 dicembre 2020 | -25.000,00 |
Totale non saldato alla data del 31 dicembre 2020 | 375.929,50 |
Fonte: CIRA
In data 29 agosto 2019 è stato pubblicato sul sito internet aziendale un “Avviso pubblico” ai sensi dell’art. 36, comma 2 lett. b) del d.lgs. 50 del 2016, finalizzato alla selezione di uno studio
30 Come ripercorso nel verbale della seduta consiliare del 29 gennaio 2020, il CIRA ha attivato le azioni di recupero stragiudiziale del credito, inviando, rispettivamente in data 30.11.2016 e 17.01.2017, due solleciti di pagamento del credito insoluto (in data 23.01.2018, ASPEN aveva inviato una proposta di dilazione del credito insoluto, che prevedeva 4 rate trimestrali da pagare in due anni (50 per cento nel 2018 e 50 per cento nel 2019), proposta rifiutata dal CIRA con comunicazione del 15.03.2018 (Final Notice – Outstanding Account).
31 Gli incassi sono registrati in euro, le differenze su cambio vanno ad utile o perdite a seconda della valuta e della data.
legale dotato di competenza specialistica nell’ambito del diritto commerciale-internazionale, con particolare riferimento agli Stati Uniti, per l’affidamento delle attività di supporto legale finalizzate alla cessione a titolo oneroso della quota di partecipazione detenuta in Aspen e, in subordine, al recesso dalla società.
Lo studio selezionato ha espresso avviso negativo, come da verbale della seduta consiliare del 15 gennaio 2020, relativamente alla eventuale responsabilità del CIRA per le perdite-debiti di Aspen (che è stata esclusa, avendo i legali interpellati ritenuto che ASPEN Avionics Inc. sia assimilabile una società a responsabilità limitata nell’ambito della quale i soci rispondono esclusivamente nei limiti della loro quota di partecipazione al capitale) e alla possibilità per il CIRA di recedere dalla ASPEN Avionics Inc. ovvero di ottenere il riscatto o rimborso delle proprie azioni.
Nella seduta consiliare del 29 gennaio 2020 è stato deliberato l’affidamento di un ulteriore incarico esterno per un compenso forfettario una tantum, al netto di spese ed IVA, stimato in euro 10.000,00 per l’attività di analisi preliminare e scouting di un potenziale investitore ed euro 25.000,00, a titolo di success fee, nel caso di realizzazione dell’operazione di vendita.
Nella seduta del 3 marzo 2020 il CdA ha deliberato il conferimento ad uno studio di consulenza operante nel medesimo gruppo di appartenenza dello studio legale cui erano già stati commissionati pareri legali circa la vicenda in esame di un ulteriore incarico della durata di due mesi volto alla determinazione del valore di mercato della partecipazione in vista dell’operazione di cessione della stessa. Il relativo compenso forfettario, al netto di spese vive ed IVA, come ridefinito a valle delle linee guida emerse nel CdA del 29 gennaio 2020, è stato pari ad euro 12.000,00.
Come da verbale della seduta consiliare del 7 luglio 2020, il valore di mercato per la potenziale cessione della partecipazione in ASPEN è stato individuato in data 12 giugno 2020 in un range compreso tra $ 0,00 e $ 335.000,00. Nella stessa seduta il CIRA ha deliberato di dare ulteriore mandato al medesimo studio di consulenza di proseguire nell’attività di assistenza al CIRA nell’ambito dell’operazione di cessione della quota di partecipazione in Aspen: ciò a fronte di un compenso forfettario, al netto di spese ed IVA, pari ad euro 13.000,00, e di un success fee, legato alla effettuazione della cessione, pari ad ulteriori euro 10.000,00.
Successivamente, in data 28 luglio 2020, in esito a quanto deliberato nel CdA del 22 luglio 2020, il CIRA ha richiesto ad ASI di esprimersi in merito all’intenzione di:
• procedere al mantenimento della partecipazione CIRA in ASPEN Avionics Inc. per un
periodo ulteriore di tempo (almeno 1 anno);
• formalizzare l’incarico alla medesima società di consulenza finalizzato a vendere la partecipazione in ASPEN anche ad un valore inferiore a $ 50.000.
Con nota del 9 settembre 2020, l’ASI ha sostanzialmente ribadito le indicazioni già formulate in precedenza circa la necessità di procedere alla dismissione della partecipazione societaria in ASPEN, rimandando ogni decisione in merito al CdA del CIRA32.
Nelle sedute del Consiglio di amministrazione del 30 novembre e del 17 dicembre 2020 è stato dato mandato al Presidente di conferire incarico di consulenza al medesimo studio di consulenza finalizzato all’individuazione di possibili acquirenti della società ASPEN per un importo, a titolo di success fee, e nel caso in cui l’operazione si realizzi, di euro 35.000 più il 20 per cento del differenziale tra il valore di realizzo dell’operazione e USD 50.000, valore minimo di cessione della partecipazione societaria convenuto nella seduta del CdA del 7 luglio 2020. L’ammontare complessivo delle consulenze affidate dall’Azienda per le numerose problematiche emerse in relazione alla ASPEN si attesta a oltre 379.000 euro, come da tabella seguente.
32 “Questa Agenzia ritiene che ogni decisione competente in veste di azionista di controllo sia già stata assunta attraverso le deliberazioni del proprio CDA inerenti le revisioni straordinaria e periodiche già adottate e tempestivamente comunicate a codesto CIRA nel 2018, 2019 e 2020, nonché attraverso l’intervento nella Assemblea dei Soci che con delibera del 10/05/2018 ha autorizzato, in merito alla partecipazione in ASPEN AVIONICS INC., di cedere la partecipazione secondo criteri di economicità e convenienza, a tutela degli interessi del CIRA. I criteri di economicità e di convenienza devono essere attuati dal Consiglio di amministrazione del CIRA e non necessitano di ulteriore autorizzazione da parte degli azionisti.”.