Contract
N. di Rep. Prot. del REPUBBLICA ITALIANA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA L'ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITA' DI BOLOGNA E IL COMUNE DI BOLOGNA PER LA VALORIZZAZIONE DELL’INSEDIAMENTO UNIVERSITARIO NEL TERRITORIO COMUNALE E LO SVILUPPO DI AZIONI A FAVORE DEI SERVIZI AGLI STUDENTI E DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
Con la presente scrittura privata, da valersi ad ogni effetto di legge
TRA
• l’“ALMA MATER STUDIORUM – UNIVERSITA’ DI BOLOGNA”, con sede legale in Bologna, via Xxxxx Xxxxxxx n.33, Codice Fiscale 80007010376, rappresentata dal Rettore pro tempore Xxxx. Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, nato a Perugia il 06/02/1970, in esecuzione della delibera del Consiglio di Amministrazione del (di seguito indicata come “Università”);
• il “COMUNE DI BOLOGNA”, con sede in Bologna, piazza Maggiore n. 6, Codice Fiscale e Partita IVA 001232710374, nella persona del Sindaco pro tempore Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxxx, nato a
il in esecuzione della deliberazione del Consiglio Comunale in data
(di seguito indicato come “Comune”);
VISTI
- la legge 30 dicembre 2010 n. 240 di riforma del sistema universitario ed, in particolare, l’art. 1 comma 1 laddove indica che “Le università sono sede primaria di libera ricerca e di libera formazione nell'ambito dei rispettivi ordinamenti e sono luogo di apprendimento ed elaborazione critica delle conoscenze; operano, combinando in modo organico ricerca e didattica, per il progresso culturale, civile ed economico della Repubblica”;
- il D.lgs.42/2004 recante il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio;
- art.10 c.1 lett.a) del D.P.R. 13/9/2005 n.296;
- l’art.2 c.618-623 della legge n.244/2007 in materia di limiti e vincoli alla spesa manutentiva su immobili pubblici;
- il D.lgs. 81/2008 concernente la sicurezza sui luoghi di lavoro;
- l’art.8 del D.L. 78/2010 convertito in legge 122/2010 laddove fa salve le deroghe ai limiti di spesa manutentiva su immobili pubblici, laddove ineriscano interventi obbligatori ai sensi del D.Lgs.22/1/2004 n.42 su beni vincolati e gli interventi concernenti la sicurezza sui luoghi di lavoro di cui al D.Lgs. 9/4/2008 n.81;
- i principi in tema di valorizzazione e razionalizzazione nell’utilizzo dei beni immobili pubblici e di contenimento della spesa locativa di cui agli artt.594-599 della legge 244/2007, X.Xxx.85/2010, art.12 D.L. 98/2011, art.2 c.222 legge 191/2009, art.3 D.L. 95/2012;
DATO ATTO
- che il Comune di Bologna e l’Università hanno da tempo delineato un comune quadro di riferimento organizzativo e funzionale finalizzato alla collaborazione per la definizione delle linee di sviluppo dell'edilizia universitaria nonché dei servizi agli studenti;
PREMESSO CHE
- l’art. 3.1, lett. b) e l’art. 3.3 dello Statuto dell’Università di Bologna consentono la stipula di accordi con soggetti pubblici e privati per il conseguimento delle proprie finalità istituzionali;
- l’Università e il Comune di Bologna, essendo portatori di interessi pubblici omogenei e convergenti, intendono cooperare per lo svolgimento di attività di interesse comune;
- la presenza degli studenti rappresenta un’indubbia e rilevantissima risorsa sociale, culturale ed economica per l'intera città di Bologna, il Comune e l’Università hanno via via concordato di realizzare una serie di interventi finalizzati a promuovere, nella logica di valorizzazione delle risorse e delle attività culturali, formative e di ricerca, il diritto allo studio ed alla formazione;
- le parti riconoscono dunque il ruolo fondamentale svolto dall’Università attraverso l’insediamento dell'Alma Mater in termini di apporto sul piano culturale, sociale e anche economico a cui
consegue un concreto sviluppo del territorio bolognese;
- le linee di mandato del Comune di Bologna - “Idee e valori per Bologna - Linee programmatiche per il mandato 2016 - 2021” dedicano ampio spazio al ruolo strategico dell'Università per la città di Bologna;
- tali linee evidenziano in particolare i seguenti aspetti strategici: il rapporto tra Comune e Università, la valorizzazione del territorio, la qualità e quantità dell'offerta formativa e la cittadinanza universitaria;
- il Comune di Bologna trova nell’Università uno dei suoi fulcri d’eccellenza della produzione scientifico-culturale e della messa in rete di saperi e azioni;
- per quanto riguarda la valorizzazione del territorio sono previste azioni congiunte di promozione del patrimonio artistico culturale di via Zamboni e della limitrofa area universitaria tese a restituire decoro e dignità a una parte così importante di città;
- per quanto riguarda la qualità e quantità dell'offerta educativa universitaria il Comune auspica che si agisca sulla qualità e quantità delle opportunità educative e formative in un contesto che favorisca la crescita e il benessere delle nuove generazioni, dai bambini, agli adolescenti e ai giovani;
- per quanto riguarda il ruolo dello studente declinato in termini di cittadinanza universitaria le Parti, tramite appositi Accordi già in atto, perseguiranno alcuni obiettivi strategici che vedranno il sistema culturale metropolitano e la cittadinanza studentesca al centro di politiche specifiche per favorire l’accesso all’offerta culturale - servizi, patrimonio, attività – il coinvolgimento su interventi innovativi di rigenerazione e cura del patrimonio artistico culturale”;
- appare evidente il ruolo importante che l'Università svolge all'interno del più complesso sistema di strategia avviata dal comune di Bologna per il mandato 2016-2021;
- all'interno di questa relazione fra Enti, occorre rendere i luoghi universitari più adeguati e funzionali anche alle politiche del Comune, con particolare riferimento a beni immobili di proprietà
del comune di Bologna concessi a vario titolo dal Comune all'Università;
- in data 06 ottobre 1994 è stato stipulato il Protocollo d’Intesa per l’edilizia universitaria fra Università di Bologna e Comune di Bologna;
- tale Protocollo d’intesa come successivamente integrato dai successivi, rimane vigente e vincolante tra le parti;
- a seguito del completamento di una parte significativa degli interventi previsti nel suddetto Protocollo di intesa ed in considerazione delle nuove esigenze maturate a seguito del processo di riorganizzazione dell’Ateneo di Bologna in conseguenza all’introduzione della L.240 del 30/12/2010 (c.d. Riforma Gelmini), l’Università di Bologna intende completare l’insediamento bolognese attuando tutte le forme di razionalizzazione possibili degli spazi attualmente disponibili per le attività universitarie;
- il presente protocollo costituisce un accordo di cooperazione tra enti pubblici finalizzato a garantire l'adempimento di attività di interesse comune per il perseguimento di obiettivi di interesse pubblico (Corte Giustizia UE: Grande Sezione, 9 giugno 2009, in causa C-480/06; Grande Sezione, 19 dicembre 2012, in causa C-159/11; Sez. X, 16 maggio 2013, in causa C-564/11);
- il presente protocollo è uno strumento di cooperazione finalizzato a garantire lo svolgimento in comune di compiti amministrativi per la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico;
- è interesse comune di tutte le Parti realizzare un progetto pilota, a scala regionale, incentrato sulle tematiche della sostenibilità e della sicurezza che possa configurarsi come eventuale futura esperienza da proporre altri soggetti pubblici e privati;
- l’Università considera prioritari i progetti che mirano alla riduzione dell’impronta ambientale prodotta dalle attività universitarie sul territorio;
- l’Università intende rafforzare la propria mission istituzionale come luogo identitario di sviluppo del sapere basato sui temi della sostenibilità con una accezione che comprende la cura e la
sicurezza di persone e cose, con specifica attenzione ai bisogni e agli stili di vita dei propri dipendenti e studenti;
- l’Università ritiene prioritario garantire il raggiungimento di adeguati standard di agibilità degli edifici destinati alle attività istituzionali nel rispetto dei dettami nomativi vigenti in materia di sicurezza sismica ed antincendio;
- l’Università è impegnata ad attuare strategie per la valorizzazione del patrimonio edilizio mediante azioni di manutenzione programmata degli interventi sia in materia di rifunzionalizzazione degli spazi destinati alle attività istituzionali, sia di adeguamento delle dotazioni impiantistiche e strumentali con specifica attenzione per i servizi agli studenti;
- l’Università ha già da tempo promosso linee di azione finalizzate alla riduzione dei consumi energetici e al miglioramento del comfort ambientale interno degli edifici, sia con misure incentrate sul rinnovamento degli apparati impiantistici, sia mediante interventi di efficientamento dei componenti edilizi;
o l’Università è impegnata in progetti di razionalizzazione dell’assetto logistico degli insediamenti edilizi destinati alle attività istituzionali al fine di garantire una ottimizzazione degli usi, sia in termini di organizzazione funzionale che di riduzione degli spostamenti dei dipendenti e degli studenti;
o l’Università ha sviluppato progetti finalizzati alla mobilità sostenibile tra cui:
- l’utilizzo di veicoli non inquinanti per la mobilità dei dipendenti con una dotazione di auto elettriche e di biciclette a pedalata assistita;
- lo sviluppo del progetto MULTICAMPUS SOSTENIBILE a valenza quinquennale che favorisca l’assunzione di stili di vita virtuosi e contribuisca ad un miglioramento della qualità ambientale;
- l’attuazione di un Piano organico a valenza triennale incentrato sul rafforzamento della mobilità sostenibile con specifico riferimento all’intermodalità e all’utilizzo di mezzi sostenibili da parte degli studenti;
o il Comune di Bologna con delibera O.d.g. 230/2008, PG 277949/2008, del Consiglio Comunale ha aderito al Patto dei Sindaci, promosso dall'Unione Europea, che comporta da parte dell'amministrazione comunale l'impegno alla riduzione delle emissioni climalteranti di almeno il 20% rispetto ad un anno base individuato dall'amministrazione;
o il Comune di Bologna, con deliberazione O.d.G.n. 186/2012, PG 103874/2012, ha approvato il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile - PAES (ovvero Sustainable Energy Action Plan – SEAP) che contiene l'inventario delle emissioni e il bilancio energetico del territorio comunale e definisce le misure da attuare per la riduzione delle emissioni climalteranti individuando le responsabilità per la traduzione delle strategie a lungo termine in azioni;
sempre nel 2012 il Comune di Bologna ha sottoscritto con l'Università e altri attori del territorio un protocollo “per l'attuazione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile” PG 264418 del 9/11/2012. Il protocollo riporta le azioni comuni che i firmatari si impegnano a svolgere per raggiungere gli obiettivi del PAES
o il Comune è inoltre impegnato in iniziative e progetti volti a migliorare la qualità dell’aria e tali da favorire buone pratiche in grado di contenere l’inquinamento atmosferico legato al traffico dei veicoli in particolare dando attuazione a quanto previsto nel Piano Aria Integrato regionale PAIR2020 approvato dall'Assemblea Regionale con deliberazione n. 115 dell’11 aprile 2017;
o è interesse del Comune promuovere un’offerta alternativa al trasporto stradale e sostenere la diffusione di mezzi a ridotte emissioni inquinanti per il trasporto di persone e merci;
o al fine di attuare tutti i punti del presente Protocollo d’Intesa le parti s’impegnano alla ricerca di fondi pubblici e privati per il finanziamento dei
progetti previsti dal presente documento.
TUTTO QUANTO SOPRA PREMESSO SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE:
ART. 1 - PREMESSE
Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo.
ART. 2 – DEFINIZIONE INTERVENTI
Le parti con il presente accordo stabiliscono di procedere con un progetto pilota finalizzato al miglioramento dei servizi per gli studenti e alla promozione della mobilità sostenibile di dipendenti e studenti dell’Università. I risultati di tale esperienza potranno costituire una buona pratica da proporre, in seguito, ad altri insediamenti universitari. Le Parti stabiliscono le tematiche su cui collaborare e individuano gli interventi a ricaduta immediata e diretta nonché le strategie più ampie che possono modificare i comportamenti della comunità intera.
Tra i progetti di prima implementazione si individuano:
a. adeguamento normativo degli edifici;
b. razionalizzazione degli insediamenti universitari, anche attraverso una ricognizione dei titoli di utilizzo degli immobili e una rimodulazione tra le parti delle condizioni contrattuali di uso e di manutenzione degli stessi;
c. Facilitazione della mobilità sostenibile.
Tra le strategie stabilite dalle parti, di più ampio respiro, si registrano:
d. Riduzione dell’impronta ambientale;
e. Miglioramento degli Stili di Vita e del Benessere della comunità;
f. Integrazione dei sistemi informativi e delle infrastrutture necessarie per favorire l’intermodalità.
ART. 3 – DURATA DELL’ACCORDO
Il presente accordo è valido ed efficace a far data dalla sua sottoscrizione ad opera delle Parti ed ha durata di anni tre, con possibilità di rinnovo, per ugual durata, previa approvazione da parte degli organi competenti degli enti sottoscrittori.
Eventuali modifiche al presente accordo potranno essere apportate solo mediante accordo scritto tra le Parti, per adeguamenti rilevanti e mutate esigenze delle Parti stesse, previa approvazione degli organi competenti di ciascuna Parte.
Le misure ivi individuate, laddove espressamente regolamentato nel corpo dell’accordo, avranno una decorrenza e durata puntualmente specificata anche differenziata rispetto alla durata dell’accordo di cui al comma precedente. Tali misure potranno essere prorogate, modificate o integrate da successivi accordi attuativi fra le Parti.
Laddove le pattuizioni dell’accordo abbiano ad oggetto specifici impegni finanziari delle parti, le parti si impegnano quindi a regolamentare puntualmente l’impatto sui rispetti bilanci degli Enti e l’eventuale ricaduta pluriennale dell’impegno su più esercizi finanziari per tutto il periodo di vigenza dell’Accordo.
ART.4 EDIFICI DI PROPRIETA’ COMUNALE IN USO ALL’UNIVERSITA’ OGGETTO DEL
PRESENTE PROTOCOLLO
Il presente Accordo si riferisce ad una esperienza pilota che coinvolge gli edifici, di proprietà comunale, utilizzati dall’Università per i propri fini istituzionali.
Costituiscono oggetto della razionalizzazione degli insediamenti universitari e della rimodulazione di cui all’art.2 c.2 lett. b), i seguenti edifici e le relative condizioni di utilizzo attuali:
a) Ex Chiesa di Santa Lucia: Via Castiglione n.34
– Tipologia: edificio soggetto a Vincolo Storico Artistico con provvedimento del Ministero per i beni Culturali e Ambientali prot. nr. 5713 del 20/5/1987, emesso ai sensi della legge 1089/1939, a firma Soprintendente Xxxxx Xxxxxx, relativo ai beni catastalmente individuati al foglio 203, mappali 177 e 441 ;
- Titolo e durata: in uso all’Università con convenzione del 27 luglio 1987 di durata 50 ennale e in scadenza al 22 maggio 2037;
- Condizioni: La convenzione prevede l’impegno dell’Università a contribuire alla rifunzionalizzazione dell’edificio con la somma di L.3.900.000.000 (€ 2.014.180,96) quale contributo sostitutivo del canone. La manutenzione straordinaria sulla base dell’art.5 è in capo al Comune di Bologna;
b) Ex Convento di S. Xxxxxxxx: Xxxxxxxxx X. Xxxxxxx n.2 – Xxx Xxxxxxxx x.00
- Xxxxxxxxx: edificio soggetto a Vincolo Storico Artistico con Decreto del Ministro Segretario di Stato per i beni culturali e ambientali del 26/10/1981 emesso ai sensi della legge 1089/1939, relativamente ai beni catastalmente individuati al N.C.E.U. (ora C.F.) al foglio 98, particelle nnrr. 55, 54, 294, 365, 366, 367, 368, 396;
- Titolo e durata: in uso all’Università con convenzione onerosa del 22 giugno 2004 rep. 198279 di durata pari a 20 anni e con conseguente scadenza in data 21 giugno 2024 e la successiva integrazione in data 21 luglio 2005 rep. 200517 relativa alla concessione di ulteriore porzione di immobile e scadenza allineata alla precedente;
- Condizioni: La manutenzione straordinaria è in capo al Comune concedente. L’Università ha corrisposto in unica soluzione la somma di € 2.764.000 quale canone anticipato per il periodo fino al 4/9/2012 oltre alla somma di € 377.000 per l’uso della porzione aggiuntiva e attualmente corrisponde un canone di concessione, al netto della riduzione ex lege del 15%, di € 353.839,80 annui oltre imposte;
c) Porzione del Museo del Patrimonio Industriale: Xxx Xxxxxxxx x.000/0
– Tipologia: edificio soggetto a Vincolo Storico Artistico con decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Regionale Xxxxxx Xxxxxxx, emesso ai sensi del D.Lgs. n.42/2004 in data 27/3/2012, a firma arch. Xxxxx Di Xxxxxxxxx, relativamente ai beni catastalmente individuati al N.C.E.U (ora C.F.) al foglio 50, particella 130 ;
- Titolo e durata: in uso all’Università con convenzione onerosa sottoscritta in data 19 settembre 2011 rep. 209757 di durata pari a 9 anni e con conseguente scadenza in data 31 agosto 2019;
- Condizioni: L’Università corrisponde un canone di locazione, al netto della riduzione ex lege del 15%, di € 112.386,66 annui oltre imposte. La manutenzione straordinaria è in capo al Comune concedente.
d) Palazzina Viaggiatori Ex Veneta: Via Zanolini n.41- Tipologia: edificio soggetto a Vincolo Storico Artistico con nota del Soprintendente del 08.05.2003;
- Titolo e durata: in uso all’Università con convenzione a titolo gratuito sottoscritta in data 24 luglio 2014 rep. 233 di durata pari a 20 anni per effetto della delibera Giunta Municipale PG 204006/2014 e con conseguente scadenza in data 23 luglio 2034 e la successiva integrazione in data 27 febbraio 2017 rep.212.594 relativa alla concessione di ulteriore porzione di immobile, allineata alla precedente;
- Condizioni: La Convenzione prevede all’art.7 la manutenzione straordinaria in capo all’Università concedente che si impegna anche alla rifunzionalizzazione dell’edificio, per un importo presunto di Euro 750.000 stimato dagli uffici comunali.
ART. 5 – RAZIONALIZZAZIONE DEGLI INSEDIAMENTI UNIVERSITARI
L’Università intende razionalizzare il proprio insediamento complessivo secondo una logica di “Distretti” logistici all’interno dei quali la comunità universitaria possa trovare tutti i servizi necessari riducendo in maniera sensibile la necessità di spostamenti, nell’arco della medesima giornata, fra i vari plessi dell’Ateneo.
Rientra inoltre nelle finalità dell’Università l’utilizzo delle risorse economiche su progetti di investimento che consentano di migliorare i servizi per gli studenti, per questo disponendo dei beni di proprietà comunale con titoli che rendano possibili investimenti anche a fronte della riduzione dei fitti passivi. Una linea d’azione riguarda le sale studio e prevede di ampliarne notevolmente l’offerta, in termini sia di capienza che di orari di fruizione. Le nuove sale studio prevederanno anche una dotazione tecnologica avanzata la cui messa in opera sarà resa possibile in quanto l’Ateneo potrà disporre in uso gratuito dei beni per una durata atta a garantire la erogazione del servizio e la sostenibilità temporale dell’investimento.
ART. 6 – FACILITAZIONE DELLA MOBILITA’ SOSTENIBILE
L’Università si impegna da tempo a facilitare l’uso dei mezzi pubblici (sia urbano che ferroviario) attraverso ingenti investimenti per la riduzione dei prezzi degli abbonamenti annuali per la comunità universitaria. L’Ateneo si impegna ora a sostenere economicamente, anche attraverso finanziamenti ministeriali e/o di terzi, l’iniziativa (denominata Alma Bike il cui finanziamento richiesto al Ministero dell’Ambiente è attualmente in fase di valutazione) che consentirà di favorire l’uso della bicicletta ai propri dipendenti e studenti. Questa iniziativa risponde alle più generali istanze legate ai principi della sostenibilità ambientale, della qualità degli stili di vita, della deterrenza dei fenomeni di furto e della criminalità a questi correlata.
Il progetto, denominato Alma Bike, mira anche al consolidamento del concetto di Comunità Universitaria e passa attraverso la dotazione di una bici dal design esclusivo e personalizzato comprensivo di una marchiatura che consente l’identificazione del mezzo in maniera univoca.
Ad integrazione del progetto Alma Bike e nella prospettiva di contrastare efficacemente il fenomeno del furto di biciclette, l’Università si impegna a dotare le biciclette AlmaBike di sistemi innovativi di theft-detecting a bordo delle stesse, e di implementare le aree oggetto del presente accordo di prototipi di rastrelliere porta biciclette, caratterizzate da sistemi di bloccaggio innovativi antifurto.
Il Comune si impegna a collaborare per identificare le migliori metodologie per curare al meglio l’integrazione con il servizio di bike sharing comunale e condividere tecnologie e sistemi informativi per l’acquisizione di dati e favorire l’integrazione intermodale dei vari mezzi di trasporto.
ART. 7 – RIDUZIONE DELL’IMPRONTA AMBIENTALE
Il Ministero, già da tempo, ha avviato un intenso programma sull’impronta
ambientale (in particolare sul carbon footprint) al fine di sperimentare su vasta scala e ottimizzare le differenti metodologie di misurazione delle prestazioni ambientali. A tal fine ha promosso Accordi, della stessa tipologia del presente, che mirano a individuare metodologie di gestione e di riduzione delle emissioni.
Le Parti si impegnano a mettere a disposizione la propria struttura tecnica e le più adatte risorse della ricerca al fine di studiare un Piano di miglioramento che consenta da una parte di individuare, calcolare e proporre forme di riduzione dell’impronta ambientale dell’Università di Bologna, dall’altra di individuare una metodologia replicabile ed esportabile su altri soggetti
pubblici/privati che possano essere interessati.
In questo contesto la mobilità sostenibile gioca un ruolo di primo piano sul contenimento delle emissioni di CO2 e rappresenta una prima tematica da progettare e monitorare.
L’Università ha già avviato il progetto Zeta A (Zero Assoluto) in base al quale ha integralmente sostituito la propria flotta di autovetture aziendale prevedendo la sola alimentazione elettrica ed è in procinto di lanciare un’evoluzione del progetto che coinvolga la flotta di automezzi rendendola più moderna e sostenibile con l’adozione dell’alimentazione elettrica o metano/GPL.
L’Università si impegna quindi a proseguire nel suo impegno di riduzione delle emissioni, di produzione di energia tramite fonti rinnovabili e di adozione di sistemi di supervisione che garantiscono la possibilità di gestire e monitorare l’erogazione dell’energia. In particolare l’Università si impegna a studiare e sperimentare nelle aree indicate soluzioni innovative di impiego delle risorse rinnovabili, orientate all’aumento del rendimento energetico e alla creazione di sistemi energetici chiusi in grado di ridurre la dipendenza dalla rete pubblica di energia. In tale direzione si prevede lo studio di sistemi innovativi di ricarica pubblica dei veicoli elettrici, dei device (smartphone, pad, portatili) e l’introduzione di soluzioni basate su tecnologie sperimentali di fotovoltaico.
Il Comune si impegna a sostenere l’iniziativa, agevolandone l’attuazione, condividendo l’obiettivo di generare un modello gestionale valido nell’ambito metropolitano e scalabile ad altri contesti urbani.
ART. 8 – MIGLIORAMENTO DEGLI STILI DI VITA
La riduzione dell’impronta ambientale e il miglioramento dei servizi passa, inevitabilmente, dalla proposta di stili di vita differenti e finalizzati ad una più marcata sostenibilità ambientale.
L’Università intende proseguire l’impegno volto a dare centralità alle persone (in particolare gli studenti) e ai relativi stili di vita. In questa ottica promuove attività, manifestazioni e campagne sui temi del presente Accordo. In particolare l’interesse è volto a:
• Alimentazione;
• Trasporti;
• Attività motoria.
La collaborazione fra Università e Comune di Bologna su questo ambito si svolgerà, in particolare, nell'ambito del progetto Horizon 2020 Rock.
Il progetto Rock - acronimo di Regeneration and Optimization of Cultural heritage in creative and Knowledge cities – si propone di rigenerare, attraverso nuovi processi ambientali, sociali, economici e sostenibili, la zona universitaria e, in aprticolare, l'area intorno a via Zamboni.
Il progetto intende dimostrare come i centri storici delle città europee possano essere considerati straordinari laboratori viventi dove sperimentare nuovi modelli di rigenerazione urbana guidata dal patrimonio culturale (tangibile ed intangibile) e dove attivare meccanismi di finanziamento innovativi e non convenzionali in un’ottica di economia circolare.
Nell'ambito del progetto saranno avviate specifiche azioni fra le quali l'attivazione di un “Green Office” rivolto agli studenti e ai residenti in area universitaria.
Anche in questo contesto risulta evidente come la mobilità sostenibile corrisponda ad un significativo tassello nella strategia più complessiva.
ART. 9 – INTEGRAZIONE DEI DATI PER LA MOBILITA’ SOSTENIBILE
Al fine di gestire al meglio le politiche di gestione dei dati e delle azioni sulla mobilità, il Comune e l’Università si impegnano a collaborare per valutare e progettare l’integrazione dei rispettivi dati informativi per la mobilità sostenibile. Le parti si impegnano altresì ad adottare un sistema condiviso di indicatori di mobilità e a studiare l’andamento dei fenomeni e i trend legati alla mobilità urbana sostenibile, e poter stabilire linee d’azione comuni.
La raccolta di dati condivisi consentirà di monitorare e valutare i risultati ottenuti rispetto agli obbiettivi fissati nel presente Accordo.
ART. 10 – IMPEGNI ECONOMICI E PATRIMONIALI DELLE PARTI: ADEGUAMENTO
NORMATIVO DEGLI EDIFICI E RELATIVO IMPEGNO DI SPESA
Come già anticipato, il presente Accordo si riferisce ad una esperienza pilota che coinvolge gli edifici, di proprietà comunale, utilizzati dall’Università per i propri fini istituzionali e già indicati e descritti al precedente art.4.
In particolare, il progetto prevede l’adeguamento di tutti questi edifici alle normative vigenti, al fine di adeguarli alle normative antincendio e di sicurezza con rifunzionalizzazione degli stessi, con impegno dell’Università a mettere nella propria programmazione edilizia ed economico-finanziaria i seguenti interventi:
a) Ex Chiesa di Santa Lucia: Xxx Xxxxxxxxxxx x.00: adeguamento del complesso alla normativa antincendio, per un importo presunto di € 1.000.000,00 al lordo di tutti gli oneri;
b) Ex Convento di S. Xxxxxxxx: Xxxxxxxxx X. Xxxxxxx n.2 – Xxx Xxxxxxxx x.00: adeguamento del complesso alla normativa antincendio per un importo presunto di
€ 1.000.000,00 al lordo di tutti gli oneri;
c) Porzione del Museo del Patrimonio Industriale: Xxx Xxxxxxxx x.000/0 rifunzionalizzazione dei locali al piano secondo del Museo Industriale per un
importo presunto di € 150.000,00 al lordo di tutti gli oneri. Inoltre l’Università propone al Comune di Bologna di individuare, all’interno del complesso di Via Beverara, ambiti di uso esclusivo, con separazione dei percorsi, degli accessi e della relativa impiantistica. Tale intervento sarà oggetto di definizione successiva.
Inoltre, facendo seguito agli impegni contenuti nell'accordo relativo alla Ex Palazzina Viaggiatori, che prevedeva la realizzazione di un intervento a cura e spese dell'Università per un importo stimato di circa 750.000 Euro, l'Università ha redatto un progetto complessivo dell'importo stimato di in € 1.200.000,00 al lordo di oneri fiscali, con un incremento dei costi pari al 50% di quanto originariamente stimato.
Tutte le opere, come descritte, costituiscono valorizzazione patrimoniale dei beni comunali. L’Università si impegna a farsi carico, a sua cura e spese, della progettazione e della realizzazione degli interventi sopra descritti, previo l’ottenimento del nulla osta da parte della proprietà e della congruità economica delle sole opere costituenti valorizzazione patrimoniale nonché l’ottenimento di tutti i pareri obbligatori e di tutti i titoli autorizzativi, qualora necessari.
L’Università, già impegnata a farsi carico degli interventi manutentivi straordinari della Ex Palazzina Viaggiatori si impegna, inoltre, a farsi carico degli interventi manutentivi straordinari degli ulteriori immobili, sopraddetti, per tutta la residua durata contrattuale.
Inoltre, con convenzione sottoscritta in data 24 luglio 2014 rep. 233 e successiva integrazione in data 27 febbraio 2017 rep.212.594, il Comune di Bologna ha concesso a titolo gratuito alla Alma Mater per la durata di 20anni la cosiddetta” Palazzina Viaggiatori Ex Veneta” di Via Zanolini n.41 per la quale l’Alma Mater aveva proposto una prima ipotesi di riqualificazione finalizzata alla realizzazione di servizi per gli studenti. In relazione allo sviluppo dei contenuti progettuali e all’incremento dei costi relativi le Parti si impegnano alla revisione della convenzione con particolare riferimento alla sua durata e alla valorizzazione patrimoniale del bene.
ART. 11 – IMPEGNI ECONOMICI E PATRIMONIALI DELLE PARTI: NUOVO ASSETTO DEI
RAPPORTI PATRIMONIALI E IMPEGNI RECIPROCI
Al fine di permettere alla Università di disporre dei beni da destinare a servizi agli studenti per un tempo congruo con l’impegno dell’Università ad effettuare gli investimenti sopra indicati, alcuni dei quali esattamente individuati, altri da definire in contraddittorio il Comune di Bologna si impegna - con decorrenza dal 1/1/2018 - a rinegoziare e/o trasformare i relativi rapporti contrattuali, già indicati al precedente art.4, ed in particolare a procedere al rilascio di concessioni amministrative a favore dell’Università di Bologna, con le seguenti caratteristiche:
a) Ex Chiesa di Santa Lucia: Via Castiglione n.34 – trasformazione della convenzione vigente in Concessione amministrativa gratuita in uso dell’immobile per la durata di anni 20 a far data 1/1/2018 con oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti interne dell’edificio a carico dell’Università di Bologna.
b) Ex Convento di S. Xxxxxxxx: Piazzetta Morandi n.2 Via Fondazza n.44 - trasformazione della convenzione onerosa vigente in Concessione amministrativa gratuita in uso dell’immobile per la durata di anni 20 a far data 1/1/2018 con oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti interne dell’edificio a carico dell’Università di Bologna. Le parti inoltre, nei due anni successivi alla data della stipula, valuteranno, attraverso i propri uffici, la possibilità di cessione della proprietà dell’immobile all’Università, prioritariamente tramite permuta.
c) Porzione del Museo del Patrimonio Industriale: edificio sito in Xxx Xxxxxxxx x.000/0 - trasformazione della convenzione onerosa vigente in Concessione amministrativa gratuita in uso dell’immobile per la durata di anni 20 a far data 1/1/2018 con oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti interne della porzione oggetto di utilizzo universitario.
Per parte sua l’Università, con riferimento agli immobili di cui a punti a), b), c), si impegna - con decorrenza dal 1/1/2018 – ad assumere a proprio carico gli interventi di adeguamento normativo finalizzati alla sicurezza e rifunzionalizzazione, per l’importo complessivo di euro 2.150.000,00 IVA
compresa, nonchè gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti interne delle porzioni oggetto di utilizzo universitario, quantificabili pari al 10% del valore locativo di riferimento degli immobili delle facciate e dei coperti se necessari.
Per parte sua il Comune di Bologna, con riferimento all’immobile di cui al punto c) si impegna a favorire la separazione dei percorsi, degli accessi e della relativa impiantistica, garantendo lo spostamento delle attività di sua competenza in altre porzioni del complesso.
Le parti convengono che il presente accordo sarà oggetto di verifica e rimodulazione in funzione degli investimenti effettivamente sostenuti dalla università o del mutato regime proprietario dei beni.
Per quanto concerne infine l’immobile denominato ex Palazzina Viaggiatori Ex Veneta: edificio in Via Zanolini n.41, le parti ricordano che la concessione per l’utilizzo gratuito (24/07/2014 rep. 233 e
s.m.i. del 27/02/2017) sia oggetto di trasformazione in Concessione amministrativa gratuita con allungamento della durata di 10 anni e, pertanto con scadenza al 23/07/2044, per una durata complessiva di anni 27 con lavori di manutenzione straordinaria a carico dell’Ateneo allora stimati in circa € 1.200.000
Per il perseguimento delle finalità del presente Accordo e per il sostenimento degli oneri relativi alle azioni che saranno definite congiuntamente dalle parti in attuazione di quanto previsto agli artt. 7, 8 e 9, l’Università eroga al Comune un contributo di Euro. 750.000,00 nel triennio 2018/2010 con modalità e distribuzione annuale da concordare fra gli uffici. fuori campo IVA ex. Art. 2 DPR 633/1972.
Le Parti convengono che le azioni rappresentate nel presente Accordo comportano investimenti per ottenere risultati apprezzabili. Le Parti si impegnano pertanto a prevedere nei propri bilanci gli stanziamenti necessari al sostegno delle iniziative dell’Accordo almeno per il periodo di vigenza dello stesso.
Con appositi atti, derivanti dal presente accordo, verranno pertanto aggiornati, modificati e allineati tutti i precedenti contratti fra le Parti sui suddetti immobili.
ART.12 - AZIONI PER LA MOBILITA’
L’Università si impegna a implementare azioni di facilitazione per la mobilità sostenibile nei plessi edilizi coinvolti. Oltre al già citato progetto Alma Bike, l’Università realizzerà colonnine di ricarica per mezzi elettrici (bici, scooter, auto) per la comunità universitaria e attrezzerà le aree esterne per parcheggiare in maniera ordinata e sicura le biciclette al fine di favorirne l’utilizzo e l’integrazione sia con il sistema di bike sharing comunale sia con soluzioni di intermodalità possibile con la rete ferroviaria anche locale.
Particolarmente legate a queste azioni saranno le sedi di S. Xxxxxxxx, Museo del Patrimonio Industriale e Palazzina Viaggiatori mentre la sede di S. Lucia sarà vocata all’organizzazione di eventi e incontri che possano rendicontare e illustrare i risultati ottenuti grazie al presente Accordo.
ART. 13 – ACCESSO A FONDI EUROPEI
Università e Comune si impegnano a valutare la possibilità e ammissibilità
delle azioni previste nel presente Accordo a Bandi per l’assegnazione di fondi Europei in maniera prioritaria rispetto ad altre azioni. L’eventuale accesso ai fondi dovrà necessariamente comportare una riduzione dell’investimento economico a carico dell’Università.
ART. 14 – REFERENTI PER L’ATTUAZIONE DELL’ACCORDO
Le Parti nomineranno ognuna, alla data di firma del presente Accordo, un proprio responsabile, che monitori e sovraintenda all’attuazione ed esecuzione del presente Accordo. Il Responsabile nominato dall’Università di Bologna assumerà il ruolo di segretario verbalizzante delle riunioni e degli incontri.
ART.15 - RISERVATEZZA
Ciascuna Parte è tenuta ad osservare la riservatezza nei confronti di qualsiasi persona od ente non autorizzato dall'altra Parte per quanto riguarda fatti, informazioni, cognizioni, documenti ed
oggetti di proprietà dell'altra Parte che vengano comunicati in virtù del presente accordo.
ART.16 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Le Parti dichiarano di essersi reciprocamente informate e di acconsentire espressamente che i “dati personali” forniti, anche verbalmente, o comunque raccolti in conseguenza e nel corso dell’esecuzione del presente accordo vengano trattati esclusivamente per le finalità degli stessi, nel rispetto della normativa vigente di cui al d.lgs. 30 giugno 2003 n.196. Le Parti dichiarano di essere informate sui diritti sanciti dall’art. 7 del d.lgs. n. 196/2003.
ART.17 - CONTROVERSIE
Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dal presente accordo e dalle convenzioni attuative, attraverso l’operato della Cabina di Regia. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere una composizione amichevole della lite, la controversia sarà devoluta al giudice amministrativo in sede di giurisdizione esclusiva ai sensi dell'art. 133, comma 1, lett. a), n. 2) del d.lgs. 2 luglio 2010, n. 104.
ART. 18 – REGISTRAZIONE DELL’ATTO
II presente atto è soggetto a registrazione in caso d'uso, ai sensi dell'art.4 della Tariffa, Parte seconda allegata al DPR 26 aprile 1986 n.131 e i relativi oneri sono a carico della/delle parte/i interessata/e.
Gli oneri relativi alle spese di bollo saranno sostenuti in egual misura dalle le parti.
Le parti sottoscrivono il presente atto con la propria firma elettronica digitale o qualificata, ai sensi dell’art.15 c.2 bis della legge 7 agosto 1990 n.241. La data del presenta atto è quella risultante dall’assunzione al Protocollo informatico del Comune di Bologna.
Xxxxx, approvato e sottoscritto. Università – Il Rettore Comune – Il Sindaco