PIANO REGIONALE NEVE
Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità
PIANO REGIONALE NEVE
VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE
Parte III
Valutazione di incidenza appropriata
- A.03 Nevegal -
ALLEGATO F
n.10/31 Demani
Assessorato ai Trasporti a Fune Segreteria Regionale per le Infrastrutture Direzione Mobilità
Consulente per la procedura di V.A.S.:
Studio Program s.r.l.
Progettazione e gestione delle risorse ambientali Energia e Fonti Rinnovabili
INDICE
VALUTAZIONE APPROPRIATA: PREMESSA 3
FASE 1: SOLUZIONE ALTERNATIVA ZERO 5
FASE 2: SOLUZIONE ALTERNATIVA ZERO 7
FASE 1: SOLUZIONE ALTERNATIVA UNO 8
FASE 2: SOLUZIONE ALTERNATIVA UNO 9
FASE 1: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE 11
FASE 2: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE 17
2.1) Aree interessate e caratteristiche dimensionali 17
2.2) Durata dell'attuazione e cronoprogramma 20
2.3) Individuazione dei siti della rete Natura 2000 e dagli elementi chiave di questi 21
2.4) Indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione 23
2.5) Individuazione dei possibili effetti del Piano 23
2.6) Identificazione di tutti i piani, progetti e interventi che possono interagire congiuntamente 26
FASE 3: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE 27
3.1) Definizione dei limiti spaziali e temporali dell'analisi 27
3.2) Identificazione dei siti della rete Natura 2000 interessati e descrizione 29
3.3) Identificazione degli aspetti vulnerabili dei siti considerati 52
3.4) Identificazione degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie 63
3.5) Identificazione degli effetti sinergici e cumulativi 64
3.6) Identificazione dei percorsi e dei vettori attraverso i quali gli effetti si possono produrre 64
3.7) Previsione e valutazione della significatività degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie 64
FASE 4: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE 82
VALUTAZIONE APPROPRIATA: PREMESSA
In questa fase si valuta se il PIANO REGIONALE NEVE, in seguito all'attuazione di soluzioni alternative misure di mitigazione e/o compensazione, possa avere un incidenza negativa sull’integrità dei siti Natura 2000 singolarmente e congiuntamente ad altri progetti o piani. La valutazione dell’impatto sull’integrità dei siti viene effettuata in riferimento agli obiettivi di conservazione, alla struttura e alla funzionalità del siti all’interno della rete Natura 2000.
Nel luglio 2007 la Valutazione di Incidenza Preliminare (in fase di Screening) al “PIANO DEGLI INTERVENTI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEL SETTORE
IMPIANTISTICO DELLO SCI ALPINO E DA FONDO” per l'area sciabile del Nevegal non è stato possibile escludere con ragionevole certezza scientifica la sussistenza di possibili effetti significativamente negativi sui siti della rete Natura 2000. Per l'area sciabile del Nevegal si è ritenuto quindi necessario procedere con la Valutazione Appropriata affinché si possa verificare se le possibili soluzioni alternative e/o le misure di mitigazione/compensazione siano sufficienti ad escludere gli effetti negativi del piano sullo stato di conservazione dei siti della rete Natura 2000.
Nel Novembre 2009 la Direzione Mobilità della Regione Veneto ha adottato un nuovo piano, definito PIANO REGIONALE NEVE, il quale, ai fini della seguente Valutazione di Incidenza Ambientale rappresenta la soluzione alternativa al “PIANO DEGLI INTERVENTI PER LA RAZIONALIZZAZIONE DEL SETTORE IMPIANTISTICO DELLO SCI ALPINO
E DA FONDO” del luglio 2007. La soluzione alternativa prospettata (“PIANO REGIONALE NEVE” con DGR adottato nel Novembre 2009) definisce per ciascuna demanio: un AMBITO SCIISTICO precisamente cartografato e delimitato, NORME TECNICHE e NORME DI INTERVENTO AMBIENTALE. Il dettaglio di ciascun provvedimento preso con questo piano verrà precisato in seguito.
Nel caso in cui anche con l'adozione del “PIANO REGIONALE NEVE” (post 2007) per l'ambito sciistico-demaniale del Nevegal non si possa escludere con ragionevole certezza scientifica la sussistenza di possibili effetti significativamente negativi sui siti della rete Natura 2000, si dovrà verificare altre possibili soluzioni alternative.
Nel seguente documento verranno analizzate le seguenti tre soluzioni alternative:
− Soluzione zero: Attuale pianificazione territoriale nell'area in esame (Piano Regolatore Comunale e altri Piani a scala territoriale diversa)
− Soluzione uno: Xxxxx xxxxx xxxxxxxxxx xxx 0000 (Xxxxx pre – adottato)
− Soluzione due: Piano Regionale Neve (Piano Contro dedotto, post 2007)
Attraverso questa analisi, sempre più mirata, degli effetti ambientali, si arriva a definire la sussistenza e la maggiore o minore significatività dell’incidenza sull’integrità del sito. La valutazione viene svolta in base al principio di precauzione per cui se non si può escludere che vi siano effetti negativi si procede presumendo che vi saranno.
È opportuno sottolineare che le misure di mitigazione sono concettualmente diverse dalle misure di compensazione, anche se le misure di mitigazione ben realizzate limitano la portata delle misure compensative necessarie, in quanto riducono gli effetti negativi che necessitano di compensazione. In effetti, le misure di mitigazione hanno lo scopo di ridurre al minimo o addirittura eliminare gli effetti negativi di un piano durante o dopo la sua realizzazione.
Le misure di compensazione, invece, sono volte a garantire la continuità del contributo funzionale di un sito alla conservazione in uno stato soddisfacente di uno o più habitat o specie nella regione biogeografica interessata.
Le misure di mitigazione possono riguardare, ad esempio:
• tempi di realizzazione (ad es. divieto di interventi durante il periodo di evoluzione di un habitat o di riproduzione di una specie);
• tipologia degli strumenti e degli interventi da realizzare;
• individuazione di zone rigorosamente non accessibili all’interno di un sito.
FASE 1: SOLUZIONE ALTERNATIVA ZERO
Sono stati esaminati le interrelazioni tra le attività sciistiche che interessano l'area del Nevegal con gli strumenti di pianificazione territoriale che interessano specificatamente l'area in esame, che sono i seguenti:
a) PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI BELLUNO. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
a) Piano regolatore generale del comune di Belluno. Norme Tecniche di Attuazione
Le norme tecniche di attuazione del P.R.G. del comune di Belluno disciplinano le attività e la realizzazione di impianti per la pratica dello sci come di riportato:
Art. 7 – PISTE E STRUTTURE SPORTIVE PER LA PRATICA DELLO SCI NORDICO
Il presente articolo sostituisce l’art. 7* delle Norme di attuazione della Variante Settoriale 2 del P.R.G. Nevegal approvata dalla G.R.V. con deliberazione 6653 del 21.11.91 - Zone per la pratica dello sci nordico - all’interno del Demanio sciabile come definito nelle tavole di PRG e disciplina inoltre la realizzazione delle piste nell’area esterna al Demanio stesso.
Nell’ambito della località del Nevegal, all’interno del Demanio sciabile la pratica dello sci nordico (sci da fondo), e attività sportive analoghe è consentita su tutti i terreni a prescindere dalla loro destinazione o classificazione di P.R.G..
Pertanto la pratica dello sci nordico (sci da fondo) e attività sportive analoghe al di fuori del Demanio sciabile è consentita anche su tutti i terreni posti al di sopra della quota di 800 metri s.l.m..
I percorsi delle piste dovranno essere previsti e realizzati nel dettaglio secondo le procedure ed i requisiti tecnici di legge (L.R. 6.3.90, n° 18, norme F.I.S.I. su creazione e omologazione piste ecc.), contenendo gli interventi e le modificazioni del terreno e della vegetazione nello stretto necessario giustificato dall’uso della pista e della sicurezza e con rispetto delle valenze ambientali.
Dovranno inoltre essere osservate le seguenti modalità:
1. Soggetto richiedente
Se il richiedente è costituito da un soggetto diverso da Ente pubblico, da Società o Consorzio di Sviluppo a prevalente capitale Pubblico, la realizzazione della pista e l’installazione delle eventuali strutture è subordinata alla stipula di una convenzione che stabilisca le forme ed i tempi degli interventi e le modalità di gestione in modo di garantire l’uso pubblico della stessa.
2. Disponibilità aree
L’intera area oggetto degli interventi sia in possesso del richiedente che dovrà dimostrarne la disponibilità con idonea documentazione; nel caso vi siano superfici gravate da “usi civici” pur riconoscendo che le piste e strutture di cui al presente articolo non comportano il “mutamento della destinazione d’uso” assoggettato all’autorizzazione ai sensi della L.R. 22.7.94, n° 31 il richiedente dovrà ottenere il preventivo atto di assenso dal soggetto titolare dell’uso civico o che ne cura la gestione.
3. Stato dei luoghi - interventi
La realizzazione del tracciato della pista e l’installazione temporanea di eventuali strutture di servizio, non comportino l’alterazione della morfologia del terreno né la riduzione di boschi. Le modificazioni del terreno e della vegetazione nello stretto necessario giustificato dall’uso della pista e della sicurezza e con rispetto delle valenze ambientali, ammesse dal terzo comma, sono subordinate al ripristino del preesistente fondo o comunque alla formazione di un manto erboso – vegetale con l’impiego di essenze autoctone.
4. Manufatti o strutture
Nel corso della stagione invernale e precisamente dal 1° ottobre al 31 marzo, è ammessa l’installazione temporanea di strutture o di manufatti appoggiati sul terreno naturale senza alcuna opera di fondazione, a stretto servizio delle piste.
5. Titoli abilitativi
La realizzazione del tracciato della pista comportante interventi di modifica del terreno – anche se di modesta entità – è subordinata all’ottenimento dei titoli abilitativi nelle forme di legge (Autorizzazione ambientale, Autorizzazione idrogeologica, Permesso di Costruire o Denuncia di Inizio Attività, ecc.).
L’installazione temporanea di strutture o di manufatti - appoggiati sul terreno naturale senza alcuna opera di fondazione - a stretto servizio delle piste, rientra nella tipologia di “opere dirette a soddisfare esigenze meramente temporanee” di cui all’art. 3 lettera e) punto e.5 del
D.P.R. 6.6.01, n° 380 e pertanto non sono soggetti a titolo abilitativo edilizio. Tuttavia, almeno 30 giorni prima della loro installazione, l’interessato dovrà presentare allo Sportello Unico dell’Edilizia, comunicazione delle opere con descrizione dell’intervento, delle motivazioni e della presunta durata, allegando inoltre una planimetria catastale in scala 1:2000, l’estratto di P.R.G., con indicati l’area interessata, elaborati grafici e documentazione fotografica. Detti interventi non sono subordinati al rispetto della normativa urbanistico – edilizia, ma solo al rispetto delle altre normative aventi incidenza sulla disciplina dell’attività edilizia (es. normativa in materia ambientale, igienico sanitaria, strutturale, ecc.).
FASE 2: SOLUZIONE ALTERNATIVA ZERO
L'area sciistica del Nevegal ricade nei seguenti siti Natura 2000:
− SIC IT3230025
Nome Sito: Gruppo del Visentin: X. Xxxxxxxxxx – M. Cor
− ZPS IT3240024
Nome Sito: Dorsale prealpina tra Valdobbiadene e Serravalle
Nell'area in esame sono inoltre presenti degli habitat comunitari i quali potrebbero essere direttamente e/o indirettamente coinvolti dalle attività sciistiche praticate nell'area del Nevegal.
Esaminato le prescrizioni date dagli strumenti di pianificazione territoriale (PRG del comune di Belluno), considerato la presenza nell'area in esame di siti Natura 2000 e in particolare di habitat comunitari, si ritiene possibile procedere con una valutazione semplice e pragmatica ma spesso ritenuta esaustiva (Xxxxxxx, 1999).
Valutando le informazioni acquisite per la soluzione alternativa zero, ovvero le interrelazioni tra le attività sciistiche che interessano l'area del Nevegal con gli strumenti di pianificazione territoriale che interessano specificatamente l'area in esame, si attesta che effetti significativi negativi sono possibili sui siti della rete Natura 2000.
FASE 1: SOLUZIONE ALTERNATIVA UNO
Si riporta quanto scritto nella Valutazione di Incidenza Preliminare al Piano degli Interventi per l'area sciabile di Nevegal.
Area turistica | Nevegal |
Area sciabile | Nevegal |
Subarea | Nevegal |
Comune | Belluno (BL) |
L’area presenta ben 7 impianti obsoleti. Area tipicamente soggetta a turismo pendolare ed è consentito un limite di potenza superiore all’esistente a condizione di una drastica diminuzione del numero degli impianti. Il limite di potenza più elevato è giustificato dalla necessità di disporre, durante i giorni festivi, di una elevata portata degli impianti per soddisfare le esigenze del forte afflusso concentrato in tempi brevi. | |
Sup. Pista (ha) | 67,26 (Qmin=1.010 – Qmax= 1.681 m s.l.m.) |
Numero impianti esistenti | 9 |
Numero impianti obsoleti | 7 |
Aumento numero impianti ? | NO |
Portata attuale (sciat/h) | 8.813 |
Potenza attuale (sciat x km/h) | 2.163 |
Aumento di potenza ? | NO (Limite potenza futura = 2.500 sciat x km/h) |
Incremento teorico di superficie parcheggio conseguente ad aumento potenza (mq) | 3.097 |
Tipologia interventi complessivi previsti | Razionalizzazione/potenziamento |
Ampliamento area sciabile ? | NO |
Nome ampliamento/i | - |
Collegamenti con altre aree ? | NO |
Nome collegamento/i | - |
FASE 2: SOLUZIONE ALTERNATIVA UNO
Si riporta quanto scritto nella Valutazione di Incidenza Preliminare al Piano degli Interventi per l'area sciabile del Nevegal.
PROVINCIA BELLUNO Area sciistica Nevegal | Area sciabile Nevegal SubArea Nevegal | |
Comuni interessati | Belluno(BL) | |
Regione fitoclimatica | esalpico | |
Caratterizzazione altimetrica | Fascia altimontana (1.010 – 1.681 m s.l.m.) | |
Caratterizzazione ambientale | ||
Ambiti di particolare valore naturalistico segnalati in prossimità dell’area di intervento | ||
Uso del suolo | ||
Elementi antropici di disturbo già presenti | ||
Dimensioni dell’intervento | ||
Tipologia intervento | Ammodernamento /Potenziamento | |
Interventi complementari previsti | ||
Incremento superficie teorica a parcheggio | ||
Esigenza di nuovo accesso stradale | ||
Frammentazione di habitat naturali | ||
Perdita di superficie naturale | ||
Introduzione di elementi innaturali | ||
Alterazione dell’assetto idro-geologico locale | ||
Valore strategico dell’intervento | ||
Localizzazione rispetto alla rete Natura 2000 (*) | A | |
Siti Natura 2000 coinvolti | IT3230025 | |
Presenza di habitat prioritari di interesse comunitario | Si (>1) | |
Presenza di specie floristiche prioritarie di interesse comunitario | NO | |
Presenza di specie faunistiche prioritarie di interesse comunitario | NO | |
Habitat di interesse comunitario (sensu All. I dir. Habitat) potenzialmente coinvolti (in termini di perdita di superficie, frammentazione, degrado) | ||
Specie o categorie floristiche di interesse comunitario (sensu All. II dir. Habitat) potenzialmente coinvolte e particolarmente sensibili/vulnerabili rispetto agli interventi previsti | ||
Specie o categorie faunistiche di interesse comunitario (sensu All. II dir. Habitat) potenzialmente coinvolte e particolarmente sensibili/vulnerabili rispetto agli interventi previsti | ||
Alterazione delle relazioni ecosistemiche principali che determinano la struttura e la funzionalità della rete Natura 2000 (es. interruzione di corridoi ecologici, frammentazione |
degli habitat…) | |
Presenza di altri piani/progetti/interventi locali potenzialmente impattanti sulla rete Natura 2000 | |
Presenza di incidenza significativa | SI |
Necessità di ulteriori indagini ambientali e naturalistiche | SI |
Necessità di V.Inc.A. in fase di progettazione | SI |
(*) A = superficie di intervento ricadente anche solo parzialmente in area SIC e/o ZPS B = superficie di intervento non ricadente in area SIC e/o ZPS
Esaminato le prescrizioni date dal Piano degli Interventi del 2007 (Piano pre – adottato) per l'area sciabile del Nevegal, considerato la presenza nell'area in esame di siti Natura 2000 e in particolare di habitat comunitari, si ritiene possibile procedere con una valutazione semplice e pragmatica ma spesso ritenuta esaustiva (Xxxxxxx, 1999).
Valutando le informazioni acquisite per la soluzione alternativa uno (Piano degli Interventi del 2007), si conferma quanto affermato nella Valutazione di Incidenza Preliminare al Piano degli Interventi stesso per l'area sciabile del Nevegal, per cui si attesta che effetti significativi negativi sono possibili sui siti della rete Natura 2000.
FASE 1: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE
Il Piano Regionale Neve (Piano Contro dedotto del Novembre 2009), ovvero la soluzione alternativa in esame, si distingue dal Piano degli interventi (Piano pre – adottato del luglio 2007) per i seguenti aspetti:
− l'introduzione di Xxxxx Xxxxxxxx
− l'introduzione di Norme di Intervento Ambientale
− l'individuazione di demani sciabili definiti aree “contenitore” entro le quali possono essere presenti delle infrastrutture sciistiche e si potranno sviluppare nuove infrastrutture per lo sport sulla neve rispettando gli incrementi di sviluppo imposti dal Piano Neve per ciascun demanio.
NORME TECNICHE
Art. 1 Finalità
Il Piano Regionale Neve, di seguito PRN, rappresenta il piano di settore del sistema impianti e piste delle aree sciabili del Veneto.
Il PRN è finalizzato a:
🟃 individuare le aree sciabili di cui all’articolo 2 della legge 24 dicembre 2003, n. 363;
🟃 Razionalizzare la realizzazione degli impianti e delle piste, nonché delle infrastrutture complementari ed accessorie;
🟃 qualificare gli impianti in relazione alla funzione di pubblico servizio;
🟃 ottimizzare il rapporto impianti-piste.
Art. 2 Elaborati di Piano
Il PRN è composto da:
🟃 Relazione generale;
🟃 Relazione sci alpino;
🟃 Relazione sci nordico;
🟃 Rapporto ambientale;
🟃 Sintesi non tecnica del rapporto ambientale;
🟃 Valutazione d’incidenza;
🟃 Tavole di corografia generale;
🟃 Tavole stato di fatto
Art. 3 Definizioni
Impianto a fune: impianto destinato al servizio pubblico autorizzato all’esercizio per il trasporto di persone e di cose.
Pista: la superficie di terreno appositamente predisposta e abitualmente riservata alla circolazione e all’uso pubblico per la pratica degli sport sulla neve.
Snow park: la superficie di terreno appositamente predisposta e abitualmente riservata alle evoluzioni di specifici utenti, soggetta ad accesso regolamentato, distinta dalle piste di cui al punto precedente.
Area sciabile attrezzata: superficie innevata anche artificialmente aperta al pubblico e comprendente piste, impianti di risalita e di innevamento abitualmente riservata alla pratica degli sport sulla neve, quali lo sci da discesa nelle sue varie articolazioni, lo sci di fondo, la tavola da neve denominata snowboard, la slitta e lo slittino e gli altri sport sulla neve in cui vi sia l’uso di particolari mezzi e strumenti o di uno specifico equipaggiamento.
Demanio sciabile: superficie che per le sue caratteristiche e condizioni, nel rispetto dei principi e criteri di pianificazione del presente piano, è destinabile all’uso di area sciabile attrezzata.
Sub demanio sciabile: singola porzione di demanio sciabile all’interno del quale sono stati indicati parametri di sviluppo omogeneo.
Art. 4 Effetti del PRN e rapporti con gli altri strumenti di pianificazione
Il PRN è approvato in coordinamento e ad integrazione del Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC), così come previsto dall’articolo 7 della legge regionale 21 novembre 2008, n. 21.
Il PRN è sottoposto alla procedura di valutazione ambientale strategica (VAS) in conformità alla direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 relativa alla valutazione degli effetti dei piani e dei programmi sull’ambiente.
Il PRN ha una validità di 10 anni. Trascorsi tre anni dalla sua approvazione possono essere presentate motivate richieste di revisione. Qualora almeno 2 amministrazioni comunali abbiano presentato, previa deliberazione di consiglio, richiesta di revisione non configurante semplice variante parziale del piano, si può procedere anticipatamente ad una revisione dello stesso.
Gli strumenti di pianificazione territoriali ed urbanistica di livello inferiore devono adeguarsi entro dodici mesi da quando il PRN acquista efficacia.
L’inutile decorso del termine di cui al comma precedente comporta l’applicazione dei poteri sostitutivi di cui all’articolo 30 delle legge regionale 23 aprile 2004, n. 11.
Art. 5 Contenuti prevalenti
La definizione grafica del tracciato della linea di concessione dell’impianto di risalita e dei margini delle piste va considerato vincolante nei limiti della leggibilità grafica delle tavole allegate al Piano.
Il dato ufficiale della superficie sciabile di ogni singola pista e del tracciato di ogni singolo impianto è rappresentato, sino alla predisposizione del registro digitale, dagli elaborati grafici allegati al relativo provvedimento di approvazione.
Nel caso di contrasto di previsioni tra elaborati grafici, prevalgono le previsioni contenute in quelli a scala maggiore.
Nel caso di contraddizione tra previsioni di norme ed elaborati grafici, prevale quanto contenuto nel testo normativo.
Art. 6 Razionalizzazione delle aree sciabili
La realizzazione di impianti di risalita deve perseguire la finalità di:
- ammodernare e sostituire linee funiviarie già esistenti o di realizzare nuove linee atte alla dismissione di un numero pari o superiore di impianti.
- creare collegamenti sciistici atti a limitare l’uso dei mezzi di trasporto su gomma;
- creare nuove realtà sciistiche;
Al fine di tutelare e valorizzare la risorsa suolo, gli impianti e le piste per i quali vengono rispettivamente a cessare la concessione e l’autorizzazione devono essere dismessi e ripristinato lo stato dei luoghi precedente alla loro realizzazione.
Art. 7 Parametri di riferimento progettuale per lo sci alpino
I parametri sono i seguenti:
- posto sciatore impianto (PS/I): indica la capacità reale istantanea di un impianto di risalita ed è calcolato sulla portata oraria dell’impianto, diviso per il coefficiente di ripetitività orario (cr), calcolato sommando il tempo di risalita, il tempo medio di percorrenza della pista alla velocità statisticamente stimata in m. 2/min.sec ed il tempo di circa 2/3 min. primi di sosta “tecnica” alla stazione di valle.
- posto sciatore pista (PS/P): è dato dalla superficie totale della pista in metri quadrati, divisa per 200 calcolandosi convenzionalmente in metri quadrati duecento la superficie mediamente necessaria allo sciatore in evoluzione.
- portata della pista (P): è data dalla superficie sciabile netta divisa per la densità utile calcolata in sciatori/ettaro uguale a 50.
− larghezza media della pista (LAM): oltre al dato geometrico intuibile ovvero la superficie della pista divisa per la lunghezza, il termine è utilizzato come indicazione della larghezza media necessaria per assicurare una portata compatibile con la densità utile. In termini concreti si assume congrua una LAM corrispondente alla portata dell’impianto diviso un numero fisso individuato in 30. questo valore è il risultato del seguente calcolo:
- coefficiente di arroccamento (C.Arr.): costituisce il dato stimato sulla costituzione elettiva del singolo impianto a portare in quota sciatori in semplice trasferimento verso altri impianti; C.Arr. 0,70 significa che il 70% degli sciatori utilizza l’impianto in termini di circuito ripetitivo, mentre il 30% si considera in transito verso altri impianti.
- capacità istantanea: per la pista è corrispondente alla portata della pista;
mentre per l’impianto è la portata oraria divisa per il cr. Infine la capacità integrata corrisponde al numero di persone che trovano collocazione contemporanea in un singolo ambito impianto-pista/e e
corrisponde al numero di sciatori in pista (con densità paria 50 sciatori/ettaro) maggiorato dagli sciatori in linea di impianto o in attesa tecnica di imbarco (escluse le code che non dovrebbero esserci in un sistema correttamente dimensionato) - rapporto presenza/utenti: non ogni ospite delle stazioni invernali è un utente del sistema impianti/piste e non ogni utente lo è di norma a tempo pieno. Il dimensionamento delle strutture impiantistiche in rapporto alle infrastrutture ricettive (diurne e notturne) viene calcolato in 0,6 sciatoria per una presenza. Questo rapporto può variare fino a 0,8 nelle stazioni di afflusso prevalentemente festivo e diurno.
- capacità di arroccamento: per i sistemi sciistici raggiungibili solo con gli impianti a fune la capacità dei sistemi stessi è definita dal numero degli utenti che l’impianto di arroccamento riesce a portare in quota in un tempo compatibile con le esigenze dello sciatore. Il tempo utile di arroccamento viene convenzionalmente considerato di 2 ore e 30 minuti, sicché la capacità di arroccamento equivale allo portata oraria per 2,5. Il rapporto PSI/PSP dei sistemi a monte non dovrà superare nel loro complesso la capacità di arroccamento.
- accesso regolamentato: per le strutture che necessitano di un accesso regolamentato o limitato ad alcune categorie di utenti il controllo potrà avvenire mediante una o più delle seguenti modalità: uso di sistemi tecnologici per la rilevazione del passaggio delle persone; presenza di un operatore in loco; varchi di passaggio obbligato ove siano ben visibili e comprensibili le condizioni che regolano l’accesso e l’uso della struttura.
Analisi sviluppate sulla base dei rilievi statistici di cui all’art. 2 della l.r. n. 21/2008 possono condurre alla variazione dei parametri di cui ai punti precedenti, da approvarsi mediante provvedimento di Giunta Regionale.
Art. 8 Parametri di riferimento progettuale per lo sci nordico
I valori indicati nella “relazione sci nordico” ed i parametri sotto riportati sono di riferimento per l’analisi dei progetti di nuove opere.
I parametri sono i seguenti:
- portata della pista: uno sciatore di fondo abbisogna mediamente di una dimensione spaziale libera pari a 20 metri di distanza dal fondista che lo precede e da quello che lo segue, talchè la portata di una pista può essere fissata in 50 sciatori/Km lineare di binario. Assunto come standard la conformazione di pista a doppio binario per senso di marcia si determina quindi la portata massima della pista in 100 sciatori/Km per senso di marcia.
- coefficiente di contemporaneità: nel corso della giornata si verifica un ricambio medio di sciatori contemporaneamente in pista pari a due cicli; ciò significa che ad una presenza istantanea di 100 sciatori su un chilometro di pista equivale una presenza in loco, non contemporanea, ma distribuita nell’arco della giornata, pari a 200 sciatori (coeff. di contemporaneità = 0,5).
- calcolo strutture di supporto: le strutture di supporto (ristoro, spogliatoio, sciolinatura, servizi igienici) vengono calcolate in 0,2 mq./sciatore; tale parametro medio può essere aumentato o diminuito quando, rispettivamente, il centro si trovi completamente isolato o quando esistano altre strutture ricettive (anche non specifiche) in zona.
- richiesta attrezzatura: a seconda delle località (con maggior richiesta nei centri più vicini alla pianura ) la richiesta di attrezzature da noleggio si fissa su una quota pari all’1% della massima ricettività dello stesso.
Analisi sviluppate sulla base dei rilievi statistici di cui all’art. 2 della l.r. n. 21/2008 possono condurre alla variazione dei parametri di cui al punto precedente, da approvarsi mediante provvedimento di Giunta Regionale.
Art. 9 Aree di sosta
Presso i punti di accesso alle aree sciabili devono essere previsti idonei spazi di sosta per i veicoli utilizzati per raggiungere le aree stesse.
A tale riguardo dovrà essere posta particolare attenzione alle differenti tipologie di veicoli da accogliere nelle aree di sosta riservando, compatibilmente alle condizioni del luogo, spazi adeguati per le autovetture e per gli autobus. Inoltre si dovranno considerare i cosiddetti “veicoli ricreazionali” per i quali si può prevedere il servizio di “sosta attrezzata” con servizi mirati.
Ogni sciatore che accede al centro del fondo con mezzi propri meccanizzati richiede mediamente 6 mq. di parcheggio, fissando una media di occupazione dei veicoli di tre persone.
Art. 10 Monitoraggio
Le informazioni raccolte mediante il monitoraggio devono essere tenute in considerazione nel caso di eventuali modifiche al piano e sempre incluse nel quadro conoscitivo dei successivi atti di pianificazione e di programmazione.
Il monitoraggio ambientale previsto dalla disciplina in tema di valutazione ambientale strategia rappresenta parte integrante del sistema di monitoraggio del PRN.
La giunta regionale individua gli indicatori idonei a controllare gli effetti ambientali significativi derivanti dall’attuazione del PRN, anche al fine di adottare le opportune misure di mitigazione degli stessi.
La Giunta regionale, avvalendosi dei soggetti istituzionali preposti alla gestione di dati e informazioni di natura ambientale, territoriale e socio-economica, determina modi e tempi con cui attuare il monitoraggio del PRN.
Art. 11 norma finale
Il PRN entra in vigore il quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso sul BUR.
NORME DI INTERVENTO AMBIENTALE
CRITERI E DIVIETI | MODALITA' DI ESECUZIONE | INTERVENTI SPECIFICI | INTERVENTI ACCESSORI | ATTIVITA' | COMPORTAMENTI | ||||||
A | B | C | D | E | F | ||||||
Tutela degli habitat prioritari | Accurata delimitazione e | Sistemazione idraulica | Censimento delle arene di | Segnalazione di | Limitazione o divieto | ||||||
e degli habitat di specie | breve durata dei cantieri | dei versanti coinvolti con | canto del gallo forcello e del | pochi itinerari | della pratica dello sci | ||||||
prioritarie | tecniche a basso impatto | xxxxx xxxxxxx e la loro | pedonali in modo | fuori pista. | |||||||
ambientale. | tutela. | da favorire la | |||||||||
frequentazione, | |||||||||||
anche estiva, di | |||||||||||
zone limitate, | |||||||||||
lasciando le altre | |||||||||||
indisturbate. | |||||||||||
Tutela di tutti i biotopi | Rinverdimento tempestivo | Creazione di barriere | Istituzione di zone di quiete, | Adeguata | Limitazione al transito | ||||||
esistenti, con particolare | delle superfici dissodate con | vegetali ai margini delle | dove, attraverso opportuni | segnalazione | veicolare lungo la pista | ||||||
riferimento alle zone umide. | tecniche di ingegneria | piste e in prossimità dei | sistemi di dissuasione | delle funi | nel periodo estivo. | ||||||
naturalistica e preferendo | punti di ristoro. | (chiusura di strade e dei | sospese | ||||||||
l'utilizzo di sementi locali. | sentieri), venga | ||||||||||
disincentivata la | |||||||||||
frequentazione, anche nel | |||||||||||
corso dei mesi primaverili | |||||||||||
ed estivi. | |||||||||||
Tutela dei corridoi ecologici. | Arricchimento della | In ambiti omogenei, privi di | Rimozione degli | Opportuna | |||||||
composizione specifica della | rifugi per piccoli animali, | elementi fuori | comunicazione ai turisti, | ||||||||
flora arbustivo/arborea nelle | realizzazione di modesti | terra del sistema | attraverso strumenti | ||||||||
fasce di margine fra bosco di | cumuli di pietre (ciò può | di innevamento | diversi (pannelli, | ||||||||
conifere e le piste. | fornire habitat per | programmato | pieghevoli, ecc.), delle | ||||||||
micromammiferi, rettili, | presenze faunistiche | ||||||||||
anfibi). | della zona e del loro |
livello di vulnerabilità nel corso dell'inverno e della stagione riproduttiva primaverile e estiva. | |||||||||||
Realizzazione degli interventi al di fuori del periodo riproduttivo delle specie più sensibili. | Nel caso di piste e impianti in ambienti boscati, favorire margini frastagliati, piuttosto che linee diritte, in modo da aumentare le fasce di margine (“ecotoni”), luoghi privilegiati per la fauna. | In prossimità di bacini di raccolta d'acqua per l'innevamento artificiale, favorire la realizzazione di piccole pozze, magari in zone marginali più riparate, che possano fungere da serbatoio per anfibi (per la riproduzione e, soprattutto, lo svernamento). | Rimozione, nei periodi di non esercizio, delle reti di protezione | ||||||||
Deroga parziale, sempre nel rispetto dei principi di sicurezza, ai requisiti minimi previsti dalle NTA per il rispetto di puntuali emergenze e/o ambiti naturalistici di particolare pregio | Impiego di mezzi silenziati e in buono stato di conservazione (per evitare la dispersione di olii o combustibili). |
FASE 2: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE
2.1) Aree interessate e caratteristiche dimensionali
Fig. 1: Individuazione dell'ambito sciabile X00 Xxxxxxx rappresentato dal poligono di colore verde.
Nella tabella seguente si riportano le caratteristiche relativamente all'ambito demaniale X00 Xxxxxxx.
XXXXXXX | X00. |
NOME AMBITO | Nevegal |
Provincia | BL |
Comuni | Belluno |
TIPOLOGIA | B |
Totale area piste esistenti (ha) | 75,7 |
Incremento piste esistenti per interventi realizzati ai fini della sicurezza (ha) | 11,4 |
Incremento piste esistenti per altri interventi (ha) | 3,8 |
Percentuale di sviluppo concessa per la realizzazione di nuove aree sciabili (%) | 8 |
Superficie disponibile per nuove aree sciabili (ha) | 0 |
Superficie potenziale complessiva (ha) | 90,8 |
Rapporto tra piste esistenti e potenziale complessiva | 0,83 |
Area dell'ambito (ha) | 739,9 |
Tab.: Caratteristiche ambito demaniale A03. Nevegal
Infrastrutture sciistiche esistenti
Nella tabella seguente si riporta il quadro complessivo delle infrastrutture esistenti nell'ambito sciistico A03. Nevegal
A03. Nevegal | ||
Tipologia: B | Demanio: A03 | |
Totale area piste esistenti (mq): 756.730 | ||
Impianti attivi: 9 | di cui: Funivie: | 0 |
Seggiovie: 3 | ||
Sciovie: | 6 |
Tab.: Infrastrutture esistenti nell'ambito sciistico A03. Nevegal.
Interventi previsti dal Piano Neve
Nell'ambito-sciistico A03. Nevegal sono attualmente presenti 75,7 ha di piste da sci, e gli interventi previsti dal Piano Neve per questo ambito sono riassunti nella tabella seguente:
Totale area piste esistenti (ha) | 75,7 |
Incremento piste esistenti per interventi realizzati ai fini della sicurezza (ha) | 11,4 |
Incremento piste esistenti per altri interventi (ha) | 3,8 |
Percentuale di sviluppo concessa per la realizzazione di nuove aree sciabili (%) | 8 |
Superficie disponibile per nuove aree sciabili (ha) | 0 |
Superficie potenziale complessiva (ha) | 90,8 |
Tab.: Infrastrutture previste per l'ambito sciistico A03. Nevegal.
Il rapporto percentuale tra le piste esistenti e la superficie potenziale complessiva (la superficie potenziale complessiva è data dalla somma dei valori di superficie piste esistenti, incremento piste esistenti per interventi realizzati ai fini della sicurezza, incremento piste esistenti per altri interventi, superficie disponibile per nuove aree sciabili) è del 83%, per cui secondo la seguente tabella di classificazione si definisce il seguente ambito come ambito sciistico confermato. Ciò significa che l'incremento potenziale di nuove aree sciabili nell'ambito sciistico è del 17% della superficie potenziale complessiva ed è pari a 15,13 ha.
Classificazione ambito sciistico | Rapporto tra le piste esistenti e superficie potenziale complessiva | Ambito sciistico A03. Nevegal |
Ambito nuovo | 0 – 25 % | |
Ambito di completamento | 26 – 50 % | 27% |
Ambito di integrazione | 51 – 75 % | |
Ambito confermato | 76 – 100 % | 83% |
2.2) Durata dell'attuazione e cronoprogramma
Il PRN ha una validità di 10 anni. Trascorsi tre anni dalla sua approvazione possono essere presentate motivate richieste di revisione. Qualora almeno 2 amministrazioni comunali abbiano presentato, previa deliberazione di consiglio, richiesta di revisione non configurante semplice variante parziale del piano, si può procedere anticipatamente ad una revisione dello stesso.
Gli strumenti di pianificazione territoriali ed urbanistica di livello inferiore devono adeguarsi entro dodici mesi da quando il PRN acquista efficacia. L’inutile decorso del termine di cui al comma precedente comporta l’applicazione dei poteri sostitutivi di cui all’articolo 30 delle legge regionale 23 aprile 2004, n. 11.
Il Piano Neve è lo strumento di pianificazione del sistema impiantistico funiviario e sciistico regionale, come a suo tempo previsto dall’art. 2 della L.R. n. 18 del 6 marzo 1990 e nel rispetto delle direttive, delle prescrizioni e dei vincoli del PTRC e nel quadro degli indirizzi e delle scelte del piano regionale dei trasporti, così come recita ora l’art. 7 della legge regionale
n. 21 del 21 novembre 2008, stabilisce:
• una razionale realizzazione di impianti e piste;
• la qualifica degli impianti in relazione alla funzione di pubblico servizio;
• l’ottimizzazione del rapporto impianti-piste.
Con deliberazione della Giunta regionale n. 2988 del 01/10/2004 il Piano Neve è stato inserito nell’elenco dei piani e programmi da assoggettare alla procedura di Valutazione Ambientale Strategia, così come introdotta dalla Direttiva comunitaria 2001/42/CE del 27/06/2001.
La Direzione Mobilità, in accordo con quanto previsto dalla D.G.R.V. n. 3262 del 24/10/2004 ha prodotto apposito documento programmatico preliminare, con allegata relazione ambientale nonché l’elenco delle autorità aventi competenza in materia ambientale e dei soggetti interessati all’approvazione del Piano Neve per l’acquisizione del parere della Commissione regionale VAS finalizzato a verificare preliminarmente la compatibilità degli obiettivi del Piano con la sostenibilità ambientale. Nella seduta del 31/05/2007 la Commissione regionale per la VAS ha espresso parere
favorevole ai succitati elaborati subordinatamente all’osservanza di una serie di prescrizioni per la stesura del Rapporto Ambientale. Con D.G.R.V. n. 1649 del 05/06/2007 sono state adottate le Linee guida per la redazione del Piano Neve recependo i contenuti del documento programmatico preliminare, della Relazione ambientale, l’elenco delle autorità aventi
competenza ambientale e dei soggetti interessati all’adozione del Piano e le prescrizioni imposte dalla Commissione regionale VAS. Con D.G.R.V. n. 2107 del 21/07/07 è stato adottato preliminarmente il Piano degli Interventi per la razionalizzazione del settore impiantistico funiviario e delle aree sciabili, composto da una parte generale, dall’analisi dello stato di fatto, dalla valutazione di incidenza sul Piano e da una raccolta di tutte le ipotesi di intervento espresse dalle varie Amministrazioni Locali. A febbraio 2008 è stata presentata e condivisa con tutti i soggetti interessati la proposta di piano. Da quanto emerso in seguito a questi incontri è stato sviluppato il piano regionale neve con l’allegato rapporto ambientale.
2.3) Individuazione dei siti della rete Natura 2000 e dagli elementi chiave di questi
Elenco siti della rete Natura 2000 coinvolti dall'ambito sciistico A03. Nevegal:
− SIC IT3230025
Nome Sito: Gruppo del Visentin: X. Xxxxxxxxxx – M. Cor
− ZPS IT3240024
Nome Sito: Dorsale prealpina tra Valdobbiadene e Serravalle
Fig. 2: Individuazione dell'ambito sciabile X00 Xxxxxxx rappresentato dal poligono di colore verde. Le
aree evidenziate dalle campiture colorate rappresentano i siti Natura 2000 e rispettivamente: blu per il SIC IT3230025, rosso per il ZPS IT3240024. La linea tratteggiata di colore nero individua il confine amministrativo del comune di Belluno e altri, la linea di colore magenta rappresenta la viabilità principale, mentre con la linea blu si indivia la rete idrografica.
2.4) Indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione
Sono state considerate le interrelazioni del piano in oggetto con gli altri strumenti pianificatori (piani o programmi) che interessano l’area, quindi le dipendenze derivanti da altri sistemi decisionali e viceversa le influenze su altri contesti di pianificazione, così da delineare un quadro completo di obiettivi e decisioni interessanti l’area di piano.
− PIANO TERRITORIALE REGIONALE DI COORDINAMENTO
− PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE DI BELLUNO
− PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI BELLUNO. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
2.5) Individuazione dei possibili effetti del Piano
Il procedimento adottato per l'individuazione dei possibili effetti del piano è stato riconosciuto e collaudato in occasione di altre valutazioni di incidenza ambientale, come ad esempio quella per il P.T.C.P. della Provincia di Belluno
Nella tabella che segue vengono valutati gli articoli delle Norme Tecniche e delle Norme di Intervento Ambientale, attraverso i seguenti parametri, cui va attribuito un significato esclusivamente probabilistico non essendo espressione di una misura, o di una valutazione oggettiva:
T = Possibili effetti sulla naturalità dell'ambiente e degli ecosistemi
Indica l'apporto diretto o indiretto, ma comunque tangibile delle norme rispetto all'attuale stato dell'ambiente e degli ecosistemi, con i seguenti valori:
1 può incrementare la naturalità
2 conserva l'attuale livello di naturalità
3 influisce negativamente sugli assetti naturali
4 non produce alcun effetto
Se la norma non produce affetti sull'ambiente e sugli ecosistemi non possono essere espresse valutazioni né in merito alle modalità con cui vengono indotti gli effetti (campo A), né sul fatto che gli effetti si possano scaricare su componenti di Rete Natura 2000 (campo D). In tal caso, dunque, nella tabella che segue restano vuoti i campi destinati ad A e a D.
In alcuni casi è difficile valutare il possibile effetto in quanto questo dipenderà dalla localizzazione delle rispettive previsioni. A seconda della progettazione di massima ed esecutiva l'effetto potrà essere nullo o negativo.
A = Modalità di attuazione della norma
Questo esprime le modalità con cui si può sviluppare l'azione di piano regolata dalla norma:
1 con azione diretta (l'azione e i relativi impatti sono ascrivibili al dominio del PIANO REGIONALE NEVE)
2 con azione indiretta (l'azione e i relativi impatti sono valutabili in sede di progettazione dei singoli interventi, ovvero impianti e piste da sci e quant'altro sia legato alla pratica dello sport sulla neve)
Se la norma rimanda alla progettazione dei singoli interventi lo sviluppo di specifiche azioni, non è possibile, a questo livello, prevederne gli effetti. Per tale motivo nel caso che l'indice A valga 2, nella tabella che segue il campo D resta vuoto.
D = Disturbo sui Siti Natura 2000
Questo indicatore giova a qualificare l'azione del piano in merito ai possibili disturbi portati ai siti di Natura 2000:
1 Possibile/potenziale disturbo direttamente connesso con il sito o in area di prossimità al sito
2 Possibile/potenziale disturbo indiretto (emissioni, pressione antropica, etc.)
3 Disturbo nullo
ARTICOLI DELLE NORME TECNICHE E NORME DI INTERVENTO AMBIENTALE | T | A | D |
Art. 1 Finalità | 4 | ||
Art. 2 Elaborati di Piano | 4 | ||
Art. 3 Definizioni | 4 | ||
Art. 4 Effetti del PRN e rapporti con gli altri strumenti di pianificazione | 4 | ||
Art. 5 Contenuti prevalenti | 4 | ||
Art. 6 Razionalizzazione delle aree sciabili | 3,4 | 1,2 | 1,2 |
Art. 7 Parametri di riferimento progettuale per lo sci alpino | 3,4 | 2 | |
Art. 7 Parametri di riferimento progettuale per lo sci nordico | 3,4 | 2 | |
Art. 9 Aree di sosta | 3,4 | 2 | |
Art. 10 Monitoraggio | 1,2 | 1 | 3 |
Art. 11 Norma finale | 4 | ||
A Criteri e divieti | 2 | 1,2 | 3 |
B Modalità di esecuzione | 2 | 1,2 | 3 |
C Interventi specifici | 2 | 1,2 | 3 |
D Interventi accessori | 2 | 1,2 | 3 |
E Attività | 2 | 1,2 | 3 |
F Comportamenti | 2 | 1,2 | 3 |
2.6) Identificazione di tutti i piani, progetti e interventi che possono interagire congiuntamente
Dall'analisi di eventuali effetti cumulativi che si dovessero sommare a quelli indotti dal piano in esame si è riscontrato che il PRN per l'ambito sciistico X00 Xxxxxxx può interagire congiuntamente con i seguenti piani:
− PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE DI BELLUNO
− PIANO REGOLATORE GENERALE DEL COMUNE DI BELLUNO. NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE
FASE 3: SOLUZIONE ALTERNATIVA DUE
3.1) Definizione dei limiti spaziali e temporali dell'analisi
Il PIANO REGIONALE NEVE (PRN) è uno strumento di pianificazione in cui si delineano strategie di trasformazione del territorio al fine di pianificare l'attività sciistica in Veneto, attraverso interventi articolati di cui non si possiedono ancora precise indicazioni né in merito al momento d'attuazione, né al luogo preciso in cui si interverrà, né alle tecniche costruttive e dimensionali delle possibili trasformazioni del territorio. Qualità queste che saranno presenti in sede di progettazione dei singoli interventi (impianti di risalita, piste da sci, etc.), per i quali le relative Valutazioni di Incidenza potranno essere sempre più mirate.
La valutazione del livello di pericolosità, cioè della probabilità che l'intervento porti disturbo, e quella inerente la sensibilità (vulnerabilità) delle specie e delle comunità (habitat), richiedono conoscenze di maggior dettaglio che dovranno essere acquisite, con crescente precisione.
Integrando le informazioni delle azioni del piano con le informazioni conglobate nel valore attribuito ad ogni Sito Natura 2000 e portato da ogni sua componente (habitat e specie), si può dare una dimensione dei possibili generatori di disturbo, o fattori di incidenza, ovvero dell'attenzione con cui si devono valutare gli interventi o le strategie del piano.
La fase precedente ha evidenziato che soltanto una delle norme del PRN (art. 6 Razionalizzazione delle aree sciabili) è in grado di determinare potenziali azioni in grado di produrre incidenze. È necessario a questo punto una seconda fase diretta a valutare entro a quale ambito possono esplicarsi le azioni indotte da tale norma e di conseguenza se la stessa norma può indurre impatti o incidenze sugli ambienti tutelati dalla Rete Natura 2000, utilizzare risorse e determinare direttamente e/o indirettamente effetti di emissione, di produzione di rumori e di rifiuti.
La dimensione spaziale dell'analisi delle possibili incidenze del piano coincide con l’ambito- demanio sciabile. I demani sciabili sono delle aree “contenitore” nelle quali le attività sciistiche e le opere ed attrezzature accessorie vengono realizzate nel pieno rispetto della sicurezza ambientale, idrogeologica e del rispetto naturalistico e paesaggistico. Essi non sono quindi delle porzioni di territorio che saranno interamente occupati da impianti e/o piste da sci ma dei contenitori dove effettuare, nel rispetto delle norme tecniche e dei principi di
protezione ambientale e di compatibilità (art. 9 L.R. 21/2008), le attività regolate dalla l.r. 21/2008.
Nella fattispecie il limite spaziale dell'analisi coincide con i limiti del demanio sciabile X00 Xxxxxxx.
I limiti temporali dell'analisi degli effetti del piano e dei programmi sull'ambiente coincidono con i limiti di validità del PRN, ovvero 10 anni.
Fig. 3: Individuazione dell'ambito sciabile X00 Xxxxxxx rappresentato dal poligono di colore verde. La linea tratteggiata di colore nero individua il confine amministrativo del comune di Belluno.
3.2) Identificazione dei siti della rete Natura 2000 interessati e descrizione
3.2.1) Elenco siti della rete Natura 2000 coinvolti dall'ambito sciistico (area di valutazione)
🟃 SIC IT3230025
Nome Sito: Gruppo del Visentin: X. Xxxxxxxxxx – M. Cor
🟃 ZPS IT3240024
Nome Sito: Dorsale prealpina tra Valdobbiadene e Serravalle
Fig. 4: Individuazione dell'ambito sciabile X00 Xxxxxxx rappresentato dal poligono di colore verde. Le aree evidenziate dalle campiture colorate rappresentano i siti Natura 2000 e rispettivamente: blu per il SIC IT3230025, rosso per il ZPS IT3240024. La linea tratteggiata di colore nero individua il confine amministrativo del comune di Belluno e altri.
3.2.2) Elenco degli habitat comunitari coinvolti dall'ambito sciistico (area di valutazione)
Fig. 5: Habitat comunitari coinvolti dall'ambito sciistico X00 Xxxxxxx. Nell'immagine, in alto
a sinistra, si riporta la legenda dei colori con i quali si evidenziano gli habitat comunitari coinvolti, mentre la linea di colore rosso rappresenta il perimetro dell'ambito sciistico X00 Xxxxxxx, la linea di colore magenta rappresenta la viabilità principale e la linea tratteggiata di colore nero individua il confine amministrativo del comune di Belluno e altri.
Habitat comunitari coinvolti
Nella seguente tabella si riporta l'elenco degli habitat comunitari presenti nei siti della Rete Natura 2000 coinvolti dall'ambito sciistico X00 Xxxxxxx. Nella stessa tabella sono stati evidenziati gli habitat comunitari coinvolti dall'ambito sciistico X00 Xxxxxxx.
SITO NATURA 2000 | CODICE HABITAT | NOME HABITAT | PRESENZA HABITAT NELL'AREA DI VALUTAZIONE | ||
IT3230025 | 9150 | Faggeti calcicoli dell'Europa centrale del Cephalanthero-Fagion | NO | ||
IT3230025 | 6170 | Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine | Sì | ||
IT3230025 | 6210* | Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) | NO | ||
IT3230025 | 6510 | Praterie magre da fieno a bassa altitudine (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis) | NO | ||
IT3230025 | 6520 | Praterie montane da fieno | Sì | ||
IT3230025 | 8210 | Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica | NO | ||
IT3230025 | 6430 | Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie idrofile | NO | ||
IT3230025 | 6230* | Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa | NO | ||
IT3230025 | 8230 | Rocce silicee con vegetazione pioniera del Sedo-Scleranthion o del Sedo albi-Veronicion dillenii | NO | ||
IT3230025 | 4070* | Boscaglie di Pinus mugo e Rhododendron hirsutum (Mugo-Rhododendretum hirsuti) | NO | ||
IT3240024 | 9150 | Faggeti calcicoli dell'Europa centrale del Cephalanthero-Fagion | NO | ||
IT3240024 | 6210* | Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) | NO |
IT3240024 | 6170 | Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine | Sì | ||
IT3240024 | 6520 | Praterie montane da fieno | Sì | ||
IT3240024 | 6230* | Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa | NO | ||
IT3240024 | 8210 | Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica | NO | ||
IT3240024 | 8120 | Ghiaioni calcarei e scistocalcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii) | NO | ||
IT3240024 | 9180* | Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del Tilio-Acerion | NO | ||
Nella seguente tabella si riporta l'elenco degli habitat comunitari coinvolti dall'ambito sciistico X00 Xxxxxxx, nonché la superficie di occupazione di ciascun habitat.
Codice Habitat | Nome Habitat | Area Habitat coinvolto dall'ambito A03 Nevegal (ha) |
6170 | Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine | 9,11 |
6520 | Praterie montane del fieno | 2,38 |
3.2.3) Tipologie di copertura del suolo
Sono state individuate le tipologie di copertura del suolo per il territorio compreso entro i limiti dell'area di analisi.
Nella seguente tabella si riportano le tipologie di copertura del suolo presenti entro l'ambito sciistico X00 Xxxxxxx.
Codice | Denominazione | Area (ha) |
1.1.2 | Tessuto urbano discontinuo rado, principalmente residenziale (Sup. Art. 10%-30%) | 0,43 |
1.1.3 | Strutture residenziali isolate | 3,24 |
1.2.2 | Reti stradali e suoli associati | 0,53 |
2.3.1 | Superfici a copertura erbacea: graminacee non soggette a rotazione | 12,31 |
3.1.1 | Bosco di latifoglie (Alneta di ontano verde – Faggeta altimontana) | 31,67 |
3.1.2 | Abieteto dei substrati carbonatici, dei substrati silicatici, dei suoli mesici tipico. Lariceto primitivo, tipico. Pecceta altimontana dei substrati carbonatici, Pecceta dei substrati silicatici dei suoli mesici altimontana, subalpina. Pecceta secondaria montana. | 527,78 |
3.2.1 | Pascoli di pertinenza di malga. Pascoli diversi. | 127,75 |
3.2.2 | Mugheta microterma | 1,19 |
3.3.2 | Piste da sci e linee di impianti di risalita. Ghiaioni | 32,75 |
3.3.3 | Area a vegetazione rada | 2,26 |
TOTALE | 739,91 |
Fig. 6: Tipologie di copertura del suolo presenti nell'ambito sciistico X00 Xxxxxxx.
Nell'immagine, in alto a sinistra, si riporta la legenda dei colori con i quali si evidenziano le tipologie di copertura del suolo, mentre la linea di colore blu rappresenta il perimetro dell'ambito sciistico X00 Xxxxxxx, la linea di colore magenta rappresenta la viabilità principale, la linea di colore blu individua la rete idrografica e la linea tratteggiata di colore nero individua il confine amministrativo del comune di Belluno e altri.
3.2.4) Elenco delle specie floristiche e faunistiche coinvolte dall'ambito sciistico (area di valutazione)
Flora e vegetazione
Elenco delle specie vegetali presenti nell'ambito sciistico X00 Xxxxxxx
Achillea clavenae | Elyna myosuroides | Oxytropis lapponica |
Achillea millefolium | Erica carnea | Oxytropis montana |
Agrostis alpina | Erigeron atticus | Paradisea liliastrum |
Agrostis capillaris | Euphorbia verrucosa | Pedicularis comosa |
Alchemilla flabellata | Euphrasia officinalis | Pedicularis elongata |
Allium victorialis | Euphrasia portae | Pedicularis oederi |
Androsace lactea | Festuca nigrescens | Pedicularis rosea |
Anemone baldensis | Festuca norica | Pedicularis rostrato-capitata |
Anemone narcissiflora | Festuca pratensis | Pedicularis rostratospicata |
Antennaria carpatica | Festuca pumila | Phyteuma orbiculare |
Anthoxanthum odoratum | Fritillaria tubiformis | Phyteuma ovatum |
Anthyllis alpestris | Galium mollugo | Pimpinella major |
Anthyllis montana | Gentiana bavarica | Poa pratensis |
Arenaria ciliata | Gentiana clusii | Poa trivialis |
Armeria alpina | Gentiana lutea | Polygala alpestris |
Aster alpinus | Gentiana nivalis | Polygonum bistorta |
Aster bellidiastrum | Gentiana prostrata | Potentilla crantzii |
Astragalus alpinus | Gentiana pumila | Potentilla nivea |
Astragalus australis | Gentiana terglouensis | Primula elatior |
Astragalus depressus | Gentiana verna | Primula minima |
Astragalus frigidus | Gentianella anisodonta | Primula veris |
Calamagrostis varia | Gentianella pilosa | Pulsatilla alpina |
Callianthemum coriandrifolium | Geranium argenteum | Ranunculus bilobus |
Callianthemum kerneranum | Geranium phaeum | Ranunculus hybridus |
Campanula scheuchzeri | Geranium sylvaticum | Ranunculus montanus |
Carduus carduelis | Globularia cordifolia | Rhinanthus alectorolophus |
Carex atrata | Hedysarum hedysaroides | Rhinanthus freynii |
Carex capillaris | Helianthemum alpestre | Salix reticulata |
Carex curvula | Helianthemum grandiflorum | Salix serpillifolia |
Carex ferruginea | Heracleum sphondylium | Sanguisorba officinalis |
Carex firma | Hieracium villosum | Scabiosa lucida |
Carex mucronata | Hippocrepis comosa | Scorzonera aristata |
Carex ornithopoda | Homogyne discolor | Scorzonera rosea |
Carex rupestris | Horminum pyrenaicum | Seseli libanotis |
Carex sempervirens | Hypochoeris facchiniana | Sesleria caerulea |
Xxxxxxx acaulis | Juncus monanthos | Sesleria sphaerocephala |
Carum carvi | Knautia baldensis | Silene acaulis |
Centaurea nigrescens | Knautia velutina | Silene alpestris |
Centaurea pseudophrygia | Laserpitium peucedanoides | Silene dioica |
Chamorchis alpina | Leontodon hispidus | Silene vulgaris |
Comastoma tenellum | Leontopodium alpinum | Soldanella alpina |
Crepis alpestris | Leucanthemum heterophyllum | Taraxacum officinale |
Crepis aurea | Leucanthemum ircutianum | Taraxacum pacheri |
Crepis kerneri | Ligusticum lucidum | Thalictrum simplex |
Crepis mollis | Ligusticum mutellina | Traunsteinera globosa |
Crepis pontana | Lilium bulbiferum | Trifolium pratense |
Crepis pyrenaica | Lilium martagon | Trifolium repens |
Crocus albiflorus | Lomatogonium carinthiacum | Trifolium thalii |
Dactylis glomerata | Myosotis sylvatica | Trisetum flavescens |
Dianthus barbatus | Nigritella buschmanniae | Trollius europaeus |
Dianthus glacialis | Nigritella nigra | Tulipa sylvestris |
Dianthus superbus | Nigritella rubra | Veronica aphylla |
Draba aizoides | Orchis mascula | Vicia sepium |
Draba dubia | Orchis spitzelii | Viola calcarata |
Dryas octopetala | Oxytropis campestris | Viola tricolor |
Fauna
Elenco delle specie faunistiche potenzialmente presenti nell'ambito sciistico secondo il calcolo dell'idoneità ambientale
Dall'interpolazione dei dati ricavati dalla carta della copertura del suolo del Veneto (Edizione 2009) con i dati REN delle specie ricavati dal sito xxxx://xxx.xxxxxx.xxxxxxx0.xx/xxxxxxx_xxxxxxxxxxx.xxx è stata calcolata l'idoneità ambientale alla presenza delle specie nell'area oggetto di valutazione. Di seguito si riporta l'elenco delle specie ritenute idonee all'ambiente oggetto di valutazione.
ordine | famiglia | specie_lat | specie_it | L. 157/92 art. 2 | L. 157/92 | 79/409 CEE Ap.1 | 79/409 CEE Ap.2/I | 79/409 CEE Ap.2/II | 79/409 CEE Ap.3/I | 79/409 CEE Ap.3/II | BERNA Ap.2 | BERNA Ap.3 | CITES All. A | CITES All. B | CITES All. D | BONN Ap.1 | BONN Ap.2 | HABITAT Ap.2 | HABITAT Ap.4 | HABITAT Ap.5 | BARCELLONA all. 2 | ENDEMICA | Area (ha) |
AMPHIBIA | |||||||||||||||||||||||
ANURA | Discoglossidae | Bombina variegata (Linnaeus, 1758) | Ululone dal ventre giallo | x | x | x | 703,50 | ||||||||||||||||
ANURA | Bufonidae | Bufo bufo (Linnaeus, 1758) | Rospo comune | x | 703,92 | ||||||||||||||||||
ANURA | Bufonidae | Bufo viridis Laurenti, 1768 | Rospo smeraldino | x | x | 703,92 | |||||||||||||||||
ANURA | Hylidae | Hyla intermedia Boulenger, 1882 | Raganella italiana | x | 703,50 | ||||||||||||||||||
ANURA | Ranidae | Rana dalmatina Bonaparte, 1840 | Rana agile | x | x | 703,50 | |||||||||||||||||
ANURA | Ranidae | Rana synklepton esculenta (Linnaeus, 1758) | Rana verde | 703,50 | |||||||||||||||||||
ANURA | Ranidae | Rana temporaria Linnaeus, 1758 | Rana temporaria | x | x | 703,50 | |||||||||||||||||
XXXXXXX | Xxxxxxxxxxxxx | Xxxxxxxxxx xxxx Xxxxxxxx, 0000 | Xxxxxxxxxx xxxxxx | x | x | 703,92 | |||||||||||||||||
URODELA | Salamandridae | Salamandra lanzai Xxxxxxxx, Xxxxxx & Xxxxxxx, 1988 | Salamandra del Lanza | x | x | 736,24 | |||||||||||||||||
URODELA | Salamandridae | Salamandra salamandra | Salamandra | x | 703,92 |
(Linnaeus, 1758) | pezzata | ||||||||||||||||||||||
URODELA | Salamandridae | Speleomantes ambrosii (Xxxxx, 1955) | Geotritone di Ambrosi | x | x | x | x | 736,24 | |||||||||||||||
URODELA | Salamandridae | Triturus alpestris (Laurenti, 1768) | Tritone alpino | x | 702,96 | ||||||||||||||||||
URODELA | Salamandridae | Triturus carnifex (Laurenti, 1768) | Tritone crestato italiano | x | x | x | 703,50 | ||||||||||||||||
URODELA | Salamandridae | Triturus vulgaris (Linnaeus, 1758) | Tritone punteggiato | x | x | 703,50 | |||||||||||||||||
AVES | |||||||||||||||||||||||
ACCIPITRIFORMES | Accipitridae | Accipiter gentilis (Linnaeus, 1758) | Astore | x | x | x | x | 688,39 | |||||||||||||||
ACCIPITRIFORMES | Accipitridae | Accipiter nisus (Linnaeus, 1758) | Sparviere | x | x | x | x | 688,39 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Aegithalidae | Aegithalos caudatus Linnaeus, 1758 | Codibugnolo | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
STRIGIFORMES | Strigidae | Aegolius funereus (Linnaeus, 1758) | Civetta capogrosso | x | x | x | x | x | 559,45 | ||||||||||||||
GALLIFORMES | Phasianidae | Alectoris graeca (Xxxxxxx, 1804) | Coturnice | x | x | 35,00 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Motacillidae | Anthus campestris Linnaeus, 1758 | Xxxxxxxx | x | x | x | 142,32 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Motacillidae | Anthus spinoletta Linnaeus, 1758 | Spioncello | x | x | 143,51 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Motacillidae | Anthus trivialis Linnaeus, 1758 | Prispolone | x | x | 690,65 | |||||||||||||||||
APODIFORMES | Apodidae | Apus apus (Linnaeus, 1758) | Rondone | x | x | 176,68 | |||||||||||||||||
APODIFORMES | Apodidae | Apus melba (Linnaeus, 1758) | Rondone maggiore | x | x | 32,75 | |||||||||||||||||
ACCIPITRIFORMES | Accipitridae | Aquila chrysaetos (Linnaeus, 1758) | Aquila reale | x | x | x | x | x | 735,71 | ||||||||||||||
CICONIIFORMES | Ardeidae | Ardea cinerea Linnaeus, 1758 | Airone cenerino | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
STRIGIFORMES | Strigidae | Asio otus (Linnaeus, 1758) | Gufo comune | x | x | x | x | 687,63 |
STRIGIFORMES | Strigidae | Athene noctua (Scopoli, 1769) | Civetta | x | x | x | x | 0,43 | |||||||||||||||
GALLIFORMES | Tetraonidae | Bonasa bonasia (Linnaeus, 1758) | Francolino di monte | x | x | x | x | 559,45 | |||||||||||||||
STRIGIFORMES | Strigidae | Bubo bubo (Linnaeus, 1758) | Gufo reale | x | x | x | x | x | 592,20 | ||||||||||||||
ACCIPITRIFORMES | Accipitridae | Buteo buteo (Linnaeus, 1758) | Poiana | x | x | x | x | 688,39 | |||||||||||||||
CAPRIMULGIFORMES | Caprimulgidae | Caprimulgus europaeus Linnaeus, 1758 | Succiacapre | x | x | x | 141,25 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Carduelis cannabina (Linnaeus, 1758) | Fanello | x | x | 143,51 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Carduelis carduelis (Linnaeus, 1758) | Cardellino | x | x | 559,88 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Carduelis chloris (Linnaeus, 1758) | Xxxxxxx comune | 559,88 | |||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Carduelis flammea (Linnaeus, 1758) | Organetto | x | x | 530,04 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Carduelis spinus (Linnaeus, 1758) | Lucarino | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Certhiidae | Certhia brachydactyla Xxxxx, 1820 | Rampichino | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Certhiidae | Certhia familiaris Linnaeus, 1758 | Rampichino alpestre | x | x | 527,78 | |||||||||||||||||
CHARADRIIFORMES | Charadriidae | Charadrius morinellus (Linnaeus, 1758) | Pivere tortolino | 131,20 | |||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Coccothraustes coccothraustes (Linnaeus, 1758) | Frosone | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
COLUMBIFORMES | Columbidae | Columba xxxxx Xxxxxx, 1789 | Piccione selvatico | x | x | x | 32,75 | ||||||||||||||||
COLUMBIFORMES | Columbidae | Columba oenas Linnaeus, 1758 | Colombella | x | x | x | 31,67 | ||||||||||||||||
COLUMBIFORMES | Columbidae | Columba palumbus Linnaeus, 1758 | Colombaccio | x | x | 559,45 |
PASSERIFORMES | Corvidae | Corvus corax Linnaeus, 1758 | Corvo imperiale | x | x | 172,81 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Corvidae | Corvus corone (Linnaeus, 1758) | Cornacchia | 699,95 | |||||||||||||||||||
GALLIFORMES | Phasianidae | Coturnix coturnix (Linnaeus, 1758) | Quaglia | x | x | x | 143,51 | ||||||||||||||||
CUCULIFORMES | Cuculidae | Cuculus canorus Linnaeus, 1758 | Cuculo | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Hirundinidae | Delichon urbica (Linnaeus, 1758) | Balestruccio | x | x | 33,17 | |||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Dryocopus martius (Linnaeus, 1758) | Picchio nero | x | x | x | 559,45 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Emberizidae | Emberiza cia Linnaeus, 1758 | Zigolo muciatto | x | x | 176,26 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Emberizidae | Emberiza citrinella Linnaeus, 1758 | Zigolo giallo | x | x | 143,51 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Emberizidae | Emberiza hortulana Linnaeus, 1758 | Ortolano | x | x | x | 142,32 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Erithacus rubecula (Linnaeus, 1758) | Pettirosso | x | x | 559,88 | |||||||||||||||||
FALCONIFORMES | Falconidae | Falco peregrinus Xxxxxxxx, 1771 | Pellegrino | x | x | x | x | x | x | 163,94 | |||||||||||||
FALCONIFORMES | Falconidae | Falco tinnunculus Linnaeus, 1758 | Gheppio | x | x | x | x | 176,68 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Muscicapidae | Ficedula albicollis Temminck, 1815 | Balia dal collare | x | x | x | x | 559,45 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Fringilla coelebs Linnaeus, 1758 | Fringuello | x | x | 571,77 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Alaudidae | Galerida cristata (Linnaeus, 1758) | Cappellaccia | x | x | 140,07 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Corvidae | Garrulus glandarius (Linnaeus, 1758) | Ghiandaia | 559,45 | |||||||||||||||||||
STRIGIFORMES | Strigidae | Glaucidium passerinum (Linnaeus, 1758) | Civetta nana | x | x | x | x | x | 527,78 | ||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Hippolais polyglotta (Vieillot, | Canapino | x | x | 140,07 |
1817) | |||||||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Hirundinidae | Hirundo rustica Linnaeus, 1758 | Rondine | x | x | 174,43 | |||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Jynx torquilla Linnaeus, 1758 | Torcicollo | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
GALLIFORMES | Tetraonidae | Lagopus mutus helveticus | Pernice bianca ss. delle Alpi | x | 36,19 | ||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Laniidae | Lanius collurio Xxxxxxxx, 0000 | Xxxxxx piccola | x | x | x | 141,25 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Loxia curvirostra Linnaeus, 1758 | Crociere | x | x | 527,78 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Alaudidae | Lullula arborea (Linnaeus, 1758) | Tottavilla | x | x | x | 141,25 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Luscinia megarhynchos Brehm, 1831 | Usignolo | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Alaudidae | Melanocorypha calandra (Linnaeus, 1766) | Calandra | x | x | x | 140,07 | ||||||||||||||||
ACCIPITRIFORMES | Accipitridae | Milvus migrans (Boddaert, 1783) | Nibbio bruno | x | x | x | x | x | 192,17 | ||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Monticola saxatilis Linnaeus, 1766 | Codirossone | x | x | 176,26 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Monticola solitarius Linnaeus, 1758 | Passero solitario | x | x | 34,36 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Passeridae | Montifringilla nivalis (Linnaeus, 1766) | Fringuello alpino | x | x | 35,00 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Motacillidae | Motacilla alba Linnaeus, 1758 | Ballerina bianca | x | x | 0,43 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Motacillidae | Motacilla cinerea Xxxxxxxx, 1771 | Ballerina gialla | x | x | 35,43 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Muscicapidae | Muscicapa striata Pallas, 1764 | Pigliamosche | x | x | x | 688,82 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Corvidae | Nucifraga caryocatactes (Linnaeus, 1758) | Nocciolaia | x | x | 527,78 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Oenanthe oenanthe Linnaeus, 1758 | Culbianco | x | x | 176,26 |
PASSERIFORMES | Oriolidae | Oriolus oriolus Linnaeus, 1758 | Rigogolo | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
STRIGIFORMES | Strigidae | Otus scops (Linnaeus, 1758) | Assiolo | x | x | x | x | 592,63 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Paridae | Parus ater Linnaeus, 1758 | Cincia mora | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Paridae | Parus caeruleus Linnaeus, 1758 | Cinciarella | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Paridae | Parus cristatus Linnaeus, 1758 | Cincia dal ciuffo | x | x | 527,78 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Paridae | Parus major Linnaeus, 1758 | Cinciallegra | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
XXXXXXXXXXXXX | Xxxxxxx | Xxxxx xxxxxxxx Xxxxxx, 0000 | Xxxxxx xxxxx xxxxxxxx | x | x | 527,78 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Paridae | Parus palustris Linnaeus, 1758 | Cincia bigia | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Passeridae | Passer domesticus (Linnaeus, 1758) | Passera oltremontana | x | 0,43 | ||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Paridae | Passer italiae (Linnaeus, 1758) | Passera d'Italia | 0,43 | |||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Passeridae | Passer montanus (Linnaeus, 1758) | Passera mattugia | x | x | 32,10 | |||||||||||||||||
GALLIFORMES | Phasianidae | Perdix perdix (Linnaeus, 1758) | Starna | x | x | x | 141,25 | ||||||||||||||||
ACCIPITRIFORMES | Accipitridae | Pernis apivorus (Linnaeus, 1758) | Falco pecchiaiolo | x | x | x | x | x | 592,20 | ||||||||||||||
GALLIFORMES | Phasianidae | Phasianus colchicus Linnaeus, 1758 | Fagiano comune | x | x | x | 141,25 | ||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Phoenicurus ochrurus Gmellin, 1789 | Codirosso spazzacamino | x | x | 164,37 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Phoenicurus phoenicurus Linnaeus, 1758 | Codirosso | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Phylloscopus xxxxxxx Vieillot, 1819 | Luì bianco | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Phylloscopus collybita Vieillot, 1817 | Luì piccolo | x | x | 559,45 |
PASSERIFORMES | Sylviidae | Phylloscopus sibilatrix Bechstein, 1795 | Luì verde | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Corvidae | Pica pica (Linnaeus, 1758) | Gazza | 0,43 | |||||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Picoides leucotos (Bechstein, 1803) | Picchio dorsobianco | x | x | x | 31,67 | ||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Picoides major (Linnaeus, 1758) | Picchio rosso maggiore | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Picoides minor (Linnaeus, 1758) | Picchio rosso minore | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Picoides tridactylus (Linnaeus, 1758) | Picchio tridattilo | x | x | x | 527,78 | ||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Picus canus Gmelin, 1788 | Picchio cenerino | x | x | x | 559,45 | ||||||||||||||||
PICIFORMES | Picidae | Picus viridis Linnaeus, 1758 | Picchio verde | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Prunellidae | Prunella collaris (Scopoli, 1769) | Sordone | x | x | 163,94 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Prunellidae | Prunella modularis Linnaeus, 1758 | Passera scopaiola | x | x | 562,89 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Hirundinidae | Ptyonoprogne rupestris (Scopoli, 1769) | Rondine montana | x | x | 33,17 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Corvidae | Pyrrhocorax graculus (Linnaeus, 1758) | Gracchio alpino | x | x | 32,75 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Corvidae | Pyrrhocorax pyrrhocorax (Linnaeus, 1758) | Gracchio corallino | x | x | x | x | 35,00 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Pyirrhula pyirrhula (Linnaeus, 1758) | Ciuffolotto | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Regulus ignicapillus Temminck, 1820 | Fiorrancino | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Regulus regulus Linnaeus, 1758 | Regolo | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Saxicola rubetra Linnaeus, 1758 | Stiaccino | x | x | 143,51 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Saxicola torquata Linnaeus, | Saltimpalo | x | x | 143,51 |
1758 | |||||||||||||||||||||||
CHARADRIIFORMES | Scolopacidae | Scolopax rusticola Linnaeus, 1758 | Beccaccia | x | x | x | x | 700,71 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Serinus citrinella (Pallas, 1764) | Venturone | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Fringillidae | Serinus serinus (Linnaeus, 1766) | Verzellino | x | x | 559,88 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sittidae | Sitta europea Linnaeus, 1758 | Picchio muratore | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
COLUMBIFORMES | Columbidae | Streptopelia decaocto (Frivaldszky, 1838) | Tortora dal collare orientale | x | x | x | 0,43 | ||||||||||||||||
COLUMBIFORMES | Columbidae | Sterptopelia turtur (Linnaeus, 1758) | Tortora | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
STRIGIFORMES | Strigidae | Strix aluco Linnaeus, 1758 | Allocco | x | x | x | x | 31,67 | |||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sturnidae | Sturnus vulgaris Linnaeus, 1758 | Storno | x | 12,74 | ||||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx atricapilla Linnaeus, 1758 | Capinera | x | x | 559,88 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx xxxxx Boddaert, 1783 | Beccafico | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx communis Xxxxxx, 1787 | Sterpazzola | x | x | 3,44 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx conspicillata Temminck, 1820 | Sterpazzola di Sardegna | x | x | 127,75 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx curruca Linnaeus, 1758 | Bigiarella | x | x | 658,98 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx melanocephala Gmelin, 1789 | Occhiocotto | x | x | 32,85 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Sylviidae | Xxxxxx nisoria Xxxxxxxxx, 0000 | Bigia padovana | x | x | x | 31,67 | ||||||||||||||||
GALLIFORMES | Tetraonidae | Tetrao tetrix Linnaeus, 1758 | Fagiano di monte | x | x | 560,64 | |||||||||||||||||
GALLIFORMES | Tetraonidae | Tetrao urogallus Linnaeus, 1758 | Xxxxx xxxxxxx | x | x | x | x | x | 559,45 | ||||||||||||||
PASSERIFORMES | Tchodromadidae | Tichodroma muraria Linnaeus, 1766 | Picchio muraiolo | x | x | 32,75 |
PASSERIFORMES | Troglodytidae | Troglodytes troglodytes (Linnaeus, 1758) | Scricciolo | x | x | 559,88 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Turdus merula Linnaeus, 1758 | Merlo | x | x | 563,32 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Turdus philomelos Xxxxx, 1831 | Tordo bottaccio | x | x | 562,89 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Turdus pilaris Linnaeus, 1758 | Cesena | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Turdus torquatus Linnaeus, 1758 | Merlo dal collare | x | x | 658,98 | |||||||||||||||||
PASSERIFORMES | Turdidae | Turdus viscivorus Linnaeus, 1758 | Tordela | x | x | x | 559,45 | ||||||||||||||||
STRIGIFORMES | Tytonidae | Tyto alba (Scopoli, 1769) | Barbagianni | x | x | x | x | 12,74 | |||||||||||||||
CORACIIFORMES | Upupidae | Upupa epops Linnaeus, 1758 | Upupa | x | x | 31,67 | |||||||||||||||||
CHARADRIIFORMES | Charadriidae | Vanellus vanellus (Linnaeus, 1758) | Pavoncella | x | x | x | 13,50 | ||||||||||||||||
MAMMALIA | |||||||||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Amblyotus nilssonii (Keyserling & Blasius, 1839) | Serotino di Nilsson | 701,67 | |||||||||||||||||||
RODENTIA | Muridae | Apodemus alpicola (Heinrich, 1952) | Topo selvatico alpino | 560,64 | |||||||||||||||||||
RODENTIA | Muridae | Apodemus flavicollis (Melchior, 1834) | Topo selvatico dal collo giallo | 561,60 | |||||||||||||||||||
RODENTIA | Muridae | Apodemus sylvaticus (Linnaeus, 1758) | Topo selvatico | 703,92 | |||||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Barbastella barbastellus (Schreber, 1774) | Barbastello | x | x | x | x | x | 688,82 | ||||||||||||||
ARTIODACTYLA | Bovidae | Capra ibex Linnaeus, 1758 | Stambecco | x | x | 735,71 | |||||||||||||||||
ARTIODACTYLA | Cervidae | Capreolus capreolus (Linnaeus, 1758) | Capriolo | x | 700,71 | ||||||||||||||||||
ARTIODACTYLA | Cervidae | Cervus elaphus elaphus | Cervo | x | 702,96 | ||||||||||||||||||
RODENTIA | Cricetidae | Chionomys nivalis (Martins, 1842) | Arvicola delle nevi | 163,94 | |||||||||||||||||||
RODENTIA | Muridae | Clethrionomys glareolus | 688,82 | ||||||||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Crocidura leucodon | Crocidura | x | x | 703,92 |
(Hermann, 1780) | ventre bianco | ||||||||||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Crocidura suaveolens (Pallas, 1811) | Crocidura minore | x | x | 703,92 | |||||||||||||||||
RODENTIA | Myoxidae | Dryomis nitedula (Pallas, 1779) | Driomio | x | x | x | 560,64 | ||||||||||||||||
RODENTIA | Myoxidae | Eliomys quercinus (Linnaeus, 1766) | Quercino | x | x | 688,39 | |||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Eptesicus serotinus (Schreber, 1774) | Serotino comune | x | x | x | x | 701,67 | |||||||||||||||
INSECTIVORA | Erinaceidae | Erinaceus concolor Xxxxxx, 0000 | Xxxxxx | x | 701,14 | ||||||||||||||||||
INSECTIVORA | Erinaceidae | Erinaceus europaeus Linnaeus, 1758 | Riccio | x | x | 701,14 | |||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Hypsugo savii (Bonaparte, 1837) | Pipistrello di Savi | x | x | x | x | 701,67 | |||||||||||||||
LOGOMORPHA | Leporidae | Lepus europaeus (Pallas, 1778) | Lepre comune | 175,18 | |||||||||||||||||||
LOGOMORPHA | Leporidae | Lepus timidus Linnaeus, 1758 | Lepre bianca | x | x | 721,14 | |||||||||||||||||
CARNIVORA | Felidae | Lynx lynx (Linnaeus, 1758) | Lince eurasiatica | x | x | x | x | x | 735,71 | ||||||||||||||
RODENTIA | Sciuridae | Marmota marmota (Linnaeus, 1758) | Marmotta | x | x | x | 735,71 | ||||||||||||||||
CARNIVORA | Mustelidae | Martes foina (Xxxxxxxx, 1777) | Faina | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
CARNIVORA | Mustelidae | Martes martes (Linnaeus, 1758) | Martora | x | x | x | 690,65 | ||||||||||||||||
CARNIVORA | Mustelidae | Meles meles (Linnaeus, 1758) | Tasso | x | x | 703,39 | |||||||||||||||||
RODENTIA | Cricetidae | Microtus agrestis (Linnaeus, 1758) | 702,96 | ||||||||||||||||||||
RODENTIA | Cricetidae | Microtus arvalis (Linnaeus, 1758) | 141,25 | ||||||||||||||||||||
RODENTIA | Cricetidae | Microtus multiplex (Linnaeus, 1758) | 702,96 | ||||||||||||||||||||
RODENTIA | Cricetidae | Microtus savii (Linnaeus, | 701,78 |
1758) | |||||||||||||||||||||||
RODENTIA | Cricetidae | Microtus subterraneus (Linnaeus, 1758) | 702,96 | ||||||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Miniopterus schreibersi (Natterer in Xxxx, 1819) | Miniottero | x | x | x | x | x | 176,26 | ||||||||||||||
RODENTIA | Mudirae | Mus domesticus (Linnaeus, 1758) | Topo domestico | 132,16 | |||||||||||||||||||
RODENTIA | Myoxidae | Muscardinus avellanarius (Linnaeus, 1758) | Moscardino | x | x | x | 688,39 | ||||||||||||||||
CARNIVORA | Mustelidae | Mustela erminea Linnaeus, 1758 | Ermellino | x | x | 735,71 | |||||||||||||||||
CARNIVORA | Mustelidae | Mustela nivalis Linnaeus, 1766 | Donnola | x | x | 723,82 | |||||||||||||||||
CARNIVORA | Mustelidae | Mustela putorius Linnaeus, 1758 | Puzzola | x | x | x | 691,08 | ||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis bechsteini (Xxxxxxx in Kuhl, 1818) | Vespertilio di Bechstein | x | x | x | x | x | 559,45 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis blythi (Tomes, 1857) | Vespertilio di Blyth | x | x | x | x | x | 175,61 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis brandti (Xxxxxxxxx, 1845) | Vespertilio di Brandt | x | x | x | x | 560,41 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis daubentoni (Xxxxxxx in Kuhl, 1819) | Vespertilio di Daubenton | x | x | x | x | 161,04 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis emarginatus (Geoffroy E., 1806) | Vespertilio smarginato | x | x | x | x | x | 559,88 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis myotis (Borkhausen, 1797) | Vespertilio maggiore | x | x | x | x | x | 703,92 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis mystacinus (Xxxx, 1817) | Vespertilio mustacchino | x | x | x | x | 689,35 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Myotis nattereri (Xxxx, 1818) | Vespertilio di Natterer | x | x | x | x | 560,41 | |||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Neomys anomalus Xxxxxxx, 1907 | Toporagno d'acqua di | x | x | 703,39 |
Xxxxxx | |||||||||||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Neomys fodiens (Pennant, 1771) | Toporagno d'acqua | x | x | 703,39 | |||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Nyctalus lasiopterus (Schreber, 1780) | Nottola gigante | x | x | x | x | 700,71 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Nyctalus leisleri (Xxxx, 1818) | Nottola di Leisler | x | x | x | x | 561,07 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Nyctalus noctula (Schreber, 1774) | Nottola comune | x | x | x | x | 688,82 | |||||||||||||||
LOGOMORPHA | Leporidae | Oryctolagus cuniculus (Linnaeus, 1758) | Coniglio selvatico europeo | 175,18 | |||||||||||||||||||
ARTIODACTYLA | Bovidae | Ovis orientalis Gmelin, 1774 | Muflone | 735,71 | |||||||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Pipistrellus kuhli (Xxxx, 1817) | Pipistrello albolimbato | x | x | x | x | 691,61 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Pipistrellus nathusii (Keyserling & Xxxxxxx, 1839) | Pipistrello di Nathusius | x | x | x | x | 561,07 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Pipistrellus pipistrellus (Schreber, 1774) | Pipistrello nano | x | x | x | x | 691,08 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Plecotus auritus (Linnaeus, 1758) | Orecchione comune | x | x | x | x | 561,60 | |||||||||||||||
RODENTIA | Mudirae | Rattus norvegicus (Berkenhout, 1769) | 576,17 | ||||||||||||||||||||
RODENTIA | Mudirae | Rattus rattus (Linnaeus, 1758) | 703,92 | ||||||||||||||||||||
CHIROPTERA | Rhinolophidae | Rhinolophus euryale Blasius, 1853 | Ferro di cavallo euriale | x | x | x | x | x | 560,64 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Rhinolophidae | Rhinolophus ferrumequinum (Schreber, 1774) | Ferro di cavallo maggiore | x | x | x | x | x | 559,88 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Rhinolophidae | Rhinolophus hipposideros (Bechstein, 1800) | Ferro di cavallo minore | x | x | x | x | x | 688,82 | ||||||||||||||
CHIROPTERA | Rhinolophidae | Rhinolophus mehelyi Matschie, 1901 | Ferro di cavallo di Mehely | x | x | x | x | x | 559,45 |
ARTIODACTYLA | Bovidae | Rupicapra rupicapra (Linnaeus, 1758) | Camoscio alpino | x | x | x | 735,71 | ||||||||||||||||
RODENTIA | Sciuridae | Sciurus vulgaris Linnaeus, 1758 | Scoiattolo | x | x | 559,45 | |||||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Sorex alpinus Xxxxxx, 0000 | Toporagno alpino | x | x | 688,39 | |||||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Sorex araneus Linnaeus, 1758 | Toporagno comune | x | x | 702,96 | |||||||||||||||||
INSECTIVORA | Soricidae | Sorex minutus Linnaeus, 1766 | Toporagno nano | x | x | 702,96 | |||||||||||||||||
ARTIODACTYLA | Suidae | Sus scrofa Linnaeus, 1758 | Cinghiale | 700,71 | |||||||||||||||||||
CHIROPTERA | Molossidae | Tadarida teniotis (Rafinesque, 1814) | Molosso di Cestoni | x | x | x | x | 33,71 | |||||||||||||||
SORICOMORPHA | Talpidae | Talpa caeca (Savi, 1852) | 702,96 | ||||||||||||||||||||
SORICOMORPHA | Talpidae | Talpa europaea (Linnaeus, 1758) | 702,96 | ||||||||||||||||||||
SORICOMORPHA | Talpidae | Talpa romana (Xxxxxx, 1902) | 702,96 | ||||||||||||||||||||
CARNIVORA | Ursidae | Ursus arctos Linnaeus, 1758 | Orso bruno | x | x | x | x | 735,71 | |||||||||||||||
CHIROPTERA | Vespertilionidae | Vespertilio murinus Linnaeus, 1758 | Serotino bicolore | x | x | x | x | 559,88 | |||||||||||||||
CARNIVORA | Xxxxxxx | Xxxxxx xxxxxx (Xxxxxxxx, 0000) | Volpe | 703,92 | |||||||||||||||||||
REPTILIA | |||||||||||||||||||||||
SQUAMATA | Anguidae | Anguis fragilis Linnaeus, 1758 | Orbettino | x | 736,67 | ||||||||||||||||||
SQUAMATA | Colubridae | Coluber viridiflavus Lacépède, 1789 | Biacco | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
SQUAMATA | Colubridae | Coronella austriaca Xxxxxxxx, 1768 | Colubro liscio | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
SQUAMATA | Colubridae | Elaphe longissima (Laurenti, 1768) | Saettone | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
SQUAMATA | Lacertidae | Lacerta viridis (Laurenti, | Ramarro | x | x | 736,24 |
1768) | |||||||||||||||||||||||
SQUAMATA | Colubridae | Natrix natrix (Linnaeus, 1758) | Natrice dal collare | x | 736,67 | ||||||||||||||||||
SQUAMATA | Colubridae | Natrix tessellata (Laurenti, 1768) | Natrice tassellata | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
SQUAMATA | Lacertidae | Podarcis muralis (Laurenti, 1768) | Lucertola muraiola | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
SQUAMATA | Viperidae | Vipera ammodytes (Linnaeus, 1758) | Vipera dal corno | x | x | 736,67 | |||||||||||||||||
SQUAMATA | Viperidae | Vipera aspis (Linnaeus, 1758) | Vipera comune | x | 736,67 | ||||||||||||||||||
SQUAMATA | Viperidae | Vipera berus (Linnaeus, 1758) | Marasso | x | 736,67 | ||||||||||||||||||
SQUAMATA | Lacertidae | Zootoca vivipara Xxxxxxx, 0000 | Xxxxxxxxx vivipera | x | 736,24 |
3.2.5) Obiettivi di conservazione
- Obiettivi di conservazione previsti per il sito ZPS IT3240024
🟃 Tutela dell'avifauna nidificante e migratrice legata agli ambienti rupestri, forestali, delle praterie e pascoli.
🟃 Conservazione dei prati e dei prati-pascolo mediante il rinnovo della vegetazione erbacea e la riduzione della vegetazione arbustiva.
🟃 Conservazione degli habitat prioritari: 6210 “Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (*stupenda fioritura di orchidee)”, 6230 “Formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, su substrato siliceo delle zone montane (e delle zone submontane dell'Europa continentale)”.
🟃 Conservazione dell'habitat 6170 “Formazioni erbose calcicole alpine e subalpine”.
🟃 Mantenimento e miglioramento dei popolamenti forestali, anche in relazione alle esigenze ecologiche della fauna vertebrata ed invertebrata.
🟃 Conservazione dell'habitat prioritario 9180 “Foreste di versanti, ghiaioni e valloni del
Tilio-Acerion”.
🟃 Conservazione dell'habitat 9150 “Faggeti calcicoli dell'Europa Centrale del
Cephalanthero-Fagion”.
🟃 Conservazione di ambienti rupestri, fasi pioniere e grotte.
🟃 Conservazione degli habitat 8120 “Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii)”, 8210 “Pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica”.
3.3) Identificazione degli aspetti vulnerabili dei siti considerati
3.3.1) Vulnerabilità degli habitat di interesse comunitario
Nella tabella seguente si riporta l'analisi dell'intensità di occupazione dell'ambito sciistico X00 Xxxxxxx sugli habitat comunitari dei siti della Rete Natura 2000 coinvolti.
SIC IT3230025 | |
Habitat comunitari interessati dall'ambito (ha) | 11,75 |
(1) Percentuale presenza di habitat comunitari nell'ambito (%) | 1,59 |
(2) Percentuale di presenza di habitat comunitari sull'area SIC coinvolta dall'ambito (%) | 43,87 |
ZPS IT3240024 | |
Habitat comunitari interessati dall'ambito (ha) | 11,75 |
(1) Percentuale presenza di habitat comunitari nell'ambito (%) | 1,59 |
(2) Percentuale di presenza di habitat comunitari sull'area SIC coinvolta dall'ambito (%) | 43,87 |
NOTE:
(1) : Calcolato come rapporto percentuale tra gli habitat comunitari interessati dall'ambito e l'area dell'ambito stesso
(2) : Calcolato come rapporto percentuale tra gli habitat comunitari interessati dall'ambito e l'area del sito Natura 2000 coinvolto dall'ambito
La vulnerabilità degli habitat di interesse comunitario è stata valutata riferendosi agli interventi previsti nell'ambito sciistico X00 Xxxxxxx e al sito Natura 2000 IT3240024.
Al fine di delineare la vulnerabilità degli habitat di interesse comunitario, sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti ricavabili dalle informazioni riportate nella cartografia degli habitat approvata con DGR n. 4240 del 30 dicembre 2008:
- superficie di habitat interna all’area di impatto potenziale;
- superficie totale di habitat presente nel sito;
- stato di conservazione dell’habitat nel sito.
Nello specifico, si ritiene che la vulnerabilità degli habitat di interesse comunitario sia inversamente proporzionale al grado di conservazione e direttamente proporzionale alla superficie coinvolta in rapporto alla superficie del medesimo habitat all’interno del sito.
A questo proposito sono stati attribuiti dei punteggi al grado di conservazione ed al rapporto superficie di habitat coinvolto/superficie di habitat nel sito, in modo da ottenere la vulnerabilità come somma dei due parametri considerati.
Grado di conservazione* | Punteggio |
Conservazione eccellente | 1 |
Conservazione buona | 2 |
Conservazione media o ridotta | 3 |
Conservazione non valutabile | 3 |
(* Nella cartografia approvata con DGR n. 4240 del 30 dicembre 2008, ad ogni habitat è stato attribuito un punteggio riferito allo stato di conservazione globale. Lo stato di conservazione globale rappresenta la sintesi di una serie di attributi quali la struttura dell’habitat, la conservazione delle funzioni, intesa come capacità e possibilità di un mantenimento futuro della struttura dell'habitat, e la possibilità di ripristino dell'habitat per stabilizzarne o accrescerne la percentuale di copertura. Esso può assumere i seguenti valori
-1: non valutabile - necessaria una verifica diretta oppure impossibile identificare l’habitat della feature;
0: non valutabile - feature di ambiti urbanizzati; 1: conservazione media o ridotta;
2: conservazione buona;
3, conservazione eccellente.
Nel metodo impiegato per la definizione della vulnerabilità, al grado di conservazione ridotto è stato attribuito il punteggio maggiore (3), mentre al grado di conservazione eccellente è stato attribuito il punteggio minore (1). Inoltre, a scopo precauzionale, agli habitat contraddistinti da uno stato di conservazione non valutabile, è stato assegnato il punteggio 3).
Rapporto superficie coinvolta / superficie all’interno del sito (%) (A/B)*100 | Punteggio |
1-20 | 1 |
21-40 | 2 |
41-60 | 3 |
61-80 | 4 |
81-100 | 5 |
La vulnerabilità degli habitat, pertanto, può variare entro i valori compresi tra 2 e 8. Tali valori possono essere suddivisi secondo la seguente classificazione:
Vulnerabilità | Punteggio |
2 | Molto bassa |
3-4 | Bassa |
5-6 | Media |
7-8 | Alta |
Pertanto, la massima vulnerabilità di un habitat si manifesta nel momento in cui gran parte della superficie del medesimo ricade all’interno dell’area di studio e, contestualmente, esso è caratterizzato da un grado di conservazione basso.
Al contrario, la vulnerabilità dell’habitat è limitata nel caso in cui all’interno dell’area di studio ricada una ridotta superficie dello stesso ed il grado di conservazione sia buona o eccellente.
La superficie dell’habitat ricadente all’interno dell’area di analisi è stata desunta dall’analisi della cartografia degli habitat. Va precisato che nel calcolo della superficie dell’habitat all’interno del sito IT3240024, si sono considerate solo quelle aree nelle quali lo stesso è presente in maniera esclusiva o in maniera dominante nel caso di mosaico con altri habitat.
Applicazione del metodo per l'identificazione della vulnerabilità degli habitat di interesse comunitario coinvolti nell'ambito sciistico
Habitat | Superficie in area di studio (ha) A | Superficie nel sito IT3240024 (ha) B | Rapporto A/B (%) | Grado di conservazione | Vulnerabilità | |||
6520 | 2,38 | 190,21 | 1,25 | 1 | Non valutabile | 3 | 4 | Bassa |
6170 | 9,11 | 34,06 | 26,76 | 2 | Buono | 2 | 4 | Bassa |
La vulnerabilità degli habitat con riferimento all’area di incidenza potenziale risulta bassa per tutti gli habitat coinvolti.
3.3.2) Vulnerabilità delle specie di interesse comunitario
Per la definizione della vulnerabilità delle specie coinvolte è stato calcolato l’indice di vulnerabilità (VuS) di Storie - Villa (Storie R. E., 1976; Xxxxxxxxx X., 1988, in XXXXXX, s.d.).
Vulnerabilità secondo Storie-Villa
Il metodo di Storie consente il calcolo di vari indicatori tra i quali, ai fini del presente studio, è stato calcolato l’indicatore Vulnerabilità della specie (VuS). Tale indicatore stima il rischio che una specie possa slittare verso uno status di conservazione peggiore dell’attuale. Valori elevati di VuS indicano specie che, in presenza di inidonei modelli gestionali del territorio, vanno incontro a pericolose perdite di areale, od a gravi danni allo status di conservazione delle popolazioni.
Xxxxxxxx, secondo XXXXXX (s.d.), l’indicatore può essere calcolato sulla base dei seguenti parametri:
A2, fattore categoria diffusione - Frequenza/abbondanza della specie;
A5, fattore tipologia di sensibilità e di rischio (fragilità) - Fragilità della specie.
La vulnerabilità di una specie (VuS) è funzione della sua frequenza e della sua fragilità; una specie è tanto più vulnerabile quanto più è rara e fragile
L'indicatore è calcolato come distanza dall'origine in uno spazio euclideo individuato da assi che rappresentano i parametri individuati. Dato che i parametri variano tra i valori 1-5 e volendo riportare tale misura di distanza in un campo 1-5, la formula da utilizzare è la seguente:
Nelle seguenti Matrice 1 e Matrice 2, sono riportati i criteri per attribuire il valore dei fattore A2 e A5 alle singole specie.
Matrice 1: Criteri per l’attribuzione del punteggio al fattore A2, categoria diffusione.
Fattore categoria diffusione A2 | punteggio |
diffuso e comune | 1 |
diffuso in tutto il territorio regionale, ma raro oppure comune nella Regione considerata, ma ivi diffuso solo in areali ristretti | 2 |
noto per non più di 10 località della regione considerata; oppure raro in Italia per numero/consistenza di popolazioni | 3 |
noto per non più di 10 località italiane; oppure le popolazioni presenti nella Regione considerata sono le uniche popolazioni italiane | 4 |
noto per non più di 10 località europee; oppure raro in assoluto a livello globale | 5 |
Matrice 2 : Criteri per l’attribuzione del punteggio al fattore A5, tipologia di sensibilità e di rischio (fragilità).
Fattore tipologia di sensibilità e di rischio (fragilità) A5 | punteggio |
nessuno o sconosciuta | 1 |
sensibile a processi di evoluzione naturale | 2 |
sensibile a pressioni antropiche | 3 |
sensibile a alterazioni ambientali a causa di isolamento genetico; | 4 |
oppure a rischio per eccessivo prelievo a scopi collezionistici, oppure minacciato di estinzione perché sensibile a modificazioni ambientali che sono in costante espansione a livello regionale | |
minacciato di estinzione in Italia perché sensibile a modificazioni ambientali che sono in costante espansione | 5 |
La vulnerabilità specifica VuS, calcolata secondo il metodo esposto in precedenza, può assumere valori compresi tra 1 e 5. Per la classificazione della vulnerabilità delle specie si è deciso di utilizzare la seguente codifica:
Tabella: Classificazione della Vulnerabilità delle specie (VuS)
1,00 <= VuS < 2,00 | Bassa | |
2,00 <= VuS < 3,00 | Media | |
3,00 <= VuS < 4,00 | Alta | |
4,00 <= VuS <= 5,00 | Molto Alta |
Vulnerabilità delle specie Punteggio Dato qualitativo Scala cromatica
Applicazione del metodo per il calcolo della vulnerabilità alle specie coinvolte dall'ambito sciistico (area di valutazione)
Per l'attribuzione dei punteggi per i fattori A2 e A5, e quindi procedere con l'applicazione del metodo di calcolo della vulnerabilità alle specie coinvolte dall'ambito sciistico, sono state raccolte ed esaminate le informazioni per ciascuna specie coinvolta con riferimento alla precisa area in esame. In particolare le informazioni per ciascuna specie derivano dalle valutazioni riportate nella bibliografia consultata, quale: materiale bibliografico della Program s.r.l., Gestione Dati Faunistici Provincia Belluno xxx.xxxxxxx.xxxxxx.xx, dati ricavabili dalla rete ecologica nazionale xxx.xxxxxx.xxxxxxx0.xx
Nella tabella seguente si riportano i punteggi di vulnerabilità delle specie calcolati nell’area di studio.
Classe | Nome scientifico | Nome comune | VuS | |
AVES | Accipiter gentilis | Astore | 2,58 | Media |
AVES | Accipiter nisus | Sparviere | 2,58 | Media |
AVES | Aegithalos caudatus | Codibugnolo | 1,71 | Bassa |
AVES | Aegolius funereus | Civetta capogrosso | 1,71 | Bassa |
AVES | Alectoris graeca | Coturnice | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Amblyotus nilssonii | Amblyotus nilssonii | 2,41 | Media |
REPTILIA | Anguis fragilis | Xxxxxxxxx | 2,41 | Media |
AVES | Anthus campestris | Xxxxxxxx | 2,41 | Media |
AVES | Anthus spinoletta | Spioncello | 1,71 | Bassa |
AVES | Anthus trivialis | Prispolone | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Apodemus alpicola | Topo selvatico alpino | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Apodemus flavicollis | Topo selvatico dal collo giallo | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Apodemus sylvaticus | Topo selvatico | 1,00 | Bassa |
AVES | Apus apus | Rondone | 1,00 | Bassa |
AVES | Apus xxxxx | Xxxxxxx maggiore | 1,00 | Bassa |
AVES | Aquila chrysaetos | Aquila reale | 3,55 | Alta |
AVES | Ardea cinerea | Airone cenerino | 1,71 | Bassa |
AVES | Asio otus | Gufo comune | 2,58 | Media |
AVES | Athene noctua | Civetta | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Barbastella barbastellus | Barbastello | 1,71 | Bassa |
AMPHIBIA | Bombina variegata | Ululone dal ventre giallo | 3,55 | Alta |
AVES | Bonasa bonasia | Francolino di monte | 2,58 | Media |
AVES | Bubo bubo | Gufo reale | 1,71 | Bassa |
AMPHIBIA | Bufo bufo | Rospo comune | 1,71 | Bassa |
AMPHIBIA | Bufo viridis | Rospo smeraldino | 2,41 | Media |
AVES | Buteo buteo | Poiana | 2,41 | Media |
MAMMALIA | Capra ibex | Stambecco | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Capreolus capreolus | Capriolo | 2,41 | Bassa |
AVES | Caprimulgus europaeus | Succiacapre | 2,41 | Media |
AVES | Carduelis cannabina | Fanello | 2,00 | Media |
AVES | Carduelis carduelis | Cardellino | 2,58 | Media |
AVES | Carduelis xxxxxxx | Xxxxxxx comune | 2,00 | Media |
AVES | Carduelis flammea | Organetti | 1,71 | Bassa |
AVES | Carduelis spinus | Lucherino euroasiatico | 1,71 | Bassa |
AVES | Certhia brachydactyla | Rampichino | 1,71 | Bassa |
AVES | Certhia familiaris | Rampichino alpestre | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Cervus elaphus | Cervo | 2,58 | Media |
AVES | Charadrius morinellus | Pivere tortolino | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Chionomys nivalis | Arvicola delle nevi | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Clethrionomys glareolus | Arvicola rossastra | 1,00 | Bassa |
AVES | Coccothraustes coccothraustes | Frosone | 2,58 | Media |
REPTILIA | Coluber viridiflavus | Biacco | 2,00 | Media |
AVES | Columba xxxxx | Xxxxxxxx selvatico | 1,00 | Bassa |
AVES | Columba oenas | Colombella | 1,00 | Bassa |
AVES | Columba palumbus | Colombaccio | 1,00 | Bassa |
REPTILIA | Coronella austriaca | Coronella | 2,41 | Media |
AVES | Corvus corax | Corvo imperiale | 1,00 | Bassa |
AVES | Corvus corone | Cornacchia | 1,00 | Bassa |
AVES | Coturnix coturnix | Quaglia | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Crocidura leucodon | Crocidura ventre bianco | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Crocidura suaveolens | Crocidura minore | 1,00 | Bassa |
AVES | Cuculus canorus | Cuculo | 2,58 | Media |
AVES | Delichon urbica | Balestruccio | 2,58 | Media |
AVES | Dryocopus martius | Picchio nero | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Dryomys nitedula | Driomio | 1,71 | Bassa |
REPTILIA | Elaphe longissima | Saettone | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Eliomys quercinus | Quercino | 2,00 | Media |
AVES | Emberiza cia | Zigolo muciatto | 2,00 | Media |
AVES | Emberiza citrinella | Zigolo giallo | 1,00 | Bassa |
AVES | Emberiza hortulana | Ortolano | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Eptesicus serotinus | Serotino comune | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Erinaceus concolor | Riccio | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Erinaceus europaeus | Riccio | 1,71 | Bassa |
AVES | Erithacus rubecula | Pettirosso | 1,00 | Bassa |
AVES | Falco peregrinus | Xxxxx xxxxxxxxxx | 2,00 | Media |
AVES | Falco tinnunculus | Gheppio | 2,41 | Media |
AVES | Ficedula albicollis | Balia dal collare | 2,58 | Media |
AVES | Fringilla coelebs | Fringuello | 2,41 | Media |
AVES | Galerida cristata | Cappellaccia | 2,41 | Media |
AVES | Garrulus glandarius | Ghiandaia | 1,71 | Bassa |
AVES | Glaucidium passerinum | Civetta nana | 1,71 | Bassa |
AVES | Hippolais polyglotta | Canapino | 1,71 | Bassa |
AVES | Hirundo rustica | Rondine | 1,71 | Bassa |
AMPHIBIA | Hyla intermedia | Raganella italiana | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Hypsugo savii | Pipistrello di Savi | 2,00 | Media |
AVES | Jynx torquilla | Torcicollo | 2,58 | Media |
REPTILIA | Lacerta viridis | Ramarro | 1,71 | Bassa |
AVES | Lagopus mutus helveticus | Pernice bianca | 3,24 | Alta |
AVES | Lanius collurio | Averla piccola | 3,24 | Alta |
MAMMALIA | Lepus europaeus | Lepre comune | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Lepus timidus | Lepre bianca | 2,41 | Media |
AVES | Loxia curvirostra | Crociere | 1,71 | Bassa |
AVES | Lullula arborea | Tottavilla | 2,58 | Media |
AVES | Luscinia megarhynchos | Usignolo | 3,00 | Alta |
MAMMALIA | Lynx lynx | Lince euroasiatica | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Marmota marmota | Marmotta delle alpi | 2,41 | Media |
MAMMALIA | Martes foina | Faina | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Martes martes | Martora | 3,00 | Alta |
AVES | Melanocorypha calandra | Calandra | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Meles meles | Tasso | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Microtus agrestis | 1,00 | Bassa | |
MAMMALIA | Microtus arvalis | 1,00 | Bassa | |
MAMMALIA | Microtus multiplex | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Microtus savii | 1,00 | Bassa | |
MAMMALIA | Microtus subterraneus | 1,00 | Bassa | |
AVES | Milvus migrans | Nibbio bruno | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Miniopterus schreibersi | 2,41 | Media | |
AVES | Monticola saxatilis | Codirossone | 1,71 | Bassa |
AVES | Monticola solitarius | Passero solitario | 1,71 | Bassa |
AVES | Montifringilla nivalis | Fringuello alpino | 1,71 | Bassa |
AVES | Motacilla alba | Ballerina bianca | 1,71 | Bassa |
AVES | Motacilla cinerea | Ballerina gialla | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Mus domesticus | Topo domestico | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Muscardinus avellanarius | Moscardino | 2,58 | Media |
AVES | Muscicapa striata | Pigliamosche | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Mustela erminea | Ermellino | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Mustela nivalis | Donnola | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Mustela putorius | Puzzola | 3,00 | Alta |
MAMMALIA | Myotis bechsteini | Vespertilio di Bechstein | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis blythi | Vespertilio di Xxxxx | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis brandti | Vespertilio xx Xxxxxx | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis daubentoni | Vespertilio di Daubenton | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis emarginatus | Vespertilio smarginato | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis myotis | Vespertilio maggiore | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis mystacinus | Vespertilio mustacchino | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Myotis nattereri | Vespertilio di Natterer | 2,00 | Media |
REPTILIA | Natrix natrix | Natrice dal collare | 2,41 | Media |
REPTILIA | Natrix tessellata | Natrice tassellata | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Neomys anomalus | Toporagno d'acqua | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Neomys fodiens | Toporagno d'acqua | 1,00 | Bassa |
AVES | Nucifraga caryocatactes | Nocciolaia | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Nyctalus lasiopterus | Nottola gigante | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Nyctalus leisleri | Nottola di Xxxxxxx | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Nyctalus noctula | Nottola comune | 2,00 | Media |
AVES | Oenanthe oenanthe | Culbianco | 2,00 | Media |
AVES | Oriolus oriolus | Rigogolo | 2,41 | Media |
MAMMALIA | Oryctolagus cuniculus | Coniglio selvatico europeo | 2,58 | Media |
AVES | Otus scops | Assiolo | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Ovis orientalis | Muflone | 3,24 | Alta |
AVES | Parus ater | Cincia mora | 2,41 | Media |
AVES | Parus caeruleus | Cinciarella | 1,00 | Bassa |
AVES | Parus cristatus | Cincia dal ciuffo | 2,00 | Media |
AVES | Parus major | Cinciallegra | 1,71 | Bassa |
AVES | Parus montanus | Cincia bigia alpestre | 2,00 | Media |
AVES | Parus palustris | Cincia bigia | 1,71 | Bassa |
AVES | Passer domesticus | Passera oltremontana | 1,71 | Bassa |
AVES | Passer italiae | Passera d'Italia | 2,00 | Media |
AVES | Passer montanus | Passera mattugia | 1,00 | Bassa |
AVES | Perdix perdix | Starna | 1,71 | Bassa |
AVES | Pernis apivorus | Falco pecchiaiolo | 2,58 | Media |
AVES | Phasianus colchicus | Fagiano comune | 1,00 | Bassa |
AVES | Phoenicurus ochruros | Codirosso spazzacamino | 2,00 | Media |
AVES | Phoenicurus phoenicurus | Codirosso | 2,00 | Media |
AVES | Phylloscopus xxxxxxx | Luì bianco | 1,71 | Bassa |
AVES | Phylloscopus collybita | Luì piccolo | 2,58 | Media |
AVES | Phylloscopus sibilatrix | Luì verde | 2,41 | Media |
AVES | Pica pica | Gazza | 1,00 | Bassa |
AVES | Picoides leucotos | Picchio dorsobianco | 1,71 | Bassa |
AVES | Picoides major | Picchio rosso maggiore | 2,58 | Media |
AVES | Picoides minor | Picchio rosso minore | 2,00 | Media |
AVES | Picoides tridactylus | Picchio tridattilo | 3,55 | Alta |
AVES | Picus canus | Picchio cinerino | 3,55 | Alta |
AVES | Picus viridis | Picchio verde | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Pipistrellus kuhli | Pipistrello albolimbato | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Pipistrellus nathusii | Pipistrello di Nathusius | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Pipistrellus pipistrellus | Pipistrello nano | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Plecotus auritus | Orecchione comune | 2,00 | Media |
REPTILIA | Podarcis muralis | Lucertola muraiola | 1,00 | Bassa |
AVES | Prunella collaris | Sordone | 1,71 | Bassa |
AVES | Prunella modularis | Passera scopaiola | 1,71 | Bassa |
AVES | Ptyonoprogne rupestris | Rondine montana | 1,71 | Bassa |
AVES | Pyrrhocorax graculus | Gracchio alpino | 1,00 | Bassa |
AVES | Pyrrhocorax pyrrhocorax | Gracchio corallino | 1,00 | Bassa |
AVES | Pyrrhula phyrrula | Ciuffolotto | 2,00 | Media |
AMPHIBIA | Rana dalmatina | Rana agile | 1,71 | Bassa |
AMPHIBIA | Rana synklepton esculenta | Rana verde | 1,71 | Bassa |
AMPHIBIA | Rana temporaria | Rana temporaria | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Rattus norvegicus | 1,00 | Bassa | |
MAMMALIA | Rattus rattus | 1,00 | Bassa | |
AVES | Regulus ignicapillus | Fiorrancino | 2,00 | Media |
AVES | Regulus regulus | Regolo | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Rhinolophus euryale | Ferro di cavallo euriale | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Rhinolophus ferrumequinum | Ferro di cavallo maggiore | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Rhinolophus hipposideros | Ferro di cavallo minore | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Rhinolophus mehelyi | Ferro di cavallo di Mehely | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Rupicapra rupicapra | Camoscio | 3,55 | Alta |
AMPHIBIA | Salamandra atra | Salamandra alpina | 2,00 | Media |
AMPHIBIA | Salamandra lanzai | Salamandra del Xxxxx | 3,00 | Alta |
AMPHIBIA | Salamandra salamandra | Salamandra pezzata | 4,00 | Media |
AVES | Saxicola rubetra | Stiaccino | 1,71 | Bassa |
AVES | Saxicola torquata | Saltimpalo | 1,71 | Bassa |
MAMMALIA | Sciurus vulgaris | Scoiattolo comune | 2,00 | Media |
AVES | Scolopax rusticola | Beccaccia | 2,58 | Media |
AVES | Serinus citrinella | Venturone | 1,00 | Bassa |
AVES | Serinus serinus | Verzellino | 2,58 | Media |
AVES | Sitta europaea | Picchio muratore | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Sorex alpinus | Toporagno alpino | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Sorex araneus | Toporagno comune | 2,41 | Media |
MAMMALIA | Sorex minutus | Toporagno nano | 2,41 | Media |
AMPHIBIA | Speleomantes ambrosii | Geotritone di Ambrosi | 2,00 | Media |
AVES | Streptopelia decaocto | Tortora dal collare orientale | 1,00 | Bassa |
AVES | Streptopelia turtur | Tortora | 1,00 | Bassa |
AVES | Strix aluco | Allocco | 2,58 | Media |
AVES | Sturnus vulgaris | Storno | 1,00 | Bassa |
MAMMALIA | Sus scrofa | Cinghiale | 3,00 | Alta |
AVES | Xxxxxx atricapilla | Capinera | 2,58 | Media |
AVES | Xxxxxx xxxxx | Beccafico | 2,58 | Media |
AVES | Xxxxxx communis | Sterpazzola | 2,00 | Media |
AVES | Xxxxxx conspicillata | Sterpazzola di Sardegna | 2,00 | Media |
AVES | Xxxxxx curruca | Bigiarella | 2,00 | Media |
AVES | Xxxxxx melanocephala | Occhiocotto | 2,58 | Media |
AVES | Xxxxxx nisoria | Bigia padovana | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Tadarida teniotis | Molosso di Cestoni | 2,00 | Media |
MAMMALIA | Talpa caeca | 1,00 | Bassa | |
MAMMALIA | Talpa europaea | 1,00 | Bassa | |
MAMMALIA | Talpa romana | 1,00 | Bassa | |
AVES | Tetrao tetrix tetrix | Fagiano di monte | 2,00 | Media |
AVES | Tetrao urogallus | Xxxxx xxxxxxx | 3,00 | Alta |
AVES | Tichodroma muraria | Picchio muraiolo | 2,00 | Media |
AMPHIBIA | Triturus alpestris | Tritone alpestre | 2,00 | Media |
AMPHIBIA | Triturus carnifex | Tritone crestato italiano | 2,00 | Media |
AMPHIBIA | Triturus vulgaris | Tritone punteggiato | 1,71 | Bassa |
AVES | Troglodytes troglodytes | Scricciolo | 1,71 | Bassa |
AVES | Turdus merula | Merlo | 1,00 | Bassa |
AVES | Turdus philomelos | Tordo bottaccio | 2,58 | Media |
AVES | Turdus pilaris | Cesena | 1,71 | Bassa |
AVES | Turdus torquatus | Merlo dal collare | 1,71 | Bassa |
AVES | Turdus viscivorus | Tordela | 2,00 | Media |
AVES | Tyto alba | Barbagianni | 2,58 | Media |
AVES | Upupa epops | Upupa | 3,00 | Alta |
MAMMALIA | Ursus arctos | Orso bruno | 4,00 | Alta |
AVES | Vanellus vanellus | Pavoncella | 2,58 | Media |
MAMMALIA | Vespertilio murinus | Serotino bicolore | 1,00 | Bassa |
REPTILIA | Vipera ammodytes | Vipera dal corno | 2,58 | Media |
REPTILIA | Vipera aspis | Vipera comune | 1,00 | Bassa |
REPTILIA | Vipera berus | Marasso | 3,55 | Alta |
MAMMALIA | Vulpes vulpes | Volpe | 2,58 | Media |
REPTILIA | Zootoca vivipara | Lucertola vivipara | 2,00 | Media |
Tabella. Vulnerabilità delle specie di interesse comunitario presenti nell’area di analisi.
3.4) Identificazione degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie
In accordo con quanto stabilito dalla DGR 3173/2006, si presenta nelle pagine seguenti la valutazione delle possibili incidenze del piano considerato in precedenza sui Siti Natura 2000. Applicando una serie di indicatori, scelti in base ad un giudizio esperto e considerati tra i più idonei per stimare l'esistenza di possibili incidenze, si procede all'esame dei possibili effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie nei confronti dei quali si producono le azioni del piano.
Benché consapevoli dell'esistenza di altri indicatori, alternativi o sostitutivi a quelli elencati, si ritiene che questi siano sufficienti per questo livello di valutazione.
Si fa presente che in questo livello di pianificazione i fattori perturbativi legati alle azioni del piano si limitano alla potenziale “Riduzione dello spazio fisico (dovuta alla potenziale realizzazione di nuove piste da sci, impianti di risalita)”.
Nella seguente tabella si riportano i fattori perturbativi e vengono identificati gli effetti perturbativi (da E1 a E8) con riferimento agli habitat e ai gruppi di specie nei confronti dei quali si producono le azioni del piano.
Soggetti coinvolti: | Fattori perturbativi | Effetti perturbativi | |||||||
Riduzione dello spazio fisico | E1 | E2 | X0 | X0 | X0 | X0 | X0 | X0 | |
X0 = Perdita di superficie di habitat e di specie E2 = Frammentazione di superficie di habitat e di habitat di specie E3 = Perdita di specie di interesse conservazionistico E4 = Perturbazione alle specie della flora e della fauna E5 = Diminuzione della densità di popolazione E6 = Alterazione della qualità dell'aria E7 = Alterazione della qualità del suolo E8 = Interferenze con le relazioni ecosistemiche principali che determinano la struttura e la funzionalità dei siti | |||||||||
Uccelli | X | X | X | ||||||
Mammiferi | X | X | X | ||||||
Anfibi | X | X | X | ||||||
Rettili | X | X | X | ||||||
Habitat | X | X | X |
Si fa notare che non sono state prese in considerazioni le specie vegetali in quanto non direttamente e/o indirettamente coinvolte dalle azioni del piano.
3.5) Identificazione degli effetti sinergici e cumulativi
Dallo studio dei piani, progetti e interventi si è verificato che NON sussistono effetti negativi derivanti dalla commistione reciproca tra il PRN per l'ambito-demanio sciistico X00 Xxxxxxx ed i piani stessi. Non si verificano effetti negativi che traggano origine dall’eventuale commistione reciproca o con ulteriori piani o progetti insistenti sull’area.
3.6) Identificazione dei percorsi e dei vettori attraverso i quali gli effetti si possono produrre
Nella presente relazione si può solo ipotizzare che gli interventi previsti nel piano potrebbero determinare principalmente effetti legati alla riduzione dello spazio fisico, con conseguente disturbo alle specie e possibile riduzione e/o frammentazione di habitat. Il principale vettore di tale effetto è rappresentato dal suolo, sul quale si manifesta la riduzione dello spazio fisico in seguito alla realizzazione degli interventi legati alle attività sciistiche.
3.7) Previsione e valutazione della significatività degli effetti con riferimento agli habitat, habitat di specie e specie
Valutazione della significatività dell'incidenza con riferimento alle specie coinvolte
Il metodo che si propone per la valutazione della significatività dell'incidenza con riferimento alle specie coinvolte deriva dalla esperienza della Program s.r.l., la quale è consolidata negli anni e collaudata in molteplici valutazioni similari a questa. Questo metodo inoltre si basa su principi ormai acquisiti dagli “addetti ai lavori”; difatti definire la significatività dell'incidenza quale prodotto della gravità dei fattori perturbativi per la vulnerabilità della specie è un principio verificato e riconosciuto.
Il giudizio di significatività dell'incidenza attribuito alle azioni del piano si ottiene predisponendo una funzione che mette in relazione due fattori:
1- la significatività dell'incidenza (S) quale prodotto tra la gravità dei fattori perturbativi (G) e il valore di vulnerabilità delle specie (P)
S = G x P
S = Significatività dell'incidenza
G = Gravità dei fattori perturbativi (valore di pressione attribuito all'impatto negativo)
P = Valore di vulnerabilità per le specie
2- Il rapporto percentuale (R) tra la superficie degli habitat di specie coinvolti dalle nuove aree sciabili e la superficie di tutti gli habitat di specie idonei ad ospitare la stessa specie presenti nel sito della Rete Natura 2000 coinvolto dall'ambito demaniale.
Nella seguente valutazione della significatività dell'incidenza non sono state considerate le specie vegetali elencate, in quanto, pur essendo presenti nelle aree di analisi, non sono direttamente e/o indirettamente coinvolti dai fattori perturbativi.
1- S = SIGNIFICATIVITÀ DELL'INCIDENZA
Il valore di significatività (S) attribuito alle azioni del piano viene calcolato predisponendo una matrice che relaziona i valori di gravità dell'effetto (G) al valore di vulnerabilità delle specie “effettivamente presenti” nell'area di analisi (P).
Si calcola il valore di significatività dell'incidenza per ciascun fattore perturbativo (occupazione del suolo) mediante il prodotto tra il valore di vulnerabilità delle specie (P) e la gravità del fattore perturbativo (G).
S = G x P
S = Significatività dell'incidenza
G = Gravità dei fattori perturbativi (valore di pressione attribuito all'impatto negativo)
P = Valore di vulnerabilità per le specie
I valori di significatività possono assumere valori compresi tra 0 e 15.
G = VALORI DI PRESSIONE (GRAVITÀ) DEI FATTORI PERTURBATIVI DOVUTE ALLE AZIONI DEL PIANO SULLE COMPONENTI AMBIENTALI
Per gravità dell'effetto (G) si intende la misura in cui i fattori perturbativi (nella fattispecie l'occupazione del suolo) dovute alle azioni previste nel piano incidono sulle componenti ambientali (specie faunistiche).
G - Occupazione del suolo
Premessa
La frammentazione in seguito all'occupazione antropica del territorio può essere definita come il processo che genera una progressiva riduzione della superficie degli ambienti naturali e un aumento del loro isolamento.
Le superfici naturali vengono così a costituire frammenti spazialmente isolati inseriti in una matrice territoriale di origine antropica (ecomosaico).
Il processo di frammentazione del territorio ha portato alla strutturazione di “ecomosaici” (Xxxxxx, 1995) a diverso grado di eterogeneità. In essi si possono distinguere:
− una matrice antropica, venutasi a formare per scomparsa ed alterazione di ambienti naturali;
− frammenti di ambiente naturale (patches), distinguibili in base alla loro area, morfologia e qualità ambientale;
− ambienti di margine (edge habitat).
Le indagini compiute nell’ambito della biologia della conservazione hanno chiaramente messo in luce come questo fenomeno possa influenzare la fauna, la vegetazione nonché le condizioni ecologiche degli ambienti così isolati.
Ogni struttura insediativa esprime caratteri latenti di frammentazione tipologicamente caratterizzabili nei confronti del proprio dominio ambientale di incidenza, tali caratteri, possono evidenziarsi e/o amplificarsi in relazione alle specifiche condizioni storico-culturali e socio-economiche di ciascun territorio.
Tra le principali cause di alterazioni della struttura ecologica e del paesaggio vengono rilevati i seguenti fenomeni: insediativi; infrastrutturali della mobilità; infrastrutturali tecnologici (es. le linee aeree per il trasporto di energia, opere per la regimazione idraulica dei corsi d’acqua e la difesa idrogeologica degli insediamenti, opere per le trasmissioni elettromagnetiche, ecc.);
e produttivi (es. le monocolture agrarie estese, l’escavazione o lo stoccaggio finale di inerti, le strutture commerciali e terziarie localizzate in prossimità dei nodi della rete di viabilità primaria).
In generale, il fenomeno della frammentazione da urbanizzazione è estremamente complesso da gestire, sia per motivi legati alla tipologia degli interventi, che esigono un’approccio di tipo interdisciplinare, sia per la forte implicazione di interessi privati.
Per questo motivo è essenziale che gli strumenti di pianificazione prevedano a monte
della loro applicazione adeguate strategie d’intervento capaci di arginare e/o mitigare, per quanto sia possibile, la voracità delle dinamiche evolutive urbane contemporanee.
Stima del valore di pressione Occupazione del Suolo
Dalle considerazioni qui sopra esposte possiamo individuare tre classi di pressione sulla fauna in seguito all'occupazione del suolo. Alle tre classi sono stati attribuiti valori di pressione diversi.
Valore pressione (G) | di | Effetti indotti sulla fauna | |||||
3 | Effetti gravi. Dovuti all'occupazione fisica del suolo. Rappresenta un impatto diretto, in quanto l'occupazione del suolo dalle attività antropiche comportano l'abbandono, seppur temporaneo, degli habitat di specie dalla componente faunistica. | ||||||
2 | Effetti importanti. Dovuti alla propagazione del disturbo (impatto visivo, alterazione del comportamento, ecc) sulle aree prospicienti alle aree di occupazione del suolo dalle attività antropiche. Rappresenta quindi un impatto indiretto che può comportare un declino della densità di popolazione. | ||||||
1 | Effetti modesti. Non si riscontrano ambientali. | impatti | indiretti | e/o | indiretti | sulle | componenti |
Ai fini della stima del valore di pressione causata dall'occupazione del suolo, si ritiene quanto segue:
Valore di pressione (G) | Motivazioni |
Superficie potenziale complessiva di nuove aree sciabili: 3 | Per semplificazione, consideriamo l'intera superficie potenziale di nuove aree sciabili idonea ad ospitare ciascuna singola specie. Per tale motivo nella superficie potenziale di nuove aree sciabili gli effetti indotti sulla fauna si ritengono gravi. |
Area buffer: 2 | Ipotizziamo una diminuzione della densità di popolazione per tutte le specie coinvolte per una superficie pari al doppio di quella potenziale complessiva per nuove aree sciabili. Pur essendo consapevoli che il “raggio di disturbo alla fauna” varia in funzione della fenologia e della capacità di adattamento all'uomo, non potendo individuare un “raggio di disturbo alla fauna” perché in questa fase di pianificazione non è possibile individuare la localizzazione delle nuove aree sciabili, l'area buffer la consideriamo quadrupla della superficie potenziale complessiva di nuove aree sciabili. Difatti, qualunque sia la forma e la dimensione delle nuove aree sciabili, le aree buffer ideate sono delle aree cuscinetto confinanti con le aree sciabili, entro le quali il disturbo provocato dalle attività antropiche non ha nessun effetto per nessuna specie animali presente. |
P = VALORE DI VULNERABILITÀ SULLE SPECIE
I valori di vulnerabilità sulle specie, necessari per la valutazione della significatività dell'incidenza, sono quelli riportati nell'analisi della vulnerabilità.
Per le specie coinvolte, i valori di vulnerabilità sono quelli calcolati con il metodo di Storie- Villa, il quale assegna un giudizio di vulnerabilità secondo una scala di valori che va da 1 a 5
Vulnerabilità delle specie
Punteggio Dato qualitativo
1,00 <= VuS < 2,00 Bassa
2,00 <= VuS < 3,00 Media
3,00 <= VuS < 4,00 Alta
4,00 <= VuS <= 5,00 Molto Alta
Tabella: Classificazione della Vulnerabilità delle specie (VuS)
GIUDIZIO DI SIGNIFICATIVITÀ DELL'INCIDENZA
Per ciascuna componente ambientale coinvolta (specie faunistiche presenti), il giudizio di significatività attribuito alle azioni del piano si ottiene predisponendo un grafico che mette in relazione due fattori:
− la significatività dell'incidenza (S) quale prodotto tra la gravità dei fattori perturbativi
(G) e il valore di vulnerabilità sugli habitat e le specie (P)
− Il rapporto percentuale (R) tra la superficie degli habitat di specie coinvolti dalle nuove aree sciabili e la superficie di tutti gli habitat di specie idonei ad ospitare la stessa specie presenti nel sito della Rete Natura 2000 coinvolto dall'ambito demaniale.
Il grafico seguente permette quindi di attribuire un giudizio di significatività dell'incidenza per ciascuna componente ambientale.
Fig.: Grafico per la stima del giudizio di significatività dell'incidenza sulle componenti
ambientali coinvolte
Esempio applicativo:
specie Ermellino S = 6,47
R = 0,01% (quale rapporto tra le superfici di tutti gli habitat di specie idonei ad ospitare la specie ma interessati dalle nuove aree sciabili, e la superficie di tutti gli habitat di specie idonei ad ospitare il Ermellino e presenti nel sito Natura 2000)
Giudizio di significatività = non significativo
Spiegazione = il punto di coordinate R ed S pari a 6,47 e 0,01% ricade nella fascia del “Non significativo”, per cui si ritiene che la significatività dell'incidenza delle azioni del piano per il Ermellino sia “Non significativo”.
Considerato il piano e le interferenze che esso può avere con l’ambiente, l’obiettivo della presente analisi è quello di valutare che si realizzino le condizioni necessarie a garantire il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario.
Il concetto di stato di conservazione soddisfacente degli habitat e delle specie viene definito come segue:
Stato di conservazione di un habitat naturale: l'effetto della somma dei fattori che influiscono sull'habitat naturale in causa, nonché sulle specie tipiche che in esso si trovano,
che possono alterare a lunga scadenza la sua ripartizione naturale, la sua struttura e le sue funzioni, nonché la sopravvivenza delle sue specie tipiche nel territorio.
Lo «stato di conservazione» di un habitat naturale è considerato «soddisfacente» quando
- la sua area di ripartizione naturale e le superfici che comprende sono stabili o in estensione,
- la struttura e le funzioni specifiche necessarie al suo mantenimento a lungo termine esistono e possono continuare ad esistere in un futuro prevedibile
- lo stato di conservazione delle specie tipiche è soddisfacente ai sensi della lettera i).
Stato di conservazione di una specie: l'effetto della somma dei fattori che, influendo sulle specie in causa, possono alterare a lungo termine la ripartizione e l'importanza delle sue popolazioni nel territorio.
Lo «stato di conservazione» è considerato «soddisfacente» quando
- i dati relativi all'andamento delle popolazioni della specie in causa indicano che tale specie continua e può continuare a lungo termine ad essere un elemento vitale degli habitat naturali cui appartiene,
- l'area di ripartizione naturale di tale specie non è in declino né rischia di declinare in un futuro prevedibile e
- esiste e continuerà probabilmente ad esistere un habitat sufficiente affinché le sue popolazioni si mantengano a lungo termine.
Per cui i giudizi di significatività espressi secondo il grafico riportato tengono conto della stato di conservazione della specie e si ritiene quanto segue:
− Non significativo: le azioni del piano non sono tali da compromettere lo stato di conservazione delle specie e degli habitat
− Basso: le azioni del piano sono tali da compromettere lo stato di conservazione ma in maniera tale da prevedere un possibile ripristino dello stato di conservazione in tempi medio-brevi
− Medio: le azioni del piano sono tali da compromettere lo stato di conservazione ma in maniera tale da prevedere un possibile ripristino dello stato di conservazione in tempi medio-lunghi
− Alto: le azioni del piano sono tali da compromettere lo stato di conservazione in maniera irreversibile.
Analisi della significatività dell'incidenza alle specie coinvolte
Nome scientifico | P | G1 | S1= G1xP | R1 | G2 | S2 = G2 x P | R2 | Giudizio di significatività dell'incidenza |
Accipiter gentilis | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Accipiter nisus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Aegithalos caudatus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Aegolius funereus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Alectoris graeca | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,13 | 2 | 7,10 | 0,26 | Non significativo |
Amblyotus nilssonii | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Anguis fragilis | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Anthus campestris | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Anthus spinoletta | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Anthus trivialis | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Apodemus alpicola | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Apodemus flavicollis | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Apodemus sylvaticus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Apus apus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Apus melba | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Aquila chrysaetos | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,13 | 2 | 7,10 | 0,26 | Non significativo |
Ardea cinerea | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Asio otus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Athene noctua | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Barbastella barbastellus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Bombina variegata | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,13 | 2 | 7,10 | 0,26 | Non significativo |
Bonasa bonasia | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Bubo bubo | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Bufo bufo | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Bufo viridis | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,65 | 2 | 4,83 | 1,30 | Non significativo |
Buteo buteo | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,65 | 2 | 4,83 | 1,30 | Non significativo |
Capra ibex | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,65 | 2 | 7,10 | 1,30 | Non significativo |
Capreolus capreolus | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,65 | 2 | 4,83 | 1,30 | Non significativo |
Caprimulgus europaeus | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,65 | 2 | 4,83 | 1,30 | Non significativo |
Carduelis cannabina | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,65 | 2 | 4,00 | 1,30 | Non significativo |
Carduelis carduelis | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,72 | 2 | 5,16 | 1,44 | Non significativo |
Carduelis chloris | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,72 | 2 | 4,00 | 1,44 | Non significativo |
Carduelis flammea | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,72 | 2 | 3,41 | 1,44 | Non significativo |
Carduelis spinus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,72 | 2 | 3,41 | 1,44 | Non significativo |
Certhia brachydactyla | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,68 | 2 | 3,41 | 1,36 | Non significativo |
Certhia familiaris | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,98 | 2 | 3,41 | 1,95 | Non significativo |
Cervus elaphus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,98 | 2 | 5,16 | 1,95 | Non significativo |
Xxxxxxxxxx xxxxxxxxxx | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,98 | 2 | 7,10 | 1,95 | Non significativo |
Chionomys nivalis | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,98 | 2 | 3,41 | 1,95 | Non significativo |
Clethrionomys glareolus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Coccothraustes coccothraustes | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Coluber viridiflavus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Xxxxxxx xxxxx | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Columba oenas | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Columba palumbus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Coronella austriaca | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Corvus corax | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Corvus corone | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Coturnix coturnix | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Crocidura leucodon | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Crocidura suaveolens | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Cuculus canorus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Delichon urbica | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Dryocopus martius | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Dryomys nitedula | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Elaphe longissima | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Eliomys quercinus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Emberiza cia | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Emberiza citrinella | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Emberiza hortulana | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,13 | 2 | 7,10 | 0,26 | Non significativo |
Eptesicus serotinus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Erinaceus concolor | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Erinaceus europaeus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Erithacus rubecula | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Falco peregrinus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Falco tinnunculus | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Ficedula albicollis | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,26 | Non significativo |
Fringilla coelebs | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Galerida cristata | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Garrulus glandarius | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Glaucidium passerinum | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Hippolais polyglotta | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Hirundo rustica | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Hyla intermedia | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Hypsugo savii | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,39 | 2 | 4,00 | 0,77 | Non significativo |
Jynx torquilla | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,39 | 2 | 5,16 | 0,77 | Non significativo |
Lacerta viridis | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,16 | 2 | 3,41 | 0,31 | Non significativo |
Lagopus mutus helveticus | 3,24 | 3 | 9,71 | 0,16 | 2 | 6,47 | 0,31 | Non significativo |
Lanius collurio | 3,24 | 3 | 9,71 | 0,16 | 2 | 6,47 | 0,31 | Non significativo |
Lepus europaeus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,65 | 2 | 5,16 | 1,30 | Non significativo |
Lepus timidus | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,65 | 2 | 4,83 | 1,31 | Non significativo |
Loxia curvirostra | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,65 | 2 | 3,41 | 1,31 | Non significativo |
Lullula arborea | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,65 | 2 | 5,16 | 1,31 | Non significativo |
Luscinia megarhynchos | 3,00 | 3 | 9,00 | 0,65 | 2 | 6,00 | 1,31 | Non significativo |
Lynx lynx | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,65 | 2 | 7,10 | 1,31 | Non significativo |
Marmota marmota | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,72 | 2 | 4,83 | 1,44 | Non significativo |
Xxxxxx foina | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,72 | 2 | 5,16 | 1,45 | Non significativo |
Martes martes | 3,00 | 3 | 9,00 | 0,16 | 2 | 6,00 | 0,31 | Non significativo |
Melanocorypha calandra | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,16 | 2 | 3,41 | 0,32 | Non significativo |
Meles meles | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,16 | 2 | 5,16 | 0,32 | Non significativo |
Microtus agrestis | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,16 | 2 | 2,00 | 0,32 | Non significativo |
Microtus arvalis | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,68 | 2 | 2,00 | 1,36 | Non significativo |
Microtus multiplex | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,27 | Non significativo |
Microtus savii | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,71 | 2 | 2,00 | 1,41 | Non significativo |
Microtus subterraneus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,71 | 2 | 2,00 | 1,41 | Non significativo |
Milvus migrans | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,81 | 2 | 7,10 | 1,62 | Non significativo |
Miniopterus schreibersi | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,27 | Non significativo |
Monticola saxatilis | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,66 | 2 | 3,41 | 1,33 | Non significativo |
Monticola solitarius | 1,71 | 3 | 5,12 | 1,28 | 2 | 3,41 | 2,55 | Non significativo |
Montifringilla nivalis | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,16 | 2 | 3,41 | 0,33 | Non significativo |
Motacilla alba | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,72 | 2 | 3,41 | 1,44 | Non significativo |
Motacilla cinerea | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,16 | 2 | 3,41 | 0,33 | Non significativo |
Mus domesticus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,16 | 2 | 2,00 | 0,33 | Non significativo |
Muscardinus avellanarius | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,16 | 2 | 5,16 | 0,33 | Non significativo |
Muscicapa striata | 1,71 | 3 | 5,12 | 1,36 | 2 | 3,41 | 2,71 | Non significativo |
Mustela erminea | 2,58 | 3 | 7,74 | 1,36 | 2 | 5,16 | 2,71 | Non significativo |
Mustela nivalis | 2,58 | 3 | 7,74 | 1,36 | 2 | 5,16 | 2,71 | Non significativo |
Mustela putorius | 3,00 | 3 | 9,00 | 1,36 | 2 | 6,00 | 2,71 | Non significativo |
Myotis bechsteini | 2,00 | 3 | 6,00 | 1,36 | 2 | 4,00 | 2,71 | Non significativo |
Myotis blythi | 2,00 | 3 | 6,00 | 1,36 | 2 | 4,00 | 2,71 | Non significativo |
Myotis brandti | 2,00 | 3 | 6,00 | 1,36 | 2 | 4,00 | 2,71 | Non significativo |
Myotis daubentoni | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Myotis emarginatus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Myotis myotis | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Myotis mystacinus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Myotis nattereri | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Natrix natrix | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,26 | Non significativo |
Natrix tessellata | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,26 | Non significativo |
Neomys anomalus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,26 | Non significativo |
Neomys fodiens | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,26 | Non significativo |
Nucifraga caryocatactes | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Nyctalus lasiopterus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,13 | 2 | 3,41 | 0,27 | Non significativo |
Nyctalus leisleri | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,27 | Non significativo |
Nyctalus noctula | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,27 | Non significativo |
Oenanthe oenanthe | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,27 | Non significativo |
Oriolus oriolus | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,27 | Non significativo |
Oryctolagus cuniculus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,27 | Non significativo |
Otus scops | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,13 | 2 | 5,16 | 0,27 | Non significativo |
Ovis orientalis | 3,24 | 3 | 9,71 | 0,13 | 2 | 6,47 | 0,27 | Non significativo |
Parus ater | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,13 | 2 | 4,83 | 0,27 | Non significativo |
Parus caeruleus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,13 | 2 | 2,00 | 0,27 | Non significativo |
Parus cristatus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,27 | Non significativo |
Parus major | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,16 | 2 | 3,41 | 0,32 | Non significativo |
Parus montanus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,66 | 2 | 4,00 | 1,33 | Non significativo |
Parus palustris | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,66 | 2 | 3,41 | 1,33 | Non significativo |
Passer domesticus | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,66 | 2 | 3,41 | 1,33 | Non significativo |
Passer italiae | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,66 | 2 | 4,00 | 1,33 | Non significativo |
Passer montanus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,66 | 2 | 2,00 | 1,33 | Non significativo |
Perdix perdix | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,67 | 2 | 3,41 | 1,33 | Non significativo |
Pernis apivorus | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,16 | 2 | 5,16 | 0,32 | Non significativo |
Phasianus colchicus | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,16 | 2 | 2,00 | 0,32 | Non significativo |
Phoenicurus ochruros | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,16 | 2 | 4,00 | 0,32 | Non significativo |
Phoenicurus phoenicurus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,16 | 2 | 4,00 | 0,32 | Non significativo |
Phylloscopus xxxxxxx | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,16 | 2 | 3,41 | 0,32 | Non significativo |
Phylloscopus collybita | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,16 | 2 | 5,16 | 0,32 | Non significativo |
Phylloscopus sibilatrix | 2,41 | 3 | 7,24 | 0,16 | 2 | 4,83 | 0,32 | Non significativo |
Pica pica | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,16 | 2 | 2,00 | 0,32 | Non significativo |
Picoides leucotos | 1,71 | 3 | 5,12 | 0,20 | 2 | 3,41 | 0,40 | Non significativo |
Picoides major | 2,58 | 3 | 7,74 | 1,08 | 2 | 5,16 | 2,15 | Non significativo |
Picoides minor | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,13 | 2 | 4,00 | 0,27 | Non significativo |
Picoides tridactylus | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,14 | 2 | 7,10 | 0,27 | Non significativo |
Picus canus | 3,55 | 3 | 10,65 | 0,72 | 2 | 7,10 | 1,44 | Non significativo |
Picus viridis | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,72 | 2 | 4,00 | 1,44 | Non significativo |
Pipistrellus kuhli | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,72 | 2 | 5,16 | 1,44 | Non significativo |
Pipistrellus nathusii | 2,58 | 3 | 7,74 | 0,81 | 2 | 5,16 | 1,62 | Non significativo |
Pipistrellus pipistrellus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,16 | 2 | 4,00 | 0,32 | Non significativo |
Plecotus auritus | 2,00 | 3 | 6,00 | 0,16 | 2 | 4,00 | 0,33 | Non significativo |
Podarcis muralis | 1,00 | 3 | 3,00 | 0,16 | 2 | 2,00 | 0,33 |