PATTO DI COLLABORAZIONE ORDINARIO TRA CITTADINI E AMMINISTRAZIONE PER LA CURA, LA RIGENERAZIONE E LA GESTIONE IN FORMA CONDIVISA DEI BENI COMUNI URBANI
PATTO DI COLLABORAZIONE ORDINARIO TRA CITTADINI E AMMINISTRAZIONE PER LA CURA, LA RIGENERAZIONE E LA GESTIONE IN FORMA CONDIVISA DEI BENI COMUNI URBANI
PATTO PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO CDD VIA XXXXX
TRA
Il COMUNE DI MONZA (C.F.02030880153), con sede in Piazza Trento e Trieste, di seguito denominato Comune, rappresentato ai fini del presente atto, dalla Dirigente Xxxxx Xxxxxxxx nata il 18.08.1964 C.F. NGRLCU64M58617M
E
Il signor nato a il CF , la signora
nata a il CF , il sig. Xxxxxxx Xxxxxxxxx nato ad Agrate Brianza il 10.08.1954 CF MSSDNL54M10A087P e la signora nata a il
CF , in qualità di Rappresentanti del Gruppo Informale “I SILVANI”, di seguito denominati Proponenti
PREMESSO CHE
1. l’art. 118, comma 4 della Costituzione, nel riconoscere il principio di sussidiarietà orizzontale, affida ai soggetti che costituiscono la Repubblica il compito di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale;
2. il vigente Statuto Comunale agli articoli 5, 6, 9 e 94 sancisce il valore della partecipazione popolare dei cittadini e delle libere associazioni e che l’Amministrazione locale promuove e favorisce ogni tipo o forma di collaborazione che meglio consenta di perseguire le sue finalità;
3. il Comune di Monza ha altresì approvato il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la rigenerazione e la gestione condivisa dei beni comuni urbani” con delibera n° 15 del 21 marzo 2016;
4. Il Servizio Giovani, Pari Opportunità, Conciliazione, Centri Civici, Volontariato, ha verificato il contenuto della proposta progettuale, e ne ha valutato l’idoneità rispetto allo strumento dei patti di collaborazione; ha altresì individuato il dirigente responsabile del confronto e della collaborazione del patto di collaborazione nella figura della dottoressa Xxxxx Xxxxxxxx, quale dirigente del Settore Servizi Sociali.
5. il Settore Servizi Sociali ha valutato positivamente la proposta dei Soggetti Proponenti dichiarandone la fattibilità e l’opportunità di sostenerla e promuoverla anche in un’ottica di promozione, integrazione, inclusività e apertura;
6. gli Assessori competenti, ovvero l’Assessore alla Partecipazione, Xxxxxx Xxxxxxxxx e l’Assessore alle Politiche Sociali Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx hanno espresso parere favorevole in merito attività di socializzazione a favore di persone con disabilità, ad esso connesse.
SI DEFINISCE QUANTO SEGUE
1. OGGETTO DEL PATTO DI COLLABORAZIONE
Il presente Patto di Collaborazione definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune e i Proponenti per la realizzazione delle attività e degli interventi concordati in fase di co-progettazione.
I Proponenti intendono svolgere attività di socializzazione a favore di persone con disabilità frequentanti il CDD di via Xxxxx.
In particolare l’azione di cura, rigenerazione e gestione in forma condivisa dei beni comuni si realizza attraverso la collaborazione in attività educative di gruppo con persone con disabilità condotte da educatori professionali che operano all’interno del CDD di via Xxxxx.
2. OBIETTIVI DELL’INTERVENTO/PROGETTO
Il presente Patto di Collaborazione definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune e i proponenti per la realizzazione delle attività e degli interventi concordati in fase di co-progettazione, come da proposta per la cura e la rigenerazione di beni comuni allegata, quale parte integrante del presente atto.
Gli obiettivi generali del progetto sono: favorire l’inclusione sociale di persone con disabilità e incrementare l’apertura del CDD verso l’esterno.
Gli obiettivi si potranno concretizzare attraverso le seguenti azioni:
- attività di collaborazione con gli educatori professionali del CDD di via Xxxxx che si svolgeranno durante l’anno solare con accessi settimanali da parte di ogni Proponente;
- attività educative di gruppo con persone con disabilità condotte dagli educatori professionali che operano nel CDD di xxx Xxxxx;
- supporto agli operari del CDD di via Xxxxx in piccole mansioni quotidiane.
3. MODALITÀ DI COLLABORAZIONE
Il presente Patto di Collaborazione definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune e i proponenti per la realizzazione delle attività e degli interventi concordati in fase di co-progettazione, come da proposta per la cura e la rigenerazione di beni comuni allegata, quale parte integrante del presente atto.
Le parti si impegnano a:
- operare in uno spirito di leale collaborazione per la migliore realizzazione delle attività;
- conformare la propria attività ai principi della sussidiarietà, efficienza, economicità, trasparenza e sicurezza;
- ispirare le proprie relazioni ai principi di fiducia reciproca, responsabilità, sostenibilità, proporzionalità, piena e tempestiva circolarità delle informazioni, valorizzando il pregio della partecipazione. In particolare le parti si impegnano a scambiarsi tutte le informazioni utili per il proficuo svolgimento delle attività anche mediante il coinvolgimento di altri Settori e Servizi interni ed esterni all’Amministrazione Comunale;
- svolgere le attività indicate al punto 1 del presente documento nel rispetto dei principi del Regolamento sui Beni Comuni.
I Proponenti si impegnano a:
- individuare il referente del Patto e comunicare all’Amministrazione i nominativi delle persone coinvolte nelle attività proposte;
- comunicare all’Amministrazione i dati anagrafici (nome, cognome, luogo/data di nascita e codice fiscale) delle persone coinvolte nelle attività proposte e non firmatarie del patto, nonché di eventuali nuovi aderenti;
- perseguire gli obiettivi di cui all’art. 2 del presente patto, svolgendo le proprie attività con continuità, indicativamente con un accesso settimanale da parte di ogni Proponente (concordando la presenza con la Responsabile del CDD di via Xxxxx), sino allo scadere del presente Patto di Collaborazione o alla risoluzione anticipata dello stesso;
- segnalare ai soggetti competenti eventuali situazioni di pericolo per l’incolumità pubblica;
- vigilare sul rispetto puntuale degli obblighi previsti dal presente Patto di Collaborazione da parte dei propri membri;
- attuare le attività previste concordandole con l’Amministrazione e seguendo le indicazioni del presente Patto di Collaborazione;
- assicurare la funzione collettiva dello spazio assegnato per le attività previste dal Patto;
- predisporre a cadenza annuale un report sulle attività riferito agli obiettivi del punto 2 del presente Patto, da far pervenire al Servizio Giovani, Pari Opportunità Centri Civici, Volontariato, nell’oggetto del Patto di Collaborazione e a rendersi disponibile ad un colloquio annuale di monitoraggio;
- utilizzare il layout grafico del volantino fatto pervenire dal Servizio Giovani, Pari Opportunità Centri Civici, Volontariato, per pubblicizzare le iniziative aderenti al patto di collaborazione;
- A fronte dell’emergenza sanitaria in atto causata da Covid-19 le attività di cui al punto 2 dovranno essere attuate tramite l'utilizzo dei DPI e mantenendo il distanziamento sociale prescritti dalle normative in vigore, laddove non sia possibile realizzarle con modalità da remoto
Il Comune si impegna a:
- affiancare e supportare i Proponenti nelle attività previste dal patto attraverso la costante collaborazione con il Settore Servizi Sociali ed il Servizio Giovani, Pari Opportunità, Conciliazione, Centri Civici, Volontariato, nell’oggetto del Patto di Collaborazione;
- promuovere pubblicizzare, nelle forme ritenute più opportune, un’adeguata informazione alla cittadinanza sull’attività svolte dai Proponenti nell’ambito della collaborazione e, più in generale, sui contenuti e sulle finalità del progetto;
- fornire ai Proponenti e ai cittadini che aderiscono al patto, di cui sono stati trasmessi all’amministrazione comunale i nominativi con rispettivi dati anagrafici, copertura assicurativa relativa agli infortuni e alla responsabilità civile derivanti dallo svolgimento delle attività concernenti il presente patto;
- effettuare con cadenza annuale il monitoraggio dell’andamento del patto di collaborazione con particolare riferimento agli indicatori dei risultati attesi;
- fornire il layout grafico del volantino per pubblicizzare le iniziative aderenti al patto di collaborazione tramite il Servizio Giovani, Pari Opportunità Centri Civici, Volontariato.
4. DURATA DELLA COLLABORAZIONE E CAUSE DI SUA ANTICIPATA RISOLUZIONE
Il presente Patto di Collaborazione ha validità di tre anni a partire dalla data di stipulazione del medesimo. Alla scadenza, previa verifica degli obiettivi e dei risultati raggiunti, le parti possono convenire ad una prosecuzione, non tacitamente rinnovabile.
Alla scadenza, previa verifica degli obiettivi e dei risultati raggiunti, le parti possono convenire ad una prosecuzione, non tacitamente rinnovabile.
Il Patto si estingue in caso di rinuncia dell'assegnatari o gravi impedimenti che determinino l'impossibilità di effettuare le azioni sopra descritte, o nel caso in cui l'Amministrazione Comunale decida di gestire diversamente lo spazio in oggetto dandone, in questo caso, comunicazione con 180 giorni di preavviso.
Nel caso di inadempienza agli impegni presi o di grave negligenza, l'Amministrazione Comunale può comunicare ai soggetti assegnatari la decadenza dell'assegnazione ed eventualmente rivalersi per i danni procurati esclusivamente dai soggetti stessi a causa dell'incuria.
5. MODALITÀ DI AZIONE
L’elenco degli aderenti al patto è comunicato all’ Amministrazione Comunale.
Il coordinamento dell’iniziativa è affidato ai firmatari del patto, che collaboreranno con l’Amministrazione alla cura e gestione in forma condivisa del bene.
6. RENDICONTAZIONE E MONITORAGGIO
I Proponenti si impegnano a fornire al Comune a cadenza annuale, e comunque a conclusione del Patto di Collaborazione una relazione sull’andamento dell’attività. Si rendono inoltre disponibili ad effettuare un colloquio di monitoraggio annuale con l’unità organizzativa del Servizio Partecipazione, Pari Opportunità, Giovani, Centri Civici e Volontariato.
Il Comune si adopera per consentire un’efficace diffusione della documentazione riguardante i patti sottoscritti e dei risultati della valutazione, mettendo gli elaborati a disposizione di tutta la cittadinanza attraverso la pagina dell’amministrazione (sito istituzionale), l’organizzazione di conferenze stampa, convegni, eventi dedicati e ogni altra forma di comunicazione e diffusione dei risultati.
L’affiancamento del personale comunale nei confronti dei cittadini e la vigilanza sull’andamento della collaborazione è esercitata a cura del Dirigente o funzionario responsabile dei rapporti con i Proponenti.
7. FORME DI SOSTEGNO
Le forme di sostegno messe a disposizione dall’Amministrazione Comunale sono costituite dalle esenzioni e dalle collaborazioni definite all’art. 3 del presente Patto.
7. RESPONSABILITA’ E SICUREZZA E VIGILANZA
I cittadini attivi che collaborano con l’amministrazione alla cura, rigenerazione e gestione in forma condivisa di beni comuni urbani sono coperti da assicurazione comunale per infortuni e per eventuali danni cagionati a persone o cose nell’esercizio delle attività previste dai Patti di Collaborazione, ad eccezione dei limiti previsti per legge.
L'Amministrazione agirà la copertura assicurativa relativa all’infortunio e alla responsabilità civile, nei limiti di legge nell’ambito delle attività oggetto del patto di collaborazione
Il Comune di Monza resta escluso da ogni responsabilità penale verso terzi derivante dagli eventuali danni cagionati, per colpa o dolo, a persone o cose, dai cittadini nell’esercizio delle attività previste dai patti di collaborazione.
I cittadini attivi che collaborano con l’amministrazione alla cura e gestione in forma condivisa di beni comuni urbani assumono, ai sensi dell’art. 2051 del Codice Civile, la qualità di custodi dei beni stessi durante lo svolgimento delle attività concordate nel Patto di Collaborazione, tenendo sollevata ed indenne l’amministrazione comunale da qualsiasi pretesa al riguardo, anche con riferimento alle disposizioni in materia di prevenzione dei rischi.
I firmatari non sono ritenuti responsabili dei danni di vandalismo o utilizzo improprio effettuato da altre persone /terzi.
Qualora insorgano controversie tra le parti del patto di collaborazione o tra queste ed eventuali terzi può essere esperito un tentativo di conciliazione avanti ad un Comitato composto da tre membri, di cui uno designato dai cittadini attivi, uno dall’amministrazione ed uno di comune accordo oppure, in caso di controversie riguardanti terzi soggetti, da parte di questi ultimi. Il Comitato di conciliazione, entro trenta giorni dall’istanza, sottopone alle parti una proposta di conciliazione, di carattere non vincolante.
9. TRATTAMENTO DATI
Informativa privacy ai sensi del Regolamento 679/2016/UE
Il Data Protection Officer/Responsabile della Protezione dei dati individuato dall'ente è il seguente soggetto: DPO: LTA srl – p.iva 14243311009 – Xxx xxxxx Xxxxxxxxxxxxx, 00 – 00000 Xxxx – nominativo DPO Xxxxxxxx Xxxxx.
Xxxxx, approvato e sottoscritto. Monza
I Proponenti Referenti del Gruppo Informale I Silvani
i
Xxxxxxx Xxxxxxxxx
La Dirigente del Settore Servizi Sociali L’Assessore alle Politiche Sociali
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx
L’Assessore alla Partecipazione Xxxxxx Xxxxxxxxx
Il Sindaco Xxxxx Xxxxxx