PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
Repubblica Italiana |
CONVITTO NAZIONALE “X. XXXXXXX” CATANIA |
Scuole Interne Statali: Scuola Primaria - Scuola Secondaria di I Grado Liceo Classico Europeo Xxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX, 00 - 00000 - Xxxxxxx – Tel.: 000-0000000 e-mail: xxxx00000x@xxxxxxxxxx.xx pec: xxxx00000x@xxx.xxxxxxxxxx.xx |
PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA
ANNI SCOLASTICI 2022/2023 – 2023/2024 – 2024/2025
Il PTOF è stato elaborato dal collegio dei docenti nella seduta del 20/12/2021 sulla base dell’atto di indirizzo del dirigente prot. 20678 del 07/12/2021 ed è stato approvato dal Commissione Straordinario per le Scuole nella seduta del 29/11/2021 con delibera n. 66.
SOMMARIO
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO NAZIONALE “X. XXXXXXX” DI CATANIA | |
VISION | 6 |
PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV | 8 |
PIANO DELL’INCLUSIONE PER PREVENIRE GLI SVANTAGGI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA |
Premessa e obiettivi di incremento dell’inclusività 9 Chi fa cosa: livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento. 9 Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive 12 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
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EDUCARE ALLA PARITÀ E AL RISPETTO DELLE DIFFERENZE
14
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17
17
Finalità 17 INSEGNAMENTI E QUADRO ORARIO 18 Scelte strategiche 18 Curriculo 19 Curricolo di Educazione civica 19 CRITERI per la valutazione periodica E Finale 31 Criteri per la valutazione periodica e finale degli apprendimenti 31 INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICULARE 34 Patto educativo di corresponsabilità (in base allʼart. 3 D.P.R. 235/2007)
34
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
37
Finalità 37 Quadro orario 37 Centralità dello studente attraverso il curricolo 39 Obiettivi minimi 39 CURRICOLO EDUCAZIONE CIVICA 45 Valutazione degli apprendimenti 61 Strumenti di verifica 61 Criteri di valutazione 61 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 62 Orientamento 63 Patto educativo di corresponsabilità
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Identità della scuola 68 QUADRO ORARIO SPERIMENTAZIONE 2020 71 I curricoli 72 Linee pedagogico-culturali 72 Obiettivi generali
74
Metodologie 74 La lezione e il Laboratorio culturale 74 Ruolo dei Docenti 75 Ruolo degli Educatori 75 Un nuovo punto di forza della sperimentazione: ESABAC 76 Modello educativo 77 Traguardi e obiettivi di processo 78 Orientamento 79 Curricolo di Educazione Civica 81 Valutazione degli apprendimenti 88 Criteri per l’attribuzione dei voti di profitto 90 Valutazione del comportamento 92 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
94
PCTO (PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO, EX ALTERNANZA SCUOLA- LAVORO)
94
Patto educativo di corresponsabilità
96
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ DI ISTITUTO PER EMERGENZA COVID-19 99
REGOLAMENTO ALUNNE ED ALUNNI SEMICONVITTRICI E SEMICONVITTORI 102
REGOLAMENTO D’ISTITUTO 106
PROTOCOLLO PER LA MOBILITÀ INTERNAZIONALE INDIVIDUALE STUDENTESCA 121
Introduzione e premesse legislative 122 Procedure per esperienze della durata di un anno 124
Procedure per esperienze di durata inferiore ad un anno scolastico 126
ALLEGATI 127
ORGANICO DELL’AUTONOMIA 137
PROGETTUALITÀ IN RELAZIONE ALLA FORMAZIONE DOCENTI E ATA 137
PIANO DI MIGLIORAMENTO 139
PRESENTAZIONE DELLE SCUOLE ANNESSE AL CONVITTO NAZIONALE “X. XXXXXXX” DI CATANIA
Questo documento è stato elaborato tenendo in considerazione:
• gli Orientamenti del MIUR per l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa dell’11 dicembre 2015 n. 2805;
• l’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, ai sensi della legge 107, 13 luglio 2015, art.1;
• le priorità individuate nel RAV;
• le Indicazioni Nazionali nota n. 3645 /1 marzo 2018.
Il Convitto Nazionale “Xxxxx Xxxxxxx” è una delle poche realtà scolastiche in Sicilia in cui, da tempi remoti, si realizza un progetto di continuità educativa e di variegata offerta formativa. Oggi sono ancora presenti il primo e il secondo ciclo di scuola: la Scuola Primaria, la Scuola Secondaria di Primo e di Secondo Grado, rappresentata dal Liceo Classico Europeo. Le scuole hanno la sede in un edificio che è considerato uno dei monumenti storico-artistici più importanti di Catania, inaugurato nel 1779. L’edificio è prospiciente via Xxxxxxxx Xxxxxxxx da un lato, via Teatro Massimo dall’altro.
L’identità culturale e progettuale delle Scuole presenti è rappresentata dal patrimonio di risorse, dal retaggio di tradizioni e dai processi di innovazione che le contraddistinguono.
Nel documento sono esplicitate le linee generali dell’azione didattico-formativa e le scelte di progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le Scuole del Convitto intendono attuare, in relazione ai bisogni formativi del bacino di utenza e alle esigenze del contesto.
Il Piano dell’Offerta Formativa è stato formulato sulla base degli indirizzi generali per le attività delle Scuole e dell’Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico, approvati dal Collegio dei Docenti. Esso esprime l’identità del Convitto, in costante cambiamento, quale antesignano della scuola dell’autonomia didattica e organizzativa.
La presenza del Convitto, fin dal 1 luglio del 1779 nel territorio catanese, ha costituito e costituisce un elemento trainante dell’innovazione culturale e didattica nella città. Sin dalle origini è stato fondamentale per il rafforzamento della cultura laica e statale, continuando la sua mission, valorizzando le risorse umane e le strategie didattiche che rendano realizzabili i traguardi formativi a vantaggio di tutta la comunità scolastica.
Oggi il Convitto rappresenta una scuola all’avanguardia che prevede un curricolo verticale, con un programma di studi completo e un’ampia e variegata offerta formativa.
La Scuola Primaria del Convitto è un punto di riferimento culturale fondamentale per l’antico quartiere della Civita. Essa è animata da docenti che programmano le attività didattico-educative in un clima di condivisione totale. Le classi della primaria diventano il contesto d’apprendimento e di sviluppo per eccellenza, valorizza le connotazioni positive con attività curricolari inclusive, stimolando gli alunni a comunicare e a partecipare alla realizzazione delle attività da protagonisti.
Attraverso le attività del primo ciclo, volte all’inclusione degli alunni svantaggiati e alla valorizzazione delle eccellenze, il Convitto è una delle poche scuole a Catania che, pur ricadendo in un territorio a rischio, raggiunge concretamente il successo scolastico.
La provenienza degli alunni della Scuola Secondaria di I grado e i loro bisogni formativi sono abbastanza eterogenei, sebbene anche in questo ordine di scuola l’utenza sia in parte legata al territorio della Civita. Pur trovandosi in un territorio a rischio educativo e di dispersione scolastica, la Secondaria di Primo Grado è una delle poche realtà di questo tipo che supera il disagio scolastico concretamente, attraverso la valorizzazione quotidiana degli alunni, considerati come risorse fondamentali e con potenzialità enormi per il progresso della società.
IL TERRITORIO E L’UTENZA
Il Liceo Classico Europeo del Convitto dal 1993, anno della sua istituzione, è l’unica scuola della Sicilia Orientale che, non tradendo la sua origine di Liceo Classico, consente lo studio approfondito di due lingue straniere con docenti madrelingua in orario curricolare.
Gli studenti conseguono un doppio diploma, quello italiano e il diploma Italo-Francese ESABAC, che consente agli alunni italiani e francesi di ottenere, mediante un unico esame, due diplomi contemporaneamente, risultato di un comune percorso bilingue e biculturale. Lo studio è programmato nella prospettiva di formare cittadini europei, qualificati per poter contribuire, con il lavoro effettuato all’interno di uno degli Stati dell’Unione Europea, al progresso della società.
Il processo di adeguamento ai bisogni dell’utenza ha determinato una diversificata offerta: per la Scuola Primaria l’orario delle lezioni può essere di 27 o 40 ore settimanali (con mensa interna e semiconvitto ), a scelta della famiglia.
La Secondaria di I Grado offre due opzioni, una sezione di alunni esterni con orario di 30 ore settimanali, e una sezione, con mensa e semiconvitto obbligatorio, con orario di 42 ore settimanali.
Il Liceo Classico Europeo è caratterizzato da un’organizzazione didattica a tempo pieno, permessa dalla realtà semiconvittuale obbligatoria (con servizio mensa interno) e dalla metodologia laboratoriale applicata a tutte le discipline. Nell’ambito dell’orario regolare delle lezioni, gli studenti vivono un tempo scuola suddiviso in lezioni frontali, laboratori culturali e ore di studio guidato, seguite dagli educatori- tutor, figura chiave per l’organizzazione del tempo studio e l'acquisizione di efficaci metodi di studio.
Per la natura specifica del progetto del Liceo Classico Europeo sono imprescindibili le attività di scambio culturale e di soggiorno all’estero.
Il tempo scuola del Liceo Classico Europeo prevede un orario di 38 ore settimanali al biennio, di 40 ore settimanali al triennio. La scansione oraria delle scuole annesse al Convitto si articola su cinque giorni settimanali.
Professionalità e responsabilità caratterizzano da sempre tutto il personale che opera in questo Istituto, consentendo di innalzare i livelli di istruzione e le competenze, contrastare le disuguaglianze socioculturali e territoriali e mettere in atto tutte le strategie che permettono di sanare le piaghe della dispersione scolastica e di valorizzare il merito e i talenti
LA SEDE E LE RISORSE STRUTTURALI
La sede dell’edificio che ospita il Convitto si trova nel cuore del centro storico di Catania. Questo favorisce la fruizione di un’utenza molto eterogenea, proveniente da tutte le zone di Catania e dalla provincia, data la vicinanza dell’istituzione alla stazione dei treni, degli autobus urbani ed extraurbani, al porto e alla stazione della metropolitana.
La Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I Grado hanno un’utenza che riflette le esigenze e i bisogni del contesto sociale, culturale ed economico del territorio della Civita e dei quartieri storici limitrofi. Tuttavia negli ultimi anni l’utenza si è allargata agli quartieri catanesi e dell’interland, grazie all’offerta del semiconvitto. L’utenza del Liceo Classico Europeo, data l’unicità della proposta formativa nella Sicilia Orientale, attira alunni provenienti anche da fuori provincia.
L’edificio che ospita il Convitto dal 1779 è l’antico Collegio dei Nobili, che preparava i giovani rampolli delle famiglie catanesi alla carriera giurisprudenziale e dirigenziale. Nel corso del tempo sono cambiati i destinatari, le discipline impartite e la loro metodologia, ma l’obiettivo primario è rimasto fedele al suo assunto, perché i giovani di oggi acquisiscono la consapevolezza di frequentare una scuola diversa dalle altre, nonostante la sua connotazione di scuola statale e pubblica aperta a tutti.
Pertanto, la rilevanza storico artistica dell’edificio condiziona la vita scolastica e tutte le attività che si svolgono quotidianamente.
La sede consta di:
• Ambienti per le attività formative:
− 1 laboratorio di fisica
− 1 laboratorio di chimica e scienze naturali
− 1 laboratorio di informatica
− postazioni informatiche mobili
− postazioni linguistiche mobili
− 1 biblioteca
− 1 aula magna storica
• Attrezzature multimediali:
− 80 tra pc e tablet
− 36 LIM
• Ambienti per le attività sportive:
− 1 palestra
− 1 cortile esterno
• Ambienti per le attività ricreative:
− 1 sala mensa
MISSION
Il Convitto è un’Istituzione altamente educativa che, attraverso le sue scuole, si occupa della formazione delle nuove generazioni, per assicurare loro il successo formativo, nell’accezione costituzionale di “pieno sviluppo della persona umana”, cioè di piena formazione della donna e dell’uomo.
Il Convitto, inoltre, è caratterizzato da un’originaria verticalizzazione delle scuole annesse, risultato non dell’accorpamento di scuole diverse, frutto di esigenze burocratiche, ma di una globale e permanente visione del processo educativo. I diversi progetti realizzati per gli alunni dei diversi segmenti della scuola sono pensati nell’ottica di una base progettuale unica.
In particolare il Liceo Classico Europeo è l’integrazione metodologica dei saperi, un arricchente travaso di continue esperienze e sperimentazioni didattiche e la trasversalità tra i tre ambiti umanistico, linguistico e scientifico.
VISION
La scuola mira all’arricchimento intellettuale e sociale delle studentesse e degli studenti, attraverso l’esperienza culturale, che si attua tramite lo studio, la ricerca e la rielaborazione delle competenze, conoscenze e vocazioni individuali. La condivisione e la collaborazione sono valori profondamente sentiti, perché praticati nelle frequenti iniziative collettive, che prevedono il coinvolgimento di tutti gli studenti.
PRIORITÀ DESUNTE DAL RAV
Per quanto riguarda i punti di forza, i docenti hanno risposto in modo affermativo agli item proposti:
- adeguano la didattica al contesto socioculturale degli alunni e del territorio;
- verificano la corrispondenza tra quanto programmato e quanto realizzato dagli alunni;
- utilizzano varie metodologie didattiche;
- usano diverse tecniche e strumenti di valutazione, coinvolgendo gli alunni nelle attività di valutazione, e usano descrittori di valutazione condivisi;
- hanno buoni rapporti con gli alunni e apportano modifiche alle attività didattiche, tenendo conto delle difficoltà e delle problematiche riscontrate;
- il clima instaurato con il Dirigente scolastico, con gli alunni e i genitori, nonché fra i docenti, è xxxxxx.
Gli alunni hanno risposto in modo affermativo alle proposte formative della scuola attraverso:
- la partecipazione attiva a progetti curriculari e no;
- la partecipazione a manifestazioni locali e competizioni;
- la partecipazione a seminari, attività teatrali, uscite culturali, visite di istruzione.
I punti di debolezza possono essere così sintetizzati:
1. variabilità tra le classi nei risultati delle prove Invalsi;
2. necessità di migliorare gli assi delle competenze trasversali, logico-cognitive, che attraverso l’area linguistica e matematica l’alunno deve assimilare (scuola di base);
3. necessità di assicurare livelli sempre più alti di competenza relativamente agli esiti dell’Educazione Civica;
4. necessità di una maggiore attenzione per coloro che hanno elevate predisposizioni intellettuali;
5. necessità di implementare la diffusione e condivisione di buone pratiche e di rafforzare il ricorso a pratiche didattiche innovative.
OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI
PIANO DELL’INCLUSIONE PER PREVENIRE GLI SVANTAGGI E LA DISPERSIONE SCOLASTICA
PREMESSA E OBIETTIVI DI INCREMENTO DELL’INCLUSIVITÀ
Coerentemente con i disposti della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, della circolare n.8 del 6 marzo 2013 e della nota del 22 novembre 2013, la scuola italiana è chiamata a ridefinire gli obiettivi, improntandoli al criterio dell'inclusione.
Si tratta di un cambiamento culturale realizzatosi attraverso approcci teorici e nuove prassi di lavoro educativo-didattiche. Ai presupposti della cultura dell’integrazione, già da anni attuata in Italia, si sono aggiunti nuovi concetti e criteri, fondamentali per la realizzazione di una vera cultura inclusiva. In riferimento al contesto scolastico, la realizzazione dell’inclusione passa attraverso la creazione di un ambiente inclusivo, attento alla valorizzazione delle differenze individuali, alla gestione della classe nella sua interezza, dove i bisogni degli uni e degli altri possano confrontarsi e integrarsi.
Il Consiglio di Classe diventa attore principale nell'attivazione di un'adeguata e personalizzata risposta attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla legge. La nozione di Bisogni Educativi Speciali (BES) utilizzata va intesa, dunque, nell’ottica della scuola inclusiva e non implica alcuna forma di categorizzazione; semmai mette in evidenza la necessità della personalizzazione e dell’insegnare come ciascuno è in grado di apprendere, usando i propri talenti.
Coerentemente con i numerosi pronunciamenti dell’Unesco e dell’UE ma anche con la Costituzione (articoli 3 e 34) e la normativa che disciplina l’autonomia scolastica (DPR 275 del 1999), l’obiettivo è che tutti gli alunni raggiungano il massimo livello di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe: tutte le differenze, non solo quelle più visibili e marcate dell’alunno con un deficit o con un disturbo specifico. Il coordinatore del Gruppo Lavoro Inclusione cura la trasversalità con gli altri dipartimenti per quanto concerne l’opera di sensibilizzazione ed integrazione globale degli alunni con bisogni educativi speciali, al fine di rendere la stessa più efficace.
CHI FA COSA: LIVELLI DI RESPONSABILITÀ NELLE PRATICHE DI INTERVENTO.
Al fine di incrementare i livelli d’inclusività si predispone un protocollo di accoglienza di tutti gli alunni con BES, e in particolare:
− Nel caso di alunni con disabilità (Legge 104/92), l’istituto li accoglie organizzando le attività didattiche ed educative attraverso il supporto dei docenti specializzati, degli assistenti per l’autonomia e la comunicazione, di tutto il personale docente ed educativo e del personale Ata. Si redige un PEI (Piano educativo individualizzato) che, a seconda della tipologia di disabilità, sarà articolato in obiettivi più o meno allineati con quelli istituzionali.
− Nel caso di alunni con DSA (Legge 170, 8 ottobre 2010; D.M. 12 luglio 2011 e linee guida allegate) occorre distinguere: per gli alunni già certificati, viene applicato il protocollo in vigore nell’Istituto che prevede la redazione di un PDP (Piano Didattico Personalizzato), anche in collaborazione con gli specialisti che seguono l’alunno (logopedisti, psicologi, neuropsichiatri), da monitorare nel corso dell’anno scolastico.
− Nel caso di alunni con altri disturbi evolutivi specifici, e precisamente deficit del linguaggio; deficit delle abilità non verbali; deficit nella coordinazione motoria; deficit dell’attenzione e iperattività (in forma grave, tale da compromettere il percorso scolastico); funzionamento
cognitivo limite; disturbo dello spettro autistico lieve (qualora non previsto dalla legge 104) ecc., se in possesso di documentazione clinica, si procederà alla redazione di un PDP. Qualora la certificazione clinica o la diagnosi non sia stata presentata, il Consiglio di classe dovrà motivare opportunamente le decisioni assunte, sulla base di considerazioni pedagogiche e didattiche.
− Nel caso di alunni con svantaggio socioeconomico e culturale, la loro individuazione avverrà sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali, oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche, e gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio.
− Nel caso di alunni con svantaggio linguistico e culturale, sarà cura dei Consigli di classe individuarli sulla base di prove in ingresso ed indirizzarli a specifiche attività organizzate nell’Istituto, che ne favoriscano l’inclusione.
− Come prevede la Direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 “Ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare BES per motivi fisici, biologici, fisiologici, psicologici, sociali. In tali casi il CdC deve attivare un'adeguata e personalizzata risposta definitiva o transitoria attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla legge (PDP ed eventuali misure compensative e/o dispensative: p.e. nel caso di alunni di lingua diversa dall'Italiano)”. Tenuto conto di ciò, in tutti i casi in cui non sia presente una certificazione clinica, i Consigli di classe potranno anche avvalersi di una scheda di rilevazione dei Bisogni Educativi Speciali, la quale costituisce il punto di partenza nella presa in carico da parte della scuola dell’alunno con BES. Essa viene redatta dal Consiglio di Classe con il supporto del Gruppo di Lavoro per l’Inclusione.
L’inclusione di alunni con BES comporta quindi l’istituzione di una rete di collaborazione tra più soggetti, e precisamente:
• La scuola, con la seguente organizzazione:
1) Il Rettore-Dirigente Scolastico
- mette a disposizione dei Docenti e del Personale educativo strumenti di conoscenza normativa e psicopedagogica anche attraverso percorsi di formazione specifica;
- pianifica le modalità di organizzazione nelle Scuole interne, promuovendo azioni di continuità tra i diversi ordini (Primaria, Secondaria di I grado, Secondaria di II grado);
- delega al referente d’Istituto per l’Inclusione e al Gruppo di Lavoro per l’inclusione (di seguito GLI) le azioni da porre in essere.
- firma i PDP.
2) Il GLI predispone:
- aggiornamento normativo;
- aggiornamento psicopedagogico;
- rapporti con il territorio ed enti esterni, compresi MIUR, USR, CTS e CTI;
- progettazione e partecipazione a bandi;
- monitoraggio interno dei percorsi individualizzati, attraverso la sinergia con i Cdc.
3) Il Collegio dei Docenti discute e delibera il Piano Annuale per l'Inclusione.
4) Il GLI predispone e monitora i processi delle Scuole interne e del Convitto per il raggiungimento degli obiettivi relativi all’inclusione, individuati e approvati all'inizio di ogni anno scolastico.
5) Il referente d’Istituto e/o altri membri del GLI mantengono rapporti costanti con i Coordinatori (responsabili della documentazione da consegnare al Rettore-Dirigente scolastico) e i Consigli di classe, coadiuvando il Dirigente.
6) Il referente d’Istituto e/o altri membri del GLI mantengono costanti rapporti con le famiglie, sensibilizzandole a farsi carico dei problemi emersi, elaborando un progetto educativo condiviso e invitandole a farsi aiutare, attraverso l’accesso ai servizi o altre risorse del territorio.
7) I docenti progettano l'intervento didattico partendo dall'osservazione ed analisi della situazione dell'alunno, orientandosi verso percorsi di apprendimento individualizzato e sull'utilizzo di metodologie legate al cooperative learning. Agiscono sinergicamente con gli educatori nel processo di costruzione della relazione con gli alunni, scegliendo le metodologie e gli strumenti compensativi e dispensativi più idonei.
8) Il personale educativo opera in maniera flessibile, al fine di accrescere le prassi inclusive, interagendo con i docenti. Il personale educativo supporta il docente nelle fasi di osservazione ed analisi. Partecipa, inoltre, alla realizzazione di una didattica individualizzata, poiché interviene nei laboratori, nello svolgimento dei compiti assegnati e nelle azioni mirate di consolidamento e recupero. Gli educatori offrono un contributo determinante nello sviluppo delle competenze relazionali dell’alunno, poiché sono presenti tanto durante l’attività scolastica, quanto durante i momenti di intervallo e le attività extracurricolari. Il loro ruolo richiede che sia costantemente curata la comunicazione con le famiglie degli alunni, soprattutto degli alunni con BES, e l’aggiornamento relativo alle misure che gli specialisti hanno previsto per tali alunni.
In sintesi, al fine di favorire il processo di inclusione, docenti ed educatori collaborano nella:
- Rilevazione degli alunni con BES;
- Progettazione dell’intervento educativo e didattico;
- Messa in pratica dell’intervento;
- Documentazione del percorso;
- Valutazione del percorso.
Nel compiere le suddette tappe, a seguito della rilevazione di BES (certificati o meno), i docenti e gli educatori si attengono alle procedure dettate dal GLI.
9) La segreteria didattica segue il protocollo di acquisizione e archiviazione dei dati degli alunni, nella figura dell’assistente amministrativo individuato.
10) Il personale ATA coadiuva l’azione dei docenti e degli educatori.
• La ASL e le strutture sanitarie pubbliche (e, nelle more, private) che:
- si occupano, su richiesta dei genitori, degli alunni con disabilità, con problemi di sviluppo, globali e specifici, comportamentali, emozionali, con disturbi psicopatologici attraverso funzioni di valutazione e di presa in carico;
- redigono, sulla base della valutazione, certificazioni cliniche ed elaborano i profili di funzionamento previsti entro i tempi consentiti;
- rispondono agli adempimenti previsti dalla legislazione vigente in merito alla disabilità e all’inclusione scolastica;
- forniscono, nei limiti consentiti e con le modalità concordate, la consulenza ai docenti degli alunni segnalati, sulla base dei risultati della valutazione;
- elaborano la modulistica aggiornata alla legislazione vigente per le diverse tipologie di disturbi con incluse, laddove possibile, orientamento e/o linee guida all’intervento;
- forniscono supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere in assenza della collaborazione della famiglia.
• Il Servizio Sociale che:
- riceve la segnalazione da parte della scuola e si rende disponibile a incontrare la famiglia, a scuola o presso la sede del servizio;
- su richiesta della famiglia, valuta la possibilità e la fattibilità dell'attivazione di tutti gli strumenti a sostegno della genitorialità disponibili, in continuo coordinamento con la scuola;
- qualora sia intervenuta una diagnosi di disabilità, su richiesta della famiglia, attiva la procedura per l’eventuale assegnazione di AEC;
- qualora la famiglia dimostri una particolare resistenza o emergano elementi che possano far supporre l’esistenza di fatti di rilevanza giudiziaria, attiva autonomamente o su segnalazione della scuola le procedure previste.
• La Famiglia, accompagnata a farsi carico della situazione emersa, eventualmente sottoscrive un contratto formativo personalizzato nella forma del PDP e inizia un percorso condiviso che può anche prevedere l’accesso ai servizi (ASL, servizi sociali o altro).
ADOZIONE DI STRATEGIE DI VALUTAZIONE COERENTI CON PRASSI INCLUSIVE
1) Il Collegio dei Docenti, articolato nei Dipartimenti disciplinari e nei gruppi interclasse, predispone un curricolo in cui saranno evidenziati le competenze, gli obiettivi minimi di apprendimento e le relative griglie di valutazione.
2) Il Collegio dei Docenti, articolato nei Dipartimenti disciplinari e nei Gruppi interclasse, adotta strategie che favoriscano la continuità all’interno dell’Istituto.
3) Il Consiglio di Classe monitora costantemente gli alunni in modo da:
- pianificare qualsiasi azione in funzione del successo formativo e della massima inclusione possibile;
- comprendere lo stile di apprendimento e i canali privilegiati di acquisizione delle informazioni;
- attivare fin dall'inizio dell'anno le azioni di sostegno, recupero e riallineamento adeguate, in accordo con la famiglia e con la componente educativa del Convitto, per quanto riguarda gli alunni semiconvittori.
4) Il Consiglio di Classe, in funzione dello stile di apprendimento degli alunni, individua ed esplicita i criteri di valutazione personalizzati e redige l’eventuale PDP.
5) I Dipartimenti elaborano test d’ingresso e strumenti di valutazione iniziale delle classi prime, per l’individuazione tempestiva di criticità, anche ai fini della predisposizione dell’eventuale successivo PDP.
ORGANIZZAZIONE DEI DIVERSI TIPI DI SOSTEGNO PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA
Ferma restando l’attuale organizzazione, si intende aumentare flessibilità e trasversalità nell'organizzazione della didattica e dello studio guidato all'interno della classe.
In particolare, si prevede
− la valorizzazione:
1) della co-presenza docente/educatore per la realizzazione di una didattica personalizzata o per piccoli gruppi;
2) dello studio guidato, utilizzando le competenze specifiche del personale educativo e promuovendo la prassi per classi aperte e piccoli gruppi;
3) della didattica laboratoriale (già curricolare al Liceo Classico Europeo);
− la promozione:
1) di prassi di peer-education;
2) dell’uso del digitale e dell'informatizzazione come strumenti per facilitare e rinforzare l’apprendimento;
3) dello sportello psicologico della ASL all’interno del Convitto, per problematiche varie, rivolto ad alunni con Bisogni Educativi Speciali e Disturbi di Apprendimento, docenti, educatori e famiglie;
4) dello sportello d’ascolto attivato dal GLI con cadenza settimanale.
EDUCARE ALLA PARITÀ E AL RISPETTO DELLE DIFFERENZE
In riferimento al comma 16 dell’art.1 della legge 107 del 13 luglio 2015, secondo il quale “il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei princìpi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori”, l’Istituzione Scolastica del Convitto Nazionale “X. Xxxxxxx” prevede la realizzazione di tale obiettivo prioritario di apprendimento trasversale alle scuole annesse al Convitto.
Si intende educare alla parità e al rispetto delle differenze, in particolare per superare gli stereotipi che riguardano il ruolo di genere, a partire da uno studio analitico e critico della lingua, in cui il maschile si è assunto la significazione dell’universale, e dall’analisi critica dei media, che sovente restituiscono un’immagine passiva e subalterna della donna, a volte ridotta al rango di oggetto; si definiranno, quindi, i processi di costruzione dell’identità di genere e si guideranno i discenti ad un’accurata reinterpretazione dei processi storici che metta in luce il ruolo e la funzione delle donne, superando quelle ricostruzioni parziali che finora hanno escluso il punto di vista femminile.
Superare gli stereotipi che riguardano il ruolo sociale delle donne e degli uomini, attraverso l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa e didattica, consentirà ai discenti di acquisire piena consapevolezza del significato dell’essere donne e uomini, ragazze e ragazzi, bambine e bambini, nel rispetto dell’identità di genere, culturale, religiosa, dell’orientamento sessuale, delle opinioni e dello status sociale ed economico, per la prevenzione della discriminazione di genere.
Tale approccio educativo e didattico richiede l’informazione e il supporto dei genitori. Il sostegno dei genitori è vitale e necessario per la promozione dell’uguaglianza di genere nella scuola; l’uguaglianza di genere viene rinforzata dal coinvolgimento dei genitori nell’attività generale della scuola, dalla loro partecipazione a specifici progetti sul genere e dal contributo ad una cultura scolastica più orientata all’equità (gruppi di discussione, opuscoli).
Il concetto di pari opportunità nell’educazione si deve incentrare in primo luogo sulla parità di trattamento e quindi su pratiche non discriminatorie. L’azione comprende iniziative e progetti mirati a rimuovere i pregiudizi sulle donne, sulle persone più deboli.
“L’uguaglianza di genere, l’uguaglianza fra uomini e donne, comporta l’idea che tutti gli esseri umani, sia uomini che donne, sono liberi di sviluppare le proprie capacità individuali e di fare scelte senza limiti imposti da stereotipi, ruoli rigidi e pregiudizi. Parità di genere significa equità di trattamento per uomini e donne, in conformità con le rispettive necessità. Questo può significare eguale trattamento, o trattamento diverso considerato equivalente in termine di diritti, benefici, doveri e opportunità” (UNESCO 2000).
Contenuti principali:
• capacità di gestione dei conflitti (cos’è la violenza, tipi di violenza, differenza conflitto-violenza, gestione delle situazioni di conflitto etc.);
• analisi dell’immagine della donna nei media; abbattimento degli stereotipi di genere (quali sono gli stereotipi e come sfatarli);
• cyberbullismo (come difendersi e non offendere);
• educazione all’affettività e microbullismo (stare insieme, gestione dell’abbandono, tutela di sé, potenziamento competenze personali etc.);
• codifica del linguaggio verbale e non verbale.
EDUCAZIONE CIVICA
A partire dall’anno scolastico 2020/2021, ai sensi della legge n. 92 del 20 agosto 2019 e secondo le le Linee Guida emanate con D.M. n. 35 22/06/2020, all. A, l’Educazione Civica è stata inserita in tutti gli ordini di scuola.
L’Educazione Civica ha la finalità di fornire ad ogni alunno un percorso formativo organico e completo che stimoli i diversi tipi di intelligenza e favorisca la formazione di cittadini responsabili e attivi che partecipino pienamente e con consapevolezza alla vita civica, culturale, ambientale e sociale della loro comunità.
I nuclei concettuali delle Linee Guida sono tre:
1) Costituzione, diritto (nazionale e internazionale) legalità e solidarietà;
2) Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio;
3) Cittadinanza digitale.
I tre nuclei concettuali non possono afferire ad una sola area disciplinare, perché questo insegnamento permette di sviluppare competenze che per loro natura sono sempre interdisciplinari, posto che “ogni disciplina è, di per sé, parte integrante della formazione civica e sociale di ciascun alunno”. L’Educazione Civica, pertanto, supera i canoni di una tradizionale disciplina, assumendo più propriamente la valenza di matrice valoriale trasversale che va coniugata con le discipline di studio.
Il Collegio dei Docenti, nella seduta del 02.09.2021, nell’osservanza dei nuovi traguardi del profilo finale del rispettivo ciclo di istruzione, provvede nell’esercizio dell’autonomia, di cui all’art. 6 del D.P.R. n.275/1999, ad integrare nel curricolo d’Istituto gli obiettivi specifici di apprendimento/risultati di apprendimento delle singole discipline con gli obiettivi/risultati e traguardi specifici per l’Educazione Civica utilizzando per la loro attuazione l’organico dell’autonomia. L’insegnamento è stato ancorato ai seguenti vincoli:
● 33 h annue
● Tre ambiti afferenti all’unica valutazione
● Trasversalità
● Valutazione specifica
Nelle scuole del primo ciclo l'insegnamento trasversale dell'educazione civica è affidato, in contitolarità, a docenti di classe individuati sulla base dei contenuti del curricolo, utilizzando le risorse dell'organico dell’autonomia. Tra essi è individuato un coordinatore, che svolge i compiti di cui all’art. 2, comma 6 della Legge.
Per la scuola primaria la programmazione dell’Educazione Civica è trasversale e ogni docente propone la valutazione da cui scaturirà il voto. Per gli alunni della scuola primaria, in coerenza con quanto disposto dal decreto-legge 8 aprile 2020, n. 22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020,
n. 41, il docente coordinatore propone l’attribuzione di un giudizio descrittivo, elaborato tenendo a riferimento i criteri valutativi indicati nel PTOF, che viene riportato nel documento di valutazione.
Per la scuola secondaria di primo grado l’insegnamento dell’Educazione Civica è articolato sui tre anni e trasversale a tutte le discipline.
Per il Liceo Classico Europeo si ha la seguente articolazione:
Biennio LCE:
Moduli svolti da Lettere, Scienze e Matematica con valutazioni parziali che confluiranno in un’unica valutazione alla fine di ciascun quadrimestre. I docenti delle aree coinvolte informeranno i coordinatori di classe dei risultati conseguiti.
Triennio LCE:
Nelle classi terze e quarte si affronteranno moduli afferenti ai tre ambiti; il docente di Diritto, risorsa interna, terrà il modulo su Costituzione, di concerto con i docenti di Storia e Filosofia, Scienze, Matematica e Diritto in Inglese per un totale di 4 ore al mese per classe.
Classi quinte: In aggiunta ai moduli dei rimanenti ambiti, al docente abilitato nelle discipline giuridico- economiche, contitolare nel Consiglio di Classe, è affidato l’insegnamento di educazione civica per un’ora settimanale in compresenza con il Diritto in Inglese, fermo restando il coinvolgimento degli altri docenti competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi.
OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA PRIMARIA
Nella consapevolezza che il ruolo educativo della famiglia sia insostituibile e preminente, alla scuola spetta il compito di accompagnare i bambini verso la scoperta di tutte le loro potenzialità creative e cognitive.
I docenti della Scuola primaria, come finalità generali della loro opera educativa, si prefiggono i seguenti obiettivi:
– sollecitare il bambino a divenire consapevole delle proprie idee e responsabile delle proprie azioni;
– potenziare la fiducia e l’autostima del bambino favorendone i processi di apprendimento;
– rendere il bambino protagonista dell’attività scolastica mediante esperienze in cui la sua personalità si sviluppi attraverso il «fare» autonomo e/o guidato;
– promuovere nel bambino atteggiamenti di rispetto verso se stesso, gli altri e l’ambiente naturale e sociale in cui vive;
– favorire iniziative ed atteggiamenti che valorizzino le diversità;
– sviluppare l’esperienza scolastica del bambino in situazione di disagio, secondo un percorso formativo che rispetti i suoi ritmi di maturazione e apprendimento.
Per raggiungere tali finalità i docenti devono:
1. progettare percorsi di apprendimento mirati a promuovere le competenze disciplinari e trasversali;
2. individuare e strutturare prove autentiche che permettano agli alunni di dimostrare come sanno applicare i loro apprendimenti e il livello di competenze raggiunto;
3. utilizzare metodologie attive che xxxxxxx gli alunni a prendere consapevolezza di quanto stanno apprendendo;
4. stabilire un sistema di valutazione che permetta agli alunni di riconoscere ciò che sanno fare bene da ciò che devono migliorare.
Nella Scuola primaria l’offerta formativa prevede 27 h settimanali distribuite in cinque giorni, da lunedì a venerdì.
L’orario d’ingresso è alle ore 7:45 e quello di uscita alle ore 13:15 ad eccezione del lunedì in cui si esce alle ore 12:45.
MONTE ORE DELLE DISCIPLINE
I | II | III | IV | V | |
ITALIANO | 8 | 7 | 6 | 6 | 6 |
ARTE E IMMAGINE | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
MUSICA | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
MATEMATICA | 6 | 6 | 6 | 6 | 6 |
SCIENZE | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
STORIA | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
GEOGRAFIA | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
TECNOLOGIA | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
ED. FISICA | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
INGLESE | 1 | 2 | 3 | 3 | 3 |
RELIGIONE | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
La Scuola primaria ha il compito di offrire agli alunni un ambiente idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
Nel processo di apprendimento gli allievi portano un bagaglio di esperienze e conoscenze acquisite nel contesto extrascolastico, pertanto l’azione didattica e quindi la metodologia utilizzata dai docenti, non può prescindere dalle informazioni, abilità e modalità di apprendere che il bambino possiede.
Le visite didattiche, i viaggi d’istruzione, l’uso di strumenti multimediali (LIM, computer, tablet, ecc.) e le attività laboratoriali sono fondamentali affinché la scuola realizzi le proprie finalità educative e didattiche.
L’approccio esperienziale sprona l’alunno ad osservare, formulare ipotesi, progettare ed elaborare produzioni di vario tipo. Esso favorisce l’operatività e il dialogo, facilita lo sviluppo delle capacità percettive e la riflessione sulle esperienze, promuove l’apprendimento rendendo il bambino più partecipe e fautore delle proprie conoscenze.
L’introduzione di metodologie didattiche attive nella Progettazione curriculare, si configura come un positivo contributo innovativo ai processi di insegnamento e apprendimento di tutte le discipline. In particolar modo tali metodologie favoriscono la socializzazione, le attività di potenziamento e l’inclusione.
La lezione frontale, pur possedendo una lunga tradizione e indubbi vantaggi, presenta dei limiti che possono essere superati affiancando ad essa altre forme di approccio didattico-metodologico quali l’uso delle mappe concettuali, il coding, il clil, il Peer tutoring, il Role play, il Circle-time, il Brain storming ed il Cooperative learning.
La classe è un sistema sociale complesso e spesso di difficile gestione. Per riuscire a garantire il successo formativo di tutti gli alunni e gestire la rete di relazioni sociali e la loro influenza sull’apprendimento, la
strategia educativa del Cooperative learning è un ottimo metodo attraverso il quale gli studenti lavorano in collaborazione, a piccoli gruppi, per esaminare, sperimentare e comprendere i vari argomenti di studio. L’obiettivo è quello di offrire pari opportunità di apprendimento a tutti, valorizzando ogni diversità (di intelligenza, attitudine, cultura, scelte religiose, ecc.) presente in classe, al fine di educare ad una cittadinanza globale e attiva.
La costruzione collaborativa dei percorsi di studio fa della LIM uno strumento particolarmente efficace per la realizzazione di attività di gruppo in classe poiché mette tutti i partecipanti in grado di lavorare, secondo le proprie potenzialità e capacità, doti di creatività, riflessione e spirito critico. L’apprendimento dunque non deve più realizzarsi attraverso una mera trasmissione di contenuti, ma i docenti, abbandonando la gerarchia e la frontalità della comunicazione, dovranno permettere ai loro alunni di essere “cittadini attivi” del mondo.
I docenti della Scuola primaria predispongono il Curricolo, cuore didattico del Piano triennale dell’offerta formativa, nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni nazionali del 2012.
La Scuola primaria attraverso il Curricolo si propone le seguenti finalità:
- promuovere un’azione educativa incentrata sulla globalità della persona in tutti i suoi aspetti: cognitivo, affettivo, relazionale, corporeo, etico, spirituale;
- offrire occasioni di apprendimento dei saperi, dei linguaggi culturali di base e del linguaggio dei media;
- porre le basi per la pratica della Cittadinanza attiva;
- elaborare strumenti di conoscenza per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici.
Il Curricolo si articola attraverso le discipline, per ciascuna delle quali, nel rispetto degli Indicazioni nazionali per il curricolo e delle competenze chiave europee, sono stati fissati i Traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento.
I docenti infine hanno elaborato le abilità che gli alunni dovranno dimostrare di possedere in ogni disciplina, alla fine dell’anno scolastico. Tali competenze, osservabili e misurabili, garantiscono la continuità e l’organicità del percorso formativo della Scuola primaria.
CURRICOLO DI EDUCAZIONE CIVICA
La legge 20 agosto 2019 n. 92 ha introdotto dall’anno scolastico 2020-2021 l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione.
Le Linee guida pubblicate con il D. M. n. 35 del 22-06-2020 favoriscono la corretta attuazione dell’innovazione normativa, provvedendo ad individuare i traguardi di competenze, integrando il Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione.
Nelle scuole del primo ciclo l’insegnamento trasversale dell’Educazione civica è affidato, in contitolarità ai docenti della classe; Nel tempo dedicato a questo insegnamento, non meno di 33 ore annue, da suddividere tra tutte le discipline, o parte di esse, i docenti, sulla base della progettazione già svolta, all’inizio dell’anno scolastico, potranno proporre attività didattiche che sviluppino, con sistematicità e progressività, conoscenze e abilità relative ai tre nuclei fondamentali indicati dalle Linee guida:
1. lo studio della Costituzione;
2. lo sviluppo sostenibile;
3. la cittadinanza digitale.
Tra i docenti, è individuato un coordinatore che, in sede di scrutinio formula la proposta di valutazione, espressa ai sensi della normativa vigente, da inserire nel documento di valutazione, acquisendo elementi conoscitivi dai docenti del team cui è affidato l’insegnamento dell’Educazione civica.
La valutazione deve essere coerente con le competenze, abilità e conoscenze indicate nel curricolo dell’Istituto e affrontate durante l’attività didattica.
A partire dall’anno scolastico 2023-2024 la valutazione avrà a riferimento i traguardi di competenza e gli obiettivi specifici di apprendimento definiti dal Ministero dell’istruzione.
Competenze chiave europee: competenza digitale – competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare – competenza in materia di cittadinanza – competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Al termine della Scuola primaria
- Comprendere i concetti di prendersi cura di sé e della propria salute e sicurezza;
- promuovere il rispetto verso gli altri, essendo consapevoli che i principi di solidarietà, uguaglianza e rispetto della diversità sono i pilastri che sorreggono la convivenza civile;
- rispettare le comunità, gli ambienti e la natura, riconoscendo gli effetti del degrado e dell’incuria;
- cogliere il valore del patrimonio culturale e artistico e l’importanza del rispetto dei beni pubblici comuni;
- conoscere gli elementi fondanti della Costituzione; essere consapevoli dei ruoli, dei compiti e delle funzioni delle istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e dei principali organismi internazionali;
- conoscere il significato degli elementi simbolici identitari (bandiera e inno nazionale);
- comprendere la necessità di uno sviluppo equo e sostenibile, rispettoso dell’ecosistema, nonché di un utilizzo consapevole delle risorse ambientali (attività di riciclaggio);
- essere in grado di distinguere i diversi device e di utilizzarli correttamente, di rispettare i comportamenti nella rete e navigare in modo sicuro.
Competenze chiave europee: competenza digitale – competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare – competenza in materia di cittadinanza – competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
Classi I - II - III
NUCLEI TEMATICI | DISCIPLINE | OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO | ABILITÀ | CONOSCENZE |
1. Costituzione, diritto, legalità, solidarietà. | ITALIANO 4 h RELIGIONE 2 h STORIA 4 h GEOGRAFIA 4 h SCIENZE 5 h MATEMATICA 2 h TECNOLOGIA 4 h MUSICA 2 h ARTE E IMMAGINE 2 h EDUCAZIONE FISICA 2 h INGLESE 2 h | - Riconoscere i valori che rendono possibile la convivenza umana e testimoniarli nei comportamenti sociali. - Contribuire all’elaborazione e alla sperimentazione di regole più adeguate per sé e per gli altri nella vita della classe, della scuola e dei gruppi a cui l’alunno partecipa. - Avere consapevolezza dei propri diritti, ma anche dei propri doveri legati ai vari ruoli ricoperti (figlio, xxxxxx, compagno di classe, di gioco…). - Riconoscere ruoli e funzioni diversi nella scuola, | - Sviluppare la capacità di ascolto delle opinioni altrui per accettare, rispettare, aiutare gli altri e i “diversi da sé” favorendo la maturazione dell’identità e dell’autonomia personali. - Prendere consapevolezza delle varie forme di diversità e di integrazione nei confronti di persone e culture diverse. - Usare buone maniere con i compagni, con gli insegnanti e con il personale scolastico. - Rispettare le regole condivise in classe e nella scuola. - Riconoscere la centralità della famiglia nella rete delle relazioni umane. - Individuare i requisiti fondamentali per stabilire rapporti di amicizia. -Rivolgersi ai compagni e agli adulti con formule | - Io, tu, noi: riconoscere le proprie peculiarità e quelle degli altri, scoprire le diversità come risorsa. - Diversità culturali: le feste di Halloween, Natale e Pasqua. - Regole di comportamento nei diversi momenti della giornata (ingresso/uscita, intervallo, mensa, attività in classe) e nei diversi ambienti scolastici. - Io e la famiglia: composizione e ruolo di ogni membro. - I concetti di diritto/dovere, libertà, responsabilità, cooperazione. - Articoli della Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Convivenza internazionale dei diritti dell’infanzia. |
2. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio. | stabilendo le corrette relazioni con gli insegnanti, gli operatori scolastici e tra compagni. - Esprimere le proprie emozioni attraverso la voce e parti del corpo. - Rispettare la segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone e al ciclista. - Conoscere le norme di comportamento per la sicurezza nei vari ambienti. - Curare la propria persona per migliorare lo “star bene” proprio e altrui. - Sviluppare autonomia nella cura di sé, con particolare attenzione all’alimentazione. | e gesti di buone maniere. - Partecipare con impegno e collaborare con gli altri per migliorare il contesto scolastico. - Saper utilizzare la voce e le parti del corpo per esprimere emozioni e sentimenti. - Conoscere e praticare comportamenti corretti in qualità di pedone e ciclista - Agire responsabilmente e proteggere se stesso e gli altri. - Assumere atteggiamenti corretti in caso di emergenze simulate. - Prendere consapevolezza dell’importanza di curare l’igiene personale. - Conoscere le azioni necessarie per il benessere del corpo. - Collegare igiene personale e rapporti sociali. - Descrivere la propria alimentazione giornaliera. - Individuare cibi sani, necessari per il proprio benessere - Utilizzare le | - Il valore dell’amicizia. - I diversi operatori della scuola e le loro funzioni. - Emozioni, sensazioni e stati d’animo per entrare in relazione con l’altro. - Il codice del pedone e del ciclista. - I comportamenti idonei per prevenire gli incidenti scolastici. - Le fonti di pericolo nell’ambiente scolastico. - L’igiene personale: cura del corpo, dei denti, ecc. - Abitudini alimentari. - Le regole base dell’alimentazione e gli atteggiamenti alimentari sani. - Cibi salutari. - Individuazione di comportamenti |
- Mettere in atto comportamenti di tutela dell’ambiente e dei viventi . - Cogliere il valore del patrimonio culturale e artistico e l’importanza del rispetto dei beni pubblici comuni. | buone maniere durante il consumo della merenda. - Osservare, descrivere e rappresentare elementi naturali ed artificiali del territorio. - Rivolgersi ai compagni e agli adulti con formule e gesti di buone maniere. - Partecipare con impegno e collaborare con gli altri per migliorare il contesto scolastico. - Saper utilizzare la voce e le parti del corpo per esprimere emozioni e sentimenti. - Praticare forme di utilizzo e riciclaggio dei materiali. - Diffondere all’esterno della scuola, in particolare in famiglia, ciò che si è imparato sulla raccolta differenziata. - Iniziare a cogliere il concetto di bene comune: avere cura degli oggetti, degli arredi e di tutto ciò che a scuola è a disposizione di tutti. | adeguati da assumere prima, durante e dopo il consumo dei pasti. - Gli esseri viventi: vegetali e animali. - Gli elementi naturali ed antropici del territorio. - I vari ambienti geografici: casa, scuola, campagna, città. - I materiali differenziabili. - La raccolta differenziata. - Norme di comportamento per rispettare l’ambiente. - Le regole per la cura del materiale e degli arredi scolastici. - Regole di comportamento nei luoghi pubblici. - Il patrimonio artistico e culturale locale. |
3. Cittadinanza digitale. | - Conoscere ed utilizzare in maniera responsabile i diversi dispositivi digitali. | - Definire collettivamente le regole per la fruizione di strutture e luoghi pubblici. - Iniziare a individuare e apprezzare nel territorio circostante edifici e monumenti, riconoscibili come testimonianze significative del passato. - Riconoscere e distinguere strumenti di ricerca semplice e/o di gioco. - Giocare con le tecnologie per abbinare, scegliere, ricercare e creare. - Ricercare informazioni in rete per integrare gli apprendimenti. - Adattare ai propri bisogni i dispositivi che si hanno a disposizione e prendersene cura. - Saper riconoscere eventuali rischi navigando in Internet. | - Le principali funzioni di alcuni dispositivi digitali. - Primi approcci al pensiero computazionale. - Utilizzo di Power Point. - Utilizzo di Classroom in modo consapevole e corretto. - Conoscenza e uso corretto di Internet e dei Social media, per prevenire il bullismo e il cyberbullismo. - I rischi dell’ambiente virtuale. |
Classi IV – V
NUCLEI TEMATICI | DISCIPLINE | OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO | ABILITÀ | CONOSCENZE |
1. Costituzione, diritto, legalità, solidarietà. | ITALIANO 4 h RELIGIONE 2 h STORIA 4 h GEOGRAFIA 4 h SCIENZE 5 h MATEMATICA 2 h TECNOLOGIA 4 h MUSICA 2 h ARTE E IMMAGINE 2 h EDUCAZIONE FISICA 2 h INGLESE 2 h | - Manifestare il proprio punto di vista e le esigenze personali in forme argomentate, interagendo con “buone maniere” con i coetanei e con gli adulti, anche tenendo conto dell’identità maschile e femminile. - Rispettare le idee, le pratiche e le convinzioni religiose altrui. - Identificare fatti e situazioni anche di cronaca, nei quali si ravvisino pregiudizi e comportamenti razzisti e progettare ipotesi di intervento per contrastarli. - Esprimere e saper gestire in maniera | - Prendere gradualmente coscienza che tutte le persone hanno pari dignità sociale senza discriminazione di genere. - Attuare la cooperazione e la solidarietà, riconoscendole come strategie fondamentali per migliorare le relazioni interpersonali e sociali. - Conoscere le diverse fedi religiose in un’ottica di interrelazione e rispetto. - Essere in grado di distinguere tra il concetto di laicità e religiosità. - Mostrare attenzione ai compagni più fragili. - Mettere in discussione stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture diverse. - Interpretare la realtà con spirito critico e capacità di giudizio. - Essere consapevoli delle | - Identificazione di fatti e situazioni in cui viene offesa la dignità della persona. - Le diverse fedi religiose. -Le principali festività religiose, il loro significato e i nessi con la vita civile. - Differenza tra i concetti di “laico” e “religioso”. - Stereotipi e pregiudizi. - Le diverse culture e gli aspetti peculiari di ognuna di esse. - Differenza tra emozioni e |
controllata la propria emotività in situazioni di gioco, di lavoro, di relax, con attenzione e rispetto degli altri. - Essere consapevoli del significato delle parole “diritto” e “dovere”. - Riconoscere i ruoli, i compiti e le funzioni delle istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e dei principali organismi internazionali. - Conoscere il significato e la storia degli elementi simbolici identitari. - Manifestare cura di sé e della propria | proprie capacità e dei propri punti deboli per saperli gestire. - Saper compiere una scelta sulla base delle proprie aspettative e caratteristiche. - Mettere in atto comportamenti consapevoli e rispettosi della propria e altrui libertà e specificità. - Prendere coscienza dei propri diritti e doveri in quanto studente e cittadino. - Riconoscere i segni e i simboli della propria appartenenza al Comune, alla Provincia, alla Regione, allo Stato, all’Europa, al mondo. - Conoscere la storia e il significato della bandiera italiana e dell’inno nazionale. - Eseguire l’inno nazionale attraverso il canto e gli strumenti musicali. - Agire responsabilmente | sentimenti. - Le caratteristiche somatiche e fisiologiche proprie dei due sessi. - La funzione delle regole nei diversi ambienti di vita quotidiana (scuola, strada, gruppi di pari…). - I principi fondamentali della Costituzione italiana. - Dichiarazione dei diritti del fanciullo e della Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia. - Organi e funzioni del Comune, della Regione, dello Stato, dell’Unione europea. - Gli organi internazionali: ONU, FAO, UNICEF, UNESCO, OMS, NATO, OCSE, CIO, WWF, ecc. - Storia della bandiera e dell’inno nazionale. - Inno nazionale e bandiera italiana. - Le fonti di pericolo |
2. Sviluppo sostenibile, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio. | sicurezza. - Conoscere e rispettare le principali norme del codice della strada. - Sviluppare autonomia nella cura di sé, con particolare attenzione all’igiene personale e all’alimentazione. | in situazioni di emergenza simulate o non. - Riconoscere e valutare il rischio, il pericolo, il danno. - Dare prova di perizia e di autocontrollo in situazioni che lo richiedono. - Riconoscere il significato della segnaletica stradale. - Rispettare le regole di comportamento del pedone, del ciclista, del guidatore e del passeggero per la sicurezza stradale. - Mettere in atto comportamenti consapevoli e corretti per la cura dell’igiene personale. - Avere cura dell’ambiente in cui si vive. - Mettere in atto comportamenti corretti nel campo delle scelte alimentari. - Ampliare la gamma dei cibi assunti come educazione al gusto e superamento di | nell’ambiente scolastico e in quello domestico. - Le regole per affrontare in sicurezza i vari tipi di rischio. - I comportamenti idonei per prevenire gli incidenti scolastici. - Il piano di evacuazione dell’Istituto: regole e comportamenti da attivare in caso di terremoto o incendio. - I fondamentali segnali stradali. - Ruolo attivo del pedone, del ciclista e del guidatore; ruolo passivo del passeggero di un mezzo guidato da altri. - L’igiene della persona anche come prevenzione delle malattie personali e sociali e come agente dell’integrazione sociale. - Le malattie esantematiche e le vaccinazioni. - Illuminazione, aerazione e temperatura adeguata dell’ambiente in cui si vive. - Il rapporto tra alimentazione e |
- Cogliere il valore del patrimonio | abitudini ed eventuali stereotipi. - Diffondere all’esterno della scuola, in particolare in famiglia, ciò che si è imparato. - Rispettare le norme di conservazione e di consumo degli alimenti. - Valutare la composizione nutritiva dei cibi preferiti. - Individuare la dieta più adeguata al proprio corpo e alle proprie esigenze fisiche, sulla base del calcolo del proprio dispendio energetico. - Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute. - Essere consapevoli del problema alimentare nel mondo e contribuire nei propri limiti personali, ad affrontarlo con adeguati comportamenti. - Conoscere e avvalersi dei | benessere. - Le regole base dell’alimentazione. - La tradizione culinaria locale. - Lettura di un’etichetta alimentare. - Processi di trasformazione e di conservazione degli alimenti. - Gli errori alimentari e i problemi connessi con gli squilibri alimentari. - Classificazione degli alimenti e delle sostanze nutritive. - La piramide alimentare. - Il fabbisogno calorico. - Il dispendio energetico dato dalle attività quotidiane di una giornata tipo. - I problemi alimentari nei paesi sottosviluppati. - Conoscenza del territorio dal punto |
culturale e artistico e l’importanza del rispetto dei beni pubblici comuni. - Comprendere la necessità di uno sviluppo ecosostenibile anche in relazione agli obiettivi dell’Agenda 2030. | servizi del territorio (biblioteca, spazi pubblici, …). - Conoscere e rispettare il patrimonio culturale e artistico del proprio territorio e della Nazione in cui si vive. - Elaborare semplici progetti di restauro, di conservazione, di intervento per un uso consapevole dell’ambiente. - Usare in modo corretto le risorse evitando sprechi d’acqua, energia, cibo e materiali. - Riconoscere ed approfondire i problemi connessi al degrado ambientale (acqua, aria, suolo, energia) e le soluzioni ipotizzabili. - Praticare forme di riutilizzo e riciclaggio dell’energia e dei materiali. - Esplorare e descrivere in maniera dettagliata gli elementi tipici di ambienti naturali e antropici, intesi come sistema ecologico. - Saper cogliere il collegamento tra l’inquinamento | di vista strutturale ed organizzativo. - Il patrimonio culturale e artistico del proprio territorio e della Nazione in cui si vive (monumenti, musei, edifici, …). - Restauro di piccoli oggetti legati alla tradizione locale. - Progettazione di interventi per un uso consapevole dell’ambiente. - Le risorse idriche ed energetiche e le regole per un corretto utilizzo. - Gli interventi dell’uomo che modificano il paesaggio e l’interdipendenza uomo-natura. - Le associazioni ambientalistiche (ENEA, LIPU, FAI, WWF). - Concezione dell’ambiente come sistema dinamico e tutela dei processi naturali (dal protocollo di Johannesburg). - La raccolta differenziata delle tre “R” e della filiera dei rifiuti. - Flora, fauna, equilibri ecologici tipici del proprio ambiente di vita. - Le cause dei vari tipi di |
3. Cittadinanza digitale. | - Usare in modo consapevole le nuove tecnologie nell’esercizio di una reale Cittadinanza digitale. | ambientale, il riscaldamento globale, i cambiamenti climatici, i disastri naturali. - Cogliere il valore delle scelte individuali nella tutela dell’ambiente. - Utilizzare con consapevolezza e responsabilità le tecnologie per ricercare, produrre ed elaborare dati e informazioni. - Usare le tecnologie per interagire con altre persone, come supporto alla creatività e alla soluzione di problemi. - Individuare opportunità e rischi dell’ambiente digitale. - Definire il cyberbullismo. - Distinguere informazioni online attendibili confrontandole con altre fonti. - Conoscere e mettere in atto comportamenti corretti in relazione alle regole contenute nei documenti adottati dalla scuola. | inquinamento. - Gli effetti del cambiamento climatico. - Norme di comportamento per rispettare l’ambiente. - Il 22 aprile: giornata della Terra. - Utilizzo del computer e dei software didattici. - Utilizzo del Coding come supporto alla risoluzione di problemi. - Il web: opportunità e rischi nella ricerca e nell’impiego delle fonti. - Galateo digitale. - Caratteristiche del cyberbullismo. - Il diritto/dovere all’informazione corretta. - Art. 21 della Costituzione. - Le fake news e l’hate speech. - Il Copyright e i diritti di proprietà intellettuale. - Netiquette per l’utilizzo della piattaforma Gsuite for education. |
CRITERI PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
La valutazione nelle sue diverse fasi e modalità, consente il riesame critico del progetto educativo- didattico nonché l’accertamento della validità e dell’efficacia delle strategie messe in atto dalla Scuola per il conseguimento degli obiettivi prefissati.
Essa si articola in:
⮚ Valutazione diagnostica iniziale, finalizzata ad individuare punti di forza e aspetti problematici nel livello di preparazione degli alunni prima dell’elaborazione della Programmazione annuale del percorso d’insegnamento. Prevede l’osservazione sistematica e la somministrazione di prove d’ingresso.
⮚ Valutazione formativa in itinere, finalizzata a fornire informazioni sul processo di apprendimento degli alunni, così da attivare in tempo reale eventuali correzioni nel percorso programmato e interventi individualizzati.
⮚ Valutazione sommativa finale, mirata a fare il bilancio dei risultati conseguiti al termine dell’attività didattica. La valutazione finale tiene conto anche dei seguenti elementi:
- livelli di partenza;
- progressi compiuti;
- impegno ed interesse dimostrati, attitudini evidenziate.
Modalità di valutazione degli apprendimenti
La valutazione scaturisce da un insieme di prove e di verifiche di diverso tipo. Gli strumenti valutativi sono:
• Prove oggettive a stimolo e risposta chiusa (del tipo v/f, a scelta multipla, completamenti e corrispondenze).
• Prove semi-strutturate, a stimolo chiuso e risposta aperta (domande strutturate, colloquio libero, riflessione parlata).
• Prove non strutturate, a stimolo e risposta aperta (colloqui, componimenti, lettere, articoli, conversazioni e discussioni).
• La scelta del tipo di prova è di competenza del singolo docente.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE DEGLI APPRENDIMENTI
Il D. L. 8 aprile 2020 n. 22, convertito con modificazioni dalla legge 6 giugno 2020 n. 41, stabilisce che dall’anno scolastico 2020/2021 “la valutazione finale degli apprendimenti degli alunni delle classi della Scuola primaria, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo è espressa attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione e riferito a differenti livelli di apprendimento, secondo termini e modalità definiti con ordinanza del Ministro dell’istruzione”.
L’O. M. n. 172 del 4 dicembre 2020 disciplina le modalità di formulazione della valutazione periodica e finale degli apprendimenti delle alunne e degli alunni della Scuola primaria. I giudizi descrittivi da riportare nel documento di valutazione sono correlati ai seguenti livelli di apprendimento, in coerenza con i livelli e i descrittori adottati nel Modello di certificazione delle competenze e riferiti alle dimensioni indicate nelle Linee guida:
1. In xxx xx xxxxx xxxxxxxxxxxx
0. Base
3. Intermedio
4. Avanzato
Tabella 1 – I livelli di apprendimento
Avanzato: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note e non note, mobilitando una varietà di risorse sia fornite dal docente sia reperite altrove, in modo autonomo e con continuità. |
Intermedio: l’alunno porta a termine compiti in situazioni note in modo autonomo e continuo; risolve compiti in situazioni non note utilizzando le risorse fornite dal docente o reperite altrove, anche se in modo discontinuo e non del tutto autonomo. |
Base: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e utilizzando le risorse fornite dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo, sia in modo non autonomo, ma con continuità. |
In via di prima acquisizione: l’alunno porta a termine compiti solo in situazioni note e unicamente con il supporto del docente e di risorse fornite appositamente. |
La descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti, la valutazione del comportamento e dell’insegnamento della Religione cattolica o dell’attività alternativa restano disciplinati dall’articolo 2, commi 3, 5 e 7 del Decreto valutazione.
In sede di valutazione del comportamento dell’alunno/a da parte del Consiglio di classe, si può tener conto anche delle competenze conseguite nell’ambito del nuovo insegnamento di Educazione civica.
La valutazione delle alunne/i con disabilità certificata è correlata agli obiettivi individuati nel PEI, ai sensi del D. L. 13 aprile 2017 n. 66.
La valutazione delle alunne /i con DSA tiene conto del PDP predisposto dai docenti contitolari della classe ai sensi della legge 8 ottobre 2010, n. 170.
I giudizi relativi all’IRC
Il docente di Religione cattolica esprime la valutazione delle attività svolte, per i soli alunni che se ne avvalgono, tramite un giudizio sintetico sull’interesse manifestato e i livelli di apprendimento conseguiti dagli stessi. Tali giudizi sono:
- Ottimo
- Distinto
- Buono
- Sufficiente
- Non sufficiente
Criteri di ammissione o di non ammissione alla classe successiva
L’art. 3 del D. Lgs. n. 62/2017, attuativo della legge n. 107/2015, nonché la nota n. 1865 del 10/10/2017, intervengono sulle modalità di ammissione alla classe successiva per le alunne e gli alunni che frequentano la Scuola primaria.
L’ammissione alla classe successiva è disposta anche in presenza di livelli di apprendimento parzialmente raggiunti o in via di prima acquisizione. A seguito della valutazione periodica e finale, la scuola provvede a segnalare tempestivamente alle famiglie degli alunni eventuali difficoltà dei propri figli e attiva specifiche strategie che consentano il miglioramento dei livelli di apprendimento.
Solo in casi eccezionali e comprovati da specifiche motivazioni (piena insufficienza in due o più discipline, valutazione negativa sul processo di maturazione, elevato numero di assenze), i docenti della classe con decisione assunta all’unanimità, in sede di scrutinio finale, possono non ammettere l’alunna o l’alunno alla classe successiva.
Documento di valutazione
Ai sensi del D. L. n. 62/2017 e dell’O. M. n. 172 del 4/10/2020 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali e ha valore certificante rispetto al percorso formativo di ciascun alunno, mediante la descrizione dettagliata dei comportamenti e delle manifestazioni dell’apprendimento rilevati in modo continuativo.
La valutazione, effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe, è espressa al termine del 1° e del 2° quadrimestre e registrata sul Documento di valutazione predisposto dalla scuola. Esso contiene, oltre ai dati anagrafici dell’alunno/a, le discipline, i nuclei tematici con i relativi obiettivi di apprendimento, il livello raggiunto, la legenda che descrive i livelli di apprendimento, la valutazione sul comportamento e la descrizione del processo e del livello globale di sviluppo degli apprendimenti.
I genitori degli alunni ne prendono visione sul registro elettronico della Scuola.
Al termine della classe V primaria viene rilasciata agli alunni la Certificazione delle competenze, redatta dai docenti in sede di scrutinio finale. I principi generali del modello predisposto dal MIUR fanno riferimento al profilo dello studente, alle competenze chiave individuate dall’Unione europea e alla descrizione dei diversi livelli di acquisizione delle competenze medesime. Il modello consente anche di valorizzare eventuali competenze ritenute significative, sviluppate in situazioni di apprendimento non formale.
INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICULARE
Le attività progettuali costituiscono un arricchimento dell’offerta formativa, stimolano nuovi interessi e offrono spunti per sperimentare nuovi metodi di lavoro. Tali attività potenziano l’autostima degli alunni e favoriscono l’instaurarsi di relazioni interpersonali positive e collaborative. La strutturazione di percorsi didattici ed educativi più flessibili, contribuirà a promuovere negli alunni il piacere di stare a scuola.
La Scuola primaria offre l’attivazione di progetti su proposta del Consiglio dʼinterclasse su specifiche tematiche. Durante il corso dell’anno scolastico si realizzano laboratori pittorici e di modellaggio; si partecipa a rappresentazioni teatrali e cinematografiche, iniziative di solidarietà, visite didattiche guidate, viaggi d’istruzione.
Tematiche di interesse formativo e permanente:
- Educazione alla cittadinanza e alla legalità
- Educazione di genere
- Educazione ambientale
- Conoscere Catania e la sua provincia
- Il coro a Sant’Agata
- Attività teatrali ed educazione alla creatività
- Partecipazione alla settimana scientifica
- Potenziamento e consolidamento degli apprendimenti didattici
- Percorsi progettuali a cura delle sezioni didattiche comunali.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (IN BASE ALLʼART. 3 D.P.R. 235/2007)
Scuola Primaria
Il Patto educativo di corresponsabilità costituisce un accordo tra la scuola, i genitori e l’alunno, utile per costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione e condivisione. Tale patto si basa su un dialogo costante e contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità ed impegno.
La scuola attraverso l’azione di ogni singolo docente e operatore, si impegna a:
• formulare piani di studio coerenti con le Indicazioni nazionali per il curricolo e con il
• P.T.O.F. dʼIstituto per realizzare percorsi dʼinsegnamento rispondenti ai bisogni dellʼalunno
• e in sintonia con il suo sviluppo psicomotorio, cognitivo e di personalità;
• costruire un clima sociale positivo, fondato sul dialogo e sul rispetto degli altri, delle cose e dellʼambiente;
• favorire il successo scolastico anche attraverso attività di recupero, di sostegno e di potenziamento, tenendo conto degli stili cognitivi e dei ritmi di apprendimento di ciascun
• alunno;
• dialogare con alunni e genitori attraverso stili comunicativi improntati allʼascolto partecipe, attivo e accogliente;
• comunicare costantemente con le famiglie, informandole sullʼandamento scolastico degli alunni;
• favorire la piena integrazione degli alunni diversamente abili, promuovere iniziative di accoglienza e integrazione degli alunni stranieri, tutelandone la lingua e la cultura;
• sostenere la motivazione al lavoro e all’apprendimento attraverso valutazioni e compiti adeguati al livello di maturazione del bambino;
• tutelare la sicurezza dellʼalunno attraverso un’adeguata sorveglianza in tutte le fasi della giornata scolastica;
• prendere visione dei piani di evacuazione della scuola e sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza;
• garantire la puntualità e continuità del servizio scolastico;
• promuovere il rispetto delle norme del Regolamento dʼIstituto che dovranno essere comunicate ad alunni e famiglie in maniera chiara e trasparente;
• per quanto riguarda la somministrazione dei farmaci, considerando la responsabilità personale, i docenti la effettueranno solo per malattie croniche se accompagnate dalla
• prescrizione del medico curante e dalla dichiarazione di assunzione di responsabilità da parte dei genitori.
• La famiglia, corresponsabile nell’azione formativa del bambino, si impegna a:
• instaurare un dialogo costruttivo con i docenti, improntato al rispetto, allʼascolto e al confronto reciproco, nello spirito della ricerca di strade comuni per risolvere eventuali difficoltà e consapevoli della loro libertà di insegnamento e competenza valutativa;
• assicurare il rispetto dell’orario di entrata e di uscita e la regolarità della frequenza scolastica dei propri figli, limitando assenze, ritardi e uscite anticipate solo alle situazioni di necessità;
• chi per particolari motivi necessita di permessi di entrata o di uscita per i propri figli, deve produrre regolare richiesta scritta e motivata al Dirigente scolastico;
• in caso di assenza per malattia dei propri figli, uguale e/o superiore a cinque giorni, presentare certificato medico attestante che l’alunno può essere riammesso in classe;
• partecipare regolarmente agli incontri scuola-famiglia, durante i quali i figli non possono rimanere incustoditi allʼinterno della scuola per ovvi motivi di responsabilità;
• controllare l’esecuzione dei compiti e l’impegno nello studio personale dei propri figli, affiancandosi a loro senza mai sostituirsi e collaborando nella gestione di eventuali percorsi
• di recupero da svolgere a casa;
• garantire un controllo costante dello zaino e porre attenzione nell’acquisto del materiale scolastico richiesto dal docente;
• prendere visione degli avvisi dandone riscontro firmato;
• curare l’igiene dei propri figli e preoccuparsi che il loro abbigliamento sia decoroso e adeguato all’ambiente scolastico;
• risarcire gli eventuali danni procurati dai propri figli alle strutture della scuola (arredi, attrezzature, materiale didattico);
• in caso di allergie alimentari deve presentare a scuola un certificato medico che specifichi gli alimenti da non somministrare;
• collaborare con il/la rappresentante di classe che deve essere portavoce dei bisogni e delle proposte della maggioranza delle famiglie.
• Lʼalunno, protagonista del processo formativo, si impegna a:
• assumere un comportamento corretto e responsabile con tutti i membri della comunità
• scolastica, nel rispetto dei singoli ruoli e delle regole condivise;
• rispettare gli altri accettandone le diversità e le idee, rendendosi disponibili al dialogo;
• collaborare con i docenti e con i compagni, aiutando quelli in difficoltà;
• avere rispetto e cura dellʼambiente scolastico (spazi, arredi, attrezzature);
• frequentare regolarmente le lezioni e arrivare a scuola con puntualità per non interrompere o disturbare le attività didattiche in corso;
• partecipare con impegno e attenzione alle varie attività proposte dai docenti, contribuendo ad arricchire le lezioni con le proprie esperienze e conoscenze, evitando le occasioni di
• disturbo;
• eseguire i compiti assegnati con impegno e regolarità;
• informarsi, in caso di assenza, delle attività svolte e dei compiti assegnati;
• indossare un abbigliamento consono all’ambiente scolastico;
• non portare a scuola il telefono cellulare, giochi elettronici o qualsiasi altro giocattolo od oggetto pericoloso che possa disturbare la sua attenzione in classe e l’attività didattica;
• accettare i rimproveri e gli eventuali provvedimenti disciplinari dei docenti, vedendoli come occasione di riflessione sul proprio operato e rafforzamento del senso di responsabilità;
• comunicare in modo obiettivo alla famiglia fatti ed esperienze avvenute allʼinterno della scuola.
• I genitori e l’alunno, avendo presa visione degli obiettivi che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile e, condividendo le finalità del Patto Educativo di Corresponsabilità, s’impegnano a rispettare le norme in esso contenuto e a dare piena collaborazione per la sua fattiva attuazione.
• Il Dirigente scolastico si assume l’impegno affinché i diritti degli alunni e dei genitori richiamati nel Patto siano pienamente garantiti.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La Scuola Secondaria di Xxxxx Xxxxx recepisce ed interpreta i bisogni e le istanze dei singoli attraverso una costante attenzione alla persona.
Persegue la finalità principale di orientare nella scuola e nella vita accompagnando il preadolescente nel suo percorso di crescita, anche attraverso un’adeguata educazione all’affettività.
Promuove il successo formativo di tutti gli alunni, in modo che tutti, ciascuno secondo le proprie possibilità effettive, possano padroneggiare i contenuti dell’apprendimento e siano in grado di agire in maniera matura e responsabile. Particolare attenzione sarà poi dedicata alle attività di recupero che si rendessero necessarie, in virtù degli esiti del primo quadrimestre.
Rispetta gli stili individuali di apprendimento, valorizza, incoraggia e sostiene allo scopo di promuovere apprendimenti significativi e personalizzati. Attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all'interazione sociale; è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell'allievo; cura la dimensione sistematica delle discipline; sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazioni degli allievi; fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione; aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione. Xxxxxxxx il ruolo e la partecipazione delle famiglie.
DISCIPLINE | I CLASSE | II CLASSE | III CLASSE |
ITALIANO, STORIA GEOGRAFIA | 10 | 10 | 10 |
MATEMATICA E SCIENZE | 6 | 6 | 6 |
TECNOLOGIA | 2 | 2 | 2 |
INGLESE | 3 | 3 | 3 |
FRANCESE | 2 | 2 | 2 |
ARTE E IMMAGINE | 2 | 2 | 2 |
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE | 2 | 2 | 2 |
MUSICA | 2 | 2 | 2 |
RELIGIONE CATTOLICA | 1 | 1 | 1 |
TOTALE ORARIO SETTIMANALE | 30 | 30 | 30 |
DISCIPLINE
1) | A-22 Italiano, Storia, Geografia |
2) | A-28 Matematica e Scienze |
3) | A-30 Musica (6 ore di Potenziamento) |
4) | A-22 Italiano, Storia, Geografia |
5) | A-22 Italiano, Storia, Geografia |
6) | A-49 Scienze motorie e sportive |
7) | A-25 Lingua inglese |
8) | RLMM Religione |
9) | AD00 Sostegno |
10) | A-28 Matematica e Scienze |
11) | A-60 Tecnologia |
12) | A-25 Lingua francese |
13) | A-30 (Potenziamento 12 ore) |
15) | A-01 Arte e immagine |
16) | A-22 Geografia |
17) | RLMM Religione |
CENTRALITÀ DELLO STUDENTE ATTRAVERSO IL CURRICOLO
Il curricolo potrà essere ulteriormente arricchito dal PON, potenziamento delle competenze di base, nonché da altri progetti realizzati per soddisfare il bisogno di apprendimento degli studenti e da strategie volte all’inclusione come processo attraverso il quale il contesto scuola, con i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, docenti, famiglia, territorio) assume le caratteristiche di un ambiente che risponde all’esigenza di migliorare le condizioni di apprendimento di tutti gli alunni. La realizzazione degli obiettivi passa attraverso la classe, gli alunni, l’alunno, e pertanto rimane flessibile: da un lato si valorizzano gli alunni, partendo dai loro bisogni e non semplificando, per evitare che le attività diventino noiose; dall’altro si contestualizzano gli argomenti e si relazionano a ciò che è loro familiare. Se ne favorisce la critica e la condivisione, si attualizzano nei limiti del possibile per rendere costante l’interesse. I contenuti, pertanto, sono personalizzati alle classi e ai docenti, affinché la motivazione interiore migliori l’apprendimento dei ragazzi che da trasmissivo diventa autentico e generativo nel senso che conduce a cambiamenti nei comportamenti. I ragazzi di questo contesto sono culturalmente ipercritici, complessi, a volte con gravi problematiche familiari. La ribellione da negativa diventa positiva e strumento di cambiamento attraverso l’apprendimento.
La piccola comunità scolastica della scuola secondaria di I grado, che è pienamente integrata all’interno della realtà convittuale, costituendo un’unica grande comunità, ha stabilito di seguire orientativamente gli obiettivi relazionati, riservandosi la massima libertà per i contenuti che si attengono prevalentemente a quelli presenti nei libri scolastici, al materiale didattico, giornalistico, a risultati di ricerche effettuate con internet, con libri. I percorsi didattici devono essere molto coinvolgenti e quindi si devono personalizzare in relazione agli alunni, alla classe al docente.
ITALIANO ASCOLTARE
CLASSE I | • Ascoltare un testo semplice individuando le informazioni essenziali. • Riferire il contenuto in modo coerente. |
CLASSE II e III | • Ascoltare un testo più complesso individuando le informazioni essenziali. • Riferire il contenuto in modo chiaro. |
ITALIANO PARLARE
CLASSE I E II | • Sa riferire le informazioni principali del proprio vissuto e di testi semplici in modo chiaro • Riferire il contenuto in modo coerente, chiaro e per lo più coeso |
CLASSE III | • Sa esporre in modo coerente, chiaro, quasi sempre corretto argomenti vari |
ITALIANO LEGGERE
CLASSE I | • Leggere ad alta voce e a prima vista un testo con sufficiente intonazione. • Comprendere le informazioni essenziali di un testo. • Leggere silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura). |
CLASSE II e III | • Leggere ad alta voce e a prima vista un testo in modo espressivo. • Comprendere le informazioni essenziali di un testo e compiere semplici inferenze • Leggere silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura e appunti suggeriti). |
ITALIANO SCRIVERE
CLASSE I | • Riassumere un semplice testo narrativo o descrittivo dotato di coerenza. |
CLASSE II | • Scrivere un testo narrativo o autobiografico dotato di coerenza in modo sufficientemente corretto anche se in forma semplice. |
CLASSE III | • Scrivere un testo anche espositivo o argomentativo su traccia. • Scrivere in modo sufficientemente corretto seppur in modo semplice. |
ITALIANO ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA
CLASSE I | • Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase all’interno di un semplice testo (analisi grammaticale). |
CLASSE II | • Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase all’interno di un semplice testo (analisi logica). |
CLASSE III | • Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase all’interno di un periodo. |
INGLESE E FRANCESE
CLASSE I | • Saper comprendere una semplice richiesta. • Saper rispondere a semplici domande. • Saper leggere semplici parole di uso comune. • Saper cogliere la relazione suono / segno. |
CLASSE II | • Saper cogliere semplici informazioni. • Saper tradurre in frasi elementari alcune parole di uso comune. • Saper cogliere il senso di semplici frasi. • Saper decodificare semplici etichette verbali utili ai fini dell’autonomia. |
CLASSE III | • Saper comunicare. • Saper comunicare per iscritto. • Saper chiedere semplici informazioni. • Saper rispondere a semplici domande. • Saper copiare semplici frasi. • Saper scrivere semplici parole. • Saper tradurre semplici parole. |
MATEMATICA ARITMETICA GEOMETRIA SCIENZE
CLASSE I | • Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri naturali. • Comprendere il concetto di potenza di un numero naturale. • Saper scomporre in fattori primi e calcolare M.C.D. e m.c.m. • Comprendere il concetto di frazione. • Saper rappresentare graficamente punto, retta, semiretta, segmenti ed angoli. • Saper rappresentare e classificare i triangoli. • Saper impostare un problema individuando dati e incognite. • Saper individuare i procedimenti necessari per la risoluzione di semplici problemi geometrici e aritmetici. • Comprendere il significato dei termini più semplici e comuni del linguaggio matematico e scientifico. • Comprendere e descrivere gli elementi essenziali di un fenomeno, di un’esperienza. |
CLASSE II | • Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri razionali. • Comprendere il concetto di radice quadrata. • Saper calcolare il termine incognito in una proporzione. • Saper impostare un problema individuando dati e incognite • Saper applicare le formule per il calcolo di perimetro e area di figure piane. • Saper applicare il teorema di Pitagora. • Comprendere il significato dei termini più semplici e comuni del linguaggio matematico e scientifico. • Comprendere e descrivere gli elementi essenziali di un fenomeno, di un’esperienza. |
CLASSE III | • Saper eseguire le quattro operazioni con i numeri relativi. • Saper risolvere semplici equazioni di 1° grado a un’incognita. • Saper operare nel piano cartesiano. • Saper individuare i procedimenti necessari per la risoluzione di problemi di aritmetica e geometria. • Saper impostare un problema individuando dati e incognite. • Saper applicare formule dirette e inverse per la risoluzione di semplici problemi di geometria solida. • Comprendere il significato dei termini più semplici e comuni del linguaggio matematico e scientifico. • Comprendere e descrivere gli elementi essenziali di un fenomeno, di un’esperienza. |
STORIA, EDUCAZIONE CIVICA
CLASSE I E II | • Riconoscere gli aspetti essenziali del periodo storico. • Cogliere i rapporti di causa/effetto di un evento storico o tra più eventi storici. • Saper ricavare informazioni dal libro di testo utili alla comprensione degli argomenti di studio. • Saper esporre i concetti fondamentali dei periodi storici studiati. |
CLASSE III | • Usare fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali) per produrre conoscenze su temi definiti. • Collocare fonti ed eventi sulla linea del tempo (contemporaneità, successione sia nell’a.C. sia nel d.C.) • Completare semplici mappe, schemi. • Conoscere gli aspetti salienti delle epoche storiche studiate. • Esporre semplici informazioni inerenti argomenti trattati con l’ausilio di domande stimolo, utilizzando un codice sostanzialmente appropriato. • Xxxxx esporre e confrontare alcuni aspetti delle epoche studiate in rapporto al presente. |
GEOGRAFIA
CLASSE I E II | • Conoscere e gli aspetti principali della geografia fisica e antropica delle principali regioni italiane ed europee. • Saper utilizzare il libro di testo e cogliere le informazioni. |
CLASSE III | • Leggere carte geografiche topografiche e tematiche e ricavarne informazioni in forma guidata o autonoma. |
EDUCAZIONE MUSICALE
CLASSE I | • Saper partecipare a momenti collettivi utilizzando il linguaggio musicale. • Sapersi collocare nel gruppo adeguatamente. • Saper cantare alcune parti di canzoni. • Saper utilizzare semplici strumenti. |
CLASSE II | • Sviluppare la capacità di attenzione e concentrazione attraverso l’ascolto. • Saper riconoscere i suoni ed i rumori circostanti. • Saper riprodurre un semplice schema ritmico Sapersi porre in condizioni adeguate all’ascolto. |
CLASSE III | • Sapersi esprimere creativamente utilizzando il linguaggio musicale. • Saper sonorizzare personaggi, storie, luoghi. • Saper inventare ritmi. |
EDUCAZIONE MOTORIA
CLASSE I e II | • Mostra attenzione interessata per la disciplina • Partecipa attivamente alle attività. • Si impegna con costanza in base alle capacità motorie di partenza • Collabora con il docente e i compagni e utilizza volentieri l’attrezzatura della palestra. |
CLASSE III | • Conosce le regole fondamentali degli sport trattati. • Esegue gli esercizi principali delle discipline sportive svolte. • Espone in forma semplice i contenuti degli argomenti proposti. |
ARTE E IMMAGINE
CLASSE I | • Saper decodificare i vari messaggi visivi ai fini dell’autonomia. • Individuare e descrivere gli elementi di un’immagine. • Conoscere e comprendere i più comuni segni convenzionali (stradali, di pericolo, indicatori visivi di luoghi, ecc.). • Saper comunicare utilizzando il disegno. |
CLASSE II | • Saper comunicare utilizzando il disegno. • Conoscere ed usare i colori. • Saper rappresentare elementi della realtà attraverso semplici tecniche. • Saper rappresentare semplici storie. |
CLASSE III | • Xxxxxsi esprimere liberamente dando spazio alla propria creatività. • Saper rappresentare elementi reali o fantastici utilizzando colori, disegni e altro materiale. |
TECNOLOGIA
CLASSE I CLASSE II CLASSE III | • Saper osservare e riprodurre semplici figure. • Saper manipolare alcuni materiali • Saper riferire alcuni processi produttivi. • Saper riferire le fasi eseguite di un lavoro personale. • Saper riferire contenuti essenziali della disciplina. |
RELIGIONE
CLASSE I CLASSE II CLASSE III | • Individuare il messaggio centrale di alcuni testi biblici. • Imparare a cogliere la connessione tra religiosità e cultura. • Capire l’importanza della riforma protestante per il cristianesimo. • Comprendere linee essenziali della religione islamica. • Imparare a cogliere le implicazioni etiche della vita cristiana e a riflettere in vista di scelta di vita e comportamenti. • Imparare a rispettare le persone di credo differente. |
Il presente curricolo, elaborato dai docenti dell’Istituto seguendo la normativa della legge del 30 agosto 2019 n. 92 e le Linee guida del MIUR per l’insegnamento dell’educazione civica del 23 giugno 2020, ha la finalità di fornire ad ogni alunno un percorso formativo organico e completo che stimoli i diversi tipi di intelligenza e favorisca l’apprendimento di ciascuno.
L’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” è stato introdotto nell’Ordinamento scolastico di ogni ordine e grado con il DL 137/08, convertito in Legge 169/08 ed è stato associato all’area storico-geografica.
Le stesse Indicazioni nazionali del 2012 riservano una particolare attenzione a “Cittadinanza e Costituzione”, richiamando la necessità di introdurre la conoscenza della Carta costituzionale, in particolare la prima parte e gli articoli riguardanti l’organizzazione dello Stato.
Questi aspetti di conoscenza della Costituzione, delle forme di organizzazione politica e amministrativa, delle organizzazioni sociali ed economiche, dei diritti e dei doveri dei cittadini, come ribadito nelle nuove Indicazioni, “possono essere certamente affidati al docente di storia e comprese nel settore di curricolo che riguarda tale disciplina. Tuttavia, le ultime Indicazioni richiamano con decisione l’aspetto trasversale dell’insegnamento, che coinvolge i comportamenti quotidiani delle persone in ogni ambito della vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente e pertanto impegna tutti i docenti a perseguirlo nell’ambito delle proprie ordinarie attività”.
La costruzione di una cittadinanza globale rientra anche negli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile “un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità” sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU caratterizzata da 17 Obiettivi per lo Sviluppo.
La scuola è direttamente coinvolta con l’obiettivo n. 4” Fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”, nel documento si sottolinea che l’istruzione può, comunque, fare molto per tutti gli obiettivi enunciati nell’Agenda, “fornendo competenze culturali, metodologiche, sociali per la costruzione di una consapevole cittadinanza globale e per dotare i giovani cittadini di strumenti per agire nella società del futuro in modo da migliorarne gli assetti.”
Pertanto, i docenti sono chiamati non a insegnare cose diverse e straordinarie, ma a selezionare le informazioni essenziali che devono divenire conoscenze durevoli, a predisporre percorsi e ambienti di apprendimento affinché le conoscenze alimentino abilità e competenze culturali, metacognitive, metodologiche e sociali per nutrire la cittadinanza attiva”. L'insegnamento dell'Educazione Civica non può essere inferiore a 33 ore annuale, più docenti che ne cureranno l’attuazione nel corso dell’anno scolastico. In ogni classe il docente coordinatore ha il compito di acquisire gli elementi conoscitivi dai docenti a cui è affidato l'insegnamento dell'educazione civica e di formulare la proposta di voto espresso in decimi, nel primo e nel secondo quadrimestre.
L’educazione digitale, intesa soprattutto a stimolare negli studenti la capacità di utilizzare consapevolmente e responsabilmente i nuovi mezzi di comunicazione e gli strumenti digitali sviluppando il pensiero critico e sensibilizzando rispetto ai possibili rischi connessi all’uso dei social media e alla navigazione in Rete, contrastando il linguaggio dell’odio, sarà effettuata trasversalmente per tutte le discipline.
I NUCLEI TEMATICI
Il curricolo di Educazione Civica si delinea, in ottemperanza alle Linee Guida del Ministero dell’Istruzione del 20 giugno 2020, a partire da tre nuclei tematici che costituiscono i pilastri della Legge, a cui possono essere ricondotte tutte le diverse tematiche previste dalla normativa (legge 20 agosto 2019, n. 92), ovvero:
Nuclei tematici | Costituzione | • Legalità • Solidarietà e diritti umani • Regolamenti scolastici e regole comuni • Educazione alla salute |
Sviluppo sostenibile | • Tutela ambiente • Rispetto beni comuni e animali • Tutela del patrimonio e del territorio | |
Cittadinanza digitale | • Sicurezza in rete e uso consapevole del web |
CLASSE PRIMA | |||||||
DISCIPLINA | TEMA | ARGOMENTI TRATTATI | ORE | QUADRIMESTRE | |||
Italiano | La tutela dei diritti umani e la famiglia | Elementi fondamentali del diritto, con particolare riguardo al diritto all’istruzione e partecipazione ad eventuali iniziative solidali della scuola. Diritti e doveri in famiglia | 3 | 1° e 2° | |||
Storia | Vivere consapevolmente insieme regole e leggi | Costituzione italiana: I principi fondamentali e gli artt.33, e 34. Che cos’è lo Stato e che cos’è la democrazia. L’impegno e la partecipazione. Conoscenza del Regolamento d’Istituto. | 3 | 1° e2° | |||
Scienze | La sostenibilità ambientale e il rispetto per l’ambiente | Agenda 2030: riflessione e acquisizione di una maggiore consapevolezza dell’importanza dell’acqua per la vita sul pianeta Terra e regole per evitarne gli sprechi o la cattiva gestione | 3 | 1° e 2° | |||
Geografia | Istituzioni nazionali | Ordinamento della Repubblica | 3 | 1° e 2 | |||
Inglese | Istituzioni internazionali. | nazionali | e | Il REGNO UNITO, culturale | nella sua forma giuridico- | 3 | 2° |
Francese | Istituzioni internazionali | nazionali | e | Il sistema scolastico francese | 3 | 1° | |
Tecnologia | La sostenibilità ambientale e il rispetto per l’ambiente Cittadinanza digitale | Cosa significa sostenibilità e gli obiettivi comuni per la sostenibilità (Agenda 2030). Il riciclaggio dei materiali studiati con relativo compito di realtà – La ricerca sui nuovi materiali sostenibili. Introduzione al coding e alla cittadinanza digitale consapevole | 4 | 1° e 2° | |||
Arte e Immagine | Educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale e dei beni pubblici | Conoscere ed apprezzare le bellezze culturali, artistiche ed i beni pubblici cominciando dalla propria città o paese | 3 | 2° | |||
Musica strumento musicale | e | Promozione della cultura scientifica, artistica e tecnica | Educare al rispetto delle regole, di sé e della solidarietà. Imparare ad ascoltare ed ascoltarsi anche attraverso la pratica vocale in riferimento agli articoli 9 e 12 della Costituzione | 3 | 1° | ||
Scienze Motorie | Educazione al rispetto delle regole, rispetto di sé e degli altri | Giochi della gioventù: attività che permetteranno di gestire adeguatamente il compito di realtà | 3 | 2° | |||
Religione | La salvaguardia del creato | Enciclica “Laudato sì” di Papa Xxxxxxxxx: “Il Vangelo della creazione” | 2 | 2° | |||
Totale ore annue | 33 |
CLASSE SECONDA | ||||
DISCIPLINA | TEMA | ARGOMENTI TRATTATI | ORE | QUADRIMESTRE |
Italiano | Solidarietà sociale I diritti umani Cittadinanza digitale | Il diritto all’uguaglianza. Educazione al volontariato e alla cittadinanza attiva nella pratica di ogni giorno. La Tutela dei minori. Le libertà personali della collettività. La diversità come arricchimento e valore. Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo. Potenzialità e rischi nell’uso dei dispositivi. | 3 | 1° e 2° |
Storia | Giustizia | Che cos’è la giustizia. I diritti delle donne. La separazione dei poteri e l’indipendenza della magistratura | 3 | 1° e 2° |
Inglese | Istituzioni nazionali e internazionali | The European Union and the United Kingdom | 3 | 2° |
Francese | Educazione alla salute e al benessere | Educazione alimentare. | 3 | 2° |
Scienze | Educazione alla salute e al benessere | Educazione alla salute, con particolare riferimento all’educazione alimentare | 4 | 1° e 2° |
Geografia | Educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale | Istituzioni e organi dell’UE | 3 | 1° e 2° |
Tecnologia | L’agricoltura biologica e l’educazione alimentare. L’abitare sostenibile. | I principi dell’agricoltura e dell’allevamento biologico. La bioarchitettura e i suoi principi. L’abitare nel mondo come consapevolezza del valore della diversità. | 3 | 1° e 2° |
Arte e Immagine | La tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione. | Educazione al rispetto e alla salvaguardia dei Beni culturale e dei beni pubblici. | 3 | 2° |
Musica e strumento musicale | Educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale | Imparare a sviluppare la “pratica vocale e strumentale d’insieme”. | 3 | 1° |
Scienze Motorie | Educazione al rispetto delle regole, rispetto di sé e degli altri | Giochi della gioventù: attività che permetteranno di gestire adeguatamente il compito di realtà | 3 | 2° |
Religione | La salvaguardia del creato | Enciclica “Laudato sì” di Papa Xxxxxxxxx: “Un’ecologia integrale” | 2 | 2° |
Totale ore annue | 33 |
CLASSE TERZA | ||||
DISCIPLINA | TEMA | ARGOMENTI TRATTATI | ORE | QUADRIMESTRE |
Italiano | Educazione alla legalità | Che cos’è la legalità. Lavoro minorile. Orientamento alla scelta per il futuro. Consapevolezza del proprio essere e responsabilità. Pari opportunità e la diversità come valore | 3 | 1° e 2° |
Storia | Divenire cittadini attivi e consapevoli Cittadinanza digitale | Costituzione Lotta alle mafie Internet e privacy del social network Agenda 2030 | 4 | 1° |
Inglese | Educazione al rispetto degli altri e di ogni forma di diversità. | Uomini e donne che si sono distinti nella lotta al pregiudizio e alle discriminazioni nei Paesi anglofoni | 3 | 1° e 2° |
Francese | Istituzioni nazionali e internazionali | Il Parlamento Europeo | 3 | 2⁰ |
Scienze | Educazione alla salute e al benessere | Educazione alla salute, con particolare riferimento alla tematica delle dipendenze | 3 | 1° e 2° |
Geografia | Educazione ambientale, sviluppo eco sostenibile e tutela del patrimonio. Il mondo dell’economia | Organismi internazionali Globalizzazione | 3 | 1° e 2° |
Tecnologia | Le fonti di energia rinnovabili. Cittadinanza digitale | La sostenibilità energetica e la questione nucleare. Diffusione delle fake news e dell’hate speech e il valore di una corretta gestione della propria identità online. Prevenzione del bullismo e del cyberbullismo | 3 | 1° e 2° |
Arte e Immagine | UNESCO: i siti UNESCO in Sicilia | Educare alla conoscenza e alla tutela dei beni artistici e culturali riconosciuti dalla Organizzazione Mondiale, IL PATRIMONIO UNESCO SICILIA | 3 | 2° |
Musica e strumento musicale | Educazione al rispetto e alla valorizzazione del patrimonio culturale | Saper riconoscere “la Bellezza” della musica ricreando la presentazione di un’opera teatrale | 3 | 1° |
Scienze Motorie | Educazione e accettazione del proprio sè corporeo nel rispetto di se stesso e degli altri | Giochi della gioventù: attività che permetteranno di gestire adeguatamente il compito di realtà | 3 | 2° |
Religione | La salvaguardia del creato | Enciclica “Laudato sì” di Papa Xxxxxxxxx: “Il dialogo sull’ambiente nelle religioni del mondo” | 2 | 2° |
Totale ore annue | 33 |
INSEGNAMENTO TRASVERALE - CONTITOLARITA’ | ||
33 ORE/ANNO | ||
VOTO IN DECIMI IN I E II QUADRIMESTRE PROPOSTA DI VOTO EFFETTATA DAL COORDINATORE E VOTO ATTRIBUITO DAL CONSIGLIO | ||
Competenze previste al termine del primo ciclo visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9 ed il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione: Traguardi di apprendimento al termine del I ciclo (Indicatori da riportarsi in pagella per educazione civica fine scuola secondaria di I grado) L’ alunno conosce gli elementi fondanti della Costituzione, è consapevole dei ruoli, dei compiti e delle funzioni delle istituzioni dello Stato italiano, dell’Unione europea e degli organismi internazionali; conosce il significato e la storia degli elementi simbolici identitari (bandiera inno nazionale); Ha recepito gli elementi basilari dei concetti di “sostenibilità ed eco - sostenibilità”. È consapevole del significato delle parole “diritto e dovere”. Conosce nelle sue varie esplicitazioni il principio di legalità e di contrasto alle mafie, ha introitato i principi dell’educazione ambientale in un’ottica di consapevolezza e tutela dei beni del patrimonio culturale locale e nazionale nelle sue varie sfaccettature (lingua, monumenti, paesaggio, produzioni di eccellenza). È consapevole dell’importanza dell’esercizio della cittadinanza attiva che si espleta anche attraverso le associazioni di volontariato e di protezione civile. Ha sviluppato conoscenze e competenze in materia di educazione alla salute ed al benessere psicofisico, conosce gli elementi necessari dell’educazione stradale in rapporto alle sue dinamiche esistenziali. È consapevole dei principali riferimenti normativi concernenti la privacy, i diritti d’autore, l’uso e l’interpretazione dei materiali e delle fonti documentali digitali disponibili sul web |
EDUCAZIONE CIVICA TRASVERSALE ALLE DISCIPLINE | ||
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA | ||
DISCIPLINA | COMPETENZE | ABILITÀ CONOSCENZE |
ITALIANO | • Conoscere, riflettere sul significato della legalità, facendo pratica quotidiana del dettato costituzionale • Assumere un atteggiamento critico nei confronti dei messaggi veicolati. • Sapersi relazionare con i coetanei e gli adulti cercando di risolvere insieme eventuali problemi. • Prendere coscienza delle dinamiche psicofisiche e affettivo- psicologiche legate all'affermazione della propria e altrui personalità (da percezione /conoscenza a coscienza di sè) ed esprimere adeguatamente le proprie emozioni, riconoscere quelle altrui, rispettando le peculiarità caratteriali ed il concetto di privacy. • Riconoscere la figura dell’adulto come punto di riferimento • Xxxxx rispettare consapevolmente il proprio turno alla parola, i tempi dei compagni e le loro opinioni • Valorizzare la diversità di lingua ed i dialetti come elementi identitari e preziosi della cultura di un popolo. • Saper gestire i conflitti nelle discussioni • Assumere comportamenti adeguati alla prevenzione del Covid, degli infortuni e per la sicurezza in ambiente scolastico. • Riconoscere e cogliere il valore delle differenze nel gruppo classe. | • Conoscere i temi relativi all’ordinamento dello Stato, delle Regioni, degli Enti territoriali, delle Autonomie Locali e delle Organizzazioni internazionali e sovranazionali, prime tra tutte l’idea e lo sviluppo storico dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite. • Comprendere e rispettare il Regolamento d’Istituto • Identificare situazioni di violazione dei diritti umani ed ipotizzare gli opportuni rimedi per il loro contrasto. • Riferire in modo competente i contenuti principali delle Carte costituzionali nazionali • Avvalersi del diario o della corrispondenza con amici per riflettere su di sé e sulle proprie relazioni. • Conoscere le varie possibilità di reperire fonti d’informazione ed essere in grado di accedere a quelle attendibili. • Conoscere le discriminazioni e i preconcetti di genere e tenere un comportamento responsabile e rispettoso della dignità degli altri indipendentemente dalla differenza di genere. • Iniziare a usare i diversi dispositivi digitali (computer, tablet, smartphone, console per videogiochi) distinguendone le funzioni anche in rapporto ai propri scopi. |
INGLESE E FRANCESE | • Attivare atteggiamenti di ascolto attivo e di cortesia. • Esprimere verbalmente e fisicamente, nella forma più adeguata anche dal punto di vista morale, la propria emotività ed affettività. • Domandare informazioni o effettuare diverse richieste in maniera cortese in situazioni di vita verosimili. • Conoscere il testo ed i contenuti valoriali degli inni nazionali dei paesi europei in cui si parlano le lingue studiate. | • Valorizzare la lingua come elemento identitario della cultura di un popolo. • Riconoscere forme di espressione personale, ma anche socialmente accettate e moralmente giustificate, stati d’animo, sentimenti, emozioni diverse. • Conoscere in lingua le formule di cortesia. |
MUSICA STRUMENTO MUSICALE | • Saper eseguire l’inno nazionale italiano e di alcuni paesi europei attraverso l’uso del canto e dello strumento musicale. • Saper riconoscere e riprodurre i motivi della musica tradizionale. • Saper interpretare i temi ed i contenuti della musica colta, con la capacità di cogliere spunti e supporti in un’ottica multidisciplinare. | • I simboli dell’identità nazionale ed europea (esecuzione strumentale dell’inno). • Conoscenza del patrimonio culturale musicale locale, italiano europeo. • La musica impegnata: brani ed autori musicali che trattano tematiche di cittadinanza attiva. • Musica e Folklore: elementi costitutivi dell’identità culturale |
ARTE E IMMAGINE | • Elaborare progetti di conservazione, recupero e valorizzazione del patrimonio storico -naturalistico presente nel proprio territorio. • Riconoscere gli elementi principali del patrimonio culturale, artistico, ambientale nel proprio territorio ed è sensibile ai problemi della tutela e conservazione. | • I simboli dell’identità nazionale ed europea (le bandiere). • Gli elementi caratterizzanti il paesaggio culturale di riferimento. • Monumenti e siti significativi. • Conoscere i beni culturali presenti nel proprio territorio |
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE | • Comprendere e spiegare i principi di una dieta equilibrata. • Comprendere e spiegare le conseguenze fisiche e psichiche della malnutrizione, della nutrizione e dell’ipernutrizione. • Conoscere l’importanza dell'educazione sanitaria e della | • Conoscere gli alimenti e le loro funzioni. • I principi ed i corretti comportamenti alla base dello star bene, • Tenere la corretta postura. • Conoscere la sicurezza nel proprio ambiente di vita |
prevenzione anche sul piano della pratica quotidiana (elenca le principali regole per l’igiene personale, conosce le malattie contagiose più diffuse nell’ambiente che lo circonda e sa quali precauzioni prendere per cercare di prevenirle). Conosce e applica le regole del primo soccorso (intervenire correttamente in caso di incidenti reali o simulati). • Acquisire il concetto di salute come bene privato e sociale (conoscere e commentare l'articolo 22 della Costituzione e altri documenti inerenti all’argomento salute/ benessere). | ||
RELIGIONE | • Indagare le ragioni sottese a punti di vista diversi dal proprio, per un confronto critico. • Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo, rispetto e fiducia. • Interagire, utilizzando rispetto, con persone dalle diverse convinzioni religiose. • Impegnarsi personalmente in iniziative di solidarietà. | • Conoscere le diverse fedi religiose in un’ottica di interrelazione e rispetto. • Conoscere le principali festività religiose, il loro significato e i nessi con la vita civile. • Conoscere le differenze tra i concetti di “laico” e “religioso”. • Il rapporto tra Stato e Chiesa all’interno delle leggi. (es. il valore anche civile del matrimonio religioso). |
AREA STORICO-GEOGRAFICO-SOCIALE | ||
DISCIPLINA | COMPETENZE | ABILITÀ CONOSCENZE |
STORIA GEOGRAFIA | • Acquisire come valori normativi i principi di libertà, giustizia, solidarietà, accettazione. • Riconoscere come necessarie e saperle rispettare le regole della convivenza civile. • Assumere responsabilità partecipativa alla vita democratica e alla risoluzione dei problemi. • Saper analizzare gli elementi costitutivi della carta costituzionale e di quelle internazionali. • Conoscere e applicare nella vita di tutti i giorni i principali provvedimenti adottati dallo Stato italiano (reperire, leggere e discutere provvedimenti assunti nel proprio territorio rispetto all’inquinamento ambientale e al risparmio energetico). Maturare autonomia di giudizio nei confronti delle problematiche politiche, economiche, socioculturali, ambientali. • Individuare le maggiori problematiche dell’ambiente in cui si vive ed elaborare ipotesi di intervento. • Rispettare, conservare e cercare di migliorare l’ambiente in quanto patrimonio a disposizione di tutti. • Conoscere le caratteristiche delle organizzazioni mafiose e malavitose e le strategie attuate dagli Stati per il loro contrasto. • Conoscere la biografia degli uomini illustri che hanno speso la loro vita per il contrasto alle Xxxxx (Xxxxxxx, Xxxxxxxxxx, Xxx Xxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx). • Applicare il concetto di privacy nelle sue principali esplicitazioni • Applicare la normativa della netiquette (galateo on line) | • Conoscere le principali forme di governo. • Conoscere le principali associazioni di volontariato e di protezione civile operanti sul territorio locale e nazionale. • Conoscere i Principi fondamentali della Costituzione. • Conoscere la funzione della regola e della legge nei diversi ambienti di vita quotidiana. • Riconoscere e interiorizzare criticamente i concetti di diritto/dovere, libertà responsabile, identità, pace, sviluppo umano, cooperazione, sussidiarietà. • Conoscere le Organizzazioni internazionali, governative e non governative a sostegno della pace e dei diritti/doveri dei popoli • Valorizzare le tradizioni locali più significative. • Riconoscere i ruoli dell'Amministrazione Comunale, delle associazioni private, delle istituzioni museali per la conservazione dell’ambiente e del patrimonio culturale locale e nazionale. • Conoscere la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti e delle studentesse. • Conoscere il Regolamento d’Istituto e applicarlo • Rispettare il copyright ed i diritti di proprietà intellettuale. • Conoscere l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015 • Conoscere netiquette, il galateo di internet |
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA | ||
DISCIPLINA | COMPETENZE | ABILITÀ/CONOSCENZE |
MATEMATICA- SCIENZE | • Individua ed analizza da un punto di vista scientifico le maggiori problematiche dell’ambiente in cui si vive. • Comprende il rapporto uomo- natura, analizzandone gli aspetti positivi e problematici. • Attiva un atteggiamento di rispetto dell’ambiente e individua forme di uso consapevole delle sue risorse. • Comprende i concetti di ecosistema e sviluppo sostenibile (spiega il significato di espressioni specifiche traendole da notiziari, giornali e letture). • Assume comportamenti consapevoli nel rispetto dell’ambiente e risparmio delle risorse (predispone, insieme ai compagni, una pubblicazione relativa ai comportamenti quotidiani da assumere in relazione al problema trattato). | • Biomi ed ecosistemi. • Flora, fauna, equilibri ecologici tipici del proprio ambiente di vita. • Gli interventi umani che modificano il paesaggio e l’interdipendenza uomo-natura. • Comprendere l’importanza del necessario intervento dell’uomo sul proprio ambiente di vita, avvalendosi di diverse forme di documentazioni. • Individuare un problema ambientale (dalla salvaguardia di un monumento alla conservazione di una spiaggia ecc.…), analizzarlo ed elaborare semplici ma efficaci proposte di soluzione. • Conoscere gli organi e apparati del corpo umano e le loro principali funzioni. • Conoscere la ricaduta di problemi ambientali (aria inquinata, inquinamento acustico, …) e di abitudini di vita scorrette (fumo, sedentarietà...) sulla salute. • Principali funzioni degli organi genitali. • Le malattie esantematiche e le vaccinazioni. • I comportamenti da rispettare per rimanere in salute. • I progressi della medicina nella storia dell'uomo. • Processi di trasformazione e di conservazione degli alimenti. • La tradizione culinaria locale. • Apprezzamento delle potenzialità del proprio territorio. • Riduzione dell’uso di pesticidi e sostanze inquinanti per la |
TECNOLOGIA | • Essere in grado di ricercare correttamente informazioni sul web, interpretandone l’attendibilità e rispettando i diritti d’autore, attraverso la loro corretta citazione. • Riconoscere il significato, interpretandone correttamente il messaggio, della segnaletica e della cartellonistica stradale. • Essere consapevole dei rischi negli ambienti di vita e dell’esistenza di Piani di emergenza da attivarsi in caso di pericoli o calamità. • Effettuare correttamente la raccolta differenziata domestica e scolastica, comprendendone appieno le ragioni. | salvaguardia dell’ambiente (dal Protocollo di Kyoto 2005 e Rio 1992). • La tipologia della segnaletica stradale, con particolare attenzione a quella relativa al pedone, al ciclista. Ed all’uso di ciclomotori • Analisi del Codice Stradale: funzione delle norme e delle regole, i diritti/doveri del pedone e del ciclista. • La tipologia di strade (carrozzabile, pista ciclabile, passaggio pedonale...) e i relativi usi corretti. • Caratteristiche di oggetti e i materiali in relazione alla sicurezza. • Norme di comportamento per la sicurezza nei vari ambienti di vita. • Il web: rischi e pericoli nella ricerca e nell’impiego delle fonti. |
RUBRICA DI VALUTAZIONE PER L’ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE CIVICA
RUBRICA DI VALUTAZIONE DI | Le conoscenze sui temi proposti sono complete, consolidate e bene organizzate. L’alunno sa recuperarle e metterle in relazione in modo autonomo, riferirle anche servendosi di diagrammi, mappe, schemi, e utilizzarle nel lavoro anche in contesti nuovi | 10 |
EDUCAZIONE CIVICA | Le conoscenze sui temi proposti sono esaurienti e | 9 |
consolidate e bene organizzate. L’alunno sa | ||
recuperarle, metterle in relazione in modo | ||
autonomo ed organizzarle nel lavoro | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono consolidate | 8 | |
ed organizzate. L’alunno sa recuperarle in modo | ||
autonomo ed organizzarle nel lavoro | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono | 7 | |
sufficientemente organizzate e recuperabili con il | ||
supporto di mappe e schemi forniti dal docente | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono essenziali, | 6 | |
organizzabili e recuperabili con l’aiuto del | ||
docente o dei compagni | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono minime, | 5 | |
organizzabili e recuperabili con l’aiuto del | ||
docente | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono episodiche | 4 | |
frammentarie e non consolidate recuperabili con | ||
difficoltà, con l’aiuto e il costante stimolo del | ||
docente |
L’alunno/a mette in atto in autonomia le abilità e le competenze connesse ai temi trattati; collega le conoscenze tra loro, ne rileva I nessi, le rapporta a quanto studiato e alle sperienze concrete con pertinenza e completezza. Porta contributi personali e originali utili anche a migliorare le procedure che è in grado di adeguare al variare delle situazioni | 10 | |
RUBRICA DI VALUTAZIONE DI | ||
EDUCAZIONE CIVICA | ||
L’alunno/a mette in atto in autonomia le abilità e le competenze connesse ai temi trattati in modo e sa collegare in modo efficace le conoscenze alle esperienze vissute, a quanto studiato, ai testi analizzati con buona pertinenza portando a termine il proprio compito in modo esauriente | 9 | |
L’alunno/a mette in atto in autonomia le abilità | 8 | |
e le competenze connesse ai temi trattati e sa | ||
collegare le conoscenze alle esperienze vissute, a | ||
quanto studiato, ai testi analizzati con buona | ||
pertinenza, portando a termine il proprio compito | ||
L’alunno/a mette in atto in autonomia le abilità e le competenze connesse ai temi trattati nei contesti più noti e vicini all’esperienza diretta. Con il supporto del docente collega l’esperienza ai temi studiati e ad altri contesti. | 7 | |
L’alunno/a mette in atto le abilità e le competenze connesse ai temi trattati nei casi più semplice e /o vicini alla propria esperienza, altrimenti con l’aiuto del docente L’alunno/a mette in atto le abilità e le competenze connesse ai temi trattati solo grazie alla propria esperienza diretta e con il supporto e lo stimolo dei docenti e dei compagni. | 6 | |
L’alunno/a mette in atto le abilità e le competenze connesse ai temi trattati solo grazie alla propria esperienza diretta e con il supporto e lo stimolo dei docenti e dei compagni | 5 | |
L’alunno/a mette in atto solo in modo sporadico, con l’aiuto, lo stimolo ed il supporto di docenti e compagni le abilità e le competenze connesse ai temi trattati | 4 |
RUBRICA DI VALUTAZIONE DI EDUCAZIONE CIVICA | L’alunno/a adotta sempre, in modo ineccepibile, dentro e fuori la scuola comportamenti e atteggiamenti coerenti con l’educazione civica e mostra di averne completa consapevolezza che rivela nelle riflessioni personali, nelle discussioni, nelle argomentazioni, nel comportamento. Mostra capacità di rielaborazione delle questioni e di generalizzazione delle condotte in contesti noti e nuovi. Porta contributi personali e originali, proposte di miglioramento e si assume responsabilità verso il lavoro, le altre persone, la comunità ed esercita influenza positiva sul gruppo. | 10 |
L’alunno/a adotta costantemente dentro e fuori la scuola comportamenti e atteggiamenti coerenti con l’educazione civica e mostra di averne completa consapevolezza che rivela nelle riflessioni personali, nelle discussioni, nelle argomentazioni, nel comportamento. Mostra capacità di rielaborazione delle questioni e di generalizzazione delle condotte in contesti noti. Si assume la responsabilità verso il gruppo | 9 | |
L’alunno/a adotta solitamente dentro e fuori la scuola comportamenti e atteggiamenti coerenti con l’educazione civica e mostra di averne una buona consapevolezza che rivela nelle riflessioni personali, nelle argomentazioni, nelle discussioni, nel comportamento. Assume con scrupolo le responsabilità che gli vengono affidate. | 8 | |
L’alunno/a generalmente adotta comportamenti e atteggiamenti coerenti con l’educazione civica in autonomia e mostra di averne una sufficiente consapevolezza attraverso le riflessioni personali. Assume le responsabilità che gli vengono affidate che porta a termine con la supervisione del docente o il con il suo contributo. | 7 | |
L’alunno/a generalmente adotta comportamenti e atteggiamenti coerenti con l’educazione civica e rivela consapevolezza e capacità di riflessione con lo stimolo degli adulti. Porta a termine consegne e responsabilità affidate con il supporto del docente. | 6 |
L’alunno/a non sempre adotta comportamenti e atteggiamenti coerenti con l’educazione civica. Acquisisce consapevolezza della distanza tra i propri atteggiamenti e comportamenti e quelli civicamente auspicati solo con la sollecitazione del docente. | 5 | |
L’alunno adotta in modo sporadico atteggiamenti e comportamenti coerenti con l’educazione civica ed ha bisogno di costanti richiami e sollecitazioni degli adulti. | 4 |
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Si articola nelle fasi:
1) diagnostica o iniziale, tesa ad analizzare e descrivere il processo di apprendimento, per la successiva impostazione di opportune strategie didattiche;
2) formativa o intermedia, tesa a individuare potenzialità e carenze, finalizzata alla autovalutazione e al miglioramento dell’azione didattica;
3) sommativa o finale, tesa a definire i livelli di abilità e competenze nella valutazione periodica e finale.
Viene effettuata secondo verifiche coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti nel POF e PTOF.
Cosa si valuta: processo di apprendimento di ciascun processo di maturazione ed evoluzione rispetto alla situazione di partenza, metodo di lavoro, impegno e partecipazione, percorso formativo, efficacia dell’itinerario di apprendimento programmato.
Valutazione con voti numerici espressi in decimi, nonché rubrica di valutazione.
PROVE SCRITTE | TEST d’ingresso, verifiche strutturate e semi-strutturate (vero/falso, completamento, scelta multipla…), questionari a risposta aperta, relazioni, temi/componimenti, sintesi, soluzioni di problemi, esercizi di vario tipo. |
PROVE ORALI | Colloqui, interrogazioni, interventi, discussioni su argomenti di studio, esposizione di attività svolte, test, prove scritte valide per l’orale, risultati positivi derivanti dal peer tutoring e da altri metodi innovativi. |
PROVE PRATICHE | Di velocità, resistenza e forza (capacità condizionali). |
9/10 | Saper organizzare le conoscenze in modo ampio e approfondito, raggiungendo gli obiettivi con una piena padronanza e capacità di rielaborazione esaustiva e personale. Ha raggiunto gli obiettivi con piena padronanza. |
8 | Saper comunicare le conoscenze autonomamente, raggiungendo gli obiettivi in modo soddisfacente. |
7 | Evidenziare conoscenze adeguate e pertinenti, raggiungendo gli obiettivi in modo positivo. |
6 | Evidenziare conoscenze essenziali, raggiungendo gli obiettivi in modo sufficiente. |
5 | Rilevare conoscenze superficiali e lacunose, raggiungendo solo in parte gli obiettivi proposti. |
4 | Rilevare conoscenze scarse e inadeguate, non raggiungendo gli obiettivi proposti. |
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Le attività progettuali costituiscono un arricchimento dell'offerta formativa, stimolano nuovi interessi e offrono spunti per sperimentare nuovi metodi di lavoro; inoltre, attraverso percorsi didattici e educativi più flessibili, contribuiscono a promuovere negli alunni il piacere di stare a scuola, il rispetto delle regole, la motivazione allo studio, lo sviluppo delle attitudini, l’arricchimento culturale, le competenze. In particolare, i progetti trasversali ai diversi ordini di scuola formano, oltre che la sfera cognitiva, quella emotivo – relazionale, per promuovere atteggiamenti positivi di reciprocità e apertura al cambiamento. Il Convitto offre l’attivazione di progetti su proposta del Consiglio classe di interclasse e su specifiche tematiche. Durante il corso dell’anno si realizzano rappresentazioni teatrali e /o musicali, testi scritti inerenti ai progetti, eventi di interesse generale, iniziative di solidarietà, mostra finale dei lavori svolti, viaggi d’istruzione storico-artistici e/o ecologico-naturalistici, visite guidate, giochi d'Istituto (tornei di pallavolo, calcetto, Convittiadi, Giochi della gioventù).
Per favorire l’azione formativa della scuola in collaborazione con l’ambiente esterno il Dirigente Scolastico ascolta quotidianamente proposte di genitori di studenti, di docenti, di associazioni umanitarie, culturali, sindacali con i quali, se utili ai fini dell’ampliamento dell’offerta formativa, concorda per la concretizzazione di progetti scolastici inerenti alle Priorità rilevate nel RAV, nell’Atto d’Indirizzo, nel Piano di Miglioramento.
Per la scuola media il Dirigente Scolastico ha stabilito accordi con il Comune di Catania riguardanti i progetti di storia locale, tradizioni, leggende siciliane, affinché gli alunni scoprano le ragioni storiche di fatti ed eventi e valorizzino consapevolmente le proprie radici culturali.
Nel corso dell’anno scolastico la partecipazione a progetti promossi da enti ed istituzioni esterni nell'ambito dell' educazione alla cittadinanza e alla legalità che da parte della scuola è costante, sebbene sia selettiva nella scelta, è sempre protesa a vantaggio del successo formativo degli studenti, dell’interazione istituzionale costruttiva che il Dirigente Scolastico ha posto in atto con tutte le agenzie formative del territorio pure ai fini della formazione/aggiornamento del personale della scuola.
Progetti permanenti:
• Educazione alla legalità;
• Potenziamento delle competenze di base;
• Preparazione alle certificazioni linguistiche;
• Educazione di genere;
• Educazione ambientale;
• Conoscere Catania e la sua Provincia;
• Il Coro a Sant’Agata;
• Attività teatrale in italiano e/o in lingua straniera;
• Vivere il Natale
La Scuola primaria, la Scuola secondaria di I grado, il Liceo Classico Europeo sono in raccordo nella realizzazione di alcuni progetti educativi.
L’orientamento alla scelta è elemento consequenziale fondamentale del corretto processo didattico- educativo finalizzato al raggiungimento della maturità civile e professionale, allo sviluppo di attitudini, interessi e valori necessari per contribuire al progresso della società in modo proficuo. L’orientamento viene effettuato innanzitutto con l’acquisizione delle competenze e si configura come mezzo per educare alla scelta tramite la conoscenza consapevole e critica.
Gli interventi di orientamento della Scuola Secondaria di I Grado si muovono sia a livello formativo che di consulenza, mediante una sinergia concordata tra i diversi operatori dell’orientamento (alunni, docenti, genitori), e mirano a:
• Rafforzare negli alunni una realistica e positiva immagine di sé, della propria intelligenza e motivazione;
• Favorire lo sviluppo di competenze relazionali tramite strategie didattiche innovative e con l’educazione di genere;
• Promuovere negli alunni la consapevolezza delle loro attitudini, dei loro interessi, delle loro competenze in concomitanza alla consapevolezza che il lavoro è prima di tutto un dovere sociale a favore del prossimo;
• Potenziare le dimensioni cognitive degli alunni;
• Stimolare al lavoro cooperativo in classe;
• Agevolare l’inclusione divergente nell’ambiente scolastico e la conoscenza del territorio in cui la scuola è inserita.
L’attenzione va a tutto quanto possa favorire l’auto-esplorazione, cioè la conoscenza di sé, delle proprie risorse.
I docenti per il conseguimento di tale obiettivo hanno il ruolo di facilitatori attraverso lo studio delle discipline, specialmente se effettuato in modo interdisciplinare. Quindi l’utilizzazione di strategie didattiche più efficaci per il tipo di utenza porta allo sviluppo delle loro abilità fino ai livelli d’eccellenza.
La didattica disciplinare pone l’attenzione su:
• la scelta degli argomenti da proporre, in cui gli alunni possono progressivamente scoprire attitudini, competenze e interessi;
• il potenziamento di metodi di studio più consoni a favorire l’apprendimento non come trasmissione del sapere, ma come rielaborazione critica;
• lo sviluppo dell’organizzazione delle attività per laboratori dove gli alunni sono guidati nella problematizzazione per la ricerca di soluzioni o la costruzione di saperi;
• il potenziamento della rielaborazione critica e costruttiva delle conoscenze;
• l’incremento della costruzione del pensiero divergente;
• il rafforzamento della capacità di riflessione sul proprio processo cognitivo ed esperienziale- formativo.
A tal scopo i docenti effettueranno interventi a favore di:
• raccordi con le famiglie per la costruzione di competenze meta-cognitive comuni;
• organizzazione di visite guidate al fine di un incontro diretto con scuole di ordine superiore.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le alunne e gli alunni e le famiglie. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo- formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi.
Per questo motivo noi, come scuola, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un contratto formativo, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti, che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutte/i di operare per una efficace realizzazione del comune progetto educativo.
Voci del contratto formativo | I docenti e la scuola si impegnano | Gli alunni si impegnano | I genitori si impegnano |
Offerta formativa | Ad esplicitare in modo comprensibile la propria offerta formativa. | Ad informarsi sull’offerta formativa di ciascun docente. | A conoscere che cosa i docenti offrono ai loro figli e ad esprimere pareri e proposte attraverso i rappresentanti di classe. |
Azione didattica | A motivare ogni loro intervento didattico e a rispettare il percorso dell’offerta formativa. | A partecipare in modo consapevole alle attività di apprendimento. | A tenersi informati su criteri e modalità di lavoro ed a partecipare, ove possibile, alle attività formative promosse dalla scuola. |
Azioni di recupero in caso di difficoltà di apprendimento | Ad organizzare interventi di recupero e di potenziamento in relazione ai bisogni formativi degli alunni. | A seguire gli interventi di recupero e/o di potenziamento. | A sostenere le iniziative scolastiche. |
Assenza e recupero delle lezioni | A facilitare l’organizzazione e la raccolta di eventuale materiale assegnato e ad informare circa le lezioni svolte. A comunicare che affinché l’anno scolastico sia valido si deve avere la presenza minima del 75% del monte ore totale, cioè è necessaria la frequenza di almeno 134 giorni di scuola. | A tenersi al corrente del lavoro svolto in classe, recuperando il materiale necessario e svolgendo quanto richiesto nel più breve tempo possibile. | A controllare che gli alunni si mettano al corrente del lavoro svolto in classe in tutte le discipline, tenendo presenti eventuali verifiche programmate e non rinviabili. |
Verifiche scritte e orali | A calendarizzare per tempo le verifiche scritte per evitare sovrapposizioni. Ad effettuare le verifiche programmate, dedicando il tempo adeguato, rimanendo sugli argomenti prestabiliti e comunicandone gli esiti in modo chiaro. Eventuali giustificazioni dovranno essere comunicate all’inizio dell’ora e per iscritto. | Ad evitare il più possibile assenze nei giorni prestabiliti per le verifiche, essendo comunque consapevoli che esse andranno recuperate. Eventuali giustificazioni andranno comunicate all’inizio dell’ora e per iscritto. | A far sì che i figli partecipino alle verifiche, tenendosi informati sulle stesse tramite diario. In via eccezionale possono giustificare per iscritto la mancata preparazione nello studio e nei compiti. |
Valutazione | Ad esplicitare i criteri di valutazione ed a restituire prima possibile le prove scritte corrette. In classe verrà svolta una correzione degli elaborati, condivisa con gli alunni. | A domandare all’insegnante eventuali chiarimenti, a riportare sul diario l’esito delle prove scritte per farlo firmare dal genitore. | A prendere visione dei risultati delle verifiche controllando quotidianamente il diario. |
Le verifiche non possono essere consegnate ai genitori, in quanto costituiscono documento ufficiale. | |||
Intervallo | Ad assicurare la sorveglianza durante gli intervalli, sospendendo la lezione per tempo al fine di non penalizzare la durata dell’intervallo. | A rispettare le regole durante l’intervallo, recandosi ai servizi pochi per volta previa autorizzazione degli insegnanti; a comportarsi in modo rispettoso verso adulti e compagni; ad aver cura dei servizi igienici. | A collaborare affinché i propri figli apprendano il rispetto delle persone e delle cose. |
Orario | A rispettare gli orari d’ingresso e di uscita dall’aula. A non abbandonare l’aula durante l’ora, salvo rare eccezioni motivate da urgenze improrogabili. In tal caso la sorveglianza temporanea sarà affidata ad un collaboratore. | Alla puntualità, in tutte le situazioni, poiché ripetuti ritardi non motivati concorrono alla valutazione della condotta. | Ad evitare entrate e uscite irregolari educando i propri figli al rispetto della puntualità. |
Comunicazioni e colloqui | A rendere il più possibile gli orari di ricevimento funzionali alle esigenze dei genitori. Ad accogliere proposte migliorative. | A rivolgersi al Coordinatore o al Dirigente Scolastico per eventuali domande o proposte. | A partecipare ai colloqui ed i rappresentati dei genitori ai Consigli di classe. |
Pulizia degli ambienti | La Scuola si impegna ad assicurare la pulizia ordinaria dei locali e ad effettuare la sorveglianza dell’ingresso e dell’uscita. | A mantenere puliti gli ambienti, a tenere con cura la propria aula e il proprio banco, a non scriverci sopra. In caso di sporco eccessivo, gli alunni provvederanno a rimettere a posto, in tempi successivi, senza ritardare il rientro a casa. | A collaborare con la scuola ed a promuovere le norme igieniche e un comportamento civile verso i locali e le strutture scolastiche. |
Disciplina | A conoscere il Regolamento d’Istituto, a rispettarlo ed a farlo rispettare; ad illustrare in classe, ad inizio d’anno e successivamente ogni volta che si renda necessario, le regole condivise cui tutti dobbiamo attenerci. | A conoscere la Griglia di valutazione della condotta e la Tabella delle sanzioni disciplinari e a rispettare consapevolmente le regole di civile convivenza. | A collaborare perché i loro figli rispettino le norme del Regolamento d’Istituto, in particolare quelle sui cellulari (art. 14), che non devono essere portati o adoperati a scuola, sulla puntualità ed assiduità alle lezioni, sull’abbigliamento, che deve essere adeguato, sul risarcimento individuale e/o collettivo di eventuali danni. |
Sanzioni | A comminare note disciplinari ponderate, per evidenziare comportamenti riprovevoli; ad evitare il più possibile “note collettive” che risultano poco efficaci; nel caso di nota sul registro va riportata ad personam sul diario. A rispettare la corrispondenza tra mancanze e sanzioni, nonché la modalità di irrogazione delle stesse, come previsto dallo statuto delle Studentesse e degli Studenti e dal Regolamento d’Istituto; ad informare le parti delle sanzioni previste. | A fare proprie le regole della convivenza civile e scolastica, cercando di comprenderne le ragioni, eventualmente discutendone con l’insegnante, anche in un momento successivo. | A sapere che la nota disciplinare costituisce un segnale estremo, preparatorio di sanzioni successive. Ad informarsi delle sanzioni previste e ad accettarle, salvo il diritto di ricorso al Comitato di garanzia. |
Danni alle persone | A prevenire, intervenire e reprimere comportamenti lesivi della persona, sia pari che adulto; ad informare le parti coinvolte. | A rispettare gli altri, usando un linguaggio adeguato e un comportamento consono. | A collaborare con la scuola qualora si rendano necessari interventi educativi sanzionatori. |
Danni materiali | A vigilare su locali e cose; a segnalare eventuali danni e, se individuati, i relativi responsabili. La scuola non risponde di eventuali sottrazioni di oggetti o di danni causati dagli alunni. | A rispettare gli arredi e tutto ciò che appartiene alla scuola e a rifondere con denaro o lavoro socialmente utile il danno prodotto. A rispettare la proprietà privata e a non portare a scuola oggetti pericolosi o che possono essere fonte di distrazione. | Ad intervenire presso i figli responsabili dei danni e a rifondere quanto danneggiato dai loro figli. A vigilare affinché i figli non portino oggetti non pertinenti all’attività scolastica. |
LICEO CLASSICO EUROPEO
Le caratteristiche che identificano il Liceo Classico Europeo sono numerose:
1) La struttura convittuale che consente, con l’istituto del convitto e del semiconvitto, di ampliare il tempo-scuola e di ricondurre, in parte o in tutto, anche lo studio individuale degli alunni alla guida dei docenti e di quanti con essi collaborano.
2) L’articolazione dell'azione didattica di tutte le discipline nelle fasi della “lezione” e del “laboratorio culturale” consente di adeguare l’insegnamento ai ritmi ed alle modalità dell’apprendimento, introducendo sistematicamente nella scuola la metodica dell’apprendere insieme, facendo. L’utenza è istituzionalmente multinazionale: ciò consente di creare le condizioni non solo per un modello di convivenza fondato sulla collaborazione ma anche di agevolare l’apprendimento e lo scambio linguistico.
3) La presenza dei lettori di madre lingua, per un incremento delle competenze linguistiche degli alunni e una crescita professionale dei docenti.
4) L’ampio rilievo riservato alle tecnologie per l’insegnamento e per l’apprendimento destinato a facilitare l’azione didattica, a renderla più agile e rispondente alle richieste degli alunni e dei docenti.
5) I programmi delle singole discipline sono integrati tra loro e l’insegnamento di Lingue e Letterature Classiche ripropone in maniera unitaria i corrispondenti insegnamenti di Latino e di Greco.
6) Il contributo degli educatori apre la possibilità di interpretare anche lo stesso studio individuale come un momento del processo di insegnamento / apprendimento e, per questo, tale attività è guidata e sostenuta, perché raggiunga più efficacemente, senza inutili sforzi e ridondanze, gli obiettivi previsti. Grazie a questo contributo altre attività, con valenza educativa e didattica – le attività integrative del curricolo – diventano “insegnabili”, e trovano quindi sicura cittadinanza nei progetti didattici e nella programmazione. A tale fine sono previste anche frequenti fasi di verifica e di valutazione, non limitate solo all’area delle singole discipline.
7) La centralità che in tutte le discipline assume il “testo” – o le esperienze di laboratorio per le discipline scientifiche – garantisce una sostanziale omogeneità nella proposta didattica. Questa omogeneità trova conferma nella stretta collaborazione che è richiesta ai docenti e agli altri soggetti chiamati alla realizzazione degli obiettivi. I soggetti in questione includono anche gli alunni, che assumono la veste di veri protagonisti della loro crescita.
Il Liceo Classico Europeo si inserisce armonicamente nel progetto formativo integrato del Convitto e delle altre Istituzioni educative: gli uni tengono conto delle esigenze didattiche della programmazione del Liceo Classico Europeo e prevedono esperienze ed attività che concorrono al raggiungimento delle sue finalità e dei suoi obiettivi; il Liceo Classico Europeo a sua volta tiene conto della funzione dell'Istituzione educativa: a questa concorre direttamente e valuta opportunamente i risultati conseguiti in tale ambito dai suoi studenti.
Il Liceo Classico Europeo istituito nel 1993 presso il Convitto Nazionale “X. Xxxxxxx” sostituendo il Liceo Classico, è una sperimentazione peculiare, che nasce dall’esigenza, in sintonia con il trattato di Maastricht e con i principi che hanno ispirato la conseguente costituzione dell’Unione Europea, di sviluppare la dimensione europea dell’insegnamento, con l’apprendimento approfondito e consapevole delle lingue degli stati membri e con l’approfondimento delle lingue classiche, basilari per la conoscenza delle radici storiche, culturali e religiose dei popoli europei e per una più chiara consapevolezza della nostra comune identità. Il curricolo, pertanto, secondo il modello indicato dalla Direzione generale dell’Istruzione Classica del Ministero della Pubblica Istruzione, è funzionale alla formazione di cittadini europei. L’organizzazione didattica è a tempo pieno e richiede la frequenza della struttura semiconvittuale. Lo scambio linguistico in lingua inglese e francese garantisce al Convitto “X. Xxxxxxx” la presenza di numerosi conversatori di madre lingua Inglese e Francese. L’apprendimento è potenziato dalle attività di laboratorio culturale. Due materie non linguistiche sono insegnate in lingua straniera: Percorsi di storia in lingua francese e Diritto ed economia in lingua inglese. Lo studio delle discipline scientifiche attraverso i laboratori sperimentali di Matematica, Fisica e Xxxxxxx dà allo studente la possibilità di acquisire competenze scientifiche pari a quelle di un tradizionale Liceo Scientifico, senza perdere tuttavia la natura storico-filosofica del progresso scientifico. Con il conseguimento della maturità al Liceo Classico Europeo, il diplomato è in grado di padroneggiare in due lingue moderne strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al livello B2 del quadro comune europeo con certificazioni Cambridge, e di approfondire la preparazione classica, affrontando il Greco e il Latino in modo comparato. Nel Liceo Classico Europeo la cultura greco-latina è presentata, attraverso la comparazione sincronica e diacronica, come un unicum. Il diplomato è inoltre in grado di conoscere gli elementi caratterizzanti gli ordinamenti giuridici e le strutture economiche dei Paesi dell’Unione Europea.
Il Liceo Classico Europeo è forse l’unico indirizzo di studi in grado di svolgere in Sicilia un ruolo chiave come fattore fondamentale dello sviluppo culturale, sociale, economico dell’Europa, anche grazie alle collaborazioni istituzionali tra gli Stati Membri dell’UE. A partire dagli accordi tra l’Ambasciata francese e il MIUR, dal settembre 2010 esiste il protocollo intergovernativo denominato EsaBac, che consente agli allievi italiani e francesi di conseguire simultaneamente due diplomi (l’Esame di Stato italiano e il Baccalauréat francese).
Il Convitto Xxxxxxx ha ottenuto quest’anno il prestigioso Label France Éducation, rilasciato dalla République Française con decreto dei Ministri de l’Europe et des Xxxxxxxx xxxxxxxxxxx, xx xx xxxxxxx, xx x’xxxxxxxxxxxx, xx xx xxxxxxxxx et du réseau NOR: EAEM2129557A. Attraverso questo esclusivo Label il Convitto partecipa a un percorso di eccellenza per l’apprendimento della lingua francese, unico in Sicilia. Al fine di consolidare gli obiettivi che hanno consentito di ottenere il Label occorre che le classi del biennio seguano dei moduli di preparazione all’ottenimento delle certificazioni DELF B1. Tale riconoscimento consentirà l’accesso a un numero considerevole di risorse multimediali di alto rilievo, permetterà agli alunni del convitto di partecipare a un grande numero di progetti e di gare che coinvolgono scuole di tutto il mondo e faciliterà l’organizzazione di scambi già al biennio al fine di far evolvere gli alunni sin dai primi anni in un ambiente multilinguistico.
In prospettiva, il Liceo intende ampliare gli orizzonti del processo di internazionalizzazione della formazione e della didattica:
• incrementando il numero e la durata degli scambi linguistici e culturali, tutti curricolari;
• favorendo e potenziando la metodologia CLIL/XXXXX, indispensabile per confrontarsi con i sistemi educativi europei;
QUADRO ORARIO SPERIMENTAZIONE 2020 LICEO CLASSICO EUROPEO
• promuovendo diverse tipologie di mobilità:
- mobilità degli studenti secondo procedure definite e standardizzate per l’interazione tra i diversi attori: le famiglie, la scuola estera e il nostro istituto;
- mobilità del personale docente e non docente, per il confronto su metodologie e strategie didattico/educative e modalità di gestione scolastica.
- partecipazione a progetti internazionali;
- scambi tra istituti scolastici italiani e stranieri;
- stipula di Protocolli e/o accordi di rete con Scuole straniere nelle quali si studia la lingua italiana come L2 e L3;
- ospitalità a studenti stranieri con posti riservati;
- stipulando protocolli operativi con Università, Ambasciate, Enti culturali italiani e stranieri;
- stipulando convenzioni con strutture internazionali.
A decorrere dall’anno scolastico 2021/2022 è autorizzata, con decreto del Ministro della Istruzione del 13.01.2021, l’attivazione del progetto, denominato “Sperimentazione 2020 Liceo classico europeo”, da parte delle istituzioni educative ove sono attive le sperimentazioni del Liceo classico europeo. La richiesta di sperimentazione prevede la conferma delle discipline presenti nel piano degli studi del Liceo classico europeo con una rimodulazione del quadro orario, in linea con quanto previsto per i licei classici dal decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 2010, a vantaggio di una didattica innovativa e sperimentale anche attraverso la valorizzazione del personale educativo coinvolto nell’attività di didattica laboratoriale. A tal fine il quadro orario delle classi prime dell’anno scolastico 2021/22 viene modificato in base a quanto indicato dal Decreto Ministeriale, come da tabella seguente:
QUADRO ORARIO SPERIMENTAZIONE 2020
DISCIPLINA | lez | lab | lez | lab | lez | lab | lez | lab | lez | lab |
CLASSI | I | II | III | IV | V | |||||
Italiano | 2 | 2 | 2 | 2 | 3 | 1 | 3 | 1 | 3 | 1 |
Lingue e letterature classiche | 3 | 2 | 3 | 2 | 3 | 2 | 3 | 2 | 3 | 2 |
Lingua europea 1Inglese e conversatore | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
Lingua europea 2 Francese e conversatore | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 |
Percorsi di storia Veicolata in lingua francese | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Storia | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Geografia | 1 | 1 | 1 | 1 | ||||||
Storia dell’arte | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | ||||
Filosofia | 2 | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 | ||||
Matematica | 2 | 2 | 2 | 2 | 2 | 1 | 2 | 1 | 2 | 1 |
Fisica | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | ||||
Scienze naturali | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Diritto ed economia veicolato in lingua inglese | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Educazione fisica | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 |
Religione | 1 | 1 | 1 | 1 | 1 | |||||
totale | 18 | 16 | 20 | 16 | 22 | 16 | 22 | 16 | 22 | 16 |
totale lez+lab | 34 | 34 | 38 | 38 | 38 | |||||
Studio guidato | 4 | 4 | 2 | 2 | 2 | |||||
Totale lez. +lab+studio guidato | 38 | 38 | 40 | 40 | 40 |
I curricoli del Liceo Classico Europeo sono dettati dal progetto nazionale, che li declina con grande specificità. I consigli di classe, dall’analisi dei dipartimenti, dalle misurazioni iniziali dei livelli di partenza, progettano i percorsi didattici adatti al raggiungimento delle competenze, abilità e conoscenze previste.
Il progetto del Liceo Europeo prende le mosse dal trattato di Maastricht, dove la dimensione europea dell’insegnamento è raccordata all’apprendimento e diffusione delle lingue degli Stati membri e al miglioramento della conoscenza e della diffusione della cultura e della storia dei popoli europei.
Tali obiettivi, almeno nella globalità della dimensione europea dell’insegnamento, sono già presenti in numerose iniziative di curricoli sperimentali, particolarmente nelle scuole dell’ordine classico, scientifico e magistrale, attraverso l’ampliamento della presenza delle lingue e civiltà straniere e la proposta di un preciso indirizzo linguistico moderno.
In tale ampio contesto storico, le connotazioni della cultura e civiltà europea vanno confrontate da una parte con la tradizione scientifica e la storia dello sviluppo delle scienze, e dall’altra con il pensiero mito-poetico, per entrambi dalle origini greche fino ai nostri giorni. Sono questi i due aspetti caratterizzanti il mondo occidentale e particolarmente europeo: l’analisi del reale e dell’informazione e l’analisi del sentimento e dell’espressione, ovvero della ragione strumentale e della ragione interpretativa. I confronti forti tra le diverse espressioni culturali sono ancora una volta la differenza e il dialogo. Il criterio della ricerca suggerisce di porre l’attenzione sui momenti costitutivi del processo storico-culturale, sui fondamenti della civiltà europea, dove il passato è necessariamente un termine di confronto dialettico rispetto al presente e ai suoi bisogni.
È inoltre evidente che il quadro culturale europeo, nella sua genesi e sviluppo storico, per una sua più puntuale consapevolezza, nei limiti formativi della licealità, non può non confrontarsi con le civiltà dei popoli non propriamente europei, che su di essi hanno in vari modi influito, almeno per quanto riguarda l’ebraismo, l’islam e il mondo slavo.
È un percorso culturale nel quale non solo all’acquisizione della propria identità culturale, ma alla conoscenza ed al confronto con l’altro può conferire un notevole significato lo studio della storia e quello della geografia storica e umana.
In sintesi, l’asse portante del Liceo Europeo si sviluppa intorno a quattro poli: la tradizione umanistica e linguistica, lo sviluppo scientifico, l’espressione artistica e l’attenzione alle scienze sociali e alle loro interconnessioni.
La metodologia di apprendimento non può che essere interdisciplinare, come impianto didattico coerente, se non unitario, non secondo una prospettiva astrattamente sistematica, ma “seguendo in una logica sistemica il progresso delle consapevolezze operative che l’alunno via via acquisisce”. Ciò significa anche il recupero della centralità dei documenti, dei testi, dei problemi concreti che hanno prodotto le teorie e l’approfondimento dei processi genetici.
L’interdisciplinarità, che non risponde a domande di unificazione del sapere e non è pertanto una nuova disciplina, è un metodo di controllo critico, di confronto e raccordo tra discipline, secondo criteri di
relatività di ciascuna e di arricchimento reciproco, motivi questi particolarmente stimolanti per i giovani studenti.
A questo quadro complesso e articolato possono fare riferimento le singole discipline secondo obiettivi vincolanti e secondo una parziale adattabilità dei contenuti e di approfondimenti specifici, nell’ambito della programmazione dei Consigli dei Docenti, come sarà esplicitato per le aree disciplinari e per le singole discipline.
Il Liceo Europeo compie, invece, un deciso salto qualitativo e di forte impegno pedagogico-culturale, là dove di fronte alla dimensione europea dell’insegnamento, esige la formazione di una coscienza europea tale da assicurare una pacifica e proficua convivenza dei vari popoli europei.
Lo strumento pedagogico-culturale è ricercato in una cultura europea, di cui individuare le radici comuni che connotano la vita dei vari popoli, tali da portare alla comprensione delle ragioni che rendono necessarie un’unione più reale, anche politica.
La struttura del curricolo è prevista come quinquennale e comprende un biennio e un triennio. Il primo assolve a compiti di congiunzione con la scuola dell’obbligo e con le diverse scuole degli allievi di provenienza europea, mentre il secondo tende a realizzare gli obiettivi propri del progetto.
Il criterio prioritario e fondante del curricolo è quello della licealità che, come si è venuta sviluppando e arricchendo nella scuola liceale in Italia, offre una ricca possibilità di riferimenti e di convincimenti.
L’obiettivo fondamentale di tale criterio è duplice: sul piano psicologico e morale dell’allievo, l’acquisizione della propria autonomia personale, intesa non solo come somma di capacità intellettuali, ma anche come costruzione consapevole di valori sui quali fondare la vita individuale e sociale; sul piano propriamente culturale il bisogno di costruire una sintesi capace di mettere insieme cultura umanistica e cultura scientifica e, al loro interno, le varie forme storiche di cultura, superando difficoltà e contrapposti preconcetti, in un confronto dialettico, da cui emerga “nel quadro storico della civiltà occidentale la fondamentale unità della nostra cultura, che per di più si trova di fatto documentata nel corpo stesso delle discipline liceali”, qualora opportunamente sviluppate e programmate. Di tale sviluppo e programmazione si vuole suggerire qualche linea.
Sul piano formativo, le acquisizioni all’interno del curricolo europeo, integrano le identità di base di ogni Paese con le differenze tra gli stessi.
In questo senso, il processo di integrazione europea e il Liceo Europeo, che ad esso si ispira, sembrano l’occasione propizia per rivisitare gli apporti che si possono attendere da ogni Paese ed in particolare dal proprio. Il rapporto tra l’unità europea e le differenze nazionali va apposto in modo dialettico, così come all’interno delle varie nazionalità può avvenire nei confronti delle culture regionali, in particolare in Italia.
Sul piano cognitivo-culturale, le radici comuni della cultura europea e lo sviluppo delle civiltà europee vanno certamente raccordati alle lingue e letterature classiche, in una “visione unitaria del mondo classico” e del suo ampio ed articolato corso storico, pur nella diversità dell’accoglienza ricevuta e delle influenze esercitate presso le varie sedi europee.
In particolare, Roma è stata fin dalle origini della sua espansione territoriale, il modello comune della formazione degli animi, tramite il ruolo eccezionale svolto dal latino, che ha veicolato rappresentazioni spirituali, immagini, modi di vita, cioè cultura. Il latino è stata la lingua dell’istruzione, la lingua del diritto, la lingua della riflessione religiosa, filosofica e scientifica, fino al XVII secolo, la lingua della Chiesa e dello Stato in Europa.
Finalità, priorità, strategie
Le finalità peculiari dell’indirizzo europeo mirano a:
- sviluppare il processo di formazione dell’individuo sotto il profilo sociale e umano, in relazione alle diverse realtà socioculturali;
- acquisire la consapevolezza storica delle comuni radici culturali europee, nell’ottica di un dialogo multiculturale;
- acquisire gli strumenti linguistico-espressivi utili a comprendere la realtà nelle sue dimensioni storico-sociali alla trasmissione del proprio pensiero.
Gli obiettivi generali, fissati in sede di programmazione didattica, mirano all’acquisizione di:
- un metodo di lavoro organico, finalizzato al possesso di strumenti operativi coerenti con i diversi statuti epistemologici delle singole discipline;
- capacità di analisi e di ricomposizione sintetica dei problemi;
- acquisizione e padronanza dei linguaggi settoriali.
L’attività didattica è stata costruita privilegiando la continuità rispetto ai metodi degli anni precedenti. I percorsi didattici sono stati strutturati a partire dai testi ritenuti particolarmente significativi. Va inoltre precisato che si è fatto ricorso:
- ad una didattica operativa per consolidare il metodo di lavoro;
- all’uso di strumenti logico-grafici;
- al metodo di operare per problemi;
- alla lettura guidata di testi scelti;
- alla lettura personale e diretta dei testi proposti;
- ad attività di analisi condotta sia individualmente che in gruppo di lavoro, con precisi compiti per ciascuno;
- alla redazione di schede di lettura.
LA LEZIONE E IL LABORATORIO CULTURALE
Le ore di insegnamento sono suddivise in ore di lezioni frontali, tradizionali, e in ore di laboratorio culturale, fasi intrinsecamente integrate in un unico processo di apprendimento.
La lezione potrà essere dedicata all’illustrazione e all’esemplificazione della metodologia di apprendimento e del percorso più idoneo al raggiungimento degli obietivi prefissati per quella lezione. Il laboratorio culturale è centrato sull’attività dell’alunno guidato dal docente, con la collaborazione dell’Educatore o del Conversatore madrelingua. Il laboratorio è anche lo spazio didattico in cui si effettuano le esercitazioni, i lavori di gruppo, le ricerche individualizzate, l’approfondimento disciplinare e le verifiche.
STUDIO GUIDATO
Lo studio guidato in quanto momento essenziale del processo di apprendimento è parte integrante della struttura del Liceo Classico Europeo, mettendo a disposizione degli studenti le strutture del Liceo e le competenze del personale in esso impiegato.
Nella fase dello studio lo studente approfondisce gli apprendimenti conseguiti, li articola e li rielabora. In tale processo riceve il supporto del personale educativo, che mette a disposizione materiali, documenti e tecnologie idonee.
Il personale docente è costituito da docenti di ruolo ordinario e da docenti provenienti dai paesi europei ed extraeuropei di madrelingua non italiana.
Il docente del Liceo Classico Europeo programma le attività in sinergia con i conversatori madrelingua, con gli Educatori e i colleghi del Consiglio di Classe, al fine di strutturare percorsi interdisciplinari.
Gli Educatori del Convitto Nazionale “X. Xxxxxxx” collaborano con il personale docente alla realizzazione delle finalità e al conseguimento degli obiettivi previsti dai programmi di studio. L’Educatore è di fatto il "tutor" della classe a lui affidata e coordina, nell'ambito delle sue funzioni, le attività degli alunni; è il punto di riferimento stabile per alunni e docenti e svolge un ruolo di mediazione e di armonizzazione, di concerto con il docente coordinatore di classe e con l’intero consiglio. L’Educatore stabilisce un rapporto di fiducia con gli alunni e può quindi intervenire nei momenti di difficoltà con autorevolezza ed efficacia, poiché conosce globalmente l’alunno, ne coglie i progressi, è consapevole delle sue modalità di lavoro e del percorso di maturazione che ha intrapreso; è in grado di fornire ai singoli docenti e al Consiglio di classe informazioni e consulenza indispensabili per intervenire in maniera appropriata e tempestiva in caso di difficoltà degli alunni, ma anche per valutare in modo equilibrato i risultati dell'apprendimento. All’Educatore è affidata l’elaborazione e la realizzazione di una programmazione educativa, che ha come finalità il benessere degli alunni e la loro crescita personale sia nella dimensione individuale, sia in quella delle relazioni interpersonali. Gli interventi dell’educatore riguardano anche la classe nel suo insieme, come gruppo: gli aspetti relazionali e le dinamiche del gruppo influiscono, infatti, in maniera decisiva sul successo del percorso formativo dei singoli alunni.
UN NUOVO PUNTO DI FORZA DELLA SPERIMENTAZIONE: ESABAC
L’EsaBac che è frutto di un accordo franco-italiano firmato dai due ministri dell’Istruzione Pubblica il 24 febbraio 2009, è entrato in vigore sia in Francia che in Italia dall’anno scolastico 2010-2011.
L'EsaBac (Esame di Stato italiano - Baccalauréat francese) è un nuovo dispositivo educativo che consentirà agli allievi italiani e francesi di conseguire simultaneamente i due diplomi.
Obiettivo principale dell’EsaBac, oltre a consentire una conoscenza della storia e della letteratura francese, è quello di formare dei cittadini europei.
Il percorso educativo, attraverso l’adozione ed integrazione dei rispettivi programmi e metodologie di insegnamento e di verifica, si basa su moduli didattici che toccano i momenti storici e letterari salienti dei due Paesi. Esso parte dal presupposto che tramite la storia si insegna anche la cultura dei due Paesi. L'EsaBac serve anche a far scoprire agli alunni due metodologie diverse:
- La Francia adotta il metodo italiano per lo studio e la valutazione della lingua e della letteratura.
- L’Italia adotta il metodo francese per lo studio e la valutazione della storia.
1) Che cosa è cambiato nel curricolo del Liceo Classico europeo.
La storia in francese ha sostituito la storia dell'arte in francese al triennio. Le ore di francese restano invece invariate.
2) Qual è il circuito.
Per la sessione 2010-2011 hanno partecipato 24 istituti italiani. Il Convitto “X. Xxxxxxx” è stato inserito grazie alle sue peculiarità nel circuito delle 44 scuole che hanno partecipato alle prove d'esame della sessione 2011-2012. È stata la seconda scuola in Sicilia e la prima a Catania a svolgere questo nuovo esame.
3) L’Esame di Stato.
Oltre alle prove scritte comuni dell’Esame di Stato, è prevista per l’ESABAC una ulteriore prova scritta obbligatoria in lingua francese così articolata:
- lingua e letteratura francese (prova scritta, tempo previsto 4 ore)
- storia (prova scritta, tempo previsto 2 ore)
Lo studente ottiene l'EsaBac a condizione di superare le prove specifiche di lingua francese. In caso contrario, consegue solo il titolo italiano.
4) Per garantire una maggiore obiettività, l'esaminatore di francese sarà sempre esterno. NB: L’organizzazione dell’EsaBac e i programmi ministeriali sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale nel DM n.91 del 22/11/2010.
Il prodotto formativo è frutto di un'organizzazione in cui la leadership, il lavoro di squadra e la sua collegialità effettiva, la gestione delle risorse umane e materiali, e le funzioni di supporto costituiscono fattori essenziali per la strutturazione dei processi e per raggiungere risultati ottimali.
Per realizzazione la Vision e la Mission dell’Istituzione, il Dirigente Scolastico promuove i rapporti con le realtà territoriali, scolastiche, culturali, universitarie, in particolare: con il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania; con L’IMUN dell’ONU; ha stipulato un protocollo d’intesa con l’Ente Cambridge per la lingua inglese; ha stipulato anche un accordo con Alliance Française per l’ ESABAC; ha realizzato il protocollo d’intesa in rete per il teatro francofono con il Liceo scientifico Xxxxxxx Xxxxxxx di Catania, che è scuola capofila. Favorisce la partecipazione del Liceo Classico Europeo a vari concorsi. La valorizzazione delle competenze degli alunni passa infatti anche attraverso la partecipazione a competizioni, a carattere locale e nazionale; si tratta di percorsi costruiti ad hoc, per misurare di volta in volta la capacità degli studenti di confrontarsi su tematiche inerenti vari campi del sapere. Si spazia dalla misurazione delle competenze informatiche legate all'uso dell’information technology alla valorizzazione delle eccellenze.
Con riferimento alla nostra realtà di istituzione educativa, va tenuta inoltre in alta considerazione l'importanza del confronto con le altre realtà convittuali presenti sul territorio; ciò comporta la partecipazione a competizioni create esclusivamente per i convitti nazionali e gli educandati statali, spesso miranti a sottolineare il carattere di internazionalizzazione che contraddistingue le nostre istituzioni scolastiche educative, e quindi volte a misurare siffatte competenze negli alunni che le frequentano.
In sede di programmazione degli obiettivi, attraverso la partecipazione a tali concorsi, ci si propone di:
• sostenere l'importanza del confronto di sé con gli altri;
• realizzare meccanismi positivi di sana competizione;
• sviluppare riflessioni riguardanti le tematiche oggetto delle competizioni, quando riguardano questioni sociali;
• sviluppare competenze relative alle modalità di partecipazione (realizzazione di video, materiale fotografico, grafico)
• misurare i livelli di rispondenza delle competenze raggiunte.
Si prevede la partecipazione a concorsi nazionali riguardanti:
• la valorizzazione delle eccellenze (lingue straniere, scrittura creativa, fisica, matematica);
• quiz didattici;
• l'utilizzo delle conoscenze e delle tecnologie informatiche digitali;
• la valorizzazione dell'ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico/monumentale;
• l'affermazione dei principi di legalità, il rispetto delle diversità (parità di genere, violenza sulle donne, non discriminazione, bullismo);
• eventi storici e comunque legati alla programmazione curriculare (shoah, conflitti mondiali, etc).
I concorsi/rassegne a cui il Liceo Classico Europeo partecipa annualmente sono:
• Convittiadi
• Olimpiadi di fisica
• Olimpiadi di matematica
• Gare a squadre di matematica
• Etniade di matematica
• OLI Italiano
• Teatro francofono
• Traduzione testi in francese ed inglese (Alliance Française)
TRAGUARDI E OBIETTIVI DI PROCESSO
• Potenziamento linguistico: comunicazione nella madre lingua e comunicazione nelle lingue straniere;
• potenziamento scientifico - competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
• competenza digitale;
• imparare a imparare: saper organizzare il proprio apprendimento in modo efficace, consapevole e con perseveranza;
• potenziamento umanistico e per la legalità con l’acquisizione di concetti fondamentali in ambito sociale, condizione per le competenze sociali e civiche;
• spirito di iniziativa e imprenditorialità, con l’acquisizione della capacità di pianificare progetti per raggiungere gli obiettivi;
• favorire una relazione autentica e positiva tra i generi, debellando con consapevolezza gli stereotipi di genere
In relazione alle suddette finalità, il Liceo Classico Europeo si propone le seguenti Priorità Strategiche:
• aumentare il successo scolastico, che esprime il pieno raggiungimento degli obiettivi;
• promuovere le eccellenze;
• trasformare le abilità in competenze.
Obiettivi di processo
a. in relazione a Curricolo, Progettazione e Valutazione:
• ampliare l'offerta formativa per il potenziamento degli apprendimenti, anche con attività extrascolastiche;
• incrementare la condivisione nelle attività educative e didattiche, per favorire l'interdisciplinarietà e il successo scolastico;
• potenziare ulteriormente le attrezzature e infrastrutture tecnologiche per migliorare la metodologia didattica e la sua efficacia.
b. in relazione all’Inclusione e Differenziazione:
• adottare una metodologia partecipata, collaborativa e inclusiva;
• prevenire e contrastare efficacemente gli episodi di esclusione, con strategie volte all’inclusione.
c. in relazione all'Orientamento:
• migliorare le attività di orientamento, per proiettare gli studenti alla scelta consapevole e matura della facoltà universitaria.
d. in relazione all’ Orientamento strategico e all'Organizzazione della Scuola:
• potenziare il coordinamento delle risorse umane a favore di una didattica strategica, per educare alla scelta, sviluppando le competenze;
• connotare positivamente i comportamenti, responsabilizzare e valorizzare le competenze.
e. in relazione allo Sviluppo e Valorizzazione delle Risorse Umane:
• connotare positivamente i comportamenti, responsabilizzare e valorizzare le competenze.
f. in relazione all’Integrazione con il Territorio e ai Rapporti con le Famiglie:
• valorizzare le competenze specifiche dei genitori per migliorare i servizi che offre la scuola.
g. in relazione al rapporto di autovalutazione della scuola, ai risultati scolastici, ai monitoraggi sul POF, ai confronti sinergici e condivisi con la comunità scolastica e quindi ai bisogni formativi degli alunni e delle alunne si redige il piano di miglioramento (cfr. p. 133).
La didattica, per divenire orientativa e fornire gli strumenti indispensabili al saper scegliere, pone l’attenzione su:
• scelta degli argomenti da proporre, in cui gli alunni possono progressivamente scoprire attitudini, competenze e interessi;
• potenziamento di metodi di studio più consoni a favorire l’apprendimento non come trasmissione del sapere, ma come rielaborazione critica;
• implementazione dell’organizzazione delle attività per laboratori, dove gli alunni sono guidati nella problematizzazione per la ricerca di soluzioni o la costruzione di saperi;
• rafforzamento della capacità di riflessione sul proprio processo cognitivo ed esperienziale- formativo.
Le finalità dell’orientamento mirano a sviluppare:
1) la capacità di conoscere sé stessi e il proprio contesto;
2) la capacità di leggere la realtà circostante, il contesto istituzionale e le sue regole;
3) la capacità di sviluppare strategie complesse
4) la capacità di rapportarsi agli altri
A tale scopo, i docenti effettueranno interventi a favore di:
• xxxxxxxxx che abbiano carattere di continuità tra i diversi ordini scolastici, allo scopo di ottimizzare l’apprendimento ed evitare il sovrapporsi di esperienze didattiche, con conseguente demotivazione del ragazzo;
• raccordi con le famiglie, per la costruzione di competenze metacognitive comuni;
• organizzazione di visite guidate, al fine di un incontro diretto con scuole di ordine superiore, per la scuola media, e di Facoltà universitarie, per il Liceo Classico Europeo, allo scopo di stipulare accordi sinergici.
Orientamento in entrata
Riguardo l’orientamento in entrata, la funzione strumentale per l’orientamento programma una serie di iniziative con l’obiettivo di far conoscere a genitori ed alunni della scuola media l’ambiente fisico ed umano e l’attività didattica educativa svolta nel nostro Istituto.
Si programmano le visite dei nostri docenti presso le scuole medie di Catania che hanno organizzato open day, o hanno chiesto di visitare le singole classi, per informare meglio gli alunni sulle peculiarità del nostro corso di studi. Si organizzano visite presso il Liceo Classico Europeo rivolte agli alunni interessati, con l’opportunità di accedere alle lezioni come uditori (sospese per emergenza Covid). Gli alunni uditori seguono le lezioni fino al momento della loro conclusione, nel pomeriggio, alle ore 17:20, e fruiscono dei pasti preparati nella cucina del Convitto, che consumano nella sala mensa, vivendo il momento della convivialità tra commensali.
Orientamento in uscita
L'attività di orientamento in uscita prevede:
- iniziative finalizzate all’orientamento degli alunni delle classi quinte della scuola secondaria di secondo grado, presso i principali Atenei;
- selezione e affissione della pubblicità di iniziative di orientamento e di presentazione delle Facoltà universitarie promosse dai vari Atenei italiani;
- incontro tra gli alunni dell’ultimo anno e alcuni alunni della nostra scuola attualmente iscritti all’Università;
- stage lavorativi riservati agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola secondaria di secondo grado, sulla base di progetti di alternanza scuola-lavoro;
- incontri di approfondimento e orientamento con esperti, al fine di fornire agli alunni occasioni di fare domande, richiedere chiarimenti e suggerimenti relativi al mondo del lavoro.
CURRICOLO DI EDUCAZIONE CIVICA
Competenza alfabetica funzionale
• Ampliare il proprio lessico con l’utilizzo dell’appropriata terminologia giuridico-economica nell’analisi dei fenomeni sociali
• Comprendere, attraverso l’analisi dei principali quotidiani e riviste specializzate, il linguaggio utilizzato, in relazione alle conoscenze acquisite
• Padroneggiare gli stili espressivi ed argomentativi per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare
• Analizzare i fenomeni economico e sociali attraverso la elaborazione personale di schemi e mappe concettuali anche con l’ausilio di supporti tecnico-informatici
• Ricercare i concetti chiave delle singole unità̀ didattiche per formulare mappe concettuali
• Acquisire il lessico giuridico-economico attraverso la costruzione di un dizionario specifico
• Interagire in gruppo, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo le conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive
• Inserirsi nel contesto lavorativo di riferimento riconoscendo e rispettando i bisogni e i diritti altrui e assumendosi le proprie responsabilità
• Acquisire il proprio metodo di lavoro e di studio elaborando un proprio stile cognitivo unitamente ad efficaci strategie di apprendimento
Competenza in materia di cittadinanza
• Contestualizzare ed astrarre le principali categorie del diritto in situazioni reali
• Individuare principi e i valori per l’esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della Costituzione italiana e della normativa europea
• Analizzare ed interpretare la realtà e le singole situazioni della vita quotidiana in chiave giuridico-economica
• Riconoscere l’importanza delle regole per una pacifica convivenza.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DELL’EDUCAZIONE CIVICA
• Formare cittadini responsabili e consapevoli
• Promuovere la partecipazione attiva alla vita civica e culturale
• Rispettare gli altri, l’ambiente e la natura
• Assumere un atteggiamento critico
• Condividere principi e i valori per l’esercizio della cittadinanza alla luce del dettato della Costituzione italiana, della normativa europea, delle dichiarazioni universali dei diritti umani a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
• Riconoscere le caratteristiche dei fenomeni socio-economici per orientarsi ed operare nel tessuto produttivo della realtà economica nazionale, europea, internazionale
• Analizzare le problematiche inerenti al mercato del lavoro con particolare riferimento alla realtà locale/nazionale
• Comprendere, anche in una prospettiva interculturale, il cambiamento e la diversità dei tempi storici in dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali
• Essere in grado di fare confronti tra i fenomeni socio-economici nella loro evoluzione storica e nei diversi contesti sociali
• Comprendere e interpretare le interazioni tra politiche locali, nazionali e sovranazionali, riflettendo sull'interdipendenza tra i fenomeni socioeconomici nella loro dimensione globale.
• Partire dall'analisi di situazioni concrete come base per comprendere e interpretare l’azione dello Stato e della Pubblica amministrazione e i principi che la governano
• Utilizzare l'appropriato lessico giuridico-economico collocando i fenomeni economico sociali
• Costruire, con l’ausilio di supporti multimediali, una rappresentazione dei principali fenomeni giuridici.
• Orientarsi nell’organizzazione politica ed amministrativa del proprio territorio.
• Riconoscere il proprio status di cittadino europeo e saper esercitare tale ruolo in situazioni concrete
• Analizzare le fonti per trarne informazioni e sviluppare progetti, gestire situazioni e problemi.
• Interpretare, in modo individuale e riconoscere il rapporto tra fonti del diritto italiano e fonti del diritto europeo.
• Analizzare in modo consapevole le informazioni assunte dai mass media e dai social network.
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
GRIGLIA DI VALUTAZIONE EDUCAZIONE CIVICA - LICEO CLASSICO EUROPEO | |||
MACRO AREE | COMPETENZE | DESCRITTORI | VOTO |
COSTITUZIONE | Individuare e saper riferire gli aspetti connessi alla cittadinanza negli argomenti studiati nelle diverse discipline Conoscere i principi su cui si fonda la convivenza civile, gli articoli della Costituzione e i principi generali delle leggi e delle carte internazionali Adottare comportamenti coerenti con i doveri previsti dai propri ruoli e compiti. Partecipare attivamente, con atteggiamento collaborativo e democratico alla vita della scuola e della comunità. Assumere comportamenti nel rispetto delle diversità personali, culturali, di genere. | Le conoscenze sui temi proposti sono complete, consolidate e ben organizzate. L’alunna/o sa recuperarle, metterle in relazione autonomamente, riferirle e utilizzarle nel lavoro anche in contesti nuovi. Adotta sempre comportamenti coerenti con l’educazione civica e mostra, attraverso riflessioni personali e argomentazioni, di averne completa consapevolezza. Partecipa attivamente, in modo collaborativo e democratico, alla vita scolastica e della comunità portando contributi personali e originali e assumendosi responsabilità verso il lavoro e il gruppo. | 10 |
Le conoscenze sui temi proposti sono esaurienti, consolidate e ben organizzate. L’alunna/o sa recuperarle, metterle in relazione autonomamente, riferirle e utilizzarle nel lavoro. Adotta regolarmente comportamenti coerenti con l’educazione civica e mostra, attraverso riflessioni personali e argomentazioni, di averne piena consapevolezza. Partecipa attivamente, in modo collaborativo e democratico, alla vita scolastica e della comunità assumendosi responsabilità verso il lavoro e il gruppo | 9 | ||
L’alunna/o sa recuperarle autonomamente e utilizzarle nel lavoro. Adotta solitamente comportamenti coerenti con l’educazione civica e mostra, attraverso riflessioni personali e argomentazioni, di averne buona consapevolezza. Partecipa in modo collaborativo e democratico, alla vita scolastica e della comunità assumendo con scrupolo le responsabilità che gli vengono affidate. | 8 |
Le conoscenze sui temi proposti sono discretamente consolidate e organizzate. L’alunna/o adotta generalmente comportamenti coerenti con l’educazione civica e mostra di averne una sufficiente consapevolezza attraverso le riflessioni personali. Partecipa in modo collaborativo alla vita scolastica e della comunità, assumendo le responsabilità che gli vengono affidate. | 7 | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono essenziali, parzialmente organizzate e recuperabili con l’aiuto del docente o dei compagni. L’alunna/o adotta generalmente comportamenti coerenti con l’educazione civica e rivela consapevolezza e capacità di riflessione con lo stimolo degli adulti. Partecipa alla vita scolastica e della comunità, assumendo le responsabilità che gli vengono affidate e portando a termine le consegne con il supporto degli adulti | 6 | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono minime e frammentarie, parzialmente organizzate e recuperabili con l’aiuto del docente. L’alunna/a non sempre adotta comportamenti coerenti con l’educazione civica e necessita della sollecitazione degli adulti per acquisirne consapevolezza. | 5 | ||
Le conoscenze sui temi proposti sono molto frammentarie e xxxxxxxx, non consolidate, recuperabili con difficoltà con il costante stimolo del docente. L’alunn/a adotta raramente comportamenti coerenti con l’educazione civica e necessita di continui richiami e sollecitazioni degli adulti per acquisirne consapevolezza | 4 |
SVILUPPO | L’alunna/o mette in atto in autonomia nelle condotte quotidiane le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati. Collega tra loro le conoscenze e le rapporta alle esperienze concrete con pertinenza e completezza, portando contributi personali e originali. Mantiene sempre comportamenti e stili di vita nel pieno e completo rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | 10 | |
SOSTENIBILE | |||
L’alunna/o mette in atto in autonomia nelle | |||
condotte quotidiane le conoscenze e le abilità | |||
connesse ai temi trattati. Collega le |
Applicare, nelle condotte quotidiane, i principi di sicurezza, sostenibilità, salute, appresi nelle discipline. Mantenere comportamenti e stili di vita rispettosi della sostenibilità, della salvaguardia delle risorse naturali, dei beni comuni, della salute, del benessere e della sicurezza propri e altrui. | conoscenze alle esperienze concrete con pertinenza portando contributi personali. Mantiene regolarmente comportamenti e stili di vita nel pieno e completo rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | 9 | |
L’alunna/o mette in atto in autonomia nelle condotte quotidiane le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati. Collega le conoscenze alle esperienze concrete con buona pertinenza. Mantiene solitamente comportamenti e stili di vita nel rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni | 8 | ||
L’alunna/o mette in atto in autonomia le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati nei contesti più noti e vicini all’esperienza diretta. | 7 | ||
Collega le conoscenze alle esperienze concrete e ad altri contesti con il 85upport del docente. Mantiene generalmente comportamenti e stili di vita nel rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | |||
L’alunna/o mette in atto le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati nei contesti più noti e vicini alla propria esperienza diretta. Collega le conoscenze alle esperienze concrete e ad altri contesti con il supporto del docente. Mantiene generalmente comportamenti e stili di vita nel rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | 6 | ||
L’alunna/o mette in atto le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati solo attraverso il supporto dei docenti e compagni. Non sempre adotta comportamenti e stili di vita nel rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | 5 | ||
L’alunna/o non mette in atto le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati. Non adotta comportamenti e stili di vita nel rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | 4 |
CITTADINANZA | L’alunna/o conosce in modo completo e consolidato i temi trattati. Sa individuare autonomamente i rischi della rete e riflette in maniera critica sulle informazioni e sul loro utilizzo. Utilizza in modo sempre corretto e pertinente gli strumenti digitali. Rispetta sempre e in completa autonomia la riservatezza e integrità propria e altrui. | ||
DIGITALE | 10 | ||
Conoscere i rischi della rete e | |||
saperli individuare. Esercitare | |||
pensiero critico nell’accesso alle | |||
informazioni e nelle situazioni | |||
L’alunna/o conosce in modo esauriente e consolidato i temi trattati. 9 Sa individuare autonomamente i rischi della rete e riflette in maniera critica sulle informazioni e sul loro utilizzo. Utilizza in modo corretto e pertinente gli strumenti digitali. Rispetta sempre e in completa autonomia la riservatezza e integrità propria e altrui. | |||
quotidiane. Rispettare la | |||
riservatezza e l’integrità propria e degli altri. | 9 | ||
L’alunna/o conosce i temi trattati in modo esauriente. Sa individuare i rischi della rete con un buon grado di autonomia e seleziona le informazioni. Utilizza in modo corretto gli strumenti digitali. Rispetta la riservatezza e integrità propria e altrui. | 8 | ||
L’alunna/o conosce i temi trattati in modo discreto. Sa individuare generalmente i rischi della rete e seleziona le informazioni. Utilizza in modo corretto gli strumenti digitali. Rispetta la riservatezza e integrità propria e altrui. | 7 | ||
L’alunna/o mette in atto le conoscenze e le abilità connesse ai temi trattati nei contesti più noti e vicini alla propria esperienza diretta. Collega le conoscenze alle esperienze concrete e ad altri contesti con il supporto del docente. Mantiene generalmente comportamenti e stili di vita nel rispetto dei principi di sicurezza, sostenibilità, salute e salvaguardia delle risorse naturali e dei beni comuni. | 6 |
L’alunna/o conosce parzialmente i temi trattati. Non sempre individua i rischi della rete e necessita di aiuto nella selezione delle informazioni e nell’utilizzo degli strumenti digitali. Non sempre rispetta la riservatezza e integrità propria e altrui. | 5 | ||
L’alunna/o conosce i temi trattati in modo lacunoso e frammentario. Non sa individuare i rischi della rete né selezione le informazioni. Utilizza gli strumenti digitali in modo scorretto e non rispettando la riservatezza e integrità altrui. | 4 |
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
Principi generali e modalità operative per l’attribuzione del voto di profitto.
La valutazione riguarda il processo di apprendimento, il comportamento e il profitto degli studenti. Deve essere:
• equa, trasparente e tempestiva;
Deve concorrere:
• ai processi di autovalutazione degli studenti;
• al miglioramento dei livelli di conoscenza;
• al successo formativo.
Per conseguire tali fini:
1. il Collegio Docenti definisce modalità e criteri allo scopo di garantire omogeneità, equità e trasparenza;
2. il CdC, presieduto dal D.S. o da un suo delegato, effettua la valutazione, periodica e finale degli apprendimenti;
3. la valutazione del profitto deve scaturire da un adeguato numero di verifiche coerenti con gli argomenti svolti e i cui criteri di valutazione siano esplicitati agli studenti;
4. la valutazione conclusiva deve essere coerente con gli obiettivi di apprendimento previsti;
5. l’istituzione scolastica, sia tramite l'accesso al Registro elettronico, che tramite incontri collettivi e individuali con i genitori, assicura alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione, segnalando eventuali carenze.
• Ammissione alla classe successiva:
Il CdC ammette alla classe successiva gli alunni che in sede di scrutinio finale conseguono un voto di comportamento non inferiore a 6/10 e una votazione non inferiore a 6/10 in ciascuna disciplina.
• Non ammissione alla classe successiva:
Il CdC, dopo ampia discussione e analisi di tutti gli elementi che concorrono alla formulazione del giudizio finale, non ammette alla classe successiva gli alunni che abbiano maturato un quadro di insufficienze che, per quantità e qualità, non possano essere recuperate con opportuni interventi durante il periodo estivo.
Le famiglie degli studenti non ammessi alla classe successiva ricevono comunicazione formale scritta con ampia e giustificata motivazione della decisione presa.
• Sospensione del giudizio:
Il CdC decide la “sospensione del giudizio” degli studenti che presentano valutazioni insufficienti in una o più discipline e che il CdC ritiene recuperabili prima dell’inizio del successivo anno scolastico mediante lo studio individuale svolto autonomamente o la frequenza di appositi interventi di recupero. Le famiglie degli alunni per i quali lo scrutinio risulta sospeso ricevono formale comunicazione scritta relativamente alle motivazioni della delibera adottata; in essa vengono rese note le valutazioni ottenute
nelle discipline nelle quali risultano le carenze riscontrate e la necessità per l’alunno di seguire eventualmente le iniziative di recupero promosse dalla scuola.
A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il CdC, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero delle carenze formative da effettuarsi entro la fine del medesimo anno scolastico e comunque non oltre la data di inizio delle lezioni dell’anno scolastico successivo, procede alla verifica dei risultati conseguiti dall’alunno e alla formulazione del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l’ammissione alla frequenza della classe successiva e l’attribuzione del credito scolastico.
Sono promossi a settembre gli alunni per i quali il CdC ritenga, anche alla luce delle prove, che gli elementi positivi di valutazione prevalgano, globalmente, su quelli negativi.
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEI VOTI DI PROFITTO
Le verifiche scritte saranno valutate tenendo conto delle griglie di valutazione approvate nell’ambito dei Dipartimenti.
Nelle verifiche orali si terrà conto dei seguenti elementi:
• conoscenza e comprensione degli argomenti trattati;
• capacità di controllo della forma linguistica;
• capacità di rielaborazione personale e di collegamento infradisciplinare e interdisciplinare;
• capacità di formulare giudizi e valutazioni personali. La valutazione finale scaturirà:
1. dall'acquisizione di un adeguato metodo di studio;
2. dal raggiungimento degli obiettivi previsti, sia per quanto riguarda gli obiettivi trasversali che in termini di conoscenze e competenze curricolari;
3. dal confronto con i livelli di partenza, con particolare attenzione per la progressione del profitto sia per quanto riguarda gli obiettivi specifici curricolari che gli obiettivi trasversali;
4. dalla misurazione delle singole prove, somministrate in congruo numero;
5. dal grado di partecipazione all’attività didattica e, più in generale, al dialogo educativo;
6. dall’assiduità nella presenza a scuola, nello studio, dall'utilizzo delle opportunità formative;
7. dall’esito di interventi didattici e educativi integrativi.
In ogni caso il CdC valuterà il percorso scolastico dell'alunno anche alla luce della sua storia personale intesa come situazione socioculturale, carriera e curriculum, difficoltà di salute, difficoltà di ambiente, difficoltà di rapporti, lacune pregresse, ecc.
Per quanto riguarda la misurazione delle singole prove e la valutazione finale, sarà valutato ed espresso in cifre arabe comprese fra l’uno e il dieci il grado di conoscenza e di competenza palesato dal discente in rapporto alla singola prova e all’intero curricolo. Il CdC valuterà se fare ricorso ad eventuali PdP, Pei, mediatori culturali, per venire incontro ai bisogni dei singoli discenti in quanto la scuola è aperta a percorsi mirati di integrazione e inclusione (vd. pag. 15, par. 11 Educare alla parità e al rispetto delle differenze).
VOTO E DESCRITTORI
1-2 | Non conosce le informazioni e rifiuta ogni forma di tentativo di coinvolgimento. Non ha assolutamente conseguito gli obiettivi. |
3 | Non conosce le informazioni, le regole e la terminologia di base, non è in grado di applicare e comunicare. Non ha conseguito gli obiettivi. |
4 | Conosce in maniera frammentaria e superficiale le informazioni, le regole e la terminologia di base; commette gravi errori nell’ applicazione e nella comunicazione. Non ha conseguito gli obiettivi fondamentali. |
5 | Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base che applica con difficoltà anche in situazioni note; evidenzia carenze nella comunicazione. Ha conseguito gli obiettivi fondamentali solo in parte. |
6 | Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base pur non riuscendo sempre ad applicarli in maniera autonoma in situazioni note; evidenzia semplicità e linearità nella comunicazione. Ha conseguito gli obiettivi minimi. |
7 | Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base della disciplina, applica e comunica con correttezza in maniera autonoma in situazioni note senza commettere gravi errori di analisi e sintesi. Ha conseguito gli obiettivi. |
8 | Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base della disciplina, applica anche in situazioni non note senza commettere gravi errori. È capace di analisi e sintesi, comunica in modo appropriato e organico. Ha discretamente conseguito gli obiettivi. |
9 | Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia di base della disciplina, applica anche in situazioni non note, sa collegare argomenti diversi, usando pertinentemente analisi e sintesi. Comunica in modo preciso ed esauriente con qualche valutazione critica. Ha pienamente conseguito gli obiettivi. |
10 | Sa esprimere valutazioni critiche e approcci personali alle problematiche. Ha un’ottima padronanza dei linguaggi specifici. Sa affrontare un problema in maniera multidisciplinare. |
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Principi generali e criteri per l’attribuzione del voto di comportamento
La valutazione, periodica e finale, del comportamento degli alunni è espressa in decimi e concorre alla determinazione dei crediti scolastici per le classi del secondo biennio e dell’ultimo anno. Ai fini della valutazione del comportamento dello studente, il CdC tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo stesso nel corso dell’anno. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve corrispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il CdC valuta i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
Comportamento | Livello in decimi | Descrittori |
Comportamento ineccepibile | 10 | Frequenza assidua. Risposta completa dello studente ai requisiti previsti dal Piano di lavoro del Consiglio di Classe; rispetto delle regole con coscienza critica, puntualità, comportamento corretto e responsabile verso i compagni, gli insegnanti, il personale della scuola e l’ambiente scolastico; impegno costante nelle attività di apprendimento; partecipazione attiva, consapevole, propositiva e motivata alle attività curriculari ed extracurriculari. |
Comportamento corretto | 9 | Frequenza regolare. Rispetto puntuale delle regole scolastiche. Senso di responsabilità nell’adempimento dei propri doveri e nei rapporti con gli altri. Nessuna nota nominativa. |
Comportamento non sempre corretto | 8 | Frequenza non sempre regolare (assenze e ritardi non dovuti a motivi di salute certificati). Comportamento non sempre corretto e non del tutto collaborativo, in relazione al funzionamento del gruppo classe. Qualche nota disciplinare di rilevanza non marcata. |
Comportamento frequentemente non corretto | 7 | Numerose assenze e/o ritardi. Comportamento non sempre corretto; disturbo reiterato del normale svolgimento delle lezioni; scarsa puntualità nell’adempimento dei propri doveri. Presenza di note disciplinari. |
Comportamento scorretto | 6 | Assenze e/o ritardi (non dovuti a motivi di salute) frequenti e non giustificati o non giustificati tempestivamente. Comportamenti scorretti, incivili, aggressivi. Numero significativo di note disciplinari e/o provvedimenti di sospensione dalle lezioni. |
Comportamenti che ledono la dignità della persona | 5 | Persistenza di un atteggiamento assolutamente negativo: presenza di azioni lesive della dignità altrui, accompagnate da ripetute note disciplinari e da un provvedimento di sospensione dalle lezioni di almeno 15 giorni con conseguente non ammissione allo scrutinio finale. |
PCTO (PERCORSI PER LE COMPETENZE TRASVERSALI E PER L’ORIENTAMENTO, EX ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO)
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa è arricchita dai diversi progetti inseriti nel POF di ogni anno scolastico, alcuni dei quali a carattere periodico, che costituiscono dunque in maniera stabile e permanente parte integrante dell’offerta formativa. Tra questi:
• Convittiadi
• LabelFrancÉducation
• Progetto EsaBac
• Settimana scientifica
• Esami Cambridge
• Esami Delf
• Promozione di iniziative volte ad avvicinare i giovani ai valori e ai principi della nostra Carta costituzionale attraverso i progetti di Educazione civica
• Teatro Francofono.
• Progetto ERASMUS
Il PCTO è un modello di apprendimento che permette ai ragazzi della scuola secondaria superiore, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, di svolgere il proprio percorso di istruzione realizzando una parte della formazione presso un’Impresa o un Ente del territorio. Si tratta di una nuova visione della formazione, che nasce dal superamento della separazione tra momento formativo e applicativo, e si basa sull’idea che l’educazione formale, l’educazione informale e l’esperienza di lavoro possano combinarsi in un unico progetto formativo. Il PCTO costituisce pertanto, una vera e propria combinazione di preparazione scolastica e di esperienze assistite sul posto di lavoro, predisposte grazie alla collaborazione tra mondo delle organizzazioni e scuola.
L’Alternanza Scuola-Lavoro è stata introdotta dal D. Lgs. n. 77/2005 “Definizione delle norme generali relative all’Alternanza Scuola-Lavoro, e dall’articolo 4 della Legge 28 marzo 2003, n. 53”. L’art.1 c.33 della L. 107/2015 (“La Buona Scuola”) prevedeva, a partire dall’a.s.2015-16, un impegno di complessive 200 ore, poi portati a 90 ore dalla Legge 145 del 30 dicembre 2018. I suddetti percorsi sono progettati, attuati, verificati e valutati, sotto la responsabilità dell’Istituzione scolastica, sulla base di apposite convenzioni con le imprese e gli enti esterni partecipanti.
Ai fini di un costruttivo raccordo tra l’attività di formazione svolta nella scuola e quella realizzata in azienda, il tutor didattico, ossia un docente designato dall’istituzione scolastica, svolge il ruolo di assistenza degli studenti e verifica il corretto svolgimento del PCTO, con la collaborazione del tutor aziendale, designato dai soggetti esterni, che favorisce l’inserimento dello studente nel contesto operativo, lo assiste nel percorso di formazione sul lavoro e fornisce all’istituzione scolastica ogni elemento utile a verificare e valutare le attività dello studente e l’efficacia dei processi formativi.
L’istituzione scolastica, tenuto conto delle indicazioni fornite dal tutor aziendale, valuta gli apprendimenti degli studenti in alternanza e rilascia la certificazione delle competenze acquisite nei periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro.
In linea con quanto previsto dalle norme generali, il PCTO si propone di:
• Attuare modalità di apprendimento flessibili che colleghino la formazione in aula con l’esperienza pratica
• Arricchire la formazione acquisita dagli studenti nei percorsi scolastici e formativi, con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro. Favorire l’orientamento dei giovani per valorizzarne le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali
• Sviluppare la capacità di scegliere autonomamente e consapevolmente, rafforzando l’autostima;
• Offrire all’allievo un’opportunità di crescita personale anche attraverso un’esperienza di tipo extrascolastico, favorendo la socializzazione in un ambiente nuovo e la comunicazione con persone che rivestono ruoli diversi
• Promuovere il senso di responsabilità/rafforzare il rispetto delle regole
• Realizzare un organico collegamento delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro.
A partire dall’anno scolastico 2018/2019, i percorsi in alternanza scuola - lavoro sono ridenominati “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento” e sono attuati per una durata complessiva non inferiore a 90 ore nel secondo biennio e nel quinto anno dei licei.
La revisione delle ore minime dei percorsi permette alle istituzioni scolastiche di rimodulare la durata dei percorsi già progettati anche in un’ottica pluriennale.
Scopo del PCTO è di motivare e orientare i giovani, diffondendo la cultura del lavoro e dei percorsi formativi e realizzare un collegamento organico delle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro, consentendo la partecipazione attiva di questi soggetti nei processi formativi. Il Liceo Classico Europeo è una scuola che ha uno sbocco universitario e “l’apprendistato” sarebbe efficace solo se si effettuasse nei luoghi della cultura per antonomasia, cioè biblioteche, associazioni culturali, università, dove si unisce il lavoro come servizio con la necessità di soddisfare il bisogno di cultura per risolvere i problemi. Per tale ragione, il Rettore/Dirigente Scolastico ha stipulato convenzione con vari enti culturali.
La progettazione dei percorsi in alternanza, che con la legge 107/2015 assume una dimensione triennale, contribuisce a sviluppare le competenze richieste dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza, intesa come «comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento formale, non formale o informale», presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e relazionali; l’alternanza può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per elaborarla/rielaborarla all’interno di un contesto operativo.
La certificazione delle competenze sviluppate attraverso la metodologia dell’alternanza può essere acquisita negli scrutini intermedi e finali degli anni scolastici compresi nel secondo biennio e nell’ultimo anno del corso di studi. In tutti i casi, tale certificazione deve essere acquisita entro la data dello scrutinio di ammissione agli esami di Stato e inserita nel curriculum dello studente. La valutazione di tali competenze concorre alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell’esperienza del PCTO e, inoltre, del voto di condotta, partecipando all’attribuzione del credito scolastico.
Il percorso del PCTO richiede la presenza di alcuni elementi indispensabili di coordinamento e di co- progettazione:
• un accordo tra i soggetti (scuola/impresa o altra struttura ospitante) che assicurano il supporto formativo al giovane che apprende; questo accordo non può limitarsi ad una intesa programmatica (definizione di obiettivi e azioni da svolgere), ma deve promuovere la collaborazione a livello organizzativo, progettuale, attuativo e puntare ad un controllo congiunto del percorso formativo e alla valutazione condivisa dei risultati di apprendimento;
• la progettazione dell’intero percorso, sia delle attività in aula che dei periodi di permanenza nella struttura ospitante, condivisa e approvata non solo dai docenti della scuola e dai responsabili della struttura stessa, ma anche dallo studente, che assume così una consapevolezza e una responsabilità diretta nei confronti del proprio apprendimento;
• la rilevanza delle attività previste dal progetto di alternanza rispetto al percorso individuale di apprendimento, anche quando queste sono realizzate in situazioni che prevedono il coinvolgimento dell’intera classe o di gruppi di studenti, con particolare attenzione alla promozione dell’autonomia del giovane coerentemente con il progetto personalizzato;
• un flusso costante di informazioni tra i vari soggetti coinvolti, ciascuno dei quali non si limita solo alla realizzazione delle azioni di sua competenza, ma deve preoccuparsi anche del collegamento con le attività realizzate da altri soggetti.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Il Patto Educativo di Corresponsabilità ha l’obiettivo esplicito di definire in maniera chiara e condivisa i diritti e i doveri nel rapporto tra l’istituzione scolastica, le famiglie, le studentesse e gli studenti. Si basa su un positivo dialogo fra tutti i soggetti coinvolti per una responsabile crescita qualitativa tesa a garantire il successo educativo- formativo e a prevenire i disagi e gli insuccessi.
Per questo motivo noi, come scuola, proponiamo alle componenti fondamentali della nostra comunità un contratto, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti, che ciascuno di noi si impegna a rispettare per consentire a tutte/i di operare per una efficace realizzazione del comune progetto educativo.
La scuola si impegna a:
• Creare un clima educativo di serenità e cooperazione, che favorisca la crescita responsabile delle/dei studentesse/i, che educhi al rispetto delle differenze ed inclinazioni individuali, prevenendo situazioni di disagio, di pregiudizio e di emarginazione;
• Prevenire, vigilare e intervenire tempestivamente nel caso di episodi di bullismo, vandalismo e inosservanza del divieto di fumo;
• Offrire agli alunni, tramite i suoi operatori, modelli di comportamento corretto, rispettoso delle regole, tollerante, disponibile al dialogo ed al confronto;
• Promuovere e sostenere ogni iniziativa di formazione ed aggiornamento del personale;
• Realizzare curricoli disciplinari attenti allo sviluppo delle competenze nelle nuove tecnologie, nelle lingue straniere e nelle lingue classiche nella consapevolezza di appartenere ad una dimensione europea, secondo l’organizzazione didattico- metodologica prevista nel Piano dell’Offerta Formativa;
• Garantire una valutazione trasparente;
• Controllare e informare con regolarità le famiglie riguardo alla situazione scolastica delle/degli studentesse/studenti, in merito alla frequenza, ai risultati conseguiti, alle difficoltà emerse, ai progressi registrati nelle varie discipline, agli aspetti inerenti al comportamento e la condotta (come esplicitato nel Regolamento d’Istituto);
• Mantenere la riservatezza sui dati e le notizie riguardanti le/gli studentesse/studenti;
• Garantire un ambiente salubre e sicuro;
• Offrire attrezzature e sussidi didattico- tecnologici adeguati nella misura in cui ne è in possesso;
• Raccogliere e dare risposta a pareri e suggerimenti da parte delle famiglie.
La famiglia si impegna a:
• Trasmettere alle/ai proprie/i figlie/i il principio che la scuola è di fondamentale importanza per la loro crescita responsabile, nel rispetto dei valori condivisi;
• Prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo e di inosservanza del divieto di fumo di cui dovessero venire a conoscenza;
• Adottare uno stile di vita rispettoso delle regole di civile convivenza e della dignità e dell’integrità delle persone, nel riconoscimento delle differenze di genere, cultura e religione che orienti i giovani verso comportamenti socialmente accettabili e condivisibili;
• Sostenere le/i proprie/i figlie/i nel lavoro a scuola e assicurare la frequenza e la puntualità alle lezioni; limitare le uscite anticipate e gli ingressi posticipati ai motivi di trasporto documentabili e ai casi eccezionali;
• Partecipare ai momenti di incontro e confronto con la scuola (consigli di classe, riunioni, ecc.);
• Rispondere e risarcire la scuola degli eventuali danni arrecati a cose e/o persone, derivanti da comportamenti inadeguati delle/i proprie/i figlie/i, anche se in concorso con altre/i studentesse/studenti;
• Suggerire proposte che possano contribuire al miglioramento dell’offerta formativa.
La/Lo studentessa/studente si impegna a:
• Rispettare le regole di civile convivenza, il regolamento della scuola, nonché la dignità e l’integrità di tutti i soggetti operanti all’interno della comunità scolastica;
• Prevenire e segnalare situazioni critiche, fenomeni di bullismo, di vandalismo, di inosservanza del divieto di fumo di cui dovessero venire a conoscenza;
• Considerare che l’apprendimento, in un contesto appositamente strutturato e stimolante, è occasione di crescita personale: il venire meno della costanza e dell’impegno determina il rallentamento della propria maturazione e l’accumulo di ritardi e xxxxxx sempre meno recuperabili, che incidono pesantemente sull’esito scolastico;
• Usare sempre un linguaggio adeguato al contesto scolastico nei riguardi di tutti gli operatori e i compagni;
• Prestare attenzione in classe, evitando comportamenti che possano pregiudicare il regolare svolgimento delle lezioni, eseguendo e consegnando con puntualità i lavori assegnati, portando sempre i libri e il materiale necessario;
• Tenere un comportamento consono all’ambiente scolastico, utilizzando in modo corretto attrezzature, laboratori e sussidi didattici della scuola, osservando i dispositivi organizzativi e di sicurezza impartiti;
• Collaborare con la scuola per mantenere un ambiente di lavoro pulito e ordinato;
• Rispettare gli orari, in particolare la frequenza e la puntualità alle lezioni; limitare le uscite anticipate e gli ingressi posticipati ai motivi di trasporto documentabili e ai casi eccezionali;
Utilizzare i momenti di incontro/confronto come momenti di crescita e riflessione comune per contribuire al miglioramento della scuola.