CONFINDUSTRIA E IL LAVORO
2000-2010
Estratto
CONFINDUSTRIA E IL LAVORO 2000 - 2010
I - GLI ACCORDI INTERCONFEDERALI DAL 2000 AL 2010 II - LE AUDIZIONI PARLAMENTARI IN MATERIA DI LAVORO
DAL 2000 AL 2010
III - LA RIFORMA DEGLI ASSETTI
DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA (2008 - 2009)
Prefazione di Xxxx Xxxxxxxxxxx
Introduzione di Xxxxxxx Xxxxxxxxx
a cura dell’Area Relazioni Industriali, Sicurezza e Affari Sociali CONFINDUSTRIA
Editore SIPI S.p.A.
Servizio Italiano Pubblicazioni Internazionali Xxxxx Xxxxxxx, 0 - 00000 Xxxx
Prefazione
di Xxxx Xxxxxxxxxxx
In occasione del Convegno di Genova che, nell’anno del Centenario di Confindustria, dedichiamo a “Occupazione e Competitività”, ci siamo dati l’obiettivo di fare un punto sulle relazioni industriali nel no- stro Paese. È un capitolo essenziale per rilanciare la produttività della nostra economia, per scommettere insieme al sindacato su nuove re- gole che pongano al centro dell’agenda comune di crescere di più per dare più salario ai lavoratori e più posti di lavoro all’intero Paese. Xx è un capitolo sul quale in questi anni Confindustria ha trovato l’accordo con le altre associazioni datoriali e con la maggioranza delle confe- derazioni sindacali per compiere finalmente importanti passi nuovi.
Abbiamo rotto l’immobilismo che per anni ha colpevolmente ritardato l’adeguamento delle relazioni industriali alla sfida del nuovo mondo globalizzato. È stato tanto più necessario, di fronte al nuovo mondo che esce dai tre anni della crisi mondiale più grave dal dopoguerra. Un mondo in cui Cina e paesi emergenti sono i nuovi mercati trainanti, ai quali agganciare l’export italiano innovando prodotti e processi, reti di- stributive e commerciali, con l’obiettivo di innalzare il valore aggiunto.
È solo così che difenderemo con successo il posto di quinta potenza ma- nifatturiera che l’Italia, pur in una crisi che ci ha colpito duramente, ha saputo difendere mentre tutti gli altri Paesi avanzati – con l’eccezione della Germania – hanno perso nettamente posizioni in volumi e valori.
La competizione per la produttività non è affatto una gara al ribasso di salari e diritti, come vorrebbe chi è nemico della globalizzazione, chi invoca il protezionismo, chi non comprende che debito e deficit pubblico non possono costituire per l’Europa una difesa credibile dell‘economia produttiva e dei posti di lavoro.
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Al contrario, nuove regole comuni e più costruttive relazioni industriali servivano e servono proprio per unire due obiettivi essenziali: più margini per le imprese, per meglio sfruttare impianti e turni, orari e stra- ordinari, ma insieme più retribuzione detassata ai lavoratori attuali e più solide speranze di riassorbimento ai molti disoccupati nelle aziende colpite dalla crisi e impegnate nelle necessarie ristrutturazioni.
È un’ambiziosa agenda sociale comune e non solo economica, quella che ci siamo proposti con la svolta attuata in questi anni e fortemente voluta dalla Confindustria che mi onoro di presiedere. L’obiettivo è quello di fissare insieme ai sindacati principi e incentivi che uniscano finalmente l’interesse dell’impresa a quello del lavoro: senza alcuna confusione di ruoli e responsabilità, ma finalmente lasciando al pas- sato ogni residuo ideologico di scontro di classe.
Xxxxxxx compiuto in due anni passi condivisi di rilievo tale da porre le basi per una vera e propria rivoluzione nei rapporti tra parti sociali. Lo abbiamo fatto nel rispetto reciproco con il sindacato, ma con una forte convinzione di fondo ad accomunarci che, mi sento di dire, rap- presenta oggi uno dei più importanti patrimoni di coesione sociale mai maturati nella lunga e difficile storia del nostro Paese.
Per questo, in vista del Convegno di Genova, abbiamo deciso di rac- cogliere in un’unica pubblicazione dieci anni di documenti ed ela- borazioni tecnico-giuridica sui temi del lavoro e di politica delle re- lazioni industriali di Confindustria.
Nel primo volume si ripercorrono gli accordi interconfederali, gli av- visi comuni ed i protocolli fra Governo e parti sociali sottoscritti dal 2000 ad oggi, corredati di analisi e commenti.
Il secondo volume comprende le audizioni rese in Parlamento da Con- findustria, chiamata ad illustrare la sua posizione su progetti o disegni di legge in materia di lavoro e relazioni industriali e nell’ambito di spe- cifiche indagini sui temi sociali promosse dalle istituzioni.
Il terzo volume è integralmente riservato alla riforma delle regole per la contrattazione collettiva, conclusa con l’accordo interconfederale del 2009 che ha rappresentato l’inizio della profonda svolta oggi in corso.
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Prefazione
La quantità di documenti e la lunghezza dell’arco temporale testi- moniano purtroppo la lunga attesa di Confindustria perché nel Paese e nel sindacato maturasse la consapevolezza della necessità di regole diverse di fronte alla sfida del mondo nuovo, rispetto a quelle che erano state definite nello storico Protocollo del 23 luglio 1993.
L’attesa responsabile di tale maturazione è durata anni e anni. Ma nella grande crisi, insieme a Cisl e Uil e agli altri sindacati, a conclusione di un percorso fatto di comune intesa con tutte le organizzazioni di rappresentanza delle imprese, il 15 aprile 2009 abbiamo sottoscritto l’accordo che ha rafforzato il salario di produttività contrattato in sede decentrata e aperto alla possibilità di deroghe contrattuali con- trattate per consentire a specifiche aree geografiche o ad aziende di ri- spondere al meglio al mutare della domanda.
Il sistema di relazioni industriali aveva più che mai la necessità di rea- lizzare un modello di rapporti di tipo più partecipativo e meno con- flittuali. E noi l’abbiamo costruito. Sono orgogliosa di aver condiviso la responsabilità di questa profonda innovazione con la parte larga- mente maggioritaria del sindacato italiano.
Se ancora oggi continua a mancare la condivisione della Cgil, proprio ora che si tratta di attuare concretamente le nuove regole calandole al- l’interno della realtà di importanti aziende e comparti decisivi, lance- remo da Genova un nuovo appello perché anche chi ha detto no alle nuove regole comprenda che la porta resta ben aperta. Perché nel- l’impresa italiana non vive oggi alcun istinto di meschina chiusura alle ragioni del lavoro, anche di chi le incarna e rappresenta nella maniera più combattiva. L’aspra competizione in atto sul mercato globale chiede a tutti – nessuno escluso – un grande spirito civile di responsabilità.
Nessuno nel nostro Paese chiede ai dipendenti più lavoro a parità di salario, o pari lavoro a retribuzioni più basse, come pure è avvenuto in altri grandi Paesi come Germania e Stati Uniti.
Nessuno in Italia ha mai pensato di mettere in discussione e tanto meno di ledere i diritti dei lavoratori sanciti nel nostro ordinamento.
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Ciò che sappiamo e vogliamo, insieme ai sindacati che hanno condi- viso tale impostazione, è poter finalmente meglio cooperare alla di- fesa e al potenziamento dell’industria italiana. Con nuovi investimenti, ai quali assicurare redditività certa per favorire l’estensione della base produttiva e occupazionale.
I fatti successivi all’accordo interconfederale di inizio 2009 ci hanno finora dato ragione. Già nel primo anno di applicazione sono stati rin- novati 29 contratti collettivi nazionali di lavoro ed in particolare quelli dei principali settori e tutti, tranne il metalmeccanico oggi al centro di nuove polemiche, sottoscritti da Cgil, Cisl e Uil. Nonostante il dif- ficile momento di crisi economica e produttiva, in virtù della riforma, nei negoziati sono stati abbandonati gli “antichi rituali” e le intese sono state raggiunte entro i normali termini di scadenza, senza particolari situazioni di conflittualità, garantendo a più di 4 milioni di lavoratori una crescita reale delle retribuzioni.
Tutto questo lo abbiamo fatto sapendo bene che gli accordi sul lavoro e le relazioni industriali coinvolgono pilastri essenziali sui quali pog- gia l’intera società e non il solo mondo del lavoro. Dalla flessibilità in entrata ed in uscita al lavoro delle donne, dai fenomeni dell’immi- grazione ai diversi aspetti della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, dalla riforma degli ammortizzatori sociali (un cantiere sempre aperto) agli interventi sulla previdenza pubblica ed integrativa. E via elen- cando, passando dai temi della responsabilità sociale delle imprese agli assetti della contrattazione collettiva. Di fatto non c’è argomento di interesse per le imprese – possiamo ancora citare: la partecipazione dei lavoratori, l’orario di lavoro, le assunzioni obbligatorie, il recepi- mento delle direttive europee, ecc. – che non sia stato affrontato per innovare, modificare, aggiornare, modernizzare e, comunque, per trovare una soluzione coerente attraverso l’esercizio dell’autonomia collettiva, tramite gli accordi interconfederali o a seguito dell’intervento del legislatore, in sede di audizione parlamentare.
La quantità di temi affrontati e di argomentazioni tratte, che la pub- blicazione rende evidente anche in termini fisici, dovrebbe indurre a qualche riflessione sulla necessità ulteriore di semplificare energica- mente il nostro apparato regolatorio, sia di legge che di contrattazione.
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Prefazione
L’eccesso di dettaglio normativo non è la più efficace tutela per i la- voratori. In particolare per le aziende piccole e medie, oltre il 92% del- l’imprenditoria privata del nostro Paese, il peso dell’eccesso normativo e regolatorio rappresenta un ostacolo pesante alla competitività.
Nell’attività svolta da Confindustria sulle materie del lavoro e delle re- lazioni industriali, il nostro costante punto di riferimento è stato mi- gliorare la competitività delle imprese. E, lo sappiamo benissimo, non bastano solo nuove relazioni industriali. Servono riforme che, come ho avuto modo di ricordare più volte, devono riguardare la pubblica am- ministrazione, la ricerca, l’energia, l’istruzione, il credito, il fisco ed il lavoro, solo per citare i principali campi di intervento.
Per ognuna di queste Confindustria ha anche tracciato - con il recente documento “Italia 2015. Le imprese per la modernizzazione del Paese”
– l’agenda delle azioni da intraprendere perché il Paese possa tornare a crescere almeno al ritmo del 2% annuo.
Si può fare, è un obiettivo alla nostra portata. Se solo la politica come gli attori sociali convergono su una logica di responsabilità invece che di scontro, di stabilità invece che di avventurismo.
Per questo rilanciamo l’impegno di Confindustria per tradurre final- mente in scelte concrete efficienza, produttività, competitività, sem- plificazione, merito, liberalizzazione, occupabilità. E’ una sfida comune a tutte le altre Associazioni d’impresa, a tutte le confederazioni sinda- cali. Solo una maggiore produttività di sistema può dare origine a più salario ed a occupazione aggiuntiva. E tutto ciò può nascere prima e meglio se imprese e sindacati definiscono obiettivi e strumenti condi- visi, con particolare attenzione ai giovani ed alle donne, specie al Sud.
La proposta di Confindustria rivolta a tutte le organizzazioni sindacali e datoriali è: diamoci l’obiettivo di una grande intesa per la crescita, da fare subito perché ne abbiamo la capacità e abbiamo gli strumenti.
Imprese e lavoratori sono in grado finalmente di adottare quell’atteg- giamento di serietà e di responsabilità che chiediamo da tempo anche alla politica di fare proprio. Diamo l’esempio, non fermiamoci dun- que, andiamo avanti.
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In queste pagine, naturalmente, “passa” la storia confindustriale di quattro Presidenti – Xxxxxxx Xxxxx, nella seconda parte del suo man- dato, Xxxxxxx X’Xxxxx, Xxxx Xxxxxxx xx Xxxxxxxxxxx, e la mia, per il primo biennio – e di tre Vice Presidenti per le Relazioni Industriali: Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxxxxx Xxxxx e, con un impegno “in prima linea” che porta avanti dal 2004, Xxxxxxx Xxxxxxxxx.
Sono grata a ciascuno di essi, per quanto ha fatto con passione e de- dizione per le ragioni dell’impresa italiana. Lavorare insieme è stato per Confindustria motivo di continuo arricchimento di idee e di espe- rienze specie perché non è mai venuto meno un rapporto di sincera stima reciproca e di elevata leale collaborazione.
Un impegno mai facile in una realtà composita come la nostra, dove il minimo comun denominatore va ricercato fra i differenti indirizzi che si presentano all’interno dei settori manifatturieri da coniugare con le ragioni delle imprese dei grandi servizi a rete, del terziario tecnologico, del turismo e poi, all’interno delle categorie generali, rispetto alle im- prese che competono sui mercati internazionali, alle differenze che emergono in funzione della dimensione, della dislocazione geografica, del grado di sindacalizzazione e ad altro ancora.
Ma a ciascuno di loro ed alla tecnostruttura che ha operato in questi dieci anni nella trincea delle nuove regole per il lavoro e per far cre- scere il Paese, va il mio più caloroso ringraziamento e, ne sono certa, quello di tutti gli associati di Confindustria. Ma anche di tutti coloro che, al di fuori del nostro sistema, portano insieme a noi un grande amore alla nostra Italia. E continuano a battersi ogni giorno per ren- derla più ricca di opportunità e di benessere, più giusta per ciascuno dei suoi figli.
Xxxx Xxxxxxxxxxx Presidente di Confindustria
settembre 2010
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Introduzione
di Xxxxxxx Xxxxxxxxx
“Confindustria e il Lavoro. 2000-2010” è una pubblicazione che nasce con l’intento di proseguire la consolidata tradizione di Confindustria di procedere ad una edizione periodica di raccolta degli Accordi in- terconfederali come strumento di lavoro, in primo luogo per gli ope- ratori del Servizio Sindacale del sistema associativo.
L’ultima pubblicazione, “Costo del lavoro e relazioni industriali”, era ag- giornata al febbraio 2000. Allorché si è deciso per una nuova edizione ci siamo resi conto che avrebbe potuto essere utile raccogliere insieme e mettere a disposizione anche tutte le audizioni parlamentari rese in questi ultimi dieci anni in materia di lavoro e relazioni industriali.
A completamento della documentazione si è voluto aggiungere, con- siderata l’attualità del tema, un dossier sulla riforma degli assetti con- trattuali che ripercorre, attraverso i documenti ufficiali e gli articoli dei quotidiani, lo svolgimento della vicenda che a partire dal 1997 ha interessato il “Protocollo Ciampi”, detto anche “l’accordo di San Xxxxxxx” perché fu concluso il 3 luglio, anche se poi fu firmato, e così è passato alla “storia” delle relazioni industriali, il 23 luglio 1993.
La novità della pubblicazione sta nel fatto che non è più solo una rac- colta di accordi interconfederali commentati ma – nel limite del pos- sibile – per ogni accordo, avviso comune o Protocollo, se ne è voluta ricostruire la storia richiamando i passaggi essenziali che, anche a di- stanza di tempo, potranno risultare utili per capire ed interpretare la reale volontà delle parti stipulanti.
Oggettivamente dobbiamo riconoscere che il periodo considerato è stato caratterizzato da un vero e proprio scontro ideologico su quasi tutti gli interventi negoziali o legislativi che hanno toccato la materia del lavoro.
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Sono gli anni che, dopo l’ultimo “strappo” che si era consumato con l’accordo separato di “san Valentino” sui punti di contingenza il 14 febbraio 1984, vedono nuovamente una prima mancata firma della Cgil su un accordo interconfederale, quello per la riforma del con- tratto a termine (2001) negoziata con tutti i sindacati fino a quando, all’ultimo momento, la Cgil, bloccata dai metalmeccanici della Fiom, “scopre” ragioni di dissenso.
Segue il difficile e drammatico percorso che dal “Libro Bianco” sul mercato del lavoro (che ci fu chi si affrettò a definire “limaccioso”) porta alla Legge Biagi, ma anche all’assassinio del suo ispiratore per mano delle brigate rosse.
Ed, ancora, sono gli anni del Patto per l’Italia (2002) e della strumen- tale polemica su un presunto stravolgimento dell’art. 18 dello Statuto dei lavoratori. Del Protocollo sul Welfare con il quale, nel 2007, la si- nistra radicale, essenziale componente del Governo Prodi, intende destrutturare la legge Biagi senza, tuttavia, riuscirvi.
Così come dell’avvio di quel lungo e contrastato confronto per la ri- forma della contrattazione collettiva iniziato come primo atto della presidenza di Xxxx xx Xxxxxxxxxxx - con il “gran rifiuto” della Cgil in aperta polemica con Cisl e Uil – e che Xxxx Xxxxxxxxxxx ed io abbiamo concluso, dopo “appena” cinque anni, nel 2009, ma ancora una volta senza la sottoscrizione della Cgil.
I documenti pubblicati ci confermano che il percorso per la moder- nizzazione del rapporto di lavoro e delle relazioni industriali è stato e rimane indispensabile, anche se continua ad essere straordinaria- mente complicato.
Nel ripercorrere i pur numerosi “tavoli” che Confindustria ha con con- vinzione promosso, vediamo che sono state concluse buone intese generali, talvolta “separate” specie quando l’impegno richiesto a cia- scuno degli attori si è rivelato particolarmente elevato.
E questo in un decennio in cui pure si sono dovute registrare tutte quelle condizioni economiche e produttive che tradizionalmente in- ducono le parti sociali a stringere “patti” per la ripresa: dalle difficoltà
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Introduzione
di inizio secolo legate all’ingresso nella moneta unica alla fase in cui molti hanno parlato di declino industriale fino alla nuova “grande crisi” dal settembre 2008. E non sono certo mancate azioni concrete da parte di Confindustria.
Nel luglio 2004 l’invito rivolto ai tre segretari generali non era per di- scutere la riforma degli assetti della contrattazione collettiva bensì per esaminare un documento complessivo nel quale proponevamo ai sin- dacati, considerate le difficoltà che il Paese stava incontrando, di af- frontare insieme tutta una serie di argomenti che andavano dai temi delle infrastrutture al Mezzogiorno, dalla ricerca scientifica alla ri- forma universitaria, alle pensioni e così via. Solo l’ultimo paragrafo era dedicato ai temi sindacali. Eppure fu proprio quello il motivo per giustificare una differenziazione di posizioni all’interno dei sindacati ed un conseguente rinvio del tema della riforma della contrattazione e con quello anche di tutti gli altri.
Ma abbiamo insistito ed a fronte di rinvii ed incertezze, consapevoli dei dati sull’andamento dell’economia ed in particolare sulla perdita di competitività del nostro sistema produttivo (negli ultimi dieci anni, dal 1995, il clup nell’industria in senso stretto era cresciuto del 23% in Italia, mentre non era quasi aumentato in Germania ed era invece diminuito di 9 punti percentuali in Francia) abbiamo indicato la ne- cessità di adottare precise scelte di politica industriale ed economica proponendo ai sindacati, con il documento del settembre 2005, al- cune soluzioni per far sì che le relazioni industriali diventassero un fat- tore di competitività, in quanto capaci di riattivare quel circuito virtuoso che collega maggiore produttività con maggiore crescita.
Il confronto sulla modernizzazione delle relazioni industriali comunque non riuscì a decollare stante le profonde differenze che ancora si dovevano registrare nelle posizioni delle tre organizzazioni sindacali. Differenze rese palesi nel documento unitario che Cgil, Cisl e Uil avevano presentato in vista del confronto con il Governo sui temi della competitività e della cre- scita. Nel loro documento i sindacati affermavano di essere interessati a ri- cercare soluzioni capaci di rafforzare, incentivare ed estendere la contrattazione di secondo livello utilizzando politiche fiscali di sostegno.
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Un dato positivo perché, al di là delle soluzioni tecniche, l’orienta- mento coincideva con quello espresso da Confindustria. Meno posi- tivo il fatto che i sindacati avessero precisato che, pur interessati ad innovare, mantenevano ferme “le relative posizioni in tema di mo- delli contrattuali e le prerogative dei contratti collettivi”. Una posi- zione che rendeva decisamente complesso ogni progetto di revisione, anche parziale, delle regole del 1993.
La stessa iniziativa del Governo Xxxxx, che porterà al Protocollo sul Welfare del luglio 2007, fa seguito all’idea proposta da Confindustria di lavorare per un Patto per la produttività avendo posto, da un lato, i temi della produttività e della competitività quali priorità e, dall’altro, la necessità di apprestare un sistema di tutele nel mercato del lavoro adeguate alle nuove sfide derivanti dal cambiamento del quadro eco- nomico e sociale.
In questi anni sulla “questione lavoro” Confindustria non ha mancato di delineare la propria posizione: disponibilità a ragionare sul secondo livello di contrattazione con salario legato ai risultati, ma a condizione che si discuta anche del primo livello per renderlo “più leggero” e ferma la necessità di ampliare il confronto a tutti i temi chiave: dalla flessibilità alla esigibilità delle prestazioni concordate; dagli interventi in materia pensionistica a quelli per realizzare un sistema più mo- derno di ammortizzatori sociali, così da completare l’impianto della Legge Biagi assolutamente da non depotenziare in quanto oramai ac- certato non essere quella la causa della “precarietà”.
L’invito alla “modernizzazione per la crescita” in tutti i settori, dalla pubblica amministrazione alle infrastrutture, dalle politiche energeti- che ed ambientali ai trasporti e la logistica, dai sistemi educativi e for- mativi al welfare ed alle relazioni di lavoro e sindacali, continua a caratterizzare l’azione di Confindustria anche quando, nel 2008, apriamo il negoziato che porterà alla sottoscrizione dell’accordo di riforma della contrattazione collettiva.
Una riforma che probabilmente non risolve tutti i problemi ma certa- mente dà una risposta adeguata a quelli principali considerato anche che è stata, fino all’ultimo, negoziata con tutti e tre i sindacati insieme
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Introduzione
e questo vuol dire aver sempre cercato le soluzioni migliori fra le di- verse posizioni che si contrapponevano al tavolo.
In quell’accordo c’è “l’universalità” dei diritti fondamentali garantita dal contratto nazionale; è rimessa ai contratti nazionali la facoltà di stabilire le materie delegate al secondo livello; c’è l’impegno a pro- cedere alla razionalizzazione del numero dei contratti; ci sono i prin- cipi su cui costruire l’intesa per le regole sulla rappresentanza dei lavoratori nei luoghi di lavoro e quindi per dare certezza circa l’effet- tività degli accordi che si concludono; non c’è alcun rischio di “bal- canizzazione dei diritti” dei lavoratori perché qualsiasi deroga è sempre frutto di una amplissima flessibilità negoziale, quasi un mo- dello a livello europeo.
È evidente che sono tutte modifiche che presuppongono anche un so- stanziale cambiamento culturale da parte degli attori. E questo non è facile né immediato. Di fatto comunque in questi dieci anni il nostro modo di operare è notevolmente mutato.
Sono gradualmente cambiati i ruoli dei soggetti della contrattazione proprio nel senso da più parti invocato di una minore centralizza- zione. In sede centrale è rimasta forte l’attenzione per le regole gene- rali. Ai contratti di settore provvedono direttamente le strutture di categoria, avendo anche la necessità di adottare logiche specifiche e quindi diverse fra i diversi settori.
Rispetto al “secolo passato” non esiste più un contratto “modello”. I diversi contratti di settore rispondono sempre più ad esigenze proprie tant’è che, dopo molti anni, si torna a parlare di contratti “di com- parto”, specie dove si sono andate consolidando situazioni contrat- tuali “accorpate”.
E non basta. Molto meno banalmente di quel che può sembrare, os- serviamo che ogni settore ha di fronte sindacati diversi. Anche se le ca- tegorie sindacali fanno capo a Cgil, Cisl, Uil, ognuna di loro ha storie e tradizioni diverse, si misura con esigenze diverse.
Di qui la altrettanto poco scontata possibilità che i sindacati in alcuni contratti di settore individuino soluzioni, anche fortemente innova-
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tive, adeguate ad un comparto produttivo ma che mai accetteranno di introdurre in un altro. A volte la sensibilità per queste banalità evite- rebbe di incorrere in fastidiosi errori di prospettiva nell’affrontare un confronto sindacale.
A questa multiforme realtà cerca di dare una risposta la riforma della contrattazione collettiva del 2009.
Il lavoro che vediamo raccolto in questi tre Xxxxxx dà visibilmente il senso dell’impegno che il sistema affida e richiede al centro. Nei de- scritti dieci anni si sono succeduti quattro Presidenti e tre Vice Presi- denti per le Relazioni Industriali, ed anche la struttura si è di volta in volta trasformata.
L’obiettivo è sempre stato lo stesso. Conseguire il miglior risultato per le imprese sulla base delle esigenze che le stesse esprimono direttamente o tramite i loro organismi di rappresentanza territoriale e categoriale.
La validità del lavoro fatto con questa raccolta è data certamente dal- l’essere una documentazione utile perché reale, vera, effettiva. In que- ste pagine non c’è mai il filtro dell’ideologia. Non sono documenti rielaborati a posteriori. Qui i fatti sono descritti così come si sono svolti e sono stati vissuti e realizzati dagli attori diretti. Alla oggettività dei testi degli accordi e dei documenti ufficiali, si accompagna l’og- gettività del commento e delle valutazioni fatte in quel momento e della narrazione dello svolgimento degli incontri sindacali o triango- lari, così come ne è stata data informazione al sistema associativo la sera stessa in cui si è riunito il “tavolo”.
Certo, alcune cose rilette a distanza di tempo possono indurre qual- che ripensamento su ciò che, in quel momento, è stato fatto, detto, proposto, accettato o rifiutato. Ma anche questo serve. Serve a noi per migliorare la nostra azione di giorno in giorno. Serve a chi legge o ri- legge questa storia di “Confindustria e il Lavoro” per capire la natura reale degli eventi che le organizzazioni di rappresentanza delle im- prese sono chiamate a gestire, a tutti i livelli, in tutte le sedi.
Negli accordi raggiunti e nelle proposte fatte in fase negoziale così come nelle modifiche ottenute attraverso le audizioni parlamentari e
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Introduzione
l’attività di lobby, ci sono sempre i prodromi del cambiamento e del- l’innovazione.
Nella mia responsabilità so per certo che dobbiamo quotidianamente operare per innovare, cambiare, modernizzare; lo faccio in azienda, lo faccio e lo chiedo in Confindustria senza mai dimenticare che nei rapporti sindacali la linea che unisce due punti non sempre è una linea retta come tutti ci aspetteremmo. L’importante è raggiungere l’obiettivo nel minor tempo possibile, ma non sempre tutti gli obiet- tivi si possono raggiungere con la sola volontà personale. Di qui l’azione e la pressione che tutti insieme, sistema associativo ed im- prese, dobbiamo svolgere per indurre quel mutamento culturale che deve portare il Paese a misurarsi con la realtà circostante che non am- mette troppe indulgenze, incertezze, rinvii, strenue difese di presunti diritti inderogabili.
Usciamo da questo enorme equivoco costruito da chi non vuol cam- biare niente. Nel cambiare e nell’innovare nessuno sta mettendo o in- tende mettere in discussione i diritti di chi lavora: il salario, non solo deve essere giusto ma anche adeguato alla professionalità ed all’im- pegno individuale; la tutela della sicurezza non ammette deroghe; lo sviluppo professionale è tale solo se arricchito da una vera formazione continua; la stabilità del posto non è garantita da obsolete norme solo apparentemente tutelanti, ma dal contributo di ciascuno alla crescita della competitività dell’azienda in cui si opera e dall’impegno indivi- duale per consolidare il proprio livello di occupabilità.
Pertanto facciamo, impegnamoci, continuiamo ad aver chiaro l’obiet- tivo della crescita della competitività delle imprese e del Paese e gli ef- fetti positivi li trarremo come naturale conseguenza del nostro agire quotidiano in azienda, nel sistema associativo, nei rapporti con i sin- dacati e la politica. Così ho impostato la mia azione fino ad oggi e così intendo agire nel futuro.
Ed in questo agire voglio adesso coinvolgere coloro che per Confin- dustria - tutta, nel suo articolato sistema – costruiscono giorno dopo giorno quanto in questi tre volumi è riportato come testimonianza di una parte della loro attività.
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Confindustria e il lavoro
È la tecnostruttura che, secondo la definizione a suo tempo datane dall’economista Xxxx X. Xxxxxxxxx, è costituita da quel gruppo di esperti che, grazie alle loro conoscenze tecniche ed all’esperienza ac- quisita, risulta essere di vitale importanza per il buon funzionamento di una Società. Credo che la definizione si attagli bene.
Ed è a loro che rivolgo un sincero ringraziamento per il lavoro fatto, molte volte in oggettiva situazione di emergenza.
Xxxxxxxxx quindi Xxxxxxx Xxxx che con provata competenza da dieci anni guida la squadra del “Sindacale” ed insieme a lui non voglio di- menticare nessuno perché posso dire con certezza che i risultati con- seguiti sono il frutto dell’impegno di un team veramente affiatato.
Ringrazio quindi Xxxx Xxxxxxxxx che continua ora a presidiare l’ostica disciplina della Previdenza pubblica e privata all’interno della re- sponsabilità dell’Area Fisco, Xxxxxxx e Welfare, con la collaborazione di Xxxxxx Xx Xxxxxxxxx, Xxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxx, Xxxxxxxxx Xxx- xxxx, Xxxxxx Xxxxxx.
Un grazie al vice direttore dell’Area, Xxxxxxxxxx Xxxxxx ed ai dirigenti Xxxxxxx Xxxxxxxxx e Xxxxx Xxxxxxxxxxxx, ad Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx ed a Xxxxx Xxxxx’ e Xxxxxxx Xxxxxxxx. Ma anche a Xxxx Xxxxx Xxxxx, sicuro riferimento a Bruxelles per le materie sociali.
Trattandosi della raccolta di dieci anni di lavori, mi fa piacere esten- dere il ringraziamento a tutti coloro che hanno collaborato con l’Area Relazioni Industriali in questo lungo arco di tempo e quindi grazie per la loro bravura e dedizione a Xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxx- xxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxx’, Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxxx, Xxx- xxxxx Xxxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxx Xxxxxxxx, Xxxxxxx Xxxxx ed ancora a Xxxxxxxxx Xxxx- xxx, Xxxxxxx Xxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxxxxx Xxxxxxxxx, Xxxxx Xxx- xxxx, Xxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxxx Xxxxxxx, Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Xxxxx Xxxxxx Xxxxxxx. Alcuni sono meritatamente in pensione, altri ancora in
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Introduzione
servizio in altre Aree, molti fra i giovani brillantemente occupati in altre organizzazioni aziendali, associative ma anche istituzionali a conferma che il brand Confindustria nel curriculum ha sempre un suo valore. Anche adesso, che compie Cento Anni.
Xxxxxxx Xxxxxxxxx
Vice Presidente di Confindustria per le Relazioni Industriali, Affari Sociali e Previdenza
Settembre 2010
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Indice Generale
DEI TRE VOLUMI
Gli accordi interconfederali dal 2000 al 2010
Indice per materia | ||
I - Il contratto a tempo determinato 1. La riforma del contratto a tempo determinato - Premessa | pag. | 9 |
2. Accordo interconfederale 4 maggio 2001 sul lavoro a tempo determinato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 24 |
3. La nuova disciplina del contratto a termine
– circolari illustrative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 35
4. Le successive modificazioni alla disciplina
del contratto a termine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 68
II - La partecipazione dei lavoratori
1. La partecipazione dei lavoratori
fra legge e contratto - Premessa . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 79
2. Il recepimento della Direttiva sui Comitati
aziendali europei . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 82
3. La direttiva 2009/38 di rifusione della Direttiva 94/45
sui CAE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 84
4. Lo Statuto della Società Europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 145
5. Avviso comune 2 marzo 2005 sulla Società europea . . . » 155
6. La Direttiva 2002/14 su informazione e consultazione
dei lavoratori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 180
7. Il negoziato per il recepimento della Direttiva su
informazione e consultazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 187
8. Avviso comune 27 novembre 2006 su
informazione e consultazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 194
9. Un primo bilancio in tema di partecipazione
dei lavoratori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 208
10.Le iniziative legislative nazionali in tema
di partecipazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 214 11.Avviso comune 9 dicembre 2009 in materia
di partecipazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 223
21
Volume I
12.Codice della partecipazione dei lavoratori
ai risultati di impresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 239
III - La riforma del mercato del lavoro 1. La riforma del mercato del lavoro (2003 – 2004) . . . . . . | » | 241 |
2. Accordo interconfederale 13 novembre 2003 in materia di contratti di formazione lavoro . . . . . . . . . | » | 242 |
3. Accordo interconfederale 11 febbraio 2004 sui contratti di inserimento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 247 |
4. Ipotesi di avviso comune per linee guida per i contratti di apprendistato (marzo 2005) . . . . . . . . . | » | 258 |
5. Avviso comune 4 ottobre 2006 sui collaboratori nei call center . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 277 |
IV - La formazione continua - i Fondi interprofessionali 1. Accordo interconfederale 18 gennaio 2002 istitutivo di Fondimpresa (e successive modifiche) . . . . . . . . . . . | » | 297 |
2. Protocollo d’intesa 14 febbraio 2008 per l’omogenea impostazione dei piani formativi condivisi . . . . . . . . . . | » | 318 |
3. Accordo 23 maggio 2002 per la costituzione di Fondirigenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 321 |
4. Le linee guida per la formazione 2010 - Intesa del 17 febbraio 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 326 |
V - L’Orario di lavoro
1. Il recepimento della Direttiva europea 93/104
in tema di orario di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 334 |
2. Commento al decreto legislativo n. 66/03 che recepisce le direttive europee . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 352 |
VI - Dal Libro Bianco al Patto per l’Italia 1. Il negoziato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 381 |
2. Accordo 5 luglio 2002 “Patto per l’Italia – contratto per il lavoro. Intesa per la competitività e l’inclusione sociale . | » | 411 |
22
Gli accordi interconfederali dal 2000 al 2010
VII - Il telelavoro 1. Dall’Accordo quadro europeo all’Accordo interconfederale del 9 giugno 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 437 |
2. Framework agreement on telework 16 july 2002 (originale) | » | 439 |
3. Accordo europeo sul telelavoro (traduzione concordata) | » | 443 |
4. Accordo interconfederale del 9 giugno 2004 per il recepimento dell’accordo quadro europeo sul telelavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 450 |
5. Commento all’accordo interconfederale sul telelavoro . | » | 459 |
VIII - La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro 1. Gli accordi sullo stress lavoro-correlato . . . . . . . . . . . . | » | 477 |
2. Framework Agreement on work-related stress . . . . . . . . | » | 492 |
3. Accordo interconfederale 9 giugno 2008 per il recepimento dell’Accordo quadro europeo sullo stress
lavoro-correlato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 495
IX - Il Protocollo del 23 luglio 2007
1. Confronto Governo – parti sociali su “Crescita ed equità” (2007) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 501 |
2. Il Protocollo 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro | ||
e competitività per l’equità e la crescita sostenibili. . . . . | » | 543 |
3. L’attuazione del Protocollo sul welfare: contratti a termine . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 574 |
4. Commento alla legge 24 dicembre 2007, n. 247 di attuazione del protocollo 23 luglio 2007 . . . . . . . . . . | » | 584 |
5. Avviso comune 10 aprile 2008 per la disciplina della “deroga assistita” per il contratto a termine . . . . . . | » | 595 |
6. Lo schema di decreto legislativo in materia di lavori usuranti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 598 |
23
Volume I
Indice cronologico
Accordo interconfederale 4 maggio 2001 sulla disciplina
del contratto a tempo determinato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 28
Accordo interconfederale 18 gennaio 2002
per la costituzione di Fondimpresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 313
Accordo interconfederale 23 maggio 2002
– Intesa per la competitività e l’inclusione sociale . . . . . . . | » | 411 |
Accordo interconfederale 13 novembre 2003 per la disciplina del regime transitorio per i contratti di formazione e lavoro | » | 244 |
Accordo interconfederale 11 febbraio 2004 per la disciplina del regime transitorio per i contratti di inserimento . . . . . . . | » | 252 |
Accordo interconfederale 9 giugno 2004 per il recepimento dell’Accordo quadro europeo sul telelavoro . . . . . . . . . . . . | » | 450 |
per la costituzione di Fondirigenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 322 Accordo 5 luglio 2002 “Patto per l’Italia – Contratto per il lavoro”
Avviso comune 2 marzo 2005 per il recepimento della direttiva europea 2001/86 che completa lo Statuto della Società Europea
per quanto riguarda il coinvolgimento dei lavoratori . . . . . | » | 157 |
Accordo interconfederale 7 aprile 2006 che modifica l’accordo istitutivo di Fondimpresa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 313 |
Avviso comune 4 ottobre 2006 sui collaboratori a progetto nei call center . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 283 |
Avviso comune 27 novembre 2006 per il recepimento della direttiva europea 2002/14 su informazione e consultazione dei lavoratori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 194 |
24
Gli accordi interconfederali dal 2000 al 2010
Protocollo 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività per l’equità e la crescita sostenibili (c.d. Protocollo
sul Welfare) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 543 |
Protocollo di intesa 14 febbraio 2008 per l’omogenea impostazione dei piani formativi condivisi . . . . . . . . . . . . . | » | 318 |
Avviso comune 10 aprile 2008 per la disciplina della “deroga assistita” per il contratto a termine . . . . . . . . . . . . | » | 597 |
Accordo interconfederale 9 giugno 2008 per il recepimento dell’accordo quadro europeo sullo stress lavoro-correlato . | » | 495 |
Accordo interconfederale 26 novembre 2008 di modifica dell’accordo istitutivo di Fondimpresa . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 313 |
Accordo quadro 22 gennaio 2009 per la riforma degli assetti contrat- tuali – cfr. pag. 255, Volume III, La riforma della contrattazione col- lettiva (2008-2009).
Accordo interconfederale 15 aprile 2009 per l’attuazione dell’accordo- quadro sulla riforma degli assetti contrattuali del 22 gennaio 2009 – cfr. pag. 284, Volume III, La riforma della contrattazione collettiva (2008-2009).
Avviso comune 9 dicembre 2009 in tema
di partecipazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 236
Intesa 17 febbraio 2010 tra Governo, Regioni, Province autonome e parti sociali – Linee guida per la
Formazione nel 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 329
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
INDICE
Premessa di Xxxxxxxxxx Xxxxxx Pag.XIX
Le audizioni in ordine cronologico ANNO 2000
DISEGNO DI LEGGE 4068 “DISCIPLINA DI ALCUNE FIGURE PROFESSIONALI DELLA SICUREZZA
DEL LAVORO”
SENATO - Commissione Lavoro
Audizione del 1° Febbraio 2000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . ». 3
DISEGNO DI LEGGE N. 4413 MODIFICHE AL DECRETO LEGISLATIVO 23 DICEMBRE 1997, N. 469, RECANTE CONFERIMENTO ALLE REGIONI E AGLI ENTI LOCALI DI FUNZIONI E COMPITI IN MATERIA DI MERCATO DEL LAVORO, A NORMA DELL’ARTICOLO 1 DELLA LEGGE
15 MARZO 1997, N. 59 E SUCCESSIVE MODIFICAZIONI
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 21 Marzo 2000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 12 | |
MARCHIO DI CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ SOCIALE PER LE IMPRESE CHE NON UTILIZZANO LAVORO MINORILE | |||
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Attività | |||
Produttive, Commercio e Turismo Audizione del 13 Luglio 2000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 19 | |
DISEGNO DI LEGGE APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI IN DATA 1° SETTEMBRE 2000 RECANTE DISPOSIZIONI ORGANICHE SUL DIVIETO DI FUMO ED ALTRE PROPOSTE DI LEGGE SULLA STESSA MATERIA | |||
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Affari Sociali Audizione del 13 Settembre 2000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 37 | |
27 |
Volume II
PROPOSTA DI LEGGE N. 6410 E ABBINATE IN MATERIA | ||
DI TUTELA DEI LAVORATORI DALLA VIOLENZA E DALLA | ||
PERSECUZIONE PSICOLOGICA (MOBBING) | ||
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro | ||
Audizione del 13 Settembre 2000 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 48 |
ANNO 2001
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE “TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE IN MATERIA DI TUTELA E DI SOSTEGNO DELLA MATERNITA’ E DELLA
PATERNITA’ “, A NORMA DELL’ARTICOLO 15 DELLA LEGGE 8 MARZO 2000, N. 53.
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 22 Febbraio 2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 63 |
DISEGNO DI LEGGE RECANTE “MODIFICHE ALLA NORMATIVA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE E DI ASILO” (A.S. 795) | ||
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Affari | ||
Costituzionali Audizione del 27 Novembre 2001 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 69 |
ANNO 2002 DISEGNO DI LEGGE 848, RECANTE DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI OCCUPAZIONE E DI MERCATO DEL LAVORO NONCHÉ SUI D.D.L. 357, 629 E 869 AD ESSO CONNESSI | ||
SENATO DELLA REPUBBLICA – Commissione Lavoro Audizione del 16 Gennaio 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 79 |
ATTUAZIONE DELLE MISURE PER L’INGRESSO NEL MERCATO DEL LAVORO | ||
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro | ||
Audizione del 17 Gennaio 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » | 98 |
28
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 94/45/CE RELATIVA ALL’ISTITUZIONE
DEI COMITATI AZIENDALI EUROPEI
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 6 Marzo 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 118
BENEFICI PREVIDENZIALI PER I LAVORATORI ESPOSTI ALL’AMIANTO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 17 Aprile 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 122
IL LAVORO DEGLI ANZIANI E I CONNESSI PROFILI PREVIDENZIALI E SANITARI
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 3 luglio 2002 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 128
ANNO 2003
PARTECIPAZIONE FINANZIARIA DEI LAVORATORI -
P.D.L. N. 2023 E 2778
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 5 Febbraio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 139
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO N. 171 RECANTE NORME DI ATTUAZIONE DELLE DIRETTIVE N. 93/104/CE DEL CONSIGLIO E N. 2000/34/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO IN MATERIA DI ORARIO DI LAVORO
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 18 Febbraio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 149
29
Volume II
PROPOSTE DI LEGGE C. 3004 E ABBINATE DISPOSIZIONI PER FAVORIRE LA LOCAZIONE DELLA PRIMA ABITAZIONE
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici
Audizione del 9 Aprile 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 161
ATTUAZIONE DELLE DELEGHE IN MATERIA DI OCCUPAZIONE E MERCATO DEL LAVORO DI CUI ALLA LEGGE 14 FEBBRAIO 2003, N. 30
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 15 Luglio 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 169
PROPOSTA DI LEGGE RECANTE NORME IN MATERIA
DI BILANCIO DEI SINDACATI E DELLE LORO ASSOCIAZIONI, NONCHÈ IN MATERIA DI TRATTENUTE SINDACALI
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 23 Ottobre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 201
LA RIFORMA DEL SISTEMA PREVIDENZIALE
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 11 Novembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 206
DISEGNO DI LEGGE COSTITUZIONALE 2544 SULLA POTESTÀ CONCORRENTE IN MATERIA DI LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Affari Costituzionali
Audizione del 13 Novembre 2003 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 241
ANNO 2004
PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ALLA GESTIONE E AI RISULTATI D’IMPRESA
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissioni Riunite Finanza e Lavoro
Audizione del 12 febbraio 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 249
30
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE “MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE
23 LUGLIO 1991, X. 000 XX XXXERIA DI LICENZIAMENTI
COLLETTIVI”(ATTO N. 329)
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 17 Febbraio 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 258
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE “ATTUAZIONE DELLA DELEGA PER LA RAZIONALIZZAZIONE DELLE FUNZIONI ISPETTIVE
IN MATERIA DI PREVIDENZA SOCIALE E DI LAVORO DI CUI ALL’ARTICOLO 8 DELLA LEGGE 14 FEBBRAIO 2003, N. 30”.
(ATTO N. 336)
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione XI - Lavoro, Previdenza Sociale
Audizione del 25 Febbraio 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 261
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE “MODIFICHE ED INTEGRAZIONI AL DECRETO LEGISLATIVO 8 APRILE 2003, N. 66 IN MATERIA DI APPARATO SANZIONATORIO DELL’ORARIO DI LAVORO” (ATTO N. 362)
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 11 Maggio 2004
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 12 Maggio 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 276
DISPOSIZIONI A TUTELA DEI LAVORATORI DALLA VIOLENZA O DALLA PERSECUZIONE
PSICOLOGICA (C.D. MOBBING) D.D.L. 122 E ABBINATI
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 30 Giugno 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 284
31
Volume II
DISEGNO DI LEGGE 848-BIS DI DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI INCENTIVI ALL’OCCUPAZIONE, DI AMMORTIZZATORI SOCIALI, DI MISURE SPERIMENTALI A SOSTEGNO DELL’OCCUPAZIONE REGOLARE E DELLE ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NONCHÉ DI ARBITRATO NELLE CONTROVERSIE INDIVIDUALI DI LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 14 ottobre 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 296
PROPOSTA DI DIRETTIVA RELATIVA AI SERVIZI NEL MERCATO INTERNO - GLI ASPETTI SOCIALI DELLA MATERIA
PARLAMENTO EUROPEO - Incontro con i parlamentari italiani della Commissione Occupazione e Affari Sociali
Audizione del 24 Novembre 2004 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 301
ANNO 2005
MODIFICHE ED INTEGRAZIONI ALLA LEGGE 29 MARZO 1985, N. 113, CONCERNENTE L’AGGIORNAMENTO DELLA DISCIPLINA DEL
COLLOCAMENTO AL LAVORO E DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI CENTRALINISTI NON VEDENTI
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 2 Marzo 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 313
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO PER L’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2002/73/CE SULLA PARITÀ DI TRATTAMENTO TRA GLI UOMINI E LE DONNE.
CAMERA DEI DEPUTATI – Commissione Lavoro
Audizione del 10 giugno 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 317
32
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2001/86/CE COMPLETA LO STATUTO DELLA SOCIETÀ EUROPEA PER QUANTO RIGUARDA IL COINVOLGIMENTO DEI LAVORATORI
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 23 Giugno 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 320
INCHIESTA PARLAMENTARE SUGLI INFORTUNI SUL LAVORO
SENATO – Commissione Parlamentare Monocamerale
Audizione del 19 luglio 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 324
RIFORMA DELLA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
E UTILIZZO DEL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissioni riunite Lavoro e Bilancio
Audizione del 27 Luglio 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 341
LE MODIFICHE DA APPORTARE ALLA LEGGE 12 MARZO 1999, N. 68 SUL COLLOCAMENTO OBBLIGATORIO
SENATO DELLA REPUBLICA – Commissione Lavoro
Audizione del 29 novembre 2005 . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 347
ANNO 2006
I COMITATI AZIENDALI EUROPEI E LE RISTRUTTURAZIONI TRANSNAZIONALI
COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO – Sezione
occupazione, affari sociali e cittadinanza.
Audizione del 1° febbraio 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 367
33
Volume II
DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO- FINANZIARIA 2007-2011 – CAPITOLI LAVORO
E PREVIDENZA
Uffici di Presidenza delle Commissioni Lavoro Riunite di Camera e Senato
Audizione del 25 luglio 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 377
DISEGNO DI LEGGE S. 1047 - RIFORMA DEL PROCESSO DEL LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissioni riunite Giustizia e Lavoro
Audizione del 16 Novembre 2006 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 389
ANNO 2007
LE CONDIZIONI SOCIALI DELLE FAMIGLIE IN ITALIA
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Affari sociali
Audizione del 18 Gennaio 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 397
INDAGINE CONOSCITIVA SULLE CAUSE E LE DIMENSIONI DEL FENOMENO DEL PRECARIATO NEL MONDO DEL LAVORO
CAMERA DEI DEPUTATI – Commissione Lavoro
Audizione del 6 Febbraio 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 407
INCHIESTA PARLAMENTARE SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione parlamentare
di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosidette “morti bianche”
Audizione del 20 Febbraio 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 422
DISEGNO DI LEGGE 1018 CONTENENTE “MISURE A FAVORE DELL’INCREMENTO DELLA MANAGERIALITÀ NELLE
IMPRESE DEL MEZZOGIORNO”
SENATO DELLA REPUBBLICA – Commissione Lavoro
Audizione del 13 Marzo 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 436
34
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
PROPOSTE DI LEGGE RECANTI NORME PER CONTRASTARE IL FENOMENO DEL MOBBING
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 24 Aprile 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 440
DISEGNO DI LEGGE 1507 DI DELEGA AL GOVERNO PER L’EMANAZIONE DI UN TESTO UNICO PER IL RIASSETTO
E LA RIFORMA DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 26 Aprile 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 444
LIBRO VERDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA “MODERNIZZARE IL DIRITTO DEL LAVORO PER RISPONDERE ALLE SFIDE DEL XXI SECOLO”
COMMISSIONE EUROPEA – Commissario europeo all’occupazione, affari sociali e pari opportunità, Xxxxxxxx Xxxxxx
Position Paper del 27 aprile 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 450
DISEGNO DI LEGGE 3178 CONTENENTE NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO 23 LUGLIO 2007 SU PREVIDENZA, LAVORO E COMPETITIVITÀ PER FAVORIRE L’EQUITÀ E LA CRESCITA SOSTENIBILI, NONCHÉ ULTERIORI NORME IN MATERIA DI LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 7 Novembre 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 463
DISEGNO DI LEGGE 3178/C PER L’ATTUAZIONE
DEL PROTOCOLLO 23 LUGLIO 2007 SU PREVIDENZA, LAVORO E COMPETITIVITÀ
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro,
Audizione del 27 Novembre 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 470
35
Volume II
INCHIESTA PARLAMENTARE SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO RELATIVAMENTE
ALLA TEMATICA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”
Audizione del 18 dicembre 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 478
ANNO 2008
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO N. 233 DI ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 1 DELLA
LEGGE N. 123 DEL 2007, IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro.
Audizione del 18 Marzo 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 491
INDAGINE CONOSCITIVA SULL’ASSETTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI E SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 5 Novembre 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 532
FUNZIONAMENTO DELLE AGENZIE DI LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione Lavoro
Audizione del 18 Novembre 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 542
DISEGNO DI LEGGE 1167 DI DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI LAVORI USURANTI, DI RIORGANIZZAZIONE
DI ENTI, DI CONGEDI, ASPETTATIVE E PERMESSI, NONCHÉ MISURE CONTRO IL LAVORO SOMMERSO E NORME IN TEMA DI LAVORO PUBBLICO, DI CONTROVERSIE DI LAVORO E DI AMMORTIZZATORI SOCIALI.
IN ALLEGATO UNO STUDIO DI CONFINDUSTRIA
SU PERMESSI, CONGEDI E ASPETTATIVE A FAVORE DEI LAVORATORI DIPENDENTI.
36
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissioni riunite Affari costituzionali e Lavoro
Audizione del 4 Dicembre 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 551
INCHIESTA PARLAMENTARE SUL FENOMENO DEGLI INFORTUNI SUL LAVORO
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette “morti bianche”
Audizione del 9 dicembre 2008 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 579
ANNO 2009
INDAGINE CONOSCITIVA SULL’ASSETTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI E SULLE PROSPETTIVE DI RIFORMA DELLA CONTRATTAZIONE COLLETTIVA
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissione Lavoro
Audizione del 17 Febbraio 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 587
DISEGNI DI LEGGE 803 E 964 CONCERNENTI MISURE A FAVORE DELLA PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI E DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INFORMAZIONE E CONSULTAZIONE DEI LAVORATORI, NONCHÉ DI PARTECIPAZIONE AZIONARIA DEI DIPENDENTI
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissioni Finanze e Lavoro riunite
Audizione del 15 maggio 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 594
INDAGINE CONOSCITIVA SUI LIVELLI E I MECCANISMI DI TUTELA DEI DIRITTI UMANI VIGENTI IN ITALIA E NELLA REALTÀ INTERNAZIONALE – LA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE CHE OPERANO A LIVELLO INTERNAZIONALE
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani -
Audizione del 26 Maggio 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 608
37
Volume II
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE DISPOSIZIONI INTEGRATIVE E CORRETTIVE DEL DECRETO LEGISLATIVO
9 APRILE 2008, N.81 RECANTE ATTUAZIONE DELL’ARTICOLO 1 DELLA LEGGE 3 AGOSTO 2007 N.123, IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
CAMERA DEI DEPUTATI - Commissioni riunite Lavoro ed Affari sociali.
Audizione del 27 Maggio 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 620
SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO RECANTE RECEPIMENTO DELLA DIRETTIVA 2006/ 54/ CE RIGUARDANTE L’ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DELLA
PARI OPPORTUNITÀ E DELLA PARITÀ DI TRATTAMENTO FRA UOMINI E DONNE IN MATERIA DI OCCUPAZIONE E IMPIEGO
SENATO DELLA REPUBBLICA – Commissione Lavoro
Audizione del 6 Ottobre 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 628
PROPOSTE DI LEGGE 1079, 2418, 2610 RECANTI
NORME SUL RICONOSCIMENTO E SULLA PROMOZIONE DEL DIRITTO ALLA FORMAZIONE E ALLO SVILUPPO PROFESSIONALE
CAMERA DEI DEPUTATI – Commissione Lavoro
Audizione del 22 ottobre 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 632
ANNO 2010
DISEGNI DI LEGGE 784, 1405, 1718 IN TEMA DI PARTECIPAZIONE DELLE DONNE ALLA VITA ECONOMICA E SOCIALE
SENATO – Commissione Lavoro
Audizione del 13 gennaio 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 645
DISEGNO DI LEGGE RECANTE “DELEGHE AL GOVERNO IN MATERIA DI LAVORI USURANTI, DI RIORGANIZZAZIONE DI ENTI, DI CONGEDI, ASPETTATIVE E PERMESSI, DI AMMORTIZZATORI SOCIALI, DI SERVIZI PER L’IMPIEGO, DI INCENTIVI ALL’OCCUPAZIONE, DI APPRENDISTATO, DI
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Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
OCCUPAZIONE FEMMINILE, NONCHÉ MISURE CONTRO IL LAVORO SOMMERSO E DISPOSIZIONI IN TEMA DI LAVORO PUBBLICO E DI CONTROVERSIE DI LAVORO DDL 1167”
SENATO DELLA REPUBBLICA – Commissione Lavoro
Audizione del 10 Febbraio 2010. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 658
DISEGNO DI LEGGE 173 – DISPOSIZIONI A FAVORE
DEI LAVORATORI E DEI CITTADINI ESPOSTI ED EX ESPOSTI ALL’AMIANTO E DEI LORO FAMILIARI, NONCHÉ DELEGA AL GOVERNO PER L’ADOZIONE DEL TESTO UNICO
IN MATERIA DI ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO.
SENATO DELLA REPUBBLICA – Commissione Lavoro
Audizione dell’ 11 febbraio 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 661
DISEGNO DI LEGGE 1441-QUATER-D, RECANTE “DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI LAVORI USURANTI E DI RIORGANIZZAZIONE DI ENTI, MISURE CONTRO IL LAVORO SOMMERSO E NORME IN TEMA DI LAVORO PUBBLICO E DI CONTROVERSIE DI LAVORO”.
CAMERA DEI DEPUTATI – Commissione Lavoro
Audizione del 13 aprile 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 674
DISEGNO DI LEGGE 1167-B/BIS (LAVORI USURANTI, RIORGANIZZAZIONE DI ENTI, CONGEDI, ASPETTATIVE E PERMESSI, AMMORTIZZATORI SOCIALI, SERVIZI PER L’IMPIEGO, INCENTIVI ALL’OCCUPAZIONE, APPRENDISTATO, OCCUPAZIONE FEMMINILE, LAVORO SOMMERSO E DISPOSIZIONI IN TEMA DI LAVORO PUBBLICO E DI CONTROVERSIE DI LAVORO), CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALLE PARTI DEL DISEGNO DI LEGGE ALLE QUALI L’ASSEMBLEA DEL SENATO HA DELIBERATO DI LIMITARE
LA DISCUSSIONE, E SEGNATAMENTE AGLI ARTICOLI 17, 20, 30, 31, 32 E 50
SENATO DELLA REPUBBLICA - Commissioni riunite I e XI
Audizione dell’11 maggio 2010 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 678
Le audizioni parlamentari in materia di lavoro dal 2000 al 2010
INDICE PER ARGOMENTO
Agenzie del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag. 542
Amianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 122; 661
Attività ispettiva. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 261
Bilanci e trattenute sindacali . . . . . . . . . . . . » 201
Collocamento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 12; 98; 313; 347
Comitati Aziendali Europei . . . . . . . . . . . . . » 118; 367
Distacco dei lavoratori . . . . . . . . . . . . . . . . » 301
Divieto di fumo. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 37
Formazione professionale . . . . . . . . . . . . . . » 632
Immigrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 69
Infortuni sul lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 324; 422; 579
Lavoro minorile. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 19
Legislazione concorrente . . . . . . . . . . . . . . » 241
Licenziamenti collettivi . . . . . . . . . . . . . . . . » 258
Malattie professionali . . . . . . . . . . . . . . . . . » 478
Mercato del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 79; 169; 296;
407; 436; 450;
463; 470; 551; 658; Mobbing . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 48; 284; 440
Occupazione femminile . . . . . . . . . . . . . . . » 645
Orario di lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 149; 276
Parità uomo-donna . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 317; 628
Partecipazione dei lavoratori . . . . . . . . . . . . . . » 139; 249; 320; 594
Politiche sociali. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 161; 377; 397
Processo del lavoro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 389; 674; 678
Relazioni industriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 532; 587 Responsabilità sociale d’impresa. . . . . . . . . » 608
Salute e sicurezza . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 3; 444; 491; 620
Sistema previdenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . » 128; 206; 341
Tutela della maternità . . . . . . . . . . . . . . . . » 63
La riforma degli assetti della contrattazione collettiva (2008 - 2009)
Premessa
La riforma degli assetti contrattuali del 2009
di Xxxxxxx Xxxx . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5
I precedenti
Il documento del 1997 della Commissione Giugni
per la verifica del Protocollo del 23 luglio 1993 . . . . . . . . . » 17 Il “Patto di Natale” del 1998 (stralcio) . . . . . . . . . . . . . . . . . » 47 Il documento di Confindustria del 14 luglio 2004 . . . . . . . . » 45
La relazione del Presidente Xxxx Xxxxxxx di Montezemolo all’Assemblea annuale del 2005 (stralcio) . . . . . . . . . . . . . . » 59
Il documento di Confindustria del 22 settembre 2005 . . . . . » 62
I primi incontri sulla riforma degli assetti della contrattazione collettiva dopo il Protocollo sul welfare
del 23 luglio 2007 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 74
Il documento sindacale del 24 novembre 2007
sulle politiche fiscali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 85
Il documento sindacale del febbraio 2008 di
“Linee di riforma della struttura della contrattazione” . . . . . » 95
Il negoziato per la revisione del Protocollo 23 luglio 1993
La relazione della Presidente designata
Xxxx Xxxxxxxxxxx alla Giunta » 107
Il documento Cgil, Cisl, Uil sulle “Linee di riforma della
struttura della contrattazione” del 12 maggio 2008 » 115
L’avvio del negoziato (10 giugno 2008) » 133
Il documento di Confindustria per l’incontro di apertura
del confronto con Cgil, Cisl e Uil (18 giugno 2008) » 138
Il negoziato » 151
La “bozza” di Confindustria del 12 settembre 2008 per un’ ”ipotesi di accordo sulle relazioni industriali per il
43
Volume III
rilancio della crescita del Paese attraverso la maggiore produttività per il miglioramento della competitività delle imprese e delle retribuzioni dei lavoratori | |
e per lo sviluppo dell’occupazione” . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 197 |
La “Proposta di linee guida per la riforma | |
della contrattazione collettiva” del 10 ottobre 2008 . . . . . . | » 230 |
L’accordo a Palazzo Chigi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 249 |
“Accordo quadro riforma degli assetti contrattuali” | |
del 22 gennaio 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 255 |
L’Accordo interconfederale per la riforma degli assetti della contrattazione collettiva | |
Il negoziato per l’accordo interconfederale . . . . . . . . . . . . . | » 275 |
“Accordo interconfederale 15 aprile 2009 per l’attuazione | |
dell’accordo-quadro sulla riforma degli assetti contrattuali | |
del 22 gennaio 2009” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 283 |
Modalità operative di costruzione e procedure di previsione | |
dell’indicatore di inflazione (indice IPCA) al netto dei | |
prodotti energetici importati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 321 |
Nota di commento all’Accordo interconfederale | |
15 aprile 2009 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 329 |
Delibera della Giunta di Confindustria sulle linee guida | |
per il coordinamento contrattuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . | » 355 |
Un primo bilancio. Intervento di Xxxxxxx Xxxxxxxxx, | |
Vice Presidente per le Relazioni industriali, Affari sociali | |
e Previdenza, all’Assemblea annuale, 26 maggio 2010 . . . . | » 358 |
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Finito di stampare nel settembre 2010 Impaginazione: D.effe comunicazione - Roma Stampa: Amadeus srl - Ariccia (RM)