VISTA
Patto di Collaborazione
Tra il Comune di Cortona , Provincia di Arezzo, ARCI Comitato Regionale Toscano, Cooperative l’Isola che non c’ è , Associazione SICHEM , Cooperativa l’Aurora , per l’attuazione del progetto
“ PartecipAzione dei migranti alla cura del bene comune“
In esecuzione della Delibera di GM n. 104 del 22 Maggio 2018 e del Decreto della Provincia di Arezzo n.91 del 6/6/2018
VISTA
- la legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41"Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale";
- le legge regionale 8 giugno 2009 n. 29 "Norme per l'accoglienza, l'integrazione partecipe e la tutela dei cittadini stranieri nella Regione Toscana";
- l'Intesa sull'attuazione del Piano nazionale accoglienza approvata il 10 luglio 2014 in Conferenza Unificata;
- la circolare del Ministero dell'Interno, Dipartimento per le Libertà civili e l'immi- grazione, protocollo n. 14290 del 27 novembre 2014 avente ad oggetto "Attività di volontariato svolte da migranti;
- la deliberazione di Giunta regionale 678/2015 con la quale è stato approvato l'Accordo di Collaborazione per la realizzazione di attività di volontariato per i mi- granti ospiti nelle strutture di accoglienza presenti nel territorio regionale ;
PREMESSO
· Che l’art. 118 comma 4 della Costituzione nel riconoscere il principio di sussidiarietà orizzontale, affida ai soggetti che costituiscono la Repubblica il compito di favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale;
· Che il Comune di Cortona, in accoglimento di tale principio, ha approvato con atto del C.C. n. 82 del 22/12/2014 il Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani, di seguito denominato Regolamento Beni Comuni, che disciplina la collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani;
· Che l’Amministrazione individua nei vari Uffici Comunali l’interfaccia che cura i rapporti con Associazioni/Comitati e cittadini per pervenire alla stesura dei Patti di Collaborazione come frutto di un lavoro di dialogo e confronto, il cui contenuto va adeguato al grado di complessità degli interventi e alla durata concordati in coprogettazione, regolando, in base alle specifiche necessità ,i termini della stessa;
.Che nel Comune di Cortona sono presenti i CAS ed è anche partner del Progetto SPRAR Arezzo 2017/2019 (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) con Capofila la Provincia di Arezzo ed ente gestore Arci Comitato Regionale Toscano. Il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati (SPRAR) è stato
istituito dalla legge n. 189/2002 ed è costituito dalla rete degli enti locali per la realizzazione di progetti di accoglienza attraverso il Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo. A livello territoriale gli enti locali, con il supporto delle realtà del terzo settore, garantiscono interventi di “accoglienza integrata” che superano la sola distribuzione di vitto e alloggio, prevedendo in modo complementare anche misure di informazione, accompagnamento, assistenza e orientamento, attraverso la costruzione di percorsi individuali di inserimento sociale;
CHE
- la promozione dei diritti di cittadinanza e dell'inclusione sociale dei cittadini stra- nieri e di tutti coloro che si trovano a vivere condizioni di marginalità o di esclusio- ne rappresenta un valore guida per le politiche nazionali, dell'Amministrazione regionale, dell'Amministrazione Comunale e degli Enti Locali del territorio tosca- no da realizzarsi attraverso il contributo e la collaborazione di tutti i soggetti istitu- zionali, del mondo del lavoro e del Terzo settore presenti sul territorio;
- attraverso lo sviluppo di adeguati processi di integrazione si favorisce la crescita della coesione sociale e si contribuisce alla prevenzione e al superamento delle cau- se dei conflitti e al miglioramento generale delle condizioni della sicurezza pubbli- ca;
- l'evoluzione dei fenomeni migratori connessa anche ai mutamenti nello sce- nario internazionale, richiede il continuo adeguamento delle strategie di accoglien- za da sviluppare nei territori;
CHE
Con il presente Xxxxx s’intende instaurare la collaborazione tra Comune di Cortona , la Provincia di Arezzo , i Soggetti Gestori dei CAS (Cooperative l’Isola che non c’ è
, Associazione SICHEM , Cooperativa l’Aurora ) ,l’ ARCI Comitato Regionale Toscano per lo SPRAR e le Associazioni di volontariato presenti sul territorio, aderenti al presenti Patto e altre Associazioni ospitanti che potranno aggiungersi successivamente per la realizzazione di un progetto di inserimento sociale che attraverso attività di volontariato svolta in ambiti di utilità sociale e di pubblico interesse possa arricchire la conoscenza del territorio e migliorare l'integrazione nella comunità dei migranti che abbiano:
- presentato di istanza per il riconoscimento della protezione internazionale o sia- no in attesa della definizione del ricorso in caso di impugnativa della decisione nega- tiva della competente Commissione territoriale;
- richiesto liberamente e volontariamente l'adesione ad un'associazione di volonta- riato o di promozione sociale o affiliata ad un organismo rappresentativo firmatario del medesimo accordo secondo le regole indicate dagli statuti e dagli atti organizzati- vi interni.
- sottoscritto il Patto di volontariato .
L’adesione del migrante ad una delle associazioni ospitanti e’ libera, volontaria e gratuita e comporta l’impegno per il migrante di rendere una o piu’ prestazioni personali, volontarie e gratuite, individualmente o in gruppi, per il perseguimento delle finalità di carattere sociale, civile e culturale dell’organizzazione a cui aderisce
secondo il progetto concordato
CHE
In questo ultimo periodo sono stati organizzati degli incontri con i soggetti gestori del progetto SPRAR e dei CAS presenti sul territorio comunale al fine di sensibilizzare la cittadinanza sul fenomeno delle migrazioni , con il coinvolgimento delle scuole e delle associazioni presenti sul territorio , durante i vari eventi organizzati sul territorio, e in particolare “Puliamo il Mondo “ e “Solidarietà e beni comuni”.
Le attività di volontariato, infatti, possono rappresentare il tentativo di ridurre, contenere o annullare la significativa distanza esistente tra i migranti e il contesto di inserimento. Il risultato che ne può scaturire può essere percepito in termini favorevoli dalla collettività, con ripercussioni potenzialmente positive sul significato che viene assegnato ad un fenomeno così complesso ed articolato come quello dell’accoglienza. I migranti si sono resi disponibili, a svolgere attività socialmente utili sul territorio comunale, nella cura del verde, pulizia di giardini, xxxxxx, xxxxxx, xxxxxx, xxxxx xxxxxxxxxxxx xx Xxxxxx, canile comunale al fine di renderli piu’ fruibili e vivibili da parte dei cittadini . Con il presente Patto di Collaborazione si intende inoltre favorire l’incontro tra piu’ interlocutori del territorio per unire risorse ed esperienze . Una rigenerazione, dei beni comuni materiali, ma sopratutto immateriali, per accrescere i legami sociali, valorizzando sia l'individuo che la comunità stessa, insieme a quelle micro-attività che producono comunità.
CHE
Pertanto questo progetto, oltre ad essere uno strumento per meglio affrontare il tema di un corretto rapporto con l’ambiente, si caratterizza per l’arricchimento che può portare, soprattutto, a quello scambio cittadini/Ente Locale nelle tematiche della mul- ticulturalità e del rispetto dell’altro.
CHE
Al fine di garantire il massimo coordinamento tecnico-progettuale, la gestione opera- tiva del presente Patto di Collaborazione viene realizzata attraverso la costituzione di un Gruppo di Lavoro Permanente costituito da rappresentanti degli Uffici Comuna- li coinvolti nelle varie attività, e dai soggetti Referenti che sottoscrivono il Patto e le Associazioni coinvolte.
TUTTO CIO’ PREMESSO
Si stipula il seguente Patto di Collaborazione per la realizzazione del progetto “PartecipAzione dei migranti alla cura del bene comune “ in attuazione del “Regolamento per la cura dei beni comuni “ approvato con atto del C.C. n. 82 del 22/12/2014
TRA
Il Comune di Cortona , avente sede in Cortona, p.zza della Repubblica.n13, rappresentato ai fini del presente atto dal Sindaco Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx ;
La Provincia di Arezzo , avente sede in p.zza della Liberta’,n.3, rappresentato ai fini del presente atto dal Presidente Xxxxxxx Xxxxx;
E
Xxx XXXXXXXX XXXXXXXXX in qualità di Presidente dell' Associazione SICHEM
- Crocevia dei popoli onlus ,con sede in xxx Xxxxx Xxxxxxxxx,00 Xxxxxx ( Cod.fisc 92033410512 ) , di seguito denominata “soggetti gestori”;
E
Il sig. XXXXXXXX XXXXXXXX in qualità di Presidente ARCI Comitato Regionale Toscano - con sede in p.zza dei Ciompi,11 -Firenze ( Cod.fisc 94022540481 ), di seguito denominata “soggetti gestori”;
E
Il sig. XXXXXX XXXXXXX in qualità di Presidente Cooperativa l’Isola che non c’e’
-con sede in p.zza Xxxxx Xxxxxx xx Xxxxxxxxxxx xx 0, Xxxxxx (Cod.fisc 01608850515)
, di seguito denominata “soggetti gestori”;
E
Il sig. XXXXXX XXXXXXX in qualità di Presidente Cooperativa l’Aurora - con sede in XXX XXXXXXXX XXXX 0 – XXXXX’ XX XXXXXXXX XX ( Cod.fisc
03525680546) , di seguito denominata “soggetti gestori”;
Con la collaborazione delle Associazioni ospitanti di seguito denominate “associa- zioni ospitanti”:
-Il sig. Xxxxxxxxxxxx Xxxxxxxx in qualità di Presidente Solidarietà AUSER Camucia- con sede in Via di Murata 36/38 ;
- Il Sig Xxxxxx Xxxxxxxxx in qualità di Presidente dell’Associazione Etruria Animals De- fendly onlus, con sede in Ossaia CS 16/B ;
- Il Sig Ostili Xxxxxxx, in qualità di Presidente dell' Associazione A.C. VROSS con sede in C.A. Ossaia 88/A - Cortona ;
- Il Sig Piegai Xxxxxxxxx in qualità di Presidente dell’ Associazione Agesci Cortona 1- con sede via X.Xxxxxx’ n.8- Cortona ;
- La Sig.ra Xxxxxxxx Xxxxxxxxx in qualita' di Presidente della Cooperativa AION Cultura con sede in Cortona-p.zza Duomo n.1;
SI CONDIVIDE QUANTO SEGUE
1. OBIETTIVI E AZIONI DI CURA CONDIVISA
Il presente Patto di Collaborazione definisce e disciplina le modalità di collaborazione tra il Comune e i proponenti per la realizzazione delle attività e degli interventi concordati in fase di coprogettazione, negli incontri, e in attuazione del progetto “ PartecipAzione dei migranti alla cura del bene comune “ . La fase di coprogettazione potrà essere riaperta anche in corso di realizzazione delle attività, al fine di concordare gli eventuali adeguamenti di cui sia emersa l'opportunità per raggiungere gli obiettivi prefissati.
Obiettivi specifici
-Promuovere la cultura della reciprocità tra nuovi e vecchi abitanti del territorio, tra giovani, anziani e adulti, sotto un profilo assolutamente interculturale, rafforzando, anche, nella cura e rigenerazione delle aree urbane, la collaborazione con i residenti;
-Potenziare una sinergia di collaborazioni tra il Comune, i soggetti gestori dei Centri di Accoglienza dei Migranti , le Associazioni coinvolte nel presente Patto , altre che si aggiungeranno e la comunità;
- Promuovere lo sviluppo di una rete territoriale che implementi le sinergie mettendo in connessione i cittadini immigrati con i servizi territoriali pubblici e privati;
- Migliorare la conoscenza reciproca tra cittadini italiani e stranieri;
- Sostenere e valorizzare lo sviluppo di forme di aggregazione e collaborazione tra cittadini immigrati e tra gli stessi e i cittadini italiani;
- Contrastare fenomeni di intolleranza o conflitto;
- Promuovere strumenti innovativi e modelli sperimentali per rendere effettiva la par- tecipazione e la collaborazione tra cittadini italiani e stranieri con le istituzioni pub- bliche locali;
- Miglioramento anche estetico del paesaggio urbano, valorizzando il concetto di bene comune, per la tutela dell’ambiente attraverso la cura e rigenerazione delle aree urbane.
2. OGGETTO DELLA PROPOSTA
In particolare i proponenti intendono sensibilizzare la cittadinanza , organizzare incontri di inFormazione nelle Scuole secondarie di primo e secondo grado ( con la Collaborazione dei Servizi Sociali) ,e svolgere attività di volontariato sul territorio comunale , nella cura del verde, pulizia di giardini, piazze, strade, vicoli ( con il coinvolgimento dei diversi Uffici Comunali), al parco archeologico di Ossaia ( in collaborazione con l’Associazione AC VROSS , al canile comunale (in collaborazione con l’Associazione Etruria Animals Defendely), e attivita’ di cura e tutela ambientale (con Agesci Cortona 1 e Solidarietà Auser Camucia), e beni culturali (con Aion cultura) integrando gli standard manutentivi garantiti dal Comune e partecipando agli eventi organizzati dal Comune (con il Coordinamento di Solidarieta’ Auser Camucia ) ;
La finalità della collaborazione tra i soggetti proponenti e il Comune è l’attuazione degli interventi coprogettati e contenuti nel progetto “ PartecipAzione dei migranti alla cura del bene comune “, cosi’ specificati in linea generale ed esemplificativa:
- organizzazione di un tavolo di lavoro che vede coinvolti i gestori che ospitano migranti ;
- organizzazione di incontri e proposte di progetti da realizzare nelle scuole per approfondire le tematiche delle migrazioni, al fine di superare pregiudizi e stereotipi ;
- individuazione delle potenziali mansioni ed attività dove poter inserire i migranti prendendo in considerazione le competenze specifiche e le attitudini della persona nelle seguenti attività e servizi pubblici: nella cura del verde, pulizia di giardini, piazze, strade, vicoli ( con il coinvolgimento dei diversi Uffici Comunali), al parco archeologico di Ossaia ( (in collaborazione con l’Associazione AC VROSS , al canile comunale (in collaborazione con l’Associazione Etruria Animals Defendely), e attivita’ di cura e tutela ambientale (con Agesci Cortona 1), e beni culturali con Aion Cultura, partecipazione agli eventi organizzati dal Comune, integrando le attività della Associazione Solidarietà Auser Camucia e anche di altre associazioni che successivamente potranno aggiungersi. Ogni progetto individuale sara’ condiviso con il volontario e i soggetti gestori dei CAS o dello SPRAR;
- monitoraggio da parte degli operatori con attività di tutoraggio e accompagnamento che possa essere la risposta adeguata per la risoluzione di eventuali conflitti ,momenti di calo della motivazione ;
- valutazione finale del progetto di inserimento e restituzione degli esiti ai vari soggetti coinvolti e alla cittadinanza;
Quanto previsto verrà attuato, sulla base di una programmazione condivisa e dinamica; le attività specifiche di cura degli spazi saranno concordate in fase di co- progettazione, in particolare per quanto riguarda la piccola manutenzione e le modalità concrete di intervento, si dovrà tener conto delle prescrizioni tecniche e delle modalità indicate dai competenti uffici comunali.
3. MODALITA’ DI AZIONE.
I soggetti attivi proponenti , coinvolti nel presente Xxxxx ,collaborano per la migliore realizzazione del progetto, ispirando le proprie relazioni ai principi di fiducia reciproca, responsabilità, sostenibilità, mediante piena e tempestiva circolarità delle informazioni, valorizzando il pregio della partecipazione e della cittadinanza attiva, sopratutto tra le giovani generazioni.
Per realizzare le attività di cui al punto precedente si prevede, l’attivazione di un Gruppo di Lavoro Permanente di confronto, condivisione e aggiornamento da convocarsi almeno una volta a bimestre e comunque ogni qualvolta una delle parti ne faccia espressa richiesta. Il Gruppo rappresenta la sede per programmare le attività di volontariato, condividere progetti e percorsi di integrazione, effettuare il monitoraggio sull’andamento delle attività in corso e per definire le attività successive, eventuali criticità, esigenze e proposte. In particolare nella valutazione si terra’ conto del numero di migranti volontari/ore di volontariato effettuate, numero di
associazioni che offriranno la disponibilità per l’attuazione del presente Patto, numero classi aderenti ai progetti/numero migranti partecipanti .
Detto Gruppo di Lavoro Permanente è composto dai referenti dei proponenti e/o delegati , i quali saranno affiancati secondo l'esigenza rispettivamente da:
- personale dell’Amministrazione ed eventuali tecnici;
- da soggetti ritenuti funzionali alla contingenza.
Le attività di volontariato proposte ai migranti saranno contenute nel progetto individuale che sarta’ condiviso tra Associazione Ospitante, il volontario , il sogetto gestore e il Comune con gli Uffici coinvolti.
L’attività di volontariato dovrà essere svolto con le modalità ed entro i termini previsti dal progetto presentato dall'Associazione ospitante e dal Soggetto Gestore e dal Comune . L'Associazione ospitante tramite i volontari dovrà quindi svolgere esclusivamente le attività previste dal progetto allegato alla presente convenzione, astenendosi dall'effettuare altre prestazioni non previste. Dovranno essere rispettati gli orari di inizio e fine attività previsti dal progetto e le date di inizio e fine progetto. E' necessario che siano condivise con il volontario le finalità dell'attività da effettuare. Dovrà essere garantito dall’Associazione ospitante un monitoraggio del percorso intrapreso.
L'Associazione ospitante concorderà con il volontario, il gestore della struttura di accoglienza e gli Uffici comunali modalità e orari delle attività di volontariato degli ospiti, che saranno contenute nel progetto individualizzato .
L'attività è prevista di in una fascia oraria massima dalle ore 7.00 alle ore 19,00. Rimane facoltà dell'Associazione, previo accordo con il Comune, concordare altre fasce orarie che dovranno comunque essere motivate e comunicate al Comune, al soggetto gestore e all'ospite.
Le parti si impegnano a fornire reciprocamente le informazioni necessarie al corretto svolgimento delle attività. L'Associazione ospitante si impegna altresì a comunicare eventuali cambiamenti sulle modalità di svolgimento delle attività stesse.
Nella fase di co-progettazione sono state definite in via generale le seguenti modalità di svolgimento delle attività e in particolare:
TUTELA IGIENICA: (raccolta rifiuti, svuotamento dei cestini ):gli interventi sono eseguiti nel rispetto delle norme di sicurezza e adottando, se necessario, i dispositivi di protezione individuali necessari al lavoro da eseguire . Il Comune provvederà al ritiro e allo smaltimento dei rifiuti.
MANUTENZIONE DEL VERDE: gli interventi sono eseguiti rispettando le norme di sicurezza e adottando, se necessario, i dispositivi di protezione individuali necessari al lavoro da eseguire. Le lavorazioni sono eseguite con utensili di facile utilizzo. I proponenti, in relazione alla tipologia di intervento che si impegnano a svolgere, dichiarano di aver ricevuto adeguata informazione circa le modalità operative al fine di operare in condizioni di sicurezza.
Il Tutoraggio viene svolto dalle Associazioni accoglienti e dagli operatori comunali quando le attività di cura si svolgono negli spazi pubblici.
PERCORSI DI InFORMAZIONE: le attività sono svolte dagli operatori e dalle operatrici del Progetto Sprar in condivisione con gli uffici competenti
dell’amministrazione comunale.
4. RUOLO E RECIPROCI IMPEGNI DEI SOGGETTI COINVOLTI Il Comune si impegna a:
- a collaborare, per l’attuazione del progetto secondo le modalità previste nel “Regolamento per la cura e rigenerazione dei beni comuni” e nel presente Patto;
- Provvedere al tutoraggio dei volontari impegnati nella cura degli spazi pubblici;
- Provvedere alla consegna ai volontari di pettorine con la scritta “ Volontari per il bene comune”;
- Fornire quanto necessario per lo svolgimento delle attività di volontariato negli spazi pubblici;
- Assicurare una adeguata informazione per quanto riguarda tutti gli aspetti legati alla sicurezza ed alle norme da seguire durante le attività di volontariato;
-fornire ai proponenti tutte le informazioni utili per il proficuo svolgimento delle attività anche mediante il coinvolgimento dei Servizi interni all’Amministrazione Comunale e in particolare, ognuno per la propria competenza l’Ufficio Ambiente , Manutenzione e il Servizio Sociale;
- realizzare, eventualmente, gli adeguamenti necessari per rendere maggiormente efficaci le azioni previste, nell’interesse della cittadinanza, compatibilmente con la fattibilità e le risorse disponibili;
-promuovere, nelle forme ritenute più opportune, un’adeguata informazione alla cittadinanza sull’attività svolta nell’ambito della collaborazione con il Comune e, più in generale, sui contenuti e le finalità del progetto relativamente al Regolamento della cura dei beni comuni , della partecipazione e della cittadinanza attiva;
-affiancare i proponenti nella cura delle relazioni con i cittadini del territorio comunale per una migliore organizzazione delle attività e fruibilità degli spazi;
- rilasciare attestato di partecipazione alle attività di volontariato e cura del bene comune, ai migranti che hanno svolto un minimo di 30 ore.
- promuovere le attività previste per la parte “inFormazione” e collaborare nella realizzazione delle stesse.
-assicurare il monitoraggio complessivo della realizzazione di quanto previsto nel presente Patto e di trasmettere alla Regione Toscana e alla Prefettura competente i dati inerenti il numero dei profughi impegnati in attività di volontariato, nonché la tipologia di attività svolta;
- si impegna ad attivare la procedura con la Regione Toscana per il rimborso spese assicurative e/o materiale eventualmente anticipato dalla Associazione e dietro ren- diconto, debitamente documentato, da parte della Associazione ospitante.
La Provincia di Arezzo si impegna a:
- mettere a disposizione strumenti e azioni previste all’interno del Progetto SPRAR Arezzo.
- supportare l’amministrazione comunale e i soggetti firmatari nello svolgimento delle attività di propria competenza;
- promuovere le azioni del presente patto all’interno del territorio provinciale e della
rete SPRAR.
I soggetti gestori dei CAS si impegnano a:
- Garantire la partecipazione di circa 20/30 persone, ed un attivo livello di parte- cipazione da parte dei migranti ospitati nei Centri , che presenteranno al Comu- ne richiesta di svolgere volontariamente attività per la cura del bene comune e apposita dichiarazione come indicato al punto 5);
- Nominare un referente del presente Patto, che parteciperà al Gruppo di Lavoro;
- Verificare il puntuale rispetto degli obblighi previsti nel presente Patto di Col- laborazione da parte dei propri membri;
- Dare immediata comunicazione di eventuali interruzioni o cessazioni nello svolgimento delle attività o iniziative e di ogni evento che possa incidere sul corretto svolgimento del presente Patto di Collaborazione;
- Utilizzare con la dovuta cura e diligenza il materiale e le attrezzature eventual- mente fornite dal Comune impegnandosi a restituirli al momento della scaden- za del presente Patto di Collaborazione;
L’associazione Arci Comitato Regionale Toscano, per il progetto SPRAR, inoltre si impegna :
- Partecipare alle azioni di coordinamento e progettazione previste dal presente patto e concordate con l’amministrazione comunale;
- Partecipare al Tavolo di coordinamento attraverso i referenti ed operatori del Proget- to SPRAR;
- Promuovere attività e progetti nell’ambito dell’azione “inFormazione” rivolto agli Istituti scolastici del territorio;
- Promuovere progettualità condivise con la Provincia di Arezzo, il Comune di Corto- na e i soggetti firmatari del presente Patto, sul tema del diritto di asilo e dell’acco - glienza di richiedenti asilo e rifugiati e della sensibilizzazione e informazione della cittadinanza.
Le Associazioni ospitanti firmatarie del presente Patto e altre che si aggiungeranno successivamente ,si impegnano a:
- organizzare le attività proposte nel progetto;
- affiancare un referente al soggetto volontario che coordini lo svolgimento dell'attività garantendo inoltre adeguata formazione al soggetto volontario per lo svolgimento delle attività previste dal progetto;
- prevevdere eventuali strumenti, atttrezzature e dispositivi di protezione individuale per l’esercizio delle attività previste;
- redigere un report finale contenente il resoconto dell'attività svolta da trasmettere al Comune ;
- provvedere alle coperture assicurative del migrante volontario contro in -
fortuni e responsabilità civile verso terzi ;
- svolgere l'attività condivisa nel progetto con piena autonomia organizzativa e ge- stionale e a conformare le proprie attività a tutte le normative e disposizioni nazio - nali e regionali del settore.
5. RESPONSABILITA'
I firmatari, sottoscrivono per accettazione il presente Xxxxx e si impegnano a rispettare le indicazioni contenute nel presente Patto, circa le modalità operative cui attenersi al fine di operare in condizioni di sicurezza ,
Il Comune di Cortona, la Provincia di Arezzo, le Associazioni proponenti e le Associazioni accoglienti aderenti al presente Patto, sono esonerati da ogni responsabilità civile e penale per danni a cose o persone che dovessero verificarsi durante le attività , oggetto del presente Patto.
I proponenti si impegnano a portare a conoscenza dei cittadini attivi volontari, coinvolti nella realizzazione delle attività, i contenuti del presente Patto di Collaborazione e di vigilare al fine di garantire il rispetto di quanto in esso contenuto.
I proponenti si impegnano a far sottoscrivere ai soggetti volontari che effettuano gli interventi di cura e rigenerazione delle aree urbane, una dichiarazione in cui gli stes- si operano sotto la propria responsabilità, con l’assunzione propria del rischio, solle- vando i soggetti gestori dei centri di accoglienza dei migranti, le Associazioni ospi- tanti ed il Comune di Cortona da qualsiasi responsabilità per infortuni che i medesi- mi possano subire durante l’attività gratuita o per danni a cose e che il Comune di Cortona , la Provincia di Arezzo, le Associazioni proponenti e le Associazioni ospi- tanti, vista la natura gratuita dell’attività, sono sollevati da qualunque responsabilità per danni a persone animali o cose verificatesi in occasione dell’attività stessa.
6. PRIVACY
Il Soggetto Gestore comunica i dati personali dei soggetti ospiti del centro di accoglienza e disponibili allo svolgimento di attività di volontariato all'Associazione, che è tenuta ad osservare gli obblighi imposti dal Codice di protezione dei Dati personali di cui al D. Lgs 196/2003. Il personale ed i volontari dell'Associazione sono tenuti a non divulgare notizie, fatti e circostanze di cui sono venuti a conoscenza nell'ambito delle attività da loro svolte con i migranti coinvolti nel progetto.
I dati comunicati sono affidati alla persona che in base all'organizzazione delle Associazioni ha le funzioni di Titolare ai sensi del Codice, il quale è tenuto a trattare i dati nel rispetto delle norme del Codice stesso, con particolare riferimento ai seguenti obblighi:
a. il Titolare ha l'obbligo di trattare i dati in modo lecito e con correttezza; deve darsi un'organizzazione interna per garantire che le operazioni di trattamento siano fatte da persone nominate per iscritto ed istruite, nonché per garantire il rispetto delle misure
minime di sicurezza previste dal Codice;
b. i dati comunicati non possono essere diffusi o comunicati a terzi salvo per operazioni che rientrano nell'attività stessa;
c. i dati non devono essere manipolati illegittimamente. Se necessario debbono essere aggiornati. Debbono essere custoditi in maniera tale da ridurre al minimo i rischi di distruzione o perdita, anche accidentale, di accesso non autorizzato o non conforme alle finalità del trattamento. Possono essere trattati solo con mezzi informatici e cartacei e solo per le finalità di cui alla presente convenzione. Debbono essere trattati in modo da garantire all'interessato la tutela e l'esercizio dei suoi diritti previsti dal Codice. Debbono essere conservati nelle forme previste dal Codice stesso;
d. l’Associazione deve inoltre garantire il rispetto dei principi previsti dal Codice di protezione dei dati personali, quali adeguatezza, completezza e non eccedenza rispetto alle finalità previste dal presente Patto.
7. DURATA DEL PATTO DI COLLABORAZIONE E CAUSE DI SUA ANTICIPATA RISOLUZIONE
1. Il presente Patto di Collaborazione ha durata fino al 31.12.2018 , ed e' aperto al coinvolgimento di altre associazioni del territorio. Alla scadenza, previa verifica che l’accordo sia stato attuato correttamente e nulla ostando, le parti possono pervenire ad una prosecuzione.
2.L’utilizzo dei beni comuni per finalità diverse da quelle qui riportate o la fruizione, anche parziale, dei beni stessi da parte di diverso utilizzatore, se non autorizzato dal Comune causa di risoluzione del Patto di Collaborazione.
3. Ciascuna delle parti può risolvere il presente Patto di Collaborazione in ogni momento mediante comunicazione scritta al soggetto gestore e al Comune.
4. Per tutto quanto non previsto nel presente patto si rinvia alla normativa vigente con particolare riferimento all' art. 119 del Tuel (Dlgs. 267/2000), all'art. 11 della L. 241/1990 nonché l' art. 24 della Legge 11 novembre 2014, n. 164.
Cortona
Per il Comune di Cortona Il Sindaco
L'Assessore alle Politiche Sociali
Per la Provincia di Arezzo Il Presidente
Per ARCI Comitato Regionale Toscano Il Presidente
Per l’ Associazione SICHEM Il Presidente
Per La cooperativa l’Isola che non c’e’ Il Presidente
Per la Cooperativa l’Aurora Il Presidente
Associazioni accoglienti e aderenti al presente Patto
Per Solidarieta’ Auser Camucia Il Presidente
Per l’Associazione Etruria Animals Defendly onlus Il Presidente
Per l’Associazione A.C. VROSS Il Presidente
Per l’ Associazione Agesci Cortona Il Presidente
Per Aion Cultura IL Presidente
All A)
Patto di volontariato
Io sottoscritto nato a in
il
attualmente ospitato presso la struttura sita in gestita da
referente
con l'assistenza di un mediatore culturale
DICHIARO
1. di aver presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale in data (o di essere in attesa della definizione del ricorso a seguito di impugnativa della decisione negativa della competente Commissione territoriale);
2. di voler continuare in un percorso di integrazione al fine di conoscere questo conte- sto sociale, anche attraverso un'attività di volontariato da rendere a favore della col- lettività che mi ospita;
3. di aver deciso di aderire, in maniera LIBERA E VOLONTARIA, ad un'associazio- ne di volontariato o di promozione sociale;
4. di impegnarmi a rendere una o più prestazioni personali, volontarie e gratuite, indi- vidualmente o in gruppi, secondo le indicazioni che mi saranno date dagli Uffici del comune di Cortona, dall'associazione di volontariato o di promozione sociale a cui ho aderito e dal tutor che seguirà il corretto svolgimento delle attività che mi saranno ri- chieste;
5. di essere consapevole che l'attività svolta non costituisce attività lavorativa e per- tanto non comporta compensi né diretti né indiretti.
MI IMPEGNO
A svolgere la seguente attività volontaria presso
…………………….. nei giorni con il seguente
orario…………………
Cortona Firma