ACCORDO ATTUATIVO
ACCORDO ATTUATIVO
DELLA CONVENZIONE QUADRO PER LA COLLABORAZIONE ISTITUZIONALE FRA CITTÀ METROPOLITANA, UNIONI E
SINGOLI COMUNI DELL’AREA BOLOGNESE PER LA COSTITUZIONE DEL FONDO DI COMUNITA’ METROPOLITANO – PROROGA.
Richiamati:
• il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali” e successive modificazioni;
• la Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”;
• la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”.
Considerato che:
• l'area metropolitana bolognese vanta una storica esperienza nella cooperazione interistituzionale tesa al rafforzamento delle sinergie fra Comuni, forme associative ed ente di area vasta;
• la L.n. 56/2014, istitutiva delle Città metropolitane, indirizza i nuovi enti a prevedere forme di organizzazione in comune delle funzioni metropolitane e comunali, eventualmente differenziate per aree territoriali, secondo principi di semplificazione, economicità ed efficienza e attribuisce, all'art. 1, comma 44, lettera e), alla Città Metropolitana la funzione di promozione e coordinamento dello sviluppo sociale;
• lo Statuto della Città metropolitana di Bologna, all'art. 20, prevede e disciplina le diverse forme di collaborazione fra Città metropolitana e Comuni e Unione dei comuni;
• la Legge regionale 30 luglio 2015, n. 13 “Riforma del sistema di governo regionale e locale e disposizioni su Città metropolitana di Bologna, Province, Comuni e loro Unioni”, all'art. 60, comma 2, ha istituito la Conferenza Territoriale sociale e sanitaria metropolitana (CTSSM) al fine di garantire il coordinamento di tutti isoggetti istituzionali competenti con riferimento sia alle politiche per la salute ed il benessere sociale, sia al funzionamento ed all'erogazione dei servizi sanitari, sociosanitari e sociali;
• il Consiglio metropolitano, con delibera n. 54 del 30/11/2016, ha approvato il rinnovo della “Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell'area bolognese”, sottoscritta da tutti i Comuni, nell'anno
2015. Tale convenzione quadro individua fra gli ambiti di collaborazione il coordinamento del sistema di welfare metropolitano e della relativa rete dei servizi e rimanda a successivi accordi attuativi per la concreta realizzazione delle forme di collaborazione nelle diverse aree di intervento;
• l’Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’area bolognese per la costituzione del Fondo di Comunità metropolitano scade al 31/12/2021.
Preso atto che:
• la sede deputata al raccordo, al confronto e al coordinamento operativo dei soggetti operanti sui temi dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari è l'Ufficio di Supporto della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana di Bologna (d’ora in avanti CTSSM);
Considerato che:
• la situazione sociale che si è venuta a determinare in relazione all’emergenza sanitaria Covid-19 evidenzia molte nuove fragilità e povertà che hanno necessità di essere sostenute con misure e interventi adeguati: l’impoverimento delle famiglie e la criticità, per molti, riguardo al lavoro sono centrali e hanno necessità di azioni specifiche;
Dato atto che:
• è stato aperto un confronto con gli Uffici di Piano di tutto il territorio metropolitano con l’obiettivo specifico di approfondire il quadro conoscitivo della situazione e condividere le priorità di bisogno che questa fase ci consegna;
• insieme alle associazioni di rappresentanza delle categorie produttive, alle organizzazioni sindacali, alla Diocesi di Bologna, alle Fondazioni bancarie, alla rappresentanza degli enti del terzo settore, alle società partecipate pubbliche, si è verificata la disponibilità e la concreta possibilità di adesione ad un sistema comunitario di risposta ai bisogni straordinari che la situazione ci consegna, in uno sforzo collettivo che favorisca la tenuta e lo sviluppo del nostro territorio;
• pure nelle difficoltà che coinvolgono l’intero sistema, sono state raccolte disponibilità alla partecipazione ad iniziative e progetti di risposta e di rafforzamento del sistema sociale territoriale, sia sotto il profilo della risposta più emergenziale sia riguardo ad azioni di rafforzamento del sistema, con un’attenzione specifica al tema lavoro;
Dato atto inoltre che:
l’esito dell’approfondimento delle aree prioritarie di bisogno restituisce che il bisogno espresso dalle persone e dalle famiglie, sotto il profilo economico, riguarda molti ambiti:
• bisogno alimentare e di beni di prima necessità;
• sostegno all’abitare (affitti, utenze mutui, piccola manutenzione della casa);
• attenzione alla condizione dei più giovani per contrastare la crescente povertà educativa, anche con il supporto di innovazione didattica e dei servizi generata dall’uso dei dispositivi digitali, delle connessioni e delle competenze in questo ambito, in particolare nelle famiglie con figli in età scolare, ma anche per adulti fragili e anziani;
• lavoro
Considerato che:
• le risposte ai gravi problemi posti, la cui soluzione è necessaria per garantire la coesione sociale della nostra comunità, hanno necessità di risorse aggiuntive da ricercare nella condivisione di responsabilità dell’intero sistema territoriale, comunale e metropolitano;
• agire su diversi livelli è essenziale per facilitare la partecipazione allargata di molti soggetti, che per diverse caratteristiche, si possono riconoscere meglio su piani differenti, per dimensione di azione, propensione identitaria, senso di appartenenza, e che per questo occorre muoversi su molti livelli differenziati: metropolitano, distrettuale, comunale, di prossimità, di vicinato; l'obiettivo della prossimità, assunta come cifra dell’agire, si può realizzare solo con un lavoro intrecciato tra tutti i soggetti possibili;
• un piano di azione comune di tutti i Sindaci della Città Metropolitana, coordinato nell’ambito della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria Metropolitana di Bologna
e condiviso a livello tecnico all’interno dell’Ufficio di Supporto della stessa, configura un livello di unitarietà di azione e di intenti che può intercettare un livello di aggregazione e di riconoscibilità allargato e realizzare più obiettivi:
• raccogliere risorse in termini di beni, servizi e denaro da soggetti che si muovono su un livello ampio;
• dare unitarietà e rafforzare l’identità di azione di tutto il sistema, anche per chi agisce su un piano più locale;
Ritenuto, pertanto, opportuno prorogare il vigente “Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’area bolognese per la costituzione del Fondo di Comunità metropolitano”, in scadenza al 31/12/2021, per garantire continuità alle azioni intraprese, come da confronto con tutte le parti coinvolte, così che l'Accordo risulti un punto di riferimento per la partecipazione collettiva alla risposta ai bisogni, secondo le priorità rappresentate, prevedendo la possibilità di conferimento di beni, servizi, risorse economiche, sviluppo congiunto di progetti, da realizzare sul territorio metropolitano.
Considerato che:
• in relazione ai diversi bisogni espressi saranno definite progettualità specifiche, a cui aderire con diverse modalità, che le singole azioni espliciteranno, raccolta di beni, servizi, risorse, realizzazione di progetti;
• a questo fine la Città Metropolitana ha aperto un apposito Conto Corrente nel quale sono raccolte le risorse destinate alle diverse finalità;
Considerato inoltre che:
• è attivo dal 2017 “Insieme per il lavoro” progetto per l'inserimento nel mondo del lavoro di persone scarsamente autonome nella ricerca di occupazione, che potenzia la motivazione, sostiene la formazione di base e specifica, garantisce un tutoraggio ad hoc all’interno delle aziende;
• il progetto è nato dalla collaborazione tra Comune, Città metropolitana e Arcidiocesi di Bologna e che il network comprende associazioni, sindacati e settore non profit,
così da diventare uno strumento efficace per un dialogo tra domanda e offerta di lavoro a Bologna e sull’intero territorio metropolitano;
• pertanto, per quanto riguarda le azioni relative al supporto lavorativo, il Fondo di Comunità si avvale, oltre che degli strumenti coordinati nel Tavolo metropolitano per l’inclusione socio-lavorativa della CTSSM, anche delle competenze, dell’assetto organizzativo, dell’operatività di “Insieme per il Lavoro” per sviluppare interventi e progettualità in questo ambito;
Per tutto quanto sopra premesso e rappresentato,
la Città Metropolitana di Bologna rappresentata dal Sindaco in carica pro tempore e domiciliato per la sua carica in xxx Xxxxxxx x. 00,
il Comune di Bologna rappresentato dalla ViceSindaca in carica pro tempore e domiciliata per la carica presso il Comune stesso, in Xxxxxx Xxxxxxxx x. 0,
il Comune di San Xxxxxxx di Savena rappresentato dalla Sindaca in carica pro tempore e domiciliata per la carica presso il Comune stesso, in Xxxxxx Xxxxxx x. 0, in qualità di capofila del Distretto Savena Idice,
l'Unione dei Comuni Valli del Reno, Xxxxxx e Samoggia (Casalecchio di Reno, Monte San Xxxxxx, Sasso Marconi, Valsamoggia, Zola Predosa) rappresentata dal Presidente in carica pro tempore e domiciliato per la carica in Xxx xxx Xxxxx x. 0 – Xxxxxxxxxxx xx Xxxx (Xx), in qualità di capofila del Distretto Reno, Lavino e Samoggia,
l'Unione Reno Galliera (Argelato, Bentivoglio, Castel Maggiore, Castello d’Argile, Galliera, Pieve di Cento, San Giorgio di Piano, San Xxxxxx in Casale) rappresentata dal Presidente in carica pro tempore e domiciliato per la carica in xxx Xxxxxxxxx x. 0 – Xxx Xxxxxxx xx Xxxxx (Xx), in qualità di Ente capofila del Distretto Pianura Est,
l'Unione Terre d’Acqua (Anzola dell’Xxxxxx, Calderara di Reno, Crevalcore, Sala Bolognese, San Xxxxxxxx in Persiceto, Sant’Agata Bolognese) rappresentata dal Presidente in carica pro tempore e domiciliato per la carica in Xxxxx Xxxxxx x. 00 - Xxx Xxxxxxxx xx Xxxxxxxxx, in qualità di capofila del Distretto Pianura Ovest,
l'Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese (Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Xxxxxxxx Xxxxxxx, Lizzano in Belvedere, Marzabotto, Monzuno, San Xxxxxxxxx Xxx di Sambro, Vergato) rappresentata dal Presidente in carica pro tempore e domiciliato per la carica in Xxxxxx xxxxx Xxxx x. 0 – Xxxxxxx (Xx), in qualità di capofila del Distretto dell'Appennino Bolognese,
il Nuovo Circondario Imolese (Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Guelfo, Castel San Xxxxxx Terme, Dozza, Fontanelice, Imola, Medicina, Mordano) rappresentato dal Presidente in carica pro tempore e domiciliato per la carica in Xxx Xxxxxxxxx x. 00 – Xxxxx, (Xx), in qualità di capofila del Distretto di Imola
CONVENGONO QUANTO SEGUE:
Art. 1 - Oggetto e finalità dell’accordo
Con il presente accordo le parti convengono di cooperare nella forma della collaborazione funzionale di cui all'articolo 2 comma 4 della Convenzione quadro citata nelle premesse e prorogano la validità dello strumento del Fondo di Comunità Metropolitano1, perseguendo la finalità di rispondere ai bisogni sociali, accresciuti in relazione all’emergenza epidemiologica in atto, anche mediante un'azione unitaria di coinvolgimento delle risorse della comunità che esprimono disponibilità a mettere in campo azioni comuni di risposta al bisogno e di sviluppo del nostro territorio.
Art. 2 - Priorità di intervento
Nel confronto con gli Uffici di Piano di tutto il territorio metropolitano è stato approfondito il quadro conoscitivo della situazione e sono state condivise le priorità di bisogno:
• bisogno alimentare e di beni di prima necessità;
• sostegno all’abitare (affitti, utenze, mutui, piccola manutenzione della casa);
• attenzione alla condizione dei più giovani per contrastare la crescente povertà educativa, anche con il supporto di innovazione didattica e dei servizi generata
1 Costituito con l’Accordo attuativo della Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’area bolognese per la costituzione del Fondo di Comunità metropolitano, in scadenza al 31/12/2021 che con il presente atto viene prorogato sino alla scadenza della Convenzione quadro.
dall’uso dei dispositivi digitali, delle connessioni e delle competenze in questo ambito, in particolare nelle famiglie con figli in età scolare, ma anche per adulti fragili e anziani;
• lavoro
Sulla base dell’evoluzione della crisi socio-economico sarà possibile individuare ulteriori priorità che verranno condivise secondo gli strumenti di governance previsti dall’art. 4.
Art. 3 - Raccolta di beni, servizi e risorse economiche
Il Fondo di Comunità raccoglie:
• beni e servizi funzionali alla realizzazione delle azioni progettuali
• donazioni da singoli cittadini e famiglie
• donazioni di risorse economiche da parte di imprese del territorio
• donazione del corrispettivo di ore lavoro da parte di lavoratori dipendenti di aziende e amministrazioni pubbliche in base a specifici accordi con le organizzazioni datoriali, le imprese e le organizzazioni sindacali;
• donazioni da parte delle Fondazioni;
• donazione da parte di imprese e catene commerciali di beni per la distribuzione nel sistema degli Empori solidali e degli altri punti con diversa organizzazione presenti sul territorio e alle mense solidali;
• donazione di dispositivi digitali, connessioni;
• altre donazioni finalizzate alle priorità di intervento di cui al capitolo 1.
Le risorse economiche vincolate saranno gestite nell'ambito del bilancio della Città metropolitana di Bologna su capitoli di entrata e di spesa appositamente istituiti.
Le risorse economiche sono raccolte sul Conto Corrente della Città Metropolitana:
IBAN XX00 X000 0000 0000 0000 0000 000
appositamente destinato a questa finalità. Le donazioni potranno essere finalizzate a specifica azione con indicazione della causale.
Il Conto corrente e le sue finalizzazioni sono pubblicati in tutti i siti (e altri canali di comunicazione istituzionale) dei soggetti sottoscrittori del presente accordo, che si
impegnano ad assicurare adeguata pubblicità e informazione all’azione del Fondo di comunità.
Tra i beni e servizi funzionali alla realizzazione delle azioni progettuali rientrano le sedi per sviluppare progetti promossi per rispondere alle priorità del Fondo, a partire dalla rete degli empori solidali, delle mense solidali e degli altri punti di distribuzione di beni sul territorio metropolitano, nonché i mezzi di trasporto e le attrezzature per la conservazione e la distribuzione dei beni.
Art. 4 - Governance del Fondo di Comunità
Il Fondo di Comunità è governato dalla Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria Metropolitana (CTSSM), nella sua funzione di indirizzo, e dall’Ufficio di Supporto alla Conferenza, nella relazione con tutti gli Uffici di Piano del territorio metropolitano, per la sua realizzazione operativa e progettuale. L’Ufficio di Supporto definisce le modalità organizzative per lo svolgimento delle attività.
E’ attivata una Cabina di Regia, coincidente con quella del Piano Strategico Metropolitano e del Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo sostenibile, che comprende, oltre agli Enti locali del territorio, le parti sociali e tutti gli stakeholder pubblici e privati interessati allo sviluppo metropolitano. La Cabina è il luogo in cui vengono condivisi gli obiettivi e gli strumenti del Fondo e in cui sono coprogettate le linee di attività (all’interno delle priorità definite nell’art. 2), da sviluppare e realizzare in gruppi di lavoro differenziati a seconda dei temi trattati.
Art. 5 - Realizzazione delle attività
La Città Metropolitana, in quanto gestore del Fondo di Comunità, può realizzare direttamente progettualità, anche mediante convenzioni con gli aderenti al Fondo o, in relazione alle diverse azioni, può avvalersi dei Servizi Sociali territoriali o più complessivamente degli enti locali e dei loro enti strumentali.
Per quanto riguarda le azioni di supporto al lavoro il Fondo di Comunità si avvale, oltre che degli strumenti coordinati nel Tavolo metropolitano per l’inclusione socio-lavorativa della
CTSSM, anche dell’organizzazione e dell’attività di “Insieme per il Lavoro”, con cui saranno definite le opportune modalità di raccordo.
Art. 6 - Adesione all'accordo e gestione delle risorse
L’adesione all’accordo impegna le realtà territoriali a partecipare all’attività progettuale, di promozione e comunicazione connesse allo sviluppo del Fondo di Comunità e dei progetti correlati, nonché l’impegno a renderli operativi.
L’Ufficio di Supporto, sulla base degli indirizzi complessivi della CTSSM, definirà progetti e destinerà le risorse raccolte e disponibili agli interventi necessari, secondo le priorità già individuate al momento della costituzione del Fondo di Comunità. L'eventuale destinazione a contributi avverrà prevedendo un riparto, affinché siano i servizi sociali territoriali a procedere alla liquidazione ai destinatari finali. Il riparto avverrà secondo criteri proposti dall'Ufficio di supporto e approvati dalla CTSSM.
La Città metropolitana potrà trasferire risorse agli Enti locali o provvedere direttamente nel rispetto delle procedure ad evidenza pubblica.
Le Unioni e i Comuni possono destinare risorse proprie alle finalità e ai progetti del Fondo di Comunità, da indirizzare direttamente ai propri territori, anche nell’ambito di progetti definiti congiuntamente a livello metropolitano, individuando criteri e modalità condivisi.
Art. 7 - Impegni delle parti
La Città metropolitana svolge funzioni di coordinamento di tutte le attività; in particolare, nell'ambito dell'Ufficio di Supporto della CTSSM e in collaborazione con gli Uffici di Piano, definisce la programmazione, i progetti, la destinazione delle risorse, i criteri di attribuzione nel caso di riparti per contribuzione, secondo gli indirizzi della CTSSM, mantiene le relazioni con gli altri soggetti aderenti al Fondo e sviluppa un piano di comunicazione, provvede alla verifica dell'andamento delle attività e al monitoraggio al termine di ogni annualità di vigenza del presente accordo, proponendo eventuali interventi migliorativi.
Le Unioni e i Comuni collaborano con la Città Metropolitana nello svolgimento delle funzioni sopraindicate, sostenendo lo sviluppo delle azioni sia sotto il profilo della promozione del Fondo di Comunità sia sotto il profilo della realizzazione dei progetti e degli interventi
programmati.
Art. 8 - Durata dell’accordo, modifica e recesso
Il presente accordo, come prorogato, decorre dalla data di sottoscrizione e scade contestualmente alla Convenzione quadro per la collaborazione istituzionale fra Città metropolitana, Unioni e singoli Comuni dell’area bolognese.
E' possibile il rinnovo di comune accordo fra le parti.
E' ammesso il recesso motivato da parte degli Enti sottoscrittori mediante comunicazione scritta.
Art. 9- Giurisdizione e normativa applicabile
Le controversie relative alla presente convenzione sono di competenza del Giudice amministrativo in giurisdizione esclusiva ai sensi dell'articolo 133 del D.lgs. 104/2010 - Codice di giustizia amministrativa.
Per tutto quanto non previsto le parti fanno espresso rinvio alla Legge 56/2014, al D.Lgs. 267/2000 - T.U.E.L., in quanto compatibile e allo Statuto della Città metropolitana di Bologna.
La registrazione è prevista in caso d'uso.
Art. 10 - Norma di rinvio
Per quanto non previsto dal presente accordo si rinvia alla Convenzione quadro approvata dal Consiglio metropolitano.
Letto, confermato e sottoscritto digitalmente dalle parti2riportate in premessa.
2 Ai sensi dell'art. 15, comma 2 bis, della L. n. 241/90, nel testo vigente