Glossario
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Addetto in ricerca e sviluppo. Persona occupata in un’unità giuridico-economica, come lavoratore indipendente o dipendente (a tempo pieno, a tempo parziale o con contratto di formazione e lavoro), anche se temporaneamente assente (per servizio, ferie, malattia, sospensione dal lavoro, Cassa integrazione guadagni, ecc.) direttamente impegnata in attività di R&S. Comprende i dipendenti sia a tempo determinato che indeterminato, i collaboratori con rapporto di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto, i consulenti direttamente impegnati in attività di R&S intra-muros e i percettori di assegno di ricerca. (Rif. xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxx-xxx/xxxxxxxxx/xxxxxx.xx#X)
Addetto alla gestione della ricerca e sviluppo. Questa professione dovrebbe comprendere sia la gestione strategica sia quella operativa di R&S e quindi, fra l’altro, include:
− foresight tecnologico e di business;
− scouting dei risultati sia della ricerca sia dei fabbisogni di industria e territorio;
− valutazione dei risultati della ricerca e dell'innovazione (in ottica di diffusione, divulgazione e trasferimento tecnologico);
− valutazione della capacità di imprese e territorio di valorizzare i risultati di ricerca e innovazione, affidabilità economico-finanziaria, competenze necessarie per la valorizzazione, capacità di procurarsele e profilo strategico adeguato.
− benchmarking (come definito nel glossario);
− valorizzazione della proprietà intellettuale;
− pubblicità, azioni per fare conoscere competenze ed attività a clienti/utenti indifferenziati, e promozione, azioni per segmenti mirati di clienti/utenti, di R&S;
− diffusione e divulgazione dei Risultati della ricerca (in particolare della ricerca fondamentale. Per diffusione intendo lo scienziato che parla allo scienziato, per divulgazione: lo scienziato che parla al grosso pubblico,alle imprese e alle PA );
− trasferimento tecnologico a imprese e territorio. (Considera principalmente i risultati della ricerca applicata/industriale).
Anagrafe nazionale delle ricerche. Banca dati del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca in cui affluiscono le notizie relative alle ricerche finanziate, in tutto o in parte, con fondi a carico del bilancio dello Stato o di bilanci di enti pubblici, al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni di strutture e di finanziamenti e di monitorare e valutare la ricerca, prevedere l’impatto delle tecnologie (Rif. DPR dell’11 luglio 1980 n. 382, Art. 63)
Benchmarking. Processo sistematico e continuo di confronto delle performance di organizzazioni, funzioni e processi rispetto alle eccellenze a livello internazionale, non solo al fine di eguagliare questi livelli di prestazione, ma di superarli (Rif. DGIII, 1996). Metodologia di analisi utilizzata per misurare le performance di un soggetto (ad es. imprese, enti di ricerca, Pubbliche Amministrazioni, Governi, ecc.) con riferimento a prodotti, servizi, processi, politiche e prassi mediante il confronto con le migliori pratiche
adottate da altri attori, al fine di definire obiettivi di miglioramento.
Brevetto. Diritto di proprietà industriale esclusivo a termine, concesso ad un inventore in cambio della comunicazione delle informazioni tecniche relative all'invenzione. Il diritto di proprietà viene mantenuto in vigore mediante il pagamento dei diritti annuali dovuti (Rif COM (2008) 465 definitivo).
Capitale umano qualificato. Xxxxxxxxxxx, ingegneri, progettisti e direttori di marketing, titolari di diploma universitario e dotati di esperienza professionale di almeno 5 anni nel settore. La formazione nel dottorato vale come esperienza professionale (Rif. 2006/C 323/01).
Centro di eccellenza. Centro multidisciplinare sostenuto da risorse universitarie e votato all’integrazione della attività di ricerca con l’alta formazione. Potenziano la base scientifica nazionale e generano imprenditorialità in attività economiche innovative, sostenendo l’acquisizione di partenariati scienza-industria e lo sviluppo di strategie organizzative per la cooperazione nazionale ed internazionale. Finanziati con DM 13/01/2000 (Rif. xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx/xxxxxxxxxx.xxx).
Centro regionale di competenza. Consorzio pubblico–privato composto da università, centri di ricerca pubblici, imprese, camere di commercio, parchi scientifici, aventi la finalità di collegare la richiesta e l’offerta di servizi tecnologici sul territorio, fornendo informazioni scientifiche e tecnologiche, servizi di consulenza, assistenza e formazione soprattutto alle PMI, si vede anche cluster, e in aree strategiche per lo sviluppo locale (Rif. PON Ricerca 2000-2006; C(2006) 3758).
Cluster. Gruppo di imprese, di operatori economici collegati e di istituzioni di ricerca geograficamente vicine, che ha raggiunto una scala sufficiente per sviluppare ricerca, formazione, perizie, servizi, risorse, fornitori e competenze specializzate in un determinato settore, nonché di gestire parchi scientifici e business park. Può essere strutturato come consorzio, fondazione, impresa. Principale caratteristica dei cluster è lo sviluppo di economie di rete, sinergie e miglioramenti della competitività del territorio (Rif. COM (2008) 652 definitivo).
Diritto di proprietà industriale. Diritto esclusivo, inerente brevetti, marchi, disegni industriali, indicazioni geografiche e ritrovati vegetali, concesso ad un inventore per un periodo limitato di tempo. La caratteristica comune a questi diritti è di impedire l’uso non autorizzato di un bene immateriale di potenziale valore commerciale, che si tratti di un’idea alla base di un prodotto o processo innovativo o dell’indicazione dell’origine a beneficio del consumatore (Rif COM (2008) 465 definitivo).
Distretto tecnologico. Aggregazione territoriale con struttura amministrativa propria, di attività ad alto contenuto tecnologico, nei quali forniscono il proprio contributo, con configurazioni diverse nelle varie realtà, Enti Pubblici di Ricerca, grandi imprese, piccole imprese nuove o già esistenti, enti locali. Il fine è favorire la competitività delle aree produttive, rafforzandole attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie chiavi abilitanti e l’innovazione di prodotto, di processo e organizzativa (Rif. PNR 2005-2007).
Enti di ricerca vedi Organismi di ricerca.
Foresight tecnologico. Processo sistematico partecipativo, che comporta la rilevazione di informazioni e la creazione di visioni sul futuro a medio e lungo termine, destinato a orientare le decisioni del presente e a mobilitare i mezzi necessari per le azioni di R&S. In prospettiva rappresenta un punto di incontro tra i principali protagonisti del cambiamento e altre fonti di conoscenza, al fine di elaborare visioni e analisi delle informazioni che consentano di anticipare il futuro. Gli elementi caratterizzanti il processo sono: anticipazione e proiezione, partecipazione, interazione in rete, visione strategica e azione (Rif. Guida pratica alla prospettiva regionale in Italia, Commissione europea).
Incubatore d’impresa. È uno strumento a sostegno dello sviluppo economico, realizzato per accelerare la crescita ed il successo di nuove imprese attraverso la messa a disposizione di una rete di servizi e di risorse a supporto (Rif. DG Enterprise, 1984).
Innovazione. Processo che consente di combinare la conoscenza e la tecnologia con lo sfruttamento delle opportunità offerte dal mercato, finalizzato a prodotti, servizi e processi commerciali nuovi e/o più avanzati rispetto a quelli già disponibili sul mercato. L’adozione di processi innovativi comporta un certo grado di rischio (Rif. COM (2005) 436 definitivo).
Innovazione di processo. Applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato (include cambiamenti significativi nelle tecniche di produzione, nelle attrezzature e/o nel software). Non costituiscono innovazione i cambiamenti o miglioramenti minori, l’aumento della capacità produttiva o di servizio attraverso l’aggiunta di sistemi di fabbricazione o di sistemi logistici simili a quelli già in uso, la cessazione dell’utilizzazione di un processo, la sostituzione o estensione dell’impianto, i cambiamenti derivanti da modifiche di prezzo dei fattori produttivi, la produzione personalizzata, le modifiche stagionali o altri cambiamenti ciclici, la commercializzazione di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati (Rif 2006/C 323/01).
Innovazione organizzativa. Applicazione di un nuovo metodo organizzativo nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne dell’impresa. Non costituiscono innovazione i cambiamenti nell’organizzazione del luogo di lavoro, nelle relazioni esterne che si basano su metodi organizzativi già utilizzati nelle imprese, i cambiamenti nelle pratiche commerciali, le fusioni e le acquisizioni, la cessazione dell'utilizzazione di un processo, la sostituzione o estensione dell’impianto, i cambiamenti derivanti da variazioni del prezzo dei fattori di produzione, la produzione personalizzata, le modifiche stagionali, i cambiamenti ciclici e la produzione di prodotti nuovi o sensibilmente migliorati (Rif 2006/C 323/01).
Infrastruttura di ricerca. Il termine designa gli impianti, le risorse e i servizi utilizzati dalla comunità scientifica per compiere ricerche di alto livello nel loro settore. Comprende grandi impianti o strumenti di ricerca scientifici; risorse di conoscenze come collezioni, archivi o informazioni scientifiche strutturate; le strutture basate sulle TIC come le reti di tipo Grid, il materiale informatico, il software e le comunicazioni; qualsiasi altro mezzo essenziale per raggiungere l’eccellenza nelle azioni di R&S. Le infrastrutture di ricerca
possono essere ubicate in un unico sito o distribuite a creare una rete organizzata di risorse (Rif COM(2008) 467). La definizione di infrastruttura di ricerca internazionale prevede l’Open Access, cioè l’utilizzo da parte di ricercatori di qualsiasi organismo di ricerca o economico, selezionati soltanto sulla base del merito scientifico della proposta di R&S. Esistono strumenti economici comunitari che sostengono in compartecipazione, i costi di sviluppo, di costruzione e di accesso alle infrastrutture.
Infrastruttura di ricerca europea (XXXX – European Research Infrastructure Consortium). Soggetto dotato di personalità e piena capacità giuridica, riconosciuto in tutti gli Stati membri. L’XXXX si fonda sui propri membri (Stati, paesi terzi e organizzazioni intergovernative), che contribuiscono congiuntamente alla realizzazione dei suoi obiettivi, in primo luogo la costituzione e la gestione di un’infrastruttura di ricerca di importanza europea. L’XXXX è costituita, conformemente alla base giuridica dell’articolo 171 del trattato CE, con una decisione della Commissione, che agisce su richiesta di coloro che desiderano diventare membri fondatori dell’XXXX (Rif. COM (2008) 467 definitivo).
Invenzione. Soluzione originale di un problema tecnico, che implica un trovato scientifico e che può avere applicazione industriale. Può riguardare un prodotto o un processo. Non sono considerate invenzioni: a) le scoperte, le teorie scientifiche e i metodi matematici; b) i piani, i principi e i metodi di attività intellettuali, che riguardano gioco o attività commerciale, inclusi i programmi di elaboratori; c) le presentazioni di informazioni. Inoltre, non sono considerati invenzioni i metodi per il trattamento chirurgico o terapeutico del corpo umano o animale e i metodi di diagnosi applicati al corpo umano o animale. La protezione legale di un’invenzione si ottiene con il brevetto (Rif. Decreto Legislativo 10 febbraio 2005, n. 30, Sezione IV Art. 45).
Metrologia. Definizione di unità e protocolli di misura dimensionale, temporale, di proprietà fisiche, chimiche, biologiche che ne permettano il confronto, la riproducibilità, la definizione operativa, il trasferimento in ambito tecnologico e normativo. Nano- metrologia è la necessaria metrologia basata su tecniche e protocolli adatti alle dimensioni nanometriche ed alle scale di tempo dei processi elementari, necessaria per trasferire le conoscenze scientifiche in nanotecnologie di ampio impiego.
Organismo di ricerca. Soggetto senza scopo di lucro, quale un’università o istituto di ricerca. È soggetto costituito secondo il diritto privato o pubblico, indipendentemente dalle sue fonti di finanziamento, la cui finalità principale consiste nello svolgere attività di ricerca di base, di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, e nel diffonderne i risultati, mediante l’insegnamento, la pubblicazione o il trasferimento di tecnologie. Gli utili sono reinvestiti nelle attività di ricerca, nella diffusione dei loro risultati o nell’insegnamento; le imprese in grado di esercitare un’influenza su simile ente, ad esempio in qualità di azionisti o membri, non godono di alcun accesso preferenziale alle capacità di ricerca dell’ente medesimo né ai risultati prodotti (Rif 2006/C 323/01).
Partenariato pubblico privato (PPP). Definizione di diverse forme di cooperazione tra settore pubblico e settore privato, attraverso le quali le rispettive competenze e risorse si integrano per realizzare e gestire opere infrastrutturali in funzione delle diverse responsabilità ed obiettivi.
Piattaforma tecnologica europea (PTE). Partnership pubblico-privata che coinvolge industrie, istituzioni di ricerca, istituzioni finanziarie e autorità di regolamentazione. Le PTE non svolgono attività di ricerca, ma possono contribuire alla definizione dei piani di lavoro europei e nazionali per il finanziamento della stessa, trasmettendo alle istituzioni finanziatrici le proprie considerazioni sulle necessità dell’industria. Gli obiettivi strategici condivisi da tutti gli stakeholder vengono raccolti in un documento di Vision, punto di partenza per la redazione della Scientific Research Agenda, che contiene l’elenco delle tecnologie e dei progetti che possono essere implementati.
Piattaforma tecnologica nazionale per aeronautica. È il tavolo di discussione e di confronto sugli indirizzi strategici per le attività di ricerca e sviluppo tecnologico da parte di un’ampia rappresentanza di attori del settore aeronautico. Ha soprattutto lo scopo di armonizzare le attività nazionali di ricerca e sviluppo del settore con quelle a livello europeo.
Polo di competitività. Combinazione, in una data area geografica, di imprese, centri di formazione e di unità di ricerca pubbliche o private, specializzati in particolari settori di attività e impegnati in progetti innovativi. Favoriscono l’innovazione a sostegno della crescita economica e dell’occupazione. Lanciati in Francia nel 2004, ne sono stati identificati ufficialmente 71, di cui 17 a valenza internazionale: 7 mondiali e 10 con vocazione a diventarlo. (Si veda anche cluster, centri regionali, distretti tecnologici) (Rif. xxxx://xxx.xxxxxxxxx.xxxx.xx/xxxxx-xxxxxxxxxxxxx/xxxxxxxx-xx.xxxx).
Polo d’innovazione. Raggruppamento di imprese indipendenti — start-up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese nonché organismi di ricerca — attivi in un particolare settore o regione e destinati a stimolare l’attività innovativa incoraggiando l’interazione intensiva, l’uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che costituiscono il polo. Lo Stato europeo che li fonda deve ricercare il giusto equilibrio tra PMI e grandi imprese, al fine di ottenere la massa critica voluta, attraverso la specializzazione in un determinato campo di R&S, tenuto conto dei poli esistenti nello Stato membro e a livello UE (si veda anche Polo di eccellenza) (Rif 2006/C 323/01).
Ricerca fondamentale. Lavori sperimentali o teorici svolti per acquisire nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, indipendentemente dalla previsione di applicazioni o utilizzazioni pratiche dirette (Rif 2006/C 323/01). Definita anche ricerca guidata dalla curiosità (curiosity driven o knowledge driven). Necessita di strutture e di accesso a infrastrutture (centri di calcolo, banche dati, archivi, grandi strumenti per l’osservazione e la sperimentazione) .
Ricerca industriale. Ricerca pianificata, o indagini critiche, miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o per permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti. Comprende la creazione di componenti di sistemi complessi, in particolare per la validazione di tecnologie generiche (Rif 2006/C 323/01). Necessita di strutture e di accesso a
infrastrutture (metrologia, standard, test-facilities di processi e prodotti, grandi strumenti per analisi avanzate di processi).
Roadmap. Strumento di pianificazione strategica dello sviluppo di un settore della ricerca o di una tipologia di interventi per la ricerca. La roadmap Europea delle Infrastrutture di Ricerca è stata realizzata da ESFRI (European Strategy Forum for Research Infrastructures) per conto del consiglio per la competitività europea. Roadmap Nazionali sono state elaborate dalla maggior parte dei paesi europei. L’Italia sta realizzando la prima roadmap italiana delle infrastrutture di ricerca.
Scoperta. Apprendimento non pianificato di alta rilevanza scientifica o economica, prodotto talvolta nel quadro di attività di ricerca con fini diversi.
Servizi al cittadino e spazio. Identifica nelle attività spaziali quegli sviluppi ed applicazioni direttamente rivolti alla utilità sociale ed al benessere del cittadino. Comprende i tre settori spaziali della osservazione della terra,delle telecomunicazioni e della navigazione/radiolocalizzazione.
Società della conoscenza e spazio. Identifica le attività spaziali aventi principalmente obiettivi e priorità scientifiche caratterizzate da una visione a medio e lungo termine. Comprende l’osservazione dell’universo, l’esplorazione robotica del sistema solare, i voli umani e l’abitabilità umana nello spazio, medicina e biotecnologie nello spazio.
Spesa per ricerca e sviluppo (intra muros). Concerne attività di ricerca scientifica e sviluppo svolta dalle imprese e dagli enti pubblici con proprio personale e con proprie attrezzature (Rif. xxxx://xxx.xxxxx.xx/xxx-xxx/xxxxxxxxx/xxxxxx.xx#X).
Spin off. Nuova impresa creata per commercializzare le conoscenze e le capacità di un’unità di ricerca di un’università o di un’impresa (Rif. xxxx://xxxxxx.xxxxxx.xx/xxx/xxx- it/02-spec01/glossary.htm).
Start up. Impresa basata su prodotti innovativi o di nicchia con un alto rischio, ma anche un alto potenziale di guadagno in caso di successo, data tipicamente la limitata quantità di capitale e lavoro.
Sviluppo sperimentale. Acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica, commerciale e altro, allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati. Può riguardare anche altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi. Può comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, purché non siano destinati a uso commerciale (Rif 2006/C 323/01).
Technology transfer. Individuazione, rilevazione e condivisione delle conoscenze esplicite e tacite, ivi comprese capacità e competenze, tra le università e altri organismi pubblici di ricerca e l’industria, mediante accordi di licenza o di commercializzazione, accordi di sviluppo congiunto, consulenze, creazione di spin-off, formazione o scambio di personale,
pubblicazioni, ecc. (Rif. COM (2007) 182 definitivo).
Tecnologie abilitanti. Le tecnologie abilitanti, dette anche tecnologie orizzontali o General Purpose Technologies (GPT), sono tecnologie per le quali i vantaggi legati alla loro diffusione si rendono pienamente evidenti in presenza di innovazioni organizzative ed istituzionali complementari. Sono trasversali a progetti di ricerca e alle discipline scientifiche specialistiche. Le tecnologie abilitanti si diffondono più rapidamente dei cambiamenti organizzativi e istituzionali necessari a creare le opportunità di sviluppo di grandi innovazioni infrastrutturali (Rif. xxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxxxxxxx/xxxxxxxxx.xxxx).