Contract
il
giornale effelleci
N. 2 - Febbraio 2018
ARTE / FORMAZIONE / RICERCA / SCUOLA / UNIVERSITÀ
FEDERAZIONE LAVORATORI Direttore responsabile Xxxxxxx Xxxxx Edizioni Conoscenza
DELLA CONOSCENZA
della
DOPO 9 ANNI UN CONTRATTO PER I LAVORATORI DELLA CONOSCENZA
LE NOVITÀ PER L’UNIVERSITÀ
I
l 9 febbraio scorso è stata fir- mata l’ipotesi di accordo per il
nuovo contrattato collettivo na- zionale del comparto Istruzione e Ricerca. I lavoratori dell’Universi- tà lo aspettavano da 9 anni.
Spedizione in abbonamento postale | Art. 1 , c. 1 , DL n. 353/2003 ( conv. in L. n. 46/2004) DCB - Roma
Un contratto, si potrebbe dire, appena firmato e già scaduto, poiché la sua vigenza è fino al 31 dicembre di quest’anno. Un con- tratto quindi “transitorio” anche se contiene elementi significativi. Intanto il primo risultato è che la parola torna ai lavoratori. Il la- voro, i suoi diritti, i suoi doveri, la sua organizzazione non è più og- getto di discussione in chiuse stanze della politica e regolato da una normativa spesso confusa e contraddittoria, frutto più visioni ideologiche che di conoscenza della realtà. I risultati di quelle scelte sono sotto gli occhi di tutti. Il lavoro pubblico non solo non ne ha tratto beneficio, ma sono peg- giorate le condizioni dei lavoratori e la qualità dei servizi, entrambi vittime anche di tagli di risorse fi-
nanziarie e umane.
La ripresa dell’attività negozia- le segna una svolta, è un ritorno alla quasi normalità nelle relazio- ni sindacali e nell’affrontare le te- matiche del lavoro, pur nel per- manere di alcuni vincoli legislativi che hanno segnato questa sta- gione.
Il contratto è uno strumento forte di tutela delle singole condi- zioni di lavoro, dopo anni di bloc- co delle retribuzioni e di riduzio- ne degli spazi di partecipazione e di contrattazione. Finalmente ri- tornano alla competenza nego- ziale materie importanti, raffor- zando tutti i livelli di contrattazio- ne, a partire dai luoghi di lavoro,
valorizzando in tal modo il ruolo delle RSU nell’imminenza del lo- ro rinnovo.
Sul piano retributivo, in linea con l’accordo del 30 novembre 2016 che ha aperto la strada a questi rinnovi, il contratto preve- de un aumento della retribuzio- ne complessiva del 3,48%, river- sato quasi interamente nella re- tribuzione tabellare, che così ha visto un incremento effettivo di circa il 4% con 440 euro medi di arretrati.
Per avvicinare le retribuzioni più basse alla soglia degli 85 eu- ro previsti dall’accordo del 30 no- vembre 2016 è stata utilizzata una “indennità perequativa”, vali- da fino al 31 dicembre 2018.
Tra difficoltà e prospettive
L’ipotesi di accordo è stata rag- giunta in un contesto difficile e complicato per varie ragioni. Ne indichiamo due.
La situazione politica, alla vigi- lia elettorale che rischiava di spo- stare l’attenzione su questioni di-
verse da quelle oggetto di con- trattazione. E anche una contro- parte ormai disabituata al con- fronto, che spesso ha dimostrato eccessive e immotivate chiusure. L’altro elemento erano le atte- se verso questo contratto, dopo 9 anni di vuoto, che espongono i sindacati, che hanno voluto ca- parbiamente l’accordo, alle criti- che di quanti si aspettavano di
più.
Abbiamo corso questo rischio, ma possiamo dire che abbiamo ottenuto un contratto che salva- guarda dentro il comparto unico, la specificità del nostro settore e delle sue peculiarità professio- nali.
Le parti più controverse e che avrebbero meritato una soluzio- ne già in questo contratto, come ad esempio le questioni riguar- danti i Lettori/CEL e i lavoratori della sanità universitaria, sono state rinviate a una successiva “commissione paritetica”.
Questa commissione dovrà es- sere istituita entro 30 giorni dalla firma definitiva del contratto e
concludere i propri lavori entro il mese di luglio di quest’anno.
Affrontiamo nelle altre parti del giornale i punti specifici dell’ac- cordo contrattuale, per permette- re ai lavoratori di valutarli pezzo per pezzo.
Intendiamo in questa breve presentazione sottolineare altri due elementi.
Il primo la tenuta unitaria del sindacato confederale, della FLC Cgil, della Cisl Scuola-Università- Ricerca e della UIL-Rua, che ha rafforzato la rappresentanza sin- dacale al tavolo contrattuale. I sindacati autonomi si sono sot- tratti alla responsabilità di pre- sentare un risultato ai lavoratori. Ma hanno evidentemente altri in- teressi.
Con Cisl e Uil saremo in compe- tizione nelle elezioni delle Rsu, ognuno offrendo la propria visione del lavoro e dell’organizzazione, ma è stato importante fare fronte comune nell’interesse dei lavora- tori di fronte alla controparte.
E infine, ma non certo meno importante la prospettiva e gli scenari che questo accordo con- trattuale apre.
Poco dopo avere ricevuto il mandato a firmare, dovremo la- vorare alla piattaforma per il prossimo Ccnl, che non sarà cer- to tra altri 9 anni. Il trend lo abbia- mo invertito il 9 febbraio e siamo certi che i lavoratori lo conferme- ranno.
Il prossimo contratto dovrà completare e migliorare quanto previsto in quello appena siglato. E ora vediamo punto per punto che cosa è questo accordo con- trattuale e perché va accolto e so-
stenuto.
il giornale della effelleci Aut.Trib. di Roma n. 17.260 del 9.5.1978 n. 2 - Febbraio 2018 - Un copia: euro 0,50 - Valore Scuola coop. a.r.l. via Xxxxxxxx Xxxxx, 37 – 00000 Xxxx xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx - FLC Cgil - centralino 06.83966809/0 -
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Dopo 9 anni un contratto per i lavoratori dell’università
LE RETRIBUZIONI E IL SALARIO ACCESSORIO
I
n linea con quanto stabilito per tutto il pubblico impie- go, l’aumento della retribu- zione complessiva è del 3,48% che, per quanto ri- guarda la sezione università, è stato riversato quasi intera- mente nella retribuzione ta- bellare, che così ha visto un incremento effettivo di circa il 4%. Sempre in linea con quanto valido per tutto il pub- blico impiego è stata utilizza- ta una indennità perequati- va, valida fino al 31 dicembre 2018, per avvicinare le retri- buzioni più basse alla soglia degli 85 € prevista dall’ac- cordo del 30 novembre 2016. Tale elemento pere- quativo dovremo riuscire a stabilizzarlo nel prossimo rin- novo contrattuale relativo al
triennio 2019-2021.
Gli arretrati decorrono dal 1.1.2016 (vedi tabella): per il personale tecnico e ammini- strativo vanno da un minimo di 330 € a un massimo di 693 €, per i CEL l’arretrato è di 254 €.
Nell’accordo è stata previ- sta una posizione economi- ca in più per tutte le catego- rie B, C, D ed EP. Le posizioni economiche si acquisiscono in base alle norme del pre- cedente contratto. Si tratta di un punto molto importan- te, perché sancisce il supe- ramento del Dlgs 150/09, la cosiddetta legge “Brunetta”, che consentiva l’accesso alle posizioni superiori a una “quota limitata” di lavoratori. Il contratto stanzia una quota simbolica del monte salari da destinare alle pro- gressioni economiche oriz- zontali (PEO): è un’indicazio- ne importante al fine del riavvio dell’applicazione di
questo istituto contrattuale.
Anche sul salario accesso- rio si limita di fatto l’applica- zione delle norme “Brunetta”. Infatti le risorse da destinare alla valutazione della perfor- mance collettiva e individuale sono molto più limitate rispet-
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Dopo 9 anni un contratto per i lavoratori dell’università
to a quanto previsto dal Dlgs 150/09, essendo state circo- scritte a una parte delle risor- se variabili del fondo del sala- rio accessorio. Ricordiamo che l’ultima legge di bilancio ha previsto, grazie anche a dei nostri emendamenti presenta- ti alle forze politiche, la possi- bilità di superare il limite del tetto del salario accessorio per le università. Tuttavia la legge
ha introdotto dei parametri di sostenibilità economica che, purtroppo, escluderanno alcu- ne università dall’accesso a questa possibilità. Ma questa soluzione consentirà comun- que alla maggior parte degli atenei di incrementare le risor- se a disposizione del fondo del salario accessorio, dando quindi linfa alla contrattazione decentrata e, di conseguenza,
creando il presupposto per molti lavoratori del comparto di ottenere un maggiore incre- mento della retribuzione.
La legge di bilancio, inoltre, salvaguarda in buona parte dagli aumenti contrattuali il bonus fiscale di 80 euro innal- zando la soglia reddituale a 24.600 euro per percepirlo integralmente e a 26.600 euro per percepirlo con riduzione proporzionale.
L’importo dell’IMA viene con- fermato e stabilizzato. Il perso- nale universitario che opera nelle Aziende ospedaliere, in caso di trasferimento d’ufficio, conserva la posizione econo- mica acquisita.
Infine, l’indennità di va- canza contrattuale (IVC) non viene riassorbita dagli aumen- ti, ma si aggiunge alla retribu- zione tabellare.
QUESTIONI NORMATIVE
S
ono ricondotte alle rela- zioni sindacali tutte le materie previste nel prece- dente contratto, ma poi sot- tratte da successive norme, prima fra tutte la legge “Bru- netta”, anche se questioni co- me l’organizzazione del lavoro e la formazione del personale sono passate dal campo della contrattazione a quella della
partecipazione sindacale.
Questo istituto, a differenza della contrattazione, prevede al termine del confronto sin- dacale la redazione di una sintesi dei lavori e delle posi- zioni emerse e non necessa- riamente la sottoscrizione di un accordo.
Rimane nell’ambito della contrattazione la materia del- l’orario di lavoro mentre tra le materie di partecipazione vie- ne inserito il regolamento d’a- teneo sul conto terzi. Viene ri- confermata la presenza nella delegazione di parte pubblica del Rettore e del Direttore generale, diversamente da quanto sostenuto dall’ARAN che aveva individuato nella sola figura di quest’ultimo il riferimento per le relazioni sindacali negli atenei e nei policlinici. Su alcune delle questioni rimaste aperte, tra cui gli inquadramenti del per- sonale, sarà istituita, entro 30 giorni dalla sottoscrizione
definitiva del contratto, una commissione paritetica, che si occuperà anche del perso- nale che opera nelle AOU, del- l’istituzione di nuove aree pro- fessionali e anche della revi- sione dei criteri di progressio- ne economica. La commis- sione paritetica dovrà, inoltre, indicare soluzioni per la disci- plina dei Collaboratori esperti linguisti, la cui situazione, come si diceva prima, è rima- sta invariata. Nonostante ci fossero tutte le premesse, non è stato possibile in que- sto rinnovo trovare una solu- zione adeguata e che risol- vesse una volta per tutte la decennale vicenda degli ex
lettori-CEL.
L’ARAN e il MIUR hanno mostrato un’ostinata chiusu- ra nei confronti della posizio- ne sindacale che sosteneva di considerare attività di inse- gnamento il lavoro svolto ne- gli atenei da parte di questi lavoratori. Una battaglia che continua. Infatti, come abbia- mo detto, questo contratto, che scade il prossimo dicem- bre, ha un orizzonte tempora- le limitato. Nel prossimo rin- novo contrattuale proseguire- mo quindi la nostra azione per il giusto riconoscimento e valorizzazione del personale universitario all’interno del contratto istruzione e ricerca.
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Dopo 9 anni un contratto per i lavoratori dell’università
PERMESSI E ASSENZE
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na novità per tutti i lavo- ratori del comparto Istru- zione e Ricerca, quindi non solo per le università, è il rico- noscimento di un congedo (fi- no a 3 mesi retribuiti) per le
donne vittime di violenza.
E ancora. Tutte le norme previste per il matrimonio sono estese alle unioni civili.
Nel campo della tutela della salute è previsto il diritto ad assentarsi dal lavoro per visi- te diagnostiche, terapie e pre-
stazioni specialistiche fino a un massimo di 18 ore, ag- giuntive agli altri istituti. Si introducono, inoltre, le ferie e riposi solidali: con questo isti- tuto “Su base volontaria e a titolo gratuito, il dipendente
può cedere”, parte delle pro- prie ferie o parte dei giorni di riposo “ad altro dipendente che abbia esigenza di presta- re assistenza a figli minori che necessitino di cure co- stanti, per particolari condi- zioni di salute” (art. 45).
di prossima pubblicazione
VITA DA PRECARI
Miniguida per orientarsi nel lavoro universitario
a cura di Xxxxxxxxx Xxxxx
Un manualetto indispensabile per conoscere le diverse forme contrattuali, difendersi nei meandri di diritti e doveri, costruirsi una pensione… Con tanti dati sull’entità del precariato negli atenei italiani.E un’appendice sulla abilitazione scientifica nazionale.
Tutte le informazioni su xxx.xxxxxxxxxxxxxxxxxx.xx
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