CAPITOLATO TECNICO
CAPITOLATO TECNICO
GARA PER L’AFFIDAMENTO DI FORNITURA DI NUOVI APPARATI HARDWARE, UPGRADE DI APPARATI HARDWARE ESISTENTI, SOFTWARE, SERVIZI CONNESSI PER I CED DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI SITI IN ROMA E REGGIO CALABRIA
INDICE
Sommario
2DISEGNO HARDWARE DELLA NUOVA ARCHITETTURA 4
3Fornitura di apparati Server 5
3.1Upgrade Sistemi FUJITSU PRIMEQUEST (CED Reggio Calabria) 6
4Fornitura nuovo storage CED di Roma e CED Reggio Calabria 8
4.1.1CED di Roma – Upgrade hardware per sistema di storage attualmente in produzione EMC VNX 5100 11
4.1.3Fornitura upgrade per switch Brocade CED di Roma 12
5Aggiornamento infrastruttura di rete a servizio del CED di Roma e Reggio Calabria. 12
5.1Apparati di rete e accessori CED Reggio Calabria 16
5.2Apparati di rete e accessori CED Roma 16
5.3Moduli XENPACK per upgrade apparati Cisco 6509 E CED di Roma 17
6Accessori e complementi oggetto di fornitura 17
6.1Accessori oggetto di fornitura per il CED di Roma 17
6.2Accessori oggetto di fornitura per il CED di Reggio Calabria 17
6.3Upgrade schede di rete 10Gbs per i server del CED di Roma 17
6.4Upgrade schede HBA per i server del CED di Roma 19
6.5Fornitura licenze per controllo remoto server Fujitsu RX 300 S8 19
7Requisiti generali di installazione e fornitura apparati hardware 19
8SERVIZI OGGETTO DELLA FORNITURA 21
8.2Servizi di manutenzione e garanzia 26
1 PREMESSA
La Direzione Generale dei Sistemi Informativi, dell’innovazione tecnologica e della comunicazione, che gestisce la progettazione, lo sviluppo ed il mantenimento in esercizio dei sistemi dei data center per il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha da tempo intrapreso un processo di ammodernamento dell’infrastruttura tecnologica, attraverso i moderni strumenti ICT, considerandolo un forte elemento di traino utile allo sviluppo dei servizi IT e dei livelli di produttività degli utenti del Ministero.
In un tale contesto evolutivo, il presente capitolato riepiloga le necessità dell’Amministrazione al fine di garantire l’introduzione di nuovi elementi infrastrutturali e aggiornamento degli esistenti che dovranno garantire:
▪ introduzione di un livello più efficace per il disaster recovery;
▪ potenziamento di infrastrutture hardware già presenti;
▪ potenziamento delle infrastrutture di storage;
▪ potenziamento delle infrastrutture di rete già presenti.
A tale scopo intende acquisire nuove tecnologie per erogare i principali servizi IT nei due Data Center, offrendo un miglioramento dei livelli di servizio, di sicurezza dei dati ed efficienza dei servizi erogati sia nei confronti degli utenti interni sia verso l’utenza esterna.
A tal fine nel seguito del presente capitolato sono riportate le informazioni relative alle componenti hardware, software e i servizi correlati da fornire.
1.1 Contesto
In considerazione di quanto premesso l’Amministrazione ritiene di dover implementare un progetto di consolidamento delle piattaforme elencate in premessa che soddisfino precisi requisiti.
In particolare il progetto di consolidamento ed evoluzione messo in campo garantisce laddove possibile la salvaguardia degli investimenti fino ad oggi effettuati dall’Amministrazione, si è quindi tenuto conto dell’infrastruttura tecnologica esistente al fine di riutilizzarla, ottimizzarla ed estenderla nell’ottica di miglioramento dei livelli di servizio nella gestione delle infrastrutture e verso gli utenti finali
La fase di consolidamento e ottimizzazione si dovrà ottenere, con la fornitura di nuovi elementi hardware, con la fornitura dei necessari upgrade per gli apparati esistenti, con la fornitura di licenze software.
Il progetto prevede di estendere l’attuale infrastruttura di DR tra il sito di Roma Fornovo e quello di Reggio Calabria, che possa essere predisposta al possibile failover e failback di alcuni servizi essenziali con tempi ridotti rispetto all’attuale configurazione, sia in caso di guasto di una delle componenti dell’infrastruttura sia in caso di disastro a livello di sito.
La fornitura come detto dovrà coinvolgere tutti gli aspetti relativi all’adeguamento di attuali server, la fornitura di nuovi server e la fornitura di nuovi storage, l’adeguamento di alcune componenti di Network e la fornitura di alcune licenze Software di sistema Operativo, la fornitura di componenti accessori nonché tutti i servizi professionali di seguito descritti.
2 Disegno hardware della nuova architettura
L’obiettivo che si intende raggiungere è quello di realizzare una infrastruttura capace di erogare i servizi da entrambi i Data Center di Roma Fornovo e Reggio Calabria, replicando porzioni di dati di livello critico tra le due sedi (al momento in modalità asincrona)
Il piano di progetto elaborato dall’Amministrazione prevede quindi con il presente capitolato di approvvigionarsi degli elementi di massima di seguito indicati:
• Fornitura di 4 nuovi Sistemi Server per i CED Roma e Reggio Calabria;
• Fornitura Upgrade hardware per sistemi PrimeQuest 2800E CED Reggio Calabria;
• Fornitura di 2 nuovi sistemi di Storage per i due CED Roma e Reggio Calabria;
• Fornitura di upgrade per Storage esistente presso il CED di Reggio Calabria;
• Fornitura di upgrade per Storage esistente presso il CED di Roma;
• Fornitura Upgrade licenze e Gbic per switch SAN Brocade 6510 per il CED di Roma;
• Fornitura di 4 apparati di rete CISCO per i due CED Roma e Reggio Calabria;
• Fornitura licenze SW ORACLE OVM;
• Fornitura elementi accessori schede rete, schede FC per server e apparati esistenti;
• Servizi professionali e di manutenzione.
3 Fornitura di apparati Server
Nell’ambito del potenziamento delle infrastrutture Server è prevista la fornitura di nuovi apparati Server (quattro) che verranno utilizzati per la creazione di 2 infrastrutture di virtualizzazione in configurazione cluster (Microsoft Hyper-V) che dovranno consentire la possibilità di creare un numero sufficiente di macchine virtuali che verranno utilizzate per la duplicazione dei servizi essenziali nell’ambito dell’efficientamento della soluzione di disaster recovery e introdurranno un primo livello di continuità operativa dei servizi essenziali erogati sulle infrastrutture esistenti dei due CED di Roma e Reggio Calabria. In tale ambito gli apparati server oggetto di fornitura sono 4 (quattro) due da installare presso il CED di Roma e 2 da installare presso il CED di Reggio Calabria. I quattro apparati server dovranno essere configurati in modo speculare su entrambi i siti e dovranno essere forniti con i seguenti requisiti minimi:
Formato da Rack con chassis unico di massimo 10 U
I server dovranno essere dotati di stadio di alimentazione ridondato con funzionalità hot swap, per consentire una doppia linea di alimentazione indipendente, dimensionato comunque per garantire i fabbisogni di potenza del server in condizioni di massima espansione (CPU installate in tutti i socket, massima quantità di memoria, massima quantità di dischi, massima quantità di schede di espansione).
I Server dovranno disporre dell’eMCA Gen2 (Enhanced Machine Check Architecture Gen2) per gestire e prevenire gli errori.
I server dovranno essere dotati di almeno 8 CPU e di un potenziale prestazionale - SPEC CPU2006 - sulla configurazione, capace di garantire un throughput >= 3.000 benchmark di riferimento SPEC_INT_Rate_base2006.
Il benchmark di riferimento dovrà essere certificato tramite apposita documentazione o verificabile per il sistema offerto sul sito xxxx.xxx.
I valori indicati devono essere garantiti dal sistema offerto con gli 8 socket installati.
Hard Disk Almeno N. 8 x SSD SAS 12 Gbit/s HOT PLUG 2.5" da almeno 200 GB ognuno;
RAM Gli apparati server dovranno essere forniti almeno con 2 TB di RAM installata, il sistema dovrà garantire ulteriore espandibilità della RAM fino ad un totale di almeno 4TB con la sola aggiunta di ulteriori moduli DIMM;
Raid Controller N. 2 Raid Controller 12 Gbit/s Supporto di RAID 0, 1, 1+0, 5, 5+0, 6
cache almeno 1GB comprensivi di batteria tampone;
Schede FC N. 4 FC controller HBA 16Gb/s Dual Port LC – PCIe 3.0 per il
collegamento alla SAN;
Schede Ethernet 10Gb N. 6 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+ Moduli per scheda ETH N. 12 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Ventole Ridondate;
Supporto Compatibilità Microsoft Hyper-V Server 2012 R2.
3.1 Upgrade Sistemi FUJITSU PRIMEQUEST (CED Reggio Calabria)
La fornitura consiste nell’upgrade dei due sistemi FUJITSU PRIMEQUEST PQ2800E già in esercizio sul sito di Reggio Calabria, l’upgrade si rende necessario al fine di poter implementare un nuovo ambiente di virtualizzazione. La nuova piattaforma di virtualizzazione si dovrà basare su ORACLE OVM, dovrà essere disegnata in modo da garantire il maggior livello di performance, disponibilità e ridondanza ottenibile con l’hardware disponibile dopo l’upgrade (vedi seguito del presente paragrafo), N. 5 System board di cui 2 disponibili sul sistema FUJITSU PQ2800E (A) e 3 disponibili sul Sistema FUJITSU PQ2800E (B).
I due sistemi FUJITSU PQ2800E (indicati nel seguito del presente capitolato come A e B) di Reggio Calabria sono attualmente configurati come di seguito descritto:
• Sistema FUJITSU PQ2800E (A)
Costituito da N. 3 System Board (part number MC-3HSB51) ognuna con 2 CPU E7-8870v2 e 256GB di memoria RAM (8 x 32 GB DIMM DDR3 1600 Mhz);
• Sistema FUJITSU PQ2800E (B)
Costituito da N. 1 System Board (part number MC-3HSB51) con 2 CPU E7-8870v2 e 256GB di memoria RAM (8 x 32 GB DIMM DDR3 1600 Mhz).
Per i sistemi esistenti presso il CED di Reggio Calabria dovranno essere fornite le componenti necessarie atte a garantire:
- per n. 3 System Board Sistema FUJITSU PQ2800E (A) Upgrade della quantità di RAM dagli attuali 256 GB a 1 TB;
- per n. 1 System Board Sistema FUJITSU PQ2800E (B) Upgrade della quantità di RAM dagli attuali 256 GB a 1 TB.
La RAM attualmente installata sulle System Board è composta da KIT 32GB - 2x16GB (2Rx4 L DDR3-1600 R ECC) come esplicitato in precedenza per un totale di 256 GB. L’upgrade previsto ad 1 TB dovrà essere garantito utilizzando KIT 64GB - 2x32GB (4Rx4 X XXX0-0000 LR ECC).
Per il Sistema FUJITSU PQ2800E (A) Upgrade del numero di System Board dalle attuali N. 3 installate a N. 4 la System Board aggiuntiva dovrà essere configurata come segue:
Descrizione | Quantità |
System Board PQ2800E | 1 |
I/O Unit L (1GbE, 2xbaseTports) PQ2800E | 1 |
Intel Xeon E7-8870v2 15C/30T 2.3GHz 30MB | 2 |
Memory Extention Board PQ2800E LL | 2 |
SSD SAS 12G 200GB Main 2.5" H-P EP | 2 |
FBU/TFM FOR SAS RA/MCX0JFB11 | 2 |
RAID Ctrl SAS 6G 1GB (D3116C) | 2 |
PFC EP LPe16002 LP | 2 |
SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC | 4 |
Eth Ctrl 2x10Gbit PCIe x8 D2755 SFP+ lp | 2 |
64GB (2x32GB) 4Rx4 X XXX0-0000 LR ECC | 16 |
Per il Sistema FUJITSU PQ2800E (B) Upgrade del numero di System Board dall’attuale N. 1 installata a N. 4 le tre System Board aggiuntive dovranno essere configurate come segue:
N. 1 System Board:
Descrizione | Quantità |
System Board PQ2800E | 1 |
I/O Unit L (1GbE, 2xbaseTports) PQ2800E | 1 |
Intel Xeon E7-8870v2 15C/30T 2.3GHz 30MB | 2 |
Memory Extention Board PQ2800E LL | 2 |
SSD SAS 12G 200GB Main 2.5" H-P EP | 2 |
FBU/TFM FOR SAS RA/MCX0JFB11 | 1 |
RAID Ctrl SAS 6G 1GB (D3116C) | 1 |
PFC EP LPe16002 LP | 2 |
SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC | 4 |
Eth Ctrl 2x10Gbit PCIe x8 D2755 SFP+ lp | 2 |
64GB (2x32GB) 4Rx4 X XXX0-0000 LR ECC | 16 |
N. 2 System Board:
Descrizione | Quantità |
System Board PQ2800E | 2 |
I/O Unit L (1GbE, 2xbaseTports) PQ2800E | 2 |
PQ2X00E Disk Xxxx | 0 |
Xxxxx Xxxx X0-0000x0 15C/30T 2.3GHz 30MB | 4 |
Memory Extention Board PQ2800E LL | 4 |
SSD SAS 12G 200GB Main 2.5" H-P EP | 4 |
FBU/TFM FOR SAS RA/MCX0JFB11 | 2 |
RAID Ctrl SAS 6G 1GB (D3116C) | 2 |
PFC EP LPe16002 LP | 2 |
SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC | 4 |
Eth Ctrl 2x10Gbit PCIe x8 D2755 SFP+ lp | 2 |
64GB (2x32GB) 4Rx4 X XXX0-0000 LR ECC | 32 |
Per le System Board aggiuntive la memoria RAM dovrà essere almeno di 1 TB per ognuna.
4 Fornitura nuovo storage CED di Roma e CED Reggio Calabria
Al fine di continuare a garantire l’attuale esercizio dei sistemi ed ottenere la ridondanza dei dati è prevista la fornitura di due nuovi sistemi di storage da installare uno presso il CED di Roma e uno presso il CED di Reggio Calabria. I due nuovi storage da fornire dovranno essere di classe enterprise.
Sui due nuovi storage oggetto di fornitura l’Amministrazione procederà a migrare i dati afferenti alle applicazioni individuate come critiche in linea indicativa e non esaustiva:
⮚ Database SQL Server;
⮚ Database Oracle;
⮚ Infrastrutture di posta elettronica (Exchange Server);
⮚ File Server.
Per questo motivo i due nuovi sistemi dovranno garantire la possibilità di effettuare la replica geografica (in modalità asincrona) tra i due siti di Roma e Reggio Calabria e la replica locale (in modalità sincrona) con lo storage attualmente in esercizio Fujitsu Eternus DX200.
Tutte le specifiche tecniche riguardanti i volumi remoti da replicare, la frequenza di aggiornamento, i gruppi logici di replica e le modalità di scrittura (sincrona o asincrona) verranno fornite e concordate con i referenti tecnici dell’Amministrazione a valle dell’affidamento. I due sistemi storage dovranno garantire ognuno i seguenti requisiti minimi:
• N. 2 controller
• Capacità di cache SAN almeno 128Gb;
• Capacità di cache NAS almeno 64 Gb;
• Interfacce supportate almeno le seguenti:
o Fibre Channel 16 Gbit/s
o iSCSI 10 Gbit/s
o Ethernet NAS 1 Gbit/s, 10 Gbit/s (CIFS SMB 2.0, 2,1, 3.0 – NFS 2, 3)
o FCoE 10 Gbit/s;
• Interfacce disponibili minimo:
o N. 16 Fibre Channel almeno 16 Gbit/s (8 per ogni controller)
o N. 4 porte iSCSI 10 Gbit/s Fibra SFP (2 per ogni controller)
o N. 4 porte Ethernet NAS Fibra 10 Gbit/s (2 per ogni controller);
• Capacità di espansione della configurazione fornita almeno fino a 1056 HDD senza sostituzione dei controller forniti e senza l’aggiunta di ulteriori controller;
• Possibilità di utilizzo dei dischi in mixed configuration (2.5’’,3.5’’ – SSD, SAS, NL-SAS);
• Supporto di RAID 0, 1, 1+0, 5, 5+0, 6;
• Controller RAID, Ventole e Alimentazione ridondate;
• Deve essere configurato con:
o 24 Dischi SSD MLC da 2.5" 800GB SAS3;
o 24 Dischi SAS da 600 GB 15.000 rpm 2,5”;
o 24 HDD NL-SAS da 4TB 7,2krpm 3,5”;
Ulteriori requisiti (minimi) che dovranno essere garantiti: Componenti di gestione:
Protocolli supportati SNMP;
Interfaccia di management Ethernet 10/100/1000;
Amministrazione Command Line, gui Web Based, software proprietario; Notifica eventi SNMP, E-mail, Syslog.
Funzionalità minime richieste:
Funzionalità di copia avanzate (mantenimento copia sincronizzata dei volumi operativi, ecc); Criptazione dei dati;
Protezione cache;
Funzionalità di copia remota avanzate (copia remota sincrona e asincrona); Funzionalità di creazione, gestione, snapshot;
Possibilità di configurazione dischi Hot Spare dedicati; Possibilità di configurazione dischi Hot Spare globali; RAID Migration;
LUN Concatenation; Logical Device Expansion;
Funzionalità di migrazione dati online/offline; Possibilità di sostituzione parti a caldo;
Possibilità di installare ulteriori expansion a caldo; Funzioni di reportistica;
Funzioni di automatizzazione Tiering storage; Funzioni di automatizzazione QoS;
Funzioni di monitoraggio delle performance, di eventuali “colli di bottiglia”, dello storage tramite dashboard.
Gli storage dovranno essere forniti con tutte le licenze SW necessarie a garantire le funzionalità indicate. In particolare riguardo la funzionalità di creazione, gestione degli snapshot si dovrà prevedere anche la possibilità di gestione di applicazioni specifiche quali ad esempio Microsoft SQL, Microsoft Exchange, Microsoft Sharepoint, Oracle Database, e comunque di qualsiasi altro tipo di “dato”. La gestione snapshot dovrà avvenire tramite console.
4.1.1 CED di Roma – Upgrade hardware per sistema di storage attualmente in produzione EMC VNX 5100
Upgrade Hard disk per storage EMC
N. 10 HDD da 600 GB 15K RPM SAS
4.1.2 CED di Reggio Calabria - Upgrade hardware per sistema di storage attualmente in produzione Eternus DX200
N. 1 Upgrade sistema storage ETERNUS DX200 composto dai seguenti elementi:
(L’attuale configurazione in produzione include lo shelf base con due controller con 8Gb di cache 24 slot HDD con installati 14 Dischi SSD da 2.5" 800GB SAS3.)
• N. 1 DX200S3 MemExt. Set UNIF 2x(2x 16GB) DIMM;
• N. 2 DX1/200 S3 Add CA Eth 10Gbit/S 2port;
• N. 1 Drive Enclosure per DX200S3 High Density 3.5’’ con 4 Power Supply;
• N. 24 HDD NL-SAS da 4TB 7,2krpm 3,5”.
4.1.3 Fornitura upgrade per switch Brocade CED di Roma
N. 1 Upgrade licenze e Gbic per switch Fibre Channel Brocade 6510 Comprensivo di licenze per l’attivazione di 24 porte aggiuntive rispetto alle attuali 24. La fornitura deve ricomprendere anche le 24 Gbic SFP, SWL(MMF), 16GB/s.
5 Aggiornamento infrastruttura di rete a servizio del CED di Roma e Reggio Calabria.
In questo capitolo vengono riportate tutte le informazioni utili, in relazione al contesto e agli asset tecnologici, su cui dovrà integrarsi tutto quanto è oggetto del presente capitolato. Allo scopo di inquadrare correttamente la fornitura richiesta, di seguito si descrive, nel suo complesso, il contesto tecnologico degli ambienti di produzione pertinente l’infrastruttura di rete, mediante il quale il Ministero del Lavoro realizza i suoi fini istituzionali.
DATACENTER Roma Via Fornovo
Il Ministero del Lavoro ha il proprio data center presso la sede di via Fornovo, 8 a Roma e nel corso del tempo ha ultimato i lavori di ammodernamento di tutti gli impianti a servizio del CED realizzando un infrastruttura in grado di accogliere tutte le applicazioni informatiche, presenti e future, dell’Amministrazione. Tale intervento ha consentito una drastica riduzione dei fabbisogni energetici ed il consolidamento dell’infrastruttura di rete. L’architettura di rete attuale è costituita da un core switching centrale (tecnologia Cisco) che realizza non solo le funzioni di switching e instradamento del traffico fra le varie aree logiche della rete, ma implementa le funzioni di bilanciamento per l’area dei server e di interconnessione della stessa con la intranet aziendale, con la zona perimetrale che rappresenta l’area di accesso alla rete pubblica Internet, e con l’infrastruttura di accesso a disposizione degli utenti di Fornovo.
Il core switch è realizzato attraverso due switch Cisco 6509E su cui sono installati i moduli di switching per la connettività 1Gbs e 10Gbs controllata da supervisor sup720, e i moduli per il bilanciamento. I due switch Cisco 6509E sono collegati fra loro attraverso due porte 10Gbs aggregate che offrono una banda disponibile di interconnessione fra gli apparati di 40Gbs full duplex.
Il CED di Fornovo garantisce l’accesso ai servizi applicativi dell’Amministrazione da parte delle sedi del Ministero del Lavoro distribuite sul territorio nazionale attraverso la connettività a 1 Gbs del core switch centrale alla rete MPLS del provider SPC (Servizio Pubblico di connettività) in modalità layer3, tali sedi non rientrano nel perimetro di riferimento della gara.
L’infrastruttura di rete che realizza l’accesso ai servizi applicativi dell’Amministrazione da parte degli utenti distribuiti presso il complesso di palazzine di Fornovo è costituita dai due livelli canonici architetturali che implementano gli strati di distribuzione e di accesso, logicamente strutturati per l’isolamento del traffico degli utenti per palazzina e per piani, oltre al contenimento dei domini di broadcast. La connettività fra lo strato di distribuzione e il core switch del datacenter è realizzato attraverso collegamenti in fibra a 1Gbs. Tale area dell’infrastruttura non rientra nel perimetro di riferimento della gara.
La connettività dei server/servizi verso il centro stella all’interno della LAN del CED di Roma è ad oggi assicurata tramite connessioni in rame a 1Gbs, l’obbiettivo è di introdurre la possibilità di collegare i server/servizi ad apparati di rete a 10 Gbs in Fibre Channel. A tal fine si rende necessaria la fornitura di apparati di switching opportunamente configurati da collegare a loro volta ai singoli centro stella CISCO 6509 E (il dettaglio della configurazione è riportato nel seguito del presente capitolato).
DATACENTER Reggio Calabria
Il datacenter di Reggio Calabria, sito presso il palazzo CEDIR di via Sant’Xxxx, presenta un’architettura di rete progettata per realizzare, secondo requisiti di performance, flessibilità, sicurezza e affidabilità, un Datacenter Service Node (DSN) in grado di garantire sia l’accessibilità ai servizi applicativi dell’Amministrazione da parte degli utenti interni della Intranet che dalla rete pubblica Internet, oltre che la capacità di evolvere come nodo secondario di supporto alle procedure di disaster recovery, con la finalità di assicurare la continuità nella erogazione dei servizi IT. L’architettura di rete è realizzata attraverso un core switch centrale (tecnologia Cisco) che implementa una virtualizzazione dell’infrastruttura tale da costringere il traffico di rete a essere sottoposto a funzioni sia di sicurezza, come ispezione e firewalling, che di bilanciamento.
L’architettura presenta tre fronti di collegamento, ognuna di 1Gbs in modalità MPLS layer3: verso la rete Intranet dell’Amministrazione per gli utenti interni, verso Internet per i servizi ai cittadini e verso il datacenter di Fornovo a Roma che realizza la connettività inter-datacenter.
Il core switch è realizzato attraverso due switch Cisco 6509E su cui sono installati i moduli di switching per la connettività 1Gbs e 10Gbs controllata da supervisor sup720. I due switch Cisco 6509E sono collegati fra loro attraverso due porte 10Gbs aggregate che offrono una banda disponibile di interconnessione fra gli apparati di 40Gbs full duplex.
Di seguito un diagramma che mette in evidenza la connettività presente in ciascuno dei due data center:
Nell’attuale configurazione presso il CED di Reggio Calabria la connessione alla rete LAN dei server che ospitano i servizi critici sono collegati al centro stella attraverso connessioni 10Gbs in fibra direttamente su appositi moduli CISCO X6716-10G-3C installati nel numero di 3 sullo CHASSIS 6509 A e 2 sullo CHASSIS 6509 B.
Al fine di garantire sia la disponibilità di ulteriori connessioni 10Gbs in fibra per il collegamento dei nuovi servizi, sia per ottenere il corretto grado di fault tollerance è prevista nell’ambito della presente fornitura l’integrazione di nuovi apparati di switching opportunamente configurati da collegare a loro volta ai singoli centro stella CISCO 6509 E (il dettaglio della configurazione è riportato nel seguito del presente capitolato).
I nuovi apparati sono necessari considerato che i moduli 10Gbs - X6716-10G-3C sono stati dichiarati da CISCO in end of sales a partire dal 31.7.2015.
5.1 Apparati di rete e accessori CED Xxxxxx Xxxxxxxx
X. 0 Apparati Cisco Nexus 5596UP Switch configurati ognuno come indicato:
Descrizione | COD.Prodotto | Q.tà |
Nexus 5596UP 2RU Chassis, 2PS, 4 Fans, 48 Fixed 10GE Ports | N5K-C5596UP-FA | 1 |
Nexus 1100W Platinum PS, Port side intake airflow | NXA-PAC-1100W-B | 2 |
10GBASE-SR SFP Module | SFP-10G-SR | 24 |
Nexus 5500 Base OS Software Rel 7.2(0)N1(1) | N5KUK9-720N1.1 | 1 |
Power Cord, 250VAC 10A CEI 23-16/VII Plug, Italy | CAB-9K10A-IT | 2 |
Nexus 5596P Fan Module with Back to Front Airflow | N5596UP-FAN-B | 4 |
Layer 3 Base License for Nexus 5500 Platform | N55-BAS1K9 | 1 |
5.2 Apparati di rete e accessori CED Xxxx
X. 0 Apparati Cisco Nexus 5596UP Switch configurati ognuno come indicato:
Descrizione | COD.Prodotto | Q.tà |
Nexus 5596UP 2RU Chassis, 2PS, 4 Fans, 48 Fixed 10GE Ports | N5K-C5596UP-FA | 1 |
Nexus 1100W Platinum PS, Port side intake airflow | NXA-PAC-1100W-B | 2 |
10GBASE-SR SFP Module | SFP-10G-SR | 36 |
Nexus 5500 Base OS Software Rel 7.2(0)N1(1) | N5KUK9-720N1.1 | 1 |
Power Cord, 250VAC 10A CEI 23-16/VII Plug, Italy | CAB-9K10A-IT | 2 |
Nexus 5596P Fan Module with Back to Front Airflow | N5596UP-FAN-B | 4 |
Layer 3 Base License for Nexus 5500 Platform | N55-BAS1K9 | 1 |
Gli apparati CISCO oggetto di fornitura dovranno provenire da canali ufficiali CISCO non è prevista la fornitura di licenze software non autorizzate, apparati non originali, rigenerati, usati o provenienti da canali non autorizzati. A tal fine il Fornitore dovrà produrre contestualmente alla consegna del materiale la documentazione di origine, genuinità, provenienza e garanzia rilasciata dalla Cisco stessa, attraverso le sue sedi in Italia.
5.3 Moduli XENPACK per upgrade apparati Cisco 6509 E CED di Roma
Al fine di poter collegare gli switch di nuova fornitura sugli apparati centro stella del CED di Roma dovrà essere prevista anche la fornitura di N. 4 XENPAK Transceiver:
N. 4 XENPAK - 850 nm - 50-micron - XENPAK-10GB-SR
6 Accessori e complementi oggetto di fornitura
6.1 Accessori oggetto di fornitura per il CED di Roma
N. 10 Cavi di Rete Patch Cat.6A application 10 Gbit/s lunghezza 2 metri;
N. 10 Cavi di Rete Patch Cat.6A application 10 Gbit/s lunghezza 3 metri;
N. 35 Bretelle Fibra OM3 50/125 LC – LC lunghezza 15 metri;
N. 20 Bretelle Fibra OM3 50/125 LC – LC lunghezza 20 metri;
N. 20 Bretelle Fibra OM3 50/125 LC – LC lunghezza 10 metri.
6.2 Accessori oggetto di fornitura per il CED di Reggio Calabria
N. 30 Bretelle Fibra OM3 50/125 LC – LC lunghezza 15 metri;
N. 15 Bretelle Fibra OM3 50/125 LC – LC lunghezza 20 metri.
6.3 Upgrade schede di rete 10Gbs per i server del CED di Roma
Al fine di consentire il collegamento a 10 Gbs alla rete LAN del CED dei server esistenti è necessaria la fornitura dei controller Ethernet per I server di seguito specificati:
Upgrade per N. 4 ACER AR585 F1 – 1 Controller dual port per macchina
N. 4 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 8 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 2 ACER AR585 F1 – 3 Controller dual port per macchina
N. 6 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 12 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 4 Fujitsu Primergy RX600 S4 – 2 Controller dual port per macchina
N. 8 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 16 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 3 Fujitsu Primergy RX600 S4 – 1 Controller dual port per macchina
N. 3 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 6 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 2 Fujitsu Primergy RX900 S2 – 2 Controller dual port per macchina
N. 4 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 8 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 2 Fujitsu Primergy RX200 S7 – 1 Controller dual port per macchina
N. 2 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 4 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 7 Fujitsu Primergy RX200 S5 – 1 Controller dual port per macchina
N. 7 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 14 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 2 Fujitsu Primergy RX600 S5 – 1 Controller dual port per macchina
N. 2 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 4 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 5 Fujitsu Primergy RX300 S7 – 1 Controller dual port per macchina
N. 5 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 10 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 4 Fujitsu Primergy RX300 S6 – 1 Controller dual port per macchina
N. 4 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 8 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 1 DELL PowerEdge R900 – 2 Controller Single port
N. 2 Ethernet Controller 10Gbit Single Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 2 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
Upgrade per N. 3 DELL PowerEdge R620 – 1 Controller dual port per macchina
N. 3 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+
Moduli per scheda ETH N. 6 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC.
Oltre quanto sopra specificato è necessaria la fornitura di:
N. 4 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+ - LOW PROFILE Moduli per scheda ETH N. 8 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC;
N. 4 Ethernet Controller 10Gbit Dual Port PCIe SFP+ - FULL HEIGHT; Moduli per scheda ETH N. 8 SFP+ Module Multi Mode Fiber 10GbE LC.
6.4 Upgrade schede HBA per i server del CED di Roma
N. 15 FC controller HBA 16Gb/s Dual Port LC – PCIe LOW PROFILE;
N. 22 FC controller HBA 16Gb/s Dual Port LC – PCIe FULL HEIGHT.
6.5 Fornitura licenze per controllo remoto server Fujitsu RX 300 S8
N. 4 Licenze Fujitsu iRMC S4 Integrated Remote Management Controller - iRMC S4 Advanced Pack
(NL) Codice prodotto S26361-F1790-L244.
7 Requisiti generali di installazione e fornitura apparati hardware
Tutte le componenti hardware (Server, Storage, apparati di rete, ecc.) oggetto della fornitura dovranno essere installate dal Fornitore all’interno dell’infrastruttura APC-Schneider Electric esistente presso il CED di Roma e Reggio Calabria tale infrastruttura è costituita in particolare da armadi Rack Rack NetShelter SX 42U 750mm Wide x 1070mm Deep Enclosure Codice prodotto AR3150. Per la tipologia di infrastruttura attualmente dispiegata c.d. a “corridoio caldo” non è prevista la possibilità di fornire apparati che abbiano necessità di un loro rack.
A tal fine nella fornitura si dovranno prevedere tutti gli elementi ed i servizi professionali atti a garantire la corretta installazione degli apparati nella infrastrutture esistenti.
Oggetto della fornitura sono anche tutti i cavi di alimentazione elettrica per il corretto collegamento degli apparati alle PDU APC-Schneider Electric posizionate all’interno di ogni singolo rack che dispongono di connessioni di tipologia C13 - C19, tutti gli elementi accessori a corredo (guide per installazione in rack, supporti, ecc.), cavi e adattatori per la connessione dei server alla console KVM.
La fornitura dovrà conformarsi ai requisiti di seguito indicati:
1. Tutte le apparecchiature in configurazione base e le Opzioni dovranno presentare caratteristiche tecniche minime non inferiori a quelle riportate nel seguito del presente documento;
2. Tutte le apparecchiature in configurazione base e le Opzioni dovranno essere nuove di fabbrica, ed essere costruite utilizzando parti nuove;
3. La predisposizione dell'offerta tecnica dovrà essere effettuata in completa aderenza rispetto alle indicazioni riportate nel presente Capitolato Tecnico. Il Fornitore dovrà descrivere dettagliatamente, nella propria offerta tecnica, le caratteristiche di dettaglio architetturale, di configurazione delle apparecchiature hardware offerte, (marca, modello, ecc.) nel rispetto dei requisiti minimali illustrati nei paragrafi e relativi sotto paragrafi del presente Capitolato Tecnico;
Per ciascuna apparecchiatura dovrà essere fornita una copia della manualistica tecnica completa, edita dal produttore; la documentazione dovrà essere in lingua italiana oppure, se non prevista, in lingua inglese.
L’attività dovrà svolgersi nell’esatto rispetto delle indicazioni fornite dai responsabili dell’Amministrazione.
Le criticità operative del ruolo delle apparecchiature previste dal presente capitolato, e le funzionalità da esse richieste, rendono necessario prevedere la capacità delle apparecchiature di essere disponibili in maniera continuativa, e di ridurre al minimo i tempi di disservizio.
Pertanto, le apparecchiature oggetto della fornitura, disciplinata nei contenuti tecnici da questo Capitolato, dovranno necessariamente prevedere l’adeguato supporto, in termini di tecnologia costruttiva e di gestione della resilienza, a capacità di ridondanza del sistema di alimentazione, di ridondanza del sistema di raffreddamento, a capacità di funzionamento in presenza di guasti di dischi, alla presenza di meccanismi di rilevamento e di intervento hw/sw per monitorare situazioni anomale e garantire il funzionamento in sicurezza, nonché alle necessità di continuità operativa dell’intera configurazione e del servizio agli utenti dell’ Amministrazione.
Al fine di ridurre gli eventuali tempi di disservizio, le apparecchiature dovranno inoltre essere dotate di opportuna diagnostica e sistemistica di gestione capace di rilevare i guasti e di attivare un appropriato livello di allarme verso il servizio di conduzione dell’Amministrazione.
Le apparecchiature fornite dovranno essere munite dei marchi di certificazione riconosciuti da tutti i paesi dell’Unione Europea e dovranno essere conformi alle norme relative alla compatibilità elettromagnetica.
Il Fornitore dovrà garantire la conformità delle apparecchiature alle normative CEI o ad altre disposizioni internazionali riconosciute e, in generale, alle vigenti norme legislative, regolamentari e tecniche disciplinanti i componenti e le modalità di impiego delle apparecchiature medesime ai fini della sicurezza degli utilizzatori.
In merito agli aspetti relativi ai requisiti di alimentazione e del consumo massimo di energia elettrica ammissibile per le apparecchiature previste nella fornitura, disciplinata nei contenuti tecnici da questo Capitolato, esse dovranno essere alimentabili tramite impianto monofase e dovranno presentare un assorbimento complessivo ed una dispersione termica in condizioni di massimo carico quanto più possibile contenuti.
Dovranno essere, inoltre, presenti strumenti tecnologici che permettano di ridurre il consumo medio degli apparati, tramite una corretta gestione delle componenti interne all’apparecchiatura (dischi, CPU, memoria, I/O), in base ai diversi periodi d’utilizzo dell’apparecchiatura stessa (operatività 24h, giorno/notte, operatività periodica, batch, etc.), in quanto l’ Amministrazione deve essere messa in grado di effettuare una messa a punto accurata dei parametri che influiscono sul consumo energetico, in funzione dello specifico utilizzo dell’apparecchiatura.
8 Servizi oggetto della fornitura
Il Fornitore dovrà nominare una risorsa professionale come Responsabile del contratto/Capo progetto che dovrà comunque possedere un’esperienza nel ruolo di almeno 10 anni. Tale figura, per tutto l’arco di durata dell’affidamento, e comunque fino al completamento di tutte le attività, costituirà l’interfaccia primaria tra il Fornitore e i responsabili tecnici dell’Amministrazione relativamente all’esecuzione dei servizi e delle forniture commissionate.
L’Amministrazione provvederà a nominare un suo responsabile contrattuale e i responsabili tecnici.
I responsabili tecnici dell’Amministrazione, unitamente al Responsabile del contratto della Direzione Generale dei sistemi Informativi, dell’innovazione tecnologica e della comunicazione costituiranno il riferimento unico per il Fornitore.
I servizi saranno coordinati operativamente dai responsabili tecnici dell’Amministrazione.
8.1 Servizi professionali
Considerato lo scenario, saranno i responsabili tecnici dell’Amministrazione, in stretto rapporto con il Responsabile del contratto/Capo progetto nominato dal Fornitore, a coordinare le attività. Tale coordinamento da parte dei responsabili tecnici dell’Amministrazione è elemento vincolante per il Fornitore, considerato che nel dispiegamento degli elementi oggetto di fornitura si dovrà interagire con le risorse professionali che assicurano i servizi di conduzione presso il Ministero del Lavoro.
Tutti i servizi oggetto della fornitura dovranno essere svolti da personale certificato sulle diverse tecnologie presenti e oggetto di nuova fornitura.
Il Fornitore dovrà garantire che il progetto di implementazione venga avviato, eseguito e completato in maniera controllata e gestita, in modo tale da assicurare:
- rispetto delle tempistiche per tutti i servizi in carico al Fornitore;
- gestione di eventuali rischi e criticità.
A tal fine il Fornitore si impegna ad allocare risorse adeguate in termini di numero, qualità e professionalità per la conduzione e finalizzazione del progetto IT in ogni attività prevista:
- Pianificazione dei task operativi;
- Organizzazione degli incontri di avvio, avanzamento e chiusura del progetto;
- Monitoraggio e rendicontazione di risultati;
- Gestione delle risorse professionali allocate;
- Definizione delle procedure di escalation.
Considerato che la totalità delle attività deve essere concordata con l’Amministrazione il Fornitore dovrà interfacciarsi con i responsabili tecnici dell’Amministrazione attraverso il Responsabile del contratto/Capo progetto.
In fase di avvio delle attività il Fornitore dovrà mettere in campo l’attività di assessment (congiuntamente ai responsabili tecnici dell’Amministrazione) dalla quale dovrà derivare la documentazione di dettaglio sulle funzionalità, modalità e configurazione dei sistemi e il piano
operativo delle attività nella loro vista globale. Il piano operativo redatto dal Fornitore congiuntamente con l’Amministrazione riporterà il dettaglio di configurazione di tutti gli scenari da adottare nell’ambito di riferimento siano essi a carico del Fornitore che svolti direttamente dal Centro servizi informatici dell’Amministrazione in linea generale:
• posizionamento nei rack dell’Amministrazione e collegamenti fisici;
• preparazione (set-up) delle apparecchiature;
• configurazione dei sistemi di rete;
• verifica operativa, test diagnostici, test funzionali;
• installazione delle componenti di upgrade;
• installazione e configurazione dei sistemi operativi e delle infrastrutture di virtualizzazione ORACLE OVM e Windows;
• integrazione dei nuovi sistemi nelle piattaforme di monitoraggio esistenti (Microsoft SCCM, SCOM, Cisco Works).
Tutte le attività (upgrade) che prevedono l’interruzione dei servizi erogati dovranno essere di volta in volta concordate con l’Amministrazione, in alcuni casi si dovrà prevedere lo svolgimento in orario notturno o in giornate festive.
Nella seconda fase a valle dell’installazione di tutte le componenti hardware si dovrà procedere all’installazione e configurazione delle componenti software.
Configurazione dei 4 apparati server per il CED di Roma e di Reggio Calabria
Le attività di installazione del Sistema operativo, di configurazione dei due cluster e di attivazione dell’ambiente virtuale Microsoft Hyper-V verranno effettuate dal servizio di conduzione del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione, resta a carico del Fornitore il servizio di installazione presso i due CED come descritto in precedenza alla voce “Requisiti generali di installazione e fornitura apparati hardware”.
Installazione e configurazione nuovi storage
Nell’ambito della fornitura dei nuovi storage per il CED di Roma e di Reggio Calabria, il Fornitore dovrà garantire tutti i servizi necessari sia all’installazione che alla configurazione dei nuovi storage. Si dovrà effettuare l’installazione, la configurazione e l’attivazione di tutti i software richiesti a corredo al fine di garantire tutte le funzionalità esplicitate nel presente capitolato in linea generale non esaustiva:
• start up della configurazione base del nuovo storage;
• configurazione dei parametri di connettività SAN/TAN/iSCSI;
• configurazione gruppi RAID;
• configurazione volumi /LUN;
• configurazione e associazione delle LUN agli Host;
• attivazione e installazione/configurazione dei software di replica forniti;
• modalità e parametri di configurazione dei volumi e delle relazioni di replica tra i sistemi source e target e viceversa;
• modalità e parametri di configurazione/installazione delle funzionalità di snapshot;
• modalità e parametri di configurazione di funzionalità software aggiuntive (es. monitoring e reporting);
• modalità di verifica operativa, test diagnostici, test funzionali.
Al termine dell’installazione il Fornitore dovrà prevedere 20 giornate (da erogarsi su richiesta) di uno o più esperti sulle soluzioni software a corredo degli storage per attività di tuning sul sistema e training on the job rivolto alle risorse del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione. L’erogazione delle giornate dovrà avvenire sulla base di una richiesta formulata dai responsabili tecnici dell’Amministrazione al Responsabile del contratto/Capo progetto nominato dal Fornitore. L’erogazione delle 20 giornate potrà essere richiesta anche in modo non continuativo e nell’arco dei 24 mesi successivi alla data di superamento del collaudo con esito positivo.
Installazione upgrade dischi Storage EMC CED di Roma
Le attività di installazione dei dischi previsti come upgrade verranno effettuate dal servizio di conduzione del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione.
Installazione degli elementi richiesti come upgrade per i due Primequest e per il DX 200S3 sul CED di Reggio Calabria
Sono a carico del Fornitore tutti i servizi professionali necessari per l’installazione, il test di funzionamento e il rilascio finale di tutti gli elementi di upgrade previsti per i due apparati PRIMEQUEST e per il DX200S3. L’installazione dovrà essere concordata ed effettuata dalle risorse del Fornitore unitamente ai responsabili tecnici dell’Amministrazione considerato che i due apparati sono attualmente in produzione ed erogano servizi all’utenza.
Installazione upgrade per switch Brocade CED di Roma
Le attività di installazione delle licenze e dei moduli Gbic previsti come upgrade verranno effettuate dal servizio di conduzione del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione.
Configurazione dei nuovi apparati di rete per il CED di Roma e di Reggio Calabria
Le attività di configurazione ed integrazione nell’infrastruttura di rete esistente e nel sistema di monitoraggio degli apparati di rete Cisco Nexus 5596UP, di nuova fornitura verranno effettuate dal servizio di conduzione del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione, resta a carico del Fornitore il servizio di installazione presso i due CED come descritto in precedenza alla voce “Requisiti generali di installazione e fornitura apparati hardware”.
Installazione upgrade apparati Cisco 6509 E CED di Roma
Le attività di installazione dei moduli XENPAK per gli apparati Cisco 6509 E previsti come upgrade verranno effettuate dal servizio di conduzione del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione.
Installazione e configurazione ambiente virtualizzazione basato su ORACLE OVM
Al fine di implementare il nuovo ambiente sui server Primequest di Reggio Calabria è necessaria la fornitura di servizi professionali erogati direttamente da risorse certificate in ambienti di virtualizzazione.
Tutte le fasi di installazione dell’ambiente di virtualizzazione dovranno essere effettuate in modalità di “affiancamento” con le risorse operanti presso il servizio di conduzione sistemi operante presso il Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione.
Oltre alle giornate necessarie per effettuare l’installazione e la configurazione dell’infrastruttura il Fornitore dovrà prevedere l’erogazione di 20 giornate aggiuntive di una o più risorse tecniche del produttore del S.O. ORACLE OVM per attività di tuning dell’infrastruttura e di training on the job rivolto alle risorse di conduzione attualmente operati presso il Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione. L’erogazione delle giornate dovrà avvenire sulla base di una richiesta formulata dai responsabili tecnici dell’Amministrazione al Responsabile del contratto/Capo progetto nominato dal Fornitore. L’erogazione delle 20 giornate potrà essere richiesta anche in modo non continuativo e nell’arco dei 24 mesi successivi alla data di superamento del collaudo con esito positivo.
Upgrade schede di rete 10Gbs e schede HBA per i server del CED di Roma
Le attività di installazione delle schede di rete e HBA sui server del CED di Roma dovranno essere effettuate dalle risorse del Fornitore unitamente ai sistemisti operanti presso il servizio di conduzione del Centro Servizi Informatici dell’Amministrazione, considerato che gli apparati oggetto di upgrade sono attualmente in produzione ed erogano servizi all’utenza le attività dovranno essere concordate con i responsabili tecnici dell’Amministrazione.
8.2 Servizi di manutenzione e garanzia
Il Fornitore dovrà garantire il perfetto funzionamento delle apparecchiature oggetto della fornitura per la durata di 36 (trentasei) mesi a partire dalla data di collaudo della fornitura, con le modalità ed i livelli di servizio indicati nel seguito del paragrafo, provvedendo a intervenire presso la sede di installazione dell’apparecchiatura (modalità "on-site"), e ponendo in essere ogni attività necessaria per garantire il funzionamento e per la risoluzione dei malfunzionamenti riscontrati.
Il servizio di manutenzione e assistenza di tutti gli elementi oggetto della fornitura dovrà essere erogato in modalità full service – all inclusive senza ulteriori costi per l’Amministrazione. Il servizio dovrà quindi essere comprensivo di tutti gli oneri relativi alle trasferte, al trasporto, alla fornitura di tutte le parti di ricambio, sostituzione delle componenti guaste, malfunzionanti, esaurite, ecc., eventuali spedizioni verso altri soggetti che debbano provvedere alla riparazione e comunque qualsiasi altro onere derivante dalla completa finalizzazione dell’intervento secondo la regola dell’arte. Le parti di ricambio utilizzate dovranno essere della stessa marca e tipo di quelle da sostituire e comunque nuove di fabbrica e originali, solo nel caso in cui la parte da sostituire non sia più in commercio il Fornitore potrà provvedere alla sostituzione utilizzando materiale della stessa marca/tipologia ma con caratteristiche tecniche equivalenti o superiori a quelle delle parti sostituite, in tali casi il Fornitore dovrà preventivamente avvisare i referenti tecnici dell’Amministrazione. Lo smaltimento a norma di legge dei materiali sostituiti o di risulta è a carico del Fornitore.
Nel caso d’interventi che richiedano la sostituzione di parti su ambienti critici o che prevedano un fermo di qualsiasi infrastruttura il Fornitore dovrà garantire l’intervento anche al di fuori del normale orario lavorativo eventualmente anche in orari notturni o giornate festive (tali situazioni saranno indicate dai referenti tecnici dell’Amministrazione). L’eventuale fermo per la sostituzione o riparazione dovrà essere concordato con i responsabili tecnici dell’Amministrazione.
Il servizio di manutenzione dovrà essere comprensivo anche della fornitura per tutta la durata della manutenzione di tutti gli aggiornamenti software, firmware, ecc. utilizzati nelle soluzioni offerte, per quanto riguarda la manutenzione del software deve intendersi anche la fornitura di eventuali nuove release e aggiornamenti dei software a corredo degli apparati.
Il Fornitore potrà decidere di costituire a proprie spese un set di parti di ricambio da immagazzinare presso i locali del CED di Roma e del CED di Reggio Calabria al fine di garantire l’intervento nei tempi richiesti dal presente capitolato per gli apparati oggetto di manutenzione.
Le richieste di intervento verranno effettuate dal servizio di Help-Desk o dai referenti tecnici dell’Amministrazione.
A tal fine, il Fornitore dovrà obbligatoriamente mettere a disposizione un numero verde telefonico che permetta di segnalare la richiesta d’intervento. Il numero verde dovrà essere attivo
con orario 08,30 – 19,00 dal lunedì al venerdì nel caso di mancata disponibilità nei giorni ed orari indicati l’Amministrazione potrà applicare la relativa penale.
Per l’apertura delle richieste d’intervento per gli apparati in manutenzione nella modalità 24x7x4 al di fuori dell’orario di disponibilità del numero verde il Fornitore dovrà mettere a disposizione un numero telefonico di “reperibilità” disponibile anche nei giorni festivi e in orari notturni.
Il numero verde, l’indirizzo mail e il numero telefonico del personale reperibile dovrà essere comunicato entro il giorno lavorativo successivo a quello di avvenuto superamento del collaudo con esito positivo (data dalla quale inizieranno i 36 mesi di manutenzione prevista – vedi seguito del presente capitolato), tramite una mail da inviare al seguente indirizzo di posta elettronica XxxxxxXxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxx.xx
I tempi di presa in carico di un problema che ha generato una malfunzione in una delle apparecchiature fornite dovranno essere compresi entro 30 minuti dalla ricezione della richiesta per “presa in carico” si intende la comunicazione da parte del Fornitore all’Amministrazione, alla funzione di help desk del centro Servizi di Roma, o ai responsabili tecnici dell’Amministrazione dei tempi e delle modalità di intervento previste.
A fronte del mancato rispetto di questi tempi di presa in carico, l’Amministrazione potrà applicare la relativa penale.
I servizi di manutenzione (hardware, software, ecc.) per tutti gli elementi oggetto di fornitura si intendono con durata di 36 mesi on site a partire dalla data di superamento del collaudo con esito positivo.
Si riporta il dettaglio dei servizi di manutenzione richiesti:
Per tutti gli apparati hardware di nuova fornitura dovrà essere previsto il servizio di manutenzione di tutte le componenti fornite nella modalità on site 24x7x4.
Per tutte le componenti previste come upgrade di apparati Fuijtsu esistenti (Primequest, DX200, ecc.) dovrà essere previsto il servizio di manutenzione di tutte le componenti fornite come upgrade e anche il riallineamento (36 mesi dalla data di superamento del collaudo con esito positivo) della scadenza di manutenzione delle componenti esistenti nella modalità on site 24x7x4.
Per i 4 nuovi apparati di rete Cisco Nexus 5596UP descritti nel presente capitolato dovrà essere attivato il supporto CISCO SMARTNET nella modalità 8X5XNBD. Il supporto dovrà essere attivato a nome del Ministero del lavoro e delle politiche sociali la documentazione (anche elettronica) comprovante l’apertura dei contratti richiesti dovrà essere inviata alla casella mail xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xxx.xx contestualmente alla consegna del materiale. In fase successiva all’aggiudicazione definitiva l’Amministrazione comunicherà al Fornitore i dati necessari per l’apertura del contratto con CISCO (CCO).
9. Collaudo
Il Fornitore deve presentare al collaudo la fornitura in un’unica soluzione entro e non oltre i 60 giorni solari successivi alla data di comunicazione al Fornitore, da parte dell'Amministrazione committente, della intervenuta eseguibilità (in via definitiva o anche eventualmente anticipata, ai sensi dell'art. 302 del dPR. bn. 20772010) del contratto stipulato.
In caso di ritardo rispetto al termine suindicato l’Amministrazione potrà applicare la relativa penale (x.xx schema di contratto).
Al termine delle attività di fornitura installazione e configurazione il Fornitore dovrà inviare all’Amministrazione una comunicazione di pronti al collaudo a seguito della quale l’Amministrazione provvederà a nominare apposita commissione che, in contraddittorio con il Fornitore, procederà a verificare che tutta la fornitura, ogni sua componente compresa, sia in linea con i requisiti minimi espressi nel presente capitolato e le modalità di svolgimento dei servizi rappresentate nell'offerta tecnica di gara. Unitamente alla comunicazione di pronti al collaudo dovrà essere inviato il piano di test che dovrà essere approvato dall’Amministrazione.
A fronte della comunicazione di cui sopra l’Amministrazione comunicherà la data di inizio delle attività di collaudo, unitamente all’approvazione del piano di test presentato. Nel caso in cui il piano di test non sia ritenuto coerente dall’Amministrazione, il Fornitore dovrà procedere ad apportare le modifiche richieste e a ripresentare la nuova richiesta di pronti al collaudo unitamente al piano di test modificato.
A fronte di collaudo con esito negativo il Fornitore dovrà, entro 15 giorni lavorativi dalla data di chiusura del precedente collaudo, procedere alla risoluzione delle difformità rilevate ed inviare il nuovo pronti al collaudo. A fronte del ritardo sulla data del nuovo pronti al collaudo l’Amministrazione potrà applicare la relativa penale.
Il collaudo è inteso a verificare che le apparecchiature, le funzionalità ed i lavori di installazione e configurazione eseguiti siano conformi a quanto richiesto nel presente documento ed a quanto dichiarato dal Fornitore nell’Offerta Tecnica, secondo le indicazioni all'uopo fornite nel disciplinare di gara.