Federazione Lavoratori Pubblici e dei Servizi
Federazione Lavoratori Pubblici e dei Servizi
Xxx X. X. Xxxxxxx, 00 - 00000 Xxxx -Tel. 06/440071 Fax 06/00000000 e-mail: xxx@xxxx.xx
A. VI - n. 2 del 30 gennaio 2006 Notiziario telematico della Cisl Fps
FUNZIONE PUBBLICA
CONTRATTO SANITÀ: FIRMATA LA PREINTESA RISORSE AGGIUNTIVE ALLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE
I
lavoratori del comparto Sanità hanno finalmente il contratto che aspettavano da due anni. L’ipotesi di accordo per il biennio economico 2004-2005 prevede un incremento medio di 103 euro mensili (in tre tranches,con decorrenza rispettivamente dal 1 gennaio 2004 e dal 1 febbraio 2005, per la parte già coperta dalle risorse stanziate nella Finanziaria 2005; dal 31 dicembre 2005 per la parte residua, finanziata dalla manovra del 2006), come chiesto dai sindacati confe- derali e come previsto dalla preintesa del 27
maggio 2005. È un grande risultato contrattuale e politico
- dichiara la Segretaria nazionale della Cisl Funzione pubblica Xxxxxxx Xxxxxxx - tanto
più se si considera che l’offerta iniziale era di soli 96,70 euro. Ma la tenacia dei sindacati confederali, che in questi mesi non hanno mai cessato di rivendicare una tutela ade- guata del potere d’acquisto dei salari, e dei lavoratori che hanno aderito in massa alle iniziative di protesta – da ultimo, ma non per importanza, quelle che si sono tenute in tutte le regioni lo scorso 22 dicembre - ha permesso di sbloccare la situazione.
I sindacati hanno ottenuto inoltre la desti- nazione di un 10% di risorse aggiuntive alla contrattazione aziendale. Questo significa
– spiega ancora la Volpato – aver dato più respiro alle prospettive di carriera e alla remunerazione della produttività di tutti i
lavoratori e non solo di poche figure profes- sionali, ma anche aver evitato di inaugurare un ‘nuovo centralismo’ delle Regioni.
Risolto anche il problema dell’indennità professionale (434 euro annui) spettante al personale transitato alla categoria DS nel corso del 2004, parte del quale - nella fattis- pecie gli operatori dirigenti, ad es. i caposala
- era stato escluso da tale beneficio a seguito di un’errata interpretazione delle norme.Una discriminazione che con il nuovo contratto viene sanata. Nel contempo, è stata respinta una modifica al testo contrattuale richiesta dall’Aran e dal Comitato di settore, che avrebbe determinato l’interruzione del finan- ziamento dell’indennità infermieristica.
AGENZIE FISCALI: CON IL NUOVO CONTRATTO RISOLTI I NODI DEI BUONI PASTO E DELL’INDENNITÀ DI AGENZIA | TARELLI: IMPORTANTE AVER CHIUSO I CONTRATTI, RESTA IL RAMMARICO PER IL RITARDO | ||
L’intensa due giorni di trattative tra sindacati e Aran del 25 e 26 gennaio ha portato a | |||
felice conclusione anche unavertenzache fino all’ultimo avevafatto registrare fortissime contrapposizioni tra le parti: quella che riguarda i dipendenti delle Agenzie fiscali, che ancora la settimana scorsa avevano protestato davanti alle Prefetture e al Ministero dell’Eco- nomia. La trattativa ha dovuto superare in particolare due scogli: il conteggio dell’indennità di amministrazione ai fini della buonuscita, e l’adeguamento del valore dei buoni pasto a 7 euro, come già ottenuto dal comparto Ministeri. L’intesa raggiunta, comunque, realizza appieno le rivendicazioni che il sindacato confederale aveva posto – commentano i Segretari generali di Cisl Funzione pubblica,Fp Cgil e Uil Pa Tarelli, Podda e Fiordaliso.Sono stati superati tutti gli ostacoli che le controparti hanno posto,a partire dalla parte economica, che hanno ritardato il rinnovo del biennio: merito della straordinaria mobilitazione dei lavoratori e dell’incisiva iniziativa che il sindacato confederale, a tutti i livelli, ha saputo mettere in campo. Gli incrementi previsti sono pari a circa 115 euro medi mensili, di cui 94 euro circa sulla parte fissa dello stipendio che saranno erogati in due tranche con decorrenza 1 gennaio 2004 e 1 febbraio 2005. Circa 10 euro sono destinati all'indennità di Amministrazione, e circa 11 euro all'incremento del fondo per l'incentivazione dellaproduttività,definito insede dicontrattazione integrativa. A decorrere dal 31 dicembre 2005, il valore del buono pasto passa da 4,65 a e Euro. Gli incrementi accrescono la retribuzione media complessiva del 5,01%, come stabilito nella preintesa del 27 maggio 2005. Quanto alla rivisitazione della norma che dispone la decurta- zione dell’indennità di Agenzia per periodi di malattia inferiori a 15 giorni,non è stato possibile ottenerla in questa sede, ma si è concordato un preciso impegno delle parti ad intervenire su questo punto nell’ambito del prossimo quadrienni normativo per giungere a una soluzione condivisa e definitiva. Il personale destinatario di questo contratto è di circa 55 mila unità. Si tratta di un settore stra- tegico per l’economia italiana, al quale in questa fase non facile per il sistema Paese è richiesto un impegno più che mai gravoso: basti pensare a questioni cruciali come la lotta all’evasione fiscale e alla contraffazione dei prodotti. | Èsoddisfatto Xxxx Xxxxxxx, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica, per lachiusuradeicontrattidella Sanità e delle Agenzie fiscali.“Entrambe le vertenze hanno avuto buon esito. Malgrado si siano dovute superare varie difficoltà, tutte le richieste che i sindacati confederali avevano posto sul tavolo negozialefindall’inizio sono state accolte, e il potere d’acquisto dei salari viene adeguatamente tutelato. Bisogna ricordare, tra l’altro, che si tratta di settori di cruciale importanza per il Paese.” “Malacosapiùimportante - aggiungeTarelli – è che si sta finalmente mettendo la parola fine a una stagione contrattuale disgraziata che si è prolungata oltre misura. Diamo atto al ministro Xxxxxxx dell’attenzione con cui ha seguito tutta la vertenza, così come al ministro Xxxxxxxx per essere più volte è sceso in campo per sollecitare la chiusura dei contratti. Resta tuttavia il rammarico per il notevole ritardo con cui ciò è avvenuto, a biennio contrattuale già scaduto. Ed è vivo l’auspicio che, per il futuro, gli impegni e le scadenze contrattuali siano diversamente rispettati, perché non possono essere consi- derati come un optional.” |
CONTRATTI DEL PERSONALE DELLE AA.LL. E DEI SEGRETARI COMUNALI E PROVINCIALI: TRATTATIVE AL VIA, MA LE POSIZIONI RESTANO DISTANTI
H
anno messo in luce soprattutto la distanza delle posizioni le prime fasi del confronto negoziale che,a seguito dell’azione sindacale e dopo gli ingiustifica- bili ritardi posti in essere dal Governo nel- l’approvazione dell’atto di indirizzo, si sono svolte tra l’Aran e i sindacati per il rinnovo del contratto di lavoro del personale delle Regioni – Autonomie Locali (biennio 2004
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO: UN CONTRATTO
CHE MANTIENE L’EQUILIBRIO RISPETTANDO LE PECULIARITÀ
È
stato firmato all’Aran, precedendo di poche ore quelli di Sanità e Agenzie fiscali, il
nuovo contratto per i dipendenti della Presidenza del Consiglio. L’accordo prevede
un aumento della retribuzione fissa di 99 euro per la fascia F1 (corrispondente alla posizione C1 dei Ministeri, comparto dal quale la Presidenza del Consiglio fu‘scorporata’ due anni fa per la specificità delle sue funzioni), cui si aggiungono un aumento dell’indennità di presidenza di 15 euro mensili e 12 euro mensili in più sul Fondo unico di presidenza, nonché – come per i ministeri – l’aumento a 7 euro del valore del buono pasto, fermo da dieci anni.
“La difficoltà della trattativa – spiega Xxxx Xx Xxxx, Segretario nazionale della Cisl Funzione pubblica per il comparto Stato – è stata da un lato nel superare le posizioni di retroguardia della controparte, che era partita da un’offerta assolutamente inadeguata; dall’altro, nell’evitare la frattura rispetto alle posizioni estremistiche cavalcate dal sindacalismo autonomo,che chiedeva di affrontare anche aspetti normativi del contratto. Aspetti che non ci sembrava opportuno mettere sul tappeto adesso, nell’ambito del rinnovo di un biennio economico, viste tra l’altro la precarietà della situazione all’Aran e l’ormai prossima fine della legislatura: importante era stringere i tempi e realizzare quanto prima l’obiettivo primario, la tutela del potere d’acquisto dei salari di quasi 2 mila lavoratori. Del resto – aggiunge Xx Xxxx – le richieste di carattere normativo troveranno spazio nella piattaforma per il quadriennio 2006-2009, e da ambo le parti c’è già nelle dichiarazioni messe a verbale in questa occasione un preciso impegno ad affrontarle: a cominciare dall’eliminazione della norma che decurta l’indennità di presidenza per i periodi di malattia inferiori a 15 giorni.”
Quello della PCM è un contratto complesso, per tipologia e delicatezza del servizio
– commenta a sua volta Xxxx Xxxxxxx, Segretario generale della Cisl Funzione pubblica
- che andava strutturato in modo da rispettarne le peculiarità (come avviene del resto per tutte le strutture analoghe nel mondo) e, al contempo, agganciato al quadro d’insieme: riteniamo di esserci riusciti. Abbiamo dato ai lavoratori un contratto che li valorizza adeguatamente, e nel contempo messo a punto uno strumento valido per accrescere l’efficienza e l’efficacia dell’azione della PCM.
– 2005) e dei Segretari comunali e provinciali (biennio economico 2002/2003 e quadrien- nio normativo 2002/2005).
I contenuti della direttiva del Comitato di Settore per quanto riguarda il personale sono stati giudicati inaccettabili da Cisl Fun- zione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl. L’insieme delle proposte, come spiega il Segretario Nazionale della Cisl Funzione pubblica Xxxxx Xxxx, presenta infatti aspetti di criticità tali da prefigurare tempi non brevi per una positiva soluzione del negoziato, malgrado il contratto sia già scaduto.Sul versante econo- mico – illustrano in una nota unitaria le tre Federazioni - la proposta è da rigettare per le quantità salariali messe complessivamente a disposizione,assolutamente insufficienti;per la ripartizione operata tra tabellare e acces- sorio; per la non chiarezza manifestata sulle risorse aggiuntive.I sindacati hanno ribadito le loro richieste: verifica dei dati relativi alla media retributiva del Comparto e, conse- guentemente, dei miglioramenti economici; una ripartizione che privilegi il trattamento fondamentale, coerentemente a quanto già operato nei rinnovi contrattuali già stipulati del pubblico impiego; risorse aggiuntive che confermino quanto già conseguito con il Ccnl 2004, ed eventualmente vengano incrementate attraverso la definizione di ulteriori parametri.
Anche per quanto riguarda i Segretari comu- nali e provinciali, per i quali il confronto si è avviato qualche giorno dopo, i sindacati confederali di categoria e Unione Scp non condividono l’impianto complessivo del- l’atto d’indirizzo, in quanto in contrasto con il necessario riferimento al vigente sistema ordinamentale, lacunoso e con punti critici di difficile soluzione negoziale. Nell’illustrare alla controparte i contenuti delle piattaforme rivendicative, Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil, Uil Fpl e Unione Scp hanno ribadito l’assoluta necessità di affermare, fra l’altro, l’indispensabilità e l’unicità della figura, il necessario riallineamento del trattamento economico a quello della dirigenza pubblica
L’Aran, da parte sua, vista la determinazione dei sindacati, si è impegnata a verificare nel più breve tempo possibile le richieste riguar- danti il personale con il Comitato di Settore, per creare le condizioni per una nuova convocazione in tempi rapidi, e a produrre una bozza di articolato da presentare in occasione della prossima riunione relativa al contratto dei segretari,prevista entro il mese di febbraio.Nel frattempo Cisl Funzione pub-
blica, Fp Cgil e Uil Fpl, insieme a Unione Scp, mantengono alto il livello di mobilitazione della categoria dei segretari, proclamato sia rispetto alla vicenda contrattuale sia rispetto a quella, non ancora definita, di revisione del Testo unico sugli Enti locali; a questa si aggiunge lo stato di agitazione del personale, cui non si esclude di far seguire iniziative più decise in relazione alle risposte che verranno dal Comitato di Settore e dall’Aran.
CONCLUSO L’ITER CONTRATTUALE PER IL PERSONALE
DEI MINISTERI, AL VIA IL CONFRONTO SULL’INTEGRATIVO DEL COMPARTO SICUREZZA
S
i è concluso finalmente presso l’Aran, il percorso contrattuale per il rinnovo del biennio
economico 2004-2005 del Comparto Ministeri.L’accordo,alla luce dell’approvazione della
finanziaria 2006, con decorrenza 31 dicembre 2005 incrementa di 4 euro il tabellare e di 10 euro il FUA. (pari rispettivamente a 0,2% e 0,5%).
degli enti locali, la soluzione delle problema- tiche connesse alla disponibilità e mobilità, anche attraverso l’integrale copertura delle sedi, il rafforzamento delle relazioni sinda- cali, la definizione degli elementi utili alla previdenza complementare, la disciplina per un effettivo diritto alla formazione e, infine, l’introduzione dell’istituto della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro.
E’ stato un percorso difficile e complesso per gli ostacoli e le indisponibilità che le controparti hanno,dal primo momento,messo in campo – commenta il Segretario Nazionale della Cisl Fps Xxxx Xx Xxxx – e solo una straordinaria iniziativa della Cisl Funzione pubblica e del Sindacato Confederale, in uno con lagrande mobilitazione e i forti sacrifici dei lavoratori di tutto il Pubblico Impiego, hanno consentito il raggiungimento del significativo risultato.
E’ partito inoltre il confronto in sede tecnica sull’’integrativo del Comparto Sicurezza. In tale sede, come riferisce ancora Xx Xxxx, è stata unitariamente posta una pregiudiziale finalizzata all’apertura immediata del tavolo politico per affrontare le questioni relative al riordino delle carriere ed alla spalmatura dei 34 euro previsti.
ENTI PUBBLICI NON ECONOMICI: GLI INCREMENTI IN BASE ALL’IPOTESI DI CONTRATTO – BIENNIO ECONOMICO 2004-2005
Ad integrazione delle informazioni già fornite in ordine all’ipotesi di CCNL Enti Pubblici non Economici sottoscritto il 30 dicembre 2005, ecco di seguito alcune tabelle sintetiche, frutto di una elaborazione realizzata dalla Segreteria Nazionale della Cisl Funzione pubblica, che, nel fornire una rappresentazione grafica di immediata lettura rispetto ai risultati economici conseguiti, possano costituire – sottolinea il Segretario Nazionale Xxxxx Xxxxxxxxxxx - uno strumento di grande utilità a cui ricorrere anche in questa fase in cui le strutture sono impegnate nella prevista consultazione dei lavoratori.
Tabelle ipotesi CCNL personale delle Aree Comparto Enti Pubblici non Economici
Art. 2: incrementi mensili retribuzione tabellare (corrisposti per 13 mensilità) Tabella A | Art. 4: incrementi mensili indennità di Ente (corrisposti per 12 mensilità) Tabella C | Totale incrementi a regime | ||||||||||||
Posizione Economica | decorrenza 1 gennaio 2004 | decorrenza 1 febbraio 2005 | totale incrementi tabellari | decorrenza 1 gennaio 2004 | decorrenza 1 aprile 2005 | totale incrementi indennità Ente | totale increm. Tabellare. + indennità Ente | |||||||
Isp. Gen. r.e. | € | 61,93 | € | 86,61 | € | 148,54 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 154,84 |
Dir. Div. r.e. | € | 57,56 | € | 80,50 | € | 138,06 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 144,36 |
C 5 | € | 49,87 | € | 69,74 | € | 119,61 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 125,91 |
C 4 | € | 49,87 | € | 69,74 | € | 119,61 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 125,91 |
C 3 | € | 45,39 | € | 63,49 | € | 108,88 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 115,18 |
C 2 | € | 41,47 | € | 57,99 | € | 99,46 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 105,76 |
C 1 | € | 41,47 | € | 57,99 | € | 99,46 | € | 4,80 | € | 1,50 | € | 6,30 | € | 105,76 |
B 3 | € | 37,96 | € | 53,09 | € | 91,05 | € | 4,10 | € | 1,30 | € | 5,40 | € | 96,45 |
B 2 | € | 37,96 | € | 53,09 | € | 91,05 | € | 4,10 | € | 1,30 | € | 5,40 | € | 96,45 |
B 1 | € | 35,71 | € | 49,94 | € | 85,65 | € | 4,10 | € | 1,30 | € | 5,40 | € | 91,05 |
A 3 | € | 33,95 | € | 47,48 | € | 81,43 | € | 3,00 | € | 1,00 | € | 4,00 | € | 85,43 |
A 2 | € | 33,95 | € | 47,48 | € | 81,43 | € | 3,00 | € | 1,00 | € | 4,00 | € | 85,43 |
A 1 | € | 32,15 | € | 44,96 | € | 77,11 | € | 3,00 | € | 1,00 | € | 4,00 | € | 81,11 |
Ulteriori istituti finanziati attraverso le risorse scaturenti dal rinnovo contrattuale
Art. 5 - incremento fondi trattamenti accessori: 0,46% monte salari 2003 per gli Enti destinatari legge 88/89 e 0,69% monte salari 2003 per gli Enti non destinatari legge 88/89 a decorrere dal 31/12/2005 ed a valere da gennaio 2006.
Art. 6: dal 31/12/2005 la quota di IIS utile ai fini del calcolo dell’indennità di anzianità è elevata dal 70% all’85%. Nei casi in cui in luogo della indennità di anzianità trova applicazione il TFR, l’ammontare delle risorse non utilizzabili per tale scopo confluisce nei fondi per i trattamenti accessori. L’ammontare di tale risorse corrisponde al prodotto che si ottiene moltiplicando la quota individuale pari a Euro 4,94 (per 13 mensilità) per il numero dei dipendenti nei confronti dei quali trova applicazione il TFR.
Incremento stipendio | Incremento stipendio | Incremento indennità di Ente | Incremento indennità di Ente | Arretrati stipendio | Arretrati stipendio | Arretrati indennità di Ente | Arretrati indennità di Ente | Arretrati totale lordo 2004 - 2005 | Arretrati totale netto 2004 - 2005 | ||||||||
pos. Econo mica | decorrenza 1 gennaio 2004 | decorrenza 1 febbraio 2005 | decorrenza 1 gennaio 2004 | decorrenza 1 aprile 2005 | 1/1/04 - 31/1/05 | 1/2/05 - 31/12/05 | 1/1/04 - 31/3/05 | 1/4/05 - 31/12/05 | al 31.12.2005 | al 31.12.2005 | |||||||
Isp. Gen | € | 61,93 | € | 86,61 | € | 4,80 | € | 1,50 | €867,02 | €1.782,48 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 2.778,20 | € 1.750,27 | |
Dir. Div. | € | 57,56 | € | 80,50 | € | 4,80 | € | 1,50 | €805,84 | €1.656,72 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 2.591,26 | € 1.632,49 | |
C 5 | € | 49,87 | € | 69,74 | € | 4,80 | € | 1,50 | €698,18 | €1.435,32 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 2.262,20 | € 1.425,19 | |
C 4 | € | 49,87 | € | 69,74 | € | 4,80 | € | 1,50 | €698,18 | €1.435,32 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 2.262,20 | € 1.425,19 | |
C 3 | € | 45,39 | € | 63,49 | € | 4,80 | € | 1,50 | €635,46 | €1.306,56 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 2.070,72 | € 1.304,55 | |
C 2 | € | 41,47 | € | 57,99 | € | 4,80 | € | 1,50 | €580,58 | €1.193,52 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 1.902,80 | € 1.198,76 | |
C 1 | € | 41,47 | € | 57,99 | € | 4,80 | € | 1,50 | €580,58 | €1.193,52 | € | 72,00 | € | 56,70 | € 1.902,80 | € 1.198,76 | |
B 3 | € | 37,96 | € | 53,09 | € | 4,10 | € | 1,30 | €531,44 | €1.092,60 | € | 61,50 | € | 48,60 | € 1.734,14 | € 1.092,51 | |
B 2 | € | 37,96 | € | 53,09 | € | 4,10 | € | 1,30 | €531,44 | €1.092,60 | € | 61,50 | € | 48,60 | € 1.734,14 | € 1.092,51 | |
B 1 | € | 35,71 | € | 49,94 | € | 4,10 | € | 1,30 | €499,94 | €1.027,80 | € | 61,50 | € | 48,60 | € 1.637,84 | € 1.031,84 | |
A 3 | € | 33,95 | € | 47,48 | € | 3,00 | € | 1,00 | €475,30 | € | 977,16 | € | 45,00 | € | 36,00 | € 1.533,46 | € 966,08 |
A 2 | € | 33,95 | € | 47,48 | € | 3,00 | € | 1,00 | €475,30 | € | 977,16 | € | 45,00 | € | 36,00 | € 1.533,46 | € 966,08 |
A 1 | € | 32,15 | € | 44,96 | € | 3,00 | € | 1,00 | €450,10 | € | 925,32 | € | 45,00 | € | 36,00 | € 1.456,42 | € 917,54 |
Il totale netto di cui all'ultima colonna, sebbene molto prossimo alla realtà, potrebbe subire qualche lieve oscillazione per effetto | |||||||||||||||||
delle singole, specifiche situazioni reddituali. |
ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: TUTTI I PUNTI CRITICI DEL NUOVO DECRETO 4/2006
È
stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto legge 11 gennaio 2006, n° 4 recante nuove disposizioni in materia
di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione, tra l’altro a pochi giorni dall’approvazione della Legge Finan- ziaria 2006. Un provvedimento con il quale, come osserva il Segretario Generale della Cisl Funzione pubblica Xxxx Xxxxxxx, il Governo interviene nuovamente con pesanti incur- sioni in materie di competenza contrattuale, ponendo in essere operazioni che sono di totale retroguardia ed assolutamente inac- cettabili per il loro tatticismo.
La Cisl Funzione pubblica seguirà natu- ralmente con grande attenzione tutte le successive fasi dei lavori parlamentari che dovrebbero portare alla definitiva conver- sione in legge del decreto.Di seguito,intanto, ecco una sintesi dei principali contenuti.
L’articolo 3 contiene disposizioni per l’inqua- dramento nelle Amministrazioni del perso- nale attualmente in posizione di comando, nei limiti dei posti disponibili nelle dotazioni organiche. Quelle delle amministrazioni di provenienza sono conseguentemente ridotte, con il trasferimento delle risorse finanziarie relative al trattamento economico. L’effetto sarebbe una diminuzione dei posti di lavoro: si riducono le dotazioni organi- che delle amministrazioni di provenienza, senza alcuna compensazione per quelle di destinazione, in quanto i comandati vanno a coprire i posti attualmente vacanti, dopo
tempo determinato.
Per i Segretari Comunali e provinciali viene istituita una specifica disciplina nell’ambito del contratto collettivo nazionale di com- parto, con ammissione alle trattative delle Organizzazioni sindacali rappresentative dei segretari comunali e provinciali, il che viola le attuali regole sulla titolarità delle sigle sindacali alla stipula del CCNL.
Il decreto introduce poi il divieto di creare posizioni soprannumerarie, anche tempo- ranee, per le riqualificazioni professionali del personale in xxxxxxxx.Xx fini della mobilità col- lettiva le amministrazioni effettuano inoltre rilevazioni sulle eccedenze di personale su base territoriale, per categoria o area, qua- lifica e profilo professionale. Ciò provoche- rebbe l’ulteriore blocco delle progressioni interne e possibilità di determinare gli esu- beri di personale non sulla base dell’organico complessivo delle Amministrazioni,ma delle singole situazioni territoriali e di qualifica. Le assunzioni già autorizzate per l’anno 2005
possono essere effettuate dalle Ammini- strazioni interessate entro il 30 aprile 2006. Tra le priorità nelle assunzioni che saranno autorizzate per l’anno 2006 va inserita anche la trasformazione dei contratti di formazione e lavoro già prorogati presso l’Inpdap,l’Inps e l’Inail in contratti a tempo indeterminato da destinare agli uffici con maggiori carenze di organico.Gli incarichi dirigenziali già conferiti ai sensi del D.L.vo n° 165/2001 con procedura diretta possono essere prorogati con durata non inferiore a tre anni e non superiore a cinque anni.
Infine, riguardo alla reggenza di uffici diri- genziali non generali, il decreto concede al Ministero dei beni e le attività culturali la possibilità di conferire incarichi dirigenziali al personale dell’ Area funzionale C 3 per un periodo di 12 mesi, rinnovabile una sola volta. Tuttavia, all’incarico così attribuito non si applica l’art. 2130 del codice civile e, pertanto, esso non dà luogo all’attribuzione di alcun trattamento economico.
PERSONALE EX IPAB: PER EVITARE RISCHIOSE FRAMMENTAZIONI NELLA CONTRATTAZIONE, NIENTE INCERTEZZE SULLA TITOLARITÀ
il già pesante taglio del 5% imposto dalla Legge Finanziaria 2005.
Le procedure per l’assunzione di personale a tempo determinato per contingenti superiori alle 5 unità, anche con contratto di formazione lavoro, dovranno essere auto- rizzate dal Consiglio dei Ministri, causando una ulteriore limitazione dopo il taglio del 60% previsto dalla legge Finanziaria 2006, la liberalizzazione delle assunzioni a tempo determinato attraverso le Agenzie private di fornitura di lavoro interinale e una violazione degli attuali articoli dei CCNL che regolano tali assunzioni, fissando ben precisi limiti quantitativi per il lavoro interinale, nonché della trattativa tra Confederazioni sindacali e Aran sulle norme di raccordo della Legge Biagi per il pubblico impiego. È prevista una proroga per l’anno 2006 dei contratti a tempo determinato della Croce Rossa, il che, se da un lato scongiura il rischio di veder cancellare oltre 2000 posti di lavoro, con seri problemi alla stessa utenza (alcuni servizi sanitari di primaria importanza,resi ad esempio dal 118, dai centri di educazione motoria e dai centri di accoglienza vengono assicurati in maniera determinante dai lavoratori precari),dall’altro resta comunque un punto di criticità, poiché non è stata prevista alcuna norma di stabiliz- zazione per questi lavoratori,contrariamente a quanto previsto per i restanti contratti a
imminente l’incontro tra la Confservizi e le Organizzazioni sindacali Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl per avviare un negoziato serrato, con l’obiettivo di definire un testo contrattuale per il personale ex IPAB. Questi, in sintesi, i punti qualificanti
È
della posizione già espressa dalla Cisl Funzione pubblica: titolarità associativa e contrattuale della Federazione per tutto il personale ex IPAB; titolarità della Federazione nazionale con i diversi agenti negoziali di estrazione Aran, Uneba, Confservizi, Arlea ecc. per il personale ex IPAB con contratti di lavoro di natura pubblica e/o privata; esclusione di intese di livello territoriale o di posto di lavoro che scardinino l’attuale sistema contrattuale nazionale e aziendale; definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro che sia di garanzia e di tutela dei diritti fondamentali, e implementazione della contrattazione integrativa.
La risposta dell’Uneba alla richiesta d’incontro da parte della Cisl Funzione pubblica è stata alquanto provocatoria, argomentando che riconosce la titolarità, all’interno della Cisl, ad altra Federazione e cioè alla Fisascat, in quanto i precedenti contratti erano stati conclusi con quest’ultima. Senza alcuna polemica, ma con la ragionevole certezza di chi ha la titolarità associativa e contrattuale dei lavoratori in questione – sottolinea il Segretario Generale Aggiunto Xxxxx Xxxxxxxx – la Cisl Funzione pubblica ha posto il problema alla Confederazione, affinché sciolga definitivamente il nodo della titolarità. Tale ragionevole certezza deriva dal fatto che la posizione della Cisl sulla questione è stata già notificata a una realtà regionale importante dell’Organizzazione, precisando appunto come con la trasformazione delle ex IPAB da soggetti di diritto pubblico a soggetti di diritto privato le competenze associative e contrattuali rimangano nelle competenze della Cisl Funzione pubblica. Certo la posizione dell’UNEBA – della quale è stata chiesta ragione alla presidenza nazionale - è molto equivoca: per il contratto collettivo nazionale di lavoro ritiene che la titolarità sia la Fisascat, mentre su livello regionale tratta e/o vuole concludere con la Cisl Funzione Pubblica.
La posizione della Federazione – puntualizza ancora il Segretario - tende ad evitare frammentazioni contrattuali in un momento molto delicato di gestione del processo di riforma dell’IPAB. Soprattutto, la Cisl Funzione pubblica ritiene insostituibile il contratto nazionale di riferimento che garantisca eguali diritti acquisiti e professionalità ai lavoratori, a prescindere dalla data di assunzione. Per la medesima prestazione lavorativa nello stesso posto di lavoro non si possono avere due trattamenti economici e giuridici diversi.
PRECARI DEGLI ENTI PARASTATALI: TRA FINANZIARIA 2006 E DECRETO ‘OMNIBUS’ SI GIOCA LA PARTITA DELLA STABILIZZAZIONE
A
nche gli Enti Pubblici non economici, in forza delle disposizioni della legge finanziaria 2006, possono avvalersi
di personale a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di colla- borazione coordinata e continuativa, nel limite del 60% della spesa sostenuta per le stesse finalità nell’anno 2003 (art.1, comma 187). L’obiettivo che la norma si propone, e il conseguente problema con il quale già si stanno confrontando molte Ammini- strazioni degli Enti, è ovviamente quello di ridurre la portata delle risorse da destinare alle assunzioni a tempo determinato e ad avviare i rapporti di collaborazione coordi- nata e continuativa.
La Cisl Funzione pubblica, tramite i coor- dinatori responsabili delle SAS territoriali e di posto di lavoro – assicura il Segretario Nazionale Xxxxx Xxxxxxxxxxx - seguirà con attenzione gli sviluppi della situazione, data la portata delle conseguenze che potrebbero scaturirne. È opportuno sotto- lineare - aggiunge - che i contratti a tempo determinato e i contratti di formazione e lavoro (sebbene questi ultimi neanche direttamente menzionati dal c.187), per i quali è stata prevista dalla legge finanzia- ria la proroga, ove presenti, non possono essere annoverati tra quelli che concorrono a determinare la spesa destinata ad essere
tempo indeterminato.
C
on la Legge n.26 del 1° marzo 2005 viene introdotta la proroga senza modifiche,fino al
31 dicembre 2006, di quanto previsto nella Legge 1 del 2002 in materia di prestazioni
orarie aggiuntive del personale infermieristico e dei tecnici di radiologia medica.
La Cisl Funzione pubblica ritiene indispensabile un confronto con tutte le istituzioni, a tutti
PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DI INFERMIERI E TECNICI DI RADIOLOGIA: LE CARENZE DI ORGANICO
NON SI RISOLVONO CON LE PROROGHE
Sulle possibili conseguenze del decreto 4/2006 interviene anche il Coordinatore Nazionale della Cisl Funzione pubblica Inps, Xxxxxxx Xxxxxxxxx, secondo il quale il percorso che in tal modo si apre potrà aspirare al successo soprattutto se le Ammi- nistrazioni di riferimento saranno riuscite a ribadire con forza ai Ministeri interessati come queste trasformazioni, equivalenti ad assunzioni, non comportino ulteriori oneri economici per gli anni di riferimento, in quanto si tratta di rapporti di lavoro già instaurati a seguito di pubblici concorsi e prorogati per tutto il 2006. Va in ogni caso sottolineato – puntualizza però il Coordi- natore – che altri punti dello stesso decreto meritano invece una valutazione assai più critica. Nello specifico: l’articolo 4, se da un lato complica ulteriormente l’assunzione
del personale a tempo determinato con la previsione di ulteriori e specifiche autoriz- zazioni in caso di contingenti superiori a 5 unità, dall’altro liberalizza la fornitura di lavoro interinale fornito da agenzie private, violando le attuali regole previste dai con- tratti collettivi di lavoro. L’art.11, relativo al divieto di creare posizioni soprannumerarie nell’ambito dei contingenti relativi alle sin- gole posizioni economiche delle aree, anche temporanee, per le riqualificazioni pro- fessionali, è poi di assoluta retroguardia, e intacca l’autonomia sia della contrattazione nazionale ed integrativa che del potere di organizzazione degli Enti. Si spera – con- xxxxx Xxxxxxxxx - che la lotta per la difesa di tali autonomie non gravi totalmente sulle spalle del sindacato, ma che anche i vertici dell’Inps rivendichino con coraggio la pro- pria autonomia organizzativa.
ridotta, e pertanto non vanno considerati come ricadenti nella previsione introdotta da tale disposizione.
Sulla questione della trasformazione dei contratti di formazione e lavoro in contratti a tempo indeterminato è intervenuto, da ultimo, il decreto legge 4/2006 recante misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della pubblica ammini- strazione, pubblicato sulla Gazzetta Uffi- ciale dello scorso 11 gennaio e ora avviato all’esame del Parlamento per la conversione in legge. Una questione che interessa in par- ticolare il Comparto degli Enti Pubblici non economici riguarda appunto i contratti di formazione e lavoro: in forza dell’art. 14 del decreto, i lavoratori assunti con contratto di formazione e lavoro vengono annoverati fra quelle categorie di personale la cui immis- sione in servizio in deroga al blocco delle assunzioni va considerata come prioritaria (art. 1 comma 97 legge 311/04 – Legge Finanziaria 2005). Questa novità, pur non rappresentando la soluzione immediata e automatica del problema – osserva ancora Giuliattini - assume comunque rilievo poiché riconosce che ci sono esigenze funzionali primarie negli Enti previdenziali che continuano ad essere soddisfatte attraverso l’utilizzo di questi lavoratori, e riconosce altresì che va attribuito loro un percorso preferenziale nel processo di stabilizzazione del rapporto di lavoro, che dovrà avvenire attraverso l’assunzione a
i livelli, su questo argomento, con l’intento di spostare la discussione e l'attenzione sui veri
problemi delle condizioni lavorative di questi professionisti – afferma la Segretaria Nazionale Xxxxxxx Xxxxxxx – perché è impensabile trovarsi di fronte ogni anno alla proroga di questo sistema che vorrebbe risolvere un punto critico di carenza di organico; e pretende che i meriti si spostino su una qualificazione dell'attività di questi lavoratori,anche attraverso l'inserimento nell'organizzazione del lavoro di figure professionali quali gli Operatori Sanitari per alcune attività assistenziali e di supporto e una migliore organizzazione del lavoro.
Interessante rispetto a queste considerazioni è l’elaborato svolto dalla Cisl Funzione pubblica del Friuli Venezia Giulia. Il lavoro è stato portato a termine a livello di comitato tecnico e si appresta alla definizione presentandolo all'Assessorato.Esso riguarda il calcolo del fabbisogno di personale,sia a livello ospedaliero che territoriale,facendo un'ampia analisi e fornendo una strutturata proposta sui fattori che incidono sul carico di lavoro ospedaliero,sul modello delle complessità assistenziali, sugli standard da utilizzare.Questo porta – osserva la Volpato - a un cambio di approccio e di mentalità fondamentale,a un tentativo concreto di riorganizzazione del lavoro e di distribuzione reale dei carichi di lavoro, per offrire sempre più servizi efficienti ed efficaci agli utenti;soprattutto,per dare veramente valore e qualità al lavoro di professionisti e agevolare una reale integrazione con altre figure professionali di assistenza.
I
l DDL di riordino delle professioni sanitarie dopo l’assegnazione alla XII° Commissione
Affari Sociali della Camera dei Deputati è stato approvato definitivamente. La
Commissione ha respinto tutti gli emendamenti presentati e chiesto l’inserimento nell’ordine del giorno dei lavori dell’Aula per l’approvazione definitiva della Camera;
LA COMMISSIONE AFFARI SOCIALI DELLA CAMERA APPROVA IL DDL SULLE PROFESSIONI SANITARIE
la volontà dei Deputati di entrambi gli schieramenti è quella di pervenire a una rapida approvazione in Aula entro il 29 gennaio data di chiusura dei lavori della Camera per gli impegni elettorali. A comunicare la notizia è la Segretaria Nazionale della Cisl Funzione pubblica Xxxxxxx Xxxxxxx.
È importante – commenta ancora la Volpato - la presenza della federazione sulle iniziative relative alle professioni sanitarie, che altrimenti sarebbero riservate solo all’interessamento delle associazioni professionali e dei sindacati autonomi, pur valorizzando l’importanza del ruolo contrattuale rispetto a quello legislativo.
PERSONALE EX IACP TRANSITATO IN FEDERCASA: LE RICHIESTE SINDACALI PER IL CONTRATTO 2006-2009
L’
edilizia residenziale pubblica è stata di recente oggetto di attenzioni parti- colari e di proposte di legge da parte del Governo e del Parlamento. In vista della trattativa per il rinnovo contrattuale 2006
– 2009 (parte economica 2006 – 2007) per il personale degli ex Istituti Autonomi Case popolari transitati in Federcasa, prevista per il prossimo 6 febbraio,Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil,Uil Fpl e Fesica-Confsal hanno inviato al Presidente di Federcasa un documento unitario a firma dei rispettivi Segretari Nazio- xxxx Xxxx, Xxxxxxxxxx, Fiordaliso e Xxxxxxx, in cui si puntualizzano gli aspetti salienti che, secondo i sindacati, devono caratterizzare nell’immediato futuro le politiche rivolte al settore.
Occorre riaffermare – sostengono i Segretari
- il ruolo fondamentale dell’Edilizia Residen- ziale Pubblica quale elemento di crescita del Paese e strumento di calmierazione dei prezzi di mercato. Allo stato attuale vi è una forte esigenza di abitazioni a prezzi accessibili, cui non corrisponde un’adeguata risposta da parte degli enti che operano
contrastare la diffusione del fenomeno del mobbing e migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente di lavoro; prevedere l’istituto della “banca delle ore” come strumento di flessibilità della prestazione di lavoro,deman- dando a specifici accordi aziendali la defini- zione della disciplina; recepire pienamente quanto stabilito dalla L.66/2003 in materia di godimento delle ferie e salvaguardia delle norme contrattuali di migliore favore;tutelare il personale collocato in quiescenza nella vigenza contrattuale ai fini della rivalutazione del trattamento di pensione.
C
on la Legge n.26 del 1° marzo 2005 viene introdotta la proroga senza modifiche,fino al
31 dicembre 2006, di quanto previsto nella Legge 1 del 2002 in materia di prestazioni
orarie aggiuntive del personale infermieristico e dei tecnici di radiologia medica.
La Cisl Funzione pubblica ritiene indispensabile un confronto con tutte le istituzioni, a tutti
PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DI INFERMIERI E TECNICI DI RADIOLOGIA: LE CARENZE DI ORGANICO
NON SI RISOLVONO CON LE PROROGHE
Infine, per quanto riguarda i contenuti eco-
nomici del prossimo contratto, i sindacati chiedono di prevedere un incremento della retribuzione base in grado di tutelare il potere di acquisti delle retribuzioni, nonché risorse aggiuntive da definire in sede di contrattazione decentrata per incentivi alla produttività, consolidando tutto il salario accessorio prodotto fino al 31.12.2005; pro- cedere alla rivalutazione degli scatti di anzia- nità e delle indennità previste dal contratto; concordare una disciplina del trattamento economico aggiuntivo nel caso di presta- zioni svolte per conto terzi dalle aziende che abbiano prodotto introiti economici.
nell’edilizia residenziale pubblica.Sarebbe da considerare la dismissione del patrimonio di edilizia popolare finalizzata esclusivamente all’ammodernamento e al rinnovo del parco alloggi. In considerazione della funzione sociale degli Enti pubblici economici che si occupano di edilizia residenziale pubblica, è necessario adottare appositi accorgimenti per consentire la sopravvivenza degli stessi, tra cui l’abolizione dell’ICI, la rivisitazione del fondo sociale e dei canoni di locazione, norme che facilitino l’alienazione del patri- monio e il reinvestimento a fini abitativi.
Al fine della costruzione di un sistema omogeneo di gestione del patrimonio di edilizia pubblica – argomentano i sindacati
- è necessario procedere all’armonizzazione contrattuale nonché all’applicazione del contratto collettivo di riferimento assegnando a quest’ultimo un ruolo di governo della gestione delle risorse umane, dei modelli organizzativi . In occasione del rinnovo del contratto,sarebbe opportuno rivedere alcuni punti: implementare il sistema delle relazioni sindacali ribadendone la centralità e rafforzare la contrattazione integrativa decentrata, al fine di tutelare i lavoratori, contemperare le esigenze di questi ultimi con le esigenze aziendali e raggiungere elevati livelli di qualità ed efficienza, prevedendo per Federcasa una più incisiva funzione di garante nei confronti delle varie Aziende per il rispetto delle norme contrattuali,anche attraverso l’individuazione di opportuni meccanismi di tutela; definire più accuratamente le declaratorie di livello, evitando sovrapposizioni e interpretazioni discrezionali che consentano alle Ammini- strazioni di essere inadempienti rispetto a quanto previsto nella pianta organica; rico- noscere la necessità di adeguate iniziative per
i livelli, su questo argomento, con l’intento di spostare la discussione e l'attenzione sui veri
problemi delle condizioni lavorative di questi professionisti – afferma la Segretaria Nazionale Xxxxxxx Xxxxxxx – perché è impensabile trovarsi di fronte ogni anno alla proroga di questo sistema che vorrebbe risolvere un punto critico di carenza di organico; e pretende che i meriti si spostino su una qualificazione dell'attività di questi lavoratori, anche attraverso l'inserimento nell'organizzazione del lavoro di figure professionali quali gli Operatori Sanitari per alcune attività assistenziali e di supporto e una migliore organizzazione del lavoro.
Interessante rispetto a queste considerazioni è l’elaborato svolto dalla Cisl Funzione pubblica del Friuli Venezia Giulia. Il lavoro è stato portato a termine a livello di comitato tecnico e si appresta alla definizione presentandolo all'Assessorato.Esso riguarda il calcolo del fabbisogno di personale,sia a livello ospedaliero che territoriale,facendo un'ampia analisi e fornendo una strutturata proposta sui fattori che incidono sul carico di lavoro ospedaliero,sul modello delle complessità assistenziali, sugli standard da utilizzare.Questo porta – osserva la Volpato - a un cambio di approccio e di mentalità fondamentale,a un tentativo concreto di riorganizzazione del lavoro e di distribuzione reale dei carichi di lavoro,per offrire sempre più servizi efficienti ed efficaci agli utenti; soprattutto, per dare veramente valore e qualità al lavoro di professionisti e agevolare una reale integrazione con altre figure professionali di assistenza.
NUOVE PUBBLICAZIONI CISL FUNZIONE PUBBLICA - CENFORM | |
Nuove risorse a disposizione degli utenti First Class per accedere alle pubblicazioni attinenti all’attività della Cisl Funzione pubblica. È stata istituita la cartella “Periodici Cisl FP – Cenform”, all’interno della quale è possibile consultare i due periodici telematici della Federazione,“Fps informa” e “Il lavoro pubblico”; inoltre, nella cartella “Pubblicazioni Cisl FP/Cenform”, è stato inserito il II° biennio economico 2004- 2005 del CCNL dei Ministeri. Nel comunicare la notizia, il Segretario Generale Aggiunto della Cisl Funzione pubblica Xxxxx Xxxxxxxx informa altresì che è giunta a conclusione la ricerca sul Terzo Settore – “Fra impresa sociale e servizi – tendenza del lavoro nel mondo del non-profit”. Si è dato incarico al CENFORM di curare la pubblicazione del lavoro svolto, che è di grande importanza per gli elementi di conoscenza, analisi e approfondimenti che ogni dirigente sindacale deve possedere. E’ previsto anche un convegno nazionale a breve per affrontare i temi in questione, data la complessità e la mutevolezza della materia. Il prezzo per ogni singolo testo è previsto in 8 euro, ma potrà subire una riduzione commisurata al numero complessivo delle richieste, le quali dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2006. |
INTESA TRA REGIONE LAZIO E SINDACATI SULLA VALORIZZAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE
RISCHIO RADIOLOGICO: ANCORA DIVERGENZE TRA I SINDACATI E L’ARAN
R
iguardo alla modalità di fruizione dei 15 giorni per ferie aggiuntive per il personale del Servizio sanitario nazionale esposto a rischio radiologico (istituto attualmente previsto per il personale del comparto dal CCNL 2001 – II biennio economico, e per quello delle aree della dirigenza dai contratti integrativi sottoscritti nel 2004), l'Aran ha recentemente formulato un suo chiarimento che, tuttavia, la Cisl Funzione pubblica ritiene
non condivisibile sia nei contenuti che nel metodo.
L'Aran infatti ribadisce la sua interpretazione, sottolineando l'impossibilità di pervenire all'accordo di interpretazione autentica della clausola contrattuale controversa, e informa di aver inviato una propria relazione unilaterale in linea con le sue posizioni ad alcuni giudici. Inoltre ha trasmesso la nota a tutti gli Assessorati, precisando che l'Agenzia non potrà più rispondere direttamente ai quesiti in questione, ed è di fatto già accaduto che alcune Giunte Regionali abbiano trasmesso tale nota, chiudendo dal loro punto di vista ogni altra interpretazione possibile.
Nei metodi – spiega la Segretaria Nazionale della Cisl Funzione pubblica Xxxxxxx Xxxxxxx
– è poco consono il fatto che, su un tema così problematico e sul quale sono ancora in atto alcune cause, l'Aran faccia una nota (firmata dal Presidente in persona) senza informare o discutere preventivamente con le Organizzazioni Sindacali. Si legge in ciò lo scopo di intraprendere un'azione unilaterale di forzatura, che potrebbe creare ancora più confusione e complicazioni nelle varie Aziende.A conferma ulteriore di quanto la Cisl Funzione pubblica ha sempre dichiarato sull’argomento, peraltro, la Regione Lazio e la Regione Liguria hanno firmato accordi regionali che determinano la modalità di fruizione dei 15 giorni aggiuntivi di ferie in armonia con la posizione espressa dalla Federazione all’Aran.
È necessario ora continuare l’azione sindacale in tutte le regioni – conclude la Volpato - al fine di definire la questione e comunque avviare le vertenze legali necessarie, nel caso in cui l’Aran e le singole Amministrazioni non vogliano modificare la propria interpretazione, e tenere salda la posizione già assunta affinché questo punto non subisca modifiche o mediazioni nelle future vertenze contrattuali, per mantenere le piene tutele ottenute nel CCNL per i lavoratori soggetti di questo diritto.
CON I DOCENTI DI SCUOLA MATERNA GLI ENTI LOCALI SI ATTENGANO ALLE REGOLE
R
ispetto da parte degli Enti locali delle disposizioni contrattuali e normative concernenti la partecipazione del personale docente ai corsi speciali finalizzati al conseguimento dell’abilitazione all’insegnamento, previsti dal Decreto n. 85/2005 del Ministero dell’Istruzione: è quanto chiedono Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl, con una nota inviata ai Presidenti della Conferenza delle Regioni Errani e dell’ANCI Domenici. E' infatti giunta notizia che alcune Regioni stanno dando disposizione ai Comuni, su sollecitazione del Ministero della Pubblica Istruzione, di fare partecipare il personale docente dei servizi
scolastici per l’infanzia ai corsi abilitanti indetti dallo stesso Ministero. Le disposizioni ministeriali – sottolineano i Segretari Nazionali Xxxx, Xxxxxxxxxx e Bosco - si applicano esclusivamente al personale docente di ruolo e a tempo determinato delle scuole materne, assunto successivamente all’entrata in vigore della Legge 62 del 2000 sulla parità scolastica. Il contratto collettivo di lavoro siglato nel settembre 2000 ha espressamente previsto che il superamento delle selezioni per l’accesso al posto conferisce in automatico, per il personale degli Enti Locali, l’abilitazione all’insegnamento; previsione riconducibile anche al personale a tempo determinato, che abbia comunque superato una selezione per il conferimento dell’incarico.
L’intervento chiesto dai sindacati da parte della Conferenza delle regioni e dell’ANCI
– esortano Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Fpl - dovrà puntare a ripristinare l'osservanza delle disposizioni normative e pattizie del sistema delle Autonomie Locali sulla legge di parità scolastica, rispetto a frettolosi eccessi interpretativi che rischiano di pregiudicare questo importante servizio, con pesanti ricadute negative sui lavoratori e sull'utenza.
Assessorato della Regione Lazio, sulla base dell’intesa raggiunta con le Organizzazioni Sindacali del
L’
comparto, della dirigenza medica e della dirigenza STPA, ha recentemente comuni- cato con propria circolare a tutte le Aziende Sanitarie le linee direttive per l’attuazione della Legge 251 del 2000.
L’intesa sindacale della Regione Lazio, fortemente voluta e perseguita dalla Cisl Funzione pubblica in questi anni – com- menta la Segretaria Nazionale Xxxxxxx Xxxxxxx - definisce in modo significativo l’applicazione della legge 251 del 2000, nel rispetto dell’autonomia aziendale delle singole strutture sanitarie della regione. Questo provvedimento può essere utile per altri accordi regionali in Italia; ovvia- mente – aggiunge la Volpato - deve essere anticipato da un percorso di modifiche organizzative e di riorganizzazione dei servizi, attraverso la definizione dell’atto aziendale, che permetta la realizzazione di un reale ruolo di autonomia della dirigenza delle professioni sanitarie.
L’accordo, che ha visto l’intesa anche delle organizzazioni sindacali mediche, prevede alcuni aspetti di importante valorizzazione delle professioni sanitarie e di necessario equilibrio. L’intesa prevede che i compiti dei dirigenti dei servizi non sono sostitutivi dei compiti dei dirigenti medici e degli altri profili sanitari, tecnici e professionali. Risulta evidente una mediazione fra inte- ressi diversi che ancora sussistono nel medesimo settore – osserva la Volpato - ma è sicuramente fondamentale il passo avanti effettuato per definire competenze e ruoli. Si indica inoltre che le aziende sanitarie integrano i servizi nei dipartimenti previsti dagli Atti aziendali e che possono anche prevedere uno specifico dipartimento del- l'assistenza, il che - sebbene circoscritto e limitato - apre tuttavia nuove possibilità di integrazione e di valorizzazione di ulteriori figure professionali.
Il Protocollo d'intesa tra la Direzione Azien- dale del X. Xxxxxxx - Xxxxxxxxx di Roma, la RSU e le Organizzazioni sindacali territoriali, siglato lo scorso 3 gennaio, rappresenta il primo accordo a recepire le linee direttive dell'Assessorato alla Sanità Regione Lazio in attuazione della Legge 251/00. Due esempi che, sottolinea ancora la Segretaria, sono in linea con quello che è l'impegno della Cisl Funzione pubblica da lungo tempo: cercare di dare sempre più qualità e dignità alle professioni sanitarie, partecipare all'organiz- zazione del lavoro, aumentare l'autonomia della dirigenza delle professioni sanitarie.
INCENTIVI ALLA PRODUTTIVITÀ, UNA QUESTIONE APERTA AL MINISTERO DEI BENI CULTURALI
R
isorse aggiuntive per la remunera- zione di produttività ed efficienza dei dipendenti del Ministero per i beni
e le attività culturali: questo uno dei punti principali sostenuti congiuntamente da Cisl Funzione pubblica e Fp Cgil nel recente incontro con il Vice ministro on. Xxxxx- xxxxxxx. Incontro che peraltro è risultato pressoché sterile, in quanto il Sottosegreta- rio ha sottolineato il fatto che la legislatura volge al termine e non ci sono i tempi per poter onorare gli impegni sottoscritti.
Per quanto riguarda le risorse economiche,
capitolo investimenti del Ministero; dall’ap- plicazione del Ccnl (art. 13) sui permessi di studio da effettuarsi in ambito regionale e non di Istituto, al pagamento degli stipendi al personale precario per il mese di gennaio.
Per questi ultimi, i sindacati hanno chiesto all’Xx. Xxxxxxxxxxxx di assumersi almeno l’impegno, in questo ultimo scorcio di legislatura, di emanare i provvedimenti necessari alla loro stabilizzazione.
B
uone notizie in arrivo dal Coordinatore della Cisl Funzione pubblica Interno, Xxxxx
Xxxxxx,per i dipendenti del Ministero dell’Interno in attesa di essere inquadrati nelle
posizioni economiche super. Con riferimento alle disposizioni contenute nell’accordo per l’utilizzo del Fondo unico di amministrazione per l’anno 2005, sottoscritto il 2 dicembre
INTERNO: RISORSE IN ARRIVO PER I PASSAGGI ALLE POSIZIONI SUPER
ricorda il Coordinatore Nazionale della Cisl Funzione pubblica – Mibac Xxxxxxx Xxxxxxx, già nel 2002 Amministrazione e sindacati sottoscrissero un accordo con il quale il Ministro s’impegnava a reperire somme aggiuntive da destinare al FUA per l’incremento della produttività del perso- nale. In tale circostanza l’Amministrazione concordò circa la necessità di procedere all’omogeneizzazione dei trattamenti economici del personale in servizio. E’ forse superfluo ricordare che in altri Ministeri si è proceduto in tale direzione, e anche recentemente il Ministro dell’Economia ha sottoscritto un accordo che permette di incentivare il proprio personale remune- randolo con risorse aggiuntive. Parimenti, lo stanziamento di somme aggiuntive avrebbe consentito di raggiungere l’obiettivo del- l’omogeneizzazione dei trattamenti del personale del Ministero dei Beni culturali. La Cisl Funzione pubblica – precisa ancora a tal riguardo il Coordinatore - insieme alla Fp Cgil, sottoscrisse in passato un progetto specifico destinato a remunerare la produttività e l’efficienza del personale con l’impegno di rendere maggiormente fruibili ai visitatori, in termini di spazi e di tempo, le strutture centrali e periferiche del Ministero. A seguito di verifiche annuali, da tempo ormai si chiede all’Amministrazione il superamento di tali progetti, destinando
– la precisazione è opportuna, per evitare di ingenerare dubbi tra i lavoratori - i cor- rispondenti importi alla contrattazione decentrata locale, in modo da poter rispon- dere alle esigenze che nel tempo emergono nelle sedi periferiche.
Vi è inoltre una lunga serie di problemi aperti sui quali Cisl Funzione pubblica e Fp Cgil stanno unitariamente sollecitando l’Amministrazione. Si va dalla questione delle soprintendenze, poiché iniziative recenti del Ministro o dei Dipartimenti hanno creato o in altri casi soppresso sedi di Uffici (materia che afferisce alla contrat- tazione nazionale), alla conclusione delle procedure di stipula del nuovo contratto integrativo di Ministero; dallo stanziamento dei fondi per portare gli assistenti tecnici museali al 100% dell’orario di lavoro, alla collocazione delle somme non spese sul
scorso, il Ministero ha infatti comunicato che verranno distribuite le relative risorse per gli sviluppi economici di cui all’art. 17 del C.C.N.L. 1998 – 2001 (posizioni super), sulla base delle graduatorie già predisposte con decreto ministeriale del 27 settembre 2005. Il passaggio riguarda 500 dipendenti in posizione economica C3, 1.700 in posizione economica C1, 1.300 in posizione economica B3.
I dipendenti appartenenti alle posizioni economiche B3, C1 e C3 che non hanno presentato la scheda di partecipazione e che non risultano presenti nelle graduatorie, possono inoltrare la relativa scheda,scaricabile dal sito internet xxxx://xxxx.xxxxxxx.xx (dove è possibile visionare anche il decreto ministeriale 27 settembre 2005 concernente le graduatorie relative all’attri- buzione delle posizioni economiche super per l’anno 2004). I titoli valutabili sono costituiti dall’anzianità di servizio riferita alla data del 31 dicembre 2004. Le schede di partecipazione andranno trasmesse tramite gli Uffici di appartenenza del personale richiedente entro e non oltre il 28 febbraio 2006.
I
sindacati confederali e varie sigle autonome rappresentativi degli operatori della Polizia
di Stato, della Polizia penitenziaria e del Corpo forestale dello Stato, insieme ai delegati
del Co.Ce.R., dell’Arma dei Carabinieri, dell’Aeronautica militare, dell’Esercito e della Marina militare stanno mettendo in atto una massiccia azione di volantinaggio davanti
PROTESTA DEGLI OPERATORI DELLA SICUREZZA E DELLA DIFESA: RISORSE NEGATE E UN RIORDINO CHE SERVE SOLO A FARE CAMPAGNA ELETTORALE
alle Prefetture d’Italia, che sarà ripetuta dalle Segreterie Nazionali davanti al Parlamento e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, per protestare contro l’azione del Governo nei confronti dei lavoratori del comparto Sicurezza e Difesa. A dare notizia dell’iniziativa sono i Coordinatori Nazionali della Cisl Funzione pubblica responsabili delle SAS Penitenziari e Mipaf-Cfs, Xxxxx Xxxxxxxxx e Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx.
A fronte di mirabolanti promesse di aumento delle retribuzioni, degli organici, e di un riordino in grado di meglio strutturare le amministrazioni preposte alla sicurezza e alla difesa del Paese – denunciano i sindacati e le rappresentanze militari - si registrano risultati del tutto insignificanti e persino offensivi per la stessa dignità degli operatori interessati. Questo Governo, nell’ultima Finanziaria, non ha saputo trovare nemmeno i fondi per il rinnovo del contratto, ha tagliato su aspetti vitali per lo svolgimento stesso dei compiti di istituto, ha abolito le missioni e persino le prime forme di assistenza ai feriti per causa di servizio. Ha persino“licenziato”centinaia di poliziotti penitenziari, mettendo a serio rischio la possibilità concreta di gestire gli istituti penitenziari. Decisioni gravissime che vanno contestate con la più assoluta fermezza.
I sindacati chiedono solidarietà ai cittadini italiani in nome e per conto di quasi 600 mila poliziotti, carabinieri, finanzieri, soldati che ogni giorno, in Italia e all’estero, rischiano la propria vita per il bene comune; e chiedendo altresì al Parlamento di intervenire per evitare questo danno senza precedenti nella storia dei rapporti tra Governo e operatori dei Comparti sicurezza e difesa. È in gioco, sottolineano, la sicurezza di tutti.
Nel frattempo, l’aula di Montecitorio torna a parlare del riordino dei ruoli delle forze dell’ordine. Il relatore di maggioranza on. Xxxxxxxx promette gradi e aumenti retributivi per tutti, ma i sindacati sono scettici, e temono invece che il provvedimento finisca per disequiparare il personale. ”Il riordino delle carriere scontenta tutti, dagli agenti ai quadri più alti del Corpo come ispettori e commissari – taglia corto Xxxxx Xxxxxxxxx, Coordinatore Nazionale della Cisl Funzione pubblica Penitenziario - è un provvedimento che non recepisce che piccole cose che la Cisl ha sempre sostenuto, ovvero un’apertura dei ruoli intermedi e una valorizzazione forte del ruolo degli ispettori e della dirigenza. Questo riordino non serve a nulla, se non a fare campagna elettorale.
MINISTERO DEL LAVORO: LA CANCELLAZIONE DELL’INDENNITÀ DI TRASFERTA MINA L’EFFICIENZA DEL SERVIZIO ISPETTIVO
L
e rappresentanze sindacali di Cisl Fun- zione pubblica, Fp Cgil e Uil Pa del Ministero del Lavoro,in unanotaunitaria inviata ai vertici del Dicastero, sollecitano un intervento mirato a sanare la brutalità dei con- tenuti della Legge Finanziaria 2006 in ordine all’abrogazione delle disposizioni relative alla
indennità di missione. Il personale in servizio presso questa Ammini- strazione,ècolpito piùdialtridallanegativitàdi tali provvedimenti, per cui la nostra mobilita- zione è totale nella ricerca di tutte le soluzioni idonee a superare il problema. In particolare, i dipendenti che svolgono la propria attività prevalentemente in località esterne a quella di servizio, risultano penalizzati e demotivati per la perdita risorse finanziarie e di dignità professionale, diversamente da altri lavoratori pubblici impegnati in similari attività e coordi- nati dalle strutture dello stesso Ministero del Lavoro,invirtùdinormeapprovatedall’attuale Parlamento.
Unadellefunzioniqualificantidel Ministerodel Lavoro e delle Politiche Sociali, la vigilanza in materiadilavoro – argomentano Cisl Funzione pubblica,Fp Cgile Uil Pa- attendevatuttequelle risorse indispensabili a dare attuazione alla riforma complessiva prevista dal D.Lgs.124/04, apotenziarel’attivitàispettivacontro l’elusione e l’evasione contributiva, nonché a combat- tere il fenomeno del lavoro nero e minorile in particolare. Per tutta risposta il Governo, continuando l’opera di smantellamento della Pubblica Amministrazione, asse portante del sistema Paese, anziché incentivare l’efficacia e l’efficienzaalservizio delcittadino,conla Finan- ziaria 2006 ha abrogato l’indennità di trasferta al personale in servizio presso uffici statali.
Ciò è censurabile non solo per gli evidenti danni arrecati al personale coinvolto,costretto a ridimensionare notevolmente i termini di qualità e quantità del servizio prestato, ma anche perché annulla la finalità per la quale tali provvedimenti sono stati xxxxxxxx.Xx rispar- mio delle poche risorse destinate alla inden- nità di trasferta, sarà sicuramente inferiore ai recuperi non effettuati per la ridotta attività ispettiva. All’interno dell’Amministrazione del Ministero del Lavoro, l’attività esterna è infatti in massima parte finalizzata alla fun- zione ispettiva, per cui incentivare il servizio di vigilanza avrebbe assunto il significato di nuovi e maggiori entrate per le casse dello Stato, in termini di recuperi contributivi e di sanzioni comminate e riscosse. È ovvio quindi desumere che le nuove disposizioni introdotte conla Finanziaria 2006,rispondono a un preciso disegno finalizzato a smantellare un istituto, volto alla tutela del lavoro e dei lavoratori, e ad accrescere le sperequazioni già esistenti tra la nostra Amministrazione e gli istituti previdenziali. L’inutilità e il danno causato da tali provvedimenti qualificano ancora una volta un Governo che continua- mente, nell’arco del quadriennio legislativo, ha posto in essere atti le cui finalità sono da ascriversi a una tenace volontà di sottrarre alla contrattazione collettiva materie e ambiti di discussione propri delle parti sociali. In ogni caso, è necessario che la volontà politica di scelte così scellerate, vada combattuta – con il consenso del personale - fino in fondo con forza e determinazione.
La Cisl Funzionepubblica– commentala Coor- dinatrice Nazionale Immacolata Dui - ritiene che la nuova norma sia utile solo a penalizzare
e umiliare ulteriormente funzionari che da sempre svolgono il proprio lavoro in termini responsabili e altamente professionali, e nel contempo manifestafortiperplessitàinmerito ai risparmi di gestione sulla finanza pubblica che da un simile provvedimento possano scaturire. In realtà, questo ulteriore taglio sulle somme minimali corrisposte al personale si inserisce nell’annosa questione della mancata applicabilità del rimborso, secondo tariffe ACI per l’uso del mezzo proprio, e alle differenze retributive ai danni del personale ispettivo del Ministero,rispetto aicolleghideglientiparasta- tali e locali che svolgono analoghe mansioni. E’ singolare che, in presenza delle nuove funzioni riconosciute al personale in servizio presso la nostra Amministrazione dal D.Lgs. 124/04, le cui applicazioni richiedono incre- menti qualitativi e quantitativi da parte dei dipendenti coinvolti, anziché offrire nuovi e maggiori incentivi di carattere economico e strutturale, si sia provveduto a un taglio irrazionale e indiscriminato a danno di un servizio indispensabile. E’ impensabile poi
POLIZIOTTI DI QUARTIERE: LA VERITÀ? SI SPOSTANO RISORSE DALLE STRADE NEGLI UFFICI | |
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alla prossima settimana entreranno in servizio 754 nuovi poliziotti e carabinieri di quartiere,che porteranno il totale a 3.701.E“se gli italiani vorranno darci nuovamente fiducia - ha promesso il presidente del Consiglio, Xxxxxx Xxxxxxxxxx - ci impegniamo fin d'ora a introdurre poliziotti e carabinieri di quartiere anche nelle città con oltre 15 mila abitanti''.Attualmente i poliziotti e carabinieri di quartiere sono presenti in 748 aree dei capo- luoghi italiani; gli ultimi arrivati opereranno in 126 zone di Roma, Milano, Napoli e Torino., ''L' obiettivo - ha aggiunto dal canto suo il Ministro dell’Interno Pisanu - è quello di raggiungere il traguardo di mille quartieri presidiati''. Fortementecriticaalriguardoèinvecelaposizionedivarisindacatidicategoria,tracuianchela Cisl Funzionepubblica.L’Esecutivo,mentreinsistesullafavoladeipoliziottidiquartiere,inrealtà li toglie dalla strada e li impiega negli uffici – denuncia il Coordinatore Nazionale SAS Interno Xxxxx Xxxxxx. Proprio in queste settimane – aggiunge – il Ministero dell’Interno e il Capo della Poliziahannoavviatounadoppiaoperazione“riformatrice”:daunlatosigonfial’apparato burocratico, individuando nel Dipartimento di Pubblica Sicurezza ben 14 Direzioni centrali e riempiendo ciascuna di funzionari di polizia; dall’altro si riorganizzano gli uffici amministrativi delle Questure e degli altri uffici periferici, ingolfandoli di operatori della Polizia di Stato. E le indagini,chi le fa? Quando leprossimestatisticheconfermeranno,comeormaisiripetedaanni e anni,che per l’80% dei reati non si arriva nemmeno a individuare i responsabili – conclude il Coordinatore - gli italiani potranno ringraziare il Governo e il ministro Xxxxxx. Va sottolineato inoltre che con la Finanziaria 2006 sono state ridotte ulteriormente le risorse per le forze di polizia, che perderanno circa 6.000 posti di lavoro nei prossimi tre anni. |
– prosegue la Coordinatrice - che le spere- quazioni evidenziate possano essere sanate con l’impiego delle risorse del Fondo di Sede, assolutamente insufficienti per colmare le nefaste conseguenze di norme ingiuste. Il lavoro svolto da tutto il personale del Mini- stero del Lavoro abbisogna non di slogan né di sterili proclami“senza oneri per lo Stato”ma di risorse aggiuntive ricercate con concreti impegni di carattere giuridico ed economico da parte del Ministro e di tutto il Governo. E’ altresì innegabile che i provvedimenti adottati contribuiscono a far aumentare il senso di frustrazione vissuto da tutti i lavoratori che, quotidianamente, contribuiscono alla lotta al lavoro sommerso e all’evasione contributiva, consentendo l’acquisizione alla casse dello Stato di ingenti somme di denaro attraverso le sanzioni comminate,nonché conlapreziosa azione svolta nelle transazioni conciliative del lavoro pubblico e privato.
I sindacati attendono ora concretezza di impegno da parte del Ministro del Lavoro, finalizzato a superare tali difficoltà con i con- tenuti economici invocati e indispensabili allo svolgimento di tutte le attività esterne da parte dei lavoratori preposti a tali servizi, e prospettano - nell’ipotesi in cui non si riscontrassero nel breve periodo i correttivi richiesti, o non si prospettassero valide solu- zioni alternative – il ricorso a iniziative forti a tutela della funzione e dei dipendenti in servizio. Eventuali rallentamenti dell’attività amministrativa, determinata da probabili azioni sindacali – concludono - non saranno addebitabili alla responsabilità dei singoli dipendenti, ma andranno ricondotte alla conseguenza di una azione politica mirata a far ricadere solo sui lavoratori, generalmente intesi, la carenza di qualsiasi sicurezza e tutela sul proprio posto di lavoro.
MINISTERO DEL LAVORO: PERCORSI DI RIQUALIFICAZIONE FINALMENTE IN PORTO
C
on l’avvenuta pubblicazione di tutte
le graduatorie inerenti i percorsi di riqualificazione che interessano il per- sonale del Ministero del Lavoro, si possono considerare definite quasi interamente le procedure relative alle progressioni profes- sionali del personale in servizio presso la nostra Amministrazione, secondo i mecca- nismi previsti dal Contratto Integrativo di
Ministero. Il primo Ccim, siglato in un contesto storico- politico differente dal momento conclusivo, se pur con delle insufficienze, limitazioni e singolarità, accompagnate dai forti ritardi amministrativo-burocratici, induce a un bilancio sicuramente positivo – osserva la Coordinatrice Nazionale della Cisl Funzione pubblica Immacolata Dui. In questo lungo periodo, segnato da ostacoli e colpevoli manchevolezze in fase di attuazione di tali norme contrattuali,il sindacato ha affrontato situazioni sicuramente complicate dove l’impianto, accuratamente organizzato, veniva attaccato per annullarne l’applica- bilità e l’efficacia dei contenuti. Anche le rovinose incursioni normative non hanno potuto intaccare l’ossatura di un dispositivo contrattuale fondato su presupposti giuri- dici e professionali alquanto equilibrati ed attentamente soppesati, se riferiti al periodo storico di riferimento.
INPS: GLI IMPORTI PREVISTI DAL XXXX 0000-0000 NELLE BUSTE PAGA DI GENNAIO E FEBBRAIO | |
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on lo stipendio di gennaio dei dipendenti Inps sarà probabilmente erogato un acconto sulle cifre previste dal contratto integrativo 2002-2005, più o meno corrispondente all'importo netto dovuto in riferimento alle tipologie di appartenenza individuate dallo stesso CCNI; mentre I saldi incentivanti, comprensivi della maggiorazione del 7%, saranno erogati, come di consueto, nel mese di febbraio. Ne dà comunicazione - pur non condividendo il metodo procedurale dell'Amministrazione che, a fronte delle difficoltà tecniche del SAP già insorte con la corresponsione dello stipendio di dicembre, preveda di erogare acconti inerenti al CCNI sottoscritto il 30 novembre scorso – il Coordinatore Nazionale della Cisl Funzione pubblica Inps, Xxxxxxx Xxxxxxxxx. |
Gli eccellenti risultati ottenuti, se pur tardivi rispetto alle scadenze preventivate, sono a testimoniare la sconfitta delle nefaste Xxxxxxxxx che, oltre ad essersi astenute dall’assumersi responsabilità nel proporre contenuti risolutivi alle forti interpellanze del personale in servizio e alla sottoscrizione dello stesso Xxxxxxxxx, hanno incentivato i malumori e amplificato le proteste imma- ginando automatismi difficili da costruire, di appiattimento notevole delle professio- nalità esistenti, nonché impossibili nella loro pratica realizzazione. Al contrario, l’impegno propositivo del Sindacato confederale con le sane battaglie poste in essere a sostegno delle legittime aspettative di tutti i dipen- denti in servizio - nei limiti offerti dalle dotazioni organiche in essere - si è potuto sviluppare in virtù dell’apporto costruttivo che ogni dipendente ha manifestato con tenacia, finalizzato a un risultato da troppo tempo atteso e invocato.
Dopo decenni di immobilità nelle qualifiche iniziali – sottolinea ancora la Coordinatrice
- l’articolarsi di degli accordi sindacali ha introdotto meccanismi di progressioni giuri- dica ed economica che, nel corso degli anni, coinvolgeranno ogni singolo lavoratore in servizio, consentendo tramite i corsi di pre- parazione un arricchimento professionale che apre alla possibilità di avanzamenti di carriera. Sono stati coinvolti nelle operazioni di riqualificazione circa 7000 dipendenti – in un organico di circa 7800 - nella frequenza degli appositi corsi di formazione; una volta
completate tutte le procedure, circa 4500
lavoratori del Ministero risulteranno collo- cati in posizioni superiori. Inoltre, altre 1400 unità circa,hanno beneficiato delle posizioni economiche Super nelle aree professionali A, B e C.
Attualmente sono in attesa di sottoscrizione del proprio contratto individuale i dipen- denti utilmente collocati nelle graduatorie delle posizioni economiche B1 – Coadiutore
> Addetto (358 unità), C1 – Accertatore del lavoro (525 unità), C1 – Esperto informatico (125 unità). Queste ultime operazioni di inquadramento, trattandosi di un passaggio di area, sono a totale carico del Ministero dell’Economia e delle Finanze e sono per- tanto necessari tempi tecnici e procedure differenti da quelle poste in essere fino ad ora dall’Amministrazione, e per le quali al momento non si riscontrano difficoltà né interventi ostativi.A completamento di tutto l’impianto previsto dal Contratto Integrativo, è in fase organizzativa il corso di formazione per il percorso di Operatore amministra- tivo, al quale possono partecipare tutti i dipendenti già inseriti nella graduatoria pubblicata.
Va peraltro sottolineato che, proprio in merito a tale graduatoria, sono pervenute al Coordinamento Cisl Funzione pubblica numerose segnalazioni di erronea attribu- zione del punteggio legato al riconosci- mento delle mansioni superiori effettuate sulla base di atti formali e di incentivazione economica, attribuiti dagli Uffici di appar- tenenza. È vergognoso – commenta la Dui
- dover ritornare su argomenti che si pensa- vano archiviati, per denunciare comporta- menti arbitrari e poco rispettosi delle diret- tive emanate dalla stessa Amministrazione, nonché delle clausole delle stesso bando di selezione. La rigorosa applicazione della Circolare ministeriale n. 6/2001 non può dare adito ad interpretazioni discrezionali da
parte della Commissione esaminatrice, ma
deve basarsi esclusivamente sulle mansioni effettivamente svolte e certificate, quale l’at- tività di sportello (riconosciuta peraltro agli stessi dipendenti nel percorso di Assistente amministrativo- posizione economica B3). La Cisl Funzione pubblica si riserva, quindi, di assumere le necessarie informazioni e conseguenti iniziative nei confronti della Direzione del Personale.
La Cisl Funzione Pubblica – conclude la Coordinatrice - è consapevole di non aver soddisfatto nella totalità le aspettative e le rivendicazioni di tutti i dipendenti del Ministero; tuttavia, senza ripetere concetti già sviluppati nell’arco di questa vicenda contrattuale, dove i numeri e le equivalenti risorse economiche hanno ridimensionato i progetti iniziali, ora sussistono le condizioni, con le nuove dotazioni organiche pubbli- cate,di predisporre un impianto contrattuale dove sicuramente la priorità deve essere rivolta a coloro che, a diverso titolo, sono risultati esclusi dalle procedure concorsuali appena terminate.
Un’ultima riflessione riguarda la situazione del personale collocato utilmente nelle vaie graduatorie e non rientrante nei contingenti del numero dei posti messi a concorso. La posizione - più volte ufficializzata – della Cisl Funzione pubblica è per la totale coper- tura delle disponibilità previste nelle varie posizioni economiche e aree professionali risultate scoperte a seguito di mobilità intercompartimentale o di contesti, giuridici e personali, variati rispetto al momento della stesura delle graduatorie; tutto ciò in appli- cazione delle clausole contrattuali delle pre- visioni contenute nei vari bandi di concorso. Le altre posizioni cosiddette di “idoneità” dovranno essere necessariamente valutate con le nuove regole del prossimo CCNI, insieme a quelle di tutto il personale rimasto escluso dalla presente riqualificazione.
AGENZIA DELLE DOGANE: I SINDACATI FANNO FRONTE COMUNE, RAGGIUNTO L’ACCORDO SUI PASSAGGI DI FASCIA
L
AGENZIA DELLE ENTRATE: TROPPA DISCREZIONALITÀ SULLE NOMINE
DEI DIRIGENTI
a ferma presa di posizione unitaria assunta dai sindacati dei lavoratori dell’Agenzia
delle Dogane – Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil, Uil Pa, Salfi, RdB e Intesa - ha prodotto il risultato che i lavoratori doganali aspettavano da tempo:è stato infatti sottoscritto in via definitiva l’accordo che da il via al passaggio di posizione economica per tutto il personale, dopo che l’iniziativa presso il Collegio dei revisori ha portato al superamento immediato dei
rilievi precedentemente posti sulle relative procedure.
Quello della “mobilità volontaria” nazionale, le cui procedure sono ferme da due anni, era uno dei punti cruciali all’ordine del giorno fin dalla ripresa post-festiva del confronto con l’Amministrazione. I sindacati, come spiega la Coordinatrice Nazionale della Cisl Funzione pubblica Xxxxxxxx Xxxxxxx, avevano deciso di aderire alla convocazione - pur in presenza di iniziative di lotta in tutti gli uffici e dell’inasprimento della vertenza contrattuale dell’intero comparto Agenzie, in particolare per la netta chiusura della controparte rispetto alla richie- sta di aumento del valore dei buoni pasto - per due motivi essenziali: perché le Agenzie non sono controparte diretta nella vertenza per il rinnovo contrattuale, e per evitare ogni ulteriore ritardo nell’avvio delle procedure per i passaggi di fascia economica. I sindacati avevano infatti posto,pregiudizialmente all’avvio della trattativa,la necessità di attuare subito tali procedure. Il confronto era stato perciò immediatamente sospeso, nel momento in cui l’Agenzia aveva dato notizia di un ulteriore richiesta di precisazioni da parte del Collegio dei Revisori che,con argomenti inconsistenti,chiedeva delucidazioni attinenti,oltretutto,materie contenute dell’accordo sottoscritto liberamente dall’Agenzia e da tutte le Organizzazioni sindacali. La decisione di sospendere immediatamente ogni trattativa, fino a quando non fossero state superate difficoltà che sembravano create apposta per impedire ai doganali il riconoscimento, anche economico, della loro professionalità, ha avuto perciò il pregio della grande coesione di tutto il fronte sindacale, che ha senz’altro giovato al buon esito della vicenda, e sarà determinante anche per portare a conclusione in tempi brevissimi tutta la partita legata all’ordinamento.
È stato altresì concordato, riferisce ancora la Coordinatrice, di seguire mediante un confronto costante l’attuazione delle procedure, prevedendo fin da subito l’avvio della trattativa per definire anche il finanziamento dei passaggi di posizione economica (pari a circa il 30% del totale), che hanno decorrenza dal 1 gennaio 2006.
DISCRIMINATI PER DECRETO I FUNZIONARI C3 DEL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
S
xxxx Xxxxxxxx Ufficiale n. 8 del 11.01.2006 (serie generale) è stato pubblicato il decreto legge n.4 del 10.01.2006, con il quale, riformulando integralmente il secondo comma dell’art.7 della legge 588/1957, si privano i conservatori C3 della possibilità, dopo il loro collocamento a riposo, di esercitare le funzioni di coadiutorato notarile, riservando tale possibilità ai soli dirigenti in possesso di determinati requisiti, fino al compimento del settantacinquesimo anno di età. Una modifica che la Cisl Funzione pubblica contesta fermamente, poiché l’attuale formulazione della norma introduce una inaccettabile discriminazione tra dirigente e funzionario dell’ex carriera direttiva dell’Amministrazione, malgrado – fa notare il Coordinatore Nazionale della Cisl Funzione pubblica – Giudiziario, Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx - la legge richieda per tutti uguali requisiti di professionalità. Infatti, da un punto di vista normativo, la professionalità del dirigente e del conservatore è identica per ciò che concerne l’attività di controllo degli atti repertorio e registri dei notai e di svolgimento delle funzioni notarili; l’unica differenza tra le due figure è quella
amministrativa di direzione dell’ufficio, prerogativa ope legis del dirigente.
Sorprende ancor più – aggiunge Capogrosso - che l’Amministrazione abbia consentito l’inserimento di una siffatta norma in un provvedimento legislativo che disciplina una materia (misure urgenti in tema di organizzazione e funzionamento della pubblica amministrazione) che nulla ha a che vedere con le attività che i pubblici dipendenti. possono svolgere all’esito del loro rapporto di lavoro con la P.A. Tale incursione legislativa mina il rapporto tra dirigente dell’ufficio e conservatore. La vicenda dimostra, per l’ennesima volta, come questa Amministrazione preferisca al dialogo con le parti sociali il ricorso allo strumento legislativo, peraltro d’urgenza, per far passare, quasi sotto silenzio, misure punitive verso tanti e fortemente premiali verso pochissimi. Una iniziativa dunque inaccettabile sia nel merito che nel metodo.
Agli effetti della conversione in legge del decreto in esame, la Cisl Funzione pubblica si adopererà per ripristinare e rafforzare anche per questi funzionari dell’Amministrazione la possibilità di coadiutorato, fino ad oggi riconosciuta, estendendo loro anche i benefici che il decreto legge vorrebbe riconoscere ai soli dirigenti.
n questo ultimo mese, sono giunte alle Segreterie Nazionali di Cisl Funzione pubblica, Fp Cgil e Uil Pa numerose segnalazioni da parte di molte realtà ter- ritoriali e numerosi dirigenti e funzionari dell’Agenzia delle Entrate. In particolare, viene segnalata la situazione relativa alle procedure attivate dai Direttori regionali per il conferimento degli incarichi diri-
I
genziali.
Quello che accomuna la maggior parte delle situazioni, al di là delle differenze pro- cedurali – rilevano i sindacati in una nota unitaria inviata ai vertici dell’Agenzia - è la forte discrezionalità delle proposte portate alla ratifica dei massimi responsabili, la mancanza di idonea pubblicità dei posti da ricoprire,l’assoluta indeterminatezza infine delle scelte sottese all’individuazione dei funzionari a cui assegnare gli incarichi prov- visori ai sensi dell’art. 24 del regolamento di Agenzia. In molti casi per il conferimento degli incarichi provvisori non si tiene conto della qualifica rivestita dai candidati e si preferiscono per incarichi di maggiore pre- stigio spesso funzionari con pochissimi anni di anzianità a Dirigenti che pure hanno dato ottima prova delle loro qualità fino ad oggi, o a funzionari con maggiore esperienza e curriculum xxxxxxxxxxxxx.Xx alcune regioni si escludono dalla procedura funzionari privi di laurea ma con indubbia esperienza e professionalità,mentre in altre li si ammette e gli vengono conferiti incarichi di notevole spessore ed importanza.
Inoltre – proseguono i Coordinatori Nazio- nali delle SAS di Agenzia delle tre Fede- razioni Xxxxxxx, Cielo e Cefalo – il vincolo della permanenza nella stesso Ufficio o nella stessa sede viene valutato in modo assolutamente contraddittorio, con alcuni Dirigenti che restano al loro posto da sva- riati anni, mentre ad altro viene richiamata la necessità della rotazione. Infine, le scelte operate in diverse regioni sono adottate senza alcuna informativa alle Organiz- zazioni sindacali, e appaiono non solo in netto contrasto con le normative in vigore, ma talmente illeggibili dal personale da determinare un diffuso stato di malessere e di protesta, certamente non in linea con i principi di imparzialità e trasparenza che dovrebbero sempre caratterizzare l’azione delle Pubbliche Amministrazioni.
I sindacati sollecitano perciò ai responsabili dell’Agenzia, vista anche la delicata fase di rinnovo degli incarichi dei Direttori regio- nali e alla luce dei possibili avvicendamenti, a sospendere l’efficacia delle proposte formulate e,contestualmente,ad aprire con urgenza il necessario e dovuto confronto su tale delicata materia.
PROCEDURE DI RIQUALIFICAZIONE AI BENI CULTURALI: PERCHÈ CISL E CGIL HANNO DETTO NO ALL’ENNESIMO RINVIO
Cisl Funzione pubblica Mipaf-Cfs,
tramite il Coordinatore Piergior- gio Cortesi, informa che, allo scopo di valutare il grado di preparazione degli appartenenti al Corpo Forestale dello Stato e alle Amministrazioni Forestali delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province Autonome nell'uso degli sci per l'espletamento del servi- zio d'istituto in zone innevate, è stata organizzata la X edizione dei Campio- nati Invernali del Corpo Forestale dello Stato, che si svolgeranno dal 19 al 22 marzo 2006 in località Campo Felice (AQ) e consisteranno in una gara indivi- duale di slalom gigante e in una prova di staffetta alpina a squadre.
I concorrenti parteciperanno per conto degli uffici di appartenenza. Per cia- scun Coordinamento Regionale potrà essere iscritto a partecipare alle gare un numero massimo di 8 atleti, di cui 4 per lo slalom gigante e 4 per il fondo. Inol- tre, ugual numero di concorrenti potrà essere iscritto dagli uffici dell’Ispetto- rato Generale e dalla Scuola del Corpo Forestale dello Stato. L'iscrizione alle gare dovrà pervenire, tramite i respon- sabili dei Comandi Regionali, entro il 6/03/2006 alla segreteria del Gruppo Sportivo del Corpo Forestale dello Stato - via G.Carduccin.5 – 00000 - Xxxx (tel/fax 06/0000000 - 06/46657138)
- e al Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato di L'Aquila (tel
0862/42890 – fax 0862/420879.
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l Coordinamento Nazionale della
CORPO FORESTALE DELLO STATO
X EDIZIONE DEI CAMPIONATI INVERNALI
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ircola voce tra i dipendenti del Ministero per i beni e le attività culturali che,nella recente riunione conl’Amministrazione,tragli argomenti trattati vi sia stata lapropostadella Uil di rinviare i termini per la presentazione dei titoli,a suo tempo dichiarati dai partecipanti ai bandi per la riqualificazione.Cisl Funzione pubblica e Fp Cgil intendono a tal proposito chiarire
le motivazioni della posizione da esse sostenuta, di respingere cioè tale richiesta. Cisl e Cgil – spiegano i Coordinatori Nazionali Xxxxxxx Xxxxxxx e Xxxxxx Xxxxx - hanno ritenuto non più procrastinabile il termine già fissato per la presentazione dei titoli. E’ però falso sostenere che tale decisione è stata assunta a danno dei lavoratori interessati.Entrambe,infatti, sono consapevoli che i lavoratori aspettano da troppo tempo di essere inquadrati nei nuovi profili e di ottenere il beneficio giuridico ed economico che deriva da un contratto scaduto il 31 dicembre 2001; e che, tra l’altro, più l’Amministrazione ritarda negli inquadramenti e più danaro perdono i lavoratori in busta paga.Una“politica del rinvio”che ha di fatto già vanificato un quadriennio contrattuale, poiché, se e quando verrà sottoscritto il XXXX 0000-0000, questo risulterà scaduto al 31 dicembre 2005.
Vadetto che lo slittamento registrato nelladefinizione dei nuovi inquadramenti è stato prodotto tra l’altro dal fatto che, a seguito dell’incremento di 4300 posti previsti per la riqualificazione e per non creare possibili equivoci tra i lavoratori interessati alla scelta della sede, si è a suo tempo convenuto di procedere contestualmente con tutti gli inquadramenti, sia quelli dei vincitori sia quelli degli idonei.
Nel frattempo,in questi anni,le Organizzazioni sindacali non firmatarie dell’accordo relativo alla riqualificazione si sono fatte promotrici di tutte le richieste di rinvio necessarie per accreditare la tesi che le procedure non si sarebbero mai concluse.Da parte loro, Cisl e Cgil – argomentano ancora i Coordinatori - hanno pressato in questi mesi l’Amministrazione affinché il termine ultimo previsto per concludere tali operazioni fosse, nei fatti, una previsione pessimistica, esorcizzata dalla definitiva sottoscrizione dei nuovi contratti molto prima che tale termine scadesse. L’Amministrazione ha dichiarato di avere fissato, anticipandoli, i termini ultimi previsti per la sottoscrizione dei nuovi contratti, paradossalmente sottolineando la propria efficienza, anche se contestualmente dava atto dell’impegno profuso da chi ha in questi mesi sollecitato la definizione dell’iter d’inquadramento. Incassato tale risultato, comunque positivo, Cisl e Cgil – sempre secondo i sindacati non firmatari - avrebbero dovuto condividere la richiesta dell’ennesimo rinvio, addossandosi così le responsabilità di tutte le disfunzioni dell’Amministrazione.
I ritardi nella definizione dei processi di riqualificazione, oltre ad avere già causato un danno giuridico edeconomico adogni lavoratore che verràreinquadrato,hadeterminato unmaggiore onere economico di milioni di euro a carico del FUA e perciò a danno di tutti i lavoratori. Non ultimo – aggiungono i Coordinatori – il convinto no di Cisl Funzione pubblica e Fp Cgil a ulteriori rinvii è dovuto al fatto che, se non si concludono tali processi, non si può procedere con la stabilizzazione del personale precario, del quale peraltro anche le altre sigle sindacali sostengono di avere a cuore la definitiva immissione nei ruoli dell’Amministrazione.
INPDAP: UN CHIARIMENTO SU SELEZIONI INTERNE, STABILIZZAZIONE DEI PRECARI E PERSONALE TRASFERITO DALL’AGENZIA DEL DEMANIO
A
seguito del trasferimento, con decorrenza dal 1 gennaio 2006, del personale dell’Agenzia del Demanio in alcune delle strutture dell’Inpdap, giungono al Coordinamento Nazionale della Cisl Funzione pubblica Inpdap richieste di chiarimento da parte del personale non ancora stabilizzato (con contratto di formazione lavoro o a tempo determinato) e da parte di quello interessato alle procedure selettive
interne.
A. VI - n. 2 del 30 gennaio 2006
Supplemento telematico
de ‘‘IL LAVORO PUBBLICO’’
Reg. Trib. Roma 662/96 Direttore resp. Xxxx Xxxxxxx Redazione: Xxxxxx Xxxxxxx
Al fine di chiarire tutti i dubbi sollevati circa le implicazioni di detta operazione sulla dotazione organica delle Sedi interessate, il Coordinamento rende noto tramite il Coordinatore Nazionale Xxxxxxxxx Xxxxxxxx che il dispositivo della delibera del Consiglio di Amministrazione Inpdap n. 267 del 28 dicembre 2005 stabilisce che “i suddetti dipendenti sono collocati in soprannumero nelle rispettive posizioni ordinamentali, salvo successivo riassorbimento, in relazione alle vacanze dei posti, così come previsto nella Circolare congiunta del dipartimento della Funzione Pubblica e del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato dell’11.04.2005.Tale riassorbimento sarà effettuato successivamente alla stabilizzazione del rapporto di lavoro del personale in servizio con contratto di formazione e lavoro e a tempo determinato e comunque posteriormente al conferimento delle posizioni ordinamentali già riservate alle procedure selettive interne bandite con delibera del Consiglio di Amministrazione n. 100 del 29.12.2004”.
FONDO PER L’EFFICIENZA DEI SERVIZI ISTITUZIONALI PER IL PERSONALE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO: LA PROPOSTA DELL’AMMINISTRAZIONE
R
esta negativo il giudizio della Cisl Fun- zione pubblica sulla proposta definitiva dell’Amministrazione del Ministero delle politiche agricole e forestali riguardo al Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per l’anno 2005 per il personale del Corpo Forestale dello Stato. Essa infatti, come rileva il Coordi- natore Nazionale SAS Mipaf-Cfs Xxxxxxxxxxx Xxxxxxx, mantiene le sperequazioni esistenti e diminuisce le risorse per la contrattazione decentrata, da circa 1.500.000 euro nel 2004 a 1.220.848, limitando inoltre la corresponsione dell'importo a 370 euro l'anno. Di seguito i punti salienti della proposta, sottoposti dal Coordinamento Nazionale alla valutazione e alle osservazioni delle strutture territoriali, con la precisazione che la Cisl Funzione pubblica potrebbe decidere in seguito a tale confronto
interno di non ratificare l’accordo. Le risorse del Fondo per l’efficienza dei servizi istituzionali per l’anno 2005,sulla base di quanto assegnato sul capitolo 2874 e delle integrazioni
per l’impiego in turni di reperibilità, per turno 6,20 euro; chiamata in servizio durante lo stato di reperibilità, per turno 13 euro; per il servizio di controllo sulle piste da sci e di rilevamento Meteomont, per turno 5 euro; per l’attivita’ atti- nente al servizio nautico, per turno 5 euro; per i conduttori di pullman superiori a nove posti, incaricati con formale ordine di servizio per il trasporto persone,per turno 5 euro;per l’attività in poligono di istruttore di tiro, di direttore di tiro e di armaiolo, per turno 5 euro. In sede di contrattazione decentrata locale si definirà la consistenza delle turnazioni anche in relazione alla disponibilità delle risorse.
PERSONALE EX IACP TRANSITATO IN FEDERCASA: LE RICHIESTE SINDACALI PER IL CONTRATTO 2006-2009
Le indennità mensili non sono cumulabili, ad eccezione dell’indennità prevista per la loca-
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zione onerosa; le indennità riferite ai turni, ad eccezione di quelle riferite all’impiego in turni di reperibilità e alla chiamata in servizio durante lo stato di reperibilità, non sono cumulabili nell’ambito dello stesso turno. Nel caso di non cumulabilità delle indennità, al beneficiario verrà corrisposto l’importo a lui più favore- vole. In sede di contrattazione decentrata, nel rispetto del vigente Accordo Nazionale Quadro, possono essere introdotte ulteriori indennità; tuttavia, le risorse a livello decentrato non possono applicarsi alle fattispecie già indicate nell’accordo. Gli stanziamenti del Fondo non utilizzati in ciascun esercizio finanziario, infine, costituiscono dotazione aggiuntiva del Fondo stesso per l’anno successivo, quali residui.
previste dal dPR n.301/2004, e tenuto conto
dei residui riferiti all’anno 2004, ammontano secondo la proposta dell’Amministrazione a euro 5.990.848,20 , da utilizzare per incentivare l’impiego del personale in alcune attività ope- rative che comportino particolari situazioni di servizio, disagi o particolari responsabilità, ivi compresa l’incentivazione della produttività collettiva per il miglioramento dei servizi.
Al personale in servizio presso i Comandi sta- zione, i Gruppi o i Distaccamenti del servizio antincendio boschivo, i Nuclei CITES e presso i Posti fissi è riconosciuta un’indennità mensile di 37 euro; al Comandante di Stazione, dei Nuclei CITES o dei Posti fissi compete un’indennità di 65 euro (tutti gli importi sono da intendersi al lordo delle ritenute previdenziali e assisten- ziali a carico del dipendente). Per il personale formalmente nominato quale componente in xxx xxxxxxxxxxxx xx xxxxxx xxxxxli, reparti a cavallo, squadre di soccorso alpino, NAF, NIPAF, NICAF,NIAB,servizio certificazione CITES,N.O.A. e Sezioni di PG presso le Procure e, a quello che esercita la specializzazione di elicotterista, l’in- dennità mensile è di 34 euro. Al personale che, in servizio presso la sede di prima assegnazione nella qualifica,non fruisca di alloggio di servizio a titolo gratuito o a locazione agevolata, sia nella condizione di locazione onerosa e, nello stesso tempo, non sia proprietario, così come i componenti del proprio nucleo familiare,di abi- tazione nella circoscrizione di competenza della sede di servizio o comunque a una distanza superiore di 40 Km dalla sede dell’ufficio,spetta un’indennità pari a 100 euro mensili,compenso mantenuto alle medesime condizioni anche al personale trasferito d’ufficio che non benefici dell’indennità di cui all’articolo 1 della legge 86/2001. Infine, al personale in servizio a titolo esclusivo presso le Centrali operative, nazionali e regionali, è attribuito un compenso mensile di 31 euro.
Sono attribuite ulteriori indennità per i servizi di turno: tra le ore 12 e le ore 6, per ogni ora 0,50 euro; per turni di lavoro di almeno sei ore, successivi alle ore 12 nei giorni 24 e 31 dicembre e vigilia di Pasqua, per turno 40 euro;
edilizia residenziale pubblica è stata di recente oggetto di attenzioni particolari e di proposte di legge da parte del Governo e del Parlamento. In vista della trattativa per il rinnovo contrattuale 2006 – 2009 (parte economica 2006 – 2007) per il personale degli ex Istituti Autonomi Case popolari transitati in Federcasa, prevista per il prossimo 6 febbraio, Cisl Funzione pubblica,Fp Cgil,Uil Fpl e Fesica-Confsal hanno inviato al Presidente di Federcasa un documento unitario a firma dei rispettivi Segretari Nazionali Alia, Xxxxxxxxxx, Fiordaliso e Xxxxxxx,in cui si puntualizzano gli aspetti salienti che,secondo i sindacati,devono caratterizzare
nell’immediato futuro le politiche rivolte al settore. Occorre riaffermare – sostengono i Segretari - il ruolo fondamentale dell’Edilizia Residenziale Pubblica quale elemento di crescita del Paese e strumento di calmierazione dei prezzi di mercato. Allo stato attuale vi è una forte esigenza di abitazioni a prezzi accessibili, cui non corrisponde un’adeguata risposta da parte degli enti che operano nell’edilizia residenziale pubblica. Sarebbe da considerare la dismissione del patrimonio di edilizia popolare finalizzata esclusivamente all’ammodernamento e al rinnovo del parco alloggi. In considerazione della funzione sociale degli Enti pubblici economici che si occupano di edilizia residenziale pubblica, è necessario adottare appositi accorgimenti per consentire la sopravvivenza degli stessi, tra cui l’abolizione dell’ICI, la rivisitazione del fondo sociale e dei canoni di locazione, norme che facilitino l’alienazione del patrimonio e il reinvestimento a fini abitativi.
Al fine della costruzione di un sistema omogeneo di gestione del patrimonio di edilizia pubblica
– argomentano i sindacati - è necessario procedere all’armonizzazione contrattuale nonché all’applicazione del contratto collettivo di riferimento assegnando a quest’ultimo un ruolo di governo della gestione delle risorse umane,dei modelli organizzativi . In occasione del rinnovo del contratto,sarebbe opportuno rivedere alcuni punti:implementare il sistema delle relazioni sindacali ribadendone la centralità e rafforzare la contrattazione integrativa decentrata, al fine di tutelare i lavoratori, contemperare le esigenze di questi ultimi con le esigenze aziendali e raggiungere elevati livelli di qualità ed efficienza, prevedendo per Federcasa una più incisiva funzione di garante nei confronti delle varie Aziende per il rispetto delle norme contrattuali, anche attraverso l’individuazione di opportuni meccanismi di tutela;definire più accuratamente le declaratorie di livello,evitando sovrapposizioni e interpretazioni discrezionali che consentano alle Amministrazioni di essere inadempienti rispetto a quanto previsto nella pianta organica; riconoscere la necessità di adeguate iniziative per contrastare la diffusione del fenomeno del mobbing e migliorare la qualità e la sicurezza dell’ambiente di lavoro; prevedere l’istituto della “banca delle ore” come strumento di flessibilità della prestazione di lavoro, demandando a specifici accordi aziendali la definizione della disciplina; recepire pienamente quanto stabilito dalla L.66/2003 in materia di godimento delle ferie e salvaguardia delle norme contrattuali di migliore favore; tutelare il personale collocato in quiescenza nella vigenza contrattuale ai fini della rivalutazione del trattamento di pensione.
Infine, per quanto riguarda i contenuti economici del prossimo contratto, i sindacati chiedono di prevedere un incremento della retribuzione base in grado di tutelare il potere di acquisti delle retribuzioni,nonché risorse aggiuntive da definire in sede di contrattazione decentrata per incentivi alla produttività, consolidando tutto il salario accessorio prodotto fino al 31.12.2005; procedere alla rivalutazione degli scatti di anzianità e delle indennità previste dal contratto; concordare una disciplina del trattamento economico aggiuntivo nel caso di prestazioni svolte per conto terzi dalle aziende che abbiano prodotto introiti economici.