Codice Procedura: 886
Codice Procedura: 886
Sigla progetto: RG003IF00886
Proponente: Nextpower Development Italia s.r.l.
OGGETTO: Impianto fotovoltaico ad inseguitori monoassiali con sistema di accumulo (energy storage system), sito nel Comune di Comiso (RG) in c.da Canicarao xxxx xxxxxxxxxxx, xxxxxxxxxx xx xx 0 xxxxx xx xxxxxxxx per una potenza nominale di 2 x 5.000,8 kw ed una potenza richiesta in immissione di 2x5.000 kW alla tensione di rette di 20 kV comprensivo delle opere di rete per la connessione ricadenti nel Comune di Comiso (RG).
Procedimento: Procedura di Valutazione Impatto Ambientale (VIA), ai sensi dell’art. 23 del D. Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR), ai sensi dell’art. 27 - bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii.
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente Regione Siciliana e contenute nel portale regionale.
PARERE ISTRUTTORIO CONCLUSIVO C.T.S. n. 184/2022 del 20.06.2022
VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i..;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/02/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTA la Nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e s.m.i.;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S..
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente.
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti.
VISTO il D.A. n° 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS.
VISTO il D.A. n.19/GAB del 29 gennaio 2021 di nomina di nn. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente.
VISTO il D.A. n. 265/GAB del 15/12/2021 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e che ha sostituito il D.A. n. 57/GAB del 28.02.2020, pertanto abrogato.
VISTO il D.A. n. 273/GAB del 29/12/2021 di nomina di nn. 30 componenti ad integrazione della CTS e di nomina di due componenti nel Nucleo di coordinamento.
VISTO il D.A. n. 24/GAB del 31.01.2022 di nomina di nn. 1componente ad integrazione della CTS.
VISTO il D.A. n. 116/GAB del 27.05.2022 di nomina di nn. 5 componenti ad integrazione della CTS.
RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione.
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi.
VISTO il D.Lgs. 16.06.17, n. 104. “Attuazione della direttiva 2014/52/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, che modifica la direttiva 2011/92/UE, concernente la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati, ai sensi degli articoli 1 e 14 della legge 9.07.15, n. 114”.
VISTA la nota acquisita al prot. DRA n. 29935 del 01.06.2020 con la quale la Ditta Nextpower Development Italia s.r.l. ha presentato istanza per l’ottenimento del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale, ai sensi dell’art. 27 - bis del D.Lgs. 152/2006, e del Provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/2006, come da ultimo modificato con X.Xxx. 104/2017, per il progetto indicato in oggetto;
VISTA la nota inviata alla ditta dall’A.R.T.A. - Servizio I - Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia con prot.
n. 32279 del 11.06.2020 con cui viene richiesta la riformulazione dell’istanza assunta al prot. n. 29935 del 01.06.2020 in quanto manca la richiesta di A.U. ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 387/2003;
VISTA la Nota prot. ARTA 34080 del 18.06.2020, recante “Comunicazione procedibilità istanza, pubblicazione documentazione e Responsabile del procedimento” e ribadito che ai sensi del D.A. n. 57/GAB del 28/02/2020 ogni connesso accertamento e valutazione è di competenza del Servizio I del Dipartimento Regionale Ambiente della Regione Sicilia;
VISTA la nota prot ARTA n. 35010 del 23.06.2020 con la quale la SNAM comunica che, sulla base della documentazione progettuale prodotta dalla ditta Nextpower Development Italia s.r.l., è emerso che le opere ed i lavori di che trattasi NON interferiscono con impianti di proprietà della stessa società.
VISTO il N.O. di e-distribuzione con validazione del progetto presentato dalla ditta Nextpower Development Italia s.r.l. prot. 0225700 del 08.04.2020.
LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal proponente:
PAUR00 Lettera trasmissione documenti RS06ADD0026A0
PAUR01 Istanza PAUR RS06IST0001A0
PAUR02 Ricevuta pagamento oneri VIA RS06ROI0001A0
PAUR03 Ricevuta pagamento oneri Energia RS06ROI0002A0
PAUR04 Scheda di sintesi RS06ADD0001A0
PAUR05 Avviso pubblico RS06AVV0001AO PAUR06 Dichiarazione incarico progettazione RS06ADD0002A0 PAUR07 Dichiarazione professionisti Xxxxxxxx RS06ADD0003A0 PAUR08 Dichiarazione professionisti Xxxxxxx XX00XXX0000X0 PAUR09 Dichiarazione professionisti Venti RS06ADD0005A0
PAUR10 Dichiarazione professionisti Lentini RS06ADD0006A0 PAUR11 Dichiarazione conformità urbanistica RS06ADD0007A0 PAUR12 Dichiarazione iscrizione CCIAA RS06ADD0008A0
PAUR13 Dichiarazione antimafia RS06ADD0009A0
PAUR14 Attestazione istituto credito RS06ADD0010A0
PAUR15 Dichiarazione disponibilità terreni RS06ADD0011A0 PAUR16 Dichiarazione impegno realizzazione RS06ADD0012A0 PAUR17 Dichiarazione adesione legalità RS06ADD0013A0
PAUR18 Dichiarazione pantouflage RS06ADD0014A0
PAUR19 Dichiarazione cauzione RS06ADD0015A0
PAUR20 Generalità proprietari immobili RS06ADD0016A0
PAUR21 Affidamento progettazione Xxxxxxx XX00XXX0000X0
PAUR22 Affidamento progettazione Xxxxxxxx RS06ADD0018A0 PAUR23 Dichiarazione rapporti amministrazione RS06ADD0019A0 PAUR24 Istanza ENAC RS06ADD0020A0
PAUR25 Atto sottomissione RS06ADD0021A0
PAUR26 Shape file XX00XXX0000X0
XXXX00 XXX XX00XXX0000X0
PAUR28 STMG, voltura, accettazione RS06ADD0023A0 PAUR29 Benestare E-Distribuzione al progetto opere di rete RS06ADD0024A0 PAUR30 Dichiarazione congruità QE RS06ADD0025A0
PAUR31 Elenco elaborati trasmessi RS06EET0001A0
SIA Studio Impatto Ambientale RS06SIA0001A0
SNT Sintesi non tecnica RS06SNT0001A0
PAE Relazione Paesaggistica RS06REL0003A0
Rel01 Relazione tecnica RS06REL0001A0
Rel02 Relazione generale RS06REL0002A0
Rel03 Dismissione e Ripristino RS06REL0004A0
Rel04 Elettromagnetica RS06REL0005A0
Rel05 Abbagliamento RS06REL0006A0
Rel06 Relazione geologica RS06REL0007A0
Rel07 Studio idraulico RS06REL0008A0
Rel08 Xxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxxx XX00XXX0000X0
Rel09 Relazione Botanica Faunistica RS06REL0010A0
Rel10 Piano Terre e Rocce da Scavo RS06REL0011A0
Imp01 Inquadramento RS06EPD0001A0
Imp02 XXX XX00XXX0000X0
Xxx00 Xxxxxxxx XX00XXX0000X0
Imp04 Catastale RS06EPD0004A0
Imp05 Catastale cavidotto RS06EPD0005A0
Imp06 Particellare cavidotto RS06EPD0006A0
Xxx00 XXX XX00XXX0000X0
Imp08 Quadro dei vincoli RS06EPD0008A0
Xxx00 Xxxxxx XX00XXX0000X0
Imp10 Layout impianto RS06EPD0010A0
Imp11 Layout Viabilità cavidotti cabine RS06EPD0011A0
Imp12 Layout Tracker RS06EPD0012A0
Imp13 Particolari costruttivi RS06EPD0013A0
Imp14 Sezioni scavo cavidotti RS06EPD0014A0
Imp15 Sezione impianto tipo RS06EPD0015A0
Imp16 Inseguitore RS06EPD0016A0
Imp17 Cabina consegna RS06EPD0017A0
Imp18 Cabina utente RS06EPD0018A0
Imp19 Locale O&M RS06EPD0019A0
Imp19A Locale Tecnico RS06EPD0020A0
Imp20 Cabina inverter RS06EPD0021A0
Imp21 Cabina sezionamento RS06EPD0022A0
Imp22 Locale accumuli RS06EPD0023A0
Imp23 Schema unifilare RS06EPD0024A0
Imp24 Foto stato di fatto - impianto RS06EPD0025A0
Imp25 Foto stato di fatto - cavidotto RS06EPD0026A0
Imp26 Simulazioni tridimensionali RS06EPD0027A0
Imp27 Schede tecniche RS06EPD0028A0
Imp28 Valutazione comparativa RS06EPD0029A0
Imp29 Computo metrico e Q.E RS06EPD0030A0
Imp30 Cronoprogramma RS06EPD0031A0
Imp31 Progetto opere rete RS06EPD0032A0
LETTO il “Parere Istruttorio Intermedio” (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020 e nel quale, vengono espresse le seguenti criticità:
1. dovranno essere descritti i rapporti di xxxxxxxx e compatibilità del progetto con gli strumenti di pianificazione e programmazione regionali, nazionali ed europei del settore energetico;
2. occorre dimostrare in maniera più dettagliata la compatibilità e la coerenza dell’intervento – in ogni sua fase – con i seguenti strumenti di pianificazione e programmazione regionale:
• Piano Regionale dei Trasporti;
• Piano Faunistico Venatorio;
• Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni;
• Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi boschivi;
• Piano Comunale di Protezione Civile.
3. in ogni caso non si potrà procedere ad interventi di movimento terra per modificare l’orografia/pendenza delle aree. Debbono ritenersi vietati tutti gli interventi previsti di ridefinizione orografica. Conseguentemente il progetto dovrà essere complessivamente revisionato;
4. negli elaborati si ha evidenza delle interferenze con aree sottoposte a vincolo paesaggistico, si chiede di esplicitare la coerenza e compatibilità con le NTA del Piano Paesaggistico delle province di Ragusa relative ai PL4. Si evidenzia, inoltre, per le aree sottoposte a vincolo di “Siti di attenzione” e Rischio Medio “R2”, di considerare detto aspetto e di esplicitare come la ditta intende superare tali criticità;
5. dovrà essere trasmesso il progetto degli impianti di illuminazione con gli accorgimenti per evitare la diffusione luminosa, compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto. In particolare tutti i fasci luminosi dovranno essere diretti verso il basso con lampade ad alta efficienza e basso consumo;
6. dovranno essere valutati adeguatamente gli impatti legati alla fase di dismissione degli impianti e dovranno essere forniti dettagliati approfondimenti in merito alle colture agronomiche che il proponente intende realizzare sul sito di intervento;
7. si dovrà prevedere l’utilizzo di pannelli fotovoltaici realizzati con una gamma cromatica compatibile con i colori del contesto, gli stessi dovranno avere un basso indice di riflettanza in modo da ridurre l’effetto lago;
8. in merito agli interventi di mitigazione ambientale dell’area oggetto di intervento, si chiede che vengano forniti approfondimenti, con adeguante planimetrie, sulle modalità di realizzazione e date indicazioni in merito alle specie arboree/arbustive che verranno impiegate;
9. per tutte le aree di riforestazione, tra la documentazione prodotta dovrà essere previsto un piano mantenimento colturale delle specie con indicazione degli interventi che verranno eseguiti sugli stessi (irrigazioni, concimazioni, potature, ecc). Si ribadisce, inoltre, che, dovranno essere predisposte delle fasce arboreo/arbustive tra i pannelli al fine di ridurre l’effetto lago;
10. la realizzazione delle n. 2 cabine storage (che in progetto sono previste del tipo container standard ISO 20’) dovrà essere realizzata con materiali adatti al contesto naturalistico del territorio. Si chiede di considerare detto aspetto e di esplicitare come la ditta intende superare tale criticità;
11. si dovrà provvedere a redigere apposito Piano di Cantierizzazione con puntuale dislocazione planimetrica delle aree interessate dal cantiere e le misure di mitigazione che il Proponente intende adottare al fine di prevenire e/o ridurre i possibili impatti sulle componenti ambientali (acqua, suolo e sottosuolo, polveri, ecc);
12. si dovrà provvedere a redigere apposito Piano di Monitoraggio Ambientale. Lo stesso dovrà definire anche le modalità, la frequenze e la durata dell’attività di monitoraggio per componenti ambientali (aria, rumore, acqua e suolo).
13. il progetto dovrà essere complessivamente revisionato, in conseguenza delle predette criticità e detta revisione comporterà la rielaborazione di tutte la documentazione funzionale alla valutazione degli impatti.
VISTA la nota del dipartimento dell’Energia – Servizio 3 - Autorizzazioni, acquisita al prot. n. 73570 del 14.12.2020, con la quale viene comunicata la procedibilità dell’istanza presentata dalla ditta proponente.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 289 del 05.01.2021, con la quale viene richiesta di valutare l’istanza come prioritaria e concludere il procedimento P.A.U.R. in tempo utile per poter accedere al regime incentivante di cui al D.M. 04/07/2019 “Incentivazione dell’energia elettrica prodotta dagli impianti eolici on shore, solari fotovoltaici, idroelettrici e a gas residuati dei processi di depurazione (Decreto FER1)”.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 3927 del 25.01.2021, di riscontro alla nota della soprintendenza di Siracusa, prot. n. 138 del 08.01.2021, che vista la ritenuta incompatibilità con l’impianto così in progetto dei rinvenimenti archeologici presenti nei settori occidentali delle UU.RR. 1-2 e la richiesta di rimodulazione dell’assetto dell’impianto in funzione dei risultati delle suddette indagini preventive da effettuarsi preliminarmente all’emissione del parere finale,…la società comunica la propria disponibilità ad approntare al più presto un piano operativo dei saggi preventivi rispondente a quanto prescritto e da sottoporre preventivamente a valutazione.
VISTA la nota del Comune di Comiso, acquisita al prot. n. 5004 del 28.01.2021, di affissione all’Albo Pretorio dal 14/12/2020 al 28/12/2020.
VISTA la nota del Servizio I ARTA, acquisita al prot. n. 5013 del 28.01.2021, di trasmissione al proponente del PII n. 56/2020 della CTS.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 12077 del 01.03.2021, di trasmissione, in riscontro al XXX x. 00/0000 xxxxx xxxxxxxxxxx documentazione: elenco elab. trasmessi; Rapporti di coerenza e compatibilità; Compatibilità e coerenza dell’intervento con Piano Regionale dei Trasporti; Piano Faunistico Venatorio; Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni; Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi boschivi; Piano Comunale di Protezione Civile; Chiarimenti movimenti di terra; Piano di cantierizzazione e Piano di Monitoraggio Ambientale.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 14003 del 05.03.2021, che in riscontro alla nota ARPA, prot. n. 3793 del 26.01.2021, trasmette il nuovo Piano preliminare delle terre e rocce da scavo.
VISTA la nota del Comando Corpo Forestale di RG, acquisita al prot. n. 28427 del 05.05.2021, con la quale viene ribadito che il sito interessato dalle opere in progetto non rientra in aree sottoposte a vincolo ai sensi del RDL 3267/23, in aree classificate come “bosco” ai sensi della vigente normativa in materia forestale, né all’interno di siti SIC/ZPS censiti nella
RN2000 e, quindi, non si emette parere ai fini del vincolo idrogeologico e della materia forestale. Con esclusivo riguardo alle opere di connessione elettrica si reitera l’evidenza che parte della linea risulta intersecare aree classificate a rischio idraulico, delimitata dal vigente PAI contraddistinte da indice di rischiosità R2 (Medio), nonché un’area classificata come “Sito di Attenzione” idraulica, censita dal medesimo Piano e, pertanto, si ribadiscono le medesime indicazioni già espresse con propria nota prot. n. 51049 del 26.06.2020.
VISTA la nota del Dipartimento Regionale Energia – Servizio X, acquisita al prot. n. 28946 del 07.05.2021, con la quale viene ribadito quanto già espresso con precedente nota prot. n. 42569 del 16.12.2020.
VISTA la nota di ARPA, acquisita al prot. n. 30109 del 12.05.2021, con la quale viene delegata alla partecipazione alla 1 CdS, la dott.ssa Xxxxxxx.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 54340 del 04.08.2021, con la quale trasmette Studio di compatibilità e contestualmente richiede al comune di Comiso il rilascio del parere di competenza.
VISTA la nota dell’Autorità di Bacino – Servizio 3 Pareri ed Autorizzazioni, acquisita al prot. n. 61866 del 14.09.2021, viene reiterata la richiesta documenti fatta con nota prot. n. 7375 del 12.05.2021.
LETTO il verbale della 1 Conferenza di Servizi (prot. n. 30840 del 14 maggio 2021) e nel quale si riporta quanto segue:
• In merito ai pareri resi dalle Amministrazioni e dagli Enti competenti, il Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx fa presente di avere ricevuto la nota prot. RFI-DPR-DTP_XX.XXX/A001 1/P/2021/0000038 del 07/01/2021 con la quale la Rete Ferroviaria Italiana ha rilasciato il Nulla Osta di competenza di RFI S.p.A. alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico di che trattasi. La Dott. La Rosa invita il Proponente a trasmette con pec il parere sopra richiamato.
• Il Xxxx. Xxxxxxxxxx, Autorità di Bacino, comunica che con pec del 12 maggio 2021 l’Autorità di Bacino ha trasmesso la nota prot. n. 7375 del 12/05/2021, acquisita al prot. DRA 30183 del 12/05/2021, con la quale si richiedono integrazioni documentali relative alla presenza di un sito di Attenzione PAI nell’area in cui ricade il progetto, ed in merito ad un’interferenza del cavidotto interrato della rete di connessione alla cabina primaria con un corso d’acqua. Pertanto, si rimane in attesa dei riscontri alle richieste di cui alla nota sopra menzionata, rimanendo a disposizione di eventuali chiarimenti sulla documentazione richiesta. Prende la parola il Xxxx. Xxxxxxxx il quale rappresenta che in sede di istanza il proponente ha presentato lo Studio idraulico di cui all’elaborato denominato RS06REL0008A0 - ZiComiso_Rel07_Studio idraulico-signed ed inoltre in riscontro alle richieste della CTS la Ditta proponente ha prodotto l’elaborato denominato RS06REL0020A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - 4 Interferenze Vincoli, in merito agli aspetti idraulici. Pertanto ci si riserva di verificare la completezza della documentazione già fornita in riferimento alla richiesta di integrazione dell’Autorità di Bacino di cui alla sopra richiamata nota, di cui se ne richiede copia.
• il Dott. Xxxxxxxxxx, comunica che è in corso l’istruttoria per l’acquisizione dei pareri dei Servizi competenti del Libero Consorzio Comunale di Ragusa e che provvederà all’emissione del parere nel più breve tempo possibile una volta acquisiti gli atti.
• Il Dott. Aprile, Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa, per quanto di competenza esprime parere favorevole fatte salve eventuali competenze autorizzative di altre Amministrazioni ed il rispetto di ogni altra normativa di Legge specifica del settore.
• la Dott. Xxxxxxx di ARPA Sicilia, in riferimento alla tematica “agenti fisici”, è stato trasmesso, con nota prot. n. 21664/2021 del 30/04/2021, il parere prot. n. 6091/2021 espresso dalla UOC Agenti Fisici. In merito alla gestione delle terre e rocce da scavo, questa Agenzia ha trasmesso le proprie osservazioni espresse dalla UOS Bonifiche in riferimento al Piano preliminare terre e rocce da scavo, con nota prot. n. 3793 del 26/01/2021; risulta agli atti dell’Agenzia la nota (NPDI-DC-2021- 50-OUT) del 05/03/2021 a mezzo della quale la Ditta Nextpower Development Italia srl produce il nuovo PUT (REL 10 - MARZO 2021) in riscontro alle osservazioni Arpa sopra citate. Lo stesso Piano è stato valutato favorevolmente dalla UOS Bonifiche a seguito dell’emissione del parere, il cui contenuto si riporta di seguito: “Facendo seguito al precedente parere istruttorio, trasmesso con nota Arpa n . 3793 del 26.01.2021, con cui si chiedeva una integrazione del documento in oggetto, esaminato il nuovo elaborato trasmesso dalla Società si rappresenta quanto segue. Nel presente documento, redatto a sensi del DPR 120/2017, il proponente riporta una soddisfacente descrizione delle opere da realizzare e l’inquadramento ambientale del sito (geografico, geomorfologico, geologico, idrogeologico, destinazione d’uso delle aree interessate). E’ presente la proposta del piano di caratterizzazione da eseguire in fase di progettazione esecutiva, contenente, coerentemente con le dimensioni dell’area di progetto, il numero dei punti d’indagine delle opere infrastrutturali sia lineari che non lineari con l’ubicazione dei punti in planimetria, nonché la lista dei parametri da ricercare. Si precisa, in merito al riutilizzo in situ delle terre e rocce da scavo ad eccezione dei volumi già identificati da conferire in discarica/centro di recupero che, qualora in fase di progettazione esecutiva o comunque prima dell’inizio dei lavori non venga accertata l’idoneità del materiale scavato all’utilizzo ai sensi dell’art. 185, comma1, lettera c, le terre e rocce dovranno essere gestite come rifiuti ai sensi della Parte IV del D.lgs.152/06. Valutato il volume dei materiali di risulta, il bilancio dei materiali e il sistema di smaltimento dei volumi di scavo rimanenti e non riutilizzabili, per quanto di competenza, questa Agenzia, limitatamente agli aspetti sottesi dal DPR 120/2017, esprime parere favorevole al documento trasmesso e denominato “ Piano preliminare terre e rocce da scavo ( Marzo 2021)”. Il suddetto parere verrà ufficialmente trasmesso via pec. In riferimento al Progetto di Monitoraggio Ambientale-PMA integrato dalla Ditta in data 26/02/2021 in riscontro al parere della CTS n. 56/2020, sarà prodotta la valutazione di competenza dell’Agenzia, anche a seguito delle risultanze della odierna Conferenza. Infine, si segnala che, il PMA dovrà essere coerente con quanto previsto dal sopra citato parere prot. n. 6091/2021 espresso dalla UOC Agenti Fisici di questa Agenzia; il PMA risulta privo di copertina e relativa denominazione dell’elaborato. Inoltre, si segnala, per le opportune valutazioni di competenza, che la tematica “archeologia” è stata inserita all’interno del PMA.
• Il Presidente preso atto, ai fini dell’adozione del provvedimento di V.I.A. per il progetto in esame, della necessità di acquisire le decisioni in materia di V.I.A. da parte degli Enti e delle Amministrazioni territoriali potenzialmente interessate e comunque competenti ad esprimersi sulla realizzazione del progetto, nel caso in specie, il parere del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, del Comune di Comiso (RG), invita gli stessi ad esprimere il proprio parere
di competenza, con richiamo al rispetto dei tempi perentori previsti dal P.A.U.R.. Il presidente sottolinea che tutta la documentazione relativa al presente procedimento è consultabile sul Portale Regionale per le Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali di questa Amministrazione (xxxxx://xx-xxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xx/) [codice procedura 886].
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 77488 del 16.11.2021, che in riscontro alla nota del Comune di Comiso prot. n. 22872 del 06.07.2021, trasmette: Nota integrativa, elab. Imp 09 cumulo; Imp 10 layout impianto; Imp 12 Layout traker; imp16 Inseguitore; PAE Relazione paesaggistica.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 78431 del 18.11.2021, in riscontro alla nota dell’Autorità di Bacino – Servizio 3 Pareri ed Autorizzazioni prot. n. 61866 del 14.09.2021, trasmette la Revisione dello Studio di Compatibilità idraulica ed allegati progettuali.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 34916 del 13.05.2022, trasmette la Relazione geologica compatibilità idraulica e Tavola deflusso idraulico.
VISTA la nota del Proponente, acquisita al prot. n. 35294 del 16.05.2022, trasmette: Trasmissione integrazioni compatibilità idraulica; RS06EPD0010S1_ZiComiso_Imp10_Layout impianto; RS06ADD0036S1_ZI Comiso_Tavola deflusso idraulico; RS06ADD0035S1_ZI Comiso_Relazione geologica compatibilità idraulica.
LETTO il verbale della 2 Conferenza di Servizi (prot. n. 41881 del 07 giugno 2022) e nel quale si riporta quanto segue:
• La Dott. La Rosa comunica che in riferimento all’odierna Conferenza di Servizi è prevenuta la nota prot. n. 17515 del 30/05/2022 (prot. DRA n. 39826 del 31/05/2022) con il Servizio X – Attività tecniche e risorse minerarie del Dipartimento Regionale dell’Energia ha riconfermato il nulla osta prot. n. 42569 del 16/12/2020 (prot. DRA n. 74267 del 16/12/2020).
• Il Xxxx. Xxxxxxxxxxxx (società proponente) comunica che la Società ha inoltre acquisito i seguenti pareri: nota prot. RFI- DPR-DTP_XX.XXX/A001 1/P/2021/0000038 del 07/01/2021 con la quale la Rete Ferroviaria Italiana ha rilasciato il nulla osta, successivamente riconfermato con nota prot. n. 3614 del 14/10/2021; nota prot. n. 22872 del 06/07/2021 con la quale il Comune di Comiso al fine di poter esprimere il proprio parere urbanistico ha richiesto al Proponente la seguente documentazione integrativa: copia cartacea del progetto contenenti le prescrizioni dell’art. 28 del Regolamento enerigia rinnovabile approvato con deliberazione di giunta regionale n. 16 del 27/01/2011, studio dell’impatto acustico secondo le indicazioni di ARPA sulla tematica del “rumore”, ed infine, nella considerazione che l’intervento ricade in zona D2 del P.r.G. vigente per la quale l’art. 62 delle N.T.A. prevede che per l’attuazione dello strumento urbanistico è obbligatorio, prima del rilascio del necessario provvedimento, l’approvazione di un piano attuativo pubblico e/o privato. Il Proponente ha dato riscontro al Comune di Comiso con nota prot. DRA del 18/08/2021; nota prot. n. 0172422 del 11/11/2021 con la quale l’Ufficio del Genio Civile di Ragusa U.O.5, ai fini dell’espressione del parere sulle linee elettriche, ha richiesto copia del progetto vidimato da E - distribuzione e copia del provvedimento di compatibilità geomorfologica. Il proponente ha dato riscontro con nota prot. n. 3634 del 21/01/2022 e successiva nota prot. n. 34916 del 13/05/2022; Il Xxxx. Xxxxxxx in riscontro alla nota prot. n. 22872 del 06/07/2021 del Comune di Comiso fa presente
che, come riportato in apposita nota di controdeduzione presentata in data 18/08/2021, in merito a quanto previsto dall’art. 62 delle N.T.A. si ritiene opportuno precisare quanto segue: Gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili sono considerati dallo Stato Italiano come opere di pubblica utilità, indifferibili ed urgenti. L’art. 12 del D.Lgs 387/2003 – intitolato appunto “Razionalizzazione e semplificazione delle procedure autorizzative” – al comma 1 riconosce la pubblica utilità e l’urgenza di tali opere (prevedendo quindi anche l’attivazione dell’eventuale procedura di esproprio per le opere connesse alla produzione di energia rinnovabile), mentre, al comma 3, ne riconosce addirittura la possibilità di essere variante allo strumento urbanistico, ovviamente nel rispetto degli eventuali vincoli ambientali e storici/artistici. Il recentissimo Decreto Legge n.77 del 31/05/2021, meglio conosciuto come “Decreto Semplificazioni”, convertito in Legge dello Stato n. 108 e pubblicata nella GU n.181 del 30-7-2021 - Suppl. Ordinario n. 26, al Capo VI intitolato “Accelerazione delle procedure per le fonti rinnovabili” recita all’art. 31 comma 2 quanto integralmente riportato nelle seguenti righe: All’articolo 6 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, dopo il comma 9 è inserito il seguente: «9- bis. Per l’attività di costruzione ed esercizio di impianti fotovoltaici di potenza sino a 20 MW connessi alla rete elettrica di media tensione e localizzati in area a destinazione industriale, produttiva o commerciale nonche' in discariche o lotti di discarica chiusi e ripristinati ovvero in cave o lotti di cave non suscettibili di ulteriore sfruttamento, per i quali l'autorità competente al rilascio dell'autorizzazione abbia attestato l'avvenuto completamento delle attivita' di recupero e di ripristino ambientale previste nel titolo autorizzatorio nel rispetto delle norme regionali vigenti, si applicano le disposizioni di cui al comma 1. Le soglie di cui all'Allegato IV, punto 2, lettera b), alla Parte seconda del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, per la procedura di verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale di cui all'articolo 19 del medesimo decreto, si intendono per questa tipologia di impianti elevate a 10 MW purché il proponente alleghi alla dichiarazione di cui al comma 2 una autodichiarazione dalla quale risulti che l'impianto non si trova all'interno di aree fra quelle specificamente elencate e individuate dall'Allegato 3, lettera f), al decreto del Ministro dello sviluppo economico 10 settembre 2010, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 219 del 18 settembre 2010. Si potrà procedere a seguito della procedura di cui sopra con edificazione diretta degli impianti fotovoltaici anche qualora la pianificazione urbanistica richieda piani attuativi per l'edificazione.». Alla luce di quanto appena citato appare legittimo ritenere che non sussistano impedimenti ostativi al rilascio di parere favorevole da parte del Comune di Comiso. Inoltre, si ritiene opportuno sottolineare che il tipo di opera in questione, ossia un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte solare, non comporta alcun aumento del carico urbanistico/antropico. E’ palese che un campo fotovoltaico non ha bisogno di alcun allaccio né alla rete fognaria nè alla rete idrica né tantomeno di altre opere urbanizzazione primaria. Ancora poi, è bene specificare che l’unica infrastruttura coinvolta, ma che anzi risulta potenziata dalla realizzazione dell’opera, è la rete di distribuzione di energia elettrica, ma ogni costo annoverabile è totalmente a carico della società proponente. Alla luce di ciò appare ovvia l’inapplicabilità dei normali standards urbanistici legati ad una più tradizionale trasformazione del territorio e quindi alla redazione di piani particolareggiati. Infine, occorre ancora aggiungere che la realizzazione di un impianto fotovoltaico è per sua stessa natura un’opera totalmente reversibile e con una vita media relativamente ridotta se confrontata con una normale lottizzazione ad uso edificatorio. Si specifica che la vita media di un impianto fotovoltaico è di circa 30 anni - arco temporale decisamente ridotto rispetto alla vita di un manufatto edilizio. Ad ogni modo, constata l’oggettiva inapplicabilità dei parametri urbanistici previsti dalle Norme Tecniche di Attuazione a questa tipologia di intervento
(impianti fotovoltaici a terra) per caratteristiche difficilmente riconducibili ai più “classici” interventi edificatori, si è provveduto comunque a elaborare una tabella di sintesi riportante un confronto tra gli indici urbanistici ed edilizi previsti nella ZONA D2 (Aree perequate per attività produttive, commerciali, distributive e della logistica di iniziativa privata) e quelli risultanti dal progetto. Per qualsiasi chiarimento circa l’intervento in oggetto fare riferimento agli elaborati del progetto definitivo allegati all’istanza di Autorizzazione Unica.
• Il Dott. Xxxxxxxxxx xxxxxxxxxx il parere favorevole con prescrizioni espresso dal Libero Consorzio Comunale di Ragusa con nota prot. n. 15348 del 14/06/2021, rappresentando che in data odierna con nota prot. n. 11312 del 06/06/2022 si comunica un correzione alla prescrizione n. 8 di cui per mero errore materiale non era stato riportato un tratto del cavidotto che costeggia la SP n. 9. Alle ore
• Il Xxxx. Xxxxxxx richiede la conclusione del procedimento di P.A.U.R. con un provvedimento espresso, nei termini previsti dalla legge, largamente superati nel caso in specie.
• Il Dott. Calì (Autorità di Xxxxxx) comunica che è stato acquisito dal Servizio 4 di questa AdB il parere interno prot. n. 9689 del 03/06/2022, che si allega al presente verbale (Allegato n. 1) relativo al parere di compatibilità idrogeologica e idraulica di cui alle N.d.A. del PAI, di compatibilità idraulica ai sensi del R.D. 523/1904 che sarà formalizzato a giorni con il rilascio del provvedimento di Autorizzazione Idraulica Unica secondo le modalità di cui al D.S.G. n. 50/2021, con le prescrizioni riportate con il suddetto parere prot. n. 9689 del 03/06/2022. Si evidenzia che, così come prescritto al punto 1) in merito alla “Relazione Compatibilità Idraulica”. L’Ente Locale territorialmente competente, in conformità dell’art. 11 comma 8 delle N.A. del PAI (edizione 2004), per le determinazioni del caso e per gli adempimenti di competenza, valuterà se prescrivere l’applicazione di accorgimenti tecnico-costruttivi a salvaguardia dell’intervento progettuale (posizionamento altezza dei pannelli in funzione del corretto tirante atteso) e della pubblica e privata incolumità o adottare interventi di pianificazione coerenti con il dissesto in atto. Il Xxxx. Xxxxxxxx, preso atto del parere dell’AdB, precisa che il dimensionamento delle opere di laminazione è stato eseguito in accordo con le norme citate nel medesimo parere.
• La Dott. La Rosa comunica che perviene la nota prot. n. 50083 del 06/06/2022 (prot. D.R.A. n. 41519 del 06/06/2022) con la quale il Dipartimento Regionale dell’Agricoltura - Servizio 3 – Multifunzionalità e diversificazione in agricoltura
– LEADER, ai fini dell’espressione del parere di competenza in merito alla fattibilità del progetto in esame, ha comunicato che dalle verifiche è stato accertato che i terreni oggetto dell’intervento ricadono all’interno dei disciplinari di produzione della Carota novella di Ispica IGP, dell’Uva da tavola di Mazzarone IGP, del Formaggio Pecorino Siciliano DOP, del Formaggio Ragusano DOP, dell’Olio Monte Iblei DOP, dell’Olio Extravergine di Oliva IGP Sicilia, del Vino Xxxxxxxxx di Vittoria DOC, del Vino Xxxxxxxxx di Vittoria DOCG, del Vino Vittoria DOC Sicilia e del Vino Sicilia IGT. L’eventuale improduttività o definizione di area degradata, ai fini dell’idoneità del sito, fatte salve le classificazioni di pregio citate, deve essere legata alle condizioni pedo-climatiche, da dimostrare con dettagliate indagini tecniche specialistiche. Pertanto si chiede al Proponente di dare riscontro alla suddetta nota, al fine di acquisire il parere definitivo del suddetto Ente, nel rispetto del protocollo interdipartimentale di cui al D.G.G. n. 403 del 11/05/2022. Il Xxxx. Xxxxxxxx trattandosi di zona industriale destinazione D2 ritiene che le valutazioni espresse dal Dipartimento
Regionale dell’Agricoltura non trovano applicazione all’area d’intervento in esame, si riserva comunque di riscontrare il suddetto parere oggi pervenuto.
• La Dott. La Rosa preso atto che è stato acquisito il parere della Soprintendenza per i BB.CC.AA. di Ragusa, il parere di ARPA, il parere del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, il parere dell’Autorità di Xxxxxx ritiene conclusa la prima fase della Conferenza di Servizi, per l’emissione del provvedimento di V.I.A. per il progetto in esame. Valuterà il Comune di Comiso se esprimere il proprio parere in merito agli aspetti di cui all’art. 11 delle Norme di Attuazioni del PAI, nel più breve tempo possibile. Si invita la Commissione Tecnica Specialistica a procedere all’emissione del Parere Istruttorio Conclusivo per il procedimento in oggetto, rammentando la perentorietà dei termini del procedimento ai sensi degli art. 2 e 2-bis della legge n. 241/90.
CONSIDERATO che sono pervenuti i seguenti pareri favorevoli/nulla osta alla realizzazione delle opere:
• Società Snam Rete Gas S.p.A., nota prot. n. 35010 del 23/06/2020, ha comunicato al proponente che le opere ed i lavori delle opere di che trattasi non interferiscono con impianti di proprietà della scrivente.
• Agenzia delle Dogane dei Monopoli – Ufficio Dogane Siracusa, nota prot. n. 36094 del 26/06/2020, ha rilasciato il nulla osta ai sensi del Titolo II del D.Lgs. n. 504/95 alla realizzazione delle opere in progetto.
• Aeronautica Militare Comando Scuole dell’A.M./3^ Regione Aerea, nota prot. n. 76609 del 30/12/2020, ha espresso parere favorevole alla realizzazione del progetto, ai sensi dell’art. 334 comma 1 del D.Lgs. n. 66/2010.
• Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.04 – Sezione per i Beni Archeologici, nota prot. n. 3601 del 22/01/2021, facendo seguito alla nota prot. n. 10124/U.O.04 del 23/12/2020 esaminata la cartografia e la relazione VIARCH trasmessa dalla Ditta proponente con pec del 13/01/2021, ha rilasciato parere con condizioni, ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs. n. 50/2016: prima dell’eventuale realizzazione dell’impianto dovrà approntare, nell’area dell’impianto I (Spinazza), a sua cura, saggi archeologici a maglia fitta nelle Aree a Rischio Archeologico Relativo Medio Alto e Medio e a campione nelle restanti aree e nell’area dell’Impianto 2 ( Costa degli Archi) dove la VIARCH evidenzia un Rischio Archeologico Relativo Medio-Basso. Detti saggi dovranno avere dimensioni 5x5m di lato e dovranno essere finalizzati ad evidenziare emergenze quali la probabile tomba a fossa in UR 1 e i probabili allineamenti murari in UR 3 nell’ambito dell’Impianto 1; approntare, a sua cura, nelle aree percorse dal cavidotto, saggi archeologici a campione delle già prescritte dimensioni e con le modalità di cui al punto precedente.
• Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.03 – Sezione per i Beni Paesaggistici e Dermoetnoantropologici , nota prot. n. 28934 del 07/05/2021, ha espresso, ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2001, parere favorevole con condizioni: sul perimetro oggetto di intervento, venga realizzata una schermatura con alberi ad alto fusto (carrubo o ulivo), di almeno 5 anni, di varietà autoctone debitamente certificate, a quinconce e con sesto 5x5, completa di impianto di irrigazione idoneo a garantire all’attecchimento e il mantenimento degli alberi piantumati, dovranno essere presentate le certificazioni degli alberi piantumati, tutte le porzioni di suolo non coperte dai pannelli fotovoltaici e di corridoi di servizio dovranno essere coltivate con leguminose: per i primi 5 anni la ditta avrà l’obbligo di produrre adeguata
documentazione fotografica, con planimetria riportante i coni ottici, idonea ha dimostrare l’attecchimento degli alberi e la coltivazione delle leguminose; dovranno essere mantenuti eventuali alberi esistenti; e fatto divieto di movimentare terra vegetale e dovranno essere mantenuti i livelli originali del terreno; sull’area confine con l’affluente del fiume Ippari, posizionata sul vertice nord, sia realizzata una macchia alberata di alto fusto di almeno 5000 mq (carrubo o ulivo).
• Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Servizio 5 – Gestione del Demanio Forestale, Trazzerale e Usi Civici, nota prot. n. 29525 del 11/05/2021, ha rilasciato il proprio nulla-osta.
• Arpa Sicilia, nota prot. n. 76843 del 12/11/2021:
• la scrivente Agenzia, per gli aspetti di propria competenza, ha espresso parere favorevole nell’ambito del procedimento di V.I.A. con nota prot. n. 27063 del 27/05/2021 (che si allega) per quanto concerne il Piano di riutilizzo delle terre e rocce da scavo, in particolare, valutate le integrazioni prodotte dalla Ditta con la sopra citata nota del 05/03/2021 (prot. Arpa n. 11568/2021).
• In relazione alla compatibilità acustica ed elettromagnetica del progetto, si allega il parere prot. n. 6091 del 05/02/2021 espresso del servizio specialistico di questa Agenzia – U.O.C. Agenti fisici e trasmesso con nota prot. n. 21664/2021, dal quale si evince che: il progetto è compatibile con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti in relazione alla legge 22 febbraio 2001, n. 36, e relativi provvedimenti di attuazione, in quanto, essendo gli elettrodotti utilizzati per la consegna, in media tensione, ai sensi del D.M 29 Maggio 2008 par.
3.1 essi sono esclusi dalla metodologia di calcolo delle fasce di rispetto in quanto le fasce associabili hanno ampiezza ridotta, inferiori alle distanze previste dal Decreto Interministeriale n. 449/88 e dal decreto del Ministero dei Lavori Pubblici del 16 gennaio 1991;
• inoltre, per quanto riguarda il rumore si possono identificare 3 fasi dell'attività: realizzazione, esercizio e dismissione. I macchinari installati non producono immissione di rumore significative nell'ambiente esterno. Le fasi di realizzazione e dismissione comportano l'utilizzo di macchinari rumorosi, ma non è stata prodotta alcuna Valutazione Previsionale d’Impatto Acustico per le opere di cantiere; la Legge 447/95 assegna la competenza della valutazione dell’impatto acustico ai comuni, pertanto, in assenza di una valutazione previsionale del rumore prodotto nelle fasi di cantiere basata su adeguato modello di simulazione e di verifica dei livelli di rumore ante operam non è possibile esprimere alcuna osservazione.
• Inoltre, si rappresenta che: relativamente alla gestione delle acque meteoriche, preso atto che “l’intervento da realizzarsi non modificherà il grado di stabilità geormorfologica, né modificherà il regime di deflusso delle acque meteoriche” (SIA - Aprile 2020), laddove si dovesse configurare uno scarico su matrici ambientali, lo stesso dovrà essere gestito sulla base della normativa di settore; · si prende atto della corrispondenza del tratto finale del Torrente “Cava dei Modicani” (affluente di 1°ordine in sinistra idraulica del fiume Ippari) prossimo alla confluenza del Torrente “Cava Cifali” con il sito di progetto (cabine e campo fotovoltaico);
• nel caso di utilizzo di trasformatori ad olio, si dovrà prevedere la presenza di vasche di contenimento poste al di sotto degli stessi, al fine di raccogliere olii eventualmente rilasciati dalle stesse macchine; ogni sostanza liquida raccolta dovrà essere smaltita come rifiuto;
• durante le fasi di cantiere, di vita e dismissione dell’impianto, dovranno essere messe in atto specifiche misure operative di prevenzione al fine di evitare la contaminazione delle matrici ambientali a seguito di sversamenti accidentali di qualsiasi sostanza inquinante, in particolare eventuali olii e liquidi utilizzati nella gestione delle fasi sopra citate;
• al fine di evitare il propagarsi di incendi dall’esterno verso l’area dell’impianto, si raccomanda la realizzazione delle adeguate misure atte a contenere i rischi legati al possibile verificarsi di tali eventi;
• non dovranno essere utilizzate sostanze nocive ed inquinanti nei processi di lavaggio delle apparecchiature/pannelli;
• in relazione all’ eventuale utilizzo di prodotti chimici, durante le differenti fasi di lavorazione, andranno prodotte le schede di sicurezza degli stessi;
• in relazione ai rifiuti prodotti, ex ante, in corso d’opera, ex post, gli stessi dovranno essere debitamente inviati a impianti di recupero e/o smaltimento autorizzati in conformità con la normativa di settore; particolare attenzione andrà posta durante le fasi di smaltimento a fine vita impianto;
• per ciò che riguarda gli aspetti colturali, non dovrà essere previsto l’uso di concimi e diserbanti;
• visto l’elaborato “Piano di dismissione e ripristino” - REL03 Aprile 2020, dovrà essere garantito a fine vita impianto, il completo ripristino ambientale dell’area in oggetto; in particolare, in riferimento alla matrice suolo, durante la fase di ripristino dei luoghi a fine vita impianto, un utile riferimento è rappresentato dalle Linee Guida ISPRA 65.2/2010 “Il trattamento dei suoli nei ripristini ambientali legati alle infrastrutture”;
• in relazione alla variazione dei coefficienti di deflusso generata dai campi fotovoltaici, si chiede al proponente di operare una classificazione delle acque meteoriche ai sensi dell’art. 39 del Capo IV del Decreto del Presidente della Provincia Xxxxxxxx xx Xxxxxxx X. 0 del 21 gennaio 2008, al fine di poter valutare la soluzione progettuale prevista, anche in relazione all’ottemperanza di eventuali dispositivi normativi vigenti.
• In merito al Progetto di Monitoraggio Ambientale richiesto dalla normativa vigente in materia di VIA-art.22 D.Lgs.
n. 152/06, integrato dalla Ditta il 25/02/2021 in riscontro al parere intermedio della C.T.S., per ciò che attiene il monitoraggio delle matrici ambientali e per gli aspetti inerenti la gestione dei rifiuti, visti i contenuti del Piano che non prevedono misure di monitoraggio ambientale a carico delle stesse matrici, si chiede di valutare l’integrazione del Progetto sulla base di quanto di seguito evidenziato: in riferimento al monitoraggio della componente “ acque”, non previsto all’interno del PMA si rimanda, ad ogni buon fine, al documento “Le Linee Guida sul Monitoraggio Ambientale delle opere sottoposte alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, in particolare, agli indirizzi
metodologici specifici per l’Ambiente Idrico, Capitolo 6.2, Rev 1 del 17/06/2015, nonché al documento relativo alla proposta metodologica per l’ambiente idrico superficiale (X. Xxxxxxxxxx; X. Xxxxxxxx) – ISPRA 2018; · preso atto del fatto che il Proponente non ritiene necessario inserire il monitoraggio della matrice “atmosfera” all’interno del Progetto, ritenuto invece che le attività di cantiere possano impattare sulla suddetta matrice, si propone di prevedere una campagna di monitoraggio ante-operam di due settimane per gli inquinanti PTS e PM10, nonché degli altri parametri ascrivibili al traffico veicolare (NOX, PM10, PM2,5, CO, Benzene), da ripetersi in fase di corso d’opera, in concomitanza con le attività di cantiere; in merito al monitoraggio della matrice “suolo” attualmente non previsto nel PMA, relativamente al mantenimento delle caratteristiche agronomiche del soprassuolo”, sebbene l’impianto sarà allocato in area classificata come attività produttive D (zona D2-aree perequate per le attività produttive, commerciali, distributive e della logistica di iniziativa privata), ma su terreno agricolo, un utile riferimento per eventuali approfondimenti, in analogia con le indicazioni fornite per le aree agricole, è rappresentato dal Documento dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte "Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra"; inoltre, ogni eventuale altra informazione trattata all’interno del Piano di gestione delle terre e rocce da scavo e relativa al monitoraggio del suolo e sottosuolo, dovrà essere trattata all’interno del PMA e separatamente da ciò che attiene al D.P.R. n. 120/2017; per ciò che attiene alla gestione della componente agronomica, andranno inserite all’interno del P.M.A. le eventuali informazioni relative al Piano colturale; il monitoraggio inerente agli agenti fisici, dovrà essere coerente con quanto previsto all’interno del sopra citato parere n. 6091/2021 emesso per competenza dalla U.O.C. Agenti Fisici di questa Agenzia; i punti di prelievo utili al monitoraggio ambientale, dovranno essere georeferenziati e dovrà essere presente all’interno del PMA una tabella che riassuma per matrice e per fase di vita impianto, le azioni di monitoraggio da porre in essere; la relazione inerenti ai risultati delle analisi effettuate durante il monitoraggio ambientale, andrà inoltrata, oltre che ad ARPA Sicilia, UOC Attività produttive - Area Orientale, anche all’Autorità Competente al rilascio dell’autorizzazione di cui in oggetto; si segnala che la componente “archeologia” è stata inserita all’interno del Progetto di monitoraggio ambientale; nell’ambito dell’analisi di coerenza e compatibilità con altri Piani di Monitoraggio Ambientale approvati in sede di procedure VAS di Piani e Programmi vigenti nell’area di intervento, si auspica che eventuali prescrizioni ambientali, qualora esistenti, costituiscano la base di partenza del P.M.A. del progetto in esame, in aggiunta alle misure specifiche per l’intervento progettuale proposto; · il Progetto di Monitoraggio Ambientale dovrà essere aggiornato ed integrato nel caso in cui, a seguito dell’emissione del provvedimento di compatibilità ambientale, sussistano modifiche a ciò che attiene al monitoraggio delle matrici ambientali individuate ai fini dello stesso. In relazione al sopracitato parere prot. n. 6091/2021 espresso dal servizio specialistico di questa Agenzia ed allegato alla presente; si pone all’attenzione del Comune che legge per conoscenza tutto ciò che attiene alla tematica “rumore”. Infine, in riferimento alle problematiche ambientali correlate alla sottrazione di suolo a seguito dei procedimenti volti all’autorizzazione per la costruzione ed esercizio di impianti fotovoltaici, in particolare, alla pianificazione delle concessioni in ambito regionale di tale tipologia di impianti, si richiamano i contenuti della nota ARPA Sicilia prot.
n. 34818 del 05/08/2020 inoltrata al Dipartimento Ambiente - ARTA Sicilia ed al Servizio 1 in indirizzo alla presente.
• Ispettorato Ripartimentale di Ragusa, nota prot. n. 39126 del 05/05/2021 (prot. DRA n. 28427 del 05/05/2021), facendo seguito alla nota prot. n. 51049 del 22/06/2020, preso atto delle integrazioni prodotte a riscontro delle richieste della CTS, ribadisce che il sito interessato dalle opere in progetto non rientra in aree sottoposte a vincolo ai sensi del R.D. 3267/1923, in aree classificate come “bosco”, pertanto non emette parere ai fini del vincolo idrogeologico e della materia forestale, per difetto di competenza.
• Comando dei Vigili del Fuoco di Ragusa, nota prot. n. 3376 del 11/05/2021 (prot. DRA n. 30078 del 12/05/2021) ha comunicato che l’attività in esame non rientra fra le attività soggette alle norme di prevenzione incendi elencate nel DPR 151 del 01/08/2011, salvo nei casi in cui l’attività è inserita in locali o ambienti già soggetti ai controlli di prevenzione incendi. In tal caso il titolare dell’attività dovrà presentare istanza ai sensi dell’art. 4 del D.P.R. 151/2011 con allegata la documentazione prevista dal D.M. 07/08/2012;
• Dipartimento Regionale dell’Energia - Servizio 8 – U.R.I.G., nota prot. n. 15810 del 12/05/2021 (prot. DRA n. 30169 del 12/05/2021) conferma il Nulla Osta di cui alla nota prot. n. 1197 del 14/01/2021.
• Libero Consorzio Comunale di Ragusa, nota prot. n. 39948 del 16/06/2021, ha rilasciato parere favorevole con prescrizioni: 1. Vengano acquisiti tutti gli altri pareri e/o nulla osta previsti per legge. 2. La ditta dovrà porre in atto quanto esposto in tutti gli elaborati progettuali presentati. 3. Si faccia particolare attenzione all’inserimento nel paesaggio e dalla protezione dell’ambiente; 4. Sia precluso ogni impatto di qualsiasi natura prodotto eventualmente dall’installazione dall’esercizio dell’impianto anche in relazione alla dislocazione dei pannelli, con particolare riferimento all’avifauna e/o protetta; 5. Riguarda i rifiuti vengano rispettate le determinazioni assunte nella relazione per la parte riguardante la “ gestione dei rifiuti”. I rifiuti generati in fase di realizzazione dell’impianto che dismissione dell’impianto dovranno seguire il trattamento previsto la normativa vigente e futura. 6. Sia in fase di cantiere che di esercizio dell’impianto tutti i rifiuti dovranno essere stoccati secondo i limiti quantitativi e temporali stabiliti dalle norme vigenti, trasportati da aziende autorizzate per le specifiche categorie, smaltiti o recuperati presso impianti autorizzati; 7. Intervento, sia realizzato con l’adozione di specifiche cautele operative e di controllo e siano rigorosamente rispettate le norme tecniche vigenti e limiti dimensionali previsti negli elaborati progettuali; 8. Dato atto dalla documentazione esaminata che l’intervento prevede l’occupazione del demanio stradale di proprietà del libero consorzio comunale di Ragusa ed in particolare: sulla xxxxxx xxxxxxxxxxx x. 0 per ml 30, la ditta proponente prima dell’avvio della fase di realizzazione dell’impianto è onerata dal presentare al servizio TOSAP apposita istanza per il rilascio del provvedimento concessorio per l’occupazione permanente del demanio stradale, sulla base della modulistica liberamente scaricabile dal sito del LCC di Ragusa; 9. il proponente metta in essere quanto esposta nello studio di impatto ambientale; 10. Nel periodo di esercizio dell’impianto la ditta dovrà assicurare il mantenimento dell’efficienza funzionale della barriera arborea con il ripristino delle eventuali fallanze delle essenze arboree presenti, in maniera da assicurare una costante opera di mitigazione degli impatti negativi sulle componenti paesaggio e preservando il patrimonio arboreo presente nell’area dell’impianto prima della realizzazione dello stesso. A tal riguardo, poiché non è prevista alcun tipo di irrigazione, sarebbe opportuna realizzare un impianto di irrigazione che permetta un rapido e sicuro accrescimento delle piante messe a dimora; 11. Considerato che l’area di impianto e il percorso del cavidotto è interessata da un sito di
attenzione PAI per fenomeni di esondazione e da Rischio Medio R2, siano attuate tutte le opere di prevenzione previste al fine di minimizzare il rischio di alluvionamento.
• Dipartimento dell’Urbanistica - Servizio 4 “Affari Urbanistici Sicilia Sud Orientale”, nota prot. n. 46606 del 05/07/2021, ha comunicato che non avendo alcuna competenza in materia ambientale, non può che prendere atto dei pareri della CTS nonché degli enti ed Organi con competenza principale o comunque prevalente. In merito agli aspetti urbanistici si rileva che nel parere istruttorio intermedio n. 56/2020 la competente CT, dopo avere evidenziato che il terreno interessato dall’intervento è destinato nel vigente PRG del Comune di Comiso (DDG 179/2017) in maggior estensione in “zona per attività produttive D2” (art. 62 NTA) e in minima parte a “nuova viabilità o allargamento sede stradale” (art. 82 NTA), non evidenzia “criticità” dal punto di vista urbanistico; non risultano segnalazioni da parte del Comune di Comiso in ordine ad ipotesi di difformità urbanistica; per quanto sopra si fa presente che in assenza di alcuna istanza di approvazione di variante allo strumento di pianificazione comunale e allo stato delle informazioni disponibili nessun pronunciamento è dovuto da parte dello scrivente Dipartimento Urbanistica.
• Dipartimento Regionale dell’Energia - Servizio X – Attività tecniche e risorse minerarie, nota prot. n. 39826 del 30/05/2022, ha confermato il nulla osta prot. n. 42569 del 16/12/2020 espresso ai sensi degli art. 112 e 120 del R.D. 1775/1933.
• Autorità di Bacino - Servizio 3 – Pareri Ed Autorizzazioni, nota prot. Ente n. 9689 del 03.06.2022, N.O. con prescrizioni: In riferimento a quanto sopra evidenziato in merito alla “Relazione Compatibilità Idraulica” L’Ente Locale territorialmente competente, in conformità dell’art. art. 11 comma 8 delle N.A. del PAI (edizione 2004), per le determinazioni del caso e per gli adempimenti di competenza, valuterà se prescrivere l’applicazione di accorgimenti tecnico-costruttivi a salvaguardia dell’intervento progettuale (posizionamento altezza dei pannelli in funzione del corretto tirante atteso) e della pubblica e privata incolumità o adottare interventi di pianificazione coerenti con il dissesto in atto; Il dimensionamento delle opere di laminazione previste per l’invarianza idraulica deve soddisfare i requisiti minimi dettati dalla direttiva AdB prot. 6834 11/10/2019 e al successivo DDG n.102 DRU/AdB del 23/6/2021, per quanto attiene il volume minimo di invaso per la laminazione, di cui al punto A.4. del citato DDG; per il Torrente “Cava dei Modicani”, nel tratto confinante con l’intervento progettuale, esteso adeguatamente a monte ed a valle, venga redatto il piano di manutenzione e gestione degli interventi di pulizia temporalmente cadenzati al fine di evitare la parzializzazione delle sezioni; vengano attuati gli interventi di cui al punto precedente), con oneri a carico della ditta proponente, conformemente ai contenuti della Direttiva n. 5750 del 17/09/2019; vengano rispettate le distanze minime consentite, ai sensi dell'art 96 comma f) del R.D. n. 523 del 25 luglio 1904 determinate ai sensi del Decreto del Segretario Generale dell'Autorità di Bacino n. 119/2022 del 09/05/2022 – che sostituisce integralmente le direttive approvate con il precedente DSG 189/2021 per la medesima materia; la ditta esecutrice si dovrà fare carico di tutti i danni a persone e/o cose che la realizzazione delle opere in questione possa produrre in ordine ad aspetti di natura idrogeologica; venga sollevata in maniera assoluta l'Amministrazione Regionale da qualsiasi molestia, azione e/o danno che ad essa potessero derivare da parte terzi in conseguenza del provvedimento in argomento. Il Comune, a seguito delle
valutazioni idrologiche idrauliche depositate, ove ne ricorrano le condizioni, anche ai sensi della LR n. 19/2020, può proporre aggiornamenti al PAI di cui all’art. 7 delle N.A. vigenti.
CONSIDERATO che ad oggi non sono pervenute osservazioni.
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che il Proponente ha fornito una descrizione dei rapporti di coerenza del progetto con i seguenti atti di pianificazione e programmazione:
• Piano regolatore del Comune di Comiso (RG) (approvato con D.D.G. n° 179 del 14.11.2017). L’area risulta classificata come attività produttive D (zona D2 – “aree perequate per le attività produttive, commerciali, distributive e della logistica di iniziativa privata”). Nello specifico vengono riportate dal Proponente le destinazioni per ciascuna particella:
- p.lla 136: gran parte nella Sottozona D2 (Art. 62 delle NTA), il resto per Nuova viabilità di collegamento e/o allargamento sede stradale di tracciati (Art. 82 delle NTA); la stessa ricade nel Livello di Tutela n. 1 – PL 4b ed è interessata da Siti di attenzione (Carta della Pericolosità Idraulica per fenomeni di esondazione) come da certificato di Destinazione Urbanistica del Comune di Comiso, prot n. 0913 del 12/09/2019.
- p.lla 491: Sottozona D2 (Art. 62 delle NTA): Le aree perequate per le attività produttive, commerciali, distributive e della logistica di iniziativa privata;
- p.lla 492: Sottozona D2 (Art. 62 delle NTA);
- p.lla 493: Sottozona D2 (Art. 62 delle NTA).
• Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) il sito scelto per la realizzazione dell’Impianto fotovoltaico, a detta del proponente, non interferisce né con le disposizioni di tutela del patrimonio culturale, storico e archeologico.
• Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI) (Art.1 D.L. 180/98 convertito con modifiche con la L.267/98 e ss.mm.ii.), redatto dall’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, l’area di intervento non è interessata da pericolosità e rischio idrogeologico ai sensi del R.D. 3267/1923, art. 48 delle NTA sia per le aree di impianto che per le opere connesse. Il sito di progetto (cabine e campo fotovoltaico) ricade in parte in corrispondenza del tratto finale del Torrente “Cava dei Modicani” prossimo alla confluenza del Torrente “Cava Cifali”. Sito di attenzione PAI per fenomeni di esondazione. Il percorso del cavidotto attraversa il Torrente “Cava Cifali” (affluente di 1° ordine del Fiume Ippari) – Sito PAI con assegnazione rischio idraulico medio R2 per fenomeni di esondazione.
• Piano Paesaggistico degli Ambiti 15/16/17 della Provincia di Ragusa – Ambito 16 - L’area di progetto rientra in parte in area sottoposta a vincolo paesaggistico, contesto 4b - “Piana di Acate, Vittoria e Comiso” – livello di tutela 1 – “garantire che gli impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili conseguano un miglioramento della qualità paesaggistico - ambientale tramite la realizzazione di aree boscate, fasce tampone e potenziamento rete ecologica, anche con specie arboree, con la finalità di mitigazione e schermatura paesaggistica”. Tale vincolo rende necessario il procedimento di autorizzazione paesaggistica. Il progetto ricade in area vincolata a: fascia di rispetto di 150 mt dalle
sponde di fiumi, torrenti e corsi d’acqua.
• Zona Sismica - territorio di Comiso (RG) - indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3519/2006, e definita con la Delibera della Giunta Regionale della Sicilia n. 408 del 19.12.2003 e successivo DDG n. 3 del 15 gennaio 2004. L’area di progetto risulta indicata come zona 2 - sismicità media, PGA fra 0,15 e 0,25g.
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (PTA) - L’area di impianto ricade all’interno del bacino idrografico principale “ Fiume Ippari” (080) ed aree comprese tra il bacino idrografico del Fiume Acate – Dirillo (079) e il bacino idrografico del Fiume Irmino (081). Si evidenzia come nell’area di interesse non si rilevano criticità per le quali le azioni di progetto possano concorrere all’aggravamento allo stato qualitativo delle acque sia superficiali sia sotterranee. L’opera in progetto, come meglio descritto nella sezione ambientale del SIA, non interferisce con la qualità delle acque comprese nel Bacino Idrografico di riferimento.
CONSIDERATO che parte dell’area di impianto rientra in parte fra i siti di attenzione PAI per fenomeni di esondazione, così come previsto nel Decreto Presidenziale del 27/03/07 (GURS 29/06/07) in quanto l’area risulta sottoposta a vincolo dei 150 mt dal torrente Cava dei Modicani.
CONSIDERATO che l’area di posa del cavidotto rientra fra le zone a rischio idraulico medio “R2” per fenomeni di esondazione, così come previsto nel Decreto Presidenziale del 27/03/07 (GURS 29/06/07). Parte delle opere di posa del cavidotto verranno realizzate in area sottoposta a vincolo dei 150 mt dal torrente Cava dei Modicani. Sarà previsto, inoltre, un attraversamento sotterraneo dello stesso Torrente.
RILEVATO che riguardo al fenomeno idraulico rilevato, il Proponente, così come riportato nello Studio idraulico a firma della dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx, intende approfondire il livello di conoscenza delle condizioni geomorfologiche e/o idrauliche in relazione alla potenziale pericolosità/rischio e procedere prima dell’avvio dei lavori ad adeguate indagini; all’eventuale realizzazione di un canale artificiale per assicurare la continuità idrografica del torrente “Cava dei Modicani” verso la confluenza con il Torrente di Cava Cifali, al fine di evitare fenomeni di alluvionamento nel sito di progetto e la realizzazione di aree boscate, fasce tampone e potenziamento rete ecologica, anche con specie arboree, con la finalità di mitigazione e schermatura paesaggistica, al fine di garantire che gli impianti per la produzione di energia fonti rinnovabili conseguano un miglioramento della qualità paesaggistico – ambientale.
CONSIDERATO che la ditta intende realizzare parte di progetto del cavidotto in aree sottoposte a vincolo paesaggistico contesto 4b - livello di tutela 1 e che come riportato nelle NdA, nelle suddette aree è obbligatorio che gli impianti per la produzione di energia anche da fonti rinnovabili conseguano un miglioramento della qualità paesaggistico - ambientale tramite la realizzazione di aree boscate, fasce tampone e potenziamento rete ecologica, anche con specie arboree, con la finalità di mitigazione e schermatura paesaggistica”.
CONSIDERATO che, relativamente ai Siti natura 2000 il Proponente afferma che: “dall’analisi della presenza di aree di interesse naturalistico istituzionalmente tutelate (ZPS, SIC, Parchi nazionali, etc.) è emerso che tali aree non sono presenti né all’interno del sito oggetto della realizzazione dell’impianto e nemmeno nelle immediate vicinanze;”
CONSIDERATO che da un’analisi delle cartografie disponibili sul sito della Regione Siciliana (xxxx://xxx.xxxx.xxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxxxxxxxxxx/xxxxxxx.xxxx) è stato possibile evidenziare che il progetto ricade a circa 6,5 km dalla ZSC ITA080003 “Vallata del Fiume Ippari (Pineta di Vittoria)” e a circa 12 km dalla ZSC “ITA080002 “Alto corso del Fiume Irmino”;
QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
RILEVATO dalla documentazione progettuale sopra indicata si rileva quanto segue:
LOCALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto presentato dalla ditta Nextpower Development Italia s.r.l. prevede la realizzazione di un impianto FV da 10.016 kWp e delle opere necessarie per la connessione alla rete elettrica e delle opere accessorie necessarie alla costruzione ed esercizio dello stesso. L’impianto sarà ubicato in C.da Canicarao, snc, su terreno agricolo distinto al NCT foglio 00, x.xxx 000, 000, 000, 000 xxx Xxxxxx xx Xxxxxx (XX) di circa 12 Ha.
INQUADRAMENTO PROGETTUALE
Il progetto prevederà la realizzazione di un impianto fotovoltaico costituito da due lotti di impianto del tipo ad inseguitori monoassiali per la produzione di energia elettrica, con sistema di accumulo (energy storage system). I due lotti di impianto avranno uguale potenza, ciascun lotto avrà potenza nominale di 5.000,8 kW ed una potenza richiesta in immissione di 5.000 kW alla tensione rete di 20 kV, comprensivo delle opere di rete per la connessione ricadenti anch’esse nel Comune di Comiso (RG).
L’area dove sorgerà l’impianto fotovoltaico è un’area a destinazione industriale attualmente di proprietà della ditta N.D. COSTRUZIONI S.R.L. con sede in Xxx X. Xxxxxx X.00 Xxxxxx (XX), P.I.: 00825320880.
Ogni lotto di impianto (Lotto 1 e Lotto 2) prevederà l’installazione di 10.640 pannelli fotovoltaici da 470 W, divisi in 380 stringhe da 14 moduli ciascuna, per una potenza complessiva di 5.000,8 kWp per lotto.
Per ciascun lotto di impianto saranno realizzate due cabine elettriche per la conversione DC/AC e due cabine storage (tipo container), una cabina utente, una cabina di consegna ed una cabina uso locale tecnico. Sarà prevista la realizzazione di una ulteriore cabina elettrica di sezionamento ed un locale O&M a servizio di entrambi i lotti di impianto.
L’impianto sarà idoneamente recintato e dotato dei dovuti sistemi di allarme e videosorveglianza. Saranno realizzati una rete di cavidotti interrati, interni al campo fotovoltaico, per la distribuzione della corrente continua e per la distribuzione della corrente alternata in bassa tensione per l’alimentazione dei servizi ausiliari ed in media tensione fino alla cabina utente e di consegna.
Il gruppo di conversione della corrente continua in corrente alternata (o inverter) effettuerà la conversione della forma d’onda elettrica, da continua in alternata, trasferendo la potenza del generatore fotovoltaico alla rete del distributore. L’inverter scelto in progetto saranno del produttore SMA modello SC 2500-EV, ed in particolare verranno utilizzati un totale di 4 inverter, 2 per ciascun lotto.
In un ottica di efficientamento degli impianti e degli investimenti, il progetto prevederà, per ciascun Lotto di impianto, la realizzazione di un sistema di accumulo agli ioni di litio con 2,4 MW (1.200 kW per ciascun inverter) di potenza e con una capacità di circa 8,368 MWh (4.184 kWh per ciascun inverter). I sistemi di accumulo collegati alla rete consentiranno l'integrazione di grandi quantità di energia rinnovabile intermittente nella rete pubblica garantendo al contempo la massima stabilità della rete. Tali sistemi sono progettati per compensare le fluttuazioni della generazione di energia solare e per offrire servizi completi di gestione della rete, ad esempio il controllo automatico della frequenza.
Per ciascun lotto di impianto saranno realizzate le seguenti cabine:
• n° due cabine elettriche per la conversione DC/AC e per l’elevazione della potenza a media tensione 20 kV
• n° due cabine storage (tipo container),
• una cabina utente ,
• una cabina di consegna
• una cabina ad uso locale tecnico.
Sarà prevista la realizzazione di una ulteriore cabina elettrica di sezionamento ed un locale O&M a servizio dei lotti di impianto.
SCAVI
La linea MT in cavo interrato Al185 mm2, doppia terna nello stesso scavo dedicata dalla CP di Comiso ha una lunghezza di
3580 m.
La linea MT in cavo interrato Al185 mm2, doppia terna nello stesso scavo di richiusura verso la linea Poseidone ha una lunghezza di 20 m.
Data la tipologia di connessione con la cabina primaria, sarà richiesta la posa di una linea di trasmissione dati mediante fibra ottica. Questa è posata all’interno di canalizzazione ad hoc, ovvero mediante la posa all’interno dello stesso scavo della linea MT di connessione, di un tributo in PEHD adeguato alla posa della fibra ottica posto ad una distanza dalla linea MT di almeno 30 cm e segnalato mediante apposito nastro monitore posto ad una distanza di 20 cm al di sopra dei cavi di fibra ottica. Il collegamento dati consentirà la comunicazione tra le apparecchiature installate all’interno del locale Enel della cabina di consegna e le apparecchiature di supervisione e controllo presenti all’interno della cabina primaria “COMISO”.
La lunghezza delle pezzature per il cavo utilizzato sarà di 300 m, saranno ammesse tolleranze sulla lunghezza del cavo pari a ± 3%. Le bobine da utilizzare per la consegna dei cavi saranno a norma UNI-CEI 2-1 e 2-2 (Tipo A – Riutilizzabili). Considerando la lunghezza totale dell’elettrodotto e le lunghezze delle pezzature delle bobine di cavo fornite, saranno realizzate 11 giunzioni. Ulteriori 2 giunzioni saranno previste per la richiusura verso la linea elettrica interrata esistente “Poseidone”. I giunti utilizzati saranno conformi alla specifica tecnica ENEL DJ4376 (matr. 271060).
Per la connessione alle apparecchiature elettromeccaniche all’interno della cabina di consegna e all’interno delle apparecchiature della cabina primaria “COMISO”, saranno utilizzate due terne di terminali per uso interno tipo U.E.DJ4458 matr. 273041, adatti alla sezione caratteristica della tipologia di cavo utilizzato.
La posa dei cavi elettrici in BT e in MT sarà interrata, tramite scavi a sezione ridotta e obbligata di profondità 120 cm e di larghezza variabile secondo il numero di corde da posare, riportate in progetto. I cavi saranno posati nella trincea a “cielo aperto”. In fondo allo scavo verrà predisposto un letto di sabbia fine su cui poseranno i cavi, a loro volta ricoperti da un ulteriore strato di sabbia e da terreno di risulta dello scavo. Lungo il tracciato dei cavi, ad una profondità di circa 40cm dal piano di calpestio, sarà posato un nastro monitore in polietilene “Cavi Elettrici” fornito da e-Distribuzione, così come previsto dalle norme di sicurezza.
CANALIZZAZIONI
I cavi elettrici di connessione lato AC, in BT, a servizio dei moduli fotovoltaici, saranno preintestati e posati a vista, vincolati alle strutture metalliche di sostegno ai moduli. Essi saranno posati direttamente interrati e calati nella trincea a cielo aperto. All’interno dei cavidotti realizzati con tubazioni in polietilene (HDPE) saranno posati i cavi elettrici utilizzati per i servizi
ausiliari. I cavi, lato corrente alternata, utilizzati per il collegamento tra uscita degli inverter, il quadro di parallelo e di protezione BT, ed il quadro di sezionamento MT, saranno posti in opera all’interno di opportune canalizzazioni metalliche, posate a vista all’interno della cabina elettrica.
CONNESSIONI E DERIVAZIONI
Tutte le derivazioni e le giunzioni dei cavi avverranno entro appositi quadri di derivazione congruenti al tipo di canalizzazione impiegata. Tutti i cavi di distribuzione utilizzati per il collegamento elettrico tra le stringhe e gli inverter saranno realizzati in cavo unipolare e multipolare in Rame, corda rigida classe 2, isolato in gomma qualità G7 sotto guaina in PVC qualità Rz non propagante l'incendio ed a ridotta emissione di fumi gas tossici e corrosivi del tipo FG7M 0,6/1kV.
CAVI ELETTRICI LATO C.A. / BT
Il collegamento elettrico, lato corrente alternata, tra gli inverter di stringa installati in esterno in prossimità delle strutture metalliche e il quadro elettrico di protezione posto all’interno della cabina elettrica di trasformazione verrà effettuato mediante cavi elettrici in Alluminio, corda rigida classe 2, isolato in gomma qualità G7 sotto guaina in PVC qualità Rz non propagante l'incendio ed a ridotta emissione di fumi gas tossici e corrosivi del tipo ARG7R 0,6/1kV con sezioni tali da garantire sia i valori di portata amperometrica richiesta dalle potenze elettriche in gioco, che i valori delle cadute di tensioni calcolate inferiori al 2%.
CAVI ELETTRICI LATO C.A. / MT
Il collegamento elettrico, lato MT, tra le cabine elettriche di trasformazione in campo e il locale consegna enel, verrà effettuato mediante cavi elettrici in alluminio tripolari a spirale visibile con isolamento XLPE a spessore ridotto, guaina in alluminio e guaina in PE, a tenuta d’acqua longitudinale e radiale, tipo ARE4H5EX 12/20KV con formazione 3x1x185mmq
tali da garantire sia i valori di portata amperometrica richiesta dalle potenze elettriche in gioco, che i valori delle cadute di tensioni.
ATTRAVERSAMENTI E SOTTOSERVIZI
Per quanto riguarda invece l’attraversamento di opere per le quali non sarà possibile effettuare lo scavo a cielo aperto e che intersecano il percorso dell’elettrodotto, la soluzione che si è decisa di adottare è quella di eseguire delle trivellazioni orizzontali controllate (teleguidata). Mediante l’impiego di macchine spingitubo o similari che utilizzano tubi di acciaio o in Polietilene ad Alta Densità (PEAD).
Nel caso di impiego di cavi con caratteristica di resistenza all’urto (Tav. M.1.2) questa tecnica di posa può essere utilizzata anche senza l’impiego di tubi. Tale soluzione può essere adottata, in alternativa alle precedenti e qualora ne sia verificata la convenienza, anche per la realizzazione dei normali tracciati. Ciò specialmente in presenza di pavimentazioni di difficile ripristino, per il disfacimento delle quali può risultare difficoltoso l'ottenimento delle autorizzazioni e quando gli spazi a disposizione non consentono di mantenere l'ingombro giornaliero del cantiere e la necessaria circolazione delle macchine escavatrici di tipo tradizionale.
I tubi che verranno posati, compatibilmente alla tecnologia intrinseca della T.O.C., saranno classificati PEAD UNI 7611-76 tipo 312. Questi tubi, in modo particolare per quanto riguarda la resistenza alle sollecitazioni meccaniche, non costituiscono protezione meccanica supplementare ai sensi delle Norme CEI 11-17 e di conseguenza saranno posati ad una profondità minima di 1,7 m. Il colore sarà diverso da arancio, giallo, rosso, nero e nero a bande blu.
Questo tipo di perforazione consiste essenzialmente nella realizzazione di un cavidotto sotterraneo mediante il radio controllo del suo andamento plano-altimetrico.
Il controllo della perforazione sarà possibile grazie all’utilizzo di una sonda radio montata in cima alla punta di perforazione, questa sonda dialogando con l’unità operativa esterna permette di controllare e correggere in tempo reale gli eventuali errori.
RECINZIONE METALLICA
Sarà realizzata una recinzione con reti metalliche, plasticate di colore verde a fili orizzontali ondulati, formate da fili zincati disposti in senso verticale ed orizzontale saldati tra loro. I sostegni saranno in acciaio zincato a caldo, infissi a terra.
Si impianteranno barriere vegetali lungo tutta la recinzione perimetrale, per contenere l’impatto visivo indotto dall’opera, con piante sempreverdi, di facile attecchimento e mantenimento. Su tutta la recinzione perimetrale, inoltre, sono predisposti dei passaggi per gli animali attraverso l’impianto. Ciò ha come scopo quello di evitare l’interruzione della continuità ecologica preesistente e garantire così lo spostamento in sicurezza di tutte le specie animali.
Si prevederà, inoltre, la realizzazione di una fascia tampone nella zona nord-est dell’area di impianto attraverso la piantumazione di essenze quali carrubi ed olivi, la funzione sarà quella di permettere la mitigazione e la schermatura paesaggistica all’interno della fascia di rispetto da fiumi e torrenti come previsto dal Piano Paesistico Regionale.
ALTERNATIVE PROGETTUALI
Alternativa “zero”
L’alternativa zero consiste nella possibilità di non eseguire l’intervento, rinunciando ai benefici connessi all’alternativa realizzativa prevista. La realizzazione dell’impianto comporta una serie di benefici ambientali contribuendo in maniera concreta e significativa al raggiungimento degli obiettivi di riduzione di emissione di gas serra individuati dal quadro programmatico regionale, nazionale e comunitario (vedi capitolo dedicato) per poter contenere il cambiamento climatico in corso.
Nel caso specifico la realizzazione di tale impianto comporterà una produzione di energia elettrica pari a circa 19.200 MWh/anno (soddisfa il fabbisogno di circa 6.500 famiglie) ed una riduzione di emissioni di CO2 pari a circa 10.176 tonn/anno.
Altro beneficio da segnalare è quello conseguente alla realizzazione delle fasce vegetative di mitigazione, esse contribuiranno all’aumento della biodiversità nell’area, andando a creare, al margine di un ecosistema agricolo coltivato, un’area con vegetazione arborea, arbustiva e erbacea differenziata che costituisce nuovi habitat di nidificazione e di alimentazione per la fauna selvatica.
Infine non sono da trascurare gli aspetti occupazionali che avranno sicuramente risvolti postivi in quanto nella fase di progetto, di realizzazione e di esercizio (gestione e manutenzione) dell’opera saranno valorizzate maestranze e imprese locali.
CONSIDERATO che il progetto prevede la realizzazione di una recinzione di rete tipo metallico con paletti conficcati nel terreno con aperture a intervalli regolari, per permettere il passaggio della microfauna locale e senza utilizzo di basamenti; che nell’area perimetrata dell’impianto FV saranno previsti interventi di inserimento e mitigazione ambientale con realizzazione di fascia arborea di mitigazione visiva.
CONSIDERATO che il progetto prevede la realizzazione di opere di regimentazione idraulica, che queste saranno realizzate tenendo debito conto delle risultanze della relazione idraulica, nonché degli elaborati grafici relativi ai bacini ed aste fluviali. Che la ditta prevede di progettare cunette in prossimità delle canalizzazioni superficiali più significative. In particolare per pendenze del terreno fino al 5% si prevede di utilizzare impluvi in terra, per pendenze fino al 10% in pietra e per pendenze > 10% in telo. I nuovi attraversamenti idraulici saranno finalizzati a consentire la circolazione delle acque meteoriche in presenza di manufatti di progetto che possano ostacolare il deflusso delle acque. In prossimità del Torrente Rosso della Pelaita, del Vallone Buseare e del Vallone Calleri, il Proponente prevede di realizzare degli attraversamenti idraulici con tubo Armco. La ditta prevede, inoltre, di realizzare cunette di raccolta, a margine della viabilità di impianto, con lo scopo di veicolare le acque meteoriche raccolte lungo la viabilità nonché a monte della stessa.
CONSIDERATO che nel Piano utilizzo terre e rocce da scavo, la società proponente evidenzia che per la sua realizzazione si prevedono le seguenti opere ed infrastrutture:
Cavidotto MT interno al campo
Per la realizzazione del cavidotto MT interno al campo si prevede un volume complessivo di 600 mc di terreno escavato. Il terreno in esubero verrà stesso sulle aree contigue per uno spessore indicativamente di 10-20cm in modo da non alterare la morfologia dei luoghi contribuendo al ripristino ambientale.
Cavidotto servizi ausiliari interno al campo
Per la realizzazione del cavidotto servizi ausiliari interno al campo si prevede un volume complessivo di 1.000 mc di terreno escavato. Il terreno in esubero verrà steso sulle aree contigue per uno spessore indicativamente di 10-20 cm in modo da non alterare la morfologia dei luoghi contribuendo al ripristino ambientale.
Cavidotto di connessione MT linea dedicata da CP denominata Comiso in cavo interrato su strada asfaltata
Per la realizzazione del cavidotto per la connessione alla Cabina Primaria Comiso si prevede un volume complessivo di 2.800 mc di terreno escavato. Verrà conferito a discarica/centro di recupero il volume in esubero (1.700 mc).
Cabine di campo, cabine utente, cabine di consegna, cabina O&M, cabina locale tecnico e cabina di sezionamento.
Per la realizzazione delle seguenti cabine:
• n° 4 cabine inverter
• n°4 cabine accumulo
• n°2 cabine utente
• n°2 cabine di consegna
• n°1 cabina O&M
• n°2 cabine uso locale tecnico
• n°1 cabina di sezionamento.
Si prevede un volume complessivo di circa 500 mc di terreno escavato. Il terreno verrà steso sulle aree contigue per uno spessore indicativamente di 10-20 cm in modo da non alterare la morfologia dei luoghi contribuendo al ripristino ambientale.
Viabilità di campo
Per la realizzazione delle strade interne e degli accessi ai campi fotovoltaici si prevede un volume complessivo di circa
6.000 mc di terreno escavato. Tale terreno verrà utilizzato per i ripristini ambientali, riporti e lievi modellamenti del terreno mediante lo spandimento dello stesso in modo da non alterare la morfologia dei luoghi.
Le opere di realizzazione dell’intero impianto prevedranno una movimentazione di 10.900 mc circa di terre ( Rel 10 - Piano Utilizzo Terre e Rocce da Scavo).
In fase esecutiva, e comunque prima dell’inizio dei lavori, verranno realizzati delle caratterizzazioni dei materiali di scavo e l’aggiornamento del Piano di Utilizzo. I provini, in numero di 7, saranno estratti dal terreno secondo i dettami dell’Allegato 2 e 4 al DPR 120/2017.
CONSIDERATO che nel “Cronoprogramma”, si prevede una durata complessiva dei lavori pari a 239 giorni;
CONSIDERATO che nello “Studio di Impatto Ambientale", si prevede che l'impianto verrà dismesso dopo 30 anni dalla entrata in regime e con oneri di smantellamento a cura del proponente come da Dichiarazione - Impegno Dismissione. I rifiuti che ne derivano verranno trattati attraverso ditte debitamente autorizzate nel rispetto della normativa vigente al momento, si evidenzia l'elevata aliquota di riciclabilità dei materiali utilizzati per la costruzione dell'intera centrale. Al termine della fase di dismissione e demolizione, si provvederà quindi al ripristino di luoghi utilizzati.
QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
CONSIDERATO che il Proponente ha fornito nello Studio di Impatto Ambientale gli elementi conoscitivi per la valutazione dell’impatto ambientale del progetto, in relazione alle interazioni con le diverse componenti individuate per le fasi di cantiere, di esercizio e di ripristino.
CONSIDERATO che dal SIA emerge che è stata effettuata un’analisi della qualità ambientale attuale dell’area al fine di definire specifici indicatori che permettano di stimare nell’assetto ante e post operam i potenziali impatti del progetto sulle componenti ambientali. Le componenti ambientali che sono state prese in considerazione per valutare gli eventuali impatti o interazioni comprendono: Clima e microclima, Ambiente idrico (acque superficiali, suolo e sottosuolo), Vegetazione e fauna, Paesaggio, sistema antropico (rumore, elettromagnetismo),Produzione e gestione dei rifiuti, Traffico indotto.
EFFETTO CUMULO
Fase di cantiere - NESSUN IMPATTO
Il traffico veicolare di mezzi d'opera durante la fase di cantiere potrà avere conseguenze per quanto riguarda l’incremento delle polveri in sospensione e le emissioni dei motori, nonché per le emissioni acustiche. Questo, però, avrà una breve durata essendo legata strettamente alla realizzazione dell'impianto di progetto.
Fase di esercizio - POCO PROBABILE
I due impianti che generano effetto cumulo in fase di esercizio sono situati a ridosso di una zona industriale; di conseguenza la loro presenza incide su un’area già ad alto impatto antropico fortemente compromessa dal punto di vista paesaggistico e priva di emergenze con valore paesistico ambientale.
Fase di ripristino - NESSUN IMPATTO
Durante la fase di dismissione, che poi coincide con quella di ripristino ambientale non vi sono azioni che possano determinare impatti significativi sulla matrice effetto cumulo.
CLIMA E MICROCLIMA
Fase di cantiere - NESSUN IMPATTO
La fase di cantiere è molto limitata nel tempo e le emissioni in atmosfera che si potranno generare sono relative esclusivamente alle polveri provenienti dalla sistemazione del suolo e dalla movimentazione dei mezzi. Si tratta in entrambi i casi di emissioni diffuse molto contenute e di difficile quantificazione. La componente climatica, anche a livello di microclima non risentirà in alcun modo dell’attività in parola. Se ne esclude la significatività.
Fase di esercizio - NESSUN IMPATTO
La presenza di un impianto fotovoltaico può generare un’alterazione localizzata della temperatura dovuta da un effetto di dissipazione del calore concentrato sui pannelli stessi. La quantificazione di tale alterazione ha un’imprevedibilità legata alla variabilità sia delle modalità di irraggiamento dei pannelli che in generale della ventosità. L’effetto di alterazione del clima locale prodotto dall’installazione dei moduli fotovoltaici è da ritenersi trascurabile poiché si è scelto di ancorare i moduli a strutture di sostegno fissate al terreno in modo che la parte inferiore dei pannelli sia sopraelevata di circa 0,6 metri dal terreno stesso; l’interspazio minimo fra le file di inseguitori è di circa 1,9 metri quando posizionati a 0°.
Ciò permette la più efficace circolazione dell’aria, agevolando l’abbattimento del gradiente termico che si instaura tra il pannello e il terreno, il quale pertanto risentirà in maniera trascurabile degli effetti della temperatura. Se ne esclude pertanto la significatività in quanto la dissipazione del gradiente termico, dovuta anche alla morfologia del territorio e alla posizione dell’area in oggetto, ne annulla gli effetti già a brevi distanze.
Fase di ripristino - NESSUN IMPATTO
Durante la fase di dismissione, che poi coincide con quella di ripristino ambientale non vi sono azioni che possano determinare impatti significativi sulla matrice ambientale del clima.
AMBIENTE IDRICO
ACQUE SUPERFICIALI
Fase di cantiere - NESSUN IMPATTO
Durante questa fase non vi è incidenza sulle condizioni di deflusso sia verticali che orizzontali delle acque.
Fase di esercizio - POCO PROBABILE
Al fine di minimizzare l’impatto in fase di esercizio, conseguente all’interferenza dell’impianto con il tratto finale del Torrente “Cava dei Modicani” si prevede di Lasciare libera dall’occupazione dell’impianto fotovoltaico una fascia di terreno di larghezza pari a 50 mt dal tracciato del Torrente “Cava dei Modicani”. Si prevede, inoltre, la :
- eventuale realizzazione di un canale tramite scavo a sezione obbligata per assicurare la continuità idrografica del Torrente “Cava dei Modicani” verso la confluenza con il Torrente di Cava Cifali, al fine di evitare fenomeni di alluvionamento nel sito di progetto;
- realizzazione di aree boscate, fasce tampone e potenziamento rete ecologica, anche con specie arboree, con la finalità di mitigazione e schermatura paesaggistica anche al fine di garantire che gli impianti per la produzione di energia fonti rinnovabili conseguano un miglioramento della qualità paesaggistico – ambientale.
Durante questa fase non vi è incidenza sulle condizioni di deflusso sia verticali che orizzontali delle acque. SUOLO E SOTTOSUOLO
Fase di cantiere - POCO PROBABILE
Trattasi di un intervento che, sia per l’esiguità della superficie interessata, sia per i modesti sbancamenti e movimenti di terra, non turberà e non altererà la continuità territoriale morfo-paesaggistica oggi esistente. L’intervento da realizzarsi non modificherà il grado di stabilità geomorfologica, né modificherà il regime di deflusso delle acque meteoriche.
Gli interventi di realizzazione dell’impianto di connessione non prevedono sbancamenti o movimenti di terra, se non per la realizzazione dello scavo di sbancamento per la creazione della base di appoggio delle cabine elettriche di consegna e di sezionamento. La profondità dello sbancamento non sarà superiore a 80cm dal piano di campagna attuale.
Fase di esercizio - POCO PROBABILE
La matrice suolo, in relazione alla prolungata azione di ombreggiamento esercitata dall’impianto fotovoltaico, potrebbe vedere alterate le propria struttura e consistenza limitatamente ad uno strato superficiale, presentando così delle caratteristiche modificate. Occorre sottolineare che l’ombreggiamento non è totale ed inoltre la predisposizione del terreno all’impianto non richiede la rimozione della vegetazione poiché trattasi di suolo agricolo a coltivazioni non arbustive, pertanto l’impatto derivante da tale perturbazione può essere ritenuto a significatività poco probabile.
Relativamente alle eventuali alterazioni dello strato superficiale del suolo dovute all’aumento della temperatura derivante dall’esercizio dell’impianto rimangono valide le osservazioni della sezione clima e microclima.
In ogni caso a fine esercizio sarà possibile ripristinare detto strato mediante scorticamento dello strato eventualmente alterato e riporto di terreno vegetale idoneo.
Sarà cura inoltre del titolare garantire una copertura erbosa costante che attenui ogni eventuale possibile effetto di alterazione delle proprietà chimico-fisiche dello strato superficiale del suolo.
Relativamente alla opere di rete per la connessione, essendo le sopracitate opere di modesta entità esse non rivestono carattere particolare e comportano limitati movimenti di terra; per la realizzazione dell’intervento non si prevedono modifiche degli attuali andamenti del terreno: saranno pertanto rispettate e mantenute le attuali quote, l’assetto morfologico e il micro rilievo originario. Il regime di scolo delle acque di origine meteorica non verrà modificato (non essendo previste riduzioni o modifiche delle servitù attive di scolo); non sono previste pavimentazioni e/o opere di impermeabilizzazione del suolo di alcun genere.
Fase di ripristino - NESSUN IMPATTO
In questa fase sulla matrice suolo vi sono esclusivamente impatti positivi in quanto avviene il recupero delle funzionalità proprie di questa componente ambientale. Saranno ripristinati gli usi precedenti del suolo restituendo all’area l’uso agricolo.
VEGETAZIONE e FAUNA
Considerando che nel sito non vi sono specie, sia animali che vegetali, considerate di valenza comunitaria ai sensi delle Direttive Comunitarie (Habitat e Uccelli), la realizzazione dell'impianto non comporta l'eliminazione di specie o habitat di particolare valenza ambientale.
Per quanto riguarda l’impatto con le popolazioni animali non vi è una vera e propria interferenza, dal momento che in alcun modo vengono apportate significative modifiche o disturbi all’habitat tali da provocare una variazione nella densità della popolazione nei pressi di un sito che ospita l'impianto.
Gli eventuali impatti sono, comunque, limitati alla sola fase di cantiere e sono reversibili; una volta terminata tale fase le specie perturbate potranno ricolonizzare il sito. Inoltre, nel progetto è stata prevista l'esecuzione di adeguati interventi di compensazione ambientale e mitigazione visiva effettuati con specie arbustive/arboree autoctone, nello specifico:
• realizzazione di una fascia di rispetto della larghezza di 50 mt per la compensazione del vincolo 4b ricadente su una parte del sito;
• realizzazione di una fascia verde perimetrale al sito della larghezza di 10 mt.
Fase di cantiere - PROBABILE
Tale fase è complessivamente contenuta in termini di durata (arco temporale della realizzazione 180÷210 gg) ed in termini di utilizzo di risorse di manodopera e materiali (limitati questi ultimi alle quantità strettamente necessarie al montaggio dei tavoli fotovoltaici, essenzialmente rappresentati da telai portanti e moduli fotovoltaici con annessi meccanismi di cablaggio). Non sono peraltro previste opere edili di entità rilevante, limitandosi queste ultime alla sola realizzazione della base in cemento per l’alloggiamento della cabina BT/MT e dei locali inverter.
Durante questa fase si potrebbero avere interferenze con la flora e la fauna presente a causa dei mezzi d'opera, il cui passaggio sui terreni potrebbe portare ad un diminuzione del numero di essenze vegetali; mentre il rumore degli stessi potrebbe arrecare disturbo alla fauna. Tali impatti saranno limitati al solo arco temporale della fase di cantiere.
Fase di esercizio - POCO PROBABILE
La durata di questa fase è pari ad almeno trent’anni, trascorsi i quali verrà valutata l’opportunità della sostituzione ovvero dello smantellamento.
In questa fase si potrebbero avere interferenze con la flora e la fauna presente a causa dei pochi mezzi che accedono all’area per le opere di manutenzioni periodiche, bisogna però considerare che attualmente l’area è comunque periodicamente percorsa dai mezzi agricoli per la lavorazione dei terreni.
Fase di ripristino - PROBABILE
La fase di dismissione e ripristino del sito, oppure di revamping a termine della vita utile dell’impianto, caratterizzata dalla rimozione integrale delle opere, o di revamping nel caso in cui si decidesse di procedere al rinnovamento integrale delle componenti tecnologiche. La vita attesa dell’impianto (intesa quale periodo di tempo in cui l’ammontare di energia elettrica prodotta è significativamente superiore ai costi di gestione dell’impianto) è di circa 25 anni. Cosi come la fase di cantiere in questa fase si potrebbero avere interferenze con la flora e la fauna presente a causa dei mezzi d'opera, per il solo arco temporale della fase di cantiere.
Concludendo, complessivamente l'impatto generato dalla realizzazione dell’impianto fotovoltaico sarà di lieve entità, breve durata e reversibile, anche in considerazione del fatto che l'area è soggetta già da lungo tempo ad una massiccia, continua e incontrollata perturbazione ad opera dell'uomo. Inoltre la realizzazione delle opere di compensazione e mitigazione comporteranno un miglioramento dell'habitat dell'area contribuendo ad un aumento della biodiversità locale con beneficio anche per la fauna del luogo.
PAESAGGIO
Fase di cantiere
Questa fase non costituisce alterazione significativa degli elementi caratterizzanti il paesaggio. Pertanto l’impatto è ritenuto nullo. Bisogna tenere però in considerazione il fatto che in un raggio di 800-1000 mt dal sito di installazione sono presenti elementi di importanza storico culturale e non si esclude che in fase di scavo potrebbero venire alla luce elementi di altrettante importanza.
PAESAGGIO NESSUN IMPATTO ARCHEOLOGIA POCO PROBABILE ABBAGLIAMENTO NESSUN IMPATTO
Fase di esercizio
Dall’analisi del paesaggio emerge che l’area di impianto non risulta visibile dai principali punti individuati nell’area vasta di riferimento data la sua natura pressoché pianeggiante. È stata comunque svolta una simulazione tridimensionale per
offrire una rappresentazione realistica dello stato di progetto, da dove risulta un impatto paesaggistico mitigato dalla presenza della vegetazione e dagli altri impianti fotovoltaici che caratterizzano tutta la località.
PAESAGGIO POCO PROBABILE ARCHEOLOGIA NESSUN IMPATTO ABBAGLIAMENTO POCO PROBABILE
Fase di ripristino
Questa fase non genera impatti negativi significativi sulla componente ambientale-paesaggio. PAESAGGIO NESSUN IMPATTO
ARCHEOLOGIA NESSUN IMPATTO ABBAGLIAMENTO NESSUN IMPATTO SISTEMA ANTROPICO - RUMORE
L’area di intervento rientra nella zona esclusivamente industriale con limite sia notturno che diurno pari a 70 dB. Fase di cantiere
In questa fase l’unica sorgente di emissioni sonore saranno i diversi mezzi che opereranno nel cantiere per preparare il suolo, la recinzione, le piazzole in cemento e le strutture di supporto dei moduli.
L’impatto generato sarà circoscritto nel tempo e nello spazio, e relativo alle sole ore diurne. RUMORE ALTAMENTE PROBABILE
VIBRAZIONI PROBABILE
Fase di esercizio
Produrre energia elettrica mediante conversione fotovoltaica, non genera impatti negativi significativi sulla componente rumore e vibrazioni. Gli inseguitori solari non emettono rumore ne vibrazioni. L’inverter ha una rumorosità trascurabile
<67 decibel riscontrato ad una distanza di 1mt con ventilatori accesi ed alla massima potenza. Saranno comunque installati all’interno di apposite cabine.
Il trasformatore, anch’esso con una rumorosità trascurabile (<62 decibel), produce rumore acustico per magnetostrizione del suo nucleo, dovuto all’azione delle correnti sinusoidali circolanti all’interno degli avvolgimenti. Tuttavia, il livello di rumorosità è tale da rimanere nei limiti di legge in quanto la prima abitazione civile è situata a circa 180 mt dalla cabina inverter più vicina.
RUMORE NESSUN IMPATTO
VIBRAZIONI NESSUN IMPATTO
Fase di ripristino
Come previsto per la fase di cantiere, anche per la fase di dismissione e ripristino, è possibile sia un aumento del traffico veicolare, sia un aumento delle emissioni sonore dovuto ai diversi mezzi che opereranno per preparare il ripristino della funzionalità originaria del suolo.
Esso sarà ottenuto attraverso la movimentazione meccanica dello stesso e eventuale necessaria aggiunta di elementi organici e minerali. Eventualmente si riporterà del terreno vegetale, al fine di restituire l’area all’utilizzo precedente. Saranno rimossi tutti i manufatti in cemento, ed in acciaio.
RUMORE PROBABILE
VIBRAZIONI POCO PROBABILE SISTEMA ANTROPICO - ELETTROMAGNETISMO
Fase di cantiere - NESSUN IMPATTO
Questa fase non genera impatti negativi significativi sulla componente elettromagnetismo. Fase di esercizio - NESSUN IMPATTO
Visto quanto appena descritto per le singole componenti costituenti l’impianto fotovoltaico, si ritiene che il campo elettromagnetico sia un fenomeno trascurabile e non significativo. Pertanto, la componente elettromagnetismo non genere nessun impatto in questa fase.
Fase di ripristino - NESSUN IMPATTO
Questa fase non genera impatti negativi significativi sulla componente elettromagnetismo.
PRODUZIONE E GESTIONE DEI RIFIUTI
Fase di cantiere - PROBABILE
In relazione ai lavori da realizzare per la messa in opera dell’impianto fotovoltaico si prevede una produzione trascurabile di rifiuti inerti derivanti dalle opere di scavo necessarie; una produzione sicuramente più consistente derivante dall’insieme degli imballaggi (carta; cartone; plastica; legno) costituenti gli involucri di protezione delle risorse finite o delle materie prime grezze, una produzione limitata di sfrido di materiale elettrico (cavi e cavidotti) derivante dall’insieme delle opere di cablaggio necessarie. Tutte le tipologie di rifiuti prodotte saranno smaltite nel rispetto delle vigenti normative di settore e, ove possibile, attivando le filiere di riciclo e/o recupero. Si precisa che la gestione dei rifiuti sarà condotta in regime di deposito temporaneo utilizzando appositi contenitori disposti a margine dell’area di cantiere (durante l’installazione e la dismissione dell’impianto).
Fase di esercizio - NESSUN IMPATTO
In relazione alla fase di esercizio dell’impianto fotovoltaico non si prevede produzione alcuna di rifiuti. Fase di dismissione - PROBABILE
In relazione alla fase di dismissione dell’impianto fotovoltaico si prevede una produzione consistente di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (R.A.E.E.) costituiti da moduli fotovoltaici, inverters, accumuli e cablaggi. Tutte le tipologie di rifiuti prodotte saranno smaltite nel rispetto delle vigenti normative di settore e, ove possibile, attivando le filiere di riciclo e/o recupero. Si precisa che la gestione dei rifiuti sarà condotta in regime di deposito temporaneo utilizzando appositi contenitori disposti a margine dell’area di cantiere (durante l’installazione e la dismissione dell’impianto).
TRAFFICO INDOTTO
Fase di cantiere - PROBABILE
Nelle fasi di realizzazione e di layout il traffico indotto sarà limitato ai mezzi per il trasporto dei materiali in ingresso e in uscita dal sito e del personale di cantiere; entrambi le fasi saranno comunque limitate nel tempo. L’area in oggetto si trova comunque in una zona a bassa densità abitativa distante circa 3 Km dal centro abitato di Comiso, pertanto il disturbo creato dal traffico per il trasporto dei componenti e dei materiali in sito, relativo alla sola fase di cantiere sarà di scarsa rilevanza. I lavori di realizzazione del cavidotto consisteranno nella fresatura del manto stradale, lo scavo di una trincea la posa dei corrugati di scorrimento dei cavi MT e di comunicazione (fibra ottica) , il successivo rinterro dello scavo e il ripristino del manto stradale.
Fase di esercizio - NESSUN IMPATTO
L’impianto fotovoltaico non produrrà, durante il suo esercizio, alcun incremento dei flussi di traffico veicolare presente attualmente nell’area.
Fase di dismissione - PROBABILE
CONSIDERATO che il Proponente, in merito all’Alternativa “zero”, ha considerato i benefici derivanti dalla produzione annua stimata di energia elettrica rinnovabile (pari a 19.200 MWh/anno) con conseguente riduzione di emissioni:
• TEP evitati: 35.90 t/anno;
• CO2 evitati: 101.76 t/anno.
CONSIDERATO che il Proponente, in merito alla compatibilità ambientale complessiva, evidenzia nel SIA che le componenti Rumore, Traffico indotto, Vegetazione e fauna, avranno i principali impatti poiché il carattere prevalentemente
naturale del paesaggio viene modificato da strutture rilevanti dimensioni. Questa problematica non può essere ovviata, poiché la natura tecnologica propria dell’impianto non consente l’adozione di misure di completo mascheramento.
Per contro il Proponente ribadisce che l’ambiente non subirà alcun carico inquinante di tipo chimico, data la tecnica di generazione dell’energia che caratterizza tali impianto.
CONSIDERATO E RILEVATO che il Proponente ha individuato le misure di mitigazione che intende adottare, riportando nello SIA una suddivisione delle stesse per le fasi di cantiere, di esercizio e di ripristino, di seguito dettagliate:
Fase di cantiere
A livello preventivo la fase di cantiere, per la durata contenuta e l’entità delle attività che in tale periodo si svolgono, i sistemi di mitigazione per il contenimento degli impatti, riguardano esclusivamente la componente rumore
A livello di abbattimento acustico si ipotizza al fine del contenimento dei livelli di rumorosità si riportano alcune semplici azioni sia sui macchinari che di tipo gestionale:
• tutte le attività di cantiere siano svolte nei giorni feriali rispettando i seguenti orari, dalle ore 7.00 alle ore 20.00;
• le attività più rumorose siano consentite soltanto dalle ore 8.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00;
• nel tratto di viabilità utilizzata per il trasporto dei materiali, ciascun camion abbia l’obbligo di velocità massima inferiore a 40 Km/h;
• i motori a combustione interna siano tenuti ad un regime di giri non troppo elevato e neppure troppo basso;
• vengano fissati adeguatamente gli elementi di carrozzeria, xxxxxx, ecc. in modo che non emettano vibrazioni;
• vi sia l’esclusione di tutte le operazioni rumorose non strettamente necessarie all’attività di cantiere e che la conduzione di quelle necessarie avvenga con tutte le cautele atte a ridurre l’inquinamento acustico (es. divieto d’uso contemporaneo di macchinari particolarmente rumorosi);
• vengano evitati rumori inutili che possano aggiungersi a quelli dell’attrezzo di lavoro che non sono di fatto riducibili;
• vengano tenuti chiusi sportelli, bocchette, ispezioni ecc.. delle macchine silenziate;
• venga segnalata l’eventuale diminuzione dell’efficacia dei dispositivi silenziatori, e per quanto possibile, si orientino gli impianti e i macchinari con emissione direzionale in posizione di minima interferenza con i rumori;
• non vengano tenuti in funzione gli apparecchi e le macchine, esclusi casi particolari, durante le soste delle lavorazioni;
• vengano utilizzate le centrali di betonaggio e discariche più vicine all’intervento.
Fase di esercizio
La fase propria di esercizio dell’impianto fotovoltaico prevede alcune modalità di mitigazione degli impatti potenziali a livello sia preventivo che di abbattimento per la componente paesaggio e per la componente acque superficiali.
Per quanto concerne la componente paesaggio è stata infatti prevista l'esecuzione di adeguati interventi di compensazione ambientale e mitigazione visiva effettuati con specie arbustive/arboree autoctone, nello specifico:
• realizzazione di una fascia di rispetto della larghezza di 50 mt per la compensazione del vincolo 4b ricadente su una parte del sito;
• realizzazione di una fascia verde perimetrale al sito della larghezza di 10 mt.
Per quanto concerne la mitigazione della componente acque superficiali si prevede la :
• eventuale realizzazione di un canale tramite scavo a sezione obbligata per assicurare la continuità idrografica del talweg “Cava dei Modicani” verso la confluenza con il Torrente di Cava Cifali, al fine di evitare fenomeni di alluvionamento nel sito di progetto;
• realizzazione di aree boscate, fasce tampone e potenziamento rete ecologica, anche con specie arboree, con la finalità di mitigazione e schermatura paesaggistica anche al fine di garantire che gli impianti per la produzione di energia fonti rinnovabili conseguano un miglioramento della qualità paesaggistico – ambientale.
Fase di ripristino
La vita attesa dell’impianto (intesa quale periodo di tempo in cui l’ammontare di energia elettrica prodotta è significativamente superiore ai costi di gestione dell’impianto) è di circa 25-30 anni. Al termine di detto periodo può essere previsto lo smantellamento delle strutture ed il recupero del sito che potrà essere completamente recuperato alla iniziale destinazione d’uso, oppure un revamping dell’impianto, nel caso in cui si decidesse di procedere al rinnovamento integrale delle componenti tecnologiche.
Il ripristino della funzionalità originaria del suolo sarà ottenuto attraverso la movimentazione meccanica dello stesso e eventuale necessaria aggiunta di elementi organici e minerali. Eventualmente si riporterà del terreno vegetale, al fine di restituire l’area all’utilizzo precedente. Saranno rimossi i manufatti in cemento.
Per la componente rumore, vale quanto già riportato per la fase di cantiere.
CONSIDERATO E RILEVATO che il Proponente per quanto concerne le attività di Monitoraggio Ambientale, ha riportato che esse consisteranno nell’esecuzione di sopralluoghi periodici presso l’area di impianto al fine di verificare lo stato delle componenti ambientali e misurare i parametri indicatori dello stato di qualità delle predette componenti.
Opere di mitigazione
Tra i componenti ambientali oggetto di attività di monitoraggio sicuramente rientrano le opere di mitigazione effettuate con specie arbustive/arboree autoctone, nello specifico:
• realizzazione di una fascia di rispetto della larghezza di 50 mt per la compensazione del vincolo 4b ricadente su una parte del sito;
• realizzazione di una fascia verde perimetrale al sito della larghezza di 10 mt.
Durante i sopralluoghi periodici nei primi d anni di vita dell’impianto verrà condotta annualmente un’indagine finalizzata alla verifica dell’attecchimento e della corretta crescita delle piantumazioni, verrà svolta inoltre una regolare attività di manutenzione ed irrigazione del verde nell’ambito delle attività di O&M.
Generazione e trattamento dei rifiuti
Per sua stessa natura in un impianto fotovoltaico la produzione di rifiuti durante la fase di esercizio è limitata unicamente alle operazioni di manutenzione programmate periodicamente e agli eventuali interventi di manutenzione straordinaria.
Più nello specifico si tratterà quasi esclusivamente dei materiali di imballo relativi agli eventuali pezzi di ricambio che verranno impiegati sull’impianto e agli stessi elementi sostituiti che andranno correttamente smaltiti a seconda della propria natura.
Uno specifico Piano di Gestione dei Rifiuti nell’ambito delle operazioni manutentive sarà pertanto sviluppato al fine di minimizzare, mitigare e ove possibile prevenire gli impatti derivanti da rifiuti, sia liquidi che solidi.
CONSIDERATO che il Proponente ha redatto ai sensi dell’art. 24 del DPR 120 del 13 giugno 2017 il “Piano preliminare di utilizzo in situ delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti”;
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 1 il Proponente ha:
Trasmesso l’elaborato RS06REL0013A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Programmazione
CONSIDERATO che nel succitato elaborato il Proponente ha descritto i rapporti di xxxxxxxx e compatibilità delle opere di progetto con gli strumenti di pianificazione regionali, nazionali ed europei del settore energetico ed in particolare, a detta del Proponente, il progetto risulta coerente con i seguenti obiettivi:
Programmazione energetica nazionale ed europea
• Nuovi obiettivi europei al 2030 in materia e al percorso di decarbonizzazione (economia a basse emissioni di carbonio) entro il 2050;
• Clean energy package: i Piani nazionali per l’energia e il clima
• Piano nazionale integrato per l'energia e il clima per gli anni 2021 -2030
• Strategia energetica nazionale (SEN) Il Green deal Programmazione energetica regionale
• Piano energetico ambientale regionale (P.E.A.R.S.)
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha verificato e analizzato nel SIA e nelle integrazioni al PII del 01.03.2021, la coerenza/compatibilità delle opere di progetto con i Piani regionali, nazionali e europei richiesti nel PII.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n.1 del suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 2 il Proponente ha:
Trasmesso i seguenti elaborati: RS06REL0014A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Piano trasporti; RS06REL0015A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Faunistico venatorio; XX00XXX0000X0 - XxXxxxxx - Xxx Xxxxxx 00-0000 - XXXX; RS06REL0017A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Incendi; RS06REL0018A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Protezione civile.
CONSIDERATO che nei succitati elaborati il Proponente ha analizzato la compatibilità e la coerenza dell’intervento – in ogni sua fase – con i seguenti strumenti di pianificazione e programmazione regionale:
• Piano Regionale dei Trasporti:
• Il percorso non interferisce con interventi sulla rete autostradale. Il percorso interferisce in parte con Interventi sulla rete stradale trasversale Itinerario Ragusa – Lentini – Catania, costituito dalle SS 514 e 194, connette i due capoluoghi ed i relativi entroterra. L’intervento prevede l’adeguamento della sezione stradale alle caratteristiche del tipo 3° del CNR. In caso di contemporaneità tra il cantiere di progetto ed il cantiere di adeguamento della rete stradale trasversale Itinerario Ragusa – Lentini – Catania, i mezzi potrebbero essere costretti a viabilità alternative, con probabili allungamenti dei tempi di percorrenza.
IMPATTI PREVISTI FASE DI CANTIERE, ESERCIZIO, RISPRISTINO TRAFFICO INDOTTO
Fase di cantiere: Data l’attività svolta dal cantiere é presumibile supporre un incremento di traffico di veicoli pesanti lungo le vie di accesso al cantiere per il trasporto di materiale necessario alla realizzazione dell’opera e per lo smaltimento del materiale di risulta degli scavi che non trovi un’adeguata collocazione nell’area stessa dell’impianto. il giudizio di significatività dell’impatto “probabile” e di reversibilità “breve termine”.
Fase di esercizio: Il traffico indotto dalla presenza dell’impianto è praticamente inesistente, legato solo a interventi di manutenzione ordinaria del verde e straordinaria dell’impianto. A cantiere ultimato, i movimenti da e per la centrale elettrica fotovoltaica saranno ridotti a un paio di autovetture al mese per i normali interventi di controllo e manutenzione. Si conferma il giudizio di significatività dell’impatto “Nessun impatto”
Fase di dismissione: Durante la fase di dismissione valgono le considerazioni di quanto già riportato per la fase di cantiere. Si conferma il giudizio di significatività dell’impatto “incerto o poco probabile” e di reversibilità “breve termine”.
• Piano Faunistico Venatorio:
• L’area di intervento non ricade in alcuna delle destinazioni di territorio individuate dal Piano. Inoltre, l’intervento che non ricade in nessuna delle zone individuate dal Piano Faunistico-Venatorio della regione Sicilia quali - Oasi di protezione e rifugio della fauna selvatica - Zone di ripopolamento e cattura - Zone cinologiche - Centri di recupero della fauna selvatica.
• Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni:
• L’intervento non ricade in aree a pericolosità idraulica. Per il rischio idraulico fare riferimento all’approfondimento specifico richiesto N. 4. Il progetto si ritiene compatibile con il Piano di Gestione rischio Alluvioni.
• Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi boschivi:
• L’area in esame, ricade in AREA A RISCHIO INCENDIO ESTIVO BASSO, ed in AREA A RISCHIO INCENDIO INVERNALE NULLO. Il progetto non interferisce con infrastrutture antincendio e non sono interessate aree percorse dal fuoco secondo il catasto regionale degli incendi 2007-2019. Anche per il 2020, non si registrano incendi nell’area di progetto. il progetto in esame è pienamente compatibile con Il Piano regionale per la programmazione delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva per la difesa della vegetazione contro gli incendi.
• Piano Comunale di Protezione Civile:
• Il progetto non interferisce con alcuna delle aree di emergenza individuate dal Piano, Tavola 13. L’area di impianto non interferisce con le zone di influenza delle singole aree di attesa, in modo da ripartire la popolazione in base alla capienza delle stesse e indicare visivamente l’area che ognuno dovrà raggiungere in caso di emergenza legata ad eventi sismici, Tavola N. 14. Il progetto non interferisce con la programmazione degli interventi di Protezione Civile individuata nella Tavola N. 15 del Piano. Dall’analisi sopra proposta, il progetto in esame è pienamente compatibile con Il Piano Comunale di Protezione Civile, sia in fase di cantiere che in fase di esercizio. Il progetto si ritiene compatibile con il Piano Comunale di Protezione Civile.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha verificato e analizzato nel SIA e nelle integrazioni al PII del 01.03.2021, la coerenza/compatibilità delle opere di progetto con i Piani regionali richiesti nel PII.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n.2 evidenziata nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 3 il Proponente ha:
trasmesso l’elab. RS06REL0019A0 Chiarimenti movimenti terra
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha dichiarato che non verranno eseguiti interventi tali da determinare modifiche all’orografia delle aree o alterazione delle pendenze.
CONSIDERATO e VALUTATO, inoltre, che il Proponente nel Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo (vers. 05.03.2021) afferma che il sito su cui sarà realizzato l'impianto FV ricade in un'area pianeggiante che si presenta molto semplificata da un punto di vista vegetazionale, conseguenza dell'alto livello di antropizzazione. Non sono previsti interventi di scotico e/o livellamento. La volumetria totale di terreno escavato sarà pari a 7200 mc (relativa all’area di impianto) e proveniente da: scavi per la realizzazione del cavidotto interno, scavi per il posizionamento di cabine di campo, cabine utente, cabine di consegna, cabina O&M, cabina locale tecnico e cabina di sezionamento e per la realizzazione della viabilità di campo.
VALUTATO che Arpa Sicilia, con nota prot. n. 76843 del 12/11/2021, ha espresso parere favorevole nell’ambito del procedimento di V.I.A. per quanto concerne il Piano di riutilizzo delle terre e rocce da scavo.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la n.3 criticità evidenziate nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 4 il Proponente ha:
Redatto i seguenti elaborati: RS06REL0020A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Interferenze Xxxxxxx, XX00XXX0000X0 Relazione Compatibilità Idraulica; RS06ADD0033A0 Tavole Compatibilità Idraulica; RS06ADD0036A0 ZIComiso Tavolo deflusso idraulico.
CONSIDERATO che l'intervento in progetto ricade all'interno del Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI) Bacino idrografico del Fiume Ippari ed aree comprese tra il bacino del F. Acate-Dirillo e il bacino del F. Irminio e approvato con DPR n. 351 del 30/11/2005 pubblicato sulla G.U.R.S. n. 11 del 03/03/2006 e successivi aggiornamenti; dette opere interferiscono con un'area a pericolosità idraulica " Sito di Attenzione " nel Comune di Comiso. L'art. 2 comma 1 delle
Norme di Attuazione del PAI riporta che "..nel caso in cui nelle carte della pericolosità e del rischio siano presenti aree indicate come siti di attenzione, questi vanno intesi come aree su cui approfondire il livello di conoscenza delle condizioni geomorfologiche e/o idrauliche in relazione alla potenziale pericolosità e rischio e su cui comunque gli eventuali interventi dovranno essere preceduti da adeguate approfondite indagini."
CONSIDERATO che il Proponente negli elab. RS06ADD0032A0 Relazione Compatibilità Idraulica e RS06ADD0033A0 Tavole Compatibilità Idraulica”, afferma che il lotto in esame è caratterizzato da una Pericolosità idraulica variabile da P1 a P2, con un tirante massimo atteso per Tr 300 anni pari a 64,8 cm, ed afferma “che le opere in progetto, per la loro tipologia, per l’esigua altezza dei Tiranti idrici, per i limitati livelli di pericolosità presente nel sito, non interferisce negativamente con il contesto idraulico presente. In particolare l’intervento in progetto in fase post operam non modifica sostanzialmente le condizioni di pericolosità accertate nelle condizioni ante operam pertanto non sono necessari particolari interventi di mitigazione, se non i normali presidi di smaltimento delle acque bianche”.
CONSIDERATO e VALUTATO che l’art. 11 comma 8 delle Norme di Attuazione del PAI stabilisce che “Nelle aree a pericolosità P2, P1 e P0, è consentita l’attuazione delle previsioni degli strumenti urbanistici, generali e attuativi e di settore vigenti, corredati da un adeguato studio idrologico-idraulico, esteso ad un ambito significativo, con il quale si dimostri la compatibilità fra l’intervento ed il livello di pericolosità esistente”, da sottoporre alle valutazioni dell’Ente locale territorialmente competente.
CONSIDERATO e VALUTATO, inoltre, che il Proponente nei succitati elaborato afferma quanto segue:
Nel sito non è presente un sistema di raccolta ed allontanamento delle acque meteoriche come collegamenti idraulici, sistema di scoline, fossi esistenti, rispetto ai canali perimetrali ricettori. Non sono previste impermeabilizzazioni delle superfici mantenendo una copertura a verde del terreno. La viabilità interna sarà realizzata utilizzando materiale altamente drenante. Le opere da realizzarsi fuori terra sono essenzialmente di due tipi, i moduli fotovoltaici (inseguitori solari monoassiali, che orientano i pannelli fotovoltaici, e i pannelli veri e propri) e le cabine di trasformazione, accumulo e consegna, le altre opere sono tutte interrate.
Nessuna delle opere in progetto costituisce barriera fisica in grado di interferire col deflusso delle acque superficiali anche in caso di allagamento, né di creare percorsi preferenziali per l’acqua che possano interferire con la sicurezza dei lotti adiacenti a quello considerato. È mantenuta la pendenza attuale del terreno in modo da rendere coerente il sistema di deflusso e raccolta delle acque meteoriche. Nel complesso le opere non riducono in modo significativo la capacità di invaso dell’area. In conclusione, si ritiene che quanto esposto dimostri la compatibilità idraulica delle opere progettate nei confronti del territorio circostante. Le quote di progetto delle opere, +60cm rispetto al piano campagna, sono coerenti con le indicazioni dello studio idrologico, relativamente ai massimi tiranti idrici attesi in caso di allagamento dell’area. Il progetto migliora, inoltre, l’organizzazione idraulica dell’area, non modificando le pendenze dei terreni per lo scolo naturale delle acque meteoriche.
CONSIDERATO e VALUTATO che l’Autorità di Bacino - Servizio 3 – Pareri Ed Autorizzazioni, con nota prot. Ente n. 9689 del 03.06.2022, ha rilasciato N.O. alla realizzazione delle opere con prescrizioni che si intendono integralmente condivise.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n.4 evidenziate nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 5 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0021A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 – Illuminazione
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha presentato il progetto relativo all’impianto di illuminazione che la ditta intende realizzare, dallo stesso si evince che: Si prevede di installare lungo il perimetro dell’area di impianto, per questioni di sicurezza e protezione, un impianto di illuminazione perimetrale full cut-off certificato realizzato con palo conico in acciaio h.4,50 m e n.2 lampade a basso consumo led (resa cromatica Ra < 65 e efficienza > ai 90 lm/w - 4500K) con rilevatore di presenza. Sull’intera area è prevista l’installazione di circa 55 punti di illuminazione distanziati 30 metri l’uno dall’altro. Tutti i fasci luminosi saranno diretti verso il basso con lampade ad alta efficienza e basso consumo. I fari saranno installati con una inclinazione tale rispetto al terreno da non irradiare oltre 0cd per 1000 lumen a 90° oltre.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare le criticità evidenziate nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 6 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0022A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Dismissione
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha aggiornato il Piano di dismissione e riportato quanto segue:
• La vita attesa dell’impianto (intesa quale periodo di tempo in cui l’ammontare di energia elettrica prodotta è significativamente superiore ai costi di gestione dell’impianto) è di circa 25-30 anni.
• Al termine di detto periodo è previsto alternativamente, lo smantellamento delle strutture ed il recupero del sito che potrà essere completamente recuperato alla iniziale destinazione d’uso, o in alternativa il revamping dell’impianto. Nel primo caso si procederà alla rimozione del generatore fotovoltaico in tutte le sue componenti, conferendo il materiale di risulta agli impianti all’uopo deputati dalla normativa di settore per lo smaltimento ovvero per il recupero. Nel secondo caso nel caso in cui si decidesse di procedere al rinnovamento integrale delle componenti tecnologiche, si procederà alla sola dismissione dei moduli fotovoltaici ed all’installazione di nuovi componenti tecnologicamente avanzati ed efficienti. I
principali componenti dell’impianto fotovoltaico oggetto del presente piano sono: il generatore fotovoltaico costituito da moduli fotovoltaici; il sistema di conversione corrente continua/corrente alternata (inverter); i cablaggi (lato CC e lato CA); i quadri elettrici: quadro di campo lato CC, quadro CA (interno) e quadro generale (esterno); i dispositivi di manovra e protezione (RCD-interruttori differenziali, sezionatori, interruttori automatici, scaricatori di sovratensione, scheda di interfaccia integrata nell’inverter, ecc.); il sistema per il monitoraggio dell’impianto costituito da un datalogger e dai cablaggi (cavo dati tra l’inverter ed il sistema di acquisizione e trasmissione dati); • le cabine prefabbricate con le loro rispettive opere di fondazione; i sistemi di accumulo comprensivi di batterie al litio; opere edili in genere quali cavidotti, pozzetti e corrugati oltre alle platee di fondazioni delle cabine.
• Nelle attività di demolizione verranno prodotti i seguenti rifiuti che possono essere suddivisi in: Rifiuti propri dell’attività di demolizione e costruzione - aventi codici CER 17 XX XX; Rifiuti prodotti nel cantiere connessi con l’attività svolta (es. rifiuti da imballaggio) aventi codici CER 15 XX XX; Componenti riusabili/recuperabili (nel caso in esame sostanzialmente cavi elettrici) che, pertanto, non sono rifiuti. Pannelli fotovoltaici – aventi codice CER 16 XX XX - che potrebbero rompersi durante le fasi di montaggio, appartenenti alla categoria Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche RAEE. I pannelli fotovoltaici rientrano nella classificazione dei “RAEE”. Con il D.Lgs n. 49 del 14 marzo 2014 “Attuazione della direttiva 2012/19/UE sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)” che sostituisce in parte il D.Lgs. 151/2005, i pannelli fotovoltaici dismessi entrano a far parte delle tipologie di RAEE domestici e professionali. Alcune quantità che derivano dalle attività di cantiere non sono necessariamente rifiuti. Gli sfridi di cavi elettrici e le bobine di avvolgimento ad esse relativi verranno totalmente recuperati o riutilizzati, per cui tali materiali non sono da considerarsi rifiuto.
• In conformità a quanto stabilito al Titolo II della parte quarta del D.Lgs 152/2006 e s.m.i., nella gestione degli imballaggi saranno perseguiti gli obiettivi di “riciclaggio e recupero”, prevedendo lo smaltimento in discarica solo nel caso in cui tali obiettivi non possono essere perseguiti (tipo nel caso di imballaggi contaminati).
• Rimozione delle strutture di progetto: Recinzione area - La recinzione in maglia metallica di perimetrazione del sito, compresi i paletti di sostegno ed i cancelli di accesso, sarà rimossa tramite smontaggio ed inviata a centri di recupero per il riciclaggio delle componenti metalliche. Eventuali inerti verranno demoliti ed inviati presso impianti di recupero e riciclaggio inerti da demolizione (rifiuti speciali non pericolosi). Viabilità interna ed esterna - Non sono previste opere esterne di protezione dell’impianto quali guardrail, pavimentazione stradale permeabile o altro; non sono previsti quindi successivi smaltimenti e trasporto di alcun materiale presso impianti di recupero e riciclaggio inerti da demolizione. Vegetazione perimetrale - Al momento della dismissione, in funzione delle future esigenze e dello stato di vita delle singole piante della fascia arborea perimetrale, esse potranno essere smaltite come sfalci, oppure mantenute in sito o cedute ad appositi vivai della zona per il riutilizzo. Ripristino - A fine vita dell’impianto fotovoltaico ed in seguito alla dismissione di tutti i componenti sopra citati, si prevede una verifica della consistenza del terreno e si sottoporrà il terreno ad un’analisi chimica per verificare eventuali carenze chimico/organiche dello stesso. In tal caso si provvederà con l’aggiunta di apporti nutrienti organici e chimici secondo i principi del Codice di Buona Pratica Xxxxxxxx per riportare il sito alla sua natura originale agricola.
• Misure di mitigazione: durante la fase di dismissione si provvederà ad evitare di inquinare l’aria con polveri o particolati (in particolare, nelle attività di movimentazione di terra, di realizzazione di strade o altre infrastrutture, di spostamento di mezzi e macchinari, di trasporto/carico/scarico/ deposito dei materiali, di impasto di inerti e leganti oppure di altre lavorazioni che provocano polveri o particelle solide in sospensione ed emissioni di gas di scarico), attraverso i seguenti accorgimenti: interventi periodici di irrorazione delle aree di lavorazione con acqua; Posizionamento, sui percorsi di accesso al cantiere, di pietrisco per ridurre la quantità di fango e polvere sollevata al passaggio dei mezzi; Copertura dei materiali polverulenti trasportati con appositi teloni; Copertura con teli (nei periodi di inattività e durante le giornate con vento intenso) dei cumuli di materiale polverulento stoccato nelle aree di cantiere; limitazione della velocità dei mezzi sulle strade di cantiere non asfaltate (tipicamente 20 km/h); innalzamento di barriere protettive, di altezza idonea, intorno ai cumuli e/o alle aree di cantiere; nello specifico tale barriera sarà realizzata con rete antipolvere in HDPE posizionata lungo il confine sud dell’area in modo da tutelare le vicine abitazioni dalle emissioni di polveri.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n. 6 evidenziata nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 7 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0023A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Colture Mitigazione
CONSIDERATO che il Proponente nel succitato elaborato riporta quanto segue:
COLTURE AGRONOMICHE ALL’INTERNO DEL SITO
Tra una fila di moduli ed un'altra si è optato per la realizzazione di un cotico erboso da realizzare con la semina di un prato polifita permanente, in quanto l’uso di una fascia arbustiva/arborea potrebbe comportare il rischio di ombreggiamento dei moduli fotovoltaici. La semina del prato sarà preceduta nell’autunno antecedente l’impianto da una concimazione organica (letame o compost). Esso viene immediatamente interrato mediante aratura/ripontatura (30-40 cm). A febbraio verrà effettuato un affinamento del terreno e la preparazione del letto disemina; considerando le dimensioni ridotte deisemi che vengono interrati, è buona pratica effettuare una rullatura del terreno prima della semina. Il prato polifita sarà sottoposto una/due volte l’anno a sfalcio con conseguente allontanamento dell’erba tagliata. Periodicamente il prato sarà mandato a fioritura, ciò consentirà una risemina naturale delle specie presenti nel prato polifita.
INTERVENTI DI MITIGAZIONE AMBIENTALE
L’intervento di mitigazione prevede la realizzazione di una fascia arborea-arbustiva lungo tutto il perimetro dell’impianto fotovoltaico di circa 10 m, con l’obbiettivo di ridurre l’impatto visivo dei moduli fotovoltaici.
Le specie impiegate per la realizzazione delle fasce di mitigazione saranno: Carrubo (Ceratonia siliqua), Corbezzolo (Arbutus unedo), Olivo (Olea europeaea), Alloro (Laurus nobilis), Asparago nero o di bosco (Asparagus acutifolius), cappero comune (Capparis spinosa), Lentisco (Pistacia lentiscus).
l sesto di impianto è determinato dalla distribuzione geometrica delle piante sul terreno. I principali sesti utilizzabili sono il quadrato, il rettangolo, il quadrato sfalsato, il quinconce e il settonce. Un sesto di impianto efficace deve cercare di ottimizzare vari fattori: semplicità di realizzazione, distribuzione spaziale equilibrata e adeguata alle specie da utilizzare, agevolazione delle operazione colturali successive, ottimizzazione degli ausili alla coltura che si intendono adottare, una regolare illuminazione delle piante presenti all’interno dell’impianto. Generalmente, i sesti più utilizzati risultano il quadrato e il settonce.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha riportato, inoltre, il piano di manutenzione colturale con gli interventi che il Proponente intende realizzare per consentire l’attecchimento delle essenze arboree/erbacee/arbustive.
CONSIDERATO e VALUTATO che nella criticità n. 7 al PII n. 56/2020 è richiesto che il Proponente trasmetta un dettagliato piano di mitigazione, con adeguante planimetrie, sulle modalità di realizzazione e date indicazioni in merito alle specie arboree/arbustive che verranno impiegate. Che dagli elaborati non è possibile desumere la dislocazione delle specie previste dal proponente sia per la fascia perimetrale che per la “fascia tampone per mitigazione e schermatura paesaggistica” di 4400 mq.
VALUTATO che in ottemperanza alle prescrizioni del parere della Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.03 – Sezione per i Beni Paesaggistici e Dermoetnoantropologici, nota prot. n. 28934 del 07/05/2021 fascia tampone per mitigazione e schermatura paesaggistica deve essere di almeno 5000 mq).
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte la criticità n.7 è superata in considerazione delle condizioni ambientali riportate nel presente parere.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 8 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0024A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Colori pannelli
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha riportato che i moduli utilizzati saranno del tipo a celle monocristallino, le quali avranno una colorazione ed una struttura del silicio uniforme blu scura, quasi nera. L'insieme delle celle solari costituenti i moduli fotovoltaici di ultima generazione sarà protetto frontalmente da un vetro temprato antiriflettente ad alta trasmittanza, il quale donerà alla superficie del modulo un aspetto opaco che non ha nulla a che vedere con quello di comuni superfici finestrate. La colorazione uniforme blu scura quasi nera delle celle monocristallino garantirà un effetto estetico meno impattante delle celle in silicio policristallino, e l’utilizzo di vetro temprato antiriflettente ad alta trasmittanza ridurrà notevolmente l’effetto lago ed eventuali fenomeni di abbagliamento.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n.8 evidenziata nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 9 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0025A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Fasce arboree
CONSIDERATO che il Proponente nel succitato elaborato ha ribadito che tra una fila di moduli è l’altra, è prevista la realizzazione di un cotico erboso, garantendo garantire la creazione di associazioni prative polifite permanenti costituito da un miscuglio bilanciato di graminacee e leguminose.
CONSIDERATO e VALUTATO che la criticità n. 9 ribadisce la necessità di predisporre delle fasce arboreo/arbustive tra i pannelli che realizzate con opportune specie autoctone tipiche del contesto e che opportunamente mantenute ad altezze tali da non determinare effetti negativi quale ombreggiamento, abbiano la funzione di ridurre l’effetto lago.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto che le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare le criticità n.9 evidenziata nel suddetto PII in consiedrazione delle condizioni ambientale del presente parere.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 10 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0026A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Colori cabine
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha ribadito quanto segue:
• Per l’intero impianto è prevista la realizzazione delle seguenti cabine: n° quattro cabine elettriche per la conversione DC/AC e per l’elevazione della potenza a media tensione 20 kV, del tipo container 20' ISO, in metallo. n° quattro cabine storage, del tipo container 20' ISO, in metallo; n° due cabine utente, del tipo in calcestruzzo armato vibrato c.a.v. box; n° due cabine di consegna, del tipo in calcestruzzo armato vibrato c.a.v. box; n° due cabine ad uso locale tecnico, del tipo in calcestruzzo armato vibrato c.a.v. box; n° una cabina di sezionamento, del tipo in calcestruzzo armato vibrato c.a.v. box; n° una cabina O&M, del tipo in calcestruzzo armato vibrato c.a.v. box.
• Per quanto riguarda le cabine del tipo in calcestruzzo armato vibrato c.a.v. box, le colorazioni di base sono RAL 1011 (beige-marrone) per le pareti esterne e RAL 7001 (grigio-argento) per il tetto, le pareti interne e il soffitto vengono tinteggiate di colore bianco.
• La cabina ISO da 20’ ha una struttura metallica monoblocco autoportante. Come riportato nel documento di progetto n. 27 Schede tecniche, la MV POWER STATION 2200 / 2475 / 2500 / 2750 / 3000, ha una colorazione RAL 7004 – GRIGIO SEGNALE. Stessa colorazione sarà applicata alle cabine contenenti i sistemi di accumulo. Nel Regolamento edilizio del Comune di Comiso ed all’interno della Norme Tecniche di Attuazione del PRG 0non è prevista una colorazione specifica per i fronti dei manufatti ricadenti in zona D2 Art. 62 delle NTA la colorazione proposta rispecchia la gradazione cromatica dell’area RAL Gradazioni di grigio, caratteristica degli opifici della vicina zona industriale e non presenta un elemento di criticità.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto che le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n.10 evidenziate nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 11 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06REL0027A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Piano cantierizzazione
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente nel succitato elaborato ha:
• Individuato planimetricamente un’area di cantiere per lo stoccaggio temporaneo di mezzi, attrezzature e materiali;
• Previsto interventi per mitigare possibili impatti delle operazioni di cantiere sulle matrici ambientali acqua, suolo e sottosuolo, aria e rumore.
• Previsto un piano di gestione dei rifiuti.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto che le motivazioni addotte possono essere considerate sufficienti a superare la criticità n.11 evidenziate nel suddetto PII.
CONSIDERATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità n. 12 il Proponente ha:
Trasmesso l’elab. RS06PMA0001A0 - ZiComiso - Int Parere 56-2020 - Piano monitoraggio
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha predisposto un PMA:
• Obiettivi: Verificare la conformità alle previsioni di impatto individuate nel SIA per quanto attiene le fasi di costruzione e di esercizio delle opere; Correlare gli stati ante-operam, in corso d'opera e post-operam, al fine di valutare l'evolversi della situazione ambientale; Garantire, durante la costruzione, il pieno controllo della situazione ambientale, al fine di rilevare prontamente eventuali situazioni non previste e/o criticità ambientali e di predisporre ed attuare tempestivamente le necessarie azioni correttive; Verificare l'efficacia delle misure di mitigazione previste dal SIA. • Fornire agli Enti preposti per il controllo, gli elementi di verifica necessari per la corretta esecuzione delle procedure di monitoraggio; Effettuare, nelle fasi di costruzione ed esercizio, gli opportuni controlli sull' adempimento delle eventuali prescrizioni e raccomandazioni formulate nel provvedimento di compatibilità ambientale.
• Componenti ambientali da sottoporre a monitoraggio: a) Flora, fauna, ecosistemi: formazioni vegetali, habitat di specie e popolazioni animali, emergenze più significative, specie protette, equilibri naturali e corridoi ecologici; b) Rumore: considerato in rapporto all'ambiente, sia naturale che antropico; c) Paesaggio: aspetti morfologici e culturali del paesaggio, identità delle comunità umane interessate e relativi beni culturali. d) Xxxxxxx: considerato in rapporto all'ambiente, sia naturale che antropico. La componente suolo e sottosuolo non è stata presa in considerazione in quanto oggetto del Piano di Gestione Terre e Rocce da Scavo, redatto ai sensi dell’art. 186, D.Lgs. 8 del 16 gennaio 2004 e
s.m.i. (decreto n. 161 del 10 agosto 2012 “regolamento recante la disciplina dell’utilizzazione delle terre e rocce da scavo”).
• Articolazione temporale: Le varie fasi avranno la finalità di seguito illustrata: a) monitoraggio ante operam (AO) (si conclude prima dell'inizio di attività interferenti): definire lo stato fisico dei luoghi, le caratteristiche dell'ambiente naturale ed antropico, esistenti prima dell'inizio delle attività; rappresentare la situazione di partenza, rispetto alla quale valutare la sostenibilità ambientale dell’Opera, che costituisce termine di paragone per valutare l'esito dei successivi rilevamenti atti a descrivere gli effetti indotti dalla realizzazione dell'Opera; consentire la valutazione comparata con i controlli effettuati in corso d’opera, al fine di evidenziare specifiche esigenze ambientali ed orientare opportunamente le valutazioni di competenza degli Enti preposti al controllo; b) monitoraggio in corso d'opera (CO) (comprende tutto il periodo di realizzazione, dall'apertura dei cantieri fino al loro completo smantellamento e al ripristino dei siti): analizzare l'evoluzione di quegli indicatori ambientali, rilevati nello stato iniziale, rappresentativi di fenomeni soggetti a modifiche indotte dalla realizzazione dell'Opera, direttamente o indirettamente (es.: allestimento del cantiere); controllare situazioni specifiche, al fine di adeguare la conduzione dei lavori; identificare le criticità ambientali, non individuate nella fase ante-operam, che richiedono ulteriori esigenze di monitoraggio. c) monitoraggio post-operam (PO) (comprende le fasi di pre-esercizio ed esercizio): confrontare gli indicatori definiti nello stato ante operam con
quelli rilevati nella fase di esercizio dell'Opera; controllare i livelli di ammissibilità, sia dello scenario degli indicatori definiti nelle condizioni ante operam, sia degli altri eventualmente individuati in fase di costruzione; verificare l’efficacia degli interventi di mitigazione e compensazione, anche al fine del collaudo.
• I materiali inerenti il monitoraggio, nonché le relazioni finale e di sintesi, saranno forniti sia in formato cartaceo che digitale agli Enti competenti. Gli esiti del monitoraggio saranno elaborati in una relazione tecnica corredata da dati grafici e tabellari nella quale saranno esplicitati i seguenti punti: a) sintesi della valutazione dell’impatto atteso stimato in fase di SIA; b) elenco e caratterizzazione delle misure di mitigazione e delle prescrizioni previste; c) georeferenziazione in scala adeguata dei punti di misura; d) dati registrati nell’ante operam; e) dati registrati nella fase oggetto del monitoraggio; f) tutti i metadati/informazioni che permettono una corretta valutazione dei risultati, una completa riconoscibilità e rintracciabilità del dato e ripetibilità della misura/valutazione (si citano ad esempio: condizioni meteo per i periodi di misura, le caratteristiche delle sorgenti come i flussi di traffico veicolare, il numero e tipologia di mezzi di cantiere effettivamente utilizzati, alcune condizioni al contorno come la presenza di mezzi schermanti o risonanti, le ulteriori attività temporanee impattanti non previste …); g) modalità di attuazione delle misure di mitigazione/compensazione e delle prescrizioni; h) valutazione dell’impatto monitorato rispetto a quanto atteso.
CONSIDERATO e VALUTATO che Arpa Sicilia, con nota prot. n. 76843 del 12/11/2021, ha ribadito che in merito al Progetto di Monitoraggio Ambientale richiesto dalla normativa vigente in materia di VIA-art.22 D.Lgs. n. 152/06, integrato dalla Ditta il 25/02/2021 in riscontro al parere intermedio della C.T.S., per ciò che attiene il monitoraggio delle matrici ambientali e per gli aspetti inerenti la gestione dei rifiuti, visti i contenuti del Piano che non prevedono misure di monitoraggio ambientale a carico delle stesse matrici, si chiede di valutare l’integrazione del Progetto sulla base di quanto di seguito evidenziato: in riferimento al monitoraggio della componente “acque”, non previsto all’interno del PMA si rimanda, ad ogni buon fine, al documento “Le Linee Guida sul Monitoraggio Ambientale delle opere sottoposte alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, in particolare, agli indirizzi metodologici specifici per l’Ambiente Idrico, Capitolo 6.2, Rev 1 del 17/06/2015, nonché al documento relativo alla proposta metodologica per l’ambiente idrico superficiale (X. Xxxxxxxxxx; X. Xxxxxxxx) – ISPRA 2018; · preso atto del fatto che il Proponente non ritiene necessario inserire il monitoraggio della matrice “atmosfera” all’interno del Progetto, ritenuto invece che le attività di cantiere possano impattare sulla suddetta matrice, si propone di prevedere una campagna di monitoraggio ante-operam di due settimane per gli inquinanti PTS e PM10, nonché degli altri parametri ascrivibili al traffico veicolare (NOX, PM10, PM2,5, CO, Benzene), da ripetersi in fase di corso d’opera, in concomitanza con le attività di cantiere; in merito al monitoraggio della matrice “suolo” attualmente non previsto nel PMA, relativamente al mantenimento delle caratteristiche agronomiche del soprassuolo”, sebbene l’impianto sarà allocato in area classificata come attività produttive D (zona D2-aree perequate per le attività produttive, commerciali, distributive e della logistica di iniziativa privata), ma su terreno agricolo, un utile riferimento per eventuali approfondimenti, in analogia con le indicazioni fornite per le aree agricole, è rappresentato dal Documento dalla Direzione Agricoltura della Regione Piemonte "Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra"; inoltre, ogni eventuale altra informazione trattata all’interno del Piano di gestione delle terre e rocce da scavo e relativa al monitoraggio del suolo e sottosuolo, dovrà essere trattata all’interno del PMA e separatamente da ciò che attiene al D.P.R. n. 120/2017; per ciò che attiene alla gestione della componente
agronomica, andranno inserite all’interno del P.M.A. le eventuali informazioni relative al Piano colturale; il monitoraggio inerente agli agenti fisici, dovrà essere coerente con quanto previsto all’interno del sopra citato parere n. 6091/2021 emesso per competenza dalla U.O.C. Agenti Fisici di questa Agenzia; i punti di prelievo utili al monitoraggio ambientale, dovranno essere georeferenziati e dovrà essere presente all’interno del PMA una tabella che riassuma per matrice e per fase di vita impianto, le azioni di monitoraggio da porre in essere; la relazione inerenti ai risultati delle analisi effettuate durante il monitoraggio ambientale, andrà inoltrata, oltre che ad ARPA Sicilia, UOC Attività produttive - Area Orientale, anche all’Autorità Competente al rilascio dell’autorizzazione di cui in oggetto; si segnala che la componente “archeologia” è stata inserita all’interno del Progetto di monitoraggio ambientale; nell’ambito dell’analisi di coerenza e compatibilità con altri Piani di Monitoraggio Ambientale approvati in sede di procedure VAS di Piani e Programmi vigenti nell’area di intervento, si auspica che eventuali prescrizioni ambientali, qualora esistenti, costituiscano la base di partenza del P.M.A. del progetto in esame, in aggiunta alle misure specifiche per l’intervento progettuale proposto; il Progetto di Monitoraggio Ambientale dovrà essere aggiornato ed integrato nel caso in cui, a seguito dell’emissione del provvedimento di compatibilità ambientale, sussistano modifiche a ciò che attiene al monitoraggio delle matrici ambientali individuate ai fini dello stesso. In relazione al sopracitato parere prot. n. 6091/2021 espresso dal servizio specialistico di questa Agenzia ed allegato alla presente; si pone all’attenzione del Comune che legge per conoscenza tutto ciò che attiene alla tematica “ rumore”. Infine, in riferimento alle problematiche ambientali correlate alla sottrazione di suolo a seguito dei procedimenti volti all’autorizzazione per la costruzione ed esercizio di impianti fotovoltaici, in particolare, alla pianificazione delle concessioni in ambito regionale di tale tipologia di impianti, si richiamano i contenuti della nota ARPA Sicilia prot. n. 34818 del 05/08/2020 inoltrata al Dipartimento Ambiente - ARTA Sicilia ed al Servizio 1 in indirizzo alla presente.
CONSIDERATO e VALUTATO che, in riferimento alle problematicità riscontrate nel Parere Istruttorio Intermedio (PII) di questa CTS n. 56/2020 del 26.11.2020, con integrazione già citata prot. n. 12077 del 01.03.2021, in riscontro alla criticità
n. 13 il Proponente ha revisionato la documentazione progettuale integrando parzialmente quanto evidenziato nelle criticità al suddetto PII.
CONSIDERATO e VALUTATO pertanto che il PMA dovrà essere integrato e aggiornato sulla base del parere di Arpa sicilia e che a riguardo viene prevista specifica condizione ambientale.
VALUTAZIONI CONCLUSIVE
CONSIDERATO che secondo quanto previsto al comma 1, articolo 12 del Decreto legislativo 387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità indifferibili ed urgenti.
CONSIDERATO che il progetto in esame è configurabile come intervento rientrante tra le categorie elencate nell’Allegato IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., soggette a Procedura di Verifica di Assoggettabilità a VIA di competenza Regionale e in particolare nella seguente:
• industria energetica ed estrattiva;
• impianti industriali non termici per la produzione di energia elettrica sulla terraferma con potenza complessiva superiore a 1 MW.
CONSIDERATO che lo Studio di impatto ambientale è stato redatto, per contenuti ed articolazione, in accordo con quanto disposto dall’art. 22 e dall’Allegato VII alla parte II del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.
CONSIDERATO che:
• l’impianto verrà realizzato in “zona per attività produttive D2” (art. 62 NTA) del PRG del Comune di Comiso (DDG 179/2017).
• alcune aree di istallazione degli impianti risultano interne alla perimetrazione di aree tutelate di cui all'art. 142 del D.Lgs. 00/00 x x.x.x., xx xx xxxxxxxxxxx: Xxxxxx xx Xxxxxx (XX): p.lla n. 139 del foglio 67 - Livello di Tutela n. 1 – XX 0x; così come una porzione al margine nord-est è individuata dal PAI della Regione Siciliana, quale Siti di attenzione (Carta della Pericolosità Idraulica per Fenomeni di Esondazione).
• l’intervento per la parte relativa cavidotto ricade in aree con rischio idraulico per fenomeni di esondazione ed in particolare R2 – Rischio Medio: part.lle n. 85-86-228-230-231-232-233-300-333-406 del foglio 66 così come individuate dal PAI della Regione Siciliana e come si evince anche dalla Carta del Rischio Idraulico per Fenomeni di Esondazioni. Le part.lle n. 000-000-000 del foglio 67 sono interessate da Xxxx di attenzione. Le part.lle n. 149-259-260-415 del foglio 66 ricadono nel PL 4d – Livello di Tutela n. 2.
• l’area dell’impianto I (Spinazza) e rilevata come Aree a Rischio Archeologico Relativo “Medio Alto” e “Medio” mentre l’area dell’Impianto 2 (Costa degli Archi) evidenzia un Rischio Archeologico Relativo “Medio-Basso”.
• le aree interessate dagli interventi in progetto risultano esterne ai siti della Rete Natura 2000. I siti di interesse più vicini agli impianti si trovano a circa 6,5 km la ZSC ITA080003 “Vallata del Fiume Ippari (Pineta di Vittoria)” e a circa 12 km la ZSC “ITA080002 “Alto corso del Fiume Irmino”.
• l’area d’intervento non ricade all’interno delle perimetrazioni di IBA (Important bird areas);
VALUTATO che la Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.04 – Sezione per i Beni Archeologici, con nota prot. n. 3601 del 22/01/2021, ha rilasciato parere favorevole ai sensi dell’art. 25 del D.Lgs. n. 50/2016 con prescrizioni che si intendono integralmente condivise.
VALUTATO che la Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.03 – Sezione per i Beni Paesaggistici e Dermoetnoantropologici, con nota prot. n. 28934 del 07/05/2021, ha espresso, ai sensi dell’art. 146 del D.Lgs. n. 42/2001, parere favorevole con prescrizioni che si intendono integralmente condivise.
CONSIDERATO che l’intervento nella parte relativa al cavidotto che prevede l’attraversamento da parte dell’elettrodotto del Torrente “Cava dei Modicani” verrà eseguita con trivellazione orizzontale controllata e teleguidata.
CONSIDERATO che il Dipartimento Regionale dell’Agricoltura - Servizio 3 – Multifunzionalità e diversificazione in agricoltura – LEADER, in sede di 2 CdS, ha comunicato che dalle verifiche è stato accertato che i terreni oggetto dell’intervento ricadono all’interno dei disciplinari di produzione della Carota novella di Ispica IGP, dell’Uva da tavola di Mazzarone IGP, del Formaggio Pecorino Siciliano DOP, del Formaggio Ragusano DOP, dell’Olio Monte Iblei DOP, dell’Olio Extravergine di Oliva IGP Sicilia, del Vino Xxxxxxxxx di Vittoria DOC, del Vino Xxxxxxxxx di Vittoria DOCG, del Vino Vittoria DOC Sicilia e del Vino Sicilia IGT. L’eventuale improduttività o definizione di area degradata, ai fini dell’idoneità del sito, fatte salve le classificazioni di pregio citate, deve essere legata alle condizioni pedo-climatiche, da dimostrare con dettagliate indagini tecniche specialistiche. Pertanto si chiede al Proponente di dare riscontro alla suddetta nota, al fine di acquisire il parere definitivo del suddetto Ente, nel rispetto del protocollo interdipartimentale di cui al D.G.G. n. 403 del 11/05/2022.
VALUTATO che il Proponente ha ribadito che l’area di impianto, da PRG del Comune di Comiso (RG), risulta classificata come D2 e che ai sensi dell’art. 34 delle NTA è considerata “area produttiva mista artigianale e commerciale”.
CONSIDERATO che, con DGR 12/07/2016 n. 241, modificata dal Decreto residenziale n. 26 del 10/10/2017, la Regione Sicilia ha definito i criteri di individuazione delle aree non idonee limitatamente agli impianti di produzione di energia elettrica da fonte eolica e che, pertanto, per la valutazione della compatibilità della localizzazione dell’area di intervento, il proponente ha fatto riferimento ai criteri generali di cui allo stesso DM 10 settembre 2010.
CONSIDERATO E VALUTATO che relativamente alle criticità evidenziate nel PII n. 56/2020 del 26.11.2020 si ritengono complessivamente superate con la documentazione integrativa prodotta dal proponente e con le indicazioni inserite nelle specifiche condizioni ambientali del presente parere.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha integrato gli elaborati con il Piano di Cantierizzazione e che nello stesso vengono analizzate le possibili misure di prevenzione dell’inquinamento volte a tutelare le acque superficiali e sotterranee, il suolo ed il sottosuolo durante tutta la fase di cantiere, di esercizio e di dismissione; vengono individuate, inoltre, le aree impiegate per il parcheggio dei mezzi di cantiere, nonché per la manutenzione di attrezzature e il rifornimento dei mezzi di cantiere.
CONSIDERATO e VALUTATO che in merito al possibile impatto visivo dell’impianto, l’area di impianto non risulta visibile dai principali punti individuati nell’area vasta di riferimento data la sua natura pressoché pianeggiante. La stessa ditta, intende, realizzazione di una fascia di 4400 mq nella parte nord-est dell’impianto per la compensazione del vincolo 4b del PL n.4 del Piano Paesaggistico, ambiti 14 e 17della provincia di Siracusa e una fascia verde perimetrale al sito della larghezza di 10 mt.
VALUTATO che in merito alla realizzazione delle due aree a verde (fascia compensazione e fascia perimetrale) negli elaborati di progetto, non vengono descritte le specie arboree/arbustive che verranno impiegate, ed a riguarda vengono indicate specifiche condizioni ambientali
VALUTATO che in merito alla fascia di compensazione, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.03 – Sezione per i Beni Paesaggistici e Dermoetnoantropologici, con nota prot. n. 28934 del 07/05/2021 ha ribadito che deve essere di almeno 5000 mq.
CONSIDERATO che per gli impianti non integrati, uno dei principali impatti ambientali è costituito dalla sottrazione di suolo, altrimenti occupato da vegetazione naturale, semi-naturale e/o destinato ad uso agricolo. Inoltre, occorre considerare gli effetti prodotti dal tipo di lavorazioni effettuate nella fase di cantiere e durante la manutenzione in primis (diserbo e compattazione). Tali operazioni, protratte nel tempo, potrebbero portare ad una progressiva ed irreversibile riduzione della fertilità del suolo, aggravata dall’ombreggiamento pressoché costante del terreno. (“Rapporto consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici – edizione 2019” - Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente).
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha previsto la realizzazione di un impianto di illuminazione sul perimetro dell’impianto provvisto di sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa. L’impianto verrà realizzato con elementi rivolti verso il basso e nell’ottica del minor consumo di energia.
CONSIDERATO e VALUTATO che sono stati adeguatamente analizzati, da parte del Proponente, gli effetti cumulativi nell’area vasta di circa 1 km dai confini dell’impianto, con particolare riferimento a quelli derivanti dalla presenta di un impianto da 5 MW posto a circa 20 mt di distanza. Che a detta del Proponente i due impianti sono situati a ridosso di una zona industriale che determina una viabilità ben definita e che la loro presenza incide su un’area già ad alto impatto antropico fortemente compromessa dal punto di vista paesaggistico. Che la stessa ditta ha previsto la realizzazione di “barriere a verde” come opere di mitigazione al fine di ridurre l’impatto sulla componente paesaggistica.
CONSIDERATO e VALUTATO che il Proponente ha integrato il Piano di Monitoraggio Ambientale, e che ARPA Sicilia, con nota prot. n. 76843 del 12/11/2021 ha evidenziato alcune carenze ed evidenziato la necessitò che la stessa ditta integri il suddetto piano per quanto riguarda le componenti “acque”, “atmosfera”, “suolo”, “componente agronomica” e “rumore”, mentre a ritenuto approvabile il PMA proposto dalla Ditta sulle componenti “fauna”, “paesaggio”e “rifiuti”.
CONSIDERATO che:
• la produzione di energia elettrica ottenuta dallo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili quali quella fotovoltaica, si inquadra nelle linee guida per la riduzione dei gas climalteranti, permettendo una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica;
• la non realizzazione dell’intervento, comporterebbe in alternativa una non riduzione dello sfruttamento di fonti energetiche convenzionali, con inevitabile continuo incremento dei gas climalteranti emessi in atmosfera, anche in considerazione del probabile aumento futuro di domanda di energia elettrica prevista a livello mondiale.
CONSIDERATO che i benefici ambientali attesi dalla realizzazione dell’impianto, valutati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica pari a 19.200 MWh/anno sono quantificabili in termini di mancate emissioni di inquinanti per un risparmio di 101.76 t/anno di CO2 e 35.90 t/anno TEP con conseguenti mancate emissioni di inquinanti e risparmio di combustibile.
CONSIDERATO E VALUTATO che la costruzione dell’impianto fotovoltaico ha potenziali effetti positivi non solo sul piano ambientale, ma anche sul piano socioeconomico, costituendo un fattore di occupazione diretta sia nella fase di cantiere che nella fase di esercizio dell’impianto.
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
CONSIDERATO E VALUTATO conclusivamente che, è possibile escludere che l’intervento proposto determini impatti significativi sull’ambiente a condizione che si mettano in atto le misure di mitigazioni previste nello SIA e si ottemperi alle Condizioni Ambientali inserite in calce al presente parere.
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
ESPRIME
parere favorevole riguardo alla compatibilità ambientale del “Impianto fotovoltaico ad inseguitori monoassiali con sistema di accumulo (energy storage system), sito nel Comune di Comiso (RG) in c.da Canicarao xxxx xxxxxxxxxxx, xxxxxxxxxx xx xx 0 xxxxx xx xxxxxxxx per una potenza nominale di 2 x 5.000,8 kw ed una potenza richiesta in immissione di 2x5.000 kW alla tensione di rette di 20 kV comprensivo delle opere di rete per la connessione ricadenti nel Comune di Comiso (RG)” della ditta Nextpower Development Italia s.r.l.” a condizione che si mettano in atto le misure di mitigazioni previste nello SIA e si ottemperi alle seguenti Condizioni Ambientali:
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Il Proponente dovrà produrre elaborati opportunamente dettagliati del progetto, adeguato alle condizioni ambientali del presente parere. Il progetto esecutivo dovrà inoltre contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di progetto ed integrativa esaminata non in contrasto con le seguenti condizioni. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Il progetto dovrà essere adeguato alle prescrizioni contenute nei pareri degli Enti intervenuti nella procedura di PAUR con particolare riferimento a quelle contenute nella nota della Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.04 – Sezione per i Beni Archeologici, prot. n. 3601 del 22/01/2021, nella nota della Soprintendenza BB.CC.AA. di Ragusa U.O.03 – Sezione per i Beni Paesaggistici e Dermoetnoantropologici, prot. n. 28934 del 07/05/2021, nella nota di Arpa Sicilia, prot. n. 76843 del 12/11/2021, nota del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, prot. n. 39948 del 16/06/2021. Copia dell’avvenuta ottemperanza alle prescrizioni dei pareri degli Enti coinvolti nella procedura PAUR dovrà essere trasmessa all’Autorità Ambientale della Regione Siciliana. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 3 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Il progetto dovrà essere adeguato alle prescrizioni contenute nella nota dell’Autorità di Bacino - Servizio 3 – Pareri ed Autorizzazioni, prot. Ente n. 9689 del 03.06.2022. Copia dell’avvenuta ottemperanza alle prescrizioni dovrà essere trasmessa all’Autorità Ambientale della Regione Siciliana. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Vegetazione |
Oggetto della prescrizione | Per tutti gli impianti a verde previsti: a) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone o storicizzate e/o colture legnose-agrarie, coerenti con il contesto pedoclimatico e |
paesaggistico dell’area. Nel caso di utilizzo di colture agrarie, queste dovranno essere alternate con specie vegetali caratteristiche della macchia mediterranea. In particolare, dovrà essere previsto l’uso di specie con dimensioni minime delle piante in vaso da cm 30-40 e/o minimo di anni 5 d’età. È fatto divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo. b) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del D. Lgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono) ad eccezione delle specie erbacee coltivate per le quali è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza fuori situ. c) Tra le specie erbacee e arbustive facenti parte del progetto a verde si dovranno prevedere anche specie atte a fornire un'alta diversità entomologica, grazie alla presenza di fioriture dilazionate nell'arco dell'anno. Per la componente avifaunistica si dovrà prevedere la presenza di specie arboree e arbustive che possano offrire sia rifugio che fonti alimentari; d) Gli interventi a verde dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori. e) Dovrà essere previsto un piano colturale con specifica indicazione delle specie erbacee (prato polifita) che verranno utilizzate, tecniche di impianto e cure colturali al fine di mantenere e migliorare il livello della fertilità dei suoli. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 5 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Mitigazioni -Compensazioni – Vegetazione e Fauna |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere presentato il progetto esecutivo degli interventi di compensazione ed in particolare: a) Gli interventi di riqualificazione naturalistica dovranno interessare tutta l’area di proprietà del proponente in particolare dovrà essere prevista un’area di 5000 mq (ad uliveto o Carrubeto) in prossimità dell’area di impianto interessata dal PL 4b (come ribadito nelle prescrizioni della nota della Soprintendenza |
BB.CC.AA. di Ragusa U.O.03 – Sezione per i Beni Paesaggistici e Dermoetnoantropologici, prot. n. 28934 del 07/05/2021). Gli interventi dovranno prevedere l’impiego di vegetazione autoctona coerente con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. La scelta dovrà essere effettuata attingendo all’elenco specie delle Aree Ecologicamente Omogenee allegate al Piano Forestale Regionale. b) Gli interventi dovranno essere corredati da un idoneo Piano di manutenzione. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione ambientale | n. 6 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni Vegetazione-Fauna |
Oggetto della prescrizione | In sede di Progetto Esecutivo dovranno essere redatti gli elaborati di dettaglio (relazioni, grafici a scala non superiore al rapporto 1:2000 e stralci 1:500 oltre a computi e stime) per dare evidenza degli interventi di mitigazione, delle specie e delle tecniche utilizzate. Inoltre: a) Relativamente alla fascia arborea perimetrale il Proponente dovrà presentare gli elaborati tecnici di dettaglio dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione degli elementi arborei e arbustivi caratteristici della macchia mediterranea. b) Le fasce perimetrali dovranno avere un’ampiezza di almeno 10 metri e con un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente. c) La fascia di mitigazione dovrà essere effettuata prima della messa in esercizio dei pannelli fotovoltaici. d) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto; e) Dovranno essere previsti, ogni 5 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nelle recinzioni della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola fauna. f) Le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta e/o stabilizzata. Dovrà inoltre essere ridotto e razionalizzato il sistema delle stradelle di servizio all’interno dell’impianto. g) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l'assetto |
idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio). h) La recinzione prevista dovrà essere posizionata tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico del progetto. La recinzione dovrà essere realizzata con una struttura leggera metallica in grigliato infissa al suolo. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Macrofase | Ante Operam - Corso Operam – Post Operam |
Fase | Progettazione esecutiva – in fase di cantiere – in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale - “acque”, “atmosfera”, “suolo”, “componente agronomica” e “rumore”. |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere integrato il Piano di Monitoraggio Ambientale (P.M.A), riferito a tutte le macro-fasi (ante-operam, corso d’opera, post-operam). L’integrazione al PMA, dovrà essere predisposto e attuato in accordo con ARPA Sicilia per le componenti “acque”, “atmosfera”, “suolo”, “componente agronomica” e “rumore”. Il PMA dovrà definire durata, modalità delle attività di monitoraggio per ciascuna componente e la frequenza di restituzione dei dati, in modo da consentire ad ARPA, qualora necessario, di indicare, in tempo utile, ulteriori misure di mitigazione da adottare. Per la componete suolo il monitoraggio dovrà essere effettuato secondo le modalità indicate nelle “Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra” Xxxxxxx Xxxxxxxx X.X. 00 settembre 2010, n. 1035. Le analisi dovranno altresì essere estese prevedendo lo studio della qualità biologica del suolo mediante l’indice QBS-ar (monitoraggio sulla pedofauna). |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | Fase di progettazione esecutiva, Fase di cantiere, Fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Macrofase | Corso Operam |
Fase | In fase di cantiere |
Ambito di applicazione | Suolo - Acqua – Atmosfera - Rumore |
Oggetto della prescrizione | I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del |
Condizione Ambientale | n. 8 |
combustibile o altri mezzi potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque meteoriche. Durante la fase di esecuzione delle operazioni di cantiere e di dismissione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a evitare la produzione di polveri aero-disperse, rumore ed emissioni in atmosfera | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di cantiere |
Ente vigilante | Arpa Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 9 |
Macrofase | Corso Operam |
Fase | In fase di cantiere |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Il suolo proveniente dalla Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC) dovrà essere conferito presso centro autorizzato di recupero. Si dovrà prevedere il ripristino ante operam dei luoghi interessati dalla TOC. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di cantiere |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 10 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Suolo – Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco-compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli |
utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti. | |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 11 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori, il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra e di cantiere nonché il ripristino della viabilità pubblica e privata utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 12 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Dismissione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato: a) Il progetto di ripristino ambientale dell’area, assicurando l’utilizzo di elementi vegetali con altezze di tronco pari ad almeno un metro e mezzo. Il progetto deve prevedere la rinaturazione di tutta l’area interessata dall’impianto o il ripristino con colture legnose agrarie. Il progetto di recupero ambientale dovrà essere integrato con un puntuale cronoprogramma e con un piano di manutenzione delle aree verdi. b) Si dovrà prevedere che in fase di dismissione, le varie parti dell’impianto |
dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti, con particolare riferimento alle sostanze pericolose negli stessi contenute, quali piombo, cadmio, bromurati ritardanti di fiamma, cromo, capaci di generare significativi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, dovranno essere trattati a norma di legge. c) Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi comprensivo degli interventi di ripristino ambientale. d) Xxxxxxxx di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |