Schema di Contratto di fornitura di “sottoprodotti di origine vegetale”
Schema di Contratto di fornitura di “sottoprodotti di origine vegetale”
da impiegare nel processo di digestione anaerobica per il recupero energetico del biogas
Tra
l’impresa (denominazione/ragione sociale) …………………………..………(di seguito denominata acquirente-trasformatore di biomasse a fini energetici) con sede legale in………………Via…..……..……….……,n.…….C.F….…………………………..P.IVA in
persona del Sig………………………….nato a………..….. il…………, in qualità di legale rappresentante/amministratore,
e
l’impresa ……..……………………………..(di seguito denominata venditore-produttore di biomassa agricola), con sede legale in ……, Via…………………….., n……, CF ………………., P IVA…………………………, in persona del Sig. ……, nato a ……..……………... il …….…, in qualità di legale rappresentante/amministratore
premesso che
- l’acquirente gestisce un impianto per la digestione anaerobica di colture energetiche ed altre biomasse agricole1 e che il digestato è destinato integralmente all’utilizzo agronomico2 sui terreni aziendali, nel rispetto della normativa regionale (Delibera Assemblea Legislativa Regione Xxxxxx-Romagna n. 96/2007 di attuazione del D.M. del 07/04/2006);
- l’acquirente utilizza nell’attività agro-energetica - intesa come trattamento in digestione anaerobica con recupero di energia elettrica e successivo impiego del digestato come fertilizzante - le seguenti sostanze naturali di origine agricola:
1. prodotti finiti e materie prime (alias biomasse “vergini”) di origine vegetale provenienti dall’attività agricola (silomais, silo sorgo, loietto, erba medica, erbacee da prati permanenti, erbai misti, ecc.);
2. residui delle coltivazioni agricole (paglie, stocchi, colletti di barbabietola, ecc.);
3. residui delle imprese agricole che trasformano o valorizzano le proprie produzioni vegetali;
4. residui del settore agro-alimentare, classificabili come “sottoprodotti” non destinati all’alimentazione umana e/o animale (pomodori, patate, cipolle, fagiolini, mais dolce, barbabietola e parte di essi, marco frutta, melasse, frazioni meno pregiate dell’industria molitoria, ecc.), il cui utilizzo alternativo non può e non deve comportare condizioni peggiorative per l'ambiente e per la salute rispetto a quelle originate dalle normali attività produttive;
- il venditore è dedito alla lavorazione di prodotti agricoli appartenenti alle seguenti tipologie merceologiche:………………………………………………………………………, e produce residui connotabili - e quindi alienabili - come “sottoprodotti”, a condizione che essi
1 In conformità alle disposizioni recate dalla normativa in materia di utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, si intende per biomassa agricola la parte biodegradabile, comprendente sostanze vegetali ed animali, dei prodotti e dei residui organici, caratterizzabili anche come “sottoprodotti”, provenienti dalla coltivazione del fondo, dalla selvicoltura, dall’allevamento di animali e dalle industrie connesse.
2 In ragione dell’utilizzo agronomico, il digestato viene a sottrarsi alla disciplina dei rifiuti di cui alla Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 e, in caso di digestione anaerobica di letame e liquami zootecnici, anche misti a colture energetiche e a prodotti residuali delle produzioni vegetali, alle norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale, non destinati al consumo umano, di cui agli artt. 1, comma 4 e art. 3, comma 1, del Regolamento CE 1774/2002.
soddisfino cumulativamente i criteri, i requisiti e le condizioni stabilite dalla lettera p), comma 1, dell’art. 183 del D.Lgs. n.152/2006, modificato dal D. Lgs. n.4/2008;
si conviene e si stipula quanto segue: ARTICOLO 1 – Oggetto del contratto
Costituiscono oggetto del presente contratto i seguenti sottoprodotti di origine vegetale, derivanti da un processo di lavorazione del prodotto principale destinato all’alimentazione umana, la cui composizione media sia rispettivamente:
a) residui della lavorazione del…………..….
- sostanza secca: …%
- sostanza organica: …% della sostanza secca
- N totale: ….Kg/t
b) residui della lavorazione del…………...….
- sostanza secca: …%
- sostanza organica: …% della sostanza secca
- N totale: ….Kg/t ecc.
ARTICOLO 2 - Obblighi dell’acquirente
L’acquirente si impegna a ritirare, dietro corresponsione della somma di danaro convenuta all’art. 4, e a stoccare presso il proprio impianto, un quantitativo dei sottoprodotti pari a:
a)….…..t/anno di residui di……….
b)….…..t/anno di residui di……….
ecc.
Il ritiro dovrà avvenire, previo accordo tra le parti, nella misura di:
- ...…t/settimana per i residui di……….., .…t/settimana per i residui della lavorazione di ecc., nel periodo di picco della lavorazione;
- di ….t/settimana per i residui di……..…t/settimana per i residui della lavorazione di
……………… ecc., negli altri periodi.
L’utilizzazione dei sottoprodotti avrà luogo esclusivamente nell’impianto di digestione anaerobica gestito dall’azienda acquirente, la quale si vede obbligata a dare comunicazione regolare e sintetica al Servizio di Tutela Ambientale della Provincia di Bologna, dei dati inerenti la contrattazione intercorsa con i terzi fornitori di materie organiche secondarie, per mezzo di apposita dichiarazione sostitutiva di atto notorio che forma l’Allegato C della modulistica sottesa alle Linee Guida provinciali per l’autorizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Inoltre il carico di azoto veicolato nel digestore andrà computato ai fini del dosaggio del digestato sui terreni aziendali, in conformità con le norme regionali citate in premessa e richiamate nelle Linee Guida provinciali.
ARTICOLO 3 – Obblighi del venditore
A garanzia del rispetto dei requisiti di cui ai punti 1), 3) e 4) della lettera p) del comma 1 dell’art. 183 del D.Lgs. n.152/2006, il fornitore si impegna a rispettare i seguenti criteri, requisiti e condizioni:
1- il sottoprodotto oggetto della fornitura non è originato da un processo direttamente destinato alla sua produzione;
2- le caratteristiche merceologiche e chimiche del sottoprodotto al momento del ritiro sono quelle rappresentate all’art. 1 e non hanno subito modifiche di sorta per l’intera durata del conferimento, atteso che l’utilizzo di tali materie secondarie nel digestore gestito dall’acquirente non deve generare emissioni ed impatti ambientali quali-quantitativamente diversi da quelli autorizzati;
3- il sottoprodotto conferito non è stato sottoposto ad alcun trattamento preventivo o a trasformazione preliminare, onde poter soddisfare appieno i requisiti merceologici e di qualità ambientale di cui al punto precedente;
ARTICOLO 4 – Prezzo d’acquisto e modalità di pagamento
omissis
ARTICOLO 5 – Periodo di applicazione
Il presente accordo ha la validità di ………… e potrà essere tacitamente rinnovato alla scadenza naturale, salvo che sopravvenga un atto di disdetta da parte di uno o di ambedue i contraenti.
Qualora le materie secondarie consegnate dal venditore dovessero disattendere, anche solo in parte, le caratteristiche merceologiche e/o chimiche sopra definite, il presente contratto si risolverà di diritto e l’acquirente si vedrà obbligato a rifiutare il ritiro della merce difforme, segnalando tempestivamente la cessazione del contratto al Servizio di Tutela Ambientale della Provincia di Bologna. E’ fatta salva, in ogni caso, la facoltà delle parti di addivenire ad una successiva negoziazione del contratto di fornitura ancorché nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie disciplinanti l’utilizzo agro-energetico dei “sottoprodotti”.
ARTICOLO 7 – Controversie
Qualsiasi controversia, comprese quelle relative alla validità, all’esecuzione, alla risoluzione, interpretazione del presente contratto sarà deferita al Foro di…………………….
L’acquirente-trasformatore Il venditore-produttore
di biomasse agricole di biomasse agricole