FORNITURE DI CALCESTRUZZO IN CANTIERE
FORNITURE DI CALCESTRUZZO IN CANTIERE
Un caso particolare di fornitura in cantiere è rappresentato dai fornitori di calcestruzzo. La fornitura, sia che avvenga con autobetoniera e scarico del calcestruzzo mediante una canaletta, sia che avvenga con autobetonpompa e scarico del calcestruzzo mediante una pompa e una tubazione, deve avvenire nel rispetto della procedura contenuta:
• nella lettera circolare 0003328 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 10/2/2011 avente come oggetto “Lettera circolare in ordine alla approvazione della procedura per la fornitura del calcestruzzo in cantiere”, approntata dalla “Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro” di cui all’art. 6 del D. Lgs. 81/08;
• nella nota n. 2597 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 10/2/2016 avente come oggetto “Redazione del POS per la mera fornitura di calcestruzzo”.
Dalla lettura dei documenti di cui sopra, si evince che l’impresa fornitrice di calcestruzzo non deve redigere il POS se i suoi lavoratori si limitano a utilizzare la canala o la pompa senza tenere e manovrare la benna o il secchione o il terminale in gomma della pompa; in caso contrario deve redigere il POS.
Testo della lettera circolare 0003328 del 10/2/2011.
Oggetto: lettera circolare in ordine alla approvazione della Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere.
La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro di cui all’articolo 6 del D. Lgs. 9 aprile 2008. n. 81 come modificato e integrato dal D. Lgs. 3 agosto 2009. n. 106, allo scopo di fornire, alle imprese esecutrici e alle imprese fornitrici di calcestruzzo preconfezionato, indicazioni operative relativamente a:
• le informazioni da scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra il fornitore di xxxxxxxxxxxx preconfezionato e l’impresa cliente;
• le procedure a garanzia della sicurezza dei lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la richiesta di fornitura di calcestruzzo da parte dell’impresa edile, fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione;
ha approvato, nella riunione del 19 gennaio 2011, la seguente procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere.
Procedura per la fornitura di calcestruzzo in cantiere.
1. Scopo della procedura.
La presente procedura ha lo scopo di fornire alle imprese esecutrici e alle imprese fornitrici di calcestruzzo preconfezionato:
• le informazioni da scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra il fornitore di xxxxxxxxxxxx preconfezionato e l’impresa cliente;
• un indirizzo che definisca le procedure finalizzate alla sicurezza dei lavoratori coinvolti, a partire dal momento in cui vi sia la richiesta di fornitura di calcestruzzo da parte dell’impresa edile, fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione.
Ciò al fine di applicare, nei casi in cui l’impresa fornitrice di calcestruzzo non partecipi in alcun modo alle lavorazioni di cantiere, quanto prescritto dall’articolo 26 del D. Lgs. 81/08, così come modificato dal D. Lgs. 106/09, in termini di collaborazione e informazione reciproca fra datori di lavoro di tali imprese, così come precisato dall’articolo 96 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i..
L’articolo 96, infatti, chiarisce che l’obbligo di redazione del POS compete unicamente alle imprese che eseguono in cantiere i lavori indicati nell’Allegato X del
D. Lgs. 81/08 e s.m.i. (cfr. Appendice).
2. Riferimenti normativi.
D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 come modificato da D. Lgs. 3 agosto 2009, n. 106 “Attuazione dell’art. 1 della Legge 3 agosto 2007. n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”.
3. Definizioni.
Autobetoniera (nel seguito ATB): dispositivo per miscelare il calcestruzzo, montato su un telaio di un automezzo, capace di miscelare e consegnare e scaricare un calcestruzzo omogeneo.
Autobetonpompa (nel seguito ATBP): dispositivo per miscelare il calcestruzzo, montato su un telaio di un automezzo, capace di miscelare e consegnare e scaricare un calcestruzzo omogeneo attraverso il pompaggio del calcestruzzo stesso. Tale automezzo nasce dall’unione di una autobetoniera con una pompa per calcestruzzo.
Boiacca: impasto di acqua e cemento (pasta) utilizzata talvolta in cantiere per impieghi specialistici, con rapporti AC (acqua cemento) in genere da 0,5 a 1 o più elevati.
Calcestruzzo: materiale formato miscelando cemento, aggregato grosso e fino ed acqua, con o senza l’aggiunta di additivi o aggiunte, il quale sviluppa le sue proprietà a seguito dell’idratazione del cemento.
Canala di scarico: terminale dell’autobetoniera deputato allo scarico del calcestruzzo.
Datore di lavoro: il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione stessa o dell’unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
Dispositivi di protezione individuale (nel seguito DPI): qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
Girofaro: sistema luminoso di sicurezza, posizionato in modo visibile da tutti i lati su veicoli e macchine da lavoro.
Pompa per calcestruzzo: dispositivo montato su un telaio di un automezzo, capace di scaricare un calcestruzzo omogeneo attraverso il pompaggio del calcestruzzo stesso.
Dirigente: persona che, in ragione delle competenze professionali e di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, attua le direttive del datore di lavoro organizzando l’attività lavorativa e vigilando su di essa. Preposto: persona che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico conferitogli, sovrintende alla attività lavorativa e garantisce l’attuazione delle direttive ricevute,
controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale. svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari (omissis).
Ribaltino: parte ribaltabile della canale, di scarico.
4. I rapporti fra impresa fornitrice ed esecutrice.
Nel momento in cui l’impresa esecutrice richiede una fornitura di calcestruzzo preconfezionato si instaura un rapporto fra le due imprese che è regolato, per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro e come si è già avuto modo di precisare, dai commi 1 e 2 dall’articolo 26 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i..
Tali commi, in particolare, prevedono che il datore di lavoro dell’impresa esecutrice informi l’impresa fornitrice dei rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui essa è destinata ad operare e sulle misure di prevenzione ed emergenza ivi adottate.
Entrambi i datori di lavoro cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull’attività lavorativa in oggetto; coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nell’esecuzione dell’opera complessiva. Il datore di lavoro dell’impresa esecutrice promuove tale coordinamento.
Il trasporto del calcestruzzo può essere affidato dall’impresa fornitrice a trasportatori terzi. Anche in questo caso l’attività di coordinamento continua ad essere fra impresa fornitrice ed impresa esecutrice, fatta salva l’attività di coordinamento tra imprese fornitrice e trasportatore.
Le fasi in cui si articola il rapporto fra i due soggetti coinvolti possono essere sinteticamente descritte mediante lo schema a blocchi riportato in Figura 1 e verranno descritte nel dettaglio nei paragrafi successivi.
5. Attività di coordinamento tra imprese esecutrice ed impresa fornitrice.
Nel momento in cui un’impresa esecutrice richiede una fornitura di calcestruzzo preconfezionato il datore di lavoro dell’ impresa fornitrice di calcestruzzo scambia con il cliente tutte le informazioni necessarie affinché l’ingresso dei mezzi deputati alla consegna del calcestruzzo e l’operazione di consegna avvengano in condizioni di sicurezza per i lavoratori di entrambe le imprese.
A tal fine il fornitore di xxxxxxxxxxxx preconfezionato invia all’impresa esecutrice il documento riportato in allegato 1 che contiene:
Fornitura in cantiere – Fase operativa del coordinamento
Procedure per gli operatori dell’impresa fornitrice
Figura 1 – Schema a blocchi dei rapporti fra impresa esecutrice e impresa fornitrice di xxxxxxxxxxxx preconfezionato.
Controllo del prodotto
Autobetoniera e pompa
Autobetonpompa
Autobetoniera
Procedure per l’impresa fornitrice
Scambio di documentazione tra le imprese
Invio contratto e documento allegato da parte dell’impresa fornitrice
Richiesta di fornitura
• tipologia e caratteristiche tecniche dei mezzi utilizzati;
• numero di operatori presenti e mansione svolta;
• rischi connessi alle operazioni di fornitura che verranno eseguite in cantiere.
In allegato 2 è riportato il documento indicante le informazioni che l’impresa esecutrice è obbligata a trasmettere al fornitore di calcestruzzo preconfezionato ai sensi dell’art. 26. comma 1, lettera b) del D. Lgs. 81/08 e s.m.i..
L’impresa esecutrice può desumere tali informazioni dai PSC (Piano di Sicurezza e Coordinamento) o PSS (Piano di Sicurezza Sostitutivo), ove presenti, nonché dai POS redatti ai sensi dell’art. 96, comma 1 lettera g) del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. e del punto 3 dell’allegato XV del D. Lgs. 81/08 e s.m.i..
Nel caso di utilizzo di trasportatori terzi per la consegna del calcestruzzo in cantiere l’impresa fornitrice di calcestruzzo dovrà consegnare agli stessi trasportatori sia il documento inviato all’impresa esecutrice con le informazioni sui rischi legati alla consegna del prodotto in cantiere (allegato 1), sia quello ricevuto dall’impresa esecutrice con le informazioni sul cantiere (allegato 2).
6. Procedure di sicurezza per la fornitura di calcestruzzo.
Nel seguito vengono descritte le procedure operative di competenza dell’impresa fornitrice di calcestruzzo preconfezionato e dell’impresa esecutrice e i rischi associati a ciascuna fase di lavoro. dal momento dell’accesso in cantiere al momento dell’uscita dal medesimo.
Sono stati analizzati i rischi correlati a ciascuna fase di lavoro e sono state individuate le procedure dettagliate da mettere in atto al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori, qualora siano presenti i singoli rischi e/o laddove non siano state adottate misure organizzative volte ad eliminare tali rischi.
6.1 – Accesso e transito dei mezzi in cantiere.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Accesso e transito dei mezzi in cantiere | • Investimento di persone, • schiacciamento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • fermare il mezzo davanti all’ingresso (freni meccanici e pneumatici bloccati) e presentarsi al dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice, i cui nominativi sono stati indicati nella scheda riportata in allegato 2, per chiedere istruzioni; • ottenere informazioni circa la viabilità del cantiere, le modalità di accesso, le vie di circolazione. i luoghi più idonei dove far passare e dove posizionare Il mezzo per effettuare la consegna, evitando zone con terreni cedevoli o acquitrinosi e con pendenze non compatibili con le caratteristiche del mezzo; • segnalare l’operatività del mezzo mediante il girofaro; • stare a distanza di sicurezza dagli scavi, seguendo le indicazioni ricevute; • verificare costantemente la visibilità dei percorsi di transito e della cartellonistica; • segnalare acusticamente la propria presenza ad eventuali altri mezzi o persone; • non accedere al cantiere quando c’è pericolo di ingorgo ed anche quando la manovra richiesta è pericolosa; • adeguare la velocità del mezzo ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d’uomo in prossimità dei posti di lavoro; • prestare attenzione a non sostare ed operare con i mezzi sulle piste di servizio. | II dirigente/preposto o un lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • assistere il lavoratore dell’impresa fornitrice nelle sue attività, indirizzando il mezzo, con segnali manuali convenzionali, fino al termine delle manovre necessarie al posizionamento nel punto dello scarico o nella piazzola appositamente predisposta; • assicurare la viabilità del cantiere, intesa come adeguatezza delle vie di transito e delle sue aree di manovra a sostenere il peso dei mezzi in transito al fine di evitare cedimenti. Particolare attenzione deve essere posta all’eventuale presenza di terreni di riporto che possono inficiare la stabilità del terreno ed alla eventuale non transitabilità sopra tubazioni sotterranee e a linee elettriche interrate; • mantenere le vie di transito pulite e sgombre da residui o materiali che possono costituire un pericolo per il passaggio; • impedire l’ingresso del mezzo quando c’è pericolo di xxxxxxx; • indossare gli idonei DPI (ad esempio gilet ad alta visibilità). |
• Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiale dall’alto | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve scendere dal mezzo fino all’arrivo nel punto di scarico del calcestruzzo. Nel caso in cui, per motivi organizzativi, sia necessaria la discesa dal mezzo, i lavoratori dell’impresa fornitrice devono utilizzare i seguenti DPI: calzature di sicurezza, casco, gilet ad alta visibilità. Il dirigente/preposto o un lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve indossare i DPI necessari: calzature di sicurezza, casco, gilet ad alta visibilità. | Il dirigente/preposto o un lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve indossare i DPI necessari: calzature di sicurezza, casco, gilet ad alta visibilità. | |
• Caduta dall’alto | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve ammettere a bordo del mezzo persone non autorizzate. Non deve trasportare persone posizionate all’esterno della cabina di guida o su parti della macchina non attrezzate a questo scopo. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice non deve salire sul mezzo di consegna del calcestruzzo per accompagnare l’autista. | |
• Elettrocuzione | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • rispettare le indicazioni fornite dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice sulla collocazione del mezzo tale da assicurare l’assenza di contatto con le linee elettriche in tensione; • riscontrare la presenza di eventuali linee elettriche aeree nelle aree in cui si opera. | Il dirigente/preposto o Il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni (art. 117 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.): a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori: b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive: c) tenere in permanenza, lavoratori, macchine operatrici. apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque non deve essere inferiore ai limiti di cui all’Allegato IX del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. o a quelli delle pertinenti norme tecniche. |
• Esposizione a polvere | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve utilizzare gli idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | Il dirigente/preposto o Il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • adottare misure organizzative atte a ridurre l’emissione di polvere (ad esempio bagnare l’area di lavoro); • utilizzare idonei DPI (ad esempio maschere protettive). |
6.2 – Operazioni preliminari allo scarico.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Operazioni preliminari allo scarico | • Schiacciamento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo o cedimento del terreno | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • posizionare la macchina su terreno non cedevole e sicuro; azionare il freno di stazionamento ed applicare i cunei alle ruote. In fase di pompaggio Il mezzo deve essere stabilizzato sul terreno e messo in piano perfettamente utilizzando gli stabilizzatori. Tenendo presente che, presso i punti di staffatura, il carico è di tipo concentrato e può arrivare (ad esempio) anche a 1000 kN/mq; • richiedere l’intervento di dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta. | II dirigente/preposto o un lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • scegliere come luogo deputato allo scarico un’area che abbia pendenza adeguata alle caratteristiche del mezzo (cfr. allegato 1). • predisporre la piazzola per lo scarico del mezzo consolidata, livellata e sgombra da materiali che possano costituire ostacolo o disturbo alla visibilità ed alla manovra di posizionamento del mezzo. |
• Scivolamento | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve indossare idonei DPI (ad esempio calzature di sicurezza) prima di scendere dal mezzo. | Il dirigente/preposto o il lavoratore dell’impresa incaricato dell’impresa esecutrice deve indossare idonei DPI (ad esempio calzature di sicurezza). | |
• Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiale dall’alto | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve indossare idonei DPI (ad esempio casco di sicurezza) prima di scendere dal mezzo. | Il dirigente/preposto o il lavoratore dell’impresa incaricato dell’impresa esecutrice deve indossare idonei DPI (ad esempio casco di sicurezza). | |
• Elettrocuzione | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • rispettare le indicazioni fornite dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice sulla collocazione del mezzo tale da assicurare l’assenza di contatto con le linee elettriche in tensione. | Il dirigente/preposto o Il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni (art. 117 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.): a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori: b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive: c) tenere in permanenza, lavoratori, macchine operatrici. apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. La distanza di sicurezza deve essere tale che non |
possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque non deve essere inferiore ai limiti di cui all’Allegato IX del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. o a quelli delle pertinenti norme tecniche. | |||
• Esposizione a polvere | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve utilizzare gli idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • adottare misure organizzative atte a ridurre l’emissione di polvere (ad esempio bagnare l’area di lavoro); • utilizzare idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | |
• Esposizione a rumore | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste (cfr. Allegato 2). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste. | |
• Caduta dall’alto | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve prestare attenzione nelle fasi di salita e di discesa dalla macchina, utilizzando le apposite maniglie. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve impedire la salita dei lavoratori dell’impresa esecutrice sul mezzo di consegna del calcestruzzo. |
6.3.1 – Operazioni di scarico con ATB.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Operazioni di scarico (ATB) | • Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiale dalla’alto • Schiacciamento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo o cedimento del terreno | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • seguire le indicazioni fornite dal diligente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice attuando le misure di sicurezza evidenziategli e verificando direttamente l’assenza di intralci (persone/cose); • nello scarico in vicinanza di scavi, a causa delle vibrazioni trasmesse dalla macchina al terreno, deve posizionare il mezzo a distanza di sicurezza adeguata dal ciglio dello scavo, seguendo le indicazioni fornite dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dall’impresa esecutrice. | II dirigente/preposto o un lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • evitare che i lavoratori dell’impresa esecutrice stazionino vicino al mezzo, assicurandosi che i lavoratori non addetti alle manovre rimangano a distanza di sicurezza; • indicare all’impresa fornitrice le procedure di sicurezza da seguire durante l’operazione di scarico; • far posizionare Il mezzo lontano dal ciglio dello scavo. |
• Lesioni corneo-congiuntivali dovute a getti e schizzi di boiacca | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • indossare gli idonei DPI (ad esempio occhiali); • durante il getto deve evitare manovre brusche ed improvvise che possono provocare la caduta di xxxxxxxxxxxx; Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve transitare al di sotto della canala. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve vietare il passaggio al di sotto della canala. | |
• Urto del capo | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve transitare al di sotto della canala. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve vietare il passaggio al di sotto della canala. | |
• Cesoiamento delle dita durante l’azionamento della canala | Il lavoratore dell’ impresa fornitrice deve: • indossare i guanti e preparare la canala facendo attenzione durante l’apertura del ribaltino o l’apertura/chiusura della canala telescopica; • verificare l’integrità del maniglione anticesoiamento. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve vietare la partecipazione dei lavoratori dell’impresa esecutrice all’azionamento della canala. |
• Elettrocuzione | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • rispettare le indicazioni fornite dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice sulla collocazione del mezzo tale da assicurare l’assenza di contatto con le linee elettriche in tensione. | Il dirigente/preposto o Il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni (art. 117 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i.): a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori: b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive: c) tenere in permanenza, lavoratori, macchine operatrici. apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque non deve essere inferiore ai limiti di cui all’Allegato IX del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. o a quelli delle pertinenti norme tecniche. | |
• Scivolamento | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve indossare idonei DPI (ad esempio calzature di sicurezza). | Il dirigente/preposto o il lavoratore dell’impresa incaricato dell’impresa esecutrice deve far indossare idonei DPI (ad esempio calzature di sicurezza). | |
• Esposizione a polvere | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve utilizzare gli idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • adottare misure organizzative atte a ridurre l’emissione di polvere (ad esempio bagnare l’area di lavoro); • utilizzare idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | |
• Esposizione a rumore | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste (cfr. Allegato 2). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste. | |
• Caduta dall’alto | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve ammettere a bordo del mezzo persone non autorizzate. Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve prestare attenzione nelle fasi di salita e di discesa dalla macchina, utilizzando le apposite maniglie. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve impedire ai lavoratori dell’impresa esecutrice di salire sul mezzo di consegna del calcestruzzo. |
6.3.2 – Scarico in benna o secchione.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Scarico in benna o secchione movimentato da gru | • Urti dovuti alle oscillazioni del secchione • Lesioni corneo-congiuntivali dovute a getti e schizzi di boiacca • Urto del capo | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve partecipare in nessun modo alla posa in opera del calcestruzzo e non deve tenere e manovrare la benna o il secchione. Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • richiedere l’intervento di lavoratori del cantiere addetti alla movimentazione della benna o del secchione; • seguire le indicazioni impartite dal dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice; • controllare Il corretto posizionamento della benna o secchione nel punto più idoneo al carico (sotto la canala) prestando attenzione alle eventuali oscillazioni conseguenti alle manovre di abbassamento, traslazione e sollevamento; • evitare di caricare eccessivamente la benna in modo da non provocare caduta di xxxxxxxxxxxx durante le manovre; • non sostare sotto il raggio di movimento della benna. | II dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • impartire le necessarie indicazioni al lavoratore dell’impresa fornitrice per effettuare l’operazione di scarico in benna o secchione; • mettere a disposizione del lavoratore dell’impresa fornitrice personale che collochi il secchione sotto la canala. Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • far posizionare la benna o secchione nel punto più idoneo al carico (sotto la canala) prestando attenzione alle eventuali oscillazioni conseguenti alle manovre di abbassamento, traslazione e sollevamento; • verificare che non venga caricata eccessivamente la benna in modo da non provocare caduta di xxxxxxxxxxxx durante le manovre di cui sopra; • assicurarsi che tutti i lavoratori non stazionino nelle vicinanze del mezzo durante lo scarico; • impedire di sostare sotto il raggio di movimento della benna. |
6.3.3 – Scarico diretto con xxxxxx.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Scarico diretto con tratti di canala aggiuntiva | • Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiali dall’alto • Schiacciamento, seppellimento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo o cedimento del terreno • Urto del capo • Scivolamento | Tutte le manovre devono avvenire seguendo le indicazioni impartite dal dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice. Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • prima di iniziare l’operazione di scarico assicurarsi che nessun lavoratore stazioni nelle vicinanze; • nello scarico in prossimità di scavi, a causa delle vibrazioni trasmesse dalla macchina al terreno, adottare la regola empirica del 1:1, indicata dall’impresa esecutrice, mantenendosi ad una distanza dal ciglio di scavo almeno pari alla profondità dello stesso; • controllare personalmente Il punto in cui si dovrà effettuare lo scarico del calcestruzzo; • porre cura nel maneggiare e nell’agganciare i tratti di canala aggiuntiva, non aggiungendo di norma più di due sezioni; • in caso di scarico con ATB in movimento, non effettuare l’operazione in retromarcia e fissare la canala, nonché i tratti aggiuntivi. In caso di controllo sul prodotto da parte del tecnologo far sospendere l’operazione di scarico dalla canala. | II dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • impartire le necessarie indicazioni al lavoratore dell’impresa fornitrice per effettuare lo scarico; • far posizionare il mezzo lontano dal ciglio dello scavo, tenendo in considerazione la natura del terreno e l’avvenuta compattazione dello stesso; • vietare ai lavoratori non coinvolti direttamente nei lavori di stazionare nelle vicinanze del mezzo; • vietare che i lavoratori dell’impresa esecutrice operino sui comandi idraulici della canala dell’ATB. |
6.3.4 – Scarico in pompa.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Scarico diretto con tratti di canala aggiuntiva | • Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiali dall’alto • Schiacciamento, seppellimento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo o cedimento del terreno • Urto del capo | Tutte le manovre devono avvenire seguendo le indicazioni impartite dal dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice. Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • posizionare l’ATB in modo da consentire lo scarico nella vaschetta della pompa e regolare il flusso coordinandosi con il pompista; • nella manovra di avvicinamento in retromarcia agire con molta prudenza per non urtare eventuali persone o la pompa stessa; • verificare visivamente il corretto posizionamento; • per controllare il flusso di calcestruzzo nella tramoggia della pompa, in caso di ridotta visuale, posizionarsi in luoghi di lavoro espressamente indicati dall’impresa esecutrice; • non passare o sostare sotto il braccio della pompa; • non passare o sostare sotto la canala di scarico. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • impartire le necessarie indicazioni al lavoratore dell’impresa fornitrice sulle manovre da effettuare; • vietare di sostare nei pressi del canale di getto della pompa nella fase iniziale del getto stesso; • in caso di necessità di contattare il lavoratore dell’impresa fornitrice durante le manovre, avvicinarsi alla cabina da posizione visibile e solo previo cenno di assenso; • vietare di passare o sostare sotto il braccio della pompa; • vietare di passare o sostare sotto la canala di scarico. |
6.4 – Operazioni di pompaggio.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Operazioni di scarico (ATB) | • Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiale dalla’alto • Urti del capo | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve partecipare in nessun modo alla posa in opera del calcestruzzo, e non deve tenere e manovrare il terminale in gomma della pompa. In caso di controllo sul prodotto da parte del tecnologo durante le fasi di getto, far sospendere l’operazione di pompaggio. Il lavoratore dell’impresa fornitrice durante il pompaggio deve: • collocarsi in luoghi di lavoro espressamente indicati dal dirigente/preposto o lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice, tali da poter garantire il contatto visivo con i lavoratori dell’impresa esecutrice addetti alla posa del calcestruzzo; • non sollevare pesi con il braccio dell’ATBP e della pompa; • durante l’operazione di estrazione del braccio e relativo avvicinamento al punto di scarico mediante radiocomando, prestare attenzione a non urtare le strutture presenti in cantiere; • assicurarsi che nessun lavoratore passi sotto il braccio di distribuzione. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • impartire le necessarie indicazioni al lavoratore dell’impresa fornitrice relativamente al corretto posizionamento del mezzo, tale da garantire il contatto visivo tra gli addetti; • vietare la sosta ed il transito nel raggio d’azione del braccio ai lavoratori che non partecipano alle operazioni di getto. |
• Schiacciamento o intrappolamento per ribaltamento del mezzo o cedimento del terreno | Il lavoratore dell’impresa fornitrice durante il pompaggio deve: • collocarsi in luoghi di lavoro espressamente indicati dal dirigente/preposto o lavoratore incaricato dall’impresa esecutrice, tali da poter garantire il contatto visivo con i lavoratori dell’impresa esecutrice addetti alla posa del calcestruzzo; • evitare l’impiego della pompa in caso di | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • mantenere i passaggi sempre sgombri e puliti da residui o materiali che possono costituire un pericolo per Il passaggio. |
velocità del vento superiore ai limiti imposti dal fabbricante nel manuale d’uso e manutenzione. | |||
• Urti | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve partecipare in nessun modo alla posa in opera del calcestruzzo, e non deve tenere e manovrare il terminale in gomma della pompa. Non deve sostare nei pressi del canale di getto della pompa nella fase del getto stesso. In caso di controllo sul prodotto da parte del tecnologo durante le fasi di getto. Far sospendere l’operazione di pompaggio. Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • durante Il pompaggio collocarsi in luoghi di lavoro espressamente indicati dall’impresa esecutrice, tali da poter garantire il contatto visivo con gli addetti alla posa del calcestruzzo; • attenersi alle indicazioni fornite dall’impresa esecutrice in merito alla sosta nelle vicinanze delle tubazioni per le sovrappressioni che si possono creare; • durante l’operazione di estrazione del braccio e relativo avvicinamento al punto di scarico, prestare attenzione a non urtare le strutture presenti in cantiere e assicurarsi che nessun lavoratore passi sotto il braccio di distribuzione; • nell’eventualità di intasamento della tubazione di getto. effettuare la manovra di “disintasamento”, allontanando la parte terminale della tubazione dagli addetti alla posa, affinché non siano soggetti alle pericolose conseguenze derivanti da un eventuale “colpo di frusta” a cui può essere soggetta la tubazione in gomma a causa della pressione immessa. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve impartire le necessarie indicazioni al lavoratore dell’impresa fornitrice: • impedire la sosta nei pressi del canale di getto della pompa nella fase iniziale del getto stesso; • non consentire la sosta o il passaggio nelle immediate vicinanze delle tubazioni: la pressione di alimentazione può provocare forti oscillazioni e spostamenti con conseguente rischio di urti e colpi violenti; • verificare che il lavoratore addetto alla tubazione flessibile non lasci incustodito il terminale in gomma per prevenire eventuali contraccolpi dovuti a variazioni interne nella pressione di erogazione del calcestruzzo; • verificare che nel caso di interruzione del getto, non lasci la bocca della tubazione della pompa all’interno del getto stesso. Nell’eventualità di intasamento della tubazione di getto, dovendo i lavoratori dell’impresa fornitrice effettuare la manovra di “disintasamento” allontaneranno la parte terminale della tubazione dai lavoratori dell’impresa esecutrice addetti alla posa, affinché questi ultimi non siano soggetti alle pericolose conseguenze derivanti da un eventuale “colpo di frusta” a cui può essere soggetta la tubazione in gomma a causa della pressione immessa. | |
• Elettrocuzione | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • rispettare le indicazioni fornite dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice sulla collocazione | Il dirigente/preposto o Il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare almeno una delle seguenti precauzioni (art. 117 del D. Lgs. 81/08 |
del mezzo tale da assicurare l’assenza di contatto con le linee elettriche in tensione. | e s.m.i.): a) mettere fuori tensione ed in sicurezza le parti attive per tutta la durata dei lavori: b) posizionare ostacoli rigidi che impediscano l’avvicinamento alle parti attive: c) tenere in permanenza, lavoratori, macchine operatrici. apparecchi di sollevamento, ponteggi ed ogni altra attrezzatura a distanza di sicurezza. La distanza di sicurezza deve essere tale che non possano avvenire contatti diretti o scariche pericolose per le persone tenendo conto del tipo di lavoro, delle attrezzature usate e delle tensioni presenti e comunque non deve essere inferiore ai limiti di cui all’Allegato IX del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. o a quelli delle pertinenti norme tecniche. | ||
• Caduta dall’alto | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve attenersi alle indicazioni fornite dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice circa le misure di sicurezza adottate. In caso di controllo sul prodotto da parte del tecnologo durante le fasi di getto, far sospendere l’operazione di pompaggio | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice: • fornisce le indicazioni circa l’utilizzo delle misure di sicurezza adottate; • non autorizza le operazioni di getto con la pompa quando la velocità del vento è superiore a 30 Km/h. | |
• Movimentazione manuale dei carichi | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • evitare di sollevare il carico effettuando la torsione o inclinazione del tronco; • effettuare il sollevamento a schiena dritta; • evitare movimenti bruschi; • mantenere Il corpo in posizione stabile; • prestare attenzione alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro (spazi a disposizione, pavimentazione sconnessa o instabile, ecc.). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice dispone di: • non sollevare il carico effettuando la torsione o inclinazione del tronco; • effettuare Il sollevamento a schiena dritta; • evitare movimenti bruschi; • mantenere Il corpo in posizione stabile; • prestare attenzione alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro (spazi a disposizione, pavimentazione sconnessa o instabile, ecc.). | |
• Esposizione a polvere | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve utilizzare gli idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • adottare misure organizzative atte a ridurre l’emissione di polvere (ad esempio bagnare l’area di lavoro); |
• utilizzare idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | |||
• Esposizione a rumore | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste (cfr. Allegato 2). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste. | |
• Lesioni corneo-congiuntivali dovute a getti e schizzi di boiacca | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve indossare idonei DPI (ad esempio occhiali). In caso di controllo sul prodotto da parte del tecnologo durante le fasi di getto, far sospendere l’operazione di pompaggio. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve far indossare gli idonei DPI (ad esempio occhiali). | |
• Cadute a livello • Inciampo | II lavoratore dell’impresa fornitrice deve: • posizionare a terra in modo adeguato i tubi (in ferro e gomma); • prestare attenzione alle tubazioni supplementari del braccio della pompa che vengono da lui agganciate prima del getto. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice: • verifica che nella zona di posa non ci siano intralci e vieta il transito ai lavoratori non direttamente coinvolti nelle operazioni di posa; • non autorizza le operazioni di getto con la pompa quando la velocità del vento è superiore a 30 km/h. |
6.5 – Operazioni finali e uscita dal cantiere.
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Operazioni finali (riassetto del mezzo, pulizia, lavaggio) | Qualora si proceda alla pulizia del mezzo presso il cantiere di consegna il lavoratore dell’impresa esecutrice deve recarsi nella zona indicata dal dirigente/preposto o dal lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice, al fine di provvedere alle operazioni di lavaggio del mezzo, seguendo le istruzioni ricevute in merito agli scarichi delle acque di lavaggio e ai residui. | II dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve indicare la zona dove effettuare il lavaggio del mezzo a fine consegna. Tale zona dovrà essere munita di sistema di raccolta delle acque di lavaggio e dei residui. | |
• Lesioni corneo-congiuntivali dovute a getti e schizzi di boiacca e di acqua in pressione • Urti e schiacciamenti connessi con la caduta di materiale dalla’alto • Esposizione ad agenti chimici irritanti • Scivolamento • Cesoiamento | Attenersi alle misure di prevenzione e protezione e indossare gli idonei DPI. | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve vietare l’accesso all’area di lavaggio a soggetti non autorizzati. | |
• Esposizione a polvere | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve utilizzare gli idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve: • adottare misure organizzative atte a ridurre l’emissione di polvere (ad esempio bagnare l’area di lavoro); • utilizzare idonei DPI (ad esempio maschere protettive). | |
• Esposizione a rumore | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste (cfr. Allegato 2). | Il dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve rispettare le misure di prevenzione e protezione previste. | |
• Elettrocuzione | Il lavoratore dell’impresa fornitrice non deve effettuare il lavaggio del mezzo in prossimità di linee elettriche aeree. | Il dirigente/preposto o Il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve collocare l’area di lavaggio dei mezzi a distanza di sicurezza dalle linee elettriche aeree. |
FASE | RISCHI | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA FORNITRICE | PROCEDURE DI SICUREZZA PER IMPRESA ESECUTRICE |
Uscita dal cantiere | Vedi rischi della fase di accesso al cantiere. | Il lavoratore dell’impresa fornitrice deve utilizzare le informazioni ricevute dal dirigente/preposto o da lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice per uscire dal cantiere. | II dirigente/preposto o il lavoratore incaricato dell’impresa esecutrice deve fornire le indicazioni per l’uscita del mezzo dal cantiere. |
Note sulle procedure di sicurezza (non inserite nella lettera circolare):
▪ la maschera protettiva può essere di categoria 1 (per polveri inerti);
▪ le macchine ATB (autobetoniera) e ATBP (autobetonpompa) non sono soggette a verifica, ma unicamente alla manutenzione indicata nel manuale d’uso e manutenzione;
▪ gli stivali devono avere le caratteristiche delle calzature di sicurezza, ossia antiforo, antiscivolamento e antischiacciamento;
▪ nel rischio di caduta dall’alto deve essere compreso l’eventuale rischio di caduta da solai, ponteggi, murature e simili su cui potrebbe posizionarsi l’operatore;
▪ il rischio di contatto con linee elettriche aeree è evidentemente quello nei confronti di linee con conduttori nudi ed a queste si riferisce la distanza di sicurezza (il contatto con linee aeree in cavo è pericoloso soltanto se si lesiona il cavo da cui è pertanto opportuno mantenere una distanza cautelativa di 60-70 cm – durante il lavaggio il cavo può essere colpito dall’acqua come quando piove);
▪ la distanza di sicurezza di cui all’alinea precedente è quella esposta nell’allegato IX del D. Lgs. 81/08:
▪ delle due modalità di fornitura del calcestruzzo sopra indicate (autobetoniera o autopompa), la più pericolosa è certamente quella con autopompa, sia per la pressione del getto di calcestruzzo (può far cadere una persona non ben salda), sia per la lunghezza della tubazione (può urtare linee elettriche in tensione o altri ostacoli).
7. Emergenze in cantieri di consegna.
I fornitori di calcestruzzo si atterranno alle procedure di emergenza. incendio, evacuazione, e di pronto soccorso, indicate dall’impresa esecutrice desunte dal piano di sicurezza e coordinamento ove previsto.
8. Appendice.
Allegato 1: SCHEDA INFORMATIVA (modello di cui al paragrafo 5)
Allegato 2: SCHEDA INFORMATIVA (modello di cui al paragrafo 5)
Testo della nota n. 2597 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali del 10/2/2016
Redazione del POS per la mera fornitura di calcestruzzo.
Oggetto: Redazione del POS per la mera fornitura di calcestruzzo.
Con la presente nota si forniscono chiarimenti concernenti la redazione del Piano Operativo di Sicurezza (POS) da parte di aziende fornitrici di calcestruzzo nei cantieri temporanei o mobili quali definiti all’articolo 89, comma 1, lettera a).
Il D. Lgs. n. 81/2008, negli artt. 26 e 96, ha preso in considerazione le mere forniture di materiali ed attrezzature. In particolare l’art. 96, comma 1, lett. g), del D. Lgs. n. 81/2008 ha stabilito che “i datori di lavoro delle imprese affidatarie e delle imprese esecutrici, anche nel caso m cui nel cantiere operi unii unica impresa, anche familiare o con meno di dieci addetti: […] redigono il piano operativo di sicurezza di cui all’articolo 89, comma 1, lettera b)”.
Il successivo comma 1-bis del medesimo art. 96 ha precisato che “la previsione di cui al comma 1, lettera g), non si applica alle mere forniture di materiali o attrezzature. In tali casi trovano comunque applicazione le disposizioni di cui all'articolo 26” con il quale sono stati fissati gli obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione.
L’art. 26, comma 3-bis, del decreto in parola, ha stabilito che l’obbligo di redazione del DUVRI (di cui al precedente comma 3 dello stesso articolo) non si applica “ai servizi di natura intellettuale, alle mere forniture di materiali o attrezzature”.
Dalla lettura coordinata dei due articoli citati del D. Lgs. n. 81/2008 si desume che le imprese che effettuano una “mera fornitura di materiali o attrezzature” sono esonerate sia dall’obbligo di redazione del POS, per effetto dell’art. 96, comma 1 bis, sia dall’obbligo di partecipazione alla redazione del DUVRI, per effetto dell’art. 26, comma 3-bis. xxxxx restando comunque per tali aziende gli obblighi di cooperazione, coordinamento e condivisione delle informazioni relative alla sicurezza delle loro operazioni, con l’azienda appaltatrice ai sensi dell’art. 26, comma 2, del D. Lgs. n. 81/2008.
Premesso quanto sopra, in merito alle operazioni di fornitura di calcestruzzo preconfezionato nei cantieri temporanei o mobili, diversi operatori del settore hanno rappresentato la necessità di chiarire in quali casi la fornitura di calcestruzzo possa essere considerata una “mera fornitura di materiali”, tali da poter rientrare nel disposto di cui all’art. 96, comma 1 bis, e quindi esonerare le imprese dalla redazione del POS.
Per risolvere tale questione la Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro è intervenuta con la redazione di una procedura per la fornitura in cantiere approvata il 19/01/2011 e diffusa con Lettera Circolare del 10/02/2011, con la quale sono fornite indicazioni operative relativamente alle “informazioni da
scambiarsi in materia di sicurezza dei lavoratori coinvolti nelle diverse fasi in cui si articola il rapporto fra fornitore e impresa cliente” ed alle procedure da seguire in tali operazioni a garanzia della “sicurezza dei lavoratori coinvolti a partire dal momento in cui vi sia la richiesta di fornitura di calce struggo da parte dell’impresa edile fino alla consegna del prodotto nel cantiere di destinazione”.
La citata Lettera Circolare, inoltre, impartisce precise indicazioni sulle procedure di sicurezza che deve rispettare il lavoratore dell’impresa fornitrice che, nel caso di “mera” fornitura, “non deve partecipare in nessun modo alla posa in opera del calcestruzzo e non deve tenere e manovrare la benna o il secchione o il terminale in gomma della pompa” (cfr. 6.3.2 Scarico in benna o secchione e 6.4 Operazioni di pompaggio), cosicché, in caso contrario, si deve ritenere di essere in presenza di una fornitura e posa in opera.
Nell’ipotesi di fornitura di materiali e/o attrezzature, è pertanto necessario che l’ispettore verifichi precisamente se si tratti di una “mera” fornitura oppure di una vera e propria fornitura e posa in opera (in quest’ultima il fornitore partecipa alle lavorazioni che si svolgono in cantiere).
Nel primo caso, come detto, non si potrà esigere il POS o il DUVRI per effetto, rispettivamente, degli artt. 96, comma 1-bis, e 26, comma 3-bis, del D. Lgs. n. 81/2008, ma si dovrà verificare che sia stata data attuazione a quanto disciplinato dall’art. 26, comma 2, del medesimo D. Lgs.
La procedura per la fornitura di calcestruzzo, approvata dalla Commissione consultiva permanente ed emanata con lettera circolare di questo Ministero del 10/02/2011, dà applicazione al citato art. 26, comma 2.
Viceversa, nel secondo caso (fornitura e posa in opera), l’ispettore dovrà verificare la presenza del POS, ai sensi dell’art. 96, comma 1, lett. g) del D. Lgs. n. 81/2008, e l’analisi dei rischi interferenti nel PSC o nel DUVRI.
GENERALITA’ SULLE ATB E ATBP
Si ricorda che le attrezzature aventi almeno un organo mobile sono “macchine” e che pertanto sono soggette a quanto disposto dal D. Lgs. 17/10 del 27/1/2010 contenente l’attuazione della “direttiva macchine”. In particolare le “macchine” devono essere munite di marcatura CE, devono essere corredate del fascicolo tecnico di cui alla parte A dell’allegato VII al citato D. Lgs. redatto dal fabbricante (contenente, oltre ai rischi presentati dalla macchina, anche l’indicazione del livello di rumore e del livello di vibrazione) e devono essere dotate di un manuale di istruzioni contenente le istruzioni per il montaggio, per l’uso e la manutenzione. Il fascicolo ed il manuale devono essere redatti in lingua italiana, o anche italiana.
Pertanto le ATB e le ATBP sono “macchine”.
Le ATB e le ATBP devono essere azionate soltanto da lavoratori con specifica abilitazione i quali hanno il dovere di utilizzare e manovrare le stesse in modo da non creare pericolo alle persone o danni alle cose; all’occorrenza tali lavoratori possono consultare i manuali contenenti le istruzioni sull’uso che, quindi, devono essere disponibili a bordo della macchina.
Le ATB e le ATBP è utile, anche se non obbligatorio, che siano dotate di lampeggiatore posteriore e cicalino automaticamente messi in funzione con l’innesto della retromarcia. Se impiegati in ore di scarsa luminosità (di sera o di notte) devono essere munite di fari per illuminare il campo di manovra e di azione.
La specifica abilitazione di cui sopra è indicata nell’accordo del 22/2/2012 della “Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 60 del 13/2/2012 ed entrato in vigore il 13/3/2013. L’inizio dell’allegato A di tale accordo così recita: “Il presente accordo costituisce attuazione dell’art. 73, comma 5 del D. Lgs. 81/2008, ove si demanda alla citata Conferenza Stato, Regioni e province autonome l’individuazione delle attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, ivi compresi i soggetti di cui all’art. 21, comma 1 del D. Lgs. 81/2008 [imprese familiari, lavoratori autonomi, artigiani], e delle modalità per il riconoscimento di tale abilitazione nonché la individuazione dei soggetti formatori, della durata, degli indirizzi e dei requisiti minimi di validità della formazione. La partecipazione ai suddetti corsi, secondo quanto disposto dall’art. 37 del
D. Lgs. 81/2008, deve avvenire in orario di lavoro e non può comportare
oneri economici per i lavoratori. La formazione di seguito prevista, essendo formazione specifica, non è sostitutiva della formazione obbligatoria spettante comunque a tutti i lavoratori e realizzata ai sensi dell’art. 37 del D. Lgs. 81/2008. La durata ed i contenuti della formazione sono da considerarsi minimi.”
La formazione di cui sopra si articola in corsi che si concludono con prove per verificare le conoscenze relative alla normativa vigente e le competenze tecnico-professionali. Se le prove sono superate, viene rilasciato un “attestato di abilitazione”. L’abilitazione deve essere rinnovata ogni 5 anni, previa partecipazione ad un corso di aggiornamento. Le regioni e le province autonome si devono dotare di un registro informatizzato in cui figurano i nominativi dei lavoratori abilitati.
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ESEMPI DI ATB E ATBP
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ESEMPI DI CANALA E SECCHIONE
ESEMPIO DI TERMINALE PER POMPA DI CALCESTRUZZO
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