Codice procedura: 1994
Codice procedura: 1994
Classifica: EN_009_IF01994
Proponente: FRESIA SOLE S.R.L.
OGGETTO: “Progetto per la realizzazione ed esercizio di un impianto agrofotovoltaico collocato a terra in area agricola collegato alla RTN con potenza del generatore di 6,0288 MWP e potenza nominale dell’impianto di 5,712 MW, da realizzarsi nel Comune di Enna in c/da Grada, snc
Procedimento: Procedura di Valutazione impatto ambientale (VIA) ai sensi dell’art. 23 del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.. Provvedimento autorizzatorio unico regionale (PAUR) ai sensi dell’art. 27-bis del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii
Parere predisposto sulla base della documentazione e delle informazioni che sono state fornite dal servizio 1 del Dipartimento Regionale Ambiente regione Siciliana e contenute sul nuovo portale regionale.
PARERE ISTRUTTORIO CONCLUSIVO C.T.S. n. 251 /2024 del 22.05.2024
Proponente | FRESIA SOLE S.R.L. |
Sede Legale | Xxx Xxxxxx Xxxxxxxxx, 00 – XXXX |
Capitale Sociale | |
Legale Rappresentante | Xxxxxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxx |
Progettisti | Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx- Xxxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxx - Xxxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxx - Geologo Xxxxxxxxxx Xxxxxxxxx - Agronomo Xxxxxxxx Xxxxxxxxx - Agronomo Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx - Archeologo |
Località del progetto | Comune di Enna (EN) |
Data presentazione al dipartimento | 20.05.2022 |
Data procedibilità | 29.06.2022 |
Data Richiesta Integrazione Documentale | Parere Istruttorio Intermedio n. 21 del 21.03.2023 |
Versamento oneri istruttori | € 8.755,27 (Valore dell’opera € 5.755.272,11) |
Conferenza di servizio | I CdS del 25.01.2024 II CdS del 28.02.2024 III CdS del 08.04.2024 |
Responsabile del procedimento | Patella Xxxxxxx |
Responsabile istruttore del dipartimento | Xxxxxx Xxxxxxxx |
Contenzioso | //// |
VISTO l’art. 91 della Legge Regionale n. 9 del 07 maggio 2015 recante “Norme in materia di autorizzazione ambientali di competenza regionale”, come integrato con l’art. 44 della Legge Regionale n. 3 del 17.03.2016;
VISTO il Decreto Legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e ss.mm.ii.;
VISTO il D.P.R. n. 357 dell’08/03/1997 e s.m.i;
VISTO il DPR 13/06/2017 n. 120: Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo;
VISTO il Decreto Legislativo 22/01/2004, n. 42 “Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell'articolo 10 Legge 6 luglio 2002, n. 137” e ss.mm.ii.;
VISTO il D.A. n. 207/GAB del 17 maggio 2016 – Costituzione della Commissione tecnica specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale e successive modifiche ed integrazioni;
VISTA la Nota prot. 605/GAB del 13 febbraio 2019, recante indicazioni circa le modalità di applicazione dell’art. 27-bis del D.lgs. 152/2006 e s.m.i;
VISTO il D.A. n. 295/GAB del 28/06/2019 che approva la “Direttiva per la corretta applicazione delle procedure di valutazione ambientale dei progetti”;
VISTO il D.A. n. 57/GAB del 28/2/2020 che regolamenta il funzionamento della C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale;
VISTO il D.A. n. 311/GAB del 23 luglio 2019, con il quale si è preso atto delle dimissioni dei precedenti componenti della Commissione Tecnica Specialistica (C.T.S.) e contestualmente sono stati nominati il nuovo Presidente e gli altri componenti della C.T.S.;
VISTO il D.A. n. 318/GAB del 31 luglio 2019 di ricomposizione del Nucleo di coordinamento e di nomina del vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 414/GAB del 19 dicembre 2019 di nomina di nn. 4 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti;
VISTO il D.A. n. 285/GAB del 3 novembre 2020, di nomina del Segretario della CTS;
VISTO il D.A. n. 19/GAB del 29 gennaio 2021 di nomina di nn. 5 componenti della CTS, in sostituzione di membri scaduti o dimissionari, di integrazione del Nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo vicepresidente;
VISTO il D.A. n. 265/GAB del 15 dicembre 2021 che regolamenta il funzionamento di C.T.S. per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale che ha sostituito il D.A. n. 57/GAB del 28 febbraio 2020, pertanto abrogato;
VISTO il D.A. n. 273/GAB del 29 dicembre 2021 di nomina di nn. 30 componenti ad integrazione dei membri già nominati di CTS e di nomina di ulteriori due membri del nucleo di coordinamento;
VISTO il D.A. n. 24/GAB del 31 gennaio 2022 di nomina di n. 1 componente ad integrazione della C.T.S.
VISTO il D.A. n. 116/GAB del 27 maggio 2022 di nomina di n. 5 componenti ad integrazione della C.T.S.
VISTO il D.A. N. 170/GAB del 27 luglio 2022 con il quale è prorogato senza soluzione di continuità fino al 31.12.2022 l’incarico di 21 componenti della C.T.S. e modificato il Nucleo di Coordinamento con nuovi componenti;
VISTO il D.A. 310/Gab del 28 dicembre 2022 di ricomposizione del nucleo di coordinamento e di nomina del nuovo Presidente della CTS.
VISTO il D.A. 06/Gab del 13.01.2023 con il quale è stata riformulata, in via transitoria, la composizione del Nucleo di Coordinamento.
VISTO il D.A. n. 282/GAB del 09/08/2023 con il quale il Prof. Avv. Xxxxxxx Xxxxx è stato nominato Presidente della CTS;
VISTO il D.A. n. 284/GAB del 10/08/2023 con il quale sono stati confermati in via provvisoria i tre coordinatori del nucleo della CTS;
VISTO il D.A. n. 333/GAB del 02/10/2023 con il quale vengono nominati 23 commissari in aggiunta all’attuale composizione della CTS;
VISTI:
- il D.A. n. 365/GAB del 07/11/23 con il quale è stato nominato un nuovo componente della CTS;
- il D.A. n. 372/Gab del 09/11/2023 con il quale è stata rinnovata la nomina del Segretario della CTS;
- il D. A. n. 373/Gab del 09/11/2023 con il quale si è proceduto alla nomina di un nuovo componente della CTS;
- il D.A. n. 381/Gab del 20/11/2023 di nomina di un nuovo componente della CTS
VISTO il D.A. n. 36/GAB del 14.02.2022 “Adeguamento del quadro normativo regionale a quanto disposto dalla Linee Guida nazionali sulla Valutazione di Incidenza (VINCA)” che abroga il D.A. n. 53 del 30 marzo 2007 e il D.A. n. 244 del 22 ottobre 2007.
VISTO il D.A.237/GAB del 29/06/2023 “Procedure per la Valutazione di Incidenza (VINCA);
VISTO il D.A. n° 252/Gab. del 6 luglio 2023 con il quale è stata prorogata l’efficacia del D.A. n. 265/Gab. del 15 dicembre 2021 e del D.A. n. 06/Gab. del 19 gennaio 2022;
RILEVATO che con DDG n. 195 del 26/3/2020 l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente della Regione Siciliana ha approvato il Protocollo d’intesa con ARPA Sicilia, che prevede l’affidamento all’istituto delle verifiche di ottemperanza dei provvedimenti di valutazione ambientale di competenza regionale relative alle componenti: atmosfera; ambiente idrico (limitatamente agli aspetti qualitativi); suolo e sottosuolo; radiazioni ionizzanti e non; rumore e vibrazione;
LETTO il citato protocollo d’intesa e le allegate Linee-guida per la predisposizione dei quadri prescrittivi;
VISTA l’istanza del proponente con protocollo ARTA n. 37088 del 20.05.2022.
LETTI i seguenti elaborati trasmessi dal Proponente per il tramite del Portale della Regione Siciliana:
RS06IST0000A0 Istanza VIA PAUR
RS06AVV0000A0 Avviso al pubblico Art.23; RS06ADD0002A0 Dichiarazione del valore dell’opera RS06ADD0005A0 Scheda di sintesi RS06ADD0008A0 Lettera incarico Progettista RS06SNT0000A0 Sintesi non Tecnica VIA
RS06SIA0018A0 Studio di Impatto Ambientale RS06ADD0032A0 Dichiarazione conformità urbanistica RS06GIS0000A0 Dati georiferiti
RS06IST0001A0 Istanza art. 12/387
RS06IST0001A0 Istanza MISE
RS06DD0000A0 Dichiarazione conformità copie digitali RS06ADD0006A0 Dichiarazione elenco professionisti RS06ADD0009A0 Lettere incarico Agronomo RS06ADD0010A0 Lettera incarico Geologo RS06ADD0011A0 Lettera incarico Archeologo
RS06ADD0012A0 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Progettista
RS06ADD0013A0 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Progettista; RS06ADD0014A0 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Agronomo RS06ADD0015A0 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Geologo
RS06ADD0016A0 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Archeologo RS06ADD0017A0 Dichiarazione prof_spa_sia_inc. G.G.
RS06ADD0018A0 Dichiarazione_spettanze Prog. S. RS06ADD0019A0 Dichiarazione_spettanze Prog. L. RS06ADD0020A0 Dichiarazione_spettanze Agr. G. RS06ADD0021A0 Dichiarazione_spettanze Geol. RS06ADD0022A0 Dichiarazione_spettanze Archeologo RS06ADD0023A0 Dich.propon._art._89_Dlgs_159-2011 RS06ADD0024A0 Dich._impegno cauzione dismissione RS06ADD0025A0 Dichiarazione di impegno art 53 RS06ADD0026A0 Contratto preliminare DDS
RS06ADD0027A0 Dichiarazione sostitutiva antimafia Xxxxxxxx Medienerco RS06ADD0028A0 Dichiarazione sostitutiva antimafia FRESIA
RS06ADD0029A0 Preventivo per la connessione del gestore di rete elettrica nazionale e accettazione RS06ADD0030A0 Valutazione progetto E_Distribuzione Impianto di rete
RS06ADD0031A0 Dichiarazione Disponibilità Finanziarie RS06ROI0000A0 Copia dell'avvenuto pagamento oneri VIA
RS06ROI0001A0 Copia dell'avvenuto pagamento degli oneri ASS ENERGIA
RS06ROI0002A0 Copia dell'avvenuto pagamento degli oneri istruttori MISE 41 RS06ROI0003A0 Copia dell'avvenuto pagamento degli oneri istruttori ASS. Salute
RS06EPD0000A0 Inquadramento Territoriale
RS06EPD0001A0 Carta Tecnica Regionale
RS06EPD0002A0 Aerofotogrammetria RS06EPD0003A0 Inserimento su Mappa Catastale RS06EPD0004A0 Inserimento su Catastale RS06EPD0005A0 Tracciato Impianto di rete su Catastale
RS06EPD0006A0 Tracciato Impianto di rete su Ortofoto 49 RS06EPD0007A0 Layout Impianto interno RS06EPD0008A0 Illuminazione e Videosorveglianza RS06EPD0009A0 Layout su Ortofoto
RS06EPD0010A0 Recinzione
RS06EPD0011A0 Costruttivi Cabine
RS06EPD0012A0 Schema Elettrico Unifilare
RS06EPD0013A0 Fotoinserimenti
RS06EPD0014A0 struttura Fissa e moduli fotovoltaici RS06EPD0015A0 FER
RS06EPD0016A0 Percorsi mezzi di soccorso RS06EPD0017A0 C.M.1 - Computo Metrico Estimativo RS06EPD0018A0 Progetto Def Impianto di rete
RS06EPD0019A0 Allegati Prog Imp di rete
RS06AEG0000A0 C.R.1-Cronoprogramma
RS06REL0000A0 Relazione Generale Prog. Def.
RS06REL0001A0 Relazione Paesaggistica RS06REL0002A0 Relazione di Dismissione e Ripristino RS06REL0003A0 Relazione Utilizzo Terre da Scavo RS06REL0004A0 Relazione CEM
RS06REL0005A0 Relazione Tecnica Antincendio RS06REL0006A0 Relazione Compatibilità idraulica RS06REL0007A0 Piano Di Cantierizzazione
RS06REL0008A0 Relazione Idrogeologica RS06REL0009A0 Valutazione di rischio Archeologico RS06SIA0000A0 Carta dei Beni Culturali e Ambientali RS06SIA0001A0 Carta agricola Forestale
RS06SIA0002A0 P.A.I. Carta dei Dissesti
RS06SIA0003A0 P.A.I. Carta della Pericolosità e del rischio Geomorfologico RS06SIA0004A0 Carta uso del Suolo
RS06SIA0005A0 Carta Litologica
RS06SIA0006A0 Carta dei Boschi
RS06SIA0007A0 stralcio del P.R.G
RS06SIA0008A0 PTP Sistema relazionale infrastrutturale RS06SIA0009A0 PTP Sistema fisico Naturale RS06SIA0010A0 PTP Sistema Storico Insediativo RS06SIA0011A0 SIC - ZPS - ZSC
RS06SIA0012A0 Desertificazione
RS06SIA0013A0 PTP Sensibilità Ambientale
RS06SIA0014A0 Dettaglio Opere di Mitigazione e compensazione RS06SIA0015A0 Opere di Mitigazione e compensazione RS06SIA0016A0 Terre e Roccie da Scavo
RS06SIA0017A0 Studio Bacino Idrografico RS06SIA0019A0 Piano di Monitoraggio Ambientale
VISTA la nota prot. ARTA 42952 del 09.06.2022 e la nota prot. ARTA n. 43363 del 10.06.2022 con la quale il Proponente deposita nuova documentazione al fine di perfezionare l’istanza di attivazione della procedura di V.I.A.
VISTA la nota DRA Servizio 1 prot. n. 47913 del 29.06.2022 recante “Comunicazione pubblicazione documentazione- Trasmissione pratica alla Commissione Tecnica Specialistica ai sensi dei punti a.2, a.7 e
a.13 del comma 2, art. 2 del D.A. n. 265/GAB del 15.12.202”.
VISTA la nota di Xxxx s.p.a., protocollo ARTA n. 51459 del 08.07.2022, con cui esprime nulla osta di massima al progetto per le sole opere ricadenti in fascia di rispetto delle strade statali di competenza Area Gestione Rete Palermo, con le prescrizioni di seguito riportate:
“- la posa in terra del cavidotto in attraversamento trasversale al km 101+750 circa della S.S. 121 dovrà essere realizzato con tecnica NO DIG ad una profondità minima di 1,00 m misurata dall’estradosso della tubazione alla quota più depressa del piano viabile, gli eventuali pozzetti di ispezione dovranno essere posizionati in banchina ad una distanza minima di 1,50 m dal ciglio bitumato;
-la posa interrata del cavidotto in occupazione longitudinale dal Km 101+750 al 98+500 circa della S.S. 121 in dx, dovrà essere realizzata con tecnica NO DIG , in corrispondenza della banchina stradale, ad una
distanza minima di 1,50 m dal ciglio bitumato e ad una profondità di almeno 1,00 m misurata dall’estradosso della tubazione alla quota più depressa del piano di campagna. La posa del cavidotto in corrispondenza dei due viadotti siti al km 100+600 ed al km 99+000 circa dovrà avvenire mediante la staffatura dello stesso sulla faccia esterna del cordolo ad una quota inferiore a quella del piano viabile;
-la fascia di mitigazione lungo il confine con la statale dovrà essere impiantata ad una distanza dallo stesso non inferiore alla massima altezza raggiungibile per ciascun tipo di essenza a completamento del ciclo vegetativo e comunque non inferiore a 6,00 m come stabilito dall’art. 26, comma 6 del Regolamento per l’esecuzione del Codice della Strada”.
VISTA la nota di Snam Rete Gas, protocollo ARTA n. 54259 del 20.07.2022, con cui esprime parere di non interferenza.
VISTA la nota di Terna s.p.a., protocollo ARTA n. 54542 del 20.07.2022, con la quale esprime parere di non competenza per cui “[…] con riferimento all’impianto in oggetto, potrete rivolgerVI per competenza alla Società e-distribuzione”.
VISTA la nota del Consorzio di Bonifica di Enna, protocollo ARTA n. 54854 del 21.07.2022, con cui esprime parere di non interferenza.
VISTA la nota protocollo ARTA n. 55163 del 22.07.2022 con la quale la Soprintendenza BB.CC.AA. – S14.3 di Xxxx comunica che “non risulta caricata alcuna documentazione afferente il progetto sopra menzionato, di conseguenza questa Soprintendenza non può procedere all’esame istruttorio di competenza”, riscontrata dal Servizio 1 del Dipartimento Ambiente con successiva nota prot. DRA n. 56906 del 28.07.2022, chiarendo la modalità di accesso riservato alla documentazione depositata dal Proponente.
VISTA la nota di ENAC, prot. ARTA n. 57464 del 29.07.2022 con la quel comunica che “al fine dell’ottenimento del parere-nulla osta, è necessario che il proponente attivi la procedura descritta nel Protocollo Tecnico pubblicato sul sito dell’Ente xxx.xxxx.xxx.xx alla sezione “Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea”, inviando alla scrivente Direzione la documentazione necessaria e attivando, contestualmente, analoga procedura con ENAV. Si sottolinea la necessità di accertare preliminarmente, tramite un tecnico abilitato, se, sulla base dei criteri contenuti nel documento “Verifica preliminare”, vi siano le condizioni per l’avvio dell’iter valutativo, in quanto, così come riportato sulla procedura pubblicata, “qualora dalle verifiche non dovesse emergere alcun interesse aeronautico, l’utente dovrà predisporre e presentare al Comune competente per territorio e alle eventuali Amministrazioni statali o locali interessate (come ad esempio nel caso di Conferenze di Servizi) un'apposita asseverazione redatta da un tecnico abilitato che ne attesti l'esclusione dall'iter valutativo”. La trasmissione di tale asseverazione alla Scrivente, qualora ne ricorrano i presupposti, completa gli adempimenti necessari nei confronti di questo Ente”
VISTA la nota Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Enna – Ufficio prevenzione incendi, protocollo ARTA n. 59343 del 05.08.2022, con la quale comunica che “è stato rilevato che il progetto prevede l’installazione di macchine elettriche individuate al punto 48.1 B del D.P.R. 01.08.2011. Pertanto, è necessario che venga prodotta a questo Comando istanza di valutazione del progetto ai sensi dell’art. 3 del
D.P.R. 151/2011”.
VISTA la nota del Corpo Forestale di Enna – Servizio 11/U.O. 1, protocollo ARTA n. 62999 del 29.8.2022, con la quale esprime parere di non competenza in quanto l'area oggetto dei lavori non risulta inclusa negli atti di vincolo idrogeologico in vigore per il Comune di Enna
VISTA la nota del Servizio 1, protocollo n. 77012 del 24.10.2022, recante “Adempimenti di cui al comma 4 (Pubblicazione dell’Avviso al Pubblico) dell’art. 27-bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii. - Comunicazione di avvio procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della L. 241/1990 e degli artt. 9 e 10 della l.r. 9/2019”.
VISTA la nota della Marina Militare Comando Marittimo Sicilia, prot. ARTA n. 78041 del 26.10.2022, con la quale rilascia nulla-osta alla realizzazione del progetto
VISTA la nota del Comando Scuole A.M./3^ Regione Area- Ufficio territorio e patrimonio, protocollo ARTA n. 78238 del 27.10.2022, con cui esprime parere favorevole
VISTA la nota del Genio Civile di Enna- U.O.3, protocollo ARTA n. 80953 del 08.11.2022, con la quale comunica che “l’Ufficio si riserva di esprimere parere solo dopo che la Ditta avrà manifestato la propria intenzione, tramite apposita nota, ai fini della pubblicazione presso l’albo on-line, il momento in cui il progetto sarà reso definitivo e completo dell’assenso da parte di tutti gli Enti interessati”.
VISTA la nota dell’Agenzia del Demanio – Direzione Territoriale di Catania, protocollo ARTA n. 80971 del 08.11.2022, con la quale comunica che “si pregano i soggetti destinatari della presente, nel solo caso di interferenze con proprietà statali, di voler produrre alla scrivente l’elenco delle particelle castali di proprietà dello Stato, con relative visure catastali ed estratti di mappa”.
VISTA la nota della Comune di Enna, prot. ARTA n. 86443 del 29.11.2022, con la quale comunica l’avvenuta pubblicazione nell’Albo pretorio del Comune dell’avviso pubblico.
VISTA la nota del Servio 1, prot. n. 90289 del 14.12.2022, con la quale comunica la conclusione della fase di pubblicazione dell’avviso pubblico.
VISTO il Parere Intermedio Istruttorio n. 21/2023 del 31.03.2023, trasmesso con nota DRA n. 23856 del 04.04.2023 e notificato al Proponente con nota prot. DRA n. 23925 del 04.04.2023.
VISTA la nota prot. ARTA n. 29009 del 24.04.2023 con la quale il Proponente chiede di potere usufruire della proroga di 180 gg per poter rispondere a PII C.T.S. n 21/2023.
VISTA la nota del Servio 1, prot. DRA n. 31295 del 04.05.2023, con la quale si comunica la concessione della sospensione dei termini procedimentali per il periodo di 180 giorni (centottanta), al fine di consentire il riscontro alle richieste di integrazioni avanzate da questa autorità competente mediante il Parere Istruttorio Intermedio (P.I.I.) n. 21/2023 del 31.03.202, con scadenza dei termini posticipati dal 04.05.2023 al 02.11.2023.
VISTA la nota prot. DRA n. 74085 del 09/10/2023 con la quale la Sopraintendenza BB.CC.AA. di Enna, rilevato che l’intervento ricade parzialmente (soltanto per quanto riguarda il cavidotto interrato) in zona soggetta a tutela paesaggistica ai sensi dell'art. 142, comma 1, lett. “g” e “c” del Decreto Lgs n. 42/2004 e s.m.i., vista la nota prot. n. 7117 del 23/12/2022 della Sezione per i Beni Archeologici, Bibliografici e Archivistici della Soprintendenza, ha espresso Parere Favorevole con una serie di condizioni. Tale valutazione è stata reiterata con nota prot. DRA 3162 del 17/01/2024, in riscontro alla nota di pubblicazione dell'avviso al pubblico avviata ai sensi del comma 5 dell'art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii. e alla convocazione della prima Conferenza di Servizi, e ancora confermata con nota prot. DRA 12642 del 28/02/2024, in riscontro alla nota prot. DRA n. 5545 del 29/01/2024 di convocazione della seconda Conferenza di Servizi.
VISTA la nota prot. DRA n. 79987 del 31/10/2023 con la quale il Proponente ha riscontrato alle osservazioni/integrazioni contenute nel P.I.I. n. 21/2023 del 31/03/2023, provvedendo al caricamento sul Portale SIV-VI della Regione Siciliana di documentazione tecnica e amministrativa in sostituzione e/o aggiornamento del progetto in oggetto, per complessivi 126 documenti:
RS06IST0000A4 Istanza VIA PAUR
RS06IST0001I4 Istanza art.12/387 RS06IST0002I4 Mod. PIN VV.FF
RS06IST0003I4 Modulo_ Istanza_AIU RS06AVV0000I4 Avviso al pubblico Art.23
RS06ADD0000I4 Dichiarazione Conformità copie digitali;
RS06ADD0001S4 Dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell'art.46 D.P.R. n.445/2000, del certificato di vigenza di iscrizione alla camera di commercio
RS06ADD0002S4 Dichiarazione sostitutiva di atto notorio in merito al valore del progetto ai fini del calcolo degli oneri per la valutazione
RS06ADD0003S4 Dichiarazione sostitutiva, ai sensi dell'art.47 D.P.R. n.445/2000 ex dipendenti
RS06ADD0004S4 Documento che riporta la destinazione urbanistica delle particelle interessate del progetto RS06ADD0005S4 Scheda di sintesi
RS06ADD0006I4 Dichiarazione elenco professionisti RS06ADD0007I4 Lettera incarico Progettista S. RS06ADD0008I4 Lettera incarico Progettista L. RS06ADD0009I4 Lettere incarico Agronomo RS06ADD0010I4 Lettera incarico Geologo
RS06ADD0011I4 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – | Progettista | S. |
RS06ADD0012I4 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – | Progettista | L. |
RS06ADD0013I4 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Agronomo | ||
RS06ADD0014I4 Dichiarazione sostitutiva veridicità contenuti della documentazione – Geologo | ||
RS06ADD0015I4 Dichiarazione prof_spa_sia_inc. | ||
RS06ADD0016I4 Dichiarazione_spettanze Prog. S. | ||
RS06ADD0017I4 Dichiarazione_spettanze Prog. L. | ||
RS06ADD0018I4 Dichiarazione_spettanze Agr. G. | ||
RS06ADD0019I4 Dichiarazione_spettanze Geol. | ||
RS06ADD0020I4 dichiarazione assenza colture pregiate e contributi agricoli | ||
RS06ADD0021S4 Dichiarazione Att. la capacità prod. dell'impianto | ||
RS06ADD0022I4 Dichiarazione del professionista AIU | ||
RS06ADD0023I4 Dich._propon._art._89_Dlgs_159-2011 | ||
RS06ADD0024S4 Dich._impegno cauzione dism | ||
RS06ADD0025S4 Dichiarazione di impegno art 53 | ||
RS06ADD0026S4 Dichiarazione Dichiarazione conform_urbanistica | ||
RS06ADD0027I4 Dichiarazione impegno MISE | ||
RS06ADD0028I4 Atto sottomissione MISE_Fresia Sole (Registrato) | ||
RS06ADD0029I4 Attestato conformità FRESIA Dlgs 259 | ||
RS06ADD0030I4 Dichiarazione Sostitutiva di esclusione Istruttoria Enac | ||
RS06ADD0031I4 Atto_di_sottomissione ASS Energia. | ||
RS06ADD0032I4 Dich. Legge 190 Ass. Energia ditta | ||
RS06ADD0033I4 Dich. Legge 190 Ass. Energia prog L. | ||
RS06ADD0034I4 Dich. Legge 190 Ass. Energia prog S. | ||
RS06ADD0035I4 Dich. Legge 190 Ass. Energia Geol. | ||
RS06ADD0036I4 Dichiarazione art. 4 X.XX. 48-2012 | ||
RS06ADD0037I4 Dichiarazione Calcolo Oneri Progettisti | ||
RS06ADD0038I4 Dich._Disp dei suoli | ||
RS06ADD0039I4 Dich. Atto di adesione protocollo di legalità |
RS06ADD0040I4 Lettera Integrazione soprintendenza RS06ADD0041I4 Parere BB.CC.AA. prot.3950
RS06EPD0000S4 Inquadramento Territoriale su IGM RS06EPD0001S4 Carta Tecnica Regionale RS06EPD0002S4 Aerofotogrammetria RS06EPD0003S4 Inserimento su Mappa Catastale RS06EPD0004S4 Layout su Catastale
RS06EPD0005S4 Tracciato Impianto di rete su Catastale RS06EPD0006S4 Tracciato Impianto di rete su Ortofoto RS06EPD0007S4 Layout Impianto interno RS06EPD0008S4 Illuminazione e Videosorveglianza RS06EPD0009S4 Layout su Ortofoto
RS06EPD0010S4 Particolare della Recinzione RS06EPD0011S4 Costruttivi Cabine RS06EPD0012S4 Schema Elettrico Unifilare RS06EPD0013S4 struttura Fissa e moduli fotovoltaici RS06EPD0014S4 Percorsi mezzi di soccorso RS06EPD0015I4 Documentazione Fotografica RS06EPD0016I4 Piano di Caratterizzazione RS06EPD0017I4 Studio Idrografico RS06EPD0018I4 Interferenze con Impluvi su CTR
RS06EPD0019I4 Soluzioni delle Interferenze Sezioni 1_4 RS06EPD0020I4 Soluzioni delle Interferenze Sezioni 5_8 RS06EPD0021I4 Soluzioni delle Interferenze Sezioni 9_13 RS06EPD0022I4 Profili del Terreno e scavo RS06EPD0023I4 Layout di Cantiere e viabilità di accesso RS06EPD0024I4 Layout impianto su CTR con Impluvi RS06EPD0025I4 Confronto Layout
RS06EPD0026S4 FER (Effetto cumulo)
RS06EPD0027I4 FER (Effetto cumulo) e interferenze con i beni paesaggistici RS06EPD0028S4 Allegati Prog Imp di rete
RS06EPD0029S4 Progetto Def Impianto di rete RS06EPD0030S4 C.M.1 - Computo Metrico Estimativo RS06AEG0000S4 C.R.1-Cronoprogramma RS06REL0000S4 Relazione Generale Prog. Def.
RS06REL0001S4 Relazione Paesaggistica RS06REL0002S4 Relazione di Dismissione e Ripristino RS06REL0003S4 Relazione Utilizzo Terre da Scavo RS06REL0004S4 Relazione CEM
RS06REL0005S4 Relazione Tecnica Antincendio RS06REL0006S4 Relazione Compatibilita idraulica RS06REL0007S4 Piano Di Cantierizzazione
RS06REL0008I4 Relazione delle misure di mitigazione e compensazione RS06REL0009I4 Studio avifaunistico
RS06REL0010I4 Relazione Agronomica RS06REL0011I4 Relazione Geologica integrativa
RS06REL0012I4 Controdeduzioni al parere Istruttorio Intermedio RS06REL0013I4 Relazione Integrativa art 20 BB.CC.AA. RS06GIS0000S4 Dati georiferiti
RS06SIA0001S4 Carta dei beni Culturali e Ambientali RS06SIA0002S4 Carta agricola Forestale RS06SIA0003S4 Carta uso del Suolo RS06SIA0004S4 Carta Litologica
RS06SIA0005S4 P.A.I. Carta dei Dissesti
RS06SIA0006S4 P.A.I. Carta della Pericolosità e del rischio Geomorfologico RS06SIA0007S4 Carta dei Boschi
RS06SIA0008S4 Stralcio del P.R.G
RS06SIA0009S4 PTP Sistema relazionale infrastrutturale RS06SIA0010S4 PTP Sistema fisico Naturale RS06SIA0011S4 PTP Sistema Storico Insediativo RS06SIA0012S4 SIC - ZPS - ZSC
RS06SIA0013S4 Desertificazione RS06SIA0014S4 PTP Sensibilità Ambientale RS06SIA0015I4 Aree percorse dal Fuoco su CTR
RS06SIA0016S4 Opere di Mitigazione e compensazione RS06SIA0017I4 Carta degli Habitat Corine RS06SIA0018I4 Carta Pressione Antropica RS06SIA0019I4 Carta Sensibilità Ecologica RS06SIA0020I4 Carta Rete Ecologica
RS06SIA0021I4 Carta Fragilità Ambientale RS06SIA0022I4 Carta Valore Ecologico
RS06SIA0023I4 Tavola dell'intervisibilità con beni paesaggistici e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio
RS06SIA0024I4 Tavola delle aree di visibilità dell'impianto RS06SIA0025I4 Relazione Analisi dell'impatto visivo RS06SIA0026I4 Tavola delle interferenze
RS06SIA0027I4 Quaderno della documentazione fotografica con riprese a volo di uccello RS06SIA0028I4 Consumo di suolo provinciale
RS06SIA0029I4 Modifica dello skyline naturale RS06SIA0030S4 Studio di Impatto Ambientale (SIA) RS06SIA0031I4 Contesto naturale e Antropico
VISTA la nota del Servio 1, prot. DRA n. 81700 del 08.11.2023, con la quale si comunica che “a seguito dell’avvenuta presentazione nell’area “integrazioni” del Portale Enti di documentazione tecnica e amministrativa presentata in sostituzione e/o aggiornamento del progetto in oggetto per far fronte agli approfondimenti richiesti dalla Commissione Tecnica Specialistica mediante Parere Istruttorio Intermedio (P.I.I.) n. 21/2023 del 31.03.2023, preso atto della revisione integrale del progetto dichiarata da codesto proponente e degli elaborati ad esso relativi, con la modifica del layout di impianto e della configurazione impiantistica, in ragione dei 126 documenti depositati, si chiede ai fini dell’avvio della nuova consultazione del pubblico prevista ai sensi del comma 5 dell’art. 27-bis del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.ii., e al successivo prosieguo procedurale, di volere descrivere in un apposito elaborato le modifiche progettuali apportate rispetto al progetto originario (in aggiunta a quanto già indicato nell’elaborato RS06REL0012I4 “Controdeduzioni al Parere Istruttorio Intermedio”) con eventuali elaborati comparativi (o quant’altro possa semplificare la comprensione delle modifiche intercorse) e confermando l’invarianza delle particelle catastali interessate. Dovrà altresì essere presentato un elenco degli elaborati nel quale possano distinguersi quelli di nuova presentazione, quelli aggiornati/sostitutivi di precedenti e quelli riproposti invariati”.
VISTA la nota prot. DRA n. 85667 del 24.11.2023 con la quale il Proponente ha riscontrato la richiesta del Servizio 1 si cui sopra, provvedendo al caricamento sul Portale SIV-VI della Regione Siciliana di documentazione tecnica e amministrativa in sostituzione e/o aggiornamento del progetto in oggetto:
RS06IST0000A5 Istanza Integrazione VIA PAUR
RS06ADD0000I5 Dichiarazioe elenco professionisti
RS06ADD0001I5 DSAN documento riconoscimento progettista ingLicari RS06ADD0002I5 DSAN Elenco elaborati
RS06ADD0003I5 DSAN invarianza particelle
RS06EPD0000S5 Confronto Layout (che sostituisce integramente il documento depositato in data 31/10/2023 con codice “RS06EPD0025I4_ Confronto Layout)
RS06REL0000I5 Relazione Riepilogativa
VISTA la nota del Servio 1, prot. DRA n. 86590 del 29.11.2023, con la quale comunica la pubblicazione dell’Avviso al Pubblico della durata di 15 giorni per l’avvio di una nuova consultazione conseguente all’acquisizione della sopramenzionata documentazione integrativa.
VISTA la nota Dipartimento ambiente prot. n. 88967 del 06/12/2023 con la quale il Comando Provinciale Vigili del fuoco di Enna ribadisce che è stato rilevato che il progetto prevede l’installazione di macchine elettriche individuate al punto 48.1 B del D.P.R. 01.08.2011 e, pertanto, è necessario che venga prodotta a codesto Comando istanza di valutazione del progetto ai sensi dell’art. 3 del D.M. 07.08.2012. A tale fine, “si riserva di esprimere parere in fase di esame di valutazione del progetto”.
VISTA la nota prot. DRA n. 90875 del 15.12.2023 con la quale il Comune di Enna l’avvenuta pubblicazione dell’avviso pubblico nel proprio Albo pretorio.
VISTA la nota prot. DRA n. 92713 del 27.12.2023 con la quale il Proponente, in riscontro alle richieste del Comando Provinciale Vigili del fuoco di Enna, trasmette al suddetto ente l’elaborato RS06IST0002I4_Mod PIN 1 VV.FFî ai sensi dell’art. 3 del DPR 01/08/2011 n. 151.
VISTA la nota prot. DRA n. 1566 del 11/01/2023 con la quale il Dipartimento dell’Energia, Servizio 8 - Ufficio Regionale per gli Idrocarburi e la Geotermia, ha espresso il proprio Nulla Osta con la prescrizione di richiedere a SNAM Rete Gas S.p.A. il preliminare nulla-osta ai lavori, in relazione all'eventuale presenza di metanodotti.
VISTA la nota prot. DRA n. 4662 del 24.01.2024 con la quale la Comune di Enna – AREA 2 Tecnica e di programmazione urbanistica ha trasmesso i seguenti parerei:
1) Parere favorevole con prescrizioni del Comune di Enna Area 2 - Tecnica e di Programmazione Urbanistica - Manutenzione del Verde pubblico e Ambiente;
2) Parere favorevole per l’aspetto della compatibilità urbanistica del Comune di Enna Area 2 - Tecnica e di Programmazione Urbanistica - Servizio Urbanistica.
LETTO il Verbale della I Conferenza di servizi del 25.01.2024, notificato con nota prot. DRA n. 5545 del 29.01.2024, del quale si riporta per estratto:
[…] Chiede di intervenire l’Avv. Piazzese la quale conferma i sopra richiamati pareri espressi dal Comune di Enna con provvedimento prot. n. 0003781/2024 del 18/01/2024 e con prot. n. 4801 del 23/01/2024, e alle ore 12:13 lascia i lavori della Conferenza di Servizi previa approvazione del verbale fin qui redatto.
Prende la parola l’Xxx. Xxxxxxxxxxx il quale rappresenta che, esaminata la relazione tecnica antincendio acquisita dal Comando dei Vigili del Fuoco con prot. n. 10664 del 22/12/2023, all’interno delle quale il progettista Xxx. Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx dichiara il rispetto delle distanze di sicurezza stabilite dal D.M. 15/07/2014, sia necessario presentare una planimetria che attesti quanto riportato in relazione.
L’Xxx. Xxxxxxxxxx dichiara che si provvederà ad integrare entro pochi giorni l’elaborato richiesto dal Comando dei Vigili del fuoco di Enna.
[…] L’Xxx. Xxxxxxxxxx rappresenta che la Società ha ricevuto la nota prot. n. 6916 del 16/01/2024, priva della seconda pagina, con la quale il Dipartimento dell’Agricoltura richiede documentazione integrativa, ai
fini dell’espressione del parere di idoneità, fermo restando la compatibilità giudicata di tipo 2 valutata dal suddetto Ente, alla quale si darà riscontro a breve, inoltre comunica che il progetto delle opere di rete per la connessione, di cui al codice di rintracciabilità n. 256319111, ha ottenuto la validazione da parte di E- distribuzione con prot. n. P1940980 del 17/03/2022 (cfr. RS06ADD0030A0_Valutazione Prog. E_Distribuzione)
La Dott. La Rosa invita la Società ad illustrare, in sintesi, le caratteristiche dell’impianto agro fotovoltaico di produzione di energia elettrica da fonte solare da realizzarsi nel Comune di Enna in c/da Grada snc, e ad esporre le controdeduzioni al P.I.I. n. 21/2023 del 31/03/2023.
L’Xxx. Xxxxxxxxxx con l’ausilio di slide, che si allegano al presente verbale (Allegato n. 1), descrive il progetto in esame, come di seguito riportato (si rimanda a quanto sarà di seguito esplicato in merito alle modifiche progettuali apportate).
[…] La Dott. La Xxxx chiede se è stato dato riscontro a quanto rappresentato dall’Ufficio del Genio Civile di Xxxx con nota prot. n. 150633 del 08/11/2022, nonché, preso atto che è stata caricata al Portale Ambientale “Sezione integrazioni” al prot. DRA n. 79987 del 31/10/2023 l’istanza di Autorizzazione Idraulica Unica, ai sensi del R.D. n. 523/1904, chiede di sottoporla all’attenzione della competente Autorità di Xxxxxx in quanto così come dichiarato dal Proponente sull’area oggetto d’intervento, insiste, un’area classificata come sito di Pericolosità geomorfologica PAI, classificato come sito di pericolosità 1, ancorché non rientra tra le aree individuate per l’installazione dell’impianto fotovoltaico.
L’Xxx. Xxxxxxxxxx rappresenta che contestualmente all’apertura da parte del Dipartimento dell’Energia del Portale CdS per il caricamento della documentazione ai fini dell’acquisizione della procedibilità all’istanza di Autorizzazione Unica di cui all’art. 12 del D.Lgs. n. 387/2003 si procederà a dare riscontro all’Ufficio del Genio Civile di Enna.
In conclusione, il La Dott. La Rosa preso atto della necessità di dover acquisire i pareri, del Libero Consorzio Comunale di Enna, dell’Ufficio del Genio Civile Agrigento, di ARPA Sicilia, dell’Autorità di Bacino, del Servizio 3- Leader del Dipartimento dell’Agricoltura, nonché la procedibilità all’istanza di Autorizzazione Unica ex art. 12 comma 3 del D.Lgs. n. 387/2003 del Dipartimento dell’Energia, invita gli stessi a rendere parere in sede di seconda Conferenza di Servizi.
Pertanto, si aggiornano i lavori della seconda Conferenza di Servizi in data 28 febbraio 2024 ore 10:30, in uno alla notifica del presente verbale […].
VISTA la nota prot. 5414 del 26.01.2024 con la quale il Proponente deposita l’elaborato “RS06ADD0000I6 Presentazione CDS FRESIA.
VISTA la nota prot. DRA n. 8050 del 08/02/2024 con la quale il Genio Civile di Enna, nell’informare che le attività istruttorie sono state trasferite al Servizio 10 – Ufficio Regionale del Genio Civile – Servizio Geologico, presso l’Ufficio del Genio Civile di Catania, per il tramite di quest’Ufficio, ha comunicato che, attiverà le procedure per le altre proprie competenze. A tal proposito rappresenta che il progetto in oggetto, per le autorizzazioni ai sensi degli artt. 93 e 94 del DPR 380/2001 (ex artt. 17 e 18 L. 64/74) va presentato tramite la piattaforma telematica “Sismica Sicilia”, inoltrato con le modalità ed adempimenti procedurali connessi, in applicazione del disposto ed emanato D.D.G. del Dipartimento Regionale Tecnico n. 344 dei 19.05.2020 e relativo allegato “A”
VISTA la nota di ENAC, prot. DRA n. 8232 del 08.02.2024, con la quale ribadisce che “al fine dell’ottenimento del parere-nulla osta, è necessario che il proponente attivi la procedura descritta nel Protocollo Tecnico pubblicato sul sito dell’Ente xxx.xxxx.xxx.xx alla sezione “Ostacoli e pericoli alla navigazione aerea”, inviando alla scrivente Direzione la documentazione necessaria e attivando, contestualmente, analoga procedura con ENAV. Si sottolinea la necessità di accertare preliminarmente, tramite un tecnico abilitato, se, sulla base dei criteri contenuti nel documento “Verifica preliminare”, vi siano le condizioni per l’avvio dell’iter valutativo, in quanto, così come riportato sulla procedura
pubblicata, “qualora dalle verifiche non dovesse emergere alcun interesse aeronautico, l’utente dovrà predisporre e presentare al Comune competente per territorio e alle eventuali Amministrazioni statali o locali interessate (come ad esempio nel caso di Conferenze di Servizi) un'apposita asseverazione redatta da un tecnico abilitato che ne attesti l'esclusione dall'iter valutativo”. La trasmissione di tale asseverazione alla Scrivente, qualora ne ricorrano i presupposti, completa gli adempimenti necessari nei confronti di questo Ente”. La suddetta richiesta di integrazione documentale è stara reiterata con nota prot. DRA n. 9435 del 14.02.2024 e con nota prot. DRA n. 14911 del 07.03.2024.
VISTA la nota prot. ARTA n. 9756 del 15.02.2024 con la quale l’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, ad integrazione della documentazione trasmessa ai fini del rilascio dell’Autorizzazione Idraulica Unica, richiede: 1) la verifica idraulica del torrente Matrona, nel tratto limitrofo l’impianto, con l’individuazione della larghezza del corso d’acqua; 2) la planimetria del torrente Matrona con l’indicazione della sezione idraulica dello stesso e della fascia di rispetto di mt. 10.
VISTA la nota prot. DRA n. 12582 del 27.02.2024 con la quale il Ministero delle Imprese e del Made in Italy - DIPARTIMENTO PER I SERVIZI INTERNI, FINANZIARI, TERRITORIALI E DI VIGILANZA DIREZIONE GENERALE PER I SERVIZI TERRITORIALI DIVISIONE XIII - ISPETTORATO TERRITORIALE (CASA DEL MADE IN ITALY) DELLA CALABRIA E DELLA SICILIA – richiede al
Proponente integrazioni documentali.
VISTA la nota prot. DRA n. 12617 del 28.02.2024 con la quale il Proponente deposita sul Portale Ambiente la seguente documentazione:
RS06IST0000I7 Istanza VIA PAUR
RS06IST0001I7 Lettera integrazione PIN VV.FF RS06IST0002I7 Lettera trasmissione AIU RS06IST0003I7 Modulo_ Istanza_AIU
RS06IST0004I7 Nota di chiarimento all'ISTANZA ART 12_387 RS06IST0005I7 Ricevuta protocollazione per richiesta AU
RS06IST0006I7 Richiesta di autorizzazione ai sensi dell'art. 5 della L.R. n. 11/2022 RS06EET0000I7 Elenco elaborati trasmessi
RS06ADD0004I7 Dichiarazione Assolvimento bollo RS06ADD0005I7 WEBMODULE
RS06ADD0006I7 Dich. Legge 190 Ass. Energia Agr.
RS06ADD0007I7 Dichiarazione sostitutiva Antimafia Xxxxxxxx Medienerco SL RS06ADD0008I7 Dichiarazione sostitutiva Antimafia Fresia
RS06ADD0009I7 Rende noto
RS06ADD0010I7 Perizia asseverata conduzione agricola RS06ADD0011I7 Fascicolo aziendale
VISTA la nota prot. DRA n. 12642 del 28/02/2024 con la quale la SS.BB.CC.AA. di Xxxx comunica di avere già reso il parere di competenza.
LETTO il Verbale della II Conferenza di servizi del 28.02.2024, notificato con nota prot. DRA n. 13592 del 01.03.2024, del quale si riporta per estratto:
[…] L’Xxx. Xxxxxxxxxx rappresenta che in merito alla nota prot. n. 2811 del 05/02/2024 dell’Autorità di Bacino, si comunica che la Società sta producendo la documentazione richiesta che comporterà una modifica non sostanziale del layout di impianto, senza variazione di potenza, per cui saranno prodotti e depositati entro i prossimi 15 (quindici) giorni gli elaborati con le modifiche apportate che andranno a sostituire ed integrare quelli precedentemente presentati, e in tali termini si darà riscontro all’Autorità di Bacino.
La Dott. La Rosa, nel richiamare quanto disposto dall’art. 17 comma 4 delle Norme di Attuazione del PAI, approvate dal D.P.Reg. n. 9/AdB del 06/05/2021, che recita “… nelle aree a pericolosità P0, P1 e P2 … il parere di compatibilità viene rilasciato dagli Enti preposti al rilascio del provvedimento finale di autorizzazione/concessione che si dovranno avvalere di figure professionali competenti …”, nella considerazione che sull’area oggetto d’intervento, insiste, un’area classificata come sito di Pericolosità geomorfologica PAI, classificato come sito di pericolosità 1, ancorché non rientra tra le aree individuate per l’installazione dell’impianto fotovoltaico, e che la Società con istanza presentata presso l’Autorità di Bacino, di cui all’elaborato RS06IST0003I7 Modulo_Istanza_AIU, ha richiesto il parere di compatibilità con le NTA del PAI, si ritiene indispensabile acquisire il parere di compatibilità del Comune di Enna territorialmente competente.
Inoltre, si ritiene necessario acquisire il parere di compatibilità geomorfologica, ai sensi delle N.T.C. 2018, Cap. 6 punto 12,12.1 e 12.2, da parte del Servizio 10 – Ufficio Regionale del Genio Civile - Servizio Geologico (Orientale), in qualità di Ente competente, così come rappresentato dall’Ufficio del Genio Civile di Enna, con la sopra citata nota prot. n. 16644 del 07/02/2024 (prot. DRA n. 8050 del 08/02/2024).
L’Xxx. Xxxxxxxxxx in merito alla richiesta dell’Ufficio del Genio Civile di Enna, in riferimento alle richieste già depositate mezzo pec in data 26/02/2024, la Società si fa carico di sollecitare il suddetto Ente affinché venga effettuale la pubblicazione all’albo pretorio. Si sottolinea che la società ha caricato al Portale Ambientale il contratto di diritto di superficie, di cui all’elaborato RS06ADD0026A0_Contratto_preliminare_DDS-signed. Inoltre, la Società presenterà al Servizio 3 – Leader del Dipartimento Agricoltura, quanto richiesto deal suddette Ente, e darà riscontro alla nota prot. n. 0043084 del 27/02/2024 del MIMIT, entro i termini dei 15 giorni. Infine, si rende in Conferenza il parere favorevole reso dal Comando Vigili del Fuoco di Enna prot. n. 950 del 01/02/2024, il quale verrà caricato al Portale Ambientale.
In conclusione, il La Dott. La Rosa preso atto della necessità di dover acquisire il, parere del Libero Consorzio Comunale di Enna, parere di compatibilità con le NTA PAI da parte del Comune di Enna, parere di compatibilità geomorfologica del Servizio 10 – Ufficio Regionale del genio Civile - Servizio Geologico (Orientale), parere di ARPA Sicilia, parere dell’Autorità di Bacino, parere del Servizio 3 - Leader del Dipartimento dell’Agricoltura, nonché la procedibilità all’istanza di Autorizzazione Unica ex art. 12 comma 3 del D.Lgs. n. 387/2003 del Dipartimento dell’Energia, invita gli stessi a rendere parere in sede della terza Conferenza di Servizi. […].
VISTA la nota prot. DRA n. 15930 del 12.03.2024 con la quale il Proponente, in riscontro alla richiesta di integrazione documentale dell’Autorità di Bacino, dichiara che “per riscontrare la suddetta nota, il layout dell’impianto agrivoltaico è stato oggetto di una variante non sostanziale concernente nell’aumento di almeno 10 metri della fascia di rispetto dall’argine dell’affluente del Torrente Matrona con conseguente traslazione di una porzione dell’impianto in maniera tale da non interferire con il corso d’acqua stesso” e deposita la seguente documentazione:
RS06IST0001I8 Istanza Integrazione_VIA_PAUR
RS06REL0000I8 Relazione sulle modifiche progettuali a seguito della nota prot. n. 2811 del 05/02/2024 rilasciata dall’Autorità di Xxxxxx
RS06REL0001S8 Relazione Generale Progetto_rev2 RS06REL0002I8 Verifica idraulica Torrente Matrona RS06REL0003S8 Misure di Mitigazione e Compensazione_rev2 RS06REL0004S8 Relazione Agronomica_rev2 RS06EPD0000S8 Inquadramento su Carta Tecnica Regionale RS06EPD0001S8 Aerofotogrammetria
RS06EPD0002S8 Layout su Catastale RS06EPD0003S8 Tracciato di rete su Catastale RS06EPD0004S8 Tracciato di rete su Ortofoto
RS06EPD0005S8 Layout impianto interno RS06EPD0006S8 Illuminazione e Videosorveglianza RS06EPD0007S8 Layout su ortofoto RS06EPD0008S8 Documentazione Fotografica RS06EPD0009S8 Piano di Caratterizzazione RS06EPD0010S8 Studio Idrografico RS06EPD0011S8 Interferenze con Impluvi su CTR
RS06EPD0012S8 Layout di Cantiere e viabilit‡ di accesso RS06EPD0013S8 Layout impianto su CTR con Impluvi RS06EPD0014S8 Confronto Layout
RS06SIA0000S8 Vincoli Paeagaggistici RS06SIA0001S8 Carta dei Beni Culturali e Ambientali RS06SIA0002S8 Carta Agricola Forestale RS06SIA0003S8 Carta Uso del Suolo RS06SIA0004S8 Carta Litologica
RS06SIA0005S8 P.A.I. Carta dei Dissesti
RS06SIA0006S8 P.A.I. Carta della Pericolosit‡ e del rischio Geomorfologico RS06SIA0007S8 Carta dei Boschi
RS06SIA0008S8 Stralcio del PRG
RS06SIA0009S8 PTP Sistema relazionale infrastrutturale RS06SIA0010S8 PTP Sistema fisico Naturale RS06SIA0011S8 Sistema Storico insediativo RS06SIA0012S8 SIC - ZPS - ZSC
RS06SIA0013S8 Desertificazione RS06SIA0014S8 PTP Sensibilit‡ Ambientale
RS06SIA0015S8 Opere di mitigazione e compensazione
VISTA la nota prot. DRA n. 16198 del 13.03.2024 con la quale il Proponente, in riscontro alla richiesta di integrazione documentale di cui alla nota DRA del 08/11/2022 protocollo n. 80971 con la quale l’Agenzia Xxx Xxxxxxx ha richiesto, nel caso di interferenze con proprietà statali, di produrre alla scrivente l’elenco delle particelle catastali di proprietà dello Stato con relative Visure catastali ed estratti di mappa, dichiara che “non ci sono interferenze del progetto con particelle catastali di proprietà dello Stato.”.
VISTA la nota prot. DRA n. 16801 del 14.03.2024 con la quale il Proponente, in riscontro alla richiesta di integrazione prot. n. 6916 del 16/01/2024 trasmessa dal Dipartimento dell’Agricoltura – Servizio 3, comunica “Che la perizia asseverata, denominata “RS06ADD0010I7 – Perizia asseverata conduzione agricola”, e il fascicolo aziendale, denominato “RS06ADD0011I7 – Fascicolo aziendale”, sono stati depositati sul Portale Valutazioni Ambientali in data 27/02/2024 assunta al prot. DRA n. 12617; Che la relazione agronomica dettagliata sulle colture da praticare, denominata “RS06REL0004S8 – Relazione Agronomica_rev2”, è stata depositata sul Portale Valutazioni Ambientali in data 12/03/2024 assunta al prot. DRA n. 15930”.
VISTA la nota prot. DRA n. 21044 del 02.04.2024 con la quale l’Ufficio Operativo Territoriale (UOT) della Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e delle Infrastrutture Stradali e Autostradali (in sigla ANSFISA) comunica che codesto Ufficio “risulta interessato solo nel caso in caso in cui l’opera da realizzare o modificare sia interferente con sistemi di trasporto pubblico ad impianti fissi in esercizio, ovvero non risulti rispondente a quanto disposto dal Titolo III del D.P.R. 753/1980 “Disciplina delle separazioni delle proprietà laterali dalla sede ferroviaria e di altri servizi di trasporto, delle servitù e dell'attività di terzi in prossimità della sede ferroviaria ai fini della tutela della sicurezza dell'esercizio”..
VISTA la nota prot. DRA n. 22355 del 05.04.2022 con la quale il Comune di Enna AREA 2 – TECNICA e di PROGRAMMAZIONE URBANISTICA - Servizio Urbanistica – comunica che “Visto il Verbale della
seconda CDS allegato alla nota SUAP di cui in oggetto, in cui è richiesta a Questo Comune l’espressione del parere di compatibilità con le norma PAI, trattandosi di un sito PAI di pericolosità 1, si comunica che l’espressione di tale parere è di competenza dell’ente preposto al rilascio del provvedimento finale, secondo quanto previsto dall’art 17 comma 4 delle NTA PAI approvate con D.P.Reg, n.9/AdB del 06/05/2021. Secondo il decreto assessoriale 18 agosto 2020 n.234, l’Ente preposto al Rilascio del Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) è l’Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente, pertanto il richiesto parere di compatibilità dovrà essere rilasciato da quest’ultimo”.
VISTA la nota prot. DRA n. 22446 del 05.04.2022 con la quale il Proponente si trasmette il seguente elaborato che sostituisce quello precedentemente depositato: • RS06REL0002S8 - Verifica idraulica Torrente Matrona_rev01(la suddetta relazione è stata oggetto di revisione, ampliando lo studio dell’analisi idrologica per il tempo di ritorno di 100 anni e 300 anni).
VISTA la nota parere prot. DRA n. 22615 del 08/04/2024 con cui l’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica Unica con prescrizioni comprensiva di:
-Nulla Osta Idraulico ai sensi degli artt. 93 e seguenti del R.D. n. 523/1904
-l’autorizzazione agli accessi dei valloni interessati e alla “realizzazione degli interventi” di cui al progetto.
LETTO il Verbale della III Conferenza di servizi del 08.04.2024, notificato con nota prot. DRA n. 23070 del 09.04.2024, del quale si riporta per estratto:
[…] Alle ore 12:05 partecipa ai lavori l’Xxx. Xxxxxx congiuntamente al Xxxx. Xxxxxx in rappresentanza dell’Autorità di Xxxxxx, il quale conferma che il provvedimento di Autorizzazione Idraulica Unica prot. n. 8870 del 08/04/2024 il quale è stato redatto tenendo conto anche delle ultime integrazioni caricate sul Portale Ambientale in data 05/04/2024 (prot. DRA n. 22446 del 05/04/2024) relative all’elaborato RS06REL0002S8 - Verifica idraulica Torrente Matrona_rev01.
L’Xxx. Xxxxxxxxxx in merito a quanto rappresentato dal Comune di Enna con la recente nota prot. n. 18832 del 04/04/2024, in presenza dei rappresenti dell’Autorità di Xxxxxx, mostra la tavola RS06SIA0006S4 dove si evidenzia l’area PAI con sovrapposizione del perimetro dell’impianto, da cui si evince che nessuna infrastruttura verrà realizzata su quell’area, e pertanto non si ritiene necessario acquisire relativo parere di compatibilità al PAI.
[…] Interviene il Dott. Vitale il quale preso atto da quanto dichiarato dall’Xxx. Xxxxxxxxxx sulla non presenza di lavoratori stabili nell’impianto, il Servizio SPRESAL non esprime parere di competenza ai sensi del D.Lgs. n. 81/08 ex art. 67, e alle ore 12:44 lascia i lavori della Conferenza di Servizi previa approvazione del verbale fin qui redatto.
L’Xxx. Xxxxxxxxxx carica in data odierna al Portale Ambientale al prot. DRA n. 22876 del 08/04/2024 i seguenti ulteriori pareri acquisiti:
- nota prot. n. 61076 del 18/03/2024 con la quale il Servizio 3 - Leader del Dipartimento dell’Agricoltura ha espresso “parere di idoneità”;
- nota prot. n. 950 del 01/02/2024 con il quale il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Enna
esprime parere favorevole.
Inoltre, si rappresenta che la Società con pec del 06/03/2024 e successiva pec del 13/03/2024 ha richiesto il parere di compatibilità geomorfologica, al competente Servizio 10 – Ufficio Regionale del Genio Civile - Servizio Geologico (Sicilia Orientale – Prov.: Catania, Messina, Siracusa, Ragusa, Enna), le cui istanze e ricevute di trasmissione mezzo pec verranno caricate sul Portale Ambientale.
La Dott. La Rosa preso atto di quanto dichiarato dal Proponente e dei pareri acquisiti nelle Conferenza di Servizi sopra richiamate, invita il Servizio 3 del Dipartimento Regionale dell’Energia, entro 10 giorni dal ricevimento del presente verbale, a comunicare la procedibilità all’istanza di AU presentata dal Proponente, richiamando i contenuti del protocollo sottoscritto tra questo Assessorato e l’Assessorato Regionale
dell’Energia, giusto D.A. n. 234/GAB del 18/08/2020 e rammentando il richiamo alla perentorietà dei tempi del procedimento di cui al comma 8 dell’art. 27-bis del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii..
Alla luce di ciò si invita, pertanto, la Commissione Tecnica Specialistica, trascorsi i termini di cui sopra, a procedere all’emissione del Parere Istruttorio Conclusivo per il procedimento in oggetto ai sensi del DA 194/GAB del 31/05/2023 […]
VISTA la nota parere prot. DRA n. 22876 del 08/04/2024 con la quale il Proponente trasmette i seguenti documenti:
RS06IST0000I9 Istanza Integrazione_VIA_PAUR
RS06ADD0000I9 Richiesta integrazione Dip. Agricoltura prot. n. 6916 del 16/01/2024 RS06ADD0001I9 Parere di idoneità Dip. Agricoltura prot. n. 61076 del 18/03/2024 RS06ADD0002I9 Parere favorevole Comando Vigili del Fuoco di Enna prot. 950 del 01/02/2024
VISTA la nota prot. DRA n. 23084 del 09.04.2024 con la quale il Libero Consorzio di Enna esprime
parere favorevole.
VISTA la nota prot. DRA n. 23349 del 09.04.2024 con la quale il Proponente deposita i seguenti documenti:
RS06IST0001I9 Istanza Integrazione_VIA_PAUR
RS06ADD0003I9 Richiesta rilascio AU e relativa ricevuta di protocollazione
RS06ADD0004I9 Richiesta Autorizzazione ai sensi dell'art. 5 della L.R. 11/2022 e relativa pec del 26/02/2024 RS06ADD0005I9 Richiesta rilascio Parere di Compatibilità Geomorfologica e relativa pec del 06/03/2024 RS06ADD0006I9 Invio pec relativa all'Integrazione alla richiesta di rilascio del Parere di Compatibilità Geomorfologica.
VISTA la nota prot. DRA n. 28593 del 30.04.2024, in riscontro alla richiesta di integrazione documentale nota prot. DRA n. 28375 del 30.04.2024, con la quale il Proponente ha depositato i preliminari di costituzione del diritto di superfice stipulati in data 27.03.2024 e registrato in data 05.04.2024, dimostrando pertanto la disponibilità giuridica dei suoli.
1. LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO
CONSIDERATO che:
• Il progetto prevede la costruzione di un impianto agrofotovoltaico e delle relative opere di connessione alla Rete per la produzione di energia elettrica denominato “FRESIA”, della potenza del generatore di 5,9595 MWp e potenza nominale dell’impianto di 5,712 MW, da realizzarsi nel Comune di Enna (EN) in Contrada Grada.
• L’area in cui è prevista la realizzazione del parco agrofotovoltaico è ubicata nel comune di Enna (EN), in contrada Grada snc, identificata al N.C.T. del comune di Enna al Foglio di mappa n. 13, Particelle n. 38, 39, 170, 175 e 177, posta a circa 2,3 km a Nord-Est del centro abitato di Enna e a circa 1,6 km a Est del centro abitato di Calascibetta.
Coordinate geografiche: Latitudine: 37,587392 N - Longitudine: 14,298033 E
• L’estensione complessiva del lotto su cui verrà installato l’impianto misura circa 20,3458 Ha,
• Il cavidotto interrato su strada si estenderà per ml 3270 mentre la linea MT produttore si estenderà per ml 972.
2. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGRAMMATICO
CONSIDERATO che si richiama integralmente l’analisi del Quadro di riferimento programmatico riportata nel P.I.I. n. 21/2023 del 31.03.2023.
CONSIDERATO che il Proponente esamina il quadro programmatico e analizza il rapporto tra l’opera in argomento e gli atti amministrativi e settoriali e verifica la sua conformità agli strumenti di piano e alle leggi nazionali e regionali di salvaguardia e protezione dei beni storici, artistici, archeologici, paesaggistici, ambientali, faunistici, ecc., tenuto conto dell’ubicazione dei vincoli previsti dal Piano Paesistico Regionale, e, in particolare esamina i seguenti strumenti di pianificazione
Pianificazione e Programmazione Energetica
• Comunitaria: il Proponente analizza la pianificazione e programmazione europea, in particolare gli investimenti nelle FER, concludendo che l’impianto in progetto è congruente con le direttive generali europee.
• Nazionale
i. (SEN 2017)
ii. Piano di Azione Nazionale per l’Efficienza Energetica (PAEE 2017):
iii. Piano energia e clima 2030_Piano Nazionale integrato per l’energia e il clima (PNIEC):
iv. Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra:
• Programma Operativo Nazionale (PON) 2014-2020Regionale
i. PEARS – PEARS 2030: il Proponente conclude che “si evidenzia che: il progetto presenta elementi di coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal Piano in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile, la cui promozione e sviluppo costituisce uno degli obiettivi principali di Piano stesso; il progetto non presenta elementi in contrasto con le disposizioni specifiche per l’autorizzazione alla realizzazione di impianti FER. La sua collocazione è prevista su terreno agricolo, con modalità, per natura stessa della tipologia di progetto, del tutto compatibili con le attività di coltivazione agricola delle aree libere. Come risulta infatti, dalla documentazione progettuale presentata contestualmente al presente S.I.A., il progetto di cui al presente Studio, rientra perfettamente nella previsione di potenziamento della rete elettrica regionale nonché con gli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dal P.E.A.R.S. Pertanto, l’impianto in progetto è assolutamente compatibile con il P.E.A.R.S.”.
Programmazione territoriale ed ambientale
• Inquadramento sul Piano Territoriale Paesistico Regionale (P.T.P.R.): L’area di studio si colloca nel Piano Paesaggistico della provincia di Enna Ambiti 8,11,12 e 14 – Aree delle colline dell’ennese. Specificatamente, l’area in esame è all’interno dell’Ambito n. 12 – Area delle colline dell’ennese.”
• Analisi livelli di tutela: sull’area individuata per l’installazione dell’impianto agro-fotovoltaico non sono presenti aree vincolate ai sensi del D.Lgs. 42/2004.
Dal punto di vista paesaggistico, le aree vincolate più vicine al lotto in oggetto sono:
-l’area identificata con il codice vincolo 190016, istituito dalla Legge n. 1497/39 - Protezione delle bellezze naturali. Tale area dichiarata di notevole interesse pubblico con D.A. n. 135 del 19.02.1987 è denominata “Valle Scaldaferro” e ricade nei territori comunali di Enna e Calascibetta;
-la fascia di rispetto dei fiumi e precisamente la fascia di rispetto del Torrente Matrona, identificata come area vincolata ai sensi dell’art. 142 lettera c) del Codice: i fiumi, i torrenti, i corsi d'acqua iscritti negli elenchi previsti dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque ed impianti elettrici, approvato con regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, e le relative sponde o piedi degli argini per una fascia di 150 metri ciascuna, classificate come beni paesaggistici ai sensi dell’art. 134, comma 1 lettera b).
CONSIDERATO E VALUTATO che l’area di studio ricade in parte in aree sottoposte a vincolo ai sensi dell’art.142 comma 1 lett.c) del D. Lgs 42/2004 – Aree di rispetto di 150 metri dalle sponde dei fiumi, torrenti e corsi d'acqua iscritti negli elenchi delle Acque Pubbliche, vincolate ai sensi dell'art.142 c. 1 lett.c). Specificatamente, il tracciato di rete di nuova realizzazione intercetta nel tratto finale, ossia nel tratto di linea prossimo alla cabina primaria Xxxxxxxxx, la fascia di rispetto dei fiumi ai sensi dell’art. 142, lettera c) del D.Lgs 42/2004.
• Inquadramento sul Piano Territoriale Provinciale (P.T.P.): non si riscontrano interferenze con il sito oggetto di installazione, né tantomeno con il percorso di rete individuato per la futura connessione dell’impianto.
• Piano Regolatore Generale (PRG) – Enna: L’area oggetto di studio rientra all’interno dell’area zonizzata “E” Verde Agricolo, di cui all’art. 67 delle NTA. In prossimità del versante S-O del lotto oggetto d’intervento, lo strumento di pianificazione urbanistica vigente individua un’area definita come Area Boscata, ai sensi dell’art. 82 delle N.T.A., la cui fascia di rispetto ricade parzialmente entro il lotto in questione. Come stabilito dall’art. 82, le aree boscate e le fasce forestali, anche se artificiali, e le relative fasce di rispetto sono in ogni caso sottoposte di diritto al vincolo paesaggistico ai sensi dell’art. 146 della L. 490/99. Il proponente conclude che “Tali fasce di rispetto, tuttavia, recentemente sono state abrogate in virtù dell’art. 12, comma 5 della L.R. n. 2 del 3 febbraio 2021 – Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, n. 19 recante norme sul governo del territorio”.
Il tracciato individuato dal nuovo tratto di linea MT, per il quale si provvederà a richiedere l’Autorizzazione ai sensi del R.D. 1775/33, intercetta alcune aree identificate dal P.R.G. come fasce di rispetto delle aree boscate e fasce di rispetto dei fiumi e dei corsi d’acqua, che, ai sensi dell’art. 83 delle N.T.A., rientrano tra i beni tutelati per legge come beni paesaggistici e ambientali e pertanto sottoposti a tutela da parte della Soprintendenza ai BB.CC.AA. Relativamente alle fasce di rispetto boschive possono essere assunte le considerazioni fatte in precedenza, mentre per quanto riguarda le fasce di rispetto dei fiumi e dei corsi d’acqua il nuovo tratto di Linea in progetto essendo interrato, rientra tra gli interventi esclusi dall’Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 31/2017 “Regolamento Recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzativa semplificata”. La tipologia di cavidotto prevista, infatti, rientra tra gli interventi e le opere di cui all’Allegato A del D.P.R., riportante gli interventi e opere in aree vincolate esclusi dall’Autorizzazione Paesaggistica.
• Inquadramento sul Piano per l'Assetto Idrogeologico (PAI): A seguito della consultazione della redazione P.A.I. “Piano stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico”, si evince che l’area di intervento non ricade in aree soggetta a vincolo idrogeologico e non è soggetto a perimetrazione del rischio e pericolosità PAI.
• Analisi del rischio idrogeologico: Nell’area in oggetto si registra la presenza di una zona censita all’interno della Carta Pericolosità geomorfologica e della Carta dei Dissesti del PAI. Tale Carta riporta le frane distinte per tipologia e stato di attività, e, nello specifico, la zona interna al lotto, identificata col Codice 094-4EN-105, è classificata con uno stato di attività attivo e con una tipologia di colamento lento. Dalla interrogazione informatica, sul portale informativo territoriale regionale – SITR, si riscontra che il geosito classificato come sito di Pericolosità geomorfologica PAI è
classificato come sito di Pericolosità 1. Il Proponente dichiara che “Tale area, pur essendo compresa all’interno del perimetro del lotto in oggetto, non rientra tra le aree individuate per l’installazione dell’impianto fotovoltaico né tantomeno tra le aree interessate da qualsiasi altra opera ad esso annessa”.
• Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni: dalla verifica degli elaborati cartografici allegati al PGRA non si registrano interferenze dovute alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico e delle opere annesse con aree classificate come di pericolosità da alluvioni.
• Piano Regionale di Tutela delle Acque (PRTA): l’area d’intervento si trova in prossimità di un’area in cui lo stato ambientale del corpo idrico sotterraneo è scadente (colore rosa). Si osservi che lo stato ambientale è definito attraverso la verifica dello stato di qualità degli inquinanti chimici individuati nella tabella 1 dell’allegato 1 del D. Lgs. 152/2006, nonché dallo stato quantitativo della risorsa sotterranea. Il Proponente dichiara che “il progetto in esame non risulta specificatamente considerato tra gli strumenti di intervento contemplati dal Piano, che persegue la tutela, l’uso razionale e sostenibile della risorsa idrica nonché specifici obiettivi di qualità ambientale; non presenta elementi in contrasto, in termini di scarichi idrici, in quanto l’installazione di pannelli fotovoltaici all’interno dell’area in questione è tale da non presentare immissione di scarichi di nessun tipo, né di natura civile, né industriale. Il progetto inoltre non prevede l’uso di fertilizzanti per le attività agricole previste né attingimenti in falda, in quanto l’approvvigionamento idrico, riferito alle sole attività di mantenimento colturale e lavaggio delle strutture durante la manutenzione, avverrà tramite autobotte. Si può pertanto affermare la compatibilità dell’impianto con il PTA”.
• Vincolo idrogeologico: l’area di progetto non ricade n el suddetto vincolo.
• Inquadramento sulle Aree Protette e Aree natura 2000, Parchi e Riserve: L’area interessata dagli interventi in progetto risulta completamente esterna ai siti SIC/ZPS/ZSC tutelati da Rete Natura 2000, come visibile nelle cartografie tematiche allegate al progetto. Le aree identificate come SIC, ZSC e/o ZPS più vicine sono le seguenti:
- il sito ZSC con codice ITA060004, denominato Monte Altesina posto a circa 4,2 km in direzione Nord rispetto al sito oggetto di intervento;
- il sito ZSC con codice ITA060013 denominato Serre di Monte Xxxxxxxxxx, che dista dal sito oggetto d’intervento circa 5,7 km in direzione Sud-Ovest;
- il sito ZSC/ZPS con codice ITA060002 denominato Lago di Pergusa, che dista dal sito oggetto d’intervento circa 6,7 km in direzione Sud.
Le aree naturali più vicina al sito in oggetto sono le seguenti:
-Il sito EUAP1130 – Riserva naturale orientata Monte Altesina, posta a circa 7,14 km;
-Il sito EUAP1106 – Riserva naturale orientata Monte Capodarso e Valle dell’Imera Meridionale, posta a circa 13,75 km;
-Il Sito EUAP 1146 – Riserva naturale speciale Lago Pergusa, posta a circa 6,55 km.
• IBA: Il sito oggetto di intervento si pone in posizione più o meno baricentrica rispetto a tre aree IBA, e precisamente dista circa: 24,7 km dall’IBA 164 – Madonie; 28,95 km dall’IBA 154 – Nebrodi; 41,82 km dall’IBA 166 – Biviere e piana di Gela.
• Zone Umide di importanza internazionale (Ramsar non si prevedono interferenze dovute alla realizzazione dell’impianto agro-fotovoltaico denominato FRESIA”.
• Rete Ecologica Siciliana (RES dalla consultazione del SITR emerge che l’area di progetto dista a circa 500 m da una zona perimetrata censita come “pietre di gaudo o stepping stones”, di particolare rilevanza per la loro posizione strategica o per la loro composizione, rappresentando elementi importanti del paesaggio per sostenere specie in transito su un territorio oppure ospitare particolari microambienti in situazioni di habitat critici.
• Piano Regionale - Qualità dell'Aria: il progetto in esame non risulta in contraddizione con la disciplina del Piano in quanto la sua realizzazione non comporterà emissioni in atmosfera se non di entità modeste e relative alla sola fase di cantiere.
• Piano di Gestione delle Acque: non risulta in contrasto con la disciplina di Piano ed in particolare con le misure di prevenzione dell’inquinamento o di risanamento per specifiche aree; non presenta elementi in contrasto, in termini di consumi idrici, in quanto non comporterà impatti in termini quali- quantitativi dell’acqua utilizzata durante l’esercizio (uso irriguo delle coltivazioni e pulizia saltuaria dei pannelli solari); non presenta elementi in contrasto, in termini di scarichi idrici, in quanto comporterà unicamente la generazione di reflui idrici civili e di acque meteoriche limitatamente all’area dell’impianto di utenza, che saranno in gestite in accordo alla specifica disciplina prevista dalla normativa vigente.
• Piano di Tutela del Patrimonio: Sulla base della consultazione del Geoportale risulta che i Geositi più vicini all’area di progetto sono:
-ANT-4CA-0476 (Calascibetta) - Necropoli di Realmese e Malpasso nelle Sabbie e Calcareniti di Capodarso, inserito nell’elenco dei siti di interesse geologico con D.A. n. 238/GAB/2018, di forma areale, grado di interesse nazionale;
-NAT-4CA-0474 (Calascibetta) - Argille scagliose di Castello di Xxxxxxxx, inserito nell’elenco dei siti di interesse geologico con D.A. n. 238/GAB/2018, di forma areale, grado di interesse locale;
-NAT-4EN-0494 (Enna) - Morfologie da erosione selettiva di Rocca di Cerere, inserito nell’elenco dei siti di interesse geologico con D.A. n. 238/GAB/2018, di forma areale, grado di interesse locale;
-NAT-4EN-0481 (Enna) - Cuesta di Enna, inserito nell’elenco dei siti di interesse geologico con
D.A. n. 238/GAB/2018, di forma areale, grado di interesse regionale;
-NAT-4EN-0478 (Enna) - Sinclinale di Cozzo Campana, inserito nell’elenco dei siti di interesse geologico con D.A. n. 238/GAB/2018, di forma puntuale, grado di interesse nazionale.
Il Proponente dichiara che “Avendo esaminato al geoportale la distanza dei geositi su indicati ed in relazione alla notevole distanza dal geosito più vicino (circa 2 km), si ritiene che l’intervento non interferisca in alcun modo con esso e che, quindi, sia compatibile e coerente con lo strumento di pianificazione esaminato”.
• Piano Forestale Regionale: analizzando l’intorno del sito oggetto di intervento, sono state identificate delle zone vincolate ai sensi dell’art. 4 della L.R. 16/96 e dell’art. 2 del D.L. 18 maggio 2001 n. 227 di cui una limitrofa al lotto stesso in direzione Sud e Sud-Ovest e un’altra in prossimità della cabina primaria. Tali aree non insistono direttamente sul lotto interessato dall’installazione dell’impianto agro-fotovoltaico in oggetto, intercettano, invece, il tracciato dell’impianto di rete da realizzare in cavidotto interrato sulla S.S. 121.
• Rischio incendi boschivi – Aree percorse dal fuoco: il progetto in argomento non risulta in contrasto con la disciplina di Piano
• Sismica: Il progetto ricade all’interno della Zona Sismica 2 “Zona con pericolosità sismica media”.
• Piano Regionale dei trasporti e della mobilità (PRTM): Tra gli interventi previsti, quello più prossimo all’area in oggetto, è quello identificato con il codice F13 - Nuovo collegamento ferroviario Palermo-Catania. Il Proponente dichiara che “Questo intervento si trova oltre i 700 mt di distanza dall’area di impianto e, pertanto, non interferisce con la stessa. Tra il progetto e gli interventi indicati dal Piano Regionale dei Trasporti, non si riscontrano interferenze”.
• Aree non idonee all’installazione di impianti FER Regione Sicilia: il Proponente afferma che “Nessun provvedimento è stato emanato dalla Regione Siciliana in ordine alle aree non idonee per gli impianti fotovoltaici e pertanto la valutazione del progetto dovrà essere condotta entrando nel merito di ogni singolo aspetto progettuale ed ambientale conformando le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili”.
• Piano Faunistico il sito oggetto di intervento non insiste su zone vincolate, ad eccezione dell’estremità Nord del lotto che, trovandosi in prossimità della strada esistente SS121, ricade tra le
aree con divieto di esercizio venatorio (L.N. 157/92, art. 21 – fascia di). Analogamente, anche il tracciato di rete per la connessione, da realizzare mediante scavo a sezione obbligata sulla SS121 ricade all’interno del territorio destinato a protezione della fauna, ossia in area con divieto di esercizio venatorio. Infine, dall’analisi degli elaborati cartografici a supporto del Piano (cfr. Mappa delle principali rotte migratorie) si evince che il sito oggetto di intervento non interferisce con le rotte migratorie principali che per la gran parte interessano aree protette (parchi naturali, riserve naturali, oasi) e siti d’importanza comunitaria della Rete Natura 2000”.
3. QUADRO DI RIFERIMENTO PROGETTUALE
CONSIDERATO che, per quanto non espressamente riportato e messo in evidenza nel presente parere, si richiama integralmente l’analisi del Quadro di riferimento progettuale di cui al P.I.I. n. 21/2023 del 31.03.2023.
CONSIDERATO E VALUTATO che, a seguito delle criticità rilevate all’interno del predetto Parere Istruttorio Intermedio, è stata effettuata una revisione integrale del Progetto e degli elaborati ad esso relativi. Revisione che ha comportato una modifica, seppur parziale, del layout di impianto e della configurazione impiantistica: Nello specifico, il layout di impianto è stato revisionato in virtù delle considerazioni rilevate con la criticità n. 9 come si avrà modo di analizzare nel paragrafo 5 del presente parere, salvaguardando le aree di impluvio anche minori (rilevabili sulla CTR regionale), con fasce di rispetto dalle sponde di almeno 10 metri per lato. Analogamente si prevede una fascia di rispetto di 10 metri per lato lungo il perimetro della servitù di passaggio interna al lotto oggetto di intervento, che, condivide la fascia arborea posta a perimetrazione delle due aree del campo agrivoltaico.
CONSIDERATO E VALUTATO che le soprarichiamate modifiche sono di seguito sintetizzate:
• riduzione del numero dei pannelli fotovoltaici costituenti il generatore fotovoltaico a beneficio delle aree destinate alla componente agronomica dell’impianto agrivoltaico, che ne risultano, pertanto, incrementate. Al fine di mantenere la producibilità attesa in linea con quanto ipotizzato in fase iniziale, la criticità connessa alla diminuzione dei pannelli impiegati è stata parzialmente superata selezionando dei pannelli fotovoltaici maggiormente performanti e di potenza nominale superiore. Tale soluzione, si riflette positivamente anche sulla componente ambientale in termini di maggior beneficio ambientale e minor consumo di suolo.
• Incremento delle aree destinate alla fascia arborea posta a perimetrazione dei due sottocampi di generazione, dovuto principalmente all’implementazione di tale fascia arborea in corrispondenza dei margini della servitù di passaggio interna al lotto, come da indicazioni riportate nel Parere Istruttorio Intermedio: criticità n. 9 e criticità n. 17 (si passa da 17.137,54 m2 a 28.593,97 m2).
• Area agronomica destinata alla coltivazione di specie foraggere (leguminose in rotazione con graminacee) tra e sotto le file dei pannelli fotovoltaici, associata alla conduzione del pascolo di ovini finalizzato alla produzione di formaggio Pecorino Siciliano DOP: la modifica per tale area è da intendersi solo in termini dimensionali, essendo stata mantenuta la medesima destinazione agricola in entrambe le emissioni del progetto. In particolar modo, la diminuzione di tale area è dovuta alla diminuzione delle aree destinate al generatore fotovoltaico (si passa da 97.755,05 m2 a 81.996,13 m2).
• La superficie destinata alla viabilità e alle opere di servizio risulta ridotta in conseguenza della ridefinizione delle aree destinate al campo fotovoltaico (si passa da 12.864,21 m2 a 11.528,47 m2).
• Realizzazione trincee filtranti per complessivi 1.600 ml, in diversi luoghi all’interno dell’area di impianto, al fine di garantire l’invarianza idraulica e per assorbire i deflussi superficiali che si potrebbero produrre a seguito di eventi meteorici critici, in virtù di quanto riscontrato nel P.I.I. – Criticità 1 (nella versione originaria del progetto le suddette trincee filtranti non erano previste).
• L’area compensativa costituita dal nuovo uliveto è stata ampliata includendo un’ulteriore porzione posta nella parte a Sud-Ovest del lotto, per un numero complessivo di 438 esemplari di Olea Europaea da mettere a dimora (si passa da 17.725 m2 a 22.302,65 m2).
• Sono state individuate delle aree di flusso della fauna, coincidenti con i possibili corridoi ecologici, in corrispondenza degli impluvi d’acqua interni all’area, in modo da garantire la naturale mobilità. All’interno di tali aree è prevista la messa a dimora di n. 505 esemplari di Tamarix africana e n. 504 esemplari di Nerium oleander per un’area totale di 25.235,4 m2.
• A seguito degli approfondimenti ambientali prodotti, è stata individuata un’area destinata alla realizzazione di una prateria ad Ampelodesmos mauritanicus come buffer zone ad alto valore ecologico. All’interno di tale area si prevede la messa a dimora di n. 3.922 esemplari di Ampelodesmos mauritanicus per un’area di 3.922 m2.
• Al fine di proteggere il suolo da fenomeni erosivi e incrementare l’apporto di sostanza organica, è stato riassegnato un nuovo utilizzo ad alcune delle aree interne al lotto, non interessate direttamente dall’impianto agrivoltaico. Tali aree, destinate a seminativo a perdere, inoltre, assolveranno un’importante funzione ecologica, rappresentando delle zone di salvaguardia della fauna selvatica (totale area 10.889,16 m2).
• A seguito del nuovo piano colturale, è stata identificata, tra le aree destinate alla componente agronomica, una superficie da destinare a seminativo per la coltivazione di grani antichi (area di 4.183,8 m2).
• La riduzione della fascia per le piante officinali, posta entro la fascia di rispetto di 30 metri dal margine della SS 121, è dovuta alla prescrizione inclusa nel Nulla Osta di massima emesso da ANAS S.p.A., protocollo ARTA n. 51459 del 08.07.2022 nell’ambito della presente Procedura. Tale parere, come acquisito nel P.I.I. prescrive che la fascia di mitigazione lungo il confine con la statale dovrà essere impiantata ad una distanza dallo stesso non inferiore alla massima altezza raggiungibile per ciascun tipo di essenza a completamento del ciclo vegetativo e comunque non inferiore a 6,00 m come stabilito dall’art. 26 comma 6 del Regolamento per l’esecuzione del Codice della Strada (si passa da 4.677,06 m2 a 1.853,06 m2).
• Sviluppo impianto di rete per la connessione come da Preventivo di edistribuzione S.p.A. e da prescrizioni contenute nel Nulla Osta di Massima emesso da ANAS S.p.A., Protocollo ARTA n. 51549 del 08/07/2022, che prevede l’allaccio alla Rete di Distribuzione mediante la realizzazione di una nuova cabina di consegna collegata in antenna da cabina primaria AT/MT “Xxxxxxxxx”, tramite un cavidotto interrato da realizzare con la tecnica della TOC a margine della sede stradale esistente della SS 121 “Catanese” e in corrispondenza dei due viadotti siti al km 100+600 e al km 99+000 mediante staffatura del cavidotto sulla faccia esterna del cordolo ad una quota inferiore a quella del piano viabile. Nello specifico l’impianto per la connessione prevede:
▪ in partenza dalla C.P. “Xxxxxxxxx” (Matr. 380338), insistente su fondo privato identificato al NCT del Comune di Xxxx Xxxxxx 6 Particella 119, la realizzazione di uno scavo in trincea a cielo aperto, per la posa di un tubo da 160 mm entro il quali verrà inserito un cavo del tipo 3 x (1x185), e la posa di un tritubo in PEHD per la posa di fibra ottica fino ad immettersi sulla prospiciente S.S. 121 in corrispondenza del km 98+500, in direzione ovest/sudovest.
▪ Realizzazione del cavidotto interrato da realizzare con la tecnica della TOC (Trivellazione Orizzontale Controllata) mediante l’impiego di macchine spingitubo, o similari, che utilizzano tubi di acciaio o in Polietilene ad Alta Densità, sul lato destro della carreggiata, a margine della sede stradale esistente, fino al km 99+000 circa;
▪ attraversamento viadotto posto al km 99+000 mediante staffattura del cavidotto sulla faccia esterna del cordolo;
▪ realizzazione cavidotto interrato mediante la tecnica della TOC tra il primo viodotto posto al km 99+000 e il secondo viadotto posto al km 100+600 circa sul lato destro della carreggiata della SS 121 a margine della sede stradale;
▪ attraversamento viadotto posto al km 100+600 mediante staffatura del cavidotto sulla faccia esterna del cordolo;
▪ realizzazione cavidotto interrato mediante TOC sul lato destro della carreggiata a margine della sede stradale della SS121 fino al km 101+750 in corrispondenza del quale attraverserà trasversalmente la carreggiata e si immetterà su fondo privato identificato al NCT del Comune di Enna Foglio 13 Particella 170;
▪ lo scavo riprenderà con la tradizionale metodologia a trincea a cielo aperto, per immettersi entro Cabina Secondaria MT/MT, a servizio dell’impianto di produzione da fonte rinnovabile “Fresia”;
▪ In uscita dalla Cabina secondaria MT/MT verrà realizzata altra linea MT interrata di collegamento alla linea MT aerea esistente “Sacchitello” mediante montante a palo e IMS; • sostituzione del sostegno esistente con altro sostegno
CONSIDERATO E VALUTATO che il Proponente conferma l’invarianza delle particelle castali interessate dall’intervento che, dunque, per entrambe le emissioni del progetto, non risultano variate.
CONSIDERATO e VALUTATO che in riscontro alla nota prot. n. 2811 del 05/02/2024 rilasciata dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, Servizio 5 – Pareri e Autorizzazioni Ambientali, è stata effettuata una revisione del Progetto e degli elaborati ad esso relativi che ha comportato una modifica, seppur parziale, del layout di impianto e della configurazione impiantistica. Pertanto, a seguito dei rilievi effettuati in sito per rilevare la sezione dell’affluente del Torrente Matrona, il layout di impianto Ë stato oggetto di modifiche non sostanziali consistenti in:
• Ai sensi dell’art. 96 lett. f) del R.D. 523/1904, è stato considerato un buffer di rispetto di almeno 10 metri dall’argine dell’affluente del Torrente Matrona con conseguente traslazione di una porzione dell’impianto in maniera tale da non interferire con il corso d’acqua stesso.
Tali modifiche hanno determinato una riconfigurazione del layout di impianto, mantenendo invariata la potenza del generatore, e una diminuzione della superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico. Si evidenzia che anche per gli impluvi interni all’impianto agrivoltaico è stato considerato un buffer di rispetto di almeno 10 metri dai relativi argini.
• Riduzione della superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico e delle relative componenti: superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico pari a 191.423,62 m2, di cui:
▪ area fascia arborea perimetrale: 26.213,48 m2 ;
▪ area viabilità e opere di servizio: 15.062,61 m2 ;
▪ area di compensazione (uliveto): 22.024,22 m2 .
4. QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
CONSIDERATO E VALUTATO che, alla luce delle modifiche sopra descritte, sono state riesaminate e valutate le ricadute sulle componenti ambientali interessate dalla realizzazione dell’intervento per la valutazione delle quali si rimanda all’elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA).
CONSIDERATO E VALUTATO che, per quanto non espressamente riportato e messo in evidenza nel presente parere, si richiama integralmente l’analisi del Quadro di riferimento ambientale di cui al P.I.I. n. 21/2023 del 31.03.2023.
CONSIDERATO che il Proponente ha rappresentato nello Studio di Impatto Ambientale gli elementi conoscitivi per la valutazione dell’impatto ambientale del progetto in esame, fornendo una descrizione delle principali componenti ambientali interessate dall’intervento.
CONSIDERATO che il Proponente riporta (pag. 293 dello SIA) la matrice di Xxxxxxx in modo da mettere in relazione le componenti ambientali e i fattori di impatto potenzialmente agenti su esse, con le azioni di progetto individuate secondo le tre fasi di vita del progetto-impianto: fase di cantiere, fase di esercizio, fase di fine esercizio.
Atmosfera e clima
• Sono stati individuati i seguenti fattori per la componente atmosfera: Emissione di polveri in atmosfera e loro ricaduta; Emissione di inquinanti organici e inorganici in atmosfera e loro ricaduta.
• Nella fase di costruzione dell'impianto e delle opere connesse l'emissione di polveri sarà generata al transito dei mezzi pesanti per la fornitura di materiali e dei mezzi d’opera per la realizzazione delle attività di preparazione del sito e per l'adeguamento della viabilità. L’ innalzamento di polveri da parte dei mezzi potrà essere limitato attraverso una idonea pulizia dei mezzi e la umidificazione delle aree più esposte al traffico veicolare. Inoltre, potranno essere generate emissioni di polveri durante la realizzazione dei tratti di cavo interrato per il collegamento dell'impianto alla rete di distribuzione esistente. Come indicato nel quadro progettuale, le indicate attività saranno di lieve entità e di durata stimata in circa venti giorni; gli scavi saranno superficiali con profondità non superiore ai 120 cm, i quali determineranno i contenuti relativi ai volumi stimati ed indicati nell’apposita relazione alla quale si rimanda.
• Durante la fase di esercizio non saranno generate emissioni gassose (a meno di quelle degli autoveicoli per il trasporto delle poche unità di personale di manutenzione e controllo dell'impianto, che possono essere considerati trascurabili), né di polveri in atmosfera. L’impianto non comporterà alcuna emissione in atmosfera, ma contribuirà positivamente alla riduzione di gas inquinanti.
• Durante la fase di dismissione gli impatti potenziali sulla componente atmosfera, e anche gli accorgimenti adottabili per la loro minimizzazione, sono assimilabili a quelli già valutati per la fase di cantiere, essendo maggiormente collegati al transito dei mezzi meccanici e alle attività di scavo superficiale per la rimozione del cavo interrato.
Il Proponente conclude che “l'impatto ambientale delle fonti di energia rinnovabile è parecchio ridotto se si considera l’assenza di emissioni inquinanti nell’aria e nell’acqua. In questo modo si ottiene un generale impatto positivo definito dalla riduzione dei gas climalteranti emessi attraverso l’utilizzo delle fonti energetiche tradizionali. Globalmente l’indicatore risulta variato positivamente”.
Ambiente idrico
• Lo stato dei luoghi risulta adeguato sia per le caratteristiche plano altimetriche intrinseche, sia per effetto degli interventi che saranno eseguiti che risultano particolarmente poco invasivi sull’area. L’installazione di pennelli fotovoltaici all’interno dell’area in questione è tale da non presentare immissione di scarichi di nessun tipo, né di natura civile, né industriale. Le acque meteoriche, nell'area oggetto di intervento, non necessitano ad oggi di opere regimazione di particolare importanza data anche l’elevata pendenza naturale del sito.
• Per quanto riguarda la componente acque, l’impianto, non prevedendo impermeabilizzazioni di nessun tipo, non comporta variazioni in relazione alla permeabilità e regimazione delle acque meteoriche, nonostante la tessitura argillo siltosa dell'area permette di inquadrare tali suoli come scarsamente permeabili, caratterizzati pertanto da un Grado di Permeabilità basso (10-7<K<10-6).
• Con riferimento alla possibile interferenza tra le opere in progetto e i corpi idrici superficiali si evidenzia che manufatti e viabilità sono previsti nei pressi delle linee di displuvio che delimitano i bacini idrografici individuati: pertanto, non si rilevano significative interferenze con le reti idrografiche dell’area in esame.
• La viabilità esistente sarà oggetto di opportune opere di adeguamento per la realizzazione del nuovo impianto e sarà dotata di eventuali opere di intercettazione e allontanamento delle acque meteoriche presso gli impluvi più vicini. In modo analogo, le opere idrauliche saranno previste per la viabilità di nuova realizzazione che, comunque, avrà sviluppo limitato rispetto a quella esistente da adeguare. Anche la posa dei cavi MT di potenza non interferirà con il reticolo idrografico.
Il Proponente conclude che “si ritiene il sito idraulicamente ed idrologicamente idoneo all’installazione di impianti fotovoltaici la cui presenza, sia per le caratteristiche orografiche del sito, sia per l’impatto che questi avranno sull’attuale assetto idraulico, non interferisce con il sistema di deflusso esistente. L’ area d’intervento non è soggetta a perimetrazione del rischio idraulico del PAI. L’analisi del Piano di Assetto idrogeologico fa rilevare difatti che l’area interessata dal progetto non rientra tra quelle a rischio, classificate come R3-R4”.
Suolo e sottosuolo
• Il sito interessato dall’installazione dell’impianto fotovoltaico ricade in “zona verde agricolo”, e allo stato attuale risulta adibito a pascoli e seminativi; nei lotti immediatamente attorno ad esso, l’area risulta circondata da aree agricole e a Nord si affaccia sul sito di compostaggio di Cozzo Vuturo. L’area ricade all’interno dell’ambito 12 della provincia di Enna - Area delle colline dell’Ennese. L’ambito è caratterizzato dal paesaggio del medio- alto bacino del Simeto.
• Il Proponente ha verificato le colture codificate dalle Carte tematiche in esame - Carta dell’Uso del Suolo da fonte SITR e Carta dell’uso del Suolo secondo Corine Land Cover - in relazione ai terreni oggetto di intervento da cui emerge che ricadono in “Seminativi semplici e colture erbacee estensive”. Dai rilievi effettuati in campo e conoscenza diretta dell’areale, è opportuno precisare che gli usi del suolo riscontrati in cartografia tematica collimano con quanto indicato in cartografia
• Sono stati individuati per la componente suolo e sottosuolo i seguenti fattori: occupazione di suolo; asportazione di suolo superficiale; rilascio inquinanti al suolo; modifiche morfologia del terreno; produzione di terre e rocce da scavo nelle diverse fasi di cantiere. Tali aspetti saranno meglio analizzati nel paragrafo 5 del presente parere.
Vegetazione, fauna, ecosistemi, habitat
• L’area di progetto dista circa 4,5 Km dal Fiume Dittaino, esattamente a S-O, in corrispondenza dell’invaso Xxxxxxxxx, mentre a sud è delimitato dal torrente Matrona. Per tale motivo, si riscontrano gli aspetti di vegetazione che si insediano lungo le sponde dei corsi d’acqua.
• Dal punto di vista botanico questa zona è fortemente caratterizzata dalla coltivazione dell'olivo ed è l'habitat tipico del leccio. Il Proponente dichiara che “A seguito di sopralluoghi, non è stata rilevata alcuna specie sensibile. Le specie vegetali menzionate nell’elenco floristico allegato, compongono esigui popolamenti o formazioni sparse nei discontinui strati di vegetazione seminaturale che, fino ad oggi, è presente esclusivamente ai margini delle colture con seminativi cerealicoli e foraggere: nel particolare dell’area indagata, le specie rilevate sono localizzate sui bordi stradali, lungo i margini dei seminativi, sulle superfici di incolti nelle adiacenze dell’area progettuale, lungo le sponte del torrente”.
• Nell’area oggetto di studio, non sono state individuate tipologie di habitat riconducibili alla classificazione Natura 2000 né sono stati individuati ambienti naturali e seminaturali rappresentativi di una connotazione paesaggistica ancora integra, a causa dell’espansione delle attività agricole che hanno ristretto i territori dove possono conservarsi lembi di vegetazione naturale. E’ stato rilevato che nessuna specie vegetale particolarmente protetta o a rischio di estinzione stata intercettata nell’area oggetto di intervento. L’impianto fotovoltaico si inserisce nell’unità ecosistemica delle aree agricole coltivi estensivi. L’area di progetto non risulta interessata dalla presenza di specie di particolare pregio naturalistico per cui non determina la riduzione di aree di habitat, la perturbazione di specie fondamentali nonché la frammentazione dell’habitat e delle specie.
• Mancano del tutto specie di interesse comunitario (allegato II Direttiva CEE 43/92). Tra gli Anfibi, particolare menzione merita la probabile presenza del Discoglosso dipinto, endemita siciliano in passato particolarmente diffuso nelle zone agricole, dove spesso veniva osservato presso vasche e stagni utilizzati per l’irrigazione (nella zona osservata se ne rilevano diversi). Si ritrovano anche esemplari di Lucertola campestre, una specie molto adattata a vivere in ambienti antropizzati o anche urbanizzati, il Biacco ed il Gongilo.
• La fauna è ridotta a qualche presenza sporadica di mammiferi di media e piccola taglia, invertebrati e qualche semplare dell’avifauna. Tra i vertebrati si rileva la presenza di qualche esemplare di Coniglio selvatico (Oryctolagus cuniculus Haeck.); tra i roditori si annovera il Topo di campagna (Apodemus sylvaticus). Rimanendo ancora tra i vertebrati è da segnalare la presenza di rettili come le lucertole (Lacerta Sicula e Lacerta Wegleriana).
• Nel complesso l’avifauna risulta caratterizzata per lo più da specie legate agli ambienti dei coltivi, o a quelli rurali e suburbani. Mancano del tutto specie di interesse comunitario (allegato I della direttiva 409/79) e specie classificate come SPEC1 da BirdLife 2004. L’avifauna stanziale è scarsamente rappresentata, causa la presenza di un ambiente prettamente agrario e disturbato, che determina l’assenza di habitat ideali che ne favoriscano la permanenza. Nell’area di indagine, si ritrovano specie quali: lo strillozzo, il gheppio, il barbagianni, la tortora, il gruccione. Nel complesso si può quindi affermare che nel sito non sono presenti specie ornitologiche particolarmente rilevanti dal punto di vista conservazionistico.
CONSIDERATO che il Proponente analizza il c.d. Effetto Lago e i possibili impatti che l’impianto fotovoltaico FRESIA potrebbe provocare sull’avifauna, affermando che “L’utilizzo di pannelli non riflettenti, azzera o, quantomeno, riduce fortemente la probabilità che vengano scambiati per superfici di acqua libera e, quindi, di produrre impatti sull’avifauna […] considerando che all’interno dell’impianto le aree non formano una superficie unica, anzi si avrà una conformazione a macchia di leopardo con inerbimento su tutta l’area, risulterebbero aree meno ricercate dalle specie acquatiche. L’area vista dall’alto, quindi, potrebbe sembrare più come una serie di piccoli canali/pozze d’acqua che un unico specchio d’acqua […]
La Sicilia è fortemente interessata dalla rotta migratoria che congiunge la Penisola con la Tunisia e, quindi, con l’Africa con esemplari che si concentrano prevalentemente lungo le coste in base ad una caratteristica generale secondo la quale durante gli spostamenti migratori gli uccelli utilizzano spesso come reperti orientanti proprio tali zone (Xxxxxxxx, 2003). Eventuali esemplari disorientati dai pannelli fotovoltaici non si allontanerebbero in maniera significativa dalla rotta originaria. Inoltre, nei pressi dell’area oggetto di studio è presente il lago Pergusa, la diga Xxxxxxxxx oltra fiumi e canali che costituiscono i nodi di una fitta rete che unisce le altre aree umide presenti nelle rotte migratorie. Gli esemplari eventualmente attirati dall’effetto lago dovuto alla presenza dei pannelli fotovoltaici hanno quindi la possibilità di utilizzare un gran numero di aree idonee limitrofe e non lontane dalla migliore rotta di migrazione. Per quanto sopra, si ritiene che non siano necessarie ulteriori misure per mitigare l’impatto potenziale dell’effetto lago, già basso e non significativo”.
Rumore e vibrazioni
• Il Comune Enna attualmente non si è dotato del Piano di Classificazione Acustica e di conseguenza ci si attiene ai limiti imposti dalla normativa nazionale, DPCM 14 novembre 1997. Per le suddette aree si applicano, pertanto, i limiti previsti su “tutto il territorio nazionale” relativamente al superamento dei limiti assoluti diurno e notturno (DPMC 01/03/91 e dei limiti di emissione diurni e notturni (DPCM 14/11/97) e del criterio differenziale.
• Nell'area di studio non si rileva la presenza di edifici residenziali e di manufatti oggetto di particolare tutela
• Durante la fase di costruzione dell'impianto e delle opere connesse l'emissione di rumore sarà dovuta al transito dei mezzi per la fornitura di materiali e dei mezzi d'opera per la realizzazione delle attività di preparazione del sito e per adeguamento della viabilità interna e alla realizzazione delle trincee per la posa in opera dei tratti di cavo interrato per il collegamento alla rete di distribuzione esistente e per l'ancoraggio al suolo delle strutture di sostegno porta moduli.
• La fase di esercizio dell'impianto non comporterà un incremento delle emissioni sonore nell'area.
• Per la fase di dismissione, le azioni di progetto e gli impatti potenziali sulla componente rumore sono assimilabili a quelli già valutati per la fase di cantiere.
Paesaggio e patrimonio storico artistico
• L’area oggetto di interesse ricade all’interno dell’ambito 12 “Area delle colline dell’Ennese” così come definito dal piano territoriale paesistico regionale approvato con D.A. del 21.05.1999 n. 6080.
• All’interno della porzione di territorio interessata dall’intervento, non è presente alcun bene isolato, così come indicato dalla carta specifica del P.R.G. Il primo che si ritrova nelle immediate vicinanze a N-E, in corrispondenza dell’ingresso al sito di progetto è il complesso di “Case la Torrazza”.
• Dall’area interessata dal progetto, si ha una percezione visiva del contesto caratterizzata da un’ampia distesa di terreno dedicato a colture erbacee per lo più a carattere seminativo e pascolo; la visibilità del sito dall’arteria viaria principale rappresentata dalla SS121 risulta completa a causa dell’assenza di alberi che schermano la visuale dalla strada.
• Dall’analisi del Piano Paesaggistico, risulta quanto segue: il progetto si inserisce nell’unità eco- sistemica delle aree agricole urbanizzate, così come documentato nella cartografia tematica dello studio dell’uso del suolo del presente SIA; sulla scorta degli studi eseguiti, le modificazioni indotte dalla realizzazione del progetto sull’area vasta, non generano interferenze o incidenze significative sulle componenti biotiche di rilievo, né sono tali da diminuire la coerenza ecologica dei SIC_ZSC e ZPS, non determinando di conseguenza la riduzione, né la frammentazione di aree di habitat; il progetto non risulta in contrasto con le prescrizioni e gli indirizzi di tutela del Piano stesso, con
particolare riferimento alla componente paesaggio agrario; - nelle aree di progetto non sono presenti particolari elementi di pregio paesaggistico/architettonico.
• L'area in cui si colloca il progetto è un'area agricola nella disponibilità della Proponente. Non si riscontrano elementi paesaggistici, Beni Culturali ed archeologici di rilievo. Per tali caratteristiche specifiche si ritiene che l'impatto potenziale connesso alla realizzazione delle opere sia legato in prevalenza alla percettività dell'impianto stesso dalla strada con percorrenza in entrambi i sensi di marcia.
• Per quanto riguarda il disturbo visivo dovuto alla presenza delle attività connesse alle fasi di cantiere, il Proponente mette in evidenza che, in fase di costruzione, la presenza del cantiere sarà limitata al periodo strettamente necessario all'installazione dei moduli e delle opere civili costituite da cabine prefabbricate, la cui durata è stimata di 6 mesi circa. L'esistente recinzione costituirà uno schermo rispetto alle attività interne, così come l’immediata realizzazione della fascia di vegetazione perimetrale naturalizzata, precedentemente specificate. In fase post operam le visuali saranno sostanzialmente inalterate in quanto verrà sostituita la recinzione esistente con la tipologia prevista in progetto. Inoltre, le strutture civili e la cabina di impianto di rete per la connessione saranno interne o poste al confine perimetrale comunque mascherate dalla vegetazione mitigante. L'impatto sarà inoltre ridotto grazie alla morfologia pianeggiante che non consente viste dominanti sull'area di progetto. Si valuta l'impatto in fase di esercizio di basso grado. Nella fase di fine rimozione, si avrà un impatto positivo di bassa entità in termini di assenza di intrusione visiva.
LETTO il Piano di Monitoraggio Ambientale nel quale il Proponente indica gli accorgimenti operativi da adottare e dichiara “Per la redazione del presente Piano di Monitoraggio Ambientale si è fatto riferimento alle “Linee Guida per la predisposizione del Progetto di Monitoraggio Ambientale (PMA) delle opere soggette a procedure di VIA” nella Rev. 1 del 16/06/2014, redatte dal MATTM, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ISPRA.”
CONSIDERATO che dovrà essere acquisito ope legis il parere di ARPA Sicilia sul PMA.
5. RISCONTRO AL PARERE ISTRUTTORIO INTERMEDIO CTS N. 21/2023
Criticità n. 1: Salvo motivata esplicazione riguardante l’assenza di interferenze del progetto rispetto ai seguenti strumenti di programmazione, occorre dimostrare in maniera dettagliata la compatibilità e la coerenza dell’intervento – in ogni sua fase - con il seguente Programma: (i) Programma di Sviluppo Rurale.
CONSIDERATO che al Capitolo 2, Paragrafo 2.35, all’elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA) il Proponente analizza la compatibilità e la coerenza dell’intervento con il Programma di Sviluppo Rurale in merito a quanto segue:
-presso l’impianto agro-fotovoltaico “FRESIA” per quanto concerne la cura delle coltivazioni che saranno impiantate, nonché per la gestione del suolo agricolo, non si prevede l’utilizzo di fertilizzanti chimici, pesticidi, diserbanti, a tutela della componente suolo e della componente idrica, in accordo quindi con quanto previsto dalla quarta priorità e nello specifico dalla focus area 4B “Migliore gestione delle risorse idriche, compresa la gestione dei fertilizzanti e dei pesticidi”;
-L’installazione di un impianto fotovoltaico associato alla conduzione agricola di colture foraggere finalizzare al pascolo con conseguente produzione di prodotti caseari tra le file di pannelli, risulta coerente con quanto previsto dalla prima priorità e nello specifico dalla focus area 1B “Rinsaldare i nessi tra agricoltura, produzione alimentare e silvicoltura, da un lato, e ricerca e innovazione, dall’altro, anche al fine di migliorare la gestione e le prestazioni ambientali” e della terza priorità e nello specifico con la focus area
3A “Migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali”;
-Gli interventi di mitigazione quali la piantumazione delle fasce arboree perimetrali, e di compensazione mediante piantumazione di specie arboree-arbustive autoctone, consentono di evitare che suoli agricoli si trasformino in terreni aridi privi di vegetazione e unicamente votati alla produzione di energia elettrica, e consentendo di conseguenza di rallentare e ridurre i processi degradativi e di desertificazione a carico della componete suolo. Questo risulta coerente con quanto previsto dalla quarta priorità e nello specifico dalla focus area 4C “Prevenzione dell’erosione dei suoli e migliore gestione degli stessi”;
-L’utilizzo di specie vegetali autoctone che non necessitano di essere irrigati con quantitativi d’acqua significativi (a meno del periodo di attecchimento e delle prime fasi dello sviluppo e dei periodi più caldi) trova accordo con quanto previsto dalla quinta priorità e nello specifico dalla focus area 5A “Rendere più efficiente l’uso dell’acqua nell’agricoltura”;
-La possibilità di delegare la gestione pratica dell’attività agronomica a soggetti/aziende locali operanti nel settore della produzione agricola, in accordo con quanto previsto dalla sesta priorità e nello specifico dalle focus aree 6A “Favorire la diversificazione, la creazione e lo sviluppo di piccole imprese nonché dell’occupazione” e 6B “Stimolare lo sviluppo locale nelle zone rurali.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 1 si ritiene superata.
Criticità n. 2: La valutazione di coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto a tutti gli strumenti di programmazione e pianificazione presi in considerazione dal proponente – ivi compresi quelli esaminati nella documentazioni già in atti - deve indicare specificatamente le caratteristiche e la tipologia dell’area di riferimento (secondo la classificazione operata da ciascun piano o programma esaminato), evidenziando altresì vincoli e prescrizioni - contenute nella parte riguardante i regimi normativi di ciascun piano o programma, nelle NTA o altro atto equivalente – riferibili alla tipologia di area su cui ricade l’intervento e rappresentando esplicitamente i rapporti di coerenza del progetto rispetto al quadro prescrittivo e vincolistico desumibile dai regimi normativi di ciascun strumento di pianificazione.
CONSIDERATO quanto analizzato in senso al presente parere e VALUTATO il Capitolo 2 dell’elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA).
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 2 si ritiene superata.
Criticità n. 3: La descrizione dei rapporti di coerenza e compatibilità dell’intervento rispetto agli strumenti di pianificazione e programmazione deve essere estesa anche alle aree che saranno interessate dalla linea di connessione.
CONSIDERATO che in riscontro a quanto richiesto si rimanda al Quadro di riferimento programmatico di cui al Capitolo 2 dell’elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA).
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 3 si ritiene superata.
Criticità n. 4: Con specifico riferimento ai regimi normativi previsti dal Piano Paesaggistico, occorre documentalmente chiarire – tramite apposito elaborato che evidenzi il layout dell’impianto (dal quale si evinca anche la puntuale collocazione dei pannelli e delle altre componenti dell’impianto, ivi comprese quelle di connessione) in sovrapposizione rispetto alla configurazione dei Paesaggi Locali interessati (evidenziando i sottosistemi per i quali è previsto uno specifico livello di tutela ) nonché attraverso una
relazione integrativa – la coerenza del progetto dell’intervento, in ogni sua fase, rispetto alle prescrizioni riferite ai diversi livelli di tutela e agli obiettivi di tutela e valorizzazione contemplati per i diversi PPLL nonché relativamente alla presenza di vincoli paesaggistici ovvero rispetto alle ulteriori prescrizioni conferenti contenute nel suddetto Piano.
CONSIDERATO che lo stato di attuazione del Piano Paesaggistico della Provincia di Enna, risulta attualmente in istruttoria in corso, pertanto gli approfondimenti ad integrazione di quanto richiesto sono stati prodotti consultando tutti gli altri strumenti e applicativi disponibili-
CONSIDERATO che, in merito all’analisi dei vincoli ambientali-paesaggistici, si rimanda a quanto già espresso ai paragrafi in cui vengono affrontati i vari aspetti e tematismi ambientali, e per tutti gli approfondimenti si rimanda al Quadro Programmatico dello Studio di Impatto Ambientale.
CONSIDERATO che, tra la documentazione prodotta, è presenta la Relazione paesaggistica (elaborato o RS06REL0001S4 – R2 – Relazione Paesaggistica) ai fini della verifica della compatibilità paesaggistica
degli interventi ai sensi dell’art. 146, comma 5 del D. Lgs 42/2004 recante “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”, nella quale si riporta che si è preso visione dei vincoli istituiti dalla Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali della provincia di Enna attraverso il portale della Regione Sicilia - Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità Siciliana – Paesaggistica e risulta che:
• Il lotto oggetto di intervento è identificato nella Carta della Natura – Direttrici Ambientali, prodotta dalla Provincia Regionale di Enna, Assessorato Territorio e Ambiente, quasi interamente tra le aree classificate come Tavolato di Enna, Caltanissetta e Piazza Armerina, all’interno del Paesaggio collinare terrigeno con tavolati, mentre per una piccola porzione e per l’intero tracciato previsto per l’impianto di rete di nuova realizzazione è classificata come Colline di Cozzo Campana, all’interno della tipologia di paesaggio Colline terrigene.
• In prossimità del versante S-O del lotto oggetto d’intervento, si individua un’area definita come Area Boscata, la cui fascia di rispetto ricade parzialmente entro il lotto in questione. Le fasce di rispetto rappresentano un vincolo paesaggistico di natura urbanistica rispetto al quale il comune è chiamato ad esprimersi. La compatibilità si ritiene comunque verificata in quanto le norme tecniche di attuazione del PRG del comune di Enna prevedono, ai sensi del comma 3 bis dell’art. 10 della L.r. 16/96, l’inserimento di nuove costruzioni nelle zone di rispetto dei boschi e delle fasce forestali per una densità edilizia territoriale di 0,03 mc/mq. Pertanto, considerato che l’impianto fotovoltaico non è equiparabile ad una costruzione che genera volume bensì rappresenta un’infrastruttura tecnologica di tipo reversibile e priva di cementificazione, si ritiene che la realizzazione dell’impianto sia compatibile con la fascia di rispetto dal bosco soprattutto grazie alla tipologia “agrivoltaica” che manterrà la conduzione agricola all’interno dell’area di progetto nonché e al mantenimento di ampie aree a verde con funzione di rinaturalizzazione.
• Il tracciato individuato dal nuovo tratto di linea MT, per il quale si provvederà a richiedere l’Autorizzazione ai sensi del R.D. 1775/33, intercetta alcune aree identificate come fasce di rispetto delle aree boscate e fasce di rispetto dei fiumi e dei corsi d’acqua, che rientrano tra i beni tutelati per legge come beni paesaggistici e ambientali e pertanto sottoposti a tutela da parte della Soprintendenza ai BB.CC.AA.. Relativamente alle fasce di rispetto boschive possono essere assunte le considerazioni fatte in precedenza, mentre per quanto riguarda le fasce di rispetto dei fiumi e dei corsi d’acqua il nuovo tratto di Linea in progetto essendo interrato, rientra tra gli interventi esclusi dall’Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 2 del D.P.R. 31/2017 “Regolamento Recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzativa semplificata”
• A ridosso dei corsi d’acqua, che caratterizzano la zona, si sviluppa una ricca vegetazione ripariale. Lungo il versante Sud il lotto in oggetto è delimitato dalle sponde del Torrente Matrona, motivo per cui si riscontra un quadro vegetazionale tipico delle sponde dei corsi d’acqua.
• Dai sopralluoghi effettuati non sono state rilevate specie sensibili. Tra le classi di vegetazione presenti nell’area sono state riscontrate: vegetazione sinantropica e ruderale, tipica delle aree che risentono della presenza umana nel contesto rurale e urbano, composta di specie erbacee e/o perenni legate ai suoli ricchi di sostanza organica di origine animale e vegetale, ricca di nitrati; è presente in tutta l’area limitatamente alle adiacenze dei fabbricati rurali e ai ruderi di antiche masserie: questa vegetazione possiede un debole valore ecologico, ambientale e paesaggistico; comunità vegetali composte di specie vegetali arbustive/arboree (per esempio Tamarix sp) che si insediano sull’alveo dei corsi d’acqua con prevalente carattere torrentizio, caratteristici della regione mediterranea con clima arido e caldo; presso il torrente Matrona al confine sud dell’area in progetto, sono presenti cospicui aggruppamenti di vegetazione forestale riparia nella quale spiccano nuclei di Tamarix gallica.
• Le specie faunistiche di maggior interesse si rinvengono in prossimità dei principali corsi d’acqua, come il Simeto, il Dittaino e l’Imera. In questi ambienti permangono, infatti, caratteri di particolare interesse naturalistico oltre che, per l’appunto, faunistico. Le fasce ecotonali, cioè le aree di passaggio tra due ambienti naturali diversi, poste principalmente in prossimità dei corpi idrici, costituiscono un ambiente idoneo all’insediamento dell’avifauna selvatica, la cui dinamica all’interno del contesto territoriale, risulta comunque essere stata modificata a seguito del cambiamento del sistema Habitat-Ecosistema. Ciò a causa di una sempre più intensiva attività agricola che ha portato al confinamento delle specie faunistiche di maggior interesse naturalistico in aree sempre più ristrette.
• La fauna selvatica presente nel territorio, è rappresentata da varie specie di piccola taglia, sia che si tratti di mammiferi (ad es. coniglio selvatico, volpi, lepri, riccio, topo di campagna) di rettili (ad es. serpenti, bisce, lucertole, più raramente la vipera) e anfibi (ad es. xxxx, raganelle, rospi). In riferimento alle specie ornitologiche, si precisa, che le caratteristiche dell’area difficilmente si prestano ad essere siti idonei alla nidificazione e l’assenza di habitat ideali rappresenta il motivo per cui risulta scarsamente rappresentata l’avifauna stanziale. Si registrano, ad ogni modo, le presenze delle seguenti specie: lo strillozzo, il gheppio, il barbagianni, la tortora, il gruccione.
• In particolar modo si evidenzia la presenza di zone identificate nella Carta delle Tipologie Forestali come Rimboschimenti: popolamenti artificiali di conifere e/o latifoglie, in purezza o misti, introdotti tramite opere di rimboschimento a partire dalla fine dell’800, di cui Enna rappresenta la provincia con una delle maggiori estensioni (circa 19.000 ha) e in particolar modo rientrano tra i tipi forestali: rimboschimenti di eucalipti, rimboschimenti di latifoglie varie, rimboschimento mediterraneo di conifere, rimboschimento montano di conifere. Arbusteti montali e supramediterranei: a questa categoria afferiscono cenosi arbustive di latifoglie montane fino al limite della vegetazione arborea. Si tratta di comunità sia di origine primaria e stabile sia secondaria di invasione o su boschi degradati. La diffusione di queste cenosi è legata ai contesti territoriali montuosi più importanti. E in particolar modo, nell’area oggetto di studio alla tipologia forestale di arbusteto a rosacee. Macchie e arbusteti mediterranei: All'interno di questa Categoria sono contenute cenosi a macchia e ad arbusteto mediterraneo di origine sia primaria e stabile sia secondaria d'invasione o di degradazione di soprassuoli di tipo macchia-foresta. Al cui interno sono ricompresi i seguenti tipi forestali: Macchia a Salsola verticillata, Macchia dunale a ginepri e lentisco, Macchia-gariga a oleastro e Euforbia arborescente, Arbusteto a Calicotome infesta, Genisteto a ginestra di spagna, Arbusteto a Rhus coriaria, Macchia-gariga dei substrati carbonatici, Macchia-gariga dei substrati silicatici, Gariga a xxxxx xxxx e Arbusteto mediterraneo a rosacee.
CONSIDERATO che il tracciato di rete di nuova realizzazione, intercetta nel tratto finale, ossia nel tratto di linea prossimo alla cabina primaria Xxxxxxxxx, la fascia di rispetto dei fiumi ai sensi dell’art. 142, lettera c) del D. Lgs 42/2004. Tuttavia, il nuovo tratto di Linea verrà realizzato in cavidotto interrato con tecnica NO DIG, in corrispondenza della banchina stradale, ad una distanza minima di 1,50 m dal ciglio bitumato, e, per tal motivo, l’intervento rientra tra quelli esclusi dall’Autorizzazione Paesaggistica ai sensi dell’art. 2 del
D.P.R. 31/2017 “Regolamento Recante individuazione degli interventi esclusi dall’autorizzazione paesaggistica o sottoposti a procedura autorizzativa semplificata”.
CONSIDERATO che dal punto di vista paesaggistico l’inserimento dell’opera è previsto all’interno di un ambito paesaggistico che presenta una naturalità modesta derivante dall’antropizzazione a scopi agricoli
CONSIDERATO E VALUTATO il Parere Favorevole della Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Enna registrato con Prot. N. 3950 del 09/10/2023.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 4 si ritiene superata.
Criticità n. 5: Produrre gli elaborati grafici del piano regolatore indicando in sovrapposizione l’area di impianto rispetto a eventuali fasce di rispetto previste dalle diverse normative di settore.
CONSIDERATO che, ad integrazione della suddetta criticità, è stata prodotta una rappresentazione cartografica su stralcio del P.R.G. del Comune di Enna con l’individuazione dell’area di impianto in sovrapposizione delle fasce di rispetto previste dalle diverse normative di settore. Tale integrazione è riscontrabile all’interno dell’elaborato denominato RS06SIA0008S4 – T24 – Piano Regolatore Generale.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 5 si ritiene superata.
Criticità n. 6: Relativamente alla disamina degli strumenti di pianificazione energetica, gli elaborati prodotti non specificano se gli obiettivi programmati in ordine alla produzione energetica tramite FER risultano già raggiunti in ambito regionale.
CONSIDERATO che il Proponente ha provveduto ad aggiornare lo Studio di Impatto Ambientale specificando lo stato di raggiungimento in ambito regionale degli obiettivi programmati in ordine alla produzione energetica tramite FER. Tale argomento è stato trattato nei seguenti paragrafi del Capitolo 2 dell’elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA):
▪ Paragrafo 2.6 – Programmazione regionale PEARS – PEARS 2030: Dal momento che, come detto in precedenza, nel 2030 sarà necessario avere istallato impianti fotovoltaici a terra per 1.100 MW, gli obiettivi programmati in ordine alla produzione energetica tramite impianti fotovoltaici a terra non risultano ancora raggiunti, per cui il suddetto progetto trova piena compatibilità con la programmazione energetica regionale.
▪ Paragrado 2.7 – Quadro energetico delle regioni italiane – produzione e consumo: La Sicilia consuma 17,17 TWh, a fronte di una produzione di energia elettrica pari 16,14 TWh, di cui soltanto 5,53 TWh vengono prodotti da fonte rinnovabile. Il settore fotovoltaico contribuisce con soli 1,86 TWh (che rappresenta l’11,9% della produzione netta totale e il 38,1% della quota rinnovabile), a fronte dei 5,95 TWh da raggiungere entro il 2030 previsti dal PEARS della Regione Sicilia. Il progetto quindi risulta perfettamente coerente con gli obiettivi e gli indirizzi del Piano in quanto contribuisce ad aumentare la quota di energia generata da fonte rinnovabile (solare).
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 6 si ritiene superata.
Criticità n. 7: Occorre produrre una, o più, rappresentazione cartografica su scala adeguata nella quale deve essere adeguatamente segnalata la presenza, nell’area di progetto nonché nelle aree limitrofe, di eventuali bacini idrici, impluvi, beni paesaggistici, muretti a secco, edifici rurali, beni monumentali, manufatti, ecc…
CONSIDERATO che per il recepimento della presente criticità sono stati aggiornati e integrati gli elaborati e le rappresentazioni cartografiche di seguito richiamate:
▪ RS06SIA0010S4 – T26 – Piano Territoriale Provinciale – Sistema fisico-naturale;
▪ RS06SIA0011S4 – T27 – Piano Territoriale Provinciale – Sistema storico-insediativo;
▪ RS06SIA0011I4 – T28 – Piano Territoriale Provinciale – Contesto naturale e antropico;
▪ RS06EPD0015I4 – T32 – Documentazione Fotografica.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 7 si ritiene superata
Criticità n. 8: Dovranno essere analizzati e messi in evidenza con adeguati elaborati cartografici tutti gli elementi costitutivi naturali e antropici, testimonianza di valore architettonico e paesaggistico, caratteristici ed identitari del paesaggio agricolo direttamente interessato dal progetto al fine del loro mantenimento e conservazione.
CONSIDERATO che, analogamente a quanto detto per la precedente criticità, per il recepimento della presente criticità sono stati aggiornati e integrati gli elaborati e le rappresentazioni cartografiche di seguito richiamate:
▪ RS06SIA0011I4 – T28 – Piano Territoriale Provinciale – Contesto naturale e antropico;
▪ RS06EPD0015I4 – T32 – Documentazione Fotografica
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 8 si ritiene superata
Criticità n. 9: Deve essere prodotta idonea documentazione atta a dimostrare la salvaguardia: (i) di tutte le aree di impluvio anche minori (rilevabili sulla CTR regionale) e dei fossi di irrigazione, con fasce di rispetto dalle sponde di almeno 10 metri per lato, tutelando altresì la vegetazione ripariale eventualmente presente con interventi di ingegneria naturalistica al fine di mantenere i corridoi ecologici presenti e di assicurare un ottimale ripristino vegetazionale colturale a fine esercizio dell’impianto; (ii) degli elementi antropici quali muretti a secco, cumuli di pietra, terrazzamenti, con una fascia di rispetto dai margini di almeno 5 metri, fornendo altresì documentazione atta a dimostrare il mantenimento e la futura manutenzione; (iii) dei corpi e bacini idrici con una fascia di rispetto di almeno 10 metri, specificando altresì come sarà garantita un’adeguata protezione con particolare riferimento agli interventi di ingegneria naturalistica richiamati dal Proponente; (iv) dell’assetto infrastrutturale rurale (strade rurali interpoderali, fossi, canali irrigui) con fasce di rispetto delle aree poste in prossimità, di almeno 10 metri, a partire dal margine, assicurando altresì che tali fasce vengano dotate delle medesime caratteristiche della fascia mitigativa a verde già proposta lungo il confine delle aree di impianto; (v) delle aree di crinale e di sella lasciando uno spazio coperto da sola vegetazione erbacea come segno della morfologia collinare del paesaggio; (vi) delle eventuali rocce affioranti, indicando le modalità di intervento dell’impianto rispetto a queste interferenze.
CONSIDERATO che, come già analizzato nel paragrafo 3 del presente parere a cui si rimanda (cfr. Quadro di riferimento progettuale), per il corretto recepimento della medesima criticità si è reso necessario apportare alcune modifiche al layout di impianto. In considerazione di quanto espresso nel Parere Istruttorio Intermedio, l’ampliamento di alcune fasce di rispetto interne alle aree destinate all’installazione della
componente tecnologica dell’impianto agrivoltaico, ha determinato una diminuzione del numero dei pannelli fotovoltaici, con una conseguente diminuzione della potenza nominale del generatore fotovoltaico, a beneficio delle componenti agronomiche e ambientali. Al fine di mantenere la producibilità attesa in linea con quanto ipotizzato in fase iniziale, la criticità connessa alla diminuzione dei pannelli fotovoltaici impiegati è stata parzialmente superata selezionando dei pannelli fotovoltaici di potenza superiore e maggiormente performanti. Tale soluzione, si sintetizza anche in termini di maggior beneficio ambientale e minor consumo di suolo.
CONSIDERATO che, con le sopramenzionate modifiche, si prevede di salvaguardare le aree di impluvio anche minori (rilevabili sulla CTR regionale), con fasce di rispetto dalle sponde di almeno 10 metri per lato. Analogamente si prevede una fascia di rispetto di 10 metri per lato lungo il perimetro della servitù di passaggio interna al lotto oggetto di intervento che condivide la fascia arborea posta a perimetrazione delle due aree del campo agrivoltaico.
CONSIDERATO che in riscontro alla nota prot. n. 2811 del 05/02/2024 rilasciata dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, Servizio 5 – Pareri e Autorizzazioni Ambientali, è stata effettuata una revisione del Progetto e degli elaborati ad esso relativi che ha comportato una modifica, seppur parziale, del layout di impianto e della configurazione impiantistica. Pertanto, è stato considerato un buffer di rispetto di almeno 10 metri dall’argine dell’affluente del Torrente Matrona con conseguente traslazione di una porzione dell’impianto in maniera tale da non interferire con il corso d’acqua stesso.Tali modifiche hanno determinato una riconfigurazione del layout di impianto, mantenendo invariata la potenza del generatore, e una diminuzione della superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico.
CONSIDERATO E RILEVATO che il Proponente dichiara “Si specifica, inoltre, che all’interno dell’area oggetto di intervento non sono stati riscontrati cumuli di pietra, muretti a secco, terrazzamenti o rocce affioranti”
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 9 si ritiene superata.
Criticità n. 10: Dovrà essere prodotta documentazione fotografica degli eventuali manufatti edilizi rurali presenti nell’area, indicando le modalità per il loro recupero edilizio ed eventuale rifunzionalizzazione.
CONSIDERATO che in ottemperanza alla suddetta criticità, si è provveduto ad integrare la documentazione con il seguente elaborato RS06EPD0015I4 – T32 – Documentazione Fotografica dalla quale si evince la presenza di un fabbricato diruto e di un fabbricato adibito ad abitazione e magazzino che saranno esclusi dall’area dell’impianto FV.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 10 si ritiene superata.
Criticità n. 11: Occorre indicare puntualmente la quantificazione del materiale scavato, tenendo conto di tutte le lavorazioni comprese nel progetto, ivi comprese quelle afferenti alla realizzazione della connessione per l’allacciamento alla rete. Si chiede in particolare di integrare il progetto con il Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo, con i contenuti previsti dal DPR 120/2017 anche preliminare, ove sussistano le condizioni per l’applicazione dell’art. 24 del DPR citato.
CONSIDERATO che l’integrazione richiesta è stata opportunamente trattata all’interno dei seguenti elaborati revisionati:
▪ RS06REL0003S4 – R4 – Relazione Utilizzo Terre e Rocce da Scavo
▪ RS06EPD0016I4 – T33 – Piano di Caratterizzazione
▪ RS06EPD0022I4 – T39 – Terre e Rocce da Scavo
CONSIDERATO che il Proponente nella “Relazione utilizzo delle terre e rocce da scavo” si indica, in forma tabellare di seguito riportata, i quantitativi di terreno che verranno scavati, suddivisi per tipologia di intervento
Il Proponente dichiara che “In definitiva, considerato che le terre e rocce da scavo previste nel presente progetto, provengono per la loro totalità da scavi effettuati su terreno agricolo, si prevede il reimpiego all’interno dello stesso sito delle medesime volumetrie scavate, previo accertamento, in fase esecutiva, dell’idoneità del materiale al riutilizzo. Ci si riserva di definire i quantitativi dettagliati per le varie lavorazioni previste in fase di progettazione esecutiva”
CONSIDERATO che il Proponente, per quanto attiene alla gestione e terre da scavo, dichiara che il criterio di gestione del materiale scavato prevede il suo deposito temporaneo e successivamente il suo riutilizzo, all’interno dello stesso sito di produzione, ai sensi dell’art. 185, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii. e dall’Art. 24 del D.P.R. 120/2017, previo accertamento, durante la fase esecutiva, dell’idoneità di detto materiale per il riutilizzo in sito. Inoltre, analizza in modo dettagliato e per ciascuna tipologia di materiali da scavo che si prevede produrre, la relativa attività di gestione qualora le terre e le rocce da scavo siano gestite come rifiuto in conformità alla Parte IV - D.Lgs 152/06 e ss.mm.ii., specificando i codici CER
CONSIDERATO che il Proponente riporta il Piano di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo, redatto nel rispetto di quanto riportato agli allegati 2 e 4 del D.P.R. 120/2017, nella quale sono specificati:
I. Numero e tipologia di indagini e campioni da prelevare, come di seguito riassunti in forma tabellare
II. Campionamento, parametri da determinare e metodiche di analisi: sono sintetizzati nella seguente tabella
CONSIDERATO che il Proponente ha prodotto una planimetria con l'ubicazione dei punti di indagine sull’area di impianto e con l'ubicazione dei punti di indagine sulle infrastrutture lineari.
CONSIDERATO e VALUTATO che dovrà essere acquisito il parere di ARPA Sicilia in Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 11 si ritiene superata.
Criticità n. 12: La recinzione perimetrale dell’impianto dovrà essere posizionata tra la fascia di rispetto perimetrale e il parco fotovoltaico al fine di migliorare l’inserimento paesaggistico dell’impianto. Lungo la recinzione dovranno essere previsti passaggi per consentire alla fauna di attraversare l’area evitando ogni tipo di barriera. A tale scopo, deve essere prodotta la planimetria con i passaggi previsti e quest’ultimi dovranno essere progettati (posizione, tipologia, dimensionamento, ecc…) sulla base di uno studio sugli habitat e sulle principali specie target.
CONSIDERATO che dall’RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di Mitigazione e compensazione. risulta che la recinzione sarà posizionata tra la fascia arborea di compensazione e il campo dell’impianto fotovoltaico e realizzata con rete in acciaio zincato plastificata verde alta 2,00/2,50 m, collegata a pali di metallo infissi direttamente nel suolo per una profondità di 60 cm. Per consentire il passaggio della fauna selvatica di piccola taglia saranno realizzati dei passaggi con diametro variabile dai 20 cm ai 50 con frequenza di uno ogni 5 m.
CONSIDERATO che nel capitolo 4, al paragrafo 4.6.1 dell’elaborato RS06REL0008I4 – R9 – Relazione delle Misure di mitigazione e compensazione si prevede la realizzazione di sottopassi per la fauna locale, interrati alla base e dimensionati in rapporto alla fauna presente per evitare la frammentazione degli habitat ed in genere le interferenze con i dinamismi della fauna
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 12 si ritiene superata.
Criticità n. 13: È necessario produrre un’adeguata rappresentazione cartografica del layout dell’impianto in sovrapposizione con la Carta habitat Corine, la Carta Sensibilità Ecologica, la Carta Pressione Antropica, la Carta Rete Ecologica, la Carta Fragilità Ambientale, e la Carta Valore Ecologico (presenti nel geo-portale Sicilia), rappresentando, altresì, a fronte delle caratteristiche risultanti dalle predette Carte, idonei elementi valutativi al fine di dimostrare l’assenza di significativi impatti rispetto alle componenti interessate.
CONSIDERATO che, in riscontro alla suddetta criticità, il Proponente ha depositato i seguenti elaborati:
▪ RS06SIA0017I4 – A4 – Carta degli Habitat Corine
▪ RS06SIA0018I4 – A5 – Carta Pressione Antropica
▪ RS06SIA0019I4 – A6 – Carta Sensibilità Ecologica
▪ RS06SIA0020I4 – A7 – Carta Rete Ecologica
▪ RS06SIA0021I4 – A8 – Carta Fragilità Ambientale
▪ RS06SIA0022I4 – A9 – Carta Valore Ecologico
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 13 si ritiene superata.
Criticità n. 14: È necessario fornire un puntuale dimensionamento dei mezzi di trasporto (anche per l’approvvigionamento idrico) e dei macchinari di cantiere (e delle relative caratteristiche emissive) coinvolti nella fase di realizzazione dell’opera. Ferma l’esigenza di rappresentare preliminarmente i livelli ante operam in relazione alle componenti ambientali interessate (ad es. atmosfera, rumore, traffico), deve essere rappresentato l’impatto specifico connesso alla presenza di tali mezzi, verificando altresì se le emissioni prodotte – unitamente alle ulteriori emissioni legate a ciascuna componente ambientale (ad es. polveri, in caso di atmosfera) - siano contenuti entro i limiti previsti dalla normativa vigente o dalla pianificazione di settore in relazione a ciascuna componente ambientale, tenendo conto dell’eventuale presenza di recettori sensibili che devono comunque essere segnalati.
CONSIDERATO che in ottemperanza a quanto richiesto si è provveduto ad aggiornare l’elaborato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA), e, in particolar modo, si rimanda al Capitolo 5 dal quale si evince che:
-in fase di cantiere, il numero e tipologia di mezzi, nonché il calcolo delle emissioni è di seguito sintetizzato in forma tabellare
Supponendo un consumo medio di 20 l/h, e considerando le modalità di esecuzione dei lavori, proprie di un cantiere fotovoltaico, è possibile ipotizzare l’attività contemporanea di un parco macchina non superiore a 5 unità (ogni mezzo lavora in media 4 h al giorno per un totale di 67 giornate lavorative in cui si impiegano i mezzi meccanici). Nell’arco di una giornata lavorativa di 8 ore è dunque prevedibile un consumo medio complessivo di gasolio pari a circa 2.320 litri/giorno. Assumendo la densità del gasolio pari a 0,88 Kg/dm3 , lo stesso consumo giornaliero è pari a circa 2.041 kg/giorno.
In base alle considerazioni svolte, il Proponente conclude che l’impatto è classificabile come: 1) reversibile, le attività che comportano la produzione di emissioni gassose sono temporanee e limitate alla fase di cantiere; 2) a breve termine, gli effetti delle emissioni gassose si riscontrano immediatamente; 3) negativo, la produzione di emissioni gassose dovuta alle attività svolte all’interno del cantiere comporta un peggioramento momentaneo della qualità dell’aria.
-In fase di esercizio, li impatti derivanti dall’immissione di tali sostanze sono derivanti solo dal traffico veicolare e facilmente assorbibili dall’atmosfera locale, sia per la loro temporaneità, sia per il grande spazio a disposizione per una costante dispersione e diluizione da parte del vento, pertanto si ritiene che tali impatti siano non rilevanti.
-In fase di dismissione, è possibile ipotizzare l’attività di dismissione con un parco macchine costituito da 17 unità, di seguito descritto, senza entrare nel merito della tipologia, cilindrata e potenza del mezzo impiegato. Sulla base dei valori disponibili è possibile stimare un consumo orario medio di gasolio pari a circa 10 litri/h per i mezzi più leggeri e 20 litri/h per gli autocarri.
CONSIDERATO che il Proponente riporta (pag. 245 e 253 del SIA revisionato) una tabella riassuntiva della stima delle emissioni di CO2 e degli altri inquinanti principali, sia per la fase di cantiere che per la fase di dismissione.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 14 si ritiene superata.
Criticità n. 15: Occorre produrre specifica documentazione tecnica atta a: (i) dimostrare, tramite apposita relazione, il rispetto dei limiti indicati dalla normativa in vigore per l’elettromagnetismo, tenendo conto di tutti i recettori sensibili lungo il percorso del cavidotto; (ii) descrivere le quantità e le tipologie di rifiuti prodotti durante la fase di costruzione, esercizio e dismissione del progetto e le specifiche modalità di recupero previste; (iii) rappresentare la fonte di approvvigionamento e le stime di fabbisogno della risorsa idrica nelle diverse fasi di cantiere, esercizio e dismissione; (iv) fornire dettagli in merito al sistema di illuminazione dell’area oggetto di intervento, assicurando l’utilizzo di soluzioni tecniche al fine di limitare l’eccessivo inquinamento luminoso della stessa.
CONSIDERATO che, per quanto attiene al punto (i), si è provveduto ad aggiornare e integrare l’elaborato RS06REL0004S4 – R5 – Relazione Campi Elettromagnetici (CEM) nella quale si riporta che “I valori di riferimento per questo tipo di impianti riguardo l’esposizione ai campi elettrici e magnetici, sono stabiliti dalla Legge n. 36 del 22/02/2001, dal successivo DPCM 8 Luglio 2003 “Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete di 50 Hz degli elettrodotti” e dal D.Lgs 159/2016. Per quanto riguarda il campo di induzione magnetica, nei capitoli precedenti è stata eseguita la verifica di tutte quelle componenti elettriche considerevoli dal punto di vista delle emissioni, e relativamente ai cavidotti MT, in tutti i tratti interni interrati (comprese le linee di connessione alla rete) e realizzati mediante l’uso di cavi elicordati, si può considerare che l’ampiezza della semi-fascia di rispetto sia pari a 1 m, a cavallo dell’asse del cavidotto, pertanto uguale alla profondità di scavo. Per ciò che riguarda le cabine di trasformazione l’unica sorgente di emissione è rappresentata dal trasformatore BT/MT, quindi in riferimento al DPCM 8 luglio 2003 e al DM del MATTM del 29.05.2008, l’obbiettivo di qualità si raggiunge, nel caso peggiore, già ad una distanza inferiore a circa 4 m (DPA) dalla cabina stessa. Comunque considerando che nelle cabine di trasformazione e in tutte le altre cabine di impianto comprese le cabine di consegna non è prevista la presenza di persone per più di quattro ore al giorno e che l’intera area dell’impianto fotovoltaico sarà racchiusa all’interno di una recinzione metallica che ne impedisce l’ingresso a personale non autorizzato, si può escludere pericolo per la salute umana. L’impatto elettromagnetico può pertanto essere considerato non significativo”.
CONSIDERATO che, per quanto attiene al punto (ii), gli argomenti sono stati trattati e integrati all’interno dei documenti relativi la fase di cantierizzazione, la fase di dismissione e all’interno della relazione specifica relativa alle TRS e precisamente:
▪ RS06REL0007S4 – R8 – Piano di cantierizzazione: Capitolo 6, Paragrafo 6.4 – Gestione dei rifiuti;
▪ RS06REL0002S4 – R3 – Piano di dismissione e ripristino: Capitolo 5 – Classificazione dei rifiuti;
▪ RS06REL0003S4 – R4 – Relazione Utilizzo Terre e Rocce da Scavo;
▪ RS06EPD0023I4 – T40 – Layout di cantiere e viabilità.
CONSIDERATO che:
- si prevede che i rifiuti prodotti vengano gestiti e/o smaltiti secondo le operazioni di cui all'Allegato B e all’Allegato C alla parte IV del D.Lgs. 152/2006 ss.mm.ii. con particolare riferimento a:
▪ D15: Deposito preliminare prima di una delle operazioni ai punti da D1 a D14;
▪ R3: Riciclo/recupero delle sostanze organiche non utilizzate come solventi;
▪ R4: Riciclaggio/recupero dei metalli e dei composti metallici;
▪ R5: Riciclaggio/recupero di altre sostanze inorganiche;
▪ R13: Messa in riserva di rifiuti per sottoporli a una delle operazioni indicate nei punti da R1 a R12;
-si riportano i Codice CER dei rifiuti che si prevedere verranno prodotti, sia per la fase di cantiere, sia per la fase di dismissione.
CONSIDERATO che, per quanto attiene al punto (iii), l’approvvigionamento idrico nelle varie fasi di cantiere, esercizio e dismissione, è stato trattato all’interno dei relativi elaborati progettuali, e nello specifico:
▪ RS06REL0007S4 – R8 – Piano di cantierizzazione: Capitolo 5, Paragrafo 5.1 – Approvvigionamento idrico;
▪ RS06REL0010I4 – R11 – Relazione Agronomica;
▪ RS06REL0002S4 – R3 – Piano di dismissione e ripristino: Capitolo 6 – Approvvigionamento idrico.
CONSIDERATO che
-in fase di cantiere, i prelievi idrici nella fase di realizzazione dell’opera in progetto saranno, principalmente, relativi ad acqua per la umidificazione delle aree di cantiere per la riduzione/abbattimento delle polveri dovute alle attività di movimento terra; ad acqua potabile per usi sanitari del personale presente in cantiere; ad acqua per il lavaggio delle ruote dei camion e dei mezzi d’opera che stazioneranno e si muoveranno sulle reti stradali, se ritenuto indispensabile, ai fini della sicurezza stradale.
L’approvvigionamento idrico nei cantieri può avvenire sostanzialmente nelle seguenti modalità: allacciamento agli acquedotti municipali; mediante autobotti di acqua; mediante pompaggio diretto da pozzi. Il quantitativo giornaliero di acqua previsto in fase di cantiere per uso personale e per lavaggio mezzi, è dunque di 9.000 l/gg. Tale quantitativo va incrementato della quantità di acqua necessaria a limitare le emissioni di polveri durante le fasi di cantiere che riguardano la movimentazione di terra e risollevamento di polveri, quantitativo che si stima essere circa 1.200 l/gg.
Per quanto sopra si prevede quindi l’adozione di due cisterne in polietilene di dimensioni pari a 1,85 x 2,20 x 1,98 m da 5,00 m3, di cui una di riserva, per contenere l’acqua giornaliera prevista per le operazioni di cantiere. Per il riempimento delle cisterne previste in cantiere è necessaria la fornitura di acqua da parte di n. 1 autobotte da 10 m3 al giorno.
-per quanto attiene all’irrigazione delle opere a verde, quest’ultima verrà effettuata per le piante arboree messe a dimora per i primi cinque anni di impianto, successivamente verranno praticate solo irrigazioni di soccorso. I consumi idrici dovuti agli apporti irrigui nei primi 5 anni sono pari a circa 300 mc*ha/anno, quindi per la superficie coltivata ad uliveto pari a 4,82 ha si avrà un consumo idrico annuo pari a 1.446 mc/anno. Si rimanda a quanto si dirà sul progetto agronomico.
-in fase di dismissione, complessivamente si prevede un quantitativo complessivo di acqua giornaliero pari a 7.200 litri.
CONSIDERATO che, in riferimento al punto (iv), il sistema di illuminazione e le soluzioni tecniche individuate al fine di limitare l’eccessivo inquinamento luminoso sono state trattate nel Capitolo 11, paragrafo 11.4. Recinzioni- Sistema di videosorveglianza e illuminazione della RS06REL0000S4 – R1 – Relazione Generale nella quale il Proponente dichiara“il sistema di illuminazione sul perimetro dell’impianto sarà realizzato in modo tale da attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non si dovranno accender al passaggio di eventuali animali es. volpi o istrici) e i fasci luminosi saranno diretti verso il basso. Il sistema di videosorveglianza, invece, sarà costituito da termocamere fisse poste a metà circa degli stessi pali d’illuminazione
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 15 si ritiene superata.
Criticità n. 16: Occorre fornire apposita relazione recante l’analisi dell’impatto visivo, integrando ove occorra la documentazione prodotta con idoneo report fotografico dell’area d’intervento effettuato da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici, accompagnata altresì da: (i) carta dell’intervisibilità su base topografica ove riportare oltre all’impianto anche i beni di cui al D.Lgs. 42/2004, i centri abitati e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio (costa, punti panoramici ecc..); (ii) rappresentazione dello stato attuale dell’area d’intervento effettuata attraverso ritrazioni fotografiche “a volo d’uccello”, da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici; (iii) planimetria a scala adeguata con indicati i punti da cui è visibile l’area di intervento; (iv) cartografia a scala adeguata che evidenzi le caratteristiche morfologiche dei luoghi, la tessitura storica del contesto paesaggistico, il rapporto con le infrastrutture, le reti esistenti naturali e artificiali; (v) planimetria a scala adeguata, che riveli la presenza degli elementi costitutivi del paesaggio nell’area di intervento.
CONSIDERATO che l’integrazione richiesta è stata opportunamente trattata all’interno dei seguenti elaborati:
▪ RS06SIA0025I4 – R13 – Analisi dell’impatto visivo;
▪ RS06REL0001S4 – R2 – Relazione Paesaggistica;
▪ RS06SIA0023I4 – A10 – Intervisibilità con beni paesaggistici e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio;
▪ RS06SIA0024I4 – A11 – Aree di visibilità dell'impianto;
▪ RS06SIA0026I4 – A13 – Interferenze;
▪ RS06SIA0027I4 – A14 – Riprese a volo di uccello.
CONSIDERATO che secondo il Proponente “Dai risultati della presente analisi di intervisibilità, in relazione alla sola orografia del territorio, si evince come l’impianto in progetto sarà teoricamente visibile dalle zone adiacenti dello stesso e in lontananza teoricamente visibile dalle zone poste principalmente in direzione sud. Si sottolinea dunque che quanto restituito dalla mappa di intervisibilità fornisce una rappresentazione fortemente cautelativa e decisamente in eccesso rispetto alla reale visibilità dell’impianto in progetto. Infatti l’area intorno all’impianto, presenta un andamento subpianeggiante, con assenza di punti panoramici, di conseguenza gli elementi di schermatura esistenti, anche quando relativamente bassi, riducono fortemente la visibilità dell’impianto allontanandosi dallo stesso, come verificato di fatto in sito; inoltre si ricorda che non è stata considerata la fascia verde di mitigazione in progetto, che limiterà la visibilità dell’impianto anche nelle immediate vicinanze, garantendo un adeguato inserimento paesaggistico dello stesso”.
CONSIDERATO che allegata alla presente relazione vi è la carta dell’intervisibilità su base topografica ove sono riportate oltre all’impianto anche i beni di cui al D.Lgs. 42/2004, i centri abitati e i punti più importanti per la frequentazione del paesaggio.
CONSIDERATO che grazie alle opere di mitigazione, che prevedono delle fasce arboree di vegetazione autoctona, ampia 10 m, intorno all’area di impianto, all’inerbimento con specie foraggere e la contestuale presenza del pascolo ovino, la presenza dell’area di compensazione ad uliveto e delle specie igrofile lungo gli impluvi che interessano l’area di progetto, nonché la scelta di moduli in silicio monocristallino a basso indice di riflessione, si avrà un miglior inserimento paesaggistico in grado di ridurne l’impatto visivo dell’opera anche dai punti panoramici.
CONSIDERATO che si rimanda a quanto analizzato in merito alla Relazione paesaggistica e agli altri elaborati depositati riguardanti le caratteristiche morfologiche dei luoghi, la tessitura storica del contesto paesaggistico, il rapporto con le infrastrutture, le reti esistenti naturali e artificiali, gli elementi costitutivi del paesaggio nell’area di intervento.
CONSIDERATO che il Proponente rappresenta lo stato attuale dell’area d’intervento attraverso ritrazioni fotografiche “a volo d’uccello”, da luoghi di normale accessibilità e da punti e percorsi panoramici.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 16 si ritiene superata.
Criticità n. 17: Occorre produrre/integrare appositi elaborati, a scala adeguata, dai quali sarà comunque possibile evincere: (i) il disegno di coerenza della fascia perimetrale arborea posta al margine dell’impianto con il contesto circostante e il pattern del paesaggio di riferimento; (ii) l'ampiezza e l'uniformità della fascia di mitigazione che non dovrà essere inferiore a 10 metri ed eventualmente di maggiore profondità ad esito delle valutazioni sull’intrusione e l’impatto paesaggistico e del cumulo con altri impianti; (iii) la regolarità dell'allineamento al fine di armonizzare il disegno del tessuto antropico colturale; (iv) la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti nel rispetto della tessitura agraria e degli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici); (v) il posizionamento della fascia arborea al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico. In particolare, la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti dovranno il più possibile rispettare la tessitura agraria e gli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici) o i limiti derivanti da vincoli normativi (es. 150 metri dai corsi d’acqua) e non i perimetri delle particelle catastali che definiscono segni astratti e non fisici del contesto di riferimento e impatto dell’intervento.
CONSIDERATO che per il riscontro di tutti i punti richiamati nella criticità di cui sopra si rimanda all’elaborato RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di mitigazione e compensazione
CONSIDERATO che dal sopramenzionato elaborato si evince:
i. il disegno di coerenza della fascia perimetrale arborea posta al margine dell’impianto con il contesto circostante e il pattern del paesaggio di riferimento;
ii. l'ampiezza e l'uniformità della fascia di mitigazione
iii. la regolarità dell'allineamento al fine di armonizzare il disegno del tessuto antropico colturale;
iv. la forma dell’impianto ed i perimetri dei lotti interessati dagli impianti nel rispetto della tessitura agraria e degli elementi costitutivi del paesaggio (naturali e antropici);
v. il posizionamento della fascia arborea al di fuori della recinzione perimetrale del campo fotovoltaico.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 17 si ritiene superata.
Criticità n. 18: Occorre produrre un apposito studio idrogeologico e idraulico – o comunque integrare la documentazione già prodotta- finalizzato: (i) a comprendere in maniera dettagliata e gli effetti degli impianti sull’assetto idraulico-idrogeologico tenendo conto dell’esigenza di garantire il principio dell'invarianza idraulica e idrologica di cui al DPCM del 7 marzo 2019, con specifico riferimento alla
norme di attuazione del Piano di Gestione Rischio Alluvioni, ed evidenziando, ove occorre, le eventuali misure di mitigazione previste a tale fine. Rispetto a tali profili lo studio dovrà prevedere, in generale, gli interventi idonei e compatibili con l’assetto idrogeologico dell’area vasta e dell’area con metodi e tecniche anche richiamati dal D.D.G. 102 del 23/6/2021 emanato congiuntamente dalla DRU e dall’Autorità di Bacino della Regione Siciliana; (ii) ad analizzare e proporre misure mitigative in considerazione del decadimento delle permeabilità del suolo, a seguito della nuova destinazione (riduzione della ritenuta idrica e dell’evapotraspirazione; riduzione dei tempi di corrivazione delle acque superficiali; riduzione della infiltrazione efficace a detrimento dell'alimentazione della falda idrica); (iii) a rappresentare le soluzioni ipotizzate per attenuare/ridurre al massimo un eventuale veloce drenaggio delle acque meteoriche verso i fossi di guardia eventualmente previsti. (iv) prevedere eventuali bacini (di contenimento e/o assorbimento) e/o trincee di laminazione, strategicamente dislocati per facilitare l'infiltrazione controllata delle acque all'interno dell'area progettuale.
CONSIDERATO che l’integrazione richiesta è stata opportunamente trattata all’interno dei seguenti elaborati: 1) RS06REL0006S4 – R7 – Relazione Idraulica; 2) RS06EPD0017I4 – T34 – Studio Idrografico
CONSIDERATO che per garantire l’allontanamento del volume d’acqua di invaso calcolato nella suddetta Relazione, è stata progettata l’installazione di una serie di trincee filtranti. Le trincee filtranti sono costituite da scavi in terra trapezoidali riempiti con materiale drenante (ghiaia) realizzati con lo scopo di favorire l’infiltrazione per accumulo nel volume di trincea e la successiva dispersione dell’acqua meteorica nel sottosuolo (attraverso i lati e il fondo della trincea stessa). La tubazione drenante al suo interno favorisce l’accumulo delle acque ed il suo allontanamento.
CONSIDERATO che a partire da considerazioni geomorfologiche e plano-altimetriche, e tenuto conto che la pendenza del terreno è rivolta verso l’impluvio del Torrente Matrona, nonché verso gli impluvi naturali interni al lotto, per il posizionamento delle opere drenanti si è scelta una disposizione in funzione delle curve di livello e degli impluvi naturali esistenti, così da intercettare le acque di dilavamento superficiale. Le trincee filtranti proposte sono sufficienti a garantire il principio di invarianza idraulica ed idrologica dell’area di progetto.
CONSIDERATO che il progetto dell’impianto “Fresia” prevede delle interferenze del cavidotto con il reticolo idrografico consistenti nell’attraversamento di impluvi naturali che affluiscono a Torrente Matrona. Le interferenze si verificano in 13 punti, nello specifico le interferenze indicate con i punti: i1,i2,i3, i7, i8, i9, i10, i11, i13, corrispondono con attraversamenti di canali di scolo che a loro volta che sottopassano la sede stradale e giungono quest’ultimi a impluvi naturali indicati sulle cartografie; le interferenze indicate con i punti: i4, i5, i6 e i12 consisto nell’attraversamento di impluvi naturali indicati in CTR con reticolo idrografico.
CONSIDERATO che l’attraversamento per tutti i punti d’interferenza, tranne che per i punti i5 e i12, (cosi come tutta la posa dell’elettrodotto), sarà attuato tramite tecnologia No-Dig che permette la posa di tubazioni flessibili al di sotto di strade, ferrovie, fiumi etc. senza interessare le stesse. Per i punti i5 e i12, in corrispondenza dei due viadotti siti al Km 100+600ed al Km 99+000 circa, l’elettrodotto sarà realizzato con ancoraggio esterno al viadotto stradale della SS121, che si mostra in Figura 15, mediante ponte-tubo. Questa soluzione non interferisce in alcun modo con la sezione idraulica di deflusso della piena di progetto del ponte. Inoltre, non verrà eseguito nessun tipo di lavorazione per la realizzazione del cavidotto nelle sponde dei corsi d’acqua in esame, in quanto le opere necessarie saranno eseguite dalla strada esistente
CONSIDERATO che in riscontro alla nota prot. n. 2811 del 05/02/2024 rilasciata dall’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, Servizio 5 – Pareri e Autorizzazioni Ambientali, è stata effettuata una
revisione del Progetto e degli elaborati ad esso relativi che ha comportato una modifica, seppur parziale, del layout di impianto e della configurazione impiantistica. Pertanto, a seguito dei rilievi effettuati in sito per rilevare la sezione dell’affluente del Torrente Matrona, il layout di impianto Ë stato oggetto di modifiche non sostanziali consistenti in:
• Ai sensi dell’art. 96 lett. f) del R.D. 523/1904, è stato considerato un buffer di rispetto di almeno 10 metri dall’argine dell’affluente del Torrente Matrona con conseguente traslazione di una porzione dell’impianto in maniera tale da non interferire con il corso d’acqua stesso.
Tali modifiche hanno determinato una riconfigurazione del layout di impianto, mantenendo invariata la potenza del generatore, e una diminuzione della superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico. Si evidenzia che anche per gli impluvi interni all’impianto agrivoltaico è stato considerato un buffer di rispetto di almeno 10 metri dai relativi argini.
• Riduzione della superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico e delle relative componenti: superficie complessiva occupata dall’impianto agrivoltaico pari a 191.423,62 m2.
CONSIDERATO che le opere di attraversamento del reticolo idrografico che potrebbero interferire con il deflusso delle acque, sono soggette a rilascio della Autorizzazione Idraulica Unica da parte dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia come da DSG 187/22 e PRESO ATTO che con nota prot. DRA n. 22615 del 08/04/2024 l’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica Unica con prescrizioni comprensiva di:
-Nulla Osta Idraulico ai sensi degli artt. 93 e seguenti del R.D. n. 523/1904
-l’autorizzazione agli accessi dei valloni interessati e alla “realizzazione degli interventi” di cui al progetto.
CONSIDERATO che secondo il Proponente “la realizzazione dell’impianto in oggetto non comporta delle modifiche rilevanti sulla permeabilità naturale del terreno, anzi, questa verrà compensata grazie a misure di invarianza idraulica che permettono una minor produzione di deflussi superficiali. Le misure efficaci a garantire il principio di invarianza idrologica ed idraulica sono:
• installazione di strutture fotovoltaiche mediante infissione nel terreno senza realizzazione di plinti di fondazione;
• copertura impermeabilizzante pari a circa lo 0,046% dell’area d’impianto (cabina di consegna, cabina utente, e trasformatori);
realizzazione di opere compensative:
• realizzazione di aree a verde mediante messa a dimora di specie arboree e arbustive nella fascia perimetrale e nell’area a verde; • aree a verde non a scopo agronomico nell’area di impianto destinata a corridoi ecologici;
• area destinata a seminativi con colture foraggere tra cui anche le leguminose tra le interfile e sotto dei moduli;
• trincee filtranti per intercettare e favorire l’infiltrazione nel sottosuolo delle acque meteoriche di dilavamento nella superficie di impianto
[…] Per tali ragioni, l’intero sistema idrografico superficiale si ritiene comunque idraulicamente adeguato anche nella condizione di operatività dell’impianto in oggetto”
CONSIDERATO che il Proponente ha depositato uno specifico studio idrologico con lo scopo di valutare dal punto di vista idraulico la portata al colmo del torrente Matrona al fine di comprovare la compatibilità degli interventi antropici con l’aspetto idraulico del territorio. Lo studio ha consentito di verificare come in caso di evento di pioggia eccezionale le sezioni d’alveo considerate non sono soggette ad esondazioni e le opere antropiche del futuro impianto fotovoltaico possono ritenersi in sicurezza.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 18 si ritiene superata.
Criticità n. 19: Devono essere prodotti: (i) allegati grafici (planimetria, profili, sezioni) relativi alle modifiche della morfologia (movimenti di terra, viabilità esistente e di progetto ecc.) corredati dal calcolo degli scavi e dei riporti; (ii) allegati grafici relativi alla modificazione della compagine vegetale; (iii) allegati grafici relativi alle modificazioni dello skyline naturale e antropico.
CONSIDERATO che, per quanto attiene al punto (i), si è provveduto ad aggiornare e integrare i seguenti elaborati: 1) RS06REL0003S4 – R4 – Relazione Utilizzo Terre e Rocce da Scavo; 2) RS06EPD0022I4 – T39
– Terre e Rocce da Scavo. A tale proposito si richiama interamente quanto già analizzato in seno al presente parere.
CONSIDERATO che, per quanto attiene al punto (ii), gli argomenti sono stati trattati e integrati all’interno dei seguenti documenti: 1) RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di mitigazione e compensazione; 2) RS06REL0008I4 – R9 – Relazione delle Misure di mitigazione e compensazione. Anche in questo, si richiama interamente quanto già analizzato in seno al presente parere.
CONSIDERATO che, per quanto attiene al punto (iii), la criticità è stata affrontata all’interno dell’elaborato RS06SIA0029I4 – A16 – Modifica dello skyline naturale.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 19 si ritiene superata
Criticità n. 20: Devono essere puntualmente indicati gli accorgimenti che saranno adottati nella fase di cantiere, esercizio e dismissione al fine di ridurre il rischio di contaminazione di suolo, sottosuolo e delle acque.
CONSIDERATO che l’integrazione richiesta è stata opportunamente trattata all’interno dei seguenti elaborati:
▪ RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di mitigazione e compensazione;
▪ RS06REL0008I4 – R9 – Relazione delle Misure di mitigazione e compensazione all’interno del Capitolo 3
– Misure per limitare i danni prodotti dalle operazioni di cantiere e nel successivo Capitolo 4, Paragrafo 4.4 – Piano delle opere a verde.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 20 si ritiene superata
Criticità n. 21: Occorre approfondire l’analisi della vulnerabilità geomorfologica dell’area e della presenza di forme e processi geomorfologici attivi o potenzialmente attivi, fornendo resoconto e rappresentazione analitica ed esaustiva di tale vulnerabilità attraverso approfondimenti geologici e geotecnici.
CONSIDERATO che in riscontro a quanto richiesto si rimanda all’elaborato denominato RS06REL0011I4
– R14 – Nota Geologica integrativa.
CONSIDERATO che nella suddetta nota si è posta maggiore attenzione sulla vulnerabilità geomorfologica del sito di progetto ed in particolare l’area all’interno del lotto nel quale insiste un dissesto superficiale classificato nel P.A.I. con un livello di Pericolosità P0. “Esaminando le carte dei dissesti e della pericolosità e del rischio geomorfologico edite dall’A.R.T.A. nell’ambito del P.A.I., "area territoriale del bacino idrografico del fiume Simeto (094)", (carta dei dissesti e del rischio Tav. N. 66) risulta che all’interno dell’area in studio ricade un dissesto superficiale localizzato lungo il solco di ruscellamento che in occasione di eventi precipitosi abbondanti può innescare un lento colamento dello strato superficiale (soliflussione) con fenomeni di erosione in rivoli, laminare e in fossi concentrati. Si tratta di un dissesto con
basso grado di pericolosità P0 che con adeguata sistemazione idraulica-forestale può essere eliminato.
(NdA circ. n. 4036 del 22 febbraio 2023).”.
CONSIDERATO che il reticolo idrografico nel nostro sito è costituito da solchi e fossi di ruscellamento di tipo sub-parallelo essendo costituito da terreni di natura argillosa con un regime idrologico di tipo torrentizio i cui deflussi superficiali sono esigui e con ridotti tempi di corrivazione o del tutto assenti e comunque in grado di fare defluire le acque di scorrimento fino al raggiungimento più a valle del Torrente Matrona che scorre da Nord-Ovest verso Sud-Est; in base al Capo VII T.U. n. 523/1904 si applichi la pertinenza fluviale ai solchi di ruscellamento con una fascia di rispetto pari a 10 metri dall’argine
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “Sopralluoghi e rilievi in sito hanno permesso di constatare che non sono presenti ulteriori forme di dissesto potenzialmente attivi lungo le linee di impluvio esistenti; nella carta geomorfologica si evidenzia la non interferenza tra il reticolo idrografico e il layout di progetto dell’impianto fotovoltaico. Le opere di progetto sono tutte previste in aree con pendenze basse […] Nella fase esecutiva, dopo la valutazione degli Enti preposti, si procederà all’esecuzione delle indagini geognostiche puntuali (pozzetti esplorativi, prelievo di campioni ed analisi di laboratorio, Sondaggio di Sismica Attiva “MASW” e prove penetrometriche dinamiche) volte alla caratterizzazione del sito di progetto sia sotto l’aspetto stratigrafico e meccanico, sia sotto l’aspetto sismico”
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 21 si ritiene superata
Criticità n. 22: Occorre produrre adeguati approfondimenti in merito al consumo di suolo, considerando anche la superficie occupata dalla stazione elettrica e/o interventi connessi, rapportandolo ai dati forniti da ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suolo in Sicilia Monitoraggio nel periodo 2017-2018”, ed eventuali aggiornamenti, ciò al fine di evitare che l’intervento generi - insieme agli altri interventi della stessa tipologia e natura e realizzati/programmati in aree prossime - l’alterazione, sistematica e continuativa, dei caratteri specifici delle aree agricole e del paesaggio rurale e conflitti con gli obiettivi e gli indirizzi di conservazione e tutela del suolo e del paesaggio attivi e vigenti; l’analisi riferita al consumo di suolo deve contenere almeno, per un raggio di 10 Km, il rapporto tra superficie territoriale considerata e le superfici occupate degli impianti fotovoltaici esistenti, autorizzati e in fase di istruttoria/autorizzazione.
CONSIDERATO che la presente criticità è stata affrontata all’interno dello Studio di Impatto Ambientale, della Relazione di impatto visivo e nell’elaborato grafico relativo all’effetto cumulo, e, in particolar modo:
▪ RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA), all’interno del Capitolo 7, Paragrafo 7.3 – Suolo e sottosuolo, e all’interno del successivo Capitolo 8 – Analisi dell’effetto cumulo;
▪ RS06SIA0025I4 – R13 – Analisi dell’impatto visivo, nel Capitolo 3 – Cumulo con altri progetti FER;
▪ RS06EPD0026S4 – A2 – FER (Effetto cumulo)
CONSIDERATO che:
• L’area complessiva del lotto di terreno sede dell’impianto agro fotovoltaico in oggetto è di circa 20,3458 ettari. Tuttavia, circa 18 sono destinati a soli interventi di mitigazione e compensazione ambientale e solamente circa 1,54 ha saranno occupati dalla viabilità e dalle cabine elettriche. Occorre evidenziare che in resto dell’area sarà occupata dai moduli, e di fatto genererà un consumo di suolo decisamente ridotto in quanto sarà limitato alla sola occupazione dei pali delle strutture infisse sul terreno e tutta la restante parte sarà lasciata a suolo libero per consentire lo sviluppo delle specie erbacee
• Una superficie complessiva di circa 18 ha è destinata ad area di mitigazione e compensazione. Tale area comprende sia le aree di mitigazione ambientale (costituite in primo luogo dalle fasce arboree perimetrali, dalla fascia di rispetto stradale e dalle aree più interne al lotto), che le aree di compensazione costituite dal nuovo uliveto e dall’intera area libera tra le file del generatore fotovoltaico da seminare con colture di leguminose da granella.
• L’occupazione di suolo destinata ai componenti tecnologici dell’impianto fotovoltaico e alle opere civili annesse sarà pari a circa il 4 % della superficie totale di terreno. Di questa percentuale, inoltre, la quasi totalità verrà conteggiata anche tra le aree di compensazione
• Considerato che il contributo dovuto all’area di compensazione e alle fasce arboree risulta superiore rispetto al consumo di suolo dell’impianto fotovoltaico, si dimostra che le opere in progetto comportano un consumo di suolo a saldo positivo.
• Per quanto riguarda le aree con maggiore consumo di suolo, la provincia di Enna rientra fra le aree con un consumo di suolo prevalentemente basso.
CONSIDERATO che il Proponente richiama e analizza (pagina 330 del SIA) i dati forniti da ARPA Sicilia nella pubblicazione “Consumo di suolo in Sicilia Monitoraggio nel periodo 2017-2018”, al fine di analizzare l’eventuale alterazione generata dall’intervento - insieme agli altri interventi della stessa tipologia e natura e realizzati/programmati in aree prossime - dei caratteri specifici del paesaggio locale. Vengono forniti anche i dati sulle superfici comunali, sul numero di abitanti residenti e sulla densità degli abitanti espressa come abitanti per ettaro di territorio (ab/ha).
CONSIDERATO che dai dati riportati si evince che i rapporti di occupazione e consumo di suolo sono i seguenti:
• la superficie di suolo occupata considerando l’intera area catastale rappresenta circa lo 0,056% della superficie territoriale totale del Comune di Enna;
• la superficie di suolo realmente occupata e quindi indisponibile alla coltivazione agricola, alla compensazione ambientale con opere a verde (da viabilità, da cabine elettriche, locali di ausilio all’attività agronomica) rappresenta circa lo 0,0044% della superficie territoriale totale del Comune di Enna. Considerando un numero di abitanti insediati nel comune di Enna pari a 25.512, si ha complessivamente un consumo di suolo per abitante (rispetto alla superficie di catastale) pari a 0,00079 ha/abitante. Tale dato in linea con quanto detto si ritiene non significativo. Considerando la superficie interessata da viabilità e cabine (suolo occupato ma reversibilmente) il dato si attesta a 0,00006.
CONSIDERATO che, con riferimento all’Effetto Cumulo e al consumo di suolo in rapporto agli altri impianti fotovoltaici (esistenti/in corso di autorizzazione/autorizzati) presenti su scala vasta, il Proponente dichiara che è stata analizzata un’area circolare con raggio di 10 km, considerando le componenti ambientali più sensibili (nello specifico, si sono analizzati la fauna migratrice, aspetti percettivi sul paesaggio e il consumo di suolo, considerata anche la presenza nella medesima area di aerogeneratori) e valutando l’impatto cumulativo per gli impianti esistenti ed approvati.
CONSIDERATO che nella seguente tabella sono elencati gli impianti esistenti distinti per comune, potenza (presunta), superficie occupata e stato di fatto (esistente/autorizzati/in corso di autorizzazione):
CONSIDERATO che la potenza complessiva ottenuta dalla somma delle potenze presunte e rilevate degli impianti esistenti, autorizzati e in corso di autorizzazione (rilevata dal SIVVI e dal MASE), compreso l’impianto “FRESIA” in oggetto, sarà di 228,00 MW ed occuperà una superficie complessiva di circa 307,60 ha. Pertanto, ne consegue che il rapporto tra ettari occupati e potenza di impianto (ha/MW) sarà di 1,35 ha di suolo utilizzato per ogni MW installato. Nel caso dell’impianto in oggetto, la superficie catastale complessivamente disponibile è di 20,27 ha pertanto si avrà che verrà utilizzata una superficie di 3,64 ha per ogni MW installato. Il Proponente conclude “L’inserimento dell’impianto “FRESIA” in rapporto agli altri impianti presenti o che saranno realizzati appare tollerabile, stante la scarsa presenza rilevata, e in virtù del fatto che saranno operate misure di mitigazione tali da ridurre la visibilità dell’impianto stesso (quale la piantumazione di specie arboree locali aventi la funzione di “barriera verde”, corridoi ecologici, aree di compensazione nonché la coltivazione tra le interfile dei moduli), saranno inoltre installati moduli monocristallini aventi un basso indice di riflettanza e pertanto non si verrà a creare l’effetto lago, fanno sì che l’impatto visivo dell’impianto risulti ulteriormente ridotto, infine l’incidenza del cumulo di tutti gli impianti fotovoltaici, considerata l’estensione dell’area avente raggio 10 km, sarà circa il 0,97% di superficie occupata. Tale dato, di per se già non rilevante, risulta di fatto essere una sovra stima dell’effettivo suolo occupato in quanto non si hanno informazioni circa le reali superfici occupate (da viabilità, cabine, ecc) dei vari impianti rilevati e per essi si è considerata l’area complessivamente disponibile alla realizzazione dell’impianto”.
CONSIDERATO che è stata effettuata la ricerca anche degli impianti eolici (esistenti, autorizzati, in fase di autorizzazione), ed è emerso che nell’intorno di 10 km dall’area di impianto non si rileva la presenza di impianti ad energia eolica. È stata rilevata soltanto la presenza di un minieolico costituito da 7 turbine, localizzato nel comune di Calascibetta a circa 3,65 km in direzione nord-ovest dall’impianto Fresia. Trattandosi di minieolico esso non è viene considerato nella valutazione dell’effetto cumulo di cui trattasi.
CONSIDERATO che nel raggio di 10 km sono stati individuati 8 impianti fotovoltaici esistenti e il Proponente ha analizzato i seguenti impatti ambientali:
• Avifauna: “L’indagine sull’impatto cumulativo ha messo in risalto che si possono escludere impatti negativi sull’avifauna, e che l’impianto fotovoltaico in questione non arrecherebbe un disturbo incrementale alle specie sensibili […] All’interno dell’area di analisi di 10 km di studio sono stati rilevati alcuni aerogeneratori. L’impatto cumulativo tra le due tipologie di impianti è da considerarsi trascurabile; infatti, a differenza degli aerogeneratori, i quali rappresentano un rischio
di collisione per l’avifauna, la caratteristica dell’impianto fotovoltaico è quella di essere vicino al suolo e di avere uno sviluppo prevalentemente orizzontale, pertanto non costituisce ostacoli alla traiettoria di volo dell’avifauna. Si può pertanto affermare che di fatto non esiste effetto cumulo […] un impatto cumulativo può essere scongiurato in quanto notevolmente mitigato grazie alla configurazione dell’impianto stesso che rispetto all’area di progetto presenta un indice di occupazione molto basso. Inoltre, al fine di interrompere la continuità cromatica e annullare il cosiddetto effetto lago, si prevede l’utilizzo di pannelli monocristallini (colore nero). In definitiva, per tutto quanto sopra esposto e data l’assenza di specie faunistiche di pregio naturalistico e di interesse conservazionistico si ritiene che un impatto cumulativo con l’impianti fotovoltaici possa essere considerato nullo”.
• Paesaggio: “L’impatto cumulativo sul paesaggio è certamente di natura visiva. Nonostante la morfologia collinare del contesto, dall’analisi dell’intervisibilità svolta per il progetto FRESIA è emerso che l’impianto risulta visibile da diversi punti, ma la percezione visiva dell’impianto verrà però notevolmente mitigato grazie ad una fascia arborea ed arbustiva perimetrale realizzata con la messa a dimora di alberi di olivo (Olea europaea) ed un’ulteriore fascia arbustiva con piantumazione di specie officinali (rosmarino/timo/lavanda) […] Tra l’impianto fotovoltaico “FRESIA” e le turbine eoliche già presenti, certamente l’impatto maggiore è dato da questi ultimi; pertanto non si può parlare di un vero effetto cumulativo […] Si ritiene pertanto che l’impatto cumulativo visivo possa essere considerato trascurabile viste anche le misure di mitigazione che saranno previste nell’impianto “Lombardi”.
CONSIDERATO che il consumo di suolo dell’impianto “FRESIA” nell’area buffer di 10 km considerata sarà pari allo 0,064%, valore che si riduce ulteriormente se si considerano le sole porzioni di superfice effettivamente consumate (si ricorda comunque in modo reversibile) da cabine elettriche e viabilità e che si attesta pari a circa 0,0038%, valori decisamente non significativi. “Si ribadisce inoltre che il consumo di suolo legato alla presenza di un impianto fotovoltaico è comunque da ritenersi reversibile (cosi come definito dalla pubblicazione ARPA Sicilia) in quanto al termine della sua vita utile, l’impianto verrà totalmente dismesso restituendo ai luoghi la loro originaria conformazione. Il contesto, in cui il progetto è previsto, è già parzialmente modificato dalla presenza di opere stradali, da insediamenti agricoli-produttiv”.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 22 si ritiene superata
Criticità n. 23: Occorre produrre uno studio – considerando anche la superficie occupata dalla stazione elettrica e/o interventi connessi, rapportandolo ai dati più aggiornati pubblicati da ARPA Sicilia sul monitoraggio del Consumo di suolo in Sicilia” e corredato dai necessari elaborati grafici - che fornisca, almeno su scala provinciale (e con specifica indicazione dei dati riferibili ai singoli Comuni), un’adeguata rappresentazione dell’indice di consumo di suolo occupato da impianti da FTV esistenti/autorizzati riferito: (i) sia al rapporto tra superficie di suolo “consumato” e superficie territoriale complessiva; (ii) sia al consumo di territorio per abitante insediato.
CONSIDERATO e VALUTATO quanto già analizzato per la criticità n. 22, la criticità n. 23 si ritiene superata
Criticità n. 24: Si chiede di considerare nello Studio di Impatto Ambientale gli effetti prodotti dal tipo di lavorazioni effettuate nella fase di cantiere e durante la manutenzione (diserbo e compattazione) nonché dalle condizioni di esercizio (ad esempio ombreggiamento pressoché costante del terreno) in relazione al mantenimento/incremento della fertilità dei suoli.
CONSIDERATO che. si è provveduto ad aggiornare lo Studio di Impatto Ambientale, e in particolar modo, per l’integrazione di quanto richiesto si rimanda al medesimo elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12
– Studio di Impatto Ambientale (SIA) e, precisamente: Capitolo 5, Paragrafo 5.5 – Xxxxx e sottosuolo e attività di scavo e movimento terra; Capitolo 7, Paragrafo 7.3 – Xxxxx e sottosuolo
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 24 si ritiene superata
Criticità n. 25: Occorre attestare che nell’area oggetto dell’intervento non vi siano colture di pregio e non sussistano i divieti previsti dall’art. 10 della L. 353/2000, dalla L.R. 16/1996 e xx.xx. e ii. e dall’art. 58 della L.R. del 04/2003.
CONSIDERATO che in riscontro a quanto richiesto si rimanda ai seguenti elaborati:
▪ RS06SIA0015I4 – T42 – Aree percorse dal fuoco su CTR;
▪ RS06ADD0020I4_Dich. assenza colture pregiate e contributi agricoli.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 25 si ritiene superata
Criticità n. 26: Occorre integrare la relazione agronomica per chiarire in maniera dettagliata e approfondita il rispetto delle condizioni previste per la realizzazione di impianti FER in aree agricole, con particolare riferimento alle previsioni di cui all’art. 16.4 del D.M. 10 settembre 2010, attestando altresì se nell’area di intervento sono presenti culture di pregio e/o specie tutelate.
CONSIDERATO che la presente criticità è stata recepita integrando l’elaborato denominato RS06REL0010I4 – R11 – Relazione Agronomica e, precisamente, all’interno del Capitolo 10, Paragrafo 10.1
- Coltivazione e produzioni speciali.
CONSIDERATO che il Proponente analizza la coerenza e la compatibilità del progetto con il D.M. 10-9- 2010 “Linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili”, nonché con il Piano Energetico Ambientale Regionale Siciliano (PEARS). L’area di progetto è interessata da seminativo e pascolo, pertanto appare evidente che l’area di impianto non è interessata da produzioni agricolo-alimentari di qualità (produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale.
CONSIDERATO che nella suddetta Relazione il Proponente analizza la coerenza e la compatibilità del progetto con le Linee Guida degli impianti Agrivoltaici pubblicata dal MITE a Giugno 2022: nello specifico il progetto persegue l’obiettivo del rispetto dei requisiti A, B, D, E dalle linee guida sopramenzionate al fine della classificazione nella categoria di “impianto agrivoltaico.
REQUISITO A: : la Superficie minima per l’attività agricola è superiore al 70% (ovvero 72%); la Superficie ingombro panelli FV / Superficie totale è minore del 40% (ovvero pari al 13%).
REQUISITO B: vengono rispettate:
-B.1) la continuità dell’attività agricola e pastorale sul terreno oggetto dell’intervento: l’impianto sarà dotato di un sistema per il monitoraggio dell’attività agricola rispettando, in parte, le specifiche indicate al requisito
D. Tale continuità è garantita attraverso il passaggio ad un nuovo indirizzo produttivo, che dalla sola coltivazione di specie foraggere incrementerà l’attività agricola con la conduzione del pascolo finalizzato alla produzione del Pecorino siciliano DOP. Inoltre, attraverso la messa a dimora di 1.213 alberi di ulivo sarà avviata un’olivicoltura per la produzione di olio IGP Sicilia. Sanno svolte in aggiunta altre attività agricole complementari come la coltivazione di rosmarino e di grani antichi nonché l’apicoltura.
-B.2) la producibilità elettrica dell’impianto agrivoltaico, rispetto ad un impianto standard e il mantenimento in efficienza della stessa: essendo l’impianto già progettato con moduli fissi, la producibilità elettrica agrivoltaica o standard non varia, pertanto il rapporto si attesta pari a 1 e dunque maggiore di 0,6.
REQUISITO D: verrà installato un adeguato sistema di monitoraggio che permetta di verificare le prestazioni del sistema agrivoltaico con particolare riferimento alle seguenti condizioni di esercizio
-D.1) il risparmio idrico: l’impianto prevede esclusivamente colture in asciutto, pertanto sarà analizzata l’efficienza d’uso dell’acqua piovana, il cui indice dovrebbe evidenziare un miglioramento conseguente la diminuzione dell’evapotraspirazione dovuta all’ombreggiamento dovuto ai moduli fotovoltaici. A tal fine, sarà installata una Stazione Meteorologica in grado di misurare questo parametro attraverso ‘Sensori di Evaporazione‘ che consistono in un ‘Serbatoio Evaporimetro‘ ed uno strumento di ‘Evapotraspirazione‘. Il fabbisogno irriguo per le eventuali irrigazioni di soccorso nei periodi particolarmente siccitosi (luglio- agosto), sarà soddisfatto attraverso auto-approvvigionamento, pertanto l’utilizzo di acqua potrà essere misurato dai volumi di acqua dei serbatoi/autobotti prelevati attraverso pompe in discontinuo.
-D.2) la continuità dell’attività agricola, ovvero l’impatto sulle colture, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture o allevamenti e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate: Gli elementi da monitorare nel corso della vita dell’impianto saranno: 1. l’esistenza e la resa della coltivazione; 2. il mantenimento dell’indirizzo produttivo; Tale attività sarà effettuata attraverso la redazione di una relazione tecnica asseverata da un agronomo con una cadenza annuale. Alla relazione potranno essere allegati i piani annuali di coltivazione, recanti indicazioni in merito alle specie annualmente coltivate, alla superficie effettivamente destinata alle coltivazioni, alle condizioni di crescita delle piante, alle tecniche di coltivazione (sesto di impianto, densità di semina, eventuale impiego di concimi e di trattamenti fitosanitari) REQUISITO E: al fine di valutare gli effetti delle realizzazioni agrivoltaiche, il PNRR prevede altresì il monitoraggio dei seguenti ulteriori parametri:
- E.1) il recupero della fertilità del suolo: il monitoraggio di tale aspetto sarà effettuata con una relazione tecnica asseverata da un agronomo con una cadenza annuale., in cui saranno comparate le rese produttive rispetto agli anni precedenti nonché rispetto a coltivazioni situate esternamente all’impianto.
-E.2) il microclima: tali aspetti saranno monitorati tramite sensori di temperatura, umidità relativa e velocità dell’aria unitamente a sensori per la misura della radiazione posizionati al di sotto dei moduli fotovoltaici e, per confronto, nella zona immediatamente limitrofa ma non coperta dall’impianto.
-E.3) la resilienza ai cambiamenti climatici: la produzione di elettricità da moduli fotovoltaici deve essere realizzata in condizioni che non pregiudichino l’erogazione dei servizi o le attività impattate da essi in ottica di cambiamenti climatici attuali o futuri. A tal fine in conformità alla circolare n.32 del 30 dicembre 2021 è stata redatta una relazione specifica recante l’analisi dei rischi climatici attuali e futuri, prevedendo una verifica delle soluzioni adottate anche durante la fase di monitoraggio
CONSIDERATO che la superficie occupata dal campo fotovoltaico (pannelli, strutture e viabilità), pari a circa 4,04 ha è di gran lunga inferiore:
- alla superficie destinata all’attività zootecnica (area a pascolo) circa 8,20 ha;
-area a seminativo (grano Xxxxxxxx) circa 0,41;
-alla superficie delle opere a verde comprensiva da fascia perimetrale pari a circa 2,81 ha composta da alberi di ulivo e arbusti di rosmarino (solo nella fascia a nord);
-area di compensazione a uliveto pari a circa 2,20 ha;
-corridoi ecologici circa 2,52;
-prateria Ampelodesmos mauritanicus pari a circa 0,39 ha.
CONSIDERATO che le attività agronomiche esercitate in impianto saranno le seguenti:
• Inerbimento con specie foraggere (leguminose) per il pascolo ovino nelle aree ricavate tra e sotto i filari di moduli e nelle aree di compensazione finalizzato alla produzione di formaggio pecorino DOP.
• Messa a dimora di alberi di ulivo (Olea europea) nella fascia perimetrale (ampiezza 10 m) dell’area di impianto per la produzione di Olio di oliva siciliano IGP.
• Messa a dimora di arbusti di rosmarino (Salvia rosmarinus) a portamento basso (altezza massima 1,5 m) lungo il confine nord con la S.S. 121.
• Messa a dimora di alberi di ulivo (Olea europea) in corrispondenza delle aree di compensazione.
• Pascolo apistico per la produzione di miele.
• Seminativo per la coltivazione di grani antichi (varietà Xxxxxxxx).
CONSIDERATO che il Proponente riporta il Piano colturale che nello specifico prevede:
• coltivazione di specie foraggere (leguminose in rotazione con graminacee) tra e sotto le file dei moduli fotovoltaici associata alla conduzione del pascolo di ovini finalizzato alla produzione di formaggio Pecorino Siciliano DOP su una superficie totale di circa 8,20 ha.
• messa a dimora di 3.706 arbusti di rosmarino (Salvia rosmarinus) a portamento basso (altezza massima 1,5 m) lungo il confine con la S.S. 121;
• messa a dimora di 1.164 alberi di ulivo (Olea europea) nella fascia perimetrale (ampiezza 10 m) dell’area di impianto e in corrispondenza dell’area di compensazione in direzione Sud-Est per la produzione di Olio di oliva siciliano IGP;
• superficie a seminativo per la coltivazione di garni antichi (Tumminia), per un’area circa 0,41 ha
• installazione di arnie per pascolo apistico per la produzione di miele; Inoltre, sono previsti altri interventi agronomici per la creazione di aree ecotonali:
• superficie a seminativo a perdere per la fauna selvatica;
• messa a dimora di specie igrofite (Tamarix, Oleander) in corrispondenza delle fasce di rispetto degli impluvi che attraversano l’area di impianto (non interessati dalla posa di pannelli o altre opere di impianto) al fine di creare dei corridoi ecologici;
• realizzazione di una prateria ad Ampelodesmos mauritanicus come buffer zone ad alto valore xxxxxxxx0
CONSIDERATO che si riportano le linee guida per il dimensionamento dei carichi di pascolo che si sono dimostrate efficaci nella conservazione di praterie semi-naturali su suoli superficiali. Il carico massimo ammissibile non dovrebbe superare le 0,25 UBA/ha/anno. Quattro pecore adulte (del peso di 60 Kg) sono equivalenti ad un manzo di 1 anno (240 Kg). Ogni manzo perciò equivale a 0,5 UBA e ogni pecora a 0,125 UBA. Il numero di animali che possono teoricamente pascolare per tutte le 52 settimane dell’anno equivale al carico annuale convertito in UBA/ha. La durata del pascolamento è inversamente proporzionale al carico, come specificato nella tabella sopra. La densità zootecnica potrà essere di 2,5 Ovini/ha/anno, considerando i 8,20 ettari disponibili, consentiranno il pascolo di circa 20 ovini.
CONSIDERATO che l’inerbimenento per il pascolo sarà di tipo artificiale (non naturale, costituito da specie spontanee), ottenuto dalla semina di leguminose, che richiedono pochi interventi per la gestione. In particolare si opterà per le seguenti specie: Vicia faba minor (Favino); Vicia sativa (Veccia).
CONSIDERATO che, per quanto attiene all’uliveto (per la fascia di mitigazione e per l’area di compensazione) la cultivar scelta è Biancolilla con lo scopo di produrre olio IGP di Sicilia:
-La fascia arborea sarà costituita da 726 alberi di ulivo, disposti in doppio filare sfalsato, con sesto 5 x 5 metri, lungo la fascia perimetrale (ampiezza 10 m), per una superficie complessiva di circa 2,62 ha. Le piante che verranno messe a dimora dovranno avere un’età di almeno 5 anni (vaso cm 30 diam. – altezza cm 250).
-In aggiunta un’ulteriore superficie di circa 2,20 ha, situata tra il settore ovest e sud-est dell’impianto, sarà destinata ad area di compensazione in cui è prevista la messa a dimora di 438 alberi di ulivo, con sesto 7 x 7 metri, che oltre ad incrementare ulteriormente la produzione olivicola fungerà da buffer zone.
CONSIDERATO che per la formazione della fascia arbustiva a basso portamento lungo il confine nord limitrofo alla S.S. 121, saranno messe a dimora di 3.706 piante di Salvia rosmarinus con una densità ottimale di 2 piante/mq su circa 0,19 ettari, che dovranno avere al momento dell’impianto un’età di almeno 2 anni e un’altezza minima di 0,8 m.
CONSIDERATO che verranno predisposte diverse aree da destinare all’apicoltura, su cui andranno dislocate le arnie per la produzione di miele multiflora: a tale fine, il Proponente riporta il ciclo produttivo del miele.
CONSIDERATO che il Proponente riporta una stima della produttività del fondo in oggetto, per risalire al suo attuale valore produttivo e riassunta nella tabella che segue:
CONSIDERATO che si prevede la realizzazione di AREE ECOTONALI, ovvero:
a) fascia arborea perimetrale e aree compensazione di cui si è parlato sopra;
b) area con seminativo a perdere: al fine di proteggere il suolo da fenomeni erosivi e incrementare l’apporto di sostanza organica, si prevede di utilizzare una superficie di circa 1,09 ettari, non interessata dalle opere in progetto, non necessariamente a scopo agronomico, bensì come seminativo a perdere. Quest’area assolverà anche un’importante funzione ecologica, in quanto rappresenterà una vera e propria zona cuscinetto, all’interno della quale si provvederà ad avviare un processo volto all’incremento della biodiversità nell’agroecosistema e all’adattamento delle specie faunistiche, legate a questa tipologia di habitat seminaturale, in presenza di un sistema tecnologico di produzione di energia elettrica da fonte solare. Questa zona pertanto potrebbe rappresentare una zona di salvaguardia della fauna selvatica;
c) corridoi ecologici: è prevista la formazione dei Corridoi ecologici idro-igrofili che saranno localizzate nelle fasce di rispetto degli impluvi presente nell’area dell’impianto, la fascia di rispetto sarà costituita nel totale di 10 metri, di cui 6 saranno piantumati con messa a dimora di specie idro-igrofile, e i restanti 4 metri saranno privi di piantumazione come indicato dall’art 96 del R.D. 523/1904 alla lettera F. La fascia di sei metri, con un’estensione circa 2,52 ha, avrà la funzione non solo di facilitare il passaggio della fauna all’interno dell’area di impianto ma anche di fornire nicchie ecologiche alla batracofauna e all’avifauna, e sarà costituita da: Tamarix africana; Nerium oleander
d) prateria ad ampelodesma: nella parte Sud-Est dell’impianto sarà realizzata una prateria ad ampelodesma, su una superficie di circa 0,39 ha.
CONSIDERATO che il Proponente ha depositati il fascicolo aziendale, denominato “RS06ADD0011I7 – Fascicolo aziendale” della ditta Xxxxxxx Xxxxxxxx, individuata della conduzione agro-zootecnica dei terreni.
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “all’interno dell’area dell’impianto non sono stati rilevati elementi arborei da espiantare e reimpiantare per interferenza con le opere in progetto”.
CONSIDERATO che è riportato il sistema di monitoraggio che riguarderà 1) il risparmio idrico; 2) la continuità dell’attività agricola, ovvero: l’impatto sulle colture, la produttività agricola per le diverse tipologie di colture e la continuità delle attività delle aziende agricole interessate o la creazione di nuove aziende agricole o rami d’azienda. 3) la fertilità del suolo; 4) il microclima.
CONSIDERATO il Parere favorevole del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Servizio LEADER – depositato dal Proponente che esprime idoneità del progetto agrivoltaico.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 26 si ritiene superata
Criticità n. 27: E’ necessario produrre appositi elaborati (o integrare quelli esistenti) al fine di rappresentare: (i) il puntuale censimento delle specie presenti, il numero di piante che verranno estirpate, la tipologia della pianta in rapporto all’età (es. giovane, adulto, secolare), le modalità tecniche di espianto/reimpianto e le modalità di stoccaggio in attesa del reimpianto; (ii) le cure colturali previste e la rappresentazione grafica del punto di reimpianto; (iii) le specie arboree e arbustive da utilizzare per le fasce di mitigazione- che dovranno essere di almeno 10 metri – con schede di dettaglio che specifichino le dimensioni delle piante e le modalità delle cure colturali previste (rappresentando altresì il necessario fabbisogno idrico); (iv) tramite adeguata documentazione che nella scelta delle specie utilizzate sia per le fasce perimetrali, che per quelle utilizzate per gli interventi di mitigazione, sia per quelle da utilizzare in pieno campo, siano utilizzate specie autoctone e coerenti con le caratteristiche pedoclimatiche e paesaggistiche dell’area. In relazione agli aspetti appena evidenziati, si rappresenta che dovranno essere favorite le specie appetibili per i pascoli apistici e dovrà essere specificatamente individuata su planimetria l’individuazione delle aree di collocazione di arnie con utilizzo di api autoctone al fine di mantenere la trasmissione genetica.
CONSIDERATO quanto già riportato e analizzato nel punto n. 26 del presente paragrafo, oltre che nel corpo di tutto il parere.
CONSIDERATO e RILEVATO che il Proponente non individua su planimetria le aree di collocazione delle arnie che prevede di installare, né specifica se sarà previsto l’utilizzo di api autoctone.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 27 si ritiene parzialmente superata.
Criticità n. 28: Devono essere chiarite – anche attraverso elaborati grafici - le modalità di utilizzo e gestione del sopra-suolo dell’area interessata dall’impianto, prevedendo in ogni caso che lo stesso sia mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento, e definendo altresì le modalità di intervento e manutenzione del soprasuolo mediante un adeguato piano colturale finalizzato a mantenere la fertilità dei terreni.
CONSIDERATO che, in riscontro a quanto richiesto, si rimanda ai seguenti documenti: RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di mitigazione e compensazione; RS06REL0008I4 – R9 – Relazione delle Misure di mitigazione e compensazione, Capitolo 4 – Misure per la componente biotica e VALUTATO quanto già analizzato in seno al presente parere.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 28 si ritiene superata.
Criticità n. 29: Deve essere trasmessa idonea planimetria che preveda passaggi naturali per consentire alla fauna di attraversare l’area. I passaggi faunistici dovranno essere progettati (posizione, tipologia, dimensionamento ecc) sulla base di uno studio sugli habitat e sulle principali specie target.
VALUTATO quanto già analizzato in seno al presente parere e quanto dichiarato e prodotto dal Proponente,
la criticità n. 29 si ritiene superata.
Criticità n. 30: Dovranno essere forniti i dettagli costruttivi dei manufatti di cui è prevista la realizzazione, inclusi gli interventi di mitigazione necessari al loro inserimento nel contesto (gamma cromatica utilizzata, fascia arborea sul perimetro ecc.).
CONSIDERATI i seguenti documenti: RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di mitigazione e compensazione; RS06REL0008I4 – R9 – Relazione delle Misure di mitigazione e compensazione, Capitolo 4 – Paragrafo
4.6.1 Sottopassi faunistici e VALUTATO quanto già analizzato in seno al presente parere
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 30 si ritiene superata.
Criticità n. 31: Xxxxxxx descrivere in modo dettagliato - e riportare su adeguate cartografie - il progetto delle misure di mitigazione relative alle componenti suolo, paesaggio, vegetazione, fauna, con riferimento sia alla fase di cantiere che a quella di esercizio, allegando altresì il piano di monitoraggio (ante, in corso e post operam) degli interventi di mitigazione. La fascia arborea dovrà essere concepita oltre ai fini dell’azione schermante dell’impianto, anche ai fini di incrementare la biodiversità, considerando i caratteri ambientali e paesaggistici del contesto territoriale. Con particolare riferimento alla fascia arborea perimetrale: (i) dovrà essere previsto un piano mantenimento colturale delle specie con indicazione degli interventi che verranno eseguiti sugli stessi (irrigazioni, concimazioni, potature, ecc); (ii) dovrà essere valutata rispetto al contesto paesaggistico la scelta delle specie arboree ed arbustive con funzione di mitigazione dell’impatto visivo dell’impianto; (iii) dovrà essere valutata la coerenza delle specie arboree ed arbustive con funzione di mitigazione dell’impatto visivo rispetto al contesto caratterizzato da seminativi nudi.
CONSIDERATI i seguenti documenti: RS06SIA0016S4 – A1 – Opere di mitigazione e compensazione; RS06REL0008I4 – R9 – Relazione delle Misure di mitigazione e compensazione, Capitolo 4 – Paragrafo
4.6.1 Sottopassi faunistici e VALUTATO quanto già analizzato in seno al presente parere.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 31 si ritiene superata.
Criticità n. 32: Dato che il proponente nello SIA parla di alcune rotte migratorie in prossimità dell’area di progetto, così come risulta dalla mappa delle principali rotte migratorie del Piano Regionale Faunistico Venatorio, dovrà essere approfondito/integrato lo studio avifaunistico, specificando anche modalità/dispositivi da utilizzare per evitare interferenze con le rotte migratorie.
CONSIDERATO che la presente criticità è stata recepita approfondendo e integrando le argomentazioni contenute nell’elaborato denominato RS06REL0009I4 – R10 – Studio Avifaunistico nel quale si riporta:
-per il monitoraggio si è adottato o l’approccio BACI (Before After Control Impact) che si basa sulla valutazione dello stato delle risorse prima (Before) e dopo (After) l'intervento, confrontando l'area soggetta alla pressione (Impact) con siti in cui l'opera non ha effetto (Control), in modo da distinguere le conseguenze dipendenti dalle modifiche apportate da quelle non dipendenti.
-l’avifauna osservata con allegate le schede tecniche delle specie invenuta nell’area.
CONSIDERATO che secondo il Proponente l’analisi condotta mostra che l’impianto “FRESIA” arrecherà un disturbo minimo all’avifauna per le seguenti motivazioni:
- per quanto riguarda l’avifauna stanziale per molti passeriformi e rapaci, l’impianto fotovoltaico potrà rappresentare una sorta di area di rifugio, in cui i primi troveranno nicchie per costruire i propri nidi
all’interno delle numerose zone a verde rappresentate dagli ecotoni previsti, mentre per i secondi sfruttando le stesse strutture di sostegno da posatoi troveranno una zona di sosta e caccia.
- L’utilizzo di pannelli non riflettenti riduce fortemente la probabilità che vengano scambiati per superfici di acqua libera (effetto lago) e, quindi, di produrre impatti sull’avifauna.
- la superficie occupata dai pannelli fotovoltaici (l’area complessiva occupata ha una dimensione di circa 2,87 Ha) e considerando che all’interno dell’impianto le aree non formano una superficie unica, anzi si avrà una conformazione a macchia di leopardo con inerbimento su tutta l’area, risulterebbero aree meno ricercate dalle specie acquatiche.
- E’ escluso che possano avvenire casi di morte dell’avifauna per elettrocuzione in quanto il cavo utilizzato per l’elettrodotto sarà interrato.
- Si è prestata particolare attenzione alle opere di mitigazione e in particolare, grazie ad un approfondito studio della vegetazione e, conseguentemente, ad una accurata progettazione del verde, sono state previste delle mitigazioni basate principalmente sulla messa a dimora di specie autoctone ad habitus diverso (da lianose ad alberi ad alto fusto), tali da ricreare diverse tipologie di ecotoni.
CONSIDERATO che il Proponente dichiara “Si evidenzia che il sito del progetto non risulta attraversato dalle rotte migratorie individuate nel Piano Faunistico venatorio della Regione Sicilia”.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 32 si ritiene superata.
Criticità n. 33: Dovrà essere approfondita e dettagliata l’analisi delle alternative di progetto con particolare riferimento agli aspetti localizzativi, tecnologici, tipologico-costruttivi e dimensionali. Ogni alternativa considerata dovrà essere analizzata in modo dettagliato e a scala adeguata, per ogni tematica ambientale coinvolta, al fine di effettuare il confronto tra i singoli elementi dell’intervento in termini di localizzazione, aspetti tipologico-costruttivi e dimensionali, processo, uso di risorse, scarichi, rifiuti ed emissioni, sia in fase di cantiere sia di esercizio. La scelta della migliore alternativa dovrà essere valutata sotto il profilo dell’impatto ambientale, relativamente alle singole tematiche ambientali e alle loro interazioni, attraverso metodologie scientifiche ripercorribili che consentano di descrivere e confrontare in termini qualitativi e quantitativi la sostenibilità di ogni alternativa proposta.
CONSIDERATO che in ottemperanza a quanto rappresentato nel P.I.I. si è provveduto ad aggiornare lo Studio di Impatto Ambientale, e in particolar modo, per l’integrazione di quanto richiesto si rimanda al Capitolo 3 del medesimo elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA): Paragrafo 3.1 – Situazione attuale e alternative di localizzazione e di progetto; Paragrafo 3.2 – Analisi delle alternative progettuali.
CONSIDERATO che il Proponente analizza nello SIA le Alternative progettuali, di tipo tecnico- impiantistico, inclusa l’alternativa zero, evidenziando quanto segue.
A) Alternative strutturali –tecnologiche: il Proponente afferma che “Dall’analisi effettuata è emerso che la migliore soluzione impiantistica, è quella monoassiale ad inseguitore di rollio, ma poiché analizzando l’orografia del terreno del sito prescelto, si è giunti alla conclusione viste le pendenze eccessive ai fini dell’installazione dei tracker, si è optato per la realizzazione di un impianto fisso (supporti a struttura fissa). Tale soluzione, avrà dei costi di investimento e di gestione contenuti permettendo nel contempo uno sfruttamento agricolo anche se non totale […] e tecnologie prescelte, rispetto alle altre presenti sul mercato, comportano un impatto visivo minore e, quindi, un minore impatto sul paesaggio. Ciò è dovuto all’altezza massima dei moduli che risulta inferiore ai 3,2 mt nel caso di strutture installate su impalcatura fissa. Nel caso di tecnologia fotovoltaica installata su impalcatura fissa, si è cercato, comunque, di salvaguardare il consumo di suolo garantendo una
distanza di interfila pari a 3,0 mt, in modo da permettere il passaggio delle trattrici agricole per la normale coltivazione del fondo agricolo”
B) Alternativa zero: il Proponente afferma che “In relazione alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, tra le minacce o criticità sono state considerate: 1. Decremento della Qualità del Paesaggio; 2. Rischio di desertificazione; 3. Indisponibilità dell’Area per la Fauna Selvatica. Viceversa, tra le minacce o criticità non è stata considerata l’inutilizzo del terreno per attività agricola, in quanto, come specificato ampiamente, l’attività di produzione di energia elettrica sarà associata ad un utilizzo del sito proprio a scopi agricoli, da cui la denominazione del progetto come agro-fotovoltaico. Tra la opportunità sono state considerate: 1. Riduzione delle emissioni di CO2; 2. Ricadute occupazionali; 3. Ricadute economiche sul territorio (anche a livello Nazionale) […] il risultato della Matrice delle Opportunità è sensibilmente superiore a quello della Matrice delle Criticità. Per tale motivo l’Alternativa Zero, che chiaramente avrebbe impatto sia positivo che negativo pari a zero, è esclusa”.
CONSIDERATO che, in riferimento alle Alternative sulla localizzazione, il Proponente dichiara che “per la scelta del sito si è, inoltre, tenuto conto di valutazioni relative ai vincoli e le aree tutelate presenti nell’intorno dell’area scelta. Dall’analisi svolta nei paragrafi precedenti, si ritiene che l’area di intervento risulta compatibile con i criteri generali per l’individuazione di aree non idonee stabiliti dal DM 10/09/2010 in quanto completamente esterna ai siti indicati dallo stesso DM. Inoltre, in riferimento a quelle aree classificate come aree vincolate ai sensi dell’art.10 D.lgs. 42/2004 (ex1089/39), e degli articoli 134 lett. a, b, c e art.142, queste non saranno interessate dal posizionamento delle strutture.
[…] Oltre ai suddetti elementi, di natura vincolistica, nella scelta del sito di progetto sono stati considerati altri fattori, di natura progettuale, quali: un buon irraggiamento dell’area al fine di ottenere una soddisfacente produzione di energia; la presenza della Rete di Trasmissione elettrica Nazionale (RTN) ad una distanza dal sito tale da consentire l’allaccio elettrico dell’impianto senza la realizzazione di infrastrutture elettriche di rilievo e su una linea RTN con ridotte limitazioni; viabilità esistente in buone condizioni ed in grado di consentire il transito agli automezzi per il trasporto delle strutture, al fine di minimizzare gli interventi di adeguamento della rete esistente; idonee caratteristiche geomorfologiche che consentano la realizzazione dell’opera senza la necessità di strutture di consolidamento di rilievo; una conformazione orografica tale da consentire allo stesso tempo la realizzazione delle opere provvisionali, con interventi qualitativamente e quantitativamente limitati, e comunque mai irreversibili (riduzione al minimo dei quantitativi di movimentazione del terreno e degli sbancamenti) oltre ad un inserimento paesaggistico dell’opera di lieve entità e comunque armonioso con il territorio; l’assenza di vegetazione di pregio o comunque di carattere rilevante (alberi ad alto fusto, vegetazione protetta, habitat e specie di interesse comunitario)”.
CONSIDERATO che il proponente analizza le alternative considerate, compresa l'alternativa zero, in modo dettagliato, per ogni tematica ambientale coinvolta, in modo da poter effettuare un confronto tra i singoli elementi dell’intervento (localizzazione, aspetti tipologico-costruttivi e dimensionali, processo, uso di risorse, scarichi, rifiuti ed emissioni) sia in fase di cantiere sia di esercizio. La scelta dell'alternativa proposta è stata approfondita sotto il profilo dell’impatto ambientale, relativamente alle singole tematiche ambientali e alle loro interazioni, descrivendo e confrontando in termini qualitativi e quantitativi la sostenibilità di ogni alternativa analizzata
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 33 si ritiene superata.
Criticità n. 34: La documentazione prodotta dovrà essere adeguata per considerare adeguatamente l’effetto cumulo con altri progetti ed impianti FER limitrofi già realizzati o in previsione di realizzazione (considerando anche i progetti sottoposti a procedura VIA nazionale) nel raggio dell’area vasta di studio
individuata. Nello specifico, dovrà essere valutato l’effetto cumulo con riferimento all’avifauna migratrice (effetto lago), agli effetti percettivi sul paesaggio ed al consumo del suolo. Per ciascuna componente, al fine di valutare gli effetti cumulativi, dovrà essere definita e adeguatamente motivata l’area di analisi idonea in relazione alle caratteristiche del contesto locale ed alle dimensioni del progetto (considerando per le valutazioni a scala vasta un’area pari a 10 km). Dovrà essere prodotta una relazione dettagliata volta, tra l’altro, a dimostrare gli assunti del proponente in ordine ai potenziali impatti cumulativi. Con riferimento agli impatti cumulativi per la componente paesaggio dovranno essere effettuati adeguati report fotografici anche e post operam da più punti di vista (strade di normale accessibilità, percorsi panoramici, luoghi simbolici, beni culturali, ecc..). Le simulazioni dovranno comprendere l’effetto complessivo degli altri eventuali impianti esistenti, autorizzati, o in corso di valutazione, in modo da poter stimare gli effetti dell’impatto cumulativo.
CONSIDERATO quanto già analizzato nei punti nn. 22 e 30 del presente paragrafo.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 34 si ritiene superata.
Criticità n. 35: Valutare la realizzazione in termini di compensazione del consumo di suolo, di un intervento di riqualificazione/formazione della funzionalità ecologica di ecosistemi esistenti, in aree in disponibilità del proponente e/o con eventuali accordi con l’Amministrazione Comunale interessata territorialmente (e/o Riserve, Parchi. Oasi naturali, ecc..), che preveda la realizzazione di mosaici di vegetazione naturale diversamente strutturata in modo da permettere la formazione di ambiti ecologici diversificati a vantaggio anche della fauna locale. A tale scopo, gli interventi compensativi di riqualificazione/formazione andranno realizzati con pluralità di specie tipiche della vegetazione autoctona. In coerenza con gli aspetti della vegetazione potenziale e con le relative serie, andranno messe a dimora anche specie pioniere arbustive e fasce erbacee allo scopo di diversificare le tipologie ecosistemiche. Le specie arbustive andranno scelte preferibilmente fra quelle più idonee al miglioramento della fertilità del suolo, e fra quelle in grado di fornire fioriture e fruttificazioni utili alla fauna locale.” Il progetto di riqualificazione dovrà essere corredato da un puntuale piano di manutenzione.
CONSIDERATO che, in riscontro a quanto indicato relativamente alla valutazione della realizzazione di interventi di qualificazione/formazione della funzionalità ecologica di ecosistemi esistenti, in termini di compensazione del consumo di suolo, in aree in disponibilità del Proponente, una prima valutazione è insita nel progetto stesso dell’impianto agrivoltaico, essendo state destinate cospicue porzioni interne al lotto oggetto di intervento, a interventi di compensazione e mitigazione ambientale, per i quali si rimanda agli elaborati ambientali di riferimento e in particolar modo
CONSIDERATO che il Proponente si impegnerà a prendere accordi diretti con il Comune di Enna, per la valutazione congiunta di ulteriori interventi di riqualificazione/formazione della funzionalità ecologica di ecosistemi esistenti in aree in disponibilità del Proponente stesso.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 35 si ritiene superata.
Criticità n. 36: Xxxxxxx descrivere con adeguati elaborati (relazione e grafici) le tipologie degli impianti agricoli individuate nella Relazione agronomica, a partire dalla localizzazione e dalle estensioni per ciascuna tipologia impiantistica alla luce di quanto dichiarato dal proponente in ordine alla coerenza delle distanze tra le interfile e le altezze dei moduli per tutte le fasi di rotazione. È necessario motivare nel dettaglio: - la scelta in ordine alla localizzazione (condizioni locali e anche di inserimento paesaggistico nell’area vasta); - le condizioni del suolo e dell’ambiente di partenza in ordine a potenzialità agronomica, l’inserimento paesaggistico, i benefici e le ricadute ambientali e con riferimento al paesaggio del
seminativo e arboreo e anche delle formazioni tipiche ripariali segnalate, oltre che le eventuali colture di pregio.
CONSIDERATO quanto già analizzato ed approfondito nel punto n. 26 del presente paragrafo.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 36 si ritiene superata.
Criticità n. 37: Qualora l’adeguamento ad eventuali richieste formulate dagli enti coinvolti nel procedimento dovesse prevedere modifiche, anche non sostanziali, della soluzione progettuale oggetto dell’istanza, è necessario fornire apposita relazione tesa ad analizzare le eventuali ricadute sulle componenti ambientali interessate dall’intervento.
CONSIDERATO quanto già analizzato ed approfondito nel punto n. 9 del presente paragrafo.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 37 si ritiene superata.
Criticità n. 38: Sulla base delle criticità elencate e delle richieste effettuate, il Proponente dovrà provvedere ad aggiornare/integrare lo SIA, facendo riferimento dal punto di vista metodologico ai contenuti delle LINEE GUIDA - SNPA 28/2020.
CONSIDERATO che in ottemperanza a quanto indicato nel Parere Istruttorio Intermedio e sulla base delle criticità elencante all’interno del predetto P.I.I. si è provveduto ad aggiornare e integrare l’elaborato denominato RS06SIA0030S4 – R12 – Studio di Impatto Ambientale (SIA), al quale si rimanda per il riscontro della presente criticità.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 38 si ritiene superata.
Criticità n. 39: Dovrà essere prodotta una relazione di sintesi in cui sono indicate sommariamente le controdeduzioni alle criticità espresse, indicando anche il rinvio alla documentazione integrativa di riferimento. Tutte le carte dovranno essere fornite anche in formato shapefile.
CONSIDERATO che l’elaborato RS06REL0012I4 – R15 – Controdeduzioni al Parere Istruttorio Intermedio, è stato redatto in riscontro al Parere Istruttorio Intermedio C.T.S. n. 21/2023 del 31.03.2023, al fine di sintetizzare e dare opportuna evidenza del recepimento delle singole criticità rilevate all’interno della progettualità relativa all’impianto agrivoltaico. Ad integrazione di quanto richiesto si è, inoltre, provveduto ad aggiornare le aree di impianto e le opere di rete in formato shapefile.
VALUTATO quanto dichiarato e prodotto dal Proponente, la criticità n. 39 si ritiene superata.
6. VALUTAZIONI FINALI
CONSIDERATO che la presente procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), è parte integrante della procedura di autorizzazione unica regionale (PAUR) di cui all’art 27-bis del D. Lgs.152/2006 e s.m. e i.
CONSIDERATO e VALUTATO che il progetto prevede la costruzione di un impianto agrofotovoltaico e delle relative opere di connessione alla Rete per la produzione di energia elettrica denominato “FRESIA”, della potenza del generatore di 5,9595 MWp e potenza nominale dell’impianto di 5,712 MW, da realizzarsi nel Comune di Enna (EN) in Contrada Grada. L’area in cui è prevista la realizzazione del parco agrofotovoltaico è ubicata nel comune di Enna (EN), in contrada Grada snc, identificata al N.C.T. del
comune di Enna al Foglio di mappa n. 13, Particelle n. 38, 39, 170, 175 e 177, posta a circa 2,3 km a Nord- Est del centro abitato di Enna e a circa 1,6 km a Est del centro abitato di Calascibetta.
CONSIDERATO E VALUTATO che l’estensione complessiva del lotto su cui verrà installato l’impianto misura circa 20,3458 Ha
CONSIDERATO E VALUTATO che il progetto presenta elementi di coerenza con gli obiettivi e gli indirizzi generali previsti dal PEARS 2030 in quanto impianto di produzione energetica da fonte rinnovabile. La sua collocazione è prevista su terreno agricolo, con modalità del tutto compatibili con le attività di coltivazione agricola delle aree libere. Come risulta, infatti, dalla documentazione progettuale presentata il progetto rientra nella previsione di potenziamento della rete elettrica regionale nonché con gli obiettivi di sostenibilità ambientale previsti dal P.E.A.R.S.
VALUTATO che l’area interessata dagli interventi in progetto non risulta direttamente interessata dalla presenza di aree sottoposte a vincolo paesaggistico ai sensi del D.Lgs. 42/04 e s.m.i.. Gli interventi in progetto risultano ubicati interamente in un contesto agricolo dai connotati antropici e privo di elementi di rilevanza naturalistica. Dall’analisi effettuata con la Relazione Paesaggistica è emerso come l’intervento in progetto risulti pienamente compatibile e/o coerente con la disciplina in materia di tutela del paesaggio dettata dai principali strumenti di pianificazione di riferimento
CONSIDERATO E VALUTATO che il tracciato di rete di nuova realizzazione intercetta nel tratto finale, ossia nel tratto di linea prossimo alla cabina primaria Xxxxxxxxx, la fascia di rispetto dei fiumi ai sensi dell’art. 142, lettera c) del D.Lgs 42/2004.
VISTA la nota prot. DRA n. 74085 del 09/10/2023 con la quale la Sopraintendenza BB.CC.AA. di Enna, rilevato che l’intervento ricade parzialmente (soltanto per quanto riguarda il cavidotto interrato) in zona soggetta a tutela paesaggistica ai sensi dell'art. 142, comma 1, lett. “g” e “c” del Decreto Lgs n. 42/2004 e s.m.i., vista la nota prot. n. 7117 del 23/12/2022 della Sezione per i Beni Archeologici, Bibliografici e Archivistici della Soprintendenza, ha espresso Parere Favorevole con una serie di condizioni.
CONSIDERATO E VALUTATO che nell’area in oggetto si registra la presenza di una zona censita all’interno della Carta Pericolosità geomorfologica e della Carta dei Dissesti del PAI. Tale Carta riporta le frane distinte per tipologia e stato di attività, e, nello specifico, la zona interna al lotto, identificata col Codice 094-4EN-105, è classificata con uno stato di attività attivo e con una tipologia di colamento lento. Dalla interrogazione informatica, sul portale informativo territoriale regionale – SITR, si riscontra che il geosito classificato come sito di Pericolosità geomorfologica PAI è classificato come sito di Pericolosità 1. Tuttavia, tale area, pur essendo compresa all’interno del perimetro del lotto in oggetto, non rientra tra le aree individuate per l’installazione dell’impianto fotovoltaico né tantomeno tra le aree interessate da qualsiasi altra opera ad esso annessa”.
VISTA la nota parere prot. DRA n. 22615 del 08/04/2024 con cui l’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia ha rilasciato l’Autorizzazione Idraulica Unica con prescrizioni comprensiva di:
-Nulla Osta Idraulico ai sensi degli artt. 93 e seguenti del R.D. n. 523/1904
-l’autorizzazione agli accessi dei valloni interessati e alla “realizzazione degli interventi” di cui al progetto
CONSIDERATO E VALUTATO che dalla consultazione del SITR emerge che l’area di progetto dista a circa 500 m da una zona perimetrata censita come “pietre di gaudo o stepping stones”, di particolare rilevanza per la loro posizione strategica o per la loro composizione, rappresentando elementi importanti del
paesaggio per sostenere specie in transito su un territorio oppure ospitare particolari microambienti in situazioni di habitat critici.
CONSIDERATO E VALUTATO che nell’area oggetto di studio, non sono state individuate tipologie di habitat riconducibili alla classificazione Natura 2000 né sono stati individuati ambienti naturali e seminaturali rappresentativi di una connotazione paesaggistica ancora integra, a causa dell’espansione delle attività agricole che hanno ristretto i territori dove possono conservarsi lembi di vegetazione naturale. E’ stato rilevato che nessuna specie vegetale particolarmente protetta o a rischio di estinzione stata intercettata nell’area oggetto di intervento.
CONSIDERATO E VALUTATO che l’impianto fotovoltaico si inserisce nell’unità ecosistemica delle aree agricole coltivi estensivi. L’area di progetto non risulta interessata dalla presenza di specie di particolare pregio naturalistico per cui non determina la riduzione di aree di habitat, la perturbazione di specie fondamentali nonché la frammentazione dell’habitat e delle specie.
CONSIDERATO e VALUTATO che l’impianto sarà integrato con l’attività agricola che nello specifico prevede le seguenti attività agronomiche
• Inerbimento con specie foraggere (leguminose) per il pascolo ovino nelle aree ricavate tra e sotto i filari di moduli e nelle aree di compensazione finalizzato alla produzione di formaggio pecorino DOP.
• Messa a dimora di alberi di ulivo (Olea europea) nella fascia perimetrale (ampiezza 10 m) dell’area di impianto per la produzione di Olio di oliva siciliano IGP.
• Messa a dimora di arbusti di rosmarino (Salvia rosmarinus) a portamento basso (altezza massima 1,5 m) lungo il confine nord con la S.S. 121.
• Messa a dimora di alberi di ulivo (Olea europea) in corrispondenza delle aree di compensazione.
• Pascolo apistico per la produzione di miele.
• Seminativo per la coltivazione di grani antichi (varietà Xxxxxxxx
CONSIDERATO che Proponente analizza la coerenza e la compatibilità del progetto con le Linee Guida degli impianti Agrivoltaici pubblicata dal MITE a Giugno 2022: nello specifico il progetto persegue l’obiettivo del rispetto dei requisiti A, B, D, E dalle linee guida sopramenzionate al fine della classificazione nella categoria di “impianto agrivoltaico.
CONSIDERATO E VALUTATO che il progetto prevede la realizzazione di aree ecotonali e specificatamente:
• superficie a seminativo a perdere per la fauna selvatica;
• messa a dimora di specie igrofite, ovvero corridoi ecologici (Tamarix, Oleander) in corrispondenza delle fasce di rispetto degli impluvi che attraversano l’area di impianto (non interessati dalla posa di pannelli o altre opere di impianto) al fine di creare dei corridoi ecologici;
• realizzazione di una prateria ad Ampelodesmos mauritanicus come buffer zone ad alto valore xxxxxxxx0
VISTO il Parere favorevole del Dipartimento Regionale dell’Agricoltura – Servizio LEADER – depositato dal Proponente che esprime idoneità del progetto agrivoltaico.
CONSIDERATO e VALUTATO che gli interventi saranno mirati a formare un soprassuolo polispecifico con specie vegetali idonee alla protezione del suolo, ed, inoltre, con specie con fruttificazioni appetibili per l’avifauna e che siano in grado di svilupparsi nelle condizioni ambientali della stazione. Le specie utilizzate saranno, quindi, scelte tra quelle già presenti nella zona ed anche tra specie autoctone nel rispetto più assoluto delle valenze ambientali già presenti al fine, anche, di potenziare il grado di naturalità e di biodiversità dell’area.
CONSIDERATO e VALUTATO che è stato redatto l’elaborato Piano di Monitoraggio Ambientale, comprensivo del monitoraggio sugli aspetti agronomici, e che dovrà essere acquisito ope legis il parere di ARPA Sicilia.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) dall’esame del quadro programmatico, non sono emersi profili ostativi alla realizzazione dell’intervento, tenuto conto delle previsioni di cui all’art. 12, comma 7, prevede che “Gli impianti di produzione di energia elettrica, di cui all'articolo 2, comma 1, lettere b) e c), possono essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici”; (ii) l’area di intervento non ricade in nessuna delle zone individuate al punto 1, lett. f) dell’Allegato 3, al D.M. 10 settembre 2010.
VALUTATI tutti i pareri resi dagli enti competenti nel corso del procedimento autorizzatorio e in Conferenza di servizi
CONSIDERATO che, relativamente alle coltivazioni di pregio e tenuto conto di quanto previsto dall’art.
16.4. del D.M. 10/09/2010, il Proponente dichiara che non si segnalano nell’area oggetto d’impianto produzioni agro-alimentari di qualità (produzioni biologiche, produzioni D.O.P., I.G.P., S.T.G., D.O.C., D.O.C.G., produzioni tradizionali) e/o di particolare pregio rispetto al contesto paesaggistico-culturale; inoltre, l'esercizio dell'impianto non compromette o interferisce negativamente con le finalità perseguite dalle disposizioni in materia di sostegno nel settore agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali, alla tutela della biodiversità, così come del patrimonio culturale e del paesaggio rurale
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) il progetto definitivo dell’intervento in esame ha visto la valutazione di diverse ipotesi progettuali, sebbene non sia stata approfondita, come richiesto, la c.d. “ALTERNATIVA ZERO”, cioè la possibilità di non eseguire l’intervento; (ii) la produzione di energia elettrica ottenuta dallo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili quali quella fotovoltaica, si inquadra nelle linee guida per la riduzione dei gas climalteranti, permettendo una diminuzione delle emissioni di anidride carbonica; (iii) la non realizzazione dell’intervento, comporterebbe in alternativa una non riduzione dello sfruttamento di fonti energetiche convenzionali, con inevitabile continuo incremento dei gas climalteranti emessi in atmosfera, anche in considerazione del probabile aumento futuro di domanda di energia elettrica prevista a livello mondiale.
VALUTATO che i benefici ambientali attesi dalla realizzazione dell’impianto, stimati sulla base della stima di produzione annua di energia elettrica, sono quantificabili in termini di risparmio di decine di migliaia di Tonnellate Equivalenti di Petrolio e di emissioni di CO2.
VALUTATO che, secondo quanto previsto all’art. 12, comma 1, del d.lgs. 387/2003, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità indifferibili ed urgenti.
VALUTATO alla luce dei dati forniti dal Proponente si può afferma che l’impianto fotovoltaico in esame non accresce in modo significativo la percentuale di consumo di suolo dell’area in oggetto.
VALUTATO che gli effetti cumulativi sono da ritenere compatibili con il contesto territoriale in considerazione anche delle condizioni ambientali indicate nel presente parere e della realizzazione di importanti opere di mitigazione e compensazione.
CONSIDERATO E VALUTATO che: (i) attraverso la documentazione prodotta, il Proponente ha riscontrato positivamente le criticità rappresentate in sede di Parere Istruttorio Intermedio; (ii) questa CTS
ritiene superate, sulla base delle argomentazioni svolte in precedenza, le problematiche emerse nel corso dell’istruttoria; (iii) le residue criticità possono essere risolte attraverso l’apposizione di specifiche condizioni che permettano di attenuare ulteriormente la pressione ambientale determinata dalla realizzazione dell’intervento.
VALUTATO in definitiva che: (i) il progetto non genera impatti, non compatibili da un punto di vista ambientale, nell’uso delle risorse nonché in relazione alle interferenze riscontrate sulle componenti ambientali esaminate; (ii) non sono previste emissioni in atmosfera, scarichi idrici o nel sottosuolo che possano determinare perturbazioni all’ambiente; (iii) la realizzazione dell’opera non comporterà quantità di emissioni di inquinanti significative, eccettuate quelle relative alla fase di cantiere e dismissione, che saranno contenute mediante opportune misure di prevenzione; (iv) non sarà alterata negativamente in maniera significativa la qualità e la capacità di rigenerazione delle risorse naturali delle aree interessate dall’opera; (v) gli impatti legati alla realizzazione dell’opera sono in parte ridotti attraverso specifici interventi di mitigazione.
CONTEMPERATE le esigenze di tutela ambientale con quelle dell’iniziativa privata volta alla produzione di energia da fonti rinnovabili.
VALUTATO che all’interno del fascicolo della documentazione si ha riscontro di integrazioni documentali relativamente al titolo di disponibilità giuridica dei suoli, tenuto conto dell’all'art. 2 L.R. 29/2015.
VALUTATO che sul punto si è pronunciato il CGA con sentenza n. 627 del 05.10.2023 così statuendo: "nella Regione siciliana per la realizzazione degli impianti eolici è indispensabile documentare la disponibilità dei terreni ove posizionare le strutture portanti, potendosi ricorrere alle procedure espropriative solo per i suoli ove posizionare le opere connesse per renderli funzionanti (tra cui, per esempio, gli elettrodotti di collegamento)”.
RITENUTO e CONSIDERATO che il capitale sociale della società proponente, assolutamente esiguo rispetto all’ingente dimensione dell’investimento, non consente di garantire la capacità economica della stessa di realizzare il progetto, ed il cui mancato perfezionamento costituisce un danno sia per l’interesse generale al conseguimento degli obiettivi di transizione ecologica sia per aver sottratto ad altri imprenditori la possibilità di intervenire nella medesima area in ragione delle note determinazioni sui cumuli.
CONSIDERATO che gli episodi di siccità in Sicilia divengono sempre più severi e frequenti e le perdite annuali assolute di pioggia dovute a siccità aumentano considerevolmente, incrementando altresì il rischio di desertificazione comprovato da ricerche e studi scientifici di primari istituti europei e nazionali;
CONSIDERATO che negli ultimi anni la Sicilia è oggetto di frequenti incendi con gravi danni per l’ambiente e per il paesaggio naturale;
CONSIDERATO e VALUTATO che al fine di contrastare le precedenti problematiche riguardo a siccità, desertificazione ed incendi, la CTSAA ritiene utile la realizzazione di laghetti collinari quali opere di fondamentale rilevanza per la mitigazione ambientale;
VALUTATO che nel complesso l’impianto in oggetto risulta compatibile con le caratteristiche ambientali, urbanistiche e territoriali del contesto in cui è stato previsto in considerazione delle misure di mitigazione e compensazione previste e delle condizioni ambientali del presente parere
La Commissione Tecnica Specialistica per le autorizzazioni ambientali di competenza regionale
Tutto ciò VISTO, CONSIDERATO E VALUTATO
ESPRIME
Parere favorevole di compatibilità ambientale del progetto per la realizzazione ed esercizio di un impianto agrofotovoltaico collocato a terra in area agricola collegato alla RTN con potenza del generatore di 6,0288 MWP e potenza nominale dell’impianto di 5,712 MW, da realizzarsi nel Comune di Enna in c/da Grada, snc a condizione che siano ottemperate le seguenti Condizioni Ambientali:
Condizione Ambientale | n. 1 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti Economici |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere prodotta dichiarazione con la quale la ditta proponente si impegna alla sottoscrizione di una apposita polizza fideiussoria bancaria o assicurativa proveniente da azienda iscritta all'albo di cui all'art. 106 T.U.B. o, in alternativa, sottoscrivere e versare aumento di capitale sociale di importo pari al minimo al 10% del valore dell'investimento da mantenere fino al collaudo finale delle opere, come da computo metrico, finalizzato anche a garantire la realizzazione dell'opera e delle opere di mitigazione ambientale previste/presentate per la valutazione da parte della Commissione Tecnica Specialistica Il Dipartimento all’ambiente, prima di procedere all’emanazione del Decreto Autorizzatorio o della sua proposizione al competente Assessore, acquisisce la suddetta documentazione dandone visibilità sul portale si-vii/xxxxxxx.xxxxxxx.xx. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 2 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, il Proponente dovrà produrre elaborati opportunamente dettagliati del progetto adeguato alle condizioni ambientali del presente parere, nonché alle condizioni/prescrizioni formulate dagli Enti coinvolti nella procedura |
PAUR nei pareri di rispettiva competenza. Il progetto esecutivo dovrà contenere tutte le misure di mitigazione contenute nello Studio di Impatto Ambientale e nella documentazione di progetto esaminata non in contrasto con le seguenti prescrizioni. Il proponente dovrà ottemperare alle condizioni/prescrizioni riportate nelle note, pareri e/o nulla osta producendo le opportune controdeduzioni, la documentazione e gli elaborati necessari dai quali sia possibile evincere l’ottemperanza a quanto in essi/e riportato. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto | Corpo Forestale Regionale |
Condizione Ambientale | n. 3 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali |
Oggetto della prescrizione | Il Proponente, compatibilmente con le condizioni geomorfologiche e geologiche dell’area che, se preclusive andranno debitamente comprovate, integrerà il progetto con la realizzazione di idonei laghetti artificiali per interventi antincendio immediati in situ e comunque per contribuire al contrasto all’emergenza incendi e della desertificazione dei territori della Sicilia con grave pregiudizio per l’ambiente ed il paesaggio naturale, ed alla siccità (Deliberazione della Giunta Regionale n. 100 dell'11 marzo 2024, recante: “Articolo 3 della legge regionale 7 luglio 2020, n. 13. Dichiarazione dello stato di crisi e di emergenza regionale, per la grave crisi idrica nel settore potabile”) e secondo le disposizioni tecniche di cui al D.D.G. n. 102 del 23/06/2021 emanato dal Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, relativamente agli indirizzi applicativi di invarianza idraulica e idrologica. Al fine di non aggravare l’iter autorizzativo, l’invaso può essere realizzato in rispetto di quanto previsto dall’art. 167 co.3 del D. Lgs. 1252/06 e ss.mm.ii., e lo stesso potrà essere eventualmente utilizzato quale vasca di laminazione in ottemperanza a quanto previsto dal D.D.G. n. 102 del 23/06/2021 del Dirigente Generale del Dipartimento Regionale dell’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Condizione Ambientale | n. 3 |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 4 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Aspetti progettuali - Agrofotovoltaico |
Oggetto della prescrizione | In considerazione della natura agrivoltaica dell’intervento e sulla base di quanto riportato nelle Linee Guida del MITE 2022 sugli impianti agrivoltaici, requisito D2, il proponente dovrà produrre una relazione tecnica asseverata da un agronomo “con una cadenza stabilita” ai fini di monitorare: l’esistenza e la resa della coltivazione; il mantenimento dell’indirizzo produttivo. Alla relazione dovranno essere allegati i piani annuali di coltivazione, recanti indicazioni in merito alle specie annualmente coltivate, alla superficie effettivamente destinata alle coltivazioni, alle condizioni di crescita delle piante, alle tecniche di coltivazione (sesto di impianto, densità di semina, impiego di concimi, trattamenti fitosanitari). Relativamente agli aspetti agronomici, dovrà essere presentato il Piano Aziendale di coltivazione attuativo dal quale sia possibile evincere: a) i contratti che il Proponente ha stilato con le aziende agricole interessate alle future attività di agro-solare o comunque documentazione idonea a dimostrare le tempistiche di avvio dell’attività agricola ipotizzata in progetto; b) le indicazioni delle eventuali infrastrutture previste per l’espletamento delle relative attività, unitamente ad apposite planimetrie ed elaborati progettuali riportanti le superfici che si intendono utilizzare nell’ambito del piano di coltivazione; c) a regime, ogni due anni, dovranno essere presentati report aziendali atti a garantire il monitoraggio circa l’andamento dell’attività agricola; Inoltre, dovrà essere prodotta una planimetria con indicazione delle aree di collocazione delle arnie che prevede di installare e dovrà essere previsto utilizzo di api autoctone, come l’ape nera |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 5 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Mitigazioni Vegetazione-Fauna |
Oggetto della prescrizione | In sede di Progetto Esecutivo dovranno essere redatti/approfonditi gli elaborati di dettaglio (relazioni, grafici a scala non superiore al rapporto 1:2000 e stralci 1:500 oltre a computi e stime) per dare evidenza degli interventi di mitigazione, delle specie e delle tecniche utilizzate. Inoltre, si dispone che: a) Relativamente alla fascia arborea perimetrale il Proponente dovrà presentare/approfondire gli elaborati tecnici di dettaglio, a scala adeguata, dai quali sia possibile evincere la modalità di impianto con l’indicazione planimetrica, a scala adeguata, della disposizione di tutti elementi arborei e arbustivi caratteristici della macchia mediterranea e previsti in progetto. b) Le fasce perimetrali, dovranno avere un’ampiezza di almeno 10 metri (come da progetto) e con un sesto di impianto tale da realizzare una fascia coprente, ai fini della mitigazione visiva dell’impianto; c) La messa a dimora delle essenze costituenti la fascia arborea perimetrale e di tutte le opere a verde dovrà avvenire prima dell’apertura del cantiere al fine di mitigare “per tempo” gli impatti dovuti alle operazioni meccaniche previste in progetto; d) Dovranno essere previste e realizzate adeguate fasce tagliafuoco, a ridosso delle fasce arboree, al fine di evitare che gli alberi possano diventare un veicolo di propagazione di incendi dall'esterno verso l’area dell’impianto; e) Per le aree del P.F., dovranno essere previsti, ogni 5 metri l'uno dall'altro, dei varchi creati nella recinzione perimetrale della dimensione minima di 30x30 cm, a livello del terreno, per consentire il passaggio della piccola fauna. Detti passaggi non dovranno essere previsti per le aree occupate dalle cabine elettriche e dalla Sottostazione; f) Le stradelle di servizio dovranno essere realizzate in terra battuta e/o stabilizzata e la loro ampiezza non dovrà superare i 4 metri al fine di contenere il consumo di suolo; g) È fatto divieto di alterare la naturale pendenza dei terreni e l'assetto idrogeologico dei suoli. Dovranno essere evitati spietramenti, e interventi di compattazione del suolo (ad esclusione delle stradelle di servizio); h) La recinzione prevista dovrà essere interposta tra gli interventi a verde delle opere di mitigazione ed il parco fotovoltaico al fine di migliorare l'inserimento paesaggistico del progetto. La recinzione dovrà essere realizzata con una struttura leggera metallica in grigliato infissa al suolo, di colore verde RAL 6005. Non dovranno essere realizzati platee e/o cordoli di |
fondazione; i) E' necessario produrre elaborati di tutte le opere di mitigazione previste per tutte le opere in progetto e delle relative modalità di attuazione, corredati dei necessari elaborati grafici, dai quali sia possibile evincere la compatibilità delle stesse con le esigenze di mantenimento/conservazione degli equilibri ecosistemici delle aree di interesse e dai quali risulti verificata la non incidenza delle azioni di mitigazione e delle specie introdotte soprattutto a tutela e mantenimento di superfici e specie di valore ecologico. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 6 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Vegetazione |
Oggetto della prescrizione | Per tutti gli impianti a verde previsti in progetto si dispone che: a) Dovranno essere utilizzate specie vegetali autoctone o storicizzate e/o colture legnose-agrarie, coerenti con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Nel caso di utilizzo di colture agrarie, queste dovranno essere alternate con specie vegetali caratteristiche della macchia mediterranea. In particolare, dovrà essere previsto l’uso di specie con dimensioni di altezza pari a quella della recinzione e/o minimo di anni 5 d’età. È fatto divieto utilizzare specie aventi carattere invasivo; b) Si dovrà prevedere esclusivamente l’uso di specie vegetali autoctone, o da vivai in possesso di licenza ai sensi dell'art 4 del Dlgs 386/03 rilasciata dal Comando Corpo Forestale della Regione Siciliana (avendo così certezza del germoplasma autoctono); per le specie erbacee coltivate è ammesso l’uso di sementi di origine commerciale di provenienza in situ; c) Tra le specie erbacee e arbustive facenti parte del progetto a verde si dovrà prevedere ed essere garantita anche la messa a dimora di specie atte a fornire un'alta diversità entomologica, grazie alla presenza di fioriture dilazionate nell'arco dell'anno. Per la componente avifaunistica si dovrà prevedere/garantire la presenza di specie arboree e arbustive che possano offrire sia rifugio che fonti alimentari; d) Nella scelta delle specie utilizzate sia per le fasce perimetrali, che per quelle utilizzate per gli interventi di mitigazione, |
dovranno essere favorite quelle appetibili per i pascoli apistici. e) Gli interventi a verde dovranno essere mantenuti in uno stato ottimale per tutto il periodo di vita dell’impianto; a tali fini, in sede di presentazione del progetto esecutivo, dovrà essere presentato un idoneo Piano di manutenzione. Le cure colturali dovranno essere effettuate fino al completo affrancamento della vegetazione e comunque ripetute con frequenze idonee per un periodo non inferiore ai cinque anni successivi all'ultimazione dei lavori; | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 7 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Fauna/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Compatibilmente con le esigenze di sicurezza dell’impianto si dispone che l’illuminazione sul perimetro dell’impianto dovrà adeguarsi alle diverse fasi di vita dell'impianto e deve attivarsi solo in caso di necessità mediante sensori tarati per percepire movimenti di entità significativa (non devono accendersi al passaggio di mammiferi di piccola taglia). L’impianto deve essere realizzato con elementi rivolti verso il basso e nell’ottica del minor consumo di energia. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 8 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di Applicazione | Interventi di mitigazione Paesaggio-Patrimonio culturale |
Oggetto della prescrizione | Nel progetto esecutivo dovranno essere inserite le risultanze scaturite dalla relazione paesaggistica comprensive di dettagliate tavole, a scala adeguata, sugli interventi di mitigazione. A tutela delle componenti e dei beni paesaggistici dell’area di progetto si dispone: |
a) Il rispetto/mantenimento dell'allineamento regolare del margine delle strutture a pannelli che dovranno seguire le linee e le forme naturali delle aree, nel rispetto della tessitura colturale e degli elementi fisici (naturali e antropici) del paesaggio di riferimento; b) Il mantenimento/salvaguardia dei cumuli di pietra eventualmente presenti, con una fascia di rispetto di almeno 5 metri dal margine, prevedendo che tale fascia sia realizzata anche in corrispondenza dei cumuli di pietrame in progetto; c) Dovranno essere mantenute/salvaguardate tutte le eventuali aree in cui risulta evidente la presenza di roccia madre affiorante, eliminando la disposizione dei pannelli e/od opere di impianto insistenti su tali aree, oltre a prevedere fasce di rispetto di almeno 10 m. dal margine delle stesse. d) Dovrà essere dato evidenza di quanto disposto mediante appositi elaborati grafici a scala adeguata dai quali risulti il rispetto delle prescrizioni riportate nella presente condizione ambientale. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 9 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Mitigazioni –Vegetazione – Fauna - |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere presentato il progetto esecutivo degli interventi di compensazione previsti dal proponente ed in particolare: a) Degli interventi di riqualificazione naturalistica previsti in tutta l’area di proprietà del proponente, con vegetazione autoctona coerente con il contesto pedoclimatico e paesaggistico dell’area. Si ribadisce che la scelta delle essenze dovrà essere effettuata attingendo all’elenco specie delle Aree Ecologicamente Omogenee allegate al Piano Forestale Regionale. b) Gli interventi dovranno, sempre e comunque, essere corredati da un idoneo Piano di manutenzione. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 10 | |
Macrofase | Ante Operam | |
Fase | Progettazione esecutiva | |
Ambito di applicazione | Compensazioni | |
Oggetto della prescrizione | In merito alle opere di compensazione, dovrà essere trasmesso il piano degli interventi di compensazione ambientale che verrà concordato con il Comune di Enna ai sensi del D.M. 10/09/2010 con allegato il cronoprogramma degli interventi. Gli interventi dovranno essere finalizzati al recupero o al miglioramento ambientale del contesto territoriale in oggetto. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva | |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana | |
Ente coinvolto | Comune di Scicli | |
Condizione Ambientale | n. 11 | |
Macrofase | Ante Operam | |
Fase | Progettazione esecutiva | |
Ambito di applicazione | Fauna/paesaggio | |
Oggetto della prescrizione | Come da previsione progettuale i pannelli fotovoltaici dovranno avere un basso indice di riflettanza, al fine di ridurre il cosiddetto “effetto-acqua” o “effetto-lago” che potrebbe confondere l’avifauna. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | In fase di progettazione esecutiva | |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana | |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 12 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo/paesaggio |
Oggetto della prescrizione | Per tutti i manufatti (comprese Cabina Inverter/Trasformatori) che verranno realizzati nell’ambito dell’intervento ivi comprese eventuali strutture mobili si dispone che: a) devono essere tinteggiati con colori adatti al contesto naturalistico dei luoghi; b) ove previsto in relazione alla tipologia di manufatto, devono essere dotati di impianto antincendio; c) ove destinati ad attività che possono determinare il rischio di sversamenti inquinanti, devono essere realizzati su un basamento impermeabilizzato al fine di prevenire ogni forma di riversamento di inquinanti sul terreno. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 13 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Suolo-Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | Dovranno essere presentati in fase di progettazione esecutiva adeguati elaborati progettuali al fine di dimostrare che non viene alterata la morfologia dei luoghi e l’attuale pendenza dei terreni. In fase di progettazione esecutiva, dovranno essere presentati gli elaborati progettuali di dettaglio di tutte le misure di mitigazione che verranno attuate al fine di mantenere l’equilibrio idrogeologico e l’invarianza idraulica delle aree, previste sulla base degli appositi/specifici studi di dettaglio che dovranno essere prodotti dal proponente. |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 14 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Fase di progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Rifiuti |
Oggetto della prescrizione | In fase di progettazione esecutiva, il Proponente dovrà redigere una stima dettagliata dei rifiuti prodotti in fase di cantiere dell’impianto avendo cura di specificare le quantità per ciascuna tipologia di rifiuto prodotto nonché le specifiche modalità di recupero/smaltimento previste per ciascuna di esse. |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/ Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto | ARPA Sicilia |
Condizione Ambientale | n. 15 |
Macrofase | Ante operam |
Fase | Progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ambito di applicazione | Terre e rocce da scavo |
Oggetto della prescrizione | Si dovrà dare riscontro dell’acquisizione del parere di ARPA Sicilia. I materiali scaturenti da tutte le operazioni di scavo devono essere sottoposti alle disposizioni ed alle procedure previste dal Regolamento, approvato con D.P.R. 120 del 13/06/2017, così come indicato/previsto nel Piano Preliminare Terre e rocce da scavo prodotto dal proponente. Dovrà essere prodotta una planimetria aggiornata riportante tutti i punti di indagine ambientale. |
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | In fase di progettazione esecutiva/Prima dell’inizio dei lavori |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto | ARPA Sicilia |
Condizione Ambientale | n. 16 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva |
Ambito di applicazione | Mitigazioni / Cantierizzazione |
Oggetto della prescrizione | Dovrà essere integrato il Piano di Cantierizzazione con la dislocazione planimetrica dettagliata delle aree interessate dal cantiere, che preveda |
tra l’altro le misure di mitigazione da applicare in tale fase. In merito al Piano di Cantierizzazione dovranno essere adottate/messe in atto tutte le misure di mitigazione previste in tale fase, ed in particolare si dispone che: a. In corrispondenza delle fasi di scavo e/o movimentazione terre prevedere tutti gli accorgimenti tecnici atti a ridurre la produzione e la propagazione di polveri (es. costante bagnatura delle piste, lavaggio delle ruote dei mezzi in uscita dall’area di cantiere, copertura dei mezzi che trasportano terre con opportuni teli, ecc); b. Durante i lavori dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti tecnici e di gestione del cantiere al fine di prevenire possibili inquinamenti del suolo e delle acque superficiali e sotterranee; c. Durante i lavori dovranno essere adottate specifiche misure di mitigazione per la salvaguardia della fauna; d. Tutti gli interventi dovranno essere realizzati al di fuori dei periodi più sensibili del ciclo biologico delle principali specie faunistiche presenti nell'area (periodi di nidificazione o migrazione) riportati nel formulario standard ed utilizzare mezzi meccanici idonei ad evitare disturbi all'area circostante mediante una maggiore insonorizzazione; e. Minimizzare lo stazionamento dei veicoli nel/nei cantiere/cantieri e limitare, allo stretto indispensabile, la presenza di imprese e addetti all'interno del/i cantiere/i; f. Dovrà essere prodotto/aggiornato il cronoprogramma dettagliato delle fasi di impianto (di cantiere, di esercizio e di dismissione) per tutte le opere previste dal quale risulti: (i) la collocazione temporale circa la messa a dimora delle essenze costituenti la fascia arborea perimetrale che si ribadisce dovrà avvenire in concomitanza con l’apertura del cantiere al fine di mitigare “per tempo” gli impatti (prevalentemente acustico e di dispersione polveri, nonché di schermatura visiva), dovuti alle operazioni meccaniche previste in progetto; (ii) l'individuazione degli intervalli temporali per i quali e prevista la sospensione delle attività lavorative al fine di non interferire/disturbare il ciclo biologico delle principali specie faunistiche presenti nelle aree (periodi di nidificazione e/o migrazione); g. Durante le fasi di cantiere per la realizzazione dell’impianto ed opere connesse devono essere rispettate tutte le prescrizioni e le direttive contenute nella Parte I dell’Allegato V alla Parte V del D. Lgs. n. 152/06 e ss.mm.ii. Tali prescrizioni dovranno essere rispettate anche durante le fasi di dismissione dell’impianto, ove previsto; h. I macchinari usati per le trivellazioni, i serbatoi utilizzati per lo stoccaggio del combustibile o altri mezzi potenzialmente inquinanti, dovranno prevedere opportuni sistemi di contenimento di sversamenti accidentali e dovranno essere localizzati in zone distanti da punti di deflusso delle acque |
meteoriche; i. Durante tutte le fasi di esecuzione delle operazioni di cantiere e di dismissione, dovranno essere adottati tutti gli accorgimenti necessari a evitare la produzione di polveri aero-disperse, rumore ed emissioni in atmosfera; j. Tutte le operazioni potenzialmente rumorose dovranno essere svolte fuori dai periodi riproduzione/nidificazione. | ||
Xxxxxxx Xxxxx Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Progettazione esecutiva/prima dell’inizio delle attività | |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana | |
Ente coinvolto | ||
Condizione Ambientale | n. 17 | |
Macrofase | Corso Operam | |
Fase | Fase di cantiere | |
Ambito di applicazione | Cantiere | |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dei lavori di realizzazione del Parco fotovoltaico, e successivamente alle opere di recinzione, dovranno essere realizzati tutti gli interventi di mitigazione con le fasce vegetate. Gli interventi dovranno avvenire secondo quanto descritto in progetto. Il proponente in merito dovrà presentare una relazione con dettagliata documentazione fotografica sugli interventi di mitigazione realizzati. | |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di cantiere | |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana | |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 18 |
Macrofase | Ante Operam- Corso Operam – Post Operam |
Fase | Progettazione esecutiva – in fase di cantiere – in fase di esercizio |
Condizione Ambientale | n. 18 |
Ambito di applicazione | Monitoraggio Ambientale – atmosfera, suolo |
Oggetto della prescrizione | Il Piano di Monitoraggio Ambientale (P.M.A), dovrà essere attuato in accordo con ARPA Sicilia per le componenti Rumore, Aria, Suolo, Acque Sotterranee e Superficiali. Il PMA dovrà definire durata, modalità delle attività di monitoraggio per ciascuna componente e la frequenza di restituzione dei dati, in modo da consentire ad ARPA, qualora necessario, di indicare, in tempo utile, ulteriori misure di mitigazione da adottare. Per la componete suolo il monitoraggio dovrà essere effettuato secondo le modalità indicate nelle “Linee guida per il monitoraggio del suolo su superfici agricole destinate ad impianti fotovoltaici a terra” Regione Piemonte D.D. 27 settembre 2010, n. 1035. Le analisi dovranno altresì essere estese prevedendo lo studio della qualità biologica del suolo mediante l’indice QBS-ar (monitoraggio sulla pedofauna). Si dovrà dare riscontro dell’acquisizione del parere di ARPA Sicilia |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Fase di progettazione esecutiva, Fase di cantiere, Fase di esercizio |
nte vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 19 |
Macrofase | Corso Operam – Post Operam |
Fase | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ambito di applicazione | Suolo – Sottosuolo |
Oggetto della prescrizione | a) Il sopra-suolo dovrà essere mantenuto costantemente coperto da vegetazione, anche attraverso tecniche di inerbimento e l’opera di decespugliamento dovrà essere realizzata solo per la creazione di passaggi per gli addetti ai lavori, al fine di permettere una maggiore continuità di habitat. È fatto in ogni caso espresso divieto di utilizzare diserbanti chimici. b) È fatto divieto di utilizzare detergenti chimici per il lavaggio dei pannelli. Sarà possibile utilizzare esclusivamente prodotti eco- compatibili certificati. c) Per ogni sostanza potenzialmente idonea a causare contaminazioni del suolo, sottosuolo, acque sotterranee ed |
atmosfera, il cui utilizzo è contemplato per le attività di cantiere e di esercizio dell'impianto, dovranno essere previsti tutti gli utili accorgimenti in ordine di priorità ad evitare/contenere ordinari e/o accidentali fenomeni di rilascio, istruendo procedure operative per la prevenzione e gestione dei rischi potenziali di inquinamento per le sorgenti presenti. | |
Termine Avvio Verifica di Ottemperanza | In fase di cantiere ed in fase di esercizio |
Ente vigilante | ARPA Sicilia |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 20 |
Macrofase | Post operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Ripristino aree di cantiere |
Oggetto della prescrizione | Al termine dei lavori, il Proponente dovrà provvedere al ripristino morfologico e vegetazionale di tutte le aree soggette a movimento di terra, ripristino della viabilità pubblica e privata, utilizzata ed eventualmente danneggiata in seguito alle lavorazioni. Prima della messa in esercizio dovrà essere trasmessa adeguata documentazione fotografica di quanto realizzato, con allegata planimetria con i punti di ripresa e attestazione da parte del direttore dei lavori dell’avvenuta ottemperanza a tutto quanto prescritto. |
Termine avvio Verifica Ottemperanza | Prima dell’entrata in esercizio |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 21 |
Macrofase | Post Operam |
Fase | Prima dell’entrata in esercizio |
Ambito di applicazione | Dismissione |
Oggetto della prescrizione | Prima dell’avvio dell’attività dovrà essere presentato: a) Il piano di disattivazione e smantellamento dell’impianto a fine esercizio e il progetto di ripristino ambientale dell’area, assicurando l’utilizzo di elementi vegetali compatibili con l'ordinamento |
Condizione Ambientale | n. 21 |
agricolo dell'area prima dell'intervento. Il progetto deve prevedere la rinaturazione di tutta l’area interessata dall’impianto o il ripristino con colture agrarie preesistenti. Il progetto di recupero ambientale dovrà essere integrato con un puntuale cronoprogramma e con un piano di manutenzione delle aree verdi. b) Si dovrà prevedere che in fase di dismissione, le varie parti dell’impianto dovranno essere separate in base alla composizione chimica in modo da poter riciclare il maggior quantitativo possibile dei singoli elementi, quali alluminio e silicio, presso ditte che si occupano di riciclaggio e produzione di tali elementi; i restanti rifiuti, con particolare riferimento alle sostanze pericolose negli stessi contenute, quali piombo, cadmio, bromurati ritardanti di fiamma, cromo, capaci di generare significativi impatti negativi sull’ambiente e sulla salute umana, dovranno essere trattati a norma di legge. c) Computo metrico estimativo dei lavori relativi al ripristino dei luoghi. d) Xxxxxxxx di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi di dismissione e delle opere della messa in ripristino come indicato dal DM 10/09/2010 in favore della regione Sicilia. L’importo dovrà fare riferimento alle somme previste dal computo metrico estimativo delle opere di ripristino, finalizzate all’esecuzione dei lavori di ripristino dei luoghi ed al recupero e/o smaltimento dei moduli fotovoltaici. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |
Condizione Ambientale | n. 22 |
Macrofase | Ante Operam |
Fase | Progettazione esecutiva e Avvio del cantiere |
Ambito di applicazione | Difesa del territorio (prevenzione rischio antincendio) |
Oggetto della prescrizione | Il Proponente dovrà collocare in cima ai pali di illuminazione posti lungo la recinzione perimetrale e nei punti di maggiore visibilità del territorio circostante delle telecamere termiche con capacità di visualizzazione a 360° ed operative h.24. Tali telecamere dovranno essere collegate attraverso ausili telematici con le centrali operative del Dipartimento Regionale della Regione e del Corpo Forestale Regionale al fine di monitorare e segnalare eventuali incendi. Il Proponente dovrà anche assicurare una adeguata manutenzione delle stesse. |
Condizione Ambientale | n. 22 |
In fase progettazione esecutiva dovrà essere trasmessa adeguata documentazione tecnica. | |
Termine Avvio Verifica di Xxxxxxxxxxxx | Prima dell’entrata in esercizio dell’opera |
Ente vigilante | Autorità Ambientale della Regione Siciliana |
Ente coinvolto |