MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche per il Piemonte, la Valle d’Aosta e la Liguria - Sede di Xxxxxx - Xxxxx Xxxxxxx x. 00 – 10121 Torino -
PNRR – GARA EUROPEA A PROCEDURA APERTA, AI SENSI DEGLI ARTICOLI 70 E 71 DEL DECRETO LEGISLATIVO 31 MARZO 2023, N. 36, PER L’AFFIDAMENTO DEI LAVORI DI “RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE E RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA E STRUTTURALE DELL’EX COMPLESSO CARCERARIO LE NUOVE IN TORINO, AI FINI DEL RAGGIUNGIMENTO DELL’OBIETTIVO DI CENTRALIZZAZIONE DEI SERVIZI DELLA GIUSTIZIA ATTRAVERSO LA RISTRUTTURAZIONE DEL BRACCIO I DA DESTINARE AD UFFICI DELLA PROCURA E DEL TRIBUNALE, LA RISTRUTTURAZIONE DEL BRACCIO II DA DESTINARE A TRIBUNALE E PROCURA E LA RISTRUTTURAZIONE DEL BRACCIO III DA DESTINARE A TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA” | ||
CUP D13D21000450001 CIG A01B5B992D Codice gara G01403 |
PIANO NAZIONALE RIPRESA E RESILIENZA (PNRR)
Missione 2 Rivoluzione verde e transizione ecologica Componente 3 Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici Misura 1 Efficientamento energetico edifici pubblici
Investimento 1.2 Costruzione di edifici, riqualificazione e rafforzamento dei beni immobili dell'amministrazione della Giustizia
Sommario
A1. Identificazione del progetto e della fase del processo informativo 4
B1. Caratteristiche tecniche e prestazionali dell’infrastruttura hardware e software 9
B1.1. Infrastruttura hardware 9
B1.2. Infrastruttura software 9
B2. ACDat della Stazione Appaltante messa a disposizione 10
B3. Formati di fornitura dati messi a disposizione inizialmente dalla Stazione Appaltante 10
B4. Fornitura e scambio dati 11
B4.1. Formati da utilizzare 11
B4.2. Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità 12
B5. Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento 12
B6. Sistema di classificazione e denominazione degli oggetti 13
B7. Competenze di gestione informativa dell’affidatario 13
C1. Obiettivi informativi strategici e usi dei modelli e degli elaborati 15
C1.1. Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo 15
C1.2. Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti 18
C1.3. Definizione di elaborati informativi grafici e documentali 19
C2. Livelli di fabbisogno informativo 19
C3. Xxxxx, responsabilità e autorità ai fini informativi 20
C3.1. Definizione della struttura informativa interna della StazioneAppaltante 21
C3.2. Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera 21
C4. Caratteristiche informative di modelli, oggetti e/o elaborati messia disposizione dalla Stazione Appaltante 23
C5. Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale 23
C5.1. Strutturazione dei modelli disciplinari 25
C5.2. Programmazione temporale della modellazione e del processoinformativo 26
C5.3. Coordinamento modelli 27
C5.4. Dimensione massima dei file di modellazione 27
C6. Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo 27
C6.1. Riferimenti normativi 27
C6.2. Richieste aggiuntive in materia di sicurezza 28
C8. Modalità di condivisione di dati, informazioni e contenutiinformativi 29
C8.1. Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione 29
C8.2. Gestione dei contenuti informativi di eventuali sub-affidatari 30
C9. Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati 30
C9.1. Definizione delle procedure di validazione 30
C9.2. Definizione dell’articolazione delle operazioni di verifica 31
C10. Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative 32
C10.1. Interferenze di progetto (Clash Detection) 33
C10.2. Incoerenze di progetto (Code checking) 34
C10.3. Definizione delle modalità di risoluzione di interferenze eincoerenze 34
C11. Modalità di gestione della programmazione (4D) 35
C12. Modalità di gestione informativa economica (5D – computi,estimi e valutazioni) 35
C13. Modalità di gestione informativa (6D – uso, gestione,manutenzione e dismissione) 35
C14. Modalità di gestione delle esternalità (7D – sostenibilità sociale,economica e ambientale) 36
C15. Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/oelaborati informativi 36
1. Nomenclatura di Modelli ed Elaborati grafici e informativi 37
2. Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità 37
A. Premesse
Il presente documento fornisce le indicazioni generali relative alle specifiche informative finalizzate alla gestione digitale del cantiere. Costituisce atto propedeutico alla redazione dell’Offerta per la Gestione Informativa oGI, di seguito specificato.
L’art. 23, c.13, del D.lgs. 50/2016 introduce il concetto di metodi e strumenti elettronici specifici atti alla definizione, consegna e gestione dei contenuti informativi, in formato digitale, relativi ad un appalto di opera pubblica.
Il presente documento, di seguito denominato Capitolato Informativo è stato redatto in riferimento alle indicazioni della Norma UNI 11337:2017.
L’ottemperanza da parte del concorrente alle richieste espresse da questo Capitolato Informativo è da intendersi obbligatoria e prenderà forma con la redazione del documento Offerta per la Gestione Informativa (oGI).
Il documento, che verrà prodotto dal concorrente a dimostrazione delle sue capacità di assicurare le esigenze
della Stazione Appaltante, sarà oggetto di valutazione in fase di aggiudicazione della Gara d’Appalto.
Il Capitolato Informativo costituisce l’atto propedeutico ed indispensabile alla redazione di una Offerta per la Gestione informativa in fase di gara. L’oGI costituisce l’offerta tecnica in cui il Concorrente, rispondendo ad ogni specifica sezione del Capitolato Informativo, descrive come intende garantire la rispondenza a quanto richiesto dalla Stazione Appaltante, da considerarsi pre- contratto BEP(pre contract BIM Execution Plan).
Si specifica che, divenuta efficace l’aggiudicazione definitiva e prima della stipulazione del Contratto di Affidamento, l’affidatario avrà l’onere di produrre un piano per la Gestione Informativa (pGI) che sostanzia, integra e precisa quanto dichiarato nell’oGI, anche sulla base di osservazioni, commenti e prescrizioni proposte dalla Stazione Appaltante contestualmente all’aggiudicazione.
Quanto richiesto nel documento in oggetto non esime l’affidatario da tutte le proprie e più ampie responsabilità inerenti sia il rispetto delle normative nazionali applicabili al caso, sia l’adozione delle tecnologie più adeguate al raggiungimento dei migliori standard qualitativi possibili, sia sul piano realizzativo che gestionale.
Il Piano di Gestione Informativa farà parte a tutti gli effetti dei Documenti Contrattuali che costituiscono parte integrante e sostanziale dell’Appalto e traduce il quadro delle esigenze nell’ottica della digitalizzazione dei processi informativi della Stazione Appaltante.
A1. Identificazione del progetto e della fase del processo informativo
Nome e/o denominazione della Stazione Appaltante | Provveditorato Interregionale OOPP Piemonte Valle d’Aosta e Liguria – sede coordinata di Torino |
Denominazione del progetto | Riorganizzazione Funzionale e Riqualificazione Energetica e Strutturale dell’ex complesso carcerario Le Nuove ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di centralizzazione dei servizi della Giustizia attraverso la ristrutturazione del braccio I da destinare ad uffici della Procura e del Tribunale, la ristrutturazione del braccio II da destinare a Tribunale e Procura e la ristrutturazione del braccio III da destinare a Tribunale di sorveglianza. |
Descrizione sintetica del progetto | Si rimanda alla Relazione illustrativa generale |
Localizzazione geografica dell’intervento | Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxxxx XX x.000 -Xxxxxx |
Identificazione della fase di incarico (come da punto 7.1 della UNI 11337-1:2017) | Stadio di Produzione. Fasi Esecutiva, Collaudo e Consegna |
Identificazione della fase di incarico (come da Codice dei Contratti Pubblici) | Appalto dei Lavori |
Tabella 1 Identificazione del progetto.
Figura 1 Processo informativo delle costruzioni (rielaborazione UNI 11337-1:2017).
A2. Introduzione
Il presente documento fornisce le specifiche informative finalizzate alla gestione digitale del cantiere.
Esso fa parte a tutti gli effetti dei Documenti Contrattuali del presente Appalto e traduce il quadro delle esigenze
nell’ottica della digitalizzazione dei processi informativi della Stazione Appaltante.
L’ottemperanza da parte del Concorrente alle richieste espresse all’interno del CI è da intendersi obbligatoria e prenderà forma con la redazione del documento oGI (offerta per la Gestione Informativa) sopra menzionato: il documento, che sarà presentato in fase di gara, verrà prodotto dal Concorrente a dimostrazione delle sue capacità di assicurare le esigenze della Stazione Appaltante.
Successivamente alla sottoscrizione del Contratto, o in caso di avvio anticipato del contratto alla determina di affidamento, l’operatore economico procederà alla redazione del piano per la Gestione Informativa entro 15 giorni, che sostanzia, integra e precisa quanto dichiarato nell’oGI. Dopo la sottoscrizione del contratto e prima dell'esecuzione dello stesso, il piano per la Gestione Informativa sarà sottoposto al Committente per l’approvazione. Tale documento può prevedere eventuali aggiornamenti nel corso dell’esecuzione del Contratto.
L’obiettivo principale dell’appalto BIM è la gestione digitale dell’intero ciclo di vita dell’opera con lo scopo di ottenere
dati affidabili per la gestione oltre che per la progettazione ed esecuzione lavori.
Pertanto L’Appaltatore è tenuto a completare ed a predisporre e a consegnare alla SA in formato digitale e cartaceo, tutti i disegni costruttivi delle opere ed i rilevamenti di tutte le opere eseguite (disegni “as built”), unitamente a tutti i documenti amministrativi inerenti l’opera (es. certificazioni, prove, collaudi sui materiali) da poter gestire con sistemi di gestione documentale (Document Management System) ai fini della formazione della banca dati per la manutenzione e futura gestione dell’opera, il tutto come meglio specificato nel presente Capitolato Informativo.
Al termine della costruzione l’Affidatario provvederà a consegnare e caricare nell’ACDat della SA una copia del/i modello/i informativo/i in formato aperto IFC e in formato proprietario (oltre a tutte le deliverables definite nel CI). Il modello diventerà proprietà della Stazione Appaltante comprensivo di tutti gli oggetti ed elementi, nel rispetto delle
normative a tutela della privacy e del diritto d’autore. Inoltre, dovranno essere forniti tutti i modelli relazionati/collegati ai file nativi.
Il documento è redatto in accordo alla norma UNI 11337:2017 (tutta la serie) cui si può far riferimento per ulteriori approfondimenti in merito al flusso informativo. Nel seguito si rappresenta il flusso informativo previsto per la presente commessa.
Il presente Capitolato Informativo, in accordo alla norma UNI 11337:2017-6 ed al D.Lgs. n. 36/2023, è articolato in una sezione tecnica ed in una sezione gestionale, contenenti:
- i requisiti informativi strategici generali e specifici, compresi i livelli di definizione dei contenuti informativi, tenuto conto della natura dell’opera, della fase di processo e del tipo di appalto;
- tutti gli elementi utili alla individuazione dei requisiti di produzione, di gestione e di trasmissione ed archiviazione dei contenuti informativi, in stretta connessione con gli obiettivi decisionali e con quelli gestionali.
Tabella 2 Flusso informativo scelto da Provveditorato per la presente commessa
A3. Acronimi e glossario
ACRONIMO | DESCRIZIONE |
ACDat | Ambiente di Condivisione Dati. Ambiente di raccolta organizzata e condivisione dei dati relativi a modelli ed elaborati digitali, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di opere |
ACDoc | Archivio di Condivisione Documenti. Archivio di raccolta organizzata e condivisione di copie di modelli e copie od originali elaborati su supporto non digitale, riferiti ad una singola opera o ad un singolo complesso di |
opere. | |
BEP | BIM Execution Plan, preparato dal team di progettazione e dall’Appaltatore per illustrare come si intendono raggiungere e rispettare gli obiettivi e i requisiti definiti dal Committente. |
CI | Capitolato Informativo. Esplicitazione delle esigenze e dei requisiti informativi richiesti dalla SA al Prestatore del servizio. |
oGI | Offerta di Gestione Informativa. Esplicitazione e specificazione della gestione informativa offerta dal Prestatore del servizio in risposta alle esigenze ed i requisiti richiesti dalla Stazione Appaltante. |
pGI | Piano di Gestione Informativa. Pianificazione operativa della gestione informativa attuata dal Prestatore del Servizio in risposta alle esigenze ed al rispetto dei requisiti della SA. |
Prestatore del servizio | Il soggetto incaricato dalla Stazione Appaltante per la realizzazione dell’opera. |
SA | Stazione Appaltante. |
Formato aperto | Formato di file basalo su specifiche sintassi di dominio pubblico il cui utilizzo è aperto a tutti gli operatori senza specifiche condizioni d'uso. |
Formato proprietario | Formato di file basalo su specifiche sintassi di dominio non pubblico il cui utilizzo è limitato a specifiche condizioni d'uso stabilite dal proprietario del formato. |
LOD | Level Of Development. Livello di approfondimento e stabilità dei dati e delle informazioni degli oggetti digitali che compongono i modelli. |
LOG | Il livello di fabbisogno geometrico attraverso cui definire e dettagliare la rappresentazione visiva di un oggetto. |
LOI | Il livello di fabbisogno informativo attraverso cui contestualizzare e definire le caratteristiche descrittive di un oggetto ed eventuali dati ad esso associati. |
LOIN | Il livello di fabbisogno informativo descrive la granularità delle informazioni scambiate in termini di informazioni geometriche, alfanumeriche e di documentazione. |
WBS | Work Breakdown Structure. scomposizione gerarchica delle opere da eseguire in cui ogni livello successivo comporta una definizione più dettagliata del lavoro previsto. |
As-built | Virtualizzazione dell’opera realizzata, così “come costruita”, tramite modello informativo dell’opera. |
MIDP | Master Information Delivery Plan. Documento programmatico che include tutte le consegne del progetto comprendendo, ma non limitatamente, modelli, elaborati, specifiche, computi, estrazioni di dati, informazioni sui locali etc. Ogni Team Manager dovrà avere il proprio Task Information Delivery Plan (TIDP) con elencate le consegne del team di appartenenza. |
BIM Uses | Usi del Modello. Tipologia e consistenza dei dati associati ad un modello che portano la modellazione informativa a sopperire a determinati usi e a soddisfare determinati obiettivi. |
IFC | Industry Foundation Classes. Si tratta di un formato BIM aperto basato su specifiche sintassi di dominio pubblico. La norma di riferimento è la ISO 16739. |
GUID | Global Unique Identifier. Numero di riferimento univoco usato come identificatore composto da 32 cifre esadecimali. |
URS | Unified Reference System. Sistema di coordinate condiviso che comprende anche i livelli e le griglie dell’edificio. Viene utilizzato per |
coordinare e sviluppare i modelli singoli. | |
Uniclass2 | Unified Classification for the Construction Industry. Sistema di classificazione gratuito allineato alla norma ISO 12006-2 e sviluppato da NBS. |
Modello Singolo | Modello informativo con riferimento ad una disciplina specifica o ad uno specifico uso del modello. |
Modello Aggregato o Federato | Modello informativo risultante dalla aggregazione di più modelli singoli per scopi di coordinamento |
ASO | Ambito Spaziale Omogeneo. Delimitazione spaziali per volumi o superfici di un ambiente naturale o costruito definito come insieme di ambiti spazi identificati in ragione della comune rispondenza ad una aggregatrice caratteristica. |
B. SEZIONE TECNICA
B1. Caratteristiche tecniche e prestazionali dell’infrastruttura
hardware e software
Nella presente sezione la Stazione Appaltante chiede all’Affidatario che venga dichiarata l’infrastruttura hardware attualmente in suo possesso e che intende mettere a disposizione per l’esecuzione della prestazione richiesta all’oggetto dell’incarico.
La Stazione Appaltante si aspetta che la dotazione in uso per la realizzazione della prestazione richiesta sia correttamente e adeguatamente dimensionata in termini qualitativi e quantitativi. L’Affidatario specificherà la dotazione tipo, anche divisa per ogni disciplina (ARCH, STRU, MEP, …), nel piano di Gestione Informativa.
Al fine di una più efficiente ed efficace lettura e comparazione delle informazioni, la Stazione Appaltante fornisce nel seguito una tabella esemplificativa dei dati di suo interesse; tale tabella può essere integrata a cura dell’Affidatario.
HARDWARE | POSTAZIONE TIPO – DISCIPLINA (ARCH-STR- MEP) |
PROCESSORE | |
MEMORIA DI ARCHIVIAZIONE | |
SCHEDA DI RETE | |
SCHEDA VIDEO | |
MONITOR |
Tabella 3 Infrastruttura hardware: tabella da compilare e integrare a cura dell'Affidatario
Nella presente sezione la Stazione Appaltante chiede all’Affidatario che venga dichiarata nella propria oGI la tipologia software attualmente in suo possesso e che intende mettere a disposizione per l’esecuzione della prestazione richiesta nella Gara d’Appalto.
Il Prestatore del servizio deve dichiarare nell’oGI e nel successivo pGI l’infrastruttura software che metterà a disposizione durante l’esecuzione dei lavori. L’infrastruttura offerta deve essere funzionale al soddisfacimento dei requisiti di tipo gestionale evidenziati nella specifica sezione di questo documento. Si evidenzia che l’infrastruttura software offerta dovrà garantire la generazione di documenti digitali nei formati aperti. Si evidenzia altresì che il Prestatore del servizio sarà tenuto alla messa a disposizione della Stazione Appaltante dei formati aperti e dei formati proprietari generati dai software indicati. L’Affidatario è tenuto ad utilizzare i software, dotati di regolare contratti di licenza d’uso, proposti nella oGI che in caso di aggiudicazione confermerà nel pGI. Qualsiasi aggiornamento o cambiamento di versioni del software da parte dell’Affidatario dovrà essere concordato ed autorizzato preventivamente con la Stazione Appaltante.
Al fine di una più efficiente ed efficace lettura e comparazione delle informazioni, la Stazione Appaltante fornisce nel seguito una tabella esemplificativa dei dati di suo interesse; tale tabella può essere integrata a cura dell’Affidatario.
AMBITO | SOFTWARE | VERSIONE | COMPATIBILITA’ CON FORMATI APERTI | |
BIM Authoring | ARC | |||
STR | ||||
MEP | ||||
H&S | ||||
Documentazione CAD | ||||
Computazione estimativa, gestione SAL (5D) | ||||
Programmazione temporale (4D) | ||||
Model Checking - Coordination | Clash Detection | |||
Code checking | ||||
Issue Tracking | ||||
Gestione documentale |
Tabella 4 Infrastruttura software: tabella da compilare e integrare a cura dell'Affidatario
B2. ACDat della Stazione Appaltante messa a disposizione
La Stazione Appaltante mette a disposizione dell’Affidatario un ambiente digitale di condivisione dei dati, definito ACDat nella norma UNI 11337-5 e ai sensi del Dlgs. n.36/2023. La tecnologia ACDat messa a disposizione per la presente commessa verrà specificata in sede di redazione del pGI.
In questo spazio verranno raccolti i contenuti informativi utili al corretto completamento della fase a cui fa riferimento il suddetto Capitolato Informativo. Tali contenuti informativi si potranno identificare come elaborati digitali, modelli informativi, documenti tradizionali quali testi, fogli di calcolo e simili, nel rispetto dei formati aperti e non proprietari. Il Provveditorato si riserva la possibilità di richiedere all’Affidatario durante tutto lo svolgimento del presente Appalto eventuali file in formato nativo. Tale condivisione avverrà mediante l’utilizzo dello spazio ACDat messo a disposizione dal Committente.
La condivisione delle informazioni contenute all’interno dell’ACDat viene regolata dal Committente attraverso sistemi di sicurezza per l’accesso ed integrati nella piattaforma messa a disposizione, al fine di garantire trasparenza e tracciabilità di tutte le azioni compiute.
ACDoc – Archivio di Condivisione di Documenti. La SA richiede al Prestatore del servizio la messa a disposizione di un ACDoc (Archivio di Condivisione di Documenti) per tutta la durata del servizio
. La SA richiederà al Prestatore del servizio la consegna dei documenti cartacei prodotti a termine della prestazione.
Il Concorrente specificherà nella oGI ogni elemento utile a descrivere come intende soddisfare i requisiti minimi descritti in questa sezione del Capitolato Informativo oltre a dettagliare eventuali specifiche migliorative.
Le specifiche in merito alla strutturazione ed al funzionamento di detto ACDat si trovano al par. C8.1 Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione.
B3. Formati di fornitura dati messi a disposizione inizialmente dalla Stazione Appaltante
AMBITO | FORMATO APERTO | VERSIONE | NOTE |
Modelli informativi | IFC (UNI EN ISO 16739:2020 | 2x3 o successive | |
Elaborati informativi grafici | |||
Elaborati informativi documentali |
In fase di gara saranno resi disponibili i modelli BIM in formato aperto IFC con fini di consultazione e ulteriore approfondimento degli elaborati progettuali.
All’Affidatario dell’incarico saranno forniti:
• Elaborati grafici progettuali in formato pdf
• Modelli BIM in formato nativo relativi al progetto esecutivo
Il materiale informativo fornito è utilizzabile dall’Affidatario come base di partenza per l’aggiornamento e l’integrazione durante la fase di realizzazione e consegna dell’As-built finale.
B4. Fornitura e scambio dati B4.1. Formati da utilizzare
La Stazione Appaltante richiede che i flussi informativi avvengano, per quanto consentito ad oggi dallo stato dell’arte delle tecnologie informatiche, attraverso la condivisione di file in formato aperto UNI EN ISO 16739:2016 (IFC).
La Stazione Appaltante ritiene tutelante impostare una filiera su formati aperti per garantire l’accessibilità dell’informazione. In tal modo le informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto saranno fruibili senza che ciò comporti l'utilizzo esclusivo di applicazioni tecnologiche commerciali specifiche. Gli Affidatari forniranno in parallelo anche i file nei formati nativi di modelli ed elaborati e di tutti gli output prodotti e consegnati. A tal proposito la Stazione Appaltante fornisce di seguito una tabella esemplificativa, da modificare/integrare a cura degli Affidatari in sede di stesura dell’oGI. Gli affidatari sono tenuti a comunicare alla Stazione Appaltante eventuali variazioni di versione dei file forniti durante l’esecuzione dei lavori dell’opera oggetto del seguente capitolato, al fine di permetterne una condivisione e approvazione.
AMBITO | FORMATO APERTO | VERSIONE | FORMATO PROPRIETARIO | VERSIONE | NOTE |
Modellazione architettonica | |||||
Modellazione impiantistica | |||||
Modellazione strutturale | |||||
Rappresentazione grafica 2D |
revisione modelli e analisi interferenze | |||||
Attività di computazione | |||||
Altri documenti digitali | |||||
Documenti di testo | |||||
programmazione | |||||
altri |
Tabella 5 Formati dati di scambio (da Affidatario a Stazione Appaltante).
B4.2. Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità
L’Affidatario garantisce una struttura di attributi informativi degli oggetti presenti nei modelli tale da consentire il corretto uso dei modelli secondo quanto specificato nel par. C1.2 Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti.
Il Prestatore del servizio dovrà provvedere a garantire la presenza nei modelli IFC prodotti delle seguenti informazioni minime, ritenute dalla Stazione Appaltante indispensabili al fine di garantire l’interoperabilità tra differenti discipline e l’organica prosecuzione dell’iniziativa nelle successive fasi. Nella propria oGI e nel successivo pGI.
L’Affidatario è tenuto a definire quali parametri/contenuto informativo saranno legati agli oggetti modellati ed in che modo questi verranno resi disponibili nei modelli in formato aperto IFC (property set). Nell’oGI e nel pGI il L’Affidatario è tenuto ad esplicitare puntualmente il contenuto informativo che sarà integrato nei modelli IFC, eventualmente indicando i set di parametri applicati a differenti tipologie di oggetti o gruppi di essi (classe IFC).
Il formato IFC 2X3 sarà lo standard di interscambio di default. Qualora l’aggiudicatario decida di avvalersi di uno standard più aggiornato (IFC4 o più recente) dovrà comunicarlo tempestivamente alla committenza. I file IFC dovranno essere validati tramite procedure di controllo definite nel dettaglio all’interno del pGI. I file IFC dovranno essere strutturati secondo le specifiche delle norme ISO 16739 con adeguati property set (Pset) che contengano le informazioni sufficienti allo stato corrispondente di avanzamento. I file in formato IFC, da consegnare in forma singola e in forma federata, saranno i modelli sui quali la committenza provvederà ad effettuare procedure di verifica e validazione. Il Concorrente specificherà nella oGI ogni elemento utile a identificare la propria esperienza e la metodologia che intende adottare per l’espletamento delle consegne e sulle proprie procedure interne per garantire l’interoperabilità.
L’Affidatario applica i requisiti riportati si veda Allegato 2 Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità.
B5. Sistema comune di coordinate e specifiche di riferimento
Nella presente sezione si tracciano i principi riguardo ai sistemi di coordinate condivise e le unità di misura adottate.
La corretta georeferenziazione dei modelli è attività necessaria e focale. Si specifica infatti che l’impostazione delle coordinate e specifiche di riferimento di ciascun modello risulta indispensabile e strategiche per garantire la continuità e congruità dei contributi informativi ed è pertanto richiesto che ogni modello, prodotto o aggiornato sia coerente con tali impostazioni. In questa fase si richiede pertanto di acquisire la configurazione derivante dal pGI della fase di progettazione e dai modelli del Progetto Esecutivo e di mantenerne l’impostazione. Anche nel caso di eventuali attività di scomposizione o raggruppamento degli stessi. Si richiede quindi all’Appaltatore di specificare nel pGI come intende approcciare alla questione della georeferenziazione in relazione agli strumenti specifici adottati.
Le coordinate del sistema di riferimento dei modelli informativi dichiarati nel pGI di progettazione vengono di seguito riportate.
SISTEMA DI RIFERIMENTO ASSOLUTO | |
OGGETTO | SPECIFICA |
Intersezione griglie XX e YY | 0.00 |
Coordinate | 45 04 07,894538 N 7 39 33,708724 E |
Rotazione secondo il Nord Reale | 298,0379 |
Codifica degli assi o delle griglie | Assi X, Y e griglie da A-α a 1-n |
Tabella 6 Specifiche di riferimento coordinate.
Le Unità di misura da utilizzarsi nello sviluppo dei modelli informativi e in fase di esportazione sono le seguenti.
MISURE | UNITA’ | SIMBOLO |
Lunghezza, Altezza, profondità | metri | m |
Area | Metri quadri | m2 |
Volume | Metri cubi | m3 |
Massa | Kilogrammi | kg |
Tabella 7 Specifiche di riferimento unità di misura.
B6. Sistema di classificazione e denominazione degli oggetti
Il Prestatore del servizio è tenuto a specificare il sistema di classificazione degli oggetti che adotterà nel corso
dell’attività di modellazione, nonché la nomenclatura (name convention) utilizzata.
Il Prestatore del servizio è obbligato ad utilizzare un sistema di classificazione degli oggetti che consenta, nei modelli BIM IFC prodotti, di identificare la tipologia dell’oggetto e la sua appartenenza al sistema infrastrutturale/edilizio.
Il concorrente potrà utilizzare una classificazione, specificandola nell’oGI e definendola all’interno del pGI, e giustificandone la scelta. L’aggiudicatario dovrà verificare che ogni elemento della modellazione riporti il corrispondente codice di classificazione. Il Concorrente specificherà nella oGI ogni elemento utile a identificare la metodologia che intende adottare per definire un sistema di classificazione dei file, modelli e oggetti.
B7. Competenze di gestione informativa dell’affidatario
Il Prestatore del servizio deve poter vantare adeguate competenze in termini di gestione informativa del cantiere.
In particolare, il concorrente dovrà dare prova delle esperienze maturate in merito alla gestione del cantiere
con ausilio della metodologia di Building Information Modeling. Il Concorrente specificherà nella oGI ogni elemento utile ad indentificare la propria esperienza nella gestione informativa tramite un estratto significativo espresso in forma tabellare come mostrato nel prospetto 8 al punto 5.3.9 della norma UNI 11337-6:2017, condizione premiante è il possesso del La Certificazione SG-BIM secondo la PdR 74:2019.
Ai fini di una più facile valutazione si richiede all’Affidatario di organizzare le informazioni come da tabella seguente.
PROGETTO N. | |
Denominazione Progetto | |
Tipo di Intervento | |
Attività professionale svolta | |
Descrizione sintetica del Progetto | |
Localizzazione geografica del Progetto | |
Valore Opera | |
Obiettivi/usi modellazione informativa | |
Descrizione metodologica delle modalità di attuazione e gestione dei processi BIM previsti per l’incarico | |
Altro |
Tabella 8 Esperienze pregresse dell'Affidatario
In mancanza di esperienze pregresse, l’Affidatario può esplicitare come intenda procedere con la formazione del proprio personale in termini di gestione informativa.
C. SEZIONE GESTIONALE
C1. Obiettivi informativi strategici e usi dei modelli e degli elaborati
C1.1. Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo
Gli obiettivi informativi strategici sono comuni e da perseguire da parte di tutti i portatori di interesse. Dagli Obiettivi discendono gli Usi del modello, cui è legata la definizione delle schede informative digitali, definite per le specifiche discipline a cui il presente CI fa riferimento. Nello schema allegata Usi e Obiettivi del modello con gli Obiettivi di Fase viene mostrata la suddivisione delle fasi caratterizzanti il presente Appalto ed il loro relativo modello di riferimento che l’Affidatario dovrà produrre; tali modelli informativi sono legati alla fase di appartenenza attraverso propri obiettivi e usi.
Le attività ricomprese nell’Appalto e identificate dal presente documento invece si collocano nella Stadio “Produzione” Fase “Esecutiva” e di “Collaudo e Consegna”. Sarà cura dell’Appaltatore produrre i modelli denominati Modelli as-built (AIM) ed aggiornare ed integrare in corso d’opera le informazioni contenute nei modelli, partendo dalle basi dati fornite e derivanti dallo sviluppo della progettazione esecutiva (PIM), per generare i modelli allo stato finale, che rappresentano quanto messo in opera e consegnato al Collaudatore. A seguito della fase di collaudo, i modelli dovranno essere ulteriormente aggiornati per ottenere i Modelli Collaudati o definiti anche come As-built finali, revisionati e perfezionati in ragione delle indicazioni derivanti dai processi di verifica e validazione intrapresi dalla DL. Si sottolinea che è richiesto all’Appaltatore di aggiornare i modelli durante la fase costruttiva dell’opera in funzione di quanto realizzato e con le eventuali varianti apportate al Progetto Esecutivo (previa autorizzazione da parte della Stazione Appaltante): tale richiesta ha come scopo quella di fornire alla Direzione Lavori gli elementi su cui sviluppare le attività di propria competenza relative al controllo di conformità di quanto modellato rispetto a quanto effettivamente realizzato. Si ritiene inoltre fondamentale veicolare tutte le informazioni riguardanti la gestione informativa attraverso l’impiego della piattaforma ACDat e coinvolgere i vari attori al fine di centralizzare e standardizzare i flussi informativi della commessa.
È facoltà dell’Affidatario integrare e migliorare in sede di oGI le richieste, da intendersi come minime, definite dalla Stazione Appaltante. Quest’ultimo si riserva di recepire o respingere tali integrazioni in funzione della bontà delle motivazioni addotte.
Appurato che l’Affidatario della presente Commessa dovrà produrre dei modelli informativi sulla base delle fasi specifiche del presente Appalto, Il Provveditorato precisa che alcuni degli obiettivi sono perseguibili attraverso elaborati e non i modelli informativi stessi. Tali obiettivi sono stati declinati come “Migliorativi” al fine di permettere al Concorrente di formulare una possibile soluzione direttamente dai modelli informativi. Tale proposta migliorativa sarà oggetto di premialità durante la fase di valutazione delle oGI (secondo quanto contenuto nel documento nel disciplinare di gara); il Concorrente dovrà indicare all’interno dell’oGI la metodologia e le modalità che intende adottare al fine di perseguire l’obiettivo attraverso i modelli informativi.
Il Provveditorato si riserva la possibilità di definire ulteriori specifiche per gli obiettivi di modello durante la stesura del pGI.
Si riportano di seguito le tabelle che esprimono gli obiettivi dei modelli.
N° | Modello di riferimento | Obiettivo | Minimi | Migliorativi | |
Sul modello di riferimento | Elaborato | Sul modello di riferimento | |||
01 | Modello di cantiere | Rappresentazione dell'area di cantiere | x | ||
02 | Modello di cantiere | Simulazione delle fasi di cantierizzazione | x | x | |
03 | Modello di Cantiere | Gestione SAL | x | x | |
04 | Modello Costruttivo | Estrazione degli Elaborati Informativi | x | ||
05 | Modello Costruttivo | Gestione dei costi | x | x | |
06 | Modello Costruttivo | Gestione dei tempi | x | x |
07 | Modello Costruttivo | Gestione delle interferenze geometriche | x | ||
08 | Modello Costruttivo | Gestione delle incoerenze di progetto (Rispetto CI/pGI) | x | ||
09 | Modello Costruttivo | PSC e POS | x | x | |
10 | Modello Costruttivo | Piano di Manutenzione | x | x |
Tabella 9 Obiettivi Fase Esecutiva
N° | Modello di riferimento | Obiettivo | Minimi | Migliorativi | |
Sul modello di riferimento | Elaborato | Sul modello di riferimento | |||
01 | Modello AS-BUILT | Controllo della spesa (consegna intermedia o finale) legata all’esecuzione dell’opera o dei lavori; | x | x | |
02 | Modello AS-BUILT | Gestione Saldo finale; | x | x | |
03 | Modello AS-BUILT | Verifica dello sviluppo dei lavori (congruità tempi e costi) | x | ||
04 | Modello AS-BUILT | verifica tecnico-amministrativa delle strutture | x | x |
05 | Modello AS-BUILT | verifica tecnico-amministrativa degli impianti | x | x |
Tabella 10 Obiettivi Fase Collaudo e Consegna
C1.2. Usi del modello in relazione agli obiettivi definiti
FASE | ATTIVITA’ |
FASE ESECUTIVA | Cantierizzazione, rispetto dei vincoli interni ed esterni, programmazione delle forniture, dei sub-affidatari e delle prove (UNI 11337-4:2017). |
Calcolo e predisposizione delle risorse necessarie allo sviluppo della costruzione come da progetto derivato dalla fase tecnologica | |
Definizione delle modalità di approvvigionamento delle risorse, del loro stoccaggio e della loro movimentazione in cantiere | |
Sorveglianza durante l'esecuzione dei lavori in rispetto del progetto tecnologico | |
Assistenza ai collaudatori e alla Direzione Lavori |
FASE | ATTIVITA’ |
FASE COLLAUDO | Controllo tecnico, contabile e amministrativo dell’esecuzione dell’intervento. |
Aggiornamento piano di Manutenzione | |
Controllo del rispetto dell'eseguito con il progetto della fase Tecnologica | |
Accertamento e registrazione dei lavori. | |
Relazione Tecnico-scientifica dei risultati raggiunti. |
Vengono qui di seguito elencati gli usi dei modelli informativi (modello fase Costruttivo e modello di Cantiere, modello AS-BUILT).
N° | USO DEL MODELLO INFORMATIVO |
1 | Clash Detection |
2 | Model Checking |
3 | ITO – Estrazione delle informazioni |
4 | Estrazione dati per la gestione del tempo (4D) |
5 | QTO - Estrazione dei dati per la gestione dei costi (5D) |
Il Provveditorato si riserva la possibilità di definire ulteriori specifiche in merito agli usi dei modelli durante la stesura del pGI.
C1.3. Definizione di elaborati informativi grafici e documentali
Gli elaborati informativi grafici (tavole) e gli elaborati informativi documentali (relazioni) richiesti dalla Stazione Appaltante sono stati ove possibile estratti dai modelli BIM in fase di progettazione. Si richiede che in ugual modo gli elaborati grafici relativi allo sviluppo dei costruttivi ed as-built siano anch’essi estratti dai modelli.
Si ricorda che la nomenclatura di tali elaborati è definita nell’allegato 1 Nomenclatura di Modelli ed Elaborati grafici e informativi che potrà essere implementato in fase di stesura del pGI.
Qualora l’Affidatario ritenesse utile e necessario produrre ulteriori elaborati, si richiede che tali elaborati vengano esplicitati con una nomenclatura in accordo a quella fornita dalla Stazione Appaltante.
Si richiede, inoltre, che gli elaborati vengano estrapolati unicamente dai Modelli Informativi prodotti; in caso ciò non sia possibile, si richiede all’Affidatario di esplicitarlo nell’oGI.
Qualora l’Affidatario dovesse riscontrare differenze o incongruenze tra i dati contenuti nei modelli BIM e quelli degli elaborati è tenuto a darne comunicazione immediata alla Stazione Appaltante e ad aggiornare i dati dei Modelli Informativi da lui prodotti risolvendo l’incongruenza o incoerenza informativa riscontrata. Questo vale in relazione al contenuto geometrico e informativo di ciascun elemento del modello.
In aggiunta agli elaborati informativi sopra definiti, la Stazione Appaltante chiede all’Affidatario di produrre una Relazione specialistica sulla modellazione informativa. Si tratta di una relazione differente dal piano di Gestione Informativa in quanto attesta il rispetto e l’adempimento da parte dell’Affidatario di quanto dichiarato in pGI. Tale Relazione va consegnata alla Stazione Appaltante in fase di consegna.
C2. Livelli di fabbisogno informativo
I livelli di fabbisogno informativo LOIN verranno meglio definiti durante la stesura del pGI in accordo con il Committente e redatti dall’Affidatario. Tali livelli di approfondimento geometrico ed informativo sono proporzionati agli obiettivi di fase, di modello ed i relativi usi.
Si riporta di seguito una tabella che esemplifica il grado di approfondimento di uno degli elementi dei modelli informativi e dunque rappresentativo della base di partenza per la determinazione degli sviluppi informativi per il presente Appalto.
ifcWall | ||
CATEGORIA | PROPRIETA’ | PSET da concordare nel PGi Possibile Proposta in OGI dell’OE |
Dimensioni | Lunghezza | Pset_Dimensioni |
Larghezza |
Altezza | ||
Area | ||
Materiale | Nome Materiale Strato | Pset_Materiale |
Spessore strato | ||
Requisiti Tecnici | Isolamento acustico | Pset_RequisitiTecnici |
Resistenza al fuoco | ||
Resistenza a carichi | ||
Combustibile | ||
Trasmittanza | ||
Identificativo | Nome | Pset_IdentificativoOggetto |
Tipologia | ||
Codice WBS | ||
Informazioni 5D | Codice prezziario | Pset_Par_5D |
Sarà cura dell’Operatore Economico proporre in sede di oGI quali informazioni aggiuntive siano previste e definire in sede di redazione del pGI le schede informative relative agli oggetti ed entità che intende modellare per il presente appalto. l’Operatore Economico potrà integrare e/o migliorare la base di partenza proposta dell’oGI. Il Committente potrà recepire, integrare o richiedere maggiori informazioni durante la fase di stesura del Piano di Gestione Informativa.
C3. Xxxxx, responsabilità e autorità ai fini informativi
Nel presente paragrafo l’Affidatario identifica i riferimenti delle figure (ai fini dell’Information Management) presenti
all’interno della propria struttura aziendale, cui la Stazione Appaltante può rivolgersi.
L’Ente Appaltante richiede che vengano utilizzate professionalità con specifiche competenze, sia per quanto riguarda le singole discipline progettuali, sia per quanto riguarda la gestione, il controllo e la creazione dei modelli digitali, anche riferendosi ai differenti Usi del Modello richiesti ed eventualmente integrati dal concorrente/aggiudicatario.
C3.1. Definizione della struttura informativa interna della StazioneAppaltante
La Stazione Appaltante comunicherà in fase di stesura del pGI la propria struttura organizzativa preposta per la gestione informativa durante lo sviluppo dell’iniziativa. La struttura di gestione informativa del committente è in capo al RUP ed è coadiuvata da una struttura di supporto.
RUP
STRUTTURA DI SUPPORTO AL RUP
COMPETENZE DA BIM MANAGER
COMPETENZE DA BIM COORDINATOR
COMPETENZE DA CDE MANAGER
C3.2. Definizione della struttura informativa dell’affidatario e della sua filiera
La Stazione Appaltante chiede che l’Affidatario dichiari nella sua oGI il flusso di ruoli e relazioni dei soggetti interessati dal presente Appalto. Tali relazioni possono essere schematizzate in organigrammi e schemi.
In fase di stesura dell’oGI e del pGI , l’Affidatario è tenuto ad indicare i soggetti professionali appartenenti alla propria struttura informativa. Per ogni soggetto dovrà essere indicato: ruolo, qualifica, nome e cognome, azienda di appartenenza.
In conformità all’offerta del proponente, all’interno dell’oGI devono essere indentificati i soggetti professionali e la struttura informativa del concorrente e di tutta la sua filiera, inserendo anche i Curriculum Vitae dei soggetti responsabili indicati. All’interno dei CV devono essere facilmente identificabili le esperienze collegate a processi di modellazione informativa. Il concorrente delineerà un prospetto in cui indicherà tutti i soggetti, di tutta la filiera, che ricopriranno un ruolo nella modellazione informativa dei progetti.
Xxxxx | Titolo/qualifica | Nome e Cognome | Indirizzo e-mail |
BIM Manager | |||
CDE Manager | |||
BIM Coordinator | |||
BIM Specialist | |||
Altre figure coinvolte |
Tabella 13 Ruoli dell’Affidatario
Qualora uno o più soggetti costituenti la struttura di gestione informativa messa a disposizione dall’Affidatario, per cause di forza maggiore, dovessero variare tra oGI e pGI, l’affidatario dovrà comunque garantire che i professionisti indicati nel pGI siano di livello equivalente rispetto ai professionisti precedentemente indicati e, in ogni caso, dovrà ottenere autorizzazione scritta da parte del RUP.
A seguire vengono elencate per esteso i ruoli e le responsabilità dei singoli professionisti o delle specifiche organizzazioni nei processi BIM.
• Il Concorrente provvederà a supportare il processo BIM secondo le richieste della Stazione Appaltante.
• Ogni professionista si impegna a leggere e rispettare le procedure operative della Stazione Appaltante.
• Ogni professionista si impegna a rispettare quanto descritto nel seguente documento.
• Ogni professionista è responsabile, in qualsiasi caso, del proprio modello BIM e dovrà garantire la qualità
e l’accuratezza del dettaglio sulla base di quanto stabilito da questo documento.
• Il Concorrente si impegna a partecipare attivamente agli incontri periodici stabiliti, nonché a collaborare in maniera reciproca attraverso e-mail, telefono o di persona in modo da far fronte a quelle problematiche che possono essere risolte al di fuori dei meeting previsti.
• I sistemi di condivisione ed archiviazione messi a disposizione dalla Stazione Appaltante (perché ogni organizzazione possa caricare, visualizzare e scaricare i modelli BIM sulla base delle specifiche competenze) dovranno essere utilizzati a seguito del controllo delle interferenze ed incongruenze in modo da agevolare ogni organizzazione alla risoluzione delle interferenze tecniche.
• Ogni responsabile del modello BIM della propria disciplina si impegna a garantire la qualità di ogni elemento modellato, nonché a rispettarne il livello di dettaglio/sviluppo.
Il Committente specifica che l’Operatore Economico è tenuto a fornire prova delle sue competenze attraverso le seguenti alternative:
• Curricula Vitae delle principali risorse coinvolte al presente Appalto della propria Organizzazione
• Eventuali Esperienze pregresse ambito BIM
• Eventuali certificazioni che attestino le competenze in ambito BIM
• Eventuali corsi di formazione svolti
• Ulteriori allegati che l’Operatore Economico ritiene importanti relativamente alla gestione informativa del presente Appalto.
Come esplicitato nel paragrafo B.3 Formati di fornitura dati messi a disposizione dalla Stazione Appaltante, il materiale che verrà messo a disposizione dalla SA sarà:
• FASE DI GARA:
o Elaborati digitali grafici – Tavole e rappresentazioni prodotte in sede di PE in formato pdf
o Modelli informativi in formato aperto interoperabile – Modelli BIM in formato UNI EN ISO 16739: 2016 (IFC)
• A SEGUITO DELL’AGGIUDICAZIONE:
o Modelli informativi in formato nativo – Modelli BIM contenenti la modellazione disciplinare
Il progetto esecutivo fornito dalla Stazione Appaltante è composto, oltre che dai modelli in formato UNI EN ISO 16739: 2016 (IFC) dagli elaborati tradizionali come da elenco elaborati allegato al progetto. La prevalenza contrattuale rimane agli elaborati tradizionali. Qualora l’Appaltatore dovesse riscontrare differenza o incongruenza tra i dati contenuti nelle due basi informative, è tenuto a darne comunicazione immediata alla Stazione Appaltante e aggiornare i modelli informativi.
C5. Strutturazione e organizzazione della modellazione digitale
Nella presente sezione la Stazione Appaltante chiede all’Affidatario di esplicitare l’organizzazione dei modelli in
coerenza con quanto definito sopra.
La fase Esecutiva dello stadio Produzione (UNI 11337:2017) corrisponde all’esecuzione dei lavori e viene supportata digitalmente dalla modellazione informativa del modello definito come “modello di cantiere” e dal modello definito come “modello costruttivo”. Anche in questo caso si richiede all’Affidatario di descrivere o rappresentare graficamente la metodologia attraverso cui intende svolgere tale fase.
La fase Collaudo e consegna dello stadio Produzione (UNI 11337:2017) viene supportata digitalmente dalla
modellazione informativa del modello definito come “modello AS-BUILT”.
Si richiede all’Affidatario di descrivere o rappresentare graficamente la metodologia attraverso cui intende svolgere
tale fase. Viene proposto uno schema tipologico di questa fase a titolo esemplificativo (immagine seguente): ù
L’Affidatario del presente Appalto è tenuto ad aggiornare i modelli informativi a seguito delle osservazioni che la
Direzione Lavori assegnerà direttamente nello spazio ACDat messo a disposizione dal Committente.
C5.1. Strutturazione dei modelli disciplinari
Se al fine di sopperire ad eventuali limitazioni imposte dalle performance degli strumenti impiegati o per ottimizzare il processo di aggiornamento e sviluppo della modellazione, fosse necessario prevedere una suddivisione diversa da quella prevista dai modelli informativi derivati dalla fase esecutiva (o anche nel caso non si verificasse questa esigenza), in questa sezione va dettagliata la composizione e configurazione dei modelli impiegati per gli obbiettivi individuati.
I modelli prodotti in fase di progettazione esecutiva sono stati suddivisi in base alle discipline di progetto e rispetto ai bracci cui fanno riferimento.
Si richiede lo sviluppo di un Modello layout di cantiere che dovrà essere dinamico, con le informazioni riguardanti le lavorazioni associate alla variabile temporale. Xxxxxxx accettati anche modelli layout di cantiere statici, in riferimento
a specifici step temporali a cui fanno riferimento lavorazioni peculiari e di rilevanza. In quest’ultimo caso, la valutazione degli step temporali da considerare viene lasciata all’Affidatario, ma la Stazione Appaltante si riserva di considerare possibili varianti in fase di redazione del pGI.
C5.2. Programmazione temporale della modellazione e del processoinformativo
In questa sezione vengono definite le specifiche per la gestione dei tempi di consegna dei contenuti informativi riguardante la fase esecutiva e la fase di collaudo e consegna.
Si richiede di chiarire, anche attraverso l’uso di diagrammi o altre rappresentazioni funzionali, il processo che gli Affidatari intendono attuare per garantire il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel presente documento. Quanto prodotto dovrà descrivere l’intero processo, le modalità di scambio e consegna delle informazioni, nonché i relativi flussi.
Il Prestatore del servizio dovrà descrivere nell’oGI e meglio dettagliare nel pGI i tempi della modellazione come anche i tempi di predisposizione delle infrastrutture informative richieste nel presente capitolato.
La mappa procedurale che il proponente dovrà redigere sarà necessaria per comprendere l’intero processo BIM, lo scambio di informazioni tra le parti e verso la committenza e la DL e infine fornirà una panoramica su come i diversi BIM Uses verranno eseguiti durante lo svolgimento della commessa. All‘interno della mappa di processo il concorrente dovrà fornire come indicazione:
• I Team Disciplinari coinvolti;
• Adempimento dei BIM Uses minimi con riferimento alle fasi in cui verranno implementati;
• Stima dei tempi di modellazione per i modelli disciplinari nelle differenti fasi;
• Flusso di informazioni tra i team disciplinari e verso la stazione appaltante e DL.
È facoltà della Stazione Appaltante definire consegne intermedie e stabilire riunioni di coordinamento (da fissare nel pGI).
L’Operatore Economico dovrà definire, in sede di pGI ed ai fini dell’autorizzazione del medesimo, un Piano di consegna generale delle informazioni (MIDP) per la fase esecutiva e per la fase di collaudo e consegna, sottoposto a verifica e approvazione del Provveditorato all’interno del quale definirà le date di consegna – intermedie e finali – dei modelli e degli elaborati informativi e le responsabilità relative.
Una volta definito il MIDP, l’operatore economico deve rispettare le scadenze e le date all'interno dello stesso ed informare il Provveditorato di qualsiasi rischio o problematica che potrebbe avere un impatto sulle scadenze di consegna delle informazioni.
Si specifica che per la fase esecutiva la programmazione temporale dovrà essere coerente con i tempi previsti per il cronoprogramma dei lavori contrattuale.
Le consegne intermedie avverranno 7 giorni prima di ogni SAL e comunque alla consegna di ogni categoria conclusa. Il Provveditorato chiede che durante la fase esecutiva e la fase di collaudo e consegna vengano definite riunioni di
coordinamento ad intervallo mensile. Inoltre, si richiede all’operatore economico di elaborare dei report relativi alle problematiche riscontrate e da illustrare ad ogni riunione di coordinamento.
Tutte le consegne avverranno nell’ACDat messo a disposizione della commessa secondo le modalità specificate in
questo CI.
L’Affidatario propone in sede di oGI le scadenze entro le quali provvede all’espletamento delle funzioni di coordinamento tra i modelli e tra questi e gli elaborati (per una definizione dei livelli di coordinamento si veda poi paragrafo C9 Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati). Tali scadenze vengono poi definite e ufficializzate, in accordo con la Stazione Appaltante, in sede di pGI.
Inoltre, si chiede che ai modelli/elaborati per il coordinamento venga affiancato un report riassuntivo (facente parte a tutti gli effetti della Relazione specialistica sulla modellazione informativa), anch’esso con scadenza prefissata (da concordare in sede di redazione di oGI/pGI), in cui l’Affidatario descriva analiticamente i tipi di controlli effettuati e le principali problematiche, risolte o da risolvere, relative al modello.
La Stazione Appaltante chiede all’Affidatario di dichiarare nell’oGI come intende garantire univocità e congruenza delle informazioni al fine della relazionalità dei dati tra i diversi modelli ed elaborati disciplinari.
La Stazione Appaltante si riserva la possibilità di effettuare controlli a campione dei report di coordinamento e relativi modelli utilizzando una piattaforma per il model and code checking e i modelli informato aperto, strutturati in conformità a quanto richiesto e consegnati ad ogni milestone della Programmazione temporale definita sopra.
C5.4. Dimensione massima dei file di modellazione
La dimensione massima dei file di modello viene definita dall’Affidatario nell’oGI. In ogni caso non potrà superare i 300 MB.
C6. Politiche per la tutela e la sicurezza del contenuto informativo C6.1. Riferimenti normativi
Si riportano alcune normative tecniche di carattere generale in materia di sicurezza, a cui l’Affidatario puòfare riferimento al fine di garantire integrità e riservatezza del contenuto informativo digitale oggetto di questo Capitolato Informativo. L’elenco non è esaustivo e va inteso unicamente come guida.
Per i sistemi di gestione per la sicurezza delle informazioni:
- ISO/IEC 27000:2016 Information Technology – Security Techniques – Information Security management systems – Overview and vocabulary
- ISO/IEC 27001:2013 Information Technology – Security Techniques – Information Security management systems – Requirements
- ISO/IEC 27002:2013 Information Technology – Security Techniques – Code of practice fo information security controls
- ISO/IEC 27005:2011 Information Technology – Security Techniques – Information Securityrisk management
- ISO/IEC 27007:2011 Information Technology – Security Techniques – Guidelines foinformation security management systems auditing
- ISO/IEC TR 27008:2011 Information technology - Security techniques - Guidelines for auditorson
information security controls Per la privacy:
- ISO/IEC 29100:2011 Information technology - Security techniques - Privacy framework1 Per i profili professionali:
- UNI 11506:2013 Attività professionali non regolamentate - Figure professionali operanti nelsettore ICT - Definizione dei requisiti di conoscenza, abilità e competenze
- UNI 11621-2:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l’IC -Parte 2: Profili professionali di "seconda generazione"
- UNI 11621-4:2016 Attività professionali non regolamentate - Profili professionali per l’IC -Parte 4: Profili professionali relativi alla sicurezza delle informazioni
Per le tecniche e tecnologie:
- ISO/IEC 9798-1:2010 Information technology - Security techniques - Entity authentication -Part 1: General
- ISO/IEC 18033:2015 Information technology - Security techniques - Encryption algorithms -Part 1: General
- ISO/IEC 27039:2015 Information technology - Security techniques - Selection, deployment and operations of intrusion detection systems (IDPS)
- ISO/IEC 27040:2015 Information technology - Security techniques - Storage security
- ISO/IEC 29115:2013 Information technology - Security techniques - Entity authentication assurance framework.
C6.2. Richieste aggiuntive in materia di sicurezza
Si richiede all’Affidatario di applicare iniziative a favore della riservatezza e sicurezza dei dati soprattutto per quanto riguarda gli aspetti di:
- Salvataggio e backup;
- Disaster recovery;
- Identità e responsabilità di tutte le figure coinvolte nel processo di digitalizzazione.
C7. Proprietà del modello
I modelli As-built consegnati dall’Affidatario diverranno di proprietà della SA, pur nel rispetto del diritto d’autore. La SA potrà utilizzare i modelli come crede, anche integrandoli o modificandoli senza che l’Affidatario possa sollevare alcuna eccezione.
Con la sottoscrizione del contratto il l’Affidatario autorizza la SA all'utilizzo ed alla pubblicazione dei dati e delle informazioni presenti nei modelli prodotti per finalità anche diverse da quelle inerenti alla costruzione dell'opera.
C8. Modalità di condivisione di dati, informazioni e contenutiinformativi
C8.1. Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione
In questa sezione il Provveditorato definisce come avviene la condivisione di dati, informazioni e contenuti informativi con l’Operatore Economico attraverso la messa a disposizione della tecnologia ACDat fornita dal Committente per la specifica commessa. L’ACDat verrà utilizzato per la gestione e consegna dei modelli informativi, degli elaborati progettuali e di ogni altra documentazione di Commessa.
Si precisa che la Stazione Appaltante definirà in fase di redazione del pGI le caratteristiche di dettaglio della tecnologia ACDat messa a disposizione per la specifica commessa e la regolamentazione dei processi nonché le procedure di riferimento per le modalità di condivisione di contenuti informativi all’interno dell’ACDat in riferimento alla UNI 11337 – 4:2017 e 11337-5:2017.
La piattaforma ACDat messa a disposizione dal Committente sarà utilizzata nelle due fasi caratterizzanti il presente Appalto, ovvero:
• Fase Esecutiva
• Fase Collaudo e Consegna
Ogni fase verrà strutturata in conformità con la normativa UNI 11337 e UNI EN ISO 19650, come mostrato nella seguente figura:
Ulteriori specifiche relative alla modalità di gestione delle informazioni all’interno dell’ACDat e alla strutturazione
dello stesso verranno definite dal Committente durante la redazione del pGI.
Le specifiche relative al processo di consegna e validazione di modelli, elaborati ed eventuali varianti all’interno dell’ACDat verranno definite dal Committente durante la redazione del pGI.
C8.2. Gestione dei contenuti informativi di eventuali sub- affidatari
Il presente paragrafo delinea lo scenario in merito alla gestione dei contenuti informativi provenienti da eventuali sub-affidatari. È richiesto all’Appaltatore di informare puntualmente e condividere con eventuali sub-affidatari i contenuti del presente C.I. e relativo pGI, garantendo un perfetto allineamento rispetto a tutte le specifiche previste per lo svolgimento della commessa. La responsabilità dei modelli e di qualunque contributo informativo che ne derivi o che sia relazionato ad essi rimane totalmente in carico all’Appaltatore che dovrà adempiere a quanto richiesto in questo CI e stabilito nel successivo pGI. L’Appaltatore è inoltre responsabile della congruità dei suoi dati e di quelli dei sub-affidatari per tutta la durata del contratto.
C9. Procedure di verifica, validazione di modelli, oggetti e/o elaborati C9.1. Definizione delle procedure di validazione
In questo paragrafo vengono specificate le attività di coordinamento e di verifica dei modelli informativi che l’Affidatario è tenuto a seguire per controllare la corretta strutturazione delle proprietà ed il rispetto del presente Capitolato Informativo e del Piano di Gestione Informativa.
L’Affidatario è responsabile dei livelli di verifica LV1 e LV2, come definiti da norma UNI 11337-5:2017. Il Committente invece è responsabile del livello di verifica LV3, come definito da norma UNI 11337-5:2017. L’Affidatario rimane comunque responsabile della verifica informativa interna alla propria organizzazione nonché della qualità dei modelli, dei dati e degli elaborati consegnati al Committente, i quali dovranno rispettare quanto espresso nel presente Capitolato Informativo e nel Piano di Gestione Informativa.
L’Operatore Economico è tenuto a esplicitare nella propria oGI la metodologia e gli strumenti che intenderà adottare per le attività di coordinamento e di verifica. Tali attività saranno programmate e specificate in dettaglio durante la stesura del pGI.
L’Operatore Economico è quindi tenuto a produrre nella propria oGI informazioni contenute nella tabella sottostante. Informazioni da includere nell'oGI per dare prova dell'organizzazione dei processi di coordinamento e verifica. Tali informazioni non sono esaustive, ma esemplificative; l’Operatore Economico ha la possibilità di modificare e di integrare tali informazioni al fine di dare prova del proprio processo di coordinamento informativo e verifica informativa.
Informazioni necessarie per descrivere i processi di coordinamento e verifica dell’Operatore Economico |
Descrizione del processo di coordinamento informativa |
Descrizione del processo di verifica informativa |
Programmazione e frequenza delle riunioni di coordinamento e verifica informativa |
Matrice delle interferenze |
Organizzazione della classificazione delle clash con conseguente assegnazione di priorità di intervento, responsabile, scadenze, etc |
Durante la stesura del pGI verranno descritte in dettaglio le attività che l’Affidatario sarà tenuto a svolgere circa il
coordinamento e la verifica informativa. Tali attività saranno monitorate dal Committente attraverso la produzione
di Report redatti dallo stesso al fine di garantire il corretto svolgimento della Commessa del presente Appalto.
C9.2. Definizione dell’articolazione delle operazioni di verifica
Lo scopo di questa sezione è richiedere ai concorrenti di definire il proprio processo di validazione, in modo da soddisfare i requisiti per il controllo della qualità dei modelli (Quality Control). I modelli dovranno essere esaminati secondo le procedure di Quality Control fornite dal concorrente all’interno dell’oGI in modo da eliminare i potenziali errori di modellazione. I modelli devono coincidere sia nel formato nativo, sia nel formato aperto IFC.
Il Concorrente specificherà nella oGI ogni elemento utile a identificare la metodologia che intende adottare per la definizione delle modalità con cui i modelli, gli oggetti e/o gli elaborati vengono sottoposti a processo di validazione, in merito alla loro emissione, frequenza di validazione, controllo degli errori, coordinamento, etc.
Per la declinazione delle operazioni di verifica sui modelli si rimanda alla UNI 11337-5:2017.
Il Provveditorato è tenuto a svolgere la verifica di livello 3 (LV3) in riferimento alla UNI 11337-5:2017, mentre I livelli di verifica (sempre secondo la UNI 11337) che l’Affidatario sarà tenuto a svolgere sono i seguenti:
• LV1: Verifica interna formale: verifica dei dati, delle informazioni e del contenuto informativo, intesa come correttezza della modalità di loro produzione, consegna e gestione.
• LV2: Verica interna sostanziale: verifica dei modelli disciplinari e specialistici, in forma singola o aggregata, intesa come verifica della leggibilità, della tracciabilità e della coerenza dei dati e delle informazioni contenute.
Le attività minime di verifica informativa che vengono richieste all’Affidatario sono riassunte nella seguente tabella:
LV1 | LV2 | Attività di verifica |
x | x | Verifica che i modelli siano strutturati in conformità al pGI e al CI |
x | x | Verifica che i modelli siano conformi alle normative di riferimento |
x | x | Verifica del rispetto degli usi dei modelli informativi |
x | x | Verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati dei modelli informativi |
x | Verifica della corretta nomenclatura degli elaborati derivati dai modelli informativi | |
x | Verifica dei tempi di consegna del modello e degli elaborati informativi | |
x | x | Verifica della corretta esportazione del formato IFC |
x | Verifica del mantenimento dei riferimenti esterni | |
x | Verifica della leggibilità dei dati presenti nei modelli informativi | |
x | Verifica della tracciabilità dei dati presenti dei modelli informativi | |
x | Verifica delle interferenze (Clash Detection) | |
x | Verifica delle incoerenze (Model e Code Checking) | |
x | Verifica delle procedure di determinazione e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze | |
x | Verifica delle unità di misura dei modelli informativi in conformità al pGI e al CI |
x | Verifica della georeferenziazione dei modelli | |
x | Verifica del corretto popolamento delle proprietà nei modelli informativi | |
x | Verifica dei formati, layout, stili e standard dei modelli informativi |
Tabella 14 Livelli di verifica
Tali attività possono essere integrate dall’Offerente in fase di oGI, ed eventualmente modificate dal Committente
durante la fase di verifica del Piano di Gestione Informativa
C10. Processo di analisi e risoluzione delle interferenze e delle incoerenze informative
L’Affidatario del seguente Xxxxxxx sarà tenuto a soddisfare i 3 livelli di coordinamento come descritto dalla UNI 11337 e riportati nella seguente tabella.
Livello di coordinamento | Descrizione |
LC1 | Coordinamento dei dati e delle informazioni contenute all’interno di un modello informativo. |
LC2 | Coordinamento dei dati e delle informazioni tra più modelli informativi singoli; può essere eseguito anche successivamente all’aggregazione dei modelli. |
LC3 | Coordinamento dei dati e delle informazioni contenute nei modelli informativi (anche dagli elaborati prodotti dai modelli) con i dati, le informazioni ed elaborati non generati direttamente dai modelli informativi stessi. |
Tabella 15 Livelli di coordinamento
Le principali attività su cui è richiesto il coordinamento informativo sono le seguenti:
• Clash detection;
• Model Checking;
• Code Checking.
Le attività minime richieste per le attività di coordinamento sono le seguenti:
CLASH DETECTION | 1. Definizione degli elementi da controllare (Matrice di Clash Detection); 2. Esecuzione della procedura di Clash Detection; 3. Controllo dei risultati; 4. Correzione delle verifiche non soddisfatte; 5. Reiterazione del processo fino all’annullamento delle interferenze. |
MODEL CHECKING | 1. Definizione degli elementi da controllare 2. Esecuzione della procedura di Model Checking; 3. Controllo dei risultati (conformità al pGI e al CI); |
4. Correzione delle verifiche non soddisfatte; | |
5. Reiterazione del processo fino all’annullamento delle incoerenze. | |
CODE CHECKING | 1. Definizione degli elementi da controllare e delle normative/vincoli da rispettare; 2. Esecuzione della procedura di Code Checking (automatizzata o manuale, dove non è possibile automatizzarla); Controllo dei risultati e stesura dei report; 3. Correzione delle verifiche non soddisfatte; 4. Reiterazione del processo fino all’annullamento delle incoerenze. |
Tali attività possono essere integrate dall’Offerente durante la stesura della propria Offerta di Gestione
Informativa. Il Committente si riserva la possibilità di definire ulteriori specifiche durante la verifica del pGI.
C10.1. Interferenze di progetto (Clash Detection)
La Stazione Appaltante richiede all’Affidatario di indicare la metodologia con cui intende procedere al controllo delle interferenze (Hard Clash e Soft Clash). In particolare, si chiede di indicare:
- La matrice delle interferenze redatta come da esempio seguente;
- La procedura con cui gli issues (problemi) sono catalogati e comunicati ai team responsabili;
- Come si intende coinvolgere la Stazione Appaltante e la DL nella risoluzione dei principali issues.
MODELLO | Livello di coordina- mento | Arch | Strutture | Impianti | meccanico | |
Architettonico | Oggetto/oggetto | LC1 | X | - | - | - |
Modello/Modelli | LC2 | - | X | X | x | |
Modello/elaborati | LC3 | X | X | X | x | |
Strutturale | Oggetto/oggetto | LC1 | - | X | - | - |
Modello/Modelli | LC2 | X | - | X | X | |
Modello/elaborati | LC3 | X | X | X | X | |
Impiantistico | Oggetto/oggetto | LC1 | - | - | X | X |
Modello/Modelli | LC2 | X | X | - | - | |
Modello/elaborati | LC3 | X | X | X | X |
Tabella 16 Esempio di matrice delle interferenze.
C10.2. Incoerenze di progetto (Code checking)
La Stazione Appaltante richiede all’Affidatario di indicare la metodologia con cui intende procedere alcontrollo delle incoerenze. In particolare, si chiede di indicare:
- La matrice delle incoerenze redatta come da esempio seguente;
- La procedura con cui gli issues (problemi) sono catalogati e comunicati;
- Come si intende coinvolgere la Stazione Appaltante e la DL nella risoluzione dei principali issues.
MODELLO | Livello di coordinamento | Legislazione europea | Legislazione nazionale | Vincoli contrattuali | |||
Architettonico | Oggetto/oggetto | LC1 | |||||
Modello/Modelli | LC2 | ||||||
Modello/elaborati | LC3 | ||||||
Strutturale | Oggetto/oggetto | LC1 | |||||
Modello/Modelli | LC2 | ||||||
Modello/elaborati | LC3 | ||||||
Impiantistico | Oggetto/oggetto | LC1 | |||||
Modello/Modelli | LC2 | ||||||
Modello/elaborati | LC3 |
Tabella 17 Esempio di matrice delle incoerenze.
C10.3. Definizione delle modalità di risoluzione di
interferenze e incoerenze
Si richiede all’Offerente di stabilire all’interno della propria oGI le modalità di risoluzione di interferenze e incoerenze anche in relazione a quanto proposto nei capitoli precedenti.
l’Affidatario dovrà esplicitare nell’oGI e successivamente nel pGI i processi alla base dell’analisi e della
risoluzione delle interferenze interne ai modelli ed interdisciplinari. In particolare, dovranno essere definite:
• le modalità di verifica di tipo LC1 (verifica delle interferenze interne al singolo modello)
• le modalità di verifica di tipo LC2 (verifica delle interferenze tra diversi modelli disciplinari)
• le modalità di verifica di tipo LC3
• le modalità di risoluzione delle interferenze registrate.
C11. Modalità di gestione della programmazione (4D)
L’Affidatario indica la metodologia che intende usare per la redazione e gestione dei dati di programmazione, schedulazione delle risorse e altro dell’intervento e loro collegamento ai modelli grafici.
Si richiede quindi di definire:
- Le milestones relative allo specifico intervento, in funzione delle fasi in cui esso si articola, in accordo con la Stazione Appaltante;
- Eventuale collegamento degli oggetti 3D del modello alle relative attività della WBS, così da creare una opportuna corrispondenza tra il modello ed il cronoprogramma.
Si richiede all’Affidatario di integrare e migliorare in sede di oGI le richieste, da intendersi come minime,definite dalla Stazione Appaltante anche in riferimento al par. C1.1. Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo.
C12. Modalità di gestione informativa economica (5D – computi, estimi e valutazioni)
L’Affidatario indica la metodologia che intende usare per la redazione e gestione dei dati di costo dell’intervento
ed il loro collegamento ai modelli grafici. Si richiede quindi di definire:
- Il sistema di collegamento tra codifica relativa ai costi e WBS;
- Il sistema di estrazione e collegamento dei dati tra modelli e prezzi.
Si richiede all’Affidatario di integrare e migliorare in sede di oGI le richieste, da intendersi come minime,definite dalla Stazione Appaltante anche in riferimento al par. C1.1. Obiettivi del modello in relazione alle fasi del processo.
C13. Modalità di gestione informativa (6D – uso, gestione,manutenzione e dismissione)
L’Affidatario dichiara la metodologia che intende utilizzare per la redazione e gestione dei dati di uso, gestione e manutenzione del risultato finale dell’intervento ed il loro collegamento ai modelli grafici.
La Stazione Appaltante chiede di declinare nell’oGI la metodologia che l’Affidatario intende utilizzare per la predisposizione dei modelli informativi al Facility Management ed alla gestione del bene.
C14. Modalità di gestione delle esternalità (7D – sostenibilità sociale,economica e ambientale)
In merito alla sostenibilità energetica/ambientale, si chiede di indicare la tipologia di protocollo di certificazione utilizzato e come questo sia integrabile all’interno della gestione informativa digitalizzata, abilitata attraverso il metodo BIM.
In merito alla sostenibilità sociale, la Stazione Appaltante chiede che l’Affidatario predisponga documenti-presentazioni per l’attività di divulgazione/comunicazione della Stazione Appaltante stessa, lungo tutte le fasi del cantiere. Tale attività ha l’obiettivo di rendere i cittadini partecipi e consapevoli del cantiere in via di sviluppo e della modalità innovativa con cui vengono gestite le informazioni (BIM). L’Affidatario,in concerto con la Stazione Appaltante, potrà specificare nel pGI la tipologia di materiale che intende produrre e con quali scadenze.
C15. Modalità di archiviazione e consegna finale di modelli, oggetti e/oelaborati informativi
Su richiesta della SA il materiale finale dovrà essere caricato in un archivio dedicato di proprietà della SA. Ulteriori specifiche al par. D8.1 Caratteristiche delle infrastrutture di condivisione.
D.Allegati
1. Specifiche sugli obiettivi di modello
2. Specifiche aggiuntive per garantire l’interoperabilità
3. Template Master Information Delivery Plan
4. Nomenclatura di Modelli ed Elaborati grafici e informativi
E. INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 Identificazione del progetto. 4
Tabella 2 Flusso informativo scelto da Provveditorato per la presente commessa 6
Tabella 3 Infrastruttura hardware: tabella da compilare e integrare a cura dell'Affidatario 9
Tabella 4 Infrastruttura software: tabella da compilare e integrare a cura dell'Affidatario 10
Tabella 5 Formati dati di scambio (da Affidatario a Stazione Appaltante) 12
Tabella 6 Specifiche di riferimento coordinate. 13
Tabella 7 Specifiche di riferimento unità di misura. 13
Tabella 8 Esperienze pregresse dell'Affidatario 14
Tabella 9 Obiettivi Fase Esecutiva 17
Tabella 10 Obiettivi Fase Collaudo e Consegna 18
Tabella 13 Ruoli dell’Affidatario 22
Tabella 14 Livelli di verifica 32
Tabella 15 Livelli di coordinamento 32