VERBALE DI DELIBERAZIONE
deliberazione n. 47
VERBALE DI DELIBERAZIONE
DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
OGGETTO:
Approvazione dello schema di Accordo di Programma 2016-2018 tra la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Xxxxxx Xxxx ai sensi dell’articolo 20 della legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14.
Il giorno 9 novembre 2016 ad ore 14:15, nella sala delle sedute in seguito a regolamentare convocazione, si è riunito
I L C O N S I G L I O DI A M M I N I S T R A Z I O N E
sotto la presidenza del presidente: Presenti:
PRESIDENTE XXXXXX XXXXX’
VICEPRESIDENTE XXXXXXXX XXXXXXXX assente CONSIGLIERE XXXXX XXXXXX
CONSIGLIERE XXXXXXXXX XXXXXX CONSIGLIERE XXXXXXX XXXXXXXX CONSIGLIERE XXXXXXXX XXXXXXXX CONSIGLIERE XXXXXX XXXXX CONSIGLIERE XXXXXXX XXXXXXXXX CONSIGLIERE XXXXXXXXX XXXX
CONSIGLIERE XXXXXXXXXX XXXXXXXXXX assente CONSIGLIERE XXXX XXXXXX
CONSIGLIERE XXXX XXXXXXX
REVISORE XXXXX XXXXXX XXXXXXXX assente XXXXXXXX XXXXXXX DI XXXXX
XXXXXXXX XXXXX XXXXXX
Funge da segretario verbalizzante il xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx
Il Presidente, constatato il numero legale degli intervenuti, dichiara aperta la seduta.
1
PREMESSE:
- la legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14 di riordino del sistema della ricerca provinciale prevede, all’articolo 9, che “La Provincia e l’Istituto agrario di San Xxxxxxx all’Adige promuovono la costituzione di una fondazione denominata “Fondazione Xxxxxx Xxxx”, quale ente d'interesse pubblico senza fini di lucro.”. La Fondazione, riconosciuta quale persona giuridica di diritto privato ed ente regionale di ricerca, è stata costituita in data 24 luglio 2007 ed è subentrata all’Istituto agrario di San Xxxxxxx all’Adige dal 1° gennaio 2008;
- sempre ai sensi dell’articolo 9 della legge provinciale n. 14 del 2005 “La Fondazione promuove, realizza e sviluppa attività di ricerca e di sperimentazione scientifica, d'istruzione e formazione nonché di servizio e assistenza tecnica alle imprese, finalizzate alla crescita socio-economica e culturale degli addetti all'agricoltura nonché allo sviluppo del sistema agro-alimentare e forestale, con particolare riferimento alle interconnessioni ambientali e in armonia con la tutela e la valorizzazione del territorio. Inoltre, in coerenza con le finalità istituzionali dei servizi provinciali, dell'Agenzia provinciale per la protezione dell'ambiente, nonché del Museo tridentino di scienze naturali, favorisce, realizza e sviluppa attività di ricerca, di educazione e d'informazione sull'ecosistema naturale alpino, nonché attività di studio e di proposta per la conservazione e il recupero di aree a vocazione naturalistica. Svolge la sua attività con attenzione a usarne i risultati a vantaggio dello sviluppo locale nella sua dimensione sociale, economica e culturale.”;
- ai sensi dell’articolo 16 della legge provinciale n. 14 del 2005 la Provincia, in coerenza con il programma pluriennale della ricerca, promuove lo sviluppo del sistema provinciale della ricerca e dell'innovazione mediante la stipulazione di Accordi di Programma con l’Università degli Studi di Trento, la Fondazione Xxxxx Xxxxxxx, la Fondazione Xxxxxx Xxxx e altri organismi di ricerca;
- l’articolo 20 della medesima legge prevede la possibilità di stipulare Accordi di Programma con la Fondazione Xxxxxx Xxxx “su obiettivi e interventi ritenuti prioritari nell’ambito della ricerca d’interesse generale”;
- la Giunta provinciale con deliberazione n. 1229 del 20 luglio 2015 ha approvato il Programma Pluriennale della Ricerca (PPR) per la XV Legislatura che, pur ribadendo l’importanza della ricerca libera, individua le aree prioritarie per l’investimento della ricerca pubblica e industriale (coerenti e sinergiche con le aree della Smart Specialisation provinciale) e le dimensioni strategiche che qualificheranno trasversalmente tutte le attività del settore durante la legislatura. L’obiettivo strategico che il PPR mira ad attuare va in due direzioni: coordinamento verticale e coordinamento orizzontale. Il primo per mettere in relazione le strategie della ricerca con le strategie di sviluppo economico del territorio (Smart Specialisation) nonché il livello locale con quello nazionale ed internazionale; il secondo per definire la governance del sistema della ricerca trentino, in termini di ruoli, ambiti di intervento e strumenti di coordinamento dei diversi attori. Il PPR pone particolare attenzione alla necessità di stabilire una più forte ed efficace connessione tra gli ambiti prioritari di ricerca trentini e il loro potenziale impatto sul contesto economico e produttivo e di investire in nuove forme di gestione del cosiddetto “ultimo miglio” che ancora separa la ricerca scientifica dal mercato e dalla società. Particolare attenzione viene, inoltre, posta ai temi dell’innovazione sociale, della valorizzazione del capitale umano e dei talenti, dei legami tra ricerca, innovazione e istruzione e, ovviamente, della valutazione;
- il Consiglio di amministrazione della Fondazione, nella seduta del 22 dicembre 2015, con deliberazione n. 51 ha approvato i documenti programmatici 2016-2018;
2
- vista la delibera del Consiglio di amministrazione della Fondazione n. 3 del 29 gennaio 2016 di nomina dei componenti del Comitato scientifico;
- visto che il Consiglio di amministrazione della Fondazione, nella seduta del 19 maggio 2016, con deliberazione n. 27 ha approvato l’aggiornamento dei documenti programmatici 2016-2018 (Piano attuativo annuale, piano pluriennale delle attività, bilancio di previsione, piano degli investimenti), tenuto conto dell’implementazione a decorrere dal 2016 di un processo strategico di riorganizzazione connesso sia a fattori endogeni (riorganizzazione in particolare del Centro Ricerca e Innovazione) che a fattori esterni (quale ad esempio la partecipazione alla “progetto Human Technopole”, la costituzione del Centro Agricoltura, Alimentazione, Ambiente); tale aggiornamento contiene inoltre la riclassificazione in aree prioritarie-domini scientifico tecnologici trasversali richiesta dal Piano pluriennale della ricerca sopra citato;
- vista la comunicazione ns. protocollo n. 0006409 del 30 settembre 2016 del Servizio Istruzione e formazione del secondo grado, Università e Ricerca, in ordine al parere positivo rilasciato dal Comitato per la Ricerca e l’Innovazione della Provincia Autonoma di Trento;
- visto l’art. 2 del Regolamento di organizzazione e funzionamento della Fondazione.
Tutto ciò premesso:
- visti gli atti citati in premessa
all’unanimità dei voti legalmente espressi
d e l i b e r a
1) di approvare, per le motivazioni in premessa riportate, lo schema di Accordo di Programma 2016-2018 tra la Provincia autonoma di Trento e la Fondazione Xxxxxx Xxxx allegato 1) del presente provvedimento, quale sua parte integrante e sostanziale, costituito dallo schema contrattuale e dai relativi allegati A (obiettivi del settore agricolo) e B (quadro delle risorse 2016-2018);
2) di autorizzare il Presidente della Fondazione alla sottoscrizione dell’Accordo di Programma di cui al precedente punto 1) del dispositivo apportandovi tutte le modifiche ed integrazioni di natura formale, tecnica e giuridica che si rendessero necessarie ed opportune.
=== o O o ===
Adunanza chiusa ad ore 17:00. Verbale letto, approvato e sottoscritto. AB/x.xx Xxxxxxxxxx Xxxxxxx
SM/x.xx Xxxxxx Xxxxxxxx
IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE
- xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx -
IL PRESIDENTE
- xxxx. Xxxxxx Xxxxx -
x.xx Xxxxxxxx x.xx Xxxxx
0
Allegato parte integrante e sostanziale
alla deliberazione del Consiglio di amministrazione
n. 47 di data 09 novembre 2016
composto complessivamente da n. 13 facciate così suddivise:
- Allegato 1) – Accordo di programma;
- Allegato A - Obiettivi del settore agricolo;
- Allegato B – Quadro delle risorse.
IL SEGRETARIO VERBALIZZANTE
- xxxx. Xxxxxx Xxxxxxxx -
IL PRESIDENTE
- xxxx. Xxxxxx Xxxxx -
x.xx Xxxxxxxx x.xx Segrè
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Sede Legale: 00000 Xxxxxx – Xxxxxx Xxxxx, 00 – Codice Fiscale e Partita I.V.A. n. 00337460224
ACCORDO DI PROGRAMMA 2016-2018
Allegato 1)
tra
la Provincia autonoma di Trento, con sede a Trento, in xxxxxx Xxxxx, 00, codice fiscale e P.IVA 00337460224 rappresentata dal xxxx. Xxx Xxxxx, nato a Milano (MI) il 29 maggio 1963, a ciò autorizzato con deliberazione della Giunta provinciale n. …. di data ………….
e
la Fondazione Xxxxxx Xxxx (di seguito denominato “FEM”), con sede legale in San Xxxxxxx all’Adige, Codice Fiscale e partita IVA 02038410227, rappresentato dal Presidente, xxxx. Xxxxxx Xxxxx, nato a Trieste (TS) il 5 febbraio 1961, a ciò autorizzato dal Consiglio di amministrazione della Fondazione nel verbale n. ………….. di data …………………………..
Premesso che:
- la legge provinciale 2 agosto 2005, n. 14 e s.m. ha riordinato il sistema provinciale della ricerca, nonché il ruolo della Provincia nel governo e nel sostegno dello stesso;
- l’articolo 1 della LP 14 del 2 agosto 2005 prevede l’attuazione da parte della Provincia di “una strategia di sviluppo territoriale basata sulla conoscenza, riconoscendo nella promozione, nella crescita e nella diffusione della ricerca e dell’innovazione uno strumento fondamentale per la crescita del capitale umano, per lo sviluppo del sistema delle imprese e della qualità e competitività dell’intero territorio provinciale”;
- la Provincia, ai sensi dell’articolo 4 della LP 14 del 2 agosto 2005 promuove la creazione “di un quadro di cooperazione finalizzato alla realizzazione di un sistema provinciale della ricerca” e di un contesto “favorevole allo sviluppo di un sistema dell’innovazione finalizzato a rendere il sistema produttivo locale più competitivo”, con il concorso, tra gli altri attori, della Fondazione Xxxxx Xxxxxxx e della Fondazione Xxxxxx Xxxx;
- l’art. 16 della stessa legge individua tra gli strumenti d’intervento per lo sviluppo del sistema provinciale della ricerca e dell'innovazione la stipulazione di Accordi di Programma con la Fondazione Xxxxx Xxxxxxx e la Fondazione Xxxxxx Xxxx;
- l’articolo 20 della LP 14 del 2 agosto 2005 prevede che gli accordi di programma “stabiliscono gli obiettivi e i temi generali dell’attività di ricerca svolta dalle fondazioni, i criteri per definire l’attività di ricerca e per gestirla, i criteri per determinare i concorsi finanziari della Provincia e le modalità per valutare congiuntamente i risultati dell’attività di ricerca”;
- l’art. 20 comma 1 bis della LP 14 del 2 agosto 2005 prevede che la Provincia autonoma di Trento può stipulare Accordi di programma con la Fondazione Xxxxxx Xxxx per definire gli obiettivi di interesse comune nelle aree di attività della Fondazione diverse da quelle della ricerca e pertanto non comprese nel programma pluriennale della ricerca;
- la Comunicazione della Commissione Europea sulla “Strategia Europa 2020” per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva ha previsto sette “iniziative Faro” tra le quali “Unione dell'innovazione” che ha portato nel 2013 all'approvazione dei Regolamenti istitutivi del programma Horizon 2020. Quest'ultimo, con una dotazione di quasi 80 miliardi di euro in sette anni (2014-2020), costituisce oggi il principale strumento finanziario dell'Unione Europea per la ricerca;
- il Regolamento (UE) n. 1303/2013 recante disposizioni comuni sui fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE), al primo comma dell'articolo 9, individua 11 obiettivi tematici finalizzati alla realizzazione della strategia dell'Unione per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In particolare, le priorità individuate dalla Commissione Europea con
riferimento all'Obiettivo Tematico 1 volto a “rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione”, che si delineano in “a) potenziare l'infrastruttura per la ricerca e l'innovazione (R&I) e le capacità di sviluppare l'eccellenza nella R&I e promuovere centri di competenza, in particolare quelli di interesse europeo; b) promuovere gli investimenti delle imprese in R&I sviluppando collegamenti e sinergie tra imprese, centri di ricerca e sviluppo e il settore dell'istruzione superiore, in particolare promuovendo gli investimenti nello sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l'innovazione sociale, l'ecoinnovazione, le applicazioni nei servizi pubblici, lo stimolo della domanda, le reti, i cluster e l'innovazione aperta attraverso la specializzazione intelligente, nonché sostenere la ricerca tecnologica e applicata, le linee pilota, le azioni di validazione precoce dei prodotti, le capacità di fabbricazione avanzate e la prima produzione, soprattutto in tecnologie chiave abilitanti, e la diffusione di tecnologie con finalità generali”;
- il Programma Nazionale per la Ricerca (PNR) 2015-2020, integrando le politiche di ricerca definite ai livelli europeo e internazionale con il contesto nazionale e le iniziative territoriali, definisce obiettivi e modalità di intervento in materia di ricerca anche per tutte le amministrazioni pubbliche che adottano piani in questo settore. In particolare, il PPR ha ben presenti i principi di coerenza (nel senso di evitare inefficienze delle azioni causate da una progettazione non concertata) e di selettività (nel senso di evitare la dispersione di risorse in troppe direzioni ma concentrandole invece nelle aree più promettenti pur garantendo il necessario e imprescindibile sostegno alle attività di ricerca di base, libera e fondamentale) che informano il PNR così come gli obiettivi perseguiti dai programmi di intervento individuati sempre dal PNR;
- la Giunta provinciale con deliberazione n. 1053 del 30 giugno 2014 ha approvato la Smart Specialisation (RIS3). La RIS3 è il principale strumento di programmazione per le politiche di ricerca industriale e di innovazione con l’obiettivo di concentrare ed investire le risorse disponibili in aree di eccellenza (individuate sulla base di un approccio olistico e bottom-up). Sono quattro le aree prioritarie di sviluppo identificate: qualità della vita, energia e ambiente, agrifood e meccatronica. Le quattro aree individuate rispondono alla volontà, da un lato, di valorizzare la competitività e la specificità del sistema produttivo e tecnico scientifico trentino, dall’altro, di promuovere lo sviluppo economico sostenibile in accordo con tre criteri chiave: la rappresentatività di settori ad alta rilevanza e impatto economico, la coerenza con consistenti investimenti pubblici e privati in innovazione, l’allineamento con le specificità e le vocazioni del territorio. Le quattro aree prioritarie di sviluppo, da intendere nelle loro reciproche interrelazioni, mantengono una forte coerenza anche con le priorità di tipo trasversale, quali le “tecnologie chiave abilitanti” più rilevanti in termini di competenze locali e rispetto alle principali piattaforme e network tematici a livello nazionale ed europeo (cluster tecnologici nazionali, comunità dell’innovazione e della conoscenza - KIC - , partenariati europei per l’innovazione e sfide sociali del programma Horizon 2020);
- la Giunta provinciale con deliberazione n. 1229 del 20 luglio 2015 ha approvato il Programma Pluriennale della Ricerca per la XV Legislatura che, pur ribadendo l’importanza della ricerca libera, individua le aree prioritarie per l’investimento della ricerca pubblica e industriale (coerenti e sinergiche con le aree della Smart Specialisation provinciale) e le dimensioni strategiche che qualificheranno trasversalmente tutte le attività del settore durante la legislatura. L’obiettivo strategico che il PPR mira ad attuare va in due direzioni: coordinamento verticale e coordinamento orizzontale. Il primo per mettere in relazione le strategie della ricerca con le strategie di sviluppo economico del territorio (Smart Specialisation) nonché il livello locale con quello nazionale ed internazionale; il secondo per definire la governance del sistema della ricerca trentino, in termini di ruoli, ambiti di intervento e strumenti di coordinamento dei diversi attori. Il PPR pone particolare attenzione alla necessità di stabilire una più forte ed efficace connessione tra gli ambiti prioritari di ricerca trentini e il loro potenziale impatto sul contesto economico e produttivo e di investire in nuove forme di gestione del cosiddetto “ultimo miglio” che ancora separa la ricerca scientifica dal mercato e dalla società. Particolare
attenzione viene, inoltre, posta ai temi dell’innovazione sociale, della valorizzazione del capitale umano e dei talenti, dei legami tra ricerca, innovazione e istruzione e, ovviamente, della valutazione;
- il Programma pluriennale della ricerca per la XV legislatura si pone come obiettivi la costituzione di un sistema territoriale maggiormente coeso e interconnesso, in termini di obiettivi comuni, apertura all’internazionalizzazione, condivisione di infrastrutture e risorse di personale, partecipazione congiunta a iniziative nazionali e comunitarie;
- il Programma pluriennale della ricerca per la XV legislatura stabilisce che attraverso l’Accordo di Programma la Provincia garantisce alle Fondazioni il sostegno: al funzionamento ordinario, alla partecipazione alle KIC, ai Cluster Tecnologici Nazionali, ai progetti nazionali ed europei, compresi quelli che prevedono l’identificazione di matching funds, agli investimenti nelle infrastrutture di ricerca, allo sviluppo e/o consolidamento di “living labs”;
- la Fondazione ha tra i suoi obiettivi istituzionali specifici la realizzazione di attività di ricerca, sperimentazione scientifica, di innovazione tecnologica, il trasferimento di tecnologie e conoscenze innovative nonché la promozione e la realizzazione dell’attività di istruzione e formazione, di consulenza tecnica e consulenza alle imprese e agli enti pubblici finalizzate alla crescita socio-economica e colturale degli addetti all’agricoltura nonché allo sviluppo del sistema agro-alimentare e forestale;
- gli obiettivi istituzionali della Fondazione, nel presentare una loro precisa specificità, partecipano e si integrano con quelli del sistema provinciale della ricerca e dell’innovazione; il Consiglio di amministrazione della Fondazione, nella seduta del 19 maggio 2016, con deliberazione n. 27 ha approvato l’aggiornamento dei documenti programmatici 2016-2018 (Piano attuativo annuale, piano pluriennale delle attività, bilancio di previsione, piano degli investimenti), tenuto conto dell’ implementazione a decorrere dal 2016 di un processo strategico di riorganizzazione connesso sia a fattori endogeni (riorganizzazione in particolare del Centro Ricerca e Innovazione) che a fattori esterni (quale ad esempio la partecipazione alla “progetto Human Technopole”, la costituzione del Centro Agricoltura, Alimenti, Ambiente); tale aggiornamento contiene inoltre la riclassificazione in aree prioritarie-domini scientifico tecnologici trasversali richiesta dal Piano pluriennale della ricerca sopra citato;
- il Consiglio di amministrazione della Fondazione, nella seduta del……., con deliberazione n. 27, ha approvato il presente Accordo di programma (nel seguito anche “Accordo”) e ne ha autorizzato la stipulazione;
- la Giunta provinciale, con deliberazione n. ………… di data …………., ha approvato il presente Accordo di Programma e ne ha autorizzato la stipulazione;
- ai sensi dell’art. 1, comma 2, lettera b), del D.P.R. 3 giugno 1998, n. 252, la documentazione antimafia non è richiesta;
si conviene e si stipula quanto segue.
Art. 1 Finalità generali di interesse comune per le parti
Gli obiettivi generali di riferimento per il presente Accordo di programma, declinati nei successivi articoli, derivano sia dalle scelte strategiche della Fondazione, sia dai fabbisogni ritenuti rilevanti per il territorio provinciale ed individuati nei documenti strategici della Giunta Provinciale per la XV legislatura ossia il programma di sviluppo provinciale (PSP), la strategia provinciale di ricerca ed innovazione per la specializzazione intelligente e il programma provinciale della ricerca per la XV legislatura (PPR), documenti che a loro volta sono stati elaborati sulla base delle strategie ed indicazioni elaborate a livello nazionale ed europeo.
Con il presente Accordo si vuole rafforzare la capacità dell’ente di intessere rapporti di collaborazione e cooperazione sia a livello provinciale sia a livello extra-provinciale con i soggetti di ricerca e con le imprese, comunque secondo i principi di coerenza (progettazione concertata) e selettività (non dispersione delle risorse).
In particolare con riferimento al principio di selettività, pur garantendo il sostegno alla ricerca libera e alle ricerche di base orientate allo sviluppo di conoscenze relative a nuovi metodi o campi di indagine, sarà data priorità alle attività di ricerca che rispondono alle strategie territoriali.
Art. 2 Aree di ricerca di interesse comune per le parti
L’attività di ricerca svolta dalla Fondazione di interesse comune delle Parti è declinata sulla base delle aree prioritarie e dei domini scientifico-tecnologici trasversali individuati dal Programma pluriennale della ricerca per la XV legislatura ed è rappresentata nel documento denominato “Aggiornamento dei documenti programmatici 2016-2018”, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione nella seduta del 19 maggio 2016 e composto da “Piano attuativo annuale 2016, Piano pluriennale delle attività 2016-2018, Bilancio di previsione 2016-2018, Piano degli investimenti 2016-2018”.
L’ “Aggiornamento dei documenti programmatici 2016-2018” delinea anche le attività previste nel settore agricoltura.
Art. 3 Obiettivi generali di interesse comune per le Parti
Tenendo conto delle aree di ricerca e delle dimensioni strategiche di comune interesse per le Parti, i principali obiettivi che la Fondazione deve perseguire, in linea con il Programma pluriennale della ricerca per la XV Legislatura e con l’ “Aggiornamento dei documenti programmatici 2016-2018”, sono:
⮚ condurre ricerca di alta qualità, visibile internazionalmente e focalizzata sulle tematiche chiave individuate nell’articolo 2;
⮚ incrementare la capacità di autofinanziamento attraverso l’ottenimento di risorse finanziarie da progetti nazionali ed europei, nonché dall’effettuazione di attività di servizio verso enti pubblici e privati;
⮚ mantenere e sviluppare le proprie infrastrutture di ricerca strumentali alla realizzazione di attività di ricerca di alta qualità nelle tematiche ritenute prioritarie. Aprire, dove possibile e secondo un piano strategico di sviluppo, le infrastrutture di ricerca anche alle aziende del territorio al fine di poter crescere nelle stesse capacità di innovazione, candidare le stesse infrastrutture, dopo un adeguato percorso di accreditamento, fra le infrastrutture di ricerca nazionali ed europee;
⮚ trasmettere i risultati della ricerca alle imprese del territorio, sostenere ove possibile l’applicabilità industriale/produttiva dei risultati della ricerca, e contribuire all’attività di attrazione di imprese sul territorio anche attraverso la collaborazione con le aziende del territorio nelle attività di ricerca industriale finanziate dalla Legge provinciale 6/1999;
⮚ sostenere l’avvio e il consolidamento dell’Hub Innovazione Trentino (HIT) oltre che per il trasferimento dei risultati dell’attività di ricerca al territorio, anche per la partecipazione alle cordate per l’ottenimento dei finanziamenti dell’EIT attraverso le KIC e ai Cluster Tecnologici Nazionali di riferimento;
⮚ concorrere all’affermazione e all’implementazione del sistema trentino alta formazione e ricerca (STAR) attraverso la progressiva condivisione con la Fondazione Kessler e con l’Università degli studi di Trento di linee di ricerca, alta formazione, infrastrutture, risorse umane, anche attraverso l’attivazione e il sostegno del Centro Agricoltura Alimenti e Ambiente;
⮚ valorizzare le risorse umane presenti nella Fondazione chiarendo i percorsi di carriera e attuando adeguate politiche incentivanti, ponendo particolare attenzione alla capacità di attrazione anche internazionale di ricercatori di elevata qualità scientifica;
⮚ garantire un efficace e puntuale supporto alla Provincia per le attività di comune interesse, come definite nel successivo articolo 7;
⮚ promuovere l’istruzione e la formazione professionale con particolare attenzione alle priorità di legislatura definite con delibera n. 1907 del 2 novembre 2015;
sostenere le attività specifiche più strettamente correlate al settore agricolo descritte nell’allegato A al presente Accordo di programma.
Art.4 Risultati da perseguire e quota premiale
Le Parti convengono che l’attività di ricerca è oggetto di valutazione annuale e complessiva al termine del presente accordo.
Obiettivo della valutazione annuale è quello di verificare il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati con l’approvazione del Piano annuale di attività, in relazione agli obiettivi dell’Accordo di programma. La valutazione annuale è svolta entro tre mesi dalla trasmissione della rendicontazione annuale di cui all’articolo 12. Agli esiti della valutazione annuale è collegato il riconoscimento della quota premiale, fissata nel 2% del finanziamento per la ricerca.
Obiettivo della valutazione finale è quello di valutare in modo complessivo il grado di raggiungimento degli obiettivi fissati all’articolo 3 dell’Accordo di programma. La valutazione finale è svolta entro tre mesi dal termine della validità dell’Accordo stesso.
La valutazione annuale e quella finale sono effettuati sulla base della procedura, della metodologia e della reportistica definita dal Comitato per la Ricerca e l’Innovazione d’intesa con la Fondazione. Per la valutazione il Comitato può avvalersi anche di esperti esterni, come previsto dalla LP 14 del 2005.
Art. 5 Coordinamento rispetto agli obiettivi di ricerca delle altre attività della Fondazione finanziate con risorse provinciali
L’attività di ricerca costituisce fattore di miglioramento qualitativo anche per le altre attività esercitate dalla Fondazione quali la “formazione e istruzione scolastica” e la “consulenza e servizio alle aziende ed al territorio”. Queste ultime attività necessitano di una costante e forte integrazione con l’attività di ricerca che si attua con la condivisione delle conoscenze, delle persone, delle metodologie e delle risorse strumentali. Pertanto le Parti concordano che una quota dei contributi provinciali finalizzati alla ricerca può essere destinata al finanziamento del Centro di Trasferimento Tecnologico e del Centro Istruzione e Formazione: la misura di detta quota è fissata al massimo nel 20% degli stanziamenti annuali definiti nel “Quadro delle risorse 2016-2018” allegato B al presente accordo, non considerando l’assegnazione delle risorse a destinazione vincolata.
Art. 6 Il Piano attuativo annuale
Ai fini dell’attuazione del presente Accordo la Fondazione, compatibilmente con il Quadro delle risorse 2016-2018 allegato B al presente accordo, presenta annualmente entro il 31 dicembre una proposta di Piano attuativo annuale da realizzarsi nell’anno successivo.
La proposta di Piano, organizzata in modo tale da dare anche evidenza delle attività di ricerca che rientrano nelle aree prioritarie e nelle dimensioni strategiche del PPR, è così strutturata:
a) una parte descrittiva contenente gli obiettivi da raggiungere, le attività da realizzare e i risultati da conseguire, tenuto conto della riclassificazione per aree prioritarie-domini scientifici/tecnologici trasversali nonché aree della Smart strategy provinciale;
b) un quadro annuale delle risorse, articolato anche per aree prioritarie e dimensioni strategiche, con la precisazione dei costi e dei ricavi propri dell’ente e, per differenza, della quota di costi a carico della Provincia;
c) un quadro specifico sulle modalità di utilizzo degli eventuali avanzi della gestione degli anni precedenti. Detti avanzi devono essere utilizzati esclusivamente ai fini di cui al successivo articolo 9.
La proposta di Piano attuativo viene esaminata, per le attività di ricerca, dal Comitato per la ricerca e l’innovazione, che valuta la sua coerenza con il presente Accordo e con il Programma pluriennale della ricerca.
La Giunta Provinciale sulla base della proposta di Piano presentata provvede ad assegnare il relativo finanziamento.
Per l’anno 2016 si conviene che il Piano attuativo 2016 è contenuto nel documento denominato “Aggiornamento dei documenti programmatici 2016-2018”, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Fondazione nella seduta del 19 maggio 2016 ed è approvato contestualmente all’approvazione del presente Accordo.
Art. 7 Attività a supporto della PAT
La Provincia si avvale della Fondazione per la realizzazione di attività a supporto della medesima, in quanto conseguano obiettivi di rilevanza per la Provincia in aree di comune interesse, valorizzando le competenze specifiche della Fondazione.
Le attività a supporto della Provincia sono declinate distintamente nel Piano attuativo annuale per tipologia ed entità generale di spesa, sono curate nel merito dalla struttura provinciale che ha promosso l’attività stessa, sono coordinate per gli aspetti amministrativi da quella competente in materia di ricerca. Eventuali modifiche e integrazioni delle medesime attività possono essere apportate previa intesa fra le Parti, da definirsi anche mediante scambio di corrispondenza, con eventuale assegnazione di ulteriori risorse.
In corso d’anno possono altresì essere individuate attività, ulteriori rispetto a quelle indicate già nel Piano annuale, la cui realizzazione può essere affidata alla Fondazione con eventuale integrazione di risorse. Per la definizione degli obiettivi, modalità di realizzazione, risultati attesi e quant'altro si procede o tramite scambio di corrispondenza tra le Parti o mediante la stipulazione di atti aggiuntivi al presente Accordo, in relazione alla complessità dell’attività e alla presenza di ulteriori soggetti coinvolti nella sua esecuzione. L’erogazione delle risorse relative a questa attività è vincolata al parere positivo da parte della struttura di merito con cui la Fondazione si è relazionata.
Art. 8 Collaborazione con l’Ufficio per i rapporti con l’Unione europea
La PAT, anche attraverso il suo Ufficio per i rapporto con l’Unione europea e in coordinamento con il Dipartimento competente in materia di ricerca, intende rafforzare la partecipazione degli stakeholders trentini alle politiche e ai programmi europei.
In tal senso la Fondazione si impegna a sviluppare sinergie ed avviare collaborazioni con la PAT sui temi della ricerca e dell’innovazione; tale collaborazione deve strutturarsi – fra le altre - sulla base delle seguenti attività:
- advocacy e contatti con i rappresentanti delle istituzioni europee;
- attività di scouting e raccolta di informazioni qualificate su programmi e iniziative europee;
- attività di networking:
- organizzazione e partecipazione ad eventi europei;
- attività di formazione e supporto logistico.
Nell’ambito di suddette collaborazioni la Fondazione si impegna altresì a realizzare un piano generale di lavoro dove siano riportati in maniera sintetica i principali interessi tematici e settoriali della Fondazione per l'anno in corso, nonché un calendario indicativo di iniziative da realizzare, e a creare una lista di referenti per ambiti tematici all'interno della Fondazione, che fungano da punto di contatto con l'Ufficio per i rapporti con l'Unione europea e che abbiano la responsabilità di gestire il flusso di informazioni distribuendole ai potenziali interessati all'interno della propria organizzazione.
Art. 9 Modalità di finanziamento
Il finanziamento della Fondazione si articola in:
- quota base;
- quota premiale;
- attività di supporto o per specifica finalizzazione.
La quota base deve intendersi quale contributo generale alle attività della Fondazione senza vincolo di destinazione specifico ed è utilizzata dalla Fondazione per il finanziamento delle attività del “Piano” nel rispetto dei criteri di efficienza, economicità ed efficacia.
La quota premiale, fissata nella misura pari al 2% del finanziamento provinciale complessivo per la ricerca ed erogata per il 50% annualmente a titolo di acconto, viene assegnata alla fondazione a seguito del processo di valutazione, effettuato dal Comitato per la ricerca e l’innovazione in sede di presentazione del rendiconto delle attività dell’anno. La quota viene assegnata per intero se il Comitato giudica raggiunti tutti gli obiettivi o in misura inferiore se il Comitato giudica raggiunti gli obiettivi solo parzialmente. In quest’ultimo caso è il Comitato che stabilisce la quota parte del finanziamento premiale da assegnare alla Fondazione.
Le risorse per l’attività di supporto o con una specifica finalizzazione sono assegnate per la realizzazione di una specifica attività e quindi erogate a rendiconto sulla base di quanto effettivamente speso dall’ente e a seguito di parere positivo da parte della struttura di merito con cui la Fondazione si è relazionata.
Le risorse previste per la realizzazione delle attività di cui al presente Accordo sono determinate per ambiti di intervento nella misura indicata nella tabella denominata “Quadro delle risorse 2016- 2018”, che costituisce l’allegato B del presente Accordo.
Il “Quadro delle risorse 2016-2018” deve risultare sempre compatibile con il bilancio pluriennale della Provincia e potrà essere aggiornato con l’approvazione del piano attuativo annuale di attività di cui all’articolo 7 e relativi aggiornamenti.
Nel caso a consuntivo di ciascun anno dovessero emergere risorse assegnate e non ancora utilizzate dalla Fondazione:
• qualora il mancato utilizzo delle risorse derivi dal mancato raggiungimento degli obiettivi da parte della Fondazione, la Provincia può disporre la restituzione delle somme non utilizzate (anche tramite compensazione con i fondi destinati all’accordo negli esercizi successivi);
• in alternativa, le stesse vengono destinate:
❖ ad un fondo per investimenti per le infrastrutture/attrezzature di ricerca;
❖ alla copertura di incentivazioni una-tantum al personale di ricerca;
❖ ad iniziative volte alla realizzazione degli obiettivi del presente Accordo.
Le disposizioni di cui al precedente capoverso si applicano anche in sede di rendicontazione riferita all’ultimo anno di validità dell’accordo: in tale caso le eventuali risorse non utilizzate risultanti dai precitati prospetti possono essere trasferite sull’accordo successivo, previo accordo con la Provincia e fatto salvo il rispetto dei vincoli di destinazione previsti.
In caso di mancata sottoscrizione di un nuovo accordo, l’ente dovrà restituire alla Provincia le eventuali risorse non utilizzate dopo il completamento degli interventi e delle attività avviate e non concluse entro la scadenza dell’accordo. I termini per la conclusione di tali interventi e attività sono indicati nel piano attuativo riferito all’ultimo anno di validità dell’accordo.
Art. 10 Perseguimento degli obiettivi di finanza provinciale e rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno
La Fondazione si impegna a rispettare le direttive emanate dalla Giunta provinciale al fine di concorrere al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica provinciale e al rispetto dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno della Provincia stessa, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 7 della legge provinciale 12 maggio 2004, n. 4 e dall’articolo 2 della legge provinciale 27 dicembre
2010, n. 27.
Fermo restando la responsabilità degli amministratori della Fondazione in ordine al rispetto degli impegni che la Fondazione si è assunta in relazione a quanto indicato nel presente articolo e delle
specifiche direttive impartite dalla Giunta provinciale, è demandato al collegio dei revisori della Fondazione, nella sua funzione di organo di controllo, il monitoraggio e la verifica in sede di controlli periodici sul rispetto di detti impegni.
La Fondazione deve dotarsi di strumenti di controllo interno atti alla verifica – anche in itinere – del rispetto dei vincoli posti dalle direttive provinciali.
Nella relazione al bilancio preventivo e consuntivo il collegio sindacale deve dare evidenza del rispetto delle direttive.
Il mancato rispetto delle direttive preclude il riconoscimento della quota premiale di cui all’articolo 9 per l’anno di riferimento, indipendentemente dai risultati conseguiti.
La fondazione estende l’obbligo del rispetto delle direttive alle società/enti/istituzioni da loro controllate o partecipate che percepiscano, direttamente o indirettamente attraverso le fondazioni stesse, finanziamenti provinciali per il loro funzionamento e che svolgono in via prevalente attività di ricerca. A tal fine, fermo restando la responsabilità degli amministratori di detti soggetti in ordine al rispetto delle direttive, è demandato ai Collegi sindacali il monitoraggio e la verifica circa il rispetto delle stesse. Nella relazione al bilancio (sia previsionale sia consuntivo) il Collegio sindacale dei rispettivi soggetti deve dare evidenza del rispetto direttive impartite.
Art. 11 Strumenti di sistema e condivisione dei servizi
La Fondazione deve rispettare le direttive impartite dalla Giunta provinciale in materia di condivisione dei servizi.
La Fondazione adotta altresì le azioni necessarie per assicurare l’utilizzo degli strumenti di sistema approntati dalla Provincia a supporto di tutti gli enti e soggetti del settore pubblico provinciale, con particolare riferimento a Trentino Riscossioni S.p.A., a Patrimonio del Trentino S.p.A., a Cassa del Trentino S.p.A. a Informatica Trentina S.p.A., all’Agenzia per le Opere pubbliche oltre che all’Agenzia per gli Appalti e i Contratti.
Art. 12 Modalità di rendicontazione
Entro il termine di due mesi dall’approvazione del bilancio consuntivo, la Fondazione presenta, unitamente al medesimo, la seguente documentazione:
⮚ una relazione che descrive gli interventi e le attività realizzate nel periodo di riferimento, evidenziando gli obiettivi raggiunti rispetto a quelli previsti nel Piano di attività annuale di riferimento e nel programma pluriennale. Il documento sarà strutturato, come il Piano annuale di attività, sulla base delle aree prioritarie del PPR ove possibile; anche le aree non rientranti in questa classificazioni dovranno essere opportunamente descritte;
⮚ un prospetto riportante i costi e i ricavi complessivi connessi alla realizzazione del Piano attuativo annuale.;
⮚ un prospetto relativo all’utilizzo dell’avanzo di anni precedenti;
⮚ la relazione del Collegio dei revisori dei conti attestante il rispetto delle direttive provinciali, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 10 del presente Accordo;
⮚ una proposta di destinazione dell’avanzo generato nell’esercizio e di eventuali avanzi precedenti non ancora utilizzati.
Detta documentazione viene elaborata tenuto conto anche delle indicazioni delle strutture provinciali competenti.
Il Comitato per la ricerca e l’innovazione si esprime in ordine alla coerenza delle attività realizzate rispetto agli obiettivi del Piano annuale di riferimento e del presente Accordo di programma e sul riconoscimento della quota premiale riferita all’anno
Su proposta del Servizio competente, la Giunta provinciale approva, entro tre mesi dalla sua presentazione, la rendicontazione del Piano annuale di attività dell’anno precedente e la destinazione di eventuali avanzi, nonché l’assegnazione definitiva della quota premiale.
Art. 13 Modalità di erogazione
Il finanziamento provinciale, ad esclusione delle spese per il personale provinciale messo a disposizione della Fondazione e delle spese per l’attività a supporto, è erogato sulla base di fabbisogni di cassa, tenuto conto della disponibilità di cassa della struttura competente e della Fondazione.
Alle richieste dovrà essere allegato un prospetto che dimostri la situazione di cassa della Fondazione alla data di richiesta.
Il finanziamento provinciale relativo alle spese del personale PAT messo a disposizione della Fondazione è erogato sulla base di una comunicazione specifica della Fondazione che definisce il relativo importo con riferimento ai dati forniti direttamente dal servizio provinciale competente in materia del personale.
Per le attività a supporto le modalità di erogazione sono definite negli atti di individuazione delle attività stesse.
La quota premiale viene erogata per il 50% a titolo di anticipo contestualmente all’erogazione della quota base, tenendo conto dei fabbisogni di cassa, la restante a saldo a seguito del processo di valutazione del rendiconto.
Art. 14 Sistema informativo e valutazione
Al fine di perseguire la messa a regime del sistema informativo armonizzato dei dati, che consenta, oltre al monitoraggio delle attività, anche la creazione di un’anagrafe della ricerca finanziata in Trentino, la Fondazione è tenuta alla manutenzione e aggiornamento di un archivio di dati, aggiornato con cadenza almeno annuale, contenente i progetti attivi con specifica delle fonti di finanziamento e delle collaborazioni di ricerca, i risultati delle attività di ricerca, e in particolare gli indicatori relativi alle pubblicazioni e agli output di tutto il personale attivo nonché i risultati del trasferimento tecnologico .
L’accesso ai dati da parte della Provincia sarà garantito mediante opportuni accordi di riservatezza. L’anagrafe servirà per le valutazioni di impatto delle politiche pubbliche per la ricerca. La Fondazione si impegna comunque a partecipare alla valutazione degli enti di ricerca scientifica promossa dall’Agenzia Nazionale di Valutazione.
Art. 15 Partecipazione al Comitato per la modernizzazione del sistema pubblico e per lo sviluppo
La Fondazione si impegna a partecipare, a titolo gratuito, con un proprio rappresentante, alle riunioni del Comitato per la modernizzazione del sistema pubblico e per lo sviluppo e dei Sottocomitati (istituito dall’art. 2 del Decreto del Presidente della Provincia del 28 marzo 2014, n. 4-6 Leg. e nominato con deliberazione della Giunta provinciale n. 792 del 26 maggio 2014), qualora questa partecipazione sia espressamente richiesta dal Presidente del Comitato e/o dai coordinatori dei Sottocomitati che lo compongono.
Art. 16 Proprietà dei risultati
In merito alla proprietà dei risultati, ai sensi di quanto disposto dall’art. 20, comma 1 ter, della LP n. 14/2005, le Parti convengono che i risultati delle attività finanziate con Accordo di Programma, compresi i brevetti e i diritti di proprietà intellettuale conseguibili e le relative possibilità di utilizzazione anche economica, appartengono alla Fondazione, che si assume la responsabilità della corretta applicazione delle norme nella gestione, valorizzazione e alienazione dei diritti di proprietà intellettuale. La Fondazione si impegna ad utilizzare i diritti di proprietà intellettuale ad essa
appartenenti in modo esclusivo o parziale secondo i criteri previsti dall'articolo 25, comma 1, della LP 14/2005 e dalle deliberazioni attuative della Giunta provinciale.
Ogni opera e pubblicazione concernenti i risultati delle ricerche finanziate dall’Accordo di Programma devono recare l’indicazione: “Lavoro eseguito con il contributo della Provincia autonoma di Trento”, per i lavori di interesse nazionale, e: “The research reported here is partially funded by the Autonomous Province of Trento”, per i lavori di interesse internazionale.
Art. 17 Durata dell’Accordo
Il presente Accordo ha validità pari a quella della XV Legislatura e ha durata dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2018.
Art. 18 Disposizioni generali
Agli effetti fiscali il presente Accordo rientra tra gli atti per i quali non vi è obbligo di richiedere la registrazione in termine fisso ai sensi della Tariffa, Parte II, articolo 4 e della Tabella, articolo 1 del
D.P.R. 26 aprile 1986, n. 131.
L’imposta di bollo relativa alla stipulazione della presente convenzione è a carico delle Parti firmatarie.
Allegato A all’Accordo di programma 2016-2018
Obiettivi del settore agricolo
Con riferimento al settore agricolo la Fondazione svolge:
• attività di istruzione e formazione nelle materie agrarie, forestali e ambientali e servizio di convitto;
• la formazione nel settore della valorizzazione e conservazione degli spazi verdi;
• la formazione nelle materie ambientali, forestali e faunistiche della “Scuola Foreste e Fauna del Trentino”;
• attività di consulenza tecnica alle imprese agricole e ad altri enti gestita dal Centro di Trasferimento Tecnologico (CTT); la Fondazione può avvalersi di altri enti nei vari settori per integrare l’attività di assistenza alle imprese, con particolare attenzione a quelli organizzati per l’assistenza tecnica al settore delle produzioni animali (Federazione Provinciale Allevatori e Consorzio dei Caseifici Trentini);
• attività di consulenza tecnica per l'attuazione di programmi di avvicinamento alla certificazione del metodo biologico, da realizzarsi in collaborazione con l'Ufficio per le produzioni biologiche della PAT, anche ai fini del riconoscimento di periodi pregressi come previsto dalla normativa comunitaria.
• la formazione finalizzata al rilascio/rinnovo delle autorizzazioni per l’acquisto e la vendita dei prodotti fitosanitari e per l’attività di consulenza;
• le verifiche ispettive presso i centri prova, autorizzati ad effettuare il controllo funzionale delle macchine irroratrici;
• il monitoraggio delle avversità atmosferiche, servizi di informazione e consulenza alle aziende agricole per l’applicazione del metodo della difesa integrata, obbligatoria e volontaria, e della produzione biologica;
• il monitoraggio fitosanitario per il controllo degli organismi nocivi da quarantena e di qualità contemplati dalle normative di competenza dell’Ufficio fitosanitario, d’intesa con lo stesso e conformemente alle metodiche ufficiali previste per ciascuno monitoraggio per la loro esecuzione;
• attività di analisi diagnostiche biologiche, sierologiche, molecolari e microscopiche atte all’identificazione degli organismi nocivi da quarantena e di qualità contemplati dalle normative di competenza dell’Ufficio fitosanitario provinciale, conformemente alle metodiche ufficiali previste per ciascuna indagine analitica;
• attività di supporto tecnico-scientifico all’Ufficio Fitosanitario provinciale per l’adozione delle misure ufficiali di lotta obbligatoria;
• attività di supporto nella definizione e nella divulgazione di strategia di profilassi e di difesa fitosanitaria;
• tramite l’Azienda agricola, funzioni di supporto alle attività di sperimentazione e di ricerca, all’attività didattica e dimostrativa, ed alla consulenza tecnica alle aziende agricole nell’ambito principalmente della viticoltura e della frutticoltura e, in via residuale, attività produttiva e commerciale;
• promozione e sviluppo di iniziative di cooperazione interregionale nell’ambito dell’agricoltura di montagna e delle scienze alimentari.
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ALLEGATO B ALL'ACCORDO DI PROGRAMMA 2016-2018
QUADRO DELLE RISORSE 2016-2018
BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE 2016-2018
CONTO ECONOMICO | 2016 ASSESTATO | 2017 ASSESTATO | 2018 ASSESTATO |
* VALORE DELLA PRODUZIONE | -10.603.502 | -10.640.000 | -10.920.000 |
MATERIE PRIME, SERVIZI E TRASFERTE | 13.146.223 | 12.630.992 | 12.278.292 |
GODIMENTO BENI DI TERZI | 2.323.500 | 2.324.200 | 2.324.200 |
BORSE DI STUDIO | 1.252.133 | 537.285 | 211.533 |
PERSONALE | 32.885.698 | 32.398.380 | 32.275.847 |
AMMORTAMENTI | 70.000 | 78.000 | 78.000 |
ACCANTONAMENTI | 639.958 | 439.002 | 309.330 |
ONERI DIVERSI DI GESTIONE | 178.750 | 165.000 | 165.000 |
TOTALE COSTI CORRENTI DIRETTI | 50.496.262 | 48.572.859 | 47.642.202 |
PROVENTI E ONERI FINANZIARI | 100.000 | 100.000 | 100.000 |
IMPOSTE | 470.000 | 470.000 | 470.000 |
TOTALE COPERTURA COSTI CORRENTI | 40.462.760 | 38.502.859 | 37.292.202 |
PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2016-2018
INVESTIMENTI | 2016 ASSESTATO | 2017 ASSESTATO | 2018 ASSESTATO |
MIGLIORIE BENI DI TERZI | 327.500 | 0 | 0 |
IMPIANTI E MACCHINARI | 20.000 | 140.000 | 140.000 |
ATTREZZATURE E ALTRI BENI | 865.291 | 73.500 | 69.000 |
HARDWARE - SOFTWARE | 471.000 | 95.500 | 100.000 |
TOTALE INVESTIMENTI ADP AGRICOLTURA | 1.683.791 | 309.000 | 309.000 |
MIGLIORIE BENI DI TERZI | 0 | 0 | 0 |
IMPIANTI E MACCHINARI | 250.200 | 29.500 | 0 |
ATTREZZATURE E ALTRI BENI | 902.702 | 370.000 | 30.738 |
HARDWARE - SOFTWARE | 38.899 | 38.582 | 38.050 |
TOTALE INVESTIMENTI ADP RICERCA | 1.191.801 | 438.082 | 68.788 |
TOTALE COPERTURA INVESTIMENTI | 2.875.592 | 747.082 | 377.788 |
TOTALE DA FINANZIARE | 43.338.352 | 39.249.941 | 37.669.990 |
FONTI DI FINANZIAMENTO ADP
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SETTORE FINANZIATO | TIPOLOGIA | 2016 ASSESTATO | 2017 ASSESTATO | 2018 ASSESTATO |
RICERCA | FUNZ.+INVESTIMENTI | 24.038.502 | 22.052.000 | 20.791.500 |
-2% QUOTA PREMIALE | 444.941 | 429.059 | 402.510 | |
TOTALE RICERCA | 23.593.561 | 21.622.941 | 20.388.990 | |
0 | 0 | 0 | ||
AGRICOLTURA | FUNZIONAMENTO | 18.061.000 | 17.318.000 | 16.972.000 |
INVESTIMENTO | 1.683.791 | 309.000 | 309.000 | |
TOTALE AGRICOLTURA | 19.744.791 | 17.627.000 | 17.281.000 | |
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO ADP (al netto quota premiale) | 43.338.352 | 39.249.941 | 37.669.990 |
DI CUI:
RICERCA | FUNZ.+INVESTIMENTI | 22.247.059 | 21.452.941 | 20.125.490 |
AGRICOLTURA | FUNZIONAMENTO | 17.671.000 | 17.318.000 | 16.972.000 |
INVESTIMENTO | 556.000 | 309.000 | 309.000 | |
TOTALE FINANZIAMENTO ADP | 40.474.059 | 39.079.941 | 37.406.490 | |
UTILIZZO AVANZO 2015 RICERCA | 1.780.002 | 1.346.502 | 170.000 | 263.500 |
UTILIZZO AVANZO 2015 AGRICOLT. | 1.517.791 | 1.517.791 | ||
TOT. UTILIZZO AVANZO ADP 2015 | 3.297.793 | 2.864.293 | 170.000 | 263.500 |
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO ADP | 43.338.352 | 39.249.941 | 37.669.990 |
2016 ASSESTATO | 2017 ASSESTATO | 2018 ASSESTATO | |
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