Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
alct.AlCT.REGISTRO UFFICIALE.U.0003292.05-03-2020
Agenzia per la Coesione Territoriale Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Ministero della Salute
Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis
Accordo di programma quadro Regione Valle d’Aosta
“Area interna ˗ Grand˗Paradis”
Roma, gennaio 2020
Premesse giuridiche nazionali ed europee
VISTA la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche, recante “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso agli atti amministrativi”;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n. 367 e successive modifiche, concernente “Regolamento recante semplificazione e accelerazione delle procedure di spesa e contabili”;
VISTO il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, concernente disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale;
VISTO l’articolo 2, comma 203, della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modifiche, che definisce gli strumenti di programmazione negoziata;
VISTA, in particolare, la lettera c) del medesimo comma 203 che definisce e delinea i punti cardine dell’Accordo di programma quadro, quale strumento della programmazione negoziata, dedicato all’attuazione di una Intesa istituzionale di programma per la definizione di un programma esecutivo di interventi di interesse comune o funzionalmente collegati e che fissa le indicazioni che l’Accordo di programma quadro deve contenere;
VISTI l’articolo 15, comma 4, del decreto˗legge 30 gennaio 1998, n. 6, convertito, con
modificazioni, dalla legge 30 marzo 1998, n. 61, che integra l’articolo 2, comma 203,
lettera b), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e l’articolo 10, comma 5, del DPR 20
aprile 1994, n. 367;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive modifiche, recante “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa”;
VISTA la legge 15 maggio 1997, n. 127 e successive modifiche, recante “Misure urgenti per lo snellimento dell’attività amministrativa e dei procedimenti di decisione e di controllo”;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni e agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la delibera CIPE del 21 marzo 1997, n. 29, concernente la disciplina della programmazione negoziata ed in particolare il punto 1, paragrafo 1.3, lettera b., in cui è previsto che gli Accordi di programma quadro da stipulare dovranno coinvolgere nel processo di negoziazione gli organi periferici dello Stato, gli enti locali, gli enti sub˗regionali, gli enti pubblici ed ogni altro soggetto pubblico e privato interessato al processo e contenere tutti gli elementi di cui alla lettera c), comma 203, dell’articolo 2 della legge n. 662/1996;
VISTA la delibera CIPE 22 marzo 2006, n. 14, con la quale sono state definite le procedure da seguire per la governance degli Accordi di programma quadro e, in particolare, il punto
1.1.2 che recita:
“Per ogni Accordo di programma quadro (APQ) viene inoltre costituito un “Tavolo dei sottoscrittori”, composto dai firmatari o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dal Responsabile dell’APQ e dai sottoscrittori, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi o passaggio di interventi dalla sezione “programmatica” a quella “attuativa”;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti, anche attraverso la facoltà di modificare, mediante le risorse premiali, la quota di cofinanziamento a carico dei soggetti attuatori degli interventi”;
VISTO l’articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, in cui si prevede che il monitoraggio degli interventi cofinanziati dall’Unione europea per il periodo 2014/20, a valere sui fondi strutturali, sul FEASR e sul FEAMP, nonché degli interventi complementari previsti nell’ambito dell’Accordo di partenariato finanziati dal Fondo di rotazione, di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, ai sensi del comma 242, è assicurato dal Ministero dell’economia e delle finanze ˗ Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
VISTO l’articolo 1, comma 703, lett. l), legge 23 dicembre 2014, n. 190, in cui si prevede che, per la verifica dello stato di avanzamento della spesa riguardante gli interventi finanziati con le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), le amministrazioni titolari degli interventi comunicano i relativi dati al sistema di monitoraggio unitario di cui all’articolo 1, comma 245, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, sulla base di un apposito protocollo di colloquio telematico;
VISTA la delibera CIPE del 28 gennaio 2015, n. 9, punto 5, in cui si prevede che gli interventi della Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese siano monitorati nella banca dati unitaria, secondo le regole di monitoraggio delle risorse aggiuntive;
Vista la delibera CIPE del 28 gennaio 2015, n. 10, in cui si prevede che le Amministrazioni titolari dei programmi di azione e coesione assicurano la rilevazione periodica dei dati di avanzamento finanziario, fisico e procedurale a livello di singola operazione, alimentando regolarmente il sistema unico di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato (RGS)-Igrue;
VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali”;
VISTA la delibera CIPE del 15 febbraio 2000, n. 12 (banca dati investimenti pubblici: codifica) che prevede l’approfondimento delle problematiche connesse all’adozione di un
codice identificativo degli investimenti pubblici e la formulazione di una proposta operativa;
VISTA la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante “Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione” e, in particolare, l’articolo 11 (Codice unico di progetto investimenti pubblici) che prevede che ogni nuovo progetto di investimento pubblico, nonché ogni progetto in corso di attuazione alla data del 1° gennaio 2003 sia dotato di un “Codice unico di progetto” che le competenti amministrazioni o i soggetti aggiudicatari richiedono in via telematica secondo la procedura definita dal CIPE;
VISTA la delibera CIPE del 27 dicembre 2002, n. 143 che disciplina le modalità e le procedure per l’avvio a regime del sistema CUP (Codice Unico di Progetto investimenti pubblici), in attuazione del richiamato articolo 11 della legge n. 3/2003;
VISTO il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante “Attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché il regolamento di esecuzione ed attuazione, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n. 207 per le parti non ancora superate dai provvedimenti attuativi del predetto d.lgs. n. 50/2016;
VISTO il decreto legislativo 19 aprile 2017, n. 56 recante ‘Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n 50;
VISTO il decreto-legge n. 32, in data 18 aprile 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 giugno 2019, n. 55, recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l'accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici”;
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante “Legge di contabilità e finanza pubblica”, come modificata dalla legge 7 aprile 2011, n. 39;
VISTA la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante “Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia” e, in particolare, l’art. 3 riguardante la “tracciabilità dei flussi finanziari”;
VISTO il decreto˗legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito, con modificazioni, dalla legge
17 luglio 2006, n. 233, recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dei Ministeri”;
VISTO il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88 e successive modifiche, recante “Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma dell’art. 16 della legge 5 maggio 2009, n. 42”;
VISTO il decreto˗legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125 e, in particolare, l’articolo 10 che istituisce l’Agenzia per la coesione territoriale, sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei Ministri o
del Ministro delegato e che stabilisce il riparto delle funzioni relative alla Politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia;
VISTO il decreto-legge 12 luglio 2018, n.86, convertito con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, che inserisce all’art. 4-ter il riordino delle competenze dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 9 luglio 2014 (G.U. n. 191/2014), recante l’approvazione dello statuto dell’Agenzia per la coesione territoriale;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 15 dicembre 2014 (G.U. n.15/2015) che, in attuazione dell’art. 10 del citato decreto˗legge n. 101/2013, istituisce, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento per le politiche di coesione;
VISTA la Carta della governance multilivello in Europa, adottata dal Comitato delle Regioni dell’Unione europea, con risoluzione RESOL˗V˗012 del 3 aprile 2014;
VISTO il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l’obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006;
VISTO il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale europeo e che abroga il regolamento (CE) n. 1081/2006 del Consiglio;
VISTO il regolamento (UE) n. 1305/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 dicembre 2013, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) e che abroga il regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio;
VISTO il regolamento di esecuzione (UE) n. 288/2014 della Commissione europea, del 25 febbraio 2014, recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, per quanto riguarda il modello per i programmi operativi nell’ambito dell’obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione” e recante modalità di applicazione del regolamento (UE) n. 1299/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante disposizioni specifiche per il sostegno del Fondo europeo
di sviluppo regionale all’obiettivo di cooperazione territoriale europea per quanto riguarda il modello per i programmi di cooperazione nell’ambito dell’obiettivo di “Cooperazione territoriale europea”;
VISTO il regolamento delegato (UE) n. 240/2014 della Commissione europea, recante un Codice europeo di condotta sul partenariato nell’ambito dei Fondi strutturali e di investimento europei (Fondi SIE);
VISTA la richiamata legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014)”, nonché la legge 27 dicembre 2013, n. 148, che approva il bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2014 e il bilancio pluriennale per il triennio 2014/16, per il periodo di programmazione 2014/20;
VISTO, in particolare, l’articolo 1, commi 13, 14, 15, 16 e 17 della citata legge di stabilità 2014, che stabilisce quanto segue:
“13. Al fine di assicurare l’efficacia e la sostenibilità nel tempo della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, in coerenza con l’Accordo di partenariato per l’utilizzo dei fondi a finalità strutturale assegnati all’Italia per il ciclo di programmazione 2014˗2020, è autorizzata la spesa di 3 milioni di euro per l’anno 2014 e di 43,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2015 e 2016, a carico delle disponibilità del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183;
14. Le risorse di cui al comma 13 sono destinate al finanziamento di interventi pilota per il riequilibrio dell’offerta dei servizi di base delle aree interne del Paese, con riferimento prioritariamente ai servizi di trasporto pubblico locale ivi compreso l’utilizzo dei veicoli a trazione elettrica, di istruzione e socio˗sanitari, secondo i criteri e le modalità attuative previste dall’Accordo di partenariato;
15. L’attuazione degli interventi, individuati ai sensi del comma 14, è perseguita attraverso la cooperazione tra i diversi livelli istituzionali interessati, fra cui il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca e il Ministero della salute, mediante la sottoscrizione di accordi di programma˗quadro di cui all’articolo 2, comma 203, lettera c), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, in quanto applicabile, con il coordinamento del Ministro per la coesione territoriale che si avvale dell’Agenzia per la coesione territoriale;
16. I criteri generali per l’individuazione delle aree interne ai sensi del comma 13, interessate dai progetti pilota di cui al comma 14, sono definiti con l’Accordo di partenariato;
17. Entro il 30 settembre di ciascun anno, il Ministro per la coesione territoriale presenta al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) i risultati degli interventi pilota posti in essere nel periodo di riferimento, ai fini di una valutazione in ordine a successivi rifinanziamenti dell’autorizzazione di spesa di cui al comma 13”.
VISTO il decreto del Capo del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica di cui all’art. 10 del decreto˗legge n. 101/2013 sopra citato, adottato in data 9 ottobre 2014 e recante la disciplina del Comitato tecnico aree interne (CTAI);
VISTA la nota n. 10646 del 12 novembre 2014 della Direzione Generale per la Politica regionale unitaria comunitaria del Dipartimento dello sviluppo e la coesione economica, recante “Elementi da inserire nei programmi operativi per la strategia aree interne”;
VISTA la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, in particolare, i commi da 104 a 141 dell’art. 1 e successive modifiche, in materia di unione di comuni e gestione associata di funzioni;
RICHIAMATA la particolare attenzione, prevista dagli artt. 174 e 175 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, che deve essere rivolta alle zone soggette a handicap geografico permanente, quali le zone di montagna, ai fini del perseguimento degli obiettivi di coesione territoriale, anche ripresa dall’articolo 10, del reg. (UE) n. 1301/2013;
CONSIDERATO che il perseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale, volto a rallentare il fenomeno dello spopolamento delle Aree interne, è presente nella “Strategia Nazionale per le Aree Interne del Paese” – parte integrante del Piano Nazionale di Riforma (Documenti di Economia e Finanza 2014, 2015, 2016, 2017, 2018 – Sez. III, nonché nelle allegate Relazioni sugli interventi nelle Aree sottoutilizzate – Stato di attuazione della SNAI);
VISTO l’Accordo di partenariato 2014/20, presentato dal Governo italiano e approvato dalla Commissione europea con decisione C(2014) 8021, in data 29 ottobre 2014, che prevede – al punto 3.1.6 – un approccio integrato volto ad affrontare le sfide demografiche delle Regioni o a rispondere a esigenze specifiche di aree geografiche caratterizzate da gravi e permanenti svantaggi naturali o demografici di cui all’art. 174 del TFUE;
CONSIDERATO che l’Accordo di partenariato, nell’ambito della Strategia nazionale Aree interne, declina due classi di interventi:
1) Prima classe di interventi – Adeguare i servizi essenziali in tema di sanità, istruzione e mobilità, attraverso il:
a) miglioramento della qualità e quantità dei servizi per l’istruzione (incentivi per ridurre la mobilità degli insegnanti, riorganizzazione e realizzazione di nuove sedi scolastiche, ecc.), per la sanità (telemedicina, servizi di emergenza, diagnostica mobile per i cittadini, ecc.) e per la mobilità (servizi di trasporto polifunzionali, collegamenti con le stazioni ferroviarie, ecc.). Tali interventi aggiuntivi vengono realizzati con le risorse a valere sul Fondo di rotazione di cui all’art. 1, comma 13, della legge di stabilità per il 2014 e con altre risorse, anche europee, e saranno realizzati da Regioni, Enti locali ed Enti pubblici, che assumono l’impegno, nell’ambito delle rispettive responsabilità di missione, a renderli permanenti qualora risulti positiva una valutazione dell’efficacia, condivisa dal livello ministeriale, anche al fine di riorientare la distribuzione delle risorse ordinarie su nuovi modelli organizzativi emergenti dall’attuazione della Strategia, finanziabili con le risorse rinvenienti dai risparmi degli eventuali disinvestimenti di cui sia emersa l’evidenza;
b) monitoraggio della rete dei servizi delle aree interne, delle diverse soluzioni individuate per garantirne l’offerta, delle modalità di accesso e della qualità dei servizi stessi, valutando lo specifico impatto delle nuove normative su tali aree.
2) Seconda classe di interventi – Progetti di sviluppo locale. A tal fine sono stati identificati cinque fattori latenti di sviluppo:
a) tutela del territorio e comunità locali;
b) valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
c) sistemi agro˗alimentari e sviluppo locale;
d) risparmio energetico e filiere locali di energia rinnovabile;
e) saper fare e artigianato;
RILEVATO che l’Accordo di partenariato prevede il finanziamento, per le aree˗progetto selezionate, attraverso tutti i fondi europei disponibili (FESR, FSE e FEASR), delle risorse stanziate dalla legge di stabilità n. 147/2013 che troveranno puntuale riferimento in accordi espliciti (Accordi di programma quadro appartenenti alla strumentazione nazionale) fra Enti locali, Regioni e Amministrazioni centrali;
CONSIDERATO che le “Aree interne” sono rappresentate da quei Comuni significativamente distanti dai centri di offerta dei servizi essenziali, che hanno subito, nel corso del tempo, un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui importanti potenzialità vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate;
ATTESO che la Strategia nazionale per le aree interne è avviata e governata dai Ministeri responsabili per il coordinamento dei fondi europei e per i tre servizi essenziali considerati (istruzione, sanità e mobilità), d’intesa con le Regioni ed in cooperazione con ANCI e il coordinamento del Comitato tecnico aree interne;
CONSIDERATO che il coordinamento del Fondo sociale europeo (FSE) è transitato all’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), a norma dell’articolo 9 del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150;
VISTA la nota informativa del 24 novembre 2014 del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, concernente la governance per l’impiego delle risorse stanziate dall’articolo 1, comma 13, della legge n. 147/2013 e destinate alla realizzazione degli interventi attuativi della Strategia nazionale per le aree interne (SNAI);
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del 15 dicembre 2014, recante “Trasferimento delle risorse umane, finanziarie e strumentali del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e all’Agenzia per la coesione territoriale, ai sensi dell’articolo 10, comma 5, del decreto˗legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del 15 dicembre 2014, che reca “Disciplina dei compiti e delle attività del Dipartimento per le politiche di coesione”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 gennaio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 febbraio 2014, n. 72, recante “Regolamento di organizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’articolo 2 del decreto˗legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla
legge 7 agosto 2012, n. 135”;
VISTO il decreto ministeriale 4 agosto 2014, n. 346, il quale, in attuazione del DPCM n.
72/2014, individua gli Uffici di livello dirigenziale non generale nei quali si articolano le Direzioni generali del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ne determina i relativi compiti;
VISTA la richiamata legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)” e, in particolare, l’articolo 1, commi 674 e 675, che stabiliscono quanto segue:
“674. Ai fini del rafforzamento della strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese, l’autorizzazione di spesa di cui al comma 13 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2013, n. 147, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è incrementata di ulteriori 90 milioni di euro per il triennio 2015˗2017.
675. Per effetto di quanto disposto dal comma 674 del presente articolo, l’autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui all’articolo 5 della legge 16 aprile 1987, n. 183, è pari, complessivamente, a 180 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per l’anno 2014, 23 milioni di euro per l’anno 2015, 60 milioni di euro per l’anno 2016 e 94 milioni di euro per l’anno 2017.”;
VISTO il regolamento dell’Agenzia per la coesione territoriale, registrato dalla Corte dei Conti il 12 maggio 2015, sul quale il Comitato direttivo, istituito con DPCM 2 aprile 2015, ha espresso parere favorevole nella seduta del 29 maggio 2015;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, del 15 dicembre 2014, di modifica al decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1° ottobre 2012, recante l’ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede l’introduzione dell’articolo 24˗bis, concernente il Dipartimento per le politiche di coesione;
CONSIDERATO che al Dipartimento per le politiche di coesione è affidata l’alta sorveglianza sulle politiche di coesione di cui la Strategia nazionale per le aree interne e le iniziative collegate alla sua attuazione sono parte integrante;
VISTA la richiamata delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 9, recante “Programmazione dei fondi strutturali di investimento europei 2014˗2020. Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese: indirizzi operativi” che approva gli indirizzi operativi della Strategia nazionale per le aree interne e provvede al riparto di 90 milioni di euro per il triennio 2014/16 a valere sulla legge di stabilità 2014;
VISTA la delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 43, recante: “Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con legge 23 dicembre 2014, n. 190” , che provvede al riparto degli ulteriori 90 milioni di euro, stanziati dalla legge di stabilità 2015, e fornisce indicazioni aggiuntive sulla governance della Strategia, sulle modalità di trasferimento delle risorse e sugli adempimenti di monitoraggio;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il Patto della salute 2014/16 e, in particolare, gli atti di indirizzo che declinano interventi anche puntuali per le aree interne;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano, n. 160/CSR del 15 settembre 2016, concernente il Piano nazionale della cronicità;
VISTA l’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano n. 123/CSR del 7 luglio 2016, sul Patto per la sanità digitale, di cui all’art.15, comma 1, della richiamata Intesa n. 82/CSR del 10 luglio 2014, concernente il nuovo Patto per la salute per gli anni 2014/16;
VISTA la nota del Ministero della Salute ˗ Direttore Generale della Programmazione Sanitaria n. 29962˗P del 17 ottobre 2016 recante “Strategia nazionale per le aree interne ed interventi in campo sanitario”;
VISTE le Linee guida di giugno 2015 del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Programmazione 2014/20 – Strategia nazionale aree interne ˗ Agricoltura, foreste e sviluppo rurale;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” e, in particolare, le Linee guida che, nel contesto de “La Buona Scuola”, declinano interventi nelle aree˗progetto;
VISTA la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2016)” e in particolare, l’articolo 1, commi 811 e 812, che che stabiliscono quanto segue:
“811. L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificata dall’articolo 1, comma 674, della legge 23 dicembre 2014,
n. 190, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 10 milioni di euro per il triennio 2016˗2018.
812. Per effetto di quanto disposto dal comma 811, l’autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione della citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 190 milioni di euro, ripartiti come segue: 16 milioni di euro per l’anno 2015, 60 milioni di euro per l’anno 2016, 94 milioni di euro per l’anno 2017 e 20 milioni di euro per l’anno 2018.”;
VISTA la delibera CIPE 7 agosto 2017, n. 80, recante: “Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese. Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di stabilità 2016 e semplificazione del processo di attuazione, con particolare riguardo alle aree colpite dal sisma del 2016”, che provvede al riparto degli ulteriori 10 milioni di euro, stanziati dalla legge di stabilità 2016, e fornisce indicazioni aggiuntive sulla governance della Strategia e sulle modalità di trasferimento delle risorse;
VISTA la delibera CIPE n. 52 del 25 ottobre 2018, recante disposizioni su “Accordo di partenariato – Strategia Nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese – Ripartizione delle risorse stanziate con la legge di bilancio 2018 per il triennio 2019/21 e modifica delle modalità di trasferimento delle risorse”;
VISTA la nota del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, protocollata in data 9 agosto 2018, n. AOOPIT.Reg.Uff. U.0002729 avente ad oggetto gli adempimenti di cui al punto 4 della delibera Cipe del 7 agosto 2017, n. 80:
VISTA la legge 11 dicembre 2016, n. 232 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2017 e bilancio pluriennale per il triennio 2017˗2019”;
VISTA la legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2018)” e, in particolare, l’articolo 1, commi 895 e 896, che stabiliscono quanto segue:
“895. L’autorizzazione di spesa di cui all'articolo 1, comma 13, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, come modificata dall’articolo 1, comma 811, della legge 28 dicembre 2015,
n. 208, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla legge 16 aprile 1987, n. 183, relativa agli interventi a favore dello sviluppo delle aree interne, è incrementata di 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020 e di 31,18 milioni di euro per l’anno 2021.
896. Per effetto di quanto disposto dal comma 895, l'autorizzazione di spesa a favore delle aree interne, a valere sulle dotazioni del Fondo di rotazione di cui alla citata legge n. 183 del 1987, è pari, complessivamente, a 281,18 milioni di euro. La ripartizione delle risorse, definita all'articolo 1, comma 812, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, è modificata come segue: 16 milioni di euro per l'anno 2015, 60 milioni di euro per l'anno 2016, 94 milioni di euro per l'anno 2017, 20 milioni di euro per l'anno 2018, 30 milioni di euro per l'anno 2019, 30 milioni di euro per l'anno 2020 e 31,18 milioni di euro per l'anno 202”;
Premesse giuridiche regionali
VISTA la legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 e successive modifiche, recante “Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi”;
VISTA la legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 e successive modifiche, recante “Sistema delle autonomie in Valle d’Aosta”;
VISTA la legge regionale 5 agosto 2014, n. 6 e successive modifiche, recante “Nuova disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane”, con cui sono state introdotte, nel sistema degli enti locali valdostani, le Unités des Communes valdôtaines;
VISTI, in particolare, gli artt. 11, 12 e 13 della legge regionale 5 agosto 2014, n. 6 che prevedono che il ruolo di Presidente delle Unités des Communes valdôtaines sia ricoperto da uno dei Sindaci dei Comuni associati;
VISTA la legge regionale 15 maggio 2017, n. 6, recante “Disposizioni in materia di enti locali in adeguamento alla legge regionale 5 agosto 2014, n. 6 (Nuova disciplina dell’esercizio associato di funzioni e servizi comunali e soppressione delle Comunità montane). Modificazioni alla legge regionale 7 dicembre 1998, n. 54 (Sistema delle autonomie in Valle d’Aosta)”;
VISTO il decreto del Presidente della Regione 3 dicembre 2014, n. 481, di istituzione delle Unités des Communes valdôtaines, ai sensi dell’art. 10, comma 2, della legge regionale 5 agosto 2014, n. 6, che prevede l’istituzione, tra le altre, dell’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, comprensiva dei seguenti Comuni aderenti: Arvier, Avise, Aymavilles, Cogne, Introd, Rhêmes˗Notre˗Dame, Rhêmes˗Saint˗Xxxxxxx, Saint˗Xxxxxxx, Saint˗Xxxxxx, Sarre, Valgrisenche, Valsavarenche e Xxxxxxxxxx;
CONSIDERATO che il precitato Accordo di partenariato definisce la Strategia per le aree interne come la combinazione di azioni per lo sviluppo locale e di rafforzamento dei servizi essenziali di cittadinanza (sanità, trasporti ed istruzione) da attuarsi attraverso risorse ordinarie e risorse a valere sul Fondo europeo per lo sviluppo regionale (FESR), sul Fondo sociale europeo (FSE) e sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR);
RICHIAMATO il Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo 2014/20 della Valle d’Aosta (QSR) – approvato con deliberazione n. 1831/XIV del Consiglio regionale, in data 24 febbraio 2016 – elaborato, in coerenza con l’Accordo di partenariato, al fine di coordinare l’azione dei diversi Programmi cofinanziati che intervengono in Valle d’Aosta;
VISTI, con riferimento ai richiamati Fondi SIE, i seguenti Programmi a titolarità della Regione:
- Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR), approvato con decisione della Commissione europea C(2015) 907, del 12 febbraio 2015, e con deliberazione del Consiglio regionale n. 1244/XIV, del 20 maggio 2015, successivamente modificato con decisione della Commissione europea C(2018) 5913, del 5 settembre 2018, e approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1526 in data 30 novembre 2018;
- Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FSE), approvato con decisione della Commissione europea C(2014) 9921, del 12 dicembre 2014, e con deliberazione del Consiglio regionale n. 1023/XIV, dell’11 febbraio 2015, da ultimo modificato con decisione della Commissione europea C(2019) 5827 del 30 luglio 2019, e approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 1430, in data 25 ottobre 2019;
- Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR), approvato con decisione della Commissione europea C(2015) 7885, dell’11 novembre 2015, e con deliberazione del Consiglio regionale n. 1849/XIV, del 25 febbraio 2016, modificato, da ultimo, con decisione della Commissione europea C(2019) 3850 del 17 maggio 2019;
RICHIAMATO il Piano straordinario 2016/20 “Verso una scuola d’eccellenza, capace di promuovere il successo scolastico e formativo per tutti”, della XIV legislatura, approvato con deliberazione della Giunta regionale 16 settembre 2016, n. 1224;
RICHIAMATA la deliberazione della Giunta regionale 21 dicembre 2018, n. 1639, recante “Approvazione, nell’ambito della Politica regionale di sviluppo 2014/20, del documento ‘Strategia nazionale per le aree interne – Sistema di governance dell’attuazione in Valle d’Aosta’”;
Attività istruttorie del Comitato tecnico aree interne e della Regione
VISTE le Linee guida per costruire una “Strategia di area˗progetto”, versione novembre 2014, redatte dal Comitato tecnico aree interne e pubblicate nella specifica sezione del sito dell’Agenzia per la coesione territoriale;
DATO ATTO che il Dipartimento politiche strutturali e affari europei della Regione, con la collaborazione delle altre strutture regionali interessate e del Nucleo di valutazione dei programmi a finalità strutturale (NUVAL) della Regione, ha assicurato, a partire dal 2014, la partecipazione della Regione Valle d’Aosta alla Strategia nazionale per le aree interne, mediante specifici documenti di posizionamento e proposta di aree, rispondenti ai requisiti individuati dal CTAI;
ATTESO che il Comitato tecnico per le aree interne ha rilasciato, a gennaio 2015, il proprio parere rispetto alla proposta della Regione, ritenendo rispondenti ai requisiti previsti, e dunque candidabili, fatto salvo l’esito positivo della missione in loco, l’area della ‘Bassa Valle’ e l’area ‘Grand˗Paradis’;
ATTESO che il relativo Rapporto di istruttoria, elaborato dal Comitato tecnico per le aree interne e trasmesso alla Regione in data 28 aprile 2015, conferma la candidabilità di entrambe le aree per partecipare all’attuazione della Strategia nazionale;
RICHIAMATA la deliberazione della Giunta regionale n. 740, in data 22 maggio 2015, con la quale sono state approvate le aree˗progetto della Valle d’Aosta candidate a partecipare alla Strategia nazionale per le aree interne, nell’ambito della Politica regionale di sviluppo 2014/20, tra cui l’area ‘Grand˗Paradis’, con individuazione, da un lato, dell’area˗progetto, quale area nella quale si realizzano i progetti o a beneficio della quale si attuano i medesimi, e, dall’altro, dell’area “strategica”, presa a riferimento in quanto luogo di erogazione dei principali servizi del territorio;
RICHIAMATO il provvedimento dirigenziale n. 2253, in data 18 giugno 2015, di integrazione dell’elenco dei Comuni dell’area “strategica” che, per mero errore materiale, nella richiamata deliberazione 740/2015, non includeva il Comune di Sarre;
EVIDENZIATO, pertanto, che l’area interna ‘Grand˗Paradis’ comprende:
- i seguenti 6 Comuni dell’area˗progetto: Cogne, Rhêmes˗Notre˗Dame, Rhêmes˗Saint˗Xxxxxxx, Valgrisenche, Valsavarenche, Saint˗Xxxxxxx;
- i seguenti 7 Comuni dell’area strategica: Arvier, Avise, Aymavilles, Introd, Xxxxxxxxxx, Saint˗Xxxxxx e Sarre;
DATO ATTO della trasmissione, da parte del Presidente dell’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis al Comitato tecnico aree interne, con nota n. 12316, in data 15 dicembre 2017, della Strategia d’area, delle Schede progetto e della tabella indicatori e, con successiva nota 2432, in data 12 marzo 2018, della medesima documentazione, nella versione definitiva, come aggiornata sulla base delle osservazioni formulate, con nota 345˗P, in data 2 febbraio 2018, dal Comitato tecnico aree interne;
VISTA la nota del Comitato tecnico aree interne n. 1113˗P, in data 21 marzo 2018, con la quale è stata approvata la Strategia dell’area Grand˗Paradis ed è stata ritenuta idonea ai fini della sottoscrizione del presente Accordo di programma quadro;
DATO ATTO che, con nota n. 5601, in data 15 giugno 2018, l’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, a seguito di successive interlocuzioni con il Comitato tecnico aree interne e l’Agenzia per la coesione territoriale, ha chiesto a questi ultimi di poter apportare alcune modificazioni, ritenute necessarie per una migliore e più efficace attuazione della Strategia d’area, alle Schede IS 1.1 (ora IS.1) – Formazione e scambi per una scuola d’eccellenza Grand˗Paradis, SL 6.2 (ora SL.3.2) – Sostegno ai giovani agricoltori per investimenti nelle aziende agricole e di eliminare la Scheda SL 6.9 – Gestione e valorizzazione delle foreste – prevenzione dei danni arrecati alle foreste, trasferendo la relativa dotazione finanziaria alla Scheda SL 6.2 (ora SL.3.2);
RILEVATO che il Comitato tecnico aree interne, con nota n. 2395, in data 4 luglio 2018, ha comunicato il proprio assenso alle modifiche proposte dall’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis;
DATO ATTO che, a livello regionale, sotto il coordinamento del Dipartimento politiche strutturali e affari europei e dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis, i contenuti dei documenti validati dal Comitato tecnico aree interne sono stati quindi ricondotti ai format resi disponibili dall’Agenzia per la coesione territoriale, ai fini dell’inserimento degli stessi in allegato al presente Accordo di programma quadro;
DATO ATTO che, con nota n. 2790, in data 14 marzo 2019, l’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, a seguito di approfondimenti condotti con i referenti del Ministero della salute, nell’intento di garantire la realizzabilità degli interventi previsti in ambito sanità e la relativa sostenibilità futura, ha comunicato, al Comitato tecnico aree interne e all’Agenzia per la coesione territoriale, ulteriori adeguamenti apportati alle Schede SN 2.1 (ora SN.1) – Rafforzamento presidio medico Grand˗Paradis e SN 2.2 (ora SN.2) Rafforzamento del servizio di IFeC˗ Infermiere di Famiglia e Comunità;
VISTA la nota di richiesta di relazioni tecniche e schede intervento, trasmessa dall’Agenzia per la coesione territoriale in data 20 settembre 2018 (prot. n. 0011735), con la quale veniva assegnato il termine del 10 ottobre 2018 per la trasmissione da parte della Regione Valle d’Aosta di adeguati elementi informativi in relazione ai singoli interventi da includere nell’Accordo;
VISTA la nota di riscontro, inviata dal Dipartimento politiche strutturali e affari europei della Regione autonoma Valle d’Aosta in data 2 ottobre 2018 (prot. n. 1472), con la quale sono stati trasmessi gli elementi informativi richiesti;
DATO ATTO che, con nota n. 2233, in data 11 luglio 2019, il Dipartimento politiche strutturali e affari europei, d’intesa con l’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, ha trasmesso all’Agenzia per la coesione territoriale, ai fini dell’attivazione della consultazione del Tavolo dei sottoscrittori, l’intera documentazione necessaria per la sottoscrizione del presente Accordo di programma quadro;
VISTA la deliberazione dell’Azienda USL della Valle d’Aosta, n. 294, in data 26 luglio 2019, di adesione alla Strategia dell’area interna Grand-Paradis;
VISTA la deliberazione della Giunta regionale n. 1796 in data 30 dicembre 2019, con cui sono stati approvati:
- la Strategia d’area ‘Grand˗Paradis’ e i relativi Allegati;
- lo schema del presente Accordo di programma quadro;
e sono stati individuati, per la Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, quale sottoscrittore del presente Accordo di programma quadro, l’Assessore agli Affari europei, Politiche del Lavoro, Inclusione sociale e Trasporti, e, quale Responsabile unico della parte regionale nonché Responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo di programma quadro, il Coordinatore del Dipartimento politiche strutturali e affari europei;
VISTA la deliberazione della Giunta dell’Unité des Communes valdôtaines “Grand˗Paradis” n. 80, in data 23 dicembre 2019, con la quale l’area interna della Grand˗Paradis ha approvato:
- la Strategia dell’area e i relativi Allegati;
- lo schema del presente Accordo di programma quadro;
e hanno individuato quale sottoscrittore del presente Accordo di programma quadro, il Presidente dell’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis;
CONSIDERATO che il Comitato tecnico aree interne, come previsto dall’Accordo di partenariato 2014/20 e dalla delibera CIPE n. 9/2015 e successive integrazioni, con il monitoraggio e la valutazione in itinere del rispetto dei tempi previsti e degli esiti, assicura la coerenza ai risultati attesi della Strategia.
Tutto ciò premesso
l’Agenzia per la Coesione Territoriale
il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
il Ministero della Salute
la Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste l’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis stipulano il seguente
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO
Articolo 1
Recepimento delle premesse e degli allegati
1. Le premesse e gli allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente atto.
2. Ne costituiscono allegati:
a) la “Strategia d’area” (Allegato 1), che inquadra e motiva l’azione e i risultati che si intendono raggiungere nell’area e richiama, in formato essenziale, i contenuti del Programma degli interventi e degli impegni di cui al punto b), nonché delle schede intervento di cui al punto c);
b) il “Programma degli interventi” (Allegato 2), che contiene l’insieme degli interventi finanziati (Progetti˗Azioni), i soggetti attuatori e le amministrazioni responsabili, i risultati attesi, gli indicatori di realizzazione e di risultato con i rispettivi valori iniziali e target, le fonti di finanziamento.
Esso costituisce il Progetto integrato d’area rilevante per l’attuazione e contiene, inoltre, i seguenti sotto allegati:
2a) Relazioni tecniche sintetiche per Progetto/Azione; 2b) Piano finanziario per annualità;
c) l’elenco degli “Interventi cantierabili” (Allegato 3), che riporta il titolo di ciascun Progetto/Azione, il CUP, il soggetto beneficiario/attuatore, il costo, la copertura finanziaria con l’indicazione delle fonti, lo stato procedurale al momento della sottoscrizione, la modalità procedurale attuativa.
3. Le “schede monitoraggio” di ciascuno degli interventi di cui all’Allegato 2 sono, progressivamente, inserite nei sistemi informativi SISPREG2014 o SIAN censiti presso l’IGRUE, per la successiva trasmissione di tutte le informazioni di monitoraggio alla Banca dati unitaria (BDU) operante presso il MEF˗IGRUE. Le schede costituiscono l’oggetto su cui si attiveranno le procedure attuative per l’impiego delle risorse finanziarie previste dal presente Accordo e che saranno monitorate in corso d’attuazione nel sistema di monitoraggio unitario 2014˗2020 delle politiche di coesione. Le schede, formulate per ciascun intervento finanziato (Progetto o Xxxxxx, intesa quale insieme di Progetti omogenei), riprendono, per ciascun intervento, e completano i dati anticipati nella Strategia d’area di cui all’allegato 1) nonché alcuni elementi presenti nel Programma degli interventi di cui all’allegato 2). In particolare, le schede riportano l’indicazione specifica con denominazione e descrizione sintetica di ciascun intervento finanziato; la tipologia dell’intervento; la localizzazione dell’intervento; il costo pubblico di ciascun intervento e l’indicazione del costo privato ove pertinente; gli indicatori di realizzazione con la quantificazione; gli indicatori di risultato cui è collegato l’intervento tra quelli già descritti nell’allegato sub b); il cronoprogramma; le modalità e responsabilità di monitoraggio dell’intervento, nonché tutti gli elementi utili alla corretta definizione e completa informazione di struttura e avanzamento procedurale, finanziario e fisico del Progetto/Azione da trasmettere al sistema unitario di monitoraggio.
Articolo 2 Definizioni
1. Ai fini del presente Accordo di programma quadro, si intende:
a) per “Accordo”, il presente Accordo di programma quadro “Regione Valle d’Aosta ˗ Area interna Grand˗Paradis”;
b) per “Parti”, i soggetti sottoscrittori del presente Accordo;
c) per “Strategia d’area”, la strategia, validata dal Comitato tecnico aree interne e approvata dalla Regione e dall’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, che indica, in particolare, i risultati che si intendono raggiungere in termini di qualità di vita dei cittadini e di sviluppo locale e le azioni da porre in essere (Allegato 1);
d) per “Intervento”, ciascun Progetto/Azione finanziato/a con risorse pubbliche, oggetto (in tutto o in parte) del presente Accordo;
e) per “Tipologia di intervento”, la classificazione dell’intervento in: acquisto di beni; acquisto o realizzazione di servizi; realizzazione di lavori pubblici; concessione di contributi ad altri soggetti; concessione di incentivi ad unità produttive; sottoscrizione iniziale o aumento di capitale sociale;
f) per “Programma di interventi”, l’insieme degli interventi finanziati e degli impegni di regolazione e pianificazione presi nel presente Accordo (Allegato 2);
g) per “Interventi cantierabili” quelli per i quali lo stato della progettazione rende possibile esperire la procedura di gara (Allegato 3);
h) per “Sistema di monitoraggio unitario”, la Banca dati unitaria (BDU) operante presso RGS˗IGRUE ovvero il sistema ricevente i dati di monitoraggio di tutti gli interventi, Progetti/Azioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione europee e nazionali;
i) per “SISPREG2014”, il sistema regionale di monitoraggio della Valle d’Aosta censito presso RGS˗IGRUE e che colloquia con la BDU, per la trasmissione dei dati di monitoraggio di tutti gli interventi, Progetti/Azioni, attinenti al complesso delle politiche di coesione europee e nazionali;
j) per “SIAN”, il sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo, agroalimentare e forestale messo a disposizione dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari, Forestali e del Turismo e dall’Agea ˗ Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per assicurare lo svolgimento dei compiti relativi alla gestione degli adempimenti previsti dalla PAC ˗ Politica agricola comune;
k) per “Soggetto capofila”, l’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, rappresentante dell’area;
l) per “Soggetto attuatore”, il responsabile dell’attuazione del Progetto/Azione, se diverso dal Beneficiario;
m) per “Soggetto beneficiario” quello identificato in base alle disposizioni dell’articolo 2 punto 10 del regolamento (UE) n. 1303/2013 e successive modificazioni e integrazioni;
n) per “Responsabile unico delle parti” (RUPA), il rappresentante di ciascuna parte, incaricato di vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni assunti nel presente atto dalla Parte rappresentata e di ottemperare agli altri compiti previsti nell’Accordo per tale figura;
o) per “Responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo di programma quadro” (RUA), il soggetto incaricato, dall’Amministrazione regionale, del coordinamento sulla complessiva attuazione dell’Accordo;
p) per “Responsabile dell’intervento”, il soggetto individuato nell’ambito dell’organizzazione del soggetto attuatore quale “Responsabile unico del procedimento”, ai sensi dell’art. 31 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
q) per “Amministrazione capofila”, l’Amministrazione regionale competente per gli adempimenti di cui al punto 4 della delibera CIPE n. 80/2017;
r) per “Tavolo dei sottoscrittori”, l’organismo composto dai firmatari, o loro delegati, che assumono impegni vincolanti ai sensi del presente Accordo;
s) per “Comitato tecnico aree interne”, il Comitato di cui all’Accordo di partenariato 2014/20 (paragrafo 3.1.6), formalmente adottato dalla Commissione europea il 29 ottobre 2014, già previsto dal decreto del Capo Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica del 9 ottobre 2014, n. 18 e alla deliberazione CIPE 28 gennaio 2015 n. 9;
t) per “Sistema di gestione e controllo” (SIGECO), il sistema di procedure individuato per l’accertamento della correttezza delle attività gestionali, la verifica delle irregolarità, la congruità e l’ammissibilità della spesa.
Articolo 3 Finalità e Oggetto
1. Il presente Accordo è finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della Strategia d’area “Regione Valle d’Aosta ˗ Area interna Grand˗Paradis”, mediante l’attuazione degli impegni e degli interventi inclusi nell’Allegato 2.
2. La Strategia, con riferimento ai servizi essenziali (istruzione, sanità e mobilità), allo sviluppo locale e alla banda larga, individua Azioni, risultati attesi e interventi (incluse tipologie di intervento da rendere permanenti sulla base di una valutazione positiva di efficacia nel lungo periodo), capaci di massimizzare il potenziale endogeno innovativo dell’area e l’apporto delle risorse.
3. La Strategia esplicita gli assetti istituzionali relativi ai processi di associazionismo, funzionali all’efficacia dei processi decisionali complessivi e agli interventi previsti.
Articolo 4 Copertura finanziaria
1. La copertura finanziaria degli interventi di cui al presente Accordo, tenuto conto dei vincoli derivanti dai Programmi operativi regionali – in particolare, per le Schede Azione, l’impossibilità di riservare bandi/avvisi alle sole aree interne e, per alcune Schede Progetto, le scelte programmatiche effettuate a monte a favore di Progetti geograficamente non limitabili alla sola area interna –, ammonta, complessivamente, ad euro 7.629.352,50 stimati a favore dell’area interna Grand˗Paradis.
2. La copertura finanziaria riferibile all’area interna Grand˗Paradis è assicurata, in termini programmatici, dalle seguenti risorse:
a) legge 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674: euro 3.740.000,00;
b) Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR): euro 500.000,00;
c) Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FSE): euro 100.000,00;
d) Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR): euro 2.836.042,00;
e) Altre risorse: euro 453.310,50.
3. All’iscrizione di tali risorse nei bilanci degli enti beneficiari degli interventi si provvede, ove non già avvenuta, all’atto dell’attivazione dei singoli interventi.
Articolo 5 Obblighi delle Parti
1. Le Parti si impegnano, nello svolgimento dell’attività di competenza, a rispettare e a far rispettare tutti gli obblighi previsti nell’Accordo. A tal fine, ogni soggetto sottoscrittore individua un “Responsabile unico delle parti” (RUPA) e conviene che il rispetto della tempistica indicata nei cronoprogrammi costituisce elemento prioritario ed essenziale per l’attuazione del Programma di interventi oggetto del presente atto. Eventuali modifiche sulla tempistica indicata nei cronoprogrammi vanno presentate nella verifica semestrale di cui alla lett. e), comma 5, del presente articolo ovvero, nel caso di urgenza, comunicate tempestivamente al Tavolo dei sottoscrittori di cui all’art.6.
2. In particolare, le Parti si obbligano, in conformità alle funzioni e ai compiti assegnati dalla normativa vigente, all’effettuazione delle seguenti attività, nel rispetto dei tempi definiti per ciascun intervento, anche in fase di realizzazione:
a) l’Agenzia per la coesione territoriale, ferma restando la competenza delle Amministrazioni e dei soggetti preposti alla realizzazione degli interventi, garantisce l’alta vigilanza sul complessivo processo di attuazione dell’Accordo e di tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto dell’Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli allegati, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
b) il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti promuove, per quanto di competenza, ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
c) il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, fermo restando che l’esecuzione degli interventi è in carico alle istituzioni scolastiche o agli Enti competenti in qualità di attuatori, promuove, per quanto di propria competenza, ogni azione utile a: garantire l’impulso all’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto alla valutazione dell’efficacia degli interventi, a carico degli enti attuatori, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire il supporto per le previste attività e istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario e se disponibili, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
d) il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui
all’Allegato 2, per quanto di competenza, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; il Ministero della Salute, Direzione Generale della Programmazione Sanitaria, ferme restando le competenze in capo alle Regioni ed alle Aziende Sanitarie, promuove ogni azione utile a: garantire l’esecuzione degli interventi da parte dei livelli istituzionali competenti di cui all’Allegato 2 e il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantire le attività e le istruttorie tecniche eventualmente necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché, laddove necessario, l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
e) l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro, garantisce il supporto di partecipazione alle modalità valutative di efficacia degli interventi di cui all’Allegato 2, per quanto di competenza, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce le previste attività e istruttorie tecniche necessarie al rilascio dei pertinenti atti approvativi, autorizzativi, dei pareri e di tutti gli altri atti di competenza secondo le indicazioni e la tempistica di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo, nonché l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali;
f) la Regione Autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste, Dipartimento politiche strutturali e affari europei, garantisce il coordinamento operativo dell’esecuzione del Programma di interventi dell’Accordo, al fine di promuovere il rispetto delle tempistiche e le procedure indicate negli Allegati, la tempestiva selezione delle operazioni, ove pertinente, conformemente alle norme previste dai Programmi Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR e FSE) e dal Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) e al cronoprogramma dei diversi interventi, le modalità valutative di efficacia degli interventi, al cui esito condizionare la messa a regime degli stessi; garantisce l’aggiornamento dei dati di monitoraggio tramite il proprio sistema informativo mittente (SISPREG2014) e quello statale SIAN e il trasferimento al Sistema di monitoraggio unitario presso IGRUE; garantisce il compimento di tutti gli atti occorrenti per il rilascio, nei tempi previsti, degli atti approvativi, autorizzativi, pareri e di tutti gli altri atti di propria competenza, ai sensi della normativa vigente, nelle materie oggetto del presente Accordo, secondo le indicazioni e la tempistica indicati e l’attivazione delle occorrenti risorse umane e strumentali; assicura, altresì, il coordinamento e la collaborazione con gli Enti locali e ogni altro Ente su base regionale, nonché l’informazione, al fine di assicurare la condivisione degli obiettivi e, ove necessario, favorire il rilascio di atti di competenza di tali Enti ai sensi della normativa vigente entro i termini previsti; garantisce, altresì, il flusso delle risorse finanziarie di competenza e assicura la messa a regime degli interventi di competenza qualora la propria valutazione di efficacia sia positiva. A tal fine, l’autorità regionale competente individua un “Responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo di programma quadro” (RUA), che interagisce con i “Responsabili degli interventi”, nel rispetto di quanto prescritto dall’Accordo. In qualità di
Amministrazione capofila degli interventi, assicura la gestione dei flussi finanziari di cui al punto 4 della delibera CIPE 28 gennaio 2015, n. 9, come sostituito dal punto 4 della delibera CIPE 7 agosto 2017, n. 80, a sua volta sostituito dal punto 4 della delibera CIPE 25 ottobre 2018, n. 52, con particolare riferimento alle richieste di assegnazione delle risorse finanziarie per ciascuna area progetto e per ciascun intervento, alle azioni di monitoraggio tramite la Banca Dati Unitaria IGRUE e all’adozione di sistemi di gestione e controllo
g) l’Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis, Ufficio del Segretario dell’Ente, attiva, per quanto di competenza, tutte le misure organizzative (risorse strumentali, tecniche e di personale) necessarie alla gestione del Programma di interventi e degli impegni previsti dal presente Accordo; garantisce la piena collaborazione con gli altri Enti di cui al presente articolo; garantisce il rispetto dei termini concordati ed indicati nelle schede di intervento (Allegato 2a); l’utilizzo, laddove sia possibile, degli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti; l’attivazione e l’utilizzo a pieno ed in tempi rapidi di tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo, per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento; rimuove gli eventuali ostacoli, diffonde tra la popolazione la opportuna informazione e comunicazione in merito alle finalità e ai risultati ottenuti dalla Strategia; mette a disposizione degli altri Enti le informazioni e i dati necessari alla verifica del raggiungimento dei risultati attesi di cui agli Allegati richiamati all’art.1 del presente Accordo.
3. Le Parti, ciascuna per quanto di competenza, sulla base delle dichiarazioni del soggetto beneficiario/attuatore di ciascun intervento di cui agli Allegati 2 e 3 e considerati le prerogative e gli obblighi del ruolo delle Autorità di gestione dei Programmi cofinanziati dai fondi SIE 2014/20, ove pertinente, garantiscono:
a) la sostenibilità finanziaria dell’intervento, in ordine alla disponibilità di risorse per un ammontare sufficiente a garantirne la completa realizzazione;
b) la sostenibilità gestionale dell’intervento, in ordine alla capacità del soggetto/soggetti preposto/i a garantirne la piena e corretta utilizzazione, una volta ultimato.
4. Entro il 30 giugno di ogni anno, su proposta del RUA, sarà sottoposto all’approvazione del Tavolo dei sottoscrittori l’aggiornamento degli impegni assunti dalle singole parti rispetto ai tempi di rilascio degli atti di approvazione, di autorizzazione e dei pareri, nonché alla progettazione e realizzazione degli interventi, all’attivazione delle occorrenti risorse e a tutti gli altri atti di competenza nelle materie oggetto del presente Accordo.
5. Le Parti si impegnano, inoltre, a:
a) fare ricorso a forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, attraverso strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla vigente normativa;
b) promuovere ed accelerare, per quanto di propria competenza, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte;
c) rimuovere tutti gli ostacoli che potranno sorgere in ogni fase di esecuzione degli impegni assunti per la realizzazione degli interventi, accettando, in caso di inerzia, ritardo o inadempienza accertata, i poteri sostitutivi e le misure di cui all’art. 13;
d) eseguire, con cadenza periodica e, comunque, al fine di garantire gli adempimenti di cui alla successiva lettera e), tutte le attività di monitoraggio utili a procedere periodicamente alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutte le risorse per la realizzazione degli interventi;
e) procedere, con periodicità semestrale, alla verifica dell’Accordo, anche al fine di attivare prontamente tutti i provvedimenti necessari per la realizzazione degli interventi;
f) effettuare i controlli necessari al fine di garantire la correttezza e la regolarità della spesa.
Articolo 6
Impegni dei soggetti sottoscrittori e governance dell’Accordo
1. Le Parti convengono la costituzione del Tavolo dei sottoscrittori, composto dai firmatari, o da loro delegati, con il compito di esaminare le proposte, provenienti dai RUPA, utili al procedere degli interventi programmati e quindi decidere, sentito il Comitato tecnico aree interne e, ove opportuno, le competenti Autorità di gestione, in materia di:
a) riattivazione o annullamento degli interventi;
b) riprogrammazione di risorse ed economie;
c) modifica delle coperture finanziarie degli interventi;
d) promozione di atti integrativi;
e) attivazione di eventuali procedure di accelerazione delle fasi attuative da parte delle stazioni appaltanti.
2. Le parti convengono che, per le questioni inerenti l’attuazione degli interventi a valere sui Programmi operativi regionali, che non incidono in modo sostanziale sulla “Strategia d’area”, saranno convocati, sentito il Comitato tecnico Aree Interne, solo ed esclusivamente i soggetti interessati e competenti per materia/fonte di finanziamento. Le risultanze dei lavori e delle decisioni assunte in questa sede ristretta saranno trasmesse al Tavolo dei Sottoscrittori nella sua composizione e rappresentanza più ampia mediante un’informativa tecnica.
3. Ciascun soggetto sottoscrittore del presente Accordo s’impegna a svolgere le attività di propria competenza e in particolare a:
a) attivare e utilizzare appieno e in tempi rapidi tutte le risorse finanziarie individuate nel presente Accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento, soprattutto rispettando i termini concordati ed indicati negli Allegati del presente Accordo;
b) porre in essere ogni misura necessaria per la programmazione, la progettazione e l’attuazione delle azioni concordate, utilizzando anche forme di collaborazione e coordinamento, in particolare con il ricorso, laddove sia possibile, agli strumenti di semplificazione dell’attività amministrativa e di snellimento dei processi di decisione e controllo previsti dalla vigente normativa, eventualmente utilizzando gli accordi di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 241 e alla l.r. 6 agosto 2007, n. 19; ad attivare tutte le iniziative necessarie per un coordinamento degli altri interventi
pertinenti con la Strategia, in modo tale da massimizzare complementarità e sinergie tra interventi diversi;
c) proporre gli eventuali aggiornamenti e modifiche da sottoporre al Tavolo dei sottoscrittori di cui al punto 1;
d) provvedere affinché vi sia un’organizzazione adeguata ad alimentare il monitoraggio, ognuno per le proprie competenze, in base alle indicazioni fornite dal CIPE in materia di risorse aggiuntive e secondo il protocollo stabilito per la trasmissione di dati alla BDU ˗ Protocollo unico di colloquio (PUC) da RGS˗IGRUE e da ciascun Programma operativo e dal Programma di Sviluppo rurale;
e) porre in essere ogni iniziativa finalizzata a prevenire, sanzionare e rimuovere eventuali casi di abusi ed irregolarità nell’attuazione degli interventi e nell’utilizzo delle relative risorse finanziarie, anche nel rispetto della normativa in materia di anticorruzione.
4. Ferme restando le disposizioni di cui al punto 4, penultimo comma della delibera CIPE
n. 9/2015, il RUA e il Soggetto capofila, sulla base delle previsioni dei SIGECO, coordineranno la custodia della documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute e ai controlli svolti, in capo ai beneficiari, al fine di favorire eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti.
5. Ai sensi del punto 4, penultimo comma della delibera CIPE n. 52/2018, la documentazione relativa all’attuazione degli interventi, alle spese sostenute ed ai controlli svolti è custodita dai soggetti beneficiari/attuatori e deputati ai controlli e messa a disposizione per eventuali controlli successivi da parte degli organismi competenti.
6. All’Agenzia per la coesione territoriale spetta:
a) la verifica del monitoraggio, in base all’alimentazione della Banca dati;
b) la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
c) la trasmissione al MEF (Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – IGRUE) delle richieste di assegnazione delle risorse nazionali da destinare in favore dell’area˗progetto, secondo le disposizioni della delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018.
7. Le Parti convengono di assicurare opportune sedi di comunicazione, condivisione e dibattito con la comunità territoriale interessata, in ordine a impostazione, progressi e criticità dell’attuazione degli interventi e impegni previsti nella Strategia d’area e nel presente Accordo.
Art.7 Responsabile unico della Parte
1. Ciascun RUPA si impegna a vigilare sull’attuazione di tutti gli impegni che competono alla Parte da esso rappresentata, intervenendo con i necessari poteri di impulso e coordinamento.
Art.8
Responsabile unico dell’Accordo
1. Ai fini del coordinamento e della vigilanza sull’attuazione del presente Accordo, la Regione, tenendo conto della valenza degli interventi, individua, quale responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo (RUA), il Coordinatore del Dipartimento politiche strutturali e affari europei della Presidenza della Regione.
2. Al RUA viene conferito specificatamente il compito di:
a) rappresentare in modo unitario gli interessi dei soggetti sottoscrittori, richiedendo, se del caso, la convocazione del Tavolo dei sottoscrittori;
b) coordinare il processo complessivo di realizzazione degli interventi previsti nel presente Accordo, attivando le risorse tecniche e organizzative necessarie alla sua attuazione;
c) promuovere, in via autonoma o su richiesta dei Responsabili dei singoli interventi, di cui al successivo articolo 9, le eventuali azioni ed iniziative necessarie a garantire il rispetto degli impegni e degli obblighi dei soggetti sottoscrittori;
d) monitorare in modo continuativo lo stato di attuazione dell’Accordo;
e) verificare il completo inserimento e la validazione dei dati di monitoraggio nel sistema SISPREG2014, secondo le procedure previste, nonché di acquisire elementi informativi, da parte della Struttura regionale competente, che certifichino l’avvenuto rispetto dei medesimi adempimenti anche per gli interventi da monitorare nel sistema SIAN;
f) individuare ritardi e inadempienze, assegnando al soggetto inadempiente, se del caso, un congruo termine per provvedere; decorso inutilmente tale termine, segnalare tempestivamente l’inadempienza al Tavolo dei sottoscrittori;
g) comunicare ai Soggetti responsabili di intervento, nei modi e nelle forme di rito, i relativi compiti di cui al successivo articolo 9.
Articolo 9
Responsabile dell’attuazione dei singoli interventi
1. Il Responsabile di intervento, ad integrazione delle funzioni previste come Responsabile del procedimento ex art. 31 del d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50, attesta la congruità dei cronoprogrammi indicati nelle relazioni tecniche di competenza e predispone la redazione delle Schede Progetto/Xxxxxx, assumendo la veridicità delle informazioni in esse contenute.
2. Inoltre, nel corso del monitoraggio, svolge i seguenti ulteriori compiti:
a) pianifica il processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento, attraverso la previsione dei tempi, delle fasi, delle modalità e dei punti˗cardine, adottando un modello metodologico di pianificazione e controllo riconducibile al project management;
b) organizza, dirige, valuta e controlla l’attivazione e la messa a punto del processo operativo teso alla completa realizzazione dell’intervento;
c) monitora costantemente l’attuazione degli impegni assunti dai soggetti coinvolti nella realizzazione dell’intervento, ponendo in essere tutte le azioni opportune e necessarie, al fine di garantire la completa realizzazione dello stesso nei tempi
previsti e segnalando tempestivamente al Capofila, al RUA ed al RUPA gli eventuali ritardi e/o ostacoli tecnico˗amministrativi che ne dilazionano e/o impediscono l’attuazione;
d) provvede al monitoraggio dell’intervento, inserendo i dati richiesti nel sistema SISPREG2014 e acquisendo elementi informativi, da parte della Struttura regionale competente, che certifichino l’avvenuto inserimento dei dati anche per gli interventi da monitorare nel sistema SIAN;
e) trasmette al RUA e al RUPA, con cadenza annuale, entro il 31 gennaio dell’anno successivo, una relazione esplicativa, contenente la descrizione dei risultati conseguiti e le azioni di verifica svolte, comprensive di ogni informazione utile a definire lo stato di attuazione dello stesso, nonché l’indicazione di ogni ostacolo amministrativo, finanziario o tecnico che si frapponga alla realizzazione dell’intervento e la proposta delle relative azioni correttive.
Articolo 10
Passaggio allo stato “cantierabile”
1. I Progetti che fanno parte del Programma degli interventi (Allegato 2) “non cantierabili” al momento della sottoscrizione del presente APQ che, ove in possesso di tutti i requisiti, acquisiscono successivamente la condizione di cantierabilità, entrano a far parte dell’Allegato 3 previa comunicazione del RUA, che dovrà altresì provvedere all’invio al Tavolo dei Sottoscrittori dell’elenco aggiornato dell’Allegato 3.
Articolo 11
Trasparenza, monitoraggio e informazione
1. La Regione trasmette, , all’Agenzia per la coesione territoriale, un Rapporto di monitoraggio sull’attuazione degli interventi e i risultati raggiunti che viene inoltrato anche al Comitato tecnico aree interne, ai fini del rispetto della previsione di cui al punto 5 della delibera CIPE n. 9 del 2015.
2. Il Programma di interventi, di cui all’Allegato 2 al presente Accordo, è oggetto di monitoraggio secondo le regole del Sistema unico di monitoraggio delle politiche di coesione. Il coordinamento delle attività necessarie per il monitoraggio, la validazione e il trasferimento delle informazioni al predetto sistema è affidato al RUA.
3. Il Progetto integrato d’area interna Grand˗Paradis è riportato, nella sua denominazione quale “progetto complesso”, nella relativa tavola ricognitiva ai fini del monitoraggio unitario e le sue componenti progettuali, oggetto di finanziamento, saranno pertanto i “Progetti/Azioni” da considerare in tale monitoraggio e in esplicito collegamento con il relativo progetto complesso, come previsto dal sistema di monitoraggio che in tale modo ne preserva la visione unitaria.
5. Le informazioni riferite agli obiettivi e agli indicatori di realizzazione e di risultato del presente Accordo sono ampiamente pubblicizzate anche sulla base del piano di
comunicazione relativo all’attuazione della Strategia nazionale aree interne predisposto dall’Agenzia per la coesione territoriale.
Articolo 12
Sistema di gestione e controllo (SIGECO)
1. Le singole Amministrazioni titolari degli interventi, ivi compresi quelli di assistenza tecnica, assicurano l’applicazione di Sistemi di gestione e controllo (SIGECO) efficaci ed idonei a garantire il corretto utilizzo delle risorse finanziarie attribuite.
2. Per i Progetti/Azioni finanziati con Fondi SIE, si applica il SIGECO dello specifico Programma operativo.
Articolo 13
Riprogrammazione delle economie, poteri sostitutivi in caso di inerzia, ritardo ed inadempimento e modifiche dell’Accordo
1. Le economie derivanti dall’attuazione degli interventi individuati nel presente Accordo sono soggette alle procedure di riprogrammazione proprie della fonte finanziaria di riferimento, così come individuate nei SIGECO e nei manuali delle procedure specifiche.
2. L’esercizio dei poteri sostitutivi si applica in conformità con quanto previsto dall’ordinamento vigente. L’inerzia, l’omissione e l’attività ostativa riferite alla verifica e al monitoraggio da parte dei soggetti responsabili di tali funzioni costituiscono fattispecie di inadempimento agli effetti del presente Accordo.
3. In caso di mancato rispetto dei cronoprogrammi, l’Agenzia per la coesione territoriale richiede al Comitato tecnico aree interne di esprimere un parere in ordine alle eventuali modifiche dell’Accordo da sottoporre al Tavolo dei sottoscrittori.
Articolo 14
Modalità di trasferimento delle risorse e certificazione delle spese
1. Le Parti convengono che per ogni distinta fonte finanziaria restano valide, ai sensi della normativa vigente le procedure di trasferimento delle risorse, di controllo, di rendicontazione, nonché di certificazione delle spese tipiche della fonte di finanziamento.
2. Per le risorse di cui all’art. 1, comma 13, della legge di stabilità n. 147/2013 e successive modifiche ed integrazioni, si rinvia alle modalità definite dal punto 4 della Delibera CIPE n. 9/2015, come modificata dalle Delibere CIPE n. 80/2017 e n. 52/2018.
3. Le regioni/province autonome provvedono ad erogare le quote di anticipazione rese disponibili dal Ministero dell’economia e delle finanze tenendo conto delle varie esigenze rappresentate dai beneficiari assicurando parità di trattamento.
4. Per quanto non espressamente previsto dal presente articolo si rinvia al XX.XX.XX. di cui all’articolo 12 co.2.
Articolo 15
Prevenzione e repressione della criminalità organizzata e dei tentativi di infiltrazione mafiosa
1. Le Parti e i Responsabili degli interventi si obbligano a far rispettare la normativa sulla tracciabilità finanziaria prevista dalla legge 13 agosto 2010, n. 136 e successive modifiche ed integrazioni.
Articolo 16 Disposizioni generali e finali
1. Il presente Accordo è vincolante per tutti i soggetti sottoscrittori. Previo consenso dei soggetti sottoscrittori, possono aderire all’Accordo stesso altri soggetti pubblici e privati rientranti tra quelli individuati alla lettera b) del punto 1.3. della delibera CIPE 21 marzo 1997, la cui partecipazione sia rilevante per la compiuta realizzazione degli interventi previsti dal presente Accordo. L’adesione successiva determina i medesimi effetti giuridici della sottoscrizione originaria.
2. Le Parti si impegnano, per quanto di propria competenza, a promuovere e ad accelerare, anche presso gli altri Enti ed Amministrazioni coinvolte, le procedure amministrative per attuare il presente Accordo.
3. Ogni eventuale modifica regolamentare inerente la disciplina degli “Accordi di programma quadro” e le materie oggetto degli stessi si intende automaticamente recepita.
Roma, gennaio 2020
Firmato digitalmente
Agenzia per la Coesione Territoriale Direttore Area Progetti e Strumenti Xxxx. Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx X’Xxxxxx
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Direttore Generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale Xxxx. Xxxxxx Xxxxxxx
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Direttore Generale per lo sviluppo del territorio, la programmazione ed i progetti internazionali
Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxxxx Xxxx
Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca
Capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx
Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro
Direttore Generale Dott.ssa Xxxxx Xxxxxxxx
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Capo Dipartimento delle politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale, Xxxx. Xxxxxxxx Xxxxx
Ministero della Salute
Direttore Generale della programmazione sanitaria Xxxx. Xxxxxx Xxxxxx
Regione autonoma Valle d’Aosta/Vallée d’Aoste
Assessore agli Affari europei, Politiche del Lavoro, Inclusione sociale e Trasporti Sig. Xxxxx Xxxxxxxx
Unité des Communes valdôtaines Grand˗Paradis
Presidente dell’Unité Sig. Xxxxx Xxxxxxxx
Accordo di programma quadro Regione Valle d’Aosta
“ AREA INTERNA – Grand-Paradis”
Allegato 1 Strategia d’Area
Roma, gennaio 2020
UOMO E NATURA ALLEATI PER LO SVILUPPO DELL’AREA GRAND-PARADIS
1
Strategia d’area
Sommario
1. L’area progetto: condizioni iniziali e tendenze evolutive senza intervento 3
Inquadramento generale 3
Le maggiori criticità 4
Tendenze di sviluppo 5
Elenco dei comuni - Identificazione dell’area progetto e dell’area strategica 6
Perimetrazione scelta 7
Apporto della scelta di perimetrazione al raggiungimento dei risultati della Strategia 8
2. Lo scenario desiderato e i risultati attesi: le inversioni di tendenza che si vogliono provocare 9
Scenario, risultati attesi e relativi indicatori 10
3. Il segno di una scelta permanente 13
L’azione di governance 14
4. La strategia d’area e gli attori coinvolti 15
Concatenazione logica e temporale degli interventi 16
Descrizione degli interventi 20
5. L’organizzazione programmatica e finanziaria 36
6. Le misure di contesto 41
7. Il processo di costruzione della strategia d’area e le modalità partecipative per l’attuazione della strategia d’area 43
Percorso compiuto: metodo, strumenti e soggetti coinvolti 43
8. La strategia in un motto e sua breve descrizione a mo' di efficace sintesi finale 46
1. L’area progetto: condizioni iniziali e tendenze evolutive senza intervento
Inquadramento generale
Il territorio dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis si estende sia sul versante destro sia su quello sinistro del solco centrale della Valle d’Aosta e confina con il Piemonte, la Francia, le valli del Monte Bianco e con quelle del Gran San Xxxxxxxx. Si tratta di un territorio vario ed esteso, che va dai 600 metri delle vigne in riva alla Dora Baltea sino ai 4.061 metri della vetta del Gran Paradiso.
Ai fini della strategia aree interne, questo territorio è stato suddiviso in due zone: l’area progetto, che comprende i comuni di Cogne, Valsavarenche, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche e Saint-Xxxxxxx, e l’area strategica, che include i comuni di Sarre, Saint-Xxxxxx, Xxxxxxxxxx, Aymavilles, Introd, Arvier e Avise.
L'intera area progetto è contraddistinta da un’elevata naturalità. La particolarità morfologica del territorio, caratterizzato da vallate laterali che confluiscono nella valle centrale della Dora, contribuisce all’isolamento delle vallate stesse, e questo ha fatto sì che, nel tempo, in queste zone, non si sia sviluppata un’eccessiva infrastrutturazione e urbanizzazione. La presenza del Parco nazionale del Gran Paradiso garantisce la conservazione di un eccezionale patrimonio naturale e l’influenza dell’area protetta sulle politiche di gestione delle risorse naturali si estende oltre i suoi confini e incide sui territori circostanti. La biodiversità è arricchita dal permanere di pratiche agricole tradizionali, come la monticazione e la coltivazione su versanti terrazzati, che contribuiscono a diversificare gli ambienti, i biotipi e le specie vegetali e animali.
Il paesaggio è costituito da un mix di scenari naturali, anche molto selvaggi, e da territori antropizzati che hanno conservato caratteristiche di particolare pregio, grazie alla presenza di un’attività agricola che favorisce la conservazione dell’assetto tradizionale. Fin dal passato, questa costante attività rurale ha salvaguardato l’aspetto paesaggistico di molti settori dell’area, evitando, tra l’altro, il rischio di dissesti idrogeologici.
I boschi e le foreste nell’area progetto Grand-Paradis si estendono su circa 8.000 ettari, rispetto ai 58.000 ettari di superficie complessiva, e corrispondono al 14% dell’intera superficie, incidenza che diventa sensibilmente maggiore se si escludono le zone sterili, quali rocce e ghiacciai. I popolamenti forestali appartengono, per circa il 25%, a proprietari privati (talvolta riuniti in consorterie) e per il 75% ai Comuni.
L’agricoltura mantiene un ruolo importante dal punto di vista economico, ma è anche particolarmente rilevante per la manutenzione del territorio. Tuttavia, la mancanza di ricambio generazionale, di diversificazione delle attività e di sinergia con il turismo non hanno consentito sinora a questo settore di essere adeguatamente redditizio e di diventare interessante per le giovani generazioni. Il settore lattiero- caseario è il comparto agricolo trainante: la presenza di tre caseifici cooperativi (uno nell’asse centrale, a Xxxxxxxxxx, e due nelle vallate laterali di Cogne e Valgrisenche, quest’ultimo attivo solo in estate) permette di raccogliere il latte delle aziende presenti, nonostante le distanze a volte rilevanti. Nel territorio dell’area interna sono presenti alcune realtà private che trasformano direttamente la produzione di latte, commercializzando poi i prodotti attraverso la vendita diretta. Oltre alla Fontina DOP, si producono formaggi di capra di qualità e altri prodotti da latte vaccino. Se si considera anche il territorio dell’area strategica, in particolare le zone di fondovalle della Dora in destra orografica, troviamo una significativa produzione vinicola, anche dal punto di vista qualitativo, con la più alta concentrazione di aziende e cantine dell’intera regione.
Il turismo rappresenta un elemento di forte impatto sull’economia locale. Nell’area Grand-Paradis vi sono 2.703 posti letto alberghieri, con una forte concentrazione nel comune di Cogne. In tutte le località vi sono inoltre bed&breakfast e affittacamere che, unitamente a rifugi, campeggi e case e appartamenti per
vacanze, costituiscono un’offerta ricettiva pari a 7.987 posti letto. Tuttavia, i flussi turistici risentono di una marcata stagionalità: le attività più importanti sono, in estate, l'escursionismo verso rifugi, laghi e colli in quota e, in inverno, lo sci (alpino, nordico, d'alpinismo, freeride, eliski) e le escursioni con le ciaspole.
Le maggiori criticità
Il calo demografico, in particolare l’indebolimento delle fasce più giovani della popolazione, i costi elevati del vivere e fare impresa in montagna, la carenza di posti di lavoro, la mancanza o la scarsa dotazione di alcuni servizi essenziali (quali medico di base, farmacia, ufficio postale, negozi per i beni di prima necessità, connessione internet ad alta velocità) e la difficoltà a spostarsi, anche per accedere ai servizi presenti nel fondovalle, rappresentano gli elementi critici che alimentano la spirale negativa entro la quale è caduta l’area progetto.
Il sistema scolastico è caratterizzato da una forte frammentazione dell’offerta sul territorio, con scuole di piccole dimensioni e un’elevata percentuale di pluriclassi nella scuola primaria (oltre il 50%). Le scuole per l’istruzione secondaria di I° grado sono localizzate a Cogne e Xxxxxxxxxx, quest’ultima nell’area strategica. Nell’insieme dell’area non sono presenti istituti secondari di II° grado, pertanto gli studenti della zona Grand-Paradis devono spostarsi sino al capoluogo regionale. Analoga situazione vale per l’istruzione universitaria.
L’elevato grado di invecchiamento della popolazione accentua le esigenze sanitarie e socio-assistenziali dei residenti. L'erogazione dei principali servizi sanitari è garantita presso i presidi situati nella vallata centrale, la cui distanza dai comuni dell'area progetto richiede tempi di spostamento significativi e aumenta l'esposizione ai pericoli derivanti dal vivere in zone marginali.
La morfologia dell’area contribuisce all’isolamento e rende particolarmente lunghi e complessi i collegamenti intervallivi poiché per muoversi tra le diverse vallate laterali si deve scendere nel fondovalle e risalire. Il tema dei trasporti rappresenta, pertanto, una criticità trasversale, con risvolti negativi in molti ambiti: il problema è particolarmente sentito nelle vallate, dove la dispersione insediativa e il ridotto numero di utenti rende particolarmente difficile conciliare l’organizzazione di un adeguato servizio di TPL con i relativi costi di gestione. Allo stato attuale, il trasporto pubblico di linea non soddisfa le esigenze di mobilità, né della popolazione né dei turisti: orari, numero di corse e modalità di interscambio a Xxxxxxxxxx, infatti, non rispondono alle esigenze della popolazione che lavora, non risultano adeguati ai bisogni degli anziani e non ne consentono la fruizione da parte dei turisti, anche a causa dell’inesistenza di collegamenti intervallivi. Le recenti contrazioni di budget hanno aggravato la situazione anche per gli studenti che devono recarsi verso le scuole di fondovalle o nel capoluogo regionale, con orari non adeguati e spesso non coordinati con quelli scolastici. A questo si aggiunge il fatto che le condizioni climatiche e gli eventi meteorologici, in particolare nei periodi invernali, condizionano la circolazione e l’accessibilità, provocando talvolta la chiusura delle strade.
L’agricoltura, un tempo settore trainante dell’economia locale, è in calo, a causa di una situazione generalizzata in tutte le aree montane marginali, dove la scarsa reddittività del lavoro si somma alle complessità burocratiche e amministrative per l’avvio e/o lo sviluppo delle imprese, che sono quasi sempre di piccole o piccolissime dimensioni. Si riscontra una difficoltà nella diversificazione dell’attività agricola, con una forte concentrazione delle imprese nel settore zootecnico e lattiero-caseario. L’integrazione delle attività agricole con il settore turistico, seppur avviata in alcuni casi, non ha ancora creato reali ricadute, specie in termini di posti di lavoro. Inoltre, per quanto il consumo o l’acquisto di prodotti agroalimentari locali sia apprezzato dai turisti, gli operatori hanno evidenziato la carenza di un efficace collegamento con le imprese turistiche che compromette la catena della commercializzazione.
Il turismo è caratterizzato da una limitata offerta di posti letto, sia alberghieri sia extra-alberghieri, il che, sommato a una marcata stagionalità, fa sì che anche le presenze complessive siano contenute. Fa eccezione Cogne che si qualifica come stazione di rilievo regionale, con una marcata identità turistica in grado di attirare, specie in estate, una clientela affezionata. Visti nel loro insieme, i comuni dell’area progetto non fanno rete per presentare il territorio Grand-Paradis come una destinazione unica e integrata e le azioni di promozione e marketing congiunte sono state finora scarse. Questa situazione si ricollega ad una problematica parallela che consiste nella carenza di diversificazione della proposta turistica in termini di servizi offerti, anche per raggiungere nuovi target di clientela, cui si associa un’insufficiente valorizzazione del patrimonio locale di natura e cultura.
Nel settore commerciale, i pochi esercizi presenti nell’area interna dipendono spesso dalla clientela turistica, di conseguenza la spiccata stagionalità non garantisce un mercato continuativo e sufficientemente remunerativo. Ciò fa sì che le attività commerciali dell’area siano in una situazione di forte difficoltà (in alcuni comuni, si rischia la chiusura di tutte le attività commerciali), a discapito della qualità della vita dei residenti e della possibilità di offrire posti di lavoro stabili e non solamente stagionali.
Il Parco nazionale del Gran Paradiso costituisce un fattore importante di promozione e di immagine, con elevate punte di frequentazione, ma la criticità attuale consiste nella mancanza di adeguate ricadute economiche sulla dimensione locale.
Una criticità trasversale che interessa popolazione e imprese è il digital divide che penalizza questi territori dove è ancora assente la banda larga e dove, in molte zone, non è neppure possibile vedere i programmi televisivi nazionali della RAI in chiaro. Anche la copertura del segnale 3G dei principali gestori telefonici è a macchia di leopardo, creando situazioni di disagio per i residenti e di insoddisfazione per i turisti.
Gli elevati costi del vivere in montagna sono anch’essi un fattore critico e non sono presi in conto dalle leggi regionali e nazionali. Dal punto di vista fiscale, in generale, nelle aree interne si applicano gli stessi criteri di tassazione e di valutazione della reddittività delle attività economiche delle zone più avvantaggiate e la pluriattività, condizione lavorativa spesso indispensabile per una permanenza stabile nelle zone marginali, non è premiata (anzi, in molti casi è addirittura penalizzata).
Tendenze di sviluppo
La tendenza in atto più importante nell’area Grand-Paradis è il progressivo indebolimento della struttura economica e sociale legata all’agricoltura e al modello turistico tipico degli anni ’80-’90, senza che sia venuto a crearsi uno scenario alternativo capace di interpretare le tendenze attuali della società e del mercato.
Dal punto di vista demografico, la situazione appare complessa in quanto si sommano i processi di invecchiamento della popolazione con quelli legati all’arrivo di nuovi abitanti, spesso per un’immigrazione motivata dall’offerta di posti di lavoro turistici, marcata da una forte stagionalità. L’insieme di questi processi fa sì che la tendenza generale della popolazione sia fondamentalmente stabile, il che costituisce perlomeno un miglioramento rispetto ai decenni del grande esodo dal mondo agricolo e dalla montagna.
In ambito economico, i pochi casi di successo sono costituiti da alcune imprese turistiche a conduzione familiare che hanno saputo imporsi per la qualità dell’offerta e da aziende agricole che hanno imboccato la strada della vendita diretta dei prodotti tipici e dell’integrazione con il turismo. Questi casi di eccellenza sono, tuttavia, messi in secondo piano dal gran numero di attività che non riescono ad andare oltre la semplice sopravvivenza, in termini di reddito e numero di addetti, e che pertanto non sono in grado di investire e di contribuire allo sviluppo dell’area.
La tendenza allo stallo riguarda anche le amministrazioni locali: i Comuni hanno visto ridursi progressivamente le possibilità d’investimento, con bilanci sempre più esigui che consentono di fatto solamente l’ordinaria amministrazione. Si è così assistito alla riduzione e spesso alla scomparsa di tutta una serie di iniziative e di progetti che negli scorsi anni hanno dato ossigeno allo sviluppo locale, dalla creazione e manutenzione della rete sentieristica a eventi e manifestazioni di tipo culturale e turistico. In risposta a questa situazione, molte amministrazioni si sono adoperate per realizzare progetti cofinanziati, spesso con fondi europei, che in alcuni casi hanno dato avvio a interessanti iniziative sia in campo turistico sia in campo agricolo.
Elenco dei comuni - Identificazione dell’area progetto e dell’area strategica
La delimitazione territoriale dell’area Grand-Paradis adottata ai fini della strategia per le aree interne individua due ambiti specifici, così definiti:
• un primo settore (area progetto), nel quale rientrano i comuni di Cogne, Valsavarenche, Rhêmes- Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche e Saint-Xxxxxxx;
• un secondo settore (area strategica), nel quale sono compresi i comuni di Sarre, Saint-Xxxxxx, Aymavilles, Xxxxxxxxxx, Introd, Arvier e Avise.
Questi ultimi si trovano lungo l’asse centrale della Valle e sono quindi facilmente accessibili; i primi sei comuni sono invece situati in aree di balconata della valle centrale, come Saint-Xxxxxxx, oppure in valli laterali, tutti luoghi che presentano difficoltà dal punto di vista dell’accessibilità e dei collegamenti con i centri di servizio della vallata centrale, in primo luogo Aosta. Le distanze dal capoluogo regionale variano da un minimo di 5 Km (Sarre, nell’area strategica) a un massimo di 31 Km (Rhêmes-Notre-Dame, nell’area progetto). Per quanto riguarda le vallate laterali (di Cogne, Valsavarenche, Rhêmes e Valgrisenche) il tempo impiegato per raggiungere il capoluogo regionale è compreso tra i circa 30 minuti di Rhêmes-Saint-Xxxxxxx e gli oltre 40 di Valsavarenche.
Tutti i comuni fanno parte dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis, ente locale deputato all’esercizio associato di funzioni e servizi comunali. La popolazione dell’intero comprensorio è di circa 15.700 unità, distribuite su una superficie di 826 kmq. Nell’area progetto, la cui densità abitativa media è molto bassa, pari a 3,9 ab/kmq, risiedono 2.384 persone, ripartite in maniera disomogenea tra i 6 comuni: si passa dai 90 residenti di Rhêmes-Notre-Dame ai 1.429 di Cogne (dati al 31/12/2015). Nessuno degli altri 4 comuni conta più di 320 residenti.
Perimetrazione scelta
I fattori principali che hanno portato all'individuazione dei comuni che compongono l'area progetto sono la distanza dai principali poli di erogazione dei servizi, la tendenza al calo demografico e il grado di invecchiamento della popolazione. Inoltre, questi comuni presentano le seguenti caratteristiche:
• individualmente presi, dispongono di economie di scala (territoriali, economiche e sociali) deboli rispetto all’attuazione di strategie territoriali competitive, opportunità che altri comuni dell’area strategica, invece, posseggono in maniera più rilevante;
• costituiscono, nel loro insieme, un contesto territoriale dotato di identità e similitudini significative: dimensione demografica, attrattività turistica, disponibilità patrimoniale storico-architettonica e naturalistica (Parco nazionale del Gran Paradiso, riserve private di caccia, siti di importanza comunitaria);
• offrono complementarietà territoriali che, pur suggerendo una progettualità specifica per ognuno di essi, sono un’opportunità per sinergie e alleanze da sviluppare su tematiche comuni.
Nonostante le potenzialità ambientali e culturali, i comuni dell’area progetto corrispondono a realtà rurali caratterizzate da un livello di sviluppo economico molto più basso rispetto alla parte restante della media- xxxx Xxxxx d’Aosta.
Per quanto riguarda l’area strategica essa è collocata lungo l’asse di fondovalle della Dora e si pone come elemento di connessione geografica tra i vari settori dell’area progetto, situati in vallate laterali in destra
orografica che scendono a pettine verso l’area strategica stessa e il territorio del comune di Saint-Xxxxxxx che si trova, invece, su un balcone del versante sinistro della Dora.
L'area strategica "sostiene" l'area progetto, assicurando alcune funzioni fondamentali (istruzione secondaria di I° grado, servizi sanitari) ma anche svolgendo un'importante funzione di rimando verso quest'ultima. Tale funzione potrà essere ulteriormente sviluppata in seguito al completamento del Museo di scienze naturali di Saint-Xxxxxx (che potrà valorizzare il ruolo del Parco Nazionale del Gran Paradiso e orientare i propri visitatori verso la scoperta dell'area protetta) o ai lavori previsti al Castello Sarriod de La Tour di Saint-Xxxxxx e al Castello di Aymavilles (siti nei quali sarà possibile valorizzare il patrimonio naturale e agricolo di tutta l'area).
Le condizioni morfologiche e climatiche fanno sì che l’area strategica sia maggiormente vocata alla produzione agricola e che, all'interno del suo perimetro, siano localizzate aziende e centri per la trasformazione dei prodotti agroalimentari. Questa situazione può essere utile per le imprese dell’area progetto, le quali possono usufruire dei servizi di aziende più competitive in termini di capacità di creazione di economie di scala.
Infine, considerata la sua posizione, l’area strategica può mettere in comunicazione le zone dell’area progetto con territori di maggiore dinamicità e con un più denso livello di infrastrutturazione e di servizi, garantendo un riequilibrio territoriale utile al perseguimento degli obiettivi della strategia. L’area strategica è anche il bacino di attrazione per l’offerta di lavoro e servizi e costituisce una sorta di “fascia cuscinetto” dove gli abitanti dell’area progetto possono trovare risposte alle proprie esigenze senza doversi spostare verso il capoluogo regionale o altre località della Valle d’Aosta.
Apporto della scelta di perimetrazione al raggiungimento dei risultati della Strategia
L’area progetto costituisce il nucleo a maggiore valore ambientale e culturale e presenta un forte radicamento su valori identitari che possono sostenere una strategia basata sul turismo e su una produzione agricola e artigianale di qualità e con forte connotazione locale. Nell’area progetto è inoltre localizzato il Parco nazionale del Gran Paradiso, elemento fondamentale per incrementare la capacità di attrazione dell’intero territorio. L’area progetto è quella che presenta i maggiori problemi di spopolamento e dove l’attuazione degli interventi porterà ai più incisivi risultati della strategia, con l’inversione delle tendenze in atto. La perimetrazione dell’area progetto è inoltre pertinente all’individuazione di un gruppo di comuni e di una realtà territoriale che condivide gli stessi problemi e dove sono più facilmente attuabili operazioni di creazione di reti e collaborazioni.
L’area strategica svolge, invece, un ruolo importante per quei servizi di prossimità e per l’offerta dei relativi posti di lavoro che non sarà in alcun modo possibile creare nell’area progetto per imprescindibili ragioni di tipo economico o logistico, creando in questo modo una complementarietà territoriale che consentirà alla popolazione dell’area progetto di restare il più possibile “in zona”. La perimetrazione dell’area strategica include una realtà con buone opportunità di sviluppo e senza particolari problemi di tipo demografico, con un’offerta di servizi e opportunità lavorative che possono contribuire a raggiungere gli obiettivi della strategia attraverso la costruzione di “canali” di integrazione con l’area progetto, quali ad esempio quelli in ambito turistico e agricolo, e a rendere complementare l’offerta delle due aree.
2. Lo scenario desiderato e i risultati attesi: le inversioni di tendenza che si vogliono provocare
La situazione attuale, come descritta alla sezione precedente, rappresenta l’area interna Grand-Paradis come bloccata da processi, purtroppo persistenti e consolidati, di abbandono e decrescita demografica, con la perdita della diversificazione produttiva e il rischio della riduzione, ai minimi termini, di un settore, come quello agricolo, importante sia per l’economia sia per il mantenimento del territorio.
L’inversione di questa tendenza negativa parte dai servizi essenziali, per superare la carenza di offerta territorializzata nei settori dell’istruzione e della sanità e l’isolamento geografico, fattori che sono alla base di molte scelte di abbandono dell’area e di spostamento della popolazione verso i centri più grandi del fondovalle.
Per l’istruzione, si tratta di consolidare e migliorare l’esperienza didattica delle piccole scuole di montagna, non solo per dare un servizio essenziale alle famiglie con bambini in età scolare ma anche per costruire il patrimonio umano su cui si basa il ricambio generazionale della popolazione locale. Rispetto alla situazione attuale, la rottura interviene nel trasformare un fattore di debolezza, il piccolo numero di bambini che frequentano la scuola primaria e il loro raggruppamento in pluriclassi, in un elemento di forza per migliorare la qualità dell’offerta didattica e attirare le famiglie residenti esterne all’area verso questo tipo di insegnamento per i propri figli.
Per quanto concerne la sanità, deve essere superata una reale condizione di distanza, sia spaziale sia in termini di tempi di viaggio, dai presidi medici del fondovalle dove possono essere prestate cure essenziali per una popolazione con una forte percentuale di anziani. Questa distanza crea una situazione di insicurezza che incide fortemente sulla qualità della vita quotidiana di molte persone.
Per i trasporti, si tratta di rivedere l’offerta attuale del TPL, rendendola più flessibile e rispondente ai piccoli numeri distribuiti su un territorio molto vasto, introducendo nel contempo soluzioni innovative per andare nella direzione della mobilità sostenibile.
Dal punto di vista dello sviluppo locale, la rottura del trend negativo che vive oggi l’area interna consiste nell’intervenire innanzitutto sul settore agricolo e su quello turistico. L'agricoltura deve recuperare un ruolo di primo piano sia in termini di quantità di produzione sia rispetto alla sua capacità di catturare una clientela che si dimostra sensibile alle specialità locali e alla filiera corta, elementi che possono trovare una sintesi in una rafforzata offerta di agriturismo. Per quanto concerne il turismo, occorre superare l'attuale situazione, caratterizzata da una forte stagionalità e, in alcuni casi, dalla debolezza dell’offerta, non solo ricettiva ma anche di attività ricreative e servizi complementari.
La rottura dell’attuale circolo involutivo parte dalla costruzione di una visione di prospettiva che si incentra sulla valorizzazione di un eccezionale territorio naturale, caratterizzato dalla presenza del Parco nazionale del Gran Paradiso, attraverso un modello di sviluppo “green”, in grado, al tempo stesso, di preservare le eccellenze esistenti e di produrne di nuove. Quello che ci si attende nei prossimi anni è la diversificazione dell’offerta turistica, il rilancio di un’agricoltura e un artigianato basati sull’autenticità locale e sulla filiera corta, il tutto accompagnato da una ripresa della cultura locale e da una rafforzata coesione delle comunità che a loro volta danno impulso alla capacità, dei singoli individui, di fare rete. Questi elementi potranno consentire una proiezione internazionale dell’immagine del territorio del Gran Paradiso e sostenere un rilancio dell’economia locale.
L’elemento su cui si focalizza lo scenario di sviluppo è il Parco nazionale del Gran Paradiso che, oltre al ruolo di area protetta che preserva, per oggi e per le generazioni future, il patrimonio naturale, riveste anche una funzione di “simbolo” per l’area interna: il Parco può infatti essere il “brand” che può rafforzare la promozione di gran parte delle attività economiche, dal turismo all’agricoltura e all’artigianato. La presenza
del Parco, in quanto istituzione di livello nazionale con una reputazione internazionale, costituisce anche un fattore “rassicurante” per gli abitanti, perché elemento che può garantire nel tempo attrazione turistica e opportunità occupazionali. Con un cambio netto rispetto al passato, la visione di prospettiva punta su un processo di integrazione e collaborazione tra Parco e popolazione locale, processo che si è lentamente avviato in questi ultimi anni e che apre ad uno scenario atteso dove il Parco diventa fattore di “identità” per gli abitanti e di caratterizzazione del territorio Grand-Paradis, garantendone la riconoscibilità in una dimensione nazionale e internazionale.
Scenario, risultati attesi e relativi indicatori
Lo scenario di sviluppo, prendendo spunto dall’identificazione del territorio in un elemento eccezionale quale il Parco, si fonda sul concetto di “eccellenza”, in quanto fattore che, associato all’eccezionalità del contesto e delle risorse naturali e culturali, può compensare sia la marginalità e l’isolamento geografico sia le ridottissime dimensioni della realtà demografica ed economica. L’eccellenza diventa quindi la cifra che si associa alla particolarità e unicità di luoghi e tradizioni, un fattore distintivo che deve essere l’ingrediente principale delle azioni e dei prodotti collegati alla strategia di sviluppo. Perseguire l’eccellenza nelle attività e nelle produzioni che caratterizzano l’area interna è, inoltre, un obbligo di responsabilità verso un ambiente unico e, per molti aspetti, fragile.
Perseguire l’eccellenza costituisce un momento di rottura rispetto alla situazione attuale in molti settori, dal turismo all’agricoltura, dove si dovrà operare con cambiamenti, anche organizzativi, delle imprese e di mentalità della popolazione, per sfruttare appieno quanto l’area interna è in grado di offrire, senza aver paura di confrontarsi con realtà analoghe.
Il concetto di eccellenza si declina in qualità, autenticità e sostenibilità, applicate nell’istruzione/formazione, nel turismo, nella produzione agricola e artigianale. Anche nel contesto sociale la ricerca dell’eccellenza diventa un atto di rottura importante rispetto ad oggi, puntando a servizi che soddisfino appieno gli utenti, superando la marginalità e i piccoli numeri che compromettono in questo momento la qualità della vita e la capacità di competere con territori che offrono maggiori opportunità di servizi alla persona e alle famiglie. Lo scenario atteso vede una concentrazione delle energie della comunità e del tessuto economico locale verso obiettivi di elevata qualità, dai servizi essenziali ai prodotti locali agricoli, turistici e artigianali.
Nella visione per i prossimi anni un ruolo importante è ricoperto dal recupero del senso di identità della comunità, sentimento che è andato calando con le trasformazioni sociali degli ultimi decenni, con il distacco delle nuove generazioni dai valori tradizionali del mondo rurale, senza che il turismo abbia saputo contribuire alla nascita di un nuovo sentimento di appartenenza al territorio. Questo indebolimento dell’identità ha facilitato l’abbandono dell’area interna e ha ridotto il desiderio di investire in loco. Nello scenario atteso, ci si attende il rinvigorirsi di una coscienza identitaria della comunità, alimentata dalla consapevolezza del valore del patrimonio ambientale e culturale dell’area Grand-Paradis, un patrimonio che costituisce un capitale di elevato valore nella società contemporanea, che pone al centro la salvaguardia delle risorse naturali e la ricerca di stili di vita “slow e green”.
L’area Grand-Paradis può, quindi, diventare portatrice di un modo di vivere “alpino”, associato a un’idea di sostenibilità che porta con sé un modello diverso di benessere, inteso come stare bene, che può attrarre non solo i turisti ma anche chi intende stabilirsi in un contesto ambientale e sociale caratterizzato da valori come genuinità, autonomia, indipendenza, rispetto della natura, collaborazione, sicurezza. La ricostruzione dell’identità locale punta a trasformare il sentimento “dell’essere svantaggiati” in quanto marginali, nell’impegno per “diventare ed essere green e in grado di valorizzare la propria autenticità e identità”.
Per raggiungere questo obiettivo, è necessario superare un ulteriore fattore di criticità attuale che consiste nella difficoltà degli attori locali nel fare rete. L’essere autonomi, atteggiamento tipico della gente di montagna, assume una connotazione negativa che si manifesta nella tendenza a fare tutto “da soli”, vedendo spesso il compaesano o il collega che opera nello stesso settore come un concorrente piuttosto che come un alleato. Questa mancanza di collaborazione a livello individuale e sociale la ritroviamo anche dal punto di vista geografico, con una difficoltà delle diverse vallate, separate tra di loro da ostacoli morfologici, a proporsi come un “unicum” territoriale, come un vero “spazio del Gran Paradiso” manifestando quindi la propensione a operare separatamente. Cooperare e “fare rete” diventano perciò processi essenziali nello scenario di sviluppo anche per creare una massa critica di offerta di servizi e di capacità produttiva in grado di sostenere l’economia e la vita sociale della comunità. La spinta a “connettersi e a lavorare insieme” proviene in questo momento anche da fattori esterni, sia nel settore turistico sia in quello dell’agricoltura e dell’artigianato, con un mercato interessato all’insieme dell’area Grand-Paradis nella sua diversità e ricchezza. La clientela è, infatti, sempre più attenta alla natura, alle tradizioni, al cibo e ai prodotti locali di un territorio che sappia proporsi come destinazione unica e capace di un’offerta integrata.
L’ambizione a diventare una destinazione integrata porta ad affrontare l’ennesima criticità, quella dell’accessibilità. Essere accessibili non è un’opzione: è una condizione vitale e assolutamente essenziale per l’area Grand-Paradis. Oggi, questi territori sono poco accessibili, sono “distanti” sia per chi ci vive sia per chi deve arrivarci per una vacanza. Se l’isolamento inteso in senso positivo può essere considerato un fattore distintivo, esso non lo è quando si considerano elementi basilari della vita sociale e dell’economia. Spostarsi per lavoro e per accedere ai servizi è difficoltoso per la popolazione locale, raggiungere e spostarsi tra le varie località lo è altrettanto per i visitatori. Lo scenario atteso richiede, quindi, un forte impulso alle connessioni, da e per l’area e al suo interno. Nel prossimo futuro, dovrà essere possibile muoversi più agevolmente di quanto avviene ora, specialmente utilizzando i trasporti pubblici. Questa nuova mobilità dovrà essere caratterizzata dall’approccio “green” e dall’attenzione ad esigenze specifiche, come quelle di soggetti a mobilità ridotta.
Attraverso la rottura dei processi negativi in atto, lo scenario atteso porterà a mettere in atto un circolo virtuoso così descritto:
• una rafforzata cooperazione tra gli operatori economici locali, con un’adesione partecipativa della comunità locale, motivata da un accresciuto senso di comunità, porterà alla creazione di nuovi prodotti a elevato valore aggiunto in ambito turistico, agricolo ed artigianale, sfruttando le valenze naturali, il patrimonio culturale e tradizionale e la “filiera corta”;
• questa nuova offerta locale, caratterizzata dalla ricerca della qualità e dell’eccellenza, contribuirà ad aumentare l’attrattività dell’area interna e di conseguenza ad incrementare le presenze turistiche e la loro propensione alla spesa, con un prevedibile aumento della domanda di servizi e prodotti locali;
• l’accresciuta attrattività dell’area sarà un fattore stimolante per gli abitanti che saranno spinti a “investire” sul proprio territorio, ad esempio creando nuovi posti letto, e sarà anche elemento motivante per la localizzazione di aziende e investimenti provenienti dall’esterno;
• l’incremento del numero di attività produttive e di servizio e la maggiore solidità del tessuto economico porteranno alla creazione di nuove opportunità occupazionali, alla stabilizzazione e, possibilmente, alla crescita del numero di abitanti, giustificando in questo modo una più ampia e articolata offerta di servizi essenziali;
• la popolazione locale, sostenuta da nuove opportunità occupazionali e da un più elevato livello di servizi, vedrà rafforzata la validità di una scelta di vita nell’area interna e, di conseguenza, continuerà ad investire nello scenario di cambiamento.
Questo scenario comprende una serie di risultati attesi che derivano direttamente dagli interventi che saranno attuati nell’ambito della Strategia:
• qualificare le risorse umane attraverso un investimento sulle nuove generazioni concentrato nel settore dell’istruzione. Ciò avverrà attraverso una scuola primaria in grado, in primo luogo, di migliorare le competenze degli alunni nell'ambito delle lingue straniere e di sostenere lo sviluppo dell'apprendimento laboratoriale, sia attraverso la formazione degli insegnanti e l’utilizzo di tutor madrelingua sia con la riqualificazione degli spazi di apprendimento e l’utilizzo delle nuove tecnologie;
• aumentare il livello di qualità della vita della popolazione locale con il potenziamento della rete di servizi sanitari e socio-sanitari territoriali, sia per dar risposta alle emergenze sia per il presidio assistenziale in loco, garantito dal servizio di Infermiere di Famiglia e di Comunità e di assistenza socio-sanitaria a domicilio;
• ridurre il livello di isolamento della zona Grand-Paradis sia con il miglioramento della mobilità da, per e entro l'area interna, al fine di rendere più accessibili i servizi del territorio e facilitare gli spostamenti per ragioni di studio, di svago o lavorative sia con la distribuzione capillare della banda larga;
• rafforzare il settore turistico, incrementando la reddittività del turismo sostenibile e naturalistico e integrando, nel contempo, questo settore con l’agricoltura e con una filiera corta che coinvolga anche produzioni artigianali di qualità;
• offrire ai giovani maggiori opportunità di inserimento nel mercato del lavoro, con la qualificazione dell'offerta di istruzione e formazione, da raggiungere attraverso l’avvicinamento alle professioni e ai mestieri della montagna, in particolare alle attività economico-produttive presenti nel territorio Grand-Paradis.
3. Il segno di una scelta permanente
I Comuni interessati hanno individuato nell’Unité Grand-Paradis l’ente che, data la propria natura associativa, può realizzare in maniera efficace la strategia di sviluppo dell’area, disponendo di un’organizzazione adeguata e di strumenti idonei sia per l’erogazione efficace di servizi integrati sia per progettare e gestire lo sviluppo locale.
L’area selezionata ai fini della SNAI (area progetto più area strategica) coincide con il territorio dell’Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis: questo aspetto consente di semplificare i rapporti istituzionali e amministrativi tra i Comuni coinvolti nella strategia e di dare maggiore incisività alle azioni previste.
Disciplinate dalla legge regionale 5 agosto 2014 n. 6, le Unités des Communes valdôtaines prevedono l’esercizio, in forma associata, di funzioni e servizi comunali, permettendo di incrementare la qualità delle prestazioni erogate ai cittadini e di ridurre complessivamente gli oneri organizzativi e finanziari. Tra le funzioni e i servizi comunali che la legge succitata dispone debbano essere svolti obbligatoriamente in ambito territoriale sovracomunale per il tramite delle Unités des Communes valdôtaines figurano:
• lo sportello unico degli enti locali;
• i servizi alla persona (assistenza domiciliare e microcomunità, assistenza agli indigenti, assistenza ai minori e agli adulti, scuole medie e asili nido, soggiorni vacanze per anziani, telesoccorso, trasporto di anziani e disabili);
• i servizi connessi al ciclo dell’acqua;
• i servizi connessi al ciclo dei rifiuti;
• il servizio di accertamento e riscossione volontaria delle entrate tributarie. L’Unité Grand-Paradis, oltre ai servizi sopracitati, esercita attualmente le seguenti attività:
• gestione economica del personale (tra questi figurano, a titolo esemplificativo, l’elaborazione dei cedolini, delle certificazioni uniche dei redditi, del modello 770, delle previsioni di spesa del personale);
• gestione dei sistemi informativi;
• servizi accessori all’istruzione pubblica (sono garantiti il funzionamento, la pulizia e la manutenzione dell’edificio della scuola secondaria di primo grado ‘Xxxxx Xxx Xxxxxxx’ di Xxxxxxxxxx, la preparazione dei pasti destinati alle mense scolastiche, il trasferimento di fondi utili all’ampliamento dell’offerta formativa);
• servizi culturali e sportivi (è garantito all’utenza l’uso degli auditorium e delle palestre comunitari ed è promossa la pratica dello sport, tramite l’organizzazione di eventi a livello comunitario);
• promozione dell’economia locale (in ambito turistico, gestione del museo etnografico ‘Maison Bruil’ a Introd, e naturalistico, gestione dei consorzi di miglioramento fondiario e delle consorterie);
• promozione dello sviluppo locale, tramite progetti a valere sui fondi europei e statali.
L’evoluzione del quadro normativo e delle esigenze organizzative degli enti locali ha, inoltre, portato i Comuni ad attivare altre modalità di gestione associata, in particolare per quanto riguarda le seguenti funzioni e servizi:
• organizzazione generale dell’amministrazione comunale (compreso il servizio di segreteria);
• gestione finanziaria e contabile;
• edilizia pubblica e privata, pianificazione urbanistica, manutenzione dei beni immobili comunali;
• polizia locale;
• biblioteche.
L’ambito territoriale sovracomunale entro il quale svolgere tali funzioni e servizi è stato individuato dai Comuni contermini e ha portato alla costituzione, mediante apposite convenzioni, di aggregazioni territoriali che coinvolgono Comuni ricompresi sia nell’area progetto sia nell’area strategica. Essi sono: 1. Cogne/Aymavilles ; 2. Valsavarenche/Xxxxxxxxxx ; 3. Rhêmes-Notre-Dame / Rhêmes-Saint-Xxxxxxx / Introd ;
4. Valgrisenche / Arvier / Avise / Saint-Xxxxxxx.
Queste nuove forme di collaborazione e di condivisione hanno contribuito ad aumentare la capacità progettuale dei Comuni e favorito l’implementazione di un’azione collettiva di sviluppo locale.
L’azione di governance
L’azione di sviluppo locale sostenuta dalla strategia sarà realizzata con un’azione di governance integrata che vede al centro l’Unité Grand-Paradis e la sua capacità di fungere da raccordo tra i diversi soggetti attuatori quali gli assessorati regionali, l'azienda USL, le istituzioni scolastiche.
L’Unité Grand-Paradis coordinerà, altresì, le amministrazioni comunali, che a loro volta saranno chiamate a svolgere un’attività di stimolo e monitoraggio dei progetti che comportano interventi sul territorio e il coinvolgimento degli attori locali.
Grazie a personale appositamente formato e dedicato, sarà coordinata l'azione di tutti i soggetti che, a vario titolo, interverranno nella realizzazione dei progetti e sarà garantita l'attuazione della strategia. Il personale potrà essere supportato da professionisti esterni, ai quali potrà essere chiesto lo svolgimento di compiti specifici.
Questa configurazione consente di prevedere l’erogazione di servizi di supporto al territorio che saranno molto flessibili e articolati anche a seconda delle diverse fasi di attuazione della strategia. Il modello generale, che sarà comunque adattato in base all’evoluzione dell’attuazione della strategia, potrà essere il seguente:
• per l’attuazione delle azioni relative ai servizi essenziali interverrà direttamente il personale interno dell’Unité che svolgerà una funzione di raccordo con i servizi regionali e che coordinerà i professionisti o le imprese incaricati per l’esecuzione di specifiche azioni a carico dell’Unité (così come indicato nella scheda progetto di ciascun intervento);
• per alcune azioni di sviluppo locale, in particolare quelle finanziate nell’ambito del Programma di Sviluppo rurale, potrà essere attivato temporaneamente uno “sportello” per gli utenti, avente funzione di animazione e supporto alla presentazione delle domande;
• per la creazione e l’integrazione delle reti che saranno create nel settore turistico e in quello agricolo, nonché per una serie di attività che richiedono il coinvolgimento costante degli attori del territorio, sarà attivato un gruppo di supporto, costituito da professionisti esterni o da risorse assunte ad hoc dall’Unité, che opererà in stretta collaborazione e sotto la direzione del personale dell’Unité incaricato dell'attuazione della strategia.
4. La strategia d’area e gli attori coinvolti
La strategia d’area si fonda sugli elementi chiave dell’idea guida emersa dal territorio e dai suoi attori principali. Al centro si colloca il Parco nazionale del Gran Paradiso, eccellenza a livello mondiale per la conservazione di un contesto naturale che possiede un ecosistema alpino eccezionalmente ricco di biodiversità. Questo patrimonio sarà il motore di uno sviluppo “green” dove, accanto alle valenze naturalistiche, saranno salvaguardate e promosse le particolarità culturali e le specificità territoriali, in primis un’agricoltura di montagna in grado di sostenere una filiera corta di qualità, un settore artigianale con alcune produzioni di elevata originalità e un turismo in grado di offrire un’accoglienza diversificata e ricca di attività outdoor. Potranno dare un contributo importante a questa prospettiva di sviluppo anche soggetti come la Fondation Grand Paradis e la Fondazione Montagna Sicura: la prima integrando e raccordando le azioni di valorizzazione delle peculiarità naturalistiche e culturali dell'area Grand-Paradis, la seconda fornendo un supporto tecnico per tutto ciò che attiene alla tematica dello sviluppo sostenibile. Per quanto riguarda il Parco, la strategia valorizza le sue attività istituzionali e il programma di azioni previsto nel Piano di gestione, piano che tocca non solo gli aspetti naturalistici ma che prevede anche il coinvolgimento degli attori locali in azioni di sostegno alla qualità ambientale delle produzioni e di sviluppo di servizi e attività turistiche eco-compatibili.
Considerata la struttura economica locale, il vero motore della strategia sarà il turismo, il quale dovrà però costruire un’alleanza di lungo periodo con il settore agricolo, quale “agente” del mantenimento delle peculiarità del territorio sia dal punto di vista del paesaggio sia da quello delle produzioni tipiche che, attraverso la filiera corta, diventano elemento di attrazione e caratterizzazione del turismo e del commercio nell’area.
Questi elementi saranno le leve attraverso le quali sostenere lo sviluppo dell’area interna, agendo in due direzioni:
• rafforzare il sentimento di appartenenza della popolazione locale al proprio territorio, per contrastare fenomeni di abbandono e per far sì che famiglie e imprese investano in loco;
• promuovere, a livello internazionale, l’immagine dell’area, per utilizzare il turismo come leva economica per innescare un circuito virtuoso anche degli altri settori economici, offrendo in questo modo nuove opportunità occupazionali che incentivino l’insediamento di nuove famiglie e nuove opportunità di creazione di impresa.
La sfida per l’attuazione di questa visione è condizionata dai piccolissimi numeri che caratterizzano l’area interna sia in termini di popolazione sia in termini di operatori economici; questo fattore incide sulla sostenibilità della strategia, in quanto richiede un grande sforzo per coagulare le energie intorno a obiettivi e azioni ben definiti e in grado di produrre risultati tangibili sia nel breve sia nel medio periodo. Costruire reti e collaborazioni sarà, pertanto, un’azione costante del processo di sviluppo per far sì che ogni intervento attuato attraverso la strategia coinvolga il numero più ampio possibile di soggetti in grado di cooperare e di garantirne così la sostenibilità.
L’individuazione degli interventi che danno corpo alla strategia è stata effettuata tenendo conto di due criteri chiave:
• la coerenza con l’idea guida e la rispondenza alle attese del territorio;
• la filiera cognitiva, che ha consentito di individuare i soggetti che sono in grado di garantire la sostenibilità delle azioni e di massimizzarne risultati e ricadute anche a beneficio dell’intero territorio.
Per il primo aspetto, le azioni e gli interventi sono stati strutturati partendo dai servizi essenziali nei settori dell’istruzione, sanità e mobilità, per integrarvi in modo sinergico le proposte relative allo sviluppo locale,
dove hanno avuto una parte preponderante le azioni per il turismo sostenibile e per l’agricoltura legata alla filiera corta e al mantenimento del paesaggio. Un ruolo importante hanno avuto anche gli investimenti per la banda larga, in quanto infrastruttura in grado di rompere, sotto il profilo delle comunicazioni digitali, l’isolamento dell’area e quelli per la formazione, per la crescita di capacità e competenze delle risorse umane.
Per quanto concerne i soggetti in grado di attuare gli interventi e garantirne la sostenibilità, vi è una distinzione tra i servizi essenziali e lo sviluppo locale. Infatti, nel primo caso, i soggetti che realizzeranno gli interventi e che li prenderanno successivamente in carico per mantenerli nel tempo sono l’amministrazione regionale, l’Azienda USL e le Istituzioni scolastiche. Con questi, già in fase di costruzione della strategia, sono state fatte attente valutazioni per scegliere tipologie d’intervento e per dimensionare quanto s’intendeva fare, in modo da assicurarne il mantenimento al termine degli investimenti della strategia aree interne.
Per le azioni di sviluppo locale, molti dei bisogni emersi nella fase di scouting potranno essere soddisfatti nell’ambito delle attività finanziate dai fondi strutturali. L’Unité, coinvolgendo anche soggetti che operano a contatto con il territorio e i suoi operatori economici, come la Chambre (Camera di commercio) e la Coldiretti, si farà carico di favorire la partecipazione dei soggetti interessati alle procedure di selezione.
Rispetto a quanto previsto nel Preliminare di Strategia, non è stato possibile portare avanti la scuola dell’eccellenza dell’artigianato tipico, in quanto sono venute a mancare le opportunità e le risorse in funzione dei programmi attivati nella regione. Tuttavia, gli attori del territorio hanno chiari gli obiettivi da raggiungere e cercheranno di portare avanti tali azioni non appena se ne prospetterà l’opportunità. In particolare, uno dei filoni più attivi riguarda la lavorazione della lana nella Valgrisenche, ad opera della cooperativa Les Tisserands, una realtà produttiva, prevalentemente al femminile, che sta cercando di attivare dei canali di sviluppo anche al di fuori del territorio regionale, nell’ottica di creare nuove opportunità di sviluppo dell’economia locale, in una logica di sostenibilità ambientale, di crescita economica e sociale e di recupero delle tradizioni artigianali del territorio.
Concatenazione logica e temporale degli interventi
Gli interventi sono stati individuati secondo una concatenazione logica che prevede la realizzazione, in parallelo, di tutte quelle misure che servono a invertire l’attuale tendenza negativa e concretizzare, quindi, l’idea guida. Dal punto di vista temporale, gli interventi non sono dipendenti l’uno dall’altro e potranno essere portati avanti in modo autonomo. In particolare, quelli dello sviluppo locale saranno realizzati in funzione dell’attuazione dei Programmi dai quali ricevono i finanziamenti.
La concatenazione logica degli interventi è funzionale a quanto emerso dalla filiera cognitiva e, in particolare, all’esigenza dell’area di avere un sostanziale miglioramento dei servizi essenziali, condizione indispensabile per dare maggiore incisività anche alle azioni e agli interventi per lo sviluppo locale. Gli interventi sui servizi essenziali rispondono, pertanto, alle esigenze primarie delle comunità locali, dando sostegno alle famiglie, le quali molto spesso sono anche conduttrici di imprese agricole e turistiche. Garantire una maggiore solidità del tessuto sociale, grazie ad un adeguato livello di servizi, significa per l’area Grand-Paradis, dare solidità allo “zoccolo duro” di aziende a conduzione familiare, la maggior parte di quelle presenti nella zona.
Gli interventi sono strettamente correlati al disegno strategico, in quanto agiscono su tre assi ben distinti e integrati tra loro: garantire e qualificare la vivibilità dell’area attraverso i servizi essenziali, compresa la banda larga; sostenere produzione, produttività, capacità di innovare e di cooperare delle aziende locali; promuovere la formazione degli operatori, per dar loro maggiori strumenti individuali per raggiungere gli obiettivi della strategia.
Per valutare la coerenza degli Interventi con Xxxxxx e Risultati attesi, si riporta di seguito uno schema riassuntivo:
SERVIZI ESSENZIALI | |
Istruzione | |
A. Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri | IS.1 - Formazione e scambi per scuola di eccellenza Grand- Paradis |
IS.2 - Ambienti di apprendimento innovativi Grand-Paradis | |
IS.3 - Summer school “Una montagna da imparare” | |
Coerenza Interventi/Xxxxxx: il risultato atteso di questa Azione è il miglioramento dei servizi educativi a livello locale per, da un lato, incentivare le famiglie con bambini in età scolastica a restare in loco e, dall’altro, educare in modo innovativo le nuove generazioni, alimentando il loro radicamento nelle piccole realtà di montagna. Gli interventi agiscono su tre leve essenziali per la qualificazione del processo educativo: a) la formazione degli insegnanti, per dar loro strumenti didattici in grado di aumentare le competenze degli alunni, specialmente nell’ambito linguistico e in quello dell’”imparare facendo”; b) il miglioramento degli spazi di apprendimento, per fare, delle piccole scuole e delle pluriclassi, dei luoghi dove gli alunni si sentono a proprio agio e trovano nuovi strumenti per imparare, scuole di qualità che rassicurano anche le famiglie rispetto al valore dell’apprendere in contesti didattici di dimensioni ridotte; c) l’investimento per promuovere esperienze di summer school, con la finalità di contribuire all’innovazione dell’istruzione, mantenendo sempre forte il radicamento con la realtà montana, dimostrandone il suo potenziale in termini di opportunità occupazionali e di sviluppo d’impresa, rafforzando nel contempo competenze come quelle linguistiche e mettendo i giovani in contatto con settori produttivi quali l’artigianato. | |
Sanità | |
B. Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco | SN.1 - Rafforzamento presidio medico Grand-Paradis |
SN.2 - Rafforzamento del servizio di IFeC - Infermiere di Famiglia e Comunità | |
SN.3 - Assistant de hameau Grand-Paradis | |
Coerenza Interventi/Azione: gli interventi, concepiti in coerenza con la “Carta di Cogne”, sono stati individuati in accordo con l’amministrazione regionale e l’Azienda USL della Valle d’Aosta, per creare dei servizi permanenti che garantiscano livelli adeguati di assistenza e di intervento medico in caso di urgenza. La scelta prioritaria è stata quella di creare due postazioni di soccorso non medicalizzato all’interno dell’area nonché di rafforzare il presidio medico presso il nosocomio regionale, per avvicinare il nucleo di medici di primo soccorso in caso di urgenza. Il secondo intervento è relativo all’Infermiere di Famiglia e di Comunità, anche in questo caso è coerente con l’azione generale, in quanto contribuisce a mantenere le persone con problemi di salute presso la loro abitazione, evitando in molte situazioni l’ospedalizzazione, sostenendo in questo modo l’autonomia degli individui e |
supportando le famiglie nello sforzo di cura a soggetti anziani o con patologie croniche. Infine, l’intervento per l’assistant de hameau viene a completare il servizio di assistenza offerto con l’IFeC, dando un supporto aggiuntivo di tipo socio-sanitario, volto anche questo a supportare l’autonomia di anziani e persone con problematiche specifiche, intervenendo soprattutto dal punto di vista psicologico. I tre interventi combinati agiscono in modo integrato sulle comunità, fornendo quell’assistenza e garantendo il senso di sicurezza necessari a superare la situazione di isolamento e di distanza dal presidio sanitario del capoluogo regionale. | |
Mobilità | |
C. Mobilità green per l’accessibilità e i servizi | MB.1 - Riorganizzazione TPL – Trasporto a chiamata |
MB.2 - Riorganizzazione TPL – Corse scolastiche | |
MB.3 - Mobilità sostenibile Grand-Paradis | |
Coerenza Interventi/Azione: gli interventi sono stati individuati per raggiungere il risultato atteso dall’azione principale, cioè il miglioramento dell’accessibilità dell’area, intesa a tutto campo, dalle esigenze di studenti e lavoratori sino alle richieste di trasporto specifiche della popolazione anziana e di coloro che vivono nell’abitato sparso, poco servibile dalle linee di TPL tradizionali. Con i primi due interventi si cerca, pertanto, di convertire parte dell’attuale sistema tradizionale di linea bus con la maggiore flessibilità offerta dal trasporto a chiamata, riorganizzando, nello stesso tempo, alcune linee ed orari, mentre con il terzo intervento si sostiene in modo deciso la mobilità green, istituendo servizi per fasce e target specifici di popolazione con mezzi a basso impatto ambientale. Quest’ultimo intervento sostiene anche la creazione di una rete di ricarica per mezzi elettrici diffusa a scala comunale e l’acquisto di mezzi elettrici per servizi sperimentali e dimostrativi, con l’obiettivo di incentivare anche i privati nell’intraprendere la scelta di una mobilità sostenibile. Tutti gli interventi sono stati progettati e dimensionati per garantire la durata nel tempo dei risultati raggiunti, con un attento dimensionamento degli investimenti, proporzionando i servizi alla popolazione che ne beneficia. | |
SVILUPPO LOCALE | |
Banda larga | |
D. Implementazione dell’infrastrutturazione digitale nel territorio Grand-Paradis | BL.1 - Banda ultra larga Grand-Paradis |
Coerenza Interventi/Azione: il risultato atteso di questa Azione è il miglioramento dell’accessibilità ai servizi digitali offerti dalla PA, attraverso la costruzione della rete della banda larga e la sua distribuzione capillare sul territorio dell’area interna. L’intervento favorirà la riduzione del “digital divide”, la distribuzione di informazioni, l’accesso a servizi “online”, promuovendo in questo modo l’inclusione sociale e la partecipazione degli abitanti ad una cittadinanza attiva, contribuendo a rafforzare la loro permanenza in loco e in questo modo il presidio del territorio. |
Turismo | |
E. Turismo: natura e identità culturale come leve dell’attrattività | SL.1 - Promozione partecipata “Gran Paradiso: dai valore alla natura!” |
Coerenza Interventi/Azione: gli interventi sono volti a perseguire il risultato atteso di riposizionare, in modo più competitivo, la destinazione turistica ‘Gran Paradiso’. L’azione più importante, che è alla base della strategia, è la creazione di una rete di territorio: una rete composta da attori locali, cittadini e istituzioni pubbliche che sarà coordinata da una Cabina di regia composta dai vari rappresentanti di ciascuna categoria. La creazione della rete sarà supportata, per i primi anni dall’avvio, da un’attività di animazione. L’obiettivo è di creare il prodotto turistico unico e integrato “Gran Paradiso”. Le azioni prevedono la definizione di una strategia di marketing, l’attuazione di un piano di comunicazione e promo- commercializzazione e, infine, la realizzazione di un punto di presentazione del territorio e vendita dei prodotti tipici dell’area. Rafforzare l’immagine dell’area Gran Paradiso e il prodotto turistico nel suo complesso permetterà l’inversione di tendenza auspicata. Il settore turistico rappresenta, infatti, una grande opportunità in termini occupazionali, di crescita economica e di mantenimento del territorio. | |
Formazione | |
F. Formazione per la crescita del potenziale umano | SL.2.1 - Interventi per la formazione continua interaziendale del personale delle micro, piccole e medie imprese |
SL.2.2 - Interventi per la formazione di giovani e adulti | |
SL.2.3 - Interventi di animazione territoriale per la diffusione della cultura di impresa | |
Coerenza Interventi/Azione: gli interventi previsti sono volti ad accrescere le competenze della forza lavoro dell’area, sia per i soggetti già in attività presso le piccole o medie imprese dell’area sia per coloro che sono alla ricerca di occupazione. La formazione rappresenta un elemento chiave per lo sviluppo del territorio considerato che, per compensare i piccoli numeri, è importante che le risorse umane locali dispongano di un’elevata professionalità. L’innalzamento complessivo delle competenze rappresenta un investimento per la competitività dell’area. | |
Agricoltura – silvicoltura | |
X. Xxxxxxxx produttivo e valorizzazione di una montagna sostenibile | SL.3.1 - Sostegno agli investimenti |
SL.3.2 - Sostegno ai giovani agricoltori per investimenti nelle aziende agricole | |
SL.3.3 - Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli | |
SL.3.4 - Investimenti non produttivi |
SL.3.5 - Manutenzione, restauro e riqualificazione di alpeggi nell’area Grand-Paradis | |
SL.3.6 - Creazione e sviluppo di filiere corte | |
SL.3.7 - Supporto alla cooperazione tra piccoli operatori agroalimentari e turistici | |
SL.3.8 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Stesura piani di gestione forestale | |
SL.3.9 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione degli ecosistemi forestali | |
SL.3.10 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione dei prodotti forestali e tecnologie silvicole | |
Coerenza Interventi/Azione: i risultati attesi convergono in due filoni: il primo riguarda il consolidamento, la modernizzazione e la diversificazione dei sistemi produttivi territoriali, in un’ottica di potenziamento della competitività dell'agricoltura e della redditività delle aziende agricole, con azioni che riguardano la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli, nonché la gestione del patrimonio boschivo e lo sviluppo della filiera legno, grazie al sostegno agli investimenti materiali e immateriali che migliorano le prestazioni e la sostenibilità globali delle aziende stesse. Il secondo filone è relativo al miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree rurali, con azioni che consistono nella ricostruzione dei tradizionali muretti a secco che caratterizzano il paesaggio rurale locale e negli investimenti relativi alla manutenzione, al restauro e alla riqualificazione degli alpeggi (la ristrutturazione e la nuova costruzione sono limitate ad ampliamenti funzionali allo svolgimento di attività economiche agricole). Tali azioni si inseriscono nel quadro degli interventi volti alla tutela dell’ingente patrimonio culturale e naturale, fonte principale di attrattività turistica, da cui partire per proporre un nuovo dinamismo sociale ed economico dell’area interna. |
Descrizione degli interventi
A. Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri
IS.1 - Formazione e scambi per scuola di eccellenza Grand-Paradis
L’intervento "Formazione e scambi per una scuola di eccellenza Grand-Paradis" sostiene una scuola fondata su una didattica partecipata, dove insegnanti, famiglie e alunni interagiscono strettamente, condividendo un obiettivo di istruzione comune, e dove, grazie anche ai piccoli numeri che contraddistinguono le classi delle scuole dell’area interna, il singolo alunno si trova al centro del processo educativo.
Nell’area Grand-Paradis rivestono un’importanza rilevante la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, considerato che la scuola media è presente unicamente nel comune di Cogne, ed è a questi livelli d’istruzione che sono rivolti gli sforzi maggiori. Inoltre, le piccole dimensioni demografiche fanno sì che in tutti i comuni dell’area progetto siano presenti pluriclassi e questo costituisce un contesto specifico e interessante su cui sperimentare nuovi modelli didattici idonei a gruppi ristretti di alunni.
La strategia prevede che il miglioramento dell’offerta didattica si ottenga, prima di tutto, con un investimento sulle risorse umane, principalmente insegnanti, fortemente integrate all’interno delle piccole comunità. Sono, pertanto, previste azioni di formazione del personale docente, nell’ottica del potenziamento dell'insegnamento plurilingue e della sperimentazione della didattica esperienziale, grazie anche al supporto delle nuove tecnologie. La sperimentazione della didattica esperienziale nella primaria favorirà l’avvicinamento della scuola alle tradizioni locali e al Parco e consentirà agli alunni di partecipare attivamente alla costruzione delle proprie conoscenze. La formazione interessa due Istituzioni scolastiche e circa venti docenti ma l'esperienza formativa potrà essere estesa e condivisa anche con altre scuole dell'area strategica, in modo da integrare il modello didattico della pluriclasse con quelli adottati nelle classi "standard" delle altre scuole primarie. Le attività di formazione degli insegnanti si articoleranno in più tipologie. In primo luogo, sono previsti corsi organizzati direttamente dalle Istituzioni scolastiche, per le lingue (potenziamento delle competenze metodologiche per una didattica integrata in lingua francese e inglese) e per la didattica esperienziale. I corsi saranno erogati, in parte, con presenza diretta in aula e, in parte, online e saranno organizzati per piccoli gruppi di docenti, al fine di massimizzare l’apprendimento e la sperimentazione di quanto appreso durante il periodo di aggiornamento.
Una seconda modalità di aggiornamento sarà la possibilità data ai singoli docenti di programmare un proprio percorso di aggiornamento. Si tratta di una formazione individualizzata sulla base di un pacchetto di corsi e opportunità formative periodicamente selezionate dalle istituzioni scolastiche e dall'Unité, in coerenza con gli obiettivi e i risultati attesi della strategia aree interne. Gli insegnanti che ne faranno richiesta potranno partecipare sino ad un massimo di due corsi di formazione l'anno, concordando contenuti e tempi del loro aggiornamento con l’Unité.
Il rafforzamento delle competenze interesserà, principalmente, insegnanti di ruolo che hanno scelto come sede definitiva le scuole dell'area interna, in modo da garantire l'efficace utilizzo dei risultati del processo formativo. La crescita professionale sarà monitorata costantemente, attraverso il confronto con gli insegnanti in formazione, valutando anche gli effetti sul livello e sul tipo di apprendimento degli alunni.
Parallelamente alla formazione degli insegnanti, l’intervento prevede l'inserimento in classe di tutor madrelingua inglesi, con la duplice finalità di arricchire il percorso di istruzione linguistica degli alunni e di fornire agli insegnanti strumenti utili al loro sviluppo professionale; infatti, il tutor madrelingua potrà supportare la crescita delle competenze linguistiche dei docenti, attraverso la dimostrazione dell'applicazione pratica dell'inglese nel contesto della classe.
L’intervento sostiene, altresì, l’incontro e la realizzazione di attività comuni per gli alunni della scuola primaria, facendo lavorare insieme le pluriclassi e le classi “standard" del fondovalle. Rispetto alla situazione attuale, dove sono sempre le pluriclassi a “scendere” a valle per incontrare gli alunni delle classi più numerose, l’intervento propone un’inversione degli scambi, facendo sì che siano le classi del fondovalle a salire nelle piccole scuole, per attuare progetti didattici biennali in ambito scientifico e linguistico, concordati e preparati tra insegnanti. Questi scambi consentiranno sia di consolidare la didattica delle pluriclassi tramite il confronto con quella delle classi ordinarie, sia di dare agli alunni delle scuole decentrate un contributo in termini di apprezzamento e considerazione positiva della propria esperienza educativa. Nell’ambito di questi progetti ma più in generale per tutta l’attività didattica delle piccole scuole, sono previsti interventi in classe o in appositi laboratori realizzati anche all’esterno, di esperti e testimoni della cultura e dei saperi locali, con grande attenzione alla natura, alla sostenibilità e alle tradizioni che si vogliono tramandare nel tempo.
Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, invece, è prevista una formazione specifica per i docenti nell’ambito di un progetto volto a creare una collaborazione didattica tra una sezione della scuola di Cogne e una sezione di quella di Xxxxxxxxxx, grazie all’uso delle nuove tecnologie. L’apprendimento comune interdisciplinare riguarderà principalmente le aree linguistica, scientifica e artistica e si prevede un
corso di formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie per far sì che i docenti dispongano di adeguate competenze per gestire gli strumenti informatici e i software necessari allo scambio in remoto.
IS.2 - Ambienti di apprendimento innovativi Grand-Paradis
L'intervento si basa sul fatto che la capacità delle piccole scuole di montagna di mantenere un numero sufficiente di alunni, motivando le famiglie a non spostare i propri figli verso quelle più grandi del fondovalle, dipende non solo dalla ricchezza dell’offerta didattica e dalla preparazione degli insegnanti ma anche dalla qualità degli ambienti di apprendimento. L’intervento consiste, dunque, in un miglioramento degli spazi scolastici delle scuole di montagna, per renderli idonei ad una didattica innovativa, considerando in particolare le esigenze delle pluriclassi.
Per realizzare questo progetto, sono stati presi ad esempio interventi già realizzati in situazioni analoghe, partendo dalle esperienze maturate dall’Università della Valle d’Aosta, con la quale è stata attivata una specifica collaborazione, e tenendo conto del particolare contesto naturalistico e di comunità nel quale ogni piccola scuola è inserita. Si lavorerà sulla continuità tra ambiente interno e ambiente esterno, sulla riqualificazione energetica e biofilica che può contribuire al benessere degli alunni negli spazi interni alla scuola. L’approccio innovativo di "biofilic design" punta infatti a valorizzare le relazioni uomo/natura, relazioni che saranno replicate negli spazi interni. Nelle scuole oggetto d'intervento sarà realizzata un'analisi preliminare per verificare i tre principali stressori ambientali che possono condizionare la vivibilità di un'aula: acustica, illuminazione, aria (temperatura e qualità). Questi stressori incidono sui tempi di attenzione dei bambini; la loro riduzione e controllo permettono di intervenire positivamente sulle prestazioni scolastiche e sulla capacità di apprendimento.
L'intervento comprende anche l’innovazione dell’arredamento degli spazi, con un approccio completamente nuovo alle funzioni dei vari locali: l’aula non sarà più l'unico ambiente di apprendimento ma, seguendo il manifesto dell'INDIRE che contiene le nuove indicazioni sulla strutturazione degli ambienti scolastici, saranno individuati e allestiti altri ambienti di apprendimento: spazio di gruppo, spazio individuale, spazio di esplorazione, spazio informale, agorà. Lo spazio principale, quello di gruppo, diventerà un luogo interattivo adeguatamente attrezzato, anche grazie alle nuove tecnologie. Tutti questi spazi saranno trasformabili con allestimenti flessibili a supporto dell’articolazione delle attività didattiche: questa modularità consentirà all’insegnante di passare agevolmente da una lezione frontale, con i banchi disposti in file, ad un’attività di gruppo, dove devono essere composte delle isole di lavoro. Gli arredi dovranno essere anche facilmente spostabili e impilabili, per consentire di liberare le aule per attività di tipo motorio, specie nei periodi invernali. Tuttavia, poiché nell'area Grand-Paradis le scuole hanno un ambiente esterno molto ricco di stimoli, lo spazio di esplorazione potrà essere anche quello outdoor, sia per un contatto indiretto (es. creazione di un orto didattico) sia per un contatto diretto (es. escursioni e gite immersive nella natura). Anche lo spazio laboratoriale potrà essere in parte in ambiente outdoor, sempre tenendo conto che per molti mesi l'anno le condizioni climatiche e atmosferiche obbligano a lavorare all'interno. L’allestimento innovativo di sei scuole primarie dell’area progetto comprende:
• analisi della situazione degli spazi di apprendimento e progettazione degli allestimenti;
• interventi di riqualificazione degli stressori (acustica, illuminazione, aria);
• piccoli interventi di tipo edilizio complementare;
• riqualificazione spazi esterni;
• arredi e elementi per la didattica laboratoriale;
• attrezzature tecnologiche per scuole primaria (distribuzione segnale Internet, LIM, tablet).
L’intervento sulla scuola di Rhêmes-Notre-Dame permetterà di attrezzarla per l’utilizzo come “summer school”. Il Comune sta, infatti, attivando una collaborazione con l’Università degli studi di Torino, Settore forestale e ambientale, per accogliere corsi che si terranno in loco, con lezioni in aula e sul campo.
L’intervento prevede inoltre che, attraverso l'uso delle nuove tecnologie, le scuole dell'area interna possano essere messe in rete, favorendo il confronto e lo scambio tra gruppi-classe relativamente piccoli, impiegando videochiamate, conversazioni tra alunni, visione di lezioni organizzate a turno dalle varie insegnanti. Questo intervento interesserà sia la scuola primaria sia la secondaria di primo grado: per quest’ultimo caso, una proposta operativa è già stata progettata tra le scuole di Xxxxxxxxxx e Cogne, per le quali si prevede l’acquisto di dotazione informatica per gli scambi didattici in remoto. L'utilizzo della tecnologia e delle telecomunicazioni permetterà di superare l'isolamento in cui si trovano le scuole di montagna e potrà diventare un importante strumento per lo sviluppo di progetti in rete tra le varie classi.
IS.3 – Summer school “Una montagna da imparare”
L’intervento attua la parte di strategia che pone attenzione allo sviluppo, nei ragazzi e nei giovani dell’area Grand-Paradis, di competenze che ne facilitino l’inserimento nel mondo del lavoro, in primo luogo nei mestieri, nelle professioni e nelle aziende della montagna. Sfruttando le proposte e le attività già esistenti nell’area interna, si stimoleranno i giovani a intraprendere anche scelte di innovazione.
Le summer school sono un’esperienza già avviata nella regione, con la finalità di associare attività outdoor con moduli di apprendimento linguistico, in particolare l’inglese. Nel caso dell’area Grand-Paradis le summer school possono essere uno strumento per raggiungere gli obiettivi della strategia per le seguenti ragioni:
• possono essere indirizzate ad un’ampia fascia di ragazzi, dalla scuola secondaria di primo grado fino ai giovani di 25 anni, perseguendo finalità educative differenziate e modulate con il diverso livello didattico e, per quelli più grandi, con l’esigenza di conoscere il mondo del lavoro. Per tutti i partecipanti, le summer school proporranno l’approfondimento delle competenze linguistiche, con un focus sull’inglese, associandovi lo studio dell’ambiente montano e delle sue particolarità geografiche, naturalistiche e culturali mentre per i giovani più grandi, la summer school può offrire una conoscenza approfondita dei mestieri della montagna, con incontri con aziende e testimonial dei mestieri e delle professioni presenti nell’area interna e più in generale in Valle d’Aosta;
• le summer school possono beneficiare della presenza sul territorio di edifici scolastici idonei allo svolgimento delle attività didattiche. Inoltre, lo stesso territorio dell’area interna costituisce un “laboratorio a cielo aperto” che offre innumerevoli possibilità di apprendimento. I Comuni saranno coinvolti per contribuire all’organizzazione logistica delle summer school, cercando di distribuire le stesse nel maggior numero possibile di località dell’area interna;
• le summer school saranno l’occasione per coinvolgere le imprese locali nel processo educativo, sfruttando le opportunità offerte dall’attuale legislazione scolastica. I ragazzi più grandi che frequenteranno le attività educative/formative estive saranno messi in contatto, attraverso incontri e visite in azienda, con operatori e titolari d’impresa adeguatamente motivati a trasmettere loro le ragioni per lavorare nell'area interna, mostrando nel contempo le reali opportunità occupazionali e professionali offerte dal territorio;
• le summer school adotteranno un approccio didattico innovativo, associando attività in classe e uscite sul territorio, comprese occasioni di praticare attività sportive all’aperto, che saranno anch’esse organizzate in modo da essere occasione di apprendimento (per esempio, attività sportive svolte in lingua inglese).
L’azione prevede di organizzare tre summer school all’anno sul territorio dell’area interna, nel periodo che parte dal 15 giugno sino al 31 agosto, con una durata, di ciascun corso, di 1 settimana full time, dal lunedì alla domenica. La scelta delle sedi per le summer school sarà fatta in accordo con i singoli Comuni, sulla base dei servizi presenti nell’area e della possibilità di utilizzare aule scolastiche e servizi annessi, come gli spazi mensa.
L’organizzazione delle summer school sarà demandata ad un soggetto esterno, in possesso di adeguata qualificazione, attraverso una procedura di gara. La struttura, l’organizzazione, i programmi e il livello di insegnamento saranno definiti a monte, anche con un confronto con le esigenze espresse dalle istituzioni scolastiche, questo al fine di integrare al massimo le attività estive con alcune materie che interessano trasversalmente i programmi educativi scolastici (scienze, geografia, ecc.). Parte dei programmi, per i ragazzi delle medie superiori, saranno anche concordati con la Chambre, nell’ottica di sviluppare attività formative utili al successivo inserimento nel mondo del lavoro.
B. Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco
SN.1 - Rafforzamento presidio medico Grand-Paradis
L'intervento è diretto a migliorare il livello di assistenza sanitaria nell'area interna, in particolare riducendo i tempi di intervento in emergenza-urgenza, considerato che, per alcune aree delle testate delle valli laterali, i tempi di trasporto verso l’ospedale del capoluogo regionale sono eccessivamente alti. Preso atto che tali tempi sono difficilmente comprimibili e che non è possibile creare un presidio di soccorso adeguatamente attrezzato per far fronte a interventi sanitari in urgenza nell’area interna o nelle sue immediate vicinanze, l'obiettivo è di portare il più rapidamente possibile il medico sul posto, affinché possa effettuare l'intervento di soccorso necessario sulla scena e, eventualmente, nella fase di trasporto del paziente presso il presidio medico di Aosta. A tal fine, si prevede la creazione di un sistema su due livelli: un primo livello ‘laico’ (con 2 postazioni sul territorio dell’area) e un secondo livello ‘professionale’ (con l’avvicinamento al territorio dell’area Grand-Paradis dei medici dell’azienda). In tal modo, si garantisce una rete a maglie strette di ambulanze con tempi di intervento ridotti e con personale in grado di effettuare le manovre di primo soccorso e la defibrillazione precoce, nonché una rete a maglie più larghe che utilizza mezzi agili (automediche) e opera attraverso le modalità di rendez-vous. In particolare, è prevista la creazione, presso le attuali sedi dei volontari del soccorso di Cogne e di Saint-Xxxxxx, di 2 vere e proprie postazioni di soccorso locali, presso le quali opereranno volontari e dipendenti della Federazione regionale volontari del soccorso nonché l’avvicinamento del personale medico al territorio dell’area, mediante una più generale riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza territoriale regionale. Si prevede, infatti, la costituzione di una postazione di soccorso avanzato presso il nosocomio di Aosta che garantirà una copertura h24 per il territorio dell’area Grand-Paradis, in aggiunta all’attuale risposta della Centrale Unica di Soccorso.
Considerato che si tratta di un'attività di interesse pubblico, parte dei costi dell’intervento saranno presi in carico dall’Azienda USL, in particolare per il personale sanitario. L’Azienda USL si farà, inoltre, carico del mantenimento del servizio al termine del progetto, in quanto esso rientra negli obiettivi regionali dell’ordinario servizio di assistenza
SN.2 - Rafforzamento del servizio di IFeC - Infermiere di Famiglia e Comunità
Considerata la difficoltà nel distribuire sul territorio Grand-Paradis e su un insediamento sparso un numero adeguato di presidi di assistenza medica, l'intervento prevede l'estensione, all'area interna Grand-Paradis, del servizio di Infermiere di Famiglia e Comunità (IFeC), un'attività già avviata dall'Azienda USL in altre zone della regione, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria erogata sul territorio. La figura dell'IFeC è rispondente alle esigenze della popolazione dell'area Grand-Paradis, dove vi è una forte componente anziana e dove i soggetti con patologie specifiche, che richiedono un'assistenza a domicilio, sono spesso distribuiti in zone decentrate. La presenza di un IFeC consentirà, pertanto, di facilitare la permanenza nell’area progetto di soggetti che hanno particolari esigenze di assistenza medica, non solo gli anziani ma anche le famiglie con bambini e le persone con particolari patologie croniche.
Le competenze dell'IFeC consentiranno di intervenire su più fronti: da un lato, egli aiuterà i pazienti e le loro famiglie nell’adattamento alla malattia e nella cura della stessa, lavorando presso il domicilio degli
ammalati e coinvolgendo nel processo di cura tutti i componenti famigliari; dall’altro, educherà le persone alla scelta di stili di vita sani e le sosterrà nel potenziamento delle proprie capacità di autocura e di risoluzione dei problemi. L’IFeC, grazie alla conoscenza della mappa dei servizi socio-sanitari, fungerà da tramite tra la famiglia e le altre figure sanitarie (medico di base, specialisti, infermieri territoriali, assistant de hameau, …) e saprà orientare gli assistiti ai fini di un utilizzo ottimale delle risorse sociali e sanitarie.
L'IFeC prenderà in carico tutti i tipi di intervento che possono essere svolti da questa figura professionale, secondo i modelli che si stanno affermando in diverse regioni italiane. In particolare, per quanto riguarda il monitoraggio dei pazienti cronici, si occuperà sia di pazienti sottoposti a terapia anticoagulante orale sia di pazienti affetti da patologie croniche ad alto rischio trombotico (fibrillazione atriale, cardiopatie), diabete, ipertensione arteriosa e malattie cardiache e del circolo polmonare.
L'intervento prevede di dare forza all'azione sperimentale avviata dall'USL per rispondere alle specifiche esigenze dell'area interna Grand-Paradis. L'intervento consisterà nell’assegnazione, al territorio dell’area, di un'Infermiera di Famiglia e Comunità e consentirà di verificare la capacità del servizio di rispondere alla domanda della popolazione dell'area Grand-Paradis. Per consentire la piena attività della nuova figura saranno, inoltre, acquistate una serie di attrezzature, materiali e strumenti necessari per gli interventi e il monitoraggio dei pazienti nonché un autoveicolo per gli spostamenti tra i vari comuni. Il servizio sarà preso in carico dall’Amministrazione regionale al termine della fase di sperimentazione.
SN.3 - Assistant de hameau Grand-Paradis
L’intervento prevede l’attivazione di una figura professionale in grado di rafforzare il livello di assistenza sanitaria alla popolazione che risiede nelle zone dell’area progetto. L’assistant de hameau è un servizio di prossimità rivolto a tutti i residenti nell'area interna che sono affetti da malattie croniche o a rischio di cronicizzazione, con disabilità, non autosufficienze, stati depressivi latenti o conclamati, comportamenti antisociali, differenti forme di dipendenza più o meno conclamate e vivano in solitudine, in situazioni familiari complesse, in contesti sociali difficili, a rischio isolamento. L’Assistant è una figura che stabilisce con i pazienti un rapporto di fiducia e che garantisce una presenza costante, in grado anche di portare assistenza a soggetti, che pur non avendo patologie specifiche, per le loro condizioni (età, condizioni fisiche) sono soggetti al rischio di ospedalizzazione e/o assistenza sanitaria e che, invece, con un controllo costante, possono continuare a vivere in autonomia, presso il proprio domicilio.
Il servizio risponde alle particolari criticità del territorio Grand-Paradis e rappresenta una forma di contrasto e di prevenzione del disagio legato principalmente all'invecchiamento delle persone, ma anche alle patologie derivate da situazioni di isolamento e di solitudine, favorendo la permanenza a domicilio, contribuendo a limitare l'uso di farmaci e l'accesso ai presidi sanitari della popolazione, fornendo sostegno, anche psicologico, alle famiglie nella loro integrità e complessità, senza isolare la sola persona non autosufficiente, anziana, disabile, ecc.
L'intervento prevede il coinvolgimento, sotto la guida di un coordinatore esperto, di giovani e studenti che hanno ottenuto il diploma di istruzione professionale in servizi socio-sanitari.
L'intervento sarà preso in carico dall'Assessorato regionale sanità, salute e politiche sociali. La strategia aree interne consente di dare impulso a questa sperimentazione e di applicare, su di un'area con caratteristiche idonee a tale servizio, un progetto i cui risultati potranno essere esportati nell'intera regione e in particolare in quelle aree che presentano analogie con quelle prese in esame in questo progetto. L'intervento prevede che l'assistant de hameau svolga le seguenti attività:
• rileva i bisogni del territorio non intercettati dai servizi, elaborando una mappatura degli stessi e individuando così le zone in cui effettuare il servizio in accordo con gli enti locali e l’amministrazione regionale;
• collabora con tutti i servizi istituzionali sociali e sanitari presenti e attivi sul territorio;
• redige progetti personalizzati sul nucleo, che assicurino appropriatezza degli interventi e indicatori utili alla valutazione intermedia e finale del processo;
• promuove l’ideazione, lo sviluppo e la messa in atto di azioni sinergiche con le associazioni di volontariato presenti sul territorio;
• coinvolge le risorse informali del territorio e i liberi cittadini, sostenendone le azioni e favorendo la loro partecipazione attiva alla progettazione, programmazione e attuazione del servizio;
• organizza un incontro all’atto dell’avvio del servizio e un adeguato sistema di informazione sulle modalità di accesso e opportunità offerte dallo stesso;
• collabora con il personale sanitario di territorio, le assistenti sociali regionali, gli uffici, gli sportelli pubblici presenti nell'area, favorendo l’orientamento e l’accesso a tutti i servizi e le prestazioni di rilevanza sociale di cui le famiglie prese in carico necessitano;
• monitora le situazioni a rischio o di disagio rilevate;
• crea una banca dati con gli utenti presi in carico, i bisogni intercettati, la tipologia di intervento e la durata dell’intervento stesso, obiettivi e relativi indicatori di risultato per ciascuna famiglia coinvolta.
Saranno assistiti circa 400 utenti sull'insieme dell'area interna. Il numero potrà variare da un anno all'altro in funzione delle condizioni della popolazione assistita. Sulla base dei risultati della sperimentazione, il servizio sarà mantenuto, con gli eventuali adattamenti, dall’Amministrazione regionale.
C. Mobilità green per l’accessibilità e i servizi
MB.1 - Riorganizzazione TPL – Trasporto a chiamata
L'intervento è diretto a ridurre le condizioni di isolamento dell'area interna con l'ottimizzazione e l'innovazione dei servizi di Trasporto Pubblico Locale - TPL. L'intervento è rivolto principalmente alla popolazione locale, dagli studenti sino alle persone anziane, e si incentra su una maggiore rispondenza del servizio di trasporto pubblico alle esigenze dell’utenza sia con una rimodulazione delle linee attuali sia con l'introduzione di un servizio di trasporto a chiamata, il tutto per offrire una maggiore flessibilità del servizio anche in ragione della scarsa consistenza numerica del bacino di domanda potenziale e della dispersione degli utenti su un territorio molto ampio.
L'intervento consentirà, da un lato, di evitare "corse a vuoto" che derivano dall'attuale organizzazione degli orari delle linee e, dall'altro, di incrementare la capacità del TPL di soddisfare le esigenze dell'utenza, raccogliendo in questo modo passeggeri che altrimenti preferirebbero utilizzare la vettura privata per i propri spostamenti.
La riorganizzazione del TPL interessa la popolazione dell'area interna per un totale potenziale di circa 2.000 persone, se si escludono i soggetti non in grado di accedere fisicamente ad un mezzo pubblico. Si può stimare che l'utenza maggiormente interessata al servizio, corrispondente ad anziani autosufficienti, studenti di età inferiore ai 18 anni e altra utenza che non dispone di autovettura o che ha difficoltà economiche all'utilizzo di un mezzo privato, corrisponda a circa il 20% del totale, quindi a circa 400 persone. La rimodulazione delle corse sarà effettuata nell'ambito delle potenzialità del Piano di bacino di traffico regionale, con una redistribuzione delle linee senza una modifica complessiva del chilometraggio assegnato all'area Grand-Paradis. La riorganizzazione comporterà la soppressione di corse poco utilizzate, per usare la disponibilità chilometrica che ne deriva per l’istituzione del trasporto a chiamata.
Il servizio di trasporto a chiamata sarà istituito utilizzando il chilometraggio risparmiato con la riduzione di alcune corse di linea del mattino, quelle che hanno un bassissimo numero di passeggeri. Il servizio, nuovo per l’area interna, si baserà su esperienze già realizzate in altre zone della regione caratterizzate da una
domanda debole e distribuita su un insediamento disperso a bassa concentrazione di popolazione. L'utilizzo di questo servizio sarà supportato da un call center in grado di gestire le richieste e di proporre orari di passaggio che massimizzino il numero di passeggeri serviti. Come per il servizio TPL, anche quello a chiamata interessa fasce di popolazione che non hanno possibilità di utilizzare il mezzo privato e in misura minore, anche se crescente, coloro che per scelta impiegano i trasporti pubblici. La fase di sperimentazione sostenuta con la Strategia Aree Interne servirà ad acquisire dati sul reale utilizzo del servizio e a comprendere in quali fasce orarie esso risulta più efficace. Questi dati permetteranno anche di garantirne la sostenibilità nel tempo considerato che la Regione autonoma Valle d’Aosta potrà intervenire economicamente nei limiti degli attuali livelli di finanziamento.
Si prevede, inoltre, una campagna di comunicazione, con depliant e cartelli apposti alle fermate dei bus, per informare gli utenti della nuova organizzazione del TPL.
Per completare l’intervento, si prevede l’adeguamento alle esigenze dell’area interna Grand-Paradis di un'App in fase di costruzione da parte dell'Assessorato regionale ai trasporti che consente agli utenti di avere rapidamente tutte le informazioni sulle linee e sul trasporto a chiamata. L'applicazione mobile conterrà anche funzioni per favorire "car pooling", offrendo una piattaforma che permetterà di creare una comunità di utenti che possono condividere autovetture private per spostamenti su direttrici comuni. La gestione e il mantenimento dell’App al termine del periodo di progetto Aree Interne sarà garantita dall’Assessorato regionale competente, in quanto funzionale alla fornitura di un servizio più ampio su base regionale. Si sottolinea inoltre che, nell’ambito del PITER ALCOTRA “GRAIES”, che vede l’Unité Grand- Paradis partner dell’operazione, sono previste azioni di sensibilizzazione all’uso dei mezzi pubblici e del “car pooling”.
MB.2 - Riorganizzazione TPL – Corse scolastiche
L'azione si inserisce nell'intervento, più ampio, di riorganizzazione del TPL e di ottimizzazione dei servizi di trasporto, al fine di ridurre le condizioni di isolamento dell'area interna e di rispondere alle esigenze della popolazione, in particolar modo degli studenti che frequentano la scuola secondaria di primo grado a Xxxxxxxxxx.
Considerato che la possibilità di disporre di adeguati servizi di trasporto è una delle condizioni essenziali per il mantenimento della popolazione sul territorio (in particolare delle famiglie), l'azione proposta mira ad assicurare ai giovani studenti di Valgrisenche e Valsavarenche la possibilità di beneficiare di servizi di trasporto i cui orari siano adeguati con quelli del polo scolastico di Xxxxxxxxxx. Tale servizio, garantito nel periodo scolastico mediante affidamento ad operatori di noleggio con conducente, potrà essere utilizzato anche da altre fasce di popolazione, consentendo così agli abitanti di queste due vallate di raggiungere più agevolmente e in più momenti della giornata i principali centri di erogazione di servizi.
La valutazione positiva del servizio, al termine del periodo di sperimentazione, impegnerà le amministrazioni nella prosecuzione dello stesso.
MB.3 - Mobilità sostenibile Grand-Paradis
L'intervento è volto a creare servizi di mobilità sostenibile per la popolazione locale utilizzando mezzi di trasporto a impatto ambientale basso o nullo, andando a soddisfare la domanda di categorie di utenti che si muovono a scala comunale e intercomunale in modo organizzato, quali studenti, ragazzi che praticano attività sportive, persone anziane che partecipano a progetti di tipo sociale, ecc. L'intervento costituisce l'avvio di una più ampia strategia che porterà l'area interna a presentarsi come un territorio dove è possibile muoversi utilizzando mezzi poco inquinanti che possono anche utilizzare l'energia elettrica, tenendo conto che questa è prodotta in grandi quantità nelle centrali idroelettriche presenti nel territorio dell'area interna, il che crea una sorta di "filiera corta della mobilità sostenibile".
L'intervento comprende investimenti per favorire l'utilizzo di veicoli e mezzi elettrici, sia con il potenziamento della rete di punti di ricarica già esistenti, sia con servizi di trasporto per la popolazione locale che saranno organizzati grazie all'acquisto di mezzi non inquinanti utilizzati dalle amministrazioni comunali o da queste messi a disposizione per l'uso pubblico a particolari categorie di utenti (trasporto scolastico, associazioni, soggetti che svolgono attività di tipo sociale, ecc.).
Nell’ambito di progetti sulla mobilità sostenibile, è stata realizzata, in alcuni comuni dell’area progetto, una rete di punti di ricarica per veicoli elettrici che sarà potenziata con questo progetto, in modo da garantire la copertura di tutto il territorio. I nuovi punti di ricarica, che saranno realizzati a Valgrisenche e Saint-Xxxxxxx, località attualmente sprovviste, costituiranno un esempio di innovazione sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista delle modalità di utilizzo e gestione. Per il primo aspetto, si tratta di realizzare punti di ricarica multiveicolo (dall'auto alla bici elettrica) e con prestazioni tali da minimizzare i tempi di ricarica. Per quanto riguarda la gestione, considerato anche il funzionamento a regime, i punti di ricarica dovranno poter essere utilizzati a pagamento in modo semplice e accessibile a tutti gli utenti, con tariffe che tengano conto del beneficio ambientale derivante dall'uso di energia non inquinante.
L’intervento comprende, inoltre, l’acquisto di veicoli non inquinanti che saranno utilizzati dagli enti locali per organizzare servizi di trasporto locale mirato e rafforzare così la strategia di mobilità green dell'area interna. I servizi di trasporto “green” saranno gestiti con personale comunale, o comunque idoneamente autorizzato, a favore di particolari categorie di utenti presenti nell'area interna: tra queste figurano gli studenti (organizzazione del trasporto scolastico interno e verso le sedi scolastiche di altri comuni per i progetti di condivisione proposti dall’Istituzione scolastica), le associazioni e i gruppi organizzati con finalità di tipo sociale (trasporto dei ragazzi per la partecipazione ad attività sportive o degli anziani per gli incontri di gruppo), le persone in condizione di disagio fisico, ecc. Inoltre, tali mezzi saranno utilizzati per il collegamento tra le varie frazioni. È previsto l'acquisto di "van" o “minibus” che utilizzino le tecnologie più innovative (elettrico, idrogeno, ecc.) e che possiedano un adeguato livello di efficienza per l'utilizzo nelle zone di montagna. I veicoli saranno personalizzati dal punto di vista grafico, in modo da garantire la riconoscibilità dell'operazione di promozione della mobilità green Grand-Paradis.
Considerata la particolare morfologia e complessità del territorio, l'intervento è interessante per verificare l'effettiva praticabilità del trasporto con mezzi a energia rinnovabile in zone di montagna, sia per i dislivelli sia per le condizioni climatiche e, quindi, per valutarne l'efficienza energetica anche in vista dell'estendibilità e del potenziamento nel futuro.
I costi di manutenzione e gestione della rete di ricarica e dei veicoli (questi ultimi quantificabili in € 1.800 annui per veicolo) saranno sostenuti dai Comuni. Qualora la valutazione delle condizioni di utilizzo lo giustifichi, si potrà eventualmente procedere ad un successivo potenziamento e ampliamento.
D. Implementazione dell’infrastrutturazione digitale nel territorio Grand-Paradis
L’area interna Grand-Paradis presenta uno squilibrio nella dotazione infrastrutturale tra i comuni del fondovalle e quelli delle vallate laterali; questi ultimi, di piccole dimensioni e con centri abitati sparsi, sono caratterizzati da una carenza di insediamenti produttivi, da una bassa densità di residenti e da una dinamica demografica di riduzione e invecchiamento della popolazione che ha indotto gli operatori, nel corso degli anni, a minimizzare le opere per la realizzazione di infrastrutture di TLC.
Poiché una moderna infrastruttura di comunicazione è d’importanza strategica per lo sviluppo e l’implementazione dei servizi per i cittadini, le pubbliche amministrazioni, i turisti e le imprese, il progetto prevede di implementare l’infrastrutturazione digitale nel territorio dell’area interna Grand-Paradis, tramite l’aumento delle aree servite dalla fibra ottica.
L’azione permetterà di sostenere l’imprenditorialità, favorire la costituzione di reti tra imprese e la nascita di nuovi prodotti, promuovere le eccellenze del territorio, facilitare la fruizione del patrimonio culturale e ambientale presente nonché creare occupazione.
BL.1 - Banda ultra larga Grand-Paradis
L’intervento, inserito nel Programma di Sviluppo rurale regionale, prevede di implementare l’infrastrutturazione digitale nel territorio dell’area interna Grand-Paradis, tramite l’aumento delle aree servite dalla fibra ottica. Si prevede il collegamento, prevalentemente in fibra ottica, dei principali edifici pubblici destinati a servizi essenziali (scuole, microcomunità per anziani, biblioteche, ecc.) e a sede di poli culturali e ambientali diffusi (musei, centri visitatori, aree sportive, ecc.).
Nell’ambito dei servizi essenziali, l’intervento consentirà, per la scuola, di promuovere metodi innovativi di insegnamento e apprendimento, così come previsto nei progetti IS.1 e IS.2 e, per i servizi socio-sanitari, di accedere alle funzioni di telemedicina e teleassistenza che l’Azienda USL avvierà nei prossimi mesi. Più in generale, migliorerà l’accessibilità ai servizi offerti dalla PA e favorirà l’inclusione sociale e la cittadinanza attiva, contribuendo a rafforzare il presidio del territorio.
La continuità del progetto sarà assicurata dall’amministrazione regionale, trattandosi di infrastruttura di sua proprietà.
E. Turismo: natura e identità culturale come leve dell’attrattività
L’area Grand-Paradis ha nel turismo l’attività economica che la caratterizza maggiormente ma, come in altri territori dell’arco alpino, si impone la necessità, da un lato, di allontanare nel tempo il temuto momento di sopraggiunta “maturità” della località turistica - cioè quando un’area a forte vocazione turistica esaurisce la spinta innovativa, riduce la propria attrattività sul mercato e patisce la concorrenza di nuove destinazioni e, dall’altro, di trovare nuovi segmenti di clientela che rappresentino una garanzia qualora il modello turistico attuale dovesse manifestare difficoltà legate alla crisi economica o al cambiamento climatico.
L’obiettivo dell’azione è di incrementare il movimento turistico, aumentando la permanenza media dei visitatori anche grazie alla destagionalizzazione dei flussi, favorire e rafforzare l’attrattività dell’area per nuovi segmenti di domanda, in particolare quello relativo al turismo accessibile e puntare ad un’offerta organizzata e trasversale per occasioni di turismo esperienziale e immersivo.
SL.1 - Promozione partecipata "Gran Paradiso: dai valore alla natura!"
L’intervento è volto a creare un prodotto turistico “Gran Paradiso” unico e integrato, con l’obiettivo di rendere maggiormente competitiva l’area.
Il turismo rappresenta il settore trainante per lo sviluppo dell’area, ma ad oggi è mancata una visione globale e la capacità di valorizzare, promuovere e commercializzare l’intero territorio. L’intervento punta perciò alla creazione di una rete territoriale degli operatori del settore, tramite un’azione di animazione. L’animazione durerà per tutto il progetto sotto la direzione di una Cabina di regia che avrà il compito di attuare la strategia, coordinare le diverse progettualità presenti nell’area e garantire la circolazione delle informazioni. L’intervento porterà alla creazione della destinazione Espace Grand-Paradis, supportata da una strategia di marketing in grado di individuare i tratti distintivi e di forza dell’area e di analizzare la domanda e l’offerta. Particolare attenzione sarà posta all’accessibilità dell’area, tema rilevante e in grado di distinguere quest’area rispetto ad altri territori. Si prevede inoltre che, oltre che sui canali web, il territorio sia presentato, attraverso strumenti multimediali, presso il Castello di Aymavilles. Questa vetrina consentirà di dare una grande visibilità all’area, considerato che il Castello aprirà le porte al pubblico proprio nel 2020 e che sono state stimate 40.000 presenze annue. Gli attori del territorio saranno i protagonisti della definizione della strategia di marketing che, seppur redatta da esperti tecnici, partirà dalle indicazioni del territorio, nella sua attuazione, e dall’analisi del fabbisogno formativo dell’area. Si
prevede di incaricare un coordinatore tecnico che vigilerà affinché quanto definito venga puntualmente realizzato, supportando l’attuazione del piano di comunicazione e promo-commercializzazione.
Gli strumenti di comunicazione e promozione saranno gestiti dalla Cabina di regia. Il mantenimento del servizio al termine del periodo di avvio della strategia aree interne sarà affidato ad uno degli enti già presenti nell’area, quali la Fondation Grand Paradis o il Parco nazionale Gran Paradiso.
F. Formazione per la crescita del potenziale umano
La competitività del territorio passa anche dalla crescita delle capacità e delle competenze delle risorse umane ed è su questo concetto che si basano gli interventi di formazione. I bisogni formativi saranno rilevati attraverso l’attività di animazione territoriale prevista nel progetto Promozione partecipata "Gran Paradiso: dai valore alla natura!" (SL.1) sopra descritto, che porterà alla nascita della rete di operatori che coinvolge diversi attori dell’ambito economico, dagli albergatori sino agli agricoltori, incrociando queste informazioni con i dati che provengono dal mondo della scuola.
La formazione si rivolgerà alle persone impiegate nelle piccole e medie imprese, ai giovani e adulti disoccupati.
Considerata la vocazione turistica dell'area, oggetto della formazione saranno le competenze e conoscenze legate al territorio, ai suoi mestieri e prodotti tipici, all'accessibilità, alla cultura dell'accoglienza oltre che alle lingue. Alle persone in cerca di occupazione saranno erogati anche corsi sul volontariato, sulla cultura dell'accoglienza, sul fare rete e sulla capacità di lavorare in rete.
Le tematiche indicate riflettono le esigenze emerse dal territorio in fase di redazione della strategia. L’analisi di dettaglio del fabbisogno formativo passerà anche dall'attività di animazione territoriale prevista nell'ambito del progetto Promozione partecipata “Gran Paradiso: dai valore alla natura!" e consentirà l'attivazione di corsi interaziendali.
A queste attività di formazione mirate si aggiungono alcune iniziative di animazione territoriale per la diffusione della cultura di impresa, ovvero attività volte a sensibilizzare i giovani alle tematiche relative all’imprenditorialità, a favorire lo sviluppo di idee di impresa e la loro trasformazione in progetti imprenditoriali, a sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza e promuovere lo sviluppo economico del territorio, ad offrire ad imprese start-up che hanno un progetto innovativo l’opportunità di confrontarsi con idee e persone già coinvolte nel mondo produttivo. Questa azione si rivolge ad un bacino più ampio composto da giovani in età scolastica e in generale alla popolazione nel suo complesso.
SL.2.1 - Interventi per la formazione continua interaziendale del personale delle micro, piccole e medie imprese
L’intervento comprende la realizzazione di corsi di formazione a favore delle piccole e medie imprese dell'area del Grand-Paradis. Per rispondere al fabbisogno formativo che emerge dal tessuto degli operatori locali, sarà attivata una formazione congiunta di lavoratori appartenenti a due o più imprese, in quanto le esigenze formative nell'area sono molto simili e riguardano, in particolare, il miglioramento delle competenze per l'accoglienza dei turisti.
Saranno attivati corsi sulle seguenti tematiche: cultura dell'accoglienza, conoscenza del territorio e dei prodotti tipici, turismo accessibile, lingue.
SL.2.2 - Interventi per la formazione di giovani e adulti
L’intervento sostiene una formazione che si rivolge ai giovani e adulti disoccupati, fornendo loro le competenze necessarie per entrare nel mondo del lavoro e, in particolare, integrando le loro conoscenze sul territorio in cui vivono e sulle lingue.
Per rispondere alle specifiche esigenze dell’area interna, saranno organizzati corsi per l'avvicinamento ai mestieri della montagna, la conoscenza del territorio, la conoscenza dei prodotti tipici, l'apprendimento della lingua inglese, la cultura dell'accoglienza, far rete, l'accessibilità, il volontariato.
SL.2.3 - Interventi di animazione territoriale per la diffusione della cultura di impresa
Le iniziative di animazione territoriale per la diffusione della cultura di impresa intendono sensibilizzare i giovani alle tematiche relative all’imprenditorialità, favorendo lo sviluppo di idee di impresa e la loro trasformazione in progetti imprenditoriali.
Attraverso l’intervento si intende sostenere la nascita di imprese ad alto contenuto di conoscenza e in grado di promuovere lo sviluppo economico del territorio Grand-Paradis, anche offrendo ad imprese start- up che hanno un progetto innovativo l’opportunità di confrontarsi con idee e persone già coinvolte nel mondo produttivo.
G. Agricoltura: sviluppo produttivo e valorizzazione di una montagna sostenibile
L’azione mira a rafforzare il forte legame agricoltura-territorio esistente nell’area Grand-Paradis che già oggi si riflette in un consolidato sistema di produzioni tipiche di qualità, realizzate in un contesto caratterizzato dalla presenza di un ricco patrimonio ambientale e di superfici agricole e forestali ad elevato valore naturalistico.
L’obiettivo dell’azione è di aumentare l’offerta di prodotti tipici, favorendo investimenti materiali o immateriali che migliorino le prestazioni, la sostenibilità globale e la redditività delle aziende agricole, contribuendo a potenziare la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme, in un processo di sviluppo, modernizzazione e diversificazione delle attività svolte dalle imprese. Tale obiettivo sarà perseguito anche attraverso la creazione di una rete tra operatori e il collegamento dei produttori locali con il settore turistico.
Sono previsti interventi che sostengono la competitività delle imprese agricole tramite lo sviluppo del sistema agro-silvo-pastorale, ai fini del potenziamento delle attività agricole tradizionali e dei livelli di produzione, della valorizzazione dei prodotti tipici e di una migliore gestione del territorio e del paesaggio rurale.
Una seconda tipologia di interventi previsti nel PSR regionale, relativa all’uso delle fonti rinnovabili, incentiva l’uso efficiente delle risorse energetiche e il passaggio ad un’economia a bassa emissione di carbonio e resiliente al clima nel settore agroalimentare e forestale, con particolare riferimento al miglioramento dell’efficienza energetica e all’aumento della produzione e dell'uso di energia da fonti rinnovabili.
Sono, altresì, previsti interventi volti a favorire il ritorno dei giovani nel settore agricolo, processo necessario per dare nuovo vigore ad un settore strategico per l’area Grand-Paradis e, più in generale, utile per l’ammodernamento del comparto, in quanto garantirebbe il ricambio generazionale nella gestione delle aziende agricole e contribuirebbe a contrastare lo spopolamento delle aree rurali.
L’azione comprende interventi per il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree rurali con interventi di ricostruzione dei tradizionali muri a secco, che caratterizzano il paesaggio rurale locale, e di manutenzione, restauro e riqualificazione degli alpeggi (la ristrutturazione e la nuova costruzione sono limitate ad ampliamenti funzionali allo svolgimento di attività economiche agricole).
Nell’azione sono compresi alcuni interventi per il settore forestale, elemento importante nell’area progetto non solo per le valenze naturalistiche ma anche per il potenziale economico che potrebbe derivare da un suo più razionale utilizzo. È previsto il sostegno per la pianificazione della gestione boschiva, per la
realizzazione di interventi per sostenere lo sviluppo d’impresa nella filiera legno nonché per l’adozione di misure per la salvaguardia ecologica del bosco.
Per quanto riguarda la sostenibilità, gli interventi si inquadrano nelle politiche agricole regionali volte allo sviluppo rurale e potranno essere riprogrammati qualora necessario. Inoltre, sotto il profilo degli effetti, la sostenibilità è garantita oltre che dall’interesse degli operatori economici beneficiari al mantenimento degli investimenti, anche dalla creazione di esempi virtuosi che possono innescare processi di replica sul territorio.
SL.3.1 - Sostegno agli investimenti
L’intervento si inserisce nel quadro delle misure del PSR regionale volte a sostenere gli investimenti materiali e immateriali che migliorano le prestazioni e la sostenibilità globali delle aziende agricole. Tali interventi riguardano la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli.
L’obiettivo è di favorire investimenti materiali o immateriali che migliorino le prestazioni, la sostenibilità globale e la redditività delle aziende agricole, contribuendo a potenziare la competitività dell’agricoltura in tutte le sue forme in un processo di sviluppo, modernizzazione e diversificazione delle attività. Durante la fase di scouting è emerso un notevole interesse per questa misura del PSR da parte di una decina di aziende agricole per l’acquisto di attrezzature e macchinari per il potenziamento delle produzioni sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo.
SL.3.2 - Sostegno ai giovani agricoltori per investimenti nelle aziende agricole
L’intervento si inserisce nel quadro delle misure del PSR regionale rivolte ai giovani agricoltori e dirette al sostegno degli investimenti nelle aziende agricole. Esso si integra con la sottomisura 6.1 (insediamento di giovani agricoltori), incentivando lo sviluppo o la nuova costituzione di aziende agricole nonché, laddove necessario, agevolando l’adeguamento a normative europee cogenti, comprese quelle sulla sicurezza sul lavoro.
Durante la fase di scouting sono emersi i progetti di almeno due giovani agricoltori interessati a presentare domanda di finanziamento: si tratta di investimenti importanti per l’area, in quanto in tutte e due i casi si tratta di aziende agricole che prevedono anche la trasformazione in loco (senza conferire il prodotto alle cooperative), in coerenza con quanto auspicato nella strategia e in linea con le aspettative legate alla diversificazione (una delle due aziende prevede anche di stagionare i formaggi).
Il ricambio generazionale contribuirà a rafforzare la capacità delle imprese di intervenire sul territorio e consentirà la realizzazione di sistemi di diversificazione e di innalzamento della qualità del prodotto, rafforzandone l’identità e il legame con la biodiversità e il territorio, il che permetterà ai giovani agricoltori della zona Grand-Paradis di caratterizzarsi sul mercato.
SL.3.3 - Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli
L’intervento si inserisce nel quadro del PSR regionale per il sostegno agli investimenti materiali e immateriali che migliorano le prestazioni e la sostenibilità globali delle aziende agricole. Gli interventi riguardano investimenti per la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli, promuovendo l’innovazione e la qualità della produzione e impegnando le imprese agricole in un processo di sviluppo e di diversificazione delle proprie attività.
Una specifica attenzione è rivolta alla commercializzazione dei prodotti agricoli, in quanto nell’area interna l’innovazione deve attuarsi, oltre che attraverso l’introduzione di nuove tecnologie, tramite cambiamenti di tipo organizzativo e di processo. Permettere alle aziende di realizzare investimenti innovativi in strutture, macchinari, impianti, sistemi di gestione significa che si possono creare nuove opportunità di sviluppo e migliorare la loro competitività sui mercati. L’aumento di sbocchi commerciali contribuirà a creare un
tessuto agricolo più solido, nonché nuove opportunità occupazionali che garantiscano la sostenibilità sul medio e lungo periodo.
I beneficiari saranno imprese, in forma singola o societaria, attive nel settore della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
SL.3.4 - Investimenti non produttivi
Gli interventi previsti contribuiscono al perseguimento degli obiettivi agro-climatici-ambientali perseguiti dal PSR, con particolare riferimento alla tutela della biodiversità e dei corridoi biologici, alla conservazione delle risorse genetiche autoctone, alla strategia Natura 2000.
I muri a secco sono una delle tante testimonianze del passato, dell’ingegno e dell’abilità manuale locale: il loro recupero favorisce la salvaguardia del territorio e la biodiversità che è l’obiettivo primario dell’azione insieme alla tutela dei corridoi biologici e alla conservazione delle risorse genetiche autoctone. La realizzazione di interventi di recupero e valorizzazione del paesaggio terrazzato consentiranno l’aumento dell’attrattività del paesaggio rurale, favoriranno la messa in sicurezza del territorio, la salvaguardia dell’identità paesaggistica e ambientale e anche la nascita di prospettive di sviluppo socio-economico.
Per quanto riguarda la sostenibilità, i progetti ammessi a finanziamento, trattandosi di investimenti materiali, non necessitano di ulteriori risorse per garantire il perdurare degli effetti e rappresenteranno esempi da replicare sul resto del territorio.
SL.3.5 – Manutenzione, restauro e riqualificazione di alpeggi nell’area Grand-Paradis
L’intervento riguarda la manutenzione, il restauro e la riqualificazione degli alpeggi e si inserisce nel quadro degli investimenti, compresi nel PSR regionale, volti alla tutela dell’ingente patrimonio culturale, fonte di attrattività turistica collegata all’escursionismo. L’intervento riguarda gli attori coinvolti, a vario titolo, nell’ambito delle produzioni agricole e della trasformazione nonché i Comuni o i proprietari di alpeggi.
La conservazione del paesaggio alpino tipico consente di mantenere l’attrattiva esercitata dalle zone rurali e, nonostante i flussi turistici siano concentrati in alcune zone tradizionalmente più vocate, tale attrattività potrebbe rappresentare un atout anche per gli alpeggi collocati nei pascoli d’alta quota, in un contesto escursionistico sempre più ricercato.
La biodiversità del territorio Grand-Paradis è alimentata dal mantenimento di pratiche agricole tradizionali, come la monticazione, che contribuiscono a diversificare gli ambienti e ad arricchire biotipi e numero di specie presenti. Il sistema dell’alpeggio è, per eccellenza, l’espressione dell’armonia tra gli elementi naturali e antropici, derivanti dalla plurimillenaria attività collettiva. Gli alpeggi, secondo il Codice dei beni culturali e del paesaggio (d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42), rientrano nei beni culturali, in quanto “architetture rurali aventi interesse storico o etnoantropologico, quali testimonianze dell’economia rurale tradizionale”.
L’intervento ha l’obiettivo di valorizzare l’architettura, il paesaggio e i saperi tradizionali legati alla pratica della monticazione, puntando sul recupero architettonico delle strutture destinate all’abitazione, alla lavorazione del latte e al ricovero degli animali, in un’ottica di valorizzazione del patrimonio storico e culturale locale. Durante la fase di scouting sono emerse alcune iniziative di riqualificazione promosse da aziende private e una di queste prevede la costruzione di un caseificio per la trasformazione del latte in alpeggio nella Valle di Rhêmes.
SL.3.6 - Creazione e sviluppo di filiere corte
L’intervento, previsto nella strategia di sviluppo locale del GAL Valle d’Aosta, intende incentivare e potenziare iniziative di filiera corta per la promozione e diffusione dei prodotti agroalimentari a livello locale, stimolando la cooperazione tra gli operatori del settore agricolo e della filiera agroalimentare. L’intervento risponde alle esigenze dell’area interna, caratterizzata da un tessuto produttivo di micro
imprese costituito da unità produttive di piccolissime dimensioni, a carattere prevalentemente familiare, la cui sopravvivenza è legata allo sviluppo di un sistema collettivo di trasformazione e commercializzazione dei prodotti, adatto sia a dialogare per volumi con i grandi attori a valle della filiera, sia ad incidere a monte sul miglioramento dello standard dei prodotti. La collaborazione tra aziende favorirà, altresì, sistemi più efficaci per l’innovazione e il controllo della qualità nel quadro dei processi produttivi.
L’intervento sarà messo a bando dal GAL Valle d’Aosta e interesserà alcuni operatori della filiera agroalimentare che durante la fase di scouting hanno espresso l’intenzione di trasformare una rete (attualmente informale) in una forma associativa stabile.
Per quanto concerne la sostenibilità, il sostegno all’avvio delle filiere e la loro integrazione, quale componente del sistema turistico territoriale, si pone nell’ottica di una cooperazione duratura e sostenibile, da cui possono trarre vantaggio sia i produttori sia gli altri soggetti che operano nella commercializzazione dei prodotti, con vantaggi di costo e di capillarità della distribuzione, per la popolazione locale e i turisti.
Si porrà particolare attenzione a favorire l’integrazione e il raccordo tra le diverse reti di operatori, in particolare quella attivata tra gli operatori turistici nell’ambito dei progetti di promozione dell’immagine Espace Grand-Paradis e quella attivata tra le imprese agricole con il supporto del GAL.
SL.3.7 - Supporto alla cooperazione tra piccoli operatori agroalimentari e turistici
L’intervento, inserito nella strategia di sviluppo locale del GAL Valle d’Aosta, sostiene la cooperazione tra piccoli operatori, per organizzare processi di lavoro in comune e condividere impianti e risorse e per lo sviluppo e/o la commercializzazione di servizi turistici inerenti il turismo rurale.
Oggi le filiere produttive dell’area risultano poco numerose, poco sviluppate e non direttamente collegate al settore turistico. Con questo intervento si intende, da un lato, incentivare lo sviluppo delle filiere produttive del latte, della lana, dei cereali, delle erbe officinali e delle coltivazioni ortofrutticole, in particolare piccoli frutti; dall'altro, favorire gli interventi di manutenzione e cura del territorio rurale, per preservarne il contributo al valore paesaggistico e naturale dell’intera area interna.
L’obiettivo della strategia è di aumentare sia l’offerta sia la domanda di prodotti tipici, attraverso la creazione di una rete tra operatori e il collegamento dei produttori locali con il settore turistico. Tra le diverse funzioni previste all’interno di questa rete figurano anche quelle di interscambio di mezzi di trasporto, punto di ritrovo per gli operatori e luogo dedicato per l'approvvigionamento delle strutture ricettive.
L’intervento concorre, altresì, a raggiungere gli obiettivi della strategia dell’area Grand-Paradis e cioè migliorare la connessione tra settori agroalimentare, artigianale e turistico e aumentare il valore aggiunto delle produzioni locali. Anche in questo caso la strategia sostiene il raccordo tra le diverse reti, in particolare il dialogo tra operatori, al fine di rispondere in modo adeguato alle richieste del mercato in termini di servizi e prodotti.
SL.3.8 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Stesura piani di gestione forestale
L’intervento, previsto nel PSR regionale, si inserisce nel quadro degli investimenti volti ad accrescere la gestione attiva delle foreste e a garantirne la conservazione e valorizzazione. Con questo intervento si offre la possibilità ai proprietari di superfici boscate, pubblici e privati, di dotarsi di un piano di gestione forestale (o di un documento equivalente) che sarà utilizzato per la programmazione degli interventi selvicolturali. La successiva realizzazione di tali interventi contribuirà all’attivazione di una filiera legno e alla conservazione e gestione del patrimonio boschivo locale e della relativa biodiversità, in coerenza con quanto previsto nella strategia d’area.
Le proprietà pubbliche dell’intero territorio regionale sono state oggetto, fino al 2012, di importanti interventi selvicolturali eseguiti direttamente dalle squadre di bûcherons regionali, mentre sulle proprietà
private hanno, da sempre, operato alcune imprese boschive locali. A partire dal 2012, a causa della riduzione del numero di squadre forestali, le risorse economiche e gli interventi selvicolturali affidati a ditte sono aumentati ed hanno consentito l’ingresso nel settore della selvicoltura anche ad imprese di altri settori che hanno voluto diversificare le proprie attività.
Al momento, nell’area progetto Grand-Paradis non vi sono aziende che operano nel settore della selvicoltura ma si ritiene che, grazie all’attivazione, nell’ambito della strategia dell’area, di attività aventi ad oggetto la gestione e l’utilizzo sostenibile delle risorse forestali, si possa creare e sviluppare una filiera del legno in grado di garantire la sostenibilità degli effetti oltre il periodo di finanziamento.
SL.3.9 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione degli ecosistemi forestali
L’intervento, compreso nel PSR regionale, è diretto a valorizzare la funzione di bene collettivo svolto dalle foreste per la loro capacità di offrire molteplici servizi ecosistemici. Si prevede il rafforzamento della resilienza degli habitat naturali, compresi gli habitat di rilevante interesse paesaggistico e storico- paesaggistico presenti nell’area Grand-Paradis, e la realizzazione di aree ricreative adeguatamente attrezzate per la diffusione della conoscenza degli ecosistemi forestali.
L’intervento coinvolge gli attori della filiera forestale, quali proprietari, titolari della gestione di superfici forestali, enti di diritto privato e pubblico (consorterie, consorzi di miglioramento fondiario, Comuni, …) che potranno realizzare nuove aree ricreative attrezzate (accessi, servizi, segnaletica, ecc.) per la fruizione didattica e turistica.
SL.3.10 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione dei prodotti forestali e tecnologie silvicole
La localizzazione dei boschi rende poco competitive le operazioni di gestione e la qualità dei prodotti è spesso mediocre e scarsamente valorizzata. Questi fattori frenano l’attuazione di una gestione forestale basata su piani di gestione e impediscono la valorizzazione e l’armonizzazione della filiera foresta-legno- energia.
L’intervento è diretto ad accrescere la gestione attiva delle foreste e a garantirne la conservazione a fronte di una polverizzazione delle proprietà private e di tassi di utilizzazione non adeguati, promuovendo l’accrescimento del potenziale boschivo e la commercializzazione dei prodotti forestali. L’intervento sostiene la nascita di nuove imprese, l’ammodernamento e il miglioramento dell’efficienza delle aziende che già operano nella raccolta-trasformazione-commercializzazione dei prodotti forestali, la diversificazione e trasformazione della materia prima in biomasse per la produzione di energia rinnovabile nonché la definizione di modelli commerciali e organizzativi.
Ulteriori interventi
Agli interventi sopra descritti si sommano alcuni progetti che potranno essere definiti nel dettaglio solo in un secondo momento. Tra questi figurano:
1. due iniziative per l'efficientamento energetico della scuola secondaria di Xxxxxxxxxx e dell'edificio polifunzionale di Aymavilles, per le quali sarà verificata la fattibilità nel quadro della ricognizione sugli edifici pubblici condotta dall'Assessorato alle attività produttive e dalla Soprintendenza agli studi. Il risparmio generato da tali iniziative consentirà di finanziare le attività previste nella scheda IS.1 e quelle di potenziamento didattico previste nella scheda IS.3 successivamente al periodo di finanziamento della strategia aree interne;
2. un progetto nel campo della mobilità sostenibile (diffusione della cultura della mobilità sostenibile, car-sharing, bike-sharing) e uno per la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale (itinerari e
punti di scoperta del territorio, eventi per la valorizzazione delle attività artigianali) nell'ambito del PITER Graies Lab.
5. L’organizzazione programmatica e finanziaria
Al finanziamento della strategia dell’area interna Grand-Paradis concorrono, unitamente ai fondi statali destinati ai servizi essenziali, i Programmi a titolarità regionale e finanziamento europeo e statale, con particolare riferimento agli interventi riguardanti lo sviluppo locale.
Alcuni interventi inseriti nella strategia sono collegati a bandi/avvisi aperti a tutto il territorio regionale; in questi casi, il costo stimato attribuibile all’area Grand-Paradis è stato determinato come pro quota dell’importo complessivo dell’intervento (ad esempio, per quanto riguarda gli interventi selvicolturali), mentre per altri interventi si è potuto quantificare più realisticamente l’apporto degli intervertenti privati alla strategia, grazie alla fase di scouting, alla quale hanno partecipato gli attori locali.
Nella tabella seguente sono riportati il costo dell’insieme di ciascun intervento e le relative fonti di finanziamento.
SERVIZI ESSENZIALI | A. Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri | ||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
IS.1 - Formazione e scambi per scuola di eccellenza Grand-Paradis | 277.925,00 | Strategia nazionale per le aree interne | |
IS.2 - Ambienti di apprendimento innovativi Grand-Paradis | 730.000,00 | Strategia nazionale per le aree interne | |
IS.3 - Summer schools “Una montagna da imparare” | 114.984,00 | Strategia nazionale per le aree interne per € 96.984,00 - risorse private per € 18.000,00 | |
B. Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco | |||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
SN.1 - Rafforzamento presidio medico Grand-Paradis | 1.519.143,50 | Strategia nazionale per le aree interne per € 1.509.000,00 - risorse Unité des Communes Grand-Paradis per € 10.143,50 (oltre a € 1.063.156,50 in capo all’Azienda USL della Valle d’Aosta, per la fattibilità dell’intervento, che si riferisce all'intero servizio di emergenza- urgenza territoriale cui l'area Grand-Paradis |
afferisce) | |||
SN.2 - Rafforzamento del servizio di IFeC - Infermiere di Famiglia e Comunità | 169.200,00 | Strategia nazionale per le aree interne | |
SN.3 - Assistant de hameau Grand- Paradis | 160.500,00 | Strategia nazionale per le aree interne | |
C. Mobilità green per l’accessibilità e i servizi | |||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
MB.1 - Riorganizzazione TPL – Trasporto a chiamata | 504.599,00 | Strategia nazionale per le aree interne per € 79.432,00 - risorse regionali per € 425.167,00 | |
MB.2 – Riorganizzazione TPL – Corse scolastiche | 129.906,00 | Strategia nazionale per le aree interne | |
MB.3 - Mobilità sostenibile Grand- Paradis | 400.053,00 | Strategia nazionale per le aree interne | |
SVILUPPO LOCALE | D. Implementazione dell’infrastrutturazione digitale nel territorio Grand-Paradis | ||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
BL.1 - Banda ultra larga Grand-Paradis | 466.042,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
E. Turismo: natura e identità culturale come leve dell’attrattività | |||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
SL.1 Promozione partecipata “Gran Paradiso: dai valore alla natura!” | 500.000,00 | Programma Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FESR) | |
F. Formazione per la crescita del potenziale umano | |||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
SL.2.1 - Interventi per la formazione continua interaziendale del personale delle micro, piccole e medie imprese | 35.000,00 | Programma Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FSE) |
SL.2.2 - Interventi per la formazione di giovani e adulti | 30.000,00 | Programma Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FSE) | |
SL.2.3 - Interventi di animazione territoriale per la diffusione della cultura di impresa | 35.000,00 | Programma Investimenti per la crescita e l'occupazione 2014/20 (FSE) | |
X. Xxxxxxxx produttivo e valorizzazione di una montagna sostenibile | |||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
SL.3.1 - Sostegno agli investimenti | 1.000.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.2 - Sostegno ai giovani agricoltori per investimenti nelle aziende agricole | 310.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.3 - Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli | 100.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.4 - Investimenti non produttivi | 80.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.5 - Manutenzione, restauro e riqualificazione di alpeggi nell’area Grand-Paradis | 300.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.6 - Creazione e sviluppo di filiere corte | 150.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.7 - Supporto alla cooperazione tra piccoli operatori agroalimentari e turistici | 150.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.8 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Stesura piani di gestione forestale | 30.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.9 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione degli ecosistemi forestali | 210.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | |
SL.3.10 - Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione dei prodotti forestali e tecnologie silvicole | 40.000,00 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) |
H. Assistenza tecnica | |||
Intervento | Costo intervento | Fonte di finanziamento | |
AT.1 - Supporto nella definizione e nell'attuazione della strategia dell'area Grand-Paradis | 187.000,00 | Strategia nazionale per le aree interne |
Fonte di finanziamento | |||||||||
Ambito | Azioni | Costo interventi | Risorse aree interne | Risorse regionali | Risorse locali | Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 | Programma di Sviluppo rurale 2014/20 (FEASR) | Programma Investimenti per la crescita e l’occupazione 2014/20 (FESR) | |
(FSE) | |||||||||
Istruzione | Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri | 1.122.909 | 1.104.909 | 18.000,00 | |||||
Sanità* | Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco | 1.848.843,50 | 1.838.700 | 10.143,50 | |||||
Mobilità | Mobilità green per l’accessibilità e i servizi | 1.034.558 | 609.391 | 425.167 | |||||
Banda Larga | Implementazione dell’infrastrutturazione digitale nel territorio Grand-Paradis | 466.042 | 466.042 | ||||||
Sviluppo locale | Turismo: natura e | identità | |||||||
culturale come dell’attrattività | leve | 500.000 | 500.000 | ||||||
Formazione per la crescita del potenziale umano | 100.000 | 100.000 | |||||||
Sviluppo produttivo e | |||||||||
valorizzazione di una montagna | 2.370.000 | 2.370.000 | |||||||
sostenibile | |||||||||
Assistenza tecnica | 187.000 | 187.000 | |||||||
7.629.352,50 | 3.740.000 | 425.167 | 28.143,50 | 100.000 | 2.836.042 | 500.000 |
* Per l’intervento SN.1, che, per la sua stessa fattibilità, si riferisce all'intero servizio di emergenza-urgenza territoriale cui l'area Grand-Paradis afferisce, sono previste risorse ulteriori in capo all’Azienda USL della Valle d’Aosta, pari a 1.063.156,50 euro.
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6. Le misure di contesto
L’area Grand-Paradis ha all’attivo numerose esperienze positive in termini di progettualità che possono essere utili per valorizzare le potenzialità presenti a livello locale. Le sperimentazioni pregresse sono, pertanto, una buona base di partenza, anche tenendo conto delle criticità emerse nel corso e al termine delle stesse. Tra i progetti più significativi figurano:
• due progetti di Fondation Grand Paradis: ITER (I.T.E.R. Imaginez un transport efficace et responsable) e Rê.V.E. (Rete Veicoli Elettrici Grand-Paradis) che hanno dato buoni risultati in termini di promozione del turismo sostenibile nel territorio del Parco nazionale del Gran Paradiso. Il primo progetto prevedeva la diffusione sul territorio di city bike a pedalata assistita, il servizio di prestito di MTB a pedalata assistita presso i centri visitatori e l’installazione di una rete Hot Spot presso le principali fermate dell’autobus e nelle piazze dei comuni dell'area Grand-Paradis; il secondo progetto prevedeva, invece, la realizzazione di una rete di 11 pensiline fotovoltaiche modulari complete di sistemi di monitoraggio della produzione fotovoltaica. Alcune criticità sono comunque emerse in merito alla gestione/manutenzione delle biciclette a pedalata assistita e potranno essere superate con gli interventi che l'Unité realizzerà nell'ambito del PITER Graies Lab;
• il progetto Giroparchi, coordinato da Fondation Grand Paradis, il cui obiettivo era la realizzazione di una serie di interventi materiali ed immateriali finalizzati alla creazione di un percorso di scoperta delle aree parco del Gran Paradiso e del Mont Avic. Valorizzando la vocazione al turismo naturalistico e culturale dell’Espace Grand-Paradis e dell’area del Mont Avic, il progetto ha promosso l'integrazione e lo sviluppo delle attività economiche connesse al turismo sostenibile. Nell’intento di accompagnare il visitatore alla scoperta di un territorio fortemente caratterizzato dal punto di vista naturalistico, storico e culturale, il progetto ha previsto la creazione di un trekking naturalistico e la realizzazione di azioni mirate a migliorare l’accessibilità e la mobilità sostenibile, a creare un sistema di raccordo tra la rete sentieristica, i centri abitati e i siti di interesse culturale, a riqualificare le strutture di accoglienza presenti sul percorso, a valorizzare i siti di particolare interesse naturalistico e culturale ed a creare sistemi di informazione e di promozione al pubblico;
• le azioni condotte dal GAL xxxx Xxxxx d’Aosta (di cui l'Unité Grand-Paradis era capofila), il quale ha contribuito con numerose attività alla promozione del territorio rurale e dei suoi prodotti e ad una primordiale formazione della rete degli operatori che dovrà essere opportunamente rivitalizzata e ampliata;
• i progetti di valorizzazione del territorio realizzati dal Parco Nazionale del Gran Paradiso nell'ambito della comunicazione (sia attraverso il sito istituzionale sia attraverso la segnaletica informativa, distribuita capillarmente sul territorio e prossima ad essere incrementata lungo le principali direttrici di accesso al parco), dell’educazione ambientale e della formazione (con iniziative rivolte alle scuole - Chi ama protegge -, il progetto degli “Ambasciatori del Parco” e il periodico aggiornamento delle guide del Parco), della promozione della mobilità sostenibile e del Marchio di qualità, assegnato a operatori del settore turistico alberghiero, artigianato e agroalimentare impegnati in un percorso di qualità e sostenibilità, per garantire ai consumatori la qualità e la provenienza dal territorio del Parco.
Attualmente, vi sono altri interventi in atto che possono supportare e integrarsi con la strategia dell’area Grand-Paradis.
Nel quadro dei Programmi di cooperazione transfrontaliera interessanti la Valle d’Aosta (INTERREG ALCOTRA Italia-Francia in particolare) sono numerose le iniziative progettuali approvate e in corso di realizzazione che interessano direttamente il territorio dell'area interna Grand-Paradis in sinergia con la presente strategia. Oltre ai progetti già descritti nell'ambito del PITER Graies Lab, sono previsti interventi:
• per la valorizzazione del patrimonio culturale, materiale e immateriale dei territori di Saint-Xxxxxxx- les-Bains in Alta-Savoia e di Valgrisenche (progetto ITINERAS);
• per il completamento dei lavori del Museo di scienze naturali di Saint-Xxxxxx, anche al fine di creare un'offerta di turismo educativo innovativa che unisca la scoperta del patrimonio naturale alla valorizzazione dei castelli (Progetto Alpes’interprétation);
• per la creazione di un itinerario escursionistico transfrontaliero fra i Parchi Gran Paradiso e Vanoise (Progetto Trek Nature);
• per il recupero e la valorizzazione del paesaggio e del patrimonio vitivinicolo valdostano, attraverso la creazione di itinerari e il recupero di alcuni luoghi simbolo (Progetto Route des vignobles alpins - ViA)
• per una migliore conservazione dello stambecco alpino (Progetto Lemed-Ibex);
• per la creazione e promozione del parco minerario regionale, attraverso la riqualificazione di parte delle miniere di Cogne e il completamento di quelle di Saint-Marcel e Brusson (Progetto Mines de montagne - MIMO);
• per promuovere la cultura nel territorio alpino (progetto PACTA - Promouvoir l'Action Culturelle en Territoire Alpin);
• per la valorizzazione del Castello Sarriod de la Tour di Saint-Xxxxxx e del Ponte di Introd (PITER Parcours).
• per la realizzazione della pista ciclabile tra Sarre e Avise.
Inoltre, quattro Comuni dell’area progetto (Rhêmes-Saint-Xxxxxxx e, in aggregazione tra loro, Rhêmes- Notre-Dame, Valgrisenche e Valsavarenche) hanno ottenuto finanziamenti, a valere sul bando 2014-2017 del Fondo integrativo per i comuni montani, per il sostegno al mantenimento degli esercizi commerciali.
Nell’ambito della manutenzione ambientale, l’esecutivo regionale ha disposto la realizzazione in amministrazione diretta di numerosi lavori segnalati dalle amministrazioni comunali, tra i quali figurano anche alcuni importanti interventi nell’area progetto. Questi ultimi contribuiranno, unitamente alle altre schede forestali, al perseguimento degli obiettivi di conservazione, gestione e valorizzazione del bosco.
Infine, per quanto concerne il settore dell’artigianato, sviluppato in particolare nel comune di Valgrisenche dove è ancora attiva una storica cooperativa locale per la lavorazione della lana Rosset, è in fase di avvio un progetto di cooperazione tra tre territori italiani. Il Comune di Valgrisenche, il Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano (Comune di Corniglio) e il Comune di Lamon stanno per iniziare un gemellaggio per recuperare e valorizzare tre razze ovine in via di estinzione (Cornigliese, di Xxxxxx e Rosset). L’obiettivo dei partner è di conservare le razze di ovini e sviluppare le filiere di latte, carne e lana.
7. Il processo di costruzione della strategia d’area e le modalità partecipative per l’attuazione della strategia d’area
Coerentemente con le indicazioni del Ministero, la strategia è stata costruita attraverso un’analisi dei bisogni e delle risorse realmente disponibili nel territorio dell’area interna, lavorando per individuare possibili “vie di fuga” che hanno trovato una sintesi nell’idea guida di prospettiva. Queste vie di fuga sono state contrassegnate da una marcata discontinuità rispetto alla situazione esistente e si è operato per far sì che esse potessero essere attuate tenendo conto della filiera cognitiva del territorio, facendo leva sui servizi essenziali collegati a quelli per lo sviluppo.
La costruzione della strategia si è basata su tutte le forze vive del territorio che hanno voluto mettersi in gioco per creare insieme una visione di sviluppo futuro. Questi attori hanno elaborato uno scenario di prospettiva partendo inizialmente da elementi e problematiche specifici ritenuti urgenti, per poi contribuire, con un processo condiviso di valutazione dell’insieme della situazione dell’area interna, all’elaborazione dell’idea guida quale “via di fuga” per modificare e migliorare le proprie prospettive di vita o di sviluppo della propria impresa. Il processo di confronto ha consentito anche di far percepire la necessità di far convergere le esigenze dei singoli verso quelle del “gruppo-comunità” al fine di cumulare gli sforzi e aumentare le possibilità di successo della strategia.
Un esempio di questo processo virtuoso lo si riscontra nel settore turistico, dove un numero consistente di albergatori hanno compreso come il Parco nazionale del Gran Paradiso possa essere il fattore di attrazione che fa la differenza rispetto ai competitors, in particolare per la clientela internazionale, e che quindi è importante stabilire un legame tra turismo e area protetta, non solo in termini di immagine ma anche di offerta di prodotti e servizi caratterizzati da un forte collegamento con la natura. Questi stessi albergatori e i ristoratori hanno, inoltre, capito che lavorare con una filiera corta locale, sia agricola sia artigianale, può rafforzare la loro azione di marketing, in quanto permette di offrire un prodotto vacanza autentico e legato al territorio.
Un altro esempio viene dalle due istituzioni scolastiche presenti nell’area che, in particolare con il corpo docente della scuola primaria, hanno fatto propria l’idea che il processo educativo e l’istruzione sono direttamente collegati al mantenimento della coesione delle piccole comunità e alla costruzione di nuove generazioni di abitanti della montagna, con competenze moderne ma anche con forti radici identitarie. La scuola è quindi consapevole che l’attività didattica deve contribuire a fornire il meglio, sia dal punto di vista dell’apprendimento linguistico sia da quello degli ambienti scolastici, comprese le nuove tecnologie, ai bambini che frequentano le piccole pluriclassi di montagna.
Percorso compiuto: metodo, strumenti e soggetti coinvolti
Il percorso di costruzione della strategia è stato contraddistinto da più fasi:
1. l’espressione da parte degli attori locali di attese e visioni personali, anche molto specifiche, le quali, attraverso il confronto e il lavoro in rete, sono state integrate in un contesto più ampio dove convergevano anche le aspettative di altri soggetti. Nel complesso, il percorso si è rivelato efficace in termini sia di impostazione generale sia di risultati raggiunti. In questa fase sono stati effettuati numerosi incontri, riassunti come segue:
a. incontri aperti a tutta la popolazione dei 6 comuni coinvolti (uno per ogni comune);
b. incontri con i sindaci dei comuni dell’area progetto e con l’Unité Grand-Paradis;
c. incontri con tutti i soggetti regionali implicati nell’attuazione della Strategia, sia per quanto concerne i servizi essenziali sia per quanto riguarda lo sviluppo locale (per ogni servizio, struttura responsabile, dipartimento, ecc.);
d. incontri con enti e istituzioni presenti sul territorio (Parco nazionale Gran Paradiso, Fondation Grand Paradis, ADAVA, Coldiretti, Federazione regionale Volontari del soccorso…)
e. incontri con le istituzioni scolastiche (dirigenti e insegnanti);
f. incontri tematici, anche personalizzati, per lo sviluppo locale (aziende agricole, Institut agricole régional, imprenditori locali…).
Gli incontri hanno avuto luogo da febbraio 2016 a luglio 2017. Gli incontri pubblici hanno coinvolto tecnici e responsabili dell’Unité e operatori implicati a vario titolo nelle attività presenti sul territorio, ma anche semplici cittadini: durante gli incontri si è proceduto, in seduta plenaria e con la regolazione di facilitatori (i tecnici incaricati dall’Unité), alla lettura delle problematiche emerse nella fase preliminare di indagine, al fine di discuterne contenuti e formulazione e di proporre soluzioni possibili per invertire il circolo vizioso nel quale l’area è caduta;
2. la costruzione partecipata di un’idea guida “collettiva”, frutto di un processo di discussione, con l’individuazione della “via di fuga” da un presente problematico, giungendo a sviluppare una visione positiva, concentrata su elementi ben identificati e condivisi. Si è lavorato perché ognuno potesse trovare “il proprio posto” nel processo di sviluppo locale ma al tempo stesso si è cercato di far comprendere ai singoli l’importanza di aderire convintamente e contribuire con le proprie risorse e scelte personali alla costruzione dello scenario di prospettiva delineato dal lavoro comune e che si stava progressivamente traducendo nella Strategia dell’Area interna;
3. l’individuazione delle azioni e degli interventi, incrociando le esigenze emerse nella fase di costruzione dell’idea guida, con le disponibilità e i limiti delle misure di sostegno attivabili attraverso la Strategia. In questa fase, sono state esplorate tutte le opportunità di finanziamento, tutti i progetti già attivati dal pubblico e dal privato, al fine di avere il quadro esaustivo delle risorse e degli strumenti attivabili per dar corpo alla strategia. Si è riscontrato che alcune delle richieste della popolazione locale erano già oggetto di sperimentazioni o di progetti in corso: è il caso dell’Infermiere di Famiglia e Comunità, tipo di assistenza richiesta in più occasioni specie nelle zone più marginali di testata di valle, che era già in fase di sperimentazione da parte dell’USL nell'area della Bassa Valle. Per completare il quadro delle informazioni necessarie a verificare la praticabilità dei fondi disponibili, sono stati effettuati numerosi incontri con i servizi regionali e con gli altri enti responsabili di programmi e misure di finanziamento e con i soggetti cui facevano capo progetti sinergici con la strategia;
4. ulteriore confronto con il territorio sulla bozza di preliminare di strategia contenente un primo quadro organico di concretizzazione dell’idea guida. I confronti si sono svolti con diverse modalità, da riunioni allargate, sino a incontri individuali con soggetti che potevano apportare un contributo specifico alla strategia. Questi confronti sono stati preparati e accompagnati da un’intensa attività informativa, al fine di coinvolgere il maggior numero possibile di abitanti e imprese nel processo di costruzione della strategia;
5. traduzione delle indicazioni emerse attraverso la costruzione del preliminare di strategia in un quadro più consolidato di obiettivi, azioni, risultati attesi e indicatori. In questa fase è stata particolarmente rilevante la collaborazione con i servizi regionali, con l’USL, con le istituzioni scolastiche e con le amministrazioni locali. Con tutti questi enti sono stati precisati obiettivi e risultati attesi sostenibili con le risorse che potevano essere messe in campo;
6. una volta approvato il preliminare di strategia si è passati alla strutturazione di dettaglio del quadro delle azioni e degli interventi, coinvolgendo contemporaneamente le risorse locali, individuate attraverso la filiera cognitiva, in grado di contribuire alle azioni e di far propri i risultati per garantirne la perennizzazione e i servizi regionali e gli altri enti competenti per l'attuazione delle azioni relative ai servizi essenziali.
Da questo momento in poi, il coinvolgimento del territorio e delle risorse direttamente interessate dagli interventi continuerà con l’obiettivo di consolidare e allargare i risultati. Si prevede, innanzitutto, di attivare un piano di comunicazione mirato, in grado di far arrivare al maggior numero di abitanti e imprese l’informazione chiave e cioè che la Strategia si sta attivando che si sta dando corso a quanto il territorio aveva espresso come attese e “via di fuga” dalla contingenza attuale. In quest’ottica saranno ricontattati tutti coloro che hanno partecipato agli incontri. L’obiettivo è quello di far conoscere con precisione gli interventi che saranno attivati, in modo tale che popolazione e imprese possano, nei casi opportuni, testarli e valutarli. Nel caso in cui gli interventi riguardino segmenti più ristretti della popolazione, come per esempio la sperimentazione didattica nelle pluriclassi, l’informazione sarà diretta in modo altrettanto mirato agli utenti di riferimento, in questo caso le famiglie degli alunni. Una costante informazione consentirà agli utenti di misurare l’avanzamento della strategia e, per dare più incisività a questa valutazione e permettere alla popolazione di esprimere un giudizio di gradimento, saranno organizzate delle giornate dimostrative, per esempio sui trasporti sostenibili, oppure visite guidate alle scuole nelle quali sono stati introdotti concetti innovativi di didattica. Gli abitanti, ma anche gli altri fruitori dei servizi, potranno esprimere il loro giudizio attraverso più canali, in particolare un indirizzo mail al quale potranno essere inviati commenti e richieste.
In sintesi, si può affermare che i punti di forza dell’approccio adottato dall’Unité Grand-Paradis per la costruzione partecipata della strategia sono i seguenti:
• consolidamento e rafforzamento del processo partecipativo (già in essere nell’area grazie alle passate esperienze Leader) anche in un’ottica di prosecuzione e ampliamento del processo su altre progettualità future;
• credibilità e trasparenza del percorso partecipativo;
• acquisizione nella percezione degli attori coinvolti della partecipazione come pratica e sforzo collettivo;
• partecipazione attiva di tutti i soggetti coinvolti a vario titolo;
• impegni espliciti dell’Unité su punti verificabili nel tempo (attuazione della strategia d’area).
8. La strategia in un motto e sua breve descrizione a mo' di efficace sintesi finale
Il territorio dell’area Grand-Paradis è un santuario della natura e la popolazione ha conservato gelosamente cultura e tradizioni della montagna. Partendo da questi atout, la strategia è volta a creare sviluppo attraverso l’eccellenza, facendo dei piccoli numeri che caratterizzano l'area un fattore di qualità, valorizzando un turismo diversificato e capace di fare rete, promuovendo un’agricoltura genuina commercializzata con la filiera corta, migliorando e rendendo agevoli le comunicazioni e i trasporti e sostenendo l’innovazione al servizio di tutti questi settori.
Uomo e natura alleati per lo sviluppo dell’area Grand-Paradis
Accordo di programma quadro Regione Valle d’Aosta
“ AREA INTERNA – Grand-Paradis”
Allegato 2
Programma d’interventi
Roma, gennaio 2020
Settore di intervento (solo per gli interventi a valere su Legge di Stabilità) | Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo alla data fine intervento | Codice intervento | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Amministrazione centrale o regionale capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | Costo complessivo intervento | Costo intervento (area interna Grand- Paradis)* | Legge di Stabilità | POR FESR | POR FSE | POR FEASR | ….Altro | Codice indicatore | Indicatore di Realizzazione | Obiettivo alla data fine intervento |
Istruzione | A. Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri | 10.2 - Miglioramento delle competenze chiave degli allievi | 6038 | Grado di soddisfazione dell'offerta formativa scolastica | Numero di famiglie con figli iscritti nelle scuole che si dichiarano soddisfatte dell'offerta formativa scolastica in percentuale sul totale delle famiglie con figli iscritti nelle scuole | Indagine ad hoc | 0 | 90 | IS.1 | Formazione e scambi per scuola di eccellenza Grand-Paradis | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis | RAVA Dipartimento sovraintendenza agli studi | 01/10/2018 | 23/12/2022 | 277.925,00 | 277.925,00 | 277.925,00 | - | - | - | - | IS.1.1 | Numero di corsi di formazione per i docenti attivati | 4 |
IS.1.2 | Durata in ore annua dell'insegnamento con tutor madrelingua | 1.300 | ||||||||||||||||||||||
6035 | Competenze degli allievi in matematica - Classe V primaria | Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte | Invalsi | 54 | 54,9 | IS.2 | Ambienti di apprendimento innovativi Grand-Paradis | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis | RAVA Dipartimento sovraintendenza agli studi | 01/01/2020 | 31/12/2021 | 730.000,00 | 730.000,00 | 730.000,00 | - | - | - | - | IS.2.1 | Numero di scuole primarie rinnovate | 6 | |||
IS.2.2 | Numero di allestimenti informatici per scambi didattici | 1 | ||||||||||||||||||||||
10.7 - Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici | 4006 | Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento | Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento | RAVA, MIUR, Ministero del lavoro e delle politiche sociali | 0 | 10 | IS.3 | Summer School “Una montagna da imparare” | RAVA Struttura politiche giovanili, progetti cofinanziati ed europei | RAVA Dipartimento sovraintendenza agli studi | 01/01/2020 | 31/12/2022 | 114.984,00 | 114.984,00 | 96.984,00 | - | - | - | 18.000,00 | IS.3 | Numero di sessioni della summer school realizzate all’anno | 3 | ||
Sanità | B. Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco | 09.3 - Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio- educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali | 6018 | Primo soccorso: durata (in minuti) dell'Intervallo allarme | 75-esimo percentile della distribuzione dei tempi che intercorrono tra l'inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto | Azienda USL della Valle d'Aosta | 43 | 33 | SN.1** | Rafforzamento presidio medico Grand-Paradis | Azienda USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste | RAVA Dipartimento sanità e salute | 01/01/2020 | 30/06/2023 | 2.582.300,00 | 1.519.143,50 | 1.509.000,00 | - | - | - | 10.143,50 | SN.1 | Numero di postazioni di soccorso non medicalizzato create | 2 |
6022 | Tasso di ospedalizzazione evitabile | Somma ponderata di tassi di ricovero, in regime ordinario, per specifiche condizioni patologiche che possono essere adeguatamente trattate a livello extra ospedaliero: asma pediatrica, complicanze del diabete, scompenso cardiaco, infezioni delle vie urinarie, polmonite batterica dell'anziano, etc. | Ministero della salute | 504,8 | 495 | SN.2 | Rafforzamento del servizio di IFeC - Infermiere di Famiglia e Comunità | Azienda USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste | RAVA Dipartimento sanità e salute | 01/01/2020 | 31/03/2023 | 169.200,00 | 169.200,00 | 169.200,00 | - | - | - | - | SN.2-3 | Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati (n.) | 350 | |||
SN.3 | Assistant de hameau Grand-Paradis | RAVA Struttura Servizi alla persona e alla famiglia | RAVA Dipartimento politiche sociali | 01/01/2020 | 31/12/2023 | 160.500,00 | 160.500,00 | 000.000,00 | - | - | - | - | 000 | |||||||||||
Mobilità | C. Mobilità green per l’accessibilità e i servizi | Miglioramento della mobilità da, per e entro l'area interna al fine di rendere più accessibili i servizi del territorio | 6005 | Utilizzo di servizi collettivi innovativi per la mobilità sostenibile | Numero di persone che usufruiscono di servizi collettivi innovativi sul totale della popolazione residente (o del target di riferimento) | Indagine ad hoc | 0 | 28 | MB.1 | Riorganizzazione TPL – Trasporto a chiamata | RAVA Dipartimento trasporti | RAVA Dipartimento trasporti | 01/01/2020 | 31/12/2022 | 504.599,00 | 504.599,00 | 79.432,00 | - | - | - | 425.167,00 | MB.1 | Vetture km annui realizzati per i servizi a chiamata | 21.900 |
MB.2 | Riorganizzazione TPL – Corse scolastiche | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis | RAVA Dipartimento trasporti | 24/09/2018 | 15/06/2023 | 129.906,00 | 129.906,00 | 129.906,00 | - | - | - | - | MB.2 | Vetture km annui del servizio di trasporto scolastico tramite NCC | 8.250 | |||||||||
MB.3 | Mobilità sostenibile Grand-Paradis | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis | RAVA Dipartimento trasporti | 01/01/2020 | 30/09/2021 | 400.053,00 | 400.053,00 | 400.053,00 | - | - | - | - | MB.3.1 | Numero di punti di ricarica | 2 | |||||||||
MB.3.2 | Numero di veicoli dimostrativi | 6 | ||||||||||||||||||||||
D. Implementazione dell’infrastruttura- zione digitale nel territorio Grand- Paradis | 12.1 - Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultra larga ("Digital Agenda" europea) | 422 | Copertura con banda ultra larga ad almeno 30 Mbps | Popolazione coperta con banda ultra larga ad almeno 30 Mbps in percentuale sulla popolazione residente | Infratel Italia S.p.a. | 16,67 | 100 | BL.1 | Banda ultra larga Grand-Paradis | Infratel Italia S.p.a. (Beneficiario: Ministero dello sviluppo economico) | 01/07/2017 | 31/12/2020 | 5.784.424,00 | 466.042,00 | - | - | - | 466.042,00 | - | 911 | Estensione della rete (km) | 11,978 area progetto Grand- Paradis (su 361 su scala regionale) | ||
E. Turismo: natura e identità culturale come leve dell’attrattività | 6.8 - Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche | 165 | Turismo nei mesi non estivi | Giornate di presenza di italiani e stranieri nel complesso degli esercizi ricettivi nei mesi non estivi/popolazione residente media | ISTAT / RAVA | 13,6 | 14 | SL.1 | Promozione partecipata “Gran Paradiso: dai valore alla natura!” | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis | 01/10/2019 | 31/12/2021 | 500.000,00 | 500.000,00 | - | 500.000,00 | - | - | - | 109 | Crescita del numero atteso di visite ai siti del patrimonio culturale e naturale e a luoghi di attrazione che ricevono un sostegno (visite/anno) | 120 | ||
OS 6.8.3 | Numero di reti attivate | 1 | ||||||||||||||||||||||
F. Formazione per la crescita del potenziale umano | 10.4 - Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, dell’inserimento/ reinserimento lavorativo | 465 | Occupati, disoccupati e inattivi che partecipano ad iniziative formative finalizzate all'aggiornamento delle competenze professionali nonché all'acquisizione di qualificazioni | Occupati, disoccupati e inattivi nella classe d'età 25-64 anni che partecipano ad attività formative e di istruzione per 100 adulti nella classe d'età corrispondente | Monitoraggio | 0 | 10 | SL.2.1 | Interventi per la formazione continua interaziendale del personale delle micro, piccole e medie imprese | RAVA Struttura Politiche della formazione e dell’inclusione sociale | 01/01/2020 | 31/12/2022 | 35.000,00 | 35.000,00 | - | - | 35.000,00 | - | - | Da definire | Corsi realizzati (n.) | 5 | ||
10.3 - Innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta | 0 | 20 | SL.2.2 | Interventi per la formazione di giovani e adulti | RAVA Struttura Politiche della formazione e dell’inclusione sociale | 01/01/2020 | 31/12/2022 | 30.000,00 | 30.000,00 | - | - | 30.000,00 | - | - | 796 | Destinatari (n.) | 10 | |||||||
3.5 - Nascita e consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese | 0 | 10 | SL.2.3 | Interventi di animazione territoriale per la diffusione della cultura di impresa | Vallée d’Aoste Structure s.r.l. | 01/01/2016 | 31/12/2019 | 220.003,60 | 35.000,00 | - | - | 35.000,00 | - | - | 203 | Persone inattive (n.) | 11 area interna Grand Paradis (su 584 su scala regionale) |
Settore di intervento (solo per gli interventi a valere su Legge di Stabilità) | Codice Risultato atteso | Risultato atteso | Codice Indicatore di Risultato | Indicatore di risultato | Definizione | Fonte | Baseline | Obiettivo alla data fine intervento | Codice intervento | Titolo dell'operazione | Soggetto Attuatore | Amministrazione centrale o regionale capofila | Data Inizio intervento | Data di fine intervento | Costo complessivo intervento | Costo intervento (area interna Grand- Paradis)* | Legge di Stabilità | POR FESR | POR FSE | POR FEASR | ….Altro | Codice indicatore | Indicatore di Realizzazione | Obiettivo alla data fine intervento |
G. Sviluppo produttivo e valorizzazione di una montagna sostenibile | 3.3 - Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 397 | Tasso di sopravvivenza a tre anni delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza | Imprese nate nell'anno t e sopravvissute all'anno t+3 in percentuale del numero di imprese nate nell'anno t | Indagine ad hoc | 0 | 100 | SL.3.1 | Sostegno agli investimenti | RAVA Struttura Investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale | 01/01/2016 | 31/12/2021 | 16.416.741,65 | 1.000.000,00 | - | - | - | 1.000.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 12 area progetto Grand- Paradis. (su 360 su scala regionale) | ||
SL.3.2 | Sostegno ai giovani agricoltori per investimenti nelle aziende agricole | RAVA Struttura Investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale | 01/01/2016 | 31/12/2020 | 8.183.191,10 | 310.000,00 | - | - | - | 310.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 3 area progetto Grand- Paradis (su 70 su scala regionale) | ||||||||||
SL.3.3 | Trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli | RAVA Struttura Investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale | 01/01/2017 | 31/12/2021 | 2.200.000,00 | 100.000,00 | - | - | - | 100.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 2 area progetto Grand- Paradis (su 35 su scala regionale | ||||||||||
405 | Progetti e interventi i che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | Indagine ad hoc | 0 | 100 | SL.3.4 | Investimenti non produttivi | RAVA Struttura Investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale | 01/01/2019 | 31/12/2021 | 900.000,00 | 80.000,00 | - | - | - | 80.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 3 area progetto Grand- Paradis (su 35 su scala regionale) | ||||
SL.3.5 | Manutenzione, restauro e riqualificazione di alpeggi nell’area Grand-Paradis | RAVA Struttura Investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale | 01/01/2017 | 31/12/2021 | 1.816.078,00 | 300.000,00 | - | - | - | 300.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 3 area progetto Grand- Paradis (su 15 su scala regionale) | ||||||||||
3.5 - Nascita e consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese | 6074 | Tasso di sopravvivenza delle reti d'impresa/filiera corta | Tasso di sopravvivenza delle reti di impresa xxxx nell'anno t e sopravvissute all'anno t+3 in percentuale sul numero di reti di impresa xxxx nell'anno t nell'area | Indagine ad hoc | 0 | 100 | SL.3.6 | Creazione e sviluppo di filiere corte | Gal Valle d'Aosta | 01/01/2019 | 31/12/2021 | 1.000.000,00 | 150.000,00 | - | - | - | 150.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 1 area progetto Grand- Paradis (su 10 su scala regionale) | |||
SL.3.7 | Supporto alla cooperazione tra piccoli operatori agroalimentari e turistici | Gal Valle d'Aosta | 01/01/2019 | 31/12/2021 | 1.000.000,00 | 150.000,00 | - | - | - | 150.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 1 area progetto Grand- Paradis (su 8 su scala regionale | ||||||||||
3.3 - Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali | 6075 | Tasso di utilizzazione delle risorse forestali | Superficie con piani forestali sul totale della superficie forestale | Piani di gestione forestale | 47 | 100 | SL.3.8 | Gestione e valorizzazione delle foreste – Stesura piani di gestione forestale | RAVA Struttura Foreste e sentieristica | 01/01/2019 | 31/12/2021 | 600.000,00 | 30.000,00 | - | - | - | 30.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 3 area progetto Grand- Paradis (su 8 su scala regionale) | |||
SL.3.9 | Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione degli ecosistemi forestali | RAVA Struttura Foreste e sentieristica | 01/01/2017 | 31/12/2021 | 2.500.000,00 | 210.000,00 | - | - | - | 210.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 3 area progetto Grand- Paradis (su 6 su scala regionale) | ||||||||||
SL.3.10 | Gestione e valorizzazione delle foreste – Valorizzazione dei prodotti forestali e tecnologie silvicole | RAVA Struttura Foreste e sentieristica | 01/01/2017 | 31/12/2021 | 1.000.000,00 | 40.000,00 | - | - | - | 40.000,00 | - | 304 | Numero di azioni/progetti finanziati | 1 area progetto Grand- Paradis (su 10 su scala regionale) | ||||||||||
Assitenza tecnica | H. Assistenza tecnica | 12.1 - Assistenza tecnica | 405 | Progetti e interventi i che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo | Quota di progetti e interventi che rispettano i cronoprogrammi di attuazione e un tracciato unico completo nel Sistema di monitoraggio unitario | Indagine ad hoc | 0 | 60 | AT.1 | Supporto nella definizione e nell'attuazione della Strategia dell'area Grand-Paradis | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis | RAVA Dipartimento politiche strutturali e affari europei | 04/12/2015 | 14/07/2023 | 187.000,00 | 187.000,00 | 187.000,00 | - | - | - | - | AT.1 | Numero azioni di coinvolgimento degli operatori | 15 |
Totale | 47.441.905,35 | 7.629.352,50 | 3.740.000,00 | 500.000,00 | 100.000,00 | 2.836.042,00 | 453.310,50 |
* Gli importi riportati nella colonna 'Costo intervento (area interna Grand-Paradis)' e la successiva ripartizione per fonte, laddove non coincidenti con quelli riportati nella colonna precedente, sono frutto di una stima delle sole risorse riferibili all’area interna Grand-Paradis.
** Per questo intervento, che, per la sua stessa fattibilità, si riferisce all'intero servizio di emergenza-urgenza territoriale cui l'area Grand-Paradis afferisce, sono previste risorse ulteriori in capo all’Azienda USL della Valle d’Aosta, pari a 1.063.156,50 euro.
Accordo di programma quadro Regione Valle d’Aosta
“ AREA INTERNA – Grand-Paradis”
Allegato 2a Relazioni tecniche
Roma, gennaio 2020
Allegato 2a Relazioni tecniche sintetiche per Progetto/Azione
Relazione tecnica e cronoprogramma
Scheda intervento
1 | ID PRATICA | |
2 | Codice intervento e Titolo | IS.1 – Formazione e scambi per scuola di eccellenza Grand-Paradis. |
3 | Costo e copertura finanziaria | 277.925,00 euro, a valere sulla l. 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674. |
4 | Oggetto dell'intervento | Il Progetto "Formazione e scambi per una scuola di eccellenza Grand-Paradis" sostiene una scuola fondata su una didattica partecipata, dove insegnanti, famiglie e alunni interagiscono strettamente, condividendo un obiettivo di istruzione comune, e dove il singolo alunno si trova al centro del processo educativo. Per quanto concerne la scuola dell'infanzia e la scuola primaria, sono previste azioni di formazione del personale docente, di potenziamento dell'insegnamento plurilingue e di sperimentazione della didattica esperienziale, grazie anche al supporto delle nuove tecnologie. Il Progetto prevede, inoltre, di favorire lo scambio di alunni della primaria tra le pluriclassi e le classi "standard" delle scuole del fondovalle, per sviluppare insieme progetti in ambito scientifico e linguistico. Per quanto riguarda la scuola secondaria di primo grado, invece, è prevista una formazione specifica per i docenti, per creare una collaborazione didattica tra una sezione della scuola di Cogne e una sezione di quella di Xxxxxxxxxx, grazie all’uso delle nuove tecnologie. |
5 | CUP | E34F18000330001. |
6 | Localizzazione intervento | Cogne, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche, Valsavarenche, Xxxxxxxxxx. |
7 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il presente Progetto fa riferimento all’Azione ‘A - Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri’ della Strategia dell’area interna Grand-Paradis. |
Identificazione e caratteristiche del contesto territoriale o settoriale Nel settore dell’istruzione la Valle d’Aosta presenta una marcata peculiarità che deriva, innanzitutto, dal bilinguismo e da una lunga tradizione nell’ambito della formazione professionale, cui si aggiunge l’esperienza delle “écoles de montagne – scuole di montagna” che, negli ultimi decenni, hanno garantito la presenza di scuole e insegnanti anche nei piccoli centri, sia pur attraverso l’attivazione della formula delle pluriclassi. Negli anni poi, l’Amministrazione regionale ha investito molto nella preparazione degli insegnanti delle scuole dell’infanzia e primarie e nella creazione di specifici percorsi formativi per i docenti, in parte gestiti dall’Università della Valle d’Aosta, giungendo alla costruzione di un corpo docente competente e motivato che opera nelle piccole scuole di villaggio. Si tratta di un patrimonio di risorse umane e di organizzazione che deve essere valorizzato attraverso una strategia che, anche mediante le nuove tecnologie e il sostegno all’attività degli insegnanti con progetti dedicati, trasformi l’istruzione “dei piccoli numeri” in un modello alternativo, ma pedagogicamente altrettanto valido, a quello “tradizionale” basato sulle monoclassi. Nei comuni dell’area progetto (fatta eccezione per il comune di Rhêmes-Notre-Dame, la cui scuola è stata chiusa nell’anno 2015 a causa del mancato raggiungimento del numero minimo di iscritti) sono presenti sia la scuola dell’infanzia sia la scuola primaria, veri e propri presidi del territorio e dell’identità culturale locale. Il personale docente che opera in queste scuole è costituito prevalentemente da insegnanti di ruolo, fortemente motivati a operare nelle piccole realtà scolastiche. | ||
Principali problematiche che vengono affrontate attraverso il Progetto Le scuole di montagna (e tra queste non fanno eccezione quelle dell’area progetto) sono confrontate alle difficoltà derivanti dall’isolamento, dai piccoli numeri degli studenti, dalla difficoltà di accesso ai servizi essenziali e dal progressivo spopolamento dei comuni in cui si trovano. Inoltre, dal punto di vista didattico, lavorare con le pluriclassi richiede approcci e competenze che necessitano di aggiornamenti continui. | ||
Coerenza programmatica | ||
Quadro strategico regionale e altri documenti strategici europei, statali e regionali: - Piano straordinario 2016/20: "Verso una scuola d'eccellenza, capace di promuovere il successo scolastico e formativo per tutti" (DGR 1224/2016); - Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo 2014/20. |
Normativa regionale, statale e europea: - l. 107/2015 Riforma sistema nazionale istruzione e formazione; - DGR 672/14 Approvazione piano interventi per miglioramento/potenziamento politiche educative - XIV legislatura; - DGR 8/2016 Approvazione indirizzi e modalità attuazione sistema IeFP in Valle d’Aosta. Integrazione DGR N. 519/2010; - l.r. 18/2016: Disposizioni per l'armonizzazione della l. 13 luglio 2015, n. 107. | ||
8 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Le attività previste intendono valorizzare i caratteri originali delle scuole di montagna e garantire ad alunni e insegnanti importanti opportunità di crescita. La qualificazione del processo educativo sarà realizzata mediante: - la formazione degli insegnanti, per dar loro strumenti didattici in grado di aumentare le competenze degli alunni, specialmente nell’ambito linguistico, tecnologico e in quello dell’”imparare facendo”; - l’accrescimento delle competenze in lingua inglese degli alunni, grazie all’interazione con un esperto madrelingua; - la realizzazione di progetti che valorizzino la cultura e le tradizioni locali; - l’organizzazione di scambi tra le pluriclassi e le monoclassi, per la realizzazione di progetti ambientali plurilingue. |
9 | Risultati attesi | 10.2 - Miglioramento delle competenze chiave degli allievi. |
10 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore di realizzazione: - Durata in ore annua dell'insegnamento con tutor madrelingua (ore) – Target: 1.300; - Numero di corsi di formazione per i docenti attivati (n.) – Target: 4. Indicatore di risultato: - Grado di soddisfazione dell'offerta formativa scolastica (Numero di famiglie con figli iscritti nelle scuole che si dichiarano soddisfatte dell'offerta formativa scolastica in percentuale sul totale delle famiglie con figli iscritti nelle scuole) – Baseline: 0 – Target: 90. |
11 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedura ai sensi del vigente Codice dei Contratti. |
12 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione ai sensi dell’art. 23, comma 14, del d.lgs 50/2016. |
13 | Progettazione attualmente disponibile | Livello unico di progettazione ai sensi dell’art. 23, comma 14, del d.lgs 50/2016 (il servizio si esplica in una serie di contratti, il primo dei quali è stato stipulato il 30 novembre 2018). |
14 | Soggetto attuatore | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. |
15 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Importo |
Acquisto o realizzazione di servizi | Servizi esterni (compresi lavori)* | 277.925,00 |
Totale | 277.925,00 |
* Voce di spesa riferita ai costi stimati per:
• l’organizzazione a favore degli insegnanti di corsi ed eventi formativi per le lingue (potenziamento delle competenze metodologiche per una didattica integrata in lingua francese e inglese), per l’utilizzo delle nuove tecnologie e per la didattica laboratoriale. Questi corsi saranno di 120 ore l’anno (indicativamente 40 per lingua inglese, 10, rispettivamente, per competenze metodologiche in lingua francese, didattica della lingua inglese per l’infanzia, didattica della lingua inglese per la primaria, uso e didattica nuove tecnologie e 40 per didattica laboratoriale ed esperienziale). Essi potranno essere somministrati in parte con presenza diretta in aula e in parte online. Dettaglio spese per anno (costo complessivo per 3 anni: 46.835,00 euro):
- numero ore corso erogate: 120, per un costo totale, comprese le spese amministrative, pari a 10.400,00 euro;
- ore preparazione docenti corsi: 8 h a 45,00 euro l'ora;
- acquisto materiali didattici: 235,00 euro per il primo anno e 200,00 euro per i seguenti 2 anni;
- ticket restaurant per i docenti che partecipano alla formazione: 4.640,00 euro;
- costo complessivo formazione euro/anno: 15.635,00 euro per il primo anno e 15.600,00 euro per i seguenti 2 anni;
• l’erogazione a favore dei docenti delle scuole dell'area interna di una formazione individualizzata sulla base di un pacchetto di corsi e opportunità formative periodicamente selezionate dalle Istituzioni scolastiche e dall'Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis,
in coerenza con gli obiettivi della strategia aree interne e i risultati attesi. Ogni insegnante potrà partecipare ad un corso all'anno. Dettaglio spese per anno (costo complessivo per 3 anni: 6.000,00 euro):
- numero docenti: 10;
- corsi di formazione attivabili da ogni docente: 1;
- costo medio iscrizione corso per insegnante 200,00 euro;
- costo complessivo formazione individualizzata euro/anno: 2.000,00 euro;
• la presenza di tutor madrelingua in classe. Questo tipo di tutoraggio è previsto unicamente per la lingua inglese. Si prevede la presenza di tutor che operano a rotazione sulle diverse classi per un totale di 1.300 ore l'anno ripartite su 16 classi. Ai tutor viene anche riconosciuto un totale di 30 ore per la preparazione degli interventi. Le ore di tutoraggio totali ammontano, pertanto, a 1.330 l'anno. Dettaglio spese per anno (costo complessivo per 3 anni: 179.550,00 euro):
- numero di ore annue di insegnamento previste con tutor madrelingua inserito nelle classi: 1.330;
- costo orario tutor: 45,00 euro;
- costo complessivo formazione euro/anno: 59.850,00 euro;
• le attività didattiche legate alla cultura del territorio, attraverso l'intervento in classe o in laboratorio di esperti di saperi locali. Dettaglio spese per anno (costo complessivo per 3 anni: 24.300,00 euro): 15 interventi da 1,5 h a 40,00 euro/h, comprensivi dei materiali didattici per 9 gruppi, per un totale di 8.100,00 euro;
• l’organizzazione logistica di attività di scambio tra alunni delle classi "standard" e quelli delle pluriclassi. E' prevista l'organizzazione di 8 scambi distribuiti lungo il corso dell'anno scolastico che coinvolgeranno 3 pluriclassi e 2 classi delle scuole di fondovalle. Dettaglio spese per anno (costo complessivo per 3 anni: 19.320,00 euro):
- 16 servizi di trasporto al costo unitario di 235,00 euro, per un totale di 3.760,00 euro;
- servizio di assistenza mensa: 22 euro/h per 2 h per 8 servizi, per un totale di 352,00 euro;
- pasti: 4,70 euro per 30 pasti per 8 scambi, per un totale di 1.128,00 euro;
- costo preparazione attività: 24,00 euro per 5 insegnanti per 10 ore, per un totale di 1.200,00 euro;
- costo complessivo: 6.440,00 euro;
• la formazione di docenti di una sezione delle scuole secondarie di primo grado di Xxxxxxxxxx e di Cogne per l'utilizzo delle nuove tecnologie finalizzate alla creazione di una rete di scambio digitale tra le due scuole. Dettaglio spese per anno (costo complessivo per 3 anni: 1.920,00 euro): 8 ore di corso a 80 euro/h, per un costo complessivo formazione euro/anno pari a 640,00 euro.
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista* | Data fine prevista* |
Stipula Contratto | 15/10/2018 | 01/10/2022 |
Esecuzione fornitura | 21/01/2019 | 31/10/2022 |
* Le date indicate si riferiscono, cumulativamente, a tutti i contratti in cui si articola il Progetto. In quanto date previsionali, le stesse sono riferite (per considerare l’intero arco temporale interessato dal Progetto) alle stime di stipula ed esecuzione di tutti i contratti, considerando, quale ‘Data inizio prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali del primo contratto e, quale ‘Data fine prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali dell’ultimo contratto.
Cronoprogramma finanziario
Anno | Costo |
2019 | 74.830,00 |
2020 | 92.130,00 |
2021 | 86.030,00 |
2022 | 24.935,00 |
Costo totale | 277.925,00 |
Relazione tecnica e cronoprogramma
Scheda intervento
1 | ID PRATICA | |
2 | Codice intervento e Titolo | IS.2 – Ambienti di apprendimento innovativi Grand-Paradis. |
3 | Costo e copertura finanziaria | 730.000,00 euro, a valere sulla l. 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674. |
4 | Oggetto dell'intervento | L'intervento consiste nel miglioramento degli spazi di apprendimento nelle scuole di montagna, per renderle coerenti con una didattica innovativa, centrata anche sulle esigenze delle pluriclassi. Si lavorerà sulla continuità tra ambiente interno e ambiente esterno, sulla riqualificazione energetica e biofilica dell'ambiente, sul benessere degli alunni all'interno dello spazio scolastico. Inoltre, attraverso l'uso delle nuove tecnologie, saranno messe in rete le scuole dell'area interna, in modo che ci possa essere confronto e scambio tra gruppi-classe relativamente piccoli: una proposta operativa è già stata progettata tra le scuole di Xxxxxxxxxx e di Cogne. L'utilizzo della tecnologia e delle telecomunicazioni permetterà di superare l'isolamento in cui si trovano materialmente le scuole di montagna e potrà diventare un importante strumento per lo sviluppo di progetti in rete tra le varie classi. |
5 | CUP | E39E18001240001. |
6 | Localizzazione intervento | Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche, Valsavarenche, Xxxxxxxxxx. |
7 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il presente Progetto fa riferimento all’Azione ‘A - Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri’ della Strategia dell’area interna Grand-Paradis. Identificazione e caratteristiche del contesto territoriale o settoriale Nel settore dell’istruzione la Valle d’Aosta presenta una marcata peculiarità che deriva innanzitutto dal bilinguismo e da una lunga tradizione nell’ambito della formazione professionale, cui si aggiunge l’esperienza delle “écoles de montagne – scuole di montagna” che, negli ultimi decenni, hanno garantito la presenza di scuole e insegnanti anche nei piccoli centri, sia pur attraverso l’attivazione della formula delle pluriclassi. Ogni comune possiede spazi adeguati per ospitare tanto la scuola dell’infanzia quanto la scuola primaria; a Cogne, nel medesimo edificio, trova spazio anche la scuola secondaria di primo grado. Principali problematiche che vengono affrontate attraverso il Progetto La capacità delle piccole scuole di montagna di mantenere un numero sufficiente di alunni, motivando le famiglie a non spostare i propri figli verso quelle più grandi del fondovalle, dipende non solo dalla ricchezza dell’offerta didattica e dalla preparazione degli insegnanti, ma anche dalla qualità degli ambienti di apprendimento. A tal fine, attraverso questo Progetto, si interviene sugli spazi scolastici, sui loro allestimenti e attrezzature. In particolare, mediante l’acquisto di attrezzature informatiche e la successiva sperimentazione di modalità di conduzione delle attività didattiche in collaborazione con altre realtà scolastiche, si intendono superare i limiti derivanti dall’isolamento e dalla dimensione limitata dei territori. Coerenza programmatica Quadro strategico regionale e altri documenti strategici europei, statali e regionali: - Piano straordinario 2016-20: "Verso una scuola d'eccellenza, capace di promuovere il successo scolastico e formativo per tutti" (DGR 1224/2016); - Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo 2014/20. Normativa regionale, statale e europea: - l. 107/2015 Riforma sistema nazionale istruzione e formazione; - DGR 672/14 Approvazione piano interventi per miglioramento/potenziamento politiche educative - XIV legislatura; - l.r. 18/2016: Disposizioni per l'armonizzazione della l. 13 luglio 2015, n. 107. |
8 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Gli interventi previsti mirano al raggiungimento di una maggiore qualità degli ambienti di apprendimento. In particolare, si prevede di: - riqualificare gli spazi interni (riqualificazione degli stressori – acustica, |
illuminazione, aria – e piccoli interventi edilizi); - riqualificare gli spazi esterni; - acquistare arredi e elementi per la didattica laboratoriale; - allestire aule tecnologiche per la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado (distribuzione segnale Internet, LIM, computer, tablet…). | ||
9 | Risultati attesi | 10.2 - Miglioramento delle competenze chiave degli allievi. |
10 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore di realizzazione: - Numero di allestimenti informatici per scambi didattici (n.) – Target: 1; - Numero di scuole primarie rinnovate (n.) – Target: 6. Indicatore di risultato: - Competenze degli allievi in matematica - Classe V primaria (Numero delle risposte corrette sul totale delle risposte) – Baseline: 54 – Target: 54,90. |
11 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | - Affidamento diretto art. 36, comma 2, lett. a) del d.lgs. 50/2016; - Procedura negoziata sottosoglia art. 36, comma 2, lettera b) del d.lgs. 50/2016; - Procedura negoziata sottosoglia art. 36, comma 2, lettera c) del d.lgs. 50/2016. |
12 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | - Progetto di fattibilità tecnica ed economica; - Progettazione esecutiva. |
13 | Progettazione attualmente disponibile | Si rimanda al Cronoprogramma delle attività di seguito riportato. |
14 | Soggetto attuatore | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. |
15 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Importo |
Acquisto di beni | Altro – Voce di spesa riferita ai costi stimati per interventi di riqualificazione degli stressori (acustica, illuminazione, aria). | 300.000,00 |
Realizzazione di lavori pubblici (opere ed impiantistica) | Lavori – Voce di spesa riferita ai costi stimati per: • l’analisi della situazione degli spazi di apprendimento e progettazione degli allestimenti (50.000,00 euro); • piccoli interventi di tipo edilizio complementari (100.000,00 euro); • la riqualificazione di spazi esterni (30.000,00 euro); • arredi e elementi per la didattica laboratoriale (180.000,00 euro); • attrezzature tecnologiche per scuole primaria (distribuzione segnale Internet, LIM, tablet) (50.000,00 euro); • strumenti informatici per la collaborazione digitale tra le scuole secondarie di primo grado di Xxxxxxxxxx e Cogne (20.000,00 euro). | 430.000,00 |
Totale | 730.000,00 |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista | Data fine prevista |
Progetto di fattibilità tecnica ed economica | 16/04/2020 | 17/06/2020 |
Progettazione esecutiva | 02/07/2020 | 30/09/2020 |
Stipula contratto | 25/01/2021 | 15/03/2021 |
Esecuzione lavori | 01/04/2021 | 31/08/2021 |
Collaudo | 01/09/2021 | 10/09/2021 |
Cronoprogramma finanziario
Anno | Costo |
2020 | 300.000,00 |
2021 | 430.000,00 |
Costo totale | 730.000,00 |
Relazione tecnica e cronoprogramma
Scheda intervento
1 | ID PRATICA | |
2 | Codice intervento e Titolo | IS.3 – Summer School “Una montagna da imparare”. |
3 | Costo e copertura finanziaria | 96.984,00 euro, a valere sulla l. 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674 e 18.000,00 euro di risorse private, per un totale di 114.984,00 euro. |
4 | Oggetto dell'intervento | L'intervento prevede la realizzazione di tre summer school all'anno tra i comuni dell'area interna. Le summer school, rivolte a ragazzi della scuola secondaria di I e II grado e a giovani fino a 25 anni, propongono un programma per potenziare le conoscenze linguistiche, la conoscenza del territorio montano e delle sue professioni e opportunità lavorative. Le principali tematiche che saranno affrontate: la natura di montagna, attraverso la collaborazione con il Parco nazionale del Gran Paradiso, l'artigianato tradizionale, le attività outdoor. Le summer school, che avranno un programma innovativo, supportato da strumentazione multimediale, saranno coordinate al processo educativo scolastico e rappresenteranno un'occasione per collegare la scuola al territorio, utilizzando al meglio strutture e servizi scolastici sottoutilizzati nel periodo estivo. L'organizzazione delle summer school (20 posti, di cui 10 saranno riservati ai ragazzi dell'area interna) sarà affidata a soggetti esterni in possesso di adeguate competenze e capacità organizzative, sulla base di una programmazione strategica coordinata tra l'Unité des Communes valdôtaines Grand- Paradis e l'Assessorato Istruzione, università, ricerca e politiche giovanili. Sarà coinvolta la Chambre per l'inserimento dei giovani nel mondo lavorativo/turistico. |
5 | CUP | B75G18000190008. |
6 | Localizzazione intervento | Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche, Valsavarenche. |
7 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il presente Progetto fa riferimento all’Azione ‘A - Istruzione innovativa e di eccellenza modellata sui piccoli numeri’ della Strategia dell’area interna Grand-Paradis. Identificazione e caratteristiche del contesto territoriale o settoriale Dal confronto nel territorio dell’area Grand-Paradis è emerso chiaramente il bisogno di migliorare il coordinamento tra i diversi progetti d’intervento con i diversi attori del territorio, attraverso il coinvolgimento strutturato dei diversi operatori sociali e i soggetti del sistema economico-produttivo. L’intervento si pone, quindi, l’obiettivo di sviluppare, nei ragazzi e nei giovani dell’area Grand-Paradis, le competenze che ne facilitino l’inserimento nel mondo del lavoro, in primo luogo nei mestieri, nelle professioni e nelle aziende della montagna. Sfruttando le proposte e le attività già esistenti nell’area interna, si stimoleranno i giovani ad intraprendere anche scelte di innovazione. Le summer school sono un’esperienza già avviata nella regione con la finalità di associare attività outdoor con moduli di apprendimento linguistico, in particolare l’inglese. Nel caso dell’area Grand-Paradis, le summer school possono essere uno strumento per raggiungere gli obiettivi della strategia per le seguenti ragioni: - possono essere indirizzate a un’ampia fascia di ragazzi dalla scuola secondaria di primo grado fino ai giovani di 25 anni, perseguendo finalità educative differenziate e modulate con il diverso livello didattico e, per quelli più grandi, con l’esigenza di conoscere il mondo del lavoro. Per tutti i partecipanti, le summer school proporranno l’approfondimento delle competenze linguistiche, con un focus sull’inglese, associandovi lo studio dell’ambiente montano e delle sue particolarità geografiche, naturalistiche e culturali mentre per i giovani più grandi, la summer school può offrire una conoscenza approfondita dei mestieri della montagna, con incontri con aziende e testimonial dei mestieri e delle professioni presenti nell’area interna e più in generale in Valle d’Aosta; - le summer school possono beneficiare della presenza sul territorio di edifici scolastici idonei allo svolgimento delle attività didattiche. Inoltre, lo stesso territorio dell’area interna costituisce un “laboratorio a cielo aperto” che offre innumerevoli possibilità di apprendimento. I Comuni saranno coinvolti per contribuire all’organizzazione logistica delle summer school, cercando di distribuire le stesse nel maggior numero possibile di località dell’area interna; - le summer school saranno l’occasione per coinvolgere le imprese locali nel processo educativo, sfruttando le opportunità offerte dall’attuale legislazione scolastica. I ragazzi più grandi che frequenteranno le attività educative/formative estive saranno messi in contatto, attraverso incontri e visite in azienda, con operatori e titolari d’impresa adeguatamente motivati a trasmettere loro le ragioni |
per lavorare nell'area interna mostrando nel contempo le reali opportunità occupazionali e professionali offerte dal territorio; - le summer school adotteranno un approccio didattico innovativo, associando attività in classe e uscite sul territorio, comprese occasioni per praticare attività sportive all’aperto, che saranno anch’esse organizzate in modo da essere occasione di apprendimento (per esempio attività sportive svolte in lingua inglese). Principali problematiche che vengono affrontate attraverso il Progetto La situazione riguardante la scolarizzazione dei giovani valdostani nelle scuole dell’area Grand-Paradis non è priva di ombre ed infatti le problematiche della dispersione e dell’abbandono scolastico sono al centro della programmazione delle iniziative in capo alla Sovraintendenza agli studi e alle istituzioni scolastiche. Spesso gli insegnanti faticano a mettere in atto metodologie di tipo esperienziale, che pongano gli allievi in diretta relazione con l’oggetto di studio, in modo che essi possano "fare esperienza". Ciò si verifica ogni qualvolta bisogna operare su concetti astratti. Queste difficoltà hanno determinato nell’organizzazione della scuola la prevalenza dell’apprendimento "simbolico-ricostruttivo", basato sul linguaggio e sul testo scritto: l’insegnante o il libro trasmettono l’informazione che viene decodificata nella mente dell’allievo per ricostruire gli oggetti e le situazioni. L’apprendimento dipenderà da due fattori essenziali: dalla capacità dell’insegnante di saper trasmettere l’informazione in modo adeguato e dalla capacità che ha l’allievo di ricostruire i messaggi che riceve. Non c’è nessun contatto diretto con oggetti, ma tutto avviene nella mente di chi apprende. Occorre individuare metodologie e strumenti didattici alternativi per migliorare i processi di insegnamento/apprendimento. Le “summer school” si pongono come una delle metodologie che, consentendo il contatto diretto degli alunni con la natura e con lo “story telling” delle tradizioni del territorio, permettono di stimolare i partecipanti favorendone la crescita personale. Coerenza programmatica Quadro strategico regionale e altri documenti strategici europei, statali e regionali: - Piano straordinario 2016/20: "Verso una scuola d'eccellenza, capace di promuovere il successo scolastico e formativo per tutti" (DGR 1224/2016); - Progetto X.X.X.XX. Interreg V-A Italia-Francia (Alcotra) 2014/20; - Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo 2014/20. Normativa regionale, statale e europea - l. 107/2015 Riforma sistema nazionale istruzione e formazione; - DGR 672/14 Approvazione piano interventi per miglioramento/potenziamento politiche educative -XIV legislatura; - l.r. 18/2016: Disposizioni per l'armonizzazione della l. 13 luglio 2015, n. 107; - Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente, 22 maggio 2018; - Programma “Istruzione e Formazione 2020” (2009/C119/02); - Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente, del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006, (2006/962/CE); - Ripensare l’istruzione: investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici” del novembre 2012, (COM/2012/0669); - Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sulla validazione degli apprendimenti non formali e informali del 20 dicembre 2012; - Raccomandazione sulla costituzione di un Quadro europeo delle qualificazioni per l’apprendimento permanente (EQF), del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008. | ||
8 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Il Progetto prevede di organizzare tre summer school all’anno nel territorio dell’area interna, nel periodo che parte dal 15 giugno sino al 31 agosto, con una durata di ciascun corso di 1 settimana full time, dal lunedì alla domenica. La scelta delle sedi per le summer school sarà fatta in accordo con i singoli Comuni, sulla base dei servizi presenti nell’area e della possibilità di utilizzare aule scolastiche e servizi annessi, come gli spazi mensa. Le summer school saranno articolate in tre sessioni di una settimana ciascuna, nel periodo estivo, per tre anni successivamente all'approvazione dell'APQ. L’organizzazione delle summer school sarà demandata a un soggetto esterno in possesso di adeguata qualificazione attraverso una procedura di gara. La struttura, l’organizzazione, i programmi e il livello di insegnamento saranno definiti a monte, anche con un confronto con le esigenze espresse dalle istituzioni scolastiche, questo al fine di integrare al massimo le attività estive con alcune materie che interessano trasversalmente i programmi educativi scolastici (scienze, geografia, ecc.). Parte dei programmi, per i ragazzi delle medie superiori, saranno anche concordati con la Chambre, nell’ottica di sviluppare attività formative utili al successivo inserimento nel mondo del lavoro. |
9 | Risultati attesi | 10.7 - Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici. |
10 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore di realizzazione: - Numero di sessioni della summer school realizzate all’anno (n.) – Target: 3. Indicatore di risultato: - Partecipanti che hanno un lavoro, anche autonomo, entro i 6 mesi successivi alla fine della loro partecipazione all'intervento – Baseline: 0 – Target: 10. |
11 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedura ai sensi del vigente Codice dei Contratti. |
12 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione ai sensi dell’art. 23, comma 14, del d.lgs 50/2016. |
13 | Progettazione attualmente disponibile | Si rimanda al Cronoprogramma delle attività di seguito riportato. |
14 | Soggetto attuatore | RAVA – Struttura Politiche giovanili, progetti cofinanziati ed europei. |
15 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | RAVA – Struttura Politiche giovanili, progetti cofinanziati ed europei. |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Importo |
Acquisto o realizzazione di servizi | Servizi esterni (compresi lavori)* | 114.984,00 |
Totale | 114.984,00 |
* Voce di spesa riferita all’organizzazione di una summer school della durata di una settimana all'anno, organizzata in 3 sessioni, nel periodo 15 giugno - 31 agosto (il periodo esatto sarà definito successivamente anche in base ad un'indagine sugli orientamenti dell'utenza potenzialmente interessata), in Comuni dell'area dotati di strutture e servizi idonei. E' prevista la partecipazione di gruppi di 20 ragazzi per una settimana residenziale, per un totale di 60 ragazzi l'anno. I corsi si svolgeranno dal lunedì alla domenica, full time, e prevedono lavori in aula e uscite sul territorio. I costi annuali stimati, ripetuti nel triennio 2020/22 sono i seguenti:
• costi docenti per lezioni in aula e interventi specialistici (max 6 h al giorno): 35,00 euro/h lordi x 6 h x 21 giorni x 3 anni = 13.230,00 euro;
• costo testimonial (es. titolari d'imprese locali) per interventi specifici: 1 intervento alla settimana x 3 settimane x 3 anni per 2 h x 50,00 euro/h = 900,00 euro;
• costo tutor/supervisore: 25,00 euro/h x 12 h x 21 giorni x 3 anni x 2 tutor = 37.800,00 euro;
• costo accompagnatore (coperto dalle quote d'iscrizione delle famiglie): 8 euro/h x 12 h x 18 giorni x 3 anni x 1 accompagnatore = 5.184,00 euro;
• costo per la pensione completa in struttura idonea: 40,00 euro a partecipante al giorno x 20 partecipanti x 21 giorni x 3 anni = 50.400,00 euro;
• costi di trasporto con partenza da Xxxxxxxxxx: 3,00 euro a partecipante x 60 partecipanti x 2 giorni x 3 anni = 1.080,00 euro;
• costi di assicurazione per attività sportive e didattiche: 5,00 euro a partecipante x 60 partecipanti x 3 anni = 900,00 euro;
• costi per materiali didattici e esperienze laboratoriali: 10,00 euro a partecipante x 60 partecipanti x 3 anni = 1.800,00 euro;
• costi di pulizia e spese per locali che ospitano i corsi: 0,5 euro a partecipante x 60 partecipanti x 21 giorni x 3 anni = 1.890,00 euro;
• costi generali organizzativi: 10,00 euro a partecipante x 60 partecipanti x 3 anni = 1.800,00 euro;
Il costo complessivo è pari a 114.984,00 euro, di cui 18.000,00 euro a carico delle famiglie ripartiti come segue: 50,00 euro x 30 posti riservati all'anno per ragazzi e giovani dell'area interna Grand-Paradis x 3 anni = 4.500,00 euro; 150,00 euro x 30 posti all'anno per ragazzi e giovani provenienti dall'esterno dell'area interna Grand-Paradis x 3 anni = 13.500,00 euro. I costi a carico della strategia sono, pertanto, pari a 96.984,00 euro.
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista* | Data fine prevista* |
Stipula contratto | 03/02/2020 | 31/03/2022 |
Esecuzione fornitura | 15/06/2020 | 31/08/2022 |
* Le date indicate si riferiscono, cumulativamente, a tutti i contratti in cui si articola il Progetto. In quanto date previsionali, le stesse sono riferite (per considerare l’intero arco temporale interessato dal Progetto) alle stime di stipula ed esecuzione di tutti i contratti, considerando, quale ‘Data inizio prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali del primo contratto e, quale ‘Data fine prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali dell’ultimo contratto.
Cronoprogramma finanziario
Anno | Costo |
2020 | 38.328,00 |
2021 | 38.328,00 |
2022 | 38.328,00 |
Costo totale | 114.984,00 |
Relazione tecnica e cronoprogramma
Scheda intervento
1 | ID PRATICA | |
2 | Codice intervento e Titolo | SN.1 – Rafforzamento presidio medico Grand-Paradis. |
3 | Costo e copertura finanziaria | 1.509.000,00 euro, a valere sulla l. 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674, 10.143,50 euro di risorse dell’Unité des Communes valdôtaines Grand- Paradis e 1.063.156,50 euro di risorse dell’Azienda USL della Valle d'Aosta, per un totale di 2.582.300,00 euro, di cui 1.519.143,50 attribuibili all'area interna Grand- Paradis. |
4 | Oggetto dell'intervento | L'intervento è diretto a migliorare il livello di assistenza sanitaria nell'area interna, in particolare riducendo i tempi di intervento in emergenza-urgenza. L'obiettivo è portare il più rapidamente possibile un'équipe di soccorso sul posto, affinché possa prestare le prime cure e, eventualmente, attraverso la modalità di rendez-vous, essere supportata dall'intervento del medico sul luogo del soccorso o nella fase di trasporto del paziente presso il presidio ospedaliero di Aosta. |
5 | CUP | B79H19000420006. |
6 | Localizzazione intervento | Aosta, Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Saint-Xxxxxx, Valgrisenche. |
7 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il presente Progetto fa riferimento all’Azione ‘B - Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco’ della Strategia dell’area interna Grand-Paradis. Identificazione e caratteristiche del contesto territoriale o settoriale Le caratteristiche del contesto territoriale, in particolare delle testate delle valli laterali, sono tali da determinare tempi di trasporto eccessivamente alti verso l'ospedale del capoluogo regionale. Principali problematiche che vengono affrontate attraverso il Progetto Preso atto che i tempi di trasporto dalle valli laterali del territorio di interesse del Progetto al capoluogo sono difficilmente comprimibili e che non è possibile creare un presidio di soccorso adeguatamente attrezzato per far fronte a interventi sanitari in urgenza nell’area interna o nelle sue immediate vicinanze, l'intervento è diretto a migliorare il livello di assistenza sanitaria nell'area, in particolare riducendo i tempi di intervento in emergenza-urgenza. Coerenza programmatica Quadro strategico regionale e altri documenti strategici europei, statali e regionali L'intervento è stato concepito in coerenza con la “Carta di Cogne” e individuato in accordo con l'Amministrazione regionale e l'Azienda USL Valle d'Aosta. L'intervento è coerente con l'azione generale, in quanto contribuisce a mantenere le persone con problemi di salute presso la loro abitazione, evitando in molte situazioni l'ospedalizzazione, sostenendo l'autonomia degli individui e supportando le famiglie nello sforzo di cura a soggetti anziani o con patologie croniche. Sono inoltre di riferimento il: - Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo della Valle d'Aosta 2014/20 (asse 3); - Piano nazionale per la prevenzione 2014-2018; - Piano di zona; - Piano regionale socio-sanitario. Normativa regionale, statale e europea - Salute21: la politica programmatica di salute per tutti per la regione europea dell'OMS; - Patto per la salute 2014-2016; - DGR n. 1981 del 30/12/2015, recante approvazione del Piano regionale di prevenzione. |
8 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | Si propone la sperimentazione di un sistema su due livelli, mediante la creazione di una rete a maglie strette di operatori del soccorso (in grado di intervenire rapidamente con l'ambulanza e di effettuare le manovre di primo soccorso e la defibrillazione precoce), nonché di una rete a maglie più larghe di soccorso medico |
(che utilizza mezzi più agili ed opera attraverso le modalità di rendez-vous). Nello specifico, si prevede la creazione di due postazioni di soccorso non medicalizzate (una a Saint-Xxxxxx e una a Cogne, ubicate presso le attuali sedi dei volontari del soccorso) e l'avvicinamento del personale medico dell'Azienda USL Valle d'Aosta al territorio dell'area, attraverso la riorganizzazione generale del servizio di emergenza- urgenza. Tale riorganizzazione impegna, complessivamente, l'Azienda USL Valle d'Aosta per oltre 1.000.000 di euro e comporta notevoli benefici proprio per l'area Grand-Paradis. Inoltre, per ottimizzare l'utilizzo delle risorse presenti sul territorio e creare sinergie tra il settore pubblico e il settore del volontariato, si prevede di ampliare la convenzione già in essere tra l’Azienda USL e la Federazione regionale dei volontari del soccorso, integrando l'azione dei volontari e dei dipendenti della Federazione per la conduzione delle ambulanze e per il trasporto/assistenza durante gli interventi stessi, al fine di assicurare la massima copertura possibile. Al termine del periodo di sperimentazione di questo nuovo modello per la gestione del servizio di emergenza-urgenza sanitaria, l'Azienda USL Valle d'Aosta, valutati gli esiti della sperimentazione, si farà carico del mantenimento dei servizi nel tempo. Per quanto concerne il rafforzamento del sistema di emergenza mediante la creazione di una postazione di primo soccorso non medicalizzato a Saint-Xxxxxx e a Cogne per garantire l'intervento precoce e l'assistenza attiva, anche nella fase di trasporto, segnatamente per le patologie tempo-dipendenti, sono previste le seguenti attività: 1. presenza di un autista/soccorritore h12 in ogni postazione. Per garantire questa copertura è previsto l'utilizzo di 8 autisti/soccorritori dipendenti della Federazione regionale volontari del soccorso e di personale volontario - costo annuo di 232.000 euro (696.000 euro nel triennio); 2. acquisto n. 2 ambulanze, completamente attrezzate (stima effettuata in base a preventivi richiesti dalla Federazione regionale dei volontari del soccorso) - 150.000 euro; 3. xxxxx xxxxxxxxxxxxx xxx xxxxxxx-xxxxxxxxxxxx - 00.000 euro. Il corso (rivolto ad un massimo di 60 volontari) prevede lezioni teoriche e pratiche sulla gestione delle urgenze, sull'organizzazione del soccorso sanitario in eventi maggiori e sulla guida dei mezzi di soccorso. L’azienda USL si avvale della collaborazione della Federazione regionale dei volontari del soccorso della Valle d’Aosta per la gestione pratica della formazione e dell’aggiornamento dei volontari del soccorso, come precisato dall’art. 18 della convenzione siglata tra l’Azienda e la Federazione per l’espletamento delle attività di soccorso e trasporto sanitario urgente e secondario. Pertanto, la Federazione si occuperà di individuare, tra gli iscritti al Registro regionale dei docenti formatori e dei volontari istruttori del personale soccorritore (istituito con deliberazione della Giunta regionale n. 264/2006), le figure professionali più idonee per garantire un’accurata formazione ai partecipanti. Qualora non fosse possibile ricorrere ai formatori iscritti al registro succitato, la Federazione provvederà a individuare, tra i centri di formazione certificati per i particolari argomenti ai sensi di legge, un idoneo ente formatore. La selezione terrà conto del profilo dei formatori proposti (loro formazione e certificazione) nonché delle condizioni economiche offerte. Per tale ragione, non è possibile, al momento, indicare quale sarà l’ente formatore al quale la Federazione farà ricorso. Tra i temi del percorso formativo individuati figurano la gestione delle urgenze su paziente traumatizzato e delle urgenze cardiologiche, per i quali sarà possibile far ricorso ai docenti formatori iscritti nel Registro regionale. Al contrario, per i temi relativi alla conoscenza e all’apprendimento della gestione dell’automedica, così come per il corso di guida sicura per autisti-soccorritori, sarà necessario far ricorso ad enti di formazione appositi; 4. coordinamento delle figure professionali interessate: personale amministrativo (30% TP - 12h/settimana ) - costo annuo 11.250 euro (33.750 euro nel triennio). Per quanto concerne la riorganizzazione del servizio di emergenza-urgenza territoriale, servente anche l'area interna Grand-Paradis, per l'avvicinamento dell'équipe medicalizzata al territorio della stessa, sono previste le seguenti attività: 1. presenza aggiuntiva di n. 3 medici per copertura h24 - costo annuo 315.000 euro (945.000 euro nel triennio), presso la postazione di soccorso medico avanzato di Aosta; 2. presenza di n. 6 autisti-soccorritori per copertura h24 - costo annuo 216.000 euro (648.000 euro nel triennio), presso la postazione di soccorso medico avanzato di Aosta; 3. acquisto di n. 1 automedica - 75.000 euro. Inoltre, è prevista la sistemazione di n. 2 piazzole a Rhêmes-Notre-Dame e Valgrisenche che consentiranno l'atterraggio notturno ai mezzi per l'elisoccorso - 15.000 euro. Il prezzo indicato per l'ambulanza e per l’auto medica si equivalgono, poiché il prezzo dovuto dalla Federazione al rivenditore per l’acquisto dell’ambulanza è stato decurtato del contributo ministeriale di cui al d.lgs. 117/2017 art. 76, comma 1 (la riduzione del prezzo di acquisto – pari al 22% del prezzo base – è praticata direttamente dal venditore ai sensi del comma 2 dell’art. succitato). I prezzi indicati sono stati stimati sulla base di acquisti di veicoli analoghi effettuati nel corso dell’anno |
2017 e, successivamente, confermati dal preventivo di un fornitore di veicoli sanitari. | ||
9 | Risultati attesi | 09.3 - Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. |
10 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore di realizzazione: - Numero di postazioni di soccorso non medicalizzato create (n.) – Target: 2. Indicatore di risultato: - Primo soccorso: durata (in minuti) dell'Intervallo allarme (75-esimo percentile della distribuzione dei tempi che intercorrono tra l'inizio della chiamata telefonica alla Centrale Operativa e l'arrivo del primo mezzo di soccorso sul posto) – Baseline: 43 – Target: 33. |
11 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedura ai sensi del vigente Codice dei Contratti. |
12 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione ai sensi dell’art. 23, comma 14, del d.lgs 50/2016. |
13 | Progettazione attualmente disponibile | Si rimanda al Cronoprogramma delle attività di seguito riportato. |
14 | Soggetto attuatore | Azienda USL della Valle d'Aosta -Vallée d'Aoste che si avvarrà della collaborazione di: - Federazione regionale delle organizzazioni di volontariato del soccorso della Valle d'Aosta (previa convenzione con l’Azienda USL della Valle d'Aosta); - Unité des Communes valdôtaines Grand-Paradis. |
15 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Azienda USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste. |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Importo* |
Acquisto di beni | Beni oggetto dell'acquisto – Voce di spesa riferita ai costi stimati per l’acquisto di: • n. 2 ambulanze (150.000,00 euro); • n. 1 automedica (75.000,00 euro, di cui 27.750,00 riferibili all’area progetto dell’Area interna Grand-Paradis). | 177.750,00 |
Acquisto o realizzazione di servizi | Altro – Voce di spesa riferita ai costi stimati per la: • presenza di n. 6 autisti-soccorritori per la copertura h 24 presso la postazione di soccorso medico avanzato di Aosta (648.000,00 euro, di cui 239.760,00 riferibili all’area progetto dell’Area interna Grand-Paradis); • presenza aggiuntiva di n. 3 medici per la copertura h 24 presso la postazione di soccorso medico avanzato di Aosta (945.000,00 euro, di cui 349.650,00 euro riferibili all’area progetto dell’Area interna Grand-Paradis). Personale non dipendente da destinare allo specifico progetto – Voce di spesa riferita ai costi stimati per: • la presenza di un autista/soccorritore h 12 in ogni postazione, attraverso l'utilizzo di n. 8 autisti/soccorritori dipendenti della Federazione regionale volontari del soccorso e di personale volontario (696.000,00 euro); | 589.410,00 729.750,00 |
• il coordinamento delle figure professionali interessate, attraverso personale amministrativo part-time (30% TP – 12 h/settimana) (33.750,00 euro). Servizi esterni (compresi lavori) – Voce di spesa riferita ai costi stimati per: • la sistemazione di n. 2 piazzole a Rhêmes-Notre-Dame e Valgrisenche che consentiranno l'atterraggio notturno ai mezzi per l'elisoccorso (15.000,00 euro); • un corso professionale per autista- soccorritore (rivolto ad un massimo di 60 volontari), che prevede lezioni teoriche e pratiche sulla gestione delle urgenze, sull'organizzazione del soccorso sanitario in eventi maggiori e sulla guida dei mezzi di soccorso (19.550,00 euro di cui 7.233,50 euro riferibili all’area progetto dell’Area interna Grand-Paradis). | 22.233,50 | |
Totale | 1.519.143,50 |
* Gli importi delle tipologie di spesa sono riconducibili alle sole risorse riferibili all’area progetto dell’Area interna Grand-Paradis, ma per questo intervento – che, per la sua stessa fattibilità, si riferisce all'intero servizio di emergenza-urgenza territoriale cui l'area Grand- Paradis afferisce – sono previste risorse ulteriori in capo all’Azienda USL della Valle d’Aosta, pari a 1.063.156,50 euro.
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista* | Data fine prevista* |
Stipula contratto | 17/02/2020 | 30/12/2022 |
Esecuzione fornitura | 02/07/2020 | 29/06/2023 |
* Le date indicate si riferiscono, cumulativamente, a tutti i contratti in cui si articola il Progetto. In quanto date previsionali, le stesse sono riferite (per considerare l’intero arco temporale interessato dal Progetto) alle stime di stipula ed esecuzione di tutti i contratti, considerando, quale ‘Data inizio prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali del primo contratto e, quale ‘Data fine prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali dell’ultimo contratto.
Cronoprogramma finanziario*
Anno | Costo |
2020 | 457.276,04 |
2021 | 437.844,96 |
2022 | 437.844,96 |
2023 | 186.177,54 |
Costo totale | 1.519.143,50 |
* Nel cronoprogramma finanziario sono riportate le sole risorse riferibili all’area progetto dell’Area interna Grand-Paradis, ma per questo intervento – che, per la sua stessa fattibilità, si riferisce all'intero servizio di emergenza-urgenza territoriale cui l'area Grand-Paradis afferisce – sono previste risorse ulteriori in capo all’Azienda USL della Valle d’Aosta, pari a 1.063.156,50 euro.
Relazione tecnica e cronoprogramma
Scheda intervento
1 | ID PRATICA | |
2 | Codice intervento e Titolo | SN.2 – Rafforzamento del servizio di IFeC - Infermiere di Famiglia e Comunità. |
3 | Costo e copertura finanziaria | 169.200,00 euro, a valere sulla l. 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674. |
4 | Oggetto dell'intervento | L'intervento prevede l'estensione all'area interna Grand-Paradis del servizio di infermiere di famiglia e comunità (IFeC), un'attività già avviata dall'Azienda USL in altre zone della regione, al fine di migliorare la qualità dell’assistenza erogata nell’area. Da un lato, l'IFeC aiuterà i pazienti e le loro famiglie nell’adattamento e nella cura della malattia, lavorando presso il domicilio degli ammalati e coinvolgendo nel processo di cura le famiglie. Dall’altro, supportata da azioni di comunicazione, l'IFeC educherà le persone alla scelta di stili di vita sani e le sosterrà nel potenziamento delle proprie capacità di autocura e risoluzione dei problemi. L’IFeC, grazie alla conoscenza della mappa dei servizi socio-sanitari, agirà da tramite tra la famiglia e le altre figure sanitarie (medico di base, specialisti, infermieri territoriali…) e orienterà gli assistiti per un utilizzo ottimale delle risorse sociali e sanitarie. L'IFeC svolgerà gli interventi previsti per questa figura professionale secondo i modelli che si stanno affermando in diverse Regioni italiane. In particolare, la sua azione riguarderà i pazienti cronici, ad esempio, quelli affetti da patologie croniche ad alto rischio trombotico, diabete, ipertensione arteriosa e malattie cardiache e del circolo polmonare. |
5 | CUP | B79H19000410001. |
6 | Localizzazione intervento | Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche, Valsavarenche. |
7 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il presente Progetto fa riferimento all’Azione ‘B - Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco’ della Strategia dell’area interna Grand-Paradis. Identificazione e caratteristiche del contesto territoriale o settoriale Il servizio di infermiere di famiglia e comunità risponde alla difficoltà di distribuire un numero adeguato di presidi di assistenza medica sul territorio Grand-Paradis, abitato da una popolazione con un elevato numero di anziani e dove i soggetti con patologie specifiche, che richiedono un'assistenza a domicilio, sono spesso distribuiti in zone decentrate. Principali problematiche che vengono affrontate attraverso il Progetto La presenza di un IFeC consentirà di facilitare la permanenza nell’area progetto di soggetti che hanno particolari esigenze di assistenza medica, non solo gli anziani ma anche le famiglie con bambini e le persone con particolari patologie croniche. Coerenza programmatica Quadro strategico regionale e altri documenti strategici europei, statali e regionali L'intervento è stato concepito in coerenza con la “Carta di Cogne” e individuato in accordo con l'Amministrazione regionale e l'Azienda USL Valle d'Aosta. L'intervento è coerente con l'azione generale, in quanto contribuisce a mantenere le persone con problemi di salute presso la loro abitazione, evitando in molte situazioni l'ospedalizzazione, sostenendo l'autonomia degli individui e supportando le famiglie nello sforzo di cura a soggetti anziani o con patologie croniche. Sono inoltre di riferimento il: - Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo della Valle d'Aosta 2014/20 (asse 3); - Piano nazionale per la prevenzione 2014-2018; - Piano di zona; - Piano regionale socio-sanitario. Normativa regionale, statale e europea - Salute21: la politica programmatica di salute per tutti per la regione europea dell'OMS; - Patto per la salute 2014-2016; - DGR n. 1981 del 30/12/2015, recante approvazione del Piano regionale di |
prevenzione. | ||
8 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | L'intervento prevede di dare forza all'azione sperimentale avviata dall'Azienda USL per rispondere alle specifiche esigenze dell'area interna Grand-Paradis. La figura dell'IFeC è, infatti, rispondente alle esigenze della popolazione dell'area Grand- Paradis dove vi è una forte componente di popolazione anziana e dove i soggetti con patologie specifiche, che richiedono un'assistenza a domicilio, sono spesso distribuiti anche in zone decentrate. I compiti dell'IFeC riguardano il sostegno dei malati cronici e delle loro famiglie, da un lato. Per fare questo l'IFeC è una figura cardine del sistema dei servizi socio-sanitari territoriali, dal momento che può, in base al caso specifico, risolvere direttamente o indirizzare la persona agli altri servizi. Dall'altro lato, l'intervento dell'IFeC si rivolge alle comunità, in particolare con la promozione della salute e dei corretti stili di vita. Le attività di comunicazione e la creazione di momenti di condivisione supporteranno e daranno maggiore risonanza alle attività dell'IFeC sul territorio. |
9 | Risultati attesi | 09.3 - Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. |
10 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore di realizzazione: - Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati (n.) – Target: 350. Indicatore di risultato: - Tasso di ospedalizzazione evitabile (Somma ponderata di tassi di ricovero, in regime ordinario, per specifiche condizioni patologiche che possono essere adeguatamente trattate a livello extra ospedaliero: asma pediatrica, complicanze del diabete, scompenso cardiaco, infezioni delle vie urinarie, polmonite batterica dell'anziano, etc.) – Baseline: 504,8 – Target: 495. |
11 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedura ai sensi del vigente Codice dei Contratti. |
12 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione ai sensi dell’art. 23, comma 14, del d.lgs 50/2016. |
13 | Progettazione attualmente disponibile | Si rimanda al Cronoprogramma delle attività di seguito riportato. |
14 | Soggetto attuatore | Azienda USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste. |
15 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | Azienda USL della Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste. |
Tipologie di spesa
Voci di spesa | Descrizione | Importo |
Acquisto di beni | Beni oggetto dell'acquisto – Voce di spesa riferita ai costi stimati per l’acquisto di: • hardware e software (tablet e notebook compatibile con sistema Trackcare; implementazione MilleGPG nella Cartella Clinica di 3 MMG) (1.600,00 euro); • apparecchiature sanitarie con accessori e materiali di consumo (spirometro digitale, picometro, saturimetro, coagulometro, fonendoscopio, rilevatore di glicemia, holter pressorio, ecg portatile, bilancia, zaino...) (11.400,00 euro); • un'auto funzionale all’effettuazione delle visite a domicilio dei pazienti da parte dell’IFeC (13.000,00 euro). | 26.000,00 |
Acquisto o realizzazione di servizi | Altro – Voce di spesa riferita ai costi stimati | 136.200,00 |
per il personale IFeC, determinato | ||
considerando il costo annuo di 45.400 euro | ||
di un’infermiera dipendente dell’azienda USL | ||
di categoria D3 per 3 anni. | ||
Convegni – Voce di spesa riferita ai costi | 5.000,00 | |
stimati per spese di | ||
comunicazione/informazione. | ||
Costi forfettizzati e spese generali | 2.000,00 | |
Totale | 169.200,00 |
Cronoprogramma delle attività
Fasi | Data inizio prevista* | Data fine prevista* |
Stipula contratto | 17/02/2020 | 30/12/2022 |
Esecuzione fornitura | 01/04/2020 | 30/03/2023 |
* Le date indicate si riferiscono, cumulativamente, a tutti i contratti in cui si articola il Progetto. In quanto date previsionali, le stesse sono riferite (per considerare l’intero arco temporale interessato dal Progetto) alle stime di stipula ed esecuzione di tutti i contratti, considerando, quale ‘Data inizio prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali del primo contratto e, quale ‘Data fine prevista’, sia per la stipula che per l’esecuzione, le tempistiche previsionali dell’ultimo contratto.
Cronoprogramma finanziario
Anno | Costo |
2020 | 63.050,06 |
2021 | 47.399,96 |
2022 | 47.399,96 |
2023 | 11.350,02 |
Costo totale | 169.200,00 |
Relazione tecnica e cronoprogramma
Scheda intervento
1 | ID PRATICA | |
2 | Codice intervento e Titolo | SN.3 – Assistant de hameau Grand-Paradis. |
3 | Costo e copertura finanziaria | 160.500,00 euro, a valere sulla l. 23 dicembre 2014, n. 190 (l. stabilità 2015), art. 1, comma 674. |
4 | Oggetto dell'intervento | Il servizio è un’iniziativa di prossimità di tipo socio-sanitario, rivolta a tutti i residenti nell'area interna che, in carico o meno ai servizi sociali, sono affetti da malattie croniche o a rischio cronicizzazione, con disabilità, non autosufficienze, stati depressivi latenti o conclamati, comportamenti antisociali, differenti forme di dipendenza più o meno conclamate che vivono in solitudine, in situazioni familiari complesse, in contesti sociali difficili, a rischio isolamento. L'intervento prevede il coinvolgimento di operatori socio-sanitari e, nell'ambito del servizio civile regionale, di giovani che hanno ottenuto il diploma di istruzione professionale in servizi socio-sanitari. Questi ultimi, grazie a tale esperienza, potranno vedere riconosciuti alcuni crediti necessari per l'acquisizione della qualifica di operatore socio-sanitario. |
5 | CUP | B79E19001790001. |
6 | Localizzazione intervento | Cogne, Rhêmes-Notre-Dame, Rhêmes-Saint-Xxxxxxx, Saint-Xxxxxxx, Valgrisenche, Valsavarenche. |
7 | Coerenza programmatica e contestualizzazione dell'intervento | Il presente Progetto fa riferimento all’Azione ‘B - Salute e sicurezza nell’emergenza sanitaria per mantenere la popolazione in loco’ della Strategia dell’area interna Grand-Paradis. Identificazione e caratteristiche del contesto territoriale o settoriale La razionalizzazione dei costi nel settore socio-sanitario ha impattato in modo significativo sulle piccole realtà dove è ormai acclarato che è più oneroso mantenere servizi di qualità a fronte di piccoli o piccolissimi numeri di utenti. L’elevato grado di invecchiamento della popolazione accentua le esigenze sanitarie e socio-assistenziali. L'erogazione dei principali servizi sanitari è garantita presso i presidi situati nella vallata centrale, la cui distanza dai comuni dell'area progetto richiede tempi di spostamento significativi e aumenta l'esposizione ai pericoli derivanti dal vivere in zone marginali. Per tale ragione, gli interventi della strategia sono diretti principalmente a intervenire sui fattori organizzativi e sull’innovazione, per compensare la tendenza alla concentrazione dei servizi nel fondovalle. Parallelamente, la strategia si impegna sul rafforzamento del “fattore umano”, promuovendo un modello di cura centrato sulla persona e mettendo in primo piano attività volte a mantenere e rafforzare il rapporto tra gli operatori addetti ai servizi socio-sanitari e il territorio. Principali problematiche che vengono affrontate attraverso il Progetto Il servizio risponde alle particolari criticità del territorio Grand-Paradis e rappresenta una forma di contrasto e di prevenzione del disagio legato principalmente all'invecchiamento delle persone, ma anche alle patologie derivate da situazioni di isolamento e di solitudine, favorendo la permanenza a domicilio, contribuendo a limitare l'uso di farmaci e l'accesso ai presidi sanitari, fornendo sostegno, anche psicologico, alle famiglie nella loro integrità e complessità, senza isolare la sola persona non autosufficiente, anziana, disabile, ecc. Coerenza programmatica Quadro strategico regionale e altri documenti strategici europei, statali e regionali: - Quadro strategico regionale della Politica regionale di sviluppo 2014/20 (asse 3). Normativa regionale, statale e europea - l.r. n. 30 del 16 novembre 2007, recante “Disposizioni in materia di servizio civile in Valle d’Aosta”; - d.lgs. 6 marzo 2017, n. 40, recante “Istituzione e disciplina del servizio civile universale, a norma dell’art. 8 della l. 6 giugno 2016, n. 106”. |
8 | Descrizione dell'intervento (sintesi della relazione tecnica) | L’intervento prevede l’attivazione di una figura professionale in grado di rafforzare il livello di assistenza sanitaria alla popolazione che risiede nelle zone dell’area progetto. Si prevede che l'assistant de hameau svolga le seguenti attività: - rilevi i bisogni del territorio non intercettati dai servizi, elaborando una mappatura degli stessi e individuando così le zone in cui effettuare il servizio in accordo con gli enti locali e l’amministrazione regionale; - collabori con tutti i servizi istituzionali, sociali e sanitari presenti e attivi sul territorio; - rediga progetti personalizzati sul nucleo, che assicurino appropriatezza degli interventi e indicatori utili alla valutazione intermedia e finale del processo; - promuova l’ideazione, lo sviluppo e la messa in atto di azioni sinergiche con le associazioni di volontariato presenti sul territorio; - coinvolga le risorse informali del territorio e i liberi cittadini, sostenendone le azioni e favorendo la loro partecipazione attiva alla progettazione, programmazione e attuazione del servizio; - organizzi un incontro all’atto dell’avvio del servizio e un adeguato sistema di informazione sulle modalità di accesso e opportunità offerte dallo stesso; - collabori con il personale sanitario di territorio, le assistenti sociali regionali, gli uffici, gli sportelli pubblici presenti nell'area, favorendo l’orientamento e l’accesso a tutti i servizi e le prestazioni di rilevanza sociale di cui le famiglie prese in carico necessitano; - monitori le situazioni a rischio o di disagio rilevate; - crei una banca dati con gli utenti presi in carico, i bisogni intercettati, la tipologia di intervento e la durata dell’intervento stesso, obiettivi e relativi indicatori di risultato per ciascuna famiglia coinvolta. |
9 | Risultati attesi | 09.3 - Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell'autonomia e potenziamento della rete infrastrutturale e dell'offerta di servizi sanitari e sociosanitari territoriali. |
10 | Indicatori di realizzazione e risultato | Indicatore di realizzazione: - Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati (n.) – Target: 400. Indicatore di risultato: - Tasso di ospedalizzazione evitabile (Somma ponderata di tassi di ricovero, in regime ordinario, per specifiche condizioni patologiche che possono essere adeguatamente trattate a livello extra ospedaliero: asma pediatrica, complicanze del diabete, scompenso cardiaco, infezioni delle vie urinarie, polmonite batterica dell'anziano, etc.) – Baseline: 504,8 – Target: 495. |
11 | Modalità previste per l'attivazione del cantiere | Procedura ai sensi del vigente Codice dei Contratti. |
12 | Progettazione necessaria per l'avvio dell'affidamento | Livello unico di progettazione ai sensi dell’art. 23, comma 14, del d.lgs 50/2016. |
13 | Progettazione attualmente disponibile | Si rimanda al Cronoprogramma delle attività di seguito riportato. |
14 | Xxxxxxxx attuatore | RAVA – Struttura Servizi alla persona e alla famiglia. |
15 | Responsabile dell'Attuazione/RUP | RAVA – Struttura Servizi alla persona e alla famiglia. |