FONDO PENSIONE APERTO
AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR SpA Xxx Xxxxxx, 0 - 00000 Xxxxxx
+39 02/88981
xxxx@xxxxxxxxxxxxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx
SUSTAINABLE FUTURE
FONDO PENSIONE APERTO
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171 Istituito in Italia
Nota Informativa
per i potenziali aderenti
(depositata presso la COVIP il 30 dicembre 2022)
La Nota Informativa è composta da 2 PARTI e da un’Appendice:
• la PARTE I “LE INFORMAZIONI CHIAVE PER L’ADERENTE”, contiene INFORMAZIONI DI BASE, è suddivisa in 2 SCHEDE (“Presentazione”; “I costi”)
e ti viene consegnata al MOMENTO DELL’ADESIONE;
• la PARTE II “LE INFORMAZIONI INTEGRATIVE”, contiene INFORMAZIONI DI APPROFONDIMENTO, è composta da 2 SCHEDE (“Le opzioni di investimento”; “Le informazioni sui soggetti coinvolti”) ed è DISPONIBILE SUL SITO WEB (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx);
• l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità”, ti viene consegnata al MOMENTO DELL’ADESIONE.
La società Azimut Capital Management SGR S.p.A.
è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota Informativa.
Sommario
PARTE I – LE INFORMAZIONI CHIAVE PER L’ADERENTE
Scheda “Presentazione”
Premessa
Le opzioni di investimento I Comparti
Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione Cosa fare per aderire
I rapporti con gli aderenti
Dove trovare ulteriori informazioni
Scheda “I Costi”
I costi nella fase di accumulo L’indicatore sintetico dei costi (ISC) I costi nella fase di erogazione
PARTE II – LE INFORMAZIONI INTEGRATIVE
Scheda “Le opzioni di investimento”
Che cosa si investe Dove e come si investe
I rendimenti e i rischi dell’investimento La scelta del Comparto
Glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati Dove trovare ulteriori informazioni
I Comparti. Caratteristiche
I Comparti. Andamento passato
Scheda “Le informazioni sui soggetti coinvolti”
Il soggetto istitutore/gestore Il Responsabile
Il Depositario
I gestori delle risorse L’erogazione delle rendite La revisione legale dei conti La raccolta delle adesioni
APPENDICE INFORMATIVA SULLA SOSTENIBILITÀ
Informazioni sulle caratteristiche ambientali o sociali/investimenti sostenibili Integrazione dei rischi di sostenibilità
Principali effetti negativi per la sostenibilità delle decisioni di investimento
MODULO DI ADESIONE
Via Cusani, 4 – 00000 Xxxxxx | |
+39 02/88981 | |
xxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx | |
AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE
Fondo pensione aperto
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171 Istituito in Italia
NOTA INFORMATIVA
(depositata presso la COVIP il 28/03/2022)
PARTE I “LE INFORMAZIONI CHIAVE PER L’ADERENTE”
La società AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR SpA (di seguito, AZIMUT SGR) è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenute nella presente Nota informativa.
Scheda “Presentazione” (in vigore dal 28/03/2022)
PREMESSA
Qual è l’obiettivo AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è un fondo pensione aperto finalizzato
all’erogazione di una pensione complementare, ai sensi del decreto legislativo 5 dicembre 2005, n.252.
AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è vigilato dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (COVIP).
Come funziona AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE opera in regime di contribuzione definita: l’importo
della tua pensione complementare è determinato dai contributi che versi e dai rendimenti della gestione. Tieni presente che i rendimenti sono soggetti a oscillazioni e l’andamento passato non è necessariamente indicativo di quello futuro. Valuta i risultati in un’ottica di lungo periodo.
Come contribuire Se aderisci a AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE sulla base di un accordo collettivo hai
diritto ad avere un contributo del tuo datore di lavoro ma solo nel caso in cui versi al fondo pensione almeno il contributo minimo a tuo carico. Se aderisci a AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE individualmente la misura e la periodicità della contribuzione sono scelte da te e, se sei un lavoratore dipendente, puoi contribuire versando il TFR maturando. In questo caso il versamento avviene per il tramite del tuo datore di lavoro.
Quali prestazioni puoi ottenere - RENDITA e/o CAPITALE (fino a un massimo del 50%): al momento del
pensionamento;
- ANTICIPAZIONI (fino al 75%): per malattia, in ogni momento; (fino al 75%) per acquisto/ristrutturazione prima casa, dopo 8 anni; (fino al 30%) per altre cause, dopo 8 anni;
- RISCATTO PARZIALE/TOTALE: per perdita requisiti, invalidità, inoccupazione, mobilità, cassa integrazione, decesso ‒ secondo le condizioni previste nel Regolamento;
- RENDITA INTEGRATIVA TEMPORANEA ANTICIPATA (XXXX).
Trasferimento Puoi trasferire la tua posizione ad altra forma pensionistica complementare dopo 2 anni
(in ogni momento per perdita dei requisiti di partecipazione, in caso di modifiche peggiorative/sostanziali).
I benefici fiscali Se partecipi a una forma pensionistica complementare benefici di un trattamento fiscale
di favore sui contributi versati, sui rendimenti conseguiti e sulle prestazioni percepite.
Consulta la Sezione ‘Dove trovare ulteriori informazioni’ per capire come approfondire tali aspetti.
LE OPZIONI DI INVESTIMENTO
Puoi scegliere tra i seguenti 3 comparti:
DENOMINAZIONE | TIPOLOGIA | Sostenibilità(*) | ALTRE CARATTERISTICHE |
Comparto Bilanciato Conservativo | bilanciato | SI | Comparto di default in caso di XXXX |
Comparto Bilanciato | bilanciato | SI | |
Comparto Bilanciato Accrescitivo | bilanciato | SI |
(*) Comparti caratterizzati da una politica di investimento che promuove caratteristiche ambientali o sociali o ha come obiettivo investimenti sostenibili.
All’atto dell’adesione, o anche successivamente, l’aderente ha facoltà di attivare gratuitamente un programma di trasferimenti
automatici denominato “Servizio Consolida”.
Tale Servizio permette il trasferimento periodico automatico - verso il Comparto Bilanciato Conservativo - dell’eventuale extra- rendimento realizzato dai Comparti Bilanciato e/o Bilanciato Accrescitivo rispetto all’ Obiettivo riportato in tabella:
Comparto | Obiettivo Consolida |
Bilanciato | 1,50% su base semestrale (3,00% su base annua) |
Bilanciato Accrescitivo | 2,50% su base semestrale (5,00% su base annua) |
Il trasferimento dell’importo avviene laddove vi sia un importo minimo di almeno 100,00 Euro.
Per extra-rendimento si intende la differenza (ove positiva) tra la performance maturata nel semestre di riferimento dall’aderente
sul/sui Comparto/i di provenienza e il valore dell’“Obiettivo Consolida”.
L’operazione di trasferimento avviene sulla base del secondo valore della quota successivo al termine del semestre solare di
riferimento.
Il Servizio Consolida è attivo a partire dal secondo anno solare successivo all’adesione o alla richiesta di attivazione del servizio (se successiva) e non tiene conto degli importi disinvestiti o riallocati nel corso dell’anno solare di riferimento.
È facoltà dell’aderente revocare in ogni momento il Servizio mediante comunicazione scritta.
In fase di adesione ti viene sottoposto un questionario (Questionario di autovalutazione) che ti aiuta a scegliere a quale comparto aderire.
Puoi trovare ulteriori informazioni sulle caratteristiche dei comparti di Azimut Sustainable Future nella SCHEDA ‘Le opzioni di investimento’ (Parte II ‘LE INFORMAZIONI INTEGRATIVE’), che puoi acquisire dall’area pubblica del sito web (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx). |
I COMPARTI
BILANCIATO CONSERVATIVO
Garanzia: Assente
Data di avvio dell’operatività del comparto: 1° settembre 2020
🞎 | NO, non ne tiene conto |
🗹 | SI, promuove CARATTERISTICHE AMBIENTALI O SOCIALI |
🞎 | SI, ha OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ |
Patrimonio netto al 30/12/2021: 6.904.192€ Rendimento netto del 2021: 2,33% Sostenibilità:
Il Comparto è di recente istituzione ed è operativo da meno di 5 anni.
Rendimento netto medio annuo composto Composizione del portafoglio al 30/12/2021
Il rendimento riflette gli oneri gravanti sul patrimonio
del comparto e non contabilizzati nell’andamento dell’obiettivo
di rendimento.
BILANCIATO
Garanzia: Assente
Data di avvio dell’operatività del comparto: 1° settembre 2020
🞎 | NO, non ne tiene conto |
🗹 | SI, promuove CARATTERISTICHE AMBIENTALI O SOCIALI |
🞎 | SI, ha OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ |
Patrimonio netto al 30/12/2021: 25.403.058€ Rendimento netto del 2021: 5,21% Sostenibilità:
Il Comparto è di recente istituzione ed è operativo da meno di 5 anni.
Rendimento netto medio annuo composto Composizione del portafoglio al 30/12/2021
Il rendimento riflette gli oneri gravanti sul patrimonio
del comparto e non contabilizzati nell’andamento dell’obiettivo
di rendimento.
BILANCIATO ACCRESCITIVO
Garanzia: Assente
Data di avvio dell’operatività del comparto: 1° settembre 2020
🞎 | NO, non ne tiene conto |
🗹 | SI, promuove CARATTERISTICHE AMBIENTALI O SOCIALI |
🞎 | SI, ha OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ |
Patrimonio netto al 30/12/2021: 27.152.385€ Rendimento netto del 2021: 7,42% Sostenibilità:
Il Comparto è di recente istituzione ed è operativo da meno di 5 anni.
Rendimento netto medio annuo composto Composizione del portafoglio al 30/12/2021
Il rendimento riflette gli oneri gravanti sul patrimonio
del comparto e non contabilizzati nell’andamento dell’obiettivo
di rendimento.
QUANTO POTRESTI RICEVERE QUANDO XXXXXX IN PENSIONE(2)
versamento iniziale annuo | età all’ iscrizione | anni di versamento | Bilanciato Conservativo | Bilanciato | Bilanciato Accrescitivo | |||
posizione finale | rendita annua | posizione finale | rendita annua | posizione finale | rendita annua | |||
€ 2.500 | 30 | 37 | € 141.359,60 | € 5.410,07 | € 142.186,10 | € 5.441,70 | € 142.712,02 | € 5.461,83 |
40 | 27 | € 91.770,16 | € 3.640,71 | € 92.162,98 | € 3.656,30 | € 92.412,52 | € 3.666,20 | |
€ 5.000 | 30 | 37 | € 283.890,89 | € 10.864,99 | € 285.551,30 | € 10.928,53 | € 286.607,86 | € 10.968,97 |
40 | 27 | € 184.339,17 | € 7.313,12 | € 185.128,47 | € 7.344,43 | € 185.629,89 | € 7.364,32 |
(2) Gli importi sono al lordo della fiscalità e sono espressi in termini reali. Il valore della rata di rendita fa riferimento a una rendita vitalizia immediata
a un’età di pensionamento pari a 67 anni.
AVVERTENZA: Gli importi sopra riportati sono proiezioni fondate su ipotesi di calcolo definite dalla COVIP e potrebbero risultare differenti da quelli effettivamente maturati al momento del pensionamento. Le indicazioni fornite non impegnano pertanto in alcun modo né AZIMUT SGR né la COVIP. Tieni inoltre in considerazione che la posizione individuale è soggetta a variazioni in conseguenza della variabilità dei rendimenti effettivamente conseguiti dalla gestione e che le prestazioni pensionistiche sono soggette a tassazione.
Trovi informazioni sulla metodologia e le ipotesi utilizzate al seguente indirizzo xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx. Sul sito web di Azimut Sustainable Future puoi inoltre realizzare simulazioni personalizzate della tua pensione complementare futura.
COSA FARE PER ADERIRE
Per aderire è necessario compilare in ogni sua parte e sottoscrivere il Modulo di adesione.
L’adesione decorre dalla data di ricezione del Modulo di adesione da parte del fondo. Entro 15 giorni dalla ricezione del Modulo, AZIMUT SGR ti invierà una lettera di conferma dell’avvenuta iscrizione, nella quale potrai verificare, tra l’altro, la data di decorrenza della partecipazione.
I RAPPORTI CON GLI ADERENTI
AZIMUT SGR ti trasmette, entro il 31 marzo di ogni anno, una comunicazione (Prospetto delle prestazioni pensionistiche – fase
di accumulo) contenente un aggiornamento sull’ammontare delle risorse che hai accumulato (posizione individuale) e una proiezione della pensione complementare che potresti ricevere al pensionamento.
AZIMUT SGR mette inoltre a tua disposizione, nell’area riservata del sito web (accessibile solo da te), informazioni di dettaglio relative ai versamenti effettuati e alla posizione individuale tempo per tempo maturata, nonché strumenti utili ad aiutarti nelle scelte. In caso di necessità, puoi contattare AZIMUT SGR telefonicamente, via e-mail (anche PEC) o posta ordinaria.
Eventuali reclami relativi alla partecipazione a AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE devono essere presentati in forma scritta. Trovi i
contatti nell’intestazione di questa Scheda.
Se non hai ricevuto risposta entro 45 giorni o ritieni che la risposta sia insoddisfacente puoi inviare un esposto alla COVIP. Consulta la Guida pratica alla trasmissione degli esposti alla COVIP (xxx.xxxxx.xx). | |
DOVE TROVARE ULTERIORI INFORMAZIONI |
Se ti interessa acquisire ulteriori informazioni puoi consultare i seguenti documenti:
• la Parte II ‘Le informazioni integrative’, della Nota informativa;
• il Regolamento, che contiene le regole di partecipazione a AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE (ivi comprese le prestazioni che puoi ottenere) e disciplina il funzionamento del fondo;
• il Documento sul regime fiscale, il Documento sulle anticipazioni e il Documento sulle rendite, che contengono informazioni di dettaglio sulle relative tematiche;
• il Documento sulla politica di investimento, che illustra la strategia di gestione delle risorse di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE;
• altri documenti la cui redazione è prevista dalla regolamentazione (ad esempio: il Rendiconto, ecc.).
Tutti questi documenti possono essere acquisiti dall’area pubblica del sito web (xxx.xxxxxxxxxxxxxxx.xx). È inoltre disponibile, sul sito web della COVIP (xxx.xxxxx.xx), la Guida introduttiva alla previdenza complementare. |
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AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE
Fondo pensione aperto
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171
Istituito in Italia
NOTA INFORMATIVA
(depositata presso la COVIP il 28/03/2022)
PARTE I – “Le informazioni chiave per l’aderente”
La società AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR SpA (di seguito, AZIMUT SGR) è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota Informativa
Scheda “I costi” (in vigore dal 28/03/2022)
La presenza di costi comporta una diminuzione della posizione individuale e quindi della prestazione pensionistica. Pertanto, prima di aderire ad AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE, è importante confrontare i costi del fondo con quelli previsti dalle altre forme pensionistiche. Analoghe considerazioni valgono in caso di trasferimento ad altra forma pensionistica complementare.
I COSTI NELLA FASE DI ACCUMULO(1)
Tipologia di costo | Importo e caratteristiche |
Spese di adesione | 10 Euro, da versare in unica soluzione all’atto dell’adesione. |
Spese da sostenere durante la fase di accumulo: | |
Direttamente a carico dell’aderente | Commissione amministrativa ricorrente annua pari a 30,00 Euro, prelevata in unica soluzione dalla posizione individuale il primo giorno lavorativo di ciascun anno solare. |
Indirettamente a carico dell’aderente (2): COMMISSIONE DI GESTIONE (calcolata quotidianamente e prelevata dal patrimonio di ciascun Comparto il 1° giorno lavorativo del mese successivo) | |
COMPARTO BILANCIATO CONSERVATIVO | 1,00% del patrimonio su base annua |
COMPARTO BILANCIATO | 1,50% del patrimonio su base annua |
COMPARTO BILANCIATO ACCRESCITIVO | 1,80% del patrimonio su base annua |
EVENTUALE PROVVIGIONE DI INCENTIVO le cui condizioni di applicabilità, i parametri, l’aliquota di prelievo e il meccanismo di calcolo sono di seguito illustrati. CONDIZIONI DI APPLICABILITÀ E PARAMETRI La provvigione di incentivo viene applicata: 1) se la variazione del valore della quota del singolo Comparto - nell’orizzonte temporale di riferimento - è superiore (overperformance) al 75% dell’indice ISTAT (*) (al netto degli oneri fiscali applicabili al Comparto) maggiorato di un rendimento di seguito riportato: COMPARTO BILANCIATO CONSERVATIVO 1,00% COMPARTO BILANCIATO 2,00% COMPARTO BILANCIATO ACCRESCITIVO 2,50% 2) se la variazione del valore della quota del Comparto è positiva nell’orizzonte temporale di riferimento. (*) variazione percentuale annua “dell’Indice Nazionale Generale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati” relativo all’ultimo giorno lavorativo dell’anno solare precedente l’orizzonte temporale di riferimento. ALIQUOTA DI PRELIEVO L’aliquota di prelievo, applicata come descritto nel meccanismo di calcolo, è pari a: 25% dell’overperformance per il Comparto Bilanciato Conservativo 20% dell’overperformance per il Comparto Bilanciato 15% dell’overperformance per il Comparto Bilanciato Accrescitivo MECCANISMO DI CALCOLO Premesso quanto segue: a) Orizzonte temporale di riferimento: anno solare; b) Frequenza di calcolo: giornaliera; c) Periodicità del prelievo: annuale; d) Momento del prelievo: la provvigione di incentivo di competenza di ciascun “orizzonte temporale di riferimento” viene prel evata dalle disponibilità liquide del singolo Comparto il 1° giorno lavorativo dell’anno solare successivo a quello di riferimento. |
In dettaglio, per l’applicazione delle commissioni di incentivo, si procede nel modo seguente. Il calcolo della commissione è eseguito con cadenza giornaliera, accantonando un rateo che fa riferimento all’overperformance maturata rispetto all’ultimo giorno dell’anno solare precedente. Ogni giorno, ai fini del calcolo del valore complessivo del Comparto, la SGR accredita al singolo Comparto l’accantonamento del giorno precedente e addebita quello del giorno cui si riferisce il calcolo. La provvigione di incentivo viene calcolata sul minore ammontare tra il valore complessivo netto del Comparto nel giorno di calcolo e il valore complessivo netto medio, nel periodo cui si riferisce la performance. | |
Spese per l’esercizio di prerogative individuali (prelevate dalla posizione individuale al momento dell’operazione): | |
Anticipazione | non previste |
Trasferimento | 50,00 Euro |
Riscatto | non previste |
Riallocazione della posizione individuale | 50,00 Euro |
Riallocazione del flusso contributivo | non previste |
Spese relative alla prestazione erogata in forma di “Rendita integrativa temporanea anticipata” (XXXX) dirette alla copertura degli oneri amministrativi | 30,00 Euro (prelevate dalla posizione individuale all'apertura della pratica) |
Spese e premi per le prestazioni accessorie | non sono previste prestazioni accessorie |
(1) In caso di adesioni su base collettiva, di convenzionamenti con associazioni di lavoratori autonomi o liberi professionisti, di dipendenti delle Società del Gruppo Azimut, di componenti dell’Organo Amministrativo delle Società del Gruppo Azimut, nonché di famigliari fiscalmente a carico degli aderenti sopra elencati, gli importi indicati devono intendersi come importi massimi applicabili. Maggiori informazioni sulla tipologia e sulla misura delle agevolazioni previste sono disponibili sul sito web del Fondo nella Scheda Collettività. AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE offre inoltre agevolazioni finanziarie a particolari categorie di soggetti aderenti: ai consulenti finanziari delle società del gruppo Azimut non verranno applicate le spese di adesione e la commissione amministrativa ricorrente annua; ai nuovi aderenti che rientrano in una fascia di età da 0 a 18 anni non compiuti non verrà applicata la commissione amministrativa ricorrente annua sino all’anno solare in cui l’aderente compie il 18° anno di età. (2) Oltre alle commissioni indicate, sul patrimonio dei Comparti possono gravare unicamente le seguenti altre spese: spese legali e giudiziarie, imposte e tasse, oneri di negoziazione, contributo di vigilanza e compenso del responsabile del fondo, per la parte di competenza del singolo Comparto. In caso di investimento in OICR alternativi (FIA – Fondi Investimento Alternativi) diversi da quelli collegati, sul patrimonio dei Comparti graveranno inoltre indirettamente le commissioni di gestione e gli oneri a carico del patrimonio di tali OICR. La misura massima delle commissioni di gestione di tali OICR non può essere superiore al 2,50%; le eventuali commissioni di incentivo di tali OICR non possono viceversa essere quantificate a priori data la loro natura. L’investimento in OICR alternativi è mantenuto entro il limite del 20% delle disponibilità complessive di ciascun Comparto, nel pieno rispetto della politica di investimento dei singoli Comparti, tenuto conto della finalità previdenziale di Azimut Sustainable Future. |
L’INDICATORE SINTETICO DEI COSTI (ISC)
Al fine di fornire un’indicazione sintetica dell’onerosità dei Comparti di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE, è riportato, per ciascun comparto, l’indicatore sintetico dei costi (ISC), che esprime il costo annuo, in percentuale della posizione individuale maturata, stimato facendo riferimento a un aderente-tipo che versa un contributo annuo di 2.500 Euro e ipotizzando un tasso di rendimento annuo del 4% e diversi periodi di partecipazione nella forma pensionistica complementare (2, 5, 10 e 35 anni).
L’ISC viene calcolato da tutti i fondi pensione utilizzando la stessa metodologia stabilita dalla COVIP.
Per le adesioni su base collettiva, la misura dell’indicatore è riportata nella apposita Scheda collettività.
Per saperne di più, consulta il riquadro “L’indicatore sintetico dei costi” della Guida introduttiva alla previdenza complementare, disponibile sul sito web della COVIP (xxx.xxxxx.xx).
AVVERTENZA: É importante prestare attenzione all’ISC che caratterizza ciascun comparto. Un ISC del 2% invece che dell’1% può ridurre
il capitale accumulato dopo 35 anni di partecipazione di circa il 18% (ad esempio, lo riduce da 100.000 Euro a 82.000 Euro).
ANNI DI PERMANENZA | ||||
COMPARTI | 2 anni | 5 anni | 10 anni | 35 anni |
COMPARTO BILANCIATO CONSERVATIVO | 2,66% | 1,60% | 1,30% | 1,10% |
COMPARTO BILANCIATO | 3,18% | 2,12% | 1,82% | 1,62% |
COMPARTO BILANCIATO ACCRESCITIVO | 3,49% | 2,43% | 2,13% | 1,93% |
AVVERTENZA: Per condizioni differenti rispetto a quelle considerate, ovvero nei casi in cui non si verifichino le ipotesi previste, tale indicatore ha una valenza meramente orientativa. |
Per consentirti di comprendere l’onerosità dei Comparti, nel grafico seguente l’ISC di ciascun comparto di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è confrontato con l’ISC medio dei Comparti della medesima categoria offerti dalle altre forme pensionistiche complementari. I valori degli ISC medi di settore sono rilevati dalla COVIP con riferimento alla fine di ciascun anno solare.
L’onerosità di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è evidenziata con un punto; i trattini indicano i valori medi, rispettivamente, dei fondi pensione negoziali (FPN), dei fondi pensione aperti (FPA) e dei piani individuali pensionistici di tipo assicurativo (PIP). Il grafico indica l’ISC minimo e massimo dei comparti dei FPN, dei FPA e dei PIP complessivamente considerati e appartenenti alla stessa categoria di investimento.
Il confronto prende a riferimento i valori di ISC riferiti a un periodo di permanenza nella forma pensionistica di 10 anni.
La COVIP mette a disposizione sul proprio sito il Comparatore dei costi delle forme pensionistiche complementari per valutarne
l’onerosità (xxx.xxxxx.xx).
I COSTI NELLA FASE DI EROGAZIONE
Al momento dell’accesso al pensionamento ti verrà pagata una rata di rendita calcolata sulla base di un coefficiente di conversione, la cui combinazione dei costi di caricamento proporzionale o esplicito e dei costi di erogazione della rendita si traduce in un caricamento complessivo pari al 2,716% che è già considerato in fase di definizione dei coefficienti di conversione.
Nella fase di erogazione la rendita si rivaluta annualmente in base al rendimento della Gestione Separata Zurich Trend.
Il rendimento annuo da attribuire a ciascuna posizione è ottenuto sottraendo dal rendimento della Gestione Separata, realizzato nel periodo di osservazione, le spese di gestione pari all’1,10% annuo (il “Rendimento Attribuito”).
La misura annua di rivalutazione della singola posizione è calcolata sottraendo al Rendimento Attribuito il tasso tecnico dello 0,50% già riconosciuto nel calcolo della rendita assicurata iniziale.
Per saperne di più, consulta il Documento sulle rendite, disponibile sul sito web di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE (xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx). |
Xxx Xxxxxx, 0 – 00000 Xxxxxx | |
+39 02/88981 | |
xxxx.xxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxx.xx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxx.xx | |
AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE
Fondo pensione aperto
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171
Istituito in Italia
NOTA INFORMATIVA PER I POTENZIALI ADERENTI
(depositata presso la COVIP il 28/03/2022)
PARTE II “LE INFORMAZIONI INTEGRATIVE”
La società AZIMUT CAPITAL MAMAGEMENT SGR SPA (di seguito, AZIMUT SGR) è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota informativa.
SCHEDA “Le opzioni di investimento” (in vigore dal 28/03/2022)
CHE COSA SI INVESTE
Il finanziamento avviene mediante il versamento dei tuoi contributi.
Se sei un lavoratore dipendente il finanziamento può avvenire mediante conferimento dei flussi di TFR (trattamento di fine rapporto) in maturazione o quota parte degli stessi ove previsto dai contratti/accordi collettivi/regolamenti aziendali. Se sei un lavoratore dipendente del settore privato puoi anche versare solo il TFR.
Al finanziamento possono contribuire anche i datori di lavoro che assumano specificamente tale impegno nei confronti dei dipendenti sulla base di contratti/accordi collettivi/regolamenti aziendali. In tal caso puoi infatti beneficiare di un contributo da parte del tuo datore di lavoro se, a tua volta, verserai al fondo un contributo almeno pari alla misura minima prevista dagli accordi. Se ritieni utile incrementare l’importo della tua pensione complementare, puoi versare contributi ulteriori rispetto a quello minimo.
DOVE E COME SI INVESTE
Le somme versate nel comparto scelto sono investite, al netto degli oneri trattenuti al momento del versamento, sulla base della
politica di investimento definita per ciascun comparto del fondo.
Gli investimenti producono nel tempo un rendimento variabile in funzione degli andamenti dei mercati e delle scelte di gestione. Le risorse di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE sono gestite direttamente da AZIMUT SGR, nel rispetto dei limiti fissati dalla normativa. Le risorse gestite sono depositate presso un ‘depositario’, che svolge il ruolo di custode e controlla la regolarità delle operazioni di gestione.
I RENDIMENTI E I RISCHI DELL’INVESTIMENTO
L’investimento delle somme versate è soggetto a rischi finanziari. Il termine ‘rischio’ è qui utilizzato per esprimere la variabilità del
rendimento dell’investimento in un determinato periodo di tempo.
In assenza di una garanzia, il rischio connesso all’investimento dei contributi è interamente a tuo carico. In presenza di una garanzia, il medesimo rischio è limitato a fronte di costi sostenuti per la garanzia stessa.
Il rendimento che puoi attenderti dall’investimento è strettamente legato al livello di rischio che decidi di assumere e al periodo di partecipazione. Se scegli un’opzione di investimento azionaria, puoi aspettarti rendimenti potenzialmente elevati nel lungo periodo, ma anche ampie oscillazioni del valore dell’investimento nei singoli anni.
Se scegli invece un’opzione di investimento obbligazionaria puoi aspettarti una variabilità limitata nei singoli anni, ma anche rendimenti più contenuti nel lungo periodo.
Tieni presente tuttavia che anche i comparti più prudenti non garantiscono un investimento privo di rischi.
I comparti più rischiosi possono rappresentare un’opportunità interessante per i più giovani mentre non sono, in genere, consigliati a chi è prossimo al pensionamento.
LA SCELTA DEL COMPARTO
AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE ti offre la possibilità di scegliere tra 3 comparti, le cui caratteristiche sono qui descritte. AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE ti consente anche di ripartire i tuoi contributi e/o quanto hai accumulato tra più comparti.
Nella scelta del comparto o dei comparti ai quali destinare la tua contribuzione, tieni in considerazione il livello di rischio che sei disposto a sopportare.
Oltre alla tua propensione al rischio, valuta anche altri fattori, quali:
• l’orizzonte temporale che ti separa dal pensionamento;
• il tuo patrimonio, come è investito e quello che ragionevolmente ti aspetti di avere al pensionamento;
• i flussi di reddito che ti aspetti per il futuro e la loro variabilità.
Nella scelta di investimento tieni anche conto dei costi: i comparti applicano infatti commissioni di gestione differenziate. Nel corso del rapporto di partecipazione puoi modificare il comparto (riallocazione).
La riallocazione può riguardare sia la posizione individuale maturata sia i flussi contributivi futuri. Tra ciascuna riallocazione e la precedente deve tuttavia trascorrere un periodo non inferiore a 12 mesi.
La riallocazione è utile nel caso in cui cambino le condizioni che ti hanno portato a effettuare la scelta iniziale. È importante verificare nel tempo tale scelta di allocazione.
GLOSSARIO DEI TERMINI TECNICI O STRANIERI UTILIZZATI
Di seguito ti viene fornito un breve glossario dei termini tecnici o stranieri utilizzati per consentirti di comprendere meglio a cosa fanno riferimento.
ASSET ALLOCATION: l’asset allocation è il processo con il quale si decide in che modo distribuire le risorse fra diversi i possibili investimenti.
CAPITALIZZAZIONE: prodotto tra il valore di mercato degli strumenti finanziari e il numero degli stessi in circolarizzazione.
ESG: l’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance) indica tutte quelle attività legate all’investimento responsabile che perseguono gli
obiettivi tipici della gestione finanziaria tenendo in considerazione aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.
ETF SRI: ETF è l'acronimo di Exchange-Traded Fund, un termine con il quale si identifica una particolare tipologia di fondo d'investimento a gestione passiva, negoziato in Borsa come un comune titolo azionario. SRI è l’acronimo di Investimento Socialmente Responsabile ed è un investimento considerato socialmente responsabile grazie alla natura dell'attività svolta dall’azienda target dell’investimento.
FIA: fondi comuni di investimento, le SICAV e le SICAF (italiani o esteri) rientranti nell’ambito di applicazione della direttiva 2011/61/UE.
OICR: fondi comuni di investimento e società di investimento a capitale variabile (SICAV).
RATING O MERITO CREDITIZIO: è un indicatore sintetico del grado di solvibilità di un soggetto (Stato o impresa) che emette strumenti finanziari di natura obbligazionaria ed esprime una valutazione circa le prospettive di rimborso del capitale e del pagamento degli interessi dovuti secondo le modalità e i tempi previsti.
Le due principali agenzie internazionali indipendenti che assegnano il rating sono Moody’s e Standard & Poor’s. Entrambe prevedono diversi livelli di rischio a seconda dell’emittente considerato: il rating più elevato (Aaa, AAA rispettivamente per le due agenzie) viene assegnato agli emittenti che offrono altissime garanzie di solvibilità, mentre il rating più basso (C per entrambe le agenzie) è attribuito agli emittenti scarsamente affidabili. Il livello base di rating affinché l’emittente sia caratterizzato da adeguate capacità di assolvere ai propri impegni finanziari (cosiddetto “investment grade”) è pari a Baa3 (Moody’s) o BBB- (Standard & Poor’s).
VOLATILITÀ: è l’indicatore della rischiosità di mercato di un dato investimento. Quanto più uno strumento finanziario è volatile, tanto maggiore è
l’aspettativa di guadagni elevati, ma anche il rischio di perdite.
DOVE TROVARE ULTERIORI INFORMAZIONI
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• il Documento sulla politica di investimento;
• il Rendiconto (e le relative relazioni);
• gli altri documenti la cui redazione è prevista dalla regolamentazione.
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I COMPARTI. CARATTERISTICHE
COMPARTO BILANCIATO CONSERVATIVO
• Categoria del comparto: Bilanciato
• Finalità della gestione: il Comparto persegue l’obiettivo di una rivalutazione del capitale nel medio-lungo periodo. In particolare, il Comparto si propone l’obiettivo di un rendimento assoluto positivo almeno in linea con il “75% dell’indice ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) maggiorato di un rendimento di 1,00%” (parametro di riferimento – obiettivo di rendimento).
N.B.: Il Comparto è destinato ad accogliere, in assenza di tue indicazioni, la porzione della posizione individuale di cui chiedi il frazionamento per l’erogazione della “Rendita integrativa temporanea anticipata” (XXXX). Puoi successivamente variare il Comparto nel rispetto del periodo minimo di permanenza.
• Garanzia: assente.
• Orizzonte temporale: medio-lungo periodo (tra 10 e 15 anni).
• Politica di investimento:
o Politica di gestione: il Comparto - per la realizzazione dell’obiettivo di cui sopra – prevede di investire in “titoli di capitale” e in “titoli di debito”, modulando l’asset allocation tra le due componenti in maniera flessibile.
L’esposizione del Comparto agli investimenti azionari non può superare il 50% del patrimonio ed essere inferiore al 15% del patrimonio stesso.
La componente obbligazionaria del Comparto non può superare il 75% del patrimonio.
La strategia di gestione del Comparto incorpora, in modo continuativo, anche criteri ESG (Environmental Social Governance), criteri cioè tesi a minimizzare il rischio di investire in strumenti finanziari emessi da soggetti che non rispettano standard elevati di sostenibilità socio-ambientale.
L'analisi ESG prevede una definizione dell’universo investibile azionario e obbligazionario che utilizza, ed incorpora, sia criteri negativi d’esclusione degli emittenti che hanno un certo livello di esposizione a determinati settori, tra cui: energia nucleare, tabacco, alcoolici, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo, armi da fuoco ad uso civile, armi convenzionali, carbone termico, sia criteri positivi di inclusione volti invece a considerare e valutare anche l’indirizzo degli emittenti verso l’adozione di pratiche più sostenibili e responsabili (i.e. ESG momentum).
L’asset allocation tra i vari settori oggetto di investimento sarà settorialmente diversificata al fine di mitigare il rischi o complessivo del portafoglio del Comparto. Inoltre, l’asset allocation potrà variare in funzione del l’evoluzione nel tempo dei diversi settori inclusi nell’universo di investimento e dei trend di mercato e delle opportunità di investimento.
Il patrimonio del Comparto potrà essere investito in strumenti finanziari denominati in Euro e/o in valuta estera nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in tema di esposizione valutaria massima delle disponibilità complessive del Comparto.
Il Comparto può inoltre utilizzare OICR fino al 100% del suo patrimonio.
o Strumenti finanziari:
- strumenti finanziari di natura monetaria ed obbligazionaria fino al 75% del patrimonio, con esposizione
contenuta verso strumenti finanziari classificati con rating inferiore all’investment grade;
- strumenti finanziari di natura azionaria, con esposizione minima del 15% e massima del 50% del patrimonio del Comparto;
- parti di OICR, fino al 100% del patrimonio del Comparto;
- è previsto l’utilizzo di strumenti derivati;
- è previsto l’investimento in OICR alternativi (cd “FIA” aperti e/o chiusi) italiani e UE, riservati e no n riservati, nel rispetto del limite massimo di esposizione previsto dalla disciplina vigente in materia di limiti di investimento dei fondi pensione.
- Gli strumenti finanziari possono essere denominati in Euro e altre valute.
o Categorie di emittenti e settori industriali:
- per la componente obbligazionaria/monetaria: emittenti sovranazionali, Stati ed emittenti corporate;
- per la componente azionaria: azioni emesse da società senza limiti di capitalizzazione.
Non vi sono vincoli di carattere settoriale, ulteriori a quelli previsti dal criterio di esclusione enunciato nel regolamento.
o Aree geografiche di investimento: non sono previsti vincoli di carattere geografico, pur in ottemperanza a criteri di diversificazione e mitigazione del rischio e privilegiando investimenti nei mercati sviluppati.
o Rischio cambio: gestione attiva del rischio di cambio nel rispetto del limite massimo di esposizione previsto dal la disciplina vigente in materia di limiti di investimento dei fondi pensione.
• Sostenibilità: il Comparto promuove caratteristiche ambientali o sociali e ha obiettivi di sostenibilità.
o Consulta l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’ per approfondire tali aspetti. |
• Parametro di riferimento – Obiettivo di rendimento
L’obiettivo di rendimento del Comparto è “75% ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta
sostitutiva gravante sul Comparto) + 1,00%".
COMPARTO BILANCIATO
• Categoria del comparto: Bilanciato
• Finalità della gestione: il Comparto persegue l’obiettivo di una rivalutazione del capitale nel medio-lungo periodo. In particolare, il Comparto si propone l’obiettivo di un rendimento assoluto positivo almeno in linea con il “75% dell’indice ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) maggiorato di un rendimento di 2,00%” (parametro di riferimento – obiettivo di rendimento).
• Garanzia: assente.
• Orizzonte temporale: medio-lungo periodo (tra 10 e 15 anni).
• Politica di investimento:
o Politica di gestione: il Comparto - per la realizzazione dell’obiettivo di cui sopra - prevede di investire in “titoli di capitale” e “titoli di debito”, modulando l’asset allocation tra le due componenti in maniera flessibile.
L’esposizione del Comparto agli investimenti azionari non può superare il 70% del patrimonio ed essere inferiore al 20% del patrimonio stesso.
La componente obbligazionaria del Comparto non può superare il 70% del patrimonio.
La strategia di gestione del Comparto incorpora, in modo continuativo, anche criteri ESG (Environmental Social Governance), criteri cioè tesi a minimizzare il rischio di investire in strumenti finanziari emessi da soggetti che non rispettano standard elevati di sostenibilità socio-ambientale.
L'analisi ESG prevede una definizione dell’universo investibile azionario e obbligazionario che utilizza, ed incorpora, sia criteri negativi d’esclusione degli emittenti che hanno un certo livello di esposizione a determinati settori, tra cui: energia nucleare, tabacco, alcoolici, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo, armi da fuoco ad uso civile, armi convenzionali, carbone termico, sia criteri positivi di inclusione volti invece a considerare e valutare anche l’indirizzo degli emittenti verso l’adozione di pratiche più sostenibili e responsabili (i.e. ESG momentum).
L’asset allocation tra i vari settori oggetto di investimento sarà settorialmente diversificata al fine di mitigare il rischio complessivo del portafoglio del Comparto. Inoltre, l’asset allocation potrà variare in funzione dell’evoluzione nel tempo dei diversi settori inclusi nell’universo di investimento e dei trend di mercato e delle opportunità di investimento.
Il patrimonio del Comparto potrà essere investito in strumenti finanziari denominati in Euro e/o in valuta estera nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in tema di esposizione valutaria massima delle disponibilità complessive del Comparto.
ll Comparto può inoltre utilizzare OICR fino al 100% del suo patrimonio.
o Strumenti finanziari:
- strumenti finanziari di natura monetaria ed obbligazionaria fino al 70% del patrimonio, con esposizione
contenuta verso strumenti finanziari classificati con rating inferiore all’investment grade;
- strumenti finanziari di natura azionaria, con esposizione minima del 20% e massima del 70% del patrimonio del Comparto;
- parti di OICR, fino al 100% del patrimonio del Comparto;
- è previsto l’utilizzo di strumenti derivati;
- è previsto l’investimento in OICR alternativi (cd “FIA” aperti e/o chiusi) italiani e UE, riservati e non riservati, nel rispetto del limite massimo di esposizione previsto dalla disciplina vigente in materia di limiti di investimento dei fondi pensione.
- Gli strumenti finanziari possono essere denominati in Euro e altre valute.
o Categorie di emittenti e settori industriali:
- per la componente obbligazionaria/monetaria: emittenti sovranazionali, Stati ed emittenti corporate;
- per la componente azionaria: azioni emesse da società senza limiti di capitalizzazione.
Non vi sono vincoli di carattere settoriale, ulteriori a quelli previsti dal criterio di esclusione enunciato nel regolamento.
o Aree geografiche di investimento: non sono previsti vincoli di carattere geografico, pur in ottemperanza a criteri di diversificazione e mitigazione del rischio e privilegiando investimenti nei mercati sviluppati.
o Rischio cambio: gestione attiva del rischio di cambio nel rispetto del limite massimo di esposizione previsto dal la disciplina vigente in materia di limiti di investimento dei fondi pensione.
• Sostenibilità: il Comparto promuove caratteristiche ambientali o sociali e ha obiettivi di sostenibilità.
Consulta l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’ per approfondire tali aspetti. |
• Parametro di riferimento – Obiettivo di rendimento
L’obiettivo di rendimento del Comparto è “75% ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) + 2,00%”.
COMPARTO BILANCIATO ACCRESCITIVO
• Categoria del comparto: Bilanciato
• Finalità della gestione: il Comparto persegue l’obiettivo di una rivalutazione del capitale nel lungo periodo. In particolare, il Comparto si propone l’obiettivo di un rendimento assoluto positivo almeno in linea con il “75% dell’indice ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) maggiorato di un rendimento di 2,50%” (parametro di riferimento – obiettivo di rendimento).
• Garanzia: assente.
• Orizzonte temporale: lungo periodo (oltre 15 anni).
• Politica di investimento:
o Politica di investimento: il Comparto - per la realizzazione dell’obiettivo di cui sopra – prevede di investire in “titoli di capitale” e “titoli di debito”, modulando l’asset allocation tra le due componenti in maniera flessibile.
L’esposizione del Comparto agli investimenti azionari non può superare il 90% del patrimonio ed essere inferiore al 40% del patrimonio stesso.
La componente obbligazionaria del Comparto non può superare il 50% del patrimonio.
La strategia di gestione del Comparto incorpora, in modo continuativo, anche criteri ESG (Environmental Social Governance), criteri cioè tesi a minimizzare il rischio di investire in strumenti finanziari emessi da soggetti che non rispettano standard elevati di sostenibilità socio-ambientale.
L'analisi ESG prevede una definizione dell’universo investibile azionario e obbligazionario che utilizza, ed incorpora, sia criteri negativi d’esclusione degli emittenti che hanno un certo livello di esposizione a determinati settori, tra cui: energia nucleare, tabacco, alcoolici, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo, armi da fuoco ad uso civile, armi convenzionali, carbone termico, sia criteri positivi di inclusione volti invece a considerare e valutare anche l’indirizzo degli emittenti verso l’adozione di pratiche più sostenibili e responsabili (i.e. ESG momentum).
L’asset allocation tra i vari settori oggetto di investimento sarà settorialmente diversificata al fine di mitigare il rischio complessivo del portafoglio del Comparto. Inoltre, l’asset allocation potrà variare in funzione dell’evoluzione nel tempo dei diversi settori inclusi nell’universo di investimento e dei trend di mercato e delle opportunità di investimento.
Il patrimonio del Comparto potrà essere investito in strumenti finanziari denominati in Euro e/o in valuta estera nel rispetto di quanto previsto dalla normativa vigente in tema di esposizione valutaria massima delle disponibilità complessive del Comparto.
ll Comparto può inoltre utilizzare OICR fino al 100% del suo patrimonio.
o Strumenti finanziari:
- strumenti finanziari di natura monetaria ed obbligazionaria fino al 50% del patrimonio, con esposizione
contenuta verso strumenti finanziari classificati con rating inferiore all’investment grade;
- strumenti finanziari di natura azionaria, con esposizione minima del 40% e massima del 90% del patrimonio del Comparto;
- parti di OICR, fino al 100% del patrimonio del Comparto;
- è previsto l’utilizzo di strumenti derivati;
- è previsto l’investimento in OICR alternativi (cd “FIA” aperti e/o chiusi) italiani e UE, riservati e non riservati, nel rispetto del limite massimo di esposizione previsto dalla disciplina vigente in materia di limiti di investimento dei fondi pensione.
- Gli strumenti finanziari possono essere denominati in Euro e altre valute.
o Categorie di emittenti e settori industriali:
- per la componente obbligazionaria/monetaria: emittenti sovranazionali, Stati ed emittenti corporate;
- per la componente azionaria: azioni emesse da società senza limiti di capitalizzazione.
Non vi sono vincoli di carattere settoriale, ulteriori a quelli previsti dal criterio di esclusione enunciato nel regolamento.
o Aree geografiche di investimento: non sono previsti vincoli di carattere geografico, pur in ottemperanza a criteri di diversificazione e mitigazione del rischio e privilegiando investimenti nei mercati sviluppati.
o Rischio cambio: gestione attiva del rischio di cambio nel rispetto del limite massimo di esposizione previsto dal la disciplina vigente in materia di limiti di investimento dei fondi pensione.
• Sostenibilità: il Comparto promuove caratteristiche ambientali o sociali e ha obiettivi di sostenibilità.
Consulta l’Appendice ‘Informativa sulla sostenibilità’ per approfondire tali aspetti. |
• Parametro di riferimento – Obiettivo di rendimento
L’obiettivo di rendimento del Comparto è “75% ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) + 2,50%”.
I COMPARTI. ANDAMENTO PASSATO
BILANCIATO CONSERVATIVO
Data di avvio dell’operatività del Comparto | 1° settembre 2020 |
Patrimonio netto al 30/12/2021 | 6.904.192€ |
Gestore delle risorse | Azimut Capital Management SGR S.p.A. |
Informazioni sulla gestione delle risorse
Il Comparto prevede una composizione del portafoglio bilanciata, dinamicamente, tra strumenti finanziari di natura azionaria ed obbligazionaria, anche di natura corporate. La componente azionaria del portafoglio è compresa tra un minimo del 15% ad un massimo del 50% del patrimonio. La componente obbligazionaria è compresa tra 0% ed un massimo del 75% del patrimonio.
Il portafoglio ha una durata media finanziaria massima di 15 anni. Il Comparto può inoltre utilizzare OICR fino al 100% del suo patrimonio. La strategia di gestione del Comparto incorpora anche fattori ESG nel processo e nella selezione degli investimenti, adottando un approccio dinamico e flessibile nell’implementazione dell’Asset Allocation, volto a mantenere un’ampia diversificazione settoriale e geografica.
L’analisi ESG prevede una definizione dell’universo investibile azionario e obbligazionario che utilizza, ed incorpora, sia criteri d’esclusione
degli emittenti (ad esempio con esposizione a settori quali: energia nucleare, tabacco, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo, armi da fuoco ad uso civile, armi convenzionali) sia criteri di inclusione volti a considerare e valutare anche l’indirizzo degli emittenti verso l’adozione di pratiche più sostenibili e responsabili. È previsto che il Comparto possa investire in strumenti finanziari denominati in valute diverse dall’Euro. Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio, utilizzando specifici indicatori qualitativi e quantitativi, sulla base delle caratteristiche del comparto.
La percentuale di OICR ed ETF di terzi in cui è stato investito il Comparto, è stata pari al 25%, mentre il 15% è stato rappresentato da OICR gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore.
Le Tabelle che seguono forniscono informazioni relative alla fine del 2021.
Tav. 1 – Investimenti per tipologia di strumento finanziario
Obbligazionario (Titoli di debito) | 12% |
Titoli di stato | 11% |
Sovranazionali | 1% |
Titoli corporate | 0% |
Azionario (Titoli di capitale) | 0% |
OICR | 40% |
Liquidità | 48% |
Tav. 2 – Investimenti per area geografica Tav. 3 – Altre informazioni rilevanti
Titoli di debito | 12% |
Italia | 9% |
Altri Paesi dell’Area Euro | 2% |
America | 0% |
Emergenti | 0% |
Pacifico | 0% |
Globale | 1% |
Titoli di capitale | 0% |
Italia | 0% |
Altri Paesi dell’Area Euro | 0% |
America | 0% |
Emergenti | 0% |
Pacifico | 0% |
Globale | 0% |
Liquidità (in % del patrimonio) | 48% |
Duration media | 1,12 anni |
Esposizione valutaria (in % del patrimonio) | 0% |
Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio (*) | 0,00 |
(*) A titolo esemplificativo si precisa che un livello di turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del comparto in confronto con il relativo obiettivo di rendimento.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
• i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
• il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati
nell’andamento dell’obiettivo di rendimento, e degli oneri fiscali;
• l’obiettivo di rendimento è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti.
Tav. 4 Rendimenti netti annui
Obiettivo di rendimento: 75% ISTAT* (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) + 1,00%.
(*) Indice generale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati.
Avvertenza: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. Nel valutarli prendi riferimento orizzonti temporali ampi
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Comparto, a eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tav. 5 – TER
2021 | 2020 | 2019 | ||||
Classe C | Classe C | |||||
Oneri di gestione finanziaria | 0,67% | 0,47% | 0,07% | N.A. | N.A. | |
- di cui per commissioni di gestione finanziaria | 0,49% | 0,32% | 0,07% | N.A. | N.A. | |
- di cui per commissioni di incentivo | 0,18% | 0,15% | 0,00% | N.A. | N.A. | |
Altri oneri gravanti sul patrimonio | 0,03% | 0,03% | 0,00% | N.A. | N.A. | |
TOTALE PARZIALE | 0,71% | 0,50% | 0,07% | N.A. | N.A. | |
Oneri direttamente a carico degli aderenti | 0,07% | 0,00% | 0,16% | N.A. | N.A. | |
TOTALE GENERALE | 0,78% | 0,50% | 0,23% | N.A. | N.A. | |
AVVERTENZA: Il TER esprime un dato medio del Comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo aderente. |
COMPARTO BILANCIATO
Data di avvio dell’operatività del Comparto | 1° settembre 2020 |
Patrimonio netto al 30/12/2021 | 25.403.058€ |
Gestore delle risorse | Azimut Capital Management SGR S.p.A. |
Informazioni sulla gestione delle risorse
Il Comparto prevede una composizione del portafoglio bilanciata, dinamicamente, tra strumenti finanziari di natura azionaria ed obbligazionaria, anche di tipologia corporate. La componente azionaria del portafoglio è compresa tra un minimo del 20% ad un massimo del 70% del patrimonio. La componente obbligazionaria è compresa tra 0% ed un massimo del 70% del patrimonio.
Il portafoglio ha una durata media finanziaria massima di 15 anni. Il Comparto può inoltre utilizzare OICR fino al 100% del suo patrimonio. La strategia di gestione del Comparto incorpora anche fattori ESG nel processo e nella selezione degli investimenti, adottando un approccio dinamico e flessibile nell’implementazione dell’Asset Allocation, volto a mantenere un’ampia diversificazione settoriale e geografica. L’analisi ESG prevede una definizione dell’universo investibile azionario e obbligazionario che utilizza, ed incorpora, sia criteri d’esclusione degli emittenti (ad esempio con esposizione a settori quali: energia nucleare, tabacco, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo, armi da fuoco ad uso civile, armi convenzionali) sia criteri di inclusione volti a considerare e valutare anche l’indirizzo degli emittenti verso l’adozione di pratiche più sostenibili e responsabili.
È previsto che il Comparto possa investire in strumenti finanziari denominati in valute diverse dall’Euro.
Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio, utilizzando specifici indicatori qualitativi e quantitativi, sulla base delle caratteristiche del Comparto.
La percentuale di OICR ed ETF di terzi in cui è investito il Comparto è stata pari al 33%, mentre il 16% è stato rappresentato da OICR gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore.
Le Tabelle che seguono forniscono informazioni relative alla fine del 2021.
Tav. 1 – Investimenti per tipologia di strumento finanziario
Obbligazionario (Titoli di debito) | 9% |
Titoli di stato | 8% |
Sovranazionali | 1% |
Titoli corporate | 0% |
Azionario (Titoli di capitale) | 0% |
OICR | 49% |
Liquidità | 42% |
Tav. 2 – Investimenti per area geografica Tav. 3 – Altre informazioni rilevanti
Titoli di debito | 9% |
Italia | 5% |
Altri Paesi dell’Area Euro | 3% |
America | 0% |
Emergenti | 0% |
Pacifico | 0% |
Globale | 1% |
Titoli di capitale | 0% |
Italia | 0% |
Altri Paesi dell’Area Euro | 0% |
America | 0% |
Emergenti | 0% |
Pacifico | 0% |
Globale | 0% |
Liquidità (in % del patrimonio) | 42% |
Duration media | 0,82 anni |
Esposizione valutaria (in % del patrimonio) | 0% |
Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio(*) | 0,00 |
(*) A titolo esemplificativo si precisa che un livello di turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del Comparto in confronto con il relativo obiettivo di rendimento.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
• i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
• il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati
nell’andamento dell’obiettivo di rendimento, e degli oneri fiscali;
• L’obiettivo di rendimento riportato al netto degli oneri fiscali vigenti.
Tav. II.4 Rendimenti annui
Obiettivo di rendimento: 75% ISTAT* (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) + 2,00%.
(*) Indice generale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati.
Avvertenza: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. Nel valutarli prendi riferimento orizzonti temporali ampi
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Comparto, a eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tav. 5 – TER
2021 | 2020 | 2019 | ||||
Classe C | Classe C | |||||
Oneri di gestione finanziaria | 1,08% | 0,46% | 0,14% | N.A. | N.A. | |
- di cui per commissioni di gestione finanziaria | 0,75% | 0,31% | 0,11% | N.A. | N.A. | |
- di cui per commissioni di incentivo | 0,33% | 0,15% | 0,03% | N.A. | N.A. | |
Altri oneri gravanti sul patrimonio | 0,03% | 0,03% | 0,01% | N.A. | N.A. | |
TOTALE PARZIALE | 1,11% | 0,49% | 0,15% | N.A. | N.A. | |
Oneri direttamente a carico degli aderenti | 0,12% | 0,00% | 0,20% | N.A. | N.A. | |
TOTALE GENERALE | 1,23% | 0,49% | 0,35% | N.A. | N.A. | |
AVVERTENZA: Il TER esprime un dato medio del Comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo aderente. |
COMPARTO BILANCIATO ACCRESCITIVO
Data di avvio dell’operatività del Comparto | 1° settembre 2020 |
Patrimonio netto al 30/12/2021 | 27.152.385€ |
Gestore delle risorse | Azimut Capital Management SGR S.p.A. |
Informazioni sulla gestione delle risorse
Il Comparto prevede una composizione del portafoglio bilanciata, dinamicamente, tra strumenti finanziari di natura azionaria ed obbligazionaria, anche di tipologia corporate. La componente azionaria del portafoglio è compresa tra un minimo del 40% ad un massimo del 90% del patrimonio. La componente obbligazionaria è compresa tra 0% ed un massimo del 50% del patrimonio. Il portafoglio ha una durata media finanziaria massima di 15 anni. Il Comparto può inoltre utilizzare OICR fino al 100% del suo patrimonio. La strategia di gestione del Comparto incorpora anche fattori ESG nel processo e nella selezione degli investimenti, adottando un approccio dinamico e flessibile nell’implementazione dell’Asset Allocation, volto a mantenere un’ampia diversificazione settoriale e geografica. L’analisi ESG prevede una definizione dell’universo investibile azionario e obbligazionario che utilizza, ed incorpora, sia criteri d’esclusione degli emittenti (ad esempio con esposizione a settori quali: energia nucleare, tabacco, intrattenimento per adulti, gioco d’azzardo, armi da fuoco ad uso civile, armi convenzionali) sia criteri di inclusione volti a considerare e valutare anche l’indirizzo degli emittenti verso l’adozione di pratiche più sostenibili e responsabili.
È previsto che il Comparto possa investire in strumenti finanziari denominati in valute diverse dall’Euro.
Le scelte di gestione tengono conto delle indicazioni che derivano dall’attività di monitoraggio del rischio, utilizzando specifici indicatori qualitativi e quantitativi, sulla base delle caratteristiche del Comparto.
La percentuale di OICR ed ETF di terzi in cui è investito il Comparto è pari al 36%, mentre il 23% è stato rappresentato da OICR gestiti da società facenti parte dello stesso gruppo di appartenenza del soggetto gestore.
Le Tabelle che seguono forniscono informazioni relative alla fine del 2021.
Tav. 1 – Investimenti per tipologia di strumento finanziario
Obbligazionario (Titoli di debito) | 5% |
Titoli di stato | 5% |
Sovranazionali | 0% |
Titoli corporate | 0% |
Azionario (Titoli di capitale) | 0% |
OICR | 59% |
Liquidità | 36% |
Tav. 2 – Investimenti per area geografica Tav. 3 – Altre informazioni rilevanti
Titoli di debito | 5% |
Italia | 3% |
Altri Paesi dell’Area Euro | 2% |
America | 0% |
Emergenti | 0% |
Pacifico | 0% |
Globale | 0% |
Titoli di capitale | 0% |
Italia | 0% |
Altri Paesi dell’Area Euro | 0% |
America | 0% |
Emergenti | 0% |
Pacifico | 0% |
Globale | 0% |
Liquidità (in % del patrimonio) | 36% |
Duration media | 0,47 anni |
Esposizione valutaria (in % del patrimonio) | 0% |
Tasso di rotazione (turnover) del portafoglio(*) | 0,00 |
(*) A titolo esemplificativo si precisa che un livello di turnover di 0,1 significa che il 10% del portafoglio è stato, durante l’anno, sostituito con nuovi investimenti e che un livello pari ad 1 significa che tutto il patrimonio è stato, durante l’anno, oggetto di disinvestimento e reinvestimento. A parità di altre condizioni elevati livelli di turnover possono implicare più elevati costi di transazione con conseguente riduzione dei rendimenti netti.
Illustrazione dei dati storici di rischio/rendimento
Di seguito sono riportati i rendimenti passati del Comparto in confronto con il relativo obiettivo di rendimento.
Nell’esaminare i dati sui rendimenti ricorda che:
• i dati di rendimento non tengono conto dei costi gravanti direttamente sull’aderente;
• il rendimento del Comparto risente degli oneri gravanti sul patrimonio dello stesso, che invece non sono contabilizzati
nell’andamento dell’obiettivo di rendimento, e degli oneri fiscali;
• l’obiettivo di rendimento è riportato al netto degli oneri fiscali vigenti.
Tav. II.4 Rendimenti annui
Obiettivo di rendimento: 75% ISTAT* (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) + 2,50%.
(*) Indice generale dei prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati.
Avvertenza: I rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. Nel valutarli prendi riferimento orizzonti temporali ampi
Total Expenses Ratio (TER): costi e spese effettivi
Il Total Expenses Ratio (TER) è un indicatore che esprime i costi sostenuti nell’anno considerato in percentuale del patrimonio di fine anno. Nel calcolo del TER vengono tenuti in considerazione tutti i costi effettivamente sostenuti in relazione alla gestione (finanziaria e amministrativa) del Comparto, a eccezione degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali.
Tav. 5 – TER
2021 | 2020 | 2019 | ||||
Classe C | Classe C | |||||
Oneri di gestione finanziaria | 1,28% | 0,56% | 0,13% | N.A. | N.A. | |
- di cui per commissioni di gestione finanziaria | 0,90% | 0,38% | 0,11% | N.A. | N.A. | |
- di cui per commissioni di incentivo | 0,38% | 0,17% | 0,02% | N.A. | N.A. | |
Altri oneri gravanti sul patrimonio | 0,03% | 0,03% | 0,00% | N.A. | N.A. | |
TOTALE PARZIALE | 1,31% | 0,59% | 0,13% | N.A. | N.A. | |
Oneri direttamente a carico degli aderenti | 0,20% | 0,00% | 0,28% | N.A. | N.A. | |
TOTALE GENERALE | 1,51% | 0,59% | 0,41% | N.A. | N.A. | |
AVVERTENZA: Il TER esprime un dato medio del Comparto e non è pertanto rappresentativo dell’incidenza dei costi sulla posizione individuale del singolo aderente. |
Via Cusani, 4 – 00000 Xxxxxx | |
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AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE –
Fondo pensione aperto
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171
Istituito in Italia
NOTA INFORMATIVA
(depositata presso la COVIP il 07/10/2022)
PARTE II “Le informazioni integrative”
La società AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR S.p.A. (di seguito, AZIMUT SGR) è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota Informativa
SCHEDA “LE INFORMAZIONI SUI SOGGETTI COINVOLTI” in vigore dal 10/10/2022
IL SOGGETTO ISTITUTORE/GESTORE
AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è stato istituito nel 2020 da AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR che ne esercita l’attività di
gestione.
AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR è una società di gestione del risparmio costituita nel 2004 e iscritta nell’Albo delle SGR tenuto dalla Banca d’Italia, al n. 36 (sezione gestori di OICVM) e al n. 75 (sezione gestori di FIA). Appartiene al Gruppo Azimut Holding SpA.
Il Consiglio di amministrazione, in carica fino all’approvazione del bilancio al 31/12/2022, è così composto:
Xxxx Xxxxxxxx nato a Milano il 15.03.1980 Presidente
Xxxxxxxx Xxxxxxxxxx nato a Varese il 05.05.1982 Vice Presidente Xxxxxxx Xxxxx nato a Genova il 26.08.1973 Vice Presidente Xxxxxxxx Xxxxxx nato a Macerata il 29.10.1969 Vice Presidente
Xxxx Xxxxx nato a Cupramontana il 04.11.1974 Amministratore Delegato Xxxxxxx Xxxxx nato a Vienna (Austria) il 24.12.1976 Amministratore Xxxxxxxxxx Xxxx Xxxxx nata a Bologna il 02.10.1958 Amministratore Xxxxxxx Xxxxxxx nato a Milano il 29.10.1968 Amministratore
Dalla Xxxxx Xxxxxxxx nata a Milano il 30.09.1961 Amministratore
Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx Xxxxxx nato a Milano il 30.11.1960 Amministratore
Xxx Xxxxxxxx nato a Milano il 30.09.1963 Amministratore
Xxxxxxxx Xxxxxx nata a Brisighella (RA) il 02.08.1966 Amministratore Xxxxx Xxxxx nata a Melegnano (MI) il 19.10.1945 Amministratore Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxx nato a Stezzano (BG) il 08.02.1964 Amministratore Xxxxxx Xxxxxxx Xxxxxx nato a Adria (RO) il 19.08.1951 Amministratore Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxx nato a Milano il 10.01.1969 Amministratore
Xxxxxxx Xxxxxxxx nato a Xxxxxx Xxxxxxxx (BG) il 20.04.1962 Amministratore
Xxxx Xxxxx nato a Brescia il 23.12.1975 Amministratore
Il Collegio dei sindaci, in carica per il triennio 2020-2022, è così composto:
Xxxxxxxxx Xxxxxxxx nato a Torino il 03.08.1962 Presidente
Xxxxxxxx Xxxxx nata a Milano il 01.03.1980 Sindaco effettivo
Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx nato a Montevideo (Uruguay) il 15.03.1955 Sindaco effettivo
Xxxxxxxxxxx Xxxxxxxxx nata a Genova il 27.10.1973 Sindaco supplente
Strada Xxxxxxxx nato a Genova il 28.09.1985 Sindaco supplente
IL RESPONSABILE
Azimut Capital Management SGR S.p.A. con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 maggio 2020 ha nominato Responsabile del Fondo Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, nata a Pescara il 22.04.1963.
L’incarico ha decorrenza dal 13 maggio 2020 e durata di tre anni, rinnovabile anche tacitamente per non più di una volta consecutivamente.
LA GESTIONE AMMINISTRATIVA
La gestione amministrativa del Fondo è affidata a BNP Paribas S.A. con sede legale in 00 xxxxxxxxx xxx Xxxxxxxx, 00000 Xxxxxx, operante tramite BNP Paribas SA - Succursale Italia, con sede legale in Xxxxxx, Xxxxxx Xxxx Xx Xxxxx, x. 0, iscritto al n° 5482 dell’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia.
Le funzioni strettamente connesse all’incarico di Amministratore del Fondo vengono espletate presso la sede della Succursale di
Milano dell’Amministratore del Fondo.
La SGR ha inoltre provveduto a delegare la gestione amministrativa delle posizioni individuali degli Aderenti a Previnet S.p.A. con sede legale in Xxx X. Xxxxxxxxx 00, 00000 Xxxxxxxxxx, Xxxxxxx.
IL DEPOSITARIO
Il soggetto che svolge le funzioni di depositario di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è BNP Paribas S.A. con sede legale in 00 xxxxxxxxx
xxx Xxxxxxxx,, 00000 Xxxxxx, operante tramite BNP Paribas SA - Succursale Italia, con sede legale in Xxxxxx, Xxxxxx Xxxx Xx Xxxxx, x. 0, iscritto al n° 5482 dell’Albo delle Banche tenuto dalla Banca d’Italia.
I GESTORI DELLE RISORSE
La gestione delle risorse di AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE è effettuata direttamente da AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR
S.p.A..
L’EROGAZIONE DELLE RENDITE
Per l’erogazione della pensione AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE ha stipulato apposita convenzione, con ZURICH INVESTMENTS LIFE
Società a socio unico, soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Zurich Insurance Company Ltd – Rappresentanza Generale
per l’Italia - con sede in Xxx Xxxxxxx Xxxxxx x. 00 – 00000 Xxxxxx.
LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI
Con delibera assembleare del 21 aprile 2022, l’incarico di revisore legale dei conti del fondo per gli esercizi 2022 – 2030 è stato
affidato a E&Y S.p.A., con sede legale in Xxx Xxxxxxxxx, 00, Xxxxxx.
LA RACCOLTA DELLE ADESIONI
La raccolta delle adesioni - oltre che presso la sede della SGR e presso i datori di lavoro per gli aderenti che aderiscono su base
collettiva - avviene tramite i consulenti finanziari della SGR abilitati all’offerta fuori sede.
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AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE –
Fondo pensione aperto
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171 Istituito in Italia
Nota informativa
(depositata presso la COVIP il 30/12/2022)
La società AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR SPA (di seguito anche “la SGR” o “la Società”) è responsabile della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota informativa.
Appendice Informativa sulla sostenibilità
(in vigore dal 01/01/2023)
INFORMAZIONI SULLE CARATTERISTICHE AMBIENTALI O SOCIALI / INVESTIMENTI SOSTENIBILI
Il “rischio di sostenibilità” è inteso come un evento o una condizione di tipo ambientale, sociale o di governance (“ESG”) che, se si verificasse, potrebbe provocare un impatto effettivo o potenziale sul valore degli investimenti e sui rendimenti a lungo termine aggiustati per il rischio per gli investitori. Il rischio di sostenibilità può rappresentare un vero e proprio rischio a sé stante o contribuire ad altri rischi come i rischi operativi, di mercato, di liquidità o di controparte. Possono ricomprendersi tra i rischi ESG i rischi legati al cambiamento climatico, alla perdita di biodiversità, alla violazione dei diritti dei lavoratori ed alla corruzione.
A tal riguardo Azimut Capital Management SGR S.p.A. considera di fondamentale importanza l'integrazione dei fattori ESG nei propri processi di investimento, nella convinzione che questi elementi, oltre a favorire uno sviluppo economico e sociale sostenibile, possano contribuire positivamente ai risultati finanziari dei portafogli dei clienti riducendone, al contempo, i rischi. Si ritiene che gli investimenti orientati su emittenti impegnati ad integrare i criteri ESG all’interno della propria strategia, possano generare profitti sostenibili nel tempo e, conseguentemente, originare una solida prospettiva di creazione di valore per tutti gli stakeholder. Questo permette, altresì, una più efficiente gestione dei rischi, anche ambientali, sociali e reputazionali.
Azimut SGR prevede la misurazione e la valutazione del rischio di sostenibilità nelle scelte attinenti ai processi di investimento e nella definizione delle strategie.
Con particolare riferimento al Fondo Pensione Aperto Azimut Sustainable Future, si specifica che questo prodotto pensionistico promuove caratteristiche ambientali e sociali, ma non ha come obiettivo investimenti sostenibili.
Le caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Fondo possono essere raggiunte attraverso l’investimento e il mantenimento dello stesso all’interno dei Comparti “Bilanciato Conservativo”, “Bilanciato” e “Bilanciato Accrescitivo”. Tali Comparti d’investimento investono in strumenti finanziari emessi da soggetti che si distinguono per la loro attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance.
Si riporta di seguito l’informativa precontrattuale per ognuno dei tre Comparti del Fondo classificati come articolo 8, del Regolamento (UE) 2019/2088.
Si intende per investimento sostenibile un investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo ambientale o sociale, purchè tale investimento non arrechi un danno significativo a nessun obiettivo ambientale o sociale e l’impresa beneficiaria degli investimenti segua le prassi di buona governance.
Modello di informativa precontrattuale per i prodotti finanziari di cui all'articolo 8, paragrafi 1, 2 e 2 bis, del regolamento (UE) 2019/2088 e all'articolo 6, primo comma, del regolamento (UE) 2020/852
Nome del prodotto: Azimut Sustainable Future - Comparto « Bilanciato Conservativo»
Identificativo della persone giuridica: Azimut Capital Managenet SGR S.p.A.
Caratteristiche ambientali e/o sociali
Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?
Si No
La tassonomia dell'UE è un sistema di classificazione istituito dal regolamento (UE) 2020/852, che stabilisce un elenco di attività economiche ecosostenibili. Tale regolamento non stabilisce un elenco di attività economiche socialmente sostenibili. Gli investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale potrebbero essere allineati o no alla tassonomia.
Effettuerà un minimo di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale: %
in attività economiche considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
Promuove caratteristiche ambientali/sociali (A/S) e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una quota minima del(lo) 10 % di investimenti sostenibili.
con un obiettivo ambientale in attività economiche considerate ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE
con un obiettivo ambientale in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
con un obiettivo sociale
Promuove caratteristiche A/S, ma non effettuerà alcun investimento sostenibile
Quali caratteristiche ambientali e/o sociali sono promosse da questo prodotto finanziario?
Il Comparto d’investimento «Bilanciato Conservativo» del Fondo Pensione Aperto Azimut Sustainable Future (di seguito « il Comparto») promuove caratteristiche ambientali e sociali integrando i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nel processo di investimento.
Il Comparto investe in strumenti finanziari emessi da soggetti che si distinguono per la loro attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance. Come indicato nei Principi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (gli « UN PRI »), l’integrazione ESG è « l’inclusione sistematica ed esplicita dei fattori ESG materiali nell’analisi e nelle decisioni di investimento ».
L’integrazione dei fattori ESG ha risvolti positivi sull’ambiente e sulla società, poichè le imprese con le migliori pratiche ambientali e sociali sono preferite rispetto a quelle con pratiche di livello meno elevato.
Le aziende con i rating più alti sul pillar ambientale tendono ad adottare migliori standard e prestare grande attenzione a temi quali: prevenzione del cambiamento climatico (in termini, ad esempio, di riduzione delle emissioni di carbonio, impronta di carbonio; vulnerabilità ai cambiamenti climatici); risorse naturali (in termini, ad esempio, di scarsità idrica, biodiversità e utilizzo del suolo); prevenzione dell'inquinamento e dei rifiuti (attenzione alle emissioni tossiche e ai rifiuti; materiali e rifiuti di imballaggio; rifiuti elettronici); opportunità ambientali (nelle tecnologie pulite; nelle energie rinnovabili).
Le aziende con rating più elevati sul pillar sociale tendono ad adottare migliori standard e prestare maggiore attenzione a temi quali: capitale umano (gestione del lavoro; salute e sicurezza; sviluppo del capitale umano; standard del lavoro della supply chain); responsabilità del prodotto (sicurezza e qualità del prodotto; protezione finanziaria dei consumatori; privacy e sicurezza dei dati; investimento responsabile; rischi demografici e sanitari); opportunità sociali (accesso alle comunicazioni; accesso ai finanziamenti; accesso all'assistenza sanitaria; opportunità nutrizionali e sanitarie); opposizione degli stakeholders (approvvigionamenti controversi; relazioni con la comunità).
Non è stato designato nessun benchmark con l'obiettivo di raggiungere le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Comparto.
Quali indicatori di sostenibilità si utilizzano per misurare il rispetto di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario ?
Il raggiungimento delle caratteristiche ambientali o sociali promosse è misurato attraverso seguenti indicatori di sostenibilità:
Gli indicatori di sostenibilità misurano in che modo sono rispettate le caratteristiche ambientali o sociali promosse del prodotto finanziario.
• l'assenza di investimenti in attività che rientrano nella exclusion list a seguito dell'applicazione della politica di esclusione. Il Gestore si impegna ad evitare investimenti in società operanti in settori ritenuti non sostenibili e/o che possano comportare significativi rischi ambientali e sociali (tra gli altri , armi controverse e tabacco). Ulterior informazioni sono disponibili nella politica ESG del Gestore disponibile al seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/;
• il punteggio medio ponderato “ESG” del portafoglio. Il punteggio ESG è monitorato sia a livello di singolo investimento che su base aggregata. Oltre ai tradizionali criteri di analisi e valutazione, vengono presi in considerazione i punteggi ambientali, sociali e di governance di ciascun investimento. Per questo Comparto, il rating ESG medio a livello d portafoglio deve essere sempre uguale o superiore a BBB rispetto alla scala MSCI (considerando il seguente ordine crescente: XXX, X, XX, XXX, X, XX, XXX). Il rating ESG è calcolato utilizzando i dati e la metodologia di MSCI ESG Research. Pertanto, il Gestore degli investimenti garantisce che il Comparto sia finanziariamente efficiente e quanto più possibile sostenibile su base continua.
• l’impegno ad effettuare una quota minima di investimenti sostenibili;
• la considerazione degli impatti negativi sui fattori di sostenibilità (i “PAI”).
I principali effetti negativi sono gli effetti negativi più singificativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità relativi a problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.
Quali sono gli obiettivi degli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende in parte realizzare e in che modo l’investimento sostenibile contribuisce a tali obiettivi ?
Il Comparto si impegna a investire una minima parte del proprio portafoglio in investimenti sostenibili che mirano a contribuire ad uno o più obiettivi ambientali e sociali, come di seguito dettagliato:
• obiettivo ambientale: mitigazione dei cambiamenti climatici ed efficienza energetica, prevenzione dell'inquinamento e riduzione dei rifiuti, gestione sostenibile delle risorse idriche, delle foreste e del suolo e/o
• obiettivo sociale: accesso ai bisogni primari, come l’assistenza sanitaria, alloggio e nutrizione, concessione di prestiti alle PMI e ai privati, servizi educativi e creazione di gateway digitali nei paesi meno avanzati.
Un investimento è considerato sostenibile se genera un contributo positivo a uno o più obiettivi sociali o ambientali. Il contributo positivo è determinato in termini di importo (almeno il 20%) dei ricavi generati da ciascuna impresa in cui si investe da prodotti o serviz che contribuiscono a uno o più obiettivi sociali o ambientali.
Inoltre, solo le società in cui si investe che rispettano le prassi di buona governance possono essere considerate investimenti sostenibili. Le prassi di buona governance vengono valutate in base alla capacità delle aziende di gestire in modo sostenibile le risorse, incluso il capitale umano, garantire l'integrità operativa strutture di gestione solide, relazioni con il personale remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali.
Per eseguire questa analisi, il Gestore del portafoglio utilizzerà i dati forniti da modell proprietari di provider di ricerca ESG esterni (ad es. MSCI).
Ulteriori informazioni sono disponibili nella politica ESG del Gestore.
In che modo gli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende in parte realizzare non arrecano un danno significativo a nessun obiettivo di investimento sostenibile sotto il profilo ambientale o sociale?
Gli investimenti sostenibili mirano a generare un contributo positivo a uno o più obiettivi senza danneggiare in modo significativo nessun altro obiettivo ambientale o sociale in termini di valutazione del potenziale impatto negativo su di essi. Per eseguire questa analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI) al fine di testare il principio "Do Not Significant Harm" (il "DNSH").
In che modo si è tenuto conto degli indicatori degli effetti negativi sui fattori d sostenibilità?
Sono presi in considerazione i PAI, nella misura in cui siano disponibili dati affidabili allo scopo di testare il principio DNSH. Per effettuare tale analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI).
I PAI sono presi in considerazione dal Gestore e mitigati in quattro modi.
Il primo modo è l'integrazione dei fattori ESG nel processo di investimento: le società con rating E, S e G elevati normalmente presentano impatti negativi sui fattori d sosteniblità più bassi (in termini generali e/o relativi al loro settore) a causa di miglior standard/migliori pratiche operative.
Il secondo modo è attraverso l'applicazione della politica di esclusione, che vieta gli investimenti in imprese operanti in settori considerati non sostenibili e/o che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali. Ad esempio, nel caso del PAI 14 (“Esposizione ad armi controverse”), gli impatti negativi sono minimizzati attraverso la semplice applicazione delle liste di esclusione, poiché tra gli investimenti esclusi vi sono quelli in società esposte ad armi controverse. Inoltre, i criteri di esclusione si applicano anche a un sottoinsieme di altri PAI.
Il terzo modo è l’active ownership. La Società di gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari di PRI. Attraverso la partnership con ISS, la Società di Gestione è in grado di votare nelle assemblee degli azionisti delle imprese in cui investe. Poiché la politica di sostenibilità dell'ISS è in linea con i PRI delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione vengono espressi in modo da incentivare le imprese in cui si ivneste ad adottare standard più elevati, migliorare le proprie pratiche e minimizzare i PAI ambientali e sociali.
Il quarto modo è attraverso la selezione dei fondi, che mira a favorire, per quanto possibile e se disponibili, i fondi classificati come articolo 9 SFDR e, in seconda scelta, quelli classificati come articolo 8 SFDR (senza escludere il possibilità di detenere in portafoglio anche fondi classificati come articolo. 6 SFDR). Maggiore è il peso dei fondi classificati come articolo 9 e 8 SFDR, maggiore ci si aspetta essere il contenimento dei PAI.
In che modo gli investimenti sostenibili sono allineati con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani? Descrizione particolareggiata:
L'allineamento con le Linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani si basa sull'esposizione delle imprese in cui si investe alle controversie. Il coinvolgimento di una impresa in controversie gravi e diffuse può indicare una violazione delle Linee guida OCSE su imprese multinazionali e/o dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e, pertanto, tale investimento non può essere considerato come un investimento sostenibile.
Nell'ambito della valutazione interna fornita dal Gestore, le controversie contrassegnate con una red flag indicano il coinvolgimento diretto di un'impresa negli impatti negativi più gravi (es. perdita di vite umane, distruzione di un ecosistema, crisi economica che interessa diverse giurisdizioni), che non sono ancora stati mitigati con la soddisfazione di tutte le parti interessate.
Una orange flag può indicare sia una risoluzione solo parziale di queste gravi preoccupazioni con gli stakeholders coinvolti, sia un ruolo indiretto dell'impresa in controversie molto gravi e diffuse (ad esempio attraverso rapporti commerciali con le parti direttamente coinvolte).
Le società contrassegnate da una orange o red flag non sono considerate investimenti sostenibili.
Per eseguire tale analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI).
La tassonomia dell’UE stabilisce il principio « non arrecare un danno significativo », in base al quale gli investimenti allineati alla tassonomia non dovrebbero arrecare un danno significativo agli obiettivi della tassonomia dell’UE, ed è corredata di criteri specifici dell’UE .
Il principio « non arrecare un danno significativo », si applica solo agli investimenti sottostanti il prodotto finanziario che tengono conto dei criteri dell’UE per le attività economiche ecosostenibili. Gli investimenti sottostanti la parte restante di questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’UE per le attività economiche ecosostenibili.
Neppure eventuali altri investimenti sostenibili devono arrecare un danno significativo ad obiettivi ambientali o sociali.
Questo prodotto finanziario prende in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità?
No Sì,
Sebbene tutti i PAI obbligatori siano calcolati e monitorati, il Gestore prioritizza un
sottoinsieme specifico di PAI, che può aumentare nel tempo.
Ulteriori informazioni sul PAI presi in considerazione sono disponibili sul sito web della Società di Gestione.
Il Gestore del Comparto monitora costantemente i dati relativi ai PAI attraverso un tool ad hoc in cui è possibile consultare i valori dei PAI sia a livello di posizione che a livello aggregato, al fine di tenerne conto nel processo decisionale di investimento insieme ai punteggi ESG e alle tradizionali metriche finanziarie. Tuttavia, data la disponibilità ancora limitata di dati affidabili su molti PAI, l'elevata variabilità dei dati sui PAI a livello settoriale e geografico, nonché la loro natura retrospettiva, non viene fissata alcuna soglia o limite rigoroso.
Il primo motivo per cui non viene fissato alcun limite rigoroso per i PAI è che attualmente la percentuale di aziende che dichiarano i PAI è a volte ancora molto bassa ed è ragionevole aspettarsi che le nuove imprese inizieranno a segnalare i dati sui PAI in futuro. Poiché i PAI a livello di portafoglio vengono calcolati solo sulle società che pubblicano i dati rilevanti, è possibile che nel tempo il valore dei PAI a livello di portafoglio aumenterà quando le aziende inizieranno a divulgare i propri dati. In questo caso, l'aumento del valore dei PAI a livello di portafoglio non significherà necessariamente che il portafoglio sia investito in imprese con maggiori impatti negativi, ma sarà semplicemente una coseguenza della maggiore copertura. Il Gestore deve quindi valutare l'evoluzione dei PAI tenendo conto dell'effetto distorsivo causato dall'aumento della copertura.
Un altro motivo per cui non sono stati fissati rigidi limiti per i PAI è che concentrarsi solo sul valore assoluto dei PAI può portare a scelte non ottimali in termini di sostenibilità, soprattutto se le aziende si sono impegnate in un certo modo per migliorare le proprie pratiche, dato che i PAI sono indicatori retrospettivi. La riduzione più importante degli
impatti negativi è possibile proprio incoraggiando le imprese che oggi hanno standard operativi bassi e quindi alti impatti negativi, a migliorare le proprie pratiche supportandole finanziariamente nella transizione, ed esercitando il dovere di investitore responsabile, guidando le decisioni strategiche delle imprese beneficiarie attraverso l’azionariato attivo, in modo da ridurre gli impatti negativi delle stesse.
A tale scopo, la Società di gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS") un fornitore indipendente di servizi di voto per delega. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari di PRI. Attraverso la partnership con ISS, la Società di Gestione è in grado di votare nelle assemblee degli azionisti delle imprese in cui investe. Poiché la politica di sostenibilità dell'ISS è in linea con i PRI delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione vengono espressi in modo da incentivare le imprese in cui si ivneste ad adottare standard più elevati, migliorare le proprie pratiche e minimizzare i PAI ambientali e sociali.
È anche possibile che le imprese in cui si investe, nel corso degli anni, manifestino situazioni in cui uno o più dei loro PAI aumentino invece che diminuire. Il Gestore effettua quindi una valutazione dei PAI prima a livello aggregato, al fine di determinare quale sia la traiettoria di sostenibilità dell'impresa a livello complessivo, poi per ciascun PA separatamente.
Inoltre, i criteri di esclusione vengono applicati ad un sottoinsieme di PAI. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web.
Le informazioni relative ai PAI sui fattori di sostenibilità saranno disponibili nella relazione annuale del Fondo.
Qual è la strategia di investimento seguita da questo prodotto finanziario ?
Il Comparto del Fondo “Bilanciato Conservativo” persegue l’obiettivo di una rivalutazione del capitale nel medio-lungo periodo. In particolare, il Comparto si propone l’obiettivo di un rendimento assoluto positivo almeno in linea con il “75% dell’indice ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) maggiorato di un rendimento di 1,00%” (parametro di riferimento – obiettivo di rendimento).
La strategia di investimento guida le decisioni di investimento sulla base di fattori quali gli obiettivi di investimento e la tolleranza al rischio.
Oltre alla tradizionale analisi finanziaria, le seguenti attività, con un focus sulle caratteristiche ambientali e sociali, sono parte integrante del processo di investimento:
Integrazione ESG
Vengono considerati i punteggi ambientali, sociali e di governance di ogni investimento individuale insieme ai criteri tradizionali di analisi e valutazione, sia a livello di singolo titolo che su base aggregata. Questo obiettivo è raggiunto da un'ottimizzazione che consiste principalmente nell'evitare e/o ridurre le posizioni con i punteggi ESG più bassi, preferendo le imprese con punteggi ESG più alti.
Lista di esclusione
Gli investimenti nelle imprese che operano nei settori non considerati come sostenibili e/o che possano implicare dei rischi ambientali e sociali significativi (come le armi controverse e il tabacco) non sono ammessi quando la percentuale di fatturato derivante da tali attività sia superiore ad una determinata soglia (indicata nella policy ESG della Società di Gestione). Sono inoltre esclusi gli investimenti in emittenti con rating ESG pari a CCC e fondi con rating ESG pari a CCC o B calcolato utilizzando la metodologia MSCI ESG Research.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web
Azionariato attivo
La Società di Gestione esercita il proprio dovere di investitore responsabile incoraggiando le imprese in cui investe ad adottare pratiche ambientali, sociali e di governance sostenibili, attraverso il voto per delega e l'engagement con il management.
Al fine di rafforzare la propria capacità di effettuare engagement attivo, di partecipare alle assemblee degli azionisti e di esercitare i propri diritti di voto, la Società di Gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega di terze parti. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari PRI.
Percentuale minima di investimenti sostenibili
Il Gestore si impegna a mantenere in ogni momento una percentuale di investimenti sostenibili pari o superiore al 10%, come indicato nella sezione "Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?".
Presa in considerazione dei PAI
L'impatto negativo degli investimenti sui fattori di sostenibilità viene calcolato e monitorato, concentrandosi su uno specifico sottoinsieme di PAI. Il Gestore effettua una valutazione del sottoinsieme dei PAI considerati, prima a livello aggregato, al fine di determinare quale sia la traiettoria di sostenibilità dell'impresa a livello complessivo, poi per ciascun PAI separatamente.
Quali sono gli elementi vincolanti della strategia di investimento usata per selezionare gli investimenti al fine di rispettare ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse da questo prodotto finanziario?
Integrazione ESG
- Gli investimenti allineati alle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Fondo sono quelli con un punteggio minimo pari o superiore a "BB" (considerando il seguente ordine crescente: CCC, B, BB, BBB, A, AA, AAA) sul pillar "Environnemental" o "Social". Il rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research.
- Il portafoglio del Comparto ha un punteggio medio ponderato minimo di “BBB”. Il
rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research.
Lista di esclusione
- Il Comparto rispetta la politica di esclusione. Secondo tale politica non sono ammessi investimenti in imprese operanti in settori ritenuti non sostenibili e/o che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali (quando viene superata la specifica soglia di fatturato indicata nelle informazioni pubblicate sul sito web). Inoltre, gli investimenti in emittenti con rating ESG pari a CCC e fondi con rating ESG pari a CCC o B sono esclusi in quanto è probabile che i loro investimenti siano eccessivamente esposti a emittenti con scarse performance ESG, e quindi siano più suscettibili all’essere non sostenibili e/o comportare significativi rischi ambientali e sociali.
Qual è il tasso minimo impegnato per ridurre la portata degli investimenti
considerati prima dell’applicazione di tale strategia di investimento?
Il Comparto non si impegna a ridurre il proprio universo di investimento di una percentuale minima prima dell'applicazione della propria strategia di investimento.
Qual è la politica per la valutazione delle prassi di buona governance delle imprese beneficiarie degli investimenti?
Le prassi di buona governance comprendono strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli
La valutazione delle prassi di buona governance è un pilastro centrale del processo di investimento adottato dal Gestore e consiste nel garantire che la governance di ciascuna impresa in cui si investe sia basata su regole di condotta allineate alle best practices internazionali e ispirate alla presa in considerazione gli interessi di tutte le parti interessate, anche attraverso la politica di remunerazione.
Il Gestore applica un elemento vincolante, costituito da un punteggio pari o superiore a “BB” per il pilastro di Governance delle imprese in cui si investe (considerando la seguente scala: XXX, X, XX, XXX, X, XX, XXX). Il rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research (xxxxx://xxx.xxxx.xxx/xxx-xxxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxx/xxx-xxxxxxx). Sono inoltre escluse dal perimetro di investimento le imprese contrassegnate con una red flag per le quali, dalla valutazione del coinvolgimento diretto negli impatti negativi più gravi, risulta che questi non siano ancora stati mitigati con soddisfazione di tutti gli stakeholders coinvolti.
Per gli investimenti in sottostanti fondi, la selezione dei medesimi in funzione del fatto che rientrino nella classificazione ex art. 8/9 SFDR presuppone la verifica delle prassi di buona governance.
Qual è l’allocazione degli attivi programmata per questo prodotto finanziario?
L’allocazione degli attivi descrive la quota di investimenti in attivi specifici.
Le attività allineate alla tassonomia sono espresse in percentuale di:
- fatturato : quota di entrate da attività verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti;
- spese in conto capitale (CapEx) : investimenti verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti, ad es. per la transizione verso un’economia verde
- spese operative (OpEx) : attività operative verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti.
In conformità con gli elementi vincolanti della strategia di investimento adottata al fine di promuovere le caratteristiche ambientali e sociali, la quota minima di investimenti allineata alle caratteristiche ambientali e sociali (#1 Allineata alle caratteristiche A/S) deve essere almeno l’80% de portafoglio.
Il Comparto si impegna ad effettuare una quota minima di investimenti sostenibili (#1A Sostenibile) pari almeno al 10% di tutti gli investimenti (#Investimenti).
La quota residua di investimenti che non sono inclusi negli investimenti per promuovere le caratteristiche ambientali o sociali o negli investimenti sostenibili (#2 Altri) dovrebbe essere limitata a:
• denaro contante, che può essere detenuto come liquidità accessoria o ai fini de bilanciamento del rischio;
• derivati che possono essere detenuti al fine di attuare la propria politica di investimento e/o al fine di copertura del rischio, ma non per promuovere caratteristiche ambientali e/o sociali; e
• titoli per i quali non sono disponibili i dati rilevanti o, se lo sono, non soddisfano i criteri minim stabiliti dagli elementi vincolanti.
Con riferimento alle garanzie minime ambientali e sociali, il Gestore monitora ogni aspetto rilevante per ciascuna impresa in cui si investe, inclusa la violazione delle Linee guida OCSE su imprese multinazionali e dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, utilizzando dati di terze parti.
La categoria #1 Allineati con caratteristiche A/S comprende gli investimenti del prodotto finanziario utilizzati per rispettare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.
La categoria #2 Altri comprende gli investimenti rimanenti del prodotto finanziario che non sono allineati alla caratteristiche ambientali o sociali, nè sono consideati investimenti sostenibili.
La categoria #1 Allineati con caratteristiche A/S comprende:
- la sotto-categoria #1A Sostenibili che contempla gli investimenti sostenibili con obiettivi ambientali o sociali;
- la sotto-categoria #1B Altri investimenti allineati alle caratteristiche A/S che contempla gli investimenti allineati alle caratteristiche ambientali o sociali che non sono considerati investimenti sostenibili;
#2 Altri
Investimenti
#1B Altre caratteristiche A/S
#1 Allineati con caratteristiche A/S
Sociali
#1A Sostenibili
Altri aspetti ambientali
In che modo l’utilizzo di strumenti derivati rispetta le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario ?
Nonostante il Comparto possa utilizzare i derivati a fini di copertura, gli stessi non sono utilizzati per promuovere caratteristiche ambientali o sociali.
In quale misura minima gli investimenti sostenibili con un obiettivo
ambientale sono allineati alla tassonomia dell’UE?
Non applicabile.
I due grafici che seguono mostrano in verde la percentuale minima di investimenti allineati alla tassonomia dell’UE. Poichà non esiste una metodologia adeguata per determinare l’allineamento delle obbligazioni sovrane* alla tassonomia, il primo grafico mostra l’allineamento alla tassonomia in relazione a tutti gli investimenti del prodotto finanziario comprese le obbligazioni sovrane, mentre il secondo grafico mostra l’allineamento alla tassonomia solo in relazione agli investimenti del prodotto finanziario diversi dalle obbligazioni sovrane.
1. Investimenti allineati alla tassonomia
comprese le obbligazioni sovrane*
Allineati alla tassonomia
Altri investimenti
100%
* Ai fini dei grafici di cui sopra, per « obbligazioni sovrane » si intendono tutte le esposizioni sovrane.
2. Investimenti allineati alla tassonomia
escluse le obbligazioni sovrane*
Allineati alla tassonomia
Altri investimenti
100%
Gli indici di riferimento sono indici atti a misurare se il prodotto finanziario rispetti le caratteristiche ambientali o sociali che promuove.
Le attività abilitanti consentono direttamente ad altre attività di apportare un contributo sostanziale a un obiettivo ambientale.
Le attività transitorie sono attività per le quali non sono ancora disponibili alternative a basse emissioni di carbonio e che presentano, tra
l’altro, livelli di emissione di gas a effetto serra corrispondenti alla migliore prestazione.
Qual è la quota minima di investimenti in attività transitorie e abilitanti?
Non applicabile.
sono
investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non tengono conto dei criteri per le attività economiche ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE.
Qual è la quota minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non sono allineati alla tassonomia dell’UE?
Non esiste una prioritizzazione fra obiettivi “altri aspetti ambientali“ (i.e. non allineati con la tassonomia dell'UE) e gli obiettivi “sociali“, e la strategia non mira ad alcuna allocazione specifica o ad una proporzione minima per l’una o l'altra di queste categorie.
Per evitare qualsiasi ambiguità, la somma degli investimenti sostenibili con un obiettivo “altr aspetti ambientali“ e/o “sociali“ deve essere sempre uguale o superiore al 10%, come indicato nella sezione « Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile? ».
Qual è la quota minima di investimenti socialmente sostenibili?
Non esiste una prioritizzazione fra obiettivi “altri aspetti ambientali“ (i.e. non allineati con la tassonomia dell'UE) e gli obiettivi “sociali“, e la strategia non mira ad alcuna allocazione specifica o ad una proporzione minima per l’una o l'altra di queste categorie.
Per evitare qualsiasi ambiguità, la somma degli investimenti sostenibili con un obiettivo « altr aspetti ambientali » e/o « sociali » deve essere sempre uguale o superiore al 10%, come indicato nella sezione « Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile? ».
Quali investimenti sono compresi nella categoria « #2 Altri », qual è il loro scopo ed esistono garanzie minime di salvaguardia ambientale o sociale?
La quota di investimenti non destinati alla promozione di caratteristiche ambientali o sociali, o non classificati come investimenti sostenibili (#2 Altri) è limitata a:
• denaro contante, che può essere detenuto come liquidità accessoria o ai fini de bilanciamento del rischio;
• derivati che possono essere detenuti al fine di attuare la propria politica di investimento e/o ai fini di copertura del rischio, ma non per promuovere caratteristiche ambientali e sociali; e
• titoli per i quali non sono disponibili i dati rilevanti o, se lo sono, non soddisfano i criteri minimi stabiliti dagli elementi vincolanti.
Per questi investimenti non sono previste garanzie ambientali o sociali minime.
E’ designato un indice specifico come indice di riferimento per determinare se questo prodotto finanziario è allineato alle caratteristiche ambientali e/o sociali che promuove?
Non è stato designato nessun benchmark al fine della promozione delle caratteristiche ambientali o sociali del Comparto.
In che modo l’indice di riferimento è costantemente allineato a ciascuna delle
caratterstiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Non applicabile.
www
Modello di informativa precontrattuale per i prodotti finanziari di cui all'articolo 8, paragrafi 1, 2 e 2 bis, del regolamento (UE) 2019/2088 e all'articolo 6, primo comma, del regolamento (UE) 2020/852
Si intende per investimento sostenibile un investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo ambientale o sociale, purchè tale investimento non arrechi un danno significativo a nessun obiettivo ambientale o sociale e l’impresa beneficiaria degli investimenti segua le prassi di buona governance.
Nome del prodotto: Azimut Sustainable Future – Comparto «Bilanciato»
Identificativo della persone giuridica: Azimut Capital Managenet SGR S.p.A.
Caratteristiche ambientali e/o sociali
Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?
Si No
La tassonomia dell'UE è un sistema di classificazione istituito dal regolamento (UE) 2020/852, che stabilisce un elenco di attività economiche ecosostenibili. Tale regolamento non stabilisce un elenco di attività economiche socialmente sostenibili. Gli investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale potrebbero essere allineati o no alla tassonomia.
Effettuerà un minimo di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale: %
in attività economiche considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
Effettuerà un minimo di investimenti sostenibili con un obiettivo sociale: %
Promuove caratteristiche ambientali/sociali (A/S) e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una quota minima del(lo) 10 % di investimenti sostenibili.
con un obiettivo ambientale in attività economiche considerate ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE
con un obiettivo ambientale in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
con un obiettivo sociale
Promuove caratteristiche A/S, ma non effettuerà alcun investimento sostenibile
Quali caratteristiche ambientali e/o sociali sono promosse da questo prodotto finanziario?
Il Comparto d’investimento «Bilanciato» del Fondo Pensione Aperto Azimut Sustainable Future (di seguito « il Comparto») promuove caratteristiche ambientali e sociali integrando i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nel processo di investimento.
Il Comparto investe in strumenti finanziari emessi da soggetti che si distinguono per la loro attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance. Come indicato nei Principi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (gli « UN PRI »), l’integrazione ESG è « l’inclusione sistematica ed esplicita dei fattori ESG materiali nell’analisi e nelle decisioni di investimento ».
L’integrazione dei fattori ESG ha risvolti positivi sull’ambiente e sulla società, poichè le imprese con le migliori pratiche ambientali e sociali sono preferite rispetto a quelle con pratiche di livello meno elevato.
Le aziende con i rating più alti sul pillar ambientale tendono ad adottare migliori standard e prestare grande attenzione a temi quali: prevenzione del cambiamento climatico (in termini, ad esempio, di riduzione delle emissioni di carbonio, impronta di carbonio; vulnerabilità ai cambiamenti climatici); risorse naturali (in termini, ad esempio, di scarsità idrica, biodiversità e utilizzo del suolo); prevenzione dell'inquinamento e dei rifiuti (attenzione alle emissioni tossiche e ai rifiuti; materiali e rifiuti di imballaggio; rifiuti elettronici); opportunità ambientali (nelle tecnologie pulite; nelle energie rinnovabili).
Le aziende con rating più elevati sul pillar sociale tendono ad adottare migliori standard e prestare maggiore attenzione a temi quali: capitale umano (gestione del lavoro; salute e sicurezza; sviluppo del capitale umano; standard del lavoro della supply chain); responsabilità del prodotto (sicurezza e qualità del prodotto; protezione finanziaria dei consumatori; privacy e sicurezza dei dati; investimento responsabile; rischi demografici e sanitari); opportunità sociali (accesso alle comunicazioni; accesso ai finanziamenti; accesso all'assistenza sanitaria; opportunità nutrizionali e sanitarie); opposizione degli stakeholders (approvvigionamenti controversi; relazioni con la comunità).
Non è stato designato nessun benchmark con l'obiettivo di raggiungere le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Comparto.
Quali indicatori di sostenibilità si utilizzano per misurare il rispetto di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario ?
Il raggiungimento delle caratteristiche ambientali o sociali promosse è misurato attraverso seguenti indicatori di sostenibilità:
Gli indicatori di sostenibilità misurano in che modo sono rispettate le caratteristiche ambientali o sociali promosse del prodotto finanziario.
• l'assenza di investimenti in attività che rientrano nella exclusion list a seguito dell'applicazione della politica di esclusione. Il Gestore si impegna ad evitare investimenti in società operanti in settori ritenuti non sostenibili e/o che possano comportare significativi rischi ambientali e sociali (tra gli altri , armi controverse e tabacco). Ulterior informazioni sono disponibili nella politica ESG del Gestore disponibile al seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/;
• il punteggio medio ponderato “ESG” del portafoglio. Il punteggio ESG è monitorato sia a livello di singolo investimento che su base aggregata. Oltre ai tradizionali criteri di analisi e valutazione, vengono presi in considerazione i punteggi ambientali, sociali e di governance di ciascun investimento. Per questo Comparto, il rating ESG medio a livello d portafoglio deve essere sempre uguale o superiore a BBB rispetto alla scala MSCI (considerando il seguente ordine crescente: XXX, X, XX, XXX, X, XX, XXX). Il rating ESG è calcolato utilizzando i dati e la metodologia di MSCI ESG Research. Pertanto, il Gestore degli investimenti garantisce che il Comparto sia finanziariamente efficiente e quanto più possibile sostenibile su base continua.
• l’impegno ad effettuare una quota minima di investimenti sostenibili;
• la considerazione degli impatti negativi sui fattori di sostenibilità (i “PAI”).
I principali effetti negativi sono gli effetti negativi più singificativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità relativi a problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.
Quali sono gli obiettivi degli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende in parte realizzare e in che modo l’investimento sostenibile contribuisce a tali obiettivi ?
Il Comparto si impegna a investire una minima parte del proprio portafoglio in investimenti sostenibili che mirano a contribuire ad uno o più obiettivi ambientali e sociali, come di seguito dettagliato:
• obiettivo ambientale: mitigazione dei cambiamenti climatici ed efficienza energetica, prevenzione dell'inquinamento e riduzione dei rifiuti, gestione sostenibile delle risorse idriche, delle foreste e del suolo e/o
• obiettivo sociale: accesso ai bisogni primari, come l’assistenza sanitaria, alloggio e nutrizione, concessione di prestiti alle PMI e ai privati, servizi educativi e creazione di gateway digitali nei paesi meno avanzati.
Un investimento è considerato sostenibile se genera un contributo positivo a uno o più obiettivi sociali o ambientali. Il contributo positivo è determinato in termini di importo (almeno il 20%) dei ricavi generati da ciascuna impresa in cui si investe da prodotti o serviz che contribuiscono a uno o più obiettivi sociali o ambientali.
Inoltre, solo le società in cui si investe che rispettano le prassi di buona governance possono essere considerate investimenti sostenibili. Le prassi di buona governance vengono valutate in base alla capacità delle aziende di gestire in modo sostenibile le risorse, incluso il capitale umano, garantire l'integrità operativa strutture di gestione solide, relazioni con il personale remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali.
Per eseguire questa analisi, il Gestore del portafoglio utilizzerà i dati forniti da modell proprietari di provider di ricerca ESG esterni (ad es. MSCI).
Ulteriori informazioni sono disponibili nella politica ESG del Gestore.
In che modo gli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende in parte realizzare non arrecano un danno significativo a nessun obiettivo di investimento sostenibile sotto il profilo ambientale o sociale?
Gli investimenti sostenibili mirano a generare un contributo positivo a uno o più obiettivi senza danneggiare in modo significativo nessun altro obiettivo ambientale o sociale in termini di valutazione del potenziale impatto negativo su di essi. Per eseguire questa analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI) al fine di testare il principio "Do Not Significant Harm" (il "DNSH").
In che modo si è tenuto conto degli indicatori degli effetti negativi sui fattori d sostenibilità?
Sono presi in considerazione i PAI, nella misura in cui siano disponibili dati affidabili allo scopo di testare il principio DNSH. Per effettuare tale analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI).
I PAI sono presi in considerazione dal Gestore e mitigati in quattro modi.
Il primo modo è l'integrazione dei fattori ESG nel processo di investimento: le società con rating E, S e G elevati normalmente presentano impatti negativi sui fattori d sosteniblità più bassi (in termini generali e/o relativi al loro settore) a causa di miglior standard/migliori pratiche operative.
Il secondo modo è attraverso l'applicazione della politica di esclusione, che vieta gli investimenti in imprese operanti in settori considerati non sostenibili e/o che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali. Ad esempio, nel caso del PAI 14 (“Esposizione ad armi controverse”), gli impatti negativi sono minimizzati attraverso la semplice applicazione delle liste di esclusione, poiché tra gli investimenti esclusi vi sono quelli in società esposte ad armi controverse. Inoltre, i criteri di esclusione si applicano anche a un sottoinsieme di altri PAI.
Il terzo modo è l’active ownership. La Società di gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari di PRI. Attraverso la partnership con ISS, la Società di Gestione è in grado di votare nelle assemblee degli azionisti delle imprese in cui investe. Poiché la politica di sostenibilità dell'ISS è in linea con i PRI delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione vengono espressi in modo da incentivare le imprese in cui si ivneste ad adottare standard più elevati, migliorare le proprie pratiche e minimizzare i PAI ambientali e sociali.
Il quarto modo è attraverso la selezione dei fondi, che mira a favorire, per quanto possibile e se disponibili, i fondi classificati come articolo 9 SFDR e, in seconda scelta, quelli classificati come articolo 8 SFDR (senza escludere il possibilità di detenere in portafoglio anche fondi classificati come articolo 6 SFDR). Maggiore è il peso dei fondi classificati come articolo 9 e 8 SFDR, maggiore ci si aspetta essere il contenimento dei PAI.
In che modo gli investimenti sostenibili sono allineati con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani? Descrizione particolareggiata:
L'allineamento con le Linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani si basa sull'esposizione delle imprese in cui si investe alle controversie. Il coinvolgimento di una impresa in controversie gravi e diffuse può indicare una violazione delle Linee guida OCSE su imprese multinazionali e/o dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e, pertanto, tale investimento non può essere considerato come un investimento sostenibile.
Nell'ambito della valutazione interna fornita dal Gestore, le controversie contrassegnate con una red flag indicano il coinvolgimento diretto di un'impresa negli impatti negativi più gravi (es. perdita di vite umane, distruzione di un ecosistema, crisi economica che interessa diverse giurisdizioni), che non sono ancora stati mitigati con la soddisfazione di tutte le parti interessate.
Una orange flag può indicare sia una risoluzione solo parziale di queste gravi preoccupazioni con gli stakeholders coinvolti, sia un ruolo indiretto dell'impresa in controversie molto gravi e diffuse (ad esempio attraverso rapporti commerciali con le parti direttamente coinvolte).
Le società contrassegnate da una orange o red flag non sono considerate investimenti sostenibili.
Per eseguire tale analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI).
La tassonomia dell’UE stabilisce il principio « non arrecare un danno significativo », in base al quale gli investimenti allineati alla tassonomia non dovrebbero arrecare un danno significativo agli obiettivi della tassonomia dell’UE, ed è corredata di criteri specifici dell’UE .
Il principio « non arrecare un danno significativo », si applica solo agli investimenti sottostanti il prodotto finanziario che tengono conto dei criteri dell’UE per le attività economiche ecosostenibili. Gli investimenti sottostanti la parte restante di questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’UE per le attività economiche ecosostenibili.
Neppure eventuali altri investimenti sostenibili devono arrecare un danno significativo ad obiettivi ambientali o sociali.
Questo prodotto finanziario prende in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità?
No Sì,
Sebbene tutti i PAI obbligatori siano calcolati e monitorati, il Gestore prioritizza un
sottoinsieme specifico di PAI, che può aumentare nel tempo.
Ulteriori informazioni sul PAI presi in considerazione sono disponibili sul sito web della Società di Gestione.
Il Gestore del Comparto monitora costantemente i dati relativi ai PAI attraverso un tool ad hoc in cui è possibile consultare i valori dei PAI sia a livello di posizione che a livello aggregato, al fine di tenerne conto nel processo decisionale di investimento insieme ai punteggi ESG e alle tradizionali metriche finanziarie. Tuttavia, data la disponibilità ancora limitata di dati affidabili su molti PAI, l'elevata variabilità dei dati sui PAI a livello settoriale e geografico, nonché la loro natura retrospettiva, non viene fissata alcuna soglia o limite rigoroso.
Il primo motivo per cui non viene fissato alcun limite rigoroso per i PAI è che attualmente la percentuale di aziende che dichiarano i PAI è a volte ancora molto bassa ed è ragionevole aspettarsi che le nuove imprese inizieranno a segnalare i dati sui PAI in futuro. Poiché i PAI a livello di portafoglio vengono calcolati solo sulle società che pubblicano i dati rilevanti, è possibile che nel tempo il valore dei PAI a livello di portafoglio aumenterà quando le aziende inizieranno a divulgare i propri dati. In questo caso, l'aumento del valore dei PAI a livello di portafoglio non significherà necessariamente che il portafoglio sia investito in imprese con maggiori impatti negativi, ma sarà semplicemente una coseguenza della maggiore copertura. Il Gestore deve quindi valutare l'evoluzione dei PAI tenendo conto dell'effetto distorsivo causato dall'aumento della copertura.
Un altro motivo per cui non sono stati fissati rigidi limiti per i PAI è che concentrarsi solo sul valore assoluto dei PAI può portare a scelte non ottimali in termini di sostenibilità, soprattutto se le aziende si sono impegnate in un certo modo per migliorare le proprie pratiche, dato che i PAI sono indicatori retrospettivi. La riduzione più importante degli
impatti negativi è possibile proprio incoraggiando le imprese che oggi hanno standard operativi bassi e quindi alti impatti negativi, a migliorare le proprie pratiche supportandole finanziariamente nella transizione, ed esercitando il dovere di investitore responsabile, guidando le decisioni strategiche delle imprese beneficiarie attraverso l’azionariato attivo, in modo da ridurre gli impatti negativi delle stesse.
A tale scopo, la Società di gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari di PRI. Attraverso la partnership con ISS, la Società di Gestione è in grado di votare nelle assemblee degli azionisti delle imprese in cui investe. Poiché la politica di sostenibilità dell'ISS è in linea con i PRI delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione vengono espressi in modo da incentivare le imprese in cui si ivneste ad adottare standard più elevati, migliorare le proprie pratiche e minimizzare i PAI ambientali e sociali.
È anche possibile che le imprese in cui si investe, nel corso degli anni, manifestino situazioni in cui uno o più dei loro PAI aumentino invece che diminuire. Il Gestore effettua quindi una valutazione dei PAI prima a livello aggregato, al fine di determinare quale sia la traiettoria di sostenibilità dell'impresa a livello complessivo, poi per ciascun PA separatamente.
Inoltre, i criteri di esclusione vengono applicati ad un sottoinsieme di PAI. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web.
Le informazioni relative ai PAI sui fattori di sostenibilità saranno disponibili nella relazione annuale del Fondo.
Qual è la strategia di investimento seguita da questo prodotto finanziario ?
Il Comparto del Fondo “Bilanciato” persegue l’obiettivo di una rivalutazione del capitale nel medio- lungo periodo. In particolare, il Comparto si propone l’obiettivo di un rendimento assoluto positivo almeno in linea con il “75% dell’indice ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) maggiorato di un rendimento di 2,00%” (parametro di riferimento – obiettivo di rendimento).
La strategia di investimento guida le decisioni di investimento sulla base di fattori quali gli obiettivi di investimento e la tolleranza al rischio.
Oltre alla tradizionale analisi finanziaria, le seguenti attività, con un focus sulle caratteristiche ambientali e sociali, sono parte integrante del processo di investimento:
Integrazione ESG
Vengono considerati i punteggi ambientali, sociali e di governance di ogni investimento individuale insieme ai criteri tradizionali di analisi e valutazione, sia a livello di singolo titolo che su base aggregata. Questo obiettivo è raggiunto da un'ottimizzazione che consiste principalmente nell'evitare e/o ridurre le posizioni con i punteggi ESG più bassi, preferendo le imprese con punteggi ESG più alti.
Lista di esclusione
Gli investimenti nelle imprese che operano nei settori non considerati come sostenibili e/o che possano implicare dei rischi ambientali e sociali significativi (come le armi controverse e il tabacco) non sono ammessi quando la percentuale di fatturato derivante da tali attività sia superiore ad una determinata soglia (indicata nella policy ESG della Società di Gestione). Sono inoltre esclusi gli investimenti in emittenti con rating ESG pari a CCC e fondi con rating ESG pari a CCC o B calcolato utilizzando la metodologia MSCI ESG Research.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web
Azionariato attivo
La Società di Gestione esercita il proprio dovere di investitore responsabile incoraggiando le imprese in cui investe ad adottare pratiche ambientali, sociali e di governance sostenibili, attraverso il voto per delega e l'engagement con il management.
Al fine di rafforzare la propria capacità di effettuare engagement attivo, di partecipare alle assemblee degli azionisti e di esercitare i propri diritti di voto, la Società di Gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega di terze parti. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari PRI.
Percentuale minima di investimenti sostenibili
Il Gestore si impegna a mantenere in ogni momento una percentuale di investimenti sostenibili pari o superiore al 10%, come indicato nella sezione "Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?".
Presa in considerazione dei PAI
L'impatto negativo degli investimenti sui fattori di sostenibilità viene calcolato e monitorato, concentrandosi su uno specifico sottoinsieme di PAI. Il Gestore effettua una valutazione del sottoinsieme dei PAI considerati, prima a livello aggregato, al fine di determinare quale sia la traiettoria di sostenibilità dell'impresa a livello complessivo, poi per ciascun PAI separatamente.
Quali sono gli elementi vincolanti della strategia di investimento usata per selezionare gli investimenti al fine di rispettare ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse da questo prodotto finanziario?
Integrazione ESG
- Gli investimenti allineati alle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Fondo sono quelli con un punteggio minimo pari o superiore a "BB" (considerando il seguente ordine crescente: CCC, B, BB, BBB, A, AA, AAA) sul pillar "Environnemental" o "Social". Il rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research.
- Il portafoglio del Comparto ha un punteggio medio ponderato minimo di “BBB”. Il
rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research.
Lista di esclusione
- Il Comparto rispetta la politica di esclusione. Secondo tale politica non sono ammessi investimenti in imprese operanti in settori ritenuti non sostenibili e/o che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali (quando viene superata la specifica soglia di fatturato indicata nelle informazioni pubblicate sul sito web). Inoltre, gli investimenti in emittenti con rating ESG pari a CCC e fondi con rating ESG pari a CCC o B sono esclusi in quanto è probabile che i loro investimenti siano eccessivamente esposti a emittenti con scarse performance ESG, e quindi siano più suscettibili all’essere non sostenibili e/o comportare significativi rischi ambientali e sociali.
Qual è il tasso minimo impegnato per ridurre la portata degli investimenti
considerati prima dell’applicazione di tale strategia di investimento?
Il Comparto non si impegna a ridurre il proprio universo di investimento di una percentuale minima prima dell'applicazione della propria strategia di investimento
Qual è la politica per la valutazione delle prassi di buona governance delle imprese beneficiarie degli investimenti?
Le prassi di buona governance comprendono strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli
La valutazione delle prassi di buona governance è un pilastro centrale del processo di investimento adottato dal Gestore e consiste nel garantire che la governance di ciascuna impresa in cui si investe sia basata su regole di condotta allineate alle best practices internazionali e ispirate alla presa in considerazione gli interessi di tutte le parti interessate, anche attraverso la politica di remunerazione.
Il Gestore applica un elemento vincolante, costituito da un punteggio pari o superiore a “BB” per il pilastro di Governance delle imprese in cui si investe (considerando la seguente scala: XXX, X, XX, XXX, X, XX, XXX). Il rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research (xxxxx://xxx.xxxx.xxx/xxx-xxxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxx/xxx-xxxxxxx). Sono inoltre escluse dal perimetro di investimento le imprese contrassegnate con una red flag per le quali, dalla valutazione del coinvolgimento diretto negli impatti negativi più gravi, risulta che questi non siano ancora stati mitigati con soddisfazione di tutti gli stakeholders coinvolti.
Per gli investimenti in sottostanti fondi, la selezione dei medesimi in funzione del fatto che rientrino nella classificazione ex art. 8/9 SFDR presuppone la verifica delle prassi di buona governance.
Qual è l’allocazione degli attivi programmata per questo prodotto finanziario?
L’allocazione degli attivi descrive la quota di investimenti in attivi specifici.
Le attività allineate alla tassonomia sono espresse in percentuale di:
- fatturato : quota di entrate da attività verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti;
- spese in conto capitale (CapEx) : investimenti verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti, ad es. per la transizione verso un’economia verde
- spese operative (OpEx) : attività operative verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti.
In conformità con gli elementi vincolanti della strategia di investimento adottata al fine di promuovere le caratteristiche ambientali e sociali, la quota minima di investimenti allineata alle caratteristiche ambientali e sociali (#1 Allineata alle caratteristiche A/S) deve essere almeno l’80% de portafoglio.
Il Comparto si impegna ad effettuare una quota minima di investimenti sostenibili (#1A Sostenibile) pari almeno al 10% di tutti gli investimenti (#Investimenti).
La quota residua di investimenti che non sono inclusi negli investimenti per promuovere le caratteristiche ambientali o sociali o negli investimenti sostenibili (#2 Altri) dovrebbe essere limitata a:
• denaro contante, che può essere detenuto come liquidità accessoria o ai fini de bilanciamento del rischio;
• derivati che possono essere detenuti al fine di attuare la propria politica di investimento e/o al fine di copertura del rischio, ma non per promuovere caratteristiche ambientali e/o sociali; e
• titoli per i quali non sono disponibili i dati rilevanti o, se lo sono, non soddisfano i criteri minimi stabiliti dagli elementi vincolanti.
Con riferimento alle garanzie minime ambientali e sociali, il Gestore monitora ogni aspetto rilevante per ciascuna impresa in cui si investe, inclusa la violazione delle Linee guida OCSE su imprese multinazionali e dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, utilizzando dati di terze parti.
La categoria #1 Allineati con caratteristiche A/S comprende gli investimenti del prodotto finanziario utilizzati per rispettare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.
La categoria #2 Altri comprende gli investimenti rimanenti del prodotto finanziario che non sono allineati alla caratteristiche ambientali o sociali, nè sono consideati investimenti sostenibili.
La categoria #1 Allineati con caratteristiche A/S comprende:
- la sotto-categoria #1A Sostenibili che contempla gli investimenti sostenibili con obiettivi ambientali o sociali;
- la sotto-categoria #1B Altri investimenti allineati alle caratteristiche A/S che contempla gli investimenti allineati alle caratteristiche ambientali o sociali che non sono considerati investimenti sostenibili;
#2 Altri
Investimenti
#1B Altre caratteristiche A/S
#1 Allineati con caratteristiche A/S
Sociali
#1A Sostenibili
Altri aspetti ambientali
In che modo l’utilizzo di strumenti derivati rispetta le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario ?
Nonostante il Comparto possa utilizzare i derivati a fini di copertura, gli stessi non sono utilizzati per promuovere caratteristiche ambientali o sociali.
In quale misura minima gli investimenti sostenibili con un obiettivo
ambientale sono allineati alla tassonomia dell’UE?
Non appicabile.
I due grafici che seguono mostrano in verde la percentuale minima di investimenti allineati alla tassonomia dell’UE. Poichà non esiste una metodologia adeguata per determinare l’allineamento delle obbligazioni sovrane* alla tassonomia, il primo grafico mostra l’allineamento alla tassonomia in relazione a tutti gli investimenti del prodotto finanziario comprese le obbligazioni sovrane, mentre il secondo grafico mostra l’allineamento alla tassonomia solo in relazione agli investimenti del prodotto finanziario diversi dalle obbligazioni sovrane.
* Ai fini dei grafici di cui sopra, per « obbligazioni sovrane » si intendono tutte le esposizioni sovrane.
2. Investimenti allineati alla tassonomia
escluse le obbligazioni sovrane*
Allineati alla tassonomia
Altri investimenti
100%
1. Investimenti allineati alla tassonomia
comprese le obbligazioni sovrane*
Allineati alla tassonomia
Altri investimenti
100%
Qual è la quota minima di investimenti in attività transitorie e abilitanti?
Gli indici di riferimento sono indici atti a misurare se il prodotto finanziario rispetti le caratteristiche ambientali o sociali che promuove.
Le attività abilitanti consentono direttamente ad altre attività di apportare un contributo sostanziale a un obiettivo ambientale.
Le attività transitorie sono attività per le quali non sono ancora disponibili alternative a basse emissioni di carbonio e che presentano, tra
l’altro, livelli di emissione di gas a effetto serra corrispondenti alla migliore prestazione.
Non appicabile.
sono
investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non tengono conto dei criteri per le attività economiche ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE.
Qual è la quota minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non sono allineati alla tassonomia dell’UE?
Non esiste una prioritizzazione fra obiettivi “altri aspetti ambientali“ (i.e. non allineati con la tassonomia dell'UE) e gli obiettivi “sociali“, e la strategia non mira ad alcuna allocazione specifica o ad una proporzione minima per l’una o l'altra di queste categorie.
Per evitare qualsiasi ambiguità, la somma degli investimenti sostenibili con un obiettivo “altr aspetti ambientali“ e/o “sociali“ deve essere sempre uguale o superiore al 10%, come indicato nella sezione « Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile? ».
Qual è la quota minima di investimenti socialmente sostenibili?
Non esiste una prioritizzazione fra obiettivi “altri aspetti ambientali“ (i.e. non allineati con la tassonomia dell'UE) e gli obiettivi “sociali“, e la strategia non mira ad alcuna allocazione specifica o ad una proporzione minima per l’una o l'altra di queste categorie.
Per evitare qualsiasi ambiguità, la somma degli investimenti sostenibili con un obiettivo « altr aspetti ambientali » e/o « sociali » deve essere sempre uguale o superiore al 10%, come indicato nella sezione « Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile? ».
Quali investimenti sono compresi nella categoria « #2 Altri », qual è il loro scopo ed esistono garanzie minime di salvaguardia ambientale o sociale?
La quota di investimenti non destinati alla promozione di caratteristiche ambientali o sociali, o non classificati come investimenti sostenibili (#2 Altri) è limitata a:
• denaro contante, che può essere detenuto come liquidità accessoria o ai fini de bilanciamento del rischio;
• derivati che possono essere detenuti al fine di attuare la propria politica d investimento e/o ai fini di copertura del rischio, ma non per promuovere caratteristiche ambientali e sociali; e
• titoli per i quali non sono disponibili i dati rilevanti o, se lo sono, non soddisfano i criteri minimi stabiliti dagli elementi vincolanti.
Per questi investimenti non sono previste garanzie ambientali o sociali minime.
E’ designato un indice specifico come indice di riferimento per determinare se questo prodotto finanziario è allineato alle caratteristiche ambientali e/o sociali che promuove?
Non è stato designato nessun benchmark al fine della promozione delle caratteristiche ambiental o sociali del Comparto.
In che modo l’indice di riferimento è costantemente allineato a ciascuna delle
caratterstiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Non applicabile.
In che modo si garantisce l’allineamento su base continuativa della strategia di
investimento con la metodologia dell’indice?
Non applicabile.
In che modo l’indice disegnato differisce da un indice generale di mercato
pertinente?
Non applicabile.
Dov’è reperibile la metodologia usata per il calcolo dell’indice designato?
Non applicabile.
www
Dove è possibile reperire online informazioni più specificamente mirate al prodotto?
Informazioni più specificamente mirate al prodotto sono reperibili sul sito web:
• xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx
Si intende per investimento sostenibile un investimento in un’attività economica che contribuisce a un obiettivo ambientale o sociale, purchè tale investimento non arrechi un danno significativo a nessun obiettivo ambientale o sociale e l’impresa beneficiaria degli investimenti segua le prassi di buona governance.
Modello di informativa precontrattuale per i prodotti finanziari di cui all'articolo 8, paragrafi 1, 2 e 2 bis, del regolamento (UE) 2019/2088 e all'articolo 6, primo comma, del regolamento (UE) 2020/852
Nome del prodotto: Azimut Sustainable Future – Comparto « Bilanciato Accrescitivo »
Identificativo della persone giuridica: Azimut Capital Managenet SGR S.p.A.
Caratteristiche ambientali e/o sociali
Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?
Si No
La tassonomia dell'UE è un sistema di classificazione istituito dal regolamento (UE) 2020/852, che stabilisce un elenco di attività economiche ecosostenibili. Tale regolamento non stabilisce un elenco di attività economiche socialmente sostenibili. Gli investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale potrebbero essere allineati o no alla tassonomia.
Effettuerà un minimo di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale: %
in attività economiche considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
Effettuerà un minimo di investimenti sostenibili con un obiettivo sociale: %
Promuove caratteristiche ambientali/sociali (A/S) e, pur non avendo come obiettivo un investimento sostenibile, avrà una quota minima del(lo) 10 % di investimenti sostenibili.
con un obiettivo ambientale in attività economiche considerate ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE
con un obiettivo ambientale in attività economiche che non sono considerate ecosostenibili conformemente alla
tassonomia dell’UE
con un obiettivo sociale
Promuove caratteristiche A/S, ma non effettuerà alcun investimento sostenibile
Quali caratteristiche ambientali e/o sociali sono promosse da questo prodotto finanziario?
Il Comparto d’investimento «Bilanciato Accrescitivo» del Fondo Pensione Aperto Azimut Sustainable Future (di seguito « il Comparto») promuove caratteristiche ambientali e sociali integrando i fattori ESG (ambientali, sociali e di governance) nel processo di investimento.
Il Comparto investe in strumenti finanziari emessi da soggetti che si distinguono per la loro attenzione agli aspetti ambientali, sociali e di governance. Come indicato nei Principi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (gli « UN PRI »), l’integrazione ESG è « l’inclusione sistematica ed esplicita dei fattori ESG materiali nell’analisi e nelle decisioni di investimento ».
L’integrazione dei fattori ESG ha risvolti positivi sull’ambiente e sulla società, poichè le imprese con le migliori pratiche ambientali e sociali sono preferite rispetto a quelle con pratiche di livello meno elevato.
Le aziende con i rating più alti sul pillar ambientale tendono ad adottare migliori standard e prestare grande attenzione a temi quali: prevenzione del cambiamento climatico (in termini, ad esempio, di riduzione delle emissioni di carbonio, impronta di carbonio; vulnerabilità ai cambiamenti climatici); risorse naturali (in termini, ad esempio, di scarsità idrica, biodiversità e utilizzo del suolo); prevenzione dell'inquinamento e dei rifiuti (attenzione alle emissioni tossiche e ai rifiuti; materiali e rifiuti di imballaggio; rifiuti elettronici); opportunità ambientali (nelle tecnologie pulite; nelle energie rinnovabili).
Le aziende con rating più elevati sul pillar sociale tendono ad adottare migliori standard e prestare maggiore attenzione a temi quali: capitale umano (gestione del lavoro; salute e sicurezza; sviluppo del capitale umano; standard del lavoro della supply chain); responsabilità del prodotto (sicurezza e qualità del prodotto; protezione finanziaria dei consumatori; privacy e sicurezza dei dati; investimento responsabile; rischi demografici e sanitari); opportunità sociali (accesso alle comunicazioni; accesso ai finanziamenti; accesso all'assistenza sanitaria; opportunità nutrizionali e sanitarie); opposizione degli stakeholders (approvvigionamenti controversi; relazioni con la comunità).
Non è stato designato nessun benchmark con l'obiettivo di raggiungere le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal Comparto.
Quali indicatori di sostenibilità si utilizzano per misurare il rispetto di ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Il raggiungimento delle caratteristiche ambientali o sociali promosse è misurato attraverso seguenti indicatori di sostenibilità:
Gli indicatori di sostenibilità misurano in che modo sono rispettate le caratteristiche ambientali o sociali promosse del prodotto finanziario.
• l'assenza di investimenti in attività che rientrano nella exclusion list a seguito dell'applicazione della politica di esclusione. Il Gestore si impegna ad evitare investimenti in società operanti in settori ritenuti non sostenibili e/o che possano comportare significativi rischi ambientali e sociali (tra gli altri, armi controverse e tabacco). Ulterior informazioni sono disponibili nella politica ESG del Gestore disponibile al seguente link: xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/;
• il punteggio medio ponderato “ESG” del portafoglio. Il punteggio ESG è monitorato sia a livello di singolo investimento che su base aggregata. Oltre ai tradizionali criteri di analisi e valutazione, vengono presi in considerazione i punteggi ambientali, sociali e di governance di ciascun investimento. Per questo Comparto, il rating ESG medio a livello d portafoglio deve essere sempre uguale o superiore a BBB rispetto alla scala MSCI (considerando il seguente ordine crescente: XXX, X, XX, XXX, X, XX, XXX). Il rating ESG è calcolato utilizzando i dati e la metodologia di MSCI ESG Research. Pertanto, il Gestore degli investimenti garantisce che il Comparto sia finanziariamente efficiente e quanto più possibile sostenibile su base continua.
• l’impegno ad effettuare una quota minima di investimenti sostenibili;
• la considerazione degli impatti negativi sui fattori di sostenibilità (i “PAI”).
I principali effetti negativi sono gli effetti negativi più significativi delle decisioni di investimento sui fattori di sostenibilità relativi a problematiche ambientali, sociali e concernenti il personale, il rispetto dei diritti umani e le questioni relative alla lotta alla corruzione attiva e passiva.
Quali sono gli obiettivi degli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende in parte realizzare e in che modo l’investimento sostenibile contribuisce a tali obiettivi?
Il Comparto si impegna a investire una minima parte del proprio portafoglio in investimenti sostenibili che mirano a contribuire ad uno o più obiettivi ambientali e sociali, come di seguito dettagliato, in via esemplificativa e non esaustiva:
• obiettivo ambientale: mitigazione dei cambiamenti climatici ed efficienza energetica, prevenzione dell'inquinamento e riduzione dei rifiuti, gestione sostenibile delle risorse idriche, delle foreste e del suolo e/o
• obiettivo sociale: accesso ai bisogni primari, come l’assistenza sanitaria, alloggio e nutrizione, concessione di prestiti alle PMI e ai privati, servizi educativi e creazione di gateway digitali nei paesi meno avanzati.
Un investimento è considerato sostenibile se genera un contributo positivo a uno o più obiettivi sociali o ambientali. Il contributo positivo è determinato in termini di importo (almeno il 20%) dei ricavi generati da ciascuna impresa in cui si investe da prodotti o serviz che contribuiscono a uno o più obiettivi sociali o ambientali.
Inoltre, solo le società in cui si investe che rispettano le prassi di buona governance possono essere considerate investimenti sostenibili. Le prassi di buona governance vengono valutate in base alla capacità delle aziende di gestire in modo sostenibile le risorse, incluso il capitale umano, garantire l'integrità operativa strutture di gestione solide, relazioni con il personale remunerazione del personale e rispetto degli obblighi fiscali.
Per eseguire questa analisi, il Gestore del portafoglio utilizzerà i dati forniti da modell proprietari di provider di ricerca ESG esterni (ad es. MSCI).
Ulteriori informazioni sono disponibili nella politica ESG del Gestore.
In che modo gli investimenti sostenibili che il prodotto finanziario intende in parte realizzare non arrecano un danno significativo a nessun obiettivo di investimento sostenibile sotto il profilo ambientale o sociale?
Gli investimenti sostenibili mirano a generare un contributo positivo a uno o più obiettivi senza danneggiare in modo significativo nessun altro obiettivo ambientale o sociale in termini di valutazione del potenziale impatto negativo su di essi. Per eseguire questa analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI) al fine di testare il principio "Do Not Significant Harm" (il "DNSH").
In che modo si è tenuto conto degli indicatori degli effetti negativi sui fattori d sostenibilità?
Sono presi in considerazione i PAI, nella misura in cui siano disponibili dati affidabili allo scopo di testare il principio DNSH. Per effettuare tale analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI).
I PAI sono presi in considerazione dal Gestore e mitigati in quattro modi.
Il primo modo è l'integrazione dei fattori ESG nel processo di investimento: le società con rating E, S e G elevati normalmente presentano impatti negativi sui fattori d sosteniblità più bassi (in termini generali e/o relativi al loro settore) a causa di miglior standard/migliori pratiche operative.
Il secondo modo è attraverso l'applicazione della politica di esclusione, che vieta gli investimenti in imprese operanti in settori considerati non sostenibili e/o che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali. Ad esempio, nel caso del PAI 14 (“Esposizione ad armi controverse”), gli impatti negativi sono minimizzati attraverso la semplice applicazione delle liste di esclusione, poiché tra gli investimenti esclusi vi sono quelli in società esposte ad armi controverse. Inoltre, i criteri di esclusione si applicano anche a un sottoinsieme di altri PAI.
Il terzo modo è l’active ownership. La Società di gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari di PRI. Attraverso la partnership con ISS, la Società di Gestione è in grado di votare nelle assemblee degli azionisti delle imprese in cui investe. Poiché la politica di sostenibilità dell'ISS è in linea con i PRI delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione vengono espressi in modo da incentivare le imprese in cui si investe ad adottare standard più elevati, migliorare le proprie pratiche e minimizzare i PAI ambientali e sociali.
Il quarto modo è attraverso la selezione dei fondi, che mira a favorire, per quanto possibile e se disponibili, i fondi classificati come articolo 9 SFDR e, in seconda scelta, quelli classificati come articolo 8 SFDR (senza escludere la possibilità di detenere in portafoglio anche fondi classificati come articolo 6 SFDR). Maggiore è il peso dei fondi classificati come articolo 9 e 8 SFDR, maggiore ci si aspetta essere il contenimento dei PAI.
In che modo gli investimenti sostenibili sono allineati con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani? Descrizione particolareggiata:
L'allineamento con le Linee guida dell'OCSE per le imprese multinazionali e i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani si basa sull'esposizione delle imprese in cui si investe alle controversie. Il coinvolgimento di una impresa in controversie gravi e diffuse può indicare una violazione delle Linee guida OCSE su imprese multinazionali e/o dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani e, pertanto, tale investimento non può essere considerato come un investimento sostenibile.
Nell'ambito della valutazione interna fornita dal Gestore, le controversie contrassegnate con una red flag indicano il coinvolgimento diretto di un'impresa negli impatti negativi più gravi (es. perdita di vite umane, distruzione di un ecosistema, crisi economica che interessa diverse giurisdizioni), che non sono ancora stati mitigati con la soddisfazione di tutte le parti interessate.
Una orange flag può indicare sia una risoluzione solo parziale di queste gravi preoccupazioni con gli stakeholders coinvolti, sia un ruolo indiretto dell'impresa in controversie molto gravi e diffuse (ad esempio attraverso rapporti commerciali con le parti direttamente coinvolte).
Le società contrassegnate da una orange o red flag non sono considerate investimenti sostenibili.
Per eseguire tale analisi, il Gestore utilizza i dati forniti da modelli proprietari di provider esterni di ricerca ESG (es. MSCI).
La tassonomia dell’UE stabilisce il principio « non arrecare un danno significativo », in base al quale gli investimenti allineati alla tassonomia non dovrebbero arrecare un danno significativo agli obiettivi della tassonomia dell’UE, ed è corredata di criteri specifici dell’UE .
Il principio « non arrecare un danno significativo », si applica solo agli investimenti sottostanti il prodotto finanziario che tengono conto dei criteri dell’UE per le attività economiche ecosostenibili. Gli investimenti sottostanti la parte restante di questo prodotto finanziario non tengono conto dei criteri dell’UE per le attività economiche ecosostenibili.
Neppure eventuali altri investimenti sostenibili devono arrecare un danno significativo ad obiettivi ambientali o sociali.
Questo prodotto finanziario prende in considerazione i principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità?
No Sì,
Sebbene tutti i PAI obbligatori siano calcolati e monitorati, il Gestore prioritizza un
sottoinsieme specifico di PAI, che può aumentare nel tempo.
Ulteriori informazioni sul PAI presi in considerazione sono disponibili sul sito web della Società di Gestione.
Il Gestore del Comparto monitora costantemente i dati relativi ai PAI attraverso un tool ad hoc in cui è possibile consultare i valori dei PAI sia a livello di posizione che a livello aggregato, al fine di tenerne conto nel processo decisionale di investimento insieme ai punteggi ESG e alle tradizionali metriche finanziarie. Tuttavia, data la disponibilità ancora limitata di dati affidabili su molti PAI, l'elevata variabilità dei dati sui PAI a livello settoriale e geografico, nonché la loro natura retrospettiva, non viene fissata alcuna soglia o limite rigoroso.
Il primo motivo per cui non viene fissato alcun limite rigoroso per i PAI è che attualmente la percentuale di aziende che dichiarano i PAI è a volte ancora molto bassa ed è ragionevole aspettarsi che le nuove imprese inizieranno a segnalare i dati sui PAI in futuro. Poiché i PAI a livello di portafoglio vengono calcolati solo sulle società che pubblicano i dati rilevanti, è possibile che nel tempo il valore dei PAI a livello di portafoglio aumenterà quando le aziende inizieranno a divulgare i propri dati. In questo caso, l'aumento del valore dei PAI a livello di portafoglio non significherà necessariamente che il portafoglio sia investito in imprese con maggiori impatti negativi, ma sarà semplicemente una coseguenza della maggiore copertura. Il Gestore deve quindi valutare l'evoluzione dei PAI tenendo conto dell'effetto distorsivo causato dall'aumento della copertura.
Un altro motivo per cui non sono stati fissati rigidi limiti per i PAI è che concentrarsi solo sul valore assoluto dei PAI può portare a scelte non ottimali in termini di sostenibilità, soprattutto se le aziende si sono impegnate in un certo modo per migliorare le proprie pratiche, dato che i PAI sono indicatori retrospettivi. La riduzione più importante degli
impatti negativi è possibile proprio incoraggiando le imprese che oggi hanno standard operativi bassi e quindi alti impatti negativi, a migliorare le proprie pratiche supportandole finanziariamente nella transizione, ed esercitando il dovere di investitore responsabile, guidando le decisioni strategiche delle imprese beneficiarie attraverso l’azionariato attivo, in modo da ridurre gli impatti negativi delle stesse.
A tale scopo, la Società di gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari di PRI. Attraverso la partnership con ISS, la Società di Gestione è in grado di votare nelle assemblee degli azionisti delle imprese in cui investe. Poiché la politica di sostenibilità dell'ISS è in linea con i PRI delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione vengono espressi in modo da incentivare le imprese in cui si ivneste ad adottare standard più elevati, migliorare le proprie pratiche e minimizzare i PAI ambientali e sociali.
È anche possibile che le imprese in cui si investe, nel corso degli anni, manifestino situazioni in cui uno o più dei loro PAI aumentino invece che diminuire. Il Gestore effettua quindi una valutazione dei PAI prima a livello aggregato, al fine di determinare quale sia la traiettoria di sostenibilità dell'impresa a livello complessivo, poi per ciascun PA separatamente.
Inoltre, i criteri di esclusione vengono applicati ad un sottoinsieme di PAI. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web.
Le informazioni relative ai PAI sui fattori di sostenibilità saranno disponibili nella relazione annuale del Fondo.
Qual è la strategia di investimento seguita da questo prodotto finanziario?
Il Comparto del Fondo “Bilanciato Accrescitivo” persegue l’obiettivo di una rivalutazione del capitale nel lungo periodo. In particolare, il Comparto si propone l’obiettivo di un rendimento assoluto positivo almeno in linea con il “75% dell’indice ISTAT (al netto di un importo corrispondente all’aliquota dell’imposta sostitutiva gravante sul Comparto) maggiorato di un rendimento di 2,50%” (parametro di riferimento – obiettivo di rendimento).
La strategia di investimento guida le decisioni di investimento sulla base di fattori quali gli obiettivi di investimento e la tolleranza al rischio.
Oltre alla tradizionale analisi finanziaria, le seguenti attività, con un focus sulle caratteristiche ambientali e sociali, sono parte integrante del processo di investimento:
Integrazione ESG
Vengono considerati i punteggi ambientali, sociali e di governance di ogni investimento individuale insieme ai criteri tradizionali di analisi e valutazione, sia a livello di singolo titolo che su base aggregata. Questo obiettivo è raggiunto da un'ottimizzazione che consiste principalmente nell'evitare e/o ridurre le posizioni con i punteggi ESG più bassi, preferendo le imprese con punteggi ESG più alti.
Lista di esclusione
Gli investimenti nelle imprese che operano nei settori non considerati come sostenibili e/o che possano implicare dei rischi ambientali e sociali significativi (come le armi controverse e il tabacco) non sono ammessi quando la percentuale di fatturato derivante da tali attività sia superiore ad una determinata soglia (indicata nella policy ESG della Società di Gestione). Sono inoltre esclusi gli investimenti in emittenti con rating ESG pari a CCC e fondi con rating ESG pari a CCC o B calcolato utilizzando la metodologia MSCI ESG Research.
Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web
Azionariato attivo
La Società di Gestione esercita il proprio dovere di investitore responsabile incoraggiando le imprese in cui investe ad adottare pratiche ambientali, sociali e di governance sostenibili, attraverso il voto per delega e l'engagement con il management.
Al fine di rafforzare la propria capacità di effettuare engagement attivo, di partecipare alle assemblee degli azionisti e di esercitare i propri diritti di voto, la Società di Gestione utilizza l’Institutional Shareholder Services, Inc. ("ISS"), un fornitore indipendente di servizi di voto per delega di terze parti. ISS fornisce alla Società di Gestione ricerche, raccomandazioni di voto e supporto per le attività di voto. La Società di Gestione ha aderito alla “Politica di Sostenibilità” di ISS, specificatamente designata per i firmatari PRI.
Percentuale minima di investimenti sostenibili
Il Gestore si impegna a mantenere in ogni momento una percentuale di investimenti sostenibili pari o superiore al 10%, come indicato nella sezione "Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile?".
Presa in considerazione dei PAI
L'impatto negativo degli investimenti sui fattori di sostenibilità viene calcolato e monitorato, concentrandosi su uno specifico sottoinsieme di PAI. Il Gestore effettua una valutazione del sottoinsieme dei PAI considerati, prima a livello aggregato, al fine di determinare quale sia la traiettoria di sostenibilità dell'impresa a livello complessivo, poi per ciascun PAI separatamente.
Quali sono gli elementi vincolanti della strategia di investimento usata per selezionare gli investimenti al fine di rispettare ciascuna delle caratteristiche ambientali o sociali promosse da questo prodotto finanziario?
Integrazione ESG
- Gli investimenti allineati alle caratteristiche ambientali e sociali promosse dal Fondo sono quelli con un punteggio minimo pari o superiore a "BB" (considerando il seguente ordine crescente: CCC, B, BB, BBB, A, AA, AAA) sul pillar "Environnemental" o "Social". Il rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research.
- Il portafoglio del Comparto ha un punteggio medio ponderato minimo di “BBB”. Il
rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research.
Lista di esclusione
- Il Comparto rispetta la politica di esclusione. Secondo tale politica non sono ammessi investimenti in imprese operanti in settori ritenuti non sostenibili e/o che possono comportare significativi rischi ambientali e sociali (quando viene superata la specifica soglia di fatturato indicata nelle informazioni pubblicate sul sito web). Inoltre, gli investimenti in emittenti con rating ESG pari a CCC e fondi con rating ESG pari a CCC o B sono esclusi in quanto è probabile che i loro investimenti siano eccessivamente esposti a emittenti con scarse performance ESG, e quindi siano più suscettibili all’essere non sostenibili e/o comportare significativi rischi ambientali e sociali.
Qual è il tasso minimo impegnato per ridurre la portata degli investimenti
considerati prima dell’applicazione di tale strategia di investimento?
Il Comparto non si impegna a ridurre il proprio universo di investimento di una percentuale minima prima dell'applicazione della propria strategia di investimento.
Qual è la politica per la valutazione delle prassi di buona governance delle imprese beneficiarie degli investimenti?
Le prassi di buona governance comprendono strutture di gestione solide, relazioni con il personale, remunerazione del personale e rispetto degli
La valutazione delle prassi di buona governance è un pilastro centrale del processo di investimento adottato dal Gestore e consiste nel garantire che la governance di ciascuna impresa in cui si investe sia basata su regole di condotta allineate alle best practices internazionali e ispirate alla presa in considerazione gli interessi di tutte le parti interessate, anche attraverso la politica di remunerazione.
Il Gestore applica un elemento vincolante, costituito da un punteggio pari o superiore a “BB” per il pilastro di Governance delle imprese in cui si investe (considerando la seguente scala: XXX, X, XX, XXX, X, XX, XXX). Il rating è calcolato utilizzando i dati e la metodologia MSCI ESG Research (xxxxx://xxx.xxxx.xxx/xxx-xxxxxxxxx/xxx-xxxxxxxxx/xxx-xxxxxxx). Sono inoltre escluse dal perimetro di investimento le imprese contrassegnate con una red flag per le quali, dalla valutazione del coinvolgimento diretto negli impatti negativi più gravi, risulta che questi non siano ancora stati mitigati con soddisfazione di tutti gli stakeholders coinvolti.
Per gli investimenti in sottostanti fondi, la selezione dei medesimi in funzione del fatto che rientrino nella classificazione ex art. 8/9 SFDR presuppone la verifica delle prassi di buona governance.
Qual è l’allocazione degli attivi programmata per questo prodotto finanziario?
L’allocazione degli attivi descrive la quota di investimenti in attivi specifici.
Le attività allineate alla tassonomia sono espresse in percentuale di:
- fatturato : quota di entrate da attività verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti;
- spese in conto capitale (CapEx) : investimenti verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti, ad es. per la transizione verso un’economia verde
- spese operative (OpEx) : attività operative verdi delle imprese beneficiarie degli investimenti.
In conformità con gli elementi vincolanti della strategia di investimento adottata al fine di promuovere le caratteristiche ambientali e sociali, la quota minima di investimenti allineata alle caratteristiche ambientali e sociali (#1 Allineata alle caratteristiche A/S) deve essere almeno l’80% de portafoglio.
Il Comparto si impegna ad effettuare una quota minima di investimenti sostenibili (#1A Sostenibile) pari almeno al 10% di tutti gli investimenti (#Investimenti).
La quota residua di investimenti che non sono inclusi negli investimenti per promuovere le caratteristiche ambientali o sociali o negli investimenti sostenibili (#2 Altri) dovrebbe essere limitata a:
• denaro contante, che può essere detenuto come liquidità accessoria o ai fini de bilanciamento del rischio;
• derivati che possono essere detenuti al fine di attuare la propria politica di investimento e/o al fine di copertura del rischio, ma non per promuovere caratteristiche ambientali e/o sociali; e
• titoli per i quali non sono disponibili i dati rilevanti o, se lo sono, non soddisfano i criteri minimi stabiliti dagli elementi vincolanti.
Con riferimento alle garanzie minime ambientali e sociali, il Gestore monitora ogni aspetto rilevante per ciascuna impresa in cui si investe, inclusa la violazione delle Linee guida OCSE su imprese multinazionali e dei Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani, utilizzando dati di terze parti.
La categoria #1 Allineati con caratteristiche A/S comprende gli investimenti del prodotto finanziario utilizzati per rispettare le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario.
La categoria #2 Altri comprende gli investimenti rimanenti del prodotto finanziario che non sono allineati alla caratteristiche ambientali o sociali, nè sono consideati investimenti sostenibili.
La categoria #1 Allineati con caratteristiche A/S comprende:
- la sotto-categoria #1A Sostenibili che contempla gli investimenti sostenibili con obiettivi ambientali o sociali;
- la sotto-categoria #1B Altri investimenti allineati alle caratteristiche A/S che contempla gli investimenti allineati alle caratteristiche ambientali o sociali che non sono considerati investimenti sostenibili;
#2 Altri
Investimenti
#1B Altre caratteristiche A/S
#1 Allineati con caratteristiche A/S
Sociali
#1A Sostenibili
Altri aspetti ambientali
In che modo l’utilizzo di strumenti derivati rispetta le caratteristiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario ?
Nonostante il Comparto possa utilizzare i derivati a fini di copertura, gli stessi non sono utilizzati per promuovere caratteristiche ambientali o sociali.
In quale misura minima gli investimenti sostenibili con un obiettivo
ambientale sono allineati alla tassonomia dell’UE?
Non applicabile.
* Ai fini dei grafici di cui sopra, per « obbligazioni sovrane » si intendono tutte le esposizioni sovrane.
I due grafici che seguono mostrano in verde la percentuale minima di investimenti allineati alla
tassonomia dell’UE. Poichà non esiste una metodologia adeguata per determinare l’allineamento delle obbligazioni sovrane* alla tassonomia, il primo grafico mostra l’allineamento alla tassonomia in relazione a tutti gli investimenti del prodotto finanziario comprese le obbligazioni sovrane, mentre il secondo grafico mostra l’allineamento alla tassonomia solo in relazione agli investimenti del prodotto finanziario diversi dalle obbligazioni sovrane.
2. Investimenti allineati alla tassonomia
escluse le obbligazioni sovrane*
Allineati alla tassonomia
Altri investimenti
100%
1. Investimenti allineati alla tassonomia
comprese le obbligazioni sovrane*
Allineati alla tassonomia
Altri investimenti
100%
sono investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non tengono conto dei criteri per le attività economiche ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE.
Le attività abilitanti consentono direttamente ad altre attività di apportare un contributo sostanziale a un obiettivo ambientale.
Le attività transitorie sono attività per le quali non sono ancora disponibili alternative a basse emissioni di carbonio e che presentano, tra
l’altro, livelli di emissione di gas a effetto serra corrispondenti alla migliore prestazione.
Qual è la quota minima di investimenti in attività transitorie e abilitanti?
Non applicabile.
sono
investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non tengono conto dei criteri per le attività economiche ecosostenibili confermemente alla tassonomia dell’UE.
Qual è la quota minima di investimenti sostenibili con un obiettivo ambientale che non sono allineati alla tassonomia dell’UE?
Non esiste una prioritizzazione fra obiettivi “altri aspetti ambientali“ (i.e. non allineati con la tassonomia dell'UE) e gli obiettivi “sociali“, e la strategia non mira ad alcuna allocazione specifica o ad una proporzione minima per l’una o l'altra di queste categorie.
Per evitare qualsiasi ambiguità, la somma degli investimenti sostenibili con un obiettivo “altr aspetti ambientali“ e/o “sociali“ deve essere sempre uguale o superiore al 10%, come indicato nella sezione « Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile? ».
Qual è la quota minima di investimenti socialmente sostenibili?
Non esiste una prioritizzazione fra obiettivi “altri aspetti ambientali“ (i.e. non allineati con la tassonomia dell'UE) e gli obiettivi “sociali“, e la strategia non mira ad alcuna allocazione specifica o ad una proporzione minima per l’una o l'altra di queste categorie.
Per evitare qualsiasi ambiguità, la somma degli investimenti sostenibili con un obiettivo « altr aspetti ambientali » e/o « sociali » deve essere sempre uguale o superiore al 10%, come indicato nella sezione « Questo prodotto finanziario ha un obiettivo di investimento sostenibile? ».
Quali investimenti sono compresi nella categoria « #2 Altri », qual è il loro scopo ed esistono garanzie minime di salvaguardia ambientale o sociale?
La quota di investimenti non destinati alla promozione di caratteristiche ambientali o sociali, o non classificati come investimenti sostenibili (#2 Altri) dovrebbe essere limitata a:
• denaro contante, che può essere detenuto come liquidità accessoria o ai fini de bilanciamento del rischio;
• derivati che possono essere detenuti al fine di attuare la propria politica di investimento e/o ai fini di copertura del rischio, ma non per promuovere caratteristiche ambientali e sociali; e
• titoli per i quali non sono disponibili i dati rilevanti o, se lo sono, non soddisfano i criteri minimi stabiliti dagli elementi vincolanti.
Per questi investimenti non sono previste garanzie ambientali o sociali minime.
E’ designato un indice specifico come indice di riferimento per determinare se questo prodotto finanziario è allineato alle caratteristiche ambientali e/o sociali che promuove?
Non è stato designato nessun benchmark al fine della promozione delle caratteristiche ambiental o sociali del Comparto.
In che modo l’indice di riferimento è costantemente allineato a ciascuna delle
caratterstiche ambientali o sociali promosse dal prodotto finanziario?
Non applicabile.
In che modo si garantisce l’allineamento su base continuativa della strategia di investimento con la metodologia dell’indice?
Non applicabile.
In che modo l’indice disegnato differisce da un indice generale di mercato
pertinente?
Gli indici di riferimento sono indici atti a misurare se il prodotto finanziario rispetti le caratteristiche ambientali o sociali che promuove.
Non applicabile.
Dov’è reperibile la metodologia usata per il calcolo dell’indice designato?
Non applicabile.
www
Dove è possibile reperire online informazioni più specificamente mirate al prodotto?
Informazioni più specificamente mirate al prodotto sono reperibili sul sito web:
• xxxxx://xxx.xxxxxx.xx/xxxxxx-xxxxxxxxxxx-xxxxxx
INTEGRAZIONE DEI RISCHI DI SOSTENIBILITÀ
Azimut Capital Management SGR S.p.A. integra le tradizionali analisi finanziarie con la valutazione della sostenibilità nelle proprie scelte di investimento.
A tal proposito, investire in modo sostenibile significa considerare tutti i fattori che hanno un impatto materiale nelle analisi e nelle scelte d’investimento, inclusi i fattori ambientali, sociali e di governance di seguito rappresentati:
• i criteri di sostenibilità ambientale che consentono di valutare come un emittente gestisca i rischi e le opportunità derivanti ad esempio dal cambiamento climatico e dall’utilizzo delle risorse ambientali;
• i fattori di sostenibilità sociale che dimostrano come l’oggetto dell’investimento sia valutato rispetto a temi di natura sociale (quindi ad es. rispetto dei diritti umani, condizioni di lavoro, salute e sicurezza);
• la sostenibilità di governo di un emittente si traduce nella valutazione ad esempio in termini di struttura e diversity, e della definizione dei propri obiettivi (tra cui diritti degli azionisti, prevenzione della corruzione, etc.).
Tali fattori, quando incorporati nelle valutazioni d’investimento per i clienti, possono contribuire a mitigare i rischi di sostenibilità connessi all’investimento che potrebbero avere un effetto negativo sui rendimenti.
Il rischio di sostenibilità è identificato per ciascun emittente oggetto di investimento. Il processo di integrazione ESG si basa sull’offerta di MSCI ESG Research1, che fornisce ricerche approfondite, rating e analisi sull'approccio e sulle pratiche di migliaia di società in tutto il mondo in relazione alle questioni ambientali, sociali e di governance. Mediante questi servizi, la SGR monitora continuamente, a livello di singola posizione e a livello di portafoglio complessivo, l'esposizione e il livello di rischio ESG di un portafoglio. In genere, maggiori sono i punteggi ESG, maggiori sono gli standard adottati dalla società emittente oggetto d’investimento nella sua attività di business (o da un paese nel suo modo di governare una nazione) e minore è il rischio che un evento avverso possa verificarsi e portare a una diminuzione del valore dell'investimento. L’integrazione dei criteri ESG nel processo investimenti riduce, quindi, i rischi di sostenibilità.
La valutazione del rischio avviene sia identificando settori di investimento che emittenti ad alto rischio di sostenibilità.
Nell’ambito della Policy ESG2 adottata ai fini dell’integrazione dei rischi di sostenibilità, la SGR ha definito principi e criteri per la
valutazione e la classificazione degli emittenti, in funzione di fattori ambientali, sociali e di governance.
Il risultato di tale analisi può determinare un’eventuale esclusione, dall’universo investibile, di alcuni strumenti finanziari di emittenti considerati non in linea con i criteri definiti nella Policy ESG. In particolare, ai fini dell’esclusione, la Policy ESG identifica specifiche soglie relative alla quota di fatturato massima che gli emittenti oggetto di investimento possono derivare da attività in determinati settori ad alto rischio ESG. Sulla base di questo criterio viene redatta una lista delle esclusioni.
Con riferimento al Fondo Pensione Aperto Azimut Sustainable Future (prodotto che promuove caratteristiche ambientali e sociali), si specifica che nell’ambito dei criteri di esclusione sono inoltre previsti limiti di investimento in emittenti o in OICR con una valutazione di rating ESG, al momento dell’investimento, pari a un livello minimo, nonché un limite di rating ESG minimo a livello medio di portafoglio. Per maggiori informazioni si rimanda al “Documento sulla Politica di investimento” disponibile sul sito web xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx
PRINCIPALI EFFETTI NEGATIVI PER LA SOSTENIBILITÀ DELLE DECISIONI DI INVESTIMENTO
La SGR intende considerare i principali effetti negativi delle decisioni di investimento sui "fattori di sostenibilità" intesi come questioni ambientali, sociali, di buon governo e relative al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta alla corruzione e alla concussione.
I principali effetti negativi sui fattori di sostenibilità (di seguito anche «PAI») sono presi in considerazione calcolati e monitorati. Per effettuare tale analisi, Azimut Capital Management utilizza i dati forniti da modelli proprietari di fornitori esterni di dati ESG (es. MSCI). I PAI sono presi in considerazione dalla SGR e mitigati in quattro modi:
1. Il primo consiste nell’integrazione dei fattori ESG nel processo di investimento: le società con elevati rating E, S e G normalmente hanno minori impatti negativi principali (in termini assoluti e/o in relazione al loro settore) a causa di standard più elevati/migliori condizioni operative pratiche.
2. Il secondo è attraverso l’applicazione della politica di esclusione, che vieta gli investimenti in società operanti in settori considerati non sostenibili e/o che possono comportare rischi ambientali e sociali significativi. L’esclusione degli emittenti che hanno maggiori probabilità di generare impatti negativi sui fattori di sostenibilità, contribuisce a ridurre i PAI a livello di portafoglio.
3. Il terzo consiste nell’ active ownership. Poiché la SGR ha aderito alla Politica di Sostenibilità dell'ISS, che è in linea con i Principi per l'Investimento Responsabile (PRI) delle Nazioni Unite, i voti a ciascuna risoluzione sono espressi in modo da incentivare le società investite ad adottare standard più elevati, migliorare le loro pratiche, e ridurre al minimo i PAI sull'ambiente e sulla società.
4. Il quarto è attraverso la selezione dei fondi, che cerca di privilegiare, ove possibile e se disponibile, fondi classificati come Articolo 9 della SFDR e, in seconda scelta, quelli classificati come Articolo 8 della SFDR (non precludendo la possibilità detenere anche fondi Articolo 6 della SFDR in portafoglio). Maggiore è il peso dei fondi classificati Articolo 9 e Articolo 8 della SFDR, maggiore ci si aspetta il contenimento dei PAI.
Azimut Capital Management monitora costantemente i PAI attraverso un modello proprietario in cui i valori possono essere consultati sia a livello di singole posizioni, sia a livello aggregato di portafoglio, al fine di considerarli nel processo decisionale di investimento insieme ai rating ESG e alle metriche finanziarie tradizionali. Tuttavia, considerata la disponibilità ancora limitata di dati affidabili su
molti PAI, la grande variabilità dei dati PAI a livello settoriale e geografico, nonché la loro natura retrospettiva, non è stato ritenuto opportuno fissare soglie o limiti stringenti.
Il principale motivo per cui non vengono fissati limiti stringenti sui PAI è che, attualmente, la percentuale di aziende che riportano i PAI risulta essere ridotta, ed è ragionevole aspettarsi che nuove aziende inizieranno a pubblicare i dati sui PAI in futuro. Poiché i PAI a livello di portafoglio vengono calcolati solo sulle aziende che pubblicano i dati rilevanti, è possibile che nel tempo il valore dei PAI a livello di portafoglio possa aumentare quando le aziende inizieranno a riportare tali dati. In questo caso, l'aumento del valore dei PAI a livello di portafoglio, non implicherebbe necessariamente che il portafoglio sia investito in società con maggiori impatti negativi, ma è semplicemente il risultato dell’aumento della copertura. Il gestore di portafoglio, pertanto, deve quindi valutare l'evoluzione dei PAI tenendo conto dell'effetto distorsivo causato dall'aumento della copertura.
Un ulteriore motivo per cui non sono stati fissati limiti stringenti ai PAI, è rappresentato dal fatto che concentrarsi solo sul valore assoluto dei PAI può portare a scelte non ottimali in termini di sostenibilità, soprattutto se le aziende hanno intrapreso un percorso di miglioramento delle proprie pratiche, in quanto i PAI per loro natura sono indicatori retrospettivi. La riduzione più importante degli impatti negativi risulta possibile proprio incentivando quelle aziende che oggi hanno bassi standard operativi e quindi alti impatti negativi, a migliorare le loro pratiche supportandole finanziariamente nella transizione e esercitando il dovere di investitore responsabile indirizzando le decisioni strategiche di business delle società partecipate attraverso l’active ownership in modo tale (tra l'altro) da ridurre gli impatti negativi delle società.
È anche possibile che le società partecipate nel corso degli anni possano sperimentare casi in cui uno o più dei loro PAI aumentino anziché diminuire. Il gestore di portafoglio effettua quindi la valutazione dei PAI prima a livello aggregato per determinare quale sia il percorso di sostenibilità complessivo dell'azienda, e poi su ciascun PAI separatamente. Inoltre, i criteri di esclusione vengono applicati ad un sottoinsieme di PAI. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web.
Le informazioni relative ai PAI sui fattori di sostenibilità saranno disponibili nella relazione annuale del Fondo Pensione.
2 Disponibile sul sito web xxx.xxxxxx-xxxxx.xxx
Azimut Capital Management SGR S.p.A.
Modulo di Adesione
AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE
Fondo Pensione Aperto
iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n. 171
DATA DI EFFICACIA: 10 OTTOBRE 2022 N°
COGNOME
NOME
SOGGETTO INCARICATO DEL COLLOCAMENTO
Attenzione: L’adesione ad AZIMUT SUSTAINABLE FUTURE – Fondo Pensione Aperto deve essere preceduta dalla consegna e presa visione del documento “Informazioni chiave per l’Aderente” della Nota Informativa e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità”.
La Nota informativa e il Regolamento sono disponibili sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx.
Gli stessi verranno consegnati in formato cartaceo soltanto su espressa richiesta dell’Aderente.
COD. CLIENTE
COD. FISCALE
COGNOME NOME
DATA DI NASCITA
LUOGO DI
NASCITA PROV.
RESIDENZA
CITTADINANZA (VIA E N. CIVICO)
C.A.P. E
LOCALITÀ PROV. STATO
PASSAPORTO
ADERENTE
C.IDENT. DATA
PATENTE GUIDA
LUOGO
ESTREMI
LIBR.PENS.
DOCUMENTO: N°
DATA
XXXXXXXX XXXXXXXX XXXXXXXX
SESSO M F
TELEFONO E-MAIL
PROFESSIONE
Lavoratore dipendente privato Lavoratore dipendente pubblico Lavoratore autonomo / Libero professionista Persona fisica fiscalmente a carico di altri soggetti Altro
TITOLO DI STUDIO
Nessuno Licenza elementare Licenza media inferiore Diploma professionale Diploma media superiore Diploma universitario / Laurea triennale Laurea / Laurea magistrale Specializzazione post-laurea
FAC-SIMILE
L’Aderente chiede che la conferma di investimento e tutte le altre comunicazioni siano inviate al seguente recapito, estraneo al Consulente Finanziario
INDIRIZZO DOSSIER
in formato cartaceo a
COGNOME NOME INDIRIZZO
(VIA E N. CIVICO)
C.A.P. E
LOCALITÀ
PROV.
STATO
in formato elettronico via e-mail a Nel caso in cui non venga compilato l’Indirizzo Dossier (barrare se non utilizzato) tutte le comunicazioni saranno inviate all’indirizzo di residenza.
DATI DATORE DI LAVORO
DA COMPILARE SOLO IN CASO DI LAVORATORI DIPENDENTI
DENOMINAZIONE
C.F. / P.IVA
C.A.P. E
INDIRIZZO
(VIA E N. CIVICO)
LOCALITÀ PROV.
RECAPITO
TELEFONICO
INDIRIZZO
SOGGETTI DESIGNATI IN CASO
DI MORTE DELL’ADERENTE
In caso di decesso dell’Aderente nella fase di accumulo (barrare la scelta)
gli eredi
altri (fornire le seguenti informazioni)
Nome e cognome/ragione sociale, codice fiscale/partita iva, luogo e data di nascita e la percentuale assegnata (se non indicata si intende in parti uguali)
Nome e cognome/ragione sociale, codice fiscale/partita iva, luogo e data di nascita e la percentuale assegnata (se non indicata si intende in parti uguali)
Nome e cognome/ragione sociale, codice fiscale/partita iva, luogo e data di nascita e la percentuale assegnata (se non indicata si intende in parti uguali)
OPZIONE DI INVESTIMENTO
Si consiglia di effettuare la scelta dell’opzione di investimento dopo aver compilato il Questionario di autovalutazione riportato più avanti. Preso inoltre atto di quanto contenuto nel Regolamento del Fondo e nella Nota Informativa, con particolare riferimento all’informativa sui rischi connessi all’investimento, l’Aderente chiede che la contribuzione venga destinata al/ai Comparto/i sotto indicato/i con la seguente ripartizione:
%
BILANCIATO(*)
%
BILANCIATO CONSERVATIVO(*)
, 0 0
%
BILANCIATO ACCRESCITIVO(*)
, 0 0
COD. 1200030 - 10/2022 -
, 0 0
%
Totale
1 0 0 , 0 0
OPZIONE FACOLTATIVA
Avendo preso visione dell’art. 6.3 del Regolamento del Fondo, l’Aderente chiede l’attivazione del Servizio Consolida sul seguente Comparto:
BILANCIATO | Obiettivo Consolida = 1,50% su base semestrale (3,00% su base annua) |
BILANCIATO ACCRESCITIVO | Obiettivo Consolida = 2,50% su base semestrale (5,00% su base annua) |
(*) Comparto Bilanciato Conservativo (categoria Bilanciato); Comparto Bilanciato (categoria Bilanciato); Comparto Bilanciato Accrescitivo (categoria Bilanciato).
PERIODICITÀ CONTRIBUTI
L’Aderente delega l’eventuale datore di lavoro sopra indicato ad operare sulla propria retribuzione una trattenuta corrispondente al contributo annuo ed a versarla al Fondo, con la seguente periodicità:
mensile bimestrale trimestrale semestrale annuale Scadenza dell’addebito ultimo venerdì lavorativo di ciascun mese solare.
PREVIDENZA
OBBLIGATORIA
Data prima Iscrizione alla Previdenza obbligatoria: antecedente il 29/04/1993 successiva il 28/04/1993 L’Aderente dichiara inoltre di essere non essere un LAVORATORE DI PRIMA OCCUPAZIONE (*)
(*) Per “lavoratori di prima occupazione” si intendono quei soggetti che al 1° gennaio 2007 non erano titolari di una posizione contributiva aperta presso un qualsiasi Ente di Previdenza obbligatoria.
PREVIDENZA COMPLEMENT
ARE
Data prima iscrizione alla Previdenza complementare
SE GIÀ SI ADERISCE AD ALTRA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE, FORNIRE LE SEGUENTI INFORMAZIONI(1):
Denominazione altra Numero iscrizione Albo
forma pensionistica: tenuto dalla COVIP:
L’attuale Scheda “I costi” della sopraindicata altra forma pensionistica mi è stata Consegnata Non consegnata (*)
(*) Non è prevista la consegna della Scheda “I costi” solo nel caso in cui l’altra forma pensionistica non è tenuta a redigerla.
Indicare se si intende chiedere il trasferimento della posizione maturata nell’altra forma pensionistica sopra indicata cui già si aderisce Si No
(1) QUALORA SI È GIÀ ISCRITTI A PIÙ FORME PENSIONISTICHE COMPLEMENTARI, INDICARE QUELLA CHE SI RITIENE PIÙ UTILE PER IL CONFRONTO DEI COSTI.
MODALITÀ DI ADESIONE
A in forma INDIVIDUALE SENZA apporto di TFR
B in forma INDIVIDUALE CON apporto di TFR
C in forma COLLETTIVA CON apporto del SOLO TFR
D in forma COLLETTIVA CON versamento dei contributi stabiliti dalle Fonti Istitutive
• MODALITÀ DI ADESIONE A
Versamento iniziale: € . ,
CONTRIBUZIONE
• MODALITÀ DI ADESIONE B C D
Tipologia di adesione collettiva (per casi C e D ): Contratti e accordi collettivi - regolamenti aziendali Accordi plurimi
Accordi tra lavoratori autonomi/liberi professionisti
Contributo annuo al Fondo determinato sulla base delle seguenti percentuali e/o importi:
% a carico del lavoratore
100% dell’accantonamento annuo del TFR ovvero
% a carico del datore di lavoro
% dell’accantonamento annuo del TFR
FAC-SIMILE
eventuale contribuzione volontaria a carico del lavoratore e/o del famigliare a carico ovvero € . ,
(per i lavoratori iscritti alla previdenza obbligatoria prima del 29/4/1993, che alla data del 1/1/2007 non sono iscritti ad una forma di previdenza complementare, la misura è quella prevista dagli accordi o contratti collettivi che si applicano al lavoratore ovvero, quando tali accordi non prevedono il versamento del TFR, una quota non inferiore al 50%).
Versamento iniziale:
AC/B ASSEGNO CIRCOLARE/BANCARIO intestato all’Aderente ovvero ASSEGNO BANCARIO non trasferibile emesso all’ordine “AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR S.p.A. - Azimut Sustainable Future” firmato per traenza esclusivamente dall’Aderente.
MEZZI VERSAMENTO
Assegno emesso dalla banca:
T
I
0 | 1 | 6 | 0 | 0 |
ABI CAB N. ASSEGNO N. CONTO
BB BONIFICO BANCARIO: IBAN
0
2
CIN EUROPEO
J
0 | 3 | 4 | 7 | 9 |
CIN ITALIA CODICE ABI
CODICE CAB
0 | 0 | 0 | 8 | 0 | 2 | 3 | 3 | 4 | 6 | 0 | 0 |
NUMERO CONTO CORRENTE
intestato a “AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR S.p.A. - Azimut Sustainable Future” presso BNP Paribas S.A.,
con valuta:
G G M M
Versamenti successivi:
A A A A
SDD SEPA Direct Debit (SDD) come da Mandato per addebito diretto SEPA allegato alla presente (solo per adesioni in forma individuale)
AC/B ASSEGNO CIRCOLARE/BANCARIO BB BONIFICO BANCARIO
L’Aderente dichiara:
• di aver ricevuto il documento “Informazioni chiave per l’Aderente”;
• di essere informato della possibilità di richiedere la Nota informativa, il Regolamento del fondo e ogni altra documentazione attinente il fondo pensione, comunque disponibile sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx;
• di aver sottoscritto, in ogni sua pagina, la Scheda “I costi” della forma pensionistica a cui risulta già iscritto, la cui copia è allegata al presente Modulo di adesione (per coloro che sono già iscritti ad altra forma pensionistica complementare che redige la Scheda “I costi”);
• che il soggetto incaricato della raccolta delle adesioni ha richiamato l’attenzione:
- sulle informazioni contenute nel documento “Informazioni chiave per l’Aderente”;
- con riferimento ai costi, sull’Indicatore sintetico dei costi (ISC) riportato nel documento “Informazioni chiave per l’Aderente”;
FIRMA
- in merito ai contenuti del paragrafo “Quanto potresti ricevere quando xxxxxx in pensione” presente nella Nota Informativa, redatta in conformità alle Istruzioni della COVIP, precisando che lo stesso è volto a fornire una proiezione della posizione individuale e dell’importo della prestazione pensionistica attesa, così da consentire la valutazione e la rispondenza delle possibili scelte alternative rispetto agli obiettivi di copertura pensionistica che si vuole conseguire;
- circa la possibilità di effettuare simulazioni personalizzate mediante un motore di calcolo presente sul sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx;
- circa il diritto di beneficiare dei contributi del datore di lavoro nel caso aderisca alla forma pensionistica di natura collettiva di riferimento.
• di aver sottoscritto il “Questionario di Autovalutazione”;
• di assumere ogni responsabilità in merito alla completezza e veridicità delle informazioni fornite, e si impegna a comunicare ogni successiva variazione;
• di aver preso atto di quanto indicato nell’informativa privacy riportata a tergo del presente modulo e, consapevole dei diritti previsti dal Regolamento Europeo 2016/679 e della normativa italiana, presto il mio consenso al trattamento e alle comunicazioni a terzi, di cui al punto 1 della suddetta informativa.
(Luogo e data) FIRMA ADERENTE
Il Questionario di autovalutazione è uno strumento che aiuta l’Aderente a verificare il proprio livello di conoscenza in materia previdenziale e ad orientarsi tra le diverse opzioni di investimento.
Nel caso in cui l’Aderente, alla data di adesione, non abbia compiuto il 18° anno di età, il Questionario non deve essere compilato.
CONOSCENZE IN MATERIA DI PREVIDENZA
1. Conoscenza dei fondi pensione ne so poco
sono in grado di distinguere, per grandi linee, le differenze rispetto ad altre forme di investimento, in particolare di tipo finanziario o assicurativo ho una conoscenza dei diversi tipi di fondi pensione e delle principali tipologie di prestazioni
2. Conoscenza della possibilità di richiedere le somme versate al fondo pensione non ne sono al corrente
so che le somme versate non sono liberamente disponibili
so che le somme sono disponibili soltanto al momento della maturazione dei requisiti per il pensionamento o al verificarsi di alcuni eventi personali, di particolare rilevanza, individuati dalla legge
3. A che età prevede di andare in pensione? anni
4. Quanto prevede di percepire come pensione di base, rispetto al suo reddito da lavoro appena prima del pensionamento (in percentuale)?
per cento
5. Ha confrontato tale previsione con quella a Lei resa disponibile dall’INPS tramite il suo sito web ovvero a Lei recapitata a casa tramite la “busta arancione” (cosiddetta “La mia pensione”)? si no
6. Ha verificato il paragrafo “Quanto potresti ricevere quando andrai in pensione”, nella Scheda “Presentazione” della Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” nella Nota Informativa, al fine di decidere quanto versare al fondo pensione per ottenere una integrazione della Sua pensione di base, tenendo conto della Sua situazione lavorativa? si no
CONGRUITÀ DELLA SCELTA PREVIDENZIALE
QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE
Per trarre indicazioni sulla congruità della opzione di investimento scelta è necessario rispondere integralmente alle domande 7, 8 e 9
7. Capacità di risparmio personale (escluso il TFR)
Risparmio medio annuo fino a 3.000 Euro (punteggio 1) Risparmio medio annuo oltre 3.000 e fino a 5.000 Euro (punteggio 2) Risparmio medio annuo oltre 5.000 Euro (punteggio 3) Non so/non rispondo (punteggio 1)
8. Fra quanti anni prevede di chiedere la prestazione pensionistica complementare?
2 anni (punteggio 1) 5 anni (punteggio 2) 7 anni (punteggio 3)
10 anni (punteggio 4) 20 anni (punteggio 5) Oltre 20 anni (punteggio 6)
9. In che misura è disposto a tollerare le oscillazioni del valore della Sua posizione individuale?
Non sono disposto a tollerare oscillazioni del valore della posizione individuale accontentandomi anche di rendimenti contenuti (punteggio 1)
Sono disposto a tollerare oscillazioni contenute del valore della posizione individuale, al fine di conseguire rendimenti probabilmente maggiori (punteggio 2)
FAC-SIMILE
Sono disposto a tollerare oscillazioni anche elevate del valore della posizione individuale nell’ottica di perseguire nel tempo la massimizzazione dei rendimenti (punteggio 3)
Punteggio ottenuto
Il punteggio va riportato solo in caso di risposta alle domande 7, 8 e 9 e costituisce un ausilio nella scelta fra le diverse opzioni di investimento offerte dal fondo pensione, sulla base della seguente griglia di valutazione.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
Punteggio fino a 4 | Punteggio tra 5 e 7 | Punteggio tra 8 e 12 | |
Categoria del comparto | - Garantito - Obbligazionario puro - Obbligazionario misto | - Obbligazionario misto - Bilanciato | - Bilanciato - Azionario |
In caso di adesione a più comparti, la verifica di congruità sulla base del Questionario non risulta possibile: l’Aderente deve, in questi casi, effettuare una propria valutazione circa la categoria nella quale ricade la combinazione da lui scelta. |
(Luogo e data)
L’Aderente attesta che il Questionario è stato compilato in ogni sua parte e che
ha valutato la congruità o meno della propria scelta dell’opzione di investimento
sulla base del punteggio ottenuto.
ovvero
FIRMA ADERENTE
L’Aderente, nell’attestare che il Questionario non è stato compilato, oppure è stato compilato solo in parte, dichiara di essere consapevole che la mancata compilazione, parziale o totale, della sezione CONGRUITA’ DELLA SCELTA
PREVIDENZIALE non consente di utilizzare la griglia di valutazione come ausilio
per la scelta dell’opzione di investimento
FIRMA ADERENTE
SPAZIO RISERVATO AI COLLOCATORI BANCARI
PRIVACY
Dichiaro di aver preso atto di quanto indicato nell’Informativa privacy (di seguito l’Informativa) riportata sul retro e, consapevole dei diritti previsti dal Regolamento Europeo 2016/679 e dalla normativa italiana, presto il mio consenso al trattamento e alle comunicazioni a terzi, di cui al punto 2 dell’Informativa, dei Dati Personali (ivi compresi quelli relativi a categorie particolari tra cui, ad esempio, quelli relativi alla salute e dati biometrici) per le finalità indicate alle lettere a) e b) del punto 1 dell’Informativa stessa, consapevole che il conferimento dei Dati Personali per tali finalità ha natura obbligatoria.
(Luogo e data)
SOGGETTO INCARICATO DEL COLLOCAMENTO
FIRMA ADERENTE
Già cliente
Non cliente
COPIA PER SGR
(Firma facente fede
COGNOME, NOME E FIRMA DELL’INCARICATO
dell’identificazione e dell’adeguata verifica del firmatario del presente modulo).
Spett.le
AZIMUT CAPITAL MANAGEMENT SGR S.p.A.
Xxx Xxxxxx, 0
00000 Xxxxxx
MODULO DI ADESIONE
L’adesione ad “Azimut Sustainable Future” si conclude con la sottoscrizione del presente Xxxxxx.
L’aderente e l’azienda prendono altresì atto che non sono ammesse modalità di versamento diverse da quelle riportate elencate nella sezione Mezzi Versamento a fronte del presente modulo e che gli assegni si intendono salvo buon fine.
La valuta riconosciuta al versamento, in caso di assegno circolare o di assegni bancari del Gruppo Banco BPM è lo stesso giorno in cui è effettuato il versamento, in caso di assegni bancari su piazza e in caso di assegni bancari fuori piazza è di 2 giorni lavorativi.
I giorni di valuta decorreranno dalla data di presentazione dei titoli al Depositario da parte della SGR che vi provvederà entro il giorno successivo a quello di ricezione.
Nel caso di bonifico bancario/procedura SDD, la valuta è pari al giorno lavorativo di valuta riconosciuto all’accredito al Depositario dalla Banca ordinante.
Sulla base della normativa applicabile, l’efficacia dei contratti conclusi fuori sede è sospesa per la durata di sette giorni decorrenti dalla data di adesione da parte dell’aderente. Entro detto termine l’aderente può comunicare il proprio recesso senza spese né corrispettivo alla SGR ovvero al soggetto incaricato delle adesioni. La facoltà di recesso non si applica nei casi di adesioni effettuate presso la sede legale della SGR o del soggetto incaricato della raccolta delle adesioni.
Informativa
ai sensi degli articoli 13 e 14 del Regolamento Europeo 2016/679 e della normativa nazionale, compresi i singoli provvedimenti dell’Autorità di controllo (Garante per la protezione dei dati personali), ove applicabile
Il Regolamento Europeo 2016/679 (di seguito “GDPR”) e la normativa italiana impongono alle società del gruppo Azimut e, in particolare, ai fini della presente informativa, quelle elencate al successivo punto 5 (queste ultime, di seguito, denominate le “Società del Gruppo”), di informare il cliente (di seguito l’“Interessato”) su tutte le modalità e finalità di trattamento dei dati personali (di seguito i “Dati Personali”1) in loro possesso, dallo stesso comunicati.
Il GDPR prevede la necessità di un consenso esplicito dell’Interessato per il trat- tamento di talune categorie di Dati Personali – elencati all’art. 9 dello stesso GDPR – tra cui, ad esempio, dati relativi alla salute.
1. Finalità del Trattamento
Il Trattamento2 dei Dati Personali, che vengono raccolti, anche direttamente presso gli Interessati, dalle Società del Gruppo anche tramite dipendenti e/o Consulenti Finanziari abilitati all’offerta fuori sede e/o collaboratori delle medesime, avverrà per:
a) finalità connesse all’adempimento di obblighi previsti da leggi, regolamenti, normativa comunitaria, nonché di disposizioni impartite da Autorità ed Organi di vigilanza e controllo;
b) finalità strettamente connesse e strumentali alla gestione dei rapporti con gli Interessati (es. acquisizione di informazioni preliminari alla conclusione di un contratto, esecuzione di operazioni in adempimento di obblighi contrattuali, comunicazione di Dati Personali a compagnie assicurative);
c) finalità funzionali all’attività delle Società del Gruppo per le quali l’Interessato ha facoltà di manifestare o meno il proprio consenso, tra le quali: attività di marketing, sviluppo di contatti per l’acquisizione di nuove relazioni, rilevazione del grado di soddisfazione sulla qualità dei servizi resi, miglioramento del livello dei servizi offerti, promozione di prodotti e servizi offerti dalle Società del Gruppo (anche attraverso l’invio – anche con l’utilizzo di sistemi automatizzati di comunicazione, e-mail, sms e fax – di materiale pubblicitario e newsletter nonché di comunicazioni telefoniche con operatore o postali; comunicazione e promozione di iniziative e attività delle società del Gruppo, realizzazione di convegni ed eventi);
d) finalità funzionali alla verifica della coerenza fra il profilo del cliente e i prodotti allo stesso offerti, elaborazione dei dati personali e finanziari, nonché abitudi- ni di consumo, preferenze, interessi, comportamenti, al fine di individuare ed offrire servizi o attività più appropriate.
I Dati Personali forniti saranno trattati nel pieno rispetto dei principi disposti dal GDPR e dalla normativa italiana.
2. Modalità del Trattamento e comunicazione dei Dati Personali
Il Trattamento dei Dati Personali avverrà mediante strumenti idonei a garantire la sicurezza e la riservatezza e potrà essere effettuato con l’ausilio di strumenti manuali, informatici e telematici atti a memorizzare, gestire e trasmettere i Dati Personali stessi. Le modalità di Trattamento dei Dati Personali possono prevedere l’utilizzo di sistemi informatici e di strumenti automatici idonei a collegare i Dati Personali stessi anche a Dati Personali di altri soggetti, in base a criteri qualitativi, quantitativi e temporali, ricorrenti o definibili di volta in volta nonché l’uso di tecniche di registrazione limitate alla negoziazione di strumenti finanziari.
Per le finalità indicate al punto 1, i Dati Personali potranno essere trattati dalle Società del Gruppo nonché comunicati, in aggiunta a queste, anche:
- alle Autorità giudiziarie ed amministrative;
- alle società che svolgono servizi bancari e finanziari;
- ai soggetti esercenti l’attività assicurativa, riassicurativa e/o operanti in settori collegati a dette attività quali ad es. assicuratori, agenti, subagenti, mediatori assicurativi, medici, periti, liquidatori, organismi associativi;
- ad altre società del gruppo Azimut Titolari autonome/responsabili3 del Trattamento (anche in relazione alle informazioni di cui agli artt. 39 e seguenti del D.Lgs. 231/07 come modificato dal D.Lgs. 90/17);
- alle società di gestione di sistemi nazionali ed internazionali per il controllo delle frodi ai danni delle banche e degli intermediari finanziari;
- alle società di servizi per l’esecuzione, la registrazione ed il Trattamento di Dati Personali rivenienti da documenti o supporti forniti od originati dagli stessi Interessati e aventi ad oggetto lavorazioni massive relative a pagamenti effetti, assegni e altri titoli;
- agli enti interbancari che rilevano i rischi finanziari;
- alle società di recupero crediti;
- a soggetti che svolgono per conto delle società del gruppo Azimut attività di stampa, trasmissione, imbustamento, trasporto e smistamento di comunicazioni, anche periodiche;
- alle società incaricate della revisione e certificazione del bilancio delle società del gruppo Azimut;
- alle società, enti o consorzi che per conto delle società del gruppo Azimut, forniscano specifici servizi elaborativi o che svolgano attività connesse, strumentali o di supporto delle società stesse, ovvero ancora attività necessarie all’esecuzione delle operazioni o dei servizi richiesti dalla clientela;
- ai soggetti che forniscono servizi per la gestione del sistema informativo delle società e delle reti di telecomunicazione;
- ai soggetti che svolgono per conto delle Società del Gruppo la promozione e/o il collocamento di prodotti e/o servizi;
- ai soggetti che svolgono attività di archiviazione o conservazione della documentazione e data entry.
I soggetti appartenenti alle categorie sopra riportate operano in totale autonomia come distinti Titolari del Trattamento o in qualità di Responsabili del Trattamento, o Incaricati4 all’uopo nominati.
L’elenco aggiornato dei Responsabili del Trattamento è disponibile, su richiesta, inviando una comunicazione ai contatti infra indicati.
I Dati Personali potranno essere trasferiti all’estero verso Paesi dell’Unione Europea nell’ambito delle finalità di Trattamento e dei soggetti sopra individuati. Nel caso di trasferimento dei Dati Personali all’esterno dell’Unione europea, ciò avverrà in presenza di una decisione di adeguatezza della Commissione Europea o di altre garanzie adeguate previste dal GDPR (fra cui le norme vincolanti d’impresa e le clausole tipo di protezione).
Senza il consenso dell’Interessato, le Società del Gruppo potranno dare corso solo a quelle operazioni e servizi che non richiedono la comunicazione di Dati Personali a terzi, fatto salvo quanto previsto dall’articolo 6 del GDPR e dalla normativa italiana.
I Dati Personali non saranno diffusi.
3. Base giuridica, natura del conferimento e conseguenze dell’eventuale rifiuto
La base giuridica è data dall’adempimento di leggi, esecuzione degli obblighi contrattuali o dal consenso espresso dell’Interessato.
Il conferimento dei Dati Personali in adempimento ad obblighi di legge, ai regolamenti di attuazione ed al contratto ha natura obbligatoria (finalità di cui alle lettere a) e b) del punto 1 della presente informativa). Pertanto, il rifiuto dell’Interessato di fornire tali Dati Personali impedirà la conclusione o la prosecuzione del rapporto contrattuale con il medesimo ovvero con riferimento ai contratti assicurativi di gestione e liquidazione dei sinistri.
Il conferimento dei Dati Personali richiesti per finalità di marketing, per sviluppare contatti per l’acquisizione di nuove relazioni contrattuali o per elaborare studi e ricerche statistiche e di mercato è facoltativo (finalità di cui alla lettera c) del punto 1 della presente informativa) ed il rifiuto dell’Interessato a fornirli precluderà solamente lo svolgimento delle relative attività.
Il conferimento dei Dati Personali richiesti per analizzare preferenze, abitudini o interessi è facoltativo (finalità di cui alla lettera d) del punto 1 della presente informativa) ed il rifiuto dell’Interessato a fornirli precluderà solamente lo svolgi- mento delle relative attività.
4. Durata del Trattamento dei Dati Personali
I Dati Personali sono conservati per un periodo di tempo non superiore a quello necessario al conseguimento delle finalità per le quali essi sono trattati, fatti salvi i termini di conservazione documentale o altri termini previsti dalla legge o altre fonti regolamentari applicabili.
I Dati Personali forniti dall’Interessato trattati per le finalità di marketing saranno conservati fin quando il cliente non revochi il proprio consenso al perseguimento delle suddette finalità.
Decorsi i rispettivi termini, i Dati Personali saranno cancellati e/o resi anonimi in modo da non permettere, anche indirettamente, di identificare gli Interessati.
5. Titolari del Trattamento
Le Società del Gruppo che effettueranno, in qualità di Titolari, il Trattamento dei Dati Personali secondo le finalità e le modalità indicate nella presente informativa sono le seguenti:
- Azimut Capital Management SGR S.p.A.
Xxx Xxxxxx x. 0 00000 - Xxxxxx
- Azimut Financial Insurance S.p.A.
Xxx Xxxxxx x. 0 00000 - Xxxxxx
- Azimut Life dac
0xx Xxxxx, Xxxxx 0,
Xxxxx Xxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxx Xxxxx,
Xxxxxx 1 - X00 X000 - Ireland e-mail: xxxxxxx@xxxxxxxxxx.xx
Rappresentanza Generale per l’Italia
Xxx Xxxxxx x. 0 00000 - Xxxxxx
I dati di contatto del “Responsabile della protezione dei Dati Personali” previsto dal GDPR (c.d. “Data Protection Officer” o “DPO”) sono disponibili sul sito xxx.xxxxxx.xx nella sezione Privacy a decorrere dal 25 Maggio 2018, data di in entrata in vigore del GDPR.
6. Diritti dell’Interessato
In relazione al Trattamento dei Dati Personali, è facoltà dell’Interessato esercitare i diritti previsti dagli articoli da 15 a 22 del GDPR. In particolare, l’Interessato ha diritto di ottenere dal Titolare l’accesso, la rettifica, l’integrazione o la cancellazione (“diritto all’oblio”) dei suoi Dati Personali, la limitazione al Trattamento e la portabilità dei Dati Personali; l’Interessato ha altresì il diritto all’opposizione al Trattamento del Dati Personali e il diritto di proporre reclamo all’Autorità garante.
L’Interessato potrà esercitare in qualsiasi momento i succitati diritti inviando una comunicazione ai contatti sopra indicati.
1- Ai fini della presente informativa, per “Dati Personali” si intende qualsiasi informazione riguardante una persona fisica identificata o identificabile (art. 4, numero 2, GDPR).
2- Ai fini della presente informativa, per “Trattamento dei Dati Personali” si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l’ausilio di processi automatizzati e applicate a Dati Personali o insiemi di Dati Personali, come la raccolta, la registrazione, l’organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l’adattamento o la modifica, l’estrazione, la consultazione, l’uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l’interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione (art. 4, numero 1, GDPR).
3- Ai fini della presente informativa, con il termine “Titolare del Trattamento” si intende la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che, singolarmente o insieme ad altri, determina le finalità e i mezzi del Trattamento di dati personali (art. 4, numero 7, GDPR); con il termine “Responsabile del Trattamento” si intende la persona fisica o giuridica, l’autorità pubblica, il servizio o altro organismo che tratta dati personali per conto del Titolare del Trattamento (art. 4, numero 8, GDPR).
4- Ai fini della presente informativa, con il termine “Incaricato” si intende qualsiasi “persona autorizzata al Trattamento dei Dati Personali sotto l’autorità diretta del Titolare o del Responsabile” come previsto agli articoli 4, numero 10, e 29 del GDPR.
2003 - 10/22