tra
Provincia di Bologna Allegato n.2 al Prot. n.64924 del 22/04/2014 Classificazione: 4.1.3.0.0.0/1/2008
C O M U N E D I B O L O G N A ACCORDO
A NORMA DELL’ ART. 18 DELLA LR 20/2000 E DELL’ ART. 11 DELLA LEGGE 241/1990 E SS.MM.II., RELATIVO ALL’ATTUAZIONE DEL “PROGRAMMA PER LA QUALIFICAZIONE URBANA” PER DUE AREE SITE NEGLI AMBITI DEL TERRITORIO URBANO STRUTTURATO DA RIQUALIFICARE MISTI N. 120-BOLOGNINA EST (VIA BIGARI, 1) - XXXXXXXXX XXXXXX X X. 000-XXXXXXXXX – (XXX XXXXX, 00 E 71) – QUARTIERE SAN VITALE
*****
L’anno 2014 in Bologna, nella Sede Municipale Palazzo Bonaccorso, Piazza Liber Paradisus n. 10,
tra
il COMUNE DI BOLOGNA, rappresentato dall’Arch. Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Direttore del Settore Piani e Progetti Urbanistici, che interviene legittimamente a seguito dell’incarico attribuito con atto del Sindaco PG n. 162089 del 27 giugno 2013 ed agisce in virtù dell’art. 107 - comma 3 - del Dlgs. 267/2000 e ss.mm.ii. e dell’art. 44 dello Statuto comunale, per dare esecuzione alla deliberazione della Giunta Comunale PG n. PG n. 54184/2014 dell'11/03/2014, esecutiva ai sensi di legge,
e
la PROVINCIA DI BOLOGNA, cf 80022230371, con sede in Xxx Xxxxxxx
x.00 - per la quale interviene la Dott.ssa Xxxxxx Xxxx, Direttore del Settore Entrate, Patrimonio e Provveditorato, nato a Bologna il 30/06/1960 e domiciliata per la carica presso la Provincia in Via Zamboni n. 13 -
Esente da Imposta di Bollo ai sensi dell'art.
16 della Tabella – Allegato B al D.P.R. 26/10/1972 n. 642.
proprietaria dell’area sita in Via Bigari n° 1 e distinta nel Catasto del Comune di Bologna al Foglio 119 Mappale 42; locataria dell'area distinta nel Catasto del Comune di Bologna al Foglio 119 Mappale 629 per il quale è stata richiesta l’acquisizione nell’ambito della procedura del così detto federalismo demaniale (ai sensi dell’art. 56 bis del D.L. n. 69/2013) e proprietaria dell’area sita in via Xxxxx n° 69 e n° 71 e distinta nel Catasto del Comune di Bologna al Foglio 168 Mappale 43, d’ora in poi indicata per brevità con l’espressione “Soggetto attuatore”;
PREMESSO
- che la L.R. n. 20/2000 del 24/03/2000 e sue ss.mm.ii. prevede che la pianificazione comunale si articoli in PSC (Piano Strutturale Comunale), POC (Piano Operativo Comunale), RUE (Regolamento Urbanistico Edilizio), PUA (Piani Urbanistici Attuativi);
- che l’art. 18 della citata L.R. n. 20/2000, come modificato dalla L.R. n. 6/2009, prevede che “gli enti locali possono concludere accordi con i soggetti privati, nel rispetto dei principi di imparzialità amministrativa, di trasparenza, di parità di trattamento degli operatori, di pubblicità e di partecipazione al procedimento di tutti i soggetti interessati, per assumere in tali strumenti previsioni di assetto del territorio di rilevante interesse per la comunità locale condivise dai soggetti interessati e coerenti con gli obiettivi strategici individuati negli atti di pianificazione (…)”;
- che il Comune di Bologna ha approvato il Piano Strutturale Comunale (PSC) ed il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE), di cui alla L.R. n. 20/2000, rispettivamente con deliberazione consiliare PG n. 148289/2008
O.d.G. n. 133 del 14 luglio 2008 e PG n.83079/2009 O.d.G. n. 137 del 20
aprile 2009;
- che il primo Piano Operativo Comunale (POC) è stato approvato dal Consiglio Comunale il 4 maggio 2009, con delibera PG n. 88725/2009
O.d.G. n. 144, rendendo possibile il completamento del nuovo sistema di strumenti di pianificazione previsto dalla L.R. n. 20/2000;
- che tra gli orientamenti strategici che caratterizzano le scelte del PSC è individuata la “Priorità di ristrutturazione e riqualificazione urbana”; per il PSC la riqualificazione della città esistente si articola in due linee di azioni: la prima si applica ad Ambiti urbani degradati, dismessi o sottoutilizzati, attraverso interventi di riordino urbanistico (Ambiti da riqualificare); la seconda è invece orientata a governare la qualificazione diffusa con interventi modesti (Ambiti consolidati di qualificazione diffusa e Ambiti storici);
. che il RUE ha assunto l’obiettivo del miglioramento della qualità diffusa, urbana e ambientale, del territorio comunale, in particolare, incentivando gli interventi urbanistici ed edilizi che perseguono efficienza energetica, risparmio delle risorse idriche, permeabilità dei suoli quali scelte cardine su cui impostare nuove strategie di trasformazione urbana ed edilizia;
- che gli interventi diretti disciplinati dal RUE nel territorio urbano strutturato hanno limiti dimensionali, oltre i quali – a garanzia degli obiettivi di riqualificazione è previsto l’assoggettamento degli interventi stessi al POC;
- che l’Amministrazione comunale, in coerenza con le linee programmatiche di mandato, ha inteso promuovere la riqualificazione della città attraverso l'elaborazione di uno specifico Programma per la promozione della qualificazione diffusa del Territorio urbano strutturato,
attuando gli indirizzi del Piano Strutturale Comunale in coerenza con le indicazioni della Valutazione preventiva della Sostenibilità Ambientale e Territoriale (Valsat);
- che è stato ritenuto, pertanto, opportuno raccogliere, mediante uno specifico avviso pubblico, le manifestazioni di interesse agli interventi da comprendere nel Programma da parte dei soggetti privati e pubblici, secondo gli specifici indirizzi di cui al Documento “Programma per la qualificazione urbana”, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale PG n. 48843/2012 O.d.G. n. 135 del 21 marzo 2012, esecutiva dal 21/03/2012;
- che detto Avviso è stato pubblicato all’Albo Pretorio e sul sito istituzionale del Comune di Bologna a decorrere dal 26 marzo 2012, prevedendosi la scadenza per la presentazione delle proposte al 31 maggio 2012 (termine prorogato a tale data con determina dirigenziale PG n. 109426/2012 del 07/05/2012 e oggetto di riapertura al 4 Aprile 2013, con riferimento ai contenuti della deliberazione consiliare O.d.G. n. 95/2013);
- che con deliberazione consiliare PG n. 277528/2012 O.d.G. n. 351 del 18 dicembre 2012, è stato approvato il "Documento guida per la redazione di un Piano Operativo Comunale per la qualificazione diffusa del territorio urbanizzato";
- che il Soggetto attuatore ha presentato, entro i termini previsti dall’avviso pubblico, le proposte registrate rispettivamente al PG. n. 130219/2012 e n. 130241/2012;
- che con la medesima deliberazione consiliare PG n. 277528/2012 O.d.G.
n. 351/2012 e con successiva deliberazione consiliare PG n. 148020/2013
O.d.G. n. 366 del 29 luglio 2013 sono stati approvati gli esiti della verifica della ammissibilità delle proposte pervenute nei termini fissati;
- che gli obiettivi che l’Amministrazione ha inteso perseguire, attraverso la formazione di uno specifico “Programma per la qualificazione urbana” - in variante al POC vigente - finalizzato ad attuare la strategia di recupero e riqualificazione del Territorio urbano strutturato prevista dal PSC, sono:
• incentivare il recupero e la riqualificazione urbanistica finalizzati ad un minore consumo di suolo, alla riduzione dell'impermeabilizzazione, al risparmio energetico e alla sicurezza degli edifici esistenti, favorendo la formazione di un ambiente urbano ad elevate prestazioni;
• promuovere la rigenerazione delle aree con immobili dismessi, in coerenza con gli usi ammessi ed ammissibili previsti dal RUE;
• indirizzare l’intervento dei privati verso la valorizzazione dello spazio pubblico, l’incremento delle dotazioni territoriali a servizio delle parti di città interessate alla qualificazione, la produzione di edilizia sociale.
CONSIDERATO
- che l’intervento proposto dal Xxxxxxxx attuatore è risultato meritevole di inserimento nel “Programma per la qualificazione urbana” - in variante al POC vigente - in quanto presenta le seguenti caratteristiche qualitative - in relazione agli obiettivi di qualità insediativa e ambientale propri di ciascuna Situazione urbana - previste nell’avviso pubblico di cui in premessa:
• soddisfacimento degli obiettivi di miglioramento ambientale legati alla riduzione dell’impermeabilizzazione, al contenimento dei
consumi energetici e al miglioramento della sicurezza degli edifici e del contesto urbano;
• soddisfacimento degli obiettivi di riqualificazione e valorizzazione dello spazio pubblico e incremento delle dotazioni territoriali a servizio delle parti di città interessate dalla qualificazione;
• produzione di edilizia residenziale sociale.
DATO ATTO
- che si sono svolti incontri negoziali con le proprietà, di concerto con i Presidenti dei Quartieri interessati, per giungere alla definizione dei contenuti del presente Accordo e della Schede di POC relativa al comparto d’intervento (All. 1 e 2), in cui vengono definiti l’assetto urbanistico, i carichi insediativi-parametri e indici urbanistici, le destinazioni d’uso, le dotazioni, le misure per la sostenibilità, gli strumenti e le modalità di attuazione, coerentemente con le previsioni del PSC e del RUE vigenti;
- che con delibera della Giunta Comunale PG n. 54184/2014 dell'11/03/2014 è stato approvato il presente Accordo ed autorizzata la sua sottoscrizione;
- che la Provincia di Bologna è locataria dell'area censita al foglio 119 mappale 629 per la quale è stata richiesta l’acquisizione nell’ambito della procedura del così detto federalismo demaniale (ai sensi dell’art. 00 xxx xxx XX 69/2013) e che in base a tale provvedimento prevede l’utilizzo del bene trasferito entro tre anni dal trasferimento stesso.
LE PARTI DANNO ATTO ESPRESSAMENTE
- che il Soggetto attuatore si obbliga a mantenere fermo il presente Accordo e la proposta ivi contenuta, per tutto il tempo necessario al Comune di
Bologna per la sua approvazione da parte dell’organo esecutivo;
- che il presente Accordo è stipulato ai sensi dell’art. 11 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. nella forma della scrittura privata informatica sottoscritta a distanza, da valere ad ogni effetto di legge;
- che il presente Accordo e la proposta ivi contenuta sono impegnativi per il privato proprietario dalla data della sottoscrizione elettronica da parte del Comune di Bologna, pur essendo tale Accordo concluso sotto condizione sospensiva del recepimento delle sue previsioni, da parte del Consiglio Comunale, tramite l'approvazione della variante al POC. Solo a decorrere da tale approvazione l’Accordo diverrà impegnativo anche per il Comune di Bologna;
Tutto ciò premesso e formante parte integrante e sostanziale del presente Accordo, tra le parti sopra intervenute e rappresentate si conviene e si stipula quanto segue:
ART. 1 – OGGETTO DELL’ACCORDO
1. Il presente Accordo ha ad oggetto l’attuazione degli interventi di cui alle allegate Schede di POC (All.ti n. 1 e n. 2), le quali definiscono l’assetto urbanistico, i carichi insediativi-parametri e indici urbanistici, le destinazioni d’uso, le dotazioni, le misure per la sostenibilità, gli strumenti e le modalità di attuazione.
2. Dette Schede sono destinate a far parte integrante del vigente POC del Comune di Bologna, attraverso procedura di variante.
ART. 2 - IMPEGNI DEL SOGGETTO ATTUATORE
1. Il Soggetto attuatore, così come individuato nella premessa del presente Accordo, dichiara di condividere senza riserve l’intero contenuto
delle allegate Schede di POC (All.ti n. 1 e n. 2), cui si impegna a dare attuazione.
2. Per ogni Scheda di POC Il Soggetto attuatore si impegna a stipulare con il Comune di Bologna una convenzione, quale condizione per la presentazione/rilascio del titolo abilitativo che, in riferimento ai contenuti urbanistici e prestazionali previsti dalle allegate Schede di POC (All.ti n. 1 e
n. 2), deve contenere:
2.1 il progetto definitivo delle dotazioni territoriali da eseguire a cura e a spese dell'attuatore e le modalità di realizzazione, le relative idonee garanzie fideiussorie, le modalità di controllo sulla loro esecuzione, i criteri e le modalità per il loro trasferimento al Comune di Bologna;
2.2 gli elementi progettuali di massima delle opere e degli edifici privati da realizzare, comprensivi, limitatamente all'intervento di cui alla Scheda di POC Allegato n. 2, degli elementi che riguardano la dotazione di Edilizia residenziale sociale (individuazione degli eventuali alloggi da destinare ad Ers, che devono avere misura non inferiore a 45 mq di Su, non essere monolocali e avere caratteristiche edilizie e tipologiche analoghe a quelle degli altri alloggi realizzati nell’intervento);
2.3 gli elementi relativi alla gestione degli alloggi Ers, che saranno destinati alla locazione con canone concordato (il canone non potrà superare quelli medi stabiliti dall’Accordo territoriale in materia di locazione concordata – senza l’applicazione delle maggiorazioni ammesse dal suddetto Accordo per particolari condizioni locative), per un periodo non inferiore a quindici anni, a locatari inclusi in apposita graduatoria approvata dal Comune di Bologna in applicazione del
vigente Regolamento per l’assegnazione di alloggi in locazione a canone calmierato (approvato con Deliberazione C.C. OdG n. 215 del 10.12.2007 e ss.mm.ii.); ovvero l’impegno al versamento al Comune di Bologna di un contributo finalizzato alla attuazione delle politiche comunali per la casa, da effettuarsi prima del ritiro del titolo abilitativo alla realizzazione degli alloggi, pari a € 420,00/mq di Su relativa alla dotazione di Ers dovuta;
2.4 i termini di inizio e di ultimazione delle dotazioni, delle opere ed edifici privati;
2.5 le sanzioni convenzionali a carico del titolare del titolo abilitativo per l'inosservanza degli obblighi stabiliti nella convenzione;
2.6 l'obbligo al trasferimento ai propri aventi causa, in caso di cessione degli immobili, degli impegni convenzionali.
3. Il Soggetto attuatore, per quanto riguarda la realizzazione delle dotazioni territoriali, si impegna:
3.1 ad attivare gli interventi secondo l’idonea procedura individuata nelle rispettive convenzioni entro mesi ventiquattro dalla approvazione del “Programma per la qualificazione urbana” in variante al POC vigente; il ritardo, ammesso fino ad ulteriori mesi dodici, comporta l’applicazione di quanto previsto al successivo art. 4;
3.2 a realizzare a propria cura e spese le suddette dotazioni in quanto opere pubbliche, attraverso le modalità per queste previste dal Codice dei Contratti Pubblici D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii., ovvero dall'art. 16 del D.P.R. n. 380/2001e ss.mm.ii. , entro i tempi stabiliti dalle convenzioni di cui sopra;
3.3 ad effettuare il versamento al Comune di Bologna delle somme dovute a titolo di monetizzazione di dotazioni territoriali non realizzate al deposito della Segnalazione certificata di inizio attività e prima del ritiro del Permesso di costruire delle opere ed edifici privati.
4. Il Soggetto attuatore, per quanto riguarda la realizzazione delle opere ed edifici privati, si impegna:
4.1 ad attivare gli interventi con Segnalazione certificata di inizio attività e Permesso di costruire;
4.2 a rendere disponibile all’assegnazione la quota di alloggi Ers definita nella Scheda di POC (Allegato n. 2) entro 90 giorni dall’ultimazione dell’intervento.
5. Il Soggetto attuatore si impegna altresì a trasferire ai propri aventi causa, in caso di cessione degli immobili, gli obblighi di cui al presente Accordo.
6. Inoltre, limitatamente alla realizzazione degli interventi mediante Permesso di costruire, è facoltà del Soggetto attuatore presentare la documentazione relativa al titolo abilitativo anche a POC adottato, fermo restando che il suo rilascio è subordinato all’approvazione del POC stesso ed al recepimento delle eventuali modifiche ad esso apportate a seguito di osservazioni pervenute.
ART. 3 – IMPEGNI DEL COMUNE DI BOLOGNA
1. Il Comune di Bologna si impegna:
1.1 a trasferire i contenuti di cui alle allegate Schede di POC (All.ti n. 1 e n. 2) nelle proposte di “Programma per la qualificazione urbana”, in variante del POC vigente, così da rendere la stessa scheda parte
integrante di quest’ultimo;
1.2 a sottoporre la proposta di variante al POC, contenente le Schede di POC (All.ti n. 1 e n. 2), al Consiglio Comunale per l’adozione e l’approvazione;
1.3 per quanto di competenza, a supportare il Soggetto attuatore nella definizione progettuale di cui al precedente art. 2;
1.4 a concertare la definizione dei contenuti della convenzione e del relativo progetto al fine di perfezionare gli aspetti di maggior dettaglio propri della progettazione urbanistica attuativa attivando, se necessario, momenti di confronto preliminari alla presentazione del titolo abilitativo, oppure durante la fase istruttoria dello stesso;
1.5 ad acquisire e rendere disponibili al Soggetto attuatore le aree per la realizzazione delle dotazioni territoriali in tempi utili per il completamento dell’intervento, con particolare riferimento alla proposta di cui alla Scheda di POC Allegato n.1, per le aree di proprietà di RFI.
ART. 4 - INADEMPIENZE DEI SOGGETTI ATTUATORI – CONSEGUENZE
1. Nel caso di mancato rispetto dei termini previsti per l’attivazione della idonea procedura per la realizzazione delle dotazioni territoriali, nonché nel caso di mancata sottoscrizione delle convenzioni attuative degli interventi, come specificato al precedente art. 2, il Comune di Bologna avrà facoltà di variare il POC per escluderne in tutto o in parte i comparti oggetto di inadempienza, al fine di perseguire comunque l’interesse pubblico e gli obiettivi strategici sanciti dal PSC e dalla relativa strumentazione urbanistica di attuazione.
2. Qualora per gli interventi oggetto del presente Accordo al termine quinquennale di validità della variante al POC non sia stata presentata la Segnalazione certificata di inizio dell'attività e la domanda per il rilascio del Permesso di costruire, ai sensi dell’art. 30 della L.R. n. 20/2000, le previsioni del “Programma di qualificazione urbana” oggetto del presente Accordo perderanno automaticamente efficacia, senza necessità di ulteriori specifici provvedimenti. In tal caso, successivamente alla decorrenza del termine citato, in tali immobili si applicherà quanto previsto dal RUE a quel momento vigente.
ART. 5 - SPESE
1. Sono a carico del soggetto attuatore le spese di stipula e fiscali inerenti il presente atto.
ART. 6 - RICHIAMI NORMATIVI
1. Per quanto non espressamente previsto nel presente Accordo, trovano applicazione le disposizioni dell’art. 18 L.R. n. 20/2000 e ss.mm.ii.; le disposizioni contenute nei commi 2 e seguenti dell’art. 11 della L. n. 241/1990 e ss.mm.ii. nonché, in quanto compatibili, i principi del Codice Civile in materia di obbligazioni e contratti.
ART. 7 - CONTROVERSIE – FORO COMPETENTE
1. Per tutte le controversie, sarà competente in via esclusiva il TAR per l’Xxxxxx Xxxxxxx, sede di Bologna, ai sensi dell’art. 133 del Codice del Processo Amministrativo.
ART. 8 – DISPOSIZIONI FINALI
1. Il presente atto, redatto in modalità elettronica e sottoscritto a distanza digitalmente dalle parti, sarà registrato solo in caso d'uso.
Costituiscono allegati del presente atto:
a) Scheda di POC intervento di via Bigari n° 1 (Allegato n. 1);
b) Scheda di POC intervento di via Libia n° 69 e n° 71 (Allegato n. 2);
c) Individuazione delle intere aree oggetto del presente atto su cartografia comunale (Allegati n. 3 e 4);
d) Individuazione delle intere aree oggetto del presente atto su cartografia catastale, con individuazione delle varie proprietà (Allegati n. 5 e 6);
e) Dichiarazione del proprietario della disponibilità degli immobili oggetto del presente atto (Alletgati n. 7 e 8, conservati agli atti del Comune di Bologna).
Approvato, letto e sottoscritto digitalmente
p. COMUNE DI BOLOGNA
Xxxxxxxxx Xxxxxxxxxxx
p. PROVINCIA DI BOLOGNA
Xxxxxx Xxxx
ALLEGATO 1 - SCHEDA POC QUALIFICAZIONE DIFFUSA
Via BIGARI, 1
ASSETTO URBANISTICO
Ambito da riqualificare misto – n.120 Bolognina Est Situazione Bolognina - Quartiere Navile
L’area oggetto dell’intervento è situata in via Bigari, confina a nord con l’area dell’istituto Salesiani, a est con l’area ricreativa del Dopolavoro Ferroviario, a sud con il Parcheggio Salesiani ed ad ovest con l’area scolastica del liceo Xxxxx.
L’intervento proposto prevede il recupero, la riqualificazione e la valorizzazione degli edifici storici della fine dell’800 che ospitano la Collezione Storica dell’Amministrazione Provinciale di Bologna, nucleo del Museo dei Trasporti, e la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica che ospiterà oltre all’ampliamento del Museo le funzioni di tipo ricettivo alberghiero. La proposta costituisce una variante alla scheda del POC vigente (art. 14 scheda n. 2 - Museo Provinciale dei trasporti e nuovi uffici della Provincia di Bologna).
CARICHI INSEDIATIVI – PARAMETRI E INDICI URBANISTICI
PARAMETRI VINCOLANTI:
Su = 7600 mq
PARAMETRI DI SOSTENIBILITÀ:
Ip = 0,40
DESTINAZIONI D'USO
(5a) - accoglienza in alberghi, pensioni, motel, locande, ostelli, studentati (compresi residence come strutture alberghiere di miniappartamenti o camere con personale e servizi comuni di ristorazione, lavanderia, pulizia, sorveglianza, assistenza alla clientela, ecc.): 79% SU
(6a) - Servizi Ricreativi: spettacolo, sport, cultura, tempo libero (impianti per lo spettacolo sportivo quali stadi e palasport; multiplex e multisala cinematografici, cinema, teatri; spazi espositivi e museali; discoteche e sale da ballo; centri e sale polivalenti; centri per il fitness e la pratica sportiva, piscine, palestre) in grandi strutture o complessi di capienza oltre i 400 utenti contemporanei: 21% SU limitatamente a spazi espositivi e museali.
DOTAZIONI
DOTAZIONI TERRITORIALI
A titolo di “infrastruttura per l’urbanizzazione a diretto servizio dell’insediamento”, l'intervento si deve fare carico della realizzazione della pista ciclopedonale (compreso anche il tratto lungo il margine sud dell’area liceo Xxxxx) e dell’area verde pubblica di collegamento al “parco lineare” - Asta “Ex Casaralta”, nella misura minima di 3.600 mq.
Totale delle aree da cedere per la realizzazione di dotazioni territoriali= 3.600 Mq. La restante quota di dotazioni territoriali dovute, non realizzate, sarà monetizzata. DOTAZIONI DI PARCHEGGI AL SERVIZIO DEGLI EDIFICI
Considerata la presenza dell'adiacente parcheggio dei Salesiani e la vicinanza della stazione ferroviaria AV è concessa la deroga alla realizzazione dei parcheggi pertinenziali in base a quanto previsto dell'art. 30 del RUE. La dotazione pertinenziale comunque realizzata non potrà essere inferiore al minimo previsto dalla legislazione nazionale.
MISURE DI SOSTENIBILITA’
Aria
Ai fini della sostenibilità della trasformazione e per favorire la mobilità sostenibile dovrà essere realizzato il tratto di pista ciclabile da via Bigari a via Matteotti, in continuità con quello già realizzato.
Rumore
Ai fini della sostenibilità della trasformazione dovranno essere approfondite le ricadute acustiche indotte dalla viabilità interna al comparto nei confronti dei ricettori esistenti (in particolare verso l’area scolastica ad ovest).
Dovrà essere inoltre verificato l’impatto acustico dei futuri impianti tecnici a servizio dei nuovi usi, dimostrando il rispetto dei limiti differenziali.
Acqua
Le misure di sostenibilità ai fini dell’approvvigionamento idrico dovranno prevedere almeno il raggiungimento del livello prestazionale migliorativo, che comporta un consumo massimo domestico di 130 l/Ab/g. Si specifica che per gli usi non domestici il consumo stimato verrà parametrizzato al consumo domestico, come avviene per gli scarichi. Tale livello prestazionale potrà essere garantito attraverso l’impiego delle modalità indicate nella scheda tecnica di dettaglio dE9.1 del Rue.
Le misure di sostenibilità per la tutela qualitativa delle acque reflue dovranno prevedere la realizzazione di reti separate, come da requisito A5.1 comma 1 dell’art. 55 del Rue, con recapito alla fognatura pubblica mista delle acque nere. Le acque bianche, solo nel caso in cui risulti tecnicamente ed economicamente impossibile il loro riuso, la predisposizione di sistemi di drenaggio nel terreno o il loro recapito nella Canaletta Reno 75, che scorre ad est lungo via Stalingrado (la fattibilità tecnica di quest’ultima possibilità dovrà essere vautata nella successiva fase approvativa) potranno essere immesse nella fognatura mista esistente.
Ai fini del controllo delle portate massime, nel progetto dovranno essere predisposti adeguati sistemi di laminazione, dimensionati con riferimento alle prescrizioni dell’Autorità di bacino (art 5 PSAI Sistema Idraulico Navile Savena Abbandonato), e nel rispetto di quanto richiesto dal requisito A5.1 comma 4 dell’art. 55 del Rue. La laminazione delle aree private dovrà essere separata da quella delle aree pubbliche.
Dovrà essere raggiunto un valore pari almeno a 4 dell’indice RIE (cfr. art. 56 requisito E8.4 del RUE).
Suolo e sottosuolo
Nonostante dai sondaggi condotti nel 2010 a nord e a sud degli edifici che saranno conservati e in prossimità di una vasca di carburante interrata non siano emerse concentrazioni di sorgenti inquinanti significative, considerato il rischio di inquinamento legato alle attività svolte nell’area, dovrà essere avviata, preliminarmente all’attuazione degli interventi, una ulteriore fase di verifica ambientale quanto più esaustiva possibile ai fini dell'attestazione della compatibilità dei suoli con la trasformazione.
A tal fine dovrà essere predisposta un’apposita caratterizzazione ambientale dell’area per verificare lo stato del suolo e del sottosuolo del lotto. Particolare attenzione dovrà essere rivolta in corrispondenza delle aree presumibilmente più impattate, al fine di escludere la presenza di eventuale contaminazione nel suolo e sottosuolo.
Gli esiti di tale verifica sono necessari per comprovare l’ammissibilità del nuovo uso ricettivo e dovranno essere parte integrante della documentazione da presentare per l’ottenimento del titolo edilizio. In ogni caso, qualora durante la realizzazione degli scavi previsti, dovessero essere rilevate situazioni anomale e di potenziale contaminazione, il proponente dell’intervento dovrà attivarsi ai sensi dell’art. 242 del DLgs 152/06 e xx.xx. e ii..
Rifiuti
In relazione alle previste demolizioni e ai conseguenti volumi di materiale di varia natura che si origineranno, la sostenibilità della trasformazione è condizionata al rispetto delle seguenti pratiche:
- demolizione selettiva, cioè già al momento della demolizione le tecniche utilizzate sono tali da consentire una prima separazione tra i diversi materiali costituenti gli edifici (legno, vetro, metalli, laterizio, calcestruzzo, …);
- verifica della possibilità di riutilizzo in sito degli inerti prodotti dalle demolizioni per la realizzazione di opere e interventi preventivamente individuati;
- utilizzo, per la realizzazione del nuovo intervento, di materiale proveniente da impianto di recupero di inerti da demolizione, in relazione agli usi e alle diverse caratteristiche nei singoli componenti l'intervento (sottofondi, vespai, strutture, ...).
Energia
Ai fini della sostenibilità della trasformazione dovrà essere raggiunta la classe A di prestazione energetica per gli edifici di nuova costruzione e dovrà essere verificata la possibilità di raggiungere la classe energetica B per l’intervento di riqualificazione dell’edificio storico, compatibilmente con il rispetto dei vincoli che lo riguardano. Dovranno essere rispettati i singoli requisiti minimi di prestazione energetica secondo la normativa regionale vigente, prestando attenzione al soddisfacimento dei requisiti specifici previsti dal RUE (in particolare si segnala che dovrà essere soddisfatta la prestazione 1.4 del requisito E7.1 in merito al soddisfacimento energetico solare).
Elettromagnetismo
Relativamente alle alte frequenze, dovrà essere valutato, ai sensi dell’articolo 56 scheda dE4.2 del Rue, l'impatto elettromagnetico provocato dagli impianti di telefonia mobile presenti in un raggio di 200 metri dall'area di intervento, e dovrà essere garantito il rispetto dei valori dei attenzione e obiettivi di qualità, definiti dalla normativa.
Relativamente alle basse frequenze, tutte le DPA associate alla rete di trasporto, distribuzione e produzione dell'energia elettrica esistenti o di nuova realizzazione, anche a servizio degli impianti di produzione di energia rinnovabile, non dovranno interessare zone in cui è prevista la presenza di persone per periodi superiori a 4 ore giornaliere.
Qualora non sia possibile eliminare l'interferenza delle DPA con le aree in cui è prevista la permanenza di persone per periodi superiori a 4 ore/giorno, è necessario schermare gli elementi che provocano le emissioni.
Tutte le eventuali nuove linee MT devono essere realizzate in cavo interrato e ad elica visibile (elicord). La realizzazione di nuove cabine MT/bt deve essere conforme a quanto previsto nell'articolo 49 del RUE.
Verde e spazio pubblico
Dovrà essere realizzato il tratto di percorso ciclabile e pedonale per l’intero tratto mancante, ossia da via Bigari a via Matteotti, in continuità con quello già realizzato, per il completamento della cosiddetta “Asta Casaralta”; tale percorso di uso pubblico dovrà essere idoneamente progettato come parco lineare e prevedere una fruizione continua diurna e notturna.
Mobilità
Al fine di migliorare e garantire un'accessibilità pedonale e ciclabile in piena sicurezza al comparto, e per dare compimento ad un importante percorso ciclo-pedonale esistente (Asta “Ex Casaralta”), si richiede che i percorsi pedonali e ciclabili siano estesi anche oltre i confini del lotto interessato fino a collegarsi con via Matteotti e che tali percorsi siano sempre liberamente fruibili.
Per la realizzazione di tali collegamenti, inoltre, si precisa che era già prevista (da un “Accordo Quadro” tra Provincia di Bologna e Comune di Bologna – approvato con delibera di Consiglio Comunale con PG.37542/2009) la cessione di aree, da parte della Provincia di Bologna in favore del Comune di Bologna, allo scopo di collegare il percorso ciclabile già realizzato ad opera del Comune di Bologna con via Matteotti. Tale itinerario interessa parte del lotto in oggetto e parte delle aree attualmente comprese all'interno dell'Istituto Scolastico Xxxxx e deve essere integralmente realizzato in quanto essenziale per l'effettiva ricucitura dei percorsi pedonali e ciclabili esistenti. Nel caso non sia possibile la cessione dell’area scolastica di proprietà dell’Amministrazione Provinciale, la convenzione potrà prevedere specifiche disposizioni che definiscano e regolamentino la servitù di uso pubblico, nonché le modalità di realizzazione, gestione e manutenzione del percorso stesso.
L'accessibilità carrabile privata al lotto, in termini di passi carrai, andrà studiata nel dettaglio conformemente a quanto previsto dal Regolamento Comunale vigente.
STRUMENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE
Intervento edilizio diretto attuabile attraverso Permesso di Costruire e Segnalazione certificata di inizio attività, previa stipula di convenzione.
Le dotazioni territoriali saranno attuate secondo idonea procedura definita nella convenzione stessa.
ALLEGATO 2 - SCHEDA POC QUALIFICAZIONE DIFFUSA
VIA XXXXX, 69-71
ASSETTO URBANISTICO
Ambito da riqualificare misto, n.121 - Cirenaica
Individuato nel Poc vigente come intervento di riqualificazione nella Situazione Massarenti – Quartiere San Vitale.
L’area, di proprietà dell’Amministrazione Provinciale, è collocata nei pressi di via Xxxxx, delimitata a nord dall’asse ferroviario Bo-Rn-Fi, a ovest dal ponte di via Xxxxx, a sud dal complesso religioso di S. Xxxxx del Suffraggio dei Dehoniani, a est da aree verdi di proprietà dell’ordine di Suore dell’Istituto Sacra Famiglia di Bergamo.
Ex deposito provinciale Atc in disuso, la rigenerazione dell’area si attua attraverso la totale demolizione di capannone, palazzina e tettoia esistenti e ricostruzione per la definizione di un nuovo complesso a principale matrice residenziale, corredato da usi commerciali, attività economiche e amministrative di piccole dimensioni.
CARICHI INSEDIATIVI – PARAMETRI E INDICI URBANISTICI
PARAMETRO VINCOLANTE:
Vt = 10.500 mc
PARAMETRI DI SOSTENIBILITA’:
Su = 2.920 mq Hf = 18 m
Ip = 40 %
DESTINAZIONI D’USO
(1a) abitazioni singole permanenti e temporanee (compresi residence come “colonie” di appartamenti e case di vacanza, bed and breakfast): 75% Su
(3b) attività economiche e amministrative di piccole dimensioni: 12% Su (4d) commercio in strutture di vicinato: 13% Su
DOTAZIONI
DOTAZIONI TERRITORIALI:
A titolo di “infrastrutture per l’urbanizzazione a diretto servizio degli insediamenti” l'intervento si deve fare carico della realizzazione di un tratto di percorso ciclopedonale alberato e affiancato da una fascia di verde, nella parte più a nord del lotto, a ridosso della ferrovia, per connettere il percorso esistente ad est con la via Libia e contestuale riapertura di un voltone sotto il Ponte di via Libia; si prevede inoltre la sistemazione del marciapiede su via Sabatucci fino a via Bentivogli.
Totale delle aree da cedere per la realizzazione di dotazioni territoriali = 1.700 mq La restante quota di dotazioni territoriali dovute, non realizzate, sarà monetizzata DOTAZIONI DI EDILIZIA RESIDENZIALE SOCIALE:
15% Su ad uso abitativo
MISURE PER LA SOSTENIBILITA’
Aria
Dal punto di vista atmosferico i nuovi usi sono sostenibili.
Per migliorare la mobilità sostenibile occorrerà ricucire gli itinerari ciclabili presenti nella zona e riqualificare i marciapiedi esistenti limitrofi all’area di intervento.
Rumore
La trasformazione dovrà garantire il rispetto dei limiti della IV classe di qualità (riferiti alla totalità delle sorgenti sonore presenti in sito) per gli usi abitativi (o ad essi assimilabili) e della IV classe per tutti gli altri usi.
L’insediamento dei nuovi usi dovrà essere subordinato alla preventiva realizzazione di tutte le opere di mitigazione necessarie a garantirne la compatibilità acustica e, al fine di dare un disegno unitario al contesto urbano e operare una riqualificazione dello stesso, dovrà essere valutata la opportunità di raccordare la barriera lungo la linea ferroviaria con quella esistente (opere di mitigazione presenti su via Xxxxx Xxxxxxxx); potranno altresì essere concordate con l’Amministrazione differenti soluzioni di mitigazione.
Acqua
Le misure di sostenibilità ai fini dell’approvvigionamento idrico dovranno prevedere un controllo dei consumi, rispettando almeno il livello migliorativo di consumo massimo domestico di 130 l/ab/g, come da scheda tecnica di dettaglio dE9.1 del Rue. Si specifica che per gli usi non domestici il consumo stimato dovrà essere parametrizzato al consumo domestico, come avviene per gli scarichi. Le misure di sostenibilità per la tutela qualitativa delle acque reflue dovranno prevedere la realizzazione di reti separate, come da requisito A5.1 comma 1 dell’art. 55 del Rue, con recapito alla fognatura pubblica mista delle acque nere e delle acque bianche solo nel caso in cui risulti tecnicamente ed economicamente impossibile il loro riuso o la predisposizione di sistemi di drenaggio nel terreno.
Ai fini del controllo e della gestione delle acque di prima pioggia, le misure di sostenibilità dovranno rispondere a quanto previsto dal requisito A5.1 comma 3 dell’art. 55 del Rue.
Ai fini del controllo delle portate massime, nel progetto dovranno essere predisposti adeguati sistemi di laminazione, dimensionati con riferimento alle prescrizioni dell’Autorità di bacino (art 5 PSAI Sistema Idraulico Navile Savena Abbandonato), e nel rispetto di quanto richiesto dal requisito A5.1 comma 4 dell’art. 55 del Rue. La laminazione delle aree private dovrà essere separata da quella delle aree pubbliche.
Dovrà essere raggiunto un valore pari almeno a 5,5 dell’indice RIE (cfr. art. 56 requisito E8.4 del Rue).
Suolo e sottosuolo
E’ in via di conclusione il procedimento di bonifica in capo alla Provincia di Bologna, ai fini dell'attestazione della compatibilità dei suoli con la trasformazione prevista.
Gli esiti di tale procedimento sono necessari per comprovare l’ammissibilità del cambio d’uso e dovranno essere parte integrante della documentazione da presentare per l’ottenimento del titolo edilizio.
Qualora, durante la realizzazione degli scavi previsti, dovessero essere rilevate ulteriori situazioni anomale e di potenziale contaminazione, il proponente dell’intervento dovrà riattivarsi ai sensi dell’art. 242 del D.Lgs. 152/06 e xx.xx. e ii..
Rifiuti
In relazione alle previste demolizioni e ai conseguenti volumi di materiale di varia natura che si origineranno, la sostenibilità della trasformazione è condizionata al rispetto delle seguenti pratiche:
- demolizione selettiva, cioè già al momento della demolizione le tecniche utilizzate sono tali da consentire una prima separazione tra i diversi materiali costituenti gli edifici (legno, vetro, metalli, laterizio, calcestruzzo, …);
- verifica della possibilità di riutilizzo in sito degli inerti prodotti dalle demolizioni per la realizzazione di opere e interventi preventivamente individuati;
- utilizzo, per la realizzazione del nuovo intervento, di materiale proveniente da impianto di recupero di inerti da demolizione, in relazione agli usi e alle diverse caratteristiche nei singoli componenti l'intervento (sottofondi, vespai, strutture, ...).
Energia
Ai fini della sostenibilità della trasformazione dovrà essere raggiunta almeno la classe A di prestazione energetica e dovranno essere rispettati i singoli requisiti minimi di prestazione energetica secondo la normativa regionale vigente, prestando attenzione al soddisfacimento dei requisiti specifici previsti dal Rue (in particolare si segnala che dovrà essere soddisfatta la
prestazione 1.4 del requisito E7.1 in merito al soddisfacimento energetico solare).
Elettromagnetismo
Relativamente alle alte frequenze dovrà essere valutato, ai sensi dell’articolo 56 scheda dE4.2 del Rue, l'impatto elettromagnetico provocato dagli impianti di telefonia mobile presenti in un raggio di
200 metri dall'area di intervento, e dovrà essere garantito il rispetto dei valori di attenzione e obiettivi di qualità, definiti dalla normativa.
Relativamente alle basse frequenze, tutte le DPA associate alla rete di trasporto, distribuzione e produzione dell'energia elettrica esistenti o di nuova realizzazione, anche a servizio degli impianti di produzione di energia rinnovabile, non dovranno interessare zone in cui è prevista la presenza di persone per periodi superiori a 4 ore giornaliere.
Qualora non sia possibile eliminare l'interferenza delle DPA con le aree in cui è prevista la permanenza di persone per periodi superiori a 4 ore/giorno, è necessario schermare gli elementi che provocano le emissioni.
Tutte le eventuali nuove linee MT devono essere realizzate in cavo interrato e ad elica visibile (elicord).
La realizzazione di nuove cabine MT/bt deve essere conforme a quanto previsto nell'articolo 49 del Rue.
Verde e spazio pubblico
Ai fini della sostenibilità della trasformazione, dovrà essere realizzata una fascia verde a nord del lotto, che comprenda un percorso ciclopedonale in linea con quanto già realizzato ad est. Tale percorso dovrà essere esteso, tramite l’apertura di un voltone sotto il ponte di via Libia, su via Sabatucci fino all'incrocio con via Bentivogli.
Mobilità
Le misure per la sostenibilità sono costituite dalla ricucitura dell'itinerario ciclabile esistente sul lato sud della linea ferroviaria Bologna-Rimini, attualmente interrotto in corrispondenza del comparto, il quale dovrà essere realizzato e ceduto al Comune di Bologna. Tale intervento, da realizzarsi a carico degli attuatori, dovrà comprendere un nuovo collegamento con via Sabatucci, mediante l'apertura di un varco sotto al ponte di via Libia, precisando che il percorso dovrà essere sempre fruibile e non intercluso o vincolato da alcuna recinzione. L'itinerario ciclabile dovrà essere prolungato su via Sabatucci mediante l'adeguamento del marciapiede fino all'intersezione con via Bentivogli.
Gli accessi carrabili privati andranno realizzati conformemente a quanto previsto dal vigente Regolamento Comunale dei Passi Carrabili e l'eventuale modifica o adeguamento del passo carrabile esistente dovrà comunque essere oggetto di opportuna autorizzazione dei competenti Uffici del Settore Mobilità Sostenibile anche in relazione alla complessa collocazione dell'attuale passo carrabile.
STRUMENTI E MODALITA’ DI ATTUAZIONE
Intervento edilizio diretto attuabile mediante Segnalazione certificata di inizio attività, previa stipula di convenzione. Le dotazioni territoriali saranno attuate secondo idonea procedura definita nella convenzione stessa.
ALLEGATO 3
POC QUALIFICAZIONE DIFFUSA
VIA BIGARI, 1
PERIMETRO INTERVENTO
AREE DA CEDERE PER DOTAZIONI TERRITORIALI
0 50 m
ALLEGATO 4
POC QUALIFICAZIONE DIFFUSA
VIA XXXXX, 69-71
PERIMETRO INTERVENTO
AREE DA CEDERE PER DOTAZIONI TERRITORIALI
0 50 m