SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO
ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELL’ENIT - AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO
2019
Determinazione del 25 novembre 2021, n.125
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELL’ ENIT - AGENZIA NAZIONALE DEL TURISMO
2019
Relatore: Presidente di Sezione Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx
Hanno collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati:
Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxx
Determinazione n. 125/2021
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell’adunanza del 25 novembre 2021, tenutasi in videoconferenza, ai sensi dell’art. 85, comma 0 xxx, xxx xxxxxxx legge 17 marzo 2020 n. 18 , convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020 n. 27, più volte modificato, da ultimo dall’art 0, x. 0, xxx xxxxxxx legge 23 luglio 2021, n. 105, convertito con modificazione dalla legge 16 settembre 2021 n. 126 e secondo le “Regole tecniche e operative” adottate con decreto del Presidente della Corte dei conti del 18 maggio 2020, n. 153 e 20 ottobre 2020 n. 287;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214; vista la legge 21 marzo 1958, n. 259 e la legge 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 25 aprile 1961, con il quale l’ENIT (Agenzia nazionale del turismo) è stata sottoposta al controllo della Corte dei conti;
visto il d.l. 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni nella legge 29 luglio 2014 n. 106, che ha trasformato l’Enit in ente pubblico economico (EPE) e lo ha sottoposto alla vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo;
visto il d.l. 12 luglio 2018, n. 86, convertito con modificazioni nella legge 9 agosto 2018, n. 97, che ha disposto di trasferire la vigilanza sull’Enit dal Ministero per i beni e le attività culturali al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali;
visto il d.l. 21 settembre 2019 n. 104, convertito nella legge 18 novembre 2019, n. 132, con cui la vigilanza sull’Enit è stata trasferita dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali al Ministero per i beni e le attività culturali;
visto il d.l.1 marzo 2021, n. 22 , convertito nella legge 22 aprile 2021, n. 55, recante “disposizioni urgenti di riordino dei Ministeri” che ha istituito il Ministero per il turismo ed ha previsto che la dizione Ministro per il Turismo e Ministero per il Turismo sostituiscono ad ogni effetto ed ovunque presenti, con riguardo alle funzioni in materia di turismo, le denominazioni di
Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo e di Ministero per i beni le attività culturali e per il turismo;
visto il bilancio consuntivo dell’Agenzia predetta, relativo all’esercizio finanziario 2019, nonché le annesse relazioni del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori, trasmesse alla Corte dei conti in adempimento dell’art. 4 della citata legge n. 259 del 1958; esaminati gli atti;
udito il relatore, Presidente di Sezione Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Agenzia per l’esercizio finanziario 2019;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano comunicare, a norma dell'art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, alle dette Presidenze, il bilancio d’esercizio - corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione - e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art 7, della legge 21 marzo 1958, n 259, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio per l’esercizio 2019 – corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione – l’unita relazione con la quale la Corte riferisce in ordine al controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’ENIT (Agenzia nazionale del turismo) per il suddetto esercizio.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxx Xxxxxx Xxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
DIRIGENTE
Xxxxx Xxxxxx
depositata in segreteria
INDICE
1. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 2
2. DISCIPLINA ORDINAMENTALE. 7
3.1 I compensi degli organi 13
4.1 Sedi dell’Ente in immobili di proprietà o in locazione. 18
5.1 Consulenze e collaborazioni 26
7. OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, DI COMUNICAZIONE E PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 32
10. RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE 40
10.2.1 Valore della produzione 51
10.2.2 Costi della produzione 52
10.3 Posizione finanziaria netta 54
10.4 Il rendiconto finanziario 55
11. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 58
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Emolumenti organi sociali 13
Tabella 2 - Sedi territoriali 16
Tabella 3 - Locazioni attive anno 2019* 18
Tabella 4 - Locazioni passive anno 2019* 19
Tabella 5- Personale in servizio 22
Tabella 6 - Organico in servizio nella Sede Centrale di Roma al 31 dicembre 2019 22
Tabella 7 - Costo del personale 24
Tabella 8 - Costo del personale della Sede Centrale e delle Sedi Estere 24
Tabella 9 - Premi di produttività di competenza dell'esercizio 2019 26
Tabella 10 - Consulenze e collaborazioni esterne 2019 27
Tabella 11 - Affidamenti a terzi. Esercizio 2019 35
Tabella 12 - Stato patrimoniale - Attività 45
Tabella 13 - Stato patrimoniale – Passività 49
Tabella 14 - Conto economico 51
Tabella 15 - Posizione finanziaria netta 54
Tabella 16 - Rendiconto finanziario 55
INDICE DELLE FIGURE
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte riferisce al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, i risultati del controllo eseguito, con le modalità di cui all’art. 12 della medesima legge, sulla gestione dell’Enit - Agenzia nazionale del turismo - per l’esercizio 2019 e sui fatti di maggior rilievo intervenuti successivamente.
La precedente relazione, relativa all’esercizio 2018, è stata deliberata dalla Sezione con determinazione n. 115 adottata nell’adunanza del 19 novembre 2020 (Atti Parlamentari, XVIII Legislatura– Documento XV, n 360 ).
1. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
L’Ente, istituito nel 1919 quale Ente Nazionale per l’incremento delle industrie turistiche e poi denominato dal 1960 Ente Nazionale italiano per il turismo, nel 2005 è stato trasformato in Agenzia Nazionale del Turismo, con la funzione di promuovere l’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione.
Con d.l. 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni nella legge n. 106 del 29 luglio 2014,1 l’ Enit è stato trasformato in ente pubblico economico, sottoposto alla vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, al fine di assicurare risparmi alla spesa pubblica, di migliorare la promozione dell’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione, anche in occasione della Presidenza italiana del semestre europeo e della realizzazione dell’evento internazionale EXPO 2015.
L’art 16 del citato decreto-legge, come modificato dalla legge di conversione, ha poi previsto che, fino all’insediamento degli organi dell’ente trasformato, il medesimo dovesse proseguire nel regime giuridico previgente e che le funzioni dell’organo collegiale di amministrazione fossero svolte da un commissario straordinario.
Nelle more della costituzione del nuovo Consiglio di amministrazione il commissario straordinario ne ha svolto le funzioni fino all’8 ottobre 2015, data dell’insediamento del nuovo C.d.a, rimasto in carica fino alla fine del 2018.
Le vicende relative alla nomina dei successivi componenti del Consiglio di amministrazione saranno trattate nei successivi capitoli.
L’attività dell’Ente è regolata da una convenzione triennale con cui il Ministero vigilante definisce, con altri soggetti pubblici interessati, gli obiettivi ed i risultati attesi, secondo determinate scadenze temporali ed il relativo budget finanziario (art 16, c 7).
Ai sensi dell’art. 1, comma 479, della legge n. 208 del 28 dicembre 2015, all’Enit non si applicano “le norme di contenimento delle spese, previste dalla legislazione vigente a carico dei soggetti inclusi nell’elenco dell’ISTAT delle amministrazioni pubbliche di cui all’art. 1 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 e successive modificazioni”.
1 In precedenza, con il d.p.c.m. del 4 giugno 2013, il Ministro per i beni e le attività culturali è stato delegato ad esercitare tutte le funzioni statali in materia di turismo, comprese quelle normative, già attribuite al Presidente del Consiglio dei ministri. Con la legge n. 71 del 24 giugno 2013 sono state trasferite al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (Mibact) le funzioni esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in tale materia.
Si tratta di una espressa esclusione dall’ applicazione della normativa di contenimento della spesa (cosiddetta spending review), motivata dallo stesso legislatore, con l’esigenza di “assicurare la piena ed efficace realizzazione degli obiettivi istituzionali perseguiti”. Tuttavia, é evidente che la necessità “di assicurare risparmi alla spesa pubblica” si pone in primo piano, coerentemente con le esigenze di coordinamento della finanza pubblica e di contenimento dei costi, presidiate anche a livello costituzionale (artt. 81 e 97) profili che devono improntare il modello operativo e gestionale di tutte le amministrazioni pubbliche riconducibili al comparto della “finanza pubblica allargata” così come ha avuto modo di sottolineare in più occasioni il ministero vigilante.
L’assetto delle funzioni ha subito nell’ultimo biennio importanti modifiche con riguardo alle competenze del ministero vigilante, producendo rilevanti conseguenze sulla governance dell’ente ed anche sulla relativa gestione.
Il decreto legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito con modificazioni nella legge 9 agosto 2018, n. 97, ha trasferito al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali le funzioni già esercitate dal Ministero per i beni e le attività culturali, in materia di turismo, prevedendo per l’Enit l’obbligo di adeguare, entro sessanta giorni dall’ entrata in vigore della citata legge , il proprio statuto, approvato con d.p.c.m. del 21 maggio 2015, al fine di prevedere la vigilanza da parte del Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.
Tale adeguamento è avvenuto con delibera del Consiglio di amministrazione del 1° ottobre 2018.
Con il decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito nella legge 18 novembre 2019, n 132, le funzioni in materia di turismo, esercitate dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali sono state nuovamente trasferite al Ministero per i beni e le attività culturali.
A seguito della pandemia e delle misure adottate a sostegno di diversi settori economici, fra cui quello del turismo, il decreto legge 19 maggio 2020,n 34, convertito con modificazioni nella legge 17 luglio 2020, n 77, all’art 179,ha previsto ché “allo scopo di favorire la ripresa dei flussi turistici in ambito nazionale, nello stato di previsione del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, è istituito il Fondo per la promozione del turismo in Italia con una dotazione di 20 milioni di euro per l’anno 2020. Con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del citato decreto, sono individuati anche avvalendosi dell’Enit, Agenzia nazionale del turismo, i soggetti destinatari delle risorse e le iniziative
da finanziare e sono definite le modalità di assegnazione anche al fine del rispetto del limite di spesa”. Al fine di assicurare un’attuazione tempestiva ed efficace, tale disposizione ha stabilito la modifica dell’art. 16 del d.l., n. 83 del 2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 luglio 2014, n. 106, per effetto del quale “Il Consiglio di amministrazione è composto dal Presidente, da un membro nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, con funzioni di amministratore delegato, e da un membro nominato dal Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo su designazione della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano “. Ha, altresì, disposto che il Collegio dei revisori dei conti sia composto da tre membri effettivi, uno dei quali designato dal Ministro dell'economia e delle finanze e da due supplenti, nominati con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, che designa il Presidente.
Con riguardo alla richiamata disposizione, varata con l’intento di garantire una più ampia promozione del turismo, settore fortemente colpito dalla pandemia e dal conseguente lockdown, non si può fare a meno di osservare che la struttura di ente pubblico economico , conferita all’ente dalla legge n 106 del 29 luglio 2014, che ha convertito il dl 31 maggio 2014,n 83, mal si concilia con l’assunto di un Consiglio di amministrazione di cui fa parte un amministratore delegato, figura più affine agli assetti di governance delle società pubbliche .
Da ultimo va osservato che, a far data dal 1 marzo 2021, con l’intento di valorizzare al massimo il turismo, settore cruciale per lo sviluppo e la ripresa del Paese, il dl 1 marzo 2021 n 22, convertito nella legge 22 aprile 2021,n 55, ha , inoltre, previsto che le funzioni di tale settore di attività fossero attribuite alla cura di un Ministero autonomo, il costituendo Ministero per il Turismo prevedendo che la vigilanza sull’Enit, con effetto immediato, fosse trasferita al neo costituito Ministero.
Più di recente il dl 31 maggio 2021 n 77 convertito nella legge 29 luglio 0000 x 000, all’art 8, c 6 ter, ha disposto che “per garantire il conseguimento degli obiettivi e degli interventi di competenza del Ministro del Turismo previsti nel PNRR, con particolare riguardo a quelli strettamente connessi alle attività di gestione , nonché al loro monitoraggio, rendicontazione e controllo essenziali per l’efficace realizzazione delle misure di sostegno ed incentivazione del settore del turismo, l’Enit è autorizzato, in aggiunta alla dotazione organica prevista dalla legislazione vigente ed a valere sulle risorse finanziarie iscritte nel bilancio di previsione per l’anno 2021, ad assumere , entro l’anno 2021,facendo ricorso a procedure concorsuali da effettuare nel rispetto di principi generali per l’accesso all’impiego nelle
pubbliche amministrazioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001, n 165, un contingente fino a 120 unità di personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato della durata massima di 24 mesi, di cui 70 appartenenti al livello secondo e 50 appartenenti al livello terzo del contratto collettivo nazionale del lavoro per i dipendenti del settore turistico-aziende alberghiere. L’individuazione delle unità di personale e le modalità di avvalimento sono disciplinate da un apposito protocollo d’intesa a titolo gratuito fra il Ministero del turismo e l’ENIT All’onere derivante dall’assunzioni di cui
al presente comma, pari a 3.041.667 euro per l’anno 2021, a 7.300.000 euro per l’anno 2022 e a
4.258.333 euro per l’anno 2023, si provvede mediante utilizzo delle risorse disponibili nel bilancio ENIT- Agenzia nazionale del turismo”.
Tale norma comporta l’impiego di rilevanti risorse provenienti dal bilancio dell’Enit per un importo, nel triennio 2021/2023, prossimo ai 15 milioni per finalità del Ministero del turismo connesse al PNRR. Ciò potrebbe condizionare, per il periodo in questione, lo svolgimento della missione istituzionale assegnata all’Agenzia, anche incidendo in modo rilevante sulle finalità di promozione del settore, sia all’interno del Paese che all’estero e potrebbe rendere più difficile la realizzazione degli obiettivi indicati nel piano triennale, approvato dal Ministero vigilante, in un momento nel quale, la valorizzazione e promozione del turismo sono le finalità per le quali il legislatore ha, con la legge n. 55 del 2021, disposto una così ampia trasformazione delle competenze nel settore.
In tal senso si pone anche il protocollo d’intesa, recentemente sottoscritto fra il Ministero del turismo ed Enit (1° settembre 2021), nel quale è espressamente indicato che le 120 unità di personale da assumere, sono destinate alle attività istituzionali ed indifferibili di competenza del Ministero del turismo e che l’utilizzo del medesimo resta disciplinato esclusivamente dal Ministero del turismo. La formula individuata non fornisce un quadro chiaro e trasparente delle competenze, e può creare difficoltà gestionali in un momento nel quale proprio nel settore turistico, al fine di superare le gravi difficoltà connesse con la pandemia da Covid-19, mentre sarebbe necessario azionare, tutte le iniziative necessarie per il più ampio rilancio dell’Italia e dei suoi valori, puntando anche sulle consolidate esperienze professionali che negli anni l’Ente ha acquisito (è nato nel 1919). Inoltre, l’art 8, comma 6 ter, nell’assegnare il compito di reclutare le 120 unità di personale per gli obiettivi di competenza del Ministero del turismo, distoglie, nell’immediato, risorse umane ed organizzative alle finalità proprie dell’Ente, quali quelle individuate ed oggetto del Piano triennale approvato ed in corso di realizzazione.
Trattandosi di un ente pubblico è importante definire soluzioni organizzative chiare e trasparenti che consentano di avere una visione adeguata delle finalità che si intende realizzare con le risorse pubbliche impiegate.
2. DISCIPLINA ORDINAMENTALE
L’Enit ha autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione e la sua attività è regolata dalle norme del Codice civile e dalle altre leggi relative alle persone giuridiche private, così come è previsto dall’art 16, comma 3, d.l. 31 maggio 2014 n. 83, convertito con modificazioni nella legge 29 luglio 2014 n. 106, e art. 1, cc. 3 e 4, dello statuto, approvato con d.p.c.m. del 21 maggio 2015 e successivamente modificato con d.p.c.m. dell’ottobre 2018, ed ulteriormente modificato, in esecuzione al disposto di cui al d.l. n. 104/2019, convertito con modificazioni nella legge n. 132 del 2019, variazione che solo di recente ha completato il proprio iter2. Anche la legge 1° marzo 2021 n. 22, all’art 7, c. 17, ha previsto che lo statuto dell’Ente, entro 90 giorni, dovesse essere nuovamente modificato, tenendo conto del recente assetto istituzionale che ha individuato i compiti del Ministro del turismo.
A seguito della nomina dei due nuovi componenti del Consiglio di amministrazione, avvenuta con il d.m. 17 giugno 2021, l’ente è stato sollecitato dal ministro vigilante, ai sensi dell’art 7, c. 17 legge n. 55 del 2021, a definire entro novanta giorni senza indugio la modifica dello statuto. Con riguardo al decreto ministeriale di nomina richiamato, si formulano alcune osservazioni. Il d.m. non rinnova integralmente il Consiglio, ma, in disparte il Presidente, nomina l’amministratore delegato, per un periodo di tre anni rinnovabili e nomina, esclusivamente per un triennio, uno degli altri amministratori, quale membro designato dalla Conferenza permanente per i rapporti fra Stato, Regioni e Province autonome, componente già in carica nel precedente Consiglio (la Conferenza ha indicato la medesima persona che già sedeva nel Consiglio di Amministrazione). In tal modo i membri dell’organo hanno durata differente, i 2 consiglieri avranno scadenza alla fine del triennio, nel 2024, mentre il presidente a maggio del 2022.
Con il provvedimento in questione è stato nominato un nuovo Consiglio di amministrazione, senza nulla disporre in punto di revoca del precedente, creando una situazione di incertezza in ordine alla composizione dell’organo, almeno sino alla data di insediamento del nuovo, con possibili effetti in ordine all’erogazione di eventuali competenze.
2 In assenza della messa in atto del relativo adempimento il Collegio dei revisori, nella seduta del 9 settembre 2020 aveva richiamato l’attenzione sull’esigenza che il C.d.a. ponesse mano, con tempestività, alla revisione dello statuto.
Con riguardo alla disciplina regolamentare si osserva che l’ente, esercitando il proprio potere di autoorganizzazione, adotta i propri regolamenti di contabilità e di amministrazione da sottoporre al parere del Mef ed all’autorizzazione del ministero vigilante, secondo l’art 1, comma 4 dello statuto.
L’Enit può stipulare convenzioni con le regioni, con gli enti locali e con altri enti pubblici (art 2, c 1, dello statuto).
Le attività riferite ai mercati esteri e le forme di collaborazioni con le rappresentanze diplomatiche, gli uffici consolari e gli istituti italiani di cultura sono regolate da intese stipulate con il Ministero degli affari esteri.
L’Ente può, altresì, promuovere, su autorizzazione del Ministero vigilante, la costituzione di società, anche con i già menzionati soggetti, o partecipare a società già costituite aventi scopi analoghi ed affini ai propri. Con apposita deliberazione del Consiglio di amministrazione, da sottoporre all’approvazione dell’Amministrazione vigilante, sono definite le condizioni, i termini e le modalità per la costituzione e/o partecipazione a tali organismi (art. 2, c. 2 dello statuto). Le norme in parola si adeguano alla disciplina sopravvenuta in materia di partecipazione pubblica di cui al d.lgs. del 19 agosto 2016, n. 175 come modificato dal d.lgs. del 16 giugno 2017, n. 100. Al riguardo si precisa che l’ente, ai sensi dell’art. 20, comma 3, del TUSP, ha trasmesso in data 6 aprile 2021 alla Corte dei conti l’atto ricognitivo negativo, per l’anno 2019, attestante la non detenzione di partecipazioni societarie.
2.1 Modifiche statutarie
Alla luce delle rilevanti modifiche normative, intervenute da ultimo con il d.l. n. 22 del 2021, già citato, nell’adunanza del 16 luglio 2021 sono state approvate a maggioranza ampie modifiche allo Statuto. Ai sensi dell’art. 11, comma 1, dello Statuto vigente, “l’Amministrazione Vigilante autorizza le modifiche allo Statuto previo parere del Ministero dell’economia e finanze”.
Le medesime proposte sono state oggetto di osservazioni sia da parte del collegio dei revisori che del magistrato preposto al controllo ai sensi dell’art. 12 Legge n. 259/1958.
In particolare, con riguardo all’art. 10, comma 1, (già art. 11), relativamente alle determinazioni inerenti al ricorso agli affidamenti superiori alle soglie di rilevanza comunitaria(v), all’apertura e chiusura di uffici di rappresentanza all’estero (vi), al reclutamento e all’impiego di risorse umane con contratti di diritto privato o di collaborazione (vii) , per i quali, innovando sulla
precedente regolamentazione, è stata prevista l’autorizzazione del Ministero vigilante è stato messo in luce che queste modifiche potrebbero incidere sull’operatività dell’Enit, in un momento in cui è necessario coltivare la speditezza della realizzazione degli obiettivi.
Va, evidenziato che, mentre l’art. 1, comma 4, della legge istitutiva, stabilisce che “Enit ha autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, patrimoniale, contabile e di gestione”, le disposizioni sopra citate incidono sul livello di autonomia di cui gode l’ente, dando luogo ad una situazione distonica rispetto alla sua natura di ente pubblico economico. Va poi valutato che la modifica proposta, ad esempio all’art 10 c 1,punto v), prevedendo l’autorizzazione preventiva del Ministero vigilante per gli affidamenti sopra soglia comunitaria, potrebbe determinare un rallentamento dell’operatività dell’Ente, in un momento in cui la legislazione più recente tende alla semplificazione dei procedimenti, se si considera che gli affidamenti, in materia di servizi e forniture per la partecipazione a mostre e fiere, risultano in Enit frequenti ed ordinari
Anche con riguardo all’art. 5, comma 3 lett e) la Corte ha sollevato la questione delle nomine dei dirigenti a tempo determinato e della coerenza della clausola con le procedure selettive previste dal regolamento di assunzione del personale, richiamando che tale atto fa espresso riferimento ai principi di trasparenza ed imparzialità della selezione, richiamo che andrebbe mantenuto e che dovrebbe presiedere, in ogni caso, a tutte le ipotesi di assunzione. Inoltre, il richiamato criterio della rotazione può caratterizzare gli incarichi interni ma non le assunzioni temporanee dall’esterno.
In ordine alla possibilità di delega, prevista dall’ultimo periodo del comma 4 dell’art.5 il quale stabilisce che: “L’Amministratore delegato può inoltre delegare, nel rispetto dei limiti e delle modalità fissati dal Consiglio di amministrazione, l’impegno di spesa a dipendenti dell’Ente”, questa Corte raccomanda l’adozione di una specifica regolamentazione di carattere generale, nella predetta materia, da parte del Cda che definisca i predetti limiti e modalità di esercizio previsti dalla norma.
Con nota del 1° settembre 2021, il Ministero vigilante ha trasmesso lo schema dello Statuto comprensivo delle integrazioni richieste dalla Ragioneria generale dello Stato sollecitando l’Enit all’adozione della nuova delibera da parte del Consiglio di amministrazione.
Le integrazioni proposte dal ministero vigilante sono state recepite nella seduta del Consiglio di amministrazione dell’8 settembre 2021, seduta nella quale il nuovo statuto è stato approvato.
In tale data il Presidente del Collegio dei revisori ed il magistrato della Corte dei conti, avendo riscontrato che le osservazioni da loro formulate in merito alle modifiche statutarie disposte dall’ente, non erano state inviate al MEF hanno chiesto che le stesse venissero inoltrate a tale Ministero.
3. ORGANI
Gli organi dell’Agenzia, individuati dall’art. 3 dello statuto, sono: il Presidente, il Consiglio di amministrazione, ed il Collegio dei revisori.
Il Presidente è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero vigilante, dura in carica tre anni e può essere rinnovato per una sola volta.
Ha la rappresentanza dell’Ente, convoca e presiede il Consiglio di amministrazione, vigila sulle delibere adottate dal Consiglio di amministrazione, stipula la convenzione triennale con il ministero vigilante, svolge ogni altro compito attribuitogli dalla legge (art. 4 statuto).
Il precedente presidente è stato nominato ad ottobre 2015 ed è rimasto in carica fino al 22 novembre 2018 .
La gestione dell’ente è affidata al Consiglio di amministrazione (art. 5, c. 3) a cui sono, altresì,
riservati i compiti indicati dall’art. 5, c. 3 dello statuto.
Esso è composto, oltre che dal Presidente, anche da due membri nominati dal Ministero vigilante, di cui uno su designazione della Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano e l’altro, sentite le organizzazioni di categoria nel rispetto della disciplina in materia di inconferibilità ed incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni di cui al d.lgs. n. 39 del 2013 (art. 5, c. 1, statuto). Questa originaria composizione è stata modificata dall’art. 179, c. 1, terzo capoverso del d.l. 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni nella legge n. 77 del 2020, citato in precedenza, norma che ha introdotto, all’interno del CdA, la figura dell’Amministratore delegato.
Il pregresso Consiglio di amministrazione Enit, insediatosi l’8 ottobre 2015, il 22 novembre 2018, allo scadere dei 45 giorni di prorogatio, è decaduto senza che si fosse proceduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. In assenza del Consiglio di Amministrazione, ai sensi e per gli effetti dell’art. 2386, comma 5, del c.c, il Collegio dei revisori(composto da tre membri), nominato con d.m. del 21 novembre 2018 ed insediatosi il 17 dicembre 2018, ha svolto la funzione di supplenza dell’organo gestorio, con compiti solo di ordinaria amministrazione. Tale ruolo si è protratto fino al 10 maggio 2019.
Il 4 febbraio 2019 con d.p.r. registrato alla Corte dei conti il 29 aprile 2019, è stato nominato il Presidente, mentre con d.m. il 2 maggio 2019 sono stati nominati gli altri due membri del
Consiglio di amministrazione. Il 10 maggio, come indicato precedentemente, si è insediato il neocostituito Consiglio di amministrazione.
Solo in data 17 giugno 2021, la richiamata norma dell’art. 179 d.l. 34/2020 , convertito nella legge n. 77/2020, ha avuto attuazione con la nomina del nuovo Consiglio di amministrazione, composto da tre membri, fra cui il Presidente , un amministratore delegato ed un altro membro designato della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano.
Il nuovo organo costituito con d.m. 17 giugno 2021 si è insediato il 7 luglio 2021 .
Con d.m. del 7 ottobre 2021 il precedente Amministratore delegato è stato sostituito, con effetto immediato, da altro amministratore delegato. Il nuovo organo si è insediato il 14 ottobre 2021. Si è già precisato che il Collegio dei revisori dei conti è composto da tre membri effettivi, fra i quali vi è il Presidente,designato dal ministero vigilante e da due membri supplenti; tutti i membri devono essere scelti fra gli iscritti nel registro dei revisori contabili, istituito presso il Ministero della giustizia. I componenti durano in carica tre anni e possono essere rinnovati per una sola volta.
Nell’ambito delle funzioni e dei relativi obblighi, va segnalato l’art. 7 dello statuto , così come approvato dal d.p.c.m. del 14 marzo 2019, che prevede l’istituzione del Consiglio federale rappresentativo delle agenzie regionali per il turismo ed, in assenza di queste ultime, degli uffici amministrativi competenti per il turismo in ambito regionale. Il Consiglio federale svolge nei confronti degli organi direttivi Enit funzioni progettuali e consultive in merito alle applicazioni strategiche della convenzione triennale. I componenti non hanno diritto ad alcun compenso , emolumento, indennità o rimborso spese, durano in carica tre anni e possono essere rinnovati per non più di una volta.
E’, altresì, presente, avvalendosi di collaborazioni esterne, l’Osservatorio nazionale del Turismo (ONT), con compiti di studio, analisi, monitoraggio delle dinamiche economiche, sociali e tecnologiche, quantitative e qualitative, d’interesse turistico, al fine di valutare il livello di competitività dell’Italia e di supporto agli operatori turistici (art. 12 statuto). L’Osservatorio Nazionale del Turismo (ONT), istituito con d.p.r. n. 207 del 6 aprile 2006,
successivamente regolamentato con d.p.c.m. del 16 febbraio 2007, è stato affidato all’Enit con Decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, art. 16, convertito con legge n. 106 del 29 luglio 20143.
3.1 I compensi degli organi
I compensi del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori sono stati determinati con decreto interministeriale del 14 luglio 2017. Con tale provvedimento è stato riconosciuto al Presidente dell’Ente un compenso annuo lordo di euro 70.000, ed ai componenti del Cda un’indennità di euro 40.000, con un gettone di presenza di euro 130.
In virtù del richiamato decreto interministeriale il Presidente del Collegio dei revisori ha percepito annualmente un’indennità di euro 15.000, i due componenti hanno percepito un’indennità pari ad euro 13.000 ciascuno.
Tabella 1 - Emolumenti organi sociali
2018 | 2019 | |
Consiglio di amministrazione: | ||
Presidente | 70.000 | 70.000 |
Componente | 40.000 | 40.000 |
Componente | 40.000 | 40.000 |
Collegio dei revisori: | ||
Presidente | 15.000 | 15.000 |
Membro effettivo | 13.000 | 13.000 |
Membro effettivo | 13.000 | 13.000 |
Fonte: Enit
Di recente, a seguito della nomina dell’amministratore delegato, disposta con il d.m. 17/6/2021 n. 866 citato, in attuazione della disciplina dettata dall’art. 179 del d.l. 34/2020,
3 L'ONT ha compiti di studio, analisi e monitoraggio delle dinamiche economico-sociali e tecnologiche, qualitative e quantitative d’interesse turistico. Coerentemente con questi scopi, l’ONT realizza indagini su temi non adeguatamente indagati dalla statistica ufficiale e raccoglie documenti, ricerche e indagini prodotte dai più autorevoli soggetti nazionali e internazionali, anche al fine di valutare il livello di competitività dell’Italia. Gli obiettivi fondamentali che l’Osservatorio Nazionale del Turismo si prefigge sono: dare una visione sistemica della ricerca esistente sul turismo unificando le fonti e i dati; divulgare in tempo reale informazioni e dati scientificamente accreditati su trend e fenomeni turistici; fornire indicazioni previsionali e strategiche utili per le strategie di promozione del Sistema Paese e per la comunicazione, promozione e commercializzazione dell’offerta turistica.
convertito nella legge n. 77/2020 , i tre componenti del Consiglio, pur in presenza del Decreto Interministeriale del 14 luglio 2017 che aveva fissato la remunerazione del Presidente e dei componenti del Consiglio di amministrazione, hanno inviato, in data 27 luglio 2021, al Ministro una proposta del compenso da assegnare, nella quale si indicava una remunerazione di euro 170.000, per l’amministratore delegato, adeguato alle deleghe previste dall’art. 5 dello statuto, all’articolazione nazionale e multinazionale dell’incarico ( ente con organico superiore alle 150 unità con 28 sedi di rappresentanza nel mondo) confermando, invece, per il Presidente e per l’altro componente la remunerazione prevista nel citato decreto. Poiché tale problematica non è stata oggetto di dibattito all’interno del Consiglio di Amministrazione, è stata richiamata l’attenzione del Presidente dell’Ente sulla circostanza che la remunerazione dei soggetti che svolgono funzioni negli organi degli enti pubblici viene disposta con decreto interministeriale fra i due Ministeri vigilanti, nella specie MEF e Turismo, secondo specifici criteri espressamente previsti dalle norme, con parametri applicabili ad enti con analoghe caratteristiche e non è lasciato alla libera contrattazione delle parti. Del resto, il recente decreto ministeriale di nomina del 17 giugno 2021 ha rinviato ad un successivo decreto del Ministro del tesoro, di concerto con il Ministro del turismo, la determinazione delle indennità dei componenti del Consiglio di amministrazione, nel rispetto della vigente normativa in materia di limiti ai trattamenti economici a carico delle finanze pubbliche.
Il Presidente dell’Ente, nelle controdeduzioni alle osservazioni formulate all’esito del contraddittorio instaurato in sede istruttoria ha precisato che la nota citata costituisce una risposta fornita al Ministero del Turismo, che aveva chiesto al Consiglio di amministrazione, di formulare una proposta motivata( nota del 20 luglio 2021) e che lo statuto, a seguito della modifica approvata nella seduta del C.d.A. del 16 luglio 2021, ha previsto all’art 5, comma 13, che” Le indennità dei componenti il Consiglio di amministrazione sono determinate, a valere sul bilancio dell’Ente, dal Ministero del turismo di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze, nel rispetto della normativa vigente in materia di limiti ai trattamenti economici a carico delle finanze pubbliche. Le indennità dei componenti il Consiglio di amministrazione sono differenziate avuto riguardo al numero e alla gravosità delle deleghe esercitate “.
Fra gli atti regolamentari degni di nota va menzionata la delibera del Consiglio di amministrazione n. 53 del 3 novembre 2016 che ha disciplinato le missioni in Italia ed all’estero dei componenti del Consiglio di amministrazione, del Collegio dei revisori e di tutto il personale.
4. STRUTTURA ORGANIZZATIVA
L’art. 8 dello statuto prevede che l’organizzazione ed il funzionamento dell’Enit rispettino i principi di imparzialità, efficienza, economicità e trasparenza ed altresì che l’ordinamento degli uffici sia stabilito con deliberazione del Consiglio di amministrazione, che si conforma al regolamento di amministrazione, in coerenza con le esigenze della conduzione aziendale, favorendo il decentramento delle responsabilità operative, la semplificazione dei rapporti con i privati, l’economicità e l’efficienza dei servizi.
A seguito del mutamento della natura giuridica dell’Enit, da ente pubblico non economico ad ente pubblico economico, già dal 2016 è stata avviata la riorganizzazione interna dell’Agenzia, attraverso l’adozione e la revisione, da parte del C.d.a., del Piano di Organizzazione.
Con regolamento di organizzazione, approvato con delibera consiliare n. 23 del 19 giugno 2018, sono state definite le linee guida dell'evoluzione organizzativa dell'Agenzia e l'organizzazione necessaria per attuare i nuovi profili di indirizzo.
A seguito delle reiterate modifiche intervenute per le attribuzioni della vigilanza ai diversi Ministeri , in data 8 settembre 2021 il CdA ha approvato la modifica di tale regolamento sostituendo alla precedente vigilanza quella del Ministero del Turismo .
Sotto il profilo organizzativo l’Agenzia opera attraverso un’articolazione territoriale, anche a carattere internazionale.
La sede centrale e legale è a Roma, dove sono localizzate le Direzioni centrali, ciascuna diretta da un dirigente.
La rete estera al 31 dicembre 2019 risulta organizzata in 21 uffici di rappresentanza(è stata, infatti chiusa la sede di Chicago ed è stata aperta una sede a Monaco).
La tabella che segue indica l’ubicazione delle sedi estere ed il personale impiegato nell’anno 2019, comparato con quello in servizio nel 2018, al fine di fornire un riscontro dell’ambito territoriale e della consistenza delle sedi estere. Dalla comparazione non si evince uno scostamento rilevante rispetto all’anno precedente, le unità in organico sono diminuite di cinque unità.
Inoltre, l'Agenzia, presso alcuni mercati ritenuti strategici, ha avviato delle collaborazioni sistematiche con operatori locali, in particolare, con il sistema delle Camere di commercio all'estero, al fine di sviluppare congiuntamente le attività di promozione turistica. Tali attività
sono gestite da 8 uffici “in service" ubicati a Mumbai, Tel Aviv, Amsterdam, Budapest, Dublino, Lisbona, Praga, e Varsavia.
L’Agenzia attualmente è presente con uffici di rappresentanza nei seguenti Paesi: Thailandia, Cina, Corea, Giappone, Belgio, Germania, Inghilterra, Spagna, Francia, Svezia, Austria, Russia, Svizzera, Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Australia.
Tabella 2 - Sedi territoriali
Continente | Città | Risorse impiegate 2018 | Risorse impiegate 2019 |
Asia | Bangkok** | 1 | 0 |
Xxxxxxx | 0 | 0 | |
Xxxxx | 0 | 0 | |
Xxxxx | 0 | 0 | |
Xxxxxx | Xxxxxxx | 1 | 1 |
Bruxelles | 2 | 3 | |
Monaco | - | 1 | |
Francoforte sul Meno | 10 | 7 | |
Londra | 4 | 4 | |
Madrid | 5 | 5 | |
Mosca | 6 | 6 | |
Parigi | 7 | 7 | |
Stoccolma | 3 | 3 | |
Xxxxxx | 0 | 5 | |
Zurigo | 1 | 1 | |
Canada e Nord America | Toronto | 3 | 3 |
New York | 5 | 5 | |
Los Angeles | 3 | 3 | |
Sud America | Buenos Aires | 2 | 2 |
San Paolo* | 0 | 0 | |
Oceania | Xxxxxx | 2 | 2 |
Totali personali sedi estere | 71 | 69 | |
Totale personale in Xxxxxx | Xxxx | 00 | 00 |
Totale generale del personale | 121 | 116 |
Fonte: Enit
* L’ufficio di San Paolo non regista alcun dipendente , le attività promozionali sono gestite mediante un contratto di appalto
di servizi da una società locale.
**L’ufficio di Bangkok è stato temporaneamente chiuso nell’ottobre del 2019, mentre nel febbraio 2020 è stato attivato l’ufficio
di Shanghai
Il modello organizzativo di Enit, così come è stato approvato con la delibera consiliare n. 29 del 19 giugno 2018, prevede la struttura verticale in cui le attività e le competenze funzionali si integrano in quattro aree principali:
1. Direzione esecutiva;
2. Direzione finanza amministrazione e controllo;
3. Direzione marketing e promozione;
4. Direzione affari giuridici.
Le Direzioni sono organizzate in strutture di staff e di linea, articolate, in funzione delle attività gestite , in direzioni, servizi ed uffici.
L’organigramma pone in evidenza che la direzione esecutiva si trova in una posizione differenziata rispetto alle altre direzioni, in diretto collegamento con il Cda e con il Presidente. Va poi rilevato che, nell’organigramma attuale, l’ufficio tesoreria trova una collocazione distinta rispetto all’Ufficio di contabilità, bilancio e fiscale, modificando il precedente assetto. Con l’entrata a regime dell’art 179 del DL 34 del 2020, convertito nella legge n 77 del 2020, l’organigramma dovrà essere modificato visto che le competenze della direzione esecutiva dovranno tener conto che il nuovo CdA ha al suo interno un Amministratore delegato .
E’ infatti attualmente in corso una proposta di radicale revisione dell’organigramma in vigore,rappresentato al Cda dell’8 settembre 2021, proposta inviata anche al MIT, ma non ancora approvata.
Allo stato la struttura organizzativa generale è individuabile nell’organigramma dell’Agenzia, reperibile anche dal sito dell’Ente, nel quale è presente lo schema seguente:
Figura 1 – Organigramma
Fonte: Enit
4.1 Sedi dell’Ente in immobili di proprietà o in locazione.
Con riguardo agli immobili utilizzati per le sedi delle articolazioni dell’ente nei diversi Paesi si indicano di seguito, in due diverse tabelle, i dati riassuntivi relativi al patrimonio immobiliare di proprietà dell’Enit e le locazioni attive e passive presenti nell’esercizio 2019.
Tabella 3 - Locazioni attive anno 2019*
Sede dello stabile | Scadenza | Canone annuo |
Palazzina B-sede centrale Enit | 02/01/2024 | € 360.000,00 |
Palazzina A- sede centrale Enit | 31/12/2020 | € 16.000,00 |
Londra | 24/09/2019 | € 67.051,33 |
Fonte: Enit
*Canoni di locazione percepiti per € 443.051,33
Tabella 4 - Locazioni passive *e altri costi
Città | Scadenza | Canone annuo | note |
Berlino | 31/12/2019 | 15.000,00 | |
Bruxelles | 31/12/2020 | Comodato gratuito, spese forfettarie per € 21.350,00 | |
Buenos Aires | Immobile di proprietà, spese condominiali pari a € 10.020,87 | ||
Francoforte | indeterminato | 99.318,00 | Spese forfettarie per € 6.396,00. Bilancio 2019 riporta un importo pari ad € 80.478,00 |
Francoforte | 30/04 scadenza annuale | 13.999,20 | Bilancio 2019 riporta un importo pari ad € 16.211,00 |
Londra | 01/01/2019- 24/09/2019 | 226.105,56 | |
Londra | 25/09/2019-31/12/2019 | ||
Los Angeles | 14/07/2022 | 42.672,99 | |
Madrid | 31/12/2020 | 34.377,24 | Bilancio 2019 riporta un importo pari ad € 41.604,83 |
Monaco di Baviera | 31/12/2024 | 6.800,00 | Incluse le spese accessorie |
Mosca | 31/03/2020 | 51.911,42 | |
New York | - | Comodato gratuito | |
Parigi | - | Immobile di proprietà, spese condominiali per € 28.507,00 | |
Pechino | 28/02/2019 | 14.621,07 | Mesi di gennaio e febbraio 2019 |
Pechino | 31/12/2021 | 24.224,87 | Dal mese di aprile 2019 |
Pechino | 31/12/2020 | 2.768,56 | |
San Paolo | 01/01/2021 | 8.600,00 spese condominiali e oneri comuni | |
Stoccolma | indeterminato | 4.799,00 | |
Stoccolma | In fase di rinnovo | - | Comodato gratuito, spese variabili per € 13.936,14 |
Sydney | 31/12/2019 | 19.602,32 | Spese condominiali pari a 737,87 |
Tokyo | In fase di rinnovo | Comodato gratuito, spese forfettarie per € 23.109,00, spese condominiali da bilancio € 14.819,52 | |
Vienna | Indeterminato | 46.413,46 | |
Vienna | 31/03/2023 | 10.273,41 | |
Zurigo | In fase di rinnovo | 6.128,00 |
Fonte: Enit
*Totale canoni anno 2019: € 627.615,20; Spese variabili e forfettarie 2019: €104,056,88
Alcune sedi sono ospitate presso la locale ambasciata, consolato o istituto di cultura estero; ciò avviene a: Bruxelles, Stoccolma, S. Paolo, Tokyo, New York. Nel precedente esercizio era emersa una questione riguardante la richiesta del MAECI sulla possibilità di corrispondere un canone di affitto per tutti gli uffici ospitatati in comodato d’uso ; l’Ente ha riferito che ad oggi non vi sono stati sviluppi concreti alle interlocuzioni avute in passato con il MAECI, la problematica è ancora aperta e potrebbe risolversi negativamente con la reiterazione della richiesta di pagamento per Enit dei canoni arretrati .
L’organo di revisione ha evidenziato in diverse occasioni l’opportunità di contenere i costi di locazione, ove sproporzionati, anche in relazione alla metratura degli immobili, rispetto alla dimensione della sede, pervenendo, ove possibile, anche ad ipotesi di utilizzo congiunto di una parte degli spazi di proprietà, al fine di ridurre le spese di gestione.
Sotto il profilo della spesa, con riguardo alle sedi Enit all’estero, emerge nuovamente con evidenza dalla tabella suindicata il costo molto elevato della sede di Londra. Al fine di abbattere parzialmente i costi una parte del suddetto immobile è stata subaffittata alla locale Camera di commercio, fino alla data del 25 settembre 2019, quando, a seguito della ridefinizione del rapporto contrattuale, così come auspicato nel corso del precedente esercizio, il locatario principale è divenuto la ICCIUK (Italian Chamber of Commerce and Industry for the UK), mentre Enit continua ad occupare l’immobile a titolo di sublocazione. Il cambio di intestazione contrattuale ha favorito la contrazione e l’ottimizzazione di costi in passato eccessivamente elevati.
L’importo della sede di Londra, in ragione del cambio di intestazione contrattuale avvenuto in
corso d’anno è diminuito ad euro 226.105,56.
5. RISORSE UMANE
I primi anni successivi alla trasformazione dell’Enit in ente pubblico economico sono stati dedicati ad una radicale razionalizzazione del personale in servizio in linea con i rivisitati compiti dell’ente caratterizzato dal reclutamento di nuove unità, parzialmente conclusosi nel 20184.
Con Xxxxxxxx consiliare n. 31 del 19 giugno 2018 è stato approvato il regolamento per il reclutamento di nuovo personale.
Secondo tale regolamentazione l’Agenzia procede all’assunzione, a seguito di una procedura di selezione, ad eccezione dei casi previsti dalla legislazione vigente, condotta da una Commissione ad hoc, in assenza di conflitti di interesse, secondo i criteri, anche di derivazione comunitaria, di imparzialità, trasparenza e pubblicità. La procedura segue le indicazioni dei principi contenuti nella normativa applicabile, in particolare dal d.lgs. 30 giugno 2003, n. 196, dal d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, dal CCNL e dal Codice Etico adottato dall’Agenzia.
Sotto il profilo del regime giuridico, l’art. 9 dello statuto sottolinea che il rapporto di lavoro del personale assunto in Italia è disciplinato dalle norme che regolano il rapporto di lavoro privato e dal Contratto collettivo nazionale per i dipendenti di aziende del Turismo, Confcommercio e Federalberghi, mentre il rapporto di lavoro dei dirigenti è disciplinato dalle norme che regolano il rapporto di lavoro privato e dal CCNL per i dirigenti di Azienda del Terziario e della Distribuzione e dei Servizi.
Il rapporto di lavoro del personale dipendente assunto all’estero è disciplinato dalle norme che regolano il rapporto di lavoro privato nel Paese nel quale l’attività è prioritariamente svolta.
Il totale del personale dell’Enit in servizio al 31 dicembre 2019 è indicato nella seguente tabella:
4 L’art. 16 del d.l. 31 maggio 2014, n. 83, convertito nella legge 29 luglio 2014, n. 106, indicava uno specifico compito del Commissario straordinario che, dopo aver sentito le organizzazioni sindacali, avrebbe dovuto adottare un piano di razionalizzazione del personale che fosse in linea con i nuovi compiti dell’Ente, tenendo conto anche delle unità di personale a tempo indeterminato in servizio presso Enit e Promuovi Italia, società di cui la medesima norma (art. 16, c. 10) ha disposto la liquidazione. La razionalizzazione poteva essere realizzata anche attraverso la soppressione delle sedi estere.
A seguito del processo di mobilità del personale avviato nel 2016, in conseguenza del mutamento della natura giuridica di Enit da ente pubblico non economico a ente pubblico economico, le unità individuate nel 2017 si sono ampiamente ridimensionate a causa di pensionamenti e di procedure di mobilità. Infatti, il personale ex Xxxx è transitato quasi integralmente presso altre pubbliche amministrazioni, esercitando le opzioni previste dalla legge di riordino, ed ha lasciato l’Ente all’inizio del 2017, creando non pochi problemi organizzativi.
Tabella 5- Personale in servizio
2018 | 2019 | |
Dirigenti | 4 | 4 |
Impiegati | 46* | 43** |
Dipendenti sedi estere | 71 | 69*** |
Fonte: Enit
*di cui 42 dipendenti a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato
**unità a tempo indeterminato cui si aggiunge una risorsa con contratto di somministrazione in scadenza al 31.12. 2019
***di cui 65 a tempo indeterminato e 4 a tempo determinato; le assunzioni sono state 4 di cui 2 per l’avvio della sede di Monaco e 2 per integrazione dell’organico a seguito di dimissioni. Nel corso dell’anno sono cessati 6 rapporti di lavoro: 1 a seguito di pensionamento , 4 per dimissioni e 1 per scadenza di contratto a tempo determinato.
Quanto alle cessazioni, al 1 gennaio 2019, con riguardo alla sede centrale hanno concluso il rapporto di lavoro 2 dipendenti di cui 1 nella Direzione Esecutiva e 1 nella Direzione Finanza Amministrazione e Controllo.
Al 30 marzo 2019 ha concluso il rapporto lavorativo per pensionamento n. 1 dipendente di secondo livello della Direzione Marketing e Promozione.
L’organico della Sede centrale è composto da 4 dirigenti e da 43 unità a tempo indeterminato, distribuito come indicato nella tabella sottostante:
Tabella 6 - Organico in servizio nella Sede Centrale di Roma al 31 dicembre 2019
Livello | Direzione Affari | Direzione esecutiva | Direzione finanza amministrazione e controllo | Direzione marketing e promozione | Totale |
Dirigente | 1 | 1 | 1 | 1 | 4 |
Quadro A | 2 | 2 | |||
Quadro B | 1 | 1 | 2 | 5 | 9 |
Primo | 1 | 3 | 4 | 2 | 10 |
Secondo | 5 | 1* | 3 | 11 | 20 |
Terzo | 1 | 1 | 2 | ||
Totale | 9 | 8 | 10 | 20 | 47 |
Fonte: Enit
*impiegato con contratto di somministrazione
Non sono intervenute nella sede centrale nuove assunzioni ad eccezione di 3 contratti che da tempo determinato sono stati convertiti in contratti a tempo indeterminato .
Infatti nel corso dell’anno tre posizioni relative a contratti a termine (1 nella Direzione Affari Giuridici e 2 nella Direzione Marketing e Promozione) sono stati stabilizzati e trasformati in contratti a tempo indeterminato.
Con riguardo a tale modalità di assunzione si evidenzia che, nel Consiglio di amministrazione del 29 luglio 2019, in cui è stata ratificata la deliberazione presidenziale n 4 del 2019, avente ad oggetto la conversione del rapporto da tempo determinato a tempo indeterminato delle 3 unità di personale, Va osservato che l’iter seguito non è rispettoso del regime di reclutamento per il personale a tempo indeterminato a cui l’Enit era sottoposto, trattandosi di ente pubblico economico, a quasi totale finanziamento pubblico, con risorse provenienti dal bilancio statale esso è tenuto all’ osservanza dei principi, anche di derivazione europea oltre che nazionale, di selettività, trasparenza, pubblicità ed imparzialità. In sostanza l’Ente non ha osservato i principi ispiratori del regolamento interno, revisionato con la deliberazione n 31 del 18 agosto 2018, il quale ha disposto che le assunzioni del proprio personale avrebbero seguito un procedimento di selezione nel rispetto, comunque, dei principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità (art 1).
Si osserva che, con la modifica apportata, si è stabilito che è possibile stipulare contratti a tempo determinato con soggetti che hanno fatto in Agenzia stage formativi, finanziati con il FSE a favore di soggetti che hanno partecipato ad un bando ad evidenza pubblica .La conversione del contratto di lavoro da tempo determinato ad indeterminato è stata motivata con la circostanza che le 3 unità avevano effettuato una selezione partecipando ad un avviso pubblico emanato dalla regione Lazio per il finanziamento di un progetto FSE, programmazione 2014/2020, ed all’esito di una valutazione di un’apposita Commissione sono stati inseriti in graduatoria. Si osserva che la selezione ha riguardato il progetto, come può evidenziarsi dalla determinazione n. 944 dell’8/9/2016, e non i singoli partecipanti. Successivamente alla positiva valutazione del progetto a cui sono state assegnate risorse a valere sul FSE, le 3 unità hanno fatto uno stage formativo presso ENIT e, alcuni mesi dopo, sono stati assunti a tempo determinato senza alcuna selezione, come richiesto dagli artt. 2 e 3 reg. 19 giugno 2018. A cui ha fatto seguito la trasformazione dell’assunzione a tempo indeterminato, non in linea con la richiamata regolamentazione in contrasto con i principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità. Inoltre, il bando a cui l’Ente fa riferimento, non evidenziava in alcun modo che sarebbe potuta seguire un’assunzione a tempo indeterminato.
I contratti di somministrazione sono stati complessivamente 5, con durata variabile (1 contratto della durata di 10 mesi, 2 della durata di 5 mesi, 2 della durata di 3 mesi) di cui 2 addetti alla contabilità, 2 addetti al personale , 1 specialista legale, conclusisi nell’anno.
Le tabelle che seguono indicano, rispettivamente, il costo complessivo del personaleed il medesimo costo distinto tra sede centrale e sedi estere.
Tabella 7 - Costo del personale
2018 | 2019 | Variazione % | |
Xxxxxx e stipendi | 5.777.027 | 5.782.798 | 0,10 |
Oneri sociali | 1.717.832 | 1.695.192 | -1,32 |
Trattamento di fine rapporto | 127.993 | 145.919 | 14,01 |
Altri costi | 13.796 | 146.066 | 958,76 |
Totale costo del personale | 7.636.648 | 7.769.975 | 1,75 |
Fonte: Enit
Tabella 8 - Costo del personale della Sede Centrale e delle Sedi Estere
Sede Centrale | 3.274.503,62 |
Estero | 4.495.471,59 |
Totale | 7.769.975,21 |
Fonte: Enit
I costi complessivi per il personale, al 31 dicembre 2019, ammontano ad euro 7.769.975; l’aumento, pari all’ 1,75 per cento rispetto all’esercizio precedente, è riconducibile essenzialmente alla voce “Altri costi” sensibilmente più elevata rispetto all’anno precedente ed è dovuta a riclassificazioni effettuate nell’esercizio in corso. Nell’anno 2018 al complessivo ammontare della voce “altri costi del personale” comprensiva degli oneri e rimborsi per missione, è stato stornato l’importo di euro 114.145,15 per “costi per ferie maturate e non godute” che erroneamente erano state allocate tra gli “Altri costi del personale” evidenziando una differenza di importi di rilevante entità. L’importo di euro 146.066, registrato nel 2019, dovuto principalmente ai rimborsi al personale delle spese di missione ed oneri per razionalizzazioni delle sedi estere è in linea con gli importi impiegati allo stesso scopo nell’esercizio precedente, la variazione significativa è dovuta principalmente, secondo quanto indicato dall’Ente, alla riclassificazione menzionata.
Si è poi osservato che sull’aggregato economico indicato nel conto economico “costi per servizi” sono presenti voci afferenti al personale che potrebbe essere di maggior utilità ed evidenza se venissero collocate all’interno degli “Altri costi del personale” nel conto economico. In tal modo l’incidenza di essi sarebbe rilevante sul valore della produzione, fornendo un dato più fedele del costo del personale. Si rileva infatti che l’importo in questione, per trasferte, buoni pasto, missioni, formazione del personale, è un importo significativo, tenuto conto che nel bilancio di esercizio 2019, le spese del personale, al netto della suddetta voce, è di euro 7.769.975, voce che costituisce il 18,2 per cento dei costi complessivi della produzione, con l’integrazione indicata la voce del personale costituirebbe, il 19,1 per cento (nel 2018 era del 21,7 per cento) . Su tali elementi sono stati chiesti chiarimenti all’Ente.
Al riguardo il Direttore finanziario dell’Ente ha ricordato che Enit redige il bilancio secondo il Codice civile seguendo il principio contabile OIC n.12 -Composizione e schemi del bilancio d’esercizio–che disciplina la classificazione nel conto economico con i relativi costi e ricavi, principio che impone particolari modalità di inserimento5 . In risposta al quesito formulato, l’ente ha ritenuto tuttavia la considerazione esposta più che condivisibile, considerando utile, da un punto di vista gestionale ed analitico, una riclassificazione di alcune voci che sono rilevate nei “costi per servizi”, ma che afferiscono alle spese del personale.
Al riguardo il Presidente di Xxxx, ha fatto presente che farà predisporre dal Servizio Budget un report extra contabile, nel quale i costi dei servizi afferenti al personale siano ricollocati negli “altri costi del personale” in maniera tale da apprezzarne l’incidenza.
Nel corso del secondo semestre 2019 è proseguita la politica di gestione del personale sia per quanto attiene la retribuzione fissa e l’inquadramento contrattuale, sia per quanto riguarda la retribuzione variabile, collegata al raggiungimento di obiettivi. È stato confermato il sistema di premialità avviato nel 2018 con la sottoscrizione dell’accordo sindacale aziendale. L’erogazione dei premi è collegata al raggiungimento di obiettivi aziendali, funzionali e individuali assegnati. Gli importi potenziali annuali lordi sono stati definiti per livello di inquadramento. La premialità per Quadri e Impiegati è assoggettata a fiscalità agevolata (imposta sostitutiva prevista sui premi di risultato) secondo quanto previsto in materia di
5 B. COSTI DELLA PRODUZIONE (…) B7) Per servizi (…)63. Sono imputati a questa voce tutti i costi, certi o stimati derivanti dall’acquisizione di servizi. (..) Si rilevano in questa voce anche i costi per prestazioni di servizi riguardanti il personale, ma non rilevabili nella voce B9 [Per il personale], come le seguenti: costi per corsi di aggiornamento professionale dei dipendenti;
−costi per servizi di vitto e alloggio di dipendenti in trasferta.”
contrattazione di secondo livello e di premi di risultato, di cui alla L. 208/2015, art. 1, commi da 182 a 189, e alle disposizioni di cui all’art. 1, c. 188, L. 208/2015. Per i Dirigenti è previsto un ammontare variabile della retribuzione - sino ad un massimo del 20 per cento della retribuzione fissa- graduato in base al grado di raggiungimento degli obiettivi generali dell’Agenzia, e specifici della rispettiva Direzione e alla performance individuale.
I relativi importi sono riportati nella tabella n. 9 ed indicano un notevole incremento dei relativi costi rispetto al 2018 sia con riguardo al personale della sede centrale che per quello delle sedi estere.
Tabella 9 - Premi di produttività di competenza dell'esercizio 2019
2018 | 2019 | |
Italia | 155.682 | 298.745 |
Estero | 85.096 | 215.768 |
Totale | 240.778 | 514.514 |
Fonte: Enit
5.1 Consulenze e collaborazioni
Con riguardo ai consulenti ed alle collaborazioni, l’Agenzia pubblica sul proprio sito internet
il relativo elenco.
Come può evidenziarsi nella tabella che segue, le spese per consulenze e collaborazioni di diversa tipologia ( legali , notarili, informatiche e amministrative), indicano un importo complessivo per i relativi compensi superiore ai 393.000 euro nell’anno 2019, che, seppure inferiore a quello indicato nel budget previsionale, costituisce un incremento del 110,31 punti percentuali, rispetto all’importo del 2018( indicato in 186.952 euro); esso rappresenta un costo particolarmente elevato, come ha avuto modo di osservare anche il MEF nel parere dato sul bilancio dell’ esercizio in questione.
Tabella 10 - Consulenze e collaborazioni esterne 2019
Sedi | Importo in € |
Prestazioni professionali tecniche | |
Madrid | 457 |
Parigi | 489 |
Roma | 123.540 |
Totale | 124.486 |
Prestazioni professionali informatiche | |
Pechino | 1.901 |
Roma | 51.488 |
Totale | 53.389 |
Prestazioni professionali scientifiche | |
Madrid | 600 |
Roma | 936 |
Totale | 1.536 |
Prestazioni professionali legali e notarili | |
Bangkok | 3.829 |
Francoforte | 1.437 |
Londra | 7.517 |
New York | 41.112 |
Roma | 60.322 |
Totale | 114.217 |
Prestazioni professionali fiscali ed amministrative | |
Bangkok | 3.953 |
Pechino | 4.766 |
Francoforte | 4.413 |
Mosca | 6.617 |
Roma | 1.926 |
San Paolo | 1.353 |
Tokyo | 2.401 |
Totale | 25.429 |
Servizi forniti da agenzie del lavoro | |
Pechino | 1.366 |
Roma | 1.884 |
Stoccolma | 7.472 |
Totale | 10.722 |
Attività di selezione del personale | |
Sydney | 418 |
Totale | 418 |
Consulenza giuslavoristica e elaborazione buste paga | |
Bangkok | 6.073 |
Bruxelles | 2.168 |
Buenos Aires | 5.853 |
Londra | 0000 |
Xxxxxx | 2.196 |
Mosca | 6.617 |
Parigi | 7.808 |
Roma | 20.499 |
Seoul | 5.219 |
Sydney | 1.907 |
Vienna | 2.509 |
Zurigo | 404 |
Totale | 62.989 |
TOTALE GENERALE | 393.186 |
Come può evincersi dalla tabella che precede, le voci più significative sono rappresentate dai costi sostenuti per le consulenze legali e notarili (euro 114.217), professioni tecniche con particolare riguardo alla sede di Roma (euro 124.486), informatiche (euro 53.389), amministrative e fiscali (euro 25.429), consulenza giuslavoristica e elaborazione buste paga (euro 62.989).
Su tale problematica sono stati chiesti all’Ente chiarimenti che li ha forniti precisando che la spesa per consulenze è da sempre sotto speciale osservazione, l’Ente nel trasmettere l’elenco analitico delle spese per il 2019 ha fornito, in modo comparativo, i dati del 2020, pari ad euro 349.716 facendo registrare una riduzione di oltre 11 per cento, mentre per il 2021, alla fine di settembre, l’avanzamento dell’importo impegnato per l’esercizio 2021 è pari a euro 314.409( a fronte di un budget previsionale di euro 393.751).
Ha sottolineato che alcune voci, di importo elevato, sono “una tantum”, mentre altre, quelle strutturali, sono di importo contenuto. Dalla disamina delle poste si può dedurre che i costi per i servizi di consulenza considerati hanno una minima correlazione con l’attività istituzionale di Enit, intendendo per questa l’attività di promozione turistica. E’, invece, possibile sottolineare che la spesa per consulenze, in alcune specifiche tipologie, è inversamente correlata alla situazione della dotazione organica e agli strumenti gestionali disponibili: presumibilmente, quando saranno effettuate le programmate assunzioni, alcune attività potranno essere internalizzate.
6. ATTIVITÀ ISTITUZIONALE
I due cardini dell’attività dell’Agenzia, a seguito della disciplina dettata dalla legge n. 106 del 29 luglio 2014, sono costituiti dalla promozione turistica verso l’Italia e dal supporto alla commercializzazione dei prodotti e delle risorse regionali, in Italia e all’estero.
Il Piano 2019, in linea con il Piano Triennale 2019/2021, ha inteso sviluppare azioni concrete attraverso una sempre più approfondita lettura e conoscenza del fenomeno turistico con l’utilizzazione dei big data, il posizionamento forte del brand turistico dell’Italia nel mondo, gli investimenti crescenti sull’ecosistema digitale e un forte impegno in azioni a favore dell’internazionalizzazione delle imprese del turismo italiano.
Tale Piano per l’attuazione delle strategie promozionali conta sulla collaborazione delle amministrazioni territoriali a vari livelli , in particolare sulle Regioni che sul turismo hanno una competenza specifica. L’Enit a tal fine stipula accordi preliminari su beni e servizi in Italia e all’estero.
Relativamente agli investimenti nei mezzi digitali, nella piattaforma tecnologica e nella rete internet si è favorito il potenziamento del portale “xxxxxx.xx”, al fine di realizzare e distribuire una Carta del turista, anche solo virtualeche consenta, mediante tali strumenti e con apposite convenzioni stipulate con soggetti pubblici e privati, di effettuare pagamenti per la fruizione di servizi pubblici, trasporti e visite a luoghi di cultura a tariffe agevolate.
In linea con la missione istituzionale, seguendo la normativa di settore, gli indirizzi di governo e le linee guida individuate nella Convenzione Triennale6 per il conseguimento degli obiettivi di politica promozionale per gli anni 2019-2021, l’Agenzia ha proseguito nelle attività in coerenza con il Piano Strategico del Turismo.
In particolare, l’articolazione del piano 2019 si è concretizzata attraverso le linee di azione seguenti:
a. Area Marketing Intelligence/Ufficio Studi
b. Area Marketing e Comunicazione
c. Area Azioni rivolte al trade
d. Area Marketing Operativo sui mercati
6 La Convenzione di cui all’art. 16, co 7, decreto-legge n. 83 del 31.05.2014, convertito con legge n. 106/2014, è stata stipulata dal Ministro delle politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo e dal Presidente dell’Enit in data13 agosto 2019 ed approvata in data 28/08/2019, per il triennio 2019-2021.
e. Focus segmenti: lusso e meeting industry
f. Focus paese: Cina
L’Area Ufficio Studi ha proseguito nell’analisi dei dati ufficiali di spesa e di flussi, arricchendo la capacità di lettura del fenomeno turistico con l’ascolto e monitoraggio della rete globale, l’analisi in tempo reale e predittiva dei flussi aeroportuali e l’analisi dei mercati globali, fornendo così ulteriori strumenti per la definizione delle policies turistiche e del monitoraggio delle attività del sistema.
In ambito di marketing e comunicazione, le campagne digitali hanno raggiunto oltre 1 miliardo di visualizzazioni sui principali motori di ricerca, OTA e social media e la campagna negli aeroporti ha raggiunto 110 milioni di utenti potenziali. L’approccio metodologico è partito da matrici di segmentazione per mercato/prodotto, al fine di attivare la maggiore efficacia dei messaggi di promozione. Una particolare attenzione è stata indirizzata alle Celebrazioni di Xxxxxxxx xx Xxxxx, alla partnership con il Giro d’Italia, al turismo di ritorno, ad azioni di Sistema Italia all’estero per la Settimana della Cucina Italiana e al Centenario Enit.
In relazione a quest’ultimo evento, si è avviato un lavoro di archiviazione digitale del patrimonio storico e culturale dell’Ente, ai fini di una valorizzazione patrimoniale e di comunicazione dello stesso. Complessivamente, sono state realizzate 480 azioni sui mercati esteri, attraverso le 28 sedi Enit, con una articolazione in turismo (37%), meeting industry e lusso. Nella prospettiva del lancio dell’anno della cultura e del turismo Italia-Cina 2020, è sul paese asiatico, in grande crescita, che si è concentrata un’azione più mirata e volta alla presenza sulle piattaforme digitali cinesi, favorendo lo sviluppo di relazioni con gli intermediari, attraverso la partecipazione alle principali fiere e workshop di settore.
In relazione alle attività con il trade, per il sostegno alle imprese del turismo italiano, l’Enit ha realizzato 144 manifestazioni, che hanno visto la partecipazione di oltre 2800 aziende del turismo, con 236.000 appuntamenti monitorati. Nell’ambito del segmento del turismo del lusso, le aziende raggiunte sono state 3.000 e 1.500 nel segmento della meeting industry, convegni e incentivi. Le azioni di intermediazione descritte sono state accompagnate da accordi di co-marketing con i principali operatori turistici internazionali, per mercato e per filiera di prodotto.
Tutte le attività descritte sono state realizzate in attuazione degli indirizzi del Ministero di riferimento e di concerto con le Regioni, le Associazioni di categorie e i principali attori del sistema turistico nazionale.
E’ necessario tener conto che a seguito della pandemia da COVID -19 tutt’ora in corso, alcune grandi manifestazioni, la cui data era fissata nell’anno 2020 non hanno avuto luogo e la programmazione degli eventi ha subito delle inevitabili variazioni.
Dal mese di marzo 2020 tutte le fiere del turismo sono state cancellate e conseguentemente il Consiglio di amministrazione ha dovuto reindirizzare le attività promozionali .
Gli elementi relativi alle conseguenze negative per il settore turistico della pandemia da Covid- 19 saranno analizzati nella relazione relativa al bilancio di esercizio 2020.
7. OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, DI COMUNICAZIONE E PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE
Sul sito dell’Ente risultano pubblicati i bilanci, corredati dalle note integrative e dalle relazioni del Presidente, dalle relazioni del Collegio sindacale, nonché dai dati trimestrali e annuali concernenti l'indicatore dei pagamenti, i piani triennali della performance, l’inventario dei beni immobili ed anche le relazioni del controllo svolto dalla Corte dei conti ai sensi della legge n.. 259 del 21 marzo 1958.
Il Collegio dei revisori ha informato l’Odv che nel verbale del C.d.a. n. 37/2018, in cui si è discusso sull’attività contrattuale della sede centrale e delle sedi estere, a seguito di verifiche a campione, è stata segnalata la necessità di un regolamento interno, da diramare alle sedi estere, al fine di rendere l’attività in linea con la normativa nazionale e con le direttive ANAC. L’organo di controllo ha riscontrato alcune criticità nella struttura amministrativa dell’ente, in particolare ha sottolineato la necessità che il reclutamento di personale all’estero valorizzi la scelta di personale dotato di adeguata professionalità in ragione della complessità del sistema contabile dell’Ente che deve acquisire e registrare tutti gli accadimenti amministrativi relativi alle sedi estere.
In attuazione della disciplina anticorruzione, di cui alla delibera ANAC n. 382 del 12 aprile 2017 e alle relative motivazioni, è stata sospesa la pubblicazione delle tabelle riportanti le indicazioni di cui all’art. 14, co. 1, lett. c) e f) del d.lgs. n. 33/2013 (compensi percepiti) per tutti i dirigenti. In base agli indirizzi contenuti nella sentenza n. 20 del 2019 della Corte costituzionale – che si è espressa sulla legittimità dell’art. 14, commi 1-bis e 1-ter, del decreto legislativo n. 33/2013, inerente agli obblighi di pubblicazione dei dati personali sul reddito e sul patrimonio dei dirigenti pubblici, diversi da quelli che ricoprono incarichi apicali – l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) è intervenuta con la delibera n. 586 del 26 giugno 2019, per fornire precisazioni alla precedente delibera n. 1134/2017. Con tale atto è stato chiarito l’ambito di applicazione della disciplina in questione.
La pubblicazione dei compensi e delle spese di viaggio e di missione (art. 14, co. 1, lett. c), come già previsto dalla delibera n. 241/2017, trova applicazione ai titolari di incarichi dirigenziali (statali e non), a qualsiasi titolo conferiti, anche senza procedure pubbliche di selezione. Il criterio da adottare, secondo l’Autorità, è quello della individuazione dei dirigenti cui spetta
l’obbligo di pubblicazione dei dati di cui alla lett. f), non tanto in ragione dell’amministrazione di appartenenza, quanto in relazione alle attribuzioni loro spettanti (compiti propositivi, organizzativi, di gestione di risorse umane, strumentali e di spesa “ritenuti di elevatissimo rilievo”) e alla posizione organizzativa rivestita, essendo rilevanti i titolari di quegli uffici che hanno al loro interno una struttura complessa articolata per uffici dirigenziali generali e non. In relazione alla pubblicazione dei dati pregressi, ossia di quei dati eventualmente non pubblicati in via cautelativa dal momento in cui è stata sollevata la questione di legittimità costituzionale, l’Autorità ha disposto che “le amministrazioni e gli altri enti, qualora abbiano sospeso le pubblicazioni, debbano procedere alla pubblicazione di tutti i dati, nei termini indicati dalla delibera. Le amministrazioni pubbliche, enti e società in controllo pubblico ed enti pubblici economici sono tenuti a adempiere ai relativi obblighi di pubblicazione.
Il Consiglio di amministrazione ha approvato con delibera n. 9 del 1° luglio 2019 il codice etico e di comportamento dei dipendenti, consulenti, collaboratori e fornitori, ritenendolo uno degli strumenti essenziali di attuazione della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del Piano triennale di prevenzione della corruzione, prevedendo che i suoi contenuti possono essere integrati e modificati a seguito dell’approvazione del citato piano. L’ente ha pubblicato il Codice etico sul proprio sito internet istituzionale, nella sezione amministrazione trasparente.
Il 31 dicembre 2019, il Consiglio di amministrazione ha approvato l’aggiornamento del modello di organizzazione, gestione e controllo ex d.lgs. 231/2001, integrato con il piano triennale di prevenzione della corruzione ed il programma per la trasparenza e l’integrità 2019- 2021.
La relazione annuale del Responsabile della trasparenza e integrità per il 2019 è stata
pubblicata sul sito istituzionale dell’Enit.
8. ATTIVITA’ CONTRATTUALE
Con riferimento alle modalità di affidamento di lavori, servizi e forniture utilizzate, l’Ente, rivestendo la qualifica di Organismo di diritto pubblico, è soggetto al Codice dei contratti pubblici approvato con d.lgs. 18 aprile 2016, n. 50.
Dal 22 giugno 2018 l’Ente, a seguito di delibera consiliare n. 33 del 20 ottobre 2017, ha istituito l’albo telematico dei fornitori per l’iscrizione degli stessi e per il successivo invito alle procedure di affidamento indette, nel rispetto dei criteri previsti dal d.lgs. n. 50 del 2016 sopracitato.
In coerenza e conformità al suddetto atto è stato adottato e approvato, con delibera consiliare
n. 30 del 19 giugno 2018, il regolamento per l’acquisizione dei lavori, servizi e forniture con il quale si è inteso disciplinare l’affidamento degli appalti di importo inferiore alla soglia comunitaria, di cui all’art. 35 del Codice dei contratti pubblici nel rispetto dei principi espressamente previsti.
L’esito dell’aggiudicazione deve essere pubblicato ai sensi dell’art. 29, comma 1 del Codice
nella sezione “Amministrazione trasparente/Bandi e gare”.
Per quanto riguarda gli strumenti di acquisto messi a disposizione da Xxxxxx, l’Ente dichiara di utilizzare tali strumenti quando sussistono motivi di convenienza economica.Per quanto concerne il valore dell’indicatore di tempestività dei pagamenti, ex art. 33 d.lgs. 14 marzo 2013,
n. 33,si rileva un peggioramento dello stesso rispetto al 2018, infatti esso passa dal 7,01 al 18,76, rilevando una difficoltà nel pagamento delle fatture dei debitori .
Tale indice non è comprensivo dei fornitori esteri per i quali l’ENIT effettua i pagamenti direttamente dai conti correnti detenuti presso il sistema bancario estero non censiti dall’indicatore in argomento.
Sono stati chieste all’ente le ragioni del rilevante incremento, pari al 72,50 %, rispetto al 2018, delle componenti passive dello stato patrimoniale con incremento dei debiti a breve termine.
L’Ente ha sottolineato che parte dei ritardi, in particolare nei primi due trimestri, è connessa al fatto che la liquidazione (quindi il pagamento) delle fatture afferenti alle fiere e gli eventi all’estero, che si quantificano in importi molto rilevanti, è subordinata alla dichiarazione di corretta esecuzione del servizio che viene rilasciata a seguito del necessario controllo da parte
di una sola unità di personale, che – dato il volume degli eventi – risulta del tutto insufficiente. Tali ritardi, essendo relativi a rilevanti importi, condizionano l’indicatore. Ma nonostante la carenza di organico nei trimestri successivi è stato possibile migliorare il trend iniziale.
Segue una tabella con i principali affidamenti avvenuti nel corso dell’esercizio in esame:
Tabella 11 - Affidamenti a terzi. Esercizio 2019
Sedi Enit | Importo Aggiudicazione |
Sede Centrale | 24.283.479,58 |
Bangkok | 90.230,83 |
Berlino | 248.682,10 |
Bruxelles | 625.873,99 |
Buenos Aires | 109.123,89 |
Francoforte | 1.349.998,99 |
Londra | 1.333.436,14 |
Los Angeles | 222.988,73 |
Madrid | 1.151.569,02 |
Monaco | 488.992,50 |
Mosca | 15.031,67 |
New York | 1.511.573,15 |
Parigi | 1.122.940,89 |
Pechino | 949.426,09 |
San Paolo | 474.321,91 |
Seoul | 82.237,48 |
Stoccolma | 269.576,39 |
Sydney | 164.439,78 |
Toronto | 270.430,89 |
Tokyo | 292.399,06 |
Vienna | 798.438,52 |
Zurigo | 235.551,22 |
Fonte: Enit
9. CONTENZIOSO
Sulla base dei dati forniti dall’Ente, in particolare dalla direzione Affari Giuridici, sono pendenti con l’Agenzia i seguenti contenziosi :
- Comunicare- Anci comunicazione ed Eventi s.r.l.,in ragione di servizi prestati per la realizzazione di “XXX Assemblea Anci – Firenze”, tenutasi nell’ottobre del 2013, deduceva di essere creditrice della somma di euro 33.246,42. Con Decreto ingiuntivo n. 1908/2018 il Tribunale Civile di Roma ha ingiunto all’Enit il pagamento di detta somma, degli interessi legali e delle spese di procedure di ingiunzione. In relazione alla probabile soccombenza in giudizio, l’Ente ha ritenuto vantaggioso , dopo una lunga trattativa, sottoscrivere in data 19 novembre 2019 un atto transattivo per la somma di euro 30.000,00 per l’abbandono del relativo giudizio di opposizione.
- RTI tra le imprese Opportunity Communication & Marketing s.r.l. , Soleil 2000 s.r.l. ed Euro Target s.r.l.. Il contenzioso trae origine dall’accoglimento del ricorso amministrativo proposto dal raggruppamento temporaneo d’impresa avverso il provvedimento di aggiudicazione della gara indetta da Enit per l’affidamento delle attività inerenti la realizzazione delle manifestazioni fieristiche internazionali attraverso l’allestimento dello “stand Italia”, per il biennio 2010-2011. Il Giudice Amministrativo nell’accogliere il ricorso ha anche condannato Enit al pagamento della somma di euro 152.668,71 e ha dichiarato il subentro di detta società nel contratto stipulato il 29 dicembre 2009 tra Enit e SDI International s.r.l.Avverso tale sentenza la SDI International ed Enit hanno proposto appello principale e appello incidentale, dinnanzi al Consiglio di Stato che, con sentenza n. 77 del 7 gennaio 2020, respingendo entrambi gli appelli, ha condannato i soccombenti, in solido, alla refusione delle spese di giudizio a favore del RTI, liquidate in euro 6.000,00 e l’Agenzia al pagamento del danno pari al 5 per cento del valore dell’offerta.
Sono altresì intervenuti, a seguito di tale pronuncia, i legali della società EuroTarget s.r.l. che hanno richiesto il pagamento in favore della propria assistita dell’importo complessivo di euro 120.181,55 e di euro 3.900,00 a titolo di spese di giudizio in quanto società detentrice del 65 per cento delle quote di partecipazione al Raggruppamento Temporaneo di Imprese.
- Un ex Dirigente Enit che, con ricorso depositato innanzi il Tribunale di Roma , Sezione lavoro e previdenza, notificato il 12 aprile 2018, ha convenuto in giudizio l’Enit, al fine di
ottenere la condanna della resistente al pagamento delle somma complessiva di euro 20.600,92, oltre interessi e rivalutazione monetaria.Con sentenza n. 7287/2019 il Tribunale di Roma, condannava Enit al pagamento della complessiva somma richiesta. Ma, in sede transattiva era stato proposto un importo di € 18.875,43 . L’Ente ha chiesto un parere all’ Avvocatura dello Stato circa la richiamata transazione che non è ancora pervenuto .
- Ex dipendenti degli Uffici di New York e Chicago, licenziati a seguito della riorganizzazione delle risorse umane della rete estera, che per una differenza retributiva, derivante dal monte ore di lavoro straordinario, prestato durante l’intercorso rapporto lavorativo, hanno convenuto in giudizio l’Enit, innanzi al Tribunale di New York, al fine di ottenere la somma di euro 000.000.Xx processo attualmente è nella fase istruttoria(fase di reperimento di qualsiasi prova ammissibile). Sono in corso trattative fra le parti volte alla possibilità di chiudere in via transattiva il contenzioso in esame.
- Dipendente Enit dell’ufficio di Francoforte a cui il tribunale di Francoforte ha accolto il ricorso dichiarando illegittimo il licenziamento e ha condannato Enit alle spese di giudizio per un importo pari ad euro 12.250,00 . L’ente ha ritenuto vantaggioso sottoscrivere un accordo transattivo avente ad oggetto la rinuncia al giudizio e la chiusura del rapporto lavorativo con regolare versamento dello stipendio mensile fino al 31 agosto 2020 e la somma di euro 50.000,00 a titolo di indennità risarcitoria.
- Publitour spa: l’Amministrazione nella risposta all’istruttoria ha specificato che la Publitour Spa ha convenuto in giudizio Enit per richiedere l’accertamento dell’illegittimità del recesso, esercitato da Enit, il plagio del capitolato tecnico di gara e tutti i danni relativi al contratto per l’affidamento, inerenti alla realizzazione, progettazione, allestimento e funzionamento dello “Stand Italia” per la partecipazione alle maggiori fiere in programma nel triennio 2012/2014 . Enit, costituita in giudizio mediante l’Avvocatura dello Stato, ha chiesto il rigetto di tutte le domande attoree e ha proposto domanda riconvenzionale per il risarcimento del danno per l’inadempimento della Publitour Spa nonché il danno d’immagine. Nelle more è stato dichiarato il fallimento della Publitour Spa.
- Con Sentenza n. 9699/2019 dell’8 maggio 2019 il Tribunale di Roma sez. XVIII civile - Imprese; ha rigettato le domande avanzate dalle parti, e condannato il fallimento della Publitour Spa al pagamento in favore di Enit delle spese legali liquidate in euro 20.000,00 . L’Avvocatura di Stato (prot. Enit n. 4655 del 03 giugno 2019) ha comunicato ad Enit di aver
ricevuto dal legale di controparte, la disponibilità della Publitour Spa alla definizione stragiudiziale della controversia, tramite il pagamento dell’Agenzia dell’importo di euro 299.482,61 (importo relativo alla fiera di Berlino). In merito alla proposta transattiva è stata interessata l’Avvocatura di Stato.
- Direttore Generale Promuovi Italia Spa, assunto come dirigente di Promuovi Italia,essendo stata la società, successivamente, dichiarata fallita, sarebbe dovuto rientrare nel piano di ricollocazione degli ex dipendenti ai sensi dell’art. 16, comma 8 decreto legge n. 83 del 31 maggio 2014, convertito in legge n. 106 del 29 luglio 2014. Enit nell’adozione del piano di riorganizzazione aveva proposto al dirigente l’assunzione con la qualifica di quadro. Il Tribunale di Roma, in prima istanza, ha rigettato il ricorso. Attualmente è in corso il giudizio di secondo grado.
- Ex Direttore Generale Xxxx, il quale, a seguito dell’indagine svolta dalla commissione di indagine amministrativa in merito alla legittimità della nomina, è stato rimosso dall’incarico e incardinato un procedimento penale per abuso di ufficio , reato di falso e rivelazione di segreti di ufficio. Attualmente si attende la definizione del procedimento penale a carico dell’ex Direttore generale per decidere sulle questioni inerenti alla retribuzione richiesta.
- Sono attualmente in via di definizione gli atti di impugnativa avverso i decreti ingiuntivi che condannavano l’Enit al pagamento della complessiva somma di euro 55.889,66 oltre spese dei procedimenti, compensi ed esborsi.
Sono state chieste recenti notizie sul contenzioso con la società Promuovi Italia spa in fallimento.
Promuovi Italia S.p.A. era una società di diritto privato con socio unico ENIT, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 12, comma 8 bis della legge 14 maggio 2005, n. 80.
Nell’anno 2015, il Tribunale di Roma ha dichiarato il fallimento di Promuovi Italia S.p.A.
Con atto stragiudiziale di intimazione e interruzione della prescrizione (prot. Enit n.7114 del 13 luglio 2020), la curatela fallimentare ha richiesto il risarcimento dei danni subiti, a suo dire, da Promuovi Italia S.p.A., in ragione della mala gestio della società da parte di Enit e dei Ministeri vigilanti, quantificati in circa 21.500.000,00 di euro.
In data 3 agosto 2020, Enit ha inoltrato all’Avvocatura di Stato l’intimazione pervenuta, rappresentando che Enit non ha contezza di un’eventuale costituzione nella procedura
fallimentare suindicata in quanto non è stata rinvenuta nella sede sociale alcuna documentazione comprovante tale circostanza; a ciò si aggiunga che il personale di Enit, in servizio nel periodo in cui è stata instaurata la procedura, è transitato alle dipendenze di altre Pubbliche Amministrazioni. È stato chiesto all’Avvocatura dello Stato un parere in ordine alla procedura da seguire al fine di assicurare ogni opportuna tutela dell’Agenzia e richiedendo se l’Enit potesse avere il patrocinio dell’Avvocatura dello Stato in tale procedura, ma tale parere non è stato ancora reso nonostante i recenti solleciti.
Con riguardo alla società Promuovi Italia, l’ente ha rappresentato che, sebbene ENIT fosse l’azionista unico di Promuovi Italia S.p.A., il Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo (DSCT) esercitava il potere di indirizzo ed il c.d. “controllo analogo”. I diritti dell’azionista (ENIT) venivano esercitati secondo le indicazioni del DSCT (art 4, comma 2 dello Statuto). Il Consiglio di Amministrazione della società PI veniva nominato (dall’Assemblea dei soci) su indicazione del DSCT. Inoltre, in base alla Direttiva Tecnica Generale n 4361 del 16.03.2011, Promuovi Italia doveva conferire direttamente con il Dipartimento per lo Sviluppo del Turismo sia in relazione alle direttive impartite, sia per quanto riguardava il sistema di reporting sulla gestione economica e finanziaria della società.
Con riguardo all’intera materia dei contenziosi, in via generale, la Direzione competente ravvisa difficoltà nella valutazione del fondo da accantonare, soprattutto quando l’ente patrocinante è l’Avvocatura Generale dello Stato , la quale non rilascia valutazioni di contenuto utili all’applicazione del principio contabile di riferimento (OIC 19) come invece è d’uso da parte dei patrocinanti del libero foro, in occasione delle conferme di rito.
Per quanto riguarda i fondi accantonati per i suddetti contenziosi si rimanda agli
approfondimenti relativi al “Fondo per rischi ed oneri”.
10. RISULTATI CONTABILI DELLA GESTIONE
L’esercizio 2019 è stato caratterizzato da difficoltà gestionali rilevanti. A causa di ritardi nella nomina del nuovo Consiglio di amministrazione e della supplenza svolta , ai sensi dell’art 2386, comma 5, cod. civ, dal Collegio dei revisori, legittimato ad occuparsi solo degli affari di ordinaria amministrazione, non è stato approvato il budget economico annuale ed in assenza dell’approvazione del budget è stato disposto l’esercizio provvisorio, con scadenza perentoria al 30 aprile 2019, prevedendo che le spese correnti non superassero, mensilmente, il dodicesimo delle somme previste nel bilancio di previsione 2018, ad esclusione delle spese tassativamente regolate dalla legge.
Il 10 gennaio 2019 il Collegio ha disposto l’esercizio provvisorio del bilancio 2019, nel rispetto dei limiti di spesa mensili.
Il 16 aprile 2019 il medesimo organo ha evidenziato che, successivamente alla data del 30 aprile, Enit avrebbe potuto disporre solo dei pagamenti per obbligazioni già assunte, per obbligazioni derivanti da provvedimenti giurisdizionali esecutivi e per spese obbligatorie di personale, imposte, tasse e premi assicurativi.
In data 7 giugno 2019 il C.d.A., insediatosi il 10 maggio 2019, ha approvato il bilancio di previsione a cui ha fatto seguito, il 30 settembre, l’adozione del Piano degli indicatori e dei risultati attesi per il bilancio 2019-2021.
Al 31 dicembre 2019 il bilancio ha chiuso con un disavanzo economico di esercizio, pari ad euro -2.646.948, a fronte di un avanzo registrato, nel 2018, di euro 8.641.285 e ad una previsione di budget di -9.966.997. Il minor disavanzo economico registrato a consuntivo, rispetto a quanto preventivato è riconducibile principalmente, alle minori spese (per euro 7.320.048) a causa delle mancate assunzioni del personale, e per costi inferiori per servizi generali e per canoni.
Si osserva al riguardo che il risultato economico negativo risulta completamente assorbito dalla consistenza del patrimonio netto che subisce una conseguente riduzione attestandosi su un valore di euro 31.302.312. È stato chiesto di motivare le cause di tale risultato.
L’amministrazione ha osservato che nella Convenzione triennale 2019/2021, stipulata con l’Amministrazione Vigilante, l’art.4 bis (Ulteriori risorse per la realizzazione dei Piani), riporta la seguente previsione: “ In aggiunta ai contributi previsti dall’art.4, (…), Enit impiegherà
altresì le risorse patrimoniali utilizzabili, date dagli avanzi economici di gestione cumulati nei tre esercizi precedenti, risultanti dal Bilancio d’esercizio al 31.12.2018, nel rispetto dell’equilibrio economico patrimoniale dell’Agenzia, in sede di adozione del Bilancio di Previsione 2019” (Delibera n.3 del Consiglio di Amministrazione del 7.06.2019), successivamente approvato dal MEF RGS e dall’Amministrazione Vigilante, veniva riportato: “ la programmazione di cui al bilancio economico annuale 2019 ed a quello pluriennale 2019
/2021 è stata effettuata nel rispetto dell’equilibrio e conto economico patrimoniale, tenendo conto che i risultati economici negativi previsti sono pienamente assorbibili dalle riserve di patrimonio netto disponibili , come risultanti dal bilancio di esercizio 2018 approvato.
Si conferma che le riserve di utili da esercizi precedenti sono qualificate come risorse destinate alla futura operatività di Enit, in quanto finalizzate a garantire il perseguimento per gli anni a venire della missione istituzionale che si sostanzierà nella erogazione di servizi promozionali, e che l’utilizzo d i tali poste resta costantemente subordinato alla salvaguardia della struttura patrimoniale dell’Agenzia.
Nel triennio 2016-2018 si era determinato un avanzo di bilancio di euro 27.633.828, risorse destinate alla mission istituzionale che non sono state spese nel triennio. Tali risultati economici positivi hanno accresciuto temporaneamente il netto patrimoniale dell’Agenzia.
Il Consiglio di amministrazione con il budget 2019-2021 aveva deciso di proiettare un conto economico previsionale per il triennio ipotizzando di impiegare in aggiunta ai contributi statali stanziati con la legge di stabilità 2019 (determinati in euro 31.339.415 per ciascuno dei tre anni) le risorse non spese senza intaccare il patrimonio netto originario.
Considerato che l’adozione del budget economico annuale è intervenuta in data 7 giugno 2019 ed al termine di un quadrimestre di esercizio provvisorio a causa della ritardata nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione, è necessario tenere conto dei fattori che avevano già rallentato l’operatività dell’ente. Lo scostamento del risultato dell’anno, rispetto a quanto preventivato, fornisce indicazioni circa la capacità di spendere, in attività promozionali, le risorse destinate dal bilancio dello Stato, evidenziando, anche per l’esercizio 2019, una contrazione dell’attività, rispetto a quanto preventivato. Le spese della promozione, pari ad euro 29.782.927 per il 2019, registrano una riduzione pari all’8,15 per cento rispetto a quelle previste a budget (32.416.731).
La contrazione dei costi sostenuti rispetto a quelli preventivati ha riguardato:
- Godimento di beni di terzi (-38,70 per cento)
- Consulenze, collaborazioni, altre prestazioni di lavoro (-35,10 per cento)
- Compensi ad organi di amministrazione e controllo (- 32,97 per cento) dato in buona parte influenzato dal fatto che a consuntivo i rimborsi delle spese di viaggio e trasferta sono stati inseriti nei costi per servizi, in quanto sostenute direttamente dall’ente;
- Spese per acquisizione di servizi generali (-28,33 per cento);
- Spese per il personale (-15,82 per cento), in quanto non si è dato corso nell’esercizio allo svolgimento delle procedure volte ad assicurare la tempestiva assunzione di unità lavorative, come preventivata nel budget pluriennale e come raccomandata dal Collegio dei Revisori dei Conti nella propria relazione di accompagnamento a detto budget (verbale
n. 52 del 23 maggio 2019).
Per il 2019 il risultato economico negativo evidenzia maggiore capacità dell’Agenzia nel portare a conclusione e definizione gli impegni assunti nei confronti della collettività per i servizi di promozione turistica. Il disavanzo di euro 2.646.948 verrà portato a nuovo, riservandosi di procedere ad una copertura del disavanzo d’esercizio 2019 utilizzando l’avanzo economico degli anni precedenti.
Il Bilancio è predisposto in conformità alle disposizioni del Codice civile e dei principi contabili nazionali formulati dall’Organismo Italiano di Contabilità, nonché ai principi contabili generali previsti dall’art. 2, comma 2, allegato 1, del d.lgs. del 31 maggio 2011, n. 91. Il conto economico è riclassificato secondo lo schema di cui all’allegato 1 del d.m. 27 marzo 2013.
L’Agenzia ha adottato con deliberazione del C.d.a. n. 9 del 15 febbraio 2018 il Regolamento di amministrazione e contabilità (nel Consiglio di amministrazione del 1.10.2018 la suddetta versione ha recepito le modifiche e le integrazioni formulate dal MEF e dal MiBACT; tale riformulazione non ha ricevuto definitiva approvazione, in quanto l’ente riferisce sul proprio sito internet, il mancato riscontro all’invio da parte del MEF e del MiPAAFT).
Il bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2019, approvato con delibera consiliare n. 11 del 20.04.2020 è composto da: conto economico, stato patrimoniale, rendiconto finanziario, nota integrativa, relazione sulla gestione.
L’Agenzia provvede alle spese per la propria attività attraverso le seguenti fonti finanziarie:
contributi dello Stato, finanziamenti per progetti speciali; contributi delle regioni e degli enti locali territoriali; proventi derivanti dalla gestione e dalla vendita di beni e servizi a soggetti pubblici e privati; contribuzioni diverse.
Relativamente al finanziamento statale, per l’esercizio 2019 il MiPAAFT ha previsto uno stanziamento di euro 30.726.391,00.
ll Collegio dei revisori ( seduta del C.d.a. del 20 aprile 2020) attestata la corrispondenza del Bilancio di esercizio alle risultanze contabili, verificata la corretta esposizione in bilancio delle attività e delle passività, l'attendibilità delle valutazioni di bilancio e la correttezza dei risultati economici-patrimoniali della gestione, ha fornito il parere favorevole all'approvazione del bilancio dell'anno 2019. Sono state evidenziate alcune raccomandazioni, inserite nel testo della Relazione, tra le quali l'aver rilevato che le restrizioni conseguenti alla emergenza epidemiologica Covid-19, ed il blocco operativo dell’attività di ENIT, prefigurano una sostanziale modifica del budget previsionale riferito all’esercizio in corso, tale da giustificare e raccomandare una solerte rimodulazione delle previsioni in esso contenute, nel rispetto delle disposizioni contenute nell’art. 4 del d.m. 27 marzo 2013.
ll Collegio dei revisori ha raccomandato di porre particolare attenzione all’importo consistente dell’ IVA non recuperata sulle operazioni passive in territorio extra-UE, problematica già più volte affrontata ,e sottolinea la necessità di chiarire la posizione fiscale e previdenziale dell’Ente, rispetto ad alcuni territori . Detto mancato rimborso, diversamente da quanto avviene invece per l’IVA sulle operazioni passive concluse nell’ambito dell’Unione Europea, riguarda le operazioni effettuate in Usa, Canada, Argentina, Russia, Cina, India, Corea, Thailandia, dove Enit non è identificata ai fini IVA e pertanto si vede disattendere le richieste di rimborso IVA, corrisposta ad operatori economici residenti in tali paesi e per il quale è stato dato incarico specifico ad una società che sta effettuando una due diligence fiscale. Al riguardo è stato chiarito dall’amministrazione che la società incaricata ha completato la prima fase, con la realizzazione di un memorandum iniziale, in cui è stata fatta una valutazione dei potenziali rischi sia per quanto riguarda le imposte dirette sia per quelle indirette. Il passo successivo sarà quello di procedere alla identificazione fiscale nei Paesi laddove l’Ente non è ancora identificato, così da attivare le procedure per chiedere il rimborso dell’IVA -quando questa viene pagata.
Si osserva che il bilancio consuntivo è stato approvato nel 2020, in piena pandemia da COVID- 19, in un quadro particolarmente incerto per il settore.
Le misure adottate dal Consiglio di amministrazione, relative al budget economico annuale per il 2020, saranno oggetto di analisi nella relazione relativa all’esercizio finanziario 2020.
10.1 Stato patrimoniale
La tabella seguente espone una sintesi degli elementi patrimoniali attivi e passivi dai quali si rileva un decremento del patrimonio netto rispetto all’esercizio precedente.
Tabella 12 - Stato patrimoniale - Attività
ATTIVO | 2018 | 2019 | Variazi one % |
A) Crediti verso lo stato ed altri enti pubblici per la partecipazione al patrimonio iniziale | |||
B) IMMOBILIZZAZIONI | |||
I)Immobilizzazioni immateriali | |||
3) Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno | 39.680 | 57.102 | 43,91 |
7) Altre | 0 | 24.330 | 100 |
Totale immobilizzazioni immateriali | 39.680 | 81.432 | 105,22 |
II) Immobilizzazioni materiali | |||
1) Terreni e fabbricati | 2.513.623 | 2.408.414 | -4,19 |
2) Impianti e macchinari | 77.656 | 86.662 | 11,6 |
3) attrezzature industriali e commerciali | 128.700 | 115.187 | -10,5 |
7) altri beni | 141.266 | 175.073 | 23,93 |
Totale immobilizzazioni materiali | 2.861.245 | 2.785.336 | -2,65 |
III) Immobilizzazioni finanziarie: | |||
1)Crediti verso altri esigibili entro l'esercizio successivo | 55.673 | 70.524 | 26,68 |
Totale immobilizzazioni finanziarie | 55.673 | 70.524 | 26,68 |
Totale immobilizzazioni B) | 2.956.598 | 2.937.292 | -0,65 |
C) ATTIVO CIRCOLANTE | |||
II) Crediti | |||
1) Crediti verso clienti | 3.428.018 | 2.934.258 | -14,4 |
5) crediti verso imprese sottoposte al controllo delle controllanti esigibili entro l’esercizio successivo | 1.387.203 | 100 | |
5-bis) crediti tributari | 838.393 | 583.605 | -30,39 |
5-quater) crediti verso altri | 4.011.072 | 4.173.328 | 4,05 |
Totale crediti | 8.277.483 | 9.078.394 | 9,68 |
IV ) Disponibilità liquide | |||
1) depositi bancari e postali | 33.492.638 | 34.048.382 | 1,66 |
3) denaro e valori in cassa e collegate | 1.345 | 2.578 | 91,67 |
Totale disponibilità liquide | 33.493.983 | 34.050.960 | 1,66 |
Totale attivo circolante C) | 41.771.466 | 43.129.354 | 3,25 |
D) RATEI E RISCONTI | 828.528 | 403.388 | -51,31 |
Totale attivo | 45.556.592 | 46.470.034 | 2,01 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Enit
Le “immobilizzazioni immateriali” al 31 dicembre 2019 ammontano ad euro 81.432 e sono costituite dal software applicativo e diritti di edizione per la somma di euro 57.102 e da costi pluriennali su beni immobili di terzi per la restante parte.
Le “immobilizzazioni materiali” sono iscritte al costo di acquisto, sistematicamente ammortizzate in relazione alla loro residua possibilità di utilizzazione ed esposte al netto degli ammortamenti operati.
Nell’esercizio 2019 la voce si è assestata sul valore di euro 2.785.336, in costante decremento rispetto agli anni precedenti. Il valore più rilevante è costituito dai fabbricati di proprietà ( la sede in Roma, gli uffici di Parigi e Buenos Aires).
Le “immobilizzazioni finanziarie”, pari ad euro 70.524 (euro 55.673 al 31 dicembre 2018), sono costituite dai depositi cauzionali detenuti presso alcuni locatori esteri in relazione ai contratti di affitto degli uffici.
Come già rilevato nello scorso esercizio l'Agenzia non possiede partecipazioni immobilizzate. La partecipazione nella Promuovi Italia s.p.a. in fallimento è stata eliminata, in seguito alla sentenza dichiarativa del fallimento.
Il consistente attivo circolante, pari ad euro 43.129.354, è composto principalmente dalle disponibilità liquide, pari ad euro 34.050.960, costituite dalle giacenze di cassa sull’istituto Tesoriere e sui conti correnti detenuti all’estero.
Si evidenzia, in linea con le osservazioni del Collegio dei revisori, che il valore dell’indicatore di tempestività dei pagamenti dell’anno 2019 è pari al 18,7, in netto peggioramento, rispetto al 2018, in cui era del 7,01, più rapidi risultano, invece, i pagamenti effettuati all’estero.
Su tale criticità ed altresì sulle ragioni del rilevante incremento delle componenti passive dello stato patrimoniale, pari al 72,50 per cento rispetto al 2018, con particolare riguardo ai debiti a breve termine, si rinvia agli elementi forniti in precedenza (pagg. 37/38).
L’ente ha reso noto che il motivo strutturale dell'aumento del ritardo nei pagamenti è riconducibile al cronico sottodimensionamento della Direzione Finanza, Amministrazione e Controllo, ed al processo di liquidazione che avviene in assenza di un sistema gestionale informativo integrato, per cui tali carenze hanno influito negativamente sull’effettuazione di pagamenti da parte del Servizio di tesoreria dell’Agenzia. Inoltre, il contributo ordinario dello Stato, stanziato nella legge di stabilità, è stato accreditato a fine anno e pertanto negli ultimi mesi la carenza di liquidità ha comportato un sostanziale rallentamento nei termini di pagamento dei debiti. Si ricorda, altresì, che i pagamenti restano sospensivamente subordinati agli esiti positivi delle verifiche di regolarità del DURC.
Ma il motivo contingente e più rilevante è rappresentato dalla circostanza che, alla luce della carenza di liquidità, nell'ultimo quadrimestre 2019 la Direzione Amministrativa ha dovuto bloccare o rallentare tutti i pagamenti ai fornitori, visto che i fondi del 2019 sono stati accreditati il 23 dicembre 2019, principalmente a causa dei ritardi nel registrare la Convenzione.
Con riguardo al passivo dello Stato patrimoniale si riporta di seguito il dettaglio dei debiti rapportato al 2018:
• a) euro 2.226 (euro 4.015) Debiti verso “banche” sono relativi ai saldi delle carte di credito
al 31 dicembre 2019;
• b) euro 9.060.940 (euro 3.899.909) Debiti verso fornitori, includono le fatture ricevute per euro 6.662.113, quelle da ricevere per euro 2.344.602 e verso i professionisti per euro 53.873;
• euro 1.448.925 (euro 1.186.490) del Totale Xxxxxx Xxxxxxxxx, di cui euro 1.134.688,74 sono relativi all’IVA di novembre e dicembre 2019 (pagamenti effettuati in gennaio e febbraio 2020), e euro 83.419,79, IRPEF dipendenti Italia, e euro 23.277,78 per IRAP;
• euro 280.717 (euro 643.125) per debiti verso istituti di previdenza, di cui euro 105.091 verso INPS, euro 134.301 verso enti previdenziali esteri;
• euro 1.134.222 (euro 1.180.668) di Altri Debiti, dove sono stati iscritti i debiti per premio produttività Italia per euro 298.746; per premio produttività estero euro 215.769; per oneri differiti del personale, per euro 506.124 e per note di credito da emettere per euro 2.750.
Il dato più rilevante è relativo al debito verso i fornitori, sintomo di un'elevata attività di spesa dell'Agenzia nel 2019, e di una ritardata liquidazione a causa di mancanza di fondi.
Per quanto riguarda i “crediti”, aumentano fino a raggiungere l’importo complessivo di euro
9.078.394 a fronte di euro 8.277.483, al 31 dicembre 2018, esposti al valore di presunto realizzo, mediante lo stanziamento di un apposito fondo di svalutazione. Essi comprendono i “crediti verso clienti” per euro 2.934.258, al netto del fondo di svalutazione crediti di euro 1.045.534, in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (euro 3.428.018), i “crediti tributari”, anch’essi in diminuzione, per euro 583.605 (euro 838.393 nel 2018) e quelli “verso altri” in aumento pari a euro 4.173.324 (euro 4.011.072 nel 2018). Si registrano “crediti verso imprese sottoposte al controllo” per euro 1.387.203.
Su tale importante aspetto sono state richieste all’ente notizie in ordine alle azioni intraprese per il recupero dei crediti, alcuni dei quali di elevato ammontare e particolarmente vetusti. Anche il Collegio dei revisori aveva evidenziato il permanere dei crediti molto antichi e di
rilevante importo verso i quali invitava l’Ente a procedere al tempestivo incasso, nelle modalità ritenute più efficaci.
L’ente ha precisato che i crediti verso i privati costituiscono un importo marginale quasi interamente accantonato e nel corso dell’esercizio l’Enit ha incaricato una società di recupero crediti affidandole un portafoglio delle posizioni verso i privati considerate non recuperabili, accertate le quali l’Enit procederà allo stralcio dei crediti nel fondo di svalutazione. Alla società esterna di recupero crediti è stato affidato un pacchetto relativamente ridotto (33 clienti per un totale di euro 131.137) con avvio delle attività di recupero nel marzo 2020: nel successivo periodo le attività di recupero crediti non erano evidentemente eseguibili, per di più verso soggetti del settore turistico, travolti dal blocco delle attività per la pandemia.
Più complessa è, invece, la situazione dei crediti verso i Ministeri MiBACT, e MiPAAF e quelli verso alcune Regioni che rivestono invece notevole rilevanza.
Sono dovuti:
• euro 774.178,86 quale costo relativo alla partecipazione alle fiere agro-tecniche per progetti specifici MiPAAF esercizio 2019, più volte sollecitati;
• euro 3.861.452,50 per progetti ante 2015 e Venice 2016, di competenza del MiBACT, più volte sollecitati;
• euro 21.886,60 saldo 2020 MiBACT, relativo alla quota parte delle spese generali ed oneri comuni, più volte sollecitati;
• euro 23.811.073,25 contributo Ministero turismo, competenza del 2021;
• euro 613.024 quale residuo del contributo MiBACT, di competenza 2020, più volte sollecitato.
A maggio 2021, in coordinamento con il Collegio dei revisori, l’amministrazione ha risollecitato anche le regioni e gli altri soggetti le cui partite debitorie non erano state trasferite alla società di recupero.
Le partite incagliate, oggetto di accantonamento al Fondo, sono tutte ascrivibili alle gestioni precedenti, la trasformazione di ENIT.
La situazione dei crediti da riscuotere è sotto attenta osservazione anche da parte del Collegio dei Revisori, in fase di determinazione e adeguamento annuale del Fondo Svalutazione Crediti di dubbia esigibilità.
I “ratei e risconti attivi” che tengono conto dell’effettiva competenza temporale dell’esercizio ammontano ad euro 403.388 (euro 828.528 euro al 31 dicembre 2018) quali quote di costi che hanno avuto manifestazione finanziaria nel 2019, ma sono di competenza del 2020 e sono stati registrati, secondo il principio OIC 18.
Tabella 13 - Stato patrimoniale – Passività
PASSIVO | 2018 | 2019 | Variazione % |
A) PATRIMONIO NETTO | |||
VIII) Utili (perdite) portati a nuovo dagli esercizi precedenti | 25.307.976 | 33.949.260 | 34,14 |
IX) Utile (perdita)) economici portati a nuovo dall’esercizio | 8.641.285 | -2.646.948 | -130,63 |
Totale patrimonio netto | 33.949.261 | 31.302.312 | -7,8 |
B) FONDO PER RISCHI ED ONERI | |||
2) Fondi per imposte, anche differite | 197.531 | 197.531 | 0 |
4) Altri | 1.374.949 | 918.019 | -33,23 |
Totale fondi per rischi e oneri | 1.572.480 | 1.115.550 | -29,06 |
C) TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO | 2.472.973 | 2.050.955 | -17,07 |
D) DEBITI | |||
4) Debiti verso banche esigibili entro l'esercizio successivo | 4.015 | 2.226 | -44,56 |
6) Acconti esigibili entro l'esercizio successivo | 0 | 0 | 0 |
7) Debiti verso fornitori esigibili entro l'esercizio successivo | 3.899.909 | 9.060.940 | 132,34 |
12) Debiti tributari | 1.186.490 | 1.448.925 | 22,12 |
13) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale esigibili entro l'esercizio successivo | 643.125 | 280.717 | -56,35 |
14) altri debiti | |||
esigibili entro l'esercizio successivo | 1.180.668 | 1.134.222 | -3,93 |
Totale debiti | 6.914.207 | 11.927.030 | 72,5 |
E) RATEI E RISCONTI | 647671 | 74187 | -88,55 |
TOTALE PASSIVO | 45.556.592 | 46.470.034 | 2,01 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Enit
Il “patrimonio netto” passa da euro 33.949.261 ad euro 31.302.312 a fine 2019 (- 2.646.948) ed è costituito dagli utili e dalle perdite pregressi e da quelli dell’esercizio in esame.
Il “fondo per rischi e oneri”, pari ad euro 1.572.480 nel 2018, è ridotto a 1.115.550 risultante dalle seguenti componenti:
- euro 197.531 (importo costante dal 2018) relativo al fondo rischi per imposte pregresse;
- euro 918.019 relativi ad altri fondi rischi per spese future ( 1.373.949 nel 2018).
Nel bilancio 2019 , in seguito a sentenza favorevole del Tribunale di Roma 9699/2019, relativa al contenzioso Publitour, l’Ente ha ritenuto di effettuare una sopravvenienza attiva di euro 478.971 per stornare il fondo rischi lasciando in bilancio soltanto un residuo accantonato al fondo per Publitour di euro 21.029. In relazione, poi, al contenzioso RTI Eurotarget OCeM Soleil, il fondo è stato aumentato di euro 38.226.
Con riferimento al contenzioso con un ex dirigente Enit sono stati accantonati euro 18.465, mentre per quanto riguarda l’evolversi del contenzioso con l’ex Direttore Generale è stato aumentato il pregresso accantonamento di ulteriori euro 13.439. Restano invariati gli importi per gli altri contenziosi.
La voce “trattamento di fine rapporto subordinato”, pari ad euro 2.050.955, a fronte di euro 2.472.973, indicate nel 2018, ha subito una riduzione dovuta in massima parte, a quanto dovuto ai dipendenti EPNE transitati ad altre AA.PP e ai dipendenti esteri. Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della società, al 31 dicembre 2019, verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti.
I “debiti”, rilevati al valore nominale, ammontano ad euro 11.927.030 ,con uno scostamento dal valore di fine esercizio precedente (pari ad euro 6.914.207) di euro 5.012.823, registrando un incremento rispetto al 2018, principalmente nell’esposizione verso i fornitori esigibili entro l’esercizio successivo (da euro 2.741.958 del 2017 ad euro 3.899.909 del 2018 a euro 9.060.940
nel 2019).
La voce “ratei e risconti passivi” diminuisce sensibilmente, passando da euro 647.671 nel 2018 a euro 74.187.
10.2 Conto economico
Nella tabella seguente vengono rappresentati i dati del conto economico 2019 posti a confronto con quelli del 2018.
Tabella 14 - Conto economico
A) VALORE DELLA PRODUZIONE | 2018 | 2019 | Var % |
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni | 4.855.204 | 6.564.378 | 35 |
5) Altri ricavi e proventi | 39.321.069 | 34.052.406 | -13 |
a) Contributi in c/esercizio | 38.244.575 | 31.959.431 | -16 |
b) Altri ricavi e proventi | 1.076.494 | 2.092.975 | 94 |
Totale valore della produzione | 44.176.273 | 40.616.784 | -8 |
COSTI DELLA PRODUZIONE | |||
Costi per materie, sussidiarie, di consumo e di merci | 182.205 | 236.950 | 30 |
Costi per servizi | 22.405.809 | 32.381.842 | 45 |
Costi per godimento di terzi | 976.190 | 950.573 | -3 |
COSTI PER IL PERSONALE | |||
a) xxxxxx e stipendi | 5.777.027 | 5.782.798 | 0 |
b) oneri sociali | 1.717.832 | 1.695.192 | -1 |
c) trattamento di fine rapporto | 127.993 | 145.919 | 14 |
d) altri costi | 13.796 | 146.066 | 959 |
Totale costi del personale | 7.636.648 | 7.769.975 | 2 |
Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali | 19.837 | 44.546 | 125 |
Ammortamento delle immobilizzazioni materiali | 194.445 | 195.690 | 1 |
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni | 0 | 2.286 | 100 |
Svalutazioni dei crediti compresi nell'attivo circolante e delle disponibilità liquide | 336.893 | 58.948 | -83 |
Totale ammortamenti e svalutazioni | 551.175 | 301.470 | -45 |
Accantonamento per rischi | 326.457 | 70.129 | -79 |
Oneri diversi di gestione | 3.097.345 | 1.106.744 | -64 |
Totale costi della produzione | 35.175.829 | 42.817.683 | 22 |
DIFFERENZA VALORE/COSTI PRODUZIONE | 9.000.444 | -2.200.899 | -124 |
Totale proventi ed oneri finanziari | -60.760 | -122.178 | 101 |
Imposte dell'esercizio, correnti, differite e anticipate | -298.399 | 323.871 | -209 |
UTILE/PERDITA DI ESERCIZIO | 8.641.285 | -2.646.948 | -131 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Enit
10.2.1 Valore della produzione
La voce relativa ai “ricavi delle vendite e prestazioni” in crescita del 35,20 per cento rispetto al 2018 rappresenta i ricavi commerciali realizzati per i servizi prestati per Fiere Internazionali del turismo, ricavi da workshop, da adesione al programma Club Italia.
La voce “altri ricavi e proventi” accoglie principalmente i contributi in conto esercizio (OIC 12) stanziati dal Ministero vigilante per euro 31.339.415, quali ricavi istituzionali dati dal contributo ordinario dello Stato (legge 30 dicembre 2018, n. 145), il ricavo di euro 594.016 per il contributo sisma esercizio 2018, rilevato come risconto passivo nel Bilancio 2018.
Si precisa che, nel corso dell’esercizio 2019, le risorse totali di originari due milioni di euro, attribuite dall’art. 22 del d.l. 17 ottobre 2016, n. 189, sono state completamente impiegate ed il programma di rilancio del turismo delle zone colpite dal sisma del 2016 è stato concluso.
Come risulta evidente, l’ammontare complessivo dei contributi statali supera l’86,6 per cento dell’intero valore della produzione, confermando la quasi totale dipendenza dell’Agenzia dai finanziamenti pubblici. I ricavi propri occupano, invece, un posto del tutto residuale, costituendo solo il 14,4 per cento del valore della produzione.
Nella stessa voce sono ricompresi i ricavi da locazione per euro 393.352 alla Federazione Russa, a Federcongressi e, per soli 8 mesi, dalla sublocazione per euro 123.671 conclusasi nell’anno in oggetto di parte dello stabile di Londra.
Per quanto riguarda le sopravvenienze attive ordinarie, pari ad euro 484.813, esse sono relative allo storno del Fondo rischi Publitour e Xxxx, le sopravvenienze attive straordinarie (euro 166.612) sono relative all’allineamento di alcuni saldi fornitori relativi agli anni 2016-2018 ed a note di rettifica INPS a credito, notificate nell’anno 2019. I restanti ricavi (per euro 81.778) riguardano rimborsi e ristori di varia natura.
Il valore di produzione è passato da euro 44.176.273, al 31 dicembre 2018, ad euro 40.616.784 del 2019 (contro un budget di euro 37.938.349). La maggior differenza tra le due annualità risiede nei contributi in corso di esercizio rilevati per complessivi euro 31.959.431, di cui euro
26.000 contributo UE per il progetto Eden, a fronte dei 38.244.575 del 2018 (dato dalla somma del contributo annuale, della recezione per competenza economica 2018 del risconto passivo di euro 7.121.196 per “differimento attività promozionali” del bilancio consuntivo 2017 e del ricavo rilevato nel 2018 di euro 905.839 per contributo sisma).
10.2.2 Costi della produzione
I costi di produzione hanno totalizzato un complessivo aumento del 21,72 per cento, rispetto al 2018.
La differenza fra il valore e i costi di produzione risulta pertanto negativa, pari ad euro - 2.200.899, rispetto ad una differenza positiva del 2018 per euro 9.000.444.
La voce “proventi ed ad oneri finanziari” presenta un saldo negativo pari ad euro 122. 178.
Le voci principalmente coinvolte dall’incremento, rispetto al 2018, sono state:
-Acquisto di beni, per euro 236.950, con un incremento del 30,05 per cento, impiegati per lo più in spese di materiale promozionale che viene distribuito durante le iniziative istituzionali e commerciali;
- Acquisto per servizi, incremento del 44,52 punti percentuali, l’importo complessivo della voce è euro 32.391.842 in tale voce sono compresi: un importo, pari a euro 417.281, utilizzato per trasferte, buoni pasto, missioni e formazione del personale Enit) ;-Costi relativi alle attività promozionali e di marketing per euro 30.557.106; Consulenze legali, notarili, informatiche, amministrative e servizi al personale per euro 393.186; Compensi e indennità del Consiglio di amministrazione, del Collegio dei revisori dei conti, dell’OIV per euro 188.949;
- Godimento di beni di terzi per complessivi euro 950,573 (euro 976.190 nel 2018) dovuti principalmente ai canoni di locazione di uffici e magazzini, oneri condominiali all’estero e canoni di noleggio attrezzature d’ufficio e costi licenze d’uso SW.
- Costi del personale per complessivi euro 7.769.975; essi sono in lieve aumento rispetto a quelli indicati nel bilancio precedente.
Ammortamenti delle immobilizzazioni materiali, essi si riferiscono per la gran parte alla quota di ammortamento dei fabbricati di proprietà dell’ente, mentre le svalutazioni sono relative all’accantonamento al fondo svalutazione crediti.
Accantonamento per rischi di euro 70.129 contro euro 326.457 nel 2018, essi sono distribuiti in accantonamento per contenziosi legali fornitori, per euro 38.226, accantonamento per contenziosi legali al personale per euro 31.903.
Il Collegio dei revisori ha analizzato con particolare attenzione la posta iscritta tra gli oneri diversi di gestione, titolo di sopravvenienza passiva straordinaria per euro 336. 726, a titolo di IVA estera degli anni 2018 e 2019 non rimborsata.
Detto mancato rimborso, diversamente da quanto avviene invece per l’IVA sulle operazioni passive concluse nell’ambito dell’Unione Europea, riguarda le operazioni effettuate in Usa, Canada, Argentina, Russia, Cina, India, Corea, Thailandia, dove Enit non è identificata ai fini
XXX e pertanto si vede disattendere le richieste di rimborso IVA, corrisposta ad operatori economici residenti in tali paesi. Al fine di verificare la corretta configurazione fiscale e previdenziale nei paesi esteri è stato conferito incarico ad uno studio tributario- societario di attuare Due Diligence fiscale internazionale.
10.3 Posizione finanziaria netta
Al fine di sottolineare in maniera più organica i dati finanziari, nella tabella che segue è stato evidenziato il saldo tra fonti e investimenti dal quale si desume, come precedentemente indicato, il consistente incremento della “posizione finanziaria netta” per effetto della maggiore consistenza dei depositi bancari, a seguito della riscossione dei crediti.
Tabella 15 - Posizione finanziaria netta
Descrizione | 2018 | 2019 | Variazione |
a) Attività a breve | |||
Depositi bancari | 33.492.638 | 34.048.382 | 555.744 |
Danaro ed altri valori in cassa | 1.345 | 2.578 | 1.233 |
Azioni ed immobilizzazioni non immob. | 0 | 0 | |
Crediti finanziati entro 12 mesi | 55.673 | 70.524 | 14.851 |
Altre attività a breve | 0 | 0 | 0 |
DISPONIBILITA' LIQUIDE E TITOLI DELL'ATTIVO CIRCOLANTE | 33.549.656 | 34.121.484 | 571.828 |
b) Passività a breve | |||
Obbligazioni e obbligazioni convertibili (12 mesi) | 0 | 0 | 0 |
Debiti verso banche (entro 12 mesi) | 4.015 | 2.226 | -1789 |
Debiti verso altri finanziatori (entro 12 mesi) | 0 | 0 | 0 |
Altre passività a breve | 0 | 0 | 0 |
DEBITI FINANZIARI A BREVE TERMINE | 4.015 | 2.226 | -1789 |
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI BREVE PERIODO | 33.545.641 | 34.119.258 | 573.617 |
c) Attività di medio/lungo termine | |||
TOTALE ATTIVITA' DI MEDIO/LUNGO TERMINE | 0 | 0 | 0 |
d) Passività di medio/lungo termine | 0 | 0 | 0 |
TOTALE PASSIVITA' DI MEDIO/LUNGO TERMINE | 0 | 0 | 0 |
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DI MEDIO E LUNGO | 0 | 0 | 0 |
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA | 33.545.641 | 34.119.258 | 573.617 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Enit
10.4 Il rendiconto finanziario
Nella tabella che segue sono esposti i dati relativi al rendiconto finanziario redatto dall’Enit
con il metodo indiretto.
Tabella 16 - Rendiconto finanziario
DESCRIZIONE | 2018 | 2019 | Var. % |
A) Flussi finanziari derivanti dall'attività operativa (metodo indiretto) | |||
1) Utile (perdita) dell'esercizio | 8.641.285 | -2.646.948 | -130,63 |
Totale delle imposte sul reddito dell'esercizio, correnti, differite e anticipate | 298.399 | 323.871 | 8,54 |
Interessi passivi/(attivi) | 3.641 | -165 | -104,53 |
1) Utile (perdita) dell'esercizio prima d'imposte sul reddito, interessi, dividendi e plus/minusvalenze da cessione | 8.943.325 | -2.323.242 | -125,98 |
Rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto | |||
Accantonamenti ai fondi | 663.350 | 129.077 | -80,54 |
Ammortamenti delle immobilizzazioni | 214.282 | 240.236 | 12,11 |
Altre rettifiche in aumento/ (in diminuzione) per elementi non monetari | 97.785 | 135.505 | 38,57 |
Totale rettifiche per elementi non monetari che non hanno avuto contropartita nel capitale circolante netto | 975.417 | 504.818 | -48,25 |
2) Flusso finanziario prima delle variazioni del capitale circolante netto | 9.918.742 | -1.818.424 | -118,33 |
Variazioni del capitale circolante netto | |||
Decremento/(Incremento) dei crediti verso clienti | -578.763 | 434.812 | 175,13 |
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori | 1.157.951 | 5.161.031 | 345,70 |
Decremento/(Incremento) dei ratei e risconti attivi | -143.539 | 425.140 | 396,18 |
Incremento/(Decremento) dei ratei e risconti passivi | -8.068.027 | -573.484 | -92,89 |
Altri decrementi/ (Altri Incrementi) del capitale circolante netto | 2.674.980 | -1.432.146 | -153,54 |
Totale variazioni del capitale circolante netto | -4.957.398 | 4.015.353 | 181 |
3) Flusso finanziario dopo le variazioni del capitale circolante netto | 4.961.344 | 2.196.929 | -55,72 |
Altre rettifiche | |||
Interessi incassati/(pagati) | -3.641 | 165 | 104,53 |
(Imposte sul reddito pagate) | -65.078 | -332.815 | 411,41 |
(Utilizzo dei fondi) | -212.000 | -527.059 | 148,61 |
Altri incassi/(pagamenti) | -2.044.364 | -557.523 | -72,73 |
Totale altre rettifiche | -2.325.083 | -1.417.232 | 39,05 |
Flusso finanziario dell'attività operativa (A) | 2.636.261 | 779.697 | -70,42 |
Segue
Segue | |||
B) Flussi finanziari derivanti dall'attività d'investimento | |||
Immobilizzazioni materiali | |||
(Investimenti) | -88.794 | -119.781 | -34,90 |
Disinvestimenti | 0 | ||
Immobilizzazioni immateriali | |||
(Investimenti) | -59.517 | -86.298 | -45,00 |
Disinvestimenti | 0 | ||
Immobilizzazioni finanziarie | |||
(Investimenti) | 3.003 | -14.851 | -594,54 |
Disinvestimenti | 0 | ||
Flusso finanziario dell'attività di investimento (B) | -145.308 | -220.930 | -52,04 |
C) Flussi finanziari derivanti dall'attività di finanziamento | |||
Mezzi di terzi | |||
Incremento/(Decremento) debiti a breve verso banche | 213 | -1.789 | -939,91 |
Accensione finanziamenti | 0 | ||
(Rimborso finanziamenti) | 0 | ||
Mezzi propri | 0 | -1 | |
Flusso finanziario dell'attività di finanziamento (C) | 213 | -1790 | -940,38 |
Incremento (decremento) delle disponibilità liquide (A ± B ± C) | 2.491.166 | 556.977 | -77,64 |
Effetto cambi sulle disponibilità liquide | 0 | ||
Disponibilità liquide a inizio esercizio | |||
Depositi bancari e postali | 31.196.065 | 33.492.638 | 7,36 |
Assegni | 0 | ||
Danaro e valori in cassa | 4.283 | 1.345 | -68,60 |
Totale disponibilità liquide a inizio esercizio | 31.200.348 | 33.493.983 | 7,35 |
Di cui non liberamente utilizzabili | 0 | ||
Disponibilità liquide a fine esercizio | |||
1) depositi bancari e postali | 33.492.638 | 34.048.382 | 1,66 |
2) assegni | 0 | ||
3) danaro e valori in cassa | 1.345 | 2.578 | 91,67 |
Totale disponibilità liquide | 33.493.983 | 34.050.960 | 1,66 |
Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati Enit
Con riguardo al rendiconto finanziario, si è precisato che è stato applicato il metodo indiretto per la determinazione del flusso della gestione reddituale, per cui parte dal risultato economico
è stato utilizzato per ottenere, tramite rettifiche di origine sia economica che finanziaria, la variazione nell’anno della consistenza delle disponibilità liquide, rappresentando la capacità dell’Ente di generare flussi di cassa.
La tabella n. 16 evidenzia, a fine esercizio, un aumento delle disponibilità liquide pari a euro 556.977.
11. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L’Ente, istituito nel 1919 quale Ente Nazionale per l’incremento delle industrie turistiche e poi denominato dal 1960 Ente Nazionale italiano per il turismo, nel 2005 è stato trasformato in Agenzia Nazionale del Turismo, con la funzione di promuovere l’immagine unitaria dell’offerta turistica nazionale e favorirne la commercializzazione.
Ha la sede centrale a Roma e 21 uffici di rappresentanza all’estero. Negli anni ha subito diverse modifiche con riguardo all’amministrazione vigilante.
L’anno in questione è stato ampiamente condizionato nello svolgimento delle attività di Enit dalla ritardata nomina del Presidente e dei componenti del Consiglio di amministrazione e dalla mancata approvazione nei termini del budget previsionale per il 2019, per cui la gestione, nei primi 4 mesi dall’esercizio provvisorio, è stata molto limitata, indirizzata esclusivamente alle spese per l’ordinaria amministrazione, disponendo, quindi, di pagamenti ridotti. Elementi che hanno fortemente condizionato lo sviluppo dell’azione dell’Agenzia.
Solo dopo la metà di maggio, con l’insediamento del Consiglio di Amministrazione è stato possibile definire la governance dell’Ente e porre in atto un vero e proprio programma di attività con le correlate previsioni di spesa, connesse alla propria missione istituzionale.
Infatti, è solo il 7 giugno 2019 che il C.d.A. ha approvato il budget 0000.Xx suesposta situazione ha costituito un limite oggettivo al completo svolgimento dell’attività dell’Agenzia.
Ha 47 unità di personale nella sede centrale di Roma e 69 unità nei 21 uffici di rappresentanza
all’estero.
Nonostante il disavanzo di euro 2.646.948 del risultato economico dell’anno 2019, rispetto al 2018 che si era chiuso con un avanzo, si rileva nell’anno, un’espansione dell’attività di promozione, rispetto al 2018, i cui costi per attività connesse con la missione istituzionale dell’ente raggiungono quasi il 45 per cento (44,93 per cento), tali costi registrano ,rispetto all’anno precedente un incremento del 21,7%,individuando la spesa complessiva in 42,8 milioni di euro, a fronte di un contributo ordinario da parte del Ministero che varia dai 38 milioni del 2018 ai 32 circa del 2019. La descritta situazione ha generato le illustrate tensioni di cassa e l’elevato disavanzo
Il disavanzo rilevato in sede di chiusura dell’esercizio 2019 risulta completamente assorbito dalla consistenza del patrimonio netto che subisce conseguentemente una riduzione e si attesta su di un valore di euro 31.302.312.
Si rileva un peggioramento dell’indicatore di tempestività dei pagamenti che passa dal 7,01 del 2018, al 18,76 del 2019, con ritardi e criticità nei confronti dei pagamenti ai fornitori, dovuti, in parte, a problemi organizzativi connessi con un sottodimensionamento dell’organico ed in prevalenza a carenza di cassa dell’ente, per ritardata assegnazione delle erogazioni statali, collegate alla convenzione triennale, avvenute solo il 23 dicembre 2019.
Lo stato patrimoniale evidenzia un incremento dei debiti a medio termine del 72,5 per cento. Sono poi presenti crediti di rilevante importo particolarmente vetusti.
I continui mutamenti normativi, volti a modificare la governance dell’Ente e l’individuazione dei Ministeri vigilanti, costituiscono, ancora oggi, un forte condizionamento allo svolgimento della missione dell’Ente. Si consideri che recentemente, il 17 giugno 2021, si è assistito alla nomina di un amministratore delegato, sostituito tre mesi dopo, in data 7 ottobre 2021, con altro amministratore.
Va poi considerato che da poco sono state varate rilevanti proposte di modifica statutaria che assoggettano, in modo più incisivo, alcune attività importanti, all’autorizzazione preventiva del Ministero vigilante e riducono, sostanzialmente, l’autonomia dell’ente, in settori cruciali della propria attività, in un momento nel quale il rilancio del Paese sotto il profilo del turismo, richiederebbe moduli semplificati ed elastici di intervento.
Particolare perplessità suscita, infine, avuto riguardo allo sviluppo delle attribuzioni dell’Ente, l’attuazione dell’art. 8, comma 6 ter, d.l. 77/2021, convertito nella legge 108/2021 che assegna il compito di reclutare 120 unità di personale per le finalità del Ministero del turismo connesse con il coordinamento della gestione, il controllo e la rendicontazione del PNRR.
Tale norma comporta l’impiego di rilevanti risorse provenienti dal bilancio dell’Enit per un importo, nel triennio 2021/2023, prossimo ai 15 milioni per finalità del Ministero del turismo connesse al PNRR. Ciò potrebbe condizionare, per il periodo in questione, lo svolgimento della missione istituzionale assegnata all’Agenzia, anche incidendo in modo rilevante sulle finalità di promozione del settore, sia all’interno del Paese che all’estero e potrebbe rendere più difficile la realizzazione degli obiettivi indicati nel piano triennale, approvato dal Ministero vigilante, in un momento nel quale, la valorizzazione e promozione del turismo sono le finalità
per le quali il legislatore ha, con la legge n. 55 del 2021, disposto una così ampia trasformazione delle competenze nel settore
La formula individuata non fornisce un quadro chiaro e coerente delle competenze, e può creare difficoltà gestionali in un momento nel quale proprio nel settore turistico, al fine di superare le gravi difficoltà connesse con la pandemia da Covid 19, sarebbe necessario azionare tutte le iniziative necessarie per il più ampio rilancio dell’Italia e dei suoi valori, puntando anche sulle consolidate esperienze professionali che negli anni l’Enit ha acquisito (è nato nel 1919 ).
Inoltre, per realizzare le finalità indicate dall’art. 8, comma 6 ter, d.l. 77/2021, sono, temporaneamente, sottratte risorse umane ed organizzative alle finalità proprie dell’Ente, unità che il Ministero del turismo dovrà utilizzare per i compiti di coordinamento della gestione, rendicontazione e controllo del PNRR.
Trattandosi di un ente pubblico economico, dotato quindi di ampi spazi di autonomia, è importante definire soluzioni organizzative chiare e trasparenti che consentano di avere una visione adeguata delle finalità che si intende realizzare con le risorse pubbliche impiegate.
Si richiama in generale l’Ente, nell’utilizzo delle risorse assegnate per l’espletamento delle proprie funzioni, ad un comportamento ispirato ad una logica di contenimento della spesa e ad un attento monitoraggio dei costi, considerato anche i risultati contabili del 2019 che hanno segnato un rilevante disavanzo nel conto economico.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI