Registro
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REGIONE LIGURIA – Giunta Regionale Copertina
Tipo Atto Decreto del Direttore Generale Numero Protocollo NP/2020/1475386 Anno Registro 2020
Numero Registro 6879
Dipartimento
Dipartimento territorio, ambiente, infrastrutture e trasporti
Struttura
Settore Assetto del territorio
Oggetto
Accordo di avvalimento sottoscritto con Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale. Adozione della variante al Piano di bacino del torrente Lavagna finalizzata alla riclassificazione della suscettività al dissesto di un’area localizzata nei pressi di Colle Caprile classificata Pg3a nella cartografia del Piano di bacino - Comune di Uscio (GE)
Data sottoscrizione
06/11/2020
Responsabile procedimento
Xxxxxxx Xxxx
Dirigente responsabile
Xxxxxxx Xxxx Xxxxxxxx emanante Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx
La regolarità amministrativa, tecnica e contabile del presente atto è garantita dal Dirigente/Direttore Generale della struttura proponente.
Il decreto rientra nei provvedimenti dell'allegato alla Delibera di Giunta Regionale 254/2017 Il decreto è costituito dal testo e da 1 allegati
allegati:
A01_2020-AM-6801_Allegato_decreto_adozione_franaCaprileUscio2020.pdf
Comunicazioni
Non pubblicazione (sottratto integralmente all’accesso ai sensi della l. 241/1990 e ss.mm.ii). NO
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Modalità di pubblicazione sul BURL: integrale
Pubblicabile sul Web: SI
REGIONE LIGURIA – Giunta Regionale
Dipartimento/Direzione Dipartimento territorio, ambiente, infrastrutture e trasporti
Struttura Settore Assetto del territorio
Decreto del Direttore Generale codice AM-6801
anno 2020
OGGETTO:
Accordo di avvalimento sottoscritto con Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale. Adozione della variante al Piano di bacino del torrente Lavagna finalizzata alla riclassificazione della suscettività al dissesto di un’area localizzata nei pressi di Colle Caprile classificata Pg3a nella cartografia del Piano di bacino - Comune di Uscio (GE)
IL VICE DIRETTORE
RICHIAMATI:
- il D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante “Norme in materia ambientale”, ed in particolare, la parte terza, recante norme in materia di difesa del suolo, come modificata con L. 28 dicembre 2015, n. 221, che ha innovato il sistema previgente di pianificazione di bacino, prevedendo al riguardo la soppressione delle Autorità di Bacino ex lege 183/1989 e l’istituzione delle nuove Autorità di bacino distrettuali, ed, in particolare, del nuovo distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, di cui all’art. 64, comma 1, lettera c), comprendente i bacini liguri ricadenti nel territorio della soppressa Autorità di Bacino regionale ligure, di cui, da ultimo, alla l.r. 15/2015, nonché l’art.68 c. 4bis, come introdotto dall’art. 54 c. 3 del D.L. 16/07/2020 n.76, convertito, con modificazioni, dalla L. 11/09/2020
n. 120, che prevede, nelle more dell'adozione dei piani e dei relativi stralci, di cui agli articoli 65 e 67, comma 1, ovvero dei loro aggiornamenti, le modifiche della perimetrazione e/o classificazione delle aree a pericolosità e rischio dei piani stralcio relativi all'assetto idrogeologico emanati dalle soppresse Autorità di bacino di cui alla legge 18 maggio 1989,
n. 183, derivanti dalla realizzazione di interventi collaudati per la mitigazione del rischio, dal verificarsi di nuovi eventi di dissesto idrogeologico o da approfondimenti puntuali del quadro conoscitivo, siano approvate con proprio atto dal Segretario generale dell'Autorità di bacino distrettuale, d'intesa con la Regione territorialmente competente e previo parere della Conferenza Operativa;
- l’accordo sottoscritto in data 29/10/2018, ai sensi e per gli effetti dell’art. 15 della legge 241/1990, nonché dell’art. 27 della l.r. 15/2018, tra Autorità di Bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale e Regione Liguria (nel seguito “Accordo”), di cui alla d.g.r. 852 del 24/10/2018, ad oggetto “Svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune in materia di difesa del suolo e tutela delle acque nel territorio dei bacini regionali liguri”, finalizzato ad assicurare la continuità della gestione tecnico-amministrativa dei piani di
bacino stralcio per l’assetto idrogeologico (PAI) regionali liguri a seguito dell’entrata in vigore del d.p.c.m. 4 aprile 2018, pubblicato nella GURI– Serie generale n. 135 del 13.06.2018, che ha portato a conclusione la riforma distrettuale;
- il Decreto del Segretario Generale (nel seguito DSG) dell’Autorità Distrettuale n.49 del 7/11/2018, con il quale, ai sensi dell’art. 3 dell’Accordo, sono state stabilite le modalità procedurali per la gestione dei PAI vigenti, che confermano gli indirizzi procedurali previgenti in materia di pianificazione di bacino regionale;
RICHIAMATI altresì i criteri ed indirizzi di riferimento dell’Autorità di bacino regionale, che per le parti ancora applicabili, costituiscono, ai sensi del disposto dell’art. 170, c.11 del d.lgs. 152/2006, tuttora il riferimento ai sensi dell’Accordo e del DSG n. 49/2018 sopra richiamati;
DATO ATTO CHE:
- la gestione dei piani di bacino liguri regionali, vigenti fino alla emanazione di analoghi atti a livello distrettuale in forza del disposto dell’art. 170, c.11 del d.lgs. 152/2006, rientra nelle competenze della nuova Autorità di bacino distrettuale;
- al fine di garantire la continuità tecnico-amministrativa e gestionale nell’ambito del territorio afferente alla ex Autorità di bacino regionale, nell’attuale fase di riorganizzazione e transizione verso strumenti di pianificazione distrettuali omogenei, in data 29/10/2018 è stato sottoscritto l’Accordo di collaborazione sopra richiamato, che, in particolare, ha previsto l’avvalimento, da parte dell’Autorità di bacino distrettuale delle strutture regionali che hanno svolto funzioni di Autorità di bacino regionale;
- tale accordo è tuttora vigente e, come da intese intercorse con l’Autorità di bacino distrettuale, è da considerarsi compatibile e attuativo del disposto del comma 4 bis art 68 d lgs 152/2006, fermi restando gli ulteriori necessari adempimenti previsti dalla norma stessa, con particolare riferimento alla acquisizione del preventivo parere della conferenza operativa;
- secondo l’Accordo, in coerenza con l’art. 170, c.11 del d.lgs 152/2006 nonché con gli indirizzi ex DSG n.49/2018, le suddette attività sono svolte sulla base degli atti, indirizzi e criteri adottati nell’ambito del regime normativo previgente in materia di pianificazione di bacino;
PREMESSO CHE:
- Il Comune di Uscio con nota acquisita al n. PG/2020/113217 del 31/03/2020 del protocollo regionale ha trasmesso uno studio ai fini dell’approvazione di una variante al Piano di Bacino del t. Lavagna sulla base degli esiti del monitoraggio dell’inclinometro installato in località Colle Caprile, all’interno del piazzale della A.T.P., in corrispondenza della porzione sommitale di un corpo di frana quiescente indicato dal Piano di bacino del T. Lavagna;
- Il corpo di frana di che trattasi, classificato Pg3a nella carta della suscettività al dissesto del PdB del torrente Lavagna e identificato con codice 066 nella carta della franosità reale, è localizzato lungo il versante NW tra Sottocolle e Biole in sponda destra del rio di Lumarzo; all’interno del suo perimetro sono ubicati gran parte della discarica attiva “Colle Ecologico” e a valle dell’area di discarica, un abbancamento di terre e rocce da scavo, al quale nella carta della suscettività al dissesto del Piano di bacino è associata la classe speciale di tipo B2 (riporti antropici);
- la variante consiste nellla riclassificazione dell’area da Pg3a a Pg4 nella carta della suscettività al dissesto del PdB del torrente Lavagna;
CONSIDERATO CHE:
- dalla relazione geologica trasmessa dal Comune di Uscio emerge che:
• le misurazioni in corrispondenza del passaggio stratigrafico al substrato roccioso di base (circa -20 m dal p.c.), indicano un movimento di versante progressivo e costante, riconducibile al contesto di instabilità genetica del versante in oggetto;
• la campagna di misura del 10/03/2020 ha registrato la netta troncatura del tubo inclinometrico in corrispondenza della transizione tra terreni di riporto e coltre detritica colluviale;
- i recenti dati interferometrici disponibili al Settore Assetto del Territorio per il periodo 2014- 2019, evidenziano nel piazzale A.T.P. di cui in premessa la presenza di un PS (Permanent Scatterer) che nel suddetto periodo indica uno spostamento di circa 11 cm;
- sulla base dei dati ad oggi disponibili, la variante proposta, individuando una zona a maggior rischio rispetto al piano vigente, comporta un necessario aggiornamento del quadro della pericolosità geomorfologica con associato regime normativo di Pg4;
- la proposta di variante in questione, che ha ad oggetto la riclassificazione in classe Pg4 della suscettività al dissesto di un’area localizzata nei pressi di Colle Caprile classificata Pg3a nella cartografia del Piano di bacino, in Comune di Uscio (GE), riguarda aspetti meramente tecnici, non incidenti sulle linee fondamentali del Piano stesso, e come tale rientra nella casistica di cui all’art.3 c.2 lett. a) dell’Accordo, relativo alle varianti cd “non sostanziali” ai Piani vigenti;
CONSIDERATO, ALTRESI’, CHE:
- ai fini della prosecuzione dell'iter approvativo della variante in questione è necessario seguire quanto previsto dalle modalità procedurali per l’attività in materia di pianificazione di bacino regionale, di cui all’Allegato 1 all’Accordo e all’Allegato 1 del DSG n. 49/2018;
- il punto 5 dell’Allegato 1 dell’Accordo, prevede che, per le così dette varianti “non sostanziali” ai PAI vigenti, gli uffici regionali competenti, preliminarmente all’assunzione del provvedimento finale, trasmettano al Segretario Generale una relazione istruttoria, e che lo stesso, laddove ne verifichi l’opportunità, può convocare entro il termine di 5 giorni, una seduta del tavolo di coordinamento di cui all’articolo 3, comma 1 per l’illustrazione e l’esame della pratica;
- il Settore Assetto del Territorio ha pertanto trasmesso, con nota PG/2020/186969 del 15/06/2020 la relazione istruttoria relativa alla variante in oggetto al Segretario Generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, il quale non ha ritenuto necessario convocare il tavolo di coordinamento di cui all’art. 3, c.1 dell’Accordo;
- alla luce del disposto del comma 4bis dell’art. 68 del d.lgs. n. 152/2006 ai fini dell’adozione della variante in questione è necessaria, inoltre, l’acquisizione del preventivo parere della Conferenza Operativa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale;
- tale parere è stato espresso, con esito favorevole, nella seduta della Conferenza Operativa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale svolta il 6/10/2020;
ACQUISITO il parere preventivo favorevole della Conferenza Operativa dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, previsto dal c. 4 bis dell’art. 68 del D.Lgs. 152/2006 acquisito in data 6/10/2020;
CONSIDERATO, altresì, che:
- trattandosi di una variante che introduce nuovi vincoli, è necessario far precedere l’approvazione della variante da una fase di pubblicità partecipativa, come previsto dalle modalità procedurali indicate nell’Allegato 1 del DSG n. 49/2018;
- vengono modificati i seguenti ulteriori elaborati di Piano, diretta conseguenza della modifica di che trattasi
o carta geomorfologica,
o carta della franosità reale;
DATO ATTO che l’elenco complessivo degli elaborati di variante contenuti nell’Allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto, è costituito dai seguenti documenti:
o carta della suscettività al dissesto,
o carta geomorfologica,
o arta della franosità reale;
RITENUTO, pertanto, alla luce delle argomentazioni sopra svolte, che il Vice Direttore del Dipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti, operando in nome e per conto dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, in applicazione dell’Accordo di avvalimento e delle modalità procedurali di cui al DSG n. 49/2018, adotti la variante al Piano di bacino del torrente Lavagna, finalizzata alla riclassificazione della suscettività al dissesto di un’area localizzata nei pressi di Colle Caprile classificata Pg3a nella cartografia del Piano di bacino, in Comune di Uscio (GE), di cui all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto, ai fini dell’indizione della prevista fase di pubblicità partecipativa, preventiva all’approvazione della variante stessa, per consentire a chiunque sia interessato di esprimere eventuali osservazioni;
RITENUTO, inoltre, in attuazione delle modalità procedurali ex DSG n. 49/2018, di dare mandato al Dirigente del Settore Assetto del Territorio di procedere agli adempimenti connessi alla fase di pubblicità partecipativa, nel termine di trenta giorni consecutivi;
DATO ATTO infine che, in conformità alle modalità procedurali di cui al DSG n. 49/2018:
- contestualmente all’adozione della presente variante, quale regime transitorio e in considerazione del primario interesse per la tutela dal rischio idrogeologico, entreranno in vigore le ordinarie misure di salvaguardia della variante stessa, prevedendo che fino alla sua approvazione, in ciascuna delle aree individuate, si applichino le disposizioni più restrittive tra quelle del Piano vigente e quelle della variante adottata;
- a seguito della conclusione della fase di pubblicità partecipativa di cui sopra, il Vice Direttore del Dipartimento Territorio, Ambiente, Infrastrutture e Trasporti, operando in nome e per conto dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, in applicazione dell’Accordo di avvalimento e delle modalità procedurali di cui al DSG n. 49/2018 procederà all’approvazione della variante in questione, eventualmente modificata sulla base dell’esito dell’esame delle osservazioni pervenute, e ne disporrà la pubblicazione sul BURL ai fini della sua entrata in vigore ai sensi delle modalità procedurali di cui al DSG n. 49/2018;
DECRETA
per i motivi indicati in premessa, operando in nome e per conto dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale, in applicazione dell’Accordo di cui alla DGR 852/2018 e delle modalità procedurali di cui al Decreto del Segretario Generale n. 49/2018:
1.di adottare, ai fini dell’avvio della fase di pubblicità partecipativa, la variante al Piano di bacino del torrente Lavagna, finalizzata alla riclassificazione della suscettività al dissesto di un’area localizzata nei pressi di Colle Caprile classificata Pg3a nella cartografia del Piano di bacino, in Comune di Uscio (GE), di cui all’Allegato 1 parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di dare mandato al Dirigente del Settore Assetto del Territorio di procedere agli adempimenti connessi alla fase di pubblicità partecipativa di cui al punto 1, al fine di consentire a chiunque sia interessato di esprimere eventuali osservazioni, nei termini di cui al DSG n. 49/2018, per un periodo di trenta giorni consecutivi;
3. di stabilire, ai sensi delle modalità procedurali di cui al DSG n. 49/2018, che fino all’entrata in vigore della variante in oggetto entrano in vigore le ordinarie misure di salvaguardia, con l’applicazione delle disposizioni più restrittive tra quelle del piano vigente e quelle della variante adottata;
Avverso il presente provvedimento è possibile proporre ricorso al T.A.R. Liguria, entro 60 gg. o, alternativamente, ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Repubblica entro 120 gg. dalla notifica, comunicazione o pubblicazione dello stesso.
Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx
Firmato digitalmente ai sensi del D.lgs. 82/2005 e s. m.
REGIONE LIGURIA
DIPARTIMENTO TERRITORIO, AMBIENTE, INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
VICE DIREZIONE GENERALE AMBIENTE
Settore Assetto del Territorio
Accordo di avvalimento sottoscritto con Autorità di Bacino Distrettuale Appennino Settentrionale. Adozione della variante al Piano di bacino del torrente Lavagna finalizzata alla riclassificazione della suscettività al dissesto di un’area localizzata nei pressi di Colle Caprile classificata Pg3a nella cartografia del Piano di bacino - Comune di Uscio (GE)
ALLEGATO 1
STRALCI CARTOGRAFICI DELLE CARTOGRAFIE DI PIANO INTERESSATE DALLA VARIANTE:
-) CARTA DELLA SUSCETTIVITA' AL DISSESTO
-) CARTA GEOMORFOLOGICA
-) CARTA DELLA FRANOSITA’ REALE
PER UN TOTALE COMPLESSIVO DI PAGINE N. 4
----------------------------------------------------------------------------- FINE TESTO ----------------------------------------------------------------
Pag. 1
Piano di bacino torrente Lavagna, stralcio della carta della suscettività al dissesto
Piano di bacino vigente
Piano di bacino torrente Lavagna, stralcio della carta della suscettività al dissesto
VARIANTE AL PIANO DI BACINO VIGENTE
Pag. 2
Piano di bacino torrente Lavagna, stralcio della carta geomorfologica
Piano di bacino vigente
Piano di bacino torrente Lavagna, stralcio della carta geomorfologica
VARIANTE AL PIANO DI BACINO VIGENTE
Pag. 3
Piano di bacino torrente Lavagna, stralcio della carta di franosità reale
Piano di bacino vigente
Piano di bacino torrente Lavagna, stralcio della carta di franosità reale
VARIANTE AL PIANO DI BACINO VIGENTE
Pag. 4