PROTOCOLLO DI INTESA
m_pi.AOODRLO.REGISTRO UFFICIALE.U.0025938.12-09-2022.h.15:15
PROTOCOLLO DI INTESA
FINALIZZATO ALLO SVILUPPO E AL CONSOLIDAMENTO IN AMBITO SCOLASTICO DI BUONE PRASSI PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO DEI FENOMENI LEGATI ALLE DIVERSE FORME DI DIPENDENZA (D.P.R. 309/90), A BULLISMO E CYBERBULLISMO (L. 29 maggio 2017, n. 71), ALLE ALTRE FORME DI DISAGIO SOCIALE MINORILE E PER LA PROMOZIONE DELLA LEGALITA’ (L. R. 24 giugno 2015, n. 17)
TRA
REGIONE LOMBARDIA
nella persona di Xxxxxxx Xxxxxxx, Presidente e
PREFETTURA DI MILANO
nella persona di Xxxxxx Xxxxxxx, Prefetto e
UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA LOMBARDIA
nella persona di Xxxxxxx Xxxxxx, Direttore Generale
PREMESSO CHE:
- Il problema dell’uso e abuso delle sostanze psicotrope legali e illegali e della dipendenza da comportamenti patologici stupefacenti è un fenomeno che interessa molteplici aspetti della società civile e che può coinvolgere in modo ed entità variegati persone di diversa estrazione sociale in varie fasi della loro esistenza;
- Le attuali caratteristiche del contesto socioculturale in cui si collocano questi fenomeni rende pertanto necessaria l’adozione di nuovi modelli di comprensione e di intervento educativo e preventivo, capaci di adattarsi alla fluidità del fenomeno ed in particolare alla complessità che caratterizza la personalità e gli stili di vita delle nuove generazioni;
- Come confermano tutte le più recenti Sorveglianze e Ricerche su queste tematiche, i “nuovi” stili di consumo delle sostanze psicoattive delineano una figura di giovane consumatore “atipico”, rispetto al tossicomane o all’alcolista “tradizionale”, che non sembra percepire il rischio connesso ai suoi comportamenti, considera frequentemente il proprio consumo come un comportamento normale, episodico, compatibile con uno stile di vita “integrato”;
- L’impatto della Pandemia da Covid-19 su studenti, famiglie e personale della Scuola, e le conseguenti ricadute educative, psicologiche, sociali, sanitarie ed economiche a lungo termine che ne sono derivate, hanno fatto emergere ulteriori bisogni che richiedono lo sviluppo di policy e programmi di intervento in grado di rispondere efficacemente a bisogni complessi e diffusi.
- In questa prospettiva, le sinergie interistituzionali già messe in campo per fronteggiare l’emergenza sanitaria hanno reso evidente la fattibilità e l’utilità di strutturare percorsi integrati per la presa in carico dei bisogni complessi delle comunità scolastiche, che possono essere estesi e stabilizzati, all’interno di un rilancio strategico e operativo dell’azione preventiva diretta a fronteggiare le tendenze socioculturali in corso, e dare adeguate risposte alle implicazioni sociali, di ordine e di sicurezza che ne derivano, coinvolgendo attivamente, a fianco degli “addetti ai lavori”, le altre figure e funzioni con responsabilità sociale, culturale ed educativa presenti nelle comunità e sul territorio.
CONSIDERATO che l’educazione alla democrazia e alla legalità trova nella centralità degli studenti e delle studentesse un ambito privilegiato e che i diritti-doveri di cittadinanza si esplicano nel rispetto delle regole e nella partecipazione di tutti i cittadini alla vita civile, sociale, politica ed economica, l’obiettivo è di riaffermare l’importanza del ruolo della scuola, quale istituzione cui è demandata non solo la formazione culturale dell’individuo, ma anche l’acquisizione delle competenze di vita e di cittadinanza che consentono ai singoli e ai gruppi di sviluppare capacità di adattamento, tali da renderli capaci di far fronte efficacemente alle richieste e alle sfide della vita e in grado in mantenere il controllo sulla qualità della propria salute.
CONSIDERATO che con la DGR n. 3648/2020, nell’ambito degli interventi per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo previsti dalla l.r. 1/2017, è stato approvato uno schema di convenzione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’attuazione della Linea di intervento “Bullout 2.0” per gli xx.xx. 2020/2021 e 2021/2022, siglata successivamente, che prevede la costituzione di reti di soggetti con capofila 13 scuole polo provinciali e la realizzazione di attività rivolte agli studenti, alle famiglie, al personale docente e non docente;
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CONSIDERATO che – in attuazione della l.r. 24 giugno 2015, n. 17, “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata e per la promozione della cultura della legalità” e, in particolare, di quanto disposto all’art. 7 “Azioni orientate verso l'educazione alla legalità” – USR Lombardia e Regione Lombardia hanno formalizzato la Convenzione “Gli strumenti della legalità dei CPL per il sistema scolastico e sociale della Lombardia – triennio 2020-2022”, al fine di supportare le attività dei 13 Centri di Promozione della Legalità (CPL), costituiti da scuole ed enti del territorio, istituiti a seguito della Convenzione fra USR Lombardia e Regione Lombardia in data 2 dicembre 2014, ex DGR n. X/258731 ottobre 2014;
CONSIDERATO inoltre che con DGR n. 7602/2017 è stata approvata una specifica misura per la realizzazione di un modello di intervento personalizzato, flessibile ed integrato con le risorse del territorio, per contrastare le situazioni di disagio di giovani e adolescenti e delle loro famiglie;
CONSIDERATO che con la DGR n.6198/2022, sempre nell’ambito degli interventi per la prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo e cyberbullismo previsti dalla l.r. 1/2017, è stato approvato un nuovo schema di Convenzione, attualmente in corso, con l’Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia per la realizzazione del progetto “Hackathon sulla sicurezza in rete”, per le annualità’ 2022 -2023;
CONSIDERATO che l’Ufficio Scolastico Regionale ha riscontrato l’esigenza, manifestata dai Dirigenti scolastici, di essere sostenuti nell’affrontare i fenomeni particolarmente diffusi legati ai diversi disagi emergenti, anche a seguito della fase pandemica, che richiedono, nella gestione degli stessi all’interno del contesto scolastico, l’interazione di differenti interlocutori territoriali;
VISTI gli articoli 2, 3, 13, 19 e 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che garantiscono il rispetto della dignità umana, delle libertà individuali e associative delle persone e tutelano da ogni discriminazione e violenza morale e fisica.
VISTO l’articolo 10, lettera c) della legge 5 giugno 2003 n. 131, “Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3”.
VISTO il “Testo Unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di Tossicodipendenza”, adottato con Decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, che ha tra i propri intenti la prevenzione e il contrasto all’uso di droghe, mediante la messa in campo di politiche e programmi intersettoriali che coinvolgano attivamente le diverse Amministrazioni. VISTA la legge regionale n. 20 del 28 ottobre 2003, con cui è stato istituito il Comitato Regionale per le Comunicazioni, con il compito di contribuire – anche attraverso l’attività del proprio Osservatorio e la stipula di accordi e convenzioni con altri Soggetti - alla diffusione di informazioni sull'uso corretto e responsabile delle tecnologie e dei nuovi mezzi di
comunicazione digitale, con particolare attenzione ai minori, alla tutela della reputazione digitale, prevenzione e contrasto al cyberbullismo ed educazione all'uso responsabile dei mezzi di comunicazione digitale;
VISTA la legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità”, così come modificata dalla legge regionale 14 dicembre 2021, n. 22 “Modifiche al Titolo I e al Titolo VII della legge regionale 30 dicembre 2009, n. 33 (Testo unico delle leggi regionali in materia di sanità)”, con cui è definito il modello di governance e organizzativo del sistema sociosanitario regionale, finalizzato a rafforzare l’approccio territoriale e garantire la capacità di presa in carico dei bisogni delle persone e delle famiglie, con particolare attenzione alle situazioni di fragilità e alla prevenzione di tutte le forme di disagio e di cronicità;
VISTA la DGR IX/4225 del 25 ottobre 2012 con la quale Regione Lombardia ha adottato il Piano di Azione Regionale Dipendenze, alla cui formulazione ha partecipato, tra altri, la Prefettura di Milano e l’Ufficio Scolastico Regionale, e nella quale sono state individuate le priorità e le modalità d’azione e di intervento;
VISTA la l.r. 21 ottobre 2013, n. 8 “Norme per la prevenzione e il trattamento del gioco d’azzardo patologico”; che prevede il coinvolgimento della Scuola nei Piani e Programmi di informazione, sensibilizzazione, prevenzione e formazione per il contrasto al GAP;
VISTA la DGR X/5288 del 13 giugno 2016 “Approvazione dello schema di Protocollo tra Regione Lombardia, Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Milano - Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia, finalizzato allo sviluppo e al consolidamento di buone prassi per la piena applicazione in ambito scolastico del T.U. delle leggi in materia di tossicodipendenze – D.P.R. 309/90”;
VISTA la l.r 7 febbraio 2017, n. 1, “Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”, che promuove interventi per tutelare l’integrità psico-fisica dei minori al fine di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, prevedendo un’apposita erogazione di finanziamenti ed istituendo la Consulta regionale sul bullismo e sul cyberbullismo;
VISTA la legge regionale 24/2017, art. 6. Comma 4 “Interventi regionali di aiuto e assistenza alle vittime del terrorismo e di informazione, formazione e ricerca per conoscere e prevenire i processi di radicalizzazione violenta” per l’attuazione della quale è stata rinnovata, per gli anni 2022-2023 una Convenzione tra Ufficio Scolastico regionale per la Lombardia e Regione Lombardia per la realizzazione del Progetto “Educazione alle differenze nell’ottica della prevenzione e del contrasto ad ogni forma di estremismo violento”, che dal 2016 ha favorito la nascita e il consolidamento di reti di scopo provinciali che hanno lavorato, coinvolgendo tutta la comunità scolastica, sull’ambito tematico della Convenzione, in una ottica prevalentemente preventiva;
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VISTA la legge 29 maggio 2017, n. 71 “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo”, che ha l’obiettivo di contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti, assicurando l’attuazione degli interventi senza distinzione di età nell’ambito delle istituzioni scolastiche;
VISTO il Documento “Indirizzi di policy integrate per la Scuola che Promuove Salute”, di cui all’Accordo Stato-Regioni del 17 gennaio 2019, condiviso dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ministero della Salute, che afferma l’importanza della collaborazione tra Scuola e Sistema sanitario al fine di sostenere salute e benessere nel contesto scolastico, attraverso la diffusione dell’Approccio Scolastico Globale raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
VISTA la legge n. 92/2019 che introduce, nel primo e secondo ciclo di istruzione, l'insegnamento trasversale dell'educazione civica nelle scuole;
VISTA la l.r. 14 dicembre 2020, n. 23 “Nuovo sistema di intervento sulle dipendenze patologiche” che:
- definisce gli strumenti per promuovere adeguate risposte sanitarie, sociosanitarie e sociali sempre più appropriate per sostenere e tutelare i minori e gli adolescenti;
- promuove azioni di prevenzione con il coinvolgimento dell'Ufficio scolastico regionale e delle istituzioni scolastiche;
- costituisce presso ogni Agenzia di tutela della salute (ATS) la Rete Diffusa Dipendenze (ReDiDi) per promuovere e organizzare l'interazione di tutti gli attori in campo con l'obiettivo di ridurre le conseguenze sulla salute e i costi individuali e sociali derivanti dall'utilizzo non terapeutico di sostanze psicotropiche e dai comportamenti a rischio di dipendenza;
VISTA la DGR XI/3736 del 26 ottobre 2020 “Approvazione dello schema di protocollo d'intesa per la collaborazione tra Ministero dell’Istruzione - Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia e Regione Lombardia per l’implementazione della Rete di Scuole che Promuovono Salute – SPS Lombardia secondo quanto previsto dal progetto Ministero della Salute – CCM 2019 “WAHPS” (DGR XI/2563/2019) e contestuale recepimento dell’Accordo Stato-Regioni 17 gennaio 2019 “Indirizzi di policy integrate per la Scuola che promuove salute”, con cui la Scuola si è impegnata, tra l’altro, ad attivare un processo di autoanalisi così da definire il proprio profilo di salute, a pianificare processi di miglioramento, a mettere in atto azioni fondate su evidenza di efficacia o buone pratiche validate;
VISTA la DCR X/2395 15 febbraio 2022 con la quale Regione Lombardia ha approvato il Piano Regionale per la Prevenzione 2021-2025 nel quale il contesto scolastico è stato individuato fra i setting prioritari dell’azione preventiva, ed è stato previsto un approccio intersettoriale e interistituzionale nella prevenzione e nella promozione della salute, con
particolare riferimento ai Programmi Predefiniti n. 1 - Scuola che Promuove Salute – e n. 4
– Dipendenze;
VISTO il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208 (Testo Unico dei Servizi Media Audiovisivi) che, nell’ambito dell’attuazione della Direttiva (UE) 2018/1808 del Parlamento europeo e del Consiglio, che prevede tra i principi generali la promozione e tutela del benessere, della salute e dell’armonico sviluppo fisico, psichico e morale del minore, garantiti dalla Costituzione, dal diritto dell’Unione Europea, dalle norme internazionali vigenti nell’ordinamento italiano e dalle leggi statali e regionali, e incentiva lo sviluppo dell’alfabetizzazione mediatica e digitale, nonché la realizzazione di iniziative scolastiche per un uso corretto e consapevole del mezzo televisivo, nonché di programmi con le stesse finalità rivolti ai genitori.
VISTA la l.r. 31 marzo 2022, n. 4 “La Lombardia è dei giovani”, che all’art.1 (Oggetto e finalità) sottolinea, tra i vari obiettivi, anche quello di promuovere programmi formativi per comunità maggiormente inclusive al fine di contrastare dipendenze, bullismo, abilismo, violenza di genere e qualsiasi altro fenomeno discriminatorio, e di promuovere altresì il benessere psico-fisico dei giovani attraverso l’educazione alla salute e la prevenzione e cura delle dipendenze e del disagio psichico, anche sostenendo il libero e tempestivo accesso a percorsi di sostegno psicologico e psicoterapeutico;
RILEVATA l’esigenza, condivisa dalle Istituzioni deputate al controllo del territorio, di ampliare le modalità di intervento nelle situazioni che vedono coinvolti minori e studenti e di contemperare le esigenze di tutela dell’ordine pubblico con quelle di prevenzione della illegalità e educazione a stili di vita consoni all’ordinamento democratico ed al sano sviluppo della personalità individuale e di gruppo;
RITENUTO alla luce di tutto quanto sopra, opportuno procedere al rinnovo del Protocollo di cui alla DGR X/528, estendendone i contenuti ad altre aree di attenzione sul versante sociale, educativo e della sicurezza, in linea con quanto già sperimentato in alcune Prefetture lombarde, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il ruolo di tutti gli Attori istituzionali e delle “Agenzie educative” del territorio all’interno di cornici formalizzate di collaborazione interistituzionale che vedano attivamente coinvolti gli Enti locali; RITENUTO altresì - al fine di rafforzare l’approccio integrato ai bisogni - di ampliare l’oggetto del Protocollo con riferimento alle rilevanti problematiche emergenti nelle comunità scolastiche quali il bullismo, il cyberbullismo, altre forme di dipendenza e di disagio, in linea con quanto previsto dalla specifica normativa vigente;
TUTTO CIO’ PREMESSO
Le Parti di cui al presente accordo convengono e stipulano quanto segue:
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ARTICOLO 1 – Finalità e obiettivi
Regione Lombardia, Prefettura di Milano – Ufficio Territoriale del Governo, Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia condividono l’intento di individuare, all’interno delle linee strategiche individuate dal Piano Regionale Prevenzione 2020-25, dalla l.r. 7 febbraio 2017,
n. 1 e dalla l.r. 14 dicembre 2020, n. 23, un percorso comune di definizione di buone prassi per la piena applicazione in ambito scolastico delle norme finalizzate alla prevenzione e al contrasto dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza (d.p.r. 309/90), a bullismo e cyberbullismo (l. 29 maggio 2017, n. 71), alle diverse forme di disagio sociale minorile, e per la promozione della legalità, con particolare riferimento:
- al rafforzamento delle relazioni interistituzionali e interorganizzative fra Istituzioni scolastiche, Forze dell’ordine e Sistema dei Servizi sociosanitari territoriali, nella cornice metodologica e organizzativa definita rispettivamente dall’adozione Modello SHE e dalla Rete lombarda delle Scuole che Promuovono Salute;
- al miglioramento della qualità del sistema di intervento e di prevenzione in ambito scolastico, attraverso l’integrazione e il coordinamento fra le azioni poste in essere dai diversi attori sul versante preventivo, del contrasto, della diagnosi precoce e del tempestivo accesso ai servizi territoriali;
- all’affermazione di un approccio corresponsabile da parte degli attori coinvolti a supporto della funzione educativa della Scuola mediante l’adozione di policy preventive e di promozione della salute in ambito scolastico, e con il coinvolgimento attivo di tutti gli stakeholders in campo (dirigenza, docenti, personale non docente, famiglie e studenti);
- alla definizione di protocolli d’azione utili a migliorare la qualità degli interventi di controllo e prevenzione messi in atto, nella logica di favorirne efficacia e sostenibilità, sulla base di quanto già sperimentato in altri contesti e di valorizzare la funzione educativa della Scuola e sociale del contesto scolastico quale luogo privilegiato per lo sviluppo di conoscenze, atteggiamenti e comportamenti di salute;
- alla valorizzazione, rinforzandola, della dimensione territoriale di azione, in modo da capitalizzare il patrimonio di esperienze e le risorse in loco, pur all’interno di una cornice di sistema definita e condivisa a livello regionale nelle sue premesse e priorità
- alla individuazione della formazione congiunta quale strumento principe a supporto del rafforzamento della collaborazione intersettoriale e interistituzionale sia a livello regionale sia a livello territoriale.
Articolo 2 – Impegni di Regione Lombardia
Regione Lombardia si impegna a sostenere l’attuazione del presente Protocollo attraverso l’azione coordinata delle proprie diverse Direzioni Generali, attraverso specifici indirizzi nell’ambito delle rispettive competenze.
In particolare:
per il tramite della DG Welfare, indirizzerà le diverse articolazioni del Sistema Sociosanitario Regionale a concretizzare le finalità del Protocollo nell’ambito della rispettiva programmazione strategica e territoriale; attraverso l’azione dei Dipartimenti e Servizi di ATS e ASST, saranno favoriti l’interazione con il sistema scolastico, l’intervento a rete e la collaborazione fra i diversi Attori presenti sul territorio, promuovendone il coinvolgimento ai diversi livelli della governance.
In particolare, le ATS garantiranno, nell’ambito degli indirizzi di DG Welfare
- la gestione e l’attuazione degli interventi derivanti dal presente Protocollo, se necessario anche sotto il profilo amministrativo.
- l’attuazione delle azioni derivanti dal presente Protocollo in sinergia con la gestione della Rete Diffusa Dipendenze ex l.r. 23/20 (ReDiDi)
Le ASST e gli Erogatori Privati Accreditati, con particolare riferimento all’area dipendenze, e all’interno di quest’area i gestori di Servizi/Interventi per la Diagnosi e il Trattamento precoce, saranno indirizzati a rafforzare l’offerta, anche prevedendo – nell’ambito dell’attuazione della già citata l.r. 23/20 – la realizzazione di ulteriori Servizi per la diagnosi e il trattamento precoce in ogni SerD/SMI e la realizzazione di UdO residenziali e semiresidenziali specificatamente rivolti a minori/giovani anche destinatari di provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile.
per il tramite della DG Formazione e Lavoro si impegna a sostenere l’attuazione di quanto previsto dal presente Protocollo presso gli Enti di formazione professionale accreditati alla sezione A del sistema regionale attraverso il loro coinvolgimento in tutte le iniziative specifiche che saranno attivate al fine di prevenire e contenere il fenomeno dell’abuso di sostanze e a prevenire e contrastare azioni di bullismo e cyberbullismo tra gli studenti che frequentano i Centri di Formazione Professionale;
per il tramite della DG Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità
saranno:
- implementate e rafforzate le politiche di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo e alle forme di disagio giovanile che si manifestano con comportamenti devianti (baby gang, atti di vandalismo);
- sostenuti progetti rivolti ai giovani e alle famiglie per far crescere la cultura della legalità e del rispetto dei valori della vita e della salute basati su un approccio intersettoriale e interistituzionale anche attraverso la valorizzazione del ruolo di ATS, ASST, Comuni, Ambiti territoriali, Terzo settore e Associazionismo locale;
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per il tramite della DG Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione si impegna a promuovere e favorire l’attuazione di quanto previsto dal presente Protocollo anche presso gli Istituti scolastici paritari rientranti nel sistema nazionale di istruzione di cui alla L. 62/2000, attraverso il confronto ed il coinvolgimento delle stesse nelle specifiche iniziative che saranno attivate – in raccordo con l’Ufficio Scolastico regionale – al fine di prevenire e contenere il fenomeno dell’abuso di sostanze ed a prevenire e contrastare azioni di bullismo e cyberbullismo, in via prioritaria tra gli studenti delle scuole secondarie.
per il tramite della DG Sicurezza - stante le sinergie possibili con gli attori del sistema di prevenzione alle dipendenze - i Comandi ed i servizi di Polizia locale saranno coinvolti - per tramite di Polis Lombardia – in interventi all’interno di percorsi finalizzati a implementare competenze per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze, al bullismo e cyberbullismo e alle forme di disagio giovanile. I percorsi previsti da Regione (DG Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità) si inseriranno nei progetti rivolti ai giovani e alle famiglie per la cultura della legalità e del rispetto dei valori della vita e della salute attraverso la valorizzazione del ruolo di ATS, ASST, Comuni, Ambiti territoriali, Terzo settore e Associazionismo locale.
Inoltre, nell’ambito delle convenzioni sottoscritte con Ufficio Scolastico Regionale saranno sostenuti i Centri di Promozione della Legalità, quali presidi per la diffusione della cultura della legalità sul territorio; i progetti rivolti ai giovani e alle famiglie per favorire la prevenzione e contrasto ad ogni forma di estremismo violento; nonché azioni per la sicurezza in rete, attraverso l’organizzazione di Hackathon regionali, al fine di sollecitare gli studenti a lavorare in team, ad esercitarsi nel public speaking, a trovare soluzioni su questioni specifiche, con un’attenzione particolare agli aspetti tecnologici e informatici, e ad elaborare proposte, frutto della condivisione di conoscenze, di abilità e competenze;
per il tramite della DG Sviluppo Città Metropolitana, Giovani e Comunicazione si impegna promuovere una maggiore consapevolezza sulle tematiche in oggetto, diffondendo informazioni, servizi e opportunità con campagne di comunicazione istituzionale rivolte al target di riferimento, anche attraverso strumenti di ingaggio diretto per favorire forme di ascolto e dialogo con i giovani;
per il tramite di Comitato Regionale per le Comunicazioni si impegna a realizzare iniziative finalizzate alla prevenzione e al contrasto del cyberbullismo e degli altri fenomeni sociali online, nonché ulteriori iniziative per la tutela dei minori in rete, anche mediante l’organizzazione di corsi di educazione digitale presso le scuole secondarie di primo e
secondo grado della Lombardia e di tutela della reputazione e della identità digitale in rete, sovraintendendo alla relativa attuazione d’intesa (o in collaborazione) con le Direzioni Generali competenti;
Articolo 3 – Impegni della Prefettura
La Prefettura di Milano, nella sua funzione di Prefettura Capoluogo di Regione e Capofila per le iniziative e le progettualità del territorio interprovinciale, favorirà:
- l’individuazione da parte di ciascuna Prefettura Capoluogo di Provincia delle più efficaci modalità operative per il coordinamento dell’attuazione del Protocollo a livello locale, valorizzando eventuali contesti interistituzionali e moduli operativi già attivi anche ai fini della costituzione a livello provinciale di un Tavolo Interistituzionale, caratterizzato da una composizione “a geometria variabile” in ragione degli specifici temi di volta in volta posti all’attenzione del Consesso, per il monitoraggio e l’analisi dei fenomeni oggetto del presente Protocollo, nonché per il censimento e il raccordo fra le diverse linee di intervento messe in atto, con particolare riferimento a quelle di competenza delle Forze dell’ordine;
- il coinvolgimento ed il confronto con ulteriori attori istituzionali coinvolti sui temi della prevenzione e del contrasto del disagio e della marginalità giovanile, incentivandone la partecipazione ad ogni utile iniziativa e progettualità realizzata sul solco del presente Protocollo d’intesa;
- l’organizzazione e la realizzazione di iniziative formative sui temi del disagio giovanile, bullismo, del cyberbullismo e del contrasto allo spaccio di stupefacenti in favore delle Polizie locali dei territori, effettuate anche attraverso moduli di aggiornamento interforze all’interno della cornice pattizia già delineata dall’”Accordo per la Promozione della Sicurezza Integrata”, stipulato tra la Prefettura di Milano, Regione Lombardia ed ANCI il 29 aprile 2019 ed attualmente in fase di rinnovo, a tal fine giovandosi della qualificata collaborazione di POLIS - Istituto regionale per il supporto alle politiche della Lombardia;
Con particolare riferimento ai profili operativi dedicati alla prevenzione ed al contrasto dell’uso di sostanze stupefacenti tra le giovani generazioni, la Prefettura di Milano si impegna a coordinare sul territorio regionale lo sviluppo di buone prassi nella gestione dell’applicazione della normativa di settore al fine di rendere più efficaci ed efficienti le modalità di intervento nelle situazioni che vedono coinvolti minori e studenti e di contemperare le esigenze di tutela dell’ordine pubblico con quelle di prevenzione ed educazione, segnatamente ispirando le scelte strategiche di intervento che verranno declinate a livello territoriale nel rispetto delle seguenti indicazioni:
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a) Incrementare l’azione preventiva finalizzata al contrasto dell’offerta di droghe nei contesti scolatici, favorendo un approccio territoriale nella gestione delle situazioni di criticità anche con il coinvolgimento attivo dei Corpi di Polizia Locale così da rinforzare le relazioni di prossimità e lo sviluppo di programmi di intervento locali;
b) adottare modalità collaborative nei confronti delle Dirigenze scolastiche in occasione delle richieste di intervento droga-correlate (rinvenimento, individuazione di detentori all’interno della scuola ecc.) definendo ed attuando azioni quanto più possibile coerenti con le finalità educative e formative del contesto scolastico;
c) adottare modalità di intervento specifiche in relazione alle seguenti casistiche:
I. nel caso in cui il personale scolastico individui, all’interno della struttura scolastica, un detentore di sostanza stupefacente, il Dirigente scolastico solleciterà l’intervento dell’Organo di Polizia competente, assicurando un’immediata e fattiva collaborazione, ai fini della corretta applicazione dell’art. 75 del DPR 309/90, con particolare attenzione alle fasi di redazione del verbale di sequestro della sostanza (di esclusiva competenza delle Forze di Polizia) e di trasferimento della stessa presso l’ente deputato alla successiva analisi tecnica. Qualora l’analisi fosse positiva, il medesimo Organo provvederà alla notifica della contestazione formale al trasgressore. In parallelo, il Dirigente scolastico attiverà le procedure interne previste dai propri regolamenti, ivi compresa l’attivazione di programmi educativi e preventivi mirati in collaborazione con la rete dei Servizi socio-sanitari territoriale;
II. nel caso in cui sia rinvenuta all’interno della struttura scolastica sostanza stupefacente non riconducibile a un detentore, il Dirigente scolastico solleciterà l’intervento dell’Organo di Polizia competente, assicurando un’immediata e fattiva collaborazione, ai fini della corretta applicazione dell’art. 75 del DPR 309/90, con particolare attenzione alle fasi di redazione del verbale di sequestro della sostanza(di esclusiva competenza delle Forze di Polizia) e di trasferimento della stessa presso l’ente deputato alla successiva analisi tecnica. In parallelo, il Dirigente scolastico attiverà le procedure interne previste dai propri regolamenti, ivi compresa l’attivazione di programmi educativi e preventivi mirati in collaborazione con la rete dei Servizi socio- sanitari territoriali;
III. nel caso in cui si verifichino all’interno della struttura scolastica casi correlati all’assunzione di sostanze stupefacenti, che possano o meno necessitare di un’assistenza di tipo sanitario, il Dirigente scolastico, oltre a gestire secondo procedura interna il caso, procederà alla redazione di un verbale dell’accaduto cui allegherà, se possibile, il referto medico, e lo invierà alla Prefettura del territorio per il seguito di competenza (segnalazione ex art. 121 del DPR
309/90). In questi casi dovrà essere prestata particolare attenzione alla gestione delle ricadute dell’accaduto sul resto della popolazione scolastica.
IV. nel caso di spaccio all’interno della struttura scolastica, il Dirigente scolastico contatterà le Forze dell’ordine che interverranno tempestivamente, possibilmente indossando abiti borghesi, ponendo attenzione alla confidenzialità delle informazioni ed evitando clamori di stampa, con particolare riferimento alla divulgazione di particolari specifici, quali il nominativo della persona accusata, il nome della scuola, il tipo di sostanza. In parallelo, il Dirigente scolastico attiverà le procedure interne previste dai propri regolamenti.
V. nel caso in cui il Dirigente scolastico noti attività di spaccio nelle immediate vicinanze della struttura scolastica contatterà le Forze dell’ordine che adotteranno tempestive iniziative per contrastare il fenomeno. Particolare cura andrà posta alla confidenzialità delle informazioni evitando clamori di stampa.
Nell’ambito dell’azione di prevenzione e contrasto ai fenomeni di bullismo e cyberbullismo, le eventuali segnalazioni di casi che possano assumerne le caratteristiche potranno essere comunicate dai Dirigenti degli Istituti Scolastici alla Divisione Anticrimine delle locali Questure - Ufficio Stalking, Maltrattamenti e Minori ovvero al Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri.
Articolo 4 – Impegni dell’Ufficio Scolastico Regionale
L’Ufficio Scolastico Regionale si impegna a coinvolgere attivamente tutti gli Organi di gestione e di partecipazione collegiale a livello regionale, territoriale e di singola Istituzione scolastica con l’obiettivo di:
- promuovere nelle scuole la formalizzazione ed esplicitazione negli atti pubblici di competenza, in modo coerente e rispettoso delle specificità dei diversi contesti, (es. Regolamento di Istituto, Patto di corresponsabilità educativa, PTOF ecc.):
a. i principi, le strategie e le azioni proposte agli studenti e alle famiglie per promuovere salute e prevenire fenomeni oggetto del presente Protocollo;
b. il divieto di consumo/possesso/cessione di sostanze psicoattive legali e illegali all’interno degli ambienti scolastici;
c. le indicazioni per la gestione (cosa fare) di eventuali situazioni problematiche causate dall’uso/abuso di alcol, droghe, tabacco, farmaci fuori prescrizione medica ecc.
- promuovere, in ogni comunità scolastica, la realizzazione, almeno annuale, di un incontro collegiale tra Dirigente, Docenti, Genitori (e nel caso delle scuole secondarie
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di secondo grado, Rappresentanti Studenti) per condividere e monitorare e riesaminare le policy di istituto in tema di sostanze d’abuso e i contenuti su questi temi del Patto di corresponsabilità educativa.
L’Ufficio Scolastico Regionale si impegna, inoltre, a:
- promuovere la partecipazione e il coinvolgimento degli Istituti scolastici alla Rete Regionale delle Scuole che Promuovono Salute;
- promuovere la partecipazione e il coinvolgimento della Scuola ai programmi preventivi regionali (Lifeskills Training e Unplugged) e ad altri programmi preventivi (Progetto Educatori Pari ecc.) in collaborazione con il personale delle ATS;
- definire le procedure e le iniziative di sensibilizzazione, informazione e prevenzione da adottare in occasione di situazioni che richiedano un’attenzione specifica sul piano educativo e delle relazioni (ad es. casi in cui si abbia notizia del consumo di sostanze illecite e/o dell’abuso di sostanze lecite da parte di congiunti e familiari di docenti, personale, studenti; nei casi di preoccupazioni manifestate da genitori o tutori per l’uso di sostanze del minore; nei casi di bullismo, cyberbullismo, disturbo da gioco d’azzardo e di disagio psicosociale manifestato con comportamenti devianti).
- favorire l’interazione tra i diversi dispositivi di rete costituiti nell’ambito delle leggi regionali citate nella premessa, al fine di potenziare una visione integrata dei fenomeni legati alle diverse forme di dipendenza, al bullismo e cyberbullismo e alle diverse forme di disagio sociale e minorile.
ARTICOLO 5. Cabina di Regia e di monitoraggio
E’ costituita una Cabina di Regia e di Monitoraggio interistituzionale sull’attuazione del Protocollo, coordinata da Regione Lombardia, per il tramite della DG Welfare, con il compito di:
- monitorare con cadenza almeno quadrimestrale lo stato di attuazione del Protocollo e delle azioni intraprese per orientare le attività di prevenzione
- garantire l’omogeneità delle ricadute a livello locale
- raccogliere e valorizzare buone prassi ed esperienze di successo realizzate a livello territoriale
- attualizzare ed eventualmente ridefinire i contenuti e gli obiettivi del Protocollo
La Cabina di Regia sarà composta da:
- 3 Rappresentanti della DG Welfare
- 1 Rappresentante indicato da ciascuna Direzione Generale di Regione Lombardia coinvolta;
- 1 Rappresentante della Prefettura di Milano, che potrà essere affiancato da altri rappresentanti delle Prefetture lombarde qualora interessate all’ordine del giorno;
- 2 Rappresentanti indicati dall’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia;
- 1 Rappresentante del Comitato Regionale per le Comunicazioni della Lombardia
Entro 30 giorni dalla sottoscrizione del presente Protocollo di Intesa, le Parti provvederanno a comunicare alla DG Welfare i nominativi i rispettivi rappresentanti (individuando titolare e sostituto).
ARTICOLO 6. Durata
La presente Intesa entrerà in vigore alla data della stipula, avrà durata triennale e potrà essere rinnovata per un uguale periodo con l’adozione di un apposito provvedimento entro la scadenza del termine previsto.
ARTICOLO 7. Clausole
- Nessun onere economico straordinario grava su alcuna delle parti per lo svolgimento delle attività di propria competenza;
- Per quanto non espressamente disposto, si fa rinvio alle disposizioni di legge vigenti anche in materia di segreto professionale e privacy.
ARTICOLO 8. Responsabili e Comunicazioni
Le Parti concordano che i responsabili dell’attuazione e del rispetto del presente Protocollo sono:
- per Regione Lombardia – DG Welfare – UO Prevenzione – Struttura Stili di vita per la Prevenzione, Promozione della Salute e Screening
- per Prefettura di Milano - Ufficio di Gabinetto
- per Ufficio Scolastico Regionale – Direzione Generale
Milano,
per Regione Lombardia
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Firmato da: XXXXXXX XXXXXXX
Codice fiscale: XXXXXX00X00X000X Organizzazione: NON PRESENTE
Valido da: 01-03-2021 15:34:07 a: 01-03-2024 02:00:00
Certificato emesso da: InfoCert Qualified Electronic Signature CA 3, InfoCert S.p.A., IT Riferimento temporale 'SigningTime': 31-08-2022 11:52:37
Motivo: Approvo il documento
per Prefettura di Milano
Firmato digitalmente da: XXXXXX XXXXXXX
Ministero dell'Interno Firmato il 23/08/2022 09:22 Seriale Certificato: 10408
Valido dal 12/04/2021 al 12/04/2024
TI Trust Technologies per il Ministero dell'Interno CA
per Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia
Firmato digitalmente da XXXXXX XXXXXXX C=IT
O=MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA' E RICERCA