SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA CAPITOLATO DI APPALTO
Istituto Comprensivo “Xxxxxxx Xxxxxxxx”
Scuola primaria e secondaria di primo grado - Maserà di Padova
Prot. n. 1990/A24 del 13.07.2012
SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA CAPITOLATO DI APPALTO
dal 01/09/2012 al 31/08/2015
ART. 1 APPALTO DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA
Il presente capitolato disciplina il rapporto relativo all’appalto di servizi nel settore della ristorazione scolastica che si concluderà tra l’Istituto Comprensivo Statale “Xxxxxxx Xxxxxxxx” di Maserà di Padova (di seguito indicato come Istituto) e la ditta appaltatrice, conformemente all’oggetto indicato nel bando di gara.
ART. 2 OGGETTO DELL’APPALTO
Il presente appalto ha per oggetto la gestione del servizio di ristorazione, nelle diverse fasi di acquisto materie prime, preparazione, trasporto, consegna, distribuzione dei pasti, pulizia e riordino dei locali della mensa scolastica, lavaggio stoviglie, gestione amministrativo - contabile e rilevazione delle assenze degli alunni con sistema informatizzato.
L’appalto dovrà prevedere la fornitura di pasti agli alunni e agli adulti che frequentano o svolgono la loro attività presso la seguente scuola:
- Scuola primaria “XXXXXXXX XXXXXXX” - Viale delle Olimpiadi, 34 – 35020 Maserà di Padova
A titolo indicativo, è necessario tenere presente che il numero minimo di pasti complessivi da fornire giornalmente oscilla tra 160/170, di cui n. 9/10 pasti per il personale incaricato della sorveglianza e dell’assistenza.
➢ Tipo di servizio richiesto: MULTIPORZIONE
➢ Tabelle dietetiche e menù: dovranno essere proposti dalle ditte concorrenti.
La ditta appaltatrice si impegna a preparare inoltre diete speciali, documentate da certificazione sanitaria; tali tipologie di pasto devono essere contenute in vaschette monoporzione sigillate, perfettamente identificabili da parte del personale addetto alla distribuzione dei pasti.
CONDIZIONI PER L’EFFETTUAZIONE DEL SERVIZIO
Le condizioni alle quali dovrà essere attuato il servizio sono le seguenti:
➢ Il cibo dovrà essere consegnato in multiporzione garantendo la massima igiene per tutte le portate;
➢ Il menù dovrà essere diversificato giornalmente secondo le tabelle nutrizionali e corrispondere a quello concordato;
➢ Dovrà essere fornito, a carico dell’appaltatore, giornalmente per ciascun utente una tovaglietta, un tovagliolo, bicchieri, piatti non usa e getta e posate non usa e getta;
➢ Le stoviglie ed i materiali a perdere, dovranno essere forniti in quantità superiore al 5% del numero dei pasti richiesto;
➢ La ditta appaltatrice dovrà inoltre garantire con sistema informatizzato:
- la gestione amministrativo-contabile per il pagamento dei pasti: i genitori degli alunni pagheranno direttamente alla ditta fornitrice i pasti consumati con modalità semplice e di facile accesso per tutti (tramite banca o altra modalità). L’Istituto pagherà alla ditta appaltatrice, entro 60 (sessanta) giorni dall’emissione di regolare fattura, e previa verifica delle somme richieste, il costo dei pasti dei docenti, il contributo del Comune per: il servizio di scodellamento e distribuzione dei pasti agli alunni, per gli alunni assistiti dal Comune e le somme eventualmente non versate dai genitori morosi. Qualora al termine delle lezioni le famiglie risultino vantare qualche credito nei confronti della ditta appaltatrice, tali crediti verranno rimborsati dalla ditta stessa previa richiesta da parte dei genitori o accantonati per il successivo anno scolastico.
- la rilevazione delle assenze degli alunni: la ditta appaltatrice organizzerà, con sistema informatizzato, la rilevazione delle assenze degli alunni in modo che le assenze stesse possano essere comunicate direttamente dai genitori alla ditta appaltatrice.
L’offerta dovrà contenere il costo complessivo di un singolo pasto, scorporato nel seguente modo:
➢ costo del pasto (alimenti)
➢ costo della manodopera (personale)
➢ spese accessorie:
- piatti e stoviglie non usa e getta e loro lavaggio quotidiano,
- detersivi, tovaglioli, tovagliette, altri materiali di consumo ove previsti
- trasporto, investimenti vari ed altri oneri a carico dell’appaltante).
- gestione amministrativo - contabile con sistema informatizzato;
- rilevazione delle assenze degli alunni con sistema informatizzato;
- predisposizione refettori e preparazione delle tavole;
- ricevimento dei pasti veicolati;
- scodellamento e distribuzione dei pasti;
- pulizia delle tavole dopo i pasti;
- lavaggio e riordino stoviglie;
- gestione dei rifiuti;
- preparazione e pulizia del banco self-service
ART. 3 CARATTERISTICHE MERCEOLOGICHE DEI PRODOTTI
Le caratteristiche merceologiche delle materie prime devono corrispondere a quanto contenuto nelle schede prodotto delle principali sostanze alimentari contenute nelle linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica (Decreto del Dirigente della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto n. 517 del 30/12/2003 in B.U.R. 12/03/2004 n. 30). Preferire i prodotti con caratteristiche igienico-sanitarie migliorative, e i prodotti provenienti da agricoltura biologica in conformità al Regolamento CEE n.91/2092 e successive modifiche ed integrazione, i prodotti di provenienza nazionale, prodotti DOP (denominazione di origine protetta) e IGP (indicazione geografica protetta). L’appaltatore deve comunicare, a richiesta scritta dell’Istituto, la provenienza degli alimenti somministrati. Si esclude la possibilità di utilizzare prodotti derivanti da OGM o che contengano OGM o sostanze indesiderate (Legge Regione Veneto n°6 del 1/3/2002).
Indicazioni sulle caratteristiche degli alimenti:
Fonti proteiche: la quota proteica giornaliera va scelta tra gli alimenti sotto indicati. E’ consigliabile alternare l’utilizzo delle diverse fonti proteiche in modo che ciascuna venga rappresentata mediamente una volta la settimana.
Xxxxx: vanno alternate le parti magre di carni di pollo, coniglio disossato, vitellone, tacchino suino ed equino ( anche sfilacci o salume di equino).
Pesce: va data la preferenza ai pesci surgelati o freschissimi, delicati filetti o tranci, surgelati individualmente o interfogliati. (filetti di halibut, filetti di merluzzo o nasello, filetti di platessa, filetti di persico, pesce spada in tranci, seppie, sogliole);
Tonno: al naturale o all’olio extra vergine d’oliva (la frequenza preferita è mediamente quindicinale);
Formaggio: utilizzare formaggi di varie tipologie, esenti da polifosfati aggiunti e conservanti, evitare l'uso di formaggi fusi, preferire i formaggi D.O.P. – Per quanto riguarda il formaggio grattugiato deve essere servito in bustine monodose.
Uova: per le preparazioni alimentari devono essere utilizzati prodotti pastorizzati in confezioni originali. Nel caso si utilizzino uova fresche in guscio, optare per quelle di categoria A extra di produzione comunitaria in confezioni originali conformi alle norme vigenti. Assoluto divieto del consumo di uova crude o di preparazioni a base di uova crude.
Prosciutto: va utilizzato prosciutto cotto di prima qualità, senza polifosfati e senza conservanti, ottenuto dalla coscia (la frequenza preferita è mediamente quindicinale);
Legumi: se consumati in abbinamento con i cereali (pasta, riso, ecc.), garantiscono un apporto di proteine elevato e di buona qualità analogo agli alimenti di origine animale. Oltre ai legumi freschi, potranno essere utilizzati legumi surgelati e legumi secchi.
Pasta: deve essere di semola, di grano duro, pasta secca all’uovo o pasta fresca speciale (ripiena). E’ raccomandabile variare i formati per garantire l’alternanza quotidiana.
Riso: per il comune impiego utilizzare in esclusiva risi nazionali quali : Arborio, Vialone, Roma.
Gnocchi: utilizzare gnocchi di patate freschi o surgelati.
Verdure ortaggi: hanno un elevato contenuto in vitamine e sali minerali, quindi la frequenza dovrà essere giornaliera; vanno utilizzate verdure di stagione, opportunamente variate, crude e cotte, o verdure surgelate. Per salvaguardarne i nutrienti vanno cotte a vapore o in poca acqua.
Per favorire il consumo, non come imposizione ma come attrazione o soddisfazione dei piccoli utenti, si suggerisce di curare in generale la presentazione di dette preparazione sia sotto l'aspetto gustativo ed olfattivo (adeguata cottura evitando le sovracotture, adeguato insaporimento ed aromatizzazione) che visivo (cura nel taglio e/o cubettatura e nell'accostamento, quanto sono previste in forma mista).
Non utilizzare primizie e produzioni tardive.
La scelta degli ortaggi avverrà nell’ambito di quelli appartenenti esclusivamente alla prima categoria di classificazione, di provenienza nazionale.
Purè di patate: deve essere preparato con patate fresche.
Frutta: ha un elevato contenuto in vitamine e sali minerali, quindi deve essere presente ogni giorno, va utilizzata frutta di stagione. Anche la macedonia va preparata preferibilmente con frutta di stagione e poco tempo prima della somministrazione. Non utilizzare primizie e produzioni tardive.
La scelta dei prodotti avverrà nell’ambito di quelli appartenenti alla prima categoria di classificazione, di norma di provenienza nazionale.
Deve essere previsto l’ausilio di un adulto per sbucciare e tagliare la frutta e per la spremitura delle arance, utilizzando anche gli strumenti in dotazione (prevedere l’acquisto di uno spremiagrumi professionale).
Pane e prodotti da forno: utilizzare pane fresco di giornata. Non utilizzare il pane riscaldato o surgelato.
Latte: utilizzare latte fresco pastorizzato intero o parzialmente scremato.
Yogurt: utilizzare yogurt intero o parzialmente scremato, alla frutta o ai cereali.
Dolci: devono essere dolci semplici, quali ad esempio crostate di frutta o di confettura di frutta (marmellata), torte di mele o altri prodotti da forno quali biscotti secchi o per l’infanzia. Limitare il consumo di dolci ed evitare quelli preconfezionati;
Bevande: fornitura di caraffe, lavabili e di facile utilizzo per gli alunni, per l’uso dell’acqua dell’acquedotto;
Aromi: utilizzare aromi freschi quali: basilico, prezzemolo, salvia, rosmarino, alloro, cipolla, aglio,
ecc. Non devono essere utilizzati pepe, peperoncino e salse piccanti.
Sale ed estratti per brodo: va utilizzato in quantità moderata il sale alimentare iodurato/iodato, in coerenza con le linee direttrici della campagna del Ministero della Sanità e della Regione Veneto, per la prevenzione del rischio di patologie da carenza di iodio.
L’uso di aromi consente di insaporire gli alimenti, riducendo la quantità di sale impiegato. Non utilizzare estratti per brodo a base di glutammato monosodico.
Conserve e semiconserve alimentari (scatolame): utilizzare i pomodori pelati senza aggiunta di concentrato.
Si possono utilizzare il tonno, lo sgombro ed il salmone, al naturale o all’olio extra vergine di oliva.
Condimenti: sono da utilizzare:
• olio extra vergine di oliva 100% italiano, preferibilmente in bottiglie da ½ litro e comunque non rabboccabili ;
• burro, solo in piccole quantità per le preparazioni che lo richiedono espressamente in ricetta ed esclusivamente crudo o scaldato a basse temperature;
• olio monoseme di arachide, di mais o di girasole.
ART. 4 MENU’ E TABELLE DIETETICHE
I menù settimanali compilati sulla base delle tabelle dietetiche previste nelle linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica (Decreto del Dirigente della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto n. 517 del 30/12/2003 in B.U.R. 12/03/2004 n. 30), devono essere variati e strutturati in almeno 4 settimane, dovranno essere seguiti dalla ditta appaltatrice in base alla stagionalità dei prodotti.
I menù dovranno essere comunicati a cura della ditta appaltatrice all’Istituto almeno venti giorni prima della loro entrata in vigore e dovranno ottenere il visto preventivo del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda U.L.S.S. n. 16.
Innovazioni e modifiche ai menù e/o tabelle dietetiche potranno essere apportate nel corso dell’anno scolastico sulla base delle indicazioni concordate tra il S.I.A.N., l’Istituto e la ditta appaltatrice.
I menù settimanali dovranno contenere le necessarie indicazioni nutrizionali per le famiglie (ingredienti utilizzati e modalità di preparazione con relative grammature).
ART. 5 VARIAZIONI E DIETE SPECIALI
La ditta dovrà assicurare “diete speciali” cioè diverse da quelle fornite comunemente per la refezione scolastica e che rispondono di volta in volta a particolari esigenze di alcuni utenti.
Deve essere sempre prevista la possibilità di richiedere, oltre al menù del giorno, un menù speciale generale fino ad un massimo del 5% dei pasti per plesso, così composto:
- Primo piatto: pasta o riso no parboiled in bianco, condito con olio di oliva extra vergine, o minestrina in brodo vegetale;
- Secondo piatto: formaggi (parmigiano reggiano, mozzarella, stracchino, crescenza), od in alternativa carni bianche a vapore con carote e patate lesse.
Il menù speciale può essere richiesto in caso di indisposizione temporanea dell’utente per un massimo di tre giorni consecutivi. L’erogazione di questa dieta non richiede certificato medico, ma è sufficiente una comunicazione del genitore all’Istituto, che provvederà a trasmetterla alla Ditta appaltatrice.
Gli utenti affetti da allergie o da intolleranze alimentari o causate da malattie metaboliche, che necessitano a scopo terapeutico dell’esclusione di particolari alimenti, dovranno necessariamente esibire certificazione medica. Non sono ammessi certificati con indicazioni generica della dieta, senza una prescrizione dettagliata degli ingredienti da escludere. L’erogazione della dieta sanitaria inizia entro 5 giorni dal ricevimento del certificato medico.
E’ possibile richiedere, per motivi etico-religiosi, una dieta speciale che preveda esclusivamente la sostituzione della carne di maiale, lasciando inalterati gli altri ingredienti previsti dal menù. Per questo tipo di dieta non è richiesto il certificato medico, ma è sufficiente una comunicazione all’Istituto, che provvederà a trasmetterla alla Ditta appaltatrice.
ART. 6 NORME E MODALITA’ DI PREPARAZIONE E COTTURA DEI PASTI
Per la preparazione dei pasti la ditta appaltatrice dovrà utilizzare tutte le misure previste dalla legislazione.
In particolare si richiede:
- Cuocere le verdure al vapore o al forno;
- Cuocere i secondi piatti al forno, dopo aver eliminato dalla carne i grassi visibili;
- Aggiungere i condimenti a crudo;
- Preparare il purè con patate fresche lessate in giornata (le patate dovranno essere sbucciate e lavate nella stessa giornata dell’utilizzo indipendentemente dal tipo di cottura previsto);
- Le verdure da consumare crude dovranno essere perfettamente lavate, pronte all’uso e condite al momento della distribuzione;
- Consegnare la frutta lavata e a temperatura ambiente;
- Somministrare la razione di carne e pesce in un’unica porzione (per esempio una scaloppina, una coscia di pollo, una sogliola, ecc.);
- Evitare la precottura e la eccessiva cottura (minestre, minestroni, verdura, pasta);
- Evitare, per limitare la perdita di nutrienti: l’eccessiva spezzettatura dei vegetali, limitare la quantità d’acqua utilizzata in cottura, contenere i tempi di cottura, ricorrendo di preferenza alla cottura a vapore o al forno.
Non devono essere utilizzati:
- Le carni al sangue
- Cibi fritti
- Il dado da brodo contenente glutammato
- Conservanti e additivi chimici nella preparazione dei pasti
- Residui dei pasti dei giorni precedenti
- Verdure, carni e pesci semilavorati e precotti
- Evitare la soffrittura, da sostituire con la semplice tostatura in poca acqua o brodo.
Le elaborazioni dei cibi devono essere semplici e la scelta dei piatti deve tenere conto della stagionalità. I pasti devono essere confezionati nella stessa mattinata del consumo e il tempo che intercorre tra il termine della cottura e l’inizio del consumo non deve superare i 120 minuti.
Tutti i contenitori per alimenti dovranno essere ritirati in giornata a cura della ditta appaltatrice.
Le lavorazioni consentite il giorno antecedente la distribuzione (solo in presenza di abbattitore di temperatura) sono:
- La cottura di arrosti, bolliti, brasati di carne bovina (con raggiungimento al cuore del prodotto di +10°C entro 2 ore dal termine della cottura e di +4°C entro le successive due ore);
- Cottura di paste al forno (stesse modalità di cui sopra);
- Cottura di sughi e ragù (stesse modalità di cui sopra).
Per tutti gli alimenti indicati nelle tabelle dietetiche e nel menù si richiedono prodotti di qualità ottima o extra, in ottimo stato di conservazione, prodotti secondo le vigenti disposizioni di legge e rispondenti ai requisiti richiesti dalle norme igienico-sanitarie in vigore. Tutte le derrate, porzionate a cura dell’azienda appaltatrice, devono essere opportunamente protette con materiale idoneo per alimenti.
I pasti preparati devono comunque rispondere al dettato dell’art. 5 della legge 283/1962 per quanto riguarda lo stato degli alimenti impiegati, e dell’art. 31 del D.P.R. 327/1980 per quanto concerne il rispetto delle temperature per gli alimenti deperibili cotti da consumarsi freddi o caldi ed il mantenimento della catena del freddo; e alle norme di cui al Reg. Ce 000-000-000 e 882 del 2004 in materia di igiene e sicurezza alimentare (Pacchetto Igiene – in vigore da gennaio 2006). Gli alimenti dovranno possedere i requisiti caratteristici ed essere privi di qualsiasi anomalia per quanto riguarda l’odore, il gusto e lo stato fisico.
Clausola generale, valida per tutti gli alimenti, dovrà essere la non rilevabilità analitica o la presenza entro i limiti consentiti, quando previsti, di tutte quelle sostanze considerate nocive o quanto meno indesiderabili (es.: metalli pesanti, aflatossine, sulfamidici, antibiotici, ormoni, pesticidi, additivi, ecc.).
Per quanto attiene i parametri microbiologici si farà riferimento al Reg. Ce 2073/2005, oltre alle circolari e normative ministeriali o regionali di riferimento.
ART. 7 MODALITA’ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO
I pasti vengono forniti in multiporzione. I contenitori dovranno rispettare le norme di legge e garantire la chiusura ermetica. Il trasporto dei contenitori e del materiale a perdere dovrà avvenire a cura e spese della ditta aggiudicataria e dovrà essere sempre effettuato separatamente dalla consegna delle derrate alimentari.
I tovaglioli e le tovagliette vanno fornite in rapporto al numero dei pasti serviti.
Il pane, la frutta e la verdura cruda dovranno essere riposte in contenitori igienicamente idonei. Al plesso scolastico servito dovranno essere forniti i generi necessari per il condimento delle verdure: aceto di vino, olio extra vergine di oliva in bottiglie da 1/2lt. non rabboccabili, sale fino e limone.
L’esatta indicazione del numero dei pasti giornalieri sarà verificato dalla ditta appaltatrice attraverso il proprio sistema di rilevazione assenze.
I quantitativi giornalieri dei pasti, innanzi indicati, devono comprendere una maggiorazione del 3% sui pasti ordinati per rispondere ad eventuali richieste di bis o esigenze impreviste: detto incremento non dovrà essere fatturato ma dovrà essere considerato compreso nel costo unitario del pasto formulato all’atto dell’offerta.
ART. 8 NORME E MODALITA’ DEL TRASPORTO DEI PASTI
La ditta sarà tenuta a recapitare, a propria cura e spese, i pasti e l’altro materiale presso il singolo plesso scolastico, depositandoli nei locali destinati a mensa. Il pasto nella sua completezza dovrà giungere al momento della somministrazione presentando buone caratteristiche organolettiche e di appetibilità.
Il trasporto dei pasti ordinati dovrà avvenire con idonei contenitori e automezzi, adeguatamente predisposti e riservati al trasporto di alimenti, che consentano il mantenimento della temperatura non inferiore a +65°C fino alla somministrazione dei pasti.
L’appaltatore dovrà garantire il controllo della temperatura dei pasti con l’utilizzo di appositi termometri, dotando il centro di cottura e il plesso terminale di sonde ad infissione per il controllo delle temperature degli alimenti, da effettuarsi quotidianamente all'inizio della distribuzione.
Per i pasti freddi: la temperatura non dovrà superare i +10°C.
I mezzi utilizzati devono altresì essere in numero sufficiente per consentire le consegne nell’arco di 1 ora a decorrere dal momento della partenza dal centro di cottura.
I mezzi di trasporto dovranno essere muniti di idonea attestazione (riferimento esemplificativo:
veicoli: automezzi chiusi, rivestiti in materiale liscio e lavabile ed adibiti esclusivamente al trasporto degli alimenti);
I pasti multiporzione dovranno essere trasportati in idonei contenitori (es.: acciaio inox) chiusi ermeticamente, nei quali i singoli componenti del pasto devono essere contenuti separatamente (contenitori diversi per la pasta, per il sugo, per i brodi, per la pietanza e per i contorni). Detti contenitori chiusi dovranno essere a loro volta inseriti in idonei contenitori termici, dotati di sistemi attivi di tenuta del calore (es.: ad iniezione di vapore o elettrici) o con sistemi adatti a garantire la refrigerazione, così come sopra descritto.
Il trasporto e la consegna dei pasti e del materiale a perdere dovrà avvenire con un apposito documento di trasporto, sul quale dovranno anche essere indicate la data e l’ora di consegna; tale documento sarà sottoscritto da un incaricato della scuola che ne conserverà copia.
In caso di consegna di un numero di pasti inferiore a quella ordinata, su segnalazione delle scuole e/o dell’Istituto, la ditta appaltatrice deve provvedere tassativamente entro 30 minuti dalla segnalazione telefonica ad integrare il numero dei pasti.
La ditta aggiudicataria deve impegnarsi al ritiro, pulizia e disinfezione (sanificazione) dei contenitori termici e di ogni altro utensile utilizzato dalla stessa per il trasporto dei pasti al terminale di consumo.
ART. 9 DISTRIBUZIONE E PULIZIA
Nella distribuzione dovranno essere rispettate le seguenti modalità:
- La distribuzione dovrà avvenire solo in presenza degli utenti.
- Il pane dovrà essere disposto sul tavolo al momento della preparazione dello stesso.
- I sughi di condimento vanno messi sulla pasta subito prima del momento di servirla.
- Le verdure vanno condite al momento del consumo con: olio, sale ed eventualmente limone, aceto di vino; la carne e il pesce vanno possibilmente distribuiti in unica porzione (es. 1 coscia di pollo, 1 bistecca, 1 filetto di pesce, ecc.).
Il personale addetto alla distribuzione fornirà collaborazione nella preparazione della frutta, in particolare nella sbucciatura delle mele e nella spremitura delle arance, anche servendosi degli strumenti in dotazione.
La ditta appaltatrice dovrà provvedere alla preparazione dei tavoli, al successivo disbrigo e pulizia dei tavoli, dei piani di distribuzione e alla pulizia (pavimenti, finestre, pareti e soffitti) della zona cucina e del bagno utilizzato dal personale addetto alla distribuzione.
Durante la pulizia e la sanificazione della mensa non devono essere presenti alunni. Il personale dovrà provvedere alla pulizia e sanificazione della stoviglieria impiegata.
Tutti i prodotti impiegati per le pulizie non dovranno essere dannosi per gli operatori (D.Lgs 626/94 e succ. mod.) e dovranno essere idonei per l'utilizzo nelle imprese alimentari.
ART. 10 CAMPIONATURA RAPPRESENTATIVA DEL PASTO
La ditta appaltatrice è tenuta a conservare un campione rappresentativo del pasto completo del giorno così come del pasto sostitutivo del menù di base, qualora fossero intervenute delle variazioni, presso il centro di cottura.
Tali campioni vanno posti singolarmente in idonei contenitori chiusi, muniti dell’etichetta recante la data del prelievo, il nome del cuoco responsabile della preparazione e conservati in frigorifero a temperatura di 0°C, +4°C per 72 ore, con un cartello riportante la dizione “Campionatura rappresentativa del pasto per eventuale verifica – data di produzione”.
I campioni prelevati al venerdì devono essere conservati, secondo le modalità sopra indicate, sino al martedì della settimana successiva.
ART. 11 DURATA DEL CONTRATTO DI APPALTO E CONTINUITA’ DEL SERVIZIO
Il presente contratto di appalto avrà la durata di tre anni dal 01/09/2012 al 31/08/2015, non prorogabile.
Il servizio viene richiesto secondo il calendario scolastico dell’Istituto con l’esclusione dei giorni che, pur previsti dal calendario scolastico, vedranno le lezioni sospese per una qualsiasi ragione. In caso di sciopero programmato del personale della scuola, l’azienda dovrà essere preavvertita dall’istituto possibilmente almeno 24 ore prima. Comunque l’attuazione o meno del servizio, in relazione allo sciopero, programmato o meno che sia, sarà comunicata entro le ore 9.00 del giorno stesso della fornitura.
Per scioperi del personale dipendente della ditta, la ditta stessa dovrà darne comunicazione all’Istituto con un preavviso di almeno 24 ore, impegnandosi, comunque, a ricercare soluzioni alternative, anche attraverso la preparazione di piatti freddi, la cui composizione sarà concordata con l’Istituto e con il S.I.A.N. dell’Azienda U.L.S.S. 16.
In tutti i casi di sciopero, qualora siano rispettati i suddetti impegni, nessuna penalità sarà imputabile alla controparte.
In caso di improvvisi inconvenienti tecnici (interruzione di energia elettrica, erogazione del gas o gravi guasti agli impianti, ecc.) tali da impedire la produzione di pasti caldi, la ditta dovrà fornire in sostituzione piatti freddi nei limiti delle contingenti possibilità.
L’emergenza dovrà essere limitata a 1 o 2 giorni al massimo.
E’ fatto salvo il diritto da parte dell’Istituto di sopprimere il servizio di refezione scolastica in toto o in parte per giustificato motivo, con la conseguente interruzione e/o riduzione della fornitura, senza che ciò costituisca motivo di risarcimento per danni o mancato guadagno.
ART. 12 RITARDI NELLE CONSEGNE
Nell’eventualità di un ritardo nelle produzioni per cause di forza maggiore, di cui dovrà essere tempestivamente avvisato l’Istituto, lo stesso si riserva di adottare le proprie decisioni in merito. In caso di calamità naturali, inondazioni, frane, nevicate, impraticabilità delle strade, blocchi stradali ed altre cause di forza maggiore, non imputabili alla ditta o ai vettori di cui si serve, alla ditta non potrà essere addebitata alcuna penalità. La ditta dovrà comunque documentare le cause di forza maggiore che hanno provocato il ritardo e garantire la consegna nei modi e nei migliori tempi possibili.
I ritardi nella consegna dovuti all’organizzazione del centro di produzione e alle modalità di trasporto o ad altre cause non eccezionali, comporteranno l’applicazione di quanto previsto dall'art. 29 del presente capitolato.
ART. 13 INDICAZIONE DEI PREZZI/OFFERTE
Nell’offerta i prezzi dovranno essere indicati come segue:
Prezzo per pasto per gli utenti
Il prezzo delle diete speciali si intende uguale al prezzo dei pasti sopraindicati.
Il prezzo offerto è comprensivo degli eventuali maggiori costi per fornire i pasti anche agli adulti aventi diritto che usufruiranno del servizio a parità di costo e con lo stesso menù degli alunni.
Relativamente al personale incaricato della sorveglianza e assistenza, le ordinazioni giornaliere saranno effettuate separatamente da quelle degli alunni e le successive fatture dovranno ugualmente essere emesse separatamente.
L’offerta dovrà contenere il costo complessivo di un singolo pasto scorporato nel seguente modo:
a) costo del pasto (alimenti)
b) costo della manodopera (personale)
c) spese accessorie (piatti e stoviglie non usa e getta e loro lavaggio quotidiano, detersivi, tovaglioli, tovagliette, altri materiali di consumo ove previsti, trasporto, investimenti vari ed altri oneri a carico dell’appaltante (ad esempio artt. 17-21-24, gestione amministrativo – contabile e rilevazione delle assenze degli alunni con sistema informatizzato).
I prezzi unitari della ditta appaltatrice non subiranno variazioni nel corso degli anni scolastici 2012/2013, 2013/2014 e 2014/2015.
Il numero dei pasti indicato all’art. 2 del presente capitolato ha valore puramente indicativo e non costituisce impegno per l’Istituto.
Il numero dei pasti potrà pertanto variare, tanto in più quanto in meno, senza che la ditta possa richiedere compensi diversi da quelli risultanti dal contratto-appalto e calcolati esclusivamente in base al numero dei pasti effettivamente erogati, tenuto conto anche della possibilità di variazioni determinate dagli accorpamenti scolastici.
ART. 14 AGGIORNAMENTO DEI PREZZI
Il contratto sarà oggetto di revisione, su eventuale richiesta della ditta, a partire dal secondo anno, allo scopo di aggiornare i prezzi unitari offerti dall’appaltante. La revisione periodica del prezzo sarà effettuata ai sensi dell'art. 115 del D.lgs 12/04/2006 n. 163.
Per l’individuazione delle variazioni si assumeranno come riferimento gli indici di cui al citato art.
7 del D.Lgs. 163/2006 e, subordinatamente, in assenza di detta fonte, i dati forniti dalle C.C.I.A.A., o, in subordine, da altri Enti Pubblici, riferiti a servizi e forniture similari, oltre che indice FOI (famiglie operai-impiegati).
ART. 15 UBICAZIONE DEL CENTRO DI COTTURA
La somministrazione dei pasti deve avvenire immediatamente e successivamente alla loro produzione, preparazione e confezionamento e pertanto le ditte partecipanti dovranno avere il proprio centro di cottura in località distante non più di 30 chilometri dal plesso da servire. Tale distanza dovrà essere indicata dalla ditta, specificando anche il percorso.
ART. 16 SUBAPPALTO
L’appaltatore dovrà indicare nell’offerta la porzione del servizio che intende subappaltare a terzi, in misura comunque non superiore al 30 % del valore dell’appalto. È ammesso il subappalto solo per le attività non direttamente incidenti sulle fasi di approvvigionamento delle derrate alimentari e non alimentari, di preparazione e di somministrazione del pasto. Si intendono subappaltabili il servizio di trasporto e pulizia del Centro di produzione dei pasti. In caso di subappalto è fatto obbligo al soggetto aggiudicatario di trasmettere, entro 20 giorni dalla data di ciascun pagamento effettuato nei confronti del subappaltatore, copia delle fatture quietanzate relative ai pagamenti da essi aggiudicatari corrisposti al subappaltatore, con l’indicazione delle ritenute di garanzia effettuate.
ART. 17 VISITE E VERIFICHE DEL SERVIZIO
Fatto salvo che i controlli igienico-sanitari e nutrizionali sono di competenza del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Azienda U.L.S.S. di appartenenza e saranno esercitati nei modi previsti dalla normativa vigente, l’Istituto si riserva la facoltà, prima e durante lo svolgimento del servizio, di visitare i locali adibiti alla produzione dei pasti e di controllare i mezzi e le modalità di trasporto, verificando anche la qualità delle prestazioni, avvalendosi anche di propri esperti e di rappresentanti delle commissioni controllo mensa di cui al successivo articolo 21.
Qualora le verifiche in corso di esecuzione evidenzino carenze che, a giudizio dell’Istituto, siano rimediabili senza pregiudizio alcuno per l’intero servizio, la ditta verrà informata per iscritto delle modifiche e degli interventi da eseguire, che andranno immediatamente effettuati senza onere aggiuntivo per l’appaltante.
Se al contrario le carenze fossero gravi e irrimediabili, in quanto incidenti sul servizio in modo pregiudizievole, l’Istituto si riserverà la facoltà di risolvere il contratto.
La ditta dovrà osservare scrupolosamente tutte le norme in materia igienico-sanitaria attinenti la produzione-preparazione, il confezionamento, la conservazione e il trasporto dei pasti da somministrare, ed essere in possesso dell’autorizzazione sanitaria come previsto dalla Legge 283/62, dal D.P.R. 327/80, nonché di quanto previsto dal X.X.xx 155/97; le norme richiamate vanno integrate con i Reg. Ce 000-000-000 e 882 del 2004 in materia di igiene e sicurezza alimentare (Pacchetto Igiene- in vigore da gennaio 2006).
La ditta è tenuta a fornire al personale degli uffici incaricati della vigilanza tutta la collaborazione necessaria consentendo, in ogni momento, il libero accesso ai locali di produzione e al magazzino, fornendo altresì tutti i chiarimenti necessari e la relativa documentazione.
L’Istituto si riserva la facoltà di effettuare ogni controllo sulla buona esecuzione del contratto, anche avvalendosi di esperti esterni, nonché di far sottoporre i prodotti alimentari ad analisi da parte dei servizi del proprio territorio.
La ditta è tenuta a controllare la conformità dei prodotti al vigente Capitolato tenendo a disposizione dell’Istituto le schede tecniche e le etichette di tutti i prodotti impiegati, per verifiche e controlli.
ART. 18 MONITORAGGIO ED AUTOCONTROLLO DA PARTE DELLA DITTA
La ditta deve rispettare gli standard di prodotto, mantenere le caratteristiche dei prodotti offerti, in quanto conformi qualitativamente alle indicazioni previste dal presente capitolato.
La ditta è sempre tenuta a fornire, su richiesta dell’Istituto, i certificati analitici e le bolle di accompagnamento in cui devono essere indicate le caratteristiche necessarie all’individuazione qualitativa e quantitativa delle derrate alimentari al fine di poter determinare la conformità del prodotto utilizzato.
La ditta deve altresì redigere ed implementare il piano di autocontrollo come previsto dal X.X.xx. 24 maggio 1997, n. 155.
ART. 19 FORMAZIONE DEL PERSONALE
Tutto il personale adibito alla preparazione, trasporto e distribuzione dei pasti oggetto del presente capitolato deve possedere il "Libretto formativo per il personale addetto alla produzione e vendita delle sostanza alimentari", come previsto all'art. 1 della L. R. 41/2003 e del D.G.R. 438/2004.
Il personale inoltre deve essere formato professionalmente ed aggiornato dalla ditta appaltatrice sui vari aspetti della refezione collettiva ed in particolare:
- Professionalità nell’accoglienza e nel rapporto con gli alunni;
- Igiene degli alimenti;
- Merceologia degli alimenti;
- Tecnologia della cottura e conservazione degli alimenti e loro effetti sul valore nutrizionale degli alimenti;
- Controllo di qualità;
- Aspetti nutrizionali e dietetica della ristorazione collettiva;
- Sicurezza ed antinfortunistica all’interno della struttura;
In questo senso dovrà essere prodotta apposita dichiarazione da parte della ditta appaltatrice.
ART. 20 COMMISSIONI CONTROLLO MENSA NELLE SCUOLE
Il controllo sul funzionamento del servizio sarà effettuato anche da una "commissione controllo mensa”, costituita secondo quanto previsto nell'apposito regolamento.
Durante l’orario della refezione scolastica, i membri della “commissione controllo mensa” effettuano il controllo sull’appetibilità dei cibi, sul loro gradimento, sulla conformità al menù ed in generale sul corretto funzionamento del servizio; quanto rilevato verrà registrato in un’apposita scheda di rilevazione.
ART. 21 AGGIUDICAZIONE
L’aggiudicazione verrà realizzata avvalendosi della collaborazione di un’apposita Commissione, a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo quanto meglio specificato all’art. 22 del presente capitolato.
In caso di offerte uguali si procederà alla richiesta del loro miglioramento alle ditte offerenti. Verranno escluse dalla gara tutte quelle offerte non presentate nel modo e nei termini stabiliti dal capitolato e dalle norme di gara.
L’aggiudicazione potrà avere luogo anche in presenza di una sola offerta valida, non anomala ai sensi degli artt. 86 e 87 del D. Lgs. 12/04/2006 n. 163 e congrua alle richieste dell’Amministrazione.
All’Istituto è riservata ampia facoltà di non aggiudicare il servizio in presenza di offerte ritenute non convenienti.
ART. 22 MODALITA’ DI GARA E AGGIUDICAZIONE
Il servizio verrà aggiudicato secondo criteri sia economici che di qualità come previsto dall’art. 83 del D.Lgs. 12/04/2006 n. 163.
I criteri di aggiudicazione mediante punteggio sono i seguenti:
1) prezzo: punti 30
All’offerta col prezzo più basso verranno attribuiti 30 punti, mentre alle restanti offerte saranno attribuiti punteggi proporzionalmente inferiori, secondo la seguente formula:
PUNTEGGIO =30 x valore offerta più bassa
valore singola offerta
2) qualità: punti 70
TABELLA PER ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO DEI PARAMETRI QUALITA’
PARAMETRI QUALITA’ | SUDDIVISIONE E CALCOLO PUNTEGGIO: 70 punti |
1. Specializzazione nel campo della ristorazione collettiva, da comprovarsi con il certificato del registro Imprese attestante nell’oggetto sociale: ristorazione collettiva. | Ogni 10 anni di attività: 1 punto Fino ad un massimo di: 2 punti |
2. Autocertificazione relativa al n. totale dei pasti confezionati presso il Centro Cottura destinato a produrre i pasti oggetto dell’appalto e il n° dei pasti per ristorazione scolastica prodotti nell’anno precedente e rapporto tra i due valori. | percenuale pasti forniti per la ristorazione scolastica sul totale dei pasti prodotti: se 0-20 %: 0 punto se 21-40 %: 1 punti se 41-60 %: 2 punti se 61-80 %: 3 punti se 81-100%: 4 punti |
3. Autocertificazione riguardante il fatturato dei principali servizi di ristorazione collettiva e scolastica prestati negli ultimi tre anni, sia a favore di amministrazioni ed enti pubblici che di privati e loro rapporto. | percentuale fatturato principali servizi di ristorazione scolastica sul totale del fatturato degli ultimi 3 anni: se 0-25 %: 0 punti se 26-50 %: 1 punto se 51-75 %: 2 punti se 76-100%: 3 punti |
4. Documentazione attestante il possesso della Certificazione I.S.O. inerente la ristorazione scolastica ed ulteriori certificazioni di qualità; | assenza del certificato: 0 punti presenza del certificato ISO: 1 punto per ogni ulteriore certificazione: 1 punto Fino ad un massimo di: 7 punti |
5. Autocertificazione sul n° medio annuo di addetti alla produzione impiegati nel Centro di Cottura destinato a fornire il servizio in oggetto, indicando il rapporto tra il n° degli addetti e il n° dei pasti prodotti al giorno; | rapporto n. addetti e n. pasti/giorno: se > 1/80: 0 punti se ≤ 1/80 e ≥ 1/60: 3 punti se < 1/60: 4 punti |
6. Qualifica del personale e programmazione di interventi di formazione e/o aggiornamento per le varie funzioni; | Presenza nell’organizzazione di almeno un cuoco diplomato o dotato di esperienza almeno biennale: 1 punto responsabile della cucina con esperienza minimo biennale: 2 punti nutrizionisti diplomati o specialisti in scienza dell’alimentazione: 3 punti tecnologo alimentare: 4 punti |
7. Descrizione esauriente dei cicli di lavorazione seguiti ed elenco delle attrezzature utilizzate nella produzione e confezionamento dei pasti nel centro di cottura (indicazione dei percorsi differenziati, attrezzature per mantenere le temperature, abbattitori di temperatura, ecc.). | Fino ad un massimo di: 4 punti |
8. Elenco fornitori di materie prime con eventuali attestazioni riguardanti il possesso della certificazione ISO, inerenti la produzione e/o il commercio di prodotti alimentari | In assenza di certificazione o meno del 30% dei fornitori con Certificazione ISO 9001.2000: 0 punti Dal 30% al 60% dei fornitori con Certificazione ISO 9001.2000: 1 punto Dal 61% al 90% dei fornitori con Certificazione ISO 9001.2000: 3 punti Più del 90% dei fornitori con Certificazione ISO 9001.2000: 5 punti |
9. Descrizione dei contenitori per le varie pietanze utilizzati per il trasporto dei pasti e l’indicazione delle loro caratteristiche per il mantenimento della temperatura; | Rapporto tra n. contenitori attivi e n. totale contenitori: <50%: 0 punti ≥51% ≤99%: 3 punti 100%: 5 punti |
10.Mezzo di trasporto dedicato; | Se previsto totale 2 punti |
11.Distanza del centro di cottura destinato a produrre i pasti oggetto dell’appalto (distanza calcolata utilizzando il programma del sito internet xxx.xxxxxxxxxxx.xx); | meno di 15 km: punti 4 da 15 a 20 km: punti 2 oltre 20 km: punti 1 |
12.Utilizzo di prodotti biologici, ottenuti secondo quanto disposto dal Regolamento CEE 91/2092, sue modifiche e integrazioni, di prodotti DOP e IGP. Il requisito deve essere provato mediante autocertificazione, la quale dovrà indicare il rapporto che la ditta si impegna a garantire nella fornitura dei pasti oggetto del presente appalto tra quantità di prodotti biologici, IGP e DOP/quantitativo complessivo delle derrate alimentari | Se < 20%: 0 punti Se ≥ 20% e ≤ 40%: 1 punto Se > 40% e ≤ 60%: 3 punti Se > 60% e ≤ 80%: 5 punti Se > 80% e < 100%: 7 punti Se = 100%: 8 punti |
13.Personale per la distribuzione della ditta: rapporto tra n.° addetti e n.° pasti distribuiti al giorno; | Se = 1/60: 0 punti Se < 1/60 e ≥ 1/50: 2 punti Se < 1/50: 4 punti |
14.Attrezzature per la distribuzione della ditta: tipologia delle attrezzature; | Assenza di banconi termici e/o frigoriferi a colonna in inox: 0 punti 1. Presenza di frigoriferi a colonna in inox : 1 punto 2. Presenza di frigoriferi a colonna in inox+banconi termici: 2 punti 3. Presenza di frigoriferi a colonna in inox+banconi termici+lavastoviglie: 3 punti |
15.Progetto di educazione alimentare rivolto all’utenza: | 3 punti |
16.Gestione amministrativo–contabile e rilevazione delle assenze degli alunni con sistema informatizzato (costo per pasto) | Se = €.0,080 per pasto : 5 punti Se < €.0,080 per pasto: 8 punti Se >€.0,080 per pasto: 0 punti |
ART. 23 GARANZIE
La ditta appaltatrice si impegna a prestare le garanzie previste dagli artt. 75 e 113 del D.lgs. 12/04/2006 n. 163 negli importi specificati dal bando di gara.
ART. 24 ASSICURAZIONI
La ditta appaltatrice del servizio dovrà essere in regola con tutte le disposizioni di legge in materia di impiego e di manodopera.
Dovranno inoltre essere rispettate le disposizioni contenute nei contratti collettivi di lavoro garantendo al personale utilizzato un trattamento economico non inferiore a quello previsto nei contratti collettivi medesimi.
Sono a carico della ditta appaltatrice tutte le spese necessarie per mettere in regola il personale da essa dipendente, ivi compresi eventuali oneri aggiuntivi che dovessero sopravvenire nel corso del rapporto.
L’impresa affidataria si impegna a corrispondere tutti gli oneri antinfortunistici, previdenziali ed assistenziali dovuti per legge.
La responsabilità civile per danni provocati a terzi – ivi compreso l’ente appaltante – nell’espletamento dell’incarico dovrà essere coperta da polizza assicurativa con massimale pari ad almeno € 5.000.000,00.
La ditta affidataria documenterà l’adempimento degli obblighi assicurativi in parola producendo le relative polizze prima di addivenire alla sottoscrizione del contratto.
Nell’espletamento del servizio la ditta affidataria sarà unica responsabile sul piano civile e penale di tutti i possibili danni, anche indiretti, che dovessero essere arrecati a persone e/o cose a causa del servizio.
Conseguentemente, l’Istituto dovrà essere tenuto sollevato da qualsivoglia tipo di responsabilità.
ART. 25 CONTENZIOSO / CONTROVERSIE GIUDIZIARIE
Tutte le controversie nascenti dall’interpretazione, esecuzione e risoluzione della presente appalto saranno sottoposte ad un collegio di tre arbitri, amichevoli compositori, nominato da ciascuna delle parti ed il terzo dai primi due d’accordo oppure dal presidente del tribunale di Padova che eventualmente nominerà altresì l’arbitro da designarsi dalla parte destinataria dell’invito che non abbia provveduto nei termini.
Gli arbitri decideranno la controversia secondo diritto, osservando le norme procedurali previste negli articoli 806 e seguenti del codice di procedura civile.
ART. 26 PENALITA’
L’appaltatore, nell’esecuzione del servizio previsto dalla gara d’appalto, avrà l’obbligo di seguire le disposizioni di legge ed i regolamenti che riguardano il servizio stesso.
L’Istituto, previa contestazione all’appaltatore, applica sanzioni nei casi in cui non vi sia rispondenza del servizio a quanto richiesto nel presente appalto e specificatamente riguardo a:
- Qualità delle derrate non rispondenti per qualità merceologica ed organolettica e non rispondenti per stato fisico, batteriologico, bromatologico e parassitologico: sanzione da € 500,00 a € 5.000,00;
- Grammature dei cibi e numero di razioni non corrispondente a quanto previsto dal contratto: sanzione da € 500,00 a € 2.000,00;
- Menù non rispondenti alla tabella dietetica approvata: sanzione € 500,00;
- Mancata produzione o consegna di diete speciali: € 500,00;
- Ritardo nella consegna dei pasti nei plessi rispetto agli orari concordati: sanzione da € 500,00 a € 1.000,00;
- Mancato rispetto delle temperature di sicurezza: € 1.000,00;
- Contenitori non conformi a quanto previsto dal capitolato: sanzione da € 500,00 a € 5.000,00;
- Ritrovamento di corpi estranei nei cibi: sanzione da € 500,00 a € 5.000,00;
- Mancato o non idoneo allestimento, sanificazione e riordino dei locali: sanzione da € 500,00 a
€ 5.000,00;
Per ogni altra irregolarità relativa al presente Capitolato Speciale d’Appalto l’Istituto si riserva di applicare una sanzione da € 500,00 a € 1.000,00.
Le eventuali inadempienze potranno essere sanzionate con provvedimento motivato del responsabile del servizio con le penali indicate, salvo il risarcimento del danno ulteriore (art. 1382, comma 1, ultima parte, codice civile).
In caso di recidiva nella medesima inadempienza, previa contestazione, é raddoppiata la sanzione originaria.
L’Istituto avrà la facoltà di dichiarare risolto di diritto il contratto (art. 1456 codice civile) con tutte le conseguenze che detta risoluzione comporta nel caso in cui dovessero verificarsi:
- Gravi violazioni degli obblighi contrattuali in particolare per quanto riguarda le materie prime e il mancato rispetto delle caratteristiche previste dall’ appalto;
- Altre violazioni degli obblighi contrattuali, non sanate dalla ditta appaltatrice nonostante le diffide formali dell’Istituto;
- Accertamenti ispettivi e di laboratorio documentanti la non accettabilità del prodotto;
- La sospensione o comunque la mancata esecuzione della fornitura affidata;
- Subappalto del servizio al di fuori dell’ipotesi di cui all’art. 16;
- Accertata tossinfezione alimentare determinata da condotta colposa e/o dolosa da parte della ditta appaltatrice, salvo ogni ulteriore responsabilità civile o penale;
- Riscontro di gravi irregolarità nello stabilimento.
Eventuali deficienze o carenze vengono comunicate alla ditta appaltatrice per iscritto e la stessa deve procedere nei limiti e secondo i tempi indicati dall’Istituto. Si conviene che l’unica formalità preliminare per l’applicazione delle penalità sopra indicate è la contestazione degli addebiti.
Alla contestazione dell’inadempienza la Ditta appaltatrice ha facoltà di presentare le sue contro deduzioni entro 10 giorni dalla data di ricevimento della lettera di addebito In assenza di controdeduzioni espresse per iscritto dalla ditta appaltatrice entro i termini stabiliti, viene data applicazione alle sanzioni previste..
ART. 27 NORME GENERALI
Per quanto non espressamente previsto nel presente capitolato, si richiamano le norme vigenti in materia e quanto disposto dal Codice Civile.
ART. 28 TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, si informa che tutti i dati forniti dalla ditta saranno raccolti, registrati, organizzati e conservati, per le finalità di gestione della gara e saranno trattati sia mediante supporto cartaceo che magnetico dagli “incaricati” del trattamento dei dati di cui trattasi, anche successivamente all’eventuale instaurazione del rapporto contrattuale per le finalità del rapporto medesimo.
I dati saranno comunque conservati e, eventualmente, utilizzati per altre gare. Il conferimento dei dati richiesti è un onere a pena l’esclusione dalla gara.
L’interessato gode dei diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 196/2003, tra i quali figura il diritto di accesso ai dati che lo riguardano ed il diritto ad opporsi al loro trattamento per motivi legittimi. Tali diritti possono essere fatti valere nei confronti del responsabile organizzativo dell’Istituto.
Ai fini della tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali di cui al D. Lgs. 196/03, la ditta affidataria con la sottoscrizione del contratto sarà designata “responsabile” del trattamento dei dati acquisiti per conto dell’Istituto o dallo stesso messi a disposizione per lo svolgimento dell’attività oggetto d’appalto, salvo facoltà della ditta affidataria di indicare il nominativo di uno o più responsabili del trattamento che rispondano ai requisiti di cui all’art. 29 del D. Lgs. 196/03, che verrà allora nominato con atto separato. Il/i Responsabile/i devono attenersi ai compiti ed istruzioni previsti nel contratto-capitolato- convenzione ed a quelli successivamente impartiti dall’Istituto in adempimento alla normativa in materia di privacy.
Il presente contratto-appalto è stato stilato conformemente alle linee guida in materia di miglioramento della sicurezza e della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica (Decreto del Dirigente della Direzione Prevenzione della Regione del Veneto n. 517 del 30/12/2003 in B.U.R. 12/03/2004 n. 30).