SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA
GESTIONE FINANZIARIA PER L’ISTITUTO NAZIONALE PER L’ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(INAPP) 2021
Determinazione del 9 novembre 2023, n.124
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA
GESTIONE FINANZIARIA PER L’ISTITUTO NAZIONALE PER L’ANALISI DELLE POLITICHE PUBBLICHE
(INAPP) 2021
Relatore: Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxx
Ha collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati la dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
Determinazione n. 124/2023
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell’adunanza del 9 novembre 2023;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti approvato con r.d. 12 luglio 1934, n. 1214; viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1973, n. 478 (art. 14), che ha disposto il controllo della Corte dei conti sulla gestione finanziaria dell’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori – ISFOL, a norma dell’art. 12 della legge 11 marzo 1958, n. 259;
visto il decreto legislativo 24 settembre 2016, n. 185, art. 4, comma 1, lett. f), che ha previsto che l’Ente, a decorrere dal 1° dicembre 2016, assuma la denominazione di Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP);
visto il decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218 (art. 14, secondo xxxxx), che ha confermato per l’INAPP l’esercizio del controllo della Corte dei conti con le modalità previste dall’art. 12 della citata l. n. 259 del 1958;
visto il rendiconto generale dell’esercizio 2021, nonché le annesse relazioni degli organi amministrativi e di revisione, trasmessi alla Corte dei conti in adempimento dell’articolo 4 della citata l. n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Consigliere Xxxxxxx Xxxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione, con la quale la Corte dei conti, sulla base degli atti e degli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento sul risultato del controllo eseguito sulla gestione dell’INAPP per l’esercizio finanziario 2021;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell’art. 7 della citata l.
n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze il rendiconto generale - corredato dalle relazioni degli organi amministrativi e di revisione – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art. 7 della l. n. 259 del 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme al rendiconto generale per l’esercizio 2021, corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di revisione dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche - INAPP, l’unita relazione, con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell’Ente stesso.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxxxx Xxxxxxx firmato digitalmente | Xxxxxx Xxxxxxx firmato digitalmente |
DIRIGENTE
Xxxxx Xxxxxx
depositato in segreteria
INDICE
1. IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO 2
1.2 Funzioni e compiti istituzionali 3
1.3 La vigilanza sull’INAPP e il sistema dei controlli esterni 4
2. L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE 7
2.1 Gli indirizzi strategici del 2021 per la programmazione integrata delle attività 7
2.2 Il Piano integrato triennale delle attività (PTA) 2021-2023 8
2.3 La pianificazione dell’attività di ricerca 9
2.4 L’attuazione delle attività di ricerca programmate 14
2.5 Le fonti di finanziamento delle attività di ricerca 21
3.1 Gli organi e l’organismo indipendente di valutazione della performance 27
3.1.1 Le spese di funzionamento degli organi e dell’XXX 00
3.2 La struttura burocratica 31
3.3 L’attività negoziale per l’acquisizione di beni, servizi e lavori 34
4.1 Dotazione organica e personale in servizio 37
4.2 Spesa per il personale in attività di servizio 40
5. I RISULTATI DELLA GESTIONE 51
5.1 Considerazioni introduttive 51
5.2 Il rendiconto finanziario 54
5.3 La situazione amministrativa 63
6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 76
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Le linee di attività di ricerca scientifica per il triennio 2021-2023 12
Tabella 2 – Accordi, convenzioni e protocolli d’intesa stipulati nel 2021 20
Tabella 3 – Fonti di finanziamento del Piano annuale delle attività 22
Tabella 4 – Piano delle attività 2021 24
Tabella 5 – Finanziamento dell’attività per committenti 26
Tabella 6 - Spesa per gli organi e OIV (impegni) 31
Tabella 7 – Attività negoziale per l’acquisizione di beni, servizi e lavori 36
Tabella 8 - Dotazione organica e personale in servizio 40
Tabella 9 – Spesa del personale 41
Tabella 10 – Fondo trattamento accessorio personale non dirigenziale 43
Tabella 11 - Retribuzioni direttore generale e dirigenti 2021 46
Tabella 12 - Rapporto valore produzione/ costo personale 47
Tabella 13 - Spesa per collaborazioni 48
Tabella 14 – Spesa per studi, ricerche e consulenze da società: dettaglio 49
Tabella 15 - Risultati finanziari 56
Tabella 16 - Versamenti al bilancio dello Stato ex art. 1, co. 594, l. n. 160/2019 All. A 61
Tabella 17 - Situazione amministrativa 64
Tabella 18 - Andamento residui pregressi 68
Tabella 20 - Conto economico 70
Tabella 21 – Conto economico riclassificato 71
Tabella 22 - Stato patrimoniale 73
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1 - Organigramma INAPP 34
Figura 2 - Distribuzione della spesa di competenza al netto delle partite di giro 60
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento, ai sensi dell’art. 7 della l. 21 aprile 1958, n. 259, sul risultato del controllo, eseguito con le modalità di cui all’art. 12 della citata legge, sulla gestione finanziaria dell’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP), per l’esercizio 2021, esponendo anche le vicende di maggior rilievo intervenute successivamente.
La precedente relazione al Parlamento, riguardante l’esercizio 2020, è stata approvata con determinazione n. 99 del 6 settembre 2022, pubblicata in Atti Parlamentari, Legislatura XVIII, Documenti XV, n. 616.
1. IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO
1.1 Profili generali
L’Istituto nazionale per l’analisi delle politiche pubbliche (INAPP) è un ente pubblico di ricerca sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dotato di indipendenza di giudizio e di autonomia scientifica, metodologica, organizzativa, amministrativa e contabile, e gode di autonomia statutaria e regolamentare.
Costituito con decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1973, n. 478 con il nome di Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL), l’Istituto ha assunto l’attuale denominazione dal 1° dicembre 2016 a seguito delle modifiche apportate al decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 150, recante “Disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e di politiche attive”, dal decreto legislativo correttivo e integrativo 24 settembre 2016, n. 185.
L’attuale configurazione dell’Istituto rinviene il proprio fondamento normativo principalmente nell’articolo 10 del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419, recante “Riordinamento del sistema degli enti pubblici nazionali”; nelle disposizioni del decreto legislativo 25 novembre 2016, n. 218, recante “Semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca”, applicabili all’Istituto in quanto legislativamente annoverato tra gli enti pubblici di ricerca (articolo 1, comma 1, lettera s) del medesimo decreto legislativo); e, infine, nella deliberazione del Consiglio di amministrazione INAPP n. 2 del 17 gennaio 2018, con cui è stato approvato il vigente statuto dell’Istituto, entrato in vigore il 2 maggio 2018 in sostituzione di quello approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 gennaio 2011. Per assicurarne il funzionamento, il decreto costitutivo prevedeva originariamente che l’Istituto in esame fosse legittimato a ricevere “contributi, proventi, rimborsi e redditi di qualsiasi natura nonché (…) elargizioni, donazioni e prestiti che comunque gli pervengano” e, segnatamente, un “contributo annuo, da stabilirsi con decreto del Ministro per il lavoro e la previdenza sociale, di concerto con il Ministro per il tesoro (…)” (articolo 15).
Attualmente, le fonti di entrata che consentono all’Istituto di svolgere le funzioni e i compiti a esso assegnati sono elencate nel vigente statuto (articolo 14), la principale delle quali è costituita dal contributo annuo erogato dal Ministero vigilante a valere sul proprio stato di previsione della spesa, con cui è fornita copertura finanziaria alle spese di funzionamento e a
quelle correlate alle attività di istituto contemplate nel Piano triennale di attività (su cui si veda capitolo 2, paragrafo 2.2. e seguenti). Per l’anno 2021 l’ammontare di tale contributo è stato pari a euro 26.351.000. Le restanti fonti di entrata sono rappresentate dai contributi erogati dall’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) e dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) finalizzati allo svolgimento delle attività di ricerca nel settore delle politiche sociali; dagli eventuali contributi a carico del Fondo integrativo speciale per la ricerca, di cui all’articolo 1, comma 3, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204 “Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica”, a valere sullo stato di previsione della spesa del Ministero dell’economia e delle finanze; dagli eventuali contributi o trasferimenti provenienti da altri enti pubblici, istituzioni e organismi dell’Unione europea o internazionali; dalle entrate connesse alle proprie attività, ivi comprese quelle svolte sulla base di convenzioni sottoscritte con soggetti pubblici e privati.
1.2 Funzioni e compiti istituzionali
Le funzioni e i compiti dell’Istituto sono puntualmente declinati dall’articolo 10 del citato d.lgs.
n. 150 del 2015, e consistono principalmente in attività di studio, ricerca, monitoraggio e valutazione degli esiti delle politiche statali e regionali, esercitate coerentemente con gli indirizzi strategici stabiliti dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, su variegati profili di competenza del Ministero vigilante (quali l’istruzione e formazione professionale, nelle sue varie forme – apprendistato, in alternanza, continua; l’inclusione sociale dei soggetti in maggiore difficoltà; l’integrazione dei disabili nel mondo del lavoro; le misure di contrasto alla povertà; i servizi per il lavoro e le politiche attive del lavoro); nonché, più in generale, sulle politiche del lavoro e dei servizi per il lavoro e sulle altre politiche pubbliche i cui effetti, direttamente o indirettamente, si riflettono sul mercato del lavoro, ivi comprese quelle in materia di terzo settore. La medesima disposizione assegna poi all’Istituto anche il compito di gestire progetti comunitari inerenti alle materie per cui esercita le funzioni prima descritte, stipulando all’occorrenza accordi di collaborazione con enti, istituzioni pubbliche, università o soggetti privati che operano nelle medesime materie e, più in generale, nel campo della istruzione, della formazione e della ricerca.
Le funzioni e i compiti dell’INAPP fin qui sommariamente descritti sono ulteriormente
specificati e, in parte, arricchiti, dal suo statuto, il quale prevede che, coerentemente con la propria missione istituzionale, l’Istituto: può svolgere, in convenzione, attività di consulenza tecnico-scientifica per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e la Presidenza del consiglio dei ministri, per altri ministeri e istituzioni nazionali pubbliche, per le regioni e province autonome e per i relativi organismi di raccordo; può fornire i propri servizi tecnico- scientifici anche in favore di terzi in regime di diritto privato; collabora con altri Istituti ed enti di ricerca, anche di altri paesi, con organismi internazionali e istituzioni dell’Unione europea nell’ambito dei compiti e delle funzioni che essi svolgono relativamente ai temi di comune interesse, nonché con le istituzioni universitarie; promuove, svolge e realizza le attività previste nel Programma nazionale per la ricerca di cui all’articolo 2, comma 2, del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, recante “Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica”; partecipa a progetti e concorre a bandi di ricerca competitivi finanziati da istituzioni nazionali e internazionali; svolge attività di ricerca statistica, in quanto facente parte, fin dal 1990, dell’ordinamento del Sistema statistico nazionale (SISTAN) come delineato dall’articolo 2 del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322 , recante “Norme sul Sistema statistico nazionale e sulla riorganizzazione dell'Istituto nazionale di statistica”; verifica il raggiungimento degli obiettivi da parte dell’ANPAL (articolo 2).
1.3 La vigilanza sull’INAPP e il sistema dei controlli esterni
L’Istituto è sottoposto alla vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali1, che la esercita principalmente mediante l’emanazione di indirizzi strategici e linee di indirizzo, che l’Istituto è tenuto a osservare nella definizione dei propri obiettivi strategici e nella programmazione della propria attività istituzionale (articolo 3, comma 3, dello statuto), e attraverso il controllo, di legittimità e di merito, sugli atti normativi fondamentali dell’Istituto in occasione della loro adozione o modificazione (statuto e regolamenti, rispettivamente: di amministrazione, contabilità e finanza; di organizzazione del personale; di organizzazione e
1 Cfr. articoli 10, comma 2, del citato d.lgs. n. 419 del 1999 e 3, comma 2, lettera e) del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2017, n. 57 “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”.
funzionamento degli organi e delle strutture)2 e sui documenti informativo-contabili di cui si compone il suo sistema di bilancio (bilancio di previsione, relative variazioni e conto consuntivo), acquisito il parere del Ministero dell’economia e delle finanze3.
Al fine di preservare gli equilibri di bilancio e la sostenibilità della spesa di personale, l’articolo 9 del d.lgs. n. 218 del 2016 affida poi al Dipartimento della funzione pubblica (DFP) e al Dipartimento della ragioneria generale dello Stato (DRGS), unitamente al Ministero vigilante, il compito di monitorare, entro il mese di maggio di ciascun anno, l’andamento delle assunzioni e dei livelli occupazionali che si determinano per effetto dell'avvio delle procedure di reclutamento e delle relative assunzioni eventualmente disposte dall’Istituto nell’annualità di riferimento in coerenza con il piano di fabbisogno del personale.
L’articolo 14 del più volte citato d.lgs. n. 218 del 2016 conferma, infine, l’attribuzione alla Corte dei conti del controllo sulla gestione finanziaria dell’Istituto5, che è esercitato con le modalità previste dall’articolo 12 della legge 21 marzo 1958, n. 259 “Partecipazione della
2 Cfr. articoli 3, comma 2, dello Statuto e 4 del d.lgs. n. 218 del 2016.
3 Cfr. articoli 13 dello Statuto e 2 del decreto del Presidente della Repubblica 9 novembre 1998 n. 439 “Regolamento recante norme di semplificazione dei procedimenti di approvazione e di rilascio di pareri, da parte dei Ministeri vigilanti, in ordine alle delibere adottate dagli organi collegiali degli enti pubblici non economici in materia di approvazione dei bilancio e di programmazione dell’impiego di fondi disponibili”.
4 Cfr. articolo 2, commi 3, 4 e 6, del d.lgs. n. 218 del 2016.
5 Analoga disposizione si rinviene all’articolo 10, comma 3, dello statuto.
Corte dei conti al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce
6 Si tratta di una conferma, in quanto tale controllo era stato previsto fin dal decreto presidenziale di costituzione dell’Istituto (articolo 14 del citato d.P.R. n. 478 del 1973). Peraltro, la disposizione in commento dispone anche che gli atti e i correlati contratti di lavoro autonomo con cui l’Istituto , ai sensi dell’articolo 7, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, conferisce a esperti di particolare e comprovata specializzazione incarichi di collaborazione per soddisfare specifiche esigenze cui non può far fronte con il proprio personale in servizio, non siano soggetti al controllo preventivo di legittimità della medesima Corte di cui all’articolo 3, comma 1, lettera f-bis) della legge 14 gennaio 1994, n. 20 “Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti”.
2. L’ATTIVITA’ ISTITUZIONALE
2.1 Gli indirizzi strategici del 2021 per la programmazione integrata delle attività
Con decreto n. 144 del 4 dicembre 2020, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, facendo seguito al proprio decreto n. 135 del 23 novembre 2020 di fissazione degli orientamenti strategici per le attività dell’Istituto per il triennio 2020/2022, ha individuato per l’anno 2021 le priorità politiche e gli obiettivi della propria azione, alla cui realizzazione, per i profili di competenza, è chiamato a concorrere l’Istituto.
Pertanto, in piena coerenza con tali atti ministeriali di indirizzo, con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 17 del 18 dicembre 2020, l’Istituto ha adottato gli indirizzi strategici necessari alla definizione della programmazione della propria attività istituzionale, delineando i seguenti tre macrosettori di attività di ricerca per il triennio 2021-20237: - "OS1 - Ricerca istituzionale”, nel cui ambito sono ricondotti gli adempimenti istituzionali riguardanti l’esercizio delle funzioni e dei compiti legislativamente e statutariamente assegnati all’ente e connessi allo svolgimento del ruolo di organismo intermedio del programma operativo nazionale Sistemi di Politiche Attive per l’Occupazione (PON SPAO)8 e di componente del SISTAN9; - “OS2 - Ricerca scientifica”, articolata a sua volta in quattro linee di ricerca, ciascuna delle quali intercetta molteplici temi di particolare attualità nel quadro degli obiettivi del “Next Generation EU” e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), tra i quali, in estrema sintesi, si menzionano, in ragione della loro particolare rilevanza, gli studi: sulle implicazioni del progresso tecnico sulle nuove forme di prestazioni lavorative e sulla loro regolazione;
7 Tale suddivisione in “Ricerca istituzionale”, “Ricerca scientifica” e “Terza missione” della programmazione delle relative attività di ricerca ricalca lo schema di classificazione presente nelle Linee Guida ANVUR per le attività degli enti pubblici di ricerca e nel d.lgs. n. 218 del 2016.
8 Per il 2021 è stabilito che l’attività di ricerca in questo ruolo debba indirizzarsi sugli assi: 1 – “Occupazione”, con particolare riferimento alle politiche per l’aumento dei tassi di occupazione e dei tassi di attività nel quadro degli scenari evolutivi del mercato del lavoro; 2 – “Istruzione e formazione”, con specifico riguardo alla dispersione scolastica, alla certificazione delle competenze e al “life-long learning”; 4 – “Capacità istituzionale”, con particolare attenzione alla “capacity building” per l’implementazione delle politiche del lavoro; 5 – “Assistenza tecnica”, con particolare riferimento agli strumenti di informazione e di comunicazione per gli operatori. Resta dunque escluso dall’ambito dell’attività di ricerca in questione l’asse 3 – “Cooperazione transnazionale”.
9 Sul punto, l’atto in esame non pone indirizzi sulle linee di ricerca connesse al ruolo dell’Istituto quale parte del SISTAN, ma prescrive le modalità di svolgimento della relativa attività di ricerca, stabilendo che l’Istituto “dovrà produrre analisi statistiche di inappuntabile correttezza metodologica lungo le proprie linee di ricerca in materia economico-sociale attraverso rilevazioni sul campo, acquisizioni di dati di fonte amministrativa, analisi longitudinali e “cross section”, finalizzate alla costruzione di banche dati fruibili dai decisori politici, dagli operatori e dagli studiosi”.
sull’impatto della quarta rivoluzione industriale e della pandemia sulla trasformazione strutturale dell’economia e sulla produttività, organizzazione e qualità del lavoro; sulle politiche per l’occupazione, specie della componente giovanile e femminile, e sulla loro integrazione con le politiche di sviluppo; sulle politiche “attive” e “passive” del lavoro nella prospettiva della riforma degli ammortizzatori sociali, dei sistemi di “welfare” e di miglioramento dei “servizi per il lavoro”; sull’accumulazione del cosiddetto “capitale umano” e il suo allineamento con le previsioni dei fabbisogni professionali; sul sistema di istruzione e di formazione professionale nelle sue varie declinazioni, ecc. 10; - “OS3 – Terza Missione”, che si concreta nella prosecuzione e rafforzamento della promozione, diffusione e valorizzazione delle attività, degli strumenti e dei risultati dell’Istituto in favore, segnatamente, della comunità scientifica, dei “policy makers” e degli “stakeholders” qualificati 11.
2.2 Il Piano integrato triennale delle attività (PTA) 2021-2023
Va premesso, in generale, che in base all’articolo 7 del più volte citato d.lgs. n. 218 del 2016, gli enti pubblici di ricerca, nell’ambito della loro autonomia, in conformità con le linee guida espresse nel Programma nazionale della ricerca e con gli indirizzi del Ministro vigilante e tenuto conto delle funzioni, compiti e responsabilità a essi attribuiti dalla normativa vigente, adottano un Piano triennale di attività (PTA), aggiornato annualmente, da sottoporre al Ministero vigilante per la relativa approvazione, nel quale sono anche definite, nel rispetto dei limiti derivanti dalla legislazione vigente in materia di spesa per il personale, la consistenza e le variazioni dell’organico e del piano di fabbisogno del personale.
A sua volta, l’articolo 3, comma 2, dello statuto stabilisce che il PTA esplicita “gli obiettivi quantitativi e qualitativi delle attività istituzionali, di ricerca scientifica e di terza missione, individuando altresì le risorse ad essi dedicate”.
Il PTA rappresenta dunque il principale strumento di programmazione dell’Istituto, nel cui
10 Da menzionare anche gli studi sulle varie forme di diseguaglianza, sulle determinanti della dinamica salariale e della dispersione salariale, sul rafforzamento e riqualificazione della contrattazione collettiva, sul fenomeno del lavoro sommerso e sulle misure di contrasto alla povertà, incluse quelle attinenti al reddito di cittadinanza, e a favore dell’inclusione sociale, con particolare riguardo all’inclusione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità e sull’attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68; sulla valutazione dello stato dei servizi sociali, sui flussi migratori e sulla loro relativa integrazione.
11 Ciò avviene anche mediante attività di elaborazione di un quadro interpretativo organico degli aspetti evolutivi delle dinamiche e delle politiche del lavoro più significativi da presentare periodicamente al pubblico; di potenziamento della qualità scientifica della biblioteca e del centro di documentazione dell’Istituto e di favorirne l’accesso e la fruizione del materiale bibliografico e documentario da parte del pubblico.
alveo sono ricondotte le attività di carattere istituzionale ricorrente e la sintesi dei vari piani, programmi e progetti operativi, con individuazione delle relative finalità, fonti finanziarie e committenze (nazionali europee ed extraeuropee).
In coerenza con gli atti di indirizzo esaminati nel paragrafo precedente, con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 10 del 27 luglio 2021 l’Istituto ha adottato il “Piano integrato triennale delle attività (PTA) 2021-2023”12 nel quale è dettagliatamente descritta la programmazione delle attività istituzionali che prevede di realizzare nell’arco temporale considerato.
In ragione della natura integrata dello strumento di pianificazione di cui si tratta, nel Piano in esame13 sono confluiti il piano della “performance” (PTP), il piano di azioni positive da inserire nel contesto organizzativo e di lavoro (PTAP), la consistenza e variazione dell’organico, il piano dei fabbisogni del personale e il piano organizzativo del lavoro agile (POLA), mentre il piano triennale per la prevenzione della corruzione e la trasparenza (PTPCT), a differenza di quanto avvenuto nel 2020, è stato oggetto di separata approvazione (deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 4 del 31 marzo 2021).
2.3 La pianificazione dell’attività di ricerca
Per quel che riguarda specificamente l’attività di ricerca, nel piano di attività è illustrata anzitutto la programmazione della ricerca istituzionale14,che l’Istituto ha inteso sviluppare e approfondire nel periodo considerato (2021/2023)15. Essa comprende, anzitutto, l’attività di
12 Ai sensi dell’articolo 6, comma 1, lettera d) e h) dello statuto, il Consiglio di amministrazione dell’Istituto su proposta del suo Presidente rispettivamente delibera il Piano integrale di attività e approva il Piano triennale della “performance”, il Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza e le relative relazioni.
13 A decorrere dal 2022 il Piano in questione ha assunto la denominazione di Piano integrato di attività e organizzazione (PIAO) per effetto dell’entrata in vigore dell’articolo 6 del decreto legge 9 giugno 2021, n. 80 “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2021, n. 113, e successive modificazioni e integrazioni.
14 Per ricerca istituzionale si intende l’insieme delle attività “svolte in conformità allo specifico mandato istituzionale come descritto nella legge istitutiva, nello statuto o in atti amministrativi di alto livello. Esse rappresentano attività “obbligatorie” per gli EPR, perché richieste in modo formale da istanze della pubblica amministrazione cui l’ente di ricerca deve corrispondere. Queste attività sono frequentemente svolte in condizioni di esclusività da parte dell’ente, finanziate principalmente attraverso il finanziamento ordinario statale, e quantitativamente e qualitativamente programmabili (…). Queste attività producono beni, servizi, pubblicazioni istituzionali e conoscenze di interesse del governo, di enti sovranazionali, della pubblica amministrazione, delle comunità scientifica o dei cittadini, sulla base della ricerca compiuta dagli enti e delle competenze tecnico-scientifiche del proprio personale (…)” (Fonte: Linee Guida per la valutazione degli enti pubblici di ricerca approvate con delibera del Presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) n. 11 del 9 giugno 2017, punto 2.1.).
15 Quali, per esempio, l’analisi dei fenomeni e delle loro cause e sulla valutazione degli interventi di “policy” più recenti
ricerca istituzionale sia di carattere ricorrente16, sia quella che deriva dall’essere l’Istituto parte del SISTAN ed Organismo Intermedio (OI) del PON SPAO del Fondo Sociale Europeo (FSE) 2014-2020, qualità quest’ultima ricoperta in virtù della convenzione, di durata biennale (2018- 2020), stipulata in data 26 ottobre 2017 con l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL), Autorità di gestione del predetto PON17, la cui efficacia nel 2020 è stata poi prorogata fino al 202318 a causa dell’intervenuta emergenza epidemiologica.
In ordine invece alla ricerca scientifica19, il piano di attività prevede una suddivisione in sei insiemi omogenei di ambiti di analisi e studio, definiti Nuclei tematici (NT), articolati al loro interno in linee di attività (vedi tabella 1).
I detti ambiti di ricerca sono incentratati sui temi: del “capitale umano”, stante la stretta connessione con l’evoluzione dei sistemi produttivi, con le politiche pubbliche dell’istruzione e con la trasformazione in atto del modello organizzativo-gestionale delle amministrazioni
nell’ambito di tutte le politiche pubbliche che hanno effetti sul mercato del lavoro, nonché sull’elaborazione di scenari e proposte di “policy” in via prioritaria sui temi relativi alle dinamiche del mercato del lavoro, ai servizi ed alle politiche per il lavoro, alla povertà e alla previdenza, tenendo conto dell’impatto socio-economico del cambiamento tecnologico e della prospettiva della sostenibilità ambientale; la messa a punto di un sistema di indicatori per la verifica del raggiungimento degli obiettivi da parte dell’ANPAL.
16 Le attività di ricerca istituzionale di carattere ricorrente sono quelle previste dalla legge ovvero perché richieste dal Ministero vigilante. In particolare, le attività di ricerca istituzionale ricorrenti “ex lege” sono essenzialmente quelle i cui risultati sono riversati in specifici rapporti, i più significativi dei quali sono: il Rapporto sul sistema nazionale di formazione professionale; il Rapporto annuale sull’apprendistato; il Rapporto sull’Offerta di Formazione Professionale (OFP); il Rapporto annuale di monitoraggio delle azioni formative nell’ambito del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione sullo stato dell’arte dei percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP), compreso il sistema duale in IeFP; il Rapporto annuale al Parlamento sulla formazione continua in Italia; il Rapporto al Parlamento sullo stato di attuazione della legge n. 68 del 1999; il Rapporto di monitoraggio per l’Italia della strategia regionale di attuazione del piano di azione internazionale di Madrid sull’invecchiamento (Fonte: Piano integrale delle Attività INAPP 2021-2023).
17 Le modifiche ordinamentali richiamate hanno inciso anche sulle funzioni del Ministero del lavoro, con l’istituzione di due agenzie, tra cui l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) che, in materia, svolge le funzioni prima affidate al Ministero,. L’ANPAL, costituita nel gennaio 2016, è un ente pubblico dotato di personalità giuridica, autonomia organizzativa, regolamentare, amministrativa, contabile e di bilancio ed è posta sotto la vigilanza del Ministero del lavoro e delle politiche sociali che ne monitora periodicamente gli obiettivi e la corretta gestione delle risorse finanziarie; è sottoposta al controllo della Corte dei conti ai sensi dell'articolo 3, comma 4, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, e successive modificazioni (articolo 4 del d.lgs. n. 150 del 2015 e successive modificazioni); dal 1° gennaio 2017 opera quale Autorità di gestione dei fondi strutturali.
18 Nota del Direttore Generale dell’ANPAL n. 6129 del 23 giugno 2020.
19 Per ricerca scientifica si intende l’insieme delle attività che “(…) produce conoscenza originale che rappresenta un avanzamento nello stato del sapere consolidato a livello internazionale. Si realizza attraverso pubblicazioni inserite in forme di comunicazione scientifica strutturata e specializzata, e in altri prodotti della ricerca – quali brevetti, disegni, software, mappe, database etc. – (…). Ferma restando la natura curiosity driven di questa attività di ricerca, l’elemento qualificante della Ricerca Scientifica svolta all’interno di un EPR è la sua rilevanza dal punto di vista delle ricadute sullo svolgimento delle attività istituzionali dell’ente, quale motore per lo svolgimento allo stato dell’arte delle funzioni istituzionali stesse (…). Un secondo elemento che differenzia la Ricerca Scientifica da quella Istituzionale è la limitata programmabilità in termini qualitativi degli output finali della ricerca stessa (…). Terzo elemento caratterizzante, che consegue dalla non obbligatorietà dello svolgimento di specifiche linee di ricerca, è l’importanza dell’autofinanziamento, in particolare attraverso la partecipazione a bandi competitivi, nazionali e internazionali” (Fonte: Linee Guida per la valutazione degli enti pubblici di ricerca approvate con delibera del Presidente dell’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) n. 11 del 9 giugno 2017, punto 2.2.).
pubbliche (NT 1); delle diseguaglianze e della coesione sociale, analizzati sotto differenti prospettive (economica, socioeconomica, normativa) (NT 2); del funzionamento, criticità ed evoluzione dei sistemi formativi, con particolare riferimento al sistema duale nell’ambito della filiera dell’istruzione e formazione professionale (IeFP) e della cosiddetta “filiera lunga della formazione tecnico-professionale” (IeFP, IFTS, ITS) (NT 3); dell’evoluzione dei sistemi di “welfare” e relative criticità, con specifiche analisi, in particolare, sui modelli di “governance” locale in materia di politiche sociali, sulla dimensione del lavoro nei servizi sociali di cura e di prossimità (“welfare” territoriale), sulle politiche pubbliche dedicate alle famiglie, con particolare attenzione alle attività poste in essere dai Centri per le famiglie (NT 4); dell’incidenza della diffusione delle nuove tecnologie e dell’avvento della cosiddetta quarta rivoluzione industriale sul mercato del lavoro (NT 5); delle politiche “passive” e delle politiche “attive” del lavoro, mediante lo studio, in particolare: delle specifiche “policies” inerenti alla partecipazione al mercato del lavoro, al “work life balance” per uomini e donne e al sostegno all’esercizio della funzione genitoriale a diversi livelli di svantaggio, che sono analizzate in chiave di genere; delle politiche familiari e di offerta di lavoro femminile; delle politiche di incentivazione fiscale per il lavoro e di quelle volte a sostenere l’occupabilità per favorire cittadinanza attiva e inclusione sociale; delle varie forme di “reddito di cittadinanza” in Europa (NT 6).
Tabella 1 – Le linee di attività di ricerca scientifica per il triennio 2021-2023
Linea di attività | NT |
Imprenditori, pratiche manageriali e comportamenti di impresa | 1 |
Qualità dell’investimento in istruzione, cambiamento strutturale e dell’occupazione | 1 |
SOPHIA | 1 |
Transizioni nel mercato del lavoro: le traiettorie delle persone con background adottivo | 1 |
Politiche pubbliche per l’istruzione, inclusione e apprendimenti scolastici | 1 |
Sistema informativo sulle professioni delle pubbliche amministrazioni | 1 |
Lo sviluppo delle competenze nella Pubblica Amministrazione | 1 |
Scenari di contesto e analisi dei cambiamenti strutturali dell’occupazione e della distribuzione dei redditi | 2 |
Salari, disuguaglianza e coesione sociale: individui, mercati locali e imprese | 2 |
Analisi delle politiche di inclusione sociale e lavorativa delle persone con disabilità | 2 |
Analisi delle dinamiche involutive della povertà | 2 |
Corresponsabilità condivisa. Interesse generale e politiche di attivismo civico nell’innovazione sociale di comunità | 2 |
Analisi della fase di sperimentazione e della messa a regime del sistema duale nell’ambito della leFP | 3 |
Analisi della progressività e continuità formativa nella filiera lunga IeFP-IFTS-ITS, e della rispondenza ai fabbisogni di competenze strategiche (digitale e verde) e di soft skills | 3 |
Strategie e modelli per l’implementazione del work based learning | 3 |
Analisi comparativa dei dispositivi regionali di accreditamento per la formazione con gli indicatori EQAVET | 3 |
Le traiettorie di evoluzione dei sistemi formativi a livello territoriale tra esigenze di sviluppo del tessuto produttivo e riproduzione delle disuguaglianze | 3 |
Evoluzione e adattamento del sistema di offerta dei servizi sociali per una migliore inclusione | 4 |
Cambiamento strutturale (di natura tecnologica, ambientale e sociale), organizzazione del lavoro, produttività e salari | 5 |
Formazione professionale, organizzazione nelle imprese e politiche del personale | 5 |
Analisi di genere delle policies nel mercato del lavoro | 6 |
Analisi di genere delle misure di sostegno alla genitorialità | 6 |
Analisi e valutazione delle politiche di incentivazione per il lavoro e le imprese | 6 |
Sostenere l’occupabilità per favorire cittadinanza attiva e inclusione sociale | 6 |
VI Rilevazione Imprese e Lavoro (RIL) | Trasversale |
Revisione degli indicatori socioeconomici alla luce della transizione digitale | Trasversale |
Fonte: INAPP - Piano integrato triennale delle attività 2021-2023
20 Di queste, la progettazione e realizzazione della “VI Rilevazione longitudinale su Imprese e Lavoro (RIL) – Indagine SISTAN”, è una ricerca condotta su un campione rappresentativo di circa 30.000 società di persone e di capitali, operanti in settori diversi da quello agricolo, con la finalità di studiare le implicazioni del progresso tecnologico sulle nuove forme di prestazioni lavorative e sulla loro regolazione, anche avuto riguardo all’impatto della cosiddetta quarta rivoluzione industriale e della pandemia da Covid-19 sulla trasformazione strutturale dell’economia, sulle conseguenti transizioni occupazionali e sui possibili impatti generati sulla produttività del lavoro, sulla durata dei tempi di lavoro, sull’organizzazione e sulla qualità del lavoro, nonché, più in generale, sulle politiche per l’occupazione e la loro integrazione con le politiche di sviluppo. L’altro filone di ricerca trasversale attiene alla revisione degli “indicatori socioeconomici alla luce della transizione digitale” al fine di superare l’inadeguatezza riscontrata nei tradizionali indicatori socioeconomici di recepire le trasformazioni
Analogamente, nel periodo 2021-2023 è prevista la prosecuzione della partecipazione dell’Istituto a vari programmi di ricerca e ad altre iniziative, tra cui quella a progetti e a bandi di ricerca competitivi finanziati da istituzioni nazionali e internazionali, e l’avvio di nuove attività e collaborazioni con gruppi di lavoro transnazionali, specie di paesi terzi dell’area mediterranea, per attività di supporto, di analisi e di esperienze in materia di politiche del lavoro e sistemi di “welfare”.
Per quel che concerne invece la cosiddetta Terza Missione, nel cui ambito vanno ricondotte tutte le attività che, direttamente o mediatamente, determinano la diffusione presso il più ampio pubblico della conoscenza e dei risultati della ricerca favorendone al tempo stesso, attraverso un meccanismo circolare, la promozione e l’ulteriore sviluppo, l’Istituto ha proseguito nell’opera di trasformazione della propria infrastruttura tecnologica e di messa in sicurezza dei propri portali “web”22 - al fine di potenziare la messa a disposizione della comunità scientifica e non solo dei risultati della propria attività istituzionale o di FSE - e di programmazione e implementazione di nuovi dispositivi che consentano di supportare funzionalmente l’azione di valorizzazione delle sue attività di ricerca istituzionale e scientifica23.
tecnologiche in atto.
21 Le basi di dati di cui l’Istituto è titolare, alimentate dagli esiti delle indagini da esso stesso condotte, sono completamente “open access”. Tali basi di dati riguardano le seguenti indagini: PLUS – “Participation, Labour, Unemployment Survey”; RIL
– Rilevazione Longitudinale su Imprese e Lavoro; QdL – Indagine campionaria sulla qualità del lavoro; IeFP – Istruzione e Formazione Professionale; ICP – Indagine campionaria sulle professioni; Audit – Audit dei fabbisogni professionali; Dottori di Ricerca - Indagine sulla mobilità geografica dei dottori di ricerca; Servizio Civile – Indagine sul Servizio Civile Nazionale; Servizi sociali – Indagine sull’Offerta non profit; Indaco – Indagine sulla conoscenza nelle imprese; “Intangible Assets Survey”
– Indagine sugli investimenti intangibili delle imprese (Fonte: Piano integrale delle Attività INAPP 2021-2023).
22 La programmazione degli interventi riguardano i seguenti applicativi e portali già esistenti: Atlante Lavoro; Professioni E Fabbisogni; Intranet; App Mobile STAGE4EU.
23 Si tratta di progetti volti alla realizzazione e/o rafforzamento: di un sistema integrato sperimentale sull’occupazione, professioni, competenze e transizioni in ambito europeo (SOFIA); di un sistema informativo sulle professioni delle PP.AA.; di un sistema aziendale di scambio e diffusione dati (“Cont@ct Centre INAPP”); del servizio di Assistente Virtuale; di modalità di valorizzazione del patrimonio informativo dell’Istituto attraverso tecniche di “visual analytics” ed euristiche
In questo stesso ambito si inscrivono anche le iniziative programmate dall’Istituto per il rafforzamento della strategia di promozione, disseminazione e valorizzazione dell’attività, degli strumenti e dei risultati ottenuti, segnatamente mediante il potenziamento dei mezzi e dei canali di comunicazione e di scambio (portale “web” istituzionale, canali “social”, “webinar”, produzione editoriale in formato digitale, organizzazione di eventi e di grandi eventi, ecc.), nonché una serie di attività sostenute finanziariamente dall’Unione europea e da altri enti e organismi internazionali.
2.4 L’attuazione delle attività di ricerca programmate
La programmazione contenuta nel piano delle attività si raccorda con la pianificazione contenuta nel PTP, che individua tre obiettivi specifici esattamente rispondenti ai temi di ricerca istituzionale sopra esposti: OS1 – Ricerca Istituzionale24; OS2 – Ricerca scientifica; OS3
– Terza Missione. Tali obiettivi corrispondono ad altrettanti indirizzi strategici, ai quali si correla una serie significativa di indicatori focalizzati per ciascuno degli obiettivi menzionati e distribuiti tra i temi che l’indirizzo strategico di ciascun obiettivo specifico definisce prioritari. A loro volta, le linee strategiche dell’Istituto, contenute nel PTP, sono tradotte dalla relazione programmatica, approvata dal Consiglio di amministrazione dell’Istituto in occasione dell’adozione del bilancio di previsione, in azioni e iniziative da intraprendere o da proseguire nel corso del triennio di riferimento, i cui contenuti trovano corrispondenza in termini di competenza finanziaria nei relativi documenti allegati al bilancio (articolo 7 del regolamento di amministrazione, contabilità e finanza).
La definizione di dettaglio degli obiettivi, operativi e individuali, per il 2021 è contenuta in appositi allegati al PTA 2021-2023, nei quali sono analiticamente indicati anche gli indicatori, i risultati raggiunti nell’annualità precedente, il “target” di risultato dell’annualità considerata, la tempistica (che nella quasi totalità dei casi coincide con il termine dell’anno solare di riferimento) e l’incidenza di ciascuno obbiettivo al raggiungimento della “performance” organizzativa e individuale.
Ciò premesso, gli esiti del monitoraggio sulle attività svolte fino al 31 dicembre 2021, riportati
computazionali (“Visual Analytics” ed euristiche “data-driven” per la valorizzazione del patrimonio informativo INAPP).
24 Il perseguimento dell’Obiettivo Specifico 1 – Ricerca Istituzionale è funzione diretta della “performance” annuale delle strutture e dei gruppi di ricerca, cui collaborano la direzione generale, le direzioni amministrative ed i servizi trasversali.
nella relazione al Rendiconto generale dell’Istituto approvato nell’aprile 2022, attestano che nell’annualità considerata l’Istituto ha prodotto per ricerca istituzionale e, in parte, Terzo settore, 133 elaborati complessivi25; mentre per quel che riguarda la ricerca scientifica, su 29 linee di ricerca approvate nell’ambito dei Nuclei tematici descritti in precedenza, 20 hanno ricevuto piena attuazione, 7 sono stati parzialmente realizzati, con slittamento del loro completamento nell’annualità 2022, e 2 sono rimasti inattuati a motivo delle incertezze sulle tempistiche per la messa a disposizione, da parte di altra amministrazione pubblica, dei dati necessari all’avvio e/o prosecuzione degli stessi.
Inoltre, sempre nell’ambito delle attività riconducibili alla Terza missione, dalla relazione al citato Rendiconto generale si apprende che nel 2021 l’Istituto ha svolto significative attività in materia di istruzione e formazione professionale in esecuzione di progetti, programmi e iniziative finanziati dalla Unione europea o da altre istituzioni, nazionali e internazionali. Tra queste meritano di essere segnalate, in ragione della loro rilevanza, quelle svolte nel contesto del:
- programma “Erasmus+” per il settore Istruzione e formazione professionale26, di cui l’Istituto è Agenzia nazionale, che nel 2021 ha visto proseguire le attività di gestione delle azioni decentrate del pertinente settore a essa affidate27 in ordine alle quali l’Istituto ha assunto impegni di spesa per un importo complessivo di euro 52.580.034, pari a circa il 96 per cento dell’intero stanziamento di risorse finanziarie messo a disposizione dalla Commissione europea (euro 54.784.526)28, e con cui sono stati finanziati complessivamente 449 progetti29 e 2 iniziative di cooperazione transnazionale (TCA). Sempre come Agenzia nazionale del Programma “Erasmus+” nel 2021 l’Istituto ha continuato la sua attività di coordinamento del “Team nazionale di esperti” dell’“European Credit System for Vocational Education &
25 Si tratta di: 38 rapporti di ricerca e 15 studi ed analisi elaborati da INAPP in qualità di OI nell’ambito delle attività previste dal Piano esennale 2018/2023 a valere sul PON SPAO-FSE; 6 articoli redatti da ricercatori INAPP e pubblicati sulla rivista scientifica d’Istituto “Sinappsi”; 4 titoli afferenti agli “Inapp Paper”; 8 “Inapp Report”; 3 “Policy brief”; 22 “Working Paper” e 35 “Technical Report”; 1 rapporto di ricerca ed 1 “Courseware” realizzati su Progetti europei.
26 La designazione dell’Istituto come Agenzia nazionale del Programma “Erasmus+” per il settore Istruzione e formazione professionale è stata confermata per il periodo 2021-2027 dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con nota ministeriale del 3 marzo 2021 comunicata alla Commissione europea.
27 Si tratta delle azioni decentrate: Mobilità per i discenti e per il personale dell’Istruzione e la Formazione Professionale (Azione chiave 1); Partenariati per la cooperazione (Azione chiave 2); “Training Cooperation Activities (TCA) (Azione chiave 3).
28 Di cui euro 32.394.329 per la mobilità transnazionale, euro 22.388.197 per i partenariati per la cooperazione ed euro 2.000per
le “Training Cooperation Activities”.
29 Di cui 328 di mobilità per i discenti e per il personale IFP - con un numero complessivo di 7.517 partecipanti - e 121 progetti di partenariati per la cooperazione.
Training” (ECVET), che ha l’obiettivo di sostenere, nel contesto nazionale, l’implementazione dei principi e delle specifiche tecniche che connotano tale sistema ai sensi della Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea del 18 giugno 2009 sull’istituzione di un sistema europeo di crediti per l’istruzione e la formazione professionale (ECVET) (2009/C 155/02);
- progetto “ReferNeT Action” 2020-2023, rete di istituzioni create nel 2002 dal “Centro europeo per lo sviluppo della formazione professionale” (CEDEFOP) per fornire informazioni sui sistemi e le politiche nazionali di istruzione e formazione professionale (IFP) negli Stati membri dell’Unione europea, dove l’Istituto, nella sua qualità di ente capofila responsabile della partecipazione al Progetto per l’Italia30, nel 2021 ha prodotto il relativo Rapporto annuale, costituente il più rilevante “output” del progetto e una delle principali fonti di monitoraggio dell’implementazione, da parte dello Stato italiano, della raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 24 novembre 2020 relativa all’istruzione e formazione professionale (IFP) per la competitività sostenibile, l’equità sociale e la resilienza (2020/C 417/01)31;
- progetto “IT- Implementation of the European Agenda for Adult Learning” 2020-2021, di cui l’Istituto sarà Coordinatore nazionale per l’Agenda sull’“Adult Learning” della Commissione europea su designazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali anche per il biennio 2022-2023, la cui attività nel 2021 si è concretizzata, in particolare, nella realizzazione di un “courseware” completo sulle tecnicalità legate alla progettazione di iniziative a valere su bandi competitivi e di “project management” (PM), nonché di un corso di aggiornamento sulle principali “policies” europee in materia di istruzione e formazione professionale;
- progetto “Reference Point EQAVET” 2019-2021, volto alla diffusione e all’implementazione di metodologie innovative di “Assicurazione della Qualità”, in particolare l’autovalutazione e la “Peer Review”, relativamente al quale l’Istituto, su designazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, svolgerà anche per il periodo 2021-2023 il ruolo di “National Referent
30 L’Istituto opera nell’ambito di questo Progetto sulla base di un accordo di partenariato quadriennale 2020-2023 e di convenzioni annuali.
31 Peraltro, l’Istituto, insieme ad altri enti di ricerca nazionali e europei, ha partecipato a un bando indetto dal CEDEFOP nel 2020 sui temi dell’apprendimento in età adulta e formazione continua, risultandone vincitore: la relativa attività progettuale, che riguarda, da un lato, l’individuazione di approcci/strategie che conducano, a lungo termine, a sistemi di formazione permanente sostenuti dall'apprendimento in ambienti di lavoro favorevoli e da un cambiamento nell'atteggiamento e nel comportamento delle imprese e delle persone nei confronti della formazione continua, e, dall’altro, i temi della costituzione di reti territoriali per l’apprendimento permanente, dell’”outreach” e dell’offerta di istruzione e formazione personalizzata disponibile per adulti “low skilled” e “low qualified”, è iniziata nel 2021 e terminerà, salvo proroghe, nel 2023.
Point” (NRP) per l’Italia nell’ambito della rete “European Quality Assurance for Vocational Education and Training” (EQAVET) della Commissione europea;
- progetto “Eurodesk Italy”, a cui l’Istituto partecipa in virtù dell’adesione, sulla base di un protocollo d’intesa, che si rinnova di anno in anno, a una rete nazionale di “Eurodesk” che ha l’obbiettivo di diffondere tra i giovani informazioni sui programmi per la gioventù promossi dall'Unione europea e dal Consiglio d'Europa;
Con specifico riferimento, invece, ai piani di attività in attuazione dei programmi operativi nazionali del Fondo Sociale Europeo, la relazione al Rendiconto generale per il 2021 riferisce in merito come, con decorrenza 1° gennaio 2018 e fino al 31 marzo 2023, l’Istituto, in qualità di OI del PON SPAO33, è stato delegato all’attuazione di numerose e rilevanti azioni che insistono, in particolare, sull’Asse 1 del PON – “Occupazione”, sull’Asse 2– “Istruzione e Formazione” e sull’Asse 4 – “Capacità istituzionale e sociale”34. Va a quest’ultimo proposito rammentato che la originaria scadenza dell’implementazione del PON SPAO, prevista per il 2020, è stata prorogata a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 con la sottoscrizione, in data 19 maggio 2021, di un secondo “addendum” alla Convenzione INAPP-ANPAL del 28 febbraio 2019, con cui l’originario periodo 1° gennaio 2018 - 31 dicembre 2020, entro cui si
32 I risultati dell’attività progettuale, avviata nel settembre 2021 in partenariato con l’Università degli Studi “Xxxxxxxx XX” di Napoli, compendiati in un rapporto conclusivo illustrativo degli esiti della ricerca, sono stati presentati nella sezione “Practice Fair” della “31th European Social Services Conference Advancing social services” tenutasi a Malmö (Svezia) dal 13 al 15 giugno 2023.
33 Il PON SPAO promuove azioni di supporto alle riforme strutturali riportate nel Programma nazionale di riforma in tema di occupazione, mercato del lavoro, capitale umano, produttività, con una strategia finalizzata ad aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, anche mediante l’inclusione sociale e il miglioramento della qualità del capitale umano.
34 All’Istituto sono state assegnate risorse anche per l’Assistenza tecnica (Asse V). Il dettaglio operativo delle azioni in questione è illustrato nella medesima relazione.
sarebbero dovute definire le azioni e le operazioni da realizzare, è stato sostituito dal periodo 1° gennaio 2021 – 31 marzo 2023, con conseguente rimodulazione degli obbiettivi annuali di spesa, delle risorse disponibili a valere sul PON SPAO 2014-202035 e dell’originario “Piano di attuazione” del 9 agosto 2019, costituente primo “addendum” alla citata Convenzione, a sua volta integrato con il “Piano esennale 2018-2023”, articolato per annualità, adottato con determinazione del Direttore generale dell’Istituto n. 221 del 16 giugno 2021. Le attività indicate nel “Piano di attuazione” e nel correlato “Piano esennale” riferite all’annualità 2021, per le quali sono stati stanziati euro 11.906.63236, sono state realizzate nella misura del 93 per cento di quanto preventivato, con conseguente sostanziale rispetto della relativa programmazione37.
L’Istituto ha inoltre mantenuto come prioritaria l’attività di consolidamento e ampliamento delle relazioni internazionali, proseguendo la partecipazione a vari programmi di ricerca internazionali già in corso e avviando nuove iniziative e collaborazioni con gruppi di lavoro europei e internazionali, quali, tra gli altri: l’“European Social Survey”; il “Future of work forum”, di cui l’Istituto è rappresentante per l’Italia nel “Forum” creato da OCSE, OIL e Commissione europea all’interno del G7; il “Programme for the International Assessment of Adult Competencies” (PIAAC), programma di ricerca internazionale promosso dall’OCSE, ecc.
Nel 2021 è proseguita anche la collaborazione con la Direzione generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero vigilante, finalizzata alla predisposizione ed elaborazione della Relazione biennale al Parlamento sullo stato di attuazione della l. 12 marzo 1999, n. 68 recante “Norme per il diritto al lavoro dei disabili.” La relativa convenzione, che ha per oggetto l’affidamento delle attività utili alla redazione di tale Relazione, è stata prorogata dal 28 luglio 2020 al 27 luglio 2022.
35 Risorse che, per effetto di tale rimodulazione, sono state incrementate di circa euro 27 mln, facendo ascendere l’intero
importo del finanziamento a complessivi euro 78.348.098.
36 In proposito si rileva che in data 22 febbraio 2022 è stato sottoscritto tra l’Istituto e l’ANPAL il terzo “addendum” alla Convenzione con cui, fermo restando il finanziamento complessivo riconosciuto ad INAPP per il piano esennale, di euro 78.348.098, è stata modificata la ripartizione annuale: euro 14.797.374per l’anno 2018; euro 14.048.259per l’anno 2019; euro 14.162.472per l’anno 2020; euro 11.906.632per l’anno 2021; euro 17.967.502per l’anno 2022; euro 5.465.859per l’anno 2023.
37 Dalla relazione al Rendiconto generale per il 2021 si apprende che su 144 “output” previsti, l’Istituto ne ha infatti emessi
133. Di quelli non realizzati, 7 erano costituti da seminari e convegni. Più in particolare, gli “output” emessi sono consistiti: nella predisposizione di 38 rapporti di ricerca,15 studi e analisi, 12 sistemi informativi/database; nell’organizzazione e realizzazione di 20 seminari, conferenze, convegni e “workshop”; nella realizzazione di 34 prodotti di comunicazione (tra i quali: promovideo, un catalogo multimediale delle attività, “data visualization output”, rassegne stampa tematiche, bollettini bibliografici e normativi).
Inoltre, nel corso del 2021 sono state completate le attività di studio, analisi, e valutazione che trovavano causa in convenzioni, accordi e protocolli d’intesa stipulati con istituzioni ed enti, pubblici e privati, in esercizi precedenti e di cui era prevista la conclusione entro l’annualità qui considerata, e sono stati sottoscritti 23 nuovi atti di collaborazione, di cui solo 2 prevedono un’entrata per l’Istituto:
Tabella 2 – Accordi, convenzioni e protocolli d’intesa stipulati nel 2021
Controparte | Oggetto | Decorrenza | Termine | |
1 | Associazione per lo Sviluppo della Valutazione e l'Analisi delle Politiche Pubbliche (ASVAPP) | Realizzazione di un progetto denominato "Diffusione della conoscenza sull'efficacia delle politiche e promozione dell'utilizzo di evidenze empiriche nell'attività di policy making" | 03/03/2021 | 02/03/2023 |
2 | Fondazione Collegio Xxxxx Xxxxxxx | Realizzazione di un progetto di ricerca denominato "Sviluppo di metodologie e procedure per l'elaborazione e l'integrazione di banche dati per l'analisi e la valutazione delle politiche del lavoro, delle politiche dell'istruzione e della formazione, delle politiche sociali e più in generale di tutte le politiche che hanno effetti sul mercato del lavoro" | 4/08/2021 | 03/08/2023 |
3 | Università Cattolica Sacro Cuore | Realizzazione delle attività di ricerca scientifica, in tema di legislazione di contrasto alla crisi occupazionale derivante dalla pandemia COVID 19 in alcuni Paesi europei, come declinate nel Progetto | 15/10/2021 | 15/04/2023 |
4 | Università di Essex | Realizzazione di un modello di microsimulazione "Investigating economic insecurity through microsimulation” | 30/09/2021 | 30/09/2022 |
5 | Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia | Collaborazione per il funzionamento di un corso di dottorato nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico - SSCC, di durata triennale, a partire dall’a.a. 2021/2022 - Ciclo XXXVII. | 22/12/2021 | 22/12/2024 |
6 | Il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) | Collaborazione tecnica e scientifica per la promozione e per lo svolgimento di programmi di ricerca di reciproco interesse. | 22/01/2021 | 21/01/2024 |
7 | L’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) | Collaborazione per l'implementazione di progetti di ricerca, di intervento e di formazione relativi alla modellizzazione e sperimentazione di azioni e di strumenti per lo sviluppo del potenziale di occupabilità di tutti gli studenti e per la costruzione e nell’analisi di una banca dati allo scopo di disegnare e migliorare percorsi e strumenti di intervento, di monitoraggio e di valutazione di impatto | 16/02/2021 | 16/02/2024 |
8 | Università degli Studi di Roma “La Sapienza" -Dipartimento di Economia e Diritto | Sviluppare analisi di aspetti e tendenze di particolare interesse, riferiti all'innovazione tecnologica, all'economia delle piattaforme digitali, alla distribuzione dei redditi da lavoro e alla regolamentazione normativa degli istituti contrattuali del lavoro, anche tramite l’utilizzo delle banche dati a titolarità di ciascuna delle Parti. | 23/04/2021 | 23/04/2024 |
9 | Università degli Studi di Bari Xxxx Xxxx – Dipartimento di Scienze Politiche | Collaborazione tecnico-scientifica e di ricerca per accrescere la conoscenza delle dinamiche dell'economia e del mercato del lavoro in ordine a fenomeni emergenti e alle ricadute sul tessuto sociale ed economico del Paese. | 14/05/2021 | 14/05/2024 |
10 | Xxxxxxx Xxxxx Society (HSS) | Collaborazione per la programmazione, l'individuazione e l'attuazione di progetti ed iniziative, finalizzate all’applicazione delle metodologie dell’economia comportamentale al tema dell’analisi, delle valutazioni e delle applicazioni nel campo delle politiche pubbliche, con particolare riferimento alle politiche per l’aumento dell’offerta di lavoro, ai modelli di “job search” ed alle politiche per l’innovazione e la creazione di impresa. | 15/06/2021 | 15/12/2022 |
11 | Roma Capitale | Collaborazione per il supporto tecnico-scientifico volto ad implementare attività di monitoraggio dei servizi sociali erogati a livello centrale e territoriale, soprattutto con riferimento ai servizi di contrasto e prevenzione della marginalità e povertà estrema. | 28/07/2021 | 28/07/2024 |
12 | Università degli Studi di Bari Xxxx Xxxx - Dipartimento di Scienze Politiche, Dipartimento di Scienze per la Formazione, Psicologia e Comunicazione | Collaborazione sui temi legati agli interventi innovativi di promozione del benessere delle persone, ai modelli di presa in carico e ai modelli di analisi e valutazione multidimensionale della povertà | 10/06/2021 | 10/06/2024 |
13 | Università Telematica degli Studi IUL | Collaborazione nell'ambito dell’iniziativa progettuale richiamata in premessa, “Inapp Academy”, per lo sviluppo di un “form” di iscrizione e di un ambiente di apprendimento “online” finalizzato alla realizzazione, erogazione e certificazione di attività formativa | 09/12/2021 | 31/12/2022 |
14 | Roma Capitale | Collaborazione volta allo sviluppo di attività di studio e ricerca su tematiche connesse alle disuguaglianze sociali e territoriali di persone di minore età e famiglie nell’ottica di rendere maggiormente efficaci le strategie di contrasto all’esclusione sociale | 17/12/2021 | 28/07/2024 |
15 | Roma Capitale | Collaborazione volta allo sviluppo di attività di studio e ricerca | 17/12/2021 | 28/07/2024 |
finalizzati a rendere maggiormente efficaci le strategie di contrasto all’esclusione sociale | ||||
16 | Associazione per lo Sviluppo dell'industria del Mezzogiorno (SVIMEZ) | Collaborazione sui temi legati all’analisi degli scenari economico- sociali, alle politiche di sviluppo e alle politiche del lavoro nel Mezzogiorno, ai sistemi di welfare e ai sistemi formativi nelle medesime aree nell’ottica della coesione sociale e territoriale | 21/12/2021 | 21/12/2024 |
17 | Scuola Superiore S. Xxxx | Convenzione per tirocini di formazione e orientamento curriculari ai sensi della Legge 24 giungo 1997, n. 196 (art. 18) e del D.M. 25 marzo 1998, n. 142 | 28/07/2021 | 28/07/2024 |
18 | Luiss Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Xxxxx Xxxxx | Convenzione Quadro per l’attivazione di tirocini curriculari (ai sensi dell’art. 18 della Legge 24 giugno 1997 n. 196) | 27/04/2021 | 27/04/2023 |
19 | Scuola Normale Superiore | Convenzione per tirocini di formazione e orientamento curriculari ai sensi ai sensi degli artt. 27 e 92 del DPR n. 382/80, della Legge 24 giungo 1997, n. 196 (art. 18) e del D.M. 25 marzo 1998, n. 142 | 08/10/2021 | 08/10/2023 |
20 | Università degli studi di Milano - Bicocca | Convenzione collettiva di tirocinio curriculare | 06/07/2021 | 06/07/2023 |
21 | CEREQ (Centre d’études et de recherches sur les qualifications) | Accordo Quadro di collaborazione su attività di analisi e sviluppo negli ambiti del mercato del lavoro, della formazione professionale e dell’inclusione sociale, al fine di promuovere attività di ricerca attraverso la cooperazione e il supporto reciproco. Nell’ambito dell’Accordo Quadro, stipulato con durata illimitata, saranno siglati Accordi specifici sui temi di lavoro individuati congiuntamente. | 15/11/2021 | |
22 | Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Direzione Generale Xxxxx alla povertà e per la programmazione sociale | Realizzazione di attività di supporto tecnico- scientifico alla programmazione e all'implementazione di interventi progettuali in materia di disabilità e non autosufficienza | 28/12/2021 | 28/12/2024 |
23 | Associazione di operatori industriali e della filiera dell’automotive MOTUS-E | Collaborazione per lo svolgimento di attività di interesse comune che riguardano il settore/filiera produttiva della mobilità elettrica, con particolare riferimento: allo studio e analisi dei cambiamenti della struttura produttiva, della dinamica competitiva e dei mercati "interni" del lavoro nel settore della mobilità elettrica; allo studio e analisi della dinamica dell'occupazione e dei profili professionali nel settore della mobilità elettrica; allo studio e analisi dei fabbisogni professionali e dell'investimento in formazione delle aziende che operano nel settore della mobilità elettrica. | 04/12/2021 | 04/06/2022 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su rendiconto INAPP
Infine, nel 2021 l’Istituto non ha partecipato, direttamente o insieme ad altri enti, a gare per l’assegnazione di fondi per la realizzazione di progetti riconducibili a una o più missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), previsto dalla legge 30 dicembre 2020, n. 78. Pertanto, nel 2021 non risultano assegnati direttamente all’Istituto progetti a valere sul PNRR, né collaborazioni con enti attuatori di tali progetti.
2.5 Le fonti di finanziamento delle attività di ricerca
Come accennato in precedenza, per lo svolgimento delle sopra descritte attività istituzionali l’Istituto beneficia di un contributo ordinario di funzionamento erogato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e riceve da altri enti e istituzioni fondi a destinazione vincolata
per l’attuazione dei programmi di ricerca a cui partecipa a vario titolo.
Nella tabella sono indicate le somme stanziate in via definitiva nel 2021 per l’attuazione del Piano annuale delle attività dell’Istituto, che ammontano nel loro insieme a euro 98,44 mln.
Rispetto all’esercizio 2020, si registra un lieve incremento complessivo delle risorse a disposizione (+281.045 euro), determinato dal significativo incremento della fonte “Altri fondi nazionali” (+6995,47 per cento rispetto al 2020) che più che compensa il corrispondente decremento delle fonti “Fondi internazionali” (-42,27 per centro rispetto al 2020) e “Fondi europei” (-0,84 per cento rispetto al 2020).
Tabella 3 – Fonti di finanziamento del Piano annuale delle attività
2020* | 2021* | 2021 | ∆ % | |
% sul totale | ||||
Contabilità istituzionale | ||||
Fondo istituzionale | 26.351.098,00 | 00.000.000,00 | 26,77 | 0 |
Contabilità speciale | ||||
Fondi europei (PON Spao, PON Inclusione, ErasmusPlus) | 70.736.898,00 | 00.000.000,23 | 71,25 | -0,84 |
Fondi internazionali | 1.057.585,02 | 610.551,75 | 0,62 | -42,27 |
Altri Fondi nazionali | 18.859,67 | 1.338.182,67 | 1,36 | 6995,47 |
Totale attività | 71.813.343,00 | 00.000.000,65 | 73,23 | 0,39 |
Totale generale | 98.164.441,00 | 00.000.000,65 | 100 | 0,29 |
*Somme stanziate.
Fonte: elaborazione Corte dei conti su rendiconto INAPP
La tavola seguente illustra, invece, nel dettaglio le attività 2021 di carattere istituzionale ricorrente ed i vari piani, programmi e progetti operativi, con indicazione delle finalità, delle committenze, nazionali, dell’Unione europea e internazionali, delle fonti finanziarie, evidenziando le risorse stanziate, pari euro 98,44 mln, di cui euro 26,35 mln di contributo istituzionale del Ministero vigilante, le risorse accertate, pari a euro 97,71 mln, e gli impegni, pari a euro 100,3 mln.
La medesima tabella restituisce altresì il dato che il 98per cento dell’intero ammontare delle risorse accertate è riferito a solo tre linee di attività, vale a dire quelle riconducibili all’attività istituzionale ricorrente (26,97 per cento del totale), al PON SPAO 2014-2020 (12,19 per cento del totale) e al progetto “Erasmus+” (58,85 per cento del totale), con una capacità di impegno per quest’ultime due rispettivamente del 97,53 e del 100 per cento del totale delle risorse accertate.
Nel complesso, in termini di impegni finanziari nel 2021 l’attività dell’Istituto risulta attuata
Tabella 4 – Piano delle attività 2021
Programmi/Piani/Progetti | Tipologia fonte- finanziaria | Stanziamenti | Risorse accertate (R) | % Risorse su totale accertato | Impegni al 31/12 (I) | % Ris. impegnate /Ris. accertate (I/R) |
Attività istituzionali ricorrenti | Fondo Istituzionale | 26.351.098 | 26.351.098 | 26,00 | 00.000.000* | 113,84 |
Fondo Sociale Europeo 2021 - PON SPAO | Fondo Sociale Europeo – Fondo di Rotazione 2021 | 12.645.560 | 11.906.632 | 12,19 | 11.612.905 | 97,53 |
“Erasmus+” fondi per le azioni decentrate | Commissione Europea – Fondi Nazionali | 54.784.526 | 54.784.526 | 56,07 | 54.784.526 | 100,00 |
“Erasmus+” funzionamento periodo 01/01/2021 - 31/12/2021 | Commissione Europea – Fondi Nazionali | 2.715.568 | 2.715.568 | 2,78 | 2.715.568 | 100,00 |
Progetto “MOSPI-Modernizing Social Protection Systems in Italy” (01/01/19-31/12/21) | Fondi Internazionali | 168.876 | 168.876 | 0,17 | 159.910 | 94,69 |
“National coordinators for the implementation of the European Agenda for Adult Learning - Agreement 2020-2021” | Fondi Internazionali | 261.020 | 261.020 | 0,27 | 92.077 | 35,28 |
Progetto “Youth Employment Partnership” (01/10/2018 – 30/06/2022) | Fondi Internazionali | 72.653 | 72.653 | 0,07 | 52.361 | 72,07 |
Finanziamento progetto “ReferNet 2021” | Fondi Internazionali | 43.620 | 43.620 | 0,04 | 26.565 | 60,90 |
Progetto “Value Chain” (01/04/2020 - 31/03/2022) | Fondi Internazionali | 45.112 | 45.112 | 0,05 | 38.762 | 85,92 |
Progetto “Fondimpresa 2020/2022” | Fondi Nazionali | 22.135 | 22.135 | 0,02 | 21.333 | 96,38 |
Progetto "Politiche di integrazione rivolte ai cittadini di paesi terzi" (29/12/2020 - 29/12/2022 | Fondi Nazionali | 1.193.682 | 1.193.682 | 1,22 | 719.907 | 60,31 |
Progetto “XXXXX-X 0000” | Fondi Nazionali | 5.000 | 5.000 | 0,01 | 4.915 | 98,30 |
Progetto Fondazione Brodolini – “CVET systems & UpskillingPathways” (21/01/2021 al 31/12/2023) | Fondi Nazionali | 55.650 | 55.650 | 0,06 | 39.042 | 70,16 |
Progetto IRS – “Promoting lifelong learning of adults through CVET systems and upskilling pathways” (23/12/2020 al 22/04/2023) | Fondi Nazionali | 30.600 | 30.600 | 0,03 | 30.452 | 99,52 |
Progetto "MACaD.EWS - Multidimensional Analysis of Capability Deprivation in Education and Welfare Services” (01/09/2021 al 01/03/2022) | Fondi Nazionali | 31.116 | 31.116 | 0,03 | 30.091 | 96,71 |
Progetto "ESS-SUSTAIN-2" (01/01/2020 al 30/06/2023) | Fondi Internazionali | 19.270 | 19.270 | 0,02 | 5.015 | 26,03 |
Totale programmi | 72.094.389 | 71.355.460 | 73,00 | 00.000.000 | 98,57 | |
Totale attività INAPP | 98.445.487 | 97.706.558 | 100 | 100.332.453 | 103 |
*Relativamente alle attività istituzionali ricorrenti le risorse impegnate eccedono quelle accertate in quanto risentono dell'utilizzo di parte dell'avanzo di amministrazione al 31/12/2020.
Fonte: dati INAPP
Si annota che in sede istruttoria è stata rilevata la mancata conciliazione tra l’ammontare delle risorse che l’Istituto ha dichiarato di avere accertato per lo svolgimento delle attività rappresentate nella tabella precedente (euro 97.706.558) e quanto rappresentato al medesimo
titolo nel Rendiconto generale per il 2021 (euro 99.017.122) e tra l’ammontare degli impegni di spesa assunti a valere sul progetto “Erasmus+” relativamente alla gestione delle azioni decentrate, indicato nella tabella precedente (euro 54.784.526) e il corrispondente dato valorizzato nel Rendiconto generale per il 2021 (euro 59.209.240). Al riguardo, l’Istituto, cui sono stati richieste delucidazioni in merito, ha motivato che tale differente rappresentazione del dato contabile in esame è da ricondurre in particolare alla peculiare modalità di contabilizzazione delle somme stanziate per le azioni decentrate del progetto “Erasmus+”. In base alla prospettazione dell’Istituto, infatti, si tratterebbe di “somme stanziate per pari importo in entrata e in uscita nel bilancio dell’Istituto (…) che consentono, dal lato entrate, di contabilizzare le restituzioni operate in caso di rinuncia al finanziamento o effettuazione di spese minori, rispetto al budget riconosciuto, da parte dei soggetti promotori esterni cui erano stati finanziati i progetti medesimi ed erogate delle anticipazioni sul finanziamento complessivo; e dal lato delle uscite, di contabilizzare il riutilizzo delle medesime somme per il finanziamento di ulteriori progetti. Pertanto, le maggiori somme riportate nel Rendiconto generale per il 2021 non rappresentano dei finanziamenti aggiuntivi rispetto all’importo della Convenzione Erasmus Plus per le Azioni Decentrate, pari ad euro 54.784.526, ma una semplice riutilizzazione di somme che, già assegnate e contabilizzate in uscita, sono rientrate e, quindi, sono state ricontabilizzate in entrata”.
In proposito si osserva che il criterio seguito dall’Istituto per rilevare contabilmente, sul lato dell’entrata, la ripetizione integrale o parziale, per rinuncia o per minori spese, da parte del soggetto beneficiario di trasferimenti ricevuti a valere sul fondo “Erasmus+” azioni decentrate, e la modalità utilizzata per il loro successivo reimpiego per le medesime finalità - a quanto pare di comprendere mediante l’assunzione di nuovi impegni di spesa non preceduta dalla rettifica e/o estinzione dei precedenti che avevano disposto la spesa di cui si tratta -, ancorché non appaiono idonee a determinare una maggiore capacità di spesa dell’Istituto e ad alterare il risultato di esercizio non risulta, tuttavia, corretta.
La tabella successiva espone, invece, i finanziamenti dell’esercizio per committenza, ed evidenzia che nel 2021 i maggiori finanziatori dell’Istituto sono le Istituzioni europee, le quali hanno contribuito al finanziamento delle attività per un valore percentuale complessivo del 67,18 per cento, assorbito in grande misura dal programma “Erasmus+”; segue il finanziamento istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali e, infine, quello
dell’ANPAL, che trasferisce all’Istituto risorse a valere sul Fondo di rotazione relativo
all’attuazione delle attività del FSE, che copre il 4,44 per cento del totale.
Tabella 5 – Finanziamento dell’attività per committenti
Committente | Risorse accertate | % Risorse su totale accertato |
Commissione Europea | 66.514.977 | 67,18 |
Min. Lavoro | 27.844.780 | 28,12 |
ANPAL | 4.396.592 | 4,44 |
Altri | 260.774 | 0,26 |
Totale | 99.017.122 | 100,00 |
Fonte: dati INAPP
3. I PROFILI ORGANIZZATIVI
3.1 Gli organi e l’organismo indipendente di valutazione della performance
L’articolo 4 dello statuto individua nel Presidente, nel Consiglio di amministrazione, nel Comitato scientifico e nel Collegio dei revisori dei conti gli organi dell’Istituto. Per espressa disposizione di legge, la figura del Direttore generale è esclusa dal novero degli organi dell’ente (articolo 13, comma 1, lettera i), del decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 419 “Riordinamento del sistema degli enti pubblici nazionali”).
Il Presidente ha la rappresentanza legale dell’Istituto, presiede il Consiglio di amministrazione e il Comitato scientifico, svolge rilevanti funzioni di indirizzo e coordinamento dell’attività tecnico-scientifica, sovrintende all’andamento dell’Istituto, cura i rapporti con il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e gli altri enti istituzionali e rappresenta l’Istituto nei confronti dello Stato e delle amministrazioni pubbliche, degli altri enti e istituzioni, anche internazionali, degli organi di stampa e di comunicazione; ha poteri di proposta nei confronti del Consiglio di amministrazione, del direttore generale e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, assicurando a quest’ultimo la necessaria collaborazione nella sua azione di vigilanza.
Il Consiglio di amministrazione (articolo 6 dello statuto; articolo 3 del regolamento di organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture), i cui compiti consistono principalmente nell’adozione dei più importanti atti per la vita dell’Istituto, nonché nella verifica della rispondenza dei risultati conseguiti da quest’ultimo nell’attività amministrativa e di gestione rispetto agli indirizzi impartiti, avvalendosi a tal fine delle risultanze delle attività di controllo svolte dall’Organismo indipendente di valutazione (OIV), dura in carica quattro anni ed è composto dal Presidente e da quattro membri di comprovata esperienza scientifica e professionale nei settori di attività dell’ente, nominati con decreto del Ministro del lavoro e
38 L’attuale Presidente svolge il relativo incarico a titolo gratuito, salvo il rimborso delle spese documentate, ricorrendo nella specie i presupposti di applicazione dell’articolo 5 comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95 convertito, con modificazioni, in legge 7 agosto 2012, n. 135, come successivamente modificato dall’articolo 17, comma 3, della legge 7 agosto
2015, n. 124.
delle politiche sociali, di cui due designati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di cui uno d'intesa con la Conferenza dei presidenti delle regioni, uno designato dalla Conferenza dei presidenti delle regioni tra soggetti provenienti dagli assessorati regionali competenti nelle materie oggetto di attività dell'Istituto e uno eletto dai ricercatori e dai tecnologi dell’Istituto (articolo 6, comma 3, dello Statuto).
Si osserva in proposito che la numerosità dell’organo in esame prevista in statuto (cinque componenti) appare non perfettamente collimante con quella che si desumerebbe, invece, dalla lettura del combinato disposto di cui agli articoli 10, comma 1, del d.lgs. n. 150 del 2015 e 2, comma 1, lettera n), del d.lgs. n. 218 del 2016. Invero, la prima delle disposizioni citate prescriveva che entro quarantacinque giorni dall’entrata in vigore del decreto legge, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali avrebbe provveduto al rinnovo degli organi dell’Istituto, con riduzione del Consiglio di amministrazione a tre membri, di cui due designati dal medesimo Ministro, tra cui il Presidente, e uno dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni, con contestuale riduzione di euro 100.000 del contributo istituzionale per l’Istituto a decorrere dall’anno 2016. Per parte sua, l’articolo 2, comma 1, lettera n) del più volte citato d.lgs. n. 218 del 2016 di riforma degli enti pubblici di ricerca, intervenuta poco tempo dopo, nel prescrivere che gli enti interessati, tra cui l’INAPP, recepissero nei rispettivi statuti e regolamenti la raccomandazione della Commissione Europea dell'11 marzo 2005 riguardante la Carta Europea dei ricercatori e il Codice di Condotta per l'Assunzione dei Ricercatori (2005/251/CE) assicurando, tra l’altro, la rappresentanza elettiva di ricercatori e tecnologi negli organi scientifici e di governo degli enti, ha comportato una modifica del significato normativo del menzionato articolo 10, comma 1, del d.lgs. n. 150 del 2015, per effetto della quale quest’ultimo, a decorrere dall’entrata in vigore del d.lgs. n. 218 del 2016, avrebbe dovuto essere inteso nel senso che il Consiglio di amministrazione dell’INAPP si compone di quattro membri "(…) di cui due designati dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali, tra cui il presidente, (…) uno dalla Conferenza dei Presidenti delle regioni (…)” e uno eletto dalla rappresentanza di ricercatori e/o tecnologi dell’Istituto.
In disparte ciò, va rilevato che nel 2021, così come previsto dall’art. 6, comma 3 dello statuto, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, viste le designazioni di competenza rispettivamente della Conferenza delle regioni e delle province autonome (nota prot. n. 10003/DES-1LAV dell’8 febbraio 2021), dell’INAPP per la componente eletta dai ricercatori e
dai tecnologi dell’Istituto (nota prot. n. 3341 del 1° aprile 2021)39, e raggiunta l’intesa con il
Presidente della Conferenza delle regioni e delle province autonome, ha adottato il decreto del
23 settembre 2021, n. 183 con cui ha nominato i nuovi componenti del Consiglio di amministrazione in sostituzione di quelli designati con il decreto ministeriale 7 dicembre 2016, successivamente modificato con il citato decreto ministeriale n. 22 del 2020, e dei quali era venuto a scadenza, nel frattempo, la durata massima dell’incarico.
Al Comitato scientifico (articolo 7 dello statuto, articolo 4 del regolamento di organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture) sono, invece, riservate funzioni consultive in favore del Presidente e del Consiglio di amministrazione, in particolare sul piano triennale e sull’aggiornamento annuale dei piani di ricerca e sulla scelta dei responsabili delle attività di ricerca. Nominato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali è composto da cinque membri, due dei quali eletti dai ricercatori e dai tecnologi dell’Istituto, che durano in carica quattro anni, con possibilità di essere riconfermati una sola volta. Gli attuali componenti dell’organo in questione sono stati nominati con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali del 24 giugno 2021, n. 140.
39 Il regolamento per l’elezione della rappresentanza elettiva dei ricercatori e tecnologi dell’Ente è stato approvato con
deliberazione del Presidente n. 1 del 21 gennaio 2021.
40 Si segnala che nel corso del 2022 il presidente ha rassegnato le dimissioni dall’incarico per intervenuti limiti di età e, pertanto, il Ministero vigilante, acquisita la relativa designazione da parte del Ministero dell’economia e delle finanze, con decreto del
Infine, l’Organismo indipendente di valutazione della performance (OIV) (articolo 9 dello statuto, articolo 6 del regolamento di organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture), costituito in forma monocratica, è nominato dal Consiglio di amministrazione su proposta del Presidente per la durata tre anni. L’OIV sostituisce i servizi di controllo interno, esercita le attività di valutazione e controllo strategico41, rapportandosi allo scopo direttamente con gli organi di indirizzo politico-amministrativo dell’Istituto (Presidente e Consiglio di amministrazione), e adempie agli ulteriori compiti assegnategli dall’articolo l’articolo 14, comma 4, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n.150 “Attuazione della legge 4 marzo 2009,
n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”42. La nomina dell’attuale titolare dell’organismo indipendente in questione è avvenuta con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 15 del 30 novembre 2020.
3.1.1 Le spese di funzionamento degli organi e dell’OIV
Nel 2021, la spesa impegnata per il funzionamento degli organi e per l’OIV è stata complessivamente pari ad euro 158.790, a fronte di previsioni di spesa per euro 209.626.
La tabella che segue espone il totale della spesa in argomento relativa agli esercizi 2020 e 2021,
Ministro del lavoro e delle politiche sociali n. 136 del 28 luglio 2022 ha provveduto alla nomina del suo sostituto.
41 Ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 “Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell’attività svolta dalle amministrazioni pubbliche”, la “attività di valutazione e controllo strategico mira a verificare, in funzione dell'esercizio dei poteri di indirizzo da parte dei competenti organi, l'effettiva attuazione delle scelte contenute nelle direttive ed altri atti di indirizzo politico. L’attività stessa consiste nell'analisi, preventiva e successiva, della congruenza e/o degli eventuali scostamenti tra le missioni affidate dalle norme, gli obiettivi operativi prescelti, le scelte operative effettuate e le risorse umane, finanziarie e materiali assegnate, nonché nella identificazione degli eventuali fattori ostativi, delle eventuali responsabilità per la mancata o parziale attuazione, dei possibili rimedi”.
42 Articolo 14, comma 4, d.lgs. n. 150 del 2009: “L'Organismo indipendente di valutazione della performance: a) monitora il funzionamento complessivo del sistema della valutazione, della trasparenza e integrità dei controlli interni ed elabora una relazione annuale sullo stato dello stesso, anche formulando proposte e raccomandazioni ai vertici amministrativi; b) comunica tempestivamente le criticità riscontrate ai competenti organi interni di governo ed amministrazione, nonché alla Corte dei conti e al Dipartimento della funzione pubblica; c) valida la Relazione sulla performance di cui all'articolo 10, a condizione che la stessa sia redatta in forma sintetica, chiara e di immediata comprensione ai cittadini e agli altri utenti finali e ne assicura la visibilità attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale dell'amministrazione; d) garantisce la correttezza dei processi di misurazione e valutazione con particolare riferimento alla significativa differenziazione dei giudizi di cui all'articolo 9, comma 1, lettera d), nonché' dell'utilizzo dei premi di cui al Titolo III, secondo quanto previsto dal presente decreto, dai contratti collettivi nazionali, dai contratti integrativi, dai regolamenti interni all'amministrazione, nel rispetto del principio di valorizzazione del merito e della professionalità; e) propone, sulla base del sistema di cui all'articolo 7, all'organo di indirizzo politico-amministrativo, la valutazione annuale dei dirigenti di vertice e l'attribuzione ad essi dei premi di cui al Titolo III; f) è responsabile della corretta applicazione delle linee guida, delle metodologie e degli strumenti predisposti dal Dipartimento della funzione pubblica sulla base del decreto adottato ai sensi dell'articolo 19, comma 10, del decreto legge n. 90 del 2014; g) promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all’integrità di cui al presente Titolo;
h) verifica i risultati e le buone pratiche di promozione delle pari opportunità”.
suddivisa distintamente per il Presidente, per i componenti del Consiglio di amministrazione e del Collegio dei revisori dei conti, e per l’OIV. L’onere complessivo è aumentato di circa l’8,96 per cento rispetto al 2020, in gran parte a causa dell’incremento della spesa relativa ad assegni, indennità e rimborsi spese del Consiglio di amministrazione (spesa che ascende da 43 mila euro nel 2020 a 61 mila euro nel 2021) e delle spese relative al funzionamento dell’OIV (da 22 mila euro nel 2020 a circa 29 mila euro nel 2021). Di contro, si registra una drastica riduzione della spesa per assegni, indennità e rimborsi spese del Presidente di circa l’83 per xxxxx xxxxxxxx xx 0000 (xxxxx che decresce da circa 18 mila euro nel 2020 a circa 3 mila euro nel 2021), dovuta principalmente alla gratuità del suo incarico e a una riduzione dell’ammontare dei rimborsi spese.
A ogni modo, relativamente alle spese per organi di istituto il Rendiconto generale per il 2021
dà atto che l’Istituto ha realizzato nell’esercizio qui considerato economie per euro 48.954. Infine, in sede istruttoria, l’Istituto ha rappresentato a questa Corte che nel 2021 sono stati emessi ordinativi di pagamento in favore del Presidente e dei componenti del Consiglio di amministrazione per un importo complessivo di euro 40,8 mila (di cui euro 30 mila per compensi, 2,5 mila per gettoni di presenza e 344 per missioni), in favore dei componenti del Collegio dei revisori dei conti per un importo complessivo di circa euro 36 mila (di cui euro 33,5 mila per compensi e 2,6 mila per gettoni di presenza) e in favore del titolare dell’OIV per un importo complessivo di euro 15,6 mila a titolo di compensi.
Tabella 6 - Spesa per gli organi e OIV (impegni)
Descrizione | 2020 | 2021 | ∆ % |
Assegni, compensi, indennità, rimborsi e missioni Presidente | 17.932 | 3.100 | -82,71 |
Assegni, indennità e rimborsi spese C.d.a. | 43.234 | 60.952 | 40,98 |
Assegni, indennità e rimborsi spese Collegio revisori conti | 62.542 | 66.118 | 5,72 |
Spese funzionamento OIV | 22.019 | 28.620 | 29,98 |
Totale | 145.727 | 158.790 | 8,96 |
* Assegni, indennità e rimborsi spese per il Presidente euro 900 e rimborsi per missioni euro 2.201. Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati di bilancio consuntivo INAPP
3.2 La struttura burocratica
L’assetto organizzativo dell’Istituto è improntato alla separazione tra le funzioni di indirizzo politico-amministrativo, di programmazione, di ricerca e tecnico-scientifiche, che sono riservate al Presidente e al Consiglio di amministrazione, secondo le rispettive attribuzioni
operate dallo Statuto, e le funzioni gestionali e amministrative, che sono invece assegnate alla figura del Direttore generale (articolo 3, comma 1, dello statuto). Inoltre, al fine di assicurare trasparenza e “accountability” delle rispettive attività e in attuazione dell’articolo 15, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 200143, lo statuto prevede che l’ordinamento dell’Istituto assicuri la separazione della gestione e delle responsabilità tra le attività di ricerca e di consulenza tecnico-scientifica, di cui è coordinatore scientifico il Presidente, e le attività amministrative, ivi incluse quelle finalizzate all’attuazione delle attività di ricerca, il cui coordinamento è invece attribuito al Direttore generale (articoli 10, commi 1 e 2, e 11, comma 1, dello Statuto). Al fine di adeguare l’organizzazione alle disposizioni del nuovo statuto, approvato nel 2018, con deliberazioni del Consiglio di Amministrazione n. 14 del 30 ottobre 2020 e n. 18 del 18 dicembre 2020 l’Istituto ha adottato il nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture, entrato pienamente a regime nel corso del 2021 per effetto dell’adozione della deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 2 del 25 febbraio 2021 con la quale sono state costituite, con decorrenza dal 1° marzo 2021, le strutture di ricerca ai sensi dell’articolo 9, comma 1, lettera a) del medesimo regolamento.
Per quanto qui d’interesse, il citato regolamento di organizzazione (articolo 1, comma 4) prevede che per il perseguimento delle proprie finalità l’Istituto è articolato: in uffici e servizi di presidenza44, ciascuno dei quali coordinato da un responsabile individuato tra il personale dell’Istituto; in uffici e servizi della direzione generale45, al coordinamento di ciascuno dei quali è anche in questo caso preposto un responsabile individuato tra il personale dell’Istituto; in strutture di ricerca46, i cui responsabili, nominati dal Direttore generale, su proposta del
43 A mente del quale “Nelle istituzioni e negli enti di ricerca e sperimentazione, nonché negli altri istituti pubblici di cui al sesto comma dell’articolo 33 della Costituzione, le attribuzioni della dirigenza amministrativa non si estendono alla gestione della ricerca e dell’insegnamento”.
44 In base all’attuale configurazione regolamentare (articolo 2), gli uffici e servizi in questione sono: la Segreteria di Presidenza, la Segreteria degli Organi collegiali, il Servizio Rapporti Istituzionali, l’Ufficio Stampa, il Servizio Internazionalizzazione, il Servizio di supporto al Coordinamento tecnico-scientifico. Essi, a loro volta, possono essere articolati, al loro interno, in due o più uffici ove la migliore e più efficiente organizzazione e suddivisione funzionale delle attività lo richieda (la relativa costituzione è disposta dal Direttore generale su proposta del Presidente).
45 In base all’attuale configurazione regolamentare (articolo 7), gli uffici e servizi in questione sono: la Segreteria di Direzione, il Servizio Programmazione e Sviluppo, il Servizio Documentazione, XX.XX. e supporto alle funzioni trasversali, il Servizio Gestione Progetti su bandi competitivi, il Servizio Statistico, il Servizio per la Comunicazione, l’Agenzia Nazionale Erasmus Plus, l’Ufficio Legale. Essi, a loro volta, possono essere articolati, al loro interno, in due o più uffici ove la migliore e più efficiente organizzazione e suddivisione funzionale delle attività lo richieda (la relativa costituzione è disposta dal Direttore generale).
46 Dal 1° marzo 2021 le strutture di ricerca dell’INAPP sono: 1) Struttura “Inclusione Sociale”; 2) Struttura “Imprese e Lavoro”;
3) Struttura “Mercato del Lavoro”; 4) Struttura “Economia Civile e Processi Migratori”; 5) Struttura “Lavoro e Professioni”; 6)
Struttura “Sistemi Formativi”.
Presidente47, curano, tra l’altro, gli adempimenti ordinari di carattere amministrativo in relazione al personale assegnato, nonché in materia di trasparenza, trattamento dei dati personali e salute e sicurezza sul lavoro, l’istruttoria dei procedimenti amministrativi afferenti al budget di spesa attribuito alla attività di ricerca di pertinenza delle rispettive strutture, l’intero “iter” di gestione ed esecuzione delle medesime attività, e forniscono, in relazione al personale assegnato, le informazioni necessarie ai sistemi di monitoraggio, controllo e valutazione (articolo 9 del regolamento). Nell’ambito di ciascuna struttura di ricerca possono essere costituti gruppi di ricerca48, i cui responsabili e componenti sono incaricati dal Direttore generale su proposta del Presidente.
Il Direttore generale costituisce ufficio dirigenziale di livello generale. È responsabile della gestione amministrativa dell’Istituto e svolge le funzioni attribuitegli dall’articolo 12 dello statuto nonché le altre previste da specifiche disposizioni di legge o di regolamento. Il suo titolare è scelto tra personale esperto di elevata qualificazione professionale e di comprovata esperienza gestionale anche estraneo alla pubblica amministrazione (articolo 12 dello statuto, articolo 7 del regolamento).
Per l’assolvimento delle sue funzioni il Direttore generale si avvale, oltre che degli uffici e servizi prima menzionati, di uffici dirigenziali non generali, di cui sovrintende l’operato (articolo 10, comma 2, dello statuto). L’attuale regolamento, in conformità dello statuto, che prescrive che gli uffici dirigenziali non generali non possono essere costituiti in numero superiore a cinque, ha costituito tre uffici dirigenziali non generali, denominati “Amministrazione e bilancio”, “Gestione e Valorizzazione delle Risorse Umane” e “Controllo di gestione e Performance”, delineandone dettagliatamente le rispettive competenze (articolo 8 del regolamento).
A ciascuno ufficio dirigenziale non generale è preposto un dirigente di seconda fascia, ai sensi dell’articolo 19, del d. lgs. n. 165 del 2001, che opera, per l’esercizio delle attività e funzioni assegnate, nell’ambito delle linee guida definite dal Direttore generale.
47 Essi rispondono al Direttore Generale per quanto concerne gli adempimenti gestionali e amministrativi dell’attività di
ricerca delle strutture e al Presidente per quanto riguarda il contenuto scientifico delle medesime attività.
48 L’attuale regolamento (articolo 9) contempla tre tipi di gruppi di ricerca: i) quelli “costituiti nell’ambito della singola Struttura di ricerca, in funzione dei diversi temi scientifici nell’ambito della stessa trattati”; ii) quelli “costituiti attorno a nuclei tematici individuati periodicamente dal Presidente, anche in termini di specificazione degli indirizzi di ricerca approvati dal Consiglio di Amministrazione”; iii) quelli “costituiti per la realizzazione delle attività derivanti dall’acquisizione di progetti in esito alla partecipazione a bandi competitivi”.
Ai fini della programmazione, misurazione e valutazione della “performance” gli uffici e servizi di Presidenza, gli uffici e servizi della Direzione generale, le strutture di ricerca e gli uffici dirigenziali non generali costituiscono unità organizzative di primo livello, mentre i gruppi di ricerca e gli eventuali uffici costituiti all’interno dei servizi e gli uffici della presidenza e della direzione generale costituiscono unità organizzative di secondo livello.
L’attuale organigramma dell’Istituto è descritto nella figura seguente.
Figura 1 - Organigramma INAPP
Fonte: INAPP_ Sistema di misurazione e valutazione della “performance” - II aggiornamento 2021
3.3 L’attività negoziale per l’acquisizione di beni, servizi e lavori
Per l’acquisizione dei beni e dei servizi necessari al suo funzionamento l’Istituto è tenuto a osservare le disposizioni in materia di contratti pubblici, dettate per l’esercizio 2021 ancora dal decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 “Codice dei contratti pubblici” (dal 1° luglio 2023 del
decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36).
Inoltre, per gli acquisti di importo pari o superiore ad euro 5.000 e fino alla soglia comunitaria è tenuto a ricorrere al mercato elettronico della pubblica amministrazione (MEPA)49, mentre per quelli sopra soglia comunitaria è tenuta ad aderire alle convenzioni Consip stipulate ai sensi dell’articolo 26, comma 1, della legge 23 dicembre 1999, n. 488 “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2000)”, ovvero ne deve utilizzare i parametri di prezzo-qualità, come limiti massimi, per l’acquisto di beni e servizi comparabili oggetto delle stesse convenzioni (articolo 1, comma 449, secondo capoverso della predetta l. n. 296 del 2006; articolo 26, comma 3, della citata l. n. 488 del 1999)50. Per espressa previsione di legge (articolo 10, comma 3, del d.lgs. n. 218 del 2016), l’Istituto, al pari di ogni ente pubblico di ricerca, non è tenuto a ricorrere al MEPA per l’acquisto di beni e servizi funzionalmente destinati all’attività di ricerca.
Ciò posto, ai fini dell’acquisizione di beni, servizi e lavori, l’Istituto ha utilizzato nel 2021 le diverse tipologie di procedura previste in materia di contratti pubblici per la scelta del contraente, previa verifica dell’esistenza di convenzioni attive Consip, accordi quadro, bandi di gara Consip pubblicati per beni e servizi comparabili. Dai dati esaminati emerge la diminuzione delle procedure al di sotto dei 5.000 euro (da 38 a 28), con una conseguente diminuzione della spesa da euro 44,6 mila nel 2020 a 16,1 mila nel 2021; delle procedure di importo tra 5.001 e 20.000 euro (da 6 a 3), con diminuzione della spesa di circa 9,9 mila euro rispetto al 2020; delle procedure negoziate adottate ai sensi dell’art. 63 del c.c. (da 4 a 3), con una spesa complessiva nel 2021 di euro 15,6 mila nel 2021 (rispetto a euro 49 mila del 2020); delle trattative dirette telematiche (da 13 a 12), che invece registrano un incremento della spesa di circa 30 mila rispetto al 2020. Per contro, è risultato in aumento l’impiego di altre procedure negoziali (es. richiesta di offerta -R.d.O. telematica - Consip Xx.Xx.; adesione Convenzioni Consip Xx.Xx., ecc), senza che ciò tuttavia abbia determinato un incremento della spesa sostenuta. Infatti, nel complessivo incremento delle procedure espletate (da 114 a 135), la spesa complessiva sostenuta dall’Istituto nel 2021 rispetto al 2020 risulta in diminuzione (da euro
49 Introdotto dall’articolo 1, comma 450 e seguenti, della legge 27 dicembre 2006 n. 296 “Disposizioni per la formazione del
bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)”.
50 L’articolo 11, comma 6, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98 “Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria”, convertito, con modificazioni, in legge 15 luglio 2011, n. 111 ha stabilito che “Xxx non si ricorra alle convenzioni di cui all’articolo 1, comma 449, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, gli atti e i contratti posti in essere in violazione delle disposizioni sui parametri contenute nell’articolo 26, comma 3, della legge 23 dicembre 1999, n. 488 sono nulli e costituiscono illecito disciplinare e determinano responsabilità erariale”.
1,17 mln nel 2020 a 744,61 mila nel 2021). La tabella seguente evidenzia le procedure adottate nel confronto con quelle del precedente esercizio.
Tabella 7 – Attività negoziale per l’acquisizione di beni, servizi e lavori
Procedura | Numero di procedure attivate nel 2020 | Numero di procedure attivate nel 2021 | Totale spesa complessiva 2020 | Totale spesa complessiva 2021 | |
Affidamento diretto art.36 co.2 lett. a) | Importo fino a € 5.000,00 | 38 | 28 | 44.641 | 16.138 |
Importo da | 6 | 3 | 32.978 | 23.000 | |
€ 5.001,00 a € 20.000,00 | |||||
Importo da | 1 | 3 | 0 | 14.600 | |
€ 20.001,00 a € 40.000,00 (elevato a € 75.000,00 con d.l. 76/2020) | |||||
Procedura negoziata art. 36 co. 2 lett. b) | 2 | 5 | 9.962 | 11.682 | |
Procedura negoziata art. 63 | 4 | 3 | 49.016 | 15.600 | |
Ordine diretto (O.d.A. telematica) - Consip Xx.Xx. | 26 | 35 | 193.952 | 429.875 | |
Trattativa diretta telematica - Consip Xx.Xx. | 13 | 12 | 20.235 | 50.543 | |
Richiesta di offerta (R.d.O. telematica) Consip Xx.Xx. | 13 | 15 | 396.946 | 34.446 | |
Richiesta di offerta (R.d.O. telematica) Consip Xx.Xx. art. 164 | 0 | 0 | 0 | 0 | |
Procedura aperta art. 60 | 3 | 14 | 0 | 600 | |
Adesione Convenzioni Consip Xx.Xx. | 3 | 7 | 372.813 | 116.232 | |
Adesione Accordi quadro Consip Xx.Xx. | 2 | 2 | 0 | 13.058 | |
Altro | 3 | 8 | 47.946 | 18.837 | |
Totale | 114 | 135 | 1.168.489 | 744.611 |
Fonte: INAPP
4. IL PERSONALE
4.1 Dotazione organica e personale in servizio
Va segnalato in premessa che con l’approvazione del PTA 2021-2023 (adottato con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 10 del 27 luglio 2021), l’Istituto ha assolto all’obbligo di legge, previsto dall’articolo 9, comma 1, del d.lgs. 218 del 2018, di definire la programmazione per il reclutamento del personale nell’ambito del Piano triennale di attività. Nel predetto PTA 2021-2023, infatti, sono stati definiti il piano triennale della “performance” (PTP), il piano dei fabbisogni del personale (PTF), con cui è stata ridefinita la programmazione degli interventi di gestione delle risorse umane in funzione di un sempre più efficace ed efficiente utilizzo del personale dell’Istituto rispetto all’espletamento delle attività costituenti la “missione” dell’Istituto, nonché in applicazione di specifiche previsioni del CCNL di comparto, del piano triennale delle azioni positive (PTAP), e del piano organizzativo del lavoro agile (POLA), in ordine al quale, sulla scorta dell’intesa raggiunta con le organizzazioni sindacali il 22 luglio 2021 e in conformità alle “Linee Guida sul Piano Organizzativo del lavoro agile e indicatori di Performance” emanate dal Ministro della Pubblica amministrazione con
D.M. 9/12/2020, l’Istituto ha adottato il Regolamento del telelavoro e del lavoro agile con determinazione del Direttore generale n. 295 del 30 luglio 2021.
La dotazione organica di diritto, definita nel 2016, contempla 323 unità, compreso il Direttore generale, è stata aumentata nel 2017 a 489 unità in connessione con le stabilizzazioni del personale.
Al 31 dicembre 2021, il personale in servizio, compreso il Direttore generale, è pari a 403 unità, di cui 402 unità a tempo indeterminato e 1 unità a tempo determinato, in riduzione rispetto al 2020 (- 2 unità).
Il personale delle aree professionali in servizio risulta così suddiviso: ricercatori e tecnologi (liv. X-XX-XXX) 000 unità (- 1 rispetto al 2020); area tecnica e di supporto alla ricerca (liv. IV-VIII) 155 unità (- 7 rispetto al 2020); area amministrativa (Direttore generale, Dirigenti II fascia, liv. IV-VIII) 118 unità (+ 6 rispetto al 2020). I dirigenti di II fascia, in servizio al 31 dicembre 2021, sono pari a 3 unità.
Nel corso dell’esercizio in esame sono state perfezionate le procedure concorsuali e selettive,
avviate nel 2019 e 2020, che hanno comportato il reclutamento di 2 unità di personale con
profilo di Primo ricercatore (II livello professionale), di 2 unità di personale con inquadramento di dirigente di II fascia, di 1 unità di personale con inquadramento da Xxxxx Xxxxxxxxx (II livello professionale). Inoltre, sempre nel 2021 sono stati banditi 4 concorsi pubblici, per titoli ed esami, per il reclutamento di personale amministrativo, tecnico e di ricerca per complessive 17 unità (3 unità di personale non dirigenziale con inquadramento nel profilo di collaboratore tecnico enti di ricerca di VI livello professionale;6 unità di personale non dirigenziale, con inquadramento nel profilo di funzionario di amministrazione di V livello professionale; 5 unità di personale con inquadramento nel profilo di ricercatore di III livello professionale; 3 unità di personale con inquadramento nel profilo di collaboratore di amministrazione di VII livello professionale) le cui procedure si sono concluse nel 2022, alcune delle quali con esito negativo. Nella relazione al Rendiconto generale per il 2021 sono dettagliate le procedure di reclutamento di cui alla già menzionata programmazione, le quali non presentano anomalie, e si dà atto della mancata attivazione, entro il 31 dicembre 2021, delle programmate procedure per l’assunzione di 1 unità di personale con inquadramento di Tecnologo (III livello professionale) e di 1 unità di personale di Primo Ricercatore (II livello professionale).
Anche per l’anno 2021 l’Istituto è in regola con le assunzioni ai sensi della legge 12 marzo 1999,
n. 68 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, avendo provveduto alla copertura della prevista quota d’obbligo mediante 2 inserimenti lavorativi mirati di soggetti iscritti negli appositi elenchi di collocamento obbligatorio della Regione Lazio.
Le procedure interne di avanzamento di carriera relative al personale di ricerca51, avviate nel 2020, sono state concluse nel corso del 2021. Segnatamente, sono state completate le procedure selettive per titoli e colloquio indette nel 2020 per le progressioni al II livello del personale inquadrato al III livello dei profili di ricercatori e tecnologi, che hanno riguardato un contingente di 29 unità di personale (di cui 7 appartenenti alla figura professionale di Xxxxx Xxxxxxxxx, e 22 appartenenti alla figura professionale di Primo Ricercatore).
Inoltre, con riguardo sempre ai ricercatori e tecnologi, l’Istituto ha proceduto alla verifica e valutazione delle attività svolte dagli stessi ai fini dell’attribuzione del trattamento economico della posizione stipendiale superiore in maturazione nel corso dell’annualità 2021, all’esito disponendo, con determinazioni del Direttore generale n. 335 del 15 settembre 2021 e n. 493
51 Si tratta delle progressioni di cui all’articolo 15 del CCNL Istituzioni ed Enti di Ricerca e Sperimentazione del 7 aprile 2006
- quadriennio normativo 2002 - 2005 - biennio economico 2002 – 2003.
Per quel che riguarda le progressioni economiche del personale di ricerca inquadrato nell’area tecnica e di supporto alla ricerca (livelli IV-VIII), le cui procedure selettive per il personale interessato sono state indette nel 2020, la relazione al Rendiconto generale per il 2021 riferisce che esse si sono concluse nel 2021 con l’approvazione delle relative graduatorie, la cui efficacia tuttavia, a causa dei rilievi sollevati dal DFP sull’ipotesi di accordo “stralcio” per l’applicazione dell’articolo 53 del CCNL Istituzioni ed Enti di Ricerca e sperimentazione del 21 febbraio 2002 sottoscritta dall’Istituto e le organizzazioni sindacali, è stata sospesa nell’attesa della risoluzione delle problematiche emerse. All’esito delle interlocuzioni con il DFP e con il Ministero dell’economia e delle finanze, il 24 maggio 2022 l’Istituto e le organizzazioni sindacali hanno stipulato un nuovo accordo “stralcio” nel quale sono stati recepiti integralmente i rilievi espressi dal DFP e, conseguentemente, con determinazione del Direttore generale n. 245 del 15 giugno 2022, sono state definitivamente approvate le graduatorie relative alla selezione per le progressioni economiche ai sensi dell’articolo 53 del CCNL citato, con efficacia giuridica ed economica a decorrere dal 1° gennaio 2022. Inoltre, sempre nel 2021, l’Istituto ha avviato le progressioni di livello ai sensi dell’articolo 54 del CCNL citato e in conformità di quanto previsto dall’articolo 90 del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018, triennio 2016-2018 in punto di composizione, misura e limiti di utilizzo del Fondo per le progressioni economiche di livello.
Sempre nel 2021 è stata riconosciuta al personale inquadrato nel profilo ricercatori e tecnologi (livelli I-III) che ricopriva incarichi di direzione di strutture e progetti dell’Istituto l’indennità prevista dall’articolo 22 del d.P.R. 12 febbraio 1991, n. 17153, nella misura prevista dalla deliberazione del Commissario straordinario n. 11 del 22 aprile 2016, in esito comunque a un processo di valutazione delle attività svolte dal medesimo personale in conformità al Piano della “performance” per l’annualità in questione.
Peraltro, nel corso del 2021, in conseguenza dell’entrata a regime del nuovo regolamento di
52 Istituto previsto dall’articolo 4, comma 6, del CCNL Istituzioni ed Enti di Ricerca e Sperimentazione del 5 marzo 1998, II
biennio economico.
53 Si tratta del decreto di recepimento delle norme risultanti dalla disciplina prevista dall'accordo per il triennio 1988-1990 concernente il personale delle istituzioni e degli enti di ricerca e sperimentazione di cui all'art. 9 della legge 9 maggio 1989, n. 168.
organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture, al personale inquadrato nell’area tecnica e di supporto alla ricerca (livelli IV-VIII) sono stati conferiti gli incarichi di responsabilità di cui all'articolo 43 del CCNL Istituzioni ed Enti di Ricerca del 7 ottobre 1996 correlati al presidio delle funzioni di maggiore rilevanza organizzativa e gestionale nell’ambito delle diverse articolazioni dell’Istituto. Gli incarichi in questione, disposti con determinazione del Direttore generale n. 111 del 2 aprile 2021, hanno durata triennale, con scadenza il 31 dicembre 2023.
La tabella che segue indica la dotazione organica e il personale in servizio nel raffronto biennale. Le differenze rispetto al 2020, pari a 2 unità di personale, sono riconducibili al saldo fra nuove assunzioni, cessazioni e stabilizzazioni.
Tabella 8 - Dotazione organica e personale in servizio
Liv. | Profili professionali | Dotazione organica dopo il DD. n.1 del 22.12.2016* | Dotazione organica ai sensi dell’art.20 d.lgs. n.75/2017 ed art. 1 co. 811 legge n.205/2017** | tempo indeterminato | tempo determinato | TOTALE | ∆ | |||
2020 | 2021 | 2020 | 0000 | 0000 | 0000 | |||||
I | Direttore Generale | 1 | 1 | 0 | 0 | 1 | 1 | 1 | 1 | 0 |
II | Dirigenti amministrativi | 3 | 3 | 1 | 3 | 1 | 0 | 2 | 3 | 1 |
Totale profilo di ricerca (ricercatori e tecnologi) | 141 | 188 | 131 | 130 | 0 | 0 | 131 | 130 | -1 | |
Totale profilo amministrativo e di supporto alla ricerca | 000 | 000 | 000 | 269 | 0 | 0 | 271 | 269 | -2 | |
Totale generale | 323 | 489 | 403 | 402 | 2 | 1 | 405 | 403 | -2 |
*La rideterminazione è avvenuta con decreto n. 1 del 22 dicembre 2016 del Direttore generale XXXXX, in base al quale sono state trasferite ad ANPAL, di intesa con il Direttore generale dell’Agenzia, 94 unità di personale a tempo indeterminato - di cui una rientrata in INAPP per concorso - di cui 63 inquadrati nei livelli IV-VIII e 30 inquadrati nei livelli I-III., con conseguente rideterminazione della relativa dotazione organica.
**La dotazione di 489 unità di personale è determinata ai sensi dell’articolo 20 del d.lgs. n. 75 del 2017, per il superamento del precariato nelle pubbliche amministrazioni, e dell’articolo1, comma811, della l. n. 205 del 2017, in riferimento al relativo finanziamento.
Fonte: dati INAPP
4.2 Spesa per il personale in attività di servizio
Il personale non dirigenziale è disciplinato dal CCNL 2016-2018 Istruzione e ricerca per il triennio 2016 - 2018, sottoscritto ad aprile 2018, e, conseguentemente, l’Istituto ha provveduto ad adeguare le retribuzioni del personale e a erogare le differenze retributive per il periodo pregresso, con decorrenza dal 2016.
La seguente tabella evidenzia la spesa sostenuta nel 2021 per redditi da lavoro dipendente, in
raffronto con i dati dell’esercizio 2020, per stipendi, assegni fissi, trattamenti accessori e oneri fiscali. Detta spesa è complessivamente pari a euro 23,9 mln, con un incremento di circa il 5,09 per cento rispetto al 2020, di cui 4,56 per cento riferibile all’aumento degli oneri del personale di ruolo.
Tabella 9 – Spesa del personale
Descrizione | 2020 | 2021 | Δ% |
Personale a tempo determinato | 0 | 120.802 | 100 |
Personale a tempo indeterminato | 22.757.614 | 23.795.190 | 4,56 |
Totale spesa | 22.757.614 | 23.915.992 | 5,09 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati INAPP
Con riguardo al trattamento accessorio, con determinazione del Direttore generale n. 235 dell’8 giugno 2021, è stato costituito l’apposito fondo per il personale non dirigenziale (livelli IV-VIII) annualità 2021. Il fondo in questione, inizialmente certificato per un ammontare di euro 3.464.775, misura di poco superiore a quella certificata nel 2020 (euro 3.463.968), è stato oggetto di riquantificazione per effetto di alcune disposizioni contenute nel CCNL sui principali aspetti del trattamento economico del personale del comparto Istruzione e ricerca – triennio economico 2019-2021, stipulato in data 6 dicembre 2022, che hanno consentito di incrementare le risorse del trattamento accessorio in deroga all’articolo 23, comma 2, primo periodo, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75 “Modifiche e integrazioni al decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”54 per un importo di euro 16.380. Pertanto, previa certificazione del Collegio dei revisori dei conti, con determinazione del Direttore generale n. 58 del 28 febbraio 2023 il fondo in esame è stato costituito per l’importo di euro 3.480.348.
Nel corso dell’esercizio considerato l’Istituto non ha stipulato con le organizzazioni sindacali alcuna ipotesi di accordo per il trattamento accessorio del personale per le annualità 2020 e 2021. Purtuttavia risulta che nel 2021 sono stati erogati al personale interessato somme a titolo
54 La disposizione in esame prevedeva che “nelle more [che la contrattazione collettiva nazionale, per ogni comparto o area di contrattazione, operi la graduale convergenza dei trattamenti accessori del personale delle amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del d.lgs. n. 165 del 2001] al fine di assicurare la semplificazione amministrativa, la valorizzazione del merito, la qualità dei servizi e garantire adeguati livelli di efficienza ed economicità dell'azione amministrativa, assicurando al contempo l'invarianza della spesa, a decorrere dal 1° gennaio 2017, l'ammontare complessivo delle risorse destinate annualmente al trattamento accessorio del personale, anche di livello dirigenziale, di ciascuna delle amministrazioni pubbliche di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, non può superare il corrispondente importo determinato per l'anno 2016”.
di trattamento accessorio per un importo di circa euro 3 mln. A ogni modo, con la sottoscrizione in data 21 giugno 2022 dell’accordo per il trattamento accessorio relativo alle annualità 2020 e 2021 la rilevata problematica può ritenersi superata.
Quanto agli aspetti legati alla disciplina di cui al d.lgs. n. 150 del 2009, si rileva che nel 2021, con le deliberazioni del Consiglio di amministrazione n. 3 del 31 marzo 2021 e n. 16 del 27 ottobre 2021, l’Istituto ha provveduto ad aggiornare il proprio sistema di misurazione e valutazione della “performance” (SMVP) per renderlo coerente con le novità normative nel frattempo intervenute (in particolare, il decreto legge 9 giugno 2021, n. 80 “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni funzionale all'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per l'efficienza della giustizia”, convertito, con modificazioni, in legge 6 agosto 2021 n. 113).
La relazione della “performance” per il 2021 è stata validata, con limitate osservazioni,
dall’OIV in data 1° marzo 2023, e adottata con deliberazione del Consiglio di amministrazione
n. 1 del 3 marzo 202355. Il citato organismo indipendente ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo, ritenendo che la maggior parte delle criticità riscontrate56 sono suscettibili di positiva risoluzione o comunque fortemente migliorate nel futuro, a partire dal successivo ciclo della “performance”. La “performance” organizzativa dell’Istituto nel 2021 è stata valutata nel complesso positivamente, essendo stato riscontrato, come esposto nella richiamata relazione sulla “performance”, un adeguato raggiungimento degli obiettivi prefissati57 nel PTA ed una appropriata rappresentazione degli argomenti delineati nelle Linee Guida del DFP n. 3 del 2018.
Si dà atto, in proposito che, in sede istruttoria, l’Istituto ha riferito che il ritardo nell’adozione della relazione della “performance” per il 2021 è stato determinato dall’avvio, nel corso del 2022, dell’utilizzo di un applicativo dedicato alla programmazione, rendicontazione e valutazione della “performance” annuale, sia organizzativa che individuale.
55 La relazione della “performance” 2021 è stata presentata formalmente dal Presidente all’OIV in data 24 febbraio 2023. A seguito della validazione da parte dell’OIV, il Consiglio di amministrazione ha adottato definitivamente la suindicata relazione in data 3 marzo 2023.
56 Fra le raccomandazioni si segnalano due punti: “integrazione tra gli indicatori di performance e i risultati di bilancio, il cui collegamento con le specifiche attività oggetto di valutazione non appare chiaro e l’articolazione su base triennale degli obiettivi di performance in modo da cadenzare la rilevazione dei risultati degli indicatori, istituendo anche una modalità di monitoraggio intermedio, al momento non prevista.”
57 Ogni obiettivo specifico è stato presidiato da una molteplicità di indicatori riferiti alle priorità individuate dagli stessi indirizzi strategici.
L’implementazione e la localizzazione di tale applicativo, in coerenza con il SMVP istituzionale, hanno comportato, a causa del necessario adattamento al nuovo strumento di lavoro, un rallentamento dei processi di valutazione relativi al 2021.
Rimane tuttora insoluta la problematica inerente alla valutazione della “performance” del personale appartenente al profilo dei ricercatori e tecnologi a cui non sia stato attribuito un incarico di coordinatore responsabile di unità organizzativa di primo livello (struttura di ricerca) o di secondo livello (gruppo di ricerca ecc.). Ai sensi dell’articolo 74, comma 4, del citato d.lgs. n. 150 del 2009, infatti, le disposizioni dei Xxxxxx XX (“Il ciclo di gestione della performance”) e III (“Merito e premi”) del medesimo decreto non trovano applicazione a tale categoria di personale, essendo rimesso a un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’istruzione e del merito, con il Ministro dell’università e della ricerca e con il Ministro dell’economia e delle finanze, che risulta non essere stato ancora adottato, la fissazione dei limiti e delle modalità di applicazione delle predette disposizioni al personale docente della scuola e delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale, nonché ai tecnologi e ai ricercatori degli enti di ricerca.
Si annota, infine, che l’Istituto nel 2021 ha rispettato l’indicatore del limite massimo alle spese di personale stabilito dall’articolo 9, comma 2, del d.lgs. n. 218 del 2016.
Tabella 10 – Fondo trattamento accessorio personale non dirigenziale
Fondo trattamento accessorio personale non dirigenziale | 2019 | 2020 | 2021 |
(tempo indeterminato) Livelli IV-VIII | |||
Importi fondo | 3.184.920 | 3.463.968 | 3.480.348 |
Importi erogati | 3.183.576 | 3.134.401 | 3.039.239 |
Importi non erogati | 1.344 | 329.567 | 425.536 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati INAPP
58 “Articolo 19 (Attività per prestazioni a committenti esterni): I proventi di progetti di ricerca, consulenza e formazione
finanziati con risorse private, comunitarie o pubbliche, diverse dalle fonti di finanziamento delle attività istituzionali, detratte
bilancio, denominato “Fondo incentivazione da attività per prestazioni a committenti esterni ex art.19 c.c.n.l. 2002/2005”, su cui è stata appostata la somma di euro 161.014 e, contestualmente, ha proceduto allo stanziamento, nei pertinenti capitoli, delle somme necessarie a coprire i correlati oneri a carico del datore di lavoro (“oneri riflessi”), per un totale complessivo di euro 214.000. Le risorse del fondo in discorso sono destinate a finanziare la parte variabile del trattamento accessorio del personale non dirigenziale.
Nel 2021 l’Istituto, facendo proprio il rilievo del Collegio dei revisori dei conti circa la necessità della previa adozione di un regolamento per la gestione delle attività e prestazioni in favore di committenti esterni, ha predisposto in merito uno schema di regolamento, dandone informazione alle organizzazioni sindacali ai sensi dell’articolo 68 del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018. All’adozione di tale regolamento, peraltro, è subordinata anche la corretta quantificazione dello stanziamento del fondo di cui si discorre, in quanto la relativa determinazione è in funzione delle quote percentuali (appositamente individuate nei provvedimenti di accertamento dei finanziamenti da parte della Direzione generale) degli importi dei finanziamenti ricevuti per la partecipazione a bandi competitivi per progetti di ricerca, per la realizzazione di attività di consulenza e formazione finanziati con risorse private, comunitarie o pubbliche, diverse dalle fonti di finanziamento delle attività istituzionali, detratte tutte le spese direttamente connesse alla realizzazione dei progetti stessi e al netto dei relativi costi marginali di funzionamento. Al termine dell’esercizio qui considerato il regolamento in questione non è stato adottato. L’adozione del regolamento in parola è intervenuta nel 2023 con la deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 3 del 3 marzo 2023.
In argomento si segnala, inoltre, che con determinazione n. 296 del 30 luglio 2021, n. 296, all’esito di confronto con le organizzazioni sindacali, l’Istituto ha adottato il regolamento per gli incentivi per il personale che svolge funzioni tecniche di cui all’articolo 113, comma 2, del d.lgs. n. 50 del 2016 (allora vigente)59. A ciò ha fatto seguito in data 18 novembre 2021 la
tutte le spese direttamente connesse alla realizzazione del progetto stesso e i relativi costi marginali di funzionamento, sono utilizzati anche per la costituzione di un fondo di incentivazione la cui destinazione terrà conto dell’apporto dei gruppi oltre che dei singoli dipendenti. La relativa deliberazione dell’Ente sarà assunta previa concertazione con le XX.XX”.
59 In base alla fonte legislativa di riferimento, il regolamento in questione definisce le modalità di costituzione di un apposito Fondo, a valere sugli stanziamenti previsti per i singoli appalti di lavori, servizi e forniture negli stati di previsione della spesa, a cui destinare risorse finanziarie in misura non superiore al 2 per cento modulate sull'importo posto a base di gara, per le funzioni tecniche svolte dai dipendenti delle stesse esclusivamente per le attività di programmazione della spesa per investimenti, di valutazione preventiva dei progetti, di predisposizione e di controllo delle procedure di gara e di esecuzione
sottoscrizione di una ipotesi di accordo integrativo con le organizzazioni sindacali con la quale sono state individuate le modalità di ripartizione delle risorse del fondo sopra richiamato. Tale ipotesi di accordo, su cui il Collegio dei Revisori dei conti ha espresso parere favorevole in data 19 gennaio 2022, e il correlato regolamento sono stati oggetto di rilievi da parte del DFP e del DRGS, i cui testi erano stati trasmessi ai sensi dell’articolo 40 bis, comma 2, d.lgs. n. 165 del 2001, talché l’Istituto, previo confronto con le organizzazioni sindacali, ha provveduto a modificare e integrare in modo conforme alle osservazioni dei citati Dipartimenti ministeriali il testo del regolamento in questione che così è stato definitivamente adottato con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 4 del 6 marzo 2023.
Con riguardo al personale di livello dirigenziale, il trattamento stipendiale è corrisposto in applicazione del CCNL Area Istruzione e Ricerca – triennio 2016-2018 - dell’8 luglio 2019.
Il fondo per il trattamento accessorio del personale dirigenziale di II fascia per il 2020 e il 2021 è stato costituito con determinazioni del Direttore generale nn. 402 e 404 del 25 novembre 2022 in misura pari per ciascun anno a euro 161.929,. Purtuttavia in sede istruttoria è emerso che nel 2021 sono stati erogati al personale interessato somme per complessivi euro 98.576. A ogni modo, con la costituzione a novembre 2022, con efficacia “ora per allora”, del fondo in questione e con la sottoscrizione, avvenuta l’8 maggio 2023 dell’accordo integrativo per il personale della dirigenza II fascia- Area Istruzione e Ricerca – annualità 2020-2021, la rilevata problematica può ritenersi superata.
La tabella che segue espone il compenso spettante alla dirigenza, nel 2021, con indicazione degli incarichi conferiti.
dei contratti pubblici, di RUP, di direzione dei lavori ovvero direzione dell'esecuzione e di collaudo tecnico amministrativo ovvero di verifica di conformità, di collaudatore statico ove necessario per consentire l'esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti.
Tabella 11 - Retribuzioni direttore generale e dirigenti 2021
Stipendio tabellare annuo lordo | Retribuzione posizione | Retribuzione risultato | Totale | Provvedimento di conferimento | Durata incarico | |
Direttore Generale | 57.893 | 82.849 | 23.000 | 163.742 | Deliberazione del Consiglio di amministrazione 19 febbraio 2020, n. 1 | Durata dell’incarico: dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2024 |
Dirigente Ufficio Amministrazione e Bilancio | 45.577 | 46.134,40 | 8.122 | 99.834 | Determinazione Direttore generale: 15 novembre 2017, n. 337 | Durata incarico: dal 15 novembre 2017 al 14 novembre 2020, rinnovato sino al 14 novembre 2023 con Determina n. 355 del 12 novembre 2020 |
Dirigente Xxxxxxx Xxxxxxxx e Valorizzazione delle Risorse Umane (incarico a tempo determinato ex art. 19, co. 6 xxxxxx, x.lgs. n. 165/2001) fino al 30 aprile 2021 | 45.577 | 46.134 | 8.122 | 99.834 | Determinazione Direttore generale: 9 aprile 2020, n. 92. Determinazione Direttore generale: n.149 del 30 aprile 2021* | Durata incarico: dal 10 aprile 2020 al 31 dicembre 2020 rinnovato sino al 30 aprile 2021 con Determina n.427 del 30 dicembre 2020. Con Determina n. 149 del 30 aprile 2021, la durata dell'incarico è dal 1° maggio 2021 al 30 aprile 2024 |
Dirigente Ufficio Controllo di gestione e “performance” | 45.261 | 43.156 | 8.076 | 96.492 | Determinazione Direttore generale n. 312 del 5 agosto 2021** | Durata dell'incarico: dal 30 agosto 2021 al 29 agosto 2024 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati INAPP. Valori arrotondati
*L’incarico di dirigente dell’Ufficio gestione e valorizzazione delle risorse umane è stato conferito alla medesima persona (dipendente dell’INAPP con inquadramento da tecnologo di III livello professionale), prima con determinazione del Direttore generale n. 92 del 9 aprile 2020 (dal 10 aprile 2020 al 31 dicembre 2020) ai sensi dell’articolo 19, comma 6-quater del d.lgs. n.165 del 2001, rinnovato fino al 30 aprile 2021 con determinazione del Direttore generale n.427 del 30 dicembre 2020 e successivamente, con determinazione del Direttore generale n.149 del 30 aprile 2021, ai sensi dell’articolo 19, commi 1 e 2 del d.lgs. n.165 del 2001, al termine della selezione pubblica di cui al bando n. 5 del 2019 (emanato con determinazione del Direttore generale n. 579 del 3 dicembre 2019) per l’assunzione, a tempo indeterminato, di 1 unità di personale con inquadramento da Dirigente di II^ fascia.
** L’incarico già conferito alla dirigente in comando in INAPP ai sensi dell’articolo 19, comma 5, d.lgs. n. 165 del 2001, è cessato il 31 maggio 2020. Durante il periodo di comando in INAPP la dirigente ha percepito il trattamento fondamentale e la retribuzione di posizione parte fissa prevista dal CCNL Funzioni Centrali. Nella tabella è, di contro, riportato – essendo l’ipotesi ordinaria – l’importo teorico previsto per il responsabile del medesimo Xxxxxxx dirigenziale, con il trattamento retributivo proprio del Comparto Istruzione Ricerca. Dal 1° giugno 2020 al 29 agosto 2021 l’incarico è stato ricoperto “ad interim” dal Direttore generale, come da determinazione n. 143 del 1° giugno 2020. Con determinazione del Direttore generale
n. 312 del 5 agosto 2021, è stato conferito l’incarico al nuovo dirigente dell’ufficio di controllo di gestione e “performance”,
risultato vincitore della selezione pubblica di cui al bando di mobilità n.1 del 2020.
Nel corso del 2021 è proseguita la collaborazione interistituzionale con altre amministrazioni pubbliche, attraverso la formalizzazione/prosecuzione di comandi (anche se solo per parte dell’anno per alcuni di questi) di personale dell’Istituto presso diversi enti pubblici, per un
totale di 6 unità a tempo indeterminato, con oneri a totale carico delle amministrazioni beneficiarie, che provvedono a rimborsare all’Istituto le somme da questo anticipate a titolo di trattamento retributivo e di contributi previdenziali.
Il relativo impegno di spesa nel 2021, pari a euro 245.566, è stato contabilmente indicato nel Rendiconto generale 2021 separatamente dalle spese di personale60. Solo 2 unità di personale sono invece comandate presso l’Istituto, di cui 1 con inquadramento di Primo ricercatore e 1 con inquadramento di Collaboratore tecnico enti di ricerca.
Nel 2021, l’incidenza, dal punto di vista economico, del costo del personale sul valore della produzione è del 32,91 per cento, come indicato nella tabella seguente, in peggioramento rispetto all’esercizio precedente, in ragione dell’aumento del costo del personale e della contestuale contrazione dei componenti positivi della gestione.
Tabella 12 - Rapporto valore produzione/ costo personale
Componenti positivi della gestione | Costo del personale | b/a % | |
(a) | (b) | ||
2020 | 97.129.504 | 22.716.979 | 23,39 |
2021 | 71.114.795 | 23.406.481 | 32,91 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati INAPP
Infine, si annota che con determinazione del Direttore generale n. 477 del 6 dicembre 2021 l’Istituto ha costituto il fondo per i benefici socioassistenziali in favore del personale dirigenziale e non dirigenziale dell’INAPP per gli anni 2020 e 2021 in attuazione dell’articolo 96 del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018, quantificato in euro 177.988 per l’annualità 2020 ed euro 197.866 per l’annualità 2021. In data 12 aprile 2022 è stato poi sottoscritto con le organizzazioni sindacali apposito accordo integrativo che ne disciplina presupposti e modalità di erogazione per gli anni 2020 e 2021.
4.3 Collaborazioni esterne
Nel 2021, la spesa per consulenze, incarichi e prestazioni professionali, pari a euro 6,2 mln,
60 Sono contabilizzate separatamente le spese sostenute per l’anticipazione del trattamento retributivo e dei versamenti contributivi in favore del personale comandato presso altre amministrazioni, che vengono da quest’ultime solo successivamente rimborsate all’INAPP.
Inoltre, a norma dell’articolo 22 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 “Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché' delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario”, gli enti pubblici di ricerca hanno la facoltà di conferire, nell’ambito delle disponibilità di bilancio, assegni per lo svolgimento di attività di ricerca: alla data del 31 dicembre 2021 nell’Istituto risultano ancora in essere, per proroga o per rinnovo, 4 assegni di ricerca attivati nel 2018. Nel corso del 2021 non sono stati attivati ulteriori assegni di ricerca.
Nelle successive due tabelle sono indicate, rispettivamente, le spese per consulenze, incarichi e prestazioni professionali in termini aggregati, suddivise per tipologia di incaricato (persone fisiche, persone giuridiche) e per natura della prestazione (esperti, specialista), e in dettaglio quelle relative agli incarichi conferiti a società.
Tabella 13 - Spesa per collaborazioni
Consulenze, incarichi e prestazioni professionali | 2020 | 2021 | Δ% |
Spese per studi, ricerche e consulenze da privati | 578.618 | 491.513 | -15,05 |
Spese per esperti in commissioni, comitati e consigli | 36.892 | 0 | -100 |
Spese per studi, ricerche e consulenze da società | 5.122.578 | 5.394.312 | 5,30 |
Prestazioni xxxx.xx specialistiche (es. interpretariato) | 18.589 | 273.349 | 1370,49 |
Totale | 5.756.677 | 6.159.173 | 6,99 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati consuntivo INAPP
Tabella 14 – Spesa per studi, ricerche e consulenze da società: dettaglio
Motivazione della spesa | Fonte di finanziamento | Importo |
Servizi per la realizzazione della quarta edizione della "Indagine su professioni e competenze nelle imprese PEC-INAPP | PON SPAO | 503.408,40 |
Supporto all’indagine sull’Offerta di formazione professionale (OFP) | PON SPAO | 122.000,00 |
Servizi di Monitoraggio del Piano Nazionale Qualità e di gestione operativa della Rete Nazionale di Peer Review tra Istituti scolastici e Centri di formazione professionale.” | PON SPAO | 25.988,51 |
Supporto alla pianificazione e realizzazione dell’indagine di campo sul fenomeno della dispersione attraverso tecniche miste quali CAPI | PON SPAO | 468.022,13 |
Inapp-PLUS 2020 - Realizzazione della fase di campo della tornata 2020 dell'indagine INAPP | PON SPAO | 599.114,92 |
Servizi di supporto finalizzati alla realizzazione di sei studi di scenario per l'anticipazione dei fabbisogni professionali | PON SPAO | 31.347,90 |
Indagine di campo relativa alla somministrazione di test per assessment dei livelli di padronanza delle competenze chiave | PON SPAO | 94.646,00 |
PON SPAO 10.3.8/2 S3 servizi per la realizzazione di indagini campionarie a supporto di INDACO-Imprese e INDACO-Adulti. - Vedi det. indiz. 322/2019 e det. agg. 47/2020 | PON SPAO | 1.200.894,56 |
Supporto alla realizzazione di interviste (CATI per la verifica degli esiti formativi ed occupazionali percorsi IeFP E IFTS) | PON SPAO | 142.721,33 |
Organizzazione e conduzione di due writing workshop sulle tecniche statistiche di valutazione delle politiche | PON SPAO | 17.891,30 |
INAPP-QDL 2020 - Realizzazione della fase di campo della quinta indagine INAPP Qualità del lavoro | PON SPAO | 292.299,80 |
Supporto alla pianificazione e realizzazione della fase di campo dell'indagine pilota OCSE PIAAC | PON SPAO | 481.656,00 |
Supporto alla realizzazione di indagini di campo in materia di norme per l’accreditamento delle sedi formative attraverso interviste a amministratori regionali | PON SPAO | 27.511,00 |
Conduzione indagine field ed organizzazione della fase preparatoria ed elaborazione della relativa reportistica in tema di strumenti e dispositivi per l'alternanza | PON SPAO | 168.970,00 |
Servizi di rilevazione CAWI relativi alla somministrazione di un questionario a 3.800 soggetti (comuni, enti e amministrazioni) coinvolti nel processo di implementazione del REI | PON SPAO | 24.920,00 |
Visual grafico per la diffusione e promozione attività e risultati dell'Agenzia Nazionale Erasmus | ERASMUS | 36.600,00 |
Indagine qualitativa relativa ai Possessori di Carta della Mobilità VET | ERASMUS | 25.066,69 |
Servizi di rilevazione CAPI per indagine campionaria INAPP relativa alla misurazione di outcome del REI | PON SPAO | 315.675,00 |
Supporto alla progettazione e alla realizzazione di iniziative di comunicazione e promozione delle attività dell’INAPP | PON SPAO | 92.622,40 |
Supporto alla pianificazione e realizzazione dell’indagine attraverso interviste a stakeholder su misure e policies regionali in materia di contrasto alla dispersione e analisi delle politiche europee rilevanti | PON SPAO | 92.376,09 |
Realizzazione di attività di comunicazione integrata per la diffusione e promozione delle attività e dei risultati dell'Agenzia Nazionale Erasmus+ VET | ERASMUS | 63.104,00 |
Visita di sorveglianza e mantenimento Sistema Qualità ISO 9001:2015 A.N. Erasmus+ | ERASMUS | 1.079,99 |
Servizi di certificazione annuale | YOUTH EMPLOYMENT PARTNERSHIP | 1.020,00 |
Servizi di certificazione annuale | FONDI IST. PER COF. PROGETTO YOUTH EMPLOYMENT PARTNERSHIP | 180,00 |
Servizi di supporto alla Realizzazione di attività di indagine di campo relativa alla valutazione delle competenze chiave nella IeFP | PON SPAO | 375,00 |
Inapp-PLUS 2022 - Realizzazione della fase di campo della tornata 2022 dell'indagine INAPP. | PON SPAO | 375,00 |
Supporto alla realizzazione di indagini di campo sullo stato dell’accreditamento | PON SPAO | 30,00 |
Realizzazione di una indagine CAWI sulle imprese che usufruiscono dei servizi offerti dalle piattaforme digitali operanti in Italia. | PON SPAO | 225,00 |
Servizi di supporto alla realizzazione di due studi di scenario per l'anticipazione dei fabbisogni professionali. | PON SPAO | 13.506,43 |
Indagine su digitalizzazione dell’economia e occupabilità degli addetti over-50 delle piccole e medie imprese | PON SPAO | 25.502,86 |
Servizi specialistici a supporto della realizzazione delle previsioni sugli andamenti settoriali dell’economia e dell’occupazione per settore e per professioni | PON SPAO | 30,00 |
Riprogettazione del sistema informativo | PON SPAO | 152.624,68 |
Servizi di manutenzione, sviluppo e promozione del sito web e dell’app mobile Stage4eu | PON SPAO | 97.429,57 |
Sviluppo e aggiornamento DB Atlante Lavoro e delle politiche di comunicazione | PON SPAO | 228.662,03 |
Secondo monitoraggio del sistema nazionale di certificazione delle competenze e realizzazione degli studi di caso. | PON SPAO | 225,00 |
Supporto alla realizzazione di interviste a giovani e imprenditori relative agli esiti occupazionali dei sistemi formativi di IeFP e IFTS | PON SPAO | 225,00 |
Indagine sull'evoluzione degli assetti e dei processi organizzativi delle imprese italiane | PON SPAO | 225,00 |
Organizzazione e conduzione di workshop sull'applicazione di metodologie statistiche di campionamento e di elaborazione | PON SPAO | 35.030,00 |
Tassa gara "indagine campionaria sulle professioni terza edizione" (gara andata deserta) | PON SPAO | 225,00 |
Supporto all’analisi della ridefinizione delle figure professionali sotto la spinta del processo Industria 4.0. Effetti diretti e indiretti della digitalizzazione delle imprese sul sistema della formazione continua | PON SPAO | 225,00 |
Supporto alla valorizzazione e approfondimento dei risultati e dei nodi problematici emersi dall’Indagine OFP e analisi dei nuovi assetti dell’offerta di formazione continua nelle PMI e nella grande impresa | PON SPAO | 225,00 |
Realizzazione di servizi di “Supporto alla realizzazione della quarta edizione della indagine INDACO-Imprese e della terza edizione dell’indagine INDACO-Adulti” e di servizi finalizzati alla “Realizzazione dell’Indagine sugli aspetti formativi, occupazionali e tecnologici negli ambiti produttivi innovativi a livello nazionale: startup green italiane”. | PON SPAO | 600,00 |
Servizi di rilevazione CAWI relativi alla somministrazione di un questionario a circa 1000 soggetti (comuni, enti e amministrazioni) coinvolti nel processo di implementazione del REI, | PON SPAO | 30,00 |
Supporto alla pianificazione e realizzazione della fase di campo dell'indagine principale OCSE PIAAC | PON SPAO | 600,00 |
Supporto all’analisi dell’impatto del coronavirus sulle pratiche di age management nei processi formativi aziendali. Il ruolo dell’Intergenerational learning | PON SPAO | 30,00 |
Indagine Campionaria sulle professioni – terza edizione, Servizi di rilevazione con tecnica CAPI presso un campione di 16.000 lavoratori. | PON SPAO | 225,00 |
Supporto all’analisi dell’evoluzione degli impatti dello smart working sui processi di re- skilling e up-skilling | PON SPAO | 30,00 |
Costi aggiuntivi al contratto per indagine "Qualità del lavoro" | PON SPAO | 8.540,00 |
TOTALE | 5.394.311,59 |
Fonte: dati INAPP
5. I RISULTATI DELLA GESTIONE
5.1 Considerazioni introduttive
Il bilancio di previsione per l’esercizio 2021 è stato adottato dal Consiglio di amministrazione con deliberazione n. 12 del 30 ottobre 2020 ed è stato approvato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con nota prot. 10054 del 9 dicembre 2020.
La costruzione del bilancio 2021 è stata attuata a partire dai cosiddetti “budget di progetto”, associati ciascuno ad una specifica linea di finanziamento e articolati in macro-voci di spesa63. Inoltre, l’applicazione del nuovo regolamento di amministrazione, contabilità e finanza ha consentito una più puntuale ridefinizione delle regole operative per la gestione del ciclo della
61 Ai quali il “Centro di Gestione Finanziaria INAPP” può delegare il potere di contrarre impegni di spesa a carico dell’Istituto per il perseguimento di determinati obiettivi.
62 Nella relazione al Rendiconto 2021, si dà evidenza dei Centri di responsabilità finanziaria individuati per l’esercizio 2021, mostrando la correlazione tra i CRF attivi fino al 31 dicembre 2020 ed i nuovi CRF. In particolare, sono stati individuati due nuovi CRF, il Servizio documentazione, XX.XX. e supporto alle funzioni trasversali e Servizio Gestione Progetti su bandi competitivi, mentre altri CRF hanno cambiato denominazione.
63 Tale innovazione, funzionale per la programmazione, monitoraggio e verifica dei costi connessi alle attività dell’Istituto, per lo più articolate in progetti finanziati da fondi esterni soggetti a rendicontazione per il rimborso delle spese sostenute, rappresenta un ulteriore snodo dell’evoluzione del sistema informativo contabile in uso.
spesa (ciclo passivo) e, in particolare, quelle relative alla fase di assunzione degli impegni, che ha condotto ad adottare, nel marzo 2021, una direttiva interna in ordine “agli adempimenti in merito alla programmazione e gestione della spesa in INAPP”. Tale direttiva contiene anche un primo elenco di procedure per le quali l’Istituto si pone l’obiettivo di realizzare una completa dematerializzazione.
Le variazioni al bilancio in corso di esercizio sono state apportate con quattro note di variazione decisionale, adottate dal Consiglio di amministrazione e approvate dal Ministero vigilante, e da due note di variazione gestionale, disposte dal Direttore generale64. Le variazioni in questione hanno determinato un incremento degli stanziamenti dell’11,9 per cento rispetto alle originarie previsioni (del 4,02 per cento, al netto dell’applicazione dell’avanzo per oltre euro 10,4 mln).
Più in particolare, nella relazione al Rendiconto generale per l’esercizio 2021 l’Istituto sottolinea che le suddette variazioni sono connesse principalmente a un maggior finanziamento delle azioni decentrate del progetto “Erasmus+”, a maggiori attività di comunicazione, all’acquisizione di licenze e “software” e agli acquisti di personal computer, resisi necessari per effetto delle linee guida del Dipartimento della funzione pubblica, approvate con decreto del 9 dicembre 2020, che indirizzano le amministrazioni nella predisposizione del piano organizzativo del lavoro agile (POLA), con conseguenti ricadute organizzative e di necessario potenziamento della dotazione strumentale, e per assicurare la “compliance” alle normative in materia di transizione digitale mediante la realizzazione di un’infrastruttura fisica per l’accesso ai servizi dell’Istituto attraverso il Sistema pubblico di identità digitale (SPID).
Inoltre, sempre in tale contesto è evidenziato che con la terza nota di variazione decisionale l’Istituto ha proceduto all’assestamento di bilancio e alla conseguente destinazione dell’avanzo di amministrazione istituzionale risultante dall’approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2020, pari a euro 11.913.226, la maggior parte del quale è stato impiegato per
64 Nel corso dell’esercizio in esame sono stati approvate 4 note di variazione decisionale (deliberazioni del Consiglio di amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2021, n. 8 del 16 giugno 2021, n. 11 del 27 luglio 2021, n. 17 del 30 novembre 2021) e 2 note di variazione gestionale (determinazioni del Direttore generale n. 23 del 27 gennaio 2021, n. 383 del 14 ottobre 2021) al bilancio di previsione per l’esercizio 2021 adottato dal Consiglio di amministrazione con deliberazione n. 12 del 30 ottobre 2020 e approvato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali con nota prot. n. 10054 del 9 dicembre 2020, incidenti sul lato delle previsioni sia di entrata che di uscita. Le note di variazione decisionale in questione, previo parere favorevole del collegio dei revisori dei conti, sono state trasmesse al Ministero vigilante che le approvate rispettivamente con note prott. nn. 3572 del 9 aprile 2021, 6149 del 25 giugno 2021, 7313 del 3 agosto 2021 e 11391 del 2 dicembre 2021.
finanziare alcuni interventi straordinari di sviluppo e consolidamento di specifiche attività che erano state previste nel Piano Triennale delle Attività (PTA) dell’Istituto 2021-2023, mentre per euro 4.540.049è stato vincolato in un fondo per il finanziamento delle spese in c/capitale65, preordinato a costituire la provvista finanziaria necessaria al possibile acquisto di un immobile da destinare a sede dell’Istituto in luogo di quello attuale, che è detenuto sulla base di un contratto di affitto che comporta esborsi annui (al lordo di un parziale rimborso da parte dell’ANPAL) di poco inferiori a euro 4 mln.
L’Istituto ha adottato il Piano dei conti integrato, finanziario ed economico-patrimoniale, previsto per le amministrazioni pubbliche in regime di contabilità finanziaria.
Il Rendiconto 2021 è stato predisposto in conformità al nuovo regolamento di amministrazione, finanza e contabilità, e, previa deliberazione di riaccertamento dei residui n. 5 del 29 aprile 2022, è stato adottato dal Consiglio di amministrazione in pari data con deliberazione n. 6 ed approvato dal Ministero vigilante, acquisito il parere del Ministero dell’economia e delle finanze66. Il Collegio dei revisori dei conti ha espresso parere favorevole al Rendiconto 2021 con verbale n. 6 del 15 aprile 2022.
Come in precedenza specificato, con l’adozione del nuovo regolamento di amministrazione, contabilità e finanza la pregressa articolazione fra differenti gestioni (contabilità istituzionale e speciale) è stata superata con l’istituzione di un unico Centro di gestione finanziaria, che, si ripete, coincide con la Direzione generale. Tuttavia, a fini informativi, la precedente articolazione è esposta nell’allegato al Rendiconto generale denominato “prospetto riepilogativo delle poste finanziarie a valere sulle risorse destinate alla gestione dei fondi istituzionali e alla gestione dei fondi a destinazione vincolata”, che evidenzia, per ogni singola fonte di finanziamento, ricompresa nella gestione ordinaria o a destinazione vincolata, le risultanze finanziarie relative, in particolare, alle somme stanziate, impegnate o accertate nell’anno di riferimento. Tale rappresentazione consente una rilevazione analitica e separata dell’andamento delle poste in questione e di tenere traccia dei principali risultati finanziari
65 Nel medesimo fondo sono confluite le risorse derivanti dalla vendita dell’immobile di proprietà dell’Istituto sito ad Albano, perfezionatasi nel 2021 per un prezzo di euro 1.205.000. Pertanto, nel 2021 il fondo in questione ammonta a un totale di euro 5.745.049.
66 Si tratta rispettivamente della nota del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n. 5174 del 24 maggio 2021 e della nota del Ministero dell’economia e delle finanze n. 188676 del 6 luglio 2022, nella quale il Ministero in questione ha formulato delle osservazioni sul rendiconto 2021, tra cui l’incremento delle spese di personale rispetto al 2020 (+689.502 euro) senza indicazione, nella nota integrativa, della motivazione della già menzionata variazione in aumento.
derivanti dalla gestione del bilancio e l’apporto che le differenti gestioni determinano sui risultati finali dell’esercizio considerato.
Nel prospetto allegato al Rendiconto relativo alla classificazione per missioni e programmi, sono indicate cinque missioni con i relativi programmi, definiti a seguito della individuazione, da parte del Ministero vigilante, delle missioni istituzionali in attuazione del decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 91 “Adeguamento e armonizzazione dei sistemi contabili”. Sul punto, la relazione al Rendiconto riferisce, con particolare riferimento alle spese correlate alla Missione 32 – “Servizi istituzionali e generali”, che nel bilancio di previsione 2021 era stata prevista una loro incidenza sulle spese complessive pari al 7 per cento, mentre in sede di consuntivo tale incidenza è risultata essere pari a 9,5 per cento. Al rilievo sollevato dal Ministero dell’economia e delle finanze in sede di approvazione del Rendiconto generale per l’esercizio 2021 circa l’elevata incidenza percentuale della spesa di cassa classificata nella citata Missione 32 sul totale della spesa (pari al 11,4 per cento), tenuto conto che tale Missione accoglie solo le spese che non possono essere imputate puntualmente a una specifica Missione e, dunque, ha natura residuale, l’Istituto ha replicato67 che l’esercizio 2021, rispetto all’esercizio precedente, è stato caratterizzato da una contrazione delle spese per erogazione agli enti beneficiari delle risorse delle azioni decentrate “Erasmus+”, riconducibile alla Missione 26, per un valore di circa 30 milioni di euro imputabile a fattori eccezionali, tra cui il rinnovo della Convenzione per l’Agenzia Nazionale “Erasmus+” con la Commissione europea. Pertanto, lo spostamento del pagamento di tali spese sull’esercizio 2022 ha determinato nel 2021 un incremento della proporzione della spesa erogata per la Missione 32 rispetto allo spesa complessiva 2021, come sarebbe dimostrato dalla circostanza che ove il dato della spesa di cassa 2021 fosse incrementato con i circa 30 milioni di euro di pagamenti “slittati” nel 2022, risulterebbe che l’incidenza sul totale della spesa di cassa riferita alla Missione 32 sarebbe pari all’8,44 per cento, in linea dunque con l’esercizio precedente.
5.2 Il rendiconto finanziario
In controtendenza rispetto all’esercizio 2020, la gestione nel 2021 chiude con un disavanzo finanziario di competenza di euro 3.527.988 (nel 2020 x00.000.000 euro), quale risultante tra la
67 Nota INAPP prot. n.13008 dell’8 settembre 2022.
differenza tra accertamenti, pari ad euro 124.369.532 (in diminuzione del 3,07 per cento) ed impegni per euro 127.897.520 (in aumento dell’8,9 per cento).
Nel corso dell’esercizio, come anticipato nel paragrafo precedente, con le variazioni decisionali di bilancio l’avanzo di amministrazione 2020 è stato utilizzato per euro 10.424.232 (euro
1.630.470 nel 2020), di cui euro 3.478.156 per finalità correlate alla “gestione dei fondi a destinazione vincolata” ed euro 6.946.076 per scopi inerenti alla “gestione dei fondi istituzionali”.
Passando all’analisi delle risultanze dell’esercizio 2021, quanto alle entrate al netto delle partite di giro, pari a euro 109.929.567, si evidenzia una diminuzione dell’1,08 per cento sul 2020, a fronte di un aumento del 13,16 per cento delle spese nette, pari a euro 113.457.555, rispetto al 2020. Per le entrate, si riscontra, in particolare, la diminuzione dei trasferimenti correnti (-4,03 per cento), in prevalente misura quelli provenienti da UE e resto del mondo (-6,30 per cento).
Tabella 15 - Risultati finanziari
ENTRATE | 2020 | 2021 | ∆ % |
Titolo II Trasferimenti correnti | |||
- da Amministrazioni pubbliche | 32.045.664 | 32.241.371 | 0,61 |
- da imprese private | 18.782 | 144.501 | 669,36 |
- da Ue e Resto Mondo | 71.108.680 | 66.631.250 | -6,30 |
Totale trasferimenti correnti | 103.173.126 | 99.017.122 | -4,03 |
Titolo III Entrate extratributarie | |||
Proventi derivanti dalla gestione di beni | 0 | 2.500,00 | 100 |
Interessi attivi da titoli o finanziamenti a lungo termine | 42.765 | 255.165 | 496,67 |
Rimborsi e altre entrate correnti | |||
- indennizzi di assicurazione | 0 | 0 | |
- rimborsi in entrata | 293.333 | 245.566 | -16,28 |
- altre entrate correnti n.a.c. | 1.276.315 | 2.180.606 | 70,85 |
Totale rimborsi e altre entrate correnti | 1.569.649 | 2.426.173 | 54,57 |
Totale entrate extratributarie | 1.612.413 | 2.683.837 | 66,45 |
Titolo IV Entrate in conto capitale | |||
Entrate da alienazione di beni materiali e immateriali | |||
- Alienazione di beni materiali | 1.205.000 | 100 | |
Totale entrate in conto capitale | 1.205.000 | 100 | |
Titolo V. Entrate da riduzione delle attività finanziarie | |||
- Riscossione crediti a medio lungo termine a tasso agevolato | 10.674 | 9.428 | -11,67 |
- Riscossione crediti a medio e lungo termine a tasso non agevolato da imprese (polizze INA) | 605.256 | 1.172.243 | 93,68 |
Totale entrate da riduzione di attività finanziarie | 615.930 | 1.181.670 | 91,85 |
Titolo VI. - Accensione Prestiti a breve | |||
-Anticipazioni a titolo non oneroso | 5.729.775 | 5.841.936 | 1,96 |
Titolo VII. - Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere | 0 | 0 | 0 |
Totale entrate al netto delle partite di giro | 111.131.244 | 109.929.567 | -1,08 |
Titolo IX Entrate per conto terzi e partite di giro | |||
Entrate per partite di giro | 17.175.791 | 14.436.566 | -15,95 |
-Altre Ritenute | 2.376.838 | 2.829.645 | 19,05 |
-Ritenute su redditi da lavoro dipendente | 11.931.080 | 11.319.669 | -5,12 |
-Ritenute su redditi da lavoro autonomo | 219.460 | 201.435 | -8,21 |
-Altre entrate per partite di giro | 2.648.413 | 85.818 | -96,76 |
Entrate per conto terzi | 3.400 | 100 | |
Totale entrate per conto terzi e partite di giro | 17.175.790 | 14.439.966 | -15,93 |
Totale generale entrate | 128.307.034 | 124.369.532 | -3,07 |
USCITE | |||
Titolo I Spese correnti | |||
Redditi da lavoro dipendente | 22.757.614 | 23.915.992 | 5,09 |
- Retribuzioni lorde | 17.142.163 | 17.730.724 | 3,43 |
-Contributi sociali a carico dell’Ente | 5.615.451 | 6.185.268 | 10,15 |
Imposte e tasse e proventi assimilati | 1.911.392 | 1.803.087 | -5,67 |
Acquisto di beni e servizi | 12.442.212 | 16.597.522 | 33,40 |
- Acquisto di beni | 114.601 | 126.400 | 10,30 |
-Acquisto di servizi | 12.327.611 | 16.471.121 | 33,61 |
Trasferimenti correnti | 56.193.877 | 59.531.763 | 5,94 |
-Trasferimenti correnti ad amministrazioni pubbliche | 55.836.256 | 59.495.763 | 6,55 |
-Trasferimenti correnti a famiglie | 0 | 36.000 | 100 |
-Trasferimenti correnti a istituzioni sociali private | 357.621 | 0 | -100 |
Interessi passivi | 699 | 211.440 | 30148,87 |
Xxxxxxxx e poste correttive delle entrate | 353.301 | 607.057 | 71,82 |
-Rimborsi per spese di personale (comando, distacco, fuori ruolo, convenzioni, ecc.) | 293.333 | 245.566 | -16,28 |
-Rimborsi di trasferimenti all’Ue | 20.700 | 27.807 | 34,33 |
-Altri rimborsi di parte corrente di somme non dovute o incassate in eccesso | 39.268 | 333.684 | 749,76 |
Altre spese correnti | 43.929 | 74.033 | 68,53 |
-Premi di assicurazione | 25.880 | 35.126 | 35,72 |
-Spese dovute a sanzioni, risarcimenti e indennizzi | 5.206 | 38.908 | 647,36 |
Altre spese non altrimenti classificabili | 12.843 | 0 | -100,00 |
Totale spese correnti | 93.703.026 | 102.740.893 | 9,65 |
Titolo II Spese in conto capitale | |||
Investimenti fissi lordi e acquisto di terreni | |||
-Beni materiali | 373.953 | 477.270 | 27,63 |
- Beni immateriali | 98.578 | 4.397.455 | 4360,89 |
-Beni immateriali acquisiti mediante operazioni di leasing finanziario | 0 | 0 | |
Totale spese conto capitale | 472.531 | 4.874.725 | 931,62 |
Titolo IV Rimborso prestiti a breve | |||
-Restituzione anticipazioni a titolo non oneroso | 6.079.261 | 5.841.936 | -3,90 |
Titolo V Chiusura anticipazioni ricevute da Istituto tesoriere | |||
Totale spese al netto delle partite di giro | 100.254.818 | 113.457.555 | 13,17 |
Titolo VII Uscite per conto terzi e partite di giro | |||
Uscite aventi natura di partite di giro | 17.175.791 | 14.436.566 | -15,95 |
Versamenti di altre ritenute | 2.376.838 | 2.829.645 | 19,05 |
-Versamenti di ritenute su redditi da lavoro dipendente | 11.931.080 | 11.319.669 | -5,12 |
-Versamenti di ritenute su redditi da lavoro autonomo | 219.460 | 201.435 | -8,21 |
-Altre uscite per partite di giro | 2.648.413 | 85.818 | -96,76 |
Uscite per conto terzi | 3.400 | 100 | |
Totale uscite per conto terzi e partite di giro | 17.175.791 | 14.439.966 | -15,93 |
Totale generale uscite | 117.430.608 | 127.897.520 | 8,91 |
Avanzo/disavanzo finanziario di competenza | 10.876.426 | -3.527.988 | -132,44 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su conto consuntivo INAPP
I trasferimenti correnti, pari a euro 99.017.122, sono, fra l’altro, in massima parte riconducibili ai finanziamenti a valere sui fondi “Erasmus+” (per euro 56.095.090), al contributo di funzionamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali (per euro 26.351.098: importo rimasto invariato rispetto all’anno precedente) e al FSE (per euro 7.510.040,13).
Le entrate extratributarie, pari a euro 2.683.837, sono riferibili, in particolare: al rimborso da parte dell’ANPAL di quota parte del canone di affitto che grava sull’Istituto per il godimento dell’immobile in cui ha la propria sede istituzionale, di cui un piano è occupato dagli uffici di detta Agenzia68, per euro 1.376.826; al rimborso del costo del personale comandato presso altre amministrazioni pubbliche, per euro 245.566; e agli interessi attivi maturati nell’esercizio considerato, per euro 255.165. Nel 2021 si registrano, inoltre, entrate in conto capitale per euro 1.205.000, riferibili alla vendita di un immobile di proprietà sito ad Albano Laziale.
Le entrate da riduzione di attività finanziarie, pari a euro 1.181.670, sono costituite, quasi interamente, da riscossioni delle polizze assicurative INA inerenti al trattamento di fine
68 Nel corso del 2021 è stato rinnovato il Protocollo d’intesa (INAPP n. 10172 del 20 dicembre 2020) relativo all’utilizzo da parte dell’ANPAL della sede INAPP di Corso d’Italia n. 33 per un contingente di 103 unità di personale, con erogazione dei relativi servizi generali e rimborso dei costi sostenuti, in attesa della individuazione da parte dell’ANPAL di una nuova collocazione del personale attualmente ospitato.
servizio di dipendenti cessati dall’impiego (euro 1.172.243).
A decorrere dal 2020 nel Titolo VI – “Accensione prestiti” del Rendiconto generale sono indicate le anticipazioni a titolo non oneroso che l’Istituto sostiene per la realizzazione delle attività di FSE69. Nel 2021 l’ammontare delle somme accertate e riscosse a tale titolo è stato pari a circa euro 5,8 mln, e trovano esatta corrispondenza, sul lato della spesa, nel Titolo IV – “Rimborso prestiti”. Infine, anche per il 2021, al pari dell’esercizio precedente, non risultano entrate da anticipazioni di cassa dell’istituto tesoriere.
Le uscite, al netto delle partite di giro, ammontano a euro 113.457.555 (euro 100.254.818 nel 2020) e sono costituite da spese correnti per euro 102.740.893 (euro 93.703.026 nel 2020), da spese in conto capitale per euro 4.874.725 - principalmente per acquisizione di immobilizzazioni tecniche destinate alla messa in sicurezza e implementazione dei portali web dell’Istituto già esistenti e alla realizzazione di nuovi servizi istituzionali e funzionali alle attività di ricerca finanziate a valere sul PON SPAO (euro 472.531 nel 2020), da rimborso prestiti per euro 5.841.936 (euro 6.079.261 nel 2020), queste ultime iscritte nel Titolo IV e correlate ai rapporti finanziari intercorsi con ANPAL relativamente alla gestione del fondo di rotazione del PON SPAO, che generano, come detto, anticipazioni da restituire registrate nel Titolo VI dell’entrata.
L’osservazione dei dati del rendiconto finanziario decisionale e gestionale e le informazioni
desunte dalla relazione al Rendiconto generale per il 2021 restituiscono il seguente quadro. Fra le spese correnti si evidenziano, in particolare, quelle per il finanziamento delle azioni decentrate del progetto “Erasmus+”, che ammontano a euro 59,2 mln; i redditi da lavoro dipendente, pari a euro 23,9 mln; le spese per attività correlate a studi, indagini e rilevazioni, seminari e convegni, stampe, traduzioni, ecc., pari a euro 7,8 mln (in aumento rispetto al 2020); le spese generali quali quelle per la locazione della sede istituzionale, per euro 3,9 mln, e per le utenze, per euro 138,7 mila (quest’ultime invariate rispetto al 2020); le spese per gli organi dell’Ente, per euro 158,8 mila; le spese derivanti da imposte e tasse a carico dell’Istituto per euro 1,8 mln. Le spese in conto capitale, pari a euro 4.874.725, riguardano, fra l’altro, l’acquisto di impianti per euro 4.913, di server per euro 104.766, di postazioni di lavoro per euro 223.751, lo sviluppo “software” e manutenzione evolutiva, per euro 4.397.455.
69 Per recepimento dell’allegato A del Decreto Mef del 4 settembre 2017 che ha adeguato la codifica SIOPE degli enti di ricerca al piano dei conti finanziario di cui al d.P.R. n. 132 del 4 ottobre 2013.
Come evidenziato nei precedenti referti, la presenza di costi incomprimibili di funzionamento ordinario dell’Istituto, quali il costo del personale e i costi di struttura, tendenzialmente incrementali70, genera una sostanziale rigidità del bilancio a fronte dell’invarianza dell’ammontare del contributo ordinario di funzionamento erogato annualmente dal Ministero vigilante. Anche nella relazione al Rendiconto generale per il 2021 l’Istituto rappresenta che mettendo a confronto la sommatoria delle due macrovoci di spesa ritenute incomprimibili (quella per il personale a tempo indeterminato e quella sostenuta per assicurare il funzionamento delle attività essenziali della struttura), che nell’esercizio considerato è pari a euro 32.364.000, e l’ammontare del contributo istituzionale ricevuto per il medesimo esercizio, pari a euro 26.351.098, emerge nitidamente uno sbilancio di poco superiore a 6 milioni di euro, a cui l’Istituto ha potuto far fronte solo grazie ai diversi finanziamenti esterni ottenuti in virtù sia di convenzioni di studio e di ricerca stipulate con altre amministrazioni pubbliche, tra cui lo stesso Ministero vigilante, sia a seguito della vittoriosa partecipazione a bandi europei competitivi. Fonti di finanziamento queste, tuttavia, che l’Istituto ritiene comunque non idonee a superare la problematica denunciata – che avrebbe carattere strutturale – anche in ragione della aleatorietà della loro perduranza nel tempo – e quindi della loro capacità di coprire lo sbilancio negativo generato dal diverso ammontare del contributo istituzionale e delle spese essenziali di funzionamento “incomprimibili”.
Si annota, infine, che l’Istituto ha attivato forme pensionistiche complementari per le quali nel corso del 2021 ha effettuato accantonamenti annuali di trattamento di fine rapporto (Tfr) e di trattamento di fine servizio (Tfs) del personale, mediante versamento di premi a valere su polizze collettive, per un ammontare pari a euro 842.604. In forza di alcuni vincoli presenti nelle citate polizze collettive, l’Istituto ha ritenuto altresì opportuno accantonare prudenzialmente nel bilancio71, a titolo di accantonamento per Tfr/Tfs relativamente alla annualità 2021, un importo totale lordo di euro 325.461. Il diagramma seguente illustra
70 Specie dopo la conclusione del processo di stabilizzazione del personale precario che ne aveva titolo e la tornata dei rinnovi contrattuali a livello nazionale del personale del comparto enti di ricerca, che hanno determinato un incremento della relativa spesa.
71 Tale accantonamento per il 2021, che segue quello effettuato anche nel precedente anno, si è reso in particolare necessario a seguito della comunicazione da parte della società Generali Italia S.p.A. della scadenza di alcune posizioni individuali, presenti all’interno delle suddette polizze, per raggiungimento dei limiti anagrafici previsti nelle medesime polizze. Tale scadenza ha, infatti, impedito di continuare a versare per i dipendenti in questione la quota di accantonamento annuale su tali polizze; ed a seguito dell’assunzione di nuovo personale mediante i concorsi, per il quale non è stato possibile procedere all’inserimento all’interno delle suddette polizze collettive perché già disdettate.
visivamente la distribuzione della spesa di competenza al netto delle partite di giro.
Figura 2 - Distribuzione della spesa di competenza al netto delle partite di giro
Il Collegio dei revisori dei conti ha verificato il rispetto dei limiti di spesa determinati in base alle disposizioni di cui alla legge 27 dicembre 2019, n. 160 (articolo 1, commi da 590 a 602)72, applicati ai capitoli finanziati dal contributo istituzionale o a valere su fondi non vincolati. In particolare, con mandato di pagamento n. 1066 del 23 giugno 2021 l’Istituto ha versato al capitolo 3422- capo X – del bilancio dello Stato, ai sensi dell’articolo 1, comma 594, della l. n. 160 del 2019, la complessiva somma di euro 286.522.
72 Il legislatore ha previsto per gli enti di ricerca alcune deroghe al contenimento della spesa (spesa per incarichi e consulenze- articolo 6, comma. 7, d. l. n. 78 del 2010; compensi organi collegiali- articolo 6, comma 2; spese per organizzazione di convegni articolo 6, comma 8; spese per missione finanziate da risorse comunitarie art. 6 c. 12). Con la legge 27 dicembre 2019, n. 160 articolo 1, commi da 590 a 602- Spese per acquisizioni di beni e servizi e compensi agli organi - sono state introdotte diverse modalità di razionalizzazione delle spese delle pubbliche amministrazioni. In base al comma 590 della citata legge cessano di applicarsi le norme in materia di contenimento e di riduzione della spesa di cui all’allegato A annesso alla medesima legge, ad eccezione delle norme che recano vincoli in materia di spese di personale. A fronte di ciò l’INAPP è tenuto, a decorrere dal 2020, a contenere la spesa per l’acquisto di beni e servizi entro il livello registrato mediamente negli esercizi finanziari dal 2016 al 2018, come risultante dai rispettivi rendiconti deliberati. Viene comunque prevista la possibilità di utilizzare, ai fini del superamento del limite di spesa media per acquisti di beni e servizi (nel rispetto degli equilibri di bilancio), l’aumento dei ricavi o delle entrate accertate solo però entro il termine dell’esercizio successivo a quello di accertamento. In base alle indicazioni indicate nella circolare n. 9 del 21 aprile 2020 del DRGS, l’Istituto ha recepito i nuovi limiti di spesa applicandoli esclusivamente ai capitoli di bilancio finanziati dal contributo istituzionale, che rappresenta la dotazione pubblica per la sovvenzione delle spese di funzionamento dell’Istituto stesso senza essere soggetta ad alcun vincolo di destinazione. Non sono state prese in considerazione dall’Istituto, come specificato chiaramente nella circolare citata, le spese finanziate con fondi a destinazione vincolata nell’ambito della realizzazione di specifici progetti/attività finanziati con fondi provenienti dall’Unione europea o da altri soggetti pubblici o privati. Come stabilito dal comma 591 di detta legge, l’INAPP ha provveduto alla determinazione del limite previsto per le spese per l’acquisto di beni e servizi calcolando il valore medio sostenuto per le medesime finalità negli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018, come risultante dai relativi Rendiconti.
La tabella seguente espone in dettaglio gli importi versati per ciascuna disposizione di contenimento della spesa.
Tabella 16 - Versamenti al bilancio dello Stato ex art. 1, co. 594, l. n. 160/2019 All. A
D.L. n. 78/2010 conv. L. n. 122/2010 | |||
Disposizioni di contenimento | Importo dovuto nel 2018 | maggiorazione del 10% | importo da versare 2021 |
Art. 6 comma 3 come modificato dall'art. 10, c.5, del D.L. n. 210/2015, (Indennità, compensi, gettoni, retribuzioni corrisposte a Consigli di amministrazione e organi collegiali comunque denominati e ai titolari di incarichi di qualsiasi tipo 10% su importi risultanti alla data 30 aprile 2010) | 33.209,59 | 3.320,96 | 36.530,55 |
Art. 6 comma 8 (Spese per relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e di rappresentanza) | 4.835,13 | 483,51 | 5.318,64 |
Art. 6 comma 12 (Spese per missioni) | 195.689,50 | 19.568,95 | 215.258,44 |
Art. 6 comma 13 (Spese per la formazione) | 22.311,96 | 2.231,20 | 24.543,16 |
Totale | 256.046,18 | 25.604,62 | 281.650,79 |
Applicazione D.L. n. 78/2010 conv. L. n. 122/2010 | |||
Disposizioni di contenimento | Versamento | ||
Art. 6 comma 14 (Spese per acquisto, manutenzione, noleggio e esercizio di autovetture, nonché per acquisto di buoni taxi) | 4.871,37 |
Fonte: INAPP
Dall’analisi degli indicatori gestionali, con riferimento alle entrate, si evidenzia una capacità di riscossione complessivamente del 75,17 per cento (totale riscossioni in c/competenza euro 93.491.197e totale accertamenti euro 124.369.532), in aumento rispetto al 73,4 per cento del 2020. Appare in diminuzione, invece, la capacità di pagamento che si attesta al 46,12 per cento rispetto al 68 per cento del 2020 (totale pagamenti in c/competenza euro 58.988.223 e totale impegni euro 127.897.520).
L’attestazione allegata alla relazione al Rendiconto generale per il 2021 dei pagamenti relativi a transazioni commerciali effettuati dopo la scadenza dei termini previsti dal decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231, nonché l'indicatore annuale di tempestività dei pagamenti di cui all'articolo 33 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, sia trimestrale che annuale, confermano il rispetto da parte dell’Istituto della normativa vigente (l’indicatore di tempestività dei pagamenti risulta negativo per –16,07 giorni, migliorando il risultato conseguito nel 2020: –9,26 giorni). Inoltre, dall’esame della comunicazione del debito scaduto e non pagato di cui all’articolo 1, comma 867, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-
2021”73, presente nella piattaforma crediti commerciali (PCC), risultano per l’Istituto i seguenti dati che dimostrano l’assenza delle condizioni per la costituzione del Fondo di garanzia per i debiti commerciali previsti dall’articolo 1, comma 859, del citata legge n. 145 del 2018: importo scaduto e non pagato totale 2021 (ammontare del debito residuo) per euro 6.727,; importo scaduto e non pagato totale 2020 (ammontare del debito residuo) pari ad euro 41; importo documenti ricevuti nel corso dell’esercizio pari ad euro 19.981.165; tempo medio ponderato di pagamento pari a 12 giorni; tempo medio ponderato di ritardo pari a -19 giorni.
In ordine ai riflessi sul bilancio delle controversie in cui l’Istituto è parte, nell’avanzo di amministrazione vincolato al 31 dicembre 2021 risulta iscritto prudenzialmente l’importo di euro 2.832.000, quale accantonamento al “Fondo rischi da contenzioso” come determinato in base alla relazione prot. n. 756 del 28 gennaio 2021 del competente Ufficio legale e confermato in sede di approvazione del Rendiconto generale per il 2021 in attesa di conoscere gli sviluppi del contenzioso medesimo. Il medesimo importo è stato confermato in sede di predisposizione del bilancio previsionale pluriennale 2023- 2025.
5.2.1 Le partite di giro
Nel 2021, le partite di giro, sia in entrata che in uscita, ammontano a euro 14.436.566. Ciò che rileva è la netta riduzione delle stesse, proprio all’esito di una revisione delle poste ivi inserite. Già nelle precedenti relazioni, questa Corte aveva evidenziato la non corretta contabilizzazione di alcune poste contabili inserite nel conto sospesi, che non rivestivano le caratteristiche del conto terzi, e aveva richiamato l’attenzione dell’Istituto auspicando una puntuale analisi, in particolare, delle voci inserite in tale conto. A partire dal bilancio 2020, in ossequio alle osservazioni espresse da questa Corte, l’Istituto, a seguito delle opportune verifiche, ha proceduto a definire, sulla base di una specifica direttiva interna sulla corretta imputazione delle scritture contabili come partite di giro, emanata nell’aprile 2021, un’omogenea modalità di contabilizzazione nei pertinenti capitoli delle entrate e delle spese correnti delle poste contabili che, in passato, erano temporaneamente collocate, per qualche ragione, nella voce “partite di giro - varie partite in conto sospesi”. Nel 2020 il processo di revisione
73 La circolare del DRGS n. 17 del 7 aprile 2022 ha fornito specifiche indicazioni circa le modalità di applicazione delle previsioni contenute nella legge n. 145 del 2018, come modificata dal decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152 “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose”, convertito, con modificazioni, in legge 29 dicembre 2021, n. 233.
5.3 La situazione amministrativa
Nel 2021 l’avanzo di amministrazione, pari a euro 22,2 mln, in diminuzione del 17,04 per cento rispetto al 2020 (euro 26,7 mln), è determinato principalmente da una consistenza di cassa di fine esercizio notevolmente elevata, pari a euro 67,6 mln (euro 36,9 mln nel 2020), in aumento dell’83,1 per cento rispetto al 2020, che argina il saldo negativo dei residui (–45,5 mln circa). Le riscossioni totali diminuiscono del 4,96 per cento, soprattutto per i riflessi della componente in conto residui (-19,3 per cento). Anche i pagamenti totali diminuiscono del 27,5 per cento rispetto al 2020, sia in conto competenza che in conto residui.
La tabella illustra la situazione amministrativa del 2021, nel confronto con il precedente esercizio finanziario.
Tabella 17 - Situazione amministrativa
(in migliaia)
2020 | 2021 | ∆ 21/20 | |||
Cassa inizio esercizio | 32.651 | 36.936 | 13,12 | ||
Riscossioni in c/competenza | 94.140 | 93.491 | -0,69 | ||
“ in c/residui | 28.036 | 22.625 | -19,30 | ||
Totale riscossioni | 122.176 | 116.116 | -4,96 | ||
Pagamenti in c/competenza | 79.932 | 58.988 | -26,20 | ||
“ in c/residui | 37.958 | 26.441 | -30,34 | ||
Totale pagamenti | 117.890 | 85.429 | -27,53 | ||
Cassa fine esercizio | 36.936 | 67.623 | 83,08 | ||
Residui attivi es. precedenti | 33.532 | 43.069 | 28,44 | ||
“ “ dell’esercizio | 34.167 | 30.878 | -9,63 | ||
Totale residui attivi | 67.699 | 73.947 | 9,23 | ||
Residui passivi es. precedenti | 40.419 | 50.496 | 24,93 | ||
“ “ dell’esercizio | 37.499 | 68.909 | 83,76 | ||
Totale residui passivi | 77.918 | 119.405 | 53,24 | ||
Avanzo di xxx.xx | 26.717 | 22.165 | -17,04 | ||
Parte vincolata | 14.804 | 17.383 | 17,42 | ||
Tfr | 643 | 1.553 | 141,52 | ||
Fondo rischi e oneri per contestazioni finanziamenti FSE e contenzioso | 7.295* | 5.537*** | -24,10 | ||
Fondo rinnovi contrattuali 2019, 2020 e 2021 e altri vincoli | 1.120** | 1.544**** | 37,86 | ||
Fondo per il finanziamento spese in conto capitale | 5.745 | 100 | |||
Risorse vincolate a progetti finanziati da esterni | 5.746 | 3.004 | --47,72 | ||
Parte disponibile | 11.913 | 4.782 | -59,86 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconto INAPP
*Comprende il Fondo crediti di dubbia esigibilità (euro 4.463.087,11) e il Fondo rischi da contenzioso (euro 2.832.000).
**Di cui euro 447.720,29 è l’accantonamento al Fondo speciale rinnovi contrattuali relativo alle annualità 2019 e 2020.
*** Comprende il Fondo crediti di dubbia esigibilità (euro 2.705.393,57) e il Fondo rischi da contenzioso (euro 2.832.000).
**** Di cui euro 1.052.077,23 è l’accantonamento al Fondo speciale rinnovi contrattuali relativo alle annualità 2019, 2020 e 2021.
L’avanzo di amministrazione 2021 è distinto in parte vincolata, pari a euro 17,4 mln, e parte disponibile, pari a euro 4,8 mln.
La parte vincolata dell’avanzo di amministrazione è costituita da risorse relative a progetti finanziati da soggetti esterni con vincolo di destinazione (euro 3 mln, di cui euro 2,3 mln derivano dall’avanzo del consuntivo relativo all’esercizio 2020); da risorse accantonate al “fondo crediti di dubbia esigibilità” (euro 2,7 mln) e al “fondo rischi da contenzioso” (euro 2,8 mln); da risorse destinate al “fondo per accantonamento del trattamento di fine Servizio e fine Rapporto” delle posizioni lavorative non più coperte dalle polizza collettive Generali S.p.A. e per quelle per cui è già intervenuto, da parte della Compagnia assicuratrice, il rimborso dei premi xxxxxxx00 (complessivamente euro 1,55 mln); da risorse accantonate al “fondo speciale
74 Premi che saranno progressivamente destinati, nei prossimi anni, alla liquidazione delle rate al personale cessato dal
rinnovi contrattuali” relativo alle annualità 2019, 2020 e 2021 (euro 1,05 mln), di cui alla circolare DRGS n. 11 del 9 aprile 2021; da risorse riconducibili al “fondo benefici socio- assistenziali in favore del personale” ai sensi dell’art. 96 del CCNL Istruzione e Ricerca del 19 aprile 2018, annualità 2020 e 2021, e riferiti alla quota corrispondente agli oneri riflessi calcolati sulle somme appostate e certificate nel relativo fondo, in ordine al quale l’Istituto attende di conoscere l’avviso dell’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), del DFP e del DRGS sulla possibilità di potere utilizzare l’ammontare di tali oneri riflessi come addendo nel calcolo dei componenti positivi impiegati per la costituzione del fondo in questione (euro 115 mila); dalle risorse destinate al “fondo di incentivazione per funzioni tecniche ex articolo 113, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 “Codice dei contratti pubblici”, definitivamente approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 4 del 3 marzo 2023 (euro 277 mila); dalle risorse iscritte al “fondo per il finanziamento spese in c/capitale” (euro 5,74 mln, di cui 1,2 mln derivanti dalla vendita dell’immobile di proprietà INAPP sito in Albano, avvenuta nel 2021), da destinare all’acquisto di un immobile da utilizzare come sede istituzionale.
L’avanzo disponibile è riconducibile a economie sul lato delle entrate e a eliminazione dei residui passivi pregressi sul fronte delle spese. Quanto alle economie, si segnalano quelle derivanti dalla gestione dei fondi istituzionali (euro 3,7 mln) e, segnatamente: le economie per mancato utilizzo del fondo di riserva (per euro 263.511) e sui costi del personale (per euro
servizio.
75 Le ragioni dell’inesigibilità dei crediti radiati nel 2021 sono analiticamente esposte nella relazione predisposta dal Direttore generale ai sensi dell’articolo 40 del Regolamento di amministrazione, contabilità e finanza, allegata alla deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 5 del 29 aprile 2022 di riaccertamento dei residui al 31.12.2021.
1.166.636); le economie per mancato o ritardato avvio delle procedure di gara programmate entro il termine dell’esercizio e quelle conseguenti alle differenze tra il prezzo di aggiudicazione degli appalti banditi (affidamenti per esperti, società, stampe, seminari, mobili, impianti e strumentazione tecnica, quote di associazione) e le relative previsione di spesa impegnata (per complessivi euro 1.136.569); le economie sulle spese generali (per euro 244.705).
Il risultato di amministrazione è riconducibile anche all’esito della complessa attività di riaccertamento dei residui. Sin dal febbraio 2019 è stata costituita, all’interno dell’Ufficio dirigenziale amministrazione e bilancio, un’unità funzionale adibita alla gestione delle posizioni creditorie e debitorie al fine di assicurare continuità all’attività di revisione dei residui attivi e passivi maturati nel corso degli esercizi, alcuni di importo ingente e molto risalenti nel tempo.
Con riguardo alla gestione dei residui, con la citata deliberazione n. 5 del 29 aprile 2022 è stato approvato l’accertamento per l’esercizio 2021 e il riaccertamento ordinario per gli esercizi pregressi, che evidenzia, rispetto al precedente esercizio finanziario, l’aumento del 9,23 per cento dei residui attivi, in particolare per l’aumento dei residui attivi degli esercizi precedenti (+ 28,44 per cento) e la riduzione dei residui dell’esercizio (–9,63 per cento), e l’aumento del 53,24 per cento dei residui passivi, dovuto sia all’aumento di quelli dell’esercizio (+83,76 per cento) che a quelli dei pregressi (+24,93 per cento).
I residui attivi complessivi al 31 dicembre 2021 risultano essere pari a euro 73.947.133, di cui euro 30.878.336 di competenza 2021 ed euro 43.068.797 formatisi nel periodo 2000-2020, con un incremento in termini di valori assoluti concentrato negli ultimi anni e connesso alle procedure di rendicontazione delle spese sostenute nell’ambito dell’attività PON SPAO a valere sul FSE ancora in fase di chiusura, e ai relativi e conseguenti rimborsi.
Più in particolare, a fronte di residui attivi al 1° gennaio 2021 pari a euro 67.698.780, al 31 dicembre 2021 essi sono risultati essere pari a euro 45.073.989 per effetto della riscossione, intervenuta in corso di esercizio, di crediti per euro 22.624.79276. A seguito di verifica circa la loro esigibilità, l’Istituto ha ritenuto di cancellare crediti per euro 2.005.192, di cui euro
76 I residui riscossi derivano in gran parte dall’erogazione dei pagamenti intermedi inerenti alla programmazione di FSE 2014- 2020, per il periodo nel quale ISFOL operava come soggetto beneficiario dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, ottenuta a seguito della complessa ricostruzione della situazione contabile delle spese rendicontate e delle spese ancora in fase di verifica e controllo, con sollecitazione e confronto con l’Autorità di gestione per le somme ancora pendenti.
2.004.469 riferiti a residui attivi maturati anteriormente al 2018 (che ammontavano complessivamente a euro 16.024.693) e che riguardano crediti di cui è stata riscontrata l’insussistenza a motivo della inammissibilità a rimborso di talune spese collegate ai progetti di derivazione europea, quali, ad esempio, quelli accertati nei confronti dell’ANPAL relativamente alla programmazione FSE 2007-2013 per l’importo di euro 1.559.202, ovvero la infruttuosità delle azioni stragiudiziali intraprese e la difficoltà di esazione coattiva, quale, per esempio, il credito vantato nei confronti del “Consilium National de Formare Profesionala a adultilor di Bucarest” per attività svolte in suo favore negli anni 2009-2011 sulla base del contratto di partenariato rep. n. 518 del 30 giugno 2009, per euro 223.949. Pertanto, l’ammontare dei residui attivi rivenienti da gestioni precedenti e riaccertati nel 2021 è pari a euro 43.068.797: il 91 per cento di detta somma deriva dalla gestione di attività svolte nell’ambito della programmazione FSE per gli anni 1994/1999 e 2014/2023.
Inoltre, a fronte di accertamenti di entrata per complessivi euro 69.487.315 e riscossioni riferite agli stessi per euro 38.608.979 registrati nel 2021, la gestione caratteristica ha generato residui attivi di competenza per euro 30.878.336, con la conseguenza che al termine dell’esercizio qui considerato l’ammontare dei residui attivi è stato pari a euro 73.947.133.
Dall’osservazione dei dati relativi ai residui attivi pregressi, si evince che permangono tuttora nel conto del bilancio crediti di importo elevato provenienti da annualità risalenti, sbilanciati considerevolmente rispetto agli importi dei residui passivi delle corrispondenti annualità, ove si consideri che relativamente al periodo 2000-2017 sono stati reiscritti a bilancio residui attivi per euro 14.019.965 e residui passivi per euro 397.584.
Con riferimento alla differenza tra l’ammontare dello “stock” dei residui attivi, pari a euro 73,95 mln, e quello dei crediti iscritti nello stato patrimoniale, pari a euro 28,44 mln (“crediti per trasferimenti correnti”), nella nota integrativa si evidenzia che la rilevata differenza della consistenza tra queste due poste deriva dal fatto che nella voce “residui attivi” sono iscritti i crediti accertati per i quali non sia ancora intervenuta la liquidazione, mentre nella voce “crediti per trasferimenti correnti” sono computati i crediti liquidati di cui non è intervenuta entro la fine dell’esercizio la riscossione.
I residui passivi complessivi al 31 dicembre 2021 risultano essere pari a euro 119.404.983, di cui euro 68.909.298 di competenza 2021 ed euro 50.495.685 riferiti a pregressi esercizi, di cui euro
50.098.101 formatisi nel periodo 2018-2020, con un incremento in termini di valori assoluti di
Dall’esame della documentazione disponibile si apprende che la maturazione nel 2021 di residui passivi di così rilevante consistenza è dovuta, da un lato (per l’importo di euro 39.517.679), allo sfasamento temporale tra l’incasso dei finanziamenti a valere sul progetto “Erasmus+” e i trasferimenti ai soggetti beneficiari delle relative somme nell’ambito delle azioni decentrate di tale progetto, e, dall’altro (per l’importo di euro 5.729.775), a spese non rendicontate nell’ambito del PON SPAO del FSE.
Per ciò che concerne il riaccertamento dei residui passivi, esso è stato effettuato attraverso la verifica della effettiva sussistenza del debito ovvero, se relativi ad attività finanziate nell’ambito di progetti a destinazione vincolata, mediante riscontro con le amministrazioni pubbliche creditrici. Dai dati esaminati si evince che circa l’80 per cento dei residui passivi riaccertati al 31 dicembre 2021 sono riconducibili a pagamenti da eseguirsi nell’ambito delle azioni decentrate del programma “Erasmus+” (per un importo di euro 39.667.740) e a titolo di Tfr in favore di personale cessato dal servizio (per euro 891.888).
Le tabelle espongono, in termini aggregati, sia l’evoluzione dei residui, rispetto agli esercizi precedenti, sia la loro composizione fra pregressi e dell’esercizio, nonché il risultato contabile dell’attività di riaccertamento dei residui attivi 2000-2020 e passivi 2008-2020, ponendo in luce l’entità delle cancellazioni effettuate nel 2021.
Tabella 18 - Andamento residui pregressi
Andamento residui attivi | Importi |
Residui attivi al 1° gennaio 2021 | 67.698.780 |
Residui attivi riscossi nel 2021 | 22.624.792 |
Residui attivi cancellati nel 2021 | 2.005.192 |
Residui attivi 2000/2020 riaccertati | 43.068.797 |
Andamento residui passivi | Importi |
Residui passivi al 1° gennaio 2021 | 77.917.968 |
Residui passivi pagati nel 2021 | 26.440.870 |
Residui passivi cancellati nel 2021 | 981.412 |
Residui passivi 2008/2020 riaccertati | 50.495.685 |
Fonte: dati INAPP delibera riaccertamento residui
Tabella 19 – Residui
Residui attivi | 2020 | 2021 | ∆ % |
Residui attivi pregressi | 33.532 | 43.069 | 28,44 |
Residui attivi dell’esercizio | 34.167 | 30.878 | -9,63 |
Totale | 67.699 | 73.947 | 9,23 |
Indice di composizione | 2020 | 2021 | |
Residui attivi pregressi | 49,53 | 58,24 | |
Residui attivi dell’esercizio | 50,47 | 41,76 | |
Residui passivi | 2020 | 2021 | ∆ % |
Residui passivi pregressi | 40.419 | 50.496 | 24,93 |
Residui passivi dell’esercizio | 37.499 | 68.909 | 83,76 |
Totale | 77.918 | 119.405 | 53,24 |
Indice di composizione | 2020 | 2021 | |
Residui attivi pregressi | 51,87 | 42,29 | |
Residui attivi dell’esercizio | 48,13 | 57,71 |
Fonte: rendiconto INAPP
5.4 Il conto economico
Il conto economico presenta un risultato di esercizio pari a euro 2.488.080, in diminuzione rispetto al risultato del 2020 (euro 3.688.944).
Il saldo della gestione caratteristica si presenta positivo, in aumento rispetto all’esercizio precedente (euro 2.812.217 a fronte di euro 332.020, per un differenziale di +747 per cento, dovuto ai minori accantonamenti al fondo svalutazioni crediti ed ai minori costi per trasferimenti correnti). Più in particolare, il totale dei componenti positivi della gestione - che, come noto, accoglie i contributi di funzionamento, i cofinanziamenti nazionali per la programmazione FSE e altri finanziamenti, il finanziamento delle azioni decentrate nell’ambito del Programma “Erasmus+” nonché i contributi erogati da altri organismi internazionali - diminuisce del 26,78 per cento (da euro 97,1 mln a euro 71,1 mln). A tal riguardo, si sottolinea la diminuzione dei proventi da trasferimenti e contributi (–28 per cento). Anche i componenti negativi della gestione, peraltro, sono in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (–29,44 per cento), passando da euro 96,8 mln nel 2020 a euro 68,3 mln nel 2021, in ragione della riduzione di alcune voci, fra le quali quelle per trasferimenti e contributi (euro 25,4 mln nel 2021: –51,58 per cento rispetto al 2020), per altri costi del personale (da euro 1,05 mln nel 2020 a euro 539 mila nel 2021), per altri costi della gestione (da euro 2,7 mln nel 2020 a euro 585 mila nel 2021) e, come detto, per accantonamenti (da euro 3.110.807 nel 2020 a euro
604.357 nel 2021).
In questo contesto, si osserva un aumento dei costi per le prestazioni di servizi (+21,93 per
cento), nonché di quelli per l’ammortamento delle immobilizzazioni materiali (+50,76 per
cento) e delle immobilizzazioni immateriali (+57,63 per cento).
Tabella 20 - Conto economico
2020 | 2021 | ∆ % | |
Ricavi vendite da servizi pubblici | 0 | 2.500 | 100 |
Proventi da trasferimenti e contributi | 95.007.393,00 | 00.000.000,64 | -28,00 |
Altri ricavi e proventi diversi | 2.122.110,06 | 2.706.485,15 | 27,54 |
Variazione rimanenze | 0 | 0 | 0 |
Totale Componenti positivi della gestione | 97.129.503,00 | 00.000.000,79 | -26,78 |
Costi della produzione: | |||
Acquisto di materie prime e/o beni di consumo | 67.474,42 | 62.572,08 | -7,27 |
Prestazioni di servizi | 9.296.741,00 | 00.000.000,49 | 21,93 |
Utilizzo di beni di terzi | 4.101.619,79 | 4.185.037,91 | 2,03 |
Personale | 22.716.978,00 | 00.000.000,54 | 3,04 |
Oneri diversi di gestione | 4.411.677,75 | 2.242.529,61 | -49,17 |
Ammortamenti e svalutazioni | 704.210,76 | 1.100.526,60 | 56,28 |
Costi per trasferimenti e contributi | 52.387.973,00 | 00.000.000,64 | -51,58 |
Accantonamento rischi e oneri | 3.110.807,40 | 604.356,94 | -80,57 |
Totale Componenti negativi della gestione | 96.797.484,00 | 00.000.000,81 | -29,44 |
Differenza tra valore/costi della produzione | 332.019,59 | 2.812.216,98 | 747,00 |
Proventi finanziari | 119.502,21 | 218.875,74 | 83,16 |
Oneri finanziari | 0,00 | 199.827,91 | 100 |
Totale proventi e oneri finanziari | 119.502,21 | 19.047,83 | -84,06 |
Totale Rettifiche di valore di attività finanziarie | 0 | 0 | 0 |
Proventi straordinari | 12.362.425,11 | 2.582.157,38 | -79,11 |
Oneri straordinari | 9.125.003,22 | 2.925.342,46 | -67,94 |
Totale proventi e oneri straordinari | 3.237.421,89 | -343.185,08 | -110,60 |
Avanzo (+) / Disavanzo (-) dell’esercizio | 3.688.943,69 | 2.488.079,73 | -32,55 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconto INAPP
La tabella seguente presenta la riclassificazione delle voci economiche:
Tabella 21 – Conto economico riclassificato
2020 | 2021 | ∆ % | |
A. – Ricavi | 97.129.503,00 | 00.000.000,79 | -26,78 |
Variazione rimanenze | 0 | 0 | 0 |
B. – Valore della produzione tipica | 97.129.503,00 | 00.000.000,79 | -26,78 |
Spese per gli organi dell’Ente | -142.156,99 | -150.533,12 | 5,89 |
Spese per materie prime, sussidiarie, consumo e merci | -67.474,42 | -62.572,08 | -7,27 |
Spese per servizi escluse le consulenze | -3.495.043,16 | -4.179.008,88 | 19,57 |
Spese per godimento beni di terzi | -4.101.619,79 | -4.185.037,91 | 2,03 |
Totale Consumo di materie prime e servizi esterni | -7.806.294,36 | -8.577.151,99 | 9,87 |
C. – Valore aggiunto | 89.323.209,00 | 00.000.000,80 | -29,99 |
Consulenza | -5.659.541,58 | -7.006.165,49 | 23,79 |
Spese per il personale | -22.716.978,61 | -23.406.480,54 | 3,04 |
Totale Costo del lavoro | -28.376.520,19 | -30.412.646,03 | 7,18 |
D. – Margine operativo lordo | 60.946.689,00 | 00.000.000,77 | -47,29 |
Ammortamenti | -704.210,76 | -1.100.526,60 | 56,28 |
Stanziamenti a fondi rischi e oneri | -2.663.087,11 | -604.356,94 | -77,31 |
Costi per trasferimenti e contributi | -52.387.973,64 | -25.365.366,64 | -51,58 |
Oneri diversi di gestione | -4.859.398,04 | -2.242.529,61 | -53,85 |
E. – Risultato operativo | 332.019,59 | 2.812.216,98 | 747,00 |
Proventi ed oneri finanziari | 119.502,21 | 19.047,83 | -84,06 |
F. – Risultato prima dei componenti straordinari delle imposte | 451.521,80 | 2.831.264,81 | 527,05 |
Rettifiche di valore di attività finanziarie | 0 | ||
Proventi ed oneri straordinari | 3.237.421,89 | -343.185,08 | -110,60 |
G. – Risultato prima delle imposte | 3.688.943,69 | 2.488.079,73 | -32,55 |
Imposte di esercizio | 0 | 0 | 0 |
H. – Avanzo economico | 3.688.943,69 | 2.488.079,73 | -32,55 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconto INAPP
La gestione straordinaria, invece, presenta un saldo negativo (euro - 343.185). In proposito, nella nota integrativa è specificato che la posta in questione registra la differenza fra proventi straordinari (euro 2,58 mln) e oneri straordinari (euro 2,92 mln), quale rilevazione di ricavi e costi di competenza di esercizi precedenti.
5.5 Lo stato patrimoniale
Lo stato patrimoniale del 2021, i cui dati sono riportati nella successiva tabella, espone un valore del patrimonio netto pari a euro 12,7 mln, in aumento rispetto al 2020 (+24,28 per cento) in corrispondenza dell’utile di esercizio.
L’attivo, pari a euro 133 mln, risulta in crescita del 37,77 per cento sul 2020, a motivo principalmente del significativo incremento delle immobilizzazioni immateriali, prevalentemente per acquisto di “software”, che passano da euro 670 mila nel 2020 a euro 1,14 mln nel 2021 (+70,40 per cento sul 2020), e dell’aumento, nel suo insieme, dell’attivo circolante, che ascende da euro 81,5 mln nel 2020 a euro 119 mln nel 2021 (+46,02 per cento sul 2020), per
Nel passivo, rispetto al 2020, è dato registrare un complessivo aumento dei debiti (+67,21 per cento) che ammontano nel loro insieme a circa euro 89,7 mln. In ragione della loro incidenza in termini assoluti sul totale dei debiti, si segnala, in particolare, una notevole lievitazione dei debiti maturati verso le altre amministrazioni pubbliche per attività ancora da svolgere a fronte di finanziamenti già parzialmente o interamente ricevuti78, che ascendono da euro 38,1 mln nel 2020 a euro 70,8 mln nel 2021 (+85,73 per cento)79, e della voce “altri debiti diversi”, che passa da circa euro 6,5 mln nel 2020 a circa euro 9,7 mln nel 2021 (+48,75 per cento)80.
Dalla prospettiva, invece, della significatività delle variazioni intervenute tra il precedente esercizio e quello in esame tra omogenee voci di debito, si notano un deciso aumento dei debiti verso i fornitori per mancato pagamento entro la fine dell’esercizio di somme già liquidate (che passano da circa euro 202 mila nel 2020 a circa euro 672 mila nel 2021: +232,96 per cento), dei debiti verso creditori diversi, che aumentano di circa il 90 per cento (da euro 152 mila nel 2020 a euro 289 mila nel 2021), dei debiti verso gli organi istituzionali (che alla data del 31 dicembre 2021 ammontano a euro 15.298: +1295,30 per cento rispetto al 2020). Il fondo rischi ed oneri registra una lieve diminuzione (-13,71 per cento rispetto al 2020).
77 Delle ragioni della differenza di ammontare dei crediti rispetto allo “stock” dei residui attivi attestatisi alla fine dell’esercizio
si è dato conto nel paragrafo dedicato alla situazione amministrativa.
78 La variazione in aumento di tale posta del passivo è riconducibile, in particolare, alle risorse finanziare ricevute dalla
Commissione Europea per attività ancora da svolgere nell’ambito delle azioni decentrate del programma “Erasmus+”.
79 Tali debiti incidono per circa il 79 per cento sul totale dei debiti.
80 Tali debiti incidono per circa l’11 per cento sul totale dei debiti.
Tabella 22 - Stato patrimoniale
Attivo | |||
Componenti | 2020 | 2021 | ∆ % |
Immobilizzazioni: | |||
Immobilizzazioni immateriali | 669.729,63 | 1.141.200,16 | 70,40 |
Immobilizzazioni materiali | 1.943.716,15 | 1.039.169,20 | -46,54 |
Immobilizzazioni finanziarie | 12.396.459,00 | 00.000.000,79 | -4,73 |
Totale immobilizzazioni | 15.009.905,00 | 00.000.000,15 | -6,79 |
Attivo circolante: | |||
Rimanenze | 46.577,29 | 66.836,31 | 43,50 |
Crediti | 44.555.766,00 | 00.000.000,29 | 15,31 |
Disponibilità liquide | 36.938.728,00 | 00.000.000,89 | 83,07 |
Totale attivo circolante | 81.541.071,00 | 000.000.000,49 | 46,02 |
Ratei risconti | 53.431,00 | 30.246,36 | -43,39 |
Totale dell’attivo | 96.604.407,00 | 000.000.000,00 | 37,77 |
Passivo | |||
Componenti | 2020 | 2021 | ∆ % |
Patrimonio netto | 10.247.998,00 | 00.000.000,88 | 24,28 |
X.xx rischi/oneri | 7.956.807,40 | 6.866.116,50 | -13,71 |
Tfs | 12.077.963,00 | 00.000.000,94 | 5,86 |
Debiti: | |||
Debiti da finanziamento verso Amministrazioni pubbliche | 38.108.292,00 | 00.000.000,80 | 85,73 |
Debiti verso fornitori | 201.704,83 | 671.586,57 | 232,96 |
Debiti tributari | 1.005.690,24 | 1.128.183,31 | 12,18 |
Debiti previdenziali | 748.052,26 | 882.435,52 | 17,96 |
Debiti verso personale dipendente | 4.118.232,96 | 4.738.548,84 | 15,06 |
Debito verso organi istituzionali | 1.096,38 | 15.297,82 | 1295,30 |
Debiti verso creditori diversi | 151.925,37 | 288.778,72 | 90,08 |
Altri debiti diversi | 6.489.077,80 | 9.652.636,47 | 48,75 |
Fatture da ricevere | 2.839.164,12 | 1.573.555,23 | -44,58 |
Totale debiti | 53.663.236,00 | 00.000.000,36 | 67,21 |
Risconti passivi | 12.658.402,00 | 00.000.000,32 | -13,34 |
Totale del passivo | 96.604.407,00 | 000.000.000,00 | 37,77 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati rendiconto INAPP
81 La vendita perviene al termine del lungo “iter” attivato a seguito della delibera del Commissario straordinario n. 25 del 18 ottobre 2016, con cui il Direttore generale era stato autorizzato ad adottare tutti gli atti amministrativi necessari alla definitiva
Quanto all’unico fabbricato di proprietà iscritto tra le immobilizzazioni materiali, ubicato in Roma, di cui l’Istituto è divenuto proprietario in conseguenza del trasferimento in suo favore di tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al soppresso Istituto per gli Affari Sociali (IAS), disposto dall’articolo 7, comma 15, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, “Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica”82, convertito, con modificazioni, in legge 30 luglio 2010, n. 122, risulta che nel corso del 2019 l’Istituto si era attivato per procedere alla progettazione degli interventi per la messa a norma dell’immobile in questione al fine di ripristinarne adeguate condizioni di utilizzo per fini istituzionali. La sopravvenuta emergenza sanitaria, l’avvicendamento dei vertici dell’Istituto, la riconsiderazione delle iniziali politiche di organizzazione degli spazi e dei locali nella disponibilità dell’Istituto, nonché una diversa ponderazione dell’entità delle opere di ristrutturazione necessarie, unitamente a una corrispondente sopravvenuta lievitazioni dei costi rispetto a quelli inizialmente stimati, già di per sé rilevanti, hanno condotto l’Istituto, nel marzo 2021, al fine di potere disporre di maggiori elementi utili a definirne la destinazione (locazione a terzi con spese di ripristino a carico di questi ultimi ovvero vendita), alla decisione di chiedere all’Agenzia delle Entrate una stima del più probabile valore di mercato dell’immobile a fini sia di compravendita che locatizi83. Attualmente, l’immobile di cui si tratta è iscritto nello Stato patrimoniale per un valore di euro 323.34584.
In questa sede va segnalato, altresì, che in data 5 agosto 2021 l’Istituto ha stipulato con la
alienazione del bene, seguita dalla richiesta di stima all’Agenzia delle Entrate e, infine, con l’emanazione di apposito avviso (determinazione n. 137 del 25 maggio 2020), pubblicato sul sito “internet” dell’INAPP, per l’acquisizione di manifestazioni di interesse da parte di soggetti interessati all’acquisto dell’immobile in questione. A conclusione del procedimento, l’Istituto ha accettato la proposta irrevocabile di acquisto formulata dalla società AVEO s.r.l., e con deliberazione n. 5 del 12 aprile 2021 il Consiglio di amministrazione ha conferito al Presidente ogni e più opportuno potere per procedere alla vendita dell'immobile intervenendo al relativo atto notarile e sottoscrivendolo in nome e per conto dell'Istituto. Come rilevato, le entrate derivanti dalla vendita sono state vincolate, assieme ad una parte dell’avanzo istituzionale 2020, in un fondo per il finanziamento delle spese in c/capitale.
82 La disposizione in esame ha stabilito che con effetto dalla data di entrata in vigore del decreto “(…) l'Istituto affari sociali di cui all'articolo 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 23 novembre 2007 è soppresso e le relative funzioni sono trasferite al ISFOL che succede in tutti i rapporti attivi e passivi. Lo svolgimento delle attività di ricerca a supporto dell'elaborazione delle politiche sociali confluisce nell'ambito dell'organizzazione dell'ISFOL in una delle macroaree già esistenti. Con decreti di natura non regolamentare del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione sono individuate le risorse umane, strumentali e finanziarie da riallocare presso l’ISFOL. La dotazione organica dell'ISFOL è incrementata di un numero pari alle unità di personale di ruolo trasferite, in servizio presso l'Istituto degli affari sociali alla data di entrata in vigore del presente decreto. L'ISFOL subentra in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi ivi compresi i rapporti di lavoro in essere. L'ISFOL adegua il proprio statuto entro il 31 ottobre 2010”.
83 Il valore stimato del bene risulta essere euro 5.500.000, mentre per la locazione il canone annuo stimato dall’Agenzia
dell’Entrate risulta di euro 212.300con destinazione “uffici”.
84 Fonte: nota integrativa al Rendiconto generale per il 2021.
Provincia di Benevento un contratto di comodato d’uso, della durata di nove anni (con decorrenza dal 25 novembre 2021, data di presa di possesso), di un immobile di proprietà di detto ente locale, sito a Benevento, destinato a essere sede operativa dell’Istituto per lo sviluppo di attività di ricerca e di assistenza tecnico-scientifico in ambiti che tengano conto della specificità del Mezzogiorno e “punto di contatto e di confronto per gli amministratori locali e gli operatori della formazione, nell’ottica della integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche di sviluppo del territorio” (così, testualmente, nella pagina “web” istituzionale nella quale si dà atto dell’inaugurazione del nuova sede, avvenuta il 17 marzo 2022). Gli oneri derivanti dall’uso dell’immobile di cui si tratta sono stati stimati in euro 1.700 annui. La possibilità per l’Istituto di costituire sedi operative sul territorio nazionale pare trovi fondamento nell’articolo 1, comma 5, del regolamento di organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture, adottato con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 18 del 18 dicembre 2020 e approvato, senza rilievi, dal Ministero vigilante.
In ordine alla locazione passiva dell’immobile in Roma adibito a sede istituzionale dell’Istituto, nel 2021 l’ammontare del canone locativo corrisposto alla parte locatrice è stato pari a euro 3,9 mln85 (l’incidenza sul totale della relativa spesa è pari al 9 per cento), mentre per la manutenzione dello stesso sono stati assunti impegni di spesa per euro 175.763.
Quanto alla gestione del patrimonio inventariale, del quale l’Istituto nel 2020, con l’ausilio di una società esterna e avvalendosi di uno specifico applicativo86, ha effettuato l’integrale ricognizione, comprensiva delle apparecchiature informatiche, che ha consentito il puntuale aggiornamento del relativo inventario, nel 2021 si registrano nuove iscrizioni in inventario, al costo di acquisto originario, di 1.085 nuovi beni, di cui 1.021 destinati alla sede di Roma, in Corso d’Italia 33, e 64 alla sede operativa di Benevento, in via XXIV Luglio 14.
85 Nella seconda metà del 2017 l’INAPP ha stipulato un nuovo contratto di locazione del medesimo immobile fino al gennaio
86 La ricognizione, effettuata dal 25 maggio al 31 ottobre 2020 da una società privata, proseguita dall’Ufficio con la registrazione dei beni anche di natura informatica acquistati dopo tale data, ha previsto il puntuale censimento, e la relativa etichettatura, dei cespiti mobiliari INAPP rilevati nelle sedi in Roma. L’applicativo, denominato FORTUNE, è stato fornito dalla società titolare in modalità “SaaS” (“Software as a Service”).
6. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
L’INAPP è un ente pubblico di ricerca istituito nel 1973 (ex ISFOL), le cui funzioni e compiti, oggi individuati nell’articolo 10 del d.lgs. n. 150 del 2015 e nel proprio statuto, si concretano, segnatamente, nell’attività di analisi, monitoraggio e valutazione delle politiche economiche, sociali, del lavoro, dell’istruzione e della formazione professionale, nella loro promozione, diffusione e disseminazione presso il più ampio pubblico, e nell’attività di ausilio e supporto scientifico al Ministero del lavoro e delle politiche sociali nelle materie di sua competenza.
La vigilanza sull’Istituto è esercitata dal Ministero del lavoro e delle politiche di vigilanza, che impartisce annualmente direttive e linee di indirizzo cui deve essere conformata la programmazione dell’attività di ricerca (istituzionale e scientifica), monitora la rispondenza dell’azione rispetto agli obiettivi programmati, approva i più importanti atti (statuto, regolamenti, piano integrato delle attività, bilanci…), nomina i componenti degli organi. Sullo stato di previsione della spesa del citato dicastero grava il contributo che annualmente è erogato all’Istituto per assicurarne il funzionamento, che per il 2021 è stato pari a euro 26.351.098, ritenuto tuttavia dal medesimo Istituto insufficiente a fornire completa copertura finanziaria alle spese di funzionamento ritenute incomprimibili (spese per il personale; spese per l’acquisto di beni e servizi strumentali).
Oltre al contributo istituzionale del Ministero vigilante, l’Istituto è destinatario di significative risorse finanziarie di provenienza europea e internazionale per la realizzazione di progetti, programmi, analisi, studi e ricerche negli ambiti di competenza, che nel 2021 sono ammontate a euro 66.631.250. Tra queste vanno segnalate, per la loro rilevanza, le risorse finanziarie di cui l’Istituto è beneficiario in veste di organismo intermedio (OI) del Programma operativo nazionale sistemi di politiche attive per l’occupazione (PON SPAO) per il sessennio 2018/2024, a valere sul Fondo sociale europeo (FSE), e nella qualità di Agenzia nazionale per le azioni decentrate (Azioni chiave 1: mobilità individuale ai fini dell’apprendimento; Azione chiave 2: innovazione e buone pratiche; Azione chiave 3: sostegno alla riforma delle politiche) del Programma “Erasmus+” per il periodo 2021-2027, a valere sul bilancio della Commissione europea.
Gli esiti del monitoraggio sulle attività di ricerca attestano che nell’annualità considerata l’Istituto ha prodotto per ricerca istituzionale e, in parte, Terzo settore, 133 elaborati
complessivi; mentre per quel che riguarda la ricerca scientifica, su 29 linee di ricerca approvate nell’ambito dei Nuclei tematici descritti in precedenza, 20 hanno ricevuto piena attuazione, 7 sono stati parzialmente realizzati, con slittamento del loro completamento nell’annualità 2022, e 2 sono rimasti inattuati a motivo delle incertezze sulle tempistiche per la messa a disposizione, da parte di altra amministrazione pubblica, dei dati necessari all’avvio e/o prosecuzione degli stessi. Inoltre, nel corso del 2021 sono state completate le attività di studio, analisi, e valutazione che trovavano causa in convenzioni, accordi e protocolli d’intesa stipulati con istituzioni ed enti, pubblici e privati, in esercizi precedenti e di cui era prevista la conclusione entro l’annualità qui considerata, e sono stati sottoscritti 23 nuovi atti di collaborazione. Infine, nel 2021 l’Istituto non ha partecipato, direttamente o insieme ad altri enti, a gare per l’assegnazione di fondi per la realizzazione di progetti riconducibili a una o più missioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Pertanto, nel 2021 non risultano assegnati direttamente all’Istituto progetti a valere sul PNRR, né collaborazioni con enti attuatori di tali progetti.
Per quel che concerne l’organizzazione, sono organi statutari dell’Istituto il Presidente, il cui attuale titolare è stato nominato nel febbraio 2020; il Consiglio di amministrazione, i cui componenti sono stati rinnovati nel settembre 2021; il Comitato scientifico, i cui componenti sono stati nominati nel 2021; il Collegio dei revisori dei conti, i cui attuali componenti sono stati nominati nel 2021, con eccezione del suo attuale Presidente, nominato nel 2022. Completa l’apparato organizzativo l’Organismo indipendente di valutazione della “performance” (OIV), costituto in forma monocratica, il cui attuale titolare è stato nominato nel novembre 2020 per la durata di tre anni. La spesa aggregata sostenuta dall’Istituto per il funzionamento degli organi statutari e dell’OIV nel 2021 è stata pari a euro 158,8 mila (+8,96 per cento sul 2020).
Il personale in servizio al 31 dicembre 2021 è pari a 403 unità, in lieve riduzione rispetto al 2020. Si tratta pressoché esclusivamente di personale subordinato a tempo indeterminato, essendo l’unica posizione a tempo determinato presente nell’esercizio considerato quella del Direttore generale. La spesa di personale a tempo indeterminato nell’esercizio in esame è pari a euro 23,8 mln, in aumento rispetto al 2020 del 4,56 per cento.
Il ciclo di valutazione della “performance” è stato implementato in relazione al personale amministrativo dirigenziale e non dirigenziale e a quello di ricerca preposto al coordinamento di unità organizzative di primo e secondo livello. Per il restante personale di ricerca e tecnologo
la valutazione delle relative attività e dei correlati comportamenti organizzativi è stata effettuata nell’ambito dell’applicazione di istituti di contrattazione collettiva nazionale per l’attribuzione di specifiche indennità o per progressioni stipendiali. Peggiora il rapporto tra il valore della produzione ed il costo del personale (33 per cento, era il 23,4 per cento nel 2020), per il concorrente aumento delle spese di personale e diminuzione dei componenti positivi della gestione.
In controtendenza rispetto all’esercizio 2020, la gestione nel 2021 chiude con un disavanzo finanziario di competenza di circa euro 3,5 mln, mentre il risultato di amministrazione, ancorché in diminuzione rispetto al 2020 (-17,04 per cento), risulta positivo per euro 22,2 mln, anche grazie alle significative disponibilità di cassa registrate al termine dell’esercizio (euro 67,6 mln: +83,1 per cento rispetto al 2020).
Dall’analisi degli indicatori gestionali, con riferimento alle entrate, si evidenzia una capacità di riscossione complessivamente del 75,2 per cento del totale degli accertamenti iscritti a bilancio, in lieve aumento rispetto al 2020 (+1,8 per cento, in quanto nell’anno in questione furono complessivamente riscosse entrate per un importo pari al 73,4 per cento del totale degli accertamenti iscritti nel relativo bilancio). Appare in diminuzione, invece, la capacità di pagamento in rapporto al totale degli impegni di spesa assunti entro la fine dell’esercizio, che è risultata essere pari al 46,12 (circa il 22 per cento in meno rispetto alla capacità di pagamento attestata nel precedente esercizio: 68 per cento). L’indicatore di tempestività dei pagamenti dei debiti commerciali risulta peraltro negativo per – 16,07 giorni, migliorando il risultato conseguito nel 2020.
Nel 2021 l’Istituto ha proseguito nell’analisi e verifica analitica dei residui pregressi, specie quelli riferibili alle gestioni anteriori al 2018, per il loro corretto riaccertamento negli esercizi successivi, che ha condotto alla cancellazione di residui attivi per circa euro 2 mln.
Il conto economico presenta un risultato di esercizio positivo per circa euro 2,5 mln, in diminuzione rispetto al risultato del 2020 (circa euro 3,7 mln). Lo stato patrimoniale espone nel 2021 un valore del patrimonio netto pari a euro 12,7 mln, in aumento del 24,28 per cento rispetto al 2020. La consistenza del patrimonio immobiliare è mutata per effetto della compravendita dell’immobile di proprietà nel Comune di Albano Laziale, conclusasi nel marzo del 2021. Il relativo prezzo di vendita, euro 1,2 mln, interamente incassato, è stato accantonato in contabilità finanziaria al Fondo per il finanziamento spese in c/capitale in vista
dell’eventuale acquisto, da parte dell’Istituto, di un immobile da destinare a propria sede
istituzionale.
A seguito della ricognizione fisica dell’intero patrimonio inventariale dell’Istituto avvenuta nel 2020, l’inventario risulta aggiornato e le acquisizioni effettuate nel corso dell’esercizio sono state correttamente registrate.
Nell’agosto 2021 l’Istituto ha stipulato con la Provincia di Benevento un contratto di comodato d’uso di durata novennale con decorrenza dal 25 novembre 2021 (data di presa di possesso), di un immobile, di proprietà di detto ente locale, sito a Benevento e destinato a ospitare una sede operativa dell’Istituto per attività di ricerca e di assistenza tecnico-scientifico in specifiche tematiche che riguardano, in particolare, il Mezzogiorno e l’integrazione tra le politiche del lavoro e le politiche di sviluppo del territorio. Gli oneri derivanti dall’uso dell’immobile di cui si tratta sono stati stimati in euro 1.700 annui. La possibilità per l’Istituto di costituire sedi operative sul territorio nazionale rinviene il proprio fondamento nell’articolo 1, comma 5, del Regolamento di organizzazione e funzionamento degli organi e delle strutture, adottato con deliberazione del Consiglio di amministrazione n. 18 del 18 dicembre 2020 e approvato, senza rilievi, dal Ministero vigilante.
CORTE DEI CONTI – SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI