PROTOCOLLO D'INTESA
PROTOCOLLO D'INTESA
TRA
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
(di seguito denominato MI)
E
COMITATO ITALIANO PARALIMPICO
(di seguito denominato CIP)
"Studenti e Sport a Scuola”
“Promuovere la diffusione della pratica sportiva nella scuola quale strumento educativo e formativo per l’inclusione e la socializzazione”
VISTI gli articoli 2, 32 e 33 della Costituzione della Repubblica italiana;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante: “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa” e, in particolare, l’articolo 21, che consente alla scuola dell’autonomia di interagire da protagonista con le Autonomie locali, gli Enti Pubblici e le Associazioni del territorio nonché di perseguire, tramite l’autonomia, la più ampia flessibilità;
VISTO il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, recante “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n.59” con cui, tra l’altro, si definiscono le competenze degli Enti Locali relativamente alle attività scolastiche, con riferimento anche a quelle sportive;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, concernente: “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni scolastiche, ai sensi dell’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”;
VISTA la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante: “Norme per la parità scolastica e le disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”;
VISTA la legge delega 28 marzo 2003, n. 53, recante: “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”;
VISTE le linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di primo e secondo grado, emanate in data 4 agosto 2009 -protocollo n. 4273;
VISTA la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, sottoscritta dall'Italia il 30 marzo 2007 e ratificata dal Parlamento Italiano con legge 3 marzo 2009, n. 18;
VISTI i decreti del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, nn. 88 e 89 recanti norme concernenti, rispettivamente, il riordino degli istituti tecnici e dei licei, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto- legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 0000, x 000;
VISTO il decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca 16 novembre 2012 n. 254 recante “Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo” e, in particolare, l'area disciplinare denominata "Educazione Fisica" nella quale sono specificati i traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo, il linguaggio del corpo, il gioco, lo sport, le regole e il fairplay, salute, benessere, prevenzione e sicurezza);
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 5 marzo 2013, n. 52, recante “Regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, a norma dell’articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente delle Repubblica 15 marzo 2010, n. 89”;
VISTA la legge 13 luglio 2015, n.107, recante: “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” ed in particolare l’articolo 1 comma 7, lettera
g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;
VISTA la Risoluzione A/RES/70/1 del 25 settembre 2015 con la quale l'Assemblea Generale della Organizzazione delle Nazioni Unite ha adottato l'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, individuando 17 obiettivi e 169 sotto obiettivi da raggiungersi entro il 2030;
VISTO il decreto legislativo 27 febbraio 2017 , n. 43 e ss.mm.ii con cui il Comitato Italiano Paralimpico ha ottenuto il riconoscimento formale di Ente Pubblico per lo sport praticato da persone con qualsiasi
tipologia di disabilità, mantenendo il ruolo di Confederazione delle Federazioni e Discipline Sportive Paralimpiche, sia a livello centrale che territoriale, con il compito di riconoscere qualunque organizzazione sportiva per disabili sul territorio nazionale e di favorire la diffusione dell’idea paralimpica e il più proficuo avviamento alla pratica sportiva delle persone con qualsiasi tipologia di disabilità;
VISTI i decreti legislativi 13 aprile 2017, nn. 60, 61 e 66, emanati in attuazione della citata legge n. 107 del 2015, articolo 1, commi 180 e 181, concernenti, rispettivamente, “Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività”, “Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale” e “Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità”;
VISTE le “WHO Guidelines on physical activity and sedentary behaviour” del 25 novembre 2020, che forniscono raccomandazioni di salute pubblica basate sull'evidenza per bambini, adolescenti (così come per adulti e anziani) sulla quantità di attività fisica (frequenza, intensità e durata) necessaria per offrire benefici significativi per la salute e mitigare i rischi sanitari;
VISTO l’Accordo sancito nella seduta del 3 novembre 2021 tra il Governo, le Regioni, le Province Autonome di Trento e di Bolzano per convenire sul documento “Linee di indirizzo sull’attività fisica. Revisione delle raccomandazioni per le differenti fasce d’età e situazioni fisiologiche e nuove raccomandazioni per specifiche patologie”, che costituisce parte integrante dell’Accordo stesso;
• che lo sport è riconosciuto quale dimensione e veicolo sostanziale per la formazione della persona, per il corretto sviluppo ed espressione della personalità del bambino, dell'adolescente e dell'adulto, per il suo appropriato inserimento sociale, per la maturazione di capacità e abilità emotive ed intellettive funzionali alle professionalità, per la sensibilizzazione rispetto a stili di vita sani e compatibili con la sostenibilità ambientale, per la crescita di coscienza civile, per la promozione della convivenza pacifica fra le diverse culture del mondo;
• che la scuola svolge un ruolo primario nel favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, delle differenze e dell’identità di ciascuno e delle scelte educative della famiglia, curando tra l’altro lo sviluppo dell’attività motoria e delle competenze ludico- sportive degli studenti tutti;
• che la scuola è il luogo privilegiato per promuovere, in sinergia con la famiglia, organismi ed enti di promozione sportiva, associazioni ed esperti, percorsi, azioni e attività finalizzate a favorire il benessere psico-fisico degli studenti;
• che la pratica sportiva è considerata utile azione di prevenzione e di contrasto al rischio di dispersione scolastica e di povertà educativa e di inclusione degli alunni con disabilità.
Opportuno cooperare per:
• arricchire la crescita culturale, civile e sociale dei giovani attraverso la pratica sportiva e la condivisione dei valori del paralimpismo;
• promuovere e diffondere le iniziative di cui al presente Protocollo attraverso la collaborazione a livello istituzionale e la partecipazione attiva dei giovani disabili e delle loro famiglie su progetti mirati sul territorio;
• promuovere attività motorie e sportive anche come strumento di prevenzione delle malattie, di promozione del benessere e di orientamento verso corretti stili di vita;
• favorire lo sviluppo dell'educazione fisica e sportiva per tutte le tipologie di disabilità attraverso attività congiunte e condivise;
• prevenire la dispersione scolastica e ridurre i fenomeni di marginalità sociale, attraverso lo sviluppo delle attività motorie e sportive come mezzo di coesione sociale;
• sviluppare metodologie didattiche e strategie pedagogiche innovative nell’ambito dell’educazione fisica e sportiva, volte a potenziare la cultura del “benessere” e finalizzate all’acquisizione di competenze trasversali, quali digitali e di cittadinanza, anche riguardanti sani stili di vita, la prevenzione di atteggiamenti che possano causare atteggiamenti violenti o devianti.
Il MI:
• programma interventi mirati, al fine di favorire l’individuazione e l’attuazione di progetti ed iniziative congiunte per il successo formativo e per la prevenzione delle forme di disagio giovanile;
• sostiene le istituzioni scolastiche nell’esercizio della propria autonomia in relazione al territorio di riferimento;
• promuove il riconoscimento in ambito scolastico del valore della pratica sportiva in linea con le più recenti indicazioni europee;
• intende sviluppare la pratica ludico-motoria e sportiva per gli alunni e studenti con disabilità e ampliare le attività inclusive attraverso la pratica sportiva;
• promuove e diffonde la cultura delle pari opportunità favorendo la partecipazione femminile a tutti i livelli di pratica sportiva e nei diversi contesti organizzativi, di direzione e conduzione delle attività sportive;
• promuove e diffonde la cultura dell'educazione sportiva anche per favorire nelle alunne e negli alunni, nelle studentesse e negli studenti un'immagine positiva di sé, accrescendo l'autostima tramite l'assunzione di comportamenti responsabili e significativi rispetto al proprio progetto di vita,
• intende rafforzare le azioni che promuovano l’inclusione degli alunni con disabilità all’interno della comunità scolastica attraverso l’attività motoria e sportiva;
• intende migliorare il processo di inclusione degli alunni con disabilità attraverso l’attività fisico-motoria quotidiana, proponendo un approccio organico e coerente al tema, nel quale le azioni finalizzate all’inclusione scolastica valorizzino anche le esperienze effettuate in ambito extracurriculare, con particolare riferimento al contesto familiare e alle attività svolte attraverso altre agenzie formative;
• ricerca strategie didattiche e metodologie innovative volte a potenziare l’inclusione degli studenti con disabilità anche all’interno del contesto in cui vivono;
• elabora progetti di promozione e avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità e promuove iniziative contro ogni forma di discriminazione e di violenza nello sport.
• promuove, disciplina, regola e gestisce le attività sportive agonistiche ed amatoriali per persone con disabilità sul territorio nazionale, secondo criteri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all'attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità.;
• cura l'agonismo di alto livello e la preparazione degli atleti paralimpici delle diverse discipline e all'approntamento dei mezzi idonei per le Paralimpiadi e per tutte le altre manifestazioni sportive nazionali o competizioni internazionali paralimpiche;
• promuove la più ampia diffusione della pratica sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità al fine di rendere effettivo il diritto allo sport di tutti i soggetti, in ogni fascia di età e di popolazione, a qualunque livello e per qualsiasi tipologia di disabilità, con particolare riferimento allo sport giovanile paralimpico, tutelato fin dall'età prescolare, ferme le competenze delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano in materia;
• sostiene le Federazioni, le Discipline Associate, gli Enti di Promozione e le Associazioni benemerite dallo stesso riconosciute;
• dà impulso a progetti di promozione di avviamento alla pratica sportiva delle persone con disabilità sul territorio nazionale nel comparto socio-sanitario, e della scuola, nel rispetto delle competenze delle Regioni e delle Province autonome. Il CIP è competente, in via diretta ed esclusiva, per la stipula di convenzioni con Enti di assistenza e/o previdenza, aziende ospedaliere, unità spinali, istituti scolastici, nonché per il riconoscimento delle società sportive o altre entità sportive quali Centri di Avviamento allo Sport Paralimpico (CASP);
• adotta, anche d'intesa con la sezione per la vigilanza e il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive del Comitato tecnico sanitario, istituito ai sensi dell'articolo 2 del decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 44, misure di prevenzione e repressione dell'uso di sostanze che alterano le naturali prestazioni fisiche degli atleti paralimpici nelle attività sportive paralimpiche;
• adotta e promuove iniziative contro ogni forma di discriminazione e di violenza nello sport.
(Oggetto)
1. Il MI e il CIP, nel quadro delle rispettive competenze e nel rispetto del principio di autonomia scolastica, con il presente Protocollo d’intesa si impegnano ad una proficua collaborazione, secondo le seguenti finalità:
a. promuovere e diffondere la pratica delle attività motorie e sportive per ragazzi con tutte le tipologie di disabilità nelle Istituzioni scolastiche, ponendo particolare attenzione alle attitudini, alle preferenze e alle capacità individuali, anche rafforzando il raccordo tra la scuola ed il sistema sportivo del territorio e valorizzando le eccellenze;
b. collaborare per favorire l’avvicinamento all’attività motoria dei bambini già dalla scuola dell’infanzia, in coerenza con le Indicazioni nazionali per il curricolo per la scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione;
c. intraprendere azioni congiunte di formazione e di aggiornamento del personale dirigente e docente della scuola;
d. collaborare allo sviluppo di una didattica dedicata agli studenti – atleti di alto livello con disabilità frequentanti gli istituti secondari di II grado statali e paritari del territorio nazionale, in coerenza con quanto stabilito dal decreto MIUR 10 aprile 2018, n. 297;
e. favorire progetti volti a diffondere i forti valori che la cultura paralimpica è in grado di trasmettere, anche in relazione alla prevenzione e al contrasto del fenomeno del bullismo, all’adozione di corretti stili di vita, all’educazione stradale, al riconoscimento del valore del fair play, all’acquisizione di comportamenti basati sul rispetto, sul contrasto al tifo violento, al doping ed al disagio giovanile, all’integrazione ed inclusione attraverso lo sport anche con il diretto coinvolgimento e la stretta collaborazione attiva fra le istituzioni scolastiche, le associazioni e le Federazioni sportive paralimpiche.
(Tipologia delle azioni programmatiche)
1. A seguito di quanto indicato nell’articolo 1, la collaborazione si realizzerà nell’ambito delle tematiche previste nel presente Protocollo d’intesa.
2. Il MI e il CIP individuano programmi ed interventi finalizzati alla promozione e alla diffusione delle iniziative di partecipazione attiva dei giovani con disabilità e delle loro famiglie su progetti e iniziative a livello territoriale e nazionale e indirizzati alle istituzioni scolastiche del territorio nazionale, curando, in particolare:
a) la progettazione sistematica per l’attuazione di attività motorie, sportive e ludico motorie per rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali di studentesse e studenti con disabilità, anche per recuperare la socialità e l’accompagnamento nel superamento delle difficoltà indotte dalla crisi pandemica;
b) la realizzazione di attività ed iniziative nazionali e territoriali, con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, volte a favorire la crescita culturale inclusiva, civile e sociale delle bambine e dei bambini, delle alunne e degli alunni, delle studentesse e degli studenti nonché l'educazione alla cittadinanza attiva, nella sua accezione più ampia, attraverso la promozione dell’educazione motoria, pre-sportiva e sportiva.
(Impegni delle parti)
1. Il MI si impegna a:
a) valorizzare le attività di cui all’articolo 2 nel prossimo triennio, a seguito della realizzazione delle finalità previste nel presente Protocollo d’intesa;
b) promuovere e diffondere nelle Scuole del territorio nazionale le attività proposte dalle Parti, sulla base di quanto indicato nell’articolo 2 e successivamente concordato nel Comitato paritetico, di cui all’articolo 5;
c) dare comunicazione dei contenuti del presente Protocollo d’intesa agli Uffici Scolastici Regionali, e per il loro tramite, alle istituzioni scolastiche, alle Consulte Provinciali degli Studenti, al Forum delle Associazioni Studentesche, al Forum Nazionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola;
d) promuovere la partecipazione delle istituzioni scolastiche del territorio nazionale, interessate alle proposte di cui al presente Protocollo d’intesa;
e) offrire alle istituzioni scolastiche un idoneo quadro di riferimento all’interno del quale predisporre un’offerta formativa, che contribuisca a implementare una sana e permanente educazione alla pratica sportiva inclusiva e orientata al riconoscimento delle esigenze di personalizzazione delle attività sportive scolastiche in relazione alle situazioni di diversa abilità degli studenti.
2. Il CIP si impegna a:
a) promuovere progetti per favorire la crescita culturale e formativa dei giovani studenti, sensibilizzandoli ai principi fondamentali, ai valori ispiratori dello sport paralimpico e verso le tematiche dell’educazione motoria degli studenti disabili;
b) elaborare percorsi educativi valorizzando la funzione inclusiva e sociale dello sport, anche con riguardo al contrasto dei fenomeni di dispersione scolastica e di disagio giovanile;
c) selezionare e incentivare, anche in collaborazione con gli Uffici Scolastici Regionali, le iniziative meritevoli, realizzate dalle Istituzioni scolastiche per i rispettivi studenti o individualmente da studentesse e studenti nelle attività sportive scolastiche del territorio;
d) divulgare, attraverso i propri mezzi d’informazione, i contributi, le documentazioni del proprio settore che siano di particolare interesse per il personale operante nella Scuola, per i docenti e per gli studenti.
(Impegni Comuni)
1. Il MI e il CIP, nell’attuazione del presente Protocollo d’intesa, faranno riferimento alle rispettive risorse professionali e strumentali.
2. Le Parti metteranno a disposizione il proprio personale in relazione alle singole iniziative che saranno attivate.
3. Il Mi e il CIP si impegnano a garantire la divulgazione del presente Protocollo d’intesa, dei suoi contenuti e delle iniziative conseguenti.
(Comitato paritetico)
1. Per l’attuazione del presente Protocollo d’intesa, a cura della Direzione Generale per lo Studente, l’inclusione e l’orientamento scolastico può essere costituito un Comitato paritetico, composto da tre rappresentanti per ciascuna delle parti firmatarie e coordinato da uno dei componenti in rappresentanza della Direzione stessa.
2. Il Comitato cura la corretta applicazione del presente Protocollo d’intesa attraverso:
i. l’individuazione delle modalità più idonee per la più ampia diffusione delle iniziative attivate;
ii. la realizzazione di azioni di monitoraggio degli interventi posti in essere;
iii. l’elaborazione di eventuali nuove proposte, finalizzate al perseguimento degli obiettivi di cui al presente Protocollo d’intesa.
3. Il Comitato ha il compito di validare, coordinare e monitorare le iniziative intraprese in attuazione del presente Protocollo d'Intesa.
4. Per la partecipazione al Comitato, ai relativi componenti non spettano compensi, indennità, emolumenti, gettoni o altre utilità comunque denominate, né rimborsi spese.
(Utilizzo denominazioni)
Le Parti rimangono esclusive proprietarie delle rispettive denominazioni ed è pertanto fatto reciproco divieto di utilizzare la denominazione di una delle Parti, senza la preventiva autorizzazione scritta della parte proprietaria.
(Comunicazione)
Le Parti si impegnano a dare la più ampia diffusione, presso le rispettive strutture centrali e territoriali, dei contenuti del presente Protocollo d’intesa, con le modalità che saranno ritenute di maggiore efficacia comunicativa.
(Invarianza finanziaria)
Dall'attuazione del presente Protocollo d'intesa non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
(Durata)
Il presente Protocollo d’intesa ha la validità di tre anni dalla data di sottoscrizione. Roma,
Il Ministro dell’Istruzione | Il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico |
Xxxxxxxx Xxxxxxx | Xxxx Xxxxxxxx |