PROGETTO
PROGETTO
“LAVORI DI PUBBLICA UTILITA’ PER IL RECUPERO DEL PATRIMONIO AMBIENTALE NEL TERRITORIO DI ROMA CAPITALE”
Protocollo d’intesa
tra
ROMA CAPITALE
- Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti – Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxx
- Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute – Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxx
e
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
- Provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise – Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxx
Premesso che:
il Ministero della Giustizia, in particolare il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, nel quadro degli scopi previsti dall’ordinamento penitenziario, ha avviato un programma volto a favorire il reinserimento socio lavorativo dei soggetti in espiazione di pena, attraverso la partecipazione a progetti di pubblica utilità;
il coinvolgimento diretto in attività lavorative, specificatamente in ambito di pubblica utilità, può delineare validi percorsi di sostegno per gli obiettivi sperimentali di recupero e inclusione sociale; in tale ambito di attività, la programmazione di una serie di iniziative che coinvolgono i detenuti in un percorso di formazione ed al rispetto del bene comune, individuano un valido strumento per acquisire consapevolezza del dovere sociale e trasmettere alla comunità un messaggio di legalità e rispetto di norme e regole, imprescindibile e necessario per il percorso di
reintegrazione;
l’Amministrazione di Roma Capitale, in attuazione del dettato costituzionale che assegna anche alle Amministrazioni Locali un ruolo di programmazione, coordinamento e attuazione delle politiche sociali, al fine di rimuovere gli ostacoli che impediscono la piena parità delle persone nella vita sociale, culturale ed economica, quindi anche dei soggetti sottoposti a provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria, ha ritenuto di aderire al programma sopra richiamato avviato dal Ministero della Giustizia;
la Giunta Capitolina, con deliberazione n.24 dell’8 febbraio 2018, ha approvato lo schema di protocollo d’Intesa fra Roma Capitale, Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria del Lazio, Abruzzo e Molise e Direzione della Casa Circondariale “Rebibbia N.C. Xxxxxxxx Xxxxxxx” per la realizzazione, ai sensi del comma 4- ter dell’art 21 della legge n. 354/75, di iniziative finalizzate al
reinserimento socio lavorativo dei soggetti in espiazione di pena, attraverso la partecipazione a progetti di pubblica utilità;
tra le iniziative di pubblica utilità, il protocollo d’intesa approvato con la citata deliberazione ha individuato quella destinata all’effettuazione di interventi straordinari di pulizia e restituzione del decoro di alcuni spazi pubblici, in particolare aree verdi e piazze di Roma Capitale;
la Giunta Capitolina con successiva deliberazione della n. 177 del 6 settembre 2019 ha approvato il nuovo Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale e il Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Provveditorato Regionale del Lazio, Abruzzo e Molise con una durata di 12 mesi tacitamente rinnovabili;
fermo restando il quadro organizzativo delineato nel presente Protocollo, si concorda nel demandare l’ulteriore dettaglio della definizione degli interventi da attuare e dei compiti a tal fine assegnati a ciascun soggetto istituzionale a specifici Protocolli Operativi, alla cui definizione e sottoscrizione provvederanno i rappresentanti delle strutture operative designate dai firmatari del presente protocollo d’intesa;
TUTTO CIÒ PREMESSO
Roma Capitale e Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria (DAP) nel seguito, singolarmente, anche la “Parte” e, congiuntamente, le “Parti”
Convengono e stipulano quanto segue
Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo d’Intesa e si considerano integralmente riportate nel presente articolo.
Art. 1 – Oggetto e finalità
Il presente protocollo ha come oggetto la promozione ed attuazione di un progetto di “Lavori di pubblica utilità per il recupero del patrimonio ambientale nel territorio di Roma Capitale” finalizzato al recupero e all’inclusione sociale tramite il coinvolgimento di persone sottoposte a provvedimenti restrittivi della libertà personale da impiegarsi, attraverso la formazione al lavoro, in attività di cura e valorizzazione di aree verdi nel territorio di Roma Capitale, comprese le Aziende Agricole a gestione diretta dell’Amministrazione Capitolina.
Art. 2 - Modalità di svolgimento
1) Roma Capitale e, per essa, il Dipartimento Tutela Ambientale si avvarrà dell’essenziale contributo tecnico e operativo del proprio Servizio Giardini e di AMA Spa.
Il Dipartimento Tutela Ambientale predisporrà l’elenco delle aree interessate e la stima delle giornate e nominerà un proprio Rappresentante con il compito di coordinare tutte le fasi del progetto, nonché diversi Referenti responsabili dei siti oggetto degli interventi.
Il Dipartimento Politiche Sociali e Salute, attraverso il proprio Servizio di Segretariato Sociale, in stretta collaborazione con le Aree Educative e Trattamentali degli Istituti di Pena, contribuirà alla individuazione della popolazione detenuta per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità e ai successivi percorsi di reinserimento sociali.
La Sovrintendenza Capitolina nominerà i propri Referenti per le aree di pertinenza.
2) Il DAP nominerà un Responsabile per l’intero progetto e un Referente per ciascun sito oggetto dell’intervento. Il Responsabile del progetto, d’intesa con Roma Capitale, concorderà le ore di lavoro necessarie e il numero di detenuti operatori da impiegare nel progetto.
Gli Istituti Penitenziari coinvolti individueranno i detenuti operatori, ristretti presso gli Istituti del distretto territoriale di Roma, da inserire nelle attività previste dal progetto, per i quali ricorrano le condizioni di ammissione ai programmi di pubblica utilità, ex art 20 ter L. n. 354/75.
3) Il Garante dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale di Roma coadiuverà Roma Capitale e il DAP affinché l’inserimento dei detenuti avvenga secondo modalità rispettose della loro dignità. Inoltre, potrà collaborare con gli attori interessati al fine di rafforzare il percorso di reinserimento sociale.
Art 3 – Impegni delle Parti
1) Roma Capitale - Dipartimento Tutela Ambientale
a) si occupa della formazione in favore dei detenuti operatori tramite personale qualificato e fornisce le idonee direttive circa le modalità attuative del progetto (es. educazione ambientale, sicurezza dei lavoratori D.Lgs. 81/08, utilizzo attrezzature, ecc.). La formazione rappresenta la condizione essenziale del presente protocollo e, pertanto, dovranno essere garantite un numero di ore adeguate a far sì che i detenuti possano avere una solida base di preparazione sia per gli interventi sul territorio che per eventuali ulteriori corsi o lavori una volta in libertà;
b) nomina un proprio referente, responsabile delle attività di coordinamento e organizzazione utili all’attuazione del progetto, che si avvarrà dei responsabili degli Uffici competenti durante l’espletamento delle diverse fasi.
Il referente nominato svolge compiti di coordinamento operativo degli interventi:
• sia nelle fasi di preparazione con identificazione delle aree sulla base della raccolta delle esigenze di intervento provenienti da strutture interne ed esterne all’Amministrazione di Roma Capitale, da sottoporre, con cadenza periodica, al Tavolo di Coordinamento, condivisione, con i responsabili indicati dal Dap, dell’elenco delle aree di interesse e della relativa stima delle giornate-ore/uomo necessarie, indicando, per ogni sito, un responsabile del Dipartimento Tutela
Ambientale incaricato di supportare tutte le fasi dell’intervento, convocazione dei sopralluoghi con gli altri soggetti interessati alla realizzazione delle attività);
• sia nelle fasi di esecuzione dell’intervento con dislocazione delle risorse strumentali sul posto attraverso la rete dei S.O.M., verifica dell’andamento dell’intervento, coordinamento delle attività di raccolta di scarti e residui delle lavorazioni per conferirli negli appositi siti. Provvede, inoltre, alla tenuta del Registro degli interventi effettuati;
c) prima dell’inizio delle attività di cui al presente Atto, somministra ai detenuti le necessarie istruzioni operative di base sulle modalità di svolgimento del servizio e sui principi di sicurezza da rispettare attraverso un programma formativo specifico;
d) fornisce a ciascun operatore-detenuto i D.P.I necessari e conformi alle prescrizioni di legge nonché le attrezzature di lavoro che dovranno essere restituite a fine servizio. I detenuti possono operare utilizzando eventuali strumenti in dotazione al Dap qualora questi ultimi siano ritenuti idonei all’esecuzione del lavoro, previa verifica del Dipartimento Tutela Ambientale e predisposizione della documentazione relativa alla valutazione dei rischi da interferenze (DUVRI);
e) attiva le procedure per le coperture assicurative;
f) fornisce, ove possibile, nelle ville storiche o nei luoghi dove l’utilizzo delle attività legate al protocollo non ha carattere di sporadicità, i locali di servizio per il personale impiegato negli interventi, idonei alla loro cura personale e al ristoro;
g) per ciascun intervento, secondo le necessità, attiva e coordina eventuali interventi di AMA, nonché assicura, anche d’intesa con il DAP, l’attivazione di eventuali interventi da parte della Polizia Locale di Roma Capitale durante lo svolgimento delle attività degli operatori-detenuti, valutando l’effettiva necessità e le modalità d’intervento di volta in volta.
2) Roma Capitale - Dipartimento Politiche Sociali e Salute
Il Dipartimento Politiche Sociali e Salute supporta tutte le iniziative nell’ambito del presente Protocollo Operativo, in ragione delle proprie specifiche competenze in ambito socio assistenziale in favore delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.
In particolare, il Dipartimento Politiche Sociali e Salute, Direzione Accoglienza e Inclusione:
a) attraverso l’azione svolta dal Servizio di Segretariato Sociale, attivo all’interno degli Istituti di Pena presenti sul territorio cittadino, supporta l’Area Educativa e Trattamentale nella selezione delle persone detenute per lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità;
b) a seguito di valutazione dei soggetti interessati e in condivisione con gli Organi della Giustizia, offre percorsi di reinserimento sociale e l’eventuale accoglienza presso le strutture in convenzione, in favore della popolazione detenuta.
3) DAP - Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria
a) nomina un proprio referente, responsabile delle attività di coordinamento e organizzazione utili all’attuazione del progetto, che collabora strettamente con il referente del Dipartimento Tutela Ambientale;
b) indica un referente per ciascun sito oggetto dell’intervento che può coincidere con quello nominato dalla casa circondariale che ospita i detenuti di volta in volta coinvolti nel progetto;
c) indica, all’avvio del progetto, il numero massimo dei detenuti operatori per i quali ricorrano le condizioni di legge da impiegare nel progetto stesso e seleziona e indica nominativamente quelli da impiegare in fase operativa al fine di consentire la programmazione della formazione, l’attivazione delle relative coperture assicurative, l’acquisizione e la fornitura dei materiali, delle divise e dei DPI da consegnare agli operatori;
d) provvede al trasferimento dei detenuti nei luoghi d’intervento concordati con l’Amministrazione interventi con modalità da definire attraverso specifici Protocolli Operativi da sottoscrivere con i firmatari del presente protocollo d’intesa; Capitolina anche avvalendosi di Enti del Terzo Settore. Questi ultimi potranno anche partecipare agli interventi con modalità da definire attraverso specifici protocolli operativi da sottoscrivere con i firmatari del presente protocollo di intesa;
e) provvede alla sorveglianza dei detenuti durante lo svolgimento delle attività, laddove previsto, sollevando Roma Capitale da qualunque impegno e/o responsabilità derivanti dall’eventuale mancata sorveglianza.
Art. 4 – Durata
Il presente Protocollo d’Intesa tra Roma Capitale e Ministero della Giustizia Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria avrà una durata di 12 mesi rinnovabili, mediante apposito atto, previo accordo tra le Parti, salvo che, per espressa volontà di ciascuna parte firmataria, da notificare all’altra con congruo anticipo di almeno 60 giorni, non si intenda addivenire alla sua conclusione.
Nel caso di recesso, gli impegni assunti nell’ambito di eventuali attività in corso dovranno essere comunque portati a compimento, salvo diverso accordo scritto tra le Parti.
Art. 5 – Trattamento dati personali e riservatezza
Tutti i dati personali comunicati delle parti sono trattati dalle stesse sulla base del presupposto di liceità enunciato all’articolo 6 par. 1, lett. b) del Regolamento UE 679/2016 sulla protezione dei dati e la loro libera circolazione.
Con la sottoscrizione del presente Protocollo d’intesa, ciascuna Parte dichiara di essere informata sull’utilizzo dei propri dati personali funzionali alla stipula ed alla esecuzione del rapporto contrattuale in essere tra le medesime Parti. Tali dati potranno altresì essere comunicati a terzi in Italia e/o all'estero anche al di fuori dell'Unione Europea, qualora tale comunicazione sia necessaria in funzione degli adempimenti, diritti e obblighi, connessi all'esecuzione del presente Protocollo d’intesa. L’informativa completa redatta ai sensi degli
articoli 13 e 14 del Regolamento 679/2016/UE è consultabile sul sito web dell’ente all'indirizzo xxx.xxxxxx.xxxx.xx.
Roma, lì
PER ROMA CAPITALE
Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Xxxxxxx Xxxxxxx
Assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Xxxxxxx Xxxxxx
PER IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Il Provveditore del Lazio, Abruzzo e Molise Xxxxxxx Xxxxxxx