REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
ASSESSORATO DEGLI AFFARI GENERALI, PERSONALE E RIFORMA DELLA REGIONE
Direzione Generale degli Affari Generale e Riforma della Regione
Servizio per il sistema informativo di base dell’amministrazione di base (SIBAR) e il superamento del digital divide
Procedura aperta per l ’ affidamento dell’ appalto di servizi e
FORNITURE PER LA REALIZZAZIONE DEI “ SISTEMI INFORMATIVI DI BASE DEGLI ENTI E DELLE AGENZIE REGIONALI ( SIBEAR)”
D I S C I P L I N A R E T E C N I C O
A P P R O V A T O C O N D E T E R M I N A Z I O N E N . 3 2 1 / A A . G G . D E L 2 9 . 0 4 . 2 0 0 8
INDICE
1. PREMESSA 4
2. ENTI DESTINATARI DELL’INTERVENTO 5
2.1. ARPAS 5
2.2. EFDS 6
2.3. ARGEA 8
2.4. ARASE. 9
2.5. LAORE 10
2.6. AGRIS 11
2.7. SARDEGNA PROMOZIONE 12
3. REQUISITI GENERALI E OGGETTO DELL’APPALTO 13
3.1. Requisiti generali 13
3.2. Oggetto dell’appalto 15
4. FUNZIONALITÀ SCI: SISTEMA CONTABILE INTEGRATO - INTRODUZIONE 17
4.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO 18
4.2. CONTABILITÀ FINANZIARIA 20
4.2.1. La struttura anagrafica 20
4.2.2. Formazione del bilancio 23
4.2.3. Bilancio: parte vincolata e parte ordinaria 23
4.2.4. Variazioni di bilancio ed Esercizio provvisorio 24
4.2.5. Gestione operativa – flusso della spesa. 24
4.2.6. Gestione operativa - Flusso delle entrate 26
4.2.7. Tesoreria: comunicazioni e interfacciamento 27
4.2.8. Chiusura dell’esercizio 27
4.3. CONTABILITÀ ECONOMICO - PATRIMONIALE 28
4.3.1. Xxxxxxxx x’Xxxxxxxxx 28
4.3.2. Piano dei Conti 29
4.3.3. Procedure di contabilizzazione – Integrazione tra contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale 30
4.3.4. Anagrafiche dei creditori/debitori 32
4.4. CONTABILITÀ ECONOMICO-ANALITICA E CONTROLLO DI GESTIONE 33
4.4.1. Contabilità economico-analitica 33
4.4.2. Budget economico 37
4.4.3. Gestione dei Programmi Operativi (POA) 37
4.5. GESTIONE DEGLI ADEMPIMENTI FISCALI 40
4.5.1. Gestione imposte indirette (Iva) 40
4.5.2. Gestione imposte dirette (Ires e Irap) 41
4.5.3. Gestione della ritenuta d’acconto 42
4.6. GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI 42
4.7. GESTIONE CESPITI 45
5. FUNZIONALITÀ GOV: STRUMENTI DI GOVERNANCE E REPORTISTICA 46
5.1. La governance 46
5.2. La reportistica 47
5.2.1. Reportistica - Contabilità finanziaria 47
5.2.2. Reportistica - Ecomico-analitica 48
5.2.3. Reportistica - Economico-patrimoniale 49
5.2.4. Reportistica – Programmi Operativi (POA) 49
5.2.5. Altre funzionalità 49
6. ALTRE PRESTAZIONI RICHIESTE 50
6.1. Addestramento 50
6.2. Supporto all’avvio in esercizio 51
6.3. Manutenzione adeguativa ed evolutiva 51
6.4. Manutenzione correttiva 51
6.5. Piano della qualità 52
6.6. Piano di sicurezza 53
7. ESECUZIONE DEL CONTRATTO 53
7.1. Modalità e tempi di esecuzione 53
7.2. Monitoraggio del Contratto 56
7.3. Gestione dello sviluppo software del SIBEAR e indicatori 56
7.4. Ciclo di realizzazione 58
7.5. Modulazione delle penali 59
8. CONTESTO ATTUALE: STATO DELL’ARTE DEL SIBAR DELLA REGIONE SARDEGNA 60
8.1. ARCHITETTURA APPLICATIVA 60
8.2. PIATTAFORMA INFRASTRUTTURALE 63
8.3. INFRASTRUTTURA DI BACKUP 64
8.4. INFRASTRUTTURA DI RETE 64
8.5. DETTAGLIO DEI COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE DELL’ARCHITETTURA DI SIBAR 66
1. PREMESSA
Il presente documento descrive le specifiche tecniche dell’intervento denominato “Sistemi di base degli enti e delle agenzie regionali (SIBEAR)”, previsto dalla delibera della Giunta Regionale n. 43/11 del 11 ottobre 2006, con la quale sono state programmate le residue risorse comunitarie misura 6.3 POR 2000-2006.
Nel febbraio del 2006, a seguito dell’espletamento di un appalto concorso, la Direzione generale degli affari generali, personale e riforma della Regione ha aggiudicato la realizzazione dei sistemi informativi di base dell’amministrazione regionale (SIBAR).
Il SIBAR, inserito all’interno dell’Accordo di Programma Quadro in materia di Società dell’Informazione, ha comportato l’introduzione di un sistema informativo integrato per la gestione della contabilità, delle risorse umane e del sistema documentale, l’ammodernamento dell’apparato amministrativo e del suo funzionamento. Nello specifico, l’intervento SIBAR ha dotato l’amministrazione regionale (RAS) di:
- sistemi per lo svolgimento delle funzioni operative dell’amministrazione regionale, ovvero protocollo informatico, firma digitale, gestione del flusso documentale in forma elettronica, sistemi per la reingegnerizzazione dei processi, sistemi per l’erogazione per via telematica di servizi a cittadini/imprese/Enti Locali, sistema di front-office per l’accesso unificato al sistema da parte di tipologie differenti di utenti;
- sistema contabile integrato, che ricomprende contabilità finanziaria, contabilità economico- patrimoniale, contabilità economico-analitica, controllo di gestione, gestione degli approvvigionamenti, gestione delle immobilizzazioni, ecc.;
- gestione delle risorse umane, ovvero gestione della pianta organica e dei concorsi, gestione giuridica, rilevazione delle presenze, gestione paghe e contributi, gestione missioni, gestione interventi formativi, gestione dei carichi di lavoro, gestione degli incentivi (obiettivi attribuiti, verifiche, etc.).
Il completo rilascio di tutte le funzionalità e la messa a regime delle stesse sono stati ultimati nel 2007.
Con la deliberazione n. 43/11 del 11 ottobre 2006 la Giunta Regionale ha inteso estendere agli enti ed agenzie regionali le funzionalità rilasciate nell’ambito del progetto SIBAR.
Il presente intervento è volto, pertanto, alla realizzazione del sistema informativo di base degli enti ed agenzie regionali (SIBEAR), nell’ottica del massimo riutilizzo dei risultati prodotti durante la realizzazione del SIBAR (es: analisi, specifiche funzionali relative alle personalizzazioni) e, ove possibile, delle sue componenti funzionali. All’interno del presente documento si descriveranno, pertanto, l’architettura e le componenti hardware e software del Sistema adottato dalla RAS.
Obiettivi generali dell’intervento SIBEAR sono:
a) garantire, attraverso l’introduzione di un sistema contabile integrato che gestisca la contabilità finanziaria, economico patrimoniale ed economico analitica, un miglioramento qualitativo del grado di affidabilità e di certificazione delle informazioni contabili, risultato dell’unicità e univocità del dato, e la loro immediata accessibilità;
b) introdurre o potenziare criteri gestionali informatizzati ed integrati con il più vasto sistema contabile, quali la gestione degli approvvigionamenti e dei cespiti ammortabili;
c) definire nuove regole e strumenti riusabili che consentano una più efficiente attività di programmazione e gestione finanziaria, con miglioramento dell’efficacia delle politiche pubbliche;
d) introdurre strumenti moderni e nuovi metodi di gestione e controllo anche al fine di consentire la realizzazione di un sistema di governo, con un’interazione continua tra RAS-enti/agenzie, per ottimizzare il processo di approvazione dei bilanci e la misurazione dei risultati;
e) migliorare la chiarezza e la trasparenza dell’azione amministrativa, anche nei confronti dei cittadini, rendendo monitorabile la spesa pubblica e l’utilizzo delle risorse.
2. ENTI DESTINATARI DELL’INTERVENTO
Destinatari dell’intervento sono enti e agenzie regionali, dotati di autonomia amministrativo-contabile, che svolgono le funzioni previste dalla normativa vigente in sintonia con le linee programmatiche del Governo regionale. L’esercizio da parte della Regione di funzioni di indirizzo e controllo, nonché l’esigenza di predisporre un conto consolidato rendono necessaria la realizzazione di un sistema contabile fortemente integrato con il SIBAR di RAS.
Gli enti destinatari dell’intervento sono:
1. ARPAS - Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna
2. EFDS – Ente Foreste della Sardegna
3. ARGEA - Agenzia Regionale per la Gestione ed Erogazione aiuti in Agricoltura
4. ARASE - Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate
5. LAORE - Agenzia per l'attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo
rurale
6. AGRIS – Agenzie per la ricerca in agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna.
7. Sardegna Promozione - Agenzia governativa regionale di promozione economica.
Nei paragrafi seguenti si riportano alcuni elementi dimensionali forniti dai destinatari del SIBEAR.
2.1. ARPAS
Descrizione generale L’Agenzia Regionale per la protezione ambientale della Sardegna è stata
istituita con L.R. n. 6/2006. È un’agenzia regionale dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia amministrativa, tecnica, contabile e patrimoniale, la cui attività è funzionale al perseguimento dell’obiettivo regionale di promozione dello sviluppo sostenibile e di tutela e promozione della qualità degli ecosistemi naturali e antropizzati, con particolare attenzione a quelli agricoli. Opera sulla base di programmi di attività approvati dalla Giunta Regionale. L’ARPAS, in sintesi, è l’organo tecnico che supporta le autorità competenti in materia di programmazione, autorizzazione e sanzioni in campo ambientale, a tutti i livelli di governo del territorio. La competenza tecnico-scientifica è la componente distintiva dell’Agenzia che la differenzia dagli Enti amministrativi. L’attività dell’ARPAS è finalizzata al: a) controllo delle fonti di pressione ambientali determinate dalle attività umane che, prelevando risorse ed interagendo con l’ambiente circostante (scarichi, emissioni, rifiuti, sfruttamento del suolo, radiazioni, ecc.), producono impatti sull’ambiente; b) monitoraggio dello stato
dell’ambiente determinato dal livello di qualità delle diverse matrici (acqua, aria, suolo, ecc.); c) supporto tecnico alla pubblica amministrazione nel definire le risposte (Piani, progetti, ecc.) da mettere in atto per fronteggiare le pressioni e migliorare così lo stato dell’ambiente.
Organi Gli organi dell’ARPAS sono: il comitato regionale di coordinamento, il direttore generale e il collegio dei revisori dei conti.
Organizzazione l’ARPAS è articolata in una struttura centrale, comprendente la Direzione generale e due Direzioni di area (Tecnico-scientifica e Amministrativa) nonché otto Dipartimenti provinciali (uno per ciascuna provincia) e due Dipartimenti che operano a livello regionale con competenze specialistiche nelle tematiche idro-meteo-climatiche e geologiche. La pianta organica prevede 571 dipendenti, di cui attualmente
271 in forza, con 31 impegnati nelle attività sul sistema contabile. La Direzione generale ha sede in xxx Xxxxxxxxx, 0 Xxxxxxxx.
Situazione informatica L’attuale sistema (URBI- Zucchetti in modalità ASP) potenzialmente copre: la contabilità finanziaria, la contabilità economico patrimoniale, la gestione cespiti, la gestione budget economico
- controllo di gestione, la gestione acquisti- contratti e ordini, la fatturazione attiva, la gestione magazzini, e la gestione degli adempimenti fiscali previsti (UNICO - IVA - CAU – 770). L’ARPAS svolge, oltre ai compiti istituzionali, anche attività commerciale, perciò risulta soggetta ad adempimenti IVA.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza nel 2006 | 137 |
Numero Mandati nel 2006 | 104 |
Numero Accertamenti competenza nel 2006 | 30 |
Numero reversali | 25 |
Numero sospesi trattati | - |
Collegamento alla rete regionale | SI |
Interfacce dati | |
Numero utenti area amministrativo contabile | 31 |
2.2. EFdS
Descrizione generale L’Ente Foreste della Sardegna è stato istituito con la L.R. 9 giugno 1999, n. 24, così come modificata dalla L.R. n. 12/2002, che contestualmente ha soppresso l'Azienda Foreste Demaniali della Regione Sarda. L’Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale. Le principali funzioni attribuite dalla legge istitutiva all’ente foreste sono le seguenti: a) amministrare il patrimonio silvo-agro-pastorale e faunistico; b) concorrere, anche
con l’apporto di propri mezzi e proprio personale, alle campagne antincendio, secondo il Piano regionale antincendio, anche al di fuori dei territori amministrati; c) concorrere all'esecuzione delle opere di sistemazione idraulico-forestale, rimboschimento e rinsaldamento di terreni vincolati ai sensi del Regio decreto 30 dicembre 1923, n. 3267, ovvero in affitto; d) provvedere all’esecuzione di opere di silvicoltura e arboricoltura da legno, anche a scopo dimostrativo.
Organi il presidente, il consiglio di amministrazione e il collegio dei revisori.
Organizzazione L'organizzazione dell'Ente Foreste prevede: una direzione generale, sovraordinata a sei servizi amministrativi centrali e sei servizi territoriali, ripartiti a loro volta in complessi. I complessi sono suddivisi in unità gestionali di base (cantieri). L’EFDS conta circa 7000 addetti, di cui 400 sono dipendenti che operano nell’ambito tecnico-amministrativo e circa 30/40 nell’area contabile. La sede centrale dell’Ente è in Xxxxx Xxxxxxx 00, Xxxxxxxx.
Situazione informatica Per l’area amministrativo contabile un sistema di gestione contabile finanziaria (Zucchetti) ed un sistema che gestisce la contabilità dei funzionari delegati (Civilia). La gestione magazzino avviene in modo decentrato.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza nel 2006 | 2569 |
Numero Mandati nel 2007 | 860 |
Numero Accertamenti competenza nel 2006 | 140 |
Numero reversali (complessive 2007) | 3113 |
Numero sospesi trattati (complessive 2007) | 3169 |
Numero sospesi trattati | - |
Collegamento alla rete regionale | SI |
Interfacce dati | Vedi note |
Numero utenti area amministrativo contabile | 40 |
Note: 1) giornaliere generate da e trasmesse verso il Tesoriere (BNL) tramite le interfacce Ediway 2) flussi mensili per le DMA verso INPDAP relative al personale (dirigenti e pochi altri casi) 3) flussi mensili per le DMAG (Dichiaraz. Manodopera Agricola - adempimenti contributivi mensili) verso INPS 4) E-MENS per calcolo dati contributivi e retributivi verso INPS (flusso di dati) |
5) F24 (con firma digitale)
6) pubblicazioni connesse con gare e appalti (GUCE, sito istituzionale RAS-Ente Foreste, etc)
2.3. ARGEA
Descrizione generale l’Agenzia regionale sarda per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura, istituita ai sensi della L.R. n. 13/2006, ha competenza in materia di aiuti, contributi e premi previsti da norme comunitarie, nazionali e regionali, inclusa la ricezione, l’istruttoria, la liquidazione ed il controllo delle domande; è organismo pagatore degli aiuti, contributi o premi, finanziati o co-finanziati dall’Unione europea, a favore delle imprese agricole operanti in Sardegna. L’ARGEA ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia finanziaria, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale ed è sottoposta, per quanto non previsto dalla legge istitutiva, ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo della Giunta regionale. Nell’esercizio delle funzioni di organismo pagatore, l’ARGEA provvede: a) all’autorizzazione, all’esecuzione e alla contabilizzazione dei pagamenti; b) ad assicurare il raccordo operativo con l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) e con la Commissione europea; e) a garantire il raccordo con il Ministero dell’economia e con l’AGEA relativamente alle anticipazioni di cassa; f) a predisporre le periodiche relazioni alla Giunta regionale, all’AGEA e alla Commissione europea sull’andamento della gestione. L’ARGEA Sardegna, inoltre, gestisce l’anagrafe delle aziende agricole ed il registro degli aiuti.
Organi Sono organi dell’ARGEA: il direttore generale e il collegio dei revisori dei conti. La sede operativa è attualmente situata in xxx Xxxxxxx, Xxxxxxxx, mentre la sede legale è a Oristano.
Struttura organizzativa Si articola in aree di coordinamento e servizi; le aree hanno funzioni di coordinamento di servizi omogenei definiti e specificati dallo statuto. Le aree di coordinamento (4) e i servizi territoriali (8) sono diretti da dirigenti; i dirigenti preposti alle aree di coordinamento sono sovraordinati ai dirigenti preposti ai servizi. L’ARGEA conta 533 dipendenti, di cui 30 addetti all’area amministrativo contabile.
Situazione informatica L’ARGEA è dotata di una soluzione informatica, in ambiente Lotus Notes, che potenzialmente copre: contabilità finanziaria, gestione cespiti, gestione budget economico - controllo di gestione, gestione acquisti-contratti, ordini di acquisto, fatturazione attiva, gestione magazzini, adempimenti fiscali previsti per l'ente/agenzia.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza nel 2006 | 3.411 |
Numero Mandati nel 2006 | 3.138 |
Numero Accertamenti competenza nel 2006 | 3.888 |
Numero reversali | 1.369 |
Numero sospesi trattati |
Collegamento alla rete regionale | |
Interfacce dati | |
Numero utenti area amministrativo contabile | 30 |
2.4. ARASE
Descrizione generale L’Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate è stata istituita con L.R. n. 4/2006, quale organo tecnico-specialistico in materia di entrate a sostegno dell’amministrazione regionale. L’Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale, ed è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo dell’Assessorato della programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio. Ha come compiti istituzionali:
a) l’effettuazione di ricerche ed elaborazioni statistiche sui flussi di entrata e sugli effetti economici delle imposte, a supporto delle politiche regionali in materia finanziaria e di bilancio; b) la predisposizione degli strumenti normativi, regolamentari ed operativi per l’implementazione della fiscalità e per lo sviluppo della politica regionale delle entrate; c) la gestione dei tributi regionali; d) gli adempimenti connessi al contenzioso tributario e alla gestione del recupero dei crediti; e) la vigilanza e il controllo sulle tasse e sulle concessioni regionali; f) l’informazione all’utenza in materia di fiscalità regionale.
Organi il direttore generale ed il collegio dei revisori dei conti.
Organizzazione L’ARASE è articolata in una Direzione generale e attualmente non esistono strutture sotto ordinate. La sede dell’ARASE è in xxx XXXX xxxxxxxx 0000, x. 00 Xxxxxxxx. Attualmente annovera 9 risorse umane.
Situazione informatica Non esiste alcun sistema informatico che gestisce la contabilità. Attualmente viene gestita solo la contabilità finanziaria mediante strumenti di produttività individuale.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza nel 2006 | 20 |
Numero Mandati nel 2006 | 14 |
Numero Mandati nel 2007 | 191 |
Numero Accertamenti competenza nel 2006 | 10 |
Numero reversali | 8 |
Numero reversali nel 2007 | 71 |
Numero sospesi trattati | 10 |
Collegamento alla rete regionale | SI |
Interfacce dati | |
Numero utenti area amministrativo contabile | 2 |
Note: L'Agenzia è dotata di un sistema del protocollo informatico “Archidoc” |
2.5. LAORE
Descrizione generale l’Agenzia per l'attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale è stata istituita ai sensi L.R. 8 agosto 2006, n. 13. L’Agenzia ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotata di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale. LAORE è l'agenzia per l’attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale. Promuove lo sviluppo integrato dei territori rurali e la compatibilità ambientale delle attività agricole favorendo la multi funzionalità delle imprese, le specificità territoriali, le produzioni di qualità e la competitività sui mercati. Le principali funzioni dell’Agenzia LAORE sono: a) fornire assistenza tecnica a soggetti sia pubblici che privati, nel rispetto delle norme che regolano i principi di libera e leale concorrenza; b) curare l’informazione, la divulgazione, la valorizzazione e la formazione nel settore dell’agricoltura, della zootecnia e dell’allevamento degli equidi; c) coordinare l’attività di integrazione all’interno delle filiere agricole e delle risorse ittiche, dei distretti agroalimentari e dei distretti rurali; d) favorire la valorizzazione delle produzioni agroalimentari, delle biodiversità regionali e dei prodotti tipici; e) agire da intermediario tra il sistema produttivo e la ricerca al fine di favorire un efficace trasferimento sul territorio delle innovazioni di processo e di prodotto, nonché trasferire alle istituzioni deputate alla ricerca le esigenze evidenziate dal sistema delle imprese; f) promuovere e partecipare, anche in accordo con altri enti e soggetti pubblici e privati, a progetti di interesse regionale, interregionale, nazionale e comunitario in materia di servizi di sviluppo agricolo integrato, nell’ambito di accordi di programma e di apposite convenzioni, privilegiando forme di progettazione partecipata e di associazionismo tra imprese; g) svolgere ogni altro compito affidatole dalla Regione nell’ambito della programmazione regionale agricola.
Organi il direttore generale, il comitato tecnico e il collegio dei revisori dei conti.
Struttura organizzativa L’Agenzia è organizzata in una Direzione generale e 5 Dipartimenti ripartiti in servizi e in sportelli unici territoriali. La pianta organica dell’Agenzia è di circa 700 dipendenti. Si prevede che opereranno nel sistema contabile circa 50/70 unità, appartenenti ai diversi dipartimenti. Si evidenzia l’attuale elevato numero di funzionari delegati, circa 32. La sede centrale è in xxx Xxxxxxx x. 0, Xxxxxxxx.
Situazione informatica Attualmente è presente un sistema informatico (SCI-Selfin in ambiente Oracle) che potenzialmente supporta la contabilità finanziaria, la contabilità economico patrimoniale (non attivata), la gestione cespiti, la gestione budget e controllo di gestione (non attivata), la gestione acquisti, la fatturazione attiva (non attivata) e la gestione magazzini.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza nel 2007 | 3500 |
Numero Mandati nel 2007 | 5000 |
Numero Accertamenti competenza nel 2007 | 4000 |
Numero reversali | 2000 |
Numero sospesi trattati | - |
Dotazione postazioni di lavoro | |
Collegamento alla rete regionale | SI |
Interfacce dati | |
Numero utenti area amministrativo contabile | 40 |
2.6. AGRIS
Descrizione generale L'Agenzia per la ricerca in agricoltura della Regione autonoma della Sardegna, denominata AGRIS Sardegna è stata istituita con L.R. 8 agosto 2006, n. 13. L’AGRIS ha personalità giuridica di diritto pubblico; è dotata di autonomia finanziaria, organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile e gestionale ed è sottoposta ai poteri di indirizzo, vigilanza e controllo della Giunta Regionale. L’AGRIS svolge e promuove la ricerca scientifica e applicata, la sperimentazione e l’innovazione tecnologica per favorire uno sviluppo rurale sostenibile, lo sviluppo dei settori agricolo, agro-industriale e forestale; contribuisce, inoltre, a tutelare e valorizzare la biodiversità vegetale ed animale. Le principali funzioni dell’AGRIS sono le seguenti: a) promuovere il trasferimento dei risultati ottenuti dalla propria attività alle imprese, in collaborazione con i soggetti preposti a tali funzioni; b) collaborare con le università, gli istituti e i laboratori del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura e con altri enti pubblici e privati di ricerca e assistenza tecnica nazionali ed internazionali, promuovendo a tal fine l’attività di formazione ed alta formazione del proprio personale scientifico; c) svolgere attività a supporto della certificazione di qualità delle produzioni locali; d) elaborare con metodologie scientifiche i dati di filiera dei settori agricolo, agro- industriale e forestale e redigere appositi rapporti; e) svolgere attività di formazione ed alta formazione di studenti, laureati e ricercatori, anche in collaborazione con le università, attraverso propri programmi di assegnazione di borse di studio e di ricerca; f) svolgere attività tecnico-scientifiche a supporto delle funzioni fitosanitarie regionali.
Organi il direttore generale, il comitato scientifico ed il collegio dei revisori dei conti.
Organizzazione La struttura organizzativa dell’AGRIS è attualmente definita in una Direzione Generale e in Dipartimenti e Servizi, i Dipartimenti hanno funzioni di coordinamento dei Servizi e sono 5. L’AGRIS ha acquisito le funzioni dei seguenti enti soppressi: Consorzio interprovinciale per la frutticoltura di Cagliari, Oristano e Nuoro, Consorzio provinciale per la frutticoltura di Sassari, Istituto zootecnico e caseario per la Sardegna, Stazione sperimentale del sughero, Centro regionale agrario sperimentale. La pianta organica è di
circa 470 unità. AGRIS ha sede legale a Sassari, loc. Bonassai, nella Xxxxxx Xxxxxxx 000 Xxxxxxx-Xxxxxxxx, al Km. 18,600 e 9 sedi periferiche (6 sedi e 3 aziende).
Situazione informatica Attualmente sono disponibili due software non integrati per la potenziale copertura delle seguenti funzioni: contabilità finanziaria, contabilità economico patrimoniale, gestione cespiti, gestione budget economico - controllo di gestione, gestione acquisti - contratti, ordini di acquisto, fatturazione attiva, gestione magazzini, adempimenti fiscali previsti per l'ente.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza nel 2006 | 9000 |
Numero Mandati nel 2006 | 7000 |
Numero Accertamenti competenza nel 2006 | 2000 |
Numero riversali | 2500 |
Numero sospesi trattati | 600 |
Collegamento alla rete regionale | SI |
Interfacce dati | |
Numero utenti area amministrativo contabile | 15 |
2.7. SARDEGNA PROMOZIONE.
Descrizione generale L'Agenzia governativa regionale di promozione economica denominata “Sardegna Promozione” è stata istituita con L.R. 11 maggio del 2006, n. 4. Sardegna Promozione ha personalità giuridica di diritto pubblico, autonomia regolamentare, finanziaria, organizzativa, contabile e gestionale ed è sottoposta ai poteri di indirizzo e controllo della Giunta regionale. Sardegna Promozione ha l’obiettivo di favorire i flussi turistici verso la Sardegna, di incrementare le esportazioni di prodotti e servizi regionali e di attrarre nuovi investitori dall’esterno. Le principali funzioni di Sardegna Promozione sono: a) la promozione dell’immagine unitaria della Sardegna attraverso il coordinamento e l’armonizzazione di iniziative di promozione economica nei settori del turismo, dell’agro-alimentare e dell’artigianato; b) la promozione delle produzioni di eccellenza; c) la valorizzazione, in particolare, dei prodotti del turismo, dell’artigianato e dell’agro- alimentare; d) l’organizzazione di offerte settoriali mediante il loro inserimento in proposte complessive tese a rappresentare il “valore Sardegna”; e) la gestione della partecipazione coordinata della Regione Sardegna alle fiere internazionali e nazionali nei settori del turismo, dell’artigianato e dell’agro-alimentare; f) la gestione di mostre, missioni all’estero, incontri, seminari ecc; g) la gestione e la tutela del Marchio Territoriale e dei Marchi di settore. L’Agenzia, inoltre, provvede ad integrare le attività di promozione economica con le iniziative di cooperazione con i paesi in via di sviluppo ed a diffondere nel territorio regionale le attività ed i servizi da essa svolti.
Organi il direttore generale ed il collegio dei revisori dei conti.
Organizzazione La struttura organizzativa dell’agenzia è attualmente definita in una Direzione centrale ed in due Direzioni generali. Alle Direzioni generali sono sottoordinati i servizi. Prevede a regime circa 70 unità, di cui 5 addetti al settore contabile e futuri utenti del sistema SIBEAR. L’Agenzia Sardegna Promozione ha sede a Cagliari.
Dimensionamento | |
Numero impegni di competenza | |
Numero Mandati | |
Numero Accertamenti competenza | |
Numero riversali | |
Numero sospesi trattati | |
Collegamento alla rete regionale | |
Interfacce dati | |
Numero utenti area amministrativo contabile | 5 |
Note: L’ente di recente costituzione non ha ancora un proprio bilancio di esercizio. |
3. REQUISITI GENERALI E OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto è finalizzato alla realizzazione e all’avvio del sistema informativo di base degli enti e delle agenzie regionali (SIBEAR).
3.1. Requisiti generali
Il sistema proposto dovrà essere basato su una soluzione ERP, che sia pienamente integrata con quella nella disponibilità della RAS (il SIBAR), utilizzandone – ove possibile - informazioni (tabelle d’impianto, codici, etc), funzionalità applicative e componenti hardware, e che consenta un pieno e perfetto consolidamento dei dati degli enti/agenzie con i preminenti dati contabili dell’amministrazione regionale.
Come caratteristiche generali il sistema deve essere:
1. pienamente integrato sia con riferimento al livello di coesione dei vari moduli all'interno della soluzione ERP proposta, sia con la soluzione SIBAR di RAS;
2. estendibile e scalabile, con possibilità di aggiunta di moduli funzionali non previsti nella soluzione proposta, il cui impianto sia agevole;
3. modulare, con possibilità di integrazione/eliminazione di moduli aggiuntivi con un livello di separazione tale da poter modificare/estendere il sistema senza complessità;
4. flessibile, con possibilità di adattare la soluzione proposta a nuove mutate esigenze; modifiche o estensioni devono poter essere realizzate dalla RAS o dall'ente/agenzia.
Il sistema dovrà, inoltre, essere connotato da requisiti di unicità della piattaforma informatica adottata per ciascun modulo, fatta salva la possibilità di utilizzare tecnologie alternative per le funzionalità web, come espresso nel proseguo del documento. In tal senso le funzionalità proposte dovranno essere percepite come un insieme unico, basato sulla coerenza e consistenza delle modalità d’interazione ed utilizzo. Allo stesso modo, anche dal punto di vista interno, tutte le funzionalità proposte dovranno essere supportate dallo stesso stack tecnologico impiegato, nonché integrate in modo nativo.
Il sistema dovrà garantire integrità, sicurezza e unicità dei dati. In tal senso le informazioni non devono essere replicate e/o inserite più volte. L’unicità dei dati deve essere ottenuta con una base dati unica, che consenta attraverso meccanismi di sincronizzazione di mantenere fasati i processi e i dati ad essi correlati, senza ridondanze. L’integrità e la sicurezza attengono alle caratteristiche di concorrenza e protezione dei dati, che devono essere, comunque, aggiornati in tempo reale. Il sistema deve avere funzionalità per la gestione della storicizzazione dei dati nonché della tracciabilità delle relative operazioni (operazione e utente che ha operato). Gli accessi devono essere consentiti previa autenticazione degli utenti autorizzati, anche alla luce del requisito della tracciabilità. Inoltre il sistema deve consentire eventuali architetture multilivello per l’accesso ai dati, che consentano una visione totale degli stessi, oppure una visione parziale, per mezzo di viste, che permettano l’accesso (in visura oppure in modifica) a sottoinsiemi di dati, sulla base degli ambiti applicativo funzionali oppure dei differenti settori dell’organizzazione.
L’accesso ai dati inseriti nel sistema deve essere consentito oltre che attraverso le funzionalità applicative anche attraverso strumenti per la gestione di query ad hoc o report di stampa definibili dagli utenti, in relazione a tali strumenti i documenti di analisi e disegno dovranno essere corredati dai rispettivi prototipi, contenenti esempi di layout con dati significativi.
Attraverso l’erogazione dei servizi proposti, il SIBEAR dovrà essere, in prospettiva, estendibile in ottica di riuso in favore di ulteriori enti e agenzie regionali; a tal fine il sistema dovrà essere caratterizzato da un alto livello di modularità ed estendibilità che, unitamente alla capacità di integrazione, dovranno consentire, in una logica multiaziendale, l’apertura del SIBEAR anche ad enti oggi non destinatari dell’intervento.
Il sistema dovrà essere caratterizzato da requisiti generali di facile utilizzo (user-friendly) e di accessibilità. L'ambiente operativo dovrà essere basato su un’interfaccia grafica, dotata di tutti gli strumenti d'interazione che rendono agevole l'utilizzo (menu, pulsanti, bottoni, toolbar, tooltip, copia-incolla, etc). Il sistema inoltre dovrà consentire di rappresentare i dati, ove siano visualizzati in modo tabellare, in anteprima di stampa, eventualmente sotto forma di grafico o di tabella, di esportarli e copiarli verso l'esterno in modo opportuno (xls, pdf, o equivalente). Le applicazioni dovranno essere dotate di help in linea.
Le funzionalità applicative dovranno prevedere una modalità:
1) multi-utenza, con la possibilità di definire profili autorizzativi differenti e di associare agli stessi gli
utenti;
2) multi-aziendale, al fine di consentire la gestione concorrente e separata, nell’ambito degli stessi sistemi, di più enti.
Ove possibile e secondo tracciati da concordare in fase di analisi, per supportare in modo agevole l’avvio e il necessario previo popolamento dei dati, il sistema dovrà prevedere funzionalità standardizzate per il caricamento massivo dei dati d’impianto più importanti (piano dei capitoli, piano dei conti, piano delle voci di costo, piano dei centri di responsabilità, piano dei centri di costo, anagrafiche clienti/fornitori, articoli di magazzino, anagrafiche dei cespiti ammortizzabili, anagrafiche del personale ecc.); analogamente dovrà procedersi per consentire il caricamento dei dati contenuti nei sistemi preesistenti e in uso presso gli enti/agenzie (es. sistemi di gestione risorse umane per i dati relativi al costo del personale).
In ragione della necessaria integrazione con il SIBAR di RAS, nella costruzione del modulo di contabilità finanziaria, dal quale derivano l’analitica e l’economico-patrimoniale, il proponente dovrà utilizzare, per la realizzazione della struttura anagrafica, le specifiche tecniche individuate dall’amministrazione regionale e riportate nei pertinenti paragrafi.
Il sistema dovrà, inoltre, fornire strumenti per analizzare ed estrarre dati in formato tabellare, anche di tipo multidimensionale con le operazioni tipiche dei sistemi On Line Analitical Processing (come ad esempio il pivoting, lo slice and dice, il roll-up e drill-down) nonché in formato grafico. La proposta dovrà prevedere la gestione di strumenti di estrazione per successivi utilizzi. Sarà positivamente valutata la presenza di strumenti per la gestione (creazione, amministrazione e fruizione) di cruscotti gestionali, con la possibilità di aggregare in modo personalizzato dati di sintesi nei formati predetti. Lo sviluppo delle funzionalità ora descritte non dovrà comportare un rallentamento delle performance dei sistemi in produzione; sarà, pertanto, cura dell’offerente proporre una soluzione atta a garantire il risultato, ad esempio adottando apposite banche dati, opportunamente sincronizzate con i sistemi gestionali degli enti/agenzie da realizzare, contenenti una rappresentazione delle informazioni adatta allo svolgimento delle operazioni di tipo OLAP.
3.2. Oggetto dell’appalto
L’aggiudicatario dovrà garantire l’esecuzione delle seguenti attività (già sinteticamente indicate in capitolato):
a) analisi organizzativa della struttura e del funzionamento degli enti e delle agenzie regionali di seguito elencati:
- ARPAS - Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente della Sardegna
- EFDS – Ente Foreste della Sardegna
- ARGEA - Agenzia Regionale per la Gestione ed Erogazione aiuti in Agricoltura
- ARASE - Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate
- LAORE - Agenzia per l'attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale
- AGRIS – Agenzia per la ricerca in agricoltura della Regione Autonoma della Sardegna
- Sardegna Promozione - Agenzia governativa regionale di promozione economica
b) realizzazione del sistema informativo di base per i destinatari sopra indicati, secondo le specifiche tecniche e funzionali fornite nel seguito del documento, comprensiva delle attività analisi, disegno, sviluppo, test, messa in produzione e avvio; dovrà essere definito un “modello astratto di sistema informativo riusabile”, che includa le funzionalità di SIBAR di RAS, sia ad esso integrato, e, quindi, esteso con alcune componenti opzionali (gestione funzionari delegati, gestione fiscale, fatturazione attiva per gli enti commerciali, etc). Il predetto modello, estendibile in futuro a tutti gli enti strumentali e agenzie regionali, dovrà successivamente essere implementato adattandolo in modo opportuno in ragione delle peculiarità dei destinatari del presente intervento, ai quali dovrà essere garantito, ai fini della sua completa utilizzabilità, adeguato supporto nelle attività di caricamento dei dati d’impianto (codifiche, strutture di bilancio, piano dei conti, tabelle anagrafiche, regole di calcolo, parametrizzazioni, etc) e avvio;
c) fornitura di apparecchiature hardware e software di base, nonché relativi servizi di installazione, configurazione, avvio in esercizio e manutenzione;
d) fornitura, installazione e configurazione su almeno 4 postazioni di lavoro per ogni singolo ente/agenzia, messe a disposizione dagli stessi, di quanto necessario per l’utilizzo degli applicativi rilasciati, incluse eventuali licenze;
e) addestramento degli utenti chiave del sistema informativo e affiancamento agli enti durante
l’avvio.
La soluzione proposta dovrà avere ad oggetto il riutilizzo, per tutti gli enti/agenzie indicati, delle
funzionalità applicative delle componenti rilasciate nell’ambito dell’intervento SIBAR nelle aree SCI (sistema contabile integrato) e delle ulteriori funzionalità descritte nei successivi paragrafi unitamente alle modalità di realizzazione.
La soluzione dovrà, inoltre, garantire l’interfaccia con i tesorieri di enti e agenzie secondo gli standard, che saranno individuati durante l’analisi, qualora non espressi nel capitolo 2.
La soluzione proposta dovrà includere funzionalità atte a garantire il controllo e il governo degli enti/agenzie da parte della Regione (funzionalità di seguito citata anche come “strumenti di governance”), tale da consentire:
a) l’accesso alle informazioni dei vari sistemi informativi, in logica integrata, ad esempio per la gestione del bilancio consolidato o ancora per l’effettuazione delle analisi di un sistema di supporto alle decisioni con tutti gli strumenti tipici (query, report, operazioni OLAP, ecc.)
b) i processi approvatori dei bilanci degli enti.
Il sistema, in ragione della necessaria integrazione con il SIBAR di RAS e delle sue potenzialità di utilizzo da parte dell’amministrazione regionale, dovrà consentire il consolidamento dei dati contabili degli enti/agenzie con i dati contabili della Regione Sardegna per la creazione del conto consolidato. Si rinvia all’offerente la scelta della soluzione tecnica ritenuta più opportuna ai fini del raggiungimento del risultato atteso e sopra enunciato.
Dovrà, inoltre, essere fornito l’hardware integrativo necessario per supportare i nuovi sistemi informativi, unitamente al software di base (software di sistema, eventuale RDBMS, piattaforma ERP, ecc.).
Il sistema proposto dovrà, pertanto, integrarsi nell’architettura del sistema SIBAR di RAS, riutilizzandone il maggior numero di componenti (hardware e software). Sarà cura dell’offerente valutare l’attuale architettura per potenziarla ed estenderla in modo opportuno, tenendo conto delle prestazioni che devono essere garantite.
In relazione ai sistemi, come indicazione generale, si richiede che la proposta progettuale preveda:
a) la fornitura di nuovi sistemi hardware a supporto dei nuovi sistemi informativi per gli enti/agenzie, integrati con l’architettura preesistente del SIBAR di RAS;
b) l’estensione dell’architettura di sistema SIBAR attuale nelle componenti di backup, del NAS e della rete e di access management, al fine di supportare le maggiori richieste da parte dei nuovi applicativi.
L’hardware e le componenti del software di base dovranno avere caratteristiche di ridondanza e affidabilità, robustezza e scalabilità, al fine di consentire al SIBEAR di essere esteso. Con riferimento al requisito di robustezza il sistema dovrà essere basato su architetture che, mediante ridondanza, consentano alti livelli di affidabilità, la disponibilità continua nell’erogazione dei servizi facendo ricorso al bilanciamento di carico e/o al failover. A tal fine, i sistemi proposti dovranno adottare tecnologie di clustering o equivalenti. L’installazione e configurazione dei sistemi dovrà comprendere anche l’implementazione delle politiche di backup e restore, per il pronto ripristino in caso di malfunzionamenti. La soluzione proposta dovrà essere pienamente integrata anche nell’ambito dell’architettura di sicurezza e dell’infrastruttura di rete del SIBAR di RAS.
Il dimensionamento dell’architettura proposta dovrà avere un fattore di utilizzo delle risorse hardware inferiore al 50%, in vista delle future espansioni ed estensioni ad altri enti. Il dimensionamento della proposta, in tutte le sue componenti, deve essere calibrato sui dati dimensionali degli enti/agenzie, indicati nel capitolo 2, e per l’area GOV su almeno 10 utenti RAS.
Sull’hardware fornito dovrà essere garantita la manutenzione per un periodo di 24 mesi decorrenti dalla data di approvazione del certificato di collaudo finale.
Per le finalità di progetto e per l’addestramento, dovrà essere fornita tutta la documentazione prodotta:
a) documentazione di analisi organizzativa, di analisi funzionale e disegno funzionale;
b) documentazione e specifiche di realizzazione, progettazione e sviluppo: architetture, configurazioni, personalizzazioni (codici sorgenti, customizzazioni) ecc;
c) documentazione relativa all’attività di test (piani di test, metodologia, ecc) e ai piani di collaudo;
d) documentazione relativa a manuali utente, manuali di procedura operativa, manuali di gestione sistemistica e operativa.
4. FUNZIONALITÀ SCI: SISTEMA CONTABILE INTEGRATO - INTRODUZIONE
La realizzazione del presente appalto risponde all’esigenza di dotare gli enti e le agenzie di un sistema contabile in grado di supportare e gestire i mutamenti normativi introdotti dalla legge regionale n. 11/2006. In
particolare, il SIBEAR dovrà essere in grado di gestire tutti i movimenti contabili, di monitorare i fatti gestionali e di effettuare le rilevazione utili per l’effettuazione del controllo di gestione. Il sistema dovrà essere unitario e integrare i seguenti sottosistemi che ne costituiscono l’articolazione:
- contabilità finanziaria;
- contabilità economico patrimoniale;
- contabilità economico analitica;
- gestione approvvigionamenti e magazzino;
- gestione cespiti;
- gestione obiettivi (programmi operativi annuali).
La soluzione dovrà essere imperniata su una base di dati integrata, sul concetto di integrità del dato e di single entry, dovrà essere orientata al processo amministrativo e dovrà consentire l'alimentazione di specifiche banche dati da parte degli stessi soggetti preposti alla produzione delle informazioni nei processi amministrativi (ciascuno nell'ambito delle proprie competenze).
La soluzione proposta dovrà consentire l’acquisizione dei dati inerenti i costi del personale ai fini dell’aggiornamento della contabilità finanziaria, economico patrimoniale ed economico analitica. L’esigenza ora rappresentata potrà essere garantita tramite opportune interfacce con i sistemi attualmente esistenti o con altra soluzione prescelta dall’offerente, nel rispetto comunque del principio di unicità del dato.
Il sistema informativo dovrà fornire attraverso le sue funzionalità adeguato supporto per:
- la predisposizione e la gestione degli strumenti di governo della finanza regionale;
- il monitoraggio e alla verifica della programmazione regionale;
- il controllo di gestione;
- la certificazione della spesa;
- la valutazione dei dirigenti;
- il controllo e la valutazione strategica;
- adempimenti fiscali relativi ad imposte dirette, imposte indirette e gestione delle ritenute fiscali.
Nei paragrafi seguenti si illustreranno le specifiche funzionalità che il sistema dovrà garantire con riferimento ai singoli sottosistemi sopra elencati.
4.1. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Normativa regionale
a) L.R. 2 agosto 2006, n. 11 – Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della regione Autonoma della Sardegna - e successive modifiche e integrazioni;
b) L.R. 13 novembre 1998, n. 31 – Disciplina del personale regionale e dell’organizzazione degli uffici della Regione – e successive modifiche e integrazioni;
c) L.R. 15 maggio 1995, n. 14 – Indirizzo, controllo, vigilanza e tutela sugli enti, istituti ed aziende regionali - e successive modifiche e integrazioni;
d) L.R. 21 aprile 2005, n. 7 - Capo V – Disposizioni per il riordino degli enti strumentali;
e) L.R. 9 agosto 2002, n. 12 - Modifiche alla legge regionale 9 giugno 1999, n. 24 (Istituzione dell’Ente Foreste della Sardegna, soppressione dell’Azienda Foreste Demaniali della Regione sarda e norme sulla programmazione degli interventi regionali in materia di forestazione)”.
f) L.R. 11 maggio 2006, n. 4 - Disposizioni varie in materia di entrate, riqualificazione della spesa, politiche sociali e di sviluppo.
g) L.R. 18 maggio 2006, n. 6 - Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS)”.
h) L.R. 8 agosto 2006, n. 13 - Riforma degli enti agricoli e riordino delle funzioni in agricoltura. Istituzione delle Agenzie AGRIS Sardegna, LAORE Sardegna e ARGEA Sardegna”.
i) Statuti degli enti/agenzie destinatari dell’intervento.
Normativa statale
a) Legge e regolamento sulla contabilità generale dello Stato e successive modifiche e integrazioni, per tutto ciò non disciplinato dalla L.R. n. 11/2006;
b) Codice civile sezione nona del bilancio, artt. 2423 e seguenti;
c) D.P.R. 633/1972 e successive modifiche e integrazioni;
d) Testo Unico Imposte sui Redditi;
e) D.P.R. 600/1973 e successive modifiche e integrazioni – Disposizioni comuni in materia di accertamento delle imposte sui redditi;
f) D.Lgs n. 165/2001 – Razionalizzazione dell’organizzazione delle Amministrazioni pubbliche -
g) L. n. 59/97 e il D.Lgs n. 286/99 sulla disciplina dei controlli interni;
h) L. n. 94/97 e il D.Lgs n. 279/97;
i) DPR 27 febbraio 2003, n. 97 – Regolamento concernente l’amministrazione e la contabilità degli enti pubblici di cui alla legge 20 marzo 1974, n. 70 -;
j) L. 289/2002;
k) Decreto MEF del 22 aprile 2004 – Manuale dei principi e delle Regole contabili del Sistema Unico di contabilità economica delle PP.AA.;
l) Decreto MEF del 5 marzo 2007 n. 17114 – Codificazione , modalità e tempi per l’attuazione del SIOPE per le Regioni e le Provincie autonome.
Normativa comunitaria
a) Regolamento (CE) n. 2223/96 nuovo Sistema Europeo dei Conti Nazionali (Sec 95);
b) Regolamento (CE) n. 1269/99 (coordinamento dei fondi strutturali);
c) Regolamento (CE) 438/01 e n. 448/01 (sistemi di gestione e controllo);
d) Regolamento (CE) n. 1681/94 (comunicazione irregolarità e frodi);
e) Regolamento (CE) n. 1685/2000 (ammissibilità delle spese al cofinanziamento comunitario);
f) L. 16 aprile 1987 n. 183 - che ha istituito il fondo di rotazione per l’attuazione delle politiche comunitarie.
4.2. CONTABILITÀ FINANZIARIA
Con riferimento alla contabilità finanziaria il sistema dovrà consentire la formazione e l’aggiornamento del bilancio di previsione, documento che riveste carattere autorizzatorio per la gestione della spesa e delle entrate, sia in conto competenza, sia in conto residui, ai sensi della normativa vigente.
Il sistema dovrà consentire:
- la formazione e la gestione del bilancio di previsione e del rendiconto;
- la gestione (autorizzazione, monitoraggio e rendicontazione) del flusso delle entrate e delle spese (accertamento, riscossione e versamento dell'entrata, prenotazione di impegno, impegno –anche pluriennale-, liquidazione, ordinazione del pagamento, mandato informatico);
- la chiusura dei conti, la formazione del conto del bilancio e la riapertura dei conti nel nuovo bilancio;
- la formazione del conto del bilancio;
- la gestione delle operazioni di consolidamento dell’esercizio finanziario con i conti RAS;
- l’integrazione con la contabilità economico/patrimoniale, la contabilità analitica, il controllo di gestione e la gestione dei POA (Programmi Operativi Annuali).
Tutte le caratteristiche funzionali, che di seguito si descrivono, dovranno essere oggetto di attività di analisi e disegno da parte dell’aggiudicatario, al fine di rendere il sistema rispondente alle peculiarità dell’ente/agenzia.
4.2.1. La struttura anagrafica
Il sistema contabile dovrà, primariamente, prevedere il caricamento della struttura anagrafica contabile, i cui elementi principali sono le unità previsionali di base (UPB), i capitoli di bilancio ed i centri di responsabilità.
La struttura, che dovrà rispettare i codici di bilancio della RAS, dovrà essere differenziata a seconda che si tratti di entrata o spesa.
UPB
Per l’entrata l’UPB sarà identificata da Titolo, Categoria economica, Voce economica e progressivo (es. UPB E 231.025, dove E sta per entrata, 2 identifica il titolo, 3 la categoria economica, 1 la voce economica, 025 il progressivo).
Per la spesa l’UPB sarà identificata da Strategia, Funzione Obiettivo e progressivo (es. UPB S.02.04.013, dove S sta per spesa, 02 identifica la Strategia, 04 la funzione obiettivo, 013 il progressivo).
Capitoli
I capitoli sono le unità elementari d’imputazione degli stanziamenti e, a cascata, degli importi relativi alle movimentazioni finanziarie. Per ogni capitolo di bilancio deve essere prevista un’apposita codifica.
Per i capitoli di entrata la codifica sarà data da: titolo, categoria economica, voce economica e progressivo (EC 231.025).
Per i capitoli di spesa la codifica sarà data da strategia e progressivo (SC.02.1244).
I capitoli e le UPB (di entrata e spesa) del modulo di contabilità finanziaria dovranno essere correlati agli altri elementi dell’anagrafica:
- titoli delle entrate (per UPB di entrata)
- titoli delle spese (per UPB di spesa)
- categorie economiche (per UPB e capitoli di entrata)
- voci economiche (per UPB e capitoli di entrata)
- strategie (per UPB e capitoli di spesa)
- funzione obiettivo (per UPB di spesa)
- codice di bilancio SIOPE entrata (per capitolo di entrata; relazione 1 capitolo corrisponde a 1 codice di bilancio SIOPE)
- codice di bilancio SIOPE spesa (per capitolo di spesa; relazione 1 capitolo corrisponde a 1 codice di bilancio SIOPE)
- codice gestionale SIOPE entrata (per capitolo di entrata; relazione 1 capitolo può corrispondere a più codici gestionali SIOPE; si ricorda che a un codice di bilancio SIOPE corrispondono più codici gestionali SIOPE)
- codice gestionale SIOPE spesa (per capitolo di spesa; relazione 1 capitolo può corrispondere a più codici gestionali SIOPE; si ricorda che a un codice di bilancio SIOPE corrispondono più codici gestionali SIOPE)
- codice di contabilità generale (per capitoli di entrata e di spesa; relazione: 1 capitolo=1 o più codici di contabilità generale)
- codice meccanografico (capitolo storico)
- codice capitolo storico (denominazione del capitolo ante SIBEAR)
- codice centro di responsabilità (relazione: 1 capitolo= 1 o più CdR)
- codice patto di stabilità (per capitolo di spesa)
- codice fonte (per capitolo di entrata e di spesa; tipi di fonte: Unione Europea\Assegnazioni Statali\Fondi Regionali \Fondi Ente o Agenzia)
- codice spesa obbligatoria (per capitolo di spesa)
- codice entrata vincolata (per capitolo di entrata)
- codice spesa vincolata (per capitolo di spesa)
- codice spesa di funzionamento (per capitolo di spesa; indicazione della natura della spesa)
- codice trasferimento (per capitolo di entrata; corrente o in conto capitale)
- codice titolarità (per capitolo di spesa)
- codice genere (per capitolo di spesa)
- codice anelastico (per i capitoli di spesa; con possibile inserimento della legge di riferimento)
- codice mutuo (per capitolo di spesa)
- codice sezione (per capitolo di spesa)
- codice esercizio provvisorio (per capitolo di spesa)
- tabelle tematiche - solo per i capitoli di spesa
Avvertenza:
Ai fini della valutazione dell’offerta tecnica presentata, il proponente dovrà inserire una proposta di sviluppo del sistema integrato considerando le relazioni tra le diverse anagrafiche contabili, che includa tutti gli elementi sopra riportati, in funzione:
- dell’esigenza di strutturare le anagrafiche, le relazioni e i flussi della contabilità finanziaria -che governano l’intero sistema contabile- in modo omogeneo al modello di funzionamento dell’amministrazione regionale;
- della necessaria integrazione del modulo di contabilità finanziaria con i restanti moduli del sistema integrato;
- della necessaria integrazione del SIBEAR con il SIBAR di RAS e dell’esigenza di realizzare il consolidamento dei dati.
A tale scopo sarà oggetto di valutazione la presenza di diagrammi (o formalismi equivalenti) che supportino le relazioni intercorrenti tra i vari elementi dell’anagrafe contabile, nonché le tipologie e le modalità di funzionamento di ciascun modulo, i momenti di connessione tra i diversi moduli (economico patrimoniale ed economico analitica) e tra i due sistemi (SIBEAR-SIBAR). In ragione della centralità e rilevanza dell’argomento, e trattandosi del necessario presupposto ai fini della realizzazione di un sistema contabile integrato e dell’integrazione con il sistema SIBAR di RAS, l’assenza di tale descrizione comporterà la qualificazione dell’offerta come parziale, con conseguente non ammissione della stessa alle successive fasi di valutazione.
Centri di responsabilità
Il centro di responsabilità è l’unità di base collegata alla struttura organizzativa dell’ente/agenzia.
Secondo quanto prescritto dalla normativa in vigore, il sistema dovrà consentire l’attribuzione di un capitolo e di una UPB a più centri di responsabilità, prevedendo un’articolazione inferiore rispetto allo stesso capitolo o UPB a livello di stanziamento, impegno, liquidazione e pagamento, rendendo possibile la visione unitaria degli stessi movimenti.
A titolo esemplificativo si specifica che all’interno della Regione Sardegna l’unità organizzativa di base è stata individuata nel livello dei Servizi e la codifica utilizzata è data dal codice dell’assessorato, dal codice della direzione generale e dal codice del servizio; es: 00 (dipartimento) 02 (Affari generali) 01 (direzione generale degli affari generali) 03 (servizio per il sistema informativo di base dell’amministrazione di base (SIBAR) e il superamento del digital divide).
4.2.2. Formazione del bilancio
Il sistema dovrà consentire di formulare e gestire la proposta di bilancio di previsione e consuntivo. Conformemente a quanto previsto dall’articolo 28 della L.R. n. 11/2006, tali documenti devono essere redatti in modo da risultare direttamente conformi alla struttura e all’articolazione dei corrispondenti documenti della Regione.
Il Bilancio di Previsione viene redatto su base annuale e pluriennale e la sua formazione si articola in più fasi autorizzative; la struttura di bilancio è legata all’esercizio e potrà essere ricreata per ogni esercizio di competenza.
Il sistema dovrà consentire il caricamento delle varie versioni, in modo da garantire la conservazione nello stesso di tutti i momenti del processo di predisposizione-approvazione-variazione.
Il sistema dovrà, pertanto, consentire la gestione delle proposte formulate dall’ente/agenzia e delle modifiche apportate ai fini dell’approvazione. La versione approvata consentirà l’inizio della gestione finanziaria.
4.2.3. Bilancio: parte vincolata e parte ordinaria
Il bilancio è costituito da risorse finanziarie libere e risorse finanziarie vincolate.
Il vincolo è generalmente costituito da una entrata che finanzia una o più di spese; Per i vincoli si dovrà considerare che:
- una entrata vincolata non può avere stanziamenti di spesa liberi;
- una entrata vincolata può finanziare spese riconducibili a centri di responsabilità diversi;
- una spesa può essere finanziata da più entrate;
- una spesa può essere finanziata con entrate in parte vincolate ed in parte libere.
Il sistema, pertanto, dovrà consentire la gestione dei vincoli e per ogni vincolo dovrà essere prevista l’associazione con capitolo di entrata/spesa e centro di responsabilità, dovrà inoltre consentire la gestione di vincoli parziali sia per i capitoli di spesa che per i capitoli di entrata.
4.2.4. Variazioni di bilancio ed Esercizio provvisorio
Il sistema dovrà gestire le eventuali variazioni di bilancio, con riferimento agli importi in aumento, diminuzione o compensative, nonché con riferimento ai cambi di titolarità delle somme. In ragione delle funzioni di controllo e di approvazione attribuite alla Regione Sardegna il sistema dovrà consentire la visualizzazione e stampa dei dati contabili al fine di gestire il processo di approvazione delle variazioni al bilancio degli enti e delle agenzie.
Per gestire la riassegnazione delle somme perente il sistema dovrà prevedere oltre all’assegnazione ai pertinenti capitoli di spesa anche la possibilità di re-istituzione di capitoli soppressi.
Il sistema dovrà consentire il caricamento e la gestione dell’esercizio provvisorio, disciplinato per gli enti e le agenzie dall’articolo 29 della L.R. n. 11/2006, che prevede il medesimo procedimento previsto dalla L.R. 14/1995 per il controllo dei bilanci di previsione, delle relative variazioni e dei bilanci consuntivi. L’esercizio provvisorio può essere autorizzato secondo gli stati di previsione ed i relativi provvedimenti di variazione del bilancio per l’anno precedente e non può superare il periodo di quattro mesi; per l’impegno ed il pagamento delle spese valgono i limiti di cui all’art. 29, commi 2 e 4, della L.R. n. 11/2006.
4.2.5. Gestione operativa – flusso della spesa
Il sistema dovrà consentire la gestione operativa del bilancio, che per le spese si traduce nell’adozione degli atti di impegno, liquidazione, emissione dell’ordinativo di pagamento, mandato informatico e acquisizione della quietanza sul mandato.
Il sistema dovrà consentire la verifica dell’utilizzo dello stanziamento (con il dettaglio di tutti gli impegni assunti e delle liquidazioni effettuate), le eventuali variazioni in aumento e diminuzione.
Il sistema deve essere realizzato in modo da aggiornare automaticamente e in tempo reale la disponibilità di budget/previsione per i vari capitoli/centri di responsabilità.
Il sistema dovrà esser realizzato in modo da consentire, in ogni fase del procedimento di spesa, un controllo di tipo sia manuale che automatico sulla disponibilità, in modo da visualizzare budget e importi ancora non impegnati. Dovrà essere prevista, per il caso di sforamento del budget/stanziamenti del bilancio di previsione, la possibilità di blocco della contabilizzazione della spesa, nonché l’inoltro di un messaggio all’operatore e al responsabile della spesa.
Integrando il sistema, con riferimento all’impegno, dovrà essere consentita la visualizzazione del centro di responsabilità, del beneficiario, dell’oggetto, dell’importo e del relativo utilizzo (con accesso in visualizzazione a tutte le informazioni generate dalle successive operazioni contabili, quali liquidazione, pagamento ecc.).
Il sistema dovrà consentire anche la gestione degli impegni pluriennali con differenziazione degli esercizi, dovrà essere, inoltre, prevista la possibilità di una vista riassuntiva sull’impegno nei vari esercizi.
Al fine di semplificare le operazioni che gli utenti del sistema dovranno effettuare in fase di immissione a sistema dei dati contabili degli impegni e delle liquidazioni il sistema dovrà consentire, tramite apposito
automatismo, il caricamento massivo, in un unico momento, di dati contabili afferenti a provvedimenti differenti e/o con beneficiari diversi.
Per tutte le fattispecie di gestione che comportano l'attivazione di procedure per le quali sia necessario mantenere l'iscrizione delle somme in bilancio allo scadere dell'esercizio, il sistema dovrà consentire la "prenotazione di impegno" - ovvero il caricamento dell'impegno in corso di formazione.
I momenti del procedimento di spesa dovranno essere integrati con il processo degli acquisti, la contabilità economico/patrimoniale, la contabilità analitica e la gestione progetti, nel rispetto del principio di unicità del dato contabile caricato a sistema.
Il momento di allineamento tra i vari moduli contabili è rappresentato dalla fase di liquidazione (autorizzazione al pagamento con individuazione esatta del creditore e dell’esatto ammontare del credito), con la contestuale creazione di una scrittura in contabilità finanziaria, di una scrittura in contabilità economico patrimoniale in partita doppia che rileva il costo e il debito verso il fornitore e di una scrittura in contabilità economico-analitica. La scrittura in partita doppia (liquidazione) in contabilità economico-patrimoniale potrà derivare dalle registrazioni effettuate nel modulo di gestione degli approvvigionamenti.
Il documento trasmesso a mezzo del sistema alla struttura competente consentirà a quest’ultima di procedere al pagamento vero e proprio.
L’emissione del mandato conclude il processo della spesa e comporta nella contabilità economico- patrimoniale la chiusura del debito verso il fornitore e la movimentazione in avere del conto transitorio banca.
Il sistema dovrà garantire l’emissione del mandato informatico e la sua eventuale certificazione attraverso la firma digitale, al fine di velocizzare e semplificare i rapporti con la tesoreria, di individuare più facilmente gli errori, di avere a disposizione informazioni sui pagamenti sempre aggiornate e a disposizione di tutti gli utenti abilitati alla loro visualizzazione.
Tali movimentazioni contabili (liquidazioni/mandati) sono relazionate tra loro e integrate con la contabilità economico/patrimoniale, con la contabilità analitica, la gestione progetti operativi e i restanti moduli.
Oltre alle essenziali fasi del processo di spesa sopra descritte, il sistema dovrà, inoltre, consentire la gestione dei residui di stanziamento, generati a chiusura dell’esercizio finanziario in presenza di somme non impegnate nel corso dell’anno, ma da conservare nell’anno finanziario successivo, per poter essere conseguentemente impegnate. L’impegno adottato su residui di stanziamento dovrà essere distinguibile dagli impegni adottati in conto competenza.
Per le somme stanziate e non impegnate nel corso dell’esercizio finanziario, in riferimento alle quali non sia possibile la conservazione nell’esercizio successivo, il sistema dovrà prevedere la possibilità di mandare le stesse in economia di spesa.
Per le somme disimpegnate nel corso dell’esercizio finanziario dovranno essere consentite le seguenti possibilità: mandare le stesse in economia, conservare le somme e renderle impegnabili nel corso dello stesso esercizio, conservare le somme liberate come residui di stanziamento.
Le somme disimpegnate non comportano mai un aumento dello stanziamento, ma unicamente un rimpinguamento della disponibilità in conto competenza o in conto residui di stanziamento.
Il sistema dovrà consentire il caricamento dell’anagrafica dei fornitori e in generale di tutti i beneficiari di pagamenti emessi dall’ente/agenzia. Anche in questo caso, al fine di semplificare le operazioni, dovrà essere rilasciato un automatismo che permetta il caricamento una tantum dei dati anagrafici di più fornitori/beneficiari.
Dovrà essere consentita la visualizzazione a sistema del partitario del fornitore/creditore, con le informazioni relative alla liquidazione e alle fatture che devono essere pagate. Oltre alla gestione individuale della singola partita debitoria (liquidazione – fattura - pagamento), il sistema dovrà consentire anche di attivare delle funzionalità di scadenziario fatture e di generazione automatica di pagamenti collettivi di fatture in scadenza\scadute, al fine di consentirne la gestione massiva.
Il sistema dovrà consentire la gestione dei funzionari delegati attraverso l’adozione dell’impegno sul capitolo di spesa di riferimento, l’emissione dell’ordine di accreditamento, la sua trasmissione in tesoreria, il controllo sull’emissione dei buoni o ordinativi e il controllo sulla rendicontazione presentata dal funzionario delegato.
Il sistema dovrà consentire la gestione dell’economo e della cassa economale, conformemente a quanto previsto dal regolamento economale dell’ente/agenzia ed essere strutturato, su richiesta del singolo ente/agenzia, in modo da consentire il controllo sul rispetto di limiti di spesa, che possono peraltro essere superati previa apposita autorizzazione.
Il sistema dovrà assicurare il rispetto dei passaggi di autorizzazione della spesa, prevedendo le fasi in cui si articola il processo e rendendo sicura, grazie alla conservazione in archivio dei vari passaggi autorizzativi, l’approvazione da parte dei responsabili; a tal fine dovranno essere predisposti a monte workflow autorizzativi predefiniti, che consentano il blocco/sblocco delle registrazioni di impegno/liquidazione, conformemente a quanto previsto dalla normativa vigente in tema di controlli di regolarità amministrativo- contabile.
4.2.6. Gestione operativa - Flusso delle entrate
Il sistema dovrà consentire la gestione operativa del bilancio, che per le entrate si traduce nell’emissione degli atti di accertamento (annuali e pluriennali), nella riscossione (liquidazione attiva) e nell’acquisizione dell’ordinativo di incasso (versamento/reversale).
Tali movimentazioni contabili sono relazionate tra loro (ad esempio più liquidazioni attive possono riferirsi ad un solo accertamento) e integrate con la contabilità economico/patrimoniale, con la contabilità analitica e con la gestione progetti operativi.
La fase di accertamento deve essere gestita analogamente a quanto avviene per gli impegni, con specificazione del capitolo, del centro di responsabilità, grazie al caricamento dei dati precedenti dovrà, trattandosi di un sistema integrato, essere visualizzato il conto di contabilità economico-patrimoniale (conto CoGe) ed il centro di ricavo collegato.
La fase della liquidazione delle entrate (liquidazione attiva) si traduce nell’autorizzazione all’incasso, nella determinazione del debitore e dell’esatto ammontare dell’importo che deve essere incassato. L’adozione
della liquidazione attiva e il successivo caricamento dei dati sopra indicati all’interno del sistema si traducono nella creazione contestuale di una scrittura in contabilità finanziaria, di una scrittura in contabilità economico- patrimoniale in partita doppia, che rileva l’entrata e il credito verso il debitore e di una scrittura in contabilità economico-analitica. Il documento è a questo punto a disposizione del soggetto competente che procede all’incasso vero e proprio.
La somma riscossa è accantonata in un conto sospesi di tesoreria, e solo con l’emissione della reversale è quindi versata nelle casse dell’ente/agenzia.
La fase dell’incasso consiste nell’emissione di reversali e comporta, nella contabilità economico- patrimoniale, la chiusura del credito e la movimentazione in dare del conto transitorio banca, autorizzando il tesoriere ad eseguire un versamento in favore del creditore (ente/agenzia).
4.2.7. Tesoreria: comunicazioni e interfacciamento
Come detto, la soluzione proposta dovrà garantire l’interfacciamento con i tesorieri di enti/agenzie, secondo gli standard che saranno specificati in fase di analisi.
Con riferimento alle comunicazioni da e per la tesoreria, il sistema dovrà supportare la possibilità di generare in automatico:
- le informazioni per i mandati/reversali;
- i documenti relativi;
- la movimentazione contabile;
- la trasmissione dei documenti relativi;
- gestione della tabella delle coordinate bancarie nazionali ed internazionali;
- gestione pagamenti sia nazionali che internazionali;
- flusso di ritorno (quietanze dei mandati);
- gestione c/c postali e bancari;
- riconciliazione estratti conto bancari e/o postali e calcolo interessi.
4.2.8. Chiusura dell’esercizio
Alla chiusura dell’esercizio il sistema dovrà consentire il passaggio, anche massivo, del residuo formale
-passivo e attivo- ovvero della quota parte di impegni non pagati o di accertamenti non incassati, al netto di economie e perenzioni, nonché il trasporto dei residui di stanziamento.
Il sistema dovrà consentire la gestione delle perenzioni amministrative, in particolare – nei termini e nei modi previsti dalla normativa vigente – le somme dovranno essere eliminate alla chiusura dell’esercizio finanziario di riferimento e inserite nel conto delle somme perente da istituirsi all’interno dei conti d’ordine.
Il sistema dovrà consentire l’estrazione di report che evidenzino la storia dell’impegno dal momento della creazione alla conclusione del processo di spesa, consentendo la visualizzazione delle informazioni originarie del residuo (ad esempio anno di provenienza, capitolo finanziario originale, centro di responsabilità).
Poiché la finalità principale della contabilità integrata è la funzione di supporto all’organo politico e gestorio nelle fasi della programmazione, del controllo e della valutazione, il sistema dovrà consentire l’elaborazione di report di dati aggregati per centro di responsabilità, per centro di costo o per tipologia di spesa. La reportistica sarà trattata nei paragrafi seguenti.
4.3. CONTABILITÀ ECONOMICO - PATRIMONIALE
La contabilità economico patrimoniale adottata dagli enti/agenzie è basata sui principi definiti dagli articoli 2423 e seguenti del codice Civile, in quanto applicabili, richiamati dalla L.R. n. 11/2006.
Il modulo di contabilità economica patrimoniale fornirà informazioni a consuntivo attraverso la rilevazione dei fatti amministrativi di esterna gestione (quali liquidazioni attive e passive, riscossioni, pagamenti, ecc.) secondo la tecnica contabile della partita doppia.
Le codifiche dei movimenti contabili sono basate su un piano dei conti, distinto dal piano dei capitoli e dal piano delle UPB, in cui figurano conti di natura patrimoniale ed economica e su anagrafiche di creditori e debitori uniche ed integrate nell'ambito dell'intero sistema contabile (SIBEAR).
L’attivazione della contabilità economico-patrimoniale rende possibile il collegamento delle scritture contabili rappresentative delle operazioni di esercizio con le variazioni e il valore del patrimonio (attività, passività e netto patrimoniale) e fornisce le basi per la predisposizione dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico (il cosiddetto bilancio d'esercizio) degli Enti/Agenzie, ai sensi degli articoli 62 e ss. della L.R.11/2006.
La necessaria integrazione dei vari moduli del sistema dovrà consentire, per le operazioni di liquidazione attiva e passiva, la derivazione delle scritture in partita doppia dalla contabilità finanziaria, evitando pertanto la duplice immissione dei dati contabili e consentendo di ottenere informazioni di confronto tra i dati della contabilità finanziaria e della contabilità economico patrimoniale anche per singola pratica. Nel modulo contabilità economico patrimoniale le operazioni di liquidazione imputate in altri moduli (contabilità finanziaria, gestione acquisti, gestione cespiti, gestione del personale, etc.) comportano la rilevazione del creditore/ debitore, da un lato, e della natura delle componenti economiche, dall’altro.
Attraverso la rilevazione dei fatti gestionali nel sistema di contabilità economico patrimoniale dovrà essere possibile monitorare la dinamica economica, patrimoniale, finanziaria e monetaria con particolare attenzione alle implicazioni economiche dei fatti gestionali sotto il profilo del costo.
Gli aspetti legati alla determinazione analitica dei costi nel sistema di contabilità economico analitica ed al budget economico saranno, invece, descritti nei paragrafi successivi.
4.3.1. Xxxxxxxx x’Xxxxxxxxx
Il Bilancio d’esercizio esprime attraverso il Conto economico la sintesi dell’andamento gestionale del periodo di riferimento e attraverso lo Stato Patrimoniale la situazione degli elementi attivi e passivi alla data di chiusura dell’esercizio.
Con riferimento a ciascun Ente/Agenzia, la struttura del Bilancio d’esercizio potrà essere personalizzata per esprimere correttamente la situazione economica e patrimoniale. A tal fine particolare rilevanza assume l’analisi delle specifiche funzioni esercitate dal soggetto destinatario dell’intervento.
La struttura del bilancio d’esercizio definisce le aggregazioni (tipologie e livelli) che guidano la formazione del piano dei conti della contabilità economico patrimoniale.
Sinteticamente, il contenuto del Bilancio d’esercizio è riassumibile nelle seguenti voci:
- Conto economico: proventi e costi;
- Stato patrimoniale: attività e passività;
- Conti d’ordine.
Per la realizzazione dell’analisi e la successiva predisposizione del disegno, al fine di personalizzare l’impianto contabile con riferimento a ciascun Ente/Agenzia, all’aggiudicatario saranno consegnati dai destinatari dell’intervento i seguenti documenti:
- struttura dello Stato patrimoniale;
- struttura del Conto economico;
- piano dei conti per la contabilità economico patrimoniale.
L’amministrazione regionale in sede di impianto del SIBAR ha già definito la struttura dei documenti sopra citati. Tale struttura costituisce un modello di riferimento necessario ai fini dell’integrazione del sistema regionale con quello oggetto del presente appalto, al quale i destinatari dell’intervento e, conseguentemente, l’aggiudicatario dovranno fare riferimento nell’attività di disegno, pur tenendo conto delle necessarie personalizzazioni discendenti dalla specificità dell’ente/agenzia.
4.3.2. Piano dei Conti
Il Piano dei Conti costituisce l’elemento fondamentale, sul quale si basa l’intero impianto della contabilità economico patrimoniale; la predisposizione del Piano dovrà, pertanto, necessariamente essere effettuata considerando le necessità informative dell’ente/agenzie e dell’amministrazione regionale.
La struttura del Piano dei Conti sarà definita sulla base dello schema di Xxxxxxxx.
In ragione dell’esigenza di consolidamento dei dati contabili prodotti dal sistema della contabilità economico patrimoniale dell’ente/agenzia con i dati dell’amministrazione regionale, dovrà essere realizzato un sistema di codifiche che risponda all’esigenza di fornire informazioni secondo lo standard dell’amministrazione regionale, a tal fine la definizione della struttura del conto e dei connessi livelli di codifica sarà trattata in fase analisi congiunta, ma non potrà in nessun caso prescindere dalla sopra rappresentata esigenza, con conseguente adozione della struttura generale del Piano dei Conti della Regione.
Il Piano dei Conti dovrà essere strutturato secondo una logica plurilivello e definito come elemento raccoglitore delle anagrafiche dei conti di contabilità economico patrimoniale (contabilità generale), di seguito denominati Conti Xx.Xx.
Al fine di consentire una più puntuale attività di monitoraggio e controllo della spesa pubblica per tipologia, il sistema dovrà consentire di riclassificare le informazioni contabili, prodotte dal modulo in oggetto, di enti/agenzie utilizzando i codici di bilancio e codici gestionali SIOPE, ai quali la Regione in virtù della vigente normativa è assoggettata.
4.3.3. Procedure di contabilizzazione – Integrazione tra contabilità finanziaria ed economico- patrimoniale
La realizzazione delle procedure di contabilizzazione prevede un processo di integrazione tra la contabilità finanziaria e la contabilità economico-patrimoniale. Inoltre, si prevede l’integrazione con tutti i moduli del sistema informativo, attraverso i quali si acquisiscono informazioni gestionali rilevanti per la tenuta della contabilità economico patrimoniale (Gestione acquisti, gestione cespiti, gestione del personale, etc.).
La contabilità economico-patrimoniale è alimentata, non solamente alla fine dell’esercizio o periodicamente, bensì momento per momento, attraverso l’immissione dei dati contabili da parte degli operatori nei vari moduli connessi, nonché attraverso registrazioni rettificative e integrative.
Il momento di integrazione tra le contabilità è individuato nella fase della “Liquidazione”. Di seguito, si analizzano i flussi del ciclo passivo e del ciclo attivo:
Ciclo passivo
a. Fase di Impegno:
La fase di impegno viene gestita nella contabilità finanziaria. Al momento della formazione dell’impegno sono inseriti a sistema tutti gli elementi fondamentali definiti nella sezione dedicata alla contabilità finanziaria, come ad esempio:
- Il Capitolo di bilancio;
- Il Centro di Responsabilità (è possibile che al CdR vengano collegati uno o più Centri di costo);
- Il Conto Xx.Xx. scelto tra quelli connessi al Capitolo sul quale l’impegno grava, è effettivamente movimentato dall’imputazione della liquidazione. Il Conto Xx.Xx. è acquisito, quindi, già in fase d’impegno, anche se ancora non va ad alimentare la contabilità economico-patrimoniale e, pertanto, sarà possibile modificarlo in sede di immissione dei dati di liquidazione.
Il legame tra il Capitolo ed il Conto Xx.Xx. è il seguente: un Capitolo – più Conti Xx.Xx.
L’utente nel momento dell’impegno dovrà inserire il relativo Conto Xx.Xx. scegliendolo tra quelli associati al Capitolo di spesa; la soluzione dovrà consentire la selezione attraverso un menù a tendina (o sistema similare).
Nella fase dell’impegno non viene generata alcuna scrittura in contabilità economico-patrimoniale, in quanto l’impegno assume rilevanza unicamente in contabilità finanziaria.
b. Fase di liquidazione passiva:
La liquidazione è il momento d’integrazione tra la contabilità finanziaria e la contabilità economico- patrimoniale.
Nella fase della liquidazione passiva viene generata la prima scrittura in partita doppia sui conti di contabilità economico-patrimoniale, la quale rileva il costo e il debito verso il creditore.
Al momento dell’esecuzione a sistema della liquidazione, la soluzione sviluppata dovrà consentire che l’inserimento del numero dell’impegno (assegnato dal sistema al momento del suo caricamento) comporti la visualizzazione - in automatico - di tutti i dati di contabilità finanziaria precedentemente inseriti nel sistema (Capitolo, CdR, Conto Xx.Xx, CdC, Fornitore).
Se l’impegno è stato caricato a sistema con indicazione di un Fornitore/beneficiario Generico, al momento della liquidazione l’operatore/utente dovrà obbligatoriamente indicare il Fornitore/beneficiario effettivo per l’emissione del mandato di pagamento, il sistema non dovrà, infatti, consentire di effettuare la registrazione della liquidazione per un Fornitore/beneficiario Generico.
Il conto Xx.Xx. preventivamente assegnato in fase di impegno potrà essere, al momento del caricamento della liquidazione, confermato o modificato, sempre però nel rispetto del vincolo al Capitolo.
Il modulo di contabilità economico patrimoniale dovrà essere correttamente integrato con il modulo approvvigionamenti, in funzione della necessità di registrare gli acquisiti di beni e servizi – nella fase della liquidazione - secondo le procedure proprie di ogni ente/agenzia.
c. Fase di pagamento
La fase del pagamento con l’emissione del mandato è il momento finale del ciclo passivo. La registrazione contabile di questa fase interessa la contabilità economico-patrimoniale.
Nella fase di pagamento, con emissione del relativo mandato, il sistema genera la seconda scrittura in partita doppia sui conti di contabilità economico-patrimoniale, che chiude il debito verso il fornitore aperto al momento della liquidazione, e apre la scrittura contabile “transitorio banca”, cioè la scrittura di transizione che viene effettata prima dell’effettivo pagamento al fornitore/beneficiario da parte della banca.
A seguito del quietanzamento del mandato si chiude il conto transitorio (aperto in sede di emissione del mandato stesso). A sistema dovrà essere immesso il quietanzamento, trasmesso dal tesoriere, con conseguente creazione di scrittura contabile in partita doppia.
Il sistema dovrà consentire di selezionare le partite da chiudere, al fine di consentire all’operatore/utente di visualizzare lo scadenziario del fornitore e scegliere quali partite chiudere.
Dovrà, inoltre, essere consentita la stampa degli ordinativi di pagamento, la creazione e la stampa delle liste degli ordinativi di pagamento, l’invio in automatico alla Tesoreria delle Liste create e la firma delle liste da parte del dirigente. Il sistema, in vista di possibili sviluppi futuri, deve consentire la firma elettronica del flusso contabile verso il tesoriere.
Ciclo attivo
a. Fase di Accertamento:
La fase di accertamento viene gestita nella contabilità finanziaria. Al momento della formazione dell’accertamento, come per l’impegno, sono inseriti tutti gli elementi fondamentali definiti nella sezione dedicata alla contabilità finanziaria, come ad esempio:
- Il Capitolo di bilancio;
- Il Centro di Responsabilità (è possibile che al CdR venga collegato un Centro di costo);
- Il Conto Xx.Xx. è collegato al capitolo inserito ed è movimentato in sede di liquidazione attiva. Il Conto Xx.Xx, tramite l’inserimento del Codice gestionale SIOPE, viene inserito a livello di accertamento anche se ancora non si alimenta la contabilità economico-patrimoniale.
Il legame tra il Capitolo ed il Conto Xx.Xx. è il seguente: un capitolo - vari Conti Xx.Xx.
L’utente, nel momento dell’accertamento dovrà inserire il relativo Conto Xx.Xx. associato al capitolo di entrata; la soluzione dovrà consentire la selezione attraverso un menù a tendina (o sistema similare).
b. Fase di liquidazione attiva (riscossione)
La fase della liquidazione attiva è il momento di integrazione tra la contabilità finanziaria e la contabilità economico-patrimoniale. In questa fase viene prodotta una scrittura in partita doppia sui conti di contabilità economico-patrimoniale, che rileva il provento e il credito verso il debitore.
Al momento dell’esecuzione a sistema della liquidazione attiva, la soluzione sviluppata dovrà consentire, attraverso l’inserimento del numero dell’accertamento, la visualizzazione -in automatico- di tutti i dati di contabilità finanziaria precedentemente inseriti nel sistema (Capitolo, CdR, Conto Xx.Xx, CdC, Debitore).
c. Fase di versamento (emissione della reversale di incasso)
La fase del versamento, con emissione della reversale di incasso, è la fase finale del ciclo attivo. La registrazione contabile di questa fase interessa la contabilità economico-patrimoniale.
Nella fase del versamento il sistema genera una seconda scrittura in partita doppia che chiude il credito aperto al momento della liquidazione attiva.
Le scritture contabili successivamente realizzate seguono lo stesso iter delle scritture del ciclo passivo.
Analogamente a quanto descritto per il mandato del ciclo passivo, anche per la reversale il sistema dovrà consentire la selezione delle partite che si vogliono chiudere ad una determinata data. L’operatore/utente dovrà poter visualizzare il partitario dei debitori e scegliere quali partite chiudere.
Il sistema dovrà permettere l’effettuazione della stampa degli ordinativi di incasso, la creazione e la stampa delle Liste degli ordinativi di incasso, l’invio in automatico alla Tesoreria delle Liste create e consentire la firma delle liste da parte del dirigente, per futuri sviluppi del sistema con introduzione e integrazione della firma digitale.
4.3.4. Anagrafiche dei creditori/debitori
La soluzione, trattandosi di un sistema integrato, dovrà prevedere un archivio anagrafico unico. Ai fini della costituzione dell’archivio la Regione Sardegna metterà a disposizione i dati dei creditori/debitori comuni e
già contenuti nel SIBAR, le attività di importazione/migrazione dei dati sono a carico dell’aggiudicatario, che dovrà inoltre acquisire per ciascun ente/agenzia le anagrafiche mancanti.
L’integrazione prevista consentirà di utilizzare l’anagrafica creata in tutti i moduli del sistema SIBEAR.
Analogamente a quanto avviene nel SIBAR di RAS, le anagrafiche dovranno essere organizzate per Gruppi di Conti, che assolvono la funzione di identificare categorie omogenee di conti e definiscono le regole di riempimento degli stessi (obbligatorio/facoltativo) in fase di creazione dell’anagrafica.
Nel sistema saranno creati i seguenti Gruppi di Conti: fornitori italiani, fornitori esteri, funzionari delegati, fornitori con ritenuta d’acconto, fornitori generici, beneficiari pagamento, dipendenti, personale atipico, enti pubblici.
4.4. CONTABILITÀ ECONOMICO-ANALITICA e CONTROLLO DI GESTIONE
I moduli di contabilità economico-analitica e controllo di gestione rilevano fatti amministrativi di gestione interna e forniscono informazioni economiche e quantitative monetarie e non monetarie.
Il controllo di gestione, attraverso il modulo di gestione, dovrà rilevare informazioni direzionali di due tipologie:
- informazioni riconducibili a grandezze monetarie attraverso l’utilizzo di elementi informativi già prodotti in altri moduli del sistema informativo contabile;
- informazioni quantitative non monetarie attraverso la misurazione dello stato di avanzamento dei programmi operativi definiti.
In ambito contabile, il controllo di gestione è utente finale del sistema delle misurazioni, beneficiando delle rilevazioni contabili immesse negli altri moduli del sistema, originate e rilevate dalle unità organizzative a ciò preposte e che intervengono nelle fasi dell’iter amministrativo.
Il modulo dovrà includere procedure di interrogazione dei dati già disponibili nel sistema contabile (contabilità finanziaria, economico patrimoniale, economico analitica, approvvigionamenti, cespiti, risorse umane, ecc.), e generare report gestionali strutturati, definendo regole di elaborazione suscettibili di impiego ripetuto.
Per le misurazioni quantitative non monetarie, il modulo del controllo di gestione dovrà supportare le informazioni relative al sistema di programmazione e rilevazione delle attività e dei processi condotti dalle unità organizzative dell’amministrazione nell’ambito degli obiettivi assegnati (Art. 9. L.R. 31/98), al fine di monitorare il grado di efficacia delle azioni. La gestione informatica del sistema di monitoraggio dei Programmi Operativi (per la cui trattazione puntuale di rinvia all’apposito paragrafo) rende necessaria la realizzazione da parte dell’aggiudicatario di un quadro di controllo, dal quale risulti lo stato di avanzamento delle attività ed il grado di raggiungimento degli obiettivi programmati.
4.4.1. Contabilità economico-analitica
La contabilità economico-analitica rileva fatti amministrativi di gestione interna e fornisce informazioni economiche circa la rispondenza dei risultati conseguiti rispetto a quanto previsto nel budget, secondo
un'articolazione analitica dei valori imputabili a centri di costo, di ricavo, strutture organizzative, funzioni, missioni, commesse, ecc..
La soluzione offerta, con riferimento al modulo di contabilità economico analitica, dovrà fornire importanti informazioni circa la quantità di risorse consumate nell'allestimento dei processi produttivi, consentendo articolazioni per prodotto/servizio, centro di costo, centro di responsabilità, processo, commessa, ecc., e la quantità dei ricavi eventualmente riferibili a tali aggregati.
La soluzione, per il modulo contabilità economico analitica, dovrà esser sviluppata in base alle linee definite nella L.R. n. 11/2006, per consentire la valutazione periodica di cui al comma 5 dell'art. 9 della L.R. n. 31/98 e lo svolgimento di analisi economiche per centro di costo, inerenti l'attuazione del controllo di gestione di cui all'art. 10 della L.R. n. 31/98.
I valori di consuntivo dovranno essere confrontabili con i valori di preventivo (budget) al fine di consentire l'analisi degli scostamenti a livello settoriale.
Il modulo di contabilità economico analitica dovrà essere realizzato per rispondere alla necessità di disporre di informazioni per il controllo interno o, più in generale, a vantaggio del ciclo di governo, consentendo di:
- monitorare l'utilizzo delle risorse da parte delle articolazioni organizzative;
- conoscere l'incidenza delle componenti di costo per prodotto/servizio, centro di costo, centro di responsabilità, processo, commessa, ecc.;
- conoscere la variabilità dei costi in relazione ad incrementi di attività;
- verificare tempestivamente il livello delle risorse consumate rispetto al budget concordato;
- determinare in modo razionale le necessità di aggiornamento del budget per mutati obiettivi o mutate esigenze gestionali;
- supportare la programmazione (ed il budgeting) di un nuovo ciclo gestionale con precisa conoscenza della propria struttura di costo;
- supportare la funzione di approvvigionamento di beni e servizi;
- impiegare le analisi basate sul consumo di risorse per il collegamento costi/risultati.
Nell'ottica dell'integrazione del sistema contabile, le rilevazioni della contabilità analitica saranno in larga misura derivate da rilevazioni effettuate in altri moduli del sistema, quali:
- contabilità finanziaria ed economico patrimoniale;
- gestione degli approvvigionamenti (modulo deputato a fornire una grande mole di dati per le rilevazioni in contabilità analitica, trattandosi di operazioni di acquisto di beni e di servizi con destinazione definita in termini di soggetto beneficiario/utilizzatore) e del magazzino;
- gestione delle immobilizzazioni (fornisce elementi di costo riferiti ai cosiddetti beni durevoli, determinando le quote di ammortamento del periodo, sulla base dei criteri definiti).
Trattandosi di costi rilevanti ai fini della determinazione del costo complessivo per apparato, funzione, missione, strategia, ecc. il sistema dovrà considerare il costo delle risorse umane (i cui elementi di costo sono: compenso lordo, straordinario, missioni, buoni pasto, ecc.), anche laddove lo stesso sia elaborato in altri sistemi informativi in uso presso l’ente/agenzia, con i quali il SIBEAR dovrà interfacciarsi, salvo adozione di differente soluzione tecnologica proposta da parte dell’offerente.
Alcune operazioni costituiscono oggetto di rilevazione unicamente nella contabilità economico analitica, senza peraltro interessare altri moduli del sistema. Pertanto, eventuali giroconti che interessano l'imputazione ad oggetti di costo, l'attribuzione ai centri o il periodo di competenza economica dei fatti rilevati, non interessano in via automatica gli altri moduli del sistema SIBEAR.
Gli elementi di base del modulo di contabilità economico analitica sono:
- il piano dei conti;
- il piano dei centri di costo;
- il piano dei centri di responsabilità;
- l'elenco dei prodotti/servizi dei quali occorre conoscere il costo.
Il processo di elaborazione farà uso dei "driver" per la riallocazione dei costi, secondo un percorso che prevede la:
- definizione di tutti gli eventi di competenza del periodo (mese/anno) in esame, anche con la cosiddetta rateizzazione;
- attribuzione dei costi e dei ricavi di competenza del periodo agli oggetti che hanno originato gli eventi stessi, attraverso processi di riallocazione e ribaltamento, dei dati registrati nel corso del periodo;
- produzione della reportistica di controllo dei dati gestionali e di rappresentazione dei conti economici (costi/ricavi/risultato economico).
La contabilità economico analitica presenta un legame diretto con la contabilità economico- patrimoniale, che ha la funzione preliminare di alimentare i costi che vengono poi analizzati nella contabilità analitica.
La contabilità economico patrimoniale rileva, infatti, i costi dell’ente/agenzia classificandoli per natura, secondo cioè la tipologia del costo sostenuto; tutte le tipologie di costo dovranno quindi essere inserite nel Piano dei Conti, all’interno del quale sarà creato il legame diretto tra i Conti Xx.Xx. (conti economico- patrimoniali) e le Voci di costo (conti economico-analitici).
La destinazione dei costi costituisce il punto di partenza della contabilità economico analitica che procede alla rielaborazione degli stessi sulla base della distinzione dei fattori produttivi che li hanno generati.
La contabilità economico analitica consente, quindi, di avere una serie di informazioni circa la quantità di risorse consumate consentendo un’articolazione per centro di costo, per centro di responsabilità, e per processo.
Gli elementi chiave di contabilità economico analitica sono natura, responsabilità e destinazione.
Natura: i costi sono classificati nel Piano dei conti di contabilità economico-patrimoniale in base alla loro natura. Tali costi saranno monitorati attraverso le Voci di Costo classificate nel Piano dei Conti, definite ad un livello di dettaglio adeguato ai fini del controllo di gestione. All’interno del Piano dei conti Xx.Xx, di contabilità economico-patrimoniale, formano oggetto della contabilità economico analitica solo le Voci di Costo.
Responsabilità: i costi, grazie all’utilizzo di specifiche regole di ribaltamento, dovranno essere attribuiti ai centri di costo/responsabilità. La struttura organizzativa sarà suddivisa contabilmente in unità operative o centri di costo, che rappresentano le entità della struttura stessa, tra le quali è ripartito il lavoro complessivo ed i costi sono imputati ai centri di responsabilità individuati in funzione del grado di utilizzo delle risorse, indipendentemente dalla struttura che le ha acquistate.
Destinazione: i costi sono analizzati secondo le finalità per le quali sono sostenuti. In questo modo il controllo dei costi può essere effettuato direttamente sui servizi erogati dall’organizzazione. Per il costo delle risorse delle umane la soluzione dovrà prevedere l’importazione - nel sistema oggetto del presente appalto - delle anagrafiche relative alle risorse umane contenute nei sistemi in uso, al fine di classificare correttamente il costo in connessione alla struttura di appartenenza.
Centri di responsabilità, Centri di costo, Centri di provento e Voci di costo
La struttura organizzativa dovrà articolarsi in centri di responsabilità e centri di costo. I centri di responsabilità (CdR) presentano le seguenti caratteristiche di base:
- ogni CdR è dotato di una serie di risorse necessarie per espletare la sua attività (personale, materiale di consumo, ecc.);
- in ogni CdR è individuabile un responsabile;
- al responsabile del centro spetta la gestione delle risorse a fronte degli obiettivi assegnati.
In contabilità economico analitica, ai centri di costo (CdC) sono attribuiti direttamente o mediante ribaltamenti i costi, classificati secondo la loro natura.
La struttura anagrafica dovrà essere flessibile e modificabile, al fine di consentire l’aggiunta di nuovi centri di costo per avere un maggior dettaglio della struttura dei costi, e di dettagliare a livello più basso alcuni centri di costo, creando delle nuove unità.
Il centro di provento rappresenta un’unità organizzativa, che riflette la struttura organizzativa, in genere un’area di responsabilità alla quale sono affidati specifici obiettivi.
Le voci di costo - particella elementare della contabilità economico analitica - rappresentano l’elemento essenziale per il trasferimento dei dati dalla contabilità al controlling, sono rappresentate, quindi, dai conti economici di contabilità economico-patrimoniale che saranno creati come voci di costo primarie, nell’ambito del controlling, o secondarie, utilizzate esclusivamente per svolgere delle funzionalità nell’ambiente controllo di gestione per allocazioni interne (distribuzioni, scarico costi, etc.).
Le voci di costo dovranno avere un rapporto 1 a 1 con i Conti Xx.Xx., la codifica delle voci di costo sarà trattata in fase di analisi congiunta, ma non potrà in nessun caso prescindere dall’esigenza di armonizzarsi e
integrarsi con il SIBAR di RAS, con conseguente adozione della struttura generale di codifica delle voci di costo definita nello stesso SIBAR, fatte salve le specificità di enti e agenzie.
I gruppi di voci di costo come i gruppi dei centri di costo possono essere utilizzati ai fini della reportistica, della pianificazione e dell’allocazione.
Il modulo di contabilità analitica dovrà operare in quadratura con il modulo della contabilità economico- patrimoniale, il sistema integrato dovrà, pertanto, consentire un’agevole analisi dei dati e delle informazioni economiche di dettaglio, nel rispetto della regola che prevede un’uguaglianza di valori nei due sistemi contabili (unicità del dato).
4.4.2. Budget economico
La fase di programmazione, oltre ai documenti che compongono la manovra finanziaria, trova compiuta espressione con l’introduzione di uno strumento gestionale, il budget economico, articolato in termini analitici in modo da attribuire ai centri di costo le risorse umane e strumentali necessarie al raggiungimento delle missioni istituzionali o delle funzioni obiettivo assegnate.
Il sistema di contabilità analitica dei costi dovrà consentire all’ente/agenzia, oltre la definizione delle risorse finanziarie da impiegare per la realizzazione degli obiettivi prefissati, l’introduzione di nuove procedure che consentano lo svolgimento del processo, l’adeguamento dell’organizzazione per gestire i nuovi flussi di informazioni, e l’adozione di idonei strumenti di supporto per la misurazione e la rilevazione delle informazioni.
Il budget economico dovrà consentire la gestione di obiettivi e programmi di tutte le strutture, identificabili come centri di costo, che fanno capo ai centri di responsabilità amministrativa. Per la predisposizione del budget i responsabili dovranno essere in grado di avvalersi delle informazioni relative ai costi sostenuti dai centri di costo sottostanti nei periodi precedenti.
Ai titolari dei centri di responsabilità amministrativa il sistema integrato di contabilità dovrà consentire di visualizzare i dati economici riferiti ai centri di costo sottostanti e di monitorarne il processo di raccolta. Essi dovranno, in concomitanza con la fase di predisposizione del bilancio finanziario a carattere autorizzatorio, imputare e trasmettere al sistema (area organizzativa contabile – bilancio) i dati per la proposta di budget annuale.
Il modulo budget economico dovrà operare sulla base, di tecniche, processi e criteri (driver di ribaltamento) omogenei rispetto a quelli previsti nel modulo di contabilità economico-analitica. Il sistema dovrà consentire l’importazione massiva dei dati, e dovrà essere costruito in modo da consentire la mensilizzazione dei valori.
4.4.3. Gestione dei Programmi Operativi (POA)
Il sistema dovrà prevedere un apposito modulo per la gestione degli obiettivi dirigenziali ed il loro monitoraggio ai sensi degli articoli 9 e 10 della L.R. 31/1998.
Con riferimento a ciascun ente/agenzia, dovrà essere realizzato un modulo di gestione degli obiettivi dirigenziali integrato con i restanti moduli del sistema contabile integrato (contabilità finanziaria ed economica).
Il modulo da realizzare dovrà rispecchiare le linee generali del modulo operativo attualmente utilizzato dall’amministrazione regionale attraverso il SIBAR.
Il modulo dovrà essere realizzato tenendo conto della necessità di gestire le funzionalità seguenti.
Livelli di codifica
La definizione degli obiettivi assegnati a ciascun dirigente dovrà svolgersi a cascata considerando una struttura di codifica basata su quattro livelli. Al primo livello si indicheranno le strategie del PRS adottato dalla Regione (1° livello politico). Al secondo livello si indicheranno i progetti che derivano dal PRS e che sono individuati attraverso direttive assessoriali e del Cda dell’Ente (2° livello politico). Tali progetti presentano un maggior grado di dettaglio, in termini di stima delle risorse e tempi di realizzazione, rispetto all’obiettivo di primo livello. Al terzo livello si indicheranno gli obiettivi assegnati alla struttura dirigenziale apicale (I livello dirigenziale). Al quarto livello si indicheranno gli obiettivi misurabili, ossia gli Obiettivi Gestionali Operativi (O.G.O.) effettivamente assegnati al dirigente che attua i progetti (II livello dirigenziale).
Obiettivi misurabili
Il sistema dovrà consentire la definizione di obiettivi multidimensionali (balanced scorecard) attraverso la specificazione di 5 differenti elementi che individuano l’obiettivo stesso, lo esprimono in forma quantitativa e misurabile, quantificano le risorse finanziarie ed economiche assegnate e definiscono il processo attraverso il quale gli operatori coinvolti lo perseguiranno.
L’obiettivo del dirigente che attua i progetti (O.G.O.) costituirà la scheda obiettivo concordata tra il direttore di servizio ed il proprio superiore gerarchico per il successivo monitoraggio e valutazione delle performance.
Il primo, il secondo ed il terzo livello di codifica dovranno consentire l’accorpamento dei dati delle schede obiettivo per classi generali precodificate (PRS, strategie, funzioni obiettivo, centri di responsabilità, etc.).
Il sistema dovrà consentire operazioni “massive” quali rilascio, chiusura, blocco e sblocco di più obiettivi contemporaneamente, invece di operare manualmente su ciascuna scheda caricata.
Con riferimento all’obiettivo assegnato al dirigente, ciascun O.G.O. comporterà l’indicazione degli elementi sotto riportati
Indicatore non finanziario
Per ciascun O.G.O. potranno essere definiti uno o più indicatori sulla base dell’esigenza di rendere espressivo il sistema di misurazione dei risultati.
Sotto il profilo matematico l’indicatore potrà essere di tipo semplice, nel caso venga utilizzato solo il numeratore della formula, oppure di tipo complesso, nel caso si utilizzi sia il numeratore e sia il denominatore. In entrambi i casi si potrà presentare l’esigenza di massimizzare o minimizzare il risultato numerico che scaturisce dalla formula.
Per facilitare la costruzione del sistema degli indicatori da parte dei dirigenti, il modello dovrà essere dotato di una funzione che consentirà la costruzione delle formule mediante la scelta di elementi comuni
precostituiti, selezionabili in base a tabelle, destinati a rappresentare la componente numeratore e/o denominatore in modo omogeneo.
A titolo d’esempio si considerino le seguenti tipologie:
Indicatore semplice:
- obiettivo che prevede il raggiungimento del risultato per fasi di realizzazione (Sal fisico);
- obiettivo che prevede il raggiungimento del risultato in un determinato lasso di tempo (Sal temporale);
- obiettivo che prevede l’espletamento di determinate attività (es. numero di pratiche, atti amministrativi, interventi).
Indicatore complesso:
- obiettivo che prevede lo svolgimento di un certo numero di pratiche in relazione al numero di pratiche presentate o ricevute (es. x pratiche svolte/y pratiche ricevute);
- obiettivo che prevede lo svolgimento di certe attività in un determinato numero di giorni (es. x pratiche svolte/y giorni medi).
Indicatore finanziario
Il sistema dovrà consentire l’abbinamento di capitoli e UPB, effettivamente connessi con il progetto, all’obiettivo dirigenziale attraverso la selezione tra tutti i capitoli/UPB assegnati al dirigente, impiegando a tal fine le funzionalità d’integrazione previste a monte nel sistema.
Risorse umane coinvolte
Il sistema dovrà consentire la specifica delle risorse umane effettivamente impiegate per il conseguimento di ciascun obiettivo e la percentuale stimata del loro grado di partecipazione. Anche in questo caso, dovrà essere possibile selezionare le unità di personale tra quelle effettivamente assegnate al centro di responsabilità, prevedendo l’importazione ed il costante aggiornamento - nel sistema oggetto del presente appalto - delle anagrafiche relative alle risorse umane contenute nei sistemi in uso; il medesimo risultato potrà essere garantito anche attraverso opportune interfacce con i sistemi in uso, sul punto si rinvia all’offerente la scelta della soluzione tecnica ritenuta più opportuna.
Processo
Il sistema dovrà consentire in sede di progettazione la definizione di linee di attività articolate per processi e tempificate secondo la tecnica della diagrammazione di Gantt.
Risorse
Il sistema dovrà consentire il monitoraggio delle risorse economiche assegnate al centro di responsabilità, attraverso la lettura delle informazioni del budget economico e della contabilità economico - analitica, per centri di responsabilità, centri di costo ecc.
Obiettivi pluriennali
Il sistema dovrà consentire l’acquisizione di obiettivi pluriennali, ancorché si preveda di gestire l’obiettivo e di monitorare il suo grado di conseguimento con riferimento all’arco annuale. In sostanza, gli indicatori saranno specificati per ogni singolo anno all’interno dell’arco temporale di durata del progetto, che si presume pluriennale. Il sistema dovrà consentire il trasporto dei dati generali di progetto all’anno successivo evitando il doppio caricamento.
Valutazione dei dirigenti
Il sistema dovrà essere in grado di fornire gli elementi per la valutazione delle prestazioni dirigenziali, conformemente a quanto previsto dal contratto dei dirigenti.
4.5. GESTIONE DEGLI ADEMPIMENTI FISCALI
Il sistema informativo da realizzare per la gestione contabile dei diversi enti/agenzie dovrà necessariamente tenere conto degli adempimenti fiscali che la normativa in vigore pone in capo a ciascuno di essi, a tal fine, è di assoluta importanza l’effettuazione di una completa e puntuale analisi.
Con riferimento al profilo fiscale di ciascun ente/agenzia, avendo ciascuno di essi differente natura e, soprattutto, differente oggetto di attività, il trattamento delle operazioni contabili dovrà necessariamente tenere conto degli obblighi di legge agli stessi riconducibili, sia per le imposte indirette che per le dirette.
Il sistema dovrà consentire la corretta gestione fiscale di tre modelli contabili correlati alle tre differenti tipologie di destinatari, nel dattaglio:
a. ente/agenzia che non svolge alcun tipo di attività commerciale, in quanto le operazioni attive poste in essere non sono qualificabili quali operazioni di scambio in un rapporto sinallagmatico;
b. ente/agenzia che svolge esclusivamente attività commerciale, in quanto l’intera tipologia di operazioni attive sono considerate commerciali;
c. ente/agenzia che svolge parzialmente attività commerciale, in quanto pone in essere sia attività di tipo commerciale (operazioni basate appunto sullo scambio/sinallagma) e sia attività di tipo istituzionale (tipiche dell’ente pubblico, in assenza di corrispettivo diretto o indiretto).
Nonostante la specificità della gestione fiscale degli enti/agenzie, il sistema dovrà essere caratterizzato da una base di sviluppo comune ed omogenea, personalizzata per gli aspetti fiscali in funzione delle peculiarità di ciascun ente/agenzia sopra descritte.
Si conferma l’obbligo gravante in capo all’aggiudicatario di porre in essere tutti gli adeguamenti necessari al fine di rendere il sistema realizzato conforme alla normativa vigente durante l’intera esecuzione del contratto.
4.5.1. Gestione imposte indirette (Iva)
Sotto il profilo delle imposte indirette assume rilevanza la gestione Iva ai sensi del DPR 633/72 e successive modificazioni e integrazioni.
Con riferimento al modello di tipo a. di cui al paragrafo precedente, non si rileva alcun adempimento, in quanto l’operazione attiva risulta non rilevante ai fini dell’Iva, conseguentemente l’Iva pagata al fornitore dovrà essere considerata un costo in quanto fiscalmente indetraibile.
Con riferimento al modello b. di cui al paragrafo precedente, in termini di adempimenti si rileva la completa assimilazione dell’ente/agenzia alla società di capitali, in quanto le operazioni poste in essere sono sempre rilevanti ai fini Iva.
Con riferimento al modello c. di cui al paragrafo precedente, si presenta una duplice modalità di trattamento dell’Iva: per le operazioni non rilevanti ai fini Iva si fa riferimento al modello a., mentre per le operazioni rilevanti ai fini Iva si fa riferimento al modello b. In sostanza, il modello in questione dovrà funzionare in modo duplice, accettando tipologie di operazioni rilevanti e non, a seconda del tipo di operazione da registrare.
Nel caso in cui l’ente/agenzia sia di tipo b. o c. il sistema dovrà consentire l’espletamento degli adempimenti fiscali in tema di Iva, attraverso la regolare tenuta dei registri Iva acquisti, vendite, corrispettivi, riepilogativo, etc., determinando le liquidazioni periodiche, fornendo i dati per la dichiarazione annuale, gli elenchi clienti, fornitori ed Intrastat e tutti gli ulteriori adempimenti che saranno effettivamente definiti in sede di analisi e conseguente personalizzazione del sistema, sentito il singolo ente/agenzia.
Nel rinviare all’offerente la scelta delle modalità tecniche di funzionamento, il sistema realizzato presso i singoli enti/agenzie dovrà, comunque, consentire un semplice passaggio da un modello all’altro tra i tre sopra definiti (es. da a. a c.) nell’ipotesi di modifica delle attività svolte dall’ente/agenzia (da non commerciali a miste), anche in corso d’anno.
4.5.2. Gestione imposte dirette (Ires e Irap)
Sotto il profilo delle imposte dirette assume rilievo l’Ires, disciplinata dal TUIR e successive modificazioni e integrazioni.
Anche in questo caso, la natura dell’ente/agenzia e la tipologia delle operazioni poste in essere condizionano il trattamento dei dati contabili. Il sistema dovrà gestire in modo diverso le operazioni aventi rilevanza ai fini della determinazione del reddito fiscale considerando, da un lato, i ricavi e i costi globali dell’ente/agenzia e, dall’altro, i ricavi e i costi dell’attività commerciale (questi ultimi rappresentano un sottoinsieme rispetto a quelli globali).
Con riferimento al modello di tipo a. non si rilevano componenti di reddito rilevanti dal punto di vista fiscale, pertanto, il sistema dovrà produrre unicamente un conto economico ai sensi dell’Art. 61 e seguenti della L.R. 11/2006.
Con riferimento al modello b. si rileva la completa assimilazione dell’ente/agenzia alle società di capitali, in quanto le operazioni attive e passive costituiscono, nella loro globalità, componenti positivi e negativi di reddito sotto il profilo fiscale.
Con riferimento al modello c. si presenta una duplice modalità di trattamento delle operazioni, in quanto per le operazioni non rilevanti ai fini delle imposte dirette si fa riferimento al modello a., mentre per le operazioni rilevanti si fa riferimento al modello b. In sostanza, il modello in questione dovrà funzionare in modo
duplice accettando tipologie di operazioni rilevanti e non rilevanti in funzione del tipo di operazione da registrare. In questo caso, il sistema dovrà produrre un conto economico globale che accoglierà la totalità dei componenti di reddito dell’ente/agenzia ed un conto economico settoriale che accoglierà le componenti reddituali rilevanti nella gestione fiscale.
Il sistema dovrà, inoltre, consentire la produzione dei dati rilevanti per la dichiarazione Irap, nel caso in cui l’ente agenzia non intendesse adottare il metodo di determinazione dell’imposta basato sul costo del personale.
4.5.3. Gestione della ritenuta d’acconto
Il sistema dovrà gestire le ritenute d’acconto rilevando opportunamente in contabilità le operazioni di debito e di pagamento dei lavoratori autonomi o parasubordinati (occasionali, xx.xx.xx, a progetto), in modo tale da trattare correttamente le ritenute da operare ed il loro versamento.
Il sistema dovrà essere in grado di rilevare correttamente le fatture e i documenti che comportano l’applicazione delle ritenute nei rispettivi moduli (contabilità finanziaria ed economico-patrimoniale) e produrre le certificazioni del sostituto d’imposta da rilasciare ai percipienti ai sensi di legge producendo i dati elementari per la predisposizione del modello di dichiarazione annuale (mod. 770).
4.6. GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI
È il modulo preposto alla gestione delle problematiche di programmazione, esecuzione e rilevazione degli acquisti dei beni di consumo e dei servizi da impiegare nei processi produttivi/amministrativi interni all’ente/agenzia. Nell'operatività del modulo rientrano sia gli uffici centralizzati preposti istituzionalmente all'acquisizione dei fattori produttivi per l'intero ente/agenzia, i quali ricevono in via telematica le richieste di approvvigionamento, sia gli uffici che conducono tali acquisizioni in modo diretto (uffici acquisti decentrati).
Sotto il profilo dell'integrazione, il modulo dovrà fornire informazioni contabili ad elevato valore economico/finanziario, rivestendo una funzione di cerniera tra il modulo autorizzatorio della contabilità finanziaria, il modulo della contabilità economico patrimoniale - in cui si rilevano le operazioni di scambio con l'esterno - ed il modulo della contabilità economico analitica - in cui si misura il consumo dei fattori produttivi dei centri produttivi.
Il modulo contabile per gli approvvigionamenti dovrà consentire la gestione elettronica di tutti gli acquisti di beni e servizi necessari alla normale attività dell'amministrazione, fornendo, nel contempo, importanti dati per le rilevazioni contabili successive a beneficio dei restanti elementi dei moduli contabili, e consentendo di ottimizzare i procedimenti di acquisto: dalla definizione dei fabbisogni fino alla programmazione degli acquisti, dalla scelta del contraente alla gestione dei rapporti contrattuali.
Il modulo dovrà gestire tutti gli aspetti operativi della gestione del ciclo passivo, a partire dalle richieste di approvvigionamento fino al loro soddisfacimento tramite l'entrata dei beni, eventuali prelievi da magazzino per la consegna agli utilizzatori dei beni stessi, la verifica della fattura con le fasi precedenti del ciclo stesso, fino ad arrivare alla predisposizione dei documenti per il pagamento.
Il modulo utilizzerà la gestione del magazzino limitatamente ad alcune tipologie di beni di consumo da definire caso per caso. La gestione del magazzino dovrà consentire l’imputazione dei costi di consumo ai centri utilizzatori delle materie precedentemente acquistate.
Il processo di acquisto è gestito attraverso diverse fasi secondo una sequenza logica che varia in relazione alla tipologia dell'acquisto:
- la richiesta d'acquisto;
- la richiesta di offerta;
- la ricezione delle offerte dei fornitori;
- la valutazione e scelta dell'offerta e verbale di aggiudicazione;
- il contratto;
- la gestione del contratto;
- la trasmissione dell'ordine di acquisto al fornitore;
- il ricevimento del bene o del servizio;
- la verifica di regolarità della fornitura o/e della prestazione o collaudo;
- l’autorizzazione dei relativi pagamenti e la liquidazione delle spese.
Per la gestione delle informazioni, il sistema dovrà utilizzare varie tipologie di anagrafiche tra cui:
- l’anagrafica fornitori (unica ed integrata nel sistema contabile globale);
- l’anagrafica articoli beni e servizi (i beni ed i servizi acquistati occasionalmente e non rilevanti ai fini del controllo del processo di acquisto, possono essere contabilizzati utilizzando un livello di codifica più generico).
La gestione delle richieste d'acquisto rende necessaria, tra l'altro, la gestione delle seguenti funzionalità:
- gestione della richiesta di acquisto di beni e servizi da parte dell'unità richiedente;
- gestione di autorizzazione delle richieste da parte di posizioni abilitate;
- gestione integrata delle prenotazioni fondi con la contabilità finanziaria e con la contabilità economico patrimoniale;
- gestione delle richieste d'acquisto cumulative.
La gestione degli ordini di acquisto rende necessaria, tra l'alto, la gestione delle seguenti funzionalità:
- gestione delle convenzioni di acquisto, contratti aperti e contratti specifici;
- l'emissione di ordini d'acquisto da parte di diverse unità organizzative centrali (servizi) e periferiche (funzionari delegati ed economi);
- gestione di autorizzazioni rilascio ordini da parte di posizioni abilitate.
Il flusso del processo di acquisto di beni e servizi dovrà essere integrato con la gestione dei contratti prevedendo anche specifici piani di consegna/fornitura per l'approvvigionamento "just in time".
Nel caso di acquisti per il magazzino dovrà essere attivata l'apposita procedura che prevede:
- la gestione del catalogo degli articoli presenti in magazzino (anche per classi merceologiche, lotti, articoli alternativi);
- la gestione della movimentazione di magazzino: xxxxxxx, xxxxxxxx, rettifiche (resi, danneggiamenti, ecc.);
- la segnalazione degli ordini in arrivo: data di attesa ed eventuale ritardo;
- la gestione delle scorte di magazzino;
- la valorizzazione delle scorte di magazzino (costo medio, L.I.F.O., F.I.F.O. – costo medio ponderato, ecc.).
Nel sistema di gestione dell'avvenuta prestazione dovranno essere previste, fra l'altro, le seguenti funzionalità:
- recupero dei dati dell'ordine d'acquisto;
- gestione della richiesta di lavori a terzi;
- gestione dei consuntivi contabili dei lavori eseguiti da terzi - SAL - tra cui: lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria e investimenti.
Il rilascio/registrazione della liquidazione/fattura, che segue l'entrata merci e/o l'avvenuta prestazione, dovrà consentire l'immediata generazione di una partita aperta sul conto fornitore/creditore e l'adempimento di tutti gli obblighi di legge.
Il sistema, inoltre, dovrà supportare in questa fase:
- l’integrazione con la contabilità finanziaria, con la contabilità economico patrimoniale e con la contabilità analitica (debito fornitore);
- la gestione degli stati di liquidabilità del documento;
- il controllo con la consegna del bene/avvenuta prestazione con l’ordine/contratto;
- gli adempimenti civilistico-fiscali.
Il modulo di gestione degli approvvigionamenti dovrà consentire l’imputazione dei dati connessi alle procedure di acquisto, con contestuale generazione delle relative scritture nei diversi moduli (contabilità finanziaria, economico-patrimoniale, economico-analitica, cespiti), fermo restando la possibilità di consentire il caricamento delle liquidazioni originate da acquisti di beni e servizi anche imputando direttamente i dati contabili in contabilità finanziaria.
4.7. GESTIONE CESPITI
È il modulo preposto alla gestione delle immobilizzazioni, siano esse materiali, immateriali o finanziarie, sotto il profilo dell'acquisizione, utilizzo, manutenzione, rivalutazione, svalutazione e dismissione.
Sotto il profilo dell'integrazione, si rilevano importanti connessioni con la contabilità finanziaria ed economico patrimoniale, con la contabilità analitica e degli approvvigionamenti e, inoltre, con la gestione dei gestione dei programmi di manutenzione.
Il modulo di gestione dei cespiti dovrà consentire la gestione dell'inventario delle immobilizzazioni materiali (beni mobili e immobili), immateriali e finanziarie degli enti/agenzie in base a quanto previsto dalla normativa vigente. I dati originari dell'acquisto dovranno essere acquisiti secondo le specifiche generali descritte nel paragrafo “gestione degli approvvigionamenti”.
Il sistema dovrà consentire la gestione contabile dei dati relativi alle immobilizzazioni realizzando un inventario permanente ed aggiornato in funzione:
- delle acquisizioni;
- delle assegnazioni ai responsabili e delle successive modifiche (movimentazione e localizzazione);
- degli utilizzi (ammortamenti per natura e destinazione);
- delle manutenzioni;
- delle rivalutazione e svalutazioni;
- delle dismissioni.
La procedura contabile in questione è integrata con la contabilità finanziaria, economico patrimoniale ed economico analitica, pertanto l’utilizzo del modulo comporterà l’aggiornamento coordinato dei valori contabili.
Il sistema dovrà consentire la capitalizzazione/inventariazione degli incrementi di valore nell'archivio inventario sin dal momento dell'acquisto di un bene o di un servizio (anche attraverso degli stati di avanzamento dei lavori - S.A.L.). L'inventario sarà sempre aggiornato e completo.
I piani di ammortamento economico si sviluppano in automatico sulla base della durata prevista e potranno essere modificati in relazione alla mutate condizioni d'uso.
Il sistema dovrà prevedere un registro delle immobilizzazioni in corso e il transito automatico sul registro dei beni alla conclusione delle opere.
Le codifiche gestibili nel sistema dovranno riferirsi, principalmente, all'anagrafica del bene, alla data di acquisizione, al piano di ammortamento assegnato ed alla conseguente aliquota di ammortamento, al centro di costo/responsabilità a cui il bene è assegnato.
Il modulo. “cespiti” dovrà possedere le funzionalità necessarie per la gestione dei processi principali che riguardano i beni patrimonialmente rilevanti , quali:
1. creazione delle scheda anagrafica del singolo bene appartenente al Patrimonio dell’Ente/Agenzia;
2. gestione dei Processi di acquisizione e dismissione;
3. gestione delle manutenzioni straordinarie;
4. calcolo del valore d’ammortamento;
5. gestione dell’apertura e chiusura dell’anno contabile ai fini delle registrazioni nell’ambito cespiti;
6. produzione della reportistica economico patrimoniale.
Il sistema consentirà quindi l’integrazione in real-time della gestione cespiti con la contabilità economico/patrimoniale, con la contabilità finanziaria, con la contabilità analitica ed il controllo di gestione, con gli approvvigionamenti, con i fornitori, con la gestione dei progetti e con la gestione delle manutenzioni.
Il Conto del Patrimonio è la sintesi di tutti i beni di proprietà dell’ente/agenzia - beni mobili e beni immobili. Il documento viene redatto alla data di chiusura dell’esercizio e al suo interno vengono descritte tutte le attività e le passività finanziarie; i beni mobili ed immobili; ogni attività e passività, nonché le poste rettificative. Il sistema dovrà generare il Conto del Patrimonio al quale sarà allegato un elenco descrittivo dei beni appartenenti al patrimonio immobiliare dell’ente/agenzia alla data di chiusura dell’esercizio cui il conto si riferisce, con l’indicazione delle rispettive allocazioni e dei valori contabili (iniziali, in aumento, in diminuzione e finali).
Caratteristica fondamentale dell’anagrafica dei cespiti è la classe di appartenenza.
Le classi. di cespiti definiscono le macro categorie di classificazione dei beni. In base ad esse vengono individuate sia le percentuali di ammortamento del bene, sia i conti di contabilità economico patrimoniale che devono essere movimentati in caso di contabilizzazione sul suddetto bene.
5. FUNZIONALITÀ GOV: STRUMENTI DI GOVERNANCE E REPORTISTICA
5.1. La governance
Per l’esercizio delle funzioni di indirizzo, di autorizzazione e di controllo da parte della Regione Autonoma della Sardegna nei confronti degli enti strumentali e delle agenzie regionali il sistema dovrà:
a) fornire funzionalità per la visualizzazione (inclusa stampa), l’analisi e la valutazione dei dati contabili al fine di gestire il processo di approvazione dei bilanci degli enti e delle agenzie; pertanto, nello specifico dovrà essere realizzato un report finalizzato alla creazione della bozza del Bilancio di previsione da consegnare al soggetto approvatore (RAS) strutturato, in ottemperanza alla L.R. n. 11/2006, per strategia, funzione obiettivo, UPB e capitoli;
b) rendere disponibile una reportistica strutturata ed omogenea che permetta di consolidare i dati dei diversi Enti/Agenzie consentendo nel contempo una verifica puntuale delle diverse gestioni. In questa logica, tutti gli strumenti messi a disposizione dei singoli Enti/Agenzie dovranno rifarsi a standard comuni che si uniformino al modello contabile integrato adottato dalla Regione. L’uniformità di informazioni e strutture potrà garantire la realizzazione di un sistema di centralizzato di controllo direzionale. Tale sistema permetterà di analizzare le spese su tutte le “nature finanziarie”, comuni e non, consentendo, quindi, un’analisi complessiva sull’andamento della spesa in termini di “efficienza della gestione finanziaria” o di “efficienza nella
pianificazione dei fabbisogni” (al fine della definizione del budget economico). Nella logica dei controlli integrati, quindi, dovrà essere possibile partire dall’assegnazione di obiettivi e dalla valutazione dei risultati riferibili ad ogni Ente/Agenzia, mettendoli in relazione alle risorse assegnate (in base ai fabbisogni dichiarati) ed alle spese ed i costi sostenuti;
c) consentire la visualizzazione e la stampa del rendiconto generale, conformemente a quanto disposto dalle disposizioni vigenti.
Il sistema dovrà, altresì, consentire una rendicontazione anche per singolo CdR e/o per gruppi di CdR, fermo restando che un vero e proprio controllo sulle attività di questi ultimi si avrà attraverso le funzionalità del modulo per il Controllo di Gestione.
5.2. La reportistica
Nell'ambito della reportistica che il sistema dovrà produrre si individuano componenti di carattere formale, riconducibili all’esigenza degli enti/agenzie di documentare la propria attività contabile in relazione agli obblighi di legge ed altre legate alla necessità di ottenere informazioni tipicamente gestionali, sia di sintesi, sia di dettaglio, per scopi decisionali e di controllo.
I dati presenti nel sistema dovranno essere strutturati e organizzati con il livello di aggregazione o di disaggregazione idoneo a fornire le informazioni necessarie sia ai diversi ruoli e funzioni nell’ambito dell’Ente/Agenzia sia agli organi di controllo della RAS.
Il sistema integrato dovrà, inoltre, garantire la produzione di report standard, interattivi e di report predefiniti dall’utente ad hoc, nonché garantire la possibilità di stampare l’output di qualsiasi report elaborato.
Di seguito, a titolo meramente indicativo e non esaustivo, si specificano le stampe della reportistica per singole aree.
5.2.1. Reportistica - Contabilità finanziaria
Con riferimento ai report scaturenti dalle informazioni che alimentano la contabilità finanziaria dovranno essere messe a disposizione dell’ente/agenzia:
- la proposta assestata di bilancio, sulla base della dotazione finanziaria definitivamente assegnata ai dirigenti, secondo le diverse classificazioni previste dalla normativa vigente (art. 12 L.R. 11/2006) e per CdR;
- la definizione da parte dell'Area Bilancio del quadro finale degli stati di previsione, annuali e pluriennali, dell'entrata e della spesa e la contestuale messa a disposizione dei centri di responsabilità del dato finanziario (anche disaggregato in base alla classificazione di cui all’art. 12 L.R. 11/2006) ed economico di costo – ricavo, nei livelli di dettaglio necessari alle attività di gestione e controllo;
- l'aggregazione dei quadri riassuntivi delle entrate e delle spese per centro di responsabilità e in tutte le loro classificazioni, in un quadro generale dell'entrata e della spesa in grado di evidenziare tutte le fasi gestorie delle entrate e delle spese, sia in conto competenza che in conto residui;
- gli strumenti per la messa a disposizione dei centri di responsabilità dei dati preliminari di bilancio e di budget, sulla base della dotazione finanziaria complessivamente disponibile;
- il conto del bilancio, il conto del patrimonio e i relativi allegati, quali parti integranti del rendiconto generale dell’ente/agenzia ai sensi di legge.
In particolare, si considerano minimali i seguenti report a stampa:
- Piano dei capitoli e Piano delle UPB;
- Bilancio annuale e pluriennale;
- Registro degli impegni e Registro degli accertamenti;
- Registro delle liquidazione attive e Registro delle liquidazione passive;
- Giornale delle reversali e Giornale dei mandati;
- Partitario capitoli;
- Partitario impegni/pagamenti;
- Lista movimenti;
- Scheda capitolo e Scheda Upb (entrata) con separata indicazione degli importi stanziati, accertati, liquidati, riscossi e versati;
- Scheda capitolo e Scheda Upb (spesa) con separata indicazione degli importi stanziati, impegnati, liquidati e pagati;
- Rendiconto finanziario.
5.2.2. Reportistica - Ecomico-analitica
Per quanto attiene la contabilità economico analitica e il controllo di gestione il sistema dovrà garantire la stampa di report atti a fornire informazioni economiche circa la rispondenza dei risultati conseguiti rispetto a quanto previsto nel budget, consentendo l’analisi degli scostamenti secondo un’articolazione analitica dei valori imputabili ai singoli centri di costo, centri di ricavo, strutture organizzative, funzioni, missioni e commesse.
In particolare, si considerano minimali i seguenti report:
- Piano dei centri di costo;
- Budget economico per centro di costo e globale;
- Report di consuntivo per centro di costo e globale;
- Report di scostamento budget-consuntivo;
- Report dei costi/ricavi per responsabilità, natura, destinazione;
- Statistiche quantitative e di valore.
5.2.3. Reportistica - Economico-patrimoniale
Relativamente alla contabilità economico-patrimoniale dovrà essere garantita la stampa di tutti i libri e registri contabili previsti dalla normativa civilistica e fiscale vigente, comprese le situazioni contabili infrannuali e le stampe dei singoli conti e movimenti necessari a garantire i controlli periodici. Dovrà inoltre essere garantita la stampa dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico in versione ufficiale e definitiva.
In particolare, si considerano minimali i seguenti report:
- Libro giornale;
- Libro mastro;
- Partitario dei conti creditori e debitori;
- Lista movimenti;
- Lista saldi conto;
- Registri Iva (Acquisti, vendite, corrispettivi, riepilogativo, etc.);
- Bilancio di verifica a sezioni divise e contrapposte ed in forma scalare;
- Bilancio d’esercizio (consuntivo);
- Scadenziari creditori e debitori per partite aperte.
5.2.4. Reportistica – Programmi Operativi (POA)
Relativamente alla gestione dei POA dovrà essere garantita la produzione e stampa delle seguenti tipologie d’informazione:
- scheda sintetica dell’obiettivo definito (OGO) che costituirà oggetto di negoziazione tra il dirigente ed il proprio superiore gerarchico;
- scheda sintetica di monitoraggio dell’obiettivo (con tutti gli elementi definiti);
- scheda riepilogativa degli obiettivi per ente/agenzia, per centro di responsabilità e per tutti il livelli di codifica degli obiettivi (4 livelli) contenente tutte le informazioni inserite per ogni singolo progetto;
- scheda riepilogativa in grado di esprimere la distribuzione dei progetti per ente/agenzia, per CDR e per i diversi livelli di codifica inseriti a sistema (sintesi delle schede caricate);
- scheda riepilogativa dello stato dei progetti inseriti a sistema per ogni ente/agenzia e CDR (aperto, rilasciato, chiuso, ecc.).
5.2.5. Altre funzionalità
Oltre ai report specificamente individuati nei paragrafi che precedono, il sistema dovrà inoltre consentire la stampa di report ad hoc, che saranno individuati in corso di esecuzione del contratto dagli enti/agenzie, a fronte delle rispettive esigenze.
Quanto sopra anche con riferimento ai dati immessi nei moduli approvvigionamenti, magazzino, cespiti.
Il sistema di reportistica dovrà essere capace di esprimere informazioni numeriche e grafiche, nonché consentire la possibilità di creare delle query personalizzabili dall’utente stesso, a seconda delle esigenze.
6. ALTRE PRESTAZIONI RICHIESTE
6.1. Addestramento
Al fine di consentire l’acquisizione delle competenze necessarie per il corretto utilizzo e avvio del sistema, dovrà essere proposto un adeguato servizio di addestramento, volto al trasferimento delle conoscenze (sapere) e delle competenze (saper fare), sia nei confronti degli utenti che degli amministratori dei sistemi SIBEAR. In questo senso, l’offerente dovrà distinguere tra gli utenti del sistema e quelli gestori, cioè quelli che lo amministrano (caricando voci della struttura organizzativa, che definiscono tabelle dati d’utilizzo comune, etc).
Nella proposta dovrà essere previsto un piano di addestramento con l’indicazione delle giornate erogate e della metodologia adottata per la progettazione del percorso di addestramento e del materiale didattico che dovrà essere fornito a supporto. L’addestramento dovrà essere pianificato ottimizzando i tempi ed accorpando
-in sessioni congiunte- gli Enti/Agenzie con problematiche assimilabili e tipologie di utenti.
Per motivi organizzativi e temporali, l’addestramento dovrà essere diretto a personale che opera negli uffici centrali amministrativi degli enti/agenzie, opportunamente individuato dagli stessi, e che trasferirà le competenze acquisite ad altri utenti (ad esempio di strutture periferiche dello stesso ente). Il numero di utenti stimato da coinvolgere è pari a 150 utenti in area SCI e almeno 10 utenti in area GOV.
L’offerente dovrà proporre la definizione di un eventuale ambiente tecnologico di addestramento. Tutti i risultati relativi alla progettazione del piano di addestramento devono essere riusabili, pertanto, tutto il materiale prodotto dovrà essere fornito su supporto elettronico e dovrà essere composto tenendo conto delle parti comuni, standard per tutti gli enti, e delle parti specifiche di ciascun ente, da tenere separate. La pianificazione dell’attività deve essere realizzata in accordo con le esigenze dell’amministrazione regionale e degli enti/agenzie coinvolti. L’addestramento sarà erogato presso un’aula attrezzata messa a disposizione dall’amministrazione regionale nella sede di Cagliari.
Dovrà essere previsto un sistema di valutazione e monitoraggio dell’attività di addestramento, che tenga conto degli aspetti psico-motivazionali, di quelli logistici, di quelli relativi al docente e al materiale didattico utilizzato, il cui esito produca una relazione sul monitoraggio ex post dell’attività di addestramento.
Dovranno essere predisposte presentazioni del progetto e dei risultati attesi.
Potrà essere oggetto di proposta e di valutazione l’utilizzo di una piattaforma di E-learning, con contenuti riusabili che resteranno di proprietà dell’amministrazione regionale, da utilizzare come strumento di addestramento a distanza (FAD). Tutti i contenuti dovranno essere caratterizzati dal rispetto dei criteri di usabilità e accessibilità. Saranno valutate positivamente proposte che prevedano e consentano l’addestramento dei disabili.
L’addestramento dovrà facilitare gli utenti nell’apprendimento delle nuove modalità operative mediante l’adozione di nuovi sistemi e nuove tecnologie, oltre che nell’utilizzo e avvio delle applicazioni.
L’addestramento potrà essere svincolato temporalmente dalle altre attività e adeguato alle esigenze dell’amministrazione regionale e degli enti/agenzie, ma dovrà, comunque, concludersi entro i termini previsti per la prima fase, ovvero entro il 31.10.2008, secondo le modalità espresse nel seguito del documento relativamente alle modalità di esecuzione del contratto.
6.2. Supporto all’avvio in esercizio
La proposta dovrà prevedere un periodo di affiancamento operativo nell’ambito delle funzionalità applicative del SIBEAR con gli enti/agenzie coinvolti, della durata minima di 42 giorni/uomo per ente/agenzia, con l’obiettivo di assicurare la partenza operativa dei vari sistemi attraverso l’affiancamento all’utilizzo del sistema.
L’affiancamento dovrà garantire, altresì, il supporto alle attività relative al caricamento dei dati d’impianto (codici, struttura del bilancio, piano dei conti, eventuali anagrafiche, etc.) necessari per il corretto utilizzo del sistema e lo start-up dello stesso.
In sede di offerta l’impresa concorrente dovrà indicare l’approccio metodologico da adottare per l’avvio in esercizio dei sistemi presso i singoli enti/agenzie. I referenti individuati nei diversi enti/agenzie dovranno fornire i dati per il caricamento sul nuovo sistema, secondo tempi e modalità definite nel piano di rilascio, che dovrà essere predisposto a cura dell’aggiudicatario. Ad eccezione dell’ARASE, per i restanti 6 enti/agenzie le attività descritte nel presente paragrafo dovranno essere rese nel primo trimestre del 2009.
Nel caso dell’agenzia ARASE, l’attività di supporto all’avvio sperimentale in esercizio, dovrà essere resa contestualmente all’attività di test, che dovrà avvenire su dati reali e non su dati fittizi. In tal modo, a completamento dell’attività di test e della successiva migrazione della soluzione in ambiente di produzione, l’ARASE potrà utilizzare le funzionalità SCI e GOV al termine del periodo di avvio da concludersi entro la data del 31 ottobre 2008.
6.3. Manutenzione adeguativa ed evolutiva
Il sistema proposto dovrà essere aggiornato, senza oneri aggiuntivi per la stazione appaltante, nel rispetto di tutta la normativa richiamata nei documenti di gara, acquisita in sede di analisi e delle successive modifiche e integrazioni che dovessero intervenire durante il termine di vigenza del contratto. Conseguentemente, per tutto il periodo di validità del contratto, l’aggiudicatario dovrà garantire la manutenzione evolutiva, per tener conto di variazioni di tipo normativo e contrattuale, e la manutenzione adeguativa, qualora si rendesse necessario per garantire un mantenimento delle caratteristiche prestazionali del pacchetto software.
6.4. Manutenzione correttiva
L’aggiudicatario dovrà garantire l’assistenza su richiesta dell’amministrazione, con personale qualificato e tempi di intervento definiti fra i livelli di servizio offerto. Dovrà essere inoltre garantita per tutto il periodo di cui all’articolo 27 del capitolato d’oneri la manutenzione dei prodotti software, per ripristinarne le caratteristiche di esercizio venute meno a seguito di difetti manifestatisi dopo il rilascio o per correggere malfunzionamenti dell’applicativo o comportamenti non rispondenti alle specifiche funzionali. La responsabilità manutentiva
riguarda sia i pacchetti base sia le estensioni e parametrizzazioni, anche ove la manutenzione dei pacchetti- base dipenda da un servizio reso dal produttore dei pacchetti.
6.5. Piano della qualità
La qualità della fornitura dovrà essere assicurata dall’aggiudicatario, rispettando i criteri di qualità del proprio processo, e con l’applicazione del Piano della Qualità. Il Piano della Qualità, la cui versione iniziale sarà proposta nell’Offerta Tecnica, dovrà essere successivamente concordato con i responsabili dell’amministrazione, recependo le eventuali osservazioni. Le successive versioni o revisioni del Piano della Qualità Generale saranno consegnate in funzione delle variazioni intervenute. L’aggiudicatario deve fare esplicito riferimento, nello svolgere i servizi previsti dal contratto, alla norma ISO 9001, per quanto riguarda i principi di assicurazione e gestione della qualità ed alle linee guida ISO 9000-3, per le parti applicabili.
L’aggiudicatario deve assicurare la qualità dei servizi erogati, attraverso la presenza al suo interno di specifiche funzioni di verifica, validazione, riesame, assicurazione qualità sui prodotti e sui processi, che si devono basare sui principi prescritti dalle norme citate.
L’aggiudicatario si impegna a realizzare uno specifico Sistema di Controllo della Qualità relativo al presente appalto e ad attivarlo fin dall’inizio del contratto, registrando tutti i parametri di qualità dei servizi conformemente a quanto da lui proposto.
L’aggiudicatario, oltre a possedere Sistemi Qualità certificati a norma ISO 9001 per tutte le attività atte a coprire l’intero ciclo di vita del progetto, applicherà i principi e le regole contenute nelle seguenti norme o guide:
1. UNI EN ISO 9001:1994 Sistemi Qualità. Modelli per l’assicurazione della qualità nella progettazione, sviluppo, fabbricazione, installazione ed assistenza;
2. UNI EN ISO 9000-3:1998 Norme di gestione per la qualità e di assicurazione per la qualità- Guida per l’applicazione della ISO 9001:1994 allo sviluppo, alla fornitura, all’installazione ed alla manutenzione del software per elaboratore;
3. UNI EN 29004/2:1994 Elementi di gestione per la qualità e del sistema qualità. Guida per i
servizi;
4. UNI EN 30011: 1994 Criteri per le verifiche ispettive dei sistemi di qualità.
Il Piano di Qualità proposto dovrà indicare per ciascun prodotto:
- obiettivi di qualità;
- metriche per la misura della qualità effettivamente fornita;
- identificazione dei controlli (test, review, verifiche, validazioni) che l’aggiudicatario intende
svolgere internamente per assicurare la qualità della fornitura e relativi piani;
- specifiche responsabilità riguardo ai controlli da svolgere e riguardo alla gestione della configurazione e della non conformità;
- indicazione delle misure in atto per l’attuazione del Piano di qualità durante la gestione (responsabilità, strumenti, risorse);
- analisi dei rischi.
Relativamente ai servizi offerti, dovranno essere prodotte dall’aggiudicatario le specifiche del servizio, le Specifiche di realizzazione del servizio e le Specifiche di controllo della qualità dei servizi, espresse secondo le linee guida ISO 9004-2 (UNI EN ISO 29004/2), che dovranno riportare:
- specifiche del servizio;
- descrizione delle caratteristiche del servizio;
- condizioni di accettabilità;
- specifiche di realizzazione del servizio;
- descrizione delle caratteristiche di realizzazione del servizio;
- condizioni di accettabilità;
- requisiti delle risorse utilizzate per svolgere il servizio;
- specifiche di controllo qualità servizio;
- definizione dei metodi di valutazione delle caratteristiche del servizio.
6.6. Piano di sicurezza
Il sistema proposto dovrà prevedere un piano di sicurezza finalizzato alla definizione, per ciascun ente, e globalmente per tutto il sistema: della gestione delle identità e degli accessi, della gestione dei rischi, relativamente all’analisi e delle contromisure impiegate per la prevenzione nonché gli specifici dispositivi di sicurezza adottati. Tale piano deve tener conto dei requisiti tecnologici già espressi e del fatto che la soluzione proposta deve integrarsi con il sistema SIBAR di RAS.
7. ESECUZIONE DEL CONTRATTO
Di seguito si specificano ulteriormente, rispetto a quanto già previsto dal capitolato d’oneri, le modalità di esecuzione del contratto.
7.1. Modalità e tempi di esecuzione
Nel rinviare a quanto già disposto sul punto dal capitolato d’oneri, con riferimento alla tempistica e alle fasi di esecuzione si specifica quanto segue. L’intervento si articola in due macrofasi:
Macrofase 1: realizzazione del sistema con messa in produzione dello stesso pronto all’avvio per tutti gli enti/agenzie con erogazione della relativa attività di addestramento. Con riferimento alla sola ARASE, dovrà anche essere realizzata l’attività di avvio sperimentale all’esercizio.
Macrofase 2: avvio all’esercizio del sistema informativo per i restanti sei destinatari dell’intervento: ARPAS, EFDS, ARGEA, LAORE, AGRIS, Sardegna Promozione.
Le due macrofasi hanno vincoli temporali differenti: la prima deve essere conclusa entro il 31.10.2008, mentre la seconda deve essere conclusa entro il 31.03.2009.
La prima macrofase prevede 5 milestone, 5 rilasci, 5 conseguenti SAL. Tale numero è correlato alle attività che devono essere rese, articolate in: fornitura dell’hardware e software di base, analisi e disegno, sviluppo, test e messa in produzione per tutti gli enti/agenzie delle funzionalità del sistema contabile integrato (capitolo 4, moduli SCI) e delle funzionalità di governance e reportistica (capitolo 5, GOV), addestramento, nonché per la sola ARASE l’avvio in esercizio in via sperimentale del sistema.
In particolare l’aggiudicatario, nel corso dell’esecuzione delle attività ricomprese nella prima macrofase, dovrà procedere:
1) alla consegna dell’hardware completamente installato e pronto all’uso e del relativo SW di
base;
2) alla consegna della documentazione frutto delle attività di analisi organizzativa e del
funzionamento degli enti; alla consegna della documentazione relativa all’analisi funzionale e disegno funzionale per i moduli del sistema contabile integrato (SCI); la documentazione consiste nel dettaglio di come la soluzione SIBEAR sarà implementata sull’architettura fisica e applicativa proposta, integrata con la soluzione SIBAR di RAS, nonché adattata alle esigenze degli enti/agenzie (con riferimento anche alle specifiche tecnologiche e organizzative);
3) alla realizzazione (sviluppo, customizzazione, parametrizzazione, integrazione e test), consistente nella costruzione di un modello di funzionamento per gli enti/agenzie, del successivo impianto per tutti gli enti/agenzie, con l’apporto delle eventuali integrazioni o personalizzazioni nell’ambiente di produzione. La prima macrofase si considererà conclusa a seguito dell’esecuzione con esito positivo dei test, su dati di prova per 6 enti/agenzie, e il successivo trasferimento della soluzione realizzata nell’ambiente di produzione, con erogazione dell’attività di addestramento, nonché con riferimento all’ARASE, quando l’attività di test, compiuta sui dati reali, comporterà l’avvio all’esercizio.
Il modello delle attività deve essere replicato, nell’ambito della prima macrofase, con gli stessi vincoli (relativamente ai punti 2 e 3) per la componente relativa agli strumenti di governance e reportistica (GOV), si specifica che per le funzionalità da ultimo citate l’addestramento dovrà coinvolgere anche la RAS.
La seconda macrofase prevede l’avvio all’esercizio e il supporto all’avvio, per i restanti 6 enti/agenzie, del sistema contabile integrato e l’avvio in esercizio e il supporto all’avvio, per i 6 enti/agenzie e la RAS, della componente GOV.
Nel corso dell’esecuzione della seconda macrofase, benché la chiusura dell’esercizio finanziario 2008 sarà garantita dai vecchi sistemi, l’aggiudicatario dovrà consentire a enti/agenzie la gestione in parallelo con il nuovo sistema informativo; a tal fine gli enti/agenzie potranno immettere nel SIBEAR i dati contabili reali generati in data successiva al 31.10.2008, in modo da poter sperimentare e testare l’effettivo utilizzo e allineamento del sistema con quelli preesistenti.
Nell’arco temporale di realizzazione della seconda macrofase l’aggiudicatario dovrà supportare i destinatari dell’intervento nelle attività di chiusura dell’esercizio, trasporto e apertura delle anagrafiche e degli altri dati, garantendo il corretto impianto contabile a partire dall’esercizio 2009. All’apertura del nuovo esercizio contabile (2009) l’aggiudicatario dovrà aggiornare nel nuovo sistema le anagrafiche e gli altri dati rilevanti e necessari per il funzionamento dello stesso e la sua gestione operativa, ove necessario ripetendo le operazioni eventualmente già eseguite per l’attivazione della gestione in parallelo.
In relazione ai rilasci dovrà essere presentato un piano di progetto, contenente un dettagliato cronoprogramma, con indicazione della tempistica di esecuzione dei rilasci indicati in figura.
Ai fini dell’esecuzione del contratto, l’aggiudicatario dovrà in fase di analisi, e ai fini della realizzazione di quanto richiesto nel presente documento, interfacciarsi con la stazione appaltante e con tutti gli enti/agenzie destinatari del SIBEAR.
In particolare, dopo aver creato un “modello astratto e funzionale di sistema informativo riusabile” che ricomprenderà le funzionalità SIBAR di RAS e le ulteriori funzionalità descritte nei precedenti paragrafi, l’aggiudicatario dovrà acquisire dagli enti/agenzie le specifiche che differenziano i vari destinatari
dell’intervento. A titolo esemplificativo, senza che l’elencazione rivesta carattere di esaustività, si riportano di seguito i principali elementi di differenziazione che l’aggiudicatario dovrà considerare nella realizzazione dell’appalto: piano dei capitoli, piano dei conti, piano delle voci di costo, piano dei centri di responsabilità, piano dei centri di costo, anagrafiche clienti/fornitori, articoli di magazzino, anagrafiche dei cespiti ammortizzabili, anagrafiche del personale (ecc…).
7.2. Monitoraggio del Contratto
L’amministrazione procederà al monitoraggio secondo i criteri e le modalità previste dalla normativa vigente e dalla circolare AIPA/CR/38 del 28/12/2001.
L’aggiudicatario si impegna a fornire all’amministrazione tutti i documenti necessari all’attività di monitoraggio, a partire dalla data di inizio di esecuzione delle attività, nei formati dei file intermedi e su supporti magnetici e ottici. La funzione di monitoraggio sarà svolta dall’amministrazione o da soggetto da essa incaricato.
L’aggiudicatario si impegna a inviare all’amministrazione la documentazione comprovante l’esito delle visite di sorveglianza della società di certificazione della qualità entro un mese dalla data della verifica. Inoltre, l’aggiudicatario potrà essere oggetto di verifiche ispettive effettuate dall’amministrazione, con personale proprio, o da terzi da essa incaricati, svolte nel rispetto di quanto previsto dalle norme EN ISO 10011.
7.3. Gestione dello sviluppo software del SIBEAR e indicatori
Per tutte le attività di sviluppo e/o di integrazione software le fasi e le modalità di erogazione sono le seguenti:
- l’amministrazione, con riferimento al piano di sviluppo software dell’aggiudicatario, potrà richiedere delle variazioni, stabilendo, in accordo con l’aggiudicatario, un piano di priorità delle componenti sw da realizzare, aggiornato con cadenza mensile;
- per la componente sw da realizzare, l’aggiudicatario valuterà e comunicherà all’amministrazione le misure prestazionali attese (tempi di risposta per transazione, tempo di esecuzione per singola operazione, ecc…) e le risorse elaborative che essa impegnerà in esercizio (CPU, spazio dischi, infrastrutture di rete, ecc.);
- l’impresa concorrente potrà proporre nell’offerta tecnica ulteriori metriche che, a discrezione dell’amministrazione, potranno essere introdotte nel corso di esecuzione del contratto;
- a livello di “analisi dell’applicazione” e con riferimento alla conseguente “stima di attività prodotto” dovrà essere posta particolare attenzione alla verifica della “possibilità di riuso” di componenti software già realizzati (dall’impresa proponente o comunque in possesso dell’amministrazione); infatti, ove si verificasse tale ipotesi di riuso, saranno utilizzati i componenti già esistenti, che non verranno a far parte della “stima attività di prodotto”. In ogni caso, ogni nuova applicazione, collocata in un progetto di valenza generale dell’amministrazione, dovrà essere disegnata, ove possibile, “per componenti”, per ragioni di omogeneità, funzionalità ed economia di gestione;
- per ciascun software applicativo da realizzare saranno stimati i termini di “consegna-di-prodotto” e di “avvio-in-esercizio”;
- secondo il piano di progetto, verranno eseguite le operazioni previste (disegno progettuale, analisi - con realizzazione di un eventuale “prototipo”-, codifica, collaudo, ecc.), per ciascuna delle quali il coordinatore di progetto rilascerà il proprio benestare;
- il capo progetto ed il coordinatore di progetto procederanno alle operazioni di controllo della qualità e di verifica della quantità del prodotto; il prodotto non conforme alle caratteristiche ed ai criteri qualitativi stabiliti e previsti non sarà accettato e sarà ritenuto non ancora consegnato;
- l’aggiudicatario consegnerà il software sviluppato, nonché la corrispondente documentazione, la documentazione operativa, i manuali d’uso, ecc. L’avvenuta consegna di quanto precede coincide con la conclusione della fase di sviluppo e personalizzazione;
- si procederà, quindi, alle operazioni di affiancamento all’avvio sperimentale per Agenzia della Regione Autonoma della Sardegna per le Entrate, ARASE, secondo i tempi stabiliti (da concludere entro il 31.10.2008);
- si provvederà inoltre alla messa in produzione, tramite trasferimento negli ambienti di produzione dei 6 enti dei relativi moduli personalizzati, partendo dagli ambienti di test, nel rispetto dei tempi programmati; è inteso che tale trasferimento avverrò a seguito del positivo esito dei test;
- dopo la messa in produzione l’aggiudicatario garantirà, durante l’avvio in esercizio, programmato per il 1° trimestre del 2009, l’assistenza agli utenti secondo le modalità ed i tempi stimati; al termine dell’attività di avvio si procederà al relativo collaudo.
Vengono definiti i seguenti indicatori di efficacia atti a descrivere i livelli di qualità attesi per il servizio di sviluppo applicativo:
COD | INDICATORE | VALORE DI SOGLIA | DESCRIZIONE | PERIODO DI RIFERIMENTO |
IEF1 | Tempo medio di rimozione errori bloccanti | entro 4 ore consecutive nel 90% dei casi ed entro 8 ore consecutive nel restante 10% dei casi; | in caso di errori bloccanti viene misurato il tempo medio necessario per la indivi- duazione e risoluzione dell’inconveniente e ripristino del servizio. | Piano di progetto comprensivo del periodo di avvio |
IEF2 | Tempo medio di rimozione errori non bloccanti | entro 24 ore consecutive nel 90 % dei casi ed entro 36 ore nel restante 10% dei casi | in caso di errori non bloccanti viene misurato il tempo medio necessario per la individuazione e risoluzione dell’inconveniente e ripristino del servizio. | Piano di progetto comprensivo del periodo di avvio |
In merito ai livelli prestazionali presentati dall’aggiudicatario, l’amministrazione si riserva la facoltà, durante la fase di avvio in esercizio, in momenti e su parti dell’applicazione scelti a sua discrezione fra quelli più significativi, di verificarne il rispetto, ferma l’ulteriore verifica che potrà essere effettuata nel corso dei relativi collaudi.
7.4. Ciclo di realizzazione
Richiamando gli esiti delle attività di cui al paragrafo relativo ai tempi e modalità di esecuzione, nel seguito, con riferimento al ciclo di sviluppo del software, vengono elencate le diverse attività previste per ogni singolo modulo e infine le attività di test-verifica complessiva dei sottosistemi e del sistema nel suo complesso. Nella seguente tabella, per ciascuna attività, vengono associati i prodotti di fornitura ed il criterio di uscita dall’attività:
ATTIVITÀ | PRODOTTO | CRITERIO DI USCITA | DESCRIZIONE DEL CRITERIO |
Pianificazione | Piano di progetto e cronoprogramma | Approvazione | Processo formale di verifica e validazione |
Piano di Test e Collaudo | |||
Piano di Qualità | |||
Installazione e configurazione HW e SW di base | Fornitura e avvio sistemi | Accettazione fornitura | Esito positivo dei test |
Attività erogabili per singolo modulo | |||
Analisi | Specifiche dei requisiti | Approvazione | Processo formale di verifica e validazione |
Prototipo (ove previsto) | |||
Disegno | Specifiche funzionali Disegno Architettura Tecnica (TO BE) | Approvazione | Processo formale di verifica e validazione |
Sviluppo/Personalizzazione | Codice sorgente | Consegna | Processo formale di rilascio dei prodotti realizzati |
Specifica di test e di collaudo | |||
Documentazione utente e gestionale (operativa) |
Avviamento e Messa a punto | Affiancamento | Completamento del periodo temporale minimo a seconda della fase Accettazione | Superamento delle anomalie riscontrate |
Parallelo su un subset limitato di dati di produzione per 6 enti e con dati reali per ARASE | |||
Test funzionali | Accettazione | Esito positivo dei test | |
Test funzionale di modulo | Verbale di verifica | Accettazione | Esito positivo dei casi di test |
Avviamento in esercizio | Formazione | Completamento del periodo temporale previsto | Erogazione delle attività |
Messa in produzione | Esito positivo della verifica delle attività | ||
Assistenza agli utenti durante l’avvio in esercizio | Accettazione | Erogazione delle attività | |
Assistenza e manutenzione adeguativa e correttiva | Interventi su richiesta e correzioni dei malfunzionamenti | Intera durata dell’intervento e durata della garanzia | Conclusione del periodo temporale e correzione dei malfunzionamenti |
Collaudo finale | Verbale di collaudo finale | Approvazione | Esito positivo della verifica delle attività |
7.5. Modulazione delle penali
Le penali sono legate a ritardi nei rilasci, al superamento del termine finale di esecuzione, nonché al mancato rispetto dei livelli di servizio.
Penali per ritardo
Il superamento - imputabile all’aggiudicatario - delle date di rilascio indicate nel cronoprogramma contenuto nel Piano di progetto, che presenterà l’offerente, comporta l’applicazione di una penale progressiva proporzionata al ritardo e pari allo 0,05% dell’importo a base d’asta per ogni giorno solare di ritardo.
Con riferimento al termine finale di esecuzione della prima e della seconda macrofase di cui all’articolo
4 “tempistica e luogo di esecuzione dell’appalto” del capitolato d’xxxxx, il ritardo sarà sanzionato con l’applicazione di una penale pari allo 0,3% dell’importo a base d’asta per ogni giorno di ritardo rispetto alle date finali indicate nel cronoprogramma.
Il contratto si intenderà comunque risolto in caso di superamento del termine finale di esecuzione della prima macrofase di cui all’articolo 4 “tempistica e luogo di esecuzione dell’appalto” comma 1 del capitolato d’oneri.
L’amministrazione potrà, conformemente a quanto previsto dall’articolo 30 “risoluzione del contratto” comma 1 lettera e), avvalersi della clausola risolutiva in caso di “contestazione e applicazione di penali per un importo superiore al 10% dell’importo contrattuale”.
Penali per mancato rispetto dei livelli di servizio
Per quanto riguarda i tempi di rimozione degli errori, si stabilisce una penale fissa per ogni punto percentuale di superamento dei livelli di soglia: sino a conclusione del periodo di avvio in esercizio per tutti gli enti ed in relazione al servizio di manutenzione correttiva in garanzia ed agli indicatori “tempo di intervento e ripristino per guasti bloccanti“ (IEF1), “tempo di intervento e ripristino per guasti non bloccanti” (IEF2), l’amministrazione applicherà all’aggiudicatario una penale pari allo 0,1% dell’importo a base d’asta per ogni punto percentuale eccedente i valori di soglia previsti per IEF1e IEF2.
Per tutto quanto non espressamente previsto si fa riferimento al Capitolato.
8. CONTESTO ATTUALE: STATO DELL’ARTE DEL SIBAR DELLA REGIONE SARDEGNA
Il presente paragrafo illustra le applicazioni e le componenti infrastrutturali del SIBAR, sistema informativo di base dell’amministrazione regionale al quale la soluzione proposta deve essere integrata. L’architettura è descritta da quattro prospettive:
- Architettura applicativa: descrive le componenti delle diverse piattaforme software utilizzate;
- Piattaforma Infrastrutturale: illustra i diversi apparati dell’infrastruttura e le componenti hardware che la compongono;
- Infrastruttura di Backup: descrive la piattaforma e gli strumenti per la gestione dell’infrastruttura di backup del sistema;
- Infrastruttura di Rete: descrive le interconnessioni tra le varie componenti hardware del sistema.
8.1. ARCHITETTURA APPLICATIVA
La piattaforma applicativa del sistema SIBAR di RAS è composta dai seguenti prodotti:
- SAP NetWeaver ’04 - Enterprise Portal, che fornisce l’aggregazione di contenuti in funzione dei ruoli, garantendo all’utente un unico punto attraverso il quale accedere i servizi applicativi;
- SAP mySAP ERP 2004, che implementa le funzionalità di HR, contabilità, gestione approvvigionamenti;
- SAP NetWeaver ’04 - BW 3.5, che implementa le funzionalità di reporting, datawarehouse e simulazione;
- EMC Documentum Ver. 5.3 SP2: piattaforma di Enterprise Content Management per la gestione dei contenuti. Fornisce il controllo delle versioni, potenti tool di ricerca, la gestione dell’intero ciclo di vita dei documenti. Le estensioni Web della piattaforma permettono lo gestione documentale anche attraverso browser;
- Italdata Prot@Flow vers. 2: soluzione per la gestione del protocollo informatico completamente integrata nell’ambito della piattaforma Documentum;
- Oracle Enterprise Edition 10g: RDBMS;
- Sun Java System Access Manager: sottosistema per la gestione della sicurezza a livello applicativo, SSO, Autenticazione, Autorizzazione e da Sun Java System Web Proxy Server
- Kofax Ascent Capture Vers. 7: Sistema per la scannerizzazione e l’OCR dei documenti protocollati;
- Tomcat (Apache): J2EE container per lo sviluppo delle componenti in tecnologia web;
- Selewin: Sistema per rilevazione presenze.
Nel presente paragrafo le componenti Documentum, Prot@flow, Kofax sono citate per completezza di trattazione. Il sistema è arricchito dalle seguenti componenti software SAP di supporto:
- Sap Solution Manager: necessario in landscape SAP Netweaver ove sono previste applicazioni basate su Stack Abap. Il Solution manager viene impiegato per il monitoraggio dei sistemi SAP sia internamente cha da SAP AG tramite Early Watch Alert;
- Sap Solution Manager Diagnostics: Strumento di diagnostica e monitoraggio SMD è richiesto in landscape SAP Netweaver ove sono previste applicazioni basate su Stack Java;
- System Landscape Directory: repository delle informazioni relative al landscape sap, in termini di sistemi installati, release e livello di patch dei singoli elementi software, comunicazioni tra sistemi;
- Sap Router: sw che agisce da proxy per la connessione di SAP OSS (supporto remoto) ai sistemi SAP del cliente. Questa componente è installata in DMZ SIBAR e utilizzato anche per l’utenza della Regione che accede al sistema tramite SAPGUI.
L’architettura, dalla prospettiva di sistema, è completata dalle seguenti componenti:
- Sun Java System Access Manager (quantità 1) e Sun Java System Web Proxy Server (quantità
1)
- Sun StorEdge Enterprise Storage Manager (quantità 1) eSun StorEdge Enterprise Storage
backup software 7.2 (quantità 1)
- Sun N1 System Manager (quantità 24)
- Sun Cluster 3.1 (quantità 6)
- Windows server 2003 (quantità 7)
- Sun Solaris 10 (quantità)
In questo contesto, l’architettura applicativa del sistema è descritta dalla figura precedente. La figura seguente 2 esplicita le componenti software della pila applicativa:
SI ST EMI I N FOR M A T I V I D I B A S E DEG L I EN T I E A G EN ZI E R E G I ON A L I
8.2. PIATTAFORMA INFRASTRUTTURALE
La piattaforma infrastrutturale adottata per il sistema SIBAR di RAS è interamente composta da Hardware SUN completamente ridondato.
L’infrastruttura di rete è sviluppata all’interno della rete della Regione Sardegna presso il CED della Regione. Per questo motivo, gli aspetti di sicurezza relativi all’accesso alle diverse zone di SIBAR di RAS sono regolati direttamente attraverso i sistemi Regione, mentre il routing all’interno della zona di back-end è effettuato dal un apparato Cysco Catalist 4506 dedicato.
L’infrastruttura di storage, anch’essa SUN, è costituita da una Storage Area Network collegata in Fiber Channel alle macchine e da una Tape library L500. La rete in fibra è gestita da due switch ottici Qlogic.
Si rinvia alla Figura 3 per la descrizione dell’Architettura fisica. In dettaglio il sistema che è costituito da:
- 18 Sun Fire T2000
- 7 Sun Fire X4200 con processori AMD Opteron:
- 1 SunFire V20z con un processore AMD Opteron
8.3. INFRASTRUTTURA DI BACKUP
L'infrastruttura di backup è costituita da un backup server connesso tramite fiber-channel alla tape library L500, costituita da 2 drive dal troughput di 80Mpbs/drive e 100 cartridge.
Il server di backup è posto in una rete esterna all'indirizzamento SIBAR di RAS; il routing verso l'ambiente SIBAR di RAS è a cura del firewall. A livello 2, il backup server ha l'interfaccia di erogazione attestata sui due CoreSBR, in modo da garantire la ridondanza in caso di fault; la VLAN che veicola la rete è propagata fino al CoreSBR e posta sulle porte di accesso del server. Esistono svariate reti di backup a seconda dei sistemi che devono usufruire del servizio; tutte queste reti sono ruotate direttamente dal firewall che si occupa di inoltrare il traffico al backup server. Ogni server che deve effettuare il backup, ha due interfacce attestate sulla propria rete di backup in modo da garantire l'alta affidabilità in caso di fail-over.
I backup, tanto dell’ambiente SIBAR quanto di eventuali altri ambienti, sono programmati in modo da evitare il più possibile il degrado dell’erogazione dei servizi durante le business hour. Dal punto di vista applicativo, l’ambiente di protezione dei dati è basato sul software di gestione Sun StorEdge Enterprise Backup (ovvero EMC2/Legato NetWorker nella versione OEM Sun).
8.4. INFRASTRUTTURA DI RETE
Come anticipato, l’infrastruttura di rete del sistema SIBAR di RAS è installata all’interno dell’infrastruttura di rete del CED regionale; lo schema di livello 3 è riportato alla figura 4, Disegno Rete Livello
3. Il Firewall fornisce il punto d’ingresso al sistema SIBAR di RAS dall’esterno, intendendo per “esterno” tanto Internet quanto la rete degli uffici regionali. Sempre sul firewall sono terminate le reti considerate ad alto rischio (come quelle dei proxy server) e le reti di backup. Le reti di backend, a supporto dei servizi, sono ruotate direttamente sui Cisco Catalyst 4506 CoreSBR, a cui sono pure attestate le reti di management dei sistemi e degli apparati di rete.
Tutti i servizi di backend e i sistemi di sviluppo sono collegati allo storage tramite link in fiber-channel, e su di esso sono posizionati i relativi file system necessari.
Per motivi legati ad esigenza di sicurezza la figura corrispondente all’architettura di rete gli indirizzi di rete risultano mascherati.
SI ST EMI I N FOR M A T I V I D I B A S E DEG L I EN T I E A G EN ZI E R E G I ON A L I
8.5. DETTAGLIO DEI COMPONENTI HARDWARE E SOFTWARE DELL’ARCHITETTURA DI SIBAR
Di seguito si indicano gli apparati di rete forniti nell’ambito dell’intervento SIBAR, le componenti hardware della server farm (si rinvia alla figura n. 1 per l’architettura) e le componenti SW di base e di sistema.
Apparati di rete:
- Catalyst 4500 Chassis (6-Slot),fan, no p/s (quantità 2)
- Catalyst 4500 1000W AC Power Supply (Data Only) (quantità 4)
- Catalyst 4500 Enhanced 48-Port 10/100/1000 Module (RJ45) (quantità 2)
- Catalyst 4500 24-Port 10/100/1000 Module (RJ45) (quantità 2)
- Catalyst 4500 Supervisor V (2 GE),Console(RJ-45) (quantità 2)
- Cisco IOS BASIC L3 Cat4500 SUP2+/4/5,3DES(RIP,St.Rts,IPX,AT) (quantità 2)
- 1000BASE-SX Short Wavelength GBIC (Multimode only) (quantità 4)
Componenti HW della server farm:
- Sun Fire T2000 (quantità 17)
- Sun Fire X4200 (quantità 7)
- Sun Blade 150 (quantità 2)
- Sun StorEdge 6130 (quantità 1)
- Sun StorEdge 6130 (espansione) (quantità 2)
- Sun StorEdge L500 (quantità 1)
- Switch QLogic 5200 (quantità 4)
- Sun Secure Application Switch N1400 (quantità 2)
- Switch Cisco 2906 (quantità 2)
- APC (quantità 2)
- Sun Rack 900 (quantità 2)
Componenti SW di base e di sistema
- Oracle DB (quantità 2)
- Sun Java System Access Manager (quantità 1) e
- Sun Java System Web Proxy Server (quantità 1)
- Sun StorEdge Enterprise Storage Manager (quantità 1)
- Sun StorEdge Enterprise Storage backup software 7.2 (quantità 1)
- Sun N1 System Manager (quantità 24)
- Sun Cluster 3.1 (quantità 6)
- Windows server 2003 (quantità 7)
- Sun Solaris 10 (quantità 11)
- Siemens Italdata Prot@flow
- EMC Documentum
- Kofax Ascent Capture
Con riferimento agli applicativi e alle funzionalità realizzate si specifica che per l’area HR è stata utilizzata la soluzione mySAP ERP HCM (con rilascio dei moduli PA, OM, TM, TRV, PAY, ESS), personalizzato in ragione delle peculiarità organizzative e contrattuali dell’amministrazione regionale, per l’area SCI è stata utilizzata la soluzione mySAP ERP Financial (moduli SAP FM, FI, AA, CO, MM).
I contenuti complessivi della soluzione realizzata possono sintetizzarsi come nella seguente figura.
Il Direttore di servizio Xxxxxxxxxx Xxxxxxx