SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DI POSTE ITALIANE S.P.A.
2022
Determinazione del 18 gennaio 2024, n. 4
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
DETERMINAZIONE E RELAZIONE
SUL RISULTATO DEL CONTROLLO ESEGUITO SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DI POSTE ITALIANE S.P.A.
2022
Relatore: Presidente di Sezione Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx
Determinazione n. 4/2024
SEZIONE DEL CONTROLLO SUGLI ENTI
nell’adunanza del 18 gennaio 2024;
visto l’art. 100, secondo comma, della Costituzione;
visto il testo unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214;
viste le leggi 21 marzo 1958, n. 259 e 14 gennaio 1994, n. 20;
visto l’art. 5 del decreto-legge 1° dicembre 1993, n. 487, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 gennaio 1994, n. 71, con cui l’ente Poste italiane è stato assoggettato al controllo della Corte dei conti, nelle forme previste dall’articolo 12 della richiamata legge n. 259 del 1958; vista la delibera del CIPE del 17 dicembre 1997, con la quale l’ente Poste italiane è stato trasformato in Poste italiane s.p.a.;
visto il bilancio dell’esercizio finanziario 2022 di Poste italiane S.p.A., nonché le annesse relazioni del Presidente e del Collegio sindacale, trasmesse alla Corte dei conti in adempimento dell’art. 4 della legge n. 259 del 1958;
esaminati gli atti;
udito il relatore Presidente di Sezione Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx e, sulla sua proposta, discussa e deliberata la relazione, con la quale la Corte, in base agli atti ed agli elementi acquisiti, riferisce alle Presidenze delle due Camere del Parlamento il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società per l’esercizio 2022;
ritenuto che, assolti così gli adempimenti di legge, si possano, a norma dell’art. 7 della citata legge n. 259 del 1958, comunicare alle dette Presidenze, il bilancio di esercizio – corredato delle relazioni degli organi di amministrazione e di controllo – e la relazione come innanzi deliberata, che alla presente si unisce quale parte integrante;
P. Q. M.
comunica, a norma dell’art. 7 della legge n. 259 del 21 marzo 1958, alle Presidenze delle due Camere del Parlamento, insieme con il bilancio di esercizio 2022 - corredato delle relazioni degli organi di amministrazione e di controllo - l’unita relazione con la quale la Corte riferisce il risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane s.p.a.
RELATORE | PRESIDENTE |
Xxxxxxxxxxx Xxxxx Xxxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxxxx |
(x.xx digitalmente) (x.xx digitalmente)
DIRIGENTE |
Xxxxx Xxxxxx (x.xx digitalmente) |
Depositato in segreteria |
INDICE
1.1 Situazione generale del Gruppo 2
1.2 Poste italiane e il Piano nazionale complementare al PNRR 9
1.2.1 Segue. Il progetto Polis 10
2. CORPORATE GOVERNANCE E SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI 13
2.1 Il modello di governance 13
2.4 Organismo di vigilanza e Modello Organizzativo ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 del 2001 15
2.5 Politica sulla remunerazione e compensi agli amministratori e ai sindaci 16
2.6 Personale rilevante BancoPosta 20
2.7 Struttura organizzativa di Poste italiane s.p.a. 21
2.8 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi 22
2.9 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 23
2.10 Controlli interni di BancoPosta 24
2.11 Sistema di presidio della sicurezza 29
3. SERVIZI DI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 31
3.1 Mercato di riferimento e contesto normativo 31
3.2 Andamento economico dei servizi postali 34
4.1 Contesto normativo e di governance 41
4.2 Ispezione Banca d’Italia e cessione crediti d’imposta 44
4.2.1 Cessione del credito d’imposta 45
4.3 Andamento economico dei servizi finanziari 46
4.4 Processo di affidamento ed esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta 51
5.2 Composizione e gestione del personale 58
5.5 Contenzioso del lavoro e provvedimenti disciplinari 64
6.1 Evoluzione organizzativa 66
6.2 Dinamica della spesa in Information & Comunications Technology (ICT) 68
7.1 Gestione degli acquisti 71
7.2 Evoluzione dei sistemi di supporto agli acquisti 72
7.3 Piano di revisione dei regolamenti e delle procedure in ambito acquisti 73
7.4 Attività d’acquisto svolte nell’esercizio 2022 74
9. BILANCIO D’ESERCIZIO DI POSTE ITALIANE SPA 87
9.1 Principali eventi intervenuti nel corso dell’anno 88
9.2 Investimenti 90
9.3 Stato patrimoniale di Poste italiane s.p.a. 94
9.4 Conto economico di Poste italiane s.p.a. 108
9.5 Rendiconto finanziario 114
9.6 Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta 116
9.6.1 Stato Patrimoniale 117
9.6.2 Conto economico 119
10. BILANCIO CONSOLIDATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 122
10.1 Stato Patrimoniale 122
10.2 Conto economico 126
10.3 Rendiconto finanziario 133
11. SOCIETA’ DEL GRUPPO 136
11.1 Assetto organizzativo e andamento delle aree di attività 136
11.2 Distribuzione di dividendi 140
11.3 Risultati economico-gestionali delle principali società del Gruppo 141
11.3.1 Postel s.p.a. 142
11.3.2 SDA Express Courier s.p.a. 143
11.3.3 Poste Air Cargo s.r.l. 144
11.3.4 Plurima s.p.a. 144
11.3.5 PostePay s.p.a. 144
11.3.6 Lis Holding s.p.a. 145
11.3.7 BancoPosta Fondi s.p.a. SGR 146
11.3.8 Gruppo Poste Vita 146
12. CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE 150
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 – Poste italiane s.p.a. - Progetti finanziati al 30.06.2023 9
Tabella 2 – Poste italiane s.p.a. – Risorse utilizzate al 30.06.2023 10
Tabella 3 – Emolumenti dei componenti del Cda nell’anno 2022 19
Tabella 4 – Emolumenti dei componenti del Collegio sindacale nell’anno 2022 19
Tabella 5 - Ricavi dei servizi postali 34
Tabella 6 – Analisi risultati dei servizi postali (al netto dei compensi per servizio universale) 36
Tabella 7 – Obiettivi qualità 38
Tabella 8 – Risultati posta 38
Tabella 9 – Confronto reclami 2021/2022 39
Tabella 10 – Ricavi dei servizi BancoPosta 46
Tabella 11 - Andamento economico dei conti correnti 46
Tabella 13 - Raccolta netta del Risparmio postale 49
Tabella 14 – Giacenza media del risparmio postale 50
Tabella 15 – Reclami ricevuti 53
Tabella 16 - Costo del lavoro disaggregato 2022 55
Tabella 17 - Costo del lavoro 2021/2022 56
Tabella 18 - Tipologia del personale 59
Tabella 19 - Costo personale dirigente 2021/2022 60
Tabella 20 - Costo 2022 Dirigenti con responsabilità strategiche (Dirs) e altri dirigenti 61
Tabella 21 - Gare Sopra Soglia avviate con criteri ESG 72
Tabella 22 - Suddivisione contratti per applicazione del Codice degli appalti 74
Tabella 23 - Acquisti inferiori alla soglia di indagine (euro 2.500) 75
Tabella 24 - Attività negoziale di Poste italiane s.p.a 76
Tabella 25 - Tipologie contrattuali 78
Tabella 26 - Contratti di consulenza sottoscritti nel periodo 2018/2022 80
Tabella 27 - Contratti stipulati in relazione al PNC 80
Tabella 28 - Investimenti 90
Tabella 29 - Investimenti industriali 91
Tabella 30 - Risultanze dell’anno/previsioni di budget 92
Tabella 31 - Importo contrattuale/risultanze dell’anno 93
Tabella 32 - Importo contrattuale/risultanze dell’anno 93
Tabella 33 - Capitale investito netto e relativa copertura 94
Tabella 34 - Crediti 96
Tabella 35 - Crediti commerciali 96
Tabella 36 - Crediti d’imposta 101
Tabella 37 - Debiti 102
Tabella 38 - Variazioni del patrimonio netto 104
Tabella 39 - Posizione finanziaria netta 105
Tabella 40 - Conto economico di Poste italiane s.p.a 108
Tabella 41 - Ricavi e proventi – Ricavi da mercato 109
Tabella 42 - Ricavi e proventi – Ricavi da Stato 112
Tabella 43 - Costi 112
Tabella 44 - Consulenze 114
Tabella 45 - Rendiconto finanziario 115
Tabella 46 - Stato Patrimoniale BancoPosta 117
Tabella 47 - Conto economico riclassificato BancoPosta 120
Tabella 48 - Costi 121
Tabella 49 - Capitale investito netto e relativa copertura 122
Tabella 50 - Variazioni del Patrimonio Netto 124
Tabella 51 - Posizione Finanziaria Netta del Gruppo 125
Tabella 52 – Conto economico consolidato riclassificato del gruppo 126
Tabella 53 - Andamento economico SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione 128
Tabella 54 - Andamento economico SBU Servizi di pagamenti e mobile 129
Tabella 55 - Andamento economico SBU Servizi Finanziari 131
Tabella 56 - Andamento economico SBU Servizi assicurativi 132
Tabella 57 - Rendiconto finanziario 134
Tabella 58 – Dividendi delle controllate in favore della Capogruppo 141
Tabella 59 – Risultati delle principali Società del Gruppo 142
INDICE DELLE FIGURE
Figura 1 - Organigramma Poste italiane 21
Figura 2 – Giacenza media del risparmio postale 50
Figura 3 – Disciplinari esecutivi 2022 51
Figura 4 – Reclami ricevuti nel 2022 54
Figura 5 – Ripartizione iniziative progettuali 2022 67
PREMESSA
Con la presente relazione la Corte dei conti riferisce al Parlamento ai sensi dell’art. 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259 sul risultato del controllo eseguito, con le modalità di cui all’art.12 della legge stessa, sulla gestione finanziaria di Poste italiane s.p.a. per l’esercizio 2022 e sui principali fatti intervenuti successivamente.
La precedente relazione sull’esercizio 2021 è stata approvata con determinazione n. 147 del 1° dicembre 2022 (pubblicata in Atti Parlamentari, XIX Legislatura, Doc. XV n. 32).
1. INQUADRAMENTO GENERALE
1.1 Situazione generale del Gruppo
Poste italiane s.p.a. (di seguito anche Poste o Società) è una società emittente titoli quotati sul Mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa italiana, che opera nei settori dei servizi postali, assicurativi e finanziari (tramite il Patrimonio BancoPosta), nei servizi di monetica, di telefonia e di operazioni di riscossione e pagamento e di raccolta del risparmio postale, nonché, recentemente, nel settore dell’energia. È partecipata per il 29,26 per cento dal Ministero dell’economia e delle finanze (Mef), per il 35,00 per cento da Cassa Depositi e Prestiti s.p.a. (Cdp), a sua volta controllata dal Mef. La parte residua è rappresentata per il 35,16 per cento dal flottante (investitori istituzionali e retail1) e per lo 0,58 per cento da azioni proprie. A tal riguardo, l’Assemblea ordinaria degli azionisti del 27 maggio 2022 ha autorizzato il Consiglio di amministrazione di Poste italiane all’acquisto e alla successiva disposizione di azioni proprie per un massimo di n. 2,6 milioni di azioni ordinarie della Società e un esborso complessivo fino a 40 mln. Nel periodo tra il 30 maggio e il 13 giugno 2022, Poste ha concluso tale programma, acquisendo n. 2.600.000 azioni proprie per un controvalore complessivo di circa 25,3 mln.
Il 33,9 per cento del flottante appartiene a investitori che seguono criteri ESG (Environment, Social, Governance)2 nelle proprie scelte di investimento.
L’esercizio 2022 rappresenta il terzo e ultimo anno di gestione del vertice aziendale, nominato dall’Assemblea dei soci il 15 maggio 2020. In sede di approvazione del bilancio di esercizio 2022 l’Assemblea di Poste italiane s.p.a., tenutasi l’8 maggio 2023, ha deliberato il rinnovo del vertice della Società, avvicendando il Consiglio di amministrazione e confermando l’Amministratore delegato. Il nuovo organo amministrativo rimarrà in carica fino alla data dell’Assemblea che sarà convocata per l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025.
1 Sono investitori “retail” i risparmiatori (anche imprese, società o altri enti) che non sono qualificabili come clienti
professionali.
2 Le tre lettere dell’acronimo ESG si riferiscono alle parole inglesi Environmental, che riguarda l’impatto su ambiente e territorio; Social, che comprende tutte le iniziative con un impatto sociale; Governance, che riguarda aspetti più interni all’azienda e alla sua amministrazione. I criteri ESG sono quindi utilizzati per misurare l’impatto ambientale, sociale e di governance delle aziende e consentono di valutare investimenti responsabili non solo sotto il profilo della gestione finanziaria. Tenere in considerazione questi aspetti permette di misurare le capacità delle imprese nell’aderire a quegli standard che sono ormai considerati necessari per uno sviluppo sostenibile ed etico.
Va preliminarmente osservato che Poste italiane chiude l’esercizio 2022 con un utile di 847 mln (797 mln nel 2021) confermando solidi risultati di gestione, pur in presenza della tensione geopolitica generata dal conflitto russo-ucraino scoppiato nel mese di febbraio, nonché del ripetuto rialzo dei tassi di interesse disposto dalle principali banche centrali per mitigare la crescita dell’inflazione causata dalla crisi energetica.
Il Consiglio di amministrazione di Poste italiane, in data 9 novembre 2022, alla luce dell’andamento della situazione economica e finanziaria della Società al 30 giugno 2022, dell’andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione, nonché in linea con la dividend policy di Gruppo approvata nel corso dell’esercizio 2022, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo previsto per l’esercizio 2022. La Società, pertanto, ha redatto una relazione e un prospetto contabile ai sensi dell’art. 2433 bis c.c., acquisendo il parere della società di revisione. L’ammontare complessivo dell’acconto, pari a euro 0,210 per azione, è stato di 273 mln ed è stato messo in pagamento nel mese di novembre 2022.
Nel corso dell’anno il settore postale è stato caratterizzato da un ulteriore sviluppo del comparto logistico, anche grazie a nuove operazioni societarie3, quali l’acquisizione, avvenuta nel mese di maggio 2022, di una quota di maggioranza della società Plurima s.p.a., leader di mercato in Italia nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private, per un corrispettivo complessivo di 135 mln.
In ambito finanziario, nel quale l’Azienda, attraverso BancoPosta, distribuisce prodotti di terzi senza il rischio di credito, il 24 dicembre 2021 Poste ha sottoscritto con Cdp il nuovo accordo che regola l’attività di collocamento e gestione dei prodotti del risparmio postale per il quadriennio 2021-2024. Il collocamento e la gestione di buoni e libretti continueranno a essere remunerati da commissioni annue differenziate sulla base della tipologia dei prodotti, la cui giacenza media è diminuita nel 2022 per effetto del mutato contesto di mercato che ha accelerato i rimborsi anticipati dei Buoni fruttiferi postali (BFP).
Con riferimento ai servizi di gestione di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato, nel mese di maggio 2023, è stata rinnovata la convenzione triennale (1° gennaio 2023 – 31 dicembre 2025) tra BancoPosta e il Mef, che definisce i meccanismi di regolazione giornaliera
3 Cfr. cap. 3 e cap. 11.
dei flussi finanziari afferenti ai servizi svolti in conto proprio (conti correnti postali) o per conto di altri soggetti pubblici (Risparmio postale e servizi di pagamento e incasso).
Tra i mesi di marzo e luglio 2022 la Banca d’Italia ha condotto un accertamento ispettivo presso BancoPosta, mirato a valutarne la redditività e il modello di business, nonché a esaminarne i sistemi di governo e controllo e la modalità di gestione del rischio di tasso. Approfondimenti hanno altresì riguardato i crediti d’imposta ex decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34, convertito con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020 n. 77 (c.d. decreto “rilancio”) e i rischi associati. Il rapporto ispettivo, consegnato a Poste il 30 novembre 2022, contiene alcuni rilievi e una valutazione “parzialmente sfavorevole”. La Società, previo approfondimento nel Consiglio di amministrazione del 25 gennaio 2023, ha provveduto a comunicare all’Autorità le proprie considerazioni e gli interventi di miglioramento previsti; per l’unico rilievo (afferente ai crediti di imposta) a fronte del quale è stato avviato un procedimento sanzionatorio, Xxxxx ha inviato le controdeduzioni a sostegno della correttezza del proprio operato. Esaminate le controdeduzioni di Poste e valutati gli interventi già realizzati o pianificati dalla Società, Banca d’Italia ha approvato l’archiviazione (cfr. cap. 4).
Il comparto dei servizi assicurativi, la cui gestione è affidata al Gruppo Poste Vita, ha continuato a incrementare la raccolta verso prodotti tradizionali e a consolidare i volumi dei prodotti non garantiti a maggiore valore aggiunto (multiramo), caratterizzati da un profilo di rischio e da un rendimento moderato, compatibile con le caratteristiche della clientela del Gruppo, ma con ritorni sugli investimenti potenzialmente più attrattivi.
In data 28 settembre 2022, il Consiglio di amministrazione di Poste Vita ha approvato la promozione di un’offerta pubblica di acquisto (Opa) volontaria su Net Insurance s.p.a., società con azioni scambiate sul mercato regolamentato denominato Euronext STAR Milan (“ESM”) organizzato e gestito da Borsa Italiana. Net Insurance è una compagnia assicurativa la cui offerta è dedicata alle coperture connesse al mondo del credito e, in particolare, dei prestiti assistiti dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione, nonché alla protezione. Il 20 aprile 2023 si è perfezionata la procedura di squeeze out4, a seguito della quale Net Holding (veicolo societario controllato da Poste Vita che ha promosso le offerte)
4 Lo “squeeze out” prevede che, in seguito alla promozione di un’Opa totalitaria, l’offerente possa avvalersi del diritto di acquisto delle azioni residue se venga a detenere almeno il 95 per cento del capitale con diritto di voto.
detiene una partecipazione di controllo del 97,81 per cento in Net Insurance (che a sua volta detiene il 100 per cento di Net Insurance Life s.p.a.). In data 21 aprile 2023, IBL Banca s.p.a., ai sensi dell’impegno assunto in caso di buon esito delle offerte, ha acquisito una partecipazione del 40 per cento di Net Holding per un corrispettivo di 73,1 mln. L’esborso netto per il Gruppo Poste per l’acquisizione della partecipazione è stato di 108,5 mln.
L’unità di business “Pagamenti e mobile”, che accoglie le attività di PostePay s.p.a., è stata impegnata in iniziative di incentivo all’utilizzo dei canali digitali per effettuare pagamenti e acquisti on line. In data 14 settembre 2022 PostePay, a seguito delle autorizzazioni ricevute dall’ Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) e dalla Banca d’Italia, ha perfezionato l’acquisto del 100 per cento di LIS Holding s.p.a. (insieme alla società controllata LIS Pay s.p.a., “LIS”) a un prezzo di 700 mln. LIS offre un’ampia gamma di servizi, in prevalenza di incasso e pagamento attraverso la gestione di una piattaforma tecnologica messa a disposizione degli esercenti convenzionati costituiti da circa 50 mila punti vendita dislocati su tutto il territorio nazionale.
Si segnala inoltre che, con efficacia 1° novembre 2022, è avvenuta la fusione per incorporazione in Poste italiane di PSIA s.r.l. L’operazione si pone nell’ottica di una riorganizzazione societaria finalizzata a consentire a Poste di detenere direttamente azioni della società quotata NEXI s.p.a., semplificando in tal modo la struttura societaria del Gruppo.
Infine, a partire da gennaio 2023, è stata lanciata sul mercato la nuova offerta di Poste Energia per luce e gas, anche disponibile sui canali digitali web e app, con circa 300mila contratti sottoscritti nei primi sei mesi dal lancio del servizio.
Nel corso dell’ultimo trimestre 2022, la Banca d’Italia ha condotto due verifiche ispettive nei confronti di PostePay s.p.a. – Patrimonio Destinato IMEL, una “di carattere generale” e una riguardante “operazioni di pagamento non autorizzate, frodi e disconoscimenti”. Le risultanze riconducibili alla verifica “di carattere generale” sono state consegnate alla Società il 27 marzo 2023 e riportano un esito “parzialmente favorevole”, a fronte del quale è stato definito un piano di interventi trasmesso all’Autorità nel mese di aprile 2023. In relazione alla ispezione sui “disconoscimenti”, in data 14 luglio 2023, la Banca d’Italia ha consegnato le risultanze con evidenza di alcune aree di miglioramento, a fronte delle quali
è stato definito un piano di interventi approvato dal Consiglio di amministrazione della Società il 19 settembre 2023 e successivamente trasmesso all’Autorità.
Inoltre, nel mese di febbraio 2023, la Banca d’Italia ha avviato un terzo accertamento ispettivo finalizzato alla verifica delle procedure di “open banking” previste dalla Direttiva PSD2 volte a consentire l’accesso ai conti di pagamento on line da terze parti. L’ispezione si è conclusa nel mese di marzo 2023 e, nel corso della seduta del Consiglio di amministrazione del 25 settembre, l’Autorità ha consegnato il rapporto ispettivo dal quale emerge che gli strumenti predisposti dall’intermediario per l’accesso delle terze parti risultano adeguati, con alcuni aspetti suscettibili di miglioramento. La Società ha già definito e avviato un piano d’interventi, trasmesso all’Autorità nel mese di ottobre.
Alcune questioni, relative ai rischi di tipo operativo, hanno assunto rilievo a livello gestionale e contabile. La prima riguarda il servizio, avviato nel settembre 2020, che consente alla clientela titolare di conto corrente BancoPosta di cedere i propri crediti d’imposta alla Società e ottenere la relativa liquidità direttamente sul conto corrente, in ottemperanza a quanto previsto nel c.d. decreto “rilancio”, sul c.d. “superbonus”. Come anticipato nel precedente referto, a partire dalla fine dell’esercizio 2021, alcune Procure della Repubblica avevano posto in essere sequestri preventivi che, in taluni casi, hanno riguardato anche crediti d’imposta rinvenienti da bonus edilizi5 acquistati da Poste (alcuni poi oggetto di dissequestro6 nel corso del 2022 e 2023) per un valore nominale dei crediti di circa 410 mln, a fronte di un valore liquidato alla clientela corrispondente al 31 dicembre 2022 a un valore contabile di circa 334 mln, inclusivo degli interessi capitalizzati per la rilevazione al costo ammortizzato dei crediti in oggetto.
A fronte dei rischi legati all’attività descritta è stato effettuato, al 31 dicembre 2022, un accantonamento di 320 mln.
5 La Società, a febbraio 2022, aveva temporaneamente sospeso il servizio per riprenderlo a marzo, in seguito alla pubblicazione del d.l. 25 febbraio 2022, n. 13 (Decreto per il contrasto alle frodi). Tale provvedimento è stato poi abrogato dall’art. 1, c. 2 della legge 28 marzo 2022, n. 25, il quale ha nel contempo disposto che “restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del medesimo decreto-legge n. 13 del 2022".
6 In relazione ai suddetti provvedimenti di sequestro cautelativo, nei quali Poste italiane è stata riconosciuta terza in buona fede o parte offesa dal reato, la Società ha proposto istanze di riesame presso i Tribunali di competenza, i cui esiti hanno portato al dissequestro di gran parte delle somme.
In considerazione di quanto precede, la Società, a decorrere dal 7 novembre 2022, ha sospeso il servizio di acquisto di crediti d’imposta legati al superbonus, limitatamente all’apertura di nuove pratiche7.
Altra questione, già trattata nei precedenti referti, riguarda l’evoluzione delle controversie con la clientela inerenti al riconoscimento degli interessi su alcune serie di Buoni fruttiferi postali (serie P/Q) che nel corso degli ultimi anni hanno generato reclami e ricorsi all’Arbitro bancario finanziario (ABF) e il cui andamento è monitorato dalla Società anche tramite un aggiornamento trimestrale della stima delle perdite potenziali. In particolare, con riferimento alla fattispecie c.d. “21-30” derivante da modifiche delle condizioni economiche dei BFP introdotte con decreto ministeriale, la giurisprudenza di merito è stata prevalentemente orientata nel rigettare, per infondatezza, le domande giudiziali volte a ottenere l’accertamento del diritto all’applicazione dei tassi riportati sui buoni. La Società, già a fine 2019, aveva confermato la volontà di non modificare la propria politica di rimborso e di non aderire, dunque, alle decisioni dell’ABF.
Con quattro ordinanze del febbraio 2022 (n. 4384 del 10 febbraio 2022 e nn. 4748, 4751 e 4763 del 14 febbraio 20228) la Corte di cassazione ha respinto i ricorsi degli interessati, condannando i medesimi al pagamento delle spese processuali. Successivamente sono intervenute ulteriori tre ordinanze nel gennaio 2023 e la sentenza n. 22619/2023 del 26 luglio 2023, nonché altre sei ordinanze a settembre 2023. A fronte della uniforme posizione assunta dalla Cassazione, il 22 settembre 2023 il Collegio di coordinamento dell’Arbitro Bancario Finanziario – in ossequio al principio secondo cui “l’ABF non può che uniformarsi ai principi di diritto enunciati dalla Suprema Corte” – ha mutato il proprio orientamento, accogliendo pertanto le ragioni sostenute da Poste.
Sempre sul tema, Federconsumatori, con atto di citazione del 14 maggio 2021, aveva avviato nei confronti di Poste un’azione ex art. 140-bis del Codice del consumo, dinanzi al Tribunale di Roma, contestando che la capitalizzazione degli interessi dei BFP serie “Q” fosse effettuata al netto della ritenuta fiscale (oggi imposta sostitutiva), anziché al lordo. Il 27 luglio 2021, Poste si era costituita in giudizio eccependo, in via preliminare, l’inammissibilità dell’azione, per diversi motivi, nonché la prescrizione del diritto di credito vantato dagli
7 Cfr., sul punto, anche il successivo capitolo 4.2.
8 Delle quali si è riferito nella Relazione dello scorso anno.
attori e dai potenziali aderenti e aveva contestato, nel merito, la fondatezza della domanda proposta. Il Tribunale di Roma, con ordinanza dell’11 gennaio 2022, ha ritenuto manifestamente infondata la domanda presentata da Federconsumatori riconoscendo, tra l’altro, il difetto di legittimazione passiva di Poste. Federconsumatori ha proposto appello all’ordinanza del Tribunale di Roma e la Corte d’Xxxxxxx ha rinviato l’udienza per la precisazione delle conclusioni al 22 maggio 2024.
Con riferimento all’ispezione della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) sul Piano Individuale Pensionistico “PostaPrevidenza Valore”, i cui esiti sono stati notificati con comunicazione del 27 maggio 2022, il Consiglio di amministrazione della Compagnia ha approvato, nella seduta del 26 luglio 2022, un piano di interventi volto al rafforzamento dei processi, ad integrazione di quanto già indicato nel piano d’azione approvato dallo stesso Consiglio in data 8 giugno 2022. A tutto il 2022, risultano completate tutte le azioni previste dal piano e rispettate le tempistiche preventivate.
Infine, in data 7 marzo 2023 Poste Vita ha ricevuto comunicazione da parte dell’Ivass in merito all’avvio di un accertamento ispettivo avente ad oggetto la verifica del processo di gestione delle polizze c.d.”dormienti”. Gli esiti degli accertamenti ispettivi, conclusisi il 21 aprile 2023, sono stati presentati dall’Ivass nel corso della riunione consiliare del 28 settembre 2023. Il piano d’azione redatto dalla Compagnia nel corso dell’ispezione è stato quindi integrato al fine di adeguarlo ai rilievi dell’Autorità.
9 V. anche il successivo capitolo 11.1. Il provvedimento sanzionatorio di IVASS ha evidenziato l’esistenza di “carenze dell’organo amministrativo sulla gestione di aree particolarmente sensibili per l’esercizio dell’impresa assicurativa”, senza peraltro rilevare specifiche responsabilità individuali a carico di singoli esponenti. A seguito dell’ispezione, Poste Vita ha ridefinito l’organizzazione della Compagnia.
1.2 Poste italiane e il Piano nazionale complementare al PNRR
Come noto, la Commissione europea ha definito, nel luglio 2020, un piano di ripresa finalizzato ad aiutare i Paesi dell’Unione europea a contrastare i danni economici e sociali causati dall’emergenza sanitaria da coronavirus e ha introdotto uno strumento finanziario temporaneo da 750 mld (oltre 800 mld a prezzi correnti), denominato NextGenerationEU (NGEU). Al fine di accedere a tali fondi messi a disposizione dei Paesi europei e per definire un pacchetto di riforme e investimenti per il periodo 2021-2026, il nostro Paese ha predisposto il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), trasmesso alla Commissione europea il 30 aprile 2021. Il Piano è stato approvato il 13 luglio dello stesso anno, con decisione di esecuzione del Consiglio europeo.
Inoltre, il decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n.101, ha finanziato il Piano nazionale complementare (PNC) con risorse nazionali per complessivi 30,6 mld per gli anni dal 2021 al 2026, con l’obiettivo di integrare e potenziare i contenuti del PNRR.
In occasione dei monitoraggi periodici effettuati dalla Sezione del controllo sugli enti (da ultimo con riferimento al 30 giugno 2023), Poste s.p.a. ha riferito di essere soggetto attuatore di 2 progetti relativi alla Missione 1 - Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura; la somma finanziata dal Piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR (800 mln) rappresenta il 65 per cento del totale del finanziamento (1, 2 mld).
Tabella 1 – Poste italiane s.p.a. - Progetti finanziati al 30.06.2023
(dati in migliaia)
Missione e componente n. progetti | risorse PNC | Altre fonti | Totale % PNR | R su finanziamento complessivo |
M1 DIGITALIZZAZIONE, INNOVAZIONE, 2 | 800.000 | 440.000 | 1.240.000 | 65% |
M1C1 2 | 800.000 | 440.000 | 1.240.000 | 65% |
TOTALE 2 | 800.000 | 440.000 | 1.240.000 | 65% |
COMPETITIVITA' E CULTURA
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati questionario 3° monitoraggio
Circa le risorse utilizzate al 30.06.2023, risultano trasferiti all’Ente 125 mln, di cui contabilizzati 1,4 mln e pagati 5,1 mln.
Tabella 2 – Poste italiane s.p.a. – Risorse utilizzate al 30.06.2023
(dati in migliaia)
Missione e n. progetti Importo Altre fonti Somme trasferite a Somme Somme pagate componente complessivo PNC valere sul PNC contabilizzate | ||||||
M1 | 2 | 800.000 | 440.000 | 125.000 | 14.997 | 5.177 |
M1C1 | 2 | 800.000 | 440.000 | 125.000 | 14.997 | 5.177 |
TOTALE | 2 | 800.000 | 440.000 | 125.000 | 14.997 | 5.177 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati questionario 3° monitoraggio
1.2.1 Segue. Il progetto Polis
Più specificatamente, come anticipato nel precedente referto, Poste italiane collabora direttamente alla realizzazione del progetto “Polis – Case dei servizi di cittadinanza digitale”, articolato in due linee di attività, di cui Poste è soggetto attuatore per conto del Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit, già MiSE). A tal riguardo, il decreto- legge, n. 59 del 2021ha previsto, tra l’altro, uno stanziamento da parte del Ministero di 800 mln per le annualità 2022-2026.Nel questionario inviato per il monitoraggio periodico Poste ha altresì indicato l’ulteriore importo complessivo di 440 mln a valere su risorse proprie.
Il progetto Polis nasce con l’obiettivo di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale in relazione ai piccoli centri urbani e nelle aree interne del Paese, contribuendo al loro rilancio attraverso la realizzazione di uno “sportello unico” di prossimità che assicuri ai cittadini residenti nei Comuni più piccoli la possibilità di fruire di tutti i servizi pubblici, in modalità digitale, per il tramite di un unico punto di accesso alla piattaforma di servizio multicanale di Poste italiane. A tal fine, è stato costituito un tavolo di lavoro per la notifica alla Commissione europea relativa agli aiuti di Stato, attività rimessa alla competenza congiunta del Mimit e del Mef. Tali attività hanno condotto alla sottoscrizione tra Poste e il Mimit, in data 30 settembre 2021, della convenzione operativa per il progetto Polis; il 28 febbraio 2022, il Mimit ha approvato il Piano tecnico operativo, contenente il cronoprogramma e gli obiettivi intermedi e finali del progetto. Inoltre, il decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 (c.d. decreto“Aiuti”), convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2022, n. 91, all’art. 38 ha reso accessibile l’erogazione, da parte di Poste italiane, dei servizi della pubblica amministrazione che saranno oggetto di specifica convenzione nell’ambito del progetto Polis. I rapporti tra il Mimit (soggetto titolare del progetto) e Poste (soggetto attuatore) sono regolati attraverso:
- la Convenzione operativa, che disciplina le attività affidate a Poste per la realizzazione del progetto, sottoscritta in data 30 settembre 2021 a seguito del completamento dell’iter
- il Disciplinare di rendicontazione, che regola i criteri di ammissibilità e le modalità di rendicontazione delle spese sostenute da Poste per la realizzazione delle attività progettuali, approvato in data 30 dicembre 2022 con decreto del Direttore generale della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica di radiodiffusione e postali;
- il Piano tecnico operativo, contenente il cronoprogramma relativo alle due linee di intervento, con i relativi obiettivi intermedi e finali, e una descrizione più dettagliata delle attività progettuali, il cui ultimo aggiornamento è del febbraio 2023, all’esito delle decisioni della Commissione europea sopra richiamate.
Al fine di coordinare tutte le attività operative per approntare la reportistica relativa agli stati avanzamento lavori e ai finanziamenti, nonché per la gestione del portale di progetto con i necessari requisiti di trasparenza, è stato costituito un gruppo di lavoro interfunzionale alle dirette dipendenze dei vertici aziendali. A supporto di tali attività, l’Azienda ha previsto incontri settimanali tra i responsabili e i referenti progettuali di tutte le funzioni coinvolte, incontri finalizzati al coordinamento e all’avanzamento complessivo del progetto, anche attraverso interventi volti all’implementazione di specifici presidi e al rafforzamento dei relativi modelli di monitoraggio.
Il progetto prevede due linee di attività:
1. Sportello unico
La linea di intervento dedicata alla creazione dello “Sportello unico” ha come obiettivo quello di offrire ai cittadini residenti nei Comuni con popolazione inferiore a 15.000 abitanti, nel 100 per cento delle 72 aree interne del Paese, tutti i servizi pubblici attraverso la rete di canali fisico-digitali di Poste che si andranno ad aggiungere a quelli della pubblica amministrazione. Il progetto riguarda circa 7mila uffici postali in cui i cittadini saranno accompagnati verso l’utilizzo delle nuove tecnologie per l’erogazione dei servizi della pubblica amministrazione, contribuendo così alla loro partecipazione attiva alle nuove forme di cittadinanza digitale e al conseguente ridimensionamento del divario tra chi ha accesso a internet e chi ne è sprovvisto. In tali uffici è prevista l’installazione, sulla base delle
10 Il progetto Polis è stato autorizzato con le decisioni: C (2022) 7167 final del 5 ottobre 2022, C (2022) 7529 final del 19 ottobre
2022 e C (2022) 7968 final del 28 ottobre 2022.
esigenze specifiche dei territori e degli spazi disponibili, di nuove postazioni per favorire l’erogazione dei servizi con operatore o in modalità self-service, attraverso ATM o Totem, locker per la consegna di pacchi e altri beni h. 24, vetrine informative interattive, impianti fotovoltaici, sistemi di smart building e sensori di monitoraggio ambientale, oltre che 5 mila colonnine di ricarica per veicoli elettrici.
2. Spazi per l’Italia
La linea “Spazi per l’Italia” ha l’obiettivo di riqualificare e riconfigurare taluni spazi interni degli edifici di Poste da dedicare ad attività di co-working e formazione nelle aree periferiche delle grandi città e nei piccoli comuni. Tali “Spazi” saranno accessibili, anche sotto il profilo dei servizi digitali, a professionisti, imprese, start-up e alla cittadinanza con l’obiettivo di offrire nuove soluzioni di lavoro e opportunità di crescita. L’obiettivo finale è realizzare 250 spazi distribuiti su tutto il territorio nazionale, 80 dei quali saranno attivati in Comuni con meno di 15.000 abitanti, dove l’iniziativa privata non avrebbe interesse a investire.
Il programma di intervento prevede una ripartizione sulle annualità 2022-2026 del valore complessivo di 1 mld per “Sportello unico”, di cui 780 mln finanziati dal PNC, e di 120 mln per “Spazi per l’Italia”, di cui 20 mln finanziati con il PNC. L’impegno di spesa degli 800 mln complessivamente finanziati dal PNC (780 + 20) è così distribuito: 125 mln per il 2022, 145 mln per il 2023, 162,62 mln per il 2024, 245 mln per il 2025 e 122,38 mln per il 2026.Tali iniziative, come già anticipato, rientrano tra le misure previste dal PNC, a sua volta strettamente collegato con il PNRR. Il PNC, infatti, prevede una governance unificata e l’applicazione di regole e procedure uniformi a quelle definite per il PNRR, ivi compresa la notifica veloce per aiuti di Stato e una semplificazione nell’espletamento delle gare.
Alcuni obiettivi fissati per il terzo e quarto trimestre 2022 (realizzazione di interventi pilota e avvio dello sviluppo della piattaforma multicanale per l’erogazione di servizi alla pubblica amministrazione) sono stati conseguiti nei primi mesi del 2023, colmando i ritardi da attribuire ai tempi richiesti per le interlocuzioni con la Commissione europea ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione degli aiuti di Stato, fase originariamente da portare a termine nel 2021, ma ultimata solo nell’ottobre 2022. Infine, nel corso del 2022 sono state concluse attività di acquisto per un valore complessivo di circa 300 mln di euro, per il cui dettaglio si rimanda al cap. 7.
2. CORPORATE GOVERNANCE E SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
2.1 Il modello di governance
La struttura di governance di Poste italiane è articolata secondo il sistema tradizionale: la gestione è affidata al Consiglio di amministrazione, mentre al Collegio sindacale competono i controlli; entrambi sono nominati dall’Assemblea. Anche la società di revisione, con funzioni di revisore legale dei conti, è nominata dall’Assemblea su proposta motivata del Collegio sindacale. Tale modello è conforme alle disposizioni contenute nel decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo unico sulla finanza- TUF) e a quelle emanate da Banca d’Italia, ove applicabili, nonché alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance promosso da Borsa italiana, a cui Poste ha aderito a seguito di deliberazione assunta dal Consiglio di amministrazione nel mese di dicembre 2020.
Il Consiglio di amministrazione è composto da nove membri e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito al Piano industriale e al budget annuale, all’andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. In conformità a quanto disposto dal Codice civile, il Consiglio di amministrazione ha delegato parte delle proprie competenze gestionali all’Amministratore delegato. Inoltre, in adesione alle raccomandazioni del Codice di Corporate Governance e alle disposizioni di vigilanza di Banca d’Italia, il Consiglio di amministrazione ha istituito cinque comitati con funzioni propositive e consultive: “Controllo e rischi”, “Remunerazioni”, “Nomine e corporate governance”, “Parti correlate e soggetti collegati”, “Sostenibilità”.
Il Presidente del Consiglio di amministrazione ha il ruolo di impulso sul funzionamento del Consiglio, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 15 maggio 2020.
L’Amministratore delegato, che svolge anche le funzioni di Direttore generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di amministrazione sotto la supervisione del Presidente), ha i poteri per l’amministrazione della Società a eccezione di quelli
diversamente attribuiti dalla legge e dallo statuto e salvo i poteri che il Consiglio di amministrazione si è riservato. All’Amministratore delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell’ambito dei poteri a lui delegati.
2.2 Collegio sindacale
Il Collegio sindacale, composto da tre membri, vigila sulla osservanza della legge e dello statuto sociale, ricevendo dagli amministratori periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale deliberate e poste in essere nell’esercizio, effettuate da Poste italiane e dalle società del Gruppo. Il Collegio vigila anche sul Patrimonio BancoPosta, ai sensi del d.p.r.14 marzo 2001, n. 144, “Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta” e delle disposizioni applicate dalle competenti Autorità. Per l’espletamento delle attività di sua competenza, nel corso dell’esercizio i componenti del Collegio sindacale ha partecipato complessivamente a 83 riunioni, incontrandosi 39 volte in sede propria e partecipando a tutte le riunioni consiliari e a quelle dei comitati endoconsiliari, nonché a 1 Assemblea ordinaria e 3 sessioni di approfondimenti tematici (induction).
Il Collegio in carica è stato nominato dall’Assemblea degli azionisti di Poste del 27 maggio 2022, che ha confermato il presidente e avvicendato gli altri componenti. Il nuovo Collegio resterà in carica fino all’approvazione del bilancio d’esercizio 2024.
Sulla base delle attività di vigilanza svolte nel corso del 2022, il Collegio non ha rilevato motivi ostativi all’approvazione del bilancio d’esercizio di Poste italiane s.p.a. e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2022 e alla proposta di distribuzione del dividendo, formulata dal Consiglio di amministrazione.
2.3 Società di revisione
La società incaricata della revisione contabile è stata nominata dall’Assemblea dei soci del 28 maggio 2019 per il novennio 2020-2028. In data 5 aprile 2023 ha emesso senza rilievi le proprie relazioni sul bilancio d’esercizio e sul bilancio consolidato di Poste italiane chiusi al 31 dicembre 2022. In pari data, inoltre, ha trasmesso al Comitato per il controllo interno e la
revisione contabile11, la relazione aggiuntiva prevista dall’art. 11 del Regolamento (UE) 537/2014, nella quale conferma che “non sono state riscontrate carenze nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria per l’esercizio 2022 che, secondo il giudizio professionale del revisore, siano sufficientemente importanti da meritare di essere portate all’attenzione del Comitato per il controllo interno e la revisione contabile”.
La società di revisione ha altresì rilasciato un giudizio di conformità rispetto alle disposizioni del Regolamento delegato 2019/185 dichiarando che “il bilancio d’esercizio e consolidato sono stati predisposti nel formato XHTML in conformità alle disposizioni del Regolamento e il bilancio consolidato è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento”12.
La società stessa, a seguito del processo revisionale su bilancio di esercizio e consolidato per il 2022, non ha emesso alcuna lettera di suggerimenti nei confronti del management aziendale, tuttavia ha indicato, nella relazione aggiuntiva, alcuni punti di miglioramento che intende suggerire alla Società.
2.4 Organismo di vigilanza e Modello Organizzativo ex decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231 del 2001
L’Organismo di vigilanza (Odv) ex decreto legislativo, n. 231 del 2001 di Poste italiane è un organo collegiale, composto da due membri esterni alla Società, uno dei quali con funzioni di Presidente, e da un membro interno. L’attuale Odv è stato rinnovato con delibera del Consiglio di amministrazione del 28 settembre 2022 e rimarrà in carica fino al 28 settembre 2025. La predetta delibera ha determinato il compenso lordo annuo, nella misura di euro
40.000 per il Presidente ed euro 30.000 per ciascuno degli altri due componenti. In coerenza con le policy aziendali è previsto il riversamento dei compensi per il componente interno. All’Odv spetta il compito di vigilare sul funzionamento e osservanza del Modello
11 Nelle società come Poste italiane che adottano il sistema di amministrazione e controllo tradizionale detto Comitato si identifica con il Collegio sindacale.
12 Il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, unitamente alla Direttiva 2004/109/CE (la “Direttiva Transparency”), ha introdotto l’obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell’Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. Pertanto, per gli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021 è previsto che la relazione finanziaria annuale sia predisposta nel formato XHTML e che gli schemi del bilancio consolidato siano “marcati” con la tassonomia ESMA-IFRS, utilizzando un linguaggio informatico integrato (iXBRL). A partire dal 2022 la “marcatura” è stata estesa anche alle note del bilancio consolidato.
organizzativo ex decreto legislativo n. 231 del 2001, che viene costantemente aggiornato dal Consiglio di amministrazione.
Nel corso del 2022, l’Odv ha continuato a dedicare attenzione al monitoraggio della gestione dell’emergenza sanitaria Covid-19 in ambito aziendale e, tramite i flussi informativi inviati dalle competenti funzioni, è stato aggiornato sulle principali iniziative e misure di prevenzione adottate dall’Azienda. Tali informative hanno evidenziato, tra l’altro, che con il termine dello stato di emergenza sanitaria (avvenuto il 31 marzo 2022) e il miglioramento dell’evoluzione epidemiologica, durante il 2022. è stata attuata una rimodulazione delle misure anti-contagio.
Inoltre, l’Odv ha proseguito, mediante incontri con le funzioni aziendali e l’esame dei flussi informativi prodotti dal management, il monitoraggio sulle aree di rischio rilevanti ai fini del Modello 231, senza evidenziare situazioni di particolare criticità da segnalare all’organo amministrativo.
2.5 Politica sulla remunerazione e compensi agli amministratori e ai sindaci Le politiche di remunerazione e incentivazione di Poste italiane sono definite in coerenza con il modello di governance della Società, in conformità alla normativa vigente13 e in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance. L’approccio utilizzato in tale contesto segue l’evoluzione dei diversi ambiti di attività nei quali l’Azienda opera, incentivando l’allineamento con gli obiettivi fissati nella pianificazione strategica aziendale. Il Consiglio di amministrazione di Poste, in data 29 marzo 2023, su proposta del Comitato remunerazioni, ha deliberato di sottoporre al voto vincolante dell’Assemblea degli azionisti, convocata l’8 maggio 2023, la Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2023 e al voto consultivo la Relazione sui compensi corrisposti nel 2022, incluso l’allegato riferito al Patrimonio BancoPosta.
Per quanto concerne la remunerazione dell’organo amministrativo, per l’anno 2022 occorre fare riferimento a quanto stabilito dall’Assemblea degli azionisti del 15 maggio 2020 per il mandato 2020-202214, ovvero un compenso nella misura di euro 60.000 lordi annui per il
13 D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 (Testo Unico della Finanza), aggiornato con le modifiche apportate dal n. 49 del 2019 e del nuovo “Regolamento Emittenti” che recepisce la direttiva (UE) 2017/828, c.d. Shareholder RightsDirective II (“SHRD II”). 14 I compensi degli organi amministrativi sono stati deliberati su proposta del Comitato Remunerazioni e sentito il parere del Collegio sindacale ai sensi dell’art. 2389, comma 1 e comma 3, c.c..
Presidente e di euro 40.000 lordi annui per ciascuno degli altri consiglieri. Al Presidente del Consiglio di amministrazione è altresì riconosciuto un compenso aggiuntivo deliberato dal Consiglio di amministrazione del 17 dicembre 2020 ai sensi dell’art. 2389, comma 3, c.c., quantificato in euro 420.000.
- Comitato controllo e rischi: euro 35.000 al Presidente, 25.000 agli altri membri;
- altri Comitati (Remunerazioni; Nomine e Corporate Governance; Parti correlate e soggetti collegati; sostenibilità): euro 25.000 al Presidente, 17.500 agli altri membri.
Compensi dell’AD-DG nell’esercizio 2022
Nell’attuale assetto organizzativo della Società la carica di Amministratore delegato e di Direttore generale, come innanzi accennato, è ricoperta dalla medesima persona e il trattamento economico e normativo interessa sia il rapporto di amministrazione che quello dirigenziale. La remunerazione è composta da una componente fissa, una componente variabile di breve termine e una componente variabile di medio-lungo termine.
I compensi lordi fissi annui, in riferimento al mandato 2020-2022, ammontano a euro 1.255.000, di cui 490.000 per la carica di Amministratore delegato e 765.000 per il rapporto di lavoro dirigenziale in qualità di Direttore generale. Con riferimento alla componente variabile, la remunerazione è composta dal sistema d’incentivazione a breve termine “MBO” (management by objectives) per il periodo di performance 2022 e dai sistemi di incentivazione a medio-lungo termine.
Il compenso variabile MBO maturato nel 2022 ammonta a euro 765.000 da corrispondersi per il 40 per cento (up–front) nel 202316 e per il restante 60 per cento su un orizzonte temporale di 5 anni (pro-rata)17.
15 La Relazione sulla politica in materia di remunerazione per l’esercizio 2022, approvata dall’Assemblea degli azionisti del 27 maggio 2022, aveva previsto un incremento dei compensi per la partecipazione ai Comitati endoconsiliari a partire dal 2022, al quale i componenti dei Comitati stessi hanno rinunciato irrevocabilmente ed integralmente sin dalla data di decorrenza (1° gennaio 2022).
16 Di cui il 20 per cento in forma monetaria e il restante 20 per cento in diritti a ricevere azioni ordinarie della Società, soggette a un vincolo di retention di un anno.
17 Di cui il 25 per cento in forma monetaria e il 35 per cento in diritti a ricevere azioni ordinarie della Società soggette a
retention di un anno.
Con riferimento ai piani di incentivazione a medio-lungo termine, nel 2022 sono giunti a maturazione il secondo ciclo (2020-2022) del “Piano ILT Performance Share” e il Piano Deliver quinquennale 2022.
Il secondo ciclo del Piano ILT Performance Share prevede l’assegnazione di azioni ordinarie di Poste italiane al termine del periodo di performance triennale e al raggiungimento di adeguati livelli di Ebit di Gruppo e di Total Shareholder Return18 (“TSR”) di Poste rispetto al TSR dell’indice di riferimento XXXX XXX00.
Il Piano Deliver 202220, alla luce della conversione in azioni di quota parte del premio maturato nel periodo di performance 2018-2022, approvata dall’Assemblea degli Azionisti dell’8 maggio 2023, prevede la corresponsione del 45 per cento del premio in forma monetaria nel 2023, a fronte del 75 per cento originariamente previsto. Il restante 55 per cento del premio stesso, originariamente previsto in forma monetaria, verrà corrisposto in diritti a ricevere azioni soggetto a periodi di retention di 1 e 2 anni.
La struttura remunerativa complessiva a partire dal 2021, come deliberato dall’Assemblea degli azionisti del 28 maggio 2021, prevede il limite di incidenza massima della remunerazione variabile in rapporto alla remunerazione fissa pari al 2:1.
Compensi dei componenti del Cda e del Collegio sindacale nel 2022
Nelle tabelle che seguono si riportano i compensi spettanti agli amministratori e ai componenti del Collegio sindacale per l’esercizio 2022.
18 Il Total Shareholder Return è il ritorno complessivo per l’azionista. Il suo valore è calcolato sommando all’incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l’effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo. 19 FTSE MIB è il principale indice di benchmark dei mercati azionari italiani. Questo indice, che coglie circa l’80 per cento della capitalizzazione di mercato interna, misura la performance di 40 titoli italiani. L’Indice è ricavato dall’universo di trading di titoli sul mercato azionario principale di Borsa Italiana (Bit). Ciascun titolo viene analizzato per dimensione e liquidità e l’Indice fornisce complessivamente una corretta rappresentazione per settori. L’Indice FTSE MIB è ponderato in base alla capitalizzazione di mercato dopo aver corretto i componenti in base al flottante.
20 Il Piano, assegnato nel 2018, era stato originariamente previsto in forma monetaria.
Tabella 3 – Emolumenti dei componenti del Cda nell’anno 2022
(dati in euro)
Consiglio di Amministrazione | Trattamento Economico Individuale | Corrispettivo ex art. 2389 3° comma c.c. | Corrispettivo consigliere | Variabile collegato raggiungimento obiettivi annuali oggettivi e specifici | Indennità per appartenza ai Comitati endoconsiliari (*) | Totale | |
Presidente | Componente | ||||||
Presidente | 420.000 | 60.000 | 480.000 | ||||
Totale Presidente | 420.000 | 60.000 | 480.000 | ||||
Amministratore Delegato | 450.000 | 40.000 | 490.000 | ||||
Direttore Generale | 765.000 | 1.220.986 | 1.985.986 | ||||
Totale A.D. e D.G. | 765.000 | 450.000 | 40.000 | 1.220.986 | - | - | 2.475.986 |
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 42.500 | 82.500 | ||||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 42.500 | 82.500 | ||||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 35.000 | 75.000 | ||||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 25.000 | 17.500 | 82.500 | |||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 49.496 | 89.496 | ||||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 35.000 | 35.534 | 110.534 | |||
Consigliere di Amministrazione | 40.000 | 25.000 | 17.500 | 82.500 | |||
Totale Consiglieri | 280.000 | 134.496 | 190.534 | 605.030 |
(*) Gli emolumenti sono stati calcolati con riferimento ai giorni effettivi di svolgimento dell'incarico e considerando, per i membri che si sono avvicendati nei ruoli, solo il rateo maturato. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste Italiane s.p.a.
Tabella 4 – Emolumenti dei componenti del Collegio sindacale nell’anno 2022
(dati in euro)
Incarico | Compensi (*) | Periodo | |
Presidente | 80.000,00 | 01-gen-22 | 31-dic-22 |
Componente | 28.192,00 | 01-gen-22 | 27-mag-22 |
Componente | 28.192,00 | 01-gen-22 | 27-mag-22 |
Componente | 41.600,00 | 28-mag-22 | 31-dic-22 |
Componente | 41.600,00 | 28-mag-22 | 31-dic-22 |
(*) Gli emolumenti sono stati calcolati con riferimento ai giorni effettivi di svolgimento dell'incarico e considerando, per i membri che si sono avvicendati nei ruoli, solo il rateo maturato. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste Italiane s.p.a.
I compensi del Collegio sindacale sono stati determinati dall’Assemblea degli azionisti del 27 maggio 2022 per la durata di tre esercizi, ossia fino all’approvazione del bilancio 2024. In linea con il precedente mandato, al Presidente è stato confermato un compenso di euro
80.000 lordi annui e agli altri sindaci effettivi del Collegio un compenso di euro 70.000 lordi annui.
2.6 Personale rilevante BancoPosta
Con riferimento alle attività del Patrimonio BancoPosta, alcune posizioni di responsabilità e i relativi titolari sono identificati come personale più rilevante (“material risk takers”) in quanto le loro attività professionali hanno o possono avere un impatto rilevante sul profilo di rischio del Patrimonio destinato. Nella seduta del Consiglio di amministrazione di Poste del 13 aprile 2022 sono state apportate alcune modifiche di modesto rilievo alla metodologia di identificazione del personale rilevante ed è stato proposto l’aggiornamento del perimetro dei “material risk takers” per il 2022.
Il processo e la metodologia di identificazione del personale rilevante del Patrimonio BancoPosta, in ottemperanza a quanto previsto dalle “Disposizioni di vigilanza per le banche”, sono disciplinati nelle “Linee guida di identificazione del personale più rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta” aggiornate e approvate dal Consiglio di amministrazione del 29 marzo 2023.
2.7 Struttura organizzativa di Poste italiane s.p.a.
Il grafico che segue illustra la struttura organizzativa di Poste italiane al 31 dicembre 2022.
Figura 1 - Organigramma Poste italiane
L’organizzazione di Poste italiane prevede quattro funzioni di business specializzate rispetto alle principali aree di offerta (Posta, Comunicazione e Logistica per i servizi di corrispondenza, pacchi e comunicazione commerciale, BancoPosta quale intermediario collocatore dell’offerta finanziaria e assicurativa, PostePay per l’offerta di pagamenti, telefonia e, dal 2023, servizi di vendita energia e il Gruppo Poste Vita per la gamma
assicurativa) e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi del Gruppo, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.
Nel corso del 2022 i principali interventi organizzativi hanno riguardato, tra l’altro, la “forza vendita” dedicata alla clientela Piccoli operatori economici (POE)21 che, nell’ottica di un continuo percorso di integrazione e sviluppo di sinergie con il canale retail, è stata ricondotta nelle funzioni commerciali di Mercato privati, per competenza geografica prevalente. Inoltre, è stata creata la funzione Marketing strategico di Gruppo con il compito di rivedere i piani di sviluppo delle singole funzioni di business al fine di garantirne coerenza e assicurare il coordinamento per prodotto e canale di distribuzione; la funzione Risorse umane e organizzazione è stata allocata in ambito Corporate Affairs; è stata operata una revisione complessiva della funzione Digital & Experience in ambito Digital, Technology & Operations, che rappresenta il soggetto preposto all’innovazione e alla trasformazione omnicanale del Gruppo.
Infine, nel mese di novembre 2021 è stato pubblicato il Regolamento organizzativo aziendale (ROA) di Poste italiane che, attraverso la descrizione della struttura organizzativa della Società e dei suoi principi generali, consente una visione unica e integrata delle funzioni aziendali e delle relative mission, in costante aggiornamento a fronte delle manovre organizzative che vengono poste in essere.
2.8 Sistema di controllo interno e gestione dei rischi
Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (“SCIGR”) di Poste italiane è costituito dall’insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative predisposte per garantire una corretta conduzione dell’impresa, in coerenza con gli obiettivi aziendali. Il SCIGR22 è una componente rilevante della Corporate governance aziendale in quanto consente al Consiglio di amministrazione di perseguire l’obiettivo di definire, anche nel medio-lungo
21 I clienti XXX sono quelli con partita IVA e fatturato inferiore a 1 mln o con numero di dipendenti minore di 10.
22 Il SCIGR si articola su tre livelli di controllo: il primo è costituito dall’insieme delle attività che le singole unità operative svolgono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni; il secondo è affidato a funzioni autonome, indipendenti e distinte da quelle operative che concorrono alla definizione delle politiche di governo dei rischi e del loro processo di gestione; il terzo, che fornisce assurance indipendente sull’adeguatezza ed effettiva operatività del primo e secondo livello e, in generale, sul SCIGR, è affidato alle funzioni Controllo interno di Poste italiane e Revisione Interna di BancoPosta per le attività condotte per il tramite del Patrimonio BancoPosta.
periodo, la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici. La valutazione complessiva del SCIGR di Gruppo per l’anno 2022 è riportata in un’apposita relazione presentata dalla funzione Controllo interno al Consiglio di amministrazione, nella riunione del 22 febbraio 2023; tale relazione, ad esito delle attività di verifica e valutazione, evidenzia che “il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali”.
All’Amministratore delegato spetta il ruolo di “amministratore incaricato XXXXX”, anche in
considerazione delle indicazioni espresse al riguardo dal Codice di Corporate Governance.
2.9 Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari
Il sistema di controllo interno sull’informativa finanziaria (“SCIIF”), che è parte integrante del SCIGR, è finalizzato a garantire il raggiungimento degli obiettivi di attendibilità, accuratezza, affidabilità e tempestività dei bilanci e di ogni altra informazione di carattere finanziario. La responsabilità di attuare e mantenere un adeguato SCIIF è affidata al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste italiane (Dp) come previsto dall’art. 154-bis del TUF. Il Dp di Poste italiane è nominato dal Consiglio di amministrazione, previo parere del Collegio sindacale; ha il compito di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, nonché ogni altra comunicazione di carattere finanziario e fornisce, congiuntamente all’Amministratore delegato, un’attestazione sul bilancio d’esercizio e consolidato e sulla relazione semestrale. Nel mese di dicembre 2021 il Consiglio di amministrazione di Poste italiane, al fine di recepire le evoluzioni del SCIGR intervenute nel corso degli ultimi anni, ha approvato l’aggiornamento della Linea guida SCIIF23, in coerenza della cui metodologia il Dp ha eseguito le attività propedeutiche all’attestazione del bilancio annuale 2022. Tali attività hanno riguardato la totalità dei processi significativi delle società rilevanti del Gruppo: Poste italiane, Poste Vita, Poste Assicura, SDA Express Courier, PostePay, BancoPosta Fondi SGR, Postel e Nexive.
Gli esiti delle verifiche, condotte dal Dp, hanno evidenziato uno SCIIF efficace e consentito di escludere carenze rilevanti e significativi punti di debolezza.
23 La precedente Linea guida era stata approvata nel 2016.
2.10 Controlli interni di BancoPosta
Il modello organizzativo del Patrimonio BancoPosta prevede funzioni di controllo dotate dei requisiti di autonomia e indipendenza secondo quanto previsto dalla specifica normativa di vigilanza della Banca d’Italia (Circolare n. 285/2013): Risk Management e governo outsourcing, Compliance, Revisione interna. La normativa prevede altresì che BancoPosta definisca un quadro di riferimento per la determinazione della propria propensione al rischio (Risk Appetite Framework – RAF24) e garantisca il contenimento del medesimo entro i limiti indicati dal RAF.
Nello svolgimento delle attività di controllo, BancoPosta si avvale dell’apporto delle altre funzioni di Poste italiane, in linea con il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, il cui ultimo aggiornamento è del 24 giugno 2022 (cfr. cap. 4).
In materia di antiriciclaggio, Poste prevede un modello di controllo accentrato a livello di Gruppo (coordinamento, controllo e indirizzo del rischio e dei connessi adempimenti per la prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo). A tal proposito, in Corporate Affairs è stata istituita la funzione Antiriciclaggio di Gruppo, mentre in ambito Risk Management di BancoPosta opera una specifica funzione antiriciclaggio. L’insieme delle misure che declinano l’approccio basato sul rischio nel Gruppo Poste nell’applicazione degli obblighi di adeguata verifica sono disciplinate nella Linea guida Antiriciclaggio di Gruppo e nelle corrispondenti policy emanate dai Soggetti obbligati25.
Risk Management e governo outsourcing
Le disposizioni di vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta prevedono che la funzione Risk Management e governo outsourcing presenti al Consiglio di amministrazione e al Collegio sindacale, almeno una volta l’anno:
- una relazione sull’attività svolta, che illustri le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati e proponga gli interventi da adottare per la loro rimozione;
24 Il RAF è il quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il modello di business e il Piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi e i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.
25 I Soggetti obbligati sono: BancoPosta, PostePay, Poste Vita, BancoPosta Fondi Sgr.
- un programma di attività, in cui siano identificati e valutati i principali rischi a cui l’intermediario è esposto e siano programmati i relativi interventi di gestione.
Inoltre, con riferimento ai servizi di investimento, ai sensi della normativa applicabile in materia26, la funzione presenta agli organi aziendali una relazione con periodicità almeno annuale.
La relazione sulle attività svolte nel 2022 è stata presentata dalla funzione Risk Management al Consiglio di amministrazione nell’adunanza del 29 marzo 2023, e riporta le tipologie di rischio che connotano l’operatività di BancoPosta, le modalità di misurazione e la rilevanza attuale e prospettica; la relazione contiene anche il monitoraggio delle metriche rappresentative della propensione al rischio di BancoPosta, nell’ambito del sopracitato Risk Appetite Framework, per l’esercizio concluso il 31 dicembre 2022. Essa altresì rappresenta lo stato di avanzamento a fine 2022 del programma di interventi definito a valle dell’ispezione condotta nel 2017 da Banca d’Italia sui rischi operativi e informatici, che registra una percentuale di completamento del 99 per cento. Infine, con riferimento al citato accertamento ispettivo (cfr cap. 1) condotto da Banca d’Italia tra i mesi di marzo e luglio 2022, la funzione ha partecipato attivamente agli accertamenti, agendo come punto di riferimento per tutte le richieste informative del team ispettivo, oltre a quelle riferite al proprio perimetro di attività, contribuendo alla definizione della risposta al rapporto ispettivo e del connesso Piano degli interventi di miglioramento, articolato in 70 iniziative suddivise in 11 cantieri, approvati dal Consiglio di amministrazione il 25 gennaio 2023, ed infine assumendo, attraverso il proprio responsabile, il ruolo di program manager per l’attuazione del Piano.
Tra i rischi più rilevanti per BancoPosta si segnalano quelli operativi, di leva finanziaria, di
spread e di tasso di interesse.
I rischi operativi27 rappresentano strutturalmente la categoria più rilevante per il Patrimonio BancoPosta come requisito patrimoniale di primo pilastro28 mentre, in termini di secondo pilastro, l’assorbimento patrimoniale è risultato mediamente di poco inferiore a quello registrato per il rischio tasso. L’esposizione ai rischi operativi, di fatto, è connessa alle
26 Art. 16, c. 3, del Regolamento congiunto Banca d’Italia – Consob, emanato ai sensi dell’art. 6, c. 2-bis, del TUF.
27 Il rischio operativo è quello di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni, ivi compreso il rischio legale e quello informatico.
28 Ci si riferisce ai tre pilastri previsti dai regolamenti bancari internazionali definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria: 1° pilatro Requisiti di adeguatezza patrimoniale, 2° Revisione prudenziale, 3° Disciplina di mercato.
caratteristiche dimensionali e operative, ovvero: estensione della rete commerciale e della base clienti, numero di carte di pagamento, significatività delle masse di risparmio amministrate e ruolo nel sistema dei pagamenti.
Il rischio di leva finanziaria, leverage ratio, che era stato riportato al valore obiettivo del 3 per cento attraverso accantonamento di utili prodotti nell’esercizio 2021 per 200 mln, nel corso del 2022 ha registrato un andamento oscillante e, a fine anno, si è collocato al 2,9 per cento, valore di poco inferiore al livello obiettivo. Al fine di riportare l’indicatore al 3 per cento, Poste ha incrementato la dotazione patrimoniale di BancoPosta concedendo, il 30 giugno 2023, un finanziamento subordinato perpetuo per 100 mln, con periodo di “non call” di 5 anni29.
Con riferimento al rischio spread, l’esercizio 2022 è stato caratterizzato da un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato italiani che ha portato lo spread BTP-Bund a 214 punti base rispetto ai 135 del 2021.
Con riferimento al rischio di tasso di interesse, in termini di valore economico, l’esposizione si è mantenuta su livelli superiori alla soglia obiettivo del RAF 2022, posta al 28 per cento fino ad aprile, per poi rientrare a maggio a seguito della modifica dell’esposizione del portafoglio. La soglia obiettivo è stata nuovamente superata a partire da settembre 2022 per poi rientrare a dicembre 2022, a seguito di nuove operazioni di copertura.
Compliance
Anche con riferimento alla funzione Compliance, le disposizioni di vigilanza già citate prevedono che la funzione presenti agli organi aziendali, con cadenza almeno annuale, una relazione sull’attività svolta, che illustri le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati e proponga gli interventi da adottare per la loro rimozione. Nel corso del 2022 il processo di compliance ha interessato tanto l’ambito normativo delle aree di attività del Patrimonio BancoPosta (servizi di investimento, di intermediazione assicurativa, servizi bancari, di risparmio postale e di pagamento), quanto quello correlato alle discipline trasversali alle aree di business. Gli esiti dell’attività svolta dalla funzione in esame nel corso del 2022 sono stati rappresentati al Consiglio di amministrazione nella riunione del 29
29 Le obbligazioni “non callable” non prevedono un rimborso anticipato.
marzo 2023 con apposita relazione30; essa riporta, per ciascuno degli ambiti predetti, gli esiti dell’analisi, gli interventi svolti nel 2022 e quelli pianificati per il 2023 e illustra le principali azioni correttive per il superamento delle aree di attenzione riferite ai requisiti “parzialmente adeguati” riscontrati.
Il consuntivo delle attività condotte dalla funzione Compliance evidenzia che risultano completati l’88 per cento degli interventi previsti nel piano revisionato 2022.
Revisione interna
La funzione Revisione interna, in base alle citate disposizioni di vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, ha tra le principali competenze quella di assicurare la valutazione della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli interni del Patrimonio, sulla base delle attività svolte e rappresentate nel Piano di audit, nonché quella di garantire la necessaria informativa periodica agli organi aziendali e alle Autorità di vigilanza. In tale ottica, è stata presentata al Consiglio di amministrazione, nella riunione del 29 marzo 2023, la relazione annuale di Revisione interna che si compone delle seguenti relazioni:
- Relazione sul Patrimonio BancoPosta;
- Relazione sulle funzioni affidate a Poste italiane;
- Relazione sulle funzioni essenziali o importanti esternalizzate;
- Relazione sulla prestazione dei servizi di investimento.
La Relazione annuale è inviata alla Banca d’Italia, mentre la specifica sezione relativa ai servizi di investimento è trasmessa anche alla Consob.
30 La relazione è stata inviata alla Banca d’Italia e, con riferimento alla sezione relativa ai servizi di investimento, è stata trasmessa anche alla Consob.
31 In data 27 maggio 2021 la Covip aveva avviato una verifica ispettiva sulla forma pensionistica PostaPrevidenza Valore, i cui esiti sono stati notificati a Poste Vita con comunicazione del 27 maggio 2022. Successivamente il Consiglio di amministrazione di Poste Vita ha approvato un piano di interventi, le cui azioni risultano completate a fine 2022.
Nel corso del 2022 la funzione Revisione interna BancoPosta ha condotto 22 interventi di
audit, in luogo dei 23 previsti nel Piano annuale, oltre a 10 Information Technology Audit e ai
1.598 interventi demandati alla funzione Controllo interno e a quelli relativi ai processi amministrativo contabili ex lege 28 dicembre 2005, n. 26232.
La Relazione riporta anche gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste italiane, tramite disciplinari esecutivi (aggiornati nel 2023 e argomentati nel cap. 4), nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all’Azienda.
Con riferimento alle tematiche riportate nelle singole Relazioni citate, a giudizio della funzione Revisione interna, nel 2022 l’assetto dei controlli interni del Patrimonio BancoPosta è risultato complessivamente adeguato e affidabile con alcune aree di attenzione, a fronte delle quali il management ha avviato specifiche azioni di rafforzamento.
Le attività di audit, condotte sugli assetti organizzativi e di funzionamento delle funzioni con compiti di controllo di secondo livello di BancoPosta e della funzione Fraud Management e Security Intelligence in ambito Corporate Affairs, hanno evidenziato l’adeguatezza dei controlli di secondo livello, la coerenza dei presidi posti in essere e l’idoneità a presidiare tutti gli ambiti di rischio di competenza del Patrimonio BancoPosta.
Antiriciclaggio
Il Consiglio di amministrazione di Poste, nell’adunanza del 3 maggio 2023, ha approvato la Relazione annuale antiriciclaggio di BancoPosta 2022, che riassume gli esiti dell’esercizio di autovalutazione del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo per BancoPosta33 (in coerenza con l’analisi complessiva condotta dalla funzione Antiriciclaggio di Gruppo), le attività svolte nel corso del 2022 sul sistema dei controlli interni in materia e il piano degli interventi previsti per il 2023.
32 L’art. 14 della l. 28 dicembre 2005, n. 262 ha introdotto nel d.lgs. n. 58 del 1998 (Testo unico della finanza-TUF), l’art. 154-bis (successivamente integrato dai d.lgs. n. 303 del 2006 e n. 195 del 2007) che disciplina nel nostro ordinamento la figura del "dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari”. I controlli ex l. n. 262 del 2005 sono finalizzati a fornire la ragionevole certezza sull’attendibilità dell’informativa finanziaria e assicurare la capacità del processo di redazione del bilancio di generare dati e informazioni nel rispetto dei principi contabili di riferimento.
33 Per la qualifica dei rischi è lasciata discrezionalità all’intermediario, seppur con alcune indicazioni/raccomandazioni, sulla scelta dei parametri e sul valore da attribuire a ciascuno di essi per l’esercizio di autovalutazione.
Tali esiti evidenziano che il livello di “rischio residuo” a cui risulta esposto BancoPosta è classificabile come “basso”34, in linea con i risultati del 2021. Tale livello è determinato dalla combinazione dei giudizi di rischio inerente e di vulnerabilità per ogni linea di business, così come previsto dall’Autorità di vigilanza. La Relazione, dopo l’approvazione del Consiglio di amministrazione, è stata inviata a Banca d’Italia, come previsto dalla normativa di riferimento.
2.11 Sistema di presidio della sicurezza
Nel corso del 2022 sono continuate le azioni di prevenzione e contrasto alle minacce per la sicurezza di Poste italiane e delle Società del Gruppo. In tema di sicurezza “fisica” attiva negli uffici postali è proseguita l’implementazione, l’integrazione e la sostituzione di impianti di allarme e di videosorveglianza tecnologicamente avanzati ed è stato incrementato il numero dei servizi di vigilanza armata; in tema di sicurezza c.d. passiva, l’Azienda ha implementato ulteriori sistemi di protezione antirapina.
Va osservato che, se alcune modalità di aggressione permangono costanti, emergono ulteriori elementi di attenzione che evidenziano un interesse criminale attuato con forme e tecniche innovative e identificabile come cyber risk, ovvero il rischio di incorrere in perdite economiche, di reputazione o di quote di mercato derivanti da atti volti a sabotare misure di sicurezza per ottenere l’accesso non autorizzato ai sistemi Ict oppure provocare l’indisponibilità di detti sistemi. Occorre peraltro osservare che dal 2020 le condizioni di contesto collegate all’emergenza sanitaria hanno comportato la necessità di adottare le modalità di lavoro agile su larga scala, esponendo ulteriormente l’Azienda al rischio cyber; tale circostanza ha portato all’implementazione di nuovi presidi tecnologici e organizzativi. A tale riguardo, il “Comitato della sicurezza informatica”, presieduto dal responsabile della funzione Corporate Affairs e composto da responsabili delle principali funzioni/Società del Gruppo interessate dal processo di gestione e controllo della sicurezza informatica, si occupa, tra l’altro, della supervisione e dell’efficacia del modello di governo aziendale e del potenziamento del sistema di controllo interno della sicurezza informatica.
34 Secondo una scala di quattro valori di rischio residuo: non significativo, basso, medio, elevato.
Relativamente all’attività di indagine sugli eventi fraudolenti, rispetto al 2021 si evidenzia un incremento degli attacchi ai danni degli uffici postali (+28 per cento), anche in considerazione delle limitazioni di spostamento causate dal periodo emergenziale. Tuttavia, le contromisure implementate hanno consentito di contenere la quantità di eventi consumati e di sventare una quota significativa di attacchi.
Le rilevazioni inerenti all’impatto economico degli attacchi presentano nel 2022 un valore complessivo di 2,75 mln, sostanzialmente invariato rispetto all’anno precedente.
Gli ambiti della sicurezza sul lavoro e della sicurezza informatica sono trattati, rispettivamente, nei capp. 5 e 6.
3. SERVIZI DI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE
3.1 Mercato di riferimento e contesto normativo
Il processo di digitalizzazione cui si sta assistendo da diversi anni ha influito in maniera incisiva sul settore dei servizi di corrispondenza e pacchi, caratterizzato da profondi cambiamenti, sia in relazione ai servizi offerti che alle modalità operative con cui questi vengono espletati.
La regolamentazione del settore è disciplinata dal Contratto di programma 2020-202435 sottoscritto tra il Mimit36 (ex MiSE) e Poste italiane s.p.a. per l’erogazione del servizio universale che, oltre a contemplare gli obblighi correlati a tale servizio, prevede anche la possibilità che lo Stato affidi a Poste la gestione di servizi utili a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni tramite proprie strutture e piattaforme tecnologiche, al fine di assicurare lo sviluppo del processo di digitalizzazione. I rapporti tra l’amministrazione statale titolare del servizio digitale e il fornitore del servizio (Poste italiane) sono definiti mediante apposita convenzione. Le compensazioni per gli obblighi del servizio previste nel contratto di programma, e approvate dalla Commissione europea, ammontano a 262 mln annui fino al 2024. Per quanto attiene alla verifica del costo netto del servizio universale37, l’ Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCom)38, con delibera 199/21/CONS del 1º luglio 2021, ha concluso il procedimento quantificando per gli anni 2017, 2018 e 2019 rispettivamente la somma di 354,5, 334,5 e 175 mln, definendo per gli stessi anni l’onere come “iniquo”39; purtuttavia, in continuità con quanto stabilito negli anni precedenti, non
35 Il Contratto di programma 2020-2024 è entrato in vigore il 1° gennaio 2020 e scadrà il 31 dicembre 2024.
36 Il 4 novembre 2021 è stato approvato dal Consiglio dei ministri il d.l. che dispone il riordino delle attribuzioni dei ministeri e le nuove denominazioni di cinque ministeri; tra questi il Ministero dello sviluppo economico è stato sostituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit).
37 La Direttiva 2008/6/CE (art. 7, all. I), recepita nel nostro ordinamento con d.lgs. 31 marzo 2011, n. 58, ha introdotto la metodologia del net cost per il calcolo dell’onere del servizio universale). Il costo netto è calcolato “come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato quando è soggetto ad obblighi di servizio universale e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi. Nel calcolo si terrà conto di tutti gli elementi pertinenti, compresi i vantaggi intangibili e commerciali di cui beneficiano i fornitori di servizi postali designati per eseguire il servizio universale, il diritto a realizzare profitti ragionevoli e gli incentivi per una maggiore efficienza economica”.
38 L’AGCom esercita attività di regolamentazione e vigilanza sul rispetto degli obblighi cui sono tenuti i fornitori dei Servizi Postali, come disposto dal d.l. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito in l. 22 dicembre 2011, n. 214.
39 Il costo sostenuto da Poste per adempiere agli obblighi di fornitura del servizio postale universale rappresenta per AGCom un onere iniquo in quanto supera sensibilmente la compensazione prevista nel Contratto di programma.
è stato istituito il Fondo di compensazione di cui all’art. 10 del decreto legislativo 22 luglio 1999, n. 261.
Avverso suddetta delibera, Poste ha presentato ricorso al TAR Lazio Il Tribunale amministrativo, con sentenza del 5 settembre 2022 n. 11416/2022, ha accolto parzialmente il ricorso presentato da Poste nel 2014 relativamente agli anni 2011-2012, riconoscendo la mancata attivazione del Fondo di compensazione per l’anno 2011 e respingendo gli altri motivi di ricorso. Poste, AGCom e AICAI (Associazione italiana dei corrieri aerei internazionali) hanno proposto appello al Consiglio di Stato contro. A valle dell’udienza, svoltasi il 18 maggio 2023, è stato disposto il rinvio della causa all’udienza di merito del 21 settembre 2023. Il Consiglio di Stato, con sentenza 09021/2023 pubblicata il 17 ottobre 2023, ha annullato la sentenza impugnata, con rinvio al medesimo TAR.
In merito ai contributi statali per le agevolazioni tariffarie editoriali40, la legge 30 dicembre 2021, n. 234 (Legge di bilancio 2022) ha stanziato 52,5 mln per gli anni 2022, 2023, 2024, mentre la legge 29 dicembre 2022, n. 197 (Legge di bilancio 2023) ha previsto che il rimborso delle agevolazioni editoriali avvenga tramite le risorse del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione41. Tale Fondo è stato integrato con una somma di 75,9 mln per il 2023 e di 55 mln a decorrere dal 2024, in luogo degli importi previsti dalla precedente Legge di bilancio.
Per quanto attiene ai prodotti postali universali, l’AGCom, con delibera 171/22/CONS 42, ne ha definito le nuove tariffe; tuttavia, tenuto conto del rincaro dei prezzi di servizi e materie prime, Poste ha chiesto all’Autorità di rivedere al rialzo i prezzi di tali servizi e l’AGCom, con delibera n. 29/23/CONS, ha avviato il procedimento di determinazione di nuove tariffe massime dei servizi postali universali, al fine anche di valutare l’ammissibilità della proposta formulata dalla Società. A seguito della consultazione pubblica avviata a maggio 2023, con delibera n. 160/23/CONS di giugno 2023 sono state definite le nuove tariffe del servizio universale, entrate in vigore dal 24 luglio 2023.
40 Il d.l. 30 dicembre 2019, n. 162 (convertito in l. 28 febbraio 2020, n. 8) ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste italiane proseguano “per una durata pari a quella dell’affidamento del servizio postale universale” (fino ad aprile 2026). L’applicazione della norma è subordinata all’approvazione della Commissione europea.
41 L’istituzione del Fondo rappresenta una misura di razionalizzazione dell’attuale assetto del sistema finanziario di sostegno pubblico all’editoria che, ad oggi, è sorretto da disposizioni di legge che assegnano al settore risorse in modo disorganico e non programmato.
42 Del. n. 171/22/CONS: “Provvedimento finale sui rimedi regolamentari per il mercato dei servizi di corrispondenza e approvazione delle tariffe dei servizi postali universali.”
In materia di regolamentazione del mercato della consegna dei pacchi, successivamente alla consultazione pubblica n. 255/21/CONS, l’AGCom a marzo 2022 ha concluso il procedimento con delibera n. 94/22/CONS, che obbliga gli operatori di settore a trasmettere annualmente all’Autorità le condizioni economiche dei servizi offerti al pubblico, i contratti vigenti che regolano i rapporti commerciali con le imprese di settore, una dichiarazione sul rispetto delle condizioni di lavoro delle persone coinvolte nella fornitura del servizio, così come gli schemi tipo di contratto utilizzati per il personale appartenente alle diverse categorie coinvolte. L’Autorità, in data 15 dicembre 2022, ha notificato la richiesta annuale di informazione, cui la Società ha dato riscontro entro il termine.
Principali interventi del periodo
In linea con gli obiettivi strategici del Piano Industriale “24 Sustain & Innovate” e tenuto conto dell’evoluzione del mercato caratterizzato dal costante sviluppo del comparto logistico, è proseguito il percorso di trasformazione della Società, da puro operatore di corrispondenza a operatore logistico ad ampio raggio, anche mediante operazioni di acquisizioni societarie e lo sviluppo di soluzioni integrate di magazzino e di distribuzione end-to-end. L’esperienza maturata nel comparto logistico sanitario, con la piattaforma vaccini, ha spinto Poste italiane a rafforzare ulteriormente le competenze in ambito sanitario acquisendo una quota di maggioranza in Plurima s.p.a., società leader nella logistica ospedaliera e nei servizi di custodia e gestione documentale per le strutture ospedaliere pubbliche e private (cfr. cap. 11). Ulteriori acquisizioni, per le quali si rimanda al medesimo cap. 11, hanno riguardato Sourcesense s.p.a. e Agile Lab43.
Nell’ottica di una strategia di crescita nell’ambito logistico relativo agli acquisti on line, Poste ha inoltre rinnovato la partnership con Amazon e stretto un accordo con DHL per l’e- commerce internazionale.
A supporto delle attività logistiche, inoltre, nel corso dell’ultimo trimestre del 2022 è stato inaugurato un nuovo centro di distribuzione postale a Viterbo, in grado di gestire volumi significativi sia di corrispondenza ordinaria che di invii di posta a firma e pacchi. Infine, in linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2021-2024 a supporto del Piano Industriale “2024 S&I Plus”, il 77 per cento circa delle risorse per investimenti è stato
43 Sourcesense è una società che opera nel settore dell’Information Technology in Italia e in Gran Bretagna, con elevata esperienza nello sviluppo di soluzioni cloud. Agile Lab è un gruppo specializzato nel data management, con un’offerta di soluzioni tecnologiche su misura che sfruttano l’intelligenza artificiale, nonché servizi di rivendita di prodotti software.
destinato all’automazione e modernizzazione del settore. Nello specifico, è proseguito il percorso di rinnovo della flotta dedicata al recapito: nel corso del 2022 sono stati inseriti circa 15mila nuovi mezzi (1.900 mezzi elettrici, 7.000 ibridi e i restanti a basse emissioni). Sono state altresì installate circa 4.000 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici e implementate linee di recapito a zero emissioni su 13 centri città oltre alle 15 implementate già nel 2021.
3.2 Andamento economico dei servizi postali
I servizi postali hanno realizzato nel 2022 ricavi per 3.112 mln, in aumento di 55 mln (+1,8 per cento) rispetto al 2021. La tabella che segue evidenzia tali ricavi, comprensivi del compenso previsto per l’obbligo dello svolgimento del servizio universale.
Tabella 5 - Ricavi dei servizi postali
(dati in milioni)
2021 2022 Δ Δ % 22/21 22/21 | |||||
Corrispondenza | 1.693 | 1.748 | 55 | 3,2 | |
Pacchi | 1.041 | 1.041 | 0 | 0 | |
Filatelia | 8 | 7 | (1) | (12,5) | |
RICAVI DA MERCATO | 2.742 | 2.796 | 54 | 2 | |
Integrazioni tariffarie all'Editoria | 53 | 54 | 1 | 1,9 | |
Totale ricavi inclusa editoria | 2.795 | 2.850 | 55 | 2 | |
Compensi per Servizio Universale | 262 | 262 | - | - | |
TOTALE RICAVI | 3.057 | 3.112 | 55 | 1,8 |
Fonte: Poste italiane s.p.a. - Relazione finanziaria annuale 2022.
I ricavi da mercato dei servizi postali registrano un incremento del 2 per cento (+54 mln) rispetto al precedente esercizio, ascrivibile al comparto della Corrispondenza (+3,2 per cento,
44 Le integrazioni tariffarie all’editoria riguardano le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria, spettanti alla Società a titolo di rimborso per le agevolazioni praticate agli editori e al settore no-profit. Il relativo importo è determinato sulla base delle tariffe stabilite dal decreto del Mimit (ex MiSE) di concerto con il Mef del 21 ottobre 2010 e dalla l. 16 luglio 2012, n. 103.
(53 mln nel 2021). Come già riferito (cfr. par. 3.1), con la delibera AGCom 454/22/CONS sono state definite le nuove tariffe base dei prodotti editoriali a tariffa agevolata rientranti nel servizio universale; si rileva che, per l’esercizio in commento, l’importo delle agevolazioni trova copertura nel Bilancio dello Stato 2022 (cfr. cap. 9). I Compensi per Servizio Universale45, previsti dal Contratto di programma 2020-2024, ammontano per il 2022 a 262 mln.
Nella tabella 6 è rappresentato il conto economico dei servizi postali, elaborato per la redazione del Documento di separazione contabile46.
45 Rimborso a carico del Mef dell’onere per lo svolgimento dell’onere del servizio universale.
46 Poste italiane s.p.a., in qualità di Fornitore del servizio universale e in adempimento a quanto disciplinato dall’art. 7 d.lgs. 261 del 1999, è tenuta a redigere annualmente il Documento di separazione contabile al fine di fornire all’Autorità di regolamentazione del settore postale (AGCom) una rappresentazione trasparente e puntuale degli oneri sostenuti nell’anno per lo svolgimento del servizio universale.
Tabella 6 – Analisi risultati dei servizi postali (al netto dei compensi per servizio universale)
Servizi Postali
(dati in milioni)
2021 2022 Δ Δ % 22/21 22/21 | ||
Totale ricavi 2.795 di cui per Servizio Universale 1.117 Corrispondenza (*) 1.745 di cui per Servizio Universale 1.064 Pacchi 1.041 di cui per Servizio Universale 53 Filatelia 8 di cui per Servizio Universale - | 2.849 1.024 1.802 974 1.041 49 7 - | 54 1,9 (93) (8,3) 57 3,3 (90) (8,5) - - (4) (7,5) (1) (12,5) - - |
Totale costi 4.373 di cui per Servizio Universale 1.444 Costi per beni e servizi 1.507 di cui per Servizio Universale 242 Costo del lavoro 2.549 di cui per Servizio Universale 1.078 Ammortamenti e Altri costi e oneri 317 di cui per Servizio Universale 123 | 4.407 1.285 1.597 231 2.494 957 316 97 | 34 0,8 (159) (11) 90 6,0 (11) (4,5) (55) (2,2) (121) (11,2) (1) (0,3) (26) (21,1) |
RISULTATO OPERATIVO E DI INTERMEDIAZIONE (1.578) di cui per Servizio Universale (327) | (1.558) (261) | 20 1,3 66 20,2 |
Oneri/Proventi finanziari (7) di cui per Servizio Universale (4) | (12) (5) | (5) (71,4) (1) (25,0) |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE (1.585) di cui per Servizio Universale (331) | (1.570) (266) | 15 0,9 65 19,6 |
Imposte dell'esercizio - | - | - - |
RISULTATO DELL'ESERCIZIO (1.585) di cui per Servizio Universale (331) | (1.570) (266) | 15 0,9 65 19,6 |
(*) La voce Corrispondenza include le Integrazioni tariffarie all'editoria (53 mln nel 2021 e 54 mln nel 2022).
I dati relativi al Servizio Universale derivano dal processo di separazione contabile, finalizzato al calcolo dell’onere derivante dalla fornitura del servizio universale, e sono calcolati attraverso il metodo del full cost, il cui fine è la valorizzazione del costo di prodotto.
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a..
La componente dei ricavi dei servizi/prodotti rientranti negli obblighi del servizio universale mostra una flessione di 93 mln, essenzialmente ascrivibile al comparto corrispondenza (-90 mln), per effetto del decremento della posta indescritta, solo in parte compensato dall’incremento della posta descritta e dei servizi integrati di notifica.
I costi dei servizi postali ammontano a 4.407 mln, in aumento di 34 mln sul 2021 (+0,8 per cento); di questi, quelli correlati ai prodotti/servizi universali (1.285 mln) evidenziano una riduzione dell’11 per cento (-159 mln) rispetto al 2021, principalmente per effetto del decremento del costo del lavoro (-121 mln), riferibile alla componente straordinaria legata agli incentivi all’esodo e a quella ordinaria per la riduzione del personale (cfr. cap. 5), dovuta
al minor impiego di risorse per il progressivo spostamento di volumi, e quindi costi, sui servizi non universali. Gli ammortamenti ed altri costi e oneri dei prodotti/servizi universali registrano un decremento di 26 mln, per effetto degli specifici rilasci sulle svalutazioni crediti delle compensazioni editoriali degli anni pregressi.
Il risultato operativo e di intermediazione dei servizi postali è negativo per 1.558 mln, in miglioramento rispetto al 2021 di 20 mln (+1,3 per cento); anche il risultato operativo e di intermediazione dei prodotti/servizi rientranti negli obblighi di servizio universale è in miglioramento (+20,2 per cento, +66 mln). Ne consegue che il risultato dell’esercizio dei servizi postali è negativo per 1.570 mln, registrando un lieve miglioramento rispetto all’esercizio precedente (+0,9 per cento); quello dei prodotti/servizi universali è negativo per 266 mln e segna un miglioramento del 19,6 per cento rispetto al 2021 (-331 mln).
3.3 Qualità
La verifica del rispetto degli obiettivi di qualità previsti per la fornitura dei prodotti del servizio universale è svolta annualmente dall’AGCom, che ne definisce gli standard ed effettua verifiche su base campionaria, avvalendosi, per la sola posta ordinaria, di un organismo specializzato indipendente selezionato dalla stessa. Si illustrano di seguito i risultati conseguiti dalla Società nell’anno 2022, confrontati con i dati dell’esercizio precedente.
47 La Società, per il calcolo dell’OSU, oltre al net cost ha tenuto conto sia dei vantaggi intangibili e commerciali (46 mln), sia del diritto a realizzare profitti ragionevoli (211 mln, di cui 76 mln con riferimento alla componente legata ai prodotti/servizi universali).
Tabella 7 – Obiettivi qualità
Consegna entro | Obiettivo | Risultato 2021 | Risultato 2022 | |
Posta1 - Prioritaria (*) | j+1 j+4 | 80,0% 98,0% | 81,7% 98,7% | 79,9% |
98,8% | ||||
Posta 4 - Ordinaria (**) | j+4 j+6 | 90,0% 98,0% | 83,5% 94,2% | 73,5% 89,2% |
Posta massiva | j+4 | 90,0% | 97,0% | 95,8% |
j+6 | 98,0% | 99,2% | 98,6% | |
Posta raccomandata (*) | j+4 j+6 | 90,0% 98,0% | 91,4% 96,5% | 88,1% 93,5% |
Posta assicurata (*) | j+4 j+6 | 90,0% 98,0% | 99,2% 99,8% | 99,2% 99,8% |
Poste Delivery Standard (*) | j+4 | 90,0% | 93,5% | 93,4% |
(*) Monitorata attraverso sistemi di tracciatura elettronica.
(**) Elaborazione su dati certificati dalla società incaricata dall'AGCom. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il livello della qualità per l’esercizio 2022 è in linea con gli obiettivi stabiliti per la quasi totalità dei prodotti, seppur in lieve calo rispetto al 2021: si evidenzia in particolare lo scostamento dall’obiettivo sia per la posta 4 - ordinaria che per la posta raccomandata, entrambe per j+4 e j+6. Nel confronto con l’esercizio precedente, l’andamento ha risentito profondamente della quarta ondata di contagi da Covid-19 (soprattutto nel primo trimestre del 2022), comportando un forte incremento del tasso di assenteismo su tutte le strutture operative della filiera logistica, compresi i segmenti appaltati a terzi.
Tabella 8 – Risultati posta
Consegna entro | Obiettivo | 2021 | 2022 | |
Posta1 - Prioritaria | j+1 | 80% | 81,7% | 79,9% |
j+2 | 80% | 89,9% | 89,8% | |
j+3 | 80% | 97,1% | 97,8% | |
j+4 | 98% | 98,7% | 98,8% |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il documento di valutazione SCIGR che, come detto, definisce le linee d’azione, i controlli e le procedure adottate dalla direzione aziendale al fine di garantire il contenimento dei rischi, evidenzia per il 2022 una valutazione di adeguatezza in linea col precedente anno, pur indicando, a seguito dei test di funzionamento svolti nel 2022 in ambito dei servizi postali e nella gestione dei pacchi, azioni di rinforzo che riguardano l’affidabilità del flusso
di informazioni nei processi di accettazione e smistamento al fine di garantire maggior accuratezza dei controlli rispetto agli standard di qualità e sulle spedizioni da destinare al macero, il controllo dei comportamenti anomali in fase di recapito, le verifiche nell’attivazione dei contratti a presidio della solvibilità dei clienti. Anche le verifiche sulle società di recente acquisizione hanno evidenziato un sistema di controllo non ancora completamente adeguato al sistema di controllo della Capogruppo. I nuovi standard di qualità definiti dall’AGCom (del. n. 331/20/CONS), che afferiscono alla continuità e affidabilità dei servizi erogati negli uffici postali, riguardano in particolare: le aperture e chiusure e il progressivo abbattimento delle barriere architettoniche (per i quali la Società sarà valutata annualmente), i tempi di attesa, il principio di priorità allo sportello e le modalità di accettazione delle contestazioni sul servizio postale. A tale ultimo riguardo, nel 2022 Poste ha ricevuto 138.23748 reclami inerenti ai servizi postali universali e non universali, in diminuzione (-21.666) rispetto al 2021 (159.903). I reclami rimborsati e/o indennizzati sono stati 142.41249.
Nella tabella 9 è rappresentata la distribuzione dei reclami per tipologia di prodotto.
Tabella 9 – Confronto reclami 2021/2022
TIPOLOGIA DI PRODOTTO | Reclami 2021 | Reclami 2022 | Δ 22/21 |
Posta Prioritaria | 2,3% | 1,4% | -0,9% |
Posta Raccomandata | 18,9% | 19,9% | 1,0% |
Pacco | 57,1% | 46,5% | -10,6% |
Posta Assicurata | 0,8% | 0,5% | -0,3% |
Atti giudiziari | 1,4% | 1,6% | 0,2% |
Duplicato 23L | 1,3% | 1,7% | 0,3% |
Telegramma | 0,2% | 0,15% | -0,1% |
Altro (*) | 18,1% | 28,4% | 10,3% |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
(*) Comprende anche segnalazioni relative a disservizi di recapito, non attribuili a uno specifico prodotto
I reclami dei prodotti rientranti nei servizi postali universali ammontano a 82.345, in aumento del 23 per cento rispetto al 2021 (66.972). Di questi, 13.843 sono stati indennizzati. Analizzando i singoli prodotti si rileva un lieve peggioramento della posta descritta (raccomandate, atti giudiziari e duplicato 23L)50, mentre con riferimento ai pacchi, la
48 Comprende anche segnalazioni relative a disservizi generici per servizio di recapito, e comunque non attribuibili a uno specifico prodotto.
49 Di cui 24.542 relativi a richieste di rimborso accettate nel 2021.
50 Duplicato Avviso di Ricevimento Atto Giudiziario (Mod. 23L).
percentuale delle segnalazioni registrate nel 2022 è diminuita del 10,6 per cento. I principali motivi di reclamo sono stati: mancato recapito, ritardo nella consegna, mancato espletamento del servizio e danneggiamento/manomissione.
Per le modalità di gestione dei reclami, i tempi medi di risposta al cliente sono al di sotto della soglia di 45 giorni solari, previsti dalla delibera AGCom n. 184/13/CONS.
4. SERVIZI FINANZIARI
4.1 Contesto normativo e di governance
Le regole di organizzazione, gestione e controllo che disciplinano il funzionamento di BancoPosta sono contenute nel “Regolamento del Patrimonio BancoPosta”, approvato dall’Assemblea straordinaria di Poste italiane il 14 aprile 2011 e modificato, da ultimo, dall’Assemblea straordinaria del 28 maggio 2021, a seguito della rimozione del vincolo di destinazione del ramo d’azienda inerente alle carte di debito, conferito alla controllata PostePay. BancoPosta è altresì dotato di un “Regolamento organizzativo e di funzionamento”, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di amministrazione del 28 giugno 2023; tale documento disciplina l’operatività della funzione BancoPosta e traccia il modello di funzionamento, l’assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni, nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste italiane e di esternalizzazione del Patrimonio. Nel quadro delle disposizioni che disciplinano il settore sono previsti, inoltre, la “Linea guida sul processo di product governance di prodotti di investimento, assicurativi e bancari” e il “Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta”.
La “Linea Guida sul processo di product governance” è stata declinata in un’apposita procedura e applicata all’intera gamma di offerta BancoPosta; l’informativa in merito all’attuazione del processo è stata approvata dal Consiglio nella seduta del 24 giugno 2021 ed aggiornata in considerazione dei principi di privacy by design and by default51 nella seduta del 28 giugno 2023. Sempre in tema di product governance, con riferimento all’ispezione52 condotta dalla Consob da gennaio a ottobre 2020, il 6 luglio 2022 è stato richiesto un aggiornamento cui la funzione Compliance ha risposto in data 3 agosto 2022. A seguito di tale riscontro è stata trasmessa una ulteriore richiesta di aggiornamento cui è stata fornita risposta in data 10 marzo 2023. Inoltre, il 1° aprile 2022 la Banca d’Italia ha pubblicato il
51 Il principio di privacy by design punta a garantire un corretto livello di protezione dei dati in tutte le attività di trattamento effettuate all’interno di una organizzazione. Per quanto riguarda la privacy by default, questo principio esige che il titolare individui, prima di iniziare il trattamento dei dati, quali dati personali sono strettamente necessari, per la finalità specifica per cui sono stati acquisiti, ai fini di proteggere la riservatezza dei dati personali.
52 L’ispezione era volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa con riguardo ai profili procedurali, all’adeguatezza delle operazioni effettuate per conto della clientela, nonché alle condotte poste in essere nella declinazione delle politiche commerciali e nella formazione professionale del personale.
documento “Orientamenti per gli intermediari relativi ai dispositivi di governance e di controllo sui prodotti bancari al dettaglio (POG)”, con cui richiede alle banche e agli intermediari di assumere le opportune iniziative per innalzare il livello di conformità alle normative e la qualità delle relazioni con la clientela; l’Azienda ha provveduto a recepire nell’apposita procedura in materia di product governance alcune best practices dall’Eba (Autorità bancaria europea).
Il processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio nella seduta del 28 giugno 2023, ha subìto modifiche e affinamenti correlati al rafforzamento delle attività di monitoraggio e reporting a seguito dell’evoluzione normativa prevista dal 40° aggiornamento della Circolare 285/2013 e alle azioni ricomprese nel piano di interventi presentato a Banca d’Italia e relativo all’ispezione condotta nel 2022.
In data 28 ottobre 2022 sono stati inviati a Banca d’Italia i disciplinari relativi alle funzioni essenziali o importanti (Fei) e funzioni di controllo, aggiornati per il periodo 1° gennaio 2023
- 31 dicembre 2025, in scadenza al 31 dicembre 2022.
In data 2 gennaio 2023 l’Autorità ha risposto non rilevando elementi ostativi agli affidamenti in questione; BancoPosta sta quindi procedendo con la sottoscrizione degli stessi, includendo alcune modifiche in relazione alle osservazioni ricevute come esito del suddetto accertamento ispettivo.
Postesi si è dotata anche di “Linee guida della gestione finanziaria”, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 24 marzo 2021; esse definiscono le caratteristiche fondamentali della gestione finanziaria di Poste italiane e del Patrimonio BancoPosta, stabilendo i limiti operativi alle attività finanziarie, al fine di contenerne i rischi. Nello specifico, le predette Linee guida afferiscono all’investimento della liquidità raccolta su conti correnti postali con vincolo d’impiego, in conformità alle disposizioni di legge vigenti e alla normativa di vigilanza applicabile, alle operazioni in derivati aventi a oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio e la copertura della remunerazione della liquidità riveniente dalla pubblica amministrazione, nonché alle operazioni in pronti contro termine di impiego e di finanziamento.
Dal 1° gennaio 2019 il Patrimonio BancoPosta ha esternalizzato a Bancoposta Fondi SGR - attraverso un mandato di gestione patrimoniale triennale a rinnovo tacito, sottoscritto il 31 dicembre 2022 - la gestione finanziaria dell’impiego della liquidità riveniente dalla clientela
privata di cui continua a mantenere l’esclusiva titolarità. Nello svolgimento di tale attività, BancoPosta Fondi opera attenendosi sia agli obiettivi strategici di investimento stabiliti da BancoPosta, sia alle norme che disciplinano le suddette modalità di impiego della raccolta53, nonché ai limiti operativi imposti dalle summenzionate Linee guida della gestione finanziaria e dal Risk Appetite Framework (cfr. cap. 2).
La gestione finanziaria si concretizza nell’investimento dei fondi in titoli di Stato europei o garantiti dallo Stato italiano, nelle attività di raccolta e impiego in pronti contro termine e di copertura del rischio di tasso, tramite l’utilizzo di strumenti derivati. Il Patrimonio, attraverso la funzione BancoPosta/Risk Management e governo Outsourcing, verifica il rispetto dei limiti operativi e misura la qualità e l’efficienza delle attività affidate a BancoPosta Fondi. La funzione, inoltre, è responsabile della definizione e applicazione delle metodologie per la conduzione dei c.d. “test di efficacia” dei derivati, ai fini della valutazione in bilancio. Nel mese di gennaio 2023 è stata istituita una nuova funzione (Convalida e Data Governance), con il compito di convalidare i sistemi interni di gestione e misurare i rischi, elementi che concorrono alle valutazioni di adeguatezza patrimoniale di BancoPosta. Inoltre, viene predisposta annualmente una relazione sintetica che illustra le risultanze delle valutazioni e delle verifiche in merito all’operatività posta in essere dal gestore.
Nell’ambito delle misure restrittive adottate dall’Unione Europea in risposta alla crisi russo- ucraina, il Regolamento UE 2022/328 ha introdotto il divieto di vendere valori mobiliari o quote di organismi di investimento collettivo a qualsiasi cittadino russo o persona fisica residente in Russia o a qualsiasi persona giuridica, entità od organismo stabiliti in Russia. Banca d’Italia, tramite la pubblicazione di una comunicazione in materia di “BNPL – Buy Now Pay Later”, ha richiamato l’attenzione sui possibili rischi cui i consumatori potrebbero incorrere nell’esporsi a sovraindebitamento dovuto alla facilità di accesso al credito per l’acquisto di beni di consumo di importo contenuto e BancoPosta, unitamente a PostePay,
53 Nello specifico la Legge Finanziaria del 2007 stabilisce che:
- la raccolta riveniente dalla clientela privata sia impiegata in titoli governativi dell’area euro e, nei limiti del 50 per cento dell’importo complessivo dei fondi, in titoli garantiti dallo Stato, nonché nel limite del 30 per cento di tale ultima quota, in crediti d’imposta, cedibili ai sensi del d.l. n. 34/2020, convertito in l. n. 77/2020, ovvero in altri crediti d’imposta cedibili ai sensi della normativa vigente;
- la raccolta riveniente dalla pubblica amministrazione sia depositata presso un conto del Mef, remunerato a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il Mef deliberata nel Cda del 29 marzo 2023 e perfezionata il 25 maggio 2023 per il biennio 2023-2024.
sta monitorando eventuali interventi normativi che abbiano in oggetto tale forma di credito al momento non specificatamente regolamentata.
In data 20 luglio 2022, inoltre, Banca d’Italia ha fatto pervenire a Patrimonio BancoPosta e a PostePay una comunicazione in merito alle modalità di gestione dei fondi ricevuti a fronte di emissione di moneta elettronica, poiché BancoPosta non è stato ritenuto un soggetto assimilabile alla nozione di “ente creditizio”. Una soluzione transitoria è stata comunicata all’Autorità in data 29 marzo 2023.
Con delibera n. 22430 del 28 luglio 2022, la Consob ha modificato il Regolamento intermediari, alla luce degli aggiornamenti relativi alle Direttive MiFID II e IDD in tema di finanza sostenibile.
È entrato, inoltre, in vigore il 1° gennaio 2023 il Regolamento delegato UE 2022/1288, in materia di trasparenza Environmental Social Governance (ESG), che mira a rendere omogenee le informazioni nei confronti della clientela sulle tematiche di sostenibilità all’interno dei documenti contrattuali e delle rendicontazioni periodiche di prodotto e dei siti web.
Nel mese di marzo 2022, infine, la Consob ha avviato un’indagine avente ad oggetto la prestazione di servizi su criptovalute da parte degli intermediari finanziari, ma il riscontro fornito il 1° aprile ha confermato l’assenza di progettualità in tale ambito.
4.2 Ispezione Banca d’Italia e cessione crediti d’imposta
Tra il 14 marzo e il 15 luglio 2022 la Banca d’Italia ha condotto un accertamento ispettivo presso BancoPosta, mirato a valutarne la redditività e il modello di business, ad esaminarne i sistemi di governo e controllo e la modalità di gestione del rischio di tasso, nonché il business dei crediti d’imposta con i relativi rischi associati.
La verifica si è conclusa con la trasmissione al Consiglio di amministrazione, in data 30 novembre 2022, del rapporto ispettivo contenente un giudizio “parzialmente sfavorevole” nonché 11 rilievi, per uno dei quali, riguardante i crediti d’imposta, è stato comunicato l’avviamento di un procedimento sanzionatorio.
In risposta a tale rapporto, è stato stilato un Piano di interventi articolato in 70 iniziative, suddivise in 11 cantieri, approvato dal Consiglio di amministrazione il 25 gennaio 2023, che prevede la risoluzione di 10 rilievi entro il terzo trimestre 2023 e il restante rilievo, riguardante gli affidamenti e le esternalizzazioni, entro il quarto trimestre 2024.
4.2.1 Cessione del credito d’imposta
La cessione del credito d’imposta è un servizio avviato nel 2020, che consente a cittadini e imprese titolari di conto BancoPosta di cedere i propri bonus fiscali (derivanti ad esempio dal sostenimento di spese a fronte di interventi in ambito di efficienza energetica, di installazione di impianti fotovoltaici, di interventi sismici, ecc.) e ottenere liquidità in un’unica soluzione. Il valore nominale dei crediti acquistati da Poste Italiane al 31 dicembre 2022 è stato di 10,3 mln di cui 9,7 mln è stato allocato a BancoPosta, quale investimento complementare all’acquisto di titoli di Stato55.
Tale servizio, alla fine del 2021, era stato temporaneamente sospeso a seguito delle modifiche normative antifrode varate dal Governo, e poi successivamente riattivato nel mese di marzo 2022, ma solamente per la casistica delle prime cessioni (cfr. cap. 9).
Il 3 ottobre 2023 Poste italiane ha riattivato la piattaforma per l’acquisto dei crediti di imposta dopo una temporanea sospensione, finalizzata all’adeguamento delle procedure di controllo, elaborazione ed acquisizione delle pratiche. Il servizio è rivolto alle persone fisiche che abbiano sostenuto in maniera diretta i relativi oneri (c.d. prime cessioni). L’importo massimo cedibile è pari a 50mila euro per cliente; occorre tuttavia evidenziare che il totale dei crediti ceduti dal medesimo cliente a Poste italiane, comprensivo di quelli ceduti anteriormente alla data di riapertura del servizio, non può superare il limite di 150mila euro.
54 Con riferimento al procedimento sanzionatorio di Banca d’Italia (relativo al Rilievo n. 10 – tipologia: “Conformità” – argomento: “Avvio del business crediti fiscali” di cui anche al paragrafo successivo), il Direttorio della Banca d’Italia, conclusa la fase istruttoria, ha ritenuto di non dare ulteriore seguito all’iter sanzionatorio avviato nei confronti di Poste per carenze nell’organizzazione e nei controlli in materia di antiriciclaggio, con particolare riferimento agli obblighi di adeguata verifica della clientela.
55 A seguito della modifica normativa introdotta dal d.l. n. 73 del 2021, è consentito investire le risorse del Patrimonio BancoPosta derivanti dalla raccolta del risparmio da clientela diversa dalla pubblica amministrazione, non solo in titoli di Stato, ma anche nei crediti fiscali di cui al decreto “rilancio”.
4.3 Andamento economico dei servizi finanziari
L’attività dei servizi finanziari riguarda l’offerta del Patrimonio separato BancoPosta, disciplinata dal d.p.r. n. 144/2001 e s.m.i., i cui risultati sono sintetizzati nella tabella seguente.
Tabella 10 – Ricavi dei servizi BancoPosta
(dati in milioni)
2021 | 2022 | Δ % 22/21 | |
Conti Correnti 2.440 Risparmio 2.315 Trasferimento fondi 14 Proventi dei Servizi Delegati 99 Collocamento Prodotti di finanziamento 240 Altri prodotti e servizi 15 | 2.906 2.208 13 89 226 25 | 19,1 -4,6 -7,1 -10,1 -5,8 66,7 | |
RICAVI SERVIZI BANCOPOSTA 5.123 | 5.467 | 6,7 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
I ricavi dei servizi BancoPosta conseguiti nel 2022 ammontano a 5.467 mln con un aumento del 6,7 per cento rispetto al 2021, per effetto principalmente del comparto dei conti correnti (+466 mln) che ha beneficiato del lancio di nuovi servizi e dell’aumento del canone annuo delle carte di credito. Gli altri comparti, invece, hanno subìto una flessione, in particolare il risparmio (-107 mln) a causa di una minore attività di raccolta nonostante il collocamento di nuovi prodotti.
Tabella 11 - Andamento economico dei conti correnti
(dati in milioni)
2021 | 2022 | Δ 22/21 | Δ % 22/21 | |
Commissioni su bollettini di c/c postale | 264 | 216 | -48 | -18,2 |
Proventi degli impieghi della raccolta su c/c postali | 1.526 | 2.008 | 482 | 31,6 |
di cui: | ||||
Proventi degli impieghi in titoli - Raccolta da clientela privata | 1.434 | 1.482 | 48 | 3 |
Proventi degli impieghi presso il MEF - Raccolta da clientela pubblica | 28 | 252 | 224 | n.s. |
Proventi degli impieghi in crediti d'imposta | 58 | 273 | 215 | n.s. |
Altri proventi | 6 | 1 | -5 | -83,3 |
Ricavi dei servizi di c/c | 437 | 431 | -6 | -1,4 |
Collocamento prodotti e servizi di pagamento | 213 | 251 | 38 | 17,8 |
TOTALE RICAVI SERVIZI C/C | 2.440 | 2.906 | 466 | 19,1 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
I proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali evidenziano un aumento considerevole, passando da 1.526 mln del 2021 a 2.008 mln nel 2022. Tale voce, oltre ad accogliere gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi rivenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata (1.482 mln), accoglie quelli rivenienti dalla pubblica amministrazione, che sono passati dai 28 mln del 2021 ai 252 mln del 2022 per via del rialzo della curva dei tassi di interesse.
Tra questi rientrano anche gli interessi maturati sulla quota di raccolta privata impiegata in un deposito presso il Mef, c.d. conto “Buffer”56, finalizzato a consentire una gestione flessibile degli impieghi, in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi, che al termine dell’anno ammontano a 1.579 mln, sono remunerati a un tasso variabile pari al tasso Euro Short Term Rate (ESTR)57 a partire dal 1° gennaio 2022.
I proventi degli impieghi in crediti d’imposta, effettuati nel rispetto delle disposizioni del decreto “rilancio” (decreto-legge n. 34 del 2020), sono aumentati di 215 mln per effetto degli interessi maturati.
Al 31 dicembre 2022 la giacenza media dei conti correnti si è attestata a 86,5 mld, in crescita del 9,4 per cento sul 2021 (79,1 mld); l’aumento è da ricondurre alla crescita di tutti i segmenti di business e, nello specifico, al contributo positivo della pubblica amministrazione (+4,9 mld) e della clientela retail e PostePay (+2,3 mld).
I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento segnano un aumento del 17,8 per cento rispetto al 2021 (+38 mln) e si riferiscono alle commissioni percepite dalla Società per l’attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay.
Le commissioni sui bollettini registrano un decremento del 18,2 per cento (- 48 mln rispetto al 2021) a conferma del costante calo dei volumi di tale prodotto.
Il settore del risparmio registra una diminuzione del 4,6 per cento dei ricavi rispetto al 2021, essenzialmente ascrivibile alla componente del Risparmio Postale, che riflette le condizioni disciplinate dalla nuova convenzione sottoscritta con Cassa depositi e prestiti in data 24
56 Regolato da apposita convenzione scaduta il 31 dicembre 2022 e rinnovata nella seduta del Cda del 3 maggio 2023 per il triennio 2023-2025.
57 Euro Short Term Rate (ESTR) è il tasso calcolato e pubblicato dalla BCE con nuova metodologia coerente con il Regolamento (EU) n. 1333/2014 del 26 novembre 2014 e basato sulle operazioni di deposito overnight (ossia da estinguere il primo giorno lavorativo successivo a quello in cui è stato costituito) non collateralizzate (operazioni, cioè, svolte tramite negoziazione bilaterale) a tasso fisso di importo superiore al milione di euro.
dicembre 2021; in crescita, invece, la componente relativa al Risparmio amministrato e gestito, che ha realizzato ricavi per 608 mln (562 mln nel 2021).
Tabella 12 – Risparmio
(dati in milioni)
2021 | 2022 | Δ % 22/21 | |
Risparmio Postale 1.753 Risparmio amministrato e gestito 562 di cui: Intermediazione assicurativa 489 Fondi comuni di investimento 73 | 1.600 608 538 70 | -8,7 8,2 10,0 -4,1 | |
TOTALE 2.315 | 2.208 | -4,6 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
Risparmio postale
I ricavi per la remunerazione dell’attività di raccolta e gestione del Risparmio postale (BFP e libretti postali) hanno subìto una flessione rispetto all’anno precedente, anche in relazione alle condizioni disciplinate dalla nuova convenzione con Cdp che copre un orizzonte temporale di quattro anni, in linea con il piano industriale del Gruppo Poste “2024 Sustain & Innovate”. Il compenso spettante alla Società, a differenza della precedente convenzione, si basa su un meccanismo ibrido che consente di mantenere una maggiore stabilità e sostenibilità dei ricavi nel tempo.
Nel corso del 2022 sono stati collocati cinque prodotti dedicati all’apporto di nuova liquidità, si è proceduto al ripristino del collocamento di diverse tipologie di BFP ed è stato rilasciato il progetto “Evoluzione Libretto Minori”.
Risparmio amministrato e gestito
Per quanto attiene al risparmio amministrato, Xxxxx ha partecipato nei mesi di giugno e novembre, rispettivamente al collocamento della 17a e 18a emissione del BTP “Italia”, titolo legato all’andamento dell’inflazione italiana.
Nell’ambito delle attività del risparmio gestito, invece, è continuata la distribuzione dei fondi comuni bilanciati e obbligazionari, nonché l’evoluzione della gamma prodotti ESG; tra questi, è stata avviata la distribuzione di nuovi fondi comuni di investimento:
”BancoPosta Focus Ambiente Marzo 2028”, che investe sui settori economici legati alla tutela ambientale e “Focus Nuovi Consumi 2028”, che punta alle potenzialità di crescita dei settori economici legati ai nuovi trend e alle nuove abitudini di consumo. Inoltre, è stato avviato il collocamento del prodotto “Poste Gestione Patrimoniale”, in collaborazione con Moneyfarm, caratterizzato da una politica di investimento socialmente responsabile con caratteristiche ambientali, sociali e di governo societario.
L’esame dei risultati realizzati dal settore evidenzia un considerevole incremento dei proventi derivanti dal servizio di intermediazione assicurativa (+10 per cento), relativi alle commissioni maturate nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, a fronte di una leggera diminuzione di quelli derivanti dal collocamento di fondi comuni di investimento (-4,1 per cento).
Nella tabella 13 sono illustrati i valori di raccolta netta, realizzati per le tipologie di prodotti del risparmio postale.
Tabella 13 - Raccolta netta del Risparmio postale
(dati in milioni)
2021 | 2022 | Δ 22/21 | |
Libretti Postali (LP) | |||
Versamenti | 90.665 | 97.824 | 7.159 |
Prelevamenti | (95.144) | (106.251) | (11.107) |
RACCOLTA NETTA LP | (4.479) | (8.427) | (3.948) |
Buoni Fruttiferi Postali (BFP) | |||
Sottoscrizioni | 30.228 | 42.966 | 12.738 |
Rimborsi | (31.047) | (45.665) | (14.618) |
RACCOLTA NETTA BFP | (819) | (2.699) | (1.880) |
RACCOLTA NETTA TOTALE (LP+BFP) | (5.298) | (11.126) | (5.828) |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
Nel 2022 la raccolta netta del risparmio postale presenta un saldo negativo di circa 11,1 mld, in netto peggioramento rispetto all’anno precedente (-5,8 mld), che ha riguardato entrambi i prodotti del comparto. Tale diminuzione è ascrivibile principalmente alla minor raccolta netta sui libretti postali (-3,9 mld), dovuta in parte alla minore propensione al risparmio legata al particolare contesto economico, alle spinte inflazionistiche e alla ripresa della spesa per consumi, e in parte ai flussi in uscita dei clienti istituzionali correlati allo scenario
economico generale. Occorre altresì evidenziare che il confronto rispetto all’anno precedente non è omogeneo: nel 2022 sono stati accreditati undici ratei pensionistici rispetto ai dodici del 2021 per effetto della fine delle disposizioni correlate all’emergenza sanitaria. I BFP registrano una variazione negativa di 1,9 mld, dovuta all’accelerazione dei rimborsi anticipati causata dal mutato scenario macroeconomico.
Nel grafico e nella tabella che seguono è illustrata la giacenza media delle masse gestite dai due strumenti emessi da Cdp nell’ultimo biennio.
Figura 2 – Giacenza media del risparmio postale
2019
101,5
318,1
216,6
2021
101,5
-2,6
2020
93,9
ali 315,5
221,6
2022
93,9
in miliardi
318,1
Libretti Postali
Buoni Fruttiferi Postali
315,5
216,6
221,6
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
Tabella 14 – Giacenza media del risparmio postale
(dati in miliardi)
2021 2022 Δ 22/21 | ||
Libretti Postali 101,5 Buoni Fruttiferi Postali 216,6 | 93,9 221,6 | (7,6) 5,0 |
GIACENZA MEDIA 318,1 | 315,5 | (2,6) |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati di Poste italiane s.p.a.
La giacenza media totale dell’anno si è attestata a 315,5 mld, registrando una diminuzione di 2,6 mld sul 2021 ascrivibile al comparto dei libretti, a causa della minore preferenza per
la liquidità e allo spostamento verso prodotti di investimento; in aumento invece la giacenza dei BFP per effetto della capitalizzazione degli interessi.
4.4 Processo di affidamento ed esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta Le attività del Patrimonio BancoPosta sono svolte anche attraverso l’affidamento di funzioni ad altri soggetti, mediante un processo strutturato in coerenza con la normativa di vigilanza applicabile (circolare Banca d’Italia 285/2013 e s.m.i.). Quando l’esecuzione dell’attività è demandata a una funzione di Poste, viene attivato il processo di affidamento, mentre quando l’esecutore è un soggetto terzo, anche se appartenente al Gruppo, viene attivato il processo di esternalizzazione58. La normativa, inoltre, prevede una classificazione delle funzioni sia in caso di affidamento, sia di esternalizzazione, articolata su tre tipologie: funzioni operative essenziali o importanti (Fei), funzioni operative non essenziali o importanti (non Fei) e funzioni di controllo.
Figura 3 – Disciplinari esecutivi 2022
FUNZIONI OPERATIVE ESSENZIALI O IMPORTANTI (FEI) | FUNZIONI OPERATIVE NON ESSENZIALI O IMPORTANTI (non FEI) | |||
Rete Commerciale Mercato Privati | Corporate Affairs | Immobiliare | ||
Reti Commerciali Mercato Imorese e Pubblica Amministrazione | Comunicazione Esterna | |||
Corporate Affairs | Sicurezza, Privacy, Fraud Management e Movimento Fondi | Acquisti | ||
Poste Comunicazione e Logistica | ||||
Affari Legali | ||||
Amministrazione Finanza e Controllo | ||||
Risorse Umane e Organizzazione | ||||
Continuità Operativa | ||||
Sistemi Informativi | ||||
Customer Operations |
FUNZIONI DI CONTROLLO |
Presidi Specialistici Compliance |
Antiriciclaggio |
Controllo Interno |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Come anticipato nel par. 4.1, il processo di governo degli affidamenti e delle esternalizzazioni del Patrimonio BancoPosta, aggiornato il 28 giugno 2023, ha subìto modifiche e affinamenti correlati al rafforzamento delle attività di monitoraggio e reporting a seguito dell’evoluzione normativa prevista dal 40° aggiornamento della Circolare
58 Si considerano esternalizzazioni ai sensi delle disposizioni di vigilanza, le attività date in outsourcing sia direttamente da BancoPosta, sia da altre funzioni di Poste nell’ambito del perimetro definito dai Disciplinari esecutivi.
285/2013 e alle azioni ricomprese nel piano di interventi presentato a Banca d’Italia e relativo all’ispezione condotta nel 2022.
L’iter autorizzativo, iniziato nel mese di ottobre 2022 con l’invio a Banca d’Italia dei documenti relativi ai disciplinari di funzioni essenziali o importanti e di funzioni di controllo, aggiornati per il periodo 1° gennaio 2023 - 31 dicembre 2025, è stato completato nel mese di gennaio 2023; BancoPosta sta procedendo con la sottoscrizione degli stessi includendo alcune modifiche in relazione alle osservazioni ricevute come esito dell’accertamento ispettivo svolto nel 2022.
In particolare, il percorso di rafforzamento del monitoraggio dei Disciplinari ha portato: all’incremento fino al 15 per cento del cap del corrispettivo alle penali applicabili, alla mappatura degli stessi rispetto al catalogo dei processi del Business Process Model (BPM) e al rafforzamento dei valori target degli indicatori di performance (KPI).
Per quanto attiene ai dati economici, il valore netto complessivo dell’apporto al Patrimonio BancoPosta per il 2022, sulla base dei criteri definiti per la determinazione della remunerazione59 dei servizi resi dalle funzioni affidatarie, è stato di 4.551 mln, in aumento rispetto al 2021. Il 91 per cento della remunerazione è relativo al contributo delle reti commerciali e l’intero importo include la quota variabile legata al raggiungimento di obiettivi e sconta l’applicazione di penali nonché l’attribuzione delle perdite operative riconducibili ai processi affidati.
Le attività di monitoraggio hanno evidenziato, al 31 dicembre 2022, il mancato raggiungimento di 5 KPI, determinando l’applicazione di penali per 2,27 mln, in calo rispetto al 2021 (9,38 mln).
4.5 Gestione dei reclami
Al fine di garantire un adeguato governo delle situazioni di insoddisfazione o di potenziale conflittualità con la clientela, Poste ha adottato un modello organizzativo accentrato per la gestione dei reclami e del servizio di assistenza clienti. Tale modello prevede l’affidamento
59 I valori sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso analisi di benchmark. In presenza di specificità tipiche della struttura di Poste che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l’adeguatezza dell’apporto stimato. In tali circostanze si aggiunge, inoltre, l’applicazione di un adeguato mark up, definito sulla base di analisi condotte su peer comparabili. I prezzi di trasferimento, così definiti, sono rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget da parte della Società.
dell’attività di gestione dei reclami, mediante apposito contratto di esternalizzazione, alla funzione Digital, Technology & Operations di Poste nonché a PostePay per le contestazioni relative ai prodotti e servizi di pagamento affidati a quest’ultima. Inoltre, in linea con la normativa Banca d’Italia in materia di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e finanziari e degli orientamenti in materia di organizzazione e funzionamento degli uffici reclami, BancoPosta si è dotato di una “Linea guida gestione reclami” approvata il 26 settembre 2019 dal Consiglio di amministrazione, aggiornata l’11 maggio 2022, e di un “Manuale operativo gestione reclami finanziari” aggiornato il 30 settembre 2021.
Nel corso del 2022, in ambito BancoPosta sono stati ricevuti complessivamente 31.025 reclami (-26,3 per cento rispetto al 2021), suddivisi come indicato in tabella:
Tabella 15 – Reclami ricevuti
2021 | 2022 | Δ 22/21 | |
Risparmio postale | 14.483 | 13.409 | (1.074) |
Servizi bancari | 8.614 | 8.407 | (207) |
Servizi di pagamento | 17.222 | 8.274 | (8.948) |
Servizi di investimento | 1.621 | 769 | (852) |
Intermediazione assicurativa | 151 | 166 | 15 |
Totale | 42.091 | 31.025 | (11.066) |
I reclami ricevuti sono riconducibili, nel 27 per cento dei casi, ai servizi di pagamento, con una diminuzione significativa rispetto al 2021, nel 43 per cento dei casi al risparmio postale, nel 27 per cento dei casi ai servizi bancari, mentre un ulteriore 4 per cento è relativo ai servizi di investimento e all’intermediazione assicurativa.
Figura 4 – Reclami ricevuti nel 2022
Con riferimento all’Arbitro bancario e finanziario (ABF)60, nel corso del 2022 sono stati presentati 2.356 ricorsi di competenza BancoPosta, con un decremento del 37 per cento rispetto ai 3.757del 2021. Nel 57 per cento dei casi, i ricorsi sono riconducibili a contestazioni dei rendimenti e delle prescrizioni sui BFP, il 22 per cento alle condizioni economiche applicate inclusi gli oneri fiscali e il 6 per cento a inconvenienti e ritardi nella gestione dell’operatività. Per quanto riguarda la questione dei buoni della c.d. fattispecie “21/30”61, si veda par. 1.1.
Infine, nel processo di gestione dei reclami, la Società riferisce che tutti i ricorsi sono stati lavorati entro i 30 giorni.
60 Il 12 agosto 2020 la Banca d’Italia ha emanato le nuove Disposizioni sui sistemi di risoluzione stragiudiziale delle controversie in materia di operazioni e servizi bancari e finanziari, che hanno introdotto, a partire dal 1° ottobre 2020, novità in merito all’estensione a 60 giorni del tempo massimo di risposta ai reclami presentati dalla clientela e ampliato la tutela offerta dall’ABF con l’innalzamento da 100 a 200mila euro del limite di competenza per valore delle controversie. 61 Mancata apposizione, per i BFP della serie Q del timbro di variazione dei tassi di rendimento con riferimento al periodo dal 21° al 30° anno nel caso di utilizzo di modulistica relativa ai buoni della serie precedente.
5. RISORSE UMANE
5.1 Costo del lavoro
Il costo del lavoro di Poste italiane s.p.a. ammonta a 5.109 mln, in diminuzione del 4,5 per cento rispetto al precedente esercizio (5.348 mln) e afferisce a 115.808 unità FTE62 mediamente impiegate nell’anno (117.389 risorse nel 2021). Il costo del lavoro include 122 mln di spese per servizi del personale esposti in bilancio tra i costi per servizi e 32 mln riferiti al personale del patrimonio destinato BancoPosta, che conta 397 FTE. In diminuzione l’incidenza del costo del lavoro sui costi e sui ricavi e proventi; i relativi dati si attestano rispettivamente al 56,9 per cento (60,7 nel 2021) e al 57,4 per cento (63 nel 2021). La tabella che segue evidenzia il costo del lavoro disaggregato e ripartito secondo le diverse categorie professionali.
Tabella 16 - Costo del lavoro disaggregato 2022
(dati in milioni)
Voci | Dirigenti | Dipendenti a tempo indeterminato | Contratti a tempo determinato | Apprendisti | Somministrati | Totale (*) | % sul totale |
Salari e Stipendi | 106 | 3.343 | 198 | 47 | 1 | 3.695 | 72,3 |
Pagamenti basati su azioni | 7 | - | - | - | - | 7 | 0,1 |
Contributi | 33 | 953 | 58 | 6 | - | 1.050 | 20,6 |
XXX | 0 | 000 | 00 | 0 | - | 000 | 4,4 |
Altri costi | (2) | (56) | - | - | - | (58) | (1,1) | |
Esodi- vertenze-ammin-coll. | 23 | 45 | - | - | - | 68 | 1,3 | |
Costo da bilancio | 172 | 4.491 | 267 | 56 | 1 | 4.987 | 97,6 | |
Spese per servizi del personale | 122 | 122 | 2,4 | |||||
Costo del lavoro | 172 | 4.613 | 267 | 56 | 1 | 5.109 | 100 |
% su costo lavoro | 3,4 | 90,3 | 5,2 | 1,1 | 0,0 100 | ||
Numero medio unità | 537 | 106.116 | 7.403 | 1.752 | - | 115.808 |
(*) Gli importi indicati derivano dalla somma del costo dei dirigenti (che comprende anche quello del direttore generale) e dei dipendenti. Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il 90,3 per cento del costo del lavoro (4.613 mln) afferisce ai 106.116 dipendenti a tempo indeterminato, il 5,2 per cento (267 mln) riguarda il personale assunto con contratto a tempo determinato (Ctd), il 3,4 per cento (172 mln) il personale dirigente. Minima l’incidenza delle categorie degli apprendisti e somministrati. Il costo medio pro/capite annuo si attesta a 44.118 euro rispetto ai 45.565 euro del 2021, diminuendo principalmente per effetto del minor
62 L’acronimo FTE (Full Time Equivalent) esprime il numero medio annuo dei dipendenti occupati e li equipara al regime lavorativo di 36 ore settimanali. Tutte le informazioni contenute nel presente referto si intendono espresse in FTE tranne ove diversamente specificato.
impatto che l’esodo incentivato ha avuto rispetto al passato esercizio e si riduce ulteriormente a 42.468 euro comparando le sole componenti ordinarie. Il costo medio per ogni nuovo FTE assunto è di ca. 35.70063 euro. Nella tabella che segue si riporta il dettaglio del costo del lavoro 2022.
Tabella 17 - Costo del lavoro 2021/2022
(dati in milioni)
Voci 2021 2022 Δ % 22/21 | ||
Componenti ordinarie Salari e stipendi 3.762 Oneri sociali 1.066 TFR: costo relativo xxxx.xx compl. e Inps 224 Contratti di somministrazione/a progetto 11 Compensi e spese amministratori 2 Pagamenti basati su azioni 11 Altri costi (recuperi di costo) del personale (67) | 3.694 1.050 225 1 2 7 (58) | -1,8 -1,5 0,4 -90,9 ns -36,4 -13,4 |
Totale Costo ordinario del lavoro 5.009 | 4.921 | -1,8 |
Partite straordinarie Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi 194 Incentivi all'esodo 36 Accantonamenti netti per vertenze con il personale - Recuperi del personale per vertenze (4) | 53 21 (3) (5) | -72,7 -41,7 ns 25,0 |
Totale partite straordinarie 226 | 66 | -70,8 |
COSTO DEL LAVORO DA BILANCIO 5.235 | 4.987 | -4,7 |
Spese per servizi del personale 113 | 122 | 8,0 |
TOTALE COSTO DEL LAVORO 5.348 | 5.109 | -4,5 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
La riduzione della componente ordinaria (-88 mln, -1,8 per cento) è principalmente riconducibile alla voce salari e stipendi (-68 mln) per la diminuzione dell’organico mediamente occupato nell’anno (circa 1.500 FTE in meno rispetto al 2021).
63 Il costo riguarda tutte le tipologie contrattuali e tiene conto della retribuzione fissa, accessoria, dei contributi e tfr (non considera i costi per trasferta, ticket mensa e ulteriori benefit non rientranti nel perimetro ordinario del costo del lavoro).
64 Terminato il triennio 2019-2021 di sperimentazione del trattamento pensionistico “quota 100”, la legge di Bilancio 2022 (art. 1 c. 87, l. 234 del 2021) ha introdotto “quota 102”, un nuovo regime che prevede un aggiornamento delle agevolazioni a sostegno del prepensionamento dei lavoratori che, alla data del 31 dicembre 2022, siano in possesso di un’età anagrafica non inferiore a 64 anni e di un’anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.
Il costo dei contratti di somministrazione/a progetto si riduce, passando da 11 a 1 mln, per effetto del minor ricorso a tale tipologia di personale, mentre restano stabili i compensi agli amministratori (2 mln). I pagamenti basati su azioni registrano un decremento di 4 mln riconducibile principalmente all’effetto che la variazione di prezzo del titolo di Poste, intercorsa tra la valutazione del bilancio 2021 e quella avvenuta al momento dell’erogazione nel corso dell’esercizio 2022, ha avuto su alcuni piani Phantom Stock65. Gli altri costi (recuperi di costo) del personale afferiscono a sopravvenienze e recuperi e presentano un saldo positivo per 58 mln (67 mln di saldo positivo nel 2021).
L’accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi, da utilizzare per l’uscita volontaria incentivata di ca. 4.80066 dipendenti che hanno risolto il rapporto di lavoro entro la fine del 2023, ammonta a 53 mln (194 mln nel 2021). Il Fondo è stato utilizzato per 216 mln, a copertura di 3.813 esodi. Il costo per incentivi all’esodo passa da 36 a 21 mln e sostiene l’uscita volontaria di 36 dirigenti (70 nel 2021). La voce recuperi del personale per vertenze, che evidenzia il venir meno di passività riferite a precedenti esercizi, riduce il costo di 5 mln (4 mln nel 2021).
Le spese per servizi del personale ammontano a 122 mln (113 mln nel 2021) e accolgono, tra l’altro, costi per servizio mensa per 88,8 mln e per la formazione del personale per 6,9 mln. Con riferimento ai compensi incentivanti corrisposti al personale nell’ambito delle competenze accessorie alla retribuzione, sono stati erogati premi per 84,7 mln (77,1 mln nel 2021), in aumento rispetto all’esercizio precedente principalmente per la componente erogata nell’ambito del sistema management by objective (MBO) del personale dirigente67. Le premialità corrispondono anche al risultato di un processo di valutazione delle prestazioni che ha interessato il 97,4 per cento della popolazione manageriale.
65 Sistemi di incentivazione a lungo termine che prevedono l’assegnazione ai beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative dell’azione di Poste italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine del periodo di maturazione. Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell’azione.
66 Il personale esodato è espresso a teste intere e non in FTE.
67 Occorre evidenziare che i premi erogati ciascun anno, accolgono quota parte dell’incentivo dell’esercizio precedente maturato, con riferimento alle campagne commerciali, trimestralmente.
5.2 Composizione e gestione del personale
Nell’ambito dell’organizzazione di Poste italiane, nel mese di settembre 2022 la funzione Risorse umane e organizzazione è stata allocata in ambito Corporate Affairs.
Con riferimento alla funzione Mercato privati, che presidia la clientela retail e il front end commerciale con circa 54.000 risorse (ca. 52.700 nel 2021), di cui 49.300 operanti nei 12.755 uffici postali aperti sul territorio nazionale, è stata istituita la figura dell’operatore front end68 per garantire una gestione efficiente dei servizi più innovativi; la distribuzione dei prodotti/servizi continua tuttavia a essere orientata verso una piattaforma multicanale composta non solo dalla rete degli uffici ma anche dalle digital properties69, dai punti di contatto remoto (contact center) e da una rete fisica “di terzi”70 per rispondere ai mutati bisogni della clientela. In tale ambito, nel corso del 2022 è stato promosso il “Progetto Polis
– Case dei servizi di cittadinanza digitale” che mira, tra l’altro, a rinnovare e potenziare l’offerta di prodotti digitali di 6.933 uffici postali situati nei comuni con meno di 15.000 abitanti, per dare la possibilità ai residenti di fruire agevolmente dei servizi della pubblica amministrazione (cfr cap. 1.3).
Si segnala, inoltre, che nella seconda metà del 2022 è proseguita con successo la sperimentazione del progetto “Hub&Spoke”71, lanciato nel 2020 e condotto su 61 bacini di intervento, che consente ai direttori degli uffici hub di procedere in autonomia alla sostituzione delle risorse della propria area di riferimento, garantendo efficienza e continuità operativa in caso di assenza del personale, soprattutto agli uffici postali minori. La funzione Posta comunicazione e logistica si avvale di ca. 46.900 dipendenti (ca. 47.200 nel 2021) distribuiti sull’intera catena di lavorazione della corrispondenza, dall’accettazione e raccolta, fino allo smistamento e consegna. Il recapito ha impegnato ca. 37.700 risorse (ca. 37.800 nel 2021), di cui ca. 31.600 portalettere (ca. 31.400 nel 2021). Le iniziative gestionali realizzate nell’anno fanno riferimento ad azioni di potenziamento sia nel recapito (700 disponibilità full-time) che nello smistamento (60 conversioni da part-time a full-time),
68 L’operatore front end è la figura professionale che, nell’ambito della rete Punto Poste, si concentra sulla vendita di prodotti, quali polizze RC auto, energia e fibra.
69 Gli utenti che hanno utilizzato i canali web e app di Poste sono stati 36,8 mln (33,8 nel 2021), con una media giornaliera di 5,8 mln di accessi (4,3 mln nel 2021) e un valore annuo di transazioni per 40,3 mld (32,7 mld nel 2021).
70 L’offerta di prodotti/servizi nei canali di distribuzione di terzi è composta da 58mila punti di consegna/ritiro (di cui oltre 15mila sono rappresentati dalla rete Punto Poste).
71 Si tratta di un sistema di gestione delle reti che consente al direttore dell’ufficio postale hub (centrale) di coordinare le risorse degli uffici postali spoke (periferici) della propria area.
all’accentramento delle lavorazioni interne di smistamento e al ricollocamento di ca 1.700 risorse, dai centri logistici verso la sportelleria e verso le lavorazioni in ambito Digital, Technology & Operations (DTO).
Tabella 18 - Tipologia del personale
Qualifiche professionali | 2021 | 2022 | Δ 22/21 |
Dirigenti | 554 | 537 | (17) |
Quadri - A1 | 6.354 | 6.511 | 157 |
Quadri - A2 | 7.515 | 7.564 | 49 |
Xxxxxxx B,C,D | 89.392 | 87.430 | (1.962) |
Xxxxxxx E, F | 4.650 | 4.611 | (39) |
Contratti di apprendistato | 1.708 | 1.752 | 44 |
Totale organico a tempo indeterminato | 110.173 | 108.405 | (1.768) |
Personale CTD | 6.964 | 7.403 | 439 |
Contratti di somministrazione lavoro | 252 | - | (252) |
Totale organico flessibile | 7.216 | 7.403 | 187 |
Totale organico Poste italiane s.p.a. | 117.389 | 115.808 | (1.581) |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Nel 2022 il personale si è ridotto complessivamente di 1.581 FTE. Analizzando le diverse categorie, si rileva una significativa riduzione del personale appartenente ai livelli B, C, D (- 1.962 FTE) per effetto, sia dell’adesione all’esodo incentivato, sia del raggiungimento dei requisiti pensionistici. Aumenta complessivamente il personale quadro A1 e A2 (+206 FTE) e la categoria dei Ctd (+439 FTE). Rimangono sostanzialmente in linea il personale dei livelli E ed F e il personale assunto con contratto di apprendistato. Infine, si è progressivamente fatto sempre meno ricorso ai contratti di somministrazione, che non risultano più presenti nell’organico.
Con riferimento alle politiche gestionali, nel corso del 2022, Poste ha rinnovato gli accordi con le XX.XX. per la regolamentazione del lavoro agile (smart working), di fatto estendendo i termini del precedente accordo del 2020 e concedendo la possibilità di attivarlo per un massimo di 3 giorni a settimana, non solo a tutto il personale di staff, ma anche al personale assunto a tempo determinato nonché, per le sole finalità formative, al personale Ctd presso le strutture operative. Infine, con l’accordo sindacale siglato in data 14 settembre 2023, è stato convenuto di prorogare fino al 31 dicembre 2024 gli effetti dei precedenti accordi,
limitando la possibilità di rendere la prestazione di lavoro in modalità agile per un massimo di 2 giorni a settimana.
5.3 Personale dirigente
Il costo del personale dirigente ammonta a 172 mln, in diminuzione del 13,9 per cento rispetto al 2021 (199,7 mln) e rappresenta il 3,4 per cento del costo del lavoro. Nel 2022 si sono realizzate 31 assunzioni e 49 cessazioni. La tabella che segue riepiloga le voci costitutive del suddetto onere confrontate con il 2021.
Tabella 19 - Costo personale dirigente 2021/2022
(dati in milioni)
Voci di costo | 2021 | FTE | 2022 | FTE | Δ % 22/21 |
Competenze fisse | 75,3 | 74,0 | -1,7 | ||
Competenze accessorie | 33,0 | 32,0 | -3,0 | ||
Pagamenti basati su azioni | 10,6 | 7,0 | -34,0 | ||
Contributi | 35,3 | 33,0 | -6,5 | ||
TFR | 5,2 | 5,0 | -3,8 | ||
Altri costi | 1,2 | (2,0) | -266,7 | ||
Esodi - Vertenze -Amm.- Collab. | 39,1 | 23,0 | -41,2 | ||
TOTALE | 199,7 | 554 | 172,0 | 537 | -13,9 |
Costo del lavoro | 5.348 | 5.109 | -4,5 | ||
Percentuale del costo personale dirigente su costo totale del lavoro | 3,7 | 3,4 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Le competenze fisse e quelle accessorie della retribuzione sono sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente, mentre per la riduzione dei pagamenti basati su azioni (-34 per cento) si rimanda a quanto rappresentato nel par. 5.1. La voce “Altri costi” presenta un miglioramento di 3,2 mln (passando da un costo 1,2 mln del 2021 a una rettifica di costo di 2 mln nel 2022) per maggiori recuperi di sopravvenienze e diminuisce (-41,2 per cento) l’aggregato Esodi–vertenze, ecc. (23 mln contro 39,1 del 2021), la cui voce più rappresentativa (21 mln) è costituita dal costo per l’esodo incentivato di 36 dirigenti (70 nel 2021).
Tabella 20 - Costo 2022 Dirigenti con responsabilità strategiche (Dirs) e altri dirigenti
(dati in milioni) | |||||||||
DIRS + DG | Costo 2021 | FTE | Costo 2022 | FTE | Altri dirigenti | Costo 2021 | FTE | Costo 2022 | FTE |
Competenze fisse | 5,9 | 6,0 | Competenze fisse | 69,4 | 68,1 | ||||
Competenze accessorie | 3,7 | 3,4 | Competenze accessorie | 29,3 | 28,1 | ||||
Pagamenti basati su azioni | 4,2 | 2,5 | Pagamenti basati su azioni | 6,4 | 4,8 | ||||
Contributi | 2,9 | 2,6 | Contributi | 32,4 | 30,8 | ||||
TFR | 0,4 | 0,4 | TFR | 4,8 | 4,8 | ||||
Altri costi | 1,9 | 1,5 | Altri costi | (0,7) | (4,4) | ||||
Esodi, Vertenze, Amm., Collab. | - | - | Esodi, Vertenze, Amm., Colla | 39,1 | 23,2 | ||||
TOTALE | 19,0 | 13 | 16,4 | 13 | TOTALE | 180,7 | 541 | 155,4 | 524 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
I dirigenti a cui sono riconosciute responsabilità strategiche nelle scelte gestionali sono 13 e il relativo costo diminuisce, passando da 19 del 2021 a 16,4 mln nel 2022; anche il costo degli altri 524 dirigenti si riduce, passando da 180,7 a 155,4 mln, principalmente per effetto dell’onere per incentivi all’esodo. Le complessive performance manageriali hanno raggiunto i target degli obiettivi per l’accesso ai sistemi di incentivazione MBO 202172 erogati nel 2022 a 513 dirigenti per complessivi 23,2 mln, ulteriori 4,1 mln afferiscono ai sistemi di incentivazione a lungo termine erogati a 112 risorse. Il costo invece del sistema MBO di competenza 2022 accantonato in bilancio e che è stato erogato nel corso del 2023 è pari a 35,6 mln, di cui 25,3 mln per i dirigenti e 10,3 mln per il personale quadro.
5.4 Personale dipendente
Con riferimento al personale non dirigente, a partire da luglio 2022 e in linea con gli accordi sindacali stipulati, è stato riconosciuto il primo dei due incrementi retributivi previsti in applicazione del CCNL rinnovato il 23 giugno 2021 con validità 1° gennaio 2019 - 31 dicembre 2023. Il secondo incremento è stato erogato a partire dal mese di luglio 2023.
Assunzioni e cessazioni
Nel corso del 2022 la Società ha realizzato 6.745 assunzioni con contratto a tempo indeterminato (di cui 1.651 part time) e 787 con contratto di apprendistato. Le assunzioni rientrano in un piano straordinario di politiche attive del lavoro73 realizzato per sostenere
72 L’attivazione dell’MBO è vincolata al raggiungimento della soglia economico-finanziaria fissata nell’Ebit del Gruppo definito annualmente e tiene conto dei parametri di adeguatezza patrimoniale e liquidità operativa.
73 Verbali di Accordo con le XX.XX. dell’8 febbraio e 12 maggio 2022.
l’operatività del front end commerciale e per bilanciare gli interventi di efficientamento realizzati con gli esodi incentivati. In particolare, nel 2022 sono state destinate 3.550 nuove risorse alla funzione Mercato privati (852 delle quali impiegate nell’attività di sportello) e oltre 3.300 risorse alla funzione PCL. Con riferimento al personale Ctd, sono stati stipulati nell’anno 13.186 contratti di cui 359 part time; di questi, 7 dipendenti sono stati riammessi in servizio, come da disposizione del giudice del lavoro per sentenze sfavorevoli alla Società. Le previsioni occupazionali stimano l’assunzione di circa 6.000 dipendenti tra giovani laureati, stabilizzazioni di contratti a termine, conversioni da part time a full time, sportellizzazioni e mobilità nazionale74.
I dipendenti cessati dal servizio si attestano a 6.946, in diminuzione del 23,3 per cento rispetto al 2021 (9.059). Le risorse che hanno aderito ai programmi di esodo incentivato ammontano a 3.813 (con un costo di 21 mln). Ulteriori 2.181 dipendenti hanno raggiunto i requisiti pensionistici secondo la normativa vigente.
Gestione cordinamento e sicurezza sul lavoro
Come già in precedenza riferito, in data 31 marzo 2022 è cessato lo stato di emergenza sanitaria dovuto al coronavirus. La Società, che ha sempre aggiornato i propri protocolli anti-contagio e i processi operativi di controllo e contenimento del rischio, ha riorganizzato lo svolgimento dell’attività lavorativa in modalità agile in conformità alle regole previste dalla normativa vigente in materia.
Anche nel 2022 la Società ha mantenuto la certificazione internazionale di conformità75 secondo la norma ISO 45001, che definisce gli standard minimi di buona pratica per la protezione dei lavoratori. L’attività di verifica e controllo è proseguita in tutti i siti aziendali secondo specifici piani76 di intervento e l’esito degli accertamenti è stato comunicato ai competenti uffici per la soluzione delle problematiche rappresentate. Sono 428 i report consuntivati (414 nel 2021) che riepilogano 3.972 dichiarazioni di non conformità, in crescita del 5,1 per cento rispetto alle 3.781 del 2021. Gli ambiti impiantistico/strutturali rilevano, come per il passato, le maggiori criticità impegnando il 28,2 per cento del totale; seguono le
74 Mobilità del personale interno verso le attività di sportello.
75 L’ottenimento della certificazione ha consentito un risparmio sulle tariffe applicate dall’Inail stimato in ca. 1,5 mln annui.
76 I piani di intervento e miglioramento sulla salute e sicurezza hanno la finalità di verificare che i sistemi di gestione adottati siano conformi alle normative vigenti (d.lgs. 9 aprile 2008, n. 81). Nel corso del 2022 la Società ha proceduto, tra l’altro, all’aggiornamento di 8.215 documenti di valutazione dei rischi.
irregolarità nei sistemi antincendio e nella gestione delle emergenze (20,4 per cento) e quelle riscontrate negli ambienti di lavoro (13,6 per cento).
Sono in diminuzione le segnalazioni di non conformità provenienti dagli organi di vigilanza esterni alla Società che rivestono la qualifica di Ufficiali di Polizia giudiziaria (Asl, Vvf, ecc.) per effetto della diminuzione dei sopralluoghi nei siti aziendali. I verbali emessi nell’anno sono 29 (25 nel 2021), riepilogativi di 56 prescrizioni (62 nel 2021) comminate, in massima parte, per irregolarità accertate nell’uso di impianti di areazione e illuminazione nei locali adibiti a deposito materiali, nella segnaletica, nell’accesso alle vie di esodo, ecc. Ciascuna prescrizione corrisponde a una specifica violazione, cui fa seguito il pagamento di una sanzione amministrativa per l’estinzione del procedimento. L’onere relativo alle ammende si attesta a 104mila euro, in aumento del 9,2 per cento rispetto ai 95mila del 2021. Tra le misure di tutela adottate, si segnalano circa 385mila ore di formazione erogate a 69mila dipendenti (48mila nel 2021), prevalentemente operanti nelle funzioni di Mercato privati e di Posta, Comunicazione e logistica per la complessità dei processi lavorativi che interessano dette funzioni e per la maggiore esposizione a rischi specifici. L’erogazione dei corsi è avvenuta sia attraverso la modalità di erogazione tradizionale “in presenza”, sia in modalità webinar ed e-learning.
La Società è passata dal 15 per cento dei mezzi green del 2021 al 37 per cento del 2022, aumentando più del doppio l’incidenza di tali mezzi sulla flotta aziendale. In particolare, nel 2022 ha completato l’acquisizione di 1.956 veicoli elettrici, di cui 1.170 auto, 264 furgoni e 511 tricicli e quadricicli, 7.003 veicoli ibridi elettrici o a metano e 6.154 veicoli a bassa emissione.
Infine, si segnala che è stato aggiornato il sistema digitale di gestione degli infortuni, con l’istituzione del cosiddetto operatore unico che attribuisce ad un’unica figura aziendale tutte le attività di gestione degli infortuni sul lavoro nei confronti dell’Inail.
Malattie e infortuni
Il fenomeno delle assenze per malattia si è incrementato del 22 per cento (78.654 casi contro i 64.449 del 2021), in relazione agli ulteriori episodi di contagio da coronavirus. Le giornate di lavoro perse nell’anno si attestano a 15,7 pro/capite (15,3 nel 2021, +2,9 per cento) corrispondenti a una perdita di capacità lavorativa di ca. 6.450 FTE e, in termini di costo, a
un onere stimato dalla Società in circa 258,2 mln. Il tasso di assenteismo è del 5 per cento. Diminuiscono le risorse titolari dei benefici di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 10477 che passano da ca. 23.400 del 2021 a ca. 17.500. Le relative assenze dal servizio hanno determinato la perdita di 6 giorni di lavoro pro/capite annui (in linea con il 2021).
Relativamente agli infortuni occorsi sui luoghi di lavoro, l’esercizio 2022 ha registrato un incremento del fenomeno, passando da 11.127 casi del 2021 a 26.223 (+135,7 per cento). I dati esposti includono 21.422 infortuni denunciati per contagio da Covid-19 (6.137 casi nel 2021), pari all’81,7 per cento del fenomeno. In aumento i relativi indici di frequenza (156 per cento) e gravità (2,2 per cento). Al netto della casistica riconducibile al Covid-19, gli incidenti del 2022 contano 4.801 casi (4.990 nel 2021, -3,8 per cento). Per neutralizzare gli effetti distorsivi prodotti dalla pandemia sull’andamento del fenomeno, la Società ha monitorato il numero degli infortuni attraverso l’applicazione di una media mobile triennale, con avanzamento annuale, utilizzando i dati degli infortuni, al netto del Covid-19, per un periodo complessivo di 5 anni (2018-2022). Tale criterio ha consentito di rilevare un trend di diminuzione del numero degli eventi della media del periodo 2020-2022, sia rispetto al triennio 2019-2021 (- 11,2 per cento), sia rispetto al triennio 2018-2020 (-10,1 per cento).
Per quanto attiene agli ambiti di lavoro e alle causali degli incidenti, gli infortuni registrati nell’uso di motoveicoli (collisione con terzi, cadute senza collisione e posizionamento del mezzo) occupano circa il 27 per cento del fenomeno, mentre le cadute durante il percorso a piedi riguardano ca. l’11,4 per cento. Gli incidenti mortali registrati nel 2022 sono 8 (7 sul lavoro e 1 in itinere)78, mentre nel 2021 sono stati 10 (8 sul lavoro e 2 in itinere).
5.5 Contenzioso del lavoro e provvedimenti disciplinari
Il contenzioso del lavoro registra l’apertura di 595 nuovi procedimenti (693 nel 2021). Di questi, 384 attengono a diversi aspetti dello svolgimento del lavoro (mobilità, trasferimenti, demansionamenti, ecc.), 136 riguardano la tipologia della costituzione del rapporto di lavoro e 75 quella della risoluzione. Diminuiscono soprattutto le vertenze attivate a seguito dell’applicazione di sanzioni disciplinari (149 rispetto a 230 del 2021) e per omissioni
77 La legge prevede assenze per 3 giorni al mese fino a un massimo di due anni continuativi nell’intera vita lavorativa del dipendente.
78 Gli eventi in itinere (occorsi nel tragitto casa/lavoro/casa), pur non rientrando nella disamina del fenomeno rappresentato registrano una crescita del 4 per cento. Nel 2022 sono stati registrati 1.016 casi (977 nel 2021).
contributive lamentate dai dipendenti (67 contro 97 del 2021). Aumenta invece il contenzioso con i lavoratori con contratto a tempo determinato79, che registra nell’anno 41 nuove istanze (30 nel 2021). Per tale tipologia di controversia risultano ancora pendenti 275 cause in ogni grado di giudizio. L’utilizzo del Fondo vertenze con il personale è stato di 7,6 mln, dei quali 1,6 mln relativi a spese legali di controparte. La percentuale di soccombenza in giudizio stimata ai fini della valorizzazione del suddetto Fondo si attesta al 24,6 per cento. Per quanto attiene all’adozione dei provvedimenti disciplinari, il fenomeno è in crescita del 3,7 per cento, con 2.611 eventi rilevati nell’anno (2.515 nel 2021). La Società individua fatti e comportamenti illeciti e, a seconda della gravità dell’infrazione, adotta provvedimenti espulsivi o conservativi del posto di lavoro. Le sanzioni di tipo espulsivo sono state 168, in crescita del 26,3 per cento (133 casi nel 2021) e hanno riguardato principalmente le causali dell’assenza ingiustificata superiore a 10/60 giorni e le irregolarità operative rilevate nell’adempimento delle mansioni assegnate. Ulteriori 2.443 provvedimenti (2.382 nel 2021) attengono a sanzioni di tipo conservativo, di cui 713 per irregolarità operative, 379 per assenza a visita fiscale e 175 per irregolarità nel recapito.
Seguono le sanzioni per incauta custodia dei beni aziendali e per mancato rispetto dell’orario di lavoro. Circa i comportamenti che violano le misure atte a contenere gli infortuni sul lavoro, si evidenziano 123 provvedimenti presi per rifiuto di indossare i dispositivi antinfortunio e 50 per inosservanza delle norme del codice stradale (soprattutto per guida senza casco). Sono stati adottati anche 414 provvedimenti di “reprimenda”, 226 provvedimenti gestionali senza attivazione di un procedimento disciplinare e 141 archiviazioni di casi ritenuti non rilevanti. Le posizioni creditorie vantate nei confronti dei dipendenti per l’applicazione delle sanzioni in argomento hanno consentito alla Società di recuperare 2,7 mln (2,69 mln nel 2021).
79 Il costo medio dell’anno si attesta a 5.756 euro a vertenza.
6. SISTEMI INFORMATIVI
6.1 Evoluzione organizzativa
L’Information Technology (IT) rappresenta per Poste un fattore importante per il perseguimento degli obiettivi del Piano Strategico “2024 Sustain & Innovate”; più in generale, la velocità di adattamento e di reazione all’innovazione tecnologica è un elemento fondamentale in un contesto sempre più competitivo. Poste, attraverso la funzione Digital, Technology & Operations, ha intrapreso da tempo un percorso di digitalizzazione che ha influenzato l’offerta e i processi aziendali attraverso l’evoluzione del proprio modello di distribuzione in un’ottica omnicanale. Pertanto, il nuovo Piano ha il fine di abilitare la transizione di Poste verso il ruolo di distribution platform of choice degli italiani80.
Nel corso del 2022 sono proseguite le realizzazioni di numerosi progetti all’interno delle piattaforme progettuali (di business e infrastrutturali) di Poste, nonché le attività di integrazione dei processi e sistemi IT delle Società del Gruppo oggetto di internalizzazione negli scorsi anni, in particolare per Postel e Nexive.
Nell’esercizio in esame sono state prese in carico 2.645 iniziative progettuali81, di cui il 29 per cento complesse e il 71 per cento semplici82. A fronte di queste, nel 2022 sono state completate 2.290 iniziative, di cui il 27 per cento complesse e il 73 per cento semplici. Di seguito viene illustrata la ripartizione delle iniziative per cliente interno.
80 Le platform companies, o aziende piattaforma, sono aziende il cui modello di business si basa su piattaforme digitali (ne sono un esempio Amazon, Google, Alibaba, Uber, ecc.)
81 Nell’analisi delle iniziative prese in carico e completate nel 2022, occorre tenere presente che l’insieme delle attività progettuali è composto da:
- attività avviate negli anni precedenti con termine nell’anno 2022;
- attività avviate e terminate nell’anno 2022;
- attività avviate nell’anno 2022 che termineranno negli anni successivi.
82 Le iniziative progettuali relative ai fabbisogni IT vengono convenzionalmente classificate in “semplici” e “complesse” in relazione al diverso impatto in termini di architettura sistemistico/applicativa, al perimetro funzionale, al livello di integrazione con altre iniziative/sistemi dal punto di vista applicativo, tecnologico o di dati.
Figura 5 – Ripartizione iniziative progettuali 2022
12%
2%
8%
39%
20%
19%
BancoPosta
Digital, Technology & Operations
società del Gruppo
Posta Comunicazione e Logistica
Mercato Privati Altre funzioni
Dall’analisi per cliente interno emerge che il 12 per cento degli investimenti IT ha riguardato iniziative progettuali di reingegnerizzazione dei processi e conseguente implementazione di sistemi a supporto di attività trasversali a tutte le diverse aree di business. Il 20 per cento degli interventi è stato realizzato in ambito BancoPosta e comprende attività di progettazione, sviluppo, evoluzione e manutenzione dei sistemi informativi per l’efficientamento dei processi, l’adeguamento normativo e l’evoluzione dei prodotti e servizi offerti alla clientela. A tal proposito, le principali attività hanno riguardato la semplificazione del processo di vendita a distanza sul canale digitale dei prodotti di risparmio postale, di quelli assicurativi e dei fondi comuni di investimento. Sono stati realizzati, inoltre, gli interventi necessari a rendere i sistemi applicativi di BancoPosta sempre più conformi agli obblighi di legge e di compliance di varia natura (leggi, audit interni, regolamentazione di Banca d’Italia, norme e orientamenti Consob, disposizioni dell’Agenzia delle entrate), soprattutto a seguito dell’ispezione condotta da Banca d’Italia di cui si è detto, nonché a migliorare i processi contabili. Sono altresì proseguite le evoluzioni dei sistemi che abilitano la cessione del credito d’imposta introdotto dal citato decreto “rilancio”83, integrandoli per l’attivazione degli alert contro le frodi. Il 39 per cento degli interventi riguarda alcune società del Gruppo, in particolare il 15 per cento ha riguardato il Gruppo Poste Vita, oggetto di una profonda trasformazione dell’intera
83 d.l. n. 34 del 2020.
architettura IT, in relazione all’entrata in vigore, dal 1° gennaio 2023, del nuovo principio contabile internazionale IFRS 17, afferente alla contabilizzazione dei contratti assicurativi. Nell’ambito delle attività afferenti al progetto Polis, intervento finanziato con fondi previsti dal Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC), per i cui dettagli si rimanda al par. 1.2, nel corso dell’esercizio sono stati introdotti, in ognuno dei ca. 7 mila uffici postali rientranti nella linea di intervento “sportello unico”84, un nuovo modello di rete di accesso di Gruppo basato su un servizio di connettività innovativo mediante collegamenti in fibra e un nuovo modello di rete con caratteristiche cloud native85 che garantisce le funzionalità di sicurezza, virtualizzazione e segregazione necessarie.
6.2 Dinamica della spesa in Information & Comunications Technology (ICT)
Gli investimenti realizzati nel corso del 2022 da Poste italiane nell’ICT ammontano a circa
480 mln (418 mln nel 2021), di cui 212 mln destinati a progetti “infrastrutturali” di aggiornamento, consolidamento, trasformazione e innovazione tecnologica delle infrastrutture ICT aziendali a supporto del business e 268 mln afferenti a progetti tesi alla crescita dei volumi e dei ricavi.
Per quanto riguarda la componente costi ICT, il 2022 ha consuntivato circa 307 mln; l’incremento di circa 8 mln rispetto al 2021 (a parità di perimetro considerato) è principalmente dovuto all’aumento dell’insourcing dell’IT Postel e Nexive e a quello dell’utilizzo della tecnologia cloud per la realizzazione di nuove progettualità.
Inoltre, a partire dal quarto trimestre 2022, è stato realizzato l’insourcing dell’IT di BancoPosta Fondi SGR.
84 Si ricorda che Sportello Unico ha come obiettivo primario di dare la possibilità agli italiani residenti nei 6933 comuni con meno di 15mila abitanti, dotati di almeno un ufficio postale, di fruire agevolmente di tutti i servizi pubblici.
85 Il cloud native (nativo per il cloud) è l’approccio software per la creazione, l’implementazione e la gestione di applicazioni moderne in ambienti di cloud computing.
6.3 Rischio informatico
Poste italiane già da alcuni anni ha sviluppato un modello di approccio sistemico per il governo della sicurezza informatica che indirizza, in maniera omogenea e continuativa, tutti i processi di gestione dei rischi derivanti dalla compromissione della riservatezza, dell’integrità e della disponibilità dei servizi e delle informazioni trattate, in un progetto di adeguamento continuo dei presidi di prevenzione e protezione delle risorse informative. Tale approccio è stato formalizzato nel “Testo unico di sicurezza informatica”86, il cui ultimo aggiornamento è stato approvato dal Consiglio di amministrazione nel mese di dicembre 2021, con l’obiettivo di descrivere l’approccio metodologico e operativo adottato dal Gruppo Poste per la gestione della sicurezza informatica.
In tale contesto opera il CERT (Computer Emergency Response Team), una specifica struttura organizzativa di Poste, specializzata in prevenzione dei rischi, coordinamento della gestione degli incidenti informatici del Gruppo e risposta a eventi di criminalità informatica; essa si colloca all’interno di una rete nazionale e internazionale di strutture similari con cui dialoga quotidianamente per condividere informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale. Tale scenario vede una forte collaborazione anche con la struttura CNAIPIC (Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche) della Polizia postale.
Inoltre, il 21 marzo 2023 è stato inaugurato il nuovo Centro di prevenzione frodi che adotta le tecnologie più avanzate nell’attività di fraud management e di fraud intelligence per elevare ulteriormente il grado di sicurezza delle attività finanziarie dell’intero Gruppo e potenziare gli strumenti di tutela a beneficio dei cittadini contro illeciti e frodi.
Comitato strategico della sicurezza informatica
Il Comitato strategico della sicurezza informatica è l’organismo inter-funzionale presieduto dal responsabile della funzione Corporate Affairs e composto dai responsabili delle principali
86 Il Testo unico di sicurezza informatica è adottato da Poste italiane con l’obiettivo di descrivere l’approccio metodologico e operativo utilizzato dal Gruppo per la gestione della sicurezza informatica, elemento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti nel Piano Strategico “24 Sustain & Innovate”, nonché individuare i ruoli e le responsabilità attribuibili ai diversi soggetti coinvolti.
funzioni/Società del Gruppo interessate dal processo di gestione e controllo della sicurezza informatica. Il Comitato, oltre a definire le linee di indirizzo della sicurezza informatica:
- coordina funzioni e Società del Gruppo, con lo scopo di garantire l’efficacia della governance complessiva e agevolare la risoluzione di eventuali problematiche di impedimento;
- valuta e monitora gli avanzamenti del Piano Permanente di Sicurezza contenente gli interventi di sicurezza informatica da realizzare nel medio-lungo termine;
- monitora costantemente i livelli di rischio informatico.
7. ATTIVITÀ NEGOZIALE
7.1 Gestione degli acquisti
Nel corso del 2022 il processo di gestione degli acquisti ha portato all’introduzione di ulteriori evoluzioni sull’organizzazione, sui processi e le procedure, sui sistemi, sulla sostenibilità e sul marketing di acquisto. In particolare, è stata consolidata la struttura organizzativa per centri di competenza finalizzati a migliorare il presidio delle funzioni interne sul corretto recepimento delle procedure e normative sulle attività di acquisto e la gestione accentrata delle richieste documentali acquisite in fase di pre-stipula contrattuale87 coerenti con il sistema di qualificazione dell’Albo fornitori. Con riferimento alle azioni di miglioramento intraprese per la governance e la compliance dei processi, Poste italiane ha proseguito l’attività di aggiornamento continuo della documentazione a supporto delle procedure di gara e di quelle contrattuali connesse e della regolamentazione (normativa e procedurale) afferente ai principi ESG (Environmental, Social e Governace) funzionali agli acquisti sostenibili, in coerenza con il percorso di mantenimento della certificazione ISO 20400 Sustainable procurement88. In tale contesto e in continuità con i precedenti anni, la funzione Acquisti ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP – Acquisti verdi della pubblica amministrazione) al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi e incentivato l’adozione, da parte dei fornitori, di standard etici di comportamento e di certificazioni in materia sociale, ambientale e di governance (per es. ISO 9001, ISO 14001, XX 0000, OHSAS 18001, ISO 37001) nonché, per determinate categorie merceologiche, l’impiego di specifici criteri di procurement finalizzati alla valorizzazione degli aspetti di sostenibilità. I risultati raggiunti nel 2022, con riferimento alle gare sopra soglia avviate nell’anno, confermano un trend di crescita degli indici di sostenibilità rispetto all’anno precedente, come illustrato nella tabella che segue.
87 Ex art. 80 d.lgs.50/2016 (Motivi di esclusione).
88 Certificazione ottenuta nel 2021 sulla base delle norme internazionali di verifica che introducono lo standard internazionale anche nei processi di approvvigionamento e nella gestione della catena di fornitura per la quale Poste ha istituito anche l’area Green Procurement, dedicata agli acquisti sostenibili.
Tabella 21 - Gare Sopra Soglia avviate con criteri ESG
(dati in valori percentuali)
KPI | 2021 | 2022 | Δ 22/21 |
Ambientali | 83,4 | 84,8 | 1,4 |
Sociali | 84,5 | 88,3 | 3,8 |
Governance | 33,1 | 52,3 | 19,2 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste Italiane s.p.a.
Nel 2022 è proseguito il percorso finalizzato all’implementazione delle strategie di marketing
d’acquisto a supporto dei processi di approvvigionamento.
Al fine di definire nuove e idonee politiche di acquisto funzionali alla massima apertura e accessibilità sui mercati di riferimento, Poste italiane ha avviato specifiche indagini e studi di settore, per acquisire le informazioni più rilevanti direttamente dagli operatori economici, avvalendosi anche di questionari e strumenti procedurali dedicati. A valle di tale attività è stata ampliata la Vendor list di Gruppo, individuando operatori economici qualificati ed effettivamente competitivi nell’ambito dei settori merceologici di riferimento89.
7.2 Evoluzione dei sistemi di supporto agli acquisti
Nel corso del 2022 è proseguito il percorso di sviluppo informatico che ha consentito la realizzazione di nuove ed evolute funzionalità, volte a identificare l’avanzamento di alcune fasi di processo e a garantire l’acquisizione della documentazione informativa a supporto della funzione Acquisti. Tale sistema è stato esteso per la centralizzazione degli acquisti anche alle Società controllate Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi.
Per lo svolgimento in modalità telematica delle procedure di gara sono stati effettuati interventi evolutivi anche sulla piattaforma “PosteProcurement” al fine di ottimizzare le interazioni con gli operatori economici e adeguare il sistema alle novità normative intervenute nel corso dell’anno.
89 Nel 2022 la lista è stata ampliata con circa 100 nuovi fornitori (corrispondenti al 10 per cento del totale movimentato con valori superiori a 10mila euro) e nei confronti competitivi sono stati coinvolti circa 2000 operatori economici.
Sono stati altresì effettuati interventi evolutivi sulla piattaforma GGAP (Gestione gare appalti pubblici) utilizzata per gli obblighi informativi disposti dall’ANAC, in coerenza con le direttive dell’Autorità e con la normativa vigente sugli appalti pubblici.
Nel 2022 Poste italiane ha rinnovato il protocollo di Intesa con la Guardia di Finanza, che consolida il radicamento delle norme e delle regole aziendali nei processi, rafforzando la diffusione dei principi di legalità e trasparenza nella sua strategia di crescita e nella gestione del business, attraverso la collaborazione tra le parti tramite la condivisione costante di dati e notizie utili per l’attività di contrasto all’evasione fiscale e alla criminalità economica e finanziaria.
7.3 Piano di revisione dei regolamenti e delle procedure in ambito acquisti Poste applica regole interne che disciplinano il processo di acquisto, sia per gli appalti soggetti al Codice dei contratti pubblici (decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50 e, dal 1° luglio 2023, decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36), sia per quelli esclusi dall’ambito di applicazione del Codice stesso90. Costituiscono documenti di tutela di governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste il “Regolamento interno per le procedure di affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture”91 e la “Procedura generale di acquisto di lavori, servizi e forniture”, attualmente oggetto di revisione a seguito dell’introduzione del nuovo Codice degli Appalti, nonché la regolamentazione interna predisposta ai fini degli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 231 del 200192. La corretta adozione della disciplina interna, in particolare quella rivolta al rispetto dei principi ESG e CAM (Criteri ambientali minimi), ha richiesto un aggiornamento delle procedure per le richieste di acquisto affinché potessero essere applicati al processo di procurement e
90 La Corte di Giustizia UE, Sez. V, con sentenza 28 ottobre 2020, causa C-521/18 ha stabilito che Poste riveste la qualità di impresa pubblica e come tale, per l’approvvigionamento di beni e servizi, opera in condizioni normali di economia di mercato, a eccezione delle attività dei settori speciali per le quali è tenuta ad osservare la normativa dei contratti pubblici.
91 Il Consiglio di amministrazione del 24 luglio 2023 ha deliberato l’aggiornamento del “Regolamento interno per le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture” alla luce del nuovo Codice dei Contratti pubblici ai sensi dell’art.
4.1 delle Linee Guida “Sistema Normativo Aziendale”.
92 Tutte le procedure aziendali rappresentano un presidio necessario ai fini dell’osservanza di quanto previsto dal d.lgs. 231/2001 e trovano applicazione in tutte le Società del Gruppo.
Sono state oggetto di revisione anche le disposizioni riguardanti il ruolo e le responsabilità dei lavoratori e dei dipendenti delle società appaltatrici in fase di esecuzione contrattuale. Tra le novità intervenute sotto il profilo dell’efficientamento degli acquisti di Gruppo, a gennaio 2023 è stata aggiornata l’istruzione operativa “Piano dei Fabbisogni Società del Gruppo” che prevede, attraverso un contratto di service, una pianificazione accentrata dei fabbisogni acquisitivi.
7.4 Attività d’acquisto svolte nell’esercizio 2022
Nel 2022 Poste italiane ha dato seguito a 2.503 procedure acquisitive, che hanno determinato una spesa di circa 2,33 mld; le procedure soggette ad applicazione del decreto legislativo n. 50 del 2016 hanno rappresentato il 52 per cento del totale94, come dettagliato nella tabella seguente.
Tabella 22 - Suddivisione contratti per applicazione del Codice degli appalti
(dati in milioni)
Totale Poste italiane - Anno 2022 | N. atti | Importi | % Spesa |
Attività soggette ad applicazione del d.lgs. 50/2016 | 1.567 | 1.211 | 52 |
Appalti esclusi dall'ambito del d.lgs 50/2016 (Parte I - Titolo II) | 936 | 1.116 | 48 |
Intercompany - Esclusi ex art. 6 e art. 7 | 16 | 164 | 7 |
Altri appalti esclusi | 920 | 952 | 41 |
TOTALE | 2.503 | 2.327 | 100 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a. |
La tabella non include i contratti di approvvigionamento di servizi legali afferenti a specifiche materie, conclusi direttamente dalle strutture Corporate Affairs-Affari Legali e Risorse Umane e Organizzazione, così come i contratti sui temi della sicurezza, la cui
93 Nel mese di febbraio 2023 è stata approvata la Procedura “Predisposizione, autorizzazione ed emissione delle Richieste di Acquisto” prevedendo due specifici allegati relativi ai “principi ESG” e ai “Criteri Ambientali Minimi”.
94 Le principali fattispecie per cui non trova applicazione il Codice dei Contratti Pubblici sono i contratti intercompany (che nel 2022 hanno rappresentato il 7 per cento del totale) nonché quelli relativi ai servizi finanziari e alle attività di corriere espresso nazionali e internazionali, in quanto direttamente esposte a regime di concorrenza su mercati liberamente accessibili.
responsabilità è direttamente in capo al datore di lavoro95. Sono esclusi, parimenti, gli ordini di acquisto di importo inferiore alla soglia di euro 2.500, in quanto di scarsa significatività96. Tali acquisti vengono sintetizzati nella tabella che segue.
Tabella 23 - Acquisti inferiori alla soglia di indagine (euro 2.500)
Acquisti inferiori alla soglia di indagine
(dati in euro)
Anno | N.contratti | Importo complessivo |
2021 218 233.709
2022 221 229.321
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
a) Procedure di affidamento
Nell’ambito degli affidamenti di Gruppo soggetti al Codice degli appalti, le procedure competitive hanno rappresentato il 77,9 per cento per un valore di 943 mln. In particolare, gli affidamenti conseguenti a procedure di gara a evidenza pubblica nel 2022 ammontano a 163, per un importo di 134,7 mln (11 per cento del totale), includendo sia quelle con bando, sia quelle originate da accordi quadro precedentemente perfezionati. La situazione complessiva è esposta nella tabella seguente.
95 Inoltre, la presente rilevazione non include atti di locazione/acquisto di immobili e relativi oneri accessori.
96 A seguito dell’istruttoria condotta, la competente funzione aziendale ha comunicato che gli atti acquisitivi inferiori a euro 2.500 nel 2022 sono stati n. 221 per un valore di 0,23 mln, in linea con l’anno precedente.
Tabella 24 - Attività negoziale di Poste italiane s.p.a.
(Valori in migliaia di euro)
Procedure di affidamento
Gare pubbliche Selezione Albo fornitori Altre procedure di gara Atti aggiuntivi
Totale procedure competitive Deroga ex art. 125 D.Lgs. 50/2016 Sottosoglia da Regolamento
Altro
Atti aggiuntivi
Totale affidamenti diretti
Quantità Valore Valore % Quantità Valore Valore %
197 410.238 32,3 163 134.745 11,1
260 435.224 34,3 309 644.614 53,2
210 15.435 1,2 120 14.233 1,2
493 124.253 9,8 344 149.333 12,3
1.160 985.149 77,5 936 942.925 77,9
125 71.828 5,7 132 64.376 5,3
171 3.550 0,3 159 3.167 0,3
60 7.769 0,6 78 1.525 0,1
40 3.837 0,3 23 1.695 0,1
396 86.984 6,8 392 70.764 5,8
Proroghe Tecniche
217
198.397 15,6
239
197.335 16,3
Totale altri affidamenti Totale attività soggette a D.Lgs 50/2016 Intercompany
Esclusi
Totale attività escluse dal D.Lgs 50/2016
217 198.397 15,6
1.773 1.270.529 100,0
23 508.189 43,1
947 671.104 56,9
970 1.179.293 100,0
239 197.335 16,3
1.567 1.211.023 100,0
16 163.941 14,7
920 952.108 85,3
936 1.116.049 100,0
Attività soggette ad applicazione del D. Lgs. 50/2016
Procedure competitive
Affidamenti diretti
Attività 2021 Attività 2022
TOTALE COMPLESSIVO 2.743 2.449.822 | 2.503 | 2.327.072 |
Incidenza attività soggette a D.Lgs 50/2016 dell'anno | 52,0 | |
Incidenza attività escluse applicazione D.Lgs 50/2016 dell'anno | 48,0 |
Attività Esclusa D.Lgs 50/2016
Altri affidamenti
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
Il ricorso all’albo fornitori ha interessato 309 contratti, 120 sono state le altre procedure di gara e 344 gli atti aggiuntivi (12 per cento del totale delle procedure di gara soggette al decreto legislativo n. 50 del 2016), attivati direttamente da Poste. Ai fini di una corretta valutazione dei dati, occorre tuttavia tener conto che le variazioni, in aumento o in diminuzione, dei valori assoluti e percentuali delle procedure competitive rispetto all’esercizio precedente, sono determinate prevalentemente dalla durata pluriennale dei contratti stessi, che possono determinare oscillazioni anche consistenti tra un anno e l’altro. Gli affidamenti diretti registrano una diminuzione del valore, che passa da 87 a 71 mln (5,8 per cento del totale), riduzione essenzialmente imputabile alle deroghe ex art. 125 decreto
legislativo n. 50 del 201697, che passano da 72 mln del 2021 a 64 mln nel 2022 (5,3 per cento del totale). Il valore delle proroghe tecniche98 resta sostanzialmente ivariato, da 198 mln del 2021 a 197 mln nel 2022. La Società riferisce che il ricorso alle proroghe tecniche nel 2022 è dipeso da eventi non ricorrenti intervenuti in alcuni comparti quali:
- servizi legati all’ICT per ca. 98 mln, in relazione alla complessità di predisposizione della gara per i servizi di supporto specialistico per i sistemi digitali, postali e corporate del Gruppo; ulteriori proroghe si sono rese necessarie per alcuni ricorsi intervenuti sulla gara di IT Service improvement per i sistemi Postali e Logistica Integrata;
- servizio sostitutivo mensa (buoni pasto) per 46 mln, in relazione alle valutazioni di business innovative necessarie per potenziare i sistemi di pagamento digitali tramite app di PostePay;
Per quanto riguarda il settore degli appalti non ricadenti nel perimetro di applicazione del Codice dei contratti, si riepilogano di seguito sia gli atti di acquisto esclusi ex art. 6 e 7 del Codice, sia le altre procedure negoziali esperite per attività svolte in regime di concorrenza su mercati liberamente accessibili, ai sensi dell’art. 120 del Codice. Per quanto concerne la prima categoria, gli acquisti infragruppo hanno generato una spesa complessiva di 164 mln, (508 mln nel 2021)100. Gli acquisti del 2022 hanno riguardato prevalentemente la fornitura di gas metano per ca. 90 mln (durata 36 mesi) e i servizi relativi al prodotto universale Poste Delivery Standard per ca. 40 mln (durata 24 mesi). Per quanto concerne la seconda categoria,
97 Nell’ambito delle procedure in deroga al Codice dei contratti pubblici previste dal citato art. 125 (Uso della procedura negoziata senza previa indizione di gara) le casistiche più frequenti sono quelle indicate al comma 1, lett. f), che consente agli enti aggiudicatori di ricorrere ad una procedura negoziata senza previa indizione di gara “per nuovi lavori o servizi consistenti nella ripetizione di lavori o servizi analoghi assegnati all’imprenditore al quale gli stessi enti aggiudicatori hanno assegnato un appalto precedente, a condizione che tali lavori o servizi siano conformi a un progetto a base di gara e che tale progetto sia stato oggetto di un primo appalto aggiudicato secondo una procedura di cui all’articolo 123. Il progetto di base indica l’entità di eventuali lavori o servizi complementari e le condizioni alle quali essi verranno aggiudicati. La possibilità di ricorrere a tale procedura è indicata già al momento dell’indizione della gara per il primo progetto e gli enti aggiudicatori, quando applicano l’articolo 35 tengono conto del costo complessivo stimato per i lavori o i servizi successivi”.
98 Le proroghe tecniche sono uno strumento di carattere eccezionale normativamente regolamentato che risponde all’esigenza di garantire la continuità di servizi/forniture nelle more dell’espletamento di procedure di gara per il tempo strettamente necessario alla conclusione di tali procedure, per fattori oggettivi non imputabili alla stazione appaltante; si sostanzia nella prosecuzione di contratti stipulati all’esito delle precedenti gare espletate per l’affidamento della medesima attività.
99 L’implementazione del progetto ha generato un maggior consumo dei contratti di trasporto esistenti, con conseguente esaurimento della loro capienza economica molto prima della loro naturale scadenza.
100 I fornitori principali (Consorzio Logistica Pacchi s.c.p.a. e Consorzio Servizi Telefonia s.c.p.a.) hanno stipulato contratti per un importo significativamente inferiore rispetto all’anno precedente.
il valore degli altri appalti si è attestato su 952 mln (671 mln nel 2021). Le variazioni delle diverse categorie sono correlate prevalentemente alla durata pluriennale dei contratti stessi, che possono determinare oscillazioni anche consistenti tra un anno e l’altro. Nell’ambito delle strategie di procurement, la Società sta valutando il possibile progressivo ampliamento del perimetro degli “appalti esclusi” con riguardo alle categorie merceologiche oggetto di acquisti, in cui la quota di appalti “non strumentali ai servizi postali” e quindi non soggetta al Codice appalti è significativamente prevalente rispetto alla quota soggetta al Codice dei contratti101.
b) Tipologie contrattuali
Le analisi effettuate sulle informazioni fornite dalla Società in merito alle tipologie contrattuali sono sinteticamente riportate nella tabella seguente.
Tabella 25 - Tipologie contrattuali
(Valori in migliaia di euro)
Tipologia di contratto | Quantità | Valori | Quantità | Valori | % Quantità | % Valori |
Comunicazione | 4 | 725 | - | (100) (100) | ||
Consulenze | 22 | 1.266 | 36 | 4.167 | 64 229 | |
Formazione | 6 | 1.652 | 38 | 2.059 | 533 25 | |
Fornitura | 378 | 685.772 | 212 | 260.445 | (44) (62) | |
Lavori | 184 | 168.252 | 161 | 223.054 | (13) 33 | |
Servizi (*) | 2.149 | 1.592.155 | 2.056 | 1.837.346 | (4) 15 | |
TOTALE | 2.743 | 2.449.822 | 2.503 | 2.327.072 | (9) | (5) |
(*) La categoria include le attività afferenti igiene ambientale, trasporto effetti postali e manutenzioni di apparati e autom Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a. |
Attività 2021 Attività 2022 ∆ 22/21
ezzi.
Analizzando le singole tipologie contrattuali si evidenzia che anche nel 2022 la tipologia contrattuale maggiormente rilevante, sia per quantità che per valore di risorse economiche impiegate, è quella relativa ai Servizi. Rispetto all’anno precedente il numero dei contratti è diminuito, benché ne sia aumentato il valore (+15 per cento). Nel dettaglio, i contratti che hanno inciso maggiormente sul totale della spesa dell’anno sono stati: la proroga tecnica dei buoni pasto del Gruppo (46 mln); l’accordo quadro per la fornitura di servizi di supporto
101 In applicazione del principio di “strumentalità necessaria al servizio postale”, la cui assenza determina l’esonero dell’assoggettamento alla disciplina del Codice appalti e del “criterio di prevalenza” che prevede l’applicazione alla procedura di affidamento delle norme relative all’attività prevalente, entrambi affermati dalla costante giurisprudenza sia a livello europeo che nazionale (vedi, tra le altre, le Ordinanze della Cassazione civ., Sez. Unite, del 12 maggio 2022, n. 15105 e del 9 gennaio 2023, n. 310).
specialistico di natura informatica in ambito digital (circa 20 mln); il rinnovo della fornitura di servizi di telecomunicazioni per il Gruppo (circa 16 mln); la fornitura di 3 sistemi di smistamento mixed mail (14 mln); la gara per l’istituzione di un accordo quadro per la fornitura di servizi per la progettazione e sviluppo dei front-end web e delle piattaforme abilitanti i servizi postali e Corporate102 (12 mln). Seguono per valore i contratti di Fornitura, il cui dato evidenzia una diminuzione rispetto all’anno precedente sia nel numero che nella quantità.
Per quanto concerne gli appalti di lavori, il numero delle procedure è diminuito registrando, altresì, un aumento del valore dei contratti (+33 per cento) riconducibile ai contratti sottoscritti per la realizzazione del progetto Polis (82 per cento).
Proseguendo l’analisi delle diverse tipologie contrattuali, nella categoria dedicata alla Formazione si evidenzia un aumento della quantità dei contratti, a fronte di un valore medio contrattuale ridotto di quasi cinque volte rispetto al 2021, un andamento che rileva una maggiore propensione ad attivare più corsi (con più soggetti) volti a soddisfare le esigenze formative provenienti da più settori aziendali. Le procedure negoziali afferenti alla categoria comunicazione nel 2022 non risultano valorizzate in quanto già realizzate nel 2021, e ricadenti per competenza anche nell’anno in corso; in particolare, si evidenzia l’aggiudicazione dell’accordo quadro sui servizi di comunicazione digitale per un valore complessivo di oltre 500 mln. Infine, le Consulenze registrano valori molto elevati rispetto al 2021 per effetto di prestazioni di natura fiscale e tributaria in ambito finanziario, inclusa l’assistenza sui principi contabili internazionali (IAS/IFRS). Inoltre, vengono assicurati i servizi di consulenza legale normativa e contrattuale per le esigenze del Gruppo, inclusi i servizi di “recruitment” del personale di qualifica dirigenziale attraverso società specializzate. Nella tabella che segue sono riportati sinteticamente i dati riferiti al numero e al valore dei contratti di consulenza stipulati dalla Società nel quinquennio 2018/2022.
102 Trattasi di servizi elettronici di sicurezza volti all’identificazione e tutela degli utenti e delle transazioni di documenti digitali.
Tabella 26 - Contratti di consulenza sottoscritti nel periodo 2018/2022
(valori in migliaia di euro) | |||
Anno | Atti stipulati | Xxxxx sost | enuta |
2018 | 71 | 6.607 | |
2019 | 54 | 3.399 | |
2020 | 31 | 4.268 | |
2021 | 22 | 1.266 | |
2022 | 36 | 4.167 |
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
c) Contratti stipulati in relazione al Piano nazionale per gli investimenti complementari (PNC)
Tabella 27 - Contratti stipulati in relazione al PNC
Tipologia di contratto | Quantità | Valori | incidenza % degli importi sul totale |
Forniture | 7 | 57.774 | 19,7 |
Lavori | 80 | 183.085 | 62,3 |
Servizi | 44 | 52.983 | 18,0 |
TOTALE | 131 | 293.842 | 100,0 |
Attività 2022
Fonte: Elaborazione della Corte su dati forniti da Poste italiane s.p.a.
(valori in migliaia di euro
I contratti relativi alle Forniture (58 mln) riguardano sostanzialmente l’acquisto di chioschi con funzionalità di sportello virtuale per gli uffici postali (25 mln), vetrine digitali (13 mln),
103 Il Progetto prevede investimenti complessivi per 1.120 mln, di cui 320 a carico di Poste (la restante quota 800 mln finanziato con fondi PNC) per due linee di intervento (Sportello unico e Spazi per l’Italia). Poste sosterrà, inoltre, i costi di manutenzione e gestione dei macchinari e delle piattaforme realizzate con il progetto. Per quanto riguarda la linea Spazi per l’Italia gli investimenti sono contenuti (120 mln su 1.120) e saranno sostenuti principalmente da Poste. Il piano di realizzazione del Progetto prevede quindi finanziamenti pubblici esclusivamente per gli investimenti relativi ai necessari lavori infrastrutturali, alle forniture e ai servizi, localizzati in comuni o territori ove non ci sono prospettive di mercato vantaggiose in termini di redditività. Gli investimenti interessati dal co-finanziamento pubblico, inoltre, saranno solo quelli strettamente funzionali all’erogazione dei servizi di pubblica utilità e a quelli finalizzati all’accelerazione della transizione energetica.
104 Con riferimento ai 131 contratti aggiudicati, 12 afferiscono a procedure di gara con bando (di cui 2 per accordi quadro) e 119 a procedure competitive attivate tramite albo fornitori (di cui 77 accordi quadro).
arredi e prefabbricati (11 mln), apparati di rete con servizi di installazione e manutenzione e servizi di prenotazione appuntamenti presso i CUP (9 mln). Per quanto concerne gli appalti per lavori occorre evidenziare la scelta di Poste di ricorrere alla metodologia dell’appalto integrato105, reso possibile dalle norme di semplificazione del PNRR (decreto legislativo n. 77 del 2021), che ha interessato oltre il 96 per cento degli appalti per lavori edili e impiantistici (158,8 mln su 165,6). Unitamente ai lavori di riqualificazione degli immobili sono stati aggiudicati contratti riguardanti l’esecuzione, manutenzione e conduzione di impianti fotovoltaici (17 mln) che rientrano tra le misure previste per la linea di attività “Sportello Unico”. La macro-voce servizi riguarda invece i contratti stipulati per l’affidamento di incarichi professionali per lo sviluppo delle attività di progettazione, direzione dei lavori, coordinamento, sicurezza e collaudi per l’esecuzione di interventi edili e impiantistici negli uffici postali (36,5 mln). In particolare, le procedure di appalto hanno riguardato prevalentemente incarichi collegati con la linea di progetto “Sportello unico” (30 mln), mentre la restante quota (6,5 mln) ha interessato la gara per la consulenza in ambito project management, destinata a supportare le funzioni aziendali competenti nell’attività di pianificazione, gestione e controllo del Progetto.
d) Contratti stipulati in relazione all’emergenza sanitaria Covid-19
Nell’anno 2022 gli acquisti accentrati in ambito Covid-19 hanno registrato un’ulteriore contrazione rispetto al precedente esercizio passando da 15 a 4,8 mln. In particolare, sono stati richiesti minori servizi per pulizia, disinfezione e sanificazione di immobili e della flotta operativa che sono passati da 10 mln del 2021 a 2,8 mln nel 2022, inclusa una notevole riduzione dei costi legati alle forniture per i dispositivi di protezione individuale. In particolare, nel corso del 2022 sono stati stipulati contratti per un valore complessivo di 1,8 mln per l’acquisto di mascherine e gel igienizzante.
105 Il legislatore, al fine di accelerare l’attuazione degli investimenti del PNRR e del PNC, ha ritenuto di privilegiare la metodologia di gara prevista dall’appalto integrato di lavori e servizi tecnici che consiste in una procedura semplificata da avviare direttamente sulla base del progetto di fattibilità. Un meccanismo di gara che dovrebbe stimolare un maggior coinvolgimento degli stakeholder e ridurre i tempi della pianificazione, che incide maggiormente sul ciclo della commessa.
8. CONTENZIOSO
Il contenzioso di Poste italiane si sviluppa nei confronti delle autorità di regolamentazione e delle amministrazioni pubbliche, delle società concorrenti, dei dipendenti e della clientela. A copertura delle prevedibili passività relative a contenziosi di varia natura è costituito il Fondo vertenze con i terzi il cui saldo, al 31 dicembre 2022, ammonta a 265 mln. La movimentazione del Fondo nell’anno evidenzia accantonamenti per 57 mln, corrispondenti al valore stimato di nuove passività, utilizzi per 23 mln, a fronte della definizione di passività pregresse e assorbimenti a conto economico per 35 mln. Gli affari aperti e curati da avvocati interni nel 2022 sono stati 22.456 (41.354 nel 2021) di cui 14.549 contenziosi e precontenziosi, 6.987 affari consultivi e assistenze legali varie e 848 affari penali. Il ricorso a professionisti esterni ha riguardato 372 incarichi (383 nel 2021).
Per quanto concerne il contenzioso legato alla cessione dei crediti d’imposta, servizio che consente a cittadini e imprese titolari di conto BancoPosta di cedere i propri bonus fiscali e ottenere liquidita in un’unica soluzione, si rinvia a quanto già esposto nel cap. 1.1.
Di seguito, viene fornita una breve informativa sulle altre tipologie di contenziosi.
Autorità garante della concorrenza e del mercato
L’Agcm nel dicembre 2015 notificava a Poste il provvedimento (n. 25785/15), con cui era irrogata alla Società la sanzione amministrativa pecuniaria di 540 mila euro per pratica commerciale scorretta, in relazione alla diffusione di messaggi pubblicitari relativi al prodotto “Libretto smart”. Avverso il suddetto provvedimento, Xxxxx ha presentato ricorso al TAR del Lazio che lo ha respinto con decisione del 3 agosto 2022. La sentenza è stata impugnata al Consiglio di Stato e si è in attesa della fissazione dell’udienza.
In data 3 ottobre 2018 Poste italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 mln, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 dall’Autorità a suo carico, per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017106. Poste ha impugnato il provvedimento innanzi al TAR Lazio che, nell’udienza del 5 luglio 2023, ne ha rigettato il ricorso. La Società ha conferito
106 Con provvedimento adottato in data 13 dicembre 2017 l’Agcm ha emesso nei confronti di Xxxxx una sanzione amministrativa pari a 23 mln per aver tenuto – nel periodo 2014 - 2017 - un “abuso di natura escludente” - contrario all’art.
102 del TFUE - finalizzato ad ostacolare l’effettiva concorrenza nei mercati del recapito degli invii multipli di corrispondenza ordinaria.
mandato ai propri legali per la proposizione dell’appello al Consiglio di Stato nei termini di legge.
In data 19 novembre 2019 l’Agcm ha avviato il procedimento PS11563 nei confronti di Poste per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell’ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare, delle raccomandate. L’Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 15 settembre 2020, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 mln, il cui pagamento è stato effettuato in data 5 gennaio 2021. Avverso il provvedimento la Società ha presentato ricorso al TAR del Lazio e l’udienza di merito si è svolta il 26 maggio 2021. La sentenza del TAR n. 7161 depositata il 15 giugno 2021, che non ha accolto il ricorso di Poste, è stata appellata al Consiglio di Stato. L’udienza di merito è stata fissata per il 24 marzo 2024.
In data 6 aprile 2020 l’Agcm ha avviato un procedimento nei confronti di Poste a seguito della segnalazione da parte dell’azienda che peraltro ha citato la Società innanzi al Tribunale civile di Roma come illustrato nel prosieguo, dell’imposizione di clausole contrattuali ingiustificatamente onerose. In particolare, a seguito dell’interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l’obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste. A conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 6 agosto 2021, l’Agcm ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di oltre 11 mln per abuso di dipendenza economica, il cui pagamento è stato effettuato in data 6 settembre 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste ha presentato ricorso al TAR Lazio il quale ha ritenuto legittimo l’operato di Xxxxx e annullato la sanzione con la sentenza n. 10044/23 emessa in data 13 giugno 2023. Avverso la predetta sentenza, in data 10 ottobre 2023 l’Agcm ha presentato appello. Al momento si attende la fissazione dell’udienza.
In data 24 marzo 2022 l’Agcm ha avviato il procedimento PS11287 per presunte pratiche commerciali scorrette relativamente alle informative sui termini di scadenza e di prescrizione dei Buoni fruttiferi postali in forma cartacea. In data 19 settembre 2022 Poste ha depositato una memoria difensiva cui l’Autorità ha risposto il 4 novembre 2022 irrogando una sanzione amministrativa di 1,4 mln. La delibera è stata oggetto di
impugnativa al TAR che, con ordinanza depositata il 13 settembre 2023, ha disposto la sospensione del processo, in attesa della definizione del rinvio pregiudiziale disposto dallo stesso TAR con ordinanza n. 12962 del 1° agosto 2023.
Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCom)
In data 25 marzo 2021, Poste ha provveduto al pagamento della sanzione amministrativa pecuniaria di 1,06 mln, accertata nel 2020, per violazione dell’obbligo di continuità nell’erogazione del servizio universale, in relazione alle mancate aperture di alcuni uffici ubicati quasi totalmente nel Trentino-Alto Adige, per assenza improvvisa del personale, nel periodo 1° gennaio – 21 febbraio 2020.
Analoga contestazione è stata effettuata dall’Autorità in data 17 maggio 2021 in relazione alla mancata apertura, non preceduta da comunicazione ai 42 Comuni interessati e agli utenti, di 239 uffici postali, nelle giornate del 28 dicembre 2019 e 4 gennaio 2020. Nel mese di dicembre 2019 Poste aveva comunque preventivamente comunicato all’Autorità le chiusure oggetto del procedimento in esame. Quest’ultima, dopo aver avviato una approfondita attività istruttoria conclusasi l’8 ottobre 2020, aveva espressamente escluso che tali chiusure potessero dar luogo a specifiche contestazioni. A valle dell’avvio di un’ulteriore preistruttoria l’AGCom, con delibera 313/21/CONS notificata il 21 ottobre 2021, ha chiuso il procedimento irrogando alla Società una sanzione di 900 mila euro per la violazione degli obblighi di continuità del servizio universale e degli obblighi informativi. Il pagamento della sanzione è stato effettuato il 10 novembre 2021, ma la delibera è stata impugnata innanzi al TAR Lazio, con ricorso notificato il 20 dicembre 2021; al momento non risulta essere stata ancora fissata l’udienza di merito.
In data 12 novembre 2021, con atto di contestazione n. 13/21/DSP, l’AGCom ha avviato nei confronti di Poste un procedimento sanzionatorio per il mancato rispetto degli obiettivi di qualità sui prodotti rientranti nell’ambito del Servizio postale universale per l’anno 2020. Avverso il suddetto provvedimento il 13 dicembre 2021 la Società ha presentato le proprie memorie difensive, fondate sulla configurabilità della pandemia da Covid-19 come causa di forza maggiore, discusse in audizione il 21 dicembre 2021. L’AGCom, con delibera n. 104/22/CONS del 7 aprile 2022, ha archiviato il procedimento senza irrogare sanzioni. Nella medesima delibera, tuttavia, l’Autorità ha affermato che per gli anni 2021-2022, venendo meno l’elemento della imprevedibilità, sarà onere della Società dimostrare di avere
introdotto le misure necessarie a garantire il rispetto degli obblighi di qualità di servizio universale. A tal riguardo, il 2 agosto 2022, con atto di contestazione n. 2/22/DSP, l’AGCom ha avviato un procedimento sanzionatorio per il mancato rispetto degli obiettivi di qualità sui prodotti rientranti nell’ambito del Servizio postale universale per l’anno 2021 individuando 5 contestazioni. Con determina n. 27/22/DSP, notificata il 12 ottobre 2022, l’Autorità ha archiviato il procedimento in quanto la Società si è avvalsa del beneficio di cui all’art. 16 della legge 24 novembre 1981, n. 689, con pagamento delle sanzioni in misura ridotta per tutte le contestazioni.
MR Investment s.r.l./Poste
Nel 2015 il Ministero per i beni e attività culturali – Mibact oggi Ministero della cultura - Mic) dichiarava “di interesse culturale particolarmente importante” un immobile sito in Lecce, venduto nel 2011 da Poste alla MR Investments al prezzo di 7,3 mln. Questa, lamentando che Xxxxx non le avrebbe rappresentato che era in corso al momento della vendita un procedimento per l’apposizione del vincolo, chiedeva la risoluzione del contratto di compravendita e avanzava una richiesta di 15 mln oltre spese legali e interessi. Poste si è costituita in giudizio argomentando che quando l’immobile è stato alienato non sussisteva alcun vincolo e ha chiamato in causa il Mibact - Soprintendenza di Lecce, chiedendo di essere manlevata per i profili di responsabilità lamentati dall’attrice. La MR Investment ha impugnato il provvedimento di vincolo innanzi al Tar Puglia (giudizio al quale Poste è rimasta estranea), che ha accolto il ricorso ottenendo l’annullamento del provvedimento limitatamente alle condizioni oggetto di ricorso. La sentenza di primo grado è stata confermata nel 2017 dal Cons. Stato; tale esito avrà un ruolo decisivo anche nell’ambito del giudizio civile che vede coinvolta Poste, in quanto fa venir meno molti dei profili di danno lamentati dalla MR Investment e per i quali ha chiesto a Poste il risarcimento. All’udienza del 14 maggio 2021 la causa è stata trattenuta in riserva, successivamente sciolta il 28 dicembre 2021 dal giudice del Tribunale di Lecce che ha fissato l’udienza per la trattazione al 30 dicembre 2023.
Soluzioni srl/Poste
La Soluzioni s.r.l. con atto di citazione notificato a fine luglio 2018 proponeva ricorso innanzi al Tribunale Civile di Roma, rivendicando di aver svolto prestazioni di recapito con carattere di imprevedibilità, non ricomprese nell’ambito degli affidamenti disposti da Poste
sul territorio campano e senza ricevere retribuzione. Per tali prestazioni, svolte impiegando
10 unità operative, chiedeva un importo complessivo di 28,3 mln. Terminata la fase istruttoria, all’udienza di trattazione del 6 dicembre 2021 il giudice del Tribunale si è riservato sull’ammissione dei mezzi istruttori. L’udienza, inizialmente fissata per il 4 ottobre 2023, è stata rinviata al 26 ottobre. In quella data è stato richiesto il rinvio per conclusioni, fissato per il 30 ottobre 2025.
Poste c/Cafè Selmi srl e National Bank of Egypt
Il contenzioso riguarda il trasferimento fraudolento, avvenuto nel dicembre 2007, di 13,1 mln, eseguito da un conto corrente intestato al Ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca -Miur (oggi Ministeri dell’istruzione e del merito- Mim e Ministero dell’università e della ricerca scientifica – Mur), a favore di un altro conto intestato alla società Cafè Selmi srl, somma poi trasferita su un conto della società “Egyptian for investment and tourism” acceso presso la National Bank of Egypt (NBE) e tempestivamente bloccata a seguito dell’intervento del Miur, di Poste italiane e degli organi di Polizia.
Poste, senza alcun riconoscimento di responsabilità e fermo restando il diritto alla ripetizione di tale importo, ha ripristinato la disponibilità finanziaria del conto a favore del Miur. Inoltre, a propria tutela, ha attivato diverse azioni107 in esito alle quali l’ordinanza n. 23330 della Cassazione, pubblicata il 19 settembre 2019, ha dichiarato l’obbligo della NBE alla restituzione dell’importo di 13,1 mln in favore del Miur e quindi, in virtù degli accordi intrapresi, in favore di Poste. Nonostante le difficoltà di interlocuzione con gli uffici e i rappresentanti della Banca nazionale egiziana, è stato raggiunto l’obiettivo del recupero totale dell’importo con l’accredito sul conto bancario della società dell’importo residuo di 12,4 mln da sommare ai 600 mila già incassati all’esito di un giudizio esecutivo attivato presso il terzo UniCredit.
107 Poste si è costituita parte civile nei procedimenti penali intrapresi in Italia e in Egitto e ha avviato l’azione civile presso il Tribunale civile di Roma che, con sentenza del 4 aprile 2016, ha condannato in solido NBE, Xxxx Xxxxx ed Egyptian for investment and tourism alla restituzione dell’intera somma, oltre gli interessi legali maturati dal giorno della sottrazione fino al soddisfo. Il Tribunale penale del Cairo ha condannato tutti gli imputati coinvolti nel procedimento e la Corte di Assise de Il Cairo, con sentenza del 19 febbraio 2017, si è espressa anche per la restituzione delle somme da parte della NBE, a oggi totalmente recuperate.
9. BILANCIO D’ESERCIZIO DI POSTE ITALIANE SPA
L’Assemblea degli azionisti di Poste italiane dell’8 maggio 2023 ha deliberato di approvare il bilancio di esercizio della Società al 31 dicembre 2022, comprendente il rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Il conto annuale è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali, International Financial Reporting Standard (IFRS), emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall’Unione europea. Nel presupposto della continuità aziendale, i principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati per la sua predisposizione sono conformi a quelli utilizzati per il bilancio 2021 e tengono conto delle raccomandazioni emanate dall’ESMA nel 2021, in merito agli effetti della pandemia da Covid 19, nonché degli orientamenti e delle raccomandazioni emanate nel 2022 dagli organismi regolamentari e di vigilanza europei108 in merito agli impatti del conflitto russo-ucraino sul business aziendale.
In conformità con la Direttiva 2004/109/CE (c.d. “Direttiva Transparency”) e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815109 la relazione finanziaria annuale è stata predisposta nel formato XHTML e le “Note Illustrative al Bilancio consolidato” e i relativi prospetti di bilancio, sono “marcati” utilizzando la tassonomia ESMA-IFRS e il linguaggio informatico integrato (iXBRL).
Il bilancio è inoltre corredato dall’attestazione congiunta dell’amministratore delegato e del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ai sensi dell’art. 154-bis,
c. 5 del TUF, dalla Relazione sulla revisione contabile del bilancio d’esercizio rilasciata, ai sensi dell’art. 14 decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 e del Regolamento (UE) 537/2014, da una primaria società di revisione il 5 aprile 2023 senza eccezioni, rilievi o richiami d’informativa, e dalla relazione del Collegio sindacale agli azionisti, redatta ai sensi dell’art. 153 del TUF e consegnata il 7 aprile 2023.
108 Public statement dell’European Securities and Markets Authority (ESMA 32-63-1277) “Implications of Russia’s invasion of Ukraine on half-yearly financial reports” del 13 maggio 2022 e Richiamo di attenzione CONSOB n. 3/22 del 19 maggio 2022. 109 La Direttiva 2004/109/CE (c.d. “Direttiva Transparency”) e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto, a decorrere dal 1° gennaio 2021, l’obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell’Unione, di redigere la relazione finanziaria annuale in un formato elettronico unico di comunicazione (European Single Electronic Format) approvato da ESMA.
9.1 Principali eventi intervenuti nel corso dell’anno
Fin dai primi mesi, l’anno 2022 è stato caratterizzato dalla ripresa dei contagi da Covid-19, in seguito alla diffusione di ulteriori nuove, seppur lievi, varianti e dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. La combinazione di tali fattori ha provocato un diffuso rallentamento dell’economia, che ha interrotto il percorso di ripresa economica avviato nel 2021 e generato incertezza sulle prospettive future, acuendo la già crescente dinamica inflazionistica con conseguente forte aumento dei prezzi delle materie prime e in particolare dell’energia. Tale condizione ha indotto le principali banche centrali (FED e BCE) a effettuare ripetuti interventi di normalizzazione della politica monetaria, che hanno rivisto al rialzo i tassi d’interesse.
In tale contesto, Poste ha realizzato nel 2022 risultati in crescita sul precedente esercizio, sia in termini di fatturato, sia di marginalità. Come analizzato nel prosieguo, i ricavi registrano una crescita del 3,7 per cento (+362 mln) a fronte di un incremento dei costi dell’1,9 per cento (+170 mln). Tale dinamica ha consentito di conseguire un risultato operativo netto (Ebit) superiore del 21,7 per cento sul 2021 (+192 mln) e un utile in crescita del 6,3 per cento (+50 mln).
I principali eventi intercorsi nell’esercizio hanno riguardato:
- la stipula del finanziamento “Green Mobility” con la BEI di 100 mln, erogato il 2
maggio 2022, con interessi al tasso fisso dell’1,467 per cento e scadenza 2 maggio 2028;
- la distribuzione di un acconto sul dividendo 2022 di 0,210 euro per azione per un ammontare complessivo di 273 mln;
- l’acquisto di n. 2.600.000 azioni proprie, pari allo 0,199 per cento del capitale sociale, per un controvalore complessivo di circa 25,3 mln. In seguito all’operazione, al 31 dicembre 2022 Poste italiane detiene 7.535.991 azioni proprie, pari allo 0,577 per cento del capitale
Tra le principali operazioni societarie si evidenzia:
- la fusione per incorporazione di PSIA s.r.l. in Poste italiane con decorrenza 1° novembre 2022. L’operazione ha generato un avanzo da fusione di 330 mln, rilevato nell’apposita riserva di Patrimonio netto;
- la ricapitalizzazione di Poste Vita s.p.a. per 500 mln, realizzata attraverso la sottoscrizione di uno strumento di capitale, subordinato e non convertibile, con durata
perpetua e con periodo di non-call110 di 10 anni. L’operazione è finalizzata a rafforzare il Solvency ratio della Compagnia.
- la cessione da BancoPosta Fondi SGR a Poste italiane del ramo d’azienda afferente all’attività di gestione ICT con decorrenza 1° ottobre 2022la cessione da Poste Vita a Poste italiane del 100 per cento delle quote detenute in Poste Welfare Servizi per un corrispettivo di 70 mln.
Inoltre, Poste italiane ha effettuato nel corso dell’anno operazioni societarie impegnando circa 878 mln di liquidità per l’acquisizione:
- dell’intero capitale sociale di Plurima per 105 mln e di LIS Holding111 per 700 mln;
- di quote di partecipazione nel capitale sociale di Scalapay Limited (2,30 per cento), di Sourcesense s.p.a. (70 per cento) e del gruppo Agile Lab (70 per cento) per un corrispettivo complessivo di 73 mln.
L’Assemblea ordinaria degli azionisti nella riunione dell’8 maggio 2023, in coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi approvata dal Consiglio di amministrazione della Società, ha deliberato:
- di destinare l’utile del Patrimonio BancoPosta, di 602 mln a disposizione della Società;
- di destinare l’utile netto dell’esercizio 2022 di Poste italiane s.p.a. di 847 mln, come segue:
i. a riserva denominata “Risultati portati a nuovo”, come quota non disponibile alla
distribuzione, per 877.653 euro112;
ii. alla distribuzione in favore degli azionisti, a titolo di dividendo, per l’importo di euro 0,650 per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione alla data del 19 giugno 2023, escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data;
- quanto residua a seguito della predetta distribuzione in favore degli azionisti, alla
riserva disponibile denominata “Risultati portati a nuovo”;
- di distribuire il predetto dividendo di euro 0,650 per azione come segue:
110 Le obbligazioni “non callable” non prevedono un rimborso anticipato.
111 LIS Holding s.p.a. detiene una quota del 100 per cento in LIS Pay che eroga un’ampia gamma di servizi finanziari e di pagamento, per il cittadino e per le imprese. L’operazione, perfezionata a settembre 2022, ha consentito a PostePay di consolidare la crescita nel mercato dei pagamenti di prossimità e rafforzare i servizi di acquiring avvalendosi di una rete distributiva capillare aggiuntiva di circa 54mila punti vendita convenzionati (tabaccai).
112 L’ammontare di 877.653 euro si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione rilevato a Conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che - in applicazione del d.lgs. 38/2005 - non può essere oggetto di distribuzione fino al suo effettivo realizzo.