PROGRAMMI E INTERVENTI PER LA LOTTA CONTRO L’HIV E L’AIDS
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
PROGRAMMI E INTERVENTI PER LA LOTTA CONTRO L’HIV E L’AIDS
Deliberazione 6 maggio 2020, n. 3/2020/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO
SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
PROGRAMMI E INTERVENTI PER LA LOTTA CONTRO L’HIV E L’AIDS
Relatore
Cons. Xxxxxxxx Xxxxxxxxx
Ha collaborato
per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: Xxxxxx Xxxxxxxxx
SOMMARIO
Pag.
* * *
Relazione 11
Sintesi 13
CAPITOLO I –Il quadro di riferimento internazionale, europeo e nazionale 15
1. Il contesto internazionale e comunitario 15
2. La legislazione nazionale 20
3. Il Piano nazionale di prevenzione 25
3.1. Il Piano degli interventi 29
3.1.1. L’attuale Piano di interventi contro Hiv e Aids (Pinaids) 31
4. Le relazioni al Parlamento 35
5. Alcuni dati fisici nazionali 35
CAPITOLO II – La programmazione, gestione e rendicontazione degli interventi 45
1. Premessa 45
2. Interventi nell’ambito della comunicazione, informazione ed educazione 46
3. Interventi nell’ambito della prevenzione e sorveglianza sanitaria 51
4. Le ulteriori elaborazioni contabili 55
5. Progetti di ricerca e programmi di costruzione, ristrutturazione reparti
di ricovero 63
6. Gli interventi nell’ambito del Ssn 66
7. La Cooperazione internazionale 70
CAPITOLO III - Considerazioni conclusive dell’istruttoria, esiti del contraddittorio e raccomandazioni proposte 77
* * *
INDICE DELLE TABELLE
Tabella 1 - Numero di nuove diagnosi di infezione da Hiv, per regione di segnalazione e percentuale di copertura del sistema di sorveglianza.
Periodo 2010-2018 38
Tabella 2 – Numero di nuove diagnosi di infezione da Hiv
per classe d’età e genere (2018) 39
Tabella 3 - Numero e proporzione di nuove diagnosi di infezione da Hiv
per nazionalità e regione di segnalazione (2018) 40
Tabella 4 - Numero annuale dei casi prevalenti di Aids per regione di residenza.
Periodo 2007-2016 41
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3
Tabella 5 - Numero dei casi di Aids per anno di diagnosi, dei casi corretti
per ritardo di notifica e dei decessi 42
Tabella 6 - Numero dei casi di Aids per regione di residenza e biennio di diagnosi.
Periodo 2005-2018 43
Tabella 7 - Percentuale dei casi di Aids, per classe di età e genere negli anni
1998, 2008, 2018 e nel totale dei casi 44
Tabella 8 – Capitoli di bilancio interventi Hiv (Sistema informativo Rgs-Corte dei conti) | 57 |
Tabella 9 – Il flusso di spesa del Centro nazionale di prevenzione e controllo (Coa) ... | 61 |
Tabella 10 – Funzionamento Organismi, capp. 3204, 3202 .......................................... | 62 |
Tabella 10bis – Funzionamento Organismi, cap. 2120 ................................................. | 62 |
Tabella 10ter – Funzionamento Organismi, cap. 2120 .................................................. | 63 |
Tabella 11 - Programma di interventi. Delibere Cipe ................................................... | 65 |
Tabella 12– Costi assistenza territoriale malati di Hiv. Anno 2015 ............................. | 68 |
Tabella 13– Spesa pro capite per categoria terapeutica e sostanza 2013-2018 ............... | 70 |
Tabella 14 – Impegni assunti dai principali donatori. Periodo 2010-2018 .................. | 72 |
Tabella 15– Graduatoria Organizzazioni società civile (Osc) - Lotto A ....................... | 74 |
Tabella 16 – Graduatoria Osc- Lotto B ........................................................................... | 74 |
INDICE DEI GRAFICI | |
Grafico 1 – Spese per acquisti di beni e servizi (cap. 4100) – Spese per il funzionamento | |
della Consulta del volontariato (pg. 12) ...................................................... | 58 |
Grafico 2 – Spese per l’attuazione dei progetti di intervento in tema di lotta contro
l’Hiv (Cap. 4023) 58
Grafico 3 – Spese per l’attuazione di programmi e di interventi
e per la prevenzione (cap. 4310) 59
Grafico 4 – Spese per la promozione di interventi di comunicazione,
informazione e educazione in materia di lotta all'Aids (cap. 4311) 60
Grafico 5 – Risorse provenienti dal cap. 5510, pg. 12, 13 e 18 61
* * *
ALLEGATO: Ministero della salute, Monitoraggio Programma di interventi
urgenti Aids – legge n. 135/1990 81
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DELIBERAZIONE
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Deliberazione n. 3/2020/G
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Collegi Congiunti
Adunanza del 28 gennaio 2020
e Camera di consiglio del 28 gennaio 2020 Presieduta dal Presidente Xxxxx Xxxxxxxxxxxx
Composta dai magistrati:
Presidente della Sezione: Xxxxx XXXXXXXXXXXX
Consiglieri: Xxxxxxxxx XXXXXXXX, Xxxxxxx XX XXXXXXX, Xxxxxxx XXXXXXX, Xxxxxxxx XXXXXXXXX, Xxxxx Xxxxxxxx XXXXXXX, Xxxxxxx XXXXXXXXX, Xxxxx XXXX, Xxxxxxxxx Xxxxxxx XX XXXXX, Xxxxxxx XXXXXXX, Xxxxx XXXXXXXX, Xxxxxxx XXXXXX, Xxxxxxxx XXXX, Xxxxx XXXXXX, Xxxxx XXXXXXX, Xxxxxxxxxx XXXXXXX, Xxxxxxxxx XXXXXXXXX, Xxxxx XXXXXXXXXXXXX.
* * *
Visto l’art. 100, comma 2, Cost.;
vista la l. 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, c. 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche, verificando la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge e valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa;
vista la deliberazione della Sezione in data 26 gennaio 2017, n. 1/2017/G, con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’anno 2017 e il triennio 2017- 2019;
vista la relazione, presentata dal cons. Xxxxxxxx XXXXXXXXX, che illustra gli esiti dell’indagine condotta in merito a “Programmi e interventi per la lotta contro l’Hiv e l’Aids”;
vista l’ordinanza n. 1/2020 in data 20 gennaio 2020, con la quale il presidente della Sezione ha convocato i Collegi Congiunti per l’adunanza del 28 gennaio 2020, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento;
vista la nota n. 228 del 20 gennaio 2020, con la quale la Segreteria della Sezione ha trasmesso la relazione ai seguenti uffici:
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- Ministero della salute: Gabinetto del Ministro; Segretariato generale; Direzione generale della prevenzione sanitaria; Direzione generale della programmazione sanitaria; Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale; Direzione generale organi collegiali per la tutela della salute; Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure; Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica; Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio; Organismo indipendente di valutazione della performance;
- Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero della salute;
- Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Gabinetto del Ministro; Segreteria generale; Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo; Organismo indipendente di valutazione della performance;
- Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
- Ministero dell’economia e delle finanze: Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato;
vista la memoria n. 1 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale – Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo, presa in carico al protocollo n. 336 in data 27 gennaio 2020;
vista la memoria n.2 del Ministero della salute – Segretariato generale, presa in carico al protocollo n. 353 in data 27 gennaio 2020;
udito il relatore, cons. Xxxxxxxx XXXXXXXXX;
uditi, in rappresentanza delle amministrazioni convocate:
- per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo: il Ministro plenipotenziario xxxx. Xxxxxxxx XXXXXXX,
- per il Ministero della salute:
Segretariato generale: la Dirigente dott.ssa Xxxxxxxx XXXXXXXX;
Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale: il Dirigente xxxx. Xxxxxxx XXXXXXXX;
Direzione generale organi collegiali per la tutela della salute: il Dirigente xxxx. Xxxxxxx XXXXXXXX;
Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure: il Direttore generale Xxxx. Xxxxxxx XXXXXXXXX;
Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica: la Dirigente dott.ssa Xxxxxxx XXXXXXX;
DELIBERA
di approvare, con le modifiche apportate dai Collegi Congiunti in Camera di consiglio, la relazione concernente “Programmi e interventi per la lotta contro l’Hiv e l’Aids”.
La presente deliberazione e l’unita relazione saranno inviate, a cura della Segreteria della Sezione, alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei
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deputati, alla Presidenza della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati nonché alle seguenti amministrazioni:
- Presidenza del Consiglio dei ministri: Segretariato generale;
- Ministero della salute: Gabinetto del Ministro; Segretariato generale; Direzione generale della prevenzione sanitaria; Direzione generale della programmazione sanitaria; Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale; Direzione generale organi collegiali per la tutela della salute; Direzione generale della vigilanza sugli enti e della sicurezza delle cure; Direzione generale della digitalizzazione, del sistema informativo sanitario e della statistica; Direzione generale del personale, dell'organizzazione e del bilancio; Organismo indipendente di valutazione della performance;
- Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero della salute;
- Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Gabinetto del Ministro; Segreteria generale; Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo; Organismo di valutazione della performance;
- Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;
- Ministero dell’economia e delle finanze: Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.
Le amministrazioni interessate:
comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (legge
finanziaria 2006);
ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati, adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244.
La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”).
La presente relazione è inviata, altresì, alle Sezioni riunite in sede di controllo.
Il consigliere relatore Il presidente
x.xx digitalmente Xxxxxxxxx x.xx digitalmente Chiappinelli
Depositata in segreteria il 6 maggio 2020 Il dirigente
x.xx digitalmente Volpe
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RELAZIONE
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Sintesi
Negli ultimi anni la salute ha acquisito un ruolo sempre più rilevante nell’ambito delle politiche internazionali in quanto, oltre ad essere un diritto fondamentale, può essere considerata fonte di stabilità economica e sociale. Ne discende una responsabilità per i governi nel giungere a risultati apprezzabili sia nella lotta alle malattie ma, soprattutto, nella promozione della salute e del benessere per l’intera comunità, senza alcuna esclusione o discriminazione.
Una funzione decisiva è svolta dalle strategie di prevenzione rivolte non solo a ridurre il carico delle malattie (trasmissibili e non) attraverso interventi ed azioni volte al potenziamento dell’informazione, dello screening e della “sorveglianza epidemiologica” ma anche per l’individuazione dei determinanti e dei rischi, per la messa a punto e la valutazione dell’impatto degli interventi e il corrispondente investimento per la ricerca.
L’infezione da Hiv che causa l’Aids rappresenta a tutt’oggi, nel mondo, un’emergenza sanitaria, e ancora è lontana una sua eradicazione; inoltre, per garantire la sopravvivenza dei soggetti che hanno contratto il virus, le terapie farmacologiche a carico dei sistemi sanitari si presentano alquanto onerose.
In Italia, malgrado l’esistenza di una normativa di riferimento molto avanzata e la definizione di un documento innovativo quale il Piano nazionale di interventi, l’evoluzione del quadro clinico, terapeutico, epidemiologico e sociale della malattia, diverso dagli anni Novanta, necessita di una rivisitazione così come, peraltro, è emerso dall’intesa Stato e Regioni del 26 ottobre 2017.
In generale, si osserva che la multifattorialità della patologia implica senza dubbio una difficoltà di programmazione degli interventi e delle azioni; d’altra parte, per rendere effettivo il Piano stesso (Pinaids 2017-2019) necessitano risorse finanziarie chiaramente indirizzate nei vari ambiti: di prevenzione, assistenza, accesso ai farmaci, mantenimento alla cura e attività di ricerca; al tempo stesso occorre assicurare un livello di trasparenza della gestione e del monitoraggio degli interventi intrapresi e, dunque, dell’investimento complessivo pubblico.
Occorre fare in modo che le politiche di risanamento della spesa statale tornino in qualche modo ad essere indirizzate, nella lotta all’Hiv e all’Aids, al raggiungimento, entro il 2030, del target internazionale del 90-90-90 (90 per cento delle diagnosi accertate, 90 per cento dei diagnosticati trattati con terapie retrovirali e 90 per cento degli infettati sotto cura funzionale).
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Tale obiettivo, infatti, può essere raggiunto anche dal nostro Paese solo con la pianificazione di una strategia nazionale, condivisa e coordinata con le realtà territoriali.
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CAPITOLO I
IL QUADRO DI RIFERIMENTO INTERNAZIONALE, EUROPEO E NAZIONALE
Sommario: 1. Il contesto internazionale e comunitario. - 2. La legislazione nazionale. - 3. Il Piano nazionale di prevenzione. – 3.1. Il Piano degli interventi. – 3.2. L’attuale Piano nazionale degli interventi. – 4. Le relazioni al Parlamento. – 5. Alcuni dati fisici nazionali.
1. Il contesto internazionale e comunitario
Il virus dell’immunodeficienza umana (Human Immunodeficiency Virus, Hiv) è l’agente causale dell’Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome); quest’ultima, invece, rappresenta la patologia e costituisce un problema sanitario mondiale di vasta entità da affrontare con estrema urgenza. Le Nazioni Unite hanno, pertanto, intrapreso specifiche azioni per il controllo epidemiologico dell'Aids, lo studio dei fattori che ne favoriscono la diffusione, l'attuazione di misure di prevenzione e l'assistenza integrata sociale e sanitaria ai malati, fin dai primi momenti di manifestazione della malattia.
In particolare, a partire dal febbraio 1987, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha predisposto un iniziale programma speciale per la lotta contro l’Aids e, sin dal 1988, ha divulgato le prime Linee guida1.
Nel 2000, la lotta all’Aids è stata inserita nella Road map, Millennium Development Goals, affiancandola alle altre malattie (tubercolosi e malaria) al fine di ottenere una riduzione della loro trasmissibilità.
Nello stesso anno, durante il vertice del G8 a Okinawa, sempre l’Oms ha sollecitato l’introduzione di un nuovo meccanismo internazionale per contrastare tali pandemie e, nell’anno successivo, a Genova (2001), la presidenza italiana, con il sostegno del Segretario delle Nazioni Unite, ha raggiunto un importante risultato con l’istituzione di un “Fondo globale per la lotta contro l’Aids, la tubercolosi e la malaria” (Gfatm), ovvero un contenitore di risorse finanziarie derivanti sia da partner pubblici (gli Stati, la Banca Mondiale, etc.) che da privati.
1 L’Oms effettua un monitoraggio annuale sulla risposta del settore salute all’Hiv/Aids mentre l’Ecdc, Centro europeo per il controllo delle malattie, ne conduce una biennale, a partire dal 2010.
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A partire da questa data, appurato il nesso tra povertà e condizione fisica, l’impegno della comunità internazionale si è indirizzato verso la promozione di politiche comuni per la salute in quanto bene principale e maggior risorsa per la società, con un obbligo crescente a sostegno dei paesi più indigenti. In questa direzione sono state sottoscritte: la Dichiarazione di Abuja, che impegna i partecipanti a destinare almeno il 15 per cento del bilancio nazionale annuale al miglioramento del settore sanitario; la Dichiarazione di Dublino (2004), che ha sottolineato l’esigenza di un partenariato per la lotta all’Hiv/Aids in Europa e nell’Asia centrale, e la Dichiarazione politica su Hiv/Aids dell’Onu (2006)2.
Per accelerare, intensificare e coordinare l'azione globale per la lotta all'Aids, sempre le Nazioni Unite, attraverso la propria Agenzia Unaids (Joint United Nations Programme on Hiv/Aids), ha attivato un programma coordinato.
A seguito della Conferenza generale dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil), che si occupa di giustizia sociale e diritti umani, è stata emanata la raccomandazione n. 200/2010 su Hiv/Aids e mondo del lavoro, che formula importanti indicazioni in ordine all’accertamento della sieropositività e le limitazioni da rispettare per poter procedere ad accertamenti di sieronegatività per l’Hiv, le visite mediche preventive in fase pre-assuntiva e l’idoneità della mansione.
Nel 2011, durante la prima Conferenza mondiale sui determinanti sociali della salute3, a Rio, è stato affermato che “le diseguaglianze di salute derivano dalle condizioni sociali in cui le persone nascono, crescono, vivono, lavorano, invecchiano, chiamate determinanti sociali della salute” e che, dunque, vanno sostenute politiche di equità sociale ed implementata la promozione della salute.
In tempi più recenti (settembre 2015), l’Assemblea Generale dell’Onu ha lanciato la strategia di sviluppo per i prossimi 15 anni, denominata “Obiettivi di Sviluppo Sostenibile”4. Gli SDGs (Sustainable Development Goals) si sostituiscono agli Obiettivi del Millennio e, inoltre, si presentano più numerosi: ben 17, contro gli 8 del piano
2 Sono presenti anche altre iniziative specifiche, ad esempio: sulla tubercolosi con il Global Plan to Stop TB (2006); sulla salute materno-infantile con la Xxxxxxx Initiative, la Global Strategy for Women’s and Children’s Health (2010) e sulla malaria.
3 Promossa dall’Oms e dal governo brasiliano.
4 L’Oms, attraverso Who (World Health Organitation), ha individuato la Global health sector strategy on Hiv, 2016-2021.
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precedente, articolati in ben 169 sotto-obiettivi (c.d. target). Il tema salute è affrontato nell’obiettivo 3, “Garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età”, a sua volta suddiviso in dodici sotto-obiettivi e, per quanto attiene la presente indagine, si riferisce dell’impegno globale per:
- ridurre la mortalità infantile;
- migliorare le condizioni di salute materna;
- combattere l’Hiv/Aids.
I dati dell’Unaids5 sull’epidemia di Hiv e Aids nel 2018 stimano che, a fronte di 37,9 milioni di persone che convivono con il virus (nel 2017 erano 36,9), 1,7 milioni sono le nuove infezioni - in diminuzione del 16 per cento rispetto al 2010 - grazie agli interventi messi in atto nelle regioni dell’Africa centrale e meridionale.
Sempre nel 2018, risulta che 23 milioni di persone con l’Hiv hanno avuto accesso alle “terapie antiretrovirali altamente attiva”, Haart6 (nel 2017 erano 21,7, nel 2015 erano 17,1 milioni e nel 2010 7,7 milioni). Circa l’82 per cento delle donne in gravidanza ha avuto accesso alle terapie Haart per prevenire la trasmissione fetale del virus, in aumento del 90 per cento dal 2010.
Grazie all’accesso alle terapie, il numero di decessi per anno continua a diminuire, passando da 1,9 milioni nel 2004, a 940.000 nel 2017, a 770.000 nel 2018.
Sono circa 160 mila i bambini nati con Hiv; nel mondo solo 940.000 sono quelli che ricevono i trattamenti.
Unaids assieme all’Unicef si sono fatti promotori, inoltre, del progetto, "All In", al fine di favorire l'accesso degli adolescenti a servizi di prevenzione e cura dell’Hiv ideati sui loro bisogni e sulle loro caratteristiche, realizzando rapidi progressi in questa fascia di età, cruciale. Gli obiettivi individuati includono:
- la riduzione di almeno il 75 per cento nei nuovi casi di infezione da Hiv fra i giovanissimi;
- il calo del 65 per cento nei decessi per Aids, nella stessa fascia di età;
- l'eliminazione delle pratiche discriminatorie nei confronti degli adolescenti affetti da Hiv-Aids.
5 Unaids, Global Update, 2019.
6 Haart: Higly Active Antiretroviral Therapy.
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Oltre la metà delle nuove infezioni da virus riguarda la c.d. popolazione a rischio (omosessuali, consumatori di droghe, transgender, detenuti, sex worker).
La sintesi geografica sulla diffusione delle nuove diagnosi nel 2018 mostra, oggi, dati allarmanti nell’Europa orientale e in Asia centrale e, a seguire, in Medioriente, Nord Africa e America Latina.
Nel quadro dell’assistenza ai Paesi in Via di Sviluppo, l’Europa ha aderito all‘Action plan for the health sector response to Hiv in the Who European Region condividendo i target supportati dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, dalla Strategia multisettoriale per il 2016-2021 del programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids, dalla Strategia globale del settore sanitario per l'Hiv per il periodo 2016-2021 e da Health 2020.
Come verrà ulteriormente precisato in questa sede, l’Italia partecipa attivamente al finanziamento del Global Fund attraverso le azioni sinergiche del Ministero degli affari esteri e della cooperazione e del Ministero della salute, con investimenti che prevedono un innalzamento dell’impegno italiano pari a circa 140 milioni di euro, per il triennio 2017-2019, per la lotta all’Aids, alla tubercolosi e alla malaria nei Paesi in Via di Sviluppo e per interventi di assistenza italiana ai programmi del fondo stesso7.
Lo stesso rapporto Unaids denuncia, tuttavia, che, per la prima volta, le risorse stanziate per investimenti contro l’epidemia, nel 2018, si sono ridotte a 19 milioni di dollari rispetto ad una stima, invece, di 26,6 milioni dollari.
In ambito europeo, sin dal 2005, la UE si è dotata di uno strumento strategico per contrastare la malattia con un piano di interventi costituito da oltre 50 azioni nel periodo 2006-2009. Successivamente (nel periodo 2007-2011), ha approvato il “Programma europeo di azione per lottare contro l'Hiv/Aids, la malaria e la tubercolosi”, riguardante le azioni esterne verso i Paesi in Via di Sviluppo e i Paesi a reddito intermedio. Per le annualità 2008-2013 di detto programma, risulta implementata la comunicazione per la prevenzione attraverso la sensibilizzazione sulla malattia e il miglioramento della qualità dei servizi di salute sessuale, la vigilanza sui comportamenti, la diagnosi e il trattamento precoce; risulta, inoltre,
7 In nota Ministero della salute, prot. Cdc n. 3421 del 19/09/2017.
ampliato l’intervento finanziario. Sono destinatari di tali misure i gruppi a rischio di Hiv/Aids, le persone con difficoltà di accesso ai servizi o che devono affrontare problematiche di stigmatizzazione sociale (a causa di malattie sessualmente trasmissibili (Msm), tossicodipendenza, migrazione, detenzione).
In ambito europeo, infine, va dato atto dell’attuazione di un modello di collaborazione tra i Paesi della Regione europea e Who consistente nel progetto “Salute 2020”, avviato nel settembre 2011, per una strategia complessiva che garantisca il raggiungimento di standard migliori di salute e benessere per tutti i cittadini.
Nel 2014, è stato pubblicato l’European Guideline on Hiv Testing.
Incoraggiando la cooperazione tra esperti presenti nella regione, il programma per la salute sta rafforzando le capacità e sta aiutando a condividere le conoscenze e le migliori pratiche in questo campo. Sono state statuite e rafforzate le Reti di esperti nei Paesi in cui i livelli di Hiv e le co-infezioni da malattie sessualmente trasmissibili sono più alti, come i Paesi dell’Europa orientale e meridionale, i Paesi dell’allargamento e quelli della Federazione russa.
Va poi evidenziato il ruolo dell’Ecdc (Centro europeo per il controllo delle malattie)8, un’Agenzia europea che opera anche in collaborazione con le autorità sanitarie pubbliche per monitorare le infezioni sessualmente trasmissibili, tra cui l’Hiv, in tutta l’area ed in stretta collaborazione con l’Ufficio europeo dell’Oms. Detta Agenzia pubblica l’Annual Epidemiological report (Aer) basandosi sui rapporti di sorveglianza (Disease surveillance reports) delle singole patologie e dei gruppi di malattie infettive. Ognuno di questi rapporti presenta una panoramica dei dati raccolti dal sistema di sorveglianza Tessy sulla situazione epidemiologica per specifiche patologie presenti nei 31 Paesi membri dell’Unione europea (Ue) e in quelli dello Spazio economico europeo (Eea).
L’ultimo bollettino fornito dall’Ecdc, pubblicato a novembre 2019, riferisce che, nei
53 Paesi della Regione europea, ci sono state oltre 140 mila nuove diagnosi di infezione, di cui circa 26 mila nell’Unione europea.
I Paesi più colpiti sono la Lettonia e Malta, rispettivamente con 16,9 e 15,3 ogni 100 mila abitanti.
8 Istituito nel 2005.
L’Italia si presenta con un’incidenza del 4,7 per cento per 100.000 abitanti, al di sotto della media europea, pari al 5,3 per cento.
Conclude, infine, attirando l’attenzione su quanto già dichiarato dagli organismi internazionali: occorre abbassare la percentuale delle diagnosi tardive e fornire un accesso immediato alle cure.
2. La legislazione nazionale
L’Italia dispone oggi di una normativa sull’Aids fra le più esaustive ed aggiornate; è uno dei pochi Paesi ad aver approvato una specifica legge sull’Aids e non un insieme di disposizioni legislative contenute in leggi riguardanti argomenti diversi.
Inizialmente, l’attività normativa era finalizzata ad individuare una serie di interventi mirati a contrastare la diffusione dell’infezione da Hiv mediante politiche di prevenzione e di idonea assistenza alle persone affette da Aids; successivamente, si è affiancata - nel corso del tempo – un’articolata attività giurisprudenziale, che in alcuni casi ha sollecitato nuovi interventi da parte del legislatore9.
Nel corso degli anni Ottanta, una serie di circolari emanate dall’ex Ministero della sanità10 - e rivolte agli organi di sorveglianza del settore ed agli operatori – ha richiamato l’attenzione sulla diffusione di casi in Francia, Germania e Olanda per sindrome da Immunodeficienza Acquisita (Aids).
In Italia, la raccolta dei dati sui casi di Aids è iniziata nel 1982 ed è stata formalizzata nel 1986 attraverso l’istituzione del Registro Nazionale Aids, un primo sistema di sorveglianza cui si è aggiunto, nel tempo, quello relativo alle nuove diagnosi di infezione da Hiv (d.m. n. 175/2008).
Il primo provvedimento di natura amministrativa, emanato dall’amministrazione centrale, è rappresentato dalla circolare del 3 agosto 1983, n. 6411, che richiamava l’attenzione degli organismi periferici sull’infezione da Hiv raccomandando di
9 Per la raccolta normativa si rinvia anche alla pubblicazione dell’Istituto superiore di sanità, Rapporto n. 8 del 2012.
10 Cm. 3 agosto 1983, n. 64, Sindrome da immunodeficienza acquisita; Cm. 25 agosto 1984, n. 65, Sindrome da immunodeficienza acquisita. Misure di profilassi; Cm. 25 giugno 1984, n. 48, Sindrome da immunodeficienza acquisita – Scheda di rilevamento.
11 Non pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
segnalare al Ministero della sanità e all’Istituto superiore di sanità ogni caso, sospetto o accertato.
Prima della pubblicazione del decreto ministeriale del 28 novembre 1986 (inserimento nell’elenco delle malattie infettive e diffusive sottoposte a notifica obbligatoria, dell’Aids-Sida, della rosolia congenita, del tetano neonatale e delle forme di epatite distinte in base alla loro etiologia), il Ministero adottava una serie di atti per la sorveglianza, la profilassi e la modalità di denuncia, individuando anche i soggetti più esposti al rischio (tossicodipendenti, detenuti, etc).
L’anno successivo (gennaio 1987), presso il Dipartimento delle malattie infettive, parassitarie ed immunomediate dell’Istituto superiore di sanità, veniva costituito il Centro operativo Aids (Coa), allo scopo di indirizzare e coordinare le attività del Ssn nella lotta contro l’Aids, i cui compiti operativi sono stati poi delineati con decreto in data 1° febbraio 1988.
Nel 1987, veniva istituita la Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids (Cna), organismo consultivo del Ministero, con il compito di coordinare le azioni individuate dal programma nazionale12.
La stessa Commissione, sempre presso l’Iis, con la collaborazione tra l’Unità operativa ricerca psico-socio-comportamentale, comunicazione, formazione (Uo Rcf) e il Centro operativo (Coa), realizzava l’apertura di un servizio di telefono verde Aids, anonimo e gratuito.
Nello specifico, l’Uo Rcf, attraverso il telefono verde Aids, è impegnata nell’erogazione di informazioni sull’infezione da Hiv e Aids e, più recentemente, sulle infezioni sessualmente trasmissibili (Ist); il Coa, invece, rileva l’andamento sull’intero territorio nazionale di tali infezioni attraverso l’attività di sorveglianza e conduce attività di ricerca sia nell’ambito dell’Hiv che delle Ist. Pertanto, le Unità operative coinvolte in questo lavoro sono quotidianamente a contatto sia con i singoli cittadini, sia con gli operatori e i referenti dei Servizi sanitari territoriali, che necessitano di chiare indicazioni sul complesso quadro normativo, che regolamenta a vario titolo, e in differenti ambiti, l’infezione da Hiv, l’Aids e le Ist13.
12 Ricostituita con xx.xx. negli anni successivi.
13 D.m. 31 marzo 2008, Istituzione del sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezioni da Hiv.
Il primo progetto di ricerca (1988) a cura dell’Iis, replicato poi successivamente, si è indirizzato sull’individuazione delle cause della nuova sindrome.
Con c.m. n. 14/1988 (Infezione da Hiv e sindromi ad essa correlate. Misure di sorveglianza e controllo), si è dato il via ad un’analisi epidemiologica dell’Hiv in Italia; successivamente, sono state emanate le prime Linee guida di comportamento per gli operatori sanitari per il controllo dell’infezione da Hiv (c.m. del 1989).
Nei primi anni Novanta, l’attenzione si è concentrata sulla prevenzione e l’intervento presso la popolazione più fragile (riduzione del danno per via iniettiva dei tossicodipendenti).
La l. n. 135/1990, tutt’ora vigente14, è stata emanata nel 1990 e stabilisce un “Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l’Aids” attraverso l’indicazione di una serie di misure di assistenza, ricerca, formazione, sostegno alle associazioni e tutela dei diritti delle persone con Hiv. E’ la norma alla quale tutti i successivi e più specifici provvedimenti si sono richiamati in tutti gli ambiti della società (art. 5, commi 1, 2 e 3).
Ai sensi dell’art. 1, c. 1, lett. a), sono previsti due obiettivi principali: il contrasto alla diffusione mediante la prevenzione e l’assistenza delle persone affette dalla patologia. Questa si attua attraverso:
- interventi di carattere poliennale sulla prevenzione, l’informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica e il sostegno all’attività di volontariato;
- costruzione e ristrutturazione di reparti di ricovero per malattie infettive, comprese le attrezzature e gli arredi, gli spazi diurni e potenziamento dei laboratori di virologia, microbiologia e immunologia;
- assunzione di personale medico ed infermieristico a completamento dell’organico delle strutture di ricovero per malattie infettive;
- svolgimento di corsi di formazione e di aggiornamento professionale per il personale dedicato;
- potenziamento dei servizi di assistenza ai tossicodipendenti;
- potenziamento dei servizi multinazionali per le malattie a trasmissione sessuale;
- potenziamento del personale di ruolo dell’Istituto superiore di sanità.
14 Revisionata nel 1994.
Nello stesso anno è stato emanato il d.m. 28 settembre 1990 in materia di Norme di protezione dal contagio professionale da Hiv nelle strutture sanitarie ed assistenziali pubbliche e private, e il d.p.r. 14 settembre 1991, relativo all’Atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni per l’attivazione dei servizi per il trattamento a domicilio dei soggetti affetti da Aids e patologie correlate. A seguire, è stata istituita la Consulta delle Associazioni per la lotta contro l’Aids (Caa)15.
Nel 1992, l’Italia ha adottato le Linee guida per la realizzazione di un programma nazionale di lotta contro l’Aids dell’Oms.
Con d.m. 13 ottobre 1995 è stata predisposta la Disciplina per le rilevazioni epidemiologiche e statistiche dell’infezione da Hiv; nel 1996 sono state pubblicate le Linee guida sulle terapie antiretrovirali infezione Hiv (con aggiornamenti predisposti nel xxxxx xxxxx xxxx)00.
Negli anni Duemila, con d.m. n. 178 del 31 marzo 2008, il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali ha istituito il sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi di infezione Hiv. Il decreto inserisce l’Hiv nell’elenco delle malattie a notifica obbligatoria (facenti parte della classe III). A partire dal 2010, la sorveglianza sulle nuove diagnosi ha ottenuto una copertura nazionale.
Tra il 2009 e il 2010, è stato attivato e realizzato il programma nazionale Lo stigma: discriminazioni socialmente trasmissibili17.
Su mandato del Ministero della salute, presso il Coa viene costituito l'Hiv/Aids Italian expert panel, un gruppo formato da membri della Cna e della Caa, da esperti individuati dalla Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e del Ministero, nonché dal Direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Il suo compito è fornire elementi di guida per la prescrizione della terapia antiretrovirale e per la gestione dei pazienti Hiv-positivi agli infettivologi ed altri medici specialisti coinvolti nella gestione multidisciplinare del paziente in
15 La Cna e la Caa, per effetto del d.p.r. n. 44/2013 di riordino degli organi collegiali del Ministero della salute, sono confluite oggi nel Comitato tecnico sanitario (Cts).
16 Dal 2001 ad oggi, in coincidenza con la pubblicazione della l. n. 24/2017 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.
17 L’Unaids ha individuato 10 settori di discriminazione: salute, lavoro, giustizia, amministrazione, sicurezza sociale, alloggio, educazione, vita familiare e riproduzione, assicurazioni e prestazioni finanziarie, accesso ad altri servizi pubblici.
trattamento, nonché rappresentare un solido punto di riferimento per le associazioni di pazienti e per tutti gli attori coinvolti a diverso titolo nella materia (2010).
Come già rappresentato, le politiche specifiche di prevenzione e di intervento a vantaggio delle persone colpite sono state modulate nel corso degli anni in relazione al mutare dell'andamento epidemiologico della malattia e al suo decorso clinico.
In ragione delle aumentate competenze territoriali in materia sanitaria (riforma del Titolo V della Costituzione)18, nel rispetto dei principi fondamentali fissati dalla legislazione statale, ai sensi dell’art. 8, c. 6, l. n. 131/2003, la Conferenza Stato- Regioni, il 27 luglio 2011, ha sancito l’intesa sul Documento di consenso sulle politiche di offerta e modalità di esecuzione del test Hiv in Italia, rispondendo così concretamente alle richieste giunte dall'Unione europea sulle politiche per raggiungere una precocità nella diagnosi. A tal proposito, è stato siglato, in data 22 novembre 2012, l’ulteriore accordo per individuare le linee progettuali per l'utilizzo delle risorse per la realizzazione degli obiettivi di carattere prioritario e di rilievo nazionale. E’ stato confermato il legame che sussiste tra successo terapeutico contro l'Aids e risultati della ricerca scientifica, che ha portato all’individuazione di farmaci dotati di potente attività antivirale rallentando il decorso della malattia.
Il Ministero pianifica ogni anno una campagna di comunicazione, integrata in base alle indicazioni generali formulate dalla Cna e Caa e dalle associazioni per la lotta all'Aids che, da anni, portano avanti interventi diretti soprattutto per i soggetti con comportamenti a rischio.
A seguito del riordino degli organi collegiali ed altri organismi presso il Ministero della salute, il d.p.r. n. 44 del 2013 (Regolamento recante il riordino degli organi collegiali ed altri organismi operanti presso il Ministero della salute), ha previsto, al posto della Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids19 e della Consulta del
18 Con la legge costituzionale n. 3 del 2001, l'assetto istituzionale in tema di tutela della salute si è configurato nel seguente modo: lo Stato stabilisce i principi fondamentali, le Regioni hanno competenza non solo in materia di organizzazione dei servizi, ma anche sulla legislazione per l'attuazione dei principi suddetti, sulla programmazione, sulla regolamentazione e sulla realizzazione dei differenti obiettivi.
19 Con d.m. 11 febbraio 2011 è stata ricostituita la Commissione prevista dall’art. 1 l. n. 135/1990 e confermata ai sensi dell’art. 1, c. 1, lett. o), d.p.c.m. 20 ottobre 2010. I lavori sono terminati con l’insediamento del Comitato tecnico sanitario (Cts) avvenuto nel 2015. In nota del Ministero, prot. Cdc n. 3421 del 19/09/2017.
volontariato20, la costituzione di un unico organismo, il Comitato tecnico sanitario (Cts)21, al quale sono state trasferite le precedenti funzioni, i cui membri durano in carica tre anni e partecipano alle riunioni a titolo gratuito. Con d.m. 20 maggio 2015, il Comitato si è ufficialmente insediato e si presenta articolato in due Sezioni:
1) Sezione per la lotta contro l’Aids, composta da 19 membri;
2) Sezione del volontariato per la lotta contro l’Aids, formato da 33 rappresentanti delle varie associazioni.
Nel 2017, il Ministero, in collaborazione con le sopra citate Sezioni, ha emanato le Linee guida sull’utilizzo della terapia antivirale e la gestione diagnostico-clinica delle persone con infezione Hiv-1 ed in linea con l’entrata in vigore della l. n. 24/2017 “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti delle professioni sanitarie”22.
3. Il Piano nazionale di prevenzione
Un importante traguardo in materia di prevenzione è stato raggiunto con il primo Piano nazionale della prevenzione (Pnp) 2005-2007, e successive edizioni23, all’interno del quale lo Stato ha determinato la strategia nazionale e, assieme alle Regioni, ha affermato il ruolo centrale che riveste la “valutazione”. Questa è stata, infatti, concepita come una componente irrinunciabile del Piano stesso con la duplice funzione da una parte di misurare l’impatto che produce nei processi, negli esiti di salute, nel sistema a livello centrale, regionale e locale e, dall’altra, di garantire la coesione nazionale nel conseguimento degli obiettivi di salute nel rispetto degli equilibri di bilancio.
Strumento operativo per questa funzione è l’attività di verifica (certificazione) degli adempimenti Lea24 (di cui il Pnp è parte integrante) attraverso l’intesa Stato-
20 Con d.m. 11 febbraio 2011 è stata ricostituita la Consulta prevista dall’art. 6 d.m. 9/01/1991 e ricostituita con d.m. 27/11/2006 e s.m. I lavori sono terminati con l’insediamento del Comitato tecnico sanitario (Cts) avvenuto nel 2015. In nota del Ministero, prot. Cdc n. 3421 del 19/09/2017.
21 D.m. 20 maggio 2015.
22 Integrazione presente nella memoria n. 2, a cura della Direzione generale della prevenzione sanitaria, prot. Cdc. n. 353 del 27/01/2020.
23 Sono stati emanati i PNP per i periodi 2010-2013, 2010-2013, 2014-2018.
24 Per approfondimenti si riporta uno stralcio della recente sentenza n. 197 del 2019 della Corte
Regioni e la condivisione dell’impianto complessivo all’interno del Documento di
costituzionale in merito al rapporto dialettico tra Stato e Regioni in materia sanitaria e di Lea. Vi si legge al punto “3.1. (…) Questa Sezione ha già affermato che la trasversalità e la primazia della tutela sanitaria rispetto agli interessi sottesi ai conflitti Stato-Regioni in tema di competenza legislativa, impongono una visione teleologica e sinergica della dialettica finanziaria tra questi soggetti, in quanto coinvolgente l’erogazione di prestazioni riconducibili al vincolo di cui all’art. 117, secondo comma, lettera m), Cost. [e che] la determinazione dei Lea è un obbligo del legislatore statale, ma che la sua proiezione in termini di fabbisogno regionale coinvolge necessariamente le Regioni, per cui la fisiologica dialettica tra questi soggetti deve essere improntata alla leale collaborazione che, nel caso di specie, si colora della doverosa cooperazione per assicurare il migliore servizio alla collettività. Da ciò consegue che la separazione e l’evidenziazione dei costi dei livelli essenziali di assistenza devono essere simmetricamente attuate, oltre che nel bilancio dello Stato, anche nei bilanci regionali ed in quelli delle aziende erogatrici secondo la direttiva contenuta nel citato art. 8, comma 1, della legge n.
42 del 2009. In definitiva, la dialettica tra Stato e Regioni sul finanziamento dei Lea dovrebbe consistere in un leale confronto sui fabbisogni e sui costi che incidono sulla spesa costituzionalmente necessaria, tenendo conto della disciplina e della dimensione della fiscalità territoriale nonché dell’intreccio di competenze statali e regionali in questo delicato ambito materiale (sentenza n. 169 del 2017).
3.2.– Tali principi sono specificati nell’art. 20 del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42), il quale stabilisce condizioni indefettibili nella individuazione e allocazione delle risorse inerenti ai livelli essenziali delle prestazioni. Recita infatti detta norma: «1. Nell'ambito del bilancio regionale le regioni garantiscono un’esatta perimetrazione delle entrate e delle uscite relative al finanziamento del proprio servizio sanitario regionale, al fine di consentire la confrontabilità immediata fra le entrate e le spese sanitarie iscritte nel bilancio regionale e le risorse indicate negli atti di determinazione del fabbisogno sanitario regionale standard e di individuazione delle correlate fonti di finanziamento, nonché un’agevole verifica delle ulteriori risorse rese disponibili dalle regioni per il finanziamento del medesimo servizio sanitario regionale per l’esercizio in corso. A tal fine le regioni adottano un’articolazione in capitoli tale da garantire, sia nella sezione dell'entrata che nella sezione della spesa, ivi compresa l’eventuale movimentazione di partite di giro, separata evidenza delle seguenti grandezze: A) Entrate: a) finanziamento sanitario ordinario corrente quale derivante dalle fonti di finanziamento definite nell’atto formale di determinazione del fabbisogno sanitario regionale standard e di individuazione delle relative fonti di finanziamento intercettate dall’ente regionale, ivi compresa la mobilità attiva programmata per l’esercizio; b) finanziamento sanitario aggiuntivo corrente, quale derivante dagli eventuali atti regionali di incremento di aliquote fiscali per il finanziamento della sanità regionale, dagli automatismi fiscali intervenuti ai sensi della vigente legislazione in materia di copertura dei disavanzi sanitari, da altri atti di finanziamento regionale aggiuntivo, ivi compresi quelli di erogazione dei livelli di assistenza superiori rispetto ai Lea, da pay back e da iscrizione volontaria al Servizio sanitario nazionale; c) finanziamento regionale del disavanzo sanitario pregresso; d) finanziamento per investimenti in ambito sanitario, con separata evidenza degli interventi per l’edilizia sanitaria finanziati ai sensi dell’articolo 20, della legge n. 67 del 1988; B) Spesa:
a) spesa sanitaria corrente per il finanziamento dei Lea, ivi compresa la mobilità passiva programmata per l’esercizio e il pay back; b) spesa sanitaria aggiuntiva per il finanziamento di livelli di assistenza sanitaria superiori ai Lea; c) spesa sanitaria per il finanziamento di disavanzo sanitario pregresso; d) spesa per investimenti in ambito sanitario, con separata evidenza degli interventi per l’edilizia sanitaria finanziati ai sensi dell'articolo 20, della legge n. 67 del 1988. 2. Per garantire effettività al finanziamento dei livelli di assistenza sanitaria, le regioni: a) accertano ed impegnano nel corso dell’esercizio l’intero importo corrispondente al finanziamento sanitario corrente […]. 2-bis. I gettiti derivanti dalle manovre fiscali regionali e destinati al finanziamento del Servizio sanitario regionale sono iscritti nel bilancio regionale nell’esercizio di competenza dei tributi. 2-ter. La quota dei gettiti derivanti dalle manovre fiscali regionali destinata obbligatoriamente al finanziamento del Servizio sanitario regionale, ai sensi della legislazione vigente sui piani di rientro dai disavanzi sanitari, è iscritta nel bilancio regionale triennale, nell’esercizio di competenza dei tributi (…)”.
valutazione.
Tuttavia, nel corso degli anni, sono emerse criticità in rapporto sia al sistema di monitoraggio che di valutazione dei singoli Piani regionali a causa di una mancata omogeneizzazione degli stessi della difficoltà di comparare sul territorio in merito alla prestazione, al rendimento ed al risultato le singole performance.
Nel Pnp 2014-2018, è stata prevista una struttura ragionata e condivisa tra il livello centrale e quello regionale, basata su un Quadro logico centrale (Qlc); sono individuati i fattori di rischio e/o determinanti di salute che si intende promuovere/contrastare, le relative strategie nazionali da mettere in campo a tali scopi, i macro-obiettivi prioritari (Mo) e gli indicatori centrali (e relativi standard al 2018) attestanti il grado di raggiungimento.
Ogni Regione, all’interno del proprio Piano di prevenzione, declina a sua volta il Qlc in un Quadro logico regionale (Qlr), circoscrivendo i programmi e gli obiettivi specifici, le azioni, i beneficiari e gli indicatori di processo da realizzare in rapporto al proprio contesto, alle strategie complessive nazionali ed al raggiungimento degli obiettivi centrali.
A partire da questa struttura, l’impianto di valutazione passa attraverso la definizione, da parte delle Regioni, di "indicatori sentinella", che certificano il rispetto degli impegni presi a livello regionale (anche per le finalità e gli obblighi richiesti dal sistema di verifica degli adempimenti Lea).
Viene affrontata anche la sfida dell’"accountability" in prevenzione, ossia di una valutazione documentata relativamente:
- ai progressi di salute raggiunti con il Pnp, i Piani regionali (Prp) e le Azioni centrali (o di miglioramento del sistema);
- alle azioni e processi intrapresi per il raggiungimento degli obiettivi di salute, in termini di appropriatezza.
Vengono fornite, altresì, le evidenze per orientare la programmazione futura in tema di prevenzione e promozione della salute.
Sono stati perciò composti, nel Documento di valutazione, circa 130 indicatori centrali, ciascuno correlato agli obiettivi individuati nel Pnp e relativi standard di risultato al 2018, cui le Regioni devono tendere con il proprio piano regionale
fissando i corrispondenti parametri; tale impianto dovrebbe consentire il raggiungimento dell’obiettivo nazionale, tenendo conto delle peculiarità del territorio.
In data 25 marzo 2015, l’ulteriore accordo prevedeva:
- una valutazione, attraverso criteri concordati (allegato 2 del Documento di valutazione) della qualità della pianificazione regionale (cosiddetta valutazione ex ante), presupposto irrinunciabile per un’azione efficace;
- un monitoraggio dello stato di avanzamento dei programmi e delle azioni regionali (cosiddetta valutazione di processo) teso al raggiungimento degli obiettivi specifici individuati, attraverso una sistematica rendicontazione regionale dei risultati ottenuti annualmente e una conseguente misurazione, sulla base di criteri concordati, dell’entità degli scostamenti rispetto ai risultati attesi (valori osservati degli indicatori sentinella vs standard degli stessi indicatori), anche ai fini di una rimodulazione migliorativa della programmazione regionale;
- una verifica dei risultati di salute raggiunti e degli indicatori centrali, a livello nazionale e regionale (allegato 1 del Documento di valutazione);
- un monitoraggio dell’attuazione delle Linee di supporto centrali al Pnp.
Il coordinamento dell'attuazione del Piano nazionale della prevenzione 2014-2018 è affidato al Ministero della salute; la Direzione generale della prevenzione ne assicura il necessario raccordo operativo assieme alla Direzione generale della sanità animale e dei farmaci veterinari e alla Direzione generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione.
All’interno del Pnp 2014-201825, si trova il macro-obiettivo (2.9): “Riduzione della frequenza di infezioni/malattie infettive prioritarie”, da raggiungere con le seguenti strategie fondamentali riguardanti:
- la “sorveglianza epidemiologica”, non solo per quantificare il carico delle malattie infettive, ma anche per il riconoscimento dei determinanti e dei rischi e per la valutazione dell’impatto degli interventi di prevenzione. Ulteriore spinta al
25 Il 13 novembre 2014 la Conferenza Stato-Regioni ha approvato l'Intesa sul Piano nazionale della prevenzione 2014-2018. L’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome prevede che le Regioni, entro il 31 dicembre 2014, recepiscano con apposita delibera il Piano nazionale della prevenzione 2014-2018.
completamento è la messa a punto dell’informatizzazione dei sistemi di sorveglianza per le malattie infettive con la realizzazione di sistemi di allerta precoce per alcune specifiche patologie;
- gli interventi di prevenzione, intesi come un complesso integrato di operazioni correlati a: una corretta informazione e educazione dei soggetti, la promozione della immunizzazione attiva e la profilassi dei soggetti esposti, la tempestività e la qualità delle diagnosi, l’appropriatezza e la completezza dei trattamenti terapeutici, il monitoraggio degli esiti degli interventi e dei loro eventuali eventi avversi. Interventi che sono essenziali a ridurre la diffusione delle Infezioni sessualmente trasmesse (Ist), inclusa l’infezione da Hiv, che continuano a rappresentare, anche nel XXI secolo, un problema prioritario di sanità pubblica, soprattutto a carico delle fasce più deboli della popolazione quali giovani, donne e migranti; strategie di prevenzione che si propongono di favorire lo stato di benessere e salute sia alla singola persona, sia alla collettività in cui essa è inserita. Inoltre, nello specifico, poiché l’infezione da Hiv risente a tutt’oggi di ampie implicazioni sociali, psicologiche e culturali, che ne condizionano lo screening e la gestione terapeutica, limitando i diritti e lo stile di vita delle persone interessate direttamente o indirettamente dall’infezione, è essenziale che tali implicazioni, e in maniera particolare i pregiudizi e lo stigma immotivato, siano affrontati e combattuti mediante interventi socio-culturali, con l’utilizzo di strumenti in grado di agire in profondità nell’ambito del contesto socio-culturale della popolazione26.
3.1. Il Piano degli interventi
A sensi dell’art. 1, c. 1, della legge 135, nell’ambito dell'apposito piano ministeriale predisposto dalla ex Commissione nazionale per la lotta contro l'Aids, sono stati previsti, nello specifico, i seguenti interventi, nonché le relative dotazioni finanziarie:
a) interventi di carattere poliennale riguardanti la prevenzione, l'informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica e il sostegno dell'attività del volontariato da
26 All’obiettivo centrale individuato corrisponde il seguente indicatore: Proporzione di nuove diagnosi di Hiv late presenter (CD4<350/ml indipendentemente dal numero di CD4/ soggetti con nuova diagnosi di Hiv).
attuarsi con le modalità previste dall'azione programmata del Piano sanitario nazionale riguardante la lotta all'Aids, e nei limiti degli stanziamenti ivi previsti anche a carico del bilancio del Ministero della sanità;
b) la costruzione e ristrutturazione dei reparti di ricovero per malattie infettive, comprese le attrezzature e gli arredi; la realizzazione di spazi per attività di ospedale diurno e l'istituzione o il potenziamento dei laboratori di virologia, microbiologia e immunologia negli ospedali, nonché nelle cliniche ed istituti previsti dall'art. 39 l. 23 dicembre 1978, n. 83327, per un ammontare complessivo massimo di lire 2.100 miliardi con priorità per le opere di ristrutturazione e con graduale realizzazione delle nuove costruzioni, secondo le indicazioni che periodicamente verranno date dalla Commissione nazionale per la lotta contro l'Aids, sentiti la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome e il Consiglio sanitario nazionale, in relazione alle previsioni epidemiologiche e alle conseguenti esigenze assistenziali;
c) l’assunzione di personale medico e infermieristico a completamento degli organici delle strutture di ricovero di malattie infettive e dei laboratori di cui alla lettera b), e del personale laureato non medico e tecnico occorrente per gli stessi laboratori negli ospedali, nonché nelle cliniche ed istituti di cui all'art. 39 l. 23 dicembre 1978, n. 833, a graduale attuazione degli standard indicati dal d.m. 13 settembre 1988, pubblicato nella G. U. n. 225 del 24 settembre 1988, fino ad una spesa complessiva annua di lire 120 miliardi a regime, e di lire 80 miliardi per l'anno 1990;
d) lo svolgimento di corsi di formazione e di aggiornamento professionale per il personale dei reparti di ricovero per malattie infettive e degli altri reparti che ricoverano ammalati di Aids da tenersi fuori dall'orario di servizio, con obbligo di frequenza e con corresponsione di un assegno di studio dell'importo di lire 4 milioni lordi annui, fino ad una spesa annua complessiva di lire 35 miliardi;
e) il potenziamento dei servizi di assistenza ai tossicodipendenti mediante la progressiva assunzione di unità di personale sanitario e tecnico, da ripartire tra le regioni e le province autonome in proporzione alle rispettive esigenze, fino ad una
27 Le c.d. cliniche universitarie e in convenzione.
spesa complessiva annua di lire 38 miliardi a regime e di lire 20 miliardi per l'anno 1990;
f) il consolidamento dei servizi multinazionali per le malattie a trasmissione sessuale mediante la graduale assunzione di unità di personale sanitario e tecnico, da ripartire tra le regioni e province autonome in proporzione alle rispettive esigenze, fino ad una spesa complessiva annua di lire 6 miliardi a regime;
g) il rafforzamento dei ruoli del personale dell'Istituto superiore di sanità.
Per il raggiungimento degli obiettivi dalla legge, sono state, dunque, incrementate le dotazioni organiche dei ruoli dell'Istituto superiore di sanità28. Al relativo onere, valutato in lire 2.018,5 milioni in ragione d'anno, si è provveduto mediante quota parte delle maggiori entrate di cui al successivo periodo. Le tariffe dei servizi a pagamento resi a terzi dall'Istituto superiore di sanità sono state adeguate entro il 31 dicembre 1990, con la procedura di cui al comma terzo dell'art. 3 l. 7 agosto 1973, n. 519, in modo da assicurare un gettito in ragione d'anno non inferiore a lire 10.000 milioni.
3.1.1. L’attuale Piano di interventi contro Hiv e Aids (Pinaids)
Per il triennio 2017-2019, è stato avviato il primo Piano nazionale di interventi contro l’Hiv e l’Aids, Pnaids, innovativo sia nel merito che nel metodo, basato su obiettivi di prevenzione, informazione e cura delle persone infettate dal virus in assenza di terapia antiretrovirale, comprendente gli interventi pluriennali proposti sia dagli organismi internazionali (Unaids29) che europei, adeguandoli alla realtà epidemiologica italiana. Il Piano è stato, altresì, condiviso con le diverse realtà della società civile.
La nuova programmazione ha tenuto in debita considerazione le criticità riscontrate nelle azioni dei precedenti piani, così evidenziate: estrema
28 A partire dal 1° gennaio 1991, le dotazioni organiche previste dalla tabella B, quadro I lettere a) e b), quadro II lettere a) e b), quadro III lettera a) e quadro IV, annessa alla l. 7 agosto 1973, n. 519, e successive modificazioni, sono state incrementate, rispettivamente, di 4, 20, 5, 5, 5 e 20 unità. Le unità di personale di cui ai quadri II, III e IV, portati in aumento, potranno essere reperite, in deroga alle vigenti disposizioni, mediante utilizzo delle graduatorie dei concorsi espletati nell'ultimo quinquennio.
29 Organizzazione mondiale della sanità: Unaids.
differenziazione della sorveglianza da regione a regione a causa di una serie di variabili facoltative, la mancata esecuzione o registrazione del risultato del test per identificare le infezioni recenti, la duplicazione dei casi intra e interregionali e l’inesatta notifica dei casi stessi.
L’intesa Stato e Regioni del 26 ottobre 2017 ha risolutivamente licenziato il Piano, prevedendo una serie di progetti finalizzati, il cui indirizzo è stato così sintetizzato dall’amministrazione30:
- il Protocollo d'intesa del 2 aprile 2015, sottoscritto tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Ministro della salute “Per la tutela del diritto alla salute, allo studio e all'inclusione” ha rafforzato la collaborazione interistituzionale al fine di migliorare, coordinare e agevolare l’attività di rispettiva competenza garantendo l'integrazione degli interventi per la tutela e promozione della salute e del benessere psicofisico di bambini, alunni e studenti;
- l'epidemia da Hiv, rispetto agli inizi della malattia, nei primi anni '80, presentando profonde variazioni non solo in termini epidemiologici ma anche per quanto attiene la realtà socio-assistenziale, evidenzia ancora la necessità di aumentare la conoscenza della popolazione sulla patologia in termini di informazione, prevenzione e ricorso al test Hiv;
- un nuovo piano di intervento deve essere fondato sull'analisi della situazione attuale dell'epidemia e sulla valutazione basata sull'evidenza dei risultati fin qui conseguiti;
- il miglior percorso possibile per conseguire gli obiettivi indicati come prioritari dalle agenzie internazionali (Ecdc31, Unaids32, Oms) consiste, dunque, nel rendere gli stessi praticabili sul nostro territorio;
- l'attenzione sullo stigma e sulla prevenzione - come suggerito dalle agenzie internazionali – è anch’essa basata sulle evidenze scientifiche ed è ancorata a princìpi ed azioni; ha, inoltre, ricadute sulla riduzione delle nuove infezioni e il rispetto dei diritti delle popolazioni maggiormente esposte all'Hiv;
30 In nota del Ministero della salute, prot. Cdc n. 2071 dell’1/06/2018.
31 European Centre for Disease Prevention and Control.
32 Joint United Nations Program Aids.
- il protocollo d'intesa del 2 aprile 2015; il Ministero della salute e il Ministero dell'istruzione promuovono nelle scuole e nelle università iniziative di informazione, prevenzione ed educazione alla salute e alla sessualità in favore degli studenti e dei docenti, nell'ambito dei piani dell'offerta formativa e nel rispetto dell'autonomia scolastica e universitaria;
- il Ministero della salute, in collaborazione con le Regioni, sostiene le iniziative di formazione e di aggiornamento degli operatori coinvolti nella cura e nell'assistenza nei luoghi di cura e nella assistenza sul territorio delle persone con infezione da virus Hiv e con sindrome da AIds; definisce strategie di informazione in favore della popolazione generale e delle persone con comportamenti a rischio (popolazione chiave);
- il Ministero della salute e le Regioni si impegnano a costituire un gruppo di lavoro con il compito di predisporre un'unica scheda di segnalazione uniforme per tutte le Regioni, da utilizzare sia per la prima diagnosi di Hiv che per la prima diagnosi di Aids, in attuazione di quanto previsto dal d.p.c.m. del 3 marzo 2017;
- il Ministero della salute e le Regioni concordano sulla necessità di procedere a una revisione della legge n. 135/1990 e dei relativi decreti attuativi;
- stante la mutata situazione epidemiologica, il Ministero della salute e le Regioni danno attuazione al Piano, anche al fine di orientare in modo efficiente le risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente mediante la costituzione di appositi gruppi di lavoro.
Dall’altra parte, le Regioni si impegnano a:
- delineare e realizzare progetti finalizzati alla definizione di modelli di intervento per ridurre il numero delle nuove infezioni;
- facilitare l'accesso al test e l'emersione del sommerso;
- garantire a tutti l'accesso alle cure;
- favorire il mantenimento in cura dei pazienti diagnosticati e in trattamento;
- migliorare lo stato di salute e di benessere delle persone che vivono con l’Aids (Plwha)33;
- tutelare i diritti sociali e lavorativi delle persone Plwha;
33 Plwha: People living with Hiv, Aids.
- promuovere la lotta allo stigma;
- favorire l'empowerment e il coinvolgimento attivo della popolazione chiave.
Per il raggiungimento dell’obiettivo Unaids si richiede una rapida accelerazione della risposta al contrasto dell’epidemia e un impegno globale fino al 2030 (politico, finanziario, di ricerca e innovazione). Sono state anticipate intense attività di formazione di operatori sanitari, del privato sociale coinvolti nell’assistenza e nella prevenzione e di formatori in ambito scolastico, per un’educazione sanitaria integrata che veicoli prontamente i messaggi di prevenzione con l’individuazione dei seguenti risultati34:
- incremento casi diagnosticati e mantenuti in cura fino al raggiungimento del 90 per cento delle persone affette (Plwha) viventi sul territorio;
- attivazione di un percorso diagnostico terapeutico definito in almeno l’80 per cento dei Centri clinici deputati all’assistenza;
- mantenimento di livelli di viremia <50 copie/ml in più del 90 per cento dei pazienti trattati (<5 per cento di fallimenti virologici/anno);
- riduzione a meno del 5 per cento all’anno della perdita di contatto da parte dei Centri clinici con i pazienti seguiti dai centri;
- diminuzione del 50 per cento dei casi di diagnosi tardiva da infezione (Aids
presenter, conte di CD4 <_200/ml);
- riduzione del 25 per cento dei casi che si presentano con CD4 >200<350 ml;
- allineamento con action plan dell’Oms/Eu.
La Sezione osserva che l’ampia strategia disegnata nel Piano resta, tuttavia, legata alle disponibilità finanziarie per renderlo attuabile; inoltre, è a tutt’oggi in fieri una rivisitazione della legge n. 135/1990. Aggiunge che, a differenza dei passati programmi su scala nazionale, il piano non prevede investimenti nella ricerca collegata ad Hiv/Aids, ovvero nel “motore” dell’innovazione che deriva dalla scoperta di nuovi bersagli terapeutici (Highly Active Antiretroviral Therapy, Haart) o dalla gestione ottimale dei farmaci disponibili (cura funzionale); a tutt’oggi è ancora lontano un vaccino preventivo per l’eradicazione del virus.
Il ruolo della ricerca è poi fondamentale. Ancora di più se si considera che, nel
34 Pag. 7, Introduzione del Piano nazionale di interventi contro Hiv e Aids.
passato, in Italia, si sono ottenuti importanti risultati scientifici: occorrono, dunque, nuove cure, formazione per i ricercatori e i medici infettivologi, investimenti per il rientro delle professionalità più elevate. Persone e saperi che sappiano affrontare e sfidare, nel panorama internazionale, la nuova fase sul fronte delle terapie e della prevenzione nella lotta contro l'Hiv.
4. Le relazioni al Parlamento
Ai sensi dell’art. 8, c. 3 della legge citata, l’amministrazione centrale produce annualmente una relazione al Parlamento sullo stato di attuazione degli interventi realizzati per fronteggiare l’infezione Hiv.
I documenti consultati, nel corso degli anni, in tema di attuazione dei Piani, hanno evidenziato le seguenti criticità:
- variabilità nell’individuazione degli obiettivi, dei criteri e delle modalità di monitoraggio e di valutazione delle azioni pianificate sul territorio e tra aree di intervento;
- mancato utilizzo dei dati e di informazione per la definizione degli obiettivi;
- assenza di un approccio organico e trasversale delle iniziative nei singoli piani regionali.
Sono state riportate, per ciascuna area di intervento posta in capo ai diversi soggetti attuatori (Ministero, Centro operativo Aids - Coa, Iis), le singole azioni/progetti, il piano finanziario generale e la tabella riepilogativa degli interventi di cui alla l. n. 135/1990, dopo la deliberazione del Cipe.
La durata della maggior parte dei progetti è risultata di circa 12 mesi, prorogata oltre i 18 mesi; in alcuni casi non viene riportata alcuna copertura finanziaria, in altri le iniziative sono inserite nei piani finanziari generali.
L’ultima relazione è del 2018 e si riferisce all’anno 2017.
5. Alcuni dati fisici nazionali
Nel fornire un quadro ricognitivo dell’evoluzione epidemiologica della patologia nel nostro Paese, relativamente all’ultimo quinquennio (2014-2018), l’Ufficio V della
Direzione generale della prevenzione sanitaria dell’amministrazione centrale ha trasmesso a questa Sezione alcune tabelle sintetiche relative al 2017, precisando che la misura utilizzata per stabilire se è in corso un danno al sistema immunitario35, dunque, una positività all’Hiv, perviene dall'effettuazione dell’esame diagnostico di routine per la conta dei CD4 (linfociti).
Nel rinviare ad una lettura più approfondita dei dati informativi sull’Hiv e l’Aids al documento di recente pubblicazione del Centro operativo Aids–Coa 2019, presente sul sito istituzionale del Ministero, in questa sede sono state utilizzate alcune tabelle che descrivono l’andamento dell’infezione attraverso i due rispettivi sistemi di sorveglianza36.
I dati stimati sono relativi al 31/12/2018 e sono pervenuti al Coa entro il 31/5/2018.
Nel suo rapporto, l’organismo segnala che esiste una difficoltà nel reperire le informazioni e nella costruzione di una banca dati che sia in grado di restituire un quadro qualitativo e attendibile dell’andamento dell’infezione/patologia, fondamentale per mettere a punto interventi di prevenzione, controllo e cura.
Infatti, “Il data entry delle schede Aids e le procedure di controllo di qualità, che vengono effettuate sia per il database della sorveglianza Hiv che per l’Rnaids, richiedono tempi tecnici non modificabili al fine di giungere alla versione definitiva e verificata dei due database a ottobre dell’anno successivo a quello di diagnosi. Nel 2014, insieme alla Commissione nazionale Aids e al Ministero della salute, è stato pertanto concordato che prima di questa data non è possibile pubblicare un aggiornamento annuale dei dati né fornire estrazioni, anche parziali, dei dati Aids e Hiv. I dati raccolti dai due sistemi di sorveglianza, Aids e Hiv, vengono annualmente inviati all’European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc). I dati presentati in questo fascicolo del Notiziario possono presentare piccole differenze rispetto al report Ecdc “Hiv/Aids surveillance in Europe” del corrente anno per aggiornamenti effettuati successivamente all’invio dei dati all’Ecdc. I dati riportati in questo fascicolo del Notiziario si discostano da quelli della “Relazione al Parlamento sullo stato di attuazione delle strategie attivate
35 Una persona sana in media possiede tra i 500 e i 1.200 CD4 (linfociti) per millilitro di sangue.
36 Il sistema di sorveglianza delle nuove diagnosi Hiv è stato istituito con d.m. del 31/3/2008; per l’Aids, d.m. 28/11/1986.
per fronteggiare l’infezione da Hiv” pubblicata nel corrente anno, in quanto si riferiscono a periodi di segnalazione diversi”37.
Il rapporto sottolinea, inoltre, che per l’ultimo anno (2018), le informazioni sui flussi di sorveglianza Hiv e Aids contengono una stima, pertanto, suscettibile di modifiche a causa di un rinvio ritardato delle schede di segnalazione da parte dei Centri clinici alle regioni e dalle regioni al Coa (ritardo di notifica).
E’ proprio il ritardo di notifica38, cioè il tempo che intercorre tra la diagnosi e l’arrivo delle schede al Coa, che determina un ritardo nel consolidamento dei dati stessi, nel caso dell'Hiv, anche a distanza di circa 4 anni dall’anno di segnalazione. Nel 2017, è stato posto un correttivo ed è stato anticipato da giugno a maggio l’invio delle informazioni dalle regioni al Coa in ragione dei tempi di trasmissione delle stesse anche all’organismo Ecdc.
37 Notiziario Istituto superiore di sanità n. 32/2019, pag. 5.
38 Assieme ad altri motivi, quali ad esempio le doppie segnalazioni in regioni diverse o l’incompletezza e la congruità dei dati trasmessi. Ovviamente, il ritardo di notifica per il 2018 è stato corretto utilizzando un modello messo a disposizione dell’Ecdc, effettuato una stima delle nuove diagnosi di infezione.
Tabella 1 - Numero di nuove diagnosi di infezione da Hiv, per regione di segnalazione e percentuale di copertura del sistema di sorveglianza. Periodo 2010- 2018
Regione | Anno inizio | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | Totale |
raccolta dati | |||||||||||
Piemonte | 1999 | 315 | 283 | 270 | 317 | 274 | 237 | 254 | 263 | 187 | 2.400 |
Valle d’Aosta | 2008 | 9 | 10 | 8 | 6 | 7 | 3 | 7 | 4 | 3 | 57 |
Liguria | 2009 | 95 | 101 | 107 | 75 | 95 | 113 | 114 | 112 | 91 | 903 |
Lombardia | 2009 | 876 | 941 | 1.103 | 993 | 875 | 869 | 772 | 733 | 617 | 7.779 |
Provincia Autonoma di Trento | 1985 | 29 | 30 | 39 | 23 | 24 | 15 | 33 | 24 | 20 | 237 |
Provincia Xxxxxxxx xx Xxxxxxx | 0000 | 22 | 29 | 17 | 18 | 20 | 15 | 19 | 15 | 4 | 159 |
Veneto | 1988 | 329 | 253 | 312 | 278 | 280 | 268 | 223 | 238 | 162 | 2.343 |
Friuli -Venezia Giulia | 1985 | 69 | 64 | 63 | 64 | 74 | 36 | 43 | 40 | 24 | 477 |
Xxxxxx- Romagna | 2006 | 437 | 425 | 436 | 345 | 375 | 323 | 329 | 308 | 245 | 3.223 |
Toscana | 2009 | 346 | 295 | 288 | 319 | 324 | 284 | 334 | 271 | 211 | 2.672 |
Umbria | 2009 | 37 | 61 | 67 | 57 | 61 | 56 | 54 | 59 | 38 | 490 |
Marche | 2007 | 99 | 74 | 85 | 59 | 87 | 72 | 115 | 91 | 60 | 742 |
Lazio | 1985 | 657 | 695 | 645 | 618 | 622 | 554 | 586 | 521 | 463 | 5.361 |
Abruzzo | 2006 | 63 | 39 | 47 | 58 | 65 | 54 | 53 | 66 | 58 | 503 |
Molise | 2010 | 4 | 7 | 3 | 7 | 12 | 10 | 12 | 27 | 13 | 95 |
Campania | 2008 | 210 | 189 | 243 | 190 | 180 | 201 | 188 | 226 | 232 | 1.859 |
Puglia | 2007 | 149 | 174 | 130 | 132 | 120 | 146 | 169 | 192 | 149 | 1.361 |
Basilicata | 2009 | 15 | 7 | 13 | 5 | 14 | 16 | 16 | 16 | 7 | 109 |
Calabria | 2009 | 114 | 17 | 9 | 12 | 24 | 30 | 17 | 12 | 9 | 244 |
Sicilia | 2009 | 143 | 198 | 185 | 199 | 228 | 233 | 281 | 282 | 205 | 1.954 |
Sardegna | 2012 | 0 | 0 | 88 | 60 | 63 | 58 | 54 | 61 | 49 | 433 |
Totale | 4.018 | 3.892 | 4.158 | 3.835 | 3.824 | 3.593 | 3.673 | 3.561 | 2.847 | 33.401 | |
Percentuale di copertura del Sistema di sorveglianza (%) | 97,8 | 97,8 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | 100 | ||
Incidenza per 100.000 residenti (calcolata sulle popolazioni residenti per regione) | 6,8 | 6,6 | 7 | 6,4 | 6,3 | 5,9 | 6,1 | 5,9 | 4,7 |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
Si può riscontrare, nella seconda colonna della tabella esposta, come l’avvio della raccolta dei dati sia avvenuto con tempi e modalità diverse sul territorio; a partire dal 2012, il sistema di sorveglianza ha ottenuto un grado di copertura totale sul territorio nazionale.
Nel periodo 2010-2018 sono state effettuate n. 33.401 nuove diagnosi da infezione Hiv39. Il dato relativo all’ultimo anno (2.847) evidenzia una maggiore concentrazione di casi segnalati, con riferimento alle seguenti Regioni: Lombardia, Lazio ed Xxxxxx- Romagna.
Tabella 2 – Numero di nuove diagnosi di infezione da Hiv per classe d’età e genere (2018)
Classi di età | Xxxxxx | Xxxxxxx | Totale | |||
n. | % di riga | n. | % di riga | n. | % di colonna | |
0-2 | 0 | 0,0 | 3 | 100,0 | 3 | 0,1 |
3-14 | 4 | 66,7 | 2 | 33,3 | 6 | 0,2 |
00-00 | 00 | 00,3 | 15 | 57,7 | 26 | 0,9 |
20-24 | 168 | 71,8 | 66 | 28,2 | 234 | 8,2 |
25-29 | 293 | 76,3 | 91 | 23,7 | 384 | 13,5 |
30-39 | 639 | 81,0 | 150 | 19,0 | 789 | 27,7 |
40-49 | 540 | 78,4 | 149 | 21,6 | 689 | 24,2 |
50-59 | 399 | 79,8 | 101 | 20,2 | 500 | 17,6 |
60-69 | 123 | 77,4 | 36 | 22,6 | 159 | 5,6 |
≥ 70 | 49 | 90,7 | 5 | 9,3 | 54 | 1,9 |
Totale | 2.226 | 78,3 | 618 | 21,7 | 2.844 * | 100,0 |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
A partire dalla classe di età 20-24, la distribuzione delle nuove diagnosi da Hiv per classe e genere mostra per gli uomini una proporzione in costante aumento con l’aumentare dell’età mentre per le donne l’andamento, a partire dalla fascia 30-39, resta molto contenuto.
Nella tabella successiva, viene riportato il numero e la proporzione delle nuove diagnosi di infezione da Hiv suddiviso per aree geografiche e regione di segnalazione.
39 Nella memoria pervenuta prima dell’adunanza, il numero delle nuove diagnosi segnalate nel 2017 è pari a 3.443, leggermente superiore; l’incidenza è pari al 5,7.
Tabella 3 - Numero e proporzione di nuove diagnosi di infezione da Hiv per nazionalità e regione di segnalazione (2018)
Regioni | 2018 | ||||||
Italiani | Stranieri | Casi | Casi | Totale | |||
n. % riga* | n. % riga* | con nazionalità riportata n. | con nazionalità non riportata n. | n. | |||
Piemonte | 122 | 65,2 | 65 | 34,8 | 187 | 0 | 187 |
Valle d’Aosta | 2 | 66,7 | 1 | 33,3 | 3 | 0 | 3 |
Liguria | 54 | 59,3 | 37 | 40,7 | 91 | 0 | 91 |
Lombardia | 524 | 84,9 | 93 | 15,1 | 617 | 0 | 617 |
Provincia Autonoma di Trento | 12 | 60 | 8 | 40 | 20 | 0 | 20 |
Provincia Autonoma di Bolzano | 1 | 25 | 3 | 75 | 4 | 0 | 4 |
Veneto | 105 | 66 | 54 | 34 | 159 | 3 | 162 |
Friuli -Venezia - Giulia | 21 | 87,5 | 3 | 12,5 | 24 | 0 | 24 |
Xxxxxx-Romagna | 154 | 62,9 | 91 | 37,1 | 245 | 0 | 245 |
Totale regioni Nord | 995 | 73,7 | 355 | 26,3 | 1350 | 3 | 1.353 |
Toscana | 143 | 68,8 | 65 | 31,2 | 208 | 3 | 211 |
Umbria | 27 | 71,1 | 11 | 28,9 | 38 | 0 | 38 |
Marche | 40 | 66,7 | 20 | 33,3 | 60 | 0 | 60 |
Lazio | 278 | 60,8 | 179 | 39,2 | 457 | 6 | 463 |
Totale regioni Centro | 488 | 64 | 275 | 36 | 763 | 9 | 772 |
Abruzzo | 36 | 62,1 | 22 | 37,9 | 58 | 0 | 58 |
Molise | 8 | 61,5 | 5 | 38,5 | 13 | 0 | 13 |
Campania | 152 | 67,3 | 74 | 32,7 | 226 | 6 | 232 |
Puglia | 118 | 79,2 | 31 | 20,8 | 149 | 0 | 149 |
Basilicata | 5 | 71,4 | 2 | 28,6 | 7 | 0 | 7 |
Calabria | 6 | 66,7 | 3 | 33,3 | 9 | 0 | 9 |
Sicilia | 138 | 67,6 | 66 | 32,4 | 204 | 1 | 205 |
Sardegna | 42 | 85,7 | 7 | 14,3 | 49 | 0 | 49 |
Totale regioni Sud e Isole | 505 | 70,6 | 210 | 29,4 | 715 | 7 | 722 |
Totale Italia | 1.988 | 70,3 | 840 | 29,7 | 2.828 | 19 | 2.847 |
(*) Calcolata sul totale dei dati disponibili per nazionalità |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
La tabella 4 riporta i dati relativi ai casi prevalenti in un determinato anno. Il concetto di prevalenza coincide con tutti i casi diagnosticati in quel determinato anno, più quelli diagnosticati negli anni precedenti e viventi (anche per un solo giorno dell’anno considerato). Il numero dei casi prevalenti di Aids per regione di residenza e anno di diagnosi si ferma al 2016.
Tabella 4 - Numero annuale dei casi prevalenti di Aids per regione di residenza. Periodo 2007-2016
Regione | 2007 | 2008 | 2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 |
Lombardia | 5.776 | 5.884 | 5.973 | 6.062 | 6.170 | 6.254 | 6.365 | 6.420 | 6.476 | 6.534 |
Lazio | 2.881 | 2.955 | 3.042 | 3.103 | 3.151 | 3.231 | 3.286 | 3.311 | 3.351 | 3.399 |
Xxxxxx-Romagna | 1.756 | 1.812 | 1.835 | 1.879 | 1.898 | 1.940 | 1.956 | 1.975 | 1.992 | 2.007 |
Toscana | 1.318 | 1.369 | 1.430 | 1.463 | 1.504 | 1.527 | 1.575 | 1.621 | 1.662 | 1.682 |
Piemonte | 1.195 | 1.223 | 1.243 | 1.277 | 1.304 | 1.320 | 1.350 | 1.377 | 1.384 | 1.399 |
Campania | 995 | 1.021 | 1.069 | 1.104 | 1.106 | 1.134 | 1.179 | 1.188 | 1.211 | 1.238 |
Veneto | 965 | 1.013 | 1.036 | 1.067 | 1.086 | 1.106 | 1.145 | 1.164 | 1.190 | 1.191 |
Sicilia | 1.006 | 1.023 | 1.047 | 1.061 | 1.077 | 1.091 | 1.094 | 1.102 | 1.125 | 1.153 |
Liguria | 915 | 915 | 941 | 954 | 950 | 977 | 971 | 969 | 972 | 978 |
Puglia | 806 | 812 | 794 | 800 | 825 | 847 | 867 | 885 | 899 | 912 |
Sardegna | 549 | 552 | 553 | 561 | 574 | 578 | 579 | 576 | 574 | 571 |
Marche | 382 | 394 | 411 | 430 | 443 | 455 | 458 | 474 | 472 | 494 |
Abruzzo | 232 | 238 | 242 | 250 | 261 | 266 | 278 | 288 | 282 | 292 |
Umbria | 227 | 227 | 238 | 233 | 234 | 242 | 256 | 262 | 271 | 281 |
Calabria | 000 | 000 | 000 | 221 | 234 | 238 | 238 | 234 | 239 | 239 |
Friuli- Venezia Giulia | 000 | 000 | 000 | 205 | 212 | 216 | 217 | 217 | 227 | 238 |
Provincia Autonoma di Trento | 142 | 145 | 147 | 147 | 150 | 152 | 154 | 152 | 155 | 157 |
Provincia Autonoma di Bolzano | 123 | 121 | 124 | 130 | 136 | 137 | 138 | 142 | 145 | 143 |
Basilicata | 60 | 67 | 72 | 75 | 74 | 76 | 71 | 73 | 74 | 73 |
Molise | 30 | 35 | 34 | 34 | 37 | 42 | 44 | 41 | 40 | 44 |
Valle d’Aosta | 25 | 27 | 29 | 28 | 29 | 32 | 30 | 31 | 29 | 29 |
Estera | 371 | 376 | 386 | 400 | 406 | 424 | 446 | 449 | 469 | 487 |
Non riportata | 563 | 617 | 634 | 641 | 676 | 682 | 711 | 733 | 744 | 753 |
Totale | 20.716 | 21.239 | 21.691 | 22.125 | 22.537 | 22.967 | 23.408 | 23.684 | 23.983 | 24.294 |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
Come già espresso, il ritardo di notifica dei casi comporta l’utilizzo di un modello statistico per la correzione degli stessi. Allo stato attuale, il Notiziario riporta la seguente ricostruzione temporale: a partire dal 1997 risulterebbe una costante riduzione dei casi diagnosticati.
Tabella 5 - Numero dei casi di Aids per anno di diagnosi, dei casi corretti per ritardo di notifica e dei decessi
Anni | Casi diagnosticati | Casi corretti | Morti per anno di decesso |
1982 | 1 | 1 | 0 |
1983 | 8 | 8 | 2 |
1984 | 37 | 37 | 16 |
1985 | 198 | 198 | 89 |
1986 | 459 | 459 | 268 |
1987 | 1.030 | 1.030 | 563 |
1988 | 1.775 | 1.775 | 857 |
1989 | 2.483 | 2.483 | 1.407 |
1990 | 3.137 | 3.137 | 1.947 |
1991 | 3.830 | 3.830 | 2.621 |
1992 | 4.259 | 4.259 | 3.279 |
1993 | 4.804 | 4.804 | 3.670 |
1994 | 5.508 | 5.508 | 4.335 |
1995 | 5.653 | 5.653 | 4.582 |
1996 | 5.054 | 5.054 | 4.200 |
1997 | 3.385 | 3.385 | 2.144 |
1998 | 2.445 | 2.445 | 1.071 |
1999 | 2.144 | 2.144 | 1.064 |
2000 | 1.958 | 1.958 | 1.045 |
2001 | 1.823 | 1.823 | 1.033 |
2002 | 1.772 | 1.772 | 1.000 |
2003 | 1.734 | 1.734 | 1.031 |
2004 | 1.641 | 1.641 | 919 |
2005 | 1.531 | 1.531 | 862 |
2006 | 1.456 | 1.456 | 812 |
2007 | 1.408 | 1.408 | 819 |
2008 | 1.342 | 1.342 | 754 |
2009 | 1.206 | 1.206 | 715 |
2010 | 1.149 | 1.149 | 645 |
2011 | 1.057 | 1.057 | 644 |
2012 | 1.074 | 1.074 | 636 |
2013 | 1.077 | 1.077 | 653 |
2014 | 929 | 929 | 572 |
2015 | 871 | 872 | 560 |
2016 | 871 | 877 | 532 |
2017 | 797 | 821 | * |
2018 | 661 | 759 | * |
Totale | 70.567 | 70.697 | 45.347 |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
La tabella 6 riporta la situazione relativa al numero dei casi di Aids per regione di residenza e biennio di diagnosi nel periodo che va dal 2005 al 2018.
Tabella 6 - Numero dei casi di Aids per regione di residenza e biennio di diagnosi
Regione | < 2005 | 2005-06 | 2007-08 | 2009-10 | 2011-12 | 2013-14 | 2015-16 | 2017-18 |
Lombardia | 16.590 | 805 | 676 | 583 | 529 | 463 | 405 | 341 |
Lazio | 7.268 | 380 | 381 | 306 | 295 | 264 | 234 | 213 |
Xxxxxx-Romagna | 5.345 | 269 | 272 | 209 | 189 | 151 | 153 | 101 |
Piemonte | 3.674 | 194 | 148 | 145 | 117 | 136 | 87 | 82 |
Toscana | 3.361 | 185 | 227 | 193 | 155 | 156 | 150 | 127 |
Veneto | 3.074 | 133 | 150 | 124 | 93 | 130 | 95 | 74 |
Liguria | 2.730 | 131 | 97 | 112 | 92 | 64 | 61 | 74 |
Sicilia | 2.000 | 000 | 000 | 132 | 106 | 97 | 112 | 74 |
Campania | 2.043 | 125 | 147 | 149 | 120 | 141 | 99 | 72 |
Puglia | 2.081 | 122 | 82 | 55 | 91 | 88 | 57 | 39 |
Sardegna | 1.654 | 76 | 52 | 48 | 50 | 28 | 22 | 11 |
Marche | 905 | 63 | 59 | 63 | 42 | 46 | 46 | 39 |
Abruzzo | 453 | 36 | 45 | 28 | 33 | 47 | 33 | 31 |
Calabria | 546 | 38 | 23 | 29 | 30 | 10 | 15 | 12 |
Umbria | 443 | 44 | 22 | 17 | 23 | 31 | 32 | 29 |
Friuli -Venezia Giulia | 438 | 28 | 38 | 16 | 17 | 17 | 26 | 15 |
Provincia Autonoma di Trento | 311 | 10 | 16 | 6 | 8 | 4 | 7 | 6 |
Provincia Xxxxxxxx xx Xxxxxxx | 000 | 16 | 16 | 17 | 9 | 5 | 3 | 0 |
Basilicata | 159 | 12 | 16 | 17 | 10 | 6 | 7 | 7 |
Molise | 45 | 9 | 11 | 0 | 10 | 3 | 8 | 5 |
Valle d’Aosta | 74 | 3 | 4 | 5 | 4 | 1 | 0 | 0 |
Estera | 441 | 73 | 49 | 35 | 33 | 37 | 44 | 51 |
Non riportata | 871 | 105 | 92 | 66 | 75 | 81 | 46 | 55 |
Totale | 55.138 | 2.987 | 2.750 | 2.355 | 2.131 | 2.006 | 1.742 | 1.458 |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
A seguire, l’individuazione in termini di percentuale dei casi di Aids, suddivisi per classe di età e genere e confronto temporale con i dati del 1998, 2008 e 2018.
Tabella 7 - Percentuale dei casi di Aids, per classe di età e genere negli anni 1998, 2008, 2018 e nel totale dei casi (percentuali di colonna)
Classe d’età | Xxxxxx | Xxxxxxx | Totale (1982-2018) | ||||||
1998 | 2008 | 2018 | 1998 | 2008 | 2018 | Maschi | Femmine | Totale | |
n. 1.901 | n. 992 | n. 514 | n. 350 | n. 328 | n. 147 | n. 54.399 | n. 16.168 | n. 70.567 | |
0 | 0,2 | 0 | 0 | 0,2 | 0 | 0 | 0,2 | 0,9 | 0,4 |
1-4 | 0,3 | 0 | 0 | 0,4 | 0 | 0 | 0,2 | 0,9 | 0,4 |
5-9 | 0,1 | 0 | 0 | 0,7 | 0 | 0,7 | 0,1 | 0,5 | 0,2 |
10-12 | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,3 | 0 | 0 | 0,1 | 0,1 |
13-14 | 0,2 | 0 | 0 | 0,2 | 0 | 0 | 0,1 | 0,1 | 0,1 |
15-19 | 0,1 | 0,6 | 0,4 | 0,7 | 2 | 0,7 | 0,3 | 0,5 | 0,3 |
20-24 | 1,2 | 2 | 1,9 | 3,7 | 2,9 | 2 | 3,1 | 6,4 | 3,9 |
25-29 | 8 | 5,7 | 5,4 | 17,1 | 7,1 | 3,4 | 15,4 | 21,7 | 16,9 |
30-34 | 26,1 | 11,9 | 7,8 | 34,2 | 14,3 | 10,2 | 25,1 | 25,7 | 25,3 |
35-39 | 29,1 | 15,7 | 11,9 | 22,6 | 21,4 | 14,3 | 20 | 17,7 | 19,5 |
40-49 | 21,4 | 39,5 | 27,4 | 12,5 | 40 | 32 | 21,5 | 16,8 | 20,5 |
50-59 | 9,2 | 16,6 | 30 | 4,4 | 8,6 | 25,9 | 9,2 | 5,8 | 8,4 |
≥ 60 | 4,1 | 7,9 | 15,2 | 3,3 | 3,4 | 10,9 | 4,5 | 2,9 | 4,1 |
Fonte: dati Istituto superiore di sanità, Centro operativo Aids, Notiziario n. 32/2019.
CAPITOLO II
LA PROGRAMMAZIONE, GESTIONE E RENDICONTAZIONE DEGLI INTERVENTI
Sommario: 1. Premessa. - 2. Interventi nell’ambito della comunicazione, informazione e educazione. – 3. Interventi nell’ambito della prevenzione e sorveglianza. – 4. Progetti di ricerca e Programmi di costruzione ristrutturazione reparti di ricovero. – 5. Ulteriori azioni nell’ambito del Ssn – 6. La Cooperazione internazionale.
1. Premessa
Per lo svolgimento delle azioni volte a contrastare la patologia e l’infezione del virus, sono state ricostruite, nei paragrafi seguenti, le singole aree di intervento che risultano finanziate con risorse annuali provenienti dal bilancio del Ministero della salute, nei seguenti principali settori:
- settore della comunicazione, informazione ed educazione;
- settore della prevenzione e dell’attività di sorveglianza sanitaria;
- settore dell’attuazione di progetti di ricerca e dei programmi di costruzione, ristrutturazione di reparti di ricovero e laboratori di microbiologia, virologia e immunologia, realizzazione di ospedali diurni.
Al quadro appena esposto si affiancano ulteriori azioni a carico del Ssn, quali: la programmazione di corsi di aggiornamento e formazione per il personale addetto, l’assistenza domiciliare, nonché l’attività sanitaria e socio-sanitaria delle persone affette dal virus comprensiva delle cure farmacologiche. Infine, lo svolgimento dell’attività del Comitato tecnico sanitario (Cts - settore formazione e assistenza).
Si richiama, altresì, l’attenzione al programma di prevenzione e cura nei Paesi terzi; il Ministero della salute collabora, infatti, attivamente al gruppo costituito presso la Direzione generale della cooperazione e sviluppo del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale (Maeci), con il contributo dell'Istituto superiore di sanità, per progetti di investimento di risorse con il Fondo globale per la lotta all'Aids, alla tubercolosi ed alla malaria nei Paesi in via di sviluppo. L’impegno finanziario è a carico del Maeci.
A seguito dell’istruttoria per la presente indagine, sono state trasmesse alla
Sezione informazioni da parte delle seguenti Amministrazioni:
- il Ministero della salute, attraverso le diverse direzioni generali competenti, in particolare: la Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute – Ufficio 4, la Direzione generale della prevenzione sanitaria - Ufficio V, la Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei internazionali. La Direzione generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane, in relazione alle proprie attribuzioni, ha comunicato che40 non ha titolo nella gestione delle risorse di cui alla l. n. 135/1990; l’Organismo indipendente di valutazione, in merito all’indagine in oggetto, ha riferito che la sua struttura tecnica è stata coinvolta dall’Amministrazione solo con la trasmissione di lettere inviate “per conoscenza”;
- Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che, per il tramite della Direzione generale per la cooperazione allo sviluppo - Unità per la strategia, i processi globali e le organizzazioni internazionali – ha riferito per la parte di competenza.
Complessivamente, si espongono gli esiti della programmazione, gestione e rendicontazione, con riferimento al periodo 2015-2018 ed accenni anche al 2019.
2. Interventi nell’ambito della comunicazione, informazione ed educazione
All’interno della programmazione prevista dalla l. n. 135/1990, giocano un ruolo determinante le c.d. campagne di comunicazione, informazione ed educazione, annualmente rifinanziate e rimodulate dal Ministero al fine di ottenere una maggiore incisività e sensibilità sull’argomento. A tale scopo, vengono utilizzati tutti i canali massmediologici (dalla radio alla tv, dalla stampa al network, al web) allo scopo di contrastare la diffusione del virus dell’Hiv, in base alle indicazioni generali formulate dalle attuali strutture ministeriali41. Le campagne di comunicazione possono essere
40 La precisazione è contenuta all’interno della memoria n. 2 cit.
41 Sezioni L e M del Comitato tecnico sanitario. La Direzione ha precisato che “negli ultimi anni la collaborazione con il Cts è divenuta molto stretta in termini di condivisione dei contenuti e dei messaggi, nonché della diffusione delle campagne stesse”. Lo stesso Xxx ha esplicitamente sottolineato la necessità di realizzare campagne di sensibilizzazione rivolte alla collettività lungo l’intero anno.
consultate sul link istituzionale42.
A partire dal 2015, vengono utilizzate le risorse stanziate sul cap. 4311, piano gestionale (p.g.) 1, denominato “Spese per la promozione di interventi di comunicazione, informazione ed educazione in materia di lotta all’Aids”.
La Direzione generale della comunicazione e dei rapporti europei ed internazionali ha, tuttavia, precisato che ha dovuto necessariamente far ricorso ad ulteriori fondi43 utilizzando le risorse finanziarie presenti sul cap. 5510, nello specifico piano gestionale, p.g. 12, denominato “Spese per l’informazione sanitaria ai fini della promozione della salute, incluse quelle per l’iscrizione, l’organizzazione e la partecipazione a convegni, congressi, mostre ed altre manifestazioni nazionali ed internazionali”44 e, successivamente di altri piani gestionali45.
Nel periodo 2013-2019, con riferimento ai singoli capitoli - come, peraltro, integrati dall’Amministrazione – sono state realizzate efficaci campagne di comunicazione orientate sull’informazione e sui comportamenti a rischio, testate con indagini a campione. In particolare:
Nell'anno 2013
Sono stati acquistati spazi pubblicitari sui principali media per la diffusione degli spot video, degli spot radiofonici e della creatività stampa della campagna di comunicazione per la lotta all'Aids del 2012 con i seguenti fondi:
- Capitolo 4311 piano gestionale (p.g.) 1: spazi radio e Tv, euro 45.081,96 + spazi della creatività stampa, euro 60.532,03;
- Capitolo 5510 piano gestionale (p.g.) 12: spazi radio e tv, euro 300.549,29.
Nell'anno 2014
1. È stato stipulato un accordo di collaborazione con l'Istituto superiore di sanità Iss per attività di informazione e di comunicazione in materia di Aids comprensivo
42xxxx://xxx.xxxxxx.xxx.xx/xxxxxxx/xxxx/x0_0_0xxx?xxxxxxxxxxxxxxx&xxxxxxxxxxxxx&xxxxxXxxx
43 La precisazione è contenuta nella memoria n. 2 cit.
44 Ministero della salute, Segretariato generale, nota dell’1/06/2018, prot. Cdc n. 2071 dell’1/06/2018; Direzione generale della comunicazione, nota del 21/05/2019, prot. Cdc n. 1545 del 24/05/2019.
45 L’aggiornamento è contenuto nella memoria cit.
del servizio di counselling telefonico svolto dal Telefono verde Aids e infezioni sessualmente trasmesse e della manutenzione del sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx con il seguente fondo:
Capitolo 4311 p.g. 1: euro 30.000,00;
2. sono stati acquistati spazi pubblicitari per la diffusione dello spot radiofonico per la lotta all'Aids da trasmettere nelle principali emittenti radiofoniche commerciali con i seguenti fondi:
- Capitolo 4311 p.g. 1: euro 58.091,00;
- Capitolo 5510 p.g. 12: euro 140.951,10.
Nell'anno 2015
1. È stato stipulato un accordo di collaborazione con l'Istituto superiore di sanità Iss per attività di informazione e di comunicazione in materia di Aids comprensivo di: una campagna innovativa sui social network con tre video originali di taluni youtubers; servizio di counselling svolto dal Telefono verde Aids e infezioni sessualmente trasmesse; aggiornamento e manutenzione del sito xxx.xxxxxxxxxxxxxxxx.xx con i seguenti fondi:
- Capitolo 4311 p.g. 1: euro 81.640,00;
- Capitolo 5510 p.g. 12: euro 45.960,00;
2. sono stati acquistati spazi pubblicitari per la diffusione dello spot radiofonico per la lotta all'Aids da trasmettere nelle principali emittenti radiofoniche commerciali con il seguente fondo:
Capitolo 5510 p.g. 12: euro 128.450,00.
Nell'anno 2016
1. Per la Giornata mondiale della lotta all’Aids del 1° dicembre 2016 è stata personalizzata in modo innovativo la sede di Lungotevere Ripa del Ministero della salute illuminandola con luci rosse, apponendo la scritta Stop Aids sulla facciata, con il seguente fondo:
Capitolo 5510 p.g. 12: euro 31.744,00;
2. è stato stipulato un accordo di collaborazione con l’Istituto superiore di
sanità Iss per attività di informazione e di comunicazione in materia di Aids comprensivo di: servizio di counselling svolto dal Telefono verde Aids e infezioni sessualmente trasmesse; aggiornamento e manutenzione del sito www. xxxxxxxxxxxxxxxx.xx, svolgimento di focus group, attività di web marketing e di digital advertising sui social network con il seguente fondo:
Capitolo 5510 p.g. 12: euro 84.495,60;
3. prima di pubblicare i video sui rispettivi canali degli youtubers, è stata effettuata un'indagine preliminare sulla campagna con due diverse ricerche (quantitativa e qualitativa) sul target giovani tra i 14 e 20 anni, con il seguente fondo:
Capitolo 4311 p.g. 1: euro 3.084,16 (nell’ambito di un contratto più ampio);
4. sono stati acquistati spazi pubblicitari per la diffusione di uno spot radiofonico nella sola giornata del 1° dicembre 2016 con il seguente fondo:
Capitolo 4311 p.g. 1: euro 8.604,87.
Nell'anno 2017
1. È stato stipulato un contratto per la realizzazione di una nuova campagna di comunicazione "Con l’Hiv non si scherza" concernente il tema della prevenzione della malattia, con il seguente fondo:
Capitolo 5510 p.g. 12: euro 81.364,18;
2. per la diffusione della campagna sono stati acquistati gli spazi pubblicitari: gli spot televisivi della durata di 30 secondi sono stati veicolati sulle principali emittenti televisive nazionali e locali, previa attività di pianificazione media e diffusi tramite attività di digital advertising sui social network; la creatività è stata promossa mediante affissione urbana di Roma e Milano, con i seguenti fondi:
- Capitolo 4311 p.g. 1: spazi tv nazionali euro 137.936,47 + affissione maxi- impianti urbani euro 14.000,00;
- Capitolo 5510 p.g. 12: spot tv euro 38.456,03 + affissione maxi-impianti urbani euro 26.650,00;
- Capitolo 5510 p.g. 18: promozione sui social network euro 16.000,65.
Nell'anno 2018
1. Sono stati acquistati spazi per proseguire la diffusione della creatività della campagna Aids "Con l'Hiv non si scherza" negli impianti di affissione urbana di Roma e Milano, con il seguente fondo:
Capitolo 5510 p.g. 12: affissione maxi-impianti, euro 41.846,00;
2. è stato stipulato un contratto per il servizio di indagine pre-advertising sul tema e sui nuovi testimonial per la nuova campagna Aids "Con l'Hiv non si scherza #HIVriguardatutti", con il seguente fondo:
Capitolo 5510 p.g. 12: euro 10.760,40.
Nell'anno 2019
1. È stato stipulato un contratto per la realizzazione di una nuova campagna di comunicazione "Con l'Hiv non si scherza #HIVriguardatutti", successivamente integrato per sopravvenute esigenze con i seguenti fondi:
- Capitolo 4311 p.g. 1: euro 82.000,00 (atto programmatorio 2018);
- Capitolo 4311 p.g. 1: euro 8.219,86 + aumento contrattuale 3.435,52
(spostamento da capitolo 5510 p.g. 12);
2. sono stati acquistati gli spazi pubblicitari per la diffusione della campagna "Con l'Hiv non si scherza #HIVriguardatutti": gli spot video della durata di 30 secondi sono stati veicolati sulle principali emittenti televisive nazionali previa attività di pianificazione media e diffusi con attività di digital advertising sui social network con i seguenti fondi:
- Capitolo 4311 p.g. 1: spazi pubblicitari televisivi euro 75.196,14;
- Capitolo 5510 p.g. 12: Digital Adv sui social euro 4.796,78 (quota di un contratto multisoggetto);
3. per la Giornata mondiale per la lotta all'Aids del 1° dicembre 2019, sono stati diffusi messaggi di prevenzione sull'Hiv illuminando il Colosseo di rosso e proiettando la scritta Stop Aids, alla stregua di quanto viene fatto in altri edifici istituzionali nel mondo; si è realizzato uno spot radiofonico della durata di 30 secondi con il seguente fondo:
Capitolo 4311 p.g. 1: euro 21.520,80 (spostamento da capitolo 5510 p.g. 18);
4. sono stati acquistati gli spazi pubblicitari per la diffusione dello spot radiofonico da trasmettere per la Giornata mondiale: gli spot sono stati veicolati sulle principali emittenti radiofoniche nazionali previa attività di pianificazione media con il seguente fondo:
Capitolo 4311 p.g. 1: euro 228.479,20 (spostamento da capitolo 5510 p.g. 13 e p.g.
18).
3. Interventi nell’ambito della prevenzione e sorveglianza sanitaria
Nell’ambito della prevenzione, la competente Direzione generale del Ministero46 utilizza più di un capitolo per poter far fronte alla molteplicità di interventi che caratterizzano l’intera area; nello specifico, si tratta di progetti di ricerca (studi epidemiologici, valutazioni di efficacia dei modelli di prevenzione, impatti economici, attività di ricerca); il funzionamento degli organismi preposti (ex Commissione nazionale Cna) 47.
L’Ufficio V ha riferito48 sulla spesa nel settore della prevenzione con riferimento al periodo 2012-2018 e con qualche cenno al 2019.
Nell’anno 2012:
- Sul cap. 4310 “Spese per l'attuazione dei programmi ed interventi mirati per la lotta e la prevenzione delle infezioni da Hiv e delle sindromi relative, ivi comprese le spese per rilevamenti e ricerche, per il funzionamento dei Comitati, Commissioni nonché l'organizzazione di seminari e convegni sulla materia”, è stato realizzato il progetto “Sperimentazione di un modello di intervento di prevenzione dell'infezione da Hiv” rivolto al target giovani secondo le azioni di “buona pratica” indicate dall'European Centre for Disease Control (Ecdc), curato dal Centro operativo Aids del Reparto di epidemiologia
46 Direzione generale della prevenzione sanitaria.
47 Ai sensi dell’art. 68, c. 1, d.l. n. 112/2008, convertito dalla l. n. 133/2008.
48 Ministero della salute, Direzione generale per la prevenzione sanitaria, note del 18/09/2017, prot. Cdc n. 3421 del 19/09/2018; del 19/04/2019, prot. Cdc n. 1545 del 24/05/2019; Segretariato generale, nota dell’1/06/2018, prot. Cdc n. 2071 dell’1/06/2018.
dell'Istituto superiore di sanità, con un costo di euro 109.500,00;
- con il fondo presente sul cap. 4310 sono state affrontate le spese di gestione della Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids (Cna) e delle strutture dell’ex Cna. Il costo per tale attività è stato di euro 26.782,59;
- sul cap. 4100 (p.g. 27) relativo alle “Spese per il funzionamento della Consulta del volontariato per la lotta contro l'Aids”, sono stati realizzati n. 2 progetti: “Cosa Ne Sai?”, sul grado di conoscenza dell'Hiv/Aids nella popolazione generale con focus nella fascia di età 14/18 anni e nella popolazione sessualmente attiva, curato dall'Università degli studi Ca' Foscari di Venezia. Lo stanziamento è stato di 116.000 euro; il progetto “Domus”, sull'accesso all'assistenza domiciliare per i malati di Aids, curato dall'Università degli studi di Catania, con uno stanziamento di 79.900 euro. Sono state affrontate le spese di gestione della Consulta pari a 13.108,19 euro;
- sul capitolo 4393, relativo alle “Azioni centrali”, è stato portato avanti dall'Istituto superiore di sanità il progetto “Xxxxxx 2.0 - Salute della donna e del bambino” con uno stanziamento di 300.000,00 euro. Sullo stesso capitolo, sono state, altresì, riassegnate risorse per la realizzazione delle seguenti iniziative:
1. “Studio di fattibilità di un sistema di sorveglianza di seconda generazione dell'infezione da Hiv in gruppi vulnerabili”, a cura dell’Istituto superiore di sanità, per euro 200.000,00;
2. "Sistema di sorveglianza nazionale Hiv e Aids”, a cura dell'Istituto superiore di sanità, con uno stanziamento di 80.000,00 euro;
3. Icona (Italian Cohort Naive Antiretrovirals), a cura dell’Istituto nazionale malattie infettive “X. Xxxxxxxxxxx”, per 100.000,00 euro;
4. Joint Action Italiana — Azioni integrative alla joint action europea sull'Hiv 2013-2015, a cura dell’Istituto nazionale malattie infettive “X. Xxxxxxxxxxx”. Lo stanziamento è stato di 80.000,00 euro.
Nell’anno 2013:
- Sul cap. 4310, sono stati realizzati:
1. “Studio epidemiologico, clinico e virologico in popolazioni di migranti Hiv-
positivi. Il monitoraggio epidemiologico delle varianti virali quale possibile intervento di prevenzione”, a cura del Centro nazionale Aids dell'Istituto superiore di sanità; il costo dell'iniziativa è stato di euro 39.900,00;
2. “Valutazione dell'efficacia di un modello comunicativo-relazionale per la prevenzione dell'Hiv nella popolazione migrante presente in alcune aree regionali italiane", affidato all'Unità organizzativa per lo studio, la ricerca e la formazione nell’ambito delle malattie infettive (Uorcf) dell’Iss: il costo dell'iniziativa è stato di euro 39.900,00;
3. “La lotta alla sifilide quale strategia di riduzione dell'incidenza dell'infezione da Hiv-I nella comunità di maschi che fanno sesso con maschi (Msm) a Roma”, affidato agli Istituti fisioterapici ospitalieri, euro 18.000,00;
- con la quota residua di euro 7.778,19 dallo stanziamento del fondo sopra citato, sono state affrontate, inoltre, le spese di gestione della Commissione nazionale per la lotta contro l'Aids (Cna) e dei sottogruppi che dalla Cna derivano;
- sul cap. 4100 (p.g. 27), per il progetto “Definizione di ambiti e strumenti operativi e valutazione di impatto economico dell'offerta del test Hiv dai contesti sanitari consolidati utilizzando test rapidi. Fornire una base tecnica i policy maker che devono definire le strategie operative”, affidato all'Istituto nazionale malattie infettive “X. Xxxxxxxxxxx”, lo stanziamento è stato di 150.000,00 euro;
- sono state affrontate le spese di gestione della Consulta pari a 8.778,57 euro.
Nell’anno 2014:
- Nel corso dell’esercizio sul cap. 4310, è stato attuato il progetto “Il monitoraggio epidemiologico molecolare dei sottotipi e delle forme circolanti di Hiv quale intervento di prevenzione”, a cura del Centro nazionale Aids dell'Istituto superiore di sanità, con un costo complessivo di euro 65.000;
- sono state affrontate le spese di gestione della Commissione nazionale per la lotta contro l'Aids (Cna) pari a 12.130,25 euro;
- sul cap. 4100 (p.g. 27), per un totale di 118.000,00 euro, a cura dell'Istituto nazionale malattie infettive “X. Xxxxxxxxxxx”, è stato realizzato il progetto “Il
ruolo delle associazioni nella "retention in care" delle persone con infezione da Hiv in Italia”;
- le spese di gestione della Consulta sono state pari a 9.450,40 euro;
- nell’ambito delle “Azioni centrali”, per il "Sistema di sorveglianza nazionale Hiv e Aids”, affidato all’Istituto superiore di sanità, sono stati stanziati 80.000,00 euro.
Nell’anno 2015:
- L’iniziativa “La diagnosi rapida di sifilide in ambiente extraospedaliero quale strategia di prevenzione dell'infezione da Hiv mirata ai maschi che fanno sesso con maschi (Msm)”, è stata affidata agli Istituti fisioterapici ospitalieri ed ha avuto un costo complessivo di euro 68.500,00, a valere sul cap. 4310;
- sul cap. 4023 (p.g. 1), prosegue il progetto: “I.RI.D.E: interventi di riduzione del danno efficaci secondo le linee guida internazionali 2013. Una ricerca intervento nelle carceri”, affidato all'Università studi di Torino, con un costo pari ad euro 113.000,00.
Nell’anno 201649:
- Sul cap. 4310, all'Istituto superiore di sanità per un costo di euro 167.110,00, la realizzazione dell’iniziativa “Percorso diagnostico-assistenziale delle Ist: individuazione di criticità ed inappropriatezze nei percorsi: proposte operative di implementazione del sistema territoriale per un corretto inquadramento diagnostico- assistenziale";
- sul cap. 4023, prosegue il progetto “X.XX.XX 2…” sulla riduzione del danno e dei rischi di trasmissione di Hiv nella popolazione carceraria, condotto dall'Università studi di Torino per un costo di 116.248,00 euro.
Nell’anno 2017:
- Sul cap. 4310 realizzazione di uno “Studio di fattibilità per la sorveglianza Hiv/Aids verso la costruzione di un’unica piattaforma nazionale”, affidato
49 Dati integrati nella memoria cit.
all’Istituto superiore di sanità, è stato realizzato con un costo pari ad euro 67.987,00;
- sul cap. 4023, p.g. 1, il progetto “Linkage to care in Hiv. Un ulteriore tassello all’analisi del continuum of care in Hiv in Italia”, affidato all’Istituto nazionale per le malattie infettive Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx–Irccs, Roma. Il costo dell’iniziativa è stato di euro 111.141,00.
Nell’anno 2018:
- Sul cap. 4310, il progetto “L’uso di una rete di Point-Of-Care (Poc) urbani per la prevenzione e diagnostica rapida delle infezioni sessualmente trasmissibili emergenti e ri-emergenti in maschi che fanno sesso con maschi (Msm)”, affidato agli Istituti fisioterapici ospitalieri - Istituto dermatologico San Gallicano, Roma, il cui costo è stato di euro 30.000,00; il progetto “Hiv e infezioni sessualmente trasmesse: interventi mirati a donne italiane e straniere, in contesti di particolare vulnerabilità, a garanzia della presa in carico e della continuità delle cure”, è stato svolto dall’Università degli studi di Milano - Dipartimento di scienze biomediche e cliniche 'X. Xxxxx' – Milano. Costo dell’iniziativa, euro 39.777,00;
- sul cap 4023, p.g. 1, il progetto “NeWTeCH - NetWorking Technologies Contro l’Hiv: Una ricerca-intervento rivolta ai giovani per la prevenzione dell’Hiv”, affidato al Dipartimento epidemiologia del Servizio sanitario Xxxxxxx Xxxxx - Xxx Xxxx 0, per euro 114.067,00;
- sul cap. 4393 (Ccm), il progetto “Definizione di strategie di controllo della tubercolosi associata ad Hiv in Italia nel contesto di una strategia di eliminazione della malattia tubercolare”, affidato alla Regione Lazio, per un importo pari a euro 450.000,00.
Nell’anno 2019 sono allocati sui capp. 4023/1 e 4310, rispettivamente, 115.911,00 e 70.905,00 euro.
4. Le ulteriori elaborazioni contabili
In materia di prevenzione, i dati contabili trasmessi dal Ministero riguardano
diversi capitoli di bilancio; in particolare, i capp. 4100, 4023, 4310, 4311. Gli stessi risultano corrispondenti ai dati presenti nel sistema informativo.
Sul cap. 4311, l’Amministrazione ha tenuto a precisare che “data la scarsità di risorse destinate ex lege alle iniziative per la lotta all’Aids, sono stati utilizzati (…) in parte i fondi del capitolo 5510”50 rinvenuti, in particolare, nel p.g. 12, denominato “Spese per l’informazione sanitaria, consulenze, studi etc.” e successivamente in piani gestionali “contigui”: il 13 (Spese per studi, indagini e ricerche destinate in materia di organizzazione e gestione sanitaria…) e il 18 (Somme destinate all’informazione sanitaria e alla promozione della salute…); pertanto, la Direzione generale della comunicazione ha, dunque, integrato le risorse del cap. 4311 con le seguenti somme: euro 300.549 nel 2013; euro 140.951 nel 2014, euro 174.410 nel 2015; euro 116.239 nel 2016; euro 162.471
nel 2017; euro 52.606 nel 2018 e, infine, euro 258.232 nel 2019.
Tabella e grafici sono stati, dunque, aggiornati alla data del 30 gennaio 2019; il cap. 5510 è stato espunto dalla rappresentazione contabile e sono stati riportati i soli dati finanziari comunicati.
50 Memoria cit.
Tabella 8 – Capitoli di bilancio interventi Hiv (Sistema informativo Rgs-Corte dei conti
Esercizio finanziario | Stanziamento Definitivo CP | Impegnato in CP | Pagato CP | Pagato su residui | |
4100 * | 2012 | 218.496,00 | 209.008,19 | 12.086,62 | 169.620,84 |
2013 | 170.854,00 | 158.778,57 | 8.461,71 | 196.811,43 | |
2014 | 130.874,00 | 127.450,40 | 8.178,70 | 118.931,02 | |
totale | 520.224,00 | 495.237,16 | 28.727,03 | 485.363,29 | |
4023/1 | 2015 | 113.443,00 | 113.000,00 | 0,00 | 92.200,00 |
2016 | 116.248,00 | 116.248,00 | 0,00 | 80.600,00 | |
2017 | 111.141,00 | 111.141,00 | 0,00 | 101.056,54 | |
2018 | 114.067,00 | 114.067,00 | 0,00 | 113.606,91 | |
2019 | 115.911,00 | 57.955,50 | 57.955,50 | 78.676,41 | |
totale | 570.810,00 | 512.411,50 | 57.955,50 | 466.139,86 | |
4310 | 2015 | 69.395,00 | 69.325,60 | 0,00 | 56.129,92 |
2016 | 167.111,00 | 167.110,00 | 0,00 | 21.374,04 | |
2017 | 67.987,00 | 67.987,00 | 0,00 | 50.133,00 | |
2018 | 69.777,00 | 69.777,00 | 0,00 | 87.240,10 | |
2019 | 70.905,00 | 35.452,50 | 35.452,50 | 9.000,00 | |
totale | 445.175,00 | 409.652,10 | 35.452,50 | 223.877,06 | |
4311 | 2015 | 81.640,00 | 81.640,00 | 0,00 | 15.000,00 |
2016 | 83.659,00 | 83.659,00 | 0,00 | 110.636,14 | |
2017 | 79.983,00 | 79.966,50 | 0,00 | 43.953,97 | |
2018 | 82.089,00 | 82.000,00 | 0,00 | 151.936,47 | |
2019 | 336.851,52 | 336.851,52 | 85.172,16 | 82.000,00 | |
totale | 664.222,52 | 664.222,52 | 85.172,16 | 403.526,58 | |
il cap. 4100 viene soppresso nel 2014 e viene creato il 2120. |
Complessivamente, risulterebbero stanziate, sul cap. 4100 euro 1.529.552 nel periodo 2012-2014; sul cap. 4023, nel periodo 2015-2019, euro 1.607.317; sul cap. 4310, nel periodo 2015-2019, euro 1.114.157. Per il cap. 4311, lo stanziamento definitivo nel periodo 2015-2019, risulta pari a 1.817.038 euro.
A seguire, si riporta la rappresentazione grafica dell’andamento di ciascuno dei capitoli indicati.
Grafico 1 – Spese per acquisti di beni e servizi (cap. 4100) - Spese per il funzionamento della Consulta del volontariato (p.g. 12)
Fonte: elaborazioni Cdc su dati sistema informativo Rgs-Corte dei conti.
L’erogazione delle somme su tale capitolo si interrompe nel momento in cui l’organismo confluisce nel Comitato tecnico sanitario (Cts); complessivamente, nel periodo 2012-2014, sono state assegnate risorse finanziarie pari a euro 520.224 e pagamenti per euro 485.363.
Grafico 2 – Spese per l’attuazione dei progetti di intervento in tema di lotta contro l’Hiv (cap. 4023)
Fonte: elaborazioni Cdc su dati sistema informativo Rgs-Corte dei conti.
Nell’esercizio finanziario 2017, il capitolo 4023 riporta, tra gli stanziamenti definitivi, il p.g. 93 inerente alla reiscrizione dei residui perenti, per la realizzazione di studi, ricerche, indagini, consulenze, per un importo pari a 59.081 euro. Complessivamente, nel periodo considerato, sono state assegnate risorse finanziarie pari a euro 570.810, a fronte di impegni in conto competenza per euro 512.412, con un pagato in conto residui finali pari a 466.140 euro.
Grafico 3 – Spese per l’attuazione di programmi e di interventi e per la prevenzione (cap. 4310)
Fonte: elaborazioni Cdc su dati sistema informativo Rgs-Corte dei conti.
Come si può osservare, nell’esercizio 2012 il capitolo 4310 si presentava con una consistente dotazione finanziaria che, nel corso degli anni, si è via via assottigliata. Nel periodo 2015-2019, sono state assegnate risorse finanziarie pari a euro 445.175 a fronte di impegni in conto competenza per euro 409.652,10; i residui finali sono pari a 223.877,06 euro.
Anche in questo caso, a partire dall’esercizio finanziario 2016, il capitolo riporta, tra gli stanziamenti definitivi, il p.g. 93 inerente alla reiscrizione dei residui perenti, che riguarda l’attuazione di programmi e interventi per la lotta e la prevenzione Hiv, per un importo di 33.387 euro.
Grafico 4 – Spese per la promozione di interventi di comunicazione, informazione e educazione in materia di lotta all'Aids (cap. 4311)
Fonte: elaborazioni Cdc su dati sistema informativo Rgs-Corte dei conti.
Il capitolo 4311, istituito nel 2015, riguarda un ampio spettro di interventi, ivi comprese le spese per rilevamenti e ricerche e per l'organizzazione di seminari e convegni sulla materia. Il valore medio delle risorse finanziarie, nel periodo 2015- 2018, è pari a 84.000 euro, mentre l’ultimo esercizio (2019) presenta un forte incremento dello stanziamento.
Il sistema informativo, fatta eccezione per l’ultimo anno, non rileva alcun pagamento in conto competenza. Gli stanziamenti definitivi, nel periodo considerato, risultano pari a euro 664.223, a fronte di un impegnato in conto competenza pari a
664.117 ed un “pagato in conto residui” pari a 403.527 euro.
I capitoli di bilancio 4423, 4310 e 4311, per gli esercizi finanziari dal 2015 al 2018, mostrano pagamenti effettuati in conto residui e non in conto competenza.
Nel rinviare a quanto precedentemente esposto sul capitolo di bilancio 5510 relativo alle “Spese per acquisti di beni e servizi”, il grafico seguente è stato costruito sugli importi derivanti dall’acquisizione di ulteriori risorse finanziarie presso il cap. 5510 verso il cap. 4311.
Grafico 5 – Risorse provenienti dal cap. 5510, p.g. 12, 13 e 18
Fonte: elaborazione Cdc su dati trasmessi dalla Direzione generale della comunicazione.
Si evidenzia la presenza di un altro capitolo di bilancio denominato “Spese per attività e funzionamento, ivi comprese le spese di personale, del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie” (Coa), il 4393 (p.g. 1 e 3), gestito a livello centrale, all’interno del quale sono state reperite risorse anche per l’esecuzione di alcuni progetti. A seguire si riporta l’interrogazione al sistema informativo Rgs-Corte dei conti dell’andamento della spesa nel periodo 2012-2019 del suddetto capitolo (aggiornato al 30 gennaio 2020).
Tabella 9 – Il flusso di spesa del Centro nazionale di prevenzione e controllo (Coa)
in euro
Esercizio | Stanziamento definitivo di competenza | Impegni di competenza | Pagato competenza | Pagato conto residui |
2012 | 19.566.183,00 | 00.000.000,00 | 0.000.000,00 | 00.000.000,88 |
0000 | 00.000.000,00 | 00.000.000,82 | 313.681,19 | 9.098.951,52 |
2014 | 14.353.172,00 | 00.000.000,69 | 284.269,00 | 00.000.000,18 |
0000 | 00.000.000,00 | 00.000.000,98 | 616.164,77 | 9.725.575,54 |
540.000,00 | 440.698,85 | 0,00 | 0,00 | |
2016 | 10.167.277,00 | 00.000.000,31 | 122.008,36 | 7.668.513,15 |
0,00 | 0,00 | 0,00 | 440.576,85 | |
2017 | 9.515.242,00 | 9.486.926,99 | 728.338,86 | 6.124.345,39 |
0,00 | 0,00 | 0,00 | 0,00 | |
2018 | 6.899.671,00 | 6.501.382,84 | 1.019.940,06 | 6.865.693,90 |
2019 | 9.913.600,00 | 4.793.960,48 | 4.283.621,37 | 3.781.920,00 |
Fonte: elaborazioni Cdc su dati sistema informativo Rgs-Corte dei conti.
Per il cap. 2120, dall’interrogazione al sistema informativo Rgs-Corte dei conti (aggiornato al 30 gennaio 2020) risultano, per il periodo 2016-2019, stanziamenti definitivi pari a 254.191 euro, impegni in c/competenza pari a 189.893, a fronte di complessivi pagamenti in c/competenza di 166.121; i pagamenti su residui sono pari a 19.740 euro.
Con nota del 14 settembre 201751, la Direzione generale degli organi collegiali per la tutela della salute, in particolare l’Ufficio IV, ha riferito in merito alle spese per gli organismi operanti presso il Ministero, in particolare il Comitato tecnico sanitario- Cts. Istituito – come già precedentemente esposto - con d.m. 20 maggio 2015, si compone delle due sezioni prima operanti come organismi distinti: la Sezione per la lotta contro l’Aids (L) e quella del volontariato (M), ciascuna rispettivamente formata da 19 e 32 componenti.
I prospetti che seguono riportano, pertanto, i dati relativi alla rendicontazione per gli anni precedenti 2015 e il 2016. Nel 2016, i capitoli sono stati accorpati confluendo nel citato cap. 2120 (p.g. 2).
Tabella 10 – Funzionamento Organismi, capp. 3204, 3202
Anno 2015 | Xxxxxxxxx Xxxxxxx * giugno/dicembre | Pagamenti componenti giugno/dicembre | Riconoscimento debito pagato ai componenti nel 2016 | totale |
Cts sez. L cap. 3204 | 1.094,17 | 1.875,99 | 389,90 | 3.360,06 |
Cts sez. M cap. 3202 | 5.884,70 | 1.727,12 | 840,24 | 8.452,06 |
Totale sez. L+ M | 11.812,12 |
* La voce relativa a Xxxxxxx riguarda l’agenzia di viaggi operante presso il dicastero e gli importi si riferiscono a rimborsi di spesa per i componenti delle due sezioni
Tabella 10-bis – Funzionamento Organismi, cap. 2120
Anno 2016 | Pagamenti Xxxxxxx giugno/dicembre | Pagamenti componenti giugno/dicembre | Riconoscimento debito pagato ai componenti nel 2016 | totale |
Cts sez. L cap. 2120 | 9.378,72 | 3.162,50 | 236,24 | 12.777,46 |
Cts sez. M cap. 2120 | 9.700,43 | 2.107,86 | 279,50 | 12.087,79 |
Totale sez. L+ M | 24.865,25 |
51 Rispettivamente, prot. Cdc n. 3395/2017 e n. 1965/2018.
Tabella 10-ter – Funzionamento Organismi, cap. 2120
Esercizio | Piano di Gestione | Stanziamento definitivo di competenza | Impegni di competenza | Pagato competenza | Pagato su residui |
2016 | 02 | 67.899,00 | 58.590,17 | 52.831,36 | 3.024,71 |
2017 | 02 | 51.796,00 | 38.306,08 | 36.426,36 | 5.271,48 |
2018 | 02 | 67.458,00 | 43.991,55 | 28.565,52 | 976,71 |
2019 | 02 | 67.038,00 | 49.004,81 | 48.297,49 | 10.467,33 |
5. Progetti di ricerca e Programmi di costruzione, ristrutturazione reparti di ricovero
Nell’ambito dell’apposito piano predisposto dalla Commissione nazionale per la lotta contro l’Aids, l’art. 1, lett. b), l. 5 giugno 1990, n. 135, prevede, come detto, l'attuazione di un articolato programma riguardante la costruzione e la ristrutturazione dei reparti di ricovero per malattie infettive e dei laboratori di microbiologia, virologia e immunologia, nonché la realizzazione di spazi per ospedali diurni; sono annunciate, altresì, azioni per il potenziamento dei servizi di assistenza ai tossicodipendenti, per il trattamento a domicilio dei soggetti affetti da Aids e patologie correlate e per l’attività di formazione degli operatori.
Ai sensi dell’art. 1, c. 34, l. n. 662/1996, il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) ripartisce tra le regioni la quota delle risorse del Fondo sanitario nazionale destinate, all’interno del Piano sanitario nazionale, alla realizzazione di tali programmi speciali.
Si tratta di un ammontare massimo di circa 2.100 miliardi di lire (pari ad euro 1.083.949.444,32, del. Cipe 21/12/1993), previsto per la realizzazione di tali programmi attraverso la stipula di convenzioni per la concessione di servizi, ad uno o più soggetti individuati dal Cipe.
La norma precisa che, nelle singole regioni e province autonome, gli interventi di costruzione e ristrutturazione dei posti letto e quelli di adeguamento degli organici, entro le complessive previsioni quantitative stabilite al c. 1, lettere b) e c), possono essere realizzati anche in altri reparti che siano prevalentemente impegnati, secondo i
piani regionali, nell'assistenza ai casi di Aids, se si è in presenza di oggettive e documentate condizioni epidemiologiche.
Al finanziamento degli interventi di cui sopra, si è provveduto con operazioni di mutuo con la Bei, con la Cassa depositi e prestiti e con gli istituti e aziende di credito abilitati, secondo modalità e procedure da stabilirsi con decreto dell’ex Ministro del tesoro. I finanziamenti predetti sono stati iscritti in apposito capitolo dello stato di previsione del Ministero della sanità. Alla relativa gestione si è provveduto con le modalità di cui al c. 1, art. 552, d.l. 8 febbraio 1988, n. 27, convertito, con modificazioni, dalla l. 8 aprile 1988, n. 109, con onere di ammortamento dei mutui, valutato in ragione di lire 250 miliardi annui - a decorrere dall'anno 1990 – con risorse dalla mancata utilizzazione della quota di lire 3.000 miliardi autorizzata per il 1988 dal c. 5, art. 2053, l. 11 marzo 1988, n. 67.
Scaduto il termine perentorio per la presentazione delle richieste di finanziamento, da una ricognizione all'epoca effettuata, è risultato un residuo di lire 464.668.231.592 (pari a 239.981.113,99 euro). L’importo è stato successivamente ripartito tra regioni e istituti con delibera Cipe 6/05/1998, disponendo anche un accantonamento di euro 100.092.747,99, successivamente ripartito con delibera Cipe n. 64 del 20/12/2004 a favore delle Regioni Campania e Sicilia, che non avevano beneficiato della precedente divisione; la delibera tiene conto, oltre che della realtà finanziaria e programmatica delle Regioni citate, anche dell'urgenza di riservare una congrua somma per far fronte a emergenze scaturite da una evoluzione dell'attuale situazione epidemiologica e dalle attività del Piano nazionale anti-Sars, accantonando a tal fine euro 16.542.414,77. La delibera Cipe n. 35 del 22/03/2006, sulla base di quanto definito dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri del 30.04.2003, n. 3285, concernente “Disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare
52 Comma 1: nei limiti degli stanziamenti previsti nel bilancio del Ministero della sanità per l'attuazione di programmi e di interventi mirati alla lotta ed alla prevenzione delle infezioni da Hiv e delle sindromi relative, il Ministro della sanità provvede, anche in deroga alle norme vigenti, ivi comprese quelle di contabilità generale dello Stato, alla erogazione delle somme occorrenti per la costruzione o per la ristrutturazione di appositi reparti o sezioni ospedaliere, nonché di quelle occorrenti per programmi di informazione e prevenzione a carattere nazionale o volti particolarmente a favore delle strutture sedi di grandi comunità. Il controllo della Corte dei conti è esercitato sul rendiconto delle spese impegnate sugli stanziamenti dei singoli capitoli dal Ministero della sanità.
53 Programmi pluriennali di ristrutturazione edilizia patrimonio sanitario pubblico.
l'emergenza derivante dalla attuale situazione internazionale”, ha ripartito le risorse accantonate dalla citata del. n. 64/04 per il potenziamento delle strutture e delle attrezzature dell'Istituto nazionale per le malattie infettive “Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx” di Roma e dell'Azienda ospedaliera “Xxxxx Xxxxx” di Milano. La residua somma di euro 1.823.934,55 è ad oggi accantonata in vista di un successivo riparto per far fronte ad ulteriori emergenze per le regioni in campo epidemiologico.
Con nota del 22.06.2009 il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato ha affermato che “la possibilità di erogare nuovi mutui da parte della Cassa depositi, a totale carico dello Stato, è da ritenere superata. ( ... ) I limiti degli oneri finanziari per gli interventi in parola, a legislazione vigente, non possono che essere individuati nelle rate di ammortamento dei muti finora attivati, escludendosi la possibilità di reperire ulteriori margini per la copertura di nuove operazioni”.
L’ultima delibera di assegnazione delle risorse è la n. 35/2006. Alla data odierna, come da monitoraggio effettuato dalla Direzione della programmazione54, riportato nell’Allegato 1, risultano finanziate tutte le somme assegnate con delibere Cipe, nella percentuale del 91 per cento.
Tabella 11 - Programma di interventi. Delibere Cipe
Regioni | delibera Cipe 21/12/1993 | delibera Cipe 6/5/1995 | delibera Cipe 20/12/2004 | delibera Cipe 22/3/2006 |
Piemonte | 96.237.739,00 | 00.000.000,60 | ||
Xxxxx x'Xxxxx | 000.000,00 | |||
Xxxxxxx | 36.857.091,46 | |||
Lombardia | 209.994.309,00 | 00.000.000,45 | ||
Provincia Autonoma Trento | 9.038.351,50 | 5.577.296,03 | ||
Provincia Autonoma Bolzano | 6.766.622,62 | |||
Veneto | 92.080.679,27 | |||
Friuli-Venezia Giulia | 15.512.731,00 | 00.000.000,48 |
Segue Tab. 11
Xxxxxx-Romagna | 71.458.608,50 | 769.547,61 | ||
Toscana | 73.607.605,90 | |||
Umbria | 16.312.687,45 | |||
Marche | 17.137.185,73 | 554.932,94 | ||
Lazio | 104.649.635,47 | |||
Abruzzo | 15.721.775,93 | |||
Molise | 3.151.417,02 | |||
Campania | 109.123.762,00 | 00.000.000,00 | 00.000.000,15 | |
Puglia | 47.976.844,33 | |||
Basilicata | 6.565.409,45 | |||
Calabria | 35.025.860,88 | |||
Sicilia | 86.196.790,03 | 64.222.875,07 | ||
Sardegna | 30.233.353,83 | |||
O. Bambin Gesù | 154.937,07 | |||
Policl. X. Xxxxxx | 4.240.934,51 | |||
Accantonamento | 100.092.747,99 | 1.823.934,55 | ||
Riserva naz. Sars | 16.542.414,77 | |||
Az. Osp. X. Xxxxx | 2.618.480,22 | |||
Inmi Spallanzani Rm | 12.100.000,00 | |||
Totale | 1.083.949.444,00 | 000.000.000,00 | 000.000.000,00 | 00.000.000,77 |
Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Ministero della salute, Direzione generale per la programmazione sanitaria, Ufficio I.
6. Gli interventi nell’ambito del Fsn
Al quadro appena esposto si affiancano ulteriori azioni a carico del Fsn, quali: la programmazione di corsi di aggiornamento e formazione per il personale addetto, l’assistenza domiciliare, nonché l’attività sanitaria e socio-sanitaria delle persone affette dal virus comprensiva delle cure farmacologiche. Infine, lo svolgimento dell’attività del Comitato tecnico sanitario (Cts - settore formazione e assistenza).
L’Amministrazione ha comunicato che55 “Fino all’annualità 2013, ogni anno, in ottemperanza alla l. n. 135/1990, veniva accantonato, in sede di riparto delle disponibilità per il Sistema sanitario nazionale, un importo totale pari a 49.063.000 euro destinato a finanziare:
- per un importo di 18.076.000 euro, l'espletamento dei corsi di formazione e di aggiornamento per il personale dei reparti di ricoveri per malattie infettive e degli altri reparti che effettuano ricoveri di pazienti affetti da Sindrome da immunodeficienza acquisita (ai sensi del punto d, c. l, art. 1, legge cit.);
- per un importo di 30.987.000 euro, l'attivazione dei servizi di trattamento domiciliare dei malati (ai sensi del c. 2, art. 2).
Per quanto attiene la prima quota di 18.076,000 euro, essa veniva ripartita in ragione dei seguenti criteri: il 70 per cento delle disponibilità in ragione del numero dei posti letto, sia in degenza ordinaria sia in day hospital, previsti ad inizio anno per le malattie infettive e, per il restante 30 per cento, del numero delle infezioni rilevate.
Per quanto attiene la quota di 30.987.000, questa veniva ripartita secondo i seguenti criteri: numero dei posti letto previsti al c. 2, art. 2 della citata legge n. 135/1990 e numero delle infezioni rilevate come al punto precedente.
Dalla ripartizione venivano escluse le Regioni Sardegna, Valle d'Aosta, Friuli- Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano, mentre la Regione Sicilia subiva un abbattimento delle quote in ragione della sua compartecipazione al Fondo sanitario nazionale.
I riparti in parola venivano sempre sottoposti alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome ai fini dell'acquisizione della prescritta intesa e successivamente oggetto di una delibera del Cipe.
A partire dall'annualità 2014, sono intervenute modifiche normative, ai sensi dei commi 560 e 563, art. 1, l. n. 190/2014 (legge di stabilità 2015) che prevedono, dall’anno 2015, che le somme in parola confluiscano nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale e siano ripartite, tra le regioni e le province autonome, secondo i criteri e le modalità previsti dalla legislazione vigente in materia di costi standard; mentre, nel caso in cui i rispettivi riparti non siano stati perfezionati alla data di entrata in vigore della citata legge n. 190/2014, il comma 563 anticipa, all'anno 2014, la decorrenza della norma contenuta nel precedente c. 560.
Alla gestione delle risorse per l’attuazione degli interventi, occorre aggiungere anche le spese sostenute dalle AASSLL nella cura dell'Hiv Aids, sia in termini di numeri di unità ospedaliere che di farmaci utilizzati. A tal proposito, su richiesta
istruttoria, il Direttore dell’Ufficio IV - Analisi aspetti economico-patrimoniali e definizione del fabbisogno Ssn - Direzione generale della programmazione, ha dichiarato che dai dati di costo disponibili non è, tuttavia, agevole identificare quelli sostenuti dagli enti del Ssn in termini di unità ospedaliere e di farmaci.
L’Amministrazione ha comunque trasmesso alcuni dati — distinti per natura e per livelli assistenziali —riferiti alla sola annualità 2015.
Si tratta di un’estrapolazione delle macro-voci economiche presenti nel modello di rilevazione dei costi dei Livelli di assistenza delle Aziende sanitarie locali e delle Aziende ospedaliere, approntato dal Ministero della salute, da compilarsi a cura delle regioni in fase consuntiva per l’invio al Sistema informativo sanitario.
Tabella 12 – Costi assistenza territoriale malati di Hiv. Anno 2015
(valori in migliaia di euro)
20808 Ass. territoriale ambulatoriale e domiciliare Assistenza a persone affette da Hiv (1) | 20905 Ass. territoriale semiresidenziale Assistenza a persone affette (2) | 21005 Ass. territoriale residenziale - Assistenza a persone affette da Hiv (3) | |
Piemonte | 509 | 20 | 2.546 |
Xxxxx x'Xxxxx | 00 | - | - |
Xxxxxxxxx | 3.313 | 150 | 7.698 |
P.A. di Bolzano | 256 | 23 | 1.243 |
P.A. di Trento | 93 | - | 539 |
Veneto | 13.409 | - | 1.371 |
Friuli X.X. | 0.000 | - | - |
Xxxxxxx | 4.453 | - | - |
Xxxxxx-Romagna | - | 2.181 | 24.123 |
Toscana | 6.018 | 99 | 640 |
Umbria | 000 | - | - |
Xxxxxx | - | - | 0.000 |
Lazio | 14.465 | 540 | 369 |
Abruzzo | 33 | 33 | 32 |
Segue Tab. 00
Xxxxxx | - | - | - |
Xxxxxxxx | 534 | - | 1.591 |
Puglia | 4.635 | 84 | 83 |
Xxxxxxxxxx | - | 0.000 | - |
Xxxxxxxx | 10.537 | 7 | 2.162 |
Sicilia | 1.206 | 1.027 | 1.314 |
Sardegna | 1.336 | 41 | 759 |
totale Xxxxxx | 00.000 | 00.000 | 45.602 |
(1) (2) (3) Attività sanitaria e socio-sanitaria a favore di persone con infezione da Hiv, rispettivamente in ambito ambulatoriale/domiciliare, semiresidenziale, residenziale.
Fonte: elaborazioni MdS – DGPROG - Uff. IV, anno 2015.
Per quanto concerne la spesa per farmaci anti Hiv/Aids, anche in questo caso, la Sezione ha richiesto, in fase istruttoria, ulteriori informazioni sulla tipologia e sui costi.
Poiché, nel frattempo, è stato pubblicato il nuovo Rapporto dell'Agenzia nazionale del farmaco (Aifa) 201956, si espone una breve sintesi della spesa che “nel 2018, per farmaci antivirali anti-Hiv è stata superiore ai 600 milioni di euro e in leggera diminuzione rispetto al 2017; gli antivirali in regimi coformulati rappresentano il 46 per cento della spesa di questa categoria e, nel 2018, mostrano un aumento del 19,5 per cento rispetto al 2017, mentre diminuisce di oltre il 33 per cento la spesa di nucleosidi e nucleotidi inibitori della trascriptasi inversa57”.
Il rapporto sottolinea, inoltre, che “vi è, un’ampia variabilità nella spesa tra le regioni: da 2,93 euro del Molise a 18,23 euro della Lombardia”.
La tabella seguente evidenzia la spesa pro-capite per categoria terapeutica per il primo livello di classificazione Atc58 per farmaci antivirali per il trattamento delle infezioni da Hiv.
56 Consultabile integralmente all'indirizzo istituzionale.
57 Le sostanze a maggior spesa pro-capite sono emtricitabina/rilpivirina/tenofovir/disoproxil (1,77 euro) e dolutegravir/abacavir/lamivudina (1,51 euro), che aumentano rispettivamente del 22,4 per cento e 38,1 per cento.
58 Atc: Anatomica, terapeutica e clinica.
Tabella 13 – Spesa pro-capite per categoria terapeutica e sostanza (2013-2018)
(categorie terapeutiche per I livello Atc)
in euro
Liv. Atc/Sottogruppi | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 | Delta % 18-17 |
Antivirali Hiv in regimi coformulati | 1.8 | 2.1 | 2.5 | 3.2 | 4.2 | 5.1 | 19.5 |
Nucleosidi e nucleotidi inibitori della transcriptasi inversa | 4.4 | 4.1 | 4.0 | 3.5 | 2.8 | 1.9 | -33.4 |
Inibitori dell’integrasi | 0.8 | 0.9 | 1.3 | 1.6 | 1.7 | 1.8 | 10.8 |
Inibitori della proteasi da soli o in associazione | 3.0 | 2.9 | 2.7 | 2.4 | 2.1 | 1.8 | -13.5 |
Non nucleosidi inibitori della trascriptasi inversa | 0.7 | 0.6 | 0.5 | 0.5 | 0.4 | 0.3 | -23.2 |
Altri anti virali | 0.3 | 0.3 | 0.3 | 0.2 | 0.2 | 0.2 | -16.6 |
Totale | 11.0 | 10.8 | 11.2 | 11.4 | 11.5 | 11.1 | -3.1 |
Fonte: Relazione Osmed 2019.
7. La Cooperazione internazionale
Come anticipato, l’Italia partecipa al partenariato tra governi, società civile, settore privato e persone affette dalle malattie, denominato Fondo globale per la lotta all’Aids, tubercolosi e malaria (Gtatm), creato nel 2002. Al Fondo aderiscono gli Stati e gli organismi internazionali (la Commissione europea, la Banca mondiale, l’Oms, l’Agenzia per le Nazioni Unite per la lotta all’Aids).
La gran parte dei finanziamenti al Fondo globale proviene dal settore pubblico, con il 95 per cento di risorse stanziate dai Paesi donatori (attualmente oltre 50), mentre il restante 5 per cento viene versato da imprese no profit, fondazioni, imprese sociali, filantropi e iniziative di finanza innovativa. Le donazioni possono essere, oltre che a carattere economico-finanziario, anche in forma di servizi resi pro-bono o a supporto per competenze specifiche, etc.
Secondo l’ultimo Rapporto sui Risultati - 201959, il Fondo ha salvato più di 32
59 Nella memoria dell’Amministrazione (memoria n. 1 del 27 gennaio 2020), pervenuta prima dell’adunanza del 28 gennaio, sono stati integrati i dati relativi all’ultimo rapporto sull’attività del Fondo al 2019 su dati 2018 (Global Fund Results Report: xxxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxx.xxx/xx/xxxx/0000-00-00- global-fund-partnership-has-saved-32-million-lives/-Dati Hiv-Aids xxxx://xxx.xxxxxxxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxx).
milioni di persone in tutto il mondo con riferimento alle tre epidemie (Aids, tubercolosi e malaria), e l’obiettivo resta di implementarne la cifra; nel 2018, per l’Hiv e l’Aids, sono stati 18,9 i milioni di persone che hanno ricevuto trattamenti antiretrovirali per l’Hiv, 719.000 madri hanno ricevuto terapie salvavita e di prevenzione per la trasmissione dell’infezione. Dal 2000 ad oggi, nei Paesi supportati finanziariamente dal Fondo globale è stato possibile ridurre di circa il 56 per cento le morti per Aids.
Nella memoria aggiuntiva fornita dall’Amministrazione e nel corso dell’adunanza, è stato sottolineato che il modello dei fondi globali prevede “un’elaborata e certificata metrica per la raccolta dei dati, il monitoraggio delle iniziative e la rilevazione dell’impatto60” delle stesse da cui discendono le decisioni strategiche, politiche e finanziarie del Consiglio d’amministrazione61 del Fondo (c.d. Board of Directors).
Con la sottoscrizione della Convenzione tra Ministero degli affari esteri e della Cooperazione internazionale e il Direttore dell’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, il Maeci ha individuato nel proprio bilancio di previsione le quote di stanziamento sul cap. 2185, per l’attuazione del mandato riguardante gli obiettivi indicati a livello internazionale.
In relazione al progredire delle direttive strategiche dell'Action plan for the health sector response to Hiv in the Who European Region, sebbene l'infezione da Hiv sia prevenibile attraverso efficaci misure di sanità pubblica, essa continua a rappresentare un grave problema a livello globale e, pertanto, si è affermato l’impegno a garantire l’accesso alle terapie combinate.
Introdotte a metà degli anni '90 e ampiamente utilizzate nei paesi industrializzati, hanno avuto un profondo effetto sul decorso dell'infezione da Hiv, migliorando la qualità della vita e ritardando l'insorgenza dell'Aids e la morte nelle persone affette da Hiv. Tuttavia, l’intolleranza agli effetti collaterali e la comparsa di ceppi resistenti rimangono motivo di preoccupazione.
Le direttive perseguono obiettivi e target che sono supportati dall'Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, dalla Strategia multisettoriale per il 2016-2021 del
60 Metodologia, monitoraggio e dati del Fondo globale in xxxxx://xxxxxxxxxxxxx.xxx/xx/xxxxxxxxxx/.
61 L’Italia ha un suo rappresentante sia presso il Consiglio di amministrazione che presso il Comitato
Audit e Finance del Fondo.
programma congiunto delle Nazioni Unite sull'Hiv/Aids, dalla Strategia globale del settore sanitario per l'Hiv per il periodo 2016-2021 e da Health 2020 e, più in generale, politiche europee per la salute e il benessere.
La Global health sector strategy on Hiv pone la risposta all'Hiv come fondamentale per il raggiungimento della copertura sanitaria universale, uno degli obiettivi chiave di salute degli obiettivi di Sviluppo sostenibile dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2015.
Il Ministero della salute collabora attivamente al gruppo costituito presso la Direzione generale della cooperazione e sviluppo del Ministero degli affari esteri per fornire, con il contributo dell'Istituto superiore di sanità, supporto tecnico alle proposte che sono presentate e ai documenti di policy che sono discussi a Ginevra, nelle sessioni dei Comitati e del Board dedicati ai rispettivi temi in agenda, per l'investimento delle risorse del Fondo globale per la lotta all'Aids, alla tubercolosi ed alla malaria nei Paesi in via di sviluppo e che riguardano all’incirca 100 Paesi.
Nella tabella successiva sono riportati gli impegni assunti dai principali donatori e il confronto tra il 2010 e il 2018, il 2017 e il 2018.
Tabella 14 – Impegni assunti dai principali donatori. Periodo 2010-2018
(valori nominali in dollari Usa)
Primi 10 donatori | 2010-2018 | percentuale | 2017-2018 | percentuale |
Australia | 63.4 | -79 | 2.8 | 20 |
Canada | 44.1 | -78 | 4.5 | 56 |
Danimarca | 89.3 | -58 | 25.8 | -29 |
Francia | 51.3 | -78 | 0.6 | 5 |
Germania | 134.5 | -86 | 0.6 | -3 |
Irlanda | 56.2 | -74 | 4.0 | -17 |
Italia | 10.0 | -88 | 4.5 | -76 |
Giappone | 12.3 | -65 | 0.3 | -4 |
Olanda | 105.0 | -34 | 29.5 | 17 |
Norvegia | 49.0 | -68 | 0.6 | 3 |
Xxxxxx | 00.0 | -00 | 0.0 | 00 |
Xxxxx Xxxxx | 000.0 | -00 | 000.0 | -00 |
Xxxxx Xxxxx | 2052.1 | 2.863 | 12.4 | 0 |
Totale | 1157.2 | 23 | 158.0 | -3 |
Fonte: 2019, Global Aids Update, tabella n. 9.1.
L’Italia, come comunicato dal Ministero degli affari esteri e della cooperazione62, ha concorso al finanziamento del Fondo in maniera estremamente altalenante: nel
periodo dal 2001 al 2007 risultano versati circa 790 milioni di euro; per il periodo 2008-2013 non risulta alcuna erogazione, mentre nel 2014 e nel 2015 sono stati versati
30.000 per anno.
In occasione dell'evento di alto livello organizzato da Friends of the Global Fund Europe, Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e Global Fund del 27 giugno 2016 presso l'Istituto superiore di sanità (Iss), l’Italia ha annunciato un nuovo impegno per 130 milioni di euro nel triennio a venire. A seguito degli accordi di Montreal, a settembre 2016, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha ulteriormente incrementato la somma portandola a 140 milioni di euro per il periodo 2017-2019, includendo anche un contributo specifico per interventi di assistenza tecnica italiana ai programmi del Fondo.
La nota del Maeci ha specificato che, coerentemente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG 3, 5 e 17), che sono un riferimento fondamentale per la cooperazione italiana, l’impegno assunto a favore del sopra citato fondo (delibera n. 28/2017), ha distribuito, per gli anni 2017-2019: 40 milioni per il 2017, 45 milioni per il 2018 e 55 milioni di euro per il 2019. L’accordo con il Global Fund è stato sottoscritto in data 3 aprile 2017 (Multy Year Contribution Agreement, Mou (2017-2019))63.
Il capitolo di bilancio, individuato per la corresponsione della prima quota trimestrale dello stanziamento 2017 all’Agenzia (contributo), è il 2185, che contiene complessivamente gli investimenti per “l’attuazione di iniziative di cooperazione internazionale” pari a 38 milioni di euro. Poichè il medesimo accordo (ai sensi degli artt. 2, 3, 4 e 5), ha previsto che il 5 per cento del contributo italiano venga destinato ad attività condotte da enti italiani (incluse le Organizzazioni della società civile, Osc) per iniziative sinergiche rispetto alla strategia e agli obiettivi del Fondo, in specifici Paesi individuati dall’Italia come prioritari, con delibera n. 89 del 20 dicembre 2017, l’Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo ha approvato il bando per il finanziamento di tali iniziative, nell’ambito del Technical support Spending del Fondo, per un valore di euro 2.000.000,00 riferito a un’unica annualità. Con delibera n. 11 del 23 febbraio 2017, l’Agenzia italiana ha approvato la seguente graduatoria:
Tabella 15 – Graduatoria Organizzazioni società civile (Osc) - Lotto A
N. | Organizzazioni società civile (Osc) | Titolo | Paese | Contributo Aics |
1 | Collegio universitario aspiranti medici e missionari (Cuamm) | Stop Tb e Tb/Hiv in Angola: migliorare l’accesso alle cure per Tb e Hiv potenziando la qualità diagnostica e la gestione dei pazienti nella regione di Luanda | Angola | 500.000,00 |
2 | Comunità X. Xxxxxx Acap Onlus | Insieme al Global Fund per porre fine all’epidemia di Hiv e Tb in Xxxxx | Xxxxx | 480.000,00 |
3 | Fondazione associazione volontari per il servizio internazionale (Avsi) | Maximizing impact against Hiv/Aids, Tb, and Malaria in 8 disctricts of the Acholi sub- region of Nothern Uganda | Uganda | 449.909,51 |
Totale | 1.429.909,51 |
Fonte: Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, delibera n. 11/2018.
Tabella 16 – Graduatoria Osc- Lotto B
N. | Osc | Titolo | Paese | Contributo Aics |
1 | Iss | Prevenzione della trasmissione Hiv in Malawi: analisi dell’aderenza materna ai programmi e salute infantile nel primo anno dal parto | Malawi | 250.000,00 |
2 | Inmi | Sostegno alla decentralizzazione della gestione della Tb resistente nella regione di Dodoma | Tanzania | 236.703,60 |
Totale | 486.703,60 |
Fonte: Agenzia italiana per la cooperazione e lo sviluppo, delibera n. 11/2018.
La stessa Agenzia riferisce che la somma residua derivante dalla dotazione finanziaria dei 2 milioni di euro, pari a 83.386,89 euro, sarà destinata ad attività di monitoraggio delle iniziative utilmente collocate in graduatoria, nonché dei programmi di controllo delle tre malattie Hiv, tubercolosi e malaria.
L’Amministrazione ha, altresì, precisato che64, a seguito della 6a Conferenza di rifinanziamento del Fondo globale, svoltasi a Lione il 9-10 ottobre 2019, il Fondo ha raccolto impegni finanziari complessivi pari a ulteriori 14 miliardi di dollari; l’Italia, in linea con i principali donatori, ha annunciato per il triennio 2020-2022 una sua contribuzione per 161 milioni di euro (+ 15 per cento rispetto al precedente triennio).
64 Sempre, in memoria n. 1 cit.
CAPITOLO III
CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE DELL’ISTRUTTORIA, ESITI DEL CONTRADDITTORIO
E RACCOMANDAZIONI PROPOSTE
Secondo i dati forniti dall’Istituto superiore di sanità (Iss), nel 2018 sono state effettuate 2.847 nuove diagnosi di infezione da Hiv pari a 4,7 nuovi casi per 100.000 residenti. In termini di incidenza delle nuove diagnosi di Hiv, l’Italia si colloca lievemente al di sotto della media dei Paesi dell’Unione europea (5,1 casi per 100.000 residenti). Sono in prevalenza interessati giovani, di età compresa tra i 25 e i 29 anni (il picco è nel 2017), di sesso maschile (l’85,6 per cento). Nello stesso anno, sono stati diagnosticati 661 nuovi casi di Aids, con un’incidenza dell’1,1 per cento per 100.000 residenti, in lieve e costante decrescita.
Se gli ultimi anni dello scorso secolo ed i primi di questo sono stati contrassegnati da un forte impegno dello Stato italiano nell’eradicare i due fenomeni dell’Hiv e dell’Aids, va scongiurato il rischio di rallentamento delle strategie preventive di contrasto e di investimenti nella ricerca e nella cura di tali patologie, che si accompagna alla progressiva attenuazione della percezione del rischio nella collettività.
Gli elementi emersi nel corso della presente indagine evidenziano l’esigenza di un aggiornamento, alla luce delle nuove conoscenze scientifiche, della l. n. 135/1990 - come, peraltro, emerso dalla Conferenza unificata Stato-regioni del 2017 - e, allo stesso tempo, consentono di formulare le seguenti considerazioni di sintesi:
1. Per quanto la multifattorialità della patologia implichi una difficoltà di programmazione degli interventi e delle azioni, ciò nondimeno appare irrinunciabile una strategia di pianificazione nazionale nell’attuazione del Piano (Pinaids), da condividersi con le realtà territoriali e indirizzarsi verso la prevenzione, l’assistenza, l’accesso ai farmaci, il mantenimento alla cura e l’attività di ricerca. A tal proposito, si evidenzia che sia la l. n. 135/1990 che il Piano nazionale Aids prevedono l’istituzione di Commissioni regionali Aids.
2. L’art. 1, c. 1 lett. a), l. n. 135/1990, anticipa numerosi interventi di carattere poliennale riguardanti la prevenzione, l'informazione, la ricerca, la sorveglianza epidemiologica, il sostegno dell'attività del volontariato. Nel ribadire l’importanza che la prevenzione riveste nella lotta all’Hiv, l’attività del Ministero è stata tesa alla progettazione di interventi volti ad assicurare una serie di servizi quali, ad esempio, la comunicazione ed il counselling telefonico che, nel corso degli anni, sono stati migliorati nell’efficienza e nella qualità.
3. Per quanto attiene al sistema di sorveglianza epidemiologica e dello screening della popolazione coinvolta, i dati raccolti dai 21 sistemi regionali di rilevazione dei casi di Hiv e Aids non consentono una lettura omogenea e tempestiva dei nuovi casi, rendendo meno efficace l’individuazione dei rischi, la messa a punto e la valutazione dell’impatto degli interventi a livello nazionale. A tal fine andrebbe accelerato il progetto di unificazione di questi sistemi in un apparato unico nazionale, come, peraltro, indicato nello studio del Centro operativo (Coa) dell’Istituto superiore di sanità (Iis) del marzo 2017. Si auspica, inoltre, il superamento del fattore di criticità legato al ritardo nella notifica dei casi che determina un’incertezza nella valutazione dei dati stessi e nella loro qualità informativa.
4. L’art. 1, c. 1 lett. b), l. n. 135/1990, prevedeva la costruzione e la ristrutturazione dei reparti di ricovero per malattie infettive, comprese le attrezzature e gli arredi, la realizzazione di spazi per attività di ospedale diurno, l'istituzione o il potenziamento dei laboratori di virologia, microbiologia e immunologia negli ospedali. Si osserva che l’investimento in tali strutture ha esaurito completamente il suo finanziamento. Sarebbe opportuna, tuttavia, una valutazione dell’Amministrazione volta ad accertare se le misure adottate sono state sufficienti a garantire le prestazioni tratteggiate dalla legge sull’intero territorio nazionale.
5. Sempre l’art. 1, lett. c), d), e) ed f), aveva stabilito stanziamenti specifici concernenti:
- l’assunzione di personale medico e infermieristico a completamento degli organici delle strutture di ricovero di malattie infettive e dei laboratori e del personale laureato non medico;
- lo svolgimento di corsi di formazione e di aggiornamento professionale per il personale dei reparti di ricovero per malattie infettive;
- il potenziamento dei servizi di assistenza ai tossicodipendenti mediante la graduale assunzione di unità di personale sanitario e tecnico, da ripartire tra le regioni e le province autonome in proporzione alle rispettive esigenze;
- il rafforzamento dei servizi multinazionali per le malattie a trasmissione sessuale mediante la graduale assunzione di unità di personale sanitario e tecnico, da ripartire tra le regioni e province autonome in proporzione alle rispettive esigenze.
In relazione ai dispositivi sopra citati, l’Amministrazione ha sottolineato che, fino all’annualità 2013, ogni anno, in ottemperanza alla legge, sono stati accantonati, in sede di riparto delle disponibilità per il Sistema sanitario nazionale, importi dedicati alla realizzazione di specifici obiettivi, quali i corsi di formazione e di aggiornamento per il personale medico e paramedico e l’attivazione dell’assistenza domiciliare.
A partire dall'annualità 2014, per effetto delle modifiche normative introdotte dai commi 560 e 563 dell'art. 1 l. n. 190/2014 (legge di stabilità 2015), le somme in parola sono confluite nella quota indistinta del fabbisogno sanitario standard nazionale e sono ripartite, tra le regioni e le province autonome, secondo i criteri e le modalità previsti dalla legislazione vigente in materia di costi standard. Il risultato è che il costo della cura per l’Hiv è rifluito nei “costi standard” definiti nell’ambito dei diversi Servizi sanitari regionali. La mancanza di una distinta evidenza rende difficoltosa la verifica degli stanziamenti, degli impegni e dei pagamenti specificamente destinati alla formazione ed all’assistenza specialistica nella cura di tali patologie.
Concludendo, la Sezione osserva che la realizzazione dell’ampia strategia disegnata nel Piano resta legata alle risorse finanziarie rese disponibili per la sua attuazione, che hanno risentito delle generali politiche di risanamento della spesa pubblica.
Si aggiunge che il ruolo della ricerca è fondamentale in tale settore. Ancora di più se si considera che, nel passato, in Italia, si sono ottenuti importanti risultati scientifici.
Nell’attualità si ravvisa l’esigenza della pianificazione di una strategia nazionale, condivisa e coordinata con le realtà territoriali, che riconosca la centralità di obiettivi, quali la sperimentazione di nuove cure, la formazione di ricercatori e medici infettivologi, gli investimenti per il rientro delle professionalità più elevate. Persone e saperi che sappiano affrontare e sfidare, nel panorama internazionale, la nuova fase in relazione ai nuovi obiettivi terapeutici (Highly Active Antiretroviral Therapy, Haart), alla gestione ottimale dei farmaci disponibili (cura funzionale) e, infine, all’individuazione di un vaccino preventivo per l’estinzione del virus.
Allegato
Ministero della salute
Monitoraggio Programma di interventi urgenti Aids – l. n. 135/1990
Programma Interventi urgenti Aids - legge 135/1990 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO CLP.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CU' | MUTUI | CIPE | Data | I. corso | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | LVA. COMPRESA | LV.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | aperto,' cantiere | % speso | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMO:WL/1730HE | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DEUDERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | M. | 21-dic-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 18-11-93 | ODA CUPE | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D D. del 11-11.95 | DATA | DATA | ||||||||||
FRIULI X.X. | ||||||||||||||
XxXXXXX | X0.0000 XXXXXXXX• CRO | 15 | 7.7099E1.893 | 7.117.154.330 | 7.117.134330 | 7.117.154.330 | 11.699 | 1.997 | 10" | |||||
17107E | 0519DAti1.11.0010915 | IS | 3356.930.531 | 3.610.111.2% | 3.610.111.290 | 3.610.111.2% | 01-4140.96 | 1.997 | 190,1 | |||||
VDIAT | ~W011 1.11. NCSUUCORDIA | 41 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 0 000.000.000 | 0.000.000.000 | 0144.96 | 1.99* | 10" | ||||
,417.419 | COM>0511.110-,0Ro1/211ATo51POT5001),CL.510101.103 •.5111:51.411“5. | 752.736.446 | 691.901,995 | 0 | ||||||||||
0010122A | o5110.55 9ITTC5.00.555 0 510 133414.1 1. 005.4 51A0 4.4 1510 >v001 | 1391107.760 | 141407.331 | 0 | ||||||||||
101071 | 0C11.11Ali SITICIU001.4$1103 = 54099 0.5ANC/14/40 50 5:0C1 | 462.833.529 | 429.610382 | 0 | ||||||||||
POISALVOM | ~ALI ellatt 540 LAFKILAT011 POT V00.111~00J E01.40 | 543.110899 | 505.133.792 | 0 | ||||||||||
MAMME | 0197941(1%.01 1.01.0 DIAG 04.4~0LAG il! MCI | 462133329 | 429610382 | 0 | ||||||||||
MESTE | OWIDALACAT709I4ASOLOLACORATC50POT. 000/10110MANCAMASUurn | 169314.393 | 157.537.190 | 0 | ||||||||||
TRUSTE | OSAULLLI CAMMARA 540 MIO t5l5..CA CIAO 5ll MCI | 462.823.529 | 429.610382 | 0 | ||||||||||
~M | GNIV011ITK•01111.10014M1103:145AMEV. 5401/00RATURIMiACRO | 481.955.444 | 447.568.995 | 0 | ||||||||||
0/240.! | 05112/A11ilkt1412CRICUUXAKWLADDRA10111 POT. IfXRDE01.0 | 598.435,044 | 555.254.041 | 0 | ||||||||||
torma | 71 | 30.036.837451 | 00.000.000.000 | 24114.971150 | 6./114.731.008 | 00.000.000.000 | ||||||||
nesvoscosnwoorrocarrovo | 110 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
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Programma Interventi urgenti Aids – l. 135/1990 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.LP.E. | DI CUI GIA• | MUTUI | C 1 P E | Dsta | 15 orde | |||||
CIPE | PRESUNTI' | RIPARTO | LVA. COMPRESA | LVA. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | 5pe1tee11 uadere | % treso | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMODUMZIONE | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | olda | 214U-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. dd 1641-93 | O DA CIPE | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | O.D. dd ILI 1-95 | DATA | DATA | ||||||||||
UGURIA | ||||||||||||||
GEMMA | 06111221 | 32 | 6460454319 | 0 | 5.968.742.615 | 5.962.742625 | ||||||||
CEVOIA | 1:0290.41.10411111/6 | 20 | 20 | 6.703070031 | 0461493.722 | 6.125.721019 | 6.1115.714.019 | 3.634317919 | 4023079.771 | 24069990 | 11101933 | 24021992 | 092% | |
GENIWA | OSPEDALI 11001 UMIDO 110210,011 | 92 | 94 | 30.247.537.796 | 29.411.329771 | 27.939115.101 | 00.000.000.000 | 0.000000.000 | 00.000.000.000 | 210121041 | 26011996 | 11/123972 | 9663% | |
LA SPEZIA | MITIDo | 20 | 20 | 4.743.533.166 | 6629.765.592 | 4.377970072 | 4377.071.072 | 1476.574.670 | 629.965.592 | 2103/1997 | 1611/991 | 1110% | ||
14141.1310 | 0511236321~40 | 31 | 29 | 13.093.561131 | 12.956 620.634 | 12.115.436A19 | 00.000.000.000 | 0.000.000.000 | 00.000.000.000 | 26060997 | 13,011991 | 9260% | ||
EA13010443. | C9MPLUS° 039L316L010 IPAC1.0 | 31 | 4209061961 | 0 | 3.113903.159 | 3123.903.159 | ||||||||
GEWEA | 0311:0•LLE 0611.17216 OZIO LAD00.611R1 10.2- V010.1131700 • NOM | 292.605.757 | 271.711.941 | 0 | ||||||||||
GLMWA | 0999126111ANMARINO•621.13LAIIMAIMITOT. lento9110311DOOM13t012.711 | 320337.422 | 306193.316 | O | ||||||||||
GE,09A | 051912.1113.41 ~UNO • 301.00160. L92nI011 | 2.364.760951 | 2.195 060947 | o | ||||||||||
C61171'A | 1..,09.361.61111/10•CA1T302C100201.0016• LACCRA63111GUT.1.CCAAVO1DE04,111orrrwucA | 342.405.006 | 315.713.646 | o | ||||||||||
C1601:4 | 1TIV9.03116.9 IbUitt60•10.0 •611,16110967091 NIT. 1929n.V1441911~1 | 203 276 596 | 121.716 235 | 0 | ||||||||||
692104'A | LTIVr.11117/e26619111•10•OITTUTO01 000.0903.1331A•SOLOLADORATOLI | 417./77.597 | 307.941.073 | 0 | ||||||||||
WOVA | 1:14VEXIIIN 311911110a,•1321~~i• SOUILA60116709.1 0.0. ACC40. VIRO 1942tV | 459.722.661 | 426940.722 | 0 | ||||||||||
GEWIPA | 1.949RAT0 33161171701«. LILUATISR11~11- 0011/ LANORAT001 M. kerecoun R005.1 | 306954.693 | 214.994.712 | 0 | ||||||||||
ZA SPEEN | SANTA/43RM JOU, LADOOATORI POT_ 110.04 1.131.3 e 1.C160 | 214.727.910 | 264.301296 | 0 | ||||||||||
METRI TIC | aummu RAMI 1 CORONA SOLO LADOILAT0111 Int 11002.1.11t0 t 31!CRO | 291.761.702 | 270923149 | 0 | ||||||||||
SORDI° | 0O9204112 MIMO • 201.0 LADORAM111 9117 leelt0S120 I 5130J | 322.651.064 | 299946491 | 0 | ||||||||||
9A1I0RL4SI. | (..0111.13000P103,1/230 31~1 A;0 {40114100.1 MT. 310.740. 000/1 VIIM | 214.165.206 | 261772.940 | 0 | ||||||||||
TOTA. | 232 | 71.36.4220421 | 59.533.769379 | 66945422.010 | 00.000.000.000 | 00.000000.000 | 42.411073653 | |||||||
mrteciat ~amo corrrnal | 283 | |||||||||||||
94. n Yde. &O* 0046.• dreprdringtaa. |
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POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI GIA' | MUTUI | CIPE | Data | la corso | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | LV.A. | I.V.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertura caldera | % speso | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMODUIAZIONE | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MURO | ||||||
INTERVENTO | 4.86 | 21-dic-93 | DELLA XXXXXXX | XXXXX XXXXXXX | X.X. xxx 00-00-00 | 0 DA C I P E | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. del 11-11-95 | DATA | DATA | ||||||||||
LOMBARDIA | ||||||||||||||
XXXXXXX | 00/0:XXXXX00000 | 109 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | |||||||||
BRESCIA | ~MALI CM11:12 | 138 | 39.090782.523 | 36,123.029,111 | 36.123.028.181 | 36.123.028.181 | 36.123.021181 | |||||||
ournmvorro | OliEDA1113101.3112AllIZIO-1.DT1131.1730000N | SI | 10104.765.388 | 9.392.040.372 | 9.392.040.372 | 9.392.040.372 | 9392.040.372 | 05011997 | ||||||
COMO | 0 96)00E1. XXXX • LOTTO IMCO 0019501~10 | 52 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.00.000 | |||||||
CADIONA | CSTITIR/ 0514.1141.1E3U | 43 | 9.992.711.152 | 9.492.501130 | 9220.803310 | 9.220.103.310 | 9.492.501100 | |||||||
0E1O9 | .03ED0U Ot LECCO | 42 | 00.000.000.000 | 00.000.000000 | 00.000.000.000 | |||||||||
wourro | ~PEDALE CISILE | 42 | 11.343049112 | 00.000.000.000 | 00000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 05~1997 | ||||||
.0 XXXXXX | 033E30LSM0000eE | 36 | 00.000.000.000 | 0.000.000000 | 0.000.000.000 | 0.000.000000 | 0.000.000.000 | 0000.000.000 | 0000.0000 | |||||
16.497014 | 0324,13ALE CARD POMA | 37 | 9.581.152.941 | 10.251000100 | 5140.974.221 | 5140.974.221 | 00.000.000.000 | |||||||
0/XXXXXXX | XXXXXXXXXXXXXXXXXX | 00 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 050/1997 | ||||||
0/1.497 | I.C.P. - LOTTO UNIODCON MANO | W | 1.954.980.065 | 1.723.135.024 | 1.714.705.996 | 1.714.705.996 | 1.723.135.024 | • | ||||||
0/1A96) | OMONE SID WARM (idt 1 40 ad pahaom ti eenr• . | 143 | 61.369.450417 | 51.203.062.6E3 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000000 | 0.900/1997 | ||||||
MILIATJ | 03A114.10 SACCO | 114 | 30.962334.667 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 28.570351323 | 00.000.000.000 | |||||||
MILLW | outimui XXXXX xxxxxxx,. gim•pda, Ph~i 5 | 60 | 17.225.00861 | 00.000.000.000 | 00000.000.000 | 00000.000.000 | 00.000.000.000 | 05~t997 | ||||||
0/1.4.80 | M1CLITI0C1 • LOTIS) IMOD CON | 33 | 7.079.157.658 | 6.528.228.122 | 6.528.228.122 | |||||||||
AMANO | ~XXXXXXXX CF06111L1TO0INREALIZZATI | o | o | o | ||||||||||
strasza | ~WALL SAN OERAIWO PREMIO | 60 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 03091927 | ||||||
PAIIA | 031CLA09034I6S7E0 | 115 | 36.243.2E6.270 | 00.000.000.000 | 00.000000.000 | 00.000.000.000 | 00.000000.000 | 10,10/1996 | ||||||
XxXXXX | 00/00 00XXXXXX000 XXXXX 0 XXXXXXX | 00 | 9.600.259.375 | 8.862.886.024 | 8.862.886.024 | 8.862.586.024 | 1.862.886.024 | 05~1997 | ||||||
SODO) | OSFED.41.8 CIVILE•LOTIOUNICOCONC03.10 E | 6 | 782.868.429 | 722.807.253 | 722.807.253 | 722E07.253 | 721.807.253 | 05~1997 | ||||||
010173U0 | OSPEDALE CARA': AMO | 30 | 9223.101.126 | 8.516.103.769 | 1.516.103.769 | 1.516.103.769 | 8316.103.769 | 0511997 | ||||||
l'ANSE | ORIFIRAIEMACCHI•LOTIOUNICOCONIA:L.~1CPE | 67 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000.000000 | 00000.000.000 | 00.000.000.000 | |||||||
~auto | 03FEDA1191U7aTI SOLO LADORATCRI | 853.253.269 | 0 | 792.120.130 | 0 | |||||||||
aRESCIA | OSPUMLICIVOI 301.0 ~RAM POT. oca: | 196.102.128 | 0 | 182.043.333 | 0 | |||||||||
nota |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
85
Programma interventi urgenti Aids – l. 135/1990 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI GIA' | MUTUI | CIPE | Data | I. cereo | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | LVA. COMPRESA | I.V.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertura tindere | % spese | ||||||
REGIONE | DEUBERA CIPE | RIMODULAZION E | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | deRh. | m. | 21-die-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 1841-93 | ODA CIPE | IN | IN | |||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. be118-11-95 | DATA | DATA | ||||||||||
Rum nom" | ||||||||||||||
siFsrii | OSPEDALI CO11.1 SOLO LATORATC4U POTARMI) E IST. 11RO | 1.502.136 671 | 0 | 1.394.817.728 | 0 | |||||||||
BRECCIA | OSPEDALI avtu SOLO LIT. DIARI | 4.728.115.144 | 0 | 4.3813816.088 | 0 | |||||||||
ZU3T0A11£1710 | OSPEDALE01 IRRTOARSUO sOLOLAIIORATORIPOT. ICCROEMON | 617.285.607 | 0 | 572.9M.478 | O | |||||||||
CEIMSCONAIICSJ O | TELlitANFUSCRIALROSPEDAIZEIlMORPEDALIS COILEIso:OLMO:ATMIST.ORM | 655.408.761 | 0 | 608.439.543 | 0 | |||||||||
XXXXX | xxx:NATO SOLO LADORATOPJ POT. IROAT | 137.158.949 | 0 | 127.404.684 | 0 | |||||||||
CLVISELLO ItALSAMO | OSPEDALE BAR= soLOLADORATORI POT. 504) | 537.803.755 | 0 | 499.426.878 | 0 | |||||||||
COMO | ~RALE S. ARRA SOWLAIRRAIMI POT. ICOR% X.X.XX II VIRO | 760.774.969 | 0 | 706.749643 | 0 | |||||||||
CROMA | 007FIVRE ~COM satA LADORATORI POT. MIO | 66.821.026 | 0 | 62.911.313 | 0 | |||||||||
CREIMAil | crrrnm oap8DAurat satouttaratm gut Lecito a pow697.892.866 | 0 | 648.003.369 | 0 | ||||||||||
DETEMINO | OSPEDALE CIR62 SCLO LABORATORI ITT.Deat | 651.329.161 | 0 | 604.602.359 | 0 | |||||||||
XxXXX | XXXX XXXXXXXX XXXXXX SOLO LABORATORI DT. ORM | 660.965.457 | 0 | 613.666.052 | 0 | |||||||||
XXXX0XXXX | X. XX00000 ARATE SOW LAIRRATURI POT. OL1/40.I. | 134.064.080 | 0 | 124.493.717 | 0 | |||||||||
XXXXXXXXXX | XXXXXXXX XXXXX XXXXXX XxXXXXXXXXXXXXX POT. 121.04U | 130.406.508 | 0 | 121.053.4113 | 0 | |||||||||
LECCO | oSPIIDALIE DI I= SOLO:ADORATO:O Pot. RorIRO E ORM | 497.429.787 | 0 | 461.448.516 | 0 | |||||||||
LEGYANI9 | OSPEDALE CIRILE 501.0 LADORATORI POT. leCRO 8 PORI | 295.559.950 | 0 | 274.386.430 | 0 | |||||||||
S XXXXXX XXXXXXXX | XXXXXX AtAOGICRR SCW ZADoRATIIRI POR XXXXX XX NOW | 452.835.544 | 0 | 000.000.0000 | O | |||||||||
MAGE1TA | OSPEDALE IORNAROLI SOLO LADCRAToeti FA. ami | 140.675.845 | 0 | 130.712.601 | 0 | |||||||||
MANERNO | OSPEDALE C7MIE SOLo LABORATORI POT. DORI | 137.862.328 | 0 | 126.066.267 | 0 | |||||||||
JIANTCWA | OSPEDALE CARLO POMA ZOLOLARORATCRI IST. iCato | 689.404.466 | 0 | 642.744.556 | 0 | |||||||||
AZ4070551 | oSPFDALR CARLO PCOAA MOLAMI:ATM POT ORCO | 195.539.424 | 0 | ni.$07.1 21 | O | |||||||||
MEUCNAAT2 | OSPEDALE PRIMARI:51 ORO LABORATORI IST. DORI | 570.440.551 | 0 | 523.780.621 | 0 | |||||||||
MEZERN4A0 | 094DALR PRIIDARISSI saio uknoRATOOI TIP. :Rea° | 491.943.429 | 0 | 456.617.452 | 0 | |||||||||
M/L4A10 | FATERENE1RATF111 SOLO !ARMATORI POT. XXXX | 133.923.404 | 0 | 124.361.400 | 0 | |||||||||
M11.4.10 | a poa SOLO LABORATORI POT. MAR | 129.421.777 | 0 | 120.127.266 | 0 | |||||||||
../.. , |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
86
Programma interventi urgenti Aids • l. 135/1990 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
P05. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CU' | MUTUI | CIPE | Data | lo corso | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | IVA. COMPRESA | LV.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | aperta ra cantiere | % mms• | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMODULAZIONP | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER n/BUIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | dellb. | .51. | 21-MA.93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D D. del 18-11-93 | O DA CIPE | IN | IN | |||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D D. del 11.11-93 | DATA | DATA | ||||||||||
so:. LowLOO214 | ||||||||||||||
laL4V0 | innyro XXXX 5531.0LADORAT0RI POI. DOAL, | 131.672.591 | 0 | 122244333 | 0 | |||||||||
"IAD | 1CPKILO 'ADORAMI POT 15151,01151:411 | 265395995 | 0 | 243_003.116 | 0 | |||||||||
AMAVO | OSPEILALA ~L'ARDA SOLO LAROLAT011 POT. IOCRO E usar | 665.013770 | 0 | 803.115277 | 0 | |||||||||
.111L4M9 | 015111O154050 SOLO LATIORATOM 5 IIIAG | 2364336_924 | 0 | 2194.669.205 | 0 | |||||||||
.5//1AA0 | OZPIDAll!ALTOSOLO LADORATORIOT.%%10154031SLC CONICCIIDI~Il | 1176.165.607 | O | 1.741.640342 | 0 | |||||||||
"4V0 | OSP &ALTO • i0T. 0045, DT. DOMO • COICLITIACOOD 015.0...r).VNICOLUC00141160~14PU.6 | 3333.777.721 | 0 | 3405356.661 | 0 | |||||||||
MILANO | ORDAIJI i XXXXX XXXXXX:ORATORI 101 00411• IST. MODO | '7E5.251566 | 0 | 726.224.667 | 0 | |||||||||
1111ANO | PEILKLIKKII L.ADORATORMITT CIAO, | 5.410.392.991 | 0 | 5022.132304 | 0 | |||||||||
MILWO | XXXXXXXXX 000XX XXXXXXXXXX XX. DORI POT. MICRO | 1.430.996.496 | 0 | 1.321313.144 | 0 | |||||||||
XXXXXX | XXX XXXXX 00000XXXXXXXXXX INTT 11045 | 137.156.949 | 0 | 127.404.684 | 0 | |||||||||
050.4H0 | LAN 114174212 15OLOLADORATORI 121 1110 l LOCILO | 947.029.717 | 0 | 879.084.64E | 0 | |||||||||
ARMI | 06115111/ SANCIMMO MIRA° 14111115AIX05411 SOLO LADORATORIKIT1e010I11611) | 065.954,693 | 0 | 806.690.145 | 0 | |||||||||
1415 | POLIMPROO LAN LIATITO WL0 IAMILATORI 101 OLAG• bOORTOLIICL'AMI~Mio | 2616166.35E | 0 | 2.472144.410 | 0 | |||||||||
l'441.1 | RL LAN 5141111:1•L50 POT 5.111:540110.00.11: | 1.064113.104 | 0 | 973.031071 | 0 | |||||||||
/0000 | 000.00.00 SIAMO • POT 01.511 | 3.47E913 642 | 0 | 3229.259.799 | 0 | |||||||||
tra, | 02115Al2 OMR SVIO LADORATMI POT 0010 | 133.642.053 | 0 | 124.096767 | 0 | |||||||||
JARGIV40 | 0211:50Z MEM DOLO LAL01410151 P01512.511 | 130121.536 | 0 | 121.450.433 | 0 | |||||||||
UPE | onSIIWI IMMUNI SOLO ~XXX XXX. PIM | 208200250 | 0 | 193.420.132 | 0 | |||||||||
10.18410 | 0/2115ALS550.111/0115.1.1SCLOIAPORATORIFOTACCII/1 OT.1160.1 | 650.107.509 | O | 790.217.106 | 0 | |||||||||
IOATAtm | 012135414 CMIll ~I LADORATORI POT 10010 0 DOLI | 396.263.155 | 0 | 367.126.749 | O | |||||||||
MEI70110 | 061112412CARAVA0II0 SCIO LABORATORI POT. 41:11501 ~V | 475.464355 | 0 | 441.623.045 | 0 | |||||||||
XXXXX | ORMAI/ IMMO SOLO LADORATORI IST. It-CRO 4115151510131.r.555101OnNDACJ | 1.431.805.762 | 0 | 1.330.614.998 | 0 | |||||||||
VAR= | 035111ALLLIA0l19RIPLADOPATORIPOT.IIIMU-/). ROORTOLIEC.115«0/054POMO | 0 | 0 | 0 | 0 | |||||||||
57GEVAA17 | OSPEDALI MOLI 505/514AORA1OR1 MI DOPO | 135.732.190 | 0 | 126.081.517 | 0 | |||||||||
ITUZJCIIE | 1111.1101aamo15e SOLO LAROILATORI KoT, DAA., | 139169.016 | 0 | 12939637E | 0 | |||||||||
AAAA | 1379 | 406.605611.524 | 291463996.220 | 376325.046.761 | 333906.159.331 | 112361.903118 | 179.415.093.102 | |||||||
mrenme remano <zanne, | 1495 | |||||||||||||
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
87
Programma interventi urgenti A105 - legge 135/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CIA' | MUTUI | C I P E | Data | la corso | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | LV.A. | LV.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertara cottine | % apra. | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIME | PIMODULAZIONE | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | den. | 21-dic.93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 18-11-93 | 012A CIPE | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. del l8-11.93 | DATA | DATA | ||||||||||
PIEMONTE | ||||||||||||||
.4{011430ti4 | 05142141.41:1ME | 40 | -4 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 12133710 651 | 12.235.710638 | 046511 996 | ||||||
,4177 | 004041.1113,111 | 32 | 4.463.6E6631 | 4219.323 230 | 4/89323.230 | 4.2119373.230 | OLMI 996 | |||||||
MULI | 0514041/101:01.1 1.41334 | 20 | 4932.614.511 | 4.739.160.727 | 4.739160 727 | |||||||||
C.41.41.11.110.Y. | 01344141.1 1.5176070 | 20 | 6173747109 | 6 02$ 681826 | 602E.666.126 | 6.021.688126 | 0101/1996 | |||||||
C77X110 | AC41121/C110.1 | 54 | -14 | 00.000.000.000 | 16 117.104994 | 16 117 101994 | 00.000.000.000 | 01.41/1996 | ||||||
AMARA | XXXXXXXX XXXXX | 00 | 7.370.117.647 | 7.0112.233.903 | 7.082.233.903 | 2.217.771.626 | 04.091996 | |||||||
WRINO | OZIRDALI RDZNA /44440417A | 24 | 4.422.070.58E | 4.249.340343 | 4.249.340343 | 4/49.340.343 | 01091996 | |||||||
roluNo | 05~1 5.424.4 | 6 | 162460.576 | 121772 023 | 121772 053 | 821.771033 | 011411/1903 | |||||||
10111700 | 00. 90091009 5A1411. | 300 | -24 | M 036540.420 | 94.226359121 | 00.000.000.000 | ||||||||
1111141.1.4 | 05~1.1 MILITI | 20 | 3.659.504.181 | 3 630 627097 | 3 63a 627097 | 5 610 6/7097 | 01017996 | |||||||
11t1WEIII | 006~ SANTAMLEA | 40 | 9.337.631189 | 9.114301202 | 9.164 301 202 | 9184.301.202 | 41011995 | |||||||
.41.2354+D411.41 | 011111.1.1 (TUE SOL0141101430111 0* | 1.144.237.322 | 1.062346.229 | 0 | ||||||||||
.4477 | XXXXXX X0X00/0 SOLO LABORATORI | 451.114.606 | 413922873 | 0 | ||||||||||
111ELL4 | oSPFDALF Pr6L1t141:1WI SOL01- | 472.670.839 | 4311731.0211 | o | ||||||||||
CAULE .1104‘ | ~Xxx xxxx SOLO LABORATORI ISM | 476.187.733 | 442.038.943 | 0 | ||||||||||
ct560 | A CA411 fl CROCE) SOLO 120.11ATOR1 | 1179.569.962 | 1.744 681.240 | 0 | ||||||||||
.1.(114114 | 000+.111.100409 SOLO 1.400114" rm 1.110 | 1539.110.311 | 1145150.913 | 0 | ||||||||||
10~0 | ,1111.047711$0L01.41140.411111 00 LIXII0 | 503.774166 | 468 061.801 | o | ||||||||||
1112~0 | ~SALA REGNA MARGICERITA | 717.728.160 | 665903.114 | 0 | ||||||||||
FORMO | 00 900010 01 1A1uA SOL0141104.410121 | 6731.339.174 | 6 241284.731 | 0 | ||||||||||
1731114421 | 017WA1.17.11.2471 xxxx XXXXXXXXXX ;yr | 207.074.844 | 19/232.929 | 0 | ||||||||||
1TRalli | tntwdz SANTATIMEA POT. Ralt0 | 846.868.586 | 786.303.915 | 0 | ||||||||||
tema | 596 | 554 | 186.341717.099 | 170372.117.211 | 164.651892562 | 211128.374 | 60.8011910.029 | |||||||
navamencoterroccarm | 522 | |||||||||||||
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
88
Programma interventi urgenti Aids - legge 135/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CIA' | MUTUI | CIPE | Dela | Ia cono | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | I.V.A. COMPRESA | I.V.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | ~uni cantiere | % sptio | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMODULAZIONE | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | dell/ | Tra. | 21-dit.93 | DELLA XXXXXXX | XXXXX XXXXXXX | X.X. xxx 00.00-00 | ODA CUPE | IN | IN | |||||
IN TOTALE | EDILIZIA | DD. del 111-11- 95 | DATA | DATA | ||||||||||
P.A. BOLZANO | ||||||||||||||
ITIZZAM7 | 040 ALGOTOLE~c*/~ A › | 53 | -II | 11.730.770368 | 11172353432 | 11 272533632 | 11.272.235632 | 2,31.1595 | 254.041 | 100% | ||||
IOZZAVO | 0:10, ItECUNALE Silln ~SATURI POT 12.40 (M MQ naia i 110.45 | 1371.237.797 | 1.271.101858 | 0 | ||||||||||
Torma | 53 | 13.102.004385 | 12.513.6.59489 | 11.172355.632 | 0 | 11.272355.632 | ||||||||
Teavrma ritoorrr000rrow | 43 | |||||||||||||
P.A. TRENTO | o | |||||||||||||
11:4132TO | COSMI Miti | 18 | 4.730.465382 | 4331677633 | 4 331 677433 | 2666 447.673 | 03.011956 | 1791 | 1" | |||||
MORO | "AMI ULULA | 40 | 11.231122653 | 10.799150.9119 | 10 799 130919 | 10.799150.919 | 11,11,1991 | 23..59 | It% | |||||
&Man» | OSMIALECTIZE SOLO LADORA1OL1 MI 10 70.01541JE01.4004.~.4111179012.100C) | 591.119.900 | 544.755154 | 0 | ||||||||||
~O | 06RDMILOCUJuk SOIOLADORATORI POT.IACCM ~CU E VIRO | 940,980.726 | 167.210716 | o | ||||||||||
Ir6.14 | 58 | 17.500.688360 | 16342.794592 | 00.000.000.000 | 0.000.000.000 | 00.000.000.000 | ||||||||
emrorrom modero muro. | 00 | |||||||||||||
X. XXXXX | ||||||||||||||
XXXXX | i ItZ3:110051190AIJUD | 3 | 224.762433 | 203.814.317 | 205 814 SI T | |||||||||
AaTrA | AIIII2X009113~0 sei., LADMATO113 KIT SiZCZO E DIXL, | 3511.020023 | 329279.562 | 0 | ||||||||||
140,44. | 3 | 582.782.478 | 535.094.079 | 205314317 | 0 | 0 | ||||||||
'armar° remano maTTiv, | 14 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
89
Programma interventi urgenti Aids - legge 135/90 Mortitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | 'IMPORTI | NUOVO | RIPARTO X.X.X.XX | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI GRA' | MUTUI | C 1 PE | Data | la cane | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | I.V.A. COMPRESA | I.V.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertura ~dere | M spesa | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | fummo-Anon | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | 'eh. | 21-dit-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 18-1143 | ODA CIPE | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. del 11-11.95 | DATA | DATA | ||||||||||
EMILIAROMAGNA | ad | |||||||||||||
40,10614 | cisPEDALE140444 0910401/ | 72 | -60 | 15.137912.390 | 15.506.723301 | 1530612390! | 1.600000.000 | 11171651.412 | 26061906 | 164647 | 100% | -- | ||
49Z1Alt4 | 497104LE& XXXX 0441341) | 43 | 00.000.000.000 | 9.320379 311 | 9320379311 | 1.000.000_000 | 1320379.311 | 26069991 | 10.9647 | 100% | ||||
FOXLl | XXXXXXXX 0000X0000000 | 21 | 5.513.771.141 | 5.374.064.337 | 5.374.064.357 | 630.000.000 | 4724.064.357 | 269561596 | 246664/ | 017114 | ||||
400,E564 | 9OI11.4S00 | 72 | 19.853.920157 | 11.349071420 | 113.349.072.420 | 1.900003.000 | 00.000.000.000 | 264599%5 | 224444,47 | 100% | - | |||
11~4 | 02101401C14111 | 42 | 10.904351.593 | 10.070.946 695 | 10070.946 693 | 8.141.932.039 | 1.923994 656 | 2695 | 7249.47 | 103 | ||||
'4494. | 96000.1114000111 | 20 | 3480.622336 | 7.846_984.204 | 7146.914.204 | 100000.000 | 7.046.914.204 | 26069996 | 10.«47 | 10016 | ||||
107009(4 | d7EDAL1 i COMA | 69 | 14.911.191774 | 13.740291611 | 13.7E0192611 | 13.710192611 | 269041946 | 116..97 2496697 | 69.144 15.414 | |||||
COMA | 014W41.1141.4 MIA | 20 | 4.163.600027 | 3.130222 062 | 3.830_222062 | 441.470.480 | 3.396.751.512 | 26951996 | ||||||
4447211741 | 010226111 l XXXXX XXXXX | 40 | 00.000.000.000 | 10.12911/.638 | 10.129.311631 | 1.000.000.000 | 9.129.1111638 | 26969996 | 14~47 | E00% | ||||
~CP; 113111J4 | 0601110831110161 1.1110V6 | 20 | 40 | 7162.912475 | 6.713391.141 | 6.711.391441 | 700.000 000 | 7.739.457.341 | 2695194 | ».66-97 | 103% | 497 411940197 | ||
8067 | XXXXX0X00000000 | XX | t 5.962.515.521 | 14.752111171 | 14.752112.178 | 1300_000000 | 00.000.000.000 | 26961996 | 2946,01 | 11.565% | ||||
10400944 | 4611114111490/111 011.0161102611201 let | 2.452.656.190 | 2.277.303366 | 0 | - | |||||||||
*006N4 | 011011512 umore* SUD 1.40114423 MI | 163.294 III | 153 660.767 | 0 | ||||||||||
SOLOGVA | 0~4 114.9CLA COLO LAOCCULTOR/ | 614.331.414 | 571.034.563 | 0 | ||||||||||
M/.9(4 | 04E~ 1011.043 01161 L16404161411 00T. | 2.426.451.461 | 2154.143_547 | 0 | ||||||||||
l044AS1 | 10121481144110 0OL01640A71311 POT. | 137.510976 | 127.723 160 | 0 | ||||||||||
FFJUL4114 | 0514141/ l .204 101.01~16109.1 000 0140 | 2.429.912.159 | 1260432.770 | 0 | ||||||||||
~444 | 0412104 i »M 0Z019D6141111 POT | 496667324 | 461.720.773 | 0 | ||||||||||
it14r | 0404135 0014£066 SOLO 16130100021 190. | 336.524.736 | 312.773972 | 0 | ||||||||||
111.10414,4 | .41024109 00601.600060192 1619. | 123.021.026 | 114_417.217 | 0 | ||||||||||
04.111164 | 01►D412144442641.6 SOLO | 2.511.004.593 | 2.331200.032 | 0 | ||||||||||
0417.1131.4 | OSPEDAIS 3 1161116(28X1 SOLO | 1.252.015.019 | 1.162.807.556 | 0 | ||||||||||
/MEM, | OSPEDALE 1 144.4 CROCI SOLO | 924.240300 | 151452.901 | 0 | ||||||||||
XXXXXX XXX | ~AIA 114166 61141% 10L0 LADOUTOR/ POT. | 331 0$4 .055 | 314.269 636 | 0 | ||||||||||
1/00000 | 0x0 0611.41 14701A2100.67410 00? | 141 975.720 | 131.493.243 | 0 | - | |||||||||
................................................................................ | 000 | 000-000. 'MAIS | 119.020.220.460 | 115.660.771.277 | 31313.711.137 | 14.167.061099 | ||||||||
4641604 reoarroomr644 | 572 | |||||||||||||
,
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
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Programma interventi urgenti Aids - legge 135/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | 'IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI GRA' | MUTUI | CIPE | Data | la cono | |||||
CIPE | PRESUNTI° | RIPARTO | I.V.A. | 0.XX. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertesra xxxxxxx | X. xxxxx | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RimoninAnon | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | 4.1". | 2I-die-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. dal 041.93 | ODA CIPE | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. dal 1111.95 | DATA | DATA | ||||||||||
LAZIO | 0 | |||||||||||||
ROMA | l INIVLA SAPIENZA 111.111131711 I | % | 27591.738.421 | 29.110000.000 | 26 562.190316 | 26 562.190 316 | 0 | 25.0E9_334913 | 261011997 | 6o/Lrandu avriara | ||||
FILOBINONE | OSPEDALE | 011 | 11179041.167 | 10 601041.894 | 10605041.194 | 0 | 10.601 041%4 | 26/06/1996 | 11-rar99 | 11% 101c | ||||
LATINA | OSPFDALF. LATINA | 36 | 9.561015 356 | 9361 005.970 | 9.366.005978 | 9,365 005971 | 0 | 9.3611005 975 | 274111996 | 0000000 | ||||
XXXXX | Obr,(*.N.PNOVLNUALI: | 21 | 6_820.107935 | 6.305156.211 | 6 301 156.254 | 0 | ||||||||
6308.156214 | 26816/1996 | 2.11~-99 | ||||||||||||
FORVIA | OSI/DALECIVILE | 20 | 5260236 545 | 4.16/316319 | 4 167 316 559 | 0 | 4.167.316519 | 121074996 | I I•cog-93 | 2% | ||||
ROMA | 1111 | 60 | 17123610 767 | 16198 401536 | 16 193 409.536 | 0 | 3500674 III | 2606/1996 | 09,1s0-97 | 07% | ||||
XXXX | xXXXX X. XXX000 - XXXXXXXXXXX | 0 120.893.617 | 3 012 011.195 | 0 | 0 | |||||||||
XXXX | XXXXXXXX 0 CA10L11/ • | 701269086 | 617606.195 | 0 | 0 | |||||||||
ROMA | U94IVF3OSITA,T638 VERGATA | 40 | 10 454 067384 | 10061435_726 | 10 061 435 726 | 10 061.435726 | 0 | 10061.435 726 | 09/10/1996 | 25.3.-99 | ||||
ROMA | CASPF13ALE SPALLAN7.8.20 | 301 | 12.003.242145 | 00 000.000.000 | 79.950 037116 | 0 | 79950.037116 | 27/19196* | 29.1.18•00 | |||||
XXXXXXX | XXXXXXXX XXXXX SOIE | 33 | 9.363.941.284 | 9.129486.072 | 9129416 072 | 9.129.416.072 | 0 | /129410072 | 27/11/1996 | 000xx-000 | ||||
XXXXXXXXX | OSPFDALE FRosinme | 306673342 | 215.086.505 | 0 | ||||||||||
LATINA | OSPEDALE LATINA SOLO | 133957914 | 1114 129.166 | 0 | ||||||||||
X/000 | XxXXXXXxx xXx 110.0GNLIALL. | 157.416270 | 154 591.877 | 0 | ||||||||||
R011/4 | IRECS 00X000X00 GER/. SOLO | 1156 061 716 | 842191127 | 0 | ||||||||||
ROMA | OSP. PLEIRALATA LAB 11108011 | 5.164559.879 | 4102.171.826 | 0 | ||||||||||
ROMA | POLICL. UNIVERS. 'A 01211121.1* | 5.121.501.076 | 5001340.093 | 0 | ||||||||||
XXXX | XXXXX/000X' XX XXXXXXXX XXXXXXXX | 1.777.313.029 | 1.715173.691 | 0 | ||||||||||
ROMA | UNIVERSITK LA SAPIENZA: | 423504 631 | 416 615 501 | 0 | ||||||||||
ROMA | UNIVLA SAPIENZA: LN, MIRTO 1 • | 3 493195.620 | 3 241 045 M | 0 | ||||||||||
VITERBO | OSPEDALE NUOVA S13/F. | 595.684.224 | 512 021333 | 0 | ||||||||||
TOTALE | 713 | 302.629.949477 | 00.000.000.000 | 000.000.000000 | 000.000.000000 | 00.000.000000 | 1S84/00.000.000 | |||||||
rumso.6 nuoarro xxxx. | 750 | |||||||||||||
TOSCANA | ||||||||||||||
AMO= | Alt/220.03110.411 GEN. FILIAT.1411pur ...li | 40 | 14636.084031 | 13 576 246.731 | 13 576246 731 | 3.853.010 410 | 9.723.236320 | 12071906 | ||||||
AIWO | ALUZOOSPEILIWIEGEK RAY Cr ....weims.... | O | O | o | ||||||||||
17RPA~i | Arar 41T1151750 A sani 11.1.F"»..~0MI75 | 30 | 8161454341 | 7.645.235196 | 7.994413.619 | 2.169.751.090 | 5.824.725550 | 1707,1996 | ||||||
MENTE | CONOILL,SURIDOSKDAIIIRODI | _ 70 | 22192.137671 | 22 361 412 997 | 22364 402.997 | 00.000.000.000 | 800/413.527 | 21,161993 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
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Programma interventi ingenti MOS - legge 135/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
– | POR. LETTO | nmrown | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.LP.E. | DI CUI CEA' | MUTUI | CIPE | Dita | 14 corto | • | |||
CIPE | PRESUNTI | RIPARTO | I.V.A. COMPRESA | LVA. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | .pretora ClAtilit | % sorso | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMODULAZION | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | — | |||||
INTERVENTO | 1.0k | .2T. | 21-Iftc•93 | DELLA REGIONE | DELIA REGIONE | D.D. del 18.1143 | ODA CIPE | IN | IN | |||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. del 11.11.95 | DATA | DATA | ||||||||||
eirOSSZ70 | OSPFDALE , | 40 | 10452.391320 | 9.674 070354 | 00.000.000.000 | 0000.000.000 | 7.370447420 | 12ffi,1996 | ||||||
WORM, | OSPEDAIE TE ~M 112011.12/ | 40 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 10027.640361 | 10027.640368 | 26261925 | |||||||
U1C4 | IX01~09 DI MAIIII | 40 | 10.709354.601 | 9.900.1221146 | 9.900.122.146 | 9.900.1221146 | 1301192$ | |||||||
ra4 | ML/01.0ODIMELElCIDAILA | 60 | 16.169.721539 | 14.950620341 | 15 633.591466 | 4.243.065 001 | 11390.522465 | 110,19% | ||||||
Purou | ITSTOTAMSPIDALS | 40 | 10.741.501706 | 9.921.675.292 | 00.000.000.000 | 2.815121765 | 7.559.091.8111 | 120711956 | ||||||
15410 | 192.17120009DALII30DIPRA0 | 40 | 11616.655.729 | 00 000.000.000 | 00000.000.000 | 0.000.000.000 | 0.000.000.000 | 1127,1006 | ||||||
:IENA | XXXXXXXX xXX 0X XXXX' - | 00 | 11525.417.012 | 10.651890.706 | 10.6581190706 | 0 | 10.651.190.706 | 26021952 | 22021996 | |||||
AIREZEO | ARIZZOOSPIDALE 01120 3A1E | 112.540 676 | 110.244 490 | 0 | — | |||||||||
1711.0E | OSPEDALEDICAIII001SOLOLAEURATOLU | 2.5E0.557.697 | 2401341.70/ | 0 | ||||||||||
FIRLYZE | XXXXXXXX XXXXX00000 A urna SOLO | 120.911.227 | 112.491.625 | 0 | ||||||||||
171EYZE | %MUMMIA "IIIIATA SOLO | 306.231.314 | 214.819.035 | 0 | — | |||||||||
CRQSZSZTO | OSPEDMEMOLA /42122000DIA. PAD | 444 135 670 | 436.491.114 | o | — | |||||||||
11112290 | 01:1211/11E DI LAVINO SOLO | 3345031219 | 3.414.179.771 | 0 | ||||||||||
(ACTA | LIXCAC~ CE MUTI DELO LA00EATTIJ | 444135.670 | 43649/114 | 0 | ||||||||||
MASSA | OSPramacmmov.•SOLOLOISMATORI-POT. , | 1.032.120.1101 | 1.005976 568 | 0 | ||||||||||
MASSA | OSIEDALA ~AMA PROVOKIALA SOLO | 323.554443 | 312813.143 | 0 | — | |||||||||
PISA | 1.110V0 OSP 1 CIEMIA•63M12.1.0. TOLOLAD | 712.312.140 | 662.225 666 | 0 | ||||||||||
187014 | POTOIACISPCDALE TOLOI- | 444.535 670 | 436448 114 | 0 | ||||||||||
12410 | 1210.10 OSSIEDALDIODIPILATOSOLO | 1293 016.270 | 1250 535 063 | 0 | ||||||||||
SIENA | OSP.ILW.1.11 SCOTTE'SOLOLABORATORI | 2.231.156.070 | 2.081E15.138 | O | — | |||||||||
vor•t, | 440 | 142524.199.058 | 133345.400.656 | 121.915.400.657 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | ||||||||
ruvr.nonnocarroofterrrtvz | 437 | |||||||||||||
UMBRIA | — | |||||||||||||
11..947 | OSPEDALI 1 INIMUA | 21 | 5.579 605 520 | 5996 139.739 | 5.160 562.799 | 5.160.362.799 | 1.713 301 293 | 3 752 916 271 | 21 0111997 | |||||
t77714' DI CASIIIILO | OSPEDALE COZZALE PROMOCIALE | 7 | 1.319.267.126 | 1.217909.640 | 1.217.909.640 | 1.217409.610 | 404.006 085 | 813901555 | 21.01499 | |||||
MUOVO | OSPEDALE f207pg1ALA | 7 | 2.216467.771 | 2.050973.471 | 1050.971471 | |||||||||
PERMEA | OSPEOMELIIATATION10.4r&40.)•142•TILITC | 52 | 17.117411103 | 16 114 690 016 | 15907.709 913 | _ 15.907.709913 | 5.280999.210 | 00.000.000.000 | 2121/199/ |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
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Programma interventi urgenti Aids - legge 155/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
. POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CIA' | MUTUI | CIPE | Dalli | la torso | |||||
CIPE | PRESUNTr | RIPARTO | I.V.A. COMPRESA | LV.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertura cantiere | % speso | ||||||
REGIONE | DELIBERA are | RIMODW.AZIONF. | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | ado, | ....• | 211-dir-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 1611-93 | ODA CIPE | IN | IN | |||||
IN TOTALE | EDILIZIA | DD. del 11.11.95 | DATA | DATA | ||||||||||
001E70 | COPIDALE S. MATTLO16OUNTELV2 | 7 | 2224.379.185 | 2394393_699 | 20601102.769 | 2 060 801769 | 634.444.148 | 1.498/91.713 | 214.11997 | |||||
CITTA' Al CASULLO | OSPEDALEGIONT2IILEMILLOTWIAtt SUO 11-4.13011ATORIVOT.~W | 112170.523 | 109334.937 | 0 | ||||||||||
FOUCWO | OSPEDALE MOVINCIALE SOLO ~ATM POT. DCA; | 60.8E8.611 | 75176.502 | 0 | ||||||||||
renr.4.4 | OSP. 13-VG11102• LADOPAISIN rar. ‘110.1011113£ MANla3C0narraciREP | 914.646.373 | 899617.393 | 0 | ||||||||||
PERVGIA | OSPLOALES;LVE317.174 LOW LAEGRATOR1 POT. OLIG | 1.266.012.603 | 1.241.024261 | 0 | ||||||||||
~IATO | OSISDA1.11MATITOOLOUINIALACSOLO L/DORA/Mpor.untoapala: | 113.449061 | 110 116.924 | 0 | ||||||||||
RAM | OSILIMALS 114101-9 IOLOLADIUMII 01 01361 | 3436673342 | 216.639_041 | 0 | ||||||||||
~T | OSIIIIALt i 14~ LOW LADOIMMI POT. VZCIP1110.0: | 104.944.110 | 95991313 | o | ||||||||||
YIPA7 | ~MALE X. XXXXX SOLO LADORAO11 mie mika | 147.709637 | 136 607.723 | 0 | ||||||||||
94 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 29152.987386 | 26.397.951392 | 11763.619179 | 17634.269.113 | ||||||||
navesaaaraaaammarrm. | 78 | 73.176502 | J | .6. | ||||||||||
26.463135.094 | p | |||||||||||||
VENETO | ||||||||||||||
1ELIUM | ~QUI XXXXX | 36 | 11067.141.150 | 10221.509.751 | 10.221509.751 | 10 221 509.751 | 00.000.000.000 | 26051597 | ||||||
CIIVE7JI | ~LE•PLDil11O1 AOCIRSIUDIMIDICINA GO, - AOPAILC. emenner | la | 5.649.973353 | 0 | 5.226.198.351 | 5-226191355 | ||||||||
=M | OSPULUZ PLIMICO.P. L INTUITI AOOPIOATI 1E11 012.13,Ati | 10 | 3.973.233.513 | 3.900.000000 | 3613526.637 | 3.633.326.637 | 3.900000000 | |||||||
LECNAGO | OSPIIIALE.PLAGGREGATIItiP0110D0DIZALE- AWAALC-1130PUSIIIISL | 24 | 4082 510.1143 | 3.761.613_189 | 3.761.683.189 | 3 761 623 189 | 3.761.613.119 | 26091997 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
93
Programma interventi urgenti Aids - legge 135/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.LP.X. | XXXXXXX C.I.P.E. | DI CUI CIA. | MUTUI | C I P E DELIBERA | MUTUO | Data *potare cadere | la corro %irpeso | ||||
CIPE | PRESUNTI' | RIPARTO | I.V.A. COMPRESA | LV.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | ||||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | PJMODULAZIONE. , | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | ||||||||
INTERVENTO | ma. | 214118-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. dd 114143 | O DA G I P E | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. dd 184143 | DATA | DATA | ||||||||||
WEITAX | 09P. LaellitTOt•LADollATORJOpar. ORM0.2.13 LUCMITLTIl IAD•eri | 2421.270.494 | 2230.493.572 | 2.230.193372 | o | 1250895.572 | ||||||||
MUTAR | 02.19~TOI(133COein9 Pro TUTLAO 11112.)1A46LO. CLOLOMISI | 41 | 13.279008.878 | 12.211926094 | 00.000.000.000 | 121111926.094 | 4191597.129 | 7.397.311.265 | XX00/0000 | |||||
XXXXXX | Xxxxxx0XXXXXXxXXxx00.x XXXXXXXX•XxxXXXxXxXXXXXX00000xXXX0 | 6 | 1.225.967192 | 0 | 4.132..624.993 | 1.131624.993 | ||||||||
P40014 | 05PEDALIL avtli 41.96O1IMILTI0 WL 00ent3an37A MIMO. reountieL> | 58 | 00.000.000.000 | 00.000.000.000 | 00.000000.000 | 00.000.000.000 | 10917.293354 | |||||||
1151.11014 | +36111.4LSC0.113 •~A MIATUCA•APPAZI30011•XXXX 000x00000 | 4 | 427.683.745 | 1.433000000 | 393.213.919 | 395 213.919 | ||||||||
elOMA | mreirmta creeu aunneuxmarbures wenn. | 3.631923 654 | 10917293354 | 3311411.464 | 3382411.464 | |||||||||
W.700 | 01112304A Di itok100 | 36 | 10463.139.112 | 9672_310.243 | 9672.380143 | 9672.349.243 | 9672310243 | 26061011 | ||||||
Tana | 02P. CM rONC11/0 •IsciAMINIU PCIXATM00•APPALre. 610bounta | 4 | 473.152.7211 | 409 224.369 | 909.224.569 | 109.224 569 | 609.224.569 | |||||||
MEI 150 | 0114DALECA.r09,(7110•Itr!Derillrel •MIWIECCICATCP.1103041.pal9t | 41 | 14 6511129.949 | 00.000.000.000 | 13356909.609 | 13.536109.609 | 00.000.000.000 | |||||||
M.61150 | cap.c.g muralo • 1..0. PoT. FCCRO (2 5~ | 1.763_399.990 | 1.639317.376 | 1.639317376 | 0 | |||||||||
XXXX000000XX | OWEDAILli GUCCIA11.1 | M | 4.495.249.061 | 0 | 4.326.417.362 | 4.326.417.362 | ||||||||
11720M | -01".F.XnaCIIATIUro9111KARZANA eLtGENTEMPROIMCIATIIIREUICSOMCCICR | 60 | 10.731075.293 | 7.663 000 000 | 9.923.051.249 | 9925051.249 | 7.661000000 | 16061971 | - | |||||
ma& | ||||||||||||||
1..1~ | ||||||||||||||
IICZAZA | osr. L 130iTalo • Vi • Xxxxxxx Xxxxx (XXXX.," Xxx X. xxxxxxxx | 00 | 9964/55.324 | 9 211966 472 | 9218966.472 | 9.211966.472 | 9218966.472 | asossrn | ||||||
SC7110 | 09F10AIE Iltraia, AllpatoCCIAT1.1E1110f2LISCICE | 18 | 5.101074 362 | 4 925390 026 | 4.923390026 | 4 913 390.026 | 4925.390 026 | |||||||
IENT3 U-IIDO | ~MALE 'AL MAitle | SO | 13916 977.471 | 1.235.944.930 | 13394.216_310 | 13 391281310 | ||||||||
IICRONA | vo1ri7ar.0 mimo[MA 11.3maN11).APPAUCCI6ATIAL 0/01,09CCICE | 60 | 17061641_354 | 15_715179.113 | 00.000.000.000 | 00.000000.000 | 15.783479.11026161007 |
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 3/2020/G
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Programma interventi urgenti Aids - legge 135/90 Monitoraggio delibera Cipe 21 dicembre 1993
POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI GIA' | MUTUI | C I P E | Data | la tem | |||||
CIPE | PRESUNTI' | RIPARTO | I.V.A. COMPRESA | X.XX. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | aperiara caatiere | % speso | ||||||
REGIONE | DEURERA OPE | EMOPUIAZIONF, | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | gelik | 214118,93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 1411.93 | ODA CIPE | IN | IN | ||||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. del 1841.95 | DATA | DATA | ||||||||||
LEGNALO | tOTWALE POISUCTI XXXXX/MURATORI PJT. ORO R MAG. | 1151.291.114 | 1.072.529.499 | 1.072.529.499 | 0 | |||||||||
~MIE | TRIP~MOSFOT. VIRO(IMPORTOSUREP•IIN | 903.279.599 | 113.287.765 | 813.217.765 | 0 | |||||||||
PADOVA | OOLOI/X.XX X.XX OSPEDAID20 11012011CRA. SOLOLADORATORIOPOTVIRO | 4134176146 | 7076644000 | 4 642315.105 | 0 | |||||||||
XXXXXX | XXXXXXXXX XXXXXXXXXX0 00000X0000 • SCIO LATMRATORIPOTDAGJEIO= | 1.711431.790 | 1.589 622_972 | 1319.622972 | 0 | |||||||||
SCRSOM1") | - 01PUMLEIUDE1100044tonol.0LADULAT | 659910.388 | 612.287.971 | 612.287.971 | 0 | |||||||||
lal10 e77110.19 | ~DALT !IMBUCO OSAMI SOLO LAMRATORI [SAG | O | O | O | O | |||||||||
mimo | oxRDALE coenziannio• Kin t4aaamaat ama...a; | 1.969.461.827 | 1.935.017.679 | 1.935017.679 | 0 | |||||||||
TELMA | OSP_TXPOCITATRICODIIPARTANA KILOLADORATINUONTVIRO | 366.319.900 | 0 | 340543.533 | 0 | |||||||||
1120M | PLIL IICROORMIA -ILITGRITTIII LADURATIAROIXT /C OPE DOMI C ,ITO TV | 6364.065255 | 5.937.0811957 | 5.937088.957 | 0 | |||||||||
MEOSIT | OSIEDALZSCEMOUDITOLATMILATORKI POTICCILOILICOLIOTT | 87.219024 | 74167.573 | 71767.373 | 0 | |||||||||
I TONA | ~OLIILOORTIMO-LADOIRAIUSSMOS-. SCCRORPOI-DOOSPILTLITOLITTIS | 10.108379.349 | 9406.191.873 | 9406.191173 | 0 | |||||||||
IllaT7.4 | TOPEDAIR SISCRITILO• PROMIITILISCLITTO OLIONOTIICA | 3.551013.767 | 3330.392395 | 3,330192.395 | 0 | |||||||||
Bruno | OSPRIALLOPERE010MIZOAASSIITISRn.MAL DILIT.awTIMM194)3. | 1.200.000.000 | 1.200.000.000 | |||||||||||
9317750 | OSP. CA bussa. SEMI. RAISOLOASIIIMMIl. I PIOXLMLOGIA | 1.935.017.679 | 1.935.017.679 | |||||||||||
l'A00E1 | OSPGIISTIPSANTISLAISORO CIALAIXIWISOLTICEDMX?. | 00.000.000.000 | 15.900 Oce 000 | |||||||||||
1IE6L400 | ~DALT> ORE PROPTOLOIllICI ~UN ~ORME° ATTUA' | 1.200.000000 | 5203 00000o | |||||||||||
609•LT | 551 | 171293.056158 | 159.034.444334 | 166.477.150.979 | 132332.392.711 | 41370.822377 | 91.211370.134 | |||||||
nn sof raurrroorartmv | 496 | |||||||||||||
ABRUZZO | ||||||||||||||
.418221.45640 | mal:~ I RIMO | 3 | 1.051474343 | 837.441.325 | 977.911057 | 977.911.057 | 559.141.713 | 837.441.325 | 210311997 | |||||
atten | tro. n ASSOCIATA | 22 | 7.510343.185 | 6951.990,563 | 6.951.991.563 | 6.951998.563 | 6.951.998.563 | 2103:1991 | ||||||
V.40t7L4 | LISIWASS UN SALVATOMI XXXXXX XXXXXXX XXXXXXXXX- | 0 | 1.85516E619 | 1.671.131725 | 1.710470.374 | 1710.470374 | 1A711131 735 | |||||||
M6C4A4 | ~mit spumo sx0o | 30 | 4 366971 067 | 3151.206473 | 4 030 111 603 | 4 010 111_603 | 3 131 206 473 |
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POS. LETTO | "IMPORTI | NUOVO | RIPARTO C.I.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CIA' | MUTUI | CIPE | -1 | la cane | |||||
CIPE | PRESUNTI" | RIPARTO | LV.A. COMPRESA | INA. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertura tastiere | % rose | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMQMILAZIONL | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTU O | ||||||
INTERVENTO | Pelb. | 2I-crec-93 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del 15-11.93 | O DA D I P E | IN | IN | ||||||
m TOTALZ | EDILIZIA | D.D. dei 1141.95 | DATA | DATA | ||||||||||
TTA010 | irmcmccmrn | li | 4.533.146.303 | 3973.753.141 | 4.195024459 | 4.193.024.459 | 3.973.753.141 | 2103/1695 | ||||||
131111 | 02131412 COTTE | 23 | 6.757.247.935 | 61146263.005 | 6621131394 | • 6.621132194 | 6.046.263.005 | 218111997 | ||||||
..41772160 PPO | ~MAI/ i MIRO POLO LPORATOR1 | 331.440312 | 311.460.660 | 0 | ||||||||||
=m | CCP. SZ ACAPCIATA a0101.6KRATCOP | 661583.229 | 615.737.170 | 0 | ||||||||||
n4ei7L4 | 6 4 LALVATCOZ • =La 1.~1.1.1 | 527.173.967 | 761 690 990 | O | ||||||||||
PESCAI« | ~DMA MUTO UNTO OTLOLASIORATOPI POT %110. ICCRD E | 1.101303.382 | 1.026.225.617 | o | ||||||||||
71&470 | MIMI IMMO ZOl0 LAOMATOP.1 POT. TEROACCTO II NOI/ | 652.5113.229 | 615.731170 | t) | ||||||||||
rana | otRDALe MIA DOLOLAMPATORI TOT ~Sto it Doto | 311.449.312 | 541.714.463 | 0 | ||||||||||
................................................................................ | 30.441.603252 | 23.311301.259 | 21-574.957.523 | 00.000.000.000 | 0.000.000.000 | 17409456441 | ||||||||
olmo.. reCOorrocostno | 110 | |||||||||||||
BASILICATA | ||||||||||||||
161111.4 | OSIDAUI DI 'LUMI | 20 | 3.951.637.547 | 3.650.167.947 | 3650167947 | 964.644122 | 1616.223.825 | 271114005 | ||||||
f OlEKL4 | NUOVOMOTRUE riornwurp | 30 | 5.926.149.562 | 5.113.521.313 | 5513.520313 | 5513.521.313 | 4laO10 91 | |||||||
MUT-M | ~DAUS M XXXXXXX OULOLADOWCRI X.X. xxxXX NONE CIAO | 1.021306.633 | 949.091 059 | 0 | ||||||||||
701032.4 | OTPoroALE itollociAlt il CARLO -1- 41101LATOFJ KR uoZ10.15,00J. CU& | 1.113.311639 | i .n1.300 tal | 0 | ||||||||||
50 | 00.000.000.000 | O | 11194.795201 | 9.464.396.261 | 964.644.122 | 8.499.752.131 | ||||||||
nata.. recarti.> °mon, | 53 | |||||||||||||
CALABRIA | ||||||||||||||
CATAAZARO | osPEDALE RUIPOZ • XXX XXXX | 00 | 12.942.135669 | 11.956161307 | 11957.075.447 | 11.957075.447 | 00.000.000.000 | 26.06/1997 | ||||||
X00XXXXX | XXX,XX.XXXXXXXXXXXX Xx XXXXXX XXXXXXXX.X0000x0 | 00 | 0.000 000000 | 5030.703.143 | 3.030.753.143 | - .. | ||||||||
COSMI | OPOM7.710.44k/7144UTPLEDiETTI I P16.,O4.71ONE | il | 11114 545.356 | lo 312969 453 | 10.333.260 173 | 10.333.200.173 | 3.153.155 512 | 7.119513 171 | 75051997 | |||||
czom-.z | ~ALT I COM /0.14 rt/PRETIOMPLAMI OMETTE | 40 | o | o | 0 |
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P05. LETTO | 'IMPORTI | NUOVO | RIPARTO CI.P.E. | RIPARTO C.I.P.E. | DI CUI CIA | MUTUI | CIPE | Data | la tino | |||||
CIPE | PRESUNTI' | RIPARTO | LV.A. COMPRESA | LV.A. COMPRESA | EROGATE | AUTORIZZATI | apertura ~Dere | % speso | ||||||
REGIONE | DELIBERA CIPE | RIMDDIJIAZIONE | A DISPOSIZIONE | A DISPOSIZIONE | PER EDILIZIA | DA TESORO | DELIBERA | MUTUO | ||||||
INTERVENTO | eletnik | w. | 00-000-00 | DELLA REGIONE | DELLA REGIONE | D.D. del ISA 1- 93 | O DA C I P E | IN | IN | |||||
IN TOTALE | EDILIZIA | D.D. dal 11.11.93 | DATA | DATA | ||||||||||
1.41/17L4 (03 | ~LO MI CIVILA | 40 | 00.000.000.000 | IO 702949.110 | 10.703.900336 | 10.703900.336 | 3.266.235.099 | 7.436 694.051 | 26,06.19x7 | |||||
RAMO CAL | 031WALIROMMREPARTO WILATI1ZNMTIVE,ALTRIaffiati | l I | 10434.466.207 | 11632101.721 | 10.031.791320 | 00.000.000.000 | 0 000.000.000 | 0.000.000.000 | 26mr199/ | |||||
1760 YAL | 09I0AIZIAZZll10X) | 40 | 9.905.229.036 | 10 077.442410 | 9329.623.009 | 9.320623.009 | 3436.993.709 | 6.620441.771 | 26.0.1,1197 | |||||
CATAMARO | 02trult ~LIZZE • VIA Miti KILO UtalMani | 2.127.010773 | 1.976.633.974 | 0 | ||||||||||
CCM/W | GAMIACCIATA KILO ~ATM | 1.593.264.080 | 1.412.473.4$0 | 0 | ||||||||||
~Off | ~MALI I CIDVAP04 la21.0LADOWCSI | o | O | O | ||||||||||
LUI!~ | 09CIV1111CTI1II SOUDLADORATORI | 5901114541 | 549064.993 | 0 | ||||||||||
REGGIO CAL | 0:1121W RIUNITI 1301.~Tfie1 KR %mutato. ~I | 1.714131341 | 1.393.593.776 | 0 | ||||||||||
41901AL | IAZZOLDO StIOLARIMAIMS FOT ma:. DT .790 .40340 | 590131.341 | 3491364.993 | 0 | ||||||||||
.................................................................................. | 67.31952.1151 | 34.702010.111 | 61764.269.014 | 57.613433123 | 12290.633" | 40.1611710.365 | ||||||||
ritreacara mocartoorscrero | ne | |||||||||||||
CAMPANIA | ||||||||||||||
XXXXXXXX | XXXX ~Atti ONLIULLE (ASAMETTA) | 36 | 10.176.636.91E | 11301.103.360 | 9,406111190 | 9.406.111190 | 4313.132.624 | 1111199? | ||||||
rualeavro | MAMME CIVIli | 34 | 101113912373 | 11.735133.947 | 00.000.000.000 | 10009.221953 | 4.915.542.6E9 | 11121991 | ||||||
CAZU151 | 02111A11101~ 41LOWI3ALL | 35 | 11.000663.041 | 00.000.000.000 | 00.000000.000 | 10161 124.733 | 3.074.4311467 | 11'111997 | ||||||
NAPOLI | O PCILICLIMCO• 1:11,AMTA. | 35 | 9.3112325137 | 9.026.740.521 | 9.026 740.321 | .. |
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