Avviso pubblico per la selezione di imprese cooperative da ammettere al finanziamento del “Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna”
Avviso pubblico per la selezione di imprese cooperative da ammettere al finanziamento del “Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna”
PO FSE 2007/2013
Asse I Adattabilità, Ob c) Sviluppare politiche e servizi per l'anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l'imprenditorialità
Indice
Art. 1 –Premessa e riferimenti normativi 3
Art. 2 – Oggetto dell’avviso 6
Art. 3 – Soggetti Destinatari 7
Art. 4 – Casi di esclusione 7
Art. 5 – Settori di Attività Economica 8
Art. 6 – Il Business Plan e le spese ammissibili 8
Art. 7 – Le Attività connesse 9
7.1 – Modalità di rimborso delle spese inerenti le Attività connesse 10
Art. 8 – Caratteristiche del Finanziamento 11
Art. 9 – Presentazione delle domande 12
Art. 10 – Istruttoria delle Domande 13
Art. 11 – Criteri di Selezione 13
Art. 12 – Quadro finanziario 14
Art. 13 – Concessione del prestito partecipativo ed obblighi del Destinatario 15
Art. 14 – Erogazione del prestito partecipativo 16
Art. 15 – Incasso e recupero del prestito partecipativo 16
Art. 16 – Monitoraggio e verifiche 16
Art. 17 – Revoca 17
ART. 18 - Disposizioni generali 17
ART. 19 - Comunicazioni e accesso agli atti 17
ART. 20 - Indicazioni del foro competente 18
Art. 1 –Premessa e riferimenti normativi
La Regione Sardegna, riconoscendo al sistema cooperativistico un ruolo strategico per il progresso socio- economico dell’Isola, adotta da tempo politiche volte a favorire lo sviluppo e il potenziamento dell’attività cooperativistica tramite finanziamenti ad hoc, erogati nell’ambito della L.R. 5/1957 e della L.R. 16/1997. Ritenuto di primaria importanza continuare a sostenere il settore della cooperazione anche in un’ottica di possibili impatti sulla crescita dell’occupazione, l’Amministrazione regionale si è adoperata per integrare e diversificare gli interventi già in essere e dedicati al settore, utilizzando le risorse disponibili del POR FSE 2007-2013. In particolare la Regione, con DGR 50/24 del 21 dicembre 2012, successivamente modificata dalla DGR 18/08 del 20 maggio 2014 e dalla DGR 31/17 del 5 agosto 2014, ha costituito un Fondo rotativo1 di capitale di rischio ai sensi dell’art. 44 del Regolamento (CE) n. 1083/2006 e ss.mm.ii, denominato “Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna” (di seguito Fondo), finalizzato a supportare il processo di capitalizzazione e rafforzamento delle cooperative sarde già esistenti.
Come specificato nel successivo art. 2, il Fondo di Ingegneria Finanziaria opera tramite l’erogazione di contributi rotativi rimborsabili concessi nella forma tecnica del prestito partecipativo, in linea con le priorità di intervento previste nella strategia di investimento declinata nel Piano Operativo e secondo le modalità e le condizioni previste dalle Direttive di Attuazione allegate al presente Avviso e che costituiscono parte integrante dello stesso.
Il presente avviso costituisce, dunque, la base per l’attuazione degli interventi a valere sul Fondo coerentemente con le Direttive di Attuazione, sottoscritte in data 02 settembre 2014, che stabiliscono i criteri per la gestione delle procedure di selezione dei Business Plan, in linea con quanto definito nel POR FSE 2007-2013 della Regione Sardegna e con i Criteri di Selezione approvati in Comitato di Sorveglianza, dei Regolamenti comunitari di riferimento per i Fondi Strutturali, della normativa comunitaria e nazionale in ambito di aiuti di Stato e del Piano Operativo del Fondo medesimo.
Soggetto gestore del Fondo è la SFIRS Spa, società in house della Regione Sardegna.
Nella fase di attuazione degli interventi si terrà conto dei seguenti riferimenti normativi e deliberativi:
− Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 Dicembre 2013, pubblicato nella
G.U.C.E. serie L n. 352/1 del 24 dicembre 2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’UE agli aiuti “de minimis”;
− Regolamento (UE) 1310/2011 del 13 dicembre 2011 che modifica il Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio per quanto riguarda gli aiuti rimborsabili e l’ingegneria finanziaria e alcune disposizioni relative alla dichiarazione di spesa;
− Regolamento (UE) 1236/2011 del 29 novembre 2011 che modifica il Regolamento (CE) 1828/2006 per quanto riguarda gli investimenti mediante strumenti di ingegneria finanziaria;
− Nota di orientamento su strumenti di ingegneria finanziaria ai sensi dell’art. 44 del Regolamento (CE) 1083/2006 del 21 febbraio 2011 della Commissione Europea Direzione Regionale Politica Regionale (COCOF_10-0014-04-EN e successiva modificazione COCOF_10-0014-05-EN);
1 In coerenza con le previsioni degli artt. 44, 56 e 78 del Reg. (CE) 1083/2006 e con gli artt. 43, 44, 45 e 46 del Reg. CE 1828/2006 e ss.mm.ii.
− Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo sociale europeo e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999;
− Regolamento (CE) 1080/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/2006;
− Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell’11 luglio 2006, recante le disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione, e che abroga il Regolamento (CE) n. 1260/1999, e ss.mm.ii;
− Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell’8 dicembre 2006 che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/06 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e ss.mm.ii;
− DPR 196/2008 che definisce, ai sensi dell'articolo 56, paragrafo 4, del regolamento (CE) n. 1083/2006, le norme sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai fondi strutturali per la fase di programmazione 2007-2013, e ss.mm.ii.;
− Programma Operativo Regione Sardegna – Fondo Sociale Europeo 2007/2013 (“POR FSE”), approvato dalla Commissione CE con Decisione C(2007) 6081 del 30.11.2007, modificato con Decisione C(2012)2362 del 03.14.2012, di cui si è preso atto con D.G.R. n. 23/2 del 29/5/2012; successivamente, ulteriormente modificato con Decisione C(2013) 4582 del 19.7.2013 e di cui si è preso atto con D.G.R. 48/12 del 16.10.2013;
− DGR n. 50/24 del 21/12/2012 di costituzione del Fondo come parzialmente modificata dalla DGR n.
18/08 del 20/05/2014 e dalla DGR 31/17 del 5 agosto 2014;
− Accordo di finanziamento del Fondo sottoscritto dall’Autorità di gestione del POR FSE e la SFIRS Spa il 25 agosto 2014;
− Piano operativo del Fondo sottoscritto dall’Autorità di gestione del POR FSE e la SFIRS Spa il 25 agosto 2014;
− Direttive di Attuazione del Fondo sottoscritte dall’Autorità di gestione del POR FSE e la SFIRS Spa il 2 settembre 2014.
Ai fini delle presente avviso si applicano le definizioni di seguito elencate:
• Microimpresa: è definita come un’impresa che occupa meno di 10 persone e che realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro come stabilito dall’allegato 1 del Reg. 651/2014.
• Piccola impresa: è definita come un’impresa unica che occupa meno di 50 persone e realizza un fatturato annuo e/o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro come stabilito nell’allegato 1 del Reg. 651/2014.
• Media impresa: è definita come un’impresa che occupa meno di 250 persone, il cui fatturato annuo non supera i 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro, come stabilito dall’allegato 1 del Reg. 651/2014.
• Grande impresa: impresa che non soddisfa i criteri di cui all’Allegato I del Regolamento 651/2014, il cui organico sia superiore a 250 persone, il cui fatturato annuo sia superiore ai 50 milioni di euro e/o il cui totale di bilancio annuo sia superiore a 43 milioni di euro.
• Impresa in difficoltà: si intende una PMI che soddisfa le seguenti condizioni:
a) qualora, se si tratta di una società a responsabilità limitata, abbia perduto più della metà del capitale sottoscritto e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure
b) qualora, se si tratta di una società in cui almeno alcuni soci abbiano la responsabilità illimitata per i debiti della società, abbia perduto più della metà del capitale, come indicato nei conti della società, e la perdita di più di un quarto di detto capitale sia intervenuta nel corso degli ultimi dodici mesi, oppure
c) indipendentemente dal tipo di società, qualora ricorrano le condizioni previste dal diritto nazionale per l'apertura nei loro confronti di una procedura concorsuale per insolvenza.
Una PMI costituitasi da meno di tre anni non è considerata un'impresa in difficoltà per il periodo interessato, a meno che essa non soddisfi le condizioni previste alla lettera c) del primo comma.
• Società cooperative: si intendono, a norma dell’articolo 2511 del codice civile, le società dedite alla produzione di beni o servizi dove lo scopo comune non è il profitto, ma quello mutualistico che consiste nel vantaggio che i soci conseguono grazie allo svolgimento della propria attività, invece che con terzi, direttamente con la società.
• Attività connesse: sono le azioni connesse agli interventi finanziati nell’ambito del “Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico”, ritenute propedeutiche e rilevanti al raggiungimento degli obiettivi del Fondo stesso.
• Welfare: si considerano le attività ricadenti nei settori ATECO 88.
• Equity: si intendono i mezzi propri di un’impresa; contabilmente il termine è associato anche alla macroclasse Patrimonio netto, iscritta nel passivo dello stato patrimoniale.
• Seed capital: si intende il finanziamento, prima della fase start-up, concesso per studiare, valutare e sviluppare un progetto iniziale.
• Start up capital: si intende il finanziamento concesso a imprese che non hanno ancora venduto il proprio prodotto o servizio a livello commerciale e non stanno ancora generando profitto, per lo sviluppo del prodotto e la commercializzazione iniziale.
• Business Plan: piano di investimento finalizzato all’espansione della Società Cooperativa.
• Investimenti innovativi, tecnologie dell’informazione e della comunicazione:
a) realizzazione o acquisizione di sistemi composti da una o più unità di lavoro gestite da apparecchiature elettroniche, che governino, a mezzo di programmi, la progressione logica delle fasi del ciclo tecnologico, destinate a svolgere una o più delle seguenti funzioni legate al ciclo produttivo: lavorazione, montaggio, manipolazione, controllo, misura, trasporto, magazzinaggio;
b) realizzazione o acquisizione di sistemi di integrazione di una o più unità di lavoro composti da robot industriali, o mezzi robotizzati, gestiti da apparecchiature elettroniche, che governino, a mezzo di programmi, la progressione logica delle fasi del ciclo tecnologico;
c) realizzazione o acquisizione di unità elettroniche o di sistemi elettronici per l’elaborazione dei dati destinati al disegno automatico, alla progettazione, alla produzione di documentazione tecnica, alla gestione delle operazioni legate al ciclo produttivo, al controllo e al collaudo dei prodotti lavorati nonché al sistema gestionale, organizzativo e commerciale;
d) realizzazione o acquisizione di programmi per l’utilizzazione delle apparecchiature e dei sistemi di cui alle lettere a), b), e c);
e) acquisizione di brevetti e licenze funzionali all’esercizio delle attività produttive;
f) realizzazione o acquisizione di apparecchiature scientifiche destinate a laboratori ed uffici di progettazione aziendale;
g) realizzazione o acquisizione di impianti destinati al riciclo delle acque di processo;
h) realizzazione o acquisizione di impianti per la produzione di energia termica o elettrica, da fonti rinnovabili (esclusi gli impianti eolici).
In ogni caso per investimento innovativo si intende il macchinario inteso come sistema completo senza distinzione della componente elettronica e/o di software.
• Temporary manager: è un professionista (manager) altamente qualificato, che abbia maturato comprovate e significate esperienze di almeno 5 anni nel campo della conduzione di aziende, al quale devono essere attribuite deleghe specifiche, obiettivi e tempi predeterminati, che gli consentiranno di gestire l’accelerazione del cambiamento e dell’innovazione nell’impresa. L’intervento del T.M. avrà carattere temporaneo, sino ad un massimo di 18 mesi, affiancando o sostituendo il management aziendale.
Art. 2 – Oggetto dell’avviso
Il presente avviso ha ad oggetto la realizzazione di interventi compatibili con le finalità del Fondo, volto ad agevolare il processo di capitalizzazione delle imprese cooperative sarde già esistenti che intendono espandersi determinando un contestuale aumento del proprio patrimonio netto.
Nello specifico, ha ad oggetto l’erogazione di contributi rimborsabili concessi nella forma tecnica del prestito partecipativo, strumento finanziario che consente alla società cooperativa di ottenere, sin dall’inizio, le risorse finanziarie necessarie per l’attuazione di un programma di investimento che deve prevedere obbligatoriamente anche l’incremento del livello di capitalizzazione della cooperativa.
Il prestito partecipativo, tecnicamente, è un’anticipazione dell’equity in quanto, contestualmente alla stipula del contratto, i soci della cooperativa devono assumere l’obbligo del rimborso in linea capitale della somma erogata alla società cooperativa dal Fondo.
I soci hanno anche l’obbligo di deliberare l’aumento del capitale sociale e/o di costituzione di una riserva da iscrivere nel patrimonio netto con la denominazione “Riserva in conto capitale” di importo almeno pari a quello del prestito partecipativo richiesto.
L’incremento della capitalizzazione (sotto forma di aumento del capitale e/o di Riserva in conto capitale) si concretizzerà gradualmente nel tempo all’atto del rimborso in linea capitale da parte dei soci della cooperativa della somma erogata alla società cooperativa sotto forma di prestito partecipativo.
Art. 3 – Soggetti Destinatari
Destinatarie del Fondo sono le Società Cooperative, costituite da più di dodici mesi all’atto di presentazione della domanda di accesso al Fondo, che presentino un piano di investimenti accompagnato da un processo di capitalizzazione della cooperativa e che abbiano sede operativa in Sardegna; la sede legale potrà essere ubicata nel territorio regionale o nazionale.
Art. 4 – Casi di esclusione
Come previsto dai Regolamenti comunitari vigenti, sono escluse le imprese operanti nei seguenti settori:
a) pesca e acquacoltura di cui al Regolamento (CE) n. 104/2000 del Consiglio;
b) produzione primaria di prodotti agricoli;
c) trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli,
d) attività connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri, ossia aiuti direttamente collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesse con l’attività d’esportazione;
e) aiuti subordinati all’impiego di prodotti nazionali rispetto a quelli d’importazione. Sono altresì escluse:
1. le imprese che svolgono attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco (ATECO 2007, Sezione R divisione 92);
2. le imprese che svolgono attività di organizzazioni associative previste dall’ATECO 2007, Sezione S divisione 94;
3. le imprese che svolgono attività connesse all’industria carbonifera cui al Regolamento (CE) n. 1407/2002;
4. le cooperative che abbiano avuto protesti per assegni bancari/postali e/o cambiali e/o vaglia cambiari negli ultimi cinque anni, salvo che entro il termine dell’attività istruttoria abbiano proceduto al pagamento del titolo protestato ed abbiano presentato domanda di riabilitazione al Tribunale/ovvero sia stata avviata la procedura di cancellazione dal Registro Informatico dei Protesti istituito presso il Registro delle Imprese; nel caso di assegni protestati il cui pagamento è avvenuto prima dei 12 mesi previsti dalla normativa per l’avvio della procedura di cancellazione, dovrà essere dimostrato il pagamento attraverso una liberatoria rilasciata dal creditore sotto forma di dichiarazione sostitutiva con allegata contabile bancaria;
5. le cooperative in capo alle quali risultino eventi negativi dalla visura ordinaria nella banca dati LINCE CERVED GROUP a fronte di un debito nei confronti di terzi del quale non sia dimostrato il regolare rispetto del piano di rimborso;
6. le cooperative che, al momento della definizione dell’istruttoria, non siano in regola con i versamenti relativi ad imposte, tasse, contributi previdenziali ed assistenziali;
7. le cooperative che si trovino nella fase di seed e start up;
8. le imprese cooperative che abbiano ricevuto, nell’arco di tre esercizi finanziari, altro contributo comunitario, nazionale o regionale in regime “de minimis” che, cumulato a quello richiesto, superi la soglia massima prevista da tale regime, pari a Euro 200.000;
Qualora in capo ad uno o più soci delle cooperative emergessero eventi negativi quali quelli indicati ai punti 4 e 5 del presente articolo, la fattispecie espressa potrà costituire causa di esclusione, salvo specifici accordi con i soci della cooperativa che consentano di superare tale motivo ostativo alla concessione del prestito.
Art. 5 – Settori di Attività Economica
I settori di attività considerati ammissibili per l’accesso al contributo sono tutti i settori previsti dai regolamenti comunitari applicabili, fatte salve le eccezioni riportate nell’articolo 4.
Sono da considerarsi prioritarie, in coerenza con quanto previsto dal Piano Operativo e dalle Direttive di Attuazione, le attività che rientrano nelle seguenti categorie:
• turismo;
• attività di biblioteche, archivi, gestione aree archeologiche, musei ed altre attività culturali;
• tutela dell’ambiente;
• energie rinnovabili;
• welfare;
• manifatturiero;
• ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione).
Art. 6 – Il Business Plan e le spese ammissibili
6.1 Ai fini della concessione del prestito, le imprese cooperative dovranno predisporre un Business Plan, coerente con gli obiettivi di espansione della Società in termini di aumento della capacità produttiva, produzione di nuovi prodotti o modifica di quelli esistenti, ecc. e potrà prevedere investimenti innovativi, investimenti diretti allo sviluppo delle competenze interne anche con l’inserimento di un Temporary manager e piani di marketing e internazionalizzazione. La funzionalità, l’organicità e la sostenibilità tecnica ed economica finanziaria del Piano sarà oggetto di valutazione ai sensi del successivo articolo 11.
6.2 Sono ammissibili al finanziamento, conformemente alle finalità previste dal Fondo Sociale Europeo, di cui al Regolamento (CE) 1081/2006, dal POR Sardegna 2007-2013 e coerentemente con il Regolamento (CE) 1083/2006, con il Regolamento “de minimis” e con la normativa comunitaria in materia di strumenti di ingegneria finanziaria:
1. le spese per investimenti fissi limitatamente a macchinari, impianti, attrezzature, mezzi mobili, opere murarie per adeguamento e messa a norma degli opifici, direttamente connesse all’attività d’impresa nel limite del 50% dell’ammontare del prestito concesso;
2. le spese per l’inserimento di un temporary manager nel limite del 25% dell’ammontare del prestito concesso;
3. Le spese connesse all’incremento del fabbisogno di capitale circolante.
Saranno inoltre ammissibili sebbene stanziate nell’ambito del PO FSE 2007/2013 - Asse I Adattabilità, e non nell’ambito del presente strumento di Ingegneria Finanziaria, le spese di consulenza per il supporto nella redazione del Business Plan e della domanda di finanziamento nel limite del 2% del prestito concesso, nelle modalità dettagliate nei successivi artt.7 e 7.1.
Tutte le spese dovranno essere sostenute successivamente alla presentazione della domanda con esclusione delle spese relative alle Attività connesse, di cui al successivo art. 7 e 7.1.
Sono escluse dal finanziamento le spese relative a mezzi di trasporto merci su strada da parte di imprese che effettuano il trasporto di merci su strada per conto terzi.
L’acquisto di autovetture/ automezzi è ammissibile limitatamente ai mezzi strettamente funzionali all’attività d’impresa.
In ogni caso, ai sensi dell’art. 11.2 del Regolamento CE 1081/2006 e dell’art.7 del Regolamento CE 1080/2006, sono escluse le seguenti tipologie di spese:
• gli interessi passivi;
• l'imposta sul valore aggiunto recuperabile.
Qualora dovessero intervenire modifiche normative o orientamenti da parte delle Istituzioni Comunitarie e/o Nazionali competenti, la Regione Sardegna si riserva il diritto di modificare o integrare le condizioni pubblicate nel presente Avviso. Gli interessati potranno fare riferimento alle nuove disposizioni per le domande da presentare; per le domande già inoltrate rimane salvo ed impregiudicato il diritto del richiedente ad adeguare quanto già dichiarato alle nuove disposizioni, fermo restando il numero di protocollo assegnato al momento di presentazione in via telematica della domanda originaria.
In caso di approvazione della domanda di finanziamento, le spese ammissibili elencate dal soggetto proponente nel modello di presentazione della domanda (Allegato A) potranno essere modificate e/o rimodulate solo previa comunicazione e giustificazione delle modifiche stesse alla SFIRS, che si riserva di valutare l’ammissibilità e congruità delle modifiche presentate.
Art. 7 – Le Attività connesse
Al fine di migliorare la performance del Fondo e la capacità di risposta del sistema cooperativistico al sostegno erogato, la Regione ha ravvisato la necessità di prevedere alcune specifiche azioni, denominate
Attività connesse la cui articolazione e fonti di finanziamento sono definite dalla DGR 18/8 del 20.05.2014 che modifica la DGR 50/24 del 21.12.2012, nel modo di seguito rappresentato:
A) Azioni di animazione e informazione - da realizzare nel territorio regionale - e attività di tutoraggio a favore delle imprese cooperative che risulteranno beneficiarie del finanziamento
Tali Attività, la cui realizzazione sarà in capo alle Centrali cooperative legalmente riconosciute, verranno finanziate nell’ambito della L.R. n° 5/1957 e, pertanto, sono escluse dal presente Avviso. Per le informazioni di dettaglio si rimanda, dunque, al dispositivo specifico che verrà pubblicato dalla Regione.
B) Attività di supporto alla redazione del Business Plan e alla presentazione delle domande
Nell’ambito del presente dispositivo la Regione finanzia le attività di assistenza e supporto alla redazione dei Business Plan da predisporre per l’ottenimento del prestito, nonché alla predisposizione della domanda di concessione del prestito partecipativo, che le società cooperative interessate dovranno trasmettere per partecipare all’Avviso.
Le imprese cooperative, dunque, possono avvalersi di un consulente per essere supportate nella elaborazione dei Piani di impresa e nella predisposizione della domanda di concessione del finanziamento, per un costo non superiore al 2% del prestito xxxxxxxx0. Tale spesa verrà riconosciuta, esclusivamente, alle cooperative che risulteranno beneficiarie dei contributi rimborsabili di cui al Fondo.
Le risorse destinate al rimborso delle spese sostenute per l’attività di consulenza sopra descritta, sono stanziate nell’ambito del PO FSE 2007/2013, Asse I Adattabilità e non sono imputabili allo Strumento di Ingegneria Finanziaria (che eroga esclusivamente i prestiti partecipativi), pertanto verranno gestite e rendicontate in coerenza con quanto disposto dal Vademecum per l’Operatore v. 4.0, separatamente dagli interventi finanziati dal Fondo medesimo.
7.1 – Modalità di rimborso delle spese inerenti le Attività connesse
Le spese inerenti le Attività connesse di cui al precedente punto B), dovranno essere sostenute dopo la pubblicazione del presente Avviso.
Ai fini del rimborso di tali spese le cooperative interessate, al momento della presentazione delle domande di concessione del prestito partecipativo, devono trasmettere apposita richiesta di rimborso (Allegato 3) con indicazione dell’importo della spesa e con descrizione dell’attività svolta dal consulente.
Il rimborso avverrà previa approvazione del Business plan con relativa ammissione al finanziamento, nonché previa presentazione della seguente documentazione giustificativa della spesa sostenuta:
• contratto, conferimento o lettera di incarico indicante l’oggetto, la durata della prestazione, l’importo totale dei compensi previsti;
• il curriculum vitae del consulente che ha prestato l’attività;
• persone con posizione IVA: fatture con applicazione dell'imposta e della ritenuta d'acconto;
2 Ad esempio se si richiede un prestito pari ad euro 60.000, le spese di consulenza non possono superare euro 1.200; se si richiede un prestito pari a euro 70.000 le spese di consulenza non possono superare euro 1.400, ecc…
• persone esenti o non soggette IVA: parcella/ricevuta con indicazione dei motivi di esenzione e relativi riferimenti legislativi;
• contabile bancaria attestante l’avvenuto pagamento delle competenze nette;
• F24 attestante il pagamento delle ritenute operate e degli oneri sociali.
La SFIRS Spa sarà responsabile della erogazione dei contributi per le Attività connesse e delle necessarie verifiche inerenti la correttezza e completezza della documentazione di spesa pervenuta.
I rimborsi potranno essere liquidati in un momento diverso rispetto alla erogazione del prestito partecipativo ammesso.
Art. 8 – Caratteristiche del Finanziamento
Come già anticipato in premessa e specificato nell’art. 2, gli interventi finanziari a carico del Fondo si concretizzeranno nella concessione alla cooperativa di un finanziamento nella forma tecnica del prestito partecipativo avente le seguenti caratteristiche:
Entità: | importo minimo: | Euro 21.000 |
importo massimo: | Euro 120.000,00 | |
Durata massima: | 60 mesi |
Tasso: 0% per gli interventi fino Euro 60.000,00;
per gli interventi di importo superiore a Euro 60.000,00 ad un tasso di interesse pari al 15% del tasso di riferimento europeo vigente alla data dell’istruttoria; in ogni caso il tasso di interesse non potrà essere inferiore allo 0,50% annuo;
Tasso di mora: in caso di ritardato pagamento, si applica al beneficiario un interesse di mora pari al tasso legale.
Modalità di pagamento: SEPA mensile;
Periodo di utilizzo e decorrenza dei pagamenti: è previsto un periodo di utilizzo delle somme erogate non inferiore a 6 mesi e comunque non superiore a 12 mesi dalla stipula del contratto;
Rimborso in linea capitale: il rimborso rateale del prestito partecipativo in linea capitale sarà a carico esclusivamente dei soci della società cooperativa beneficiaria che assumeranno il relativo debito con obbligo di provvedere al rimborso in favore del Fondo.
Alle scadenze mensili previste dal Piano di Ammortamento, i soci rimborseranno al Fondo le rate del debito in linea capitale, ed essi, per le quote rimborsate, si surrogheranno di diritto nel credito vantato dal Fondo verso la Cooperativa, con l’obbligo di utilizzare le relative poste contabili a loro credito, per aumentare, del corrispondente importo, il capitale sociale
ovvero mantenerlo in una posta del patrimonio netto denominata “riserva in conto capitale”.
Pagamento degli interessi: laddove dovuti, il pagamento degli interessi è posto a carico della società cooperativa finanziata, che provvederà mediante SEPA avente cadenza mensile;
Garanzie: al momento dell’istruttoria della domanda di prestito partecipativo saranno richieste garanzie personali, anche collettive (parziali o in solido), reali, patrimoniali e finanziarie.
Altre condizioni: l’erogazione del prestito partecipativo è preceduta dalla delibera dell'assemblea dei soci della Cooperativa, di aumento del capitale sociale ovvero di costituzione di una riserva di capitale denominata “riserva in conto capitale” da convertire in capitale entro il termine di estinzione dell'intervento.
In caso di mancato pagamento di rate capitale da parte dei soci, il rimborso dovrà essere effettuato dalla società cooperativa in un’unica soluzione entro la data prevista per l’ultima scadenza.
Il prestito erogato si configura come aiuto ai sensi del citato Regolamento “de minimis” (CE) n.1407/2013. Ai sensi di tale Regolamento (art. 4, comma 3 lettera c), l’Equivalente Sovvenzione Lordo (ESL) è calcolato sulla base del tasso di riferimento applicabile al momento della concessione del prestito.
Art. 9 – Presentazione delle domande
9.1 Per la ricezione delle domande si seguirà una procedura “a sportello”.
Le domande di accesso al Fondo potranno essere presentate a partire dal 29 gennaio 2015, secondo i criteri indicati nel presente Avviso che sarà pubblicato sui principali quotidiani isolani su base regionale e sui siti della Regione Autonoma Sardegna e della SFIRS SpA.
9.2 I soggetti interessati presentano la domanda, a pena esclusione, in formato elettronico tramite la modulistica, Allegato A e rispettivi allegati, la quale verrà resa disponibile sul sito internet della Regione Autonoma Sardegna (xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx), della SFIRS (xxx.xxxxx.xx), sul portale Sardegna Lavoro (xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx) nonché verrà allegato al presente dispositivo.
La stampa della domanda di finanziamento e rispettivi allegati, debitamente firmati dal titolare o legale rappresentante, deve essere inviata, pena esclusione, entro i sette giorni successivi all’invio telematico, esclusivamente a mezzo raccomandata, posta celere con avviso di ricevimento o corriere con avviso di ricevimento, al seguente indirizzo:
Fondo per lo sviluppo del sistema cooperativistico in Sardegna FSE c/o SFIRS S.p.A.
Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxxx
o per posta elettronica certificata (PEC) con firma digitale all’indirizzo:
Le domande risultate incomplete della documentazione integrativa oltre i 7 giorni indicati al punto precedente, si intendono a tutti gli effetti decadute e la SFIRS SpA ne dà tempestiva e motivata comunicazione per raccomandata a/r e/o posta elettronica certificata alla Società Cooperativa proponente, e per conoscenza all’Autorità di Gestione FSE.
La SFIRS potrà comunque richiedere in sede di istruttoria ogni documentazione e/o informazione ulteriore rispetto a quella obbligatoria ritenuta necessaria ai fini dell’analisi dell’istanza di prestito partecipativo.
Art. 10 – Istruttoria delle Domande
La SFIRS SpA registra in ordine cronologico le domande presentate in via telematica ed effettua l'istruttoria tecnica ed economico-finanziaria di tutte le domande validamente presentate e complete di tutta la documentazione necessaria e prevista nell’Avviso seguendo il medesimo ordine cronologico.
Il prestito partecipativo potrà essere concesso solamente alle Cooperative che presentino il Piano di investimenti di cui all’articolo 6 e sarà commisurato alle effettive esigenze di sviluppo quali risultano dalla valutazione della struttura patrimoniale e finanziaria complessiva del richiedente, ad integrazione del capitale sociale e degli eventuali fondi di riserva.
In particolare, per la valutazione del piano degli investimenti si procederà ad accertare:
- la coerenza delle azioni previste rispetto alle finalità del Fondo e al piano complessivo di espansione;
- la pertinenza e congruità delle spese inserite nel Business plan; la sostenibilità economico- finanziaria del Business plan presentato;
- la consistenza patrimoniale e finanziaria della Cooperativa al fine di valutare la possibilità di far fronte agli impegni finanziari derivanti dalla realizzazione del Business plan;
- la capacità dei soci della Cooperativa che assumono l’obbligo di rimborso del capitale finanziato di far fronte ai pagamenti;
- la valutazione dei tempi necessari per l’avvio dell’iniziativa e della “spendibilità” delle risorse.
La SFIRS SpA comunica all’Autorità di Gestione FSE gli esiti istruttori al fine dell’adozione, nel termine massimo di 30 giorni dalla trasmissione proposta, del provvedimento di concessione o di diniego.
Art. 11 – Criteri di Selezione
I criteri di analisi dei progetti sono conformi ai “Criteri di selezione delle operazioni da ammettere al cofinanziamento del Fondo Sociale Europeo” di cui all’art. 3.2.3 - altre tipologie di incentivo, approvati dal Comitato di Sorveglianza responsabile per il POR FSE il 16 maggio 2008 e modificati in data 6 settembre 2012.
Nello specifico, i criteri di analisi si articolano come segue:
Criterio | Sub criterio | Punteggio | |||
Qualità del piano di investimento | Coerenza e fattibilità del piano di investimenti rispetto agli obiettivi del Fondo e del Piano Operativo (capitalizzazione, investimento a carattere innovativo) | Non coerente = | 0 | Coerente = | 20 |
Coerenza e fattibilità del piano di investimenti rispetto ai settori prioritari individuati | Non coerente = | 0 | Coerente = | 15 | |
Sostenibilità tecnico-economica e finanziaria del piano di investimenti anche in termini di avvio delle attività e “spendibilità” delle risorse | Non adeguato= | 0 | Adeguato= | 40 | |
Consistenza patrimoniale e finanziaria della Cooperativa (valutazione secondo i principi usuali sull’analisi della bancabilità) e capacità dei soci (valutazione della capacità finanziaria di far fronte agli obblighi di rimborso delle quote di capitale ). | Non adeguato= | 0 | Adeguato= | 25 |
Il punteggio minimo da raggiungere affinché il progetto sia considerato finanziabile è di 60/100, di cui 40 punti derivanti dalla validità tecnico-economica e finanziaria dello stesso.
I progetti finanziabili saranno ammessi a finanziamento fino ad esaurimento delle risorse disponibili secondo l’ordine cronologico.
In nessun caso è prevista la formazione di graduatorie per la concessione dei prestiti partecipativi.
Art. 12 – Quadro finanziario
Le risorse economiche destinate all’attuazione degli interventi previsti dal presente Avviso ammontano ad euro 9.000.000,00 a valere sul POR FSE Sardegna 2007/2013, Asse I Adattabilità Ob specifico c) Sviluppare politiche e servizi per l'anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l'imprenditorialità, di cui:
• 8.500.000 euro sono destinate alla concessione dei prestiti partecipativi di cui al Fondo;
• 500.000 euro sono destinate alla realizzazione delle Attività connesse inerenti i costi per il supporto alla redazione dei Business Plan e alla presentazione delle domande per la concessione del prestito partecipativo.
All’ammontare complessivo dell’Avviso concorre la seguente linea del POR FSE 2007-2013: c.1.3 “Incentivi alle imprese private per promuovere la competitività e l'imprenditorialità”.
Art. 13 – Concessione del prestito partecipativo ed obblighi del Destinatario
SFIRS, ricevute le determinazioni di concessione o diniego del prestito partecipativo da parte dell’Autorità di Xxxxxxxx predisporrà le relative lettere di notifica, contenenti l’importo del prestito partecipativo concesso e tutte le condizioni contrattuali deliberate ovvero le motivazioni del diniego, che verranno trasmesse entro i successivi 20 giorni ai beneficiari.
La concessione del prestito partecipativo verrà notificata con apposita nota alla cooperativa ed ai soci accollanti, i quali dovranno inviare entro 20 giorni dalla suddetta notifica, una nota di adesione contenente l'assunzione dei seguenti obblighi:
• assunzione della delibera dell'assemblea dei soci della Cooperativa, di aumento del capitale sociale ovvero di costituzione di una riserva di capitale denominata “riserva in conto capitale” da convertire in capitale entro il termine di estinzione dell'intervento.
• applicare nei confronti dei lavoratori dipendenti le norme sul lavoro e dei contratti collettivi di lavoro;
• adempiere all'invio delle comunicazioni di assunzione, proroga, trasformazione e cessazione di rapporti di lavoro ai servizi competenti, secondo quanto definito dal Decreto Interministeriale del 30 Ottobre 2007;
• adempiere alle disposizioni dell’art. 17 della L.68/98 e ss.mm.ii. o attestazione di non assoggettabilità ai sensi della L. n. 247 del 24.12.2007;
• presentare annualmente il certificato di vigenza;
• presentare annualmente la dichiarazione dei redditi della Cooperativa;
• assolvere agli obblighi in materia di informazione e pubblicità degli interventi del POR FSE presenti nel contratto di finanziamento;
• mantenere nell’attivo dell’impresa e nell’unità operativa del beneficiario, per tutta la durata del finanziamento, i macchinari, gli impianti, le attrezzature oggetto dell’iniziativa finanziata, nonché la localizzazione nel territorio regionale.
• completare il programma di investimenti entro 18 mesi dall’erogazione del prestito partecipativo.
Ai sensi dell'articolo 44-bis del DPR 445/2000, (introdotto dall'art. 15, comma 1, lettera d), della legge 183/2011) le informazioni relative alla regolarità contributiva (DURC) sono acquisite d'ufficio dalla SFIRS.
Il beneficiario dovrà altresì attenersi ai seguenti obblighi:
• rendersi disponibile, fino a 3 (tre) anni successivi alla chiusura del programma (2019) a qualsivoglia richiesta di controlli, di informazioni, di dati, di documenti, di attestazioni o dichiarazioni, da rilasciarsi eventualmente anche dai fornitori di servizi per la Regione Sardegna, lo Stato Italiano e l’Unione Europea;
• mantenere la contabilità separata riferita al finanziamento percepito tale da consentire che le spese relative al progetto oggetto del finanziamento siano facilmente riscontrabili da parte degli organismi deputati alla verifica amministrativa in itinere ed ex-post;
• assicurare la massima collaborazione per lo svolgimento delle verifiche con la presenza del personale interessato;
• agevolare l’effettuazione dei controlli nel corso delle visite ispettive;
• fornire le informazioni ordinarie e straordinarie richieste dalla SFIRS e/o dalla Regione Autonoma Sardegna entro i termini fissati.
Art. 14 – Erogazione del prestito partecipativo
L’erogazione del finanziamento avverrà tramite bonifico bancario in un’unica soluzione successivamente alla stipula del contratto.
Art. 15 – Incasso e recupero del prestito partecipativo
La SFIRS provvederà all’incasso delle rate di rimborso del prestito partecipativo erogato, ripristinando la disponibilità del Fondo per nuove operazioni “prestito partecipativo”.
Nel caso di inadempienza da parte dei beneficiari, la SFIRS, dovrà curare e porre in essere ogni opportuna e necessaria iniziativa per il recupero dei crediti in via amministrativa, in conformità ai criteri, modalità e tempi normalmente adottati per il realizzo dei crediti bancari. Nel caso di mancato pagamento di tre rate consecutive, nel caso di fallimento dell’attività imprenditoriale finanziata o nei casi in cui per eventi di natura particolare o generale lo ritenga opportuno e necessario, SFIRS porterà la pratica all’attenzione dell’Autorità di Gestione informandola in merito alla sussistenza o meno dei presupposti per l’avvio della procedura di revoca dei finanziamenti concessi e formulando una proposta in merito. L’Autorità di Xxxxxxxx provvederà ad avviare le opportune azioni di recupero del credito, in coerenza con quanto previsto dalle Deliberazioni della Giunta Regionale n. 28/33 del 24.6.2011 e n. 10/25 del 21.02.2013.
Successivamente alla determina di revoca da parte dell’AdG, saranno avviate le procedure per il recupero dell’intero finanziamento concesso, tramite invio con raccomandata A/R, di una richiesta di restituzione della somma concessa – al netto delle rate eventualmente già restituite - con applicazione degli interessi di mora calcolati al tasso legale, dalla data dell’inadempimento alla data di restituzione, con l’indicazione del termine perentorio entro il quale adempiere, di norma pari a 60 giorni dalla richiesta.
Decorsi i termini, si procederà a:
- escussione delle garanzie, ove presenti;
- iscrizione a ruolo del credito, e in caso di protrarsi di ulteriore inadempienza invio di cartella esattoriale per la riscossione.
Art. 16 – Monitoraggio e verifiche
La SFIRS SpA assicura per la durata del prestito partecipativo la verifica delle spese finanziate e sostenute, la verifica del rispetto degli obblighi assunti dal destinatario all’atto della concessione del finanziamento e qualsiasi altra verifica che riguardi aspetti amministrativi, finanziari, tecnici e fisici in conformità alle necessità dell’Autorità di Gestione. La SFIRS SpA assicurerà inoltre la verifica, conservazione e custodia dei seguenti documenti, necessari al corretto monitoraggio dell’operazione rispetto alla normativa applicabile ai Fondi Strutturali:
• domande di prestito partecipativo presentate dai destinatari finali complete della documentazione di supporto (Business plan, budget previsionali, altre informazioni richieste dal Soggetto Gestore tramite il modulo di presentazione della domanda);
• dichiarazioni rilasciate dai destinatari in merito agli aiuti de minimis percepiti;
• atti di concessione del prestito partecipativo sottoscritti dal destinatario e relative condizioni contrattuali;
• documentazione probatoria dell’effettivo utilizzo dell’investimento concesso al destinatario per gli scopi indicati dallo stesso nella domanda di prestito partecipativo e nel Business plan presentato.
Art. 17 – Revoca
L'accertamento di eventuali inosservanze delle disposizioni contenute nel provvedimento di concessione e nel contratto determina la revoca del prestito partecipativo e l'avvio della procedura di recupero dello stesso.
ART. 18 - Disposizioni generali
Tutti gli interventi dovranno essere realizzati nel rispetto della normativa vigente ed in particolare secondo quanto previsto dalla normativa in materia ambientale, dalla normativa in materia di contabilità generale dello Stato e dalla normativa della Comunità Europea.
Restano ferme le responsabilità civili, penali, amministrative e contabili dei soggetti destinatari ammessi al finanziamento. Dovrà essere data la massima pubblicità riguardo agli interventi finanziati adottando i criteri di trasparenza previsti dalla legislazione.
Al presente Avviso sarà data la massima diffusione tramite pubblicazione sui due principali quotidiani della Sardegna, pubblicazione di un comunicato e pubblicazione integrale dell’Avviso agli indirizzi Internet: xxx.xxxxx.xx, xxx.xxxxxxx.xxxxxxxx.xx e xxx.xxxxxxxxxxxxxx.xx e per estratto sul BURAS.
Tutte le richieste di chiarimenti relative all’Avviso pubblico devono essere inoltrate esclusivamente alla casella di posta elettronica dedicata: xxxxxxxxxxxxxxxx@xxxxx.xx .
ART. 19 - Comunicazioni e accesso agli atti
I soggetti proponenti e/o beneficiari ammessi al finanziamento, dovranno rivolgersi direttamente alla SFIRS per:
- chiarimenti sui processi di selezione;
- reclami;
- richieste di accesso agli atti amministrativi;
- eventuali richieste di riammissione di domande di finanziamento scartate in fase di preistruttoria. La richiesta dovrà essere inviata per raccomandata a/r, al seguente indirizzo:
SFIRS SpA - Fondo per lo sviluppo cooperativistico in Xxxxxxxx Xxx Xxxxx Xxxxxxxxxx, 0 – 00000 Xxxxxxxx
O per posta elettronica certificata con firma digitale all’indirizzo xxxxx@xxxxxxxx.xx
ART. 20 - Indicazioni del foro competente
Per eventuali controversie in merito agli esiti dell’istruttoria delle domande di finanziamento presentate, si dichiara competente il Foro di Cagliari.
Cagliari, dicembre 2014
Regione Autonoma Sardegna SFIRS SpA Autorità di Gestione del POR FSE Il Project Manager
Xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxxxx Dott. Xxxxxxx Xxxxx
Allegati
Allegato A.) Modello per la presentazione della domanda di finanziamento Allegato 1) Business plan
Allegato 2) Dichiarazione de minimis
Allegato 3) Modello antiriciclaggio
Modello richiesta di rimborso delle spese sostenute per le Attività connesse Allegato Piano Operativo
Allegato Direttive di attuazione