ACCORDO DI PROGRAMMA
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’
tra gli Enti della provincia di Treviso
AGGIORNAMENTO 2016
Anno 2016
Illustrazione di copertina a cura di Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxxx
Liceo Artistico “Munari” – Vittorio Veneto
2016 MIUR/USR per il Veneto - Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso
Progetto editoriale: Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso – settore Interventi Educativi Cura del testo: Xxxxxx Xxxxxx, Xxxxx Xxxxxx, Xxxxxx Xxxxxxxxx
L’aggiornamento dell’Accordo di Programma è stato elaborato dal Gruppo di Lavoro Interistituzionale composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Aderiscono all’Accordo di Programma
• Provincia
• Scuole statali di ogni ordine e grado
• Aziende ULSS 7, 8, 9
• Conferenza dei Sindaci delle ULSS 7, 8, 9
• Federazioni delle scuole paritarie FISM e FIDAE
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Accordo di Programma 2016 – Treviso
ACCORDO DI PROGRAMMA
PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA E SOCIALE DELLE PERSONE CON DISABILITA’
tra Enti della Provincia di Treviso
Aggiornamento 2016
Il presente Accordo si pone in continuità rispetto all’Accordo di programma stipulato tra gli Enti della Provincia nel 2007 e aggiornato nel 2010 e ne rappresenta un ulteriore aggiornamento per i cambiamenti intervenuti nel frattempo sul piano organizzativo, normativo e istituzionale
I principi di sussidiarietà, di responsabilità e di concertazione degli interventi costituiscono sempre lo sfondo entro il quale inscrivere la politica scolastica e sociale. In particolare il nuovo aggiornamento riguarda l’interazione tra servizi ULSS e scuola nel progettare e realizzare insieme l’inclusione delle persone con disabilità, rapportandosi con gli utenti in modo che il progetto di vita sia una co-costruzione fondata su un intervento di rete.
A livello organizzativo e gestionale sono stati apportati dei cambiamenti sia alla tipologia delle azioni sia al loro piano di svolgimento. L’idea che ha ispirato questo intervento si è fondata sulla necessità di dare uno spazio equilibrato a tutte le fasi che accompagnano la realizzazione del progetto di vita delle persone con disabilità dal momento della diagnosi, della individuazione delle risorse professionali di sostegno, ma anche degli interventi riabilitativi in vista del fine ultimo che deve essere comunque l’inclusione
Sul piano normativo è stata data piena attuazione alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012, nella quale si dice che per costruire progetti di inclusione è rilevante l’apporto del modello diagnostico ICF dell’OMS che considera la persona nella sua totalità, in una prospettiva bio-psico-sociale. Questo perché fondandosi sul profilo di funzionamento della persona e sull’analisi del contesto, il modello ICF consente di individuare i Bisogni Educativi Speciali dell’alunno prescindendo da preclusive tipizzazioni. Così tutti gli strumenti di progettazione presenti nell’Accordo sono stati integrati con i fattori ambientali in modo che la prospettiva dell’ICF venga effettivamente applicata nella condivisione, progettazione e realizzazione del Piano Educativo Individualizzato.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
A livello istituzionale si è aggiunta nel frattempo la costituzione del Centro Territoriale di Supporto con compiti di organizzazione e coordinamento provinciale e nel presente accordo assume un ruolo importante nella fase di monitoraggio, rilevazione e valutazione dell’efficacia delle azioni messe in atto.
L’aggiornamento è ritenuto importante per avviare le azioni opportune in risposta ai bisogni attuali ed emergenti.
Il Dirigente Dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
MIUR – USR per il Veneto – Direzione Generale Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Indice
1. Titolari dell’Accordo p. 9
2. Principi e Obiettivi ...............................................................................................................................p. 9
3. Impegni degli Enti firmatari ................................................................................................................p. 9
3.1 Impegni degli Istituti Scolastici .......................................................................................................p. 9
3.2. Impegni delle Aziende ULSS .......................................................................................................p. 11
3.3 Impegni dell’Amministrazione provinciale.....................................................................................p. 12
3.4 Impegni degli Enti Locali Comunali ..............................................................................................p. 13
4. Reti di coordinamento interistituzionale.........................................................................................p. 14
4.1 Centro Territoriale di Supporto (CTS)...........................................................................................p. 14
4.2 Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI) .........................................................................................p. 15
4.3 Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale (GLPT) ....................................................p. 16
4.4 Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO)....................................................................p. 17
5. Il percorso dell’integrazione sociale e scolastica...........................................................................p.18
5.1 Segnalazioni .................................................................................................................................p. 18
5.1.1 Esiti della segnalazione......................................................................................................p. 19
5.2 Verbale accertamento di handicap ai sensi dell’art. 4 L 104/92 e s.m.i. .....................................p. 19 5.2.1 Certificato di idoneità..........................................................................................................p. 19
5.3 Interventi per il sostegno..............................................................................................................p. 19
5.4 Assistenza scolastica...................................................................................................................p. 19
5.5 Diagnosi funzionale .....................................................................................................................p. 16
5.6 Profilo Dinamico Funzionale ........................................................................................................p. 20
5.7 Piano Educativo Individualizzato (PEI) ........................................................................................p. 20
5.8 Continuità tra ordini di scuola ......................................................................................................p. 20
5.9 Orientamento scuola/lavoro/centri diurni .....................................................................................p. 20
6. Iniziative comuni ...............................................................................................................................p. 21
7. Utilizzo delle risorse di personale, strutture e servizi ...................................................................p. 22
7.1 Personale docente .......................................................................................................................p. 22
7.2 Personale di assistenza socio-sanitaria .......................................................................................p. 22
7.3 Personale addetto alla comunicazione ........................................................................................p. 22
7.4 Personale ATA dipendente dall’Amministrazione Scolastica.......................................................p. 23 7.5 Personale educatore-animatore...................................................................................................p. 23
7.6 Rapporti con il volontariato...........................................................................................................p. 23
7.7 Strutture, servizi e spazi ...............................................................................................................p. 23
8. Codici di comportamento .................................................................................................................p. 23
8.1 Carta dei servizi............................................................................................................................p. 23
8.2 Codice comune tra operatori ........................................................................................................p. 24
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8.3 Codice comune verso l’utenza p. 24
9. Risorse Finanziarie........................................................................................................................... p. 24
10. Monitoraggio e valutazione ........................................................................................................... p. 24
11. Collegio di Vigilanza....................................................................................................................... p. 25
12. Durata e modificabilità dell’accordo ............................................................................................. p. 25
Indice ALLEGATI Sezione A Strumenti, procedure e modelli operativi ................................................. p. 30 Indice ALLEGATI Sezione B Tabelle e moduli ....................................................................................... p. 42
Accordo di Programma 2016 – Treviso
1. Titolari dell’Accordo
(Ai sensi della legge 104/92 art. 13 lettera A)
I firmatari del presente Accordo sono:
• il Presidente della Provincia di Treviso;
• il Direttore Generale dell’ULSS 9 e Commissario delle ULSS 7-8;
• i Presidenti delle Conferenze dei Sindaci, in rappresentanza dei Comuni aderenti alle Conferenze;
• i Dirigenti delle Scuole Statali di ogni ordine e grado;
• i Rappresentanti della FISM e FIDAE su delega delle Presidenze delle Scuole Paritarie di ogni ordine e grado.
Tutti i firmatari si impegnano a coinvolgere nell’informazione e nell’applicazione dell’Accordo le Scuole, i CFP (Centri di Formazione Professionale) e le Associazioni dei genitori.
2. Principi e obiettivi
Il presente Accordo intende coordinare e finalizzare gli impegni comuni per l’inclusione secondo esigenze di programmazione, flessibilità ed efficacia. Si configura come un impegno aperto che potrà trovare integrazioni, consolidamenti, nuove iniziative, modifiche, per garantire una sempre migliore qualità dell’inclusione delle persone con disabilità.
Il presente Accordo intende regolare:
• i reciproci impegni istituzionali in ordine all’inclusione delle persone con disabilità;
• le modalità ed i tempi degli interventi interistituzionali a favore delle singole persone con disabilità che frequentano la scuola;
• le iniziative comuni per qualificare gli interventi;
• gli accordi per la gestione delle risorse;
• le modalità di verifica e valutazione comuni;
• gli impegni in ordine alla trasparenza e all’informazione sugli specifici servizi forniti.
Gli Enti pubblici non firmatari del presente Accordo e gli Enti privati che intendono partecipare alle attività di collaborazione coordinate, di cui all’art. 8, lettera m) e dell’art. 13, 1° comma, lettera a) della
L. 104/92, devono stipulare intese operative con i sottoscrittori dell’Accordo di Programma a livello provinciale, intercomunale o comunale.
3. Impegni degli Enti firmatari
3.1 Impegni degli Istituti Scolastici
Gli Istituti Xxxxxxxxxx s’impegnano a costruire le condizioni educative, didattiche, organizzative, culturali, relazionali, strumentali, per garantire alla persona con disabilità l’inclusione scolastica. Favoriscono il massimo sviluppo delle potenzialità personali, intellettive e relazionali agendo attraverso la progettazione educativa, didattica ed il Piano Educativo Individualizzato con la corresponsabilità di tutti i docenti che intervengono nei contesti di classe e di scuola in cui l’alunno con disabilità è inserito.
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A tale scopo:
• si rapportano con i servizi socio-sanitari del territorio in regime di reciprocità e collaborazione operativa al fine di garantire sinergia e armonia tra i vari interventi di scolarizzazione, inclusione sociale, recupero funzionale, terapia;
• si rapportano con le famiglie degli alunni con disabilità in modo da garantire la massima partecipazione e collaborazione per favorire l’inclusione scolastica dell’alunno secondo un progetto di vita coerente con le potenzialità individuali. Comunicano ai genitori tutte le informazioni in loro possesso, favoriscono un processo di responsabilizzazione e li indirizzano verso altri soggetti competenti, affinché possano accedere, qualora ve ne sia la necessità, alle provvidenze previste dalla L. 104/92 e successiva normativa;
• tengono presenti, nella definizione e realizzazione del Piano Educativo Individualizzato, i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolastiche;
• operano affinché, nell’esercizio dell’autonomia scolastica, la flessibilità organizzativa e didattica, e la corresponsabilità di tutte le componenti scolastiche, siano indirizzate a promuovere e garantire i processi di inclusione scolastica e la personalizzazione dei processi di insegnamento-apprendimento di tutti gli alunni, con particolare riguardo a quelli con disabilità;
• provvedono all’attivazione degli interventi di sostegno ai sensi degli artt. 2 e 7 della L. 517/77, dell’art. 12 della L. 270/82 e successive modifiche e integrazioni, degli artt. 13 e 14 della L. 104/92 e quanto previsto dalla normativa successiva;
• utilizzano risorse professionali per le attività di sostegno, compatibilmente con il personale assegnato all’Istituto e ripartito, a cura del Dirigente Scolastico, tra le classi in cui gli alunni sono inseriti, assicurando un’azione di coordinamento con tutte le risorse impegnate nel processo di inclusione;
• elaborano un Piano Annuale per l’Inclusione (PAI) degli alunni con disabilità, da inserire nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), che descriva l’insieme delle iniziative attivate dall’Istituto in questo ambito;
• costituiscono, all’interno dell’Istituto, un Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), con il compito di elaborare proposte dirette a monitorare, valutare e migliorare l’offerta formativa per l’inclusione e i Gruppi di lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO) con il compito di definire il Piano Educativo Individualizzato per ciascun alunno;
• individuano un referente d’Istituto per le problematiche dell’inclusione con i compiti di:
- coordinare il Gruppo di Lavoro relativo all’inclusione;
- organizzare incontri tra docenti di sostegno e docenti xxxxxxxxxxx;
- coordinare i rapporti tra scuola e servizi garantendo anche una corretta gestione della documentazione.
• realizzano, anche in rete con altri Enti, attività di aggiornamento/formazione in servizio per gli insegnanti di sostegno e curricolari, impegnati nell’inclusione, su tematiche di carattere pedagogico, metodologico-didattico e su specifiche tecnologie per la disabilità. Alcune di tali attività potranno coinvolgere anche il personale degli altri Enti firmatari, come previsto dall’art.
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14 della L. 104/92. In tal caso l’organizzazione e la gestione delle attività di formazione verranno opportunamente concordate;
• promuovono le forme di sperimentazione previste dalla normativa, considerando anche innovative forme di integrazione fra Scuola, Territorio e/o Formazione Professionale;
• elaborano e presentano progetti finalizzati all’acquisizione in comodato d’uso di sussidi didattici al Centro Territoriale di Supporto di Treviso per favorire l’autonomia didattica e l’apprendimento. Offrono anche alla famiglia le informazioni in loro possesso per facilitare l’acquisizione di sussidi e attrezzature da parte di altri Enti (Aziende ULSS - Enti Locali - altri) e Associazioni;
• attivano forme sistematiche di orientamento scolastico, congiuntamente con i servizi per quanto riguarda il progetto di vita dell’alunno, coordinandosi con altre Scuole e Enti del territorio;
• garantiscono la continuità educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti dei diversi ordini scolastici e tra istruzione e formazione professionale;
• predispongono e conservano il fascicolo personale, previsto per tutti gli alunni della scuola, integrato con i documenti individualizzati e tutte le notizie utili a ripercorrere significativamente la storia dell’inclusione. Il fascicolo personale, contenente il Verbale di accertamento dell’UVMD, la Diagnosi Funzionale, il Profilo Dinamico Funzionale, il Progetto Educativo Individualizzato, la scheda per la richiesta di Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza e ogni altro documento utile, accompagna l’alunno nel suo percorso formativo. La documentazione è sottoposta a segreto d’ufficio, ne va garantita la riservatezza e viene trasmessa d’ufficio alla scuola del grado successivo d’iscrizione entro il 1° settembre, previo consenso della famiglia;
• nominano i propri referenti nei CTI (Centri Territoriali per l’Inclusione);
• partecipano alla progettazione e realizzazione di attività territoriali finalizzate all’inclusione, in collaborazione con l’Azienda ULSS e gli Enti Locali secondo i principi della sussidiarietà;
• promuovono percorsi integrati tra scuola e formazione professionale e favoriscono esperienze di Alternanza scuola-lavoro in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio e il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL) dell’Azienda ULSS;
• xxxxxxxxx, compatibilmente con le risorse disponibili nel bilancio dell’Istituto, finanziamenti specifici per l’acquisto di sussidi, attrezzature e ogni altro strumento legato alle attività didattiche e di laboratorio relativamente ai percorsi di inclusione realizzati in ambito scolastico;
• provvedono a garantire continuità d’insegnamento, qualora l’alunno sia impossibilitato alla frequenza scolastica (per es. ospedalizzazioni), attivando tutti gli accorgimenti metodologici e tecnici (per es. scuola domiciliare, lezioni in video conferenza…) per garantire il diritto all’educazione-istruzione (come previsto dalla L. 104/92);
• si attivano con i soggetti preposti per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
3.2. Impegni delle Aziende ULSS
Le Aziende ULSS si impegnano a garantire percorsi diagnostici e progetti individuali terapeutico- riabilitativi, congruenti con le potenzialità della persona, improntati all’efficacia e in linea con gli interventi previsti dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).
A tale scopo:
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• operano in collaborazione con la scuola, la famiglia e le agenzie del territorio in ordine agli impegni per l’inclusione scolastica e sociale;
• costituiscono le Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD) previste dal DPCM 185/2006 e dalla DGR del Veneto 2248/2007 per il rilascio del Verbale di accertamento utile per le provvidenze previste dalla L. 104/92;
• condividono criteri comuni per il rilascio dei Verbali di accertamento dell’UVMD e per l’assegnazione degli addetti all’assistenza;
• provvedono al rilascio del certificato di idoneità alla frequenza negli Istituti Secondari di Secondo grado (Professionali, Tecnici ed Artistici), quando richiesto, tramite lo SPISAL;
• collaborano con la scuola, la famiglia, gli Enti Locali e le altre Agenzie territoriali alla stesura e alla realizzazione del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato in ambito scolastico ed extrascolastico, anche in riferimento al periodo estivo;
• s’impegnano a valorizzare esperienze di Alternanza scuola-lavoro, anche con la stipula di appositi Protocolli tra la scuola e il Servizio di Integrazione Lavorativa (SIL);
• provvedono, su delega degli Enti Locali e su richiesta del singolo Istituto sostenuta dalla documentazione rilasciata dai Servizi Territoriali, all’assegnazione e alla gestione del servizio di assistenza scolastica sulla base dei criteri e dei bisogni individuati dal Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale (GLPT);
• coordinano il Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale;
• nominano propri referenti nei CTI (Centri Territoriali per l’Inclusione) e nel CTS (Centro Territoriale di Supporto);
• collaborano con l’Ufficio Scolastico Regionale Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso, il Centro Territoriale di Supporto e i Centri Territoriali per l’Inclusione per l’organizzazione di attività di aggiornamento/formazione comune degli operatori impegnati nell’inclusione;
• collaborano con gli Enti locali, l’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso e il Centro Territoriale di Supporto per la condivisione di dati di comune interesse;
• garantiscono che anche i centri riabilitativi che operano in regime di convenzione e/o accreditamento, per quanto di competenza, si attengano agli impegni contenuti nel presente Accordo;
• partecipano ad incontri per il monitoraggio e la valutazione del presente Accordo di Programma.
3.3 Impegni dell’Amministrazione provinciale
Premesso che:
- alle Province Venete erano state assegnate, dalla Regione del Veneto, con le Leggi regionali n.11/2001, art.131 e n.2/2002, art.34 le competenze assistenziali in materia di disabilità sensoriali;
- ai sensi della Legge n.56/14 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, tale funzione rientra tra quelle non fondamentali dell’Ente Provincia;
- la Legge Regionale n.19 del 29.10.2015 “Disposizioni per il riordino delle funzioni amministrative provinciali” ha stabilito all’art.2 che “le province, quali enti di area vasta, oltre alle funzioni fondamentali di cui all’articolo 1, comma 85, della legge 7 aprile 2014, n.56,
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continuano ad esercitare le funzioni già conferite dalla Regione alla data di entrata in vigore della presente legge [….]”
La Provincia quindi - fino alla vigenza di tale normativa, nei limiti delle risorse economiche erogate dalla Regione del Veneto e negli ambiti di propria competenza - assicura gli interventi di integrazione dei minorati sensoriali nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado.
Si impegna inoltre all’attuazione degli interventi richiesti dalla normativa vigente ed in particolare a:
• programmare ed attuare l’eliminazione progressiva delle barriere architettoniche degli edifici di propria competenza (art. 24 L. 104/1992);
• collaborare con l’amministrazione scolastica, nel rispetto delle proprie competenze, relativamente ad iniziative di orientamento scolastico e professionale;
• collaborare ad iniziative di integrazione scolastica e formativa di soggetti in difficoltà;
• riservare nei propri Centri di Formazione Professionale una particolare attenzione all'integrazione delle persone con disabilità;
• nominare propri referenti nei G.L.P.T. e collaborare con i C.T.I. e gli altri soggetti attivi per la realizzazione delle finalità del presente Accordo;
• collaborare con l’U.S.P., le Aziende ULSS e le Associazioni di categoria per costruire una banca dati comune;
• partecipare ad incontri per la verifica e valutazione dell’attuazione del presente Accordo di Programma.
3.4 Impegni degli Enti Locali Comunali
Gli Enti Locali Comunali da soli o in altre forme associative, negli ambiti di loro competenza, si impegnano a garantire i servizi che favoriscono l’inclusione scolastica ed extrascolastica degli alunni con disabilità sia attraverso azioni dirette, sia attraverso la delega all’Azienda ULSS, sia in forma consorziata sia in forma convenzionata secondo quanto previsto dai Piani di Zona.
Le Amministrazioni Comunali si impegnano all’attuazione degli interventi che le norme vigenti pongono a loro carico compatibilmente con le risorse economiche, e cioè:
• all’eliminazione progressiva delle barriere architettoniche degli edifici di loro competenza, (art. 24 L. 104/92) secondo un piano programmato;
• ad assicurare le risorse per l’assistenza e l’autonomia personale degli alunni per i quali deve essere garantito l’accesso al sistema scolastico (L. 118/71, D.P.R. 616/77, L.104/92-art.13, C.R. 33/93, punto C 1), D.L.vo 112/98);
• a collaborare per la realizzazione di attività extra-scolastiche e parascolastiche, sempre all’interno di un progetto specifico che coinvolga più minori e che sia legato ad una precisa situazione scolastica o territoriale;
• a garantire la collaborazione con l’Amministrazione scolastica, il CTS, i CTI e con l’Azienda ULSS, nel rispetto delle reciproche competenze, per la realizzazione di esperienze integrate scuola-territorio;
• ad attivare il servizio di aiuto personale, di cui all’art. 9 della L. 104/92, inteso come intervento domiciliare;
• a favorire al bambino con disabilità l’inserimento negli asili nido;
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• ad adeguare, per quanto riguarda la scuola primaria e secondaria di 1 grado, il servizio di trasporto scolastico ed extrascolastico, alle esigenze degli alunni con disabilità o, in mancanza di un servizio di trasporto, ad individuare soluzioni alternative;
• a curare l’informazione sull’esistenza di iniziative territoriali rivolte all’integrazione di minori con disabilità presso le famiglie e le Istituzioni scolastiche;
• ad assumere un ruolo attivo presso le associazioni delle famiglie;
• a sostenere il volontariato che si occupa di persone con disabilità.
• Le Conferenze dei Sindaci si impegnano a nominare i propri rappresentanti:
• nel CTS, nel CTI e nel Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale (GLPT);
• per gli incontri di verifica e valutazione dell’attuazione del presente Accordo di Programma.
4. Reti di coordinamento interistituzionale
4.1 Centro Territoriale di Supporto (CTS)
Il Centro Territoriale di Supporto (CTS), nato nel 2006 nell’ambito del progetto MIUR “Nuove Tecnologie e Disabilità” azioni 4 e 5, è un centro che opera su base provinciale, istituito dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto, con sede presso una istituzione scolastica per ogni provincia.
Il Centro offre servizi, agli istituti di ogni ordine e grado statali, finalizzati al miglioramento del processo di inclusione di alunni con disabilità, DSA e Bisogni Educativi Speciali anche attraverso il coinvolgimento di Enti Locali e Associazioni, tramite la ricerca-azione di strategie metodologiche e didattiche utilizzando le tecnologie innovative.
Compiti
• fornire consulenza sul tema dell’inclusione;
• promuovere e organizzare corsi di formazione su disabilità, DSA e BES;
• ottimizzare le risorse nella fase di acquisizione delle attrezzature hardware e software e nella loro gestione e adattamento alle esigenze dei singoli utenti, con trasferimenti da una scuola all'altra secondo il variare dei bisogni, attraverso il comodato d’uso;
• fornire indicazioni idonee all’utilizzo delle tecnologie in modo efficace nelle attività scolastiche, considerando anche gli aspetti psico-pedagogici e didattico-educativi nonché le esigenze delle varie discipline;
• individuare e promuovere le azioni volte ad accrescere le competenze tecnologiche degli studenti e dei docenti;
• formare gli operatori con interventi flessibili, puntuali e mirati;
• curare la raccolta e la diffusione della normativa, di materiale didattico e pedagogico;
• sperimentare e validare l'uso di strumenti tecnologici (hardware e software);
• favorire la diffusione delle tecnologie a basso costo, open-source e freeware;
• dare informazioni sui servizi offerti dal centro anche attraverso un sito web.
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Composizione
• il Dirigente Scolastico della scuola sede del CTS;
• il referente per la disabilità dell’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso;
• un referente degli operatori del CTS;
• un referente per le tre conferenze dei Sindaci della provincia;
• un referente dei CTI (Centri Territoriali per l’Inclusione) per ogni ULSS della provincia;
• un referente per ogni ULSS della provincia;
• un referente Rete Intercultura della provincia;
• un referente delle Associazioni delle persone disabili del territorio.
Al Comitato Tecnico Scientifico è affidato il compito di definire il Piano Annuale di Intervento, di curarne il monitoraggio e la verifica finale.
E’ istituito altresì il Comitato Operativo composto dagli operatori del centro e coordinato dal Dirigente Scolastico o suo delegato. Compiti del Comitato Operativo sono:
• formulare proposte al Comitato Tecnico Scientifico;
• rendere operativo il Piano Annuale di Intervento;
• valutare le richieste di materiale da assegnare in comodato d’uso e deliberarne l’acquisto;
• procedere alla conservazione e assegnazione degli strumenti tecnologici;
• fornire consulenza sul tema dell’inclusione.
Il CTS opera secondo il proprio regolamento in sinergia con l’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso e i Centri Territoriali per l’Inclusione della provincia allo scopo di coordinarne le azioni e le risorse.
4.2 Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI)
Un ulteriore livello di raccordo tra le istituzioni e gli altri soggetti che intervengono per favorire l’inclusione è costituito dai Centri Territoriali per l’Inclusione (CTI), organismi costituiti ai sensi della CM n. 235/00, della CM n. 139/01 e confermati dalla CM n. 8 del 6/3/2013, che operano a livello di distretto socio-sanitario.
Compiti
Attraverso le loro articolazioni interistituzionali (assemblea, coordinamento e gruppi di lavoro) i Centri promuovono:
• il confronto tra tutti i soggetti coinvolti nei processi di inclusione, per individuare le esigenze delle persone con disabilità e delle loro famiglie;
• la mappatura di tutte le risorse esistenti per l’inclusione nel territorio;
• l’elaborazione e la realizzazione di progetti di inclusione scolastica ed extrascolastica;
• le iniziative per la continuità e l’orientamento scolastico-professionale;
• le iniziative di informazione e formazione per personale della scuola, operatori socio-sanitari, genitori, volontari;
• la documentazione e la divulgazione delle buone pratiche;
• i monitoraggi relativi alla situazione dell’inclusione;
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• la cultura della verifica-valutazione della qualità dell’inclusione con iniziative di formazione ed elaborando proposte di strumenti specifici e progettualità;
• le azioni previste dall’art. 15 comma 2 L. 104/92.
I Centri Territoriali per l’inclusione si raccordano con gli altri gruppi di lavoro che operano per l’inclusione; in particolare collaborano con il Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale (GLPT) riportando le analisi dei bisogni, gli esiti dei monitoraggi effettuati e suggerendo progetti e ambiti di intervento.
Composizione
• Il Dirigente scolastico di ogni Istituto statale e paritario;
• I docenti referenti per la disabilità e per i DSA;
• un referente ULSS;
• il Presidente della Conferenza dei Sindaci;
• un referente delle Associazioni dei Genitori.
4.3 Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale (GLPT)
Il Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale è costituito ai sensi della C.R. n° 33/93 presso l’ULSS della Provincia. Individua e fornisce gli elementi necessari per la programmazione degli interventi sul territorio per l’area della disabilità, anche in riferimento ai Piani di Zona.
Compiti
• Predispone gli atti necessari alla stipula degli Accordi di Programma e ne verifica l’attuazione nell’ambito del proprio territorio, secondo le modalità previste al punto 10. Monitoraggio e valutazione.
• analizza i bisogni presenti nel territorio;
• promuove l’attuazione di progetti per l’inclusione scolastica e sociale dei soggetti con disabilità favorendo i necessari rapporti interistituzionali;
• assegna ed effettua il monitoraggio del servizio di Assistenza scolastica agli alunni con disabilità non autonomi, previo esame delle richieste che annualmente provengono dalle scuole, sostenute dalla documentazione rilasciata dai Servizi Territoriali;
• si raccorda con gli altri Gruppi di Lavoro Territoriale della Provincia di Treviso;
• sostiene esperienze di Alternanza scuola-lavoro anche con la stesura di Protocolli.
Composizione
• Direttore dei Servizi Sociali dell’ULSS che presiede, coordina e convoca il gruppo;
• referente provinciale per l’inclusione degli alunni con disabilità individuato dall’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso;
• un rappresentante dei Comuni, nominato dalla Conferenza dei Sindaci;
• rappresentanti della Scuola individuati dai CTI;
• rappresentanti dei servizi socio-sanitari territoriali per l’età evolutiva;
• rappresentante dell’Amministrazione Provinciale;
• un rappresentante delle scuole paritarie;
• un rappresentante delle Associazioni di persone con disabilità e dei loro famigliari.
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4.4 Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO)
Costituzione
Per ogni alunno in situazione di handicap opera il Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo (GLHO) che, per la sua dimensione interistituzionale e per i compiti ad esso affidati, può assumere anche la funzione di gruppo di studio e di lavoro così come previsto dall’art. 15, comma 2, della L. 104/ 92 in riferimento alle singole situazioni.
Compiti
• Predispone il Profilo Dinamico Funzionale e il Piano Educativo Individualizzato, ne verifica l’efficacia, opera aggiustamenti e modifiche;
• ipotizza un progetto di vita compatibile con le potenzialità e le difficoltà proprie del soggetto, coinvolgendo persone, Enti e Associazioni;
• opera nel segno della continuità scolastica, sociale, lavorativa del soggetto, identificando prospettive di sviluppo realizzabili dentro/fuori/oltre la scuola;
• suggerisce le risorse necessarie per l’a.s. successivo, ivi comprese le ore dell’insegnante di sostegno (L. 122/2010);
• documenta la sua attività mediante la compilazione del verbale degli incontri che viene sottoscritto da tutti i componenti e conservato agli atti della scuola; le indicazioni contenute nel verbale in relazione all’uso ed al fabbisogno delle risorse, sono assunte dal Dirigente Scolastico quale atto preparatorio per la delibera del Consiglio di Classe.
Composizione
• Dirigente Scolastico e/o docente referente di Istituto per le problematiche degli alunni con disabilità;
• tutti i docenti responsabili degli insegnamenti e delle attività educative e didattiche riferite all’allievo;
• operatore socio-sanitario responsabile/referente del caso e altri operatori eventualmente coinvolti nel percorso terapeutico;
• addetti all’assistenza;
• genitori dell’alunno.
Il gruppo è integrato con gli operatori dei Servizi Sociali degli Enti Locali e/o delle ULSS qualora sia previsto o attivo un progetto di integrazione in ambito territoriale.
Il gruppo può essere integrato, su richiesta della famiglia, anche con gli addetti alla comunicazione di alunni con minorazione visiva o uditiva.
Sempre su richiesta della famiglia, possono essere invitati a partecipare a titolo consultivo esperti che svolgono attività in favore della persona con disabilità.
Organizzazione
Il gruppo è convocato dal Dirigente Scolastico che, previa intesa con i referenti degli enti interessati, fissa le date e il luogo degli incontri previsti nel corso dell’anno scolastico.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
La sede ordinaria di svolgimento degli incontri è la scuola salvo diversi accordi intercorsi tra le parti.
La richiesta motivata di convocazione può essere formulata al Dirigente Scolastico anche dalla famiglia e/o dagli operatori ULSS e/o dalla scuola.
Il gruppo si riunisce di norma nei momenti cruciali dell’attività e, comunque, qualora se ne presenti la necessità o vengano rilevate difficoltà o situazioni impreviste in relazione al comportamento o all’apprendimento ed è coordinato dal Dirigente Scolastico o dal suo delegato.
Gli incontri, da organizzarsi con modalità e tempi concordati, si svolgeranno come di seguito dettagliato:
• un primo incontro tra il 1° settembre e il 31 ottobre per gli alunni che presentano un nuovo verbale UVMD o con situazioni particolarmente complesse;
• un primo incontro, per gli alunni con disabilità già conosciuti dalla scuola, entro il 15 dicembre;
• un secondo incontro entro il 31 maggio, per gli alunni per i quali si ritiene necessario un progetto in deroga (L. 122/2010);
• un secondo incontro per gli alunni con progetti non in deroga potrà essere concordato considerando bisogni e situazioni critiche.
Ulteriori altri incontri potranno essere concordati tra le parti, considerando bisogni e situazioni particolarmente critiche.
5. Il percorso per l’inclusione sociale e scolastica
Presupposto dell’inclusione è la programmazione coordinata tra servizi scolastici, territoriali e famiglia che si concretizza negli incontri del GLHO.
Il principio della continuità rappresenta elemento centrale per garantire il successo dell’inclusione.
L’avvio e la continuazione del processo di inclusione scolastica poggiano sulla produzione, l’acquisizione e l’uso di una documentazione tecnico-conoscitivo-progettuale che, in base all’art. 12, comma 5, della L. 104/92, si compone dei documenti di seguito indicati ed illustrati in dettaglio nelle schede allegate che costituiscono parte integrante del presente Accordo.
5.1 Segnalazioni
La segnalazione si configura come inizio delle procedure previste dal DPR 24/2/94 art. 2 “individuazione dell’alunno come persona handicappata” ed è una formale richiesta che la scuola dovrà utilizzare ogni qualvolta intenda ricorrere ai servizi ULSS per un accertamento diagnostico, in relazione a casi di difficoltà conclamata, stabilizzata e persistente.
La segnalazione va utilizzata con la massima cautela in quanto, per le situazioni di svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana, sono operanti le linee metodologiche contenute nella C.M. 257/94, nella D.M. del 27/12/2012 e nella C.M. n. 8 del 6/3/2013.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
5.1.1 Esiti della segnalazione
I Servizi Distrettuali per l’Età Evolutiva delle ULSS, a seguito della valutazione diagnostica, procedono a rilasciare alla famiglia:
• la documentazione diagnostica utile per attivare il percorso di riconoscimento della patologia in sede di UVMD
o, in alternativa,
• una relazione comprendente la descrizione delle difficoltà riscontrate e delle potenzialità del soggetto esaminato, per gli alunni che hanno una patologia che non rientra fra quelle riconoscibili in sede di UVMD; tale relazione non produce effetti amministrativi, ma consente alla scuola di meglio programmare ed attuare gli interventi didattico-educativi.
5.2 Verbale accertamento di handicap ai sensi dell’art. 4 L. 104/92 e s.m.i.
All’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap provvede, secondo quanto previsto dalla DGRV 2248/2007, l’Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale, istituita dall’Azienda ULSS di residenza dell’alunno, tramite il Verbale di accertamento, che contiene la diagnosi della patologia con codifica ICD10.
Il Verbale di accertamento è rilasciato di norma alla famiglia dell’alunno che provvede a consegnarlo alla scuola.
5.2.1 Certificato di idoneità
Provvedono al rilascio del certificato di idoneità alla frequenza negli Istituti Secondari di Secondo grado (Professionali, Tecnici ed Artistici), quando necessario, tramite il Servizio Igiene Sicurezza in Ambienti di Lavoro (SPISAL); la richiesta potrà essere inoltrata direttamente alla segreteria SPISAL dalla famiglia con allegato l'estratto del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) fornito dalla scuola per la parte pertinente all'attività svolta dallo studente. Sarà cura dello SPISAL invitare lo studente su appuntamento e richiedere copia della documentazione sanitaria e degli accertamenti già eseguiti in relazione all'Invalidità Civile, alla L. 68/99 e alla L. 104/92.
5.3 Interventi per il sostegno
La richiesta del monte ore per le attività di sostegno per gli alunni con disabilità va formulata dal Dirigente Scolastico all’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso.
5.4 Assistenza scolastica
In attuazione dell’art.13, punto 3, della L. 104/92 e del punto 1-c) della C.R. 33/93, visto l’art. 6 della L.R. 55/82, l’ULSS, su delega delle Amministrazioni comunali e con decisione collegiale in sede di GLPT, fornisce personale per l’assistenza e l’autonomia degli alunni con disabilità.
La richiesta del personale Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza per gli alunni non autosufficienti va formulata in stretta collaborazione con il servizio che ha in carico il minore e va inoltrata dal Dirigente Scolastico al Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale dell’ULSS competente per territorio.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
5.5 Diagnosi Funzionale (DF)
La Diagnosi Funzionale consiste in una descrizione della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno ed evidenzia potenzialità, capacità e difficoltà dell’alunno.
Alla sua stesura provvedono i competenti servizi socio-sanitari nella persona del responsabile/referente del caso utilizzando l’apposito modello allegato, concordato a livello provinciale. Essa viene aggiornata allorquando se ne ravvisino i presupposti e comunque viene rinnovata ad ogni passaggio di grado scolastico.
5.6 Profilo Dinamico Funzionale (PDF)
Il Profilo Dinamico Funzionale è un documento, redatto successivamente alla Diagnosi Funzionale che raccoglie la sintesi conoscitiva, riferita al singolo alunno, relativamente alle osservazioni compiute sullo stesso in contesti diversi, da parte di tutti i differenti operatori che interagiscono con lui: famiglia, scuola, servizi. Ha lo scopo di integrare le diverse informazioni già acquisite e indicare, dopo il primo inserimento scolastico, “il prevedibile livello di sviluppo che il bambino potrà raggiungere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni)” (DPR 24/02/94).
5.7 Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Il Piano Educativo Individualizzato tiene in considerazione i dati conoscitivi e gli obiettivi formulati nel PDF e costituisce il documento di sintesi degli interventi prospettati. Si riferisce ai progetti didattico-educativi, riabilitativi e di socializzazione individualizzati, nonché alle forme di integrazione tra attività scolastiche ed extrascolatiche (DPR 24/02/94, art. 5 comma 4).
Ogni soggetto si impegna a programmare gli interventi secondo quanto condiviso nel Piano Educativo Individualizzato.
5.8 Continuità tra ordini di scuola
Per garantire la continuità del percorso tra ordini di scuola sono previsti:
• Passaggio dei documenti
La scuola accogliente, acquisita l’iscrizione dell’alunno, contatta:
a. la famiglia per la consegna del Verbale di accertamento;
b. la scuola di provenienza per acquisire le informazioni utili per la richiesta delle ore di sostegno e/o di ore di Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza.
Le scuole predispongono e conservano nel fascicolo personale, che accompagna l’alunno nel suo percorso formativo, tutti i documenti significativi per ripercorrere la storia dell’inclusione. Il fascicolo sarà trasmesso entro il 1° settembre all’ordine di scuola successivo.
• GLHO per il passaggio tra ordini di scuola
Per favorire il passaggio di informazioni, si può prevedere anche un incontro mirato a comunicare le informazioni e le strategie utili alla scuola d’ingresso per predisporre progetti di inclusione. Vi partecipano gli insegnanti appartenenti alla scuola frequentata, i genitori dell’alunno, gli operatori dei servizi, gli insegnanti della scuola in ingresso.
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5.9 Orientamento scuola/lavoro/centri diurni
La scuola, in collaborazione con la famiglia e gli operatori dei Servizi, effettua analisi ed approfondimenti, a partire dal primo anno della scuola secondaria di primo grado, per l’orientamento dell’alunno con disabilità in vista del passaggio alla Scuola Secondaria di Secondo grado o ai Centri di Formazione Professionale.
Durante la frequenza alla Scuola Secondaria di Secondo grado sono previsti interventi specifici e momenti di informazione e riflessione sulle possibilità occupazionali e di accoglienza al termine del percorso scolastico, nonché sui servizi territoriali che favoriscono l’inserimento: Centri per l’impiego, Servizio Integrazione Lavorativa, Centri diurni.
Ai fini dell’orientamento si valuterà l’opportunità di realizzare anche:
• stages più consistenti rispetto a quelli ordinari;
• percorsi formativi integrati tra Scuola Secondaria di secondo grado e Formazione professionale;
• esperienze di Alternanza scuola-lavoro;
• Piani Individuali di Transizione.
I risultati dell’attività di orientamento fanno parte del Piano Educativo Individualizzato che deve essere condiviso da tutti i soggetti coinvolti, in funzione del progetto di vita.
Le attività di orientamento al termine della Scuola Secondaria di Secondo grado possono dare luogo a specifici protocolli d’intesa tra scuola e ULSS.
6. Iniziative comuni
Tra le scuole, l’Azienda ULSS, l’Amministrazione Provinciale e le Amministrazioni Comunali vengono assunti i seguenti impegni per consolidare la cultura dell’inclusione e la pratica di iniziative coerenti ed efficaci.
In particolare si prevedono:
• l’attivazione di iniziative di formazione rivolte al personale della scuola, agli operatori socio- sanitari e ai dipendenti degli Enti Locali svolte in sedi comuni per consolidare competenze, per attivare stili relazionali positivi, per maturare ricerca e confronto scientifico e professionale;
• l’attivazione di percorsi di orientamento fondati sul contributo attivo delle famiglie e sulle esperienze significative, strettamente connessi con la realtà territoriale e aperti allo sviluppo di nuove esperienze;
• l’attivazione, all’interno dei CTI e del CTS, di centri di documentazione rivolti al personale della scuola, degli Enti Locali, dei Servizi socio-sanitari, alle famiglie, alle Associazioni, al fine di consolidare i saperi e le competenze riferiti all’inclusione, nonché per conservare la memoria e curare la diffusione delle buone prassi di intervento e di ricerca;
• la piena attuazione di quanto previsto dagli accordi per la definizione degli interventi finalizzati all’assistenza di studenti che presentino bisogni sanitari. I firmatari si incontreranno per definire ruoli, funzioni e procedure del personale scolastico e sanitario in merito alle esigenze sanitarie degli alunni;
Accordo di Programma 2016 – Treviso
• l’impegno ad una corretta informazione. Saranno attivati per l’utenza specifici strumenti informativi progettati in comune per assicurare la trasparenza e la diffusione di informazioni utili alle famiglie ed agli operatori.
7. Utilizzo delle risorse di personale, strutture e servizi
Il diritto all’inclusione scolastica degli alunni con disabilità è prioritario in base a quanto previsto dall’art. 12 L. 104/92 e deve essere garantito indipendentemente dalla natura e dalla gravità della patologia.
La gravità dei casi determina priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici e non va considerata solo nella sua dimensione strettamente clinica, ma anche in relazione alla qualità della partecipazione ai diversi contesti esperienziali, in riferimento al progetto di vita che si intende realizzare.
7.1 Personale docente
Il gruppo docente, composto dagli insegnanti curricolari e di sostegno, è chiamato a collaborare in forma attiva per realizzare una scuola inclusiva. In quest’ottica, la funzione docente si concretizza nella progettazione e realizzazione del PEI secondo la logica della corresponsabilità educativa.
L’insegnante di sostegno è una risorsa professionale qualificata assegnata alla classe e non al singolo alunno, per realizzare l’inclusione e garantire le iniziative individualizzate più appropriate per lo studente con disabilità. Le attività didattiche di sostegno sono messe in atto da tutti gli insegnanti che agiscono nella classe e nella scuola in rapporto al progetto educativo. Vanno pertanto evitate relazioni totalmente individualizzate o deleghe alla sola figura professionale specifica per attività di sostegno.
Nei casi di particolare gravità, la scuola può essere messa in grado di utilizzare una dotazione di risorse di personale di sostegno in deroga al rapporto 1:4, così come previsto dalla normativa.
Per questo motivo il Dirigente Scolastico provvede ad inviare all’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso, nei termini e con le modalità stabiliti di anno in anno, la richiesta di istituzione di posti di sostegno in deroga all’organico di diritto assegnato.
7.2 Personale di assistenza socio-sanitaria
Il personale Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza è un Operatore socio-sanitario che agisce in particolare nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base e della generalizzazione delle abilità apprese nei vari contesti di vita della persona con disabilità nell’ambito scolastico. L’Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza, di norma, non può essere assegnato a un solo alunno con disabilità per tutto l’orario di frequenza scolastica.
L’intervento dell’operatore socio-sanitario deve rientrare nel Progetto Educativo Individualizzato.
7.3 Personale addetto alla comunicazione
Per gli alunni con minorazione sensoriale (ciechi e sordi), l’Amministrazione Provinciale provvede a nominare personale addetto alla comunicazione. Tuttavia, l’attività del personale addetto alla comunicazione può essere svolta anche in orario scolastico all’interno della scuola, secondo le
Accordo di Programma 2016 – Treviso
indicazioni contenute nella C.M. 262/88. Il personale addetto alla comunicazione collabora con la scuola e la famiglia per migliorare l’autonomia e la comunicazione e per superare le difficoltà di apprendimento dovute alla minorazione sensoriale; a tal fine partecipa agli incontri del GLHO di cui al precedente 4.4 e programma la sua attività in coerenza con il Progetto Educativo Individualizzato, raccordandosi con gli insegnanti e verificando i contenuti dell’attività svolta.
7.4 Personale A.T.A. (Amministrativo Tecnico Ausiliario) dipendente dall’Amministrazione Scolastica
Ai sensi delle vigenti disposizioni e del C.C.N.L. (Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro) sull’organizzazione del lavoro e sulle competenze del personale Ausiliario Tecnico Amministrativo, il personale A.T.A., ove richiesto dal Dirigente, è utilizzato per interventi in favore dei soggetti in situazione di disabilità, con funzione complementare e sussidiaria all’attività educativa ed assistenziale e compiti di collaborazione per l’accompagnamento all’interno della struttura scolastica, ai servizi igienici e per la cura dell’igiene personale.
7.5 Personale educatore-animatore
Per l’attivazione di progetti di integrazione sociale formulati d’intesa tra Scuola, ULSS e Comuni, da svolgere in orario extra-scolastico, possono essere messe a disposizione, da parte dell’Ente Locale, unità di personale appartenente alla qualifica di educatore-animatore. I progetti sono portati all’attenzione del Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale di cui al punto 4.3.
Le attività integreranno ed estenderanno l’attività educativa in continuità e coerenza con quanto previsto dal Progetto Educativo Individualizzato.
7.6 Rapporti con il volontariato
I firmatari del presente Accordo favoriscono e sviluppano rapporti di collaborazione con il mondo del volontariato al fine di coordinare le risorse che possono essere offerte alle persone con disabilità e favorire l’informazione reciproca.
Tali rapporti saranno finalizzati al conseguimento dell’integrazione del disabile nella società, con particolare riferimento agli ambiti socio-assistenziali, ricreativi, culturali, sportivi e del tempo libero.
7.7 Strutture, servizi e spazi
Le strutture, gli spazi e i servizi rappresentano una risorsa per l’integrazione. Gli Enti Locali ed eventualmente l’ULSS potranno comunicare alle scuole, l’elenco delle strutture, dei servizi, delle occasioni presenti nel territorio in ambito sportivo, educativo, ricreativo, riabilitativo, culturale e del tempo libero, aperti alle scuole, con l’indicazione circa le condizioni di accesso.
8. Codici di comportamento
8.1 Carta dei servizi
Ogni Ente firmatario del presente accordo di programma inserirà nella propria Carta dei Servizi gli impegni delineati in questo documento, definendone le modalità attuative specifiche.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Copia dell’Accordo di Programma viene consegnata, su richiesta, dal Dirigente Xxxxxxxxxx, ai genitori degli alunni con disabilità.
8.2 Codice comune tra operatori
A tutti gli operatori viene richiesto di cooperare con il massimo rispetto reciproco e di impegnarsi a condividere le strategie più opportune per ogni intervento di inclusione; viene altresì richiesta correttezza nelle informazioni, rispetto della privacy, dovere della reciprocità e partecipazione agli incontri.
8.3 Codice comune verso l’utenza
I genitori degli alunni con disabilità hanno il diritto-dovere di partecipare a tutti i momenti in cui è prevista la loro collaborazione per garantire l’inclusione scolastica.
Hanno diritto di conoscere i contenuti e le motivazioni sottese agli interventi che gli operatori intendono intraprendere, con facoltà di contribuire alle scelte stesse.
La persona con disabilità ha diritto di conoscere e di partecipare alla propria autorealizzazione in tutti i modi compatibili con la situazione personale.
9. Risorse Finanziarie
Ciascun Ente, nell’ambito delle proprie competenze e delle proprie disponibilità, prevede a bilancio la spesa necessaria per l’attuazione del presente Accordo.
Gli Enti medesimi si impegnano a migliorare gradatamente e costantemente le azioni, compatibilmente con le dotazioni finanziarie disponibili, fino a raggiungere gli standard di qualità previsti.
10. Monitoraggio e valutazione
Il monitoraggio sull’attuazione del presente Accordo di Programma viene affidato al CTS di Treviso il quale si avvarrà di uno specifico gruppo di lavoro in cui sia presente almeno un rappresentante di tutte le istituzioni firmatarie dell’Accordo di Programma.
La formazione del gruppo e le convocazioni, con cadenza almeno annuale, saranno curate dal Dirigente Scolastico del CTS di Treviso.
Il gruppo di lavoro si impegna a:
• verificare il rispetto degli impegni assunti nel presente Accordo di Programma, selezionando tra i criteri di qualità definiti nell'allegato, quelli da applicare in ciascun anno scolastico;
• individuare gli strumenti di rilevazione da utilizzare;
• promuovere momenti di confronto interni sugli esiti delle verifiche con lo scopo di migliorare la qualità dei servizi;
• sintetizzare gli esiti del monitoraggio e della valutazione attraverso un report annuale da inoltrare al Collegio di Vigilanza e agli Enti firmatari.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
11. Collegio di Vigilanza
La vigilanza sull'esecuzione del presente Accordo di Programma è svolta dal Collegio di Vigilanza di cui all'art. 34 c. 7 del D.L. 267/2000.
Il Collegio di Vigilanza è composto da:
• Presidente della Provincia, o suo delegato;
• Presidenti delle Conferenze dei Sindaci;
• Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Locale e Centri accreditati o loro delegati;
• Dirigente dell’Ufficio VI Ambito Territoriale o suo delegato;
• Rappresentanti dei Dirigenti Scolastici delle scuole statali sedi di CTI o loro delegati;
• Un rappresentante delle scuole paritarie;
Questo è presieduto dal Presidente della Provincia di Treviso o suo delegato.
Al collegio di vigilanza sono conferiti compiti di controllo sullo stato di attuazione del presente Accordo, avvalendosi della collaborazione del gruppo di lavoro per il monitoraggio. Entro 90 giorni dalla firma del presente Accordo il Presidente della Provincia di Treviso provvederà alla costituzione del Collegio di Vigilanza che si riunirà almeno una volta all'anno.
12. Durata e modificabilità dell’Accordo
Il presente Accordo è sottoscritto da tutti i soggetti partecipanti e si intende tacitamente rinnovato di anno in anno, salvo disdetta da parte di uno o più contraenti, da comunicare in forma scritta a tutti i sottoscrittori almeno 6 mesi prima della scadenza.
A seguito di nuove disposizioni legislative, o di variazioni delle procedure organizzative dei vari Enti erogatori di servizi e con l’accordo di tutti i soggetti firmatari, il presente Accordo può essere modificato durante il periodo di validità.
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Letto e sottoscritto
ENTI | RAPPRESENTANTE LEGALE | FIRMA |
PROVINCIA | XXXXXX XXXXXXXX (Presidente) | |
AZIENDA ULSS 9 | XXXXXXX XXXXXXXXX (Direttore Generale) | |
AZIENDE ULSS 7, 8 | XXXXXXX XXXXXXXXX (Commissario) | |
CONFERENZA DEI SINDACI ULSS 7 | XXXXXX XXXXXXXX (Presidente) | |
CONFERENZA DEI SINDACI ULSS 8 | XXXXXX XXXXXXXX (Presidente) | |
CONFERENZA DEI SINDACI ULSS 9 | XXXXXXXXX XXXXX (Presidente) |
Scuole | Dirigente Scolastico | Firma |
IC Altivole | Xxxxxx Xxxxxx (R) | |
IC Asolo | Xxxxx Xxxxx | |
IC Breda di Piave | Xxxxx Xxxxxxxxx | |
IC Caerano San Marco | Xxxxxxxx Xxxxxxxx | |
IC Cappella Maggiore | Xxxxxx Xxxxx | |
IC Carbonera | Xxxxxxx Xxxxxxx (R) | |
IC Casale sul Sile | Xxxxxxxx Xxxxxxxx | |
IC Casier | Costa Xxxxxxx Xxxxxxxxxx | |
IC Xxxxxxxxxxxx Xxxxxx 0x | Xxxxxx Xxxxxxx | |
IC Castelfranco Veneto 2° | Xxxxxx Xxxxxx | |
IC Codognè | Xxxxx Xxxxx (R) | |
IC Xxxxxxxxxx 0x | Xx Xx Xxxxxxx | |
IC Xxxxxxxxxx 0x | Xxxxxxx Xxxxxxx | |
IC Xxxxxxxxxx 0x | Xxxxxxxx Xxxxxxx | |
IC Cordignano | Xxxxxxxx Xxxx Xxxxx |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
IC Xxxxxxx | Xxxxx Xxxxx (R) | |
IC Crespano del Grappa | Xxxxx Xxxxxx (R) | |
IC Farra di Soligo | Xxxxxx Xxxxxxxxxxx (R) | |
IC Follina e Tarzo | Xxxxxx Xxxxxxxxxxx | |
IC Xxxxxxxx | Xxxxxxx Xxxxxxx (R) | |
IC Giavera del Montello e Nervesa | Da Dalt Giancarla | |
IC Gorgo al Monticano | Xxxxxxxxxx Xxxxx | |
IC Istrana | Xxxxx Xxxxxxxxxxx | |
IC Loria e Castello di Godego | Xxxxx Xxxxxx | |
IC Maserada sul Piave | Xxxxxxxxxx Xxxxx (R) | |
IC Xxxxxxxx Xxxxxx 0x | Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx | |
IC Xxxxxxxx Xxxxxx 0x | Xxxxxx Xxxxxxxx (X) | |
IC Montebelluna 1° | Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx | |
IC Xxxxxxxxxxxx 0x | Xx Xxxxxxx Xxxxx | |
IC Motta di Xxxxxxx | Xxxxxxxxxx Xxxxx (R) | |
IC Oderzo | Xxxxx Xxxxx | |
IC Paese | Xxxxx Xxxxx | |
IC Xxxxxxxxx | Xxxxx Xxxxx | |
IC Pieve di Soligo | Xxxxxx Xxxxxxxxx (R) | |
IC Ponte di Piave | Xxxxx Xxxxx (R) | |
IC Ponzano Veneto | Xxxxxxx Xxxxxx | |
IC Preganziol | Xxxxxx Xxxxxxxxx | |
IC Quinto | Ancora Patrizia | |
IC Resana | Xxxxxxxxx Xxxxxxx | |
IC Riese Pio X | Xxxxx Xxxxx (R) | |
IC Roncade | Xxxxxxx Xxxxxx | |
IC Salgareda | Culatti Xxxxx Xxxxxxxxxx | |
IC San Xxxxxx di Callalta | Costa Xxxxxxx Xxxxxxxxxx (R) | |
IC San Fior | Da Re Emanuela | |
IC Santa Lucia di Piave | Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxx | |
IC San Polo di Piave | Xxxxxxxx Xxxxx | |
IC San Vendemiano | Xxxxxxxx Xxxxxx |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
IC Xxx Xxxxxx xxxxx Xxxxxxxx x Xxxxx | Xx Xxxxxxx Xxxxxx | |
IC Sernaglia della Battaglia | Xxxxxxxxx Xxxxxxxx | |
IC Silea | Dai Pra Milena | |
IC Spresiano | Xxxxxxxxxx Xxxxx | |
IC Susegana | Da Dalt Giancarla (R) | |
IC Trevignano | Xxxxxx Santa (R) | |
IC Treviso 1° | Xxxxxxxxx Xxxxxx | |
IC Treviso 2° | Xxxxxxx Xxxxxxx | |
IC Treviso 3° | Dalle Xxxxxxxxx Xxxxx | |
IC Treviso 4° | Xxxxxxxxxx Xxxxxxx | |
IC Treviso 5° | Xxxxxx Xxxxxxxxx (R) | |
IC Valdobbiadene | Xxxxxx Xxxxxxxxx | |
IC Vazzola | Xxxxx Xxxxx | |
IC Vedelago | Xxxxxxxxx Xxxxxxxxx (R) | |
IC Villorba e Povegliano | Xxx Xxxxxxxx | |
IC Xxxxxxxx Veneto 1° | Xxxxxxx Xxxxxxxx | |
IC Xxxxxxxx Veneto 2° | Xxxxxxxxx Xxxx Xxxxxxx | |
IC Volpago del Montello | Xxxxxxx Xxxxx Xxxxxxxxxx | |
IC Zero Branco | Xxxxxxx Xxxxxxx | |
CPIA “X. Xxxxx” | Xxxxxxx Xxxxxx | |
I.M.S. “Veronese” | De Xxxxxxx Xxxxxx (R) | |
I.P.S.I.A "Xxxxxxx" | Perazzetta Xxxx Xxxxxxx (R) | |
I.P.S.I.A. “Pittoni” | Xxxxxxx Xxxxxxx | |
I.P.S.S.A.R "Beltrame" | Xxxxxxxxx Xxxxxxx | |
I.P.S.S.A.R. "Alberini" | Brisotto Edi | |
I.P.S.S.A.R. "Xxxxxxxx" | Xxxxxx Xxxxxxxxxx | |
I.S.I.S. "Xxxxxxxxxx" | Xxxx Xxxxx | |
I.S.I.S. "Città della Vittoria" | Dal Mas Xxxxxxxx | |
I.S.I.S. "Giorgi-Fermi" | Xxxxxx Xxxxxxx | |
I.S.I.S. "Obici" | Da Re Liviana (R) | |
I.S.I.S. "Xxxxxxxx | Xxxxxxx Xxxx (R) |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
I.S.I.S. "Sartor" | Xxxxx Xxxxxxxxx | |
I.S.I.S. "Scarpa" | Xxxx Xxxxx | |
I.S.I.S. "Verdi" | Xxxxxxxxx Xxxxxx (R) | |
I.S.I.S. “Cerletti” | Xxxxxxxx Xxxxxxx | |
I.S.I.S. “Da Collo” | Xxxxxxx Xxxxxxxx | |
I.S.I.S. “Einaudi-Scarpa” | Xxxxxxxx Xxxxxx | |
I.S.I.S. “Fanno” | Antiga Sabrina | |
I.S.I.S. “Levi” | Xxxxxxx Xxxx | |
I.S.I.S. “Marconi” | Da Xxx Xxxxxxx | |
I.S.I.S. “Nightingale” | Xxxxxxxx Xxxxxx (R) | |
I.S.I.S. “Xxxxxxxx” | Xxxxx Xxxxxx | |
I.S.I.S.S. "Besta" | Xxxxxxx Xxxxxx (R) | |
I.T.C.G. "Sansovino" | Xxxxxxx Xxxxxxx | |
I.T.E.S. "Riccati-Luzzatti" | Xxxxxxx Xxxxx | |
I.T.I.S. "Planck" | Xxxxx Xxxxxxx Xxxxx | |
I.T.I.S. “Xxxxxxxx” | Xxxxx Xxxxx Xxxxxx | |
I.T.I.S. “Galilei” | Xxxxx Xxxxxxxxx (R) | |
I.T.S.C.G. "Martini" | Xxxxxxxxxx Xxxx Xxxxxxx | |
I.T.T. "Mazzotti" | Xxxxxxx Xxxx | |
Liceo "Giorgione" | De Vincenzis Xxxxxx | |
Liceo "X. Xxxxxxxx" | Da Re Xxxxxxxx (R) | |
Liceo “Duca degli Abruzzi” | Xxxx Xxxxx Xxxxxxx | |
Liceo Artistico "Munari" | Xxxxxx Xxxxxx | |
Liceo Artistico Treviso | Xxxxxxxx Xxxxxx | |
Liceo Classico "Xxxxxx" | Xxxxxxx Xxxxx Xxxx | |
Liceo Scientifico "Da Vinci" | Xxxxx Xxxxxxx | |
Liceo Scientifico “Berto” | Xxxxxx Xxxxxxxx |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Si ringraziano per l’aggiornamento dell’Accordo di Programma
• I componenti del Gruppo di Lavoro Interistituzionale
Xxxxxxxxx Xxxxx ULSS 8
Xxxxxxxx Xxxx ULSS 7
Xxxxx Xxxxxx CTI Loria
Xxxxxxxxxx Xxxxxxxx ULSS 8
Xxxxxxxx Xxxxx La Nostra Famiglia
Xxxxxxxx Xxxxx CTI Distretto Nord
Xxxxxxxxx Xxxxxxx ULSS 9
Da Re Xxxxxxx CTI Area ULSS 7
De Xxxx Xxxxxx La Nostra Famiglia
Xxxxxx Xxxx ULSS 7
Xxxxxxxxxx Xxxxx XXXX 9
Xxxxxxxxx Xxxxxx XXXX 9
Xxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Interventi Educativi
Xxxxx Xxxxxx ULSS 9
Xxxxxxx Xxxxxx CTS – CTI Distretto Sud
Xxxx Xxxxxxxxx ULSS 7
Xxxxxx Xxxxxx CTI Loria
Xxxxxx Xxxxxx La Nostra Famiglia
Xxxxxxx Xxxxxxxx XXXX 9
Xxxxxx Xxxxx Xxxxxxx Interventi Educativi
Xxxxxxxxx Xxxxxxx XXXX 7
Xxxxxxxxx Xxxxxx Xxxxxxx Interventi Educativi
Xxxxxxxx Xxxxxx ULSS 8
• Il Dirigente dell’Ufficio VI Ambito Territoriale di Treviso dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx
• i Dirigenti Scolastici per il confronto e i suggerimenti nell’ambito dell’assemblea dei CTI
• i rappresentanti degli Enti firmatari
Accordo di Programma 2016 – Treviso
ALLEGATI – SEZIONE A
Strumenti, procedure e modelli operativi
1. Strumenti di supporto per la verifica dell’Accordo p. 23
2. L’ICF: un nuovo modello di integrazione ........................................................................................p. 23
3. Segnalazione..................................................................................................................................p. 24
3.1 Guida all’utilizzo della scheda di segnalazione .......................................................................p. 25
4. Verbale di accertamento dell’Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD) .........p. 26 5. Diagnosi Funzionale .......................................................................................................................p. 27 5.1 Guida all’utilizzo della scheda della Diagnosi Funzionale ......................................................p. 28
6. Profilo Dinamico Funzionale...........................................................................................................p. 28
6.1 Guida all’utilizzo della scheda del Profilo Dinamico Funzionale .............................................p. 30 7. Piano Educativo Individualizzato....................................................................................................p. 31
8. Modello per la richiesta di Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza ................................p. 33
Accordo di Programma 2016 – Treviso
1. Strumenti di supporto per la Verifica dell’Accordo
Come previsto dall’Accordo di Programma la verifica degli impegni dichiarati dai diversi soggetti prevede un controllo degli stessi, a cura dei Responsabili delle diverse Istituzioni, considerando anche alcuni precisi criteri di qualità.
A tale scopo è stata prodotta una tabella-guida (allegato alla sezione B – Tabelle e moduli) per il monitoraggio che riporta nell’ordine queste voci:
• oggetto del monitoraggio;
• soggetto responsabile dell’attività;
• criteri di qualità;
• indicatori;
• modalità di rilevazione degli indicatori e gli strumenti;
• responsabilità e modalità di documentazione.
Per la raccolta dei dati del monitoraggio saranno elaborate schede specifiche a cura del CTS di Treviso.
Per le modalità di monitoraggio e valutazione si rinvia al punto 10 del presente Accordo.
2. L’ICF: un nuovo modello di integrazione
La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (I.C.F.) è l’ultima versione delle classificazioni internazionali della disabilità curate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: la sua finalità generale è quella di fornire un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per descrivere la salute e gli stati ad essa correlati di tutta la popolazione a livello mondiale.
La disabilità non é più definita come malattia o disturbo, ma come una condizione generale che può risultare dalla relazione complessa tra la condizione di salute della persona e i fattori contestuali che rappresentano le circostanze in cui vive. Il concetto di funzionamento, insieme a quello di disabilità, costituisce il termine-ombrello con cui descrivere in modo completo e neutrale la salute di tutti gli individui. La disabilità si connota, di conseguenza, come un concetto trasversale e universale, un fenomeno sociale multidimensionale, una situazione che ogni persona può vivere quando, presentando una condizione di salute, incontra un ambiente sfavorevole.
Secondo il modello biopsicosociale la diagnosi medica deve considerare l’interazione dinamica degli aspetti biologici, psicologici e sociali nel valutare lo stato di salute dell’individuo. La salute e il benessere degli individui dipendono, quindi, dalle caratteristiche dell’ambiente biologico, fisico e sociale, dal corredo genetico e dal comportamento individuale e collettivo.
Introducendo questa rivoluzione nella definizione e, quindi, nella percezione della salute e della disabilità, ed evidenziando l’importanza di un approccio integrato, per la prima volta si tiene conto dei fattori ambientali. La nuova classificazione prende, infatti, in considerazione gli aspetti contestuali relativi alla persona e permette la correlazione fra lo stato di salute e l’ambiente arrivando, così, alla definizione di disabilità come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
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Si apre, pertanto, una prospettiva in cui la salute e la disabilità sono due aspetti dello stesso fenomeno, e l’ICF sembra fornire i principi di riferimento e le indicazioni per favorire, in particolare, l’integrazione tra la prospettiva pedagogica e quella sanitaria.
Per questa significativa innovazione scientifica e culturale il modello concettuale di riferimento della classificazione è stato scelto come riferimento al fine di qualificare il processo di integrazione scolastica con particolare riguardo al linguaggio specifico, utilizzato nella documentazione tecnico- conoscitiva-progettuale (segnalazione, Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale) che accompagna il percorso formativo delle persone con disabilità.
Per quanto riguarda il riconoscimento dello stato di disabilità ai fini delle provvidenze della L. 104/92 per l’inclusione scolastica il linguaggio utilizzato è quello dell’ICD10, integrato da una valutazione complessiva di carattere socio-ambientale.
3. Segnalazione
Cosa è
La segnalazione si configura come inizio delle procedure previste dal DPR 24/02/94 ed è una formale richiesta che la scuola dovrà utilizzare ogni qualvolta intenda ricorrere ai servizi dell’ULSS per un accertamento diagnostico, in relazione a casi di difficoltà conclamata, stabilizzata e persistente.
La segnalazione va utilizzata con la massima cautela. Si ricorda che in merito alle situazioni di svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana, sono operanti le linee metodologiche contenute nella C.M. 257/94, nella D.M. del 27/12/2012 e nella C.M. n. 8 del 06/03/2013.
La scuola è tenuta ad informare le famiglie che, con la segnalazione, si avvia un percorso di accertamento diagnostico per l’eventuale riconoscimento di una disabilità ai sensi della L. 104/92.
Cosa contiene
E’ previsto un modello di segnalazione differenziato per ogni ordine scolastico.
La segnalazione va compilata e sottoscritta da parte del team docente della classe interessata. Ogni segnalazione si compone di due parti:
• la prima raccoglie alcuni dati informativi generali sull’alunno
• la seconda descrive il funzionamento generale dell’alunno secondo le categorie dell’ICF. Tali informazioni vanno ricavate dall’osservazione in classe e dalla documentazione a disposizione degli insegnanti.
Quando si fa
Per gli alunni che evidenziano gravi difficoltà stabilizzate e persistenti in corso di frequenza scolastica, il Dirigente Scolastico consegna ai genitori la segnalazione entro il 15 gennaio, invitando la famiglia a contattare i servizi entro il 15 febbraio per fissare un primo appuntamento. In casi eccezionali di elevato svantaggio socio-culturale il Dirigente Scolastico può, dopo avere acquisito il consenso degli esercenti la responsabilità genitoriale, inviare direttamente la segnalazione all’Ufficio Protocollo dell’Azienda ULSS di residenza dell’alunno.
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Cosa comporta
I Servizi, qualora gli esercenti la responsabilità genitoriale abbiano richiesto il primo appuntamento entro il 15 febbraio, rilasceranno il Verbale UVMD, per i casi riconosciuti con disabilità, entro il 31 maggio.
Al termine degli accertamenti diagnostici, i Servizi rilasceranno ai genitori, in alternativa:
• un verbale di accertamento entro il 31 maggio, per i casi riconosciuti con disabilità, qualora gli esercenti la responsabilità genitoriale abbiano richiesto il primo appuntamento entro il 15 febbraio;
• una relazione, per gli alunni non riconosciuti con disabilità, che, pur non producendo effetti amministrativi, consente alla scuola di meglio programmare ed attuare gli interventi didattico- educativi. Tale relazione comprende una descrizione del funzionamento del soggetto ed eventuali indicazioni per l’intervento didattico.
3.1. Guida all’utilizzo della scheda di segnalazione
Norme generali di compilazione
a) La scheda di segnalazione si propone di comunicare casi di difficoltà conclamata, stabilizzata e persistente all’interno dell’ambiente scuola, descrivendoli attraverso le categorie della classificazione ICF.
b) La scheda di segnalazione è composta da due parti: la prima parte sintetizza alcune informazioni generali sull’alunno, la seconda descrive il funzionamento dell’alunno in varie aree.
c) La compilazione della seconda parte della scheda prevede varie fasi:
1. per ogni categoria rispondere alla domanda: il bambino ha qualche problema?
2. per ogni categoria indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0 nessun problema; 1 problema lieve; 2 problema medio; 3 problema grave; 4 problema completo;
3. le categorie che non si ritengono rilevanti ai fini della segnalazione possono essere non codificate lasciandole in bianco;
4. ogni categoria va considerata e riferita al funzionamento medio del bambino in relazione alla sua fase di sviluppo;
5. alla fine di ogni gruppo di categorie c’è lo spazio per aggiungere eventuali informazioni e osservazioni che si ritengano utili: per esempio se il problema ha una frequenza sporadica o molto elevata, se sono stati utilizzati degli strumenti oggettivi per valutare il problema segnalato, se la famiglia ha comunicato delle informazioni significative, ecc.
d) Successivamente si richiede di descrivere le attività in cui l’alunno dimostra le migliori capacità. Per attività si intendono le azioni, i compiti e i comportamenti che l’alunno svolge da solo o nella relazione con altri.
e) Il Dirigente Xxxxxxxxxx consegna ai genitori la segnalazione entro il 15 dicembre, invitando la famiglia a contattare i servizi entro il 15 gennaio per fissare un primo appuntamento. In casi eccezionali di elevato svantaggio socio-culturale il Dirigente Scolastico può, dopo avere
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acquisito il consenso degli esercenti la responsabilità genitoriale, inviare direttamente la segnalazione all’Ufficio Protocollo dell’Azienda ULSS di residenza dell’alunno.
[La Scheda di segnalazione è presente nella Sezione B “Tabelle e moduli”:
– scheda 3: scuola dell’infanzia – scheda 4: scuola primaria – scheda 5: scuola secondaria]
4. Verbale di accertamento dell’Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale (UVMD)
Cosa è
Il Verbale UVMD è il documento conclusivo degli accertamenti clinici finalizzati a definire la diagnosi dell’alunno di patologia conclamata, stabilizzata e persistente.
Cosa comporta
Il rilascio del Verbale UVMD garantisce le provvidenze previste dalla L. 104/92 per l’inclusione scolastica.
Cosa contiene
Il Verbale UVMD contiene:
• la sintesi diagnostica completa secondo i codici dell’ICD 10 con l’indicazione del disturbo prevalente;
• l’individuazione delle aree di disabilità;
• l’indicazione della gravità;
• il periodo di validità.
Quando si fa
La commissione UVMD, qualora gli esercenti la responsabilità genitoriale abbiano richiesto ai Servizi il primo appuntamento per la valutazione diagnostica entro il 15 febbraio, rilascerà il Verbale di accertamento, per i casi riconosciuti con disabilità, entro il 31 maggio.
Nel caso particolare di alunni già in carico ai Servizi Territoriali ed in ingresso alla scuola dell’infanzia o alla 1a classe della scuola primaria, il rilascio del Verbale di accertamento dell’UVMD avverrà entro il 31 gennaio o il termine ultimo per le iscrizioni.
Anche il rinnovo del Verbale di accertamento dell’UVMD e la consegna alla scuola da parte della famiglia, per gli alunni già certificati, avverrà entro il 31 maggio; a tal fine il Dirigente scolastico provvederà ad informare la famiglia e i Servizi della necessità di rinnovo entro il 15 dicembre, sollecitando gli esercenti la responsabilità genitoriale a presentarsi ai Servizi competenti entro il 15 gennaio.
Per gli alunni che passano da un ordine scolastico all’altro e che hanno il Verbale UVMD in scadenza, il Dirigente Scolastico della scuola frequentata provvederà ad informare la famiglia e i Servizi della necessità di rinnovo entro il 15 dicembre, sollecitando gli esercenti la responsabilità genitoriale a presentarsi ai Servizi competenti entro il 15 gennaio. Il Verbale UVMD è consegnato a cura della famiglia alla nuova scuola di frequenza.
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Chi lo rilascia
Il Verbale di accertamento è rilasciato dalla Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale.
[Il Verbale di accertamento dell’UVMD è presente nella Sezione B “Tabelle e moduli” – scheda 6]
5.Diagnosi Funzionale
Cosa è
“Per diagnosi funzionale si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell'alunno in situazione di handicap" (D.P.R. 24.2.94).
E' quindi un documento che delinea le modalità di funzionamento delle abilità del soggetto e che sintetizza queste informazioni all'interno di un "quadro" bio-psico-sociale utilizzando il linguaggio ICF che consenta di comprendere il funzionamento del soggetto in relazione alle caratteristiche ambientali per la definizione del suo progetto di vita.
Cosa contiene
La DF è strutturata per AREE:
a) cognitiva e dell’apprendimento;
b) comunicazione;
c) relazionale;
d) sensoriale;
e) motorio-prassica;
f) autonomia personale;
g) aree di vita principale (autonomia sociale).
All’interno di ogni area sono specificati i fattori ambientali (barriere o facilitatori).
Chi la redige
Alla compilazione della DF provvedono gli specialisti/operatori che hanno in carico l’alunno.
Quando formularla
La diagnosi funzionale è elaborata dopo il rilascio del Verbale UVMD in tempo utile perché la famiglia possa consegnarla alla scuola entro il 1° settembre.
Va rinnovata ad ogni passaggio di ordine scolastico o qualora ci siano cambiamenti significativi che richiedano un aggiornamento della stessa.
A cosa serve
La DF serve a stabilire quali processi di apprendimento e/o adattamento vengono utilizzati dall’alunno, le abilità residue e/o compromesse e le potenzialità.
Uso della diagnosi funzionale
Il documento ha come obiettivo fondamentale la conoscenza più estesa ed approfondita possibile dell'alunno in difficoltà. Fornisce un quadro clinico in grado di orientare eventuali decisioni sia riabilitative e terapeutiche sia educative e didattiche.
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5.1 Guida all’utilizzo della scheda della Diagnosi Funzionale
Norme generali di compilazione
a) La diagnosi funzionale si propone di delineare il profilo di funzionamento di un minore descrivendolo attraverso il linguaggio e le categorie della classificazione ICF;
b) La diagnosi funzionale è composta da due parti:
• la prima parte sintetizza alcune informazioni generali e anagrafiche sul minore;
• la seconda parte descrive il funzionamento del minore in relazione all’area cognitiva e dell’apprendimento, della comunicazione, relazionale, sensoriale, motorio-prassica, dell’autonomia personale e delle aree di vita principali (autonomia sociale) e i relativi fattori ambientali, considerando gli ultimi 30 giorni di vita del soggetto.
c) La diagnosi funzionale deve essere compilata descrivendo il funzionamento del minore, specificando la valutazione relativa ad ogni categoria, mettendo una crocetta nei qualificatori rilevanti per l’alunno;
d) La gravità del problema, rilevata dalle valutazioni eseguite, viene descritta secondo la seguente scala:
• 0 nessun problema;
• 1 problema lieve;
• 2 problema medio;
• 3 problema grave;
• 4 problema completo;
• 8 non specificato (categoria rilevante per l’alunno, ma priva di valutazioni);
• 9 non applicabile (categoria non rilevante per l’alunno).
e) Alla fine di ogni area di categorie, nel campo “note”, si possono aggiungere informazioni rilevanti e significative per la descrizione dell’alunno.
f) In ogni area sono presenti i fattori ambientali che vanno indicati ponendo una crocetta sui punti di forza o sugli aspetti problematici.
g) In ogni area, nella componente Attività e Partecipazione, si descrive il funzionamento dell’alunno considerando l’abilità intrinseca del minore di eseguire il compito o l’azione.
[La Diagnosi Funzionale è presente nella Sezione B “Tabelle e moduli” – scheda 6]
6. Profilo Dinamico Funzionale
Cosa è
Il PDF è un documento, redatto successivamente alla DF, che raccoglie la sintesi conoscitiva fondata sulle osservazioni compiute in contesti diversi, da parte di tutti gli adulti di riferimento che interagiscono con lui: famiglia, scuola, servizi. Il PDF descrive il profilo funzionale di una persona con disabilità attraverso il linguaggio e le categorie della classificazione ICF; ha lo scopo di condividere le informazioni che delineano il funzionamento della persona nei diversi contesti di vita (rilevate dalla Diagnosi Funzionale, osservate dagli insegnanti e confrontate con la famiglia) al fine di individuare le
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possibili aree di sviluppo e di definire gli obiettivi su cui basare gli interventi riabilitativi, educativi e didattici.
Nel PDF sono presenti le categorie della componente Attività e Partecipazione dell’ICF che rileva come gli individui eseguono compiti e azioni e il loro coinvolgimento in situazioni di vita. Per ciascuna area sono altresì presenti i fattori ambientali che possono influenzare il funzionamento dell’alunno.
Ha lo scopo di indicare, dopo il primo inserimento scolastico, "il prevedibile livello di sviluppo che il bambino potrà raggiungere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi medi (due anni)" (D.P.R. 24.2.94).
Questo documento "indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap, con relative possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate progressivamente, rafforzate e sviluppate nel rispetto delle scelte culturali della persona handicappata" (D.L. 297/94).
Descrive cioè "in modo analitico i possibili livelli di risposta dell'alunno in situazione di handicap riferiti alle relazioni in atto e a quelle programmabili" ( D.P.R. 24.2.94).
Cosa contiene
Il Profilo riporta:
a) la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle sue abilità e difficoltà nelle diverse aree:
• Cognitiva e dell’Apprendimento;
• Comunicazione;
• Relazionale;
• Motorio-prassica;
• Autonomia Personale;
• Vita Principale (autonomia sociale);
b) le categorie di ciascuna area che possono essere oggetto di sviluppo;
c) gli obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita;
d) i fattori ambientali.
A cosa serve
Il PDF è utile ai fini della formulazione di un Piano Educativo Individualizzato (PEI) perchè consente, evidenziando capacità ed analizzando limiti, di:
• dimensionare in modo adeguato alle potenzialità dell'alunno gli obiettivi e i relativi sotto obiettivi;
• adottare metodologie mirate alle capacità possedute dall’alunno;
• privilegiare le aree di più facile accesso e di maggior produttività;
• adattare l’ambiente per favorire il miglior funzionamento possibile dell’alunno;
• programmare percorsi e interventi, insistendo sulle abilità e potenzialità evidenziate nel Profilo Dinamico Funzionale, ed utilizzando canali diversi anche vicarianti ai fini di un maggior successo.
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Chi lo redige
Il PDF "viene redatto dall’Unità multidisciplinare dell'U.L.S.S., in collaborazione con il personale insegnante e i famigliari o gli esercenti la responsabilità parentale." (D.P.R.24.2.94).
Le informazioni utili per la stesura e l'aggiornamento del PDF vengono raccolte e condivise nell’ambito degli incontri interprofessionali del GLHO. Sarà compito dell’insegnante di sostegno compilare l’apposito modulo che verrà sottoscritto da tutti i presenti al GLHO.
Quando formularlo
Il Profilo Dinamico Funzionale sarà:
a) prodotto dopo il rilascio della Diagnosi Funzionale;
• aggiornato durante l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia;
b) prodotto all’inizio della scuola primaria,
• rivisto alla fine del secondo anno della scuola primaria;
• aggiornato durante il quinto anno della scuola primaria;
c) prodotto all’inizio della scuola secondaria di primo grado,
• aggiornato durante il terzo anno della scuola secondaria di primo grado,
d) prodotto all’inizio del primo anno della scuola secondaria di secondo grado;
• aggiornato durante il terzo anno della scuola secondaria di secondo grado,
• aggiornato durante il quinto anno della scuola secondaria di secondo grado.
Uso del PDF
Il Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo stenderà il Profilo ipotizzando gli obiettivi di sviluppo di ogni alunno in relazione al progetto di vita a partire dell’esame delle aree indicate.
6.1 Guida all’utilizzo della scheda del Profilo Dinamico Funzionale
Norme generali di compilazione
a) Il Profilo Dinamico Funzionale è composto da 3 parti da compilarsi da parte dell’insegnante di sostegno in momenti diversi:
• la prima parte, compilata prima dell’incontro del GLHO, descrive e analizza il funzionamento della persona con disabilità;
• la seconda e la terza parte, che indicano le possibilità di sviluppo, gli obiettivi prioritari e i fattori ambientali, vengono condivise durante l’incontro annuale del GLHO.
b) La prima parte del Profilo Dinamico Funzionale è suddivisa in 6 colonne:
• la prima colonna elenca le categorie dell’ICF suddivise secondo le aree di funzionamento dell’alunno indicate nella Diagnosi Funzionale;
• la seconda colonna rileva il funzionamento dell’alunno (capacità) secondo quanto valutato dai servizi socio-sanitari e indicato nella Diagnosi Funzionale: riportare per ciascuna categoria il qualificatore scritto in DF;
• la terza colonna rileva il funzionamento dell’alunno (performance) secondo quanto osservato dagli insegnanti nel contesto classe e codificato attraverso la seguente scala di
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gravità: 0 nessun problema; 1 problema lieve; 2 problema medio; 3 problema grave; 4 problema completo;
• la quarta colonna rileva il funzionamento secondo quanto emerge dal colloquio degli insegnanti con la famiglia: usare il valore 0 nelle categorie considerate non problematiche, usare il valore 1 in quelle considerate problematiche;
• la quinta colonna evidenzia il funzionamento positivo (potenzialità, risorse, capacità residue): mettere una crocetta quando nelle precedenti valutazioni sono presenti 3 valori pari a “0”;
• la sesta colonna evidenzia il funzionamento problematico: mettere una crocetta quando nelle precedenti valutazioni è presente almeno un valore diverso da “0”.
c) La seconda parte del Profilo Dinamico Funzionale è suddivisa in 2 colonne:
• nella prima colonna (Possibilità di sviluppo) si indica, attraverso una crocetta, in quali categorie si prevede che l’alunno possa seguire un percorso di sviluppo: le categorie scelte sono concordate da tutte le parti interessate;
• nella seconda colonna (Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita) si descrivono, in ogni area, gli obiettivi generali da perseguire, i quali saranno dettagliati e specificati nel PEI
d) La terza parte del PDF è suddivisa in 6 colonne:
• la prima colonna elenca i fattori ambientali relativi a ciascuna area;
• la seconda e la terza colonna riportano la valutazione dei servizi relativamente a ciascun fattore ambientale (F = facilitatore, B = barriera);
• la quarta e la quinta colonna riportano la valutazione della scuola relativamente a ciascun fattore ambientale (F = facilitatore, B = barriera);
• la sesta colonna descrive i fattori ambientali sui quali si intende intervenire con eventuali modifiche.
NB: quando i fattori ambientali sono riferiti a persone non barrare mai la casella B (barriera), ma indicare eventuali modifiche possibili nella sesta colonna.
[Il Profilo Dinamico Funzionale è presente nella Sezione B “Tabelle e moduli” – scheda 8]
7. Piano Educativo Individualizzato
Cosa è
Per ogni alunno con disabilità inserito nella scuola viene definito uno specifico Piano Educativo Individualizzato elaborato secondo l’allegato modello concordato a livello provinciale e in base alle indicazioni contenute nel D.P.R. 24/2/94, art. 4.
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) è il documento nel quale vengono descritti gli interventi predisposti per l'alunno, ai fini della realizzazione del diritto all'educazione e all'istruzione, di cui ai primi quattro commi dell'art.12 della L. 104/92. (D.P.R. 24.2.1994 - art. 5)
Per ogni alunno viene redatto il PEI, per l'anno scolastico in corso, sulla base dei dati derivanti dalla Diagnosi Funzionale e dal Profilo Dinamico Funzionale.
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La strutturazione del PEI si configura come mappa ragionata di tutti i progetti di intervento: didattico-educativi, riabilitativi, di socializzazione, di integrazione tra scuola ed extra-scuola.
Quando si fa
Ogni anno, dopo un periodo iniziale di osservazione sistematica dell'alunno, durante il quale si definisce e si attua il progetto di accoglienza, viene costruito il PEI.
Nel passaggio tra i vari ordini di scuola, esso viene trasmesso, unitamente al Profilo Dinamico Funzionale aggiornato, alla nuova scuola di frequenza previo consenso della famiglia.
Chi lo fa
Il PEI è redatto tenendo conto delle indicazioni offerte congiuntamente dagli operatori socio- sanitari responsabili/referenti del caso, compresi gli operatori addetti all’assistenza, dagli insegnanti curricolari e di sostegno e, qualora presente, dall'operatore psicopedagogico, con la collaborazione della famiglia.
La stesura di tale documento diviene così il risultato di un'azione congiunta, che acquisisce il carattere di progetto unitario e integrato di una pluralità di interventi espressi da più persone concordi sia sull'obiettivo da raggiungere che sulle procedure, sui tempi e sulle modalità sia degli interventi stessi che delle verifiche.
Il documento deve essere sottoscritto da tutti i partecipanti all’incontro del GLHO.
Cosa contiene
Il PEI, partendo dalla sintesi dei dati conosciuti e dalla previsione degli interventi prospettati, specifica le azioni che i diversi operatori mettono in atto relativamente alle potenzialità già rilevate nella Diagnosi Funzionale e nel Profilo Dinamico Funzionale.
Il modello allegato fa riferimento alle aree indicate nel Profilo Dinamico Funzionale e agli obiettivi di sviluppo. Prende in considerazione:
• le attività proposte;
• le scelte metodologiche;
• i tempi di realizzazione;
• le verifiche e i criteri di valutazione.
La scheda va riprodotta per ciascuna area, o gruppo di categorie, del Profilo Dinamico Funzionale pertinente con la situazione dell’alunno. Ogni GLHO può decidere il livello di dettaglio da realizzare.
A cosa serve
Tale programma personalizzato dovrà essere finalizzato a far raggiungere a ciascun alunno, in rapporto alle sue potenzialità, ed attraverso una progressione di traguardi intermedi, obiettivi di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità motorie, cognitive, comunicative ed espressive, e di conquista di abilità operative, utilizzando anche metodologie e strumenti differenziati e diversificati finalizzati al progetto di vita.
Il raggiungimento degli obiettivi dichiarati nel Piano Educativo Individualizzato va verificato e valutato dal Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo.
[Il Piano Educativo Individualizzato è presente nella Sezione B “Tabelle e moduli” – scheda 9]
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8. Modello per la richiesta di Operatore Socio- Sanitario/addetto all’assistenza
Il Dirigente Scolastico, utilizzando il modello allegato 10, entro il 15 marzo in via all’Ufficio Protocollo dell’Azienda ULSS di competenza, la richiesta dell’Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza.
Nel caso di passaggio ad altro ordine/grado di scuola, la richiesta va inoltrata dal Dirigente Scolastico che accoglie l’iscrizione.
Il Servizio per l’Età Evolutiva dell’Azienda ULSS o Enti Accreditati, provvederanno a rilasciare la documentazione attestante il fabbisogno assistenziale per l’alunno.
L’assegnazione dell’operatore Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza viene effettuata dal Gruppo di Lavoro per la Programmazione Territoriale sulla base delle richieste formulate e dei criteri stabiliti dal Gruppo stesso.
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ALLEGATI – SEZIONE B
Tabelle e moduli
1. Tabella-guida – Monitoraggio delle principali attività previste
dall’Accordo di programma in riferimento a criteri di qualità 4 pagine
2. Scadenzario 1 pagina
3. Scheda di segnalazione – Scuola dell’Infanzia 5 pagine
4. Scheda di segnalazione – Scuola Primaria 6 pagine
5. Scheda di segnalazione – Scuola Secondaria di primo e secondo grado 6 pagine
6. Verbale di accertamento dell’Unità di Valutazione Multidimensionale Distrettuale 2 pagine
7. Diagnosi Funzionale 10 pagine
8. Profilo Dinamico Funzionale 10 pagine
9. Piano Educativo Individualizzato 3 pagine
10. Richiesta di assegnazione personale di assistenza scolastica 4 pagine
11. Certificazione per assegnazione personale di assistenza scolastica 4 pagine
12. Verbale dell’incontro di verifica del PEI e per i progetti in deroga 2 pagine
13. Lettera allo SPISAL per rilascio idoneità di frequenza 1 pagina
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1. Tabella-guida - Monitoraggio delle principali attività previste dall’Accordo di programma in riferimento a criteri di qualità
Parte A
OGGETTO MONITORAGGIO | SOGGETTO RESPONSABILE ATTIVITA’ | CRITERI QUALITA’ | INDICATORI | MODALITA’ RILEVAZIONE INDICATORI, STRUMENTI | 1. CHI 2. COME DOCUMENTA |
Richiesta certificazione | • Scuola | A. Rispetto tempi B. Il documento si presenta completo e chiaro | A. Consegna documento nei tempi previsti B. Percezione di completezza da parte degli operatori del Servizio, comprensibilità da parte dei genitori | A. Controllo date documenti B. Questionari percezione | 1. Servizi ULSS 2. Compila schede specifiche di monitoraggio |
Richiesta addetti assistenza | • Scuola | A. Rispetto tempi B. Il documento si presenta completo e chiaro | X. Xxxxxxxx documento nei tempi previsti B. Tutti i campi pertinenti alla tipologia di handicap compilati, descrizioni chiare con riferimenti a comportamenti osservabili C. Percezione di completezza da parte dell’operatore che legge la richiesta | A. Controllo date documenti B1. Analisi documenti B2. Questionari percezione | 1. Servizi ULSS 2. Compila schede specifiche di monitoraggio |
Verbale UVMD trasmesso alla scuola | • Scuola • Famiglia | X. Xxxxxxxx tempi B. Il documento si presenta completo | A. Consegna documento nei tempi previsti B. Tutti i campi compilati | A. Controllo date documenti B. Analisi documenti | 1. Scuola 2. Compila schede specifiche di monitoraggio |
Diagnosi Funzionale trasmessa alla scuola | • Servizi ULSS • Famiglia | X. Xxxxxxxx tempi B. Il documento si presenta completo e chiaro | X. Xxxxxxxx documento secondo i tempi previsti B. Tutti i campi pertinenti alla tipologia di handicap compilati C. Percezione positiva degli operatori scolastici in merito a completezza e chiarezza documento | A. Controllo date documenti B1. Analisi documenti B2. Questionari percezione | 1. Scuola 2. Compila schede specifiche di monitoraggio |
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Parte B
OGGETTO MONITORAGGIO | SOGGETTO RESPONSABILE ATTIVITA’ | CRITERI QUALITA’ | INDICATORI | MODALITA’ RILEVAZIONE INDICATORI, STRUMENTI | 1. CHI 2. COME DOCUMENTA |
Elaborazione Profilo Dinamico Funzionale | • Scuola • ULSS • Famiglia | X. Xxxxxxxx tempi B. Il documento si presenta chiaro e completo C. Partecipazione di tutte le componenti per la sua definizione | A. Elaborazione documento nei tempi previsti B1. Tutti i campi pertinenti alla tipologia di handicap compilati, con particolare attenzione agli obiettivi prioritari di sviluppo B2. Percezione positiva dei soggetti responsabili in merito a completezza e chiarezza del documento C. Presenza dei soggetti agli incontri specifici | A. Controllo date documenti B1. Analisi documenti, B2. Questionari di percezione, Focus Group (famiglie) C. Controllo presenze, foglio firme per gli incontri | 1. Scuola 2. Compila schede specifiche, raccoglie ed elabora informazioni sulla percezione |
Elaborazione Piano Educativo Individualizzato | • Scuola • Ulss • Famiglia | A. Elaborazione documento B. Rispetto Tempi C. Il documento si presenta chiaro e completo D. Partecipazione di tutte le componenti previste per la sua definizione e di eventuali altri soggetti (per es. Addetto alla comunicazione, Ass. Sociale) | X. Xxxxxxxxx documento B. Elaborazione documento nei tempi previsti C1. Tutti i campi previsti dal modello sono compilati, in particolar modo vengono riportati gli obiettivi prioritari, le attività e i criteri di verifica) C2. Vengono individuati i ruoli dei diversi soggetti responsabili degli interventi. C3. Il linguaggio usato si riferisce a comportamenti osservabili C4. Percezione chiarezza e completezza del documento da parte dei diversi soggetti D. Presenza dei soggetti agli incontri | A. Verifica esistenza documento B. Controllo date documenti C1,2,3. Analisi documenti C4. Questionario percezione D. Controllo presenze nel foglio firme | 1. Scuola 2. Compila schede di monitoraggio raccoglie ed elabora informazioni sulla percezione |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Parte C
OGGETTO MONITORAGGIO | SOGGETTO RESPONSABILE ATTIVITA’ | CRITERI QUALITA’ | INDICATORI | MODALITA’ RILEVAZIONE INDICATORI, STRUMENTI | 1. CHI 2. COME DOCUMENTA |
Incontri GLHO (Gruppo di Lavoro per l’Handicap Operativo) | • Scuola • ULSS • Famiglia | A. Calendarizzazione concordata inizio anno B. Realizzazione incontri previsti C. Partecipazione soggetti D. Definizione O.D.G. in riferimento agli strumenti dell’integrazione E. Comprensibilità, per i genitori, dei linguaggi utilizzati da operatori e insegnanti F. Clima relazionale sereno G. Efficacia incontri | A. B. Numero incontri C. Presenza soggetti D. Indicazione dell’O.D.G. nella convocazione E. F. Percezione positiva soggetti G. Presenza di verbale condiviso | B. C. D. Analisi documenti (calendario, lettere convocazione, fogli firme) G. Compilazione completa del verbale GLHO | 1. Scuola 2. Compila schede specifiche, raccoglie ed elabora informazioni sulla percezione |
Valutazione Piano Educativo Individualizzato | • Scuola • ULSS • Famiglia | A. Utilizzazione di strumenti specifici per la verifica degli obiettivi B. I GLHO valutano per ogni alunno i cambiamenti in riferimento alle variabili di contesto | A. Utilizzazione effettiva di strumenti X. Xxxxxxx condiviso e sintetico dell’ultimo incontro del GLHO con verifica dei cambiamenti in riferimento alle variabili di contesto. | A.B. Analisi documenti (relazione consiglio di classe, verbale GLHO) | 1. Scuola 2. Compila schede specifiche, raccoglie ed elabora informazioni sulla percezione |
Documentazione alunno | • Scuola • ULSS • Famiglia | A. Completezza e aggiornamento della documentazione | A. Presenza di tutti i documenti previsti | A. Controllo documenti | 1. Scuola 2. Compila schede specifiche |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Parte D
OGGETTO MONITORAGGIO | SOGGETTO RESPONSABILE ATTIVITA’ | CRITERI QUALITA’ | INDICATORI | MODALITA’ RILEVAZIONE INDICATORI, STRUMENTI | 1. CHI 2. COME DOCUMENTA |
Passaggio tra diversi ordini di scuola | • Scuola • ULSS • Famiglia | A. Realizzazione dell’incontro specifico del GLHO con tutte le componenti previste nell’accordo di programma B. Invio della documentazione ai fini dell’iscrizione entro il 15 marzo C. Passaggio del Fascicolo Personale aggiornato entro il 30 giugno | A. Realizzazione incontro A1. Presenza di tutti i soggetti B. Completezza della documentazione C. Percentuale fascicoli inviati nei tempi stabiliti C1. Il fascicolo contiene i documenti previsti | A. B. Controllo documenti B. Verifica date invio fascicolo B1. Controllo documentazione | 1. Scuola che accoglie 2. Compila schede specifiche |
Attività di Orientamento Scuola-Lavoro | • Scuola • ULSS • Famiglia | A. Realizzazione di attività di orientamento con il coinvolgimento delle famiglie B. Nel GLHO si affronta il tema dell’orientamento scolastico- professionale | A. Realizzazione di attività di orientamento B. L’argomento è trattato nell’incontro del GLHO | X. Xxxxxxx documenti B. C. Analisi documenti (verbali incontri) | 1. Scuola/Servizi Ulss 2. Compilano schede specifiche |
Accordo di Programma 2016 – Treviso
Allegato 2 - Scadenzario
Termine ultimo | Azioni | Soggetti interessati |
31 GENNAIO (o comunque entro la data di scadenza delle iscrizioni) | Rilascio certificazione alunni iscritti scuola dell’infanzia e classe 1a scuola primaria | ULSS |
15 DICEMBRE | Comunicazione alla famiglia di scadenza verbale UVMD per alunni già frequentanti, affinché richieda rinnovo | SCUOLA |
15 GENNAIO | Consegna alla famiglia della scheda di segnalazione per l’attivazione dei benefici della legge 104/92 per l’anno scolastico successivo | SCUOLA |
15 FEBBRAIO | Richiesta del primo appuntamento con i servizi da parte della famiglia | FAMIGLIA |
15 MARZO | Richiesta Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza | SCUOLA |
31 MAGGIO | Rilascio del verbale UVMD | ULSS |
1° SETTEMBRE | Rilascio Diagnosi Funzionale | ULSS |
31 OTTOBRE (nuovi casi e situazioni problematiche) | Stesura o aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale Stesura del Piano Educativo Individualizzato | SCUOLA ULSS FAMIGLIA |
15 DICEMBRE (casi già conosciuti) | ||
31 MAGGIO (casi con deroga) | Aggiornamento Profilo Dinamico Funzionale Verifica Piano Educativo Individualizzato | SCUOLA ULSS FAMIGLIA |
IN CORSO D’ANNO AL BISOGNO |
Nota bene
La scadenza del 15 gennaio è da intendersi quale termine ultimo per l’attivazione dei benefici della
L. 104/92 (ore di sostegno) per l’a.s. successivo. In ogni caso, al solo fine diagnostico, la procedura di segnalazione da parte delle scuole può essere avviata in qualsiasi momento dell’anno si riscontri una situazione significativamente problematica.
3. SCHEDA DI SEGNALAZIONE
per i l r iconoscimento di eventuale disabilità ( L. 104 / 92 )
Scuola dell’Infanzia
Prima parte: informazioni sull’alunno
A. Data di compilazione:
B. Dati anagrafici
Cognome Nome
Data di nascita Luogo di nascita Xxxxxxxxx
Scuola Classe
C. Curriculum scolastico
(frequenza nido)
Seconda parte: descrizione dell’alunno
Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema?
[Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0 = nessun problema;
1 = problema lieve; 2 = problema medio; 3 = problema grave; 4 = problema completo]
1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA
A) Cura della persona | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d510 lavarsi | |||||
d530 bisogni corporali | |||||
d540 vestirsi | |||||
d550 mangiare | |||||
d560 bere |
pag. 1 di 5
B) Mobilità | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d410 cambiare la posizione corporea di base | |||||
d415 mantenere una posizione corporea | |||||
d430 sollevare e trasportare oggetti | |||||
d440 uso fine della mano | |||||
d445 uso della mano e del braccio | |||||
d450 camminare | |||||
d455 spostarsi | |||||
d460 spostarsi in diverse collocazioni |
C) Compiti e richieste generali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d210 intraprendere un compito singolo | |||||
d230 eseguire la routine quotidiana |
D) Aree di vita principali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d8800 gioco solitario | |||||
d8801 gioco d’osservazione | |||||
d8802 gioco parallelo | |||||
d8803 gioco cooperativo |
2) AREA RELAZIONALE NELLA SCUOLA
A) Interazioni e relazioni interpersonali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d710 interazioni interpersonali semplici | |||||
d720 interazioni interpersonali complesse |
pag. 2 di 5
3) AREA DELLA COMUNICAZIONE NELLA SCUOLA
A) Comunicazione | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d310 comunicare con – ricevere – messaggi verbali | |||||
d315 comunicare con – ricevere – messaggi non verbali |
4) AREA DELL’APPRENDIMENTO
A) Apprendimento e applicazione delle conoscenze | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
a) Esperienze sensoriali intenzionali | |||||
d110 guardare | |||||
d115 ascoltare | |||||
d120 altre percezioni sensoriali intenzionali | |||||
b) Apprendimento di base | |||||
d130 copiare | |||||
d1313 imparare attraverso il gioco simbolico | |||||
d135 ripetere | |||||
d1550 acquisizione di abilità basilari | |||||
d1551 acquisizione di abilità complesse | |||||
c) Applicazione delle conoscenze | |||||
d160 focalizzare l’attenzione | |||||
d163 pensiero | |||||
d175 risoluzione di problemi | |||||
d177 prendere decisioni |
pag. 3 di 5
Descrizione di attività
(Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno riesce ad esprimere le migliori capacità)
Strategie adottate dalla Scuola per affrontare il problema e risorse già attivate
Alla luce di quanto descritto il problema principale della segnalazione
Altre osservazioni del team insegnanti
pag. 4 di 5
La famiglia è stata informata sulle difficoltà rilevate ed è consapevole che la presente scheda deve essere consegnata al servizio territoriale per un approfondimento diagnostico ai fini di una eventuale certificazione a norma della L. 104/92.
La famiglia prenderà i necessari contatti con il servizio quanto prima e comunque non oltre il 15 gennaio del corrente anno.
Gli insegnanti del team Il Dirigente Scolastico
Firma, per ricevuta, del genitore o dell’esercente la responsabilità genitoriale
data In fede
4. SCHEDA DI SEGNALAZIONE
per i l r iconoscimento di eventuale disabilità ( L. 104 / 92 )
Scuola Primaria
Prima parte: informazioni sull’alunno
A. Data di compilazione:
B. Dati anagrafici
Cognome Nome
Data di nascita Luogo di nascita Xxxxxxxxx
Scuola Classe
C. Curriculum scolastico (frequenza nido, scuola dell’infanzia, ingresso differito primaria, ripetente)
Seconda parte: descrizione dell’alunno
Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema?
[Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0 = nessun problema;
1 = problema lieve; 2 = problema medio; 3 = problema grave; 4 = problema completo]
1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA
A) Cura della persona | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d510 lavarsi | |||||
d530 bisogni corporali | |||||
d540 vestirsi | |||||
d550 mangiare | |||||
x000 xxxx | |||||
x000 xxxxxx alla propria sicurezza |
B) Mobilità | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d415 mantenere una posizione corporea | |||||
d430 sollevare e trasportare oggetti | |||||
d440 uso fine della mano | |||||
d445 uso della mano e del braccio | |||||
d450 camminare | |||||
d455 spostarsi | |||||
d460 spostarsi in diverse collocazioni |
C) Compiti e richieste generali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d210 intraprendere un compito singolo | |||||
d220 intraprendere compiti articolati | |||||
d230 eseguire la routine quotidiana | |||||
d240 gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico |
D) Aree di vita principali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d820 istruzione scolastica: lavorare in modo cooperativo con i compagni | |||||
d820 istruzione scolastica: ricevere istruzioni dagli insegnanti | |||||
d820 istruzione scolastica: organizzare e completare i compiti assegnati | |||||
d8800 gioco solitario |
2) AREA RELAZIONALE NELLA SCUOLA
A) Interazioni e relazioni interpersonali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d710 interazioni interpersonali semplici | |||||
d720 interazioni interpersonali complesse | |||||
d740 relazioni formali |
pag. 2 di 5
3) AREA DELLA COMUNICAZIONE NELLA SCUOLA
A) Comunicazione | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d310 comunicare con – ricevere – messaggi verbali | |||||
d315 comunicare con – ricevere – messaggi non verbali | |||||
d325 comunicare con – ricevere – messaggi scritti |
4) AREA DELL’APPRENDIMENTO
A) Apprendimento e applicazione delle conoscenze | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
a) Esperienze sensoriali intenzionali | |||||
d110 guardare | |||||
d115 ascoltare | |||||
d120 altre percezioni sensoriali intenzionali | |||||
b) Apprendimento di base | |||||
d130 copiare | |||||
d1313 imparare attraverso il gioco simbolico | |||||
d135 ripetere | |||||
d140 imparare a leggere | |||||
d145 imparare a scrivere | |||||
d150 imparare a calcolare | |||||
d1550 acquisizione di abilità basilari | |||||
d1551 acquisizione di abilità complesse | |||||
c) Applicazione delle conoscenze | |||||
d160 focalizzare l’attenzione | |||||
d163 pensiero | |||||
d166 lettura | |||||
d170 scrittura | |||||
d172 calcolo | |||||
d175 risoluzione di problemi | |||||
d177 prendere decisioni |
pag. 3 di 5
Descrizione di attività
a) (Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno riesce ad esprimere le migliori capacità anche in riferimento alle aree disciplinari)
b) (Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno è in maggiori difficoltà anche in riferimento alle aree disciplinari)
Strategie adottate dalla Scuola per affrontare il problema e risorse già attivate
Alla luce di quanto descritto il problema principale della segnalazione
Altre osservazioni del team insegnanti
pag. 4 di 5
La famiglia è stata informata sulle difficoltà rilevate ed è consapevole che la presente scheda deve essere consegnata al servizio territoriale per un approfondimento diagnostico ai fini di una eventuale certificazione a norma della L. 104/92.
La famiglia prenderà i necessari contatti con il servizio quanto prima e comunque non oltre il 15 gennaio del corrente anno.
Gli insegnanti del team Il Dirigente Scolastico
Firma, per ricevuta, del genitore o dell’esercente la responsabilità genitoriale
data In fede
5. SCHEDA DI SEGNALAZIONE
per i l r iconoscimento di eventuale disabilità ( L. 104 / 92 )
Scuola Secondaria di Primo e Secondo Grado
Prima parte: informazioni sull’alunno
A. Data di compilazione:
B. Dati anagrafici
Cognome Nome
Data di nascita Luogo di nascita Xxxxxxxxx
Scuola Classe
C. Curriculum scolastico (frequenza nido, scuola dell’infanzia, ingresso differito primaria, ripetente)
Seconda parte: descrizione dell’alunno
Per ciascuna categoria, il bambino ha qualche problema?
[Indicare la gravità del problema secondo la seguente scala: 0 = nessun problema;
1 = problema lieve; 2 = problema medio; 3 = problema grave; 4 = problema completo]
1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA
A) Cura della persona | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d510 lavarsi | |||||
d540 vestirsi | |||||
d550 mangiare | |||||
d570 prendersi cura della propria salute | |||||
x000 xxxxxx alla propria sicurezza |
B) Mobilità | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d415 mantenere una posizione corporea | |||||
d430 sollevare e trasportare oggetti | |||||
d440 uso fine della mano | |||||
d445 uso della mano e del braccio | |||||
d450 camminare | |||||
d455 spostarsi | |||||
d460 spostarsi in diverse collocazioni |
C) Compiti e richieste generali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d210 intraprendere un compito singolo | |||||
d220 intraprendere compiti articolati | |||||
d230 eseguire la routine quotidiana | |||||
d240 gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico |
D) Aree di vita principali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d820 istruzione scolastica: lavorare in modo cooperativo con i compagni | |||||
d820 istruzione scolastica: ricevere istruzioni dagli insegnanti | |||||
d820 istruzione scolastica: organizzare e completare i compiti assegnati | |||||
d860 transazioni economiche semplici |
2) AREA RELAZIONALE NELLA SCUOLA
A) Interazioni e relazioni interpersonali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d710 interazioni interpersonali semplici | |||||
d720 interazioni interpersonali complesse | |||||
d740 relazioni formali |
pag. 2 di 5
3) AREA DELLA COMUNICAZIONE NELLA SCUOLA
A) Comunicazione | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
d310 comunicare con – ricevere – messaggi verbali | |||||
d315 comunicare con – ricevere – messaggi non verbali | |||||
d325 comunicare con – ricevere – messaggi scritti | |||||
x000 xxxxxxx | |||||
x0000 produrre gesti con il corpo | |||||
d3351 produrre segni e simboli | |||||
d345 scrivere messaggi | |||||
d350 conversazione | |||||
d355 discussione |
4) AREA DELL’APPRENDIMENTO
A) Apprendimento e applicazione delle conoscenze | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 |
a) Apprendimento di base | |||||
d130 copiare | |||||
d135 ripetere | |||||
d1550 acquisizione di abilità basilari | |||||
d1551 acquisizione di abilità complesse | |||||
b) Applicazione delle conoscenze | |||||
d160 focalizzare l’attenzione | |||||
d163 pensiero | |||||
d166 lettura | |||||
d170 scrittura | |||||
d172 calcolo | |||||
d175 risoluzione di problemi | |||||
d177 prendere decisioni |
pag. 3 di 5
Descrizione di attività
a) (Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno riesce ad esprimere le migliori capacità anche in riferimento alle aree disciplinari)
b) (Comportamenti, situazioni, contesti in cui l’alunno è in maggiori difficoltà anche in riferimento alle aree disciplinari)
Strategie adottate dalla Scuola per affrontare il problema e risorse già attivate
Alla luce di quanto descritto il problema principale della segnalazione
Altre osservazioni del team insegnanti
pag. 4 di 5
La famiglia è stata informata sulle difficoltà rilevate ed è consapevole che la presente scheda deve essere consegnata al servizio territoriale per un approfondimento diagnostico ai fini di una eventuale certificazione a norma della L. 104/92.
La famiglia prenderà i necessari contatti con il servizio quanto prima e comunque non oltre il 15 gennaio del corrente anno.
Gli insegnanti del team Il Dirigente Scolastico
Firma, per ricevuta, del genitore o dell’esercente la responsabilità genitoriale
data In fede
6. VERBALE DI ACCERTAMENTO PER L’INDIVIDUAZIONE DELL’ALUNNO IN SITUAZIONE DI HANDICAP
AI SENSI DEL DPCM N. 185 DEL 23/02/2006 E DELLA DGRV 2248 del 17/07/2007
Cognome Nome 🞎M 🞎F
Nato/a a il Residente a CAP Codice Fiscale Data di presentazione della domanda Da parte di in qualità di
Iscrizione per l’anno scolastico 20.. /20..
🞎 Scuola dell’infanzia statale □ paritaria □
🞎 Primaria – alla classe
🞎 Secondaria di I grado – alla classe
🞎 Secondaria di II grado – alla classe
🞎 CFP – alla classe
L’Unità di Valutazione Multidimensionale del Distretto Socio – Sanitario n.
riunitasi in data , esaminata e valutata la documentazione prodotta, attesta che
🞎 non è stata riscontrata patologia significativa ai fini dell’integrazione scolastica
🞎 è stata riscontrata la seguente patologia rilevante ai fini dell’integrazione scolastica
Diagnosi e codice ICD10
Asse | X.Xx. | Codice | Descrizione |
🞎 | |||
🞎 | |||
🞎 | |||
🞎 | |||
🞎 | |||
🞎 | |||
🞎 | |||
🞎 |
Area di disabilità: 🞎 relazione | 🞎 comunicazione | 🞎 apprendimento | 🞎 motoria |
La patologia è: 🞎 fisica | 🞎 psichica | 🞎 sensoriale | 🞎 plurima |
e risulta: 🞎 stabilizzata | 🞎 progressiva |
L’alunno, ai sensi dell’art. 2, comma 2, del DPCM n. 185/2006, si trova in situazione di particolare gravità ai fini dell’integrazione scolastica in quanto sono presenti i presupposti previsti dall’art. 3, comma 3, della L. 104/92 🞎 sì 🞎 no
Note:
Il presente accertamento ha validità a partire dall’A.S. 20 / scuola:
🞎 Infanzia
🞎 Primaria
🞎 Secondaria di 1° grado
🞎 Secondaria di 2° grado
🞎 altro: fino al
e fino al termine della frequenza della
L’operatore referente del caso
convocati | presenti | PARTECIPANTI | Nome | Firma |
1 🞎 | 1 🞎 | Responsabile U.V.M.D. | ||
2 🞎 | 2 🞎 | |||
3 🞎 | 3 🞎 | |||
4 🞎 | 4 🞎 | |||
5 🞎 | 5 🞎 | |||
6 🞎 | 6 🞎 | |||
7 🞎 | 7 🞎 | |||
8 🞎 | 8 🞎 | |||
DATA: | TIMBRO E FIRMA DEL RESPONSABILE U.V.M.D. |
pag. 2 di 2
7. DIAGNOSI FUNZIONALE
SEZIONE INFORMATIVA GENERALE
A. DATA DI COMPILAZIONE ..............................................................................................................
B. DATI ANAGRAFICI
COGNOME .............................................................................................................................................
NOME .....................................................................................................................................................
DATA DI NASCITA .................................................................................................................................
LUOGO DI NASCITA .............................................................................................................................
RESIDENZA ...........................................................................................................................................
INDIRIZZO ..............................................................................................................................................
TELEFONO ............................................................................................................................................
C. SINTESI DIAGNOSTICA (codice ICD-10)
1............................................................................. Codice ICD : .............................
2............................................................................. Codice ICD : .............................
3............................................................................. Codice ICD : .............................
4............................................................................. Codice ICD : .............................
5............................................................................. Codice ICD : .............................
D. CURRICOLO SANITARIO, RIABILITATIVO E SOCIALE
.................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................
.................................................................................................................................................................
pag. 1 di 10
1) AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO
FUNZIONI CORPOREE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
b114 Funzioni dell’orientamento | |||||||
b1140 Funzioni dell’orientamento rispetto al tempo | |||||||
b1141 Funzioni dell’orientamento rispetto al luogo | |||||||
b117 Funzioni intellettive | |||||||
b130 Funzioni dell’energia e delle pulsioni | |||||||
b1301 Motivazione | |||||||
b1304 Controllo degli impulsi | |||||||
b140 Funzioni dell’attenzione | |||||||
b1400 Mantenimento dell’attenzione | |||||||
b1401 Spostamento dell’attenzione | |||||||
b1402 Distribuzione dell’attenzione | |||||||
b1403 Condivisione dell’attenzione | |||||||
b144 Funzioni della memoria | |||||||
b1440 Memoria a breve termine | |||||||
b1441 Memoria a lungo termine | |||||||
b1442 Recupero ed elaborazione della memoria | |||||||
b160 Funzioni del pensiero | |||||||
b1602 Contenuto del pensiero | |||||||
b1603 Controllo del pensiero | |||||||
b163 Funzioni cognitive di base | |||||||
b164 Funzioni cognitive di livello superiore | |||||||
b1640 Astrazione | |||||||
b1641 Organizzazione e pianificazione | |||||||
b1642 Gestione del tempo | |||||||
b1643 Flessibilità cognitiva | |||||||
b1644 Consapevolezza di sé (insight) | |||||||
b1645 Giudizio | |||||||
b1646 Problem solving | |||||||
Note: |
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
Apprendimento di base | |||||||
d130 Copiare | |||||||
d131 Imparare attraverso azioni con oggetti | |||||||
d1313 imparare attraverso il gioco simbolico | |||||||
d135 Ripetere | |||||||
d140 Imparare a leggere | |||||||
d1400 Acquisire le abilità di riconoscimento di simboli, quali figure, icone, caratteri, lettere dell’alfabeto e parole | |||||||
d1401 Acquisire le abilità di pronuncia di parole scritte | |||||||
d1402 Acquisire le abilità di comprensione di parole e di frasi scritte |
pag. 2 di 10
d145 Imparare a scrivere | |||||||
d1450 Apprendere le abilità di uso degli strumenti di scrittura | |||||||
d1451 Apprendere le abilità di scrittura di simboli, di caratteri e dell’alfabeto | |||||||
d1452 Apprendere le abilità di scrittura di parole e di frasi | |||||||
d150 Imparare a calcolare | |||||||
d1500 Acquisire le abilità di riconoscimento di numeri, simboli e dei segni aritmetici | |||||||
d1501 Acquisire abilità di alfabetismo numerico come contare o ordinare | |||||||
d1502 Acquisire abilità nell’uso delle operazioni elementari | |||||||
d155 Acquisizione di abilità | |||||||
d1550 Acquisizione di abilità basilari | |||||||
d1551 Acquisizione di abilità complesse | |||||||
Applicazione delle conoscenze | |||||||
d160 Focalizzare l’attenzione | |||||||
d161 Dirigere l’attenzione (mantenere) | |||||||
d163 Pensare | |||||||
d1630 Fingere | |||||||
d1631 Speculare | |||||||
d1632 Ipotizzare | |||||||
d166 Leggere | |||||||
d1660 Utilizzare le abilità e le strategie generali del processo di lettura | |||||||
d1661 Comprendere il linguaggio scritto | |||||||
d170 Scrivere | |||||||
d1700 Utilizzare le abilità e le strategie generali del processo di scrittura | |||||||
d1701 Utilizzare convenzioni grammaticali nei componimenti scritti | |||||||
d1702 Utilizzare le abilità e le strategie generali per creare componimenti | |||||||
d172 Calcolare | |||||||
d1720 Utilizzare le abilità e le strategie semplici del processo di calcolo | |||||||
d1721 Utilizzare le abilità e le strategie complesse del processo di calcolo | |||||||
d175 Risoluzione di problemi | |||||||
d177 Prendere decisioni | |||||||
d210 Intraprendere un compito | |||||||
d2100 Intraprendere un compito semplice | |||||||
d2101 Intraprendere un compito complesso | |||||||
d2102 Intraprendere un compito singolo autonomamente | |||||||
d2103 Intraprendere un compito singolo in gruppo | |||||||
d2104 Completare un compito semplice | |||||||
d2105 Completare un compito complesso | |||||||
Note: |
pag. 3 di 10
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e1101 Farmaci | ||
e1152 Prodotti e tecnologie utilizzati per il gioco | ||
e1251 Prodotti e tecnologia di assistenza per la comunicazione | ||
e1300 Prodotti e tecnologia generali per l’istruzione | ||
e1301 Prodotti e tecnologia di assistenza per l’istruzione | ||
e135 Prodotti e tecnologia per il lavoro | ||
e2255 Variazioni stagionali | ||
e240 Luce | ||
e250 Suono | ||
e310 Famiglia ristretta | ||
e325 Conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e330 Persone in posizione di autorità (es. docenti) | ||
e340 Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | ||
e360 Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | ||
e410 Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | ||
e425 Atteggiamenti individuali di conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e430 Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità | ||
Note: |
2) AREA DELLA COMUNICAZIONE
FUNZIONI CORPOREE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
b167 Funzioni mentali del linguaggio | |||||||
b16700 Recepire il linguaggio verbale | |||||||
b16701 Recepire il linguaggio scritto | |||||||
b16710 Espressione del linguaggio verbale | |||||||
b16711 Espressione del linguaggio scritto | |||||||
b320 Funzioni dell’articolazione della voce | |||||||
b330 Funzioni della fluidità e del ritmo dell’eloquio | |||||||
Note: |
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
d133 Acquisire il linguaggio | |||||||
d310 Ricevere (comprendere) messaggi verbali | |||||||
d315 Ricevere (comprendere) messaggi non verbali | |||||||
d3150 Ricevere (comprendere) gesti del corpo | |||||||
d3151 Ricevere (comprendere) segni e simboli comuni | |||||||
d3152 Ricevere (comprendere) disegni e fotografie |
pag. 4 di 10
d320 Ricevere (comprendere) messaggi nel linguaggio dei segni | |||||||
d325 Ricevere (comprendere) messaggi scritti | |||||||
d330 Parlare | |||||||
d335 Produrre messaggi non verbali | |||||||
d3350 Produrre gesti con il corpo | |||||||
d3351 Produrre segni e simboli | |||||||
d3352 Produrre disegni e fotografie | |||||||
d340 Produrre messaggi nel linguaggio dei segni | |||||||
d345 Scrivere messaggi | |||||||
d350 Conversazione | |||||||
d355 Discussione | |||||||
d360 Utilizzo di strumenti e tecniche di comunicazione | |||||||
Note: |
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e1251 Prodotti e tecnologia di assistenza per la comunicazione | ||
e250 Suono | ||
e325 Conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e340 Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | ||
e360 Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | ||
e410 Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | ||
e425 Atteggiamenti individuali di conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e430 Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità | ||
Note: |
3) AREA RELAZIONALE
FUNZIONI CORPOREE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
b122 Funzioni psicosociali globali | |||||||
b125 Funzioni e attitudini intrapersonali | |||||||
b1250 Adattabilità | |||||||
b1251 Responsività | |||||||
b1252 Livello di attività | |||||||
b1254 Perseveranza | |||||||
b152 Funzioni emozionali | |||||||
b1520 Appropriatezza dell’emozione | |||||||
b1521 Regolazione dell’emozione | |||||||
Note: |
pag. 5 di 10
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
d240 Gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico | |||||||
d2400 Gestire le responsabilità | |||||||
d2401 Gestire lo stress | |||||||
d250 Controllare il proprio comportamento | |||||||
d2500 Accettare la novità | |||||||
d2501 Rispondere alle richieste | |||||||
d2503 Agire in modo prevedibile | |||||||
d710 Interazioni interpersonali semplici | |||||||
d720 Interazioni interpersonali complesse | |||||||
d740 Relazioni formali (rapporto con le persone autorevoli) | |||||||
d750 Relazioni sociali informali (rapporto con i pari) | |||||||
d760 Relazioni familiari | |||||||
Note: |
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e250 Suono | ||
e310 Famiglia ristretta | ||
e325 Conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e330 Persone in posizione di autorità (es. docenti) | ||
e355 Operatori sanitari | ||
e360 Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | ||
e410 Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | ||
e425 Atteggiamenti individuali di conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e430 Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità | ||
Note: |
4) AREA SENSORIALE
FUNZIONI CORPOREE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
b156 Funzioni percettive | |||||||
b1560 Percezione uditiva | |||||||
b1561 Percezione visiva | |||||||
b1565 Percezione visuospaziale | |||||||
b210 Funzioni della vista | |||||||
b230 Funzioni uditive | |||||||
Note: |
pag. 6 di 10
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
Esperienze sensoriali intenzionali | |||||||
d110 Guardare (anche con ausili) | |||||||
d115 Ascoltare (anche con ausili) | |||||||
d120 Altre percezioni sensoriali intenzionali | |||||||
Note: |
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e1251 Prodotti e tecnologia di assistenza per la comunicazione | ||
e1300 Prodotti e tecnologia generali per l’istruzione | ||
e240 Luce | ||
e250 Suono | ||
e340 Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | ||
Note: |
5) AREA MOTORIO - PRASSICA
FUNZIONI CORPOREE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
b730 Funzioni della forza muscolare | |||||||
b735 Funzioni del tono muscolare | |||||||
b760 Funzioni di controllo del movimento volontario | |||||||
b765 Funzioni del movimento involontario | |||||||
b770 Funzioni del pattern e dell’andatura | |||||||
Note: |
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
d410 Cambiare la posizione corporea di base | |||||||
d4100 Sdraiarsi | |||||||
d4101 Accovacciarsi | |||||||
d4102 Inginocchiarsi | |||||||
d4103 Sedersi | |||||||
d4104 Stare in posizione eretta | |||||||
d4105 Xxxxxxxx | |||||||
x0000 Spostare il baricentro del corpo | |||||||
d4107 Girarsi | |||||||
d415 Mantenere una posizione corporea | |||||||
d420 Trasferirsi | |||||||
d430 Sollevare e trasportare oggetti |
pag. 7 di 10
d440 Uso fine della mano | |||||||
d4400 Raccogliere | |||||||
d4401 Afferrare | |||||||
d4402 Manipolare | |||||||
d4403 Lasciare | |||||||
d445 Uso della mano e del braccio | |||||||
d4450 Tirare | |||||||
d4451 Spingere | |||||||
d4452 Raggiungere allungando il braccio | |||||||
d4453 Girare o esercitare torsione delle mani o delle braccia | |||||||
d4454 Lanciare | |||||||
d4455 Afferrare | |||||||
Note: |
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e1151 Prodotti e tecnologia di assistenza per uso personale nella vita quotidiana | ||
e1201 Prodotti e tecnologia di assistenza per la mobilità e il trasporto personali in ambienti interni ed esterni | ||
e2255 Variazioni stagionali | ||
e340 Persone che forniscono aiuto e assistenza | ||
e355 Operatori sanitari | ||
e360 Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | ||
Note: |
6) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
d230 Eseguire la routine quotidiana | |||||||
d2300 Seguire delle routine | |||||||
d2302 Completare la routine quotidiana | |||||||
d2303 Gestire il proprio tempo e le proprie attività | |||||||
d2304 Gestire i cambiamenti della routine quotidiana | |||||||
d510 Lavarsi | |||||||
d530 Bisogni corporali | |||||||
d53000 Manifestare il bisogno di urinare | |||||||
d53001 Espletare la minzione appropriatamente | |||||||
d53010 Manifestare il bisogno di defecare | |||||||
d53011 Espletare la defecazione appropriatamente | |||||||
d540 Vestirsi | |||||||
d550 Mangiare | |||||||
d560 Bere |
pag. 8 di 10
d571 Badare alla propria sicurezza | |||||||
Note: |
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e1151 Prodotti e tecnologia di assistenza per l’uso personale nella vita quotidiana | ||
e310 Famiglia ristretta | ||
e340 Persone che forniscono aiuto e assistenza | ||
e355 Operatori sanitari | ||
e360 Altri operatori | ||
e410 Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | ||
e425 Atteggiamenti individuali di conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e430 Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità | ||
Note: |
7) AREE DI VITA PRINCIPALI (Autonomia sociale)
ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | 8 | 9 |
d450 Camminare | |||||||
d460 Spostarsi in diverse collocazioni | |||||||
d465 Spostarsi usando apparecchiature/ausili | |||||||
d470 Usare un mezzo di trasporto | |||||||
d810 istruzione informale | |||||||
d820 Istruzione scolastica | |||||||
d825 Formazione professionale | |||||||
d860 Transazioni economiche semplici | |||||||
d880 Coinvolgimento nel gioco | |||||||
d8800 Gioco solitario | |||||||
d8801 Gioco di osservazione | |||||||
d8802 Gioco parallelo | |||||||
d8803 Gioco cooperativo | |||||||
d9201 Sport | |||||||
d9205 Socializzazione | |||||||
Note: |
FATTORI AMBIENTALI | punto di forza | aspetto problematico |
e1152 Prodotti e tecnologie utilizzati per il gioco | ||
e135 Prodotti e tecnologia per il lavoro |
pag. 9 di 10
e150 Prodotti e tecnologia per la progettazione e la costruzione di edifici per il pubblico utilizzo | ||
e2255 Variazioni stagionali | ||
e250 Suono | ||
e310 Famiglia ristretta | ||
e325 Conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e330 Persone in posizione di autorità | ||
e340 Persone che forniscono aiuto e assistenza | ||
e355 Operatori sanitari | ||
e360 Altri operatori | ||
e410 Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | ||
e425 Atteggiamenti individuali di conoscenti, xxxxxxxx (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | ||
e430 Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità | ||
e540 Servizi, sistemi e politiche del trasporto | ||
Note: |
FIRMA
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NORME GENERALI DI COMPILAZIONE DELLA DIAGNOSI FUNZIONALE
a) La diagnosi funzionale si propone di delineare il profilo funzionale di un minore che presenta una condizione di salute (indicata dalla sintesi diagnostica) descrivendolo attraverso il linguaggio e le categorie della classificazione ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Salute e della Disabilità1) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
b) La diagnosi funzionale è composta da due parti:
• la prima parte sintetizza alcune informazioni generali e anagrafiche sul minore;
• la seconda parte descrive il funzionamento del minore in relazione all’area cognitiva e dell’apprendimento, della comunicazione, relazionale, sensoriale, motorio-prassica, dell’autonomia personale e delle aree di vita principali (autonomia sociale) considerando gli ultimi 30 giorni di vita del soggetto.
c) Nelle componenti Funzioni ed Attività e Partecipazione, la Diagnosi Funzionale deve essere compilata in tutte le sue parti:
• il funzionamento del minore viene descritto mettendo una crocetta in ogni categoria;
• è importante che nessuna categoria rimanga priva di qualificatore (no campi vuoti);
• si può scegliere se codificare al secondo, terzo o quarto livello secondo le informazioni disponibili; quando non ci sono informazioni dettagliate, si può codificare le categorie al secondo livello usando il qualificatore 8 per il terzo e il quarto livello.
Per ogni categoria la gravità del problema viene descritta secondo la seguente scala:
• 0 nessun problema (rilevato dalle valutazioni eseguite);
• 1 problema lieve;
• 2 problema medio;
• 3 problema grave;
• 4 problema completo;
• 8 non specificato (categoria rilevante per il soggetto ma priva di valutazioni);
• 9 non applicabile (categoria non rilevante per il minore).
d) Alla fine di ogni area di categorie vengono lasciate alcune righe vuote per aggiungere altre categorie rilevanti e significative per la descrizione del minore.
e) In ogni area, nella componente Attività e Partecipazione si descrive il funzionamento del minore considerando il qualificatore di capacità, cioè l’abilità intrinseca del minore di eseguire il compito o l’azione. Ogni capacità può essere collegata a una o più funzioni, pertanto può avere qualificatori diversi dalle singole funzioni.
f) Componente Fattori Ambientali Nella DF i fattori a ambientali vanno codificati solo a seguito della osservazione diretta da parte del servizio (es. se il servizio fa osservazione con il PC e si vede che il pc è un facilitatore, va segnato come facilitatore anche se il b/o non ha il PC a casa, cioè io vedo direttamente che il PC è facilitatore, poi la scuola segnalerà che il PC è barriera perché il bambino non lo possiede).
1 OMS, ICF, Erickson, Trento, 2002.
8. PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita
Cognome | Nome | ||
Nato a | Il | ||
Residente a | In via | ||
Telefono | Classe frequentata |
Scuola frequentata | |||
Sede | Telefono |
Equipe di riferimento | |||
Sede | Telefono |
Avvertenze per la compilazione
Per le categorie presenti in Attività e partecipazione la gravità del problema viene descritta secondo la seguente scala:
• 0 nessun problema (rilevato dalle valutazioni eseguite);
• 1 problema lieve;
• 2 problema medio;
• 3 problema grave;
• 4 problema completo.
Per le categorie presenti nei Fattori ambientali tracciare una crocetta nell’apposito quadretto per indicare il ruolo di ciascun fattore ambientale (barriera o facilitatore). Lasciare vuoto il quadretto se il fattore ambientale non è rilevante per la situazione dell’alunno/studente oppure se non si possiedono informazioni.
F: facilitatore (punti di forza)
B: barriera (aspetto problematico)
Area cognitiva e dell’apprendimento – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
1) AREA COGNITIVA E DELL’APPRENDIMENTO | |||||||
a) Applicazione delle conoscenze | |||||||
d130 copiare | |||||||
d131 Imparare attraverso azioni con oggetti | |||||||
d1313 imparare attraverso il gioco simbolico | |||||||
d135 ripetere | |||||||
d140 imparare a leggere | |||||||
d1400 Acquisire le abilità di riconoscimento di simboli, quali figure, icone, caratteri, lettere dell’alfabeto e parole | |||||||
d1401 Acquisire le abilità di pronuncia di parole scritte | |||||||
d1402 Acquisire le abilità di comprensione di parole e di frasi scritte | |||||||
d145 imparare a scrivere | |||||||
d1450 Apprendere le abilità di uso degli strumenti di scrittura | |||||||
d1451 Apprendere le abilità di scrittura di simboli,di caratteri e dell’alfabeto | |||||||
d1452 Apprendere le abilità di scrittura di parole e di frasi | |||||||
d150 imparare a calcolare | |||||||
d1500 Acquisire le abilità di riconoscimento di numeri, simboli e dei segni aritmetici | |||||||
d1501 Acquisire abilità di alfabetismo numerico come contare o ordinare | |||||||
d1502 Acquisire abilità nell’uso delle operazioni elementari | |||||||
d155 acquisizione di abilità | |||||||
d1550 Acquisizione di abilità basilari | |||||||
d1551 Acquisizione di abilità complesse | |||||||
b) Applicazione delle conoscenze | |||||||
d160 focalizzare l’attenzione | |||||||
d161 Dirigere l’attenzione (mantenere) | |||||||
d163 Pensare | |||||||
d1630 Fingere | |||||||
d1631 Speculare | |||||||
d1632 Ipotizzare | |||||||
d166 Leggere | |||||||
d1660 Utilizzare le abilità e le strategie generali del processo di lettura | |||||||
d1661 Comprendere il linguaggio scritto | |||||||
d170 Scrivere | |||||||
d1700 Utilizzare le abilità e le strategie generali del processo di scrittura |
d1701 Utilizzare convenzioni grammaticali nei componimenti scritti | |||||||
d1702 Utilizzare le abilità e le strategie generali per creare componimenti | |||||||
d172 Calcolare | |||||||
d1720 Utilizzare le abilità e le strategie semplici del processo di calcolo | |||||||
d1721 Utilizzare le abilità e le strategie complesse del processo di calcolo | |||||||
d175 Risoluzione di problemi | |||||||
d177 Prendere decisioni | |||||||
d210 Intraprendere un compito | |||||||
d2100 Intraprendere un compito semplice | |||||||
d2101 Intraprendere un compito complesso | |||||||
d2102 Intraprendere un compito singolo autonomamente | |||||||
d2103 Intraprendere un compito singolo in gruppo | |||||||
d2104 Completare un compito semplice d2105 Completare un compito complesso |
Area cognitiva e dell’apprendimento – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e1101 - Farmaci | |||||
e1152 - Prodotti e tecnologie utilizzati per il gioco | |||||
e1251 - Prodotti e tecnologia di assistenza per la comunicazione | |||||
e1300 - Prodotti e tecnologie generali per l’istruzione | |||||
e1301 - Prodotti e tecnologia di assistenza per l’istruzione | |||||
e135 - Prodotti e tecnologie per il lavoro | |||||
e2255 - Variazioni stagionali | |||||
e240 - Luce | |||||
e250 - Suono | |||||
e310 - Famiglia ristretta | |||||
e325 - Conoscenti, colleghi (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | |||||
e330 - Persone in posizione di autorità (es. docenti) | |||||
e340 - Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | |||||
e360 - Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | |||||
e410 - Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | |||||
e425 - Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità (compagni di classe) | |||||
e430 - Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità |
Area della Comunicazione – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
2) AREA DELLA COMUNICAZIONE | |||||||
d133 Acquisire il linguaggio | |||||||
d310 Ricevere (comprendere) messaggi verbali | |||||||
d315 Ricevere (comprendere) messaggi non verbali | |||||||
d3150 Ricevere (comprendere) gesti del corpo | |||||||
d3151 Ricevere (comprendere) segni e simboli comuni | |||||||
d3152 Ricevere (comprendere) disegni e fotografie | |||||||
d320 Ricevere (comprendere) messaggi nel linguaggio dei segni | |||||||
d325 Ricevere (comprendere) messaggi scritti | |||||||
d330 Parlare | |||||||
d335 Produrre messaggi non verbali | |||||||
d3350 Produrre gesti con il corpo | |||||||
d3351 Produrre segni e simboli | |||||||
d3352 Produrre disegni e fotografie | |||||||
d340 Produrre messaggi nel linguaggio dei segni | |||||||
d345 Scrivere messaggi | |||||||
d350 Conversazione | |||||||
d355 Discussione | |||||||
d360 Utilizzo di strumenti e tecniche di comunicazione |
Area della Comunicazione – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e1251 - Prodotti e tecnologia di assistenza per la comunicazione | |||||
e250 - Suono | |||||
e325 - Conoscenti, colleghi (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | |||||
e340 - Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | |||||
e360 - Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | |||||
e410 - Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | |||||
e425 - Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi (compagni di classe) vicini di casa e membri della comunità (compagni di classe) | |||||
e430 - Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità |
Area Relazionale – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
3) AREA RELAZIONALE | |||||||
d240 - Gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico | |||||||
d2400 Gestire le responsabilità | |||||||
d2401 Gestire lo stress | |||||||
d250 - Controllare il proprio comportamento | |||||||
d2500 Accettare la novità | |||||||
d2501 Rispondere alle richieste | |||||||
d2503 Agire in modo prevedibile | |||||||
d710 - Interazioni interpersonali semplici | |||||||
d720 - Interazioni interpersonali complesse | |||||||
d740 - Relazioni formali (rapporto con persone autorevoli) | |||||||
d750 - Relazioni sociali informali (rapporto con i pari) | |||||||
d760 - Relazioni familiari |
Area Relazionale – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e250 - Suono | |||||
e310 - Famiglia ristretta | |||||
e325 - Conoscenti, colleghi, vicini di casa e membri della comunità | |||||
e330 - Persone in posizione di autorità (es. docenti) | |||||
e355 - Operatori sanitari | |||||
e360 - Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | |||||
e410 - Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | |||||
e425 - Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | |||||
e430 - Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità |
Area Sensoriale – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
4) AREA SENSORIALE | |||||||
a) Esperienze sensoriali intenzionali | |||||||
d110 Guardare (anche con ausili) | |||||||
d115 Ascoltare (anche con ausili) | |||||||
d120 Altre percezioni sensoriali intenzionali |
Area Sensoriale – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e1251 - Prodotti e tecnologia di assistenza per la comunicazione | |||||
e1300 - Prodotti e tecnologia generali per l’istruzione | |||||
e240 - Luce | |||||
e250 - Suono | |||||
e340 - Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) |
Area Motorio-Prassica – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
5) XXXX XXXXXXX-XXXXXXXX | |||||||
x000 Cambiare la posizione corporea di base | |||||||
d4100 Sdraiarsi | |||||||
d4101 Accovacciarsi | |||||||
d4102 Inginocchiarsi | |||||||
d4103 Sedersi | |||||||
d4104 Stare in posizione eretta | |||||||
d4105 Xxxxxxxx | |||||||
x0000 Spostare il baricentro del corpo | |||||||
d4107 Girarsi | |||||||
d415 Mantenere una posizione corporea | |||||||
d420 Trasferirsi | |||||||
d430 Sollevare e trasportare oggetti | |||||||
d435 Spostare oggetti con gli arti inferiori | |||||||
d440 Uso fine della mano | |||||||
d4400 Raccogliere | |||||||
d4401 Afferrare | |||||||
d4402 Manipolare | |||||||
d4403 Lasciare | |||||||
d445 Uso della mano e del braccio | |||||||
d4450 Tirare | |||||||
d4451 Spingere | |||||||
d4452 Raggiungere allungando il braccio | |||||||
d4453 Girare o esercitare torsione delle mani o delle braccia | |||||||
d4454 Lanciare | |||||||
d4455 Afferrare | |||||||
d450 Camminare |
Area Motorio-Prassica – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e1151 - Prodotti e tecnologie di assistenza per l’uso personale nella vita quotidiana | |||||
e1201 - Prodotti e tecnologie di assistenza per la mobilità e il trasporto personali in ambienti interni e esterni | |||||
e2255 - Variazioni stagionali | |||||
e340 - Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | |||||
e355 - Operatori sanitari | |||||
e360 - Altri operatori (es. collaboratori scolastici) |
Area dell’Autonomia Personale – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
6) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE | |||||||
d230 Eseguire la routine quotidiana | |||||||
d2300 Seguire delle routine | |||||||
d2302 Completare la routine quotidiana | |||||||
d2303 Gestire il proprio tempo e le proprie attività | |||||||
d2304 Gestire i cambiamenti della routine quotidiana | |||||||
d510 Lavarsi | |||||||
d530 Bisogni corporali | |||||||
d53000 Manifestare il bisogno di urinare | |||||||
d53001 Espletare la minzione appropriatamente | |||||||
d53010 Manifestare il bisogno di defecare | |||||||
d53011 Espletare la defecazione appropriatamente | |||||||
d540 Vestirsi | |||||||
d550 Mangiare | |||||||
d560 Bere | |||||||
d571 Badare alla propria sicurezza |
Area dell’Autonomia Personale – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e1151 - Prodotti e tecnologia di l’assistenza per l’uso personale nella vita quotidiana | |||||
e310 - Famiglia ristretta | |||||
e340 - Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | |||||
e355 - Operatori sanitari | |||||
e360 - Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | |||||
e410 - Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | |||||
e425 - Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi (compagni di classe) vicini di casa e membri della comunità | |||||
e430 - Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità |
Aree di Vita Principali (autonomia sociale) – Attività e partecipazione
Prima parte | Seconda parte | ||||||
Categorie | Descrizione dell’alunno | Funzio- namento | |||||
Servizi socio- sanitari | Scuola | Famiglia | Positivo | Problematico | Possibilità di sviluppo | Obiettivi prioritari di sviluppo con riferimento ai contesti di vita | |
7) AREE DI VITA PRINCIPALI (Autonomia sociale) | |||||||
d460 Spostarsi in diverse collocazioni | |||||||
d465 Spostarsi usando apparecchiature/ausili | |||||||
d470 Usare un mezzo di trasporto | |||||||
d810 Istruzione informale | |||||||
d820 Istruzione scolastica | |||||||
d825 Formazione professionale | |||||||
d860 Transazioni economiche semplici | |||||||
d880 Coinvolgimento nel gioco | |||||||
d8800 Gioco solitario | |||||||
d8801 Gioco di osservazione | |||||||
d8802 Gioco parallelo | |||||||
d8803 Gioco cooperativo | |||||||
d9201 Sport | |||||||
d9205 Socializzazione |
Aree di Vita Principali (autonomia sociale) – Fattori Ambientali
Fattori ambientali | Servizi | Scuola | Osservazioni (Indicare i fattori ambientali sui quali intervenire) | ||
F | B | F | B | ||
e1152 - Prodotti e tecnologie utilizzati per il gioco | |||||
e150 - Prodotti e tecnologie per la progettazione e la costruzione di edifici per il pubblico utilizzo | |||||
e135 - Prodotti e tecnologie per il lavoro | |||||
e2255 - Variazioni stagionali | |||||
e250 - Suono | |||||
e310 - Famiglia ristretta | |||||
e325 - Conoscenti, colleghi (compagni di scuola), vicini di casa e membri della comunità | |||||
e330 - Persone in posizione di autorità | |||||
e340 - Persone che forniscono aiuto e assistenza (es. addetti alla comunicazione) | |||||
e355 - Operatori sanitari | |||||
e360 - Altri operatori (es. collaboratori scolastici) | |||||
e410 - Atteggiamenti individuali dei componenti della famiglia ristretta | |||||
e425 - Atteggiamenti individuali di conoscenti, colleghi (compagni di classe), vicini di casa e membri della comunità | |||||
e430 - Atteggiamenti individuali di persone in posizione di autorità | |||||
e540 - Servizi, sistemi e politiche di trasporto |
Questo Profilo Dinamico Funzionale è stato realizzato in collaborazione tra docenti, operatori socio-sanitari e famiglia, e sottoscritto da:
Docenti | ||
Cognome e nome | Qualifica | Firma |
Operatori socio-sanitari/addetti all’assistenza | ||
Cognome e nome | Qualifica | Firma |
Famiglia | |
Cognome e nome | Firma |
Data
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Allegato 9 PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
COGNOME | NOME | nato/a a | il |
Residenza | Via e n. | Città | Tel. |
Scuola frequentata | Via e n. | Città | Tel. |
Servizio Socio-Sanitario | Via e n. | Città | Tel. |
Frequenza scolastica: anno scolastico classe sez.
Tempo scuola (n. ore) tempo di mensa (n. ore)
Figure di supporto
Organizzazione delle attività scolastiche
Organizzazione delle attività terapeutico-riabilitative
Organizzazione delle attività extra- scolastiche
Insegnante di sostegno (n. ore settimanali): Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza (n. ore settimanali): Addetto alla comunicazione (n. ore settimanali): Altre figure (specificare):
Tipo di attività | Frequenza |
classe | |
piccolo gruppo | |
individuale |
Tipo di attività | Frequenza |
Tipo di attività | Frequenza |
SCHEDA DI PIANIFICAZIONE
6) Aree di vita principali (Autonomia sociale)
5) Autonomia personale
4) Motorio-prassica
3) Relazionale
2) Comunicazione
1) Cognitiva e dell’apprendimento
AREE:
OBIETTIVI PRIORITARI DI SVILUPPO:
(Si fa riferimento agli obiettivi di sviluppo individuati nel Profilo Dinamico Funzionale)
INTERVENTO - SCUOLA | INTERVENTO -EQUIPE | INTERVENTO-FAMIGLIA | INTERVENTO EXTRA- SCUOLA | |
ATTIVITA’, METODOLOGIE E FATTORI AMBIENTALI(1) | ||||
TEMPI DI REALIZZAZIONE | ||||
VERIFICA: TEMPI E STRUMENTI | ||||
RISULTATI ATTESI |
(La scheda deve essere riprodotta e compilata per ciascuna area significativa del Profilo Dinamico Funzionale)
(1) Fattori ambientali: Per le categorie presenti nei Fattori ambientali tracciare una crocetta nell’apposito quadretto per indicare il ruolo di ciascun fattore ambientale (barriera o facilitatore). Lasciare vuoto il quadretto se il fattore ambientale non è rilevante per la situazione dell’alunno/studente oppure se non si possiedono informazioni.
F: facilitatore (punti di forza) B: barriera (aspetto problematico)
Questo Piano Educativo Individualizzato è stato realizzato in collaborazione tra docenti, operatori socio-sanitari e famiglia, e sottoscritto da:
docenti | ||
Cognome nome | qualifica | firma |
operatori socio-sanitari/addetti all’assistenza | ||
Cognome nome | qualifica | firma |
famiglia | |
Cognome nome | firma |
Data IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Allegato 10 (da compilare a cura delle SCUOLE)
RICHIESTA DI OPERATORE SOCIO-SANITARIO/ADDETTO ALL’ASSISTENZA PER ASSISTENZA SCOLASTICA
per l’anno scolastico
(da inviare entro il 15 marzo)
Istituto Via Comune tel. fax email
Nuova richiesta Rinnovo
L’alunno __ nato a il M F
residente a via n. tel. frequentante nell’anno in corso la scuola:
asilo nido
infanzia
primaria secondaria 1 grado
secondaria 2 grado CFP
Indirizzo del plesso
statale paritaria
nel prossimo anno scolastico frequenterà la scuola: asilo nido
infanzia
primaria secondaria 1 grado
secondaria 2 grado CFP
statale paritaria
Istituto Via Comune tel. fax email
Indirizzo del plesso
nella classe con n° alunni per un totale di n° ore settimanali su un totale di n° ore settimanali previste per la classe con il seguente orario settimanale (di frequenza dell’alunno):
xxxxxxx | xxxxxxxxxx | ||||
entrata | uscita | mensa | entrata | uscita | |
lunedì | |||||
martedì | |||||
mercoledì | |||||
giovedì | |||||
venerdì | |||||
sabato |
Anno in corso Richieste Assegnate Nuovo anno Richieste
Ore settimanali di sostegno | ||
Ore settimanali di assistenza |
Ore settimanali di sostegno | |
Ore settimanali di assistenza |
Periodo della giornata richiesto
DESCRIZIONE DELL’ALUNNO
Per ciascuna categoria I.C.F. indicare la gravità del problema utilizzando la seguente scala:
[0 = nessun problema; 1 = problema lieve; 2 = problema medio; 3 = problema grave; 4 = problema completo.] Inoltre, tracciare una crocetta nella colonna Assistenza se, per quella categoria, necessita anche dell’aiuto di un Operatore Socio-Sanitario/addetto all’assistenza.
1) AREA DELL’AUTONOMIA PERSONALE NELLA SCUOLA
a) Cura della persona | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | Assistenza | |
d 510 lavarsi | |||||||
d 530 bisogni corporali | |||||||
d 540 vestirsi | |||||||
d 550 mangiare | |||||||
d 560 bere |
Eventuali osservazioni:
b) Mobilità | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | Assistenza | |
d 415 mantenere una posizione corporea | |||||||
d 430 sollevare e trasportare oggetti | |||||||
d 440 uso fine della mano | |||||||
d 445 uso della mano e del braccio | |||||||
d 450 camminare | |||||||
d 455 spostarsi | |||||||
d 460 spostarsi in diverse collocazioni |
Eventuali osservazioni:
c) Compiti e richieste generali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | Assistenza | |
d 210 intraprendere un compito singolo | |||||||
d 220 intraprendere compiti articolati | |||||||
d 230 eseguire la routine quotidiana | |||||||
d 240 gestire la tensione ed altre richieste di tipo psicologico |
Eventuali osservazioni:
2) AREA RELAZIONALE NELLA SCUOLA
a) Interazioni e relazioni interpersonali | 0 | 1 | 2 | 3 | 4 | Assistenza | |
d 710 interazioni interpersonali semplici | |||||||
d 720 interazioni interpersonali complesse |
Eventuali osservazioni: