ACCORDO QUADRO PER LA MANUTENZIONE DELLA CARPENTERIA METALLICA E ALTRI SERVIZI ACCESSORI NELL’IMPIANTO INTEGRATO DI SMALTIMENTO RIFIUTI DI SAN ZENO, AREZZO
ACCORDO QUADRO PER LA MANUTENZIONE DELLA CARPENTERIA METALLICA E ALTRI SERVIZI ACCESSORI NELL’IMPIANTO INTEGRATO DI SMALTIMENTO RIFIUTI DI SAN ZENO, AREZZO
CAPITOLATO D’ONERI
Il Responsabile Unico del Procedimento
(Xxx. Xxxxxx Xxxxxxx)
Arezzo, Novembre 2016
CODICE IDENTIFICATIVO DI GARA (CIG): 6859322B92
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AISA IMPIANTI S.p.A.
sede legale: Xxxxxx Xxxxxxxx xxx Xxxx, xxx – Xxx Xxx Xxxx – 00000 XXXXXX
X.X. x X.XXX 00000000000 - X.X.X. xx Xxxxxx n. 164281 - Cap. soc. €. 0.000.000,00 i.v.
Tel e Fax 0000 000000 – PEC xxxxxxxxxxxx@xxx.xx
CAPITOLO 1
OGGETTO DELL’ACCORDO
ART. 1 – OGGETTO DELLA PROCEDURA
La procedura ha per oggetto l’affidamento di un accordo quadro per la manutenzione della carpenteria metallica e altri servizi accessori nell’Impianto integrato di smaltimento rifiuti di San Zeno, Arezzo.
L’accordo quadro verrà concluso con un solo operatore economico, ai sensi dell’art.54 del D.Lgs 50/2016. Il luogo di esecuzione dei servizi è l’Impianto integrato di smaltimento rifiuti di San Zeno, Arezzo, strada Vicinale dei Mori snc, località San Zeno.
La Stazione appaltante non assume alcun impegno in ordine al riconoscimento dell’intero importo di aggiudicazione o parte di esso, che è meramente presuntivo e rilevante solo ai fini della costituzione della cauzione. L’aggiudicatario non avrà nulla a pretendere in relazione al presente Accordo quadro, fintantoché la Stazione appaltante non darà esecuzione ai contratti applicativi.
In presenza di particolari circostanze la Stazione appaltante si riserva la facoltà di affidare manutenzioni dello stesso genere anche ad altre imprese o effettuare le manutenzioni con proprio personale, senza che l’aggiudicatario possa avanzare richieste di compensi o indennizzi di sorta.
Durante l’esecuzione degli appalti basati sul presente accordo e sino al completamento degli stessi, l’aggiudicatario si assume tutte le responsabilità civili, nessuna esclusa, relative all’attività, manlevando la Stazione appaltante da qualsiasi responsabilità di sorta.
La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di interrompere la presente procedura di gara per qualsiasi motivo senza alcun preavviso e senza che ciò possa determinare motivo di richiesta di risarcimento da parte dei soggetti partecipanti alla procedura stessa.
La Stazione Appaltante si riserva la facoltà di non aggiudicare il presente appalto, qualsiasi sia il motivo e senza che ciò possa determinare motivo di richiesta di risarcimento da parte dei soggetti partecipanti alla procedura stessa.
ART. 2 – DURATA DELL’ACCORDO QUADRO
L’accordo quadro ha validità fino alla concorrenza massima dell’importo di aggiudicazione e comunque non oltre 12 mesi naturali e consecutivi decorrenti dalla data di aggiudicazione del contratto.
La Stazione appaltante si riserva inoltre la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di aggiudicare il medesimo accordo quadro alle medesime condizioni temporali ed economiche di cui al precedente capoverso al medesimo operatore.
ART. 3 – LUOGO DI ESECUZIONE DELL’APPALTO
Le operazioni di manutenzione si svolgeranno ovunque all’interno dello stabilimento e su qualsiasi struttura o macchina presente nell’impianto integrato di smaltimento rifiuti di San Zeno. Fatto salvo elementi di massa inferiore a 50 kg, tutte le operazioni propedeutiche alle manutenzioni, quali a titolo esemplificativo e non esaustivo: realizzazioni di tratti di tubazioni, di tralicci, tramogge, cilindri, verniciature, zincature, dovranno essere realizzate fuori dall’impianto di San Zeno, nell’officina indicata nel modulo 3 del disciplinare di gara. All’interno dell’impianto dovranno pertanto essere svolte tutte le altre attività di manutenzione previste nell’accordo quadro. Tutte le attività svolte all’interno dell’impianto di San Zeno dovranno essere realizzate solamente da personale dipendente del soggetto aggiudicatario.
ART. 4 – CONTRATTI APPLICATIVI
I contratti applicativi dell’accordo quadro avranno la formula del modulo d’ordine e si intenderanno conclusi all’atto del loro ricevimento da parte dell’Appaltatore. Con ciascun contratto applicativo verranno disposte le prescrizioni tecniche d’intervento.
Nel modulo d’ordine sarà riportata la prestazione da eseguire, la quantità e la data entro cui l’intervento deve essere inderogabilmente completato e consegnato alla Stazione appaltante.
La somma degli importi complessivi dei “moduli d’ordine” derivanti dal presente accordo quadro non potrà superare l’importo complessivo di aggiudicazione, ferma restando la facoltà della Stazione appaltante di disporre interventi per un importo complessivo minore a quello massimo
definito in precedenza o non disporre alcun intervento qualora non se ne verifichi la necessità, senza che l’Appaltatore possa vantare alcun credito o risarcimento di sorta.
ART. 5 – RAPPRESENTANTE DELL’APPALTATORE – RISPETTO DELLE NORME E DELLE PROCEDURE DI SICUREZZA
Il Legale rappresentante dell’Appaltatore, qualora non conduca direttamente le manutenzioni e prima dell’inizio delle stesse, dovrà comunicare per scritto alla Stazione appaltante il nominativo di un proprio rappresentante al quale dovranno essere affidati i seguenti compiti:
- coordinare personalmente le attività oggetto del presente appalto;
- condurre la squadra di intervento dell’esecutore;
- coordinare l’attività dell’esecutore con l’attività del committente.
Non sarà ammesso di eseguire manutenzioni presso l’impianto di smaltimento rifiuti di San Zeno in assenza dell’Appaltatore, ovvero del rappresentante dell’Appaltatore o del suo sostituto.
La Stazione appaltante, a suo insindacabile giudizio e per qualsivoglia ragione, può richiedere la sostituzione immediata del Responsabile dei lavori o del suo sostituto. In tal caso l’aggiudicatario dovrà provvedere a sostituire immediatamente la persona in questione e ad allontanarlo dall’impianto senza che ciò possa dare titolo per poter chiedere alcun compenso od indennizzo.
L’impresa esecutrice è tenuta al rispetto di tutte le norme per la tutela della salute e sicurezza del personale impiegato nei lavori e dei terzi, in particolare è tenuta al rispetto di quanto previsto nel Documento Unico di Valutazione dei Rischi e misure per eliminare le interferenze (DUVRI) predisposto dal committente, che sarà allegato e farà parte integrante del contratto di appalto e delle sue successive modifiche ed integrazioni. Le violazioni a quanto sopra stabilito comporteranno l’adozione dei provvedimenti previsti dal DUVRI stesso sia nei confronti dell’esecutore che dell’aggiudicatario.
CAPITOLO 2
REGOLE GENERALI DI ESECUZIONE DELLE MANUTENZIONI
ART. 6 – ESECUZIONE DELLE MANUTENZIONI
Le attività dovranno essere eseguite in conformità a quanto previsto nel presente capitolato e in tutti i documenti di gara ed essere eseguite secondo le regole dell’arte. L’Appaltatore deve conformarsi alla massima diligenza nell’adempimento dei propri obblighi.
L’esecuzione dei lavori di manutenzione dovrà in generale garantire la continuità dell’esercizio delle attività dell’impianto integrato di smaltimento rifiuti. Il Responsabile di Xxxxxxxx, o persona da esso delegato, indicherà all’Appaltatore un elenco di attività che dovranno essere eseguite e portate a termine entro i tempi prestabiliti come indicato nei moduli d’ordine.
All’Appaltatore potranno essere richiesti anche interventi di verifica, ispezione, pulizia e tutti gli interventi di manutenzione che dovessero risultare necessari a insindacabile giudizio della Stazione appaltante. La Stazione appaltante stabilisce a suo insindacabile giudizio l’ordine e la quantità delle prestazioni da eseguire, facendo sempre riferimento all’Elenco Xxxxxx allegato al disciplinare di gara.
Nel corso della vigenza contrattuale, per qualsiasi motivo e senza che ne sia data comunicazione alcuna all’Aggiudicatario, la Stazione appaltante si riserva sin d’ora la facoltà di effettuare con proprio personale lavori oggetto del presente appalto in luogo dell’Appaltatore, senza che questi possa avanzare pretesto alcuno di danno.
A discrezione della Stazione appaltante, all’Appaltatore potrà essere consegnato un disegno dettagliato delle lavorazioni da eseguire oppure un disegno di massima oppure una parte meccanica da riprodurre in modo identico o secondo le variazioni ordinate dalla Stazione appaltante. In tutti i casi, inoltre, sarà obbligo e responsabilità dell’Appaltatore verificare le misurazioni e redigere, se ritenuto opportuno, i disegni esecutivi prima di iniziare il lavoro. In ogni caso, qualora l’Appaltatore ritenga che gli ordini di lavoro ricevuti non siano sufficientemente chiari, prima di eseguirli, dovrà richiedere i necessari chiarimenti alla Stazione appaltante.
La Stazione appaltante, nel corso dell’esecuzione delle manutenzioni, si riserva la facoltà di introdurre varianti non sostanziali a suo insindacabile giudizio senza che da ciò l’Appaltatore possa pretendere compensi diversi da quanto pattuito.
Per contro, l’Appaltatore non potrà apportare ai lavori ordinati alcuna variazione senza l’approvazione della Stazione appaltante.
Qualora l’approvvigionamento dei materiali sia posto a carico della Stazione appaltante, gli interventi verranno affidati all’Appaltatore solo dopo che il materiale necessario sia già a sua disposizione.
Per tutte le attività da porre in atto all’interno dell’impianto di San Zeno, a meno che non sia diversamente previsto, l’Appaltatore dovrà utilizzare utensili, attrezzature e materiali di consumo di sua proprietà essendo espressamente proibito utilizzare utensili, attrezzature e materiali di consumo di proprietà della Stazione appaltante, salvo eccezioni debitamente autorizzate di volta in volta.
Inoltre, qualora sia necessario od utile preparare all’interno dell’impianto di San Zeno delle parti per la successiva posa in opera e qualora sia opportuno che tali lavorazioni avvengano in un locale appositamente attrezzato, si specifica che è fatto divieto all’impresa esecutrice di utilizzare i locali officina della Stazione appaltante, ma dovrà utilizzare il locale messo a disposizione dalla Stazione appaltante.
Qualora prevista, la finitura con verniciatura a base sintetica dovrà essere effettuata presso l’officina dell’aggiudicatario. All’interno dell’impianto di X. Xxxx potranno essere effettuati solo dei ritocchi ed esclusivamente a pennello, essendo tassativamente proibito l’utilizzo della verniciatura a spruzzo. Il colore della verniciatura sarà scelto dalla Stazione appaltante. La verniciatura dovrà essere effettuata previa preparazione del fondo, sgrassatura con solventi e mano di antiruggine.
I prodotti vernicianti, fondi, solventi e diluenti, se conservati all’interno dell’impianto, dovranno essere stoccati in idoneo contenitore predisposto dall’Appaltatore da posizionarsi in un punto concordato con il committente, inoltre non potranno essere superati dei quantitativi complessivi di prodotti concordati sempre con il committente.
Per ogni singolo intervento di manutenzione preso in carico l’Appaltatore si impegnerà ad eseguire la pulizia e la preparazione dell’area di intervento e, ad attività ultimata, garantirà la restituzione dell’area con rimozione dei materiali di risulta e delle attrezzature di lavoro.
ART. 7 – MODALITA’ SPECIFICHE PER IL LAVAGGIO DEL GENERATORE DI VAPORE: LAVAGGIO DELL’INTERO CORPO RADIANTE, DEI BANCHI SURRISCALDATORI ED ECONOMIZZATORI, DEL CANALE INGRESSO FUMI E DIFFUSORI FUMI DEL REATTORE, DELLA SOMMITA’ DELLA PARETE DIVISORIA TRA CAMERA DI COMBUSTIONE E POST-COMBUSTIONE
Il presente articolo disciplina le modalità di esecuzione del lavaggio in esercizio del generatore di vapore della linea di incenerimento dell’impianto di smaltimento rifiuti di San Zeno. Il lavaggio si articola nelle seguenti fasi:
1. lavaggio in esercizio dell’intero corpo radiante lato fumi del generatore di vapore. La temperatura dei gas all’interno del corpo radiante oscilla tra un massimo di 1.000 °C nel primo canale, ed un minimo di 600 °C nel quarto canale. La temperatura dell’acqua circolante nei tubi del corpo radiante è di 250 °C circa, ad una pressione di 40 bar. La portata dei gas è di 35.000 Nm3/h circa. La camera di combustione viene mantenuta ad una depressione relativa compresa fra -0,5 mbar e -1,5 mbar;
2. lavaggio in esercizio dei banchi surriscaldatori. La temperatura dei gas oscilla tra un massimo di 600 °C ed un minimo di 400 °C. La temperatura massima del vapore acqueo circolante è di 380 °C, ad una pressione di 40 bar. La portata dei gas è di 35.000 Nm3/h circa. La camera di combustione viene mantenuta ad una depressione relativa compresa fra - 0,5 mbar e -1,5 mbar.
3. lavaggio in esercizio dei banchi economizzatori. La temperatura dei gas oscilla tra un massimo di 400 °C, ed un minimo di 250 °C. La temperatura massima dell’acqua è di 220
°C, ad una pressione compresa fra 50 e 40 bar. La portata dei gas è di 35.000 Nm3/h circa. La camera di combustione viene mantenuta ad una depressione relativa compresa fra -0,5 mbar e -1,5 mbar;
4. lavaggio in esercizio del reattore La temperatura dei gas oscilla tra 400 °C e 150°C. La portata dei gas è di 35.000 Nm3/h circa. Il reattore viene mantenuto ad una depressione relativa compresa fra -5 mbar e -10 mbar;
5. lavaggio in esercizio della sommità della parete divisoria fra camera di combustione e post- combustione. La temperatura dei gas oscilla tra 1.200 °C e 1.000 °C. La portata dei gas è di
35.000 Nm3/h circa. La camera di combustione viene mantenuta ad una depressione relativa compresa fra -0,5 mbar e -1,5 mbar;
Durante l’effettuazione del lavaggio, così come definito dal presente articolo, l’appaltatore dovrà assumersi tutte le responsabilità civili e penali, nessuna esclusa, relative all’attività svolta, manlevando la stazione appaltante da qualsiasi responsabilità di sorta.
L’appaltatore dovrà inoltre assicurare il mantenimento delle condizioni di sicurezza in tutte le fasi di esecuzione del lavaggio.
All’atto del sopralluogo, a ciascun concorrente verrà consegnata copia del DUVRI con allegata l’istruzione operativa ITQAS IMP15 - pulizia caldaia SH ECO del Sistema di Gestione aziendale ai sensi delle norme ISO 9001 e ISO 14001. In tale istruzione sono riportate le modalità operative di lavaggio del generatore di vapore. Tale istruzione operativa è allegata affinché l’appaltatore ne possa prendere atto per acquisire informazioni ai fini della tutela della sicurezza del personale proprio, della stazione appaltante e di eventuali terzi, accettando inoltre, con la sottoscrizione del presente atto, tutti i requisiti, prescrizioni, disposizioni, specifiche operative e dispositivi di protezione individuale ivi previsti ai fini del coordinamento delle attività fra stazione appaltante ed appaltatore ed impegnandosi quindi a rispettarle tutte nei minimi particolari. Eventuali deroghe sul coordinamento fra le parti potranno essere concesse esclusivamente dal Responsabile della gestione dell’impianto ed esclusivamente in forma scritta.
Al presente capitolato sono allegate le sezioni trasversali e longitudinali del generatore di vapore (allegati n. 1 e n. 2).
Prima dell’attivazione del lavaggio l’appaltatore nomina il Responsabile del Servizio, al quale dovranno essere affidati i seguenti compiti:
- rappresentare l’aggiudicatario per tutto il periodo di durata dell’appalto;
- partecipare personalmente alle attività di lavaggio;
- condurre la squadra di intervento dell’aggiudicatario;
- coordinare, secondo quanto descritto nella procedura ITQAS.IMP15, l’attività dell’aggiudicatario con l’attività del committente. A tale scopo viene munito di radio portatile per comunicare in tempo reale con il capoturno.
Nel corso del periodo di validità dell’appalto, l’aggiudicatario non potrà sostituire il Responsabile del Servizio ad eccezione di cause di forza maggiore documentabili (dimissioni, licenziamento, ecc.).
La stazione appaltante, a suo insindacabile giudizio e per qualsivoglia ragione, può richiedere la sostituzione immediata del Responsabile del Servizio, In tal caso l’aggiudicatario dovrà provvedere ad allontanare dal servizio la persona in questione e a nominare un’altra.
Prima dell’attivazione del lavaggio, inoltre, l’appaltatore dovrà trasmettere alla stazione appaltante la lista dei nominativi del personale dell’appaltatore che verrà impiegato nell’esecuzione del lavaggio, indicando non oltre dieci nominativi. Per tutto il periodo di validità dell’appalto, l’appaltatore potrà impiegare esclusivamente il personale compreso nella lista di cui sopra.
Tutto il personale compreso nella lista di cui sopra ed il Responsabile del Servizio, dovrà preventivamente essere adeguatamente formato dall’appaltatore al rispetto della procedura ITQAS.IMP15 e sugli aspetti relativi al coordinamento reciproco delle attività. Non sarà accettato nello svolgimento del lavaggio personale che non sia stato preventivamente istruito. Alla attività formativa potrà presenziare personale della stazione appaltante espressamente incaricato.
L’appaltatore prende atto che il personale che eseguirà il lavaggio potrà in ogni momento essere allontanato dall’impianto senza che da ciò possa pretendere risarcimento alcuno qualora, ad insindacabile giudizio della stazione appaltante, venga rilevato il mancato rispetto della procedura ITQAS.IMP15 o il mancato rispetto delle norme e procedure generali a tutela della propria sicurezza propria o di quella di terzi.
Si riporta di seguito l’elenco delle attrezzature necessarie per effettuare il servizio.
Per l’effettuazione del servizio, le attrezzature di seguito riportate saranno messe a disposizione dalla stazione appaltante:
- aria compressa;
- acqua;
- energia elettrica;
- prese interbloccata 220 V in parete.
Le seguenti attrezzature dovranno invece essere messe a disposizione dall’aggiudicatario:
- idropulitrici;
- tubazioni di adduzione dell’aria compressa fino ai punti di presa dell’aria fissi sulla carpenteria del generatore di vapore;
- tubazioni di adduzione dell’acqua dalle idropulitrici fino ai punti di presa fissi sulla carpenteria del generatore di vapore;
- lance per acqua ed aria compressa, compreso raccorderia per l’attacco alla tubazione di adduzione e all’ugello;
- ugelli delle lance;
- tubazioni di adduzione dell’acqua dai punti di presa fissi alle lance, compreso raccorderia;
- tubazioni di adduzione dell’aria dai punti di presa fissi alle lance, compreso raccorderia;
- autorespiratore;
- tute anticalore, vestimenti e D.P.I. nelle quantità e tipologie richieste nel DUVRI e relativi allegati;
- utensileria varia;
- pistola avvitatrice ad aria compressa;
- prolunghe per la distribuzione dell’energia elettrica;
- corpi illuminanti adeguati per l’illuminazione dell’interno della caldaia.
7.1 Lavaggio in esercizio dell’intero corpo radiante: la stazione appaltante richiederà all’appaltatore l’esecuzione del lavaggio del corpo radiante con un anticipo non inferiore a 2 giorni naturali e consecutivi (esempio: la stazione appaltante lunedì 6 marzo 2017 richiede l’intervento per mercoledì 8 marzo 2017). Verrà richiesto di effettuare il lavaggio sia nei giorni feriali, sabato compreso, che nei giorni festivi infrasettimanali.
Settimanalmente, la stazione appaltante effettua la richiesta di intervento, telefonicamente o tramite telefax o posta elettronica.
Di norma, la frequenza di intervento è settimanale, eccetto i periodi di inattività per manutenzione della linea di incenerimento, durante le quali il lavaggio è sospeso.
L’appaltatore, ricevuta la richiesta di intervento, deve comunicare alla stazione appaltante l’orario di inizio dell’attività di lavaggio, che non può essere anteriore alle 6:00 a.m. e successivo alle 9:00 a.m.; in ogni caso l’appaltatore deve avere concluso completamente l’attività di lavaggio entro le 13:00 del medesimo giorno.
Non sono ammessi, per nessuna ragione se non per cause di forza maggiore documentabili, variazioni sulla data di intervento, o posticipi sull’orario di conclusione dell’intervento, eccetto che ciò non venga espressamente richiesto dalla stazione appaltante.
Il lavaggio del corpo radiante deve essere eseguito mediante asportazione dello strato di cenere dalle superfici di scambio termico, con il solo uso di acqua in pressione (150-200 bar) ad una portata di 10-20 litri/min. L’aggiudicatario si impegna a mantenere le attrezzature fornite dalla stazione appaltante in perfetta efficienza e ad averne la massima cura. Eventuali danni all’attrezzatura imputabili all’aggiudicatario e non dovuti al normale uso verranno addebitati.
I dispositivi di protezione individuale in dotazione alla squadra di intervento sono a completo carico e cura dell’appaltatore.
Il grado di efficienza dell’intervento viene misurato mediante la rilevazione, attraverso la sonda denominata TT003, della temperatura dei gas all’ingresso del 4° banco surriscaldatore, alle ore 9:00
a.m. del giorno successivo a quello di intervento, che deve essere inferiore a 480 °C, con una portata dei gas superiore a 32.000 Nm3/h ed una temperatura in camera di post-combustione (misurata dalla sonda TI 7001) non inferiore a 980 °C.
7.2 Lavaggio in esercizio dei banchi surriscaldatori e dei banchi economizzatori: la stazione appaltante richiederà all’appaltatore l’esecuzione del lavaggio dei banchi surriscaldatori e del corpo economizzatore con un anticipo non inferiore a 2 giorni naturali e consecutivi (esempio: la stazione appaltante lunedì 6 marzo 2017 richiede l’intervento per mercoledì 8 marzo 2017). L’effettuazione del lavaggio verrà richiesta esclusivamente nei giorni feriali (festivi infrasettimanali esclusi), sabato compreso.
Settimanalmente la stazione appaltante effettuerà la richiesta di intervento, telefonicamente o tramite telefax o posta elettronica.
Di norma, la frequenza di intervento è settimanale, eccetto i periodi di inattività per manutenzione della linea di incenerimento, durante le quali il lavaggio è sospeso.
L’aggiudicatario si impegna a mantenere le attrezzature fornite dalla stazione appaltante in perfetta efficienza e ad averne la massima cura. Eventuali danni all’attrezzatura imputabili all’aggiudicatario e non dovuti al normale uso verranno addebitati.
I dispositivi di protezione individuale in dotazione alla squadra di intervento sono a completo carico e cura dell’appaltatore.
L’appaltatore, ricevuta la richiesta di intervento, dovrà comunicare alla stazione appaltante l’orario di inizio dell’attività di lavaggio, che non potrà essere anteriore alle 6:00 a.m. e successivo alle 9:00 a.m.. In ogni caso l’appaltatore deve avere concluso completamente l’attività di lavaggio alle 13:00 del medesimo giorno.
Non sono ammessi, per nessuna ragione se non per cause di forza maggiore documentabili, variazioni sulla data di intervento, o posticipi sull’orario di conclusione dell’intervento, eccetto che ciò non venga espressamente richiesto dalla stazione appaltante.
Il lavaggio dei banchi surriscaldatori deve essere eseguito mediante asportazione dello strato di cenere dalle superfici di scambio termico, con il solo uso di aria compressa (7-8 bar).
Il grado di efficienza dell’intervento di lavaggio dei banchi surriscaldatori viene misurato visivamente da un incaricato della stazione appaltante che, a lavoro appena concluso, verifica l’assenza di polvere sulla prima e sull’ultima spira di ciascun banco surriscaldatore.
Il lavaggio dei banchi economizzatori deve essere eseguito mediante asportazione dello strato di cenere dalle superfici di scambio termico, con il solo uso di aria compressa (7 bar).
Il grado di efficienza dell’intervento di lavaggio dei banchi economizzatori viene misurato mediante la rilevazione, attraverso la sonda denominata TI030, della temperatura dei gas all’ingresso del reattore di abbattimento degli acidi, alle ore 15:00 del giorno di intervento, che deve essere inferiore a 265 °C, con una portata dei gas superiore a 32.000 Nm3/h ed una temperatura in camera di post-combustione (misurata dalla sonda TI 7001) non inferiore a 980 °C. A richiesta della stazione appaltante, il lavaggio dovrà essere effettuato con acqua in pressione.
7.3 Lavaggio in esercizio del reattore: la stazione appaltante richiederà all’appaltatore l’esecuzione del lavaggio del reattore con un anticipo non inferiore a 2 giorni naturali e consecutivi (esempio: la stazione appaltante lunedì 6 marzo 2017 richiede l’intervento per mercoledì 8 marzo 2017). L’effettuazione del lavaggio verrà richiesta esclusivamente nei giorni feriali (festivi infrasettimanali esclusi), sabato compreso.
Settimanalmente la stazione appaltante effettuerà la richiesta di intervento, telefonicamente o tramite telefax o posta elettronica.
Di norma, la frequenza di intervento è bisettimanale eccetto i periodi di inattività per manutenzione della linea di incenerimento, durante le quali il lavaggio è sospeso.
L’aggiudicatario si impegna a mantenere le attrezzature fornite dalla stazione appaltante in perfetta efficienza e ad averne la massima cura. Eventuali danni all’attrezzatura imputabili all’aggiudicatario e non dovuti al normale uso verranno addebitati.
I dispositivi di protezione individuale in dotazione alla squadra di intervento sono a completo carico e cura dell’appaltatore.
L’appaltatore, ricevuta la richiesta di intervento, dovrà comunicare alla stazione appaltante l’orario di inizio dell’attività di lavaggio, che non potrà essere anteriore alle 6:00 a.m. e successivo alle 9:00 a.m.. In ogni caso l’appaltatore deve avere concluso completamente l’attività di lavaggio alle 13:00 del medesimo giorno.
Non sono ammessi, per nessuna ragione se non per cause di forza maggiore documentabili, variazioni sulla data di intervento, o posticipi sull’orario di conclusione dell’intervento, eccetto che ciò non venga espressamente richiesto dalla stazione appaltante.
Il lavaggio del reattore deve essere eseguito mediante asportazione dello strato di cenere dalle superfici di scambio termico, con il solo uso di acqua in pressione.
Il grado di efficienza dell’intervento di lavaggio dei banchi surriscaldatori viene misurato visivamente da un incaricato della stazione appaltante.
7.4 Lavaggio in esercizio della sommità della parete divisoria fra camera di combustione e post-combustione: la stazione appaltante richiederà all’appaltatore l’esecuzione del lavaggio della parete divisoria tra camera di combustione e post combustione con un anticipo non inferiore a 2 giorni naturali e consecutivi (esempio: la stazione appaltante lunedì 6 marzo 2017 richiede l’intervento per mercoledì 8 marzo 2017). Verrà richiesto di effettuare il lavaggio sia nei giorni feriali, sabato compreso, che nei giorni festivi infrasettimanali.
La stazione appaltante effettuerà la richiesta di intervento telefonicamente o tramite telefax o posta elettronica.
Di norma, la frequenza di intervento è annuale e non coinciderà con i periodi di inattività per manutenzione della linea di incenerimento, durante le quali il lavaggio è sospeso.
L’appaltatore, ricevuta la richiesta di intervento, deve comunicare alla stazione appaltante l’orario di inizio dell’attività di lavaggio, che non può essere anteriore alle 6:00 a.m. e successivo alle 9:00 a.m.. In ogni caso l’appaltatore deve avere concluso completamente l’attività di lavaggio entro le 13:00 del medesimo giorno.
Non sono ammessi, per nessuna ragione se non per cause di forza maggiore documentabili, variazioni sulla data di intervento, o posticipi sull’orario di conclusione dell’intervento, eccetto che ciò non venga espressamente richiesto dalla stazione appaltante.
Il lavaggio della parete divisoria tra camera di combustione e post combustione deve essere eseguito mediante asportazione dello strato di cenere dalle superfici refrattarie con uso di acqua in pressione (150-200 bar) ad una portata di 10-20 litri/min., oppure con aria compressa secondo necessità alla pressione di 7 bar. L’aggiudicatario si impegna a mantenere le attrezzature fornite dalla stazione appaltante in perfetta efficienza e ad averne la massima cura. Eventuali danni all’attrezzatura imputabili all’aggiudicatario e non dovuti al normale uso verranno addebitati.
I dispositivi di protezione individuale in dotazione alla squadra di intervento sono a completo carico e cura dell’appaltatore.
ART. 8 – PRESCRIZIONI PER IL PERSONALE DELL’APPALTATORE
Per le esigenze del proprio personale impiegato per le manutenzioni all’interno dell’impianto di San Zeno, l’Appaltatore dovrà predisporre a propria cura e spese uno o più box ad uso spogliatoio, ecc..
Il box ad uso del personale dovrà essere idoneo secondo le normative vigenti, all’uso specifico cui è destinato, in particolare l’impianto elettrico dovrà essere realizzato a regola d’arte da impresa abilitata e progettato da professionista iscritto negli albi professionali, come previsto dal DM 37/2008, in quanto potrà essere collegato all’impianto elettrico della Stazione appaltante. Il punto di alimentazione e le modalità di posa della linea di alimentazione dovranno essere concordate tra l’Aggiudicatario e la Stazione appaltante.
La Stazione appaltante non consentirà l’uso di propri locali, con l’unica eccezione dei servizi igienici. E’ fin d’ora noto che l’impianto di San Zeno non è dotato di alcun locale idoneo ad uso di mensa. Al personale dell’Appaltatore è inoltre consentito di rimanere all’interno dell’impianto di
San Zeno solo per il tempo strettamente indispensabile per compiere le manutenzioni ordinate e le operazioni accessorie ed è proibito permanere per altri motivi quali attese, dormire, pranzare ecc..
ART. 9 – MATERIALI
L’aggiudicatario dovrà fornire tutti i materiali e le forniture (a titolo esemplificativo e non esaustivo: metallo, attrezzature di taglio e saldatura, elettrodi, bombole, dadi, bulloni, viti) necessari alle manutenzioni, ad esclusione di quanto previsto all’art. 13 e salvo diversa comunicazione della Stazione appaltante, in modo che l’impianto sia riparato, completo in ogni sua parte e pronto all’uso secondo le migliori regole dell’arte.
Per le forniture previste a carico della Stazione appaltante, l’aggiudicatario dovrà a propria cura ed onere al trasporto dei materiali di consumo dalla sede del fornitore indicato dalla Stazione appaltante stessa, alla propria officina.
Generalmente i fornitori della Stazione appaltante hanno sede entro la provincia di Arezzo.
Nei casi previsti, l’aggiudicatario dovrà obbligatoriamente approvvigionarsi con i materiali forniti dalla Stazione appaltante. Diversamente, qualora l’aggiudicatario si approvvigioni presso propri fornitori, fermo restando la facoltà della Stazione appaltante di rifiutare la manutenzione eseguita in sede di collaudo, è sin d’ora stabilito che i costi del materiale stesso non verranno rimborsati.
I materiali di consumo da utilizzarsi all’interno dell’impianto di San Zeno, qualora previsti a carico della Stazione appaltante, verranno consegnati all’aggiudicatario presso l’impianto stesso.
Unitamente alla consegna presso l’impianto di San Zeno delle lavorazioni effettuate, dovranno essere restituiti anche i materiali ferrosi da costruzione di sfrido in quanto, diversamente, la Stazione appaltante provvederà ad addebitare i relativi costi all’Appaltatore. Per le verifiche farà fede unicamente la pesa dell’impianto di San Zeno.
ART. 10 – MANUTENZIONI IN CASO D’URGENZA
In alcune occasioni le manutenzioni sono collegate direttamente al funzionamento ed alla sicurezza del processo dell’impianto di smaltimento di X. Xxxx, pertanto si potranno verificare dei casi in cui le manutenzioni andranno eseguite con estrema urgenza.
I casi in cui le manutenzioni vadano eseguite con urgenza verranno stabiliti a insindacabile giudizio della Stazione appaltante.
In tale evenienza l’Appaltatore deve garantire la presenza del proprio personale presso l’impianto di X. Xxxx entro 30 minuti dalla chiamata. Entro i successivi 30 minuti deve essere in grado di iniziare le manutenzioni, sia che siano da effettuare presso la propria officina che presso l’impianto di X. Xxxx. Le chiamate potranno essere effettuate nell’arco delle 24 ore per 365 gg/anno, festivi e domenicali compresi e, nel caso siano effettuate per via telefonica, verranno comunque confermate in forma scritta, compreso fax od email, ove sarà evidenziato il carattere di urgenza.
Nel corso dei 12 mesi della vigenza contrattuale, potranno verificarsi un numero di chiamate per lavori di urgenza non superiore a 25.
ART. 11 – GESTIONE DEI RIFIUTI PRODOTTI
I rifiuti prodotti presso l’officina dell’aggiudicatario e derivanti dalla lavorazione dei materiali forniti dalla Stazione appaltante sono di proprietà dell’aggiudicatario che dovrà provvedere a tutti gli oneri di gestione (stoccaggio, trasporto e smaltimento/recupero) previsti dalla vigente normativa. Fanno eccezione gli sfridi di materiale ferroso da costruzione che, come previsto nel presente capitolato, devono essere consegnati alla Stazione appaltante assieme alle opere eseguite come avanzi di lavorazione, in quanto non costituiscono rifiuto.
I rifiuti prodotti dall’aggiudicatario presso l’impianto di San Zeno, sia che derivino dalla lavorazione di materiali forniti dalla Stazione appaltante, sia che derivino dalla lavorazione di materiali di proprietà dell’aggiudicatario, sono di proprietà dell’aggiudicatario stesso che dovrà provvedere a tutti gli oneri di gestione (stoccaggio, trasporto e smaltimento/recupero) previsti dalla vigente normativa. L’asportazione dei rifiuti dovrà avvenire giornalmente, anche se le lavorazioni
non sono ancora completate, in quanto non è ammesso il deposito temporaneo presso l’impianto di
X. Xxxx. Parimenti, lo stesso impianto di X. Xxxx non è autorizzato, per siffatti rifiuti, ad effettuare operazioni di deposito preliminare né di messa in riserva. Fanno eccezione gli sfridi di materiale ferroso da costruzione che, come previsto nel presente capitolato, devono essere consegnati alla Stazione appaltante assieme alle opere eseguite come avanzi di lavorazione, in quanto non costituiscono rifiuto.
ART. 12 – MODIFICHE IN CORSO D’OPERA
Per ragioni dovute a variazioni del processo produttivo dell’impianto di San Zeno, le quantità delle singole voci riportate nell’elenco prezzi sono del tutto indicative e potranno variare tanto in più quanto in meno, divenendo in alcuni casi anche nulle, dato che tra le lavorazioni indicate nell’elenco prezzi saranno richieste solo quelle che si renderanno effettivamente necessarie.
L’importo complessivo dell’appalto potrebbe pertanto subire riduzioni anche rilevanti, senza che ciò possa comportare richiesta di risarcimento da parte dell’Appaltatore.
In ogni caso, l’importo complessivo dell’appalto non potrà superare l’importo di aggiudicazione.
ART. 13 – ONERI A CARICO DELLA STAZIONE APPALTANTE
La Stazione appaltante provvederà a propria cura e spese all’approvvigionamento dei materiali indicati nel seguito, da impiegare per le manutenzioni richieste. L’approvvigionamento verrà effettuato, insindacabilmente, presso fornitori di propria fiducia.
- elettrodi per applicazioni particolari, secondo insindacabile scelta della Stazione appaltante ed in base alla tipologia di lavoro da eseguire;
- guarnizioni di qualunque tipo e genere;
- filo per saldatura MIG, esclusivamente per lavori di riporto sul trituratore;
- bacchette per saldatura a TIG (se necessario);
- prodotti sigillanti per applicazioni particolari, in base alla tipologia di lavoro da eseguire e secondo insindacabile scelta della Stazione appaltante;
- aria compressa alla pressione di 6 bar;
- acqua alla pressione di 6 bar;
- energia elettrica alle tensioni di 230 V e 400 V;
- cavi per l’alimentazione delle attrezzature di cui sopra fino ad una lunghezza di 50 m.
ART. 14 – ONERI A CARICO DELL’APPALTATORE
L’Appaltatore provvederà a propria cura e spese, per tutta la durata dell’appalto, all’approvvigionamento di quanto riportato nell’elenco che segue:
- lamiere di qualunque tipo e genere, profilati di qualunque tipo e genere, bulloneria di qualunque tipo e genere e qualsiasi altro materiale da costruzione metallico, a meno che nell’elenco prezzi non sia indicato diversamente;
- gas per saldatura (miscela di Argon, miscela ossi-acetilenica, ecc.);
- box spogliatoio da collocare all’interno dell’impianto di San Zeno a disposizione del personale dell’Appaltatore;
- attrezzatura portatile da officina (mola a disco, trapano, pistola ad aria compressa, smerigliatrice, saldatrice a MIG, ad elettrodo, a TIG, ecc.);
- dischi per mole;
- vernice sintetica del colore indicato dalla Stazione appaltante, fondi di preparazione, antiruggine, diluenti, pennelli;
- spazzole di acciaio;
- utensileria di uso comune necessaria per l’esecuzione dei lavori affidati (chiavi, cacciaviti, martelli, lime, ecc.)
- paranchi e Tilfort di portata non inferiore a 2.500 kg;
- cinghie di sollevamento varia portata fino ad un massimo di 3.000 kg;
- pistola ad aria compressa (di uso comune) per serraggio bulloneria;
- carrello portabombole, manometri, tubazioni, impugnatura ed utensili da taglio e da saldatura per l’uso della fiamma ossiacetilenica, in regola con le vigenti normative in materia, compreso materiali di consumo, ugelli, ecc.;
- tutto il materiale di consumo necessario per l’esecuzione dei lavori affidati, ad eccezione del materiale la cui fornitura è espressamente prevista a carico della Stazione appaltante dal presente capitolato e dall’Elenco Prezzi allegato al disciplinare di gara;
- noleggio ed utilizzo di macchine operatrici per il compimento degli interventi affidati (gru, autogru, argani elettrici, ecc.), fatta salva la possibilità della Stazione appaltante di noleggiare direttamente macchine se ritenuto opportuno;
- noleggio ed utilizzo di piattaforme di lavoro elevabili semoventi;
- i dispositivi di protezione individuale;
- noleggio e montaggio con personale qualificato delle opere provvisionali per la realizzazione degli interventi affidati (ponteggi, ecc.);
- quant’altro necessario per lo svolgimento del servizio escluso quanto espressamente riportato nell’art.13 del presente capitolato.
L’elenco sopra riportato è del tutto indicativo e non esaustivo, in quanto sono a completo carico dell’impresa aggiudicataria tutte le forniture necessarie per dare le opere oggetto di manutenzione riparate, complete in ogni loro parte e pronte all’uso secondo le migliori regole dell’arte, con l’unica eccezione delle forniture previste a carico della Stazione appaltante.
L’aggiudicatario sarà responsabile della custodia delle proprie macchine, attrezzature e materiali di consumo che tratterrà all’interno dell’impianto di X. Xxxx sollevando la Stazione appaltante da qualsiasi responsabilità di custodia.
ART. 15 – FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il personale dell’impresa esecutrice prima di essere impiegato nelle manutenzioni di cui al presente capitolato, dovrà essere adeguatamente formato sui rischi per la salute e sicurezza presenti nel lavoro e sulle relative misure di prevenzione e protezione, in particolare dovrà essere espressamente e specificamente formato su quanto previsto dal DUVRI.
Per effettuare ciascuna delle attività sotto riportate, come già dichiarato in fase di gara, l’impresa deve disporre, tra il proprio personale dipendente, di almeno due persone formate mediante la frequentazione di appositi corsi:
- attività di manovra di piattaforme di lavoro in elevazione semoventi (PLE);
- attività di montaggio/smontaggio di ponteggi (formazione di cui All. 21 del D.Lgs. 81/2008);
- attività di manovra di carrelli elevatori.
Gli oneri relativi alla predetta formazione sono a carico dell’Appaltatore in quanto compresi nei prezzi offerti in sede di gara, così come gli oneri per l’impiego di personale dotato di autorizzazioni ed attestati di idoneità necessari per eseguire particolari lavorazioni.
Il personale incaricato dello svolgimento delle attività di cui sopra, prima di iniziare gli interventi, dovrà consegnare agli incaricati della Stazione appaltante copia degli attestati di frequenza agli specifici corsi di formazione, diversamente la Stazione appaltante non consentirà l’esecuzione dei lavori, facendo decorrere i termini per il conteggio del ritardo in esecuzione.
ART. 16 – CERTIFICATO DI REGOLARE ESECUZIONE
Per ciascuna singola prestazione conclusa, il Responsabile dei lavori ed un incaricato della Stazione appaltante provvederanno in contraddittorio ad effettuare le operazioni necessarie alla redazione del certificato di regolare esecuzione, consistenti in:
- verifica dei quantitativi effettivamente realizzati;
- verifica della conformità del prodotto realizzato con quanto richiesto dalla stazione appaltante all’aggiudicatario;
- verifica della conformità alle migliori regole dell’arte del prodotto realizzato;
- verifica del rispetto della tempistica.
In caso di assenza del Responsabile dei lavori, l’incaricato della Stazione appaltante provvederà comunque ad effettuare le operazioni di cui sopra in presenza di due testimoni, anch’essi dipendenti della Stazione appaltante.
In caso di esito negativo l’impresa aggiudicataria dovrà porre mano al lavoro eseguito per realizzarlo come richiesto dalla Stazione appaltante, dopodiché verranno ripetute le verifiche.
In caso di esito positivo verrà emesso il certificato di regolare esecuzione.
L’impresa aggiudicataria può fatturare esclusivamente le prestazioni eseguite completamente e per le quali sia stato emesso il certificato di regolare esecuzione.
CAPITOLO 3 DISCIPLINA ECONOMICA
ART. 17 – FATTURAZIONE E PAGAMENTI
Il corrispettivo verrà liquidato mensilmente sulla base dei moduli d’ordine emessi dalla Stazione appaltante e completati e correttamente eseguiti dall’Appaltatore entro il mese di riferimento.
Potranno essere fatturati solo gli importi riportati nei certificati di regolare esecuzione redatti dalla Stazione appaltante.
Il pagamento verrà effettuato in un’unica soluzione entro 150 (centocinquanta) giorni data fattura fine mese.
La liquidazione degli importi dovuti al soggetto aggiudicatario è comunque subordinata alla acquisizione da parte della stazione appaltante del DURC con data di emissione non anteriore di 90 giorni alla data di scadenza del pagamento nonché di qualsiasi altra documentazione prevista dalla normativa vigente per l’accettazione dei pagamenti.
Gli oneri per l’attuazione delle misure di sicurezza verranno liquidati in rate mensili, tranne che per le voci relative a ponteggi e trabattelli e per gli oneri dovuti ai lavaggi del generatore di vapore.
ART. 18 – PAGAMENTI IN ACCONTO E ANTICIPAZIONE DEL PAGAMENTO DEI MATERIALI
Non è prevista la corresponsione di pagamenti in acconto. Non è prevista l’anticipazione del pagamento sui materiali o su parte di essi.
ART. 19 – CESSIONE DEL CONTRATTO E CESSIONE DEI CREDITI
E’ vietata la cessione del contratto sotto qualsiasi forma; ogni atto contrario è nullo di diritto. La cessione dei crediti è disciplinata dall’art. 106, comma 13, D.L.vo 50/2016.
CAPITOLO 4 DISPOSIZIONI PARTICOLARI
ART. 20 – PENALI IN CASO DI RITARDO PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE ECCETTO QUELLE DI LAVAGGIO DEL GENERATORE DI VAPORE
Per ciascun giorno solare naturale e consecutivo di ritardo nell’effettuazione degli interventi rispetto alle scadenze previste, ad esclusione del lavaggio del generatore di vapore disciplinato successivamente, verrà applicata una penale pari allo 1,0 per mille dell’importo del modulo d’ordine, al netto degli oneri per l’attuazione delle misure di sicurezza.
La stessa penale, pari allo 1,0 per mille dell’importo del modulo d’ordine, al netto degli oneri per l’attuazione delle misure di sicurezza, verrà applicata per ogni 30 minuti o frazione di ritardo sugli interventi a carattere di urgenza.
L’importo complessivo delle penali irrogate non può superare il 10 per cento dell’importo contrattuale; qualora i ritardi siano tali da comportare una penale di importo superiore alla predetta percentuale, si applicherà la procedura di risoluzione del contratto.
Gli importi delle penali che dovessero eventualmente applicarsi, saranno trattenuti, senza formalità di sorta, sull’ammontare delle fatture ammesse a pagamento. Nel caso in cui manchino crediti o siano insufficienti, l’ammontare delle penalità verrà addebitato sulla garanzia fideiussoria definitiva. In tali casi l’integrazione dell’importo della cauzione deve avvenire entro 15 (quindici) giorni naturali e consecutivi dall’introito della penalità.
ART. 21 – RISARCIMENTO DEL DANNO PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE ECCETTO QUELLE DI LAVAGGIO DEL GENERATORE DI VAPORE
L’applicazione delle penali di cui al precedente articolo non pregiudica il risarcimento del danno ulteriore avuto dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi.
Dopo il 5° ritardo, anche non consecutivo, superiore alle 24 ore naturali e consecutive, nell’effettuazione degli interventi rispetto alle scadenze previste, oltre alla penale pecuniaria di cui al precedente articolo, la Stazione appaltante potrà procedere alla rescissione del contratto, con
incameramento della cauzione e esperimento dell’azione in danno, per cui il soggetto aggiudicatario sarà tenuto al pagamento dell’eventuale maggiore spesa che la Stazione appaltante dovrà sostenere per far eseguire le manutenzioni oggetto di appalto.
Nel caso in cui il ritardo nell’effettuazione degli interventi rispetto alle scadenze previste prosegua e superi le 192 ore naturali e consecutive, oltre alla penale pecuniaria di cui sopra, la Stazione appaltante potrà procedere alla rescissione del contratto, con incameramento della cauzione e esperimento dell’azione in danno, per cui il soggetto aggiudicatario sarà tenuto al pagamento dell’eventuale maggiore spesa che la Stazione appaltante dovrà sostenere per far eseguire le manutenzioni oggetto di appalto.
Nel caso il ritardo sugli interventi richiesti, sia ordinari che a carattere di urgenza, sia tale da pregiudicare il regolare funzionamento dell’impianto (come causare rallentamenti o fermate della produzione), si procederà senz’altro all’esperimento dell’azione in danno. E’ fin d’ora noto che il ritardo dà luogo ad un danno dell’importo di 11˙700,00 (undicimilasettecento/00) euro/giorno, calcolato come segue:
• 1˙100,00 (millecento/00) euro/giorno per mancata cessione di energia elettrica;
• 2˙000,00 (duemila/00) euro/giorno per l’acquisto di energia elettrica dalla rete;
• 8˙600,00 (ottomilaseicento/00) euro/giorno per lo smaltimento in discarica del quantitativo di rifiuti combustibili che sarebbero inceneriti.
La Stazione appaltante, in caso di mancato rispetto del termine stabilito per l’ultimazione delle manutenzioni, moltiplicherà l’importo del danno giornaliero per i giorni di ritardo o frazioni di giorno accumulati dall’Appaltatore.
Ai predetti importi dovuti a fermata dell’impianto, andranno sommati gli importi degli altri eventuali danni patiti dalla Stazione appaltante, come mancato utilizzo di macchine noleggiate, mano d’opera specializzata impegnata e non utilizzata, ecc..
In caso di danni e danneggiamenti ambientali dovuti alla mancata adozione di normali cautele e buona pratica da parte del personale dell’aggiudicatario, quali sversamenti di sostanze liquide, di coloranti, di solventi/diluenti, dispersione di rifiuti verrà fatta rivalsa sulla polizza assicurativa/garanzia fideiussoria stipulata a favore della Stazione appaltante, specificamente prevista dal disciplinare di gara.
ART. 22 – PENALI IN CASO DI RITARDO PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE DEL GENERATORE DI VAPORE
Per il lavaggio del generatore di vapore non sono ammessi ritardi se non per causa di forza maggiore adeguatamente documentata.
In caso di ritardo sull’orario di inizio delle prestazioni di cui all’art.7 del presente capitolato, verrà applicata una penale pecuniaria pari allo 0,7 per mille dell’importo netto contrattuale per ogni ora o frazione di ora di ritardo.
Il conteggio delle ore di ritardo, rispetto all’orario di inizio delle prestazioni, per l’applicazione delle penali proseguirà anche se il ritardo medesimo è superiore alle 24 ore.
In caso di ritardo sull’orario di conclusione delle prestazioni di cui all’art.7 del presente capitolato, verrà applicata una penale pecuniaria pari allo 1,0 per mille dell’importo netto contrattuale per ogni ora o frazione di ora di ritardo.
Nel caso in cui il ritardo sull’orario di inizio delle prestazioni prosegua e superi le 60 ore naturali e consecutive, oltre alla penale pecuniaria di cui sopra saranno addebitati all’appaltatore i maggiori costi sostenuti dalla stazione appaltante per la mancata prestazione dell’appaltatore. Detti costi saranno trattenuti sull’ammontare delle fatture ammesse a pagamento, oppure, nel caso in cui manchino crediti o siano insufficienti, i maggiori costi verranno addebitati sulla cauzione definitiva. In tali casi l’integrazione dell’importo della cauzione deve avvenire entro 15 (quindici) giorni naturali e consecutivi dall’introito delle penalità.
Qualora il ritardo sull’orario di inizio delle prestazioni dovesse risultare superiore a 240 ore naturali e consecutive, la stazione appaltante procederà alla rescissione del contratto, sarà incamerata la cauzione e sarà esperita l’azione in danno, per cui il soggetto aggiudicatario sarà tenuto al pagamento dell’eventuale maggiore spesa che la stazione appaltante dovrà sostenere per l’approvvigionamento del servizio oggetto di cottimo.
Gli importi delle penali che dovessero eventualmente applicarsi, saranno trattenuti sull’ammontare delle fatture ammesse a pagamento, oppure, nel caso in cui manchino crediti o siano insufficienti, i maggiori costi verranno addebitati sulla cauzione definitiva. In tali casi l’integrazione dell’importo della cauzione deve avvenire entro 15 (quindici) giorni naturali e consecutivi dall’introito delle penalità.
Qualora l’ammontare delle penalità raggiunga complessivamente il 10 % dell’importo netto contrattuale, la stazione appaltante avrà facoltà di procedere alla risoluzione del contratto e si applicherà quanto previsto al quinto comma del presente articolo 20.2.
Nel caso in cui, alle ore 9:00 a.m. del giorno successivo all’intervento di lavaggio del corpo radiante, la temperatura misurata dalla sonda TT003, nelle condizioni descritte all’ultimo comma dell’art. 8, sia superiore a 481 °C, verrà applicata una decurtazione del 40 % (quaranta per cento) sul prezzo offerto in sede di gara.
Nel caso in cui, alle ore 15:00 del giorno di intervento di lavaggio dei banchi economizzatori, la temperatura misurata dalla sonda TI030, nelle condizioni descritte all’ultimo comma dell’art. 7.2, sia superiore a 270 °C, verrà applicata una decurtazione del 40 % (quaranta per cento) sul prezzo offerto in sede di gara.
Nel caso in cui il Responsabile del Servizio sia assente durante l’esecuzione del lavaggio, escluso cause di forza maggiore documentate, verrà applicata una decurtazione del 60 % (sessanta per cento) sul prezzo offerto in sede di gara.
ART. 23 – RISARCIMENTO DEL DANNO PER ATTIVITA’ DI MANUTENZIONE DEL GENERATORE DI VAPORE
L’applicazione delle penali di cui al precedente articolo non pregiudica il risarcimento del danno ulteriore subito dalla Stazione appaltante a causa dei ritardi o a causa della effettuazione del servizio di lavaggio in difformità ai patti contrattuali.
Qualora l’esecuzione difforme del servizio sia tale da costringere la stazione appaltante ad un fermo dell’impianto, a causa del livello di sporcamento troppo elevato del generatore di vapore, il danno giornaliero darà luogo ad un importo di 11˙700,00 (undicimilasettecento/00) euro/giorno, calcolato come segue:
• 1˙100,00 (millecento/00) euro/giorno per mancata cessione di energia elettrica;
• 2˙000,00 (duemila/00) euro/giorno per l’acquisto di energia elettrica dalla rete;
• 8˙600,00 (ottomilaseicento/00) euro/giorno per lo smaltimento in discarica del quantitativo di rifiuti combustibili che sarebbero inceneriti.
Qualora l’esecuzione difforme del servizio sia tale da causare una riduzione della produzione di energia elettrica, il danno giornaliero darà luogo ad un importo pari a quota parte dell’importo di 2.780,00 euro (dato dalla somma delle voci a) e b) del comma precedente). La quota parte sarà funzione della percentuale di riduzione della produzione di energia elettrica.
ART. 25 – INDEROGABILITA’ DEI TERMINI DI ESECUZIONE
Non costituiscono giustificato motivo di differimento dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma esecutivo o della loro ritardata ultimazione:
a) il ritardo nell'installazione del cantiere e nell'allacciamento alle reti tecnologiche necessarie al suo funzionamento, per l'approvvigionamento dell'energia elettrica e dell'acqua;
b) l’adempimento di prescrizioni, o il rimedio a inconvenienti o infrazioni riscontrate dal direttore dei lavori o dagli organi di vigilanza in materia sanitaria e di sicurezza, ivi compreso il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, se nominato;
c) il tempo necessario per l'esecuzione di prove sui campioni, di sondaggi, analisi e altre prove assimilabili;
d) il tempo necessario per l'espletamento degli adempimenti a carico dell'Appaltatore comunque previsti dal presente capitolato;
e) le eventuali controversie tra l’Appaltatore e i fornitori, subappaltatori, affidatari, altri incaricati dall’Appaltatore né i ritardi o gli inadempimenti degli stessi soggetti;
f) le eventuali vertenze a carattere aziendale tra l’Appaltatore e il proprio personale dipendente;
g) le sospensioni disposte dalla Stazione appaltante, dal Direttore dei lavori, dal Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione o dal R.U.P. per inosservanza delle misure di sicurezza dei lavoratori nel cantiere o inosservanza degli obblighi retributivi, contributivi, previdenziali o assistenziali nei confronti dei lavoratori impiegati nel cantiere;
h) le sospensioni disposte dal personale ispettivo del Ministero del lavoro e della previdenza sociale in relazione alla presenza di personale non risultante dalle scritture o da altra documentazione obbligatoria o in caso di reiterate violazioni della disciplina in materia di
superamento dei tempi di lavoro, di riposo giornaliero e settimanale, ai sensi dell’articolo 14 del Decreto n. 81 del 2008, fino alla relativa revoca.
Non costituiscono altresì motivo di differimento dell'inizio dei lavori, della loro mancata regolare o continuativa conduzione secondo il relativo programma o della loro ritardata ultimazione i ritardi o gli inadempimenti di ditte, imprese, fornitori, tecnici o altri, titolari di rapporti contrattuali con la Stazione appaltante, se l’Appaltatore non abbia tempestivamente denunciato per iscritto alla Stazione appaltante medesima le cause imputabili a dette ditte, imprese o fornitori o tecnici.
Le cause di cui al presente articolo non possono costituire motivo per la richiesta di proroghe, di sospensione dei lavori, per la disapplicazione delle penali, né per l’eventuale non risoluzione del Contratto per mancato rispetto dei termini.
ART. 26 – RISOLUZIONE DEL CONTRATTO PER GRAVE INADEMPIMENTO, GRAVE IRREGOLARITA’ E GRAVE RITARDO
Quando la Stazione appaltante accerta che comportamenti dell'Appaltatore concretano grave inadempimento alle obbligazioni di contratto, tale da compromettere la buona riuscita dei lavori, sentito il responsabile del procedimento, formula la contestazione degli addebiti all'Appaltatore, assegnando un termine non inferiore a quindici giorni per la presentazione delle proprie controdeduzioni al responsabile del procedimento.
Qualora le predette controdeduzioni vengano valutate negativamente, ovvero sia scaduto il termine senza che l'Appaltatore abbia risposto, la Stazione appaltante su proposta del responsabile del procedimento disporrà la risoluzione del contratto.
Qualora, al di fuori dei precedenti casi, l'esecuzione dell’appalto ritardi per negligenza dell'Appaltatore rispetto alle previsioni del programma, la Stazione appaltante assegnerà un termine, che, salvo i casi d'urgenza, non sarà inferiore a dieci giorni, per compiere i lavori in ritardo, e darà inoltre le prescrizioni ritenute necessarie. Scaduto il termine di cui sopra la Stazione appaltante procederà alla risoluzione del contratto. Inoltre il contratto si intenderà risolto di diritto nei seguenti casi:
• inadempienza grave agli obblighi contrattuali compresi quelli riguardanti la salute e sicurezza delle persone, la tutela ambientale e le norme di gestione dei rifiuti; in tal caso
verrà corrisposto quanto dovuto per le prestazioni regolarmente eseguite, fermo restando il diritto all’indennizzo del danno derivante dall’inadempienza;
• violazioni delle istruzioni ricevute dalla stazione appaltante per la circolazione all’interno dell’impianto e le modalità di esecuzione dei lavori;
• violazione degli obblighi assunti, in ordine alla normativa ed alla legislazione vigente;
• violazione delle norme antiinfortunistiche e delle disposizioni contenute nel DUVRI;
• violazione degli obblighi assunti, in ordine alla normativa e alla legislazione vigente;
• frode;
• qualsiasi altra evenienza prevista dal D.Lgs. 50/2016.
ART. 27 – CAUSE DI FORZA MAGGIORE
Sono considerate causa di forza maggiore:
1. gli scioperi documentati con dichiarazioni della Camera di Commercio territorialmente competente ovvero da altra fonte ritenuta ammissibile dalla Stazione appaltante;
2. gli eventi meteorologici, sismici e simili che creino reali difficoltà al regolare svolgimento delle attività di manutenzione straordinaria.
Gli eventuali giorni solari di ritardo derivanti da cause di forza maggiore costituiscono oggetto di franchigia agli effetti della determinazione dei termini di ultimazione dei lavori e della eventuale applicazione di penalità.
ART. 28 – CONTROVERSIE
Per le controversie derivanti dal presente appalto viene specificatamente esclusa la competenza arbitrale prevista dagli artt. 806 e seguenti del Codice di Procedura Civile. Foro competente in via esclusiva per la definizione delle controversie è quello di Arezzo.
ART. 29 – TUTELA CONTRO AZIONI DI XXXXX
Le condizioni di sicurezza e di tutela della salute per gli operatori e per i terzi in generale, richieste nel presente capitolato, ancorché incomplete, non esimono, per qualsivoglia motivo, l’Appaltatore a perseguire comunque tutti gli ulteriori accorgimenti necessari per rendere le attività appaltate, nel loro complesso e in ogni particolare, sicure in tutti gli aspetti, al di là della semplice conformità alle norme vigenti in materia antinfortunistica.
L’Appaltatore assume ogni responsabilità per casi di infortuni e di danni arrecati eventualmente alla Stazione appaltante e a terzi in dipendenza di manchevolezze o di trascuratezze nella esecuzione degli adempimenti assunti con il contratto.
L’Appaltatore si obbliga pertanto a tenere completamente sollevata e a rilevare indenne la Stazione appaltante da ogni responsabilità verso terzi per eventuali danni o infortuni, così come per qualunque altra causa dipendente dai lavori assunti, nonché per le attività del personale comandato nell’ambito delle prestazioni previste nel presente capitolato.
ART. 30 – TRACCIABILITA’ DEI PAGAMENTI
Ai sensi dell’articolo 3, commi 1 e 8, della legge n. 136/2010 e s.m.i., gli operatori economici titolari dell’appalto, nonché i subappaltatori, devono comunicare alla Stazione appaltante gli estremi identificativi dei conti correnti dedicati, anche se non in via esclusiva, accesi presso banche o presso Poste italiane S.p.A., entro 7 (sette) giorni dalla stipula del contratto oppure entro 7 (sette) giorni dalla loro accensione se successiva, comunicando altresì negli stessi termini le generalità e il codice fiscale delle persone delegate ad operare sui predetti conti.
In ottemperanza alla citata L. 136/2010 e s.m.i., si ricorda l’obbligo di esporre in fattura il CIG relativo al presente procedimento di gara.
Le clausole di cui al presente articolo saranno obbligatoriamente riportate nei contratti sottoscritti con i subappaltatori e i subcontraenti della filiera delle imprese a qualsiasi titolo interessate all’intervento; in assenza di tali clausole i predetti contratti sono nulli senza necessità di declaratoria.
In caso di inottemperanza ai suddetti adempimenti il contratto tra l’Appaltatore e la Stazione appaltante sarà considerato nullo e la Stazione appaltante potrà avvalersi della possibilità di risoluzione unilaterale del contratto stesso.
ART. 31 – DICHIARAZIONE AI SENSI DEL D.Lgs. 231/01 (Parti Terze) E INFORMAZIONI SULLA POLITICA INTEGRATA QUALITA’, AMBIENTE E SICUREZZA
La Società dichiara di avere approvato il proprio modello organizzativo contenente Codice Etico Comportamentale, ai sensi del D.Lgs. 231/01, con delibera del Consiglio di Amministrazione della Società in data 02.01.2013, e quindi richiede a tutti i propri aventi causa a qualsiasi titolo (parti terze) di conformare i propri comportamenti ai principi ed obiettivi di qualità e legalità dettati dalla suddetta normativa, ed assunti dalla Società nei precetti citati. Ogni parte terza si obbliga di conseguenza, nell’espletamento dell’attività oggetto del contratto, ad uniformarsi al rispetto dei criteri di comportamento indicati, la cui violazione costituirà inadempimento contrattuale ai sensi del Codice Civile. In particolare la contestazione dell’inadempimento di cui trattasi darà luogo alla facoltà della Società di risolvere di diritto il contratto ai sensi dell’art.1456 c.c. La Società ha inoltre approvato una Politica per la gestione della Qualità, dell’Ambiente e della Sicurezza nel lavoro, conformemente agli standard di cui alle norme UNI EN ISO 9011, UNI EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001, alla quale ha uniformato tutte le proprie attività, il cui contenuto è reso noto ai soggetti che lavorano per essa e a tutti gli interessati. L’estratto del Modello Organizzativo di cui al D.Lgs. 231/2001 e la Politica Integrata Qualità, Ambiente e Sicurezza sono disponibili per la consultazione nel sito aziendale xxx.xxxxxxxxxxxx.xx.
ART. 32 – INTERPRETAZIONE DEL CONTRATTO E DEL CAPITOLATO
In caso di norme del presente Capitolato tra loro non compatibili o apparentemente non compatibili, trovano applicazione in primo luogo le norme eccezionali, o quelle che fanno eccezione a regole generali, in secondo luogo quelle maggiormente conformi alle disposizioni
legislative o regolamentari oppure all'ordinamento giuridico, in terzo luogo quelle di maggior dettaglio e infine quelle di carattere ordinario.
Per quanto non sia in contrasto con le condizioni stabilite dal presente capitolato, dal disciplinare di gara, dagli allegati relativi a tutti i documenti, l'esecuzione dell'appalto è soggetta all'osservanza delle leggi e regolamenti vigenti.
L'interpretazione delle clausole contrattuali, così come delle disposizioni del presente capitolato, è fatta tenendo conto delle finalità del contratto e dei risultati ricercati con l'attuazione del progetto approvato; per ogni altra evenienza trovano applicazione gli articoli da 1362 a 1369 del codice civile.
ART. 33 – ALEGATI
Gli allegati formano parte integrante del presente capitolato d’oneri. Gli allegati sono:
1. Allegato 1: sezioni trasversali del generatore di vapore;
2. Allegato 2: sezioni longitudinali del generatore di vapore.
ART. 34 – CLAUSOLE VESSATORIE
Ai sensi dell’art. 1341 del C.C., l’Appaltatore approva specificatamente le clausole previste agli artt. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16,17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 24, 25, 26, 27,
28, 29, 30, 31, 32, 33 e 34 del presente capitolato.