Parere di regolarità tecnica:
Parere di regolarità tecnica:
⌧ favorevole
🞏 non favorevole, per la seguente motivazione:
……………………………………………
……………………………………………
……………………………………………
data della firma digitale del Coordinatore dell’Ufficio:
⌧ Direttore-Attività di Parco
🞏 Affari contabili e personale
🞏 Difesa del suolo
🞏 Interventi nel Parco
🞏 Lavori pubblici
🞏 Pianificazione territoriale
🞏 Ricerca e conservazione
🞏 Valorizzazione territoriale
🞏 Vigilanza e gestione della fauna
Parco Regionale delle Alpi Apuane
Direttore-Attività di Parco
Determinazione dirigenziale
n. 40 del 10 aprile 2017
oggetto: Avviso pubblico per l’affidamento di incarico di lavoro autonomo professionale per lo svolgimento dell’attività di Cooperante internazionale nel progetto “Educazione alla gestione territoriale partecipata quale elemento di sviluppo e consolidamento del processo democratico tunisino” – modifica e proroga termini
Parere di regolarità contabile:
l’imputazione del costo è:
🞏 regolare
🞏 non regolare, per il seguente motivo:
……………………………………………
data della firma digitale del Coordinatore dell’Ufficio
🞏 Affari contabili e personale
Acquisizione in economia (affidamento diretto)
si attesta:
🞏 la congruità del prezzo
data della firma digitale del Coordinatore dell’Ufficio
che ha espresso il parere di regolarità tecnica
Bilancio preventivo 2017:
🞏 esercizio provvisorio 🞏 schema approvato ⌧ adottato
Piano esecutivo di gestione 2017:
🞏 esercizio provvisorio 🞏 schema approvato ⌧ approvato
conto/sottoconto 000000 | € 0.000,00 | bilancio 2017 |
conto/sottoconto 000000 | € 0.000,00 | bilancio 2017 |
conto/sottoconto 000000 | € 0.000,00 | bilancio 2017 |
conto/sottoconto 000000 | € 0.000,00 | bilancio 2017 |
––––––––––– | ||
totale | € 0.000,00 |
Verifica su centrali di committenza on line:
convenzioni-accordi Consip/MePa/sistema “start” Regione Toscana
🞏 si propone il ricorso allo strumento di acquisto di MePa
oppure, si attesta:
⌧ l'assenza di questa tipologia di beni o servizi
🞏 la presenza di questa tipologia di beni o servizi, ma con prestazioni diverse da quelle necessarie per l’ente [oppure: con condizioni di adesione che non soddisfano le esigenze dell’ente]
🞏 la presenza di questa tipologia di beni o servizi, con parametri qualità-prezzo da utilizzare come limite massimo per propria autonoma procedura di gara
data della firma digitale del
Coordinatore dell’Ufficio
che ha espresso il parere di regolarità tecnica
CIG:
🞏 impegno economico sul budget > € 5.000
⌧ incarico di collaborazione autonoma
Pubblicazione:
La presente determinazione dirigenziale viene pubblicata all’Albo pretorio on line del sito internet del Parco (xxx.xxxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx.xxx),
a partire dal giorno indicato nello stesso e per i 15 giorni consecutivi
atto sottoscritto digitalmente ai sensi del D. Lgs. 82/2005 e succ. mod. ed integr.
il Direttore (o suo delegato)
Il Direttore
Vista la L. R. 11 agosto 1997, n. 65 e succ. mod. ed integr.;
Visto lo Statuto del Parco, di cui alla deliberazione del Consiglio Regionale n. 307 del 9 novembre 1999 e succ. mod. ed integr., con particolare riferimento all’art. 16, comma 4, lett. c) che individua il Direttore come responsabile delle procedure di appalto e di concorso;
Visto il Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e succ. mod. ed integr.;
Visto il Xxxxxxx xxx Xxxxxxxxxx xxx Xxxxx x. 0 del 19 febbraio 2015;
Vista la L.R. 26/2009 (Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana);
Visto il Piano integrato delle attività internazionali (PIAI) 2012/2015 approvato dal Consiglio Regionale con deliberazione n. 26 del 4 aprile 2012;
Considerato che il suddetto Piano prevedeva la presentazione di “Progetti semplici” Asse 1 e Asse 3, in materia di internazionalizzazione responsabile da parte di soggetti terzi, secondo quanto indicato nell’allegato 1 dello stesso Piano;
Richiamato il Decreto dirigenziale delle Regione Toscana n. 3463 del 27 luglio 2015 con cui venivano approvate le graduatorie per i Progetti semplici anno 2015 Asse 1 e Asse 3 ed in cui il Progetto presentato dall’Ente Parco si è collocato al primo posto della graduatoria regionale relativa all’asse 1 “Cooperazione internazionale”;
Richiamato, altresì, il Decreto dirigenziale delle Regione Toscana n. 1412 del 14 novembre 2016 con cui è stata disposta l’attribuzione del finanziamento del Progetto de quo;
Rilevato che il Progetto in parola vede la partecipazione di diversi soggetti tra cui il Parco Regionale delle Alpi Apuane nella veste di soggetto proponente e capofila del Progetto;
Considerato che l’Ente Parco, dato il rilevante lasso di tempo trascorso dalla presentazione della proposta progettuale alla sua approvazione e finanziamento, ha chiesto e ottenuto dalla Regione Toscana di poter procedere ad una rimodulazione delle attività in parola prevedendo, tra le altre cose, la figura di un cooperante internazionale per poter dar corso a segmenti importanti del Progetto;
Rilevato che il Progetto, avente durata di 12 mesi, ha ufficialmente preso avvio in data 16 febbraio 2017 e che, pertanto, è necessario provvedere tempestivamente alla realizzazione delle azioni previste dallo stesso;
Accertata, nel rispetto della normativa vigente, l’impossibilità oggettiva di avvalersi all’interno della propria struttura di una figura professionale idonea a svolgere il ruolo di cooperante internazionale;
Ritenuto, pertanto, opportuno procedere all’individuazione di tale figura alla quale competeranno anche attività amministrative di gestione e rendicontazione dello stesso, oltre a dover garantire lo svolgimento, nell’arco della durata del Progetto, anche di alcune brevi missioni in Tunisia di durata variabile;
Ritenuto, altresì, opportuno che si debba provvedere al conferimento di incarico individuale di lavoro autonomo, poiché rientrano in tale disciplina tutti gli incarichi conferiti a persone fisiche con riferimento alle ipotesi individuate dagli articoli 2222 (Contratti d’opera) e 2230 (Prestazione d’opera individuale) del codice civile;
Dato atto che la prestazione sarà espletata personalmente dal soggetto selezionato, per tutta la durata del progetto, in piena autonomia senza vincoli di subordinazione ma in stretto coordinamento con la struttura dell’Ente Parco e che tale incarico non determina la copertura di posti nella dotazione organica dell’Ente Parco;
il Direttore (o suo delegato)
Dato atto che il presente affidamento trova previsione nel programma annuale per l’affidamento di incarichi di collaborazione autonoma (redatto ai sensi dell’art. 46 del D.L. 112/08, convertito in legge n. 133/2008), di cui alla deliberazione del Consiglio direttivo n. 8 del 31 marzo 2017;
Visto il Regolamento recante la disciplina per il conferimento di incarichi di collaborazione autonoma dell’Ente Parco delle Alpi Apuane approvato con deliberazione del Consiglio direttivo n. 7 del 19 febbraio 2015;
Verificata la compatibilità della spesa prevista, pari a € 4.200,00 nei limiti di spesa fissati dal Progetto;
Vista la propria determinazione dirigenziale n. 37 del 3 aprile 2017, che ha approvato l’Avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico di lavoro autonomo professionale avente ad oggetto l’attività di Cooperante internazionale nel progetto “Educazione alla gestione territoriale partecipata quale elemento di sviluppo e consolidamento del processo democratico tunisino”;
Tenuto conto che la lettura dell’art. 11 di tale Avviso ha destato problemi interpretativi e soprattutto potrebbe generare dubbi sulla natura autonoma e non subordinata di tale incarico;
Ritenuto dunque di modificare tale articolo esplicitando che, tra i luoghi di adempimento, è contemplata pure la sede dell’incaricato;
Ritenuto altresì che – a fronte di tale modifica – è necessario prorogare i termini di presentazione della domanda;
determina
a) di modificare, come specificato in narrativa, l’Avviso pubblico approvato con determinazione dirigenziale n. 37 del 3 aprile 2017, sostituendolo integralmente con l’allegato “A” alla presente determinazione, per l’affidamento dell’incarico di lavoro autonomo professionale avente ad oggetto l’attività di Cooperante internazionale nel progetto “Educazione alla gestione territoriale partecipata quale elemento di sviluppo e consolidamento del processo democratico tunisino”, nonché i propri allegati, n. 1 (modello di domanda di partecipazione) e n. 2 (progetto – parte generale);
b) di pubblicare il presente Xxxxxx e i suoi allegati nn. 1 e 2, all’Albo Pretorio on line e nella sezione “amministrazione trasparente” del sito istituzionale del Parco, rispettivamente agli indirizzi web: xxx.xxxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx.xxx xxx.xxxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/XXXXXXXXX/XXXXXXXXXXX/xxxxxxxxxxx_xxxxx_xxxxxxxx.xxx
determina
altresì che il presente provvedimento entri immediatamente in vigore.
Il Direttore
xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx
AB/ab file: det_dir_040_17.doc
Allegato “A” alla determinazione dirigenziale n. 40 del 10 aprile 2017
Avviso pubblico per l’affidamento di incarico di lavoro autonomo
di cooperante internazionale nel progetto
“Educazione alla gestione territoriale partecipata quale elemento di sviluppo e consolidamento del processo democratico tunisino”
Si rende noto che:
Art. 1 - Natura giuridica dell’incarico e tipologia del contratto
L’incarico verrà inquadrato come contratto d’opera, ai sensi degli artt. 2222 e seguenti del Codice Civile, trattandosi di incarico di collaborazione professionale di lavoro intellettuale autonomo e si concretizzerà in una prestazione comunque a carattere non subordinato.
L’incaricato dovrà comunque tener conto delle direttive del Direttore del Parco, Responsabile del Progetto de quo, cui spetta la verifica dei risultati richiesti al prestatore e un potere di coordinamento spazio-temporale nei confronti dell’incaricato.
Per la natura dell’incarico, l’Ente è esonerato da qualsiasi responsabilità per eventuali danni fisici o materiali che il professionista incaricato possa subire nello svolgimento dell’incarico oggetto del presente avviso, tranne quelli dipendenti dall’Ente stesso e/o dai suoi dipendenti.
Art. 2 - Oggetto dell’incarico professionale
La selezione è volta ad acquisire n.1 figura professionale per svolgere tutte le attività previste dal Progetto allegato al presente avviso. In particolare l’incaricato dovrà eseguire le seguenti prestazioni:
a) fornire assistenza gestionale, tecnico-logistica e amministrativa delle attività progettuali previste;
b) coordinare e supervisionare le attività in loco che si svolgeranno in Italia e Tunisia, così come previste dal progetto, mediante brevi missioni nelle aree oggetto del Progetto;
c) redigere le rendicontazioni finanziarie del Progetto per l’Ente di Gestione in base alle “Linee guida per la rendicontazione” approvate con decreto dirigenziale della Regione Toscana n. 3739 del 18 settembre 2013;
d) curare le relazioni e gli accordi con le organizzazioni partner del progetto e con gli attori istituzionali locali e gli altri attori rilevanti e gli stakeholder del Progetto;
e) collaborare nelle attività di promozione e comunicazione del Progetto;
f) collaborare con i partner locali ed esteri alla pianificazione degli eventi formativi e divulgativi previsti dal Progetto;
g) redigere un rapporto conclusivo delle attività svolte.
Le prestazioni di cui sopra saranno svolte secondo le esigenze dell'Ente Parco, in stretta collaborazione con gli Uffici dell’Ente Parco.
Art.3 - Requisiti richiesti per il conferimento dell’incarico
Gli aspiranti, ai fini della ammissione alla procedura di selezione, dovranno possedere alla data di pubblicazione del presente avviso i seguenti requisiti di diverso ordine:
requisiti generali:
a) aver compiuto 18 anni e non aver un’età superiore a quella prevista dalle norme vigenti per il collocamento a riposo;
b) possedere la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea;
c) godere dei diritti civili e politici (i candidati cittadini degli stati membri dell’Unione europea devono godere dei diritti civili e politici anche negli stati di appartenenza o provenienza);
d) non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento ovvero essere stati licenziati a seguito di provvedimento disciplinare;
e) non essere decaduti da impiego pubblico per avere conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile ovvero non essere stati collocati a riposo;
f) non avere a proprio carico: sentenze definitive di condanna o provvedimenti definitivi di misure di sicurezza o di prevenzione o di procedimenti penali e/o amministrativi in corso, nei casi previsti
dalla legge come causa di licenziamento; sentenze definitive di condanna o provvedimenti definitivi di misure di sicurezza o di prevenzione o procedimenti penali o amministrativi in corso che possono costituire impedimento all’instaurazione e/o al mantenimento del rapporto di lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione;
g) possedere l’idoneità fisica al profilo da ricoprire ed alle mansioni da svolgere;
h) essere in possesso di patente di guida e di documento di viaggio valido per l’espatrio;
i) essere disponibile ad effettuare missioni nell’area di Progetto.
requisiti speciali:
a) possedere una buona conoscenza delle lingue francese e inglese, scritta e orale, quanto meno a livello B2, quale sintesi delle diverse abilità linguistiche (comprensione, scritto e parlato), secondo il Common European Framework of Reference for Languages (CEFR);
b) avere acquisito una precedente esperienza lavorativa, almeno decennale, nell’ambito di progetti e programmi di sviluppo locale nell’area africana, presso amministrazioni pubbliche e/o aziende private di rilevante interesse nazionale e/o internazionale e/o organizzazioni non governative (ONG) con la dimostrazione di un’adeguata esperienza negli interventi di cooperazione internazionale;
c) essere capace di gestire relazioni con i partner, gli stakeholder, nonché con le autorità e le istituzioni locali e nazionali;
d) conoscenza dei principali strumenti informatici, in particolare del pacchetto MS Office.
L’assenza anche di uno solo dei requisiti sopra elencati previsti per la partecipazione alla selezione sarà motivo di esclusione
Art. 4 - Xxxxxx preferenziali
Costituiscono titoli preferenziali:
a) esperienza professionale in attività oggetto del Progetto resa in paesi del Nord Africa;
b) conoscenza di altre lingue, oltre il francese e l’inglese (con particolare riferimento alla lingua araba);
c) possesso di xxxxxx, master e/o dottorati, in materie attinenti la cooperazione internazionale volta a promuovere lo sviluppo socio economico sostenibile.
Art. 5 - Incompatibilità’
Visti la natura e l’importo del presente incarico affidato a persona fisica, lo svolgimento a qualsiasi titolo di attività di consulenza e assistenza a favore di altri enti o istituzioni non costituisce motivo di incompatibilità se di modesta entità in relazione all’impegno.
Incarichi in essere all’atto della firma del contratto dovranno comunque essere dichiarati nella loro natura e nel loro impegno così come dovranno essere dichiarati i contratti che saranno assunti successivamente e nel periodo di durata del contratto stesso.
Art. 6 - Durata dell’incarico, documentazione e compenso
L’incarico avrà durata pari a 12 mesi, a decorrere dalla data di sottoscrizione del relativo disciplinare e terminerà in ogni caso alla data di conclusione del Progetto.
Il compenso complessivo lordo previsto per l’espletamento dell’incarico in argomento è fissato in € 4.200,00 (quattromiladuecento/00) annui, comprensivo di i.v.a. e al lordo delle trattenute di legge e di ogni altro onere previsto dalla legge.
Tale importo sarà corrisposto con le modalità e i tempi che verranno stabiliti nel contratto/disciplinare d’incarico.
Fermo restando l’importo complessivo prima indicato, saranno trattate con altre risorse le spese di trasferta sostenute nell’ambito del Progetto per la partecipazione ad incontri, riunioni ed eventi fuori Italia.
Al momento di sottoscrizione del contratto/disciplinare d’incarico, l’incaricato dovrà sottoscrivere specifica dichiarazione di insussistenza di cause di inconferibilità/incompatibilità ex D. Lgs. 39/2013 e succ. mod. ed integr. e di non trovarsi in alcuna situazione di conflitto di interessi nello svolgimento dell’attività in argomento.
L’Ente Parco si riserva la facoltà di recedere motivatamente dal contratto, anche in relazione ai mutamenti delle proprie necessità organizzative, con preavviso scritto di almeno 3 (tre) mesi. In tal caso l’incarico in questione terminerà alla data stabilita dall’Ente e il professionista non potrà pretendere alcunché, tranne il pagamento del compenso per le prestazioni svolte fino a quel momento.
L’incarico, nel rispetto della normativa vigente in materia, potrà essere prorogato in relazione al completamento del Progetto, con autorizzazione della Regione Toscana.
Gravidanza, malattia ed infortunio non comportano estinzione del rapporto contrattuale, che rimane sospeso senza erogazione del corrispettivo. Non è comunque prevista, in relazione a tali cause, una proroga contrattuale. Il contratto si risolverà se la sospensione si protrae per un periodo superiore ad 1/6 del periodo contrattuale complessivo.
Art. 7 - Modalità di presentazione della domanda di partecipazione
Le domande dovranno esser spedite unicamente per via telematica, esclusivamente in un unico formato PDF, compilando l’allegato format (modulo 1) al presente avviso, all’indirizzo di posta elettronica certificata xxxxxxxxxxxxxxx@xxx.xx con le modalità previste dall’art. 65 del D. Lsg. 82/2005 e succ. mod. ed integr.
Le domande dovranno pervenire inderogabilmente entro e non oltre le ore 12:00 del 26 aprile 2017.
Le domande pervenute oltre detto termine non verranno prese in considerazione.
La selezione avverrà sulla base delle domande pervenute nel termine sopra indicato e gli esiti della selezione saranno pubblicati sul sito dell’Ente Parco.
Nella mail da inviare dovrà esser indicato il seguente oggetto: “selezione per cooperante internazionale”. Nella domanda di ammissione alla selezione, l’aspirante dovrà dichiarare sotto la propria responsabilità ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000 e consapevole delle sanzioni previste dall’art. 76 del medesimo D.P.R.:
a) il cognome, nome, codice fiscale e luogo e la data di nascita;
b) il possesso della cittadinanza italiana o di un altro stato membro dell’Unione Europea;
c) il Comune di iscrizione alle liste elettorali, ovvero i motivi della non iscrizione o cancellazione dalle liste medesime (per i cittadini degli altri Stati membri dell’Unione Europea: il godimento dei diritti politici negli Stati di appartenenza o provenienza);
d) l’età non inferiore ad anni 18 e non superiore a quella prevista dalle norme vigenti per il collocamento a riposo;
e) di non aver riportato condanne penali e non esser sottoposto a procedimenti penali che impediscano, ai sensi delle vigenti disposizioni, la costituzione di rapporto di pubblico impiego presso pubblica amministrazione;
f) di non essere stato destituito dall'impiego presso una Pubblica Amministrazione per persistente insufficiente rendimento e di non essere stato dichiarato decaduto da un impiego statale, ai sensi dell'art. 127 lettera d) del D.P.R. 10/01/1957, n. 3, per aver conseguito l'impiego mediante produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile;
g) di esser fisicamente idoneo a svolgere le mansioni previste per l’incarico;
h) il possesso di patente di guida e di documenti di viaggio validi per l’espatrio;
i) la disponibilità ad iniziare l’attività subito dopo il conferimento dell'incarico e ad effettuare missioni nell’area di Progetto;
j) il possesso dei requisiti generali e speciali previsti dall’art. 3 del presente avviso in precedenza richiamati;
k) il possesso di eventuali titoli preferenziali di cui all’art. 4 del presente avviso, con conseguente specificazione ed eventuale documentazione degli stessi;
l) le eventuali ed ulteriori esperienze svolte che si ritengano utili all’incarico di cui al presente avviso;
m) la residenza e recapito presso la quale dovranno esser indirizzare tutte le comunicazioni relative alla selezione con indicazione del numero telefonico, casella di posta elettronica o recapito se diverso dalla residenza;
n) il consenso al trattamento dei dati personali;
o) di essere consapevole che l’affidamento dell’incarico non istaura alcun rapporto di lavoro dipendente;
p) l’accettazione incondizionata di tutte le norme del bando di selezione.
In calce alla domanda deve esser apposta la firma del candidato la cui mancata apposizione non è sanabile e comporta l’automatica esclusione dalla selezione.
La domanda di partecipazione dovrà essere corredata altresì da:
a) curriculum professionale, debitamente firmato e datato;
b) copia fotostatica di un documento di identità in corso di validità;
c) documenti e titoli ovvero dichiarazione sostitutiva dei documenti e titoli ritenuti utili ai fini della valutazione comparativa e relativo elenco debitamente sottoscritto.
L'Amministrazione si riserva la facoltà di procedere ad idonei controlli sulla veridicità del contenuto delle autocertificazioni delle dichiarazioni sostitutive; in caso di falsa dichiarazione sono applicabili le disposizioni previste dall'art.76, comma1, del D.P.R. n. 445/2000 e dal codice penale.
Tutte le modalità di autocertificazione fin qui previste si applicano indistintamente ai cittadini italiani ed ai cittadini dell'Unione Europea (art. 3, comma 2, del D.P.R. n. 445/2000). I cittadini extracomunitari residenti in Italia, secondo le disposizioni del regolamento anagrafico della popolazione residente approvato con
D.P.R. n. 223/89, possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive limitatamente ai casi in cui si tratti di comprovare stati, fatti e qualità personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani.
Art. 8 - Commissione esaminatrice e criteri di valutazione
La selezione avverrà ad opera di apposita Commissione esaminatrice nominata dal Direttore del Parco e da lui stesso preseduta (o dal Funzionario delegato dal Direttore).
La Commissione esaminatrice provvederà all’esame delle candidature pervenute secondo le fasi di seguito descritte:
I fase: valutazione ammissibilità delle domande
La Commissione esaminatrice procederà prioritariamente alla verifica della completezza della documentazione trasmessa quindi alla verifica del possesso dei requisiti generali e speciali indicati nel presente avviso. Le domande incomplete non saranno comunque prese in considerazione.
In qualunque momento della procedura potrà essere richiesta la documentazione necessaria all’accertamento dei requisiti soprattutto se dichiarati ovvero si potrà procedere d’ufficio all’accertamento degli stessi.
La mancanza anche di uno solo dei succitati requisiti comporterà l’esclusione dalla procedura o se i requisiti saranno persi nel corso dell’incarico la revoca della collaborazione.
II fase: valutazione dei titoli e graduatoria finale
La Commissione esaminatrice provvederà alla valutazione dei curricula e di quanto dichiarato e documentato nella domanda, allegati compresi.
Per la valutazione dei titoli si farà riferimento, per quanto compatibile, all’art. 7, dell’allegato III al vigente Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei servizi dell’Ente Parco, di cui alla deliberazione della Giunta esecutiva n. 10 del 4 novembre 2003 e succ. mod. ed integr.
Saranno tenuti in particolare considerazione i titoli preferenziali di cui all’art. 4 del presente avviso. Sulla base dei punteggi ottenuti dai singoli candidati, sarà redatta la graduatoria finale.
Art. 9 - Conferimento dell’incarico
Il Direttore del Parco provvederà, con proprio atto, a conferire l’incarico in base alle risultanze istruttorie (graduatoria) della Commissione esaminatrice, invitando il candidato prescelto alla sottoscrizione del relativo contratto.
L’incarico sarà regolato da apposito contratto conformemente a quanto previsto dalla normativa in materia di affidamento di incarichi di prestazioni di lavoro autonomo, senza vincolo di subordinazione, da svolgersi nel rispetto delle direttive fornite dall’Ente Parco.
In caso di decadenza dall’attribuzione dell’incarico, si procederà, con le medesime modalità di cui sopra, al conferimento dello stesso al candidato idoneo utilmente classificato in graduatoria al posto successivo.
Art. 10 - Clausola di salvaguardia
L’Ente Parco si riserva la facoltà di modificare, prorogare, sospendere, riaprire i termini o revocare la presente procedura di selezione qualora se ne riveli la necessità o l’opportunità. Per quanto non previsto nel presente avviso valgono, in quanto applicabili, le vigenti disposizioni di legge in materia.
Art. 11 - Luoghi di adempimento
Le prestazioni richieste dovranno essere eseguite presso le sedi dell’Ente Parco e/o dell’incaricato, nonché nei luoghi indicati o previsti dal progetto, in relazione agli obiettivi prefissati da quest’ultimo.
Art. 12 - Note generali
L’Ente Parco non è vincolato e non assume alcun obbligo nei confronti dei soggetti che avranno inviato la domanda.
Tali soggetti non potranno vantare alcun diritto, neppure per via precontrattuale, nel caso in cui Ente Parco sospenda o interrompa il procedimento di selezione ovvero per qualsiasi ragione non addivenga all’affidamento definitivo dell’incarico.
Si potrà procedere al conferimento dell'incarico anche in presenza di una sola candidatura valida, purché ritenuta congrua e idonea.
L’Ente Parco si riserva il diritto di non procedere al conferimento dell'incarico nel caso in cui nessuna candidatura risulti idonea in relazione all'oggetto del contratto, o per sopraggiunte ragioni di opportunità organizzative.
Qualora dal controllo emerga, anche successivamente, la non veridicità del contenuto delle dichiarazioni, l’aspirante sarà escluso dalla selezione e decadrà dall’incarico, se già conferito, e dovrà rispondere ai sensi delle leggi vigenti in materia di dichiarazioni non veritiere.
È escluso l’instaurarsi di qualsiasi rapporto di lavoro subordinato con l’Ente Parco per effetto dell’incarico professionale di cui al presente avviso.
La partecipazione alla selezione comporta l’accettazione, senza riserve, di tutte le prescrizioni e le precisazioni del presente avviso, nonché di quelle che disciplinano o disciplineranno lo stato giuridico ed economico dell’incarico professionale messo a bando.
Per quanto non espressamente previsto dal presente avviso si fa riferimento al codice civile ed alle norme vigenti per gli incarichi di consulenza, di collaborazione occasionale, di collaborazione coordinata e continuativa e per i contratti a progetto.
Il Direttore dell’Ente Parco si riserva la facoltà di modificare, prorogare, sospendere o revocare il presente avviso, qualora ne rilevasse la necessità e l’opportunità per esigenze motivate dell’Ente o per ragioni di pubblico interesse.
Art. 13 - Trattamento dati
Le informazioni fornite saranno raccolte e trattate ai sensi del D. Lgs. 196/2003 e succ. mod. ed integr., ai fini del procedimento in parola, soprattutto per consentire l’accertamento dell’idoneità dei concorrenti, nonché nell’eventualità della stipula del disciplinare d’incarico, per cui il trattamento dei dati sarà impronta a liceità e correttezza nella piena tutela dei diritti dei concorrenti e della loro riservatezza.
Art. 14 - Ulteriori informazioni
La documentazione relativa alla presente selezione è disponibile all’Albo pretorio on line e nella sezione “amministrazione trasparente” del sito istituzionale del Parco, rispettivamente agli indirizzi web:
xxx.xxxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/xxxx.xxx xxx.xxxxxxxxxx.xxxxxxx.xx/XXXXXXXXX/XXXXXXXXXXX/xxxxxxxxxxx_xxxxx_xxxxxxxx.xxx
Nel secondo indirizzo si trova, in evidenza, anche uno specifico spazio per il download dei documenti di gara.
Il Responsabile Unico del Procedimento è il xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx, Direttore dell’Ente Parco, tel. 0585/799499, e-mail xxxxxxxxxxxx@xxxxxxxxxx.xx
Per ulteriori informazioni relative alla presente selezione, gli interessati potranno rivolgersi all’U.O.C. “Valorizzazione territoriale”, c/o Uffici di Massa, via Xxxxx Xxxxxx, 8 – apertura al pubblico: mercoledì e venerdì, h 9.00-13.00 – contattando la dott.ssa Xxxxxxx Xxxxxxxx – tel. 0585/799433, fax 0585/799444, e- mail: xxxxxxxxx@xxxxxxxxxx.xx
Xxxxxxxxxxx xx Xxxxxxxxxx, 00 aprile 2017
Il Direttore del Parco
xxxx. Xxxxxxx Xxxxxxxxxxx
allegato 1 – modello domanda di partecipazione
Oggetto: procedura per l’affidamento di incarico di lavoro autonomo di cooperante internazionale nel progetto “Educazione alla gestione territoriale partecipata quale elemento di sviluppo e consolidamento del processo democratico tunisino”
DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
Al Direttore
dell’Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane
Il/la sottoscritto/a:
cognome nome codice fiscale data di nascita (giorno, mese, anno) / /
comune di nascita Prov ( )
residente a Prov.: ( ),
via/piazza , n. , CAP
(indicare indirizzo completo: via, n. civico, comune, prov., cap.)
tel. ; cell. ; e@mail ;
,
CHIEDE
di partecipare alla procedura comparativa per il conferimento all’incarico in oggetto
consapevole che le dichiarazioni mendaci sono punite penalmente ai sensi dell’art. 76 del D.P.R. 28/12/2000
n. 445 e che questa Amministrazione potrà effettuare controlli a campione sulla veridicità delle dichiarazioni rese dai candidati
DICHIARA
(dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà – artt. 46 e 47 del D.P.R. 28/12/2000 n. 445)
di essere in possesso dei seguenti requisiti generali:
- aver compiuto 18 anni e non aver superato l’età costituente il limite per il collocamento a riposo;
- possedere la cittadinanza italiana o di uno Stato membro dell’Unione Europea;
- godere dei diritti civili e politici (i candidati cittadini degli stati membri dell’Unione europea devono dichiarare di godere dei diritti civili e politici anche negli stati di appartenenza o provenienza);
- non essere stato destituito o dispensato dall’impiego presso una pubblica amministrazione per persistente insufficiente rendimento ovvero essere stato licenziato a seguito di provvedimento disciplinare;
- non essere decaduto da impiego pubblico per avere conseguito l’impiego mediante la produzione di documenti falsi o viziati da invalidità non sanabile ovvero non essere stato collocato a riposo;
- non avere a proprio carico: sentenze definitive di condanna o provvedimenti definitivi di misure di sicurezza o di prevenzione o di procedimenti penali e/o amministrativi in corso, nei casi previsti dalla legge come causa di licenziamento; sentenze definitive di condanna o provvedimenti definitivi di misure di sicurezza o di prevenzione o procedimenti penali o amministrativi in corso che possono costituire impedimento all’instaurazione e/o mantenimento del rapporto di lavoro dei dipendenti della pubblica amministrazione;
- essere idoneo fisicamente al profilo da ricoprire ed alle mansioni da svolgere;
- essere in possesso di patente di guida e di documenti di viaggi validi per l’espatrio;
- essere disponibile ad iniziare l’attività subito dopo il conferimento dell'incarico e ad effettuare missioni nell’area di Progetto;
nonché di essere in possesso dei seguenti requisiti speciali:
- buona conoscenza delle due lingue straniere richieste, nella sintesi delle abilità linguistiche (comprensione, scritto e parlato), corrispondenti ai seguenti livelli, secondo il Common European Framework of Reference for Languages (CEFR):
lingue | CEFR level (*) |
francese | |
inglese |
(*) è richiesto almeno il livello B2
- esperienza professionale maturata nella gestione dei seguenti progetti internazionali:
(allegare elenco indicando soggetto, programma o progetto, periodo di attività, mansione svolta oppure fare riferimento ai contenuti del curriculum):
- capacità di gestione delle relazioni con i partner, gli stakeholder, nonché con le autorità e le istituzioni locali e nazionali;
- buona padronanza nell’uso del computer, in particolare degli applicativi Microsoft Office;
di essere in possesso dei seguenti titoli preferenziali di cui all’art. 4 dell’avviso pubblico:
- esperienza professionale in attività oggetto del Progetto resa in paesi del Nord Africa;
(allegare elenco indicando soggetto, programma o progetto, periodo di attività, mansione svolta oppure fare riferimento ai contenuti del curriculum):
- conoscenza di altre lingue, oltre il francese e l’inglese (con particolare riferimento alla lingua araba);
altre lingue | CEFR level (*) |
- conseguimento delle seguenti lauree, master e/o dottorati, in materie attinenti la cooperazione internazionale volta a promuovere lo sviluppo socio economico sostenibile:
(ente, denominazione titolo, anno, votazione conseguita)
Dichiara altresì
- di possedere le eventuali ed ulteriori esperienze svolte e qui di seguito descritte, utili all’incarico di cui al presente avviso:
(allegare elenco indicando soggetto, programma o progetto, periodo di attività, mansione svolta oppure fare riferimento ai contenuti del curriculum):
- di indicare (scegliere l’opzione):
🞏 l’indirizzo sopra detto per ricevere ogni comunicazione relativa all’incarico di cui in oggetto;
🞏 di indicare il seguente indirizzo, diverso da quello sopra detto, per ricevere ogni comunicazione relativa all’incarico di cui in oggetto:
luogo Prov.: ( ),
via/piazza , n. , CAP Tel. e@mail
- di acconsentire al trattamento dei dati personali per le finalità e nei termini di cui all’avviso pubblico in oggetto;
- di essere consapevole che l’affidamento dell’incarico non istaura alcun rapporto di lavoro dipendente;
- di impegnarsi a produrre eventuale altra documentazione richiesta dall’Ente Parco;
- di possedere il curriculum sottoscritto ed allegato alla presente domanda per farne parte integrante;
Allega alla presente:
🞏 – il curriculum formativo e professionale in formato europeo, redatto in carta libera datato e firmato;
🞏 – copia fotostatica del documento di identità in corso di validità;
🞏 – i seguenti ed eventuali altri documenti
Dichiara infine di aver preso visione dell’avviso pubblico e di accettarne incondizionatamente e senza riserve i suoi contenuti
, lì
Firma
allegato 2 – progetto - parte generale
REGIONE TOSCANA
Direzione Generale della Presidenza - Settore Attività Internazionali
Legge Regionale 26/2009 “Disciplina delle attività europee e di rilievo internazionale della Regione Toscana”
FORMULARIO
PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI SEMPLICI – ANNO 2015
(La compilazione del formulario e del budget allegato è obbligatoria in ogni sua parte)
A. INFORMAZIONI GENERALI RELATIVE AL PROGETTO A1. ASSE
ASSE 1 – Cooperazione internazionale;
1. Titolo del progetto – max. 15 parole
Educazione alla gestione territoriale partecipata quale elemento di sviluppo e consolidamento del processo democratico Tunisino
2. Luogo di realizzazione del progetto (città, regione, Stato, eventuali altre suddivisioni amministrative significative dal punto di vista territoriale)
Municipi di Tataouine e Beni Khedache, Governatorati di Tataouine e Medenine, Tunisia.
3. Xxxxxxxx proponente
Ente Parco Regionale delle Alpi Apuane - xxx Xxxxxxx Xxx Xxxxx, 00 - 00000 Xxxxxxxxx (XX)
4. Durata del progetto
4.a. Durata del progetto – max 24 mesi:
12 mesi
5. Breve descrizione del progetto – max. 1 pagina
1. La presente proposta trae origine dal coinvolgimento del Parco Regionale delle Alpi Apuane (ParcApuane) nel Progetto Strutturante 2012 finanziato dalla Regione Toscana dal titolo: “Verso una società attiva: Rafforzamento del tessuto associativo per una maggiore partecipazione al processo di democratizzazione di Kasserine, Sidi Bouzid e Tataouine”. Il
coinvolgimento del ParcApuane nel progetto era finalizzato a mostrare le possibili alternative di gestione democratica del territorio e la valorizzazione dello stesso come soluzione dei problemi socio-economici delle aree depresse. Il corrispondente operativo tunisino del Parco Regionale è l’Office Nationale des Mines (ONM), ente pubblico autonomo del Ministero dell’Industria tunisino, con il quale si sono realizzati, a partire dal 2013, incontri e scambi visite di studio in Tunisia e nel territorio del Parco delle Alpi Apuane, che hanno coinvolto anche esponenti della società civile tunisina quali UTICA (Federazione degli imprenditori tunisini), Associazioni di giovani di Tataouine (AAMT e SMAR) e l’Università di Gabès. Il successo di queste attività ha portato ad un Protocollo d’Intesa tra l’Ente Parco e l’ONM , ratificato con delibera n° 26 del 28/11/2014 del Consiglio Direttivo e firmato il 5 dicembre 2014. L’accordo sottoscritto è finalizzato alla costruzione di un percorso partecipativo che possa condurre alla realizzazione di Geoparchi in Tunisia, con particolare riferimento all’area di Tataouine, quale motore di uno sviluppo sostenibile del territorio e dei processi di partecipazione democratica e di decentramento amministrativo. L’esperienza ha permesso di allacciare rapporti con svariati attori della cooperazione, nazionali ed internazionali, che intervengono nell’area e con i quali si è potuta definire una prima analisi dei risultati e dell’impatto delle varie azioni sul territorio. Molto sinteticamente: si è potuto verificare un grande interesse per le Attività Generatrici di Reddito (AGR) legate alla valorizzazione del territorio ed un grande proliferare delle stesse, una persistente difficoltà di comunicazione tra Istituzioni e Organizzazioni della Società Civile (OSC) e la necessità di un sistema di governance partecipata del territorio in grado di elaborare e dare un quadro strategico ad un efficace sistema economico territoriale. La positiva evoluzione delle attività del ParcApuane, in termini di consenso e di interesse sia a livello locale che nazionale, la necessità di consolidare la loro efficacia sul territorio nonché la loro rispondenza con le priorità geografiche e tematiche dell’Asse 1, indicate nella DGR 280/2015, e riportate nell’Avviso di selezione, hanno permesso di concretizzare la presente proposta. Conseguentemente, gli Obbiettivi Generali ai quali ci si propone di contribuire coincidono con le tematiche indicate dalla Regione Toscana: O.G.1 “Sostenere i processi di democratizzazione e decentramento in Tunisia” e O.G.2 “Sostenere lo sviluppo dei sistemi economici territoriali in Tunisia”. L’esperienza di campo ha evidenziato le difficoltà di comunicazione tra società civile ed istituzioni, frutto di una concezione centralizzata dello stato, reciproca diffidenza, mancanza di tematiche d’interesse comune e tecniche comunicative, da qui l’individuazione dell’ Obbiettivo Specifico: “Promuovere un sistema economico territoriale basato sull’approccio e la metodologia della Rete Mondiale dei Geoparchi, così come definito dall’ UNESCO, che favorisca i processi democratici e lo sviluppo locale sostenibile, a Tataouine Nord e Beni Kedache”. Le principali attività proposte sono: 1.1 Elaborazione del piano formativo; 1.2 Identificazione dei beneficiari della formazione; 1.3 Stage di formazione teorico-pratica presso ParcApuane; 1.4 Seminario di restituzione in Tunisia e formazione di un Comitato di Pilotaggio; 2.1 Acquisto piccolo equipaggiamento per attività di campo; 2.2 Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione a Tataouine e Beni Kedache; 2.3 Identificazione Comunitaria di siti e geositi di pregio ambientale; 3.1 Realizzazione di una piattaforma di crowdmapping; 3.2 Mediazione dei conflitti legati alla gestione del territorio;3.3 Capitalizzazione del caso di studio sui conflitti territoriali; le attività saranno incentrate su di un percorso formativo comune indirizzato a giovani diplomati delle OSC, a tecnici e funzionari pubblici che, a loro volta, diverranno formatori di 20 elementi delle Comunità con i quali saranno realizzate le attività di campo. Queste attività sottendono al raggiungimento dei risultati: R1. La capacità di comunicazione e mediazione tra Istituzioni e OSC produce proposte di collaborazione e valorizzazione del territorio; R2. Comunità rurali messe in grado di individuare, tutelare e pianificare l’utilizzo del patrimonio naturale del territorio; R3. Le comunità sono in grado di definire le cause di conflittualità legate al territorio ed elaborare istanze per la mediazione e risoluzione dei problemi.
6. Descrizione dello scenario – max. 2 pagine
La Tunisia è classificata tra i paesi a reddito medio (OCSE), con notevoli disparità di distribuzione della ricchezza su base territoriale che hanno portato alla Rivoluzione del 2011, e che ad oggi può vantarsi di essere l’unica delle cosiddette “Primavere Arabe” ad aver avuto un’evoluzione decisamente democratica culminata con l’approvazione di una nuova Costituzione ed elezioni regolari e condivise. Il tasso medio di povertà è del 15,5% (2010 INS) ma IFAD nel 2012 stima la povertà rurale al 24,7% con punte del 33% nelle regioni interne e del Sud. La disoccupazione è al 15,3% con una situazione che rimane preoccupante per i giovani, attestandosi al 37,6%. Questi dati sono una delle conseguenze degli squilibri regionali in termini di infrastrutture di base e di mezzi di produzione, frutto del passaggio da un’economia fortemente controllata dallo stato ad una privatizzazione poco trasparente, realizzata dal passato regime di Xxx Xxx con criteri clientelari, che ha concentrato gli investimenti nelle zone costiere. Tataouine e Beni Kedache sono un esempio tipico di questo disequilibrio regionale: i due centri sono situati in due governatorati del sud est del Paese, Tataouine e Medenine, che insieme rappresentano circa il 30% del territorio nazionale ma con una popolazione che si attesta al 5,7% del totale. In quest’area molti indicatori socioeconomici al di sotto della media nazionale: povertà 18% (INS 2010), disoccupazione stimata al 24,8% (diplomati 48%; giovani 15 a 24 anni oltre 60%; donne 54,5%), analfabetismo stimato nelle zone rurali al 28% (CIPE, 2013). Le conseguenze dell’alto tasso di disoccupazione sono visibili soprattutto nell’area montana di Beni Kedache, dove la migrazione giovanile è causa di crescita demografica negativa pari al -1,0% nel periodo 2004-2011, classificandosi al 237° posto su 264 delegazioni nell’Indice di Sviluppo Regionale. La situazione della delegazione di Tataouine Nord è decisamente migliore, classificandosi al 172° posto nell’Indice di Sviluppo regionale, nonostante anche qui il flusso migratorio sia forte. Le caratteristiche geomorfologiche e climatiche dei territori aridi predesertici pongono limiti fisici invalicabili all’incremento delle produzioni agropastorali. Le falde d’acqua profonde (400 m), la carenza di infrastrutture e la distanza dai porti limitano i vantaggi economici degli investimenti industriali. Contemporaneamente il territorio dei due governatorati presenta un’enorme patrimonio geologico e culturale in cui spiccano i giacimenti paleontologici di flora mesozoica e grandi dinosauri, posti in un paesaggio ricco di forme e depositi del sistema morfoclimatico arido. In questo contesto naturale di particolare suggestione si trovano opere architettoniche uniche come i Ksour, granai collettivi costruiti o scavati nella roccia, come Chenini e Douiret, oltre a conservarsi attività agro-zootecniche tradizionali che rendono uniche le pur limitate produzioni agro-alimentari del
luogo. La strategia paese (concordata tra Governo Tunisino e Comunità Internazionale) per far fronte ai problemi socio- economici elencati si indirizza principalmente su 3 assi: : a) diversificazione delle attività economiche e creazione delle necessarie competenze; b) riequilibrio delle disparità regionali in termini di investimenti, valorizzazione dei territori e del loro patrimonio umano; c) avanzamento nel processo di democratizzazione procedendo nell’applicazione dei principi della Costituzione del 2014, principalmente per quelli concernenti il decentramento amministrativo (Capitolo I, art.14 e Capitolo VII, artt. 131 e 142) che ridisegnano i poteri locali e la giurisdizione territoriale, ma ancora privi del quadro legislativo d’applicazione.
Altra fattore caratterizzante, dal punto di vista socio economico, è costituito dalla posizione geografica che colloca le due regioni alla frontiera con la Libia. Nonostante nel passato le relazioni economiche tra i due paesi fossero rette da un accordo di libero scambio, entrato in vigore nel 2002, e che il bilancio commerciale tra i due paesi avesse un saldo positivo annuale medio di 320 milioni di US$ nel periodo 2008-2011, il passato regime non ha mai investito nel consolidamento di questo mercato a livello delle due regioni, limitando i settori d’intervento all’esportazione dei settori agro-alimentare, farmaceutico, materiali da costruzione e lavori pubblici radicati nel Nord Est della Tunisia. Il precipitare degli eventi in Libia ha quindi consentito la crescita di un sistema di commercio informale transfrontaliero importante ma difficile da quantificare, basandosi sul contrabbando (principalmente di combustibile) e su di un sistema di finanza basato sul cambio “nero”, soggetto a variazioni quotidiane, governate sul principio della domanda e offerta, gestito da pochi intermediari (Sarafa o “Banchieri di Sistema”) che, pur dando lavoro molti piccoli cambisti di strada, intercettano grandi quantità di divisa che vengono indirizzate all’estero per consentire l’acquisto dei prodotti da re-immettere sul mercato. Questo sistema, quindi, attua un ulteriore rastrellamento di risorse sul territorio ed in cambio offre una gamma di lavori informali che sono l’unica opportunità di lavoro, soprattutto per i giovani. Inutile sottolineare la permeabilità di questo sistema alle infiltrazioni della malavita e dell’estremismo politico-religioso, che contribuiscono a rendere ancora più fragile il tessuto sociale ed ad allontanarlo dal processo democratico.
Il turismo rappresenta il 7% del PIL della Tunisia ed il Ministero del Turismo tenta di creare un indotto turistico diversificato e le necessarie competenze per spostare dal litorale verso le regioni interne i flussi turistici (Horizonte 2016, Min. Turismo); questa nuova strategia di settore necessita di una diversa gestione territoriale basata sull’incontro delle Istituzioni con la società civile nel suo complesso, la creazione di competenze nelle comunità e nella PMI per una valida offerta che sia alternativa al turismo balneare. Nella costruzione di questo indotto un particolare rilievo occupa una diversa concezione della filiera agro-alimentare che , ovviando alle limitazioni fisiche, contribuisca a dare un valore aggiunto all’attività agropastorale, attribuendogli una tipicità territoriale e la valorizzazione delle risorse umane messe in grado di gestire il patrimonio culturale, geologico, ambientale. In risposta a queste esigenze si sono sviluppate una grande quantità di iniziative con il supporto della comunità internazionale che, pur riscuotendo un grande favore in seno alle comunità, purtroppo mancano di un coordinamento ed un indirizzo strategico univoco che rischiano di comprometterne l’efficacia e l’impatto sulle comunità.
Il dibattito in corso sulla costituzione di un Geoparco, da candidare alla rete mondiale dei Geoparchi patrocinata dall’UNESCO, che è portato avanti dalle Istituzioni Amministrative Locali e dall’ONM con una parte della Società Civile, rappresenta un primo tentativo di dare un quadro strategico di sviluppo locale basato sul territorio. Seppure ancora debole e frammentato, questo processo ha già attirato l’interesse di altre istituzioni pubbliche e private ai diversi livelli, da quello interregionale come l’ODS a quello nazionale come l’ONTT fino all’ENI Tunisia portandole ad organizzare una visita di lavoro al Parco delle Alpi Apuane ed ad altre realtà italiane del settore. Questo approccio permette di applicare alcuni dei concetti chiave dell’Agenda 21: Corresponsabilizzazione intesa come sinergia tra tutti i portatori d’interesse dell’area per uno sviluppo sostenibile Comunità, Amministrazione, Mondo Produttivo; Trasversalità dei concetti di sostenibilità, trasparenza e responsabilità applicata a tutte le politiche settoriali; Partenariato pubblico-privato mirato alle realizzazioni concrete di azioni di sviluppo. Inoltre, collegando lo sviluppo e la vita economica delle Comunità al patrimonio naturale, storico e paesaggistico, contribuendo alla trasformazione delle Istituzioni da mere emanazioni del potere centrale a vere Istituzioni Locali trasparenti e responsabili ed assistendo le Comunità nella gestione e governo del loro territorio il progetto si allinea con le best practices elaborate ed adottate da IUCN e Segretariato della Convenzione sulla Biodiversità sulla Governance delle aree protette.
In termini di pratica operativa, un’ulteriore conferma della validità di questa linea d’intervento viene dalla contiguità con le strategie e finalità del progetto “ Ecotourism and Conservation of Desert Biodiversity Project” del Ministero del Turismo che opera negli adiacenti Governatorati di Kebili e Tozeur ed è co-finanziato con un grant di 4,27 milioni di US$ del Global Environment Facility Trust Fund (GEF) gestito dalla Banca Mondiale.
Si ritiene infine che, in questa fase di elaborazione di strategie di sviluppo socio-economico della Tunisia, il partenariato proposto per l’esecuzione delle attività permetta di consolidare la partecipazione del Sistema Toscano della Cooperazione a sostegno del processo di sviluppo democratico in Tunisia con una rappresentanza qualificata che vede un Ente Regionale, un Centro di Ricerca specializzato, quale l'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del CNR di Pisa, ed un ente pubblico/privato come il GAL - Garfagnana Ambiente e Sviluppo s.c.r.l - collaborare con Istituzioni, Enti Pubblici ed associazioni Tunisine.
7. Analisi dei problemi – max. 1 pagina
Riportando a livello locale l’applicazione della strategia di sviluppo adottata dal Governo Tunisino, basata sui 3 assi descritti al punto 6, durante le sessioni di lavoro con le Istituzioni locali, tecnici ed amministrativi, Università, rappresentanti del mondo produttivo (UTICA) e delle Associazioni giovanili alle quali il personale del ParcApuane ha avuto modo di partecipare si sono potuti identificare i seguenti problemi:
a) Governance: il lungo periodo di transizione che ha retto le Istituzioni Locali ha contribuito a diminuirne la credibilità ed il ritardo nell’elaborazione di un quadro legislativo di applicazione dei nuovi principi costituzionali su decentramento e divisione amministrativa hanno creato un vuoto di potere decisionale che, unito alla situazione socioeconomica, ha frammentato le capacità di dialogo inter-istituzionale e sociale. Ciononostante l’attenzione e le aspirazioni delle comunità verso il nuovo assetto costituzionale rimane vivo e molto si spera nelle elezioni amministrative preannunciate per il 2016. Le associazioni della società civile hanno preso piede ma sono ancora strutturalmente deboli in termini di identificazione dei bisogni e presentazione di istanze. Quadri e funzionari pubblici hanno difficoltà nel rinunciare al loro ruolo dirigista nei confronti della società civile e non posseggono ancora strumenti di comunicazione atti a facilitare attività di prossimità.
b) Riequilibrio delle disparità regionali, valorizzazione dei territori e del loro patrimonio umano: la diversificazione delle attività economiche si scontra con una cultura “conservatrice” che trova difficoltà ad uscire da una visione del concetto di sviluppo economico legata allo sfruttamento industriale delle risorse, basata sulla mortificazione delle identità regionali, la svalutazione dei territori, del loro patrimonio culturale materiale ed immateriale e del capitale umano. Le PMMI ed i gruppi più vulnerabili, donne e giovani, continuano ad avere difficoltà d’accesso ai servizi finanziari ed all’Assistenza Tecnica necessaria per indirizzarsi verso nuove attività. Anche l’accesso alle conoscenze ed alle informazioni necessarie allo sviluppo sostenibile delle AGR, risulta difficile e carente, soprattutto per quanto concerne i concetti di complementarietà territoriali e settoriali, valore aggiunto attribuibile alle produzioni di qualità e visione unitaria delle potenzialità del territorio.
c) Diversificazione delle attività economiche e creazione delle necessarie competenze: carenza di servizi e di visione di insieme del territorio e dei suoi prodotti quale patrimonio spendibile sul mercato. La presenza di numerose entità etniche (tanto importanti da determinare la toponomastica della Regione; Djerba, Xxx Xxxxxxxx, Beni Khedache, Doiret, Chenini, per fare gli esempi più eclatanti) non favorisce le dinamiche d’integrazione spaziale ed economica della regione. Necessità di integrare professionalità tradizionali con competenze su territorio, artigianato, conservazione e marketing della cultura materiale ed immateriale, uso produttivo dei materiali locali, green economy e gestione tecnico-amministrativa.
8. Beneficiari ed altre parti interessate
8.a. Descrizione dei beneficiari e delle altre parti interessate – max. 1 pagina
28 Beneficiari Diretti: Più specificatamente la formazione e l’assistenza tecnica alle attività di campo, rivolta a 3 (2 tecnici e Direttore generale) dell’ONM, a 3 tecnici e funzionari delle Amministrazioni coinvolte nelle attività anteriori (1 del ministero dell'ambiente, 1 del ministero del turismo, 1 segreteria generale del Governatorato) e 2 rappresentanti delle OSC , che diverranno formatori sulle seguenti materie: significato e valore di un geo-sito; organizzazione di un geoparco; promozione di attività economiche all’interno di un potenziale geoparco, tecniche di divulgazione scientifica. I funzionari saranno selezionati dalle rispettive amministrazioni nel rispetto delle attribuzioni date alle Delegazioni regionali dei vari ministeri in ordine al processo di decentramento e alle priorità settoriali. L’ ONM ha proposto per la formazione un giovane laureato, recentemente assunto nel settore della tutela del patrimonio, mostrando grande sensibilità verso le tematiche di rinnovamento del quadro dirigenziale rispetto al vecchio quadro dei funzionari tecnico-amministrativi ancora molto legati alla visione centralistica dell’amministrazione statale. La presenza del Direttore Generale è motivata dalla complessità del quadro istituzionale di un Ente Parco e del suo adattamento al quadro legislativo tunisino e dalla conseguente necessità di formare un quadro di alto rango in grado di coordinare con Ministeri e Governatorati ai più alti livelli. I Delegati del ministero del Turismo e dell’Ambiente fanno parte delle strutture operanti sul territorio mentre il funzionario della Segreteria Generale del Governatorato garantisce continuità in un quadro politico ancora instabile che ha visto succedersi 6 governatori nell’ultimo anno e mezzo. I 2 formanti provenienti dalle OSC sono giovani laureati e diplomati in varie materie che dopo la formazione saranno messi in grado di svolgere sia le funzioni di divulgatori scientifici che quelle di animatori comunitari. Soprattutto in questa seconda veste si auspica di poter rafforzare la capacità di dialogo e mediazione tra le comunità e le istituzioni. Già coinvolti nelle attività del progetto strutturante 2012, avranno l’opportunità di approfondire le conoscenze tecnico scientifiche del settore e, soprattutto, ricevere una formazione pratica sulla gestione partecipata grazie allo stage presso il GAL Garfagnana, quale possibile esempio operativo di conciliazione degli interessi dei diversi stakeholders. I 2 formatori delle OSC con i 2 Tecnici dell’ONM provvederanno a formare i 20 operatori di terreno comunitari, (10 per ognuno dei 2 territori, selezionati tra coloro che sono già stati coinvolti in attività anteriori) in modalità on job training.
700 beneficiari indiretti: Le attività di divulgazione e sensibilizzazione coinvolgeranno 400 Studenti di 2 Scuole secondarie di Tataouine Nord e 300 abitanti delle zone rurali di Beni Khedache; l’effetto moltiplicatore della campagna divulgativa nelle scuole, considerando la provenienza da zone rurali del 75% degli studenti, il lavoro dei 10 operatori comunitari e la loro collaborazione con i Gruppi di Sviluppo Rurale del PRODESUD II, concordata con il coordinatore IFAD, Zine El Abidine Ghoudi, permette di stimare una ricaduta su almeno 20.000 abitanti delle zone rurali di Tataouine Nord (60.300 di popolazione totale con analfabetismo al 21,7%). Il settore di attività di queste popolazioni è l’agropecuario, con un’alta incidenza di donne capo famiglia e tasso di povertà stimato intorno al 25%. Applicando le stesse considerazioni, limitatamente ai 10 operatori comunitari, è stimabile un follow up su 8.000 abitanti di Beni Khedache, (popolazione totale di 26.200 persone, con 28,2% di analfabetismo).
8.b. Descrizione del coinvolgimento dei beneficiari e delle altre parti interessate nel progetto – max. 1 pagina
La presenza di numerose attività promosse sul territorio dopo la “Rivoluzione dei gelsomini” tendenti alla risoluzione dei gravi problemi di carattere socioeconomico ha fatto crescere l’attenzione verso le risorse del territorio e le loro potenzialità in termini di sviluppo territoriale. L’ONM ha sviluppato da tempo una campagna di valorizzazione e sensibilizzazione del patrimonio geologico con la creazione di un piccolo museo che è stato dato in gestione ad un’associazione locale. Il progetto “Verso una società attiva: Rafforzamento del tessuto associativo per una maggiore partecipazione al processo di democratizzazione di Kasserine, Sidi Bouzid e Tataouine” cofinanziato dalla Regione Toscana ha permesso di raccogliere l’interesse di varie associazioni di Tataouine intorno all’idea di un sistema territoriale di sviluppo basato sul Geoparco. Il diagnostico delle necessità per realizzare questo programma di sviluppo territoriale, portato avanti dall’ONM con il ParcApuane, ha portato ad evidenziare la necessità di una sensibilizzazione di tutto il quadro sociale e politico della regione. ParcApuane ha elaborato a tale proposito una presentazione sui Geoparchi che ha permesso di suscitare l’interesse del Governatorato e di aprire la strada alla partecipazione di tutte le entità pubbliche e private del territorio. Il dibattito aperto con tutti gli stakeholders locali ha permesso di individuare un percorso progettuale che potesse iniziare a risolvere alcuni dei problemi incontrati durante l’analisi della situazione e che possono riassumersi nella necessità di creare e istituzionalizzare un Comitato di Pilotaggio; in questo organo si possono concentrare le competenze necessarie, le istanze comunitarie e le esigenze di carattere amministrativo, mettendolo in grado di coordinare tutte le attività necessarie e finalizzare le realizzazioni alla costituzione di un Geoparco. In questo processo la componente Istituzionale ha affrontato un percorso complesso. Le frequenti sostituzioni del Governatore, costringevano a lunghi periodi di inattività ed incertezza ed il problema è stato risolto soltanto recentemente individuando nella Segreteria generale del Governatorato l’organo di raccordo con tutte le delegazioni locali delle varie istituzioni coinvolte: Turismo, Ambiente, Cultura e ONM. Questo ha permesso di individuare, quale prima necessità, la formazione che permetta a queste entità di avere una base cognitiva comune nell’affrontare il problema e nell’apportare le rispettive competenze. Dal lato delle OSC di Tataouine al nucleo iniziale (UTICA, AAMT e SMAR) si sono aggiunte numerose altre associazioni e si è compresa l’esigenza di riunirsi in rete, costituendo il Réseau Associatif de l'économie solidaire de Tataouine (RESST). Da questa rete di Associazioni sarà indicato il beneficiario delle formazioni come formatore e dei 10 operatori. L’AJZ ha avuto conoscenza delle attività tramite l’ufficio PASC di Medenine, con il quale ParcApuane ha instaurato uno scambio di informazioni giacché una parte del patrimonio geologico si estende anche nel Governatorato di Medenine. La componente fortemente identitaria di AJZ e le sue attività di conservazione e tutela del territorio, documentate dal progetto IFAD e dal progetto ILE, hanno facilitato l’integrazione di questo partner nel gruppo di lavoro e l’identificazione di una ulteriore tematica da affrontare nel percorso, quale quella dei conflitti legati all’utilizzo delle terre comuni, soprattutto i pascoli.
B. STRATEGIA D’INTERVENTO
9. Obiettivo/i generale/i, indicatori di valutazione e fonti di verifica
Obiettivo | Indicatori di Valutazione | Fonti di Verifica |
1. Sostegno ai processi di democratizzazione e decentramento | - Qualità e quantità di Atti del Consiglio Regionale su temi territoriali; - Aumentate capacità di mediazione e conciliazione tra le diverse componenti della società civile e le Istituzioni Locali; | Registro degli atti del Governatorato e pubblicazione JORT; Statistiche socio economiche nazionali(INS;ODS); HDI dell’UNDP; Studi e Rapporti paese del Programma IEDDH dell’UE; |
2. Sviluppo dei sistemi economici territoriali | - Inserimento nei Piani di Sviluppo regionali delle istanze e proposte presentate; | Rapporti e Statistiche socio economiche nazionali(INS;ODS,ONTT); HDI dell’UNDP; Rapporti paese della Banca Mondiale e del Banco Africano di Sviluppo; |
10. Obiettivo specifico (per contribuire al raggiungimento dell’obiettivo/i generale/i di cui al punto 9),
indicatori di valutazione e fonti di verifica
Obiettivo | Indicatori di Valutazione | Fonti di Verifica |
Promuovere un sistema economico territoriale basato sull’approccio e la metodologia della Rete Mondiale dei Geoparchi, così come definito dall’ UNESCO, che favorisca i processi democratici e lo sviluppo locale sostenibile, a Tataouine Nord e Beni Kedache | - Stabilizzazione e/o diminuzione dei flussi migratori giovanili; - Qualità e quantità di istanze comunitarie prodotte ed accolte; | Statistiche dell’INS e Indice di Sviluppo Regionale del Ministero dello Sviluppo Regionale e del Piano; Registro degli Atti dei Governatorati; Piani di Sviluppo Regionali ODS; Articoli di stampa nazionale; Rapporti di M&E del progetto; |
11. Risultati attesi (il prodotto delle attività previste), indicatori di valutazione e fonti di verifica
Risultati Attesi | Indicatori di Valutazione | Fonti di Verifica |
1. La capacità di comunicazione e mediazione tra Istituzioni e OSC produce proposte di collaborazione e valorizzazione del territorio. | 6 funzionari e 2 membri delle comunità formati come formatori; 20 persone in grado di partecipare alla pianificazione territoriale partecipata; Istituzione di un Comitato di Gestione del futuro Geoparco; | Rapporti di M&E interna; Atti amministrativi di collocazione del personale pubblico nel progetto; Documentazione amministrativa di progetto; Atti dei Governatorati; Rassegna stampa; |
2. Comunità rurali messe in grado di individuare, tutelare e pianificare l’utilizzo del patrimonio naturale del territorio | 1 sistema di Crowdmapping delle aree di interesse geologico, culturale ed ambientale realizzato; Almeno 3 aree identificate e sottoposte a tutela comunitaria; | Rapporti di M&E interna; Documentazione amministrativa di progetto; Rapporti operativi del Crowdmapping; Atti dei Governatorati; Articoli di stampa; |
3. Le comunità sono in grado di definire le cause di conflittualità legate al territorio ed elaborare istanze per la mediazione e risoluzione dei problemi. | Segnalazioni delle Comunità e singoli che partecipano al sistema di Crowdmapping per prevenzione conflitti; Partecipazione di 2 comunità ad uno studio di caso sulla possibile soluzione dei problemi e loro mediazione; | Rapporti di M&E interna; Documentazione amministrativa di progetto; Rapporti operativi del Crowdmapping; Stesura di uno studio di caso sui conflitti territoriali; Atti dei Governatorati; Articoli di stampa; |
12. Attività (per produrre i risultati attesi come da punto 11.)
12.a. Descrizione delle attività del capofila e per ciascuno dei partners.
Descrivere le azioni cofinanziate da altri donor che concorrono al cofinanziamento del progetto (attività);
ATTIVITÀ 1
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°1: | ||
Attività N°: 1.1 | Mezzi: 1 coordinatore di corso; 1 ricercatore; 1 traduttore; Equipaggiamento per teleconferenze; | Soggetto attuatore: Parco Regionale delle Alpi Apuane; CNR-IGG Pisa; ONM |
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Elaborazione del piano formativo; • Elaborazione e traduzione dei moduli formativi per formatori indirizzato a funzionari, tecnici e divulgatori comunitari. I moduli identificati dal lavoro congiunto di ParcapuAne, CNR e ONM sono indirizzati alle seguenti figure professionali: Geopark manager: rivolto a figure di prospettiva dirigenziale del soggetto gestore degli istituendi geoparchi, capaci di affrontare l’intera problematica della valutazione conservativa del patrimonio, dell’organizzazione manageriale e della valorizzazione a scopo turistico della geodiversità, con una provenienza indifferente dal settore pubblico o privato; Pianificatore e valutatore della geodiversità: rivolto a dipendenti di enti pubblici e neolaureati da impiegare nelle attività di rilevamento e valutazione del patrimonio geologico su tutto il territorio nazionale, nonché di pianificazione negli istituendi geoparchi; Conservatore e valorizzatore di geoparco: rivolto a giovani, non occupati, di adeguato livello di istruzione, con possibile sbocco nei servizi di conservazione e valorizzazione della geodiversità, preferibilmente internalizzati ai soggetti gestori degli istituendi geoparchi; Operatore di Geoparco:– rivolto a giovani del territorio degli istituendi geoparchi, non occupati, di adeguato livello di istruzione ed afferenti ad associazioni e società civile, da coinvolgere nei servizi esternalizzati di promozione e valorizzazione geoturistica dei Geoparchi, con particolare riferimento al territorio di Tataouine. • Verifica con i partner locali ed adattamento dei moduli e metodologie di insegnamento alla realtà tunisina; |
ATTIVITÀ 2
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°1: | ||
Attività N°: 1.2 | Mezzi: 1 coordinatore territoriale 1 animatore OSC Riunioni di consultazione tra OSC, Istituzioni e teleconferenze con Ente Parco; | Soggetto attuatore: ONM AJZ Parco Regionale delle Alpi Apuane; |
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Identificazione dei beneficiari della formazione • Identificazione di 6 funzionari e tecnici e di 2 divulgatori comunitari sui territori oggetto di formazione come formatori • Selezione e consultazioni tra gli attori del territorio ed i partner del progetto per garantire il rispetto delle caratteristiche necessarie per le figure identificate come oggetto delle formazioni: a) dipendenti di enti pubblici e neolaureati da impiegare nelle attività di rilevamento e valutazione del patrimonio geologico; b) giovani, non occupati, di adeguato livello di istruzione; c) giovani del territorio, non occupati, di adeguato livello di istruzione ed afferenti ad associazioni e società civile; • Procedure di acquisizione dei titoli di viaggio per 8 persone (visti, biglietti,etc.) |
ATTIVITÀ 3
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°1: | ||
Attività N°: 1.3 | Mezzi: 1 coordinatore di corso; 2 tutor; | Soggetto attuatore: Xxxxx Xxxxxxxxx xxxxx Xxxx |
0 xxxxxx X/X Xxxxxxx Xxxxxx + assicurazioni; 8 alloggiamenti e vitto per 7 giorni; 1 vettura; 1 Sede per sessioni di formazione frontale; 4 postazioni computer; 8 set di materiale didattico; | Apuane; CNR-IGG Pisa; GAL Garfagnana; | ||||
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Stage di formazione teorico-pratica presso ParcApuane; • Predisposizione della ricezione, alloggiamento e vitto per gli 8 formanti; • Stage formativo di una settimana presso il ParcApuane per gli 8 formatori articolato sulle seguenti materie: | |||||
argomento | tipologia intervento formativo | tempo di svolgimento | docente/animatore | ||
il significato di geosito: le definizioni in uso | lezione a fronte | 1 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
il significato di geosito: scelta della definizione più appropriata al contesto tunisino | laboratorio | 2 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
le forme di tutela e conservazione dei geositi: dalla normativa alla comunità custode come garanzia di protezione | lezione a fronte | 1 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
le forme di tutela e conservazione dei geositi: Il coinvolgimento delle popolazioni locali nei processi di decision making: | lezione a fronte | 1 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
il censimento dei geositi: standardizzazione e modalità di rilevamento nel contesto tunisino | lezione a fronte | 1 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
il censimento dei geositi: costruzione della scheda di rilevamento e redazione delle linee guida alla compilazione | laboratorio | 2 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
il censimento dei geositi: esempio di rilevamento sul territorio | escursione nei geositi del parco | 8 h (1 giornata) | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
l’inventario dei geositi: gestione e pubblicazione dei dati come esempio di apprezzamento e condivisione dei valori | lezione a fronte | 1 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane | ||
l’inventario dei geositi: applicazioni, sito web e cruscotto di gestione | laboratorio | 3 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane | ||
il valore dei geositi: modelli di stima e ponderazione | lezione a fronte | 1 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane | ||
il valore dei geositi: modelli da adattare al contesto tunisino | laboratorio | 2 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane | ||
la mappatura dei geositi e del patrimonio geologico nazionale: sistema informativo territoriale e restituzione cartografica | lezione a fronte | 2 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
la mappatura dei geositi e del patrimonio geologico nazionale: integrazione e sinergia con la valenza ambientale, paesaggistica e storico-culturale | lezione a fronte | 2 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
la mappatura dei geositi e del patrimonio geologico nazionale | laboratorio | 2 h | Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
i servizi essenziali e quelli facoltativi collegati alla valorizzazione dei geositi | lezione a fronte | 1 h | GAL | ||
le forme di partecipazione democratica della società civile nella gestione dei beni ambientali | lezione a fronte | 1 h | GAL | ||
gli stakeholders del Geoparco delle Alpi Apuane | incontro seminario | 3 h | GAL Staff del Geoparco delle Alpi Apuane/ CNR-IGG | ||
ATTIVITÀ 4
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°1: | ||
Attività N°: 1.4 | Mezzi: 2 relatori del ParcApuane; 2 voli a/r Italia Tunisia; 8 formatori; 1 Affitto Sala; 60 partecipanti (Vitto e alloggio); 1 vettura; Edizione e stampa materiale divulgativo; | Soggetto attuatore: ONM AJZ Parco Regionale delle Alpi Apuane |
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Seminario di restituzione in Tunisia e formazione di un Comitato di Pilotaggio; • Attività di restituzione dello stage formativo tramite l’organizzazione di un Seminario di restituzione sui Geoparchi aperto a tutte le Amministrazioni, Istituzioni e ONG coinvolte; • Istituzione di un Comitato di Pilotaggio per la pianificazione territoriale con partecipazione di esponenti delle Amministrazioni e delle Comunità coinvolte; • Definizione del formato definitivo del materiale divulgativo e delle modalità di svolgimento delle attività di campo successive; |
ATTIVITÀ 5
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°2: | ||
Attività N°: 2.1 | Mezzi: | Soggetto attuatore: |
1 Coordinatore di corso | ONM | |
1 Ricercatore | AJZ | |
1 persona Amministrazione progetto | CNR IGG Pisa | |
2 formatori | Xxxxx Xxxxxxxxx xxxxx Xxxx | |
0 xxxxxxxx xx | Apuane | |
1 acquisto software | ||
Equipaggiamento teleconferenze | ||
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Acquisto piccolo equipaggiamento per attività di campo; • Elaborazione specifiche per acquisto di strumenti di geolocalizzazione e macchina fotografica per inventariazione patrimonio naturale e culturale eseguita da Uffici tecnici CNR, ParcApuane e ONM; • Elaborazione procedura d’acquisto ristretta e negoziata sulla base delle specifiche tecniche; • Acquisto dell’equipaggiamento • Distribuzione e formazione all’uso dell’equipaggiamento presso le comunità |
ATTIVITÀ 6
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°2: | ||
Attività N°: 2.2 | Mezzi: 4 formatori 1 vettura Edizione e stampa materiale divulgativo; | Soggetto attuatore: ONM AJZ Parco Regionale delle Alpi Apuane |
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione a Tataouine e Beni Kedache; • Elaborazione dei temi di una campagna di sensibilizzazione presso le comunità e scuole, partendo dalle conclusioni del Forum di restituzione e della cabina di regia; • Realizzazione di 2 giornate informative e divulgazione di materiale, sui concetti di gestione partecipata del territorio, |
patrimonio materiale ed immateriale, sue opportunità di utilizzo socio-economico del territorio e sulla necessità della sua tutela nelle comunità di Xxx Xxxxxxx ;
• Realizzazione 2 seminari di sensibilizzazione nelle scuole di Tataouine;
ATTIVITÀ 7
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°2: | ||
Attività N°: 2.3 | Mezzi: | Soggetto attuatore: |
4 formatori; | ONM | |
1 vettura; | AJZ | |
Riunioni comunitarie; | Parco Regionale delle Alpi | |
Cartografia; | Apuane | |
1 Laptop; | CNR-IGG | |
2 GPS; | ||
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Identificazione Comunitaria di siti e geositi di pregio ambientale; • On Job training di 20 rappresentanti delle comunità e Associazioni del territorio sulle modalità di rilevamento; • Applicazione della scheda di rilevamento e redazione delle linee guida alla compilazione e verifica della sua adattabilità al contesto Tunisino; • Realizzazione di 5 giornate di campagna di rilevamento; • Identificazione comunitaria di 3 siti di pregio ambientale; • Riunioni di concertazione Comunitaria per stesura di un piano per la loro tutela e valorizzazione; |
ATTIVITÀ 8
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°3: | ||
Attività N°: 3.1 | Mezzi: | Soggetto attuatore: |
8 formatori | ONM | |
1 vettura | AJZ | |
1 software free per crowdmapping | Xxxxx Xxxxxxxxx xxxxx Xxxx | |
0 GPS | Apuane | |
CNR-IGG | ||
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Realizzazione di una piattaforma di crowdmapping; • Verifica dell’adattabilità delle piattaforme per crowdmapping esistenti alle necessità del progetto; • Determinazione delle 5 principali categorie di informazioni e dati da raccogliere; • Diffusione di una campagna di crowdmapping nelle comunità coinvolte; • Raccolta e Verifica dell’esattezza dei dati da parte del Comitato di Pilotaggio; |
ATTIVITÀ 9
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°3: | ||
Attività N°: 3.2 | Mezzi: | Soggetto attuatore: |
4 Formatori | ONM | |
1 vettura | AJZ | |
4 sessioni comunitarie | Parco Regionale delle Alpi | |
Edizione e stampa risultati | Apuane | |
CNR-IGG |
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Mediazione dei conflitti legati alla gestione del territorio;
• Sistematizzazione per tipologia dei casi di conflitto territoriale nell’area di intervento sulla base dell’attività anteriore;
• Selezione di un caso di conflitto comunitario con criteri legati alla valutazione di impatto socioeconomico sulle Comunità coinvolte;
• Esercizio di mediazione e riconciliazione del conflitto utilizzando i nuovi strumenti costituzionali e la loro compatibilità con il diritto consuetudinario delle Comunità;
• Divulgazione dei risultati sul territorio;
ATTIVITÀ 10
Descrizione Attività relativa al Risultato atteso n°3: | ||
Attività N°: 3.3 | Mezzi: | Soggetto attuatore: |
8 formatori | ONM | |
1 vettura | AJZ | |
2 sessioni comunitarie | Parco Regionale delle Alpi | |
Apuane | ||
CNR-IGG | ||
Descrizione dettagliata dell’attività indicando anche i passaggi essenziali per la sua realizzazione: Capitalizzazione del caso di studio sui conflitti territoriali; • Realizzazione di sessioni di analisi partecipata del caso di studio con le comunità ed istituzioni coinvolte; • Esercizio di applicazione delle modalità di risoluzione incontrate dalle comunità o elaborazione di una proposta di risoluzione o mediazione possibile da parte del Comitato di pilotaggio; • Capitalizzazione dei risultati e loro trasferimento nell’elaborazione delle regole e statuto delle aree protette; |
12.b. Cronogramma delle attività
Anno …. | ||||||||||||
Xxxxxxxx 0 | Xxxxxxxx 0 | |||||||||||
Attività | Mese 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 | 10 | 11 | 12 |
1. | X | X | ||||||||||
2. | X | X | X | X | X | |||||||
3. | X | |||||||||||
4. | X | X | ||||||||||
5. | X | |||||||||||
6. | X | X | X | X | ||||||||
7. | X | X | X | X | ||||||||
8. | X | X | X | X | X | X | ||||||
9. | X | X | X | X | X | X | ||||||
10. | X | X |
12.c. Breve descrizione delle attività realizzate nella/e precedente/i annualità – max. ½ pagina (il punto
12.c. deve essere compilato solo se il progetto presentato è il completamento di un’attività già avviata e cofinanziata dalla Regione Toscana).
La data di inizio delle attività di cooperazione dell’Ente Parco-Geoparco delle Apuane con la Tunisia può essere fissata al 2013 quando, durante la 12a Conferenza dei Geoparchi Europei, ParcApuane ha supportato la candidatura dell’aspirante Geoparco del M’goun, Marocco, alla Rete Mondiale dei Geoparchi patrocinata dall’UNESCO. In quell’occasione iniziarono
anche i contatti con l’ONM Tunisino che si concretizzarono in aperto interesse con la visita ufficiale del Direttore Tecnico Centrale di quest’Istituzione Tunisina al Parco nel Dicembre dello stesso anno. In quest’occasione fu ratificata l’adesione dei due Enti al Progetto Strutturante 2012 della Regione Toscana come Partners di Progetto.
Nel 2014, con delibera 1 del 31/01/2014 del Consiglio Direttivo, veniva ratificata la partecipazione alle attività di cooperazione internazionale e venivano svolte le seguenti attività di progetto:
- Missione in Tunisia di 2 esperti per coordinamento scientifico e diagnosi delle necessità (12 al 16 febbraio 2014);
- Missione in Tunisia di 1 esperto del parco per realizzazione di workshop informativo su concetto di Geoparco, sostenibilità e compatibilità delle attività economiche e ruolo della società civile nella gestione tenuto a favore di giovani appartenenti a 10 associazioni locali (3-6 aprile 2014)
- Organizzazione della partecipazione al 6° workshop della rete dei geoparchi italiani di una delegazione Tunisina composta da rappresentanti di ONM, UTICA, Associazioni di giovani di Tataouine (AAMT e SMAR) ed Università di Gabès e la realizzazione di una sessione specificatamente dedicata alla tematica dei geoparchi in Tunisia;
Nel 2015 le attività prevedono un’ulteriore sessione formativa pianificata in Autunno da realizzarsi nel territorio regionale della Toscana nella forma di Educational tour.
Il Progetto ha suscitato un forte interesse nelle Istituzioni Pubbliche e Private Tunisine, che hanno costituito una delegazione formata da Office de Developpement du Sud (ODS), Ente Autonomo sotto la tutela del Ministère du Développement de l'Investissement et de la Coopération Internationale, dall’Office Nationale du Tourisme Tunisienne (ONTT), Ente Pubblico sotto la tutela del Ministère du Tourisme, e dall’ ENI-Tunisia, Ente Nazionale Idrocarburi, che effettuerà un sopralluogo cognitivo sulle aree protette in Italia, visitando il Parco delle Alpi Apuane l’11 giugno 2015.
13. Analisi dei rischi – max. ½ pagina
Fattore di rischio | probabilità | Strategie di mitigazione |
Differenti tempi delle capacità operative delle OSC possono creare squilibri nella realizzazione delle attività e generare difficoltà tra comunità e Istituzioni. | Bassa | La creazione della Cabina di regia e la sua composizione costituiscono una cassa di compensazione alle eventuali deficienze di una parte delle OSC |
Il precipitare della situazione nella vicina Libia può provocare flussi migratori di profughi e conseguente impatto negativo sul territorio e priorità socio- economiche delle Comunità e OSC. | Media | I legami stabiliti in fase di identificazione con altri attori che operano nell’area a favore delle Associazioni e comunità (PRODESUD II, progetto multi-bi IFAD, Programma PASC-UE Medenine e ODS) permettono di garantire un supporto alle Comunità e OSC coinvolte in caso di crisi |
Il prolungarsi del periodo di transizione continua a provocare instabilità e variabilità nel governo locale | Alta | Benché il lavoro sul territorio si svolga con le Delegazioni locali dei vari ministeri, si è provveduto a coinvolgere nei lavori gli Uffici Nazionali direttamente coinvolti (ONM, ONTT, INP) per garantire continuità al lavoro svolto. |
Il ritardo nella definizione del quadro legislativo di applicazione dei principi costituzionali di decentramento e governance locale provoca difficoltà all’applicazione dei piani economici territoriali e ritardi per lo Statuto delle aree protette e del geoparco | Alta | Il coinvolgimento degli uffici centrali esposti al punto precedente permette di garantire continuità e di non disperdere il patrimonio di conoscenze ed attività di campo prodotte dal progetto, preservando buona parte del loro valore scientifico e cognitivo. |
C. SOSTENIBILITÀ
14. Sostenibilità / Monitoraggio in itinere e valutazione finale
14.a. Sostenibilità nel tempo – max. 1 pagina
Sostenibilità | Descrizione |
1) economica | Il quadro multi stakeholders, con un forte coinvolgimento istituzionale, rappresenta una garanzia di sostenibilità economica del processo proposto. L’organizzazione territoriale e la valorizzazione del suo patrimonio, nell’ottica di un riconoscimento UNESCO, permetteranno una maggiore diversificazione delle AGR e daranno un valore aggiunto alle produzioni locali con positive ricadute sul reddito e l’occupazione. |
L’iniziativa, nata localmente, ha visto il crescente coinvolgimento delle Istituzioni |
2) istituzionale | centrali e trova validazione nel Capitolo I e Capitolo VII della nuova Costituzione del 2014 che, trasferendo maggiori responsabilità politiche ed amministrative a livello locale, prevedendo una diversa distribuzione delle finanze pubbliche permetterà una effettiva appropriazione delle risorse del territorio da parte delle sue comunità. |
3) socio-culturale | Il forte radicamento al territorio, al suo patrimonio materiale ed immateriale ed alle sue produzioni limita l’impatto negativo dell’azione sulle popolazioni, favorendo l’appropriazione e la sua sostenibilità nel tempo |
4) ambientale | L’iniziativa, volta alla tutela e conservazione del patrimonio geologico e paesaggistico, non ha alcun impatto negativo sull’ambiente. |
14.b. Strumenti di monitoraggio in itinere e valutazione finale previsti dal progetto – max. ½ pagina
La continuità con le attività del Progetto Strutturante 2012 permette di ovviare alla necessità di un diagnostico di base, che sarà in effetti sostituito dal rapporto di Valutazione finale dello stesso. Un sistema di monitoraggio interno, basato su rapporti mensili elaborati da ONM e Ente Parco, permetterà di tenere sotto controllo gli stati d’avanzamento delle attività ed apportare le necessarie correzioni in caso di disfunzioni. Il Seminario di restituzione, considerata la presenza di tutti gli stakeholders, sarà anche un’opportunità per effettuare una Valutazione Intermedia partecipata che permetterà di mettere a punto le attività di terreno previste per la seconda metà del periodo ed apportare, laddove necessario, le correzioni necessarie a raggiungere il massimo di efficacia ed impatto delle stesse. La costituzione del Comitato di Gestione, nella seconda parte del progetto, renderà il sistema di monitoraggio interno partecipato ed una maggiore comprensione delle anomalie operative e procedurali. La Valutazione Finale interna sarà frutto dell’analisi congiunta dei partners di Progetto insieme al Comitato di Gestione e si incentrerà sulla realizzazione dei Risultati ottenuti principalmente in termini di Efficacia, Efficienza ed Impatto. L’analisi di questi tre fattori, considerando la natura del progetto, è infatti da ritenersi fondamentale per la ricaduta sul medio-lungo periodo degli effetti del progetto.