Progetto: [RTR-R]
Progetto: [RTR-R]
Descrizione:
Rete telematica regionale della ricerca Fornitura di apparati trasmissivi
su infrastrutture ottiche
Documento: Capitolato tecnico
Data: 12 marzo 2009
File: RTR_R_CYBERSAR-GARR_Capitolato tecnico_v1.0 Versione: V.1.0
Redazione:
Team di progetto RTR-R
[RTR-R]
Rete telematica regionale della ricerca
Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche
Capitolato tecnico
Acronimi
Acronimo Descrizione
GARR Gruppo per l’Armonizzazione delle Reti della Ricerca RAS Regione Autonoma della Sardegna
RTR Rete telematica regionale
RTR-R Rete telematica regionale della ricerca
DCN Data Comunication Network: Rete di gestione fuori band in grado di fornire connettività tra i network element ed i loro rispettivi OSS
DEISA Distributed European Infrastructure for Supercomputing Applications DQPSK Quadrature Phase Shift Keying
DWDM Dense Wavelength Division Multiplexing
eVLBI Electronic Very Long Baseline Interferometry, è il progetto di osservazione radiotelescopica, che utilizza la rete per la movimetazione di grandi quantità di dati acquisiti dalle osservazioni astronomiche.
E2E End to End
Fiber Connection. Il FICON e’ un interfaccia di input/output (I/O) ad lata velocita’ dei mainframe utilizzata per
FICON
FELC
le connessioni con i dispositivi di storage. Questo tipo di interfaccia e’ comunemente utilizzata nei server IBM S/390.
Il Far End Laser Control (FELC) è la capacità di propagare uno stato di Loss Of Signal (LOS) o di Loss of Frame (LOF) dalla porta client di ingresso (near-end) verso la porta client di uscita (far-end). Nel caso in cui venga rilevato un LOS/LOF sulla porta di input (near-end), viene settato l’appropriato bit dell’overhead della OTN lato linea. Quando questa segnalazione viene ricevuta sulla porta di output lato “far-end” il laser della porta client di uscita viene spento, o come viene chiamato in gergo “abbattuto” (squelched). All’interruzione della situazione di LOS/LOF sul lato “near-end” i bytes relativi della OTN vengono riportati alla condizione originale e sul lato “far-end” della connessione il laser viene riattivato.
GÉANT pan-European Gigabit research network GFP Generic Framing Procedure
HA High Availability
IRU Indefeasible Right of Usage
LASER Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation LCAS Link Capacity Adjustment Scheme
LHC Large Hadron Collider
LOF Loss Of Frame
LOS Loss Of Signal
MEMS MicroElectroMechanical Systems
MSP Multiplex Switching Protection
MTU Maximum Transfer Unit
NE Network Element
NOC Network Operation Centre
NRZ Non-Return-to-Zero
OA Optical Amplifier
Acronimo Descrizione
OADM Optical Add/Drop Multiplexer
ODB Optical Duo-Binary
OSNR Optical Sgnal Noise Ratio
OSNCP Optical Subnetwork Connection Protection OSPF Open Shortest Path First
OSS Operation Support System: sistema di gestione della rete carrier class in grado di ricevere allarmistica ed effettuare configurazioni sugli apparati di rete.
PM Performance Monitoring
PRBS Pseudo Random Bit Sequence
RC Router di Concentrazione
RZ Return-Zero
PRBS Random Bit Sequence
ROADM Reconfigurable OADM
ROI Return Of Investement
RT Router di Trasporto
SAN Storage Area Network
SDH Synchronous Digital Hierarchy
SFP Small Form-Factor Pluggable
SLA Service Level Agreement
SNMP Simple Network Management Protocol
TL1 Transaction Language 1 (TL1) e' un protocollo di management di tipo man-machine language, utilizzato per la gestione delle reti ottiche. È uno standard americano definito nella specifica XX-000 (Xxxxxxxx).
TOC Transmission Operation Centre
VCG Virtual Concatenation Group
VOA Variable Optical Attenuator
WSS Wavelength Selective Switch
Altre definizioni
Definizione Descrizione
Fornitore
Organizzazione responsabile della fornitura costituente l’oggetto della presente gara d’appalto. Quindi è l’organizzazione che fornirà gli apparati trasmissivi ed i servizi necessari alla realizzazione del progetto.
Costruttore (vendor) Organizzazione produttrice degli apparati di trasmissione offerti dal fornitore. È possibile per un costruttore rispondere al presente capitolato di gara nel duplice ruolo di costruttore e fornitore.
Committente Stazione appaltante
Utilizzatore Utente afferente alla rete a cui si fornisce servizi di connettività e trasporto.
siTo che, nei punti di terminazione delle tratte in fibra ottica, presenta condizioni ambientali (alimentazione, condizionamento dell’aria, accesso ai rack, ecc) idonee ad ospitare gli apparati
PoP
Sito di rigenerazione
di trasmissione.
I POP saranno realizzati presso sale messe a disposizione dagli operatori che forniscono le terminazioni delle fibre ottiche.
Sito presente lungo una specifica tratta in fibra ottica idoneo ad ospitare gli apparati di rigenerazione ottica del segnale (ILA/OLA) e/o di compensazione cromatica. Tali siti non sono da considerarsi POP.
Apparati trasmissivi Insieme degli apparati necessari al funzionamento dell’infrastruttura in fibra ottica.
Shelf/Chassis Rack del costruttore dotato di bus e/o matrice di switching che consente di alloggiare al proprio interno i moduli di trasmissione
Insieme di shelf/chassis che costituiscono una terminazione di trasmissione. Il nodo trasmissivo
Nodo trasmissivo
può essere costituito da uno o più shelf/chassis colocati e tra loro interconnessi, gestiti come un’unica unità logica.
Porta/Interfaccia client: Porta dell’apparato da interconnettere all’apparato di rete dell’utilizzatore (router, switch Layer2 Ethernet, ecc...)
Porta/Interfaccia rete:
ovvero
Porta/Interfaccia network:
Porta dell’apparato di trasmissione in grado di trasportare una o più lambda ottiche verso un altro nodo trasmissivo della rete
Circuito /Circuito logico Connessione logica punto-punto tra due porte client qualsiasi della rete avente velocità STM-16, STM-64, 1GigaEthernet, 10GigaEthernet, STM-256
Vie (o degree) Individua il numero di connessioni tra un nodo trasmissivo ed altri nodi trasmissivi adiacenti (connessioni internodali). Ogni nodo trasmissivo ha un numero di porte rete pari al numero di vie.
Sub-lambda multiplexing Capacità di multiplare più canali logici (avente struttura 1GE, STM-16) all’interno di un singolo segnale ottico (lambda).
Sub-lambda switching Capacità di commutare canali logici multiplati all’interno di un segnale ottico (lambda).
TOC (Trasmission Operation Center)
Struttura operante presso il committente in grado di gestire, controllare e supervisionare l’infrastruttura trasmissiva della rete.
[RTR-R]
Rete telematica regionale della ricerca
Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche Capitolato tecnico
Sommario
1. Premesse 7
1.1. Contesto di riferimento 7
2. La rete telematica della ricerca 8
2.1. Interventi per la costituzione della RTR 8
2.1.1. Azione 01 - Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla rete
nazionale del GARR 9
2.1.2. Azione 02 - Realizzazione dell’instradamento della rete GARR sul backbone regionale RTR 10
2.1.3. Azione 03 - Realizzazione del nodo regionale della rete GARR 11
2.1.4. Azione 04 - Realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del progetto
CyberSar 11
2.1.5. Azione 05 - Acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al progetto
CyberSar 12
2.1.6. Azione 06 - Collegamento della RTR al nodo regionale della rete GARR, integrazione della RTR-R e instradamento della RTR al NAMEX e MIX 13
3. Oggetto e specifiche dell’appalto 14
3.1. Lotti di fornitura 14
3.2. Requisiti imposti e condizioni migliorative proposte 15
3.3. Precisazioni sulla tecnologia e configurazione degli apparati 15
4. LOTTO N. 1 - Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche sottomarine 16
4.1. Oggetto della fornitura per il Lotto n. 1 16
4.2. Caratteristiche della rete 16
4.2.1. Logistica sedi di terminazione dei cavi sottomarini Janna 16
4.3. Specifiche tecniche e prestazionali delle coppie di fibra ottica sottomarina 17
4.3.1. Caratteristiche di sintesi sulle coppie di fibra ottica 17
4.4. Dislocazione degli apparati 18
4.4.1. Tratta Xxxxxxxx - Xxxxxx xxx Xxxxx 00
4.4.2. Tratta Olbia - Civitavecchia 19
4.5. Specifiche tecniche e prestazionali generali degli apparati 19
4.6. Requisiti tecnici vincolanti 20
4.6.1. Interfacce di rete e interfacce client dei nodi trasmissivi 20
4.6.2. Add / drop di segnali client 21
4.6.3. Multiplazione 21
4.6.4. Protezione delle lunghezze d’onda e dei circuiti client 21
4.6.5. Gestione e controllo del nodo trasmissivo 22
4.6.6. Requisiti tecnici vincolanti dell’OSS 22
4.7. Configurazione e numero interfacce 24
4.8. Requisiti tecnici preferenziali 24
4.8.1. Interfacce di rete e interfacce client dei nodi trasmissivi 24
4.8.2. Multiplazione 24
4.8.3. Gestione e controllo del nodo trasmissivo 25
4.8.4. Requisiti tecnici preferenziali dell’OSS 25
4.9. Servizi di installazione 25
4.9.1. Fornitura, configurazione e testing degli apparati 25
4.9.2. Servizi di gestione progetto (project management) 26
4.10. Specifiche per l’economicità di gestione, manutenzione ed assistenza 27
4.10.1. Servizi di garanzia e sostituzione in loco 27
4.10.2. Servizi professionali base ed avanzati 28
4.11. Valutazione delle condizioni e proposte migliorative 30
4.12. Tempi di realizzazione della fornitura 31
4.13. Verifica e collaudo 31
4.14. Formulazione dell’offerta economica 31
5. LOTTO N. 2 - Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche terrestri 32
5.1. Oggetto della fornitura per il Lotto n. 2 32
5.2. Il progetto CyberSar 32
5.3. Obiettivi del progetto CyberSar 32
5.4. Infrastruttura di rete CyberSar 33
5.5. Modalità di attuazione e stato di realizzazione degli interventi CyberSar 35
5.6. Fornitura degli apparati attivi per i poli CyberSar 35
5.7. Specifiche generali della fornitura 35
5.8. Architettura di rete 36
5.9. Requisiti tecnici vincolanti 37
5.10. Caratteristiche tecniche dei nodi 38
5.10.1. Nodo centro stella 38
5.10.2. Nodo semplice 39
5.11. Requisiti delle interfacce di rete e delle interfacce client dei nodi trasmissivi 39
5.12. Parti comuni ridondate e backup per eventuali fault 40
5.13. Multiplazione 40
5.14. Gestione e controllo dei nodi trasmissivi tramite Operation Support System 40
5.14.1. Requisiti tecnici vincolanti dell’OSS 41
5.15. Parametri ottici 41
5.16. Soluzioni preferenziali 41
5.17. Servizi di installazione 42
5.17.1. Fornitura, configurazione e testing degli apparati 42
5.17.2. Servizi di gestione progetto (project management) 42
5.18. Specifiche per l’economicità di gestione, manutenzione ed assistenza 43
5.18.1. Servizi di garanzia e sostituzione in loco 43
5.18.2. Servizi professionali base ed avanzati 44
5.19. Valutazione delle condizioni e proposte migliorative 46
5.20. Tempi di realizzazione della fornitura 46
5.21. Verifica e collaudo 46
5.22. Formulazione dell’offerta economica 47
1. Premesse
Il presente documento descrive le specifiche per la fornitura degli apparati necessari all’interconnessione ottica delle varie sedi interessate dalla realizzazione della rete telematica regionale per la ricerca e alla costituzione del nodo regionale della rete GARR per il collegamento con la rete nazionale della ricerca.
A seguito di formulazione di apposito Studio di fattibilità, la RAS ha previsto l’acquisizione, tramite gara d’appalto a procedura aperta, di apparati trasmissivi tecnologicamente evoluti da dedicarsi al collegamento su tratte in fibra ottica a sviluppo terrestre e sottomarino.
1.1. Contesto di riferimento
L’intervento di acquisizione degli apparati attivi si inserisce pertanto nel più ampio progetto di realizzazione della rete telematica regionale della ricerca, identificato con l’acronimo [RTR-R], che prevede l’integrazione dei poli regionali della ricerca nella Rete Telematica Regionale (RTR) e la realizzazione del nodo regionale della rete nazionale della ricerca (rete GARR).
La delibera della Giunta regionale n. 16/7 del 18.3.2008 ha stabilito che vengano realizzate le attività necessarie all’integrazione dei poli regionali della ricerca nella Rete Telematica Regionale (RTR) e alla realizzazione del nodo regionale della rete nazionale della ricerca (rete GARR). L’infrastruttura di rete concepita per la rete telematica regionale della ricerca deve essere inoltre destinata a supportare la realizzazione dei progetti regionali, tra cui in particolare il progetto CyberSar promosso dal consorzio Cosmolab.
La Giunta regionale, con nuova delib. G.R. n. 44/19 del 6.8.2008 ha disposto un ulteriore stanziamento (a valere sui fondi della Misura 3.13. del POR Sardegna 2000-2006) per prevedere - nell’ambito della realizzazione del progetto RTR-R - anche l’acquisizione degli apparati suddetti considerati “necessari tra l'altro a completare le attività su uno degli aspetti più innovativi del progetto CyberSar, ovvero la sperimentazione di metacomputer configurabili dinamicamente in funzione delle applicazioni”.
Uno stralcio del documento:
[RTR-R]
Progettazione e realizzazione di interventi per la costituzione della Rete telematica regionale della ricerca
Studio di fattibilità
è allegato in appendice al presente capitolato tecnico allo scopo di chiarire il contesto progettuale e la specificità delle forniture e degli obiettivi associati alla realizzazione del presente appalto. Ad esso si fa diretto rimando quale documento informativo del contesto in cui si intende operare con l’appalto.
2. La rete telematica della ricerca
Il progetto di realizzazione della rete telematica della ricerca prevede la realizzazione di una serie di interventi finalizzati all’integrazione dei poli regionali della ricerca nella Rete Telematica Regionale e alla realizzazione del nodo regionale della rete GARR (si veda al riguardo il richiamato documento in appandice relativo allo Studio di fattibilità per la rete telematica della ricerca).
Tali interventi saranno realizzati dalla RAS in sinergia col GARR e col Consorzio Cosmolab, soggetto responsabile dell’attuazione del progetto CyberSar.
Lo studio di fattibilità ha mirato all’individuazione delle modalità di realizzazione del progetto e alla definizione di una ripartizione delle attività tra i soggetti coinvolti. In particolare, sono stati individuati i seguenti lotti funzionali attuativi:
- Acquisizione, installazione e configurazione degli apparati di trasmissione ottica sulla fibra sottomarina Xxxxx
Si tratta della fornitura di apparati di elevata tecnologia che possono acquisirsi in maniera disgiunta dai restanti apparati, dalle infrastrutture in fibra ottica, dagli adeguamenti di backbone DWDM. L’intervento è funzionale alla realizzazione del nodo regionale di rete GARR e non condizionante le restanti azioni di progetto.
- Acquisizione, installazione e configurazione degli apparati DWDM per le sedi CyberSar
Si tratta di apparati di elevata tecnologia, che possono anch’essi acquisirsi in maniera disgiunta dai restanti apparati. L’intervento è funzionale alla realizzazione dei collegamenti ottici su sedi del Consorzio Cosmolab e per la rete prevista dal Progetto Cybersar.
- Acquisizione in IRU e realizzazione di tratte in fibra ottica
La tipologia di fornitura si differenzia da quelle degli apparati di cui ai punti precedenti e risulta più tipicamente oggetto di offerta da parte degli operatori di telecomunicazioni. Per la particolarità delle richieste da formularsi per le esigenze di RTR-R si procederà al riguardo con procedura di appalto separata dalla presente.
- Adeguamento della infrastruttura di backbone RTR per nuove lambda
A tal riguardo, si è già provveduto con relativo appalto per la fornitura di interfacce ottiche per il potenziamento della capacità trasmissiva del backbone, in corso di esecuzione di prossimo collaudo (atteso entro il mese di marzo 2009); saranno realizzate 4 nuove lambda sul backobe della Rete telematica regionale, a sostegno delle esigenze sia del progetto RTR-R sia del progetto di integrazione nella stessa RTR delle sedi delle Aziende Sanitarie, identificato con l’acronimo RTR- ASL.
2.1. Interventi per la costituzione della RTR
Secondo quanto stabilito con delibera GR n. 16/7 del 18.3.2008, gli interventi di realizzazione della RTR-R mirano all’integrazione dei poli regionali della ricerca, in particolare CyberSar, nella Rete Telematica Regionale (RTR) e alla realizzazione del nodo regionale della rete nazionale della ricerca (rete GARR).
Lo studio di fattibilità relativo alla realizzazione della RTR-R ha individuato sei distinte azioni progettuali considerate indispensabili e prioritarie, da portarsi in realizzazione in maniera integrata e coordinata, così identificate:
Azione 01 Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla rete nazionale del GARR
Azione 02 Realizzazione dell’instradamento della rete GARR sul backbone regionale RTR
Azione 03 Realizzazione del nodo regionale della rete GARR
Azione 04 Realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del progetto CyberSar
Azione 05 Acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al progetto CyberSar
Azione 06 Collegamento della RTR al nodo regionale della rete GARR, integrazione della RTR-R e instradamento della RTR al NAMEX e MIX
Per ciascuna delle suddette azioni si riporta di seguito una breve descrizione degli interventi previsti e delle modalità di attuazione degli stessi.
2.1.1. Azione 01 - Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla rete nazionale del GARR
Attualmente la rete GARR serve la Regione Sardegna tramite un flusso a 155 Mbps sulla direttrice Cagliari-Roma che il GARR provvederà ad incrementare con acquisizione di due circuiti lambda a 2,5Gbps. Tali circuiti rimarranno temporaneamente attivi fino alla realizzazione del progetto di estensione della rete GARR, denominato GARR-X, che ha come obiettivo quello di fornire, a partire dalla seconda metà del 2009, nuove funzionalità e prestazioni di più elevato livello grazie all’acquisizione di fibra ottica proprietaria sulla dorsale e sui siti d’accesso con capacità pari almeno a 10Gbps.
In particolare, per l’evoluzione del collegamento della rete GARR al territorio regionale si prevede di sostituire i circuiti attivi o di prossima acquisizione sulla direttrice Cagliari - Roma con l’illuminazione di una coppia di fibra sottomarina su ciascuna delle due tratte di proprietà del Consorzio Janna (Cagliari - Mazara del Vallo e Olbia - Civitavecchia).
Attualmente risulta infatti la Regione Sardegna ha disponibilità effettiva:
- di n. 12 coppie sulla tratta Xxxxx - Xxxxxxxxxxxxx
- xx x. 00 coppie sulla tratta Cagliari (Sa Illetta) - Mazara del Vallo, essendo n. 2 coppie oggi impegnate e temporaneamente cedute in IRU nell’ambito del contratto e rapporto compensativo posto come condizione di realizzazione del backbone della rete telematica regionale (RTR).
In particolare, gli interventi da realizzarsi sule due tratte sono i seguenti:
- sul collegamento Olbia - Civitavecchia, realizzato con un cavo in fibra sottomarina basato su standard G.652 di lunghezza complessiva pari a 259 km, e attenuazione totale pari a 55 dB, si prevede l’illuminazione per n. 2 fibre a 10GE ciascuna, eventualmente estendibili in futuro;
- sul collegamento Cagliari - Mazara del Vallo, realizzato con un cavo in fibra sottomarina basato su standard G.654 di lunghezza complessiva pari a 375 km, e attenuazione totale pari a 65 dB, si prevede l’illuminazione con 2 fibre a 10GE ciascuna, eventualmente estendibili in futuro.
L’intervento richiede pertanto l’acquisizione di n. 2 coppie di apparati di mux/demux ottico per garantire la connettività nazionale ed internazionale alla RTR-R con impiego di lambda da 10 GbE. In particolare, l’analisi di fattibilità tecnica ha evidenziato la necessità di soddisfare i seguenti requisiti generali:
- disponibilità di nodi trasmissivi capaci di trasportare, su entrambe le tratte marine, un numero minimo di 8 lunghezze d’onda (per tratta) a 10Gbps utilizzate per il trasporto di circuiti client;
- modularità con possibilità di incremento delle lambda e possibilità di upgrade anche a valori superiori ai 10Gbps (fino a 40Gbps);
- disponibilità e possibilità di impiego sulle tratte sottomarine di porte client 1GigaEthernet e 10GigaEthernet;
- disponibilità di componenti hardware (moduli) e software in grado di gestire la protezione sulle lunghezze d’onda;
- impiego di un sistema di gestione per la configurazione da remoto e la supervisione dei nodi trasmissivi;
- garanzia estesa e servizi di assistenza e manutenzione che possono essere erogati dal produttore (anche per il tramite di fornitori specializzati e certificati).
2.1.2. Azione 02 - Realizzazione dell’instradamento della rete GARR sul backbone regionale RTR
A complemento dell’Azione 01, per realizzare l’instradamento della rete GARR sulla infrastruttura ottica sottomarina e sulla infrastruttura ottica terrestre della RTR sono anche previsti i seguenti sottointerventi, la cui diretta implementazione esula - in gran parte - dall’oggetto del presente appalto:
1. collegamento della rete GARR sui nodi di Mazara del Vallo e di Civitavecchia, con capacità trasmissiva di almeno 10 Gbps;
2. collegamento dei PoP Janna di Cagliari (Sa Illetta) e di Olbia (Santa Lucia) con gli adiacenti PoP sulla infrastruttura di backbone della RTR (Cagliari e Olbia);
3. instradamento sulla infrastruttura ottica del backbone RTR con impiego di lambda trasmissive aggiuntive per realizzare un collegamento point-to-point tra il nodo PoP di Cagliari ed il nodo PoP di Olbia ad una capacità trasmissiva di almeno 10 Gbps, analoga a quella da impiegarsi sulle tratte di collegamento sottomarino.
Per quanto riguarda il collegamento della rete GARR ai nodi di terminazione Janna di Mazara del Vallo e Civitavecchia, la responsabilità di realizzazione è assunta dal GARR che ha in progetto le tratte Mazara del Vallo- Palermo e Civitavecchia - Roma con collegamenti a 10 Gbps.
L’effettiva realizzazione di tali collegamenti è tuttavia prevista non prima di 3-6 mesi con impiego di soluzioni tecnologie ancora da definirsi in funzione della tipologia di apparati e soluzioni adottate dalla RAS per l’illuminazione delle coppie sottomarina Xxxxx e le terminazioni di consegna dei flussi a 10 Gbps presso i PoP Janna di Mazara del Vallo e Civitavecchia, ed è dunque conseguenza della aggiudicazione del presente appalto e delle specifiche tecnologiche dei componenti risultanti oggetto di fornitura.
Per il collegamento dei PoP RTR ai PoP Janna, si farà ricorso all’infrastruttura di RTR già esiste (o di acquisizione tramite altra procedura di gara); nell’ambito della RTR si è infatti già provveduto con l’acquisizione del diritto d’uso irrevocabile (IRU, Indefeasible Right of Use) per una durata di 15 anni di una coppia di fibre ottiche (dark fiber) per collegare l’infrastruttura di backbone della RTR con quella già prevista per il collegamento in fibra verso la penisola. Al riguardo si ha attualmente:
- piena disponibilità di una coppia di fibre ottiche, ad oggi ancora inutilizzata, sulla tratta Olbia (PoP RTR) - Olbia (PoP Xxxxx Xxxxx Lucia);
- parziale disponibilità della coppie di fibra ottiche sulla tratta Cagliari (PoP RTR) - Sa Illetta (PoP Janna), attualmente utilizzata su link a 1GBE per il collegamento del nodo RAS di Sa Illetta sulla RTR.
Per quanto riguarda infine l’ampliamento del backbone RTR, l’appalto per la fornitura di interfacce ottiche per il potenziamento della capacità trasmissiva del backbone, già aggiudicato con cosegna prevista entro fine marzo 2009, prevede in particolare la realizzazione di n.2 nuove lambda a 10 Gbps a sostegno delle esigenze sia del progetto RTR-R .
In particolare per le finalità del progetto RTR-R, saranno realizzate le seguenti lambda:
- n.1 lambda aggiuntiva a 10G in configurazione PtP attivata tra Cagliari ed Olbia sul lato orientale, attraversando i siti RTR di Costa Rej, Lanusei, Nuoro e Siniscola.
- n.1 lambda aggiuntiva a 10G in configurazione PtP realizzato tra Cagliari, Sassari ed Olbia sul lato occidentale dell'anello ottico regionale, attraversando i siti RTR di Is Morus, Iglesias, Sanluri, Oristano e Macomer per la prima tratta fino a Sassari e Tempio nella seconda tratta fino ad Olbia.
2.1.3. Azione 03 - Realizzazione del nodo regionale della rete GARR
La rete GARR dispone attualmente sul territorio regionale dei seguenti nodi:
- un nodo regionale situato a Cagliari (presso la centrale Telecom Italia di Via Calamattia) interconnesso con un circuito SDH 155Mbit/s con il resto della rete GARR;
- un nodo situato a Sassari, tramite collegamento sul nodo di Cagliari.
Sono inoltre già stati previsti una serie di interventi indipendenti tra cui, in particolare:
- installazione di un nuovo PoP GARR Cagliari-Marengo (denominato Ca1) presso l’Università di Cagliari, sede di Piazza d’Armi;
- noleggio di due circuiti lambda 2.5Gbit/s dal PoP GARR Cagliari-Marengo verso due distinti PoP GARR di Roma e contestuale dismissione del circuito 155Mbit/s Cagliari-Roma;
- noleggio di una coppia di fibre ottiche spente (dark fiber) fra il XxX XXXX Xx0 Cagliari-Marengo ed il PoP della RAS a Sa Illetta, stabilendo dunque la realizzazione di un PoP a Sa Illetta (denominato Ca3), punto di interconnessione con la portante sottomarina di Xxxxx verso Mazara del Vallo e dunque verso la rete GARR nazionale.
La soluzione considerata dal GARR individua il sito di Sa Illetta come principale nodo regionale di collegamento alla rete GARR, da cui potranno diramarsi i collegamenti GARR:
- sulla tratta sottomarina Cagliari - Mazara del Vallo;
- verso un secondo nodo dislocato presso l’Università di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Piazza d’Armi;
- di instradamento, tramite l’infrastruttura RTR, verso il PoP di Olbia e da qui su Civitavecchia tramite altra tratta sottomarina Xxxxx;
- di instradamento verso il nodo GARR di Sassari, sempre per il tramite dell’infrastruttura RTR. Tale soluzione è stata identificata come la più opportuna anche in virtù delle seguenti osservazioni:
- il sito RAS/Janna di Sa Illetta è considerato come punto nodale di collegamento per le esigenze del progetto CyberSar e - implicitamente - è da considerarsi punto nodale fondamentale per la realizzazione della rete regionale della ricerca RTR-R;
- il sito RAS/Janna di Sa Illetta è punto nodale anche per la RTR attuale per quanto relativo alla potenzialità di collegamento (tramite l’infrastruttura Janna) verso le reti nazionali ed internazionali.
2.1.4. Azione 04 - Realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del progetto CyberSar
La rete prevista dal progetto CyberSar è una rete in fibra ottica a tipologia stellare, il cui centro-stella sarà realizzato presso il sito di Sa Illetta (terminazione della rete Janna e punto nodale per la realizzazione della terminazione di rete GARR regionale).
Le attività di ricerca di CyberSar, e le finalità del progetto, richiedono l'utilizzo esclusivo di tratte di fibre spente, illuminate mediante sistemi di multiplexing ottico DWDM (una coppia di MUX-DeMUX per coppia di fibre spente), e interconnesse mediante switch ottici.
Oltre la sede di Sa Illetta, i principali poli coinvolti nel progetto sono i seguenti:
- Polaris (previsto con collegamento su fibra ottica dedicata con centro stella c/o Sa Illetta)
- Osservatorio Astronomico di Cagliari, Poggio dei Pini (previsto con collegamento su fibra ottica dedicata con xxxxxx xxxxxx x/x Xx Xxxxxxx)
- Xxxxxxxxxxxxxxx xx Xxx Xxxxxxx (xxxxxxxx con collegamento su fibra ottica dedicata con centro stella c/o Sa Illetta di futura realizzazione)
- Cittadella Universitaria di Monserrato (previsto con collegamento su fibra ottica dedicata con centro stella c/o Sa Illetta)
- Polo di Calcolo di Ingegneria, Piazza D'Armi (previsto con collegamento su fibra ottica dedicata con centro stella c/o Sa Illetta)
- Ex polveriera di Selargius (previsto con collegamento su fibra ottica dedicata con sito presso la Cittadella Universitaria di Monserrato)
A causa della distanza non è previsto - nell’ambito del progetto RTR-R - di collegare il polo di calcolo della Università di Sassari mediante fibre spente in uso esclusivo; per tale collegamento si considera comunque idoneo e sufficiente il ricorso ad un instradamento, non su fibra ottica dedicata, tramite il backbone regionale della RTR.
Per le attività e le collaborazioni previste nell'ambito del progetto Cybersar, è considerata anche la possibilità di connessione con altre strutture di ricerca di Cagliari, come ad esempio la Azienda Ospedaliera Brotzu; tale connessione potrebbe avvenire utilizzando l’infrastruttura della MAN di Cagliari o quella di collegamento su fibra del presidio ospedaliero prevista dal progetto relativo agli interventi su infrastrutture ottiche per il superamento del divario digitale e per il collegamento dei presidi ospedalieri (progetto SICS-II promosso dalla RAS ed in corso di realizzazione).
2.1.5. Azione 05 - Acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al progetto CyberSar
A completamento della realizzazione della grid ottica prevista dal progetto CyberSar, si rende necessaria l’acquisizione di apparati di switching da destinarsi alle sedi dei principali poli di ricerca, in particolare:
a) CRS4 (c/o Parco Polaris - Sardegna Ricerche - Pula loc. Piscinamanna)
b) Osservatorio Astronomico di Cagliari (Capotella - loc. Poggio dei Pini)
c) Cittadella Universitaria di Monserrato
d) Facoltà di Ingegneria (Cagliari - Piazza d'Armi)
e) Sardinia RadioTelescope (San Xxxxxxx)
f) Porto Conte Ricerche (che sostituirà quanto inizialmente previsto presso l'Università di Sassari)
Gli apparati saranno connessi tra loro, salvo l'ultimo, da una rete di collegamenti in fibra ottica con velocità pari (o multipla di) 10 Gbit/sec.
Secondo quanto riportato dal Xxxxxxxxx Xxxxxxxx, soggetto attuatore del progetto CyberSar, risulta che:
- la rete di Poli di calcolo è stata in parte realizzata; in particolare i Poli di cui ai punti a), b) e c) e d) sono completati ed il polo di cui al punto d) è di imminente completamento; sono - in parte - in via di realizzazione anche il Polo e) ed il Polo f) con le macchine consegnate, in attesa della installazione). Tutte queste realizzazioni sono state cofinanziate dal MIUR all'interno del PON Ricerca 2000-2006 (con fondi FESR e FdR);
- la connettività in fibra e in rete Internet non era invece prevista all'interno del PON, per la non ammissibilità di tale spesa. Viceversa gli apparati, ammissibili, sono stati acquisiti per solo una parte di quelli previsti all'interno di CyberSar (e anch'essi sono in via di acquisizione); la restante parte non è stata invece considerata per motivi che vengono collegati alla ripartizione del budget del progetto tra le varie voci (vincolata dal bando di gara PON);
- la delibera della Giunta Regionale n.16/7 del 18.3.2008 prevede di fornire al progetto CyberSar la connettività tra le sedi del progetto attualmente raggiunte dalla rete in fibra ottica (mancano SRT e l'osservatorio astronomico), e, in collaborazione con GARR, tutta la connettività verso l'esterno;
- restano fuori gli apparati di trasmissione sulle fibre, necessari tra l'altro a completare le attività su uno degli aspetti più innovativi del progetto, ovvero la sperimentazione di meta computer configurabili dinamicamente in funzione delle applicazioni;
e pertanto vengono formulate le seguenti richieste espresse:
- è necessario acquisire un apparato dotato di matrice ottica e elettrica per il nodo centrale previsto a Sa Illetta, oltre che equipaggiare i nodi non aventi ancora alcuna risorse per poter completare la rete grid di sperimentazione;
- al fine di poter dar seguito a tale significativa parte del progetto è dunque necessario acquisire le opportune apparecchiature di illuminamento della fibra, ovvero gestione di canali non inferiori a 10 Gbit/sec, configurarle e renderle funzionanti nella loro specifica architettura distribuita.
- dovendo computare la consistenza degli stessi si tiene conto del fatto che due di essi sono già in possesso del Consorzio e pertanto restano da acquisire le seguenti macchine:
1. Osservatorio Astronomico di Cagliari (Capoterra - loc. Poggio dei Pini): apparato DWDM completo di interfacce 2x λ10G + 6GbE
2. Cittadella Universitaria di Monserrato
Apparato DWDM completo di interfacce 2x λ10G + 6GbE
3. Facoltà di Ingegneria (Cagliari - Piazza d'Armi)
Apparato DWDM completo di interfacce 2x λ10G + 6GbE
4. Centro stella Sa Illetta:
Apparato master comprensivo di matrice ottica e matrice elettrica
2.1.6. Azione 06 - Collegamento della RTR al nodo regionale della rete GARR, integrazione della RTR-R e instradamento della RTR al NAMEX e MIX
Per poter completare la piena integrazione della attuale RTR con l’infrastruttura prevista in progetto per la realizzazione della RTR-R, sarà necessario prevedere gli opportuni interventi di interfaccia e collegamento con le altre reti internazionali e con la rete GARR che viene instradata (secondo quanto previsto dal progetto RTR-R) sulle infrastrutture trasmissive del backbone RTR.
L’azione progettuale considera pertanto tre elementi cardine:
1. Realizzazione di un nodo sulla RTR in grado di realizzare e gestire il collegamento della RTR-R con la rete GARR;
2. Realizzazione di un nodo della RTR presso i punti nodali di interconnessione (NAMEX e MIX);
3. Realizzazione delle condizioni per la attribuzione alla RAS di un numero di Autonomous System (AS) pubblico, che permetta alla rete RTR il collegamento in multihoming BGP allo scopo di poter stabilire relazioni di peering o transito con qualunque altro Autonomous System.
I suddetti interventi non sono comunque compresi nell’ambito del presente appalto.
3. Oggetto e specifiche dell’appalto
3.1. Lotti di fornitura
Nell’ambito del contesto progettuale sopra descritto, l’appalto si caratterizza per la fornitura dei soli apparati previsti per l’esecuzione delle azioni progettuali:
- Azione 01 - Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla rete nazionale del GARR
L’intervento necessita dell’acquisizione di n. 2 coppie di apparati di mux/demux ottico per garantire la connettività nazionale ed internazionale alla RTR-R con impiego di lambda da 10 GbE.
- Azione 05 - Acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al progetto CyberSar
L’intervento necessita dell’acquisizione di apparati DWDM completi di interfacce 2xλ10G + 6GbE e di un apparato master comprensivo di matrice ottica e matrice elettrica.
L’appalto considera separatamente le due forniture che sono anche funzionalmente distinte e tali da non richiedere integrazioni reciproche, e viene pertanto concepito con suddivisione di un lotti separati e singolarmente aggiudicabili, così identificati:
1. Lotto n. 1: Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche sottomarine; relativo alla fornitura, installazione e configurazione degli apparati di trasmissione ottica sulla fibra sottomarina Xxxxx.
2. Lotto n. 2: Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche terrestri; relativo alla fornitura, installazione e configurazione degli apparati di trasmissione ottica sulla fibra terrestre per le sedi CyberSar.
Nel seguito del presente capitolato sono tratte le caratteristiche e specifiche tecniche e funzionali richieste e le relative quantità e condizioni di fornitura.
3.2. Requisiti imposti e condizioni migliorative proposte
Dopo la descrizione in termini generali della soluzione progettuale prevista in appalto, con i capitoli seguenti vengono ad essere esplicati in dettaglio i requisiti minimi e le specifiche atte a caratterizzare la fornitura, la tipologia dei servizi, la modalità di realizzazione ed i livelli di servizio,
Quanto di seguito descritto costituisce esplicito riferimento agli aspetti di natura tecnica e funzionale.
Per gli aspetti inerenti invece la natura prettamente contrattuale atta a regolamentare il rapporto con il fornitore (ed in particolare la durata contrattuale, la modalità di applicazione e gestione di eventuali varianti, gli aspetti organizzativi e di conduzione dell’appalto, la gestione del transitorio alla scadenza del contratto, l’applicazione di eventuali penali, ecc.) si rimanda espressamente al contenuto del disciplinare di gara che regolamenta l’appalto.
Con riferimento alle specifiche richieste per ciascuna tipologia di fornitura e servizio, i capitoli seguenti espliciteranno un insieme di REQUISITI e di QUESITI (indicati rispettivamente nel formato {R.i} e [Q.j]), con i e j numeri progressivi).
- I REQUISITI esprimono caratteristiche minime che devono essere obbligatoriamente rispettate dalla soluzione proposta dal fornitore,
- mentre i QUESITI rappresentano richieste di dettagli da fornire (con la descrizione dell’offerta tecnica) relativamente ad una tematica o alle scelte effettuate in sede di formulazione della proposta, ovvero richiedono la disponibilità di funzionalità accessorie o superiori, non imposte come fondamentali, ma tali da qualificare l’offerta in senso migliorativo.
Nella formulazione della propria offerta tecnica il fornitore dovrà pertanto attestare il rispetto dei REQUISITI richiesti e dare completa ed esaustiva risposta ai QUESITI, ponendo in evidenza:
- la descrizione della fornitura proposta nelle sue caratteristiche tecnologiche, specifiche tecniche e funzionali, composizione modulare, dimensionamento e precisa identificazione degli elementi componenti, tipo e numero di interfacce, ecc.;
- i dettagli implementativi per l’espletamento della fornitura stessa, l’installazione, configurazione iniziale e test di collaudo funzionale;
- le eventuali ipotesi e giustificazioni che stanno alla base della soluzione proposta;
- le eventuali soluzioni alternative proposte (supportate da giustificate motivazioni) che danno comunque risposta valida ai requisiti che non dovessero risultare puntualmente soddisfacibili o tali da essere meglio soddisfatti con l’impiego di metodi e tecnologie opportune o più innovative rispetto a quanto richiesto con il presente appalto;
- gli elementi migliorativi e quanto utile al fine di evidenziare le peculiarità e la validità dell’offerta con riferimento ai criteri di valutazione previsti;
- quant’altro ritenuto opportuno a chiarire e valorizzare l’offerta formulata.
3.3. Precisazioni sulla tecnologia e configurazione degli apparati
E’ richiesto al fornitore, nella formulazione della propria offerta tecnica, di descrivere accuratamente la proposta dal punto di vista tecnologico e di giustificare adeguatamente le scelte progettuali compiute.
Gli apparati previsti in appalto e da prevedere con la fornitura, vanno sempre intesi non come apparati singoli, ma come blocchi funzionali realizzabili anche con riscorso ad una combinazione di apparati diversi la cui identificazione è lasciata alla progettualità del fornitore. In sede di offerta tecnica la proposta dovrà tuttavia essere accuratamente descritta dal punto di vista tecnologico e giustificata a riguardo delle scelte progettuali adottate.
Ai fini della valutazione verranno privilegiate le soluzioni che minimizzano il numero di modelli di apparati impiegati e di configurazioni hardware e software (omogeneità tecnologica).
4. LOTTO N. 1 - Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche sottomarine
4.1. Oggetto della fornitura per il Lotto n. 1
In progetto RTR-R è prevista la realizzazione di una rete ottica trasmissiva in grado di sfruttare le due tratte sottomarine Xxxxxxxxxxxxx - Xxxxx x Xxxxxx xxx Xxxxx - Xxxxxxxx (Xx Illetta).
Con il Lotto n. 1 si intendono acquisire, in coppia, i necessari apparati di mux/demux ottico atti a realizzazione la connettività per RTR-R con impiego di lambda da 10 GbE sulle due tratte:
- Olbia - Civitavecchia
- Cagliari (Sa Illetta) - Mazara del Vallo
4.2. Caratteristiche della rete
Il progetto di rete prevede il transito sulle tratte sottomarine a lunga estensione (fibre Consorzio Janna) prive di amplificazione in cui è possibile illuminare, allo stato attuale della tecnologia, un ridotto numero di lunghezze d’onda a 10Gbps. Pertanto, requisito fondamentale della tecnologia oggetto della fornitura è la robustezza e affidabilità dei canali ottici messi a disposizione.
4.2.1. Logistica sedi di terminazione dei cavi sottomarini Xxxxx
Le fibre ottiche sottomarine del Consorzio Xxxxx da considerarsi per la realizzazione della infrastruttura RTR-R sono attestate ai seguenti punti:
Sito | Indirizzo | Comune | |
Olbia | PoP Janna Enel Olbia C.P. | Cabina Primaria Enel Località X. Xxxxx | Xxxxx |
Civitavecchia | PoP Xxxxx Xxxxxxxxx | Xxx Xxxxxxx xx 00x000 | Xxxxxxxxxxxxx |
Xxxxxxxx | PoP Janna Tiscali Sa Illetta | Loc. Sa Illetta X.X.000 Xx 0.000 | Xxxxxxxx |
Xxxxxx Xxx Xxxxx | PoP Janna c/o Tiscali Mazara | Via Xxxxx angolo Via Bessarioni | Mazara del Vallo |
Figura 1. Xxxx e PoP di terminazione dei cavi sottomarini Xxxxx
Per ciascun sito oggetto di ospitalità, sono messi a disposizione della RAS, in quanto socio del Consorzio Janna, idonee condizioni di colocazione e housing per gli apparati e servizi di facility management, oltre che servizi di gestione e manutenzione dell’infrastruttura ottica.
4.3. Specifiche tecniche e prestazionali delle coppie di fibra ottica sottomarina
Sezione Descrizione sede inizio Descrizione sede fine Lunghezza (km) Tipologia f.o.
Attenuazione Lunghezza
Le coppie di fibra ottica sulle due tratte di cavo sottomarino hanno uno sviluppo complessivo e caratteristiche fisiche/prestazionali di seguito riportate:
1 | Civitavecchia | Olbia | 259 | G.652 | (dB) 55 | d’onda (nm) 1550 |
2 | Cagliari | Mazara del Vallo | 375 | G.000 | 00 | 0000 |
Entrambe le tratte sono prive di rigenerazione intermedia del segnale ottico e, considerata la lunghezza ed i livelli di attenuazione, richiedono l’impiego di apparati di illuminazione della fibra ottica di avanzate tecnologie e - generalmente - di caratteristiche diverse per ciascuna delle tratte.
Per quanto riferito alle coppie di fibra ottica sottomarina Xxxxx concesse in uso alla RAS è da osservare che, al momento, non ne viene fatto alcun impiego e - pertanto - non si hanno apparati attivi che possono essere modularmente ampliati per le esigenze di attivazione dei link; per le esigenze del progetto RTR-R occorre dunque prevedere lo studio e la definizione della soluzione tecnologica da adottarsi, tenendo in considerazione anche le opportunità successive di crescita modulare per l’illuminazione di ulteriori coppie in futuro, oltre a quelle ora previste.
Si osserva comunque che tutti i restanti soci del Consorzio Xxxxx hanno provveduto (e stanno provvedendo) ad impiegare i collegamenti sulla fibra sottomarina ricorrendo a tecnologie capaci di assicurare elevate prestazioni e crescita modulare della banda utile.
La fattibilità di impiego delle coppie sottomarine è pertanto da ritenersi assicurata dalla disponibilità delle coppie stesse, ma comporta l’acquisizione di idonei apparati trasmissivi basati su particolari tecnologie e specifiche, comunque disponibili sul mercato sebbene ad un costo significativo di acquisizione e manutenzione.
4.3.1. Caratteristiche di sintesi sulle coppie di fibra ottica
Di seguito vengono dettagliate le caratteristiche fisiche delle coppie di fibra da impiegarsi.
Cagliari (Sa Illetta) - Mazara del Vallo | Data | Unit | Fiber, cable, link attribute | Note |
Fibre Spec. (G.654A, X.000X, X.000X) | G.654 A | |||
Fiber attenuation 1560 nm | ≤ 0.173 | dB/km | fiber | |
Cable attenuation 1560 nm | ≤ 0.173 | dB/km | cable | average |
Link Attenuation 1560 nm BoL | 65 | dB | link (connect-to- connect) | |
Effective area (Aeff) | 78 | mm2 | fiber | Typical value |
Dispersion 1550nm | ≤ 20 | ps/(nm×km) | fiber | |
Dispersion Slope at 1550nm | ≤ 0.07 | ps/(nm2 x km) | fiber | |
Polarization Mode Dispersion (PMDQ) | ≤ 0.5 | ps/√km | cable | Typical Link Design Value |
Proof Test Levels (minimum) | >100 | kpsi | fiber | 0,7 GPa/m2 |
Cable Cut-off wavelength | ≤ 1460 | nm | cable | Typical value |
Olbia (Santa Lucia) - Civitavecchia | Data | Unit | Fiber, cable, link attribute | Note |
Fibre Spec. (G.654A, X.000X, X.000X) | G.652 | |||
Fiber attenuation 1560 nm | ≤ 0,20 | dB/km | fiber | |
Cable attenuation 1560 nm | ≤ 0,20 | dB/km | cable | average |
Link Attenuation 1560 nm BoL | 55 | dB | link (connect-to- connect) | |
Effective area (Aeff) | 80 | μm2 | fiber | Typical value |
Dispersion 1550nm | ≤ 18 | ps/(nm⋅km) | fiber | |
Dispersion Slope at 1550nm | ≤ 0.092 | ps/(nm2 x km) | fiber | |
Polarization Mode Dispersion (PMDQ) | ≤ 0.5 | ps/√km | cable | Typical Link Design Value |
Proof Test Levels (minimum) | >100 | kpsi | fiber | 0,7 GPa/m2 |
Cable Cut-off wavelength | ≤ 1260 | nm | cable | Typical value |
Le specifiche del collegamento tra i due siti PoP di Olbia sono le seguenti:
Xxxxx Xxxxx (Santa Lucia) - Olbia PoP RTR | Data | Unit | Fiber, cable, link attribute | Note |
Fibre Spec. (G.654A, X.000X, X.000X) | G.652 | |||
Link Attenuation 1560 nm BoL | ≤ 0,66 | dB | link (connect-to- connect) | |
Polarization Mode Dispersion (PMDQ) | ≤ 0.3 | ps/√Km | cable | Typical Link Design Value |
4.4. Dislocazione degli apparati
4.4.1. Tratta Cagliari - Mazara del Vallo
Per il collegamento da realizzarsi sulla tratta Cagliari - Mazara del Vallo si considera la terminazione delle coppie e la dislocazione degli apparati presso i siti PoP del Consorzio Janna:
Sito | Indirizzo | Comune | |
Cagliari | PoP Janna Tiscali Sa Illetta | Loc. Sa Illetta X.X.000 Xx 0.000 | Xxxxxxxx |
Xxxxxx Xxx Xxxxx | PoP Janna c/o Tiscali Mazara | Via Xxxxx, angolo Via Bessarioni | Mazara del Vallo |
Dal sito PoP Janna di Sa Illetta si provvederà al collegamento sulla infrastruttura della RTR con impiego di coppie di fibra ottica da acquisirsi con altra gara d’appalto, ovvero destinando la coppia già acquisita da RAS ed impiegata nel collegamento tra la sede di Sa Illetta ed il PoP RTR di Cagliari.
4.4.2. Tratta Olbia - Civitavecchia
Per il collegamento da realizzarsi sulla tratta Olbia - Civitavecchia si considera la terminazione delle coppie:
- da lato Civitavecchia presso il sito PoP del Consorzio Janna:
Sito | Indirizzo | Comune | |
Civitavecchia | PoP Xxxxx Xxxxxxxxx | Via Aurelia km 80+300 | Civitavecchia |
- da lato Olbia presso il siti PoP RTR di Olbia con realizzazione di solo transito sul sito PoP Janna di Olbia Santa Lucia
Sito | Indirizzo | Comune | |
Olbia | PoP Janna Enel Olbia C.P. | Cabina Primaria Enel - Località X. Xxxxx | Xxxxx |
Olbia | PoP RTR Olbia | Centrale Telecom Italia - Xxx Xxxxxxxx 0 | Xxxxx |
Xx specifiche del collegamento tra i due siti PoP di Olbia sono le seguenti:
Descrizione sede inizio
Descrizione sede fine
Lunghezza (km) Tipologia f.o. Attenuazione
(dB)
Lunghezza d’onda (nm)
Sito PoP RTR di Olbia c/o Sala Dati, Piano 2° Centrale Telecom Olbia, Via Palladio 1
Sito di terminazione fibra Janna c/o località Santa Lucia
- Olbia
3,175 G.652 0,66 1550
Il posizionamento dell’apparato su Olbia è dunque previsto presso il sito PoP RTR ed il collegamento si richiede sia realizzabile con solo transito sul PoP Janna di Olbia Santa Lucia da cui si diramano le coppia di fibra sottomarina Xxxxx fino a Civitavecchia.
Il dimensionamento e le specifiche degli apparati devono pertanto tener conto di tale esigenza logistica.
4.5. Specifiche tecniche e prestazionali generali degli apparati
La preventiva analisi di fattibilità tecnica ha evidenziato la necessità di soddisfare i seguenti requisiti generali:
- disponibilità di nodi trasmissivi capaci di trasportare, su entrambe le tratte marine, un numero minimo di 8 lunghezze d’onda (per tratta) a 10Gbps utilizzate per il trasporto di circuiti client;
- modularità con possibilità di incremento delle lambda e possibilità di upgrade anche a valori superiori ai 10Gbps (fino a 40Gbps);
- disponibilità e possibilità di impiego sulle tratte sottomarine di porte client 1GigaEthernet e 10GigaEthernet;
- disponibilità di componenti hardware (moduli) e software in grado di gestire la protezione sulle lunghezze d’onda;
- impiego di un sistema di gestione per la configurazione da remoto e la supervisione dei nodi trasmissivi;
- garanzia estesa e servizi di assistenza e manutenzione che possono essere erogati dal produttore (anche per il tramite di fornitori specializzati e certificati).
4.6. Requisiti tecnici vincolanti
Di seguito vegono elencati i requisiti vincolanti sugli apparati trasmissivi richiesti in fornitura per la realizzazione del collegamento:
{R.1} Impiego di nodi trasmissivi in grado di trasportare su entrambe le tratte sottomarine un numero di almeno di 8 lunghezze d’onda (per tratta) a 10Gbps utilizzate per il trasporto di circuiti client;
{R.2} Disponibilità e possibilità di impiego sulle tratte sottomarine di porte client 1GigaEthernet, STM- 16, STM-64 e 10GigaEthernet LAN PHY;
{R.3} Disponibilità di componenti hardware (moduli) e software in grado di gestire la protezione 1+1 sulle lunghezze d’onda;
{R.4} Impiego di un sistema OSS per la configurazione da remoto e la supervisione tramite interfaccia grafica (GUI) di tutti i nodi trasmissivi oggetto della fornitura.
4.6.1. Interfacce di rete e interfacce client dei nodi trasmissivi
Ogni nodo trasmissivo incluso nella fornitura deve inoltre avere le seguenti caratteristiche:
{R.5} Disporre lato rete di lunghezze d’onda con framing a 10Gbps o superiori. Tutti i nodi trasmissivi utilizzati dovranno essere equipaggiati con interfacce di rete in grado di operare esclusivamente con lunghezze d’onda (lambda) a 10Gbps o superiori, con spaziatura conforme alle specifiche ITU-T G.694.1
{R.6} Disporre lato client di interfacce ottiche delle seguenti tipologie: 1 GigaEthernet, 10GigaEthernet LAN PHY, OC-48/STM-16 (2.5Gbps), OC-192/STM-64 (10Gbps). Tipologie di interfacce diverse da quelle indicate non sono ritenute utili e quindi non saranno prese in considerazione.
{R.7} Possibilità di utilizzo di trasponder 10G multirate. Per i nodi trasmissivi impiegati si richiede la riconfigurabilità della tipologia del segnale client selezionandolo fra 10G Sonet/SDH, 10G Ethernet WAN-PHY e 10G Ethernet LAN-PHY senza intervento manuale in loco e senza modifica del cablaggio preesistente a meno della eventuale sostituzione dell’ottica pluggabile (qualora richiesta).
{R.8} Assenza di interfacce 1GigaEthernet e 10GigaEthernet di tipo switched. Non è ammesso l’impiego di interfacce 1GigaEthernet e 10GigaEthernet appartenenti a moduli aventi pura funzione di switch Ethernet Layer2 (o utilizzati in tale modalità); ogni singola interfaccia utilizzata nel progetto deve permettere la realizzazione di circuiti Ethernet dedicati con banda utile pari alla velocità dell’interfaccia (wire speed).
{R.9} Supporto di jumbo frame Ethernet. Le singole interfacce client di tipo 1GigaEthernet e 10GigaEthernet devono supportare trame Ethernet aventi un payload di almeno 9000 byte. Il supporto di jumbo frame risulta importante in molte applicazioni di calcolo scientifico e nelle griglie computazionali dove viene richiesta una ottimizzazione nel trasferimento dei dati fra applicazioni.
{R.10} Gestione degli allarmi ambientali. Ogni nodo trasmissivo deve essere in grado di raccogliere almeno n. 5 allarmi ambientali e di propagarne lo stato verso il sistema di gestione.
{R.11} Riequalizzazione automatica delle lunghezze d’onda. Gli apparati trasmissivi dovranno disporre di funzionalità di riequalizzazione automatica dello spettro ottico1 agendo simultaneamente sia sul livello di potenza complessivo dello spettro che sulla potenza di ogni singola lambda attiva.
1 per spettro ottico di lavoro s’intende l’intervallo spettrale in cui opera il nodo trasmissivo (es. banda C)
{R.12} Spegnimento del laser di rete in caso di fault di fibra. Gli apparati trasmissivi dovranno essere in grado di rilevare la perdita del segnale sulle porte rete e di provvedere autonomamente al silenziamento del laser in trasmissione a fronte di un guasto (ALS). Questo meccanismo viene richiesto a salvaguardia della integrità fisica delle presone e delle cose presenti in prossimità dell’apparato e scongiurare il pericolo derivante dell’esposizione alla luce emessa dai laser impiegati per la trasmissione dei segnali.
4.6.2. Add / drop di segnali client
Ogni nodo trasmissivo incluso nella fornitura deve avere le seguenti caratteristiche:
{R.13} Supporto di un piano di colore da 40 canali. Ogni nodo deve essere in grado di operare utilizzando un piano di colore costituito da 40 differenti canali ottici.
{R.14} Utilizzo di transponder e/o muxponder di tipo tunable. Ogni nodo deve essere equipaggiato esclusivamente con transponder e/o muxponder di tipo tunable sul maggior numero di lunghezze d’onda (lambda) possibili rispetto al “channel-plan” richiesto (almeno 40 lambda). L’impiego di transponder e/o muxponder di tipo tunable riduce la componentistica di scorta ed aumenta la flessibilità della soluzione.
{R.15} Ethernet client squelch a seguito di fault di rete. Spegnimento delle porte client 1GigaEthernet e 10GigaEthernet a seguito di malfunzionamenti (es. LOS, LOF, ecc.) della porta di rete sulla quale sono instradati i circuiti.
{R.16} Ethernet client squelch a seguito di fault del client far-end. Spegnimento delle porte client near-end 1GigaEthernet e 10GigaEthernet a seguito di malfunzionamenti (es. LOS, LOF, ecc.) della porta client 1GigaEthernet e 10GigaEthernet far-end.
{R.17} Propagazione di allarmi SDH a seguito di guasto rete. Spegnimento delle porte client SDH (STM-16, STM-64) o ripetizione del guasto verso lo stesso tramite AIS o altro meccanismo, a seguito di malfunzionamenti (es. LOS, LOF, ecc.) della porta di rete sulla quale sono instradati i circuiti.
{R.18} Propagazione di allarmi SDH a seguito di guasto client far-end. Spegnimento delle porte client near-end SDH (STM-16, STM-64) o ripetizione del guasto verso lo stesso tramite AIS o altro meccanismo, a seguito di malfunzionamenti (es. LOS, LOF, ecc.) della porta client SDH far-end.
4.6.3. Multiplazione
Ogni nodo trasmissivo incluso nella fornitura deve avere le seguenti caratteristiche:
{R.19} Multiplazione di almeno 8 lunghezze d’onda su ogni coppia di fibre internodali. Ogni nodo trasmissivo dovrà essere in grado di multiplare contemporaneamente su ogni coppia di fibre ottiche internodali almeno 8 differenti lunghezze d’onda (lambda), aventi ciascuna un framing di tipo OTU-2 o OTU-2 like o superiori2.
4.6.4. Protezione delle lunghezze d’onda e dei circuiti client
Ogni nodo trasmissivo deve disporre delle seguenti caratteristiche:
{R.20} Disponibilità di meccanismi di protezione dei circuiti client. Il nodo trasmissivo deve essere in grado, mediante meccanismi hardware e/o software, di fornire l’alta disponibilità delle connessioni client.
2 sono accettati nodi di trasmissione che utilizzano framing OTU-3 o OTU-3 like.
4.6.5. Gestione e controllo del nodo trasmissivo
Ogni nodo trasmissivo incluso nella fornitura deve avere le seguenti caratteristiche:
{R.21} Gestione completa e configurabilità da remoto tramite Operation Support System (OSS). Tutti i nodi trasmissivi impiegati devono poter essere gestiti e configurati da remoto mediante una piattaforma hardware e software di gestione (OSS), in grado di configurare, gestire e controllare tramite interfaccia grafica (GUI-Graphical User Interface) nodi trasmissivi (NE- Network Element) e circuiti.
{R.22} Riconfigurazione da remoto delle lunghezze d’onda. Per i nodi trasmissivi impiegati si richiede la riconfigurabilità delle lunghezze d’onda impiegate per la realizzazione dei circuiti client senza intervento manuale in loco e senza modifica del cablaggio preesistente.
{R.23} Disponibilità del canale Optical Supervisor Channel (OSC). Disporre della funzione di “in fiber Out-of-Band Management” tramite un canale di controllo OSC in grado di trasportare tutte le informazioni di gestione e controllo dei Network Element attraverso la rete ottica.
{R.24} Porte per la gestione locale del nodo. Tutti i nodi trasmissivi devono essere dotati di porte Ethernet e/o Seriale per la gestione e configurazione in loco del nodo trasmissivo.
{R.25} Porte per la gestione remota dei nodi trasmissivi tramite DCN (Data Communication Network). Tutti i nodi trasmissivi devono poter essere configurati come Gateway Network Element (GNE) mediante apposita porta Ethernet (10/100/1000Mbps) per la raccolta del traffico di gestione da veicolare all’OSS attraverso una rete dati IP o OSI dedicata; i nodi dovranno pertanto essere raggiungibili mediante il proprio indirizzo IP o OSI.
4.6.6. Requisiti tecnici vincolanti dell’OSS
Il fornitore è tenuto a considerare come parte integrante del progetto la disponibilità di una piattaforma hardware e software impiegata per la gestione e il controllo degli apparati trasmissivi:
{R.26} Architettura “full IP” o OSI della DCN. Il sistema di gestione deve essere in grado di dialogare con i nodi della rete mediante protocollo IP (DCN IP) o OSI (DCN OSI).
{R.27} Architettura OSS di tipo client/server. Il sistema di gestione e controllo (OSS) dovrà basarsi su una piattaforma di tipo “client-server” in grado di permettere, da postazioni utente remote (client), l’accesso contemporaneo e concorrente al server OSS.
{R.28} Gestione degli apparati mediante GUI. Il software di gestione (OSS) dovrà consentire configurazione, visualizzazione dello stato in tempo reale e gestione in modalità grafica (tramite GUI) degli apparati (Network Element) costituenti la rete. Dovrà essere inoltre disponibile la visualizzazione in forma grafica del layout dei nodi trasmissivi (inclusiva di tutti i moduli e sottomoduli) e lo stato di ciascuno di essi mediante l’utilizzo di un codice colore.
{R.29} Gestione dei circuiti mediante GUI. Il software di gestione (OSS) dovrà consentire configurazione, visualizzazione in tempo reale dello stato e gestione in modalità grafica (tramite GUI) dei circuiti logici tra nodi trasmissivi della rete. Dovrà essere inoltre disponibile la topologia della rete fisica, riportando lo stato di ciascun circuito mediante l’utilizzo di un codice colore. Il software non dovrà presentare alcuna limitazione sul numero di circuiti configurabili e gestibili sulla rete oggetto del presente bando di gara.
{R.30} Funzioni di Fault Management. Il software di gestione (OSS) dovrà effettuare riconoscimento, isolamento, correzione e mantenimento dell’informazione storica (storico) dei malfunzionamenti delle fibre ottiche, degli apparati e dei circuiti logici, verificatisi in rete.
{R.31} Funzioni di Configuration Management. Il software di gestione (OSS) dovrà consentire configurazione (provisioning) dei circuiti, raccolta e immagazzinamento delle configurazioni degli apparati e mantenimento dello storico dei cambiamenti di configurazione (logging).
{R.32} Funzioni di Accounting Management. Il software di gestione (OSS) dovrà consentire il tracciamento, tramite il mantenimento di un log storico, di qualsiasi operazione effettuata sugli apparati trasmissivi, riportando data ed ora dell’intervento e l’identità dell’operatore che le ha effettuate.
{R.33} Funzioni di Performance Management. Il software di gestione (OSS) dovrà consentire il controllo della qualità della rete di produzione (ad es. BER, latenza end-to-end, potenza del segnale ottico ricevuto e trasmesso) mediante la rilevazione dei parametri misurabili su ciascuna tipologia di interfacce network e client impiegate (ad esempio per interfacce POS: ES, SES, AIS, ecc.).
{R.34} Funzioni di Security Management. Il software di gestione (OSS) dovrà consentire il controllo dell’accesso alla piattaforma di gestione; ad esso sono demandate le funzioni di autenticazione degli operatori della rete. Le funzioni di security devono essere in grado di gestire differenti profili di autenticazione ed autorizzazione.
{R.35} Correlazione di eventi a seguito di fault. In caso di fault il software di gestione (OSS) dovrà consentire sia la correlazione degli eventi che lo hanno causato che l’eventuale mascheramento di eventi ad esso conseguenti (alarm correlation e alarm reduction).
E’ richiesta inoltre una apposita piattaforma di management, compresa nella fornitura, che dovrà essere duplicata nella sua interezza (hardware e software) in due distinte installazioni:
{R.36} Installazione primaria. L’installazione primaria è costituita da un sistema (hardware e software) utilizzata per la gestione giornaliera della rete.
{R.37} Installazione secondaria. L’installazione secondaria o di backup/disaster recovery è costituita da un sistema (hardware e software) indipendente dall’installazione primaria: utilizzata come scorta calda e sincronizzata in tempo reale con quella primaria (database, inventario, configurazioni, ecc.)
La piattaforma OSS dovrà risultare conforme ai seguenti requisiti:
{R.38} Alta disponibilità. Entrambi gli OSS (installazione primaria e secondaria) dovranno impiegare meccanismi di HA (High Availability - Alta Disponibilità) quali ad esempio:
o Memorie di massa in configurazione RAID (Raid 5 o superiori)
o Realizzazione della piattaforma hardware mediante meccanismi di “clustering”.
{R.39} Scalabilità. L’OSS dovrà permettere di gestire, senza nessun ulteriore aggravio di costo, una rete costituita da una quantità di apparati trasmissivi (nodi e amplificatori) maggiorata del 100% rispetto al numero di apparati associati alla consistenza del Lotto oggetto della fornitura.
{R.40} Adozione di un sistema di backup. Dovrà essere previsto un sistema di backup integrato su supporto magnetico rimovibile che provveda, periodicamente e a caldo, al salvataggio del sistema nella sua interezza senza perdita di informazioni (snapshot). Il sistema di backup dovrà essere altresì in grado, a fronte di un evento di tipo “major disaster”, di provvedere al ripristino del sistema nella sua interezza. Il sistema di backup dovrà rendere disponibile infine le funzionalità di backup incrementale (incremental backup) e totale (full backup). Tali backup dovranno essere gestibili ed utilizzabili mediante un software dedicato.
{R.41} Requisiti sul software server (OSS). La piattaforma server dell’OSS dovrà operare in ambiente UNIX (ad esempio: Sun Solaris, HP-UX, Linux o altri) e dovrà essere costituita da un software di tipo modulare.
{R.42} Interfaccia di export dei dati. Il sistema OSS dovrà esportare i dati verso una piattaforma esterna in modalità asincrona, sotto forma di file di testo opportunamente formattati ed aventi una struttura predefinita (ad es. XML, CSV o TSV). Il sistema OSS fornito dovrà prevedere la possibilità di esportare almeno i dati seguenti:
- nodi,
- equipaggiamenti (comprensivi di release del firmware),
- punti di terminazione dei circuiti (nodo, modulo,porta client del nodo trasmissivo),
- elenco dei circuiti configurati sulla rete comprensiva di: porte di terminazione, identificativo del circuito, instradamento (path),
- cross-connessioni,
- gruppi di protezione
- log degli allarmi
- log degli eventi
4.7. Configurazione e numero interfacce
[Q.1] Interfacce client in add/drop equipaggiate sul nodo. Con la formulazione dell’offerta tecnica il fornitore dovrà esplicitare la tipologia ed il numero delle interfacce client che vengono proposte quale equipaggiamento iniziale di ciascun apparato di nodo.
4.8. Requisiti tecnici preferenziali
Di seguito vengono elencati i requisiti tecnici considerati come preferenziali poiché ritenuti migliorativi e soggetti a valutazione ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto:
[Q.2] Impiego di apparati in grado di fornire sulle tratte sottomarine un numero di lunghezze d’onda a 10Gbps superiore ad 8
[Q.3] Impiego di apparati in grado di utilizzare sulle tratte sottomarine interfacce client multi-rate e multi-service in grado di offrire velocità (1Gbps, 2.5Gbps, 10Gbps) di tipologia diversa (Ethernet, SDH, 10 GigabitEthernet LAN PHY e 10GigabitEthernet WAN PHY)
4.8.1. Interfacce di rete e interfacce client dei nodi trasmissivi
Vengono considerate come migliorative soluzioni che impiegano apparati trasmissivi in grado di svolgere le seguenti funzionalità:
[Q.4] Interfacce client OC-768/STM-256 (40Gbps).
[Q.5] Trasporto di circuiti STM-256 mediante lambda native 40Gbps. Viene considerato come valore aggiunto la capacità del sistema di utilizzare lunghezze d’onda a 40Gbps native veicolate su reti disegnate per il trasporto di lambda a 10Gbps. Questa capacità verrà considerata come migliorativa solamente nel caso in cui sia possibile la coesistenza simultanea sulla rete di lunghezza d’onda a 10Gbps e 40Gbps.
[Q.6] Disponibilità di interfacce client dotate di ottiche intercambiabili. Viene considerato come elemento di merito la disponibilità di ottiche intercambiabili di diversa tipologia (SFP e XFP) sulle interfacce client, in grado di servire differenti distanze tra il nodo trasmissivo e la porta dell’utilizzatore.
[Q.7] Utilizzo di interfacce client dotate di contatori di traffico in ingresso e in uscita. Viene considerata come migliorativa una soluzione che impieghi esclusivamente interfacce client dotate di contatori in grado di fornire informazioni in merito alla quantità di frame in ingresso, in uscita e di frame con errori. La disponibilità di contatori sulle interfacce client è rilevante poiché fornisce lo stato di utilizzo del singolo circuito, permettendo una corretta pianificazione di eventuali upgrade di banda.
4.8.2. Multiplazione
Vengono considerate come migliorative le soluzioni che impiegano apparati trasmissivi in grado di svolgere le seguenti funzionalità:
[Q.8] Multiplazione di 10 o più lunghezze d’onda su ogni coppia di fibre internodali. Ogni nodo trasmissivo utilizzato dovrà essere in grado di multiplare contemporaneamente, su ogni coppia di fibre ottiche internodali, 10 o più differenti lunghezze d’onda (lambda), aventi ciascuna un framing di tipo OTU-2 o OTU-2 like o superiori3.
[Q.9] Operare esclusivamente in banda C. L’utilizzo di bande diverse richiede l’adozione di una tecnologia più costosa senza, per contro, fornire a questo progetto un beneficio sostanziale.
4.8.3. Gestione e controllo del nodo trasmissivo
Vengono considerate come migliorative le soluzioni che impiegano apparati trasmissivi in grado di svolgere le seguenti funzionalità:
[Q.10] Piano di controllo GMPLS o “GMPLS-like”. Viene considerato migliorativo un apparato trasmissivo che consenta:
- la gestione automatica del ripristino di circuiti e lambda mediante l’instradamento su un percorso alternativo (fast-rerouting) a seguito di fault singoli o multipli,
- la funzione di auto-discovery in real-time della topologia della rete fisica e dei servizi.
4.8.4. Requisiti tecnici preferenziali dell’OSS
Vengono considerate come migliorative le soluzioni che impiegano piattaforme OSS che rispettano i seguenti requisiti:
[Q.11] Interfaccia SNMP, ASCII o CORBA verso un sistema di gestione esterno. L’OSS dovrà inviare in modo automatico le informazioni basate su interfacce SNMP, ASCII o CORBA verso un sistema di gestione esterno, a seguito di guasti rilevati sulla rete trasmissiva e variazioni della composizione HW o dello stato di un Network Element (NE)
[Q.12] Export avanzato dei dati verso un centro di gestione esterno. Il sistema OSS dovrà esportare i dati (vedi il punto “export dei dati” {R.42}) verso un centro di gestione esterno in modalità sincrona utilizzando un canale diretto di comunicazione (un socket IP, una interfaccia CORBA o altro)
4.9. Servizi di installazione
4.9.1. Fornitura, configurazione e testing degli apparati
La realizzazione della fornitura richiede l’impegno dell’aggiudicatario ad assicurare la consegna, messa in opera, test e collaudo funzionale degli apparati e la fornitura di un insieme di servizi, richiesti come requisito vincolante o quale condizione migliorativa proposta in sede di offerta.
{R.43} Le forniture degli apparati richiesti si intendono rese, secondo la modalità “chiavi in mano”, come consegnate, installate presso ciascuno dei siti di destinazione, configurate, testate e definitivamente collaudate dalla stazione appaltante.
{R.44} All’atto del completamento della fornitura dovrà essere rilasciata apposita scheda riepilogativa comprendente:
- identificativo del sito (PoP) su cui è stata operata la fornitura;
- identificazione dell’impresa e del personale tecnico specializzato che ha eseguito l’installazione;
- elenco dettagliato delle componenti fornite, singolarmente identificate in termini di codice prodotto, descrizione, quantità, numero di matricola (anche a riguardo delle componenti di cablaggio se oggetto di fornitura);
3 sono accettati nodi di trasmissione che utilizzano framing OTU-3 o OTU-3 like.
- schema grafico (layout) del posizionamento finale degli apparati e delle relative schede di interfaccia nei rispettivi moduli e/o rack di contenimento;
- elenco dei test e delle verifiche effettuate in merito alla regolarità di fornitura, installazione, configurazione e funzionamento, eventuali osservazioni o note tecniche;
- elenco della documentazione e delle eventuali componenti software associate alla fornitura del componente e fornite contestualmente con esso.
La suddetta scheda dovrà essere redatta dal personale tecnico che ha curato l’installazione, dovrà riportare la data di installazione e dovrà essere successivamente ratificata con data e sottoscrizione da parte del Capo Progetto dell’impresa aggiudicataria per essere poi trasmessa al Coordinatore di progetto della stazione appaltante contestualmente alla comunicazione di “pronti al collaudo”.
4.9.2. Servizi di gestione progetto (project management)
[Q.13] Piano di realizzazione: Il fornitore dovrà presentare, in sede di offerta, un piano di realizzazione completo, strutturato per fasi realizzative, in cui indicherà:
- Il diagramma di GANTT di progetto con le diverse attività, indicando la durata e le risorse che verranno impiegate per ciascuna attività. Nel diagramma di GANTT dovranno essere indicate le attività ritenute critiche e la dipendenza tra le diverse attività.
- Le competenze del personale necessario ad effettuare ciascuna attività.
Il Piano proposto dovrà dimostrare coerenza, adeguatezza e specificità di esecuzione di tutte le singole fasi di fornitura, installazione, configurazione, tuning, formazione e affiancamento operativo al personale tecnico della stazione appaltante.
[Q.14] Certificazioni e livello di specializzazione: La modalità di espletamento della fornitura dovrà essere descritta dal fornitore nella formulazione della sua offerta tecnica nella quale dovrà anche indicare il possesso delle certificazioni di prodotto ed i profili professionali del personale tecnico che intende impiegare:
- quale referente nei confronti della stazione appaltante per lo svolgimento del ruolo di Capo progetto e responsabile della fornitura (di cui all’Art. 33 del disciplinare di gara);
- quale team di specialisti per lo svolgimento delle attività di assistenza in fase preliminare e di installazione, configurazione e supporto operativo per la fase di espletamento della fornitura e messa a regime.
[Q.15] Servizi di addestramento del personale. Il fornitore è tenuto a presentare in offerta tecnica un piano di addestramento (training) il cui obiettivo è quello di creare un xxxxxx xx xxxxxxxxxx xxxxxx xx xxxx xxx xxxxxx xx xxxxxxxxx della rete della Stazione appaltante, con i seguenti obiettivi:
- creare una competenza trasmissiva di I livello, capace di effettuare attività di attivazione e manutenzione ordinaria (utilizzo della piattaforma di gestione per l’individuazione di guasti, di condizioni di degrado della fibre, per la diagnostica sui nodi di rete e per l’attivazione di nuove lambda). La competenza di I livello deve comprendere inoltre la gestione dell’elemento di rete (Network Element) mediante console/craft terminal.
- creare una competenza trasmissiva di II livello, che includa tutte le attività di I livello e in aggiunta l’acquisizione di una conoscenza di funzioni avanzate quali azioni preventive (es. monitoring proattivo) e correttive (rerouting delle lambda a fronte di emergenze e tagli delle fibre).
- creare una competenza sistemistica in grado di amministrare il sistema di gestione (OSS). Il personale con tali competenze dovrà essere in grado di installare il sistema OSS ex-novo in tutte le sue componenti, effettuando le dovute personalizzazioni e creando i profili degli operatori preposti alla gestione e configurazione degli apparati di trasmissione. Il personale addetto all’amministrazione del sistema dovrà essere in grado di effettuare il
testing di nuove versioni software, effettuare testing di nuove funzionalità del centro di gestione, effettuare backup e snapshot del centro di gestione in modo da ripristinare l’OSS in caso di fault degli host su cui è installato.
Il piano di formazione dovrà consentire al personale della Stazione appaltante la piena ed autonoma gestione del TOC. Il fornitore è tenuto a presentare una proposta relativa ad un percorso di training e certificazione specificando: il piano formativo, il numero di persone da addestrare e il monte ore annuale per singola persona utile alla creazione delle necessarie competenze interne. Il numero di ore di training annuali per singola persona dovrà essere adeguato al raggiungimento del livello di competenza atteso.
4.10. Specifiche per l’economicità di gestione, manutenzione ed assistenza
La fornitura deve inoltre prevedere l’erogazione da parte del fornitore di servizi aggiuntivi e complementari, anch’essi richiesti come requisito vincolante o quale condizione migliorativa proposta in sede di offerta, e così distinti:
- Servizi di garanzia e sostituzione in loco
- Servizi professionali base ed avanzati
4.10.1. Servizi di garanzia e sostituzione in loco
[Q.16] In sede di formulazione della propria offerta il fornitore provvederà a descrivere le condizioni proposte per l’espletamento dei servizi di garanzia, indicando il livello di specializzazione della propria rete di assistenza, dei tecnici deputati all’esecuzione degli interventi, dei livelli di servizio garantiti (pari o migliorativi a quelli di seguito richiesti), nonché l’eventuale proposta di estensione dei termini di garanzia di cui al prossimo {R.46}
4.10.1.1 Certificazione di originalità di prodotto rilasciata dal produttore
{R.45} Tutti i prodotti oggetto di fornitura devo essere certificati dal produttore, risultare di regolare importazione e dovranno essere, singolarmente, registrati e dichiarati originali dal produttore che ne dovrà assicurare direttamente le condizioni di garanzia di cui ai successivi requisiti da
{R.46} a {R.51}.
4.10.1.2 Condizioni di garanzia assicurate dal produttore
{R.46} Per tutti gli apparati e i componenti oggetto di fornitura deve essere assicurata una garanzia, rilasciata direttamente dal produttore, avente validità di almeno 12 mesi (o migliorativo se proposto in offerta) a partire dalla data di collaudo della fornitura, e tale da prevedere la sostituzione dei prodotti e/o componenti di fornitura risultati guasti e/o difettosi nel normale utilizzo (per l’intera durata dell’analogo periodo temporale di 12 mesi).
{R.47} È compito del fornitore garantire per almeno 12 mesi (o per tutta il periodo contrattuale conseguente alla proposta di condizioni migliorative sui servizi di garanzia ed assistenza delle apparecchiature e sistemi forniti) gli aggiornamenti di tutti i software (“major release” e “minor release”) e la disponibilità di patch di qualsiasi natura (sicurezza, bug-fix, ecc…) dei sistemi OSS Primario e OSS Secondario e dei nodi trasmissivi.
{R.48} Il fornitore dovrà inoltre garantire per almeno 12 mesi (o per tutta il periodo contrattuale conseguente alla proposta di condizioni migliorative sui servizi di garanzia ed assistenza delle apparecchiature e sistemi forniti) la fornitura di parti di ricambio o moduli complementari di espansione, il supporto e l’assistenza per tutte le componenti hardware e software utilizzate anche di terze parti.
{R.49} Per tutta la durata della garanzia dovrà inoltre essere sempre assicurata la disponibilità del produttore a fornire supporto tecnico, tramite servizio di ricevimento segnalazioni e guasti, operativo in modalità telefonica e via mail o web.
{R.50} Per assicurare il rispetto dei suddetti requisiti il fornitore dovrà comprendere in offerta esclusivamente componenti la cui garanzia è rilasciata dal “produttore”; lo stesso “produttore”, se non direttamente, può avvalersi di una propria rete di partner da esso certificati in grado di erogare, per conto del fornitore o anche senza suo tramite, i servizi di garanzia sopra richiesti.
4.10.1.3 Livelli di servizio richiesti per la sostituzione e fornitura di componenti di ricambio
{R.51} La sostituzione di apparati guasti e/o difettosi, e la nuova fornitura di componenti di ricambio, schede ed interfacce, deve essere sempre fatta con componenti corrispondenti, di analogo modello, certificati come anch’essi dal produttore come originali (rif. {R.45}); in caso di guasto e/o malfunzionamento accertato, che richieda la sostituzione del prodotto o componente oggetto di fornitura, dovrà essere previsto (per l’intera durata della periodo di garanzia di cui al requisito {R.46}, o termine migliorativo se proposto in offerta) la completa sostituzione con consegna ed installazione in loco (presso il sito PoP), operata da impresa specializzata e certificata dal produttore, con relativa riconfigurazione, entro il termine:
- massimo di n. 1 (un) giorno lavorativo dall’avvenuta segnalazione se trattasi di guasto ad apparato che comporta blocco di funzionamento sui canali ottici trasmissivi;
- massimo di n. 3 (tre) giorni lavorativi dall’avvenuta segnalazione se trattasi di guasto ad interfaccia o componente di apparato che non inficia temporaneamente le funzionalità dell’apparato e ne consente comunque il funzionamento pur in stato di allarme (es. sistema di raffreddamento, alimentazione ridondata, altri componenti ridondati, ecc.)
4.10.2. Servizi professionali base ed avanzati
[Q.17] In sede di formulazione dell’offerta, ed ai fini della valutazione, potranno essere proposti servizi professionali base ed avanzati, comprendenti l’erogazione di prestazioni tecniche ed amministrative volte ad attivare, gestire e controllare l’infrastruttura di trasmissione considerata nella sua globalità. Si richiede che questi servizi vengano erogati da personale ad elevata specializzazione con esperienza pluriennale nella trasmissione dati ed avente una forte cultura di teamwork nel raggiungimento degli obiettivi.
Vengono individuate due tipologie di servizi professionali: servizi professionale base e servizi professionali avanzati.
4.10.2.1 Servizi professionali base
I servizi professionali base possono comprendere servizi necessari per effettuare il controllo e la gestione della rete; tra questi si identificano
[Q.18] Servizio di attivazione, gestione, supervisione e controllo della rete. Poiché la realizzazione e gestione di una infrastruttura trasmissiva DWDM richiede la presenza di personale tecnico specializzato, dotato di competenze trasmissive, si richiede che il centro di controllo di rete della Stazione appaltante possa essere affiancato, per un adeguato periodo formativo e di supporto operativo, da una struttura del fornitore denominata Transmission Operation Center (TOC).
[Q.19] Servizio di aggiornamento software e firmware dei componenti di rete. Il fornitore potrà proporre di rendere disponibile un servizio di consulenza (Software Advisor) in grado di informare tempestivamente la Stazione appaltante sul rilascio da parte del costruttore di apparati di nuove versioni software (minor e major release). Il fornitore è tenuto alla presentazione di una nota informativa che indichi i benefici delle nuove versioni e una analisi dell’impatto della migrazione alla nuova release. Sarà facoltà della Stazione appaltante richiedere l’upgrade se le nuove release dovessero portare un beneficio in termini di funzioni erogate all’utenza. La durata del servizio di aggiornamento del software (nuove release) e delle patch per l’eliminazione di malfunzionamenti noti e delle versioni di firmware è pari alla durata contrattuale del servizio di assistenza (di cui al precedente {R.46}) o migliorativo se così proposto in offerta..
[Q.20] Servizio di risoluzione dei guasti mediante supporto specialistico di assistenza erogato dal costruttore. Il fornitore potrà impegnarsi alla stipula di un contratto di assistenza con il supporto tecnico del costruttore degli apparati (vendor), in modo che sia possibile tracciare le chiamate per guasti e malfunzionamenti degli apparati della rete. Il centro di assistenza tecnico del produttore di apparati trasmissivi dovrà procedere alla classificazione delle chiamate sulla base della gravità del problema. Per i casi di malfunzionamento sugli apparati di rete di tipo bloccante dovrà essere possibile disporre di una procedura di attenzione (escalation) del produttore in grado di condurre nel più breve tempo possibile alla risoluzione del problema. La Stazione appaltante potrà avere un accesso con completa visibilità al tracciamento guasti (trouble ticket) del produttore di apparati in modo da verificarne l’evoluzione e lo stato di avanzamento. In caso di emergenza la Stazione appaltante potrà avere un rapporto diretto con il centro di assistenza tecnico del vendor, aprendo direttamente trouble ticket e seguendone l’evoluzione.
[Q.21] Servizio di testing e validazione di nuove release software. Qualora venga stabilito il passaggio ad una nuova release, dovranno essere effettuate tutte le opportune validazioni del caso (non regression test).
4.10.2.2 Servizi professionali avanzati
I servizi professionali avanzati posso costituire un insieme dei servizi a valore aggiunto legati all’ottimizzazione e all’analisi proattiva della rete. E’ considerato titolo preferenziale l’impiego di personale del vendor che disponga di conoscenze di dettaglio sul funzionamento degli apparati trasmissivi impiegati nel progetto.
[Q.22] Servizio di attivazione di nuove funzionalità. Qualora venga deciso l’utilizzo sulla rete di nuove funzionalità, il fornitore potrà sviluppare un progetto pilota in grado di validare le nuove funzionalità. Nel caso in cui le prove condotte diano un esito positivo, si potrà procedere all’attivazione delle nuove funzionalità in una porzione limitata della rete. Qualora le prove in rete diano esito positivo si potrà estendere le nuove funzionalità ovunque venga ritenuto necessario. In caso negativo occorrerà, mediante il supporto tecnico specialistico del produttore, individuare le cause di mancata rispondenza alle funzionalità richieste. Il fornitore è tenuto in tal caso a trovare le motivazioni tecniche del malfunzionamento.
[Q.23] Servizio specialistico proattivo di diagnosi e ottimizzazione. Il fornitore potrà mettere a disposizione, personale tecnico qualificato e certificato (preferibilmente del costruttore) che, con cadenza periodica mensile, sia in grado di effettuare diagnostica sugli apparati per prevenire eventuali guasti e degradi. Il servizio specialistico di diagnostica potrà includere la produzione di un report sull’attività svolta.
[Q.24] Servizio di design e planning. Il fornitore potrà mettere a disposizione strumenti software condivisi con la Stazione appaltante, atti alla pianificazione di ampliamenti di rete. Il servizio di design e planning può prevedere che il fornitore svolga congiuntamente con il personale della Stazione appaltante l’attività di pianificazione di lambda aggiuntive non previste nella fase iniziale del progetto.
[Q.25] Servizio di co-gestione della rete. Il fornitore può proporre di mettere a disposizione una propria struttura in grado di operare in maniera autonoma la rete per tutta la durata del contratto fornendo alla Stazione appaltante la possibilità di accedere a tutte le informazioni operative della rete mediante interrogazioni indirizzate al sistema di gestione (OSS) o direttamente ai nodi trasmissivi (tramite DCN). Il servizio di co-gestione può prevedere rilevamento, diagnosi e correzione di problemi sia sugli apparati che sulla fibra (in modalità proattiva).
[Q.26] Interventi di manutenzione programmata. Il fornitore può proporre lo svolgimento di interventi preventivi e di manutenzione programmata; le operazioni di manutenzione della rete dovranno essere effettuate preferibilmente al di fuori degli orari lavorativi ordinari. La finestra temporale preferenziale per l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria sarà nell’intervallo [00:00 - 06:00] con l’obiettivo di minimizzare i disservizi per gli utilizzatori. Gli interventi di manutenzione dovranno in ogni caso essere pianificati e presentati al responsabile della struttura tecnica della Stazione appaltante. Il fornitore è tenuto ad illustrarne la motivazione, la durata temporale e il tipo di intervento (non bloccante/parzialmente bloccante/bloccante) e l’estensione (apparati coinvolti nell’intervento). Il fornitore è tenuto altresì a presentare sia un report dettagliato preventivo atto a spiegare le motivazioni e la natura dell’intervento che un report conclusivo riportante l’esito dell’intervento (risolutivo/parzialmente risolutivo/non risolutivo).
È ammessa la possibilità che vengano effettuati interventi di manutenzione straordinaria dovuti a cause tecniche non pianificabili atti a garantire il buon funzionamento della rete. Come per gli interventi di manutenzione ordinaria, la finestra utile sarà [00:00 - 06:00] o fuori di tale intervallo previa autorizzazione da parte della Stazione appaltante. A seguito di interventi di manutenzione straordinaria il fornitore è tenuto comunque a presentare un dettagliato report ad intervento concluso in cui vengano spiegate le ragioni e l’esito dell’intervento.
4.11. Valutazione delle condizioni e proposte migliorative
Si precisa che, nella valutazione delle condizioni migliorative di fornitura e servizi - di cui alle richieste formulate nel presente capitolato sotto i riferimenti indicati come QUESITI [Q.yy] - ed ai fini dell’attribuzione del punteggio tecnico e dell’aggiudicazione dell’appalto, si terrà ESCLUSIVAMENTE conto di ciò che risulterà chiaramente compreso nell’ambito dell’importo complessivo offerto.
Si richiede pertanto all’impresa offerente di voler espressamente ed esclusivamente proporre, e descrivere in offerta tecnica, le sole componenti e specifiche degli apparati (e loro moduli e/o accessori), le condizioni di espletamento della fornitura e le proprie proposte migliorative di erogazione di servizi, tutte riferite e comprese nell’importo complessivo dell’affidamento dell’appalto e tali - dunque - da non comportare oneri aggiuntivi per la Stazione appaltante per quanto connesso all’esecuzione della fornitura stessa e per tutto il periodo di almeno 12 mesi successivi al collaudo (o migliorativo secondo quanto proposto in offerta).
In sede di valutazione tecnica dell’offerta non si terrà pertanto conto di specifiche migliorative in termini di fornitura di apparati e componenti, ed in termini di erogazione di servizi associati alla fornitura e/o di espletamento di condizioni di garanzia, assistenza, ed altro, qualora ciò dovesse comportare costi aggiuntivi per la Stazione appaltante e/o la sottoscrizione di ulteriori contratti onerosi per la Stazione appaltante stessa.
La valutazione tecnica dell’offerta sarà - dunque - esclusivamente riferita alle specifiche di fornitura e di servizio complessivamente rientranti nell’importo posto a base d’asta e nell’importo contrattuale conseguente all’aggiudicazione.
Quanto descritto nell’offerta tecnica costituirà allegato al contratto da sottoscrivere con l’aggiudicatario e, per quanto migliorativo proposto rispetto ai requisiti e alle condizioni fissate dal presente capitolato tecnico e dal disciplinare di gara, dovrà essere comunque oggetto di fornitura da parte dell’aggiudicatario che non potrà vantare - al riguardo - alcun pagamento aggiuntivo oltre all’importo di aggiudicazione.
4.12. Tempi di realizzazione della fornitura
I tempi di espletamento della fornitura e servizi previsti in appalto sono fissati in complessivi 45 giorni solari consecutivi a far data dalla comunicazione di aggiudicazione d’appalto; tale termine comprende esclusivamente la fase di fornitura che quella di installazione, configurazione e tuning, fino all’effettuazione dei test funzionali e verifiche di regolare funzionamento da parte del fornitore con conseguente rilascio della documentazione di certificazione, comunicazione di completamento della fornitura e di “pronti al collaudo”.
L’erogazione dei servizi complementari (proposti in offerta quali condizioni migliorative), di garanzia ed assistenza, dovrà essere espletata a partire dalla data di collaudo ed accettazione della fornitura e per la durata temporale di almeno 12 mesi o migliorativa secondo quanto proposto in offerta.
4.13. Verifica e collaudo
La verifica e collaudo di regolare esecuzione della fornitura sarà espletata entro 20 giorni dalla data di completamento della consegna secondo le condizioni indicate nel disciplinare di gara (rif. Art. 36 del disciplinare di gara).
4.14. Formulazione dell’offerta economica
L’offerta economica deve esplicitare l’importo complessivo per la fornitura “a corpo” e “chiavi in mano” della fornitura e relativi servizi, e deve indicare gli importi unitari componenti l’importo complessivo, tali da evidenziare:
- l’importo offerto per ciascuno degli apparati relativi alla tratta Cagliari (PoP Janna Sa Illetta) - Mazara del Vallo (PoP Janna)
- l’importo offerto per ciascuno degli apparati relativi alla tratta Olbia (PoP RTR) - Olbia (PoP Janna Santa Lucia) - Civitavecchia (PoP Janna)
- l’importo offerto per le componenti software
- l’importo offerto per il complesso dei servizi associati alla fornitura
5. LOTTO N. 2 - Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche terrestri
5.1. Oggetto della fornitura per il Lotto n. 2
In progetto RTR-R è prevista l’acquisizione degli apparati di switching ottico necessari per l’interconnessione di alcuni dei principali Poli di Calcolo previsti dal Progetto CyberSar; tra questi in particolare:
- Sa Illetta, di seguito denominato Centro stella;
- Cittadella Universitaria di Monserrato, Facoltà di Ingegneria e Osservatorio Astronomico di Capoterra (loc. Poggio dei Pini), di seguito anche denominati Nodi semplici.
5.2. Il progetto CyberSar
Il progetto CyberSar prevede la realizzazione in Sardegna di una grid ottica trasmissiva ad alte prestazioni, orientata alla ricerca ed applicata nei settori scientifici delle scienze naturali, dell’ingegneria e dell’informatica.
Il progetto è coordinato ed attuato dal Consorzio CosmoLab, di cui fanno parte l’Università degli Studi di Cagliari (UNICA), l’Università degli Studi di Sassari (UNISS), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna scarl (CRS4) e il Nice srl (NICE).
5.3. Obiettivi del progetto CyberSar
CyberSar ha come obiettivo principale quello di realizzare l’interconnessione tra le principali reti di ricerca regionali (reti universitarie, INFN, INAF, ecc). A tale scopo, prevede il collegamento in fibra ottica spenta dei principali poli di ricerca regionali con la realizzazione di una architettura di tipo grid. Ciascun polo dovrebbe contenere delle risorse dedicate per il calcolo, acquisizione, archiviazione, gestione e visualizzazione dati; tali risorse dovranno essere organizzate come cluster di macchine e configurate a seconda del tipo di servizio a loro richiesto.
I cluster dovranno possedere risorse di calcolo e trasmissive tali da poter effettuare applicazioni avanzate quali, per esempio, telepresenza 3D o trasmissioni in tempo reale dei segnali dei radiotelescopi. Alcune di queste applicazioni possono richiedere capacità di banda trasmissiva dell'ordine dei 50Gbps, con la conseguente necessità di disporre di connessioni punto-punto ad altissima velocità tra i siti interessati.
Per soddisfare tali esigenze, il progetto richiede capacità trasmissive anche fino all'ordine di 80Gbps, col vincolo di poter assegnare dinamicamente le lambda disponibili ai diversi siti a seconda dei requisiti, anche temporanei, delle specifiche applicazioni (per esempio, nel caso di cluster distribuiti tra più sedi).
Per questo motivo, è stata prevista l’acquisizione di una infrastruttura trasmissiva di rete costituita da tratte di fibra ottica spenta (acquisite separatamente dal presente appalto) con il controllo completo degli apparati, tale da consentire la gestione dinamica delle risorse tramite configurazione di VLAN usando il protocollo SNMP.
Le fibre ottiche dedicate garantiranno connessione a larghissima banda tra i nodi - con collegamenti multipli di 10Gbps - e permetteranno di svolgere attività di ricerca e sperimentazione secondo il paradigma Bandwidth Unlimited Computing.
Per le attività e le collaborazioni previste nell'ambito del progetto, è anche di interesse la connessione alla rete di CyberSar di altre strutture di ricerca di Cagliari, come ad esempio l’Azienda Ospedaliera Brotzu, connessione che potrà avvalersi dell’impiego delle fibre della MAN di Cagliari a disposizione della Regione Autonoma della Sardegna.
CyberSar potrà disporre della connessione diretta ad alta velocità alla rete GARR. Tale connessione risulta fondamentale in quanto il GARR costituisce il collegamento primario e privilegiato con tutte le reti europee della ricerca ed è di fondamentale importanza per la collaborazione su scala europea nel contesto della ricerca. In particolare, tramite la rete GARR, sarà possibile realizzare un sistema di risorse distribuite tra tutto il sud Italia tale da collegare i poli di ricerca CyberSar con i siti dei progetti analoghi del PON ex avviso 1575-2004 (Pi2S2 in Sicilia, Scope e Cresco in Campania) utilizzando connessioni a 10Gbps.
La rete CyberSar sarà inoltre integrata nell'infrastruttura di grid nazionale ed internazionale attraverso la rete GRID-IT dell'INFN ed EGEE (Enabling Grid for Escience in Europe); EGEE è il più importante e avanzato progetto del VI Programma Quadro dell'Unione Europea sulle grid e l'INFN ha un ruolo guida nella sua gestione. L'integrazione dell'infrastruttura in tale contesto e le sperimentazioni avanzate previste sulle ‘lambda-grid’ costituiscono un elemento di particolare interesse in quanto proiettano l'attività del progetto proposto in un contesto internazionale all'avanguardia nel settore.
5.4. Infrastruttura di rete CyberSar
L’infrastruttura fisica prevista per la realizzazione del progetto è basata su poli di calcolo complementari, collegati tramite fibre ottiche dedicate ed integrati in una architettura di tipo grid. In particolare, l’infrastruttura prevede quattro poli principali a cui si aggiungono una serie di poli minori dedicati ad attività specifiche, quali, ad esempio, attività di front-end al radio telescopio, o a fungere da Point of Presence (PoP) per permettere l’interconnessione ad alta velocità di strumenti di calcolo altamente evoluti.
I principali poli del progetto sono i seguenti: Cittadella Universitaria di Monserrato (UniCA - INFN), Pula (Polaris - CRS4), Osservatorio Astronomico di Poggio dei Pini (INAF) e Università di Sassari (UniSS). A questi si aggiungono i poli minori dell’Università di Cagliari (UniCA) e del radiotelescopio di San Xxxxxxx (SRT-INAF) e la sede di Tiscali a Sa Illetta (CA) che potrà fungere da centro stella, oltre che essere il punto di collegamento alla rete nazionale.
Il diagramma seguente mostra - a solo titolo indicativo - l’infrastruttura di rete inizialmente ipotizzata e i principali poli del progetto.
Figura 2. Ipotesi iniziale di interconnessione dei poli CyberSar
Ai poli suddetti, si aggiungerà un nuovo polo di prossima realizzazione, identificato nella ex polveriera di Selargius in cui verrà trasferito l’Osservatorio Astronomico di Cagliari.
Per i collegamenti tra i vari poli, il progetto prevede un uso esclusivo ed integrale di tratte di fibre sottiche pente (si prevedono ora multipli di 10Gbit/s), illuminate mediante sistemi di multiplexing ottico DWDM (una coppia di mux-demux per coppia di fibre spente) e interconnesse mediante switch ottici.
I poli di calcolo cui sono destinati - a regime - gli switch ottici sono i seguenti: Polaris (centro Sardegna Richerche), l’Osservatorio Astronomico di Cagliari a Poggio dei Pini, il Radiotelescopio di San Xxxxxxx, la Cittadella Universitaria di Monserrato, il Polo di Calcolo di Ingegneria in Piazza D'Armi, l’ex polveriera di Selargius
Il dettaglio dei collegamenti previsti nell’intero progetto è il seguente:
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta a Polaris (Sardegna Ricerche), completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta all'Osservatorio Astronomico di Cagliari, a Capoterra (loc. Poggio dei Pini), completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta al radiotelescopio di San Xxxxxxx, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta alla Cittadella Universitaria di Monserrato, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta al polo di calcolo di Ingegneria in Piazza D'Armi, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- proseguimento del collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dalla Cittadella Universitaria di Monserrato all'area della ex polveriera di Selargius, prevista nuova sede dell'Osservatorio Astronomico di Cagliari, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- connessione a larga banda (una o più lunghezze d'onda su una fibra ottica WDM) della Università di Sassari alla rete regionale.
Sulle fibre spente transiteranno più canali ottici, uno per lunghezza d’onda, con il relativo multiplexing/demultiplexing eseguito alla periferia della rete multipolare ed al centro stella. La trasmissione su tutti i canali sarà basata su Gigabit-Ethernet (GbE). Una delle lunghezze d’onda sarà dedicata al traffico IP classico e collegherà gli switch/router di edge di ciascun polo con lo switch/router del centro della stella. I percorsi ottici saranno definiti attraverso la configurazione di switch ottici, che verrà controllata “out-of-band” utilizzando il canale standard per traffico IP.
Per quanto riguarda la tecnologia DWDM, si prevede di acquisire dei sistemi di mux/demux ottico passivo in grado di gestire fino a 16 lambda diverse.
La tecnologia dei permutatori ottici è di tipo MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems) e consente di controllare direttamente, mediante il posizionamento di specchi, cammini ottici ininterrotti per la radiazione luminosa scambiati tra i punti terminali della linea di comunicazione. I tempi di switching di questi permutatori sono alti - ordine del centesimo di secondo - rispetto agli switch elettronici tradizionali, ma comunque perfettamente adeguati per applicazioni scientifiche caratterizzate dallo spostamento di grosse moli di dati.
Attraverso l’utilizzo di switch ottici si ha inoltre un effettivo disaccoppiamento tra la struttura di trasporto e la tecnologia utilizzata per illuminare le fibre. Questo permette di poter fare evolvere la tecnologia d’illuminazione indipendentemente dall’infrastruttura ottica.
Per la realizzazione dell’infrastruttura di rete, ovvero per l’integrazione della grid di calcolo nelle reti regionale, nazionale ed internazionale, il progetto ha inoltre previsto l’utilizzo dell’infrastruttura della RTR e ulteriori sinergie con il Consortium GARR e con il progetto regionale JANNA.
In particolare, mentre le fibre ottiche di nuova realizzazione saranno dedicate alla connessione dei poli meridionali al centro stella localizzato in Sa Illetta (CA), per la connettività tra i poli meridionali e l’Università di Sassari è stato ipotizzato l’utilizzo degli anelli del backbone RTR. Il centro stella sarà inoltre connesso alla MAN del comune di Cagliari e alla rete nazionale tramite le fibre ottiche del consorzio Janna.
Tramite i collegamenti Janna, i poli di calcolo saranno inoltre connessi alle reti internazionali attraverso MedNautilus, un broadband network services provider che gestisce una rete in fibra ottica sottomarina e che connette, usando tecnologia DWDM, la regione del Mediterraneo con le principali città europee ed americane.
5.5. Modalità di attuazione e stato di realizzazione degli interventi CyberSar
Secondo quanto descritto nei capitoli precedenti, gli interventi di realizzazione dell’infrastruttura di rete CyberSar si inseriscono nel più ampio progetto di realizzazione della rete telematica della ricerca RTR- R.
Lo studio di fattibilità del progetto RTR-R ha individuato sei distinte azioni progettuali due delle quali (Azione 04 e Azione 05) destinate al progetto CyberSar relativamente a:
- realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del progetto CyberSar (Azione 04)
- acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al progetto CyberSar (Azione 05)
In merito alla realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica (che esula dall’oggetto del presente appalto) si rimanda alla descrizione informativa riportata nello stralcio dello studio di fattibilità allegato al presente capitolato.
Per quanto relativo alla acquisizione degli apparati attivi, rispondenti si requisiti tecnici e funzionali per il progetto CyberSar, ed oggetto dell’appalto (Lotto 2), si descrivono invece di seguito le specifiche poste per la relativa fornitura.
5.6. Fornitura degli apparati attivi per i poli CyberSar
Per quanto riguarda la dotazione degli apparati necessari all’interconnessione dei poli di ricerca, risultano attualmente già acquisiti (da parte del Consorzio Cosmolab) due apparati di switching ottico da destinarsi alle sole due delle sedi periferiche del progetto CyberSar, ovvero:
a. CRS4 (Polaris / Sardegna Ricerche)
b. Sardinia RadioTelescope (San Xxxxxxx)
Con il presente appalto, e nell’ambito delle forniture previste per il LOTTO n. 2, si prevede di completare la dotazione degli apparati per le sedi CyberSar con l’acquisizione, installazione e configurazione di nuovi apparati di switching ottico da destinarsi alle seguenti sedi:
c. Sa Illetta
d. Osservatorio Astronomico di Cagliari (Capoterra, loc. Poggio dei Pini)
e. Cittadella Universitaria di Monserrato
f. Facoltà di Ingegneria (Cagliari - Piazza d'Armi)
L’acquisizione di questi apparati è oggetto del presente appalto e dovrà rispondere alle specifiche di seguito descritte.
5.7. Specifiche generali della fornitura
Si richiede la fornitura di:
- Apparati di trasporto per l’interconnessione su fibra ottica in tecnologia DWDM fra n. 4 siti di ricerca (poli di rete CyberSar)
- Installazione in armadi di telecomunicazioni ETSI 2200x600x300 mm
- Fornitura di stazioni di energia per gli apparati nei Nodi semplici
- Sistema di gestione locale e remoto
- Materiali di installazione
- Training presso almeno una delle sedi del consorzio Cosmolab
Di seguito si descrive l’architettura di rete che dovrà essere realizzata per l’interconnessione dei poli CyberSar e le specifiche di dettaglio degli apparati oggetto della fornitura in appalto.
Rimangono esclusi, dall’attuale disegno di rete, la sede di Porto Conte Ricerche (per il quale si prevede un prossimo collegamento ad alta banda sul nodo di rete GARR realizzato su Sassari) e l’ex polveriera di Selargius (che sarà collegata mediante fibra ottica dedicata alla sede di Monserrato - Cittadella Universitaria solo in una successiva fase).
5.8. Architettura di rete
Il progetto di rete per l’interconnessione dei nodi CyberSar è concepito su un’architettura “a stella” come quella rappresentata nella figura seguente.
8xGE
2x10GE
8xGE
2x10GE
5x10GE
5x10GE
DWDM
DWDM
DWDM
8xGE
2x10GE
8xGE
DWDM
GARR
Sardegna Sa Illetta
DWDM
UNICA
2x10GE
5x10GE 5x10GE
2x10GE
INFN
Monserrato
UNICA
Ingegneria
INAF
Capoterra
SRT INAF
San Xxxxxxx
8xGE
2x10GE
5x10GE
CRS4
Polaris Pula
NMS
Legenda:
Traffico gestito a X0 XXX Traffico gestito a livello ottico
Figura 3. Architettura di rete
I nodi semplici saranno interconnessi tramite il centro stella mediante tratte in fibra ottica terrestri (G.652) senza amplificazione e per una lunghezza massima non superiore a 40 km.
Il progetto prevede la realizzazione di una struttura di rete stratificata su due livelli di gestione:
- traffico ottico trasparente
- traffico Ethernet
In particolare, una porzione del traffico dovrà essere gestita a livello di matrice ottica per connessioni punto-punto trasparenti senza elaborazioni delle frame Ethernet; un’altra porzione di traffico, pari a 104Gbps espandibili a 160Gbps senza interventi sulla matrice, dovrà essere gestita a livello di matrice elettrica (livello 2).
Per l’elaborazione ottica dei segnali si prevede l’utilizzo di tecnologia Wavelength Selective Switch (WSS) con ADM ottici riconfigurabili (R-OADM) multi-degree.
Sulle fibre spente transiteranno più canali ottici, uno per lunghezza d’onda, con il relativo multiplexing/demultiplexing eseguito alla periferia della rete multipolare ed al centro stella. La trasmissione su tutti i canali sarà basata su Gigabit-Ethernet (GbE). Una delle lunghezze d’onda sarà dedicata al traffico IP classico e collegherà gli switch/router di edge di ciascun polo con lo switch/router del centro della stella. I percorsi ottici saranno definiti attraverso la configurazione di switch ottici, che verrà controllata “out-of-band” utilizzando il canale standard per traffico IP.
5.9. Requisiti tecnici vincolanti
Di seguito vegono elencati i requisiti vincolanti sugli apparati trasmissivi richiesti in fornitura e da impiegarsi nel progetto di grid:
{R.52} Tecnologia DWDM con link a multiplazione di almeno 40 lambda a 10Gbps;
{R.53} Utilizzo di tecnologia WSS (Wavelength Selective Switch) R-OADM 1-8 degrees in grado di interconnettere i nodi semplici della rete con connessioni ottiche punto-punto trasparenti e senza vincoli sulla capacità di matrice per un traffico equivalente pari a 5x10GE;
{R.54} Utilizzo di tecnologia Ethernet switch che permetta di erogare servizi Ethernet quali:
x. XXX bridging IEEE 802.1d
b. VLAN switching IEEE 802.1q
c. E-Line
d. E-LAN
e. Altre funzionalità layer2
tra tutti i nodi della rete per una quantità di traffico non inferiore a 160 Gbps;
{R.55} Disponibilità di accedere ai sistemi in modalità SNMP o similari (API) per la riconfigurazione dei sistemi via software; questo requisito è indispensabile per la creazione di un sistema di gestione della GRID;
{R.56} Impiego di un sistema OSS (Operation Support System) per la configurazione da remoto e la supervisione tramite interfaccia grafica (GUI) di tutti i nodi trasmissivi oggetto della fornitura.
Gli apparati proposti dovranno inoltre avere le seguenti caratteristiche:
{R.57} Elevato grado di flessibilità che permetta l’instaurazione dinamica di circuiti Ethernet o ottici senza interventi in campo di riconfigurazione e/o riequalizzazione dei link;
{R.58} Utilizzo di tecnologia Plug-and-play per interventi veloci e semplici di turn-up, commissioning e manutenzione;
{R.59} Utilizzo di tecnologia “Colorless”, che consenta di assegnare in maniera dinamica qualsiasi ingresso con qualsiasi uscita della rete;
{R.60} Impiego di transponders che consentano operazioni di tuning sull’intera banda C con ottiche plug CWDM/DWDM XFPs;
{R.61} Impiego di transponders con “Universal Client Interface Card” (10GE WAN e 10GE LAN).
5.10. Caratteristiche tecniche dei nodi
{R.62} La definizione delle specifiche deve prevedere due tipi di nodi:
- uno da destinarsi al Centro stella (Sa Illetta);
- l’altro da destinarsi ai Nodi semplici (sedi del progetto CyberSar).
5.10.1. Nodo centro stella
Il nodo Centro stella, incluso nella fornitura, deve avere le seguenti caratteristiche:
R- OADM WSS
1- 8 degree
L2 switch
Figura 4. Schema logico dell’apparato Centro stella
{R.63} Connessione di 3+5 coppie di fibra spenta dalle sedi (una per sito):
- Ogni sede dovrà essere in grado di trasmettere sino a 8 lambda con tecnologia DWDM @ 10Gbps di cui:
▪ 2 lambda a 10Gbps che serviranno ad interconnettere tra loro in modo statico le sedi (Layer2);
▪ 1 lambda a 10Gbps con 8X1GbE. Il sistema deve permettere l’aggregazione di tutti i client GE raccolti in una trunk 10GE;
▪ 5 lambda a 10Gbps che collegheranno, a seconda delle necessità, le sedi direttamente in modalità ottica (Layer1).
{R.64} L’apparato dovrà essere equipaggiato per la connessione delle altre due sedi di tipo “Nodo semplice” già in dotazione e non oggetto della fornitura richiesta da presente capitolato, secondo il disegno di rete descritto in precedenza; sarà cura del fornitore predisporre l’apparato Centro Xxxxxx per la connessione dei link rimanenti.
{R.65} Organi comuni (matrice ottica, matrice elettrica, equipment controller, power supply units, ventole) ridondati.
{R.66} Matrice ottica ROADM in tecnologia WSS 1-8 degree per le connessioni punto-punto trasparenti tra tutti i nodi della rete.
{R.67} Matrice elettrica L2 per lo switching del traffico ETH da e per i Nodi semplici e il Centro stella.
{R.68} Matrice L2 in grado di gestire un traffico complessivo di 160Gbps.
{R.69} Supporto di interfacce GBE e 10GBE in formato SFP e XFP (SX/LX/ZX).
{R.70} Alimentazione 230VAC o - 48VCC.
5.10.2. Nodo semplice
Ognuno dei tre Nodi semplici inclusi nella fornitura dovranno avere le seguenti caratteristiche:
R- OADM WSS
1 degree
Figura 5. Schema logico di un nodo semplice
{R.71} Organi comuni ridondati;
{R.72} 7 lambda a 10Gbps;
{R.73} 1 lambda a 10Gbps con ingressi 8X1GbE;
{R.74} Stazione di energia per l’alimentazione a -48 VCC degli apparati con le seguenti caratteristiche minime:
- installabile in rack standard ETSI 600X300;
- potenza erogabile pari ad almeno 2 kW e comunque in grado di alimentare l’apparato relativo;
- doppia alimentazione a 230 VCA;
- moduli raddrizzatori ridondati N+1;
{R.75} Bretelle in fibra ottica mono-modale, opportunamente dimensionate e connettorizzate, per i collegamenti tra le schede fornite;
{R.76} Bretelle in fibra ottica mono-modale da 5 m opportunamente connettorizzate e attenuatori da 15 dB per il collegamento back-to-back in ambiente di test dei mux.
5.11. Requisiti delle interfacce di rete e delle interfacce client dei nodi trasmissivi
Ogni nodo trasmissivo incluso nella fornitura deve avere le seguenti caratteristiche:
{R.77} Tutti i nodi trasmissivi utilizzati dovranno essere equipaggiati con interfacce di rete in grado di operare esclusivamente con lunghezze d’onda (lambda) a 10Gbps o superiori, con spaziatura conforme alle specifiche ITU-T G.694.1
{R.78} Tutti i nodi trasmissivi utilizzati dovranno disporre, lato client, di interfacce ottiche delle seguenti tipologie: 1 GigaEthernet, 10GigaEthernet LAN PHY; tipologie di interfacce diverse da quelle indicate non sono ritenute utili e quindi non saranno prese in considerazione.
{R.79} Non è ammesso l’impiego di interfacce 1GigaEthernet e 10GigaEthernet appartenenti a moduli aventi pura funzione di switch Ethernet Layer2 (o utilizzati in tale modalità); ogni singola interfaccia utilizzata nel progetto deve permettere la realizzazione di circuiti Ethernet dedicati con banda utile pari alla velocità dell’interfaccia (wire speed).
{R.80} Le singole interfacce client di tipo 1GigaEthernet e 10GigaEthernet devono supportare trame Ethernet aventi un payload di almeno 9000 byte; il supporto di jumbo frame risulta importante, e viene valutato come essenziale, in molte applicazioni di calcolo scientifico e nelle griglie computazionali dove viene richiesta una ottimizzazione nel trasferimento dei dati fra applicazioni;
{R.81} Ogni nodo trasmissivo deve essere in grado di raccogliere almeno n. 5 allarmi ambientali e di propagarne lo stato verso il sistema di gestione;
{R.82} Gli apparati trasmissivi dovranno essere in grado di rilevare la perdita del segnale sulle porte di rete e provvedere autonomamente al silenziamento del laser in trasmissione a fronte di un guasto (ALS); questo meccanismo viene reputato essenziale per la salvaguardia della integrità fisica di persone e cose presenti in prossimità dell’apparato e scongiurare il pericolo derivante dell’esposizione alla luce emessa dai laser impiegati per la trasmissione dei segnali.
5.12. Parti comuni ridondate e backup per eventuali fault
{R.83} Per il nodo Centro stella e per ogni nodo semplice dovranno essere forniti i seguenti materiali addizionali:
- Organi comuni (chassis, equipment controller, power supply units, ventole, trasponder) ridondati.
5.13. Multiplazione
{R.84} Ogni nodo trasmissivo utilizzato dovrà essere in grado di multiplare contemporaneamente, su ogni coppia di fibre ottiche internodali, 40 o più differenti lunghezze d’onda (lambda), aventi ciascuna un framing di tipo OTU-2 o OTU-2 like o superiori.
{R.85} I sistemi devono essere in grado di operare esclusivamente in banda C.
5.14. Gestione e controllo dei nodi trasmissivi tramite Operation Support System
{R.86} A corredo del sistema dovrà essere fornito un software di gestione in grado svolgere le funzioni di configuration management (ad esempio: riconfigurazione in remoto delle varie lunghezze d’onda), fault management, performance management, security management in network element locali e remoti.
{R.87} Il software di gestione dovrà consentire configurazione, visualizzazione dello stato in tempo reale e gestione in modalità grafica (tramite GUI) degli apparati costituenti la rete.
{R.88} Il sistema potrà essere usato per centralizzare il controllo e l’amministrazione di tutti i nodi della rete evitando di avere personale aggiuntivo in ogni polo. Infatti, l’operatore locale, dovrà poter accedere agli apparati tramite un personal computer (Equipment Craft Terminal - ECT) collegato all’interfaccia F, del tipo RS 232, dell’unità di controllo.
{R.89} La funzione di remotizzazione dell’ECT (Remote Craft Terminal - RCT) dovrà consentire ad un operatore connesso con un apparato di visualizzare lo stato di tutti i Network Element (NE) della rete e, in particolare, di connettersi con un NE remoto per eseguire tutte le operazioni possibili da operatore locale; la funzione RCT ha lo scopo di rendere fruibile un sistema di gestione e supervisione dell’intera rete semplice e a basso costo.
{R.90} Il sistema OSS dovrà esportare i dati verso una piattaforma esterna in modalità asincrona, sotto forma di file di testo opportunamente formattati ed aventi una struttura predefinita (ad esempio: XML, CSV o TSV). Il sistema OSS fornito dovrà prevedere la possibilità di esportare almeno i dati seguenti:
- nodi;
- equipaggiamenti (comprensivi di release del firmware);
- punti di terminazione dei circuiti (nodo, modulo, porta client del nodo trasmissivo);
- elenco dei circuiti configurati sulla rete comprensiva di: porte di terminazione, identificativo del circuito, instradamento (path);
- cross-connessioni;
- gruppi di protezione;
- log degli allarmi;
- log degli eventi.
5.14.1. Requisiti tecnici vincolanti dell’OSS
{R.91} Il sistema deve permettere, attraverso API (Application Program Interface) o mediante protocollo SNMP o meccanismi similari, la gestione/programmazione degli apparati attraverso applicativi sviluppati dal committente.
{R.92} Tutti i nodi trasmissivi devono essere dotati di porte Ethernet e/o seriale per la gestione e configurazione in loco del nodo trasmissivo.
{R.93} Tutti i nodi trasmissivi devono poter essere configurati come Gateway Network Element (GNE) mediante apposita porta Ethernet (10/100/1000Mbps) per la raccolta del traffico di gestione da veicolare all’OSS attraverso una rete dati IP o OSI dedicata. I nodi dovranno pertanto essere raggiungibili mediante il proprio indirizzo IP o OSI.
5.15. Parametri ottici
I valori limite da considerare per il calcolo dei power budget sono i seguenti:
- Attenuazione: valore ≥ 0,26 dB/km;
- Dispersione cromatica: valore ≥ 17 ps/nm/km;
- Attenuazione aggiuntiva per ciascuna terminazione: valore ≥ 0,5 dB;
- Margine per tratta (da sito a sito): valore ≥ 3dB.
5.16. Soluzioni preferenziali
In aggiunta alle specifiche sopra riportate, che devono essere soddisfatte a pena di esclusione, sono state individuate delle caratteristiche preferenziali, non vincolanti, che possono anche non essere soddisfatte o non totalmente soddisfatte, e che, tuttavia, rivestono importanza per le attività di gestione operativa e come tali saranno considerate favorevolmente in sede di aggiudicazione.
Sono pertanto considerate preferenziali le soluzioni con le seguenti caratteristiche:
[Q.27] Apparati e configurazione scalabili e versatili, in grado di gestire traffico TDM, ETH e lambda; [Q.28] Apparati in grado di minimizzare l’inoperatività della rete (aggiunta/rimozione di circuiti senza
interventi di equalizzazione degli amplificatori);
[Q.29] Elevato grado di scalabilità (da un minimo di 8 lambda fino anche oltre 80 lunghezze d’onda @ 10Gbps)
[Q.30] Supporto di transponders in grado di trasportare segnali a 1GE / 2.5Gbps / 10GE / 40Gbps. [Q.31] Riduzione del tempo necessario per implementare nuovi circuiti sulla rete di trasporto; [Q.32] Capacità di realizzare nodi di trasporto multi direzionali, ma di semplice riconfigurabilità;
[Q.33] Possibilità di monitoraggio della potenza ottica in ciascun punto della rete da operatore centralizzato presso NOC (Network Operation Centre);
[Q.34] Possibilità di riconfigurazione delle portanti dei servizi IP senza necessità di interventi on-site; [Q.35] Supporto di configurazioni PtP, Ring, Mesh;
5.17. Servizi di installazione
5.17.1. Fornitura, configurazione e testing degli apparati
La realizzazione della fornitura richiede l’impegno dell’aggiudicatario ad assicurare la consegna, messa in opera, test e collaudo funzionale degli apparati e la fornitura di un insieme di servizi, richiesti come requisito vincolante o quale condizione migliorativa proposta in sede di offerta.
{R.94} Le forniture degli apparati richiesti si intendono rese, secondo la modalità “chiavi in mano”, come consegnate, installate presso ciascuno dei siti di destinazione, configurate, testate e definitivamente collaudate dalla stazione appaltante.
{R.95} All’atto del completamento della fornitura dovrà essere rilasciata apposita scheda riepilogativa comprendente:
- identificativo della sede su cui è stata operata la fornitura;
- identificazione dell’impresa e del personale tecnico specializzato che ha eseguito l’installazione;
- elenco dettagliato delle componenti fornite, singolarmente identificate in termini di codice prodotto, descrizione, quantità, numero di matricola (anche a riguardo delle componenti di cablaggio se oggetto di fornitura);
- schema grafico (layout) del posizionamento finale degli apparati e delle relative schede di interfaccia nei rispettivi moduli e/o rack di contenimento;
- elenco dei test e delle verifiche effettuate in merito alla regolarità di fornitura, installazione, configurazione e funzionamento, eventuali osservazioni o note tecniche;
- elenco della documentazione e delle eventuali componenti software associate alla fornitura del componente e fornite contestualmente con esso.
La suddetta scheda dovrà essere redatta dal personale tecnico che ha curato l’installazione, dovrà riportare la data di installazione e dovrà essere successivamente ratificata con data e sottoscrizione da parte del Capo Progetto dell’impresa aggiudicataria per essere poi trasmessa al Coordinatore di progetto della stazione appaltante contestualmente alla comunicazione di “pronti al collaudo”.
5.17.2. Servizi di gestione progetto (project management)
[Q.36] Piano di realizzazione: Il fornitore dovrà presentare, in sede di offerta, un piano di realizzazione completo, strutturato per fasi realizzative, in cui indicherà:
- Il diagramma di GANTT di progetto con le diverse attività, indicando la durata e le risorse che verranno impiegate per ciascuna attività. Nel diagramma di GANTT dovranno essere indicate le attività ritenute critiche e la dipendenza tra le diverse attività.
- Le competenze del personale necessario ad effettuare ciascuna attività.
[Q.37] Certificazioni e livello di specializzazione: La modalità di espletamento della fornitura dovrà essere descritta dal fornitore nella formulazione della sua offerta tecnica nella quale dovrà anche indicare il possesso delle certificazioni di prodotto ed i profili professionali del personale tecnico che intende impiegare:
- quale referente nei confronti della stazione appaltante per lo svolgimento del ruolo di Capo progetto e responsabile della fornitura (di cui all’Art. 33 del disciplinare di gara);
- quale team di specialisti per lo svolgimento delle attività di assistenza in fase preliminare e di installazione, configurazione e supporto operativo per la fase di espletamento della fornitura e messa a regime.
Il Piano proposto dovrà dimostrare coerenza, adeguatezza e specificità di esecuzione di tutte le singole fasi di fornitura, installazione, configurazione, tuning, formazione e affiancamento operativo al personale tecnico della stazione appaltante.
[Q.38] Servizi di addestramento del personale. Il fornitore è tenuto a presentare in offerta tecnica un piano di addestramento (training) per il personale tecnico del Consorzio Cosmolab deputato all’utilizzo degli apparati di rete oggetto di fornitura e finalizzato a consentire la completa e autonoma configurazione e gestione.
5.18. Specifiche per l’economicità di gestione, manutenzione ed assistenza
La fornitura deve inoltre prevedere l’erogazione da parte del fornitore di servizi aggiuntivi e complementari, anch’essi richiesti in parte come requisito vincolante o quale condizione migliorativa proposta in sede di offerta, e così distinti:
- Servizi di garanzia e sostituzione in loco
- Servizi professionali base ed avanzati
5.18.1. Servizi di garanzia e sostituzione in loco
[Q.39] In sede di formulazione della propria offerta il fornitore provvederà a descrivere le condizioni proposte per l’espletamento dei servizi di garanzia, indicando il livello di specializzazione della propria rete di assistenza, dei tecnici deputati all’esecuzione degli interventi, dei livelli di servizio garantiti (pari o migliorativi a quelli di seguito richiesti), nonché l’eventuale proposta di estensione dei termini di garanzia di cui al prossimo {R.97}
5.18.1.1 Certificazione di originalità di prodotto rilasciata dal produttore
{R.96} Tutti i prodotti oggetto di fornitura devo essere certificati dal produttore, risultare di regolare importazione e dovranno essere, singolarmente, registrati e dichiarati originali dal produttore che ne dovrà assicurare direttamente le condizioni di garanzia di cui ai successivi requisiti da
{R.97} a {R.101}.
5.18.1.2 Condizioni di garanzia assicurate dal produttore
{R.97} Per tutti gli apparati e i componenti oggetto di fornitura deve essere assicurata una garanzia, rilasciata direttamente dal produttore, avente validità di almeno 12 mesi (o migliorativo se proposto in offerta) a partire dalla data di collaudo della fornitura, e tale da prevedere la sostituzione dei prodotti e/o componenti di fornitura risultati guasti e/o difettosi nel normale utilizzo (per l’intera durata dell’analogo periodo temporale di 12 mesi).
{R.98} È compito del fornitore garantire per almeno 12 mesi (o per tutta il periodo contrattuale conseguente alla proposta di condizioni migliorative sui servizi di garanzia ed assistenza delle apparecchiature e sistemi forniti) gli aggiornamenti di tutti i software (“major release” e “minor release”) e la disponibilità di patch di qualsiasi natura (sicurezza, bug-fix, ecc…).
{R.99} Il fornitore dovrà inoltre garantire per almeno 12 mesi (o per tutta il periodo contrattuale conseguente alla proposta di condizioni migliorative sui servizi di garanzia ed assistenza delle apparecchiature e sistemi forniti) la fornitura di parti di ricambio o moduli complementari di espansione, il supporto e l’assistenza per tutte le componenti hardware e software utilizzate anche di terze parti.
{R.100} Per tutta la durata della garanzia dovrà inoltre essere sempre assicurata la disponibilità del produttore a fornire supporto tecnico, tramite servizio di ricevimento segnalazioni e guasti, operativo in modalità telefonica e via mail o web.
{R.101} Per assicurare il rispetto dei suddetti requisiti il fornitore dovrà comprendere in offerta esclusivamente componenti la cui garanzia è rilasciata dal “produttore”; lo stesso “produttore”, se non direttamente, può avvalersi di una propria rete di partner da esso certificati in grado di erogare, per conto del fornitore o anche senza suo tramite, i servizi di garanzia sopra richiesti.
5.18.1.3 Livelli di servizio richiesti per la sostituzione e fornitura di componenti di ricambio
{R.102} La sostituzione di apparati guasti e/o difettosi, e la nuova fornitura di componenti di ricambio, schede ed interfacce, deve essere sempre fatta con componenti corrispondenti, di analogo modello, certificati come anch’essi dal produttore come originali (rif. {R.96}); in caso di guasto e/o malfunzionamento accertato, che richieda la sostituzione del prodotto o componente oggetto di fornitura, dovrà essere previsto (per l’intera durata della periodo di garanzia di cui al requisito {R.97}, o termine migliorativo se proposto in offerta): la completa sostituzione con consegna ed installazione in loco (presso il sito di rete CyberSar), operata da impresa specializzata e certificata dal produttore, con relativa riconfigurazione, entro il termine:
- massimo di n. 1 (un) giorno lavorativo dall’avvenuta segnalazione, se trattasi di guasto ad apparato che comporta blocco di funzionamento sui canali ottici trasmissivi;
- massimo di n. 3 (tre) giorni lavorativi dall’avvenuta segnalazione, se trattasi di guasto ad interfaccia o componente di apparato che non inficia temporaneamente le funzionalità dell’apparato e ne consente comunque il funzionamento pur in stato di allarme (es. sistema di raffreddamento, alimentazione ridondata, elemento/componente ridondato, ecc.).
5.18.2. Servizi professionali base ed avanzati
[Q.40] In sede di formulazione dell’offerta, ed ai fini della valutazione, potranno essere proposti servizi professionali base ed avanzati, comprendenti l’erogazione di prestazioni tecniche ed amministrative volte ad attivare, gestire e controllare l’infrastruttura di trasmissione considerata nella sua globalità. Si richiede che questi servizi vengano erogati da personale ad elevata specializzazione con esperienza pluriennale nella trasmissione dati ed avente una forte cultura di teamwork nel raggiungimento degli obiettivi.
Vengono individuate due tipologie di servizi professionali:
- servizi professionale base
- servizi professionali avanzati.
5.18.2.1 Servizi professionali base
I servizi professionali base possono comprendere servizi necessari per effettuare il controllo e la gestione della rete; tra questi si identificano:
[Q.41] Servizio di attivazione, gestione, supervisione e controllo della rete. Poiché la realizzazione e gestione di una infrastruttura trasmissiva DWDM richiede la presenza di personale tecnico specializzato, dotato di competenze trasmissive, si richiede che il centro di controllo di rete del Progetto Cybersar possa essere affiancato, per un adeguato periodo formativo e di supporto operativo, da una struttura del fornitore denominata Transmission Operation Center (TOC).
[Q.42] Servizio di aggiornamento software e firmware dei componenti di rete. Il fornitore potrà proporre di rendere disponibile un servizio di consulenza (Software Advisor) in grado di informare tempestivamente il Consorzio Cosmolab sul rilascio da parte del costruttore di apparati di nuove versioni software (minor e major release). Il fornitore è tenuto alla presentazione di una nota informativa che indichi i benefici delle nuove versioni e una analisi dell’impatto della migrazione alla nuova release. Sarà facoltà del Consorzio Cosmolab richiedere l’upgrade se le nuove release dovessero portare un beneficio in termini di funzioni erogate all’utenza. La durata del servizio di aggiornamento del software (nuove release) e delle patch per l’eliminazione di malfunzionamenti noti e delle versioni di firmware è pari alla durata contrattuale del servizio di assistenza (di cui al precedente {R.97}) o migliorativo se così proposto in offerta..
[Q.43] Servizio di risoluzione dei guasti mediante supporto specialistico di assistenza erogato dal costruttore. Il fornitore potrà impegnarsi alla stipula di un contratto di assistenza con il supporto tecnico del costruttore degli apparati (vendor), in modo che sia possibile tracciare le chiamate per guasti e malfunzionamenti degli apparati della rete. Il centro di assistenza tecnico del produttore di apparati trasmissivi dovrà procedere alla classificazione delle chiamate sulla base della gravità del problema. Per i casi di malfunzionamento sugli apparati di rete di tipo bloccante dovrà essere possibile disporre di una procedura di attenzione (escalation) del produttore in grado di condurre nel più breve tempo possibile alla risoluzione del problema. Il Consorzio Cosmolab potrà avere un accesso con completa visibilità al tracciamento guasti (trouble ticket) del produttore di apparati in modo da verificarne l’evoluzione e lo stato di avanzamento. In caso di emergenza il Consorzio Cosmolab potrà avere un rapporto diretto con il centro di assistenza tecnico del vendor, aprendo direttamente trouble ticket e seguendone l’evoluzione.
[Q.44] Servizio di testing e validazione di nuove release software. Qualora venga stabilito il passaggio ad una nuova release, dovranno essere effettuate tutte le opportune validazioni del caso (non regression test).
5.18.2.2 Servizi professionali avanzati
I servizi professionali avanzati posso costituire un insieme dei servizi a valore aggiunto legati all’ottimizzazione e all’analisi proattiva della rete. E’ considerato titolo preferenziale l’impiego di personale del vendor che disponga di conoscenze di dettaglio sul funzionamento degli apparati trasmissivi impiegati nel progetto.
[Q.45] Servizio specialistico proattivo di diagnosi e ottimizzazione. Il fornitore potrà mettere a disposizione, personale tecnico qualificato e certificato (preferibilmente del costruttore) che, con cadenza periodica mensile, sia in grado di effettuare diagnostica sugli apparati per prevenire eventuali guasti e degradi. Il servizio specialistico di diagnostica potrà includere la produzione di un report sull’attività svolta.
[Q.46] Servizio di design e planning. Il fornitore potrà mettere a disposizione strumenti software condivisi con il Consorzio Cosmolab, atti alla pianificazione di ampliamenti di rete. Il servizio di design e planning può prevedere che il fornitore svolga congiuntamente con il personale del Consorzio Cosmolab l’attività di pianificazione di lambda aggiuntive non previste nella fase iniziale del progetto.
[Q.47] Interventi di manutenzione programmata. Il fornitore può proporre lo svolgimento di interventi preventivi e di manutenzione programmata; le operazioni di manutenzione della rete dovranno essere effettuate preferibilmente al di fuori degli orari lavorativi ordinari. La finestra temporale preferenziale per l’esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria sarà nell’intervallo [00:00 - 06:00] con l’obiettivo di minimizzare i disservizi per gli utilizzatori. Gli interventi di manutenzione dovranno in ogni caso essere pianificati e presentati al responsabile della struttura tecnica del Consorzio Cosmolab. Il fornitore è tenuto ad illustrarne la motivazione, la durata temporale e il tipo di intervento (non bloccante/parzialmente bloccante/bloccante) e l’estensione (apparati coinvolti nell’intervento). Il fornitore è tenuto altresì a presentare sia un report dettagliato preventivo atto a spiegare le motivazioni e la natura dell’intervento che un report conclusivo riportante l’esito dell’intervento (risolutivo/parzialmente risolutivo/non risolutivo).
È ammessa la possibilità che vengano effettuati interventi di manutenzione straordinaria dovuti a cause tecniche non pianificabili atti a garantire il buon funzionamento della rete. Come per gli interventi di manutenzione ordinaria, la finestra utile sarà [00:00 - 06:00] o fuori di tale intervallo previa autorizzazione da parte del Consorzio Cosmolab. A seguito di interventi di manutenzione straordinaria il fornitore è tenuto comunque a presentare un dettagliato report ad intervento concluso in cui vengano spiegate le ragioni e l’esito dell’intervento.
5.19. Valutazione delle condizioni e proposte migliorative
Si precisa che, nella valutazione delle condizioni migliorative di fornitura e servizi - di cui alle richieste formulate nel presente capitolato sotto i riferimenti indicati come QUESITI [Q.yy] - ed ai fini dell’attribuzione del punteggio tecnico e dell’aggiudicazione dell’appalto, si terrà ESCLUSIVAMENTE conto di ciò che risulterà chiaramente compreso nell’ambito dell’importo complessivo offerto.
Si richiede pertanto all’impresa offerente di voler espressamente ed esclusivamente proporre, e descrivere in offerta tecnica, le sole componenti e specifiche degli apparati (e loro moduli e/o accessori), le condizioni di espletamento della fornitura e le proprie proposte migliorative di erogazione di servizi, tutte riferite e comprese nell’importo complessivo dell’affidamento dell’appalto e tali - dunque - da non comportare oneri aggiuntivi per la Stazione appaltante per quanto connesso all’esecuzione della fornitura stessa e per tutto il periodo di almeno 12 mesi successivi al collaudo (o migliorativo secondo quanto proposto in offerta).
In sede di valutazione tecnica dell’offerta non si terrà pertanto conto di specifiche migliorative in termini di fornitura di apparati e componenti, ed in termini di erogazione di servizi associati alla fornitura e/o di espletamento di condizioni di garanzia, assistenza, ed altro, qualora ciò dovesse comportare costi aggiuntivi per la Stazione appaltante e/o la sottoscrizione di ulteriori contratti onerosi per la Stazione appaltante stessa.
La valutazione tecnica dell’offerta sarà - dunque - esclusivamente riferita alle specifiche di fornitura e di servizio complessivamente rientranti nell’importo posto a base d’asta e nell’importo contrattuale conseguente all’aggiudicazione.
Quanto descritto nell’offerta tecnica costituirà allegato al contratto da sottoscrivere con l’aggiudicatario e, per quanto migliorativo proposto rispetto ai requisiti e alle condizioni fissate dal presente capitolato tecnico e dal disciplinare di gara, dovrà essere comunque oggetto di fornitura da parte dell’aggiudicatario che non potrà vantare - al riguardo - alcun pagamento aggiuntivo oltre all’importo di aggiudicazione.
5.20. Tempi di realizzazione della fornitura
I tempi di espletamento della fornitura e servizi previsti in appalto sono fissati in complessivi 45 giorni solari consecutivi a far data dalla comunicazione di aggiudicazione d’appalto; tale termine comprende esclusivamente la fase di fornitura che quella di installazione, configurazione e tuning, fino all’effettuazione dei test funzionali e verifiche di regolare funzionamento da parte del fornitore con conseguente rilascio della documentazione di certificazione, comunicazione di completamento della fornitura e di “pronti al collaudo”.
L’erogazione dei servizi complementari (proposti in offerta quali condizioni migliorative), di garanzia ed assistenza, dovrà essere espletata a partire dalla data di collaudo ed accettazione della fornitura e per la durata temporale di almeno 12 mesi o migliorativa secondo quanto proposto in offerta.
5.21. Verifica e collaudo
La verifica e collaudo di regolare esecuzione della fornitura sarà espletata entro 20 giorni dalla data di completamento della consegna secondo le condizioni indicate nel disciplinare di gara (rif. Art. 36 del disciplinare di gara).
5.22. Formulazione dell’offerta economica
L’offerta economica deve esplicitare l’importo complessivo per la fornitura “a corpo” e “chiavi in mano” della fornitura e relativi servizi, e deve indicare gli importi unitari componenti l’importo complessivo, tali da evidenziare:
- l’importo offerto per l’apparato di Centro stella
- l’importo offerto per ciascuno degli apparati per i Nodi semplici
- l’importo offerto per le componenti software
- l’importo offerto per il complesso dei servizi associati alla fornitura
Progetto: [RTR-R]
Descrizione:
Rete telematica regionale della ricerca Fornitura di apparati trasmissivi
su infrastrutture ottiche
Appendice “A” al Capitolato tecnico
Stralcio dello Studio di fattibilità per il progetto per la realizzazione di interventi per la costituzione della Rete telematica regionale della ricerca
Data: Marzo 2009
File: RTR_R_CYBERSAR-GARR_Capitolato tecnico_AppendiceFattibilità Versione: v.1.0
Redazione:
Team di progetto RTR-R
[RTR-R]
Rete telematica regionale della ricerca
Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche Appendice “A” al Capitolato tecnico
Stralcio dello Studio di fattibilità per il progetto per la realizzazione di interventi per la costituzione della Rete telematica regionale della ricerca
Acronimi e definizioni
Acronimo Descrizione
CNR Centro Nazionale Ricerche
COSMOLAB Consorzio per il supercalcolo, la modellistica computazionale e la gestione di grandi database CRS4 Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna
CWDM Course Wavelength Division Multiplex
CYBERSAR Cyberinfrastructure per la ricerca scientifica e tecnologica in Sardegna DGIT Direzione generale per l’innovazione tecnologica
DWDM Dense Wavelength Division Multiplexing - tecnologia di multiplazione ottica GARR Gruppo per l'Armonizzazione delle Reti della Ricerca (Consortium GARR) GARR-X Evoluzione della rete GARR a 10G, 40G, 100G
INAF Istituto Nazionale di Astrofisica
INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare
IRU Indefeasible Right of Use - diritto esclusivo d’uso
XXXXX Società consortile per azioni Xxxxx
MAN Metropolitan Area Network - rete su infrastruttura ottica a sviluppo metropolitano POLARIS Parco Tecnologico, oggi Sardegna Ricerche
PoP Ponti-of-Presence - Nodo di backbone sulla RTR o di terminazione della infrastruttura Janna RAS Regione Autonoma della Sardegna
RTR Rete telematica regionale
RTR-R Rete telematica regionale per la ricerca
SICS-II Progetto per la realizzazione delle Infrastrutture e servizi a banda larga nelle aree svantaggiate del territorio regionale
SRT Sardinia Radio Telescope
UNICA Università degli Studi di Cagliari
UNISS Università degli Studi di Sassari
[RTR-R]
Rete telematica regionale della ricerca
Fornitura di apparati trasmissivi su infrastrutture ottiche Appendice “A” al Capitolato tecnico
Stralcio dello Studio di fattibilità per il progetto per la realizzazione di interventi per la costituzione della Rete telematica regionale della ricerca
Sommario
1. Premesse 5
1.1. Scopo del documento. 5
1.2. Documenti e atti di riferimento 5
1.3. Approfondimenti tecnici 6
1.4. Contatti 6
2. Introduzione 7
2.1. La Rete Telematica Regionale (RTR) 7
2.2. Le reti di ricerca regionali 8
2.3. La rete GARR 8
2.4. Obiettivi dello studio di fattibilità 8
3. Contesto di riferimento 10
3.1. Il progetto CyberSar 10
3.1.1. Obiettivi del progetto e opportunità per le reti di ricerca regionali 10
3.1.2. Infrastruttura di rete CyberSar 11
3.2. Il progetto GARR-X 13
3.2.1. Rete nazionale della ricerca del Consortium GARR 14
3.2.2. La nuova rete GARR-X 15
3.3. Proposta di connettività a medio-lungo termine fra i progetti 1575/2004 16
4. Analisi dello stato di fatto 17
4.1. Connettività attuale dei poli di ricerca regionali 17
4.2. Stato di realizzazione dell’infrastruttura della rete telematica regionale 18
5. Iniziative da intraprendere 22
5.1. Architettura di rete RTR-R 22
5.2. Modelli di gestione 23
5.3. Benefici e attese per ricerca regionale 24
6. Ipotesi iniziale di realizzazione dell’intervento 25
6.1. SRT01 - Sviluppo primo nucleo di rete telematica per la ricerca 25
6.2. STR02 - Completamento dell’infrastruttura 27
7. La soluzione considerata dal GARR 28
7.1. Interventi GARR 28
7.2. Interventi CosmoLab 29
7.3. Interventi RAS 30
8. Fattibilità e definizione dell’intervento 33
8.1. Azione 01 - Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla
rete nazionale del GARR 33
8.1.1. Fattibilità amministrativa 34
8.1.2. Fattibilità tecnica 35
8.1.3. Fattibilità economica 37
8.1.4. Vincoli temporali di realizzazione 38
8.2. Azione 02 - Realizzazione dell’instradamento della rete GARR sul backbone regionale RTR 38
8.2.1. Fattibilità amministrativa 39
8.2.2. Fattibilità tecnica 40
8.2.3. Fattibilità economica 45
8.2.4. Vincoli temporali di realizzazione 46
8.3. Azione 03 - Realizzazione del nodo regionale della rete GARR 46
8.3.1. Fattibilità amministrativa 47
8.3.2. Fattibilità tecnica 47
8.3.3. Fattibilità economica 47
8.3.4. Vincoli temporali di realizzazione 48
8.4. Azione 04 - Realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del
progetto Cybersar 48
8.4.1. Fattibilità amministrativa 49
8.4.2. Fattibilità tecnica 50
8.4.3. Fattibilità economica 53
8.4.4. Vincoli temporali di realizzazione 55
8.5. Azione 05 - Acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al
progetto CyberSAR 56
8.6. Richieste specifiche formulate dal Consorzio Cosmolab 56
8.6.1. Fattibilità amministrativa 57
8.6.2. Fattibilità tecnica 58
8.6.3. Fattibilità economica 58
8.6.4. Vincoli temporali di realizzazione 58
8.7. Azione 06 - Collegamento della RTR al nodo regionale della rete GARR, integrazione della
RTR-R e instradamento della RTR al NAMEX e MIX 59
8.7.1. Fattibilità amministrativa 59
8.7.2. Fattibilità tecnica 59
8.7.3. Fattibilità economica 59
8.7.4. Vincoli temporali di realizzazione 59
1. Premesse
1.1. Scopo del documento
Il presente documento ha lo scopo di raccogliere e presentare i risultati dell’analisi tecnico-economica relativa al progetto di realizzazione della rete telematica regionale per la ricerca e alla costituzione del nodo regionale della rete GARR per il collegamento con la rete nazionale della ricerca, così come previsto dalla delibera GR n. 16/7 del 18.3.2008.
Per la realizzazione di tale progetto, identificato con l’acronimo [RTR-R], si è infatti considerato necessario procedere preventivamente attraverso uno studio di fattibilità che sia di supporto alla scelta delle modalità di attuazione dell’intervento, tramite l’individuazione di scenari realizzativi, dei relativi modelli economici, e l’esplicitazione di tutti i requisiti organizzativi e di indirizzo strategico che devono essere soddisfatti.
1.2. Documenti e atti di riferimento
Per la redazione dello studio si è fatto riferimento a:
- Delib. G.X. x. 00/00 xxx 00.0.0000 xhe ha approvato la Strategia ed il Piano d’azione per la realizzazione della RTR
- Delib. G.R. n. 16/7 del 18.3.2008 che ha disposto la realizzazione della rete telematica regionale per la ricerca e del nodo regionale di rete GARR;
- Proposta di progetto Cybersar presentata dal Consorzio Cosmolab per la partecipazione all’Avviso
n. 1575/2004 - Programma Operativo Nazionale 2000-2006 - “Ricerca Scientifica, Sviluppo Tecnologico, Alta Formazione” - Misura II.2 “Società dell’Informazione per il Sistema Scientifico Meridionale” - Azione a: Sistemi di calcolo e simulazione ad alte prestazioni;
- Documento GARR relativo alla “Proposta di connettività a medio-lungo termine fra i progetti 1575/2004”;
- Documento GARR relativo alla “Progetto di interconnessione e collaborazione GARR-Regione Sardegna” del 10.7.2008 e suo aggiornamento del 31.7.2008;
- Delib. G.R. n.46/15 del 18.12.2001 e G.R. n. 5/1 del 7.2.2003, relative alla costituzione del Consorzio Janna per la realizzazione della infrastruttura su fibra ottica sottomarina e successivo accordo di programma stipulato tra RAS e Consorzio Xxxxx;
- Documentazione tecnica del Consorzio Janna regolamentante le modalità di utilizzo delle coppie di fibra e di ospitalità di apparati presso i siti di terminazione;
- Documentazione di gara e di collaudo dell’appalto per la realizzazione della Rete telematica regionale;
- Nota di richieste aggiuntive formulate dal Consorzio Cosmolab per l’acquisizione di nuovi apparati DWDM per i nodi di rete del progetto Cybersar;
- Delib. G.R. n. 44/19 del 6.8.2008 che ha disposto l’integrazione del finanziamento per la RTR-R in risposta alle nuove esigenze manifestate per il progetto Cybersar;
- Documenti tecnici relativi alla realizzazione del progetto RTR-ASL di ampliamento della RTR per l’integrazione del collegamento delle Aziende sanitarie;
- Atti di gara, documenti tecnici e contrattuali relativi alla realizzazione del progetto SICS-II relativo agli interventi di infrastrutturazione ottica per il superamento del divario digitale, ed in particolare il progetto tecnico presentato dal RTI affidatario dell’appalto in data 7.8.2008.
1.3. Approfondimenti tecnici
Per la preventiva verifica di fattibilità e stima economica dei costi di realizzazione sono stati condotti i seguenti approfondimenti tecnici:
- GARR - Specifiche tecniche per l’infrastruttura DWDM sottomarina prevista per la realizzazione del progetto GARR-X
- Misurazioni e verifiche delle lunghezze ottiche e attenuazioni di tratta sul percorso di collegamento del backbone RTR;
- Cisco Systems: verifica tecnica di compatibilità, dimensionamento e stima economica per la realizzazione dell’ampliamento della infrastruttura DWDM di backbone regionale con impiego di lambda a 10G;
- Verifica di preventiva disponibilità di infrastrutture ottiche per eventuale concessione in IRU lungo le tratte relative ai collegamenti previsti per le esigenze del progetto Cybersar;
- Consorzio Cosmolab: specifiche tecniche e valorizzazione economica per l’acquisizione di apparati DWDM rispondenti alle necessità di collegamento delle sedi del progetto Cybersar.
1.4. Contatti
[... omissis ... ]
2. Introduzione
La delibera GR n. 16/7 del 18.3.2008 ha stabilito che nell’ambito del finanziamento appositamente disposto (pari a complessivi 2 milioni di euro lordi) vengano realizzate le attività necessarie all’integrazione dei poli regionali della ricerca nella Rete Telematica Regionale (RTR) e alla realizzazione del nodo regionale della rete nazionale della ricerca (rete GARR). L’infrastruttura di rete concepita per la rete telematica regionale della ricerca deve essere inoltre destinata a supportare la realizzazione dei progetti regionali, tra cui in particolare il progetto CyberSAR promosso dal consorzio Cosmolab.
Scopo di questo capitolo è l’esposizione delle premesse necessarie per lo studio di fattibilità. In particolare, si descrivono le infrastrutture di rete attuali coinvolte nel intervento da compiere (e specificatamente quelle dell’infrastruttura della Rete Telematica Regionale), le reti regionali della ricerca e la rete GARR, il contesto istituzionale e le direttive strategiche che hanno originato lo studio e gli obiettivi del medesimo.
2.1. La Rete Telematica Regionale (RTR)
La RTR è stata concepita come infrastruttura di base a servizio della RAS, degli enti regionali, delle aziende sanitarie e della pubblica amministrazione in genere operante nel territorio regionale.
L’infrastruttura di rete è attualmente già completata. Il dimensionamento iniziale si è basato, per disponibilità di finanziamento, sulla preliminare attivazione delle sole sedi dell’amministrazione regionale, delle direzioni generali degli enti regionali e delle direzioni generali e presidi ospedalieri delle aziende sanitarie; ciò, in particolare, per rispondere alle prioritarie esigenze di connettività dei progetti in corso di attuazione nella programmazione del POR Sardegna 2000-2006 Società dell’Informazione e dell’APQ Società dell’informazione.
La capacità trasmissiva del backbone è al momento usata solo in minima parte e risulta dunque disponibile per esigenze di ampliamento. Inoltre, la concezione modulare della RTR consente di poter incrementare il numero delle sedi collegate (secondo determinati profili di collegamento) con tempi rapidi e sulla base delle esigenze specifiche, verificando la disponibilità di raccolta presso i PoP (Point of Presence) sui quali occorrerà prevedere i necessari adeguamenti, comunque tecnicamente possibili data la scalabilità della configurazione concepita progettualmente per la soluzione già posta in realizzazione.
Rispetto allo stato attuale di realizzazione, è stato previsto un ulteriore intervento di espansione della RTR per le esigenze di connettività delle sedi ASL. Tale intervento prevede il completamento dell’infrastruttura d’accesso per il collegamento delle sedi ASL ancora non incluse nella RTR e l’upgrade del backbone regionale per consentire l’interconnessione diretta su banda dedicata delle nuove sedi e per le esigenze di disaster recovery.
Nell’ambito del progetto RTR-R da realizzarsi, l’Amministrazione Regionale ha effettuato un’analisi preliminare sulla situazione di connettività e sulle nuove esigenze delle reti di ricerca regionali. Questa analisi ha portato alla definizione di una serie di priorità di intervento, principalmente legate alle necessità di avvio del progetto regionale CyberSar, cofinanziato con fondi PON Ricerca e realizzato dal consorzio CosmoLab. Sono state individuate le sedi dei principali poli di ricerca regionali e definite le possibili proposte progettuali per l’adeguamento dell’infrastruttura di rete rispetto alle nuove necessità.
In particolare, l’integrazione delle reti di ricerca nella RTR-R dovrà prevedere l’adeguamento delle reti d’accesso (MAN di Cagliari e Sassari), la realizzazione di nuovi collegamenti ottici dove non siano disponibili infrastrutture RAS preesistenti e il potenziamento della capacità trasmissiva del backbone regionale.
E’ stata inoltre considerata la realizzazione di collegamenti a banda larga tra la RTR e la rete GARR, con la conseguente necessità di adeguamento dell’infrastruttura regionale sia rispetto alle esigenze interne delle reti di ricerca sia rispetto alla connettività verso le reti nazionali e internazionali.
2.2. Le reti di ricerca regionali
I principali poli di ricerca in ambito regionale sono le sedi universitarie, il Parco Scientifico e Tecnologico di Polaris, le sedi dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) e le sedi dell’Osservatorio Astronomico (INAF).
Fatta eccezione per la sede di Polaris (oggi Sardegna Ricerche), gli interventi di realizzazione ed estensione della RTR non hanno ancora previsto l’integrazione di tali sedi a supporto delle esigenze di connettività per lo sviluppo delle attività di ricerca in ambito regionale.
Le sedi dell’Università di Cagliari in Piazza d’Armi e dell’Università di Sassari possiedono attualmente circuiti di connettività verso l’esterno messi a disposizione dalle rispettive MAN cittadine e gestite dai rispettivi Comuni. L’integrazione nella RTR dovrà prevedere l’integrazione dei collegamenti in essere e la creazione di nuove giunzioni con le coppie di fibra della MAN cittadina assegnate alla RAS ed una giunzione con quelle di rilegamento verso la sede dell’Università.
La Cittadella universitaria di Monserrato possiede invece un collegamento alla MAN di Cagliari tramite tratte di fibra di proprietà mista, parte sulla rete MAN del Comune di Cagliari e prosieguo su coppia di fibre di proprietà del Comune di Monserrato.
Altre sedi periferiche, non raggiunte dalle reti MAN cittadine, quale per esempio la sede di Porto Conte Ricerche ad Alghero, utilizzano - per la connettività verso l’esterno - circuiti xDSL messi a disposizione da provider nazionali (operatori di telecomunicazioni) e dispongono di capacità trasmissive pari a 4Mbit/s nominali, che risultano totalmente insufficienti per le attività da supportare.
Tutte le sedi sono comunque già connesse alla rete GARR con collegamenti che risultano comunque inadeguati rispetto alle esigenze specifiche delle diverse sedi e richiedono un upgrade infrastrutturale nel più breve tempo possibile.
2.3. La rete GARR
Il Consortium GARR (Gruppo per l'Armonizzazione delle Reti della Ricerca) ha attivato in Italia - nel corso degli anni - una estesa rete di trasmissione dati che collega tra loro tutte le sedi delle Università e delle Istituzioni pubbliche di ricerca e culturali, offrendo loro la connessione con tutte le altre reti della ricerca, e con l’Internet in generale, a livello mondiale.
La rete GARR ha punti di presenza dislocati su tutto il territorio nazionale e fornisce il collegamento alle reti della ricerca americane e mondiali tramite collegamenti alle reti nazionali e internazionali quali GÉANT, GX, Telia, MIX.
La rete GARR assicura inoltre il collegamento con proprie linee a tutte le reti commerciali e di interesse generale sia italiane che mondiali.
E’ attualmente in via di definizione la nuova rete - denominata GARR-X - che vuole essere l’evoluzione dell’attuale infrastruttura verso una rete a velocità nettamente più elevate, capace di offrire trasporto e servizi adeguati alle esigenze specifiche e crescenti della comunità scientifica italiana e di pari livello rispetto a quelli di altri paesi avanzati. Tale rete ha come obiettivo immediato l’integrazione delle reti di ricerca regionali, tra cui anche quelle sarde, e l’aumento della capacità trasmissiva, mantenendo la continuità con la fornitura dei servizi attualmente offerti.
2.4. Obiettivi dello studio di fattibilità
Il presente documento nasce dalla necessità di predisporre uno studio di fattibilità che valuti dal punto di vista tecnico ed economico gli scenari che possano portare alla realizzazione della rete telematica regionale della ricerca, del nodo regionale della ricerca e il suo collegamento con la rete nazionale.
In particolare, lo studio si propone di completare l’analisi preliminare svolta dall’Amministrazione Regionale con la quale è stata formulata un’ipotesi di massima per la realizzazione dell’infrastruttura di rete a servizio delle reti di ricerca regionali e in particolare dei poli di calcolo interessati dal progetto CyberSar.
Il completamento di tale analisi dovrà orientarsi per il raggiungimento dei seguenti obiettivi:
1. realizzazione della rete telematica regionale per la ricerca, con identificazione degli interventi prioritari per l’avvio del progetto CyberSar;
2. realizzazione delle attività per l’interconnessione della rete della ricerca con la rete del Consortium GARR.
Tale studio intende inoltre completare e formalizzare l’analisi del fabbisogno minimo per rendere operativo il progetto CyberSar e descrivere gli scenari realizzativi, comprendendo i seguenti punti:
- analisi delle esigenze dei poli di calcolo coinvolti nel progetto CyberSar;
- analisi dello stato di fatto della connettività attuale degli stessi poli;
- analisi e valutazione delle possibili soluzioni progettuali;
- modalità di realizzazione degli interventi anche in considerazione degli altri progetti regionali e nazionali;
- definizione dei costi degli interventi realizzativi anche in considerazione dell’ammissibilità delle spese
- [... omissis ... ]
In particolare, si prenderà in considerazione una ripartizione delle attività da realizzarsi tra i soggetti coinvolti. Tale ripartizione è condizione necessaria per la definizione delle modalità di accordo da stipularsi tra RAS e GARR (ed anche tra RAS e Consorzio Cosmolab) per la più completa realizzazione dell’intervento, per la futura gestione dell’infrastruttura e per le modalità di utilizzo e condivisione della stessa infrastruttura di rete telematica regionale della ricerca per le finalità dei progetti di ricerca regionale ed in particolare del progetto Cybersar.
3. Contesto di riferimento
Nei paragrafi seguenti sono descritti i diversi progetti che compongono il contesto di riferimento dell’intervento di realizzazione della RTR-R.
Tale descrizione si rende necessaria allo scopo di delineare le necessità di connettività dei soggetti coinvolti nel piano di realizzazione della RTR-R, ovvero le reti di ricerca regionali e nazionali, e poter valutare la possibilità di utilizzo e mutazione dell’infrastruttura di rete tra progetti distinti, ma tali da condividere esigenze di connettività comuni.
E’ infatti auspicabile, ai fini della configurazione del nodo regionale della rete della ricerca e dell’evoluzione dei progetti di ricerca attualmente in corso, considerare le possibili sinergie con i progetti di ricerca regionali (in particolare, CyberSar) e nazionali (in particolare, GARR) e raccogliere in un piano unico di intervento le azioni progettuali che si rendono necessarie per il soddisfacimento delle esigenze di connettività complessive che si stanno manifestando nell’ambito degli stessi progetti di ricerca.
3.1. Il progetto CyberSar
A livello regionale, il principale progetto di ricerca in fase di attuazione è il progetto CyberSar, finalizzato alla realizzazione in Sardegna di una rete di poli di calcolo ad alte prestazioni, orientata alla ricerca ed applicata nei settori scientifici delle scienze naturali, dell’ingegneria e dell’informatica.
Il progetto fa capo al Consorzio CosmoLab, di cui fanno parte l’Università degli Studi di Cagliari (UNICA), l’Università degli Studi di Sassari (UNISS), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), il Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna scarl (CRS4) e il Nice srl (NICE).
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3.1.1. Obiettivi del progetto e opportunità per le reti di ricerca regionali
Il progetto CyberSar ha come obiettivo principale quello di realizzare l’interconnessione tra le principali reti di ricerca regionali (reti universitarie, INFN, INAF, ecc.).
A tale scopo, il progetto ha previsto il collegamento in fibra ottica spenta dei principali poli di ricerca regionali con la realizzazione di una architettura di tipo grid. Ciascun polo dovrebbe contenere delle risorse dedicate per il calcolo, acquisizione, archiviazione, gestione e visualizzazione dati. Tali risorse dovranno essere organizzate come cluster di macchine e configurate a seconda del tipo di servizio a loro richiesto.
I cluster dovranno possedere risorse di calcolo e trasmissive tali da poter effettuare applicazioni avanzate quali, per esempio, telepresenza 3D o trasmissioni in tempo reale dei segnali dei radiotelescopi. Alcune di queste applicazioni possono richiedere capacità di banda trasmissiva dell'ordine dei 50 Gbps, con la conseguente necessità di disporre di connessioni punto-punto ad altissima velocità tra i siti interessati.
Per soddisfare tali esigenze, il progetto richiede capacità trasmissive fino all'ordine di almeno 80 Gbps, col vincolo di poter assegnare dinamicamente le lambda disponibili ai diversi siti a seconda dei requisiti, anche temporanei, delle specifiche applicazioni (per esempio, nel caso di cluster distribuiti tra più sedi).
Per questo motivo, è stata prevista l’acquisizione di una infrastruttura trasmissiva di rete costituita da tratte di fibra ottica spenta con il controllo completo degli apparati, tale da consentire la gestione dinamica delle risorse tramite configurazione di VLAN usando il protocollo SNMP.
Le fibre ottiche dedicate garantiranno connessione a larghissima banda tra i nodi - con collegamenti multipli di 10Gbps - e permetteranno di svolgere attività di ricerca e sperimentazione secondo il paradigma Bandwidth Unlimited Computing.
Per le attività e le collaborazioni previste nell'ambito del progetto, è anche di interesse la connessione alla rete di CyberSar di altre strutture di ricerca di Cagliari, come ad esempio l’Azienda Ospedaliera Brotzu, con connessione che potrà avvalersi dell’impiego delle fibre della MAN di Cagliari a disposizione della Regione Autonoma della Sardegna (da estendere allo scopo).
Il progetto ha inoltre previsto la connessione diretta ad alta velocità alla rete GARR. Tale connessione risulta fondamentale in quanto il GARR costituisce il collegamento primario e privilegiato con tutte le reti europee della ricerca ed è di fondamentale importanza per la collaborazione su scala europea nel contesto della ricerca. In particolare, tramite la rete GARR, sarà possibile realizzare un sistema di risorse distribuite tra tutto il sud Italia, tale da collegare i poli di ricerca CyberSar con i siti dei progetti analoghi del PON ex avviso 1575-2004 (Pi2S2 in Sicilia, Scope e Cresco in Campania) e con utilizzo di connessioni a 10Gbps.
La rete CyberSar sarà inoltre integrata nell'infrastruttura di grid nazionale ed internazionale attraverso la rete GRID-IT dell'INFN ed EGEE.
EGEE (Enabling Grid for Escience in Europe) è il più importante e avanzato progetto del VI Programma Quadro dell'Unione Europea sulle grid nell’ambito del quale l'INFN ha un ruolo guida nella sua gestione. L'integrazione dell'infrastruttura in tale contesto e le sperimentazioni avanzate previste sulle ‘lambda- grid’ costituiscono un elemento di particolare interesse in quanto proiettano l'attività del progetto proposto in un contesto internazionale all'avanguardia nel settore.
3.1.2. Infrastruttura di rete CyberSar
L’infrastruttura fisica prevista per la realizzazione del progetto è basata su poli di calcolo complementari, collegati tramite fibre ottiche dedicate ed integrati in una architettura di tipo grid. In particolare, l’infrastruttura prevede quattro poli principali a cui si aggiungono una serie di poli minori dedicati ad attività specifiche, (quali, ad esempio, attività di front-end al radio telescopio) o a fungere da Point of Presence (PoP) per permettere l’interconnessione ad alta velocità di strumenti di calcolo altamente evoluti.
I principali poli del progetto sono i seguenti:
- Cittadella Universitaria di Monserrato (UniCA - INFN),
- Pula (Polaris - CRS4),
- Osservatorio Astronomico di Poggio dei Pini (INAF)
- Università di Sassari (UniSS).
A questi si aggiungono i poli minori dell’Università di Cagliari (UniCA) e del radiotelescopio di San Xxxxxxx (SRT-INAF) ed il sito di terminazione del cavo sottomarino Janna presso Sa Illetta (CA) che potrà fungere da centro stella, oltre che essere il punto di collegamento alla rete nazionale.
Il diagramma seguente mostra l’infrastruttura di rete ipotizzata e i principali poli del progetto.
Figura 1. Ipotesi di interconnessione dei poli CyberSar
Ai poli precedenti, si aggiungerà un nuovo polo di prossima realizzazione, ovvero l’ex polveriera di Selargius in cui verrà trasferito l’Osservatorio Astronomico di Cagliari.
E’ anche previsto il collegamento del Polo di Porto Conte Ricerche (deputato a sostituire quello inizialmente previsto presso l'Università di Sassari).
Per i collegamenti da realizzarsi, il progetto prevede un uso esclusivo ed integrale di tratte di fibre spente (si prevedono multipli di 10Gbit/s), illuminate mediante sistemi di multiplexing ottico CWDM (una coppia di mux-demux per coppia di fibre spente) e interconnesse mediante switch ottici.
Nel dettaglio, la rete dovrebbe essere costituita da uno switch ottico 64*64 da destinare al centrostella di Sa Illetta, 6 switch ottici 16*16 da destinare ai vari poli di calcolo, 12 unità per il mux e demux ottico (due per ogni connessione in fibra spenta) e l'utilizzo esclusivo di 6 coppie di fibre spente, realizzate direttamente o acquisite mediante un contratto del tipo IRU di durata coerente con gli obiettivi e i tempi del progetto; oltre a ciò deve essere compresa anche la connessione alla Università di Sassari.
I poli di calcolo cui sono destinati gli switch ottici sono i seguenti:
- sede di Polaris presso Sardegna Ricerche
- Osservatorio Astronomico di Cagliari a Poggio dei Pini,
- Radiotelescopio di San Xxxxxxx,
- Cittadella Universitaria di Monserrato,
- Polo di Calcolo di Ingegneria in Piazza D'Armi,
- ex polveriera di Selargius
Il dettaglio dei collegamenti previsti è di seguito specificato:
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta a Polaris, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta all'Osservatorio Astronomico di Cagliari, a Poggio dei Pini, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta al radiotelescopio di San Xxxxxxx, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta alla Cittadella Universitaria di Monserrato, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dal centro-stella di Sa Illetta al polo di calcolo di Ingegneria in Piazza D'Armi, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- proseguimento del collegamento con una coppia di fibre spente ad uso esclusivo dalla Cittadella Universitaria di Monserrato all'area della ex polveriera di Selargius, prevista nuova sede dell'Osservatorio Astronomico di Cagliari, completo con due unità per il mux/demux ottico;
- connessione a larga banda (una o più lunghezze d'onda su una fibra ottica WDM) della Università di Sassari alla rete regionale;
Sulle fibre spente transiteranno più canali ottici, uno per lunghezza d’onda, con il relativo multiplexing/demultiplexing eseguito alla periferia della rete multipolare ed al centro stella. La trasmissione su tutti i canali sarà basata su Gigabit-Ethernet (GbE). Una delle lunghezze d’onda sarà dedicata al traffico IP classico e collegherà gli switch/router di edge di ciascun polo con lo switch/router del centro della stella. I percorsi ottici saranno definiti attraverso la configurazione di switch ottici, che verrà controllata “out-of-band” utilizzando il canale standard per traffico IP.
Per quanto riguarda la tecnologia CWDM, si prevede di acquisire dei sistemi di mux/demux ottico passivo in grado di gestire fino a 16 lambda diverse.
La tecnologia dei permutatori ottici, che si considera come riferimento per la realizzazione del progetto, è di tipo MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems) e consente di controllare direttamente, mediante il posizionamento di specchi, cammini ottici ininterrotti per la radiazione luminosa scambiati tra i punti terminali della linea di comunicazione. I tempi di switching di questi permutatori sono alti - ordine del centesimo di secondo - rispetto agli switch elettronici tradizionali, ma comunque perfettamente adeguati per applicazioni scientifiche caratterizzate dallo spostamento di grosse moli di dati.
Attraverso l’utilizzo di switch ottici si ha inoltre un effettivo disaccoppiamento tra la struttura di trasporto e la tecnologia utilizzata per illuminare le fibre. Questo permette di poter fare evolvere la tecnologia d’illuminazione indipendentemente dall’infrastruttura ottica.
Per la realizzazione dell’infrastruttura di rete, ovvero per l’integrazione della grid di calcolo nelle reti regionale, nazionale ed internazionale, il progetto ha inoltre previsto l’utilizzo dell’infrastruttura della RTR e ulteriori sinergie con il Consortium GARR e con il progetto regionale JANNA.
In particolare, mentre le fibre ottiche di nuova realizzazione saranno dedicate alla connessione dei poli meridionali al centro stella localizzato in Sa Illetta (CA), per la connettività tra i poli meridionali e l’Università di Sassari è stato ipotizzato l’utilizzo degli anelli a 2.5Gbit/s del backbone RTR. Il centro stella sarà inoltre connesso alla MAN del Comune di Cagliari e alla rete nazionale GARR tramite le fibre ottiche del consorzio Janna.
Tramite i collegamenti Janna, i poli di calcolo potranno infatti essere connessi alle reti internazionali attraverso MedNautilus, un broadband network services provider che gestisce una rete in fibra ottica sottomarina e che connette, usando tecnologia DWDM, la regione del Mediterraneo con le principali città europee ed americane.
3.2. Il progetto GARR-X
Già in ambito nazionale, con il coinvolgimento del GARR e della comunità scientifica, gli aspetti connessi alla connettività a servizio del progetto CyberSar sono stati affrontati in diversi tavoli di discussione e condivisone ed assunti anche quale riferimento per le evoluzioni della rete GARR stessa che sfocerà nella cosiddetta rete GARR-X.
GARR-X è la rete telematica multiservizio di prossima generazione dedicata alla Comunità Italiana delle Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Evoluzione dell’attuale infrastruttura GARR-G, la rete GARR-X ha come obiettivo quello di fornire, a partire dalla seconda metà del 2009, nuove funzionalità e prestazioni di più elevato livello grazie all’acquisizione di fibra ottica proprietaria sulla dorsale e sui siti d’accesso.
3.2.1. Rete nazionale della ricerca del Consortium GARR
L’attuale infrastruttura di rete GARR, denominata GARR-G (GARR-Giganet), è stata costituita nel 2003 dal Consortium GARR ed è composta da una dorsale e da oltre 40 PoP (Point of Presence) distribuiti. La dorsale consente di raggiungere velocità dai 2.5 Gbit/sec ai 10 Gbit/sec, mentre i collegamenti dei PoP di aggregazione alla dorsale consentono velocità a partire dai 155Mbit/sec. Lo schema della rete è mostrato nella figura seguente.
Figura 2. Screma della rete GARR-G
L’accesso a banda larga nesso a disposizione dall’infrastruttura di rete permette l’impiego di tecnologie d’avanguardia quali meccanismi di gestione della QoS (Quality of Service), creazione di VPN (Virtual Private Network), supporto al Multicast e al protocollo IPv6; inoltre permette di offrire pieno supporto ad applicazioni innovative quali Grid Computing, Telemedicina, e-Learning, Multimedia, Fisica delle Alte Energie, Radio Astronomia, Osservazione della Terra e Supercalcolo.
Punti qualificanti della Rete GARR sono i seguenti:
- mantenere e ampliare una rete italiana che colleghi tutte le Istituzioni accademiche, culturali e di ricerca;
- collegare alla propria infrastruttura e servizi le istituzioni pubbliche direttamente e indirettamente interessate alla ricerca;
- estendere la connessione dei paesi mediterranei verso la rete europea (GÉANT) ed il resto delle reti della ricerca mondiali;
- essere di stimolo allo sviluppo di nuovi servizi e tecnologie industriali, fornendo una adeguata piattaforma di sperimentazione;
- favorire l’utilizzazione e la sperimentazione di tecnologie avanzate e offrire supporto ad applicazioni e servizi di nuova generazione;
- incoraggiare gli operatori ad installare sull’intero territorio nazionale infrastrutture di comunicazione ad altissima velocità;
- realizzare e favorire l’installazione di infrastrutture di proprietà della comunità GARR ad alta velocità, specialmente nelle zone meno servite dagli operatori o dove la situazione lo renda conveniente;
- favorire l’adozione nell’ultimo miglio di collegamenti a banda larga;
- favorire lo sviluppo di reti regionali, metropolitane e di campus, come naturale estensione del modello di accesso alla rete ed ai suoi servizi.
Fanno attualmente capo al Consortium GARR circa 80 Università tra statali e non statali, CNR, INFN, ENEA, INAF, ASI, INGV, Consorzi ed Enti di Ricerca, oltre che lo stesso Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
La Rete GARR dispone inoltre dei seguenti collegamenti con altre reti nazionali e internazionali:
- è interconnessa alle altre reti di ricerca europee tramite un collegamento a 10 Gbps con la rete GÉANT2, la più grande rete a disposizione della comunità accademica europea, dall’enorme capacità di 500 Gbps;
- è interconnessa al resto dell'Internet commerciale tramite collegamenti a 2.5 Gbps con reti quali Global Crossing, Telia, Level3;
- dispone di collegamenti di peering con le principali reti commerciali italiane, gestite dagli operatori di telecomunicazioni, nei maggiori punti di interscambio nazionali: il MIX di Milano (collegamenti a 3 Gbps), il NAMEX di Roma (collegamenti a 13 Gbps), il TOPIX di Torino e il TIX di Firenze;
- dispone di collegamenti con la pubblica amministrazione centrale (SPC) e locale (peering con le reti regionali dell’Xxxxxx-Romagna, Marche, Toscana e Basilicata).
3.2.2. La nuova rete GARR-X
Il Consortium GARR ha in progetto l’estensione dell’attuale rete GARR-G con l’obiettivo di incrementare le potenzialità e le funzionalità della rete nazionale della ricerca, integrando in una infrastruttura ad elevatissime capacità trasmissive anche quelle aree del sud e del nordest dove, per una serie di fattori, le possibilità di collegamento a livello regionale e nazionale sono fino ad ora mancate mancano o risultano carenti.
La nuova infrastruttura di rete, denominata GARR-X, prevede di offrire, sin dal primo anno di esercizio, capacità equivalenti a 40 volte l’attuale rete GARR-G. Un simile incremento delle prestazioni sarà reso possibile grazie all’attivazione sulla dorsale di percorsi ottici a 10Gigabit/sec, 40Gigabit/sec e, in un futuro prossimo, 100Gigabit/sec. La dorsale, inoltre, sarà dimensionata in modo da non avere colli di bottiglia rispetto alle capacità aggregate dei PoP afferenti.
La realizzazione della rete GARR-X prevede l’utilizzo di infrastruttura proprietaria (fibra spenta in nolo o IRU) e apparati DWDM per multiplazione di lambda a 10Gigabit/sec e 40Gigabit/sec e fino a 100Gigabit/sec a partire dal 2011.
Verranno inoltre implementati meccanismi di controllo e di monitoring sempre più sofisticati ed efficienti che permetteranno di aumentare l’affidabilità della rete.
Grazie alle sinergie con le Università e le Amministrazioni locali, il GARR prevede di favorire lo sviluppo e l’integrazione nella rete GARR-X delle reti di campus, metropolitane e regionali di tutto il territorio nazionale. Alcune di queste realtà esistono già oggi e svolgono un’importante funzione di collettore delle connessioni di Università, Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, scuole, musei, biblioteche, accademie, conservatori, razionalizzando il loro accesso alla rete GARR.
In particolare, nei piani di sviluppo del progetto GARR-X è stato preso in considerazione un potenziamento dei collegamenti a sostegno del progetto CyberSar in Sardegna e di progetti analoghi (ex avviso 1575/2004) quali PI2S2 in Sicilia, Cosmo e Scope in Campania.
Per quanto riguarda nello specifico la connettività per CyberSar, il progetto GARR-X prevede la realizzazione della tratta Cagliari (Sa Illetta) - Sassari (Università, Largo Macao) - Olbia nel contesto del Lotto A.11 della gara GARR-X per cui è previsto il completamento a 10 mesi dall’inizio dei lavori.
3.3. Proposta di connettività a medio-lungo termine fra i progetti 1575/2004
Al riguardo della tematica di collegamento tra centri di ricerca, e nell’ambito dei progetti finanziati e in fase di realizzazione a livello nazionale (PON ex-avviso 1575/2004), è stata considerata un’ulteriore ipotesi di connettività, da intendersi con validità temporale più estesa rispetto ai collegamenti in previsione sul progetto GARR-X.
In tale ambito, sarebbe previsto di realizzare un anello di fibre ottiche che interconnetta i siti interessati dai progetti Cresco (ENEA, Campania), CyberSar (Sardegna, Consorzio CosmoLab), PI2S2 (Sicilia, Consorzio Cometa) e Scope (Campania, Università di Xxxxxx Xxxxxxxx XX). Tale anello dovrà utilizzare fibra ottica spenta dedicata e consentire l’implementazione di collegamenti IP dedicati in tecnologia 10GigaEthernet per uniformare le risorse computazionali in un’unica infrastruttura di grid.
La figura seguente mostra la struttura dell’anello, che si articola sulle direttici Portici - Napoli - Salerno - Cosenza - Messina - Catania - Palermo - Mazara del Vallo - Cagliari - Pula - Sassari - Olbia - Civitavecchia - Roma - Napoli ed è costituita da tratte geografiche terrestri e marine e drop locali di collegamento.
PI2S2
Figura 3. Anello di collegamento fra le infrastrutture dei 4 progetti 1575/2004
L’intervento ha supposto la disponibilità di fibra già posata dagli operatori sul territorio, con la possibilità di utilizzo di un insieme di tratte con fibra mista di tipo G.652 e G.655, oltre che le tratte sottomarine verso la Sardegna e la Sicilia facenti anche uso delle fibre ottiche Janna di tipo G.652 e G.654.
In termini di ipotesi realizzative, tutte le tratte a copertura geografica interregionale o interprovinciale potranno essere mutuabili dalla futura infrastruttura di GARR-X. Per quanto riguarda le tratte locali, tipicamente di estensione inferiore ai 70 Km, e come tali non condizionate da problemi di amplificazione o rigenerazione intermedia, il progetto intende utilizzare tratte di infrastrutture MAN preesistenti o da acquisire con gare d’appalto formulate allo scopo.
Per quanto riguarda nello specifico la connettività CyberSar, il suddetto intervento ipotizza le seguenti soluzioni di collegamento:
- la tratta sottomarina Sa Illetta - Mazara del Vallo (377 km - fibra G.654), quale quella già realizzata nel contesto del consorzio Janna
- la tratta sottomarina Olbia - Civitavecchia (250 km - fibra G.652) quale è quella già realizzata nel contesto del consorzio Janna
- la tratta Civitavecchia - Roma da realizzarsi nel contesto del Lotto A.13 della gara GARR-X per cui è previsto il completamento a 10 mesi dalla consegna lavori
- la tratta Cagliari (Sa Illetta) - Sassari (Università Xxx Xxxxx) - Xxxxx sarà mutuata dall’infrastruttura GARR-X
- la tratta interna Sa Illetta (punto di terminazione della fibra Janna) - Pula (Parco Polaris - CRS4), di circa 40 km, con impiego del collegamento in fibra ottica già disponibile (acquisito in IRU dalla Regione nell’ambito di CyberSar e temporaneamente oggi fornito in comodato d’uso gratuito a Sardegna Ricerche)
4. Analisi dello stato di fatto
Scopo del presente capitolo è quello di descrivere lo stato attuale di connettività delle reti di ricerca regionali, con specifico riferimento agli interventi realizzati nell’ambito dei progetti che sono stati descritti nei capitoli precedenti e che costituiscono il contesto di riferimento in cui attuare l’intervento di realizzazione della RTR-R.
Verrà inoltre descritto lo stato attuale della Rete Telematica Regionale, che dovrà costituire l’infrastruttura base su cui indirizzare l’esecuzione degli interventi di realizzazione della nuova RTR-R.
4.1. Connettività attuale dei poli di ricerca regionali
La maggior parte delle entità di ricerca regionali utilizza attualmente circuiti di interconnessione GARR.
Nell’ambito dell’attuale rete GARR-G sono infatti stati realizzati in Sardegna due PoP GARR, uno a Cagliari e uno a Sassari.
Il PoP GARR di Cagliari (denominato PoP CA), sito nella centrale Telecom Italia CEP di via Calamattia, è interconnesso con il resto della rete GARR con un circuito SDH a 155Mbit/s.
Il PoP GARR di Sassari (denominato PoP SS) ha un collegamento a 622Mbit/s con il PoP di Cagliari.
E’ inoltre in fase di costituzione il PoP GARR Cagliari-Marengo (CA1) presso la sede di Piazza d’Armi dell’Università di Cagliari.
Alcuni dei poli di ricerca della zona di Cagliari, nello specifico il CRS4 a Polaris, l’Osservatorio Astronomico di Cagliari a Poggio dei Pini, l’Università di Cagliari in Piazza d’Armi, il CNR a Cagliari (presso la sede CNR - ISEM Istituto di storia dell'Europa mediterranea, Via Tuveri 128) e la cittadella universitaria di Monserrato, sono attualmente collegati tramite circuiti a 2Mbit/s verso il PoP CA. L’INFN di Monserrato è collegato allo stesso PoP tramite un collegamento a 34Mbit/s, mentre l’Università di Cagliari ha un collegamento a 155Mbit/s.
Ulteriori interventi sono stati realizzati nell’ambito del progetto CyberSar, allo scopo di poterne soddisfare iniziali esigenze. In particolare, è già stato realizzato il collegamento dal centro-stella di Sa Illetta a Polaris (Sardegna Ricerche CRS4) utilizzando una coppia di fibre spente in dotazione dell’infrastruttura RTR (concessa dalla Regione Sardegna in uso gratuito temporaneo a Sardegna Ricerche) con due unità per il mux/demux ottico. Sono inoltre già stati acquisiti gli switch ottici previsti per le due sedi: uno switch 64*64 da destinarsi al xxxxxx xxxxxx xxxxxx xx xxxx xx Xx Illetta e uno switch 16*16 per la sede di Polaris.
La figura seguente riassume lo stato attuale dei collegamenti relativamente a quanto appena descritto.
Per quanto riguarda gli altri poli di ricerca regionali, sono attualmente in uso i seguenti collegamenti:
- la sede del radiotelescopio di San Xxxxxxx (INAF SRT) non è al momento collegata (la struttura è in fase di costruzione con completamento previsto per il 2009);
- l’ex polveriera di Selargius, nuova sede prevista per l'Osservatorio Astronomico di Cagliari, è anch’essa una struttura di prossima realizzazione ed al momento non collegata;
- la sede di Porto Conte Ricerche (centro di ricerca di Tramariglio ad Alghero), grazie alla presenza a Tramariglio del CNR, ha avuto negli ultimi anni la possibilità di veicolare la parte del traffico relativo alla ricerca, attraverso la rete GARR, con un link a 2 Mbit/s prima con Napoli e poi con Cagliari, ed infine con un link a 1Mbit/s su Roma che verrà smantellato quando verrà completato il trasferimento degli istituti CNR da Tramariglio a Sassari. Attualmente, i dati viaggiano su una linea a 4Mbit/s nominali acquisita a caone tramite operatore di telecomunicazioni, che risulta totalmente insufficiente per le attività ed il volume di traffico che si sviluppa a Tramariglio.
La figura seguente descrive lo stato attuale dei collegamenti sulla rete GARR attivi a servizio dei poli di ricerca regionali
Legenda
RTR
CosmoLab GARR
UniSS
SS
UniSS PortoConte
INAF SRT
INFN
Monserrato
INAF
Selargius
INAF OAC
UniCa
Ca1
Rm2
CRS4
Sa Illetta
GARR-G
Ca
Rm1
CNR
Ca
Pa1
Rete RAS+CosmoLab+GARR – situazione attuale
Figura 4. Connettività attuale dei poli di ricerca regionali
4.2. Stato di realizzazione dell’infrastruttura della rete telematica regionale
La soluzione progettuale che è stata adottata dalla Regione Sardegna per la realizzazione della rete telematica regionale (RTR) ha previsto ed attuato i seguenti interventi:
1. Realizzazione di n. 9 Point-of-Presence (PoP) regionali nelle città di Cagliari, Iglesias, Sanluri, Oristano, Sassari, Tempio Pausania, Olbia, Nuoro, Lanusei, comprensivi di:
a) predisposizione e disponibilità di appositi locali tecnici dotati di spazi attrezzati (housing) atti ad ospitare gli apparati di rete di dorsale;
b) servizi di facility management (energia elettrica, condizionamento, sistemi antintrusione, antincendio, ecc.) atti a garantire il corretto e continuativo funzionamento degli apparati ospitati;
c) fornitura ed installazione di nove apparati DWDM (uno per ciascun PoP), in grado di fornire sin dall’avvio 2 lambda a 2,5 Gb/s ciascuna (e comunque già predisposti per poter accogliere successivi ampliamenti fino ad almeno 8 lambda a 2,5Gb/s);
d) fornitura e installazione di nove nodi di routing IP/MPLS carrier-grade collocati in ciascun PoP;
e) fornitura e installazione di apparati di concentrazione per l’attestazione di accesso per le sedi non connesse in fibra ottica e per i circuiti di backup;
2. Realizzazione della dorsale in fibra ottica mediante una infrastrutturra che si sviluppa per oltre 1290 km e che prevede:
a) l’utilizzo di coppie di fibre ottiche (dark fiber) atte a collegare in anello chiuso i vari PoP tramite percorsi fisicamente distinti;
b) l’utilizzo di due coppie di fibre ottiche (dark fiber) atte a collegare, generalmente tramite percorsi fisicamente distinti, ciascun PoP a due sedi dell’Amministrazione regionale in ambito metropolitano o - in alternativa - atte a collegare, in doppia via su percorsi disgiunti, il PoP ad una sola sede dell’Amministrazione in ambito metropolitano;
c) l’utilizzo di una coppia di fibre ottiche (dark fiber) sui seguenti collegamenti:
- tra la sede del Parco Tecnologico Polaris (Zona Is Molas - Pula) ed il sito di terminazione della fibra ottica di Janna a Cagliari (località Sa Illetta);
- tra il PoP di Cagliari ed il sito di terminazione della fibra ottica di Janna a Cagliari (località Sa Illetta);
- tra il PoP di Olbia ed il sito di terminazione della fibra ottica di Janna a Olbia (Località Santa Lucia);
d) la predisposizione e disponibilità di appositi spazi atti ad ospitare - laddove necessari - gli apparati di amplificazione/rigenerazione ottica sulle diverse tratte, con relativi servizi di facility management;
e) la fornitura e installazione degli idonei apparati di amplificazione/rigenerazione ottica di tratta;
f) il servizio di manutenzione della fibra ottica.
3. Realizzazione della rete di accesso IP/MPLS mediante:
a) la fornitura e installazione di apparati per l’illuminazione della fibra ottica metropolitana per le città di Cagliari, Sassari e Tempio Pausania;
b) la fornitura e installazione degli switch per il rinnovamento della dorsale del CED di Cagliari;
c) la fornitura e installazione di router IP di accesso da collocare in tutte le sedi di cui è stato previsto il collegamento alla rete;
d) la connettività primaria verso il PoP (per le sedi non raggiunte dalla fibra ottica) e connettività di backup (per tutte le sedi).
4. L’iniziale manutenzione e gestione della rete, affidata temporalmente all’aggiudicatario dell’appalto, da svolgersi mediante:
a) la configurazione iniziale di tutta la rete, il tuning, l’ottimizzazione e lo startup della stessa;
b) il servizio di assistenza e manutenzione su tutti gli apparati di rete previsti per la realizzazione dell’appalto;
c) la fornitura e installazione “chiavi in mano” di un sistema di gestione e monitoraggio di tutta la rete destinato alle funzioni del centro operativo di gestione della rete stessa;
d) la gestione in outsourcing di tutta la rete (help desk di primo livello, da erogarsi presso il centro operativo di cui sopra, supporto specialistico di secondo livello, monitoraggio, change management, performance management, reporting, ecc.).
Le attività di realizzazione e di espletamento della fornitura di cui ai precedenti punti 1., 2. e 3. sono state già completate e collaudate, mentre quelle concernenti i servizi di cui al precedente punto 4. sono contrattualmente in capo all’aggiudicatario dell’appalto iniziale fino al termine di scadenza del 31.10.2008, in corrispondenza del quale è previsto il subentro in gestione da parte della Società Sardegna IT, partecipata dalla Regione Sardegna ed operante in regime di affidamento in-house.
La rete è oggi pienamente operativa a servizio del collegamento telematico di tutte le sedi dell’Amministrazione regionale e delle sedi delle Aziende sanitarie interessate dalla realizzazione di specifici progetti di sanità elettronica. Oltre a ciò, anche tutte le sedi dei vari Enti regionali sono state già fornite di dotazione di idonei apparati di accesso e per esse è prevista, a breve, la piena integrazione sulla RTR con l’attivazione della necessaria connettività.
Nella seguente figura viene schematizzata la configurazione complessiva della rete in fibra ottica.
Figura 5. Configurazione complessiva della RTR attuale
Rispetto alla situazione attuale, è stato già previsto un ulteriore intervento di espansione della RTR per le esigenze di connettività delle sedi ASL.
Tale intervento prevede il completamento dell’infrastruttura d’accesso per il collegamento delle sedi ASL ancora non incluse nella RTR e l’upgrade del backbone regionale con la realizzazione di 2 nuove lambda a 2,5Gbps ciascuna.
La prima sarà configurata in modalità Any-to-Any per consentire l’interconnessione diretta tra tutti i PoP regionali, la seconda avrà una configurazione Point to Point tra Cagliari e Sassari per esigenze di disaster recovery.
5. Iniziative da intraprendere
Scopo del presente capitolo è fornire una descrizione generale delle attività di realizzazione e configurazione dell’infrastruttura di rete RTR-R, dei modelli di gestione previsti e dei servizi attesi.
5.1. Architettura di rete RTR-R
Secondo la programmazione disposta dalla deliberazione regionale G.R. n. 16/7 del 18.3.2008, la rete telematica regionale della ricerca prevede la realizzazione di una serie di interventi volti a soddisfare le esigenze di connettività delle reti della ricerca regionali e il collegamento con le reti nazionali (nello specifico, col GARR) e internazionali.
L’architettura da realizzarsi dovrà svilupparsi su tre livelli distinti:
- infrastruttura di accesso dei poli di ricerca regionali alla RTR
- potenziamento dell’infrastruttura di backbone RTR
- collegamento della RTR alla rete GARR nazionale
L’infrastruttura base, su cui indirizzare l’esecuzione degli interventi di realizzazione della nuova RTR-R, deve essere quella già disponibile sulla RTR della RAS.
Il collegamento alla RTR dei poli di ricerca regionali, in particolare quelli interessati dal progetto CyberSar, dovrà prevedere, laddove non fosse possibile posare nuova fibra in tempi ragionevoli, l’utilizzo delle coppie di fibra ottica nella disponibilità della RAS sulle MAN di Cagliari e Sassari, nonché dei collegamenti realizzati tra il PoP di Cagliari ed il sito di terminazione della fibra ottica di Janna a Cagliari (località Sa Illetta) e tra quest’ultimo e la sede del Parco Tecnologico Polaris (Zona Is Molas - Pula).
Occorrerà inoltre potenziare l’infrastruttura trasmissiva della RTR con la realizzazione sul backbone regionale di nuovi lambda e l’adeguamento dell’infrastruttura trasmissiva per il collegamento della RTR alle terminazioni Janna di Sa Illetta e di Olbia (Località Santa Lucia). La configurazione dei collegamenti dovrà prevedere almeno 10GE o multipli in accordo con le esigenze di connettività delle reti di ricerca regionali e nazionali. Dovranno essere valutate le modalità di configurazione delle nuove lambda, in funzione dei PoP su cui sarà necessaria l’estrazione del segnale (ipoteticamente, Cagliari, Olbia e Sassari) e le specifiche degli apparati di illuminazione e amplificazione rispetto alla capacità da realizzarsi.
L’integrazione della RTR-R nella rete nazionale della ricerca dovrà invece prevedere l’utilizzo della capacità trasmissiva del cavo sottomarino del Consorzio Janna, sui cui la RAS dispone di un adeguato numero di coppie di fibra ottica ancora non utilizzate, e l’illuminazione di una coppia di fibre sulle tratte Olbia - Civitavecchia e Cagliari - Mazara del Vallo.
Le finalità di questo intervento sono le seguenti:
- estensione della rete GARR nazionale, sua integrazione con l’infrastruttura della RTR, realizzazione delle condizioni per la attivazione di un nodo GARR regionale ad alta capacità di banda;
- supporto infrastrutturale per l’interconnessione fra i progetti di ricerca regionali e nazionali, tra cui ad es. il progetto PON ex avviso 1575-2004 CyberSar in Sardegna e PI2S2 in Sicilia;
- potenziamento della rete GARR con richiusura dell'anello Roma - Sardegna - Sicilia - Roma, di interesse per la realizzazione del progetto di evoluzione della rete GARR (progetto GARR-X);
- opportunità di collegamento della RTR al NAMEX di Roma e al MIX di Milano in duplice via: primario da Olbia, in backup da Cagliari.
In particolare, i collegamenti previsti per le due tratte sono i seguenti:
- il collegamento Olbia - Civitavecchia (Link 1) dovrà essere realizzato con 2 fibre a 10GE ciascuna, estendibili anche fino a 16;
- il collegamento Cagliari - Mazara del Vallo (Link 2) dovrà essere realizzato con 2 fibre a 10GE ciascuna, estendibili anche fino a 8.
Le caratteristiche fisiche e ottiche, da assumersi come riferimento per la realizzazione dei due link sottomarini sono le seguenti:
- il Link 1, di lunghezza complessiva pari a circa 259 Km, è stato realizzato con un cavo in fibra sottomarino basato su standard G.652 con un’attenuazione totale pari a 55 dB;
- il Link 2, di lunghezza complessiva pari a circa 375 Km, è stato realizzato con un cavo in fibra sottomarino basato su standard G.654 e comporta un’attenuazione totale pari a 65 dB;
L’intervento dovrà prevedere l’acquisizione di 4 apparati di mux/demux ottico per l’illuminazione di fibre a 10Gigabit/sec o multipli, in accordo con le esigenze sia del progetto CyberSar che del progetto GARR-X. I nodi trasmissivi dovranno essere in grado di trasportare su entrambe le tratte marine un numero minimo di 8 lunghezze d’onda (per tratta) a 10Gbps. Dovrà inoltre essere valutata l’attenuazione del segnale sulle due tratte.
La realizzazione del nodo regionale GARR per la RTR dovrà includere la predisposizione logistica e l’acquisizione dei necessari apparati trasmissivi di switch/routing per i PoP GARR regionali.
La pianificazione degli interventi di realizzazione dell’infrastruttura di trasporto RTR-R dovrà essere tale da soddisfare le esigenze di breve termine per l’avvio del progetto CyberSar, e dovrà al contempo tener conto della possibilità di ulteriore ampliamento e completamento infrastrutturale da compiersi con acquisizione o realizzazione di nuove tratte di fibra ottica nel medio termine. In particolare, dovranno essere valutate necessità esterne al progetto CyberSar quale, per esempio, quella di collegare alla RTR-R la sede di Porto Conte Ricerche ad Alghero.
5.2. Modelli di gestione
La pianificazione degli interventi di realizzazione dell’infrastruttura RTR-R dovrà tener conto anche dei possibili modelli di gestione che potrebbero essere adottati.
In particolare, sarà necessario fin da subito valutare come le attività di futura gestione della RTR-R dovranno essere organizzate e ripartite tra i soggetti coinvolti.
In merito è opportuno osservare che l’infrastruttura RTR-R viene ad appoggiarsi sull’attuale infrastruttura RTR la cui gestione è prevista in affidamento alla società in-house Sardegna IT che assume il compito di svolgere tutte le attività finalizzate ad assicurare la gestione economica ed efficiente dei sistemi informatici e di telecomunicazioni della Regione (e dunque della RTR, come disposto dalla Delib.G.R. n. 4/1 del 30.1.2007, e dalla successiva convenzione sottoscritta in data 5.2.2007).
Considerato il fatto che l’infrastruttura da realizzarsi per la RTR-R si integra con quella della rete GARR ed è inoltre funzionale al soddisfacimento delle esigenze di collegamento del Progetto Cybersar occorre anche poter prevedere modalità di copartecipazione (lato GARR e Consorzio Cosmolab gestore del progetto Cybersar) nello svolgimento delle attività di manutenzione della rete ed anche una precisa ripartizione e regolamentazione di ruoli per lo svolgimento delle attività di gestione intese non solo come funzionali al regolare funzionamento, quanto anche all’esecuzione di tutte le necessarie attività di configurazione, monitoring, ecc. sugli apparati trasmissivi in funzione delle dinamiche di utilizzo della RTR-R.
La partecipazione del GARR e del Consorzio Cosmolab deve inoltre anche prevedere un idoneo apporto alle spese di gestione e mantenimento dell’infrastruttura RTR-R che la Regione dovesse eventualmente sostenere in maniera diretta, secondo anche quanto stabilito dalla Delib. G.R. n. 16/7 del 18.3.2008.
5.3. Benefici e attese per ricerca regionale
Attraverso la realizzazione del nodo GARR regionale, le reti di ricerca regionali e la rete telematica regionale in genere potranno godere di una serie di benefici legati al potenziamento delle infrastrutture di connettività locali e alle possibilità di raggiungimento delle reti nazionali e internazionali.
Tramite la connessione delle reti di ricerca regionali al GARR sarà infatti possibile realizzare un sistema di risorse distribuite tra tutto il sud Italia tale da collegare i poli di ricerca CyberSar con i siti dei progetti analoghi del PON ex avviso 1575-2004 (Pi2S2 in Sicilia, Scope e Cresco in Campania) utilizzando connessioni a 10Gbps. La rete CyberSar sarà inoltre integrata nell'infrastruttura di grid nazionale ed internazionale attraverso la rete GRID-IT dell'INFN ed EGEE.
Il GARR potrà inoltre consentire il collegamento della RTR alle reti nazionali e internazionali. In particolare, si prevede di realizzare il collegamento col NAMEX di Roma e il MIX di Milano, con banda minima garantita pari a 1Gbit/s e con garanzia di ridondanza attraverso i due distinti collegamenti sottomarini Janna.
Nel più ampio contesto di realizzazione della RTR-R, del nodo regionale della rete GARR e della possibilità di instradamento della rete GARR sulla infrastruttura sottomarina di Janna e quella del backbone RTR, il GARR stesso può operare quale struttura di supporto tecnico specialistico per la formazione, l’affiancamento operativo a personale della RAS e/o di Sardegna IT per quanto attinente le problematiche di gestione della rete, e potrà inoltre offrire consulenza per l’attribuzione alla RAS di un numero di Autonomous System (AS) pubblico, che permetta alla rete RTR il collegamento in multihoming BGP. In tal modo la rete RTR potrà stabilire relazioni di peering o transito con qualunque altro AS.
6. Ipotesi iniziale di realizzazione dell’intervento
Come precedentemente descritto, il progetto RTR-R mira - nel complesso - alla costituzione di un’infrastruttura di rete geografica che operi a servizio delle iniziative nel campo della ricerca presenti nel territorio regionale e il collegamento della stessa con la rete nazionale della ricerca, sviluppata e gestita dal Consortium GARR.
Nell’ambito della predisposizione della delibera G.R. n. 16/7 del 18.3.2008, l’Amministrazione regionale ha effettuato una valutazione preliminare con la quale è stata formulata una prima ipotesi di massima per la realizzazione dell’infrastruttura di rete RTR-R, assunta quale riferimento per l’atto di affidamento a Sardegna IT.
Tale elaborato preliminare ha previsto un primo obiettivo realizzativo per il collegamento ad alta velocità tra i nodi di calcolo del progetto CyberSar tramite l’utilizzazione delle infrastrutture di rete (tratte e apparati) già nella disponibilità della RAS e, qualora possibile, tramite gli interventi per la riduzione del digital divide (SICS, SICS II e interventi Infratel).
Tenendo conto delle possibili disponibilità delle suddette infrastrutture, sono state individuate inizialmente due fasi distinte di attuazione dell’intervento:
- la prima, denominata “SRT01 - Sviluppo primo nucleo di rete telematica per la ricerca”, per la realizzazione dell’infrastruttura di base in grado di rispettare i vincoli per l’avvio del progetto CyberSar e da completarsi entro il giugno 2009;
- la seconda, denominata “SRT02 - Completamento della rete telematica regionale per la ricerca”, per l’estensione dell’infrastruttura, eventualmente con l’utilizzo delle risorse ancora disponibili oltre la data di scadenza giugno 2009.
6.1. SRT01 - Sviluppo primo nucleo di rete telematica per la ricerca
La prima fase di realizzazione dell’infrastruttura della rete telematica regionale della ricerca definita nell’ambito della ipotesi preliminare di fattibilità ha previsto la creazione di un primo nucleo a servizio delle esigenze di avvio del progetto CyberSar.
In particolare, sono stati individuati come prioritari i seguenti interventi:
- collegamento tra la sede di terminazione di Janna a Sa Illetta e il Parco Tecnologico e Scientifico di Pula (Polaris)
- collegamento tra la sede di terminazione di Janna a Sa Illetta e la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, Piazza d’Armi (UNICA)
- collegamento tra la sede di terminazione di Janna a Sa Illetta e la Cittadella Universitaria di Monserrato (Cittadella)
- accesso a banda larga alla rete CyberSar dall’Università di Sassari.
Per la connessione dei nodi delle reti di ricerca di Cagliari verso il POP di Janna a Sa Illetta, l’ipotesi preliminare ha considerato di avvalersi, laddove non fosse possibile posare nuova fibra ottica in tempi ragionevoli, della possibilità di utilizzare le coppie di fibre ottica acquisite nell’appalto RTR, quale quella già utilizzata per il collegamento verso Polaris (Sardegna Ricerche) o il backbone regionale, anche mediante l’uso di ulteriori lunghezze d’onda (lambda), in multiplazione DWDM, oltre quelle già attive per le esigenze attuali della RTR.
Analogamente, è stata prevista la possibilità di utilizzo delle coppie di fibra ottica della MAN di Cagliari che sono a disposizione della RAS secondo gli accordi presi tra l’Amministrazione comunale e la RAS (Direzione generale degli Enti locali e finanze). Alcune di queste sono attualmente già in uso per le finalità di collegamento delle sedi dell’Amministrazione regionale alla RTR. Il circuito realizzato non ha - fino ad ora - compreso come nodi le due sedi universitarie coinvolte sul progetto CyberSar che potranno
invece essere previste con i necessari adeguamenti di attestazione di parte delle restanti coppie disponibili.
E’ stata inoltre prevista l’interruzione del collegamento tra l’Università di Cagliari e le coppie della fibra del Comune di Cagliari con le quali è realizzata la rete MAN gestita dal Comune stesso. Per rendere la sede dell’università un nodo della RTR, occorre infatti interrompere la coppia di fibra interessata in prossimità di tale sede ed effettuare una giunzione con quelle di rilegamento verso la sede dell’Università. In alternativa, è stata presa in considerazione la possibilità di agire lato permutazione modificando la topologia della rete, agendo per esempio presso il CED regionale (CSR), e quindi senza necessità di intervenire fisicamente sulla rete cittadina.
Per quanto riguarda il collegamento con la Cittadella Universitaria di Monserrato, la fattibilità preliminare non ha individuato alcuna soluzione specifica, prevedendo in sede d’analisi successiva e di completamento dello stesso studio di fattibilità la necessità di ulteriori verifiche sulle possibilità di intervento.
Per quanto riguarda la connessione con l’Università di Sassari, è stata individuata la necessità di attivazione di un ulteriore lambda sul backbone regionale della RTR. Ciò richiede:
- l’upgrade degli apparati attualmente utilizzati per la realizzazione degli anelli ottici sulla rete geografica;
- attività di installazione, configurazione e collaudo dei vari apparati di backbone;
- la realizzazione di un nodo RTR presso l’Università di Sassari mediante collegamento alla MAN cittadina con il rilegamento dell’università sulla porzione di MAN cittadina a disposizione della RAS.
In particolare, in sede di ipotesi preliminare è stata valutata la realizzazione di un ulteriore anello ottico per la connessione ad alta velocità con l’Università di Sassari dedicata alle finalità della rete CyberSar con l’attivazione di un ulteriore lambda trasmissivo a 2,5 Gbps su cui poter creare uno o più collegamenti punto-punto in protocollo SDH, come già effettuato nell’ambito del progetto RTR stesso, in base alle esigenze del progetto di ricerca.
Per quanto riguarda invece il collegamento dell’Università di Sassari a livello di rete MAN, la situazione è analoga a quella precedentemente descritta per l’Università di Cagliari.
Parallelamente alle attività di adeguamento dell’infrastruttura di rete regionale, l’obiettivo iniziale definito in sede di fattibilità preliminare avrebbe dovuto provvedere al collegamento della stessa infrastruttura regionale con la rete GARR nazionale.
Per la realizzazione di tale collegamento, si è considerato di potersi avvalere di un accordo istituzionale tra la RAS e il Consortium GARR; sono state valutate pertanto le seguenti opportunità e competenze:
1. il GARR si impegna a realizzare il collegamento tra il punto di terminazione della fibra sottomarina di Janna presso Civitavecchia e il NAMEX di Roma, concedendo la fibra realizzata alla Regione per le esigenze di connettività della RTR con le reti nazionali e internazionali; inoltre il GARR si impegna a realizzare parte delle tratte in fibra ottica che non potranno essere realizzate nell’ambito del presente intervento (ad. esempio per il collegamento del SRT o del centro Porto Conte Ricerche presso Alghero).
2. La RAS si impegna a illuminare la fibra ottica sottomarina di Janna nella tratta Olbia-Civitavecchia concedendo parte della capacità trasmissiva realizzata al consorzio GARR; inoltre, la Regione attiva uno o più lambda sul backbone regionale per il collegamento della rete GARR con il PoP GARR sito in Cagliari, concedendone l’uso al GARR. Si è inoltre anche previsto di poter prendere in considerazione la possibilità di utilizzo della tratta sottomarina Cagliari-Mazara del Vallo.
6.2. STR02 - Completamento dell’infrastruttura
In seguito ai risultati conseguiti nella prima fase attuativa dell’intervento da finanziare con l’importo disposto dalla Delib. G.R. n. 16/7 del 18.3.2008, e sulla base delle eventuali ulteriori risorse che si dovessero rendere disponibili, la fattibilità preliminare ha previsto di pianificare ulteriori obiettivi del progetto CyberSar a medio termine a completamento dell’infrastruttura già realizzata.
Gli interventi previsti per questa seconda fase sono stati i seguenti:
- la realizzazione/acquisizione tratta in fibra ottica per il Sardinia Radio Telescope (SRT) di San Xxxxxxx;
- il collegamento in fibra ottica con la sede dell’Osservatorio Astronomico di Cagliari presso la nuova sede di Selargius;
- il collegamento in fibra ottica con la sede del centro di Porto Conte Ricerche presso Alghero.
7. La soluzione considerata dal GARR
A seguito dell’analisi preliminare predisposta dall’Amministrazione Regionale, a cui ha fatto seguito la programmazione di cui alla Delib. G.R. n. 16/7 del 18.3.2008 e la predisposizione dell’elaborato tecnico di progetto preliminare per l’affidamento a Sardegna IT della stesura dell’analisi di fattibilità tecnica- ecnomica, il team di progetto costituito da Sardegna IT per la redazione dello studio di fattibilità ha effettuato ulteriori verifiche sulle modalità di attuazione degli interventi RTR-R, verificando il nuovo stato di fatto della situazione di connettività dei poli di ricerca regionali e le possibili sinergie con gli i diversi attori ed i diversi progetti in tema di ricerca in via di sviluppo in ambito regionale e nazionale.
In particolare, il team di progetto ha inteso sviluppare - in collaborazione col GARR - un’analisi delle necessità di intervento e della definizione e possibile ripartizione delle attività da compiersi in base ai finanziamenti disponibili, agli obiettivi reciproci e in previsione delle future attività di utilizzo, condivisione dell’infrastruttura e di gestione della stessa.
In sede di tale analisi, il GARR ha presentato una proposta progettuale basata sull’ipotesi di poter disporre di finanziamenti congiunti RAS, CosmoLab e GARR, secondo le soluzioni di seguito descritte.
7.1. Interventi GARR
Nelle more delle realizzazioni da operare in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, il GARR intende realizzare una serie di interventi per alleviare alcune situazioni di congestione dei link attuali e per realizzare un’infrastruttura in grado di supportare i nuovi collegamenti a larga banda che man mano si renderanno disponibili.
In particolare, gli interventi previsti dal GARR sono i seguenti:
- installazione del nuovo PoP GARR Cagliari - Marengo (denominato Ca1) presso l’Università di Cagliari, sede di Piazza d’Armi. Il nuovo PoP sarà equipaggiato con apparati di routing e switching in grado di ospitare i collegamenti gigabit verso le varie entità di ricerca della zona di Cagliari, e con apparati trasmissivi WDM per illuminare le varie dark fiber disponibili;
- noleggio di due circuiti lambda 2.5Gbit/s dal PoP GARR Cagliari - Marengo verso due distinti PoP GARR di Roma e contestuale dismissione del circuito 155Mbit/s Cagliari - Roma; il noleggio dei due circuiti ad alta capacità si rende necessario per poter offrire nel breve termine maggiore connettività agli enti di ricerca sardi fino alla completa operatività dell’infrastruttura Janna+GARR-X;
- noleggio di una dark fiber fra il PoP Cagliari - Marengo ed il PoP della RAS a Sa Illetta. GARR stabilirà un PoP a Sa Illetta (denominato Ca3), attrezzandolo con propri apparati CWDM, in modo da realizzare:
▪ un’interconnessione con gli apparati RAS presso Sa Illetta per realizzare il transito IP della RAS tramite GARR. Una volta realizzato il collegamento si può ottenere da RIPE l’attribuzione di un numero AS pubblico, in quanto si realizza la condizione di multihoming;
▪ un’interconnessione con la fibra RAS dal Parco Polaris di Pula (Sardegna Ricerche) per il collegamento del CRS4 alla rete GARR e attraverso il GARR agli altri siti CyberSar;
▪ un punto di collegamento per la futura fibra dall’Osservatorio Astronomico di Poggio dei Pini (Capoterra), non appena si rendesse disponibile.
- acquisizione di apparati CWDM per attrezzare la fibra del Comune di Cagliari esistente fra le sedi universitarie di Piazza d’Armi e Monserrato in modo da realizzare:
▪ un collegamento a 1G per la farm CyberSar di Monserrato;
▪ un collegamento a 1G per l’INFN sezione di Cagliari, di supporto agli esperimenti di fisica delle alte energie (Alice e LHCb) in cui l’INFN di Cagliari è coinvolto;
▪ un collegamento a 2x1G fra il campus universitario di Monserrato e il centro stella dell’Università di Cagliari in Piazza d’Armi per le necessità dell’Università.
La figura seguente riassume la situazione di connettività sulla rete GARR che si verrebbe a creare a seguito degli interventi sopra menzionati.
Legenda
RTR
CosmoLab GARR
UniSS
SS
UniSS PortoConte
INAF SRT
INFN
Monserrato
INAF
Selargius
INAF OAC
CRS4
Ca2
UniCa
Ca1
Rm2
GARR--G
Ca
Rm1
CNR
Ca
Pa1
Rete RAS+CosmoLab+GARR – interventi GARR
Figura 6. Interventi GARR
Relativamente alle necessità di intervento nel medio-lungo termine, il GARR propone di realizzare l’interconnessione fra l’infrastruttura RTR-R ed il resto della rete GARR tramite i seguenti interventi:
- acquisizione di dark fiber ed apparati trasmissivi per attrezzare opportunamente le tratte Civitavecchia - Roma e Mazara - Palermo. GARR acquisirà tali apparati trasmissivi inclusivi di servizio di manutenzione, installazione e collaudo degli apparati e del sistema di gestione, e li gestirà direttamente in proprio;
- gestione degli apparati di livello OSI 2 e 3 e degli apparati trasmissivi CWDM e DWDM che non ricadono nella sfera di competenza RAS;
- fornitura alla RAS di transito IP verso NAMEX e MIX sull’infrastruttura GARR, con banda minima garantita pari a 1Gbit/s e garanzia di ridondanza attraverso i due distinti collegamenti sottomarini Janna;
- consulenza per l’attribuzione alla RAS di un numero di Autonomous System (AS) pubblico, che permetta alla rete RTR il collegamento in multihoming BGP. In tal modo la rete RTR potrà stabilire relazioni di peering o transito con qualunque altro AS.
Nell’ipotesi rappresentata, l’insieme di queste realizzazioni verrebbe esercito direttamente dal GARR tramite il proprio centro di gestione, il GARR-NOC.
7.2. Interventi CosmoLab
Secondo la proposta progettuale presentata dal GARR, il consorzio CosmoLab dovrebbe intervenire per finanziare le realizzazioni necessarie all’interconnessione dei vari siti interessati dal progetto CyberSar. Le misure dovranno essere orientate ad assicurare la sostenibilità a lunga scadenza dell’infrastruttura,
in alcuni casi anticipata da realizzazioni GARR. Sarà pertanto necessaria l’acquisizione di tratte in fibra in modalità IRU pluriennale o di proprietà, illuminate mediante apparati trasmissivi opportuni.
Le misure previste sono le seguenti:
- acquisizione in IRU pluriennale di una dark fiber fra le sedi di Piazza d’Armi (PoP GARR Ca1) e Sa Illetta (PoP GARR Ca2) e contestuale dismissione dell’analogo collegamento a noleggio GARR;
- acquisizione di una dark fiber fra l’Osservatorio Astronomico di Poggio dei Pini (Capoterra) dell’INAF e Sa Illetta;
- acquisizione di una dark fiber fra il Sardinia Radio Telescope di San Xxxxxxx e Sa Illetta;
- acquisizione di una dark fiber fra la costituenda sede dell’INAF alla ex Polveriera di Selargius ed il campus universitario di Monserrato, da dove potrà fruire di un collegamento verso GARR;
- acquisizione di una dark fiber fra Porto Conte Ricerche, località Tramariglio, ed il PoP GARR di Sassari, sito presso la sede di Largo Macao dell’Università di Sassari.
Tutte queste acquisizioni dovrebbero insistere su fondi CosmoLab e dovrebbero prevedere anche l’acquisizione degli apparati trasmissivi. L’installazione, configurazione e gestione sarebbe invece a carico del GARR.
La figura seguente riassume la situazione di connettività che si verrebbe a creare a seguito degli interventi CosmoLab menzionati.
Legenda
RTR
CosmoLab GARR
UniSS
SS
UniSS PortoConte
INAF SRT
INFN
Monserrato
INAF
Selargius
INAF OAC
CRS4
Ca2
UniCa
Ca1
Rm2
GARR-G
Ca
Rm1
CNR
Ca
Pa1
Rete RAS+CosmoLab+GARR – interventi CosmoLAB
Figura 7. Interventi CosmoLab
7.3. Interventi RAS
Secondo l’ipotesi progettuale formulata dal GARR, la Regione Autonoma della Sardegna dovrà mettere a disposizione parte dell’infrastruttura trasmissiva RTR.
In particolare, gli interventi da realizzarsi a carico della RAS, secondo quanto richiesto dal GARR, sarebbero i seguenti:
- illuminazione di una coppia di fibre ottiche Janna sulle tratte Olbia - Civitavecchia e Cagliari - Mazara per la connettività nazionale ed internazionale di ricerca e per i propri scopi istituzionali, realizzata attraverso l’acquisizione di apparati trasmissivi; tali apparati trasmissivi dovrebbero essere acquisiti da RAS tramite gara d’appalto, inclusivi di servizio di manutenzione, installazione e collaudo degli apparati e del sistema di gestione, e dati in gestione a GARR;
- upgrade del backbone della RTR con due circuiti lambda a 10GigabitEthernet. Tali circuiti dovranno consentire il collegamento tra Cagliari e Olbia. Dovrebbero inoltre essere realizzati i prolungamenti fino a Roma attraverso l’infrastruttura Janna e l’infrastruttura GARR-X. L’upgrade del backbone RTR consentirà inoltre di ridondare i collegamenti fra la Sicilia ed il resto della rete GARR;
- estensione della rete trasmissiva WDM della RTR dal PoP RTR di Olbia alla terminazione Janna in località Santa Lucia, mediante acquisizione di apparati WDM omogenei all’infrastruttura RTR, ovvero ONS-15454;
- estensione della rete trasmissiva WDM della RTR dal PoP RTR di Cagliari (S. Avendrace) a Cagliari - CED (via Posada), a Cagliari - Sa Illetta e a Piazza d’Armi, mediante acquisizione di apparati WDM omogenei all’infrastruttura RTR, ovvero ONS-15454;
- acquisizione di una dark fiber urbana dalla MAN del Comune di Cagliari fra Cagliari - CED (via Posada) e Piazza d’Armi su un percorso che non transiti per la centrale Telecom Italia di S. Avendrace per motivi di ridondanza;
- acquisizione di una dark fiber urbana da PoP RTR di Sassari al PoP GARR di Sassari per fornire a GARR un’interconnessione Cagliari-Sassari tramite un circuito lambda 2.5Gbit/s su rete trasmissiva RTR, distinto dai circuiti lambda già attivi;
- acquisizione di due core switch Ethernet, dotati di almeno 8 porte 10GE ciascuno, da posizionare nei PoP GARR da stabilire presso Via Posada (Ca2) e Sa Illetta (Ca3). Gli switch saranno collegati ai circuiti lambda verso Roma e Palermo, integrando in tal modo a tutti gli effetti nell’infrastruttura di dorsale GARR i due PoP sardi. I due apparati gestiranno in ridondanza fra loro il traffico della Rete Regionale della Ricerca, smistando il traffico locale degli enti di ricerca sardi e supportando il traffico della rete GARR siciliana in caso di caduta delle interconnessioni fra Sicilia e continente
La figura seguente mostra la situazione di connettività complessiva che si verrebbe a creare a seguito degli interventi RAS menzionati.
Rete RAS+CosmoLab+GARR+Janna
Legenda
RTR
CosmoLab SS
Olb
GARR
RTR 2(8)*2.5G
X. Xxxxx Xxxxx
Xxxxxxxxxxxxx Janna
Civ
UniSS
SS
UniSS PortoConte
INAF SRT
S. Avendrace
INFN
Monserrato
Ca3
CED
RAS
INAF
Selargius
INAF OAC
CRS4
Ca2
Sa Illetta Janna
UniCa
Ca1
Rm2
GARR-G
Ca
MazaraMaz
Rm1
Janna
CNR
Ca
Pa1
Figura 8. Interventi RAS e schema complessivo della RTR-R
8. Fattibilità e definizione dell’intervento
Quanto fino ad ora descritto considera le ipotesi preliminari di fattibilità, le attese e le soluzioni suggerite dai diversi soggetti coinvolti per la fase di realizzazione del progetto RTR-R.
Sono inoltre prospettate soluzioni progettuali da considerarsi complete nell’arco del breve e lungo termine, ma frutto di ipotesi progettuali e linee di indirizzo che necessitano di affinarsi e di definirsi puntualmente con riferimento alle effettive possibilità di utilizzo ed integrazione con la RTR, alla disponibilità delle risorse di finanziamento previste, alla modalità ed ai costi di manutenzione e gestione della rete, alla modalità e tempi di realizzazione.
Le modalità di attuazione dell’intervento nel suo complesso dovranno pertanto tener conto delle soluzioni da realizzarsi nel breve, medio e lungo termine, ovvero dovranno essere considerate sia le soluzioni necessarie a soddisfare le esigenze di connettività immediate sia la soluzione definitiva a cui l’infrastruttura RTR-R dovrà tendere.
Nello sviluppo del presente studio di fattibilità si è cercato di prendere in considerazione tutti i diversi aspetti (strategici, tecnologici, economici, gestionali) nonché di quanto già in parte disponibile, realizzato o già previsto su altri progetti o interventi correlati che vengono a completare lo scenario generale su cui possa essere avviata la prima fase di realizzazione del progetto RTR.
In particolare, nel seguito si considererà in maniera approfondita e completa la fattibilità tecnica ed economica riferita alle azioni progettuali che sono considerate indispensabili e prioritarie, da portarsi in realizzazione in maniera integrata e coordinata, così identificate:
- Azione 01 Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla rete nazionale del GARR
- Azione 02 Realizzazione dell’instradamento della rete GARR sul backbone regionale RTR
- Azione 03 Realizzazione del nodo regionale della rete GARR
- Azione 04 Realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del progetto CyberSAR
- Azione 05 Acquisizione degli apparati attivi per la realizzazione della RTR-R funzionale al progetto CyberSAR
- Azione 06 Collegamento della RTR al nodo regionale della rete GARR, integrazione della RTR-R e instradamento della RTR al NAMEX e MIX
Per ciascuna delle suddette azioni si descrivono di seguito le soluzioni tecniche ritenute fattibili e la rispettiva stima dei costi di realizzazione e gestione.
8.1. Azione 01 - Attivazione dei collegamenti sulla fibra ottica sottomarina per il collegamento alla rete nazionale del GARR
Come precedentemente descritto, attualmente la rete GARR serve la nostra regione tramite un flusso a 155 Mbps sulla direttrice CAGLIARI - ROMA che il GARR intende incrementare con acquisizione di due circuiti lambda a 2,5Gbps da tenere temporaneamente attivi fino alla realizzazione della rete GARR-X.
Considerata la disponibilità delle coppie di fibra ottica sottomarina del Consorzio Xxxxx si intende far ricorso ad una coppia di fibra su ciascuna delle due tratte (Cagliari - Mazara del Vallo e Olbia - Civitavecchia) e prevederne l’illuminazione per garantire la connettività nazionale ed internazionale alla RTR-R con impiego di lambda da 10 GbE e ricorso ad apparati scalabili fino al almeno 8 o anche 16 lambda 10GbE.
8.1.1. Fattibilità amministrativa
Le coppie di fibra ottica sottomarina del Consorzio Janna rientrano nella disponibilità della Regione Sardegna in virtù della partecipazione della RAS al Consorzio con quota azionaria pari al 49% e diritto acquisito di uso esclusivo per n. 12 coppie di fibra ottica su entrambe le tratte sottomarine.
Il Xxxxxxxxx Xxxxx (società consortile per azioni) è stato costituito appositamente con la finalità di “creazione di nuove infrastrutture e servizi nel settore della tecnologia delle informazioni e delle telecomunicazioni”, secondo quanto previsto dalla Legge Regionale 24 aprile 2001, n.6, art.6, comma 7, ed il disposto delle Delib. G.R. n.46/15 del 18.12.2001 e G.R. n. 5/1 del 7.2.2003.
Il Consorzio è composto dai seguenti soci con rispettive quote di partecipazione azionaria:
▪ Regione Autonoma della Sardegna (49%)
▪ Xxxx.Xxx S.p.A. (17%)
▪ Interoute S.p.A. (17%)
▪ Tiscali S.p.A. (17%)
Con lo apposito Accordo di programma, approvato con la Delib. G.R. n. 5/1 del 7.2.2003 e sottoscritto dai soci del Consorzio, si conviene che:
A ciascun socio sarà garantita l’attribuzione in uso gratuito di un numero di coppie di fibre proporzionale alla quota di partecipazione al capitale sociale.
All’Amministrazione regionale sono attribuite 12 (dodici) coppie di fibre, su un totale di 24 (ventiquattro).
Con l’acquisizione del diritto d’uso esclusivo, ciascun Socio, compresa la Regione, potrà disporre liberamente e in via autonoma, senza necessità di alcun consenso da parte della Società o degli altri soci, delle coppie di fibre assegnategli, mediante cessione a terzi di capacità trasmissiva o cessione temporanea del diritto d’uso.
La cessione a terzi di capacità trasmissiva o del diritto d’uso dovrà essere effettuata sempre a titolo oneroso, con applicazione dei prezzi normalmente praticati nel mercato, che non potranno in ogni caso essere inferiori al prezzo di costo. Il diritto d’uso cesserà a seguito della cessazione del rapporto sociale per qualsiasi causa.
Ciascun socio, compresa la RAS partecipa con proprio investimento alla realizzazione della infrastruttura e alla relativa gestione e manutenzione per complessivi 25 anni dalla data di completamento della realizzazione (a partire dunque dal 2° semestre 2005).
La competenza in merito alla gestione dei rapporti con il Consorzio Janna ed alle coppie di fibra ottica sottomarina è in capo all’Assessorato dell’Industria; la disponibilità del diritto d’uso sulle coppie di fibra ottica è considerata risorsa inventerabile ed iscritta al patrimonio regionale gestito dal Servizio centrale del patrimonio presso l’Assessorato degli Enti locali, finanze ed urbanistica.
Attualmente risulta la disponibilità effettiva:
- di tutte le n. 12 coppie sulla tratta Xxxxx - Xxxxxxxxxxxxx
- xx x. 00 coppie sulla tratta Cagliari (Sa Illetta) - Mazara del Vallo, essendo n. 2 coppie oggi impegnate e temporaneamente cedute in IRU nell’ambito del contratto e rapporto compensativo posto come condizione di realizzazione del backbone della rete telematica regionale
Sotto il profilo amministrativo risulta dunque la disponibilità effettiva di almeno una coppia di fibre su entrambe le tratte (da impiegarsi per le finalità della RTR-R) e non sono posti vincoli di utilizzo delle coppie stesse (o della rispettiva capacità trasmissiva) da parte della RAS.
[... omissis ... ]
8.1.2. Fattibilità tecnica
8.1.2.1 Logistica sedi di terminazione dei cavi sottomarini Xxxxx
Le fibre ottiche sottomarine del Consorzio Janna da considerarsi per l’estensione della infrastruttura RTR-R sono attestate ai seguenti punti:
Sito | Indirizzo | Comune | |
Olbia | PoP Janna Enel Olbia C.P. | Cabina Primaria Enel Località X. Xxxxx | Xxxxx |
Civitavecchia | PoP Xxxxx Xxxxxxxxx | Xxx Xxxxxxx xx 00x000 | Xxxxxxxxxxxxx |
Xxxxxxxx | PoP Janna Tiscali Sa Illetta | Loc. Sa Illetta X.X.000 Xx 0.000 | Xxxxxxxx |
Xxxxxx Xxx Xxxxx | PoP Janna c/o Tiscali Mazara | Via Xxxxx angolo Via Bessarioni | Mazara del Vallo |
Figura 9. Xxxx e PoP di terminazione dei cavi sottomarini Xxxxx
Per ciascun sito oggetto di ospitalità, sono messi a disposizione della RAS, in quanto socio del Consorzio Janna, le seguenti condizioni e servizi già compresi nella quota azionaria di partecipazione RAS alla realizzazione dell’infrastruttura sottomarina e alla sua gestione e manutenzione:
Servizio di housing degli apparati trasmissivi
Il servizio di housing è comprensivo della predisposizione dei locali e dei servizi di supporto associati alla fornitura delle strutture di housing presso le proprietà della Regione Sardegna:
- è disponibile lo spazio necessario alla installazione degli apparati trasmissivi, pari a 600x600x2200 mm per ogni posizione rack;
- sono garantite le idonee condizioni ambientali, di sicurezza e di fornitura di alimentazione elettrica;
- la Regione Sardegna ha il diritto di utilizzare gli spazi Janna concordati ed in particolare il diritto di installare, far funzionare e mantenere in efficienza le proprie apparecchiature o quelle di soggetti terzi autorizzati;
- tutte le installazioni dovranno essere conformi ai relativi standard industriali e ad ogni ragionevole requisito tecnico, ergonomico e di sicurezza concordato con la Regione Sardegna.
Accesso
- è garantito alla RAS l’accesso ai siti Xxxxx in ogni ragionevole momento quando sia finalizzato alla manutenzione delle attrezzatura. E’ anche prevista la possibilità di accesso H24.
Condizioni ambientali (spazi condivisi e dedicati) e logistiche
I locali Xxxxx affidati alla RAS dispongono di idonee condizioni logistiche e ambientali:
- sistema di condizionamento ad alta disponibilità, temperatura 22° ± 2° C, con umidità relativa tra 40% - 65%;
- alimentazione elettrica con energia in corrente continua a 48 V e alternata a 230 V (50Hz) con sistema di batterie tampone, sistema UPS per continuità con alta disponibilità e sistema di riserva;
- sicurezza e controllo del sito 24 ore su 7, con accesso consentito con tessere di prossimità amministrate in remoto da NOC (Network Operating Center);
- sistema di localizzazione incendio e di spegnimento con gas inerti.
Grazie alle suddette condizioni e servizi resi alla RAS dal Consorzio Janna sussiste la piena disponibilità di spazi idonei alla installazione e al funzionamento degli apparati di rete da prevedersi presso i nodi di terminazione della fibra ottica sottomarina.
8.1.2.2 Specifiche tecniche e prestazionali delle coppie di fibra ottica sottomarina
Sezione Descrizione sede inizio Descrizione sede fine Lunghezza (km) Tipologia f.o.
Attenuazione Lunghezza
Le coppie di fibra ottica sulle due tratte di cavo sottomarino hanno uno sviluppo complessivo e caratteristiche fisiche/prestazionali di seguito riportate:
1 | Civitavecchia | Olbia | 259 | G.652 | (dB) 55 | d’onda (nm) 1550 |
2 | Cagliari | Mazara del Vallo | 375 | G.000 | 00 | 0000 |
Entrambe le tratte sono prive di rigenerazione intermedia del segnale ottico e, considerata la lunghezza ed i livelli di attenuazione, richiedono l’impiego di apparati di illuminazione della fibra ottica di avanzate tecnologie e - generalmente - di caratteristiche diverse per ciascuna delle tratte.
Per quanto riferito alle coppie di fibra ottica sottomarina Xxxxx concesse in uso alla RAS è da osservare che, al momento, non ne viene fatto alcun impiego e - pertanto - non si hanno apparati attivi che possono essere modularmente ampliati per le esigenze di attivazione dei link; per le esigenze del progetto RTR-R occorre dunque prevedere lo studio e la definizione della soluzione tecnologica da adottarsi, tenendo in considerazione anche le opportunità successive di crescita modulare per l’illuminazione di ulteriori coppie in futuro, oltre a quelle ora previste.
Si osserva comunque che tutti i restanti soci del Consorzio Xxxxx hanno provveduto (e stanno provvedendo) ad impiegare i collegamenti sulla fibra sottomarina ricorrendo a tecnologie capaci di assicurare elevate prestazioni e crescita modulare della banda utile.
La fattibilità di impiego delle coppie sottomarine è pertanto da ritenersi assicurata dalla disponibilità delle coppie stesse, ma comporta l’acquisizione di idonei apparati trasmissivi (trattati nel prossimo paragrafo)
basati su particolari tecnologie e specifiche, comunque disponibili sul mercato sebbene ad un costo significativo di acquisizione e manutenzione.
8.1.2.3 Apparati per l’illuminazione delle coppie sottomarine
Come sopra indicato, per i livelli di attenuazione e le distanze in gioco sulle due tratte sottomarine da illuminare sono oggi disponibili tecnologie evolute in grado di poter assicurare il ricorso a lambda trasmissive a 10G anche su più canali, modularmente ampliabili anche fino a 16 lambda sulla tratta Olbia
- Civitavecchia e fino a 8 lambda su quella Cagliari - Mazara del Vallo (che presenta maggiore attenuazione e lunghezza complessiva).
L’analisi di fattibilità tecnica ha evidenziato che già i diversi soci del Consorzio Janna (e altri operatori di telecomunicazioni a cui sono state cedute in diritto d’uso parte delle coppie) impiegano idonei apparati con ricorso a due distinte tecnologie (Alcatel-Lucent e Ericsson-Marconi); una preventiva verifica di fattibilità tecnica condotta con riferimento ad una diversa tecnologia (Cisco System, anch’essa leader nel settore degli apparati di networking per la trasmissione dati a banda larga) ha evidenziato quanto sia vincolante l’aspetto dell’attenuazione e della lunghezza di tratta (soprattutto per la tratta Cagliari - Mazara del vallo) e quanto occorra fare oggi riferimento a tecnologie affidabili e robuste.
In tutti i casi, è possibile considerare la fattibilità tecnica dell’intervento di illuminazione delle tratte sottomarine Xxxxx, in grado di soddisfare i seguenti requisiti generali:
- disponibilità di nodi trasmissivi capaci di trasportare, su entrambe le tratte marine, un numero minimo di 8 lunghezze d’onda (per tratta) a 10Gbps utilizzate per il trasporto di circuiti client;
- modularità con possibilità di incremento delle lambda e possibilità di upgrade anche a valori superiori ai 10Gbps (fino a 40Gbps);
- disponibilità e possibilità di impiego sulle tratte sottomarine di porte client 1GigaEthernet e 10GigaEthernet;
- disponibilità di componenti hardware (moduli) e software in grado di gestire la protezione sulle lunghezze d’onda;
- impiego di un sistema di gestione per la configurazione da remoto e la supervisione dei nodi trasmissivi;
- garanzia estesa e servizi di assistenza e manutenzione che possono essere erogati dal produttore (anche per il tramite di fornitori specializzati e certificati).
8.1.3. Fattibilità economica
La disponibilità del sito Janna di Sa Illetta, compresi i servizi di housing per gli apparati trasmissivi descritti al paragrafo 8.1.2.1, rientrano tra le condizioni e servizi previsti per i soci del Consorzio Janna i cui costi sono già compensati nell’ambito della partecipazione dei soci stessi alla realizzazione e gestione (per 20 anni) dell’intera infrastruttura Janna.
Per quanto relativo invece agli apparati trasmissivi per l’illuminazione delle coppie sottomarine, considerata la specificità e l’elevato livello tecnologico, sono da quantificarsi costi di acquisizione abbastanza elevati che si possono stimare in:
[... omissis ... ]
In termini di fattibilità economica occorre pertanto prendere in considerazione almeno i seguenti aspetti:
- la possibilità di comporre modularmente l’apparato per riferirsi ad una configurazione iniziale di costo contenuto entro i termini di disponibilità del finanziamento complessivamente previsto per la realizzazione del progetto RTR-R, pur comprendendo quanto di essenziale ed indispensabile per l’attivazione di almeno n. 1 lambda trasmissiva a 10Gbps su entrambe le tratte;
- la possibilità di acquisizione (in fase successiva, o anche con impiego delle economie risultanti dalla gara d’appalto) di eventuali moduli di ampliamento a prezzi comunque già proposti in sede di gara e valutati al fine dell’affidamento;
- l’incidenza ed il contenimento dei costi di esercizio, di gestione e di assistenza e manutenzione nel funzionamento a regime e le conseguenti modalità di acquisizione dei relativi servizi.
8.1.4. Vincoli temporali di realizzazione
Per la particolarità tecnologica, e la specifica destinazione, gli apparati previsti non sono resi disponibili sul mercato sui normali canali di distribuzione e commercializzazione, ma vengono - generalmente - assemblati solo su richiesta non essendo prodotti di largo consumo e normale utilizzo.
Gli stessi devono inoltre - preferibilmente - essere consegnati, installati e collaudati da tecnici specializzati certificati dal produttore, i quali dovranno anche compiere tutte le necessaria attività di tuning iniziale e di formazione e affiancamento operativo ai tecnici che prenderanno in carico la gestione dei sistemi (Sardegna IT deputata alla gestione dell’infrastruttura RTR).
[... omissis ... ].
8.2. Azione 02 - Realizzazione dell’instradamento della rete GARR sul backbone regionale RTR
A complemento dell’Azione 01 sopra descritta, per realizzare l’instradamento della rete GARR sulla infrastruttura ottica sottomarina e sulla infrastruttura ottica terrestre della RTR, occorre prendere in considerazione i seguenti sottointerventi:
1. collegamento della rete GARR sui nodi di Mazara del Vallo e di Civitavecchia, con capacità trasmissiva di almeno 10 Gbps; al riguardo la responsabilità di realizzazione è assunta dal GARR che ha in progetto le due tratte (a 10G):
- Xxxxxx xxx Xxxxx - Xxxxxxx
- Xxxxxxxxxxxxx - Xxxx
la cui effettiva realizzazione è tuttavia prevista non prima di 3-6 mesi con impiego di soluzioni tecnologie ancora da definirsi in funzione della tipologia di apparati e soluzioni adottate dalla RAS per l’illuminazione delle coppie sottomarina Janna e le terminazioni di consegna dei flussi a 10 Gbps presso i PoP Janna di Mazara del Vallo e Civitavecchia;
2. collegamento dei PoP Janna di Cagliari (Sa Illetta) e di Olbia (Santa Lucia) con gli adiacenti PoP sulla infrastruttura di backbone della RTR (Cagliari e Olbia); al riguardo sia ha attualmente sulla RTR:
- piena disponibilità di una coppia di fibre ottiche, ad oggi ancora inutilizzata, sulla tratta Olbia (PoP RTR) - Olbia (PoP Xxxxx Xxxxx Lucia);
- parziale disponibilità della coppie di fibra ottiche sulla tratta Cagliari (PoP RTR) - Sa Illetta (PoP Janna), attualmente utilizzata su link a 1GBE per il collegamento del nodo RAS di Sa Illetta sulla RTR;
3. instradamento sulla infrastruttura ottica del backbone RTR con impiego di lambda trasmissive aggiuntive per realizzare un collegamento point-to-point tra il nodo PoP di Cagliari ed il nodo PoP di Olbia ad una capacità trasmissiva di almeno 10 Gbps, analoga a quella da impiegarsi sulle tratte di collegamento sottomarino: al riguardo si necessita di ampliamento della configurazione degli apparati anche sui nodi PoP intermedi del backbone RTR e dei siti di amplificazione del segnale ottico.
8.2.1. Fattibilità amministrativa
8.2.1.1 Accordo quadro o protocollo di intesa tra RAS e GARR
Quanto relativo al collegamento della rete GARR sui nodi di Mazara del Vallo e di Civitavecchia (PoP Janna e terminazione dei collegamenti sottomarini verso la RTR-R) costituisce intervento che non rientra nella competenza della Regione Sardegna, ma solo previsto dai piani di realizzazione della rete GARR-X promossa dal GARR;
[... omissis ... ]
8.2.1.2 Impiego delle coppie di fibra per il collegamento dei PoP RTR ai PoP Janna
Con la Delib.G.R. n. 12/23 del 23.3.2005 che ha approvato la Strategia ed il Piano d’azione per la realizzazione della RTR, è stato anche previsto che l’infrastruttura di backbone della RTR dovesse integrarsi con quella già prevista per il collegamento in fibra verso la penisola, per poterne condividere la relative disponibilità in termini di risorse ed anche di opportunità.
Allo scopo, l’appalto per la RTR ha considerato l’acquisizione del diritto d’uso irrevocabile (IRU, Indefeasible Right of Use) per una durata di 15 anni di una coppia di fibre ottiche (dark fiber) sui seguenti collegamenti:
- tra il PoP di Cagliari ed il sito di terminazione della fibra ottica di Janna a Cagliari (località Sa Illetta);
- tra il PoP di Olbia ed il sito di terminazione della fibra ottica di Janna a Olbia (Località Santa Lucia);
Le coppie di fibra relative alla due tratte suddette sono state acquisite nell’ambito del rapporto compensativo di cui al contratto d’appalto per la realizzazione della RTR e sono entrate nella piena disponibilità della RAS, per il relativo utilizzo sulla infrastruttura della RTR, a partire dal 1.11.2006, con relativi servizi di manutenzione e livelli di disponibilità di cui agli SLA contrattuali, così definiti:
- disponibilità piena dell’ambito backbone pari al 99,95% su media annua;
- ripristino guasto su fibra ottica in IRU, per l’intera durata dei 15 anni, entro massimo 14 ore solari.
8.2.1.3 Incremento delle lambda trasmissive sul backbone regionale
L’intervento di ampliamento delle lambda trasmissive sul backbone regionale si traduce in un potenziamento delle dotazioni degli attuali apparati RTR attivi ed in particolare sui sistemi DWDM installati presso i 9 PoP regionali e presso i siti intermedi di amplificazione ottica.
[... omissis ... ]
Sotto il profilo amministrativo occorre pertanto prevedere le opportune integrazioni all’atto di affidamento a Sardegna IT per la gestione della RTR e la disponibilità di nuove somme a bilancio per i costi incrementali di esercizio e manutenzione associati al potenziamento degli apparati DWDM di PoP e di amplificazione.
8.2.2. Fattibilità tecnica
Le coppie di fibra ottica acquisite in IRU (ancora disponibili per ulteriori n. 13 anni), rispondono alle seguenti caratteristiche fisiche, tecniche e prestazionali:
Descrizione sede inizio
Descrizione sede fine
Lunghezza (km) Tipologia f.o. Attenuazione
(dB)
Lunghezza d’onda (nm)
Sito PoP RTR di Cagliari c/o Sala Dati, Piano 1° Centrale Telecom CA S. Avendrace, Cagliari Via Trincea dei Razzi
Sito PoP RTR di Olbia c/o Sala Dati, Piano 2° Centrale Telecom Olbia, Via Palladio 1
Sito di terminazione fibra Janna x/x xxxxxxxx Xx Xxxxxxx (Xxxxxxx) - Xxxxxxxx, xxx. Xx Illetta
Sito di terminazione fibra Janna c/o località Santa Lucia - Olbia
6,639 G.652 1,91 1550
3,175 G.652 0,66 1550
I bassi livelli di attenuazione e le ridotte lunghezze in gioco non pongono particolari vincoli di impiego. Occorre tuttavia segnalare che:
- solo la coppia tra Olbia PoP RTR e Olbia (X. Xxxxx) PoP Xxxxx è al momento inutilizzata e dunque immediatamente disponibile;
- la coppia tra Cagliari PoP RTR e Cagliari (Sa Illetta) PoP Janna è attualmente impiegata per il collegamento su link ad 1 GBE della sede RAS di Sa Illetta presso cui avviene oggi la consegna della connettività di accesso ad Internet resa alla RAS dall’operatore di telecomunicazioni Tiscali Italia S.p.A. (sulla base di apposito contratto di fornitura del servizio di prossima scadenza).
Il collegamento oggi operativo tra il PoP di Cagliari della RTR ed il PoP Janna di Sa Illetta può schematizzarsi come segue:
Sede Tiscali di Cagliari Località Sa Illetta
Apparati Regione Sardegna in Housing presso la Centrale Telecom di Cagliari Sant’Avendrace
Gigabit Ethernet su Fibra Ottica in IRU verso Sito Xxxxxxx x/x Xxxx Xxxxxxx Xxxxxxxx
0 fast Ethernet verso PoP Internet Tiscali
Catalyst 3750 Metro
VPN MPLS x
segregazione traffico verso Internet
Sala Housing Regione Sardegna
Gigabit Ethernet su Fibra Ottica in IRU verso Sito CED Regione di Cagliari x. Xxxxxx
Figura 10 - Schematizzazione della architettura di collegamento tra PoP RTR di Cagliari (Sant’Avendrace) e il PoP Janna Sa Illetta
Considerato che nell’ambito della riorganizzazione del Centro Servizi Regionali e di gestione della RTR (la cui competenza è affidata alla società in-house Sardegna IT) si sta oggi provvedendo ad acquisire soluzioni alternative di connettività per l’accesso ad internet anche per la RTR, la soluzione sopra descritta (e oggi attiva) può essere considerata oggetto di revisione, comprendendo una diversa destinazione di utilizzo della coppia di fibre (dedicata ad esempio alle sole esigenze di trasporto per la RTR-R dei flussi a 10G tra terminazione sottomarina e backbone RTR) ovvero l’impiego di specifiche tecnologie di multiplazione ottica xWDM con destinazione di più lambda trasmissive.
Per l’instradamento della rete GARR sul backbone RTR possono presentarsi i seguenti scenari di possibile realizzazione:
Collegamento del nodo di Sa Illetta (PoP di terminazione sul sottomarino da Mazara del Vallo) con il nodo PoP RTR di Cagliari
Sono considerate soluzioni tecniche possibili quelle di collegamento:
1. tramite link 10 GBE con impiego della coppia di fibra acquisita in IRU dalla RTR e dedicata al collegamento (soluzione che richiede l’impiego di un apparato switch presso la sede di Sa Illetta con porte a 10 GBE e l’attestazione della fibra, mediante le opportune bretelle ottiche, su una interfaccia sempre a 10 GBE presso uno dei due nodi RC.1 del PoP di Cagliari);
2. tramite ricorso a tecnologie di multiplazione ottica CWDM, prevedendo dunque la possibilità di instradamento di più lambda sulla coppia di fibre disponibile, potendo impiegare, data anche la limitata lunghezza del collegamento, le soluzioni passive oggi disponibili e compatibili con quelle adottate sulla RTR (es. sistema Cisco Systems CWDM-CHASSIS-2= dotato di 8-Channel Multiplexer/Demultiplexer CWDM-MUX-8A=);
3. tramite realizzazione, presso la sede di Sa Illetta, di un nuovo nodo RTR dotato di apparati e tecnologia DWDM analoghe a quelle oggi impiegate sui PoP RTR e dunque sul PoP di Cagliari;
4. tramite acquisizione di nuova coppia di fibra ottica, dedicata al collegamento fisico tra la sede di Sa Illetta ed il PoP RTR di Cagliari (Sant’Avendrace);
Si considera che:
1. la soluzione di cui al punto 1. sarebbe di immediata fattibilità e minimo costo, ma vincolerebbe la tratta di fibra ad esse destinata esclusivamente al traffico della rete RTR-R (instradamento rete GARR) senza possibilità di utilizzo per il normale traffico RTR oggi destinato al collegamento Internet;
2. la soluzione di cui al punto 2. richiede grosso investimento nell’acquisizione dei nuovi apparati in tecnologia analoga agli attuali Cisco Systems ONS 15454 impiegati sui PoP RTR;
3. la soluzione di cui al punto 4. e - in alternativa - quella di cui al punto 3. possono considerarsi invece attuabili come compromesso tra opportunità e stima di costo.
Sotto il profilo dell’opportunità potrebbe anche considerarsi attuabile la soluzione di cui al punto 1. ed una differente soluzione rispetto a quella del punto 4., che considera l’acquisizione di un nuova coppia di fibre tra la sede di Sa Illetta ed il CSR (Centro Servizi Regionali) permettendo di impiegare tale link per la connettività Internet della RTR.
Collegamento del nodo di Olbia Santa Lucia (PoP di terminazione sul sottomarino da Civitaveccha) con il nodo PoP RTR di Olbia
Sono considerate soluzioni tecniche possibili quelle di collegamento:
1. tramite link 10 GbE con impiego della coppia di fibra acquisita in IRU dalla RTR e dedicata al collegamento (soluzione che richiede l’impiego di un apparato switch presso la sede di Olbia Santa Lucia con porte a 10 GbE e l’attestazione della fibra, mediante le opportune bretelle ottiche, su una interfaccia sempre a 10 GbE presso uno dei due nodi RC.1 del PoP di Olbia);
2. tramite realizzazione, presso la sede di Olbia Santa Lucia, di un nuovo nodo RTR dotato di apparati e tecnologia DWDM analoghe a quelle oggi impiegate sui PoP RTR e dunque sul PoP di Olbia;
3. più opportunamente - considerata la compatibilità della coppia di fibra del collegamento Santa Lucia
- PoP RTR di OLBIA (G.652) e la ridotta lunghezza del percorso (3,2 km) - con semplice collegamento di transito (con impiego di bretelle ottiche) e posizionamento dell’apparato di illuminazione della tratta sottomarina Janna (Olbia - Civitavecchia) direttamente presso i locali del PoP RTR di Olbia.
Si osserva infatti che:
- rispetto al caso di Sa Illetta, il sito Janna di Olbia Santa Lucia non costituisce punto nodale di altri collegamenti diretti e risulta - a tutti gli effetti - un sito di solo transito per il flusso a 10 GbE da dedicare al collegamento della RTR-R verso il continente lato Civitavecchia;
- la soluzione, di cui al precedente punto 2., risulterebbe tecnicamente possibile grazie alla capacità delle tecnologie da prevedersi per l’illuminazione ottica della tratta sottomarina (cosa invece non fattibile per il nodo di Sa Illetta in considerazione del fatto che la tratta sottomarina verso Mazara del Vallo presenta ben più lunga distanza ed elevato attenuazione).
8.2.2.1 Incremento delle lambda trasmissive sul backbone RTR
Con la realizzazione della RTR si è inizialmente previsto che il sistema DWDM fosse:
- inizialmente equipaggiato con 2 lambda bidirezionali a 2,5 Gb/s;
- espandibile in modo da essere in grado di effettuare l’add drop fino a 8 lambda in ogni sito, e più precisamente già predisposto per operare con almeno 8 lambda bidirezionali con velocità di 2,5 Gb/s, in modo che l’attivazione di ulteriori lambda non richieda fermo macchina o interruzione del servizio e possa essere realizzato con semplice intervento di upgrade a costi marginali;
- in gado di operare con fibre ottiche conformi alla specifica G.652, e comunque adeguato ad operare con le fibre ottiche fornite in IRU;
- dotato di sistema (multiplex e trasponder) conforme alla griglia ITU-T G.694.1 (almeno con canalizzazione a 100 GHz) o ITU-T G.694.2.
Le condizioni dell’appalto hanno inoltre previsto (tra l’altro) che:
- il sistema fosse in grado di sopportare un’attenuazione di 40 dB su singola tratta senza la necessità di siti di amplificazione intermedi;
- la massima distanza raggiungibile, anche con l’uso di siti di amplificazione intermedi, non dovrà essere inferiore a 200 km;
- laddove e se necessari, gli amplificatori intermedi dovranno essere forniti e posti in opera in appositi siti individuati dal fornitore, saranno anch’essi compresi nell’appalto senza oneri aggiuntivi per l’Amministrazione per l’intera durata dell’IRU a 15 anni, e dovranno godere - sempre per tutta la durata dell’IRU a 15 anni - di tutte le condizioni di funzionamento, assistenza e manutenzione richieste per i restanti apparati oggetto della fornitura.
In sintesi, dunque, la attuale configurazione di backbone RTR e degli apparati DWDM è concepita con riferimento all’impiego di lambda trasmissive a soli 2,5 Gbps, ampliabili con semplice intervento di upgrade a costi marginali (risultati pari a circa [... omissis ... ] per ogni nuova lambda di incremento, come da offerta presentata dal RTI in sede di gara).
Le esigenze funzionali della rete RTR-R richiedono invece l’impiego di lambda a 10 Gbps che comunque, previa verifica tecnica sulle potenzialità di ampliamento degli attuali apparati Cisco Systems ONS15454, risulterebbero pienamente supportate.
Rispetto al caso di lambda a 2,5 Gbps, l’impiego incrementale di lambda a 10 Gbps comporta tuttavia:
- la verifica ed eventuale nuova progettazione della rete DWDM, soprattutto per quanto concernente l’attenuazione del segnale ottico con lambda a 10Gbps ed il posizionamento degli apparati di amplificazione intermedi;
- costi di upgrade superiori a quelli “marginali” inizialmente posti quale condizione di capitolato nell’appalto per la realizzazione della RTR;
- necessità di prevedere interventi programmati di fermo macchina (e dunque interruzione del servizio sul backbone RTR).
Occorre anche considerare il fatto che, nell’ambito di un diverso intervento di ampliamento della RTR (progetto RTR-ASL deputato alla integrazione sulla RTR dei collegamenti per le sedi delle Aziende sanitarie e al soddisfacimento delle esigenze di connettività per i progetti regionali di sanità elettronica) è programmato un ulteriore intervento di incremento delle lambda trasmissive (a 2,5 Gbps in questo caso) che - opportunamente - andrebbe coordinato con quanto da prevedersi per le esigenze della RTR-R.
Per quanto relativo alla verifica della nuova progettazione per la rete DWDM si è operato sulla base dei dati di misurazione delle lunghezze e delle attenuazioni di tratta risultanti dal collaudo eseguito sulle infrastrutture di backbone della RTR.
La tabella successiva ne riporta i valori che sono stati posti a preliminare definizione di fattibilità direttamente al produttore dei sistemi Cisco System ONS15454 allo scopo di analizzare le condizioni tecniche di impiego di lambda trasmissive a 10 Gbps congiuntamente a quelle a 2,5 Gbps già attive e alle ulteriori da prevedersi per l’intervento RTR-ASL sopra richiamato.
SEDE 01
SEDE 02
Attenuazione (dB)
Lunghezza
Descrizione
Comune -
Indirizzo
Descrizione
Ottica (km) Indirizzo
Comune -
I Fibra
II Fibra
Sito PoP RTR di Cagliari c/o
Sala Dati, Piano 1° Centrale Telecom
Cagliari
via Trincea dei Razzi, snc
Sito Amplificazione RTR di Is
Morus c/o Sala Tx, Piano T. Centrale Telecom
Pula 51.811 14,90 15,10
via Marinella, snc
Sito Amplificazione RTR di Is Pula Sito PoP RTR di Iglesias c/x Xxxxxxxx Morus c/o Sala Tx, Piano T. via Marinella, snc Sala Dati, Piano T. Centrale via Crocefisso, snc 104.497 | 24,90 | 25,10 |
Sito PoP RTR di Iglesias c/x Xxxxxxxx Sito PoP RTR di Sanluri c/o Sanluri – Sala Dati, Piano T. Centrale via Crocefisso, snc Sala Dati, Piano T. Centrale via Xxxxxx Xxxxxxx, 13 112.391 | 29,64 | 29,62 |
Sito PoP RTR di Sanluri c/o Sanluri – Sito PoP RTR di Oristano c/o Oristano Sala Dati, Piano T. Centrale via Xxxxxx Xxxxxxx, 13 Xxxx Xxxx, Xxxxx 0x Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx, 00 54.722 | 13,24 | 13,49 |
Sito PoP RTR di Oristano c/o Oristano Sito Amplificazione RTR di Macomer Xxxx Xxxx, Xxxxx 0x Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx, 00 Macomer c/o Sala Tx, Piano 1° loc. Xxxxxxxx, snc 60.052 | 13,92 | 13,13 |
Sito Amplificazione RTR di Macomer Sito PoP RTR di Sassari c/o Sassari Macomer c/o Sala Tx, Piano 1° loc. Bonutrau, snc Sala Dati, Piano 3° Centrale via Xxxxxx Xxxxx, 54 94.618 | 22,17 | 22,51 |
Sito PoP RTR di Sassari c/o Sassari Sito PoP RTR di Tempio Tempio Pausania Xxxx Xxxx, Xxxxx 0x Xxxxxxxx xxx Xxxxxx Xxxxx, 00 Pausania c/o Sala Dati, Piano via Lombardia, 7 97.339 | 28,12 | 28,18 |
Sito PoP RTR di Tempio Tempio Pausania Sito PoP RTR di Olbia c/o Sala Olbia Pausania c/o Sala Dati, Piano via Lombardia, 7 Dati, Piano 2° Centrale via Palladio, 1 87.398 | 21,01 | 21,49 |
Sito PoP RTR di Olbia c/o Sala Olbia Sito Amplificazione RTR di Siniscola Dati, Piano 2° Centrale via Palladio, 1 Siniscola c/o Sala Tx, Piano 1° via Xxxxx Xxxxx, snc 63.100 | 15,80 | 15,40 |
Sito Amplificazione RTR di Siniscola Sito PoP RTR di Nuoro c/o Nuoro Siniscola c/o Sala Tx, Piano 1° via Xxxxx Xxxxx, snc Sala Dati, Piano 2° Centrale via Trieste, snc 79.410 | 22,15 | 22,84 |
Sito PoP RTR di Nuoro c/o Nuoro Sito PoP RTR di Lanusei c/o Lanusei Sala Dati, Piano 2° Centrale via Trieste, snc Sala Dati, Piano +1 Centrale via Marconi, 68 116.738 | 30,80 | 29,84 |
Sito PoP RTR di Lanusei c/o Lanusei Sito Amplificazione RTR di Muravera Sala Dati, Piano +1 Centrale via Marconi, 68 Costa Rej c/o Sala Tx, Piano T. Bivio Capo Ferrato, snc 114.728 | 27,85 | 27,90 |
Sito Amplificazione RTR di Muravera Sito PoP RTR di Cagliari c/o Cagliari Costa Rej c/o Sala Tx, Piano T. Bivio Capo Ferrato, snc Xxxx Xxxx, Xxxxx 0x Xxxxxxxx xxx Xxxxxxx xxx Xxxxx, xxx 83.414 | 21,15 | 21,10 |
Centrale Telecom Telecom
Telecom Telecom
Telecom Telecom
Telecom Centrale Telecom
Centrale Telecom Telecom
Telecom 1° Centrale Telecom
1° Centrale Telecom Telecom
Telecom Centrale Telecom
Centrale Telecom Telecom
Telecom Telecom
Telecom Centrale Telecom
Centrale Telecom Telecom
Sulla base delle simulazioni e verifiche condotte, e previo adeguamento dei siti di amplificazione per il trasporto di lambda a 10 Gbps e degli apparati DWDM di PoP, l’intervento di ampliamento risulta tecnicamente fattibile.
Ai fini del dimensionamento tecnico dell’intervento si hanno da considerare le specifiche supportate dagli attuali nodi DWDM della RTR in termini di topologia, gestione e controllo del traffico e meccanismi di protezione.
Il sistema DWDM della RTR risponde infatti ai seguenti requisiti:
- è essere in grado di operare sia in modalità lineare che ad anello chiuso;
- nella topologia ad anello può operare in configurazione con almeno 16 nodi;
- può rendere disponibili funzionalità di trasporto sia point-to-point (tra due distinti PoP), sia any-to- any (tra i singoli PoP);
- le connessioni di tipo punto-punto possono essere preferibilmente implementate in tecnologia
Ethernet over SDH (EoS);
- le connessioni di tipo any-to-any possono essere implementate con una tecnologia che renda disponibili meccanismi di condivisione della banda; la soluzione di riferimento è RPR (802.17) o tecnologie equivalenti;
- è in grado di operare almeno con modalità di protezione di linea ottica DWDM e con modalità “non protetta”;
- gli apparati implementano le principali protezioni SDH (SNCP, DP Ring, MS-Spring, APS 1+1) e i meccanismi di protezione RPR (IEEE 802.17) o equivalenti;
- sui flussi con traffico di tipo punto-punto possono essere tipicamente impiegati meccanismi di protezione di tipo dedicato (SNCP, DP-Ring);
- sui flussi con traffico di tipo any-to-any possono essere tipicamente impiegati meccanismi di protezione di tipo shared (preferibilmente RPR o equivalenti);
- sono supportati i meccanismi di controllo della qualità del collegamento ottico “digital wrapper” in conformità a ITU-T G.709;
- la soluzione oggi operativa su RTR, sia in termini di ridondanza dell’apparato, sia in termini di protezione dei flussi, è tale da portare al rispetto (insieme alle restanti componenti di reteimpiegate sulla RTR) dei requisiti di disponibilità complessiva del backbone così contrattualmente definiti:
Ambito di rete
Disponibilità piena o degradata
Disponibilità piena
Backbone 99,98% 99,95%
I valori di disponibilità sono riferiti ad un tempo di osservazione per il backbone di 24 ore al giorno per 365 giorni, con verifica annuale dei livelli di servizio erogati. Il valore fornito (per quanto riguarda il backbone regionale) tiene presente anche i valori di disponibilità dello strato DWDM e dell’anello ottico regionale.
La configurazione dei nodi di PoP consente poi di poter rendere disponibili interfacce a 10 GbE per l’estrazione del flusso dalla lambda trasmissiva e l’interfacciamento verso gli apparati di transito per i nodi terminali dell’infrastruttura Janna.
Per le esigenze RTR-R, ed in particolare per assicurare l’instradamento con banda pari ad almeno 10 Gbps sul backbone regionale RTR tra il PoP di Cagliari ed il PoP di Olbia (e dunque richiudere il collegamento tra le tratte miste sottomarine terresti di:
- Mazara del Vallo - Cagliari Sa Illetta PoP Janna - Cagliari PoP RTR
- Civitavecchia - Olbia Santa Lucia PoP Janna - Olbia PoP RTR
può tecnicamente impiegarsi una soluzione di ampliamento del backbone RTR tale da prevedere:
- collegamento in modalità point-to-point tra i due distinti PoP di Cagliari e di Olbia con una lambda bidirezionale a 10 Gbps in grado di operare ad “anello chiuso” in modalità protetta;
- collegamento in modalità point-to-point tra i due distinti PoP di Cagliari e di Olbia con una lambda bidirezionale a 10 Gbps in modalità “lineare” su uno solo dei percorsi di backbone (lato orientale Cagliari-Lanusei-Nuoro-Olbia o lato occidentale Cagliari-Iglesias-Sanluri-Oristano-Sassari- TempioPausania-Olbia).
La soluzione più idonea dovrà pertanto scaturire dalle opportune valutazioni di natura non solo tecnica e prestazione, ma anche economica connesse ai costi di realizzazione, come meglio descritto nella prossima sezione dedicata alla fattibilità economica dell’intervento specifico.
8.2.3. Fattibilità economica
Nell’ipotesi di destinazione - in modalità dedicata - della coppia di fibra ottica oggi disponibile sulla RTR (soluzione di cui al punto 1. per la sede di Sa Illetta e di cui al punto 2. per la sede di Olbia Santa Lucia, riportate al precedente paragrafo 8.2.2), non si avrebbe alcun costo infrastrutturale; volendo tuttavia mantenere un collegamento separato per la RTR attuale e per la nuova RTR-R tra il nodo di Sa Illetta ed il CSR occorrerà comunque convergere almeno verso una soluzione con ricorso a sistemi CDWM di multiplazione ottica.
La soluzione tecnica che considera la realizzazione di nuovi nodi DWDM, in tecnologia analoga a quella oggi attiva sui PoP RTR, appare al momento non opportuna in considerazione del relativo costo di investimento stimabile in almeno [... omissis ... ], oltre agli oneri di gestione e manutenzione che andrebbero a sommarsi nel corso del tempo.
La soluzione di cui al punto 4. per la sede di Sa Illetta potrebbe invece considerare l’acquisizione in IRU di una ulteriore coppia di fibra ottica, per una lunghezza di tratta di circa 10 km e per una durata dell’IRU a 13 anni (allo scopo di allineare la data di scadenza con quella delle restanti infrastrutture in fibra ottica della RTR); il relativo costo, ipotizzato un valore di cessione in IRU stimato attorno a [... omissis ... ] euro a metro di sviluppo lineare, si può quantificare in circa [... omissis ... ] keuro complessivi al netto dell’IVA
Il costo netto di una soluzione CWDM è stimato attorno a [... omissis ... ] con impiego di moduli a 1GBE e dunque di capacità trasmissiva limitata rispetto ai 10 GBE che si intendono instradare sulla dorsale di backbone RTR e sui collegamenti sottomarini di Janna.
Per quanto relativo alla realizzazione dell’instradamento con lambda a 10 Gbps sul backbone RTR deve essere tenuto presente che, non trattandosi di lambda a 2,5 Gbps per cui già si erano previsti costi marginali di upgrade in sede di appalto e di prezzi unitari offerti ([... omissis ... ] keuro, oltre l’IVA), occorre considerare un nuovo dimensionamento e costi aggiuntivi di adeguamento degli apparati di PoP e di amplificazione intermedia ad un costo che viene stimato attorno a circa [... omissis ... ] keuro netti per la soluzione di collegamento point-to-point su percorso ad anello chiuso in modalità protetta e circa [... omissis ... ] keuro per la soluzione su percorso lineare.
In termini di valutazione della fattibilità economica dell’intervento occorre pertanto considerare che:
- può prevedersi una soluzione iniziale, pur modularmente ampliabile ed espandibile in futuro, basata sull’impiego di una sola lambda trasmissiva a 10G;
- può prevedersi il potenziamento della infrastruttura ottica di collegamento con acquisizione di una nuova coppia di fibra ottica tra il nodo RTR di Sa Illetta ed il nodo RTR del CED/CSR, destinando l’attuale coppia già disponibile tra il nodo RTR di Sa Illetta ed il nodo PoP RTR di Cagliari per l’instradamento GARR sul backbone RTR
- si può inizialmente ricorrere ad una connessione lineare point-to-point con nuova lambda a 10 Gbps sul backbone RTR, limitatamente ad un percorso di instradamento lato orientale Cagliari-Lanusei- Nuoro-Olbia che vede coinvolti i soli apparati DWDM di n. 4 PoP RTR (rispetto ai 9 complessivi RTR) e di n. 2 siti di rigenerazione - Muravera e Siniscola - rispetto ai n. 4 complessivi RTR.
- si potrebbe eventualmente ricorrere all’impiego di lambda a 2,5Gbps per esigenze di affidabilità e disponibilità (e di backup del collegamento), magari in maniera anch’essa lineare sul percorso alternativo dell’anello di backbone (Cagliari-Iglesias-Sanluri-Oristano-Sassari-TempioPausania- Olbia) con modalità point-to-point tra:
▪ il PoP di Cagliari e quello di Sassari (per consentire così anche l’estrazione del flusso di rete GARR a servizio dell’Università di Sassari ed esigenze CyberSAR su Sassari);
▪ il PoP di Sassari e quello di Olbia per completare l’instradamento sul percorso alternativo di anello.
8.2.4. Vincoli temporali di realizzazione
Si ha modo di ritenere che gli interventi associati alla azione progettuale 02 possano esser portati a temine entro un termine massimo di 45-60 giorni dall’ordine. L’impiego funzionale, con il relativo instradamento del traffico, è comunque da prevedersi solo dopo completamento della Azione 01 e - dunque - della attivazione del flusso trasmissivo sulle due tratte di collegamento sottomarino.
Occorre comunque considerare l’opportunità di realizzazione (almeno per quanto relativo alla componente di ampliamento della lambda a 10Gbps sul backbone) in maniera contestuale all’analogo intervento di ampliamento previsto per n. 2 lambda a 2,5 Gbps nel contesto di realizzazione del progetto RTR-ASL; ciò anche per limitare i temporanei disservizi che potranno aversi in fase di installazione e programmarne opportunamente l’esecuzione con minime necessità di interruzione del funzionamento dei nodi di backbone della RTR, oggi pienamente a regime.
8.3. Azione 03 - Realizzazione del nodo regionale della rete GARR
Per la realizzazione del nodo regionale della rete GARR, previsto dalla Delib.G.R. n. 16/7 del 18.3.2008, sono state considerate fino ad ora le azioni progettuali n. 01 e n. 02 sopra descritte, grazie alle quali vengono a concretizzarsi le condizioni per il transito di un flusso ad almeno 10 Gbps che potrà consentire l’estensione della rete GARR verso la nuova rete GARR-X di nuova generazione.
Per quanto già premesso ai precedenti paragrafi 2.3, 3.2 e 7.1, la rete GARR già dispone:
- di un nodo regionale situato a Cagliari (presso la centrale Telecom Italia di Via Calamattia) interconnesso con un circuito SDH 155Mbit/s con il resto della rete GARR;
- di un nodo situato a Sassari, tramite collegamento sul nodo di Cagliari; e ha già previsto una serie di interventi indipendenti tra cui, in particolare:
- installazione di un nuovo PoP GARR Cagliari-Marengo (denominato Ca1) presso l’Università di Cagliari, sede di Piazza d’Armi;
- noleggio di due circuiti lambda 2.5Gbit/s dal PoP GARR Cagliari-Marengo verso due distinti PoP GARR di Roma e contestuale dismissione del circuito 155Mbit/s Cagliari-Roma;
- noleggio di una coppia di fibre ottiche spente (dark fiber) fra il XxX XXXX Xx0 Cagliari-Marengo ed il PoP della RAS a Sa Illetta; stabilendo dunque la realizzazione di un PoP a Sa Illetta (denominato Ca3), punto di interconnessione con la portante sottomarina di Janna verso Mazara del Vallo e - dunque verso la rete GARR nazionale.
La soluzione considerata dal GARR individua dunque il sito di Sa Illetta come principale nodo regionale di collegamento alla rete GARR, da cui potranno diramarsi i collegamenti GARR:
- sulla tratta sottomarina Cagliari - Mazara del Vallo;
- verso un secondo nodo dislocato presso l’Università di Cagliari, Facoltà di Ingegneria Piazza d’Armi;
- di instradamento, tramite l’infrastruttura RTR, verso il PoP di Olbia e da qui su Civitavecchia tramite altra tratta sottomarina Xxxxx;
- di instradamento verso il nodo GARR di Sassari, sempre per il tramite dell’infrastruttura RTR.
L’identificazione della dislocazione del nodo regionale GARR presso il sito RAS/Janna di Sa Illetta appare dunque la più opportuna anche in virtù delle seguenti osservazioni:
- il sito RAS/Janna di Sa Illetta è considerato come punto nodale di collegamento per le esigenze del progetto Cybersar e - implicitamente - è da considerarsi punto nodale fondamentale per la realizzazione della rete regionale della ricerca RTR-R;
- il sito RAS/Janna di Sa Illetta è punto nodale anche per la RTR attuale per quanto relativo alla potenzialità di collegamento (tramite l’infrastruttura Janna) verso le reti nazionali ed internazionali.
8.3.1. Fattibilità amministrativa
La disponibilità del sito RAS/Janna di Sa Illetta rientra nelle condizioni stabilite dal Consorzio Janna, analoghe a quelle già richiamate al precedente paragrafo 8.1.1. [... omissis ... ]
Si evidenzia comunque che è prevista dal regolamento del Consorzio Xxxxx la possibilità che RAS autorizzi l’accesso ai locali anche a parte di personale di terze parti per l’installazione di nuovi apparati e per l’esecuzione di interventi di manutenzione correttiva e preventiva.
[... omissis ... ]
8.3.2. Fattibilità tecnica
Le condizioni logistiche, che attestano la fattibilità tecnica dell’intervento, sono quelle già descritte al precedente paragrafo 8.1.2.1. Occorre tuttavia considerare che:
- la dimensione del locale a disposizione RAS è limitata ad un box dislocato presso il 2° Piano della sala server farm di Tiscali, perimetrato con pareti a mezza altezza e spazio utile pari a circa 2,5 x 5 mq;
- presso il suddetto locale è già presente una occupazione (costituita da un armadio rack 600x600x2200 mm) relativa all’attuale configurazione di nodo RTR;
- attualmente sono anche presenti e operativi anche apparati a servizio di Sardegna Ricerche (Polaris Parco Tecnologico di Pula), gestite dal CRS4;
- presso il suddetto locale dovranno anche essere installati gli apparati attivi di centro stella per la rete Cybersar;
- in un prossimo futuro potrebbe eventualmente presentarsi la richiesta di [... omissis ... ] di disporre di propri spazi per l’installazione di apparati trasmissivi per l’illuminazione delle coppie Janna [... omissis ... ] della RAS.
Risulta dunque necessario porre attenzione non solo alla ordinata dislocazione degli spazio e regolamentazione degli accessi, ma anche nel controllo e responsabilizzazione degli operatori tecnici affinché siano garantite opportune condizioni di sicurezza e protezione dei vari apparati (RTR, RTR-R illuminazione fibra ottica Janna, GARR, Cybersar, eventualmente altri operatori).
8.3.3. Fattibilità economica
La disponibilità del sito, compresi i servizi di housing per gli apparati trasmissivi descritti al paragrafo 8.1.2.1, rientrano tra le condizioni e servizi previsti per i soci del Consorzio Janna i cui costi sono già compensati nell’ambito della partecipazione dei soci stessi alla realizzazione e gestione (per 20 anni) dell’intera infrastruttura Janna.
Occorre - eventualmente - stimare un costo marginale di predisposizione impianti ed installazione di armadio rack per il contenimento degli apparati; si presume un intervento della consistenza di circa [... omissis ... ] keuro comprensivo anche delle attività di cablaggio per il prolungamento, bretelle e
permutazione delle coppie di fibra ottica (Janna ed a servizio della rete Cybersar) da consegnare all’interno del locale su telaio di attestazione fibre.
In termini di valutazione della fattibilità economica dell’intervento si può dunque considerare che non siano da prevedersi costi diretti di logistica e funzionamento in quanto già sostenuti da RAS quale socio del Consorzio Xxxxx; sarebbe tuttavia opportuno stimare un opportuno costo (o almeno una quota di partecipazione ai costi sostenuti) da porre a carico dei soggetti terzi (GARR, Consorzio Cosmolab, Sardegna Ricerche, ecc.) per quanto relativo ai costi di housing per i rispettivi apparati.
8.3.4. Vincoli temporali di realizzazione
Non si hanno vincoli temporali sulla disponibilità della xxxx Xxxxx di Sa Illetta e della coppia di fibra ottica della infrastruttura RTR di collegamento al PoP di Cagliari. [... omissis ... ]
8.4. Azione 04 - Realizzazione delle infrastrutture su fibra ottica per la RTR-R e le esigenze del progetto Cybersar
La rete prevista dal progetto CyberSAR è una rete in fibra ottica a tipologia stellare, il cui centro-stella è previsto presso il sito di Sa Illetta (terminazione della rete Janna e punto nodale per la realizzazione della terminazione di rete GARR regionale).
Le attività di ricerca di CyberSAR, e le finalità del progetto, richiedono l'utilizzo esclusivo di tratte di fibre spente, illuminate mediante sistemi di multiplexing ottico CWDM (una coppia di MUX-DeMUX per coppia di fibre spente), e interconnesse mediante switch ottici.
A causa della distanza non è previsto - nell’ambito del progetto RTR-R - di collegare il polo di calcolo della Università di Sassari mediante fibre spente in uso esclusivo; per tale collegamento si considera comunque idoneo e sufficiente il ricorso ad un instradamento, non su fibra ottica dedicata, tramite il backbone regionale della RTR.
Nel dettaglio, la rete trasmissiva di Cybersar è descritta al precedente paragrafo 3.1.2
I poli di calcolo interessati dal collegamento su fibra ottica dedicata, a partire dal centro stella posizione sul nodo di Sa Illetta, sono dunque:
1. Polaris (richiesto collegamento su fibra ottica dedicata con xxxxxx xxxxxx x/x Xx Xxxxxxx)
0. Osservatorio Astronomico di Cagliari, Poggio dei Pini (richiesto collegamento su fibra ottica dedicata con xxxxxx xxxxxx x/x Xx Xxxxxxx)
0. Radiotelescopio di San Xxxxxxx (richiesto collegamento su fibra ottica dedicata con xxxxxx xxxxxx x/x Xx Xxxxxxx)
0. Cittadella Universitaria di Monserrato (richiesto collegamento su fibra ottica dedicata con xxxxxx xxxxxx x/x Xx Xxxxxxx)
0. Polo di Calcolo di Ingegneria, Piazza D'Armi (richiesto collegamento su fibra ottica dedicata con xxxxxx xxxxxx x/x Xx Xxxxxxx)
0. Ex polveriera di Selargius (richiesto collegamento su fibra ottica dedicata con sito presso la Cittadella Universitaria di Monserrtato)
Per le attività, e le collaborazioni, previste nell'ambito del progetto, è anche di interesse la connessione alla rete di CyberSAR di altre strutture di ricerca di Cagliari, come ad esempio la A.O. Brotzu, connessione che potrebbe avvenire utilizzando l’infrastruttura della MAN di Cagliari o quella di collegamento su fibra del presidio ospedaliero prevista dal progetto SICS-II in corso di realizzazione.
8.4.1. Fattibilità amministrativa
Per poter meglio soddisfare le esigenze suddette occorre prendere in considerazione un insieme di interventi già condotti o in corso di realizzazione per ciascun dei quali entrano in gioco diversi soggetti responsabili sotto il profilo amministrativo e di competenza.
Si trattano di seguito i singoli casi.
Collegamento Sa Illetta - Polaris Parco tecnologico
La tratta di collegamento tra il sito di terminazione Janna di Sa Illetta ed il Parco tecnologico Polaris (oggi Sardegna Ricerche) è già stata acquisita dalla RTR, con un IRU a 15 anni, ed è disponibile già a partire dal 31.10.2006.
Nel corso del 2007, [... omissis ... ], è stata formulata alla RAS l’esigenza - da parte di Sardegna Ricerche - di utilizzare la coppia di fibre ottiche. A tela esigenza la RAS ha dato risposta nel corso del mese di luglio 2007:
- prevedendo la concessione della coppia di fibra ottica disponibile, a tempo limitato ed in attesa della realizzazione della nuova rete per la ricerca;
- rappresentando a Sardegna Ricerche l’esigenza della RAS di poter destinare, nel breve termine, l’impiego della coppia di fibra ai fini della realizzazione della rete regionale per la ricerca.
[... omissis ... ]
Ne risulta dunque che, sebbene la coppia di fibre ottica sia stata impegnata con concessione gratuita a Sardegna Ricerche, tale impegno non è temporalmente vincolante per la RAS. [... omissis ... ].
Collegamento sulla infrastruttura della MAN di Cagliari
La RAS, nell’ambito del finanziamento disposto a valere sulla Misura 6.3 del POR Sardegna (Azione 6.3a Realizzazione della Rete telematica regionale), ha acquisito in concessione d’uso per la durata di 99 anni, n. 8 coppie sull’intero sviluppo dell’infrastruttura di rete MAN realizzata dal Comune di Cagliari.
[... omissis ... ]
In tutti i casi la MAN di Cagliari non ha sviluppo o terminazione fino al sito di Sa Illetta e - pertanto - anche l’eventuale destinazione di una o più coppie per le esigenze dirette del progetto Cybersar non costituirebbe intervento completo.
Anche con la previsione di impiego di coppie sulla MAN di Cagliari occorre pertanto prevedere ulteriori interventi di rilegamento delle coppie di fibra (ad esempio tra il sito di Sa Illetta ed il CSR regionale da cui realizzare i dovuti transiti sulle coppie di fibra assegnata alla RAS sullo sviluppo della MAN).
Collegamento sulla infrastruttura della MAN di Sassari
Analoga è la situazione per la MAN di Sassari dove tuttavia il numero di coppie affidate in uso alla RAS è pari a 12 e dove le esigenze di impiego sono meno stringenti rispetto al caso di Cagliari in quanto sarebbe necessario prevedere un unico collegamento a servizio dell’Università di Sassari.
Collegamento di strutture esterne alle MAN
In data 21.5.2008, tra la RAS (Assessorato degli Affari generali e riforma della Regione - Direzione generale degli XX.XX.) ed il RTI (Telecom Italia - Sirti) aggiudicatario del relativo appalto è stato stipulato il contratto relativo all’intervento di realizzazione delle “Infrastrutture e servizi a banda larga nelle aree svantaggiate del territorio regionale (SICS II)” previsto dalla Delib.G.R.n. 37/4 del 25.9.2007.
Tale appalto ha previsto l’affidamento della fornitura e posa in opera di un’infrastruttura in fibra ottica nel territorio regionale destinata al collegamento dei comuni con popolazione superiore ai 1500 abitanti, alle aree industriali e ai presidi ospedalieri.
Con la preliminare versione del progetto tecnico richiesto in appalto all’affidatario (effettuata in data 7.8.2008 e la cui consegna in versione finale è prevista entro il 5.9.2008) vengono considerati - tra gli
altri - i seguenti due interventi in parte anche funzionali alle esigenze di collegamento su fibra per la rete Cybersar:
- collegamento con cavo da 24 fibre ottiche, 20 delle quali di proprietà e totale disponibilità di impiego da parte di RAS, tra la centrale Telecom Italia di Monserrato Università (SS 554 - km 4,500) ed il Policlinico Universitario;
- collegamento con cavo da 24 fibre ottiche, 20 delle quali di proprietà e totale disponibilità di impiego da parte di RAS, tra la centrale Telecom Italia di Bingia Matta e l’Ospedale Brotzu;
Tali componenti infrastrutturali, la cui proprietà resta interamente alla RAS per utilizzo proprio (e dunque destinabili in parte anche a tratte di collegamento a servizio della RTR) possono essere considerate pienamente disponibili nel corso dell’anno 2009 a completamento delle fasi di realizzazione del progetto SICS-II.
Si osserva tuttavia che il progetto SICS-II, al momento, non considera soluzione su infrastruttura in fibra ottica che potrebbe risultare utile al collegamento del sito di San Xxxxxxx. Il Comune di San Xxxxxxx infatti (con popolazione di poco superiore ai 1400 abitanti, ma comunque inferiore ai 1500 previsti dal progetto SICS quale vincolo di collegamento su fibra ottica) non dispone attualmente di collegamento su fibra ottica e non è inserito tra gli interventi progettuali SICS-II che prevedono invece il solo collegamento su ponte radio per l’erogazione dei servizi ADSL alla popolazione.
L’Osservatorio è tuttavia più precisamente dislocato lungo la direzione Sant’Xxxxxx Xxxxx - Silanus (percorso sulla SS. 387 e deviazione sulla SP25, prima dell’altezza della Cantoniera Pranu Sanguni, circa al km 43+700). Pertanto risulterebbe opportuno disporre di infrastruttura ottica nel collegamento tra Sant’Xxxxxx Xxxxx ed il Comune di Silius (popolazione di circa 1380 abitanti), anch’esso comunque non inserito tra gli interventi progettuali SICS-II che prevedono invece il solo collegamento su ponte radio per l’erogazione dei servizi ADSL alla popolazione
A servizio della zona di San Xxxxxxx resterebbe dunque la più vicina dislocazione di infrastruttura su fibra ottica presso la centrale di Telecom Italia di Sant’Xxxxxx Xxxxx e - dunque - anche la previsione di acquisizione in IRU necessiterebbe di successivo intervento realizzativo da prevedersi.
8.4.2. Fattibilità tecnica
La fattibilità tecnica di completa realizzazione dell’infrastruttura su fibra ottica spenta dedicata da destinarsi al progetto Cybersar è condizionata a:
1. disponibilità immediata di infrastrutture su fibra ottica di proprietà o nella disponibilità dell’amministrazione regionale (già acquisite in IRU con l’appalto RTR e con la concessione d’uso delle coppie sulle MAN di Cagliari e Sassari);
2. disponibilità a breve termine (entro anno 2009) di infrastrutture su fibra ottica di proprietà dell’amministrazione regionale, quali quelle previste in realizzazione nell’ambito del progetto SICS- II;
3. presenza di infrastrutture in fibra ottica di altri operatori di telecomunicazioni, disponibili per la cessione in IRU alla RAS per un periodo temporale limitato ([... omissis ... ] per allineamento con le restanti infrastrutture RTR già acquisite da RAS con IRU a 15 anni già da fine ottobre 2006);
4. interventi di ampliamento eventualmente previsti dagli operatori di telecomunicazioni per la realizzazione o potenziamento di proprie infrastrutture (parte delle quali cedibili in IRU);
5. interventi specifici di nuova realizzazione previsti da RAS a completamento della infrastruttura della RTR e per il soddisfacimento non solo delle esigenze del progetto Cybersar, ma anche di altri progetti in corso (tra cui in particolare quello di ampliamento della RTR per il collegamento delle sedi delle Aziende sanitarie).
Nell’ambito della predisposizione del presente studio si sono considerate tutte le suddette condizioni ed opportunità per le quali si presentano di seguito le possibili soluzioni tecniche prospettate.
Collegamento tra il centro stella di Sa Illetta e la sede di Polaris Parco tecnologico (Sardegna Ricerche)
L’infrastruttura è già acquisita dal progetto RTR e risulta disponibile (sebbene momentaneamente concessa in uso gratuito a Sardegna Ricerche per proprie esigenze di collegamento non coincidenti con quelle del progetto Cybersar).
La tratta si sviluppa per una lunghezza ottica complessiva di 39.84 km con un attenuazione media attorno ai 10 dB.
SEDE 01
SEDE 02
Attenuazione (dB)
Lunghezza
Descrizione
Comune -
Indirizzo
Descrizione
Ottica (km) Indirizzo
Comune -
I Fibra
II Fibra
Sito di terminazione fibra Janna c/o Lacalità Sa Illetta (Tiscali)
Caglairi Località Sa Illetta
Sito RTR c/o Polaris Parco Tecnologico
Pula
Loc. Piscinamanna
39.844 9,80 10,30
E’ tuttavia da osservare che la destinazione della fibra quale “fibra spenta” per le sole esigenze del progetto Cybersar verrebbe a limitare le potenzialità di collegamento precedentemente previste dalla programmazione regionale all’atto della richiesta di collegamento sulla RTR, con coppia di fibra dedicata, dell’intero Parco Tecnologico di Polaris (Sardegna Ricerche).
Attualmente infatti la coppia di fibra ottica è impiegata per le funzionalità di Sardegna Ricerche in senso lato e per la connettività assicurata alle imprese che gravitano attorno al Parco Tecnologico, non solo dunque per le esigenze del CRS4, soggetto socio componente del Consorzio Cosmolab.
Si può dunque considerare che:
- si ha disponibilità tecnica di una coppia di fibre ottiche, di idonee caratteristiche, per un periodo di ancora 13 anni di IRU, come per il resto delle infrastrutture ottiche del backbone RTR;
- tecnicamente la suddetta coppia di fibre ottiche è attualmente impiegata da Sardegna Ricerche per le proprie finalità istituzionali; Sardegna Ricerche è autorizzata dalla RAS a cedere a terzi l’uso della coppia di fibra, nè consentire su di essa l’utilizzo di canali ottici trasmissivi (lambda) dedicati a traffico che non sia esclusivamente quello generato da Sardegna Ricerche stessa, ma è comunque obbligata a risolvere il rapporto di convenzione in atto con la RAS in qualsiasi momento;
- nel caso in cui le esigenze di Sardegna Ricerche (più generali di quelle del progetto Cybersar) richiedessero il mantenimento della attuale concessione d’uso o non potessero essere soddisfacili a seguito della destinazione della coppia - in modalità “spenta” - al Progetto Cybersar, sarà opportuno considerare la necessità di acquisizione di nuova coppia aggiuntiva.
[... omissis ... ]
Collegamento tra il centro stella di Sa Illetta e la sede dell'Osservatorio Astronomico di Cagliari (Capoterra, loc. Poggio dei Pini)
Attualmente la sede dell’Osservatorio Astronomico non dispone di collegamento su infrastruttura in fibra ottica.
Un preliminare studio di prefattibilità ha permesso di evidenziare che la centrale telefonica di Capoterra, loc. Poggio dei Pini è servita da infrastruttura ottica con ridotta disponibilità di coppie nella tratta di collegamento con la centrale al Bivio Capoterra e da questa in direzione Cagliari.
Per realizzare il collegamento occorre pertanto:
- la acquisizione di una tratta di collegamento su coppia dedicata tra Sa Illetta e centrale di Capoterra (Loc. Poggio dei Pini), in IRU tramite operatore di telecomunicazioni che già dispone di infrastruttura ottica;
- la realizzazione e/o acquisizione tramite operatore di telecomunicazioni di tratta aggiuntiva di completamento tra la centrale di Capoterra (Loc. Poggio dei Pini) ed il sito dell’Osservatorio Astronomico, per una lunghezza stimata in complessivi 1,8 km.
Collegamento tra il centro stella di Sa Illetta e la sede dell'Osservatorio Astronomico di San Xxxxxxx
La sede dell’Osservatorio Astronomico di San Xxxxxxx, che attualmente non dispone di collegamento su fibra ottica, è in dislocata lungo la SP 25 che si innesta dalla SS 387 proveniente dal Sant’Xxxxxx Xxxxx in direzione San Xxxxxx Xxxxxx.
La fattibilità tecnica del collegamento è condizionata a:
1. nuova realizzazione di collegamento su fibra ottica per la tratta da Sant’Xxxxxx alla località di realizzazione del radiotelescopio (circa 10 km)
2. acquisizione di IRU di una coppia di fibre ottiche nella disponibilità delle infrastrutture degli operatori di telecomunicazioni; in particolare [... omissis ... ] si avrebbero i seguenti percorsi:
- [... omissis ... ]
per complessivi circa 30 km, oltre ai 10 km del collegamento di cui al punto 1. precedente
[... omissis ... ]
Collegamento tra il centro stella di Sa Illetta e la sede della Cittadella Università di Monserrato
Il collegamento tra Sa Illetta e la Cittadella universitaria di Monserrato non è al momento realizzato.
Attualmente l’Università di Cagliari, grazie all’impiego di coppie di fibra ottica ad essa destinate dal Comune di Cagliari, e ad un accordo tra il Comune di Cagliari ed il Comune di Monserrato, usufruisce di un proprio collegamento tra la sede del Polo di calcolo della facoltà di Ingegneria (Piazza d’Armi) e la struttura della cittadella universitaria di Monserrato.
Nell’ambito della realizzazione del progetto SICS-II è inoltre prevista la realizzazione, con cavo ottico di proprietà RAS e disponibilità di n.10 coppie, del collegamento tra la centrale Telecom Italia di Monserrato (cittadella universitaria) e la Cittadella a servizio del Policlinico universitario (circa 1,32 km di nuova infrastruttura ottica di proprietà RAS).
La soluzione tecnica attuabile può pertanto considerarsi sotto diverse opportunità:
1. in analogia a quanto già in essere per il collegamento impiegato dall’Università di Cagliari sulla MAN cittadina, ed in accordo con la disponibilità delle coppie di fibra ottica RAS sulla MAN di Cagliari, secondo opportune modalità da definirsi con il Comune di Cagliari ed il Comune di Monserrato, proprietari delle attuali infrastrutture;
2. in alternativa, con ricorso a parte delle infrastrutture di SICS-II ed acquisizione in IRU di una coppia tra la Centrale di Monserrato (Cittadella Universitaria), la centrale di Monserrato, quella di Cagliari Pirri e di Cagliari CEP, fino a Sa Illetta (come da analoga soluzione indicata per il collegamento del radiotelescopio di San Xxxxxxx (lunghezza ottica stimata in circa 15 km)
Collegamento tra il centro stella di Sa Illetta e la sede del polo di calcolo di Ingegneria in Piazza D’Armi
Attualmente non esiste collegamento diretto e disponibilità di coppie di fibra ottica spenta per le esigenze del progetto Cybersar. Il GARR ha previsto l’acquisizione in IRU di una coppia di collegamento per le sole esigenze di collegamento su rete GARR del nodo Ca1 (c/o Polo di Ingegneria - Piazza d’Armi) e del nodo Ca2 (previsto come nodo regionale GARR c/o Sa Illetta).
La soluzione tecnica attuabile è in questo caso:
1. acquisizione in IRU di una ulteriore coppia di fibre ottiche da destinarsi alla RTR-R per le esigenze del progetto Cybersar (una fattibilità sarebbe sul percorso Sa Illetta - Cagliari/Sant’Avendrace - Cagliari/Bainsizza - Piazza d‘Armi, per una lunghezza ottica di circa 11 km);