Comune di Santa Giustina
Comune di Santa Giustina
Piano di Assetto Territoriale – Documento Preliminare
Adottato con Delibera G.C. n. 79 del 28/10/2009
ALLEGATO AL “DOCUMENTO PRELIMINARE”
SCHEMA DI ACCORDO DI PIANIFICAZIONE
per la redazione del Piano di Assetto del Territorio Comunale
CONSIDERATA la necessità di attivare la procedura concertata tra il Comune di Santa Giustina (BL) la Provincia e la Regione per la formazione del Piano di Assetto del Territorio comunale ai sensi dell’art. 15 della LR 11/2004, viste le condizioni di omogeneità relative a:
• struttura insediativa;
• struttura geomorfologia;
• caratteristiche storico-culturali;
• ambiente e paesaggio;
• ecc.
VISTO l’art.15 della LR 11/2004;
VISTA la DGR n. 3178 del 8/10/2004 , con la quale vengono adottati gli atti di indirizzo di cui all’art. 50 della LR 11/2004;
VISTA la Deliberazione di Consiglio del Comune di Santa Giustina n. 4 del 23/03/2009, con la quale viene adottato il Documento Preliminare e lo schema di Accordo di Pianificazione;
VISTA la nota n. in data del Dirigente della Direzione Urbanistica e BB.AA. della Regione Veneto;
SI STABILISCE:
1. che l’Accordo interviene tra:
• La Regione Veneto quale ente attualmente competente all’approvazione del Piano;
• La Provincia di Belluno;
• Il Comune di Santa Giustina (BL) quale ente competente alla gestione della pianificazione comunale.
2. che l’Accordo riguarda la redazione in forma concertata del Piano di Assetto Territoriale comunale che presenta i seguenti elementi:
• Inquadramento fisico – morfologico e territoriale
Il territorio del Comune di Santa Giustina (BL) si sviluppa all’interno della fascia pedemontana nord della vallata feltrina, su una superficie di circa 36 kmq.
Confina con i comuni di Sedico, Mel, Lentiai, Cesiomaggiore, San Xxxxxxxx nelle Alpi e Sospirolo.
È ubicato al centro della Val Belluna, equidistante dalle città di Belluno e Feltre. Il territorio è lambito dal fiume Piave a quota 280 m.s.l.m e verso nord si inerpica sino alle pendici delle vette dolomitiche (Monte Palmar, Monte Tre Pietre e Monte Pizzocco).
Una parte del territorio comunale si trova all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ed è interessata da 3 siti della Rete 2000.
• Contenuti e finalità del Piano di Assetto del Territorio: Contenuti :
Il Piano di Assetto Territoriale comunale è lo strumento di pianificazione urbanistica, che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il “governo del territorio”, al fine di perseguire la tutela dell’integrità fisica ed ambientale, nonché dell’identità culturale e paesaggistica dello stesso.
Il Piano interessa ambiti comunali omogenei per caratteristiche insediativo - strutturali, geomorfologiche, storico - culturali e ambientali, o concerne ipotesi progettuali che, per dimensione o rilevanza territoriale, incidono significativamente sulle previsioni strutturali dei comuni circostanti e rappresenta una interpretazione del paesaggio riconosciuto.
Il Piano di Assetto Territoriale comunale è redatto in conformità: ai contenuti di cui alla L.R.11/2004, agli specifici atti di indirizzo,alle direttive urbanistiche regionali del Piano /Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC),agli indirizzi e politiche urbanistiche espressi dalle comunità locali.
Finalità :
Il Piano di Assetto Territoriale informa sulle proprie scelte verso una trasformazione urbanistica funzionalmente equilibrata, armonica e policentrica ed uno sviluppo adeguato a soddisfare le esigenze socio-economiche del presente, senza compromettere la conservazione e l’utilizzo futuro delle risorse del territorio, in particolare di quelle non riproducibili.
In particolare si propone di soddisfare le esigenze delle comunità perseguendo:
- la salvaguardia delle qualità ambientali, culturali ed insediative del territorio al fine della conservazione, tutela e valorizzazione dei beni naturali, culturali, architettonici ed archeologici;
- la tutela delle identità storico-culturali, la qualità e differenziazione dei paesaggi urbani ed extraurbani, al fine di realizzare la riqualificazione degli insediamenti storici ed il recupero del patrimonio edilizio ed ambientale, nonché il miglioramento della qualità degli insediamenti esistenti e del territorio non urbanizzato;
- la prevenzione e riduzione dei rischi connessi all’uso del territorio e delle sue risorse, al fine di garantire la sicurezza degli abitati e la difesa idrogeologica dei suoli.
Il piano assicura inoltre la tutela e valorizzazione dei valori paesistici riconosciuti, nonché la riqualificazione delle parti compromesse o degradate e l’attestazione di eventuali nuovi valori paesistici coerenti con quelli riconosciuti ed integrati con lo sviluppo economico e sociale sostenibile.
Le determinazioni del piano sono informate ad una approfondita e sistematica conoscenza di tutte le “componenti strutturali del territorio” di origine naturale ed antropica, finalizzate all’individuazione delle “risorse identitarie” ed alle loro correlazioni e integrazioni.
Il Piano di Assetto Territoriale comunale individua al proprio interno gli Ambiti Territoriali Omogenei (ATO), per caratteristiche geomorfologiche, ambientali, paesaggistiche, storico-culturali o insediativo-strutturali. Definisce inoltre “ambiti di tutela, valorizzazione e riqualificazione” del territorio in funzione del livello di integrità e rilevanza dei valori paesistici, al fine di permettere una lettura integrata delle componenti strutturali del territorio ed dei valori del paesaggio.
3. di prendere atto del “Documento Preliminare” adottato dalla amministrazione comunale di Santa Giustina (BL) con Deliberazione di Giunta comunale n. 79 del 28.10.2009;
4. di prendere atto delle modalità per la formazione del quadro conoscitivo e delle banche dati, ai sensi dell’art. 50 lett. a) e f) e degli atti di indirizzo adottati con DGR 3178 del 8 ottobre 2004, e precisamente:
• Si ritiene utile precisare che il quadro conoscitivo necessario alla redazione del PAT, debba essere rapportato alle specifiche caratteristiche del territorio, attraverso una lettura multidisciplinare che consenta di pervenire ad una valutazione critica nell’impiego dei dati, finalizzata a definire appunto le “condizioni di sostenibilità degli interventi e delle trasformazioni pianificabili”, e le “condizioni di fragilità ambientale”;
• La formazione del Quadro Conoscitivo deve intendersi come la costruzione di un catalogo delle informazioni associate alle competenze dei tre principali soggetti istituzionali (Comune, Provincia e Regione), organizzato e sistematizzato al fine di documentare il complesso delle conoscenze territoriali disponibili ai diversi livelli.
• La formazione del Quadro Conoscitivo deve necessariamente esplicitarsi nelle forme e nei contenuti, secondo le caratteristiche di ogni singolo ambito e livello territoriale esaminato, proponendo una lettura del territorio e delle sue componenti attraverso la compilazione delle seguenti matrici:
1. INFORMAZIONI TERRIOTRIALI DI BASE
2. ARIA
3. CLIMA
4. ACQUA
5. SUOLO E SOTTOSUOLO
6. BIODIVERSITÀ
7. PAESAGGIO
8. PATRIMONIO CULTURALE, ARCHITETTONICO, ARCHEOLOGICO
9. INQUINANTI FISICI
10. ECONOMIA E SOCIETÀ
11. PIANIFICAZIONE E VINCOLI
Tali matrici e i tematismi che le compongono, dovranno essere strutturati seguendo le specifiche tecniche per la creazione delle banche dati e dei relativi metadati, secondo le indicazioni, previo accordo sulle eventuali modifiche ed integrazioni, della Direzione Urbanistica, avendo come riferimento l’atto di indirizzo di cui all’art. 50 lettere a) e f) della L.R. 11/2004.
• Sulla scorta del presente accordo il progetto dovrà indicare, con riferimento alla matrici di cui alla precedente lettera c), quali dati sono necessari per l’analisi e le strategie di progetto del territorio in oggetto, e quali dati sono invece facoltativi o addirittura non utili a tale scopo.
5. di prendere atto che la redazione degli elaborati dovrà attuarsi in riferimento agli atti di indirizzo di cui alle lettere a) e g) dell’art. 50 della LR 11/2004 e che dovranno essere redatti, almeno, i seguenti elaborati:
• relazione generale contenente gli esiti della concertazione e le valutazioni di sostenibilità, oltrechè la sintesi del quadro conoscitivo;
• relazione di progetto che esponga la sostenibilità delle scelte progettuali;
• relazione sintetica per l’immediata lettura delle scelte e degli obiettivi del PAT e che riporterà in quali elaborati e norme sono trattate le diverse tematiche affrontate;
• Norme tecniche;
• TAV. 1 Carta dei vincoli e della Pianificazione Territoriale;
• TAV. 2 Carta delle Invarianti;
• TAV. 3 Carta delle Fragilità;
• TAV. 4 Carta della Trasformabilità;
• banca dati alfa numerica e vettoriale di cui all’art. 13, 3° comma lettera d), della LR 11/04;
• altre elaborazioni che si ritengano necessarie;
6. di prendere atto del seguente programma dei lavori:
• sottoscrizione dell’accordo di pianificazione entro il mese di OTTOBRE;
• presa d’atto con deliberazione di Giunta Comunale dell’espletamento della fase di concertazione relativa al documento preliminare, prevista dall’art. 5, attraverso l’approvazione di apposita relazione che esponga le risultanze della concertazione e proponga il recepimento di eventuali modifiche al documento preliminare. Tale fase dovrà concludersi entro 1 MESE dalla sottoscrizione;
• redazione degli elaborati definitivi costituenti il PAT, incluso l’elaborato di cui alla lettera i) del precedente punto 5), entro 20 MESI dal punto precedente;
• adozione del PAT da parte dei Consiglio Comunale entro 8 MESI dal punto precedente;
• convocazione della conferenza di servizi entro 6 MESI dall’adozione del PAT per l’esame delle osservazioni e l’approvazione del piano;
• ratifica da parte della Giunta Regionale entro un mese dalla conferenza di servizi conclusiva.
7. di stabilire che al presente accordo di pianificazione dovrà essere data pubblicità attraverso avvisi pubblici, a mezzo stampa, via internet e mediante invio alle principali associazioni di settore;
8. obblighi reciproci
• La Regione si impegna a promuovere e a coordinare i rapporti con le singole amministrazioni locali nella redazione del Piano urbanistico in forma concertata, verificando gli indirizzi metodologici preliminari e definendo i contenuti e gli elaborati del Piano di Assetto del territorio. Il Gruppo di Progettazione sarà composto da personale regionale della Direzione Urbanistica affiancato dalle strutture tecniche comunali incaricate, ovvero da altri tecnici allo scopo designati dalle amministrazioni comunale;
• Il Comuni e la Provincia si impegnano a :
• rendono disponibili i dati, le banche dati informatiche e la documentazione inerente il territorio e lo stato della pianificazione in loro possesso, nonché eventuali studi ed altro materiale conoscitivo che possa essere di supporto alla redazione dei documenti del PAT ed al loro aggiornamento;Le modalità di scambio dei dati e/o informazioni verranno concordate dagli uffici comunali con i competenti uffici provinciali;
• definiscono dei momenti di “raccordo” significativo concordando un adeguato numero di incontri tra struttura comunale e provinciale durante il processo di copianificazione;
• garantiscono in ogni fase del processo di copianificazione la coerenza e la rispondenza degli obiettivi del PAT con il PTCP
• fornire la collaborazione degli uffici comunali e Provinciali nell’attività di pianificazione.
9. valutazione delle osservazioni: le osservazioni presentate durante il periodo di pubblicazione e deposito, dovranno essere valutate in conferenza di servizi entro quattro(4) mesi dall’adozione del piano. Alla conferenza di servizi oltre al rappresentante del Comune interessato e al rappresentante della Regione, potranno essere presenti i rappresentanti degli enti pubblici che detengano specifiche competenze disciplinari o che sono coinvolti nel procedimento di approvazione.
Le osservazioni accoglibili dovranno configurarsi come osservazioni portatrici di interessi collettivi, coerenti con gli obiettivi del documento preliminare e tendenti a proporre ipotesi di miglioramento del piano. L’accoglimento di tali osservazioni non comporta la ripubblicazione del piano che dovrà invece avvenire nei seguenti casi:
a) inserimento di previsioni in contrasto con gli obiettivi del documento preliminare;
b) aumento della capacità insediativa complessiva del piano al di fuori delle tolleranze dimensionali definite nella valutazione di sostenibilità del PAT;
c) stralcio di specifiche previsioni progettuali di livello strutturale contenute nel piano o inserimento di nuove previsioni di livello strutturale;
d) modifica sostanziale o stralcio di ambiti soggetti a specifica trattazione disciplinare atta a garantire la tutela e conservazione delle caratteristiche naturali, paesaggistiche e culturali.
10. gli interessati sottoscrivono il presente accordo
Per la Regione Veneto
l’Assessore alle Politiche Territoriali Xxxxx Xxxxxxxx
Per la Provincia di Belluno L’Assessore all’Urbanistica Xxxxxxx Xxxxx
Per il Comune di Santa Giustina Assessore all’Urbanistica
Xxxx Xxxxxx
Venezia, li 30 ottobre 2009