CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
Comune di S.Sofia d'Epiro
Provincia di Cosenza
Ufficio Tecnico via Largo Trapesa n. 3
CAPITOLATO SPECIALE D'APPALTO
CIG: 636246368F - CUP:B66G15000840004
Gestione e manutenzione deg i impianti di depurazione e so evamento de Comune di Santa Sofia d'Epiro
PARTE PRIMA
NORME GENERALI
ARTICOLO 1
SERVIZI OGGETTO DELL'APPALTO
I servizi oggetto dell'appalto hanno per oggetto la conduzione, la manutenzione ordinaria e la manutenzione programmata degli impianti di depurazione presenti sul territorio comunale e di seguito indicati:
impianto di depurazione delle acque reflue della località Prato Marchianò, località Acci, località Ischia Crati, località Gaudio, località Cancello;
impianti di sollevamento reflui in località Gaudio, località Serra di Zotto e Serra di Cicco, località Ischia Crati e località Nicoletti.
ARTICOLO 2
DURATA DEL CONTRATTO
La durata dell'appalto è di anni 2 a decorrere dalla data del verbale di consegna del servizio.
PARTE SECONDA
IMPIANTI DI DEPURAZIONE ARTICOLO 3
IMPIANTO DI DEPURAZIONE PRATO MARCHIANO'
I. Generalità.
Si tratta di un depuratore a servizio della popolazione presente in località.
Il presidio è ubicato in località Prato Marchianò, sulla sponda sinistra del torrente Galatrella sui mappali nn. 39, 4o, 212 del foglio 33 del Comune di Santa Sofia d'Epiro.
L'accesso all'impianto è garantito da una strada comunale.
All'impianto confluiscono i reflui prodotti nel territorio comunale di Santa Sofia d’Epiro. La potenzialità di progetto è di circa 1ooo abitanti equivalenti.
All'impianto possono confluire attraverso il collettore fognario comprensoriale:
1. i liquami domestici,
2. i liquami prodotti da attività artigianali e commerciali di tipo esclusivamente domestico o assimilati ai liquami domestici,
3. i liquami prodotti da attività industriali e artigianali non domestici previa autorizzazione.
Per quanto riguarda i liquami di cui ai punti 1) e 2), non sono previsti particolari limiti
come portata e carico inquinante, salvo se diversamente specificato dall'eventuale autorizzazione all'allacciamento e scarico.
Per quanto concerne i liquami di cui al punto 3), valgono i limiti di cui alla tabella 3, dell'allegato 5, alla parte 111 del decreto legislativo n. 152/o6.
Tali limiti sono eventualmente derogabili caso per caso in sede di autorizzazione nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.
L'autorizzazione allo scarico dell'impianto attualmente vigente, è stata rilasciata dall'Assessorato territorio e ambiente. Servizio tutela delle acque e _gestione dei rifiuti, con Provvedimento dirigenziale n.15132/1329/24o2, in data o5.o6.2ooo, rinnovato il o7.1o.2oo8 ed è in fase di rilascio il rinnovo dell’autorizzazione
2. Attrezzature presenti nell'impianto.
Le informazioni inerenti le attrezzature ed il funzionamento dell'impianto riportate nel presente articolo hanno carattere indicativo e non possono essere assunte a riferimento per eventuali rivendicazioni qualora non corrispondenti alla reale situazione.
Le imprese concorrenti hanno l'onere, prima di elaborare le loro valutazioni tecniche ed economiche, di verificare la situazione effettiva in atto.
L'impianto è disposto su due livelli diversi: uno per i pretrattamenti ed il locale servizi; ed uno per la viabilità interna e le vasche di ossidazione e decantazione.
2.1. Linea liquami
1) stazione di grigliatura: grigliatura grossolana a pulizia manuale, sfioratore regolabile, filtrococlea con annesso sacchetto raccolta grigliati compattati;
2) sistema di sfioro portate di pioggia (lama di stramazzo regolabile);
3) stazione di dissabbiatura (attrezzatura per dissabbiatore tipo ”Pista” a pianta
circolare. air-lift per l'estrazione delle sabbie decantate. sistema di lavaggio sabbie con coclea rotante, paratoie di servizio e by-pass);
4) complessi di misura della portata;
5) ossidazione biologica (bacino rettangolare con diffusori circolari a membrana in polietilene, compressore per produzione aria, paratoie di servizio e by-pass);
7) ripartitore di portata;
8) chiarificazione finale;
9) clorazione (serbatoio di stoccaggio ipoclorito di sodio, pompe dosatrici, paratoie manuali di servizio e by-pass).
2.2. Linea fanghi
1) estrazione e sollevamento dei fanghi di supero dai due bacini di chiarificazione finale;
2) accumulo ed ispessimento fanghi (bacino cilindrico con fondo a tramoggia conica, canaletta di sfioro superficiale);
3) disidratazione fanghi (pompe fanghi, compressore, contenitore raccolta fanghi disidratati, quadri elettrici ausiliari di controllo);
2.3. Impianti e attrezzature complementari
1) Impianto di distribuzione acqua potabile ai servizi igienici e tecnologici (tubazioni, contatore acqua, disconnettori) e impianto di distribuzione acqua di servizio interna derivata dalla vasca di clorazione (pompa di messa in pressione, tubazioni, autoclave);
2) impianti elettrici (trasformatore. quadro di distribuzione, quadri ausiliari di comando automatico, linee elettriche, linee di terra);
3) edificio servizi contenente locale quadri elettrici, servizi igienici, locale
compressori;
4) attrezzature complementari (impianto di sollevamento, drenaggi, illuminazione area
impianto):
5) carpenterie (grigliati di camminamento, parapetti, scale, cancelli);
6) aree di pertinenza: aree interne, recinzione e cancello, scarpate di contenimento, viabilità interna, pavimentazione e relative canalizzazioni per le acque, zone verdi, canali di gronda acque piovane, muri di sostegno.
2.4. Limiti di competenza Reflui idrici fognari
Dall'ultimo pozzetto di ispezione della fognatura comprensoriale, posto immediatamente a monte della recinzione dell'impianto di depurazione, fino alla confluenza nel torrente della tubazione di scarico.
Acqua potabile
Ultimo pozzetto dell'acquedotto comunale situato all'ingresso dell'impianto di depurazione. Energia elettrica
Cavo di alimentazione a partire dai sezionatori. Aree di pertinenza
Tutte le aree racchiuse entro la recinzione e per uno spazio oltre la recinzione di tre metri (fatto salvo il rispetto delle limitrofe aree di proprietà privata) nonché l'area occupata dalla cabina elettrica.
IMPIANTO DI DEPURAZIONE CANCELLO
I. Generalità.
Si tratta di un depuratore a servizio della popolazione presente nel Centro Abitato.
Il presidio è ubicato in località Cancello, sulla sponda sinistra del vallone Del Duca sui mappali nn. 85, 177/a 178/a del foglio 3o del Comune di Santa Sofia d'Epiro.
L'accesso all'impianto è garantito da una strada comunale.
All'impianto confluiscono i reflui prodotti nel territorio comunale di Santa Sofia d’Epiro. La potenzialità di progetto è di circa 1ooo abitanti equivalenti.
All'impianto possono confluire attraverso il collettore fognario comprensoriale:
4. i liquami domestici,
5. i liquami prodotti da attività artigianali e commerciali di tipo esclusivamente domestico o assimilati ai liquami domestici,
6. i liquami prodotti da attività industriali e artigianali non domestici previa autorizzazione.
Per quanto riguarda i liquami di cui ai punti 1) e 2), non sono previsti particolari limiti come portata e carico inquinante, salvo se diversamente specificato dall'eventuale autorizzazione all'allacciamento e scarico.
Per quanto concerne i liquami di cui al punto 3), valgono i limiti di cui alla tabella 3, dell'allegato 5, alla parte 111 del decreto legislativo n. 152/o6.
Tali limiti sono eventualmente derogabili caso per caso in sede di autorizzazione nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.
L'autorizzazione allo scarico dell'impianto attualmente vigente, è stata rilasciata dall'Assessorato territorio e ambiente. Servizio tutela delle acque e _gestione dei rifiuti, con Provvedimento dirigenziale n.15132/1329/24o4 , in data o5.o6.2ooo, rinnovata il o7.1o.2oo8 ed è in dase di rilascio il rinnovo dell’autorizzazione,
2. Attrezzature presenti nell'impianto.
Le informazioni inerenti le attrezzature ed il funzionamento dell'impianto riportate nel presente articolo hanno carattere indicativo e non possono essere assunte a riferimento per eventuali rivendicazioni qualora non corrispondenti alla reale situazione.
Le imprese concorrenti hanno l'onere, prima di elaborare le loro valutazioni tecniche ed economiche, di verificare la situazione effettiva in atto.
L'impianto è disposto su due livelli diversi: uno per i pretrattamenti ed il locale servizi; ed uno per
la viabilità interna e le vasche di ossidazione e decantazione.
2.1. Linea liquami
6) stazione di grigliatura: grigliatura grossolana a pulizia manuale, sfioratore regolabile, filtrococlea con annesso sacchetto raccolta grigliati compattati;
7) sistema di sfioro portate di pioggia (lama di stramazzo regolabile);
8) stazione di dissabbiatura (attrezzatura per dissabbiatore tipo ”Pista” a pianta circolare. air-lift per l'estrazione delle sabbie decantate. sistema di lavaggio sabbie con coclea rotante, paratoie di servizio e by-pass);
9) complessi di misura della portata;
1o) ossidazione biologica (bacino rettangolare con diffusori circolari a membrana in polietilene, compressore per produzione aria, paratoie di servizio e by-pass);
1o) ripartitore di portata;
11) chiarificazione finale;
12) clorazione (serbatoio di stoccaggio ipoclorito di sodio, pompe dosatrici, paratoie manuali di servizio e by-pass).
2.2. Linea fanghi
4) estrazione e sollevamento dei fanghi di supero dai due bacini di chiarificazione finale;
5) accumulo ed ispessimento fanghi (bacino cilindrico con fondo a tramoggia conica, canaletta di sfioro superficiale);
6) disidratazione fanghi (pompe fanghi, compressore, contenitore raccolta fanghi disidratati, quadri elettrici ausiliari di controllo);
2.3. Impianti e attrezzature complementari
7) Impianto di distribuzione acqua potabile ai servizi igienici e tecnologici (tubazioni, contatore acqua, disconnettori) e impianto di distribuzione acqua di servizio interna derivata dalla vasca di clorazione (pompa di messa in pressione, tubazioni, autoclave);
8) impianti elettrici (trasformatore. quadro di distribuzione, quadri ausiliari di comando automatico, linee elettriche, linee di terra);
9) edificio servizi contenente locale quadri elettrici, servizi igienici, locale compressori;
1o) attrezzature complementari (impianto di sollevamento, drenaggi, illuminazione area impianto):
11) carpenterie (grigliati di camminamento, parapetti, scale, cancelli);
12) aree di pertinenza: aree interne, recinzione e cancello, scarpate di contenimento, viabilità interna, pavimentazione e relative canalizzazioni per le acque, zone verdi, canali di gronda acque piovane, muri di sostegno.
2.4. Limiti di competenza Reflui idrici fognari
Dall'ultimo pozzetto di ispezione della fognatura comprensoriale, posto immediatamente a monte della recinzione dell'impianto di depurazione, fino alla confluenza nel torrente della tubazione di scarico.
Acqua potabile
Ultimo pozzetto dell'acquedotto comunale situato all'ingresso dell'impianto di depurazione. Energia elettrica
Cavo di alimentazione a partire dai sezionatori. Aree di pertinenza
Tutte le aree racchiuse entro la recinzione e per uno spazio oltre la recinzione di tre metri (fatto salvo il rispetto delle limitrofe aree di proprietà privata) nonché l'area occupata dalla cabina elettrica.
IMPIANTO DI DEPURAZIONE GAUDIO
I. Generalità.
Si tratta di un depuratore a servizio della popolazione presente in località Gaudio e Scesci.
Il presidio è ubicato in località Gaudio, sulla sponda destra del torrente Lacci sui mappali nn. 226 del foglio 22 del Comune di Santa Sofia d'Epiro.
L'accesso all'impianto è garantito da una strada comunale.
All'impianto confluiscono i reflui prodotti nel territorio comunale di Santa Sofia d’Epiro. La potenzialità di progetto è di circa 500 abitanti equivalenti.
All'impianto possono confluire attraverso il collettore fognario comprensoriale:
7. i liquami domestici,
8. i liquami prodotti da attività artigianali e commerciali di tipo esclusivamente
domestico o assimilati ai liquami domestici,
9. i liquami prodotti da attività industriali e artigianali non domestici previa autorizzazione.
Per quanto riguarda i liquami di cui ai punti 1) e 2), non sono previsti particolari limiti come portata e carico inquinante, salvo se diversamente specificato dall'eventuale autorizzazione all'allacciamento e scarico.
Per quanto concerne i liquami di cui al punto 3), valgono i limiti di cui alla tabella 3, dell'allegato 5, alla parte 111 del decreto legislativo n. 152/06.
Tali limiti sono eventualmente derogabili caso per caso in sede di autorizzazione nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.
L'autorizzazione allo scarico dell'impianto attualmente vigente, è stata rilasciata dall'Assessorato territorio e ambiente. Servizio tutela delle acque e _gestione dei rifiuti, con Provvedimento dirigenziale n.42279 , in data 13.05.2003, rinnovata il 09.11.2011.
2. Attrezzature presenti nell'impianto.
Le informazioni inerenti le attrezzature ed il funzionamento dell'impianto riportate nel presente articolo hanno carattere indicativo e non possono essere assunte a riferimento per eventuali rivendicazioni qualora non corrispondenti alla reale situazione.
Le imprese concorrenti hanno l'onere, prima di elaborare le loro valutazioni tecniche ed economiche, di verificare la situazione effettiva in atto.
L'impianto è disposto su due livelli diversi: uno per i pretrattamenti ed il locale servizi; ed uno per la viabilità interna e le vasche di ossidazione e decantazione.
2.1. Linea liquami
11) stazione di grigliatura: grigliatura grossolana a pulizia manuale, sfioratore regolabile, filtrococlea con annesso sacchetto raccolta grigliati compattati;
12) sistema di sfioro portate di pioggia (lama di stramazzo regolabile);
13) stazione di dissabbiatura (attrezzatura per dissabbiatore tipo ”Pista” a pianta circolare. air-lift per l'estrazione delle sabbie decantate. sistema di lavaggio sabbie con coclea rotante, paratoie di servizio e by-pass);
14) complessi di misura della portata;
15) ossidazione biologica (bacino rettangolare con diffusori circolari a membrana in polietilene, compressore per produzione aria, paratoie di servizio e by-pass);
13) ripartitore di portata;
14) chiarificazione finale;
15) clorazione (serbatoio di stoccaggio ipoclorito di sodio, pompe dosatrici, paratoie manuali di servizio e by-pass).
2.2. Linea fanghi
7) estrazione e sollevamento dei fanghi di supero dai due bacini di chiarificazione finale;
8) accumulo ed ispessimento fanghi (bacino cilindrico con fondo a tramoggia conica, canaletta di sfioro superficiale);
9) disidratazione fanghi (pompe fanghi, compressore, contenitore raccolta fanghi disidratati, quadri elettrici ausiliari di controllo);
2.3. Impianti e attrezzature complementari
13) Impianto di distribuzione acqua potabile ai servizi igienici e tecnologici (tubazioni, contatore acqua, disconnettori) e impianto di distribuzione acqua di servizio interna derivata dalla vasca di clorazione (pompa di messa in pressione,
tubazioni, autoclave);
14) impianti elettrici (trasformatore. quadro di distribuzione, quadri ausiliari di comando automatico, linee elettriche, linee di terra);
15) edificio servizi contenente locale quadri elettrici, servizi igienici, locale compressori;
16) attrezzature complementari (impianto di sollevamento, drenaggi, illuminazione area impianto):
17) carpenterie (grigliati di camminamento, parapetti, scale, cancelli);
18) aree di pertinenza: aree interne, recinzione e cancello, scarpate di contenimento, viabilità interna, pavimentazione e relative canalizzazioni per le acque, zone verdi, canali di gronda acque piovane, muri di sostegno.
2.4. Limiti di competenza Reflui idrici fognari
Dall'ultimo pozzetto di ispezione della fognatura comprensoriale, posto immediatamente a monte della recinzione dell'impianto di depurazione, fino alla confluenza nel torrente della tubazione di scarico.
Acqua potabile
Ultimo pozzetto dell'acquedotto comunale situato all'ingresso dell'impianto di depurazione. Energia elettrica
Cavo di alimentazione a partire dai sezionatori. Aree di pertinenza
Tutte le aree racchiuse entro la recinzione e per uno spazio oltre la recinzione di tre metri (fatto salvo il rispetto delle limitrofe aree di proprietà privata) nonché l'area occupata dalla cabina elettrica.
IMPIANTO DI DEPURAZIONE ACCI
I. Generalità.
Si tratta di un depuratore a servizio della popolazione presente in località Acci
Il presidio è ubicato in località Gaudio, sulla sponda sinistra del torrente Lacci sui mappali nn. 51 del foglio 11 del Comune di Santa Sofia d'Epiro.
L'accesso all'impianto è garantito da una strada comunale.
All'impianto confluiscono i reflui prodotti nel territorio comunale di Santa Sofia d’Epiro. La potenzialità di progetto è di circa 300 abitanti equivalenti.
All'impianto possono confluire attraverso il collettore fognario comprensoriale:
10. i liquami domestici,
11. i liquami prodotti da attività artigianali e commerciali di tipo esclusivamente domestico o assimilati ai liquami domestici,
12. i liquami prodotti da attività industriali e artigianali non domestici previa autorizzazione.
Per quanto riguarda i liquami di cui ai punti 1) e 2), non sono previsti particolari limiti come portata e carico inquinante, salvo se diversamente specificato dall'eventuale autorizzazione all'allacciamento e scarico.
Per quanto concerne i liquami di cui al punto 3), valgono i limiti di cui alla tabella 3, dell'allegato 5, alla parte 111 del decreto legislativo n. 152/o6.
Tali limiti sono eventualmente derogabili caso per caso in sede di autorizzazione nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.
L'autorizzazione allo scarico dell'impianto attualmente vigente, è stata rilasciata dall'Assessorato territorio e ambiente. Servizio tutela delle acque e _gestione dei rifiuti, con Provvedimento dirigenziale n.42237 , in data 13.o5.2oo3, rinnovata il 15.o9.2o11.
2. Attrezzature presenti nell'impianto.
Le informazioni inerenti le attrezzature ed il funzionamento dell'impianto riportate nel presente articolo hanno carattere indicativo e non possono essere assunte a riferimento per eventuali rivendicazioni qualora non corrispondenti alla reale situazione.
Le imprese concorrenti hanno l'onere, prima di elaborare le loro valutazioni tecniche ed economiche, di verificare la situazione effettiva in atto.
L'impianto è disposto su due livelli diversi: uno per i pretrattamenti ed il locale servizi; ed uno per la viabilità interna e le vasche di ossidazione e decantazione.
2.1. Linea liquami
16) stazione di grigliatura: grigliatura grossolana a pulizia manuale, sfioratore regolabile, filtrococlea con annesso sacchetto raccolta grigliati compattati;
17) sistema di sfioro portate di pioggia (lama di stramazzo regolabile);
18) stazione di dissabbiatura (attrezzatura per dissabbiatore tipo ”Pista” a pianta circolare. air-lift per l'estrazione delle sabbie decantate. sistema di lavaggio sabbie con coclea rotante, paratoie di servizio e by-pass);
19) complessi di misura della portata;
2o) ossidazione biologica (bacino rettangolare con diffusori circolari a membrana in polietilene, compressore per produzione aria, paratoie di servizio e by-pass);
16) ripartitore di portata;
17) chiarificazione finale;
18) clorazione (serbatoio di stoccaggio ipoclorito di sodio, pompe dosatrici, paratoie manuali di servizio e by-pass).
2.2. Linea fanghi
1o) estrazione e sollevamento dei fanghi di supero dai due bacini di chiarificazione finale;
11) accumulo ed ispessimento fanghi (bacino cilindrico con fondo a tramoggia conica, canaletta di sfioro superficiale);
12) disidratazione fanghi (pompe fanghi, compressore, contenitore raccolta fanghi disidratati, quadri elettrici ausiliari di controllo);
2.3. Impianti e attrezzature complementari
19) Impianto di distribuzione acqua potabile ai servizi igienici e tecnologici (tubazioni, contatore acqua, disconnettori) e impianto di distribuzione acqua di servizio interna derivata dalla vasca di clorazione (pompa di messa in pressione, tubazioni, autoclave);
2o) impianti elettrici (trasformatore. quadro di distribuzione, quadri ausiliari di comando automatico, linee elettriche, linee di terra);
21) edificio servizi contenente locale quadri elettrici, servizi igienici, locale compressori;
22) attrezzature complementari (impianto di sollevamento, drenaggi, illuminazione area
impianto):
23) carpenterie (grigliati di camminamento, parapetti, scale, cancelli);
24) aree di pertinenza: aree interne, recinzione e cancello, scarpate di contenimento, viabilità interna, pavimentazione e relative canalizzazioni per le acque, zone verdi, canali di gronda acque piovane, muri di sostegno.
2.4. Limiti di competenza Reflui idrici fognari
Dall'ultimo pozzetto di ispezione della fognatura comprensoriale, posto immediatamente a monte della recinzione dell'impianto di depurazione, fino alla confluenza nel torrente della tubazione di scarico.
Acqua potabile
Ultimo pozzetto dell'acquedotto comunale situato all'ingresso dell'impianto di depurazione. Energia elettrica
Cavo di alimentazione a partire dai sezionatori. Aree di pertinenza
Tutte le aree racchiuse entro la recinzione e per uno spazio oltre la recinzione di tre metri (fatto salvo il rispetto delle limitrofe aree di proprietà privata) nonché l'area occupata dalla cabina elettrica.
IMPIANTO DI DEPURAZIONE FAUDANO
I. Generalità.
Si tratta di un depuratore a servizio della popolazione presente in località Mustica, Zarella, Nicoletti, Cerzitello, Castellano, Cavallo d’Oro, Vallone, Mandrie, ed Area PIP.
Il presidio è ubicato in località Gaudio, sulla sponda destra del torrente Lacci sui mappali nn. 89 del foglio o7 del Comune di Santa Sofia d'Epiro.
L'accesso all'impianto è garantito da una strada comunale.
All'impianto confluiscono i reflui prodotti nel territorio comunale di Santa Sofia d’Epiro. La potenzialità di progetto è di circa 7oo abitanti equivalenti.
All'impianto possono confluire attraverso il collettore fognario comprensoriale:
13. i liquami domestici,
14. i liquami prodotti da attività artigianali e commerciali di tipo esclusivamente domestico o assimilati ai liquami domestici,
15. i liquami prodotti da attività industriali e artigianali non domestici previa autorizzazione.
Per quanto riguarda i liquami di cui ai punti 1) e 2), non sono previsti particolari limiti come portata e carico inquinante, salvo se diversamente specificato dall'eventuale autorizzazione all'allacciamento e scarico.
Per quanto concerne i liquami di cui al punto 3), valgono i limiti di cui alla tabella 3, dell'allegato 5, alla parte 111 del decreto legislativo n. 152/o6.
Tali limiti sono eventualmente derogabili caso per caso in sede di autorizzazione nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.
L'autorizzazione allo scarico dell'impianto attualmente vigente, è stata rilasciata dall'Assessorato territorio e ambiente. Servizio tutela delle acque e _gestione dei rifiuti, con Provvedimento dirigenziale n.4226o , in data 13.o5.2oo3, rinnovata il 14.o2.2o12.
2. Attrezzature presenti nell'impianto.
Le informazioni inerenti le attrezzature ed il funzionamento dell'impianto riportate nel presente articolo hanno carattere indicativo e non possono essere assunte a riferimento per eventuali rivendicazioni qualora non corrispondenti alla reale situazione.
Le imprese concorrenti hanno l'onere, prima di elaborare le loro valutazioni tecniche ed economiche, di verificare la situazione effettiva in atto.
L'impianto è disposto su due livelli diversi: uno per i pretrattamenti ed il locale servizi; ed uno per
la viabilità interna e le vasche di ossidazione e decantazione.
2.1. Linea liquami
21) stazione di grigliatura: grigliatura grossolana a pulizia manuale, sfioratore regolabile, filtrococlea con annesso sacchetto raccolta grigliati compattati;
22) sistema di sfioro portate di pioggia (lama di stramazzo regolabile);
23) stazione di dissabbiatura (attrezzatura per dissabbiatore tipo ”Pista” a pianta circolare. air-lift per l'estrazione delle sabbie decantate. sistema di lavaggio sabbie con coclea rotante, paratoie di servizio e by-pass);
24) complessi di misura della portata;
25) ossidazione biologica (bacino rettangolare con diffusori circolari a membrana in polietilene, compressore per produzione aria, paratoie di servizio e by-pass);
19) ripartitore di portata;
2o) chiarificazione finale;
21) clorazione (serbatoio di stoccaggio ipoclorito di sodio, pompe dosatrici, paratoie manuali di servizio e by-pass).
2.2. Linea fanghi
13) estrazione e sollevamento dei fanghi di supero dai due bacini di chiarificazione finale;
14) accumulo ed ispessimento fanghi (bacino cilindrico con fondo a tramoggia conica, canaletta di sfioro superficiale);
15) disidratazione fanghi (pompe fanghi, compressore, contenitore raccolta fanghi disidratati, quadri elettrici ausiliari di controllo);
2.3. Impianti e attrezzature complementari
25) Impianto di distribuzione acqua potabile ai servizi igienici e tecnologici (tubazioni, contatore acqua, disconnettori) e impianto di distribuzione acqua di servizio interna derivata dalla vasca di clorazione (pompa di messa in pressione, tubazioni, autoclave);
26) impianti elettrici (trasformatore. quadro di distribuzione, quadri ausiliari di comando automatico, linee elettriche, linee di terra);
27) edificio servizi contenente locale quadri elettrici, servizi igienici, locale compressori;
28) attrezzature complementari (impianto di sollevamento, drenaggi, illuminazione area impianto):
29) carpenterie (grigliati di camminamento, parapetti, scale, cancelli);
3o) aree di pertinenza: aree interne, recinzione e cancello, scarpate di contenimento, viabilità interna, pavimentazione e relative canalizzazioni per le acque, zone verdi, canali di gronda acque piovane, muri di sostegno.
2.4. Limiti di competenza Reflui idrici fognari
Dall'ultimo pozzetto di ispezione della fognatura comprensoriale, posto immediatamente a monte della recinzione dell'impianto di depurazione, fino alla confluenza nel torrente della tubazione di scarico.
Acqua potabile
Ultimo pozzetto dell'acquedotto comunale situato all'ingresso dell'impianto di depurazione. Energia elettrica
Cavo di alimentazione a partire dai sezionatori. Aree di pertinenza
Tutte le aree racchiuse entro la recinzione e per uno spazio oltre la recinzione di tre metri (fatto salvo il rispetto delle limitrofe aree di proprietà privata) nonché l'area occupata dalla cabina elettrica.
ARTICOLO 5
CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
L'impresa appaltatrice nell'ambito della normale conduzione degli impianti, è tenuta a mantenere in perfetta efficienza le attrezzature e gli immobili e strutture affidatele con interventi finalizzati al mantenimento ed alla perfetta funzionalità, nonché all'esecuzione di tutte le operazioni di manutenzione previste dai costruttori delle macchine e all'assunzione di tutti gli oneri necessari a garantire la corretta e completa conduzione degli impianti.
In particolare per manutenzione ordinaria si intende il complesso delle operazioni di controllo, regolazione del macchinario ed intervento presso le singole stazioni di trattamento, eseguite, senza interrompere il funzionamento degli impianti e delle singole macchine, al fine di mantenere con continuità le regolari condizioni operative degli impianti di depurazione, nonché di assicurare le caratteristiche di qualità dell'acqua depurata e dei fanghi di risulta richieste dalla normativa vigente.
In linea generale le operazioni di manutenzione ordinaria comprendono:
a) manutenzione delle opere edili (strutture del fabbricato comprensive delle murature, vasche, coperture, pavimentazioni, serramenti, piazzali, recinzioni di delimitazione, pozzetti presenti nelle aree di competenza). I manufatti dovranno essere tenuti in perfetta efficienza, puliti (pavimenti, pareti e serramenti), disinfettati (pavimenti e wc) e verificati a cadenza regolare in particolare:
1. le murature dovranno essere controllate e ispezionate per evidenziare possibili fenomeni fessurativi, perdite di impermeabilizzazioni con infiltrazioni d'acqua, distacchi di intonaci e stato dello strato di vernice:
2. la tinteggiatura almeno ogni 1 anni dei locali di servizio annessi agli impianti;
3. la copertura dovrà essere ispezionata periodicamente e in occasione di fenomeni meteorologici particolarmente intensi, dovrà essere verificata l'assenza di infiltrazioni, dovrà essere garantita la pulizia del sistema di scolo (grondaie, pluviali, caditoie);
4. i serramenti dovranno essere tenuti in perfetta efficienza e puliti con cadenza almeno semestrale (fanno parte della manutenzione ordinaria oltre che la pulizia, la sostituzione delle guarnizioni di tenuta e la lubrificazione dei cardini e delle serrature);
5. i piazzali dovranno essere tenuti sgombri, spazzati, puliti ed in perfetta efficienza, fanno parte della manutenzione ordinaria lo sfalcio dell'erba ai bordi e all'interno della struttura, l'eliminazione di detriti derivanti dal dilavamento pluviale o caduti accidentalmente, il diserbo nelle zone asfaltate, sarà cura invece dell'impresa appaltatrice ripristinare tutti i danni causati dai propri mezzi in occasione di manovre o utilizzazione di macchinari inadeguati nell'area della struttura.
6. le recinzioni di delimitazione dovranno essere tenute in perfetta efficienza compresa la protezione e il ritocco con vernici dello stesso colore e tipologia dei piantoni, dei cancelli e di tutte le parti metalliche che hanno perso la protezione e stanno incorrendo in fenomeni ossidativi. Sarà cura dell'impresa appaltatrice garantire anche la lubrificazione e la perfetta efficienza della cancellata d'ingresso;
7. dovrà essere mantenuta in efficienza la rete di distribuzione acqua servizi;
8. dovrà essere mantenuta in efficienza la rete di raccolta dreni, la rete di raccolta meteoriche (pulizia e mantenimento dei manufatti di raccolta e drenaggio
delle acque. rimozione di corpi estranei ed in caso di necessità pulizia e disintasamento delle tubazione interrate);
9. i pozzetti esterni dovranno essere tenuti in perfetta efficienza, con la pulizia sia dei pozzetti da elementi estranei per facilitare il deflusso dei liquami. sia dei chiusini per facilitarne l'apertura in occasione dei controlli;
1o. lo sgombero neve nelle aree recintate e nelle aree antistanti i cancelli e le cabine
elettriche.
b) manutenzione degli impianti tecnologici:
1. pulizia dei locali tecnologici, con particolare riguardo alle zone dei pretrattamenti;
2. interventi sulle linee di bagnasciuga per asportare pellicole, morchie e corpi galleggianti;
3. pulizia delle griglie, raccolta dei materiali grigliati e smaltimento degli stessi;
4. pulizia dei dissabbiatori e raccolta delle sabbie e smaltimento delle stesse;
5. sostituzione oli lubrificanti nelle macchine e riduttori, secondo le prescrizioni del manuale di manutenzione;
6. lubrificazione ed ingrassaggio delle parti meccaniche, secondo le prescrizioni del manuale di manutenzione;
7. sostituzione di fusibili, lampade spia e piccola manutenzione ai componenti elettrici;
8. verifica degli impianti di messa a terra;
9. manutenzione ordinaria agli strumenti di controllo, regolazione e misura;
1o. verifica periodica dello stato di tenuta dei serbatoi interrati e delle vasche;
11. tutti i sistemi dovranno essere mantenuti in perfetta efficienza, puliti e verificati a cadenza regolare;
12. a partire dai quadri elettrici dovranno essere mantenuti in efficienza:
pulizia;
a. tutti i motori elettrici di movimentazione carichi, bracci meccanici, paratie;
b. le pompe di ricircolazione e sollevamento, a immersione, compresa l'estrazione e la
c. gli organi di trasmissione del moto dei carrelli:
d. i sistemi di insufflaggio dell'aria della vasca di ossidazione;
e. occorrerà misurare con frequenza semestrale gli assorbimenti elettrici dei motori,
verificare con frequenza settimanale e ottimizzare se necessario il fattore di potenza;
c) adozione di tutte le misure atte ad eliminare eventuali presenze di insetti, topi o altri animali nocivi;
d) verifica periodica di tutti i sistemi di sicurezza, incluso il controllo periodico e la manutenzione degli estintori.
Quant'altro occorrente per una corretta manutenzione dell'impianto, anche se qui non espressamente dettagliato.
L'impresa appaltatrice ha comunque l'obbligo e l'onere di attenersi scrupolosamente a tutte le prescrizioni contenute nei provvedimenti autorizzativi Regionali.
ARTICOLO 6
MANUTENZIONE PREVENTIVA PROGRAMMATA
La manutenzione preventiva programmata alle apparecchiature elettromeccaniche e dei loro componenti deve essere eseguita dall'impresa appaltatrice per evitare i danni derivanti dall'usura delle apparecchiature in movimento, nonché quelli derivanti da corrosione delle parti metalliche.
Ciò consentirà di mantenere nel migliore stato conservativo e di efficienza operativa
le apparecchiature installate, riducendo al minimo i rischi di fermata o fuori servizio di sezioni di impianto ed assicurando la massima affidabilità e continuità di esercizio.
Le operazioni di manutenzione ordinaria e preventiva programmata devono essere finalizzate alla migliore conduzione degli impianti nel rispetto di criteri di economicità, efficienza e garanzia degli obiettivi di qualità dello scarico.
L'impresa appaltatrice è comunque in tutti i casi responsabile dei danni causati dall'imperizia e dalla negligenza dei suoi addetti e dei tecnici nonché dalla malafede o dalla frode nella somministrazione o nell'impiego dei materiali e dei prodotti.
Gli ordini di servizio, le istruzioni e prescrizioni dell'ente appaltante dovranno essere eseguiti con la massima cura e prontezza, nel rispetto delle norme di contratto e di Capitolato.
L'impresa appaltatrice non potrà mai rifiutarsi di dare immediata esecuzione, sotto pena dell'esecuzione d'ufficio da parte dell'ente appaltante, con addebito della maggior spesa che l'ente appaltante avesse a sostenere rispetto alle condizioni di contratto.
ARTICOLO 7
LAVORI O INTERVENTI IMPREVISTI - MANUTENZIONI STRAORDINARIE
Qualora durante la gestione si rendesse necessaria l'esecuzione di lavori od interventi non programmabili, l'impresa appaltatrice è obbligata all'esecuzione degli stessi dietro ordine emesso dall'ente appaltante.
In relazione alle diverse situazioni di straordinarietà che si possono verificare, le procedure che l'impresa appaltatrice dovrà seguire saranno le seguenti:
A) Intervento per manutenzione straordinaria o miglioria.
La necessità di intervento dovrà essere segnalata dall'impresa appaltatrice tramite lettera fax con indicazione del costo presunto.
Il preventivo sarà accompagnato da descrizione tecnica sufficientemente dettagliata in modo che possa essere valutata sia la necessità dell'intervento sia la congruità dell'offerta economica, e sarà corredato ogni qualvolta risulti necessario, dal costo dei pezzi di ricambio da sostituire od integrare.
L'intervento non verrà eseguito se non dopo autorizzazione dell'ente appaltante.
La procedura proposta nel presente caso A) può essere utilizzata anche per l'esecuzione di migliorie.
B) Guasto improvviso - manutenzione straordinaria urgente e indilazionabile la cui mancata effettuazione pregiudica il funzionamento dell'impianto.
L'impresa appaltatrice della gestione dovrà dare immediata comunicazione via fax del guasto ed avviare immediatamente le operazioni di manutenzione.
ARTICOLO 8
SMALTIMENTO MATERIALE GRIGLIATO, SABBIE, FANGHI E ALTRI RIFIUTI PRODOTTI NELLA CONDUZIONE DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
Per quanto riguarda la conduzione sono a carico dell'impresa appaltatrice tutte le operazioni, le prestazioni e le attrezzature necessarie:
a) alla raccolta, al trasporto e smaltimento dei materiali grigliati e dei rifiuti solidi derivanti dalle operazioni di pulizia e sfalcio delle aree di pertinenza degli impianti al più vicino punto di raccolta dei rifiuti urbani;
b) alla raccolta, al trasporto delle sabbie prodotte negli impianti sino al centro regionale autorizzato;
c) alla raccolta, al trasporto e smaltimento dei fanghi pompabili prodotti negli impianti autorizzati di smaltimento/recupero;
d) alla raccolta dei fanghi disidratati prodotti negli impianti presso i centri autorizzati di smaltimento/recupero.
I costi di trasporto e smaltimento verranno riconosciuti all'impresa appaltatrice, sulla base delle tariffazioni vigenti, senza applicazione del ribasso d'asta.
L'impresa appaltatrice deve assicurare il pieno rispetto delle disposizioni amministrative sulla gestione dei rifiuti riportate nella parte IV, del D. Lgs. n. 152/2oo6.
Le operazioni di trasporto e smaltimento dovranno essere effettuate in completo accordo alle
disposizioni e normative nazionali e regionali vigenti; in particolare dovranno essere compilati i registri di carico e scarico ed i documenti di accompagnamento per ogni singolo trasporto (formulario di identificazione).
Sono inoltre a carico dell'impresa appaltatrice tutte le operazioni, le prestazioni e le attrezzature necessarie alla raccolta, al trasporto e smaltimento presso idonei centri di smaltimento di tutte le possibili tipologie di rifiuti che possono essere prodotti durante la gestione (escluso il costo dello smaltimento finale), quali:
rifiuti assimilati agli urbani;
rifiuti provenienti da demolizioni di opere elettromeccaniche: rifiuti provenienti da demolizioni di opere civili;
rifiuti inerti;
rifiuti liquidi provenienti dalle operazioni di pulizia e spurgo;
rifiuti pericolosi (oli esausti dei motori, accumulatori e batterie, ecc.) ecc.
Nella gestione di tali rifiuti dovranno essere rispettate le disposizioni regionali che stabiliscono le differenti forme di differenziazione in relazione alle tipologie che possono
essere avviate ad operazioni di recupero, al fine di concorrere al raggiungimento degli obiettivi di recupero fissati dal decreto legislativo n. 152/o6 e dalla normativa regionale.
ARTICOLO 9
REATTIVI E PRODOTTI VARI
I reattivi, i combustibili e i prodotti vari previsti per la conduzione degli impianti di depurazione principali, sono i seguenti:
IPOCLORITO DI SODIO, impiegato per la disinfezione finale;
ALTRI PRODOTTI, quali quelli necessari per disinfezione, derattizzazione, diserbanti, ecc.;
L'approvvigionamento di tutti i reattivi e prodotti vari (anche non specificatamente elencati sopra) è a totale carico dell'impresa appaltatrice e il relativo onere è compreso nel corrispettivo di gestione.
ARTICOLO 10
ANALISI E METODI ANALITICI
Durante il periodo di gestione l'impresa appaltatrice deve effettuare una serie di analisi sui liquami in arrivo e in uscita, nonché sui fanghi di supero in ingresso ed in uscita dalle relative sezioni di trattamento.
Le analisi di cui sopra saranno eseguite secondo la normativa vigente.
Il costo delle analisi dei liquami in arrivo e in uscita (tutto incluso) sono totale carico dell'impresa appaltatrice ed è compreso nel corrispettivo di gestione, mentre i costi delle analisi dei fanghi di supero sono a carico dell'ente appaltante.
Con riferimento agli autocontrolli previsti nell'allegato 5 alla parte III del d.lgs. n. 152/2oo6, da effettuarsi secondo le modalità ivi previste, si precisa quanto segue:
i prelievi verranno effettuati in doppio campione, dei quali il primo verrà inviato al laboratorio di analisi ed il secondo consegnato alla Stazione appaltante, che a propria discrezione potrà provvedere ad effettuare una seconda analisi presso un laboratorio da lei incaricato;
dette analisi dovranno essere eseguite da un laboratorio in possesso dei requisiti richiesti nell'allegato 5, alla parte III del decreto legislativo n. 152/o6 e s.m.i.;
i rapporti di prova riportanti i risultati di tali analisi dovranno essere trasmesse all'ente appaltante, mentre copia degli stessi dovrà essere tenuta a disposizione delle Autorità di controllo presso gli impianti stessi;
i rapporti di prova dovranno riportare i metodi di campionamento e di analisi utilizzati.
A tale riguardo si precisa che l'impresa appaltatrice ha l'obbligo e l'onere durante tutto il periodo di appalto di recepire tutte le eventuali nuove prescrizioni introdotte con il rinnovo e/o la modifica dei provvedimenti autorizzativi in vigore all'atto della consegna degli impianti.
Le modalità di campionamento dovranno essere conformi alle disposizioni di legge vigenti (D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i).
Oltre a quanto sopra l'ente appaltante potrà richiedere a laboratori abilitati le analisi necessarie per controllare l'efficienza depurativa degli impianti di depurazione.
ARTICOLO 11
DOCUMENTAZIONE DELLA GESTIONE E ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI
1. Registro da tenersi presso ciascun impianto.
L'impresa appaltatrice terrà un registro a disposizione dell'Autorità di controllo e della stazione appaltante dove saranno annotati:
data di ogni intervento di gestione ordinaria, condizioni climatiche, risultati delle misure in campo, volumi di acqua depurata, consumi energetici, principali attività svolte, eventuali anomalie e relative misure intraprese;
tutti i momenti dei prelievi;
tutti i momenti delle verifiche periodiche, delle visite ispettive e dei campionamenti a cura degli Enti preposti;
momenti e risultati delle manutenzioni ordinarie e straordinarie. dei rifiuti smaltiti e dei reattivi approvvigionati.
2. Relazioni semestrali.
Ogni sei mesi l'impresa appaltatrice dovrà trasmettere all'ente appaltante un rapporto che sintetizzi i dati di esercizio e di manutenzione e contenga tutte le misure di processo di particolare interesse e le determinazioni analitiche di laboratorio che individuano il comportamento degli impianti.
Gli elementi da comunicare sono indicativamente i seguenti: volumi di acqua depurata dai singoli impianti;
rendimenti depurativi raggiunti in base alle analisi di cui all'articolo 10; ore di funzionamento dei principali macchinari;
attività di manutenzione ordinarie e programmate effettuate; attività di manutenzione straordinaria;
quantitativi di fango di supero prodotto disidratato e non; consumo reattivi;
consumi energetici; anomalie riscontrate.
Le suddette relazioni dovranno essere trasmesse alla stazione appaltante entro il 31 luglio ed entro il 20 gennaio successivi ad ogni semestre di gestione.
3. Documentazione richiesta nei provvedimenti autorizzativi.
L'ente appaltante ha l'obbligo e l'onere di predisporre, tutta la documentazione informativa richiesta nei provvedimenti autorizzativi allo scarico, secondo le modalità e tempistiche ivi indicate, sulla scorta delle relazioni fornite dalla impresa appaltatrice.
In particolare sulla base dei vigenti provvedimenti autorizzativi, è richiesta la predisposizione, da parte dell'impresa appaltatrice, di una relazione annuale che dovrà contenere come minimo i dati significativi riferiti al ciclo di trattamento, le precauzioni adottate per mantenere in efficienza gli
impianti, il numero e la tipologia degli autocontrolli, le cui analisi devono essere allegate in copia. Si precisa che l'impresa appaltatrice ha l'obbligo e l'onere durante tutto il periodo di appalto di recepire tutte le eventuali nuove prescrizioni introdotte con il rinnovo e/o la modifica dei provvedimenti autorizzativi in vigore all'atto della consegna degli impianti.
Nella relazione a chiusura di ogni anno dovranno essere menzionati i programmi di manutenzione completati durante l'anno, descrivendo gli eventuali miglioramenti o modifiche importanti apportate.
4. Relazioni su eventi straordinari.
L'impresa appaltatrice informerà tempestivamente la stazione appaltante in caso di anomalia o di fermo impianto.
5. Registri di carico/scarico.
Presso gli impianti di depurazione dovrà essere tenuto un registro di carico/scarico sul quale dovranno essere annotati, per conto del titolare dell'impianto, i dati relativi agli smaltimenti di fanghi disidratati e di sabbie.
Tali registri, dovranno essere tenuti in conformità delle disposizioni di cui all'articolo 190 del d.lgs
n. 152/06 — parte IV.
L'impresa appaltatrice dovrà inoltre farsi carico della predisposizione della documentazione tecnica necessaria all'invio del MUD nei tempi stabiliti dalla legge.
Tutta la documentazione dovrà essere accuratamente conservata e tenuta a disposizione dell'ente appaltante o del tecnico incaricato della supervisione nel caso di ispezione degli impianti oggetto di appalto.
6. Altri adempimenti.
L'impresa appaltatrice dovrà presenziare le visite ispettive e le operazioni di campionamento a cura degli Enti preposti al controllo e presenziare le operazioni di apertura dei campioni su delega della stazione appaltante, nonché dare riscontro alle richieste dei medesimi Enti.
PARTE TERZA IMPIANTI MINORI ARTICOLO 12
STAZIONI DI SOLLEVAMENTO REFLUI
Attualmente sono presenti sul territorio Comunale stazioni di sollevamento reflui in località Ischia Crati, Gaudio, Nicoletti, Serra di Zotto, Serra di Cicc.o
E' richiesta l'effettuazione delle operazioni di cui alle lettere a. e b. con frequenza minima settimanale e quelle di cui ai punti successivi secondo necessità o frequenze indicate:
a. il controllo di funzionamento delle apparecchiature elettriche ed
elettromeccaniche e degli interruttori di livello;
b. la pulizia dei sistemi di grigliatura con raccolta e smaltimento del materiale grigliato;
c. lo smaltimento di eventuali ulteriori rifiuti prodotti nell'ambito della gestione;
d. la pulizia dell'area compreso lo sfalcio dell'erba laddove necessario;
e. ispezione e verifica dello stato di conservazione dei manufatti edili;
f. manutenzione ordinaria delle pompe sommergibili, degli organi di intercettazione e dell'impianto elettrico;
g. controllare laddove possibile il punto di immissione nella condotta di allontanamento delle acque sfiorate ed eventuale pulizia;
h. la verifica della rete di terra.
E' richiesta, inoltre, una pulizia semestrale del manufatto e delle attrezzature mediante lavaggio con acqua.
ARTICOLO 13
GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
Sono richieste le seguenti prestazioni gestionali (frequenza minima richiesta settimanale):
1. il controllo del corretto funzionamento dell'impianto;
2. la pulizia dell'area compreso lo sfalcio dell'erba laddove necessario;
3. la pulizia degli impianti con raccolta, trasporto e smaltimento dei materiali di deposito;
1. Prestazioni ed oneri a carico dell'impresa appaltatrice per la pulizia degli impianti di sollevamento.
È richiesta la pulizia dei pozzetti di arrivo liquame con asporto del materiale di deposito. Si intendono compresi i seguenti oneri ed obblighi a carico dell'impresa appaltatrice:
l'utilizzo di uno o più mezzi, macchinari e attrezzature necessari per effettuare le operazioni richieste, nonché l'impiego del personale specializzato e non, che si riterrà di impiegare al fine di adempiere alle attività richieste.
per quanto concerne la pulizia dell'impianto di sollevamento, è da intendersi compreso nel prezzo offerto anche il costo per il pompaggio del refluo liquido, al fine di permettere l'effettuazione della pulizia e dello smaltimento del deposito di fondo presente nelle vasche (l'operazione di pompaggio sarà effettuata con mezzi o apparecchiature che l'impresa appaltatrice riterrà più consone);
gli oneri della sicurezza che la Ditta dovrà sostenere per effettuare le operazioni prestazionali richieste.
2. Lavori interventi imprevisti e manutenzioni straordinarie degli impianti di sollevamento.
Si applica l'art. 7 del presente Capitolato speciale d'appalto.
ARTICOLO 14
DOCUMENTAZIONE DELLA GESTIONE
1. Registro impianti di sollevamentoi.
L'impresa appaltatrice dovrà tenere un registro nel quale si dovranno annotare i dati relativi all'attività di gestione degli impianti minori. Entro il 2o gennaio di ogni anno l'impresa appaltatrice dovrà trasmettere all'ente appaltante una relazione inerente gli impianti di sollevamento che tratti almeno i seguenti argomenti:
— quantità di liquami eventualmente estratti; anomalie riscontrate.
NORME AMMINISTRATIVE
PARTE PRIMA ARTICOLO 15 DISPOSIZIONI NORMATIVE
Tutte le operazioni dovranno essere condotte in ottemperanza alle vigenti disposizioni comunitarie nazionali e regionali in materia di tutela delle acque dagli inquinamenti, gestione dei rifiuti, emissioni in atmosfera di agenti inquinanti, inquinamento acustico, prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro. In particolare si richiamano i contenuti del D. Lgs. n. 152/2oo6 e del D. Lgs. n. 81/2oo8.
Tutte le operazioni dovranno essere inoltre condotte nel rispetto dei contenuti dei vigenti provvedimenti autorizzativi allo scarico.
I servizi ed i lavori previsti nel presente appalto dovranno essere eseguiti in conformità alle vigenti disposizioni i materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. In particolare si richiamano i contenuti del D. Lgs. n. 163/2006 e del D.P.R. n. 207/2010.
ARTICOLO 16
COMPETENZE A CARICO DELL'IMPRESA APPALTATRICE
Sono a completo carico dell'impresa appaltatrice gli oneri ed obblighi e relativi costi, nessuno escluso, per l'esecuzione delle attività indicate nelle norme tecniche del presente capitolato, salvo quanto previsto al successivo art. 19, ivi inclusi, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
essere in possesso, per tutta la durata del contratto, dei requisiti richiesti nel disciplinare
di gara;
redigere, prima della consegna degli impianti, il piano di sicurezza, in forza del quale
adottare, durante il corso della gestione, i procedimenti e le cautele necessarie per garantire la vita e la incolumità degli operai, del personale di gestione, di terzi, nonché, per evitare danni ai beni pubblici e privati. Ogni più ampia responsabilità in caso di infortunio ricadrà sull'appaltatore, restandone sollevata la stazione appaltante, nei limiti delle leggi vigenti;
a seguito dell'aggiudicazione definitiva e prima della sottoscrizione del contratto di appalto, produrre alla stazione appaltante il calendario delle presenze presso gli impianti principali e minori;
gli oneri per il personale addetto, compreso il responsabile tecnico ed il personale reperibile per poter intervenire sugli impianti, in qualsiasi momento del giorno e della notte, compresi i giorni festivi, in caso di necessità urgente o situazioni di emergenza;
l'assistenza tecnico-amministrativa al committente quale ad esempio:
quella necessaria per la predisposizione della documentazione, incluse le opportune informazioni alle autorità preposte ai controlli, e delle istanze per l'adozione dei provvedimenti amministrativi in deroga alle disposizioni vigenti (ordinanze contingibili ed urgenti),
quella necessaria per l'espletamento degli adempimenti tecnico-amministrativi incapo alla stazione appaltante quali la predisposizione della documentazione tecnica necessaria all'invio del MUD nei tempi stabiliti dalla legge, il riscontro alle richiestedegli Enti preposti al rilascio delle autorizzazioni allo scarico ed al controllo, la formulazione di parere di competenza in occasione del rilascio o del rinnovo di autorizzazioni allo scarico in pubblica fognatura di attività produttive o in ogni altra situazione in cui l'ente appaltante lo ritenga opportuno;
informare immediatamente la stazione appaltante, qualora si verifichi la necessità di mettere fuori esercizio gli impianti di depurazione per gravi anomalie improvvise, mancanza di corrente, scarichi abusivi di sostanze tossiche che possono compromettere il regolare funzionamento, o per manutenzioni particolari che comportino il fermo impiantistico di una o più sezioni di impianto,
presenziare alle visite ispettive ed alle operazioni di campionamento a cura degli Enti preposti al controllo e presenziare alle operazioni di apertura dei campioni dietro delega della stazione appaltante;
i materiali di consumo per il corretto funzionamento degli impianti e delle opere edili, per uso tecnologico, di processo e igienico (reattivi, additivi, lubrificanti ecc.) e per la pulizia, la disinfezione, la derattizzazione, il diserbo e lo sfalcio dell'erba;
la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti e delle opere civili;
l'obbligo di richiedere l'autorizzazione alla stazione appaltante prima di apportare modifiche agli impianti presi in consegna;
i mezzi d'opera e relativi oneri di conduzione e manutenzione;
le pulizie, le operazioni di disinfezione, la derattizzazione, il diserbo, lo sfalcio dell'erba, di tutte le aree di pertinenza degli impianti di depurazione;
i controlli analitici;
le spese generali e amministrative per uffici, officina, magazzini ecc. (telefoniche, per telecontrollo, per uffici, personale amministrativo ecc.);
la stipula delle assicurazioni e garanzie previste;
la tenuta della documentazione di gestione e le comunicazioni all'ente appaltante così come previste nel presente capitolato;
gli oneri per sicurezza;
la raccolta, il trasporto e lo smaltimento dei materiali grigliati e dei rifiuti solidi derivanti dalle operazioni di pulizia e sfalcio delle aree di pertinenza degli impianti al più vicino punto di raccolta dei rifiuti urbani comunale;
la raccolta e il trasporto delle sabbie prodotte negli impianti sino al centro
regionale autorizzato, nonché dei fanghi disidratati e non prodotti negli impianti presso i centri autorizzati di smaltimento/recupero, inclusi quelli provenienti dagli impianti minori.
ARTICOLO 17
ONERI A CARICO DELLA STAZIONE APPALTANTE
Restano a carico dell'Amministrazione la fornitura dell'acqua potabile laddove presente e dell'energia elettrica.
Restano a carico della stazione appaltante gli oneri per gli smaltimenti dei rifiuti solidi, dei materiali grigliati e dei fanghi di supero.
ARTICOLO 18
RESPONSABILITÀ DELL'IMPRESA APPALTATRICE
Il soggetto gestore, identificato nell'impresa appaltatrice, è responsabile della qualità degli scarichi degli impianti gestiti, ai sensi del D.Lgs. n. 152/o6 parte III e s.m.i., a partire dal giorno della consegna degli impianti medesimi, fatto salvo le responsabilità proprie dei soggetti titolari degli scarichi ai sensi del sopracitato D.Lgs. n. 152/o6 parte III e s.m.i..
A partire dal giorno della consegna degli impianti, competono esclusivamente all'impresa appaltatrice tutte le responsabilità civili e penali legate alla corretta conduzione degli impianti ed opere consegnate, e di tutte le attività gestionali ed amministrative delegate all'impresa appaltatrice nell'ambito del servizio di gestione.
In particolare competono all'impresa appaltatrice le responsabilità legate a:
con riferimento al D.Lgs. 152/2oo6 l'appaltatore è responsabile, per il periodo
contrattuale, della qualità degli scarichi degli impianti gestiti, ed in
particolare della rispondenza dell'affluente depurato agli standards di ammissibilità delle acque reflue stabiliti nella autorizzazione allo scarico, fatte salve le responsabilità proprie dei soggetti titolari degli scarichi;
il mantenimento delle condizioni di sicurezza sia in termini di adempimenti amministrativi, che in termini di attrezzature, strumenti, segnaletica e dispositivi di protezione, ecc. nulla escluso;
la corretta compilazione della documentazione amministrativa per conto dell'ente appaltante (registri di carico e scarico formulari di identificazione dei rifiuti ecc.);
Tutte le eventuali sanzioni applicate ai soggetti titolari delle autorizzazioni allo scarico, imputabili a difetti di gestione dell'impresa appaltatrice, fatta salva l'applicazione del comma 6 dell'art. n. 137
del D.Lgs n. 152/o6, saranno oggetto di rivalsa da parte dell'ente appaltante in quanto fra le
attività richieste all'impresa appaltatrice è inclusa tutta l'assistenza tecnica ed amministrativa per la corretta conduzione degli impianti. L'ente appaltante detrarrà pertanto tali somme dai
compensi trimestrali spettanti all'impresa appaltatrice per i servizi oggetto di appalto.
ARTICOLO 19
ISCRIZIONE ALL'ALBO NAZIONALE DELLE IMPRESE CHE EFFETTUANO LA GESTIONE DEI RIFIUTI
In ottemperanza delle disposizioni vigenti in materia di gestione dei rifiuti, con particolare riferimento alla parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 l'esercizio dell'attività di smaltimento è subordinata al possesso delle prescritte autorizzazioni/iscrizioni, ai sensi degli articoli 208 e 212 del D.Llgs. n. 152/2006.
L'impresa appaltatrice deve assicurare il pieno rispetto delle disposizioni amministrative sulla gestione dei rifiuti riportate nella parte IV, del d. lgs. n. 152/2006 e s.i.m.
ARTICOLO 20
PERSONALE ADDETTO, RESPONSABILE TECNICO
Per assicurare l'esatto adempimento degli obblighi derivanti dal capitolato speciale di appalto, come espresso dagli articoli precedenti, l'impresa appaltatrice dovrà avere alle proprie dipendenze personale in numero sufficiente a garantire la regolare esecuzione del servizio.
Dovrà essere sempre garantita durante l'esecuzione dei servizi presso i vari impianti la presenza contemporanea di almeno due operatori.
L'impresa appaltatrice è tenuta ad effettuare i servizi di gestione oggetto del presente appalto, applicando, per il personale addetto ed alle eventuali integrazioni di organico che intendesse apportare a seguito di sopraggiunti maggiori servizi sugli impianti, i contratti di lavoro vigenti, oltre al rispetto delle leggi vigenti in materia di assunzione del personale, di assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni ed in materia assistenziale e previdenziale.
Il personale addetto alla conduzione delle opere di depurazione dovrà essere adeguatamente qualificato per i compiti e le mansioni in cui sarà impiegato.
Il personale operativo dovrà possedere una conoscenza del funzionamento e della conduzione di tutte le attrezzature elettromeccaniche, come pure nelle procedure di manutenzione per tutti i servizi che devono essere svolti; capacità specifiche saranno richieste nella manutenzione di macchinari e attrezzature meccaniche ed elettromeccaniche e nel campo dell'automazione e della strumentazione di processo.
L'impresa appaltatrice dovrà comunque assicurare un regolare e tempestivo adempimento del servizio anche in caso di assenza di qualche dipendente per malattia o infortunio.
L'impresa appaltatrice dovrà individuare un responsabile tecnico della gestione degli impianti, che avrà la responsabilità della gestione, della sorveglianza, della manutenzione e deI servizio di prevenzione e protezione ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81. I relativi oneri sono compresi nel contratto di gestione.
L'impresa appaltatrice sarà responsabile nei confronti dell'ente appaltante del rispetto delle disposizioni del presente articolo anche da parte di eventuali subappaltatori e di altre Imprese o lavoratori autorizzati ad operare nell'ambito degli impianti.
L'appaltatore dovrà provvedere a che il proprio personale sia dotato di tutti i dispositivi di sicurezza individuali ed ambientali necessari, osservi le norme di igiene sul lavoro ed effettui i controlli e gli adempimenti sanitari previsti dalle norme vigenti.
L'impresa appaltatrice è obbligata ad applicare le norme e le prescrizioni del D.Lgs. 9 aprile 2008
n. 81 ”Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”, nonché di tutte le leggi e disposizioni in materia antinfortunistica e di sicurezza dei lavoratori in vigore.
ARTICOLO 21
REPERIBILITÀ DEL PERSONALE
L'impresa appaltatrice deve dispone di personale sempre reperibile per poter intervenire sugli impianti di depurazione, in qualsiasi momento del giorno e della notte, compresi i giorni festivi, in caso di necessità urgente o situazioni di emergenza.
L'impresa appaltatrice deve quindi indicare all'ente appaltante un recapito operativo dotato di
numero telefonico, che assicuri l'intervento entro due ore dalla chiamata.
Il numero telefonico va comunicato all'ente appaltante entro la data di inizio del periodo di affidamento in gestione e comunque ogni volta che interviene una variazione del recapito e/o del relativo numero telefonico.
L'impresa appaltatrice deve assicurare il servizio di pronto intervento in caso di significative anomalie degli impianti.
ARTICOLO 22
CONSEGNA DEGLI IMPIANTI
La consegna del servizio avverrà mediante apposito verbale, previa convocazione scritta all'appaltatore, da parte della stazione appaltante. Il verbale dovrà essere sottoscritto da un rappresentante della stazione appaltante e dall'appaltatore o altro incaricato, munito dei necessari poteri. Dalla sottoscrizione del verbale avrà inizio l'esecuzione del servizio.
Alla scadenza del periodo di gestione l'impresa appaltatrice dovrà riconsegnare all'ente appaltante tutto quanto avuto in consegna in buone condizioni, salvo il normale deperimento dovuto all'uso.
ARTICOLO 23
RESPONSABILITÀ CIVILE E PENALE - DANNI A PERSONE O COSE
L'impresa appaltatrice è obbligata ad adottare tutte le misure di sicurezza ed antinfortunistiche ed ogni altro accorgimento e cautela atti ad evitare rischi o danni a persone (e cioè addetti dipendenti dall'impresa appaltatrice, addetti di eventuali subappaltatori e terzi che dovessero, per disposizione dell'impresa appaltatrice e dell'ente appaltante recarsi sugli impianti), animali e cose, nonché ad opere e servizi pubblici.
L'impresa appaltatrice è tenuta a contrarre le polizze assicurative di seguito specificate, le quali dovranno dare copertura, nei casi in cui tale eventualità sia configurabile, anche ai danni per sinistri provocati da errori di conduzione, manutenzione, montaggio e/o smontaggio delle opere, delle apparecchiature e delle installazioni degli impianti,
purché la relativa responsabilità risalga, direttamente o indirettamente, all'impresa appaltatrice. Nessun compenso è dovuto all'impresa appaltatrice per detti danni, intendendosi incluso negli oneri stabiliti per l'affidamento in gestione.
B) ASSICURAZIONE DI RESPONSABILITA' CIVILE B 1 ) VERSO TERZI (R.C.T.)
Per tutto il periodo di gestione degli impianti l'impresa appaltatrice dovrà contrarre, a sue spese, una o più polizze assicurative che garantiscano il risarcimento (capitale, interessi e spese) di tutti i danni, dei quali essa sia tenuta a rispondere quale civilmente responsabile ai sensi di legge:
involontariamente arrecati, che siano stati subiti o che siano comunque derivati a terzi (compresi i legali rappresentanti, i delegati, i dipendenti, i tecnici incaricati e simili dell'ente appaltante, e a quanti autorizzati a recarsi sugli impianti per morte, lesioni personali e danneggiamenti a loro cose, mobili ed immobili ed animali;
collegati a fatti accidentali verificatisi durante l'esecuzione dei lavori do dei servizi
prestati;
che siano attribuibili all'esecuzione delle opere e dei servizi appaltati, o risalenti all'epoca
della loro realizzazione, oppure a responsabilità dell'impresa appaltatrice nell'espletamento, o per il mancato adempimento, delle obbligazioni poste a suo carico;
B2) VERSO PRESTATORI DI LAVORO (R.C.o.)
Per tutto il periodo di gestione degli impianti, l'impresa appaltatrice dovrà contrarre, a sue spese, una o più polizze assicurative che garantiscano il risarcimento danni
(capitale, interessi e spese) per infortuni sofferti da prestatori di lavoro da essa dipendenti. L'assicurazione dovrà in particolare coprire anche i danni causati da:
mezzi d'opera impiegati all'interno degli impianti per lo svolgimento dei lavori e dei servizi, anche se essi non siano di proprietà dell'impresa appaltatrice;subappaltatori e, in linea più generale, persone che, pur non essendo alle dipendenze dell'ente appaltante prendono comunque parte ai lavori;
mezzi d'opera ed operai coinvolti nel servizio di prelievo e trasporto dei fanghi, dei liquami, dei materiali grigliati e delle sabbie;
anche se subiti da:
tubazioni e condutture interrate di qualsiasi specie, linee elettriche.
Con la stipulazione dell'assicurazione prescritta, l'impresa appaltatrice non esaurisce la sua responsabilità riguardo ai sinistri che si verificassero durante lo svolgimento dei lavori e dei servizi previsti.
Essa resta per contro obbligata a risarcire qualsiasi danno, anche per la parte che eccedesse le somme obbligatoriamente assicurate, che costituiscono esclusivamente dei minimi contrattualmente prescritti e che pertanto non limitano la sua possibilità di adeguare la copertura assicurativa al maggior rischio che egli ritenga connesso con i servizi.
ARTICOLO 24 PENALI
Fatta salva l'applicazione da parte dell'Autorità di controllo delle sanzioni di loro competenza, verranno applicate da parte dell'ente appaltante le seguenti penalità:
qualora l'impresa appaltatrice sospenda uno o più servizi relativi alle attività di gestione indicate nel presente capitolato prestazionale per cause ad essa imputabili, con l'esclusione quindi delle cause di forza maggiore che dovessero impedire, per sopravvenute disposizioni legislative, lo svolgimento completo dei servizi di cui sopra, verrà applicata una penale variabile da 1oo,oo a 1.ooo,oo euro al giorno a seconda dell'entità dei servizi e della gravità delle conseguenze;
oltre ai casi specifici di cui sopra, l'inosservanza di qualsiasi altra disposizione contenuta nel presente Capitolato prestazionale, comporta l'applicazione di una penale variabile da 1oo,oo a 3.ooo,oo euro a seconda della gravità, oltre al pagamento di eventuali danni o spese sostenute dall'ente appaltante imputabili all'inadempienza.
Le penali verranno dedotte dagli importi dei canoni di gestione spettanti all'impresa appaltatrice o, in mancanza, verranno prelevate dalla garanzia.
Prima di applicare la penalità, l'ente appaltante provvederà a comunicare, anche a mezzo fax, una regolare contestazione dell'inadempienza, motivando le responsabilità oggettive dell'impresa appaltatrice, la quale avrà facoltà di presentare le proprie contro deduzioni entro 1o (dieci) giorni dalla data di comunicazione, oltre alla facoltà di procedere secondo quanto previsto al successivo articolo 34.
Sono fatti salvi gli eventuali provvedimenti che l'ente appaltante dovrà adottare in applicazione delle disposizioni vigenti in relazione ai danni alle persone ed all'ambiente che dovessero intervenire in seguito alla sospensione del servizio.
ARTICOLO 25
DIVIETO DI MODIFICA DELLE OPERE CONSEGNATE
È vietato all'impresa appaltatrice di apportare modifiche agli impianti presi in consegna senza la preventiva autorizzazione dell'ente appaltante.
L'impresa appaltatrice può apportare modifiche allo schema di funzionamento ai macchinari ed all'impianto elettrico, comunicando i motivi delle proposte e le migliorie che si avrebbero agli impianti per effetto di tali modifiche ed il costo relativo.
L'ente appaltante, dopo aver esaminato le proposte, informerà l'impresa appaltatrice circa le
decisioni prese ed approverà eventuali preventivi di spesa indicandone le condizioni di esecuzione e di pagamento.
ARTICOLO 26
REGOLAMENTAZIONE PER LE VISITE AGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
L'ente appaltante potrà autorizzare le visite agli impianti di depurazione e agli impianti di sollevamento alle persone che ne faranno motivata richiesta, quali tecnici ed amministratori di altri enti, ecc.
Per ogni visita autorizzata dall'ente appaltante a terzi verrà data comunicazione all'impresa appaltatrice con un anticipo di almeno tre giorni lavorativi affinché questa predisponga l'accesso agli impianti di depurazione.
Non è necessaria l'autorizzazione dell'ente appaltante per l'accesso all'impianto da parte dei propri amministratori, dei tecnici preposti alla sorveglianza ed alla supervisione anche esterni alla stazione appaltante, dei tecnici degli Uffici pubblici preposti al controllo degli impianti.
L'impresa appaltatrice nella redazione del proprio documento di valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. n. 81/o8 dovrà nello specifico evidenziare i rischi connessi con la presenza di persone in visita all'impianto ed individuare le necessarie misure di prevenzione e di tutela della sicurezza.
ARTICOLO 27
MESSA FUORI SERVIZIO DEGLI IMPIANTI DI DEPURAZIONE
Qualora si verifichi la necessità di mettere fuori esercizio gli impianti di depurazione per gravi anomalie improvvise, mancanza di corrente, scarichi abusivi di sostanze tossiche che possono compromettere il regolare funzionamento, o per manutenzioni particolari che comportino il fermo impiantistico di una o più sezioni di impianto, l'impresa appaltatrice deve dare comunicazione telegrafica al legale rappresentante dell'ente appaltante per le opportune informazioni alle autorità preposte ai controlli, anche ai fini dell'adozione dei provvedimenti amministrativi in deroga alle disposizioni vigenti (ordinanze contingibili ed urgenti).
L'impresa appaltatrice deve garantire comunque all'ente appaltante tutta l'assistenza tecnica necessaria per la predisposizione della documentazione e delle richieste necessarie.
L'impresa appaltatrice deve comunque impegnarsi con la massima diligenza per evitare gli effetti negativi di eventuali scarichi fuori tabella.
ARTICOLO 28
PAGAMENTO DEI SERVIZI E DELLE PRESTAZIONI APPALTATE
I pagamenti, comprensivi dei compensi dovuti per eventuali manutenzioni straordinarie, saranno effettuati mediante rate trimestrali posticipate, con pagamento entro 3o giorni dalla presentazione di regolare fatturazione, previa attestazione di regolare esecuzione del servizio da parte della stazione appaltante.
Qualora il pagamento dei compensi non avvenisse nei termini previsti si farà riferimento alle vigenti disposizioni di legge.
ARTICOLO 29
DISPOSIZIONI GENERALI RELATIVE ALL'INVARIABILITA E REVISIONE DEI PREZZI
Con riferimento all'articolo 115 del d.lgs n. 163/2oo6, è ammessa la revisione annuale del prezzo.
ARTICOLO 30
FACOLTÀ DELL'ENTE APPALTANTE DI DISPORRE DELLA GARANZIA DEFINITIVA
La somma a garanzia garantisce l'assolvimento di tutti gli obblighi contrattuali ed il risarcimento dei danni derivanti dall'inosservanza di tali obblighi oppure da disfunzioni nel servizio imputabili all'impresa appaltatrice ed accertate in via d'ufficio.
L'ente appaltante avrà il diritto di valersi di propria autorità della garanzia per alcune delle cause anzidette, salvo l'esperimento di ogni altra azione nel caso in cui la garanzia risultasse insufficiente. L'impresa appaltatrice è tenuta a reintegrare la garanzia di cui l'ente appaltante abbia dovuto valersi, in tutto od in parte. durante l'esecuzione del contratto.
ARTICOLO 31
PAGAMENTO DELLE MANUTENZIONI STRAORDINARIE
Le prestazioni di cui al presente articolo, non comprese nell'importo a base d'asta, ma previste ai fini della qualificazione, costituiscono servizi opzionali in ordine ai quali la stazione appaltante provvederà:
o alla loro preventiva autorizzazione;
o alla loro liquidazione, che dovrà avvenire entro 3o gg dalla data di emissione della fattura.
Per le prestazioni non comprese nell'elenco prezzi offerto in sede di gara o comunque per le quali è necessario l'intervento di prestazioni specialistiche di terzi, la stazione appaltante applicherà a favore dell'operatore economico principale l'aliquota di spese generali ed utile di impresa indicata nell'elenco prezzi suddetto.
ARTICOLO 32
DEFINIZIONE DELLE CONTROVERSIE
Qualsiasi controversia dovesse insorgere circa l'interpretazione e l'esecuzione del contratto sarà competente il Foro di Castrovillari.